Gennaio 2010

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ISSN 1973-5383

anno V numero 39 _ gennaio 2010

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GRUPPO BPER

MONDO CAR ISTITUTO CONSULENZE SERVIZI AZIENDALI

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a III Convention delle Imprese è credono molto nel proprio territorio e stata un vero successo. Personelle ottime possibilità di sviluppo che naggi di spicco sia di livello nal’Abruzzo può offrire. zionale che regionale, la migliore imUn ultimo sentito ringraziamento va prenditoria, politici, rappresentanti del a tutto il mio staff, che ha lavorato al mondo universitario, illustri ospiti della progetto con grande impegno, profesGuardia di Finanza e molti altri protago- L’editore della Ecco Italia, Fabio De Vincentiis sionalità e passione per realizzare al nisti del giornalismo e dell’attualità hanno partecipato con meglio questa III Convention, regalandomi una profonda entusiasmo all’evento che ormai è diventato un punto di ri- soddisfazione. ferimento per il panorama economico abruzzese. Sono gra- Concludo dandovi appuntamento alla IV edizione della Conto a tutti loro per la partecipata e numerosa presenza, che vention delle Imprese che sin da ora prospetta interessanti ha arricchito il nostro appuntamento di contenuti. Voglio novità sia nei contenuti che nella location. ringraziare tutti i partner, che con il loro contributo hanno Da imprenditore auguro a tutti un anno ricco di successi permesso la realizzazione dell’evento. Grandi aziende che e soddisfazioni.

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anno V numero 39 _ gennaio 2010

€3,00

anno V

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n° gennaio 2010 0::5

numero chiuso in redazione il 14 gennaio 2010

direttore responsabile redattori editorialisti hanno collaborato

art director ufficio grafico ufficio fotografico controllo web engineer responsabile spedizioni responsabile pubblicità stampa editore web tv sito on-line e-mail indirizzo telefono fax servizio abbonamenti e arretrati ©Copyright Ecco Italia srl - Pescara - Italia Tutti i diritti riservati. Manoscritti e foto inviati al giornale, anche se non pubblicati, non si restituiscono.

in copertina Massimo e Antonio Pavone

Eleonora Lopes Marco Taglieri, Denia Di Giacomo, Jenny Viant, Laura Tinari Daniele Giangiulli, Giuseppe Mauro, Mauro Di Pietro, Piero Carducci Alfredo De Vincentis, Luigi Carunchio, Simone D’Alessandro, Ida Pagnottella, Antonio Teti, Filippo Paolini, Massimo Avenali, Pietro Pastorelli, Martina Di Sciascio, Valentina Procopio, Laura Sacchetti, Raffaella Di Marino, Carolina Pierfelice, Barbara Cemini, Nicola Boschetti, Alessandra Vallera, Chiara Strozzieri, Anna Cutilli Di Silvestre, Elisa Di Venanzio, Piero Vittoria, Camilla Marino Marcello Starinieri _ visualadv.it Vincenzo Sulpizio Simone Cerio, Rocco Petrei Danilo Martorelli Gianluigi Tiberi Giuseppe Ciavattella Loredana Evangelista - commerciale@eccoitalia.it - commerciale@abruzzoimpresa.i D’Auria SpA Fabio De Vincentiis _ Ecco Italia gruppo editoriale www.abruzzochannel.it www.abruzzoimpresa.it redazione@abruzzoimpresa.it _ commerciale@abruzzoimpresa.it _ grafica@abruzzoimpresa.it Ecco Italia srl - S. P. Lungofino - complesso Ibisco B 5/6 - 65013 Città S. Angelo - Pescara 085 9508161 085 9508157 Tel. 085 9508161 _ abbonamenti@abruzzoimpresa.it _ arretrati@abruzzoimpresa.it Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara e iscritto al Registro degli Operatori di Comunicazione al numero 17047 I dati relativi ai lettori sono utilizzati esclusivamente ai fini della spedizione postale, l’editore garantisce riservatezza al trattamento dei dati ai sensi dell’art. 13 del D. leg. 196/2003. Il lettore può richiedere gratuitamente la rettifica dei dati scrivendo a Ecco Italia srl - S.P. Lungofino - 65013 Città S. Angelo - Pescara

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capitano d’impresa

Massimo e Antonio Pavone

Amicizia

Per Antonio è rimasto forte il legame con amici di infanzia, tra cui Fabrizio D’Addazio e Marino D’Orazio; Massimo ne cita addirittura 6: Emilio Ponzio, Alessandro D’Ilario, Roberto Core, Daniele Perilli, Gianni Di Battista e il mitico Carlo Canosa.

Lungimiranza e coraggio: il binomio vincente Capitani d’impresa. La nostra rubrica si “fa in due” per Antonio e Massimo Pavone, rispettivamente presidente e amministratore delegato della Fox Italia, uno dei più importanti player del mercato degli snack in Italia e nel sud est europeo. L’abbiamo chiamata “La regina dell’Happy hour”, e non potrebbe essere altrimenti visto il racconto dei due fratelli. «Negli anni ’90 lavoravo in una multinazionale che si occupava di gas tecnici, la Praxair – ci dice Antonio Pavone – erano anni di crisi, e per me è stata quasi una fortuna. Lavoravo nella task force che studiava l’utilizzo dell’azoto per la conservazione degli alimenti. Quando operi all’interno di una multinazionale hai modo di osservare ad ampio raggio le tendenze e i potenziali sviluppi del mercato. Capii che quella degli snack salati poteva diventare un’idea vincente e così decisi di buttarmi in quest’avventura, rischiando tanto ma con grande entusiasmo». Antonio ha 46 anni ed è padre del piccolo Francesco di 9 mesi, Massimo invece, che di anni ne ha 38, ha tre splendidi bambini: Jacopo di 8 anni, Giulia di 6 e Riccardo di 1. Entrambi laureati in Economia, per loro la parola “lavoro” fa rima con “famiglia”. «È il motore di tutto, - spiega Massimo Pavone – e nel nostro caso è anche una famiglia imprenditrice, che in quanto tale deve avere la capacità di distinguere quando parla come proprietà da quando parla come gestore di impresa». Fox Italia nasce nel 1991, Massimo si unisce al fratello 3 anni dopo nel ruolo di amministratore delegato e responsabile Franchising Italia. L’azienda è a tutti gli effetti precursore dell’happy hour, del culto dell’aperitivo inteso come lusso per tutti, del consumo prettamente edonistico di alimenti sostanzialmente semplici come granturco e patate. «Nasce tutto da questi prodotti, - svela Antonio Pavone, che è anche membro del Cda della Bcc abruzzese e membro di Giunta di Confindustria – e dalla nostra origine di famiglia contadina modesta, ma assai compatta». Nonostante l’incognita di un mercato nuovo da esplorare, e quel pizzico di follia che caratterizza la scelta dei fratelli Pavone, i due ce l’hanno fatta. Con impegno, passione e tanto sacrificio. «Perché ognuno è artefice del proprio destino», dicono.

Sport

Amano il calcio e il Pescara in particolare (Fox Italia è anche sponsor del Delfino Pescara 1936, ndr), e sono soliti trascorrere la domenica mattina a passeggio in bici. «È in quell’occasione che ci rilassiamo e facciamo le nostre riunioni itineranti», ci dice Massimo.

TV

Antonio è un grande appassionato di canali internazionali, Massimo segue invece documentari e programmi di politica, oltre ai… cartoni animati: «Li ho riscoperti grazie ai miei bambini».

Vizio

Antonio: «Il Milan! Pensa che mi sono fatto 10 ore di macchina per andare a Firenze, un viaggio a vuoto… (Fiorentina-Milan dello scorso 20 dicembre, rinviata per neve, ndr). Massimo: «Adoro le macchine, sono un appassionato di quelle sportive».

Piatto preferito

Su questo non hanno dubbi e rispondono in coro: «Il pollo con le patate della mamma».

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sommario _ anno V n°39 _ gennaio 2010 opinioni&rubriche editoriale

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Gocce d’inchiostro

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Tendenze, fatti, persone

l’Abru o che produce

torni al centro 25 «L’artigianato dell’attenzione del Governo»

nonsolo economia

27 «L’Aquila, finestra delle opportunità»

il punto

29 Una vocale per la crisi a quattro “D”

la terra di Piero

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93 «Non gettate il terremoto in politica»

in primo piano consiglio regionale appalti giunta regionale terremoto

30 Nazario Pagano, il presidente moderato 34 AffareAbruzzo 38 Nuova finanziaria, ecco il progetto

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42 “Grazie per averci restituito le nostre scuole”

a ienda con il segno + fox italia

48 Fox Italia, regina dell’happy hour

tematiche d’impresa mercati fisco energia creatività& innova ione ict norme&leggi risorse umane

55 Parola d’ordine, diversificare

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58 La Tremonti-ter 60 La qualità dell’energia elettrica 62 Munari e le regole della fantasia 65 Sanità on-line 68 Class action, si parte 71

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Guarire dall’assenteismo: un obiettivo possibile

storie&persone cattini e galeotti

74 ilcapoluogo.it, un duo tutto femminile

credito&finan a Bcc

Castiglione M.R. e Pianella, 79 Bcc bilancio con il segno +

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incarichi&carriere francesco zavattaro

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Neo manager della Asl di Chieti

giancarlo silveri

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Da commissario a manager della Asl aquilana

salvatore di paolo

83 Cambio di presidenza a Confindustria Teramo

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Sede di Castiglione M. Raimondo Viale Umberto I 64034 Castiglione M.R. (TE) Tel. 0861/9941 Fax. 0861/994215

Filiale di Rosciano Via Roscio da Montechiaro 65020 Rosciano (PE) Tel. 085/8509142 Fax. 085/8509853

Tesoreria di Città S.Angelo C.so Vittorio Emanuele II 65013 Città S.Angelo(TE) Tel. 085/969343 Fax. 085/9699748

Filiale di Pianella Piazza De’ Vestini 65019 Pianella (PE) Tel. 085/972626 Fax. 085/971456

Tesoreria di Villa Bozza Viale Risorgimento 64030 Montefino (TE) Tel . 0861/996300 - Fax. 0861/996273

Filiale di Elice Contrada Sant’Agnello, 193/2 65010 Elice (PE) Tel. 085/9609006 Fax. 085/9609825

Filiale di Piane di Castiglione M. R. Fraz. Piane di Castiglione M. R.. 64034 Castiglione M.R. (TE) Tel. 0861/909150 Fax. 0861/909818

Filiale di Penne Circonvallazione A. Moro 65017 Penne (PE) Tel. 085/8278386 Fax. 085/8210200

Filiale di Marina Città Sant’Angelo Via Tito de Caesaris, 4 65013 Marina Città S. Angelo (PE) Tel. 085/9506431 Fax. 085/9506824

Filiale di Cerratina Via Trieste, 12 - 65010 Cerratina (PE) Tel. 085/9771919 - Fax. 085/9772234 Filiale di Loreto Aprutino Via Mameli - 65014 Loreto Aprutino (PE) Tel. 085/8290611 - Fax. 085/8509853 Filiale di Silvi Marina Via Roma, 285 - 64029 Silvi Marina (TE) Tel. 085/9359724 - Fax. 085/9354798 Filiale di Pineto SS. 16 - C. De Titta 64025 Pineto (TE) Tel. 085/9493471 - Fax. 085/9493374


sommario _ anno V n°39 _ gennaio 2010

incarichi&carriere luca verdecchia silvio di lorenzo enrico rotolo alfredo d’ercole

83 Industriali under 40, cambio al vertice presidente 85 Nuovo della Camera di commercio di Chieti

89 Al vertice del terziario avanzato di Pescara 89 Comune di Pescara, cambio di assessore

alessandra rossi

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Raddoppia il mandato

eugenio soldà

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Ha preso il posto di Francesco Camerino

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seminari&convegni Confindustria Pe Confindustria Pe

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Marketing territoriale, le strategie oltre un logo

102 Fare rete conviene

gi Confindustria Pe

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Un premio al merito e al cambiamento

Confindustria Pe

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Confindustria-Camera di commercio, sinergia vincente

Abruzzo sviluppo

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Il pacchetto anticrisi della Regione Abruzzo

Provincia di Te

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Teraweb, progetto banda larga

editoria

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Remo Gaspari, storia di un italiano

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eventi Confindustria Abruzzo Cna Pe informatica web terremoto editoria enogastronomia turismo terremoto vasto cinema

122 Ricostruzione aperta 125 Cna Pescara: impegno bipartisan su Zfu 127 Tabbles, l’informatica made in Abruzzo informazione sportiva in un 129 Abruzzosport.com, “click”

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Il dolce risveglio degli aquilani

132 L’industria del libro 135 Prodotto “made in Sulmona” 139 Prati di Tivo, in pista con la nuova seggiovia 141

L’Aquila, capitale europea della cultura 2019

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143 Il segreto è rinnovarsi 147 Ro’film lab: il cinema nasce in Abruzzo

sport&management sport& management

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155 “Affari di famiglia” per Valentina Maio

la vita è bella 15



editoriale

/ gocce d’inchiostro

Eleonora Lopes _ direttore

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na tragedia di proporzioni inimmaginabili quella che ha colpito Haiti, la capitale dell’isola dei Caraibi. Oltre 200.000 le vittime, ma il numero (e gli abruzzesi ne sanno qualcosa) sarà purtroppo destinato a salire. La reazione a questa immane catastrofe, nella nostra regione è stata molto forte. Il ricordo è ancora fresco e la ferita è aperta, e da L’Aquila, è subito partita una raccolta fondi per i fratelli d’oltreoceano. L’emergenza nel capoluogo non è affatto finita, ma sono bastate poche ore per far partire la macchina di solidarietà verso un popolo che è stato colpito da un terremoto molto più forte di quello aquilano. “La fine del mondo”, quanto hanno raccontato i sopravvissuti del devastante terremoto che ha reso ancora più povero, il più povero paese del Centro America, Haiti, che non è certamente dotato di un sistema d’emergenza come quello della Protezione Civile in Italia. Alcuni italiani risultano ancora dispersi. E gli abruzzesi? Solo la giovane teramana, di Civitella del Tronto, dipendente dell’Onu, era lì. Ma è già rientrata nel suo paese sana e salva.

I

l nuovo anno non è iniziato al meglio. Anzi con la peggiore delle tragedie. Il perché lo abbiamo appena detto. Ma torniamo in Italia dove, nonostante qualche previsione ottimista dichiari che il peggio è passato, sappiamo bene che il 2010 sarà un anno ancora molto critico, specie in termini economici e di occupazione. Per l’Abruzzo, come ci ha confermato il presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano nell’intervista pubblicata in questo numero, il 2010 sarà l’anno sul quale si dovrà puntare ad ogni costo sul risanamento finanziario, sulla ripresa della produttività e sul perseguimento delle logiche di semplificazione e dello snellimento della burocrazia. La Finanziaria regionale, di recente approvata da giunta e consiglio regionale, è un primo passo verso queste logiche. E ci allieta sapere che maggioranza e opposizione hanno operato in un clima disteso e di confronto. Come ci ha confermato lo stesso consigliere regionale dell’Idv Carlo Costantini.

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egli ultimi anni, le note vicende giudiziarie legate ai nostri politici, avevano abituato il popolo abruzzese ad apparire sui giornali nazionali solo per casi di cronaca. Per una volta la notizia pubblicata nel Sole 24 Ore ci rincuora. Stefania Pezzopane è risultata in testa alla classifica di gradimento tra i presidenti di Provincia in Italia. Si tratta del “Governance Poll” 2009, sondaggio realizzato tra settembre e dicembre sul consenso di cui godono i sindaci dei comuni capoluogo e i presidenti delle Province e delle Regioni, curato da IPR Marketing, l’Istituto di sondaggi di opinione per Il Sole 24 Ore. Gianni Chiodi si posiziona al 9° posto della classifica dei presidenti della Regione. I suoi consensi, rispetto al giorno dell’elezione, sono saliti dal 48.8% al 50%. Tra i sindaci si fa notare la crescita del primo cittadino dell’Aquila, Massimo Cialente: rispetto al giorno della sua elezione, Cialente guadagna il 5,8%, e sale al 15 posto assoluto, alle soglie del 60%. Una dimostrazione che quando i politici operano bene, a prescindere dal partito a cui appartengono, i cittadini li premiano. direttore@abruzzoimpresa.it

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AMBASCIATA DI L’AQUILA A MILANO

CNA: GLI AUMENTI AUTOSTRADALI AVRANNO RIPERCUSSIONI

La città di Milano ha offerto un concreto appoggio alla ricostruzione morale ed economica della città di L’Aquila, ospitando una vetrina di prodotti agroalimentari e creazioni artigiane dei commercianti aquilani colpiti duramente dal terremoto. “L’Ambasciata dell’Aquila a Milano” è il significativo nome dell’iniziativa ideata dall’associazione “L’Aquila siamo Noi” per dare una direzione precisa alla piena ripresa delle attività produttive della città e del circondario. «Si tratta di un percorso comune - ha commentato in occasione della conferenza stampa milanese di presentazione dell’iniziativa l’assessore all’Artigianato della Regione Lombardia Domenico Zambetti - idealmente iniziato con la manifestazione “L’artigiano in fiera”, dove brillanti artigiani aquilani sono stati invitati ad esporre nella più grande vetrina del mondo specificatamente dedicata all’artigianato». L’allestimento interno dell’Ambasciata riproduce, attraverso eleganti fotografie, veri e propri scorci dei diversi quartieri aquilani, con denominazioni molto caratteristiche: Rione degli artigiani, Quartiere delle delizie, Borgo degli artisti, ecc. La manifestazione è avvenuta con il patrocinio della Regione Lombardia, Regione Abruzzo, Provincia e Comune di Milano e L’Aquila.

«Adesso, dopo la decisione di rincarare le tariffe, ci aspettiamo che la società di gestione delle autostrade abruzzesi proceda a quelle migliorie sulla rete di sua competenza, che rendono tuttora le tratte, da e per Roma, meno attrezzate di altre, ma di certo tra le più care». L’hanno affermano il direttore della Cna abruzzese, Graziano Di Costanzo, e il presidente regionale della Fita-Cna, Giuseppe Catena, che esprimono il proprio disappunto per la decisione, annunciata il giorno di Capodanno, di aumentare i pedaggi autostradali. «Al di là delle giustificazioni addotte dalla società - affermano - resta il fatto che il 2010 si apre per le famiglie e le imprese abruzzesi con un primo, significativo rincaro. Tanto i pendolari che le imprese, a vario titolo impegnate sul fronte del trasporto, devono fare i conti con un aumento di costi che difficilmente non comporterà ripercussioni a catena». A detta dei due dirigenti della confederazione artigiana, tuttavia, resta chiara la differenza che A24 e A25 ancora presentano, rispetto ad altre tratte italiane con diversi gestori: «Le aree per rifornimento, secondo quanto pubblicato sullo stesso sito della “Strada dei Parchi SpA” sono complessivamente 12, ovvero in ragione mediamente di una ogni 23 chilometri». Sulla rete gestita da “Autostrade per l’Italia” sono invece presenti, sempre mediamente, in misura di una ogni 15 chilometri circa. Insomma, una differenza notevole, che soprattutto nei periodi invernali e con il cattivo tempo, penalizza gravemente l’utenza abruzzese. Quanto alle tariffe, il gap resta significativo: percorrere 170 chilometri sull’A14, ad esempio tra Pescara e Senigallia, ha un prezzo-base di 9,80 euro; qualche chilometro in meno, sull’Autostrada dei Parchi, ad esempio tra Pescara-Chieti e Castel Madama, costa invece 11,50 euro.

SPECIALE BEFANA AQUILANA TARGATA E.LECLERC CONAD Circa 600 bambini hanno ricevuto i doni portati dalla Befana nella piazzetta del Centro Commerciale L’Aquilone. Giochi di ogni tipo e calze piene di dolciumi sono stati offerti dall’ipermercato E.Leclerc Conad dell’Aquila, in collaborazione con i maggiori fornitori nazionali di giocattoli, per rendere più serena la giornata di centinaia di bambini. Con l’occasione “Abruzzo su due ruote” ha donato 20 minimoto Chicco Monster a quattro asili del cratere: Casetta Fantasia e gli asili di Villa Sant’Angelo, Pizzoli e San Demetrio. Le moto sono frutto delle donazioni dei partecipanti al motoraduno “1° Solstizio d’estate”, tenuto il 21 giugno scorso a Campo Imperatore.

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tenden e fatti persone

MOSTRA COPPA ACERBO ALL’OUTLET VILLAGE Al Città Sant’Angelo Village è visitabile gratuitamente fino al 28 febbraio la mostra “Coppa Acerbo. Motori, consenso, modernità” inaugurata lo scorso 5 dicembre. Si tratta di un percorso storico-documentaristico realizzato dalla Soprintendenza archivistica per l’Abruzzo, in collaborazione con l’Università di Teramo e con il finanziamento della Provincia di Pescara. È dedicata alla mitica competizione automobilistica che tra il 1924 e il 1961 ha visto sfrecciare le grandi vetture dell’automobilismo mondiale pilotate da: Enzo Ferrari, primo vincitore, Tazio Nuvolari, Manuel Fangio e Stirling Moss. La mostra ricostruisce cronologicamente le vicende della Coppa; non ultimo il suo risvolto politico. Oltre alla figura di Giacomo Acerbo, che fu ministro dell’agricoltura e ricoprì una funzione chiave di raccordo tra il regime fascista e la classe fedele alla monarchia, emergono le figure del notabilato locale che lo hanno sostenuto e affiancato.

VIA AL COLLOCAMENTO DEL FONDO AQ Con la consegna nel mese di dicembre dei primi appartamenti è partita l’iniziativa Fondo AQ, che a operazione terminata darà 500 alloggi ad altrettante famiglie aquilane che hanno perduto la propria abitazione a causa del terremoto. Promosso da Europa Risorse e Carispaq, e gestito da Europa Risorse SGR (joint venture tra imprenditori italiani e il mondo istituzionale internazionale), il fondo comune di investimento immobiliare sarà destinato all’acquisto di immobili liberi residenziali da assegnare alla popolazione aquilana e dei comuni limitrofi. Avrà durata di sei anni e un patrimonio complessivo di circa 100 milioni di euro e sarà costituito per il 40% da investitori istituzionali pubblici e privati e per il 60% da un finanziamento bancario a tasso agevolato concesso da un consorzio di banche locali e guidato da Carispaq. Per tutto il periodo in cui gli immobili saranno locati, al Fondo AQ sarà corrisposto il canone di locazione stabilito dall’Ordinanza 3769 della Protezione Civile, al cui pagamento provvederanno direttamente i Comuni interessati. Alla scadenza di tale periodo, si procederà alla vendita delle unità immobiliari, preferibilmente agli assegnatari degli alloggi in locazione temporanea.

LA MOSTRA ITINERANTE DEL CONSIGLIO REGIONALE FA TAPPA A VENEZIA “Il coraggio della speranza” è il titolo della mostra fotografica itinerante composta da oltre cento immagini, che ritraggono gli ultimi mesi di L’Aquila e del suo territorio, i gesti di solidarietà, che hanno accompagnato l’emergenza, e i primi cenni di ripresa, fissati da quindici fotoreporter. Le foto sono state simbolicamente appese alle medesime reti che oggi circondano la “zona rossa”, l’area ancora interdetta ad abitanti e visitatori perché pericolante. La mostra è stata inaugurata a Venezia nel salone di Palazzo Ferro-Fini dal presidente del Consiglio regionale d’Abruzzo Nazario Pagano e dal presidente del Consiglio del Veneto Marino Finozzi. L’esposizione farà poi tappa in Lombardia, Valle D’Aosta, all’Europarlamento di Bruxelles e a Palazzo Madama a Roma. L’obiettivo è anche raccogliere fondi per sostenere la fondazione “L’Abruzzo risorge” e finanziare il restauro della chiesa quattrocentesca di San Marco a L’Aquila, sventrata dal sisma e messa in sicurezza grazie ad un primo intervento finanziato proprio dalla Regione Veneto.

FILO DIRETTO TRA MIT - HARVARD E L’ATENEO AQUILANO Una delegazione di rappresentanti delle associazioni italiane negli atenei di Harvard e del Massachusetts Institute of Technology di Boston ha visitato L’Aquila con l’intento di promuovere iniziative di collaborazione tra le due università statunitensi e l’Università degli Studi dell’Aquila. Ulteriore obiettivo della delegazione era rilanciare il fondo denominato “Mens et Manus”, istituito dall’associazione italiana del MIT (MITaly) per sensibilizzare l’opinione pubblica di Boston verso la tragedia che ha colpito la popolazione abruzzese e per supportare la ricostruzione della Facoltà di Ingegneria dell’Ateneo dell’Aquila. L’iniziativa, che nella sua prima fase ha visto una delegazione aquilana essere ospitata a Boston, è realizzata con il supporto e il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Italiana.

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LAVORO DIPENDENTE: -18.153 POSTI DI LAVORO NEL 2009 I dati regionali del “Rapporto sull’impresa e sul lavoro”, riferiti al periodo tra gennaio e novembre 2009, indicano che il trend dell’occupazione dipendente appare in forte contrazione considerato che nel periodo in esame sono andate perse 2171 aziende e venuti meno 18.153 posti di lavoro, con le aziende che passano da 37.530 a 35.359 (-5,8%) ed i lavoratori dipendenti da 256.805 a 237.152 (-7.7%). La provincia di L’Aquila assomma gli effetti della crisi economica a quelli del terribile terremoto del 6 aprile con una perdita secca di 1.544 aziende con una variazione percentuale, rispetto al giugno 2008, di -19.6 punti e con una diminuzione di 8.803 posti di lavoro (-20.6%). Per quanto riguarda il ricorso alla cassa integrazione guadagni ed altri ammortizzatori sociali il Rapporto precisa che nel periodo gennaio-novembre 2009, le ore autorizzate sono arrivate a circa 31.5 milioni, pari ad oltre sei volte le ore dello stesso periodo del 2008. Gli interventi ordinari sono saliti al 62,5%. le province più coinvolte per il complesso delle ore sono Chieti (33,8%), L’Aquila (33,6%) e Teramo (26,3%). In totale gli ammortizzatori sociali più importanti (cassa integrazione, mobilità e disoccupazione) nel periodo in esame hanno riguardato 36.280 persone. Nel periodo tra il secondo semestre del 2008 e il primo semestre 2009 gli assunti comunicati da aziende e istituzioni pubbliche sono stati rispettivamente 95.227 nel 2008 e 89.845 nel 2009, con un calo di 5.382 persone che non sono state avviate al lavoro nel confronto tra i due semestri.

IL SOLE 24 ORE: ALTO GRADIMENTO PER PEZZOPANE E CIALENTE Il sondaggio “Governance Poll 2009”, realizzato da Ipr Marketing per conto di “Il Sole 24 ORE”, registra che Stefania Pezzopane, presidente della Provincia di L’Aquila è al primo posto tra i presidenti di Provincia in Italia, con il 70% del consenso, mentre il sindaco di L’Aquila Massimo Cialente, rispetto al giorno della sua elezione, guadagna il 5,8%, salendo al 15° posto con un bel 59%. Un risultato ancora più significativo alla luce di quello realizzato lo scorso anno che era circa 12 punti inferiore. «Sentirmi la più amata dagli italiani mi gratifica e mi commuove. È un risultato straordinario - ha commentato la Pezzopane - prendo sempre con le pinze i risultati dei sondaggi, ma una cosa così clamorosa vale per quello che è. Essere la presidente con il maggiore consenso in tutta Italia da una parte mi soddisfa, dall’altra mi impegna ad un lavoro ancora più grande». Per Cialente «Il 2008 è stato un anno difficile per la politica abruzzese, in quanto fortemente condizionato dalla crisi regionale generata dalla vicenda Del Turco. Per questo motivo - ha proseguito - ci aspettavamo un risultato diverso, anche se gli indici di gradimento nei miei confronti sono particolarmente significativi, in quanto sono uno dei pochi sindaci in crescita. Sono stati dei mesi chiave per quanto riguarda la vicenda terremoto che ha gettato addosso al Comune una valanga di incombenze. Credo a tal proposito che questa percentuale premi anche il lavoro svolto dalla giunta comunale e da quei consiglieri di maggioranza e opposizione che hanno lavorato ininterrottamente dal 6 aprile».

DA PESCARA SI ESPLORA IL PIANETA MARTE L’unico componente non americano del programma NASA che fornisce le linee guida per l’esplorazione di Marte (“Mars Exploration Program Analisys Group”), il professore Gian Gabriele Ori, docente presso la Facoltà di Scienze matematiche fisiche e naturali e direttore dell’Istituto di Scienze planetarie dell’Università “G. d’Annunzio”, è stato il relatore eccellente dell’incontro “L’esplorazione del pianeta Marte”, organizzato dal Kiwanis e dal Rotary Club Pescara Ovest “G.d’Annunzio”. I suoi studi e la sua esperienza, lo rendono uno dei massimi esperti mondiali del “pianeta rosso” e conoscitore delle tecniche di esplorazione attualmente in fase di sviluppo, tra cui il “diffratometro”, un sofisticato congegno realizzato nei laboratori dell’IRSPS che nel 2011, nell’ambito del progetto ExoMars, giungerà sul suolo di Marte e ne analizzerà la composizione mineraria.

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tenden e fatti persone

I FINANZIAMENTI DELLA DISCORDIA Oltre 3 milioni e mezzo di euro sono stati assegnati ad associazioni private ed enti, in particolare culturali, per la loro attività e per l’organizzazione di eventi. Il tutto nel bel mezzo di tagli drastici in ogni settore, soprattutto quelli destinati allo sviluppo. Nel bilancio approvato dal Consiglio regionale all’alba del 30 dicembre la classe politica abruzzese ha potuto premiare, per la carenza di fondi, solo poche realtà in rapporto alle tantissime richieste. Nulla a che fare quindi con i lunghi elenchi e i milionari contributi a pioggia distribuiti ad associazioni di riferimento dei vari consiglieri regionali fino a qualche anno fa, ma quanto basta per provocare malumori. Alcuni dei beneficiari sono l’Atam, il Tsa, il Fenaroli di Lanciano, il circolo d’arte e cultura Quadrivio di Sulmona per l’organizzazione del premio Sulmona; l’Istituzione sinfonica abruzzese, il Museo ceramiche di Castelli e la Fondazione Michetti di Francavilla al Mare.

PROVINCIA DI PESCARA, TIROCINI FORMATIVI, AL VIA LE DOMANDE Tirocinanti e ospitanti (imprese, enti pubblici e privati, cooperative, onlus, studi professionali, organismi di diritto pubblico con sede operativa nella provincia di Pescara), potranno inviare le domande con raccomandata A.R. agli uffici della Provincia, fino al mese di febbraio. I soggetti ospitanti possono scegliere il tirocinante o usufruire del servizio gratuito di preselezione erogato dai Centri per l’Impiego della Provincia. Sono circa 190 i giovani che avranno l’opportunità di formarsi direttamente all’interno delle aziende, nel 2010. Il tirocinio avrà una durata massima di sei mesi, a partire dalla primavera, e sarà remunerato dalla Provincia per 500 euro al mese (lordi) per 20 ore settimanali di attività, con la possibilità per l’azienda di aumentare il numero delle ore contribuendo al pagamento. I fondi a disposizione per questo intervento sono pari a 570mila euro (azione prevista dal P.O. FSE Abruzzo 2007-2013, Obiettivo “Competitività Regionale e Occupazione” Piano Operativo 2007-2008, Progetto Speciale Multi asse ad attuazione provinciale). Potranno partecipare al tirocinio i giovani (fino a 29 o 35 anni di età a seconda del reddito) residenti nella provincia di Pescara e iscritti al Centro per l’impiego di Pescara, Penne o Scafa. L’assessorato al lavoro guidato da Antonio Martorella informa che ci saranno anche otto ore di lezioni obbligatorie per i tirocinanti sui temi della sicurezza nei luoghi di lavoro.

AGENZIA DELLE ENTRATE: IN ARRIVO RIMBORSI PER 7 MILIONI DI EURO A FAMIGLIE E IMPRESE Rimborsi in arrivo per le famiglie e per le imprese abruzzesi. L’Agenzia delle Entrate ha infatti disposto per quasi 8 mila e 400 soggetti ulteriori rimborsi d’imposta, in conto competenza 2009, per un ammontare complessivo pari a circa 7 milioni di euro. In particolare, per circa 7 mila e 700 persone fisiche, l’Amministrazione finanziaria ha disposto l’erogazione di 5,6 milioni di euro di rimborsi Irpef, relativi alla dichiarazione dei redditi fino al 2007. Queste somme, che vanno ad aggiungersi ai circa 15,5 milioni già erogati nel corso del 2009 alle famiglie abruzzesi, aggiornano il totale ai circa 21 milioni di euro. Rimborsi anticrisi anche per le imprese abruzzesi. Agli oltre 146 milioni già erogati nel corso del 2009 a circa 2.100 imprese si stanno aggiungendo in questi giorni rimborsi, relativi all’imposta Iva, per un ulteriore milione e 400 mila euro circa a favore di poco meno di 700 imprese operanti nella regione adriatica. Per i contribuenti che hanno comunicato all’Agenzia delle Entrate il codice Iban, modalità questa suggerita dagli uffici fiscali, i rimborsi saranno accreditati direttamente sul conto corrente. Per tutti gli altri, invece, i pagamenti saranno effettuati mediante l’invio di un vaglia cambiario della Banca d’Italia oppure in contanti presso uno qualsiasi degli uffici postali esibendo la comunicazione che l’Agenzia delle Entrate sta provvedendo a recapitare agli interessati.

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s

tenden e fatti persone

DI DALMAZIO PRESENTA IL DISEGNO DI LEGGE SUL DEMANIO Il disegno di legge sulle concessioni demaniali turistico-ricreative che la giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore al Turismo Mauro Di Dalmazio, prevede che i titolari di concessioni demaniali marittime possano chiedere l’estensione della durata delle concessioni stesse, fino a un massimo venti anni dalla data di rilascio, in ragione dell’entità degli investimenti. L’approvazione di questa legge regionale in materia di demanio marittimo a fini turistici è un passaggio importante alla luce soprattutto della direttiva dell’Ue sulla libera concorrenza e alla procedura di infrazione elevata nei confronti dell’Italia che ha reso più precario il quadro normativo di riferimento. «La legge - spiega Di Dalmazio - fa riferimento alle disposizioni inserite nella Finanziaria dello Stato 2007, e nel quadro normativo-sistematico vigente è l’unico strumento a disposizione della Regione per dare maggiori elementi di stabilità a tutela degli investimenti degli operatori del settore». Il disegno di legge che dovrà proseguire l’iter per approdare all’esame del Consiglio Regionale, prevede che entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge la Giunta regionale emani, di concerto con l’Anci e le associazioni di categoria, un provvedimento in cui vengano indicati criteri e modalità dell’estensione.

SANITÀ: COSTITUITO COMITATO PERMANENTE DI PEDIATRIA Si è costituito, con il parere favorevole della Giunta regionale, il “Comitato permanente regionale di pediatria in libera scelta”, con sede a Pescara presso la direzione regionale Politiche della Salute. L’ha reso noto l’assessore alla Sanità, Lanfranco Venturoni. Il Comitato decide le scelte in materia di gestione della pediatria, così da garantirne l’uniformità’ di erogazione del servizio nel territorio abruzzese, dà indirizzi in materia di formazione dei pediatri (corso di formazione della Regione), controlla sistematicamente la gestione del libretto della salute dei bimbi sino ai 14 anni, si occupa del monitoraggio delle problematiche pediatriche delle zone interne e maggiormente disagiate. «L’organismo – ha detto Venturoni – è previsto dall’accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici pediatri, sancito lo scorso luglio e stabilisce che in ogni Regione sia istituito il Comitato, che deve essere composto da rappresentanti dell’ente regionale e dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali (OO.SS.) maggiormente rappresentative, nonché da una quota aggiuntiva delle stesse OO.SS. firmatarie dell’accordo, direttamente proporzionale alla rispettiva consistenza associativa, purché espressione di almeno il 10% del numero complessivo degli iscritti alle Organizzazioni stesse». Per la parte sindacale ne fanno parte i rappresentanti regionali della FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri) e della CIPE (Confederazione Italiana Pediatri); per la parte pubblica invece un responsabile della Medicina Specialistica di Pediatria di Libera Scelta in rappresentanza di ciascuna Azienda Sanitaria.

LE PREVISIONI DI CONFESERCENTI ABRUZZO Il centro studi di Confesercenti Abruzzo anticipa l’elaborazione del primo semestre 2010 stabilendo che se non ci sarà un massiccio investimento nel sostegno al credito delle piccole e medie imprese, entro giugno in Abruzzo potrebbero scomparire 3 mila attività. Sempre secondo il centro studi, le circa 3 mila imprese che hanno resistito all’urto della prima fase della crisi, si trovano, infatti, nella condizione di aver esaurito le scorte finora accumulate, ma con un mercato stagnante e senza un sistema creditizio coraggioso rischiano di non riprendersi affatto, bruciando circa 5 mila 400 posti di lavoro.

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l’Abru

o che produce

Daniele Giangiulli direttore Confarigianato Abruzzo

«L’artigianato torni al centro dell’attenzione del Governo»

I

niziano ad intravedersi i primi segnali di ripresa dell’economia abruzzese, anche se tuttavia rimane incertezza sull’intensità della crescita per i mesi a venire. I dati diffusi sull’occupazione in Abruzzo, relativi al 3° trimestre 2009, dimostrano un andamento leggermente migliore rispetto al trimestre precedente, seppur in un quadro generale ancora negativo (disoccupazione 3° trim. 7,6%). Anche il Prodotto Interno Lordo, a livello nazionale, è tornato di nuovo in crescita nel 3° trimestre 2009 sui tre mesi precedenti, a conferma dei primi segnali di miglioramento della situazione economica. Questi primi segnali di una ripresa, che si presenterà lenta e che riguarderà nella prima fase sicuramente alcuni settori rispetto ad altri, ci fanno ben sperare per l’anno 2010 per ipotizzare finalmente che l’uscita dal tunnel sarà avvenuta e che ormai si parlerà di ripresa del nostro sistema produttivo. Ma la riscossa deve partire proprio dalle imprese artigiane che in Abruzzo sono ben 36 mila con un incidenza pari al 27,8% sul totale delle imprese censite. Una forza importante che potrà rivelarsi decisiva grazie al nuovo Testo Unico sull’artigianato approvato nel mese di novembre a distanza di 13 anni dalla precedente legge. Una legge ampiamente concertata e condivisa con tutte le associazioni di categoria dell’artigianato che prevede importanti novità per il settore: dalla semplificazione amministrativa e burocratica sempre sollecitata da Confartigianato, a un rafforzamento del sistema dei consorzi Fidi, dall’osservatorio sull’artigianato ai Centri di assistenza tecnica di supporto alle imprese, fino ad arrivare alla tutela dell’artigianato con i

consorzi di tutela e la creazione della figura di maestro artigiano. Ora è importante dare uno slancio nuovo all’economia abruzzese garantendo dapprima un adeguato sostegno finanziario alla nuova legge dell’artigianato. Il sistema produttivo abruzzese è da sempre penalizzato dal bilancio regionale che viene per oltre l’80% assorbito dal sistema sanitario. Non possiamo più accettare di assistere, così come avvenuto nei giorni scorsi, ad un’approvazione di bilancio della Regione Abruzzo con zero fondi per tutti i capitoli di spesa per l’artigianato. Non dimentichiamoci della pressione fiscale della nostra Regione dove le imprese pagano l’aliquota IRAP più alta d’Italia, come dimostra uno studio di Confartigianato che attesta l’aliquota media al 5,13% (periodo d’imposta anno 2006). E infine la politica regionale deve sempre garantire un adeguato sostegno all’accesso al credito. Nel primo semestre 2009 sono stati quasi 300 milioni di euro i finanziamenti erogati in meno in Abruzzo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Abbiamo più volte suggerito all’assessore alle Attività Produttive di attingere dai fondi FAS per sostenere la patrimonializzazione dei nostri Confidi che si sono rivelati strumenti preziosi e indispensabili per l’accesso al credito delle nostre imprese. Ci aspettiamo ora, senza indugi e con estrema sollecitudine, una politica nuova da parte della Giunta Regionale che parta da una drastica riduzione della spesa sanitaria abruzzese e che riporti l’artigianato e le piccole imprese al centro dell’attività di governo, così come annunciato in campagna elettorale dal presidente Chiodi

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nonsoloeconomia

Giuseppe Mauro Economista e Ordinario di Politica Economica

«L’Aquila,

finestra delle opportunità»

O

rganizzato da Confindustria Abruzzo si è svolta all’Aquila, il 3 dicembre 2009, la “III^ Convention delle Imprese”, con un titolo abbastanza suggestivo “Innovare per ricostruire: un nuovo modello di sviluppo per l’Abruzzo”. L’analisi e le proposte sono abbastanza precise: il sisma ha ulteriormente aggravato un tessuto economico già colpito dalla crisi finanziaria ed economica mondiale. Come abbiamo già avuto modo di sottolineare, la provincia dell’Aquila viveva ancor prima del disastro una situazione di sofferenza del suo apparato produttivo, tanto è vero che nell’ultima indagine Istat si collocava al 72° posto in termini di PIL procapite tra le 103 province italiane. Non solo, ma nell’arco di circa dieci anni la sua distanza dalla media regionale si era andata via via accentuando. Aver posto l’accento su una rinascita orientata alla qualità e all’eccellenza, così come ha fatto la Confindustria, costituisce un momento di riflessione e di impegno che non va assolutamente trascurato. Alla stessa maniera, convincenti appaiono le proposte connesse alla costituzione di Zone franche e allo sviluppo dell’alta formazione mediante risorse di carattere aggiuntivo rispetto ai programmi e piani operativi già definiti (come FONDI FAS, POR, FSRE). Appare dunque forte l’esigenza di costruire, attraverso la ricostruzione, un nuovo equilibrio di tipo innovatore, aprendo una grande finestra delle opportunità per aumentare gli investimenti, per far crescere il livello di reddito, per migliorare il modello di sviluppo. Il problema principale che si ha di fronte è che non appare opportuno portare il tessuto economico al livello presismico. Ciò per due motivi: a) perché il modello di sviluppo aquilano era già in difficoltà rispetto al resto dell’Abruzzo; b) perché il mancato flusso della produzione di beni e servizi in questa fase transitoria può ulteriormente accentuare la situazione

negativa. In quest’ultima circostanza gli effetti potrebbero anche non andare nella direzione voluta. Ad esempio, il Pil in futuro potrebbe abbassarsi nel caso in cui molte imprese manifestassero l’intendimento di riallocarsi oppure perchè indotte a cessare l’attività; oppure se una produzione strategica come l’università dovesse ridurre le proprie potenzialità; inoltre, se si dovesse assistere ad una migrazione volontaria (paura del sisma) o involontaria con la conseguenza di una caduta dell’offerta di lavoro e quindi dell’occupazione. Non solo, ma se le persone si spostano la domanda globale può ulteriormente diminuire alimentando la stagnazione. Vanno, dunque, esaminati due aspetti: l’aspetto quantitativo e quello qualitativo. Dal primo punto di vista, i danni stimati superano i dieci miliardi di euro, quasi il doppio del valore aggiunto della provincia dell’Aquila, e il 40% circa del Pil dell’intera regione. Ora, nel caso in cui dovesse effettuarsi una forte immissione di liquidità, la ricostruzione potrebbe generare una consistente domanda globale, tale da determinare sul territorio effetti moltiplicativi consistenti. Il presupposto fondamentale è che le imprese locali non svolgano all’interno di questo processo un ruolo marginale. La dimensione qualitativa poggia sul miglioramento tecnologico dello stock di capitale danneggiato nelle sue tre componenti fondamentali: capitale pubblico, privato e produttivo. Nella sostanza, il sisma può produrre ulteriori effetti positivi sulla capacità di crescita dell’economia aquilana se dalla distruzione del capitale si potrà pervenire alla creazione di nuove opportunità di investimento e nuove più avanzate attività. In questo contesto la valorizzazione del ruolo dell’università, intesa come capacità di innalzare il ruolo della conoscenza, può costituire una fonte importante dello sviluppo aquilano

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il punto

Mauro Di Pietro giornalista

Una vocale per la crisi a quattro “D”

A

detta del nostro Governatore, alla radice della crisi abruzzese ci sarebbero quattro famigerate “D”: debito pubblico, deficit infrastrutturale, dualismo territoriale e divario fiscale. Quattro “D” per dettagliare, come in uno spot, quattro difficoltà strutturali che stritolano la regione. Epperò, stando ai dati forniti da Chiodi, il debito pubblico sarebbe sceso, negli ultimi due anni, di 250/280 milioni di euro. «Di questo passo – ha dichiarato – si riuscirà ad azzerarlo nel 2012». Ma solo qualche giorno dopo il suo assessore alla sanità ha tuonato: «Il buco della Sanità abruzzese ha raggiunto dimensioni abnormi: siamo a 2,6 miliardi di euro». E poi: «il grosso cancro della sanità abruzzese è il privato che non integra il pubblico, ma si sovrappone ad esso». Bene. O, meglio, male: ma chi lo ha permesso? La seconda “D” è il deficit infrastrutturale, ancor più drammatico per ferrovie e aeroporti, che, a scanso di equivoci, «si accumula da 40 anni», ha precisato Chiodi, tralasciando che restano ancora aperte le questioni legate alla rete di snodi viari tra collegamenti ferroviari, autoporti e porti marittimi. Francamente, una lettura dei fatti socio-economici che si limita a manifestare un’amarezza consolatoria, mentre richiederebbe un severo giudizio sulla classe dirigente che non ha saputo difendere gli interessi del nostro territorio. E così si arriva alla terza “D” che poi vale doppio, perché i dualismi sono due: quello, sempre esistito, tra la costa e la montagna e quello tra piccole e grandi imprese. Anche su questo argomento ci sarebbe da dire sulle responsabilità

di certe scelte del passato che vengono ancora strenuamente difese, purtroppo con una generalizzata evanescenza. Basti pensare – e siamo all’oggi che diventerà una nuova “D” per il dopo Chiodi – che la Fiat, nel piano presentato dal gruppo il 22 dicembre scorso, ha riservato allo stabilimento abruzzese Sevel due righe dell’intero piano industriale. Nulla sulla Magneti Marelli di Sulmona, dove si sono concluse 52 settimane di cassa integrazione ordinaria ed è iniziato il percorso di quella straordinaria. E su tutto il silenzio di tutti. E per ultima, ma non per importanza, arriva la “D” del divario fiscale che ci allontana dalle altre regioni e scoraggia gli investitori. Le addizionali Irpef e Irap, dal 2002 al 2007, sono aumentate dell’87 per cento, mentre nel resto del paese mediamente solo del 23. L’inasprimento fiscale è un dato che in parte spiega, tra gli altri, i dati della crisi regionale che da giugno 2008 a giugno 2009 ha fatto registrare una perdita secca di duemila aziende e oltre 18mila posti di lavoro. Il numero delle aziende è sceso del 5,8 per cento, e la cronica incapacità dell’Abruzzo ad attrarre investimenti non ne consente un naturale avvicendamento. Anche in questo caso: basta spulciare tra i vari piani di marketing territoriale cofinanziati dall’Unione europea e trovare una spiegazione non tanto al nostro isolamento ma, addirittura, alla fuga da certe trovate. Concludendo, alle quattro “D” del presidente Chiodi evochiamo una sola, burrascosa “E”. Quella che simboleggia l’etica e che se avesse sostenuto la politica nostrana ci avrebbe risparmiato le quattro “D”

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Nazario Pagano, presidente del Consiglio regionale abruzzese, nel suo ufficio

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n presidente sobrio ed equilibrato, un politico concreto e appassionato, un uomo sorridente ed elegante. Questo è Nazario Pagano, presidente del Consiglio regionale abruzzese. Classe 1957, una laurea in giurisprudenza, Pagano è nato a Napoli, ma vive e lavora da sempre a Pescara, dove circa 20 anni fa ha mosso i primi passi in politica. Un’agenda la sua fitta di impegni, ma per noi riesce a trovare un po’ di tempo e con la cordialità che lo contraddistingue, ci concede una lunga intervista nel suo ufficio a Piazza Unione. A un anno dalla sua elezione a capo del Consiglio regionale, proviamo a tracciare insieme il bilancio di un percorso lavorativo duro e intenso.

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» di Eleonora Lopes | foto di Fabio Sciarra

Nazario Pagano, il presidente moderato A quasi dodici mesi dalla sua elezione, intervistiamo il presidente del Consiglio regionale abruzzese, per tracciare il bilancio di un anno di lavoro trascorso tra crisi economica e terremoto intervista a Nazario Pagano

«Ho il dovere di dare una guida imparziale, a prescindere dalla coalizione politica a cui appartengo e di mettere sempre al centro di tutto l’attività legislativa»

Lei è stato eletto quasi un anno fa, il 27 gennaio 2009. Quali erano allora i punti cardine del suo programma nel discorso d’insediamento? «Nel mio discorso di insediamento mi sono soffermato su tre impegni precisi che ho voluto prendere davanti a tutti: il primo è dare la giusta autorevolezza alla presidenza del consiglio regionale, il secondo è instaurare un buon rapporto tra il consiglio e la giunta; rapporto a mio avviso in passato assente che ha frenato la produzione legislativa del consiglio regionale. E infine il terzo impegno: riprendere un contatto diretto, che ahimè è andato perduto, tra la classe dirigente politica e il popolo abruzzese. Il tutto, con l’obiettivo principale di mettere sempre al centro l’attività legislativa».

Proviamo a tracciare il bilancio di un anno di lavoro… «È stato un anno difficile, il perché è noto a tutti. Ma sono molto soddisfatto dei componenti del consiglio che io presiedo. Anche se molti consiglieri sono alla loro prima esperienza, noto con piacere che mettono passione e determinazione in questa attività, e tranne qualche sporadico caso, sono sempre aperti al dialogo e al confronto. Abbiamo messo al centro del nostro operato il risanamento finanziario, la semplificazione, la produttività e lo snellimento della burocrazia. Entrando nel tecnico della nostra funzione, ci tengo ad evidenziare che per la prima volta nel consiglio regionale abruzzese, abbiamo approvato il monitoraggio delle leggi. Ci eravamo resi conto che il “fare delle buone

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in primo piano

Nazario Pagano durante una visita nelle zone terremotate

leggi” non si riduce alla mera discussione e alla approvazione delle stesse, ma implica un lavoro molto più articolato. Perché una legge possa dirsi ben riuscita non è sufficiente che sia in vigore, ma è necessario che sia efficace. Da questa esigenza nasce il monitoraggio, cioè il controllo delle leggi e la valutazione dei suoi effetti una volta applicata». Mi parli della fondazione “L’Abruzzo Risorge” di cui lei è presidente nata dopo il terremoto… «La fondazione “L’Abruzzo Risorge” di cui io sono presidente e Gianni Chiodi presidente onorario, è nata con lo scopo di attuare le iniziative necessarie al rientro nella normalità della popolazione colpita dal si-

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sma assicurando ogni possibile tipo di soccorso e di assistenza, anche mediante la fornitura di beni e servizi, la messa in opera di interventi di ricostruzione e di riparazione dei beni danneggiati. Abbiamo deciso di indirizzare i nostri fondi in particolare a favore del sostegno all’istruzione e alla formazione scolastica, universitaria e post-universitaria degli orfani attraverso delle borse di studio. Abbiamo aperto una raccolta fondi alla quale hanno partecipato con donazioni differenti numerose regioni italiane. Una somma importante è stata stanziata dal Consiglio regionale Campania per la ricostruzione della Casa Famiglia di San Gregorio e ancora prossimamente abbiamo intenzione di realizzare dei centri da aggregazione per ragazzi nelle aree dove

oggi sorgono i MAP. Tra i vari progetti della Fondazione, c’è anche la mostra fotografica itinerante “Il Coraggio della Speranza” (attualmente è a Venezia),che raccoglie gli scatti di reporter e free lance dopo il 6 aprile». Un commento sulla Finanziaria regionale che avete approvato di recente…. «Con orgoglio ci tengo a dire che per la prima volta, dopo diversi anni, il Consiglio regionale abruzzese, non è andato in esercizio provvisorio e ha approvato il bilancio nei termini stabiliti. Ciò è accaduto per merito di un Consiglio molto forte e di una giunta molto unita. Dopo una lunghissima seduta, caratterizzata da un clima disteso e collaborativo tra le forze


Il presidente della Camera dei Deputati, Gianfranco Fini, durante l’intervento alla seduta solenne del Consiglio regionale abruzzese a un mese dal sisma

di maggioranza e opposizione, l’assemblea ha chiuso i lavori per l’approvazione della Legge di Bilancio di previsione». Mi racconti la sua esperienza in Venezuela dove ha incontrato gli imprenditori abruzzesi…. «Ho voluto incontrare tutta la collettività abruzzese, per coglierne umori e suggerimenti, ma soprattutto per ringraziare tutti per lo straordinario slancio di solidarietà dimostrato in occasione della raccolta di fondi destinati alle popolazioni colpite dal terremoto. Al mio rientro, ho avuto un colloquio con il ministro degli Esteri, Franco Frattini, al fine d’avviare un più stretto rapporto con il Governo venezuelano e di organizzare una visita di imprenditori abruzzesi a Caracas. I giorni che ho trascorso con la Federazione delle associazioni abruzzesi, hanno messo in mostra il ruolo di prestigio che la nostra comunità ha saputo conquistarsi nella società e nell’economia del Venezuela. Ma l’impegno del Consiglio regionale per gli imprenditori non finisce qui. Ci stiamo impegnando anche a sostenere tutte le aziende che in Abruzzo producono articoli di eccellenza noti in tutto il mondo. L’ultima mia visita in ordine di tempo è stata alla Brioni a Penne, fiore all’occhiello del prodotto di qualità

“made in Abruzzo”».

«Tra giunta e consiglio c’è un’armonia straordinaria, grazie anche alla stima e all’amicizia che mi lega al presidente Gianni Chiodi»

In qualità di presidente del Consiglio regionale, qual’è la prima cosa che si augura per gli abruzzesi? «Sicuramente che la classe dirigente possa riconquistare la fiducia degli elettori. Io mi sto battendo fortemente affinchè questo accada. Me lo auguro come politico, ma anche come cittadino. Le note vicende giudiziarie che hanno travolto la nostra regione, hanno offuscato l’immagine della

giunta regionale, ma è nostro dovere, rimboccarci le maniche e metterci a lavoro. Il mio compito è essere un garante delle regole. Il mio obiettivo primario è garantire il corretto e trasparente svolgimento dei lavori nel rispetto del regolamento interno e delle norme di buona educazione e decoro, così come lo stesso regolamento e la dignità del luogo impongono. Sono agevolato dal fatto che tra giunta e consiglio c’è un’armonia straordinaria, grazie anche alla stima e all’amicizia che mi lega al presidente Gianni Chiodi. Lo dissi anche nel mio discorso di insediamento: questa regione può fare passi avanti solo se marcia su quattro ruote motrici, solo se giunta e consiglio vanno nella stessa direzione, e se la dirigenza e il personale fanno altrettanto»

Pagano durante la visita alla Brioni di Penne. La prestigiosa azienda, come si nota nella foto, annovera tra i suoi clienti anche Nelson Mandela

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seconda parte

» di Denia Di Giacomo e Laura Tinari

AffareAbruzzo Quanto e come sono state coinvolte le aziende abruzzesi nel Progetto C.a.s.e. dell’Aquila? Quanto hanno fatto gli Enti locali fino ad ora? Polemiche e contrasti del post-sisma aquilano. In risposta a Camillo D’Alessandro, capogruppo del Partito Democratico nel Consiglio Regionale, abbiamo intervistato Gianfranco Giuliante, capogruppo del Popolo della Libertà

D

iamo seguito all’inchiesta relativa agli appalti dedicati alla prima fase dell’emergenza abitativa all’Aquila, la cui parte iniziale è stata pubblicata sul numero precedente di Abruzzo Impresa, nel quale avevamo intervistato Camillo D’Alessandro, capogruppo del PD nel Consiglio Regionale. Questa volta, per par condicio, la parola va a Gianfranco Giuliante, capogruppo del PdL, che ha espresso opinioni diverse dal suo antagonista politico, offrendoci lo spunto per una riflessione orientata al confronto e alla valutazione di diversi punti di vista.

VALUTAZIONI A CONFRONTO Camillo D’Alessandro, nel corso della passata

intervista aveva espresso aspre critiche soprattutto nei confronti del cosiddetto “non-ruolo” da parte della Regione Abruzzo e di conseguenza di tutti gli Enti locali durante l’emergenza sisma. Una passività che – secondo D’Alessandro – si è trascinata anche sul sistema economico regionale, che poteva e doveva essere maggiormente interpellato sia nei processi decisionali che, soprattutto, nei lavori nella fase dell’emergenza abitativa. Molte aziende, secondo il Capogruppo del PD, hanno lamentato e lamentano una forte difficoltà di accesso alle commesse di lavoro e un bassissimo coinvolgimento da parte della Regione e di conseguenza degli Enti locali. D’Alessandro ha poi proseguito criticando la

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deroga alla Legge 163/2006, il cosiddetto Decreto Abruzzo, che allarga le maglie dei subappalti dei lavori fino al 50%, secondo l’esponente del PD questo provvedimento può essere realmente valido nello snellire il processo della ricostruzione solo se accompagnato “da un controllo sistematico e organizzato anche attraverso evidenze pubbliche”, un processo che dovrebbe unirsi ad una legge, proposta dallo stesso PD, per istituire l’Osservatorio sulla ricostruzione e garantire veramente l’assenza di infiltrazioni malavitose. L’intervista è poi proseguita sui binari della critica rivolta anche nei confronti del presidente Chiodi, che “ha accettato di non svolgere alcun ruolo né propositivo né esecutivo”. Nessuna polemica invece rivolta alla gestione dell’emergenza, durante la quale – ha ribadito D’Alessandro – l’opposizione ha mantenuto un atteggiamento maturo e di buon senso, riconoscendo il valore della Protezione Civile e del volontariato. Gianfranco Giuliante, capogruppo del PdL al Consiglio Regionale, ha invece espresso opinioni molto divergenti da quelle di Camillo D’Alessandro, ponendo in evidenza


Un cantiere del Progetto C.a.s.e.

«Degli oltre 8 miliardi di Euro stanziati in questa prima fase, l’Abruzzo ha avuto circa 247 milioni di Euro tra appalti e subappalti» che siamo ancora nella fase dell’emergenza abitativa e che l’attenzione sui protagonisti del territorio, come le aziende, va rimandata nel momento in cui si entrerà nel centro storico, ovvero nella vera fase della ricostruzione dell’Aquila. Giuliante ha poi evidenziato una

forte fiducia nei confronti dell’operato passato e futuro del presidente Chiodi e del coinvolgimento che saprà porre in essere andando a acquietare le polemiche che vedono proprio in questo l’elemento della discordia.

intervista a Gianfranco Giuliante Le aziende locali hanno ottenuto il 24,69% sul totale degli importi per i lavori del Progetto C.a.s.e., ritiene significativo il loro coinvolgimento? «I numeri parlano da soli. Molte delle imprese locali lavorano proprio nei settori interessati dal Progetto C.a.s.e, per questo hanno specificità tecniche e operative nonché le professionalità necessarie, in più sono agevolate nella

logistica dalla vicinanza. Molte di loro tra l’altro erano già sul mercato nazionale». Andavano comunque agevolate in qualche modo affinché fossero principalmente loro ad aggiudicarsi i lavori in questa fase, dato che il terremoto ha colpito un territorio già in crisi? «Ripeto, già molte delle società che lavorano sia sul Progetto C.a.s.e che sulla viabilità sono

Gianfranco Giuliante

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I nuovi edifici residenziali del Progetto C.a.s.e.

locali. Nel momento in cui si entrerà nel centro storico andranno costituiti dei consorzi e lì sì che si dovrà badare alla territorialità. In questa prima fase si trattava di un progetto troppo grande e sarebbe stato difficile creare un meccanismo discriminante per agevolare le aziende abruzzesi, anche in relazione alle leggi che pongono limiti oggettivi alla discrezionalità delle scelte». In deroga alla Legge 163/2006, il Decreto Abruzzo allarga le maglie dei subappalti dei lavori fino al 50%, questo espone al rischio di infiltrazioni mafiose o permette di snellire il processo di ricostruzione? «La logica che ha ispirato questa iniziativa legislativa è rendere più veloce e operativo il processo di ricostruzione. Per il resto il livello di attenzione fin qui mostrato e il controllo capillare portato avanti dagli organismi deputati hanno di fatto sventato qualsiasi infiltrazione massiccia da parte delle organizzazioni criminali». Cosa pensa del ruolo attribuito finora agli Enti locali? «La filosofia che ha mosso l’azione del Governo è stata il pieno coinvolgimento della Regione e del Comune. Difficoltà oggettive hanno creato comprensibili sbavature come nel caso dello smaltimento delle macerie. Comunque, tra poco tutti i poteri saranno conferiti alla

Regione». Al presidente Chiodi, Commissario delegato per la ricostruzione, è stata affidata una grande responsabilità. A cosa dovrà prestare maggiore attenzione per non commettere errori? «Innanzitutto va definito il modello da attuare sul territorio, perché questa sarà la griglia per stabilire poi cosa è giusto e cosa è sbagliato. Andranno coinvolte le categorie, i comitati e il tessuto produttivo della Città. La fase operativa dovrà essere veloce e abbiamo tutti molta

«Assolutamente nulla. La gestione dell’emergenza del terremoto dell’Aquila è un modello di eccellenza a livello nazionale e internazionale, basta confrontarlo con quanto accaduto con l’uragano Katrina e con la gestione dell’emergenza negli Stati Uniti. In Abruzzo, la Protezione Civile e i Vigili del Fuoco fino ad oggi sono stati in grado di affrontare la particolarità dell’evento, parliamo di numeri importanti come gli 80mila sfollati. Ci sono però programmi televisivi, ultimo tra questi “Caos calmo” o

«La gestione dell’emergenza è un modello di eccellenza a livello nazionale e internazionale. Ci sono però programmi televisivi dove si da spazio ad esponenti del centrosinistra con un punto di vista parziale e fazioso» fiducia nel presidente Chiodi perché è una persona che sa ascoltare, ma anche un uomo del fare. Sicuramente saprà coniugare queste due attitudini». La Protezione Civile sta per lasciare L’Aquila. Nonostante l’emergenza sia stata ben gestita, c’è qualche aspetto che si sente di criticare di quanto fatto?

altri tipi di informazione falsata, dove si da spazio in maggioranza ad esponenti del centrosinistra aquilano, portatori di un punto di vista parziale e fazioso. Credo tra l’altro che gli enti locali abbiano scontato l’efficienza della macchina nazionale già tarata per eventi calamitosi, dimostrando sbavature alle quali bisognerà rimediare in tempi brevissimi»

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in primo piano » di Marco Taglieri

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foto concesse da Regione Abruzzo

Nuova finanziaria, ecco il progetto Approvata in un clima di sostanziale armonia la Legge che mira a ridurre l’indebitamento regionale. L’assessore Carlo Masci illustra gli obiettivi da raggiungere. Carlo Costantini dell’Idv, soddisfatto con riserva

Una seduta del Consiglio regionale abruzzese

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pprovata la Legge Finanziaria 2010 della Regione Abruzzo. Ma la vera notizia è che ciò sia accaduto in un clima di dialogo e collaborazione tra maggioranza e opposizione. C’è voluta sì un’intera notte di discussione, ma alla fine si è giunti all’accordo. Piccolo paradosso, per l’occasione, è stato rappresentato dalle piccole frizioni interne alla maggioranza, con l’assessore alle Politiche agricole Mauro Febbo che ha voluto far chiarezza sulla sua scelta di votare favorevolmente per la

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Finanziaria: «L’ho fatto solo per disciplina di partito, pur essendo fortemente contrariato per il fatto che molti emendamenti presentati dalla stessa Giunta non sono stati presi in considerazione». Abruzzo Impresa ha ascoltato Carlo Masci, assessore con delega alle Riforme istituzionali, Enti locali, Bilancio e Attività sportive, in merito a quelli che saranno gli obiettivi da porsi e da raggiungere nell’ambito della nuova Legge Finanziaria.


intervista a Carlo Masci e Carlo Costantini Assessore Masci, quali sono i punti di questa nuova Legge su cui si dovrà insistere? «Vogliamo innanzitutto ridurre l’indebitamento regionale e il deficit di bilancio, in linea con le direttive nazionali che ci impongono di contenere la spesa pubblica. L’Abruzzo è una delle regioni più indebitate d’Italia, per questo dobbiamo operare in maniera logica e veloce. Siamo già scesi sotto il miliardo di euro, e contiamo di arrivare a 930 milioni di euro entro la fine del 2010. In più vogliamo ridurre il disavanzo di amministrazione da 300 a 280 milioni di euro. Altro punto impor-

tante è rappresentato dai mutui: li porteremo da 93 a 82 milioni di euro annui, ma l’obiettivo è scendere sotto quota 80 perché è questo l’unico modo per ricondurre la regione sui binari giusti». Le manovre fin qui esposte sono al netto del sistema sanitario: come verrà gestito il relativo piano di rientro? «Abbiamo un deficit sanitario di 70 milioni di euro, che però verrà

ridotto a 30 grazie all’intervento del governo, il quale erogherà 40 milioni di euro proprio a tal fine. Il nostro obiettivo è quello di azzerare il disavanzo nel 2010, e rientrare definitivamente nei parametri nazionali entro la fine del 2011. Obiettivo comunque non facile visto che la nostra macchina amministrativa regionale costa, da sola, circa 400 milioni di euro». Da cosa è dipeso l’indebitamento così forte della nostra regione? «E’ stato commesso, a mio parere, il grave errore di voler utilizzare forzatamente risorse regionali che non c’erano. Mi spiego

Carlo Masci spiega la causa dell’indebitamento: «In passato, si è fatto un uso improprio e scellerato delle risorse regionali»

Carlo Masci, assessore regionale con delega alle Riforme istituzionali, Enti locali, Bilancio e Attività sportive

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Calro Costantini consigliere regionale dell’IdV

meglio. Tutto quello che ho esposto finora fa riferimento a risorse endogene, ovvero derivanti dalla normale tassazione. Il deficit è relativo proprio a questo circuito interno, non certo alle risorse provenienti dai fondi europei. Nei prossimi 5 anni, infatti, saremo in grado di investire ben 200 miliardi di euro in progetti specifici, con risorse provenienti dal governo nazionale e comunitario. In queste sono inclusi i 500 milioni di euro avanzati nella gestione 2000-2006. Risorse autoprodotte dalla nostra regione, e sufficienti per effettuare investimenti sul nostro territorio, non si libereranno prima del 2011». A quali investimenti verrà data assoluta priorità? «Siamo in una situazione difficile, dove la cosa più importante è risollevare l’economia. Per questo abbiamo messo al primo posto innovazione e tecnologia in modo da moltiplicare le attività che andranno a produrre nuovi posti di lavoro». Come si è arrivati all’approvazione di questa Finanziaria, come giudica il rapporto tra maggioranza e opposizione a tal fine? «Per la prima volta una Giunta di centro-destra non è andata in esercizio provvisorio e ha approvato il bilancio nei termini stabiliti (30 dicembre, ndr). Devo dire che ciò è accaduto per merito di una maggioranza molto compatta e di un Consiglio molto forte. I nostri provvedimenti non hanno

Semplicissimo. Basterà aprire gli armadi della Asl e gli sprechi emergeranno da soli e copiosi. Andrà completamente rivista la gestione del rapporto tra pubblico e privato, ma in tale questione non ho visto il necessario coraggio da parte del Pdl».

La replica di Costantini: «Vogliamo più dialogo sui temi strutturali della Finanziaria»

incontrato ostacoli particolari anche grazie a un’opposizione sempre pronta al confronto. Mi sembra che sia finalmente iniziata l’era della responsabilità e del dialogo». Sostanzialmente d’accordo con quest’ultima definizione è il consigliere regionale Carlo Costantini dell’Idv. «In realtà questa Finanziaria non è altro che un rinvio dell’utilizzo di risorse a data da destinarsi, visto che inizialmente gli unici fondi da investire saranno di provenienza statale e comunitaria. E questo condiziona ovviamente anche il giudizio politico». In che senso? «Premetto che a nostro parere sarà fondamentale affrontare il tema della Sanità. Il 90 per cento delle entrate regionali è infatti drenato dalla spesa sanitaria, e questo non è affatto ineludibile come sostiene la maggioranza. Dobbiamo ridurre la quota sino all’70-80 per cento. Come?

Un Costantini soddisfatto con riserva, dunque: cosa chiedete alla maggioranza? «Ripeto: non posso negare il grande spirito collaborativo che ha permesso ai nostri emendamenti di essere accolti senza problemi. Parlo della cosiddetta acqua pubblica, del software libero per tutto l’Abruzzo, ma anche della nuova sezione inserita sul sito della Regione, e dedicata alle emergenze e alla trasparenza nell’utilizzo dei fondi pubblici. In questo modo ogni cittadino potrà sapere come verranno utilizzati i suoi soldi. Ma non basta. Adesso gradiremmo che la maggioranza accettasse il dialogo anche sui temi strutturali, quelli chiave, importanti davvero per risanare il debito della nostra regione. Io attenderò fiducioso che ciò accada»

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» di Laura Tinari

“Grazie per averci restituito le nostre scuole”

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L’anno scolastico all’Aquila e nei comuni del cratere procede tra qualche inevitabile difficoltà e lavoro ben fatto finora, ma soprattutto accompagnato dall’entusiasmo degli studenti che hanno preferito tornare in strutture temporanee e viaggiare quotidianamente nei primi mesi pur di riacquistare un po’ della tanto sognata quotidianità Vista di un Modulo ad Uso Scolastico Provvisorio

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«Far sostenere l’esame finale attraverso il colloquio orale è stata una scelta vincente, gli alunni anche nell’emergenza hanno potuto constatare l’importanza delle istituzioni e dei doveri istituzionali»

anti i problemi causati dalla devastante scossa del 6 aprile scorso al sistema scolastico regionale, tra cui la mancanza di edifici dove far proseguire l’anno in corso è stata indubbiamente la più grande. I danni non sono però solo materiali e quindi visibili, ce ne sono molti altri, a volte anche latenti, che pur non mostrandosi ai nostri occhi producono riflessi sul nostro essere. Anche a questi si sta cercando di dare una risposta. Il post terremoto della scuola in Abruzzo e principalmente all’Aquila è fatto di tre momenti: la fine di un anno scolastico bruscamente interrotto dalla mancanza di strutture e “salvato” dalla lodevole risposta data dalle istituzioni, dalle scuole della costa che hanno offerto asilo ai tanti studenti sfollati e dai docenti che hanno svolto attività didattica nelle tendopoli; l’inizio di quello in corso nei Moduli ad Uso Scolastico Provvisorio (MUSP); un oggi in cui si deve iniziare a pensare ad una lunga e complessa ricostruzione del sistema scolastico tra orari di lezione che hanno ormai raggiunto la normalità e piani di “Psicolo-

gia dell’emergenza”. A spingere a lavorare sono anche gli stessi ragazzi, che visibilmente emozionati hanno deciso di tornare quasi tutti a scuola all’Aquila. Frequentare di nuovo la propria scuola, tornare sui banchi con i propri compagni per loro è stato davvero importante, tanto che hanno voluto mostrare il proprio entusiasmo anche con una scritta emblematica su uno striscione: “Grazie per averci restituito le nostre scuole”. I MUSP sono stati finanziati principalmente dalla Protezione Civile, che ha investito oltre 100 milioni di euro, in alcuni casi invece i fondi statali si sono intrecciati con donazioni pubbliche e private. Abbiamo ascoltato Carlo Petracca, direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Abruzzo.

intervista a Carlo Petracca Qual è stata l’entità del danno recato dal terremoto alla scuola abruzzese? «C’è stato un danno di tipo materiale e un danno di tipo culturale, educativo e psicologico. Il primo riguarda la distruzione degli edifici scolastici: tutte le scuole del Comune dell’Aquila e la maggior parte di quelle degli

altri comuni del cratere non erano più utilizzabili perché crollate o non agibili; problemi in tal senso si sono verificati anche in strutture al di fuori del cratere. Il danno culturale ed educativo è stato causato dall’interruzione del percorso scolastico ordinario per tutti gli alunni che non hanno avuto più la propria

Carlo Petracca, direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Abruzzo

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MUSP della scuola media Giosuè Carducci

scuola e la propria comunità di apprendimento. Il terremoto però non sbriciola solo la materialità delle cose, ma anche il mondo interiore delle persone e soprattutto dei bambini. C’è infatti un mondo psichico fatto di equilibrio, fiducia e stabilità che ha avuto senza dubbio una scossa anche interna e che merita attenzione». Che cosa ha fatto il suo Ufficio per dare risposte a questi due danni? «Subito dopo il sisma ci siamo dovuti interessare di due problemi. Abbiamo avuto circa 6000 studenti che trascorrevano le loro giornate sotto le tende senza poter frequentare la scuola e 4500 studenti sfollati sulla costa. La nostra prima risposta è stata permettere a coloro che si trovavano in altre località di poter frequentare la scuola più vicina ed essere accolti senza documentazione, ma solo con un’autocertificazione. Dove c’era difficoltà di accoglienza per carenza di locali, abbiamo chiesto di utilizzare palestre, laboratori o fare doppi turni. Abbiamo chiesto ai capi d’istituto delle scuole della costa adriatica lo stesso impegno messo nell’accoglienza degli alunni stranieri che in regione non sono pochi. In fondo anche i ragazzi aquilani erano stranieri per quanto all’interno della propria regione. Sono fiero di poter dire che dalla costa abbiamo ricevuto una risposta encomiabile». E per i ragazzi nelle tendopoli? «Risolvere il problema degli stu-

Quanto il ministro Gelmini è stata vicino alla scuola aquilana? «Moltissimo. Il Ministro si è interessato continuamente della situazione, nei giorni dopo il sisma è stato più volte all’Aquila per concordare con tutte le istituzioni le risposte più adeguate. Ha incontrato anche capi d’istituto, docenti e studenti che non avevano più né scuola né casa. Ha messo a disposizione le professionalità del Ministero, assegnando ad alcuni di loro specifiche funzioni per realizzare la migliore collaborazione. Anche nell’elaborazione della normativa eccezionale c’è stato uno scambio diretto tra Ufficio Scolastico Regionale e Ministero. L’aiuto è stato attento e continuo». Come si è concluso l’anno scolastico passato? «La conclusione dell’anno presentava due problemi: gli scrutini e gli esami di Stato e della scuola media. Gli scrutini si sono

denti che vivevano nelle 179 tendopoli è stato difficile. Abbiamo nominato un dirigente scolastico responsabile per ogni COM con il compito di organizzare la vita educativa all’interno delle tende e poi un docente responsabile per ogni tendopoli per seguire l’attività educativa. Così abbiamo raggruppato gli alunni nelle tende per svolgere con i più piccoli attività di animazione socioculturale e quando possibile far riprendere ai ragazzi delle superiori la vita culturale e l’attività didattica. La grande difficoltà è stata trovare docenti disponibili a fare attività sotto le tende perché quelli presenti non erano sufficienti. Dalla costa sono venuti in aiuto circa 200 insegnanti che hanno messo a disposizione il loro giorno libero per fare volontariato culturale nelle tendopoli». Lo stesso discorso è valso per il corpo «Abbiamo elaborato docente che risieun programma della deva sulla costa in quanto “sfollato”? “Psicologia dell’emergenza” «Anche a loro abbiae messo a disposizione mo dato la possibilidelle scuole circa tà di prestare servizio fino alla fine dell’anno quindici programmi» scolastico nella scuola più vicina alla loro dimora  provvisoria. Stessa agevolazione è stata data svolti regolarmente, prendenai docenti dell’aquilano che pre- do in considerazione il profitto stavano servizio in scuole fuori maturato fino al 6 aprile. Non dal cratere e quindi funzionan- era invece possibile far svolgere ti, ma risiedendo all’Aquila e gli esami di stato all’Aquila, ma non avendo più casa erano co- neanche era corretta una promomunque sfollati altrove. In loro zione generalizzata. Io volevo sostituzione abbiamo nominato dare un segnale istituzionale, così si è scelto di fare sostesupplenti».

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nere ugualmente l’esame finale attraverso il colloquio orale. È stata una scelta vincente perché gli alunni anche nell’emergenza hanno potuto constatare l’importanza delle istituzioni e dei doveri istituzionali». I MUSP ora sono dotati di tutte le attrezzature necessarie per svolgere le attività? «A primavera pensare di poter disporre per la riapertura delle scuole a settembre di tutte le strutture necessarie era un miraggio. Il 25 maggio comunque ho presentato alla Protezione Civile il fabbisogno dell’edilizia scolastica su tutto il territorio del cratere e in autunno avevamo in classe tutti i 16.600 alunni del cratere, di cui 11.000 all’Aquila. In tre date tra settembre e i primi giorni di ottobre gli studenti sono tornati tutti sui banchi, alcune scuole hanno avuto subito il MUSP, altri invece non erano pronti per cui gli alunni sono stati dislocati presso altre strutture, ma tutti hanno avuto già ad inizio anno scolastico il luogo dell’apprendimento. Le scuole catalogate di tipo A o B sono state ristrutturate e non hanno perduto quasi nulla anche a livello di laboratori; i MUSP invece hanno maggiore spazio, aule con maggiore luminosità, ma in alcuni casi mancano di aule speciali come la palestra o i laboratori. Una carenza non generalizzata e a cui si sta ponendo rimedio anche attraverso le donazioni, che stanno permettendo ad alcune scuole di avere aule scientifiche, di informatica, laboratori che magari prima non avevano. Certamente in questo settore c’è ancora da lavorare». I servizi agli studenti, ad esempio i trasporti? «All’inizio dell’anno scolastico la

situazione era diversa: le scuole modalità, parametri e principi erano pronte, ma molte famiglie ordinari». non avevano ancora l’abitazione Siamo quasi a metà anno scoall’Aquila. Abbiamo così dato lastico, siamo già nella ricoagli studenti due possibilità: struzione della scuola abruzcontinuare a frequentare le scuo- zese? le sulla costa, seppur non iscritti «Come l’intera città, anche il formalmente, in attesa che la sistema scolastico ha bisogno famiglia tornasse in città oppure di anni per pensare ad una rifrequentare all’Aquila usufruen- costruzione totale. L’emergenza do dei pullman messi loro a di- è stata senza dubbio superata sposizione dalla Protezione Civi- dal punto di vista strutturale, le e dalla Regione. Ci sono stati ma ora il Commissario Chiodi ragazzi, soprattutto quelli delle avrà anche il compito di pensare superiori, che hanno preferito all’adeguamento di tutti gli ediviaggiare tutti i giorni per torna- fici scolastici anche nei comuni re a frequentare le loro scuole. Solo 600 alunni hanno chiesto di essere trasferiti». I docenti hanno ripreso tutti servizio all’Aquila? «È stato un fenomeno piuttosto irrilevante, solo pochi di loro hanno chiesto l’assegnazione provvisoria per un anno in altre sedi». Quest’anno la situazione didattica sarà Istituto Tecnico Industriale Statale, una delle poche scuole non danneggiate ripristinata nella sua ordinarietà, si tornerà all’esa- fuori del cratere. C’è un lavoro me scritto e orale?. ancora di anni da fare a livello «Si. Un giornalista mi ha chiesto materiale e uno altrettanto se anche quest’anno ci sarebbe grande da fare per quanto ristata clemenza nella valutazio- guarda l’immaterialità. Abbiamo ne degli alunni. Non ritengo che elaborato un programma della clemenza sia il termine più adat- “Psicologia dell’emergenza” to, perché gli alunni non hanno con soggetti come l’università avuto colpe imputabili loro di- e l’ordine degli Psicologi e mesrettamente. Ora si sta tornando so a disposizione delle scuole alla normalità, le scuole stanno circa quindici programmi rivolti organizzando corsi di recupero a bambini, studenti, genitori e per quei contenuti che non sono docenti. Le scuole stanno già stati svolti. In tal senso l’emer- chiedendo gli interventi: abgenza anche didattica è finita biamo già circa 8000 studenti e gli alunni non devono pensa- coinvolti su loro richiesta e oltre re che l’evento possa generare 1000 docenti. Programmi che ancora maggiore comprensione. dovranno continuare finché ce La valutazione avverrà secondo ne sarà bisogno»•

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» di Marco Taglieri

Fox Italia, regina dell’happy hour Antonio e Massimo Pavone, presidente e amministratore delegato dell’azienda, illustrano storia e mission della loro attività: «Regaliamo piacevoli sensazioni a chi ama l’aperitivo» Fox Italia, la famiglia che fa impresa

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ungimiranza e spregiudicatezza, condite con passione, entusiasmo, capacitĂ manageriale e strategica, affiatamento e coraggio. Ci sarebbero ancora tanti ingredienti nel cuore della Fox Italia. Quattromila metri quadrati coperti, 5.000 mila metri quadrati scoperti, 40 addetti, 6 linee di confezionamento, 2 linee di processo, 3 sedi operative, un centro formazione (a Pineto) e 3500 tonnellate di volume tra patate e arachidi. Sono i numeri impressionanti di quella che i fratelli Pavone, con grande umiltĂ , chia-

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«Snackability è un nuovo modo di vendere i prodotti, che coinvolge il loro packaging fino ai materiali promozionali e alla pubblicità. Ed è anche il nostro slogan»

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Foto del CRM (servizio clienti H 24)

mano ancora “fabbrichetta”. «Perché il nostro percorso è ancora lungo», spiega il presidente Antonio. Sta di fatto che l’iniziativa imprenditoriale dei due fratelli ha permesso alla Fox Italia di affermarsi e sopravvivere con successo in un mercato dove gli snack salati sono appannaggio delle grandi multinazionali. «Abbiamo deciso di puntare su qualità e flessibilità, cercando di far capire ai nostri clienti che l’aperitivo poteva essere la giusta trovata per guadagnare di più», svela Massimo. Ma una società come la Fox Italia ha come obiettivo quello di “creare” un’esigenza, di comunicare il piacere del consumo di determinati tipi di prodotto in contesti specifici. Missione non facile se la concorrenza si chiama Procter&Gamble. Come è riuscita, dunque, l’azienda abruzzese a farsi valere dentro e fuori regione? «Con una grande organizzazione - rispondono – che parte dalla formazione dei distributori e si concretizza in una rete franchising innovativa ed efficace. Abbiamo dovuto lavorare molto sotto questo aspetto, nel tentativo di imporre la cultura che noi chiamiamo “Snackability”, un nuovo modo di vendere i prodotti, che coinvolge il loro packaging fino ai materiali promozionali e alla pubblicità». Fox Italia è anche una delle poche aziende del settore ad avere la Certificazione di Qualità ISO 9002. «La nostra azienda è sinonimo di controllo delle materie prime, importate dai Paesi di origine, produzione e confezionamento con tecnologie d’avanguardia, lunga esperienza internazionale nel mercato dei consumi fuori casa, che è in costante ascesa e presenta incrementi annui del 6 per cento», spiega Massimo Pavone. Snackability, dunque, ma anche “Profitability”, ovvero profitto. E’ questa la mirabile intuizione della famiglia Pavone, quella cioè di creare reddito dal consumo di un bene puramente edonistico e per nulla primario. «L’aperitivo alle 13 o alle 19 non lo ordina certo il medico!», ammette Antonio. Molto ampia è la gamma dei prodotti proposti da Fox Italia: si va dai classici arachidi e chips alle bruschette di vari gusti, proseguendo con bastoncini, pancroc, nachos, foxer, fave tostate, mais piccante, cornetti e salse di tutti i tipi. Ma non solo. «Altra nostra importante peculiarità è la capacità di tagliare il mercato con una distribuzione trasversale», spiega l’amministratore delegato Massimo Pavone. In altre parole, la duttilità nel passare dal “salato” al “dolce”, con cantucci, muesli, frutta bar e altro ancora. Oggi Fox ha tra i suoi clienti catene come Sheraton, Starwoods e Le Meridien. Offerta variegata e grande abnegazione nel proporre il proprio “credo” e i propri prodotti: così si diventa “regina dell’Happy hour”.

» Foto di Simone Cerio

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a tu per tu con i fratelli Pavone

«I nostri prodotti? Sono voluttuari, marginali, consumati solo da impulso. In pratica non servono a nessuno!». Quella che sembra (ed è) una battuta spiritosa, nasconde in realtà anche tanto altro. Cosa? Lo spiega bene Antonio Pavone. «Penso al primissimo giorno di lavoro nella nostra nuova azienda, e penso ad oggi. Sempre la stessa paura, lo stesso timore. Quello del giudizio degli altri. La nostra attività ha mille pregi, ma presenta anche un difficile ostacolo da superare: lo scetticismo. D’altronde è facile banalizzare questo tipo di lavoro ed essere etichettato come “quello che vende noccioline”. Ecco, se tu mi chiedi un aneddoto sul primo giorno di lavoro, io ti rispondo che quella paura me la porto dietro ancora oggi esattamente come allora. Ed è proprio questa una delle molle che ci ha permesso di affermarci con decisione e tenacia nel nostro settore». Come avete impostato la vostra attività? «Con rigore, disciplina e tanta professionalità. - spiega Massimo Pavone

– E’ stata una sorta di contromossa per far capire agli altri e a noi stessi che non dovevamo temere i giudizi degli altri. E’ stato anche un modo, se vogliamo, per vincere le nostre insicurezze». Ma la Fox Italia ha anche un valore aggiunto importante, quello della famiglia. «È proprio così. Nella nostra azienda il turn over è praticamente nullo, perché siamo consapevoli e convinti che al successo contribuiscano in modo determinante il valore e la lealtà delle persone che la compongono. Sulla base di questa idea abbiamo con noi solo uomini che danno prova di amore incondizionato verso il lavoro e che godono di una formazione mirata alle specifiche esigenze del cliente: distributori, baristi e albergatori di ogni dimensione». Dite la verità: com’è lavorare insieme al proprio fratello? «È più semplice – dicono entrambi – è un valore aggiunto per l’attività. A questa consapevolezza si arriva nel momento in cui si capisce che sollevare un foglio di carta in due è più

semplice. La cosa importante è che non prevalga mai l’egoismo imprenditoriale. E tra noi non è mai successo. D’altronde il nostro motto è “Solo soluzioni, mai problemi”». Un percorso imprenditoriale nato da lungimiranza e rischio, quasi da un po’ di follia: qual è il momento che vi ha dato maggiore soddisfazione? «Certamente la nostra rete franchising, messa su negli ultimi due anni. Abbiamo fatto enormi sacrifici, anche economici, per attivare quella che noi riteniamo una leva fondamentale nel settore, un mezzo che ci possa permettere di penetrare nel mercato e diffondere non soltanto i nostri prodotti, ma anche la nostra filosofia». Qual è il “bello” del vostro lavoro? «Il fatto che sia “figlio del nostro tempo”. Negli anni ’90 l’idea di aperitivo non esisteva, ma noi abbiamo avuto la giusta intuizione. E oggi vedere che l’edonismo e il piacere nel consumare i nostri prodotti è diventato quasi uno status symbol, ci riempie di soddisfazione». Ma i fratelli Pavone consumano i prodotti Fox Italia…? «Certamente! Diciamo la verità, a chi non piacciono gli snack da aperitivo?». Se si pensa al futuro, cosa vedono i fratelli Pavone? «Tanto ottimismo, un sorriso sempre stampato in viso e una splendida famiglia, il vero motivo per cui vivere e lavorare»

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mercati » di Ida Pagnottella e Alfredo De Vincentis

Parola d’ordine, diversificare La differenza tra la diversificazione intelligente e quella poco intelligente e dunque inutile

(a cura di Ida Pagnottella _ e-mail: i.pagnottella@cfiadvisors.it)

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Figura 1 Titoli di stato paesi asiatici

Bot e Pronti Termine

hi legge spesso i consigli dei gestori di Il rischio di questi paesi è oggi Danno rendimenti certi, più elevato rispetto ai paesi però spesso inferiore al patrimoni sui quotidiani avrà notato “ricchi”, però questo rischio sta tasso d’inflazione e dunque scendendo, grazie a debiti in investire in questi titoli che il consiglio più comune fornidiscesa e a una popolazione può far perdere potere giovane d’acquisto to dagli esperti è diversificare gli investimenti. Ma se guardiamo all’andamento dei mercati finanziari negli ultimi Azioni di Imprese che Titoli di Stato operano interessanti dieci anni viene da chiederci se è vero che zona Euro a lunga scadenza per i prossimi anni conviene diversificare! Nell’ultimo decenRendono di più dell’inflazione, Possono portare grossi però possono dare rendimenti nio molti indici di borsa (come FTSE MIB guadagni nel medio deludenti se l’inflazione dovesse periodo, ma sono volatili e risalire della borsa di Milano, come l’indice del non adatti a tutti Nasdaq, come l’indice S&P 500, il Nikkei, ecc.) sono agli stessi livelli di 10 anni fa, Metalli preziosi e Obbligazioni societarie se non a livelli più bassi. Se andiamo a obbligazioni che in Euro proteggono vedere l’andamento nell’ultimo decennio di da inflazione Rendono di più dei titoli di Stato, però le quotazioni singoli settori economici o dei singoli titoProteggono il potere sono correlate alle borse Obbligazioni Valute d’acquisto però hanno li azionari invece, possiamo trovare investiestere pregiate prezzi volatili, possono essere stressanti menti che hanno realizzato grandi rialzi nello Possono proteggere in caso stesso periodo. di discesa dell’Euro. I tassi di cambio sono volatili a Conviene diversificare? La risposta è a metà. Conlivello quotidiano viene diversificare, ma non in modo “cieco”, comprando tutto e di più in modo casuale. Lo scopo della diversificazione non deve essere fine 2 0 % a sé stesso. L’obiettivo da raggiungere tramite la di- a z i o versificazione del portafoglio investimenti è quello di ni americane, proteggere il nostro patrimonio da possibili rischi, e 20% azioni europee, 10 % azioni Asia, e 40% in titoli di beneficiare dagli eventuali scenari economici. In di stato e obbligazioni quotate in Euro, 10% in obblialtre parole, una diversificazione “intelligente” sfrut- gazioni estere. Questo tipo di diversificazione protegta le opportunità e protegge dalle minacce. ge davvero da eventi negativi imprevisti? ProbabilUna diversificazione di tipo “tradizionale” (e spesso mente no, considerando che oggi quasi tutti i mercati poco utile a mio parere) potrebbe essere, ad esempio: azionari “geografici” salgono e scendono insieme!

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mercati

Una diversificazione intelligente dovrebbe partire dagli obiettivi di investimento dell’investitore (quanto tempo può tenere i soldi investiti?), e dalla sua tolleranza della volatilità (se l’investimento ha un prezzo che non sale tutti giorni ma qualche volta scende temporaneamente, questo può spingere l’investitore a cambiare strategia e liquidare tutto?). Un portafoglio consigliato dovrebbe bilanciare molti tipi di investimenti (obbligazioni, azioni, materie prime, immobili, metalli preziosi) in modo da beneficiare dalle opportunità e proteggere dalle minacce (recessione, ripresa, inflazione, deflazione, svalutazione dell’Euro, svalutazione del dollaro, ecc.). Investendo in diversi mercati azionari correlati tra loro ci si espone allo stesso rischio. Inoltre quando analizzo portafogli nel mio lavoro di consulenza mi capita di scoprire che molti risparmiatori hanno un peso notevole di obbligazioni bancarie in portafoglio, e poi hanno acquistato anche molte azioni del settore bancario, finendo per esporre i risparmi di una vita a questo settore in modo eccessivo. Questo succede perché ogni acquisto è stato effettuato valutando il singolo titolo, senza aver pianificato una strategia di investimento, senza aver considerato il rischio complessivo del patrimonio. Bisogna tenere presente che i prezzi delle obbligazioni bancarie sono legati alle quotazioni di borsa delle azioni delle banche stesse. Perciò chi possiede un portafoglio investito in azioni bancarie e obbligazioni bancarie potrebbe trovarsi con forti discese in caso di correzione delle borse, sia per le azioni che per le obbligazioni. Diversificare il portafoglio tra diversi settori aiuta a minimizzare il problema. Su quali settori bisogna diversificare? La risposta varia nel tempo, però è sempre vero che bisogna investire in vari settori che non “risentono” negativamente degli stessi fattori di rischio. Aspetti da considerare per impostare una diversificazione “intelligente” per affrontare i mercati oggi (Fig. 1).

(a cura di Alfredo De Vincentis _ e-mail: aldevinc@libero.it)

I TITOLI AZIONARI USA

Nessuna novità di rilievo per i mercati azionari rispetto al mese di dicembre, che rimangono in un pronunciato primario al rialzo tuttora in ipercomprato. Vediamo di cogliere le opportunità offerte da titoli dai fondamentali ottimi, che presentano una configurazione grafica per così dire rassicurante: cioè in tendenza positiva solida, ma non a prezzi massimi. Ci piace molto il titolo AEROPOSTALE Inc. , società americana quotata a New York, fondata nel 1987, che opera nel settore dell’abbigliamento e accessori per ragazzi. Questi sono i ratio finanziari in sintesi: ROE del 54,83%, tasso di crescita degli utili del 46,90%, crescita media annua del fatturato del 17,80%. Debiti assenti. Per quanto attiene alla valutazione, il rapporto prezzo/utili attesi è di 9,4, il PEG di 0,65. Indicando un titolo con un prezzo molto conveniente. Questa società dimostra di poter mantenere ottimi dati di bilancio nonostante la situazione di incertezza economica. Analizzando il grafico, il titolo si presenta in un bel trend primario al rialzo, e fornirebbe ora la possibilità di entrare non ai massimi di periodo, ma durante una correzione secondaria, cioè temporanea, che anticipa una molto probabile risalita del prezzo

Disclaimer I titoli e gli strumenti indicati sono frutto delle scelte discrezionali dell’autore, secondo valutazioni di analisi tecnica e/o fondamentale degli stessi. Si ricorda che non esiste tecnica di analisi perfetta, o valutazione di titoli o strumenti finanziari indubitabile. Si ricorda che i mercati possono salire, scendere o assumere andamenti laterali per qualche tempo, e che non è possibile attribuire all’autore la responsabilità di eventuali perdite derivanti dal soggettivo rispetto ai consigli dati. La pubblicazione di tale articolo non costituisce attività di sollecitazione del pubblico risparmio, e prescinde da qualsiasi valutazione del “profilo di rischio e/o di adeguatezza dell’operazione” degli sconosciuti lettori.

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fisco » di Luigi Carunchio

La Tremonti-ter

La nuova agevolazione voluta dal ministro dell’economia sugli investimenti delle imprese per il settore manifatturiero

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on il decreto legge n. 78 del 1 luglio scorso il Governo ha emanato la cosiddetta “manovra d’estate” volta ad introdurre alcune misure anti-crisi. Tra i provvedimenti di maggiore interesse che compongono l’intera manovra, c’è senz’altro la nuova agevolazione sugli investimenti delle imprese voluta dal ministro Tremonti (c.d. Tremonti-ter). L’agevolazione prevede, per i soli titolari di reddito d’impresa, un’esclusione dalla tassazione del 50% del valore degli investimenti in macchinari e apparecchiature effettuati nel periodo che va dal 1 luglio

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2009 al 30 giugno 2010. cessione dei beni che hanno formato oggetto di inveL’agevolazione interessa quindi i soli titolari di reddi- stimento. Infatti, è prevista la revoca dell’incentivo to d’impresa ed esclude i soggetti titolari di altre ti- fiscale qualora l’imprenditore ceda a terzi, o destini pologie reddituali, tra cui ad esempio i lavoratori autonomi. Non sono previste limitazioni in merito alla forma L’agevolazione prevede, per i soli titolari giuridica, alla dimensione o al regime contabile adottato e l’agevolazione si di reddito d’impresa, un’esclusione estende anche alle imprese di nuova dalla tassazione del 50% del valore costituzione. degli investimenti in macchinari Per i soli soggetti titolari di attività industriali a rischio di incidenti sul e apparecchiature effettuati nel periodo lavoro è previsto che questi potranche va dal 1 luglio 2009 al 30 giugno 2010 no usufruire della detassazione solo se saranno in grado di documentare l’adempimento degli obblighi e delle prescrizioni di legge in tema di sicurezza sul lavoro. i beni oggetto di investimento ad attività estranee Diversamente dalle precedenti edizioni, la Tremonti- all’esercizio d’impresa, prima del secondo periodo ter individua i beni agevolabili unicamente in quel- d’imposta successivo a quello dell’acquisto. li ricompresi nella divisione 28 della tabella ATECO Rispetto alle precedenti edizioni, la Tremonti ter 2007. In particolare, si tratta di alcuni macchinari appare più generosa per quanto riguarda la misura e apparecchiature da destinare esclusivamente alla dell’agevolazione poiché è fruibile sul totale degli inproduzione di beni; pertanto solo gli investimenti in vestimenti effettuati nel periodo di riferimento e non macchinari e in apparecchiature ricomprese all’inter si basa su confronti rispetto ai periodi precedenti; no del suddetto elenco e che non siano oggetto di tuttavia, incontra un grosso limite nella precisa indirivendita, potranno godere del beneficio. Come pre- cazione dei beni agevolabili che sembra premiare l’atcisato anche dall’Agenzia delle Entrate, deve trattarsi tività del settore manifatturiero a scapito del settore esclusivamente di beni nuovi, risultando irrilevanti del terziario; sono infatti esclusi dall’agevolazione gli le modalità di acquisizione e la tempistica della loro investimenti in apparecchiature informatiche e sofeffettiva entrata in funzione. tware, a meno che questi non siano indispensabili al L’agevolazione è fruibile solo in sede di versamenti di funzionamento di un bene agevolabile. imposte a titolo di saldo (e non anche per gli acconti) Tutto ciò appare poco comprensibile in un Paese come e il calcolo della stessa deve avvenire autonomamen- l’Italia a forte vocazione verso il terziario e sempre te per ciascun periodo d’imposta. Quindi, in relazione meno competitivo nella produzione agli investimenti effettuati tra il 1 luglio 2009 e il 31 dicembre 2009, l’agevolazione andrà indicata in Unico Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti 2010 e inciderà sulle imposte dovute a saldo per il 2009; per gli investimenti effettuati nel primo semestre del 2010, l’agevolazione dovrà essere indicata in Unico 2011 e inciderà sul calcolo delle imposte da versare a saldo per il 2010. Nel calcolo di convenienza per decidere in merito all’opportunità di eseguire investimenti in beni agevolabili, bisogna anche tener conto del fatto che la detassazione produce effetto ai soli fini Ire o Ires e non impatta sulla determinazione dell’Irap; così come bisogna tener conto del fatto che l’agevolazione spetta anche in caso di perdita e non sono previste ipotesi di non cumulabilità con altri incentivi. Nell’analisi di convenienza si dovrà inoltre tener conto che la norma prevede un vincolo temporale alla

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energia » di Pietro Pastorelli

La qualità dell’energia elettrica Proviamo a scoprire quanto costano alle aziende abruzzesi le interruzioni e i disturbi sull’alimentazione

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e interruzioni e i disturbi sull’alimentazione costano mediamente alle aziende abruzzesi, circa 1000 euro all’anno e rappresentano un grande problema per le imprese. La qualità nella fornitura dell’energia elettrica dipende dalla capacità delle reti di reagire al manifestarsi dei disturbi, riducendo al massimo le interruzioni del servizio e mantenendo entro i limiti delle tolleranze contrattuali, i valori di tensione e frequenza ai morsetti dei clienti. Naturalmente le linee elettriche aeree, esposte a cattive condizioni atmosferiche, sono più soggette delle linee in cavo interrato a disturbi come fluttuazioni di tensione e interruzione del servizio. Dall’analisi dei dati provenienti dalle aziende si scopre che i disturbi più comuni sono:

Interruzioni del servizio di diverso tipo:

Di brevissima durata (20 ÷ 30 sec) Sono conseguenti ad operazioni di apertura di interruttori di linea, seguite da immediate richiusure, nel tentativo, spesso riuscito, di eliminare archi accidentali tra fase e terra su una linea elettrica aerea (fenomeno abbastanza frequente in presenza di condizioni atmosferiche avverse). Di breve durata (2 ÷ 3sec per intervento automatico, 2 ÷ 3 min per intervento manuale) Sono conseguenti alla riconfigurazione del sistema

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dopo l’identificazione della tratta guasta (sostituzione di una o più linee guaste con altre funzionanti). Di lunga durata (superiori a 3 min) Sono conseguenti a guasti, per i quali sono necessari ripetuti tentativi con comandi a distanza o sopralluoghi e riparazioni sul luogo del guasto come nel caso di un cavo tranciato durante un’operazione di scavo.

Cadute di tensione

Le cadute di tensione di breve durata si possono verificare in seguito a improvvisi aumenti di carico in determinate ore della giornata, avviamenti ripetuti di grandi motori elettrici, inserzioni di forni ad arco e di saldatrici. In genere questi fenomeni sono dovuti sia allo scarso dimensionamento dei conduttori, sia ai ritardi negli interventi dei regolatori automatici di tensione nelle centrali di produzione e nei trasformatori AAT/AT. Altre cause di riduzione di breve durata della tensione possono essere dovute a inserzione di trasformatori o di lunghe linee in cavo a vuoto, oppure a corti circuiti con alti valori di corrente. In questo ultimo caso, la durata della fluttuazione di tensione, dipende dal tempo di intervento dei relè di protezione.

Dissimmetria nelle tensioni

Un alto grado di dissimmetria nelle tensioni può portare a surriscaldamenti nei motori asincroni trifasi. La situazione peggiore si ha in caso di interruzione


di una delle fasi. In questo caso è necessario proteggere la rete da questo evento con l’uso di appositi relè.

Sovratensioni

Le interruzioni e i disturbi sull’alimentazione costano mediamente alle aziende abruzzesi circa 1000 euro all’anno e rappresentano un grande problema per le imprese

Le sovratensioni possono essere di origine interna ed esterna e sono causate da eventi quali le improvvise diminuzioni del carico, le oscillazione per guasti franchi a terra, fenomeni oscillatori dovuti alla presenza di armoniche, ecc.. Dopo questo veloce e non certamente completo esame delle cause dei disturbi, conviene fissare alcuni concetti importantissimi per trovare un modo per combatterli e prevenirli: I disturbi non sono quasi mai un problema limitato ad una sola utenza. Essi interessano, quasi sempre, con conseguenze diverse, intere aree alimentate dalla stessa rete. I disturbi possono essere causati sia dalla rete

di distribuzione che dall’utenza. Se l’utente ha gli impianti realizzati secondo la normativa vigente (ritorneremo su questo argomento con un prossimo articolo) avrà un’arma in più per difendersi da eventuali rivalse per danni nel caso risulti colpevole del disservizio. Il miglioramento della qualità nasce dall’azione di tutti gli interessati coordinata da un tecnico o da una associazione di categoria. Un piccolo sforzo per segnalare alle strutture associative i disturbi (vedere un esempio nella scheda allegata) potrebbe dare importanti risultati nel miglioramento della qualità

Scheda per la rilevazione e segnalazione dei disturbi sulla rete elettrica Regione

Abruzzo

Comune

L’Aquila

CAP

67040

Tensione ( BT, MT, AT )

MT

Disservizio* (IL, IB,MI, OV, Altro)

IL

Data e ora disservizio

30/12/2009 12.30.45

Descrizione dei fenomeni osservati Interruzione dell’alimentazione per circa 30 minuti all’intera struttura Descrizione sintetica danni Interruzione del ciclo produttivo per 2 ore con distruzione di manufatti e parti di macchine per un valore stimato di € 15000 Eventuali persone da contattare Nome: Sig. ABC Tel.: 0862……../ 347………. Fax: 0862……… E-Mail: abc@....... *IL= Interruzione di lunga durata (superiore a 3 min). IB= Interruzione di breve durata (minore di 3 min ). MI= Interruzione di brevissima durata (20 ÷ 30 msec). OV = Oscillazione della tensione. Altro = Disservizi non descritti sopra.

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creatività&innova ione » di Simone D’Alessandro

Munari e le regole della Fantasia Uno dei più grandi creativi del novecento, nella celebre opera “Fantasia”, pone una serie di definizioni e distinzioni a concetti quali invenzione, creatività e immaginazione

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runo Munari, uno dei più grandi creativi del novecento, designer, architetto, esperto di ergonomia, educatore, nella celebre opera “Fantasia”1, pone una serie di definizioni e distinzioni a concetti quali fantasia, invenzione, creatività e immaginazione: “Fantasia: è tutto ciò che prima non c’era anche se irrealizzabile. Invenzione: è tutto ciò che prima non c’era, ma esclusivamente pratico e senza problemi. Creatività: è tutto ciò che prima

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non c’era, ma realizzabile in modo essenziale e globale. Immaginazione: è visualizzare il nuovo; mentre la fantasia, l’invenzione e la creatività pensano, l’immaginazione vede.”2 Regola ed eccezione, regola ed emozione, salto della regola, stranezza, bizzarria, analogie insolite, diventano elementi essenziali in queste quattro definizioni di processi atti alla generazione di qualcosa di nuovo. Il prodotto della fantasia - come quello della


creatività e dell’invenzione - nasce da relazioni che il pensiero fa con ciò che conosce. Secondo Munari più un uomo è colto, più avrà capacità di fare relazioni tra concetti differenti; sempre secondo il suo pensiero la creatività alberga in ognuno di noi e, attraverso operazioni di natura sensoriale, si arriva a eseguire intelligenti operazioni di progettazione. In questo senso, Munari elabora un suo sistema di regole essenziali allo sviluppo di operazioni di carattere creativo:

Metafora/Similitudine

Relazioni tra affinità visive o funzionali (esempi: la scultura di Picasso dove il sellino e il manubrio di una bicicletta diventano rispettivamente muso e corna di un toro; le teste di Arcimboldi fatte di frutta; la donna violino di Ingres).

Rovesciamento

Rovesciare una situazione, pensare il contrario, all’opposto. (esempio: Ghiaccio Bollente, un ossimoro).

Ripetizione

Pensare alla ripetizione senza mutazioni di qualcosa. Tanti invece di uno. Tutti uguali o con variazioni.

Cambio o Sostituzione di qualcosa

Cambiamenti di colore, di peso, di materia, di luogo, di funzione, di dimensione, di movimento. Cambio di colore (esempio: il Pane blu di Man Ray, cessa di essere mangiabile solo per il cambio di un colore). Cambio di materia (esempi: il martello di sughero; l’orologio molle di Dalì; la tazzina di Bruno Munari pelliccia di Oppenheim; le moderne cornici di gomma inventate da Munari e ancora utilizzate per incorniciare in modo rapido). Cambio di luogo (esempi: la nave in piazza, il viaggio nel tempo). Cambio di funzione (esempi: una bottiglia come sostegno a un paralume; un bicchiere come portafiori, un pisciatoio come fontana). Cambio di moto (esempio: movimento accelerato di qualcosa che generalmente si muove più lentamente; il famoso cambio alla Ridolini, inventato dal comico Ridolini

segna quasi tutto il cinema comico muto e l’avanspettacolo teatrale degli anni venti). Cambio di dimensione (esempi: il fiammifero pop enorme; il bonsai; il veliero in bottiglia). Cambio di peso (esempio: i pesi del culturista che diventano gonfiabili quindi leggeri, da gioco Secondo Munari per bambini).

Mettere in relazione più cose diverse

Fare una cosa unica con più cose differenti e fondere elementi diversi in un unico corpo (esempio: la costruzione del mostro).

Relazioni fra le relazioni

il bambino non ha più fantasia dell’adulto, ma possiede semplicemente meccanismi di proiezione continui e sbloccati

Una cosa che è il contrario di un’altra, ma è in un posto non suo ed è cambiato di materia, di colore, in cui un pezzo viene sostituito da un altro e così via all’infinito: un gatto blu (cambio di colore) gonfio di elio e quindi leggero come una piuma (cambio di peso) alto venti metri (cambio di dimensione) che si muove solo nel fuoco (cambio di luogo). Secondo Munari il bambino non ha più fantasia dell’adulto, ma possiede semplicemente meccanismi di proiezione continui e sbloccati. Il bambino fa una cosa molto semplice: proietta tutto quello che sa su tutto quello che non sa o non conosce a fondo. Per lui qualunque cosa nel mondo ha le sue stesse qualità: la palla grande sarà la mamma della palla piccola: questa è proiezione del proprio mondo noto su ogni cosa. L’adulto può essere creativo come o più del bambino se, pur conservando delle metodologie mature, non dimentica questa normale operazione di proiezione inserendola all’interno di una progettualità razionale

1. Munari B., Fantasia, Laterza Editori, Bari, 1977 2. Ibidem p. 21-22.

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ict » di Antonio Teti

Sanità on-line Lo ha annunciato il ministro Brunetta: referti medici in rete e spedizione di certificati di malattia, entro il prossimo anno, saranno via web. E non potrebbe essere la metodologia giusta per risolvere il problema della spesa sanitaria in Abruzzo? Proviamo ad approfondire l’argomento

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lcune settimane fa, il ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, ha dichiarato, nel corso della presentazione a Padova del progetto “Smart inclusion”, che nel giro di qualche mese tutti i medici avranno l’obbligo di inviare per via elettronica il certificato di malattia all’Inps riguardante dipendenti pubblici e privati. L’ambizioso obiettivo perseguito dal ministro è quello di trasformare i tremila addetti dell’Inps ingolfati nella raccolta e memorizzazione dei documenti cartacei dei certificati di malattia spediti dai lavoratori, in operatori “high-tech” tecnologicamente evoluti. Va ricordato che proprio l’Inps, insieme a Inpdap, Agenzia delle Entrate e Agenzia del Territorio, ha mani-

festato la propria intenzione di aderire all’iniziativa “Mettiamoci la faccia”, anch’essa fortemente voluta da Brunetta. Il ministro ha poi aggiunto che l’intero settore sanitario, nei prossimi mesi, dovrà essere traghettato verso una ristrutturazione globale che sarà incentrata proprio sulla fruizione, da parte degli utenti, di una molteplicità di servizi on-line. A ciò si aggiungono il progetto di prescrizione dei medicinali on-line e il progetto per la realizzazione della cartella clinica integrata, che dovrebbero essere attivi per il 2011. Solo per il certificato di malattia elettronico il ministro prevede una riduzione del 30% degli abusi che riguardano le ricette mediche, con un risparmio di 5 miliardi di euro. In realtà il suo obiettivo è

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ict

quello di realizzare, nel settore della Sanità, qualcosa di tecnologie ICT (Information and Communication che assomiglia molto al processo di e-Government che Technology), potrebbe ridurre enormemente il livello si sta realizzando nel settore della PA. Esiste anche di indebitamento della spesa sanitaria, innalzando siun termine appositamente coniato, che identifica la multaneamente il livello qualitativo dei servizi erogatipologia di progetto: e-Health. Anche se abbastanza ti. Si badi bene che con il termine di “Sanità on-line” datato (usato per la prima volta nel 1999) il termine non si vuole intendere riorganizzare il Servizio Sanie-Health viene comunemente utilizzato per tutto ciò che concerne la pratica delle cure sanitarie mediante il suppor“Sanità on-line” vuol dire attivare un processo to di strumenti informatici e di innovazione e di rinnovamento culturale di tecnologie ICT per la coche si basa sia sull’adozione di tecnologie ICT municazione tra paziente e medico. Scendendo più nel che sull’assunzione di procedure e metodologie dettaglio, questo termine si in grado di “snellire” la costosissima macchina riferisce ad una serie di apdella burocrazia sanitaria plicazioni e settori di utilizzo come l’Electronical Medical Records (la cartella clinica elettronica del paziente), la Telemedicina (integrazione, monitoraggio e gestione tario Nazione mediante una semplicistica azione di dei pazienti, nonché l’educazione dei pazienti e del acquisto di tecnologie informatiche. Significa attivapersonale, usando sistemi che consentano un pronto re un processo di innovazione e di rinnovamento culaccesso alla consulenza di esperti e alle informazioni turale che si basa sia sull’adozione di tecnologie ICT del paziente, indipendentemente da dove il paziente che sull’assunzione di procedure e metodologie (da o le informazioni risiedano), la Medicina Basata sulle parte del personale sanitario coinvolto e degli utenti) evidenze (la pratica dell’EBM - Evidence Based Medi- in grado di “snellire” la congestionata e costosissicine – che consiste nell’assistere il singolo paziente, ma macchina della burocrazia sanitaria che consenbasandosi sulle evidenze scientifiche e integrandole tirebbe un sicuro miglioramento del rapporto con il sia con la propria esperienza sia con le preferenze/ paziente-cliente e delle prestazioni sanitarie offerte. aspettative del paziente), il Consumer Health Infor- Quindi formazione a tutto campo per tutto il persomatics (branca che studia l’informazione medica che nale coinvolto nell’utilizzo delle tecnologie IT. Solo si occupa di analizzare i bisogni dei consumatori e in questo modo sarà perseguibile la strada del risanarendere accessibili gli studi e gli sviluppi nel campo mento economico della sanità abruzzese. E gli esempi della medicina) e il Virtual healthcare teams (struttura non mancano. Basti citare la possibilità di trasmetcomposta da professionisti dell’healthcare che col- tere certificati sanitari o gestire le prenotazioni di laborano fra loro e che condividono le informazioni prestazioni sanitarie on-line. Quanto si risparmierebsui pazienti attraverso l’utilizzo di apparecchiature be in termini di tempo impegnato per gestire queste digitali). Il problema della Sanità, in Abruzzo, tiene banali operazioni? E quanti chilometri di percorrenza banco quotidianamente su tutti i media locali, a cui da casa agli sportelli sanitari e viceversa il cittadino si aggiungono discussioni tecniche, tavole rotonde, sarebbero risparmiati grazie a questa innovazione? e dibattiti politici su come risolvere il problema del Probabilmente verrebbero fuori cifre da capogiro. Che debito sanitario accumulato negli anni passati. l’Information Technology sia un elemento decisivo Sarebbe semplicemente presuntuoso, da parte mia, per il rinnovamento, il miglioramento e la riduzione pensare di fornire soluzioni risolutive o ricette ma- dei costi della Sanità, è dimostrato anche da recenti giche che possano consentire di illuminare l’ingegno decisioni assunte da altri paesi. di tutti coloro che si stanno adoperando per risolvere Il presidente statunitense Obama ha recentemente il problema, ma ritengo che si debba partire proprio annunciato che ha deciso di destinare la ragguardedalle indicazioni dettate dal ministro Brunetta, per vole somma di 20 miliardi di dollari per lo sviluppo innescare un vero processo di rinnovamento del- della sanità elettronica. Speriamo che questi esempi la Sanità abruzzese che proprio grazie all’adozione facciano scuola

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norme&leggi » di Filippo Paolini

Class action, si parte Tutte le innovazioni che caratterizzano l’azione rappresentativa in vigore oggi rispetto a quella approvata nel 2008

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rimo gennaio 2010, si parte con la class action. Ne avevamo già parlato nel 2008 (Abruzzo Impresa n.19), poco dopo che il Parlamento l’aveva infilata nella legge finanziaria con un rocambolesco emendamento dell’ultimo minuto, ma da allora, tra polemiche e rinvii, la class action non era mai entrata in vigore. Da quest’anno, finalmente, l’istituto è diventato pienamente operativo non prima di essere stato incisivamente rimodulato con la Legge 99/2009. E, ai nastri di partenza, non sono mancati i primi esperimenti: il 2 gennaio il Codacons ha avviato presso i Tribunali di Roma e Torino due azioni, contro gli istituti bancari Unicredit ed Intesa San Paolo, colpevoli – secondo l’associazione dei consumatori – di aver compensato l’eliminazione della commissione di massimo scoperto con nuove e più costose commissioni a carico degli utenti. Ma quali sono le innovazioni che caratterizzano l’azione rappresentativa oggi in vigore rispetto a quella approvata nel 2008? La novità più rilevante è sicuramente quella relativa alla legittimazione ad agire. La precedente versione dell’art. 140-bis del Codice del Consumo aveva sollevato molte perplessità perché prevedeva che, a dare il via all’azione, non fosse il singolo, bensì associazioni o comitati rappresentativi di interessi collettivi. Ma rimanevano indefiniti i criteri per individuare tali enti e, soprattutto, indeterminati i meccanismi giuridici per aggirare “ostacoli” quali i limiti del giudicato e l’interesse ad agire. Oggi, invece, l’avvio dell’azione torna nelle mani del singolo consumatore appartenente alla classe danneggiata, il quale potrà eventualmente anche agire tramite associazioni o comitati cui conferisce apposito mandato.

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Il cambio di prospettiva è radicale: oneri e responsabilità per l’azione non cadranno più sull’ente collettivo, ma direttamente sul singolo, il quale peraltro dovrà anche dimostrare di essere in grado di curare adeguatamente l’interesse di classe. Passando all’esame dei diritti tutelati, l’azione può essere intentata per reagire alle conseguenze di condotte o pratiche commerciali scorrette o alle conseguenze dell’acquisto di un prodotto difettoso o pericoloso oppure, infine, per far valere un inadempimento contrattuale comune a più utenti nei confronti di una medesima impresa. Allo stato sono certamente esclusi i danni ambientali ed alla salute cagionati dall’attività di impresa; è controverso se la class action possa essere utilizzata nei rapporti tra società di intermediazione finanziaria ed investitori, mentre appare ammissibile nei confronti delle pubbliche amministrazioni che forniscano beni o servizi attraverso aziende o nei confronti dei gestori di servizi pubblici o di pubblica utilità. Il procedimento dovrebbe essere piuttosto snello. La domanda può essere proposta soltanto ad uno degli undici Tribunali individuati in base alla competenza territoriale (per l’Abruzzo è il Tribunale di Roma): più concentrazione potrebbe significare maggiore univocità degli indirizzi giur i s p r u d e n z i a l i, ma anche maggior sovraffollamento. La fase preliminare è tesa a


verificare se l’azione è ammissibile: in caso positivo si passa alla La precedente versione aveva sollevato seconda fase nella quale assume molte perplessità perché prevedeva che, un ruolo fondamentale la pubblia dare il via all’azione, fossero le associazioni cità che deve essere eseguita nelle modalità più opportune affino i comitati rappresentativi ché l’azione possa essere portata di interessi collettivi. Oggi l’avvio dell’azione a conoscenza di tutti i potenziali torna nelle mani del singolo consumatore interessati. Dall’esecuzione della pubblicità decorre il termine peappartenente alla classe danneggiata rentorio (al massimo 120 giorni) entro il quale si può esercitare l’adesione (opt-in), senza necessità di ricorrere ad un avvocato. Solo con l’adesione si soluzioni: se il danno è omogeneo per tutti gli apparpotrà beneficiare degli effetti della sentenza, dun- tenenti alla classe, emettere una condanna valevole que, a differenza di quanto avviene negli U.S.A. dove, per tutti contro l’impresa; se, invece, tale omogeneità invece, il meccanismo opt-out fa si che, per stare fuo- non sussiste, stabilire un criterio di calcolo rinviando ri, bisogna dichiararlo espressamente. Infine, in caso ad un’ulteriore fase per la liquidazione in favore di di accoglimento della domanda, il Tribunale ha due ciascun soggetto

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risorse umane » di Martina Di Sciascio

Guarire dall’assenteismo: un obiettivo possibile Dopo i provvedimenti adottati dal ministro Brunetta nel settore pubblico, oggi le aziende si interrogano su quanto incida sulla competitività, il lavoro pagato e non fruito

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ai come oggi i riflettori sono stati puntati sul fenomeno dell’assenteismo. Sull’onda emozionale dei provvedimenti adottati o minacciati nel settore statale, anche le aziende hanno iniziato ad interrogarsi su quanto incida sulla competitività il lavoro pagato e non fruito. D’altro canto, è il costo del lavoro a spostare sempre più il baricentro produttivo verso Asia ed Est Europa, per cui è opportuno e necessario monitorare le componenti di tale gap ed adottare le opportune azioni correttive. Molti sono i soggetti che, in proporzioni differenti, sostengono il costo dell’assenteismo. L’azienda è

quello su cui si riverbera con più forza. Tra i costi diretti vi sono, ad esempio, le indennità di malattia, l’aumento dei coefficienti di rischio e dei premi assicurativi. Costo indiretto è, invece, il calo di produttività causato dai minori volumi realizzati e dai maggiori tempi di delivery dovuti alla ridotta forza lavoro disponibile e dalla variabilità qualitativa dovuta al turnover delle risorse. Data l’imprevedibilità del fenomeno, poi, cresce la complessità della gestione aziendale, con un management chiamato a continue revisioni della schedulazione del lavoro. Le istituzioni previdenziali pubbliche e private, dal canto loro, sono chiamate, con i datori di lavoro, a

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risorse umane

risarcire i periodi di assenza dal lavoro per malattia e o, al contrario, restrittivi: nel primo caso si ha un le spese sanitarie che ne derivano. assenteismo di bassa frequenza ed elevata intensiLo stesso lavoratore paga il proprio assenteismo. tà, mentre nel secondo è minore la durata media, ma Soprattutto se l’assenza si prolunga nel tempo, alla aumentano i casi. Sono i regimi caratterizzati da norriduzione retributiva si aggiunge il rischio del ridi- mative intermedie, in termini di copertura retributiva mensionamento della propria funzione e del deterio- ed occupazionale, a far registrare volumi di assenteiramento dei rapporti con i colleghi. Come extrema smo più contenuti. ratio, chi si assenta con assiduità può anche perdere In azienda, invece, si può implementare un sistema il proprio posto di lavoro. Il sistema economico tutto, in sintesi, risente dell’assenteismo ed è per questo che è inteSono diverse le cause per le quali un individuo resse comune contenerlo entro può astenersi dal lavoro e non è semplice disporre limiti ragionevoli e sostenibili. di dati ed informazioni univoche sulla tipologia Esso può assumere forme differenti, ma è la distinzione di assenteismo che affligge la propria azienda tra assenteismo fisiologico e assenteismo patologico quella che conta. Sono diverse le cause per le quali un individuo può astenersi dal lavoro e di controllo per individuare e scoraggiare chi tende non è semplice disporre di dati ed informazioni uni- a farsi scudo, senza motivo, di un diritto sacrosanto voche sulla tipologia di assenteismo che affligge la ed agire, poi, sui temi del miglioramento del clima propria azienda. Una serie di indicatori può, tuttavia, lavorativo, della riduzione degli infortuni e della proessere d’aiuto nella quantificazione del fenomeno. mozione della cultura della salute. Senza pretendere Il tasso di assenteismo, in primis, può essere valu- di adottare le best practices di quelle realtà in cui i latato in ore (come rapporto tra ore di assenza ed ore voratori possono usufruire di agevolazioni per le cure lavorabili), in giornate (giornate di assenza rispetto personali o di centri fitness aziendali, sarebbe già un a giornate lavorabili) o in unità di personale (come ottimo primo passo ottimizzare i carichi di lavoro e rapporto tra assenti medi in una giornata ed organico garantire salubrità e sicurezza: ciò permetterebbe, medio). infatti, di incrementare la produttività grazie ad un Inoltre, l’entità complessiva dell’assenteismo, espres- miglior equilibrio tra compiti e capacità individuali. sa come rapporto tra giornate di assenza ed organico Un fatto è certo, la riduzione acritica dell’assenteimedio, può essere scomposta nel prodotto tra un in- smo rappresenta anch’essa un rischio, soprattutto dice di frequenza, dato dal rapporto tra i casi di as- quando essa va a scoraggiare l’assenteismo “sano”. Si senza e l’organico medio, e un indice di durata media, andrebbe in tal caso incontro, infatti, alle conseguendato dal rapporto tra giornate di assenza e numero ze, non meno nefaste, del cosiddetto presenteeism: dei casi di assenteismo. basti pensare, ad esempio, a che cosa potrebbe acSulla base di tali statistiche descrittive, va poi af- cadere se in azienda si scoraggiassero dall’assentarsi frontato il problema della prevenzione e della disin- persone realmente ammalate centivazione. Prevenzione, nel senso che la salute dei Renato Brunetta ministro della Pubblica amministrazione lavoratori deve essere salvaguardata e gli infortuni ridotti. Disincentivazione, perché è indubbio che una quota più o meno rilevante di assenze abbiano motivazioni tutt’altro che accettabili. Le strategie adottabili chiamano in causa sia il legislatore sia le aziende. Per quanto riguarda il primo aspetto, è dimostrato che meccanismi previdenziali, tipologie contrattuali e congiuntura del mercato esercitano un forte impatto sulla propensione individuale all’assenteismo. In particolare, tassi elevati di assenteismo si riscontrano con sistemi previdenziali spiccatamente benevoli

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storie&persone

di Laura Tinari

«È stato il nostro modo di stare vicino alla città, il mezzo ce l’ha offerto la grande risonanza che questo strumento ha»

ilcapoluogo.it, un duo tutto femminile Maria Cattini e Roberta Galeotti sono i nuovi volti del primo quotidiano online aquilano, diventato un vero punto di riferimento per i cittadini, tanto che «Vado a letto con ilcapoluogo e mi alzo con lui», una frase più volte ripetuta dai lettori, ben sintetizza il ruolo svolto dalla testata

A Roberta Galeotti editrice della testata al momento dell’arrivo del container per la redazione

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lle 3.35 del 6 aprile scorso Maria Cattini, direttrice de ilcapoluogo.it, seduta sul suo letto, in una casa uscita indenne dal disastro, notebook e pennetta web alla mano e senza luce, ha iniziato a navigare in cerca di informazioni su quanto stava accadendo. Roberta Galeotti, editrice del giornale, la teneva informata con ciò che vedeva e sentiva in giro. «Quel giorno abbiamo avuto 10mila ingressi unici -ci dice la direttrice-. Il mondo guardava L’Aquila attraverso di noi. Per tutto il giorno ho inserito notizie». Quanto fatto in questi mesi è stato per loro una sorta di mission «È stato il nostro modo di stare vicino alla città, il mezzo ce l’ha offerto la grande risonanza che questo strumento ha», aggiunge l’editrice. I 25mila accessi al giorno, che ora il giornale fa, sono una grande responsabilità, che ha permesso loro di crescere insieme alla testata. Perché se all’inizio c’era solo voglia di osservare in modo critico


Maria Cattini e Roberta Galeotti nel container - redazione de ilcapoluogo.it

la realtà, oggi c’è l’onere di fare buona informazione. Ma chi sono Maria Cattini e Roberta Galeotti e come è nata l’idea di rilevare ilcapoluogo.it.? «La nostra amicizia nasce dalla condivisione di un modo di intendere la vita -ci dice Maria-. Ci siamo incontrate per caso e abbiamo iniziato a ragionare di politica e di sociale. Il nostro essere diverse è la nostra forza, ci permette di compensarci». Roberta, un vulcano di idee, era la coordinatrice delle

donne del Pd, Maria, la più razionale, curava l’ufficio stampa del partito. «Siamo molto operative e ci siamo rese presto conto che la politica non era per noi, troppo filosofica», ha aggiunto Roberta. «Eravamo dal commercialista -continua- per dare una forma giuridica ad un nostro blog, quando lui ci ha chiesto se ci interessava rilevare ilcapoluogo. it. In due giorni abbiamo firmato». Da qui mesi di duro lavoro per conoscere il piano iniziale,

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storie&persone

Maria Cattini, direttrice de ilcapoluogo.it, nella sala stampa durante il G8 dell’Aquila nel luglio 2009 (Foto di Roberto Grillo)

imparare nozioni di programmazione e stilare il nuovo progetto editoriale. Le difficoltà, le polemiche, i pregiudizi dei primi mesi oggi per loro non sono che un ricordo. A febbraio Maria Cattini e Roberta Galeotti erano solo due donne prive di esperienza nel giornalismo attivo e con un breve percorso politico alle spalle, divenuto un marchio. Il terremoto ha dato loro l’opportunità di farsi conoscere, «Abbiamo saputo cogliere ciò di cui gli aquilani avevano bisogno -spiega la direttrice-. I lettori ora sanno come lavoriamo, ci criticano, ma questo fa parte della normale dialettica in una città di provincia». Vincente è stato il format del giornale: un forum aperto, che permette agli utenti registrati di commentare le notizie, e la pubblicazione delle esperienze dei lettori. «La presidenza del Consiglio -ci dice Maria- nella rassegna stampa riporta alcuni commenti sulla Protezione Civile o sul presidente Berlusconi, perché questo è il modo più diretto per conoscere gli stati d’animo dei cittadini. Pubblico integralmente tutti gli interventi, è garanzia per chi scrive. Nel periodo che ho lavorato da sola se non avessi avuto il contributo dei lettori non avrei potuto portare ilcapoluogo. it ad essere ciò che è oggi». Ossia uno esempio di giornalismo partecipato dal basso, un luogo dove anche la voce del più debole trova spazio. Da agosto viene pubblicato anche il cartaceo del giornale, una sfida nata dalla voglia di raggiungere anche le persone anziane che non leggono la versione on-

line. Chiave di volta di questo successo è anche lo spirito di servizio: all’inizio Roberta da Roseto curava la rubrica “Dalla costa”, dove raccontava la realtà degli aquilani che alloggiavano lì, Maria con una redazione terremotata, abbandonata dai quattro collaboratori che stava formando, cercava di essere un collettore di notizie. Da luglio la situazione ha iniziato a migliorare: ora la redazione è in due container, donati da un editrice di Verona, e può contare su sette giovani collaboratori. A dicembre scorso il team de ilcapoluogo.it ha vinto il Premio “Donna è web” sezione informazione. «È stata una vincita curiosa -ci dice l’editrice-, per la quale non sappiamo chi ringraziare. Non sappiamo chi ci abbia iscritto e pagato per noi la quota. Comunque la nostra riconoscenza va a tutta la redazione e ai lettori, alla loro fiducia e al loro supporto». Il grande problema de ilcapoluogo.it è oggi l'essere costituito da due grandi entità: l’informazione, che esplode; e l’essere una realtà prettamente aquilana, che tradotto in cifre vuol dire avere come sostenitore economico la piccola azienda o l’attività commerciale, un gap enorme che non aiuta a fare il salto. «Questo non ci permette di prendere un ufficio in affitto, pagare gli stipendi come noi vorremmo o prendere una segretaria -conclude l’editrice-. Noi non riusciamo ancora a prendere uno stipendio vero. Una realtà folle, difficile anche da raccontare, ma andiamo avanti senza lamentarci, perché le soddisfazioni vere arrivano dai nostri lettori»

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credito&finan a » a cura della redazione

Alfredo Savini presidente della BCC Castiglione M.R. e Pianella

BCC Castiglione M.R. e Pianella, bilancio con il segno + Le masse intermediate aumentano di 84 milioni di euro in un anno. Ottimismo per il 2010 nonostante la crisi

C

ontinua la crescita cembre 2009, è la crescita nella della banca nel lontano 1956. della Banca di Credi- percentuale di raccolta diretta: Da allora molte cose sono camto Cooperativo di Ca- 340 milioni di euro, che equi- biate. Ci sono 11 sportelli; 80 stiglione Messer Rai- valgono ad un incremento del dipendenti; 2054 soci e 23000 mondo e Pianella, riconosciuta 16%. Senza trascurare gli im- clienti. Nel complesso il sistesempre più come banca locale pieghi e l’operatività corrente, ma bancario Bcc conta a livello di riferimento per i territori in ascesa del 23% e 24% rispet- nazionale 430 banche con oltre di competenza. Confermate le tivamente. Dietro questi nume- 3500 sportelli. Le previsioperformance patrimoniali e di ri vi è una realtà che denota la ni per l’anno appena iniziato, conto economico, che la pon- capillarità dell’operato di Bcc, nonostante il rallentamento gono ben oltre del l’e c onom i a la media delle nelle zone di Bcc nazionali e competenza, i numeri del bilancio al 31/12/2009 regionali. mirano al conRaccolta diretta: 340 milioni di euro (+16%) Anche il 2009 si seguimento anImpieghi: 301 milioni di euro (+23%) è mostrato un cora di ottimi Patrimonio: 34 milioni di euro (+9%) anno di imporrisultati. Grazie Coefficiente di solvibilità: 19 milioni di euro tante crescita al radicamento Margine d’interesse: 12 milioni di euro (+14%) per la Bcc di Caterritoriale e al Margine d’intermediazione: 13 milioni di euro Operatività corrente: 4,5 milioni di euro (+24%) stiglione M.R. e circolo virtuoso Pianella, sia sul che si è innefronte patrimoscato dal gioco niale che di conto economico. una banca che ben rispecchia di squadra tra amministratori, Questo a conferma della dina- il suo claim: «Differenti per direzione e personale e, sopratmicità, della solidità e del buon forza». Concetto legato a sua tutto, dal confronto con l’uten“stato di salute” dell’istituto, volta ai principi che muovono il za. Nel 2010, analogamente che continua a dimostrare pre- presidente Alfredo Savini, un all’anno precedente, il potenstazioni tra le migliori della ca- uomo che notoriamente ama ziamento dell’accesso al credito tegoria regionale. Uno dei dati definirsi: «artigiano del credito sarà una priorità nonostante la che spicca maggiormente ana- e non banchiere». Come Angelo crisi lizzando il bilancio, al 31 di- Pompei, il maestro fondatore

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incarichi&carriere

FRANCESCO NICOLA ZAVATTARO NEO MANAGER DELLA ASL DI CHIETI Il suo obbiettivo, realizzare un’azienda sanitaria unica per la provincia teatina

La Giunta regionale su proposta del presidente della Regione, Gianni Chiodi, e dell’assessore alla

Sanità, Lanfranco Venturoni, ha nominato nella seduta di fine anno il manager della Asl di Chieti, commissariata mesi fa per la fusione con quella di Lanciano-Vasto. La scelta è caduta su Francesco Nicola Zavattaro, 53 anni, nato a Castiglione a Casuaria, e residente a Milano dove è docente senior all’università Bocconi nell’area Public management & policy. Durante la sua carriera si è occupato di tematiche quali: Economia aziendale e delle amministrazioni pubbliche, Principi di economia e management nelle aziende sanitarie, Contabilità e bilancio, e Logiche e strumenti di programmazione e controllo della gestione in sanità. «Per l’Asl di Chieti - ha spiegato l’assessore alla Sanità - la Giunta ha scelto un nome di grande prestigio a livello nazionale e internazionale nel campo della gestione della politica di bilancio sanitaria». Nel saluto rivolto dal neo direttore agli utenti attraverso il sito dell’azienda si legge: «Un nuovo anno si apre nel segno di un nuovo, entusiasmante progetto: realizzare l’Azienda sanitaria unica della provincia di Chieti. Una sfida avvincente, davanti alla quale non basta l’impegno professionale, sicuramente necessario, perché a tutti noi sarà richiesto quel plus di passione e partecipazione che accompagnano tutte le grandi imprese. Declinare all’unitarietà una realtà che oggi si presenta assai variegata, nella sua estensione territoriale, significherà offrire ai cittadini standard di qualità e servizi efficienti in tutte le strutture, siano essere ospedaliere o territoriali, nelle città e nei paesi dell’entroterra, dove la sanità deve essere ancor più vicina alla gente. Siamo chiamati a realizzare un progetto di salute sicuramente impegnativo, ma sarà un lavoro stimolante, che ci obbliga a metterci in gioco tutti. Oggi abbiamo un’Azienda grande, mi piacerebbe che tra qualche tempo diventasse una grande Azienda».

Il nuovo manager della Asl del capoluogo di regione è stato nominato dalla Giunta presiedu-

ta da Gianni Chiodi, di comune accordo con l’assessore alla Sanità Lanfranco Venturoni. Giancarlo Silveri avrà il compito di guidare l’Azienda sanitaria commissariata mesi fa per la fusione con quelle di Avezzano e Sulmona. Silveri, cesserà le sue funzioni di commissario straordinario per assumere il ruolo di direttore generale. Vanta numerose esperienze nel settore economico-finanziario e dei trasporti (ARPA). È ben conosciuto nel territorio, ha lavorato alla Cassa di risparmio della Provincia dell’Aquila, è stato sindaco di Santa Marinella e assessore al Bilancio della Giunta Tempesta. Proprio grazie a questo bagaglio di esperienze è stato il primo commissario, ora direttore generale, originario della comunità in cui vive, ma ha già avvisato che combatterà con fermezza la “logica di campanile”.

GIANCARLO SILVERI, DA COMMISSARIO A MANAGER DELL’ASL AQUILANA Tra i punti del suo programma, “combattere la logica di campanile”

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incarichi&carriere

SALVATORE DI PAOLO CAMBIO DI PRESIDENZA A CONFINDUSTRIA TERAMO Eletto all’unanimità il manager della Gelco

Già vice presidente con delega alle relazioni industriali, Salvatore Di Paolo subentra ad Alfiero

Barnabei che, alla guida dell’associazione dal 2000, continuerà ad operare in seno ai rinnovati organi sociali in qualità di vice presidente. Salvatore Di Paolo, 58 anni, campano di nascita, ma abruzzese di adozione, manager dal 1981 dell’azienda Gelco Srl di Castelnuovo Vomano (azienda leader del settore dolciario, con oltre 200 dipendenti, facente parte del gruppo Perfetti Van Melle), ricopre dal 1984 la carica di procuratore e direttore generale. «La fiducia che avete manifestato nell’affidarmi questo importante incarico – sono state le prime parole del presidente Di Paolo - mi riempie di responsabilità e di orgoglio e vi assicuro che farò di tutto per ricambiarla. L’attuale congiuntura economica ci impone di dar vita a delle scelte strategiche per le imprese, scelte che, in alcuni casi, non possono essere attivate dalla singola unità produttiva, ma vanno condivise. In questo quadro, e riprendendo un’azione già iniziata dall’amico Alfiero, intendo continuare la politica di aggregazione delle imprese e di condivisione di progetti mirati».

Il Gruppo Giovani Imprenditori di Teramo ha eletto come presidente Luca Verdecchia, già vice presidente del Gruppo. Nato ad Atri 34 anni fa, attualmente residente a Roseto degli Abruzzi, Verdecchia opera dal 2001 con entusiasmo e determinazione come imprenditore nel settore dei servizi sanitari - con l’azienda di famiglia Radiosanit Srl – e nel settore della formazione con la RSA Formazione Srl. Vanta un bagaglio ricco di esperienze formative e professionali. In Confindustria ha ricoperto dal 2006 altri importanti incarichi: componente del Comitato regionale dei giovani imprenditori e del Gruppo di lavoro nazionale Politiche per lo sviluppo di impresa. Subentra a Mauro Barnabei, eletto di recente presidente dei Giovani Imprenditori d’Abruzzo. Potenziare i rapporti con le istituzioni e il mondo della scuola, offrire più spazio alle donne, porre adeguata attenzione alle questioni sociali; sono alcuni dei punti fermi del programma presentato da Verdecchia e condiviso dal Gruppo Giovani imprenditori di Teramo.

LUCA VERDECCHIA INDUSTRIALI UNDER 40, CAMBIO AL VERTICE Neo presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Teramo

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incarichi&carriere

È noto a tutti in qualità di vice presidente esecutivo di Honda Italia e presidente di Confindustria

Chieti (mandato che scadrà il prossimo luglio). Ma da oggi lo sarà per la Camera di Commercio di Chieti di cui è diventato presidente. Nasce a Casoli (Ch) il 29 luglio 1950. Sposato con Giovanna Maesa, ha due figli, Matteo e Francesco, di 31 e 27 anni. Nel 1969 diventa perito industriale, nel luglio 1970 è assunto alla Montedison, nel giugno 1982 passa alla Honda Italia Industriale SpA dove dal 2000 riveste la carica di vice presidente esecutivo. Nel 2004 merita la laurea Honoris Causa in Economia Aziendale all’università G. d’Annunzio. Ora avrà il compito di far andare spedito il sistema camerale del Chietino. Non sarà facile, ma i risultati dimostrano che lui è abituato al successo. In più potrà contare sul supporto dei componenti del Consiglio espressione delle diverse categorie. Per l’agricoltura Michele Errico, Nicola Gabriele Falasca, Mariano Nozzi e Domenico Pasetti; per l’Industria Paolo Primavera, Nicola D’Ippolito, Ottorino La Rocca, Nicola Sideri e Armando Tomeo; per l’artigianato Roberto Mancini, Savino Luciano Saraceni, Letizia Scastiglia e Ferdinando Buccella; per il commercio Angelo Allegrino, Enzo Giammarino, Patrizio Lapenna e Giancarlo Micolucci; per le cooperative Pietro Iacobitti; per il turismo Marisa Tiberio; per i trasporti Gennaro Strever; per credito e assicurazioni Guido Serafini; per i servizi alle imprese Tommaso Marra e Roberto Di Vincenzo; per il settore marittimo Franco Ricci; per le organizzazioni sindacali dei lavoratori Leo Pio Malandra e per la tutela interessi consumatori e utenti Luca Piersante. «Ringrazio tutti coloro che hanno sostenuto la mia candidatura personale e di categoria – ha dichiarato il neo presidente – e ringrazio anche le associazioni che non hanno ritenuto al momento di appoggiarmi, ma dalle quali, sono sicuro, riceverò stimoli e argomenti di discussione utili all’efficienza del ruolo camerale e all’attenzione che meritano le imprese della provincia. A breve presenteremo e sarà reso pubblico il programma aperto all’apporto di tutte le categorie, nel quale ogni argomento avrà un business plan e sarà sottoposto a verifica trimestrale».

SILVIO DI LORENZO NUOVO PRESIDENTE DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI CHIETI È un uomo di Confindustria il nuovo volto dell’ente camerale teatino che ha preso il posto di Di Vincenzo

LA NUOVA GIUNTA

L’organo direttivo, che resterà in carica per il quinquennio 2009-2014, oltre che dal segretario

generale Pierluigi Federici e dal presidente Silvio Di Lorenzo, risulta composto da 6 membri in rappresentanza di tutte le categorie presenti all’interno dell’Ente, ossia commercio, industria, artigianato e agricoltura, oltre alla cooperazione. Precisamente, oltre al presidente Silvio Di Lorenzo, compongono la Giunta: Ferdinando Buccella (8 voti, casartigiani), Pietro Iacobitti (8 voti, cooperazione), Patrizio Lapenna (8 voti, commercio, presente nella precedente Giunta), Mariano Nozzi (4 voti, agricoltura), Savino Luciano Saraceni (12 voti, artigianato), Armando Tomeo (5 voti, industria, presente nelle due precedenti Giunte).

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incarichi&carriere

SILVIO DI LORENZO, GUIDERÀ IL CENTRO INTERNO DELLE CAMERE DI COMMERCIO D’ABRUZZO Varato anche il calendario di promozione fieristica 2010. «Il nostro obiettivo – ha spiegato il neopresidente – è consentire alle nostre piccole e medie aziende di partecipare alle manifestazioni di grande rilievo per incontrare operatori nazionali e internazionali»

Silvio Di Lorenzo è il nuovo presidente del Centro Regionale Commercio Interno delle Camere di

Commercio d’Abruzzo. La nomina è stata ratificata giorni fa, naturale conseguenza della sua elezione a presidente della Camera di Commercio di Chieti. Ognuna delle quattro Camere di Commercio, infatti, sovraintende con il rispettivo presidente a un organismo intercamerale: Pescara per il Centro Estero (fiere e manifestazioni, rapporti con paesi stranieri), Chieti per il Centro Interno (fiere e manifestazioni promozionali sul territorio nazionale), Teramo per l’Unione delle Camere di Commercio-Unioncamere Abruzzo (per i rapporti istituzionali) e L’Aquila per il Cresa, il Centro studi e ricerche economiche e sociali. Con l’occasione il direttore del Centro Interno, Innocenzo Chieffo, ha presentato il calendario delle fiere, selezionate tra le più interessanti nel panorama nazionale, in occasione delle quali il Centro Interno organizzerà la partecipazione delle imprese abruzzesi dei diversi settori merceologici interessati, in particolare dell’agroalimentare, dell’artigianato, del florovivaismo. I primi tre appuntamenti del 2010 vedono affiancati, con una consolidata collaborazione organizzativa, il Centro Interno delle Camere di Commercio e l’Assessorato alle politiche agricole della Regione Abruzzo attraverso l’Arssa. Si comincia con l’evento ormai storico del Vinitaly di Verona, il Salone Internazionale del vino e dei distillati che svolgerà dall’8 al 12 aprile la sua 44esima edizione. Si prosegue con l’appuntamento biennale del Cibus, salone internazionale dell’alimentazione ospitato dalla fiera di Parma (10-13 maggio), in contemporanea al quale si svolge Dolce Italia, riservato alle aziende del settore dolciario. Dopo la pausa estiva sarà poi la volta del Flormart, il Salone Internazionale del Florovivaismo, riconosciuto come la principale rassegna del settore nell’Europa mediterranea che si terrà come di consueto a Padova dal 9 all’11 settembre. Infine, due appuntamenti di grande interesse per la promozione dell’artigianato artistico: a Roma dal 23 ottobre al 1 novembre con il Moa Casa, il salone dell’arredamento, degli oggetti e dei complementi per la casa e a Milano dal 4 al 12 dicembre con L’Artigiano in Fiera, la Mostra-Mercato internazionale dell’Artigianato. «Il nostro obiettivo – ha spiegato il neopresidente del Centro Interno Silvio Di Lorenzo – è consentire alle piccole e medie aziende abruzzesi la possibilità di partecipare alle manifestazioni di grande rilievo per incontrare operatori nazionali e internazionali, presentando un’offerta del made in Abruzzo che metta in evidenza la nostra capacità imprenditoriale, al contempo creativa e fortemente legata al territorio».

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incarichi&carriere

L’assemblea di Confindustria Pescara della sezione “Terziario avanzato” ha rinnovato gli organi direttivi per il prossimo triennio. Alla carica di presidente è stato eletto all’unanimità Enrico Rotolo. Quarantaseienne, sposato e padre di due figli, ha un curriculum molto ricco. Dopo il conseguimento della laurea in Economia e commercio e un MBA presso l’ISTAO di Ancona, ha maturato esperienze sia in ambito aziendale sia in qualità di libero professionista, prevalentemente nella vendita e gestione/fornitura di servizi B2B ad alto valore aggiunto. Ha anche collaborato con primarie società di ricerca e consulenza (Nomisma; KLegal; ISTAO; MIP Politecnico di Milano; SOA di Bologna; CESDI) partecipando a ricerche, analisi e progetti di Economia industriale. Il consiglio direttivo, eletto insieme al presidente Enrico Rotolo, risulta così composto: Ernesto Anchini (Spoltore servizi); Barbara Braga (Synergie Italia); Massimo Di Bernardo (Digimetrica); Fabio Di Camillo (Sinergia Advertising); Fernando Di Simone (Safin); Nicola Francescucci (Igm); Andrea Merlino (Ud’anet); Quirino Piccirilli (Action Consult); Giuseppe Rozzi (Consulmarchi); Fulvio Tatafiore (Poste Italiane) e Fabrizio Toro (T & D). Il programma della presidenza prevede alcuni interventi importanti come un progetto di marketing territoriale e la creazione di reti e sistemi di aziende. L’obiettivo è far diventare le aziende del territorio leader nella ricerca, formazione, finanza e nell’organizzazione.

ENRICO ROTOLO AL VERTICE DEL TERZIARIO AVANZATO DI PESCARA Guiderà per i prossimi tre anni la sezione di Confindustria

ALFREDO D’ECOLE COMUNE DI PESCARA, CAMBIO DI ASSESSORE Si occuperà dei Lavori Pubblici al posto di Gianni Teodoro

Il sindaco di Pescara Albore Mascia ha provveduto alla sostituzione dell’assessore dimissionario ai

Lavori Pubblici, Gianni Teodoro, con Alfredo D’Ercole. Nato a Ortona il 12 ottobre 1955, vive e lavora a Pescara. Si laurea con lode, inizia la sua formazione con il master in “City management”, seguito poi da altri corsi di specializzazione presso la LUISS, S.D.A. Bocconi e FITA – Confindustria Roma. Tra i principali incarichi figurano quello di direttore dell’area tecnica e LL.PP. del Comune di Pescara, dal 1998 al 2003; direttore ATER Pescara dal 2004 al 2006 e direttore del comitato promotore “Pescara 2009”. Contestualmente alla firma per l’accettazione del ruolo, D’Ercole ha firmato la rinuncia all’incarico ricevuto lo scorso 24 dicembre dal Comune di Pescara, come nel 1980 presso la facoltà di Architettura dell’università Gabriele d’Annunzio di Pescara e prosegue studio professionale, per la progettazione esecutiva della riqualificazione di via Tiburtina. «Inoltre – sottolinea il sindaco Albore Mascia - ha rinunciato a essere parte processuale, appellante, nel giudizio d’appello promosso nei suoi confronti dalla passata amministrazione comunale. In altre parole, D’Ercole ha rinunciato alla costituzione in giudizio, ponendo definitivamente fine alle sterili e inutili polemiche sollevate su un professionista di grande esperienza».

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incarichi&carriere

Da alcuni anni Alessandra Rossi ricopre incarichi di rappresentanza in seno a Confindustria L’Aquila, ora è stata confermata all’unanimità come presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di L’Aquila. È una giovane donna 36enne che ha iniziato presto il proprio impegno nelle aziende di famiglia, attualmente è amministratore e socio delle società che compongono il gruppo Sportland Appalti S.p.A. (operante principalmente nei settori degli appalti pubblici, edilizia, ristrutturazioni, consolidamento edifici civili ed industriali, restauro e manutenzione di beni immobili, prefabbricati legno/ferro, dell’arredo urbano, degli impianti sportivi). Il programma della presidenza per il prossimo biennio è focalizzare l’attenzione su aspetti importanti nella fase post sisma, come l’organizzazione di incontri con le Istituzioni pubbliche e private. La priorità è restituire dignità al territorio coniugando la necessità della ricostruzione fisica del “cratere” con l’esigenza di cogliere le opportunità di sviluppo che possono presentarsi. Come nel mandato precedente, si organizzeranno incontri con gli istituti scolastici della Provincia e, a breve, partirà il progetto sulla cultura d’impresa: “Alternanza Scuola-Lavoro”, in collaborazione con il provveditorato agli studi. Si continuerà inoltre nell’organizzazione di iniziative già in parte intraprese con altre territoriali dei Giovani Imprenditori, sia regionali che nazionali, finalizzate a iniziative di tipo sociale e promozionale sul territorio. Con i Giovani Imprenditori di Frosinone si attuerà a breve un progetto di marketing territoriale; con i Giovani Imprenditori di Cuneo è stata promossa una raccolta fondi destinati al sostegno di enti e strutture distrutte dal terremoto, ed in particolare a favore della Dottrina Cristiana di L’Aquila. Alessandra Rossi nel prossimo biennio sarà affiancata dai consiglieri: Guido Arista, Maurilio Cordeschi, Incoronata D’Amico, Danilo De Santis, Katia Di Cesare, Marco Marinucci, Stefano Panella, Pierluigi Panunzi, Barbara Petrella, Laura Tinari, che rappresenteranno le varie zone della provincia.

ALESSANDRA ROSSI RADDOPPIA IL MANDATO Guiderà per altri 2 anni il Gruppo Giovani Imprenditori di L’Aquila

EUGENIO SOLDÀ, NUOVO PREFETTO DI TERAMO Ha preso il posto di Francesco Camerino

Il 2010 inizia con Eugenio Soldà al comando della prefettura di Teramo, subentra a Francesco di

Camerino giunto a scadenza mandato per sopraggiunti limiti di età. Soldà è nato a Roma il 4 dicembre 1951. Si è laureato in Giurisprudenza all’Università degli Studi di “La Sapienza” di Roma. Coniugato e padre di un figlio. Ha maturato rilevanti esperienze professionali presso il Ministero dell’Interno e nelle sedi prefettizie di Pavia, Pisa, Siena e Padova. Al Viminale ha svolto attività presso il dipartimento della P.S.; la direzione generale dell’Amministrazione Civile; la direzione generale degli affari generali e del personale; il dipartimento degli affari interni e territoriali; la segreteria del ministro (On.le Scalfaro, Sen. Fanfani, On. Gava, On.Scotti e Sen. Mancino). Altri incarichi di prestigio figurano nel suo curriculum. È stato capo di Gabinetto dei prefetti di Pavia e Pisa, nonché vice prefetto vicario a Siena. A Padova ha ricoperto anche i ruoli di presidente della Commissione elettorale circondariale; presidente della Commissione pubblici spettacoli e presidente della Commissione di vigilanza sugli scarti di archivio. Ha svolto incarichi commissariali nei Comuni di Pinerolo Po (Pv) e Pagani (Sa), sciolto ai sensi della normativa antimafia. Tra le varie operazioni di protezione civile cui ha partecipato è da annoverarsi la gestione dell’emergenza sin dalle prime ore durante il sisma di L’Aquila. I suoi hobby sono la musica rock, il calcio e la moto.

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la terra di piero

idee per lo sviluppo delle aree interne » di Piero Carducci

«Non gettate il terremoto in politica»

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lmeno il terremoto no, non sarebbe dovuto diventare terreno di scontro politico, e invece lo è diventato. Le elezioni provinciali alle porte hanno trasformato ogni problema relativo alla gestione del post-sisma in un’arena di gladiatori in cui dominano le strumentalizzazioni, le mezze verità, le palesi esagerazioni. Il risultato è un rumore di fondo, un’indegna canizza che impedisce il confronto civile, confonde l’opinione pubblica e diffonde sfiducia e pessimismo. Gli aquilani rischiano così di diventare i principali nemici degli aquilani. Quando importanti rappresentanti delle istituzioni non fanno altro che piagnucolare o gridare senza motivo o chiamare alla pugna, la gente normale, già scossa dalla tragedia immane subita, finisce per perdere fiducia nel futuro. L’attesa di sviluppi negativi finisce per creare negatività. E chi oggi continua ad attaccare senza motivo il Governo potrebbe riuscire nell’autoavveramento delle peggiori previsioni di sventura. Si badi bene: anche noi abbiamo criticato l’operato del Governo, ma quando c’era motivo di farlo e nell’obiettivo di tutelare il comune interesse. Ma a sentire alcuni intellettuali e politici, a leggere alcuni giornali, ad ascoltare certa TV, sembra quasi che L’Aquila sia una città senza speranza dove il futuro riserva soltanto angustie e le famiglie sono ridotte allo stremo. Il gioco del quotidiano piagnisteo e del “tanto peggio, tanto meglio” è pericoloso e irresponsabile, e bene ha fatto chi è intervenuto contro tale dilagante e faziosa “retorica dell’Apocalisse”, invitandoci a proporre invece che a polemizzare, a fare piuttosto che a lamentarsi, a realizzare qualcosa di buono

invece che screditare. Purtroppo le cassandre sono in malafede e con la quotidiana insistenza sono riuscite a generare un clima generale di attesa del peggio al quale non c’è mai fine. Certo i problemi all’Aquila non mancano. Ma di fronte all’enorme questione della ricostruzione la sfiducia non serve. A fronte di una situazione molto difficile non giova il catastrofismo né giova il continuare a dipingere con toni drammatici la fine dell’Aquila. Se gli intellettuali ed alcuni politici in campagna elettorale piangono, tanti cittadini, lavorando silenziosamente come i friulani dopo il ‘76, reperiscono architetti per progetti di recupero, fanno lavori, si consorziano, spendono del loro se i contributi non bastano. I loro sforzi si infrangono contro gli assurdi burocrati pubblici ed ordinanze scritte con i piedi, ma gli aquilani non demordono e vanno avanti. La ricostruzione dipenderà dalle risorse disponibili e dalla qualità della governance, ma soprattutto dall’impegno degli invisibili, uomini e donne che mai nessuna storia ufficiale menzionerà, ma che daranno tutto sé stessi per ricostruire la nostra città. Occorre dunque maggiore responsabilità, soprattutto da parte di chi opera nelle istituzioni. La fiducia, del resto, non basta invocarla, occorre costruirla giorno dopo giorno. Non si può scommettere sul futuro senza ottimismo e senza idee progressive. L’Aquila inizia a reagire bene, con fatica perché i problemi sono molto gravi e le ricette non sono per niente semplici. Occorre subito sostenere questo sforzo. Occorre un atto di resipiscenza, recuperare quella unità di intenti che permetta la canalizzazione di tutte le migliori energie, di destra o di sinistra, verso l’obiettivo comune: la rifondazione materiale e immateriale dell’Aquila

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azienda partner

Grand Hotel Adriatico, intuizione geniale

Posizione strategica, professionalità del personale e molteplicità di servizi offerti sono le peculiarità dell’ albergo di Montesilvano, nato per idea dell’ architetto Antonio Zimei

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ntonio Zimei pensa e realizza il Grand Hotel negli anni ‘70, avviando un progetto turistico che supera la semplice descrizione dell’artista visionario e realizza appieno l’intuizione di uno sguardo sensibile e vivace. È il Gran Hotel Adriatico a dare inizio alla prestigiosa zona alberghiera di Montesilvano. È comodamente collegato con le autostrade A14 e A25 (1 Km dall’uscita Pescara Nord-Montesilvano). A pochi minuti dalla stazione ferroviaria e dall’aeroporto di Pescara. A portata di mano gli itinerari abruzzesi più affascinanti, dai verdi percorsi nei parchi agli antichi borghi densi di storia millenaria, artigianato e tradizioni popolari. L’Hotel, sobrio ed accogliente, dispone di 140 camere dotate di Tv color, frigobar, telefono, servizi privati, aria condizionata e balconcino. Le camere dal design moderno sono luminose, ampie e ricche di ogni comfort. Inoltre dispone di camere Superior di recentissima ristrutturazione.


» redazionale in collaborazione con Grand Hotel Adriatico

Nel ristorante dell’albergo, climatizzato e vista mare, potete gustare la tipica cucina abruzzese ma anche quella internazionale. Eleganza, comfort, elevata e consolidata esperienza nell’accoglienza. «I vostri eventi saranno seguiti con attenzione e grande professionalità nelle nostre sale attrezzate - dice il direttore del Grand Hotel Adriatico, Adriano Tocco - Tutte le aree congressuali sono dotate delle tecnologie di comunicazione più avanzate, che vi permetteranno di pianificare al meglio la riuscita dei lavori. La sala congressi, in grado di ospitare fino a 1.200 persone, è il luogo ideale per la riuscita di grandi eventi, meeting ed esposizioni: risponde a tutte le esigenze professionali, permettendo allestimenti dai più eleganti ai più creativi. I vostri convegni saranno organizzati all’insegna del buon gusto, della raffinatezza e dell’attenta ospitalità». La versatilità delle altre sale garantisce una capacità di accoglienza che va da un minimo di 10 ad un massimo di 1.200 posti. Oltre ai lavori congressuali ricordiamo che l’hotel si affaccia sulla spiaggia dorata di Montesilvano al centro della splendida riviera Abruzzese, incantevole luogo di vacanze per tutte le età. Spiaggia privata con accesso diretto al mare dotata di tutti i comfort, piscina interna ed esterna. Nelle calde ore del giorno potrete gustare la tranquillità della spiaggia dell’Hotel. La sabbia fine e dorata, le tinte vivaci degli ombrelloni in riva al mare, l’entusiasmo dei giovani animatori riempirà la vostra giornata di colore e di allegria. Alcuni tra i comfort dell’albergo: la palestra, la sala biliardo, la sala tv, l’american bar, il garage interno, il parcheggio esterno, il servizio continuo di segreteria, deposito valori e, dulcis in fundo, tanto divertimento. Offriamo tranquillità, relax, ma anche animazione, a cura del nostro staff, con vari programmi di intrattenimento giornalieri e serali, lezioni di aerobica, balli di gruppo, tornei e giochi sulla sabbia, bocce,

La sala congressi

freccette, ping pong, schiuma party, cabaret e serate danzanti. Ai nostri ospiti la natura offre tanto sole, un mare pulito e sicuro in quanto poco profondo, lunghe spiagge sabbiose, belle scogliere, magnifici paesaggi collinari e bei tramonti da ricordare. Nel dopo spiaggia magnifiche serate all’insegna del divertimento in compagnia dello staff d’animazione con spettacoli serali, feste a tema, musicals e cabaret. In alternativa la nostra costa offre splendidi lungomare, ideali per il piacevole “rito” estivo della passeggiata e magari per gustare un buon gelato. Nelle fresche ore notturne la città rimane sveglia lungo tutta la riviera intrattenendo i suoi ospiti in ristoranti e stabilimenti balneari. Sono numerosi i locali sulla spiaggia che offrono caldi ritmi latini, disco anni ‘70, musica dal vivo. La cultura storica della nostra popolazione offre ai suoi clienti un entroterra ricco di paesi con stupendi centri storici e piccole botteghe artigianali, dove si possono trovare ancora prodotti e oggetti tipici della nostra terra e della nostra civiltà

L'elegante e raffinata hall del Grand Hotel Adriatico

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azienda partner

La dottoressa Lia Lepore e l’avvocato Giuseppe Rozzi

l’ingresso della sede di Pescara

Marchi, brevetti e design: la forza dell’innovazione Questa la mission di Consulmarchi, società leader nel settore della consulenza in Proprietà Intellettuale, fondata dall’avvocato Giuseppe Rozzi, con sede a Pescara e Roma

L’

innovazione tecnologica rappresenta il cuore ed il motore dei sistemi economici moderni. I marchi, i brevetti, il design sono realtà complesse che hanno necessità di essere tutelate da indebite appropriazioni da parte di terzi. Consulmarchi, fondata dall’Avv. Giuseppe Rozzi nel 2005, è una società leader nel settore della consulenza in Proprietà Intellettuale (marchi, brevetti, design) e servizi per le imprese con sede a Pescara e Roma, associata Confindustria e Indicam (Istituto nazionale di lotta alla contraffazione). Consulmarchi vanta un curriculum qualificato nella tutela della proprietà intellettuale e consulenza alle imprese assistendo le aziende più innovative del territorio nella tutela delle loro idee e dei loro prodotti. Lia Lepore, lei è consulente abilitata presso l’Ordine dei Consulenti in Proprietà Industriale di Milano, nonché dinanzi all’Ufficio per l’Armonizzazione del Mercato Interno (UAMI) di Alicante. Perchè è importante tutelare marchi, brevetti e design? «La forte propensione all’innovazione ed i repentini mutamenti di scenario, che caratterizzano il contesto economico attuale, rendono gli interventi di tutela e valorizzazione della Proprietà Industriale presupposto indispensabile per il rafforzamento competitivo delle imprese e la crescita economica dell’intero Paese». Cos’è un marchio? E qual è la sua principale funzione? «Il marchio è un segno che permette di distinguere i beni o i servizi prodotti/ distribuiti da un’impresa, da quelli delle altre imprese. In generale qualun-

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» redazionale in collaborazione con Consulmarchi

que parola, lettera, numero, disegno, forma o combinazione di questi segni è suscettibile di essere considerato un marchio. Quando il consumatore è soddisfatto da un determinato prodotto/servizio, tende a ricomprarlo o a riusarlo e per poter ripetere il processo di acquisto si serve del ricordo della marca. Alcuni consumatori sono disposti a pagare un prezzo più alto per un prodotto contrassegnato da un marchio a loro noto e che corrisponde alle loro aspettative».

per mantenere la competitività ed espandersi sul mercato. Nell’economia moderna, l’innovazione all’interno di un’impresa richiede una buona conoscenza del sistema brevettuale per evitare di violare diritti di terzi utilizzando tecnologie appartenenti ad altri soggetti».

È un brevetto tutelato dalla Nokia(R)

Coca-Cola ® è un marchio registrato dalla The Coca Cola Company

Valentino ® è un marchio regisatrato dalla Valentino Spa

Perchè un’impresa dovrebbe proteggere i propri marchi? «Un marchio registrato attribuisce il diritto esclusivo di impedire l’utilizzazione da parte di terzi di una marchio identico/simile nella commercializzazione di prodotti identici/simili a quelli della propria impresa. Inoltre, un marchio registrato può essere concesso in licenza o costituire la base per un contratto di franchising». Cos’è un design? E perchè un’impresa dovrebbe proteggere i disegni industriali? «Nel linguaggio di tutti i giorni l’espressione design viene utilizzata per indicare l’aspetto esteriore di un determinato prodotto. Per esempio si dice che un prodotto ha un bel design quando il suo aspetto piace. Tutelare il design è, quindi, importante in quanto migliorando la capacità di attrazione esercitata dall’aspetto del prodotto lo rende più appetibile al pubblico e rafforza l’immagine commerciale dell’impresa».

Swatch ® è un design tutelato dalla Swatch AG

La Chaise Longue(R) è un design di Le Courbusier

La lampada Wagenfeld(R) è un design di Wilhelm Wagenfeld

Cos’è un brevetto? «Un brevetto è un diritto esclusivo, in forza del quale viene conferito un monopolio temporaneo di sfruttamento in relazione ad un’invenzione nuova. Le imprese innovano per migliorare il processo di produzione, per introdurre nuovi prodotti che vanno incontro alle necessità della clientela,

Quali sono le ragioni principali per brevettare? «Le ragioni principali per brevettare un’invenzione sono (I) il diritto di farne un uso esclusivo inibendo a terzi l’uso commerciale dell’invenzione brevettata; (II) la possibilità di ottenere profitti supplementari derivanti dalle concessioni di licenze d’uso o dalla cessione del brevetto; (III) il miglioramento dell’immagine aziendale, laddove un buon portafoglio brevetti può essere percepito dai partner commerciali, dagli investitori, dagli azionisti e dai clienti come una dimostrazione dell’alto livello di qualità, specializzazione e capacità tecnologica dell’azienda». Perchè affidarsi a Consulmarchi? «È importante affidarsi a professionisti affinchè vengano individuate le soluzioni adatte per valorizzare al massimo il proprio patrimonio strategico (marchi, brevetti, design) evitando errori che potrebbero vanificare gli sforzi e gli investimenti fatti in R&S»

Disclaimer: nomi, marchi, brevetti, design, etc.. sono citati nel presente articolo a solo titolo scientifico/divulgativo. LA CONSULENZA DI CONSULMARCHI COMPRENDE • Marchi: ricerche di anteriorità, deposito in Italia e all’estero, sorveglianza, accordi commerciali. • Brevetti: ricerche di anteriorità, deposito in Italia e all’estero, accordi commerciali. • Design: deposito in Italia e all’estero, accordi commerciali. • Diritto d’Autore: protezione diritto d’autore e software, accordi commerciali. • Giudiziale: tutela giudiziale dei diritti di Proprietà Intellettuale. • Contrattualistica: accordi commerciali relativi allo sfruttamento economico dei diritti di Proprietà Intellettuale. PESCARA: Via Napoli, 41 tel./fax (+39) 085 2924012 ROMA: Lungotevere dè Cenci, 10 tel. (+39) 06 6878050 - fax (+39) 06 6873922 e-mail: info@cmip.it - web: www.cmip.it

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azienda partner

Soalca, il mangiare buono e sano L’ L’allestimento promozionale di un punto vendita

L’industria di trasformazione e lavorazione delle carni nasce come Macelleria Iubatti e si sviluppa nel pieno rispetto della salute del consumatore e della natura che ci circonda

La produzione dei “pronti da cuocere”

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azienda muove i primi passi nel 1945 nell’antico borgo di Guardiagrele, grazie alla dedizione e alla passione di una nonna degli anni Quaranta. Nasce come Macelleria Iubatti e ben presto grazie alla saggia conduzione familiare diviene sinonimo di qualità ed affidabilità. L’evoluzione da bottega a impresa orientata al mercato è avvenuta con i giusti tempi. L’impulso decisivo risale agli anni Settanta, quando Carlo e Gianfranco Iubatti confidando su intraprendenza e notevole esperienza nel settore, trasformano la macelleria prima in ingrosso carni, e poi gradualmente e con l’inserimento della terza generazione in una affermata industria di trasformazione e di lavorazione delle carni: Soalca Srl. Rispettare l’ambiente e il benessere animale è per Soalca una regola di vita. Una forma di riguardo che si riflette su tutti i prodotti in perfetto equilibrio fra tradizione e ritmi contemporanei. Perché se abitudini alimentari e stili di vita evolvono, i nuovi modi di stare a tavola non devono intaccare la qualità: «Mangiare buono e sano - dicono Gabriela e Francesco Iubatti, rispettivamente Responsabile Marketing e Responsabile Commerciale della società - è per noi il fulcro della dieta quotidiana, sempre e comunque. La salute del consumatore e della natura che ci circonda ci stanno così a cuore che prestiamo grande attenzione agli aspetti nutrizionali e allo studio di soluzioni non inquinanti e a basso impatto ambientale». La sede è evocativa del modo di fare impresa: operare immersi nella natura incontaminata del Parco Nazionale della Majella ha trasmesso all’azienda una forma di coscienza che detta


» redazionale in collaborazione con Soalca

tempi e regole di lavoro quotidianamente applicati in un ogni anello della catena produttiva. «Merito e affidabilità sono gli unici criteri che ci guidano nella scelta degli allevatori, dei fornitori, dei clienti e dei dipendenti stessi con cui affrontiamo ogni giorno nuove sfide – spiega Carlo Iubatti amministratore della società - Il Percorso Qualità è modellato su caratteristiche intrinseche all’azienda e da una filosofia incentrata sulla vera qualità. Il primo passo riguarda gli allevamenti, e non ci limitiamo a selezionarli, monitorarli e verificare costantemente alimentazione e benessere dei capi, perché la stima che ci lega agli allevatori è un valore aggiunto che fa la differenza e orienta la produzione. Quindi verifichiamo nei macelli le diverse fasi dell’abbattimento dell’animale e le condizioni di trasporto della carne macellata, con una particolare attenzione al rispetto della catena del freddo». Nello stabilimento, la carne subisce una accurata valutazione di idoneità prima di E la storia continua... procedere alle fasi di lavorazione durante le quali sono costantemente verificati parametri quali igiene, temperatura, qualità della materia prima. Anche in uscita i prodotti sono in buone mani. La nutrita flotta aziendale è sottoposta al continuo monitoraggio della temperatura per garantire i massimi standard di qualità e sicurezza fino alla consegna nei punti di vendita. Soalca è presente nei canali della DO, macellerie tradizionali, retail, Horeca con una gamma di

carni ampia e al passo con i tempi. Qualità e sicurezza sono quelle di sempre, variano formati, tagli e ricette calibrati in funzione dell’utilizzatore. Esperienza, passione e buonsenso fanno di Soalca un’azienda apprezzata per sicurezza alimentare dei prodotti, trasparenza e affidabilità, fragranza e genuinità di sapori. Punti fermi che guidano anche lo studio di nuovi prodotti, vocazione a sperimentare che fa parte del dna aziendale. Queste le linee commercializzate con le caratteristiche salienti: “Jubatti Tradizionalmente Carni”, il marchio storico dell’azienda, conta un’articolata offerta di carni selezionate e lavorate secondo i rigorosi standard fissati; “Jubatti La Carne del Parco”, il fiore all’occhiello della produzione, che annovera carni ottenute solo da capi nati e allevati negli ambienti incontaminati dei Parchi d’Abruzzo, con un’alimentazione basata esclusivamente su frumento, cereali ed erba di pascolo, per un benessere dell’animale che non ha eguali; “Brava Nonna”, l’ultima nata ha un nome che volutamente evoca i sapori e le meticolose preparazioni di un tempo. Un’ampia gamma di prontocuoci che parla la lingua della tradizione attraverso carni sceltissime e freschi ingredienti DOP e IGP della più pura tradizione italiana. Un prodotto moderno che coniuga bontà, praticità e velocità. La capacità di adattare le specialità di sempre a gusti e richieste contemporanee continua ad essere la ricetta personalissima di una crescita costante

La porzionatura

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seminari&convegni » di Jenny Viant

Marketing territoriale, le strategie oltre un logo Tutte le particolarità del brand territoriale al centro del seminario promosso dalla Bocconi e Confindustria Pescara. Non bastano loghi e slogan per rendere competitiva una regione

C

he cos’è esattamente un brand? Se ne parla da molto tempo e spesso il concetto si associa esclusivamente ai beni tradizionali di consumo. Stando alla definizione data dall’American Marketing Association, per brand si intende: un nome, segno, simbolo, design o una combinazione di essi, che identifichino beni e servizi in modo da differenziarli dai concorrenti. Si capisce presto che è pertinente applicare il concetto anche alle zone geografiche, soprattutto in un paese come l’Italia dove notoriamente il paesaggio, le tradizioni, l’enogastronomia, per citare alcune caratteristiche, cambiano da una regione all’altra. I principali vantaggi della distinzione territoriale o brand territoriale sono stati elencati nel seminario “Marketing territoriale. Casi e modelli per il rilancio della competitività delle imprese e dei territori”, ideato da Confindustria Pescara e Alumni Bocconi (area Abruzzo). Quando la classificazione territoriale è concepita in maniera efficace contribuisce a creare familiarità e intimità con il territorio, agevola il processo

I relatori partecipanti al seminario

di fruizione e contribuisce a migliorare l’immagine del territorio stesso e della sua comunità. Come ha evidenziato nella sua relazione Gabriele Troilo, professore associato di Economia e gestione di impresa, presso l’Università Bocconi. Tuttavia, ciò che genera valore per il cliente non è la componente grafico-estetica bensì l’insieme di associazioni differenziali di quel territorio rispetto ad altri; vale a dire, il valore di marca o brand equity di un territorio. Esso dipende dalla notorietà della zona (brand awareness) e dalla sua immagine (brand image). Ne consegue che dalla creazione di un brand equity territoriale scaturiscano un insieme di associazioni che i clienti legheranno in maniera distintiva a quella regione, ma affinché abbiano valore le associazioni devono essere asso-

lutamente distintive rispetto a territori concorrenti, rilevanti per i clienti e credibili per chi li promette. Fin qui i concetti teorici. Se messi in pratica sapientemente possono creare valore anche per le imprese di un territorio, esse possono sfruttare le associazioni positive derivanti dal brand territoriale per migliorare il loro posizionamento e guadagnare fette di mercato. Ne hanno concordato i relatori presenti: Silvano Pagliuca, vice presidente di Confindustria Pescara; Fabio Federico, vice presidente regionale Anci (Associazione nazionale comuni italiani); l’assessore comunale Eugenio Seccia; Alberto Marenghi, vice presidente nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria ed Eugenio Amoroso, Area Manager Alumni Bocconi Abruzzo

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seminari&convegni » di Marco Taglieri

Fare rete conviene Puntare sulle nuove forme di collaborazione tra le imprese per aumentare la competitività a livello locale e globale. Se ne è discusso ad “Annualmente”, l’assemblea annuale di Confindustria Pescara che, come di consueto, presenta i nuovi associati

Alessandro Addari, presidente giovani imprenditori Confindustria Pescara

«F

are rete conviene a prescindere da bandi e finanziamenti». È questo il messaggio che Alessando Addari, presidente giovani imprenditori Confindustria Pescara, lancia agli industriali nel corso del convegno “Dai distretti alle reti” svoltosi presso la sede di Confindustria a Pescara. «Da noi deve partire un grande impulso all’aggregazione – ha continuato Addari – essere giovani non è tuttavia patente di innovazione. L’innovazione parte da dentro».

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Silvano Pagliuca, vicepresidente Confindustria Pescara

La legge del 9 aprile 2009 ha sancito la nascita del contratto di rete che consentirà alle imprese di creare nuove forme di collaborazione per lo sviluppo e l’innovazione. L’obiettivo dell’incontro era fornire alle imprese concrete opportunità al fine di potenziare una sana competitività sui mercati locali e globali attraverso i nuovi strumenti nati dal contratto di rete, che vede l’Italia prima in Europa. La competitività nasce dalla sinergia tra enti pubblici e privati, il cui malfunzionamento ne comprometterebbe

Guerino Testa, presidente della Provincia di Pescara

l’efficienza. «Crediamo in questo progetto perché l’industria italiana ha bisogno di nuova linfa – ha spiegato Aldo Bonomi, vice presidente nazionale Confindustria - Noi abbiamo voluto fortemente il contratto di rete; in Italia oltre 4mila imprese si sono aggregate». Si tratta di un sistema in cui l’imprenditore è protagonista, in quanto è lui a decidere se aggregarsi o meno. «La rete – ha detto Mauro Angelucci, presidente di Confindustria Pescara – è uno strumento che ci offre un’opportunità immediata.


Nino Germano, giornalista Rai, moderatore del convegno

Alfredo Castiglione, assessore regionale allo Sviluppo economico

Aldo Bonomi, vice presidente nazionale Confindustria

Noi abbiamo una struttura di microimprese, però esortiamo le grandi imprese per un coinvolgimento totale». Diverse sono le risorse che la Regione andrà a gestire in questa direzione, come sottolinea il vice presidente Alfredo Castiglione: «Solleciteremo la costituzione delle reti e dei cluster. Sono 43 milioni di euro i fondi da gestire, tra cui 1.072.000 euro non utilizzati cofinanziati dalla Regione nel 2007 destinati ai distretti. Sono fondi concretizzabili in bandi non prima della fine del mese di gennaio».

» foto di Simone Cerio

Mauro Angelucci, presidente Confindustria Pescara

I nuovi accordi in tema di rating di filiera, consentiranno alle imprese appartenenti ad una rete di beneficiare di un “rating di sistema” che dovrebbe produrre un aumento nel flusso di credito alle aziende. «Ora – ha detto Enrico Marramiero, presidente comitato piccola industria Confindustria Pescara - c’è bisogno di una crescita culturale e di formazione per fare sistema tra le imprese. Nel corso dell’incontro è stata proclamata la vincitrice del concorso Startimpresa 2009:

Enrico Marramiero, presidente comitato piccola industria Confindustria Pescara

su 29 aspiranti imprenditori si è imposta la 29enne pescarese Lucia Zappacosta, con il progetto “Video art scope”, un portale di riferimento per la video arte. Il progetto, attuabile con un importo preventivo che si aggira sui 50mila euro, si configura come il primo in Europa.

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seminari&convegni

I nuovi associati Confindustria Pescara anno 2009 AZIENDA

SEZIONE

RAPPRESENTANTI

AZIENDA

SEZIONE

RAPPRESENTANTI

Aedilis

ANCE

Sig. Tiziano FERRETTI

Giemme 1

SISTEMA MODA ITALIA

Sig.ra Annarita VERNAMONTI

Agapè

TERZIARIO AVANZATO

Sig. Antonio CICCHILLITTI

Italcantieri

ANCE

Sig. Fabio MARESCA

Agenzia Doganale Romeo

TRASPORTI

Sig. Fiorindo DI LORENZO

Jubatti

AGROALIMENTARE

Sig. Carlo JUBATTI

MECCANICA

Sig. Valerio TATONI

Aidp- Gruppo Regionale Abruzzo e Molise

SOCIO AGGREGATO

Dott. Giancarlo GARDELLIN

La Nuova 3T Global Service

Antica Sartoria

SISTEMA MODA ITALIA

Sig. Domenico OTTAVIANI

Logi.Tra

TRASPORTI

Sig. Maurizio CICCOTELLI

Badine Associates

TERZIARIO AVANZATO

Dott. Nicola FRANCESCUCCI

Maestrale Srl

ANCE

Sig. Stefano DI FELICE

Car.Da

ENERGIA

SIg. Bruno D’ANTONIO

Max

SISTEMA MODA ITALIA

Sig. Bernardo CIERI

Carmine Scurti

TRASPORTI

Sig. Carmine SCURTI

CHIMICA-FARMACEUTICA

Sig. Michele ROVERA

Ceal

ANCE

Sig. Dino Antonio DI LUZIO

Meccanica Stampi Abruzzesi

Cellulose Converting Solutions

Mhe Di Barbato Simone

TERZIARIO AVANZATO

Sig. Simone BARBATO

MECCANICA

Sig. Fabio QUADRIO

Mizar

ANCE

Ing. Giulio COMANI

GOVERNANCE

Sig. Andrea BECCI

Coccione Distributori Auomatici

AGROALIMENTARE

Sig. Giulio COCCIONE

Mongolfiera di Becci Andrea & C.

Concetto

SISTEMA MODA ITALIA

Sig. Enzo BUFARALE

Nessfit

MECCANICA

Sig. Massimo DI VIRGILIO

Consorzio Imprese Balneari dell’Adriatico (CIBA)

SOCIO AGGREGATO

Sig. Stefano CARDELLI

Pakundo Service

TERZIARIO AVANZATO

Sig.ra Tiziana SPEZIALE

Coredil

ANCE

Sig. Carlo CUZZI

Petrolambiente

ENERGIA

Sig. Fabrizio LILIO

D’Alesio Sergio

GOVERNANCE

Sig. Sergio D`ALESIO

Rac Fluid

MECCANICA

Sig. Guido GUIDUCCI

De Dominicis Lamiere

MECCANICA

Sig.ra Bice ROSSI

Radio Delta 1

TERZIARIO AVANZATO

Sig. Paolo GENTILE

Di.Be.S.

MECCANICA

Sig. Giovanni DI BENEDETTO

R-Innova

ENERGIA

Sig. Giacomo MORGANTE

Dia.Ma

ANCE

Sig. Luciano D`ALONZO

Rovera Resine

CHIMICA-FARMACEUTICA

Sig. Michele ROVERA

Digimetrica

TERZIARIO AVANZATO

Sig. Massimo DI BERNARDO

Ruffo & Partners Sim

TERZIARIO AVANZATO

Sig. Nicolino RUFFO

Edilia & Co.

ANCE

Sig.ra Francesca RENZI

Safin

TERZIARIO AVANZATO

Sig. Fernando DI SIMONE

Estra Energia Servizi Territorio

Sander Prima Srl

TERZIARIO AVANZATO

Sig. Matteo COCCIA

ENERGIA

Sig. Alessandro PIAZZI

Sciarra Costruzioni

ANCE

Sig. Marco SCIARRA

Faieta Motor Company

MECCANICA

Sig. Gabriele FAIETA

Seal Srl Industria Porte

GOVERNANCE

Sig.ra Valeria SECONDINI

Farm Immobiliare

ANCE

Sig.ra Tiziana SPEZIALE

Silcep

Sig.ra Mara SCURTI

Fastweb

GOVERNANCE

Sig. Mauro GRECO

CEMENTO LATERIZI E AFFINI

Fiscoservice

TERZIARIO AVANZATO

Sig. Massimiliano AVALLONE

Sim Project Appalti

ANCE

Sig. Domenico SIMEONE

ANCE

Sig. Pasquale PALLINI

Fisioter

GOVERNANCE

Sig.ra Giovanna D`INNOCENZO

Sopes Costruzioni Ter Consulting

TERZIARIO AVANZATO

Dott. Enrico ROTOLO

ANCE

Sig. Marco TIBALDO

Fontecal

MECCANICA

Sig. Franco DE NIGRIS

Tibaldo Costruzioni

G.P.S. Solar Energy

ENERGIA

Sig. Pietro DI NOCERA

Trimboli Editori

TERZIARIO AVANZATO

Dott. Piergiorgio TRIMBOLI

Gamal Ilp

CHIMICA-FARMACEUTICA

Sig. Antonio DI CLEMENTE

Ud’anet

TERZIARIO AVANZATO

Avv. Andrea MERLINO

Unione Industriali della Provincia di Pescara

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seminari&convegni

Alcune delle aziende neoassociate, incontrate da “Abruzzo Impresa” ANTICA SARTORIA

L’azienda opera nel settore Moda e si occupa principalmente di progettazione e realizzazione di capi prêt-à-porter rivolti a un pubblico femminile. Antica Sartoria collabora con i più importanti gruppi europei, tra cui Gucci, Gianbattista Valli e Valentino. L’azienda nasce nel 2000 e ha sede in via Raiale 112 a Pescara. Caratterizzata da uno staff di 54 addetti, ha anche un ufficio a Milano: «Lì ci occupiamo di consulenza, intesa come progettazione, produzione e posizionamento del brand in termini commerciali. - afferma Domenico Ottaviani – Abbiamo deciso di associarci a Confindustria perché crediamo molto nel progetto che inerisce al settore tessile, visto che finora la Moda non ha mai saputo “fare sistema” e imporsi come tale».

SAFIN

La società di servizi finanziari si occupa di finanza e consulenza d’impresa, in particolare nell’ambito delle agevolazioni fiscali per le imprese stesse. Negli ultimi anni ha effettuato un parziale inserimento nel settore privato. Fernando Di Simone spiega le ragioni dell’affiliazione a Confindustria: «Vogliamo usufruire delle sinergie che offre l’associazione, e aumentare visibilità e immagine della nostra azienda, che sono alla base di una credibilità sempre maggiore». L’azienda si sviluppa anche grazie alla ventennale esperienza di Di Simone all’interno di aziende di credito, nella gestione autonoma dei contratti. «Tradurre il linguaggio creditizio alle imprese è una missione sempre più ostica, - continua - anche se la crisi ci ha permesso di acquisire importanza agli occhi delle stesse. Siamo quasi sempre noi a orientarne gli investimenti».

COCCIONE DISTRIBUTORI AUTOMATICI

Nasce quasi 40 anni fa come servizio di ristorazione a mezzo di apparecchiature automatiche, per scuole, università, fabbriche e caserme. L’azienda ha sede a Pescara ed è in procinto di aprirne un’altra a Chieti Scalo presso il Parco Paglia. «Associarsi a Confindustria è una buona opportunità non soltanto per ricevere servizi e vantaggi, ma anche per interfacciarsi meglio con il cliente e avere più contatti con banche e fornitori; - svela il titolare Andrea Coccione – la crisi? Beh, il nostro settore ha accusato il colpo, ma la nostra impresa va controtendenza e riesce addirittura ad aumentare il fatturato, puntando sulla qualità del servizio e sulla cortesia delle risorse umane, uno dei nostri punti di forza».

RUFFO & PARTNERS SIM SpA

La società di consulenza finanziaria nasce a Campobasso nel 1997, ed ottiene l’autorizzazione ad operare come Società di Intermediazione Mobiliare con l’autorizzazione di Consob e Banca d’Italia nel gennaio 2009. Offre consulenza finanziaria a una gamma di clienti quali enti, fondazioni, banche e soggetti privati di elevato profilo. La Ruffo&Partners SIM S.p.A. si caratterizza per una consulenza studiata su misura, ma soprattutto si avvale di un’importante base strategica: «Concordiamo con il cliente un massimo di rischio, ovvero la perdita massima sopportabile; - dice il pescarese Stefano Sabatini, Partner ed Amministratore Delegato, presente alla cerimonia in compagnia del teramano Paolo De Nigris, collaboratore nell’area Sviluppo – siamo associati in Confindustria Molise, ma intendiamo proseguire su questa linea anche nella nostra regione».

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seminari&convegni

ESTRA ENERGIA SERVIZI TERRITORIO

Estra è un’azienda energetica che commercializza gas naturale. Con base in Toscana, nel 2009 compie un’importante acquisizione in Abruzzo. Opera su un territorio che comprende anche Umbria e Marche. Samuele Vaiani, responsabile Marketing e Vendita, e Lorenzo Chieffo, responsabile Vendita clienti Business, illustrano alcuni dati numerici sulla società: «Circa 800 milioni di metri cubi di gas ogni anno, di cui 15 milioni sono appannaggio di grandi clienti. La clientela, appunto, è formata principalmente da aziende farmaceutiche, tessili, alimentari e relative al settore della grande distribuzione. I partner con cui commercializziamo gas sono in tutto circa 420mila. L’obiettivo di Estra è quello di aumentare la capillarizzazione sul territorio, sfruttando anche i riflessi positivi che possono scaturire da questa affiliazione».

TERCONSULTING

Ter Consulting srl è una società appartenente al Gruppo Ter. Nasce con l’obiettivo di fornire alle aziende clienti del gruppo dei servizi consulenziali ad alto valore aggiunto in ambito IT. In particolare Ter Consulting, a partire dall’esperienza ultradecennale maturata da Ter, dispone di una ventina di risorse fra capi progetto, analisti informatici e tecnici, focalizzati prevalentemente sulle tematiche seguenti: Business Intelligence, Business Process Management, Customer Relationship Management e in generale la gestione e valorizzazione del patrimonio informativo aziendale. Per informazioni contattare info@ter.it.

DIGIMETRICA

Digimetrica nasce a Pescara nel 2001 da un esperienza pluriennale dei soci nel settore ICT. Sin dall’inizio il focus è sulla sicurezza, sulla gestione in outsourcing dei sistemi informatici, e sul supporto consulenziale legato a tali servizi. «L’expertise e le skills tecnologiche maturate in tali settori ci hanno consentito in breve tempo di diventare il partner di riferimento per le più importanti multinazionali sul territorio abruzzese - afferma Massimo Di Bernardo - Cercare di fare benissimo poche cose ci ha permesso di crescere rapidamente e con successo e di creare una rete di partnership importanti anche con altre aziende del settore informatico». Sicurezza informatica: Ovvero proteggersi dalle minacce provenienti da internet, ma sopratutto da quelle che possono provenire dall’interno della propria azienda. Sistemi di messaggistica aziendale. Outosurcing dei sistemi e dei CED aziendali. Consulenza organizzativa e direzionale relativa alla sicurezza informatica, alle problematiche relative alla prevenzione dei reati informatici nelle aziende (D.Lgs 231), alla privacy, al risk management. Digimetrica inoltre, per la gestione su internet dei servizi erogati dispone di un proprio data center, realizzato insieme a Telecom Italia, di cui è partner, ed è diventata nel 2009 il primo nodo Gigabit Ethernet in Abruzzo con connettività in fibra ottica.

FISIOTER

Fisioter è un centro di fisioterapia e riabilitazione privato, accreditato con il Servizio Sanitario Nazionale, che opera a Montesilvano dal 1981. Le prestazioni offerte presso il Centro trattano tutte le patologie osteoarticolari e neurologiche acute e croniche derivanti da traumi o provocate da qualunque altra causa: incidenti stradali, traumi da attività sportiva, traumi sul lavoro, patologie sopravvenute per cause anagrafiche (artrosi) o di logoramento professionale, stress o posture scorrette, terapie pre e post-operatorie, patologie dell’età evolutiva (scoliosi, piede piatto ecc). I nostri pazienti possono fruire di terapie che utilizzano attrezzature tecnologicamente avanzate e di comprovata efficacia e sicurezza, frutto degli ingenti investimenti degli ultimi anni. Oppure di tecniche che si basano sulla sola manualità del fisioterapista o sull’utilizzo di metodiche sempre scelte fra le più innovative e validate dal mondo scientifico. Presupposto essenziale del Centro Fisioter è quello della formazione e del costante aggiornamento del personale medico e di fisioterapia. Lo slogan cui l’azienda si ispira costantemente è: “Non curiamo pazienti, ma persone”.

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seminari&convegni

SOALCA srl

La famiglia Iubatti e le carni. Dal 1945 da una generazione all’altra, il cammino prosegue nel confronto quotidiano con gli operatori professionali, il trade, i consumatori. Nel bagaglio valori come il rispetto delle tradizioni, qualità e salubrità del cibo, ma anche un approccio moderno al mercato per offrire prodotti e servizi sempre al passo con i tempi. L’evoluzione da bottega a impresa orientata al mercato è avvenuta con i giusti tempi: Carlo e Gianfranco Iubatti, puntando su intraprendenza e notevole esperienza nel settore, trasformano l’ingrosso carni in una affermata industria di trasformazione e di lavorazione delle carni: Soalca Srl. La sede produttiva è evocativa del modo di fare impresa: operare immersi nella natura lussureggiante del Parco Nazionale della Majella trasmette una forma di coscienza che detta tempi e regole di lavoro quotidianamente applicati in ogni anello della catena produttiva. Soalca con i suoi marchi Jubatti tradizionalmente legati alle carni, Jubatti La Carne del Parco e Brava Nonna è presente nei canali della DO, macellerie tradizionali, retail e Horeca. Dal più piccolo dei tagli fino ai prontocuoci più fantasiosi, la costanza qualitativa è il marchio di fabbrica.

UD’ANET

Ud’Anet nasce a seguito di una lunga esperienza avviata nel 1995 dall’Università “G. d’Annunzio” (Ud’A) e un gruppo di esperti finalizzata alla ricerca, progettazione e diffusione di tecnologie multimediali per l’innovazione didattica. Nel 2005 ottiene il riconoscimento da parte del MIUR dell’Università telematica Leonardo da Vinci, mentre nel gennaio si costituisce la Ud’Anet s.r.l. per far fronte alle accresciute esigenze di gestione, progettazione e sviluppo di soluzioni per l’e-learning dei due atenei. Ud’Anet ha concentrato il proprio impegno sul tema dell’uso didattico delle tecnologie multimediali e dell’innovazione nei processi di insegnamento e apprendimento, che comprendono la produzione di contenuti (learning object), la realizzazione e gestione di strumenti (piattaforme di rete, sistemi hardware e software), la formazione e l’aggiornamento dei docenti in modalità e-learning, e una costante azione di ricerca e sperimentazione sul campo dalla quale origina ogni nuova iniziativa. Tra le ultime produzioni da segnalare un prodotto didattico a disposizione di pediatri, insegnati e genitori per la prevenzione degli incidenti domestici in età pediatrica

Un momento della tavola rotonda

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seminari&convegni » di Eleonora Lopes

Un premio al merito e al cambiamento

Da sinistra: Nicola Montanari, Giuseppe D’Amico, Alessandra Rossi, Giuseppe Ranalli, Mauro Barnabei, Alberto Marenghi e Alessandro Addari

Presentato a Confindustria Pescara il Progetto Nazionale Marketing Associativo e Comunicazione. Ospite d’eccezione, il vice presidente nazionale dei giovani imprenditori di Confindustria Alberto Marenghi

I

l gruppo di lavoro “Marketing associativo” e il comitato Rapporti Interni del gruppo Giovani di Confindustria, ha lanciato la terza edizione del Progetto Nazionale Marketing Associativo e Comunicazione dal titolo “GI 2.0 – Merito e Cambiamento per la Crescita”. Se ne è discusso a un incontro a Confindustria Pescara con gli industriali under 40. Dopo i saluti del neo presidente regionale dei giovani imprenditori Mauro Barnabei

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e l’introduzione di Alessandro Addari, presidente dei giovani di Confindustria Pescara, è intervenuto il vice presidente nazionale dei Giovani Imprenditori Alberto Marenghi che ha illustrato ad un nutrito gruppo di giovani imprenditori, le attività nazionali tese ad incrementare la visibilità e la forza del brand dei Giovani Imprenditori di Confindustria. «Il progetto è frutto – ha detto Marenghi- in particolare della passione e dello straordinario

impegno del gruppo di lavoro, coordinato da Nicola Montanari, responsabile nazionale del gruppo di lavoro Marketing Associativo che ha portato alla creazione, attraverso incontri itineranti, confronti interni e condivisione con tutto il comitato, di uno strumento da mettere a disposizione degli associati per facilitare il più possibile il contributo di un numero crescente di territoriali che concorreranno al Premio finale».


Il percorso fin qui intrapreso dal gruppo ha messo in luce i temi-chiave, il metodo e la mappa del coinvolgimento ter-

ritoriale nelle precedenti edizioni e ha portato a delineare i contenuti del nuovo bando di concorso, valorizzando così i

temi centrali di questo nuovo impegno: merito, cambiamento e crescita, legati a innovazione.

intervista a Alberto Merenghi Approfondiamo l’argomento con Alberto Marenghi, vice presidente nazionale dei giovani di Confindustria con delega ai Rapporti Interni. Come e quando è nata l’idea del premio “Marketing associativo”? E qual è la mission di questo progetto? «Il premio è nato tre anni fa. Questa infatti è la terza edizione. L’obiettivo è sempre lo stesso, premiare il miglior progetto di marketing e comunicazione. Mi auguro fortemente che questa nuova edizione vedrà protagonisti numerosi progetti che entreranno a far parte del patrimonio nazionale. Nel primo anno abbiamo dato rilevanza a chi, grazie al progetto, riusciva ad ottenere più nuovi iscritti alla propria

territoriale. Nella seconda edizione abbiamo messo al primo posto l’aspetto qualitativo del progetto, quest’anno invece abbiamo scelto di dare priorità al merito e al cambiamento, temi molto cari ai giovani di Confindustria. Il progetto si basa sull’idea di porre al centro dell’impegno del Movimento una nuova visione del marketing che punta alla comunicazione di qualità come chiave di crescita dei giovani imprenditori». Ci indichi un motivo per cui partecipare… «La sana competizione aiuta a confrontarsi e quindi a crescere. In questo nuovo modello, marketing e comunicazione rappresentano un ciclo continuo capace di seminare nel territorio messaggi, proposte e iniziative caratterizzati da forte appeal nei confronti degli

imprenditori giovani e in grado di incrociare le loro esigenze. L’applicazione pratica del progetto alla propria regione o alla propria città, diventa un mezzo per affermare la leadership degli imprenditori aderenti al sistema Confindustria sul proprio territorio». Che coinvolgimento avete riscontrato tra i giovani associati? «Quest’anno il numero degli iscritti è più alto rispetto alla passata edizione. Ma la cosa che ci ha reso più orgogliosi è stata la partecipazione al premio di territoriali appartenenti a regioni diverse. Questo si che si chiama fare gruppo!Un esempio è proprio la partecipazione del gruppo dell’Aquila insieme a quello di Frosinone. La sensibilità che abbiamo riscontrato nel Movimento in questi ultimi anni sul fronte del marketing

e della comunicazione ha reso strutturate nel territorio azioni strategiche di sviluppo e di coinvolgimento associativo». In cosa consisterà il premio finale? «Questo non posso proprio svelarlo. Sarà una sorpresa». Un motivo in più per partecipare!

L’Aquila e Frosinone insieme per il premio

Anche a Roccaraso in un weekend sulla neve, che ha visto i giovani imprenditori di Confindustria L’Aquila e di Frosinone svolgere un direttivo congiunto, si è parlato del Premio Marketing Associativo. L’Abruzzo negli ultimi anni non ha mai partecipato al Premio, ma quest’anno ha deciso di farlo unito, accogliendo la richiesta di Frosinone di poter aderire al gruppo. Durante l’incontro c’è stato un piccolo brain storming che ha portato all’elaborazione di una prima idea. Il weekend si è concluso con una giornata di sci sulle piste.

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seminari&convegni » di Jenny Viant

Da sinistra: Mauro Angelucci, Daniele Becci, Edoardo Garrone e Carlo Longo

Confindustria-Camera di commercio, sinergia vincente Novanta minuti di dibattito con Edoardo Garrone e Carlo Longo sulle opportunità e prospettive di rilancio per il sistema camerale a sostegno dello sviluppo territoriale

R

ete, sistema e sviluppo. Sono i concetti alla base dell’incontro promosso dall’Unione degli industriali della Provincia di Pescara per dibattere sull’argomento “La rete Confindustria protagonista del rilancio del sistema camerale italiano – opportunità e prospettive”. È stato un momento di confronto proficuo in cui i numerosi partecipanti hanno potuto ascoltare gli interventi dei quattro presidenti delle CCIAA di Abruzzo (tutti espressione del sistema confederale) così come le relazioni di Edoardo Garrone vice presidente Confindustria per l’organizzazione e marketing associativo, e Carlo Longo vice presidente nazionale di Unioncamere e presidente della CCIAA di Prato. In apertura dei lavori Riccardo Calogero Marrollo presidente di Confindustria Abruzzo e Mauro Angelucci presidente di Confindustria Pescara hanno espresso agli esponenti del sistema camerale e agli associati

presenti la massima disponibilità e sostegno a collaborare in un’ottica di reciproci scambi, al fine di rinsaldare i legami tra le due associazioni. Per il presidente Marrollo « l’Abruzzo è un laboratorio unico in Italia per esperimentare il rapporto Confindustria-CCIA A».  Ciò è in sintonia con la visione di Garrone del sistema camerale, inteso come un insieme di valori, rintracciabili anche in Confindustria. Quest’ultima, da sempre, nota per la capacità di generare fiducia in virtù dell’esperienza maturata sul campo, frutto anche della coesione. Poter contare con l’appoggio di Confindustria deve rappresentare per le CCIAA uno stimolo ulteriore a fare azioni concrete per il proprio territorio. «Le CCIAA sono in prima linea sul fronte dello snellimento delle pratiche burocratiche. L’eccessiva burocrazia si traduce in eccessivi costi per le aziende». Ha osservato Longo. In tal senso Silvio Di Lorenzo, neo presidente del-

la CCIAA di Chieti, ha voluto sottolineare che è necessario adeguare i programmi camerali alle esigenze dei singoli territori, proponendo interventi raggiungibili e credibili, basati sulle priorità. E parlando di priorità, i restanti presidenti, Daniele Becci a capo dell’ente camerale di Pescara e Giorgio Rainaldi di L’Aquila, hanno concordato sulla necessità di portare concretamente avanti l’impegno di facilitare l’accesso al credito. Degno di nota il sentito e commosso ringraziamento del presidente Rainaldi, a nome proprio e degli associati che ha espresso gratitudine per la solidarietà ricevuta dopo il sisma che il 6 aprile ha messo in ginocchio l’Aquila

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seminari&convegni » di Denia Di Giacomo

Il pacchetto anticrisi della Regione Abruzzo Varate le misure atte a contrastare la crisi economica. Se ne è discusso in un convegno all’ex Aurum di Pescara, alla presenza dell’assessore regionale allo Sviluppo economico Alfredo Castiglione

L

a Regione Abruzzo ha varato tre specifiche linee di intervento atte a dare sostegno concreto contro le gravi condizioni verso cui la crisi sta portando il nostro sistema economico e sociale. L’iniziativa, che si inserisce nell’ambito del “Programma di misure straordinarie”, cosiddetto Pacchetto Anticrisi, in virtù dell’Accordo Quadro siglato con l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) e l’Unicredit Mediocredito Centrale, è stata presentata a Pescara, presso l’Ex Aurum, in occasione dell’Info Day promosso da Abruzzo Sviluppo, società in house della Regione Abruzzo, con lo scopo di informare le parti economiche e sociali circa le opportunità offerte e le modalità per accedere ai contributi. La cifra stanziata per il “Programma Regionale di Consolidamento delle passività a breve a beneficio delle Piccole e Medie imprese (PMI)” ammonta a circa 6milioni e 500mila euro e si rivolge alle aziende che hanno sede legale e almeno un’unità produttiva nel territorio regionale, ad esclusione di quelle operanti nei settori dell’agricoltura, della pesca,

dell’acquacoltura e dell’industria carboniera. «Inizia l’opera di divulgazione di un’iniziativa che vede la Regione Abruzzo scendere in campo per affiancare le piccole e medie imprese in difficoltà creditizia e finanziaria nei confronti delle banche. -dichiara l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Alfredo Castiglione- Tale iniziativa potrebbe trovare ulteriori coperture finanziarie tramite l’utilizzo dei fondi FAS, non appena disponibili. Attraverso il consolidamento delle passività a breve, le PMI godranno di un prolungamento dell’esposizione debitoria a tassi agevolati, riducendo lo sfasamento temporale tra entrate e spese, fattore che influisce ancor più negativamente in situazioni di congiuntura economica negativa». Oltre a questa rivolta alle PMI, l’incontro è stato anche l’occasione per parlare delle altre misure previste nel Pacchetto Anticrisi: il Programma Regionale di Microcredito, per la creazione di opportunità di inserimento lavorativo tramite l’autoimpiego quindi per consentire l’accesso a piccole somme di denaro da parte di chi non ha garanzie persona-

I relatori intervenuti al convegno sul "pacchetto anticrisi" varato dalla Regione Abruzzo

li, e il Programma Regionale di Sostegno alle Famiglie in difficoltà nel pagamento delle rate di mutuo per l’acquisto, la costruzione e il recupero della prima casa. Le dotazioni finanziarie ammontano rispettivamente a 960mila euro (Fondo Regionale per il Microcredito) e a 1.920mila euro (Fondo Regionale di solidarietà). «Sono misure che servono a dare un po’ di respiro al sistema economico e a quello dei consumi. -sottolinea Nello Rapini, presidente di Abruzzo Sviluppo- Queste linee di intervento corrispondono ai tre assi strategici sui quali si misura lo sviluppo di un territorio. Pur parlando di cifre contenute, vogliamo dare un segnale chiaro a imprenditori e consumatori e restituire loro ottimismo e fiducia nel futuro»

per informazioni

Abruzzo Sviluppo spa – P.zza Ettore Troilo n. 27 – 65127 Pescara – tel +39.085.67078/7993050 info@abruzzosviluppo.it – www.abruzzosviluppo.it

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seminari&convegni

I relatori intervenuti all’incontro svoltosi a Confindustria Teramo

» di Valentina Procopio

TeraWeb, progetto banda larga Provincia di Teramo e Confindustria capofila in Italia per la realizzazione di una rete di comunicazione ad alta velocità

U

n investimento previsto di 25 milioni di euro per la realizzazione e la gestione di una rete a banda larga in grado di offrire servizi avanzati al sistema economico e sociale locale, offrendo un valido supporto ad imprese, pubblica amministrazione e cittadini. A gestirne la nascita e la fase di start up sarà TeraWeb, una società che è stata realizzata grazie alla compartecipazione di un prestigioso gruppo di aziende private, che hanno deciso di investire nel teramano, e la Provincia di Teramo, che ha anche realizzato uno studio di fattibilità per portare avanti il progetto. L’iniziativa mira anche a fornire un utile strumento per tutte le aziende locali, in particolare per il settore manifatturiero, presente in maniera significativa nella provincia di Teramo, che negli ultimi anni sta rivelando segni di sofferenza.

I vantaggi sono evidenti anche per il sistema pubblico e rappresenterebbe un aiuto per colmare i ritardi nella gestione di pratiche e nell’erogazione di servizi, che oggi danno ai cittadini un’immagine “imbalsamata” e lontana dalle tre “e” che dovrebbero caratterizzare le buone amministrazioni: economicità, efficienza ed efficacia. Lo spirito d’impresa che anima questa iniziativa è stato apprezzato dall’Unione industriali, che ha offerto il patrocinio per l’avvio del progetto, facendosi da mediatore con gli stakeholders locali, il sistema creditizio e le istituzioni. Tante le aziende che hanno aderito, tra cui: Citigas, Bridge 129, Ecotel, Amadori, Delta web, Uteco. «Abbiamo bisogno di infrastrutture per andare avanti ed essere competitivi – ha affermato il direttore di Confindustria Teramo Nicola Di Giovannantonio – e le infrastrutture non sono solo

quelle viarie, di cui abbiamo una grande necessità, ma anche quelle che, come la banda larga, aiutano le nostre imprese ad essere competitive sul mercato nazionale ed internazionale; purtroppo in questo campo registriamo un grande ritardo». La necessità della realizzazione di un progetto. Il sindaco di Mosciano Sant’Angelo, Orazio Di Marcello, ha infine sottolineato l’importanza della banda larga per le imprese locali. «Abbiamo bisogno di colmare questo gap tecnologico che rende difficile la vita delle imprese locali – ha spiegato Di Marcello - Non possiamo permetterci che alcune delle nostre eccellenze, che vantano anche importanti collaborazioni a livello nazionale, possano trasferirsi altrove, come qualcuno ha già minacciato. Dobbiamo intraprendere tutte le azioni necessarie affinché il nostro territorio diventi più appetibile per gli investitori»

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seminari&convegni » di Eleonora Lopes

Remo Gaspari, storia di un’italiano Presentato alla Provincia di Pescara, un libro sul noto politico abruzzese scritto dalla giovane giornalista di Gissi Valeria Masciantonio

Il presidente del Consiglio Comunale Licio Di Biase

“R

L’ex ministro Remo Gaspari

emo Gaspari, storia di un italiano”, questo il titolo del libro scritto dalla giovane giornalista Valeria Masciantonio. Alla presentazione del libro svoltasi presso la Provincia di Pescara, hanno partecipato: il presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano, il presidente della provincia di Pescara Guerino Testa, l’economista Giuseppe Mauro, il presidente del Consiglio Comunale Licio Di Biase, il presidente di Edizioni Tracce Nicoletta Di Gregorio, l’autore del libro, Valeria Masciantonio e natural-

» foto di Simone Cerio

Nicoletta Di Gregorio, presidente Edizioni Tracce

mente lui, il vero protagonista dell’evento, Remo Gaspari. Pagano ha ricordato la figura del ministro abruzzese descrivendolo come uno dei personaggi simbolo della politica regionale e italiana. «Un uomo – ha detto Pagano – sempre attento alle vicende della sua Regione, pronto a difenderne sempre tutte le istanze e sopratutto profondo conoscitore delle problematiche del territorio abruzzese. Persona sensibile e attenta, l’ho sempre considerato un politico che ha fatto la storia dell’Abruzzo, per aver esaltato la sua economia e operosità. Egli ha contribuito anche alla

L’autrice del libro Valeria Masciantonio

L’economista Giuseppe Mauro

crescita della Stato italiano attraverso tre fattori: è stato il primo Ministro alla Protezione Civile (caso Valtellina), è stato fautore dello sviluppo delle infrastrutture ed infine è stato un convinto europeista attivandosi per la nascita della moneta unica». Testa, nella doppia veste di padrone di casa e relatore, l’ha definito «un insegnamento per i giovani, un politico da cui si può e si deve imparare». Per Di Biase, la forza di Gaspari è «il sapere coordinare con successo il lavoro di squadra. Ha saputo sempre circondarsi di persone competenti e pre-

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seminari&convegni

La copertina del libro e, sotto, l’autrice del libro e Remo Gaspari

parate». Il professor Mauro invece nel suo intervento più tecnico, ha tracciato una panoramica dell’Abruzzo negli ultimi 20 anni sottolineando come questa regione, dal punto di vista della crescita economica, sia cambiata negli ultimi 20 anni e di come si sia sviluppata anche per merito dell’operosità dell’allora ministro Gaspari. Valeria Masciantonio, con una voce rotta dall’emozione, ha salutato la numerosa platea presente e ha ringraziato in primis il suo compaesano Remo Gaspari per averle dato

l’opportunità di raccontare la storia di un uomo e di un politico che ha cambiato le sorti dell’Abruzzo. A prendere la parola in chiusura proprio lui, l’ex ministro più noto dell’Abruzzo, Remo Gaspari che ha ripercorso le tappe della sua lunga e intensa carriera politica. «Purtroppo devo dire con rammarico che le cose in questi ultimi anni per la mia regione stanno andando male. L’economia abruzzese si è fermata. Non c’è stata più produzione di ricchezza e c’è stato un arretramento notevole, sia nella produzione del reddito, sia nell’oc-

cupazione. Per non parlare del fatto che negli ultimi 14 anni l’Abruzzo ha perso 40.000 posti di lavoro». I dati sconfortanti che Gaspari ha riportato, sono purtroppo noti a tutti. Ma l’ex ministro ha voluto concludere il suo intervento con un appello all’ottimismo. «Non sarà facile riprendersi da questo momento così critico, ma di sicuro saranno necessarie competenza e professionalità da parte dei politici e maggiore fiducia nella classe dirigente da parte dei cittadini»

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eventi » di Marco Taglieri

Gli stand della Fiera della Conoscenza allestiti presso la Scuola Ispettori e Sovraintendenti della Guardia di Finanza di Coppito

Ricostruzione aperta La Fiera della Conoscenza promossa da Confindustria Abruzzo e organizzata da Carsa, è stata l’occasione per affrontare temi delicati: tra questi un nuovo modo di concepire il post terremoto aquilano

T

re giorni di convegni, conferenze e workshop incentrati sul tema dell’innovazione. La Fiera della Conoscenza si è svolta a Coppito, presso la Scuola Ispettori e Sovraintendenti della Guardia di Finanza, dal 10 al 12 dicembre scorso. Oltre 4mila visitatori, 25 appuntamenti tra seminari e dibattiti, con circa 70 relatori di alti profilo, 1.500 metri quadrati su cui ha preso vita una rassegna inedita che per la prima volta ha messo insieme le eccellenze abruzzesi dell’innovazione, radunate sotto l’egida dei Servizi Innovativi di Confindustria Abruzzo. Partner organizzativo, la società Carsa. Il contesto scelto per l’evento ha riscosso grande successo anche da fuori regione. Chi ha seguito i convegni ha potuto apprezzare un importante valore aggiunto della Fiera: la concretezza. Applicata alle idee ed espressa attraverso parole, non sempre

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facili da digerire, ma ficcanti, illuminanti. Si fa così largo il concetto di “Ricostruzione aperta”, esplicato nell’ambito del seminario “Architetti e territorio: progetti e visioni per una rinascita”. Nomi prestigiosi dell’architettura italiana, come Italo Rota e Cherubino Gambardella, hanno spiegato che ricostruire il centro storico dell’Aquila a immagine e somiglianza di quello che è stato, sarebbe non soltanto poco fattibile, ma anche in qualche modo riduttivo. «Non ha senso ricostruire dov’era e com’era, - ha detto Gambardella – così si corre il rischio di “mummificare” il centro storico e la splendida architettura aquilana. Il segreto è la sedimentazione. L’Aquila può rinascere in un nuovo rapporto con la natura, facendo entrare il sistema dei parchi nell’idea di città, per costruire una bellezza “democratica”, che rappresenti storie e gusti della popolazione, uscendo


LA CULTURA COME MEZZO PER LA RIPRESA ECONOMICA

Un momento della cerimonia di apertura Uno dei numerosi stand espositivi

dall’ottica dell’emergenza che fra qualche anno porrà un grosso problema di manutenzione nella new town». Ma il tema centrale di tutta la Fiera è stato quello dell’innovazione. A tal proposito, interessanti le teorie emerse dal convegno sui cluster industriali, che ha di fatto aperto la “tre giorni”. «La logica dei distretti industriali è ormai superata – ha annunciato Nello Rapini, neo presidente di Abruzzo Sviluppo, braccio operativo della Regione – con i cluster si ragionerà per filiere, favorendo le aggregazioni più innovative e rappresentative del territorio. Un lavoro che è già a buon punto e che la Regione sta conducendo con Confindustria tramite Abruzzo Sviluppo. A febbraio sarà pronto il bando per l’accreditamento dei fondi che saranno aggiudicati entro la primavera. Isoleremo 5 o 6 poli di innovazione, capaci di far da volano a tutta la politica industriale della nostra regione». Pronto al decollo anche l’Interporto d’Abruzzo, che entro la primavera prossima entrerà in esercizio e che in occasione dell’incontro sui “Sistemi di trasporto sostenibile”, si è misurato con lo stato attuale e con la possibile sinergia con le altri grandi infrastrutture abruzzesi, quali il sistema portuale e quello ferroviario (Sangritana). Tante idee messe finalmente sul piatto di una discussione costruttiva e concreta. L’auspicio per il futuro è quello di poter osservare una fase operativa reale, rapida ed efficiente. La Fiera della Conoscenza ha dimostrato che le idee ci sono. Ora tocca metterle in pratica

Tra i vari appuntamenti dei tre giorni della Fiera, vale la pena di soffermarsi su un convegno dal titolo: “Economia della cultura. Un’opportunità per il futuro dell’Abruzzo”. In una tavola moderata da Roberto Di Vincenzo, presidente Carsa, sono intervenuti tra gli altri: Pierluigi Sacco, docente di Economia della Cultura, Francesco Sabatini, presidente onorario dell’accademia della Crusca, e Mauro Di Dalmazio, assessore regionale alla cultura. «L’Italia deve diventare –ha detto Sacco- un grande insieme di laboratori locali culturali. La cultura e la creatività, in Abruzzo devono essere considerate come mezzo per la ripresa dell’economia; altrimenti l’Abruzzo dopo il sisma, rischia di diventare solo una regione pietistica». Una riflessione importante l’ha fatta anche Sabatini che ha dichiarato: «Per applicare qualsiasi tipo di modello di sviluppo culturale, è necessario che si diffonda in primis la conoscenza della cultura della nostra regione che purtroppo è davvero molto bassa, specie tra i giovani. Non dimentichiamo che la storia è la radice della nostra identità».

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eventi » a cura della redazione

Riccardo Colazilli presidente Cna Pescara

Cna Pescara: impegno bipartisan su Zona franca urbana L’appello del presidente Colazilli: «tagliati importanti sgravi, l’area adesso anche a rischio di bolla speculativa»

«O

ccorre superare gli sterili e artificiosi steccati delle contrapposizioni tra schieramenti, e lavorare tutti insieme perché l’istituzione della Zona franca urbana di Pescara non si trasformi nel classico topolino partorito dalla montagna». Lo afferma il presidente della Cna di Pescara, Riccardo Colazilli, che si dice «preoccupato del clima di incertezza che circonda la realizzazione di questo importante strumento, che dovrebbe consentire alle imprese di piccole dimensioni che vorranno insediarsi in una zona degradata della città, a cavallo tra gli ex quartieri Uno e Tre, di godere di particolari vantaggi fiscali». «Tra smentite e conferme – prosegue – appare evidente come rispetto al primo quadro di agevolazione prospettato, la stesura del testo definitivo, contenuta nel cosiddetto “decreto Milleproroghe”, mostri in modo inequivocabile come alcune delle misure-chiave (soprattutto gli sgravi di Irpef e Irap) siano andate perdute o drasticamente ridimensionate, rendendo dunque meno interessante e appetibile l’investimento. Il fatto che siano già disponibili le somme relative al primo biennio non toglie nulla al rischio di veder ridimensionare – di fatto – l’interesse delle imprese e dei professionisti». Secondo il presidente provinciale della Confederazione

nazionale dell’artigianato, occorre considerare, nella discussione che si sta aprendo, ulteriori criticità: «L’area perimetrata per la creazione della “Zfu” - non è un mistero per nessuno - rischia di essere investita adesso anche una “bolla speculativa”: interi fabbricati sono stati realizzati e proposti al pubblico per l’acquisto, proprio in funzione dell’istituenda area franca. Un problema in più per l’intero mercato immobiliare cittadino, se al tirare delle somme si dovesse scoprire il raffreddamento dell’interesse delle imprese». A detta di Colazilli, l’impegno di tutti ora deve assumere una dimensione decisamente bipartisan: maggioranza e opposizione al Comune di Pescara devono ricercare tutti quegli strumenti e quegli interlocutori (Regione, Governo, Unione europea) in grado di rilanciare il progetto “Zona franca” nei termini in cui le imprese lo hanno percepito fin dall’inizio. In questo senso, appare adeguata la decisione presa di concerto dal sindaco della città, Luigi Albore Mascia e dagli esponenti del Pd, di coinvolgere tutti i parlamentari abruzzesi nella ricerca di una soluzione efficace. Da parte nostra ci batteremo in tutte le sedi per sostenere le ragioni della città di Pescara nella realizzazione del progetto “Zfu”»

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eventi » di Raffaella Di Marino

Andrea D’Intino

Maurizio Colucci

Alcune schermate dell’interfaccia grafico di Tabbles

Tabbles, l’informatica made in Abruzzo È il nuovo progetto di due pescaresi che offre la possibilità di snellire alcuni procedimenti durante il lavoro al PC

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ndrea D’Intino e Maurizio Colucci sono due giovani pescaresi sviluppatori di Tabbles, un nuovo prodotto che offre la possibilità di snellire alcuni procedimenti durante un lavoro al computer. Andrea vive attualmente in Danimarca; ha lavorato per circa tre anni come responsabile per l’Italia presso www.3shape.com e proprio nel corso di questa sua esperienza, usando quotidianamente il computer, si è reso conto di avere spesso la necessità di poter avere a disposizione lo stesso file in più cartelle. Iniziando a dedicarsi allo studio approfondito di una categoria di programmi chiamati “Document Mangement System”, ha constatato che Windows non offre una semplice soluzione al problema; il massimo che può fare è inserire dei link, copiare i files o al massimo taggarli. Maurizio Colucci, uscente da un’esperienza lavorativa in Finmeccanica, sviluppatore con notevole visione sulle interfacce-utente, ha dato poi forma a questo progetto. Ultima socia, referente della parte amministrativa, è Irmante Stazyte, una ragazza lituana che vive a Bruxelles. Questo prodotto nasce in realtà da un progetto, successivamente interrotto, su cui stava lavorando la Microsoft. I due abruzzesi hanno deciso di riprendere gli stessi concetti e di svilupparli. Tabbles introduce la tecnologia di un data base relazionale nell’organizzazione dei files senza muoverli dalla loro posizione; è un prodotto

facile da utilizzare e difficile da copiare grazie all’unione di elementi di tecnologia basati sull’ultima versione della piattaforma net di Micorsoft con concetti innovativi. Tabbles è un vero file system virtuale, un’applicazione che permette di vedere tutti i dischi (interni, esterni, rimovibili, ottici e di rete) e le cartelle, come se fossero un unico disco in cui i files vengono cercati per concetti indipendentemente da dove siano fisicamente memorizzati. Per esempio, in una situazione in cui un utente ha parte di alcuni dati su un hard-disk esterno, con Tabbles l’utente stesso può cercare tutti gli elementi per concetti, senza preoccuparsi del disco in cui si trovino. Questo può quindi facilitare il lavoro di un qualsiasi fruitore del prodotto che magari ha più computer e diversi hard disk esterni riuscendo a lavorare in un ambiente in cui i pc sono tutti connessi in rete locale. Oltre questa dettagliata parte tecnica, bisogna tener presente anche che i soci hanno curato ed investito molto sul design e sull’implementazione di un’interfaccia utente piacevole, intuitiva ed allo stesso tempo potente. Questo prodotto potrà servire da supporto sia all’utente privato che alle aziende, dal momento che soprattutto in questo momento, il trend dell’informatica è quello di taggare “oggetti” di vario tipo e raccoglierli secondo gruppi di tag. Attualmente gli utenti possessori di questo prodotto sono circa un migliaio sparsi nel mondo

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eventi » a cura della redazione

Abruzzosport.com, l’informazione sportiva in un “click” Il portale, rinnovato nell’estetica e nei contenuti, mira a diventare il punto di riferimento di tutti gli appassionati di sport

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o Sport in un “clic”. È il nuovo modo di fare inhanno regalato tante soddisfazioni e che hanno conquistaformazione promosso dal gruppo editoriale Ecco to l’ampia schiera di fedelissimi che non ha mai smesso Italia, che presenta al pubblico www.abruzzosport. di leggerci e seguirci». AbruzzoSport.Com avrà dunque un com, nuovissimo portale di informazione sportiva valore aggiunto, quello del feedback diretto e continuo con rivolto agli appassionati d’Abruzzo e non solo. Interviste, il mondo dei lettori. Anche attraverso la trasmissione sporservizi, inchieste, personaggi e curiosità legate allo sport tiva “Palla al Centro”, ideata e prodotta dal gruppo Ecco dei giovani continueranno a essere il pane quotidiano di Italia e incentrata sul calcio abruzzese di Prima Divisione. AbruzzoSport, progetto nato nel novembre 2007 sotto for«Ogni martedì, su Tvq alle ore 21, AbruzzoSport.Com avrà ma di mensile cartaceo, per idea dell’editore di Ecco Italia la sua vetrina informativa all’interno di Palla al Centro, Fabio De Vincentiis. «Siamo - ha spiegato Marco Taglieun gruppo editoriale giovari, direttore del portale di ne, - ha detto – in questi informazione sportiva – anprimi 2 anni di lavoro abbianunceremo di volta in volta mo fatto esperienza, siamo i servizi proposti dal nostro cresciuti, e abbiamo capito giornale online, lanceremo che l’importante è adesondaggi e daremo spazio guarsi al cambiamento dei a una speciale rassegna tempi. Oggi il lettore chiede stampa sui protagonisti del un’informazione sempre più calcio regionale». Il progetto snella, semplice, essenziale editoriale Ecco Italia inizia e possibilmente originale, a dunque ad assumere la sua patto però che non vengareale fisionomia: Abruzzo no traditi i principi basilari Impresa, mensile punto di La hom page di Abruzzo Sport.com di veridicità e attendibilità riferimento dell’imprenditodelle fonti. Internet non è ria regionale, Abruzzo Chanpiù il futuro, ma il presennel, la web tv poliedrica e te. Per questo abbiamo voluto che AbruzzoSport tornasse innovativa, la trasmissione calcistica “Palla al Centro” e prepotentemente alla ribalta sul web, con nuove logiche di AbruzzoSport.Com, portale di informazione sportiva, tutto fruizione, ma con gli stessi obiettivi editoriali, quelli che ci da leggere e da gustare. Con un semplice “clic”

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eventi » di Eleonora Lopes

Il dolce risveglio degli aquilani A 8 mesi dal sisma, riapre lo storico bar Nurzia in Piazza Duomo, il bar-laboratorio che produce il famoso torrone dal 1835. Un piccolo passo in avanti per la rinascita del Capoluogo

«I

primi di dicembre riaprirò il bar Nurzia». L’aveva 1835 il risveglio mattutino in Piazza Duomo, è sempre stapromesso e annunciato a tutti i media Natalia to legato all’odore caratteristico della tostatura delle nocNurzia, e chi la conosce sa che quando si mette ciole per la preparazione del torrone. Un odore che tutti in testa una cosa, la fa. Detto fatto. gli aquilani conoscevano bene. Il terremoto che ha ridotto Centinaia di persone il giorno dell’Immacolata, si sono il centro storico a un cumulo di macerie, ha risparmiato radunate nel cuore dell’Aquila a Piazza Duomo, attraverl’antico locale dove il classico torrone morbido al cioccosando corso Federico II buio e pieno di transenne e punlato, veniva ancora prodotto secondo la ricetta originale e tellamenti, per arrivare in tempo alla riapertura post sisma confezionato a mano. Nel bar-laboratorio, erano ancora in del bar Nurzia, storico locale che produce il tipico torrone funzione alcuni macchinari risalenti addirittura a 60 anni aquilano targato Fratelli Nurzia. «Questa riapertura è stata fa. «Il destino – ha detto Natalia Nurzia, figlia di Ulisse e una scommessa», ha spiegato emozionatissima la titolare Giuliana - a quanto sembra, ha voluto che rimanessimo in Natalia Nurzia che per ottenere il permesso per riaprire centro». La famiglia, infatti, aveva realizzato un capannone ha scritto davvero a tutte per spostare e ampliare le autorità nazionali. «Ci la produzione nel nucleo siamo imposti di tornare industriale di Campo di a lavorare in questa zona Pile. Paradossalmente, ha senza neanche avere un retto meglio l’antica strutposto dove fare il torrotura del centro storico ne –ha proseguito- ma che il nuovo manufatto, ce l’abbiamo messa tutta appena realizzato. Natalia per riaprire a Natale. Non con il fratello Francesco avevamo mai chiuso, in Saverio rappresenta con tanti anni di storia». Per orgoglio la sesta genemolti aquilani l’evento, si razione Nurzia. Durante Il bar Nurzia preso d’assalto il giorno della riapertura è rivelato l’occasione per la movimentata serata tornare in Piazza Duomo, luogo simbolo del centro storico, inaugurale sono state offerte varie degustazioni ed è stato per diverso tempo inaccessibile a causa del sisma. «Sono allestito un albero decorato con i classici torroni. Per l’octutti segnali incontrovertibili, c’è una grande voglia di ricasione è stato anche presentato a tutti gli ospiti un nuovo cominciare». Il prefetto Franco Gabrielli ha commentato tipo di dolce, sempre a base del torrone Nurzia, ricoperto così questa giornata, gustando un caffè al bancone del di cioccolato fondente a forma di cuore. Sarà il dolce simbar. Presenti, oltre al prefetto, la presidente della Provincia bolo della rinascita. La prova è stata fatta dalla signora dell’Aquila Stefania Pezzopane, il direttore della ConfcomElvira dell’hotel Atlante di Alba Adriatica. Un evento simbolo mercio l’Aquila Celso Cioni, alcuni assessori e altre autoriquesto del bar Nurzia, che ha riportato alla normalità tanti tà. Ma anche tanti amici e persone comuni che non sono aquilani che non apparivano così sorridenti dal 6 di aprile. volute mancare ad un appuntamento così importante. Dal Un piccolo passo in avanti per la rinascita dell’Aquila

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eventi » di Laura Sacchetti

presidente dell’associazione dei Librai italiani, Paolo Pisanti

L’industria del libro Proviamo ad approfondire le rapide trasformazioni che oggi investono l’universo di commercializzazione del libro con l’intervento del presidente dell’associazione dei Librai italiani, Paolo Pisanti

«I

l libraio – afferma lo scrittore Tahar Ben Jelloun ne “L’amicizia” – è l’amico del libro; non di tutti i libri, ma di quei libri che considera tali da essere trasmessi al lettore l’amico che non tradisce mai. Se quell’amicizia non è personale essa è legata a un’intimità originale: quella della solitudine della scrittura». Una visione romantica che si scontra con una realtà ben più dura, che vede il libraio fare i conti con un’evoluzione del mercato sempre più ostile e ne fa quasi il simbolo di un’epoca ormai al tramonto. Le librerie gestite dai librai - imprenditori sui generis con un occhio al profitto e uno alla spiritualità/immaterialità della cultura - sulla base del proprio intuito, senza alcuna direttiva da parte dei grandi gruppi editoriali, rappresentano ancora il 65% del mercato, una quota forte, che però cede progressivamente terreno alla grande distribuzione. Le rapide trasformazioni che investono l’universo di commercializzazione del libro interessano in maggior misura le grandi città. Nei piccoli centri le librerie indipendenti resistono di più. Eppure il franchising rappresenta una

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prospettiva sempre più allettante anche in provincia, così come aumentano canali distributivi alternativi (edicole, supermercati, autogrill o l’online). Delle circa 2000 librerie censite nel 2009, quelle appartenenti alle grandi catene sono raddoppiate in pochi anni, superando quota 600. Anche l’Abruzzo segue questo trend: le librerie indipendenti sono una ventina, una decina quelle di catena e un’altra decina quelle gestite autonomamente da La Nuova Editrice, una catena abruzzese che attualmente ha aperto due punti vendita anche nelle vicine Marche; la massima concentrazione di librerie di catena e Grande distribuzione si ha fra Pescara e Chieti. «In un mercato in cui l’85% del fatturato lo fanno cinque grandi gruppi editoriali – sostiene l’attuale presidente dell’associazione dei Librai italiani Paolo Pisanti – il pluralismo culturale è fortemente a rischio, soprattutto se si pensa che gli stessi gruppi controllano la filiera distributiva». L’omologazione culturale, la concentrazione del mercato su un numero sempre più ridotto di titoli e di autori sono


fenomeni già in atto. Salvaguardare la bibliodiversità è una reale emergenza dei nostri tempi. L’associazione dei librai italiani è convinta che il problema passi anche attraverso un’efficace tutela della distribuzione indipendente e propone una legge sul libro che colmi un vuoto legislativo in materia. «Nel dicembre scorso –continua Pisanti- la nostra proposta di legge Levi, per una nuova disciplina del prezzo dei libri, ha straordinariamente incontrato un favore bipartisan. Con essa la revisione dell’articolo 11 della legge 62/2001 (recante nuove norme sull’editoria e sui prodotti editoriali) si trasforma in un’autonoma proposta, che riesce a creare un equo compromesso tra le posizioni di editori e librai sulla delicata materia della formazione del prezzo del libro». Tra i modelli estremi della Germania, dove non è possibile applicare alcuna variazione di sconto sul prezzo dei libri, e quello britannico, in cui vige al contrario un’assoluta libertà in tal senso, la soluzione proposta dall’associazione nostrana prevede una semplice regolamentazione dello status quo. Vale a dire una legge che stabilisca dei limiti alle politiche di sconto e di promozione sul prezzo, finora

applicate in modo indiscriminato, senza un quadro di riferimento. Quindi, libertà per l’editore o l’importatore di fissare il prezzo al consumatore finale, ma limite del 15% (il 20% in alcuni specifici casi) per gli sconti e di un mese per le campagne promozionali; ipotesi di un prezzo complessivo per collane, collezioni o grandi opere; esclusione da tale disciplina di alcune categorie di prodotti librari (libri d’arte, per bibliofili, antichi ecc). «Nella maggioranza dei Paesi UE vige la legge sul prezzo fisso – continua Pisanti – In Francia ciò ha permesso alle librerie indipendenti di crescere di più del 30%. Noi librai non siamo contro i nuovi canali di commercializzazione, come il web, ma contro le politiche scorrette di concorrenza, basate su sconti selvaggi. I librai indipendenti che decidono di aderire a questa logica finiscono per soccombere ad essa, schiacciati da guadagni troppo esigui che non coprono i costi di gestione». La legge sul prezzo fisso si scontra tuttavia con due principali avversari, i grandi editori e le associazioni dei consumatori, che ne hanno fino ad ora ostacolato l’affermazione nell’ambito

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eventi » di Barbara Cemini

Prodotto “made in Sulmona” Presentato alla presenza dell’assessore regionale Castiglione, il marchio d’area “DiSulmona®”, un progetto di marketing territoriale per la promozione del Centro Abruzzo

Alcuni prodotti tipici del marchio DiSulmona®

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arte con “DiSulmona®” il progetto di marchio d’area e di marketing territoriale per la promozione del Centro Abruzzo. È stata costituita una società (SRL) “DiSulmona®” per la commercializzazione on line di vari prodotti a marchio DiSulmona®, tutta con capitali privati, senza cioè il ricorso a sovvenzionamenti pubblici. «La nostra idea di partenza –ha spiegato Gianfranco Santarelli, presidente della DiSulmona®- è stata quella di creare un paniere di prodotti tipici del territorio del Centro Abruzzo a marchio DiSulmona, per la successiva vendita di tali prodotti su un sito Internet dedicato (www.disulmona.

com, già attivo), a costi per gli acquirenti assolutamente contenuti, in linea cioè con quelli proposti direttamente presso i rispettivi punti vendita. Abbiamo dato vita a un portale, nel quale sono presenti anche alcuni B&B, perché più che i prodotti, noi vogliamo “vendere”, ossia promuovere, il nostro territorio». In buona sostanza, aldilà della commercializzazione su Internet, DiSulmona® intende realizzare un vero e proprio marketing territoriale, mettendo insieme le eccellenze del territorio: prodotti alimentari (aglio, zafferano, confetti, tartufo, miele, vino), dell’artigianato artistico (coperte abruzzesi, tombolo, presentose), ristoranti, hotel e B&B,

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eventi

L’assessore regionale Castiglione alla presentazione del progetto

conferendo una vera e propria “certificazione” di qualità e di territorialità che ognuno, individualmente, stenta ad ottenere. L’assessore regionale alle Attività produttive, Alfredo Castiglione, è stato in questo senso, ancor più preciso: «DiSulmona® –ha spiegato Castiglione, partecipando alla presentazione dell’iniziativa- può diventare un vero e proprio marchio d’area, attraverso la redazione di un disciplinare che possa finalmente mettere insieme produttori, allevatori, coltivatori, artigiani, enti certificatori e amministrazioni locali, per una ripresa reale e complessiva dell’economia della Valle Peligna». «Al momento –ha precisato il presidente Santarelli- sono circa una ventina i produttori che hanno aderito al progetto, da Scanno a Pratola, da Pacentro a Navelli, da Goriano Valli ad Anversa degli Abruzzi, ma abbiamo già molte altre aziende del territorio fortemente interessate a partecipare». «In prima battuta –ha quindi spiegato- abbiamo coinvolto le realtà produttive del Centro Abruzzo, ma è nostra precisa intenzione rivolgere l’attenzione verso quanto di meglio viene prodotto in Abruzzo, soprattutto biologico e biodinamico. Non a caso il nostro secondo marchio è “100% abruzzese”, sinonimo di autentico, genuino, buono e naturale, tutti fattori che devono contraddistinguere una regione, come la nostra, che vanta, unico caso in Europa e nel mondo, ben 3 parchi nazionali e uno regionale». Nella prossima primavera, DiSulmona® conta di partecipare alla BIT, alla XX edizione di Ecotur, e di allestire una rassegna di prodotti tipici, nel periodo pasquale, a Sulmona, in collaborazione con l’Arciconfraternita della SS. Trinità e la Confraternita di S. Maria di Loreto, le quali organizzano i riti della Settimana Santa sulmonese, rispet-

Gianfranco Santarelli presidente della DiSulmona

tivamente la processione del Cristo morto e la Madonna che scappa in piazza. Nel medio termine, DiSulmona® intende esporre i prodotti anche in “corner” ubicati presso la grande, media e piccola distribuzione commerciale, ma anche in ristoranti, trattorie, osterie, wine-bar, hotel e B&B. «Per far fronte alle varie incombenze –ha concluso Gianfranco Santarelli- come gestione del sito, spedizione dei prodotti, partecipazione a fiere, marketing territoriale, ecc., contiamo di far ricorso a 3-4 collaboratori, determinando così anche nuova occupazione, particolare non trascurabile in un territorio con particolari problemi di lavoro come la Valle Peligna». Per promuovere le attività più strettamente culturali, i 5 soci della DiSulmona® Srl hanno costituito anche un’associazione culturale (sempre denominata DiSulmona), senza scopo di lucro, la quale beneficia del patrocinio gratuito dei Comuni del Centro Abruzzo che hanno voluto aderire all’iniziativa

Un manifesto per la campagna promozionale

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eventi » di Eleonora Lopes

Il nuovo impianto “Telemix” sulle piste di Prati di Tivo

Prati di Tivo, in pista con la nuova seggiovia Inaugurato alla presenza di autorità, cittadini e tanti turisti, il nuovo impianto “Telemix”, costato 12 milioni e mezzo di euro

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na folla di gente in una domenica freddissima, ma assolata, ha preso d’assalto la pista di Prati di Tivo per l’inaugurazione della nuova seggiovia. Presenti per il taglio del nastro tutte le autorità regionali a partire dal governatore Gianni Chiodi in tenuta super sportiva, che ha dichiarato: «Questo bellissimo impianto fa parte di un piano strategico, non ci si può fermare qui. C’è bisogno di infrastrutture e di altre piste per attrarre ancora di più i turisti». La seggiovia monoposto “Prati di Tivo - La Madonnina” è stata sostituita con un impianto ad ammorsamento automatico con seggiole esaposto e cabine da otto posti chiamato “Telemix Prati di Tivo - La Madonnina”. L’intervento, e le relative opere di difesa dal pericolo valanghe, è costato complessivamente 12,5 milioni di euro. Il nuovissimo impianto, con una vista mozzafiato, è stato presentato dal sindaco di Pietracamela Antonio Di Giustino, dall’amministratore delegato della Gran Sasso Teramano, Doriano Di Benedetto, dal presidente della Camera di Commercio di Teramo, Giustino Di Carlantonio. Presenti anche l’onorevole Paolo Tancredi, l’assessore regionale al turismo Mauro Di Dalmazio, l’assessore al turismo della provincia di Teramo Ezio Vannucci, il vice presidente della Provincia di

Teramo, Renato Rasicci, il presidente della Confcommercio Teramo Giandomenico di Sante e tante altre autorità. “Telemix”, un sistema misto cabinovia-seggiovia, collega il piazzale dei Prati di Tivo alla Madonnina. L’impianto per tipologia e lunghezza, è il secondo in Italia ed il quarto in Europa. «Una vera svolta per tutto il territorio montano, un volano di attrazione non solo per la nostra Provincia, ma per l’intero Abruzzo - ha sottolineato con entusiasmo Di Benedetto - Con questa infrastruttura, la nostra montagna entra di diritto fra i comprensori turistici italiani più attrezzati». Prati di Tivo, situata sul versante teramano del Gran Sasso, dista 6 chilometri dal Comune di Pietracamela, inserito nel 2004 tra “I Borghi più belli d’Italia” e soli 38 chilometri da Teramo. Nella stazione che si estende ai piedi del versante settentrionale del Corno Piccolo, sono attive un anello di 4 chilometri per lo sci di fondo e ben 15 chilometri di piste per lo sci da discesa, servite da 5 impianti di risalita. Presenti all’inaugurazione, anche i rappresentanti della Doppelmayer, azienda austriaca che ha realizzato i lavori. Un traguardo importante per il turismo montano, che però non può fermarsi qui

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eventi » a cura della redazione

L a basilica di Collemaggio dopo il sisma foto di Luca Ceccarelli

la chiesa di

Santa Maria del Suffragio

L’Aquila, capitale europea della cultura 2019 L’associazione milanese “Giovani per l’Expo 2015” promuove il nostro capoluogo di regione

“G

iovani per l’Expo 2015” è un’associazione giovanile nata a supporto della candidatura di Milano all’Esposizione Universale del 2015, per riqualificare il ruolo dei giovani nello sviluppo del capoluogo lombardo. A tal fine l’associazione si è proposta di stimolare la partecipazione attiva dei giovani rendendo più concreta la candidatura di Milano come sede dell’Expo 2015 e in seguito lavorando per diffondere le molteplici opportunità di crescita culturale, sociale, professionale e imprenditoriale legata all’Expo, attraverso l’organizzazione da oltre due anni di conferenze negli atenei milanesi, feste, gruppi di studio… Seguendo lo stesso filo conduttore i Giovani per l’Expo hanno proposto la candidatura di L’Aquila a Capitale Europea della Cultura nel 2019, riconoscendo l’importanza della realizzazione di un simile evento internazionale come stimolo e acceleratore di sviluppo a livello economico, turistico, infrastrutturale e sociale. La designazione di L’Aquila 2019 a Capitale Europea della Cultura è una scelta di grande profilo sia per la sua stessa natura di città di grande tradizione culturale, in primis sotto il profilo architettonico (circuito delle Basiliche di Collemaggio ai numerosi castelli, chiese, palazzi…), e sia per il simbolo di rinascita che può rappresentare in seguito al recente terremoto. La capacità dell’Abruzzo di trasformare una simile tragedia in un’opportunità di crescita e rinnovamento potrebbe essere

da esempio positivo per l’intera cultura europea, che vive ormai da diversi anni una crescente crisi economica e sociale. Il 2019 rappresenta inoltre un orizzonte temporale congruo per procedere alla riqualificazione del patrimonio architettonico, in grado pertanto di offrire alla popolazione una prospettiva certa sui tempi della ricostruzione complessiva della città. Tale evento catalizzerà nell’intera Regione Abruzzo l’attenzione dei media italiani e internazionali, contribuendo così ad aumentarne il capitale sociale, inteso come le reti partecipative, l’associazionismo, i gruppi e i network relazionali che costituiscono il tessuto sociale di una comunità, stimolando un clima di fiducia reciproca e di collaborazione anche tra gli stessi attori pubblici e privati spesso in conflitto anche sul tema della ricostruzione del capoluogo abruzzese. “L’Aquila 2019” permetterà inoltre di consolidare un’immagine positiva del territorio, in grado di far aumentare nel prossimo futuro sia il flusso di turisti, sia di investimenti da parte di imprese nazionali ed estere. Da queste considerazioni nasce l’impegno dei “Giovani per l’Expo 2015” a promuovere e a sostenere la candidatura di L’Aquila a Capitale Europea della Cultura 2019, coinvolgendo il più possibile i giovani alla definizione del futuro del proprio territorio, essendo per natura la parte della popolazione che maggiormente potrà giovare di un simile evento

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eventi » di Laura Sacchetti

Uno dei tanti parchi gioco dell’azienda Ipaplay del gruppo Vastarredo

«Il segerto è rinnovarsi» Questa la mission dell’azienda Ipaplay aderente al Gruppo Vastoarredo che produce arredamenti per le scuole e dagli anni 90 anche parchi gioco per enti pubblici

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ll’aria aperta per divertirsi, giocare ma anche per apprendere. Nelle teorie pedagogiche i richiami al ruolo fondamentale della natura nella crescita dei ragazzi sono tante, da Rousseau padre della pedagogia moderna passando per la Montessori fino ai giorni nostri. Eppure i giardini e i cortili delle nostre scuole sono spesso angusti e in stato di abbandono, ricoperti di cemento e privi di strumenti per la didattica, nonostante i programmi scolastici si siano progressivamente aperti a questo bisogno. Un’esigenza sempre più sentita man mano che la nostra vita, soprattutto nelle città, si fa più costretta

e lontana dalla natura, spingendoci a difendere e a promuovere il ruolo centrale degli spazi verdi e dei parchi. Ripensare l’architettura e l’arredo di queste aree è una tendenza che coinvolge anche il settore produttivo, caratterizzato da una forte vivacità e da una crescita significativa. «Abbiamo una rete di distribuzione capillare, ma vendiamo più a nord che al centro e al sud - afferma Luciana Salvatorelli amministratore delegato dell’azienda Ipaplay, che ha sede nella zona industriale di Punta Penna, a Vasto, e che fornisce parchi gioco per enti pubblici - I nostri principali acquirenti attualmente sono i Comuni, ma la richiesta

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eventi

L a Ipaplay è tra le aziende che hanno contribuito alla ricostruzione delle aree colpite dal terremoto

delle scuole rappresenta una fetta importante della produzione. Abbiamo diversificato l’offerta in questo settore e così, accanto ai giochi tradizionali (scivoli, altalene ecc), proponiamo giochi più specifici per i diversamente abili; oppure la garden school, un progetto di arredo per lo svolgimento di attività didattiche all’aperto, in aderenza al Piano di Offerta Formativa». La Ipaplay nasce negli anni 90 da un’idea di Remo Salvatorelli, fondatore del gruppo industriale Vastarredo (a cui la Ipaplay appartiene) negli anni della ricostruzione postbellica. La decisione di creare un’azienda specializzata, in aggiunta a quella che già produceva arredi per le scuole, maturò da un viaggio in Australia, dove l’imprenditore fu colpito dalla particolarità dei materiali usati nella realizzazione di strutture ludiche. Il polietilene, ma anche l’alluminio, l’acciaio sono materiali meno deteriorabili e che necessitano di minore manutenzione rispetto al legno e per questo si stanno affermando nel settore degli arredi esterni. L’appartenenza al gruppo industriale Vastarredo, che da più di mezzo secolo produce mobili per la scuola, ha permesso alla Ipaplay di avvalersi dell’esperienza, della conoscenza e della ricerca messa in campo dal gruppo. «Indispensabile per chi fa impresa è la capacità di rinnovarsi continuamente – afferma Nunzia Salvatorelli, amministratore delegato della Vastarredo - È il cambiamento che permette di essere competitivi, un cambiamento che riguardi sia l’aspetto produttivo, nella ricerca di linee di prodotto innovative, sia l’organizzazione interna ed esterna dell’azienda. Altra capacità determinante per il successo è quella di valorizzare le risorse umane le quali sono il vero valore delle imprese. Il nostro gruppo industriale ha sempre avuto un’attenzione particolare alle esigenze del

L’area giochi realizzata dal gruppo industriale vastese per l’Istituto Dottrina Cristiana

bambino, il quale è l’utilizzatore dei nostri prodotti. Per questa ragione abbiamo dato vita ad una ricerca che ha coinvolto una équipe composta da architetti e pedagogisti, e che ha visto gli stessi bambini in veste di protagonisti nella progettazione della propria scuola. Una delle cose emerse con più evidenza è stata l’esigenza di colore, la forte propensione del bambino a reinterpretare in chiave cromatica l‘ambiente che lo circonda». La pedagogia considera la vista una competenza sensoriale e uno strumento stimolativo, che può essere valorizzato proprio attraverso una vivace proposta di colori, nella loro varietà e allegria. Nelle produzioni della Ipaplay le composizioni hanno la capacità, attraverso lo studio cromatico dei colori utilizzati, di attrarre immediatamente l’interesse del bambino. Afferma infatti Luciana Salvatorelli: «La scelta di un gioco all’interno di un parco pubblico deve comportare sì, una particolare attenzione alla sicurezza, ma soddisfare anche l’esigenza di cromatismo, che non è solo una questione di gusto, ma una vera e propria necessità dei piccoli: giocare coi colori»

L’inaugurazione dell’Istituto Dottrina Cristiana, in via Madonna del Pettino all’Aquila, alla presenza di Guido Bertolaso

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eventi » di Denia Di Giacomo

Da sinistra: Alessandro Di Felice, Marco Spoletini e Cristiano Di Felice

Ro’film lab: il cinema nasce in Abruzzo I fratelli Di Felice portano a Pianella un progetto dal respiro nazionale: Ro’Filmlab, un laboratorio per ospitare corsi dedicati al mondo del cinema con docenti di grande fama come Marco Spoletini, montatore del celebre film “Gomorra”

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uovo capitolo per l’avventura dei fratelli Alessandro e Cristiano Di Felice. Dopo il successo dei loro lavori in ambito nazionale e la creazione della Ro’Film, una casa di produzione cinematografica indipendente con sede a Cerratina di Pianella, questi giovani e creativi cineasta, 32 anni Alessandro e 28 Cristiano, hanno avuto una delle idee più brillanti dell’ultimo ventennio, ovvero la creazione della Ro’Filmlab. Ro’Filmlab, che si divide in acting e directing, è un vero e proprio laboratorio cinematografico, nato con l’intento di progettare, organizzare e portare avanti numerosi corsi e workshop ideati per tutti coloro che vogliono dedicarsi al mondo cinematografico. La visione che sottintende il progetto è molto lungimirante e vede nel prossimo futuro un forte spostamento dell’asse di produzione della cultura cinematografica dai grandi centri come la capitale ai pic-

» foto concesse dai fratelli Di Felice

coli centri di provincia, come appunto Pianella, nei quali dare nuovo slancio alla creatività e alla circolazione delle idee che di sicuro troveranno humus in contesti diversi rispetto ai classici e a volte un po’ caotici dei grandi centri della cinematografia italiana, come Roma. Alessandro e Cristiano si sono chiesti il perché, in Italia, una parte del cuore pulsante del cinema non potesse spostarsi anche in Abruzzo, una regione comoda da raggiungere, molto vicina a Roma, con costi più contenuti e inoltre ricchissima di mille spunti. E la risposta è stata: Perché no!. Ecco quindi nascere una strettissima collaborazione con Marco Spoletini, montatore di “Gomorra” di Matteo Garrone - tratto dal libro di Roberto Saviano - e vincitore del David di Donatello e del Ciak d’Oro nel 2009. Lo stesso Marco Spoletini sarà docente della scuola e con lui altri nomi eccellenti del cinema italiano come Michele D’Attanasio, direttore della

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eventi

fotografia per cinema, tv e videoclip e Daniele Guarnera quale hanno raccolto sette premi, tra cui miglior scenegfonico di presa diretta e montatore del suono per svariate giatura e miglior interpretazione in diversi festival internaproduzioni cinematografiche e televisive. Tutti molto entuzionali e dopo il loro primo lungometraggio del 2007 “Non siasti di mettere la propria esperienza e professionalità al lo so”, che ha valso loro la stima e l’amicizia con il noto servizio di coloro che vogliono imparare e felici di intraproduttore di cinema indipendente Gianluca Arcopinto, ora prendere qualcosa in Abruzzo, nel relax e nell’accoglienza sono impegnati con il loro secondo lungometraggio, dal di un posto come Cerratina di Pianella, in provincia di Petitolo”Troppo tempo per pensare” e ci si aspetta ancora scara. La Ro’Filmlab ha già organizzato e concluso un corun bel successo. so con Michele D’Attanasio come docente, che ha riscontrato un CORSI E WORKSHOP grande successo a livello nazionale. Ecco il programma dei corsi Sono stati infatti numerosi i parte2010/2011. Per la sezione Ro’Filcipanti arrivati a Cerratina da tutta mlab directing, corso di regia, Italia convinti sia di acquisire comsceneggiatura e montaggio della petenze importanti per il loro futudurata di due anni, mentre per il ro che di poter certamente godere Ro’Filmlab acting, c’è un’ originale di un’ottima accoglienza a prezzi novità, ovvero il corso biennale di tra l’altro contenutissimi rispetto a recitazione davanti alla macchina quelli della capitale. Anche quest’ulda presa, dove imparare a recitare timo aspetto non è da sottovalutare e muoversi all’interno di un set pere la Ro’Filmlab si è sin da subito manente. A conclusione del percorattivata per stipulare convenzioni so, gli allievi di entrambi gli indirizzi Marco Spoletini ha curato, tra gli altri, il montaggio del film “Gomorra” con B&B e agriturismi della zona collaboreranno nella realizzazione per tutti gli iscritti ai corsi. Ottimo di un cortometraggio che darà loro anche il riscontro con il comune di la possibilità di mettere in pratica Pianella, che ha sin da subito acgli insegnamenti e l’esperienza accolto con entusiasmo l’iniziativa dei quisiti durante i corsi. giovani Di Felice concedendo loro Il laboratorio ospiterà inoltre dei l’uso di Palazzo delle Aggregazioni workshop di direzione della fotonel centro di Cerratina. Un palazzo grafia, montaggio e fonico di preantico, interamente ristrutturato e sa diretta che partiranno da aprile completamente a disposizione della 2010, mentre a settembre 2010 si Ro’Filmlab per accogliere attrezzariapriranno le iscrizioni per i corsi ture, aule didattiche e quant’altro di regia, sceneggiatura e montagsarà necessario per realizzare i gio. «Con questo laboratorio - spiecorsi. «Mi piace considerarli il vagano i Fratelli Di Felice - vogliamo lore aggiunto di una comunità che costruire una realtà stabile sul terUn’altra immagine dei fratelli Di Felice sa esprimere talenti – ha commenritorio. Un riferimento per chi vuole tato Giorgio D’Ambrosio, sindaco di misurarsi con le varie figure proPianella - voglia di fare, creatività e fessionali che operano nel cinema. professionalità, frutto di tanto lavoro e sperimentazione», Una realtà alla quale fare riferimento da tutto il territorio mentre partner tecnico dell’iniziativa è Broadcast center, nazionale. Con docenti di prim’ordine e, in più, il vantaggio con il patrocinio di Abruzzo Film Commission. di essere ospiti di un piccolo centro urbano dalla dimenI Fratelli Di Felice, dopo il primo corto del 2006, con il sione umana»

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eventi

» redazionale in collaborazione con Autoabruzzo

BMW xDrive Tour, guidare e sciare sulle nevi di Roccaraso Per promuovere l’evento la concessionaria Autoabruzzo BMW ha ospitato nello showroom il celebre sciatore Kurt Ladstätter

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er la settima stagione consecutiva, si rinnova l’appuntamento con BMW xDrive Live, manifestazione itinerante che toccherà alcune tra le più rinomate località sciistiche italiane, consentendo di testare le doti della gamma BMW xDrive, assistiti dai piloti del team “Guidare Pilotare”. Da molte edizioni non manca nel calendario di questa kermesse la tappa di Roccaraso. Per promuovere l’evento la concessionaria Autoabruzzo BMW ha ospitato nello showroom il celebre sciatore Kurt Ladstätter . Questa gloria dello sci insieme ad altri suoi colleghi ( Kristian Ghedina, Luca Cattaneo, Werner Perathoner, Matteo Nana, Alessandro Fattori, Richard Pramotton e Giacomo Erlacher) contribuiscono al successo degli Snow Day; che ricordiamo, sono iniziative indirizzate ad una rosa selezionata di clienti ai quali la Rent&Go consentirà, una volta scesi dalle quattro ruote, di testare gratuitamente i nuovi prodotti e materiali più avanzati in campo sciistico. La grande importanza della trazione integrale all’interno della gamma BMW è ben rappresentata dai risultati di mercato. In Italia una BMW su tre è dotata della trazione integrale “intelligente” BMW xDrive. Dal 1999, anno di lancio della prima BMW X5, la vendita di SUV del gruppo ha raggiunto la ragguardevole quota di 1,5 milioni di unità, di cui 107.078 sono state vendute nel nostro Paese. Nel mercato nazionale, BMW si è confermata nei primi dieci mesi del 2009 come la marca che ha immatricolato il maggior numero di SUV a trazione integrale. Come fa notare Costantino Iannitelli, responsabile vendite Autoabruzzo BMW, «ancora una volta tramite queste iniziative si esaltano i valori insiti nel marchio: affidabilità e tecnologia vincente, indispensabili per rimanere incollati alla strada». Con la collaborazione di Goodyear Dunlop, sarà

Kurt Ladstätter durante la presentazione

possibile provare le ultime novità nel settore dei pneumatici invernali, indispensabili per affrontare in tutta sicurezza le insidie dell’inverno

TAPPE DEL CALENDARIO BMW XDRIVE LIVE 2009-2010 - 29/12/2009 al 06/01/2010: Sestriere - 11/02/2010 al 15/02/2010: Madonna di Campiglio - 25/02/2010 al 01/03/2010: Roccaraso - 01/03/2010 al 14/03/2010: Corvara

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eventi

» redazionale in collaborazione con Autoepi

Raffinatissima C3, Citroën si rifà il trucco

La nuova vettura tutta da ammirare per stile ed eleganza: il commento dei titolari Autoepi Giuseppe e Paola Epifano

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leganza e raffinatezza, unite alla sensazione di libertà che si prova dall’interno. Nuova Citroën C3, musica per le orecchie di chi ama viaggiare immerso nei paesaggi naturali. Sempre molto compatta all’esterno, questa vettura offre infatti un panorama unico grazie al Visiodrive. Il parabrezza è in parte oscurato da una colorazione degradante e progressiva che protegge dal fastidio di raggi solari troppo forti, aumentando il comfort di guida. Se l’illuminazione naturale è agevolata alla massima potenza, quella interna appare calorosa e accogliente, soprattutto di notte. L’eleganza, infatti, continua anche all’interno della C3, con curve lisce e tese che accompagnano la strumentazione e lo schermo multifunzione. Note cromate e laccate si sposano bene con le varie decorazioni, in un trionfo di armonia e raffinatezza. Il comfort di guida scaturisce anche dal silenzio interno: le vibrazioni e la rumorosità del motore e dell’aerodinamica risultano attutite al fine di creare una sorta di ambiente ovattato. Sensori posteriori, regolatore/limitatore di velocità e accensione automatica dei fari rendono il nuovo gioiello Citroën ancora più sicuro. Già, la sicurezza: la C3 dispone di serie di dischi ventilati sull’avantreno e di Abs, abbinato al ripartitore elettronico di frenata e all’aiuto alla frenata di emergenza. Per i bambini, invece, ecco 2 sedili laterali posteriori dotati di fissaggi Isofix di serie, per tutte le versioni. Ulteriore valore aggiunto della vettura è la grande attenzione per l’ambiente: il filtro anti particolato contribuisce in tal senso catturando le particelle incombuste ed eliminandole periodicamente per post-combustione ad alta temperatura. Ecco il parere, su questa nuova creazione Citroën, dei titolari di Autoepi, Giuseppe e Paola

Epifano: «Nella sigla C3 è racchiusa una storia di rinascita e di successo. Questa mitica automobile si è fatta apprezzare perché è un prodotto distintivo, rimasto fedele alla tradizione tecnologica della casa francese. Oggi presentiamo al mercato la nuova generazione C3. Credo che la formula scelta dai progettisti sia stata: prenderne il meglio e perfezionarlo. La nuova C3 ha tutti gli argomenti per sedurre: uno stile più essenziale, finiture di alto livello, un’abitabilità incredibile - pur rimanendo tra le più compatte del mercato - un comfort a bordo e un comportamento su strada eccezionali, in città come fuori porta. Ma non è tutto: la novità di spicco sulla vettura è il parabrezza Zenith, che regala ai passeggeri a bordo una luminosità e visibilità straordinarie, assicurando quindi un benessere a bordo mai visto prima. Non ci resta che invitarvi nei nostri showroom per effettuare un test drive e scoprire tutte le sensazioni che il Visiodrive può offrire»

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sport&management » di Marco Taglieri

“Affari di famiglia” per Valentina Maio Calcio, Gruppo Maio e seconda maternità: tutti gli impegni della presidentessa del Lanciano Servizio realizzato l’11 gennaio 2010

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utto ruota attorno all’equazione “famiglia uguale lavoro”. Valentina Maio è molto più di un fenomeno mediatico, come è stata definita sin dal giorno del suo insediamento alla presidenza della Virtus Lanciano Calcio, più di 2 anni fa. O forse è molto meno di tutto quello che si vuol far credere. Ragazza semplice dedita da sempre agli “affari di famiglia”, che rappresentano la sua passione. Il Gruppo Maio, azienda leader nel settore ecologico, il Lanciano, la squadra del cuore e della propria città, la famiglia, con il marito Manuel, il piccolo Francesco di 4 anni e… un’altra bella sorpresa in arrivo. Valentina diventerà mamma per la seconda volta. Una bambina. Ci confessa il nome, ma preferisce non renderlo pubblico. «Lo ha scelto il fratellino – dice – e tra l’altro è un nome che riesce a pronunciare davvero bene». Manager, presidente e mamma 2 volte: adesso la Maio non avrà più tanto tempo per “annoiarsi”. «Da quando sono presidente del Lanciano, effettivamente sono chiamata ad affrontare dei week end niente male – racconta Valentina con la sua solita, contagiosa simpatia – il sabato è il giorno dell’attesa, poi la domenica si gioca e si soffre, ma non finisce qui perché poi arriva il lunedì, il giorno delle chiacchiere…». E qui ci sentiamo chiamati in causa, magari anche un po’ in colpa. «Ma faccio tutto con estremo piacere, perché non c’è distinzione tra la famiglia e le attività lavorative che

» foto di Simone Cerio

svolgo». Periodo importante anche per il fratello di Valentina, Guglielmo, che presto diventerà padre: «Nemmeno lui si rende bene conto di quello che gli sta per capitare», scherza la Maio in riferimento al nipotino in arrivo. Guglielmo Maio è stato premiato con l’Aquila Reale per la copertina di giugno 2009 nel corso della terza “Convention delle imprese”, organizzata dal nostro mensile Abruzzo Impresa e svoltasi a Coppito lo scorso 3 dicembre. L’azienda di famiglia si è distinta per aver reagito brillantemente alla crisi economica e per aver puntato con decisione sulle proprie risorse umane. Ma chi pensa che una società di calcio possa essere gestita come una normale azienda si sbaglia. Sentite Valentina: «Sono 2 cose molto diverse. Probabilmente è simile l’approccio mentale, ma completamente differente è il rapporto che si crea con i propri collaboratori. Nel gruppo Maio, ad esempio, abbiamo più o meno lo stesso team da 30 anni, nel calcio invece può capitare che un giocatore rimanga 3 anni o 3 mesi, o anche meno. E poi c’è uno staff molto particolare con cui doversi confrontare, dal direttore sportivo all’allenatore fino ai giocatori». Modi diversi, ma stesso entusiasmo nel vivere i 2 ruoli lavorativi. Così come evidenti sono passione e cordialità messi in campo in ogni situazione. È forse questo il segreto del successo della famiglia Maio. Una famiglia sempre più numerosa

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MAR.COM. MEDICALE [anno di fondazione 2000] 65016 Montesilvano (Pe) Via Verrotti, 25 tel. e fax 085.4492556 www.marcomedicale.biz e-mail: vendite@marcomedicale.biz

SO.C.C.A.M. S.r.l. [anno di fondazione 1982] 65013 Città Sant’Angelo (Pe) C.da Vertonica tel. 085.960721 - fax 085.96675 e-mail: c.trubia@tin.it

COMIND s.a.s. [anno di fondazione 1980] 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Via Aterno, 42 - Zona Comm. Dragonara tel. 085.4463060 - fax 085.4463556 www.comind.it - e-mail: info@comind.it

MECH ENGINEERING S.r.l. [anno di fondazione 2001] 65012 Villanova di Cepagatti (Pe) Via Nazionale, 66/A tel. e fax 085.9774182 e-mail: mechsrl@libero.it

Unione Industriali della Provincia di Pescara Unione Industriali della Provincia di Pescara [anno di fondazione 1945] 65128 Pescara - Via Raiale, 110 bis tel. 085.432551 - fax 085.4325550 www.confindustria.pescara.it e-mail: info@confindustria.pescara.it

DE.AL. S.r.l. [anno di fondazione 1990] 65010 Elice (Pe) - C.da Bastioni, 118 tel. 085.960091 - fax 085.9600960 www.pacfood.it - e-mail: info@pacfood.it

Massimo Paolini Agente Capo PATTARA CONSULTING s.a.s. [anno di fondazione 1996] 66023 Francavilla al Mare (Ch) sede operativa: Via Bachelet, 4 tel. e fax 085.817361 e-mail: alessiopattara@libero.it

TOP SOLUTIONS [anno di fondazione 2003] 65128 PESCARA Via Raiale 110 bis - 2° piano tel. fax 085 4313962 www.topsolutions.it e-mail: info@topsolutions.it

Massimo Paolini - Sara assicurazioni [anno di fondazione 1968] 66100 Chieti Piazza Garibaldi, 3 tel. 0871.323095 - fax 0871.347316 www.sara.it - e-mail: ag6220@saraagenzie.it

MAZZOCCHETTI LUCIANO [anno di fondazione 1983] 66100 Pescara Strada Vic. Acquatorbida, 17 tel. 085.4462666 - fax 085.4464075 www.lucianomazzocchettitrasporti.191.it e-mail: info@lucianomazzocchettitrasporti.191.it

DF ALLUMINIO S.r.l. [anno di fondazione 1994] 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Fraz. Sambuceto - Via Cavour, 59 tel. 085.4465042 - fax 085.4407840 www.paginegialle.it/dfallumin e-mail: dfalluminio@alice.it

F.lli DI NINO S.n.c. [anno di fondazione 1960] 65010 Spoltore (Pe) C.da Fontevecchia, 69 tel. 085.413146/47 - fax 085.4155023 www.dinino.it - e-mail: dinino@dinino.it

STYLE PARQUET di Roberto Ciabarra [anno di fondazione 2002] 65013 Città Sant’Angelo (Pe) C.da Fonte di Moro, 29 tel. e fax 085960542

A.B.FILM Pellicole per Vetri Via Badette 13 64018 Tortoreto (TE) Tel. 0861.777482 Fax. Fax. 0861.359982 e-mail: info@abfilm.net

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itinerari d’Abruzzo

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la vita è bella traparentesi

» a cura di Denia Di Giacomo

159 News in pillole

traindevie

163 Stress, lavoro e senso della vita

uscita di sicure a

165 Santiago di Compostela, tra storia e fede

l’albergo del mese paprika alkimie arte&co arte&co arte&co. / in cornice

Popoli, “chiave dei tre Abruzzi”

169 Best Western Hotel Plaza 171

Taverna 58

173 Un formaggio storico Festival delle letterature dell’Abruzzo,

175 un grande ritorno 178 Nicola Romilio, l’amore per la figura 181

Le ceramiche di Alfio Godorecci

tempo rubato

185 Il campo dei miracoli

musicamania

187 Good Evening New York City Paul Mc Cartney 189 Nella shopper questo mese

ve

i moderni

Tracks 2 Vasco Rossi

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traparentesi MOSTRA

“I CAVALIERI DEL VENTO” Mercoledì 3 febbraio alle ore 18, presso la galleria La Cuba d’Oro, in via della Pelliccia 10 a Roma, verrà inaugurata l’Installazione Site Specific “I cavalieri del vento” dell’artista Eugenia Serafini, che si protrarrà fino al 20 dello stesso mese. L’artista presenterà una serie di sculture leggere, insieme ai coloratis simi Cavalieri del Vento, personaggi fantastici che riportano al mondo della Chanson de Roland e dei poemi dell’Ariosto, dando vita a una delle sue “installa zioni performative aperte” con intervento da parte del pubblico. La mostra durante l’inaugurazione sarà presentata dal noto e giovane critico d’arte abruzzese Chiara Strozzie ri. Per info: lacubadoro@alice.it

CA A VELA rlo D’Attanasio, noto GIRARE IL MONDO IN Bra,AR partirà l’impresa di Ca il prossimo 28 febbraio, rdo di Scila, la sua

AV VENTURE

sca a bo Dal Porto Turistico di Pe o del mondo in solitario, tenterà di compiere il gir che e la miglia (circa 70.000 res mi 35 sca di pe e to itor git nd tra impre e mezzo per un no an 1 a circ à rer uatore, partendo in du l’eq io o il mondo attravers barca a vela. Il viagg are vig na um ecirc a sio rà D’Attana Verde, e da qui verso l’oc km). La rot ta scelta porte le Gran Canarie, Capo o ers l rav ne att rà re tre en ssa bi, pa i r po Carabi. Dai Carai direzione di Gibilterra, pe se fino a raggiungere i me alle un a fino a circ r sat pe ver rà tra he i la lunga ano Atlantico, dove navig ta alle Galapagos, e po da ale di Panama, una sos giungere in Nuova Zelan r pe a) circ km la Pacifico attraverso il can mi 00 (8.0 , glia sia mi ne 00 do 40 farà altre onia, poi l’In isole Marchesi, da dove uirà verso la Nuova Caled seg pro ta do rot en La fac , se. sso nce Ro lirà il mar laghi della Polinesia fra to nel golfo di Aden risa e passare tra gli arcipe ll’oceano Indiano. Arriva de a te l’Italia. «Un grande sosat en ver lm tra fina la i ne po e infi i al Mediterraneo l’estremo oriente e ind qu z, Sue di ale nzio e nella solitudine, can sile vento fino al aggiosa, vivere nel cor lta sce a Un oltre 1000 miglia contro eres sca hiara l’imprenditore pe gno che si realizza – dic o». son chi te en am ver re olta ma necessario per asc Tel 338-7403832 ne zio ica Mavida comun Per info: Ufficio stampa

MOSTRA

“PER VEDERE QUADRATINI TUTTO IL GIORNO” A partire dal 16 gennaio 2010 per un mese lo studio fotografico ANNILUCE a Pescara ospiterà presso i suoi locali la mostra “Per vedere quadratini tutto il giorno”. Dodici artisti e fotografi che si confrontano con il formato 120, il cosiddetto fotogramma 6x6 che produce la tipica fotografia quadrata, una tecnica forse obsoleta, ma dalle prospettive ancora inesplorate. La mostra accoglierà lavori di Laura Angeloni, Claudia Ferri, Stefano Schirato, Valeria Serino e Barbara Tucci di Pescara, Mark Benini di Berlino, Sabrina Caramanico di Guardiagrele (Ch), Alberto Di Cesare di Roma, Liana Fides Frappa di Codroipo (Ud), Simona Russo di Torino, Marco Taddei di Vasto (Ch) e Chiara Zampieri di Padova. Lo studio ANNILUCE è sito in via dei Marrucini, 34. Informazioni: 347.7545254.

I BABYLON TG: IL TG DEGLI IMMIGRAT igrati in iornale multilingue rivolto agli imm

NOVITÀ

È nato “Babylon Tg” , il primo teleg nuova e sull’emittente televisiva Atv7. Una onda sin dal primo gennaio 2010 alle inesso l’acc e entir cons di Pescara per bella iniziativa da parte del Comune liore mig una rgli ette perm e iano bene l’ital formazioni anche a chi non conosce enidom la il telegiornale andrà in onda solo integrazione sociale. Sino a mar zo rà idue indiv le una a l’amministrazione com ca, alle 18.15, mentre dalla primaver ini ittad conc ai ta rivol rta etto e ampliare l’offe nuove risorse per investire sul prog notiziari o la lingua italiana. Alla lettura dei arat imp ben no han che ancora non a la , Kateryna Alermush, per lingu curerà l’edizione in lingua rumena che ru, Puta rina Kate o ann a. rner si alte per la lingua arab , e Kilany Nazhia e Latifah Belkacem ucraina, Aurora Doci, per l’ albanese

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traparentesi

A A VIVERE D’ARTE N R TO O AN EL C I D O LL dopo il siIL CASTE o, tornato a nuova vita llo Piccolomini di Celan

MOSTRE

ste esterna e di uno dei ba È di nuovo visitabile il Ca nto della cinta muraria me ida sol con al po quello zie gra sma aquilano più visitato d’Abruzzo do seo è stato il secondo mu o istico e di did art en – spl o rico est sto Qu stioni. grandissimo valore di go luo un , ori itat vis e del Museo Nazionale dell’Aquila con 24mila 2010 il Castello, già sed rile ap 5 al nne o Fin a. nic ospiterà “Antiche Mado bellezza architetto la collezione Torlonia, rno inte ma sis l suo de al ma con e pri a erano accolte della Marsic nti opere d’arte sacra che rta po im ”, stra mo in i Abruzzes gnolo dell’Aquila. nel Museo del For te Spa

MUSICA

GUCCINI: CONCERTO A ROSETO Francesco Guccini, il noto cantauto re modenese, torna a cantare in Abruzzo dopo molti anni di assenza. Rose to è la città prescelta per l’esibizio ne, che si terrà alle ore 21:15 di venerdì 26 Mar zo, presso il “Palamaggetti” di Rose to degli Abruzzi. L’artista verrà accompagna to sul palco dai compagni di sempre Ellade Bandini (bat terie e percussioni), Anto nio Marangolo (sax e percussioni), Vince Tempera (pianoforte e tastiere) , Pierluigi Mingotti (basso), Roberto Manuzzi (sax, armonica, fisarmonica e tasti ere) e Juan Carlos “Flaco” Biondini Il biglietto costa 25 euro e andrà sicu (chitarre). ramente a ruba!

MODA

GATTINONI PER L’AQUILA

to mbre scorso un grande appuntamen La Maison Gattinoni ha firmato a dice dalnato to even un Ridotto dell’Aquila, di moda, danza e musica al Teatro ila Roma e L’Aquila e condotto da Dan di ince Prov le fra e la collaborazion -inverno nno autu e zion colle della i zion Bonito. Sulla passerella oltre alle crea Galati giovani talenti: la romana Serena della nota Maison, hanno sfilato tre e non olar pop ai orm di ToFino, marchio e i due aquilani, Federica Beniamino e e di tum Cos di ia dem Acca , studente dell’ solo all’Aquila, e Daniele Gottastia luto asso io prem del itori vinc i abit due i con Moda di Roma che ha partecipato noto sler, Hes essa lusione della serata l’ingresso di Van al Riccione Moda Italia 2009. A conc o della Maison Gattidon un ”, quila all’A ggio oma ito o “l’ab volto della fiction, che ha indossat son. Mariotto, direttore creativo della Mai o lerm Guil da to crea , città alla i non

ISTITUZIONI

LA CULTURA ABRUZZESE HA NUOVI FONDI La Regione Abruzzo ha stanziato ben 4 milioni di euro per sostenere e rivitalizzare la cultura dei territori colpiti dal sisma. Ad annunciarlo è stato l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Di Dalmazio, durante una conferenza stampa che ha affermato: «Queste risorse non saranno una dazione sic et simpliciter, ma saranno finalizzate esclusivamente alle attività, ai progetti, di questi Enti. Non più- ha continuato - mero assistenzialismo, ma stimolo al merito, alla voglia di fare, all’impegno di chi riesce a valorizzare il territorio ed ottiene dalla produzione culturale un ritorno in termini economici e di immagine» I quattro milioni di euro sono suddivisi in due bandi: il primo, già adottato, pari a circa 2 milioni e 900 mila euro, riservato ad enti ed associazioni già riconosciute da leggi di settore, e il secondo, operativo verso fine gennaio, dell’importo di circa un milione e 100 mila euro, che riguarde rà tutti gli organismi non rientranti nelle leggi di settore, ma che hanno svolto attività culturali o che hanno validi progetti da proporre e realizzare.

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TERRITORIO

“IL PENTAGRAMMA NEL PIAT TO’’ Lo scorso 15 gennaio è partito il progetto del Fai - Fondo Ambiente Italiano -. “Il Pentagramma nel Piat to”. Una serie di appuntamenti mensili che tent eranno di insegnare l’analisi sensoriale dei prodotti tipici della terra con un app rofondito esame anche delle caratteristich e ambientali del territorio. Il corso è gratuito, mentre l’iscrizione ha un costo di 15 euro per gli iscritti Fai e 30 euro per i non iscritti. La missione del Fai promuove re la cultura del rispetto della natu ra, dell’arte, della storia e delle tradizioni d’Ita lia per tutelare il grande patrimo fondamentale delle nostre radici e nio parte della nostra identità. Per info www .fondoambiente.it

ARTE

LE 99 CANNELLE URATE VERRANNO RESTA

Il simbolo per eccellenza dell’Aquila verrà restaurato. La famosa Fontana delle 99 cannelle danneggiata dal terremoto del 6 aprile è stata con un do Ambiente Italiano, adottata dal FAI - Fon ti dalla ien ven pro ro eu mila investimento di oltre 750 menti nu campagna “Sos mo raccolta di fondi della quee ro eu ti raccolti 600 mila Abruzzo”. Sono già sta rome nu di ità ros nde gene sto grazie anche alla gra à arr rim n no ila qu L’A i. r tecnic se imprese e di sponso senza il suo simbolo.

CULTURA

IL PARCO PUBBLICA IL CINEMA IN ABRUZZO Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga ha pubblicato un acca ttivante calendario per l’anno 2010. Il cale ndario contiene le foto più belle dedicate ai paesaggi che la nostra rigogliosa natu ra ha regalato al cinema, con tutti i protago nisti dei film girati all’interno del Parco stes so. E così c’è una Michelle Pfeif fer fotografata davanti alle rovin e del castello di Rocca Calascio durante le riprese del film Ladyhawke e poi Mickey Rourke, fotografato a Campo Imp eratore nei panni del San Francesco di Liliana Cavani o lo Sea n Connery monaco del mitico Il Nome della Rosa e numeros i altri ancora. I film girati in Abruzzo, soprattutto tra i nostri monti, sono dav vero tantissimi e purtroppo non tutti hanno la percezione di queste grandi potenzialità territoriali, per questo plauso all’iniziativa del parco.

SOLIDARIETÀ

PIÙ DI 1 MILIONE DI COPIE PER “DOMANI 21/04/09”

l singolo “Domani 21/04/09” inciso all’indomani del terremoto d’Abruzzo da cinquantasei artisti italiani, ha venduto oltre un milione di copie, somma che verrà destinata alla ricostruzione, consolidamento e restauro del Conservatorio “Alfredo Casella” e della sede del Teatro Stabile   d’Abruz zo  dell’Aq uila. Entro la metà di febbraio, spiegano gli organizzatori, si faranno i conteggi definitivi comprensivi dei dati SIAE 2010. Il prossimo aprile a L’Aquila - a un anno dal terremoto – verrà organizzata una conferenza stampa per concludere simbolicamente.

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comunicazione aziendale

» Farnese vini

Edizione, cinque autoctoni V

ino di grande struttura, morbido, ricco di tannini vellutati, molto persistente e con finale lungo con note speziate di vaniglia e cioccolato. Pronto per essere bevuto subito ma sopporta bene un invecchiamento di 8/10 anni. Temperatura di servizio: 18-20° C circa. Abbinamenti gastronomici: Carni rosse, selvaggina, sughi robusti. Vino da meditazione. Vitigni: Montepulciano, Primitivo, Sangiovese, Negroamaro e Malvasia Rossa. Area di produzione: Comuni di Colonnella, Ortona, Sava e San Marzano. Caratteristiche sensoriali: colore rosso granato molto intenso e persistente con sentori di ciliegia, prugna, ribes maturi, tabacco e nota tostata finale.

I

«Nascono i nostri frutti»

vini Farnese riflettono tutti i colori della terra d’Abruzzo, dipingono incantevoli paesaggi di gusto e vivono della passione per i vigneti sconfinati che la Majella domina e protegge con le sue rotondità materne. Potete osservarli scivolare dalle colline fino al mare, distendersi alla ricerca delle esposizioni ottimali e godere di un microclima invidiato dall’Europa intera. Ecco perché i frutti di questa terra crescono bene e invecchiano ancora meglio.

FARNESE vini s.r.l. Castello Caldora - 66026 Ortona (Ch) tel. 085 9067388 - fax 085 9067389 - www.farnese-vini.com


prima parte

traindevie » di Carolina Pierfelice

Stress, lavoro e senso della vita ualche giorno fa, sfogliando un quotidiano, ho letto un trafiletto in cui si parlava di Antonio B., ingegnere informatico di 39 anni, che si era gettato dal quinto piano dell’edificio principale del Technocentre di Renault a Guyancourt il 20 Otttobre 2006. «Mio marito- spiegava la moglie Sylvie T. – per raggiungere gli obiettivi che gli avevano fissato, lavorava tutte le sere, tutte le notti, tutti i week-end». Mettendo sulla bilancia da una parte l’enormità di una scelta così forte e drammatica e dall’altra il motivo che l’ha causata, ovvero lo stress da lavoro, di nuovo mi è parso assurdo che ciò che dovrebbe servire per vivere, possa portare a morire! Ma accanto a una riflessione filosofica sul senso della vita, da psicologa, non ho potuto fare a meno di riflettere sulle cause dello stress da lavoro e sulla possibilità di combatterlo o, ancor meglio, prevenirlo. Secondo la Commissione Europea, Direzione generale occupazione e affari sociali, i fattori più comuni che possono determinare stress legato all’attività lavorativa sono: » Quantità di lavoro da eseguire eccessiva oppure insufficiente » Tempo insufficiente per portare a termine il lavoro in maniera soddisfacente sia per gli altri che per se stessi » Mancanza di una chiara descrizione del lavoro da svolgere o di una linea gerarchica » Ricompensa insufficiente, non proporzionale alla prestazione » Impossibilità di esprimere lamentele » Responsabilità gravose non accompagnate da autorità o potere decisionale adeguati » Mancanza di collaborazione e sostegno da parte di superiori,

colleghi o subordinati » Impossibilità di esprimere effettivamente talenti o capacità personali » Mancanza di controllo o di giusto orgoglio per il prodotto finito del proprio lavoro » Precarietà del posto di lavoro, incertezza della posizione occupata » Condizioni di lavoro spiacevoli o lavoro pericoloso » Possibilità che un piccolo errore o disattenzione possano avere conseguenze gravi. Naturalmente accanto a questi che possiamo considerare stressor ambientali o fonti di stress vi è la cosiddetta valutazione soggettiva di tali stressor quale mediatore delle reazioni psicofisiche individuali. In sostanza, ciò che può essere stressante per una persona potrebbe non esserlo per un’altra, perché ognuno reagisce in maniera diversa a seconda della propria personalità e della propria storia. Relativamente allo stress si può operare secondo tre tipi di intervento: livello primario, ovvero riduzione dei fattori che lo causano; livello secondario, gestione dello stress; livello terziario, programmi di assistenza al lavoratore. Studi internazionali ci dicono che le organizzazioni attuano prevalentemente interventi di secondo e terzo livello mirati a modificare stili di vita e di comportamento ritenuti responsabili di eventuali danni alla salute o a insegnare a reagire positivamente ed efficacemente a situazioni stressanti. Molto più efficace sarebbe agire sul livello primario, cioè sulla prevenzione, cercando di intaccare un potenziale processo di stress prima del suo avvio, giocando d’anticipo e modificando i fattori summenzionati, ritenuti possibili cause di stress, anziché agire sulle conseguenze

info_ Carolina Pierfelice, Psicologa - psicoterapeuta CarolinaPierfelice@libero.it

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uscita di sicure

a

Santiago di Compostela, tra storia e fede a città di Santiago di Compostela e il cammino del pellegrinaggio omonimo – riconosciuto itinerario culturale dal Consiglio d’Europa – sono stati dichiarati patrimonio dell’UNESCO, nel 1985. Di questa città sono noti gli itinerari religiosi e la maestosa cattedrale dedicata a Giacomo il Maggiore (uno dei dodici apostoli di Gesù, detto “Maggiore” per distinguerlo dall’apostolo omonimo, Giacomo di Alfeo, il “Minore”). Ma è un po’ meno noto come nasce il culto di Santiago. Si narra che dopo la resurrezione di Cristo per molti anni Giacomo girò la penisola iberica per compiere opera di evangelizzazione. Tornato in Palestina fu fatto decapitare dal re Erode Agrippa, che temeva il suo eccessivo potere. Compiuto il crimine, i discepoli di Giacomo ne raccolsero il corpo e lo trasportarono segretamente in Galizia per dargli sepoltura. Nei secoli

successivi si persero le tracce del sepolcro, fino all’anno 813 quando un eremita vide una pioggia di stelle cadere sopra un colle. Gli apparve in sogno San Giacomo svelando che il luogo delle luci indicava la sua tomba. Così iniziò il culto, fu costruita una piccola chiesa sul luogo del sepolcro e dopo fu costruita la città di Santiago de Compostela (il cui nome significa “campo di stelle”). La sua posizione davanti all’Atlantico, portò a credere in passato che in quel punto ci fosse la fine del mondo; di qui il mito di Santiago come luogo di congiungimento delle anime dei morti pronte a seguire il sole attraverso il mare. Tutto ciò fa passare in secondo piano che la città della Coruña è capoluogo della comunità autonoma della Galizia, è stata nel 2000 città europea della cultura e vanta una sede universitaria, fondata nel XVI secolo, che funge da motore culturale della regione

un motivo in più_ Siamo in anno Giacobeo La festa di San Giacomo di Compostela si celebra annualmente il 25 luglio, ma l’anno in cui questa data cade di domenica (come l’anno in corso) viene dichiarato “anno santo Giacobeo”. Fu così istituito da Papa Callisto II per la prima volta nel 1126. Durante tutto il 2010 i credenti potranno ottenere la remissione dei peccati e l’indulgenza plenaria, a patto che effettuino il pellegrinaggio, visitino la tomba di San Giacomo, si confessino, facciano la comunione e recitino specifiche preghiere durante la Santa Messa. Chi non ha fretta può aspettare fino al 2021.

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itinerari d’Abru

o

» di Alessandra Vallera

Popoli, “chiave dei tre Abruzzi”

opoli, considerata la cittadina “chiave dei tre Abruzzi”, sorge in una posizione particolarmente strategica che collega il litorale con le zone interne, tra Firenze e Napoli, tra Roma e il territorio della Val Pescara, un collegamento che fin dai tempi più lontani fece di questo borgo un importante punto d’incontro dei traffici dell’intera regione. Florida cittadina termale la cui storia ha chiare origini pre-romane, Popoli divenne un centro di primaria importanza, chi ne possedeva il dominio vantava il diritto di avere le chiavi delle tre provincie amministrative abruzzesi, Abruzzo Citeriore, Ulteriore I ed Ulteriore II. Ma anche la natura le ha regalato una posizione di spettacolare rilevanza, in quanto Popoli sorge dall’unione tra il fiume Sagittario e l’Aterno, laddove le sorgenti del fiume Pescara danno luogo ad una splendida Riserva Naturale. Davvero disparate e numerose sono le opinioni riguardo alle sue origini e all’etimologia del suo nome, alcuni lo fanno derivare dal latino pauper, (povero), altri invece da Castrum pauperum, basandosi sul Chronicon Casauriense, uno dei documenti più antichi in cui compare il nome di Popoli, conservato nell’abbazia di San Clemente a Casauria. Ma sono a noi giunte testimonianze che

questa cittadina era già conosciuta in epoca romana, secondo quanto scritto da Caio Giulio Cesare nel suo De belli civili. Infatti, il grande condottiero romano, narrando l’inseguimento delle truppe pompeiane che dall’Adriatico cercavano scampo a Corfinium, nel I libro, narra di un ponte eretto a circa tre miglia romane da Corfinio, una distanza di circa quattro chilometri e mezzo che fa presupporre si stesse parlando proprio di Popoli. Una lunga e silenziosa storia quindi, che unita alla posizione strategica ha permesso a questo borgo di arricchirsi di commercio, vita e quindi di sviluppo architettonico. Caratteristico è il centro storico che presenta un assetto urbanistico a pianta ortogonale, diviso in quattro strade parallele, intersecate da scalinate e vicoletti, ricche di molte antichità da visitare. E’ possibile annoverare tra gli edifici di notevole interesse artistico la Taverna Ducale, edificata tra il 1333 ed il 1377, la chiesa di S. Francesco, di stile romanico e realizzata in due tempi tra il 1480 ed il 1689, la chiesa della Trinità edificata nel 1500, la chiesa di S. Lorenzo, una delle più antiche di Popoli, la chiesa di S. Domenico di impianto settecentesco, la chiesa della Madonna delle Grazie edificata nel 1576 con le offerte dei fedeli ed infine, la chiesa di S. Rocco, il cui impianto originale risale al 1656

un motivo in più_ Riserva naturale Sorgenti del Pescara A poca distanza dal centro abitato sorge la Riserva Naturale delle Sorgenti del Pescara, su una superficie di 49 ettari e contornata da 89 ettari di protezione esterna, una Riserva di particolare interesse che ha perfino ottenuto il riconoscimento dell’Unione Europea come sito d’importanza comunitaria. Instituita nel 1986, le sue acque sgorgano da quattro caverne confluendo nel laghetto di Capo Pescara, le cui acque si contraddistinguono per l’eccezionale purezza e limpidezza. Caratteristiche che permettono l’attività foto sintetica di diverse specie vegetali anche fino a cinque metri di profondità. Davvero ricca è anche la fauna, che annovera la trota fario, la salamandra pezzata, la gallinella d’acqua, la folaga, lo scoiattolo, il ghiro, il topo selvatico, l’istrice, la lepre, la volpe e numerosi uccelli, tra cui l’Alcedo atthis, meglio conosciuto come il Martin Pescatore.

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Best Western Hotel Plaza A Pescara da oltre 70 anni c’è un albergo divenuto una vera istituzione, che accoglie al proprio interno il Leondoro, uno dei migliori ristoranti della città, e il Plaza Cafè Lounge Bar, aperto per tutte le occasioni

el pieno cuore della città di Pescara, a pochi passi dalla stazione ferroviaria e con la brezza marina che profuma l’ambiente, ci si imbatte nel Best Western Hotel Plaza. Un accogliente e raffinato hotel a quattro stelle che, all’ineccepibile qualità del servizio, unisce la grande professionalità del personale che si prende cura di ogni ospite con estremo garbo e discrezione. Il Best Western Hotel Plaza, di proprietà della famiglia Schirato che nel 2011 festeggerà l’ambìto traguardo di un secolo di attività ricettiva, è davvero capace di soddisfare ogni esigenza, in un ambiente aperto ad ospitare sia manager in viaggio di lavoro che turisti in cerca di relax e divertimento. Inoltre, grande novità di questo 2010, in tutto l’hotel è garantita la connessione internet wi-fi gratuita, per permettere agli ospiti di navigare in qualsiasi momento e luogo dell’hotel. Il Best Western Hotel Plaza dispone di 68 camere, estremamente curate sia nei dettagli che nell’impeccabile pulizia, due splendide suite con vasche idromassaggio, sale per meeting e convegni e poi, ciliegina sulla torta, uno dei migliori ristoranti della città: il Leondoro. Questa esclusiva perla della ristorazione pescarese nasce dalla precisa idea che un hotel a 4 stelle può diventare un punto di riferimento importante nella sua città solo riuscendo a coniugare i suoi servizi con un’ottima ristorazione, creando cioè un vero “rifugio” per buongustai e per tutti coloro che amano sentirsi coccolati nel cibo e nel

servizio. Nel Leondoro, situato al primo piano del Best Western Plaza e aperto tutti i giorni sia per gli ospiti dell’albergo che per i visitatori esterni, si possono degustare i migliori piatti della tradizione culinaria abruzzese, abilmente elaborati dalla creatività del suo Chef. Il Leondoro propone la tipica cucina mediterranea, con prodotti genuini e caratteristici della nostra terra senza tralasciare il mare che, posto a soli 300 metri dalla struttura, riesce certamente a dare molto del suo carattere. Ma l’accoglienza del Best Western Plaza è arricchita da un ulteriore gioiello: il Plaza Cafè Lounge Bar, l’ultimo nato tra i servizi food & beverage della Schirato Hotels. Situato al piano terra della struttura, il Plaza Cafè è stato inaugurato nel 2008 per accogliere tutti coloro che vogliono passare una serata diversa in compagnia o scegliere una location informale per qualsiasi genere di incontro. È uno spazio gradevole e moderno dedicato a tutta la città. Il Plaza Cafè è infatti aperto a tutti e, in ogni momento della giornata, riesce a proporre qualcosa di unico, dagli ottimi aperitivi, ai piacevoli momenti di relax pomeridiani, sino agli after-dinner ricchi di sorprese, grazie alle molteplici prelibatezze proposte, sempre accompagnate dai migliori vini della nostra tradizione, da cocktail fantasiosi o da ricercati distillati. Numerose e molto diversificate le serate al Plaza Cafè in programma per il 2010, molto spesso accompagnate da musica dal vivo o da accattivanti degustazioni e, se volete, c’è anche la possibilità di festeggiare in un’area interamente riservata a voi!

dove_ Pescara centro info_ Telefono: 085 4214625 - Fax: 085 4213267 Email: plaza@schiratohotels.it - www.schiratohotels.it categoria_  servizi_ Sala meeting e convegni, connessione wi-fi, ristorante Leondoro, Plaza Cafè

» foto concesse da Hotel Plaza

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Le Morbidelle Le Morbidelle

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DOLCIARIA CERASANI Srl S.S. 83 km 8 • Zona Artig. e Piccola Industria - 67057 PESCINA (AQ) • Italy Tel.+39(0)863.898105- Fax +39(0)863.898093 - www.cerasani.com • info@cerasani.com


paprika » di Denia Di Giacomo

Taverna 58 Ricordi e sapori della Vecchia Pescara l ristorante di questo mese non è un locale semplice da raccontare in poche righe. Non si tratta solo di cibo e prodotti genuini saggiamente preparati, ma di 30 anni di storia, una vera pietra miliare nel cuore più antico di Pescara, ovvero Corso Manthonè. Taverna 58, questo il suo nome. Quando si entra, si deve essere pronti a mangiare anche con gli occhi e con il cuore, perché tutto quello che ci circonda parla di una Pescara che non esiste più, che va evocata, una Pescara che Giovanni Marrone, fondatore e proprietario di Taverna 58, ha vissuto e continua ad amare profondamente. Nata nel 1980, Taverna 58 quest’anno festeggia tre decenni di attività, sempre sulla cresta dell’onda, perché Giovanni Marrone non lavora, ma vive di Taverna 58 e con lui tutto il suo staff, la maggioranza del quale è al suo fianco da ben 25 anni, a partire dal primo Chef Giuseppe Marro, dal suo secondo Domenico Di Stefano e poi il sommelier e responsabile di cantina Gino Iannone, Graziella Di Stefano in sala, Lello e Elsa e infine Alessandro, tutti pronti a sorridere, non per forzatura, ma per la serenità che respirano dentro questo rifugio del tempo. «Passiamo più tempo tra noi che in famiglia – dice Giovanni - e proprio questo affiatamento è uno dei punti di forza del locale». Quando il lavoro si trasforma in passione la differenza per il cliente è tangibile. Il locale è molto accogliente e trasuda storia dalle sue stesse mura, la sua struttura è infatti ubicata sul primitivo fabbricato

tardo rinascimentale, del quale restano ampie testimonianze rinvenute nel 1999 durante alcuni scavi. Attraverso un moderno “pozzo di osservazione”, sono inoltre visibili nei sotterranei anche le strutture d’età romana della città di Ostia Aterni e i resti altomedievali dell’antica Aternum. Esiste poi una stanza che in tempi andati ospitava una falegnameria e oggi è diventata la “Saletta di Mastro Vittorio”, qui attraverso numerose foto vivono ancora i protagonisti della vecchia Pescara, gli artigiani del tempo con le loro botteghe e la loro grande umanità, un patrimonio antropologico ed emotivo a cui Giovanni Marrone tiene molto e questo si rispecchia dallo stile del suo locale, pieno di ricordi e di radici del passato Abruzzo.

LE SUE SPECIALITÀ Recensito dalle guide più importanti d’Italia, Taverna 58 ha meritato anche il marchio Bib Gourmand dalla guida Michelin, per l’ottimo rapporto qualità prezzo. Propone un menù dai sapori tutti nostrani. Si passa dalla fellata abruzzese – un ricco tagliere - con prosciutto di Torano, patè di papera muta, arrosticini e altre tipicità, a portate speciali come il carpaccio di baccalà all’insalata di misticanza con frutto e mozzarella di Tornareccio, la gustosa chitarrina con funghi e tartufi aquilani, il farro con germogli di ortiche, steak tartare, piastra calda con funghi, pecora della Majella al tegame e numerose altre proposte, tradizionali e non, e accompagnate da ottimi vini nazionali e regionali selezionabili dalla carta oppure direttamente in cantina

info_ Taverna 58 di Giovanni Marrone Corso Manthone’ 46 - Pescara Tel: 085.690724 - Fax 085.4515695 – e-mail: taverna58@virgilio.it Giorno di chiusura: sabato a pranzo e la domenica

» foto concesse da Taverna 58

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alkimie » di Denia Di Giacomo e Nicola Boschetti

Un formaggio storico Il pecorino di Farindola, “Il formaggio dei Vestini”, è probabilmente l’unico formaggio al mondo ad unire latte di pecora con caglio di suino, ecco uno dei tanti motivi per un gusto così inconfondibile uesto mese parliamo di un formaggio storico delle nostre terre: il pecorino di Farindola. Conosciuto sin dagli antichi Romani come “Il formaggio dei Vestini”, questo saporito pecorino è oggi uno dei prodotti più conosciuti d’Abruzzo. Gustarlo appieno significa ritrovare tutti i sapori delle nostre zone pedemontane, con i suoi pascoli freschi e tutta la genuinità del mondo contadino. Nasce ai piedi del versante nord-orientale del Gran Sasso, nei territori al confine tra le province di Teramo e Pescara. Nonostante tragga il nome da Farindola, che parecchi anni fa era uno dei paesi più popolosi dell’area, viene prodotto anche in altri centri limitrofi, quali Montebello di Bertona, Penne, Civitella Casanova, Villa Celiera, Carpineto della Nora, Arsita, Bisenti e Castelli, che a partire dal 2001 hanno costituito un Consorzio di tutela creando un disciplinare di produzione per garantire la conservazione degli usi tradizionali in tutta la filiera. Tra i vari aspetti tutelati dal disciplinare, ve ne sono alcuni molto importanti che devono essere rispettati per preservare integre tutte le caratteristiche storiche del pecorino di Farindola. Ad esempio gli animali devono essere sempre residenti nell’area tipica di produzione, allevati al pascolo il più possibile, e alimentati solo con erba, fieno, e concentrati tradizionali come mais, orzo, grano, fave, senza semi oleosi, sottoprodotti o insilati. Inoltre il latte deve essere cagliato alla temperatura di 33 –34 gradi senza refrigerazione, ed esclusivamente con caglio di maiale, caratteristica questa che probabilmente possiede solo il pecorino di Farindola e che accosta due degli animali più importanti della nostra tradizione gastronomica e contadina. La salatura delle forme - consistenti in cestini di vimini chiamati “fiscelle” – avviene solo manualmente e in superficie, e a questo punto il pecorino è pronto per la stagionatura per un periodo che va dai 3 mesi a 1 anno, senza il lavaggio delle forme, che vengono trattate esclusivamente con olio d’oliva e aceto. Dopo essere state per alcuni mesi su assi di legno, le forme di pecorino vengono trasferite in casse di legno per concludere la loro stagionatura. Il pecorino di Farindola è presidio Slow Food ed è senza dubbio un prodotto che merita di essere annoverato tra i migliori d’Abruzzo, con caratteristiche uniche da tutelare attentamente affinché non si perdano in produzioni con requisiti troppo industriali, ma contro questo rischio esiste il Consorzio

Chardonnay Punta di Colle colline pescaresi i.g.t. 2005

Abbinare vero e originale pecorino di Farindola rappresenta un vero esame per esperti e appassionati. Il vino che più mi ha impressionato dopo tanti abbinamenti è il Punta di Colle, uno Chardonnay quasi in purezza che nasce sulle colline di Rosciano (Pe). Una millimetrica selezione di uve, unita ad una resa bassissima, ne fanno, in annate adeguate, un prodotto da competizione sia in Italia che nel mondo. Se al frutto della natura aggiungiamo la passione di Enrico, coniugata alla maestria di Angelo e Romeo, il gioco è fatto. I nostri occhi godono di un colore oro nuovo, intenso, denso e oleoso. Il naso è invaso da sentori di fiori gialli, acacia, leggera resina e rosa appassita. Un vero fiume in piena. La beva rileva, cosa non sempre evidente in questi vitigni internazionali, una vera linea conduttrice tra naso e palato. All’ingresso bocca percepiamo morbidezza, ma non dolcezza, la giusta sapidità e alcolicità ben tengono a bada la succulenza del formaggio. La persistenza gustativa non ha nulla da invidiare alla struttura del piatto. L’aromaticità accompagna, alla grande, la punta di piccante del pecorino. Sarà molto intrigante riassaggiarlo tra 2\3 anni. A mio avviso si apprezza bene ad una temperatura di 12 gradi in calici ampi e slanciati. Decanter facoltativo. Gradi 14,5. Prezzo ind. 20 Euro info_ Azienda Marramiero - c.da Sant’Andrea, 1 - 65010 Rosciano (Pe) - tel. 085 8505766 - www.marramiero.it

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arte&co. » di Massimo Avenali

Festival delle Letterature dell’Abruzzo, un grande ritorno La settima edizione dell’evento dedicato alla cultura e in particolare ai libri, anche quest’anno ha portato a Pescara novità, curiosità e tanta voglia di leggere

Reading durante la presentazione della nuova antologia edita dalle Edizioni Noubs

La presentazione del libro a fumetti di Roberto Battestini “Fratelli”

ormai un appuntamento che tutta la città di Pescara, e non solo, attende. Il Festival delle Letterature che si è svolto nella capitale adriatica a fine novembre e che ogni anno ha ospitato i più grandi nomi della letteratura e del pensiero nazionale e internazionale, questa volta si è incentrato in modo particolare sull’editoria e gli autori locali. Forse una scelta che nasce dalla crisi, ma anche un’occasione per ritrovare artisti abruzzesi e nuove opportunità. In una puntuale retrospettiva ce ne parla Giovanni Di Iacovo, come sempre organizzatore dell’evento e più che mai in prima linea nel movimento culturale che dalla nostra regione tende a farsi conoscere nel resto del paese. Meno nomi nazionali e più attenzione al locale, perché questa nuova formula? «Questa nostra settima edizione del Festival ha visto il suo budget sensibilmente ridotto, portandoci a dover operare una scelta: o un’edizione di un giorno solo con uno o due nomi nazionali, oppure un festival di più giorni, con una trentina di incontri che proponesse le migliori pubblicazio-

ni avvenute quest’anno di autori e case editrici regionali. Abbiamo optato per questa seconda ipotesi anche perché volevamo liberare l’immagine della nostra regione rispetto a quella che negli ultimi due anni è apparsa alle cronache nazionali prima per gli scandali politici e poi la tragedia del terremoto. Non una regione solo vittima, quindi, ma anche una regione capace di produrre cultura e creatività. Inoltre, la tragedia del terremoto ha inciso profondamente nell’immaginario di tutti gli abruzzesi e anche la narrativa prodotta in quest’anno ne ha risentito mostrando come, in ogni autore, la percezione della propria terra è definitivamente cambiata» Come ha risposto il pubblico? «Straordinariamente bene, anche grazie alla qualità delle opere pubblicate quest’anno in Abruzzo. Non sempre dalle nostre parti c’è questa qualità, anzi, quindi devo dire che per la letteratura in Abruzzo il 2009 è stata davvero una buona annata». Quale sarà il futuro del festival? «Tornare ad avere grandi nomi nazionali, ma conti-

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arte&co.

Festival delle letterature locandina

I partecipanti al Festival delle letterature

nuando ad avere una grande finestra sull’Abruzzo visto il successo di quest’anno e integrare il festival con una Fiera della piccola e media editoria da tenersi nelle sale dell’Ex-Aurum». Da addetto ai lavori e impegnato nel settore, c’è ancora posto per la cultura in Abruzzo? «C’è posto eccome ma, a mio avviso, bisogna agire in due direzioni. La prima è quella di aprire l’Abruzzo alle grandi culture nazionali, europee ed internazionali per una radicale sprovincializzazione dell’offerta culturale. Un esempio ci è dato dal Festival di Castelbasso, un piccolo borgo elevato da un calendario di altissima qualità con appuntamenti scelti non per dare l’obolo ai clientes del paese ma

per superare e ampliare il dna locale, non appiattendosi sulle stantìe tradizioni locali ma sollevando lo sguardo, con grande coraggio, verso più ampi contesti culturali. Con, peraltro, una notevolissima ricaduta economica, di prestigio e di turismo, di cui beneficia l’intera comunità. La seconda è quella di esportare la nostra cultura e i nostri talenti locali. Ai nostri artisti, scrittori, musicisti di qualità va data la possibilità di essere inclusi in circuiti più ampi, quantomeno nazionali, affinché le produzioni culturali della nostra città, quando valide, possano esprimersi in altri e più ampi contesti. Perché la cultura che un luogo sa produrre ed esportare ne migliora il volto e ne accresce la credibilità»

Il pubblico del Museo Colonna, sede del Festival

Giovanni Di Iacovo

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arte&co. » di Anna Cutilli Di Silvestre

L’artista con la sua opera “La vita: il tempo, l’essere e l’anima”(2009)

Nicola Romilio, l’amore per la figura Nonostante le rivoluzionarie innovazioni, questo artista continua il suo percorso con la scelta figurativa. Un moderno seguace del Pontormo alla continua ricerca della bellezza

ella prima metà del Novecento, nonostante le tendenze fortemente innovative delle avanguardie storiche, la centralità dell’esperienza pittorica e plastica non era stata scalfita. Negli anni sessanta invece la situazione cambia radicalmente: l’arte si è fatta informale, abbandona la cura della forma, non ritiene più essenziale la figura e finisce per assumere caratteri sociali e politici. Al contrario, Nicola Romilio a diciott’anni, nel 1963, dipinge icasticamente il suo primo autoritratto e poi i ritratti di familiari nei quali la sua natura

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più profonda già si manifesta nell’esprimere i vari stati d’animo delle persone che va rappresentando. Anche se il confronto con la figura umana è un compito assai impegnativo, quando nel tempo, al figlio studente di filosofia ha regalato i ritratti dei più importanti personaggi del pensiero, egli ha saputo rendere la grave personalità di ognuno. In tutto il suo percorso artistico Nicola Romilio, sempre indifferente all’agitarsi delle nuove tendenze, confrontandosi con i vari soggetti espressi nelle diverse tecniche, è rimasto fedele alla scelta figurativa puntata alla

» foto concesse da Nicola Romilio


Omaggio a Pontorno, olio su tavola - 2006

Cesto di fichi, olio su tavola, 2006

Torre di Cerrano, olio su tela, 2006

ricerca della bellezza. Egli si dichiara seguace del Pontormo - vincere “di mille secoli il silenzio”. Adatta al tema è stata la il pittore che aveva suscitato l’ammirazione di Michelangelo – e scelta dell’acquerello, tecnica che di per sé alleggerisce, quasi in onore di esso ha reiterato la “Visitazione” (1528): mediante annulla lo spessore fisico-materico e meglio rende l’atmosfera le luci e le ombre dell’ondeggiare dei dell’evocazione e dell’allusione. È la panneggi ha reso la suggestione delrapidità di esecuzione dell’acquerelle donne che corrono all’abbraccio. E lo che crea un ambiente indefinito in altri soggetti religiosi, le Madonne che dà più spazio all’immaginazione. hanno il viso caratteristico della bellezAll’immediatezza dell’acquerello, Roza rinascimentale: regolarità e purezmilio contrappone la tecnica lenta e za di lineamenti. Spesso il figurativo paziente dell’incisione. Superata ordi Romilio è simbolico e per questo mai dalla fotografia, l’incisione oggi egli si sente vicino a De Chirico e lo è ristretta al solo campo dell’arte. Ma testimonia in un ciclo di dipinti a olio essendo il disegno, come afferma De di carattere metafisico: il classicismo Chirico, impronta del pensiero “un come rifugio di una nostalgica aspigenere con dignità pari se non superazione al sublime. Anche Romilio riore al dipinto” le incisioni di Romilio subisce il fascino del mito e ad esso sono diventate preziose. Nelle sue masi rivolge nella sua continua ricerca nifestazioni artistiche, importanti sono della bellezza. “Il mito è quel nulla che anche le nature morte fatte di fichi, è tutto” proclama il poeta portoghese mele, uva, melograni, pannocchie… Fernando Pessoa che esalta la potenfrutti della terra dove è nato, San Buoza della metafora affermando che il no (CH) e di quella in cui risiede, la mito appunto crea dal nulla e, al pari campagna di Silvi (TE). della leggenda, dà forza alla fragilità Forte è il legame con i suoi luoghi che umana. Romilio in una sequenza di compaiono spesso nello sfondo dei acquerelli illustra la vicenda della ninsuoi dipinti. Questa pittura di Romilio fa Siringa che per sfuggire a Pan si riguardante campagna, frutti e fiori gettò nel fiume Ladone a da Diana fu (gli iris sono da lui preferiti) non atNascita di Venere, acquaforte 2003 trasformata in canne. Il satiro ne tatiene tanto alla sfera percettiva o solo gliò alcune, le mise insieme creando alla magia del colore, bensì all’energia uno strumento musicale a cui diede il nome della ninfa amata spirituale che sprigiona e che attinge forme di suggestiva e e perduta. Anche se la vita è breve, è il ricordo che può meditata bellezza

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/ incornice

» di Chiara Strozzieri

Le ceramiche di Alfio Godorecci Inserito nel terzo volume de Novecento Ceramiche Italiane, questo illustre abruzzese porta con se tutta la tradizione di Castelli arricchita da uno slancio di profonda rottura con il classico er anni conosciuto come illustre ceramista partenopeo, vuoi per la lunga permanenza a Napoli, vuoi per la raffinatezza del suo ornato, che ha certamente origine nella maiolica partenopea di stile barocco, Alfio Godorecci è in realtà un personaggio della cultura abruzzese, che non ha mai nascosto l’influenza della tradizione ceramica di Castelli, suo paese natale. È qui che da ragazzo egli apprende un’arte dall’esecu-

» foto concesse da Alfio Godorecci

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zione tecnica perfetta e può formarsi alla scuola dei vari Visani, Tramonti, Di Giosaffatte, Saturni e soprattutto Serafino Mattucci, che sarà sempre un punto di riferimento per la sua ricerca artistica. Gli esordi castellani sono fondamentali per la pratica nell’esercizio artigianale, che conferisce a Godorecci grande dimestichezza con la materia e lo rende presto libero di abbandonarsi alla propria creatività, compiendo una vera e propria rivoluzione di stile e in definitiva il superamento del filone neo-realistico tipico di Castelli. La prima cosa che l’artista fa è privare gli oggetti di uso quotidiano della loro normale funzione: questo vuol dire fendere le pareti di un vaso perché non possa contenere dell’acqua o piuttosto incollare piatti a una tela per simulare un improbabile pasto. È questo un gesto di rottura con la classicità, che lo porta all’astrazione della forma e alla scoperta del filamento, come elemento ricorrente della sua opera. E non c’è da immaginare qualche significato recondito che faccia delle sue matasse un simbolo di ben altre realtà contorte, ma bisogna inquadrarle come strumenti di una ricerca soprattutto tecnica: aggrovigliare trame ceramiche porta l’artista a sperimentare prima di tutto la luce, il modo in cui essa batte, si riflette, si insinua nella materia, e in secondo luogo il colore, steso a piccole pennellate o fissato con gli smalti. Di queste raffinate sperimentazioni gode l’occhio dell’osservatore, rapito letteralmente dagli intrecci filamentosi, condotto verso una conoscenza più autentica della ceramica, troppo spesso relegata alla sfera di un’arte antica e popolare. A giusto merito Godorecci è stato inserito nel terzo dei volumi Novecento Ceramiche Italiane, una panoramica sui protagonisti della ceramica del XX secolo, a cura dello studioso Emanuele Gaudenzi per la Faenza Editrice. La lodevole iniziativa editoriale, partita proprio dal cuore della cultura ceramica nel nostro paese, ricorda il passaggio dell’artista abruzzese per l’arte faentina e il tributo lasciato nel noto Museo Internazionale delle Ceramiche della città. Questo non è che l’ennesimo riconoscimento per una delle voci più autorevoli nell’ambito di una tradizione artistica, che dovrebbe trovare sempre più lo spazio per rinnovarsi

/ incornice

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tempo rubato

Il tempo per leggere è sempre tempo rubato. (Come il tempo per scrivere, d’altronde, o il tempo per amare). Rubato a cosa? Diciamo, al dovere di vivere. Daniel Pennac, Come un romanzo, Feltrinelli Editore

Alfredo Chiantini / Gruppo Albatros Il Filo

II campo dei miracoli n ritratto amaro, a metà fra il saggio e il romanzo, di chi oggi vuole impegnarsi con passione in politica, ma si ritrova a navigare, invece, in un mare in tempesta. La politica fa parte della nostra quotidianità: la seguiamo in televisione e sui giornali, è la protagonista dei nostri discorsi, dei nostri dibattiti e, spesso, dei nostri malumori e perplessità. Ne abbiamo quasi sempre una visione parziale, eleggendola a capro espiatorio di tutti i nostri problemi. Non sempre riusciamo a metterci nei panni di chi inizia un percorso politico e si viene a scontrare con i veri problemi del settore, cercando di “fare” e di “dire” qualcosa di concreto, al di là delle sterili discussioni, delle incomprensioni, delle accuse. Il libro edito dalla casa editrice Albatros Il Filo, fa entrare il lettore in un percorso tra i dolci sapori dei ricordi d’infanzia e il brusco impatto con la realtà dell’arte politica della provincia italiana, ma non solo

l’autore_ Alfredo Chiantini trentasettenne nato ad Avezzano, svolge la professione di avvocato ed è alla sua prima pubblicazione.

le prime trenta righe_ Nel 1982, durante l’estate del mondiale di calcio spagnolo, quello vinto dall’Italia, quello del Presidente Pertini, e di Paolo Rossi, avevo dieci anni. Ricordo con gioia i momenti di festa di quel periodo. Le sfilate sopra una Fiat Cinquecento bianca, con cappottina apribile, guidata con maestria, fra un mare di bandiere, da mio zio. Il tricolore portato in giro a qualsiasi ora del giorno. Le partite di calcio, dell’entusiasmo, dell’emulazione di Rossi o Conti, giocate sui marciapiedi, nelle piazzette, dentro il cortile di mia nonna, dovunque ci fosse uno spazio per poter far girare il pallone. E poi l’urlo di Marco Tardelli: liberatorio, pieno di sogni, di speranze, di rivincita, di incredulità. L’immagine del Presidente della Repubblica festante, con la pipa in bocca che, non curante dell’etichetta, ad ogni goal scattava in piedi a festeggiare, fino a pronunciare – dopo la terza segnatura – la frase che tutti capimmo leggendogli il labiale: ormai non ci prendono più. Parole

rassicuranti per un bambino che, dinanzi lo schermo, soffriva e sperava con altri milioni di italiani. A dieci anni le estati durano di più di quando ne hai trentasette e soprattutto sono avventurose e piene di sorprese. Quella mattina io e mio fratello andammo da Marco, il proprietario dello spaccio vicino casa, uno di quei negozi di quartiere, senza insegna e senza nome, dove trovi di tutto, dai quaderni ai detersivi, dai cesti di vimini agli attrezzi per l’idraulica. Un posto piccolo, formato da una stanza lunga e stretta tenuta in gran disordine, pieno di cose colorate e poco costose, qualcuna a dire il vero anche inutile. Spesso andavamo lì a far spesa. La prima volta c’eravamo andati per comprare un pallone da calcio; il famoso “Tango”, una palla un po’ più consistente di un Supertele, ottimo per giocare ore e ore nel polveroso campetto vicino casa.

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musicamania » a cura di Piero Vittoria

Tracks 2 (inediti e rarità)

Good Evening New York City

A sei anni dalla sua prima raccolta Vasco Rossi pubblica una nuova compilation che contiene tre inediti e canzoni live mai apparse prima su disco

Torna il grande Paul Mc Cartney, con un cd - dvd live davvero esplosivo

“Tracks 2 (inediti e rarità)” ha segnato il trionfale ritorno sul mercato discografico di Vasco Rossi. Questa nuova raccolta, arrivata a sei anni dalla precedente “Tracks”, ha una particolarità: non è una semplice compilation di successi, ma un vero e proprio regalo che il rocker ha voluto fare ai suoi fan. Contiene infatti tre inediti, scritti nell’arco del 2009 a Los Angeles, e poi tutte quelle che lui stesso ha definito “canzoni sparse qua e là” in versione live mai apparse prima d’ora su disco. I nuovi brani hanno la tipica impronta di Vasco. Il cd si apre con la criticatissima cover di “Creep” dei Radiohead, per l’occasione rivista e corretta col titolo di “Ad ogni costo”: troppo bella la versione originale (è uno dei capolavori del rock moderno) perché non arrivasse una pioggia di critiche, ma indubbiamente non siamo di fronte ad un brano ben fatto, anzi è decisamente sotto tono. “Ho fatto un sogno” è un buon rockettone dalle venature elettroniche. Con “Sto pensando a te” ci si trova di fronte al miglior Vasco: una ballata meravigliosa che già promette di diventare un inno da concerto. Fra i pezzi rari live si segnalano un’intensa versione acustica di “Sally” (dal recente tour nei palasport), “Un ragazzo di strada”, cover dei Corvi (dal concertone del Primo Maggio a Roma lo scorso anno), “Il tempo di morire” di Battisti (Mugello 1996) ed “Amico fragile” di Fabrizio De Andrè (eseguita nella serata tributo al grande Faber tenutasi a Genova ad un anno dalla sua scomparsa). Per gli amanti del collezionismo “Tracks 2” è uscito in più versioni: cd, cd + dvd (il supporto video contiene un live dal tour del 1996 più alcuni videoclip e backstage), doppio vinile e la Fan Box Edition (la più appetibile, poiché comprende, oltre al cd + dvd, un interessante fotolibro, quattro poster e quattro riproduzioni di pass ufficiali dei tour). I numeri sono dalla parte di Vasco che ha ancora una volta ha colpito nel segno: le vendite sono già da capogiro, dunque operazione decisamente riuscita.

VOTO 7

Nell’agosto del 1965 i Beatles si esibirono nel delirio generale allo Shea Stadium di New York per un concerto rimasto nella storia: Paul Mc Cartney celebra questo importante avvenimento con un doppio cd dvd live dal titolo “Good evening New York City” che testimonia il suo ritorno sul luogo teatro di quella leggendaria serata, stavolta nella nuova cornice del City Field. Trentatré canzoni ripropongono l’intero concerto della prima di tre serate che Macca ha tenuto lo scorso luglio: nessuna sovraincisione in studio, ma tutto riportato fedelmente, con tanto di imprecisioni e cali di voce, ed è proprio qui la bellezza di questo disco dal vivo che segna il ritorno dell’ex Beatles ad una major (la Universal). Una grande band lo accompagna in una cavalcata di successi che vede nel primo cd brani dei Fab Four alternarsi a quelli della recente produzione solista. Nel secondo solo Beatles: bellissime le versioni di “I’m down”, (già in scaletta nel 1965) ,“Back in the USSR”, “Let it be” e “Hey Jude”. Da segnalare un sincero tributo a John Lennon nel medley “A day in the life / Give peace a chance” e a George Harrison in “Something” eseguita per l’occasione accompagnandosi all’ukulele. Il dvd include l’intera performance diretta da Paul Becher e ripresa in alta definizione con l’ausilio di 15 telecamere e 75 flipcam azionate da fan presenti al concerto. Il concerto al City Field è stato acclamato da critica e pubblico come un evento memorabile. La versione deluxe include un dvd aggiuntivo con l’intera esibizione tenuta da Paul sul tetto dell’Ed Sullivan Theater per il David Letterman Show. Ci si chiede, visto che ci troviamo di fronte ad un ennesimo disco dal vivo, se fosse realmente indispensabile: beh la risposta è decisamente sì. È meraviglioso ancora una volta riscoprire la magia di un’epoca irripetibile come quella dei Beatles, ma anche accostarsi alla produzione solista di un artista semplicemente unico come Paul Mc Cartney . Vi pare poco?

VOTO 8

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I N R E D I MO

Z Z E V

ve

i moderni

» a cura di Camilla Marino

CLUB DES SPORTS Casco a tre colori Club des Sports, il marchio bresciano dal sapore vintage, omologato per l’utilizzo su strada e realizzato in partnership con l’azienda leader del settore.

ADIDAS In pelle bianca e dorata le high top con ali applicate ai lacci fanno parte della collezione Originals disegnate dal mitico Jeremy Scott per Adidas.

CHANEL

LEICA Leica ed Hermes ovvero una collaborazione che per la seconda volta sigla una limited edition della Leica M7 denominata Hermes Edition. Prodotta in soli duecento pezzi avrà due varianti colore arancio (nella foto) e verde.

Ed ecco a voi la Sports Collection firmata Chanel. Altro non è che una vasta linea di accessori dall’inconfondibile mood minimal chic che comprende snowboard, ma anche tavole da surf, racchette da tennis, rollerblade, caschi, pesi, insomma abbraccia tutti, ma proprio tutti gli sport.

ETRO Ha un che di psichedelico la borsa weekend in tessuto firmata Etro con stampa medusa multicolor. Per qualsiasi tipo di viaggio….

GEOSPIRIT Ha una linea estremamente sportiva e nello stesso tempo un’ottima vestibilità il piumino in nylon effetto metal firmato Geospirit, ideale per gli sport invernali, ma anche estremamente metropolitano.

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hanno collaborato

Daniele Giangiulli Abruzzo che produce | pag. 25

fisco | pag. 58

Daniele Giangiulli è nato il 24 ottobre 1979 a Chieti dove tuttora vive. E’ laureato in Economia e Management. E’ stato dipendente della Carichieti dal 2000 al 2005. A fine 2005 ha lasciato la Carichieti per assumere l’incarico di direttore di Confartigianato Chieti e della Cooperativa Artigiana di Garanzia Città di Chieti. Da settembre 2008 è direttore di Confartigianato Abruzzo, il più giovane d’Italia.

Socio fondatore dello studio “Valore” Professionisti Associati in Lanciano, struttura associata tra commercialisti che ha creduto nell’organizzazione dell’attività professionale in gruppo. Si occupa da sempre delle problematiche di categoria e per questo attualmente ricopre, tra le altre, la carica di presidente nazionale dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed esperti contabili, principale sindacato di riferimento dei commercialisti italiani. Interfaccia tra la categoria professionale e le istituzioni. Presidente altresì della Fondazione Nazionale Centro Studi UNGDC il cui comitato scientifico è presieduto dal prof Lupi.

Giuseppe Mauro nonsoloeconomia | pag. 27 È professore Ordinario di Politica Economica presso la facoltà di Economia dell’Università G.d’Annunzio di ChietiPescara. Ha seguito tutta la carriera accademica da borsista a assistente ordinario, a professore incaricato, a professore associato sino a professore ordinario. Ha insegnato Economia Monetaria e Creditizia, Economia Politica, Economia del Lavoro, Economia Industriale ed Internazionale presso le università LUISS di Roma, Teramo e Pescara. È stato Visiting Scholar presso l’Università di York (G.B.) e attualmente collabora con la London School of Economics. Attualmente ricopre la carica di presidente del Corso di Laurea in Economia e Commercio. È Membro della Società Italiana degli Economisti. È presidente del Collegio Sindacale della Banca Caripe. Collabora con i principali quotidiani locali ed ha scritto numerosi articoli e volumi sulla crescita economica di Pescara e dell’Abruzzo.

Ida Pagnottella mercati | pag. 55 Nata e cresciuta in Canada, ha 39 anni e vive in Italia da quando ne ha 18. Si è laureata in economia e commercio presso l’università degli Studi di Chieti ed è consulente finanziario indipendente fee-only. Dal 2005 è portfolio strategist dello studio CFI Advisors di Pescara, dove offre il servizio di consulenza personalizzata su strumenti finanziari: monetari, obbligazionari, polizze, fondi pensione e soprattutto strumenti azionari e derivati. Dal 2008 organizza e insegna corsi sulle tecniche di investimento e gestione dei propri investimenti finanziari. Questi corsi sono indirizzati soprattutto a risparmiatori che vogliono acquisire nozioni tecniche.

Alfredo De Vincentis mercati | pag. 55 Nato nel 1970, è laureato in economia. Dopo anni di esperienza nel sistema bancario come promotore finanziario lavora come analista tecnico e trader dal 2005.

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Luigi Carunchio

Pietro Pastorelli energia | pag. 60 Nato all’Aquila nel 1941, si laurea nel 1965 al Politecnico di Torino in Ingegneria elettronica. Dopo una breve esperienza di docente, svolge la sua attività lavorativa presso alcune importanti aziende multinazionali operando nei settori delle apparecchiature e degli impianti MT/BT. Opera anche, come libero professionista, nella progettazione di impianti elettrici per complessi industriali e banche e, come imprenditore, nel settore dei componenti meccanici per applicazioni aerospaziali. Dal 2006 è delegato di Confindustria Abruzzo per le politiche energetiche.

Simone D’Alessandro creatività&innovazione | pag. 62 È scrittore, docente universitario, saggista e copywriter. Autore di opere di carattere scientifico, tra cui, in collaborazione con Andrea Pitasi ed Emilia Ferone, “Il Tempo Zero del Desiderio. Una strategia evolutiva per l’economia e la società della conoscenza”, McGrawHill, 2008. Dal 1997 è sceneggiatore di spot, cortometraggi e documentari. È Copywriter Senior presso CARSA Spa, agenzia leader nella comunicazione ambientale. Segue un dottorato di ricerca presso la facoltà di Scienze Sociali dell’Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti. Vincitore del premio nazionale di letteratura Parco Majella 2007, del premio letterario nazionale Alceste de Lollis e del premio Manzoni.

Antonio Teti ict | pag. 65 È responsabile del supporto tecnico informatico della Direzione Generale dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara. Laureato in Economia e Management delle Imprese, ha conseguito tre specializzazioni in Information Technology presso

la ELEA Knowledge Integration. È Accademico Ordinario della Pontificia Accademia Tiberina, prestigioso Istituto di Cultura Universitaria e di Studi Superiori e Presidente Onorario della Società Italiana delle Scienze Informatiche e Tecnologiche (SISIT). Ha avuto incarichi di docenza in diverse università italiane e ha collaborato per attività di alta formazione con la facoltà di Informatica dell’Università Politecnica di Valencia e di Madrid. Qualificato esperto di sicurezza dei sistemi informativi, collabora in qualità di consulente con diverse Procure italiane e con la Guardia di Finanza. È autore di numerosi libri e lavori scientifici e scrive su diverse riviste e periodici del settore.

Filippo Paolini norme&leggi | pag. 68 Nello studio legale di cui è titolare, esercita la professione forense prevalentemente nel ramo del diritto commerciale. È consulente giuridico di diverse aziende, abruzzesi e non, in materia di contratti, diritto societario e crisi dell’impresa. È consulente giuridico, dal 2003, dell’Ufficio Legale Federazione Italiana Giuoco Calcio – A.I.A. Laureato in Giurisprudenza a soli 23 anni, è iscritto dal 2001 all’Albo degli Avvocati presso il Tribunale di Avezzano.

Martina Di Sciascio risorse umane | pag. 71 Laureata in scienze dell’educazione all’università di Bologna, si interessa di risorse umane dal 2003 e si è specializzata nelle tematiche legate al mercato del lavoro e alla formazione professionale. Per Gi Group spa si occupa di sviluppo territoriale e della gestione della filiale di Lanciano.

Piero Carducci la terra di Piero | pag. 93 Economista e docente universitario, è specializzato in sviluppo territoriale e sistemi per il controllo di gestione. È stato direttore della scuola di formazione manageriale del Gruppo Telecom e presidente dell’Agenzia di sviluppo della Provincia di Potenza. Ha diretto la collana di management del ministero degli Interni. Attualmente è presidente dell’organismo di vigilanza delle Ferrovie regionali.


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Anno 1¡ n. 3 - luglio/a agosto 2006 - (copia a omaggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P

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Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P

- Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P

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segno dei tempi » di Vyck

Trasporti: studio da 200mila euro per risparmiare Per riorganizzare le società del trasporto pubblico locale la Regione si affidò ad uno studio ignorato dall’attuale governo. L’IdV: «Che fine ha fatto?»

200mila Euro per uno studio commissionato dalla regione per risparmiare sui trasporti...

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Certo che per risparmiare... non badano a spese!




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