Abruzzo Impresa il mensile del manager • Gennaio 2013 • numero 73 • anno VIII • www.abruzzoimpresa.it • Copia Omaggio
numero
ISSN 1973-5383
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PASCUCCI, LA CARTOTECNICA CHE AMA L’AMBIENTE
“Fare scatole di qualità per noi significa non solo produrre secondo gli standard più elevati, ma fornire soluzioni globali ai problemi di imballaggio”. Questo è uno dei tanti obiettivi della Pascucci Packaging di San Vito Chietino (Ch). Un’azienda che opera nel settore imballaggi industriali da circa 40 anni, dopo aver maturato una lunga esperienza in ambito grafico-cartotecnico. La Pascucci è una realtà attenta agli sviluppi tecnologici del settore, con una spiccata propensione all’analisi dei numerosi problemi connessi alla realizzazione di un buon imballaggio. Scatole americane di ogni dimensione, casse e scatole speciali, casse in tre onde, imballaggi industriali, scatole fustellate, box portapizza, scatole e astucci litografati, ma anche produzioni speciali ad esempio per aziende del settore calzaturiero, metalmeccanico, alimentare e chimico. Questo il core business della Pascucci che grazie alla sua comprovata esperienza riesce sempre a trovare le migliori soluzioni per la propria clientela. Da evidenziare la grande sensibilità ecologica di questa azienda, impegnata nell’evidenziare che le foreste della cintura boreale, coltivate e gestite dall’industria cartaria, hanno un tasso di crescita che supera di gran lunga quello di abbattimento.
MOMA CUCINE, LA QUALITÀ AL PRIMO POSTO
MOMA Cucine fa parte del gruppo Euromobili dell’imprenditore Mariano Monaco. Nel 2004 a Montesilvano nasce il primo Moma Centro Cucine Lube, uno spazio in cui ammirare mille nuove idee per la cucina e non solo, all’insegna del design e del made in Italy. Moma intende diventare il primo punto di riferimento per i mobili di qualità in Abruzzo, ecco dunque il suo successo di Moma e l’apertura di altri 3 centri a Mosciano Sant’Angelo nel 2009 a Francavilla al Mare nel 2010 e a Colonnella nel 2011. Una grande espansione che lascia presagire l’inarrestabile ascesa di un gruppo che della qualità ha sempre fatto la sua bandiera. Moma Cucine si dedica a tutta quella fetta di mercato sempre più ricercata ed esigente, che ama il bello ma sempre accompagnato dalla qualità dei materiali e dalla loro durevolezza. Soluzioni moderne, tecnologiche ma anche accompagnate dal classico buon gusto, negli showroom della Moma le soluzioni proposte sono numerosissime, sempre accompagnate da una grande cura dei dettagli e delle più variegate esigenze. I servizi offerti sono numerosi e tra questi hanno il primo posto la progettazione, l’assistenza e la possibilità di accedere a formule di finanziamento personalizzate.
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L’azienda SEM srl di Chieti Scalo è una delle eccellenze d’Abruzzo. Impegnata nel settore dell’automazione industriale e del controllo di processo relativo alle produzioni industriali, nonché centro di formazione ufficiale della Scuola Automazione Industriale Siemens, questa dinamica azienda è una vera punta di diamante per la nostra economia, grazie all’altissima tecnologia impiegata, alla continua ricerca e ai grandi risultati che sta ottenendo anche all’estero. E’ infatti recente la partnership tra Sem srl e Ingersoll Machine Tools, il colosso statunitense leader nella progettazione di macchine del settore aeronautico. Un incontro che regala grande lustro alla capacità e alla professionalità dei tecnici italiani. SEM srl, nasce nel 1987 e oggi, in seguito al passaggio generazionale vede alla sua giuda i fratelli Luca, Cristina e Marco D’Arcangelo, rispettivamente impegnati come amministratore, responsabile dell’amministrazione e responsabile settore acquisti e logistica. La Sem ha da poco festeggiato i suoi 25 anni di attività, e con impagabile grinta si appresta ad affrontare le mille sfide di un futuro sempre più tecnologico.
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ISSN 1973-5383
in copertina Sistemi Locali foto di Denia di Giacomo
GENNAIO 2013 n°73 anno VIII numero chiuso in redazione il 17 gennaio 2013
direttore responsabile
Eleonora Lopes
redattori Denia Di Giacomo, Laura Tinari, Marcella Pace EDITORIALISTI Mauro Di Pietro hanno collaborato a questo numero Luigi Carunchio, Simone D’Alessandro, Antonio Teti, Filippo Paolini, Alessio Pelusi , Pietro campanaro, Chiara Strozzieri, Luca Pace, Lorenzo Pierfelice, giulio carlone, mauro di cola, francesca lupone, MARCELLA PACE, NICOLA BOSCHETTI, ANNA CUTILLI DI SILVESTRE, Marco Sciame, Andrea Bonanni Caione, Stefano Cianciotta, Carolina Pierfelice, piero vittoria
art director
Marcello Starinieri _ visualadv.it
ufficio grafico
Vincenzo Sulpizio
ufficio fotografico
Pietro Ferrante
Coordinatore web-TV
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stampa
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editore
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sito WEB
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e-mail:
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servizio abbonamenti e servizio arretrati
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Abruzzo Impresa è registrato con il n. 04 del 07/04/2006 presso il Tribunale di Pescara. La 1a pubblicazione mensile è del mese di maggio 2006. GRUPPO Ecco Italia S.r.l. è iscritto al Registro degli Operatori di Comunicazione al numero 17047. Copyright© 2006/2012 tutti i diritti riservati. GRUPPO IMPRESa srl - Pescara - Italia Nessuna parte della rivista può essere riprodotta in qualsiasi forma o rielaborata con uso di sistemi elettronici o diffusa, senza l’autorizzazione scritta da parte dell’editore. Manoscritti e foto inviati al giornale, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Gruppo Impresa S.r.l. P. IVA 01996590681 S. P. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 - 65013 Città Sant’Angelo - Pescara Gruppo Impresa S.r.l. è iscritta al Registro degli Operatori di Comuncazione al n° 22296 e iscritta in sezione ordinaria del Registro delle Imprese di Pescara in data 13/01/2012 con il numero Repertorio Economico Amministrativo 145381
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sommario _ anno VIII n°73 _ gennaio 2013
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Associazione delle imprese italiane
opinioni&rubriche finoaquituttobene
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Educazione cinica
editoriale
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Gocce d’inchiostro
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Tendenze, fatti e persone
il punto
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Vertenza Abruzzo
lavoro in corso
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La riforma del lavoro alla prova dei fatti: cosa aspettarsi per il 2013
sport management
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Occhio al conto del ristorante
messa in sicurezza
73
Il rischio chimico, dalla norma alla tecnica
in primo piano politica
22
Chiodi riduce le tasse e l’Abruzzo diventa un modello per la Nazione
università
26
Luciano D’Amico: «L’università che vorrei»
università
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Winter School di Teramo, buona la prima
edilizia
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Edilizia, 12mila posti di lavoro persi in due anni
in copertina sistemi locali
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Sistemi Locali, professionisti al vostro servizio
incarichi&carriere amadori/assostampa lega pro/ente porto
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Prevedini / Farias / Gizzi / Vasanella
confindustria assafrica/confindustria
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Spinosa / Pomilio / Di Paolo
solidarietà/fihp coldiretti
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Pettinari / Aracu / Verna
77
grandi storie ingvar kamprad
49
Il piccolo fiammiferaio svedese
tematiche d’impresa fisco
51
Crisi aziendali, ecco le nuove misure
ict
55
Riconoscimento facciale: l’FBI lo attiva!
creatività
59
Ambivalenza, il male del nuovo millennio?
norme&leggi
63
Legge di stabilità, ecco le novità
78
credito&finan a bcc
71
Bcc Castiglione Messer Raimondo e Pianella è la banca leader 2012
141 86 9
sommario _ anno VIII n°73 _ gennaio 2013
finanza
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Mercati efficienti, analisi e trading algoritmico
turismo
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Di Sante e Federalberghi promuovono il bando regionale turistico di “DMC”
consulenza
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Profili Aziendali, il partner ideale delle aziende
assicurazioni
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Di Martile consulenza assicurativa, il cliente al primo posto
cultura
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Premio Fondazione Aria
ricostruzione
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Le PMI fanno SI.S.T.E.M.A. per la ricostruzione post-sisma
donne
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Land in sight, viaggio delle donne del Mediterraneo
informatica
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“Facebook: genitori alla riscossa”
seminari&convegni confindustria Pe
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Annualmente 2012: pronti al cambiamento
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eventi outlet
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Do It: il design alla portata di tutti
formazione
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Enzo Memoli ospite dell’AIDP
network
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Wine&Wedding binomio vincente
economia
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Il polo del mobile istituisce il “PALM DAY”
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I campioni olimpici ai fornelli per DELVERDE
gastronomia editoria
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Tutte le volte che ce l’abbiamo fatta
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segue a pagina
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la vita è bella
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finoaquituttobene Âť di Lorenzo Pierfelice
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editoriale
/ gocce d’inchiostro
Eleonora Lopes _ direttore
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i candido o non mi candido? Questo è il problema! È tempesta in Abruzzo per le candidature alla Camera e al Senato per le prossime elezioni di febbraio. Il Pd ha già presentato i nomi, (non senza polemiche) ed anche altri partiti minori, invece sono ancora in corso le grandi manovre per il Pdl che appare sempre più frammentato, tant’è che si parla di candidature a effetto sopresa decise all’ultimo minuto dal Cavaliere. E’ piena bufera anche in casa Udc: i rappresentanti abruzzesi hanno bocciato su tutta la linea le scelte del premier Casini sulle candidature per Camera e Senato e i rappresentati abruzzesi si sono autosospesi in massa per contrastare l’inserimento in lista di esponenti non iscritti al partito. È necessario che i cittadini abbiano la garanzia che chi viene votato e va a governare sia una persona onesta, chiara, trasparente, che non sia corruttibile, che non abbia interessi propri che abbia come solo scopo quello di tutelare e promuovere il bene della collettività. Potrebbero sembrare affermazioni scontate, ma nel nostro paese non lo sono affatto.
È
lo strumento più temuto del 2013, l’arma letale contro l’evasione fiscale; parliamo del redditometro, “il mezzo attraverso il quale il Fisco può stimare il reddito presunto di un contribuente, sulla base delle spese che quest’ultimo ha effettuato, grazie ad una serie di indici fissati a priori, e successivamente convocarlo, per chiedergli di giustificare lo scostamento tra spese effettuate e reddito dichiarato”. Secondo l’Ufficio Economico di Confesercenti, a causa dell’entrata in vigore del redditometro “nel 2013 la contrazione dei consumi potrebbe non solo non arrestarsi, ma registrare un’imprevista accelerazione. Al di là del raffronto statistico con il 2012, il protrarsi della crisi e l’accentuarsi della tendenza al risparmio comprimerebbero ulteriormente la dinamica dei consumi. L’utilizzo del redditrometro potrebbe frustrare ancora di più le intenzioni di consumo dei cittadini italiani”. L’Agenzia delle Entrate, dal canto suo ha reso chiara l’intenzione di servirsi del redditometro per smascherare l’evasione spudorata. Come sempre, la verità sta nel mezzo.
R
estiamo a parlare di consumi, gennaio si sa, tempo di saldi, ma il Codacons ha già annunciato un sicuro flop a causa della crisi. Partiti in Abruzzo il 5 gennaio i negozianti dovranno impegnarsi per tentare di avvicinare il cliente, ormai al verde, ai propri prodotti. Secondo i calcoli del Codacons, infatti, il budget quest’anno sarà di 224 euro per nucleo familiare, praticamente dimezzato rispetto a 4 anni fa. La maggior parte delle famiglie italiane è troppo impegnata a cercar di sopravvivere alle spese quotidiane e alle bollette e poco le resta da dedicare ai saldi. A preoccupare ulteriormente gli operatori commerciali della nostra regione è la liberalizzazione degli orari di apertura, decisa dal governo Monti e inserita nel decreto Salva-Italia. Si temono ripercussioni per gli esercizi più piccoli, quelli ancora rimasti aperti, in un territorio caratterizzato dalla massiccia presenza della grande distribuzione, che occupa quote di mercato sempre più ampie, in Abruzzo, infatti la grande distribuzione occupa 385 metri quadri ogni 1.000 abitanti.
direttore@abruzzoimpresa.it
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CONFINDUSTRIA E SINDACATI, UN SITO PER SAPERE DOVE SONO I FONDI POST SISMA Si chiama www.comitatoabruzzo.it ed è il nuovo portale che Confindustria, CGIL, CISL e UIL hanno deciso di dedicare all’informazione trasparente sull’utilizzo dei fondi raccolti da imprese e lavoratori di tutta Italia a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma del 6 aprile 2009. Il sito contiene le informazioni sulla somma raccolta, gli accordi intercorsi tra le organizzazioni sindacali e Confindustria, i criteri con cui i fondi sono stati assegnati e una descrizione dettagliata degli otto progetti co-finanziati e i loro step di avanzamento. «Abbiamo ritenuto doveroso – hanno spiegato il presidente del Comitato promotore e presidente di Confindustria L’Aquila, Fabio Spinosa Pingue, e il vicepresidente, Gianfranco Giorgi della CISL provinciale – dare conto in maniera chiara e trasparente agli aquilani e a tutti coloro che hanno contribuito a sostenerci in un momento di grande difficoltà, dell’utilizzo degli oltre 7 milioni di euro raccolti. La generosità degli italiani sta finanziando un programma dedicato alla crescita nell’innovazione delle imprese locali e alla creazione di nuovi sbocchi professionali per i nostri giovani con l’obiettivo di colmare i danni causati dal sisma al tessuto imprenditoriale».
COSTITUENDA BANCA DELL’AQUILA, VERSO UN PATRIMONIO PIÙ SOLIDO Un cambio di normativa della Banca d’Italia che va in direzione favorevole per la Costituenda Banca dell’Aquila che può proseguire la raccolta del capitale iniziale fino a 4,9 mln di euro. Un passaggio importante che consentirà un maggior allargamento della base sociale e un rafforzamento, fin dalla sua costituzione, del patrimonio della Costituenda Banca, assicurando così, già dalla fase di avvio dell’attività, condizioni di equilibrio patrimoniale e finanziario. Ad oggi il Comitato Promotore ha permesso di superare il numero di 1000 candidati soci fondatori.
DALL’ABRUZZO OLTRE 4 MLN PER RECUPERARE GLI IMMOBILI RURALI Su proposta dell’assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo, la Giunta regionale ha approvato la Misura 3.2.2 - “Sviluppo e rinnovamento dei villaggi” - del Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013. Si tratta di 4.905.991 euro da concedere in conto capitale e da calcolarsi in percentuale sul costo totale dell’intervento ammissibile, che non deve superare i 200.000,00 euro per ciascun beneficiario. La Misura promuove il recupero, la tutela e la valorizzazione del patrimonio immobiliare e storico-culturale del mondo rurale, con finalità collettive, turistico-culturali e di servizio, in un’ottica di sviluppo di un’immagine e dell’attrattività dei territori rurali per le imprese e le popolazioni, ma il bando sostiene anche queste zone attraverso il mantenimento e/o creazione di nuove opportunità occupazionali attraverso lo sviluppo diversificato delle aziende agricole in attività multifunzionali e agrituristiche. Possono presentare domanda per beneficiare dei contributi sia gli Enti pubblici come Province, Comuni, Consorzi di Comuni ed Enti Parco, proprietari degli immobili oggetto di intervento sia proprietari privati di fabbricati singoli o associati nelle forme previste dal Codice Civile.
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tenden e fatti persone
TERCAS, SARANNO CHIUSE 16 FILIALI Tante le sedi che spariranno tra i capoluoghi abruzzesi, Roma, Emilia Romagna e Marche. «É una razionalizzazione per evitare doppioni», spiegano dalla Tercas, da quasi un anno commissariata dalla Banca d’Italia. Nella scure dei tagli oltre alle sedi doppione Tercas-Caripe, c’è il prepensionamento volontario con incentivo di 80 dipendenti, tra i quali anche dirigenti. I 300 dipendenti delle 16 agenzie coinvolte su un totale di 150 filiali saranno trasferiti in altre sedi. Delle 3 sedi romane resterò soltanto quella dell’Eur, in Emila saranno dismesse le sedi di Bologna, Rimini e Toscanella di Dozza, nelle Marche quelle di Monte Urano, Fano e Grottammare. Nella nostra regione invece le sedi Tercas ad andar via saranno Colonnella (nel centro commerciale), Sulmona e Sambuceto, mentre i doppioni Caripe di Pescara (l’agenzia 9), Villa Raspa di Spoltore e San Nicolò a Tordino. Nella fase due della razionalizzazione spariranno anche l’agenzia 1 dell’Aquila e la sede di Castel di Sangro. A maggio, allo scadere del primo anno di commissariamento, sarà convocata l’assemblea degli azionisti e lì saranno decise le sorti del Gruppo.
SRL AD 1€: ABRUZZO AL NONO POSTO Buona parte delle “new company” nate a seguito del decreto liberalizzazioni voluto dal governo Monti è nata in Abruzzo. Complessivamente sono 2.941 le srl semplificate e 1.221 le srl a capitale ridotto, costituite nei primi mesi dall’introduzione dei nuovi modelli societari con capitale iniziale anche solo di 1€. I dati sono stati diffusi dal Consiglio nazionale del notariato in occasione del lancio della piattaforma www.larancia.org realizzata insieme alla Luiss e rivolta ai giovani che vogliono fare impresa. Sono quattro le regioni italiane in cui il numero di costituzione di srl semplificate e srl a capitale ridotto è stato più elevato: Lazio (631), Campania (598), Lombardia (506) e Sicilia (347). In coda, Trentino-Alto Adige (27) e Valle d’Aosta (5). L’Abruzzo si colloca nella parte alta della classifica, precisamente al nono posto con 220 aziende. Per quanto concerne le città in cui sono state costituite il maggior numero di società, troviamo in ordine Roma, Napoli, Milano, Salerno e Caserta.
EDILIZIA, ANCE E INTESA SANPAOLO UNITE DA UN PROTOCOLLO Due miliardi di euro verranno stanziati a favore delle imprese dell’Ance per lo sviluppo di iniziative immobiliari con una particolare attenzione alla valorizzazione del patrimonio già esistente. E’ uno dei principali punti dell’accordo sottoscritto da Intesa Sanpaolo e dall’Associazione Nazionale Costruttori Edili. Obiettivo del protocollo, contrastare la crisi del settore edilizio e facilitarne la ripresa in sintonia con i provvedimenti inseriti nel Decreto Sviluppo. L’intesa si propone inoltre di sostenere il settore su aspetti fondamentali come l’efficienza energetica, le reti d’impresa, la formazione, l’internazionalizzazione e l’innovazione. Tra gli obiettivi dell’accordo vi è anche la valorizzazione delle specificità dei territori tramite il coinvolgimento delle strutture locali e l’individuazione di referenti territoriali. «L’accordo con Intesa Sanpaolo, qui operativo attraverso la banca del territorio del Gruppo, rappresenta un grande risultato soprattutto perché in questo periodo di grave crisi per il settore edile è importante garantire alle imprese sane il sostegno finanziario adeguato» – ha dichiarato il presidente dell’Ance Abruzzo Antonio D’Intino. «Questo accordo che Banca dell’Adriatico mette a disposizione delle imprese edili abruzzesi – ha commentato Roberto Dal Mas, direttore generale di Banca dell’Adriatico - conferma la nostra volontà di essere al fianco delle imprese per accompagnarle nei processi necessari a traghettare il sistema imprenditoriale oltre la crisi e a guardare al futuro».
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ENOLOGIA, MEDAGLIA D’ORO PER LA CASAL THAULERO Incetta di premi per la cantina Casal Thaulero al 20° concorso enologico Internazionale del Vinitaly 2012, dove si sono sfidati i vini di 23 paesi. L’etichetta abruzzese è stata premiata per il Thalé Montepulciano d’Abruzzo 2005, che ha guadagnato la medaglia d’oro nella categoria “vini rossi tranquilli oltre 7 anni dalla vendemmia”, e i vini Orsetto Oro Pecorino 2011, Casal Thaulero Montepulciano 2011 e Orsetto Oro Montepulciano 2010 con tre Gran Menzioni. Il Thalè Montepulciano d’Abruzzo, quest’anno già vincitore della medaglia d’argento al Japan Wine Challenge 2102, rappresenta il fiore all’occhiello dei vini Casal Thaulero, in quanto si tratta di una produzione limitata disponibile solo nelle migliori annate e venduta su assegnazione. Il nome “Thalè” si ispira al dialetto abruzzese in cui questa espressione sta a significare “questo è”, proprio perché questo vino ripercorre trecento anni di tradizione enologica con l’intento di far conoscere la vera essenza del Montepulciano d’Abruzzo “come era una volta”. «Siamo notevolmente soddisfatti dei risultati raggiunti - afferma Angelo Baccile, presidente di Casal Thaulero – poiché questi premi non solo sono dei prestigiosi riconoscimenti ma rappresentano dei traguardi raggiunti per la bontà e la qualità e dei nostri vini, che ci spronano ogni giorno al miglioramento e alla ricerca dell’eccellenza».
CONFINDUSTRIA CHIETI RICORDA DINO DI VINCENZO E ICILIO SIDERI Dino Di Vincenzo e Icilio Sideri. Il primo socio fondatore di Confindustria Chieti e presidente storico dell’Ance. Il secondo per 18 anni presidente di Confindustria Chieti. A loro la giunta di Confidustria Chieti ha intitolato due sale della prestigiosa sede storica di Larghetto Teatro Vecchio. Oltre cinquanta imprenditori, unitamente ai rappresentati delle famiglie Di Vincenzo e Sideri, hanno reso omaggio a due uomini dalle indiscusse qualità umane e professionali, rievocando le straordinarie doti imprenditoriali ed il loro insostituibile contributo alla crescita economica dell’Abruzzo. «Due uomini eccezionali, al di fuori del comune - ha affermato Paolo Primavera - che hanno fatto la storia del nostro sistema. Questo gesto, questi nomi, devono rimanere impressi nei nostri cuori come un segno indelebile di quello che sono stati capaci di costruire. Uomini che con coraggio, sacrificio e determinazione hanno gettato le fondamenta dello sviluppo industriale del nostro territorio».
TRASPORTO REGIONALE, LE ASSOCIAZIONI CHIEDONO L’AZIENDA UNICA «Tre aziende pubbliche come Arpa, Gtm e Sangritana sono un lusso che una regione come la nostra non può permettersi più». Partendo da questo presupposto, le associazioni regionali della piccola impresa del commercio e dell’artigianato (Cna, Confartigianato e Confesercenti), insieme alle sigle sindacali del trasporto, hanno indetto una grande mobilitazione per lo scorso 11 gennaio. Obiettivo dello sciopero, chiedere con forza, al consiglio regionale, il riordino e la razionalizzazione delle aziende del trasporto pubblico abruzzese, che dovrebbero, secondo le associazioni, confluire in un’unica società, «perché insistono sugli stessi bacini di traffico, almeno per quel che riguarda il trasporto su gomma, e perché rappresentano altrettanti costosi centri di spesa, con consigli di amministrazione, strutture di governo delle aziende e società controllate moltiplicate per tre. Una moltiplicazione che, va detto per inciso, – proseguono le associazioni - non si trasforma in una maggiore qualità dei servizi offerti agli utenti e ai cittadini». Per Cna, Confartigianato e Confesercenti «è dunque inconcepibile l’atteggiamento di aperto ostruzionismo che il consiglio regionale manifesta sul tema del riordino del trasporto pubblico, nonostante l’opinione favorevole espressa dall’assessore regionale Morra, e nonostante l’esistenza di un testo di legge di riordino».
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Imprendion Spa ottiene il premio come Miglior Rete per la consulenza bancaria Durante la manifestazione LeaderShip Forum Awards, tenutasi a Milano, Imprendion Spa ha ricevuto il premio come Miglior Rete per la consulenza bancaria alle aziende “per la serietà, la professionalità, l’affidabilità, l’ottima organizzazione, la preparazione nel settore, la divulgazione di notizie utili, la capacità, l’innovazione, la disponibilità, la piena conoscenza del mercato e l’ottima reputazione con cui svolge la sua attività”. Imprendion Spa, è una società di mediazione creditizia, creata in conformità alle attuali disposizioni legislative composta da professionisti e manager con esperienza ventennale nel campo della mediazione creditizia e nel mondo bancario. L’amministratore unico della Imprendion Spa è Sandro Margaroli ed il responsabile nazionale dello Sviluppo della Rete è l’abruzzese Fiorenzo Trotta. La consulenza bancaria alle aziende ha carattere innovativo: la pratica elettronica di fido e la verifica del RATING del cliente, gestita solitamente dalle banche, è eseguita direttamente da Imprendion Spa ed è allineata a tutto il sistema bancario.
A MARZO TORNA A ROCCARASO “WHITE INFORMATION”, LA CONVENTION DEI GIOVANI INDUSTRIALI Dopo il successo dello scorso anno ci saranno di nuovo start up e imprese innovative, stavolta nell’ottica della competizione globale, tra i temi chiave della terza edizione di “White Information”, la convention annuale promossa dal Gruppo giovani Confindustria Teramo che si è ormai affermata come il più importante evento invernale del centro sud di richiamo per i giovani imprenditori. L’evento si terrà dall’8 al 10 marzo 2013 a Roccaraso, in un week end ricco di spunti di riflessione, di dibattiti e anche di divertimento da vivere sulle piste della località sciistica abruzzese. «Al suo terzo anno la convention cresce sempre di più e riserverà interessanti novità nella formula grazie al lancio di una competizione di idee innovative -spiega Luca Verdecchia, presidente del Gruppo giovani Confindustria Teramo- le idee migliori saranno presentate proprio sul palco di White Information per essere valutate da una giuria composta da rappresentanti delle istituzioni, esperti, imprenditori e investitori».
ADDIO A SCIBILIA, LO STORICO PRESIDENTE DEL PESCARA CALCIO È morto a 83 anni, l’ex presidente del Pescara Calcio Pietro Scibilia. Nato a Gioia Tauro, in Calabria, Scibilia si trasferì in Abruzzo alla fine degli anni ‘60, diventando un noto imprenditore grazie proprio all’impegno nello sport, prima nel ciclismo e poi nel calcio. Con la morte dell’imprenditore calabrese, patron della GIS, azienda leader nel settore dei gelati e surgelati, la città di Pescara e l’intero Abruzzo, perdono un simbolo del suo calcio. Nel ciclismo è stato per anni patron della Gis, con cui ha corso e ottenuto grandi successi anche Francesco Moser. Nel calcio, dopo una breve parentesi nel Giulianova, Scibilia è arrivato al Pescara, di cui è stato presidente per 17 anni, portando la squadra in serie A. Sotto la sua gestione a Pescara sono arrivati giocatori del calibro di Leo Junior, Massimiliano Allegri e Carlos Dunga.
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Mauro Di Pietro giornalista
Vertenza
Abruzzo L’
esplosione di vertenze occupazionali era prevista, ma non così massiva e, soprattutto, così fai-da-te. Nello svolgersi di queste preoccupanti vicende, sembra mancare un governo dei processi di contrattazione aziendale, con il corollario di adeguata capacità di interlocuzione con le aziende, per la maggior parte multinazionali, e di autorevolezza sul piano delle relazioni politiche. I casi di Micron, Sixty, Finmek, Golden Lady e Alimonti si snodano attraverso il solito copione, con la politica tirata per la giacchetta e le voci e rassicurazioni facilmente smentite. Dietro i numeri degli operai in attesa di conoscere gli esiti delle vertenze, ci sono storie di famiglie che vivono la quotidianità nell’incertezza, tragicamente enfatizzata dall’assenza di ruoli istituzionali dal forte contrappeso, che altro non sanno fare se non esodare in massa verso Roma, alla ricerca di utili sponde. Il tempo, purtroppo, non gioca a loro favore, eppure Roma val bene anche la grossolana confusione in cui versa tutto il sistema politico della Nazione, mentre si riaffaccia l’evenienza dei “Governi bal-
neari”. Se la ripresa economica, come logico che sia, seguirà una dinamica propria legata ai mercati, imponderabile appare la politica, specialmente quella di casa nostra, rispetto ad una ipotetica capacità propositiva. Molte delle crisi in atto, del resto, pagano lo scotto dell’incapacità di assumere decisioni. I tentennamenti hanno chiuso la porta in faccia a molte aziende che avevano in animo di investire in Abruzzo, così come spesso il frazionamento dei sindacati e una certa conflittualità hanno disincentivato ogni forma di sviluppo. Valga qui il caso Micron che, dopo aver rilevato la Texas nel lontano 1998, nel 2006 annunciò il raddoppio dello stabilimento, che non avvenne, e nel 2007 lanciò l’idea di realizzare una “torcia al plasma” per l’incenerimento e gassificazione dei rifiuti. Le resistenze locali alzarono barricate e si arriva al 2010, con l’acquisizione della Numonyx. Il resto è vertenza. Forse delle aziende ci si dovrebbe occupare quando funzionano e capirne le esigenze, specialmente se non investono. Quando la crisi le ghermisce è sempre problematico riaccompagnarle verso la ripresa
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» di Eleonora Lopes
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foto concesse da Regione Abruzzo
CHIODI RIDUCE LE TASSE E L’ABRUZZO DIVENTA UN MODELLO PER LA NAZIONE È certamente il politico dell’anno, l’unico governatore in Italia che sia riuscito ad abbassare le tasse nella sua Regione
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ettendo da parte faziosità e colori politici, non si può negare che il governatore Gianni Chiodi e la sua squadra abbiano in questi 4 anni centrato l’obiettivo storico di portare i conti in equilibrio, riducendo il debito pubblico del 25% e riducendo di un terzo la spesa pubblica. Certo, i problemi ci sono e restano numerosi, specie per le nostre aziende, ma la strada da percorrere è quella giusta, ne parliamo direttamente con il presidente in una lunga intervista in esclusiva per noi.
Intervista a Gianni Chiodi presidente della Regione Abruzzo
Allora presidente, innanzitutto Buon Anno! Ci siamo lasciati alle spalle un 2012 difficile, proviamo a ripercorrere le azioni più importanti del suo Governo… L’azione più importante che ha contraddistinto l’anno appena trascorso in Abruzzo è stata la riduzione
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delle addizionali Irpef e Irap del 30 per cento per un ammontare complessivo di 40 milioni di euro. Un’azione resa possibile dal fatto che, in questi quattro anni, non abbiamo contratto un solo euro di debito a differenza di chi ci ha preceduto. La nostra politica del fare ha tagliato sprechi e privilegi senza
incidere sui servizi ai cittadini. Anzi, abbiamo migliorato i livelli di assistenza in ambito sanitario così come ha rilevato la stessa Agenzia sanitaria nazionale e abbiamo effettuato importanti investimenti in servizi e apparecchiature tecnologicamente avanzate in tutti gli ospedali della Regione. Abbiamo poi
varato provvedimenti a sostegno delle imprese e dell’occupazione e possiamo dire di essere la prima regione d’Italia per gli investimenti nel campo della ricerca e dell’innovazione. Dal 1 gennaio, il Governo nazionale con la nuova legge di stabilità ha introdotto diverse tasse, pensiamo alla Tobin Tax, alla Tares e da luglio all’aumento dell’Iva, l’Abruzzo invece sta andando verso un’altra direzione…. Il governo Monti non si è distinto su quello che tutti ci aspettavamo: ossia sul taglio alla spesa pubblica ma di fatto ha solo aumentato il debito e il gettito fiscale con un prelievo forzoso dalle tasche dei cittadini. In Abruzzo, invece, abbiamo ampiamente dimostrato il contrario riducendo spesa pubblica e tasse per permettere di avere maggiori disponibilità da destinare alla crescita e allo sviluppo. Oggi l’Abruzzo è ancora un caso nazionale ma questa volta per il suo virtuosismo. Lo sforzo compiuto nel risanamento del bilancio,
culminato nell’ultimo risultato della riduzione delle tasse agli abruzzesi ci spinge a continuare questo percorso virtuoso con maggiore convinzione. Siamo gli unici in Italia ad aver raggiunto un simile traguardo. Ciò ha reso l’Abruzzo una regione pilota apprezzata a livello nazionale. Abbiamo mantenuto, quindi, l’impegno preso di riportare i conti dell’Abruzzo in ordine, dare sostegno alle famiglie, alle imprese e all’intero territorio. Tutto questo ci ha consentito di alleggerire il carico fiscale per i cittadini e per le imprese, in controtendenza rispetto a quanto avviene a livello statale. In quasi quattro anni abbiamo centrato l’obiettivo storico di portare i conti in equilibrio, riducendo il debito pubblico del 25% (circa un miliardo di euro) riducendo di un terzo la spesa pubblica e conducendo una vera e propria battaglia contro gli sprechi e i privilegi della politica che continuerà senza sosta anche nei prossimi mesi. E pensare che avevamo ereditato la regione più indebitata d’Italia con oltre quattro miliardi di debito e la più alta tassazione. Il 16 marzo 2007 poi, la Regione Abruzzo è fallita perché non era più in grado di pagare i propri fornitori ed è stata la prima ad essere commissariata in sanità. Grazie invece, ad una sana e attenta amministrazione e alla collaborazione del Consiglio regionale e dei sindacati che hanno avuto un ruolo di grande responsabilità nell’azione di risanamento, abbiamo ridotto il debito lavorando esclusivamente sulla riduzione di spese spesso inutili e dettate da logiche di partito. Da Regione più indebitata d’Italia a Regione virtuosa: l’Abruzzo ha adottato in anticipo di tre anni la spending review rispetto al Governo Monti, diventando un esempio a
livello nazionale. L’opposizione le contesta però che è riuscito a risanare i conti, specie in ambito sanitario, perché ha ridotto i servizi senza peraltro risolvere i problemi delle lunghe liste d’attesa… «Il giorno dopo la mia elezione, nella conferenza stampa del 16 dicembre 2008 all’Aquila, annunciai quale sarebbe stato il mio percorso già anticipato nel programma della campagna elettorale. Dissi chiaramente che la nostra sarebbe stata una politica di risanamento che avrebbe trovato conferma nell’arco di tre anni con una progressiva riduzione delle tasse per i cittadini abruzzesi. Questo percorso è stato affrontato tagliando tutti gli sprechi e i privilegi di cui godevano la classe politica che ci ha preceduto e tutti coloro che avevano collegamenti con essa. Abbiamo eliminato il vitalizio dei Consiglieri regionali dopo aver ridotto le indennità (oggi tra le più basse d’Italia), cancellato circa 250 poltrone “ad uso della politica” di enti ed agenzie regionali, tagliato i compensi ai componenti dei consigli di amministrazione; chiuso le sedi regionali all’estero, dimezzato il parco auto, assorbito le Agenzie regionali, ridotto i Consorzi fidi; eliminato le Comunità montane al livello del mare; accorpato le Ipab; messo in liquidazione società ed enti in deficit. Siamo stati i primi a ridurre il numero di consiglieri e assessori regionali. La nostra è stata un’azione così incisiva al punto che l’Abruzzo è la regione presa a riferimento dal governo Monti come “benchmark”, un esempio a cui tutte le altre devono far riferimento. Non abbiamo inciso sui servizi specie nella sanità dove la spesa è rimasta pressoché invariata se non uguale o addirittura inferiore al 2008. Certamente abbiamo
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introdotto azioni che ci hanno permesso grandi risparmi, tanto è vero ad esempio che la gara sui farmaci ha prodotto un risparmio del 22,6%, quindi 20 milioni ogni anno. Abbiamo attuato un attività di riforma del sistema cercando di migliorare i livelli essenziali di assistenza. Abbiamo scelto così di tagliare gli sprechi e le inefficienze facendo delle scelte molto spesso impopolari ma sempre con grande responsabilità. Il sistema sanitario regionale sicuramente ha ancora delle carenze da arginare figlie della politica del passato che ci ha lasciato una pesante eredità. È anche vero che il problema liste d’attesa affligge tutto il sistema sanitario occidentale ma l’Abruzzo, posso assicurare, sta rispondendo con una percentuale sopra la media nazionale. Oltre a cercare di capirne le cause si sta lavorando su una migliore organizzazione nella gestione delle file d’attesa e confidiamo che, grazie agli importanti investimenti in personale e tecnologie diagnostiche, saranno presto diminuite ulteriormente». Restiamo sulla sanità. Il ministro della Salute Balduzzi, le ha consegnato circa un mese fa, il premio di Federsanità Anci per “Il coraggio di agire”, la prima edizione del Premio Nazionale istituito per riconoscere il merito di chi amministrando la cosa pubblica si è distinto per capacità gestionali e attaccamento al benessere comune. Un bel riconoscimento per la nostra regione… «Questo premio mi riempie di orgoglio, soprattutto, perché giunge dal voto favorevole espresso da più di 70mila operatori sanitari italiani. Evidentemente l’azione che abbiamo portato avanti è stata percepita anche oltre i confini nazionali e ci permette di ben
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figurare a livello nazionale come regione di riferimento per la riforma del sistema sanitario. Un premio che ho voluto condividere con gli operatori sanitari, i direttori delle Asl, la mia maggioranza e con gli abruzzesi tutti, uomini e donne. Essere indicato come regione che ha saputo ridurre le inefficienze e gli sprechi garantendo la qualità del servizio sanitario regionale ci ripaga dei sacrifici compiuti nel muoverci in un contesto così difficile la cui azione non si esaurisce qui. È un riconoscimento importante non solo per la mia persona ma per l’Abruzzo intero. Un motivo di grande orgoglio in un momento in cui c’è bisogno di una spinta giusta per andare avanti e migliorare ancora le prospettive del sistema sanitario regionale». Per il sostegno alle imprese abruzzesi, quali iniziative ha in serbo il suo Governo in un momento economico così delicato? «Prima di rispondere a tale domanda bisogna fare una necessaria premessa. Le sfide che la crisi economica ci ha consegnato hanno comportato, e comportano ancora, una faticosa e graduale opera di innovazione della cultura amministrativa ed operativa sia della pubblica amministrazione che dei soggetti
protagonisti del mondo produttivo. Tale comprensione ha già scaturito da tempo interventi atti a riformare, in maniera decisa, ampi settori di cui si compone il sistema economico della nostra regione. Basti pensare alla Legge n.40 sull’Industria che ha normato, per la prima volta in Abruzzo, tutti gli strumenti necessari alla promozione dello sviluppo regionale, ma anche alla riforma dei Consorzi industriali, alla riforma dei Confidi, alla costituzione del sistema dei Poli di Innovazione e delle Reti di impresa. Un provvedimento importante ed in fase di uscita riguarda proprio la costituzione ed il rafforzamento dei sistemi aggregativi, noti come reti di impresa, che finanzieremo grazie al programma “Abruzzo 2015”, consci del fatto che essi rappresentano strumenti utili a fornir un riposizionamento strategico dell’economia abruzzese sul mercato nazionali ed internazionale. Oltre a finanziare tali sistemi si è voluto dare una attenzione particolare ai nostri giovani, risorsa vitale per la nostra regione in quanto portatori di idee, di nuove conoscenze e di nuove progettualità. A breve uscirà infatti anche un provvedimento a favore delle piccole imprese innovative che potranno essere finanziate all’interno di bando per un valore di a 9 milioni di euro, finalizzato a favorire investimenti aziendali volti alla ricerca applicata, allo sviluppo precompetitivo e allo start-up di attività e processi innovativi. A ciò si aggiunga anche l’attenzione che il mio Governo ha voluto fornire ai contratti di sviluppo nazionali e locali, che permettono nuovi investimenti finalizzati allo sviluppo d’impresa e che verranno finanziati con risorse a valere sul PAR FAS, con un valore pari a 25 milioni di euro. La logica di tali provvedimenti, così come quelli posti in
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Chiodi riceve il premio dal ministro della Salute Balduzzi
essere finora, va nella direzione di spingere il nostro sistema produttivo verso una costante modernizzazione e qualificazione del proprio sistema d’impresa, consentendo così il costante adeguamento dei propri livelli di competitività e, con essa, di ricchezza». Passiamo alle noti dolenti. Sono diverse le vertenze aziendali in atto nella nostra regione, ultima in ordine di tempo, quella della Micron, la seconda azienda più grande d’Abruzzo. A che punto è la trattativa con il Ministero per lo Sviluppo Economico che lei stesso sta seguendo? «La Regione sta facendo sentire il suo peso in una vicenda che tocca da vicino centinaia di lavoratori e le loro famiglie. Ho sentito più volte sull’argomento il ministro dello Sviluppo economico ed ho incontrato il Sottosegretario Claudio De Vincenti. Serve un’attenzione e una mobilitazione nazionale per salvare la Micron Technology Italia. Un’azienda strategica non solo per Avezzano e l’Abruzzo ma per tutta l’Italia manifatturiera. Nell’ impianto marsicano lavorano oltre 1600 persone, lavoratori con elevate conoscenze e qualificazioni per cui non si può non provare un senso di appartenenza per questa causa. In questo momento non servono divisioni ma concretezza, chiarezza e
operatività a tutti i livelli istituzionali, sindacali e imprenditoriali. Del resto, quando una multinazionale decide di lasciare l’Abruzzo è perché decide di lasciare l’Italia dove i costi di energia sono insopportabili e i mercati sempre più competitivi. Il costo dell’energia da noi è superiore del 30-40 per cento rispetto alla gran parte dei paesi europei ed il costo del lavoro è reso insostenibile dagli elevatissimi oneri fiscali. Queste condizioni spingono le imprese a delocalizzare i propri centri di produzione. Un problema che l’Italia deve affrontare con urgenza perché la crisi che stiamo attraversando è una crisi strutturale del nostro sistema produttivo». Ma veniamo al panorama politico nazionale. Lei è soddisfatto della ricandidatura di Berlusconi alla guida del partito che lei rappresenta? E per il suo percorso politico, quali progetti ha in campo? «Stiamo attraversando un momento politico molto delicato. Berlusconi presenta una figura di leadership ancora molto forte e una strategia alternativa al governo Monti. Per fronteggiare la sinistra servono l’audacia e la leadership di Berlusconi, un lottatore capace di galvanizzare e ricompattare un centro-destra che appariva diviso e insicuro. Ora, come vediamo dai sondaggi, l’area dei moderati sta
recuperando posizione. Per quanto riguarda il mio percorso politico prima di tutto contano per me i risultati e in questo ultimo scorcio di legislatura devo pensare a lavorare perché l’Abruzzo completi il suo percorso virtuoso. Domani sarà sicuramente un giorno migliore per l’Abruzzo: da Regione più indebitata d’Italia così come l ho ereditata restituisco agli abruzzesi una Regione virtuosa, un modello per le altre regioni italiane. Sono un liberale, per ora faccio il mio dovere nel partito. Non mi candido nè alla Camera nè al Senato. Continuerò se i cittadini vorranno, a svolgere il mio ruolo di presidente di Regione. Voglio continuare a lavorare per gli abruzzesi per ottenere altri risultati. Se restiamo insieme e uniti i risultati arriveranno e ci ripagheranno di tutti i sacrifici fatti». Concludiamo con un augurio che vuole fare ai suoi concittadini…. «L’augurio più sentito rappresenta un impegno con me stesso e una promessa per tutti: daremo il massimo anche per il futuro continuando ad essere gli artefici di un cambiamento che ha già dato risultati importanti ed ha portato sotto l’albero il nostro regalo di Natale agli abruzzesi: la riduzione delle tasse. Ho ancora un grande obiettivo da raggiungere, quello di far rientrare l’Abruzzo nel novero delle regioni che hanno raggiunto livelli essenziali di assistenza sanitaria. Puntiamo quindi a divenire, entro il 2013, la nona regione italiana con livelli di assistenza ottimali. Il mio messaggio di auguri, però, in questo momento vuole andare diritto al cuore di chi soffre, di chi vive in solitudine o non ha più un lavoro o vive con l’angoscia di perderlo. Porgo, quindi, ai miei concittadini il più sentito augurio di un felice anno nuovo di pace e serenità»
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» di Eleonora Lopes
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foto concesse dall’Università degli studi di Teramo
LUCIANO D’AMICO: «L’UNIVERSITÀ CHE VORREI» Docente di Comunicazione economico-finanziaria, già preside della facoltà di Scienze della Comunicazione, Luciano D’Amico è il nuovo rettore dell’Università degli studi di Teramo. In un’intervista esclusiva ci racconta i punti strategici del suo programma
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lasse 1960, originario di Torricella Peligna nel chietino, il prof. Luciano D’Amico oggi vive tra Pescara e Teramo. Il suo è un curriculum ricco, troppo ricco per elencare tutti gli incarichi ricoperti, ma non possiamo non citare i più importanti: professore ordinario dell’Università di Teramo dal 2000, nello stesso Ateneo è direttore della Fondazione Universitaria. Membro dell’Accademia Italiana di Economia Aziendale e presidente della Società Italiana di Storia della Ragioneria, ha svolto attività di ricerca prevalentemente su temi istituzionali, di Accounting e di Accounting History. E’ autore di numerose monografie e articoli pubblicati con prestigiosi editori e re-
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viewer di autorevoli riviste scientifiche. Ha assunto incarichi istituzionali anche presso altre università quali Bari, Pescara-Chieti, Roma, Venezia e Verona; è stato membro di numerose Commissioni di studio del Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti. Nel 2010 viene eletto preside della facoltà di Scienze della Comunicazione. Il resto è storia recente, il 16 gennaio 2013 Luciano D’Amico diventa il magnifico rettore dell’Università degli studi di Teramo. In una piacevole intervista chiacchierata, il neo rettore ci racconta cosa intende fare, i suoi progetti e la sua idea di università moderna. Respinge le proposte di fusione e promuove l’internazionalizzazione…
Intervista a Luciano D’Amico rettore Università di Teramo
Quali sono i punti fondamentali del suo programma? «Tra le priorità indico: l’internazionalizzazione, il potenziamento della ricerca, la dismissione della sede del rettorato di viale Crucioli e il potenziamento del campus di Colleparco, con biblioteche aperte fino a mezzanotte e spazi a disposizione degli studenti per eventi e spettacoli. Ma c’è un altro aspetto al quale tengo molto, quello del rapporto con il territorio, per rafforzare e sviluppare i collegamenti con tutti i principali protagonisti che contribuiscono alla crescita della nostra regione e allo lo sviluppo culturale delle aree di ricerca coltivate nell’ateneo. L’università deve contaminare
positivamente l’intero territorio, produrre cultura attraverso lo studio e la ricerca, deve acquisire nuove risorse finanziarie, non solo per compensare i tagli dei trasferimenti alle università, ma per restare competitivi e attrattivi offrendo l’eccellenza in alcune aree formative. L’Ateneo di Teramo, anche in questo momento di difficoltà del sistema universitario nazionale, ha tutte le carte in regola per poter fronteggiare tutti gli ostacoli e cogliere gli elementi di innovazione, ma bisogna crederci tutti!». Non è un caso che lei abbia messo al primo posto l’internazionalizzazione… «Certamente no, l’internazionalizzazione, non solo limitata alla ricerca, ma anche estesa alla immatricolazione di un numero considerevole di studenti stranieri, serve per realizzare un ambiente multiculturale che possa essere da stimolo per l’Ateneo e per Teramo. E poi credo sia fondamentale instaurare delle collaborazioni con le
università straniere, assicurare agli studenti un’esperienza all’estero per arricchire la loro formazione. È ovvio che per intreprendere questo percorso occorrono risorse importanti, e visto che i fondi pubblici sono sempre più scarsi, sarà necessario l’appoggio della Regione, degli enti, delle associazioni, della città e il sostegno delle aziende del territorio». Tornando allo sviluppo del territorio mi ricollego al Braga, l’istituto superiore di Studi Musicali, del quale quest’estate è diventato presidente…. «Il Braga possiede delle grandissime potenzialità, è un ente che come l’Ateneo può avere un respiro internazionale, ma è necessario intercettarle e valorizzarle e soprattutto saperle mettere a frutto. Questa presidenza rappresenta per me una grande responsabilità perché sono consapevole delle difficoltà del momento e dell’importanza di affrontare nel modo giusto le prossime sfide con un
La sede della facoltà di Scienza della Comunicazione a Teramo
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programma formativo e progetti di ricerca di alto livello. Ma un aspetto fondamentale che vorrei evidenziare, a volte trascurato, è che le isitituzioni in primis debbano percepire questo tesoro che è stato per troppo tempo sepolto. Sono convinto che la politica di sviluppo di Teramo e della sua provincia passi proprio dai servizi di alta formazione come questo storico istituto». Nodi fondamentali del suo rettorato saranno quindi la ricerca e la formazione…. «La ricerca è in questo momento storico, a mio avviso, l’unico strumento in grado di attrarre investimenti europei. Bisogna lasciarsi alle spalle la vecchia idea di università, è necessario darle un nuovo volto, più moderno, più al passo con i tempi, ecco perché sono favorevole alla creazione degli spin-off che hanno come obiettivo prinicpale proprio quello di favorire il contatto tra le strutture di ricerca universitarie, il mondo produttivo e le istituzioni del territorio, per sostenere la ricerca e diffondere nuove tecnologie con ricadute positive sulla produzione industriale e il benessere sociale del territorio. Gli Spin-off promossi dalle università, che prevedono la partecipazione dell’ateneo alla compagine sociale, rappresentano un’importante occasione professionale per laureati e dottori di ricerca nonché uno strumento per rafforzare la diffusione della cultura d’impresa tra ricercatori e tecnici in formazione. Quanto alla formazione, lo standard deve essere non alto, altissimo. L’università deve essere una palestra che alleni allo studio. Non nascondo di essere abbastanza scettico nei riguardi
«Credo sia fondamentale instaurare delle collaborazioni con le università straniere, assicurare agli studenti un’esperienza all’estero per arricchire la loro formazione. È ovvio che per intreprendere questo percorso occorrono risorse importanti, e visto che i fondi pubblici sono sempre più scarsi, sarà necessario l’appoggio della Regione, degli enti, delle associazioni, della città e il sostegno delle aziende del territorio»
di questi abusati stage, che poco servono agli studenti. I ragazzi dovrebbero concentrarsu sulla loro preparazione, senza anticipare la professionalizzazione. L’università non è una scuola di formazione professionale, ma un luogo dove si apprendono gli strumenti di analisi. I percorsi formativi istituzionali consentivano di rispondere efficacemente alle richieste di professionalità. Quindi il binomio ricerca e alta formazione è l’unico mezzo in grado di recuperare la competitività persa negli ultimi anni». Lei come ha già dichiarato più volte non è a favore della fusione in Abruzzo dei tre atenei, ci spieghi il perché… «Sono convinto che bisogna unire le forze e le peculiartà dei tre atenei, creando partnership strategiche, ma non fonderli. Innanzitutto verrebbero meno l’alta formazione e i servizi per gli studenti di cui fin’ora ho
parlato. Compito dell’università è sviluppare ricerca e promuovere la didattica. In entrambi i casi sono necessarie le persone, il capitale umano. Le strutture universitarie presentano quindi costi assolutamente rigidi, la cui parte principale è rappresentata dagli oneri per il personale. Questo significa che tagli di tale rilevanza e percentuale mandano in crisi l’intero sistema, perché nessuna università è in grado di licenziare il personale, né sarebbe auspicabile questa direzione. Dal 1997, per Legge, in Italia, le università sono finanziate esclusivamente in base ai risultati. Dal ‘97 le università ricevono finanziamenti sulla base dei risultati che inizialmente erano focalizzati sulla didattica, progressivamente c’è stato uno spostamento sulla ricerca. I risparmi e alcuni tagli vanno fatti, ma la fusione non è la strada da intraprendere». Grazie rettore, in bocca al lupo e buon lavoro!
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in primo piano Il neo rettore D’Amico con il professor Christian Corsi
» a cura della redazione
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foto concesse da Winter School
WINTER SCHOOL DI TERAMO, BUONA LA PRIMA 250 gli studenti che hanno partecipato alla prima Winter School promossa dallo spin-off Cisrem in collaborazione con la facoltà di Scienze della Comunicazione
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ono stati 250 gli studenti che hanno partecipato alla prima Winter School della facoltà di Scienze della Comunicazione, promossa da Cisrem, Centro Internazionale Studi e Ricerche Economico-Manageriali, Spin off dell’Università degli Studi di Teramo presso la facoltà di Scienze della Comunicazione. Gli obiettivi della due giorni, erano quello di confrontarsi con professionisti della comunicazione, condividere una esperienza innovativa, abituare gli studenti al mondo del lavoro e delle professioni,
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individuare strategie di sviluppo per il territorio condivise. La due giorni di comunicazione è stata ideata da Christian Corsi e Stefano Cianciotta, docenti della facoltà di Scienze della Comunicazione, ed è stata aperta dai saluti di Luciano D’Amico, nel suo primo giorno da ex preside della facoltà. Nel corso degli incontri si è discusso di comunicazione istituzionale, d’impresa, sociale, sportiva, internazionale ed enogastronomica. Tra i relatori il presidente dei Corecom nazionale,
I relatori che sono intervenuti nella due giorni della Winter School
Filippo Lucci, lo spin doctor Claudio Velardi ed il presidente della Regione Gianni Chiodi in video, Luca Del Pozzo, capo ufficio Stampa di Terna, Rossella Sobrero, consigliere della Fondazione Pubblicità Progresso, Federica Rogato, capoufficio del Pescara Calcio, Elisabetta Palumbo, direttore del Polo d’Innovazione dell’Edilizia Sostenibile della Regione Abruzzo, Marco Fabiocchi, direttore dell’Ance di Teramo, Giammarco Giovannelli, presidente regionale di Federalberghi, l’agenzia di comunicazione Marche Think, rappresentata da Paolo Paoletti, reduce dalla vittoria del Premio Pirella per il migliore spot televisivo con la pubblicità del marchio di moda Rodrigo, il capo ufficio stampa Gabriele
Aimone Cat, Sabrina Mazzara, docente di lingua inglese, al Centro linguistico di Ateneo Fondazione Università degli Studi di Teramo, la produttrice di vino Marina Cvetic, la ristoratrice Marzia Buzzanca, titolare del primo ristorante riaperto in zona rossa a L’Aquila, ed Antonio Paolini, giornalista e curatore delle Guide Espresso. I ragazzi catturati dagli interventi degli ospiti, hanno ascoltato le loro parole con attenzione ed interesse. Nel pomeriggio della prima giornata della Winter School, gli studenti hanno invaso pacificamente la città, visitando il Liceo musicale Braga, per sottolineare l’importanza del rapporto tra la città e la facoltà
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ALL’UNIVERSITÀ DI TERAMO IL PRIMO CHRISTMAS PARTY DEL CENTRO LUNGUISTICO Alla facoltà di Scienze della Comunicazione di Teramo, il Centro Linguistico di Ateneo ha organizza per le feste di Natale, il Christmas Party per i bambini e ragazzi che partecipano al corso di Lingua Inglese coordinato dalla prof.ssa Sabrina Mazzara. All’evento, nel quale i numerosi bambini presenti hanno recitato e cantato rigorosamente in inglese, hanno preso parte anche: il prof. Luciano D’Amico, l’assessore del Comune di Teramo agli Eventi, Guido Campana e il Capogruppo del PD al Comune di Teramo Giovanni Cavallari.
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Edilizia, » di Marcella Pace
foto concesse da Filca Cisl Pescara
12mila posti di lavoro
persi in due anni La Filca Cisl di Pescara illustra le sue soluzioni per uscire dalla crisi del mattone
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a crisi può e deve rappresentare il momento per dare corpo a quei cambiamenti ormai inevitabili e forse da troppo tempo tergiversati, necessari per dare risposta alle impellenti difficoltà in cui versano i lavoratori, e restituire centralità al lavoro e alla sua tutela». Di fronte a numeri tutt’altro che confortanti emersi dal rapporto annuale della Filca-Cisl Pescara, che con i suoi 1631 tesserati solo nel 2012 contribuisce
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a riconfermare la Filca regionale il primo sindacato delle costruzioni in Abruzzo, il segretario provinciale Gianfranco Reale illustra la ricetta per il rilancio del settore edile. La fotografia scattata al mondo del mattone mette in evidenza una crisi diffusa in tutti i suoi comparti. Dall’occupazione alla produzione. Gli operai edili nella provincia di Pescara, occupati nel settembre 2012 sono 3776 contro i 6027 del 2007. A livello regionale sono oltre 12 mila i posti di lavoro persi
del settore negli ultimi due anni, maxisanzioni, affinché i controlli con lavori pubblici ormai ai minivengano intensificati e di consemi storici e ridotti ad un quarto guenza si limitino i danni e podi quelli del 2007. E anche le pretenziamento della formazione sul visioni non promettono nulla di recupero edilizio dell’esistente, buono: per il 2013 proseguirà la sul piano casa, sulla bioedilizia e fase negativa con una riduzione sul risparmio energetico, svilupdegli investimenti del 3,8% ripata con i fondi messi a dispospetto al 2012. Molti i comparti sizione dagli enti bilaterali di in sofferenza, compreso quello settore, sono gli altri due punti immobiliare: le nuove abitazioni chiave della cura del settore ediscendono del 54%, l’edilizia non le. A questi si aggiunge l’aspetto residenziale privata del 31,6, e le della contrattazione che favoriopere pubbliche del 42,9. L’unico sca la cultura della sicurezza e settore che sembra tenere è queldella legalità nelle imprese edili. lo della riqualificazione e manu«È stato un anno duro e difficile Gianfranco Reale, segretario provinciale tenzione straordinaria che incre- Filca-Cisl Pescara ha commentato Reale -. A pagare menta del 12,6% negli ultimi 6 il prezzo più alto sono stati, come anni. spesso accade in questi casi, i lavoratori. Molti noIl primo passo per imboccare la via d’uscita, per la stri colleghi e amici hanno perso il lavoro o si sono Filca Cisl, è la sottoscrizione del Patto per l’edili- ritrovati nella difficile condizione di cassintegrati. zia, che abbia tra le sue finalità oltre al rilancio del In questo scenario di grave crisi siamo chiamati settore, anche il monitoraggio delle opere pubbli- ad operare, ognuno secondo il proprio livello di che e private; la realizzazione di una mappatura responsabilità, per invertire la tendenza negativa completa di tutte le opere già finanziate ed im- ed assicurare ai lavoratori del comparto e alle loro mediatamente cantierabili; la programmazione di famiglie la tranquillità necessaria per affrontare nuove opere pubbliche e la velocizzazione della con speranza il futuro. Il cammino non sarà certo macchina burocratica. semplice, ma la determinazione e la volontà non Contrasto netto al fenomeno del lavoro sommer- mancheranno, insieme al coraggio e all’impegno dei so, mediante norme e disposizioni che prevedano nostri delegati, operatori e dirigenti sindacali»
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A Chieti sono 3mila i lavoratori rimasti a casa Le imprese edili iscritte a Edilcassa sono passate da 8mila a 3mila e più di 3mila lavoratori sono rimasti a casa. Aziende che fino al 2010 avevano 600 dipendenti adesso ne hanno 80. Anche il Chietino è travolto dalla crisi e la recessione ha provocato il ridimensionamento o la chiusura di cantieri edili e di tutte quelle attività collegate all’edilizia. Dalle aziende che producono vetri, materiale isolante, inerti e prodotti chimici, agli elettricisti, falegnami e impiantisti.
Proprio partendo da questi numeri, gli imprenditori vastesi insieme al presidente nazionale di Federchimica e titolare dell’omonima impresa di Punta Penna, Cesare Puccioni, hanno lanciato un appello al governo nazionale per una nuova politica industriale, fatta di una burocrazia più snella, incentivi fiscali, la promozione per le aziende del cosiddetto patto generazionale fra lavoratori anziani e giovani per un migliore accesso al mondo del lavoro e norme ad hoc per rilanciare il settore. «E’ necessario avviare iniziative che riescano a fermare la parabola della crisi da due anni ormai puntata verso il basso. Senza lavoro non c’è reddito e non si investe in edilizia – ha dichiarato l’industriale PuccioniE’ un circolo vizioso che va interrotto».
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in copertina Âť di Eleonora Lopes e Denia Di Giacomo
A vele spiegate verso
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Nella pagina affianco la squadra di Sistemi Locali
SISTEMI LOCALI, I PROFESSIONISTI VICINI AD OGNI ENTE, VICINI ALLA GENTE La società nata nel 2009 vanta un team di professionisti qualificati e preparati in grado di fornire ad alto valore aggiunto, una consulenza a 360°
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rofessionalità, trasparenza e specializzazione sono il mix di elementi che hanno consacrato le carriere di giovani dottori commercialisti e non solo che nel 2009 hanno deciso di unirsi in una società con valenza regionale: Sistemi Locali. Sistemi Locali srl nasce infatti nel 2009 con l’obiettivo di offrire servizi ad alto valore aggiunto agli enti locali, società miste, enti pubblici economici, consorzi, aziende speciali, aziende e altri organismi privati. La società ha due sedi, una legale all’Aquila e una operativa a Teramo. Ma l’obiettivo di questa giovane e dinamica squadra è di andare oltre i confini regionali e di diventare una società di consulenza leader nel centro Italia. Le carte in regola ci sono tutte. Sistemi Locali viene costituita da un gruppo interdiscipli-
» foto di Denia di Giacomo
nare di professionisti con specializzazioni nel campo della consulenza economico-giuridica agli enti locali, della consulenza fiscale, della formazione professionale, della revisione contabile, della consulenza in materia di organizzazione e gestione delle risorse umane e della consulenza bancaria. Numerosi i servizi che sono in grado di offrire: servizi agli enti locali, consulenza fiscale, consulenza tributaria, consulenza nella gestione e amministrazione del personale, consulenza in materia di responsabilità amministrativa (ex D.Lgs 231/2001), project financing, pianificazione e progettazione di interventi comunitari, sovvenzioni globali, consulenza bancaria e ideazione, progettazione e organizzazione dei sistemi culturali. Ma andiamo a conoscere da vicino alcuni componenti della squadra di Sistemi Locali.
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Luigi Carunchio
Floriana D’Ugo
Sposato con un figlio, laureato in Economia e Commercio a Bologna con la passione dei viaggi e della lettura, socio fondatore dello studio “Valore” Professionisti Associati in Lanciano, struttura associata tra commercialisti che ha creduto sin dall’inizio nell’organizzazione dell’attività professionale in gruppo. Si occupa da sempre delle problematiche di categoria. È stato presidente Nazionale dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti. Attualmente è componente delle Giunta esecutiva nazionale di Confprofessioni in qualità di rappresentante dell’area economica e lavoro con la delega per il fisco e la giustizia tributaria. Si occupa di consulenza per le aziende private ed enti pubblici in materia di analisi finanziaria, controllo di gestione, diritto societario e tributario. Tra i soci fondatori di Sistemi Locali, membro del CdA, ha creduto sin dall’inizio allo sviluppo di una società tra professionisti in ambito regionale nella convinzione che alla base di tutto debba esserci l’alta qualità del servizio offerto ai propri clienti.
È nata a Teramo il 27 ottobre 1967. Sposata e madre di Francesca, è Dottore Commercialista e Revisore Contabile. Inizia l’attività nel 1993. Nel 1998 fonda lo Studio Professionale Associato D’Ugo - Di Cesare. Nel 2005 entra nel campo della Formazione Professionale con Eventitalia, società accreditata con la Regione Abruzzo. Revisore di società private ed enti pubblici, ha particolare competenza nella revisione degli enti locali, nella costituzione di aziende miste pubblico/private e nella predisposizione di Project-Financing. Nel 2008 è eletta nel Consiglio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Teramo. Nel 2009 è tra i promotori della società Sistemi Locali di cui è stata membro del CdA. Nel tempo libero suona il piano, legge e vede film, con una passione particolare per quelli interpretati da Audrey Hepburn. Il vero modo per scaricarsi dalle scorie del lavoro, però, è lo shopping.
FELICE RUSCETTA Sposato con 2 figli, esercita la professione di dottore commercialista a Chieti. Componente del Consiglio nazionale dei Dot tori Commercialisti e degli Esperti Contabili con delega alle funzioni giudiziarie. Specializzato nella attività di consulenza stragiudiziale e nella assistenza alle imprese in crisi. È socio fondatore di Sistemi Locali e conferisce il suo apporto nelle materie di propria specializzazione. Nel tempo libero è appassionato di nuoto.
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MARCO D’ORSOGNA BUCCI 41 anni, dal 2000 esercita la professione di Dottore Commercialista in Lanciano, è socio dello Studio Professionisti Associati, realtà multidisciplinare nata nel 1997 che attualmente conta 22 risorse tra professionisti, collaboratori e dipendenti. Professionalmente si occupa di amministrazione e gestione del personale per enti pubblici e soggetti privati, è consulente in molte realtà in materia di organizzazione aziendale e di responsabilità amministrativa degli enti ex D. Lgs 231/2001. Per quanto riguarda quest’ultima area di attività nel 2012 è stato autore del testo La Responsabilità Amministrativa degli Enti e delle Società edito dalla Sistemi Editoriali. Sposato con Arianna, vive a Castel Frentano, nutre una passione per l’atletica leggera praticata fin dal 1983.
Ivan Di Cesare Nasce a Teramo nel ’69. Dottore Commercialista e Revisore Contabile, nel 1998 diventa socio dello Studio Professionale D’Ugo-Di Cesare. Nel 2005, assieme al socio storico Floriana D’Ugo, entra nel campo della Formazione Professionale con la Eventitalia, società accreditata con la Regione Abruzzo. Amministratore di altre imprese sia del settore pubblico che privato, ha particolare competenza nella Revisione degli Enti Locali e nella predisposizione di studi di fattibilità e piani di impresa. Nel 2009 è tra i promotori della società Sistemi Locali di cui è membro del CdA. Nel 2011 diventa membro del Comitato Esecutivo, in rappresentanza di Confprofessioni, dell’Agenzia Nazionale per le Imprese dei Professionisti con sede in Torino. Sposato con il lavoro, ha come unico hobby la pesca sportiva, esercitata anche a livello agonistico, nella quale vanta risultati di assoluto rilievo tra i quali, nel 2009, il titolo di Campione Italiano di Pesca a Spinning in Lago.
Ettore Perrotti Nasce a L’Aquila nel ’75. Dottore Commercialista e Revisore Legale. È membro effettivo del Collegio Sindacale di società per enti sia pubblici che privati. Nel 2009 fonda Unica, studio professionale con 8 colleghi, di cui diventa socio e amministratore unico ed è tra i promotori della società Sistemi Locali di cui diventa il primo presidente del CdA. È anche presidente dei consorzi obbligatori per la ricostruzione degli edifici privati. Dal 2008, ha ricoperto diverse cariche istituzionali nel sindacato dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti, prima come presidente nella sua città poi come coordinatore a livello regionale.
Nel 2012 è stato presidente del Comitato Organizzatore del Congresso più partecipato dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti. Ha particolare competenza sia nei Collegi Sindacali sia nella predisposizione di studi di fattibilità e piani di impresa. Pratica il basket ed il rugby, sport in cui vanta uno scudetto Under 20. Tra i vari hobby, spicca la pesca sportiva in mare, nella quale vince nel 2012, con il Team Oblok, due Tornei Nazionali, il Big Game di Gaeta e il Big Fish Tournament di Ventotene.
Carla ortolani Nasce a Teramo e lì cresce intraprendendo il più classico dei percorsi formativi che una provincia può offrire: frequenta il Liceo scientifico “A. Eintein” e il Liceo musicale “G. Braga”. In quegli anni matura grande passione per la scienza delle costruzioni e il mondo dell’arte: al momento degli studi universitari opta per quest’ultimo, ma non perde di vista l’idea di edificare… progetti artistici! Si diploma in Violoncello e si laurea in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo. Giovanissima intraprende un’intesa attività concertistica: ha all’attivo numerosi concerti in Italia e all’estero in varie formazioni cameristiche. Nel tempo, però, il suo lavoro si orienta verso l’insegnamento e la ricerca: pubblicista e saggista viene eletta presidente dell’Istituto Abruzzese di Storia Musicale. Dottore di ricerca in Epistemologia dell’informatica e dei mutamenti sociali, è docente di Comunicazione di impresa e organizzazione eventi alla facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Teramo e titolare della cattedra di Teoria, ritmica e percezione musicale al Conservatorio di musica “A. Casella” dell’Aquila. Si è costantemente spesa per la realizzazione del suo piano culturale: da sempre vicina alla Società della Musica e del Teatro “Riccitelli”, con l’ultimo impegno assunto quale presidente della Fondazione “Venanzo Crocetti” ha aperto un nuovo cantiere di idee e progetti artistici.
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Maurizio Bucci Nasce a Castel di Sangro nel ’69. Dottore Commercialista e Revisore Contabile è iscritto nell’Albo dei CTU del Tribunale di Lanciano. E’ membro effettivo del Collegio Sindacale di società ed Enti sia Pubblici che privati. È tra i promotori della società Sistemi Locali di cui oggi ricopre il ruolo di presidente del CdA. Dal 2006 al 2012 è stato presidente dell’UGDCEC di Chieti e organizzatore di una serie di eventi formativi, congressi e convegni tutti finalizzati alla professione del Dottore Commercialista. Ha particolari competenze nelle società a partecipazione pubblica
avendo ricoperto nelle stesse sia ruoli come consulente, sia come componente di Collegi Sindacali. Ha, inoltre, particolari esperienze relativamente alla consulenza e al controllo sui bilanci degli enti locali. Ha svolto sia incarichi come revisore dei conti che di consulente in diversi Comuni. È esperto di rendicontazione di bandi europei. Dedito al lavoro, ama lo sport e ha sempre praticato il tennis, lo sci e in maniera particolare il calcio con un passato da professionista. Tra i tanti hobby spicca la passione per le moto. Fanno parte della squadra di Sistemi Locali Gianni Di Giacomantonio, sociologo, Michele Ianniello, consulente di impresa e i dottori commercialisti e revisori contabili: Andrea Lucchese, Michele di Bartolomeo e Christian Graziani. Per ulteriori info: www.sistemilocali.it
CON SISTEMI LOCALI LE CONSULENZE MULTIDISCIPLINARI PER LA PROGETTAZIONE EUROPEA La progettazione europea è lo strumento chiave che enti e istituzioni pubbliche, imprese ed enti privati possono sfruttare per alimentare le proprie attività e costruire basi sostenibili per il futuro. L’Unione Europea, infatti, tramite le politiche delle sue Direzioni Generali, stanzia ogni anno ingenti fondi per sostenere progetti in diversi campi: formazione, ricerca, mobilità, imprese, giovani, patrimonio culturale e information technologies, solo per citarne alcuni. Tuttavia, la trasformazione di una buona idea in un progetto strutturato e innovativo richiede una conoscenza approfondita del contesto di intervento, delle istituzioni e delle politiche comunitarie. Pertanto, è necessario identificare soluzioni rilevanti, fattibili e sostenibili. L’analisi, la mappatura e il monitoraggio delle opportunità di finanziamento, la ricognizione dello stato dell’arte nei settori, la costruzione della partnership locale e internazionale e, infine, la stesura della proposta sono gli strumenti che intendiamo implementare. Progettare significa costruire una proposta chiara e coerente con i requisiti minimi imposti dal singolo bando, con obiettivi e risultati ben dichiarati, una metodologia d’azione e attività ben distinguibili e misurabili e, infine, un impatto e un valore che trascendano gli ambiti locale, regionale, nazionale e internazionale. Principali aree di intervento: Ricerca e Trasferimento Tecnologico, Formazione ed E-learning, Istruzione e Cultura, Sociale, Sostegno alle Imprese e Cooperazione allo Sviluppo Obiettivi: offrire sostegno tecnico e supporto conoscitivo e metodologico a chiunque (individui, associazioni, enti & istituzioni pubbliche e private, imprese & aziende, università & centri di ricerca) abbia idee innovative e voglia trasformarle in progetti potenzialmente vincenti; contribuire a incrementare l’accesso di cittadini, enti, associazioni e imprese alle fonti di finanziamento che l’ue bandisce; individuare la/le linee di finanziamento più adatte al tipo di idea o progetto che ci venga proposto; sviluppare l’idea, elaborare il progetto e preparare il dossier di candidatura; fornire servizi di tutoraggio durante l’implementazione dei progetti e la rendicontazione finale; allargare la rete nazionale e internazionale dei nostri partners progettuali. Giancarlo Pichillo Esperto in Europrogettazione e ricerca partner internazionali – European Proposal Writer Dottore di Ricerca in Antropologia, Etnologia e Studi Culturali
Giovanni Berardino Esperto in Europrogettazione, Project Management, Pianificazione e Controllo di Gestione. Dottore in Scienze Economiche e Bancarie
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a tu per tu con Sistemi Locali Voi siete un compatto e preparato gruppo di professionisti, con servizi che spaziano a 360 gradi, ma qual è il vostro maggiore punto di forza? «È senza dubbio la forza del gruppo. Il poter contare sulla professionalità, l’esperienza e l’alta specializzazione di ognuno di noi ci rende un’equipe accuratamente strutturata e pronta ad affrontare qualsiasi sfida. Competenze diverse, tutte ugualmente importanti, unite nel preciso intento di offrire la più completa professionalità in ogni ambito, dando modo ad aziende ed enti pubblici di interloquire con un solo soggetto». Qual è la vostra filosofia aziendale? «Prima di essere colleghi noi siamo un gruppo di amici e questa condizione ci permette di essere affiatati e in piena sintonia, elementi fondamentali per lavorare con la giusta grinta e passione. Nel nostro
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gruppo le parole d’ordine sono condivisione, rispetto e fiducia. Solo grazie a questo atteggiamento si crescere bene e si può offrire un ottimo servizio a tutti coloro che si affidano a noi». Qual è la vostra mission? «Dare sempre una consulenza globale e completa improntata sui valori della trasparenza, della professionalità e della lungimiranza. Vogliamo diventare un sostegno concreto, un punto di riferimento di altissimo livello». Parliamo invece di obiettivi a lungo termine, la vostra visione del futuro per Sistemi Locali… «La nostra vision è molto chiara, grazie ad un team completo di ogni professionalità, lavorando con impegno e soprattutto dimostrando l’altissima qualità dei nostri servizi, auspiriamo a diventare una delle più importanti società di consulenza del centro Italia». I punti di vista sulla crisi
che stiamo attraversando sono molto differenti. Qual è il vostro? «Noi consideriamo la crisi come un momento di riposizionamento del mercato. E’ un’occasione per crescere e cambiare, durante la quale le aziende devono essere in grado di rivalutare le proprie potenzialità e modificare la propria cultura imprenditoriale». Il periodo che stiamo attraversando è particolarmente difficile sia per le aziende che per gli enti pubblici, qual è la consulenza più richiesta per far fronte a queste difficoltà? «Per le aziende private è certamente l’analisi finanziaria. Uno strumento indispensabile che rappresenta la sintesi delle operazioni fondamentali di gestione che caratterizzano la vita dell’impresa. Oggi più che mai le imprese devono dotarsi di professionisti in grado di seguirle
in modo accurato, il mercato non permette errori grossolani e approssimazioni. Vincere le sfide del futuro è possibile solo se ci si dota degli strumenti giusti, programmazione, analisi e un’ottima gestione. Per gli enti pubblici la richiesta è differente, la situazione attuale necessita per loro di una migliore gestione dei fondi disponibili che non possono più essere utilizzati nelle stesse modalità e quantità di un tempo. La parola d’ordine è oculata e razionalizzata gestione». Quale consiglio dareste ad un’azienda che si trova ad affrontare un periodo di difficoltà? «Il nostro consiglio è quello di affrontare una seria revisione dei costi, affinché possano essere gestiti al meglio. Poi naturalmente ci sono tanti altri passaggi che ci permettono di valutare la situazione di caso in caso. Ogni azienda, così come ogni ente, ha delle proprie dinamiche,
problematiche e potenzialità che vanno studiate bene e ponderate in modo dettagliato». Cosa chiedete ad un’azienda che vorrebbe collaborare con voi? «Prima di tutto trasparenza, ma anche sincerità, apertura e collaborazione. Inoltre chiediamo fiducia, quando un’azienda si consegna a noi deve essere certa di potersi fidare e seguire i preziosi consigli di professionisti ben prepararti e certi di quello che prospettano». Tra i vostri molteplici servizi c’è anche quello dell’ideazione, progettazione e organizzazione di sistemi culturali. Perché questa scelta? «Perché è la cultura tout court che muove l’economia, un elemento fondamentale sotteso a tutti gli altri che va assolutamente incentivato e valorizzato, soprattutto in un momento storico come questo in cui le risorse
a disposizione sono limitate ed è sempre più necessario l’investimento ragionato. I sistemi culturali sono una grande fonte di sviluppo e devono essere un forte motore di traino». La vostra società è nata nel 2009, una realtà abbastanza giovane dunque, ma volendo fare un primo bilancio del vostro lavoro vi ritenete soddisfatti? «Noi siamo pienamente soddisfatti di come stiamo lavorando e dei risultati ottenuti. La qualità e l’impegno sono valori che premiano sempre ed è quello che stiamo concretamente riscontrando. Certamente non possiamo dirci appagati dei risultati ottenuti, per il semplice motivo che c’è sempre qualcosa in più da fare o migliorare. Nella vita come nel lavoro non bisogna mai stancarsi di cercare nuove strade per crescere, è questo l’atteggiamento che tentiamo di avere ogni giorno, dare il meglio per ricevere il meglio»
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incarichi&carriere
CARLO PREVEDINI È IL NUOVO AD DEL GRUPPO AMADORI
Novità in casa Amadori. Il gruppo che solo nel 2011 ha conseguito 1,2 miliardi di euro di fatturato
ha ora un amministratore delegato. A ricoprire l’incarico, Carlo Prevedini, piacentino, che in passato ha ottenuto importanti cariche manageriali in diverse aziende del settore alimentare. La scelta è stata presa in pieno accordo dalla famiglia e dai soci, vista la complessità crescente del Gruppo e gli obiettivi di sviluppo per i prossimi anni. «Negli ultimi anni abbiamo intrapreso un percorso di managerializzazione dell’azienda – ha commentato Flavio Amadori, direttore generale. – Grazie alla figura dell’ad, la famiglia proprietaria e i soci potranno concentrarsi sulla visione strategica e sugli obiettivi a lungo termine, per affrontare le sfide del mercato con maggiore competitività».
FRANCO FARIAS, NUOVO SEGRETARIO ASSOSTAMPA ABRUZZO
Franco Farias, giornalista del Tg3 regionale è il nuovo segretario del sindacato dei giornalisti abruzzesi. Vice segretario è stato eletto il collega Marco Patricelli. «Al collega Petrarca (dimessosi per motivi di salute e scomparso lo scorso 7 gennaio, ndr) - afferma Farias - va il ringraziamento sincero dell’organismo di categoria per l’impegno profuso nel sindacato».
ELIO GIZZI NEO CONSIGLIERE DI LEGA PRO
Elio Gizzi, amministratore de L’Aquila Calcio, è stato eletto consigliere di Lega Pro. Con l’elezione, L’Aquila sarà così rappresentata negli organi federali di seconda divisione. Gizzi è stato scelto con ventidue voti ed il sostegno incondizionato dei presidenti delle altre abruzzesi, Bellia del Chieti e Campitelli del Teramo. Molti i progetti che Gizzi porta avanti da tempo, come lo stadio senza barriere ed il supporters trust. Alla presidenza è stato confermato Mario Macalli che si è imposto sull’abruzzese Gravina.
VASANELLA, NEO PRESIDENTE DELL’ENTE PORTO DI GIULIANOVA
Passaggio di consegne nell’ente Porto di Giulianova. Paolo Vasanella, consigliere comunale Pdl e coordinatore di partito, è il nuovo presidente, subentrando a Pierangelo Guidobaldi, il cui mandato è scaduto lo scorso 9 dicembre. Al suo fianco come consiglieri del CdA entrano anche Matteo Di Michele, coordinatore della Giovane Italia di Giulianova, l’ex assessore comunale del PD Fabio Ruffini e Vincenzo Speca come rappresentante della Camera di Commercio. Se sul nome di Vasanella c’è stato da subito l’assenso dei componenti del Cda, malcontento si è creato all’interno del mondo politico giuliese.
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incarichi&carriere
L’AQUILA, FABIO SPINOSA PINGUE RIELETTO AI VERTICI DI CONFINDUSTRIA
Durerà altri due anni l’incarico di presidente di Confindustria L’Aquila, riconfermato a Fabio Spinosa Pingue. Accanto a Spinosa Pingue siederanno anche Sergio Galbiati (past president), i vice presidenti di diritto diritto Guido Cantalini (Piccola industria), Pierluigi Panunzi (Giovani), Carmen Tricarico (Confidi) e Dario Colecchi (Federturismo), oltre ai due nuovi ingressi Danilo Taddei e Francesco Seritti. «Gli interessi delle aziende devono stare avanti a tutto – ha dichiarato Spinosa Pingue - , in primis la questione contributi dell’Aquila che non può e non deve passare così come ci è stata minacciata, a meno di accettare un secondo 6 aprile. Se gli imprenditori - che in queste ore si stanno letteralmente giocando le loro aziende soprattutto per responsabilità delle istituzioni e di alcuni amministratori che vivono su Marte - mi chiedono di essere ancora più duro e determinato sui tavoli istituzionali, sarà fatta la loro volontà: Confindustria sono loro e io li rappresento. E se per riaffermare la centralità del sistema imprenditoriale - ha concluso - bisognerà spaccare qualcuno di quei tavoli, sia all’interno di Confindustria che nelle Istituzioni, allora sì, avrò il pugno più duro della pietra del Gran Sasso».
CONFERMATO POMILIO IN CONFINDUSTRIA ASSAFRICA E MEDITERRANEO
Franco Pomilio, presidente dell’Agenzia di comunicazione integrata Pomilio Blumm, è stato riconfermato nel direttivo nazionale di Confindustria Assafrica & Mediterraneo, l’Associazione imprenditoriale specializzata del Sistema Confindustria che si occupa dello sviluppo imprenditoriale in 70 paesi del bacino mediterraneo e dell’area mediorientale. L’Associazione riunisce, rappresenta e supporta le imprese italiane operanti o interessate a svilupparsi nell’area mediterranea, in Africa e Medio Oriente, ne fanno parte piccole e medie imprese, banche e grandi gruppi industriali. «Oggi il continente africano ha indici di sviluppo superiori a quelli delle tigri orientali - ha dichiarato Pomilio - alcuni Paesi, come il Mozambico e il Ghana, salgono a ritmo dell’8%, si formano le classi medie, si innalza l’indice demografico in controtendenza con l’Italia. La Turchia si dimostra la tigre della nuova Europa attuando politiche di espansione e di sistema che l’Italia e gli imprenditori italiani non conoscono: l’Euromediterraneo è ancora un’area di possibile grande sviluppo che va affrontata e conosciuta prima che diventi un possibile competitore per le imprese ed il benessere dell’Italia».
CONFINDUSTRIA TERAMO CONFERMA DI PAOLO ALLA PRESIDENZA
Salvatore Di Paolo, 60 anni, campano di nascita, ma abruzzese di adozione, manager dal 1981 della GELCO Srl di Castelnuovo Vomano, azienda leader del settore dolciario, è stato confermato presidente di Confindustria Teramo. Di Paolo, eletto all’unanimità resterà in carica fino al 2015. Di Paolo è anche presidente del Polo Agrolimentare “Agire” e dell’ Istituto Tecnico Superiore Nuove tecnologie per il “Made in Italy” Sistema Agroalimentare Teramo - Sistema Moda Pescara.
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incarichi&carriere
PESCARA, PETTINARI PRESIDENTE DELL’ISTITUZIONE PER LA SOLIDARIETA’ E COOPERAZIONE
Domenico Pettinari, già presidente dell’Associazione Codici, è il nuovo presidente dell’Istituzione comunale per la Solidarietà e la Cooperazione Internazionale. L’associazione, istuita 7 anni fa, ha il compito di vagliare i progetti proposti al comune di Pescara, dalle Organizzazioni non Governative per lo sviluppo dei Paesi del Terzo Mondo. Pettinari, che subentra a Gianni Melilla, presidente dal 2005 al 2012, è stato nominato dal sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia. Gli altri componenti dell’Istituzione sono Deleo Fortunato, Antonio Natarelli, Giuseppe Petraccia e Alessandro Triozzi.
ARACU RIELETTO PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA HOCKEY E PATTINAGGIO
Sabatino Aracu è stato confermato presidente della Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio. La riconferma con 19.000 voti, espressione di circa 500 società sportive aventi diritto a voto, l’86% dei voti espressi, arriva nel giorno del rinnovo del governo federale per il quadriennio 2013-2016, durante la 42ma Assemblea Nazionale FIHP. Aracu, con questa rielezione per il prossimo quadriennio, diventa il presidente con il mandato più longevo nella storia della Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio.
COLDIRETTI, È PAOLA VERNA LA NUOVA RESPONSABILE REGIONALE DONNE IMPRESA
Coldiretti Donne Impresa Abruzzo ha una nuova responsabile. Si tratta di Paola Verna, 32 anni, laureata
in Scienze politiche. La giovane imprenditrice agricola, che gestisce insieme al papà Mario un’azienda zootecnica a Guardiagrele, è stata eletta all’unanimità, premiando il forte senso di appartenenza, la militanza nell’organizzazione e la conoscenza del progetto confederale per la filiera agricola italiana che l’organizzazione sta portando in campo da alcuni anni con la realizzazione dei mercati e delle botteghe di Campagna Amica. «Una nomina che, per me e la mia famiglia, è motivo di grande onore e vanto – ha dichiarato la neoeletta - viviamo in Coldiretti praticamente da sempre e io stessa mi sono fin da piccola sentita parte di questa organizzazione, sposando in pieno i progetti e le linee politico-sindacali. La nomina come responsabile delle donne mi spinge ad impegnarmi in prima persona per la realizzazione del progetto confederale e a fa re sempre di più per la promozione e la valorizzazione delle produzioni abruzzesi e del made in Italy alimentare».
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grandi storie
» di Denia Di Giacomo
IL PICCOLO FIAMMIFERAIO
SVEDESE Storia di Ingvar Kamprad, il padre fondatore di IKEA, uno degli uomini più ricchi del mondo
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endeva fiammiferi ai vicini, sempre in giro con la sua bicicletta. Poi dai fiammiferi è passato al pesce, dopo un po’ alle decorazioni per alberi di Natale, alle semenze per il giardino e infine a penne e matite. No, non è l’evoluzione della favola della piccola fiammiferaia bensì l’inizio di uno degli imperi economici più grandi e potenti al mondo, IKEA, e del suo padre fondatore Ingvar Kamprad. Ingvar Kamprad, 82 anni, nasce nel 1926 in una fattoria a Småland, nel sud della Svezia da un padre guardaboschi. A 17 anni, grazie al suo impegno negli studi riceve un premio in denaro dal padre ed è grazie questo che parte la sua prima attività. Il nome IKEA è l’acronimo delle iniziali del fondatore (I.K.) e di Elmtaryd e Agunnaryd, la fattoria e il villaggio dove Kamprad cresce. Inizialmente IKEA vende di tutto, dalle calze alle penne, dagli orologi alle cornici, tutto quello che Kamprad riesce a procurare a un prezzo ridotto, ma è nel 45’ che arriva una piccola svolta, quando il numero dei clienti aumenta e Kamprad comincia a fare pubblicità vendendo anche prodotti su corrispondenza grazie ad un furgoncino da latte per trasportare i prodotti a destinazione. Il 1948 è invece l’anno dell’introduzione dei mobili in casa IKEA. I mobili, prodotti da fornitori locali nei boschi vicino alla casa di Ingvar Kamprad, vengono accolti positivamente e l’assortimento viene subito ampliato permettendo la crescita degli affari e la creazione del noto catalogo IKEA, tanto caro a tutti i
» fonti: corriere.it e Ikea.it
suoi clienti. Da allora un continuo crescendo, nel 53’ l’apertura di un’esposizione di mobili, nel 56’ l’inizio della progettazione degli stessi con i primi imballaggi piatti (assoluta novità all’epoca) e poi pronti per il decollo, verso quella che oggi è una delle aziende più ricche e importanti al mondo e che già nel 59’ vantava ben 100 collaboratori. Oggi Ingvar Kamprad pare conduca una vita da “povero”, lui che al 2012 risultava essere, secondo la rivista Forbes, il settimo uomo più ricco del mondo con un patrimonio stimato di 36,9 miliardi di dollari USA. Mentre secondo il settimanale svedese Veckans Affärer, Kamprad addirittura sarebbe la persona più ricca del mondo. Naturalmente la maggior parte del suo patrimonio è tratto da IKEA, anche se lo scorso 17 settembre 2012 ha lasciato definitivamente le redini dell’azienda ai tre figli Peter, Jonas e Mathias,e in una sua dichiarazione spiega di aver dato le dimissioni perché desiderava pagare meno tasse. Eccolo quindi aggirarsi a Epalinges, cantone svizzero di Vaud, 800 metri di altitudine, 7700 abitanti, 10 minuti di macchina da Losanna, dove si è “ritirato” con sua moglie e dove conduce una vita più che modesta, alla guida di un’automobile di 15 anni e in una casa in perfetto stile IKEA. Nel corso di una recente intervista Kamprad ha dichiarato: «Che male c’è a confrontare i prezzi sulle bancarelle e scegliere le cose più convenienti? O andare al mercato prima della chiusura, quando fanno gli sconti? Penso sia meglio passare per tirchi che buttare i soldi dalla finestra»
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» di Luigi Carunchio
CRISI AZIENDALI, ECCO LE NUOVE MISURE
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Le sopravvenienze attive e delle perdite su crediti in seguito all’entrata in vigore delle misure atte a facilitare la gestione delle crisi aziendali
l rapporto tra la normativa civilistica e la normativa fiscale da spesso origine ad incertezze e discrezionalità soprattutto in tema di crediti commerciali quando si parla di perdite, sopravvenienze, minusvalenze, plusvalenze e svalutazioni. Allo scopo di determinare in maniera più oggettiva possibile le singole fattispecie, risolvere dubbi e appianare possibili contrasti tra gli operatori e l’Amministrazione Finanziaria, il legislatore con l’articolo 33 del D.L. 83/2012, convertito in L. 134/2012 è intervenuto modificando l’articolo 88 del TUIR in tema di sopravvenienze attive, e l’articolo 101 del TUIR, precisando le ipotesi in cui le perdite su crediti iscritte in bilancio sono deducibili ai fini delle imposte sui
redditi. Con riguardo alle sopravvenienze attive il legislatore ha precisato che non si considerano tali: i versamenti in denaro o in natura fatti a fondo perduto o in conto capitale dai propri soci; la rinuncia ai crediti da parte dei soci; gli apporti effettuati dai possessori di strumenti similari alle azioni; la riduzione dei debiti dell’impresa in sede di concordato fallimentare o preventivo e la riduzione dei debiti dell’impresa , per la parte che eccede le perdite, pregresse e di periodo nel caso di accordi di ristrutturazione dei debiti omologati ai sensi dell’articolo 182- bis della Legge Fallimentare, o di piani attestati ai sensi dell’articolo 67 lettera d) della Legge Fallimentare, pubblicati
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fisco
sul registro delle imprese. In quest’ultimo caso l’irrilevanza delle sopravvenienza attiva è limitata alla parte che eccede le perdite fiscali. Di fatto ai fini della determinazione della sopravvenienza attiva da considerare irrilevante ai fini della determinazione del reddito, occorre in primo luogo escludere detta sopravvenienza dalla determinazione del reddito d’impresa, ottenendo così un risultato potenziale. Il saldo algebrico che emerge dal confronto tra il reddito potenziale e l’ammontare della sopravvenienza attiva costituisce la perdita fiscale potenziale che potrà considerarsi assorbita in base al TUIR. L’eventuale eccedenza, in quanto sopravvenienza attiva non rilevante fiscalmente determinerà una variazione in diminuzione in sede di dichiarazione dei redditi. In sintesi: se il reddito è maggiore rispetto alla sopravvenienza attiva, la variazione in diminuzione riguarderà l’intero importo della sopravvenienza attiva; se il reddito è inferiore alla sopravvenienza attiva, e comunque il risultato di partenza è positivo allora la variazione in diminuzione riguarderà la parte della sopravvenienza attiva pari al reddito e se il reddito è inferiore alla sopravvenienza attiva, e il risultato di partenza è negativo, allora non si realizza il presupposto per nessuna variazione in diminuzione, giacché le perdite assorbono interamente la sopravvenienza attiva. Con riguardo alle perdite su crediti il legislatore è intervenuto introducendo una presunzione legale di
sussistenza degli elementi certi e precisi, cui all’articolo 101 del TUIR, al fine della deducibilità delle perdite su crediti iscritte in bilancio. Gli elementi certi e precisi sono definiti: da elementi quantitativi e temporali; quando il diritto alla riscossione del credito è prescritto; e in presenza di eventi estintivi del credito, nel caso di applicazione dei principi IAS. Si parla di elementi quantitativi e temporali, verificando se il credito è di modesta entità e sono decorsi sei mesi dalla scadenza del pagamento del credito stesso. Il credito si considera di modesta entità quando il suo ammontare non supera: € 5.000,00 per quelle imprese che hanno un volume d’affari o ricavi non inferiori ad € 100.000,00; € 2.500,00 per le altre imprese. Va considerato inoltre, il valore più alto tra i ricavi e il volume d’affari, così come precisato dal provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 6 aprile 2009. Sotto l’aspetto critico va precisato che per valutare la “modestia” di un credito, significa anche valutare l’ammontare del credito in riferimento al suo ammontare iniziale, la posizione singola del creditore, la ripetitività della posizione, i componenti accessori aggiunti al credito come ad esempio gli interessi moratori, l’entità degli acconti percepiti, e altri elementi che rendono non di facile definizione la modesta entità del credito. Questi fattori comporteranno a sviluppare dubbi e incertezze interpretative al di là della buona volontà del legislatore di porvi fine
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e-mail: info@valoreassociati.it
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» di Antonio Teti
RICONOSCIMENTO FACCIALE:
L’FBI LO ATTIVA! Si chiama Next Generation Identification (NGI) e rischia di trasformarsi in uno strumento che avrebbe fatto la gioia dello scrittore George Orwell, se avesse potuto inserirlo nel suo più celebre romanzo, “1984”
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a un annuncio che risale a settembre scorso, si è appreso che il Federal Bureau of Investigation (FBI), sta mettendo in funzione un nuovo sistema di identificazione biometrica multimodale: il Next Generation Identification (NGI)1. Il progetto si basa sull’identificazione degli individui in funzione della rilevazione di alcune caratteristiche, uniche, del corpo umano, come le proporzioni tra le diverse parti del copro, gli occhi, le impronte digitali, tatuaggi, cicatrici, la conformazione della scatola cranica, etc.. Ma del complesso sistema di riconoscimento biometrico, quello che assume una particolare rilevanza è proprio quello dell’identificazione del viso dell’individuo. Costato circa un miliardo di dollari, si basa non solo sull’utilizzo di complessi parametri fisionomici, ma si avvale anche dell’utilizzo di un apposito database centralizzato in cui dovrebbero confluire milioni di volti umani raccolti da strumenti tecnologi diffusi in tutto il paese. A quanto è dato sapere, sembra che la fase di studio del progetto risalga al 2008 e che già nel 2010, secondo alcune notizie diffuse dal New Scientist2, il prototipo del sistema NGI era in grado di identificare i volti “sospetti” utilizzando un database forte di circa
1,6 milioni di fotografie e con un’accuratezza pari al 92%. In tutti questi anni il sistema è stato efficacemente sperimentato in alcuni Stati degli USA e le previsioni governative sembrano dirigersi verso l’adozione del sistema su tutto il territorio nazionale entro il 2014. Si stima che per quell’anno saranno disponibili circa 14 milioni di fotografie su cui effettuare i confronti. Il cuore del contenitore informativo è il Repository for Individuals of Special Concern (RISC), che sarà in grado di interagire con le strutture di polizia dei vari Stati e con i diversi sistemi d’identificazione presenti su tutto il territorio nazionale, per valutare rapidamente il livello di minaccia che può rappresentare la presenza di un individuo in un determinato luogo. È opportuno evidenziare quella che forse rappresenta la maggiore delle peculiarità del sistema: la versione finale di NGI potrà riconoscere le immagini “ambigue” in funzione delle riprese effettuate da qualsiasi telecamera predisposta sul territorio nazionale e sarà in grado di seguire gli individui selezionati nei loro diversi spostamenti. Per la corretta identificazione delle persone, il sistema potrà avvalersi anche di altri database (di chi?) in cui sono contenute informazioni sulle persone selezionate.
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ict
Il senatore statunitense del Minnesota, Al Franken, proprio sulla questione della possibile violazione della privacy, si è espresso in questi termini: “Il riconoscimento facciale dà vita a serie preoccupazioni circa la privacy che le impronte digitali invece non sollevano. Una volta che qualcuno entra in possesso del tuo volto, può ottenere il tuo nome, raggiungere il tuo account sui social network e può seguirti quando sei per strada, nei negozi, negli edifici governativi e nelle foto che i tuoi amici mettono online”3, aggiungendo poi che “Una volta qualcuno ha la vostra immagine si possono ottenere il vostro nome, il vostro account di social networking e si possono tracciare le strade percorse, i negozi visitati, gli edifici governativi in cui ci si reca e perfino le foto degli amici postati online”. Nulla di più vero. Anche il professor Alessandro Acquisti, docente di Analisi Economica e Privacy presso la Carnegie Mellon University, asserisce che “La convergenza di riconoscimento facciale, social network e raccolta dei dati ha reso possibile usare dati pubblicamente disponibili e tecnologie economiche per produrre deduzioni delicate partendo da un volto anonimo”.
L’FBI ha confermato che il sistema sarà utilizzato solo ed esclusivamente per l’identificazione di criminali, riducendo solo a questi l’utilizzo dei dati contenuti nei database governativi, e che l’obiettivo principale di NGI è “la sicurezza pubblica e nazionale”. Tuttavia è altresì vero il fatto che sia tecnicamente possibile collegare NGI ad un social network (come Facebook). Non a caso, come asserisce EFF (Electronic Frontier Foundation), negli Stati Uniti non vi sono leggi in vigore che limitano l’uso del riconoscimento facciale. Il legale di EFF, Jennifer Lynch, asserisce che “Gli utenti di Facebook caricano ogni giorno 300 milioni di foto sul social network. Molti americani non si rendono conto di essere già in un database per il riconoscimento facciale”. Anche l’American Civil Liberties, nel suo portavoce Jay Stanley, dichiara che “Una volta che sarà avviato il sistema NGI dell’FBI, si realizzerà la prima banca dati fotografica nazionale”. Forse il romanzo di fantapolitica di Orwell potrebbe rivelarsi una triste anticipazione del prossimo futuro? Ai posteri l’ardua sentenza…
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1. http://www.fbi.gov/about-us/cjis/fingerprints_biometrics/ngi 2. http://www.newscientist.com/ 3. http://www.infowars.com/fbi-begins-installation-of-1-billion-face-recognition-system-across-america/
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creatività
» di Simone D’Alessandro
AMBIVALENZA, IL MALE DEL
NUOVO MILLENNIO? Ne aveva parlato già un secolo fa lo psichiatra Eugen Bleuler che aveva coniato il termine schizofrenia
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ra il 1911 quando Eugen Bleuler - lo stesso che nel 1908 aveva coniato il termine schizofrenia - introdusse la parola “ambivalenza”. Secondo lo psichiatra svizzero esistono tre forme di ambivalenza: 1) i rapporti di amore-odio nei confronti dello stesso oggetto; 2) l’incapacità di scegliere (o di concepire una scelta) tra bisogno o tra desideri; 3) l’adesione simultanea a idee o credenze incompatibili o contraddittorie tra loro.
Ma cos’è l’ambivalenza: indecisione, ambiguità, patologia, suicidio sociale o risorsa creativa? Su questa parola l’analista strategico Kenneth Weisbrode ha provato a dare una spiegazione esaustiva ma altrettanto ambivalente nel suo ultimo saggio, pubblicato nel 2012 in America dal Massachussets Institute of Technology con il titolo On Ambivalence: the problem and the pleasures of having It both ways; e, contestualmente, in Italia da Indiana Edizioni
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creatività
me con qualcuno e liberarsi dalle con il titolo Tutto e Niente. Mediresponsabilità che il vincolo imtazione Filosofica per insoddisfatti cronici. plica. Ma tutto questo potrebbe «Proprio come c’è una differenza rappresentare una minaccia come tra l’elogio e la celebrazione, allo un’opportunità: «Pensare constesso modo l’indecisione e l’amtemporaneamente a una cosa e al bivalenza non sono la stessa cosa suo opposto ci costringe a mette(…) non prendere una decisione re a punto un linguaggio in grado e prenderla quando non si ha indi mediare tra due poli, per imtenzione di farlo sono operazioni pedire che questi ci portino alla che richiedono lo stesso tempo. Ma schizofrenia (…) le strutture di l’indecisione è un difetto carattemediazione si comportano come riale, mentre l’ambivalenza è una una cellula inibitoria all’interno condizione dello spirito. Quest’uldella personalità sociale: come tima è più paralizzante, perché Lo psichiatra Eugen Bleuler un semaforo giallo che ci dice di combina l’incapacità di scegliere fermarci prima di andare avanti con il rifiuto di ammettere la necessità di una scelta. Ciò alla rinfusa col verde o di rimanere immobili con il esige più responsabilità, non meno, per conseguire un rosso (…) i semafori gialli non ci inabilitano, ma ci risultato accettabile. Una persona ambivalente cerca di aiutano semplicemente a capire in modo sicuro dove superare i limiti della natura umana; un indeciso, sem- stiamo andando»3. Del resto: «il banco di prova di plicemente, non è una persona libera»1. un’intelligenza di prim’ordine è la capacità di teneMentre la prima modernità, dalla rivoluzione indu- re due idee opposte in mente nello stesso tempo e, striale fino ai conflitti mondiali, aveva costruito degli insieme, di conservare la capacità di funzionare»4. argini sociali all’ambivalenza, la postmodernità sem- Eppure l’ambivalenza genera mostri quando dal piano bra aver celebrato l’ambivalenza in ogni suo aspetto: dell’intimità e della riflessività individuale, si sposta intimo, socio-economico e politico. Bauman sostiene sul piano della condivisione sociale. La paralisi deciche l’ambivalenza appartiene all’odierna società liqui- sionale che si manifesta in molti paesi ricchi né è la da concentrata sulle (false) necessità dei consumatori prova evidente. Interconnettività, intercambiabilità e piuttosto che sulle abilità dei produttori. Personal- ibridità scandiscono un’epoca predisposta (più o meno mente ritengo che un consumatore educato all’ambi- forzatamente) al multitasking e alle relazioni incesvalenza diventi uno strumento nelle mani dei mercati. santi/incalzanti che ci propongono i social network. Egli vive da naufrago in una condizione di desiderio Stabiliamo conoscenze, ma rimandiamo i tempi del incessante: vuole tutto e il contrario di tutto. Una “legame” profondo e della selezione delle tipologie cultura basata sull’eccesso di opzioni favorisce l’am- relazionali. bivalenza, innescando una serie di paradossi e di pa- Avere ogni giorno la possibilità di dire “per il momentologie: «L’ambivalenza ci fa pensare più al movimento to non lo so, ma fra un po’ te lo farò sapere” costituche alla destinazione o alla direzione. Il fatto di andare isce il più grande blocco sociale mai visto dalla mosu e giù, avanti o indietro, potrebbe essere meno inte- dernità ad oggi. Il “rimandare” esasperato è collegato ressante della velocità o della lentezza con cui ci spo- al tema dell’ambivalenza che da patologia personale si stiamo e di cosa vediamo o facciamo lungo la strada. Ciò è trasformata in patologia sociale. L’epoca delle “non che vogliamo sembra essere il desiderio stesso»2. scelte” costruita sull’auto-inganno di “tutte le scelte Forse ognuno di noi, nel profondo, vorrebbe preser- possibili” ci rende bi-polari. In futuro i sistemi educavare in eterno opzioni fra loro inconciliabili: essere tivi dovranno stabilire se tutto ciò ci rende maggiore non essere al tempo stesso, volere una cosa in un mente disponibili al cambiamento o semplicemente modo e nel suo esatto contrario, conciliare il lega- vulnerabili e incapaci di agire
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1. K. Weisbrode, Tutto e niente. Meditazione filosofica per insoddisfatti cronici, Indiana editore, Milano, 2012, p. 21-23. 2. K. Weisbrode, op. cit., p. 31. 3. Ibidem, p. 32. 4. F. S. Fitzgerald, Le età del jazz ed altri scritti, Il Saggiatore, Milano, 1966, p. 67.
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comunicazione aziendale
» Farnese vini
Edizione, cinque autoctoni V
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I
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norme&leggi
» di Filippo Paolini
LEGGE DI STABILITÀ,
ECCO LE NOVITÀ Aumento Iva, detrazioni figli a carico, deduzione ed esenzioni Irap. Scopriamo cosa cambia per i contribuenti italiani con l’approvazione definitiva della legge di stabilità 2013
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a così detta legge di stabilità, approvata dal Parlamento poco prima dello scorso Natale, ha introdotto misure tese a salvaguardare i conti dello Stato e che ovviamente incidono inevitabilmente sulla vita delle imprese. Tra i numerosissimi provvedimenti, non possono chiaramente sfuggire, anche per la corposa presenza, quelli relativi alla fiscalità. In primis l’IVA, che dal primo luglio 2013 passerà dal 21% al 22%, dimezzando dunque l’aumento inizialmente previsto di due punti. Per quanto riguarda l’IRAP, invece, dall’esercizio 2014
aumenteranno le detrazioni forfetarie per i lavoratori assunti a tempo indeterminato, mentre in relazione all’IRPEF, si è intervenuto soltanto sulle detrazione per i figli a carico i lavoratori e pensionati: dal 2013 passeranno da € 800,00 a € 950,00 per ciascun figlio e da € 900,00 a € 1.220,00 per i figli minori di tre anni, con incrementi di € 400,00 per ogni figlio portatore di handicap e di € 200,00 per chi ne ha più di tre. Dal primo gennaio è stata introdotta la nuova tassa sui rifiuti: si chiama TARES, sostituisce TIA e TARSU ed i comuni dovranno fissare le nuove tariffe a partire dalla rata di aprile 2013.
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norme&leggi
In vigore da marzo anche la preannunciata TOBIN TAX, tassa sulle transazioni finanziarie, con esclusione dei titoli di Stato: l’aliquota base sarà dello 0,2% del valore della transazione, anche se solo per il 2013 sarà più elevata (0,22%). Slitta di un anno (2012 anziché 2011) l’applicazione delle imposte sui beni immobili e le attività finanziarie detenuti all’estero (IVIE e IVAFE). Tagliate le agevolazioni per le auto aziendali: a partire dal periodo di imposta 2013, la deducibilità delle spese auto nell’esercizio di impresa, arti e professioni scenderà dal 27,5% al 20%. Interessanti le novità sul versante “riscossione”. Infatti tutte le cartelle esattoriali per importi fino a duemila euro complessivi, iscritte a ruolo entro il 31 dicembre 1999, saranno annullate decorsi sei mesi dall’entrata in vigore della legge. In aggiunta a ciò, è stato introdotto in via generale un meccanismo che renderà più agevole al contribuente reclamare le ragioni per le quali ritiene che il credito sia inesigibile (prescrizione, sgravio, sospensione amministrativa o giudiziale, ecc.). Infatti, basterà presentare, entro novanta giorni dal ricevimento del primo atto della procedura coattiva o cautelare, un’apposita istanza al concessionario per la riscossione che dovrà farsi carico di interessare l’ente creditore; quest’ultimo avrà 220 giorni di tempo per comunicare le sue determinazioni e, se non lo farà, la pretesa fiscale coattiva sarà annullata di diritto.
Sul versante dell’amministrazione della giustizia, nascono nuovi “disincentivi” all’accesso ai processi: chi vorrà impugnare una sentenza di primo grado dovrà pensarci bene perché il rigetto integrale dell’appello ovvero la sua dichiarata inammissibilità o improcedibilità, comporteranno anche una “sanzione pecuniaria” pari all’importo che era stato pagato, a titolo di contributo unificato, per la proposizione dell’impugnazione stessa. Fissata al 30 giugno 2014 l’entrata in vigore definitiva del processo civile telematico: in tutti i procedimenti civili, il deposito degli atti processuali e dei documenti avrà luogo esclusivamente con modalità telematiche. Addio alla carta nelle aule di giustizia, quindi, anche se è previsto che, in casi eccezionali (es. blocco del sistema informatico), il giudice potrà autorizzarne la “riesumazione”. Molto utile, rimanendo nell’ambito della giustizia, saranno le modifiche introdotte per agevolare i recuperi dei crediti. Ad essere rivisitato è stato stavolta l’istituto del pignoramento presso terzi che, con l’introduzione del “tacito assenso”, da un lato è stato reso più snello e dall’altro è stato messo al riparo da eventuali complicità tra il debitore ed il terzo. Quest’ultimo, infatti, dovrà in ogni caso dichiarare quali somme deve all’esecutato e, se non lo farà, il creditore potrà far ritenere il comportamento del terzo equivalente ad una dichiarazione positiva e, quindi, recuperare comunque l’insoluto
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consulenti dell’innovazione Un team di professionisti, un modo innovativo di fare consulenza ed un prodotto software vincitore di numerosi premi e riconoscimenti
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ata dall’aggregazione di professionisti con pluriennale esperienza nella consulenza organizzativa maturata presso le Aziende, gli Enti Pubblici e di Certificazione, SI&T offre una consulenza globale e diversificata nella ricerca della crescita e dell’innovazione dei propri Clienti. Ciascun consulente SI&T è leader in tematiche specifiche, ma tutti condividono l’approccio attraverso la Gestione del Rischio. In tale ottica, il Cliente e i suoi processi organizzativi sono posti al centro
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lavoro in corso
» di Andrea Bonanni Caione*
La riforma del lavoro alla prova dei fatti: cosa aspettarsi per il 2013
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A distanza di quasi sei mesi dalla sua entrata in vigore, appare ormai lontano il dibattito che ha accompagnato la Riforma del mercato del lavoro. Occorre ora dare concreta applicazione ai nuovi istituti introdotti. Come è noto, numerose e rilevanti sono le novità apportate dalla legge n. 92/2012, anche se a tutt’oggi non è chiaro quanta parte della forza innovatrice del provvedimento troverà immediata dimora nella pratica delle aziende e delle aule di Tribunale. È lecito attendersi che, sotto il profilo della c.d. “flessibilità in entrata”, il difficile momento economico non aiuterà l’implementazione di quel modello a tendere, che la Riforma ha individuato nella auspicata applicazione generalizzata del contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Pur in presenza di notevoli limitazioni, le aziende continueranno ad utilizzare le diverse opzioni concesse dall’ordinamento, al fine di assecondare le esigenze di flessibilità che l’attuale momento storico impone. In questa ottica diventa pressante, se non ineludibile, l’esigenza di una contrattazione di secondo livello che liberi ulteriori potenzialità applicative per tutti gli istituti che hanno in qualche modo visto limitare il proprio campo d’azione ad opera del recente intervento riformatore. È evidente che il processo di decentramento negoziale incentivato con la tipizzazione del “contratto di prossimità” sia una delle linee di tendenza più significative ed interessanti in atto. Il concreto sviluppo di questa potenzialità è rimesso alla capacità delle parti sociali di sedersi attorno al tavolo
comune della produttività aziendale, come dimostra la sottoscrizione in sede ministeriale del recente accordo quadro “New Honda Italy” che ha coinvolto una delle realtà più significative del territorio. Nel frattempo, non è azzardato ipotizzare un ricorso più ampio alla Somministrazione di lavoro, istituto che non ha subito alcuna riduzione applicativa ed anzi ha visto aumentare le ipotesi di ricorso acausale a questo strumento negoziale. Sotto il profilo della c.d. “flessibilità in uscita”, vi è da attendersi un periodo di forte incertezza interpretativa. La Giurisprudenza di merito che per prima si è occupata della applicazione del riformato articolo 18, ha per ora emesso provvedimenti che contraddicono la ratio delle novità introdotte. Alcune ordinanze, con argomentazioni di diverso tenore, hanno confermato, infatti, la regola che vede nella reintegrazione nel posto di lavoro – e non nel risarcimento del danno – la sanzione tipica per la eventuale illegittimità di un licenziamento individuale. È evidente come tale impostazione disattenda le istanze europee che hanno ispirato l’intervento innovatore richiesto anche dalla BCE, con la nota lettera del 5 agosto 2011. Il dubbio più consistente è legato a quanto tempo sarà necessario affinché il processo di assimilazione, che presuppone una adesione convinta da parte della Magistratura del lavoro, possa portarsi a compimento. Il dado è però tratto, non potendosi certo dubitare che, ad oggi, le regole che governano la eventuale fase patologica della risoluzione di un rapporto di lavoro siano cambiate
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*Avvocato - managing partner LabLaw
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Imbottigliamo la natura.
Questa è la storia di un Lui e una Lei. Lui è un idealista, innamorato a tal punto di lei da assecondare ogni suo capriccio. Lei detta le regole: vuole andare in collina, mentre gli altri vanno al mare; vuole vento e passione mentre gli altri dormono; ma soprattutto vuole cure e attenzioni solo da lui. Lui è Franco D’Eusanio, ideatore di vini. E lei? È la natura, ovviamente.
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sport management
» di Luca Pace*
“Il buon manager, sportivo o d’azienda, deve mirare alla massimizzazione delle entrate ed alla minimizzazione delle uscite, nel rispetto della legalità”
OCCHIO AL CONTO DEL RISTORANTE!
La domanda di un lettore ci consente di far luce su un aspetto assai delicato comune a tutte le associazioni sportive: il limite oltre il quale non si possono pagare le spese in contanti
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a scorsa estate il team manager, con l’equipaggio ed alcuni accompagnatori, ha pagato il conto di un ristorante (per un pranzo in trasferta) per un importo di circa € 800,00 in contanti. Ho scoperto, poi, che le associazioni sportive hanno un limite oltre il quale non si possono pagare le spese in contanti. È vero? Qual è la sanzione? L’art. 25 della L. 133/1999 introduce, al quinto comma, specifiche regole1 per gli incassi ed i pagamenti effettuati dalle società e dalle associazioni sportive dilettantistiche. È innanzitutto il tenore letterale della norma che impone di considerare ogni tipo di transazione, sia in uscita (pagamenti) che in entrata (incassi), dei sodalizi sportivi dilettantistici. Occorre poi individuare i soggetti destinatari dell’obbligo, che sono: il C.O.N.I., gli Enti di Promozione Sportiva, le Federazioni Sportive Nazionali, le società e le associazioni sportive. A tal proposito è bene ricordare che tra le società e le associazioni sportive vanno ricomprese sia quelle che beneficiano del regime fiscale previsto dalla L. 398/19912 che quelle che hanno regimi fiscali differenti; la precisazione è d’obbligo perché è assai diffusa la convinzione che l’obbligo valga solo
per le prime3. Veniamo al corretto comportamento da tenere: ogni entrata ed ogni uscita superiori al “vecchio milione di lire” (€ 516,46) deve avvenire in modalità tracciata, in modo cioè da consentire l’individuazione sia del soggetto erogante che di quello percipiente. Sono, dunque, ammissibili pagamenti ed incassi effettuati esclusivamente attraverso bollettini di conto corrente postale, bonifici bancari, assegni bancari non trasferibili, bancomat e carta di credito. In caso di inosservanza di tale obbligo, anche una sola volta nel corso dell’anno d’imposta, è prevista la decadenza dai benefici della L. 398/1991 (per i soggetti che ne fruiscono) ed una sanzione pecuniaria (da un minimo di € 258,23 ad un massimo di € 2.065,83)4. Al di là della sanzione pecuniaria è il caso di sottolineare che per un’associazione “in 398” perdere i benefici fiscali a causa di una disattenzione potrebbe comportare conseguenze assai gravi. Nel caso del lettore, per esempio, se l’associazione avesse ottenuto sponsorizzazioni per € 40.000,00 più Iva, l’errore “costerebbe” alle casse sociali circa € 4.000,00 di imposte indirette e circa € 3.000,00 di imposte dirette, oltre interessi e sanzioni
1.Il relativo decreto ministeriale di attuazione (D.M. 473/1999) fornisce ulteriori indicazioni sulla corretta applicazione di tale norma. 2. Questa legge disciplina un regime fiscale, molto noto ed utilizzato diffusamente dai manager sportivi, di particolare favore che consiste essenzialmente in un abbattimento forfettario delle imposte, dirette ed indirette. 3. L’errore è probabilmente dovuto al fatto che, tra le altre, è prevista la sanzione della perdita dei benefici di cui alla L. 398/1991. 4. Prima delle modifiche apportate alla norma sotto esame dall’art. 37, comma 2, lettera a), L. 342/2000, era prevista per le somme transate anche
la sanzione dell’indeducibilità dal reddito per il soggetto erogante (azienda sponsor) e dell’imponibilità, con conseguente tassazione, per il soggetto percipiente (sodalizio sportivo, sponsee). Queste ulteriori sanzioni ora sono venute meno.
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*Dottore commercialista, docente universitario, consulente C.O.N.I., pubblicista
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credito&finan a » a cura della redazione
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cambio di auguri, congratulazioni e tanti buoni auspici per il futuro. E’ stato questo lo spirito con il quale quasi 2000 persone si sono incontrate al Palacongressi di Montesilvano per la cena sociale 2012 della Banca di Credito Cooperativo Messer Raimondo e Pianella. Alfredo Savini, presidente della Bcc Castiglione Messer Raimondo e Pianella e, dal 2012 anche membro del consiglio nazionale Federcasse e presidente della Federazione regionale delle Bcc, ha annunciato orgoglioso l’ottimo risultato sancito dal periodico Milano Finanza, supplemento di Italia Oggi: la Bcc di Castiglione Messer Raimondo e Pianella è stata individuata come banca leader 2012. «I risultati conseguiti ad oggi sono migliori di quelli previsti dal budget di inizio anno – ha spiegato il presidente Savini – infatti, grazie alla quota raggiunta di circa 2600 soci in 13 filiali in tre province, la nostra banca ha raggiunto 470 milioni di euro in raccolta complessiva e 360 milioni di euro di impieghi, permettendo di raggiungere un patrimonio aziendale dal valore di 45 milioni di euro. Il trend in crescita ci ha permesso di venire individuati al primo posto tra le leader come creatrici di valore fra le 300 banche appartenenti al comparto delle “minori”, in base all’analisi dei bilanci del 2011. Il nostro rating è di ben 9,23 punti su 10, mentre la seconda classificata si trova a 7,64. Un risultato che ci rende orgogliosi e ci riempie di fiducia per il futuro». La serata è stata introdotta dalla presentazione ufficiale, da parte del presidente Alfredo Savini, del nuovo diret-
» foto di Daniele Francavillese
Bcc Castiglione Messer Raimondo e Pianella è la banca leader 2012 Grande festa alla consueta cena di fine anno per la BCC di Castiglione Messer Raimondo e Pianella, classificata da Milano Finanza al 1° posto in Italia quale banca leader 2012 tore generale Simone Di Giampaolo, che si è insediato nel corso del 2012 andando a sostituire il direttore Paolo Mingione dopo 11 anni di carica, e che ha subito espresso il proprio grazie al presidente ed al CdA e la sua fiducia in una «squadra che conterà sullo scambio tra l’energia delle giovani leve e l’esperienza della vecchia guardia, nel segno della continuità». Alla cena hanno partecipato anche il direttore regionale della Banca D’Italia Luigi Bettoni, il direttore della Federazione Abruzzo e Molise delle BCC Ermanno Alfonsi, il direttore storico Euclide Di Donato ed il direttore uscente Paolo Mingione; i presidenti, i direttori e le delegazioni delle BCC consorelle, le personalità politiche rappresentanti le istituzioni regionali e provinciali, i sindaci ed i rappresentanti dei comuni in cui la BCC opera con le proprie filiali. È stata inoltre consegnata una borsa di studio a 14 soci e ai figli dei soci meritevoli che si sono diplomati o laureati nell’a.s. 2011/2012, e quindi: Tommaso Basile, Matteo Di Silverio, Giorgio Manella, Francesco Pace, Silvia Bellante, Martina Ciavattella, Ilaria Di Sante, Anna Lisa Di Vincenzo, Vincenzo Giancaterino, Maurizio Lucci, Simona Ricci, Daniela
Da sinistra: Alfredo savini e Simone Di Giampaolo
Il brindisi finale
Gabriele Cirilli durante la sua performance
Valentini, Mariagrazia D’Attanasio e Silvia Del Re. La cena sociale si è conclusa con l’intrattenimento del comico sulmonese Gabriele Cirilli
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messa in sicure
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» di Alessio Pelusi
Il rischio chimico, dalla norma alla tecnica Un argomento molto vasto e articolato che verrà affrontato in più articoli
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uesto articolo sarà il primo di due, massimo tre “pezzi” che riguarderanno il rischio chimico e la sua valutazione nelle aziende. Poiché è assai riduttivo affrontare un argomento così vasto solo in una volta, cominceremo con l’inquadramento normativo dell’argomento, per poi proseguire con la sua definizione ed individuazione, fino ad arrivare alla valutazione dello stesso. Il Titolo IX del D.Lgs. 81/2008 si occupa dei rischi derivanti dalle sostanze pericolose che si possono trovare sui luoghi di lavoro. Gli allegati richiamati dal medesimo titolo sono: il numero XXXVIII Valori limite di esposizione professionale; il XXXIX Valori limite biologici obbligatori e procedure di sorveglianza sanitaria; XL Divieti; XLINorme UNI, atmosfere di lavoro; XLII Elenco di sostanze, preparati e processi; ed infine, il numero XLIIIValori limite di esposizione professionale. Cerchiamo di identificare, attraverso la norma, cosa s’intende per agenti chimici. Sono considerati tali tutti gli elementi o composti chimici, sia da soli, sia nei loro miscugli, allo stato naturale o ottenuti, utilizzati o smaltiti, compreso lo smaltimento come rifiuti, mediante qualsiasi attività lavorativa, siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato (Art. 222 D.Lgs 81/2008). Dunque, per agenti chimici s’intendono le materie prime, ma anche quelli intermedi, i pro-
dotti, i sottoprodotti che siano normalmente impiegati, occasionalmente o accidentali o frutto di reazioni indesiderate. L’Art. 222 definisce anche cosa è “Un’attività che comporta la presenza di agenti chimici: ogni attività lavorativa in cui sono utilizzati agenti chimici, o se neprevede l’utilizzo, in ogni tipo di procedimento, compresi la produzione, la manipolazione, l’immagazzinamento, il trasporto ol’eliminazione e il trattamento dei rifiuti, o che risultino da tale attività lavorativa”. Un’ultima definizione da considerare, che nel prossimo articolo fungerà da liaison, è quella di agenti chimici pericolosi. Essi sono le sostanze e di preparati classificati come pericolosi ai sensi della cosiddetta “Normativa di prodotto” vigente in materia di immissione sul mercato comunitario dei prodotti chimici pericolosi. Vale a dire il D.Lgs. 52/97, sulle sostanze classificate come pericolose ed il D.Lgs. 65/03, sui preparati classificati come pericolosi. Infine, sono da considerare pericolosi anche quegli agenti chimici che, pur non essendo classificabili come tali: “Possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietà chimicofisiche, chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro, compresi gliagenti chimici cui è stato assegnato un valore limite di esposizione professionale”
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pelusi.alessio@gmail.com
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» di Giulio Carlone *
Mercati efficienti, analisi e trading algoritmico Un excursus sugli aspetti fondamentali dei mercati finanziari
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iguardo al mercato dei capitali bisogna prestare molta attenzione alla sua efficienza. Al fine di garantire tale efficienza è necessario controllare il livello operativo ed il livello relativo alla determinazione dei prezzi affinché entrambi risultino efficienti. I suddetti livelli corrispondono ad una visione, rispettivamente, del
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mercato interno ed esterno. Eseguire transazioni meno costose possibili è una attività relativa ad un mercato efficiente interno. Nel mercato efficiente esterno tutte le informazioni esistenti riflettono sui prezzi le loro caratteristiche. E’ anche molto importante definire qual è l’insieme informativo rilevante che agisce nel sistema dei prezzi. Le operazioni di identificazione
del rendimento sono tali da prendere in considerazione sia la parte effettiva che quella attesa, se esiste un valore differenza fra tali elementi vuol dire che ci si trova di fronte ad un risultato identificato come rendimento anomalo. In un insieme informativo rilevante il piano di formazione efficiente dei prezzi può essere classificabile in base a tre forme, debole, semi forte e forte. Osserviamo che la teoria sugli investitori concerne una loro scelta sui titoli azionari basata sull’andamento del prezzo e sul volume di scambi. L’efficienza del prezzo nel mercato viene riflessa solo ed esclusivamente da un portafoglio tale che comprenda attività finanziarie equivalenti al portafoglio dell’intero mercato. In questo contesto osserviamo che gli insider assumono un ruolo importante, infatti, essi rivestono rilevanti posizioni all’interno delle società ragion per cui ad essi rimane possibile acquisire informazioni privilegiate. Bisogna sottolineare che il movimento dei mercati futuri non può essere ricavato basandosi sui passati movimenti di mercato. Esistono molteplici tecniche per ottenere previsioni circa il mercato futuro partendo da informazioni relative ai movimenti di prezzo passati, tali operazioni sono denominate analisi tecniche. Le variazioni
di prezzo sono casuali, la teoria che studia questi fenomeni prende in considerazione sia l’analisi tecnica che l’analisi fondamentale. Quest’ultima riguarda lo studio dell’andamento di un’impresa con l’obiettivo di identificare tutte le informazioni inerenti la redditività, attraverso tale analisi vengono rivelate nuove prospettive sul valore delle azioni. Esaminando l’analisi tecnica possiamo sicuramente dire che impiega gli studi dell’analisi grafica e dell’analisi algoritmica. La prima teorizza scenari di previsione ispezionando i grafici corrispondenti tramite studi tecnici e la seconda scaturisce dallo studio di dati numerici forniti da un indicatore. Grazie all’analisi tecnica gli esperti producono modelli matematici che identificano e sfruttano i movimenti del mercato. Mediante modelli matematici di tal genere è anche possibile dare luogo al trading algoritmico che corrisponde alla gran parte degli investimenti in tutti i principali mercati del mondo. Trattasi di una tecnica di trading con il supporto informatico. Qualora l’intervento computazionale accumula informazioni on line e successivamente elabora decisioni molto complesse in tempi brevissimi siamo di fronte ad operazioni di trading algoritmico ad alta frequenza. Il trading ad alta frequenza rappresenta la maggior parte del volume di scambio nei mercati odierni. HFT si riferisce a ordini trasmessi tramite algoritmi che emettono ordini o annullamenti d’ordine in reazione agli aggiornamenti di mercato o altri eventi nel giro di millisecondi. HFT è un fenomeno abbastanza recente e ha conosciuto una crescita precipitosa negli ultimi dieci anni. Una precondizione per HFT è che siano disponibili gli algoritmi di trading e che possano essere implementati efficientemente. In generale il trading con supporto di algoritmi, migliora la liquidità e l’efficienza, ma peggiora la volatilità infatti il suo effetto non può essere attribuito a prezzi più efficienti che si adattano velocemente a nuove informazioni, e quindi creando maggiore volatilità. Circa la complessità del mercato azionario la visione accademica sostiene che il guadagno negli investimenti dipenda esclusivamente dalla fortuna e non dalla abilità. In tutte le decisioni finanziarie l’obiettivo comune è quello di avere una massimizzazione del valore attuale netto dell’indebitamento, un van positivo. La letteratura del mondo accademico presta particolare attenzione a due aspetti. Il primo aspetto è relativo all’atteggiamento nei confronti del rischio, il secondo al modo in cui vengono valutate le probabilità che si verifichino eventi futuri. Circa il secondo aspetto bisogna sottolineare che la maggior parte degli investitori non ha conseguito un titolo di ricerca accademico relativo alla teoria delle probabilità. Senza una siffatta formazione è facile commettere degli errori sistematici nelle previsioni di eventi incerti
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*consulente informatico
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» a cura della redazione
DI SANTE E FEDERALBERGHI PROMUOVONO
IL BANDO REGIONALE TURISTICO “DMC” L’associazione degli albergatori abruzzesi ha organizzato un incontro per condividere con le istituzioni e le imprese i nuovi principi guida per la promozione di Progetti di Sviluppo per Destinazione e Prodotti Turistici Regionali
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ondividere, con i Comuni, le maggiori istituzioni e le diversificazioni territoriali nel più ampio contesto dell’offerta turiaziende leader del territorio, l’importante processo di stica regionale, identificativa della “marca Abruzzo”. riformulazione dei principi guida per la promozione «La governance del turismo abruzzese, -ha detto Giovannelli- è di Progetti di Sviluppo per Destinazione e Prodotti stata finalmente ridisegnata dalla Regione Abruzzo in sinergia Turistici Regionali e la costituzione e il riconoscimento dei Sistemi con il contributo delle imprese, è stata rivista la regolamentazioTuristici; questo l’obiettivo dell’incontro organizzato a Mosciano ne degli STL, (Sistemi Turistici Locali) inglobata in una strategia Sant’Angelo da Federalberghi-Confcommercio Abruzzo. turistica regionale innovativa, moderna e funzionale, capace di Alla presentazione del nuovo bando regionale “DMC” (Destinaesaltare le aggregazioni pubblico/private. Sono convinto che sia tion Management Company), sono intervenuti: il presidente di questa la strada giusta da percorrere». Confcommercio Abruzzo Cav. Giandomenico Di Sante, e il presiÈ intervenuto alla riunione Claudio Ucci, consulente tecnico di dente di Federalberghi Abruzzo, Giammarco Giovannelli. Federalberghi- Confcommercio Abruzzo, il quale ha presentato «Per ripartire insieme e costruire concretamente il “Sistema una relazione dettagliata sugli aspetti formali e tecnici dei bandi Abruzzo” –ha dichiarato Di Sante- attraverso capacità progetRegionali “DMC” (Destination Management Company). Determituali innovative e visioni sistemiche e trasversali del settore, è nanti e incoraggianti per il buon auspicio del progetto presendiventato indispensabile aggregare tato, sono stati gli interventi di illusti uniformemente le diverse attrattive rappresentanti del territorio quali: esistenti nel territorio e le risorse il neo rettore dell’Università degli da investire come rete nel turismo. Studi di Teramo, Luciano D’Amico, il L’appello che faccio alle società prof. della Fondazione Università depubbliche e private, è una pronta, gli studi di Teramo Christian Corsi, il costruttiva, convinta ed omogenea vice direttore generale della CCIAA adesione alla costituenda “DMC di Teramo, Salvatore Florimbi, e il – Teramana”». I principi guida appresidente dell’Ente Porto di Giuliaprovati prevedono la creazione e lo nova, Paolo Vasanella. sviluppo di modelli organizzativi di Interessanti presenze e interventi angovernance territoriale/regionale che di aziende leader della Provincia e progettualità manageriale indidi Teramo quali: la Profili Aziendali, rizzati alla valorizzazione sia delle la Baltour, l’Istituto Informa, la Rec Il cav. Giandomenico Di Sante, presi“destinazioni” che delle “linee di Comunicazione e la Terfidi nonché dente Confcommercio Abruzzo prodotto turistiche regionali”, inanche di diversi rappresentanti degli centivando le caratterizzazioni e operatori turistici del territorio
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» di Eleonora Lopes
Marco Castelli, presidente di Profili Aziendali
PROFILI AZIENDALI, IL PARTNER IDEALE DELLE AZIENDE
La società che ha sede a Corropoli, ma opera in tutta la regione è in grado di soddisfare i bisogni di qualsiasi azienda. A capo di un team di 24 consulenti c’è il presidente Marco Castelli…
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n un momento economico così difficile la parola d’ordine è diversificare. Ed è proprio quello che fa, non da oggi, ma da più di 10 anni, la Profili Aziendali, società in grado di fornire servizi integrati e consulenza in tutti i settori che un’azienda necessita. La società è guidata dal presidente Marco Castelli che ci spiega in questa intervista che con prefessionalità e trasparenza si riescono ad ottenere ottimi risultati e crescita del fatturato, anche nel settore del turismo.
Intervista a Marco Castelli presidente di Profili Aziendali La Profili Aziendali opera su tutto il nostro territorio da più di 10 anni, qual è la forza di questa dinamica società? «Sicuramente la capacità di proporsi come unica interfaccia operativa capace di soddisfare i molteplici bisogni delle aziende. Ciò ci consente di diventare il punto di riferimento essenziale per le
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imprese che cercano un’organizzazione in grado di gestire in modo organico e strutturato le diverse esigenze della gestione aziendale. E poi quando si opera con professionalità, trasparenza e dedizione, i risultati arrivano».
Quali servizi eroga nello specifico la Profili Aziendali?
«Grazie ad un solido team di 24 consulenti che opera attraverso le più moderne tecniche aziendalistiche, e ad un approccio sinergico interdisciplinare, la struttura è in grado di offrire questi servizi: direzione d’impresa, finanza d’impresa, sistemi informatici aziendali, marketing e commercio internazionale, privacy e sicurezza informatica, formazione, qualità
e ambiente, sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro, attestazione SOA e consulenza al risparmio energetico. Insomma il nostro valore aggiunto è che il cliente in un’unica struttura riesce a soddisfare tutte le sue esigenze».
Parliamo di numeri e di successi, perché nonostante il difficile momento economico, nel 2012 siete stati in grado di aumentare il fatturato della società… «A seguito della pianificazione strategica avviata agli inizi del 2011 ed agli investimenti effettuati in risorse umane, abbiamo ottenuto un risultato straordinario in termini di fatturato, aumentandolo, rispetto al precedente anno, di una percentuale superiore al 40%. La parte più importante, sempre in termini di fatturato deriva dai progetti formativi realizzati a valere sul Progetto Speciale “Formazione continua per imprese medie e grandi”, promosso dalla Regione Abruzzo, dal Patto Politiche Attive Del Lavoro per i lavoratori colpiti dalla crisi, percettori di ammortizzatori sociali in deroga, gestito dalla Provincia di Teramo, dalla gestione dei Progetti a valere sui fondi Interprofessionali, in particolare Fondimpresa e dall’Apprendistato Professionalizzante. Ci tengo ad evidenziare che il merito dei successi ottenuti è di tutta la squadra composta da professionisti capaci e determinati. Altro asse trainante dei nostri servizi, in termini di fatturato è il settore della finanza agevolata. Fondamentali sono stati infatti gli incentivi messi a disposizione dalla Regione per la creazione d’impresa e lo sviluppo dell’occupazione. Solo per citarne alcuni, “La crescita è donna”, i Progetti Speciali “Lavorare in Abruzzo”, “Giovani Indeterminati”, “Fare Impresa”, “Microcredito”, “Credito d’Imposta per l’occupazione”. Abbiamo gestito inoltre un progetto importante nell’ambito del Polo d’Innovazio-
» foto concesse da Profili Aziendali
ne dell’ITC nella zona dell’Aquila, diverse richieste sul Bando Inail, che incentiva gli interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Un discreto lavoro è stato fatto anche sulle misure di Invitalia, sempre per la creazione d’impresa. La parte da leone l’ha fatta invece il comparto del turismo».
Quindi nel vostro business, il comparto del turismo costituisce una fetta importante… «Si, molto importante. Da diversi anni lavoriamo con la maggior parte delle strutture ricettive della costa teramana, da Martinsicuro fino a Silvi. Negli anni abbiamo realizzato diversi progetti, incentrati sull’adeguamento per la sicurezza nei luoghi di lavoro, alla tutela della Privacy, alle Certificazioni di Qualità, ISO 9000, ISO 14000 e soprattutto nell’erogazione di consulenza ed assistenza tecnica per l’accesso agli “Interventi di Sostegno Regionale alle Imprese Operanti nel Settore del Turismo”, la famosa Legge 77 del 2000».
Per il bando 77 incentrato appunto sugli “Interventi di Sostegno Regionale alle Imprese Operanti nel Settore del Turismo” di cosa vi siete occupati
nello specifico per le aziende? «Abbiamo assistito su tutto il territorio regionale più di 40 aziende, dalla costa adriatica alle montagne di Roccaraso. Abbiamo predisposto più di 40 progetti d’investimento per un totale di circa 12.500.000,00 euro ed un totale di contributi richiesti pari a 4.173.000,00 euro. 25 sono state le aziende che hanno manifestato la volontà di implementare un sistema di gestione della qualità aziendale certificato ISO 9001 e/o 14001, in perfetta sintonia con lo spirito della norma. I risultati successivi all’uscita delle graduatorie, nonostante il metodo dell’estrazione a sorte, è stata comunque un successo ed altrettanto soddisfacenti sono i risultati ottenuti a seguito delll’iter istruttorio effettuato dai professionisti della Regione Abruzzo. Stiamo lavorando attualmente sulla misura 3.1.3 del PSR, rivolta all’incentivazione delle attività turistiche, fornendo consulenza ed assistenza tecnica a diversi Comuni ed aziende della zona della Val Vibrata. Siamo stati chiamati come consulenti tecnici per partecipare ai tavoli tecnici per la costituzione di alcune DMC della zona del teramano e dell’Aquila. Insomma sul turismo stiamo puntanto veramente molto!»
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Marco Castelli insieme a Emanuele Di Sabatino, direttore amministrativo
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» di Marcella Pace
DI MARTILE
CONSULENZA ASSICURATIVA, IL CLIENTE AL PRIMO POSTO Francesco Di Martile racconta la sua agenzia, da 45 anni nel settore assicurativo
Francesco Di Martile
Nota: A causa di un errore d’impaginazione, pubblichiamo nuovamente questo articolo già uscito nel numero di ottobre
«U
n’agenzia dinamica, sostenuta da un gruppo di giovani motivati e speranzosi, pronti ad affrontare questo periodo. Un team di successo, in una grande azienda». È così che Francesco Di Martile racconta la “Di Martile, consulenza assicurativa”, l’agenzia di assicurazioni della compagnia Unipol, della quale è titolare insieme al fratello Alessandro. Nata dall’iniziativa imprenditoriale del padre Gabriele, oggi l’azienda può vantare un’esperienza quarantennale. «Ho iniziato a lavorare qui quando avevo 20 anni e dunque è stato il mio pri-
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mo e unico lavoro. Quest’agenzia è attiva sul territorio da ormai 45 anni, e abbiamo sempre rappresentato la stessa compagnia assicurativa. Già questo aspetto -spiega Di Martile- dovrebbe sottintendere un’alta professionalità e affidabilità nei confronti dei nostri clienti». E infatti l’agenzia “Di Martile” punta molto sull’onestà, sull’efficienza e sulla puntualità dei suoi undici giovani intermediari, tra dipendenti e subagenti, per garantire sicurezza, fiducia e serenità alla sua clientela. «La qualità del servizio fornito alla clientela deve restare lo scopo principale della nostra attività, per questo
-spiega- abbiamo attuato un sistema che, nella costante ricerca del miglioramento, ha approntato al suo interno un meccanismo di monitoraggio che permette di utilizzare standard qualitativi sempre più elevati». Partendo da questi valori, l’agenzia di via Milano, a Pescara, sta lavorando duramente per consolidare la sua posizione nella fascia medio/alta di mercato, cucendo addosso ai clienti le formule più adeguate. «Siamo una delle agenzie migliori del gruppo Unipol -sottolinea con orgoglio Francesco Di Martiletuttavia il periodo è tutt’altro che roseo. Anzi, purtroppo sono convinto che la vera crisi per il settore stia iniziando solo adesso. Non c’è liquidità e quindi i clienti cercano sempre di tagliare, limare all’osso e anche di eliminare tutti quei costi che ai loro occhi possono sembrare superflui. E proprio da questa situazione scaturisce il fatto di aver dovuto triplicare il nostro impegno per fornire la massima consulenza che, specialmente oggi, significa rendere palese quel bisogno di sicurezza insito in ognuno di
noi e quindi trasformarlo in prodotti assicurativi indispensabili per ciascuno dei nostri clienti». Un impegno che fino ad oggi ha portato numerosi successi all’agenzia. Sono molti, infatti, i riconoscimenti ottenuti dalla Di Martile. Prima classificata nella “Gara Nazionale Fly”, più volte Miglior Agenzia nella Produzione Vita nella “Master Vita TOP”, per quattro anni consecutivi, dal 2002 al 2005, prima classificata nella “Gara Nazionale - Tempo impresa”, il fiore all’occhiello per questa agenzia è arrivato nel 2006. «Il più grande successo per la mia azienda è arrivato con il riconoscimento “Agente dell’anno” a Porto Cervo, sei anni fa. È senza dubbio il premio più ambito che la nostra compagnia assegna di anno in anno ai propri agenti». Ora la “Di Martile Assicurazioni” punta ad accrescere la propria competitività sul mercato, mettendo come sempre al primo posto il soddisfacimento delle esigenze dei clienti, instaurando con loro un rapporto di trasparenza e fiducia
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L’agenzia Di Martile assicurazioni, gruppo Unipol
» foto concesse Di Martile, consulenza assicurativa
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» a cura della redazione / In collaborazione con Fondazione ARIA
PREMIO FONDAZIONE ARIA PARTNER: www.almacis.it; www.ecogassrl.it; www.marramiero.it; www.valagro.it; www.polimi.it; www.fiaf.it; www.caldora.it; www.comune.pescara.it; www.fondazionepescarabruzzo.it; www.liscianigiochi.it; www.martintype.it; www.hvillamaria.it; www.bpls.it; www.hiteco.it; www.soalca. it; www.dellaventino.it; www.zeccaonline.it; www.neveroil.it; www.carichieti.it; www.bancacaripe.it; www.bancadellardiatico.it; www.realemutua. it; www.immedil.it; www.publigrafika.it; www.buccella.it; www.abruzzoimpresa.it; www.marteditrice.it; www.parallelo42.it; www.ilcentro.geocal.it
Benedetta Manzi
Sara Dioletta
IL CENTRO
MARRAMIERO
Ilaria Morsella
PH Massimo Lo Sacco
PH Federico Deidda
FONDAZIONE PESCARABRUZZO
Cristian Cecco D’Ortona Isabella D’Alessandro
Carlotta Del Palazzo
PH Piero Cocco
HITECO
PH Simone Cerio
Carla Montebello
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PH Paolo Dell’Elce JUBATTI
Giada Ciarcelluti
PH Ottavio Perpetua
BPLS
Giada Di Campli
PH Enzo Dossi
VILLA MARIA
Sara Bellisario
POLITECNICO
CALDORA
LISCIANI
Valentina Chiaritti
PH Mauro Bologna Danila Iadeluca
PH Luigi Bucco
FIAF
PH Bruno Colalongo
NEVEROIL
PH Lorenzo Delfino
ABRUZZOIMPRESA
Federica Peternellj MARTINTYPE
Davide Lupinetti
Daniela Tosumi
PH Davis Medori PARALLELO42
Seconda Edizione 2012/14 in uscita il nuovo bando per studenti delle scuole superiori e studenti universitari www.fondazionearia.it
Alberto D’Altorio
Andrea Granatiero ECOGAS
Chiara Romano ALMA-CIS
PH Federico Deidda
PH Enrico Maddalena ZECCA
Anna Fontana
PH Giovanni Iovacchini
Mary Serraiocco
Vittoria Acciavatti
Francesco D’Addazio
Alessio Angelone
VALAGRO
Il liceo “D’Ascanio” incontra l’arte della fotografia “Costruire ambienti di apprendimento idonei a favorire la crescita della persona, mediante l’acquisizione di competenze valoriali, tecniche e culturali tali da contribuire alla sua emancipazione e consentirle di inserirsi con successo nelle dinamiche dei circuiti formativi e produttivi locali, nazionali e internazionali”: è questa la mission del liceo scientifico “Corradino D’Ascanio” che, dallo scorso settembre, svolge la propria attività didattica in una sede nuovissima, dotata di 25 aule spaziose e funzionali e situata a Montesilvano, in via Polacchi (una traversa di via Vestina). In essa sono inoltre a disposizione degli alunni due laboratori d’informatica, uno di chimica e biologia, uno di disegno, uno di fisica, uno di lingue, uno di musica, un’aula video dotata di maxischermo, una moderna biblioteca che contribuiscono concretamente a realizzarela didattica laboratoriale, predisponendo ambienti di apprendimento dove gli alunni siano stimolati a risolvere problemi, a imparare ad imparare, avvalendosi dei vari stili cognitivi e sviluppando le cosiddette metacompetenze di base, per diventare cittadini consapevoli e responsabili. Nuova la struttura scolastica e nuovi i due indirizzi di studio: per i ragazzi interessati alle discipline scientifiche, ma anche a quelle umanistiche e artistiche è possibile frequentare le classi del nuovo ordinamento, mentre per quelli interessati in modo specifico alle discipline scientifico-informatiche è possibile frequentare le classi dell’indirizzo in scienze applicate. A sottolineare l’obiettivo primario della nostra scuola che mira allo sviluppo a tutto tondo della persona, offrendo un ampio ventaglio di esperienze formative, sono progettate e messe in atto diverse iniziative e attività parallele a quelle curriculari, tra le quali rientra anche la mostra fotografica che sarà ospitata, a partire dal 21 gennaio, per circa tre mesi all’interno della nuova struttura scolastica dove sarà fruibile da alunni, genitori nonché dai ragazzi, autori delle opere esposte. La mostra sui Lavori d’Abruzzo, prevede l’esposizione dei lavori degli studenti degli istituti superiori l’Abruzzo realizzati per la partecipazione al Premio Fondazione ARIA. Per tre mesi saranno in mostra 252 + 20 foto dei fotografi in azienda, ovvero i lavori dei fotografi professionisti che hanno offerto 240 ore di lezione agli studenti iscritti al premio fotografico a cui lo stesso Liceo D’Ascanio di Montesilvano ha partecipato riscontrando ottime classificazioni dei propri studenti arrivati tra i primi 30 selezionati da una giuria d’eccellenza come: Mario Botta, Oliviero Toscani, Elio Fiorucci, Silvia Evangelisti, Anna Mattirolo, Marisa Galbiati, Achille Bonito Oliva direttore artistico
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Felicia Ciarico
PH Antonio Iubatti
Alessandro Ruffini DELL’AVENTINO
Ilaria Di Gregorio
Alessia Cerasoli
» foto concesse da Fondazione ARIA
PH Enzo Dossi
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» di Mauro Di Cola
Le Pmi fanno SI.S.T.E.M.A.
per la ricostruzione post-sisma Le Api territoriali e gli enti di formazione coinvolti nel progetto hanno creato un “sistema” per formare adeguatamente i lavoratori abruzzesi dopo la tragedia del 6 aprile 2009
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giunto a conclusione il progetto speciale “SI.S.T.E.M.A.”, acronimo di SIsma: Sviluppare il TErritorio con Metodologie Attive. Il progetto, che ha visto come attori protagonisti i lavoratori delle imprese della regione Abruzzo, in parte ricadenti nell’area del “cratere” del terremoto 2009, ed in parte facenti parte del settore edile interessato alla ricostruzione post-sisma, è iniziato nel mese di settembre 2010, ed è stato finanziato dal FAPI, Fondo Formazione PMI, ente bilaterale costituito dalla CONFAPI, CGIL, CISL e UIL. Ad accompagnare le aziende inserite nei vari percorsi formativi, sono state coinvolte le singole Api territoriali (Pescara-Chieti, Teramo e L’Aquila) e alcuni enti di formazione (Enfap Abruzzo, Smile, IAL Nazionale). Il capofila del progetto è stato Api Soluzioni srl di Teramo. Dopo una prima fase di intensa attività di audit, attraverso un’approfondita analisi dei fabbisogni aziendali, è seguita l’organizzazione e lo svolgimento di interessanti attività formative che hanno consentito di arricchire le competenze e il know-how delle aziende e dei lavoratori coinvolti. L’attività formativa è stata plasmata a seconda delle diverse esigenze territoriali creando così, nel complesso, proprio un “sistema” formativo eterogeneo e funzionale ai fabbisogni rilevati. Sono stati creati ventisette percorsi formativi ad hoc, che hanno visto la partecipazione totale di quasi duecento lavoratori, in gran
parte della filiera edile, per un totale di circa una trentina di aziende abruzzesi coinvolte a pieno titolo nel progetto. I temi affrontati nei percorsi formativi hanno abbracciato argomenti di varia natura trasversale alle aziende coinvolte, legati alla gestione d’impresa a tutto tondo, compreso l’implementazione di software gestionali, e alla sicurezza, intesa come tecniche di primo soccorso, antincendio e norme legate alla lavorazione dei materiali edili, con un accento sull’utilizzo dei materiali lapidei. Di particolare rilievo sono stati i percorsi formativi legati alla ricostruzione, come quelli sul risparmio energetico, la sostenibilità ambientale degli edifici e ben nove percorsi legati proprio alla ricostruzione post-sisma aquilano, attraverso formazione legata alle gare d’appalto pubbliche e a tutte le disposizioni normative che stanno ancora oggi disciplinando l’iter della ricostruzione nel “cratere”. Il comitato tecnico scientifico, costituito appositamente per la gestione operativa del progetto “SI.S.T.E.M.A.”, con soddisfazione rimarca i risultati ottenuti durante tutta la durata del progetto, sottolineando come i lavoratori coinvolti, al termine di questi percorsi formativi, abbiano conseguito ulteriori competenze finalizzate a migliorare la competitività delle aziende locali inserite nei percorsi progettuali definiti e concertati tra le API territoriali e gli enti di formazione coinvolti
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» a cura della redazione
Le autrici del documentario insieme al loro docente dell’Univeristà di Malta
Land in sight, viaggio delle donne del Mediterraneo Presentato a Pescara il documentario, nato nell’ambito del progetto “Women’s media in the Euromed”, realizzato da 3 abruzzesi e da altre 17 donne del Mediterraneo
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abiba è una ragazza marocchina di 25 anni. Studentessa universitaria di cinematografia in Francia, Habiba rappresenta la perfetta sintesi tra le due sponde del mar Mediterraneo. Tra il sud. Quello delle imposizioni. Fatto di genitori che arrivano persino ad inseguirla solo perché ha scelto di frequentare l’università, che arrivano
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quasi a disconoscerla perché ha scelto di trasferirsi in Francia per seguire i suoi sogni e che tornano a rispettarla solo quando si sposa con un ragazzo musulmano. E il nord. Quello dell’indipendenza, del coraggio e delle ambizioni. Questa ragazza nella sua giovane vita ha vissuto tante imposizioni, ma ha sempre avuto il coraggio di cambiare. Ed è proprio quel cambiamento, che
si ottiene a piccoli passi, ogni giorno e che accomuna Habiba ad altre donne del Mediterraneo, il fil rouge del documentario “Land in Sight (Terra in vista)”. Il cortometraggio, presentato alla Provincia di Pescara, lo scorso dicembre, alla presenza di Nicoletta Bucco e Vinzenzo Serraiocco, rispettivamente direttrice e presidente dell’IRIS, Valter Cozzi, assessore alle politiche comunitarie, Victor Matteucci, project manager, del presidente della provincia di Pescara Guerino Testa e di Antonella Luccitti, Marcella Pace e Ertilia Patrizii, tre delle 20 partecipanti al corso di formazione, è nato nell’ambito del progetto “Women’s media in the Euromed”, promosso dall’IRIS della Provincia di Pescara, partner capofila, in collaborazione con “Safadi Foundation”, Libano; “Fondazione per Donne Imprenditrici” (WME), Malta, “Groupment Interrègional pour l’Action et l’Information des Femmes” (GRAIF), Francia, allo scopo di ridurre il divario digitale tra donne e uomini nel settore della comunicazione dell’area Euro-Mediterranea e supportare il coinvolgimento delle giovani donne impiegate nei settori dei media. Il progetto, che si è concluso con la costituzione di un’agenzia di comunicazione del Mediterraneo, ha formato tre ragazze italiane, tutte abruzzesi, otto libanesi, quattro maltesi, tre francesi e una marocchina, Habiba, appunto, mettendole in condizione di realizzare in tutte le sue fasi quello che poi è divenuto un documentario-viaggio della donna mediterranea. Tra le atmosfere multietniche di una città cosmopolita come Marsiglia, che Alexandre Dumas amava definire “il punto di incontro di tutto il mondo” e i paesaggi selvaggi di una caldissima Malta, queste 20 giovani ragazze, tutte attive nel settore della comunicazione, nell’arco di 60 giorni, hanno ideato, realizzato e prodotto questi emozionanti 26 minuti di documentario. Un cortometraggio che parla di donne, alle donne, in un modo che solo un gruppo di donne avrebbe potuto fare. Prima di poter decidere insieme quale “Mediterraneo” raccontare, queste diversissime ragazze si sono scrutate, studiate e conosciute. Prima di poter trovare quel fil rouge necessario alla costruzione del documentario, che loro stesse amano definire una loro “creatura”, hanno vissuto pienamente quei 60 giorni arrivando a capirsi fino in fondo, abbattendo difficoltà linguistiche e culturali, ma soprattutto quel bagaglio di pregiudizi con il quale tutte erano partite. E così tra corsi, lezioni, confronti, talvolta scontri, interviste, allestimenti di veri set cinematografici, e abbattimenti di certezze hanno trovato che la chiave del loro documentario stava nel cambiamento. Se le ragazze libanesi o marocchine si trovano a combattere tutti i giorni con imposizioni familiari che dettano le scelte del loro futuro, e quelle maltesi con tradizioni e stereotipi che impongono loro dei paletti, le italiane fanno i conti con un sistema troppo spesso antimeritocratico. E sono proprio i piccoli passi che ognuna di queste donne compie
» foto concesse da Marcella Pace e Matteo Veleno
Un momento delle riprese di Land in Sight
La presentazione del documentario presso la Provincia di Pescara
ogni giorno per abbattere i loro ostacoli che le accomunano tutte quante. Partendo da queste basi, la storia di Habiba riesce ad intrecciarsi perfettamente alle testimonianze di Fatma, prima giovane donna di un villaggio libanese ad aver imparato a guidare il trattore, di Giovanna De Bono, ministro di Gozo, prima donna ad entrare nel Parlamento maltese, di Louiselle Vassallo, media manager in un settore quasi esclusivamente maschile e ad alcune sequenze creative di altissimo impatto emotivo. Ed è così che quel cambiamento prende forma e si tramuta in immagini. E la “Terra in vista” è talmente vicina che quasi si riesce a toccarla
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» di Denia Di Giacomo
“
GENITORI ALLA RISCOSSA”
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“Vademecum per non smarrire i propri figli online”. È questo il titolo di un interessante volume che mette in guardia i genitori dai molteplici pericoli del cyberspazio, rimedi moderni al tempo del web
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egan Taylor Meier era una quattordicenne americana di Dardenne Praire – vicino S. Luise, USA – Josh Evans un sedicenne simpatico e brillante che la ragazzina conosce su MySpace. Megan ha molti problemi, perennemente a dieta, insicura e un po’ depressa, quando incontra virtualmente Josh che comincia a corteggiarla la sua vita cambia, assumendo colori diversi. I genitori di Megan sanno bene che la loro figlia chatta con quel ragazzo ma la vedono molto più tranquilla di prima e la lasciano fare, convinti che un’amicizia virtuale non possa nuocerle in nessun modo. Purtroppo si sbagliano. Da un giorno all’altro, inspiegabilmente Josh molla Megan e lo fa nel peggiore dei modi, scrivendole “Tutti sanno chi sei. Sei una persona cattiva e tutti ti odiano. Che il resto della tua vita sia schifosa. Il mondo sarebbe un posto migliore senza di te”. Megan non si da pace, piomba in un forte stato depressivo e per la disperazione si suicida impiccandosi all’armadio di camera sua. Dopo qualche tempo dalla sua morte salta fuori che Josh non è mai esistito e che dietro la sua identità virtuale si celavano i genitori di una ragazzina con cui Megan tempo addietro aveva litigato, genitori aiutati nello “scherzo” da un’altra “amica” vicina di casa di Megan che possedeva la password per accedere al
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profilo falso di Josh, sembra che sia stata proprio lei ad inviare a Megan quest’ultimo e spietato messaggio. Questo è un piccolo estratto di un articolo pubblicato da Repubblica.it il 19 novembre 2007 ed è stato probabilmente uno dei primi casi di cyberbullismo che ha messo in evidenza i molti pericoli del cyberspazio, pericoli che non necessariamente riguardano molestie da parte di terze persone, ma che possono essere di svariata natura, soprattutto per i minori. E’ del cyberspazio, dei suoi rischi e di come utilizzarlo mettendo i figli al riparo da usi impropri che parla il libro di Giammaria De Paulis dal titolo “Facebook: genitori alla riscossa. Vademecum per non smarrire i propri figli online” della Galaad Edizioni. Un vero e proprio manuale per tutti coloro che vorrebbero imparare un po’ tutto sul mondo facebook ma che, al contrario dei propri figli che in quel mondo navigano con disinvoltura, non sono ancora in grado di farlo. De Paulis descrive dettagliatamente in svariati capitoli tutto il mondo del social network più famoso del pianeta, dalla configurazione dell’account alle operazioni di controllo e sicurezza, passando naturalmente dalle impostazioni per la tutela della privacy (fondamentali per il buon uso di facebook) e arrivando naturalmente a parlare dei maggiori rischi connessi ad un uso improprio o inavveduto del social network. Ma nell’intento
di sostenere concretamente i genitori in questa sorta di battaglia tra il reale e il virtuale, De Paulis si spinge anche alla strutturazione di una sorta di modello educativo, grazie al quale sottoscrivere con i propri figli un vero contratto per l’utilizzo di facebook. «Anche se i figli hanno più dimestichezza dei loro genitori con le nuove tecnologie, è bene tenere presente che saper usare un computer non significa saper usare un social network, ovvero gestire il proprio alter ego virtuale all’interno di un ambiente telematico in continua evoluzione nel quale ogni giorno milioni di persone conducono una vera e propria esistenza informatica
parallela a quella reale. Raramente gli utenti più giovani sono in grado di comprendere appieno i rischi sociali e legali connessi alla pubblicazione online di informazioni personali. Così accade che molti di loro accettano con disinvoltura proposte di amicizia, dialogano con utenti sconosciuti o condividono testi, immagini, video in maniera non appropriata mettendo in pericolo la propria o l’altrui privacy o reputazione». Queste le parole che Giammaria De Paulis ha scritto in una lettera aperta ai genitori per presentare un convegno sull’argomento, che si è svolto a maggio 2012. Come dargli torto.
FACEBOOK: DIVORATORE DI GIOVANI DATI
Giammaria De Paulis, autore del libro
Mentre scrivo questo articolo con ogni probabilità Facebook continua ad arricchire il suo data base con milioni di iscritti. E’ recente la notizia che il più noto ed esteso social network del pianeta abbia raggiunto 1 miliardo di iscritti. Ma altro che “libro delle facce” facebook è un vero e proprio elaboratore di informazioni, ecco cosa ci guadagna ed ecco cosa è in realtà: il più grande accumulatore di dati personali (spesso anche sensibili) del mondo, soprattutto in ambito giovanile. Secondo una recente indagine condotta su più di venticinquemila giovani di venticinque paesi dell’Unione Europea, il 77% dei ragazzi tra i 13 e i 16 anni e il 38% di quelli tra i 9 e i 12 possiedono un profilo personale su un social network. Inoltre, l’ultimo rapporto Eurispes - Telefono Azzurro, evidenzia che in Italia 7 ragazzi su 10 sono registrati su Facebook, un dato su cui riflettere
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seminari&convegni » di Denia Di Giacomo
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sportare il Made In Italy nel contesto della crisi Europea”, questo il tema della nuova edizione di Annualmente, l’assemblea dei soci di Confindustria Pescara. Ad aprire i lavori il presidente di Confindustria Pescara Enrico Marramiero che ha dichiarato: «E’ ora di dire basta! Gli imprenditori devono assumersi l’onere di essere i primi a condannare la disuguaglianza sociale che non porta futuro per le nostre aziende ed i primi a combattere perché il seme della meritocrazia germogli a tutti i livelli», nel corso del suo intenso intervento il presidente ha inoltre spronato gli imprenditori al cambiamento e ha evidenziato i tanti punti di forza del territorio: «L’Italia e l’Abruzzo hanno un prodotto in termini di offerta turistica, museale, religiosa, culturale che non ha eguali al mondo. Dobbiamo trovare il modo di conciliarlo con il patrimonio rappresentato dal know how della nostra industria manifatturiera che va preservato a tutti i costi. Del resto è questo il binomio che è riuscito nel rinascimento come oggi a rendere unica la nostra produzione e a creare il mito del “made in Italy”. Marramiero ha inoltre annunciato un processo di integrazione con la Territoriale di Chieti «che spero possa rappresentare solo un passo verso il processo più ampio di
Il presidente di Confindustria Pescara Enrico Marramiero durante il suo intervento
ANNUALMENTE 2012:
PRONTI AL CAMBIAMENTO “Esportare il Made In Italy nel contesto della crisi europea”, questo il tema del consueto incontro dei soci di Confindustria Pescara
integrazione regionale o interregionale». A seguire il video intervento del direttore della Delegazione Confindustria presso l’Unione Europeo Gianfranco dell’Alba che affermato: «L’Italia deve essere protagonista nel processo di integrazione EU nell’interesse delle imprese e Confindustria mette al centro della sua azione l’UE. La burocrazia è una causa del gap di competitività dell’Italia verso i partner europei e internazionali. Occorre maggiore impegno per la semplificazione». Poi è stata la volta dell’intervento del professor Emanuele Maria Sacchi, che ha parlato dei tre fattori cruciali per vincere la sfida della competizione internazionale: strategia, unicità e engagement. Infine si è tenuta la tavola rotonda moderata da Alessandro Addari, direttore di “Quale Impresa”, house organ dei Giovani Imprenditori di Confindustria e consigliere incaricato all’Internazionalizzazione di Confin-
» foto di Daniele Francavillese per Confindustria Pescara
dustria Abruzzo. Hanno inoltre portato la loro testimonianza: Fausto Aquino, presidente Confindustria Assafrica & Mediterraneo; Gianluigi Peduzzi, presidente CdA Rustichella d’Abruzzo Spa; Franco Pomilio, presidente Pomilio Blumm Srl; Ilaria Saquella, direttore commerciale “Saquella 1856”. Tutto l’incontro è stato trasmesso, seguito e partecipato via twitter, segno dei tempi che cambiano
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Il professor Emanuele Maria Sacchi
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eventi » di Denia Di Giacomo
DO IT: IL DESIGN
ALLA PORTATA DI TUTTI Nasce a Colonnella il secondo outlet italiano dedicato a mobili e complementi d’arredo
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l termine design è spesso associato all’idea di costoso e inaccessibile, frutto dell’errata convinzione che bellezza e qualità debbano necessariamente essere d’elite. In realtà il made in Italy è ricco di prodotti che offrono la possibilità di acquistare qualità e design a prezzi concorrenziali. Ed è proprio con l’intento di seguire questa concreta possibilità che nasce il Design Outlet Italiano – Riviera Adriatica di Colonnella, il secondo grande punto di quella che promette di essere una delle idee più innovative del momento e che nel nostro territorio ha scelto di inserirsi nel parco commerciale all’uscita del casello A14 Val Vibrata. Parliamo di ben 16 mila metri quadri di superficie con 75 aziende coinvolte (arredamenti di interni ed esterni, illuminazione, casalinghi, tessile, ristoranti) e che ha a disposizione 1200 posti auto. Nel corso dell’inaugurazione, tenutasi lo scorso 19 dicembre, il consigliere regionale Emiliano Di Matteo, intervenuto all’evento, ha evidenziato: «Doit, - questo il suo acronimo ndr - trattando solo marchi italiani di alta qualità, sarà un veicolo di promozione del nostro territorio e del turismo. L’intero parco commerciale – ha aggiunto – essendo posto all’uscita del casello sarà la vetrina
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della Val Vibrata e dell’intero Abruzzo. La Regione farà la propria parte per supportare il Comune nella gestione di una realtà così complessa». Il Doit di Colonnella è il secondo centro aperto dopo quello di Santhià in Piemonte, a cui seguirà l’apertura di altri 7 centri in tutta Italia, ma il progetto fa già gola ad altri paesi esteri. L’Outlet Riviera Adriatica di Colonnella ha un potenziale bacino di utenza di circa 300 chilometri, dalla Puglia settentrionale alla Romagna meridionale, compresa Roma est, dove è possibile non solo fare shopping, ma anche godere spazi dedicati alla ristorazione, ai giochi per i bambini, ai convegni e una lunga serie di servizi tra i quali uno studio di progettazione con architetti a completa e gratuita disposizione, un servizio di consulenza per i finanziamenti, un servizio di trasporto e consegna anche all’estero e poi uno spazio per la realizzazione ed esposizione di pezzi firmati da giovani designer, Officina 42, dove trovare pezzi unici o miniserie o semplicemente ammirare veri gioiellini di design come in una sorta di galleria d’arte. L’Outlet di Colonnella, nasce da un’idea di Mario Esposito, presidente Retailinprogress e ideatore del concept Design Outlet Italiano. Esperto in progettazione di retail e da oltre 20 anni
impegnato nel settore della moda, Esposito, 47 anni e grinta da vendere, ritiene che oggi la filosofia vincente sia quella della qualità: «I più recenti e accreditati studi di marketing hanno dimostrato che si acquisterà sempre meno a livello quantitativo ma sempre più a livello qualitativo. Il nostro outlet segue perfettamente questa tendenza, offrendo sia una buona qualità che una disponibilità immediata e prezzi decisamente accessibili». Il suo direttore è Andrea Scacchi, grande esperienza e professionalità, degnamente accompagnato nella vice direzione da Silvia Corradinetti. «Ci tengo ad evidenziare l’italianità dell’intero progetto – ha sottolineato Mario Esposito – all’interno del quale tra l’altro nella parte immobiliare è coinvolto il dottor Giovanni La Croce, di origini abruzzesi». Dunque la rete di centri Doit è stata concepita per avvicinare il grande pubblico alle eccellenze del design italiano e a tutto ciò che ruota intorno ad esso, ecco quindi tutto il meglio dell’arredo d’autore in un unico grande spazio, come in una sorta di democraticizzazione del bello.
La sala convegni del Doit
SODALIZIO CON IL TERRITORIO Circa 80 le assunzioni nella Riviera Adriatica di Colonnella, a cui si aggiungeranno altri posti di lavoro nel corso delle imminenti aperture previste. Ma l’indotto creato intorno a questo nuovo polo commerciale è molto vasto e comprende anche collaborazioni con consolidate realtà territoriali come il Teatro Stabile d’Abruzzo, al quale Doit fornirà pezzi di design con cui arredare il foyer del teatro e a supporto degli spettacoli, mentre il Tsa, la cui direzione artistica è di Alessandro Preziosi, organizzerà eventi all’interno della struttura. Altra particolare attenzione è stata riservata alla ristorazione e alla valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche, ecco quindi la partnership con il Consorzio Prosa, che inserirà all’interno del centro di alcuni spazi commerciali di produttori locali per degustazioni e vendita di specialità del territorio. Un centro che ha creato molti consensi dunque e che promette di diventare un fiore all’occhiello della Val Vibrata
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Il centro servizi del Doit
» foto concesse da Do It
Lo spazio di Officina42
Lo spazio Caffé Design
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eventi » a cura della redazione
L’
Enzo Memoli ospite dell’AIDP
innovativo ciclo annule di formazione 2012 di AIDP Abruzzo e Molise, si è concluso con il sorriso e l’ironia beffarda del partenopeo Enzo Memoli. Il tema dell’incontro è stato il cambiamento, i destinatari di questo panta rei sociale sono stati L’associazione italiana direzione del personale i soci AIDP, nei diversi ruoli professionaha organizzato un seminario che ha fatto incontare li, e soprattutto gli HR, i motivatori del i dirigenti d’azienda e quelli della Regione Abruzzo personale. “In periodi di cambiamento la Terra sarà di coloro che apprendono, coloro che sanno si troveranno ben equipaggiati per vivere in un mondo che non esiste più” Eric Hoffer. Proprio il sapere è stata la chiave di lettura dell’allegra e metaforica presentazione di Memoli, che grazie a pregevoli esempi di invettiva e laboriosità partenopea, ha ripercorso gli annosi temi della conoscenza delle dinamiche aziendali quali i ruoli, i metodi, gli obiettivi, la gestione dei conflitti e delle relazioni. Essere leader richiede, secondo Memoli, doti da maestro d’orchestra, che con la mano sinistra segna il ritmo agli strumentisti e con la mano destra amalgama Enzo Memoli, formattore; Eliana Marcantonio, dirigente del personale della armoniosamente le peculiarità di tutti i componenti. «FacenGiunta Regionale abruzzese; Raffaele Credidio, presidente AIDP Abruzzo e Molise; Elisa Antonioni, direttore Sinergie Education; Barbara Braga, national do danzare i loro remi sull’acqua, -ha raccontato - andando account manager in Synergie Italia. Sinergie Education e Synergie Italia sono all’unisono e calibrando le forze, i fratelli Abbagnale hanno stati gli sponsor della serata dimostrato gran doti da maestri, condividendo una visione di squadra vincente. Miti del podio olimpico, hanno dato l’esempersonale della Giunta Regionale abruzzese ed il presidente pio di tenacia e concentrazione con la loro “testa in barca”, AIDP Abruzzo e Molise, Raffaele Credidio. «Ho osato –ha detintenti a raggiungere il loro obiettivo». Ottenere simili risultati to Marcantonio– perché ho voluto sperimentare qualcosa di prevede una costante valutazione delle performance, indicate innovativo e fuori dagli schemi, che tuttavia ha dato spunti di non solo per intensità d’errore, con la temuta matita rosso/ riflessione sul nostro ruolo in maniera assai più profonda della blu, ma anche con la matita verde, simbolo di speranza, di ciò classica formazione; come ha ricordato Memoli: non è che non che funziona e che diviene il vero strumento dell’HR, che sa osiamo perché le cose sono difficili, è che le cose sono difficili fare della valutazione l’esaltazione del valore della persona. perché non osiamo». Entusiasta dei risultati anche il presidente Valutare e gestire gli uomini, anche nella gestione dei conflitti, Aidp che ha affermato: «È straordinario vedere all’opera Enzo significa usare in modo equilibrato le “tre corde pirandelliane”: Memoli. Il suo orgoglio di napoletano verace legato alle radici quella civile, quella seria e quella pazza. della cultura partenopea, la sua perspicace abilità di destare Agli HR aziendali è richiesto un connubio delle arti fin quì l’attenzione dei partecipanti legata all’innata simpatia di chi si descritte questa la conclusione di Memoli. In modo particolare diverte formando, sono un esempio brillante di come si può far i due sognatori che hanno creduto nella creatività espressiva riflettere e si può insegnare con la forza del sorriso e dell’umodi Memoli, come messaggio di chiusura di un anno intenso per rismo. L’incontro con Enzo mi ha lasciato con notevoli riflessiola nostra nazione, sono stati Eliana Marcantonio, dirigente del ni ed un bagaglio di emozioni forti e utili nel mio lavoro!»
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La platea presente all’evento » foto concesse da AIDP
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eventi » di Lisa De Leonardiis
Wine&Wedding binomio vincente Questo il brand, ideato da uno studio di Pescara, che ha raggruppato in un unico network alcuni tra i migliori Wine Resorts del nostro bel Paese per i matrimoni
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er coloro i quali pensano che assistere in Italia ad uno scambio di fedi all’aperto, tra damigelle d’onore en pendant con la sposa, petali di fiori nei cestini e banchi per la cerimonia sistemati nel verde di un parco sia ancora roba da trasmissioni del digitale terrestre c’è una sorpresa dal sapore squisitamente abruzzese. Si chiama Wine&Wedding ed è il brand, senz’altro geniale, che ha raggruppato in un unico network alcuni tra i migliori Wine Resorts del nostro bel Paese, diventando un punto di riferimento internazionale per il destination wedding & honeymoon in Italia e per l’outdoor wedding: così castelli, borghi antichi o prodigi dell’architettura contemporanea, tutti produttori di eccellenti etichette, sono ora pronti ad accogliere matrimoni fuori porta nelle proprie tenute vitivinicole, dando giusta declinazione all’ultima frontiera del simple luxury. Ad ideare tutto ciò delloiacono marketing&sales di Pescara, uno studio giovane e fatto da sole donne professioniste, coordinate da Giovanna Dello Iacono, manager dell’azienda: «Il nostro gruppo è molto coeso e collaborativo e credo che questa sia la
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chiave del successo, il fatto, poi, che siamo tutte donne ci dà modo, secondo me, di lavorare ancora meglio su un prodotto che mette le emozioni al primo posto. Abbiamo non a caso deciso di chiamare il nostro prodotto di lancio “Seven Senses Wedding”, ovvero il matrimonio dei sette sensi, dove le tipologie di matrimonio offerte si differenziano innanzitutto per una questione emozionale che spazia dal Gusto raffinato dell’alta cucina italiana, all’Ozio eccellente offerto a sposi ed invitati per essere ospiti della propria festa, con trattamenti beauty per prepararsi al Sì, naturalmente al vino, e passeggiate tra le meraviglie storiche ed architettoniche». «Abbiamo selezionato le migliori strutture sul territorio nazionale specializzate in matrimoni fuori porta “Italian style” – ha raccontato Giovanna Dello Iacono – e con Wine&Wedding garantiamo infatti il rispetto di standard di altissima qualità per ospitalità e servizi delle strutture del network perché certifichiamo O.W.C. (Outdoor Wedding Certificate) i nostri Resorts della rete come strutture specializzate per l’organizzazione di eventi “fuori porta».
Nulla a che vedere, però, con i wedding planner: «Il nostro lavoro non è quello di organizzare matrimoni – specifica la manager – noi abbiamo creato il brand, il network nazionale e abbiamo selezionato le strutture per rappresentare l’eccellenza italiana nel campo dell’ospitalità, dello charme e dell’enologia di qualità e in più ci occupiamo di promuovere questo scenario all’estero. I wedding planner sono nostri potenziali collaboratori, così come lo sono le aziende che rappresentano eccellenze italiane del settore». Borgo San Felice e L’Andana in Toscana, L’albereta Relais & Chateaux nel bresciano, Le Tre Vaselle in Umbria, la Tenuta Capofaro sulle isole Eolie e ancora Donna Carmela, Tenuta Regaleali e Planeta Estate in Sicilia, una carrellata dell’Italia più suggestiva e turisticamente interessante, al quale si aggiunge, come perla per noi abruzzesi, il Castello di Semivicoli della famiglia Masciarelli: «Questi sono i migliori Wine Resorts italiani che abbiamo deciso di inserire nella Guidebook 2013 – racconta la manager – un importante strumento di promozione che sarà presentato il prossimo gennaio a Milano e poi a marzo a New York in due tra le più importanti fiere internazionali del settore. Nella Guidebook, studiata per i consumatori finali e redatta in inglese ed italiano, presenteremo i Wine Resorts della rete ma anche e soprattutto le etichette che queste splen-
» foto concesse da delloiacono marketing&sales
dide case vitivinicole producono. Ci sarà anche spazio per una sezione dedicata alle tendenze del 2013, dagli abiti ai confetti, ma tutto rigorosamente orientato al Made in Italy che deve essere alla base di ogni nostra scelta». Impossibile non far riferimento alla crisi economica mondiale, parlando soprattutto di nuove attività imprenditoriali, ma l’ulteriore sorpresa è che le flessioni dei mercati sembrano non intaccare questo settore: stando ai più autorevoli studi di mercato, durante il 2012, il mercato dei beni di lusso ha confermato il suo trend di crescita (+10%) ponendosi in continuità con gli anni precedenti ed in netta controtendenza rispetto al resto delle fasce di mercato, che dal 2009 subiscono delle scoraggianti sottrazioni. Ed è a questa fascia di mercato che Wine&Wedding si rivolge principalmente: «Il target dei nostri clienti è principalmente straniero e di ceto medio-alto – aggiunge Giovanna Dello Iacono – per gli sposi si tratta di accogliere quaranta o cinquanta invitati che arrivano spesso dall’estero ed ospitarli per un weekend intero in una delle strutture, coccolati tra sapori, profumi e bellezza, come solo noi italiani sappiamo fare. Quelli che le nostre strutture offrono sono matrimoni da sogno, non solo per i promessi, ma anche e soprattutto per amici e parenti, che passeranno tra i vitigni e i confetti, alcuni tra i giorni più belli della loro vita»
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eventi » a cura della redazione
Gli imprenditori che hanno partecipato al Palm Day
Il polo del mobile
istituisce il “PALM DAY” Grande successo per la giornata di incontro tra le aziende del polo del legno arredo e mobile
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l Palm Day, l’evento dedicato alle aziende del Polo del legno arredo e del mobile, svoltosi presso la sede Arcadia Penta Gruppo di Castelnuovo Vomano, è stato un grande successo. Primo Pompilii, presidente del Polo e padrone di casa, è stato il moderatore di una giornata ricca di interventi, dove hanno trovato spazio sia i singoli soci che gli ospiti provenienti da altre regioni, richiamati dalle opportunità offerte dal Polo. Il Polo Palm, nato il 26 aprile scorso grazie all’iniziativa di 19 aziende fondatrici, raggiungeva, già nel luglio 20012, il numero di 40 aziende. All’interno del Palm, infatti, si registra la presenza di grandi imprese, come Aran Cucine e Las Mobili, accanto a PMI di produzione, di servizi e di consulenza che, in questa giornata, hanno espresso le loro aspettative di sviluppo e di crescita grazie all’attività di rete del Polo. Obiettivo del Polo Palm è quello di realizzare sul mercato un punto focale, una concentrazione di forze, di energie e di risorse orientate all’innovazione delle imprese e, quindi, ad una nuova competitività, sia per quanto concerne il prodotto, sia a livello gestionale e di mercato. Le finalità e la rilevanza economica del Palm (le cui aziende comprendono circa 1.300 occupati diretti ed oltre 200 milioni di euro di fatturato nel 2010), sono state ribadite dal presidente Primo Pompilii in occasione dell’evento: «Lo sviluppo di una rete d’imprese, sia a livello produttivo e sia a livello commerciale, è il presupposto, per le PMI, di competere in futuro, singolarmente, infatti, sarebbero in balia di forti turbolenze, difficili da fronteggiare». Il concetto di rete, non soltanto ha trovato nelle aziende del Palm
una fattiva concretizzazione, ma rappresenta sul mercato un’innovazione anche “culturale” ed “intellettuale”, in quanto ha permesso il superamento l’individualismo imprenditoriale che, da sempre, caratterizza le imprese PMI di tutta Italia. A proposito di innovazione, la convention è stata impreziosita dall’originale presentazione realizzata dalla società di consulenza di strategia aziendale Spinosi Marketing Strategies s.r.l., che, coniugando uno spettacolo di danza contemporanea (grazie al partner Electa Creative Arts) con i concetti di marketing strategico, ha saputo rappresentare la necessità di una metamorfosi nell’operatività aziendale delle nostre PMI per poter competere in futuro. L’iniziativa si è conclusa con una generale soddisfazione di tutti i partecipanti che, per la prima volta in tanti anni di attività hanno avuto l’occasione di conoscersi meglio e condividere competenze ed idee di progetti per il futuro. Le aziende che hanno preso parte al Palm Day sono: API SOLUZIONI S.R.L., ARAN WORLD S.R.L., ARCADIA COMPONIBILI S.R.L., CNA SISTEMA S.R.L., ESTINTORI BOSICA S.R.L., GRAFICHE MARTINTYPE S.R.L., L.T. FORM 2 S.R.L., LAS MOBILI S.R.L., MAS LEGNO S.R.L., NUOVA S.M.A. S.R.L., PARTNER S.R.L., SPINOSI MARKETING STRATEGIES S.R.L., TRASPORTI F.LLI MARINI DI MARINI GABRIELE & C. S.N.C., COSMOB, DELFIN ELETTRONICA SRL, EMMECI SOFTWARE, LINEA SEDIA, MEC SYSTEM SRL, METALWAY SRL, MOSCHELLA PASQUALE, PALMAR ARREDI, PENNACCHIONI SPA, STUDIO D’ERCOLE SRL, TIME TO DESIGN SCARL, VETROTEC DUE, I.S.I.A., MODULO S.R.L., CONFINDUSTRIA TERAMO, GRUPPO METRON s.r.l.
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eventi » a cura della redazione
Andrea Baldini con lo chef Giovanni Maggi
Tania Cagnotto con lo chef Marco Olivieri
I campioni olimpici ai fornelli
per DELVERDE Tanti i progetti del 2013 sul web
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asta, creatività e campioni olimpici, sono stati gli ingredienti principali della singolare iniziativa di cucina promossa dal pastificio Delverde. Nella cornice del Centro Cucine ArcLinea, il temporary de La Cucina Italiana, a Milano, la regina del trampolino Tania Cagnotto e il campione olimpico di fioretto Andrea Baldini, entrambi testimonial Delverde, sono diventati per un giorno aiutanti d’eccezione degli chef Marco Olivieri e Giovanni Maggi preparando gustosissime specialità a base di pasta Delverde nell’ambito di due selezionatissimi corsi di cucina. “Amo cucinare anche se non sono bravissima, ma ancor di più amo mangiare” ha sottolineato la Cagnotto, soddisfatta della preparazione ben riuscita di calamari al pesto e linguine bio con crema di burrata. “Ammetto di essere scarso ai fornelli – ha confidato simpaticamente alla stampa e al pubblico presente Andrea Baldini, che si è cimentato nella preparazione di tagliolini alla crema di scalogno e zafferano – ma mi sono divertito e sono riuscito a supportare lo chef nelle operazioni di base e anche ad apprendere qualche trucco!”. I corsi di cucina con gli olimpionici sono stati entrambi trasmessi in diretta facebook, consentendo così ai fan della pagina Delverde di interagire con i due campioni grazie a post, domande e commenti. Successivamente i post sono stati ripresi anche dalla pagina de La
» foto concesse da Delverde
Cucina Italiana in un meccanismo che ha coinvolto tanti amanti dello sport e della buona cucina e che ha creato un grande interesse verso il pastificio abruzzese. Baldini ha inoltre preso parte alla premiazione del contest “Redattore d’eccezione” di cui Delverde era uno dei due sponsor insieme ad un altro prestigioso marchio storico del beverage italiano e nell’ambito del quale 100 foodblogger (le Special Ambassador de La Cucina Italiana) si sono sfidate inviando le loro proposte di ricette a base di pasta Delverde con relativo servizio giornalistico a tema natalizio dedicato. Si è trattato solo di alcune delle tante iniziative del pastificio Delverde, che tra le altre attività sta potenziando sempre di più quelle collegate al mondo del web e ai social network. Basti pensare al successo di Segreti di Pasta, un recente contest nato sulla pagina facebook di Delverde (www.facebook.com/PastaDelverde) che in periodo natalizio invitava tutti gli amanti del brand a condividere i segreti della loro tavola durante le feste, e metteva in palio per i primi partecipanti il kit di “pasta delle feste” con le Lasagne Ondine e i Calamari Giganti. E ancora tanti nel 2013 saranno i progetti analoghi che prenderanno vita dalla pagina facebook Delverde per aumentare le possibilità di interazione del brand con gli appassionati di pasta, e che coinvolgeranno di frequente anche foodblogger ed esperti nel mondo dell’enogastronomia
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eventi » di Laura Tinari
Mario Sechi durante la presentazione
Tutte le volte che ce l’abbiamo fatta! «L’Aquila ce la farà», si come ce l’ha fatta ogni volta l’Italia. Ha esordito con parole di incoraggiamento l’ex direttore del quotidiano Il Tempo, Mario Sechi, in Abruzzo per presentare il suo ultimo libro “Tutte le volte che ce l’abbiamo fatta. Storie di italiani che non si arrendono”
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acconta storie e aneddoti di personaggi del Belpaese che hanno raggiunto l’eccellenza nello sport, nella tecnologia, nella politica, nella cultura, nella moda l’ultimo volume di Mario Sechi “Tutte le volte che ce l’abbiamo fatta”. Personaggi accomunati da un identico destino: essere stati i migliori e aver dato lustro al nome dell’Italia nel mondo. Ad invitarlo le associazioni L’Aquila che Rinasce e Abruzzo Moderno. A parlarne con l’autore, che ha lasciato la direzione del quotidiano per candidarsi al fianco dell’ex premier Mario Monti, il sindaco di L’Aquila, Massimo Cialente, il consigliere Rai, Rodolfo De Laurentiis, l’assessore regionale alla Protezione civile, Gianfranco Giuliante, la presidente di Abruzzo Moderno, Alessandra Rossi, e il giornalista Salvatore Santangelo. Un dibattito dinamico, che ha permesso anche al pubblico di trasformarsi in attore e reso ancor più spiritoso dal duetto
» foto concessa dall’associazione L’Aquila che rinasce
Cialente-Sechi sulle note di ‘Volare’ di Domenico Modugno. L’autore ha ricordato che «L’Italia ce l’ha sempre fatta, magari con i suoi tempi e con i suoi modi, ma ha sempre raggiunto i suoi obiettivi. Anche L’Aquila ce la farà, è la storia che ce lo insegna». A sottolinearlo anche Salvatore Santangelo «La ricostruzione è un crocevia per l’intero Paese. L’auspicio è che nel prossimo libro di Sechi possa esserci un altro capitolo dedicato proprio a L’Aquila che ce l’ha fatta». Centrale, dunque, la costatazione che la nostra Italia sia un grande Paese, fatto di lavoratori, di persone che vanno avanti nonostante le difficoltà e una classe politica che negli ultimi 20 anni non ha saputo delineare una strategia di sviluppo. «Da oggi la politica deve mettere da parte divisioni e polemiche che non hanno più ragion d’essere. La sfida da vincere è collettiva e si può ottenere solo con una grande coesione di tutti» ha chiuso De Laurentiis
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hanno collaborato
Luigi Carunchio fisco | pag. 51 Socio Fondatore dello studio “Valore” Professionisti Associati in Lanciano, struttura associata tra commercialisti che ha creduto sin dall’inizio nell’organizzazione dell’attività professionale in gruppo. Si occupa da sempre delle problematiche di categoria. È stato Presidente Nazionale dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti. Attualmente è componente delle Giunta esecutiva nazionale di Confprofessioni in qualità di rappresentante dell’area economica e lavoro con la delega per il fisco e la giustizia tributaria. Si occupa di consulenza per le aziende private ed enti Pubblici in materia di analisi finanziaria, controllo di gestione, diritto societario e tributario. Tra i soci fondatori di Sistemi Locali, ha creduto sin dall’inizio allo sviluppo di una società tra professionisti in ambito regionale nella convinzione che alla base di tutto debba esserci l’alta qualità del servizio offerto ai propri clienti. Fa parte del consiglio di amministrazione.
Filippo Paolini norme&leggi | pag. 63 Nello studio legale di cui è titolare, esercita la professione forense prevalentemente nel ramo del diritto commerciale. È consulente giuridico di diverse aziende, abruzzesi e non, in materia di contratti, diritto societario e crisi dell’impresa. È consulente giuridico, dal 2003, dell’Ufficio Legale Federazione Italiana Giuoco Calcio – A.I.A. Laureato in Giurisprudenza a soli 23 anni, è iscritto dal 2001 all’Albo degli Avvocati presso il Tribunale di Avezzano.
Andrea Bonanni Caione lavoro in corso | pag. 67
Antonio Teti ict | pag. 55 È responsabile del supporto tecnico informatico della Direzione Generale dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara. Lureato in Economia si è specializzato in Information Technology presso la ELEA Knowledge Integration. È docente di Cyberspace Sciences alla Facoltà di Psicologia dell’Università di Chieti. Esperto di ICT Governance, ICT Security, ha accumulato un’esperienza trentennale in studi, ricerche e consulenze in aziende pubbliche, private e istituzioni governative. È stato docente di Computer Science presso diverse università italiane tra le quali l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, l’Università di Teramo e l’Università della Calabria. E’ stato invited speaker all’Università Politecnica di Valencia con la quale ha collaborato per la realizzazione di master di Informatica. E’ Presidente Onorario della Società Italiana delle Scienze Informatiche e Tecnologiche e Accademico dell’European Academy of Sciences and Arts e della New York Academy of Sciences. Autore di numerosi libri e pubblicazioni scientifiche, collabora con diversi quotidiani, riviste e periodici del settore, e partecipa a convegni nazionali ed internazionali in qualità di opinion leader.
Simone D’Alessandro Primo piano | pag. 59 È scrittore, docente universitario, saggista e copywriter. Autore di opere di carattere scientifico. Dal 1997 è sceneggiatore di spot, cortometraggi e documentari. È Copywriter Senior presso
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CARSA Spa, agenzia leader nella comunicazione ambientale. Segue un dottorato di ricerca presso la facoltà di Scienze Sociali dell’Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti. Vincitore del premio nazionale di letteratura Parco Majella 2007, del premio letterario nazionale Alceste de Lollis e del premio Manzoni.
Andrea Bonanni Caione è avvocato e il Managing Partner dello Studio Legale LABLAW di Pescara. Entra in LABLAW a ottobre 2011 dopo un’esperienza di 3 anni maturata come partner dello studio legale associato Lamparelli Bonanni Caione e dopo un’esperienza di 8 anni come Partner nell’Associazione Professionale “Carboni-Paolucci”. Si occupa in via esclusiva di tutela giudiziale e assistenza stragiudiziale in favore delle imprese, in materia commerciale, civile e del lavoro. In tale ultimo ambito ha maturato significative esperienze in materia di somministrazione di manodopera ex d.lgs. n. 276/2003, profili giuslavoristici connessi al compimento di operazioni straordinarie (fusioni, scissioni, trasferimenti d’azienda), contrattualistica inerente i rapporti di lavoro subordinato a termine e gestione dei rapporti di agenzia.
Luca Pace sport management | pag. 69 Classe 1972, Luca Pace è Dottore commercialista e revisore contabile, docente universitario di “Diritto dei contratti nelle attività sportive”, consulente C.O.N.I., pubblicista, esperto della Scuola dello Sport C.O.N.I. Abruzzo e C.O.N.I. Veneto. Sposato, con una figlia di sette anni, è socio fondatore dello Studio Pace, con sede a Pescara (2001) e Roma (2007). Dopo studi umanistici e Laurea in Economia e Commercio si abilita alla professione di dottore commercialista e si specializza con Master in Luiss Business School e Scuola Nazionale dello Sport del C.O.N.I., pubblicando il “Progetto Nassa”, innovativo schema di gestione manageriale dedicato ai sodalizi sportivi. Da anni consulente del C.O.N.I., di Federazioni Sportive nazio-
nali, di Enti di Promozione Sportiva, di Enti Pubblici, è considerato oggi uno dei maggiori esperti nella consulenza giuridico fiscale a società e associazioni sportive dilettantistiche.
Alessio Pelusi messa in sicurezza | pag. 73 Alessio Pelusi è nato a Chieti 32 anni fa, ha una Laurea quinquennale in Scienze della Comunicazione con indirizzo “Comunicazione istituzionale e d’impresa”, presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma. Si è laureato con una Tesi sperimentale sul Knowledge Management. Durante gli studi ha lavorato all’Ufficio Centrale Orientamento e Formazione Professionale dei Lavoratori (UCOPFL), del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Nel 2005 è tornato a Chieti. Attualmente si occupa di Sicurezza e Qualità alla Edilmet Srl, azienda di edilizia metallica e frequenta il Master in prevenzione dei rischi e gestione della sicurezza del lavoro, presso l’Università di Modena e Reggio Emila.
Nicola Boschetti Di vino e non solo | pag. 111 Nato a Guardiagrele l’8 maggio 1971, sposato con un figlio di 10 anni, affianca da oltre 22 anni Angela e Peppino Tinari nel ristorante Villa Maiella, con la piacevole responsabilità di occuparsi di una ricca cantina. Molto conosciuto nel mondo del vino, ha ricevuto riconoscimenti sia regionali che nazionali, tra cui la 1° Edizione 2005 del premio “Francesco Di Cintio” dell’Associazione Italiana Sommeliers. Collaboratore di varie riviste del settore (Gambero Rosso, Cucina e Vini, Slow Food), docente dei master sul vino Slow Food, organizzatore di serate a tema. Coadiuvante nei progetti sull’alimentazione riservati ai bambini delle scuole elementari. Fuori dal suo mondo si rifugia nel ciclismo, sport che pratica con passione.
Chiara Strozzieri In cornice | pag. 117 Laureata in Tecnica Pubblicitaria presso la Lumsa di Roma, svolge attività di critico d’arte e copywriter. Ha curato significative rassegne nazionali e mostre d’arte contemporanea e redatto saggi critici per cataloghi. Ha tenuto conferenze in luoghi pubblici di prestigio quali l’Istituto Italiano di Cultura a Vienna, il Collegio Raffaello di Urbino, il Lavatoio Contumaciale di Roma. Dal 2010 fa parte della commissione inviti al XXXVII Premio Sulmona insieme a Vittorio Sgarbi, presidente.
A R T E C U LT U R AC I N E M A L E T T ER AT U R A M U S I C A M O DAV I AG G I T U R I S M O G A S T R O N O M I A A R T I G I A N ATO
» a cura di Denia Di Giacomo
107traparentesi News in pillole 113SALUS, ILcibo per vivere meglio Arriva l’influenza? combattiamola con gli alimenti giusti 115Train de vie “I due secchi” 117Arte&Co. / In cornice La pietra della Majella di Luigi D’Alimonte 121Arte&Co. Il cacciatore di fulmini 131Musicamania Noi / Backup
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Internet è un volto ma non la realtà 111Divinoenonsolo Articolo 62: legge o condanna?
125Arte&co. 129Arte&co. Vasco Bendini e Matteo Montani. “Storie Brevi E Senza Pietà”, Così lontani, così vicini il fumetto del paradosso
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traparentesi AMBIENTE
Mal’aria di città 2013 Sembra proprio che Pescara sia più inquinata di Roma, questo secondo il dossier di Legambiente “Mal’Aria di città 2013”. Pescara figura infatti, anche quest’anno, tra le 51 città delle 95 monitorate da Legambiente che hanno superato il bonus di 35 giorni di superamento del valore medio giornaliero di 50 microgrammi/metro cubo stabilito dalla legge. Il 2013 è stato denominato “anno europeo dell’aria” ma le città italiane in termini di inquinamento atmosferico sono davvero in pessimo stato.
ne a Casauria Viva San Biagio a Castiglio di San Biagio. in Abruzzo la diffusione del culto
EVENTI
È veramente capillare a goiatri, dei suonatori di strumenti Protettore dei materassai, dei larin ubalb hé (poic cati avvo li deg , cole fiato, degli animali e delle attività agri contro i dolori e le malattie della ziente), San Biagio viene poi invocato hé come narra la leggenda, perc gola ma anche contro altre malattie ore di concedere la salute a chi lo in punto di mor te egli pregò il Sign voce dal cielo gli rispose che era invocasse per una infermità e una auria il suo culto è particolarmente stato esaudito. A Castiglione a Cas no i festeggiamenti al santo si svol sentito, e dunque anche quest’an pronne sole la 0 10,3 la messa delle geranno secondo tradizione: dopo io. La benedizione delle gole (sì Emid S. e io Biag S. di e statu due le con se pae del vie le per ione cess sa la sera. E poi la banda, re della gola) in chiesa. Di nuovo mes perché San Biagio è anche protetto belle: tutto come sempre. i fuochi pirotecnici, il moscato, le ciam
Eventi
Il Carnevale a Sant’Egidio
alla Vibrata
Il 10 e il 12 febbraio ne l centro storico di Sant’ Egidio alla Vibrata, in provincia di Teramo, si terrà il Il 26° Carne Santegidiese. Alla sfilata di numerosi carri allego vale lestiti da ogni quartier rici, ale citt cittadinanza, che fino all’ adino, partecipa entusiasta la ultimo momento mantie ne gelosamente segreti i temi e le forme dei carri artisti ci. Alla fine delle manifestazioni car simpatia e ironia sarà pre ne val esche, l’opera più bella miata pubblicamente. per La piazza in cui la sfilata gran premio finale verrà approderà per il trasformata per l’occas ione in un palco, su cui rappresentazioni ispira saranno inscenate te ai carri. Per eventuali cause di for za maggior la manifestazione verrà e o meteorologiche spostata a domenica 17 febbraio.
primeggiano le donneorConcorsone L’Aquila:orta dal conc nte sul lavoro femminile è emerso
Concorsi
Un dato imp i a tempo indeterminato sone pubblico tenutosi per 300 post 56 comuni del cratere colper la ricostruzione dell’Aquila e dei I dati emersi in merito alla 9. 200 le pito dal terremoto del 6 apri che le donne emergono partecipazione e ai risultati rivelano 36.726 le iscrizioni perben di le tota per preparazione. Su un sto da Formez PA, dopo aver venute al sistema online predispo candidate donne ancora in le ive, superato le prove preselett circa a metà percorso totale dei partecipanti agli orali. Ma quanti hanno concorsa rappresentavano il 48,6% del cioè liori, mig i idat ntano il 54% dei cand coloro che hanno delle prove orali, le donne rapprese ste, (scritti e orali) superiore a 90. Tra que ai 30 anni. riore seguito un punteggio complessivo supe poco di ia orali hanno un’età med totalizzato il punteggio massimo agli
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traparentesi ARCHEOLOGIA
Ritrovate le statue cantate da Ovidio
A Ciampino è stato ritrovato uno stra ordinario repertorio statuario che illustra il mito di Niobe e dei Niobidi. La villa da cui provengono è attribuita dagli arch eologi a Messalla, protettore di Ovidio. «Credo che sia sensata la proposta di valorizzare le sette statue, lavorand o ad una collocazione permanente, nella città natale del poeta, autore delle Met amorfosi». Questo quanto affermato dal senatore And rea Marcucci (Pd), segretario della commissione cultura a Palazzo Madama, incontra ndo Antonio Iannamorelli, capo cratico nel consiglio comunale di Sulm gruppo demoona. «Dopo il restauro delle statue, presenterò una proposta dettaglia al ministero dei beni culturali e alla ta direzione regionale abruzzese-ha aggiunto il parlamentare-proprio favorire la loro collocazione a Sulm per ona. Il repertorio statuario ha infatti influenzato Ovidio, che poi ha desc il mito di Niobe nel suo capolavoro. ritto La loro esposizione a Sulmona - ha concluso Marcucci - contribuirebbe un forte posizionamento della città ad tra gli itinerari artistici e culturali del paese».
TECNOLOGIA
IL PARCO SULLO SMARTPHONE Il Parco della Majella sbarca nel mondo degli smartphone e delle App. Basterà scuotere il telefonino per poter attivare il sistema di chiamata dei soccorsi in montagna: si attiverà una schermata con le coordinate GPS del punto in cui ci si trova e il tasto di chiamata diretta di aiuto. Si tratta di uno dei servizi della nuova applicazione per telefonini promossa dal Parco nazionale della Majella, che prevede, inoltre, la possibilità di visitare virtualmente l’area protetta con percorsi e itinerari e informazioni utili per i turisti. L’App si scarica gratuitamente in italiano e inglese ed è disponibile nella versione per iPhone e a breve anche per Android. Una scelta che, secondo il presidente del parco, Franco Iezzi, risponde all’esigenza sempre più attuale di facilitare visita e soggiorno nel Parco grazie ai dispositivi mobili sempre più diffusi anche tra gli escursionisti e gli amanti della natura. Iezzi anticipa, inoltre, l’uscita a breve di altre due App: una guida agli eremi della Majella e una rete sentieristica, che andranno ad affiancare la guida interattiva gratuita già esistente per il riconoscimento di alberi e arbusti.
TURiSMO
LA TRANSIBERIANA D’ITALIA
che caratterizzeranno il “Il Mondo dei Sapori”, questo il nome di uno dei dodici treni turistici ria in disuso, organizferrovia linea none, a-Carpi Sulmon la are programma 2013 per valorizz con altre associaazione collabor in zato dall’associazione TransIta Onlus e Le Rotaie Molise, ry. L’idea è Discove Molise ata neoentr la cui tra , progetto nel zioni e privati che hanno creduto to il registra sempre hanno che il prosieguo di cinque appuntamenti realizzati lo scorso anno Majella, della le naziona parco Il zativa. organiz à modalit nuova un tutto esaurito, ognuno con di Montedimezzo e di Collemeluccio sono il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e le riserve naturali MAB dalla stupenda Sulmona all’incantevole sati, attraver borghi si solo le più importanti, uniti al fascino dei numero i sulla conca peligna fino al Gran panoram ampi con Giove, di Campo e o Cansan a passare per Pettorano sul Gizio, Rivisondoli-Pescocostanzo e Palena, no incontra si dove iglia, Sasso. Si attraversa anche l’altopiano delle Cinquem Cocchiara. Insomma i paesi Val ero e Monten Roccaraso e poi Castel di Sangro, passando per Alfedena-Scontrone , tale da guadagnarsi bellezza rara di ferrovia di km 129 per toccati sono davvero numerosi, gli scenari da favola, Sapori” dei Treno del Mondo l’appellativo di Transiberiana d’Italia. Si è partiti il 20 gennaio con “il INFO: www.transita.org o sulla pagina Facebook TransIta Onlus.
CONCORSI
VINO, TRA POESIA E SATIRA
Il Comune di Tollo indice un concorso di poesia che avrà come soggetto principale il vino. La prima edizione sarà incentrata sulla tematica del vino com e divertimento, facendo riferimento al feno meno della goliardia inteso come scherzo, sberleffo, ironia, piacere della com pagnia e dell’avventura. Pensando alla poesia comico-realistica di poeti trecentes chi come Cecco Angiolieri e Rustico Filippi, il concorso si propone di dare alla poe sia un taglio ironico e satirico, adatto appunto a quello che è il tema del vino intes o come elemento di convivialità. INFO: www.comune.tollo.ch.it, il profi lo Facebook https://w ww.faceboo k.com/comune.tollo oppure contattare Marianna Mangifesta all’in dirizzo comunetollo@comune.tollo.ch .it specificando nell’oggetto la dicitura I Concorso di Poesia Città di Tollo
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TURISMO
GUIDE E ACCOMPAGNATORI TURISTICI D’ABRUZZO, CI SONO!
E’ nata la prima associazione Guide turistiche e Accompagnatori turistici d’Abruzzo. L’assemblea costituente si è svolta presso l’Aeroporto d’Abruzzo a Pescara. L’associazione, che al momento ha già al suo attivo più di 50 membri tra guide ed accompagnatori turistici regionali, nasce grazie ad un lungo percorso che ha visto protagonisti amministrazioni locali, enti, imprese e tanti volontari che hanno prestato la loro opera per raggiungere questo importante traguardo. Lo scopo di GAd’A è quello di rappresentare, promuovere, valorizzare e tutelare tutte le categorie professionali del turismo presenti al suo interno in un percorso di crescita e sviluppo aperto a chiunque voglia far parte di questo settore. Il Consiglio direttivo eletto, che ha già tenuto la sua prima riunione, è composto da: Isabella Falci, presidente, Camillo Chiarieri, vicepresidente, Luisa De Fabritiis, segretario, Paola Cantalini, Ingrid Gisela Michno, Luisa Avallone e Alberto Colazilli, consiglieri.
AGEVOL AZIONI
TARIFFE SCONTATE PER
RICOSTRUZIONE
L A LIGURIA FIRMA PER SANTA M DELL A CROCEARIA Torna all’antico sp il Santuario di Sa lendore nta Maria della Croce a Roio, grazie ad un contributo de lla Regione Liguria. E’stata inf at ti firmata l’intesa tra la Regione Liguria e la Regione Ab ch e di fatto dà il via ruzzo ai lavori di recupe libera ro e adeguamen to sismico del santuario. Il prog et to complessivo prevede un impegno finanziario su per 1,5 saranno co periore a 2 milioni di euro che perti grazie alla do nazione della Regione Liguria, ch e que anni con annu erogherà il contributo per cinalità di 300 mila euro. Secondo le stime della So vrint primavera potrebb endenza dei Beni culturali, a e partire l’appalto con la conseguente assegnaz ione dei lavori. Pe r qu da l’intervento di recupero, è previst anto riguara la riparazione dei danni strut tu dell’edificio che sa rali e l’adeguamento sismico rà sottoposto poi al ricco apparato de corativo sia interno restauro del che esterno.
ANDARe A SCIARE
Tariffe agevolate nelle stazioni sciistiche di Ov indoli e Campo Felice regionale Sirente Velino per gli sciatori residenti . Previsto lo sconto su nel Parco abbo mentre per gli under 14 anni il risparmio è del 20% namenti e bigliet ti è del 10% per gli sciatori adulti, dell’area protet ta e ge . E’ qu an to pre ved e un stori degli impianti di risa accordo siglato tra pre sidente lita Monte Magnola e una mano verso gli ab Campo Felice. Si tende itanti dei Comuni ricade chio, Pescina, Collarme , dunque, nti nel perimetr le, Aielli, Magliano dei Marsi, Massa d’Albe, Acc o dell’area protet ta (Ovindoli, Celano, CerFagnano Alto, Fontecchi iano, Castel di Ieri, Ca o, Gagliano Aterno, Go stelvecchio Subequo, riano Sicoli, Molina Ate Secinaro, Tione degli Ab rno, ruzzi, San Demetrio ne i Vestini). «L’accordo con Ocre, Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo, -af ferma il presidente del Parco Sirente Velino le due società che gestis , Simone Angelosantedi attenzione verso tut te cono gli impianti, rappresenta un piccolo, quelle persone che ab ma significavo segnale itano nei Comuni dell’a incentivare l’at tività spo rea protet ta. L’obiettivo rtiva tra i residenti e avv , ovviamente, è quello icinare INFO:Parco Sirente Velino di al n. 0862/9166 - ww w.p le popolazioni al Parco». arcosirentevelino.it.
Musica
Il Fai promuove la musica La delegazione di Pescara del Fondo Ambiente Italiano (FAI), col patrocinio della Provincia di Pescara, istituisce un laboratorio permanente sulla cultura musicale, riservato agli appassionati di ogni età, da sempre desiderosi di conoscere, apprezzare ed amare più compiutamente la musica con tutto il suo inestimabile patrimonio di creatività, emozioni e senso poetico. Il laboratorio prevede 12 lezioni che avranno luogo di sabato pomeriggio dalle 16,30 alle 18,30 (generalmente a cadenza quindicinale) a partire dalla fine di gennaio a giugno 2013, presso la sede “Hi fi” Di Prinzio a Chieti Scalo. I corsisti avranno a disposizione il materiale didattico e le lezioni che si basano essenzialmente sull’ascolto, saranno utili per la creazione di una prima discografia. Le lezioni saranno curate dal docente maestro Giuseppe Piccinino, e interesseranno la storia della musica e dei compositori, lo studio delle forme, degli strumenti e del linguaggio musicale. Il costo del corso è di 120euro, 210 a coppie, l’iscrizione è di 50euro. INFO: tel. 3358437905
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divinoenonsolo » di Nicola Boschetti
ARTICOLO 62: LEGGE O CONDANNA? Si sentiva già nell’aria, e alla fine è arrivata, con conseguente stupore e malumore degli addetti ai lavori a famosa legge implica i pagamenti a 30 giorni per merce deperibile e a 60 per tutto il resto, facendo seguito l’ultimo giorno utile del mese data emissione fattura. Dopo tutte le polemiche e soprattutto la confusione creata da tale articolo (mi chiedo perché paghiamo i commercialisti se nemmeno ci informano su tali disposizioni) subito il mercato si è arrestato in fatto di ordinazioni, giustamente pensando che quello che eravamo abituati (male) a pagare con calma, adesso viste le multe ci toccherà pagarlo in 2 mesi. Molti pensano che questa legge sia una delle tante per continuare a far male al comparto eno-
gastronomico, già messo duramente alla prova dalla forte crisi mondiale. Dal canto mio sono invece convinto del contrario e vi spiego il perché: 1) meno volumi difficili da smaltire, solo per il fatto che si abbassavano i prezzi, ma mai a favore del consumatore; 2) più professionisti e meno imbroglioni; 3) le aziende produttrici si ridimensioneranno se vogliono vendere e non più ordini imposti di quantità; 4) più varietà di scelta invece che quantità globalizzata. Quindi si passa da un mondo in cui si vendeva di tutto, ad un mondo fatto di professionalità, uomini giusti nei posti giusti, ma soprattutto di trasparenza e
rispetto verso tutti quei professionisti che lavorano oggi e molte volte riscuotono tra un anno, ma alla fine il consumatore avrà maggiori possibilità di capire il vero valore di un prodotto, non quello che molte volte ha un prezzo diverso da locale a locale, anche nella stessa città con gli stessi servizi. Come tutti i cambiamenti, sarà difficile capirlo, ma proprio come è successo con l’euro gli italiani ci si abitueranno subito, stando però attenti a non ripetere gli stessi errori di truffa che la moneta unica ha portato. Una buona legge, e se chiedessimo di rottamare un buon 50% dei nostri politici, sembrerebbe chiedere troppo? A volte a Natale i sogni si avverano
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VIGNA DI CAPESTRANO PASSERINA 2011 Quando ho assaggiato la prima volta questo stupefacente vino bianco, mi sembrava di essere in Alto Adige, tanto era il profumo e la fragranza che il bicchiere sprigionava. La famiglia Pasetti di Francavilla ormai è abituata ad essere riconosciuta come una delle garanzie enologiche della regione, ma non dorme sugli allori e in continua sperimentazione ci regala di anno in anno emozioni e sapori ormai sconosciuti, e di questo gliene siamo grati. Il colore giallo brillante, pulitissimo e senza difetti, già ci istiga a portarlo al naso; naso che ci regala agrumi freschi, lavanda, erbaceo e lunga persistenza, proprio come i grandi bianchi del Sudtirol. In bocca si prova un po’ di timore nell’accostarlo ad un grande e fresco vino tedesco: lungo, persistente, acido e setoso allo stesso tempo, la mente viaggia verso quelle vigne che in prossimità di un lago lasciano che la natura compia il suo corso. Una piacevole scoperta che ci da conferma che anche la nostra regione può dare grandi vini bianchi, grazie ad aziende come queste. Ottimo per iniziare una piacevole serata, ma pazzesco con riso, patate e baccalà. Da bere entro 2 anni. Prezzo indicativo Euro 12,00.
info_ AZ. PASETTI VINI, VIA SAN PAOLO, 21 FRANCAVILLA AL MARE 085 61875INFO@PASETTIVINI.IT
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Spesso la vita frenetica e il lavoro sedentario ci inducono verso un’alimentazione del tutto sbagliata, frettolosa e non corretta per il nostro corpo. Seguendo la giornata tipo di un manager, ecco alcuni consigli di un esperto nutrizionista
salus, il cibo per vivere meglio » di Pietro Campanaro
ARRIVA L’INFLUENZA? COMBATTIAMOLA CON GLI ALIMENTI GIUSTI Puntualissima anche per il 2013 è arrivata l’influenza con il suo picco previsto dagli esperti proprio tra metà e fine gennaio, vediamo come combatterla grazie al cibo influenza non è la sola infezione virale da cui il nostro organismo si deve difendere durante il periodo invernale, esistono anche le sindromi parainfluenzali e le malattie da raffreddamento (raffreddore, ecc.)… Ricordo che queste patologie proprio perché virali sono facilmente trasmettibili e scarsamente sensibili agli antibiotici per cui attenzione a non abusare di questa categoria di farmaci che se usati in maniera inadeguata possono provocare reazioni negative da parte dell’organismo e la sensibilizzazione (cioè l’abitudine) ai principi attivi che perdono così efficacia nel momento in cui realmente devono essere utilizzati per combattere una infezione batterica. I sintomi dell’influenza possono essere controllati attraverso alcune categorie di farmaci come antinfiammatori e antifebbrili, ma senza esagerare, e soprattutto con alcune categorie di alimenti che aiutano il nostro sistema immunitario a combatterli meglio e in maniera naturale. Un valido supporto al sistema immunitario si ottiene consumando alimenti ricchi di vitamina C ma bisogna ricordare che per avere un apporto corretto di tale vitamina gli alimenti devono essere di stagione, per esempio il pomodoro è ricco di vitamina C ma consumato durante il periodo invernale ha pochissime potenzialità rispetto al periodo stagionale di massima maturazione; utili in questo periodo invece sono alimenti come agrumi, kiwi, ortaggi a foglia verde (spinaci, broccoli, cavoli, verze), questi ultimi contengono anche molecole solforate disintossicanti e disinfettanti (a base di zolfo) e antiossidanti che ripuliscono costantemente il nostro organismo dai radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare e della minor efficienza del sistema immunitario che in questo modo è più esposto all’attecchimento dell’influenza e delle malattie da raffreddamento. Molta attenzione deve essere fatta dalle persone
che assumono farmaci antiaggreganti al consumo di verdura a foglia verde, sono permesse solo piccole quantità. La vitamina C è termolabile cioè sensibile alla temperatura per cui cotture molto prolungate fanno perdere agli alimenti che ne sono ricchi buona parte del contenuto di questa vitamina. La dose raccomandata di vitamina C è di 50-60mg al giorno (100mg per i fumatori per via dell’azione ossidante del fumo) e una arancia media da 200g contiene circa 100mg di vitamina C e anche ammettendo una introduzione maggiore a scopo preventivo e curativo (fino a 300-400mg) è inutile assumere quantitativi molto elevati di tale vitamina altrimenti si verifica un effetto paradosso ovvero che la vitamina C da antiossidante, ad alti dosaggi diventa ossidante ovvero una sostanza che attacca il corpo allo steso modo dei radicali liberi. Altri alimenti che aiutano il sistema immunitario a combattere l’influenza sono quelli ricchi di ferro, zinco e rame tra cui la zucca (ricchissima anche di di vitamina A e caroteni antiossidanti), le lenticchie, gli spinaci e i carciofi ma anche il cioccolato fondente, molluschi e crostacei, la carne rossa, il fegato e la frutta secca ma per questi ultimi attenzione a non abbondare con le quantità perché abbastanza calorici e grassi. Nel caso della frutta secca due, tre noci o nocciole al mattino o quattro cinque mandorle apportano le sostanze giuste senza creare problemi alla dieta. Infine un rimedio “antico” ma sempre valido per influenza e malattie da raffreddamento è il decotto di Valnet; in un pentolino con acqua fredda mettere a bollire due chiodi di garofano e un pezzettino di cannella in scorza, portare a ebollizione e far bollire 5-10 minuti, spegnere e lasciar riposare per circa 10 minuti, filtrare e aggiungere il succo di mezzo limone e un cucchiaio di miele vergine integrale. Oltre a essere una profumatissima bevanda è un concentrato di antinfiammatori-antibiotici naturali, mucolitico e stimolante del sistema immunitario
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info_ Dr. Pietro Campanaro Medico-Chirurgo Nutrizionista, Specialista in Scienze dell’Alimentazione, Fitoterapeuta Giulianova - Teramo - Pescara - Ascoli Piceno - Fermo www.fitomedicina.it - info@fitomedicina.it gruppo su Facebook: Nutraceutica e Fitomedicina
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traindevie » di Carolina Pierfelice
“I DUE SECCHI” Prendiamo spunto da un romantico racconto per riflettere sui nostri difetti
iù volte, in questa rubrica, ho espresso il mio pensiero riguardo la salute mentale: essa non è solo da considerarsi in termini di assenza di patologie quali depressione, ansia, stress, difficoltà di relazione eccetera, ma anche e soprattutto come capacità di vivere bene, ricerca del benessere psicofisico. In sostanza penso che il mio mestiere avrà una portata sociale ben più grande se contribuirà ad aumentare l’aspirazione delle persone alla felicità, quella vera e non quella illusoria che ci propone-impone una società consumistica, piuttosto che essere solo un modo per superare i problemi e vivere una vita “normale” in cui si cerca alla meno peggio di eliminare il problema senza guardare oltre, più in alto. Psicologia del benessere più che psicologia della patologia; non che la seconda non abbia valore o importanza, anzi: il fatto è che se le persone si impegnassero di più a conoscersi, accettarsi, cercare l’essenza delle cose che davvero contano e la gioia delle relazioni, sicuramente avrebbero meno problemi e patologie e sarebbero una risorsa per la collettività intera. Voglio proporre un breve racconto per far riflettere sull’importanza di accettarsi e sulla capacità di guardare i propri difetti sotto un’altra luce trovando la forza di trasformarli in risorse. “Un portatore d’acqua cinese possedeva due grossi secchi che teneva appesi ciascuno all’estremità di un bastone appoggiato sulle sue spalle. Uno dei due secchi aveva una crepa, l’altro era perfetto. Al termine del lungo cammino dal ruscello alla casa, il secchio difettoso arrivava solo mezzo pieno, mentre l’altro non perdeva nemmeno una goccia. Per due anni, ogni giorno, il portatore percorse quel tragitto, arrivando solo con un secchio e mezzo d’acqua. Ovviamente il secchio perfetto era orgoglioso di fare così bene il lavoro per cui era stato creato. Il povero secchio difettoso, invece, si vergognava della sua imperfezione e si rattristava di riuscire a svolgere il suo compito solo a metà.
info_ Carolina Pierfelice Psicologa - psicoterapeuta CarolinaPierfelice@libero.it
Dopo due anni di quello che veniva percepito come un amaro fallimento, il secchio difettoso parlò al portatore: “Mi vergogno di me perché questa crepa sul fianco mi fa perdere acqua durante il cammino”. Il portatore disse al secchio: “Hai notato che sulla tua parte di sentiero crescono i fiori, mentre sull’altra non ce ne sono? Questo è perché io ho sempre saputo del tuo difetto, così ho piantato dei fiori lungo il sentiero di modo che, ogni giorno, quando torniamo dal ruscello, tu li possa bagnare. Per due anni sono stato in grado di raccogliere quei bellissimi fiori per ornare la mia tavola. Se tu non fossi quello che sei, non ci sarebbe questa meraviglia ad abbellire la mia casa”. Ciascuno di noi ha i suoi difetti. Ma sono le fenditure e le crepe che tutti abbiamo a rendere la nostra vita così interessante e gratificante. Basta accettarsi l’un l’altro per quello che si è e cercare il buono che c’è in ognuno di noi. Ora non ci resta che guardarci allo specchio, riconoscere i nostri difetti senza vergognarcene e trovare il modo di trasformarli in energia positiva. Certo, se sulla nostra strada troveremo un “portatore” che ci aiuta come nel racconto, saremo agevolati. Ricordiamoci sempre, però, che anche noi possiamo rivestire questo ruolo…
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arte&co.
/ incornice
» di Chiara Strozzieri
LA PIETRA DELLA MAJELLA
DI LUIGI D’ALIMONTE
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» foto concesse dall’artista
Un ciclo di opere scultoree ispirate ai temi di “Materia e sentimento”
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arte&co.
a materia e il sentimento muovono l’artista Luigi D’Alimonte, scalpellino della pietra della Majella, che ha avviato una vera e propria ricerca artistica per la riscoperta dei veri valori esistenziali. Egli si è raccordato a una tradizione molto diffusa in Abruzzo, che lo lega alla storia del territorio e gli permette di portare avanti un mestiere che rischia di estinguersi per colpa dei grandi processi industriali. D’Alimonte desidera coniugare la purezza, la semplicità della pietra di colore bianco con l’istintività, l’immediatezza della forma del cuore. Si tratta di un simbolo familiare, che diventa sinonimo di coscienza e osteggia la superficialità del mondo contemporaneo, per condurre nuovamente al sentimento. L’amore è certamente il sentimento principe da cui ripartire. Esso viene coniugato in tutte le maniere possibili: quando un cuore include uno più piccolo in un vero e proprio abbraccio, l’affetto materno è naturalmente rappresentato, mentre un intreccio di braccia stilizzate che raggiunge il cielo creando un cuore nell’aria non ha bisogno di spiegazioni. La forma cardiomorfica trionfa in ogni modo e sembra non preoccupare affatto D’Alimonte con la sua convenzionalità, anzi, risulta un espediente per avvicinare lo spettatore all’arte grazie a un elemento facilmente riconoscibile e in un certo senso appartenente a un linguaggio visivo quotidiano. La progettualità a monte di ogni opera ben accompagna le creazioni artistiche, che finiscono per ricondurre tutto all’esortazione a un nuovo inizio. E allora, se ricominciare si può grazie all’amore, ecco che la donna diventa punto di riferimento e il cuore si trasforma nell’organo femminile che genera la vita. Non c’è niente di troppo audace in questa rappresentazione artistica, perché quello di Luigi D’Alimonte è un tributo alla rinascita grazie ai sentimenti. Qualunque soggetto è ispirato a questa comune progettualità, che fa del bravo artista abruzzese un coraggioso e tenace autore di un pensiero di rinnovamento. Della sua maestria si sono già accorte diverse amministrazioni pubbliche, che gli hanno affidato la realizzazione di opere monumentali. Una fra tutte il Monumento ai caduti di tutte le 1. Maternità 2. Anime verso il cielo 3. Materia e sentimento 4. Materia e sentimento 2 5. Taglio strappo
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missioni di pace per il Comune di Città Sant’Angelo. Questa scultura commemorativa è tutta giocata su un leggero movimento rotatorio, che contrasta con la pesantezza della pietra e dà il tempo alla forma di abbracciare sia l’ambiente urbano angolano, che l’orizzonte aperto sul Gran Sasso. A ben vedere però tutto è costituito da una serie di cuori impilati uno sull’altro, come fossero quelli dei tanti uomini che si sono sacrificati in nome di un sentimento patriottico comune. Non sono dunque materia e sentimento a trionfare ancora una volta?
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arte&co. » di Anna Cutilli Di Silvestre XXXXXX
IL CACCIATORE DI FULMINI Nelle sue tele i ricordi, il sogno, l’inconscio. Parliamo delle opere dell’artista Antonio Matarazzo, uno dei più importanti esponenti dello scenario artistico regionale
l mistero del fulmine che all’improvviso squarcia il cielo saettandolo in un balenìo di luce, ha sempre affascinato l’artista Antonio Matarazzo che, quando era poco più che bambino, contravvenendo alle prescrizioni materne, se vedeva un lampo, entusiasta, subito usciva di casa con un bastone sperando di agguantare il successivo. La passione per i fulmini come per tutto ciò che avviene nella natura ha continuato a contraddistinguere il sentire del nostro artista che avverte il bisogno di uscire dalla quotidianità della vita per confondersi nell’universo, nell’immenso. Nelle opere del suo ultimo ciclo pittorico infatti, diversi sono i cieli scuri segnati da dirompenti fulmini tanto che il titolo della mostra (avvenuta dal 25 novembre al 22 dicembre 2012 a Pescara, Circolo Aternino) è ANTONIO MATARAZZO CACCIATORE DI FULMINI. Nella prima sala della mostra attrae subito l’attenzione dell’osservatore un cavallo alato che combatte un leone. Lì vicino si ammira un Icaro che, per sfidare il Sole, si libra troppo in alto. Già i soggetti sono un inno alla forza, al coraggio, a chi impavido osa le imprese anche impossibili. Tutte le opere di Antonio Matarazzo sprigionano dinamismo e una prorompente La locandina della mostra
» foto concesse dall’artista
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arte&co. In queste pagine alcune opere dell’artista Antonio Matarazzo
vitalità. Il cavallo alato che può andare dove vuole, è il simbolo della libertà assoluta. Quella del pensiero che supera le angustie della vita, i limiti del vivere comune per regalarci l’infinito, il superiore, ciò che la nostra anima desidera. La ricerca pittorica di Matarazzo è un anelito verso il sublime. Egli pur presentandoci figure realistiche, in verità esprime la sua anima. La sua pittura si arricchisce di suggestive valenze oniriche e simboliche. E i simboli hanno sempre una dimensione inconscia: le esperienze individuali si ritrovano spesso in quelle dei grandi simboli. Nelle opere di Matarazzo si ergono i miti dell’antichità greca, Icaro, Leda e il cigno ma non si deve credere che sia una rinascita di antica ed esausta scrittura perché la modernità prorompe in questo infaticabile artista. Pur consapevole del potere delle immagini, a volte tenta la loro dissolvenza, caratteristica attuale, ma non si rivela ignaro della difficile relazione esistente tra l’oggetto e la sua rappresentazione. Le sue figure, anche quando sono appena sbozzate, icasticamente rendono le forme rappresentate. Una novità nella tecnica pittorica di Matarazzo in questa mostra, è l’esposizione, a fianco a un grande dipinto, di un piccolo quadro riproducente un particolare dell’opera grande, o meglio la parte essenziale di essa e per sottolineare l’importanza di quell’idea, esso è rifinito con una cornice larga, ricercata, spesso barocca. Ad esempio, una delicata piuma azzurra per il dipinto grande di Icaro. In un’altra sala sono esposti tutti i dipinti su cartone incastonati in semplici passepartout-cornici bianche minimaliste che fanno risaltare l’opacità delle tinte che nulla toglie all’efficacia della resa: sono colori vari e intensi che formano sinfonie velate ed affascinanti. In questa serie varie opere sulla natura: una vegetazione selvaggia in cui si annidano minuscoli pennuti o spazi immensi in cui
imperano volatili d’altura. Su un vario paesaggio di deserto si staglia nitido, a rilievo, un cammello realizzato in cartone da imballaggio oppure un pacifico ippopotamo su una natura lussureggiante. In queste opere i materiali utilizzati sono cemento, sabbia, creta… impastati e lavorati dall’autore con una tecnica particolare, tutta sua. Egli ha sperimentato vari materiali per padroneggiare la fisicità della materia e i suoi dipinti sono grumosi, squamati, striati. Le scelte tecniche rivelano il grande mestiere acquisito negli anni dall’infaticabile lavoratore e qualificato sperimentatore che è Antonio Matarazzo, uno dei più autorevoli esponenti dello scenario artistico abruzzese
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Antonio Matarazzo
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arte&co. » di Marcella Pace
Vasco Bendini e Matteo Montani a Chieti
Vasco Bendini e Matteo Montani.
Così lontani, così vicini Un vero dialogo tra generazioni dell’arte contemporanea in mostra a Palazzo ‘de Mayo a Chieti
è una sorta di cabala dietro la mostra “Così lontani, così vicini”, ospitata fino alla fine del mese presso lo Spazio Esposizioni Temporanee di Palazzo ‘de Mayo a Chieti e organizzata dalla Fondazione CariChieti, presieduta da Francesco Sanvitale. Protagonisti di quella che più che un’esposizione è un vero dialogo tra generazioni sotto il segno dell’arte contemporanea sono Vasco Bendini e Matteo Montani. Il primo, bolognese, classe 1922, ha compiuto 90 anni proprio nell’anno appena concluso; il secondo, romano, ne ha festeggiati 40. Due artisti dalle età lontanissime, ma vicini perché legati a nomi storici per l’arte italiana, come quello di Sargentini e della galleria romana L’Attico. «Se Bendini è stato legato da un lungo sodalizio con Bruno Sargentini, – ha raccontato Gabriele Simongini, curatore della mostra e del catalogo- Montani deve molto agli impulsi e agli stimoli ricevuti da Fabio Sargentini, com’è dimostrato dal cambiamento decisivo sancito dalle opere presentate alla sua personale presso la galleria L’Attico nel 2007. Andando a ritroso nel tempo, esattamente cinque decenni
Alcune opere esposte a Palazzo ‘de Mayo
» foto concesse da Fondazione CariChieti
prima, nel 1957, Vasco Bendini partecipava alla collettiva che inaugurava L’Attico di Bruno e di un giovanissimo Fabio Sargentini». Ed eccola di nuovo la ricorrenza di numeri che questi due artisti hanno in comune. La mostra presenta complessivamente 31 opere dei due artisti. Di Bendini sono ammirabili un’opera storica del 1951, due dei suoi strepitosi oli su alluminio del 1980 ed una serrata scelta di opere dell’ultimo decennio. Montani espone, invece, tutte le opere degli ultimi sette anni. Ed è osservandole da vicino, le une al fianco delle altre, che emerge la vicinanza delle opere d’arte di Bendini e Montani, animate, come spiega Simongini, da «un soffio vitale che forse è anche pneuma, respiro, aria. E che ci appare come una sorta di principio originario inveratosi di immagini sorgive. Le loro opere nel complesso, sono forse sismografi, elettrocardiogrammi dell’universo, della natura naturans che racchiude ed innerva anche la loro interiorità. Bendini e Montani, in qualche modo, sono forze della natura ma simili ad un tramonto, all’alba, ad una natura generatrice più che a quella matrigna e distruttiva»
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Una delle sale della mostra
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arte&co. » di Marco Sciame
Cuore, opera di Marco Sciame
Internet è un volto ma non la realtà L’arte al tempo di internet con le sue molteplici possibilità e la sua invadenza. Ma può la realtà virtuale superare quella vera? Riflessioni di un artista…
ramai il mercato è internet. Se non hai il sito, Myspace, profilo Facebook o Twitter, non hai riconoscibilità. E naturalmente non puoi che essere contattato sulla tua email personale e pagato tramite carta prepagata, bancomat, sul tuo conto corrente rigorosamente online. Siamo arrivati nel 2013, salvezza assicurata dalla profezia Maya. Ma una profezia si è sicuramente avverata: la schiavitù ad internet. Il creativo o artista che sia, ha sempre avuto nel tempo il ruolo di identificare l’essenza della contemporaneità, la testimonianza dei tempi, nelle loro tendenze e valori. Se poi è un buon operatore dell’arte, sa lasciare nelle proprie opere tracce di possibili futuri positivi, visioni di salvezza o obiettivi
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da raggiungere. Come Leonardo che nella Gioconda poneva dietro la Monna Lisa, una vista d’uccello ad un paesaggio reale. Come se volesse indicare che l’uomo un giorno avrebbe volato, ricerca oltretutto espressamente identificabile nei suoi tentativi di macchine volanti. Io sono un pittore, un ritrattista ed un fumettista. Mentre concludo un fumetto il cui editore ha visto le tavole solo e dico solo, via email, le stesse da lui ricevute, sono già state girate al grafico e tipografo. Insomma il fumetto verrà stampato e distribuito ed i disegni, le pagine originali, non sono mai uscite dal mio studio, mai mosse dal mio tavolo. Per i ritratti mi arrivano le foto in jpg e ci lavoro, come se quelle persone da
Bacio, opera di Marco Sciame
riodo sono le mie manipolazioni fotografiche ritrarre fossero icone, esseri inesistenti di cui che vi riporto con l’articolo. L’odore mi ha ne vedo una rappresentazione senza corpo, spinto a concretizzare opere elaborate al odore, gestualità, parola. computer che, a dire incredibilmente, non Da pittore si apre un mondo. Mentre il prezsono mai state stampate. Mai stampate. Torzo dei lavori ha l’ago della bilancia che vienato dopo quasi quindici anni nei corridoi ne solleticato da ciò che l’onnipotente ebay dell’accademia, dove una volta vedevo ragazsegnala, le trattative, l’immagine dell’opera, zi sui cavalletti a dipingere, ho visto studenti la sua visione, avviene esclusivamente in sui computer. Copia e incolla, Photoshop, via telematica. Vedere l’opera dal vivo? Solo elaborazione dell’immagine, filtri, opzioni, quando e se te la compri. effetti grafici. Fa tutto il computer, non preL’immagine più della concretezza, l’apparenoccuparti...Poi magari se vuoi te la stampi. za più dell’essenza. Le manipolazioni che vedete, dalla comVuoi preparare una mostra? Bene, crea ponente elettro-meccanica, sono opere di l’evento su facebook ed invita tutti i tuoi amidenuncia. Dove una volta la mano di Dio ci. Poi fai l’invito online e mandalo a tutti i incontrava quella dell’uomo, ora incontra il tuoi contatti di whatsapp. Questa è la pubbraccio meccanico, nella sua riproducibilità blicità di oggi. in serie, naturalmente. E che dire che al BaVuoi sapere se sei un creativo che ha vicio di Hayez oggi viene sostituito quello molto sibilità o apprezzamento? Vedi quanti “mi più attuale di un bacio in realtà virtuale? piace” hai sul tuo profilo come personaggio Magnifica distruzione. pubblico. Ogni cosa che internet produce dovrebbe Ma l’individuo dov’è? Potrebbe non esistere essere una cosa in più e non una cosa in e tutti penserebbero che invece c’è. Le opesostituzione di un’altra. Ricordiamoci che le re potrebbero essere elaborazioni fotografipersone che conosciamo in chat non sapche, gli eventi online reclamati, mai esistiti. piamo chi sono, che le cose che vediamo Eppure tutto su internet presenterebbe una nei siti, non sappiamo come sono. Internet documentazione della sua esistenza. è un volto non la realtà; per quella, stringete Anche la bottega, lo studio, oggi passa onli- Mano, opera di Marco Sciame una mano, toccate e parlate con essa. Sentine. Si vende, si compra, si contratta. Esisti te le emozioni che vi generano le cose, gli eventi, lavorate d’insolo se sei sui motori di ricerca... Magari hai uno studio di tuito, lasciatevi veramente andare, come non fate mai davanti quaranta metri quadri, magari lo hai di quattrocento metri allo schermo d’un computer. quadri, ma conta di più se e come hai il tuo sito internet. A proposito, sempre disponibile ad incontrarvi per un caffè. Nella mia frequentazione accademica di belle arti, si respirava Se esisto, lo faccio decidere a voi già l’invasione e l’invadenza del mondo online e di quel pe-
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» immagini di Marco Sciame
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tempo rubato
Il tempo per leggere è sempre tempo rubato. (Come il tempo per scrivere, d’altronde, o il tempo per amare). Rubato a cosa? Diciamo, al dovere di vivere.
» a cura della redazione
Daniel Pennac, Come un romanzo, Feltrinelli Editore
Marco Taddei e Simone Angelini / Bel-Ami Edizioni
“STORIE BREVI E SENZA PIETÀ”, IL FUMETTO DEL PARADOSSO Se un giorno doveste incappare in una fila di persone che parte da un tavolino dove, armati di penna e macchina da scrivere, due giovani lavorano alacremente parlando con i “clienti”, non scappate. Nessuno ha intenzione di rifilarvi qualche costosa polizza o un abbonamento a vita. Invece mettetevi in fila e aspettate divertiti il vostro turno: vi siete imbattuti negli autori di Storie Brevi e Senza Pietà, il primo fumetto della Bel-Ami Edizioni, l’unico che si presenta al pubblico con una seduta di fumetto-terapia. Marco Taddei e Simone Angelini sono penna e matita di quest’opera dal sapore grottesco e ironico, che nasce dalle paure nascoste, dalle speranze e dalle ossessioni. Una raccolta di storie folgoranti che raccontano di personaggi inattesi: dall’ultimo dinosauro alle creaturine gelatinose, cresciute in un relitto, che cantano canzoni di Battisti, da una colonia di gatti a un nobile annoiato, da un pozzo misterioso
all’impietosa routine di ogni giorno. L’avventura di Storie Brevi e Senza Pietà comincia con l’incontro dei due autori all’interno del gruppo creativo di Pescara Carta Straccia. Da lì Marco inizia a proporre brevi e spigolose storie che Simone trasforma in immagini. Storie contemporanee, secondo Taddei “Il tempo in cui viviamo è stracolmo di necessità ed appuntamenti. Gli orologi erano docili organizzatori della giornata fino a qualche decennio fa, ora invece sono boia spietati della giornata. Poi quando abbiamo un po’ di tempo per noi rimaniamo imbambolati, scioccati dal tempo libero.” Simone invece lancia una proposta “Mi piace pensare che una nostra storia possa far scattare creatività nella testa del lettore che a sua volta l’applicherà nel suo campo, che sia un’operazione a cuore aperto, la progettazione di edifici antisismici o la lista della spesa.” Storie Brevi e Senza Pietà è in libreria, su Amazon o su www.baedizioni.it
Storie Brevi e Senza Pietà 80 pagine Prezzo 10 Euro ISBN 978-88-96289-24-2 disponibile in libreria, su Amazon e su www.baedizioni.it
gli autori_ Marco Taddei Nato nel 1979 a Vasto. Scrittore da computer e da macchina da scrivere. A volte fotografo. Gli piace sghignazzare. Tra le pubblicazioni: In DO SI Minime (Firenze libri, 2009). Se la canta e se la suona su www. ascellaebbra.tumblr.com Simone Angelini Nato nel 1980 a Chieti. Fumettista autodidatta, illustratore, grafico. Co-fondatore del gruppo creativo “Carta Straccia”. Attualmente il suo corpo risiede a Pescara, la sua mente spazia altrove. Il suo sito: simoneangelini.blogspot.com
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musicamania » Piero Vittoria
NOI
BACKUP
Tradizione e modernità nel nuovo album di Eros Ramazzotti
La gigantesca retrospettiva di Jovanotti
Il nuovo lavoro di Eros Ramazzotti, Noi, esce a tre anni di distanza da Ali e radici, album che non aveva pienamente soddisfatto. Anticipato dall’indovinato singolo Un angelo disteso al cielo, ballad molto intensa, Noi è un disco dal forte respiro internazionale, caratteristica a cui Eros ci ha abituato. Riconoscibile sin dalla title track il tipico sound ramazzottiano, ma scorrendo le varie canzoni si scopre anche un Eros nuovo che strizza l’occhio a sonorità più inglesi ed americane. Ciò che emerge è l’immediatezza delle canzoni, quella che si era persa proprio in Ali e radici. Tante le collaborazioni: il progetto iniziale prevedeva infatti un album di duetti (c’era l’intenzione di coinvolgere anche Jennifer Lopez e Madonna). Si va dai Club Dogo agli Hooverphonic, fino a Il Volo e Nicole Scherzinger, ex leader delle Pussycat Dolls, ma c’è spazio anche per i camei vocali di Giancarlo Giannini ed Andy Garcia (nella versione inglese e spagnola). L’amore, l’amicizia, l’uguaglianza tra i popoli e la paternità i temi trattati. Questa nostra stagione è uno degli episodi più belli dell’intera carriera di Eros. Ottima anche Io sono te con il parlato teatrale di Giannini. La sensualità è protagonista in Fino all’estasi in cui la voce della Scherzinger ben si integra con quella di Ramazzotti. Balla solo la tua musica è un vero inno alla libertà e in Infinitamente Eros si abbandona al ricordo degli amici persi (su tutti Alex Baroni). Polaroid vive di immagini dell’infanzia ed è forse la traccia con i suoni più accattivanti. Non brillanti i duetti con i Club Dogo in Testa o cuore e gli Hooverphonic nella conclusiva Solamente uno, mentre sorprendente quello con i tre giovani tenori Il Volo in Così. Tradizione e modernità si incastrano alla perfezione in Noi, disco che non mancherà di diventare un ennesimo campione di vendite.
Jovanotti festeggia i suoi 25 anni di carriera con una raccolta di successi che vanno dal 1987 ad oggi: Backup il titolo non casuale, quasi ad indicare “un’archiviazione” di ciò che è stato finora il suo lungo percorso artistico per proiettarsi verso un nuovo inizio. Quattro diversi formati: Standard, con due cd; Deluxe, con quattro cd, Megabox con sette cd e il Digital Download da iTunes. Il più interessante è il Megabox contenente sette cd, nove inediti (potremmo considerarlo una sorta di disco nuovo), due dvd ed una pen - drive USB con l’intera produzione di Lorenzo in Mp3, un vero “backup” completo. Fra gli inediti si segnala il primo energetico singolo estratto Tensione evolutiva, il cui video è stato diretto da Gabriele Muccino, il folk di Estate, lo swing di Tu mi porti su, l’elettronica di Rimbalza e Ti porto via con me con Benny Benassi. Spazio anche per un libro, “Photobackup”, ed un racconto, “Gratitude”, scritto proprio da Lorenzo. Il primo dvd raccoglie i videoclip, il secondo (“Gimme twentyfive”) monta le sue apparizioni tv sin dagli esordi. Il box è dunque una raccolta gigantesca che è più che un semplice riassunto della carriera di Jovanotti. Per chi non volesse spendere cifre folli (il costo si aggira sui 100 €), ma desiderasse avere comunque un’esaustiva retrospettiva di Jovanotti va più che bene l’edizione deluxe in quattro cd.
VOTO 9
VOTO 9
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abru
ocool
Il valore dell’eccellenza, l’Abruzzo che non si arrende Per aver mostrato all’Italia e al mondo, in un momento difficile, il talento dell’Abruzzo, con le sue tradizioni, i suoi paesaggi, la sua storia e il carattere dei suoi abitanti, dimostrando che esiste una regione che non si arrende di fronte alle difficoltà e rappresentando un simbolo che tutto l’Abruzzo deve saper rappresentare. Con queste motivazioni, il presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, ha consegnato riconoscimenti a quattro imprenditori abruzzesi. Si tratta di Daniele Kihlgren, premio europeo per il miglior progetto turistico sostenibile-albergo diffuso, cioè quello di Santo Stefano di Sessanio (L’Aquila), lo chef Niko Romito del ristorante ‘Reale’ di Castel di Sangro (L’Aquila), Francesco Paolo Valentini dell’azienda vinicola Valentini di Loreto Aprutino (Pescara), con il suo “miglior vino d’Italia”, e Giuseppe Ranalli della Tecnomatic. I riconoscimenti sono stati consegnati nel corso dell’evento “Il valore dell’eccellenza, l’Abruzzo che non si arrende”, che si è svolta all’Aurum di Pescara. Oltre a Pagano, all’iniziativa hanno preso parte, tra gli altri, il sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia, e il presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa. La cerimonia si è aperta con l’esibizione musicale dei maestri abruzzesi Mario Stefano Pietrodarchi e Luca Lucini.
Alcune immagini dell’ultimo dell’anno 2012
foto concesse da Mario Marrone - Top Dee Jay
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