Gennaio 2009

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ISSN 1973-5383

€2,50


una produzione

...calcisticamente parlando Palla al Centro è la trasmissione sportiva condotta da Paolo Sinibaldi che accende i riflettori su tutto quanto accade nei campionati di Prima e Seconda Divisione e la serie D. Il programma va in onda, in diretta dagli studi televisivi “Enzo Biagi” della Ecco Italia, dal Centro Ibisco di Città Sant’Angelo, tutti i lunedì dalle 21:30 alle 23:00 su ATV7 e sulla piattaforma satellitare di SKY 912 Italy Italy. Il format prevede, oltre ai commenti degli ospiti in studio, l’intervento in diretta dei tifosi e degli addetti ai lavori, attraverso collegamenti in esterna e l’interattività tramite sms o e-mail. Una formula dinamica che, anche grazie alla messa in onda dei contributi filmati da tutti i campi dove sono protagoniste le squadre abruzzesi, conquista l’apprezzamento di un vasto e affezionato pubblico di appassionati. La diffusione dei segnali televisivi di ATV7 e di SKY, in analogico e digitale satellitare, garantiscono la copertura dell’intero territorio regionale e nazionale.



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i partner della 2a convention delle imprese

ISTITUTO CONSULENZE SERVIZI AZIENDALI

DICARA & DI CECCO ASSICURAZIONI s.n.c. di DICARA MASSIMO e DI CECCO LUIGI

Lean Production Partner

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È con estrema soddisfazione che possiamo archiviare la seconda edizione della Convention delle aziende abruzzesi. Un brillante risultato conseguito dall’intero gruppo editoriale Ecco Italia, che è stato sostenuto da tutte le aziende partner e gli organismi di rappresentanza. L’Abruzzo ha mostrato, ancora una volta, la sua anima concreta e propulsiva, dibattendo su questioni di primaria importanza per il rilancio socio-economico. La macchina organizzativa è già all’opera per allestire la prossima edizione. Non c’è due senza tre e, come al solito, abbiamo le migliori intenzioni. Grazie a tutti e alla 3° edizione. l’editore Fabio De Vincentiis

2a Convention delle imprese 22 Novembre 08

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€2,50

anno 4°

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n° gennaio 2009 ISSN 1973-5383

numero chiuso in redazione il 20 gennaio 2009

direttore responsabile coordinatore di redazione collaboratori di redazione hanno collaborato:

direttore editoriale art director ufficio grafico ufficio fotografico controllo web engineer responsabile spedizioni responsabile pubblicità impaginazione stampa editore web e-mail indirizzo telefono fax servizio abbonamenti e arretrati ©Copyright Ecco Italia srl - Pescara Italia Tutti i diritti riservati. Manoscritti e foto inviati al giornale, anche se non pubblicati, non si restituiscono.

in copertina Claudio Di Giacomo presidente Extra Group foto di Andrea Straccini

Tommaso Di Rino Eleonora Lopes Massimo Avenali, Marinella Assogna Simone Angelucci, Nicola Boschetti, Federica Ceci, Giuseppe D’Amico, Roberto Di Giacomo, Antonio Farchione, Alessio Giancristofaro, Gloriano Lanciotti, Filippo Paolini, Andrea Prencipe, Antonio Ranalli, Mariangela Trivisani

Mauro Di Pietro Marcello Starinieri _ visualadv.it Vincenzo Sulpizio, Daniele Pignoli Andrea Straccini, Simone Cerio, Rocco Petrei Danilo Martorelli Gianluigi Tiberi Giuseppe Ciavattella Antonella Carrieri - commerciale@eccoitalia.it - commerciale@abruzzoimpresa.it DVF srl D'Auria spa Ecco Italia gruppo editoriale - Fabio De Vincentiis www.abruzzoimpresa.it redazione@abruzzoimpresa.it _ commerciale@abruzzoimpresa.it _ grafica@abruzzoimpresa.it Ecco Italia srl - Strada Lungofino - complesso Ibisco comp. B 5/6 - 65013 Città S. Angelo (Pe) 085 9508161 085 9508157 Loredana Evangelista _ tel. 085 9508161 _ abbonamenti@abruzzoimpresa.it _ arretrati@abruzzoimpresa.it Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara iscritto al Registro degli Operatori di Comunicazione al numero 17047 I dati relativi ai lettori sono utilizzati esclusivamente ai fini della spedizione postale, l’editore garantisce riservatezza al trattamento dei dati ai sensi dell’art. 13 del D. leg. 196/2003. Il lettore può richiedere gratuitamente la rettifica dei dati scrivendo a Ecco Italia srl - Strada Lungofino - 65013 Città S. Angelo (Pe)

è anche... una produzione

Abruzzo Sport TV è la trasmissione televisiva condotta da Marco Taglieri che accende i riflettori sullo sport della regione Abruzzo, argomentato a 360 gradi con uno stile dinamico e innovativo. il programma andrà in onda direttamente dagli studi televisivi “Enzo Biagi” della Ecco Italia, tutti i giovedì dlle ore 21:00 e in replica tutti i sabato dalle ore 17:00, su ATV7 e sul canale satellitare SKY 912 Italy Italy. In studio si alterneranno ogni settimana ospiti diversi in rappresentanza dei vari sport praticati nella nostra regione. Fissa, invece, sarà la presenza del pubblico in sala, che avrà modo di interagire con gli ospiti stessi. La diffusione dei segnali televisivi di ATV7 e di SKY, in analogico e in digitale satellitare, garantiscono la copertura dell’intero territorio di interesse.

Info: redazione@abruzzosport.tv

www.abruzzosport.com

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www.buonoebello.com

www.pallaalcentro.tv

www.abruzzosport.tv


Sede di Castiglione M. Raimondo Viale Umberto I 64034 Castiglione M.R. (TE) Tel. 0861/9941 Fax. 0861/994215

Filiale di Rosciano Via Roscio da Montechiaro 65020 Rosciano (PE) Tel. 085/8509142 Fax. 085/8509853

Filiale di Cerratina Via Trieste, 12 65010 Cerratina (PE) Tel. 085/9771919 Fax. 085/9772234

Tesoreria di Città S.Angelo C.so Vittorio Emanuele II 65013 Città S.Angelo(TE) Tel. 085/969343 - Fax. 085/9699748

Filiale di Pianella Piazza De’ Vestini 65019 Pianella (PE) Tel. 085/972626 Fax. 085/971456

Tesoreria di Villa Bozza Viale Risorgimento 64030 Montefino (TE) Tel . 0861/996300 - Fax. 0861/996273

Filiale di Elice Contrada Sant’Agnello, 193/2 65010 Elice (PE) Tel. 085/9609006 Fax. 085/9609825

Filiale di Loreto Aprutino Via Mameli 65014 Loreto Aprutino (PE) Tel. 085/8290611 Fax. 085/8509853

Filiale di Piane di Castiglione M. R. Fraz. Piane di Castiglione M. R.. 64034 Castiglione M.R. (TE) Tel. 0861/909150 Fax. 0861/909818

Filiale di Penne Circonvallazione A. Moro 65017 Penne (PE) Tel. 085/8278386 Fax. 085/8210200

Filiale di Marina Città Sant’Angelo Via Tito de Caesaris, 4 65013 Marina Città S. Angelo (PE) Tel. 085/9506431 Fax. 085/9506824

Filiale di Silvi Marina Via Roma, 285 64029 Silvi Marina (TE) Tel. 085/9359724 Fax. 085/9354798



capitano d’impresa

Claudio Di Giacomo

Passione:

senza dubbio la campagna. È una passione che ho da sempre, tanto che da un po’ di anni con mio fratello e mio padre, abbiamo avviato una piccola azienda agricola nella quale produciamo olio e vino. Sono il nostro orgoglio.

Sport:

extra group, tecnologia per l’ambiente Il papà non faceva l’imprenditore. E lui non ha intrapreso particolari studi accademici, ma ciò nonostante, passione e grinta lo hanno fatto diventare un imprenditore di prim’ordine. Questo è Claudio Di Giacomo titolare di Extra Group, l’azienda di Città S. Angelo che si occupa di smaltimento dei rifiuti. Claudio si è diplomato all’Istituto tecnico industriale. Ma le sue ambizioni sono sempre state ben altre. Dai suoi genitori ha ereditato la cultura “del fare”. Tanti mestieri, tanta gavetta e poi nel 2003 è nata Extra Group. Oggi la Extra è una società che impiega 45 dipendenti, tutti molto giovani, fattura circa 10 milioni di euro e si occupa di progettazione, consulenza e costruzione di impianti di depurazione e trattamento rifiuti liquidi, solidi o gassosi. Quarantatrè anni e un figlio di 16 di nome Ferdinando. Ma l’imprenditore angolano in Abruzzo non è soltanto Extra. Ha avuto un’esperienza, un po’ turbolenta, qualche anno fa, ai vertici manageriali del Pescara calcio. Ma anche in quel caso, le sue doti e un innato pragmatismo sono state le armi con cui ha fronteggiato una situazione molto delicata finita nell’occhio del ciclone mediatico. Ha un’azienda agricola alla quale è legatissimo e dove produce vino e olio. E ancora qualche mese fa, ha aperto Zero Segreti un ristorante sulla pineta di Pescara con la tipica cucina dai sapori mediterranei. Un instancabile imprenditore ed esponente di spicco delle sezioni meccanica e costruzioni di Confindustria Pescara. Già componente del Direttivo sezionale meccanica dal 2002 al 2006, attualmente è componente del consiglio direttivo di ANCE Pescara, sezione costruttori edili dell’Unione Industriali di Pescara. Nel triennio 2006-2008 è stato componente anche della giunta di Confindustria Abruzzo. Un vulcano. Tanta voglia di affermarsi, mettendo sempre al primo posto i valori e l’etica. La passione per la letteratura l’ha spinto, da qualche mese, ad iscriversi alla facoltà di Lettere e filosofia.

il calcio è sempre stato il mio sport preferito e nonostante la turbolenta esperienza con il Pescara calcio, lo è ancora oggi. Sono attaccato al Pescara e ho speso molto del mio tempo per questa squadra, non mi pento di nulla, ma oramai è un’avventura passata.

Hobby:

adoro il sigaro toscano. Mi rilassa. Più che un hobby è diventato una vera passione. Il toscano a differenza di altri sigari, ha un gusto dal sapore amaro e robusto, due caratteristiche che lo rendono unico al mondo.

Vino preferito:

ovviamente il Montepulciano d’Abruzzo, e in particolare quello prodotto da me! Mi piacciono i sapori decisi, come quelli che provengono dalla nostra regione che credo realizzi tra i migliori rossi d’Italia.

Mezzo di trasporto:

la mia panda 4x4 verde scuro. È perfetta per la città e per quando vado in campagna. È affidabile e dinamica come me. E in più, raggiunge davvero qualsiasi luogo.

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sommario _ anno 4° n°28 _ gennaio 2009

editoriale

Se lo Stato non paga

il punto

13

La crisi impone le scelte

confi... denzialmente

15

Una sfida senza precedenti

l’Abruzzo che produce

17

Artigiani, una risorsa per la ripresa

39

in primo piano Regione Abruzzo Confindustria Abru o

59

11

18

Chiodi e i ragazzi del ‘99

26 I numeri della crisi

a ienda con il segno + extra group

33 Extra Group, tecnologia per l’ambiente

tematiche d’impresa norme&leggi marketing

70

ricerca& innova ione economia management

39 Se a pagare è sempre l’impresa 43 Vado al bar e sono a casa 47 Solo contro tutti 50 Per calcolo o per amore 52 Meno sprechi e personale più motivato

storie&persone

91

giammarco giovannelli

54 «La ripresa è nell’innovazione»

credito&finan a bcc abru

ese

59 «Non facciamo operazioni speculative»

incarichi&carriere

98

101 8

domenico melchiorre

61

Nuovo presidente per la Coldiretti Chieti


seminari&convegni club soroptimist pescara

70 Donne e lavoro, binomio difficile

udA

in finanza, un poker 73 Manager d’esperienza e teoria

sipe federmanager

76 Come reagire ai cambiamenti

104

eventi confindustria pe

78 Imprese pescaresi e mercato globale 91

fater fiera lanciano

98 Energia da catturare 101

sangritana locanda manthonè concessionaria barbuscia sinergie education

Oh quanto è bello lavorare in Fater

Sangritana, idee in movimento

107

104 A Pescara la migliore trattoria d’Italia 107 “Actros” vuol bene all’ambiente 109 Sinergie Education sale in cattedra 110

bcc castiglione

Bcc: credito scacciacrisi

110

115

la vita è bella

117

uscita di sicure

121

divudi

a

Genova e l’Italia celebrano un poeta Gangs of New York

rubato 123 tempo Il buio oltre la siepe

125 qb Tagliolini dell’Adriatico annata 127 un’ottima È il momento di spendere con giudizio

adagio con gusto

128

«Il gusto di saperne di più»

9


w w w . v e g a p r e f a b b r i c a t i . i t

Spazio (e luce) all’ impresa. Con SISTEMA SPAZIO SHED®, Vega Prefabbricati ha esteso il concetto di qualità della vita agli ambienti di lavoro. La copertura ad elementi shed è in grado di garantire la migliore luminosità e il massimo comfort termico ed acustico, a tutto vantaggio di un maggiore rendimento energetico. Negli edifici Vega l’impegno per la qualità della vita è premiato dalla qualità del lavoro.

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editoriale

SE LO STATO NON PAGA «Q

uando un ente pubblico -nel nostro caso una ASL- ti paga con anni di ritardo, ti penalizza fortemente e senza risarcire gli interessi passivi che hai dovuto nel frattempo sopportare. In più, ti paga al termine di estenuanti schermaglie legali e dopo svariati decreti ingiuntivi. Se siamo fortunati, a marzo 2009 dovremmo riscuotere crediti riferiti a forniture effettuate nel 2006». Le parole di Mauro Barnabei, presidente del CdA della ABF di San Nicolò a Tordino, azienda leader nella produzione di mobili per ufficio, fotografano efficacemente la situazione, la spada di Damocle che pende su migliaia di imprese italiane. Cosa succede quando il “cattivo pagatore” è lo Stato. Si tratta di un fenomeno grave, che rischia di ridurre la libera concorrenza, di impedire la crescita di tante aziende e di mettere in serio pericolo molti posti di lavoro. L’estate scorsa l’Unione Europea ha avviato un’inchiesta tra le imprese del vecchio continente, per conoscere le proporzioni dei ritardi di pagamento della pubblica amministrazione nei Tommaso Di Rino _ direttore confronti dei fornitori. Ebbene il problema è avvertito dappertutto, ma ancora una volta nel nostro Paese peggio che altrove. È italiana la maglia nera dell’Ue anche per un sondaggio realizzato dall’Ispo per Confartigianato: 135 i giorni di ritardo della PA contro i 65 della media europea, i 40 della Germania, i 48 del Regno Unito. Ancora: un’indagine a campione realizzata di recente dall’Osservatorio Imprese-Pubblica Amministrazione (OIPA) evidenzia che almeno il 52 per cento delle aziende che lavorano per il pubblico lamenta una sofferenza legata ai pagamenti. Quanto costa tutto ciò alle imprese? Per la Confartigianato 1,7 miliardi l’anno di maggiori oneri finanziari. A causa dei problemi ANNI DI RITARDO di liquidità provocati dal ritardato incasso, gli imprenditori sono E DI SCHERMAGLIE LEGALI costretti a ricorrere a prestiti bancari. «Ma le banche dovrebbero PER RISCUOTERE I CREDITI essere veri partner dell’impresa –mi dice Barnabei- e intervenire DI FORNITURE VERSO LA PA. efficacemente. Dovrebbero favorire le anticipazioni bancarie o lo sconto dei crediti a condizioni favorevoli e utilizzare le loro socieUNA SPADA DI DAMOCLE tà di factoring per trovare soluzioni adeguate». INSOSTENIBILE CHE PENDE Idee espresse anche in un documento ABI-Confindustria di novemSU MIGLIAIA DI IMPRESE. bre, nel quale si stima “prudenzialmente” l’esposizione delle imC’È CHI DICE: «COMPENSIAMO prese nei confronti della PA in 50/60 miliardi di euro e si propone di introdurre «l’obbligo per gli enti debitori di fornire, su richiesta CON LE TASSE» del soggetto creditore ed entro tempi certi, la certificazione che il credito vantato da quest’ultimo sia certo e liquido», di istituire un fondo pubblico di garanzia, di avviare un costante confronto tra imprese e Regioni per individuare soluzioni efficaci e realizzare azioni comuni. Nel frattempo dal presidente di Unindustria Treviso arriva una proposta più diretta: «Bisogna risolvere il problema alla radice, compensando i crediti con quanto le imprese devono versare allo Stato, tasse comprese». Sia lo Stato a regolare i conti, trovando la giusta organizzazione all’interno del proprio sistema. direttore@abruzzoimpresa.it

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il punto

La crisi impone le scelte L

a congiuntura fa rabbrividire ma tale premessa non assolverà il nuovo Governo regionale da eventuali pigrizie e latitanze. L’economia mondiale arranca, l’Abruzzo è nel mondo ma con una struttura debole ed eticamente violata. Tuttavia, non è il caso di farsi prendere dal panico. Basta trovare le soluzioni e, soprattutto, mostrare di volerle trovare, cominciando anzitutto nell’imprimere velocità e qualche debito rinnovamento all’interno della tecnostruttura regionale, che deve saper cogliere le conseguenze dei negoziati politici in area comunitaria. La stessa, rigorosa Unione europea si è trovata costretta a rivedere decisioni già prese, rimodulandole in funzione anticrisi. Così le regioni hanno la possibilità di riprogrammare parte dei fondi strutturali provenienti da Bruxelles e di accelerare la spesa dei fondi 2007-2013. Via già sperimentata con successo dal Veneto. Nella sostanza, si tratta di ricercare un ampio accordo e di predisporre strumenti di sostegno per chi perde il posto di lavoro, ma anche di rilanciare la piccola e media industria locale, oltre che a garantire strumenti operativi che facciano presa sui grandi Gruppi, già operanti sul nostro territorio. Infatti, se l’accesso al credito resta un punto nodale, ci sono azioni di supporto all’internazionalizzazione delle aziende locali che vanno urgentemente panificate. Va recuperata e agevolata quella rete di imprese, costituita dalle Mauro Di Pietro _ direttore editoriale Ecco Italia “multinazionali tascabili”, come le ha definite l’economista Giuseppe Mauro, che si è fatta apprezzare all’estero e che deve tornare a trainare lo sviluppo locale, come già accadde, quando favorì la nascita di un fortissimo indotto, imponendo la creazione dei distretti industriali. Così come si dovrà trovare il modo per scongiurare che i grossi operatori economici si disaffezionino al nostro territorio, chiudendo, sulla scia della crisi, gli attuali siti produttivi che danno lustro e ricchezza ad alcune aree del chietino e della Marsica. È altrettanto vero che una minore pressione fiscale, magari finalizzata ad alcuni settori, potrebbe rappresentare una leva per disinnescare un eventuale processo di evacuazione dall’Abruzzo. Nonostante le previsioni siano nere e gli organismi internazionali rivedano al ribasso le capacità produttive dei paesi più industrializzati, non sarebbe conveniente limitarsi ad iniziative tampone che si pongano solo l’obiettivo di distribuire le poche risorse a disposizione. Alla doverosa solidarietà verso chi perde il posto di lavoro deve accompagnarsi una iniziativa legislativa che specializzi la nostra economia regionale, fornendole le basi per trovarsi pronta e matura alla ripresa. Per fare questo c’è bisogno di un Governo regionale che mostri il coraggio, anche di fare scelte impopolari. Anzitutto sul fronte del reperimento delle risorse. Smarcarsi dal peso del deficit sanitario è un passo necessario se si vorrà impostare in sede di Stato-Regioni una trattativa seria, che porti all’Abruzzo risultati reali. Questo, inevitabilmente, significherà razionalizzare la spesa sanitaria e chiudere qualche reparto, per buona pace di comitati e fronde del no. Chissà se la classe politica regionale saprà capire la portata dello sforzo che è necessario compiere. E chissà se L’Esecutivo di Chiodi riuscirà ad intessere con il Consiglio regionale la giusta modalità di governo dei processi. Diversamente, ogni intenzione di rinnovamento sarà inghiottita da quegli stessi rappresentanti dei territori che, in nome di un presunto bene, ne decretano ancora una volta il male maurodipietro@eccoitalia.it

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confi... denzialmente

UNA SFIDA SENZA PRECEDENTI I

l 2008 è passato. Da un punto di vista politico/economico è stato sicuramente un anno difficile e travagliato: soprattutto per l’Abruzzo. Con il 2009 e con il nuovo Governo regionale appena insediatosi, inizia una nuova fase, difficile, ma su cui bisognerà lavorare con decisione e responsabilità per ridare fiducia e slancio a cittadini e imprese. Dare un messaggio e segnali di ottimismo e fiducia, attraverso azioni concrete e misurabili, oggi è fondamentale e prioritario. Il nuovo Governo regionale, in questo senso, dovrà confrontarsi con una sfida forse senza precedenti, alle prese da una parte con una crisi economica che sta interessando l’intero pianeta con ripercussioni nella nostra regione già evidenti, dall’altra con una situazione amministrativa –politico – istituzionale la cui problematicità è ben rappresentata, in via esemplificativa, da tutta la questione sanità e dalle relative vicende di carattere finanziario, politico e, purtroppo, anche giudiziario. I problemi sul tappeto, anche in relazione alla crisi in atto, restano da tempo gli stessi e sono riassunti nel documento sulle priorità per l’Abruzzo che Confindustria ha presentato nei mesi scorsi ai candidati alle elezioni regionali e, quindi, al nuovo Governo regionale, chiedendo l’immediato avvio di un confronto, reale e costruttivo, con tempi e risposte certe. Giuseppe D’Amico _ direttore Confindustria Abruzzo Sanità e deficit di bilancio, semplificazione del sistema amministrativo e delle relative procedure, riforma degli enti di programmazione e degli Enti strumentali regionali, delle Agenzie e degli Enti Territoriali di Politica Industriale, (ed in particolare, dei Consorzi e dei Distretti industriali fino ad arrivare all’istituzione di una Agenzia unica di sviluppo regionale economica), legge regionale di settore per l’industria (che promuova, in particolare, ricerca&innovazione e accesso al credito), logistica ed infrastrutture, efficienza ed autonomia energetica, ambiente e politiche per il territorio, turismo. Sono queste, nel merito, le priorità che Confindustria Abruzzo sottopone da tempo, all’attenzione delle istituzioni regionali, nell’ottica di un progetto organico e a lungo termine che esaltando la centralità dell’impresa, quale motore di sviluppo, ricchezza ed occupazione, tracci con chiarezza, tempi e modi di interventi e riforme da attuare. Nel metodo, infatti, si devono assicurare tempi e modi di intervento, così da dare trasparenza all’azione politica e possibilità di monitorare i risultati ottenuti. È necessario affrontare senza più rinvii e con urgenza le criticità che limitano la crescita e l’asset competitivo delle imprese. Lo chiede la società, lo impone la crisi economica che stiamo attraversando. È questo il segnale di fiducia che gli abruzzesi si attendono e la maggiore sfida che la nuova classe politica dovrà affrontare, naturalmente con il contributo di tutti, a cominciare dalle imprese. Da tempo Confindustria insiste sulla necessità di un deciso cambio di passo, in termini di competenze e di moralità, nella gestione della cosa pubblica, quale momento propedeutico necessario per qualsiasi ulteriore ragionamento. Auspichiamo con fiducia e vero ottimismo che il nuovo Governo regionale saprà dare una svolta reale al modo di operare e di affrontare i tanti problemi che interessano la nostra regione

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l’Abruzzo che produce

ARTIGIANI, UNA RISORSA PER LA RIPRESA I

l vento della crisi soffia anche sull’Artigianato teramano. Abbiamo chiuso un 2008 con molti segnali negativi. Alla Camera di Commercio aumentano le cancellazioni e diminuiscono le iscrizioni, con un modestissimo 0,9% di crescita, è il dato peggiore degli ultimi 5 anni. Molti settori sono in difficoltà, abbiamo una crescita rallentata per edilizia, impiantisti, gastronomia, lavanderie, stirerie, parrucchieri, giardinaggio, aumenta il settore del tessile (quasi tutto in mano cinese), segno meno per settori come la manutenzione e riparazione autoveicoli, estetiste, legno, autotrasporto, sartorie, orafi, odontotecnici, editoria e grafica. Crescono invece le ditte gestite da cinesi, con un incremento del 18,9%. L’andamento nel quinquennio registra un altissimo turn-over tra iscritti e cancellati pari al 45%. A Teramo e in altri 15 comuni della provincia, le imprese artigiane diminuiscono ed è un segnale che ci preoccupa fortemente. Come si evince dai dati, la nostra provincia sta subendo un profondo processo di cambiamento nella sua articolazione economica ed imprenditoriale, la competitività è in calo, siamo una provincia troppo condizionata dalla congiuntura economica nazionale, bisogna altresì evidenziare la grande difficoltà per le piccole Gloriano Lanciotti direttore Cna Teramo imprese nell’accesso al credito. In sostanza abbiamo bisogno di nuove grandi idee, occorre dare vita ad una nuova “governance locale” in cui tutti gli attori dell’economia concordino una strategia comune di rilancio dell’economia, superando vecchie concezioni di sviluppo, ormai non più adeguate alla realtà del mondo globale. Bisogna pensare a nuovi modelli organizzativi della produzione, dove gli elementi competitivi diventano la tecnologia, l’organizzazione, servizi avanzati in materia di marketing, logistica e distribuzione, valorizzazione delle risorse umane, aumento della produttività, aiuti alla crescita dimensionale delle nostre aziende. È assolutamente fondamentale fare sistema. A una situazione straordinaria come quella che stiamo vivendo, occorrono risposte straordinarie, “misure d’urto” dedicate al mondo della imprenditoria in generale. Dal nuovo governatore della nostra regione Gianni Chiodi, ci aspettiamo un segnale forte, gli chiediamo, di operare una scelta netta e chiara , cominciare a tagliare gli sprechi, a ridurre la spesa sanitaria, a tagliare i costi della politica, a non aumentare le tasse per le imprese e per i cittadini abruzzesi, approvare la nuova legge Quadro per l’Artigianato, maggiori risorse per i Confidi per favorire l’accesso al credito delle PMI. Come CNA abbiamo anche chiesto un Fondo Straordinario di 50 milioni di euro, perchè solo attraverso il potenziamento delle garanzie offerte dai confidi, è possibile offrire delle certezze alle imprese in un momento di crisi acutissima, e poi ancora, risorse consistenti per gli ammortizzatori sociali. Bisogna mettersi intorno ad un tavolo, pensare ad una Task-Force tra Regione, banche, associazioni imprenditoriali e datoriali, perché insieme si concordino proposte e strategie. Mai come in questo momento è indispensabile il coinvolgimento pieno di tutte le rappresentanze degli interessi del mondo produttivo e del lavoro. Le piccole imprese non solo non sono responsabili di quando è accaduto e sta accadendo, ma rappresentano una risorsa utile per tutto il paese, e vanno tutelate e salvaguardate

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in primo piano » a cura della redazione e in collaborazione con ufficio stampa Regione Abruzzo

CHIODI E I RAGAZZI DEL ‘99

Ritratto di un giovane Governatore che sogna la rinascita della politica e vuole essere chiamato «il Sindaco di tutti gli abruzzesi»

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L’

Abruzzo cambia e non solo il Presidente della Regione ma un modo di fare politica e di governare. Questa la promessa che il neo Governatore Gianni Chiodi ha fatto nella sua prima conferenza stampa poche ore dopo la vittoria. «C’è bisogno di una rinascita, ed io lavorerò perché questo avvenga. Certamente nulla sarà come in passato. La politica dovrà essere capace di dirigere la complessità dei fenomeni. La politica non può chiedere la quaresima ai cittadini e la Pasqua per se stessa». L’elezione di Gianni Chiodi rappresenta un passaggio epocale per la storia dell’Abruzzo. Il neo presidente deve affrontare per prima cosa una grande sfida per rompere una disparità sempre più evidente tra le classi sociali abruzzesi: ha promesso una migliore sanità -e meno sprechi di risorse- e una formazione più qualificata ed utile al mondo del lavoro. La sfida è enorme. Nato a Teramo il 25 aprile del 1961, sposato con tre figlie, Chiodi arriva alla politica con un percorso decisamente diverso e soprattutto fuori dalle logiche della vita di partito. Laureato alla Luiss in Economia e commercio, è contitolare di uno studio professionale che si occupa di consulenze nei settori del bilancio, della finanza aziendale, del controllo di gestione, del diritto tributario e della pianificazione fiscale internazionale. Pur avendo maturato una sensibilità politica sin dai tempi in cui era studente liceale, il giovane professionista decide solo nel 1999 di debuttare sulla scena politica quando, a tre mesi dalle elezioni al Comune di Teramo, viene candidato sindaco da Forza Italia, Alleanza nazionale e CCD. Il confronto con l’allora sindaco uscente Angelo Sperandio, si risol-

se in una sconfitta. Ma, come ha avuto modo di dire più volte nel corso della campagna elettorale, quell’esperienza gli è servita. Per maturare, studiare e approfondire i problemi della sua città e soprattutto per coordinare i gruppi di opposizione, aggregando attorno a lui numerose personalità giovani e capaci (che a Teramo vengono definiti i “ragazzi del 1999”) con le quali porta avanti un apprezzato discorso propositivo. Nel 2003 parte ufficialmente la campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale di Teramo e la Casa delle Libertà punta ancora su di lui. E Chiodi ripaga, ottenendo il 53% dei voti. Teramo diventa il simbolo del rinnovamento, tanto che nel 2004, in un momento di forte crisi della Casa delle Libertà in Italia, è l’unico ente locale abruzzese importante ad essere espugnato dal centrodestra. Il resto è storia recente. Il presidente del consiglio Silvio Berlusconi, dopo un’ampia consultazione, lo indica candidato per la presidenza della Regione Abruzzo. Del resto, la scelta di Chiodi -figura al di fuori dei partiti tradizionali- rappresenta, come ha sottolineato il Senatore del Pdl, Gaetano Quagliariello «un grande segno di rinnovamento. Chiodi è l’ideal-tipo che va verso quello che il Pdl vorrebbe essere. Non la somma di partiti, ma qualcosa che va oltre». La vittoria, scaturita grazie alla conquista di elettori indecisi (e nonostante un forte astensionismo), ha portato ad un importante recupero rispetto alle consultazioni regionali precedenti, quando la coalizione di centrodestra (compresa l’Udc) perse di circa 18 punti rispetto al centrosinistra guidato da Ottaviano Del Turco. Infatti, il neo presidente è stato eletto con il 48,81% dei voti, circa il 6% in più rispetto al candidato del

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in primo piano

centrosinistra Carlo Costantini, che ha ottenuto il 42,67%. Chiodi ha ottenuto un importante

risultato in provincia di Teramo, zona da sempre più vicina al centrosinistra, portando il Pdl a diven-

tare primo partito con oltre 47 mila voti e il 39,79%. Chiodi preferisce essere definitivo più “il sindaco di tutti gli abruzzesi” che Governatore. È persona riservata, che non ha vezzi, se non una passione per i libri (l’ultimo letto una biografia su Giulio Cesare) e per la musica classica (molto amata la colonna sonora del film “Barry Lyndon”). E nel suo primo giorno di insediamento a Palazzo Centi ha ribadito alcune delle priorità: sostegno alle imprese e al sistema sociale, riservando grande attenzione al ridimensionamento della spesa pubblica. Spiegando che: «Il 2009 sarà un anno di sacrifici, ma già nel 2010 cominceranno ad essere evidenti i segni del risanamento»

la giunta Chiodi al completo

tutti gli uomini del presidente Ecco la giunta targata Chiodi. Ad un mese dalla sua elezione il nuovo Governatore ha presentato la sua squadra. Tra sorprese e debutti, questi i profili degli assessori e le rispettive deleghe Federica Carpineta - Risorse umane e strumentali

È nata a Roma ed ha 32 anni, è figlia di genitori abruzzesi. E’ sposata con Andrea Sebastiani ed ha due figli: Gaia di 4 anni e Tommaso di 2 anni. Risiede a Francavilla al Mare. Ha studiato a Roma dove ha avuto anche la sua prima esperienza lavorativa. Ha conseguito il diploma di liceo scientifico all’ “Istituto Massimiliano Massimo” e poi si è iscritta alla L.U.I.S.S, laureandosi in Economia e Commercio con indirizzo giuridico. Subito dopo la laurea ha avuto una importante esperienza lavorativa da un punto di vista formativo in “Ernst Young”, dove si è occupata di revisione contabile per importanti aziende come “Alenia Spazio”. Nel 2001 ha deciso di entrare a far parte dell’azienda di famiglia che in Abruzzo opera nel settore turistico.

Alfredo Castiglione - Sviluppo economico e Vicepresidente

È nato il 4 febbraio 1958, 50 anni, ha una figlia Mariarita di 19 anni. Residente a Pescara, è un tributarista, libero professionista, ha alle spalle tre legislature in Regione. E’ stato per 15 anni consigliere comunale di Pescara. Nel 2000 è stato eletto con oltre 5.000 voti risultando il primo di AN in Abruzzo; ha ricoperto l’incarico di vicepresidente del Consiglio regionale e assessore al Bilancio. Rieletto nel 2005 con oltre 9.000 voti, primo degli eletti del centrodestra in Abruzzo, ha svolto l’incarico di capogruppo di Alleanza Nazionale. In seno al Consiglio è stato componente della commissione: I (bilancio) II (territorio ed enti locali) III (agricoltura) IV (attività produttive) V (sanità) È stato rieletto per la terza volta nel dicembre 2008 con 8.290 voti. Da sempre impegnato nel terzo settore, nel volontariato e nei rapporti con le associazioni di categoria.

» foto concesse da ufficio stampa Regione Abruzzo

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in primo piano Angelo Di Paolo - Lavori pubblici, servizio idrico integrato, gestione integrata dei bacini idrografici, difesa del suolo

È nato a Canistro (L’Aquila), in Valle Roveto. Laureato in sociologia, gli è stata conferita una Laurea honoris causa in Economia e Tecnica della Comunicazione. E’ giornalista pubblicista. E’ stato Sindaco di Canistro (1975-1990), (1998-2000), (2000-2005). Presidente della Comunità Montana Valle Roveto, Consigliere provinciale e Assessore ai Lavori Pubblici. Revisore dei conti dell’ASCOMFIDI di Avezzano su nomina della Regione Abruzzo. Membro del C.d.A di Società cooperative e P.A. e Commissario regionale del Consorzio di Bonifica del Fucino. È stato Insignito dell’Attestato di Pubblica Benemerenza al Valor Civile, conferito dal Ministero dell’Interno per aver contribuito, insieme a un appuntato dei carabinieri, dopo un conflitto a fuoco in cui feriva uno dei rapinatori ad assicurare alla giustizia la banda dei malviventi autori di numerose rapine agli uffici postali. Ha ricevuto il Premio Internazionale MIAMI 2005. È cittadino onorario dello Stato del West Virginia, cittadinanza conferita dal Segretario di Stato Joe Manchin III il 14 Novembre 2003.

Mauro Di Dalmazio - Sviluppo del turismo; Politiche culturali

È nato il 14 aprile 1970 a Teramo, dove risiede. Sposato, ha un figlio di 4 mesi. Dopo aver conseguito il diploma di maturità classica al liceo “Melchiorre Delfico” di Teramo e la laurea in giurisprudenza all’università di Teramo, ha conseguito il diploma di Specialista in diritto civile a seguito di una scuola di specializzazione triennale. Ha frequentato numerosi master e corsi di perfezionamento. Svolge la professione di avvocato a Teramo, dove ha fondato l’omonimo studio legale, specializzato in diritto civile, societario e fallimentare. È stato membro di una struttura di missione consultiva istituita presso il dipartimento delle Politiche comunitarie per la redazione del regolamento europeo relativo al Titolo esecutivo europeo. È stato tra i soci fondatori dell’assemblea del Cus, Centro Universitario Sportivo di Teramo, ente preposto alla fornitura dei servizi universitari sportivi. È stato membro del Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Statale Musicale Pareggiato G.Braga di Teramo. Alle elezioni amministrative comunali di Teramo del 2004 è stato candidato capolista della lista civica “Al Centro con Chiodi”. È stato eletto in Consiglio Comunale e nominato assessore con le deleghe alla cultura, sport, turismo, patrimonio culturale e musei, politiche comunitarie, rapporti con l’università e politiche giovanili.

Giandonato Morra - Trasporti e mobilità; Viabilità; Demanio e catasto stradale; Sicurezza stradale

Sposato con una teramana e padre di due figli, è nato a Foggia il 14 gennaio 1959. Teramo è diventata la sua città quando vi si è trasferito per intraprendere gli studi universitari, facoltà di Giurisprudenza. Durante questi anni ha iniziato a trovare spazio la sua passione politica: è stato eletto al Consiglio di Facoltà e si è distinto per le battaglie portate avanti con il MSI e come presidente del FUAN. Conseguita la laurea,ha esercitato la libera professione nel foro di Teramo. Il suo percorso politico è proseguito ed è diventato consigliere comunale e dirigente di Alleanza Nazionale. È stato eletto Presidente provinciale di AN, era il 2002. Dall’aprile 2005 al giugno 2006 ha rivestito la carica di esperto del Comitato per la valorizzazione del patrimonio alimentare italiano, istituito presso il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali – Dipartimento delle filiere agricole ed agroalimentari. È stato nominato Commissario del Parco Gran Sasso - Laga, carica che ha rivestito con la consueta passione, tanto da trovare riconoscimento anche da parte di forze politiche opposte che ne hanno apprezzato la competenza e il dinamismo al di là di ogni tipo di appartenenza.

Mauro Febbo - Politiche agricole e di sviluppo rurale, forestale, caccia e pesca

È nato a Chieti, ha 50 anni, è sposato con Wanda ed ha una figlia, Federica, di 23 anni. È ragioniere tributarista, libero professionista. A 13 anni si è iscritto al Fronte della Gioventù, tre anni più tardi è entrato nel Movimento sociale italiano del quale è diventato dirigente comunale e provinciale. Nel 1995 ha aderito ad Alleanza nazionale entrando a far parte della segreteria regionale. In Alleanza nazionale è stato nominato segretario provinciale di Chieti, il suo ingresso nelle istituzioni è avvenuto nel 1993 quando è diventato assessore alle Finanze, al Patrimonio e al Personale del Comune di Chieti. La coalizione di centro destra nel 1999 lo ha candidato come presidente alle elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale di Chieti, riuscendo ad ottenere la vittoria al bollottaggio. Il quinquennio 1999-2004 verrà ricordato alla Provincia di Chieti, anche dai suoi avversari politici per lo straordinario impulso dato all’attività amministrativa. Nel 2004 è stato di nuovo candidato alla Provincia ma non raggiunge il traguardo della riconferma. Da allora è capogruppo di Alleanza nazionale in Consiglio provinciale. Il 14 e 15 dicembre è stato eletto Consigliere regionale con 10.124 preferenze.

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in primo piano Paolo Gatti - Politiche attive del lavoro; Formazione e istruzione; Politiche sociali

È nato a Teramo, avvocato, 33 anni. Da due anni è sposato con Valentina. Dopo la maturità classica e la laurea in Giurisprudenza conseguita a Bologna nel 1999 è tornato a Teramo. Nello stesso anno è stato eletto consigliere comunale. Nel 2002 è diventato avvocato. Nel 2004 ha affrontato l’emozionante esperienza della campagna elettorale a fianco di Gianni Chiodi risultando il primo degli eletti al Comune di Teramo. È diventato assessore nella giunta Chiodi. Si è impegnato nel gestire le deleghe affidategli: pubblica istruzione, asili nido, pianificazione strategica, manutenzioni, verde pubblico, impianti sportivi ed autoparco. La gestione di questioni complesse ed eterogenee gli ha consentito di maturare una significativa esperienza amministrativa. Nel marzo del 2008 è tra i fondatori dell’associazione “Futuro In”, che ha aderito al progetto del Pdl. Con entusiasmo ha accettato una nuova sfida elettorale, convinto di avere le competenze e lo slancio giusto per intraprendere una nuova fase politica al fianco di Gianni Chiodi presidente. Alle scorse elezioni del 14 e 15 dicembre 2008, infatti, è stato il primo degli eletti in Abruzzo con 10.130 preferenze.

Carlo Masci - Bilancio; Riforme istituzionali; Enti Locali; Attività sportive

È nato a Pescara, laureato in Giurisprudenza all’età di 22 anni, è avvocato dal 1990. Sposato da 22 anni con Antonella Nicolucci, è padre di due figli, Fabio e Angela. Appassionato di politica, nel 1994 ha aderito alla lista civica “Nuova Pescara”. Nelle elezioni amministrative comunali di Pescara dello stesso anno è risultato il primo degli eletti della lista. È stato nominato assessore e si è messo subito in luce per le sue capacità, la sua concretezza e dedizione. Nelle elezioni amministrative del 1998 ha fondato la lista civica “Pescara Futura” e con circa 1.000 voti è risultato il primo degli eletti in assoluto nella città di Pescara. È stato nuovamente nominato assessore, con deleghe al Turismo, alla Pubblica Istruzione, Asili Nido e, solo nel 2002, ha assunto anche la delega alla Riqualificazione Urbana. Nel 2002 è stato candidato sindaco per la città di Pescara nella coalizione di centrodestra. Ma il risultato elettorale, e soprattutto il clima politico negativo che lo aveva generato, lo hanno portato a maturare la scelta di affermare una posizione in autonomia alle elezioni provinciali di Pescara del 2003, dove la lista civica “Pescara Futura” con circa 11.000 voti ha ottenuto un consigliere provinciale, caso unico in Italia per una lista fuori dalle coalizioni.

Daniela Stati - Protezione civile; Ambiente

Daniela Stati è nata il 13 febbraio 1972 ad Avezzano. È madre di due figli. Dipendente di Telespazio. Da sempre è impegnata nel volontariato e nell’associazionismo. Già Assessore alla Cultura ed al Turismo del Comune di Avezzano, coordinatore comunale di Forza Italia di Avezzano. È stata eletta Consigliere regionale nelle elezioni del 3-4 aprile 2005 con 6.804 voti. Prima degli eletti di Forza Italia in provincia dell’Aquila, seconda in ambito regionale e prima tra le donne elette nell’intera regione, considerando tutti i partiti. In seno al Consiglio Regionale ha ricoperto i seguenti incarichi: - Vicepresidente del Consiglio Regionale. - Componente della III° Commissione consiliare (Agricoltura). - Componente della VI° Commissione (Attuazione e promozione di politiche comunitarie, Monitoraggio dell’utilizzazione delle risorse comunitarie). - Componente della Commissione Speciale per i piccoli Comuni e zone interne. - Componente della Giunta delle Elezioni. - Componente del Comitato “Premio Internazionale Ignazio Silone”. È stata eletta consigliere regionale nelle elezioni del 14 e 15 dicembre 2008 con 8.787 voti risultando prima degli eletti nella lista del Pdl in provincia dell’Aquila.

Lanfranco Venturoni - Politiche della salute

Lanfranco Venturoni è nato a Teramo il 16 maggio 1951. È sposato con Tina Di Nardo ed è padre di tre figli. Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1975, ha conseguito le specializzazioni in Medicina interna, Ematologia clinica e di laboratorio, Oncologia. Ha conseguito idoneità nazionale a primario in: Medicina interna, Ematologia, Oncologia. Dal 1977 al 1991 ha svolto la professione all’Ospedale civile di Teramo. Dal 1991 è primario di Medicina all’Ospedale civile di Giulianova, dove ha ricoperto anche l’incarico di responsabile di Diagnosi e cura. Dal 1979 al 1995 ha svolto attività sindacale nell’Anaao ricoprendo vari incarichi: da quello di segretario regionale a quello di vice coordinatore nazionale. Nel 1995, candidato per la prima volta in una competizione elettorale, è risultato 1° degli eletti nelle liste di Forza Italia in Abruzzo ed è stato vicepresidente del Consiglio regionale. Dalla costituzione del partito e fino al 2004, quando si è candidato a Presidente della Provincia di Teramo, ha ricoperto la carica di segretario provinciale di Forza Italia. Dal mese di luglio 2005 è presidente della Teramo Ambiente Spa.

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– Analisi mensile del Centro Studi Confindustria in Congiuntura primo flash piano

Gennaio 2009

i numeri della crisi

CONGIUNTURA flash

Analisi mensile del Centro Studi Confindustria

Gennaio 2009

La crisi annunciata stupisce per intensità, velocità, diffusione e sincronismo tra i Paesi. Per i prossimi mesi il superindice Ocse segnala recessione marcata in tutti i Paesi industriali (particolarmente forte in USA, con due milioni di posti di lavoro persi in quattro mesi, e Germania; più attenuata in Francia e Italia) e nei BRIC (soprattutto in Cina e Russia; con l’eccezione del Brasile, in frenata). La fiducia è ai minimi storici in Eurolandia e anche tra le imprese manifatturiere italiane, ma potrebbe recuperare rapidamente. Occorrono misure che stabilizzino i mercati, alimentino il credito, sostengano la domanda, migliorino le condizioni strutturali. Sono invece inadeguate le azioni dei governi perché lente, contenute, incerte, con tensioni e divisioni interne e tra i paesi (controproducente il tempismo delle decisioni tedesche). Il credit crunch si sta diffondendo mentre riduzione entro Studi Confindustria le banche raddrizzano i bilanci. Nella Gennaio 2009 dei tassi la BCE appare in ritardo, ma l’interbancario si sta normalizzando grazie alle aspettative di ulteriori tagli. L’inflazione è crollata, guidata dai prezzi delle materie prime, confermando che si trattava di accelerazione temporanea dei prezzi al consumo; il suo rientro favorisce le famiglie povere. Tengono i consumi natalizi, è probabile un rimbalzo delle scorte. Ma rimane profonda e si sta diffondendo la crisi immobiliare, buco nero per la crescita. Si contrae il commercio mondiale. In Italia la diminuzione della produzione industriale, gli indicatori di fiducia, gli indici PMI puntano a una contrazione del PIL nel quarto trimestre di almeno l’1,2%: un’eredità pesante che compromette il bilancio del 2009, che però può a crisi annunciata stupisce intensità, velocità, diffusione sincronismo tra i Paesi. Per entrate, i prossimi conoscere l’avvio della ripresa.per Il deficit pubblico italiano sale eper la cattiva dinamica delle conmesi riil superindice segnala recessione marcatadel in debito tutti i pubblico Paesi industriali forte in USA, schio di aumento Ocse dell’evasione. Per la sostenibilità prioritario(particolarmente è il rilancio dello sviluppo.

L’analisi del Centro Studi Confindustria sulla delicata situazione congiunturale. Troppo modeste le misure di stimolo all’economia finora adottate

L

NTURA flash

industria

con due milioni di posti di lavoro persi in quattro mesi, e Germania; più attenuata in Francia e Italia)

Gennaio 2009 Lae produzione industrialeinè Cina diminuita in dicembre per il Si accentua caduta dell'attività industriale nei BRIC (soprattutto e Russia; con l’eccezione del Brasile, in lafrenata). La fiducia è ai minimi

(Indici destagionalizzati, 2000=100) mesetra (-2,1% manifatturiere su ilnovembre). sità, velocità, diffusione sincronismo i Paesi.tra Per prossimi mesi storiciequarto in Eurolandia e consecutivo anche lei imprese italiane, ma potrebbe recuperare rapidamente. Occor25 L’ulteriore stimato dal CSC, quello marcata in tutti irono Paesimisure industriali (particolarmente forte segue inalimentino USA, con di checalo, stabilizzino i mercati, il novemcredito, 101 sostengano la domanda, migliorino le condizioni contro il -1,6% nell’eurozona, uattro mesi, e Germania;bre più(-2,3%), attenuata in Francia e Italia) e nei BRICil -2,4% in strutturali. Sono invece inadeguate leIlazioni dei governi perché lente, contenute, incerte, con tensioni e divisioni15 Francia il -3,1%èinaiGermania. si chiude con una ezione del Brasile, in frenata). Laefiducia minimi storici2008 in Eurolaninterne erecuperare tra i paesi (controproducente il tempismo 97 tedesche). Il credit crunch si sta diffondendo flessione annua del 4,0% (+0,5% nel 2007). ere italiane, ma potrebbe rapidamente. Occorrono misure delle decisioni le banche raddrizzano i bilanci. Nella riduzione dei tassi la BCE appare in ritardo, ma l’interbancario si5 credito, sostenganomentre la domanda, migliorino le condizioni strutturali. L’indice PMI conferma in dicembre laSo-contrazione stacontenute, normalizzando grazie alle aspettative diinterne ulteriori L’inflazione è crollata, guidata dai prezzi delle materie overni perché lente, incerte, con e divisioni e tagli. dell’attività sia nel tensioni manifatturiero (35,5; 50=attività inva93 mo delle decisioni tedesche). Il credit sta diffondendo mentre prime,riata) confermando che sisitrattava accelerazione dei prezzi al consumo; il suo rientro favorisce-5 sia nelcrunch terziario (40,3). Indientrambi i casi temporanea si sono duzione dei tassi laleBCE appare in piccoli ritardo, ma l’interbancario si sta norindustriale avuti solo miglioramenti rispetto a novembre. Parfamiglie povere. Tengono i consumi natalizi, è probabile un rimbalzo delleProduzione scorte. Ma rimane profonda e si sta 89 teriori tagli. L’inflazione ticolarmente è crollata, guidata dai prezzi delle degli materie priampia la diminuzione ordini. diffondendo la crisi immobiliare, buco nero per la crescita. Si contrae il commercio mondiale. Italia la dimi--15 Attese di produzione a 3 In mesi elerazione temporanea dei prezzi al consumo; il suo rientro favorisce le (scala destra) Diminuzione della domanda e della fiducia interagiscono. nuzione della produzione gli indicatori talizi, è probabile un rimbalzo delle scorte. Maindustriale, rimane profonda e si sta di fiducia, gli indici PMI puntano a una contrazione del PIL 85 Nel manifatturiero fiducia rilevata dall’ISAE è scesa che in compromette nelSiquarto trimestre di la almeno l’1,2%: un’eredità il bilancio del 2009, che però può-25 nero per la crescita. contrae il commercio mondiale. In Italia la dimi-pesante 2007 2008 2009 minimi storici (66,6; 71,6 indelnovembre). li indicatori di fiducia, glidicembre indicil’avvio PMIaipuntano a una Il contrazione PILitalianoCaconoscere della ripresa. deficit pubblico sale per la cattiva dinamica delle entrate, con rischio Le attese di produzione sono spostate avanti di tre mesi. dono le aspettative di produzione (a -20 da -13 di noun’eredità pesante di che compromette il bilancio del che peròdel può aumento dell’evasione. Per la2009, sostenibilità debitodebopubblico Fonte: prioritario è ilerilancio sviluppo elab orazioni stime CSC dello su dati ISTAT e ISAE. vembre) e gli ordini (a -54delle da -45). Ciòcon annuncia it pubblico italiano sale per la cattiva dinamica entrate, rilezza dell’attività industriale anche in avvio di 2009. sostenibilità del debito pubblico prioritario è il rilancio dello sviluppo.

a in dicembre per il su novembre). ue quello di novemozona, il -2,4% in 8 si chiude con una 2007).

re la contrazione 5; 50=attività invaambi i casi si sono o a novembre. Pargli ordini.

ducia interagiscono. all’ISAE è scesa in in novembre). Ca-20 da -13 di noCiò annuncia deboavvio di 2009.

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L’intensificarsi appare ancora Si accentua ladella cadutacrisi dell'attività industriale 101

più evidente (Indicitrimestrale destagionalizzati, 2000=100) dall’indagine Banca d’Italia-Il Sole 24 Ore: in 25 dicembre più di due terzi delle imprese industriali e dei servizi (66,3%) indica un peggioramento delle condizio15 ni economiche in cui operano (38% in settembre).

Si deteriora il giudizio sulla convenienza a realizzare in-

97

5 -34,7).

93 89

vestimenti: -57 il saldo delle risposte (da Le cause: aspettative negative sulla domanda, la dinamica del -5 costo del lavoro e le difficoltà nell’accesso al credito (per Produzione industriale il 40,6% è peggiorato; 26,7% in settembre).

di produzione a 3 mesi I consumiAttese in dicembre hanno tenuto grazie

-15 alla

rapida destra) frenata dei(scala prezzi e ai saldi natalizi anticipati. Confcom85 mercio rileva aumenti nelle vendite di abbigliamento, -25 so2007 2009 prattutto accessori 2008 (+2% annuo nel periodo natalizio) e Lealimentare attese di produzione sono spostate avanti di treemesi. (+5%). Tengono il lusso l’high tech. Fonte: elab orazioni e stime CSC su dati ISTAT e ISAE.

20 10 0

Crolla la convenienza a investire (Saldo risposte* date dalle imprese manifatturiere e dei servizi privati)

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Crolla la convenienza a investire (Saldo risposte* date dalle imprese manifatturiere e dei servizi privati)

10 0 -10 -20 -30 -40

Condizioni per gli investimenti (rispetto a 3 mesi prima)

-50 -60 -70 2005

2006

2007

2008

*Differenza tra % risposte <migliori> e % risposte <peggiori>. Fonte: elab orazioni CSC su dati Banca d'Italia-Il Sole 24 Ore.


Confindustria Abru

• La produzione industriale è di- ti: -57 il saldo delle risposte (da ste famiglie sarà di oltre 1 punto minuita in dicembre per il quarto -34,7). Le cause: aspettative nega- inferiore, riallineandone il potere mese consecutivo (-2,1% su no- tive sulla domanda, la dinamica del d’acquisto a quello medio nazionavembre). L’ulteriore calo, stimato costo del lavoro e le difficoltà nel- le. Il calo di tassi e costi dell’enerdal CSC, segue quello di novembre l’accesso al credito (per il 40,6% è gia farà risparmiare alle famiglie (-2,3%), contro il -1,6% nell’euro- peggiorato; 26,7% in settembre). italiane 24,1 miliardi di euro nel zona, il -2,4% in Francia e il -3,1% • I consumi in dicembre hanno te- 2009: dall’energia 21,2 miliardi, in Germania. Il 2008 si chiude nuto grazie alla rapida frenata dei 866 euro a famiglia; dai tassi 2,9 con una flessione annua del 4,0% prezzi e ai saldi natalizi anticipa- miliardi (2064 euro a famiglia per (+0,5% nel 2007). ti. Confcommercio rileva aumenti quelle con mutuo a tasso variabi• L’indice PMI conferma in dicembre nelle vendite di abbigliamento, le). la contrazione dell’attività sia nel soprattutto accessori (+2% annuo • Il prezzo del greggio è tornato manifatturiero (35,5; 50=attività nel periodo natalizio) e alimenta- vicino ai minimi (34,6$ per barile a invariata) sia nel terziario (40,3). re (+5%). Tengono il lusso e l’high fine dicembre), dopo essere rimbalGennaio 2009 In entrambi i casi si sono avuti Congiuntura tech. flash – Analisi mensile del Centro Studi Confindustria zato fino a oltre 50$ in gennaio, in La dinamica annua dei prezzi al consumo in Italia si è Italia: i prezzi energetici freneranno ancora solo piccoli miglioramenti rispetto • La dinamica annua dei prezzi al una fase momentanea di stabilizza(Var. % tendenziali) dimezzata in quattro mesi: 2,2% a dicembre dal 4,1% in 70 a novembre. Particolarmente ampia consumo in Italiaè caduta si è all’1,6% dimezzata zione di tutti i mercati. 17 agosto. In Eurolandia (4% in luglio), la soglia BCE (2%). Il rientro, guidato dal crollo del14 40 la diminuzione degli ordini. insotto quattro mesi: 2,2% a dicembre • Dinamica simile per il prezzo del le materie prime, continuerà all’1% o sotto, a metà 2009. 11 • Diminuzione della domanda e dal 4,1% energetica in agosto. Inè Eurolandia L’inflazione in Italia tornata nulla (16,6%gas, a 10sul quale incide la crisi russo8 luglio). Quella alimentare va al 4% (6,2% in agosto). Dadella fiducia interagiscono. Nel ma- è tocaduta all’1,6% (4% in luglio), ucraina che ha influenzato anche 5 il lieve ritardo dei prezzi al consumo nel recepire le -20 variazioni materie prime, la frenata proseguirà nei nifatturiero la fiducia rilevata dal- sotto la delle soglia BCE (2%). Il rienle quotazioni del greggio. L’Italia 2 prossimi mesi. E calmiererà anche la core inflation, già -50 l’ISAE è scesa in dicembre ai minimi tro, guidato dal crollo materie riceve dalla Russia il Mat. 30,7% del gas -1 prime combustibili scesa al 2% a novembre (2,3%delle in agosto). Energetici nel NIC (dx) -80 Il raffreddamento dei prezzi è maggiore per leafamiglie storici (66,6; 71,6 in novembre). prime, continuerà all’1% o sotto, importato (Algeria e Libia 45,7%). -4 2007 2008 2009 povere, nella cui spesa energia e alimentari pesano di Cadono le aspettative di produzio- metà 2009. per queste famiglie sarà di oltre 1 punto La Germania è più Gennaio 2009 stima CSC. esposta dell’Itapiù. L’inflazione Fonte: elab orazioni CSC su dati ISTAT . riallineandone il potere d’acquisto a quello mene (a -20 da -13 di novembre) e gli •inferiore, L’inflazione energetica in Italia lia; gli altri paesi assai meno. dio nazionale. Il calo di tassi e costi dell’energia farà riordiniflash (a– -54 -45). Ciò annuncia è sparmiare tornataallenulla a miliardi luglio). • La discesa delle materie prime famiglie(16,6% italiane Gennaio 24,1 Congiuntura Analisida mensile del Centro Studi Confindustria 2009 di euro nel 2009: dall’energia 21,2 miliardi, 866 euro a famiglia; dai debolezza dell’attività industriale Quella va al 4% (6,2% combustibili fino a dicembre è stata tassiItalia: 2,9alimentare miliardi (2064 euro a famiglia per quelle con La dinamica annua dei prezzi al consumo in Italia si è i prezzi energetici freneranno ancora mutuo a tasso variabile). (Var. % tendenziali) dimezzata quattro mesi: a dicembre dal 4,1% in in ancheinin avvio di2,2% 2009. agosto). Dato il lieve ritardo forte (-52,2% annuo, indice CSC). 70 17 agosto. In Eurolandia è caduta all’1,6% (4% in luglio), • laL’intensificarsi dellaguidato crisi dal appare dei prezzi al consumo nel recepire14 (34,6$ Ciò ridurrà ancora l’inflazione Petrolio e gas ai minini enersotto soglia BCE (2%). Il rientro, crollo del- 40Il prezzo del greggio è tornato vicino ai minimi (Dollari per barile, dollari per migliaia cubic feet ) le materie prime, continuerà all’1% odall’indagine sotto, a metà 2009. lepervariazioni barile a fine dicembre), dopo essere prime, rimbalzato finogetica a 160 in Eurolandia a inizio 2009. 14 ancora più evidente delle materie 11 L’inflazione energetica in Italia è tornata nulla (16,6% a 10oltre 50$ in gennaio, in una fase momentanea di stabilizBrent 140 8 trimestrale Banca d’Italia-Il SoleDa- lazazione frenata nei prossimi Il calo dei prezzi è generalizzato 13 di tuttiproseguirà i mercati. luglio). Quella alimentare va al 4% (6,2% in agosto). 12 Gas naturale (scala destra) to il24 lieve ritardo prezzi al consumo nel recepire Dinamica simile per il prezzo del gas, sul quale la 120che nasce dalla crisi economi11 Ore: in dei dicembre più di due terzi le -20 mesi. E calmiererà anche la core in-5incidedato variazioni delle materie prime, la frenata proseguirà nei crisi russo-ucraina che ha influenzato anche le quotazio10 2 100 dellemesi. imprese industriali e deiinflation, servi-già -50 flation, già scesa 2%dalla a novembre ca globale e dal calo della domanda 9 prossimi E calmiererà anche la core ni del greggio. L’Italia al riceve Russia il 30,7% del -1 Mat. prime combustibili scesa al 2% a novembre (2,3% in agosto). gas importato (Algeria e Libia 45,7%). La Germania è più 80 zi (66,3%) indica un peggioramen- (2,3% in agosto).Energetici nel NIC (dx) di natura finanziaria: -17,4% annuo 8 -4 Il raffreddamento dei prezzi è maggiore per le famiglie -80esposta dell’Italia; gli altri paesi assai meno. 7 60 2007 2008 2009 to delle condizioni in di •LaIldiscesa raffreddamento deicombustibili prezzi èfino a idi-prezzi degli input alimentari (ce- 6 povere, nella cui spesa energiaeconomiche e alimentari pesano delle materie prime Gennaio 2009 stima CSC. 40 più. L’inflazione per queste famiglie sarà di oltre 1 punto cembre è stata forte dati (-52,2% annuo, povere, indice CSC). Ciò cui operano (38% in settembre). maggiore per famiglie reali -20,8%) e -14,8% quelli dei 5 Fonte: elab orazioni CSC sule ISTAT . inferiore, riallineandone il potere d’acquisto a quello meridurrà ancora l’inflazione energetica in Eurolandia a ini- 20 4 dio • nazionale. Il calo di tassi e costi dell’energia farà rizio 2009. Il calo dei prezzi è generalizzato dato che naSi deteriora il giudizio sulla con- nella cui spesa energia e alimentari non01/01/2007 alimentari (-32,5% 01/01/2008 i metalli, 01/01/2009 sparmiare alle famiglie italiane 24,1 miliardi di euro nel sce dalla crisi economica globale e dal calo della doman- Fonte: elab orazioni CSC su dati Thomson Financial. venienza realizzare di finanziaria: più. L’inflazione per que-28,2% le fibre). 2009: dall’energiaa21,2 miliardi, 866 investimeneuro a famiglia; dai pesano da di natura -17,4% annuo i prezzi degli input

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tassi 2,9 miliardi (2064 euro a famiglia per quelle con mutuo a tasso variabile). Gennaio 2009

alimentari (cereali -20,8%) e -14,8% quelli dei non alimentari (-32,5% i metalli, -28,2% le fibre).

Petrolio e gas minini trimestre: Rallenta l’occupazione nelai terzo Il prezzo del greggio è tornato vicino ai minimi (34,6$ Italia: i prezzi energetici freneranno ancora (Dollari per barile, dollari per migliaia cubic feet )

+0,1% sul naper barile a fine (Var. dicembre), dopo essere rimbalzato fino a 160secondo, quando è salita dello 0,5%. La contabilità 14 % tendenziali) zionale,Brent più attendibile per valutare l’impiego di lavoro, 70oltre 50$ in gennaio, in una fase momentanea di stabiliz13 17 140 registra un calo dello 0,7% delle unità di lavoro a tempo zazione di tutti i mercati. 12 naturale 14 pieno. IlGas divario si (scala deve destra) alla regolarizzazione degli occu40 Dinamica simile per il prezzo del gas, sul quale incide la 120 11 pati immigrati, già compresi nella contabilità. La disoc11 crisi russo-ucraina che ha influenzato anche le quotazio10 100 cupazione, stabile al 6,7%, balzerà all’8,4% nel 2009. 10 ni del greggio. L’Italia riceve dalla Russia il 30,7% del 8 9 La situazione più critica sarà toccata a metà 2009, con 80 gas importato (Algeria e Libia 45,7%). La Germania è più 8 5 -20 una perdita del 2,3% nelle unità rispetto a metà 2008. esposta dell’Italia; gli altri paesi assai meno. 7 60 Sempre che l’economia riparta nella seconda parte 2 La discesa delle materie prime combustibili fino a di6 -50 dell’anno. La previsione negativa è confermata 40 -1 cembre è stata forte (-52,2% indice CSC). Ciò Mat. primeannuo, combustibili 5 dall’ulteriore peggioramento in dicembre delle aspettatiEnergetici nel NIC (dx) 4 -4 a ini- 20 -80ridurrà ancora l’inflazione energetica in Eurolandia ve di occupazione a tre mesi rilevato dall’ISAE nel zio 2009. Il calo dei prezzi è generalizzato 2009 dato che na- 01/01/2007 01/01/2008 2007 2008 manifatturiero (-26, -20 a novembre) e da 01/01/2009 Banca d’Italiasce dalla crisi economica globale e dal calo della doman- Fonte: elab orazioni su dati Thomson Financial. Gennaio 2009 stima CSC. Il Sole 24 OreCSC nell’industria e nei servizi (il 39,3% preveda di elab natura finanziaria: Fonte: orazioni CSC su dati-17,4% ISTAT . annuo i prezzi degli input de riduzioni dei posti, dal 25,4% precedente). alimentari (cereali -20,8%) e -14,8% quelli dei non ali Le retribuzioni reali accelerano: +1,1% nel 2009 dal mentari (-32,5% i metalli, -28,2% le fibre). +0,6% nel 2008, grazie al forte calo dell’inflazione (dal critica annuo). per il mercato del lavoro 3,3%Situazione all’1,7% medio Il monte salari reale scende Rallenta l’occupazione nel terzo trimestre: +0,1% sul destagionalizzati) quest’anno dello(Dati 0,2% (+1,1% nello scorso). secondo, quando è salita dello 0,5%. La contabilità nazionale, più attendibile per valutare l’impiego di lavoro, 112 11 2 registra un calo dello 0,7% delle unità di lavoro a tempo 110 10 Petrolio e gas ai minini pieno. Il divario si deve alla regolarizzazione degli occu108 (Dollari per barile, dollari per migliaia cubic feet ) 9 160pati immigrati, già compresi nella contabilità. La 14disoc106 cupazione, Brentstabile al 6,7%, balzerà all’8,4% nel 2009.

Situazione critica per il mercato del lavoro (Dati destagionalizzati) 112

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100 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009

6

Occupati (ULA) * Occupati (teste, RCFL)* Tasso di disoccupazione in % (scala destra) *Indici primo trimestre 2000=100. Fonte: elab orazioni e stime CSC su dati ISTAT.

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in primo piano

• Rallenta l’occupazione nel ter- e soprattutto dei debiti pubblici. 2007, in linea con il rallentamento zo trimestre: +0,1% sul secondo, Aumentano le emissioni di titoli dell’economia. Per risanare, primum quando è salita dello 0,5%. La con- del debito pubblico che, nell’anno, crescere. tabilità nazionale, più attendibile si avvicineranno ai 3000 miliardi, • Rallenta il gettito tributario. Nei per valutare l’impiego di lavoro, sommando Stati Uniti e Unione eu- primi undici mesi del 2008 le entraregistra un calo dello 0,7% delle ropea. te tributarie sono cresciute del 3% unità di lavoro a tempo pieno. Il • Nell’area euro si è innescata una rispetto allo stesso periodo dell’andivario si deve alla regolarizzazione competizione nel collocamento dei no precedente, mentre a novembre degli occupati immigrati, già com- titoli che può presentare rischi per 2007 si registrava un incremento presi nella contabilità. La disoccu- i paesi con un livello di debito del 5,8%. Si riduce l’IVA per effetpazione, stabile al 6,7%, balzerà elevato. Tuttavia, i titoli di Stato to del calo dei consumi e l’IRES in Congiuntura flash – Analisi mensile del Centro Studi Confindustria Gennaio 2009 all’8,4% nel 2009. resteranno nei prossimi mesi le at- concomitanza con la contrazione I piani di stimolo fiscale e di sostegno alle banche com• La situazione più critica sarà toc- tività preferite dagli investitori. dei profitti. Titoli di Stato: un 2009 "normale" in Italia portano un generale peggioramento dei deficit e soprate titoli in scadenza in miliardi euro) cata a metà 2009, con una perdi- tutto La ripresa delle Borse, chele anticipa • Con (Emissioni la recessione aumenta ildiridei debiti pubblici. Aumentano emissioni di titoli BOT BTP CCT Totale del debito pubblico che, nell’anno, si avvicineranno ai Emissioni lorde ta del 2,3% nelle unità rispetto a 3000 l’uscita dalla recessione, avrà l’ef- schio di evasione fiscale. La promiliardi, sommando Stati Uniti e Unione europea. 1999 192.9 138.1 17.4 metà 2008. Sempre che l’economia fetto benefico di ridurre gli spread.nel collopensione con 19.9 le dif-348.4 Nell’area euro si è innescata una competizione 2000 a evadere 164.7 sale 106.7 291.3 2001 188.7 80.2 28.3 297.2 dei titoli ilchedebito può presentare rischi ha per i paesi riparta nella seconda parte dell’an- camento • In Italia pubblico ficoltà di reddito dei contribuenti. 208.8 133.6 44.5 386.9 con un livello di debito elevato. Tuttavia, i titoli di Stato 2002 2003 214.1 134.7 38.2 no. La previsione negativa è con- resteranno raggiunto, a ottobre il preferite nuovo dagliLa nei prossimi mesi2008, le attività in- percezione di una riduzione dei387.0 2004 221.3 117.1 34.5 372.9 delle Borse, che anticipa l’uscita dalla fermata dall’ulteriore peggioramen- vestitori. recordLadiripresa 1670 miliardi. Il valore controlli un’ulteriore 2005 può provocare 112.9 112.9 26.0 251.7 recessione, avrà l’effetto benefico di ridurre gli spread. 2006 116.0 22.0 un 348.5 to in dicembre delle aspettative dei titoli dipubblico Stato hainraggiunto, scadenza, al 2008,contrazione del 210.6 gettito, creando In Italia il debito a ottobre il 2007 229.6 115.8 21.4 366.7 nuovo record di 1670 miliardi. Il valore dei titoli di Stato in 2008 210.9 103.5 15.0 di occupazione a tre mesi rilevato netto del rinnovo dei BOT a bre- buco nei conti pubblici. Verrebbe329.4 scadenza, al netto del rinnovo dei BOT a breve, sarà di Titoli in scadenza dall’ISAE nel manifatturiero (-26, - 275,6 ve, sarà dinel275,6 miliardi nel lorde 2009per 329,4 vanificata l’intenzione del Governo miliardi 2009 (contro emissioni 2009 136.8 93.1 45.7 275.6 2008 e 366,7 nel 2007, tutto incluso). Nelle prime Fonte: elaborazioni CSC su dati MEF. 20 a novembre) e da Banca d’Italia nel (contro emissioni lorde per 329,4 di difendere il risanamento, dimoemissioni del 2009 la risposta dei mercati è stata molto con i rendimenti livelli minimi. la - Il Sole 24 Ore nell’industria e nei buona, nel 2008 e 366,7scesi nel ai2007, tuttoCaleràstrata attraverso la prudenza sulle spesa per interessi. servizi (il 39,3% prevede riduzioni incluso). Nelle prime emissioni del misure anticrisi. Congiuntura flash – Analisi mensile del Centro Studi Confindustria Gennaio 2009 L'effetto sulle entrate tributarie della La sostenibilità del debito dipende dalla dinamidei posti, dal 25,4% precedente). 2009 la risposta deipubblico mercati è stata • I pacchetti difrenata stimolo del PIL all’eco I piani di stimolo fiscale e di sostegno alle banche com- ca delle entrate e queste dipendono dalla crescita del (Var. % annue) Titoli2009 di Stato: un 2009 in Italiasce• unLegenerale retribuzioni reali acceleramolto buona, con i "normale" rendimenti nomia Nel il CSC stima per le entrate complessive 4.0 8.0 effettivamente adottati dai portano peggioramento dei deficit e soprat- PIL. (Emissioni e titoli in scadenza miliardi di crescita dell’1,3%, in nettainfrenata daleuro) 2,5% del 2008 tutto dei debiti pubblici. Aumentano le emissioni di titoli una no: +1,1% nel 2009 dal +0,6% nel si ai livelli minimi. Calerà la spesa governi sono ancora troppo mode7.0 BOT BTP CCT Totale 3.5 e dal 6,5% del 2007, in linea con il rallentamento del debito pubblico che, nell’anno, si avvicineranno ai Emissioni lorde dell’economia. Per risanare, primum crescere. 6.0 2008, sommando grazie al per interessi. sti nell’ammontare e lenti nel varo 3000 miliardi, Statiforte Uniti e calo Unionedell’ineuropea. 3.0 1999 192.9 138.1 17.4 348.4 Rallenta il gettito tributario. primi undici del 5.0 Nell’area euro si è(dal innescata unaall’1,7% competizione nel collo- 164.7 106.7 19.9 291.3 flazione 3,3% medio •2000 La sostenibilità del Nei debito pub-mesi per invertire la marcia della crisi. 2.5 sono del 3% rispetto 2001le entrate tributarie 188.7 80.2 cresciute 28.3 297.2 camento dei titoli che può presentare rischi per i paesi 2008 Il monte salari reale scenblico dipende dalla dinamica delle stesso periodo precedente, mentre a Molte no- 4.0 misure erano già previste, 2002 208.8dell’anno 133.6 44.5 386.9 con unannuo). livello di debito elevato. Tuttavia, i titoli di Stato allo 2.0 registrava un incremento del 5,8%. Si 3.0 2003 2007 si 214.1 134.7 38.2 387.0 resteranno nei prossimi mesi le attività preferite dagli in- vembre de quest’anno dello 0,2% (+1,1% entrate e queste dipendono dalla altre sono solo annunciate. Per gli effetto del calo dei consumi e l’IRES in 2004 l’IVA per 221.3 117.1 34.5 372.9 vestitori. La ripresa delle Borse, che anticipa l’uscita dalla riduce 2.0 Entrate complessive 2005 112.9 26.0 concomitanza la contrazione dei nelloavrà scorso). crescita delcon112.9 PIL. Nel 2009 ilprofitti. CSC251.7 sti- interventi in fase di elaborazione 1.5 recessione, l’effetto benefico di ridurre gli spread. PIL nominale (scala sinistra) 2006 210.6 116.0 22.0 348.5 1.0 Con la recessione aumenta il rischio di evasione In Italia ha raggiunto, a ottobre • ilI debito pianipubblico di stimolo fiscale e di 2008, so- il ma complessive una fiscale. in Germania (50 miliardi di2008euro)2009e 1.0 2007per le entrate 229.6 115.8 21.4 366.7 2005 2006 2007 propensione a210.9 evadere103.5 sale con le difficoltà di reddito nuovo record di 1670 miliardi. Il valore dei titoli di Stato in La2008 15.0 329.4 stegno alle comportano un di dei crescita dell’1,3%, in netta frenatadei conStatiFonte: Uniti (775e stime miliardi diISTAT. dollari) elab orazioni CSC su dati contribuenti. La percezione di una riduzione scadenza, al netto delbanche rinnovo dei BOT a breve, sarà Titoli in scadenza provocare un’ulteriore contrazione del gettito, 275,6 generale miliardi nel 2009 (contro emissionidei lordedeficit per 329,4 trolli 2009può 136.8 93.1 45.7 275.6 peggioramento dal 2,5% del 2008 e dal 6,5% del occorre fare presto perché stiamo creando un buco nei conti pubblici. Verrebbe vanificata

nel 2008 e 366,7 nel 2007, tutto incluso). Nelle prime Fonte: elaborazioni CSC su dati MEF. emissioni del 2009 la risposta dei mercati è stata molto l’intenzione del Governo di difendere il risanamento, dimostrata attraverso la prudenza sulle misure anticrisi. buona, con i rendimenti scesi ai Gennaio livelli minimi. udi Confindustria 2009 Calerà la spesa per interessi. I pacchetti di stimolo all’economia effettivamente adotanche comL'effetto sulle entrate governi sono tributarie ancoradella troppo modesti La sostenibilità delun debito pubblico dipende Titoli di Stato: 2009 "normale" in Italia dalla dinami- tati dai cit e soprat- del varo PIL per invertire la marcia lenti nel e titoliein queste scadenza in miliardi didalla euro) crescita del nell’ammontare efrenata delle entrate dipendono oni di titoli ca (Emissioni (Var. % annue) della crisi. Molte misure erano già previste, 4.0 altre sono BOT BTP CCT Totale neranno ai PIL. Nel 2009 il CSC stima per le entrate complessive 8.0 Emissioni lorde una crescita dell’1,3%, in netta frenata dal 2,5% del 2008 solo annunciate. Per gli interventi in fase di elaborazione europea. 7.0 1999 192.9 138.1 17.4 348.4 3.5 in Germania (50 miliardi di euro) e Stati Uniti (775 miliare dal 6,5% del 2007, in linea con il rallentamento ne nel collo- dell’economia. 2000 164.7 106.7 19.9crescere. 291.3 di di dollari) occorre fare presto perché stiamo entrando Per risanare, primum 6.0 3.0 188.7 80.2 28.3 297.2 per i paesi 2001 nel culmine della crisi. Le risorse per infrastrutture, istruRallenta il gettito tributario. primi undici 2002 208.8 133.6 Nei44.5 386.9 mesi del 5.0 toli di Stato zione e sconti fiscali annunciati in Germania sono ade2.5 2008 le entrate tributarie sono cresciute del 3% rispetto 2003 214.1 134.7 38.2 387.0 ite dagli inguati. Ma è lontana l’attuazione al 1° luglio, con effetti mentre a no- 4.0 2004stesso periodo 221.3dell’anno 117.1 precedente, 34.5 372.9 uscita dalla allo annuncio deleteri nel primo semestre per i sussidi alla 2.0 vembre 2007 si112.9 registrava un incremento del 5,8%. Si 3.0 2005 112.9 26.0 251.7 spread. rottamazione. Sarà generale il deterioramento dei bilanci riduce effetto del calo dei 2006 l’IVA per 210.6 116.0 22.0consumi 348.5e l’IRES in pubblici (USA -8,5% del PIL ed Eurolandia 1.5 -3,3% nel bre 2008, il concomitanza 2.0 Entrate complessive con la contrazione dei 2007 229.6 115.8 21.4profitti. 366.7 2009), attribuibile anche agli stabilizzatori automatici. i di Stato in 2008 PIL nominale (scala sinistra) 210.9 103.5 15.0di evasione 329.4 fiscale. 1.0 1.0 Con la recessione aumenta il rischio eve, sarà di Titoli in scadenza Nell’UE l’efficacia degli stimoli fiscali è ridotta 2005 2006 2007 2008 2009 propensione a evadere sale con le difficoltà di reddito e per 329,4 La dall’insufficiente livello di coordinamento. 2009 136.8 93.1 45.7 275.6 Fonte: elab orazioni e stime CSC su dati ISTAT. dei contribuenti. La percezione di una riduzione dei conNelle prime Fonte: elaborazioni CSC su dati MEF. In Italia occorre riallocare in fretta un ammontare di ristata molto trolli può provocare un’ulteriore contrazione del gettito, sorse ben maggiore dei circa 4 miliardi previsti dal dei. Calerà la creando un buco nei conti pubblici. Verrebbe vanificata l’intenzione del Governo di difendere il risanamento, di- creto anti-crisi per il 2009. Adottando riforme strutturali che portino risparmi nei prossimi anni e accrescano la mostrata attraverso la prudenza sulle misure anticrisi. credibilità del Paese. L'effetto sulle entrate tributarie della 3 alla dinamiI pacchetti di stimolo effettivamente adotLe risorse per fronteggiare la crisi frenata all’economia del PIL crescita del (Valori in miliardi di euro) (Var. sono % annue)ancora tati dai governi troppo modesti omplessive 8.0 4.0 % del 2008 nell’ammontare e lenti nel varo per invertire la marcia Paesi Risorse stanziate Periodo 7.0 altre sono llentamento della crisi. Molte misure erano già previste, 3.5 solo annunciate. Per gli interventi in fase di elaborazione Cina 454 biennio 2009-2010 6.0 3.0 miliarin Germania (50 miliardi di euro) e Stati Uniti (775

Le risorse per fronteggiare la crisi (Valori in miliardi di euro) Paesi

Risorse stanziate

Periodo

Cina

454

biennio 2009-2010

Giappone

100

biennio 2008-2009

Stati Uniti

697

triennio 2008-2010

Francia

26

triennio 2009-2011

Spagna

41

triennio 2008-2010

Italia

11

triennio 2009-2011

Germania

73

biennio 2009-2010

Regno Unito

24

biennio 2009-2010

UE

30

biennio 2009-2010

Fonte: elaborazioni CSC.

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in primo piano

entrando nel culmine della crisi. Le Tra i paesi emergenti, dopo i ribas- alcune economie emergenti, alirisorse per infrastrutture, istruzione si cinesi (-2,16 punti), taglia di un mentano attese di un irrigidimento e sconti fiscali annunciati in Ger- punto l’India. La FED li ha azzerati. del regime degli scambi destinato mania sono adeguati. Ma è lontana La BCE dal 2,5% li ridurrà di alme- a retroagire negativamente sul loro l’attuazione al 1° luglio, con effetti no un altro punto entro metà 2009, sviluppo. annuncio deleteri nel primo seme- visto il calo dell’inflazione. • Ancora in forte flessione a nostre per i sussidi alla rottamazione. • La crisi interbancaria si allevia. vembre negli Stati Uniti gli acquisti Sarà generale il deterioramento dei L’euribor (2,61%) è vicino al tas- di case sia nuove (-2,9% sul mese bilanci pubblici (USA -8,5% del PIL so BCE, anche per l’attesa di nuovi precedente) sia esistenti (-8,6%). ed Eurolandia -3,3% nel 2009), at- tagli. Negli USA il gap resta am- Sale lo stock di abitazioni invendutribuibile anche agli stabilizzatori pio (1,01%) ma da un tasso FED a te: oltre 11 mesi ai ritmi di vendita automatici. 0,25%. I cambi sono molto volatili: attuali. Non si arresta la discesa • Nell’UE l’efficacia degli stimoli fi- da 1,25 a novembre a 1,45 in un dei prezzi. scali è ridotta mese e poi di nuovo a 1,32 l’euro • Il ribasso dei tassi e del valoCongiuntura flash – Analisi mensile del Centro Studi Confindustria Gennaio 2009 dall’insufficiente livello di coordi- contro dollaro, per l’instabilità fi- re delle case spinge l’affordability In Italia si confermano le difficoltà nel credito. Per le Italia: giù i tassi, ma anche i prestiti namento. nanziaria. index ai massimi dal 2000. Ma le (Var. % a 12 mesi; valori %) imprese -1,4% a novembre su ottobre (tolta la stagio• In Italia occorre riallocare in • nalità) Il commercio in con- le condirestrizioni sul credito, i timori per 16.0 6.0 e +6% annuomondiale (dall’8,4%); èa dicembre zioni peggiorano per il 74,6% imprese che hanno 14.0 fretta un ammontare di risorse ben trazione e le attese sonodelle di un ultel’occupazione e il clima di sfiducia 5.0 chiesto erogazioni. Per le famiglie -0,6% in un mese (12.0 maggiore dei circa 4 miliardi pre- riore verso il basso scoraggiano i possibili acquirenti. 0,7%avvitamento annuo); meno mutui (-0,1% e -2,2%)nei e credito al 10.0 4.0 consumo (-10%dell’anno. annuo per Assofin). visti dal decreto anti-crisi per il primi mesi Il sostegno • La crisi immobiliare è in atto, con 8.0 La Banca d’Inghilterra ha portato i tassi al minimo stori3.0 2009. Adottando riforme strutturali assicurato economie caduta della domanda e dei prezco (1,5%). Tradalle i paesi emergenti, dopo emeri ribassi cinesi (6.0 2,16 punti), taglia di un punto l’India. La FED li ha azzeche portino risparmi nei prossimi genti ancora nella prima parte del zi delle4.0abitazioni, anche in molti 2.0 Prestiti alle imprese rati. La BCE dal 2,5% li ridurrà di almeno un altro anni e accrescano la credibilità del 2008 è rapidamente dove il boom 2.0 Prestiti alle famiglie immopuntosi entro metà 2009, vistodissipato. il calo dell'inflazione.paesi europei, 1.0 0.0 Paese. • L’export era ancora in crescita biliare è stato Euribor pari(scala o maggiore a destra) La crisi interbancaria si allevia. L’euribor a (2,61%) è vicino al tasso BCE, anche per l’attesa di nuovi tagli. 0.0 • In Italia si confermano le diffi- settembre 2008, ma in forte de- quello -2.0 degli USA. I prezzi sono in Negli USA il gap resta ampio (1,01%) ma da un tasso 2006 2007 2008 2009 FED a 0,25%. I cambi sono molto volatili: da 1,25 a coltà nel credito. Per le imprese celerazione quasi ovunque. I dati particolare nelCSCRegno UnitoFinancial. Fonte:scesi elab orazioni su dati Thomson Congiuntura flash – Analisi mensile del Centro Studi Confindustrianovembre a 1,45 in un mese e Gennaio di 2009 nuovo a 1,32 -1,4% a novembre su ottobre (tol- dil’euro novembre indicano supoifinanziaria. ottobre (-12,2% annuo a novembre) e in contro dollaro, per l’instabilità In Italia si confermano le difficoltà nel credito. Per le Italia: giù fortemente i tassi, ma anche i prestiti ta la stagionalità) e +6% annuo variazioni negative Spagna (-8,7% a dicembre), dove (Var. mondiale % a 12 mesi;èvalori %) imprese -1,4% a novembre su ottobre (tolta la stagio Il commercio in contrazione e le attese Commercio mondiale in retromarcia 16.0 a dicembre le condiinsono Asia Corea la situazione è(Esportazioni aggravata nalità)(dall’8,4%); e +6% annuo (dall’8,4%); a dicembre le condidi beni,dal var. %formensili di un(Cina ulteriore-14,5%, avvitamento verso il-5%, basso6.0 nei primi destagionalizzate, ultimo dato disponibile) zioni peggiorano per il 74,6% delle imprese che hanno mesi dell’anno. Il sostegno assicurato dalle economie 14.0 zioni peggiorano per il 74,6% delle Taiwan -18%). Negli Usa scende te peso del settore edilizio sul PIL. 5.0 chiesto erogazioni. Per le famiglie -0,6% in un mese (emergenti ancora nella prima parte del 2008 si è rapida0 12.0 0,7% imprese annuo); meno mutui (-0,1% chiesto e -2,2%) e erogacredito al mente dissipato. che hanno del 5,8%, in Germania scende del Per entrambi i Paesi si prospetta un -2 10.0 4.0 consumo (-10% annuo per Assofin). -2.0 -4 L’export Per era ancora in crescita a settembre 2008, ma in zioni. Per le famiglie -0,6% in un 10,6%. l’Italia l’ISTAT indica per 2009 ancora più difficile. L’Italia 8.0 La Banca d’Inghilterra ha portato i tassi al minimo stori-6 forte decelerazione quasi ovunque. I dati di novembre -5.0 3.0 meseTra(-0,7% annuo); meno i 6.0 soli scambi extra-UE una flessione non da-5.8dinamiche simili, co (1,5%). i paesi emergenti, dopo i ribassimutui cinesi (-8 indicano su ottobre variazioni fortemente negative in è esente 2,16 punti), taglia di un punto l’India. La FED li ha azzeAsia (Cina -14,5%, Corea -5%, Taiwan -18%). Negli -10 (-0,1% e -2,2%) e credito al consu- del 4.0 7,1%.Prestiti alle imprese 2.0 ma più lievi. -10.6 rati. La BCE dal 2,5% li ridurrà di almeno un altro Usa scende del 5,8%, in Germania scende del 10,6%. -12 2.0 Prestiti alle famiglie annuo Assofin). • PerL’ulteriore deii soli negoziapuntomo entro(-10% metà 2009, vistoper il calo dell'inflazione. scambi 1.0 extra-UE l’Italia l’ISTATrinvio indica per -14 -14.5 una flessione del (scala 7,1%.destra) -16 Euribor La crisi interbancaria si allevia. L’euribor (2,61%) è • La Banca d’Inghilterra ha portato ti0.0 sul Doha round, e le tentazioni -18 vicino al tasso BCE, anche per l’attesa di nuovi tagli. L’ulteriore rinvio dei negoziati sul Doha round,0.0 e le ten-2.0 -18.0 tassi minimo storico (1,5%). protezionistiche cheche si2008 profilano in -20 Negli iUSA il gapalresta ampio (1,01%) ma da un tasso tazioni si profilano in alcune eco2006 protezionistiche 2007 2009

FED a 0,25%. I cambi sono molto volatili: da 1,25 a novembre a 1,45 in un mese e poi di nuovo a 1,32 di Confindustrial’euro contro dollaro, per l’instabilità Gennaio 2009 finanziaria.

o. Per le a stagiole condihe hanno mese (credito al

mo storicinesi (ha azzeun altro ione.

2,61%) è ovi tagli. un tasso a 1,25 a o a 1,32

le attese nei primi economie è rapida-

Italia: giù mondiale i tassi, ma anche i prestiti Il commercio è in contrazione

e le attese (Var. % a avvitamento 12 mesi; valori verso %) sono di un ulteriore il basso nei primi 6.0 mesi dell’anno. Il sostegno assicurato dalle economie 14.0 emergenti ancora nella prima parte del 2008 si è rapida5.0 mente dissipato. 12.0 16.0

L’export era ancora in crescita a settembre 2008, 10.0 4.0 ma

in forte decelerazione quasi ovunque. I dati di novembre 8.0 indicano su ottobre variazioni fortemente negative in 3.0 6.0 (Cina -14,5%, Corea -5%, Taiwan -18%). Negli Asia Usa del 5,8%, in Germania scende del 4.0 scendePrestiti 2.010,6%. alle imprese Per l’Italia l’ISTAT indica per i soli scambi extra-UE 2.0 Prestiti alle famiglie una flessione del 7,1%. 1.0

0.0 Euribordei (scala destra) sul Doha round, e le ten L’ulteriore rinvio negoziati 0.0 eco-2.0 tazioni protezionistiche che si profilano in alcune 2006emergenti, 2007 irrigidimento nomie alimentano2008 attese di un 2009 elab orazioni CSC su destinato dati Thomson delFonte: regime degli scambi a Financial. retroagire negativamente sul loro sviluppo.

Ancora inCommercio forte flessione a novembre negli Stati mondiale in retromarcia

Uniti gli acquisti(Esportazioni di case sia nuove sul mese precedi beni, var.(-2,9% % mensili dente) sia esistenti (-8,6%). lo stock di abitazioni destagionalizzate, ultimoSale dato disponibile) invendute: oltre 11 mesi ai ritmi di vendita attuali. Non si 0 arresta la discesa dei prezzi. -2

-2.0

nomie attese Financial. di un irrigidimento Fonte:emergenti, elab orazioni alimentano CSC su dati Thomson del regime degli scambi destinato a retroagire negativamente sul loro sviluppo.

Cina

Commercio mondiale in retromarcia Ancora in forte flessione a novembre negli Stati (Esportazioni di beni, var. % mensili

Uniti gli acquisti di case siaultimo nuove (-2,9% sul mese precedestagionalizzate, dato disponibile) dente) sia esistenti (-8,6%). Sale lo stock di abitazioni 0 invendute: oltre 11 mesi ai ritmi di vendita attuali. Non si -2 arresta la discesa dei-2.0 prezzi.

-4 Il ribasso -6

dei tassi e del valore delle case spinge l’affordability-5.8 index ai massimi dal-5.0 2000. Ma le restri-8 zioni sul credito, i timori per l’occupazione e il clima di -10 sfiducia scoraggiano i possibili acquirenti. -10.6 -12 La crisi immobiliare è in atto, con caduta della doman-14 da e-14.5 dei prezzi delle abitazioni, anche in molti paesi -16 europei, dove il boom immobiliare è stato pari o mag-18 -18.0 giore a quello degli USA. I prezzi sono in particolare -20

scesi Cina nel Regno Unito (-12,2% annuo a novembre) e in Stati Uniti Italia Germania Corea Taiw an Spagna (-8,7% a dicembre), dove la situazione è aggraFonte: elaborazioni CSC su dati Thomson Financial. vata dal forte peso del settore edilizio sul PIL. Per entrambi i Paesi si prospetta un 2009 ancora più difficile. L’Italia non è esente da dinamiche simili, ma più lievi.

Stati Uniti

Italia

Germania

Corea

Taiw an

Fonte: elaborazioni CSC su dati Thomson Financial.

Si espande la crisi immobiliare (Indici dei prezzi delle case; gen. 2005=100)

125

115

105 Regno Unito Spagna

95

Stati Uniti 85 2005

2006

2007

2008

Fonte: elaborazioni CSC su dati Land Registry, IESE-fotocasa, Case-Shiller.

Si espande la crisi immobiliare (Indici dei prezzi delle case; gen. 2005=100) A cura di: D. Bancolini, G. Bargagli, P. Capretta, A.Fontana, L. Paolazzi, C. Rapacciuolo, M. Rodà, L. Scaperrotta e F. Traù. 125

Centro Studi Confindustria - Viale dell’Astronomia, 30 – 00144 Roma - www.confindustria.it - Chiuso con le informazioni disponibili al 15 gennaio 2009.

115

4

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Âť di Massimo Avenali e Eleonora Lopes

Claudio e Aurelio Di Giacomo

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Âť foto di Andrea Straccini


Extra Group, tecnologia per l’ambiente

Quarantacinque dipendenti, 10 milioni di euro fatturati nel 2008 e clienti come Eni, Snamprogetti e Trenitalia. Questi i numeri dell’azienda angolana guidata da Claudio Di Giacomo specializzata nella progettazione e realizzazione di impianti per lo smaltimento dei rifiuti

L

e nostre tecnologie rendono il mondo pulito. Questo è lo slogan di Extra Group, l’azienda angolana con a capo Claudio Di Giacomo. Una realtà  imprenditoriale  specializzata nella progettazione e realizzazione di impianti per il trattamento di acque, fanghi e terreni da bonifica, polveri da abbattimento fumi ed emissioni aeriformi. Ad affiancare Claudio, la preziosa presenza del fratello Aurelio. Profondo conoscitore del settore, responsabile della produzione e della gestione dei

cantieri, è una delle figure chiave dell’azienda, che si interfaccia direttamente con operai, tecnici e clienti. Dai confini nazionali a quelli esteri, l’azienda si avvale di uno staff con più di venti anni di esperienza, cosa che permette di erogare dai servizi legati agli studi di fattibilità e consulenze fino all’esecuzione progettuale e materiale degli impianti. Nello specifico Extra Group si occupa di montaggi, assistenza e supervisione alle attività di com-

missioning e avviamento, esegue sopralluoghi per riabilitazione, espansione o controllo degli impianti, si occupa della gestione degli stessi ed esegue prove pilota, sperimentazioni di campo e messe a punto di processo. Nella prima e più importante fase, quella della progettazione, le attività raggiungono una notevole complessità e richiedono la totale assenza di errori, per questo motivo l’azienda dedica molto tempo all’ascolto delle esigenze del cliente, accompagnandolo dalla consulenza

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fino all’esecuzione dell’opera. L’efficiente staff tecnico interno assicura risultati che pochi possono vantare grazie alle competenze in campo di ingegneria meccanica, civile, elettrica, informatica e di processo, oltre alla pluriennale esperienza già acquisita nella gestione e trattamento dei rifiuti. La filosofia che muove gli uomini di Extra Group è lineare e semplice, mira a far parte di un progetto che impegna tutti in una condivisa

schema di uno degli impianti realizzati da Extra Group operai a lavoro all’interno dell’officina

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mentalità di cooperazione. Il fine è la crescita dell’azienda che di conseguenza si trasforma in crescita personale, in acquisizione di esperienza, responsabilità, sane ambizioni. Per questo motivo l’impegno si tramuta in spiccata professionalità e in una cura particolare che inizia dai dipendenti, che vengono costantemente coinvolti in processi di formazione e motivazione. È quindi il concetto di capitale intellettuale, di risorse umane, a

rendere particolarmente attento il lavoro della Extra Group, capace di stare al passo dei cambiamenti, avere sempre una finestra aperta sulle novità, seguire e fare proprie le migliori soluzioni che la tecnologia offre sotto forma di nuovi materiali, componenti e macchinari. Tutto questo trova conferma nei numeri che contraddistinguono l’azienda che con i suoi 45 dipendenti ha fatturato nel 2008 più di 10 milioni di euro. Una crescita che, in termini percentuali, rappresenta un incremento del 20% rispetto all’anno precedente. Inutile dire che per il prossimo corso si prospetta una ulteriore crescita e a giudicare dai nomi con cui l’azienda lavora maggiormente c’è da aspettarsi un futuro straordinario per Claudio Di Giacomo e tutti gli uomini che compongono la vita di Extra Group. Tra i clienti l’azienda angolana annovera: Eni, Snamprogetti e Trenitalia. Per la multinazionale leader in campo internazionale nel settore energetico, nel novembre del 2008, è stato ultimato il collaudo dell’impianto di miscelazione solido-liquido destinato al centro di ricerche Eni di Monterotondo, in provincia particolare del magazzino


Claudio Di Giacomo insieme a un operaio durante il controllo impianti

di Roma. Nello specifico si tratta di un impianto idoneo a lavorare in atmosfere esplosive che verrà utilizzato per la ricerca, testare nuovi processi di bonifica per contaminazioni da idrocarburi ed estrarre idrocarburi pesanti dai giacimenti superficiali e strategici. Un lavoro importante, dunque, che è solo uno dei molteplici esempi che l’azienda può vantare per disettore elettrico

mensioni e complessità. Ed è con altrettanto impegno che guarda al di fuori, basti pensare allo spazio che dedica al sociale, sostenendo il Ceis di Pescara, e alle partecipazioni a manifestazioni come Ecomondo, tenutasi nella sua dodicesima edizione a Rimini. Un evento dedicato al recupero di materia ed energia e in linea con lo sviluppo sostenibile, un momento

particolare per promuovere la crescita economica nel pieno rispetto dell’ambiente, così come vuole la stessa filosofia che muove le scelte dell’azienda. Extra Group, in definitiva, guarda lontano. E sta già trovando le soluzioni adatte a un mondo migliore, più rispettato e da vivere in ogni sua forma.

ufficio tecnico

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A TU PER TU CON CLAUDIO DI GIACOMO, PRESIDENTE EXTRA GROUP I dati indicano una forte crescita del vostro gruppo. Cosa prevedete per il 2009? «Senza dubbio è venuto il momento di dedicarsi al consolidamento della Extra Group. C’è tanto lavoro da fare, ma la cosa non mi spaventa. Conosco le mie qualità così come i limiti, ma seguo questa attività con grande passione e spirito di sacrificio. Sono queste le condizioni che da sempre caratterizzano la mia attività e cerco di portarla avanti sempre nel migliore dei modi. L’aspetto fondamentale è conquistarsi la fiducia dei clienti, che devono vedere in noi gli attori di soluzioni fattive e ragionevoli». Come è iniziato il nuovo anno?

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«Possiamo dire tranquillamente che siamo partiti nel migliore dei modi. Già nei primi giorni di gennaio ho visto materializzarsi un nuovo e imponente lavoro che ci vede assoluti protagonisti nelle raffinerie di Gela, per conto dell’Eni. Ci siamo occupati di ogni aspetto, abbiamo curato il progetto, lo sviluppo e la messa a punto. Si tratta di un impianto unico al mondo quindi non posso che essere orgoglioso di questo risultato operativo. Anche perché significa essere stati più convincenti di altri grandi concorrenti che si occupano del nostro settore. Questa esperienza ci servirà innanzi tutto per allargare le nostre possibilità, metterci ancora una volta in gioco

e confermare che siamo in grado di differenziarci, trovare soluzioni, offrire la garanzia di un elevato grado di specializzazione». Cosa significa dirigere questa azienda e vederla proiettata verso il domani? «Vuol dire comprendere una cosa fondamentale: il futuro appartiene ai giovani. Tutto il resto diventa secondario. Una società giusta è quella che pensa alle generazioni future e alla capacità di progredire senza arrecare danni. In questa ottica ho sempre tenuto ad avvalermi di collaboratori formati, dotati della giusta esperienza e in grado di ampliarla attraverso percorsi formativi. Il clima in cui si lavora


è determinante in ogni impresa, capire le necessità di chi fa parte della propria azienda è la base per ottenere grandi risultati. È così che si ottiene grande soddisfazione e si crea il giusto spirito di squadra». Extra Group, in questo senso, guarda anche al territorio circostante e non solo… «Certamente, è per questo che è partito un progetto formativo che andrà a coinvolgere le scuole superiori di Città Sant’Angelo. Un altro problema della società moderna è l’assenza di raccordo tra istruzione e mondo del lavoro. Ci sono delle carenze oggettive sotto gli occhi di tutti e ben note. Per quanto ci riguarda cerchiamo almeno di essere propositivi, concreti, di non fermarci alle belle parole, ma funzionare da ponte e colmare determinati vuoti. Stesso discorso è stato affrontato con diverse Facoltà, tra queste una collaborazione con l’università Federico II di Napoli dipartimento di Ingegneria, grazie anche all’apporto del professor Raffaele Cioffi, uno dei tanti amici di Extra Group con cui abbiamo instaurato un ottimo rapporto di collaborazione e formazione». In base allo spirito aziendale che caratterizza Extra Group, in che modo affrontate le problematiche che possono di volta in volta presentarsi? «Per rispondere a questa domanda

vorrei citare il senso di una lettera di Anastasio. Sono un appassionato di letteratura, saggistica e filosofia e quando trovo qualcosa di interessante non manco di prendere appunti. Le parole di chi ci ha preceduto possono insegnare molto. Rileggendo questa lettera mi sono accorto di una cosa, che i problemi dell’uomo sono sempre

gli stessi, anche con il passare dei secoli. Anche allora si guardava con preoccupazione alle mutazioni della Terra, alle stagioni sempre differenti, alla difficoltà di lavorare in una situazione di perenne instabilità e

piena di incognite. Oggi è uguale. Anzi, per alcuni versi peggio perché è aumentata la disattenzione e un certo egoismo nei confronti del prossimo. Eppure dico una cosa: se in migliaia di anni che l’uomo esiste su questo pianeta, nonostante tutti gli atroci errori commessi, c’è ancora un presente e anche un futuro allora vuol dire che esiste qualcosa di buono. In poche parole possiamo essere piloti del nostro destino e risolvere problemi anche apparentemente insormontabili, quando questi si manifestano». In relazione alla vostra mission, come possono coesistere due parole come “innovazione” e “ambiente”? «Si tratta dei due cardini che definiscono l’attività di Extra Group. Nel nostro lavoro l’innovazione è tutto, la tecnologia ha quindi un grande peso e deve essere applicata in modo nuovo. Se il risultato è la riduzione dell’impatto con la natura, tutto si traduce in un bene immenso. Gestire correttamente i rifiuti, rendendoli meno nocivi, rappresenta il senso della sostenibilità ambientale che può, in alcuni casi, dare vita a un nuovo ciclo produttivo. Ecco, questo è il senso di impresa e rispetto per ciò che circonda che ho io e tutti i miei collaboratori. Basta applicarlo e credere in ciò che si fa e ogni cosa diventa possibile»

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norme&leggi » di Filippo Paolini

SE A PAGARE È SEMPRE L’IMPRESA Nuovi reati, nuove sanzioni. E la responsabilità amministrativa delle aziende, anche medio piccole, aumenta considerevolmente. Con il rischio, in alcuni casi, di chiudere l’attività

D

iventa sempre più consistente la possibilità per un’impresa - intesa come persona giuridica: società, cooperativa, associazione, ecc. – di essere chiamata a rispondere, in sede penale, di reati commessi a proprio vantaggio o nel proprio interesse. Nuovi reati, nuove sanzioni ed un costante ampliamento della platea delle imprese “interessate” stanno imponendo l’adozione e l’aggiornamento di modelli organizzativi, anche per le piccole imprese. Introdotto nel 2001 con il d.lgs. 231, l’attuale modello di responsabilità am-

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Azienda Certificata ISO 9001(2000)

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norme&leggi

ministrativa delle società e degli enti prevede che, quando un reato è commesso nell’interesse o a vantaggio dell’impresa, da un rappresentante (es. amministratore) o anche da un semplice sottoposto, possano essere inflitte all’impresa stessa sanzioni molto rilevanti, di natura pecuniaria e interdittiva (come la revoca di licenze, il divieto di contrattare, ecc.). L’ancora di salvezza consiste nell’adozione di un “modello organizzativo” idoneo a prevenire il compimento di reati, vale a dire di regole di condotta (compliance programs) che, attraverso l’analisi dei processi di gestione e di controllo dell’impresa, prevedano protocolli di programmazione e decisione, obblighi di informazione agli organismi di vigilanza, misure disciplinari. Originariamente la responsabilità poteva essere generata soltanto dai reati contro la pubblica amministrazione (concussione, corruzione, ecc.) e da alcuni reati commessi

con frode (frode informatica), ma successivamente sono stati aggiunti reati di falso, reati societari, delitti con finalità di terrorismo o eversione dell’ordinamento democratico, delitti contro la personalità individuale, reati relativi “all’abuso di mercato”, la ricettazione, il riciclaggio, i delitti informatici. Si è spesso ritenuto che la problematica della responsabilità degli enti riguardasse esclusivamente le imprese a struttura complessa e di grandi dimensioni, tuttavia, con l’aumento dei reati rilevanti e, soprattutto, con l’approvazione della legge 123/2007, le piccole e medie imprese non potranno più ritenersi “immuni”. Tale provvedimento normativo, infatti, ha aggiunto anche i reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime commessi in violazione delle norme antinfortunistiche e della tutela dell’igiene e della salute sul lavoro. Le rilevanti conseguenze sono facilmente immaginabili se solo si pensi – tanto per fare un esempio – ad un’impresa che partecipa a gare pubbliche per l’appalto di lavori: una sanzione interdittiva che impedisca di

contrattare con la pubblica amministrazione, a seguito di un incidente in cantiere, potrebbe anche significare la chiusura dell’attività. A tal proposito, suscita sicuro interesse il progetto di riforma dell’istituto, recentemente elaborato da un’apposita commissione ministeriale (Commissione Greco). La proposta sembra effettivamente cogliere la prevedibile prospettiva di un allargamento dell’area di applicazione della normativa in questione e per le piccole imprese - poiché l’adozione di specifici modelli organizzativi comporterebbe oneri economici non irrilevanti - prevede la possibilità di adottare “regole” semplificate e protocolli aziendali più leggeri. In tal caso, la piccola impresa verrebbe individuata in quella avente struttura societaria, con meno di 15 dipendenti sul territorio nazionale, dove l’amministrazione è affidata per la maggior parte a chi detiene il controllo dell’ente. Tuttavia, l’aiuto offerto viene affievolito dalla previsione di ulteriori reati come fonte della corresponsabilità dell’ente. L’inadempimento di contratti di pubbliche forniture, la turbativa d’asta, la frode nelle pubbliche forniture, l’usura e l’estorsione, i reati tributari (frode fiscale, emissione di fatture per operazioni inesistenti, ecc), il reato di impiego di manodopera clandestina: molte di queste fattispecie delittuose possono oggettivamente maturare anche in imprese piccole con una struttura organizzativa semplice

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marketing » di Federica Ceci e Mariangela Trivisani

VADO AL BAR E SONO A CASA C’è il life style italiano dietro al successo di Starbucks, la catena di coffee shop più diffusa al mondo. E una strategia di espansione “a grappolo”

P

rodurre e vendere caffè insieme a thé spezie in semplici botteghe. Questa l’idea che ispirò tre amici, animati dalla stessa passione e dal desiderio di portare a Seattle la migliore qualità di questi prodotti. Era il 1971 e da qui è partita la storia di Starbucks, la catena di coffee shop più diffusa al mondo, che prende il nome e trae ispirazione dalla celebre storia di Moby

Dick. Starbucks è infatti il nome di uno dei protagonisti del libro di Melville e nel famoso logo della compagnia è rappresentata proprio la sirena a due code. Ma è un’altra la curiosità da rimarcare, che non tutti conoscono: c’è il Bel Paese nel segreto di Starbucks. Nel 1982 viene infatti assunto Howard Schultz in qualità di esperto di marketing e l’anno successivo viene mandato ad esplorare l’Italia.

Schultz rimane affascinato, soprattutto dalla cultura italiana del caffè. Con grande sorpresa vide che gli italiani cominciavano la loro giornata al bar, per poi tornarci più volte nel corso della stessa, con altre persone, amici o colleghi. Così tornò a Seattle e propose l’apertura di punti vendita sullo stile dei coffee bar italiani. Anche se ciò che scaturì nel tempo da questa iniziale idea, fu una radicale innovazione

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marketing

del concetto di “bar”. Tuttavia non poteva essere altrimenti, considerato il life style statunitense del tutto differente da quello italiano. A conferma di ciò il fatto che l’Italia è uno dei pochi mercati in cui Starbucks non è ancora entrata. Il coffee shop Starbucks non è un semplice luogo di passaggio, la gente è abituata a sedersi senza dover pagare un premium-price per usufruire di sedie e tavolini, può fare come se fosse a casa propria, ordinare un caffè al banco e “correggerlo” a proprio piacimento con latte, cacao, cannella, vaniglia e tanti altri gusti disponibili gratuitamente su un minibanco all’interno dello store. I consumatori sono invogliati a rimanere oltre che dall’atmosfera, dalla cordialità del personale. Schultz è riuscito a creare una brand experience da quello che era un semplice prodotto di consumo, dove per brand experience si intende che negli Stati Uniti si può bere una tazza di caffè al bar all’angolo a soli 50 centesimi, ma nove milioni di persone alla settimana scelgono di berlo proprio negli Starbucks. L’alta fedeltà al brand riduce la minaccia di concorrenza da parte di vecchi e nuovi player e la minaccia di prodotti sostitutivi. Un altro aspetto interessante della strategia adottata da Starbucks è la creazione di punti vendita “a grappolo”, in aree urbane centrali ad alta concentrazione di traffico. La compagnia accede solo ai mercati nei quali può diventare il dettagliante principale, e per questo motivo ha concentrato i punti vendita in un numero di aree ristretto: invece di aprire qualche coffee shop in tutte le città del mondo, preferisce attendere fino a quando non riesce ad entrare in un’ area con più punti vendita. È una strategia molto aggressiva che implica il

rischio “cannibalizzazione”. L’idea è quella di saturare un’area di punti vendita finché la concorrenza nel settore non diventa talmente spietata da far diminuire le vendite degli stessi Starbucks. La relazione annuale di Starbucks del 1995 spiega che nell’ambito di questa strategia di espansione “a grappolo”, l’azienda ha assistito ad un certo grado di cannibalismo da parte dei nuovi punti vendita a danno di quelli già esistenti, dovuto proprio alla crescente concentrazione degli stessi; ma la Direzione ha ritenuto che tale tendenza fosse giustificata dalla crescita in termini di fatturato e profitti generata dagli investimenti nei nuovi store. Anche se le vendite diminuivano nei singoli store, il loro ammontare complessivo nell’intera catena continuava ad aumentare, fino a raddoppiarsi tra il 1995 e il 1997. La compagnia continuava ad ampliare il proprio mercato mentre i punti vendita singolarmente perdevano clienti. Naturalmente questa strategia non ha agito solo sugli Starbucks, ma soprattutto sui suoi effettivi concorrenti, coffee shop, bar e ristoranti indipendenti che, a differenza della compagnia, possono contare solo sul fatturato di un singolo negozio. Altro aspetto distintivo di Starbucks è l’essere una delle poche catene nel settore che non apre punti vendita in franchising ma solo diretti o con licenza, per garantirsi proprietà, gestione e controllo di ciascun punto vendita

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ricerca&innova ione » di Andrea Prencipe

SOLO CONTRO TUTTI Così la vita dell’innovatore, strenuo avversario dell’inerzia organizzativa. Un solo alleato, la formazione

«E

debbasi considerare come non è cosa più difficile a trattare, né più dubbia a riuscire, né più pericolosa a maneggiare, che farsi capo ad introdurre nuovi ordini. Perché l’innovatore ha per nemici tutti quelli che dagli ordini vecchi traggono beneficio, ed ha per tiepidi difensori tutti quelli che dagli ordini nuovi trarrebbero benefici. La quale tiepidezza nasce, parte per paura degli

avversari, che hanno le leggi dal canto loro, parte dalla incredulità degli uomini che non credono nell’efficacia delle cose nuove poiché non ancora provate». La citazione de Il Principe di Niccolò Machiavelli, sintetizza con efficacia le difficoltà di introduzione di una innovazione in qualsiasi tipo di contesto, esso sia un’organizzazione produttiva e quindi un’impresa, oppure un territorio e quindi un’amministrazione regionale, oppure un’istituzione di

alta formazione e quindi una università. La letteratura empirica ha evidenziato come qualsiasi fenomeno organizzato è caratterizzato da resistenza al cambiamento. Le organizzazioni sviluppano anticorpi che costituiscono barriere al nuovo ordine di cose, per dirla con Machiavelli. Negli studi organizzativi, si è infatti mutuato il concetto di inerzia dalla fisica, che rappresenta la proprietà della materia che ne

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ricerca&innova ione

determina la resistenza ad opporsi a variazioni dello stato di moto. Sebbene sia difficile –ed a volte inappropriato– trasferire direttamente concetti e significati dal mondo fisico al mondo sociale, numerosi studi hanno evidenziato che le organizzazioni sono in realtà caratterizzate da fattori inerziali e cioè elementi inibitori che limitano il cambiamento, o al limite non lo rendono possibile. Si noti che il tasso di fallimento dei progetti di cambiamento formalizzati e condotti all’interno delle organizzazioni di tutti i paesi e di tutti i tipi sia molto alto, addirittura superiore al 70%. Perché? L’inerzia organizzativa ha una dimensione strutturale ed una culturale. L’inerzia strutturale è indotta dalla soluzione organizzativa adottata, e cioè dalle linee gerarchiche e di responsabilizzazione, i criteri di divisione e di coordinamento del lavoro, i meccanismi operativi. L’inerzia culturale attiene invece agli schemi cognitivi degli individui

che compongono l’organizzazione ed alle norme e regole –anche non scritte– che presiedono all’agire dell’organizzazione stessa. L’inerzia culturale è particolarmente difficile da estirpare poiché consolidata storicamente nei comportamenti degli individui. Le due dimensioni inerziali sono profondamente interrelate. Affinché il cambiamento di una struttura organizzativa possa avere successo è necessario modificare il comportamento degli individui. Viceversa alcune organizzazioni produttive innovano la propria struttura organizzativa sistematicamente per preparare gli individui al cambiamento. Un esempio su tutte è Microsoft che cambia struttura organizzativa ad intervalli regolari di tempo poiché non esistono strutture organizzative ideali per tutte le stagioni. In altri termini non esiste la one best way! Seppure una certa dose di inerzia organizzativa può –con gli opportuni distinguo– essere considerata

fisiologica poiché fa parte del modus operandi dell’organizzazione, spesso la miopia degli individui che compongono le organizzazioni non permette di distinguere con chiarezza il punto in cui viene oltrepassato il confine fra fisiologia e patologia dell’inerzia organizzativa. Come ho già avuto modo di sottolineare, per innovare è necessario educare gli individui allo stesso. Pertanto, una possibile soluzione per innovare a livello di sistema territoriale è lo sviluppo di percorsi formativi ad hoc per formare individui che siano gli enzimi del cambiamento, poiché solo attraverso l’immissione di questi enzimi portatori del cambiamento è possibile innescare processi di innovazione. Ovviamente –per concludere con Machiavelli– è necessario che affinché gli stessi processi di innovazione siano efficaci e quindi possano avere effetto è necessario fornire supporto a tali enzimi altrimenti la fisiologia si trasforma in patologia

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economia » di Antonio Farchione

PER CALCOLO O PER AMORE Il collezionista d’arte e il suo mondo. Tra passione e ossessione, tra desiderio di prestigio sociale e vanità, tra cultura artistica e senso degli affari

N

ell’arte, come per altre cose della vita quotidiana, l’oggetto artistico può essere consumato secondo modalità differenti. Se ne può fruire attraverso riproduzioni dell’opera originale su supporti di varia natura (fotografie, poster, suppellettili, libri d’arte, ecc.), oppure cogliendo dal vivo l’emozione delle opere d’arte in luoghi adibiti all’esposizione, come i musei, le mostre, le gallerie. O, ancora, acquistando l’opera d’arte e vivendo il rapporto con essa in maniera, senza dubbio alcuno, più intima. In ognuno di questi casi è evidente, per dirla con Baudrillard, che l’oggetto è passione che si proietta sull’appassionato d’arte. Il quale, dal canto suo, si presta volentieri a questo gioco di riflessioni. Nel caso specifico del collezioni-

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sta è forse riduttivo parlare solo di “un gioco di riflessioni” meramente estetiche, in realtà entrano in ballo anche questioni economiche, psicologiche, sociali, culturali, ecc. A ben guardare, esistono diversi livelli di collezionismo (J. Baudrillard, Il sistema degli oggetti, 1972) e, soprattutto, c’è differenza tra il concetto di “collezione”, che da colligere significa scegliere e radunare, ed il concetto di accumulazione; più specificatamente il livello più basso è quello che porta non tanto a collezionare quanto ad accumulare oggetti di scarso valore economico e culturale (ad esempio tappi di bottiglie, peluche, giornali, ecc.); un livello superiore è quello di collezionare oggetti identici; infine, il livello più alto è quello che porta ad innalzare la collezione verso la cultura. In questo caso «si

rivolge a oggetti differenziati, che spesso hanno valore di scambio, che sono anche oggetti di conservazione, di traffico, di rituale sociale, d’esibizione, forse addirittura fonte di guadagno» (così J. Baudrillard nel volume citato). L’individuo che colleziona opere d’arte è di solito spinto da due componenti –una irrazionale, l’altra razionale- che possono anche convivere. Circa l’aspetto irrazionale, la spinta alla base dello stimolo a collezionare, o meglio a possedere oggetti, è dovuta alla necessità di autoaffermare il proprio ego. Il modo di concepire l’azione del collezionare diventa patologico nel momento in cui l’accumulo di oggetti è l’unico modo per esaltare la propria identità. Gli oggetti collezionati diventano il mondo, forse il mondo per eccellenza, dove l’iden-


tità del collezionista trova il “terreno” più adatto in cui crogiolarsi. Si tratta di un mondo che risplende di vita propria e che avvinghia tra le sue spire di mania di possesso il comportamento del collezionista. Sicuramente più moderato è, invece, il modus operandi di quei collezionisti che, al contrario dei precedenti, pur sempre spinti da uno spirito libero ed irrazionale, mancano di cultura artistica ma acquistano lo stesso opere d’arte perché spinti dalla vanità o più semplicemente dalla convinzione di aver intuito che stanno facendo un affare. Il collezionista razionale, pur non disdegnando un pizzico di irrazionalità, è colui che si avvicina all’opera d’arte perché convinto di poter dare un contributo allo sviluppo dell’arte, oppure perché ritiene di poter trarre dei profitti dall’investi-

mento appena concluso. O, ancora, perché è dell’idea che possa acquisire un certo prestigio sociale per il solo fatto di avere una collezione di valore (sia in termini patrimoniali, che in termini di “spessore” artistico delle opere in collezione), oppure perché convivono tutte e tre insieme questi aspetti. Come è intuibile, difficilmente il collezionista espliciterà le vere motivazioni che lo spingono ad acquistare opere d’arte, ma il più delle volte si costruirà un’immagine di sé distorta che poi finirà per credere reale. Si viene a creare una vera e propria messinscena, o meglio una mistificazione della realtà, in quanto il collezionista ritiene più appropriato associare la propria immagine a valori alti che ispirano la sua passione per il collezionismo d’arte, anziché a motivazioni meno nobili come il ritorno economico

dall’investimento od il prestigio sociale. Ma esiste anche una categoria di collezionisti d’arte, alquanto rara, che riesce ad instaurare con l’opera d’arte acquistata momenti di grande intensità e riflessione. Sono quelli che vivono l’opera come un momento esplorativo di grande impegno e, pertanto, si concentrano sull’artista che l’ha realizzata e sul contesto storico in cui è vissuto o vive; sul significato delle forme, dei colori, del materiale scelti per l’opera; sul mondo di chi, eventualmente, la possedeva in precedenza ed, infine, anche sul valore economico e commerciale dell’oggetto. Siamo di fronte ad un collezionista che non accetta la banalizzazione dell’opera d’arte a mero oggetto di scambio, ma la eleva ad oggetto culturale

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management » di Roberto Di Giacomo

meno sprechi e personale più motivato Il consulente Roberto Di Giacomo, esperto di reingegnerizzazione e miglioramento dei processi aziendali, indica alcune strategie di intervento per fronteggiare il delicato momento socio-economico

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ominciano ad essere consistenti gli effetti della crisi economica mondiale anche sulle piccole e medie aziende del nostro Abruzzo. Nei brindisi di fine anno abbondavano i bicchieri mezzi vuoti, ed anche la setta “per noi ogni problema rappresenta un’opportunità” ha perso molti adepti. Chi come me, ogni giorno si trova a stretto contatto con il management, avrà avuto modo di percepire che la volontà di rilanciare le aziende con progetti innovativi, con cambiamenti di rotta repentini, con alleanze strategiche verticali e orizzontali si scontra con il portafoglio ordini clienti in calo e la difficoltà nel reperimento di mezzi finanziari. Ma allora come si esce dall’attuale crisi? Nessun problema, il mondo della consulenza è prodigo di consigli e metodologie per affrontare ogni tipo di problema. Quante belle “teorie” preconfezionate su misura per ogni settore pronte per essere adattate alla singola azienda. Ho solo qualche timore che gli imprenditori oltre che preoccupati

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siano anche stanchi di pagare fior di “professionisti” che al loro capezzale tengono le dita incrociate sperando di riuscire ad incassare tutte le fatture inviate al “malato”. Io credo che oggi il consulente e gli imprenditori debbano cambiare approccio. Bisogna costruire un percorso concreto che consenta all’azienda che soffre di rialzarsi trovando dapprima dentro se stessa le “energie” per rimettersi in piedi. Poi, sempre con molto pragmatismo impostare un cammino fatto di piccoli passi “sostenibili”, in grado di dimostrare prima all’azienda poi al contesto in cui opera che possiede l’affidabilità necessaria per essere coadiuvata ad avviare cambiamenti importanti. Una volta ricreato il giusto clima di fiducia, arriveranno anche le risorse finanziarie indispensabili per affrontare i grandi progetti di crescita. Tutto molto bello, la logica dei piccoli passi è una metafora molto confortante, ma nella realtà di un’azienda come si ricercano le energie “sopite”? Prima iniziativa da prendere in considerazione è la caccia agli

sprechi. Ci sono in ogni azienda, lo sa anche l’imprenditore, ma non ha mai avuto tempo e energie necessarie per affrontare il tema. Come si fa, da dove si parte? Scomodando nostro Signore prima dobbiamo focalizzare il nostro interesse sulle “travi” e poi sulle “pagliuzze”. Punto primo un’analisi molto mirata dei dati gestionali/contabili per stabilire “sulla carta” dove la barca fa più acqua. Poi si analizzano i processi aziendali sospettati di alimentare le inefficienze. A questo punto non si può fare a meno di utilizzare l’esperienza nel settore per approfondire le ragioni di uno spreco o di un’inefficienza. Questo si fa sul campo a stretto contatto con gli operatori, a qualsiasi livello, perché i processi per poter essere re-ingegnerizzati hanno bisogno di essere valutati attentamente e “toccati con mano”. Bisogna ascoltare il contributo di tutti, per comprendere le sfumature delle cattive abitudini. Le ragioni per cui si generano sprechi possono essere diverse, a volte sorprendenti. A volte si tratta di carenza formativa del-


l’operatore unita o dipendente dalla carenza organizzativa, quelle che in gergo si chiamano “cattive tradizioni”. Troppo spesso ci sente rispondere: «Ma noi abbiamo sempre fatto così!». Oppure candidamente si ci sente replicare: «Nessuno mi ha mai detto che potevo operare in maniera diversa …». O ancora peggio c’è qualcuno che dichiara: «C’è poco tempo e non mi posso mettere a pensare …». Altre volte sono carenti o addirittura inadeguati gli strumenti utilizzati. Comunque, il lavoro di ricerca delle possibilità di miglioramento non deve ovviamente limitarsi ad evidenziare le inefficienze, ma deve prospettare ipotesi di risoluzione che devono avere un riscontro anche sul conto economico. Per essere efficace l’azione di eliminazione degli sprechi non basta guardare solo in casa. Bisogna considerare il concetto di azienda estesa. Quindi, la catena logistica del ciclo passivo (acquisti - fornitori - terzisti - trasporti -magazzini) e quella del ciclo attivo (clienti

- struttura commerciale - ordini - spedizioni) e come queste due catene incidono e condizionano la capacità dell’azienda di realizzare il prodotto-servizio nei tempi e con i costi che garantiscano dei margini competitivi. Secondo passo, una volta identificato un progetto di intervento che elimina gli sprechi, è fondamentale condividerlo e comunicarlo, correttamente, per renderlo efficace. Non bisogna mai dimenticare che l’azienda è fatta di persone. Alcuni progetti falliscono perché gli obiettivi rimangono solo nella testa degli imprenditori e di stretti collaboratori. Ma la sola condivisione di un obiettivo non basta per costruire una squadra motivata al raggiungimento dei risultati attesi. Proprio su questo aspetto si aprirebbe un altro fronte con la ricerca di strumenti e metodi in grado di creare le giuste motivazione delle persone che collaborano con l’azienda. In questo caso, occorre

studiare e mettere a punto forme di incentivazione adeguate all’organizzazione ed ai traguardi da raggiungere. Si usa, soprattutto quando occorre migliorare la sensibilizzazione alla riduzione degli sprechi, destinare una porzione dei miglioramenti apportati come fonte di autofinanziamento per gli incentivi da erogare come premio di squadra. Un’azienda oggi più che mai deve ricercare forme di incentivazione collegate al raggiungimento degli obiettivi, adeguate per le sue persone, in modo da migliorare il “clima” e lo “spirito di squadra”, essenziali per far venire a galla quelle energie “sopite”, nascoste nelle pieghe dei processi aziendali e che forse possono dare un contributo decisivo alle imprese che stanno attraversando questo difficile momento

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storie&persone » di Eleonora Lopes

«La ripresa è nell’innovazione» L’imprenditore Giammarco Giovannelli, personaggio di spicco della Confcommercio, indica la strada per il rilancio del turismo in Abruzzo e propone una serie di iniziative per sviluppare una nuova classa dirigente

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n imprenditore innamorato del proprio lavoro. Un presidente con una grande carica dinamica che trasmette energia e voglia di fare. Un uomo con la passione per la musica. Questo è Giammarco Giovannelli. Classe 1971, nato a San Benedetto del Tronto, vive da sempre ad Alba Adriatica. Oggi è socio, come anche amministratore delegato, di alcune società di famiglia turistiche e immobiliari, tra le quali le neo nate “Turismo insieme” e “Life immobiliare” ad Alba Adriatica. Un professionista capace e intraprendente che crede fortemente nella forza della nuova generazione per la crescita del territorio. Un curriculum ricco, anzi ricchissimo, da far invidia a chiunque, visto che Giammarco ha solamente 37 anni. La laurea umanistica a Bologna e il diploma al conservatorio, gli hanno trasmesso la sensibilità che spesso manca al mondo degli affari. Poi gli studi in Economia, amministrazione e organizzazione delle strutture turistico ricettive, nella promozione e marketing turistico aziendale e territoriale, applicati e maturati attraverso

Che momento vive il turismo in Abruzzo? «È un momento congiunturale difficile per tutti i settori. Anche il turismo ne sta risentendo. Credo fortemente che in Abruzzo sia necessario uno sviluppo di prodotti turistici indirizzati a diversi target di ricettività. Oltre a mare e montagna, è fondamentale stimolare e sostenere nicchie di mercato. Immagino, per esempio, il turismo religioso, sportivo, e in maniera particolare quello verde legato all’aria aperta e alle bellezze naturalistiche, che stanno riscuotendo molto consenso in Europa. Poi c’è il mercato del business che spesso nella nostra regione ha difficoltà ad emergere per l’assenza totale di infrastrutture in grado di accogliere fiere, convegni e congressi».

una significativa esperienza nelle aziende di famiglia. Ma non è finita qui. Un’innata vocazione per la vita associativa e per la comunicazione, lo ha spinto a frequentare diverse associazioni di categoria. Infatti attualmente Giovannelli ricopre le seguenti cariche: presidente dell’Associazione “Albatour”, presidente senior Federalberghi – Confcommercio di Teramo, vice presidente, amministratore delegato e componente di giunta di Confcommercio di Teramo, componente Direttivo Nazionale “SIB – Confcommercio” (Sindacato italiano balneatori), componente EBIT Abruzzo (Ente Bilaterale per il Turismo), vice presidente regionale del consorzio “Abruzzo Travelling”, presidente regionale giovani albergatori d’Abruzzo nonché componente di giunta e direttivo nazionale “Giovani Albergatori” Federalberghi Italia. Un organismo che nel 2007 lo ha visto candidato alla presidenza nazionale. Ma proviamo a conoscere meglio questo instancabile imprenditore teramano e ad approfondire quali risorse, potenzialità e problematiche ci sono nel settore turistico abruzzese.

Quali sono i punti strategici del programma della Confcommercio di Teramo? «Insieme al presidente di Teramo, il Cav. Giandomenico Di Sante, e l’intero direttivo, abbiamo stilato un programma per il nuovo Governo Regionale. Una serie di linee guida della Confcommercio per costruire una politica del terziario. Abbiamo affrontato discorsi prioritari quali la spesa sanitaria, una nuova legislazione che promuova lo sviluppo dell’economia turistica regionale, l’abbattimento dei costi per la spesa pubblica, la mancanza di sevizi e di infrastrutture per il terziario, lo smaltimento dei rifiuti e molto altro. Ma abbiamo anche avanzato delle proposte in previsione dei prossimi Giochi del Mediterraneo che costituisco-

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storie&persone

no una grande opportunità e che mi auguro daranno una forte spinta al nostro territorio. Ci tengo a sottolineare che considero il Cav. Di Sante uno tra i pochi uomini in Italia, che crede realmente nei giovani e che investe nel cambio generazionale. E questo si riscontra anche in Confcommercio». Cosa manca all’Abruzzo per competere con regioni quali l’Umbria, la Valle D’Aosta o le Marche? «L’Abruzzo è definito il polmone verde d’Europa. A livello di risorse naturali e paesaggistiche non ha nulla da invidiare a regioni come l’Umbria, la Valle D’Aosta o le vicine Marche. La nostra, rispetto a quelle del Nord Italia, è una regione penalizzata in termini di infrastrutture e servizi. Ma c’è anche un altro problema di natura culturale, mi riferisco alla mancanza di una vera e propria cultura d’impresa nonché associativistica di categoria che ci impedisce, spesso, di essere competitivi e rallenta, di conseguenza, la crescita del Pil». Quanta rilevanza hanno le associazioni di categoria nei confronti del settore turistico-alberghiero? «Io vivo attivamente il mondo associativo da diversi anni. Credo nella collaborazione e nella forza del gruppo. Sono convinto che le associazioni di categoria, ricoprano un ruolo di notevole importanza e di responsabilità per l’economia del territorio. Nello specifico,

come Federalberghi, abbiamo ribadito con fermezza, come facciamo da tempo, il nostro no al Centro Oli. Per il turismo delle nostre coste, è semplicemente impossibile far convivere il progetto dell’estrazione petrolifera dell’Eni, con quello della rigenerazione ad esempio della “Costa dei trabocchi” come anche dell’intera costa abruzzese per la quale stiamo lavorando su un progetto di marchio qualitativo denominato “Costa blu”». Quali cambiamenti auspica dal nuovo governo regionale? «I recenti fatti di cronaca hanno offuscato l’immagine dell’Abruzzo. Ora siamo in piena fase di cambiamento. Per valorizzare al massimo il nostro territorio è indispensabile un Piano regionale di sviluppo delle infrastrutture. E’ questo che chiedo e auspico come imprenditore del settore turistico-alberghiero. In questo momento, più che mai, c’è bisogno di idee e innovazione, necessarie a restituire linfa vitale alle nostre aziende. E a questo proposito, insieme a due amici esperti di comunicazione e formazione, Luca Verdecchia e Antonio Persano, abbiamo presentato al nuovo governatore Gianni Chiodi, un progetto per la Fondazione “Imprendo Abruzzo” che ha lo scopo di sostenere, inserire e formare la nuova classe manageriale attraverso un calendario annuale di master per le eccellenze professionali necessarie alle nostre economie regionali»

Giammarco Giovannelli, presidente Federalberghi e Confcommercio di Teramo - Abruzzo

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credito&finana a » di Massimo Avenali

«NON FACCIAMO OPERAZIONI SPECULATIVE» Per il presidente Iachini Bellissarii è questo il semplice ma decisivo punto di forza della Banca di Credito Cooperativo Abruzzese. Parola d’ordine: reinvestire sul territorio

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na realtà fortemente in ascesa, una solida alternativa che mette in gioco tutta la forza che soltanto una BCC può vantare. Un istituto capace di un interessante trend (+10.93%) nella raccolta del credito; segno che, nonostante i tempi, la fiducia da parte del consumatore si rafforza quando di fronte a sé ha esperti vicini e attenti. È questo il segreto della Banca di Credito Cooperativo Abruzzese: la differenza la fanno i dipendenti, gli uomini che con impegno, passione e dedizione rappresentano il patrimonio umano della BCC, radicato nel territorio. Risorse che, attraverso la conoscenza diretta dei problemi locali, sono in grado di rispondere a ogni esigenza e adoperarsi per La nuova sede di Chieti Scalo

trovare la soluzione migliore e più vantaggiosa. La BCC Abruzzese è infatti molto presente sul territorio pescarese, rappresenta una fra le prime realtà del movimento cooperativo in Abruzzo, con una rete di nove filiali. L’ultima da poco inaugurata si trova a Chieti Scalo, in viale Abruzzo e segna il primo importante passo fuori provincia. «Le BCC operano con un modello semplice –sostiene il presidente della BCC Abruzzese Iachini Bellissarii– reinvestono sul territorio quello che raccolgono dal territorio e non fanno operazioni speculative». Con i suoi valori legati al localismo e alla cooperazione, la BCC Abruzzese continua a conquistare

il presidente Iachini Bellisarii

la fiducia di imprese locali, giovani e famiglie in cerca di sostegno e sicurezza, anche di fronte all’incertezza e al pessimismo suscitato dalle borse e dalla crisi che i più grandi gruppi bancari stanno attraversando. Restando vicina alle piccole e medie imprese e ponendosi come obiettivo principale lo sviluppo dell’economia locale, la risposta a tanta fiducia da parte della gente e di chi muove l’economia locale è presto trovata. A stretto contatto con il territorio, l’istituto di credito offre disponibilità verso l’imprenditore della zona, supporto decisionale, consiglio, esperienza e tutto ciò che serve a effettuare le scelte giuste

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incarichi&carriere » di Marinella Assogna

nuovo presidente per la coldiretti chieti È l’imprenditore agricolo Domenico Melchiorre. Tra i suoi propositi: «porre maggiore attenzione alla zootecnia nelle zone interne e a comparti quali cereali, ortofrutta e olivo»

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Domenico Melchiorre neopresidente della Federazione provinciale Coldiretti di Chieti

a 46 anni, conduce un’azienda a indirizzo suinicolo con sede a Gessopalena ed è stato presidente dell’Associazione regionale allevatori d’Abruzzo e dell’Associazione provinciale allevatori abruzzesi di Chieti. Ora, Domenico Melchiorre, è il nuovo presidente della Federazione provinciale Coldiretti Chieti. La nomina è giunta dall’assemblea elettiva dell’organizzazione, costituita dai delegati e dai presidenti sezionali di Coldiretti e dal direttore regionale Michele Errico. Il neopresidente ha ribadito la fondamentale importanza che il settore agricolo riveste nel territorio teatino e la necessità di un costante impegno affinché esso sia incentivato, tutelato e difeso. «È solo attraverso una maggiore sinergia tra aziende agricole e istituzioni -ha affermato Melchiorre- che gli imprenditori potranno diversificare il proprio reddito e potenziare ulteriormente le proprie imprese». L’imprenditore agricolo ha poi sottolineato che «oltre al vitivinicolo, certamente uno dei più rappresentativi dell’economia agricola provinciale, non si può assolutamente sottovalutare l’importanza di altri comparti quali la zootecnia nelle zone interne, la cerealicoltura, l’ortofrutticoltura nelle zone litoranee e l’olivicoltura in collina, che hanno bisogno di maggiore attenzione. Per le zone che potremmo considerare svantaggiate è necessario inoltre incentivare la multifunzionalità delle imprese e la valorizzazione delle produzioni tipiche e locali». Queste sono le direttrici sulle quali si muoverà la nuova presidenza. «Tra i nuovi obiettivi da raggiungere -ha aggiunto il direttore regionale Errico, che è anche direttore provinciale della Coldiretti Chietic’è l’ulteriore rafforzamento del rapporto con il consumatore, al quale l’organizzazione punterà attraverso una serie di iniziative mirate alla diffusione dei valori di genuinità e tracciabilità degli alimenti». Gli altri membri del consiglio direttivo provinciale, oltre al presidente Melchiorre, sono Ferdinando D’Onofrio, Pantaleone Paolucci, Antonio Petrongolo, Sandro Polidoro, Luigi Pomilio, Nicola Salomone, Giovanni Scè, Tommaso Tortella, Argentino Trolli, Stefano Guido Sarchese, Nicoletta Maddestra e Sergio Scaglione

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azienda partner

DI NINO, NON SOLO FIORI

Nell’ampia e colorata sala espositiva dell’azienda di Spoltore, le ultime novità e i prodotti più raffinati nel campo degli articoli per fioristi, complementi d’arredo e decorazioni. Folto calendario di eventi, dimostrazioni e corsi specifici

showroom Natale 2008

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rotagonisti nell’arte fatta di suggestive forme create dalla natura. La professionalità ispirata al gusto e all’attenzione di un mercato sempre a caccia di nuove idee e

proposte. L’azienda è specializzata in articoli per fioristi, complementi d’arredo, articoli per la decorazione e vetrinistica, da un lato, e commercializzazione e vendita all’ingrosso di fiori recisi e verde ornamentale

dall’altro. Fondata da Remo Di Nino insieme ai fratelli Donato e Marcello, è stata pensata per soddisfare ogni esigenza della clientela. Non a caso tra i suoi punti di forza spicca una conoscenza approfondita del home decoration primavera 2008

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redazionale in collaborazione con

campo in cui opera. Una caratteristica che le consente di valutare e sondare il settore di riferimento con metodo, soprattutto per quanto riguarda l’importazione diretta di articoli e nuove proposte. Una scelta che si sposa all’innovazione, alla moda, alle richieste attuali e future da parte della clientela e alla necessità di tener conto delle idee, delle sensazioni, della magia dei colori senza mai tralasciare la qualità dei materiali. È per questo che in molti scelgono l’impresa dei fratelli Di Nino, per l’attenzione alle aspettative in accordo con le più attuali tendenze del design. Esclusività e competitività diventano allora parole chiave, la garanzia di un prodotto e di un servizio ricercato e di stile. Tra i maggiori fruitori figurano fioristi, pasticcerie, enoteche, vetrinisti, ristoranti, alberghi, negozi di torrefazione, settori analoghi e bar, l’area coperta va dall’Abruzzo, alle Marche, al Molise: in definitiva si tratta di un solido punto di riferimento per gran parte del centro Italia. Nella sede molto spazio è riservato a un ampio e colorato showroom permanente, periodicamente dedicato alle nuove collezioni dove i rivenditori possono ammirare da vicino i prodotti e rendersi conto della qualità che contraddistingue Di Nino, sempre presente in ognuno degli oltre 20.000 articoli messi a disposizione. Ma ogni aspetto ha la sua rilevanza, per questo l’azienda si avvale di un noto designer per curare gli allestimenti: visitare lo showroom permette, infatti, di cogliere spunti per realizzare la nuova vetrina, di comprendere come meglio utilizzare i nuovi elementi decorativi previsti per la stagione imminente. Altrettanto importante è la sala eventi, il luogo deputato a ospitare i molteplici avvenimenti che carat-

terizzano l’attività aziendale, con un folto calendario fatto di convention, dimostrazioni, corsi specifici destinati a chi tratta questo particolare genere di articoli. Il padiglione dei fiori freschi, ristrutturato ultimamente è dotato di tutti i dispositivi e le accortezze tecniche per garantire la perfetta integrità dei fiori, provenienti da tutto il mondo. Al fine di assicurarne la freschez-

za, si aggiunge a questo anche una rapida distribuzione eseguita giornalmente mediante autocarri refrigerati. Ogni operazione, infine, è curata da personale qualificato ed esperto, in questo modo viene offerto un servizio sempre ad alti livelli, puntuale,che conta sull’assistenza totale al cliente sia prima sia dopo l’acquisto

packaging e decoration Natale 2008 packging primavera 2008

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LI ASSAGGI E SENTI LA TUA TERRA Nel cuore del Fucino la Dolciaria Cerasani produce con cura artigianale dal 1952 alcuni dei prodotti più buoni e caratteristici d’Abruzzo: dagli amaretti ai torroncini, dai mostaccioli alle ferratelle

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utto ha inizio nei primi anni cinquanta, con il forno aperto dal nonno Attilio «per sfamare la famiglia e guadagnarsi da vivere in modo onesto». Ma ben presto i clienti aumentano e di pari passo anche le richieste di buoni prodotti da portare a tavola, diversi tra loro e allo stesso modo invitanti. È così che dalla produzione dei primi biscotti si passa a una varietà sempre più profumata e fragrante. Nel rispetto degli antichi sapo-

ri abruzzesi arrivano gli amaretti, i torroncini, i mostaccioli e le ormai famose ferratelle, conosciute anche con il nome di neole, ciarancelle, ancellette o anche pizzelle. Gustose e leggere, ottime da farcire con cioccolato, marmellata, creme o miele. Una squisitezza abruzzese esportata ben oltre confine. Trasformatasi da piccolo forno a legna in azienda ricercata e affermata in tutto il territorio nazionale e internazionale, la Dolciaria Cerasani di Pescina non ha mai smes-

in alto il reparto confezionamento della Dolciaria Cerasani di circa 800 mq

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so di tenere fede a dettami basilari come l’alta qualità degli ingredienti, il rispetto per la tradizione, la freschezza. Qualità che perdurano nella vasta produzione e alle quali è dedicata grande attenzione, che deriva da una innata passione per la propria terra. È quanto traspare dal colloquio con Attilio Cerasani attuale responsabile Marketing figlio dell’attuale Titolare/ amministratore Nevro Cerasani


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Attilio Cerasani responsabile marketing

Come si presenta oggi la vostra azienda? «La Dolciaria Cerasani occupa una cinquantina di collaboratori e ha un fatturato che supera i 3 milioni di euro. Produce in media tra i venticinque e i trenta quintali giornalieri di prodotti. Tra i quali spiccano i due più tipici d’Abruzzo, ovvero le ferratelle classiche e quelle morbide, dette anche morbidelle. Qui si raggiunge una produzione giornaliera che sfiora i dodici quintali. Operiamo in una struttura che ha una superficie di 2500 metri quadri, e disponiamo di un importante servizio di trasporti che conta 13 mezzi, attraverso i quali assicuriamo un’ottima distribuzione dei nostri dolci». E il mercato come risponde? «Molto bene, perché non ci limitiamo a “sfornare” soltanto degli ottimi biscotti ma curiamo dettagliatamente tutto ciò che vi ruota intorno: test di qualità e apprezzamento del prodotto, packaging, commercializzazione, promozione, merchandising, supporto vendita e molto altro. Sono convinto che i consumatori continuano a darci fiducia

perché, pur tenendo ferme e consolidate le nostre ricette e i prodotti che ci caratterizzano, siamo sempre alla ricerca del nuovo, anticipando quindi anche le future tendenze di mercato». Passione per il proprio mestiere, grande attenzione per il marketing, ci sono altri segreti dietro al vostro successo? «Non ci sono segreti, ma una filosofia di produzione, un preciso atteggiamento verso il lavoro. Sembrerebbe una frase già fatta, ma il punto è che siamo in grado di assicurare una scelta delle materie prime accurata, un rigoroso controllo della qualità e il rispetto delle ricette della tradizione. Questi sono i fattori che ci hanno fatto crescere. Per questo otteniamo, ormai da tempo, grandi soddisfazioni in tutto il territorio nazionale e a livello europeo, raggiungendo ogni paese. Ma arriviamo anche oltreoceano con Canada, Stati Uniti e Australia. E questo va a vantaggio non solo della nostra azienda ma dell’intero Abruzzo, cosa che ci riempie di orgoglio e ci porta a fare sempre meglio».

il sacchetto da gr 200 commercializzato in Italia delle “ferratelle”

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LA FRESCHEZZA DELLE IDEE FIRMATE DISPENSER È PREMIATA IN TUTTO IL MONDO L’agenzia pubblicitaria Dispenser, presente nello scenario economico abruzzese da 10 anni, vanta un curriculum qualificato nell’ideazione coordinata di tutti i mezzi e supporti di comunicazione tale da posizionarsi tra le più competitive realtà in Abruzzo Franco Radoccia, lei è responsabile insieme a Gianluca Parente, dell’agenzia. Come nasce Dispenser? «Dispenser nasce dall’incontro di tre professionalità perfettamente combinate: la mia come creativo, derivante dall’esperienza di laboratorio di arti applicate; Gianluca Parente, laureato all’Accademia delle Belle Arti a Bologna ed appassionato di grafica e comunicazione pubblicitaria; Panfilo D’Ercole, laureato in lettere, con esperienze giornalistiche ed una passione per la scrittura creativa. Fin dal primo momento abbiamo puntato sull’impegno e la professionalità per garantire ai nostri clienti degli standard lavorativi elevati. Sicuramente ciò ha rappresentato un vero e proprio punto di forza necessario

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a costruire un clima di fiducia nei confronti della nostra giovane struttura».

Perché con Dispenser non si rischia di “restare muti come un pesce”? «Alla base di tutto c’è la continua ricerca di una creatività fresca e sorprendente, in grado di ottimiz-

zare l’immagine e la visibilità delle aziende. Non a caso, Dispenser nasce come “laboratorio di comunicazione”. Comunicare in maniera innovativa significa soprattutto cercare soluzioni non convenzionali e per questo crediamo sia molto importante guardare il mondo da prospettive diverse ed usare ogni chance per incoraggiare nuove idee. Senza dubbio, a questo deve accompagnarsi anche un briciolo d’imprudenza, capacità indispensabile per lo spirito imprenditoriale, che spinge “a buttarsi” per realizzare le cose in cui crediamo. Grazie a questo atteggiamento Dispenser ha raggiunto tanti traguardi e sviluppato un vero e proprio “marchio di fabbrica”, fortemente distinguibile dalle altre agenzie. Infatti,


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le campagne ed i prodotti targati Dispenser sono facilmente riconoscibili dal pubblico sia per lo stile che per la cura dei particolari. Tale aspetto è stato essenziale per creare anche un vero e proprio “vantaggio competitivo” nei confronti dei nostri concorrenti».

tati è stata per noi un’emozione unica. Da subito, ciò che ci ha entusiasmato sono state la valenza internazionale e l’importanza degli esperti. Infatti, ci preme sottolineare che la creatività di una realtà abruzzese ha ottenuto dei riconoscimenti internazionali da grandi

Franco Radoccia

Sappiamo che ultimamente Dispenser ha ricevuto importanti premi per la sua creatività, può spiegarci in cosa consistono? «L’estro creativo presente nel nostro sito www.dispenserstudio. it ha ottenuto il massimo riconoscimento dai portali internazionali www.xhilarate.com, www.newwebpick.com, www.linkage.nl, i cinesi sc.68design.net e www.sj63.com ed il nazionale www.italiawebstar. com. Questi portali sono gestiti da importanti esperti del web ed esaminano quotidianamente migliaia di siti su una piattaforma mondiale con l’intento di segnalare e premiare l’inventiva presente nella rete. I criteri di scelta si basano soprattutto sulla creatività, il web design e l’utilizzo delle tecnologie web. Quando siamo stati contat-

esperti nel settore della comunicazione on line. Il sito www.dispenserstudio.it rappresenta, a tutti gli effetti, “un contenitore” nel web di tutte le campagne pubblicitarie targate Dispenser, di successo a livello regionale. A questo proposito, i riconoscimenti, oltre a testimo-

niare il nostro impegno, qualificano Dispenser a livello internazionale, al pari di altre importanti strutture nazionali ed estere».

Dispenser rappresenta dunque una “gallina dalle uova d’oro” per le aziende? «Il nostro core business è, indubbiamente, la ricerca di soluzioni mirate a valorizzare al massimo la competitività dei clienti. Grazie alla qualità degli interventi, Dispenser si è guadagnata un ruolo di primo piano nella comunicazione ed un portfolio di aziende importanti. Abbiamo un altissimo tasso di fidelizzazione dei clienti e questo ci consente di lavorare con tranquillità conseguendo obiettivi di lungo periodo. I risultati sono facilmente misurabili: molti dei nostri clienti hanno incrementato il loro valore in termini di notorietà di marca, quote di mercato e competitività.

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Vi proponete come la soluzione ideale per “salvare capra e cavoli”, cosa intendete di preciso? «Quando si parla di investimenti pubblicitari è davvero un’impresa far coesistere qualità e budget. Proprio per questo, Dispenser cerca di coniugarli al meglio garantendo sempre una comunicazione globale di livello che rientri nelle previsioni di spesa del cliente. L’obiettivo è conciliare le esigenze aziendali con i budget prefissati: scegliendo soluzioni che garantiscano la massima visibilità con una spesa contenuta».

Davvero con Dispenser non si versano “lacrime di coccodrillo”? La nostra realtà offre un ventaglio di servizi e prodotti quali campagne pubblicitarie, immagine coordinata, cataloghi e brochure, packaging, fotografia, produzione spot, stand, sviluppo ed applicazioni web. La possibilità di non avere rimpianti e, quindi, non versare “lacrime di coccodrillo” nasce dal fatto che l’ampiezza della nostra offerta mira a coprire tutte le potenziali richieste dei nostri clienti e la nostra consulenza diventa un valore aggiunto per enti ed aziende. Infatti, l’agenzia si pone come intermediario professionale in grado di consigliare, sceglie-

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re e proporre interventi “confezionati su misura” in base alle esigenze dei clienti». Si dice che i vostri clienti non “ingoino il rospo”, è vero? «Il nostro successo è determinato da quello dei nostri clienti. Mettiamo in campo l’esperienza e le capacità di figure professionali ben assortite: ufficio grafico, reparto creativo, media planning, consulenza & marketing, ufficio stampa e gestione eventi, in modo che si non debbano più ingoiare bocconi amari. L’agenzia è un ambiente dinamico, in continuo divenire, dove le persone e le idee sono un bene prezioso. Per questo, Dispenser è strutturata in maniera orizzontale, con un’età media inferiore ai trentacinque anni, che vanta un importante patrimonio di conoscenze e competenze. Come ho detto prima, anche per

la scelta dei nostri collaboratori ci siamo indirizzati su persone molto qualificate con delle competenze lavorative specifiche tali da garantire

ottimi livelli di professionalità. Crediamo molto nella formazione e stipuliamo accordi con le università, sia a livello locale che nazionale, tra cui l’Università Europea di Design a Pescara e la facoltà di Design Industriale del Politecnico di Milano. L’obiettivo è creare una relazione in cui il nostro team sia percepito come una risorsa interna alle realtà aziendali, ma con la professionalità e le competenze di un servizio di consulenza per creare una vera e propria partnership con i clienti».


redazionale in collaborazione con

Senza un intervento efficace come il vostro un’azienda rischia di “non cavare un ragno dal buco”? «Dispenser mira a garantire risultati eccellenti occupandosi di tutti gli aspetti del marketing. Il nostro obiettivo è orientare le aziende al marketing strategico: focalizzando le attività dell’impresa verso una serie di opportunità esistenti ed indiriz-

zandola al mercato. In particolare, Dispenser affianca il management nell’individuazione delle esclusività aziendali per trasformarle in vantaggi competitivi rispetto alla concorrenza. L’iter operativo prevede che l’individuazione delle strategie da adottare nel medio e lungo termine sia preceduta dallo studio dei punti di forza e di debolezza, del posizionamento nel mercato attuale, dei canali di business e strategie di sviluppo in termini di prodotto e di mercato e, soprattutto, da un’analisi approfondita sul target di riferimento e sugli stakeholders».

Dunque Dispenser aiuta le imprese a non “chiudersi a riccio”? «Per il successo di una comunicazione è fondamentale scegliere il giusto canale per la diffusione dei messaggi pubblicitari. Il nostro reparto media è specializzato nel se-

le” prevede che ad ogni inizio anno venga concordata insieme al cliente una somma da destinare all’investimento pubblicitario; l’agenzia è in grado di coordinare tutta l’azione di comunicazione e, in accordo con le richieste aziendali, si impegna a ge-

lezionare i mezzi d’informazione più adeguati alla tipologia di messaggio, scegliere i più affidabili fornitori di spazi ed ottenere le soluzioni

più vantaggiose, senza perdere di vista gli obiettivi prefissati. Inoltre, il servizio di “gestione budget annua-

stire in modo strutturato l’analisi e la scelta dei mezzi, a pianificandola per l’intero anno. Allo stesso modo il nostro ufficio stampa è in grado di trasformare le informazioni dei clienti in notizie, mantenere e far crescere le relazioni con i media locali ed incrementare e difendere, se necessario, la reputazione dei loro prodotti e dei loro marchi»

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seminari&convegni » di Eleonora Lopes

DONNE E LAVORO, BINOMIO DIFFICILE Convegno sull’occupazione femminile per i 40 anni del Club Soroptimist Pescara. Ospite d’eccezione, il segretario nazionale dell’UGL, Renata Polverini

Renata Polverini, segretario nazionale UGL

I

l Soroptimist International Club di Pescara, compie 40 anni. E per festeggiare l’importante traguardo, ha organizzato un convegno dal titolo L’occupazione femminile come motore di sviluppo economico e sociale. L’evento, ospitato dall’università d’Annunzio, è stato aperto

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dai saluti del direttore del quotidiano Il Centro, Luigi Vicinanza, e dall’intervento di Gabriella Sparvoli Mauro, presidente della Soroptimis di Pescara che ha dato il benvenuto ai numerosissimi ospiti affermando:«In questo momento di crisi occupazionale, le prime a rischio di emarginazione sono le

donne. Sono state la rilevanza e l’attualità della tematica a spingerci a festeggiare il compleanno del nostro Club di Pescara con un convegno sull’occupazione femminile». L’economista Pino Mauro, professore ordinario di Politica economica alla d’Annunzio, ha sciorinato una

» foto di Simone Cerio


serie di dati molto preoccupanti e molto significativi sul mondo del lavoro tinto di rosa. In Abruzzo, il tasso di occupazione delle donne è al 44%, 15 sotto quello europeo e ben 30 punti lontano da quello maschile. Sebbene la maggior parte siano più istruite degli uomini, le donne attualmente in cerca di lavoro superano il 62%. Le imprese rosa nel nostro territorio sono pari al 28%. Dati che vanno letti, come ha ricordato Mauro, alla luce del fatto che «l’Abruzzo è la seconda regione più indebitata d’Italia. Ciò rende la situazione ancora più grave e di difficile soluzione». È seguita una tavola rotonda con nomi importanti e un’ospite d’eccezione, Renata Polverini segretario nazionale UGL. Coordinate dalla presidente nazionale della Soroptimist, Giovanna Catinella Dara, giunta a Pescara apposta per l’evento, erano presenti: Miriam D’Ascenzo, docente di Microeconomia della facoltà di Scienze manageriali, l’imprenditrice Antonella Marrollo, Gemma Andreini, vice presidente Pari opportunità della Regione Abruzzo. Tutte hanno esposto le proprie esperienze lavorative e di vita evidenziando quanta strada sia stata già fatta per l’emancipazione femminile, ma quanta ancora se ne debba fare, specie in un momento economico così delicato. «La maternità –ha affermato la Polverini- è uno dei principali impedimenti per l’occupazione delle donne. È importante che queste raggiungano una vera indipendenza economica e sociale. È necessario però un sistema fiscale rivolto alla famiglia che agevoli il nucleo e incentivi le coppie a fare figli. Il mio augurio è che questa crisi non ci faccia tornare indietro»

da sinistra: Gabriella Sparvoli Mauro, Luigi Vicinanza e Giovanna Catinella Dara l’economista Giuseppe Mauro nel corso del suo intervento

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seminari&convegni » di Eleonora Lopes

Manager in finanza, un poker d’esperienza e teoria Si è concluso il quarto corso di formazione in Tecniche della gestione bancaria e finanziaria dell’università d’Annunzio. Particolarmente apprezzate le testimonianze dei protagonisti del mondo economico locale

Franco Coccioli

I

l Corso di perfezionamento in Economia e tecniche della gestione bancaria e finanziaria dell’università d’Annunzio, è giunto oramai alla conclusione della sua quarta edizione. Un percorso formativo che conferma la sua validità per finalità e metodologia a cui si ispira. Si prefigge,

Flaviano Pizzorulli della Brioni

Alfredo D’Incecco

Giuseppe Mauro

infatti, di formare nuove figure professionali in grado di gestire il difficile processo di trasformazione del sistema bancario, para-bancario e industriale con un filo diretto con il locale mondo imprenditoriale. A questo proposito, sono state di notevole importanza, e accolte dai ragazzi con molto entusiasmo,

le testimonianze portate in aula durante il secondo ciclo del corso dal docente Alfredo D’Incecco, per i moduli di finanza ordinaria e straordinaria. Tra i promotori anche Franco Coccioli, vice direttore generale Banca Caripe, e docente dei moduli sul credito. Si tratta di testimonianze di pro-

Giovanni De Caro di Intesa San Paolo

» foto di Andrea Straccini e Simone Cerio

Marcello Vinciguerra della Honda

Sandro Di Marco del Gruppo Sixty

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seminari&convegni

Giuseppe Natale della Valagro

Marco Corneli della Focus SGR - Gruppo Banca Marche

Gaetano Natelli di Banca dell’Adriatico

fessionisti provenienti da realtà di rilevante importanza, sia aziende che istituti di credito. Storie d’impresa e di uomini che ogni giorno si confrontano con le dinamiche economiche nazionali e internazionali. L’intento dei promotori del Corso, ideato dall’economista e docente di Economia Politica all’Università d’Annunzio, Giuseppe Mauro, è quello di suscitare interesse nei

corsisti, anche attraverso queste testimonianze, che sono utili a trasferire loro, gli strumenti non solo teorici, ma anche tecnici richiesti dall’attuale mercato. I case study reali danno la possibilità di accrescere il proprio bagaglio culturale con nozioni che i manuali universitari da soli, spesso non possono conferire. I partner del Corso, molti dei quali hanno aderito all’iniziativa sin dal

primo anno, sono pronti ad accogliere con degli stage, i ragazzi con i migliori requisiti, proprio perchè, per raggiungere obiettivi di qualità, è importante completare la teoria con la pratica. A conclusione della scuola di perfezionamento è prevista una prova finale consistente nella discussione di una tesina. Così come a fine percorso viene rilasciato un attestato di frequenza ai sensi della normativa vigente

Dario Mancini di Banca Caripe

Pietro Rosica del Consorzio Cisi

Liliana Marcella del Gruppo Bluserena

Tutte Le testimonianze del corso Banca Caripe con il direttore generale Dario Mancini, il Gruppo Sixty con Sandro Di Marco, San Paolo Banca dell’Adriatico con Gaetano Natelli, il consorzio Cisi con Pietro Rosica, la Carispaq con Paolo Zuccarini, Ifitalia (BLN-BNP Paribas) con Giuseppe Fierro e con il responsabile Corporate Abruzzo BNL Giuseppe Picca, Focus

Gestione SGR-Gruppo Banca Marche con Marco Corneli, il Gruppo Bluserena con Liliana Marcella, la Brioni con Flaviano Pizzorulli, il Fondo Mezzogiorno Intesa San Paolo con Giovanni De Caro, la Honda con Marcello Vinciguerra e la Valagro con Giuseppe Natale.

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seminari&convegni » di Massimo Avenali

COME REAGIRE AI CAMBIAMENTI

Man. For. Competition: il programma formativo di Confindustria e Federmanager che insegna ad affrontare le situazioni di difficoltà e a trasformarle in vantaggi competitivi

T

rarre profitto da una realtà sempre più mutevole è possibile. Chi è chiamato a capitanare un’impresa sa bene quanto sia difficile reagire prontamente e nel modo giusto agli eventi, sia per comprenderli sia, perché no, per cavalcarli e poi trasformarli in vantaggi competitivi. Il mondo cambia, velocemente, e altrettanto devono fare i manager che stringono tra le mani forti responsabilità, il futuro di un’impresa come quello

di molti lavoratori. Grazie al Fondo Paritetico Interprofessionale le aziende hanno oggi un’importante opportunità per gestire le risorse destinate alla formazione. In accordo con le associazioni di categoria è stato previsto, già dal 2002, che quelle aderenti versino un contributo pari allo 0,30% del contributo Inps per accumulare risorse da impiegare nella formazione continua dei propri dirigenti. Si tratta dunque di uno strumen-

to che tramite Fondirigenti assume una notevole importanza. Nella nostra regione sono Confindustria Abruzzo e Federmanager, guidata dal presidente Florio Corneli, che da diversi anni danno vita a interessanti iniziative. L’ultima si chiama Man. For. Competition, realizzata in una solida partnership con gli enti formativi del sistema confindustriale quali Assindustria Servizi, Osa, Sipe e Sia di Chieti. «Questa iniziativa –ha affermato

OBIETTIVI E FINALITA’ Il Dirigente, di fronte ad un quadro generale mutevole e complesso, non può rimanere passivo e subire gli effetti del cambiamento, al contrario, il Dirigente che intende svolgere un ruolo da protagonista nello sviluppo delle proprie organizzazioni è chiamato ad interpretare e governare il cambiamento mettendo in atto comportamenti in linea con le scelte strategiche ed organizzative che le aziende devono compiere. Questo progetto offre ai Dirigenti di Impresa un percorso di riflessione critica e aggiornamento sull’evoluzione degli scenari competitivi, sul ruolo che i Manager possono svolgere in tale contesto. Inoltre fornisce strumenti concreti e immediatamente spendibili in azienda per lo sfruttamento della propria potenzialità, con la finalità di trarre profitto dai cambiamenti. Il Corso si spinge anche oltre, fornendo modelli comportamentali attraverso i quali diventare anticipatori proattivi del mutamento, caratteristica intrinseca della nostra epoca globale, e coglierne le opportunità.

CONFINDUSTRIA ABRUZZO SIA Servizi Integrati Assindustria srl

SIA

Servizi Integrati Assindustria Srl

OSA srl (Confindustria L’Aquila) O.S.A. s.r.l.

CONFINDUSTRIA L’AQUILA

SIPE

Servizi Industriali srl Pescara

SIPE srl Via Raiale 110 bis - 65128 Pescara tel. 085 4325543 fax 085 4325550 e-mail: l.federicis@confindustria.pescara.it

Manager in Formazione per la Competitività d’Impresa

Zona Ind.le Sant’Atto - 64100 Teramo tel. 0861 232133 fax 0861 232701 e-mail: mario.zoila@unind.te.it

Un percorso formativo innovativo per i Dirigenti d’Abruzzo. La formazione continua e l’aggiornamento delle competenze rappresentano per le imprese e per i dirigenti un fattore di competizione. Fondirigenti offre un sistema di formazione, rivolto ai dirigenti, all’altezza degli standard europei ed in grado di competere con i migliori sistemi di formazione.

Incremento della produttività 77% delle aziende Miglioramento della qualità generale 72% delle aziende Riduzione delle perdite economiche 55% delle aziende Miglioramento delle relazioni interne 65% delle aziende Potenziamento del proprio servizio cliente 57% delle aziende

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Nucleo Ind.le Campo di Pile - 67100 L’Aquila tel. 0862 317938 fax 0862 317939 e-mail: debartolomeis@confindustria.aq.it

MAN.FOR. COMPETITION

Assindustria Servizi srl

Quanto vale il team building outdoor per le aziende

Dati American Society for Training and Development

L. Teatro Vecchio, 4 - 66100 Chieti tel. 0871 35951/242 fax 0871 321605 e-mail: info@siaservizi.com

FORMAZIONE PER I DIRIGENTI Realizzazione e stampa GTE L’Aquila


Florio Corneli, presidente Federmanager Pescara

Gianfranco Esposito in qualità di direttore del progetto– si articola in una serie di seminari, incontri d’aula e giornate di formazione outdoor su tematiche legate sia alla componente tecnico-gestionale, incentrate sui must della competizione globale ossia innovazione, crescita d’impresa e internazionalizzazione, sia a quella comportamentale inerente a leadership, team building, negoziazione, gestione del tempo. Infine la componente logico-decisionale che riguarda la gestione del clima aziendale, la comunicazione interpersonale e i comportamenti organizzativi per il cambiamento». Obiettivo principale, affrontare le criticità e trovare nuove soluzioni, formare i manager attraverso percorsi di riflessione critica, dotarli

Gianfranco Esposito direttore del progetto

di nuovi strumenti per sfruttare al meglio le proprie potenzialità. Ma non solo. Si è cercato di fornire modelli comportamentali attra­verso i quali diventare anticipatori proattivi del mutamento, caratteristica intrinseca di questa epoca globale, e coglierne le opportunità. Tra gli aspetti più innovativi, a parte la formazione a distanza e l’organizzazione di seminari, l’impiego della didattica outdoor che, secondo i dati raccolti sulle esperienze passate, produce un incremento della produttività nel 77% delle aziende, miglioramento della qualità generale nel 72%, riduzione delle perdite economiche nel 55%, miglioramento delle relazioni interne nel 65% e un potenziamento del proprio servizio clienti nel 57%

delle aziende. Nell’esempio di outdoor proposto in Man. For. Competition si sono susseguite giornate vissute in barca a vela e training in montagna. Esemplificativa, a tal proposito, la dichiarazione di Florio Corneli, dirigente Autostrade, al rientro da un’esperienza che lo ha portato insieme ad altri manager a scoprire le Egadi sotto nuovi punti di vista: «Oggi sento di avere più amici di quanto ne avessi prima di partire per Favignana. Ho sempre saputo che la dirigenza abruzzese è competitiva rispetto a quella di qualsiasi regione d’Italia: oggi so che per competere si deve anche fare gruppo»

alcuni momenti delle giornate di training in barca a vela

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eventi » di Tommaso Di Rino

IMPRESE PESCARESI E MERCATO GLOBALE

È il tema del dibattito che ha animato l’assemblea annuale dei soci di Confindustria Pescara alla presenza del direttore generale Maurizio Beretta. Luigi Di Giosaffatte: «Essere competitivi vuol dire mettersi in gioco e riscoprire nuovi avvincenti traguardi»

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ende prevalentemente ad altre imprese. Ha un prodotto che risente della concorrenza straniera sui mercati, ma non in modo determinante e il prezzo dei suoi prodotti/servizi è ancora competitivo. Non ha molte unità produttive all’estero. È presente sui mercati maturi (Europa occidentale, America settentrionale) ma poco aperta ai nuovi mercati emergenti e poco incline a strategie di aggregazione con altre imprese. Questa la fotografia scattata dall’Indagine sui processi di internazionalizzazione delle imprese industriali e dei servizi avanzati realizzata da Confindustria

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Pescara e presentata in occasione dell’assemblea annuale dei soci lo scorso 19 dicembre. Come ha evidenziato il presidente Mauro Angelucci nel suo intervento introduttivo: «La necessità di internazionalizzarsi è un fatto ormai acquisito dalla maggior parte delle imprese, anche nella provincia di Pescara. I dati nazionali sull’export e sulle partnership (sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo) confermano che stiamo recuperando un gap nei confronti di alcuni dei nostri maggiori concorrenti stranieri, ma rimangono alcuni problemi aperti, come la dimensione delle nostre imprese, difficoltà avvertita

soprattutto nella nostra Regione». L’obiettivo fondamentale per l’industria pescarese rimane quello di aumentare le esportazioni. Il presidente Angelucci ha usato toni chiari: «Dobbiamo fare di più, il ruolo di Confindustria Pescara deve essere sempre più attivo e partecipe. Questa indagine, la prima sul tema, ci consentirà di approntare un Piano d’Azione che individuerà le cose da fare e le Aree strategiche per le nostre imprese, come occasioni di business per gli operatori italiani ed internazionali sia sul piano dell’import-export, sia su quello dei progetti di investimento, delle attività finanziarie


Luigi Di Giosaffatte nel corso della sua relazione all’assemblea annuale di Confindustria Pescara

e dell’attrazione dei capitali. Tutte opportunità che le nostre imprese sapranno certamente cogliere». L’analisi è stata realizzata da un gruppo di lavoro guidato da Luigi Di Giosaffatte, direttore di Confindustria Pescara e professore di tecniche di gestione delle risorse umane e relazioni industriali presso la facoltà di scienze della formazione della D’Annunzio; e dal professor Paolo Mariani, associato di statistica economica presso l’università di Milano-Bicocca. Gli obiettivi principali erano evidenziare lo stato del processo di internazionalizzazione delle imprese associate, rilevare nel contempo le aree geografiche

» foto di Simone Cerio

di sbocco per le imprese che competono a livello internazionale, evidenziare le strategie di internazionalizzazione utilizzate. Ebbene, dalle risposte di circa 100 aziende è emerso che la maggior parte opera all’interno dei confini nazionali. E che tra quelle orientate a competere in uno scenario internazionale, prevale il numero di imprese che dimostrano interesse verso i mercati esteri ma che si trovano nelle fasi iniziali del processo di internazionalizzazione. In particolare, le quote di mercato generalmente non sono consolidate, l’obiettivo principale non è la penetrazione del mercato estero

quanto la creazione di collaborazioni con enti/aziende estere e la spinta  all’internazionalizzazione è basata su iniziative di imprese isolate piuttosto che su un’azione promossa da consorzi o associazioni di imprese. Ha concluso i lavori l’intervento di Maurizio Beretta, direttore generale di Confindustria, tornato in Abruzzo a poche settimane dalla seguitissima Convention delle imprese organizzata da Confindustra Abruzzo e da Abruzzo Impresa, a testimonianza di quanto lui abbia a cuore l’Abruzzo e le sue imprese in un momento poco felice per l’economia globale. Proprio questo ha

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eventi

sottolineato il direttore: «Ho una cattiva notizia, per la prima volta dal dopoguerra avremo due annate di crescita negativa. Il prodotto interno lordo del 2008 si è attestato sul -0,5%, a fine 2009 prevediamo un -1,3%». Tuttavia non mancano elementi positivi, puntualmente evidenziati da Beretta nel suo intervento: si sta sgonfiando la bolla delle materie prime, si sta fortemente riducen-

do l’inflazione (e le previsioni per il 2009 sono di ulteriore discesa), stanno scendendo i tassi di interesse, l’euro è meno forte sul dollaro. Il problema italiano? Beretta è secco: «Resta troppo bassa la produttività se confrontata a Paesi come Germania, Francia e Regno Unito. E poi, il nostro sistema welfare è squilibrato, troppo incentrato sul sistema pensionistico. È venuto il momento di rimetterlo in discus-

sione per liberare risorse da destinare al sostegno alle famiglie o di quanti versano in stato di disoccupazione». Nel salutare, con uno slide alle spalle molto esplicativo, Beretta conclude: «Sono assolutamente inaccettabili i tempi di pagamento della pubblica amministrazione verso le imprese. Peggio di noi solo Grecia ed Estonia»

il presidente di Confindustria Pescara Mauro Angelucci insieme al coautore del libro Paolo Mariani

LA RICERCA Dopo un ventennio Confindustria Pescara è tornata ad essere editore. Non a caso, ma su un tema di fortissima attualità e su un punto chiave, l’internazionalizzazione, su cui il presidente Mauro Angelucci ha basato la sua presidenza. Il progetto muove dalla consapevolezza della necessità imprescindibile per le imprese di catalizzare le eccellenze per costruire filiere in grado di essere competitive sul mercato globale. Ma anche le associazioni datoriali devono essere competitive, devono essere in grado di dare risposte alle imprese. Per

farlo e per tracciare le nuove linee programmatiche «non si poteva che partire dal territorio e dalle imprese che vi operano». «Ci è sembrato utile –si legge nel volume- governare il cambiamento piuttosto che subirne le conseguenze». E allora, in logica bottom up, l’indagine ha cercato di individuare, con imprenditori e manager, bisogni ed esigenze. Vengono fuori nel volume, dalle risposte alle 19 domande del questionario creato per l’occasione. Ne consigliamo la lettura, può contribuire alla crescita del sistema produttivo locale.

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eventi Le 49 nuove aziende che hanno scelto Confindustria Pescara RAGIONE SOCIALE

presso l’Associazione

SEZIONE

AB AUDIT ACTION CONSULT AGENZIA NAZIONALE SICUREZZA SUL LAVORO AINCC ASC COMPANY COMUNICATION AZIENDA GENERALE RISTORAZIONE ITALIANA BAKER ATLAS DIV. WESTERN ATLAS BAKER PETROLITE ITALIANA BLU CAR AUTONOLEGGIO C.A.S. GROUP MANAGEMENT C.I.P.A.A. Consorzio Interprovinciale Autotrasporto C.R.A RICAMBI AUTO CAMIS CASA DE THOMASIS CILLI APPALTI COBO SUD CONFIDI MUTUALCREDITO EDIMAC ENERGIE ALTERNATIVE E-SECURITY FEDERAZIONE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO FIAIP GABRIELE CIARCELLUTI INIZIATIVE GLOBIT GT1 HUGHES CHRISTENSEN DIV. BAKER HUGHES IBIS MARKETING INTERSERVICES LEASING LAVORO E SOLIDARIETA’ LITOGRAFIA BRANDOLINI NACALUA NET SYSTEM PARK HOTEL ALCIONE PARIS COSTRUZIONI PISERCHIA COSTRUZIONI RICH ITALIA IMMOBILIARE SEDIMA IMPIANTI TECNOLOGICI SIMATECH SL PARTNERS STILMAN SYNERGIE ITALIA SYREN TECNOJEST TER THE SHIFT TONELLI COSTRUZIONI TRADING FLOOR TUTTOCOMPRESO ZDR AUTORICAMBI

Gianfranco RIDOLFI Quirino PICCIRILLI Paolo DI LORENZO Luisa CREMONESE Alessandro GIRGENTI Luciano CARDONE Nicola TROTTA Antonino GULOTTA Fabio FALASCA Angelo CAPITANIO Edmondo DI RUSSO Floriano D’ANTUONO Bruno ANTINUCCI Giuseppe DE THOMASIS Alberto CILLI Rodolfo D’ANGELANTONIO Giorgio DI ROCCO Gerardo GIGLI Emanuele CAROTA Rinaldo CANTÒ Domenico CIAGLIA Samuele LUPIDI Gabriele CIARCELLUTI Alberto FEBBO Vincenzo IANNARIO Giancarlo SERRACCHIOLI Ciro MAGNI Daniele SEBASTIANI Amedeo DI GIANVINCENZO Gabriele BRANDOLINI Amedeo TRIVELLONE Gigliola DE AMICIS Federica CARPINETA Antonello PARIS Roberto PISERCHIA Alessandro GIRGENTI Gabriele BUCCELLA Alberto PATRIARCA Samuele LUPIDII Fabrizio CASTALDI Barbara BRAGA Mario PALMERINI Maurizio BERARDO Carlo CASTELLANO Marco e Silvia STELLABOTTE Adriano TONELLI Luca BERSANI Vincenzo IANNARIO Alessandro ZAPPACOSTA

TERZIARIO AVANZATO TERZIARIO AVANZATO TERZIARIO AVANZATO SOCIO AGGREGATO TERZIARIO AVANZATO AGROALIMENTARE ENERGIA ENERGIA SOCIO AGGREGATO TERZIARIO AVANZATO TRASPORTI MECCANICA MECCANICA SISTEMA MODA ITALIA ANCE MECCANICA SOCIO AGGREGATO ANCE ENERGIA GOVERNANCE SOCIO AGGREGATO SOCIO AGGREGATO ANCE TERZIARIO AVANZATO TERZIARIO AVANZATO ENERGIA TERZIARIO AVANZATO TERZIARIO AVANZATO TRASPORTI GOVERNANCE GOVERNANCE GOVERNANCE GOVERNANCE ANCE ANCE ANCE MECCANICA MECCANICA TERZIARIO AVANZATO SISTEMA MODA ITALIA TERZIARIO AVANZATO ENERGIA TERZIARIO AVANZATO TERZIARIO AVANZATO TERZIARIO AVANZATO MECCANICA TERZIARIO AVANZATO GOVERNANCE MECCANICA

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eventi il profilo di alcune aziende neoassociate a Confinustria Pescara

HAPPYCASA

(azienda associata: Tuttocompreso)

Happycasa, figlia di General Trade, azienda tra le prime in Europa per fatturato, è oggi un marchio conosciuto che tratta prevalentemente articoli per la casa e arredamento, giocattoli, piccoli elettrodomestici e articoli da regalo. Attraverso i propri punti vendita, sparsi su tutto il territorio abruzzese, garantisce una presenza capillare. A dirigere il futuro dell’azienda Alessandro Casciato, rappresentante il marchio Happycasa e Vincenzo Iannaro, attivo sul piano marketing. Tra le novità un’espansione che, partendo da Pescara, punta a investire tutta la regione. Prevista l’apertura di altri nuovi centri per un format che vuole garantire un minimo di 1500 mq di spazio da mettere a disposizione della clientela. La forza, come sempre, la farà l’ottimo rapporto qualità/prezzo per buoni prodotti, sicuri e testati. In poche parole: alta qualità alla portata di tutti.

The Shift

Gli effetti speciali hanno preso casa in Abruzzo. The Shift, guidata da quattro soci, tra cui Silvia Stel-

labotte, si occupa di postproduzione video, animazione 3D, motion graphics. Molte le partnership di rilievo che può vantare, per un settore in cui la tecnica e la creatività vanno di pari passo con il successo. Tra i grandi risultati ottenuti la vittoria per due anni consecutivi del concorso internazionale di arti digitali “CG Challenge”, evento che vede gareggiare ogni anno i gruppi più interessanti che lavorano nel settore. Dalla sede di Pescara prendono inoltre vita varie importanti iniziative, mirate all’ampliamento intelligente del proprio network. Vengono infatti proposti stage e corsi formativi attraverso i quali è possibile apprendere tecniche, segreti e tendenze. Ovvero la possibilità di avvicinarsi alle grandi realtà con cui The Shift collabora, per esempio Rai Educational e Fox.

Cobo Sud

Specialisti nel cablaggio per il settore automobilistico e trasporto pesante. Una professionalità derivante da anni di esperienza nel settore meccanico e una presenza internazionale che parte dalla sede di Brescia per approdare in tutto il mondo ed essere leader in Italia. Tra le varie dislocazioni la sede di Pescara e lo stabilimento in zona Salvaiezzi, a Chieti Scalo, dove tutto viene guidato e gestito da Rodolfo D’Angelantonio. Dopo anni trascorsi nel settore auto è stato lui, infatti, a voler espandere l’attività dell’azienda madre e creare un importante punto di riferimento per tutto il territorio abruzzese e non solo. Un’azienda che conta 80 dipendenti tra operai, ricerca e sviluppo e assistenza alla clientela.

Un fatturato di circa 20 milioni di euro. Tra i partner più prestigiosi, il Gruppo Fiat.

Tecnojest

La società di Maurizio Berardo, proprietaria dei due marchi Invidea e Con-tatto, è una realtà all’avanguardia nel campo ricerca e sviluppo per tecnologie informatiche evolute. Dalla multimedialità al mondo delle applicazioni itineranti, Tecnojest ha collaborazioni che raggiungono il continente asiatico al fine di sviluppare l’ingegneria software e hardware necessaria all’automazione del settore Voip e alla domotica. Con un fatturato che supera il milione di euro, la sede abruzzese comprende dieci collaboratori interni più diverse specializzazioni esterne. Nell’arco del 2009 diverse novità previste, con un imponente piano marketing e un ampliamento della struttura a disposizione, che verrà triplicata e spostata dall’attuale sede di Montesilvano alla zona di Villa Raspa, nei pressi di Spoltore. Tra i maggiori fruitori dei servizi messi a disposizione da Tecnojest figurano Telecom Italia, Fastweb, Inps e vari enti locali sia privati che pubblici.

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eventi

Park Hotel Alcione

Acquistato dalla famiglia Carpineta nel 2000, il Park Hotel Alcione è oggi una struttura particolarmente votata al gusto e alle novità. Nel ristorante Novilunio, fiore all’occhiello del complesso, è possibile degustare ottimi piatti immersi in un ambiente familiare gestito in modo altamente professionale. Con i suoi quindici dipendenti, dotati di esperienza e forte motivazione, lo staff è attento a ogni più piccola esigenza del cliente. Alla base del servizio offerto c’è il contatto umano, l’accoglienza e la voglia di creare un circuito in cui possano sposarsi due concetti come “arte” e “star bene”. Non a caso, il ristorante viene impiegato come galleria per esporre le opere di talentuosi artisti locali contemporanei. Allo stesso modo, vengono organizzate serate jazz ed eventi adatti alle varie espressioni figurative, un’occasione per offrire opportunità agli spiriti più creativi. Il Park Hotel Alcione è dotato di un’area benessere e di un’area trattamenti, ed è spesso sede di importanti ricevimenti e meeting.

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Ter

Edoardo Maria Valente, direttore generale, e Carlo Castellano, presidente, sono gli uomini alla base del successo Ter, tra le più grandi società di informatica che vanta tre sedi tra Milano, Roma e Pescara. Impegnata nella ricerca e nello sviluppo di software, business intelligence e data warehouse, conta su un totale di 80 dipendenti di cui 35 nella compagine abruzzese. Nel portafoglio clienti troviamo Engineering, Ibm, Oracle, Accenture, Valueteam. Tra i lavori più importanti, in ambito sanitario, lo sviluppo del braccialetto elettronico che serve a monitorare a distanza le condizioni fisiche dei pazienti. In evidenza anche per la partecipazione alla realizzazione del portale Skylife.it, per lo sviluppo del modello Erp di Hopera e per essere la sede Aica (Associazione italiana Calcolatori Automatici) delle regioni Abruzzo, Marche e Molise. Grande attenzione è riservata alla formazione e all’inserimento dei giovani nel campo informatico. Molte le collaborazioni: Facoltà di Economia Informatica di Pescara, Politecnico di Milano, Sapienza di Roma, università di L’Aquila e Bologna e Facoltà di Matematica di Bari. Una grande occasione per avvicinare i futuri informatici al mondo del lavoro.

Trading Floor

Trading Floor, con sede a Pescara, è la prima trading room d’Abruzzo rivolta a chi è già trader professionista, ma anche a chi desidera avvicinarsi al mondo finanziario. Trading Floor vuole lanciare un messaggio forte: l’attività di borsa non è un “gioco” che può essere improvvisato; ed è per questo che in un contesto sociale in cui il desiderio di autonomia lavorativa è ampiamente diffuso, si fa strada, come scelta professionale, quella del trader. Un vero lavoro indipendente che può essere svolto ovunque e che è capace di garantire uno stipendio adeguato. Trading Floor mette a disposizione otto postazioni per fare trading in modo professionale e organizza corsi “one to one” e corsi “di gruppo” per fornire gli strumenti e le tecniche necessarie per approcciarsi al trading on-line con particolare attenzione al mondo del mercato Forex, ovvero il mercato dei cambi, e alle straordinarie opportunità che offre.

AB Audit

AB Audit è una società pescarese che nasce dall’incontro di un gruppo di professionisti provenienti da esperienze aziendali e di consulenza in ambito direzionale e strategico. La società offre ad aziende e gruppi societari servizi di revisione e organizzazione contabile nonché assistenza e consulenza nella realizzazione di diverse operazioni. Nelle situazioni di merger & acquisition, dismissioni, scissioni e start-up viene offerto supporto nella sele-


zione delle potenziali controparti, nella definizione dei termini delle operazioni, nella redazione della documentazione informativa a supporto dell’operazione, affiancando il cliente nella conduzione delle trattative e coordinando i soggetti coinvolti. Si occupa inoltre di ristrutturazioni aziendali finanziarie e riassetti societari, redigendo il piano di ristrutturazione e realizzando la strategia di turnaround anche attraverso il controllo della sua implementazione, e di valutazione del capitale economico di aziende. In questo ultimo caso vengono predisposti business plan aziendali e redatte attente analisi finanziarie.

gement, monitoraggio, rilevamento delle intrusioni e nella risposta agli incidenti. Il tutto finalizzato alla verifica che le soluzioni fornite ai clienti siano integrate in modo da restituire il valore che un’azienda si attende e di cui necessita. Tra i servizi erogati dall’azienda, oltre alla gestione e manutenzione di security devices di vario tipo (firewall, antivirus, intrusion detection systems), l’esecuzione di analisi di vulnerabilità, il monitoraggio e la gestione degli alert in tempo reale, availability management, realizzazione e gestione di Pki (Public Key Infrastructure).

Syren

E-Security

E-Security rappresenta uno dei più importanti Mssp (Managed Service Security Provider) in Italia. L’assunto su cui si basa un Mssp è quello di proteggere le risorse informative di un’azienda evitando di incorrere nei forti costi di personale associati alla formazione e al mantenimento di professionisti della sicurezza. Da questo punto di vista Elsag Datamat, società del Gruppo Finmeccanica, attraverso il centro di eccellenza E-Security, offre ai propri clienti infrastrutture di gestione centralizzata e un team di esperti per gestire e controllare dispositivi di sicurezza su base continuativa. In tal modo viene fornito un know-how dedicato, con una considerevole esperienza nel mana-

Syren è una società altamente specializzata nel campo delle energie rinnovabili e nella realizzazione di impianti. Per questo motivo si avvale di personale altamente qualificato e delle più moderne attrezzature messe a disposizione dalla ricerca e dallo sviluppo tecnologico. Punto di forza dell’azienda è anche l’assistenza tecnica che riguarda sia la manutenzione degli impianti sia lo studio di fattibilità economica per i costi di gestione. Dinamicità e professionalità permettono alla Syren di offrire soluzioni avanzate, adeguate e flessibili a ogni esigenza. La filosofia è progettare e realizzare sistemi tecnologicamente avanzati che possano soddisfare le sempre nuove richieste del mercato che riguarda l’energia, con particolare attenzione al risparmio, alla sicurezza e all’efficienza. Il tutto con un occhio di riguardo per le fonti rinnovabili e pulite, nel pieno rispetto dell’ambiente.

Action Consult

La Action Consult è uno studio di consulenza dedicato alle problematiche delle PMI per la definizione di strategie aziendali. Il loro intervento è mirato all’individuazione degli elementi che creano valore per il cliente e alla definizione del vantaggio competitivo, per sintonizzare le performance dell’azienda con il proprio target di riferimento. Il titolare, Quirino Piccirilli, ha 27 anni di esperienza nel settore. La sede è a Pescara.

Gabriele Ciarcelluti Iniziative

Costruiscono immobili di qualità per soddisfare al massimo la richiesta del cliente. La Gabriele Ciarcelluti Iniziative è nata a Pescara solo 2 anni fa, ma Gabriele Ciarcelluti, fa l’imprenditore da sempre. Ha iniziato con un’agenzia di assicurazione che è oggi nelle mani del figlio Gianluca, poi è passato all’acquisto e alla vendita degli immobili che oggi costruisce. La sua attività edile è concentrata a Penne.

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Sami S.r.l. Via N. Mammarella, 46 – 66100 Chieti Scalo (CH) tel: +39 0871 565509 – fax: +39 0871 560118 www.samisrl.it – info@samisrl.it

Lean Production Rexroth Snelli e competitivi in 4 mosse: Training, Consulting, Lean Products, Lean Partners The Drive & Control Company

Electric Drives and Controls

Hydraulics

Linear Motion and Assembly Technologies

Pneumatics

Service


eventi

Simatech

Simatech è un’azienda di Ripa Teatina che produce macchine agricole da più di 40 anni. La loro arma vincente è l’innovazione: l’attività è concentrata sulla personalizzazione delle macchine, che spesso vengono realizzate ad hoc, soddisfacendo al massimo le richieste dei clienti. Oggi l’impresa è gestita dalla famiglia Patriarca, in particolare dal giovane Alberto.

Globit

Wall Street Insitute

(azienda associata: ASC Company Comunication)

Wall Street Institute nasce per soddisfare l’esigenza di chi vuole imparare l’inglese. Presente in tutto il mondo, in Italia con 91 centri, nel corso dei suoi 36 anni di attività, ha contribuito a far parlare inglese oltre 450mila studenti italiani. Le sedi di Pescara, Ascoli, San Benedetto del Tronto e Frosinone, sono raggruppate in un unico marchio, il “Girgenti Group “, fondato dall’imprenditore e presidente Alessandro Girgenti. Quarantadue dipendenti e una forte crescita. La sede di Pescara è aperta dal 2003 sotto la direzione di Daniela Gallinari. Prossime aperture a Giulianova e Bologna.

Agenzia Nazionale Sicurezza sul Lavoro

L’Agenzia Nazionale Sicurezza sul Lavoro opera nel territorio nazionale nell’ambito della gestione della sicurezza sul lavoro in enti, aziende ed istituzioni scolastiche. Da 13 anni ha la propria sede legale a Montesilvano. Grazie alla sofisticata strumentazione di cui dispone e alle 18 professionalità impegnate esclusivamente nel “core business” della sicurezza sul lavoro, riesce a garantire con tempestività, professionalità e compiutezza il soddisfacimento dei propri clienti. I servizi che offre sono: piani di sicurezza, coordinamento cantieri, responsabilità del servizio di prevenzione e protezione, medicina del lavoro, formazione, controlli impianti, acustica, prevenzione incendi.

il direttore generale di Confindustria durante il suo intervento

La Globit, con sede a Montesilvano, si occupa di vendita e assistenza a 360 gradi di hardware e software. La ricerca di nuove tecnologie e nuove soluzioni, li rende leader nell’analisi delle esigenze della clientela e nel modellare le soluzioni a seconda delle richieste del mercato, senza tralasciare l’aspetto economico. È questa la carta vincente, secondo il titolare Alberto Febbo che, negli anni, ha reso la Globit una delle aziende leader del territorio.

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eventi » di Mauro Di Pietro

Oh quanto è bello lavorare in Fater L’istituto Great Place To Work di Milano ha indicato nella joint venture fra Gruppo Angelini e Procter & Gamble la migliore realtà in Italia per qualità e clima aziendale

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Sergio Cipolloni amministratore delegato dell’azienda

» foto di Andrea Straccini

avorare a volte può essere un piacere. Alla Fater di Pescara sicuramente lo è. A dirlo è il Great Place To Work Institute di Milano che ha reso noto una speciale classifica, dove l’azienda pescarese è risultata la migliore in Italia per la qualità del clima aziendale. L’azienda, joint venture paritetica fra Gruppo Angelini e Procter & Gamble, negli anni passati, si è sempre segnalata ai primi posti. Ma quest’anno addirittura la vede in testa. L’istituto Great Place To Work ogni anno conduce sulle aziende italiane e multinazionali, operanti in Italia, che accettano di partecipare un approfondito questionario somministrato a un campione rappresentativo della popolazione aziendale. Nel caso di Fater oltre il 30% dei dipendenti è stato interpellato per verificarne lo stato del clima interno. Fater si è contraddistinta per il clima amichevole e aperto nelle relazioni di lavoro, per i piani di formazione sviluppati, per la fiducia verso l’azienda, per il senso di appartenenza delle persone Fater. «Essere riconosciuti come la miglior azienda in Italia per la qualità del clima interno è certamente il miglior modo per festeggiare i nostri primi 50 anni – dichiara Roberto Marinucci, direttore generale di Fater e aggiunge – rispetto reciproco,

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eventi

crescita delle persone sono da sempre il nostro modo di essere azienda. Non slogan, ma beni condivisi e convinzioni profonde applicate quotidianamente. Siamo felici – conclude Marinucci – ma non sorpresi perché avere un ambiente di lavoro sereno e stimolante è un processo di sedimentazione che si costruisce nel lungo periodo». Il primo posto ottenuto da Fater infatti nasce dall’impegno dell’azienda verso la valorizzazione delle persone: i piani di formazione coinvolgono tutta la popolazione aziendale; 750.000 euro annui in-

vestiti in formazione; 90 iniziative di formazione previste dal master plan rendono l’idea della serietà e sistematicità dell’approccio. Inoltre una rigorosa e sistematica applicazione dei sistemi di rewarding; il coinvolgimento negli obiettivi e una trasparente comunicazione interna generano nel tempo un senso di appartenenza e di collaborazione unici. Il segno di ciò è anche nel modo in cui l’azienda ha festeggiato, nel 2008, i suoi primi 50 anni: un mega evento da 2.400 persone, che ha coinvolto dipendenti e partner,

pensionati e agenti di vendita, e la mostra fotografica organizzata a Pescara “Fater un giorno, un’azienda, una città” inaugurata a novembre. La mostra ideata da Fater apre idealmente le porte allo sguardo dei cittadini di Pescara per rendere l’essenza dell’azienda attraverso le sue persone. Il racconto, avvincente, lontano dal formalismo ingessato, vive nell’arco di 24 ore; una giornata contestualizzata non solo in azienda ma anche nella vita delle persone di Fater

IL BUSINESS DEI PANNOLINI... Fater è leader di mercato con i marchi Pampers, Lines, Linidor, Tampax. Fattura 740 milioni di euro, negli ultimi dieci anni il fatturato è cresciuto del 45%, le persone occupate direttamente sono circa 950, l’azienda genera un indotto a livello locale di più di 1000 persone, sono 180 le aziende che collaborano con Fater solo in Abruzzo. Fater investe in innovazione il 5,5% del suo fatturato. Negli ultimi cinque anni l’azienda ha investito circa 200 milioni di euro in innovazione. Il riconoscimento assegnato dal Great Place To Work Institute di Milano si fonda proprio sulla considerazione del modo di operare e dalla filosofia che governa nell’azienda abruzzese: valori condivisi, formazione e addestramento. Parole chiave che il personale Fater ap-

prezza e valorizza da sempre in un processo che parte dal basso e coinvolge tutti, attraverso un intenso programma di diffusione interno. A testimoniare questo impegno la cura per le persone e la politica di gestione delle risorse umane, specialmente nel campo dell’offerta formativa. L’azienda, infatti, applica il principio della crescita interna. Per questo assume neo laureati o laureati con minima esperienza. Un neo laureato che entri a far parte della squadra Fater frequenterà corsi manageriali (valori, comunicazione, negoziazione, gestione delle risorse, coaching..) e corsi specialistici per la funzione, sia interni all’azienda che presso le principali Scuole di Management italiane.

alcuni dei dirigenti della Fater

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eventi

L’IMPORTANTE È PARTECIPARE

Più di mille i volontari che animeranno le cerimonie di apertura e chiusura dei prossimi Giochi del Mediterraneo, vivendo un’esperienza indimenticabile Area Cerimonie con Scuola di Capoeira al Megalò

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n attesa di conoscere l’esito del bando di gara per la scelta della società che si occuperà delle cerimonie di apertura e chiusura della sedicesima edizione dei Giochi del Mediterraneo, sono iniziate le attività per il reclutamento degli oltre mille volontari che animeranno gli spettacoli. Non solo artisti e performer ma anche persone che ambiscono a diventare protagonisti di questo grande show misurandosi con “lo spirito mediterraneo”. Sin dalla prima edizione dei Gio-

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chi, quella del 1951 ad Alessandria D’Egitto, le cerimonie di apertura e chiusura rappresentano il cuore pulsante, il momento più suggestivo e mediaticamente più seguito dell’evento sportivo che coinvolge le nazioni dei tre continenti (Europa, Asia e Africa) che si affacciano sul Mediterraneo. Protagonisti dei due grandi spettacoli sono da sempre i volontari, interpreti di coreografie di massa e di momenti destinati a rimanere nella storia. Tanta strada è stata percorsa e tante sono state le cerimonie che

hanno lasciato il segno nelle precedenti quindici edizioni. Tra le più emozionanti quelle dei Giochi del 1975 ad Algeri, quando l’Algeria, diventata indipendente dalla Francia, ebbe modo di “debuttare” nella sua nuova veste di Stato libero. Quella settima edizione rimane ancora oggi fra gli eventi internazionali più significativi della nazione Africana, la quale, anche attraverso i Giochi, cominciò a costruire un ponte diplomatico e culturale verso l’Occidente. Della quinta edizione, nel 1967 a


redazionale in collaborazione con l’area Media dei Giochi del Mediterraneo 2009

Tunisi, si ricorda l’introduzione di quella che, allora, rappresentò una vera svolta socio-culturale: la partecipazione delle atlete femminili. E sempre a Tunisi, 34 anni dopo, i XIV Giochi del 2001, furono l’occasione per celebrare e ribadire i valori della sana competizione sportiva declinata nelle diverse forme che può assumere il multiculturalismo. Nello spettacolo inaugurale il tema centrale fu quello della pace fra i popoli con uno spettacolo che coinvolse più di cinquemila persone tra volontari, artisti e atleti, un immaginifico viaggio in nome del Mare Mediterraneo. Quest’anno ad ospitare i Giochi sono l’Italia e l’Abruzzo. Il nostro Paese, ricevendo il testimone da Almeria, ultima città organizzatrice nel 2005 dei Giochi, diventerà protagonista per la terza volta, dopo le precedenti manifestazioni del 1963 a Napoli e del 1997 a Bari. Anche in questa circostanza le due cerimonie, che si svolgeranno il 26 giugno presso lo stadio Adriatico e il 5 luglio in Piazza della Rinascita, richiameranno l’attenzione di migliaia di spettatori e dei media di tre continenti. Il Comitato Orga-

Esibizione di Karate al Megalò

nizzatore di Pescara 2009 ha predisposto un’Area per il reclutamento dei volontari, protagonisti nei due spettacoli di apertura e chiusura e che, come afferma Miriam Bertaina, responsabile con Nicola Tamburrano e Fabrizio Audagnotto della stessa Area: «si incontreranno, provenendo da esperienze diverse,

nei due grandissimi show. Attraverso lo Spirito Mediterraneo, figlio di quello Olimpico, vivranno un’esperienza indimenticabile che porterà loro, la Città ospitante e la Regione all’apertura verso culture differenti unite da ideali che vanno oltre l’evento sportivo in nome della pace fra i Popoli».

Notte Mediterranea: Fabrizio, Nicola e Miriam con Giovanni Galeone e Fabrizia D’Ottavio

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eventi

I ragazzi dell’Area Volontari affrontano questo impegno con grande entusiasmo portando con loro tutto il bagaglio di conoscenze accumulate nelle precedenti avventure, come spiega Miriam, che insieme ai suoi colleghi, nel 2006 ha lavorato anche per le cerimonie dei Giochi Invernali di Torino: «in questi giorni, qui a Pescara, io, Nicola e Fabrizio, facciamo di tutto per promuovere l’evento e reclutare volontari. Ci occupiamo del volantinaggio, siamo presenti nelle piazze con nostri punti informativi, nei negozi e nelle palestre con le promocard, attraverso le quali è possibile aderire alla due manifestazioni. Organizziamo feste nei locali della città, come la Notte Mediterranea, durante la quale erano presenti come ospiti Fabrizia D’Ottavio, atleta madrina dei XVI Giochi e Giovanni Galeone, allenatore negli anni d’oro della Pescara Calcio». Tra le tante attività, le più importanti sono quelle svolte negli incontri con i ragazzi degli Istituti scolastici. Miriam ci racconta che

la sera del 31 in piazza Salotto a Pescara

durante la proiezione di un video che raccoglie i momenti più emozionanti delle cerimonie di Olimpiadi, come Sydney, Atene, Salt Lake City, e soprattutto Torino, la reazione degli studenti e sempre uguale: «notano subito che nello spettacolo l’elemento fondamentale sono loro, i volontari e che a mescolarsi nella moltitudine colorata e festante ci sono gli atleti. Que-

sto avviene perché durante le gare sono gli atleti ad essere protagonisti, ma nelle cerimonie diventano spettatori coinvolti nello show dei volontari». Per aderire, come volontario, ai XVI Giochi del Mediterraneo basta compilare il modulo presente sul sito www.pescara2009.it, oppure telefonare al numero 085/4429536

Un Capodanno all’insegna di Pescara 2009 Migliaia di persone hanno scelto di aspettare il 2009, in Piazza Salotto a Pescara, partecipando alla festa di Capodanno organizzata dal Comune di Pescara in collaborazione con il Comitato Pescara 2009. Sul palco si sono alternati momenti di musica ad altri di spettacolo con l’ esibizione di alcuni gruppi abruzzesi e l’interpretazione delle danze mediterranee curate dall’ associazione “Velo di Iside”. Tutto questo ha fatto da apripista all’attesissimo concerto del cantautore Luca Carboni. Molti gli ospiti presenti alla serata di capodanno a Piazza Salotto: l’assessore al Turismo Simona Di Carlo, il Coordinatore COJIM Pescara 2009 Paolo De Angelis, il direttore artistico di Piazza Salotto William Zola ed il direttore artistico della manifestazione Alex Anconitano.

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eventi » di Marinella Assogna

ENERGIA DA CATTURARE Al Sustexpo 2008 di Lanciano, la prima Fiera internazionale delle fonti energetiche rinnovabili, grande interesse per le ultime novità in tema di impianti fotovoltaici. In anteprima nazionale il pannello solare integrato in una pensilina per auto

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ostruire edifici che favoriscano il risparmio energetico vuol dire bollette meno care. Oggi è possibile attraverso la bioedilizia, una delle principali tecnologie presentate alla Sustexpo 2008, la prima Fiera internazionale delle fonti energetiche rinnovabili, uso razionale dell’energia e protezione dell’ambiente, tenutasi presso il polo fieristico di Lanciano. Hanno partecipato

all’evento le migliori aziende italiane, più di 80, le quali, grazie a una vasta area espositiva, hanno offerto ai visitatori una panoramica completa su fonti di energia alternative, tecnologie per il risparmio energetico e strategie mirate alla protezione dell’ambiente e allo sviluppo sostenibile. Tra le imprese che si occupano di bioedilizia, grande interesse ha suscitato la Laccetti Wave di Va-

in alto lo stand dell’azienda vastese Laccetti Wawe e della maquette del CarPark

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sto che, in occasione della fiera, ha presentato in anteprima nazionale il CarPark, una pensilina per auto con impianto fotovoltaico integrato. Una struttura dal piacevole impatto estetico che coniuga la funzione di copertura dell’auto con quella di produrre energia. Il progetto nasce dalla collaborazione tra Luca Lecce (amministratore delegato della Laccetti Wave) e gli architetti Alberto Ulisse, PaolaRi-


due immagini della maquette del CarPark: una pensilina per auto con l’integrazione di pannelli fotovoltaici, presentato in anteprima alla fiera internazionale Sustexpo 08 di Lanciano

ta Marcantonio e Marino la Torre (www.unoaunostudio.it). «In termini quantitativi –afferma Luca Lecce- il settore edilizio è uno dei più grandi consumatori di risorse come territorio, materie prime, energia e acqua circa il 40% dei materiali utilizzati ogni anno in tutto il mondo riguarda le costruzioni e circa la metà dell’energia consumata, di cui quasi il 90% proveniente da fonti non rinnovabili, serve alla climatizzazione degli edifici. La riduzione dei consumi energetici tramite un migliore isolamento termico e di quelli idrici mediante impianti a risparmio e un maggior uso di acqua piovana, non è vantaggioso solo per l’ambiente ma anche per il budget famigliare». Sustexpo, ideata e organizzata da A.L.E.S.A. S.r.l. in collaborazione con l’Amministrazione provinciale di Chieti e la Regione Abruzzo, ha ospitato, oltre agli stand sulla bioedilizia, espositori in tema di mobilità sostenibile, risparmio ed efficienza energetica, biomasse, smaltimento e valorizzazione energetica dei rifiuti, fotovoltaico e solare termico, cogenerazione, architettura bioclimatica, gestione risorse idriche e altre fonti rinnovabili. Spazio anche a ricerca, formazione e divulgazione, istituzioni

internazionali, enti locali e agenzie energetiche. Di particolare interesse, all’interno del ricco calendario di eventi congressuali e seminariali, il convegno dal titolo “Fotovoltaico: cattura l’energia che il sole ti regala”, nel corso del quale si è dibattuto sul tema del fotovoltaico come investimento. Tra i relatori intervenuti Fabio Porreca, direttore tecnico della Solis S.p.A., azienda operante nel settore fotovoltaici con sede a Casoli, l’archittetto Alberto Ulisse, dottorando in Architettura ed Urbanistica presso l’Università G. d’Annunzio di Pescara ed in collaborazione con l’Ecole Nationale d’Architecture de Grenoble (Francia) con una tesi dal titolo “Sistemi energtici e nuove configurazioni spaziali per la città adriatica - Le cube deformable” e Paola Notturno, recentemente laureatasi in econo-

mia aziendale presso l’università di Bologna con una tesi sulle potenzialità del fotovoltaico come fonte di energia rinnovabile. La questione dell’energia solare è stata affrontata in maniera organica. Due i punti chiave. Il primo riguarda una migliore integrazione architettonica del fotovoltaico, per superare un vecchio limite degli impianti solari, ovvero l’impatto estetico e l’impiego delle superfici utili. Il secondo, invece, è relativo alla valutazione dell’impatto ambientale del ciclo di vita della tecnologia fotovoltaica, in altre parole l’accertamento dell’effettiva sicurezza dei pannelli solari dal punto di vista ambientale e gli sviluppi normativi in merito allo smaltimento degli stessi alla fine della loro vita utile

L’azienda Laccetti, con sede a Vasto, opera nel campo edilizio dal 1929. Grazie alle qualità del servizio e all’elevata professionalità del suo staff ha raggiunto un parco clienti che si estende in Abruzzo, Molise, Marche e Puglia. Nel 2008, in seguito all’acquisizione dell’impresa spagnola Wave BCN S.r.l., è nata la Laccetti Wave, che progetta e realizza soluzioni per l’edilizia sostenibile e per le fonti di energia rinnovabile. Laccetti Wave commercializza prodotti di qualità certificata ed è leader nel settore.

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eventi » di Alessio Giancristofaro

SANGRITANA, IDEE IN MOVIMENTO La storica azienda di trasporti abruzzese e le Ferrovie Nord Cargo di Milano si uniscono in sinergia per trasportare in Francia i furgoni Fiat Ducato e quelli a marchio Peugeot e Citroen prodotti dalla Sevel. Una collaborazione che frutta alla società lancianese utili per circa un milione e mezzo di euro l’anno

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oliedrica. Al passo coi tempi e intrisa di storia. Ma anche lungimirante, attenta e preparata per le nuove sfide. Ancora, competitiva. Per di più, con una vocazione al dinamismo. Se da un lato non è facile cercare un aggettivo o una definizione che possa, in qualche modo, sintetizzare la mission della Ferrovia Adriatico Sangritana, dall’altro non è poi così difficile trovare l’elemento che funge da minimo

comun denominatore: la potenzialità strategica. Sono, infatti, diversi i plus differenziali che conferiscono rilevanza strategica all’azienda e la innestano in uno scenario, ampio e strutturato, ma anche critico, come quello dei trasporti della Regione Abruzzo. La Sangritana, così come viene generalmente chiamata, è la ferrovia dell’Abruzzo, una Società per Azioni con socio unico la Regione. L’azienda, per sua natura, è sino-

nimo di ferrovia. Ma non solo. Una serie di core competence e un portafoglio aziendale diversificato, oltre al management posseduto, strutturano il complesso architettonico del “sistema-Sangritana”. La società abruzzese, infatti, è anche trasporto pubblico locale e turistico. Sono 166 i mezzi a disposizione, 52 dei quali impiegati per servizi da noleggio. L’ente possiede anche proprie infrastrutture e strade ferrate, l’ultima delle quali, in fase di

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esecuzione, sulla tratta Torino di Sangro-Archi, che doterà l’area industriale della Val di Sangro di una ferrovia per la movimentazione di persone e merci. L’entrata in funzione è attesa per il 2010. Per le altre infrastrutture, si dovrà decidere in che direzione orientare le scelte: su tutte, la storica tratta che collega l’entroterra del Sangro. E poi ci sono le sedi aziendali, la principale delle quali è a Lanciano, le aree di manutenzione, un’agenzia di viaggi; inoltre, la gestione di raccordi industriali e portuali, il tutto coordinato da circa 400 addetti. Dinamismo al servizio della regione, dunque. Ma anche prontezza al confronto, soprattutto nel panorama ferroviario nazionale. Scelta strategica, certamente, ma in qualche modo anche obbligata. Altrimenti si rischierebbe di rimanere “confinati” nei perimetri ristretti del mondo dei trasporti. Ad esempio, non è per nulla facile inserirsi in un contesto, come quello del mondo dei treni, il cui scenario attuale permette solo sulla carta la liberalizzazione dei servizi, ma le barriere all’entrata sono spesso insormontabili. Nell’arena competitiva in cui Trenitalia si piazza come “monopolista del mercato” per la circolazione su RFI, ecco il ruolo di competitor giocato, con intelligenza, dalla Ferrovia

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Sangritana che coglie, da un sinergismo commerciale con le Ferrovie Nord Cargo di Milano, un’ottima occasione strategica. In pratica, le due aziende, dotate di propri certificati di sicurezza, cioè del requisito essenziale per la circolazione sull’infrastruttura nazionale, percorrono –ognuno per la propria parte di competenza– la rete ferroviaria italiana per trasportare in Francia, per conto dell’azienda lombarda, i furgoni Fiat Ducato e gli omologhi a marchio Peugeot e Citroen prodotti dalla Sevel. La Sangritana garantisce il servizio da Fossacesia fino alla stazione di Rimini (o in quella di Faenza) dove avviene il “passaggio di consegne” alle Nord Cargo che prosegue il trasporto fino ad oltre i confini transalpini e termina la corsa a Saint Priest. In questo caso, le due società applicano il principio di marketing del “potere delle

combinazioni”, cioè sfruttano le competenze e le risorse di cui già dispongono per abbassare il costo di entrata nel nuovo mercato. Con incremento delle entrate. Si calcola che la Sangritana, da questa collaborazione, annualmente produca utili per circa un milione e mezzo di euro. Vera e propria linfa vitale. L’idea della movimentazione congiunta tra l’azienda abruzzese e quella lombarda è, comunque, solo un primo input strategico; fondamentale sarà, quindi, avere una visione di medio-lungo periodo per implementare efficacemente il “sistema-Sangritana”. A trecentosessanta gradi. Di certo, per il momento, è sicura una sola cosa: per la Sangritana, di strada da percorrere (non solo ferrata), ce n’è ancora tanta. Gli uomini e le idee, così come recita il claim pubblicitario, sono già in movimento



eventi » di Tommaso Di Rino

A PESCARA LA MIGLIORE TRATTORIA D’ITALIA Per la “guida ai ristoranti del Sole 24 Ore” è la Locanda Manthonè di Luca Panunzio ed Enzo D’Antreamatteo. Gusto, tradizione e ricercatezza a pochi passi dai luoghi di D’Annunzio e Flaiano e nel cuore della movida

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convinto che un ristoratore non può essere triste: «Non si può rischiare di incupire il cliente» spiega, e mentre ti parla con il suo fare diretto, senza fronzoli mai banale, dice di amare una cucina «profondamente abruzzese, fondata su una rigorosa selezione delle materie prime e sul rispetto della stagionalità». Che non cede il passo a mode più o meno creative, ma non per questo è semplicistica, anzi è molto raffinata e tutta fondata sulla qualità. Per Luca Panunzio, autentico personaggio della ristorazione abruzzese e della Pescara di Corso Manthonè –angolo di centro storico dove è nato e vissuto il Vate e dove ha passato la gioventù Flaiano- sono valori importanti, quelli in grado di ispirare l’attività di una vita. Dopo Slow Food, che gli attribuisce da ben 9 anni la “chiocciola” che etichetta le migliori Osterie, se n’è accorto anche il Sole 24 Ore che elegge la Locanda Manthonè “migliore trattoria dell’anno” nella “Guida ai ristoranti 2009” curata dal noto giornalista-gastronomo (o gastronauta come ama definirsi) Davide Paolini. Un prestigioso riconoscimento che inorgoglisce anche lo chef Enzo D’Andreamatteo, diplomato alla famosa scuola per cuochi di Villa S. Maria, che dirige la cucina e con Luca gestisce il loLuca Panunzio e, in piedi, Enzo D’Andreamatteo

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cale dal 2000, dividendo con lui le tante incombenze quotidiane, soprattutto nella scelta e nell’approvvigionamento delle materie prime. In sala c’è Luca, pronto a guidare ogni sera i numerosi clienti, lungo le attraenti proposte di un menu ricco, nel quale occupano un posto di rilievo i piatti a base di funghi (ovoli, porcini, finferli, cardoncelli, ecc.) e tartufi bianchi o neri. E, naturalmente, ciò che ha stregato il gastronauta del Sole 24 Ore: «la chitarra al sugo con polpettine di carne, i paccheri al baccalà e pesto di basilico, l’agnello o il capretto alla piastra e il ruspante gallo al tegame con i peperoni». Ma la locanda è famosa anche per la “fiorentina” di razza chianina IGP che arriva «direttamente da Greve in Chianti, dall’antica macelleria Falorni» e per la tagliata di razza marc h ig ia na I G P al-


da sinistra: le 3 versioni di polenta; fagioli tondini bianchi del Tavo, cacigni di campagna e peperone dolce croccante. Due degli antipasti di Locanda Manthonè

levata in Abruzzo. Luca mi racconta come abitualmente scelgono dove comprare i prodotti: «Io ed Enzo facciamo una degustazione “alla cieca”, vale a dire usando solo i nostri sensi, di fagioli, verdure, pomodori, polli, galline, ecc. Chi supera il test diventa un nostro fornitore». Esame superato da Achille, di Picciano, che provvede al rifornimento dei tondini del tavo e di altre verdure oltre che di animali da cortile. Altra particolarità di Locanda Manthonè è la selezione dei vini, curata personalmente da Luca Panunzio, sommelier, consigliere regionale dell’AIS e relatore in numerosi corsi professionali. In lista ci sono tutti gli abruzzesi “che contano”, oltre alle vecchie annate di Valentini ed una serie di bottiglie, italiane e francesi, «fatte da artigiani del vino, nelle quali riconosci il terroir, il sapore del territorio». Mi

cita le sue preferenze: Terra di lavoro dell’azienda campana Galardi, il siciliano Passopisciaro, il barolo di Bartolo Mascarello e Cappellano, il rosso friulano Gravner. In lista anche una selezione di vini provenienti da vigneti centenari e da uve non innestate ma “franche di piede”. Il menu comprende anche una selezione di pani e “le migliori espressioni dei nostri frantoi” ma è nel percorso di degustazione «che parte dal sigaro» la sua peculiarità. Locanda Manthonè è in grado di offrire a chi ama un buon toscano un’esperienza sensoriale esclusiva. Brillano divertiti gli occhi di Luca quando mi spiega: «La scelta del sigaro non è senza conseguenze, ma indirizza tutto il percorso gustativo, che si snoda tra distillati, cioccolato e caffè: un toscano “di impatto”, dal gusto forte, chiama un cioccolato aromatico, che viene

la cantina

il percorso di degustazione «che parte dal sigaro»

dall’Equador o dal Madagascar; e si accompagna alla grappa di barrique e al corposo caffè brasiliano. Un cubano, sigaro più leggero e profumato, vuole un cioccolato molto intenso, come un venezuelano, e si abbina bene a rhum e cognac, oltre che al caffè indiano, etereo e dal sapore acidulo». Ampia la scelta dei dolci: i tortini di pan di spagna, il parrozzo ripieno di bavarese all’arancia, il babà al rhum con crema allo zafferano, il parfait di caffè arabica con liquirizia di Atri. E, soprattutto, le “proposte cioccolatose”: nove raffinatissime praline «preparate da noi» che lasciano per alcuni momenti davvero senza parole. A me è successo assaggiando le “nocciole piemontesi con il puro equador” e le “dragèes al sale rosa dell’Himalaya”

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eventi

“ACTROS” VUOL BENE ALL’AMBIENTE Ridotti al massimo gli sprechi di carburante e le emissioni. Ecco il nuovo veicolo industriale Mercedes-Benz, presentato dalla concessionaria Barbuscia nella splendida cornice del Porto Turistico di Pescara

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n una soleggiata e calda giornata, i clienti MercedesBenz veicoli industriali, si sono ritrovati insieme per ammirare al Porto Turistico di Peil nuovo Mercedes Actros

» foto concesse da Barbuscia

scara, il gioiello tecnologico della casa tedesca: il nuovo Mercedes Actros. A presentarlo in anteprima, la storica concessionaria abruzzese Barbuscia. Qualità indiscussa unita ad un’attenzione sempre costante ai consumi e all’ambiente. Queste le armi vincenti del nuovo veicolo industriale targato Mercedes-Benz. Grazie al cambio 12 marce power shift dotato di serie, si aumenta notevolmente il comfort di marcia e soprattutto si riducono al massimo gli sprechi di carburante e di conseguenza le emissioni. Il tema della mobilità sostenibile e dell’efficienza energetica è oggi sempre più percepito come fondamentale per il futuro stesso

dell’automobile, e la risposta di Mercedes-Benz è la strategia TrueBlueSolutions, che punta ad arrivare ad una mobilità a zero emissioni entro il 2012. Il primo passo in questa direzione anche in campo automotive, è rappresentato proprio da BlueEFFICIENCY, un concetto rivoluzionario applicato ad ogni componente del veicolo per ottimizzarne le performance, riducendo i consumi. «Non è un caso –rivela Luigi Barbuscia, responsabile settore veicoli industriali- che la cornice di questa presentazione sia il mare. È dovere di tutti rivolgere l’attenzione all’ambiente e alla sua salvaguardia, e siamo contenti che a farlo per primi siano le case costruttrici»

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eventi » di Massimo Avenali

SINERGIE EDUCATION SALE IN CATTEDRA

Una tesi di laurea e l’azienda abruzzese, specializzata in formazione e risorse umane, diventa un nuovo spunto per parlare di strumenti per il cambiamento organizzativo

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i chiama Francesca Cavallucci, una ragazza in gamba e con le idee chiare, laureata da poco in Economia & Management, facoltà di Scienze Manageriali di Pescara. La scelta di fare riferimento a una delle realtà più interessanti del nuovo panorama abruzzese, l’ha portata a un lavoro dal titolo “I sistemi innovativi di formazione come strumenti essenziali per il cambiamento organizzativo. Il caso Sinergie Education”. Le chiediamo di raccontarci perché. Quali motivi l’hanno spinta a scegliere questo tipo di tesi? «Volevo dare un risvolto pratico al tema che più mi appassiona, l’innovazione nell’ambito della formazione. La possibilità offertami da Sinergie Education e dalla responsabile Elisa Antonioni ha permesso che le mie parole non restassero soltanto sulla carta,

ma che prendessero stimoli e idee direttamente da un’azienda di formazione, con sede a Pescara. Una società giovane e dinamica, e per questo spinta verso l’innovazione e il cambiamento. La linea guida per lo sviluppo di questa tesi l’ho ritrovata nella mission stessa dell’azienda: la formazione come asset per il cambiamento. Lo scopo delle analisi da me condotte è di valutare le prospettive di implementazione di nuovi sistemi formativi per Sinergie Education, mettendo a fuoco gli scenari di riferimento in cui l’impresa opera. La dottoressa Elisa Antonioni ha saputo orientare le mie ricerche facendomi scoprire una vera realtà aziendale. Il mio lavoro ha come oggetto di analisi la formazione aziendale vista sotto due profili: la formazione per il cambiamento e la formazione per l’innovazione. Grazie all’opportu-

la neolaureata insieme ad Elisa Antonioni titolare di Sinergia Education

la tesi di laurea di Francesca Cavallucci

nità ricevuta di confrontare l’argomento di analisi di questa tesi con le prospettive reali dell’azienda di formazione Sinergie Education, ho potuto approfondire le dinamiche di innovazione della formazione, utilizzando come chiave di lettura la metodologia di nuovi sistemi formativi». Cosa ha appreso da questo lavoro? «La formazione di cui le organizzazioni, oggi, hanno necessità è proprio una formazione in cui si è protagonisti. Affinché un’impresa possa divenire un’azienda innovatrice in un contesto mutevole e competitivo, non è sufficiente la sola trasmissione delle conoscenze da docente a discente, ma ciò che è vitale per le imprese è essere creative, ricercare le soluzioni più semplici, essere abituate al cambiamento e valorizzare il capitale umano. La vera forza delle novità metodologiche è dunque rappresentata dalla competenza e dalla passione delle persone che prendono parte alla realtà viva della formazione come strumento essenziale per il cambiamento organizzativo ed il raggiungimento e il mantenimento del vantaggio competitivo»

» foto di Andrea Straccini

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eventi » di Marinella Assogna

BCC: CREDITO SCACCIACRISI In cima alla graduatoria degli Istituti più solidi, le Banche di Credito Cooperativo erogano finanziamenti anche nell’attuale difficile congiuntura economica

il presidente della BCC di Castiglione Messer Raimondo e Pianella Alfredo Savini durante la presentazione dei dati annuali

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rano presenti circa 1400 persone alla cena di Natale che, come ogni anno, la Banca di credito cooperativo di Castiglione Messer Raimondo e Pianella, organizza per i propri soci. Un’occasione per scambiarsi auguri ma anche per fare il bilancio di un altro anno che se ne va. Anche nella fase di crisi finanziaria la cooperativa di credito si è confermata un valido punto di riferimento per le famiglie e per le piccole e medie imprese. «In questo momento difficilissimo per l’economia mondiale e per le banche in particolare, le

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nostre piccole BCC sono state considerate le banche più tranquille e sicure» afferma Alfredo Savini, presidente della BCC di Castiglione Messer Raimondo e Pianella. «L’indice di patrimonializzazione dei grandi istituti si attesta intorno al 10%, mentre il nostro supera il 15%» ha poi precisato Savini. A conferma di quanto detto vi sono i risultati di un recente studio sul grado di solidità degli istituti di credito, effettuato da Mediobanca, che vedono le BCC in cima alla graduatoria. Il trend positivo è ribadito anche dal fatto che la Ban-

ca d’Italia, in seguito a una visita ispettiva, ha accordato l’apertura di una nuova filiale a Pineto. In favore delle BCC giocano le particolarità normative e organizzative che fanno di esse una componente unica nel sistema bancario italiano, in considerazione della particolare tutela che esse accordano ai propri soci e clienti attraverso l’azione congiunta del FGD, il Fondo di garanzia dei depositanti, e del FGO, il Fondo di garanzia degli obbligazionisti, ulteriormente estesa grazie al Fondo di garanzia istituzionale, che diventerà operativo nel giro di


i soci presenti alla cena di gala il presidente brinda con il direttore Paolo Mingione

pochi mesi. Il presidente Savini ha inoltre sottolineato l’importanza del fatto che, «rispetto al problema, attualmente molto sentito, delle difficoltà per le famiglie e per le imprese di avere accesso al credito, grazie alla particolare conoscenza personale e delle realtà territoriali, la nostra banca, come l’intero sistema delle BCC, eroga credito anche in questi momenti in cui i grandi istituti praticano invece una politica di assoluto razionamento. A fine settembre, infatti, gli impieghi totali sono cresciuti di oltre il 14% rispetto a dicembre 2007 e la raccolta diretta nello stesso periodo ha fatto registrare un incremento dell’8,37%». Savini ha ringraziato tutti i presenti, in particolare i sindaci dei comuni che ospitano le filiali BCC, il direttore della Federazione, i presidenti e i direttori delle BCC abruzzesi e molisane ma anche il consiglio di amministrazione, il collegio sindacale, i dipendenti e tutti i soci. Ed ha infine ricordato il valore e la lungimiranza dei 92 soci fondatori che oltre cinquant’anni fa diedero vita alla realtà del Credito cooperativo

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i partner...

MECH ENGINEERING S.r.l. [anno di fondazione 2001] 65012 Villanova di Cepagatti (Pe) Via Nazionale, 66/A tel. e fax 085.9774182 e-mail: mechsrl@libero.it

Perizie Assicurative e Consulenze Tecniche

SFERA S.r.l. [anno di fondazione 2003] 65016 Montesilvano (Pe) Corso Umberto I, 372 Tel. 085.4458839 r.a. - Fax 085.4483084 www.sferapescara.it - e-mail: posta@sferapescara.it

Attrezzature e personale per la tutela ambientale ed il trattamento delle acque

SIVAM S.r.l. [anno di fondazione 1995] 65010 Spoltore (Pe) Via Mare Adriatico, 72/F tel. 085.4972130 - fax 085.4973667 www.sivam.com - e-mail: sivam@sivam.com

DE NATURA [anno di fondazione2001] 65013 Città Sant’Angelo (Pe) - Via Alzano, 78 tel. e fax 085.960597 - mobile: 3471939305 e-mail: denatura_pe@libero.it

LANGUAGES FOR COMMUNICATION [anno di fondazione 2006] 65127 Pescara Viale Pindaro, 23 - Piazza Accademia tel. 085.4516231 www.languagesforcommunication.it e-mail: info@languagesforcommunication.it

SATAM VIAGGI [anno di fondazione 1982] 65121 Pescara Via Chieti, 39/41 tel. 085.4210733 - fax 085.378140 www.gruppolapanoramica.it e-mail: satamviaggi@tin.it

GEKO s.n.c. di Luca & Marco Gialluca 66020 S. Giovanni Teatino (Ch) Via Trigno, 37 tel. 085.4461248 - fax 085.4406171 www.gialluca.it - e-mail: info@gialluca.it

DUE ELLE S.n.c. di Livi Luigi & C. [anno di fondazione 1980] 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Via Treviso, 4 tel. 085.4462832 - fax 085.4460322 www.dueellecucine.it - e-mail: info@dueellecucine.it

Agenzia Pescara - Chieti

NRG ITALIA S.p.A. - Divisione Gestetner [anno di fondazione 1871] 65123 Pescara Via L. Muzii, 15 tel. 085.4213020 - fax 085.4221128 www.rossibruno.it - e-mail: info@rossibruno.it

DANIVA S.r.l. [anno di fondazione 1999] 65013 Città Sant’Angelo (Pe) Strada Lungofino - c.c. Ibisco comp. C 19 tel. e fax 085.959192 www.daniva.eu - e-mail: info@daniva.eu

D’AMBROSIO s.a.s. [anno di fondazione 1991] 65013 Città Sant’Angelo (Pe) Strada Lungofino - c.c. Ibisco comp. B/8 tel. 085.9506217 - fax 085.9500073 www.dambrosiosas.com e-mail: info@dambrosiosas.com

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A.B.Film Pellicole per Vetri Via Badette 13 64018 Tortoreto (TE) Tel. 0861737648 Fax. 0861/777482

eData S.r.l. [anno di fondazione 2000] 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Via Roma, 10 tel. e fax 085.4460257 www.e-data.it - e-mail: info@e-data.it

ECOLOGICA ANZUCA S.r.l. [anno di fondazione 1994] 66023 Francavilla al Mare (Ch) Via Valle Anzuca, 18/D tel. 085.4917963 - fax 085.4918077 www.ecologicanzuca.it e-mail: info@ecologicanzuca.it

EUROFLORA S.r.l. [anno di fondazione 1982] 66013 Chieti Scalo (Ch) Via Penne, 37-39 tel. 0871.565569 - fax 085.565180 e-mail: euromaa@virgilio.it

Attrezzature e personale per il monitoraggio atmosferico e di sicurezza

Servizi Integrati di Sicurezza S.r.l. [anno di fondazione 2000] 65010 Spoltore (Pe) Via Mare Adriatico, 72/E tel. 085.4971521 - fax 085.4973121 www.sisworld.net - e-mail: info@sisworld.net

Verlicchi Casoli srl [anno di fondazione 1997] 66043 Casoli (Ch) Zona Ind. est tel. 0872.992111 - fax 0872.992154 www.verlicchi.it - e-mail: verlicchicasoli@verlicchi.it

M2MARINUCCI S.r.l. [anno di fondazione 1987] 66023 Francavilla al Mare (Ch) Via Nazionale Adriatica Nord, 57/B tel. 085.4911991 - fax 085.4913453 www.m2marinucci.it - e-mail: info@m2marinucci.it

Unione Industriali della Provincia di Pescara Unione Industriali della Provincia di Pescara [anno di fondazione 1945] 65128 Pescara - Via Raiale, 110 bis tel. 085.432551 - fax 085.4325550 www.confindustria.pescara.it e-mail: info@confindustria.pescara.it

F.LLI DI DONATO S.a.s. [anno di fondazione 1986] 65013 Marina di Città Sant’Angelo (Pe) Via Mulino del Gioco, 48 tel. 085.950509 - fax 085.959790 www.didonatosas.it - e-mail: info@didonatosas.it

STYLE PARQUET di Roberto Ciabarra [anno di fondazione 2002] 65013 Città Sant’Angelo (Pe) C.da Fonte di Moro, 29 tel. e fax 085960542


redazionale

eventi

IN PERFETTA FORMA

Nasce a Pescara “Lo Chalet”, il centro di benessere per animali. Trattamenti di bellezza, consulenza veterinaria e perfino yoga e shiatzu

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l cane, si sa, è il migliore amico dell’uomo e necessita di tutte le cure. Allora perché non dedicargli un centro benessere pensato apposta per lui? Da questa riflessione nasce “Lo Chalet”, una location d’eccezione dove si può trovare tutto ciò di cui gli amici a 4 zampe hanno bisogno: dallo shop al dog sitting, dal servizio beauty&care alla consulenza veterinaria. L’idea di questa originale struttura è della vulcanica Francesca Passeri, che dopo gli studi in marketing e comunicazione e dopo anni di esperienza maturata nello storico negozio di famiglia “Passeri animali”, ha investito a soli 26 anni tutte le sue energie in questo nuovo progetto. La struttura può contare sulla passione e l’entusiasmo della titolare, ma anche su un team giovane e professionale. La prima regola è l’amore e il rispetto per gli animali. Ma senza trascurare le esigenze dei

la titolare dello Chalet, Francesca Passeri

proprietari, cui sono dedicate tante attività: corsi, eventi, workshop e altro sul pet world. A pochi mesi dalla sua inaugurazione, all’interno dell’Iper Coop Centro d’Abruzzo, “Lo Chalet” non è solo un centro di prodotti e servizi, ma è diventato anche in punto d’incontro per socializzare e condividere la

passione per gli animali. Lavaggio, toelettatura, trattamenti specifici. Un vero e proprio salone di bellezza con l’obiettivo di offrire sempre professionalità e benessere. I veterinari del team provengono da studi approfonditi e sono specializzati in diversi campi di applicazione come: medicina interna, radiologia, analisi cliniche, ecografia, anestesia gassosa, day hospital, animali esotici, visite a domicilio e chirurgia. Ma non è finita qui. L’ultima novità è che “Lo Chalet”, sta stringendo contatti con professionisti che praticano “doga” (Yoga per cani), agopuntura per cani e shiatzu. Praticano anche la Floriterapia di Bach sugli animali, l’uso di questi fiori ha un evidente risultato su cani e gatti per risolvere tutte quelle problematiche comportamentali, di stress o di “maleducazione”. Cosa non si fa per il benessere dei nostri più fedeli amici

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adagio con gusto

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la vita è bella uscita di sicure a

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Genova e l’Italia celebrano un poeta

divudi

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Gangs of New York

tempo rubato qb un’ottima annata

123 Il buio oltre la siepe 125 Tagliolini dell’Adriatico 127 È il momento di spendere con giudizio

«Il gusto di saperne di più»


Autoabruzzo. Concessionaria BMW e MINI per vocazione.

i partner...

OPIFER S.r.l. [anno di fondazione 2003] 65020 Rocca Morice (Pe) Via Collarso, 48 www.opifer.it - e-mail: info@opifer.it

SEA IMPIANTI - DI GIACINTO S.n.c. [anno di fondazione 1999] 64025 Pineto (Te) Via V. Alfieri, 10 tel./fax 085.9495281 e-mail: pirfeliceluciano@virgilio.it

SO.DI.FARM. S.r.l. [anno di fondazione 1976] 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Via Adige, 5 tel. 085.4461437 - fax 085.4461192 www.sodifarm.it - e-mail: info@sodifarm.it

COLTIVATORI DIRETTI TOLLO S.c.a.r.l. [anno di fondazione 1962] 66010 Tollo (Ch) Via Don Morosini, 104 tel. 0871.961117 - fax 0871.961595 e-mail: tolloccdd@tin.it

SIA Servizi Integrati Assindustria S.r.l. [anno di fondazione 1999] 66100 Chieti - Via F. Viaggi, 7 tel. 0871.3595291 - fax 0871.321605 www.siaservizi.com - e-mail: siaservizi@tin.it

F.lli DI NINO S.n.c. [anno di fondazione 1960] 65010 Spoltore (Pe) C.da Fontevecchia, 69 tel. 085.413146/47 - fax 085.4155023 www.dinino.it - e-mail: dinino@dinino.it

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JFG JUNIOR FASHION GROUP S.r.l. [anno di fondazione 2003] 66026 Ortona (Ch) C.da Tamarete tel. 085.905141 - fax 085.9051491 www.jfgroup.it - e-mail: info@jfgroup.it

SOLUZIONI SOFTWARE S.r.l. [anno di fondazione 1986] 66020 S.Giovanni Teatino (Ch) Via Pietro Nenni, 124 tel. e fax 085.4465221 www.soluzioni-sw.it - e-mail: info@soluzioni-sw.it

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ITALPOL S.r.l. [anno di fondazione 1986] 66100 Chieti Via E. Piaggio, 21 tel. 0871.560249 - fax 0871.575597 www.sitvalsrl.it - e-mail: dematteis@sitvalsrl.it


GENOVA E L’ITALIA CELEBRANO UN POETA

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torico crocevia di culture e patria di grandi cantautori, Genova rende omaggio a Fabrizio De Andrè a dieci anni dalla sua scomparsa. Attraverso una grande mostra, che ne racconta la vita, la musica, le esperienze, le passioni che lo hanno reso unico e universale. Un interprete, spesso anticipatore, dei mutamenti, delle pulsioni e delle trasformazioni della contemporaneità. L’esposizione, allestita nel sottoporticato di Palazzo Ducale, affronta i grandi temi della poetica di De Andrè: la società del benessere e il boom economico degli anni ’60,

gli emarginati e i vinti, la libertà, l’anarchia e l’etica, gli scrittori, le donne e l’amore e altro ancora. È possibile ammirare anche alcune scenografie originali della sue tournèe: i tarocchi giganti, falsi d’autore, le grandi vele e le reti da pesca. Non mancano postazioni multimediali permanenti, tavoli con touch screen, per approfondire virtualmente e visivamente testi di Faber e spartiti originali. Cinque le sale allestite: la prima e la più grande introduce il visitatore alle principali tematiche del mondo poetico di De Andrè, allo sviluppo del suo pensiero e ad una sorta di

work in progress di alcune sue canzoni. La mostra, inaugurata il 31 dicembre, può essere visitata fino al 3 maggio 2009, dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 20.00. C’è anche una promozione, vieni a Genova in treno, valida tutti i giorni, che consente di usufruire dello sconto di 2 euro sull’ingresso alla mostra presentando un biglietto ferroviario con destinazione Genova e con data di viaggio antecedente di massimo tre giorni. Chi vuol saperne di più visiti il sito www.palazzoducale.genova.it

Un motivo in più: l’acquario più grande d’Europa Realizzato nel 1992, in occasione delle manifestazioni per il 500esimo anniversario della scoperta dell’America, l’acquario di Genova è il più grande d’Europa e ospita, su più di 10mila mq di esposizione, oltre 600 specie animali che vivono in accuratissime ricostruzioni marine e terrestri. Così, il visitatore ha la possibilità di immergersi in una varietà di ambienti: dai mari tropicali al mar Mediterraneo, dal Mar Rosso all’Antartide. La visita permette inoltre il contatto diretto con alcuni pesci nelle vasche tattili. Completano la ricca offerta dell’acquario una serie di percorsi didattici per studenti e insegnanti, oltre a mostre ed eventi collaterali. Per informazioni: www.acquariodigenova.it

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passione motori

PERSONALITÀ SUPERIORE

Seduce al primo sguardo la nuova BMW serie 7. Sportiva ed elegante, rivela subito grande ricercatezza nei particolari e l’uso di materiali pregiati, senza trascurare la sicurezza attiva e passiva

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n strada senza paura, con personalità. Il leit motiv della nuova Bmw serie 7 è proprio questo. Lo si capisce dal suo aspetto “fisico”, lo si comprende anche una volta entrati in macchina. Attenzione ai particolari, lusso ragionato, orientamento al conducente: tutto fa pensare che dietro a una creazione del genere ci sia un lavoro meticoloso, di chi ha studiato ogni cosa, senza tralasciare nemmeno la più piccola imperfezione. La grande calandra a doppio rene dimostra tutta la sua personalità già al primo sguardo, mentre la linea marcata della spalla si estende per tutta la lunghezza della vettura, si raccorda alle maniglie delle porte e sfuma nel potente posteriore con

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gruppo ottico, conferendo alla serie 7 un’immagine di sportività ed eleganza. All’interno si nota la struttura del cockpit con tecnologia Black Panel, che rende al meglio l’idea di funzionalità e gradevole intimità. Materiali pregiati combinati in diverse maniere e una lavorazione artigianale visibile sia per forma sia per lavorazione determinano la generosa armonia d’insieme dell’abitacolo. Anche i dettagli appartengono ad una classe nettamente superiore: tra questi gli elementi di comando, nero lucido, realizzati su richiesta in ceramica. Parlavamo di orientamento al conducente. Già, perché a volte sono i piccoli dettagli a fare la differenza tra una buona automobi-

le e un’automobile eccezionale. Un conducente attivo, infatti, apprezza in modo particolare questi dettagli, proprio come la consolle centrale, la quale presenta un’inclinazione di 7 gradi verso chi guida. Tutte le funzioni che riguardano il comfort si trovano sul lato destro rispetto al volante, in modo che possa accedervi anche il passeggero. Tutte le funzioni che riguardano la dinamica di guida, come ad esempio l’Active Cruise Control, sono raggiungibili sul lato sinistro del conducente. Ma di finezze tecnologiche ne troverete una miriade: dall’iDrive all’Head up display, dagli espedienti per la sicurezza attiva a quelli per la sicurezza passiva, fino all’indicatore speed limit. La sua particolarità?


redazionale in collaborazione con

Quella di segnalare velocità massima e ora relativa con il sistema di assistenza intelligente, attraverso i sensori pioggia e orario. La Bmw Serie 7 Berlina è stata pensata anche per ridurre al massimo le emissioni di carburante: la vettura dispone infatti delle funzioni di Brake Energy Regeneration, della regolazione delle prese d’aria e innumerevoli altre soluzioni tecnologiche che ne accrescono l’efficienza, per coniugare perfettamente “maggiori prestazioni e minori consumi”. Se poi a questo si aggiungono dei pneumatici con ridotta resistenza al rotolamento, l’obiettivo sicurezza è praticamente raggiunto. Sul battistrada e sui fianchi, infatti, la deformazione viene ridotta grazie

all’utilizzo di speciali materiali, senza diminuire il comfort di guida ma abbassando nettamente i consumi. Quand’anche ci si trovasse in situazioni accidentali di urto, l’energia verrebbe scaricata in modo controllato e l’abitacolo rimarrebbe intatto. Questo grazie al particolare acciaio utilizzato per la carrozzeria. Un acciaio di nuova concezione, così come tutto quello che caratterizza questa nuova Bmw. Adesso sì che si può scendere in strada, senza paura e con grande personalità. Venite a provare questa macchina presso la concessionaria Autoabruzzo di Pescara

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divudi

GANGS OF NEW YORK data di uscita in DVD: settembre 2003 regista: Martin Scorsese cast: Leonardo Di Caprio, Cameron Diaz, Daniel Day-Lewis, Jim Broadbent, Brendan Gleeson genere: drammatico durata: 168 minuti trama: New York, 1846, quartiere di Five Points.Una cruenta battaglia tra gang sancisce il trionfo di William Cutting detto Billy the Butcher, capo dei nativi americani e la morte di Padre Vallon, protettore degli emigranti. Sedici anni dopo il figlio di questi, Amsterdam, esce dal riformatorio fermamente deciso a ingraziarsi l’assassino di suo padre per poi fare vendetta. Conosciuto Billy, Amsterdam ne viene in pratica adottato e arriva a salvargli la vita. Una volta scoperto e sfigurato, si risolverà a combattere apertamente contro di lui. Ma sono gli anni della Guerra Civile: l’ultimo scontro tra le gang sarà decisamente superato in violenza e ferocia dall’intervento delle truppe inviate a far rispettare la coscrizione obbligatoria.

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angs of New York è un kolossal firmato Martin Scorsese, nel quale il regista racconta la vicenda personale di Amsterdam Vallon (Leonardo Di Caprio) e delle bande newyorkesi, sullo sfondo della Guerra civile americana. Sebbene, secondo i critici, non abbia soddisfatto le aspettative resta comunque un film da vedere. Gli ambienti, i costumi e la rappresentazione generale della vita nella New York della metà Ottocento sono estremamente fedeli alla realtà. La scenografia è ricostruita fin nei minimi particolari da Dante Ferretti, insieme alla moglie Francesca Lo Schiavo. Ancora oggi, a più di sei anni di distanza dalla chiusura del set negli studi di Cinecittà a Roma, le scenografie sono ancora in piedi per dare la possibilità di ammirarle in tutto il loro suggestivo splendore. Strepitosa l’interpretazione di Daniel Day-Lewis e apprezzabili quelle di Leonardo Di Caprio e Cameron Diaz. Il film ha ottenuto nel 2003 ben 10 nomination all’Oscar tra cui quella come miglior regia, ma non ha portato a casa nemmeno un premio. Si legge sul Morandini «È un dramma edipico sull’identità dei cittadini di una nazione di orfani in cui s’imprime il simbolo ufficiale degli USA -l’aquila sull’occhio finto, dunque cieco- di Bill il Macellaio. È un film antropologico imperfetto e ricco di bagliori che rappresenta probabilmente il capolavoro mancato del più grande regista americano vivente»

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tempo rubato Il tempo per leggere è sempre tempo rubato. (Come il tempo per scrivere, d’altronde, o il tempo per amare). Rubato a cosa? Diciamo, al dovere di vivere. Daniel Pennac, Come un romanzo, Feltrinelli Editore

Harper Lee

IL BUIO OLTRE LA SIEPE Feltrinelli

il romanzo in breve Jean Louise, detta Scout, vive a Maycomb, una piccola contea dell’Alabama, nel “profondo” Sud degli Stati Uniti. È una bambina intelligente e ribelle e, spesso, scandalizza le signore con un linguaggio non proprio ortodosso. Insieme al fratello maggiore Jem e all’amico Dill ne combina di tutti i colori. È lei a raccontare l’episodio centrale del romanzo: suo padre, Atticus Finch, è incaricato della difesa d’ufficio di Tom Robinson, un nero accusato di violenza carnale; riuscirà a dimostrarne l’innocenza, ma Tom sarà ugualmente condannato a morte. Nel suo raccontare lieve e veloce, ironico e pietoso, rivive il mondo dell’infanzia che è un po’ di tutti noi, con i suoi miti, le sue emozioni, le sue scoperte, in pagine di grande rigore stilistico e condotte con bravura eccezionale.

le prime trenta righe Jem, mio fratello, aveva quasi tredici anni all’epoca in cui si ruppe malamente il gomito sinistro. Quando guarì e gli passarono i timori di dover smettere di giocare a football, Jem non ci pensò quasi più. Il braccio sinistro gli era rimasto un po’ più corto del destro; in piedi o camminando, il dorso della sinistra faceva un angolo retto con il corpo, e il pollice stava parallelo alla coscia, ma a Jem non importava un bel nulla: gli bastava poter continuare a giocare, poter passare o prendere la palla al volo. Poi, quando di anni ne furono trascorsi tanti da poterli ormai ricordare e raccontare, ogni tanto si discuteva di come erano andate le cose, quella volta. Secondo me tutto cominciò a causa degli Ewell, ma Jem, che ha quattro anni più di me, diceva che bisognava risalire molto più indietro, e precisamente all’estate in cui capitò da noi Dill e per primo ci diede l’idea di far uscire di casa Boo Radley. Ma allora, ribattevo io, se si voleva proprio risalire alle origini, perché non dire che la colpa era di Andrew Jackson? Se il generale Jackson non avesse incalzato gli indiani creek lungo il ruscello, Simon Finch non avrebbe risalito l’Alabama con la sua piroga, e dove saremmo noi, a quest’ora? Eravamo troppo grandi, ormai, per risolvere la controversia a botte; consultammo nostro padre Atticus, e lui disse che avevamo ragione tutti e due. Siccome eravamo nel Sud, per alcuni di noi in famiglia era fonte di vergogna il fatto di non contare antenati che, dall’una e dall’altra parte, avessero combattuto a Hastings. Non avevamo che Simon Finch, un farmacista cacciatore di pellicce venuto dalla Cornovaglia, la cui religiosità era superata soltanto dalla taccagneria.

l’autore

Harper Lee è nata a Monroeville nell’Alabama nel 1926. Studiò legge e poi si impiegò a New York presso una compagnia aerea. Amica di Truman Capote da quando aveva tre anni, fu consigliata da lui a mettere per iscritto quanto le raccontava della propria infanzia. Un giorno, abbandonò l’impiego per scrivere il suo libro: nacque così Il buio oltre la siepe che le valse un immediato e strepitoso successo di pubblico e il premio Pulitzer 1960. Dal romanzo fu tratto, nel 1962, l’omonimo film vincitore di tre premi Oscar, diretto da Robert Mulligan, prodotto da Alan J. Pakula e interpretato da Gregory Peck, nel ruolo di Atticus Finch.

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qb ovvero quanto basta per divertirsi in cucina e mangiar bene

La ricetta del Vecchia Marina

TAGLIOLINI DELL’ADRIATICO «Nonna Maria li preparava con il sugo di carne. Noi ci abbiamo messo dentro il mare». È nato così un piatto delicato ed esaltante, dal sapore tipicamente abruzzese. Ecco come prepararlo, con una avvertenza: «Le seppie? Guardatele negli occhi»

Giovanni Parnanzone e la moglie Loredana D’Ignazio

TAGLIOLINI ACQUA E FARINA CON SEPPIE, SCAMPI E PAPARAZZE Ingredienti per 4 persone. Pasta: 350 grammi di farina 00, acqua quanto basta. Condimento: 180 gr. di seppia spellata e tagliata, 120 gr. di scampi sgusciati, circa 30 vongole dell’adriatico (paparazze) sgusciate, 50 gr. di olio di oliva extravergine. Preparazione. Per i tagliolini: unire l’acqua con la farina e lavorare fino ad ottenere un impasto consistente, morbido ma compatto. Lasciare riposare per circa mezz’ora e poi stendere a mano e tagliare a coltello. Per la preparazione del condimento: mettere a crudo gli scampi sgusciati e le seppie tagliate a dadini piccoli nell’olio. Non appena iniziano a soffriggere, aggiungere le vongole precedentemente fatte aprire a vapore e sgusciate. Lessare i tagliolini in acqua bollente. Quando la seppia è cotta (si riconosce quando è morbida ma non eccessivamente, dovrebbero bastare circa 10 minuti) saltare la pasta nel condimento per pochi minuti. Consigli per gli acquisti. Per riconoscere una seppia fresca bisogna far caso agli occhi: devono essere lucidi e all’infuori. Inoltre, la pelle deve tendere al marrone e non al nero e, anch’essa, deve essere lucida. Scampi: prendere quelli con la buccia “croccante”

Vecchia Marina Roseto degli Abruzzi La guida Osterie d’Italia 2009, edita da Slow Food, segnala il Vecchia Marina, locale di Gennaro D’Ignazio (la sorella Loredana è in cucina) e Giovanni Parnanzone «se amate la cucina di mare, esaltata da cotture brevi e condimenti discreti e appropriati». Ristorante con annesso albergo, in Lungomare Trento, 37. Tel. 085/8931170, chiuso domenica sera e lunedì.

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un’ottima annata » di Nicola Boschetti

È IL MOMENTO DI SPENDERE CON GIUDIZIO

E

ccoci qua nel 2009, l’anno delle verità. Secondo gli scienziati della finanza mondiale sarà l’anno dei sacrifici, delle rinunce, delle scelte. Dopo decenni di sole o presunto bel tempo, non dobbiamo dimenticare che una nazione produttiva come l’Italia non si affonda dalla sera alla mattina, ma solo “grazie” ad anni e anni di politica sbagliata, persone disoneste, enti inutili e istituzioni assenti. E il vino come va? Come tutto, anche il vino rallenta la sua corsa, soprattutto i prodotti d’importazione, mentre torna alla ribalta il gran prodotto italiano ovvero il vino dal

giusto rapporto qualità/prezzo che non teme eguali nel mondo e può darci una ricchezza di varietà autoctone in tutto lo stivale a prezzi veramente commoventi. Basta divertirsi a cercarli nei numerosi centri commerciali o nelle carte intelligenti che non dovrebbero mai mancare nei ristoranti o nelle enoteche che si rispettino. Sono felice di aver rivisto, in questo lungo mese di festa appena trascorso, situazioni molto di moda negli anni 80 ma dimenticate negli anni scorsi, ovvero una convivialità sincera e di qualità. Ho visto e sentito sempre più famiglie e coppie di giovani che si sono organizzati per vari cenoni, per la

vigilia di natale, per capodanno. Si è tornati a festeggiare nelle case, fatta la spesa, scelti i vini ma soprattutto si è goduto il calore delle tradizioni e dello stare insieme. Che sia un segno della crisi è vero, ma è anche vero che dopo anni di feste e vacanze senz’anima o senza calore, ma solo con il pretesto di apparire, forse è giunto il momento di spendere con giudizio, spendere meno, ma spendere meglio. Solo così si potrà tornare ad avere il piacere di vivere una vita quotidiana soddisfacente. È questo che farà anche una selezione in un mondo in cui professionisti e disonesti molte volte vengono messi tutti sullo stesso piano

Attenti a questi 2 Masseto Rosso Igt 2005 Tenuta dell’Ornellaia

Montepulciano d’Abruzzo Doc La Prima Vigna, 2003

Uno dei più grandi rossi internazionali prodotto in Italia, una selezione di merlot 100% ottenuto in maniera chirurgica nello splendido paradiso enologico di Bolgheri. La sua ristretta produzione di bottiglie (circa 30mila) ne fa un prodotto ricercato dai grandi appassionati, soprattutto fuori nazione. Dal colore rosso rubino impenetrabile, un naso vulcanico di ribes, prugna, resina con note balsamiche. In bocca ritorna la frutta rossa con contrasto di rovere ben dosato e dal finale lunghissimo in cui spiccano note alcoliche e tannino ancora verde. Da consumarsi tra 3/4 anni. Obbligatoriamente con la selvaggina.

Un vino e un azienda sconosciuta alla maggior parte dei consumatori abituali. Nasce tra i calanchi dell’entroterra chietino tra Bucchianico e Fara Filiorum Petri, zona molto vocata alla produzione di Montepulciano. Il giovane proprietario Nicola Minnucci, con impegno e passione, ha creato un vino dal colore rosso rubino scuro limpido, al naso un po’ accattivante ma ricco di frutta rossa con note di vinoso. Persistenza olfattiva ottima. In bocca ancora un po’ spigoloso, ma si distingue nettamente il frutto selezionato, tannini ancora impegnativi, alcol un po’ sopra le righe, ma non dolce, anzi con un po’ di pazienza acquisterà eleganza e complessità. Non essendo filtrato può presentare leggeri sedimenti. Da bere entro 2/3 anni. Ottimo con tutta la nostra cucina di terra, soprattutto con l’agnello al forno.

Prezzo indicativo € 260,00 Tenuta dell’Ornellaia Castagneto Carducci (LI) Tel. Tel 0565/71811 www.ornellaia.it

Prezzo indicativo € 10,00 Azienda agricola Minnucci Nicola Bucchianico (CH) Tel 0841/64525 - 338/7984740 www.minnuccivini.it

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adagio con gusto » in collaborazione con Slow Food Abruzzo

«IL GUSTO DI SAPERNE DI PIÙ» Questo lo slogan dei Master of Food, 23 piacevoli percorsi formativi che spaziano dal vino alla birra, dai dolci al formaggio, dal pesce alle spezie, dalla carne al caffè. Chi li frequenta diventa un consumatore più consapevole, in grado di apprezzare un prodotto di qualità » di Tommaso Di Rino

«U

n cibo preparato con le nostre mani è già un po’ più buono, se poi impariamo a educare i nostri sensi si apre davanti a noi un mondo di scoperte (e di memorie gusto-olfattive) straordinario. Sensi educati sono fondamentali per un’alimentazione più buona e più sana e per godere di piccole dosi quotidiane di piacere». Le parole di Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia, riassumono efficacemente la filosofia dei Master

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of Food, un vero e proprio giro del gusto in 23 corsi organizzati dalle Condotte Slow Food di tutta Italia. «Per apprezzare un prodotto di qualità – si legge nel sito www. slowfood.it - non basta assaggiarlo; è indispensabile conoscerne il contesto geografico, le fasi di produzione e le materie prime impiegate riconoscendone in tal modo la sostenibilità ambientale, il significato culturale e sociale, tasselli inscindibili della salvaguardia della biodiversità. Il Master of Food offre gli strumenti essenziali per affron-

tare il mondo alimentare nella sua complessità». Io stesso ho avuto l’opportunità in passato di seguirne due: Vino primo livello e Birra. E sono state due esperienze molto piacevoli, non solo per la capacità dei docenti di rendere interessanti i vari appuntamenti serali, ma perché prevedevano una parte teorica dedicata all’apprendimento della materia, ed una pratica, basata su degustazioni guidate di vino o birre artigianali. Da allora mi accosto a questi prodotti con più rispetto e maggiore curiosità. Ho imparato a leggerne le etichette, ad apprezzare le sorprendenti differenze di gusto, a comprendere le difficoltà e le soddisfazioni di chi li produce. Senza considerare l’aspetto conviviale di questi incontri: si ha la possibilità di conoscere molte persone con gli stessi interessi e la stessa passione. Le opportunità di saperne di più non mancano: i Master of Food spaziano dal vino di primo e secondo livello ai distillati e liquori, dalla birra alla carne, dall’olio all’ortofrutta. E ancora: dai salumi al pesce, dalle spezie al caffè e al tè; dalla storia e cultura dell’alimentazione e della gastronomia alle tecniche di


cucina. Senza dimenticare il Master sul formaggio, di primo e secondo livello, e quello su funghi e tartufi. Ciascun corso è articolato in due, tre, quattro o sei lezioni della durata di circa due ore e mezza (il piano di studi di ogni Master è pubblicato sul sito http://master.slowfood.it). Ad ogni partecipante viene fornito un compendio sugli argomenti trattati, completo di schede di degustazione e di una bibliografia ragionata. E libri e manuali pubblicati da Slow Food Editore sull’argomento. I Master sono aperti a tutti: appassionati, cultori, curiosi, professionisti del settore. C’è un unico requisito indispensabile: essere soci Slow Food

I PROSSIMI APPUNTAMENTI IN ABRUZZO Condotta di Chieti: Master of Food Birra e Olio entro l’estate. Per informazioni: fiduciario Eliodoro D’Orazio, telefono 328/3247473, eliodoro@email.it; Condotta di Lanciano: Master of Food Birra nel primo trimestre del 2009; ad aprile Master Vino secondo livello. Per informazioni: fiduciario Silvana Pasquini, telefono 333/6790006, silvana. pasquini@yahoo.it; Condotta di Sulmona: Master of Food Vino primo livello a marzo, a seguire il corso sull’Olio e, in estate il Master Birra. Per informazioni: fiduciario Anna Berghella, telefono 346/7473043, berghella@arc.it; Condotta del Vastese: Master of Food Cibo quotidiano (di nuova istituzione) in primavera. Per informazioni: fiduciario Raimondo Pascale, telefono 368/3151756, raimondo. pascale@poste.it.

IL MASTER “VINO - PRIMO LIVELLO” Parte a fine gennaio a Pescara un Master of Food Vino di primo livello. Organizzato dalle Condotte di Pescara, Chieti, Vestina e Francavilla presso l’Osteria La Lumaca di via delle Caserme 51, si articola in sei lezioni, già tutte prenotate, del docente Pierluigi Cocchini, in orari serali nel periodo 27 gennaio – 12 febbraio. Un percorso rivolto ai tanti che di se stessi dicono «di vino non capisco nulla, ma vorrei conoscerlo meglio», un’introduzione teorico-pratica al mondo del vino: i processi produttivi, le nozioni essenziali della viticoltura, la vinificazione, e soprattutto il linguaggio e gli strumenti della degustazione. Ogni incontro è suddiviso in due parti: lezione e degustazione di quattro o cinque vini di diverso stile e tipologia, strettamente collegati agli argomenti trattati nella lezione. Dalla viticoltura al servizio del vino, dall’esame visivo, olfattivo e gustativo fino agli abbinamenti, un ciclo di lezioni per entrare con piacevolezza e competenza nel mondo di Bacco. In particolare, la prima lezione affronta le trasformazioni del vino nel corso dei secoli e la seconda è dedicata all’esame visivo e al processo di vinificazione di bianchi, rosati e rossi. Si prosegue con l’esame olfattivo e le tecniche di riconoscimento dei profumi e analisi qualitativa dei profumi di un vino, per giungere - alla quarta lezione - all’esame gustativo, con i quattro sapori fondamentali: dolce, acido, salato, amaro. Gli ultimi due appuntamenti sono dedicati agli equilibri gusto-olfattivi e alla personalità di un vino; a come si serve e si conserva un vino, come si legge un’etichetta, ai primi abbinamenti cibo-vino. Il costo del corso

è di 170 euro, comprensivi della degustazioni di 26 vini italiani di qualità, della dispensa del corso, di una borsa con 6 bicchieri e del libro Il Piacere del Vino. IL MASTER “BIRRA” È la bevanda più diffusa tra i giovani ed ha una tradizione millenaria. La birra nasconde un mondo affascinante, molto più complesso di quanto comunemente si immagini.

Le quattro lezioni del Master Slow Food ne svelano materie prime, principali tipologie, stili, zone di produzione. E, naturalmente insegnano a degustare e a riconoscere

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adagio con gusto

la buona birra, partendo dall’importanza di colore, schiuma, olfatto, gusto e retrogusto. Si viene introdotti al concetto di stile birraio, alla comprensione delle diverse filosofie di Lager e Ale, alla relazione tra colore del malto e colore della birra. Senza trascurare una panoramica sulle principali zone di produzione nel mondo: Germania, Belgio, Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Danimarca, Stati Uniti; sulle birre artigianali, sulla conservazione e sulle temperature di servizio, sull’abbinamento birra-cibo. Gli allievi vengono guidati in una degustazione di circa 20 birre europee e ricevono una dispensa del corso e il volume Guida alle birre del mondo, di Slow Food Editore. IL MASTER “OLIO” L’olio di oliva, uno dei più tipici prodotti mediterranei, può essere giustamente considerato il principe dei condimenti fin dagli antichi splendori della cucina romana. Il Master Slow Food fornisce le informazioni e l’addestramento pratico necessari a riconoscere le qualità degli oli d’oliva. Dalla coltivazione delle olive alle tecniche di produzione dell’olio, dalla classificazione merceologica fino alle proprietà nutrizionali e agli utilizzi dell’olio in cucina, le 3 lezioni previste aiuteranno anche a sviluppare una tecnica di degustazione adeguata per distinguere il buon olio di oliva da quelli di qualità scadente. Verrà spiegato qual è il plus dell’olio extravergine e quali sono le sue qualità nutrizionali, verranno illustrate le principali zone olivicole italiane, con le loro peculiarità. Il percorso formativo prevede la degustazione di oli di numerose varietà regionali, una dispensa del corso e il volume Extravergine:manuale per conoscere l’olio di oliva, di Slow Food Editore.

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PER MANGIARTI MEGLIO Se i Master of Food sono rivolti agli adulti, altre iniziative di Slow Food sono dedicate specificatamente ai bambini. Come la rete degli Orti in

condotta, nata per educare i più piccoli a mangiare sano e di qualità nel rispetto dell’ambiente che li circonda: attraverso la coltivazione di un pezzo di terra della loro scuola, i bambini imparano come nasce la verdura e spesso riescono ad apprezzarla come cibo; e riescono a riconoscere la stagionalità e a socializzare con i genitori e i nonni coinvolti nel progetto (gli Orti sono oltre 120 in tutta Italia). Un’altra, recente, iniziativa di Slow

RUBA LA BANDIERA DELLA SALUTE È andato in scena anche al Salone del Gusto, nello scorso mese di ottobre a Torino. E merita grande considerazione oltre che per l’originalità e la simpatia dell’iniziativa, anche per le finalità di educazione alimentare, a partire dai primissimi anni di vita. Lo spettacolo Ruba la bandiera della Salute, lanciato dal fiduciario Slow Food della Condot-

ta Val Vibrata – Giulianova, Raffaele Grilli, è fondato su un testo teatrale di Maria Cristina Cianella. Gli attori? Alunni e genitori delle classi I, II, III, IV e V dell’istituto comprensivo “Cardelli”di Mosciano Sant’Angelo. L’obiettivo è educare divertendo alla scelta alimentare quotidiana. La riqualificazione della refezione sco-


educazione al gusto dei bambini

Food rivolta proprio ad un pubblico giovanissimo è la nuova collana editoriale illustrata Per mangiarti meglio. Pensata per trasmettere ai

bambini il piacere di conoscere e degustare determinati cibi, si compone già di due volumi: Il cioccolato. Diario di un lungo viaggio, di Sara Marconi e Francesco Mele, con illustrazioni di Simone Frasca; e Il formaggio. Una storia vera, anzi due di Cinzia Ghigliano e Marco Tomatis. Protagonista del primo è Marta, una bambina di nove anni, che il giorno del suo compleanno, oltre a regali, auguri e immancabile torta, riceve un biglietto. Arriva dallo Zio

Ugo, un simpatico vecchietto che di professione fa il “Cerca Gusti”. Lo zio accompagnerà la bambina in un lungo e indimenticabile viaggio sulle origini del cioccolato e le farà scoprire varietà e metodi di degustazione. Il formaggio racconta la storia di Riccardo e della sua famiglia. Qual’è la particolarità di Riccardo? Quando i compagni di scuola gli chiedono cosa c’è nel suo panino, lui può rispondere orgoglioso: «Formaggio. Fatto da me». Perché il titolo del libro parla di una storia vera, anzi due? Perché Riccardo, suo nonno Renzo, i genitori Paola e Stefano esistono davvero. L’altra storia vera è quella del formaggio, delle sue cento forme e origini, dei suoi infiniti sapori.

lastica e il miglioramento degli stili di vita di alunni e famiglie è ormai un imperativo urgente per arginare la pericolosa tendenza all’obesità e i sempre più frequenti disturbi del comportamento alimentare registrati tra i più giovani. Così, protagonisti dello spettacolo sono Frutta e Ortaggi e il Sole, la Terra, l’Acqua chiamati a raccontare, con

l’ironia e la sorprendente presenza scenica di bambini e adulti che li rappresentano, le loro proprietà nutritive e a spiegare l’importanza della freschezza e della stagionalità degli alimenti. L’iniziativa è parte integrante del Patto per la Salute, progetto di educazione alimentare studiato in collaborazione con Arssa Abruzzo, la facoltà di Scienze e

Tecnologie alimentari e di Medicina Veterinaria dell’università di Teramo, l’Istituto Zooprofilattico di Teramo “Caporale”, la Asl Teramo, l’Ufficio Scolastico Provinciale, la Provincia e il Comune di Teramo. E con la guida scientifica del Centro regionale di Fisiopatologia della Nutrizione della Asl di Teramo diretto dal dott. Paolo De Cristofaro.

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educazione al gusto dei bambini

» Slow Food Editore - Collana “Per mangiarti meglio”. Fumetti di Cinzia Ghigliano

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adagio con gusto

IL RITORNO DEL MAIALE NERO

Un tempo molto diffuso e apprezzato, è oggi di nuovo allevato all’aperto a Caramanico Terme. Un recupero di grande importanza ecologica e culturale, che riporta sulle nostre tavole sapori antichi » di Simone Angelucci (assessore all’agricoltura e all’ambiente di Caramanico Terme)

S

in da tempi antichissimi, in gran parte del territorio italiano era diffuso l’allevamento di maiali neri, con caratteristiche e nomi diversi acquisiti dagli adattamenti e dalle consuetudini locali: Cinta Senese, Mora Romagnola, Casertana, Calabrese, Nero dei Nebrodi, ogni maiale occupava la sua nicchia d’entroterra, e con esso ogni territorio esprimeva le proprie tipicità nella lavorazione dei salumi e in cucina. Nella nostra Regione, numerose testimonianze e documenti ci riportano alla presenza, fino alla

metà del secolo scorso, del Maiale Nero d’Abruzzo, divenuto poi quasi introvabile, dopo l’avvento della suinicoltura industriale. La letteratura di settore ci ricorda che il Maiale Nero d’Abruzzo era molto diffuso e molto apprezzato per le doti di rusticità e adattabilità: descritto dalla “Nuova Enciclopedia Italiana” di Mantovani edita nel 1926, trattato da due illustri zootecnici quali il Dematteis e lo Stanga, da Gabriele D’Annunzio, in “Terra Vergine”, immortalato da Basilio Cascella, in una foto dell’inizio del XX secolo, questo maiale viveva sul nostro territorio e assai diffusamente popolava le fattorie abruzzesi. Il maiale nero, campione di rusticità e frutto evoluzionistico di un millenario adattamento alla nostra terra, torna oggi in Abruzzo, allevato all’aperto, allo stesso modo degli allevamenti di secoli e secoli fa’. Il tentativo effettuato a Caramanico Terme trova dunque la sua prima ispirazione nella riscoperta di un sistema di allevare utilizzato da millenni, ed oggi ritrovato come alternativa alla zootecnia intensiva, rielaborato su principi ecologici, riproposto come garanzia della qualità della produzione.  L’allevamento all’aperto è condotto secondo un rapporto equilibrato fra superficie agricola e animali, nel massimo

Simone Angelucci

rispetto dell’ambiente e del benessere animale, con un’alimentazione basata su prodotti esclusivamente provenienti dal nostro territorio: questo “stile di vita”, a differenza di quanto accade nei grossi impianti industriali, porta ad un’insorgenza estremamente ridotta, praticamente nulla, di alcune malattie, soprattutto respiratorie, provocate nelle porcilaie dal ristagno di gas nocivi; i farmaci, per questo, vengono usati in casi davvero eccezionali. Oggi, il recupero del Maiale Nero d’Abruzzo è di grande importanza ecologica e culturale, ma anche il tentativo di sviluppare un’esperienza zootecnica perfettamente integrata con il territorio, che deve concretizzarsi nel modello della filiera corta, ovvero della connessione stretta tra produttore e consumatore, l’unica in grado di garantire la sopravvivenza di tali realtà microproduttive, e di riportare sulle nostre tavole profumi e sapori delle case dei nostri nonni

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Ad.Venture

La bontà è un dono di natura. DELVERDE INDUSTRIE ALIMENTARI S.p.A. 66015 Fara San Martino • Abruzzo Italy • Tel. +39 0872 9951 • Fax +39 0872 994000 www.delverde.it • e-mail info@delverde.it


adagio con gusto

QUANTE COSE “DIETRO IL PIATTO”

Cuochi per un giorno grazie al laboratorio di cucina tradizionale tenutosi nel ristorante-scuola Santa Chiara di Guardiagrele. Dall’acquisto delle materie prime alla preparazione dei piatti tipici della tradizione

L

Chiara ha proposto per tutto il mese di gennaio un laboratorio di cucina tradizionale, dove gli allievi-cuochi hanno contribuito alla realizzazione di un menù. In ogni turno sono state ospitate gratuitamente 4 persone, “cuochi per un giorno”. I turni, di circa 6 ore, prevedevano l’acquisto delle materie prime nel mercato e nei negozi della zona e il lavoro in cucina con lo staff del ristorante e i ragazzi dell’alberghiero di Villa Santa Maria, in stage al Santa Chiara. L’équipe così formata ha elaborato una serie di piatti tradizionali. Circa 50 le ricette: paste fatte in casa, brodi di carne e verdura, sughi e condimenti, verdure spontanee e coltivate, carne di maiale, interiora. E poi, carne di pollo, papera e coniglio; baccalà e stoccafisso e, per finire, i dolci della tradizione. I piatti preparati sono stati serviti ai clienti del ristorante, che ha modificato per tutto il mese il proprio

menù, arricchendolo con le pietanze del progetto e praticando prezzi al di sotto di quelli normali. Uno degli appuntamenti in calendario, lo scorso 12 gennaio, San Modesto, è stato dedicato a Modesto della Porta il poeta-sarto nato a Guardiagrele nel 1885 e noto per il volume di poesie dialettali “Ta-pù”. Le poesie di Modesto sono state declamate con maestria dall’attore Fabio Di Cocco. Nella stessa serata, l’orafo guardiese Maurizio D’Ottavio ha realizzato “in diretta” una delle più belle espressioni della tradizione orafa abruzzese: la presentosa. Tra i collaboratori l’IPSSAR di Villa santa Maria e il corso di laurea in scienze e tecnologie alimentari dell’università di Teramo e le riviste Abruzzo Impresa e Buono e Bello, nonché l’associazione fotografica “Il Cavocchio”. La manifestazione ha avuto il patrocinio di Slow food Abruzzo

dietro

a conoscenza diffusa della gastronomia tradizionale è perlopiù passiva: si ferma davanti al piatto. Ignara della storia, del lavoro, delle materie prime, delle tecniche e delle scelte che vengono prima della preparazione di un piatto. Cosa c’è dietro il piatto è però rilevante sotto il profilo culturale, ma anche per una più consapevole degustazione. La vera conoscenza, come ci ha insegnato Vico, è quella consapevole dei procedimenti, il sapere “come si fa”. Obiettivo del progetto Dietro il piatto -promosso dal Comune di Guardiagrele, dalla Provincia di Chieti e dall’ARSSA e realizzato nel ristorante guardiese Santa Chiara- era incentivare una conoscenza più attiva, stimolata attraverso la diretta partecipazione sia nella preparazione dei piatti, che nell’acquisto delle materie prime. Così, il ristorante-scuola Santa

il piat

to

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i partner...

WTC ABRUZZO S.r.l. [anno di fondazione 2006] 65127 Pescara Viale Pindaro c/o Condominio “P.zza Accademia” tel. e fax 085.6921092 www.wtcpescara.com e-mail: info@wtcpescara.com

SO.C.C.A.M. S.r.l. [anno di fondazione 1982] 65013 Città Sant’Angelo (Pe) C.da Vertonica tel. 085.960721 - fax 085.96675 e-mail: c.trubia@tin.it

CERTIEURO S.r.l. [anno di fondazione 2004] 65100 Pescara Via San Marco, 3 tel. 085.4312170 - fax 085.88431149 www.certieuro.com e-mail: certieuro@certieuro.com

CONFINDUSTRIA ABRUZZO 67100 L’Aquila Nucleo Ind. loc. Campo di Pile tel. 0862.317207 - fax 0862.311929 www.confindustria.abruzzo.it e-mail: info@confindustria.abruzzo.it

MAR.COM. MEDICALE [anno di fondazione 2000] 65016 Montesilvano (Pe) Via Verrotti, 25 tel. e fax 085.4492556 www.marcomedicale.biz e-mail: vendite@marcomedicale.biz

COMIND s.a.s. [anno di fondazione 1980] 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Via Aterno, 42 - Zona Comm. Dragonara tel. 085.4463060 - fax 085.4463556 www.comind.it - e-mail: info@comind.it

FREE S.r.l. [anno di fondazione 2003] 65015 Montesilvano - Via Verrotti, 142 tel. 085.4451749 e-mail: free_srl@libero.it

MOBILFINO S.r.l. [anno di fondazione 1973] 65013 Città Sant’Angelo (Pe) Nuc. Ind.le Piano di Sacco, 13 tel. 085.9690145 - fax 085.9690022 www.mobilfino.com - e-mail: infocasa@mobilfino.com

AUTOTRASPORTI ERASMO CORRADO [anno di fondazione 1986] 64030 Villa Bozza di Montefino (Te) Via Fontana, 26 tel. 0861.996418 - fax 0861.996108 www.erasmotrasporti.it - e-mail: info@erasmotrasporti.it

CASITALIA S.r.l. [anno di fondazione 2002] 65010 Collecorvino (PE) C.da Santa Maria tel: 085.8205001 - fax: 085.8207456 www.casitalia.biz - e.mail: casagiulia@casitalia .biz

PATTARA CONSULTING s.a.s. [anno di fondazione 1996] 66023 Francavilla al Mare (Ch) sede operativa: Via Bachelet, 4 tel. e fax 085.817361 e-mail: alessiopattara@libero.it

MAZZOCCHETTI LUCIANO [anno di fondazione 1983] 66100 Pescara Strada Vic. Acquatorbida, 17 tel. 085.4462666 - fax 085.4464075 www.lucianomazzocchettitrasporti.191.it e-mail: info@lucianomazzocchettitrasporti.191.it

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DF ALLUMINIO S.r.l. [anno di fondazione 1994] 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Fraz. Sambuceto - Via Cavour, 59 tel. 085.4465042 - fax 085.4407840 www.paginegialle.it/dfallumin e-mail: dfalluminio@alice.it

PIERANGELO AUTOTRASPORTI S.n.c. [anno di fondazione 1972] 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Via Aterno, 25 tel. 085.4464808 - fax 085.4464464 www.pierangelotrasporti.it - e-mail: info@pierangelotrasporti.it


hanno collaborato

Gloriano Lanciotti | abruzzo che produce | pag. 17 Nato a Riapatransone 54 anni fa, oggi vive a Roseto degli Abruzzi. Sposato con tre Figli Pierpalo, Giorgio e Isabella, Gloriano Lanciotti è direttore del CNA di Teramo dal 1979. Attualmente ricopre le seguenti cariche: presidente del distretto industriale Vibrata-Tordino-Vomano V.T.V. , consigliere di amministrazione della Banca Serafina, consigliere di amministrazione della BCC dell’Adriatico Teramano, membro della Giunta e del Consiglio della Camera di Commercio di Teramo e vice presidente della Banca Artigiancassa.

Filippo Paolini | norme&leggi | pag. 39 Nello studio legale di cui è titolare, esercita la professione forense prevalentemente nel ramo del diritto commerciale. È consulente giuridico di diverse aziende, abruzzesi e non, in materia di contratti, diritto societario e crisi dell’impresa. È consulente giuridico, dal 2003, dell’Ufficio Legale Federazione Italiana Giuoco Calcio – A.I.A. Laureato in Giurisprudenza a soli 23 anni, è iscritto dal 2001 all’Albo degli Avvocati presso il Tribunale di Avezzano.

Federica Ceci | marketing | pag. 43 Insegna in master e corsi di perfezionamento presso diverse università italiane. I suoi interessi di ricerca riguardano le teorie d’impresa, la gestione dell’innovazione, l’analisi delle implicazioni sulle competenze e sui confini d’impresa delle soluzioni integrate. Laureata in Economia e Commercio e ricercatrice presso l’università D’Annunzio, ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Ingegneria Economico - Gestionale presso l’università di San Marino. Durante gli anni di dottorato, è stata visiting student presso il centro di ricerca Spru (università del Sussex) e la London Business School (UK) ed invited student presso l’università di Linkoping in Svezia ed il centro di ricerca INGENIO presso l’università Politecnica di Valencia in Spagna. Ha partecipato a conferenze internazionali (AOM 2007, Informs Annual meeting 2006, DRUID Tenth Anniversary Summer Conference 2005, European Accademy of Management 2005, DRUID Academy Winter 2005 PhD Conference). È “ad hoc reviewer” per le riviste International Journal of Technology Management; International Studies in Management & Organization, Industrial and Corporale Ch’ange e ha pubblicato su Journal of Management and Governance e Industry & Innovation.

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i partner...

RTI di Gabriele Federico [anno di fondazione 1988] 65122 Pescara Via Ortona, 1 tel. 085.4173593 fax 085.4156824 www.rtiweb.it - e-mail: info@rtiweb.it

PROGETTO INFORMATICA S.n.c. [anno di fondazione 1985] 65010 Spoltore (PE) – Via F. Fellini, 2 c/o Centro Comm.le “L’ARCA” Tel. 085.414992 - fax 085.4174229 www.proginf.com e.mail : info@proginf.com

MPIM di MARIO PAPARELLA [anno di fondazione 1986] 66020 Sambuceto (Ch) Via Chiacchiaretta, 37 tel. 085.4461210 - fax 085.4460236 www.mpim.it - e-mail: mario@mpim.it

TOP SOLUTIONS [anno di fondazione 2003] 65128 PESCARA Via Raiale 110 bis - 2° piano tel. fax 085 4313962 www.topsolutions.it e-mail: info@topsolutions.it

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hanno collaborato

Andrea Prencipe | ricerca&innovazione | pag. 47 È Professore Straordinario di Economia e Gestione delle Imprese presso la Facoltà di Economia dell’Università G. d’Annunzio, Chieti – Pescara ed è Visiting Professor presso lo SPRU dell’università del Sussex. Dopo la laurea in Economia e Commercio presso la facoltà di Economia della d’Annunzio ha poi conseguito il Master in Management dell’Innovazione presso la Scuola Superiore S. Anna di Pisa, il Master in Gestione dell’Innovazione Tecnologica ed il Ph.D. in Strategie Tecnologiche presso lo SPRU. È stato Visiting Scholar presso la Harvard Business School e la Michigan Business School. È docente in corsi di Master e PhD (Scuola Superiore S. Anna, università Bocconi, università di Lecce, università del Sussex, ed università di Trento). Svolge attività di ricerca sui temi della gestione strategica dell’innovazione tecnologica ed organizzativa, apprendimento organizzativo nei contesti project-based. Ha pubblicato su questi temi articoli su riviste nazionali (L’Impresa) ed internazionali (Administrative Science Quarterly, Organization Science, Research Policy, Industrial and Corporate Change) e con case editrici nazionali (Franco Angeli) ed internazionali (Oxford University Press).

Antonio Farchione | economia | pag. 50 Dottore commercialista, revisore contabile, iscritto all’albo degli analisti finanziari. Svolge da molti anni la sua attività come consulente aziendale, con incarichi, presso aziende pubbliche e private, nell’ambito del controllo di gestione e della valutazione degli investimenti. È stato promotore di diverse iniziative imprenditoriali delle quali ha poi curato la fase dello start-up. Formatore di lunga esperienza, continua a svolgere attività di docenza per conto di molte scuole di formazione, nelle aree di amministrazione & finanza e marketing & vendite. Da oltre 10 anni collabora con Ipsoa, scrivendo articoli sui temi legati all’amministrazione & finanza, alla pratica contabile & Pmi. Grande appassionato di arte contemporanea, studia gli aspetti che riguardano l’economia dell’arte. Attualmente, oltre ad essere titolare di uno studio di consulenza, è socio in varie società e ricopre anche la carica di amministratore di un’importante società che si occupa di internazionalizzazione delle Pmi.

Roberto Di Giacomo | management | pag. 52 Abruzzese di nascita, 43 anni, si è laureato in Ingegneria al Politecnico di Milano agli inizi del 1991. I primi 10 anni di carriera li ha passati nelle multinazionali Americane (Knowlegeware di Atlanta, Sterling di Dallas) per conto delle quali sviluppava in Europa progetti di reingegnerizzazione e miglioramento dei processi aziendali. Dal 2001 fa il consulente per conto di Consulgroup curando ristrutturazioni aziendali, affiancandosi agli imprenditori nella messa a punto delle strategie di intervento, curandone in prima persona la realizzazione.

Nicola Boschetti | un’ottima annata | pag. 127 Nato a Guardiagrele l’8 maggio 1971, sposato con un figlio di 10 anni, affianca da oltre 22 anni Angela e Peppino Tinari nel ristorante Villa Maiella, con la piacevole responsabilità di occuparsi di una ricca cantina. Molto conosciuto nel mondo del vino, ha ricevuto riconoscimenti sia regionali che nazionali, tra cui la 1° Edizione 2005 del premio “Francesco Di Cintio” dell’Associazione Italiana Sommeliers riservata ai giovani professionisti. Ha avuto l’onore di essere il sommelier del pranzo ufficiale riservato all’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, durante la visita a Chieti nel settembre 2005. Collaboratore di varie riviste del settore (Gambero Rosso, Cucina e Vini, Slow Food), docente dei master sul vino Slow Food, organizzatore di serate a tema. Coadiuvante nei progetti sull’alimentazione riservati ai bambini delle scuole elementari. Fuori dal suo mondo si rifugia nel ciclismo, sport che pratica con passione.

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