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anno 3°
22
n° giugno 2008 numero chiuso in redazione il 7 giugno 2008
PREMIO ALLA COMUNICAZIONE DI QUALITÀ PER AGENZIE E UTENTI
ORO
in copertina Alfiero e Mauro Barnabei foto di Andrea Straccini
XX EDIZIONE 2007
NUTRIAMO LA STESSA PASSIONE direttore responsabile coordinatore di redazione collaboratori di redazione hanno collaborato:
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capitano d’impresa
Alfiero Barnabei
lo sport
Ho giocato a tennis per tanti anni. L’ho praticato anche a livello agonistico. Da un pò ho smesso. È uno sport che amo e che ancora seguo perché richiede impegno e energia.
la passione
Scelgo la pittura su tutte le forme di arte. Alle superiori mi piaceva il disegno tecnico. E oggi, anche per merito di mia figlia Claudia che dipinge, ho imparato ad amare la pittura, anche quella contemporanea.
GRUPPO BARNABEI RINNOVARSI PER PASSIONE Alfiero Barnabei, nonostante i successi imprenditoriali, non si dà arie. È un uomo saggio e di temperamento che ama definirsi «un umile servitore del sistema del lavoro». Sta per compiere 72 anni, ma ha un animo moderno, giovane e un modo di pensare al di fuori degli schemi. Nasce a Montorio al Vomano, un territorio nel quale la produzione del mobile ha una tradizione secolare. Proviene da una famiglia di falegnami. Frequenta l’Istituto tecnico professionale, ma il suo animo libero, indipendente e un po’ ribelle per quei tempi, lo porta a non lavorare in famiglia, ma ad aprirsi un’attività sua. Un “self made man” a tutti gli effetti. Inizia così negli anni ’60 la Alfiero Barnabei&C. che si orienta sulla produzione di mobili in metallo. Dieci anni dopo, avvia la lavorazione del legno in parallelo a quella del metallo fondando la ABF. Da qui è tutta un’ascesa, alternata ovviamente da momenti difficili che però Alfiero Barnabei, grazie a tenacia e determinazione, riesce sempre a superare. E’ sposato con Liana che per anni ha lavorato con lui e ha due figli. Mauro, dopo la laurea in giurisprudenza e un master in marketing alla Bocconi, ha preso in mano le redini del Gruppo, diventando presidente del CdA del ABF. Claudia, invece, ha un negozio d’arredamento. Tra poco diventerà nonno per la prima volta da parte di entrambi i figli. Trova il tempo anche per ricoprire cariche di spicco: presidente dell’Unione Industriali di Teramo da otto anni, componente della giunta della CCIAA di Teramo, presidente centro fieristico del mobile di Mosciano S. Angelo. In passato ha rivestito il ruolo di: consigliere d’amministrazione e membro del comitato direttivo della banca Tercas, presidente della Croce Rossa di Teramo e governatore della confraternita della Misericordia. Ma non è finita qui, da tre anni è stato insignito del titolo di Grande Ufficiale della Repubblica.
l’hobby
Mi ha sempre affascinato visitare le città d’arte. Amo il mio paese e quando ho tempo, ahimè quasi mai, vado alla scoperta delle bellezze del patrimonio artistico italiano, in particolare: chiese e monumenti.
la tecnologia
Riduco l’uso del cellulare al minimo indispensabile. È un oggetto chiaramente utile, di cui oggi non si può fare a meno. L’importante è non diventarne dipendenti.
l’auto
Ho scelto sempre e solo macchine italiane targate Fiat. Come per i miei mobili 100% “made in Abruzzo”, prediligo e cerco di diffondere la qualità del “made in Italy” nel mondo.
5
sommario _ anno 3° n°22 _ giugno 2008
editoriale
9
Valorizzare le donne per rilanciare l’economia
il punto
11
Innovazione tanto per dire
confi... denzialmente
13
l’Abruzzo che produce
15
18
La vicenda della sanità dimostra che è tempo di agire Le imprese artigiane e i progetti di inclusione sociale
in primo piano Ud’A facoltà di Economia
16
Anni ‘80, arriva il just-in-time
Confindustria Abruzzo
18
«Cara Emma pensaci tu»
azienda con il segno + abf - barnabei
28
tematiche d’impresa ricerca& innovazione risorse umane norme&leggi marketing
36
22 Gruppo Barnabei rinnovarsi per passione
energia
segreto del successo 28 Il nella «qualità» delle relazioni sociale per l’automotive 30 Responsabilità al primo posto
32 Dalla corte costituzionale stop agli aiuti d’Abruzzo, la capacità 34 Rustichella di «ascoltare» i clienti tra le regioni più penalizzate dalla 36 L’Abruzzo «qualità» dell’energia elettrica
economia
innovazione per sostenere la capacità 40 «Più dell’export»
economia
42 Per l’economia teramana chiari segnali di ripresa
storie&persone
52
storie& persone
Palazzese, alla conquista del Venezuela 46 Giovanni con l’Abruzzo nel cuore
credito&finanza bcca confesrcenti
52 Per la BCC di Cappelle un bilancio tutto d’oro chiari tra Confesercenti 55 Patti e Banca dell’Adriatico
azienda partner
62
71 6
cdo its
56 Un «cambio di marcia» per la CDO 58 ITS Italelettronica: al servizio dei professionisti
sami
60 Sami, specializzati in lean production
coop credito
62 In banca ti accompagna Coop Credito
seminari&convegni sia cciaa Chieti
65 Tunisia, la nuova meta degli affari 68 Sport e turismo in promozione dinamica 71
obiettivo lavoro Ud’A unicom
Dall’estero in arrivo operai edili specializzati
90
74 Sale in cattedra il valore dell’esperienza 77 Unicom, assemblea con gita
eventi giochi mediterraneo g.i. confindustria abruzzo cantine aperte cibus micron
80 Lavori in gioco 83 Abruzzo Città Regione specialità regionali 87 Le conquistano la fiera delle bontà
90 Micron l’ambiente al primo posto
g.i. confindustria pescara
opportunità ed esigenze 93 Conoscere dalla viva voce dei protagonisti
g.i. confindustria chieti
96 Pail: tecnologia «artigiana»
g.i. confindustria pescara
100 Come difendersi dai tanti «parmesan»
humangest
96
84 Non solo vino a “Cantine Aperte”
103
103
Humangest, la forza di soluzioni su misura
107
la vita è bella 110
passione motori
113
focus hi-tech
115
divudi
117
tempo rubato
119
un’ottima annata
Peugeot 807, spazio da “monolocale”
Sfiori il display e hai il mondo nelle tue mani
Into the wild, in fuga per conoscersi
Fútbol storie di calcio
Paese che vai, vino che trovi adagio con gusto
120 A Torino i colori e i profumi delle comunità del cibo
uscita di sicure a
109
Firenze, scoprire come «dipingere la luce»
7
editoriale
VALORIZZARE LE DONNE PER RILANCIARE L’ECONOMIA «A
bbiamo rinunciato a quella grande risorsa che è l’occupazione femminile. C’è uno slogan efficace che riassume la questione: troppe donne a casa, troppe culle vuote, troppi bimbi poveri. Così si bruciano enormi potenzialità». Non sorprende che la prima donna alla guida di viale dell’Astronomia abbia avuto la sensibilità e l’intelligenza di citare uno dei principali ostacoli alla crescita economica e sociale del Paese. E di farlo senza indugi, nel suo primo discorso da presidente di Confindustria. Del resto, è innegabile che dove lavorano più donne l’economia corre. E che in Italia restano in troppe fuori dal mercato del lavoro: il tasso di occupazione femminile è del 46,3%, quello maschile del 70,7%. Nella nostra regione sono appena 44 su 100 le abruzzesi che hanno un’occupazione, anche solo precaria. Stiamo rinunciando al vero motore dell’economia. Per dirla con le parole di Emma Marcegaglia: «Con una occupazione femminile allineata ai tassi medi europei, il nostro PIL sarebbe più alto di quasi il 7%». Tommaso Di Rino _ direttore Più donne al lavoro è un obiettivo possibile, non solo doveroso. A patto di costruire un nuovo welfare, più vicino ai bisogni della famiglia e dell’infanzia. I possibili interventi sono noti: molti analisti concordano nella necessità di aumentare il numero di asili nido. Le cifre dell’Isfol segnalano che il 13,5% delle donne abbandona il lavoro dopo la gravidanza e il dato sale al 30% se si considerano le donne tra i 30 e i 39 anni. I servizi all’infanzia –sui quali investiamo appena lo 0,1% del PIL- vanno calibrati sulle reali esigenze di donne impegnate sul lavoro in media fino alle sei di sera. Ma appare convincente anche la proposta di chi suggerisce di ridurre le imposte, per dare alle donne un maggior reddito da spendere come vogliono: per la cura dei figli, per l’assunzione di baby sitter, per asili nido pubblici o privati. Non va trascurata l’esigenza di riorganizzare gli orari: lasciare il lavoro è per molte una scelta vissuta come momentanea, ma che diventa irreversibile senza poter entrare al lavoro più tardi, uscire prima se necessario, lavorare la sera o nel fine settimana. Altri interventi da adottare: la previsione di sgravi fiscali per le imprese che assumano donne e la valorizzazione dei talenti femminili nelle aziende, negli enti, nelle università. Fa riflettere il dato diffuso da Manageritalia, la federazione nazionale dirigenti e quadri: siamo il Paese, nell’Europa a 15, che si affida meno alle donne per i ruoli manageriali. Solo il 23% dei nostri dirigenti è donna. La parità, in questo senso, sembra ancora molto lontana, frenata da retaggi maschilisti difficili da superare. Tornano alla mente le parole di madame Bonnefond, presidente di Veuve Clicquot, il celebre marchio di champagne, pronunciate qualche tempo fa, alla consegna del premio che la sua azienda -da oltre trent’anni e in Italia dal 2005- attribuisce alle donne che portano avanti con successo e passione la propria missione aziendale: «La battaglia per le pari opportunità sarà vinta quando ci sarà una donna incapace in una posizione molto importante»
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direttore@abruzzoimpresa.it
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il punto
INNOVAZIONE TANTO PER DIRE I
l buon governo –dice il sociologo Carlo Donolo– non è la politica al primo posto, ma la politica al suo posto. L’assunto è anche una conseguente chiamata alle armi per tutti gli altri soggetti sociali, perché se la politica non occupa i suoi propri spazi, che sono quelli di una pragmatica gestione del progresso, si rischia l’inesorabile declino. Si prenda uno dei problemi dell’Abruzzo. La mancata capacità o, comunque, il forte ritardo delle imprese ad innovarsi nei processi come nei prodotti, tanto che molte pagano prezzi altissimi per aver considerato marginali, nei propri piani industriali, le attività di ricerca e sviluppo, le politiche di sostegno alla brand awareness o la ricerca di mercati di sbocco. Ma attenzione, non solo le imprese pagano, anche i lavoratori pagano, con la perdita del posto di lavoro; la collettività paga, lasciando sul terreno una parte improduttiva di sé; l’università paga, alienando la sua precipua capacità propulsiva. E, per ultima, ma non ultima, anche la politica paga, alla prima tornata elettorale utile. Le risorse da destinare alla ricerca e allo sviluppo sono costi ma anche opportunità, dipende dai punti di vista, comunque sia rubricati tra le scelte nodali dell’azienda. Non in rari casi, quindi, l’impresa potrebbe trovarsi nella condizione di preferire un nuovo investimento, per conseguire risultati immediati, piuttosto che scommettere sull’innovazione. A ciò si aggiunga Mauro Di Pietro _ direttore editoriale Ecco Italia che qualche salace imprenditore sarà del parere che la formazione, la ricerca e l’innovazione non sempre sono state un prerequisito per le trasformazioni economiche. Nulla di che meravigliarsi, perciò, se i fondi destinati alla globalizzazione siano stati “distratti” per iniziative del tutto estranee alle legittime modalità. Viene però da chiedersi perché un imprenditore che rischia patrimoni propri, e anche qualche cosa della propria autostima per concretizzare un’idea, troverebbe conveniente “barare” in tema di formazione e ricerca, sapendo quel che è in gioco nella scala competitiva. L’autolesionismo come tic imprenditoriale non convince. È possibile che si vada manifestando una “sindrome da abbandono”, avendo capito che non si può continuare a gestire al proprio interno la complessa partita dell’innovazione e constando la deresponsabilizzazione dell’università e della politica. In Abruzzo, come d’altronde in gran parte dell’Italia, la spinta a dare vita a network per l’innovazione, con il conseguente trasferimento tecnologico alle PMI, salvo alcuni casi, si è infranta. Il Parco scientifico e tecnologico e le università abruzzesi, con il tentativo di avviare esperienze di Spin-off aziendali, non hanno dato le risposte attese. Sicuramente il contesto, privo di un’adeguata e diffusa cultura d’impresa, la differenza di linguaggio e di dimensione delle entità in gioco, hanno opposto proprie barriere. Più sconcertante ancora appare il tentativo di colmare il gap con qualche portale internet, o con sterili cicli di incontri, per stendere un velo sulle costosissime azioni di marketing territoriale che non hanno attratto nuovi investimenti. Manca, dunque, uno stimolo potente per inanellare, attorno ad una necessità, le responsabilità di tutti. Forse mirava a questo il Governo regionale quando ufficializzò la nomina del professor Alberto Sangiovanni Vincentelli quale advisor/consigliere della Regione per l’innovazione, la competitività, la ricerca e la formazione. Al momento della sua presentazione, fu nel lontano maggio 2005, il professor Vincentelli disse di voler “studiare quello che esiste nel settore economico ed universitario”. La aspettiamo pazienti, professor Vincentelli -il nostro è secondo tradizione un animo gentile- e riponiamo in lei l’estremo tentativo di speranza che la politica questa volta si ravveda e dirima la partita, togliendo a tutti il comodo alibi della politique politicienne maurodipietro@eccoitalia.it L’economia dà i numeri
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Alla fine della lettura di questo articolo, a cui avrete dedicato poco meno di cinque minuti, la tanto vituperata compagnia di bandiera, Alitalia, ha incrementato di 9.058 euro le sue perdite; il colosso statunitense del petrolio Exxon ha conseguito un utile di 351.000 dollari e la nostra sanità regionale ha accumulato un disavanzo di 1.415 euro. Bazzecole, ma il tempo è denaro. (mdp)
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confi... den ialmente
LA VICENDA DELLA SANITÀ DIMOSTRA CHE È TEMPO DI AGIRE S
i è molto discusso nei giorni passati, ed il dibattito è ancora aperto, di un possibile ulteriore aumento della pressione fiscale a carico delle imprese e dei cittadini in Abruzzo, aumento che avrebbe compromesso, oltre ogni limite tollerabile, la competitività del sistema imprenditoriale e i livelli occupazionali della regione. L’eventuale aumento dell’IRAP sulle imprese -e dell’IRPEF sui cittadini- era (ed è) legato alle note vicende di cattiva gestione della spesa sanitaria regionale. Ma accanto alla questione dell’aumento della pressione fiscale, che era ed è connessa e subordinata anche a richieste ed imposizioni governative, ve ne sono altre che appesantiscono allo stesso modo la situazione, che invece sono di diretta ed unica pertinenza della Regione e che richiedono ugualmente immediata soluzione. Si pensi alla proposta, da parte della Regione, di introdurre in Abruzzo una tassa sull’emungimento delle acque minerali. Le nostre imprese, come è evidente, sono già gravate da un carico fiscale superiore rispetto a quello di altre regioni. Per di più la proposta presenta alcune anomalie quali, ad esempio, la massima imposizione tra quella imponibile dalla forbice prevista dalla normativa nazionale, l’imposizione sull’emunto e non sull’imbottigliato, ecc. Un’altra problematica, ad esempio, è quella dell’attuale Piano regionale Giuseppe D’Amico _ direttore Confindustria Abruzzo per la tutela della qualità dell’aria. In base alle prescrizioni, in una serie di comuni insistenti nelle aree industriali della Val Pescara, non è più possibile effettuare nuovi investimenti a causa dell’inquinamento, determinato però per la maggior parte dal traffico locale e quindi da infrastrutture inadeguate. Ora dagli uffici regionali, vengono negate le autorizzazioni ad investire a grandi realtà industriali dotate di soluzioni tecniche all’avanguardia dal punto di vista ambientale. Ancora più importante e grave è l’approvazione della L.R. n. 2/08 “Interventi urgenti per la Costa teatina”. Si è discusso molto sulla normativa –anche con argomentazioni demagogiche- con l’intento più o meno volontario e discutibile di fermare il Centro Oli di Ortona. Ma il provvedimento blocca in sostanza la possibilità di effettuare qualsiasi nuovo investimento, ancorché già autorizzato. E in tutto l’Abruzzo, non solo nei comuni della costa teatina. Appare legittima una domanda: con tali provvedimenti si vuole paralizzare l’economia regionale? Si vuole forse che le imprese abruzzesi, e anche quelle esogene, rinuncino ad investire in Abruzzo, a creare occupazione nel nostro territorio e che vadano a farlo in altre aree del paese? È grande il rischio, infatti, che la situazione economica abruzzese, già compromessa dall’aggressività della competizione internazionale e dal costo delle materie energetiche, si aggravi notevolmente. Ciò, anche in considerazione del fatto che le riforme strutturali sollecitate da tempo dal mondo imprenditoriale e civile, e ormai necessarie, (riforma del sistema sanitario, riforma dei consorzi e dei distretti industriali, gestione rifiuti con la previsione di impianti ad alta tecnologia per lo smaltimento, programmazione economica e dell’innovazione, ecc.), non sono state ancora minimamente iniziate. La Regione e la politica abruzzese in generale, quindi, devono dare risposte coraggiose e soluzioni immediate. Non possono più rimanere immobili rinviando ulteriormente le necessarie assunzioni di responsabilità. Il rischio è la bancarotta
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ubicazione: • nel Comune di Città Sant’Angelo • a 8 km da Pescara
descrizione: • capannoni per commercio all’ingrosso, moduli da 634 mq a 10.000 mq
• a 4 km dall’autostrada A-14 uscita Pescara nord
• capannoni per logistica, moduli da 480 mq a 2.400 mq
centro servizi: • sportello bancario • bar e ristorante • sala conferenze • uffici
l’Abruzzo che produce
LE IMPRESE ARTIGIANE E I PROGETTI DI INCLUSIONE SOCIALE P
iccole e competitive, ma dal cuore “sensibile”. È l’idea delle imprese artigiane abruzzesi che ha la Cna della nostra regione. Ed è l’idea-forza di un progetto, chiamato non a caso «Impresasensibile», che vuole favorire e agevolare l’inserimento di persone svantaggiate nelle imprese artigiane, e più in generale nelle aziende piccole e piccolissime. Un progetto che nelle prossime settimane entrerà nel vivo. Nelle attività di lavorazione del legno, della ceramica, dei tessuti, nella pittura -attività dove la presenza di piccola e piccolissima impresa è elemento prevalente- i diversamente abili hanno l’opportunità di esprimere, anche artisticamente, le loro esperienze, le loro motivazioni e soprattutto la loro sensibilità. Tutt’altra cosa che restare confinati, come spesso avviene, in un ufficio, dietro una scrivania: senza poter comunicare e trasmettere emozioni e sensazioni agli altri. Ma perché proprio la piccola impresa per promuovere un progetto così ambizioso di integrazione sociale? Perché è qui, nella dimensione ridotta, nel rapporto quotidiano che si realizza stando fianco a fianco, che tra imprenditore e lavoratore diversamente abile può nascere un nuovo modo di fare impresa: è qui che si avverte come la necessità di collocare i diversamente abili nei vari ambiti lavoraCambi tivi, rispettandone ed esaltandone le potenzialità, permetta di non penalizzare le Franco presidente CNA Abruzzo aspettative delle aziende che li assumono. E poi, ancora, perché in una regione come la nostra, solo le imprese artigiane possono vantare un piccolo esercito di oltre 35mila aziende, e dunque una platea tanto vasta in grado di dare anche numericamente un senso al progetto. Gli strumenti operativi di «Impresasensibile» sono già stati messi a punto. Cna e Inail hanno siglato un protocollo al ministero del Lavoro, per consentire un più agevole accesso delle piccole imprese e degli artigiani ai vantaggi e alle convenzioni previsti dalla legge 68 del 1999: l’intento è diffondere la convinzione che i più deboli possano essere portatori di capacità e incentivare le imprese ad aumentare gli investimenti a loro favore. Per questo, «Impresasensibile» sarà soprattutto uno strumento operativo per erogare servizi, informazioni, strumenti tecnologici e operativi, in grado di permettere alle imprese interessate di partecipare, con buone possibilità di successo, a progetti e programmi regionali, nazionali e comunitari per la formazione prima e l’occupazione poi di persone svantaggiate. Le cifre ufficiali dicono che il numero delle persone con disabilità è in continuo aumento, ma solo il 42% ha un’occupazione, mentre il rimanente 58% è inattivo; tra i lavoratori disabili il 56.1% è occupato in società private e il 36.6% in organizzazioni pubbliche, l’80.4% lavora a tempo pieno e le mansioni più diffuse sono quelle d’ufficio, mentre solo l’11% svolge un lavoro autonomo. Dati che fanno riflettere, ma anche valutare quanto ancora lontano sia, per usare le parole della Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo, adottata dall’Onu nel 1948: «…Il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo...». È questa l’ispirazione che ci muove
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in primo piano » di Anna Morgante
ANNI ‘80, ARRIVA IL JUST-IN-TIME Si riorganizza la catena degli approvvigionamenti. I beni vanno prodotti nel momento in cui devono essere venduti, i pezzi vanno realizzati se devono essere assemblati, i materiali vanno acquistati quando devono essere trasformati. Principi che consentono di tenere sotto controllo le fonti di spreco 8a Parte
L’
L’attività innovativa delle imprese industriali negli anni ‘80 ha avuto inizio nei processi produttivi in senso stretto, per poi estendersi ai processi logistici e più in generale alla catena complessiva fornitore/ cliente. In quegli anni le imprese, pur continuando a focalizzare l’attenzione sull’integrazione delle tecnologie informatiche, hanno dovuto rivedere il proprio sistema gestionale ed organizzativo e considerare le innovazioni di manufacturing (JIT, TQC, CE). Tali innovazioni, oltre a migliorare i processi produttivi, portano modifiche alla natura dei processi stessi e ai meccanismi di coordinamento. L’esperienza indicava, che erano state tali innovazioni a permettere alle imprese giapponesi di assumere un ruolo preminente sui mercati mondiali. Il sistema produttivo giapponese si sviluppa dopo la seconda guerra mondiale allorché le produzioni militari devono essere riconvertite in produzioni civili. In particolare alla Toyota caratterizzata da mezzi scarsi, spazi fisici limitati e macchinari inadeguati, ci si rende conto che la produzione di massa è difficile da attuare. Nella primavera del 1950 Eiji Toyota visitò lo stabilimento Rouge della Ford a Detroit, (la struttura produttiva più
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grande e più efficiente del mondo) e tornato in patria riferì la possibilità di migliorare quel sistema. Taichii Ohno, direttore della produzione della Toyota, sviluppa l’idea di produrre in piccola serie una gamma completa di automobili con una elevata varietà di modelli. Ciò permetteva di eliminare i costi di immobilizzo di elevati stock di prodotti finiti e di garantire una più elevata qualità. La produzione in piccola serie per essere concorrenziale con la produzione di massa richiede la minimizzazione dei tempi relativi alle procedure di allestimento dei diversi modelli. Ciò implica il trasferimento di tali operazioni agli addetti alla produzione superando la rigida parcellizzazione fordista. A tal fine fu introdotto il lavoro di squadra che modificò profondamente l’organizzazione del lavoro. Infatti ad ogni squadra venne affidata una parte della linea di montaggio e il caposquadra, che coordinava il lavoro, svolgeva le stesse attività degli altri operai. Furono eliminati i magazzini per lo stoccaggio dei pezzi da assemblare affidando la realizzazione di quasi tutti i pezzi e i componenti ad aziende esterne che diventarono fornitrici abituali. Questa nuova organizzazione della catena degli approvvigionamenti, denominata Just-in-time, richiese
una perfetta sincronizzazione tra la linea di produzione e la fornitura di parti e semilavorati al fine di fare in modo che i pezzi arrivassero solo nel momento in cui servivano. Il JIT si basa su principi molto semplici: produrre i beni nel momento in cui devono essere venduti; produrre i pezzi nel momento in cui devono essere assemblati; acquistare i materiali nel momento in cui devono essere trasformati. È quindi lo strumento per porre sotto controllo le fonti di spreco costituite da scorte inutili, immagazzinaggio di risorse inutili; e parti, sottoinsiemi e prodotti finiti difettosi, che sono uno spreco di materiali e di energia. Per fare ciò è necessario affrontare i problemi di fondo. Ad esempio: una macchina poco affidabile che produce pezzi per una macchina più affidabile. Soluzione: a) creare scorte tampone (approccio tradizionale); b) riallineare le macchine, ad esempio con un programma di manutenzione preventiva oppure investire in una macchina più affidabile (approccio JIT). O, ancora, eliminare gli sprechi cioè le attività che non aggiungono valore al prodotto. Esempio: a) la lavorazione (taglio, saldatura, verniciatura, aggiunta di componenti elettronici, ecc.) aggiunge valore al prodotto; b) il riattrezzaggio, il trasporto, il
Ud’A facoltà di Economia
magazzinaggio, il controllo, ecc. non aggiungono valore al prodotto. Occorre tendere alla semplificazione del sistema per aumentare la probabilità di raggiungere l’efficienza. Esempio: semplificare il flusso dei materiali significa eliminare percorsi complessi adottando linee di flusso dirette e possibilmente unidirezionali. Ciò comporta il passaggio da un lay-out di processo ad un lay-out di prodotto. E poi è necessario individuare modi per mettere in luce i problemi. Metodi più efficaci: a) l’introduzione delle linee di flusso, che non soltanto semplificano il processo produttivo ma ne agevolano il controllo; b) sistemi di controllo più semplici di tipo pull/kamban; c) introduzione del controllo statistico di qualità che consente di tenere sotto controllo
il processo produttivo e di evidenziare le aree in cui è maggiore la tendenza a produrre difetti. L’applicazione del JIT ha comportato un aumento dei livelli di produttività e di qualità nella produzione ed ha aumentato la responsabilità e l’impegno degli operai nelle industrie giapponesi. Nelle imprese occidentali (in particolare automobilistiche) sono state realizzate linee di produzione dedicate, processi produttivi integrati, mixed-models processing, linee di produzione automatizzate, cioè configurazioni tipiche delle imprese giapponesi che permettono il flusso continuo. Le linee di produzione dedicate sono quelle che procedono alla fabbricazione dei diversi codici o modelli o famiglie di modelli. Con
i processi produttivi integrati (fusione fisica dei processi) sono state eliminate le scorte polmone, quindi come risultato si ottiene una semplificazione e uno snellimento delle operazioni. Circa gli effetti positivi della produzione JIT, relativamente alle scorte del sistema, si deve rilevare: la riduzione delle scorte da trasformare e controllare nel sistema produttivo; la riduzione dei costi indiretti relativi agli spazi e alle attrezzature necessarie per lo stoccaggio e la gestione delle scorte; la riduzione dei costi di contabilità relativi alle scorte; l’aumento della produttività del sistema; l’eliminazione delle scorte polmone inserite fra le stazioni per attutire le irregolarità dei processi di alimentazione delle parti
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in primo piano » di Calogero Riccardo Marrollo
«CARA EMMA PENSACI TU» Il presidente di Confindustria Abruzzo, Calogero Riccardo Marrollo, scrive al presidente nazionale Marcegaglia, rivolgendole un accorato appello per risolvere le problematiche che attanagliano e minacciano l’economia regionale
«C
ara Emma, nel rinnovarti sinceramente le più vive congratulazioni per la Tua nomina a Presidente di Confindustria e nel formularti nuovamente i migliori auguri di buon lavoro, devo purtroppo sottoporre subito alla Tua attenzione un grave ed urgente problema che, sommandosi alle varie emergenze che pesano sul nostro intero Paese, riguarda l’Abruzzo e le imprese abruzzesi. Mi riferisco alla richiesta intimata dal Governo italiano alla Regione Abruzzo (e alla Regione Lazio) di ripianare il disavanzo della spesa sanitaria regionale con un forte ed ulteriore inasprimento fiscale che riguarda l’IRPEF e, per quanto di nostro più stretto interesse, l’IRAP. Preciso, per evidenziare l’urgenza della questione, che la richiesta è stata inoltrata dal Governo con lettera di Romano Prodi dell’8 maggio scorso (ultimo giorno del vecchio Governo) e che l’innalzamento dell’imposizione fiscale da parte delle Regioni interessate dovrà avvenire entro 30 giorni dalla data
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della lettera e, cioè, a partire dall’8 giugno prossimo. Chiarisco, inoltre, che quello paventato è un ulteriore inasprimento fiscale a carico delle imprese abruzzesi, che potrà arrivare intorno al +1,5/+2% sulle attuali aliquote IRAP. Tale maggiorazione andrebbe ad aggiungersi all’aumento dell’ 1% rispetto al tetto massimo previsto dalla legge, già introdotto nel 2006, sempre per questioni connesse alla spesa sanitaria. In sostanza, già dal 2006 l’Abruzzo soffre di una aliquota IRAP pari al 5,25%, superiore di un punto % rispetto a quelle delle altre regioni italiane. A partire dall’8 giugno, se non si scongiurerà tale possibilità, l’aliquota potrebbe aumentare di un ulteriore 1,5%/+2%, fino a raggiungere una aliquota IRAP complessiva che potrebbe aggirarsi intorno al 6,5%/7%. Ciò, mentre altre regioni, anche limitrofe all’Abruzzo, stanno abbassando le loro aliquote al 3,75% - 3,25%. Non Ti sfuggirà certamente come tale situazione possa danneggiare e compromettere in modo irreversibile l’economia abruzzese, la sua
competitività e gli sforzi che le nostre imprese stanno cercando di sostenere per reggere la già difficile situazione congiunturale –nazionale ed internazionale- in corso. Le imprese, come sai e come da tempo sosteniamo, sono pronte a fare la loro parte, ma non possono sopportare e pagare ogni oltre limite possibile, soprattutto in termini di competitività, colpe e disfunzioni che non sono proprie e che in realtà riguardano inefficienze e mala gestione della PA. Per le nostre imprese, pertanto, si impone di scongiurare assolutamente l’eventualità di un così grave inasprimento fiscale, che si configura come una vera e propria iattura per il sistema economico abruzzese, che, come sai, ancora soffre della recente fuoriuscita dall’area di cui all’obiettivo 1 (mezzogiorno). Nel merito, peraltro, c’è da dire che il Governo regionale sta attuando, pur tra mille incertezze -che contestiamo- e difficoltà -che penalizzano ulteriormente le nostre imprese (sono stati tagliati negli ultimi bilanci regionali tutti i fondi ordinari a favore delle categorie
Confindustria Abru
o
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in primo piano
produttive)- un piano di risanamento della spesa sanitaria che sta portando dei primi risultati. Al riguardo, come potrai immaginare, stiamo svolgendo attivamente il nostro ruolo di vigilanza e stimolo affinché il risanamento sia raggiunto al più presto e le aliquote IRAP possano tornare ad essere competitive rispetto a quelle delle altre regioni. Da parte nostra, pertanto, al di là delle critiche e degli stimoli che rivolgiamo fortemente al nostro Governo regionale per la soluzione del problema, è gioco forza “fare squadra”, coinvolgendo anche i nostri parlamentari di entrambi gli schieramenti, per evitare questa ulteriore “tegola” che sta per abbattersi sul nostro sistema economico regionale già sofferente per tanti altri motivi e comunque facente parte di una regione che per le sue piccole dimensioni ha forti difficoltà a trovare da sola le risorse necessarie a fronteggiare la crisi in atto. Ciò, sia chiaro, non toglie assolutamente la necessità di attuare fino in fondo, da parte della Regione Abruzzo, tutte le iniziative utili per ripianare nel più breve tempo possibile il debito sanitario e, come detto, la nostra stessa Organizzazione sarà rigorosa e vigile in merito. Allo stesso tempo, però, è impensabile ed improponibile che tale obiettivo possa essere raggiunto sulla pelle delle nostre imprese e, in tal senso, è nostra intenzione porre in essere tutte le iniziative -comprese forme di protesta pubbliche- utili e praticabili per impedire che ciò avvenga. Quanto ciò premesso, nell’ambito del gioco di squadra richiamato, Ti chiedo fortemente, facendomi interprete delle reali difficoltà che stanno vivendo le imprese abruz-
zesi, di intervenire con tutta la Tua autorevolezza presso il nuovo Governo nazionale affinché vengano trovate tutte le soluzioni utili (quale la possibilità di ottenere una proroga di uno - due anni, rigorosa nei tempi, che permetta alla Regione di ripianare il debito e dimostrare la sua volontà e capacità amministrativa) ad evitare l’ulteriore ed improponibile aumento della pressione fiscale sulle imprese (IRAP) e anche sui cittadini abruzzesi (IRPEF). Cara Emma il mio è un vero e proprio appello alla Tua sensibilità di imprenditrice che non vuole
assolutamente aggirare i principi di giustizia ed equità amministrativa da noi sempre sostenuti e di cui, nei confronti della nostra regione ci facciamo garanti, ma vuole solo concedere ancora una possibilità di sviluppo alle imprese e ai territori abruzzesi. Confido pertanto in un Tuo immediato e convinto intervento sul Governo e resto a Tua totale disposizione, unitamente alla mia struttura regionale, per qualsiasi chiarimento, informazione o necessità. Un abbraccio affettuoso e ancora tantissimi auguri
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» di Eleonora Lopes
da destra: Alfiero Barnabei, fondatore del Gruppo, Mauro Barnabei, presidente del CdA di ABF, Lanfranco Lanzara, consulente di direzione marketing e commerciale del Gruppo e Vittorio Fiorentini, direttore generale di ABF
Gruppo Barnabei Rinnovarsi per passione Dal 1960 l’azienda di San Nicolò a Tordino è leader nella produzione di mobili per ufficio. Alla guida delle imprese, insieme al fondatore Alfiero Barnabei, il figlio Mauro che conduce l’ABF
R
icerca, sviluppo e innovazione sono la vera essenza del successo targato Barnabei. Il Gruppo affonda le sue radici nella lavorazione del metallo con la Alfiero Barnabei&C, nata nel 1960 dalla tenacia e dalla determinazione di un uomo che si è fatto da solo. Un grande lavoratore che, nel tempo,
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è diventato imprenditore di spicco e dopo anni orientati al prodotto in metallo, nel 1983 ha dato vita all’ ABF, che si è specializzata nella elaborazione del legno. Da 10 anni la ABF è gestita da Mauro Barnabei, che ha ricevuto dal padre la stessa passione e professionalità condita da dinamismo e concretezza. Al punto che non si
» foto di Andrea Straccini
è crogiolato dei risultati ottenuti, ma responsabile e consapevole di avere sulle spalle una storia aziendale lunga 50 anni, ha cercato di coniugare l’esperienza del padre con la necessità di innovare il prodotto, quanto i processi, a partire dalla parte commerciale. Il territorio italiano viene infatti coperto da 13 agenzie che sviluppano i rapporti commerciali con
più di 1000 clienti disseminati su tutto il territorio Italiano, nei maggiori centri e in tutti i capoluogo di provincia. Mentre il Gruppo segue direttamente, attraverso la bussiness unit appalti e contract i clienti corporate, gli enti pubblici e i ministeri. L’export si sviluppa attraverso 8 agenzie, che seguono i mercati di riferimento europei, e 20 distributori che intrattengono
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l’area espositiva adibita a show room all’interno dell’ABF
rapporti commerciali, con i maggiori paesi dell’Africa e dell’Asia. Ne consegue che il fatturato si suddivide per il 60% in Italia e per il 40% all’estero. L’attività si sviluppa sui due siti produttivi entrambi collocati nell’area industriale di San Nicolò a Tordino che si estendono su una superficie totale coperta di 35.000 metri quadrati, impiegando circa 120 addetti. Tutte le funzioni produttive e amministrative avvengono nel pieno rispetto dei rigorosi standard qualitativi imposti dalla certificazione UNI EN ISO 2000. Il volume d’affari è pari a 12 milio-
ni di euro con una crescita prevista per il prossimo anno del 10%. Obiettivi di sviluppo a breve sono il potenziamento dei magazzini, alcuni investimenti tecnologici, la creazione di un ufficio “customer care” specifico e l’attivazione di una costante attività di reporting sull’efficienza aziendale. Per il consolidamento dell’ottima reputazione creata negli anni, in un mercato sempre più evolutivo, sia la Alfiero Barnabei & C che la ABF puntano tutto sul prodotto, sul servizio, sulla comunicazione e sulla fidelizzazione. Parte non trascurabile dei successi
ottenuti è dovuta al team affiatato e unito: 120 operai seguiti da un management composto da Vittorio Fiorentini, direttore generale di ABF, Fabio Brizzi, che ricopre il ruolo di direttore generale della Barnabei&C., e Lanfranco Lanzara, consulente di direzione marketing e commerciale del gruppo. Da due anni la Alfiero Barnabei&C ha acquisito dal Gruppo Snaidero il marchio “Entra” con il quale commercializza le forniture complete per le case di cura. Tutta la produzione e gli arredi di “Entra” sono dedicati alla terza età, con l’impiego di soluzioni funzionali e ergonoalcune fasi di lavorazione del legno e del metallo
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il laboratorio di lavorazione del legno in ABF
miche che hanno il chiaro intento di migliorare e rendere più serena la vita quotidiana degli ospiti. Per il Gruppo Barnabei nulla è lasciato al caso. Design e funzionalità sono al primo posto. L’ultima conferma, in ordine di tempo, è giunta in occasione del Salone del Mobile di Milano, dove l’esordio della rivoluzionaria scrivania del “Sistema Puzzle” è stato accolto con la nomination come “operativo più innovativo ” della manifestazione. Attualmente il Gruppo produce tutte le linee di mobili per arredo ufficio nelle versioni operativo, se-
midirezionale, direzionale ed executive, puntando sia sulla vestibilità del prodotto che sulla qualità, senza tralasciarne l’aspetto estetico, il dinamismo e la solidità. Il tutto senza mai trascurare l’attenzione e il rispetto verso il cliente. Il prodotto Barnabei rappresenta in sintesi il binomio perfetto tra design e funzionalità, eleganza e qualità, questi i fattori che hanno reso famoso il marchio sia a livello nazionale che internazionale. Una storia che va avanti di generazione in generazione al motto di «Costruire il futuro sulle basi del passato». Mauro Barnabei durante la visita aziendale
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A TU PER TU CON ALFIERO E MAURO BARNABEI Alfiero Barnabei, quali sono i fattori del vostro successo? «Fin dall’inizio le armi vincenti della produzione Barnabei sono state, qualità del prodotto, innovazione e servizio per il cliente. E questo mi ha sempre appagato. Sono stato tra i primi imprenditori in Abruzzo ad avviare un’attività sul settore mobili per ufficio e anche tra i primi ad esportare negli stati africani quali ad esempio la Libia. Ovviamente, gli inizi sono stati critici, abbiamo attraversato momenti difficili, ma non ci siamo mai abbattuti. Ci tengo a sottolineare che i traguardi ottenuti dal Alfiero Barnabei&C. e dall’ABF, oggi Gruppo Barnabei, sono il risultato di duro lavoro e gran parte del merito va alla professionalità dei collaboratori». Quali valori ha trasmesso a suo figlio Mauro? «Due su tutti: serietà e onestà.
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Gli stessi valori che ho ereditato da mio padre che aveva una falegnameria e si occupava di arredi scolastici. Ammetto che il cambio generazionale non è stato affatto semplice, è un passaggio molto delicato per un’azienda. Mi rendo conto che mio figlio Mauro ha idee diverse rispetto a me, ma ha meritato il suo spazio e la fiducia che ho riposto in lui. Io credo fortemente nella forza dei giovani, nella loro energia e positività che trasmettono nel lavoro e anche se spesso ci sono discussioni, sono molto orgoglioso della trasformazione che il Gruppo ha subito negli ultimi anni anche grazie all’ingresso di figure giovani e vigorose come quella di mio figlio che è innamorato del suo lavoro». Mauro Barnabei, quali sono stati i cambiamenti più emblematici negli ultimi anni?
«Negli ultimi anni, l’azienda ha fatto un grande salto di qualità rivoluzionando tutte le linee, sia sul metallo che sul legno, creando nuovi prodotti anche con il supporto di un partner tedesco. Oggi il settore del mobile d’ufficio per competere ha bisogno di un prodotto fresco, dinamico, ma soprattutto tecnologico e innovativo. Inoltre, al contrario del passato, i nostri clienti attuali sono quasi esclusivamente enti privati. L’ingresso di tutti questi fattori ha provocato un grande cambiamento nel Gruppo. Ma non è finita qui. Io punto molto sul management, che oltre ad essere qualificato nelle competenze, deve essere mentalmente flessibile e innovativo per rappresentare al meglio il marchio che produciamo». In che modo l’azienda Barnabei sta affrontando le grandi difficoltà del mercato attuale? «Il settore del mobile per ufficio ha una tradizione secolare nel tessuto industriale della provincia di Teramo. Per anni il mobile italiano è stato leader indiscusso nel mercato internazionale, ma oggi le cose sono cambiate. Il mercato ha subito grandi mutamenti, l’ingresso dei competitor asiatici ha abbassato il livello della qualità del prodotto, la crisi sta dilagando e puntare solo sul “made in Italy” non basta più. Sono convinto però che questo campo può ancora crescere e avere successo, ma è necessaria una ventata di modernismo e di dinamicità. I consumatori preferiscono materiali attenti al rispetto per l’ambiente, agli sprechi di energia, perché al primo posto c’è la qualità della vita, e proprio su questa tendenza, stiamo puntando tutta la nostra rinnovata linea produttiva»
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imprenditori nel DNA » di Nicola Di Giovannantonio, direttore di Confindustria Teramo
Alfiero Barnabei presidente dell’Unione Industriali di Teramo
È certamente difficile trovare le parole giuste per presentare il presidente Alfiero Barnabei in così poche righe. Anche se la sua attività imprenditoriale nasce intorno agli anni ‘60, possiamo dire che lui è nato imprenditore. Infatti, la sua famiglia ha iniziato l’attività nel 1884 a Montorio al Vomano. Nasce come produttore di infissi in alluminio e, successivamente, con un intuito geniale crea la ABF Srl che produce mobili per uffici, pareti attrezzate e divisorie. Attualmente, l’azienda realizza anche attrezzature per ospedali e comunità. E’ stato uno dei primi soci dell’Unione degli Industriali di Teramo, per un lungo periodo ha ricoperto l’incarico di consigliere e vice presidente ed attualmente sta vivendo il terzo mandato di presidente. Determinato e molto motivato nel portare avanti le iniziative, ha fatto si che, durante la sua presidenza, venisse realizzata la nuova struttura moderna ed elegante, di proprietà della Assindustria Servizi Srl, che ospita la sede di Confindustria Teramo e che ad inaugurare la struttura fosse il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo. Come presidente di Confindustria Teramo, crediamo abbia un altro grande merito, quello di esseresempre disponibile e presente agli
eventi istituzionali, dal più piccolo al più grande. Una dote ed una caratteristica sicuramente importanti per un’Associazione Imprenditoriale.
Mauro Barnabei presidente dei giovani imprenditori di Confindustria Teramo
Ha iniziato a frequentare l’ambiente di Confindustria giovanissimo, seguendo il padre Alfiero che, con grande orgoglio, lo iniziava alla vita associazionistica, facendogli conoscere di persona i grandi nomi dell’imprenditoria italiana. Prima ancora di terminare gli studi, è entrato a far parte del gruppo giovani imprenditori provinciale, ricoprendo gli incarichi più importanti e dando grande apporto al movimento. Dopo l’incarico di vice presidente del gruppo G.I. provinciale e regionale, nel 2006 è stato eletto presidente G.I. di Confindustria Teramo. Molto impegnato in azienda, ormai è pienamente inserito nello staff dirigenziale e soprattutto nel comparto commerciale. L’ingresso di Mauro nel Gruppo Barnabei, ha dato sicuramente una nuova spinta e grande motivazioni ai suoi più stretti collaboratori. Imprenditore brillante e capace, che certamente nei prossimi anni saprà dare ulteriore sviluppo all’attività imprenditoriale di famiglia.
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ricerca&innova ione » di Andrea Prencipe
IL SEGRETO DEL SUCCESSO NELLA «QUALITÀ» DELLE RELAZIONI Per produrre una innovazione radicale è indispensabile sviluppare rapporti intensi con istituzioni, centri di ricerca, fornitori, università. Gli esempi da seguire non mancano, anche in Abruzzo
C
i siamo occupati in precedenza del paradigma dell’Open Innovation: per produrre innovazione le imprese combinano conoscenze ed informazioni originate al proprio interno o generate da altre organizzazioni. Nell’economia contemporanea, diventa necessario per le imprese sviluppare un sistema di relazioni –con istituzioni, centri di ricerca, fornitori, università– per attingere e scambiare informazioni e conoscenze per innovare. Fare innovazione implica creare, sviluppare, rinnovare e gestire relazioni. Il
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successo di un’impresa pertanto si basa non solo sulle proprie risorse e competenze, ma anche e soprattutto sul sistema di relazioni che la stessa sviluppa. È opportuno però fare una precisazione. La numerosità delle relazioni che un’impresa sviluppa non è garanzia di successo. In altri termini, non sempre vale l’equazione più relazioni uguale più innovazione. La qualità delle relazioni che un’impresa riesce a tessere ha un ruolo determinate per il successo. Mark Granovetter –noto sociologo statunitense– ha identificato due
tipologie di relazioni: deboli e forti. Le relazioni deboli sono caratterizzate da bassa intensità. Esse sono utili per identificare possibili fonti di informazioni e conoscenze: per comprendere chi fa che cosa. Le relazioni forti sono invece caratterizzate da elevata intensità e frequenza. Per acquisire, scambiare, condividere informazioni e conoscenze per produrre una innovazione radicale, ricercatori d’impresa e di laboratori universitari necessitano di incontri continui e sistematici. La prossimità –geografica e/o sociale– è essenziale quindi per lo
sviluppo e l’utilizzo di relazioni forti. Gli esempi di successo non mancano. Valagro, leader internazionale nella produzione di fertilizzanti, ha sviluppato una relazione intensa con la Scuola Superiore S. Anna per identificare soluzioni eco-compatibili ed innovative attraverso il finanziamento di progetti e dottorati di ricerca. La Tecnomatic, leader internazionale nel settore dell’automazione industriale, ha creato forti collaborazioni a valle, e cioè con i propri clienti –es. General Motors, Pierburg, Ferrari- per lo sviluppo di soluzioni ad hoc per l’automazione nel settore automobilistico; ed a monte con enti di ricerca come l’università dell’Aquila, per lo sviluppo di nuove tecnologie. Guardando oltremanica, la RollsRoyce, leader mondiale nel settore della motoristica aeronautica, ha sviluppato forti relazioni con alcune università anglosassoni per la ricerca di tecnologie innovative, creando veri e propri centri di
eccellenza mondiali. Oltreoceano, Intel ha creato, in collaborazione con alcune università statunitensi, i «Lablets» centri di ricerca in cui lavorano ricercatori industriali ed universitari che si «contaminano reciprocamente» per esplorare nuove tecnologie per i futuri microprocessori. Non è possibile definire a priori il sistema di relazioni ideale per un’impresa. Non esistono ricette universali. Le aziende devono sviluppare il proprio sistema di relazioni, in funzione del settore industriale di appartenenza e poi utilizzare le relazioni in funzione dello sviluppo dell’innovazione. Relazioni deboli sono utili per identificare chi sono gli attori rilevanti per un’innovazione, le relazioni forti per dare atto –attraverso lo scambio di conoscenza– all’innovazione
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Per approfondire - Granovetter, M. (1973) The Strenghts of Weak Ties, American Journal of Sociology, 78, 6. - Masciarelli, F, A. Prencipe, Zaninotto, E. (2007), Capitale Sociale, Reti di Relazioni ed Innovazione, in Fiocca, R. (a cura di) Rileggere l’Impresa, Milano, ETAS Libri.
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risorse umane » di Martina Di Sciascio
RESPONSABILITÀ SOCIALE PER L’AUTOMOTIVE AL PRIMO POSTO L’Italia è in testa alla classifica mondiale delle imprese orientate verso la certificazione SA8000. Ottima la spinta dell’imprenditoria abruzzese con realtà come Emsar, Honda, Cometa, Premec, De Cecco
È
interessante notare come l’Italia abbia il maggior numero di aziende aderenti alla certificazione SA8000. In Abruzzo non mancano positive esperienze in tale direzione, sebbene in numero esiguo rispetto alla densità imprenditoriale del territorio. Tra gli altri, così, si distinguono i nomi delle multinazionali Emsar e Honda, ma anche quelli di realtà della subfornitura come Cometa e Premec, a testimonianza di come
possano attivarsi comportamenti virtuosi sul fronte della corporate responsibility in un intero distretto industriale, in questo caso quello dell’automotive. Come ogni buon vocabolario, anche il glossario aziendale è oggetto di continui aggiornamenti, così che voci ormai desuete lasciano di volta in volta spazio a termini e definizioni più attuali. Negli ultimi anni si parla sempre più di «Responsabilità Sociale d’Impresa» Il gruppo Honda
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(RSI) o, per gli anglofili, di Corporate Social Responsibility (CSR). La Commissione Europea la definisce come «L’assunzione volontaria, da parte delle imprese, delle preoccupazioni sociali ed ambientali nelle operazioni commerciali» ma, come spesso accade, è reale il rischio che una pur nobile dichiarazione d’intenti si traduca, per chi voglia aderirvi, in un aggravio burocratico. Un’azienda ha ragione di esistere in quanto parte di una società ed è al rapporto con questa che essa deve fortune o insuccessi: essere socialmente responsabili significa agire nella consapevolezza che ogni azione si ripercuote, con un dato effetto, su più destinatari. La politica per la RSI, infatti, deve abbracciare i rapporti con la comunità, le relazioni con fornitori e clienti, le misure in tema di salvaguardia ambientale: d’altra parte, sarebbe quantomeno contraddittorio pensare di raggiungere il profitto a discapito del sistema che lo deve generare. Diversi sono gli strumenti per l’attuazione della RSI: codice etico, bilancio sociale, bilancio ambientale, registrazione EMAS, certificazione ISO14001 e, soprattutto, certificazione SA8000. Tuttavia, la stessa Commissione Europea sottolinea come «Essere socialmente responsabili significhi non solo soddisfare pienamente gli obblighi giuridici,
ma anche andare al di là investendo nel capitale umano». Ed è proprio sul terreno delle risorse umane che la politica per la RSI promette di esprimersi in tutte le sue potenzialità, dato il triplice ruolo dei lavoratori, che sono, al contempo, fornitori (di manodopera e capitale intellettivo), clienti (di prodotti e servizi) e testimonial (con il passaparola) della propria azienda. Un’impresa in cui vengono assicurate adeguate condizioni di igiene e sicurezza ed in cui si alimenta il senso di responsabilità sociale non potrà che avere un ritorno positivo in termini di immagine e produttività. Il concetto di filiera emerge ancor più netto, poi, nel documento sulla politica per la responsabilità sociale di un portabandiera dell’Abruzzo nel mondo, la F.lli De Cecco di Fara San Martino per la quale è vitale «Considerare i dipendenti come una risorsa strategica, garantendo il rispetto dei loro diritti e promuovendone lo sviluppo professionale e personale; valorizzare i fornitori come partner, aiutandoli a crescere in termini di qualità, non solo del
prodotto, ma anche dei processi interni; pensare ai clienti come elemento fondamentale del successo dell’azienda e della sua crescita, adoperandosi per soddisfare le esigenze dei consumatori». È indubbio che l’orientamento delle imprese verso la RSI sia positivamente correlato alla dimensione aziendale. Tipicamente, ad esempio, la quotazione in borsa è determinante per lo sviluppo della RSI in quanto espone l’azienda all’attenzione di media e pubblico, ma neanche le PMI possono sottrarsi ad un impegno che diventa sempre più un’opportunità e per il quale è cruciale il contesto giuridico-istituzionale. In tal senso, andrebbe attentamente valutata la possibilità di attuare iniziative volte ad incentivare la RSI, analogamente a quanto accade in regioni come la Toscana che, con un lungimirante ed innovativo approccio di marketing territoriale, copre parte dei costi connessi alla certificazione SA8000
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norme&leggi » di Filippo Paolini
DALLA CORTE COSTITUZIONALE STOP AGLI AIUTI Per molte aziende in crisi la prospettiva di doversi affidare ad una procedura concorsuale senza poter accedere ai fondi per il salvataggio o la ristrutturazione
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arebbe difficile, oggi, spiegare ad un’impresa in difficoltà che una via per superare la sua crisi transitoria ci sarebbe, ma che quella via, chiamata “Fondo Salvataggio e Ristrutturazione imprese”, è chiusa, anzi sbarrata da una recentissima sentenza della Corte Costituzionale (63/2008). Quella che ha di fatto portato l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa (già Sviluppo Italia) a “congelare” il Fondo e a rendere impraticabile un aiuto sul
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quale diversi imprenditori avevano puntato per risollevare le sorti della propria azienda. La Corte ha deciso che le modalità di intervento per il salvataggio e la ristrutturazione delle imprese in difficoltà, nei limiti consentiti dagli Orientamenti UE sugli aiuti di Stato, devono essere concordate con la Conferenza permanente Stato–Regioni e non possono essere dettate esclusivamente dal CIPE, come prevedeva la finanziaria del 2007 (art. 1 comma 853 Legge 296/2006). La norma, dunque, è
incostituzionale. Ed allora, a causa di una tecnica normativa poco attenta o comunque di un’errata stima degli effetti del c.d. “federalismo amministrativo”, molte imprese in crisi resteranno necessariamente alla finestra, con la seria prospettiva di terminare la propria corsa nelle sabbie mobili di una procedura concorsuale. La delibera attuativa emanata dal CIPE -ed i successivi indirizzi operativi forniti con decreto ministeriale- prevedevano che al Fondo potessero accedere le imprese con
più di 200 dipendenti, assoggettabili alla procedura di amministrazione straordinaria e non in grado -nel breve o nel medio periodo- di contenere le perdite senza un intervento esterno delle autorità pubbliche. Per le imprese collocate all’interno di un distretto o di una filiera produttiva, il limite si abbassava a più di 50 dipendenti, mentre al di sotto di tale soglia l’aiuto era possibile soltanto per le imprese operanti all’interno delle aree tecnologiche ai sensi dell’art. 1, comma 842, della finanziaria 2007.
Gli aiuti, concedibili solo previo nulla osta della Commissione Europea, sono di due tipi: quelli per il salvataggio, che consistono in un sostegno finanziario temporaneo e reversibile, della durata massima di sei mesi, finalizzato a mantenere attiva un’impresa in difficoltà, per il tempo necessario a elaborare un piano di ristrutturazione o di liquidazione; e quelli per la ristrutturazione, che sono basati su un piano industriale e finanziario, non più lungo di due anni, finalizzato a ripristinare la redditività a lungo termine dell’impresa. In entrambi i casi, la forma prevista è quella della garanzia statale su finanziamenti richiesti dall’impresa ad istituti bancari che accettino le condizioni previste. Per quanto attiene all’iter istruttorio, le domande, corredate da corposa documentazione, devono essere presentate all’ex Sviluppo Italia, mentre il provvedimento finale di concessione della garanzia è rimesso al ministero dello Sviluppo economico. Dopo la pubblicazione della sentenza della Corte Costituzionale, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa ha laconicamente comunicato, attraverso il proprio sito web, la sospensione della ricezione delle domande e di tutta l’attività istruttoria. Le future imprese interessate non potranno far altro che attendere un nuovo intervento del legislatore ed i successivi provvedimenti attuativi che coinvolgeranno necessariamente anche Regioni e Province autonome. Per quanto riguarda le domande già presentate e magari già esaminate con esito positivo, la situazione non è altrettanto ovvia, dovendo contemperare non solo la posizione dell’imprenditore in crisi, ma anche quella degli istituti bancari coinvolti
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marketing di Laura Ferrara e Federica Ceci
RUSTICHELLA D’ABRUZZO, LA CAPACITÀ DI «ASCOLTARE» I CLIENTI L’azienda di Pianella ha scelto un approccio basato sulla fiducia, riuscendo a soddisfare i bisogni dei consumatori fidelizzati e al tempo stesso a proporre nuovi prodotti vicini ai loro gusti. Una metodologia vincente per «clienti epicurei»
È
stato definito come «Amante di tutti gli aspetti della vita, acuto, esigente, sofisticato, difficile da soddisfare, desideroso di conferme e non disposto ad accettare compromessi». Un target difficile, quello del «cliente epicureo» che rappresenta contemporaneamente una sfida ed una risorsa per Rustichella d’Abruzzo, piccola azienda agroalimentare di Pianella, fondata
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nel 1924 da Gaetano Sergiacomo, e arrivata ad operare stabilmente in 61 Paesi. Con un organico di 32 persone e 2 impianti produttivi, è riuscita ad emergere in maniera importante nel maturo settore agroalimentare, contraddistinto da concorrenza intensa e domanda complessa e differenziata. Il catalogo Ru-
stichella comprende differenti tipologie di prodotti: la pasta secca, i condimenti, una linea biologica, le dolcezze nonché riso e polenta. Sebbene il core business dell’impresa sia costituito dalla produzione di pasta secca, la scelta strategi-
ca non è stata la concentrazione di tutta l’offerta in un unico segmento. Si è deciso di operare in più “nicchie” appartenenti al settore agroalimentare evitando i tipici rischi di chi opera in pochi segmenti, vale a dire maggiori costi e attacchi da parte di concorrenti. L’azienda ha “ibridato” una strategia di diversificazione orizzontale (operare in diversi segmenti all’interno dello stesso mercato, l’agroalimentare) con alcuni caratteri distintivi della specializzazione di prodotto e di mercato. La capacità dell’impresa di avvicinarsi con cura ed attenzione ai propri consumatori risiede anche nell’approccio appena descritto: l’azienda entra in nuovi mercati con un’offerta vincente, riuscendo a sfruttare economie derivanti dall’utilizzo degli stessi canali distributivi e di comunicazione. L’eccessiva fidelizzazione di uno specifico gruppo di clienti e la conseguente totale “dipendenza” del reddito aziendale dal gruppo stesso, pericolo più evidente della specializzazione di mercato, è stato in realtà sfruttato come punto di forza. L’azienda non solo ha saputo soddisfare quali-quantitativamente più di un bisogno dei propri consumatori fidelizzati ma, soprattutto, li ha saputi “ascoltare” proponendo prodotti innovativi sempre con un chiaro riferimento alla tradizione. I prodotti commercializzati da Rustichella d’Abruzzo vengono classi-
ficati dall’impresa stessa come “di nicchia” e sono dedicati ai consumatori epicurei, con cui l’azienda intrattiene rapporti basati sulla fiducia reciproca e sulla vicendevole convinzione che il prodotto debba garantire la qualità “ad ogni costo”. L’amministratore di Rustichella, Peduzzi, dice: «Un prodotto, prima di essere commercializzato, deve essere buono e da ricordare. Dopo questa fase viene fissato il prezzo». L’approccio teso alla soddisfazione delle aspettative impegna l’impresa a 360 gradi nella ricerca del prodotto che garantisca la migliore aderenza ai gusti del consumatore finale. La metodologia utilizzata è risultata particolarmente efficace: un approccio empirico, basato sull’offerta di campioni omaggio, su vere e proprie cene di degustazione e su continui panel test. La scelta del target ha, quindi, costituito parte delle fondamenta della strategia aziendale sia come fattore determinante il tipo di prodotto realizzato, che come strada da percorrere per conquistare nuovi consumatori e quote di mercato. L’azienda ha avuto il merito di seguire la giusta direzione, ha fatto della fiducia nel e del consumatore la sua arma vincente, si è fisicamente ed umilmente avvicinata al proprio mercato rendendosi realmente disponibile a suggerimenti e cambiamenti da questo indicati
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energia » di Pietro Pastorelli
L’ABRUZZO TRA LE REGIONI PIÙ PENALIZZATE DALLA «QUALITÀ» DELL’ENERGIA ELETTRICA Ore di lavoro perse a causa delle interruzioni e per riavviare l’attività, guasti provocati alle apparecchiature di produzione, necessità di «scartare» prodotti: in un anno, una media azienda abruzzese ci rimette alcune migliaia di euro
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l grido di dolore che negli anni ’90 arrivava dagli associati alle organizzazioni territoriali di Confindustria «Dopo ogni perturbazione atmosferica siamo costretti a fare l’inventario dei danni subiti!» risuona ancora oggi all’interno di realtà industriali che sono uno dei fiori all’occhiello della nostra regione e che dovremmo difendere ed aiutare a crescere con tutte le nostre forze. Ne abbiamo avuto conferma, nelle
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scorse settimane, partecipando su richiesta di Confindustria Chieti, sempre molto sensibile ai problemi energetici dei suoi associati, ad un incontro in Val di Sangro sul tema della qualità dell’energia. All’epoca l’esasperazione degli industriali era arrivata ad un punto tale che più volte si era dovuto richiedere l’intervento delle Prefetture e della Magistratura per l’emissione di provvedimenti utili a limitare e/o risarcire i danni. Oggi le cose
sono migliorate, ma purtroppo non possiamo ancora dirci soddisfatti. Una recente indagine, svolta da un gruppo di tecnici di società di ricerca e di enti universitari su incarico di una struttura pubblica, ha messo in evidenza i costi aggiuntivi che gli utenti di alcune regioni pagano per le infrastrutture energetiche obsolete. L’Abruzzo è tra le più penalizzate per la non qualità dell’energia. I costi aggiuntivi per le ore di lavoro perse a causa delle
interruzioni, per i guasti provocati alle apparecchiature di produzione, per i danni alla produzione stessa sotto forma di scarti di prodotti e ore necessarie per riavviare l’attività, sono valutati, per una media azienda abruzzese, in alcune migliaia di euro l’anno. Occorre quindi un’azione di coordinamento delle varie strutture e dei vari operatori interessati al problema energetico per concordare le infrastrutture necessarie ed i
relativi tempi per la realizzazione, gli incentivi, la semplificazione dei processi autorizzativi, le azioni di promozione del risparmio energetico e di formazione dei vari utenti non domestici. Torniamo perciò, ancora una volta, a sollecitare gli attori principali del sistema elettrico ed in particolare i fornitori perché migliorino i loro impianti di distribuzione con l’adozione di strutture più moderne, a sollecitare gli utenti perché
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energia
adeguino i loro impianti alla normativa vigente e la Regione perché incoraggi, ancora una volta, con finanziamenti mirati, gli investimenti richiesti. Il modo che, da sempre, abbiamo scelto per cercare di intervenire è stato di convincere tutti gli interessati a mettere in atto lo slogan: “Prevenire, non curare”. Il miglioramento della qualità nasce da un’azione congiunta e tutti devono fare la loro parte. Parliamo degli utenti. Anche a seguito dell’azione continua di Confindustria, la Regione Abruzzo, prima in Italia, attraverso il DOC. U.P. Abruzzo 2000-2006, aveva riservato una particolare attenzione alla qualità dell’energia elettrica finanziando (fino al 50%) e premiando (con 2 punti) gli utenti MT che avessero fatto investimenti atti a migliorarla. In pratica la Regione voleva spingere gli utenti ad adeguarsi alla normativa dell’Autorità dell’energia (che l’Enel ha recepito con la direttiva DK5600) per evitare di pagare le multe previste per
i non adempienti e mettere coloro che si adeguavano, in condizione di ricevere automaticamente gli indennizzi per i danni subiti. Risultato: i finanziamenti richiesti sono stati pochissimi. Si è perduta un’occasione importante per migliorare la qualità del servizio, evitare agli utenti penalizzazioni (CTS) per carenze tecniche (oggi ulteriormente inasprite), diminuire il contenzioso tra utenti e fornitori, permettere agli utenti di accedere agli indennizzi automatici (oggi ancora più consistenti e più facili da ottenere). Parliamo dei fornitori (o meglio del proprietario della rete). Abbiamo viste realizzate alcune azioni di miglioramento ma chiediamo ancora di raggiungere nuovi e più importanti obiettivi quali il miglioramento delle reti AT di alimentazione delle cabine AT/MT, la realizzazione, in particolare presso alcuni nuclei industriali, di nuove cabine primarie AT/MT, lo smantellamento delle linee aeree MT che attraversano i nuclei industriali, e la loro sostitu-
zione con linee in cavo interrato, la creazione delle “semisbarre MT dedicate” per le utenze industriali più critiche. Parliamo della P.A. Abbiamo partecipato alle varie fasi della concertazione del «Piano Energetico Regionale» che sta andando all’approvazione del Consiglio regionale. In futuro ci aspettiamo una struttura burocratica che faciliti la costruzione di impianti autonomi di generazione e cogenerazione, anche con l’utilizzo di energie disponibili sul territorio (idraulica, eolica, solare, dai rifiuti …), l’incentivazione del risparmio energetico seguendo quanto indicato dalla Autorità per l’Energia ed il Gas, la formazione di tecnici, specialmente delle piccole aziende, per una migliore progettazione e gestione degli impianti. La competitività di un territorio e la sua capacità di attrarre investimenti sono legati alla qualità dell’energia e alla sua disponibilità. Ne siamo profondamente convinti
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la diga di una centrale idroelettrica
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economia » di Eleonora Lopes
«Più innovazione per sostenere la capacità dell’export» L’economista Giuseppe Mauro traccia gli scenari e le ripercussioni della congiuntura mondiale e esorta la classe politica regionale a prendere decisioni per sostenere la ripresa
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el complesso, l’andamento produttivo dell’industria abruzzese è stato coerente con quanto verificatosi in Italia. La flessione produttiva avvenuta verso la fine del 2007, dopo il miglioramento conseguito nel corso del primo semestre, è stata tuttavia più evidente ed ha investito per lo più tutti gli aspetti del processo produttivo. I settori della metalmeccanica, dei mezzi di trasporto e della farmaceutica, si confermano i settori trainanti di tutta l’industria abruzzese. In prospettiva, per il primo semestre 2008, gli imprenditori tracciano un panorama dal quale si evince un generale prudenziale miglioramento. Per comprendere
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meglio le dinamiche e i riflessi per l’Abruzzo della congiuntura economica mondiale abbiamo rivolto alcune domande all’economista Giuseppe Mauro. Che tipo di ripercussioni porterà l’eventuale aumento di IRAP e addizionali IRPEF previsto per la nostra regione? «Prima di rispondere a questa domanda è opportuno richiamare i grandi mutamenti che stanno avvenendo nello scenario economico mondiale. Mi riferisco soprattutto all’ingresso dei paesi emergenti sui mercati internazionali, che sta determinando nuove sfide competitive, modificando la distribuzione della catena del valore, creando
nuove piattaforme manifatturiere ed una nuova divisione internazionale del lavoro. Si tratta di una concorrenza “spietata”, condotta con forme di dumping valutario, ambientale e di basso costo del lavoro, in particolare per quanto riguarda la produzione di beni a basso valore aggiunto e perciò facilmente aggredibili ed imitabili. Tutto ciò ha spiazzato una parte non trascurabile del mondo imprenditoriale, suscitando incertezze e paure e in non pochi casi, richiesta di protezione. Le imprese, di fronte a questi cambiamenti, hanno cercato di reagire puntando sull’innovazione, sull’investimento tecnologico, sul marketing. Ciò significa che un eventuale aumento
della pressione fiscale per risanare il deficit della sanità, previsto per giugno, non potrà non produrre effetti negativi sul sistema economico. In una fase di transizione come quella attuale, in cui si richiedono forti investimenti per migliorare la soglia della qualità e per restare competitivi,l’innalzamento delle aliquote IRAP e addizionali IRPEF, già abbastanza elevate rispetto ai concorrenti degli altri paesi, inclusi quelli europei, se applicato, avrà come conseguenza la riduzione dei profitti, la contrazione degli investimenti e quindi la diminuzione della capacità competitiva del sistema imprenditoriale. Quello della sanità, è un nodo molto preoccupante, che va risolto. Non è più possibile che l’80% del bilancio della Regione venga assorbito dalla sanità. Non dimentichiamo che l’elevata pressione fiscale non colpisce solo le imprese, ma anche il reddito disponibile delle famiglie e la loro propensione al consumo». In che stato è l’occupazione in Abruzzo? «Questo è un aspetto dell’economia regionale da non sottovalutare. È noto a tutti che i giovani e le donne rappresentano, purtroppo, una fascia debole del mercato del lavoro. Esiste un grande dibattito, anche di natura politica, sulla flessibilità di tale mercato e, forse, appare opportuno fare qualche precisazione. A mio avviso il principio della flessibilità va incontro alle esigenze della produzione postfordista e alle mutevoli caratteristiche della domanda. Non a caso, l’occupazione è aumentata nonostante la fase di lunga stagnazione che ha accompagnato l’economia. Il problema principale non consiste dunque nel dire no al principio della flessibilità, ma occorrerebbe evitare che
questo strumento, nato per favorire l’ingresso nel mercato del lavoro o per favorire un più alto equilibrio tra domanda e offerta, possa diventare una componente strutturale dell’occupazione. L’importante è che la flessibilità conduca alla stabilità e non alla precarietà, con conseguenze facilmente intuibili sotto il profilo individuale e sociale. Sempre con riferimento all’occupazione va sottolineato che il tasso di occupazione maschile è in Abruzzo intorno al 71%, mentre quello femminile è invece al 45%. Nel mercato del lavoro abruzzese, resta ancora enorme la distanza tra uomini e donne. Sempre sotto il profilo occupazionale emerge che, in tutte le province abruzzesi, la soglia di occupazione femminile è al di sotto della media nazionale. Oggi le donne rappresentano anche una risorsa parzialmente inespressa, mentre una loro maggiore partecipazione al mercato del lavoro avrebbe un triplice effetto positivo, perché contribuirebbe all’aumento del pil, ad una maggiore sicurezza finanziaria delle famiglie e quindi dei consumi e ad una maggiore occupazione nel settore del terziario a seguito di una esternalizzazione dei servizi. Con rammarico devo dire che la disoccupazione resta un fenomeno in gran parte femminile». Qual è il resoconto della giornata dell’economia tenutasi a Teramo? «Teramo può essere definita una provincia ad alto impatto congiunturale, poiché tutto ciò che accade nell’economia nazionale si riflette direttamente sull’economia provinciale. Teramo presenta due importanti peculiarità. La prima è che la provincia di Teramo si colloca al 22esimo posto su 103 province per occupati nel settore industriale. Un dato questo interessante e confor-
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economia
tante. La seconda peculiarità è che ha un assetto produttivo di tipo endogeno, ossia basato su una rete diffusa di piccole imprese radicate fortemente sul territorio. Il fatto nuovo è che il tessuto imprenditoriale sta subendo un processo di forte ristrutturazione. L’abbigliamento, fino a qualche anno fa colonna portante dell’economia della Val Vibrata, oggi rappresenta solo il 12,3% del totale dell’export della provincia. Soltanto dodici anni fa aveva un incidenza del 24,5%. Il settore delle confezioni è quello maggiormente colpito dalla concorrenza asiatica. Tuttavia c’è da rilevare l’emergere di un comparto di grande importanza per l’economia regionale, che trova la sua espressione più dinamica nella meccanica, dove si riscontrano anche imprese di eccellenza quali, solo per fare qualche esempio, la Tecnomatic, la GLM, la PROEL. Ne consegue che le parti e gli accessori per le auto insidiano al mobile il primato dell’export, le cui incidenze sono rispettivamente pari al al 10,4% e al 9,7% sul totale esportato». Che cosa si è individuato dall’Indagine semestrale di Confindustria Abruzzo sulle imprese? «Come ho gia detto l’Abruzzo è una regione che risente molto di quello che avviene a livello congiunturale. In linea generale si registra una leggere ripresa, da attribuire soprattutto al ruolo che le grandi imprese svolgono nello scenario economico regionale. Non a caso i risultati migliori nell’attività di esportazione si registrano nei settori della meccanica e dei mezzi di trasporto e, seppure con andamento meno intenso, in quello dell’elettronica e della farmaceutica. In questo contesto Chieti è la provincia che manifesta non solo un elevato tasso di industrializzazione
ma anche un elevato dinamismo nel flusso dei beni esportati. Infatti l’export di questa provincia sul totale regionale raggiunge quasi il 66% e gran parte del prodotto interno lordo è appunto generato da questa forte presenza nel commercio internazionale. Credo che per il futuro bisogna puntare sulle vocazioni che si stanno delineando nelle singole province, destinando le risorse in funzione di programmi e obiettivi precisi. Per esempio per la provincia di Teramo sembra opportuno rafforzare le componenti distrettuali insite in questo territorio, superare il nanismo e la frammentazione delle piccole imprese, favorire alleanze, sinergie e consorzi per innalzare il tasso di competitività. Sembra altresì opportuno, per la provincia di Chieti, utilizzare al massimo le potenzialità dell’indotto della grande impresa, seguendo l’esempio della Honda che grazie ai rapporti di collaborazione che l’azienda instaura diffonde innovazione e cultura manifatturiera. Pescara si configura sempre più come una provincia ad elevata terziarizzazione, ma ritengo che dovrebbe meglio sfruttare le potenzialità che l’area metropolitana offre e puntare, avendone le capacità, sul settore del terziaro avanzato. La provincia dell’Aquila, in cui come è noto sono presenti insediamenti industriali tecnologicamente avanzati, come ad esempio la Micron e la Dompè e una università a forte propensione tecnico-scientifica, dovrebbe in un certo senso rappresentare il punto di riferimento per scelte strategiche, innovative e tecnologicamente avanzate, senza trascurare quella sua vocazione culturale - ambientale che se opportunamente stimolata potrebbe favorire il turismo e quindi contribuire alla crescita del PIL e dell’occupazione».
Che tipo di futuro spetta all’economia abruzzese? «Nel 2004 il PIL dell’Italia era vicino allo zero, quello dell’Abruzzo era addirittura del -2,4%. Negli anni successivi, con la ripresa dell’economia nazionale, anche l’economia abruzzese ha registrato una ripresa non trascurabile. Nel 2005 la crescita del PIL è stata dell’1,5%, nel 2006 dell’1,6% e nel 2007 dovrebbe attestarsi intorno al 1%. Si evince che la ripresa, anche se lenta c’è, e pare si possa intravvedere un percorso caratterizzato da segnali positivi. Ma appunto perché la struttura produttiva regionale appare fortemente collegata ai trend nazionali e internazionali, le prospettive per il futuro non mi sembrano completamente rosee. Il quadro internazionale non è dei migliori: la crisi finanziaria che parte dagli Stati Uniti, l’aumento del petrolio e delle derrate alimentari, la crescita esponenziale dei paesi asiatici, che innalza la competizione per taluni prodotti, e l’euro super valutato, costituiscono aspetti molto preoccupanti, tant’é vero che i maggiori organi internazionali prevedono un tasso di crescita per l’Italia tra lo 0,3% e lo 0,7%. Ovviamente le nostre imprese ne risentiranno. A ciò si aggiunge, come sembra voglia fare la BCE, un aumento dei tassi di interesse, che comporterà un inasprimento delle condizioni creditizie, con una diminuzione di liquidità sul mercato e un minor volume di investimenti. La pressione fiscale che grava sulle nostre imprese renderà ancora più difficile la possibilità di affrontare la congiuntura che si sta profilando. Si ha bisogno di interventi immediati, soprattutto in direzione di una minore pressione fiscale e di un maggiore sostegno alle imprese»
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economia » di Salvatore Florimbi
per l’economia teramana chiari segnali di ripresa I dati Unioncamere disegnano il ritratto di una provincia dinamica, nella quale tiene l’occupazione e crescono le esportazioni. Ma con alcune criticità, quali la difficoltà di accesso al credito o il limitato ricorso all’innovazione, che frenano la crescita delle imprese
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onostante le molte difficoltà, l’economia della provincia di Teramo si conferma con buoni “fondamentali”. È prima in Italia nel peso relativo del valore aggiunto delle medie imprese industriali e conserva una buona incidenza, sul complesso dell’economia, del valore aggiunto delle medie e piccole imprese». Così Giustino Di Carlantonio, presidente della Camera di Commercio di Teramo, in occasione della 6° Giornata dell’Economia, ideata e promossa da Unioncamere per il 15 maggio 2008 in tutte le Camere di Commercio italiane. Un’occasione unica per scattare una fotografia del variegato localismo italiano, con l’intento di definirne i contorni, i processi di cambiamento in atto, gli elementi distintivi e quelli comuni rispetto ad aree territoriali simili.
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«Il 2007 è stato un anno di ripresa sul versante dell’export e di buona tenuta per l’occupazione –ha continuato Di Carlantonio- anche se la vitalità del sistema imprenditoriale non sembra essere accompagnata da un consolidamento dei risultati operativi, soprattutto per quanto riguarda l’industria». E’ dunque ancora presto, per valutare se la componente «robusta» data alla crescita imprenditoriale locale dalle società di capitale, consentirà di innalzare il valore aggiunto per addetto dell’intera economia teramana, che rimane attestata su valori ancora troppo bassi. Questo dato denota inequivocabilmente lo scarso ricorso da parte delle imprese locali alla leva dell’innovazione, unica strada da seguire per incrementare la produttività. Se alla crescita delle società di capitali si accompagna anche la positiva performance nei servizi, si
capisce chiaramente come le spinte alla modernizzazione del sistema imprenditoriale risultino nette, anche se i «numeri» di questo processo non sono ancora consolidati. A questo si aggiungono anche le croniche difficoltà scontate dalle imprese nell’accesso al credito, dovuto non solo al differenziale del costo del denaro rispetto alle altre province d’Italia, ma anche ad un limitato utilizzo di strumenti diversificati di finanza aziendale. Queste criticità sono riconosciute come i principali freni alla crescita anche da parte del sistema delle imprese. Il professor Giuseppe Mauro ha ribadito la necessità di seguire la strada dell’innovazione e dell’internazionalizzazione per ridare slancio all’industria locale, alle prese con un sostanziale processo evolutivo. Dal punto di vista della struttura imprenditoriale, Teramo si conferma una provincia fortemente dinamica.
Il tasso di crescita imprenditoriale (variazione % delle imprese rispetto all’anno precedente) è risultato pari al 2% (Italia 0,75%), il che colloca la provincia al 5° posto in Italia. Nel corso del 2007 le iscrizioni sono cresciute del 3,5% e le cessazioni del 1,5%. L’artigianato si conferma un settore molto propulsivo con una crescita (+2,1%), superiore alla media regionale e nazionale. Procede il lento, ma progressivo, processo evolutivo del sistema imprenditoriale teramano verso forme organizzative più complesse, testimoniato dal positivo risultato del tasso di sviluppo delle società di capitali (+ 6%). Nonostante il basso profilo del ciclo congiunturale, l’occupazione risulta in leggero aumento (+1,7%), quasi esclusivamente dovuto alla componente maschile; in flessione il tasso di disoccupazione pari al 5,7%, con una sostanziale differenza tra la componente maschile (3,5%) e quella femminile (8,9%). Avanza il processo di internazionalizzazione dell’economia teramana con una crescita delle esportazioni dell’8,5%, mentre le importazioni il pubblico intervenuto alla 6° Giornata dell’Economia
sono diminuite dello 0,3%, risultato che denota un certo ristagno dei consumi e della produzione che ha caratterizzato l’economia locale. Le migliori performance si rilevano per i prodotti a più elevato contenuto di specializzazione e ad alta tecnologia, il cui peso sulla struttura dell’export provinciale cresce progressivamente a discapito del peso dei prodotti tradizionali. In caduta la redditività delle medie imprese teramane (-47,8% per il campione Mediobanca) e delle società di capitale (dal 2,8% a 0,26%, Osservatorio sui bilanci delle società di capitale), ed inoltre Teramo è tra le ultime province italiane nel valore della produttività industriale per addetto (33.920 euro), presentando un sensibile gap con la media italiana. L’economia teramana si conferma ancora fortemente legata all’andamento del ciclo congiunturale nazionale. Ciò è testimoniato anche da una recente indagine svolta dall’Istituto G. Tagliacarne che inserisce Teramo in un gruppo di 42 province italiane definite “pro-cicliche”, economie che presentano un elevato tasso di correlazione con l’andamento nazionale. In sostanza, il sistema economico teramano esprime ancora una incoraggiante dinamicità, testimoniata dall’ampliamento della base imprenditoriale, dal processo di riorientamento delle specializzazioni, dalla crescente internazionalizzazione dell’economia, processi che necessitano il sostegno del sistema politico e delle amministrazioni locali. La capacità, o meno, da parte della politica e delle istituzioni pubbliche di supportare questo importante momento di trasformazione, sarà determinante nel definire i percorsi di sviluppo o di arretramento dell’economia locale
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storie&persone » di Eleonora Lopes
Giovanni Palazzese, alla conquista del Venezuela con l’Abruzzo nel cuore L’imprenditore vibratiano ripercorre le tappe della sua vita: dall’epopea della grande immigrazione in Sud America, alla costituzione della MIVV, l’azienda leader nella produzione di sistemi di scarico per auto, moto e macchine off -road
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iovanni Palazzese è un “self made man”, l’emblema del pioniere, un personaggio di cui l’Abruzzo va e deve andare fiero. Un esempio concreto di uomo che attraverso esperienze di vita e lavorative è arrivato ad essere un imprenditore di successo. È un piacere sentirlo parlare. Nei suoi occhi c’è ancora lo stesso entusiasmo e la stessa tenacia che 55 anni fa, lo spinsero a lasciare la sua Colonnella, per andare a cercare fortuna in Venezuela. Da qui inizia la sua avventura. Un uomo coraggioso e lungimirante, ma sopratutto concreto e attaccato ai valori di una volta, uno su tutti la famiglia (durante l’intervista nomina la moglie e i figli diverse volte ndr). Ha fondato una delle maggiori im-
prese edili in Venezuela, poi ha intrapreso l’avventura MIVV, l’azienda della Val Vibrata, leader nella produzione di impianti di scarico per moto, auto e veicoli industriali offroad . Oggi Palazzese ha 75 anni, è stato insignito della carica di Cavaliere. Vive con sua moglie Filomena tra Alba Adriatica e Caracas. Fa l’imprenditore e il nonno. Suo figlio, Gianni Maurizio, si è stabilizzato nel Sud America, prendendo le redini dell’impero edile. Gli altri tre hanno preferito l’Abruzzo. Roberto è direttore di produzione della MIVV, Alba è inserita nell’area amministrativa e Laura gestisce una propria boutique ad Alba Adriatica. Ma per giungere fino a qui, ne ha fatta di strada per giunta costellata di fatica, difficoltà e tanti sacrifici, economici e fisici.
Giovanni Palazzese fondatore delle aziende Vialpa e MIVV
Muovetevi alla grande. S.p.A.
Barbuscia
Concessionaria Mercedes-Benz
S.p.A.
PESCARA - Via Tiburtina, 141 INFOLINE: 085/43201 barbuscia@barbuscia.it » foto di Andrea Straccini
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Sabato aperti tutta la giornata.
storie&persone
Cavalier Palazzase, mi racconti in pillole la sua storia da imprenditore… «Le dico subito, che non basta l’intera mattinata per raccontarle la mia storia. Ci vorrebbero giorni. Ma ci provo. Lasciai il mio paese, Colonnella, nel 1953 per andare in Venezuela a trovare lavoro. Non avevo ancora compiuto 20 anni. In Italia, nel dopo guerra, la situazione era davvero drammatica. I miei genitori dovettero indebitarsi per comprarmi il biglietto per il viaggio. Iniziai con diversi lavoretti. Poi con molte difficoltà, riuscii a comprare il mio primo camion e pian piano mi misi in proprio per l’attività edile. Furono anni durissimi, praticamente per ripagarmi questo camion, lavoravo giorno e notte. Allora gli immigrati italiani non avevano vita facile in Venezuela. Per andare avanti dovevi stare alle loro regole. Il rischio era alto.
Nel 1957, misi su una ditta che cominciò a compiere i suoi primi passi». Mi parli di Vialpa, la sua impresa edile… «Dopo l’avvento della mia attività con l’acquisto del primo camion, negli anni ’70 ci fu la svolta lavorativa che ci permise di lavorare per progetti importanti. Vialpa oggi conta più di 1.200 dipendenti, con un fatturato di tutto rispetto. Lavoriamo quasi esclusivamente per opere pubbliche. Da molti anni, ci siamo specializzati nella costruzione di dighe e acquedotti. In Venezuela c’era meno concorrenza, ma la vita di tutti i giorni non era affatto facile. Malavita e delinquenza erano all’ordine del giorno. Ora la situazione è peggiorata. Caracas, ahimè, detiene un record per la criminalità. Oggi è tutto nelle mani di mio figlio, ma con molto piacere,
continuo a curare i progetti e le relazioni con gli altri imprenditori e quando posso, vado in cantiere per seguire i lavori. Ci tengo a dire che tutte le ditte avviate in Sud America, avevano come socia di maggioranza mia moglie Filomena. Una donne forte e in gamba, che ringrazio per avermi sempre sostenuto in tutti i miei percorsi e le mie scelte». E l’avventura della MIVV, com’è nata? «Quasi per gioco. In uno dei miei soggiorni in Italia, mi proposero di diventare socio di un’ azienda appena costituita che produceva impianti di scarico per auto. Accettai. Iniziò così una nuova avventura. Dal 1983 vivo tra Alba Adriatica e Caracas, in questo modo riesco a seguire entrambe le mie creature. Oggi la Mivv SpA (metal industria Val Vibrata) conta 3 stabilimenti distinti su una superficie di 22.000
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alcune fasi di lavorazione delle marmitte targate MIVV
metri quadrati, 220 dipendenti che ogni anno sfornano 2 milioni di impianti, per un fatturato che supera i 20 milioni di euro. Negli ultimi 10 anni l’azienda del Val Vibrata si è occupata sempre più di prodotti after-market, per intenderci quelli di ricambio, e si è specializzata sulla produzione di scarichi per moto, dal prototipo al prodotto finito. Praticamente degli artigiani in grado di industrializzare un articolo di altissimo livello. Attualmente il Gruppo, è presente con la propria rete distributiva in oltre 20 Paesi europei ed extraeuropei e collabora nel settore del primo equipaggiamento con alcune delle più prestigiose case motociclistiche del mondo: Yamaha, Ducati,
Moto Guzzi, Derbi». Progetti futuri in casa MIVV? «La strategia marketing del Gruppo è finalizzata al raggiungimento dell’obiettivo qualità totale. In questo modo cerchiamo di combattere la concorrenza dei paesi asiatici. Da un po’ di tempo ci stiamo specializzando anche nella progettazione e realizzazione di impianti di scarico per veicoli off road. I catalizzatori per auto che produciamo sono universali, ma anche specifici, a seconda delle richieste. Ma il progetto più innovativo che abbiamo in campo riguarda una linea d’abbigliamento per motociclisti targata MIVV. Sarà una linea dinamica, sportiva e giovane, in grado di rappresentare l’azienda in
» foto di Simone Cerio
tutto e per tutto. Tra l’altro l’abbigliamento rappresenta la filiera più importante del distretto della Val Vibrata». Dica la verità, il suo cuore batte più per il Venezuela o per l’ Abruzzo? «Io sono un figlio d’Abruzzo, ho sempre sperato di tornarci. Ma non posso negare che adoro il Venezuela, la gente, il suo calore. Praticamente ho vissuto tutta la mia vita lì. Ogni volta che atterro all’aeroporto di Caracas, io mi sento a casa. Troppi ricordi mi legano a questa terra. Insomma, devo ammettere che il mio cuore batte per entrambi. Non mi chieda di scegliere…»
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credito&finan a » di Massimo Avenali
PER LA BCC DI CAPPELLE UN BILANCIO TUTTO D’ORO L’Istituto di Credito Cooperativo festeggia i 50 anni d’attività con l’incremento di tutti i principali indicatori patrimoniali ed economici
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anta strada è stata percorsa da quel lontano ottobre in cui quarantaquattro persone tra agricoltori, artigiani e piccoli commercianti, diedero vita alla Cassa Rurale ed Artigiana di Cappelle sul Tavo, l’attuale BCCA. Era il 1957. L’anno dopo venne l’autorizzazione a operare sul territorio ufficializzata dalla Banca d’Italia, con un patrimonio di partenza esiguo: 348mila lire. Dopo mezzo secolo di storia i risultati sono entusiasmanti e il futuro sempre più roseo e impegnato. Il patrimonio, nel bilancio che chiude il 2007, si attesta a 29,1 milioni di euro, con un incremento di 2,6 milioni, ovvero un 9,7%
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in più rispetto allo scorso anno. Di 2,58 milioni di euro l’utile netto registrato. La raccolta diretta da clientela, che comprende conti correnti passivi, depositi, obbligazioni, conta 248,4 milioni di euro, con un incremento dello 0,7% sempre rispetto all’anno precedente. La raccolta indiretta, ovvero obbligazioni, risparmio gestito e assicurativo, vede un incremento dell’8,8% e un valore nominale di 63,5 milioni di euro. I crediti verso la clientela, sotto forma di conti correnti attivi, mutui e altri finanziamenti, risultano pari a 197,4 milioni di euro, 17 milioni in più se si fa riferimento al 2006. Gli investimenti finanziari, infine, toccano complessivamente i
73,4 milioni di euro. Numeri da capogiro che testimoniano una continua crescita nel rispetto degli equilibri finanziari. Numeri che rendono ulteriore orgoglio e corpo alle “nozze d’oro” appena festeggiate dalla clientela e da tutti i soci. Un bilancio interessante, che rispetta la missione della Banca di Credito Cooperativo Abruzzese di Cappelle sul Tavo. La rilevanza dell’Istituto si conferma. Si rafforza la sua centralità, come l’essere figura di riferimento per molti piccoli e medi imprenditori. Attori dell’economia locale che necessitano di un rapporto più diretto e cristallino, in un incontro che sappia sostenere econo-
da sinistra il direttore Carlo D’Angelantonio e il presidente della BCCA Luigi Iachini Belisarii
micamente l’impresa e allo stesso tempo consigliare su strategie e investimenti, aiutare a risolvere i problemi contingenti che si presentano. I quasi tremila soci che hanno presenziato lo scorso maggio all’assemblea ordinaria tenutasi nel Grand Hotel Adriatico di Montesilvano, sono riprova di come l’Istituto sia ormai una realtà radicata. Per il futuro si prevede un’espansione graduale e attenta, sempre più vicina alle esigenze del territorio di riferimento, sempre più indirizzata a uno sviluppo sano e costante. «Abbiamo voluto una banca che
non cessasse di essere banca –ha spiegato Luigi Iachini Bellisarii, presidente del consiglio d’amministrazione– ma che nel contempo non tradisse i contenuti e le forme di una missione insostituibile, attiva da molti anni e fondata sull’evangelismo solidale e fraterno. Al contempo ci siamo sforzati in ogni modo di offrire della banca un’immagine non solo accattivante ma anche affidabile e rassicurante, riuscendo ad ottenere riconoscimenti molteplici e convergenti per importanza e singolarità»
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Luigi Iachini Bellisarii durante il suo intervento
» foto concesse da BCCA
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credito&finan a
PATTI CHIARI TRA CONFESERCENTI E BANCA DELL’ADRIATICO Si punta ad un reale sostegno all’economia regionale ed allo sviluppo delle piccole e medie imprese. Tra le prime misure comprese nell’accordo, l’adozione di tassi agevolati per l’accesso al credito
da sinistra: Roberto Troiani, direttore generale di Banca dell’Adriatico; Enzo Giammarino, segretario di Confesercenti Abruzzo; Beniamino Orfanelli, presidente di Confesercenti Abruzzo
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a notizia è l’accordo per agevolare investimenti, ricerca, innovazione ed energie rinnovabili firmato da Confesercenti e Banca dell’Adriatico (gruppo Intesa San Paolo). L’incontro avvenuto nel mese di maggio si sposa con le direttive di Basilea 2 riguardo il rapporto banca-impresa e il rischio in cui si incorre. Finalità sono più trasparenza e strumenti sicuri per offrire un miglior servizio ai piccoli e medi imprenditori che trovano oggi difficoltà a emergere, causa la forte competitività raggiunta nei mercati. Tra le prime misure comprese nell’accordo, l’adozione di tassi agevolati per l’accesso al credito. Soddisfatto Beniamino Orfanelli, presidente di Confesercenti Abruzzo, secondo il quale «Per la prima volta viene messa in campo un’energia che nasce dall’incontro di imprese e banca». Secondo il presidente, inoltre, si punta «Non solo alle agevolazioni sui costi, ma
» foto di Andrea Straccini
a un reale sostegno all’economia, alla crescita dimensionale, allo sviluppo dell’impresa». Le 12mila imprese che si riconoscono in Confesercenti Abruzzo potranno usufruire di un’ampia gamma di possibilità che comprendono finanziamenti a breve per il denaro circolante, per gli anticipi dell’export e per i prestiti per l’importazione. Per quelli a lungo termine, si punta al sostentamento della crescita dimensionale e dei diversi tipi di investimento attuabili. Nella forte attualità del dibattito energetico, l’accordo prevede speciali finanziamenti destinati a quella tipologia di investimenti finalizzati al risparmio dell’energia e all’utilizzo delle così dette energie rinnovabili. Con uno sguardo rivolto anche al turismo, altro importante motore dell’economia della regione. Finanziamenti specifici ci saranno inoltre per i servizi, per l’artigianato, per la ricerca e l’innovazione.
Nella mission di Banca dell’Adriatico, il contributo alla crescita economica della realtà nella quale opera. «Banca dell’Adriatico è nata per essere vicina alle esigenze del territorio –ha affermato Roberto Troiani, direttore generale– grazie alla profonda e radicata conoscenza del tessuto economico locale coniugata con la capacità operativa e l’esperienza di un grande gruppo creditizio internazionale». Attraverso le 114 filiali dislocate in tutto l’Abruzzo sarà così possibile supportare lo sviluppo delle piccole e medie imprese presenti. In ultima battuta Enzo Giammarino, segretario regionale di Confesercenti, ha spiegato, in linea con gli accordi di Basilea 2, che «Individuare una partnership con una banca attenta al territorio è un’importante occasione di sviluppo. Per le PMI l’accesso al credito è una condizione necessaria per consolidarsi e crescere»
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Andonio Dionisio direttore di CDO Abruzzo Molise
UN «CAMBIO DI MARCIA» PER LA CDO Alla prossima assemblea dei soci saranno presentate le sfide che attendono la Compagnia delle Opere. Si punterà allo sviluppo delle relazioni come opportunità di crescita
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na significativa evoluzione dettata dalla realtà. Si potrebbe riassumere così l’attuale fase della Compagnia delle Opere Abruzzo Molise, la realtà associativa che mette insieme centinaia tra imprese profit e no profit, scuole, associazioni, professionisti, singole persone delle due regioni. Una fase intensa, con un obiettivo chiaro: far sì che l’interesse dell’associato venga a galla pienamente, e da lì costruire “un’amicizia operativa” guidata da un “criterio ideale” come recita lo slogan. Ne parliamo con Antonio
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Dionisio, direttore generale di Cdo Abruzzo Molise. Per iniziare, cos’è la Cdo? «La Cdo si sviluppa come sostegno reciproco alla creazione di opere che vogliono mettere al centro il bene della persona, rafforzare la libertà, favorire la responsabilità e contribuire al bene comune. In questa esperienza, che si esprime in una continua e instancabile tensione ideale, sta la valenza sociale e la dignità culturale della Cdo». Cosa “bolle in pentola” in casa Cdo Abruzzo Molise? «Dal 2007 abbiamo deciso di far
evolvere la nostra visione associativa. La Cdo non più come semplice realtà che fornisce convenzioni ai suoi associati, ma come luogo propulsore di relazioni e opportunità. In concreto, la Cdo lavora per sviluppare la rete fra i soci, facilitare i rapporti fra loro e promuovere l’accesso a servizi utili per la singola realtà imprenditoriale. Questo “cambio di marcia” è dettato dall’osservazione della realtà». In che senso? «Nel rapporto quotidiano con i nostri soci ci siamo accorti che c’è sicuramente bisogno di servizi di
qualità, ma anche e soprattutto di far sì che gli stessi associati possano sentirsi protagonisti del loro sviluppo e, inevitabilmente, della Cdo. In sintesi: una rete di rapporti che sostiene ognuno e che, a sua volta, ognuno è chiamato a sostenere». In cosa consiste questa evoluzione? «Sono tre i passaggi chiave. In primo luogo, il rapporto con i soci, che negli ultimi anni è stato principalmente indirizzato alla fruizione di servizi e convenzioni per aumentarne la fidelizzazione; ora il socio deve diventare protagonista attivo della vita associativa, un soggetto che, facilitato dalla struttura operativa, favorisce lo sviluppo della base associativa, fino a diventare un “promoter”, vale a dire fino a seguire direttamente altri soci. Questa strategia sta già permettendo un incremento dell’interlocuzione con i soci stessi, una loro maggiore frequentazione durante l’anno e la conseguente crescita della percezione della Cdo come una presenza vicina territorialmente». Il secondo passaggio? «Vogliamo favorire le iniziative che creano o rafforzano la rete fra i soci. Tra queste, “Un aperitivo in compagnia”, incontri territoriali per favorire la conoscenza reciproca degli associati delle varie province; Cdo Adriatico Day, la nostra giornata-evento articolata in expo e convegni; Matching, l’evento nazionale che si svolge a Milano a novembre, nel corso del quale le imprese partecipanti hanno un’agenda di appuntamenti già fissati, preparata dagli organizzatori nei mesi precedenti a seconda dei bisogni e delle offerte segnalati dai partecipanti stessi. L’edizione di quest’anno, la quarta, avrà per tema “Collaborare, crescere”, e si terrà dal 19 al 21
» foto di Andrea Straccini
novembre. Per partecipare è sufficiente contattare la nostra sede a Montesilvano, in viale Abruzzo 1, allo 085/4491848, o visitare il sito www.e-matching.it». Quale la terza sfida? «Vogliamo garantire che i soci possano usufruire di servizi idonei alla loro situazione. Servizi che, si badi, nascono dagli stessi soci che, invece di farsi la guerra tra di loro, lavorano insieme per produrre prodotti unici a vantaggio di tutti. Sono quattro le aree sulle quali stiamo lavorando: “Diamo credito”, servizio di informazione, assistenza alle imprese per la consulenza finanziaria; il progetto Window, finalizzato a sostenere e incentivare le strategie di internazionalizzazione delle pmi; il progetto Cdo Comunication, un servizio che mira ad individuare obiettivi a breve e lungo termine relativi sia alla politica di marketing che a quelli di comunicazione; e, infine, Tuttinrete, il sistema di scambi commerciali che mira a far incrociare in modo ottimale domanda ed offerta di servizi». C’è un comune denominatore di questi servizi? «Sì, e si chiama formazione. Tutte le aree di servizi prevedono un percorso formativo. In questo modo, offriamo non solo un servizio informativo specializzato, ma garantiamo agli imprenditori anche un processo formativo. Insomma, siamo consapevoli che si faccia impresa profit o no profit, si sia libero professionista o dipendente, si lavori a casa o in azienda, formare le persone rimane uno degli asset principali su cui vogliamo muoverci. Tutte queste attività verranno presentate nel dettaglio nella prossima assemblea dei soci che si terrà venerdì 27 giugno»
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» di Massimo Avenali
ITS ITALELETTRONICA: AL SERVIZIO DEI PROFESSIONISTI
Giorgio D’Amario, presidente dell’azienda ITS
Un’azienda all’avanguardia nella distribuzione di dispositivi e materiali professionali nei settori sicurezza e antincendio. Con strategie commerciali mutuate dagli Stati Uniti e sedi in Abruzzo, Marche e Molise
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ntintrusione, videosorveglianza, tutto per la sicurezza. La ITS offre da sempre ai suoi clienti solo prodotti di primarie case costruttrici ai migliori prezzi di mercato. Nata nel 1995 per opera di Giorgio D’Amario, attuale presidente, la ITS è riuscita a soddisfare l’esigenza di una società di distribuzione di prodotti di sicurezza che potesse supportare l’installatore professionista nelle varie fasi del lavoro. La strategia commerciale adottata provie-
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ne dagli Stati Uniti, in cui D’Amario si reca per apprendere i più avanzati metodi di commercializzazione professionale. È nato così il primo supermercato della sicurezza rivolto esclusivamente ai professionisti del settore, dove è possibile provare i prodotti, dialogare con tecnici specializzati e acquistare in modo semplice e rapido. Nel punto vendita il professionista ha accesso direttamente a tutto il magazzino, sempre fornito anche degli accessori meno consueti.
Per la scelta dei prodotti, la pianificazione del lavoro e degli acquisti, c’è il Planner ITS, ovvero un catalogo unico nel suo genere, ulteriore novità per il settore, che permette di gestire al meglio le scelte del cliente. C’è la fiducia alla base del rapporto che ITS instaura: lo sviluppo avviene sotto forma di accordi commerciali con i principali produttori del settore; l’installatore può acquistare le marche leader localmente a prezzi competitivi; il personale interno è opportunamen-
» foto concesse da ITS
te formato sia tecnicamente sia commercialmente; l’installatore ha un’unica interfaccia competente e di fiducia. A tutto ciò si affiancano corsi di aggiornamento specifici, indirizzati alla crescita professionale dell’installatore per approdare a un mercato di qualità ed ad alta visibilità. Inoltre, i nuovi punti vendita nelle Marche e in Molise, consentono di seguire l’installatore in modo efficace e su una vasta area mettendo sempre a disposizione professionalità e prodotti. Per ITS il consolidamento si traduce nell’investimento in tecnologie e conoscenza, nella migliore gestione del proprio campo con la semplificazione delle procedure e l’unificazione degli aspetti tecnici, amministrativi e logistici dell’azienda. La collaborazione con professionisti e specialisti del settore su progetti innovativi e su nuove tecnologie per un’offerta di soluzioni personalizzate e sempre all’avanguardia, fa sì che ITS sia
sempre capace di cavalcare i tempi. Per il futuro si mira alla condivisione completa e trasparente degli obiettivi con i propri partner, in una concezione di azienda allargata. Importante la partecipazione diretta alla formazione tecnico-culturale e alla ricerca applicativa nel proprio territorio con l’approfondimento delle tecnologie più recenti. Così come l’introduzione di nuovi servizi studiati appositamente per i propri clienti mediante un supporto specialistico ad alto valore aggiunto e la collaborazione con aziende di settori contigui, in una sorta di network di imprese per la realizzazione di impianti innovativi e soluzioni complesse. Tra le ultime novità, da segnalare ETIP, una società di servizi e di engineering pronta alle sfide del mercato futuro e figlia della stessa ITS. La nuova azienda opererà con uno scopo ben preciso: monitorare costantemente il mercato e le sue evoluzioni
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La sede di ITS
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» di Massimo Avenali
SAMI, SPECIALIZZATI IN LEAN PRODUCTION L’azienda teatina è dal 1986 fornitrice di componenti per l’automazione industriale e realizza sistemi di produzione per modelli organizzativi di nuova generazione
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a forza delle partnership. L’affidabilità dell’esperienza. Sami si presenta al mercato fornendo componenti modulari aventi lo scopo di rendere più veloce, sicura ed economica la realizzazione di sistemi di lavoro. La mission dell’azienda è indirizzata principalmente alla risoluzione di problematiche di assemblaggio e di razionalizzazione delle attività di produzione. Una realtà cresciuta negli anni che oggi conta su 14 unità tra dipendenti e collaboratori e un volume d’affari che ha sfiorato i 3 milioni di euro. Nella filosofia di Sami la lean production (produzione snella), è un concetto che mette in primo piano efficienza produttiva e competitività. Lean production, lean thinking, kaizen con questi termini si indica un sistema produttivo sviluppato verso la fine degli anni ‘50 all’interno degli stabilimenti della Toyota Motor Company. Il fine è snellire i processi andando a eliminare tutte quelle attività che non hanno valore aggiunto, che quindi costituiscono sprechi. Il vantaggio competitivo che Sami offre, risiede, oltre che nella competenza tecnica, nella capacità con cui è in grado di supportare i clienti nell’individuazione delle soluzioni ottimali per le proprie esigenze produttive. Per molte aziende, soprattutto quelle manifatturiere, è
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la sede Sami di Chieti Scalo
determinante orientarsi verso sistemi snelli adattabili ai continui cambiamenti del mercato. «In molte realtà solo una minima parte del tempo di produzione è volto ad aggiungere effettivamente valore al prodotto finale –analizza Carlo Borromeo, amministratore delegato di Sami– risulta pertanto fondamentale la capacità di distinguere tutto ciò che crea valore da ciò che non lo crea, accettando di consumare risorse solo per quelle attività a valore aggiunto, eliminando così gli sprechi. Per valore aggiunto si intende il valore creato per il cliente, il quale, nei sistemi produttivi snelli, diventa la figura di riferimento che detta il ritmo, takt time, su cui calibrare l’intero processo produttivo». Così come Sami, anche Bosch Rexroth sviluppa progetti lean.
«Bosch Rexroth e Sami sono partner che si muovono sulla stessa linea aggiunge Carlo Borromeo- a stretto contatto con il mercato e con tutti gli operatori del settore, analizzando attentamente ogni aspetto della produzione. Ogni scelta effettuata dai nostri partner si lega fortemente alla nostra attività». Già da alcuni anni Bosch Rexroth ha adeguato le proprie strutture produttive in Germania secondo i principi della lean production e la medesima cosa sta avvenendo anche in Bosch Rexroth Italy, particolarmente attiva sull’argomento con la divisione Linear Motion & Assembly Technology. Questa divisione, attraverso il settore Tecnica di Montaggio, propone sul mercato italiano componenti e sistemi per l’implementazione dei principi lean, basati sull’utilizzo del profilo
la direzione di Sami
in alluminio come elemento meccanico principale. Tutto ciò si concretizza nei sistemi transfer TS per il trasporto/assemblaggio su pallet, sistemi varioflow di trasporto specifici per il settore pharma e food & packaging e soprattutto sistemi MPS, che comprendono tutti i componenti necessari alla realizzazione di isole di assemblaggio manuale e al loro asservimento. I prodotti, tuttavia, costituiscono solo una parte di un servizio più ampio che Bosch Rexroth è in grado di dare alle aziende che vogliono implementare la produzione snella all’interno dei propri stabilimenti. Una proposta che si articola in quattro fasi: lean training, lean consulting, lean products e lean partners. «Si tratta di un percorso completo in ottica lean –conclude Carlo Bor-
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romeo– che Bosch Rexroth è in grado di offrire in collaborazione con i propri Partners, tra cui TEC, ovvero la scuola di formazione del gruppo Bosch, e Kaizen Institute Italia, per formazione e consulenza. Questo percorso, per comprendere come si sposi con Sami, prosegue attraverso la rete distributiva dei lean partners della Tecnica di Montaggio, di cui appunto Sami rappresenta il riferimento per l’area geografica centrosud adriatica. Attraverso i prodotti Bosch Rexroth siamo in grado di sviluppare postazioni di lavoro manuale, linee di assemblaggio, sistemi di scaffalature, asservimenti alle postazioni per l’implementazione del principio kanban e della logica pull. In definitiva possiamo esaudire ogni richiesta, realizzare la soluzione più adatta in funzione dell’esigenza del cliente»
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l’officina al piano terra
» foto concesse da Sami
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» di Massimo Avenali
IN BANCA TI ACCOMPAGNA COOP CREDITO una filiale di Coop Credito
Il consorzio fidi del gruppo Confesercenti in aiuto delle PMI nella concessione di finanziamenti. Una consulenza qualificata per rispondere ai nuovi bisogni delle imprese, anche alla luce di Basilea 2
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na platea di soci formata da oltre 5.400 imprese, finanziamenti garantiti per quasi 23 milioni di euro nel 2007 e un trend di crescita a due cifre che ne fa uno dei protagonisti dell’accesso al credito per le PMI in Abruzzo. Coop Credito, il consorzio fidi del gruppo Confesercenti, si presenta ai nastri di partenza della fase due del rapporto fra banche e piccole e medie imprese con numeri impressionanti. L’intermediazione dei consorzi fidi, con l’entrata in vigore degli accordi internazionali di Basilea 2, diventa fondamentale per le aziende locali che intendono accedere al credi-
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to. Per prepararsi a questa rivoluzione Coop Credito ha riformulato gli accordi con i principali istituti bancari, potenziato il suo portale web e si avvia ora al rafforzamento a livello territoriale. Quindici sono già le filiali presso le sedi di Confesercenti, distribuite nei principali centri della regione. «Oggi gli imprenditori, anche i più piccoli, devono per forza entrare in sintonia con concetti come quello di rating -spiega Flaminio Lombi, presidente del consiglio d’amministrazione di Coop Credito- e accedere ai servizi bancari senza il sostegno di un consorzio fidi diventa complesso».
Il sostegno di Coop Credito, nata dalla fusione delle cinque società cooperative di garanzia delle Confesercenti abruzzesi, con direzione generale a Chieti, si concretizza con una garanzia pari al 50 per cento del credito erogato, che può salire grazie alla controgaranzia di Commerfin Spa, società consortile legata a Confesercenti a livello nazionale. I principali istituti bancari abruzzesi hanno inserito Coop Credito fra i big delle garanzie, assegnando un rating elevato. «Gli imprenditori sanno di poter contare su uno staff di alto livello, presente su tutto il territorio regionale e che da oltre vent’anni
» foto concesse da Coopcredito
Flaminio Lombi presidente del cda di Coop Credito
Beniamino Orfanelli presidente di Confesercenti Abruzzo
Enzo Giammarino segretario di Confesercenti Abruzzo
segue da vicino il mondo delle imprese abruzzesi -sottolinea il direttore Marco Di Paolo- in grado oggi di offrire un servizio di consulenza a tutte le imprese che si avvicinano per la prima volta al mondo del credito agevolato. Conosciamo le
loro esigenze, e anche per questo abbiamo rimodulato le convenzioni con gli istituti bancari in modo da rispondere ai nuovi bisogni delle imprese e di Basilea 2». Le banche convenzionate con Coop Credito sono ventuno, e fra queste ci sono i principali istituti nazionali e locali. «Riusciamo a offrire un ampio e variegato spettro di possibilità di accesso al credito agevolato -aggiunge Marco Di Paologarantendo tassi di interesse molto vantaggiosi e concorrenziali». Vantaggi che ora è possibile scoprire direttamente anche sul web, entrando nel portale www.coopcredito.it da dove si può elaborare autonomamente un piano di ammortamento, un segno della trasparenza che garantisce Coop Credito. Ma ci sono anche altre novità. La nuova direttiva crea nuovi equilibri. «La divisione fra commercio, turismo, artigianato, pesca è obsoleta -commenta Flaminio Lombioggi si ragiona in generale come imprenditori, con le esigenze di un sistema che rappresenta la spina dorsale dell’economia abruzzese, ma che ha bisogno di crescere nelle dimensioni, nell’innovazione, nell’internazionalizzazione. È per questo che anche noi, nati come società dedicata al credito delle imprese commerciali, turistiche e dei servizi, settore che resta il nostro target di riferimento, auspichiamo un adeguamento della legislazione regionale alla realtà delle imprese, superando steccati che oggi non hanno più senso». Novità che spingono a ragionare, nel medio e lungo periodo, verso la semplificazione del sistema dei confidi e procedere verso nuove aggregazioni di carattere interregionale: la direzione è quella di arrivare alla creazione di una Banca di garanzia collettiva su base cooperativa
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seminari&convegni » di Eleonora Lopes
TUNISIA, LA NUOVA META DEGLI AFFARI In un convegno di Confindustria Chieti illustrate le opportunità di investimento nel paese Nord Africano. Chi ha già fatto esperienza racconta di agevolazioni fiscali e tempi burocratici rapidi
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area di libero scambio europeo si allarga e si espande in Tunisia. Così dal gennaio 2008 anche in Nord Africa si aprono spiragli per nuove opportunità d’affari. Oggi questo Paese presenta un sistema produttivo dinamico e competitivo, capace di integrare aspetti della tradizione ad elementi di modernità. Per la sua posizione centrale nel Mediterraneo, la solidità della sua crescita economica e gli accordi preferenziali con numerosi Paesi, la Tunisia offre, a quelle imprese che cercano di sviluppare al meglio le loro attività, possibilità d’accesso a numerosi mercati.
Se ne è parlato nella sede di Confindustria Chieti, in un convegno organizzato dalla SIA Servizi Integrati Assindustria srl, al quale era presente l’Ambasciatore della Tunisia a Roma Montasser Ouaili. Presenti anche Silvio Di Lorenzo presidente di Confindustria Chieti, Luigi Lazzaro, delegato per l’internazionalizzazione di Confindustria Abruzzo, Gianfranco Esposito direttore SIA, Pierluigi D’Agata direttore di Assafrica&Mediterraneo, Carlo De Simone in rappresentanza della SIMEST, società governativa che finanzia gli investimenti all’estero; e Hechmi Chatmen delegato generale FIPA Tunisia Milano.
Tra gli imprenditori presenti, hanno raccontato le proprie esperienze Gabriele De Cecco, per la Confezioni Mario De Cecco SpA, l’azienda che confeziona abiti da lavoro e che, da diversi anni, ha un sito produttivo in Tunisia; e Marco De Virgiliis, manager della Parsek srl, che nei prossimi mesi, aprirà in questo Paese una filiale della sua azienda che produce sistemi audio. «Le facilitazioni che la Tunisia offre -hanno affermato entrambi gli imprenditori- sono certamente di tipo fiscale. E inoltre, rispetto all’Italia, i tempi burocratici per gli investimenti sono davvero brevi». Pierluigi D’Agata ha spiegato
da sinistra: Gianfranco Esposito, Pierluigi D’Agata, l’Ambasciatore di Tunisia a Roma Montasser Ouaili, Luigi Lazzaro e Hechmi Chatmen
» foto di Simone Cerio
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seminari&convegni
il pubblico intervenuto al convegno
l’importanza dell’associazione Assafrica&Mediterraneo che orienta e sostiene le imprese italiane che intendano investire in queste aree geografiche, attraverso uno stretto contatto con il ministero degli Esteri. Carlo De Simone del Dipartimento Promozione e Marketing della SIMEST, ha illustrato l’importanza del processo di internazionalizzazione
per le imprese italiane. Hechmi Chatmen ha esposto agli imprenditori presenti il Forum di Cartagine, giunto quest’anno alla sua decima edizione. Il Forum, organizzato da FIPA, l’agenzia Tunisina di promozione dell’investimento estero, ha organizzato questa serie di incontri, con il patrocinio del Ministero dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale della
Repubblica Tunisina, con lo scopo di presentare agli imprenditori italiani tutte le opportunità economiche che questo paese offre. «La Tunisia –ha affermato Chatmen– tra il 2003 e il 2007 ha avuto una crescita del PIL del 5,2%, con un tasso d’inflazione pari al 3%. Per noi sono dati molto positivi. Le nostre risorse umane sono altamente qualificate e le infrastrutture sono in pieno sviluppo. Non è un caso se grandi nomi come Benetton, Pirelli o Alcatel hanno deciso di investire nel nostro Paese». L’Ambasciatore Montasser Ouaili ha parlato delle notevoli agevolazioni di tipo fiscale offerte dalla Tunisia alle imprese, che unitamente ad un sistema di infrastrutture funzionali e in continuo miglioramento, creano le condizioni per approfondire le opportunità e le modalità di cooperazione. «Le industrie manifatturiere e il turismo–ha affermato l’Ambasciatoresono i settori che contribuiscono di più alla crescita. Ma da anni stiamo puntando molto anche sul capitale umano. Non disponendo di risorse proprie, il governo tunisino si sta concentrando sulla formazione e l’educazione dei giovani»
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VANTAGGI PER L’INVESTIMENTO (FIPA TUNISIA) • Esonero totale dell’imposta sui benefici durante i primi 10 anni per le imprese totalmente esportatrici e pagamento di un tasso d’imposta ridotto del 10% dall’undicesimo anno per una durata illimitata. • Franchigia totale dei diritti e delle tasse per l’importazione degli equipaggiamenti necessari all’attività per le imprese totalmente esportatrici. • Sospensione dell’iva degli acquisti locali degli equipaggiamenti necessari all’attività per le imprese totalmente esportatrici. • Presa a carico fino al 25% del costo della formazione continua nell’ambito dell’incentivazione alla padronanza tecnologica che può raggiungere i 250.000 TND. • Esonero dell’imposta sul beneficio al prorata del fatturato export per le imprese parzialmente esportatrici. • Presa a carico dello Stato del contributo padronale al regime legale della previdenza sociale durante 7 anni in modo digressivo a titolo di reclutamento dei diplomati dell’insegnamento superiore. • Presa a carico delle Stato di una parte degli stipendi dei responsabili reclutati in un anno nel limite di 250 TND per quadro al mese.
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seminari&convegni » di Cesare Di Martino
SPORT E TURISMO IN PROMOZIONE DINAMICA La Provincia di Chieti promuove un nuovo sistema informativo territoriale, a vantaggio di Pmi ed Enti pubblici. Tra le finalità perseguite, la valorizzazione dell’offerta turistica e una più oculata e condivisa programmazione degli eventi
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e piccole e medie imprese protagoniste del SIST, sistema informativo turistico sportivo della Provincia di Chieti. È questo uno dei risultati del progetto finanziato nell’ambito del Nuovo Programma di Prossimità Adriatico – INTERREG IIIA, che implementa la realizzazione e la validazione di un modello di gestione innovativo del sistema turistico territoriale, a partire dalla dimensione sportiva.Obiettivo primario dell’intervento è la creazione di una rete territoriale tra attori pubblici e privati che, attraverso l’utilizzo attivo e consapevole di nuove tecnologie, sia capace di promuovere, potenziare, diversificare e qualificare il potenziale endogeno specifico dell’offerta turistica. Il modello gestionale di riferimento è incentrato sulla gestione partecipata del Sistema Informativo Sportivo Turistico, definito come una
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piattaforma informativa e consulenziale che individua come beneficiari primari le PMI locali e, nondimeno, gli Enti Pubblici Territoriali e gli operatori del settore turistico. Dopo aver realizzato un indagine quali-quantitativa del potenziale endogeno locale, il progetto, attraverso una serie di incontri con le PMI locali, ha definito un modello aperto e condiviso di gestione del turismo o meglio dei turismi, a partire da quello sportivo. L’adesione è gratuita, basta compilare l’apposito modulo e sottoscrivere un Accordo Volontario (agreement) che prevede peraltro una serie di vantaggi e di premialità che vanno oltre gli obiettivi del progetto stesso. La piattaforma SIST, infatti, garantisce all’azienda un eccellente posizionamento all’interno dei motori di ricerca, la fruibilità di dispositivi quali smartphone e palmari, la traduzione e
pubblicazione dei profili in lingua inglese, la fruizione di un flusso informativo tematico privilegiato e la possibilità di integrare e calendarizzare gli eventi e le attività locali. Non solo, la Provincia di Chieti ed i partner coinvolti stanno definendo ulteriori vantaggi per la PMI, quali ad esempio l’attribuzione di punteggi premiali nel procedimento di istruttoria per l’accesso all’abbattimento dei tassi di interesse sui mutui offerto dal Credito Sportivo Italiano o il riconoscimento di una quota percentuale nell’ambito delle valutazioni di qualità effettuate dalla C.C.I.A.A. per le aziende che presentano domanda di contributo in questo settore. SIST non è un sito web, non è un momento statico di promozione. Gli operatori e le PMI hanno la possibilità, dopo essere stati formati, di alimentare il sistema e modificare ogni volta che lo riterranno oppor-
» foto concesse da Provincia di Chieti
Liberi di rischiare.
i relatori intervenuti al convegno da sinistra: Silvio Tavoletta, Cesare Di Martino, Annalisa Di Bartolomeo e Mario Nanni
tuno le informazioni sulle attività, sui prodotti e sui servizi offerti. SIST nasce anche dalla volontà di rendere partecipati gli eventi, a partire dai grandi eventi sportivi, e poter sfruttare attraverso un calendario comune, i vantaggi della programmazione evitando la frammentazione e la sovrapposizione dell’offerta turistica. La creazione di una rete locale tra operatori pubblici e privati operanti nel sistema turistico sportivo consente di apportare in una logica pro attiva un patrimonio di esperienze e competenze che rende possibile integrare l’intero patrimonio informativo relativo al turismo e allo sport ed identificare modalità gestionali ed informative facilmente fruibili dagli utenti della rete. Accanto alla dimensione informativa, il progetto prevede anche un
supporto consulenziale per gli operatori e per gli Enti Pubblici nella programmazione delle attività e nella scelta degli investimenti per potenziare, migliorare e qualificare l’offerta sportiva. Lo sport, che vedrà nei prossimi Giochi del Mediterraneo di Pescara 2009 il suo momento più alto, può diventare un autentico fattore di successo che, attraverso la specializzazione territoriale e l’integrazione dell’offerta, potrà contribuire alla destagionalizzazione dei flussi e aprire a nuovi scenari di sviluppo socioeconomico. Partner del progetto sono la Provincia di Chieti (Lead partner), la C.C.I.A.A. di Chieti, il Centro Universitario Sportivo dell’Università di Chieti, la OPS S.p.A. e la Municipalità di Herceg Novi. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.interreg-sist.eu
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Rischio e sicurezza. A prima vista, queste due cose non possono convivere: o ti assumi i rischi, oppure scegli la sicurezza. Come imprenditore devi assumerti dei rischi; è necessario per far crescere la tua azienda. Ma per poterti concentrare sui tuoi affari, devi poter controllare il rischio. Con Atradius puoi, facendo coesistere rischio e sicurezza, perfettamente. Con oltre 75 anni di esperienza nella gestione del credito a livello mondiale, Atradius è una delle maggiori compagnie di assicurazione del credito al mondo. Atradius sostiene le imprese come la tua con un’ampia gamma di servizi: dall’assicurazione del credito alle fideiussioni, sino al recupero dei crediti, aiutandoti a bilanciare rischio e sicurezza. Da oggi, puoi sentirti libero di rischiare e di contattarci all’800.343400.
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seminari&convegni » di Eleonora Lopes
Dall’estero in arrivo operai edili specializzati Ance Pescara, Obiettivo Lavoro Spa, Cassa edile ed Efsep hanno stipulato una apposita convenzione. Tra i paesi che saranno interessati al reclutamento: Romania, Polonia, Serbia e Moldavia
da sinistra Luigi Di Giosaffatte, Francesca Oricchio, Maurizio Mirri, Antonio D’Intino e Vittorio Gervasi
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nce Pescara, l’agenzia specializzata Obiettivo Lavoro, Cassa edile e Scuola edile di Pescara hanno sottoscritto una convenzione per la fornitura di somministrazione di lavoro e servizi di ricerca e selezione di operai specializzati
» foto di Andrea Straccini
all’estero, da inserire nel settore delle costruzioni con regolare contratto di lavoro. La normativa in vigore, infatti, consente all’imprenditore edile di stipulare un contratto di somministrazione di lavoro con un’agenzia per il lavoro autorizzata dal
Ministero. Con questo contratto è l’agenzia ad assumere il lavoratore, che opera però nell’interesse e sotto la direzione dell’impresa edile utilizzatrice. Ne hanno parlato il presidente Ance Pescara, Giuseppe Girolimetti e Antonio D’Intino, presidente Ente for-
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seminari&convegni
mazione e sicurezza, nel convegno: “Costruire insieme. La somministrazione di lavoro nell’edilizia” che si è svolto a Confindustria Pescara. Mentre, Vittorio Gervasi, direttore Ente Formazione e sicurezza e Luigi di Giosaffatte, direttore Confindustria Pescara, hanno approfondito i termini della convenzione. Gli interventi più tecnici sono stati curati da Francesca Oricchio, responsabile nazionale Edilizia di Obiettivo Lavoro e Maurizio Mirri, direttore Sviluppo Diversificazione ed Estero di Obiettivo Lavoro. «Oggi la precarietà dei contratti –ha affermato Mirri– nel settore dell’edilizia è davvero alta. Il lavoro in nero è purtroppo ancora diffuso. Obiettivo Lavoro, leader nel suo settore, garantisce l’assistenza della divisione edilizia e dei suoi project manager, i quali sono specificamente formati per assistere l’imprenditore edile e il suo management nella definizione di uno specifico e personalizzato progetto di reclutamento del personale». «Obiettivo Lavoro –ha aggiunto Oricchio– ha integrato il sistema di reclutamento con proprie socie-
tà e strutture per la selezione del personale in edilizia in Romania, Slovacchia, Polonia, Croazia, Serbia, Moldavia, Ucraina. Dal 1998 la nostra agenzia ha avviato 500.000 persone al lavoro. Con un fatturato nel 2007 pari a 498 milioni di euro, oggi disponiamo di 150 filiali in Italia e 13 all’estero tutte con la Certificazione Etica SA 8000». Attualmente la filiale di Pescara di questa Agenzia per il Lavoro ha già avviato con successo, anche con aziende edili del territorio, numerosi lavoratori specializzati provenienti dalla Romania. La Cassa edile di Pescara e l’Esep, nell’accordo stipulato con Ance e Obiettivo Lavoro, hanno il compito di controllare costantemente l’andamento della convenzione e della sua corretta applicazione, oltre a promuovere le giuste azioni di formazione dei lavoratori edili, provenienti sia da processi di reclutamento estero, che nazionale e locale, nella prima fase di avviamento al lavoro e per i successivi moduli di formazione continua da individuarsi con le imprese associate all’Ance
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Francesca Oricchio e Maurizio Mirri
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seminari&convegni » di Eleonora Lopes
Sale in cattedra il valore dell’esperienza Alla d’Annunzio cerimonia d’apertura della quarta edizione del Corso di perfezionamento in economia e tecniche della gestione bancaria e finanziaria
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a parola chiave è aggiornamento. Oggi la competenza si sviluppa combinando la teoria con la pratica. Questo è quello che si prefigge, sin dalla prima edizione, il Corso di perfezionamento in economia e tecniche della gestione bancaria e finanziaria promosso dalla facoltà di Economia dell’università d’Annunzio che ne cura la progettazione e il funzionamento. Con lo stesso obiettivo e molto altro, si è aperta la cerimonia d’inau-
gurazione del Corso giunto al quarto anno. Ad illustrare l’iter di questa scuola di perfezionamento: Giuseppe Mauro, coordinatore e ideatore del corso, Alfredo D’Incecco, professore di Finanza aziendale, docente del corso sin dall’inizio, Silvio Di Lorenzo, vice presidente esecutivo Honda Italia Industriale SpA, Dario Mancini, direttore generale banca Caripe e Gabriele Magrini Alunno, direttore della banca d’Italia di Pescara. Moderatore di questa singo-
lare lezione, Pasquale Galante, vice capo redattore de Il Centro. Tra il pubblico, oltre i futuri corsisti, diversi rappresentanti del mondo bancario e imprenditoriale che hanno aderito a questa iniziativa, partecipando come partner del progetto. D’Incecco ha ricordato che il corso è nato da un’intuizione del professor Mauro che ha percepito l’importanza di creare un collegamento diretto tra il mondo accademico e quello bancario, finanziario, in-
i relatori intervenuti all’apertura del corso, da sinistra: Giuseppe Mauro, Dario Mancini, Pasquale Galante, Alfredo D’Incecco e Silvio Di Lorenzo
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» foto di Andrea Straccini
gli invitati presenti alla cerimonia
dustriale. «L’obiettivo -ha ribadito D’Incecco- resta di infondere nei corsisti la cultura della conoscenza, il valore intangibile che rappresenta la vera ricchezza e la vera forza di un’azienda. I driver di riferimento sono le idee la reputazione la capacità di innovare le relazioni e la cultura». «Osate, insistete e accettate le sfide». Questo è il monito che Di Lorenzo ha lanciato ai ragazzi. «Oggi l’economia –ha continuato Di Lorenzo- si concentra su due elementi importanti: la logistica e l’education, ed è proprio nel secondo che l’insegnamento di questo corso vuole puntare. Per education infatti, intendo anche capitale umano qualificato, e vi assicuro che è difficile trovarlo». «Banca Caripe –ha dichiarato Mancini- crede fortemente nella necessità che si creino delle sinergie virtuose e un interscambio costante tra gli attori economici e culturali del territorio, per questo abbiamo ritenuto importante mettere a disposizione la nostra professionalità e investire in un’iniziativa qualificata di formazione che, già nella passata edizione, ha messo in luce la crescente richiesta di formazione sul sistema bancario e sulle tecniche di gestione finanziaria che pro-
viene dagli operatori del settore». «Sono convinto che questo corso vi servirà per creare una cultura finanziaria indispensabile per chi vuole lavorare nel nostro settore». Gabriele Magrini Alunno, con queste parole, ha voluto lanciare un monito ai corsisti. «Nella nostra regione –ha continuato Magrini Alunno– mancano figure competenti da impiegare nel settore economico-finanziario, e questo corso, come nelle passate edizioni, ha dimostrato di essere in grado di formarle in maniera eccellente». A chiudere i lavori, il professor Mauro che ha ringraziato i docenti che sin dalla prima edizione hanno aderito a questa iniziativa, e tutti i partner che hanno creduto fortemente nella mission che la scuola si prefigge. «Grazie a tutti coloro –ha affermato Mauro– che mi hanno dato fiducia e che hanno visto questo corso crescere, evolversi e migliorare. L’obbiettivo di questa scuola è offrire al nostro territorio delle competenze in grado di svilupparsi e di stare al passo con un mondo economico in continuo cambiamento. Mi auguro –ha concluso l’economista rivolgendosi ai futuri corsisti– che facciate tesoro degli insegnamenti dei vostri docenti»
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seminari&convegni » di Lucia Mancini
UNICOM, ASSEMBLEA CON GITA
I delegati dell’Unione Nazionale delle Imprese di Comunicazione alla scoperta dei borghi e delle tradizioni di una regione verde «che non punta solo sulle bellezze naturali, ma anche sulla cultura, sull’università e sulla creatività» la platea all’assemblea Unicom presso l’auditorium Petruzzi, relatore Lorenzo Strona - presidente nazionale Unicom
L’
L’itinerario prevedeva la visita di Rocca Calascio, Campo Imperatore, Santo Stefano di Sessanio e San Clemente a Casauria. Alla fine del tour, il loro presidente, Luciano Strona, ha voluto ringraziare gli abruzzesi per l’ospitalità, la cordialità e la collaborazione dimostrata nell’organizzare l’evento. Ha scelto l’Abruzzo quale scenario della propria assemblea nazionale l’Unicom, unione nazionale delle imprese di comunicazione, che raccoglie il maggior numero di imprese a capi-
tale italiano, 220 imprese associate e 252 sedi operative. È l’unica associazione di imprese in Italia con la certificazione Iso 9001. «L’Abruzzo ha offerto un contesto perfetto per il nostro incontro -ha affermato il presidente Strona- la sua posizione geografica e l’efficiente sistema di infrastrutture permettono di raggiungerlo facilmente da ogni parte d’Italia. Alla logistica aggiungo il sincero senso di ospitalità e l’organizzazione impeccabile che abbiamo verificato nei precedenti incontri istituzio-
Paolo Fornarola - assessore al turismo della Provincia di Pescara
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da sinistra Lorenzo Strona in compagnia di Valentina Bianchi, assessore alle attività produttive e all’innovazione della regione Abruzzo
nali. L’Abruzzo è stata una terra di fame e di fatica che però ha saputo riscattarsi. Una regione verde, che non punta solo sulle bellezze naturali, ma sulla cultura, sull’università e la creatività». L’assemblea, appuntamento istituzionale dedicato alla verifica del programma, alla valutazione delle azioni e delle prospettive dell’agenzia, si è svolta all’auditorium del Museo delle genti d’Abruzzo a Pescara. L’evento, patrocinato dalla Regione Abruzzo, dalla città di Pescara, dalla Provincia di Pescara, dalla Camera di Commercio di Pescara, Confcommercio Pescara e la Fondazione Pescara Abruzzo è sta-
to finanziato da l’Abruzzo Booking, Abruzzohotel, Zaccagnini vignaiolo d’Abruzzo, Pastifico Delverde, La Valentina Vini, Ad.Venture, Carsa, Sintonia, Euroconsulting, Santoleri vino, Confetti di Sulmona, Charme&Chef. A dare il benvenuto ai soci Unicom provenienti da tutta Italia, Marco Alessandrini in rappresentanza del Comune di Pescara, Paolo Fornarola assessore alle politiche culturali della provincia di Pescara e Valentina Bianchi assessore alle attività produttive. In Abruzzo, sono sei le agenzie di comunicazione aderenti Unicom: Ad.Venture, Carsa, Insigno, Sinergia, Zemrude e Sintonia
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Ezio Ardizzi presidente camera di commercio di Pescara, in occasione della panarda, cena organizzata presso il Romantik Hotel Sporting Villa Maria a Francavilla
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eventi » di Duilio Rabbottini
Lavori in gioco L’assessore regionale Fernando Fabbiani e Guglielmo Petrosino alla firma dell’accordo
La Regione e il Comitato organizzatore di Pescara 2009 hanno siglato un accordo per un intervento formativo e l’aggiornamento di competenze tecnico-professionali nel settore dello sport
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l suggestivo progetto della Regione Abruzzo rivolto alla formazione di nuovi manager sportivi in funzione dei prossimi Giochi del Mediterraneo potrebbe far tornare alla memoria un film di discreto successo del ‘96, intitolato “Jerry Maguire”, dove un disinvolto Tom Cruise interpretava il ruolo del rampante e cinico procuratore sportivo. Ma saremmo decisamente fuori strada. Infatti, le cinquanta figure professionali che la Regione contribuirà a formare per i Giochi di Pescara 2009, avranno tutt’altro profilo e spesso-
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re. Ed in ogni caso, anziché gestire le carriere e gli affari di viziati assi del footbal o di altre discipline dallo status professionistico, le personalità individuate andranno ad occuparsi dei vari aspetti di un grande evento sportivo dove, invece, la maggioranza degli atleti sarà composta da dilettanti nel senso più puro del termine. Ma, al di là di questi aspetti, con tale operazione si punta soprattutto a potenziare una rete regionale di professionalità altamente specializzate nella organizzazione di manifestazioni sportive. Figure che sono sempre
più richieste dal mercato anche alla luce della vocazione di promozione del territorio che lo sport ed i grandi eventi ad esso collegati ha ormai da tempo acquisito. Con una convenzione operativa tra l’Assessorato alla Formazione e il Comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo, firmata nei giorni scorsi a Pescara, nella sede di viale Raffaello, dall’assessore alla Formazione, Fernando Fabbiani, e dal vice direttore del Comitato Giochi, Guglielmo Petrosino, è stato dato il via libera ad un intervento formativo per l’aggiornamento di com-
» foto ufficio stampa Giunta regionale d’Abruzzo
petenze tecnico-professionali nel settore dello sport. Le azioni formative riguarderanno i profili di general management, comunicazione e marketing, impiantistica sportiva e hospitality. L’iniziativa è stata finanziata con i fondi del Por Abruzzo 2000/2006, l’ultimo bando della vecchia programmazione -come è stato sottolineato dal direttore della Formazione, Antonio Di Paolo- mentre l’aggiudicazione della gara è prevista per la fine del mese. «Dimostriamo concretamente, scegliendo aspetti formativi di tipologia non tradizionale -ha commentato Fabbiani- che la formazione non è una spesa ma un investimento sul capitale umano». «In questo caso
–ha aggiunto– c’è il vantaggio di una offerta di nicchia che consentirà ai giovani di confrontarsi con nuovi settori». Per il vice direttore del Comitato giochi, Guglielmo Petrosino, la formazione dei quadri «È indispensabile anche al futuro dell’Abruzzo, perchè è indubbio che i giochi costituiranno un’operazione vincente sul piano del marketing territoriale». «Un’occasione formativa unica per il più grande movimento dello turismo sportivo nella storia dell’Abruzzo», ha aggiunto il capo area formazione del Comitato giochi, Silvio Tavoletta. «È giusto ringraziare l’Assessorato alla Formazione della Regione Abruzzo che ha intuito le potenzialità connesse
alla formazione di cinquanta quadri che guideranno cinquemila volontari chiamati a gestire un evento che mobiliterà almeno diecimila persone solo nel settore sportivo». Un’iniziativa che, quindi, guarda certamente al prestigioso appuntamento del prossimo anno ma che offrirà anche la preziosa opportunità di arricchire l’Abruzzo di una competente squadra di manager dello sport in vista di ulteriori ed altrettanto stimolanti sfide organizzative da raccogliere anche fuori regione e magari anche all’estero. Giochi del Mediterraneo da vedere, dunque, come trampolino di lancio e non solo come punto di arrivo di un percorso formativo
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tra i partecipanti all’incontro anche il direttore regionale della formazione, Antonio Di Paolo e il responsabile formazione del Comitato, Silvio Tavoletta
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eventi » di Lucia Mancini
Abruzzo Città Regione Un appuntamento per mettere in campo risorse e idee per superare i campanilismi e far sì che tutti gli operatori e le istituzioni collaborino per il bene comune del nostro territorio
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unione che fa la forza. Non è solo una frase fatta ma diventa una necessità. Da qui nasce il progetto Koinè, il primo Forum Regionale organizzato dai giovani di Confindustria Abruzzo, che vuole affrontare una volta per tutte le diverse questioni che fanno spesso di questo territorio una realtà frammentata, divisa da interessi localistici, persa nelle politiche private, negli sprechi del pubblico, nella mancanza di una cabina di regia. Il problema sorge in primis per l’esistenza di regole, sistemi, istituzioni, modelli e relazioni figlie di uno stato borbonico e quindi antiquate. Per riuscire a ottenere una Città Regione, c’è allora bisogno di forte cooperazione e di unione d’intenti. Questo deve coinvolgere ogni realtà, dalla regione, alle province, ai comuni, alle comunità montane, alle varie associazioni legate al territorio. Città Regione significa, finalmente, poter competere concretamente, dare vita a una stagione di riforme, ammodernare un’area vasta e diversificata come l’Abruzzo ricca di risorse. Il raggiungimento di una qualità di vita elevata e al contempo business friendly, è possibile da attuare. Le eccellenze dei vari territori sono quindi da porre in risalto, da favorire. Il solo modo per tenere il passo degli altri paesi così come, in ambito nazionale, delle altre regioni che viaggiano a velocità più elevate perché meglio organizzate
e gestite. L’obiettivo è uno, la spinta è molteplice e quindi per questo motivo ancora più forte. Osare diviene quindi la parola magica per compiere quel salto di qualità che ancora manca. Il pensiero comune porta ancora a diffidare delle nuove strade da percorrere, come fosse una rinuncia e un balzo nel baratro l’affidarsi non più soltanto alle proprie forze. Va ormai compreso che il fabbisogno personale coincide con quello comune. Accorpare, fondere, unire, condividere, mettere insieme non è sinonimo di rinuncia. La storia non viene così cancellata, non si intacca la forza delle tradizioni molteplici e anzi da difendere. I caratteri distintivi e certi che hanno fondato un’idenla locandina del Forum che si terrà il prossimo 4 luglio tità vanno difesi, ecco perché c’è bisogno di unire le ener- in moto la macchina del cambiagie ed evitare il dispendio inutile mento. Alla tavola rotonda partedi forze e fondi. Tutto ciò può e ciperanno diversi esponenti della deve diventare efficienza, bacino di politica, delle istituzioni e delle asopportunità. sociazioni che operano in Abruzzo. Al Caffè del Teatro di Sulmona, Il dibattito sarà moderato dal giorsabato 4 luglio alle ore 9.30, l’in- nalista Rai Ennio Bellucci. Un’occacontro organizzato nell’ambito del sione da non perdere per attivarsi e Progetto Koinè proverà a mettere innamorarsi ancora dell’Abruzzo
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eventi » di Rocco Antico
NON SOLO VINO A “CANTINE APERTE”
un momento della degustazione del vino durante l’evento “Cantine Aperte”
Grande successo per la tredicesima edizione della rassegna promossa dal Movimento Turismo del Vino d’Abruzzo. Oltre 40mila i visitatori. Il valore dei prodotti tipici si conferma arma vincente del marketing territoriale
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uarantaquattro cantine per quarantamila visitatori. Anche quest’anno conferma il suo successo “Cantine aperte”, l’evento promosso dal Movimento Turismo del Vino Abruzzo con il contributo di assessorato regionale all’Agricoltura, Arssa, Fondazione PescarAbruzzo, Unione delle Camere di Commercio d’Abruzzo e Aptr. In Abruzzo
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con pochi chilometri è possibile raggiungere qualsiasi cantina, con un sacchetto con dentro un calice preso in cauzione e un giro di assaggi delle varie produzioni eccellenti della nostra regione. Non solo vino, ma ampio spazio a musica e arti visive, pittura, poesia e auto d’epoca. Due giorni per fuggire dalla consuetudine del centro commerciale, che ormai da troppo
tempo funge da distrazione durante il tempo libero, a favore di un inseguimento culturale che prima di tutto rende protagonista il palato. Incontrare gente, sentire musica, gustare dell’ottimo vino e, nel frattempo, sentir parlare, cantare, suonare, dipingere e… tingere, come il rosso rubino che colora di sacro il tessuto su cui è versato. «Obiettivo principale di questa manifestazio-
ne è avvicinare i visitatori ai vini abruzzesi -spiega Massimo Di Cintio, presidente del MTV Abruzzo e componente del Consiglio direttivo nazionale Cantine Aperte- non solo educandoli alla conoscenza e alla degustazione dei nostri prodotti ma anche illustrando loro tutti i procedimenti necessari alla nascita di un vino: dal vigneto alla bottiglia, passando per la cantina». «I prodotti tipici sono “medium” del territorio e strumento formidabile di marketing territoriale -continua Di Cintio- in Italia il settore del turismo enogastronomico non sembra conoscere crisi, visto che si contano circa 5 milioni di praticanti e 2,5 miliardi di volume di affari. Rappresenta ormai la più nota ed efficace manifestazione di promozione combinata vino-territorio che si svolge nella nostra regione, con circa 40 mila visitatori stimati nella scorsa edizione. Anche quest’anno, negli ultimi due mesi sono state diverse centinaia le richieste di informazione e di organizzazione
di veri e propri tour giunte alla nostra segreteria». Per l’assessore regionale all’Agricoltura Marco Verticelli «E’ da sottolineare il livello qualitativo crescente di Cantine Aperte e delle sue iniziative collaterali, che puntano non solo sul vino, grande protagonista dell’evento, ma vanno a coinvolgere e valorizzare anche i prodotti tipici della nostra regione, insieme con le sue risorse ambientali e culturali, svolgendo così un’importante azione di promozione del territorio a 360 gradi». Sono soprattutto le nuove generazioni a mostrarsi sempre più disponibili ad abbandonare le mete di viaggio più classiche a livello internazionale per sperimentare forme di turismo del vino al passo con i tempi e con le nuove formule di fruizione del territorio rurale, trasferendo la formula pratica, veloce e ormai vincente dei viaggi last minute e low cost per organizzare gustosi ed alternativi itinerari “fai da te” anche attraverso la ricerca
su web. Ormai è possibile seguire questa manifestazione enogastromica non solo per gusto ma anche conoscere il gusto attraverso l’evento. Sono numerose le cantine che hanno organizzato concerti e mostre con un certo rilievo artistico. Ad esempio, l’azienda agricola Ciavolich di Miglianico con la musica tzigana eseguita dai Taraf; la cantina Bosco Nestore con il blues della “Black Coffe Blues Band”, o l’omaggio a Ivan Graziani della cantina Zaccagnini con le esibizioni musicali di gruppi che sono dentro il progetto “Quello che facciamo” oltre alla partecipazione musicale di Filippo Graziani, figlio dell’indimenticabile Ivan. A Nocciano, presso la cantina Chiusa Grande, il test della tendenza sessuale associato alla tipologia di un vino. Preparato da un’equipe di psicologi, il test indaga sugli aspetti più misteriosi del nostro carattere e vuole scoprire in che misura si è Is (lui), Ea (lei), Id (l’ambiguità)
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L’azienda vinicola Zaccagnini a “Cantine Aperte”
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eventi » di Federica Rogato
le specialità regionali conquistano la fiera delle bontà Al Cibus di Parma presi d’assalto gli stand delle aziende enogastronomiche abruzzesi. Olio, vino, pasta, dolci, caffè, formaggi: i nostri prodotti hanno pienamente soddisfatto il gusto dei palati più fini
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n Abruzzo di sapori e dolcezze quello presente al Cibus, la grande fiera delle bontà made in Italy andato in scena il maggio scorso nella fiera di Parma. Lo stand abruzzese ha visto la presenza di ben quarantacinque aziende coordinate dall’assessorato all’Agricoltura, Arssa e Centro Interno delle Camere di Commercio in uno spazio di oltre 700 metri quadrati distribuiti tra i padiglioni 6 e 7, mentre altre decine di aziende abruzzesi erano “spalmate” nelle varie zone della fiera con in bella mostra le proprie eccellenze. Olio, vino, pasta, dolci, caffè e molto altro, le specialità che ci invidiano da ogni dove per rappresentare una realtà che va ben oltre il marketing territoriale: ci sono gli odori, i profumi e le consistenze di quell’Abruzzo forte e gentile che l’enogastronomia regionale riesce a cogliere e a esportare fuori i confini regionali e nazionali. «Sarà che sono di parte -scherza Dino Di Vincenzo, presidente della Camera di Commercio di Chieti-, ma i nostri stand sono i più belli e anche i più buoni. Qui si riesce a creare un connubio perfetto tra i percorsi gastronomici e quelli delle nostre terre». Tante le novità per questo Cibus 2008 a partire dalla presenza della Oleoteca regionale accanto alla “tradizionale” enoteca, che ha riscosso un enorme successo per
lo stand dell’Abruzzo allestito alla fiera di Parma “Cibus”
boom di presenze durante le degustazioni organizzate per far conoscere l’oro d’Abruzzo che ha messo in vetrina le aziende vincitrici del concorso Orolio di Loreto; ma anche la marmellata di Montepulciano, utilizzata tra l’altro come squisito ripieno per cioccolatini, le caciotte al tartufo, le paste all’uovo di quaglia, i cioccolatini all’aglio, al tè e alla liquirizia: sono solo alcune delle incredibili novità offerte dalle nostre aziende che tra stupore dei degustatori e soddisfazione dei palati più fini hanno raccolto consensi. L’Abruzzo è la regione che più di ogni altra in Italia è stata capace di coniugare la tutela del territorio
con la conservazione della cultura enogastronomica che ha consentito di raccogliere oltre 144 prodotti nell’Atlante dei prodotti tradizionali e di vantare diversi prodotti che si fregiano del marchio Dop o Igp, altri a carattere decisamente innovativo, frutto della creatività di artigiani o delle diverse industrie alimentari. Ma girando per gli immensi padiglioni, nei tortuosi labirinti fatti di cibo e degustazioni, anche tante aziende che “corrono da sole”. Lo stand del caffè Saquella è stato decisamente preso d’assalto da visitatori e operatori di settore: oltre all’inconfondibile aroma di caffè i barman hanno preparato fantasiose bevande, lontane cugine
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eventi
del classico cappuccino o “vetrino” che hanno suscitato grande interesse e sensazioni gustative incredibili. L’azienda De Cecco, presentando i nuovi tagli di pasta all’uovo, ha colto l’occasione del Cibus per parlare, ovviamente, di pasta con un convegno molto interessante su come rimanere in forma nonostante i carboidrati. Relatore d’eccezione è stato il professor Nicola Sorrentino, meglio conosciuto per le sue comparsate televisive come dietologo dei Vip: nel suo intervento ha spiegato le proprietà benefiche della pasta e il segreto per rimanere in forma: la quantità e la qualità. Ovviamente a parlare di qualità con l’Abruzzo si “casca in piedi” in ogni settore: non è un caso che gli stand della nostra regione siano stati tra quelli più visitati e apprezzati dai compratori oltre che dai semplici amanti dei prodotti tipici e delle particolarità della nostra regione
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LE AZIENDE COORDINATE DALL’ASSESSORATO CHE HANNO PARTECIPATO AL CIBUS Rio verde Tartufi Borrello Triveri s.r.l. San Salvo L’Olivicola Casolana Soc.Coop. Agricola Casoli I Salumieri di Castel Castagna Basciano Jupiter s.r.l. Oricola Bioalimenta s.r.l. Fara S. Martino Pastificio Maiella srl Pretoro Pastificio F.lli De Luca s.n.c. Chieti Scalo DG Italy Bucchianico Casale Paradiso s.r.l. Chieti Scalo La Giulianese Giuliano Teatino SZ Tartufi Atessa Antenucci Antonio & C. s.n.c. Cupello Fattoria Ale di Salvatore Leonello Ripa Teatina ADI Apicoltura s.r.l. Tornareccio G e M. di Gloria Di Lauro C. s.n.c. Casoli Az. Agr. Tommaso Masciantonio Casoli
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Az.Agr. AURELI Mario Gioia dei Marsi Mare Monti s.r.l. Sambuceto di S. Giovanni Teatino Olio & Olivi of Ursini s.r.l. Fossacesia Casina Rossa Roccascalegna Comune di Città S. Angelo Città Sant’Angelo Reginella D’Abruzzo s.r.l. Sulmona Verde Abruzzo Città Sant’Angelo Az. Agr. Spinelli Casoli Di Cicco Liquori s.r.l. Villa S. Maria Altobello Carni di Iannone R. & F.lli Tornareccio D’Amico Guido Rosciano Matalucci Ortenzia Scerne di Pineto Iannamico Francesco di Iannamico R. F.lli s.n.c. Villa S. Maria Evangelista Liquori s.n.c.
San Giovanni Teatino - Sambuceto Salumieri di Pianella s.r.l. Pianella CIBUS DOLCE Fox Italia s.r.l. Città S. Angelo Pavone & Partners s.r.l. Città S.Angelo Opplà srl Città S. Angelo Il Fiadone s.r.l. Alanno Luigi D’Amico “Parrozzo” s.a.s. Manoppello Scalo Dolciaria Castellana s.a.s. S. Pio delle Camere AL.PE. S.n.c. di Lanzi P.& C. Collecorvino Dolciaria Cerasani s.r.l. Pescina Delizie d’Abruzzo di Mantenuto Sandro Pescara Pescaradolc Moscufo Bottega Artigiana del dolce Tipico di De Rubeis Martino Gagliano Aterno Cerasani Attilio San Benedetto dei Marsi
eventi » di Lucia Mancini
MICRON L’AMBIENTE AL PRIMO POSTO L’azienda marsicana ha ottenuto l’autorizzazione di livello internazionale che certifica il sito produttivo e il rispetto di speciali normative di sicurezza
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icron Italia ha ricevuto nel 2008 l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), che legittima l’esercizio di determinate attività ad impatto ambientale, facendo rispettare le misure per ridurre l’inquinamento e per tutelare la sicurezza, la salute e garantire il rispetto del territorio: sono questi i tre cardini indispensabili della politica dell’azienda. La Micron Technology Italia ha sede ad Avezzano e rappresenta un polo tecnologico di eccellenza mondiale per la produzione in silicio con sistemi avanzati. Per un’organizzazione interessata alla
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promozione di eventi culturali e di progetti solidali, non poteva mancare «L’ottenimento dell’AIA e il riconoscimento che il nostro stabilimento è fornito delle migliori tecnologie per la riduzione dell’impatto ambientale della nostra attività», così si esprime Claudio Mari, responsabile comunicazione e relazioni esterne. E continua, «Ciò che ogni giorno cerchiamo di fare è di fornire prodotti di altissima qualità nel rispetto delle persone, dell’ambiente e delle risorse naturali». La Micron ha, inoltre, guadagnato il merito di proporre iniziative per il recupero delle acque industriali, per il recupero di circa il 55% dei
rifiuti e per l’abbattimento delle emissioni. Il rilascio dell’AIA fa parte della strategia comune a tutta l’Unione Europea, che tramite la strategia IPPC (Integrated Pollution Prevention and Control) si propone di aumentare l’impegno dei poli industriali a una maggiore responsabilità ambientale. L’obiettivo di questo programma comunitario è di prevenire l’inquinamento utilizzando le migliori tecniche disponibili e di evitare fenomeni di inquinamento significativi. Inoltre favorire un utilizzo efficace dell’energia, organizzare il monitoraggio in modo integrato, prevenire gli incidenti e limitarne le conseguenze. Infine
lo stabilimento della Micron di Avezzano
favorire un adeguato ripristino del sito al momento della cessazione definitiva dell’attività. ll Decreto stabilisce misure intese ad evitare oppure, ove ciò non sia possibile, a ridurre le emissioni nell’aria, nell’acqua e nel suolo, comprese le misure relative ai rifiuti, nell’ambito di diverse attività, come la gestione dei rifiuti, le attività energetiche e la produzione e trasformazione di metalli. Micron garantisce dunque l’impegno per lo sviluppo sostenibile della regione. Nel 2007 ha investito ulteriori 600mila euro in progetti di miglioramento ambientale. In definitiva un’azienda che punta
» foto concesse da Micron
alla qualità e all’innovazione, con l’obiettivo di combattere l’inquinamento, aprendo la strada della prevenzione e salvaguardia del territorio a tutti gli stabilimenti industriali europei. Ovviamente tutti gli interventi, finalizzati alla prevenzione e alla riduzione integrata dell’inquinamento, dovranno essere in linea con le condizioni di economicità e della concorrenzialità, non solo in una logica regionale, ma inseriti in una logica europea fatta non da 15 ma da 25 Paesi
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eventi » di Massimo Avenali
CONOSCERE OPPORTUNITÀ ED ESIGENZE DALLA VIVA VOCE DEI PROTAGONISTI Continua il ciclo di incontri «Impresa in Accademia» organizzati alla d’Annunzio dai giovani imprenditori di Confindustria Pescara. Agli studenti intervenuti una panoramica delle figure professionali più richieste e dei criteri di selezione e motivazione dei collaboratori
«C
ostruite giorno dopo giorno la vostra professionalità leggendo ciò che leggono gli imprenditori e i manager, rafforzate le vostre conoscenze di base attingendo informazioni su Internet, rendetevi disponibili per dei tirocini, anche durante il percorso di studi. Rappresentano un
importante anello di congiunzione con il mondo del lavoro». Così Federica Chiavaroli, presidente dei giovani di Confindustria Pescara, agli studenti intervenuti al nuovo appuntamento del ciclo di incontri «Impresa in accademia» coordinato da Alessandro Addari, che ha preso il via lo scorso 8 maggio, nell’aula magna Federico Caffè, con i saluti
dei presidi delle due facoltà Anna Morgante e Bernardo Razzotti. La Chiavaroli e Addari hanno tracciato una panoramica delle figure professionali più richieste dalle aziende e delle competenze maggiormente richieste -come somma di esperienze e conoscenze- in particolare dalle PMI. Il seminario è stato aperto da Luigi Di Giosaffatte direttore di
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eventi
Confindustria Pescara che ha tracciato l’analisi del mercato del lavoro a livello nazionale ed europeo, soffermandosi poi sull’esame della situazione regionale. Nel secondo incontro, sono stati approfonditi i criteri di selezione, sviluppo, motivazione e formazione dei collaboratori. Ad intervenire Rosario Sgroi (gruppo Raffaello), Elisa Antonioni (Sinergie Education), Antonio Caputo (GI Group). E’ emerso che spesso si sottovalutano nella scrittura del curriculum elementi di fondamentale importanza per i selezionatori, quali esperienze pregresse anche in lavori semplici, non connessi alla posizione ricercata. Così come la lettera di presentazione, in cui in maniera sintetica si esprimono obiettivi e motivazioni. In occasione del terzo incontro c’è stata una numerosa partecipazione di imprenditori. Il dibattito ha toccato tematiche di strettissima attualità come il passaggio e la convivenza generazionale, la leadership e la delega dei collaborato-
ri. A presenziare l’incontro, Guido Carletti presidente dei giovani imprenditori edili, insieme a Daniele Pasquali (Metrosistemi), Andrea Di Carmine (Di Carmine Costruzioni), Massimiliano Antico (Livella Service) Marzia Ferretti (Ferretti sas) e Carla D’Eramo (D’Eramo srl). Tra le esperienze dei giovani Imprenditori intervenuti, è emersa una dinamica psicologica molto importante: spesso i designati successori dell’imprenditore hanno difficoltà a ritagliarsi un ruolo nella compagine aziendale e a ricevere una delega reale nella gestione dell’impresa. Lavoro sul campo, la cosiddetta gavetta, il rispetto reciproco, l’ascolto e un pizzico di coraggio, rappresentano gli ingredienti per una convivenza ed un passaggio generazionale non traumatico. I giovani Imprenditori generalmente portano innovazione e sviluppo nelle loro imprese ed hanno bisogno di collaboratori che supportino e favoriscano questo processo di continuo cambiamento che il mercato impone. Emblemati-
un momento della lezione tenuta nell’ambito del ciclo “Impresa e Accademia”
co il caso del più giovane imprenditore di Confindustria Pescara, Massimiliano Antico, che ha raccontato il metodo con cui il padre lo ha responsabilizzato, dandogli incarichi nella supervisione dei cantieri già a 16 anni durante il periodo estivo. Tematica del quarto incontro, l’Information Technology, i sistemi E.R.P., CRM, qualità & organizzazione. All’appuntamento è intervenuto Silvano Pagliuca vice-presidente di Confindustria Pescara che per la sua attività professionale in Fastweb vive direttamente l’esperienza delle nuove tecnologie. E’ stata sottolineata l’importanza per i giovani di approfondire la conoscenza di queste tematiche, data la crescente richiesta nelle imprese della figura professionale di “Information & Communication Technology Manager”, per la quale tuttavia esistono pochi percorsi universitari e di specializzazione. Tra i giovani imprenditori hanno dato il loro contributo Arturo Sarrantonio (Asi Consulting) che ha parlato di sistemi qualità e di organizzazione, con riferimenti a esperienze concrete. Nicola Di Marcoberardino (D.M.B. Solutions), si è invece soffermato sui moderni strumenti informativi E.R.P. Enterprise Resource Planning, e sulle applicazioni di controllo di gestione, che consentono in tempo reale al manager di conoscere i costi relativi ad un prodotto, al fine di poter prendere decisioni strategiche. A chiudere le testimonianze, Carlo Provenzano (e-data), che attraverso una divertente simulazione, ha sottolineato l’importanza di un sistema CRM, Customer Relationship Management per l’ottimizzazione dei flussi documentali in entrata e in uscita, che consentono all’impresa di arricchire ed utilizzare in tempo reale le informazioni sui clienti nell’ottica della soddisfazione e della fidelizzazione
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eventi » di Riccardo D’Alessandro
PAIL: TECNOLOGIA «ARTIGIANA»
I giovani imprenditori di Confindustria Chieti in visita presso lo stabilimento di Val di Sangro. Una produzione strutturata sulle esigenze della clientela, proiettata verso l’innovazione e la cura dei dettagli il gruppo dei giovani di Confindustria Chieti durante la visita all’azienda Pail di Atessa
«I
l successo della nostra azienda è dovuto all’essere innovativi e artigiani allo stesso tempo. Gli impianti sono tecnologicamente avanzati e permettono la personalizzazione del prodotto assicurando alta qualità e design innovativo. Per far questo, a discapito delle tendenze all’outsourcing, negli ultimi anni ci siamo “verticalizzati” fino a controllare l’intero ciclo produttivo, dal tronco alla porta e alla finestra». Spiega così Paolo Pellegrini, responsabile dell’area commerciale e figlio del fondatore Amerigo componente di giunta di Confindustria Chieti, la posizione di leader nella produzio-
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ne di serramenti, porte e finestre conquistata dalla Pail. Un’eccellenza imprenditoriale abruzzese che ha aperto le porte dello stabilimento produttivo di Atessa-Val di Sangro ad una nutrita delegazione di Giovani di Confindustria Chieti, guidati dal presidente Giuseppe Ranalli. Una realtà che è anche sinonimo di successo e tradizione familiare: è solido il legame che vede impegnati quotidianamente sul fronte aziendale Amerigo Pellegrini e i tre figli Paolo, Sandro e Fausto, di recente supportati dall’ingresso in azienda della giovane sorella Emanuela. Ma in Pail è molto forte anche
l’attenzione rivolta allo spirito di associazionismo della vita confindustriale: una vita incentrata sul “gioco di squadra” per il raggiungimento e la condivisione di obiettivi di sviluppo e crescita comune. «Quello della famiglia Pellegrini è un esempio di attaccamento al territorio e di franchezza –ha affermato Giuseppe Ranalli– uno fra i pochi esempi del nostro territorio produttivo che, a partire da una piccola bottega artigiana, ha dato vita ad una realtà con oltre 300 dipendenti e 4 stabilimenti, in un settore come quello del legno, che indubbiamente non costituisce il core business della Val di Sangro che, invece, ha una vocazione produt-
» foto concessa da Confindustria Chieti
il presidente dei giovani di Confindustria Chieti, Giuseppe Ranalli con Paolo Pellegrini responsabile dell’area commerciale della Pail
tiva metalmeccanica e automotive con la presenza di Sevel e Honda». Dopo la presentazione della storia e dei prodotti Pail si è passati dalla teoria alla pratica. Il gruppo ha proseguito la visita attraverso lo stabilimento infissi e l’area porte. Davvero sorprendente vedere come accanto a sofisticati macchinari resistano lavorazioni di precisione e trattamenti di alta falegnameria: la produzione è completamente just in time, modulata e strutturata in base alle esigenze e alle necessità della clientela. Qualità totale e puntualità nelle consegne sono
vantaggi che riflettono il controllo completo della filiera produttiva. Particolare sensibilità è rivolta anche all’ambiente. La Pail infatti si avvale di sistemi per il proprio ciclo produttivo caratterizzati da basse emissioni, utilizzo di colle ecologiche e vernici ad acqua per uno sviluppo sempre più ecocompatibile. La visita dei Giovani imprenditori di Chieti alla Pail di Atessa va ad aggiungersi a quelle compiute in altre eccellenze imprenditoriali abruzzesi come Honda e il pastificio De Cecco
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Paolo Pellegrini illustra agli ospiti l’attività di famiglia
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Autoabruzzo. Concessionaria BMW e MINI per vocazione.
i partner...
F.LLI ADEZIO S.n.c. [anno di fondazione 1963] 66010 Ari (Ch) - Via Ponte di Ari tel. 0871.71156 - fax 0871.718211 www.fratelliadezio.it e-mail: info@fratelliadezio.it
CERTIEURO S.r.l. [anno di fondazione 2004] 65100 Pescara Via San Marco, 3 tel. 085.4312170 - fax 085.88431149 www.certieuro.com e-mail: certieuro@certieuro.com
COMPAGNIA TRASPORTI VOLUMINOSI S.r.l. [anno di fondazione 1994] 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Via Aterno, 25 tel. 085.4409074 - fax 085.4465553 www.ctvlogistica.it e-mail: info@ctvlogistica.it
CAMERANO GUIDO [anno di fondazione 1976] 65013 Città Sant’Angelo (Pe) Strada Lungofino, 117 tel. e fax 085.95202 e-mail: g.camerano@telematicaitalia.it
CONFINDUSTRIA ABRUZZO 67100 L’Aquila Nucleo Ind. loc. Campo di Pile tel. 0862.317207 - fax 0862.311929 www.confindustria.abruzzo.it e-mail: info@confindustria.abruzzo.it
IMPRESAFORM [anno di fondazione 2003] 65128 PESCARA Via Raiale 110 bis - 2° piano tel. fax 085.9352852 - tel. fax 085.76637 www.impresaform.it e-mail: info@impreaform.it - roma@impresaform.it
DE NATURA [anno di fondazione2001] 65013 Città Sant’Angelo (Pe) - Via Alzano, 78 tel. e fax 085.960597 - mobile: 3471939305 e-mail: denatura_pe@libero.it
OBIETTIVO LAVORO S.p.A. Agenzia per il lavoro 65100 Pescara Via Trilussa, 79/81 tel. 085.42.19.706 - fax 085.42.19.707 www.obiettivolavoro.it e-mail: pescara@obiettivolavoro.it
SIA Servizi Integrati Assindustria S.r.l. [anno di fondazione 1999] 66100 Chieti - Via F. Viaggi, 7 tel. 0871.3595291 - fax 0871.321605 www.siaservizi.com - e-mail: siaservizi@tin.it
BIENNE S.a.s. di Delli Rocioli Beniamino & C. [anno di fondazione 1999] 65013 Città Sant’Angelo (Pe) Via Crocifisso, 38 tel. e fax 085.960289
IN FIERA S.r.l. [anno di fondazione 1991] 66034 Lanciano (Ch) Via Isonzo, 1 tel. 0872.711929 - fax 0872.711934 www.infiera-ecotur.it e-mail: info@infiera-ecotur.it
IMPIANTI DI SOLLEVAMENTO SPECIALI
SOTAR S.r.l. [anno di fondazione 1993] 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Via Bolzano, 16 tel. 085.4463686 - fax 085.4463684 www.sotar.it - e-mail: info@sotar.it
Concessionaria BMW Concessionaria MINI
Autoabruzzo Via Amendola, 300 - Tel. 085 432511 SAMBUCETO (CH) Strada Provinciale, 23 - Tel. 0872 57194 MOZZAGROGNA (CH)
AGRICOLFIDI ABRUZZO S.C.A.R.L. [anno di fondazione 2001] 66026 Ortona - Via Marina, 25 tel. 085.9061118 - fax 085.9064724 e-mail: mirascar@tin.it
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PROGER S.p.A. [anno di fondazione 1953] 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Via Po, 99 tel. 085.44411 - fax 085.4441230 www.proger.it - e-mail: proger@proger.it
eventi » di Alessandro Addari
COME DIFENDERSI DAI TANTI «PARMESAN»
un momento della degustazione delle specialità prodotte dal negozio ”il Tortellino”
Valorizzare le specialità della produzione enogastronomica abruzzese e porre riparo alle troppe contraffazioni alimentari. Se n’è discusso a Pescara, in un partecipato incontro organizzato dai giovani di Confindustria
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ino, pasta, dolci e caffè, naturalmente tutto made in Abruzzo. Un evento decisamente diverso dal solito, alla scoperta e valorizzazione dei prodotti tipici, organizzato, alla Prora di Pescara, dai giovani imprenditori di Confindustria capitanati da Federica Chiavaroli e dai giovani imprenditori edili, presieduti da Guido Carletti. Un appuntamento che ha coinvolto anche la sezione agroalimentare, guidata da Giancarlo D’Annibale, e Paola Ippoliti, delegata Onaf. Il tema dell’incontro “Conoscere & Valorizzare i prodotti tipici” ha richiamato l’interesse di oltre cento partecipanti e ha consentito di delineare le strategie di commercializzazione e promozione nel mondo. Le aziende partner che hanno
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aderito all’iniziativa producono specialità tipiche che hanno reso l’Abruzzo famoso nel mondo: il vino (Bosco Nestore di Nocciano e Cantine Talamonti di Loreto), la pasta (Rustichella D’Abruzzo), i formaggi (caseificio O’Hara di Villa Vomano), i prodotti dolciari (Luigi D’Amico di Pescara), di nuovo pasta, questa volta fresca (Il Tortellino di Pescara) e infine un prodotto che rappresenta il life style italiano come il caffè espresso (Saquella 1856). Tra gli ospiti di Confindustria Pescara, Daniele Becci vice presidente, Giuseppe Girolimetti presidente degli imprenditori edili, Luigi Di Giosaffatte e Gabriele Iampieri rispettivamente direttore e vice-direttore. In primis è stato affrontato il tema della contraffazione e dell’imitazione dei nostri prodotti nei mercati
internazionali: in una recente indagine sono emersi dati eclatanti di come nel mondo si cerchi di imitare l’appeal del nostro made in Italy. In particolare negli Stati Uniti dove è forte il fascino del “life stile” italiano si trova un po’ di tutto, dal risotto creamy Parmesan prodotto in California, le linguine Ronzoni direttamente dalla Pennsylvania, il gorgonzola Mezzaluna del Wisconsin, Romano cheese Stella prodotto nell’Illinois, Olio Pompeian prodotto nel Maryland, il “tipico” caffè Trieste prodotto rigorosamente in California. Persino i vini, al primo posto del nostro export di prodotti food nel mondo, non sfuggono da questo quadro: possiamo trovare il Chianti Forest Ville prodotto in California ed il Tuscan Moon, vino con indicata la scritta Sangiovese
» foto di Andrea Straccini
prodotto in California. Dalla Cina oltre al “Parmesan” spicca per creatività, il Pecorino (Italian cheese) made in china con la raffigurazione sulla confezione di una mucca e della bandiera italiana. A proposito di Parmesan, una buona notizia in sede Europea, dove in una recente sentenza, la Corte di Giustizia in una querelle tra Italia e Germania ha stabilito definitivamente che: «Solo il Parmigiano Reggiano può essere venduto come Parmesan». Un altro risultato importante è stato introdotto con il Decreto del 17 Gennaio scorso che nell’ottica della trasparenza, impone di apporre in etichetta dell’Olio, l’indicazione d’origine, in particolare lo Stato dove le olive vengono raccolte ed il luogo in cui si trova il frantoio. Estremamente interessanti le testimonianze dei produttori intervenuti che hanno delineato le strategie con cui le aziende sono riuscite negli anni a conquistare quote rilevanti sui mercati locali ed internazionali. Bianca Saquella ha sottolineato l’importanza di reti e collaborazione tra imprese e i benefici che in particolare le piccole imprese potrebbero ottenere partecipando insieme a fiere internazionali riducendo gli investimenti e migliorando l’impatto promozionale. A proposito di collaborazione tra
imprese, Stefania Bosco ha raccontato l’esperienza dell’Associazione Vignaioli d’Abruzzo che ha portato alla realizzazione di una brochure promozionale congiunta di sette produttori, concorrenti ma uniti nel promuovere il vino abruzzese. Gabriele Di Pietro della O’Hara ha ripercorso le strategie dell’azienda che negli anni si è affermata in particolare nel canale GDO, grazie alla flessibilità nel produrre a marchio del distributore riuscendo parallelamente a realizzare un proprio brand e le difficoltà che viceversa piccole aziende poco strutturate hanno nell’inserirsi in questo canale distributivo. Per la Luigi D’Amico c’era Giuseppe Diodato che ha raccontato l’esperienza nella gestione della rete vendita e l’importanza nel far percepire il valore aggiunto delle produzioni artigianali. La scelta dei migliori ingredienti è alla base della filosofia di Maria Di Giacomo de “il Tortellino” che a seguire ha dato il via alla cena, protagonisti la pasta fresca, le famose pizze della Prora e naturalmente i formaggi della O’Hara, accompagnati dai vini della Cantina Bosco Nestore e della Talamonti. Conclusione in bellezza con i celebri dolci della Luigi D’Amico e naturalmente il caffè Saquella
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la tavola degli imprenditori che hanno presentato i loro prodotti durante la degustazione enogastronomica. Da sinistra: Stefania Bosco, Gabriele Di Pietro, Maria Di Giacomo, Alessandro Addari (coordinatore dell’evento) Giuseppe Diodato, Bianca Saquella
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i partner...
MAZDA PESCARA [anno di fondazione 2000] 65010 Spoltore (Pe) Via Europa - Villa Raspa tel. 085.4159818 - fax 085.4172723 www.mazda.it - e-mail: info@sisti.biz
ITALVERDE [anno di fondazione 1989] 65013 Città Sant’Angelo (Pe) Str. Vertonica, 1 tel./fax 085.960896 e-mail: italverde2003@libero.it
di D’OLIMPIO MARCO [anno di fondazione 1990] 65128 Pescara Via Tavo, 206 tel. e fax 085.4464548 e-mail: arca.service@virgilio.it
JFG JUNIOR FASHION GROUP S.r.l. [anno di fondazione 2003] 66026 Ortona (Ch) C.da Tamarete tel. 085.905141 - fax 085.9051491 www.jfgroup.it - e-mail: info@jfgroup.it
CONGLOMERATI INERTI CALCESTRUZZI
INERTI VALFINO S.r.l. [anno di fondazione 1978] 65010 Elice (Pe) - C.da Madonna degli Angeli, 132 tel. 085.9609188 - fax 085.9609746 e-mail: inertivalfino@libero.it
CA TECHNOLOGIES AND COMMUNICATIONS [anno di fondazione 2006] 65022 Bussi sul Tirino (Pe) - Via L’Aquila, 29 tel. e fax 085.980131 e-mail: catechnologies@libero.it
SOLUZIONI SOFTWARE S.r.l. [anno di fondazione 1986] 66020 S.Giovanni Teatino (Ch) Via Pietro Nenni, 124 tel. e fax 085.4465221 www.soluzioni-sw.it - e-mail: info@soluzioni-sw.it
CALDORA VINI S.r.l. [anno di fondazione 2004] 66026 Ortona (Ch) Via Civiltà del Lavoro tel. 085.9063651 - fax 085.9067389 www.caldoravini.it - e-mail: caldora@caldoravini.it
Sicurezza Informatica Web Designer Servizi Web Web Hosting
Info Web Consulting Professional Web Solutions
Professional Solutions w w w . i n f o w e b c oWeb nsultin g.it [anno di fondazione 2002] 65010 Nocciano (Pe) cntr. Casali, 181 65010 Nocciano (Pe) tel. 085.847123 - fax 085.8470895 contr. Casali, 181 tel. 085.847123 - fax 085.8470895 www.infowebconsulting.it
BIZARRIE [anno di fondazione 2006] 65013 Città Sant’Angelo (Pe) Via S. Feliciani, 1 tel. e fax 085.96606 www.bizarrie.it - e-mail: info@bizarrie.it
CASITALIA S.r.l. [anno di fondazione 2002] 66010 Giuliano Teatino (Ch) Loc. Arenella, 1 tel 0871.71129 - fax 0871.718881 www.casitalia.biz - e-mail: casagiulia@casitalia.biz
BIOCOPERTURE S.r.l. [anno di fondazione 2005] 65013 Città Sant’Angelo (Pe) C.da Vertonica tel. e fax 085.96629 e-mail: biocoperture@virgilio.it
BERNOCCHI INFISSI S.a.s. [anno di fondazione 1979] 66010 Torrevecchia Teatina (Ch) Via Fondovalle Alento, Km. 3.300 tel. 0871.362526 - fax 0871.362510 e-mail: info@bernocchiinfissi.it
AUTOTRASPORTI ERASMO CORRADO [anno di fondazione 1986] 64030 Villa Bozza di Montefino (Te) Via Fontana, 26 tel. 0861.996418 - fax 0861.996108 www.erasmotrasporti.it - e-mail: info@erasmotrasporti.it
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[anno fondazione 2002]
eventi
HUMANGEST, LA FORZA DI SOLUZIONI SU MISURA da sinistra: Paolo De Vincentiis, Barbara Garofoli, Gianluca Zelli e Paolo Foresta
Una società giovane, nata a Pescara nel 2005, che è riuscita ad imporsi come una delle migliori agenzie del lavoro italiane. Ora nel mirino ha il mercato estero, a partire dalla Romania
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etti un gruppo di giovani professionisti “under 40” con una solida esperienza nella consulenza nella gestione delle risorse umane, un’idea coraggiosa, una strategia vincente e un pizzico di misurata ambizione, ed ecco raccontata una delle più belle storie dell’imprenditoria italiana. Già perché Humangest, pur con cuore e testa in Abruzzo, è considerato un fenomeno del settore delle agenzie per il lavoro in Italia: in tre anni esatti di attività (è nata
a Pescara nel maggio del 2005) ha infatti compiuto un percorso che la colloca al 15esimo posto tra le 80 società che operano sul territorio italiano, molte delle quali multinazionali conquistando quote di mercato con tassi di crescita a ritmi 5 volte superiori (+61%) rispetto ai leader di mercato e a ritmi 3 volte superiori a quelli dei migliori e più diretti competitors. I dati presentati da Humangest agli stakeholders economico-finanziari in un’interessante riunione svoltasi negli spazi dell’ex Aurum, raccon-
tano di un bilancio 2007 di grande positività, certificato da PriceWaterhouseCoopers: «I numeri confermano la crescita di volumi e di performance in linea con gli obiettivi strategici della nostra società –spiega il presidente di Humangest Spa Gianluca Zelli– con una crescita estremamente significativa rispetto all’anno precedente a tutti i livelli del conto economico: ricavi consolidati per oltre 64 milioni di euro (+83%), margine lordo di 8,163 milioni di euro (+98%), EBITDA a 1,2 milioni di euro (+111%)
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eventi
Paolo De Vincentis, direttore generale di Humangest
Gianluca Zelli, presidente di Humangest
ed EBT in crescita del 102% pari a 214 mila euro». È il frutto del lavoro di una squadra di 109 dipendenti il cui valore è rappresentato dai profili professionali espressi ma anche da un’età media di 30 anni e da una percentuale del 71% di donne, affiancati da un management che a dispetto dell’esperienza, non supera i 40 anni. Humangest opera attraverso in 24 filiali di 11 regioni d’Italia dislocate prevalentemente al centro-nord, che nel 2007 hanno impiegato una media di 3300 lavoratori ogni giorno per 840 aziende clienti, alle quali offre soluzioni personalizzate attraverso la somministrazione di lavoro a tempo determinato, la ricerca e la selezione del personale, la ricollocazione professionale (outplacement), la formazione e l’outsourcing. È proprio questo approccio “su misura” l’elemento di forza della strategia aziendale, che tiene conto delle peculiarità del territorio nel quale opera, tanto da vantare un fatturato medio per filiale in costante crescita e di gran lunga più alto del
settore: nel 2007 ciascuna filiale ha contribuito in media con oltre 5 milioni di euro (+44% su 2006). «A fronte di ricavi quasi raddoppiati –aggiunge l’amministratore delegato di Humangest Spa Barbara Garofoli– il margine lordo è cresciuto dall’11,7% del 2006 al 12,7% del 2007. Questo dato misura la capacità di Humangest di dare qualità al proprio sviluppo commerciale senza necessariamente ricorrere a politiche di prezzo aggressive e di creare attraverso il proprio servizio un reale valore nella supply chain e nella gestione delle risorse umane delle aziende clienti». «Humangest non solo fidelizza nel tempo la propria base di clienti ma riesce di anno in anno a servire sempre nuove aziende –aggiunge il direttore Generale di Humangest Paolo De Vincentiis– e la crescita dei ricavi e del margine lordo percentuale nel 2007 è avvenuta senza che vi sia stato un contributo rilevante da parte delle 7 filiali del Nord Italia di più recente apertura, filiali che vivono in mercati regionali struttu-
ralmente ad alto margine quali ad esempio Emilia, Lombardia e Veneto». Tra gli obiettivi 2008 di Humangest c’è l’ingresso tra le prime 10 agenzie per il lavoro in Italia e la quotazione in borsa nell’arco di tre anni ma oltre al mercato italiano, Humangest guarda da tempo all’estero, tanto che dal giugno 2007 è attiva Humangest Group Srl con sede a Bucarest (Romania), detenuta per l’85% da Humangest Spa. «L’investimento in Romania ci consente di seguire alcuni importanti clienti –illustra Roberto Colarossi, direttore generale di Humangest Group e direttore marketing Italia– ma costituisce una significativa opportunità di sviluppo a medio-lungo termine perché crediamo che la Romania, pur partendo da un sistema ancora lontano dagli standard europei, si muova con una crescita esponenziale in ogni settore dell’economia. Nel 2008 sono previste le aperture di 3 filiali a Brasov, Craiova e Costanza e soprattutto ulteriori investimenti in altri Paesi europei, tra i quali Polonia e Spagna»
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Barbara Garofoli amministratore delegato di Humangest
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i partner...
LOGIMA S.r.l. [anno di fondazione 2004] 63037 Porto d’Ascoli (AP) Via del Lavoro, 34 tel. 0735.753864 - fax 0735.766132 www.logimasrl.it - e-mail: info@logimasrl.it
COMIND s.a.s. [anno di fondazione 1980] 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Via Aterno, 42 - Zona Comm. Dragonara tel. 085.4463060 - fax 085.4463556 www.comind.it - e-mail: info@comind.it
SOSTITUZIONE VETRI AUTO E TIR
L.T.A. ABRUZZO S.r.l. [anno di fondazione 1994] 66010 Fara Filiorum Petri (Ch) Via S. Eufemia, sn tel. 0871.79789 - fax 0871.706944 www.ltaabruzzosrl.it - e-mail: info@ltaabruzzosrl.it
Masterglass di Letta Ottorino [anno di fondazione 1997] 65016 Montesilvano (Pe) Corso Umberto I, 590 (int. 74) - Espansione 1 tel. 085.834550 - fax 085.4456174 www.masterglass.it - e-mail: masterglass@inwind.it
confezione abbigliamento maglieria pronto moda
DIEFFE S.r.l. [anno di fondazione 1969] 65013 Città Sant’Angelo (Pe) Loc. Vertonica - C.c. Ibisco comp. D-3/4/5 tel. e fax 085.950563 e-mail: dieffesrl@yahoo.it
MAXI FOODS S.r.l. [anno di fondazione 1997] 65015 Montesilvano (Pe) Via Danubio, capannone B tel. 085.4684079 - fax 085.4684261 www.maxifoods.com e-mail: info@maxifoods.com
MACO S.r.l. [anno di fondazione 1985] 66020 S. Giovanni Teatino (Ch) Via Aterno - Loc. Dragonara tel. 085.4406194 - fax 085.4465923 www.macosrl.com - e-mail: info@macosrl.com
MAZZOCCHETTI LUCIANO [anno di fondazione 1983] 66100 Pescara Strada Vic. Acquatorbida, 17 tel. 085.4462666 - fax 085.4464075 www.lucianomazzocchettitrasporti.191.it e-mail: info@lucianomazzocchettitrasporti.191.it
MAR.COM. MEDICALE [anno di fondazione 2000] 65016 Montesilvano (Pe) Via Verrotti, 25 tel. e fax 085.4492556 www.marcomedicale.biz e-mail: vendite@marcomedicale.biz
SERVILOG PESCARA S.r.l. [anno di fondazione 2006] 66100 Chieti Via E. Piaggio, 21 tel. 0871.570212 - fax 0871.570211
LEONE GABRIELE S.r.l. [anno di fondazione 1967] 65013 Città Sant’Angelo (Pe) C.da Vertonica - c.c. Ibisco F 9/10/11 tel. 085.95165 - fax 085.9508923 www.leonegabrielesrl.com e-mail: info@leonegabrielesrl.com
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MECH ENGINEERING S.r.l. [anno di fondazione 2001] 65012 Villanova di Cepagatti (Pe) Via Nazionale, 66/A tel. e fax 085.9774182 e-mail: mechsrl@libero.it
MOBILFINO S.r.l. [anno di fondazione 1973] 65013 Città Sant’Angelo (Pe) Nuc. Ind.le Piano di Sacco, 13 tel. 085.9690145 - fax 085.9690022 www.mobilfino.com - e-mail: infocasa@mobilfino.com
CONCORDE S.r.l. 65126 Pescara Via M. Polo, 73 tel. 085.64154 - fax 085.64433 www.concordeairsea.it e-mail: info@concordeairsea.it
uscita di sicure a
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Firenze, scoprire come «dipingere la luce»
la vita è bella passione motori
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Peugeot 807, spazio da “monolocale
focus hi-tech
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Sfiori il display e hai il mondo nelle tue mani
divudi
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Into the wild, in fuga per conoscersi
tempo rubato
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Fútbol storie di calcio
un’ottima annata
119
Paese che vai, vino che trovi
adagio con gusto
Torino i colori e i profumi 120 Adelle comunità del cibo
FIRENZE, SCOPRIRE COME «DIPINGERE LA LUCE»
C
onoscere i segreti di impressionisti e postimpressionisti. Esplorare come gli artisti riuscissero a rendere la qualità della luce nelle differenti ore del giorno, quali condizioni li ispirassero di più, quali materiali e metodi di lavoro utilizzassero. Tutto questo a Firenze, in una delle città italiane più piacevoli e ricche d’atmosfera. Dall’11 luglio al 28 settembre, a Palazzo Strozzi (www.palazzostrozzi.it) la mostra Impressionismo: dipingere la luce. Le tecniche nascoste di Monet, Renoir e Van Gogh, un evento che non si limita a presentare al pubblico straordinari dipinti, provenienti dalla Wallraf-Richartz Museum & Foundation Corboud di Colonia e da altri musei, raramente espo-
sti fuori dal territorio tedesco, ma invita il visitatore ad ammirare le opere impressioniste come straordinari esempi di una tecnica pittorica rivoluzionaria. Alcune innovazioni, tra cui l’introduzione dei tubetti di colore, delle valigette e di nuovi pennelli, permisero per la prima volta agli artisti di trasferirsi all’aria aperta e di dipingere con una libertà senza precedenti. Non solo, le nuove teorie scientifiche sul colore stimolarono i pittori ad analizzare attentamente gli effetti di luce e ombra e a riportarli sulla tela. Le tele degli impressionisti sono spesso enigmatiche. Con lenti di ingrandimento, raggi x, riflettografie infrarosse e altre tecniche sempre più sofisticate, gli esperti cercano di comprendere le tecniche degli artisti. A Firenze saranno esposti alcuni dipinti sui quali non si è ancora fatta chiarezza e il visitatore sarà invitato ad esprimere la propria opinione calandosi nei panni di curatori ed esperti e partecipando al loro lavoro di ricerca. Per informazioni: 055/2645155, prenotazioni@cscsigma.it.
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Un motivo in più: il gelato di Vivoli Uno dei piaceri da concedersi in ogni stagione dell’anno a Firenze è il gelato di Vivoli, la storica gelateria di Via Isola delle Stinche, zona Santa Croce. In una viuzza che affianca il Teatro Verdi, in pieno centro, frequentata da golosi e buongustai, si trova la bottega di quello che, fin dal 1930, è per molti il miglior gelataio d’Italia. Senz’altro una delle eccellenze della cremeria artigianale del nostro Paese. Assaggiate gelati insoliti come quello al miele o, in stagione, quello al diospero (kaki) o al cocomero ma non sottovalutate gli altri gusti: la pera caramellata, la pinolata, la crema o la cioccolata all’arancio, il pistacchio, la banana. Un indirizzo che ricorderete a lungo Agenzia Matis Travel _ Via P.M. Bagnoli, 31-33 _ 67051 Avezzano (AQ) - tel. 0863-444339 Pacchetti validi weekend mese di luglio (i prezzi sono suscettibili di variazione) Firenze (zona centro storico) – Mezza pensione – Regency Hotel - 5 stelle prezzo 399,00 euro/2 persone
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passione motori
Peugeot 807, spazio da “monolocale” Ampiezza degli interni e guida “regale”: la leonessa si fa largo tra i monovolume
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onovolume o… monolocale? La domanda sorge spontanea trovandosi davanti alla nuova Peugeot 807, rivisitata lo scorso gennaio 2008. Un vero e proprio gigante su due ruote, con caratteristiche intuibili appena ci si accomoda all’interno della vettura. La sensazione è che tutto sia imponente, a partire da tachimetro e contagiri molto somiglianti a due lampade di antiquariato. Tra i due pezzi spicca il grande display Lcd a cristalli liquidi. Ai lati le porte elettriche, tanto massicce da essere quasi rassicuranti. La monovolume
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si sviluppa fondamentalmente in altezza (oltre un metro e ottanta) e larghezza, meno in lunghezza, così che i passeggeri possono sedere e allungare comodamente le gambe, senza il timore di battere la testa sul tetto. Alzare gli occhi per credere. La “seduta” ricorda molto quella tipica, regale, del manager d’azienda, che al volante si può godere il panorama attraverso un parabrezza infinito. Ma la nota di maggior rilievo sta forse
nel numero di vani “portatutto”: li trovate davanti al guidatore e al passeggero, sotto al sedile, sulle
fiancate delle portiere, anche quelle posteriori, dove potete usufruire di portabottiglie. Se non altro non avrete problemi ad “archiviare” le vostre cose. Un po’ più complicato sarà ritrovarle… Al volante ci si rilassa non poco, anche grazie alla maneggevolezza e praticità d’uso del navigatore, gestibile con una sorta di mouse e azionabile anche vocalmente. Tra le versioni presenti segnaliamo la 2.2 a gasolio: 180 km/h, 130 cavalli di potenza e un consumo bassissimo. Ovvio che la “casa” di questo monovolume sia l’autostrada: andate tranquilli dove volete, tanto ci sono airbag a iosa che si occuperanno della vostra incolumità: frontale, laterale, per il torace e l’addome, per tibia e ginocchia. E non dimentichiamo i poggia testa “anti colpo di frusta”.
Ecco in sintesi le novità di questa Peugeot 807, per la quale bisognerebbe parlare di affinamento estetico più che di restyling vero e proprio. Nel frontale, infatti, troviamo una nuova griglia del radiatore con gli indicatori di direzione posizionati sotto i gruppi ottici, mentre al posteriore la fanaleria modificata è posta al centro dell’imponente portellone. Ma è il motore la principale innovazione di questo monovolume. Per il resto non cambia l’imprinting dato dalla Peugeot alle sue creazioni: aggressività, eleganza, stile e qualità si riscontrano in ogni singolo centimetro della vettura, e la nuova 807 lo dimostra. Andate a provarla presso la concessionaria Danelli Auto srl di Pescara: la “leonessa” non vi deluderà
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i partner...
PELDO S.a.s. di Giovanni D’Ottavio & C. [anno di fondazione 1973] 65013 Città Sant’Angelo (Pe) C.da Vertonica - c.c. Ibisco, comparto C mod. 1/2/3 tel. 085.950579 - fax 085.9500035 www.peldo.it - e-mail: staff@peldo.it
RICAMI & DINTORNI di Marozzi Isabella [anno di fondazione 2006] 65012 Cepagatti (Pe) Via A. Forlani 70/a tel. 085.974701 www.ricamiedintorni.com - e-mail: info@ricamiedintorni.com
RIZZIERO S.r.l. [anno di fondazione 1936] 65013 Città Sant’Angelo (Pe) Via Saline, 1 tel. 085.950495 - fax 085.950494 www.rizziero.com - e-mail: info@rizziero.com
RTI di Gabriele Federico [anno di fondazione 1988] 65122 Pescara Via Ortona, 1 tel. 085.4173593 fax 085.4156824 www.rtiweb.it - e-mail: info@rtiweb.it
MPIM di MARIO PAPARELLA [anno di fondazione 1986] 66020 Sambuceto (Ch) Via Chiacchiaretta, 37 tel. 085.4461210 - fax 085.4460236 www.mpim.it - e-mail: mario@mpim.it
PIAZZA DELL’AUTO S.r.l. [anno di fondazione 2005] 65129 Pescara Via Tiburtina, 427 tel. e fax 085.4315313 www.piazzadellauto.com e-mail: info@piazzadellauto.com
PIERANGELO AUTOTRASPORTI S.n.c. [anno di fondazione 1972] 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Via Aterno, 25 tel. 085.4464808 - fax 085.4464464 www.pierangelotrasporti.it - e-mail: info@pierangelotrasporti.it
PROGETTOGGETTO S.r.l. [anno di fondazione 1999] 66020 San Giovanni Teatino Via Amendola, 212 - Sambuceto tel. 085.4326754 - fax 085.4318915
PROGETTO INFORMATICA S.n.c. [anno di fondazione 1985] 65126 Pescara - Via D’Avalos, 66 tel. 085.63721-67325 - fax 085.4513827 www.proginf.com e-mail: progetto@proginf.com
OTTICA L’IRIDE di Cipressi Antonella [anno di fondazione 1983] 66013 Chieti Scalo Via Colonnetta, 23 tel. e fax 0871.562628 e-mail: otticaliride@interfree.it
Massimo Paolini Agente Capo NADIR di Di Nardo Di Maio Gabriele [anno di fondazione 1979] 65010 Cappelle sul Tavo (Pe) Contrada Fiume Tavo, 71 tel. e fax 085.4470840 r.a. e-mail: gabdinar@tin.it
Massimo Paolini - Sara assicurazioni [anno di fondazione 1968] 66100 Chieti Piazza Garibaldi, 3 tel. 0871.323095 - fax 0871.347316 www.sara.it - e-mail: ag6220@saraagenzie.it
NEW AID SOC. COOP. ARL ONLUS [anno di fondazione 1988] 65013 Città Sant’Angelo Vico Ghiotti, 04 tel. e fax 085.969268 e-mail: newaid@libero.it
PAPER PLAST S.n.c. [anno di fondazione 1979] 65016 Montesilvano Via Egitto, 14 tel. 085.4683939 - fax 085.4684041 www.paper-plast.it - e-mail: info@paper-plast.it
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focus hi-tech
SFIORI IL DISPLAY E HAI IL MONDO NELLE TUE MANI
È già un oggetto del desiderio prima ancora di essere disponibile. Molti lo hanno comprato in anteprima a New York. È la nuova invenzione targata Steve Jobs: iPhone, il cellulare della Apple
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a rivista Time lo ha definito «invenzione dell’anno». Permette di scoprire il mondo semplicemente sfiorandolo. Serve per telefonare ma anche per gestire i propri appuntamenti, navigare su Internet, visualizzare immagini, leggere e-book, vedere un film, ascoltare musica. Perfettamente sincronizzabile con il proprio Pc, l’iPhone, il cellulare della Apple, risulta facile da gestire e ricco di pregi. Oltre a permettere di compiere più azioni contemporaneamente, come telefonare e navigare la rete, è dotato dei più avanzati software, come per esempio Safari, il browser per accedere al web. Il sistema operativo è OS X, ovvero il più avanzato in circolazione ideato per dispositivi portatili. La connessione a Internet avviene attraverso il Wi-Fi, ottimo per connettersi ovunque sia presente una rete senza fili. iPhone impiega la rete GSM Quad Band (quadri banda), ovvero lo
scheda tecnica
Puoi trovarli da: Rivenditori autorizzati Tim e Vodafone
standard globale per la comunicazione wireless. Il dispositivo è pensato per trovare sempre in ricerca automatica la rete migliore per la connessione più veloce. I due modelli, presto sul mercato italiano, saranno disponibili nelle versioni da 8 e 16 GB. Il design è compatto e moderno. L’iPhone è dotato di un luminosissimo display, ottimi i colori. L’eleganza e la qualità si sposano perfettamente con l’ampio e sofisticato schermo tattile dotato della tecnologia multitouch. La risoluzione è di 320x480 punti con 16 milioni di colori. Lo speciale sensore di cui è dotato regola inoltre la luminosità dello schermo a seconda della quantità di luce presente nell’ambiente in cui ci si trova. Nell’iPhone è integrata una fotocamera da 2 Mpx e l’accelerometro e il gravimetro di cui è dotato consentono la rotazione orizzontale automatica dell’immagine
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Display Risoluzione Sistema Operativo Memoria GSM Quad-band Dimensioni Camera Peso Wireless data Wi-Fi
8.9 cm 320X480 e 160 ppi OS X 8GB o 16GB (MHz: 850, 900, 800, 1900) 115x61x11.6 mm 2.0 megapixels 135 grammi (802.11b/g) + EDGE + Bluetooth 2.0 Prezzo indicativo 8 GB 500,00 euro
Prezzo indicativo 16 GB 570,00 euro
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i partner...
COOP CREDITO [anno di fondazione 1986] 66100 Chieti - Via Spezioli, 16 (Theate center) tel. 0871.402598 - fax 0871.404609 www.coopcredito.it - e-mail: chieti@coopcredito.it
UNICAM S.r.l. [anno di fondazione 2006] 65016 Montesilvano (Pe) C.so Umberto I, 372 tel. 085.4491668 - fax 085.4483084
EDILMET S.n.c. [anno di fondazione 1979] 66013 Chieti Scalo (Ch) Via Marino Turchi - Zona Industriale tel. 0871.565191 / 560387- fax 0871.552438 www.edilmet.it - e-mail: info@edilmet.it
T&D S.r.l. [anno di fondazione 2001] 65013 Città Sant’Angelo (Pe) Via Lungofino, 187 - c.c. Ibisco mod. B/12 tel. 085.959283 - fax 085.9507155 www.tditcompany.it - e-mail: info@tditcompany.it
GEKO s.n.c. di Luca & Marco Gialluca 66020 S. Giovanni Teatino (Ch) Via Trigno, 37 tel. 085.4461248 - fax 085.4406171 www.gialluca.it - e-mail: info@gialluca.it
DE.AL. S.r.l. [anno di fondazione 1990] 65010 Elice (Pe) - C.da Bastioni, 118 tel. 085.960091 - fax 085.9600960 www.pacfood.it - e-mail: info@pacfood.it
NORDIMPIANTI SYSTEM S.r.l. [anno di fondazione 1975] 66013 Chieti (Ch) Via Erasmo Piaggio, 19/A - Zona Industriale Chieti Scalo tel. 0871.540222 - fax 0871.562408 www.nordimpiantisystem.com e-mail: info@nordimpiantisystem.com
DF ALLUMINIO S.r.l. [anno di fondazione 1994] 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Fraz. Sambuceto - Via Cavour, 59 tel. 085.4465042 - fax 085.4407840 www.paginegialle.it/dfallumin e-mail: dfalluminio@alice.it
ESSE V S.r.l. [anno di fondazione 1996] 66013 Chieti Scalo (Ch) Via Colonnetta, 22/a tel. e fax 0871.577307 www.essev.it - e-mail: info@essev.it
DAP MATIC S.r.l. [anno di fondazione 2006] 65100 Pescara Via Tiburtina, 383/7 tel. 085.4312292 - cell. 338.5024150
LA PANORAMICA [anno di fondazione 1948] 66100 Chieti Via Picena, 52 tel. 0871.344969 - fax 0871.346507 www.gruppolapanoramica.it e-mail: info@gruppolapanoramica.it
SATAM VIAGGI [anno di fondazione 1982] 65121 Pescara Via Chieti, 39/41 tel. 085.4210733 - fax 085.378140 www.gruppolapanoramica.it e-mail: satamviaggi@tin.it
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SAFRA s.a.s. [anno di fondazione 1979] 65016 Montesilvano (Pe) Via Verrotti, 46 bis tel. e fax 085.4452609 e-mail: safra2000@tele2.it
EUROFLORA S.r.l. [anno di fondazione 1982] 66013 Chieti Scalo (Ch) Via Penne, 37-39 tel. 0871.565569 - fax 085.565180 e-mail: euromaa@virgilio.it
divudi
INTO THE WILD, IN FUGA PER CONOSCERSI data di uscita in DVD: giugno 2008 regista: Sean Penn cast: Emile Hirsch, Marcia Gay Harden, William Hurt, Jena Malone, Brian Dierker, Catherine Keener, Vince Vaughn, Kristen Stewart, Hal Holbrook genere: drammatico durata: 148 minuti trama: Subito dopo la laurea il ventiduenne Christopher McCandless decide di abbandonare la sua vita agiata e, senza dire nulla alla propria famiglia, parte per un lungo viaggio attraverso i luoghi più selvaggi d’America, assumendo il nome di Alex Supertramp. Senza avere con sé né auto né soldi, Christopher sarà il protagonista di una straordinaria avventura…
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ibera trasposizione cinematografica del libro di Jon Krakauer “Nelle terre estreme”, Into the wild celebra la ricerca della libertà, raccontando la vera storia di un giovane benestante che rinuncia a tutte le sue sicurezze materiali per immergersi all’interno della natura selvaggia. Nel film si raccontano due anni della vita di Christopher McCandless, ripercorrendone le tappe fondamentali e recuperando alcuni temi topici della mitologia cinematografica classica: il viaggio on-the-road, il contrasto tra genitori e figli e la fuga dalla civiltà, che qui si trasforma nell’abbandono di tutti i comfort e in un radicale rifiuto della società del consumismo e della carriera a tutti i costi. Due gli elementi che hanno guidato Sean Penn nel doppio binario della regia e della sceneggiatura: il tema della fuga ma soprattutto quello dell’inseguimento di un qualcosa che faciliti la conoscenza di sé. Lo spettatore è reso partecipe dell’incessante vagabondare del protagonista, restando ammaliato da squarci indimenticabili dei paesaggi più belli e suggestivi d’America: le rapide del Grand Canyon, i campi di grano del South Dakota, il fiume Colorado. Strada facendo, McCandless incontrerà una serie di personaggi pittoreschi che vivono ai margini della società americana, uomini e donne che cambieranno la sua visione della vita, e che saranno a loro volta cambiati dall’incontro con lui. Alla fine, si metterà alla prova partendo da solo per le terre selvagge del grande nord, dove tutto quello che ha visto, imparato e vissuto lo condurrà verso un epilogo inatteso. Gli spazi ampi, talvolta sconfinati, percorsi da Alex diventano lo scenario di un inquietante confronto fra uomo e natura, di un’eterna sfida che consiste nel mettere continuamente alla prova le proprie capacità e i propri limiti
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i partner...
Università d’Annunzio - facoltà di economia [anno di fondazione 1965] 65127 Pescara Viale Pindaro, 42 tel. 085.4537626 - fax 085.4537628 www.unich.it - e-mail: preconom@unich.it
C & C S.n.c. [anno di fondazione 1996] 66054 Vasto (Ch) Via Trieste, 5 tel. 0873.365055 - fax 0873.375068 www.kosmowell.it - e-mail: info@kosmowell.it
EFFEMME S.r.l. [anno di fondazione 2002] 65013 Città Sant’Angelo (Pe) Via Colle delle More, 5 tel. e fax 085.9506417 e-mail: effemmesrl@tiscali.it
SI.RE.A. s.a.s. di Di Lizio Renzo & C. [anno di fondazione 1821] 66013 Chieti Scalo (Ch) Via Avezzano, 48 tel. 0871.561039 - fax 0871.572672 www.gruppoitas.it e-mail: agenzia.chieti@gruppoitas.it
Associazione Regionale Pizzerie e Pizzaioli [anno di fondazione 2000] 66034 Lanciano (Ch) Via F. Masciangelo, 26 tel. 0872.719317 - fax 0872.717631 e-mail: info@stelladabruzzo.it
EUROFIL S.r.l. [anno di fondazione 1993] 64035 Castilenti (Te) C.da Cancelli, 11 tel. 0861.99971 - fax 0861.999493 www.eurofil.it - e-mail: eurofil@eurofil.it
GIANSANTE AUTO S.r.l. [anno di fondazione 1949] 66013 Chieti Scalo (Ch) Viale Benedetto Croce, 538 centralino 0871.54531 www.giansanteauto.it
EASY CAR S.p.A. 65124 Pescara Via Enzo Ferrari, 123 (stazione f.s.) numero verde: 800.93.92.93 tel. e fax 085.2059319 www.easycaritalia.it - e-mail: pe1@easycaritalia.it
Attrezzature e personale per il monitoraggio atmosferico e di sicurezza
Servizi Integrati di Sicurezza S.r.l. [anno di fondazione 2000] 65010 Spoltore (Pe) Via Mare Adriatico, 72/E tel. 085.4971521 - fax 085.4973121 www.sisworld.net - e-mail: info@sisworld.net
LANGUAGES FOR COMMUNICATION [anno di fondazione 2006] 65127 Pescara Viale Pindaro, 23 - Piazza Accademia tel. 085.4516231 www.languagesforcommunication.it e-mail: info@languagesforcommunication.it
Attrezzature e personale per la tutela ambientale ed il trattamento delle acque
SIVAM S.r.l. [anno di fondazione 1995] 65010 Spoltore (Pe) Via Mare Adriatico, 72/F tel. 085.4972130 - fax 085.4973667 www.sivam.com - e-mail: sivam@sivam.com
Susa S.p.A. [anno di fondazione 1949] 65013 Città Sant’Angelo (Pe) Strada Prov. Lungofino, 187 tel. 085.9500778 - fax 085.9508781 www.susa.it - e-mail: susape@susa.it
Verlicchi Casoli srl [anno di fondazione 1997] 66043 Casoli (Ch) Zona Ind. est tel. 0872.992111 - fax 0872.992154 www.verlicchi.it - e-mail: verlicchicasoli@verlicchi.it
M2MARINUCCI S.r.l. [anno di fondazione 1987] 66023 Francavilla al Mare (Ch) Via Nazionale Adriatica Nord, 57/B tel. 085.4911991 - fax 085.4913453 www.m2marinucci.it - e-mail: info@m2marinucci.it
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tempo rubato Il tempo per leggere è sempre tempo rubato. (Come il tempo per scrivere, d’altronde, o il tempo per amare). Rubato a cosa? Diciamo, al dovere di vivere. Daniel Pennac, Come un romanzo, Feltrinelli Editore
Osvaldo Soriano
FÚTBOL STORIE DI CALCIO il romanzo in breve Una raccolta di diciannove racconti che formano una squadra di personaggi comici e drammatici, stralunati e affascinanti, «fantasmi che vengono fuori da un posto qualunque». E tutti indimenticabili. Perché «sono così le storie di calcio: risate e pianti, pene ed esaltazioni». Come la vita. Paolo Collio, descrive così questa raccolta, da lui curata, in cui sono riuniti i testi sul calcio scritti e pubblicati da Osvaldo Soriano nel corso della sua intensa e purtroppo breve attività. Il volume comprende inoltre un lungo racconto inedito che ha per protagonista il fantastico Míster Peregrino Fernández, un vulcanico allenatore in cui si concentra la visione del calcio, non soltanto competizione agonistica, ma soprattutto fantasia e ironica metafora della vita. Vera perla della raccolta è il racconto Il rigore più lungo del mondo, di cui pubblichiamo le prime 30 righe.
le prime trenta righe Il rigore più fantastico di cui io abbia notizia è stato tirato nel 1958 in un posto sperduto di Valle de Río Negro, una domenica pomeriggio in uno stadio vuoto. Estrella Polar era un circolo con i biliardi e i tavolini per il gioco delle carte, un ritrovo da ubriachi lungo una strada di terra che finiva sulla sponda del fiume. Aveva una squadra di calcio che partecipava al campionato di Valle perché di domenica non c’era altro da fare e il vento portava con sé la sabbia dalle dune e il polline dalle fattorie. I giocatori erano sempre gli stessi o i fratelli degli stessi. Quando avevo quindici anni, loro ne avevano trenta e a me sembravano vecchissimi. Díaz, il portiere, ne aveva quasi quaranta e i capelli bianchi che gli ricadevano sulla fronte da indio araucano. Alla coppa partecipavano sedici squadre e l’Estrella Polar finiva sempre dopo il decimo posto. Credo che nel 1957 si fossero piazzati al tredicesimo e tornavano a casa cantando, con la maglia rossa ben ripiegata nella borsa perché era l’unica che avessero. Nel 1958 avevano cominciato a vincere per uno a zero con l’Escudo Cileno, un’altra squadra miseranda. Nessuno ci badò. Invece, un mese dopo, quando avevano vinto quattro partite di seguito ed erano in testa al torneo, nei dodici paesi di Valle si cominciò a parlare di loro. Le vittorie erano state tutte per un solo goal, ma bastavano a far rimanere il Deportivo Belgrano, l’eterno campione, la squadra di Padín, di Constante Gauna e di Tata Cardiles, al secondo posto, con un punto di distacco. Si parlava dell’Estrella Polar a scuola, sull’autobus, in piazza, ma nessuno immaginava ancora che alla fine dell’autunno avrebbero avuto ventidue punti contro i ventuno dei nostri.
l’autore
«Mi ricordo i tempi in cui abbiamo cominciato a rotolare insieme, la palla e io. È stato su un prato a Río Cuarto de Córdoba dove ho scoperto la mia vocazione di attaccante». Osvaldo Soriano, centravanti di buone speranze, quando vide la propria carriera calcistica stroncata da un incidente di gioco, diventò giornalista sportivo e, solo in seguito, con “Triste, solitario y final”, del 1973, uno dei romanzieri più amati e acclamati dell’America latina. Scrive con la stessa passione e lo stesso amore di grandi campioni -uno tra tutti Diego Armando Maradona- e di oscuri portieri, di arbitri improbabili, di allenatori in pensione. Storie di calcio, di memoria, di personaggi indimenticabili, ma “imperfetti” (come diceva lui stesso), che giocano partite senza fine, contro un avversario o contro la vita.
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i partner...
NUOVA BULLONERIA S.r.l. [anno di fondazione 1992] 65013 Città Sant’Angelo (Pe) C.da Vertonica - c.c. Ibisco (F/6) tel. 085.9506218 - fax 085.95387 e-mail: nuovabul@nuovabulloneriasrl.191.it
PATTARA CONSULTING s.a.s. [anno di fondazione 1996] 66023 Francavilla al Mare (Ch) sede operativa: Via Bachelet, 4 tel. e fax 085.817361 e-mail: alessiopattara@libero.it
DI DOMENICO TINO s.a.s. [anno di fondazione 1938] 65124 Pescara Piazza Duca degli Abruzzi, 34 - 35 - 36 tel. 085.74400 - fax 085.4712735 e-mail: didomenicotinosas@tin.it
EVANGELISTA LIQUORI S.n.c. [anno di fondazione 1907] 66020 Sambuceto di San Giovanni Teatino (Ch) Via Mazzini, 133 tel. e fax 085.4462801 www.evangelistaliquori.com - e-mail: info@evangelistaliquori.com
OPIFER S.r.l. [anno di fondazione 2003] 65020 Rocca Morice (Pe) Via Collarso, 48 www.opifer.it - e-mail: info@opifer.it
DUE ELLE S.n.c. di Livi Luigi & C. [anno di fondazione 1980] 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Via Treviso, 4 tel. 085.4462832 - fax 085.4460322 www.dueellecucine.it - e-mail: info@dueellecucine.it
Agenzia Pescara - Chieti
NRG ITALIA S.p.A. - Divisione Gestetner [anno di fondazione 1871] 65123 Pescara Via L. Muzii, 15 tel. 085.4213020 - fax 085.4221128 www.rossibruno.it - e-mail: info@rossibruno.it
Unione Industriali della Provincia di Pescara Unione Industriali della Provincia di Pescara [anno di fondazione 1945] 65128 Pescara - Via Raiale, 110 bis tel. 085.432551 - fax 085.4325550 www.confindustria.pescara.it e-mail: info@confindustria.pescara.it
ARREDO LUCE S.r.l. [anno di fondazione 1990] 65013 Città Sant’Angelo (Pe) C. Comm. Ibisco 13/14 tel. 085.950583 - fax 085.950100 www.arredolucesrl.it e-mail: info@arredolucesrl.it
FIDES TRADING S.r.l. [anno di fondazione 1966] 66030 Arielli (Ch) Via s.p. Marrucina, 3 tel. 0871.938671 / 085.432461 fax 0871.930329 / 085.4314959 www.fidestrading.it - e-mail: info@fidestrading.it
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GENERAL SIDER ITALIANA S.p.A. [anno di fondazione 1962] 66013 Chieti Scalo (Ch) Via M. Carboni, 1 tel. 0871.563345 - fax 0871.560959 www.generalsider.com - e-mail: sales@generalsider.com
L.A.C.S. s.a.s. [anno di fondazione 1976] 65016 Montesilvano sp. (Pe) Via Verrotti, 59 (Espansione 1) tel. e fax 085.835746 e-mail: lacs.pcb@tiscali.it
ECOLOGICA ANZUCA S.r.l. [anno di fondazione 1994] 66023 Francavilla al Mare (Ch) Via Valle Anzuca, 18/D tel. 085.4917963 - fax 085.4918077 www.ecologicanzuca.it e-mail: info@ecologicanzuca.it
PROSPERI ROBERTO [anno di fondazione 1997] 65125 Pescara Via Caravaggio, 340 tel. e fax 085.4712209 e-mail: roberto.prosperi@yahoo.it
un’ottima annata » di Nicola Boschetti
PAESE CHE VAI, VINO CHE TROVI
A
utoctono o internazionale? Due termini ormai divenuti di uso comune nel vocabolario di professionisti ed appassionati di vino, che suscitano contrapposizioni e accesi dibattiti. L’Italia vanta oltre 400 varietà di vitigni riconosciuti, oltre ad una piccola parte in fase di riscoperta. La nostra è una terra che riesce a sviluppare identità enologiche molto varie, dalle Alpi alla Sardegna. Man mano che si percorre lo “stivale” si incontrano profumi e sapori unici, inconfondibili e profondamente diversi. Uno Chardonnay, un vitigno inter-
nazionale come il Merlot, un Cabernet Sauvignon, pur se coltivati in quasi tutto il mondo riescono ad esprimere un potenziale diverso a seconda del luogo di produzione. Sono differenti se coltivati in Alto Adige, Abruzzo o Sicilia. Quindi, prima di parlare di standardizzazione del gusto, sarebbe bello cogliere le peculiarità (e ve ne sono tante) dovute al microclima e al territorio. Grande rispetto meritano tutti quei vitigni considerati un po’ più poveri, meno “esplosivi”, più avari nel concedersi senza l’aiuto della tecnologia moderna, ma che, nel corso del tempo, con un’evoluzione quasi
all’agonia, riescono a risvegliare una varietà di profumi che ci riporta verso scenari del passato. Sono vini che ci fanno toccare con mano l’arte e la grande maestria di chi li ha creati. In conclusione, i produttori continuino ad innovare rispettando la nostra salute e, perché no, anche le nostre tasche, guardando al futuro ma con l’esperienza del passato. A noi rimarrà il piacere e la curiosità di assaggiare, magari, “un grande autoctono internazionale”. Buona degustazione
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Attenti a questi 2 TREBBIANO D’ABRUZZO CASTELLO DI SEMIVICOLI 2004 La durezza della Maiella, la vegetazione dei boschi, l’irruenza dei nostri fiumi: tutto ciò racchiude questo Trebbiano in purezza, vinificato totalmente in acciaio. Esce sul mercato dopo due anni di affinamento. Ha il colore dell’oro lucente, al naso è fresco di frutta selezionata e nobile, con una persistenza lunghissima. In bocca è sapido, fresco, ma allo stesso tempo molto importante con lunghezza di gusto da controllare con l’orologio. Si abbina a piatti strutturati e speziati. Ottimo con funghi di stagione. Un grande vino di lunga vita… bisogna saper aspettare che dia il meglio di sé.
Prezzo indicativo € 40,00 Azienda Agricola Masciarelli Via Gamberale – San Martino sulla Marrucina (CH)
MERLOT ROSÈ IGT “UNICO” 2007 Un vino dal colore quasi rosso Ferrari brillante, una produzione molto limitata. Assaggiarne una bottiglia è veramente piacevole. Al naso, un profumo avvolgente di fragola e cioccolata bianca con una persistenza lunghissima. In bocca è leggermente dolce, ma con un’espansione di acidità e sapidità che lo rendono equilibrato, per chiudere con un finale giustamente amarognolo ma non sgradevole. Da bere giovane ma sarebbe bello assaggiarlo di nuovo tra un paio d’anni… chissà. Eccellente con il baccalà al tegame. La simpatia di questa nuova azienda si legge negli occhi dei giovani proprietari che, con la saggezza del papà e l’esperienza del nonno, si sono tuffati nel mondo enologico abruzzese portando una ventata di freschezza e modernità. Freschezza che si ritrova nei loro vini, ottenuti con tecnica molto moderna, senza snaturare il frutto ma anzi esaltandone i profumi. Modernità che si palesa nella bottiglia, chiusa da uno speciale tappo di vetro, che ne garantisce la conservazione e rende tranquillo da eventuali sorprese il consumatore. Una bella azienda che, al primo anno di produzione, presenta circa 50 diverse tipologie di vino: molti Trebbiani, Cerasuoli, Merlot, Pecorini e Chardonnay. Se sapranno continuare con la loro grande umiltà e con sacrificio, il mercato continuerà ad accoglierli positivamente. In cuor mio ne sono convinto. Prezzo circa € 18,00 Tenuta Ulisse Contrada Pilo Via San Polo 40 – Crecchio (CH)
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adagio con gusto » in collaborazione con Slow Food Abruzzo
A TORINO I COLORI E I PROFUMI DELLE COMUNITÀ DEL CIBO Terza edizione di Terra Madre dal 23 al 27 ottobre 2008. Un appuntamento unico al mondo, caratterizzato quest’anno dalla forte partecipazione internazionale dei giovani. Ricchissimo programma di seminari
R
» di Davide Acerra
appresenta «la globalizzazione positiva, dà voce a chi non si rassegna al modello omologante, disumano e totalizzante di chi applica alla materia vivente le regole alienanti dell’industria; le comunità di Terra Madre si riuniscono per proclamare che la produzione del cibo deve mantenere un rapporto armonico con l’ambiente; per affermare la dignità culturale e scientifica delle pratiche tradizionali; per ritornare nei propri Paesi d’origine con la carica positiva nata dal sentirsi parte di una vera comunità di destino». Questa descrizione, puntuale e concisa, rispecchia davvero quello che questo tipo di appuntamento è riuscito a creare fin dalla sua prima edizione, uno spettacolo incredibile e toccante, fatto di contenuti ma anche di tanti colori, profumi ed etnie diverse. Terra Madre è tutto questo e forse di più; è un grande momento di carica collettiva. Ricordo tuttora la forte emozione quando nell’ottobre 2004, da poco entrato a far parte di Slow Food, accompagnai la piccola
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comunità di pescatori di Francavilla al Mare a ciò che poi sarebbe diventato uno dei momenti più significativi della mia vita all’interno del movimento ma soprattutto di quella che poi sarebbe divenuta una vera e propria rete mondiale di comunità del cibo. Uno strumento che utilizza tutte le possibili forme di comunicazione (carta stampata, internet, video, radio) per consentire a piccoli produttori di scambiare esperienze, discutere problemi comuni, portare avanti campagne di sensibilizzazione. L’appuntamento si ripete, sempre a Torino, dal 23 al 27 ottobre 2008, in concomitanza con il Salone del Gusto, con la quale quest’anno costituisce un unico evento, con due anime distinte, ma fortemente connesse. Terra Madre è un appuntamento unico nel panorama mondiale delle manifestazioni legate alle tematiche della produzione agro-alimentare che radunerà circa 5000 contadini, allevatori, pescatori e produttori artigianali appartenenti a 1500 comunità del cibo provenienti da 150 nazioni, 1000 cuochi, 400 rappresentanti del mondo accademico internazionale, cui si uniranno giovani impegnati nella difesa del cibo e della cultura alimentare, tutte persone attive nel promuovere una produzione alimentare locale, sostenibile e rispettosa dell’ambiente e dei metodi di lavorazione tradizionali. Saranno proprio i giovani a caratterizzare la terza edizione di questo importante meeting internazionale, con la partecipazione di under-trentacinquenni da tutto il mondo. Lanciata in occasione del V Congresso Internazionale di Slow Food (nel novembre 2007 in Messico), lo Youth Food Movement è nato da un’idea degli studenti dell’università degli Studi di Scienze Gastronomiche e da Slow
» foto archivio Slow Food
stand del Cile a Terra Madre 2006
Food Usa. Attualmente riunisce un consistente gruppo di studenti dei campus americani, produttori, cuochi e attivisti, con l’obiettivo di coinvolgere oltre 1000 giovani. L’iniziativa punta a sottolineare l’importanza delle nuove generazioni per il futuro di una produzione agroalimentare su piccola scala, che sappia promuovere le economie locali, la sostenibilità ambientale e la giustizia sociale. Altra novità di Terra Madre 2008 sarà, per il pubblico, la possibilità
di partecipare per la prima volta al ricchissimo programma di seminari di Terra Madre, divisi in categorie a seconda dell’argomento trattato: prodotti, mercati, educazione, agroecologia, rete dei cuochi, rete delle università, risorse, strategie, sviluppo, diritti. Il 20% dei posti disponibili saranno infatti prenotabili da settembre su www. salonedelgusto.it, un occasione da non perdere per poter assistere ed ascoltare l’esperienza di un piccolo “grande” mondo
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la sede della manifestazione: il Lingotto di Torino
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adagio con gusto
LA «PICCOLA PESCA» ECO-SOSTENIBILE A Francavilla al Mare una Cooperativa di 22 soci porta avanti con grande attenzione alle stagioni del mare un mestiere difficile, che rischia di scomparire. Ne parliamo con il presidente, Donato Nunziato di Davide Acerra
Nella realtà di Francavilla al Mare, la pesca è uno dei simboli più significativi della storia, dell’economia e della cultura del territorio. E la Cooperativa Piccola Pesca Sirena, nata nel 2002, ne incarna tuttora gli aspetti più importanti, una realtà che ancora oggi utilizza in mare sistemi di cattura tradizionali, quali le nasse, le retine, i cerchi, sistemi sicuramente a basso impatto ambientale. La piccola pesca viene praticata infatti con imbarcazioni di ridotta dimensione entro le tre miglia dalla costa, rispettando, attraverso una pesca regolamentata, le diverse fasi stagionali del mare ed impiegando un particolare sistema di conservazione non nel ghiaccio ma esclusivamente in acqua marina, che garantisce una maggiore freschezza del pescato. Ne abbiamo parlato con il presidente della cooperativa, Donato Nunziato. Se dovessi scrivere un diario di bordo, come racconteresti la tua giornata abituale? «Sveglia alla quattro e poi subito in mare a ritirare le reti, cha abbiamo posizionato la sera pre-
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cedente. Si torna a terra verso le otto e subito, io, mia madre, mia moglie ci occupiamo di dipanare il pesce dalle reti. Dopo circa una mezz’ora si inizia la vendita presso la nostra bancarella sulla strada. Nel pomeriggio, verso le sette, si torna in acqua a gettare le reti per il giorno seguente. La nostra è senz’altro una metodologia di pesca eco-sostenibile, che si modella a seconda della stagione e del tipo di pescato reperibile nei diversi periodi. Normalmente da dicembre a marzo ci dedichiamo alla pesca delle lumachine di mare, il nostro prodotto simbolo, mentre successivamente a quella delle seppie. Ma è d’estate che si concentra gran parte della nostra attività». Si parla spesso di pesci pregiati e, per quanto riguarda la fruizione di pesce nei ristoranti, è purtroppo vero che esistono alcune specie di pesce considerate più raffinate verso le quali si orienta preferibilmente chi decide di mangiare fuori. Come mai c’è scarsa attenzione verso il cosiddetto pesce povero? «Alcuni lo definiscono “pesce povero”, in realtà questo pesce, povero di nome, è ricchissimo di fatto, in sapore e gustosità. Il nostro mare, infatti, offre oltre 500 specie di pesci e un’ampia scelta di molluschi e crostacei, ma purtroppo, di questo ricco patri-
nella pagina precedente: Donato Nunziato; sopra e in basso, immagini del litorale di Francavilla al Mare
monio ittico sulle nostre tavole ne arriva solo una minima parte. Solo sul nostro tratto di costa peschiamo una ricca varietà di pesci: dalle sogliole ai testoni, dai sugheri agli sgombri, fino alle triglie, alle seppie e alle mazzancolle. La colpa, se di colpa si può parlare, è dovuta in parte al fatto che ci sono pesci che più di altri sono complicati sia da cucinare che da mangiare e in parte perché esiste una maggiore richiesta per i pesci alla “moda” come branzini, orate, pescatrici». E la cooperativa? «La Cooperativa Piccola Pesca Sirena riunisce oggi 22 soci che con le loro famiglie portano avanti un settore che rischia di scomparire. Il pescatore è un mestiere difficile che richiede tanta passione per af-
frontare le quotidiane avversità sia climatiche che economiche. Inoltre ci dobbiamo difendere dalla pesca invasiva, quella a strascico, che tende a distruggere l’intero ecosistema marino. Proprio per questo abbiamo proposto alla Regione Abruzzo di installare delle barriere anti-intrusione per evitare la pesca sotto costa da parte dei pescherecci. Grazie ad un’amministrazione sensibile, che ci ha supportato negli ultimi anni con una serie di progetti europei, ci siamo dotati di una serie di chioschi per la vendita e per il rimessaggio delle attrezzature e di un centro per il confezionamento delle lumachine. Ed è proprio di questi giorni l’arrivo dei nuovi carretti per la vendita giornaliera del pescato»
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adagio con gusto
Intervista a Susanne Thurnay, socia di Slow Food Germania
IL «SUONO» APPETITOSO DELLA CHITARRA ABRUZZESE
Il Convivium Francoforte in Abruzzo. Cinque giorni alla scoperta di pasta fatta in casa, brodetto, mozzarella, sott’olio e vino. In sottofondo, il profumo degli arrosticini e le onde care a D’Annunzio di Tommaso Di Rino
Mi stava raccontando le sue impressioni dopo alcuni giorni in Abruzzo alla scoperta del nostro patrimonio enogastronomico, ma non potevo fare a meno di pensare al marito, in piedi, intento a cucinare arrosticini in una bella terrazza aperta sulle colline di Spoltore. E alla figlia, una deliziosa bambina bionda, che quegli arrosticini li mangiava con gli occhi ma poi anche, vivaddio, con tutto il gusto necessario. Era curio-
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so che sette abruzzesi conversassero amabilmente a tavola mentre un tedesco, di Francoforte, lavorasse sapientemente alla furnacelle. Sua moglie, la persona che stavo intervistando, era Susanne Thurnay, una delle socie più attive del convivium o condotta Slow Food della rigorosa e avveniristica città sede della Banca Centrale Europea. Susanne ha trascinato in Abruzzo 18 soci, appassionati come lei, e con
a scuola di “chitarra” presso l’osteria Vecchio Teatro di Ortona
la collaborazione della condotta di Pescara –del fiduciario Remo Bellucci e dell’infaticabile Annamaria D’Eusanio- li ha guidati alla scoperta dei piaceri della nostra terra. Ricette comprese. La cosa che mi colpisce di più è che vi hanno insegnato a fare la pasta con la chitarra e il brodetto di pesce…. Sì, all’Osteria Vecchio Teatro di Ortona. È stato molto interessante, abbiamo potuto vedere con calma tutte le fasi di preparazione di due piatti fondamentali della cucina abruzzese. Che ho imparato ad apprezzare qualche tempo fa, quando lavoravo a Pescara come ricercatore nella Procter & Gamble. Molti di noi pensano di cimentarsi con le due ricette a Francoforte: hanno persino comprato l’attrezzo per fare la chitarra abruzzese. Con il brodetto sarà più difficile…Ad Ortona utilizzano 10 diverse qualità di pesce dell’Adriatico che, ovviamente, a Francoforte non troviamo. Ma non ci perdiamo d’animo, ci faremo guidare dall’ispirazione. Vi capita spesso di trovarvi tutti
insieme per un corso di cucina o per degustare o preparare i prodotti che esprime il vostro territorio? La condotta di Francoforte è molto attiva. Siamo in tutto 300 soci e cooperiamo con il fiduciario nell’organizzazione di eventi o iniziative. Che riguardano prodotti tipici come le mele o il vino di mela (apfelwein, ben diverso dal sidro ndr), gli asparagi, i funghi, i frutti rossi, ma anche il sushi, grazie ad una socia di origine giapponese: Francoforte è una città cosmopolita, il 25% dei residenti non è di nazionalità tedesca, ci preoccupiamo quindi di organizzare “laboratori del gusto” che riflettano l’anima della città. Ho letto il programma, il vostro giro in Abruzzo è stato bello e articolato… Qual è stata la giornata più divertente? Quella del 24 maggio, quando abbiamo pranzato sul Trabocco Pesce Palombo di Bruno Verì a Fossacesia. Sarà stata la splendi-
da giornata di sole, sarà stato lo scenario assolutamente unico, sarà stato il rumore delle onde del mare di sottofondo, ma è questo il ricordo che accompagna molti di noi nel ritorno a Francoforte. Non sono comunque mancati i momenti interessanti: la cena da Giovanni Marrone nella Ta-
Susanne Thurnay
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adagio con gusto
Caseificio Mario Verna di Guardiagrele
verna 58 di Pescara, la visita al Pastificio De Cecco o da Ursini per i suoi rinomati sott’olio. Ed il pomeriggio presso l’azienda agricola Mario Verna a Guardiagrele: abbiamo scoperto che il formaggio in Abruz-
zo non è solo pecorino, che il caseificio trasforma il latte -di bovini di razza bruna- immediatamente dopo la mungitura, utilizzando solo fermenti naturali. Ci è piaciuto molto vedere come si fanno le mozzarelle.
Osteria Vecchio Teatro di Ortona:soci del Convivium Francoforte si cimentano con il brodetto
In serata, la cena da Peppino Tinari del Villa Maiella: ricordo ancora la chitarrina e la coratella. Erano, come dite voi, “da leccarsi i baffi”. È andato tutto secondo le vostre aspettative? Una cosa ci ha deluso. Siamo venuti in Abruzzo in concomitanza con Cantine Aperte, pensando, da appassionati di vino, di visitarne alcune. Non abbiamo trovato dappertutto l’ospitalità che ci attendevamo, nonostante avessimo preso per tempo gli appuntamenti e visitassimo le cantine nell’ambito di una manifestazione di successo che si ripete ogni anno. In una azienda siamo stati costretti a pagare un euro per ogni assaggio... in un’altra abbiamo trovato musica, un buffet invitante e un giovane enologo, molto bello e gentile, che parlava tedesco. Susanne questo non ha influenzato il tuo giudizio? Certo che no (ride, ndr), ma devo dire che Rocco Pasetti sceglie bene i suoi collaboratori…
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SLOW FOOD EDITORE
Locande d’Italia Sono 972 gli indirizzi di Locande d’Italia Antologia della buona accoglienza 20072008, terza edizione della guida Slow Food «al buon dormire». Circa mille segnalazioni, quindi, tra piccoli alberghi, affittacamere, agriturismi, bed and breakfast, foresterie, ostelli: luoghi diversi per tipologia, ubicazione, storia e livello di comfort, ma accomunati da quella miscela di cortese riguardo per l’ospite, spontanea attenzione alla qualità, legame con il territorio, piacevolezza del luogo e prezzi abbordabili, che può restituire il gusto di viaggiare nel Bel Paese. Per ogni locale sono forniti i dati tecnici, prezzi compresi, e nella recensione, accompagnata spesso da un immancabile breve appendice dedicata alla gastronomia, si raccontano le caratteristiche, il contesto, i personaggi. In Abruzzo sono ben 33 le locande recensite, di cui nove new entry a testimonianza della crescente attenzione da parte dei nostri operatori turistici verso un tipo di cultura dell’accoglienza centrata sulla semplicità e sulla capacità di trasmettere le peculiarità di un territorio.
LE INIZIATIVE IN ABRUZZO Condotte dell’Abruzzo e del Molise
lunedì 23 giugno: Festa dell’Amicizia. Momento conviviale con l’obiettivo di presentare ad amici, iscritti e simpatizzanti le attività che Slow Food svolge in ambito regionale e nazionale. Tutte le Condotte, in contemporanea dalle ore 19,00 alle 21,00, offriranno in segno di amicizia un aperitivo serale a base di vini e altri prodotti alimentari del nostro territorio. Sarà questa l’occasione per conoscere meglio le idee e i progetti del movimento Slow Food, avere l’ opportunità di entrare a far parte dell’Associazione e sostenerne l’azione. Questi i luoghi della Festa dell’Amicizia: Condotta di Torano Nuovo - Palazzo De Gregoris, via Regina Margherita Torano Nuovo; Condotta Val Vibrata Giulianova - Terre del Gusto Via Gramsci, 65 Giulianova tel. 085/8003789; Condotta dell’Aquila - Wine bar Vitanova, Via Poggio Picenze 9 L’Aquila, tel. 0862/200343; Condotta di Sulmona Sestiere di Porta Bonomini, Via del Conservatorio Sulmona; Condotta Vestina - Caffè dell’Orologio, Largo San Nicola, 5 Penne; Condotta di Pescara - Caffè Letterario, Via delle Caserme Pescara; Condotta di Chieti - Osteria Don Luigi, Via Mazzetti, 3 Chieti; Condotta di Francavilla al Mare - Rotonda Michetti, Francavilla al Mare; Condotta di Lanciano - Casa di Conversazione, Piazza Plebiscito 1 Lanciano; Condotta del Vastese - Giardini Palazzo D’Avalos, Corso De Parma Vasto; Condotta di Montenero di Bisaccia - Harry’s Bar, Via Argentieri Montenero di Bisaccia; Condotta di Campobasso
- Villa Rosa Club Via Michele Romano, 19 Campobasso tel. 0874/415174; Condotta di Venafro - Presidio Turistico Provincia, Via Berta Isernia.
Condotta di Francavilla al Mare lunedì 23 giugno: Notte di San Giovanni. A Francavilla al Mare, dalla mezzanotte fino all’alba del 24 un itinerario in riva al mare di circa 500 metri, dove quattro famiglie di pescatori allestiscono e servono presso i propri chioschi un menù della tradizione marinara. L’iniziativa prevede anche rievocazioni di riti tradizionali, esibizioni teatrali e performance musicali dal vivo. Il numero dei posti è limitato. Saranno accettate centoventi prenotazioni. Per informazioni e prenotazioni: tel. 085/4910426329/1461631, info@slowfoodfrancavilla.it.
Condotta di Pescara mercoledì 2 luglio: cena incontro per promuovere Terra Madre – Osteria Locanda Manthonè, Pescara. Grazie alla generosità dei soci, al lavoro organizzativo della Condotta e alla sensibilità dei gestori dell’osteria Locanda Manthonè, si raccoglieranno fondi per finanziare il viaggio di una o più Comunità del cibo del Sud del mondo. Con questa cena, in particolare, si consentirà a delegati provenienti da Nazioni in via di Sviluppo di partecipare al meeting internazionale, in calendario dal 23 al 27 ottobre a Torino. La terza edizione di Terra Madre si svolgerà in concomitanza con il Salone del Gusto. L’incontro mondiale delle comunità del cibo
riunisce in quei giorni contadini, cuochi, docenti e giovani impegnati a realizzare le condizioni per un cibo buono, pulito e giusto, per discutere il presente e il futuro dell’agricoltura, della pastorizia, della pesca, della trasformazione, dei mercati, della gastronomia, della ricerca scientifica, della cucina. Le comunità del cibo di Terra Madre si confrontano costantemente sulle reciproche difficoltà e si scambiano conoscenze ed esperienze. In modo organizzato ma anche in modo spontaneo dal 2004 ad oggi si sono svolte attività formative e si sono realizzati progetti, scambi culturali e di informazioni, sostenuti e favoriti dalla Fondazione Terra Madre, i cui soci fondatori sono Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Cooperazione italiana allo Sviluppo-Ministero degli Esteri, Regione Piemonte, Città di Torino e Slow Food. Per info e prenotazioni: Locanda Manthonè tel. 085/4549034.
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i partner...
TRASPORTI ITAL-P.A.D. S.r.l. 65125 Pescara (PE) Via Naz. Adriatica Nord, 563 tel. 085.470701 - fax 085.4718054 www.italpad.it - e-mail: italpad@tin.it
COLTIVATORI DIRETTI TOLLO S.c.a.r.l. [anno di fondazione 1962] 66010 Tollo (Ch) Via Don Morosini, 104 tel. 0871.961117 - fax 0871.961595 e-mail: tolloccdd@tin.it
AD.VENTURE S.r.l. [anno di fondazione 1994] 65122 Pescara Via Ravenna, 3/22 tel. 085.4219183 - fax 085.2058363 www.ad-venture.it - e-mail: info@ad-venture.it
TEKNIMPIANTI S.r.l. [anno di fondazione 1998] 66030 Arielli (Ch) S.S. Marrucina tel. 0871.938858 - fax 0871.930664 www.teknimpianti.it e-mail: info@teknimpianti.it
F.LLI DI DONATO S.a.s. [anno di fondazione 1986] 65013 Marina di Città Sant’Angelo (Pe) Via Mulino del Gioco, 48 tel. 085.950509 - fax 085.959790 www.didonatosas.it - e-mail: info@didonatosas.it
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promosso da
con la collaborazione di
2ÂŞ Convention delle imprese
autunno 2008 Montesilvano _ (Pe)
organizzato da
2a convention delle imprese
convention 2008, pronti al via
L
a macchina organizzativa è già all’opera. La pianificazione della seconda edizione della Convention delle imprese abruzzesi incalza. Usando un eufemismo è forse meglio dire che siamo in piena corsa. Su alcuni nomi già ci sono le prime conferme, su altri si è in attesa di una risposta. L’impegno è quello di richiamare e trattare, ancora una volta, tematiche di impresa di valenza strategica per la nostra regione. Un lavoro che ci vede fianco a fianco a Confindustria Abruzzo e la Facoltà di economia di Pescara. Dopo il successo registrato nella scorsa edizione prevale in tutti la voglia di fare ancora meglio. Uno stimolo che ci sta animando,
ma che ci pone davanti alle nostre responsabilità. Ospite d’onore della passata edizione fu Emma Marcegaglia, allora candidata e oggi presidente di Confindustria. Una serata indimenticabile la cui eco è arrivata, per giorni, sulla carta stampata e nelle impressioni riportate, a vari livelli, da tutti i partecipanti. Ci piacerebbe trattare con la stessa intensità altri argomenti, magari invitando tutti ad un’attenta analisi e una conseguente riflessione, sulle opportunità da cogliere in Abruzzo. L’intenzione è quella di proporre temi come sviluppo, innovazione e internazionalizzazione, visti dalla parte dei protagonisti, cercando di svelare la chiave del successo del-
l’eccellenza del sistema economico locale. Dal confronto auspichiamo che possano emergere alcuni modelli e valutarne il valore aggiunto derivante dalla nostra amata terra. Ma sarà anche l’occasione di ricondurre, pubblicamente, attorno a un tavolo il mondo imprenditoriale e quello politico. Ci sono decisioni da prendere nel bene dello sviluppo e della crescita. L’abruzzo deve tornare a camminare con determinazione nel periglioso mondo dell’economia. Abbiamo l’ardire di pensare che anche una Convention può contribuire.
l’editore di Abruzzo Impresa _ Fabio De Vincentiis
la convention dello scorso anno con la sala gremita di ospiti
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COCCO FERNANDO S.r.l. [anno di fondazione 1973] 65013 Città Sant’Angelo (Pe) C.da Vertonica - c.c. Ibisco C 13/14 tel. 085.959505 - fax 085.959435 www.coccofernando.it - e-mail: info@coccofernando.it
WTC ABRUZZO S.r.l. [anno di fondazione 2006] 65127 Pescara Viale Pindaro c/o Condominio “P.zza Accademia” tel. e fax 085.6921092 www.wtcpescara.com e-mail: info@wtcpescara.com
Az. Agr. ZANOTTI [anno di fondazione 1996] 65100 Pescara Via Aterno, 61 tel. 085.4460224 - fax 085.4460214
ISTITUTO CONSULENZE SERVIZI AZIENDALI
STYLE PARQUET di Roberto Ciabarra [anno di fondazione 2002] 65013 Città Sant’Angelo (Pe) C.da Fonte di Moro, 29 tel. e fax 085960542
GELSUMINI S.r.l. [anno di fondazione 1890] 65013 Città Sant’Angelo (Pe) Strada Lungofino - c.c. Ibisco comp. C/8 tel. 085.950525 - fax 085.9506775 www.gelsumini.it - e-mail: info@gelsumini.it
BANCA GENERALI S.p.A. [anno di fondazione 1997] 65122 Pescara Via Milano ang. Via Trento tel. 085.441341 www.bancagenerali.it e-mail: pescara@pf.bancagenerali.it
ICSA S.r.l. [anno di fondazione 1988] 66016 Guardiagrele (Ch) Loc. Giardino tel. 0871.84744 - fax 0871.801436 e-mail: a.colasante@studioicsa.it
FAS TRASPORTI S.r.l. [anno di fondazione 1973] 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Via Po, 69 tel. 085.444471 - fax 085.44447210 www.fastrasporti.com - e-mail: info@fastrasporti.com
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LA TUA AZIENDA HERMES s.a.s. [anno di fondazione 1982] 65013 Città Sant’Angelo (Pe) Via Lungofino - c.c. Ibisco tel. 085.9506345 - fax 085.9506594 e-mail: hermesriocci@libero.it
F.lli DI NINO S.n.c. [anno di fondazione 1960] 65010 Spoltore (Pe) C.da Fontevecchia, 69 tel. 085.413146/47 - fax 085.4155023 www.dinino.it - e-mail: dinino@dinino.it
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hanno collaborato
Franco Cambi | abruzzo che produce | pag. 15 Ha legato tutta la sua vita alla Cna, ricoprendo numerosi incarichi provinciali, regionali e nazionali. Componente della presidenza nazionale della confederazione artigiana, è attualmente vice presidente nazionale e presidente regionale per l’Abruzzo. È stato presidente provinciale della Cna a Pescara e Chieti. Franco Cambi è nato a Predappio, in provincia di Forlì, il 21 settembre del 1939. Imprenditore artigiano, è titolare a Francavilla al Mare, dove risiede, della “Home 2000”, specializzata negli elementi d’arredo e nei tendaggi. Componente della giunta della Camera di commercio teatina e della commissione regionale per l’artigianato, ha ricoperto ruoli di primo piano nella gestione di cooperative artigiane di garanzia. È stato ed è componente dei consigli di amministrazioni di importanti organismi pubblici o privati, come il mercato agroalimentare all’ingrosso “Valle della Pescara” o la Banca Serfina.
Anna Morgante | primo piano | pag. 16
Preside, dal 1999, della facoltà di Economia dell’università G. d’Annunzio, Chieti – Pescara, nella quale insegna Tecnologie dei cicli produttivi e di recupero e riciclo dei materiali. È stata direttore del dipartimento di Scienze e del dipartimento di Metodi Quantitativi e Teoria Economica. Ha iniziato la carriera accademica all’università di Bologna sotto la guida del prof. Walter Ciusa. È autore di oltre 100 pubblicazioni scientifiche. Fa parte, come fondatore, dell’Editorial Board dell’International Journal of management Literature.
Calogero Riccardo Marrollo | primo piano | pag. 18 Cavaliere della Repubblica, presidente di Confindustria Abruzzo. Nasce a Scerni (CH) il 21 marzo 1934. Fondatore dell’omonimo Gruppo che, nel dicembre 2005, ha festeggiato i primi 50 anni di attività, ed il cui pacchetto azionario è detenuto dalla famiglia. Oggi impiega, direttamente ed indirettamente, circa 500 persone (oltre 100 lavorano con lui, senza interruzioni, da più di 25 anni. Qualcuno da 40). È stato vice presidente nazionale dell’A.N.E.P.L.A. (Associazione Nazionale Estrattori e Produttori Lapidei e Affini, associata a Confindustria), e consigliere della Banca Popolare del Molise. È presidente dell’A.R.C.C.E.A. (Associazione Regionale cave Calcestruzzi e Affini). Dal 2001 ricopre la carica di presidente della Commissione Trasporti della Motorizzazione Civile. È consigliere della Camera di Commercio di Chieti. È componente della Giunta Nazionale di Confindustria e del Comitato Mezzogiorno, oltre che membro della Commissione Riforme Tecniche e Federalismo. Insieme alla sua compagna di vita, la moglie Franca, è “donatore rilevante” della Fondazione Rotary, e si occupa di programmi educativi e umanitari di carattere internazionale. Nel 2007, è stato designato dal presidente del Rotary International, Bill Boyd, a rappresentarlo nel Congresso 2007 del Distretto 2120.
Andrea Prencipe | ricerca&innovazione | pag. 28 È Professore Straordinario di Economia e Gestione delle Imprese presso la Facoltà di Economia dell’Università G. d’Annunzio, Chieti – Pescara ed è Visiting Professor presso lo SPRU dell’università del Sussex. Dopo la laurea in Economia e Commercio presso la facoltà di Economia della d’Annunzio ha poi conseguito il Master in Management dell’Innovazione presso la Scuola Superiore S. Anna di Pisa, il Master in Gestione dell’Innovazione Tecnologica ed il Ph.D. in Strategie Tecnologiche presso lo SPRU. È stato Visiting Scholar presso la Harvard Business School e la Michigan Business School. È docente in corsi di Master e PhD (Scuola Superiore S. Anna, università Bocconi, università di Lecce, università del Sussex, ed università di Trento). Svolge attività di ricerca sui temi della gestione strategica dell’innovazione tecnologica ed organizzativa, apprendimento organizzativo nei contesti project-based. Ha pubblicato su questi temi articoli su riviste nazionali (L’Impresa) ed internazionali (Administrative Science Quarterly, Organization Science, Research Policy, Industrial and Corporate Change) e con case editrici nazionali (Franco Angeli) ed internazionali (Oxford University Press).
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hanno collaborato
Martina Di Sciascio | risorse umane | pag. 30
Laureata in scienze dell’educazione all’università di Bologna, si interessa di risorse umane dal 2003 e si è specializzata nelle tematiche legate al mercato del lavoro e alla formazione professionale. Per Gi Group spa si occupa di sviluppo territoriale e della gestione della filiale di Lanciano.
Filippo Paolini | norme&leggi | pag. 32 Nello studio legale di cui è titolare, esercita la professione forense prevalentemente nel ramo del diritto commerciale. È consulente giuridico di diverse aziende, abruzzesi e non, in materia di contratti, diritto societario e crisi dell’impresa. È consulente giuridico, dal 2003, dell’Ufficio Legale Federazione Italiana Giuoco Calcio – A.I.A. Laureato in Giurisprudenza a soli 23 anni, è iscritto dal 2001 all’Albo degli Avvocati presso il Tribunale di Avezzano.
Federica Ceci | marketing | pag. 34 Insegna in master e corsi di perfezionamento presso diverse università italiane. I suoi interessi di ricerca riguardano le teorie d’impresa, la gestione dell’innovazione, l’analisi delle implicazioni sulle competenze e sui confini d’impresa delle soluzioni integrate. Laureata in Economia e Commercio e ricercatrice presso l’università D’Annunzio, ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Ingegneria Economico - Gestionale presso l’università di San Marino. Durante gli anni di dottorato, è stata visiting student presso il centro di ricerca Spru (università del Sussex) e la London Business School (UK) ed invited student presso l’università di Linkoping in Svezia ed il centro di ricerca INGENIO presso l’università Politecnica di Valencia in Spagna. Ha partecipato a conferenze internazionali (AOM 2007, Informs Annual meeting 2006, DRUID Tenth Anniversary Summer Conference 2005, European Accademy of Management 2005, DRUID Academy Winter 2005 PhD Conference). È “ad hoc reviewer” per le riviste International Journal of Technology Management; International Studies in Management & Organization, Industrial and Corporale Ch’ange e ha pubblicato su Journal of Management and Governance e Industry & Innovation.
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hanno collaborato
Pietro Pastorelli | energia | pag. 36 Delegato di Confindustria Abruzzo, dal 2006, per le politiche energetiche. Nato a L’Aquila nel 1941, si laurea nel 1965 al Politecnico di Torino in ingegneria elettronica e l’anno successivo consegue l’abilitazione all’insegnamento presso l’università di Pisa. Dopo una breve esperienza di docente, dal 1966 lavora nel reparto impianti di telecontrollo e protezioni delle reti elettriche, presso la Siemens A. G. Nel 1976 si trasferisce presso l’ABB SACE dove si occupa di apparecchiature e quadri elettrici MT/BT. Nel 1980 inizia la collaborazione con il Gruppo Alcatel Alsthom, operando nei settori apparecchiature ed impianti MT/BT, protezioni di reti elettriche e sistemi di generazione autonoma di energia per applicazioni sia civili che militari. In questo periodo svolge anche un’intensa attività professionale di progettazione di impianti elettrici per complessi industriali e banche. Dal 1992 al 2002 è imprenditore nel settore dei componenti meccanici per applicazioni aerospaziali. Successivamente, attraverso la creazione dello Sportello Imprese, si dedica allo sviluppo della collaborazione nei settori dell’innovazione, della formazione e della ricerca del personale tra l’università dell’Aquila e le imprese del territorio.
Salvatore Florimbi | economia | pag. 44 Vice Segretario Generale Vicario della Camera di Commercio di Teramo, nella quale dirige le attività di promozione, servizi alle imprese, studi e ricerche economiche. È stato ricercatore del Centro Regionale di Ricerche e Studi Economici e Sociali (CRESA). È autore di molteplici ricerche e pubblicazioni sull’economia regionale.
Nicola Boschetti | un’ottima annata | pag. 119 Nato a Guardiagrele l’8 maggio 1971, sposato con un figlio di 10 anni, affianca da oltre 22 anni Angela e Peppino Tinari nel ristorante Villa Maiella, con la piacevole responsabilità di occuparsi di una ricca cantina. Molto conosciuto nel mondo del vino, ha ricevuto riconoscimenti sia regionali che nazionali, tra cui la 1° Edizione 2005 del premio “Francesco Di Cintio” dell’Associazione Italiana Sommeliers riservata ai giovani professionisti. Ha avuto l’onore di essere il sommelier del pranzo ufficiale riservato all’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, durante la visita a Chieti nel settembre 2005. Collaboratore di varie riviste del settore (Gambero Rosso, Cucina e Vini, Slow Food), docente dei master sul vino Slow Food, organizzatore di serate a tema. Coadiuvante nei progetti sull’alimentazione riservati ai bambini delle scuole elementari. Fuori dal suo mondo si rifugia nel ciclismo, sport che pratica con passione.
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