ISSN 1973-5383
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luglio / agosto 2010 _ numero 45 _ anno V
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ISSN 1973-5383
IN COPERTINA Gabriele, Massimo e Marco Evangelista foto di Simone Cerio
LUGLIO - AGOSTO 2010 N°45 ANNO V NUMERO CHIUSO IN REDAZIONE IL 12 LUGLIO 2010
DIRETTORE RESPONSABILE
ELEONORA LOPES
REDATTORI MARCO TAGLIERI, DENIA DI GIACOMO, JENNY VIANT GÓMEZ, LAURA TINARI EDITORIALISTI GIUSEPPE GIROLIMETTI, GIUSEPPE MAURO, MAURO DI PIETRO, PIERO CARDUCCI HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO ALFREDO DE VINCENTIS, LUIGI CARUNCHIO, PIETRO PASTORELLI, SIMONE D’ALESSANDRO, ANTONIO TETI, FILIPPO PAOLINI, MASSIMILIANO PALUMBARO, MASSIMO AVENALI, ALESSIO PELUSI, ALFREDO NEPA, CHIARA NATALI, ANDREA CATI, CAROLINA PIERFELICE, PIETRO CAMPANARO, NICOLA BOSCHETTI, ALESSANDRA VALLERA, CHIARA STROZZIERI, PIERO VITTORIA, CAMILLA MARINO ART DIRECTOR
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UFFICIO GRAFICO
VINCENZO SULPIZIO
UFFICIO FOTOGRAFICO
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REGISTA VIDEO/TV
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RESPONSABILE SPEDIZIONI
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STAMPA
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Abruzzo Impresa è registrato con il n. 04 del 07/04/2006 presso il Tribunale di Pescara e la 1a pubblicazione mensile è del mese di maggio 2006. Ecco Italia S.r.l. è iscritto al Registro degli Operatori di Comunicazione al numero 17047. Copyright© 2006/2010 tutti i diritti riservati. Ecco Italia srl - Pescara - Italia Nessuna parte della rivista può essere riprodotta in qualsiasi forma o rielaborata con uso di sistemi elettronici o diffusa, senza l’autorizzazione scritta da parte dell’editore. Manoscritti e foto inviati al giornale, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Gruppo Editoriale Ecco Italia S.r.l. S. P. Lungofino complesso Ibisco 5/6 - 65013 Città Sant’Angelo - Pescara
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2010
Appuntamento con l’impresa
Autunno 2010
4a Convention delle imprese
in copertina
Massimo e Marco Evangelista
Massimo Passione
Ovviamente le moto. A 24 anni ho comprato la mia prima moto. Prediligo quelle stradali, ma da un po’ di anni corro solo in pista. Ho partecipato anche a gare nazionali.
Massimo e Marco Evangelista
Hobby
due fratelli al timone dell’azienda Massimo e Marco Evangelista, da circa 15 anni guidano brillantemente l’azienda Evangelista Gomme che opera nel settore pneumatici. Evangelista Gomme è nata nel 1958 per mano dell’“artigiano”, così gli piace definirsi, Gabriele Evangelista. «In questi anni –dichiara il fondatore- abbiamo sviluppato una competenza e una professionalità che ci hanno portati ad essere leader nel nostro settore». Il sig. Gabriele ha iniziato a 14 anni a lavorare, prima come dipendente e poi a 19 anni si è messo in proprio. Il classico imprenditore che si è fatto dal nulla. Un uomo umile, generoso, un vero lavoratore, con la passione per le macchine d’epoca, ma soprattutto una persona con un grande cuore. Tant’è che si commuove ancora quando racconta degli aneddoti che riguardano la sua storia. Massimo, è nato a Pescara e ha 34 anni. Dopo il diploma in ragioneria, all’inizio per nulla affascinato dall’azienda di famiglia, si è iscritto ad Economia e Commercio all’Università di Pescara. Ci ha messo del tempo a trovare la sua dimensione, ma cel’ha fatta ed oggi, insieme al fratello minore Marco, guida una delle più importanti realtà regionali di vendita di pneumatici. Massimo è responsabile acquisti e campagna vendite e comunicazione. «Non è stato facile –ha dichiarato Massimo- entrare in azienda, ma col tempo ho scoperto la passione per il mio lavoro e questo anche per merito di mio padre». Marco, al contrario del fratello, ha intrapreso un altro percorso, lui andava nell’azienda di famiglia fin da piccolino, addirittura anche quando a scuola faceva “filone” raggiungeva il papà nello stabilimento. Oggi è responsabile dell’officina, ogni fratello ha il suo ruolo ben distinto. Ha 32 anni ed è sposato con Novella che lavora in Evangelista Gomme da quando erano fidanzati. «Sono riuscito a trasmetterle –ha detto Marco- la passione per questo lavoro, e poi un tocco femminile in questo ambiente, ci sta sempre bene». Hanno 2 figli: Sofia di 3 anni e mezzo, Matteo di 10 mesi e sono in arrivo 2 gemelli. La terza generazione del Gruppo Evangelista è già pronta! Entrambi i ragazzi hanno seguito diversi corsi di formazione e aggiornamento, in questo settore è fondamentale, e anche Massimo, specie nei primi anni, ha dovuto lavorare in officina. «Mio padre ci ha insegnato tante cose, -ha detto Marco- ma quella più importante è questa: non potete insegnare e trasmettere a nessuno un lavoro, se voi per primi non siete in grado di farlo». Due ragazzi con la testa sulle spalle, che mettono al primo posto la professionalità e la serietà per il loro lavoro.
Mi piace giocare a tennis, fare shopping e cucinare insieme agli amici.
Viaggiare
Amo il mare e i posti caldi. Mi capita di viaggiare spesso anche per lavoro e quando sono in giro, cerco di scoprire le culture e anche i piatti tipici dei paesi in cui mi trovo.
Marco Passione
Senza dubbio le auto e in particolare le Ferrari. Ho una 348 TS. Mi piace fare i raduni e correre in pista.
Hobby
Il mio hobby è il lavoro. Mi piace molto quello che faccio e in più ho la fortuna di lavorare con mia moglie Novella.
Tempo libero
Quel poco di tempo libero che ho, cerco di trascorrerlo con mia moglie e i miei figli.
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La Newsletter della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Pescara Anno IV - n° 7
Luglio 2010
Lavorare informati
Gusto internazionale Buone Vacanze La Camera di Commercio di Pescara augura buone ferie a tutti voi che ogni mese ci seguite con le nostre pillole di informazione “Imprese InForma”. Considerando che l’estate, così come il capodanno, è un buon momento per fare i bilanci, vi auguriamo che riceviate dal sole e dal vostro meritato riposo tutta l’energia per ripartire con uno slancio in più nel mese di settembre. Noi cercheremo di fare la nostra parte continuando sia a lavorare su idee e progetti che a comunicare nel modo più capillare possibile, consapevoli che l’informazione rappresenti uno dei migliori mezzi per competere sul mercato. E allora, buone vacanze e arrivederci a settembre per una stagione ricca di novità.
COMUNICAzione di Servizio Le procedure telematiche Comunica, obbligatorie dal 1° aprile scorso, stanno mutando lo scenario d’impresa e sono accompagnate da nuove esigenze per l’utenza alle quali la Camera di Commercio di Pescara sta cercando di dare un supporto. Tra le iniziative, è stato previsto uno sportello assistito con cui prendere appuntamento, il martedì dalle 9.00 alle 13.00, attraverso un sistema di prenotazione on-line sul sito www.pe.camcom.it.
Mediterranea, Rassegna sui Tipici Agroalimentari d’Abruzzo, giunge alla sua XXV Edizione (29 luglio - 1° agosto) ed apre i battenti a Brasile, Serbia e Bosnia Erzegovina. L’obiettivo è potenziare gli scambi commerciali con i paesi ritenuti più strategici per l’export, secondo le analisi del Ministero dello Sviluppo Economico e l’esperienza della Giunta Camerale. Grazie al lavoro svolto dalla CCIAA di Pescara, saranno presenti: la FEABRA, la Federazione della Associazioni di imprenditori Abruzzesi in Brasile, la Camera di Commercio Italo Serba e l’Ente Fiera di Mostar. Quest’edizione sarà poi accompagnata dalle degustazioni di olio e vino organizzate, rispettivamente, dal capo panel della Camera di Commercio di Pescara e dall’Associazione Italiana Sommelier.
www.youtube.com/camcompe Il canale della Camera di Commercio I.A.A di Pescara
La rete ha l’Oro in bocca Si è conclusa la XII Edizione de L’Oro d’Abruzzo (8 - 11 luglio), rassegna sull’artigianato artistico abruzzese dai monti alla marina. 4 giorni di tradizioni che hanno incantato migliaia di visitatori e che, nella serata di sabato 10 luglio, hanno mandato in visibilio il pubblico presente alla sfilata dedicata alle creazioni orafe. Tutte le immagini sono disponibili sui canali di youtube cliccabili dai siti www.pe.camcom.it e www.oroabruzzo.it. On line anche le immagini relative ad Emergìe, Rassegna sul Risparmio Energetico e le Fonti Rinnovabili che si è svolta dal 10 al 13 giugno scorso.
Sargiacomo vs Abravanel: un dibattito all’ultimo merito
Imprese InForma
la newsletter della Nell’ambito della VIII Giornata nazionale Camera di Commercio dell’Economia, il merito ha fatto da Industria Artigianato e protagonista al Convegno organizzato Agricoltura dalla Camera di Commercio di Pescara di Pescara il 18 giugno scorso dal titolo “Pescara, Punto di riferimento di Valore”. Un faccia a faccia tra le 2 facce di una medaglia complessa, quello tra Iscriviti su www. Roger Abravanel, autore del libro “Meritocrazia”, ed il Prof. Massimo pe.camcom.it Sargiacomo, docente dell’Università d’Annunzio di Pescara. Le ricette dell’autore per un sistema economico più giusto e meritevole, basato sulle persone ed il loro talento, fondato sulla trasparenza nell’accesso alle posizioni di potere e sulle pari opportunità si Lavorare Informati scontrano con un’allarmante realtà dei fatti. Approfondisci più avanti con un articolo dedicato alla ricerca del prof. Sargiacomo “Il Passaggio Generazionale delle Imprese Abruzzesi”. www.pe.camcom.it
sommario _ anno V n°45 _ luglio/agosto 2010
opinioni&rubriche editoriale
15
Gocce d’inchiostro
ctrl s
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Tendenze, fatti e persone
o che produce
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Edilizia sostenibile e innovazione, le armi dell’Ance
l’Abru
nonsolo economia
23
Il futuro dei laureati
il punto
25
La meritocrazia offesa
la terra di Piero
89
Ricostruzione: il catastrofismo fa molto male
26
in primo piano geologia
26
Un piano integrato per arginare l’erosione
economia
30
“Medie imprese e sviluppo locale”
ricostruzione
33
La Provincia dell’Aquila in prima linea nella Ricostruzione
territorio
36
Nuova era per la vitivinicoltura
30
in copertina evangelista gomme
38
Evangelista Gomme, professionalità e trasparenza dal 1958
incarichi&carriere marramiero/ tomassini/oglietti
45
Confindustria Pescara/Provincia Pescara Confindustria Chieti
gazzola/ruffini/ marrollo/rosica
47
Delverde/Ance Chieti/PI Confindustria Chieti
d’alessandro/ morricone/di fabrizio
49
Gi Confindustria Chieti/Confagricoltura Abruzzo Lega Coop Abruzzo
storie&persone piersante savini
50
New generation
Piersante Savini
33
50
storie&persone claudio ucci
52
Una vita nel turismo
grandi storie nicolas hayek
55
L’uomo che “il tempo” rese famoso
tematiche d’impresa mercati
57
L’ingegneria finanziaria
fisco
63
La manovra correttiva
energia
67
Come risparmiare sui costi dell’energia elettrica
85
87 11
sommario _ anno V n°45 _ luglio/agosto 2010
creatività& innova ione
71
Conciliare la creatività con l’abitudine? Si può!
ict
74
Le nuove patologie dei drogati di Internet
norme&leggi
79
I cambiamenti della riforma costituzionale
credito&finan a banca dell’adriatico
85
Banca dell’Adriatico avvia la firma digitale
banca del vomano
87
Ecco la nuova banca del Vomano
93
seminari&convegni cciaa chieti
93
Il lato rosa dell’impresa
cciaa chieti
95
La tecnologia che fa crescere
abruzzo svliluppo
97
Eco-Innovazione, la nuova frontiera delle imprese
Confindustria pescara
100
Turismo e marketing, freno a mano e polemiche
gi Confindustria teramo
103
Le opportunità del Mediterraneo per le imprese teramane
Confindustria pescara
107
Pubbliche amministrazioni: ecco cosa “Abbiamo Fatto”
gi Confindustria teramo
109
I giovani di Confindustria Teramo per un’Impresa 2.0
cpt ricostruzione
111 113
L’Abruzzo secondo i Conti Pubblici Territoriali I media e il sisma
100
103
eventi walter tosto spa
116
Walter Tosto, un successo che dura da 50 anni
glm
118
GLM, dall’Abruzzo ai mercati americani
edimac
122
“Sir” JCB visita la Edimac
federalberghi abruzzo
124
Premiato il “Format Abruzzo” di Federalberghi
edilizia
126
Nuovo look per il Centro Commerciale Pescara Nord
turismo
129
L’Abruzzo a Santiago
unità d’italia
131
118
“La tradizione giuridica partenopea e la nuova stagione della Giustizia”
cciaa pescara
133
Il valore della meritocrazia
amadori
135
Birbe Mondiali made in Mosciano
innovazione
137
L’innovazione che si mangia
124
sport&management delfino pescara
139
segue a pagina
147
Pescara premiato in comune: ovazione per Di Francesco
la vita è bella
133 13
editoriale
/ gocce d’inchiostro
Eleonora Lopes _ direttore
È
arrivato puntuale l’elicottero dell’Aeronautica militare che ha condotto a Sulmona Papa Benedetto XVI. Centinaia di fedeli ad accoglierlo. È la terza volta che il pontefice visita la nostra terra e questa volta per celebrare gli 800 anni dalla nascita di Celestino V. Tra le autorità presenti anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, il presidente della Regione Gianni Chiodi e il sindaco di Sulmona Fabio Federico. «Sono vicino a quanti vivono la loro esistenza in condizioni di precarietà, a causa della mancanza del lavoro, dell’incertezza per il futuro, della sofferenza fisica e morale e del senso di smarrimento dovuto al sisma del 6 aprile del 2009». Queste le parole del Papa, durante l’omelia della messa celebrata nella piazza di Sulmona sotto un sole cocente. Nel pomeriggio il pontefice, lontano da obiettivi indiscreti, ha compiuto una visita ai detenuti del carcere di Sulmona, tristemente noto come “carcere dei suicidi”. Un’iniezione di speranza e fiducia in una provincia devastata dal sisma e dalla crisi economica.
M
a questa atmosfera di pace e serenità, è stata bruscamente interrotta, qualche giorno dopo la visita del Papa, dalla manifestazione degli aquilani a Roma. Erano circa 5 mila, arrivati dall’Aquila e dintorni per chiedere lo stop alla tasse e altri provvedimenti di sostegno alle zone terremotate. I manifestanti, diretti a Palazzo Chigi, hanno tentato di forzare il blocco che gli impediva di avanzare. È stato subito scontro. Le forze dell’ordine hanno iniziato a colpirli a manganellate provocando alcuni feriti. Tanta la rabbia: «Non vogliamo niente di più degli altri terremotati, vogliamo avvicinarci al Parlamento e non ce lo permettono». Queste persone hanno perso tutto, parenti, amici, casa. È forse una colpa essere terremotati? È’ proprio il caso di dirlo, dopo il danno anche la beffa. In tarda serata, è arrivata la notizia (sembra più un sedativo) che gli aquilani, dovranno restituire tutte le tasse non pagate, rateizzandole in 10 anni invece che 5. Articolo 21 della Costituzione: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”. Ma mai come in questi anni, la Costituzione Italiana è stata così umiliata e maltrattata.
M
entre a Roma gli scontri si facevano sempre più duri, all’Aquila si svolgevano i festeggiamenti per la Regione Abruzzo che proprio il 7 luglio ha compiuto quarant’anni. L’anniversario è stato festeggiato in una seduta solenne a palazzo dell’Emiciclo, cui ha preso parte anche il vice presidente della Camera, Antonio Leone. Presenti anche gli ex presidenti Romeo Ricciuti, Anna Nenna D’Antonio, Rocco Salini, Vincenzo Del Colle, Antonio Falconio e Giovanni Pace. Discorsi celebrativi dell’evento sono stati tenuti dal governatore, Gianni Chiodi, e dal presidente del Consiglio Regionale, Nazario Pagano. «Oggi questo Consiglio –ha dichiarato Chiodi- e questi consiglieri hanno il privilegio di celebrare i 40 anni di nascita della Regione Abruzzo e l’onere di affrontare una fase difficile per la nostra comunità regionale, forse la più difficile fra le esperienze vissute in questi anni». Una festa dai toni un po’ amari. Uno sguardo al futuro per accantonare gli spiacevoli fatti che questa terra ha subito, non ultimi, gli scandali giudiziari che hanno danneggiato l’immagine di questa regione. direttore@abruzzoimpresa.it
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ctrl
s LA STAMPA NAZIONALE NELLA ZONA ROSSA DELL’AQUILA
LA BANCA D’ITALIA FOTOGRAFA L’ABRUZZO POST SISMA
Direttori e vicedirettori di testate nazionali e locali, invitati dal sindaco Massimo Cialente, hanno visitato il centro storico dell’Aquila devastato dal terremoto. Sono state le polemiche seguite alla manifestazione di protesta del 16 giugno contro il pagamento delle tasse, che ha visto sfilare circa 20mila cittadini, a spingere il sindaco a chiamare a raccolta tutta la stampa tra le vie della Città. Ad accettare l’invito è stata soprattutto la carta stampata Gregorio Botta (la Repubblica), Giovanni Maria Bellu (L’Unità), Luigi Vicinanza (il Centro), Paolo Corallo (Ansa), Alessandro Barbano (Il Messaggero), soltanto due le televisioni con Bianca Berlinguer (Tg3) e Corradino Mineo (Rainews24). Una breve contestazione ai Quattro Cantoni da parte di un gruppo di cittadini è stata rivolta al Tg1, Tg2 e reti Mediaset, accusati di aver oscurato il corteo di protesta. Dopo aver visitato i luoghi simbolo del centro storico, la delegazione di giornalisti invitata dal capo Dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso, si è spostata in uno degli insediamenti del Progetto C.A.S.E. per visionare «quanto è stato fatto di buono». Al termine della visita tutti hanno assicurato che «i riflettori sull’Aquila non si spegneranno».
Dedicato al tema del dopo sisma uno dei capitoli del rapporto “L’economia dell’Abruzzo”, presentato all’Aquila dalla filiale locale della Banca d’Italia. Una fotografia emersa dai dati forniti dalla Struttura gestione dell’emergenza e che restituisce un quadro delle condizioni abitative della popolazione, della ripresa delle attività scolastiche e produttive e dell’avvio della ricostruzione. Tra i dati più rilevanti quello sulla popolazione assistita nel Comune dell’Aquila pari a quasi 48.500 persone sistemate nelle differenti soluzioni alloggiative; quello relativo alle iscrizioni nella scuola primaria e secondaria che hanno visto un calo fisiologico del 5%; e il dato sulle 9mila richieste di contributo (presentate al Comune dell’Aquila) per la riparazione di edifici per un totale di circa 550 milioni di euro.
L’AER NELLA SEDE DELL’ABRUZZO A BRUXELLES L’Assemblea delle Regioni d’Europa (AER), la più grande rete indipendente di regioni nell’Europa allargata con le sue oltre 270 regioni aderenti in rappresentanza di 33 Paesi, trasferirà la propria sede presso gli uffici di Bruxelles della Regione Abruzzo, in Avenue Louise 210. «Ormai le decisioni che contano davvero si prendono tutte a Bruxelles - ha sottolineato il presidente Gianni Chiodi - ma per incidere sul serio occorre fare un’intensa attività di lobbying con gli altri governi regionali. Fin dal momento dell’insediamento, ci siamo impegnati affinché l’Abruzzo avesse una presenza significativa nello scenario europeo. Ospitare la sede dell’AER è per noi una occasione irripetibile che, oltre a regalare grande visibilità e possibilità di partnership all’Abruzzo, attraverso le innumerevoli iniziative ed eventi che avranno luogo nella sede di Avenue Louise, consentirà alla Regione di partecipare in maniera più attiva e proficua alla vita delle principali Istituzioni europee aumentando, al tempo stesso, le possibilità di intercettare ulteriori flussi di risorse dell’UE».
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tenden e fatti persone
UNITÀ D’ITALIA. PAGANO: «AFFERMAZIONE D’IDENTITÀ NAZIONALE» Il presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, ha partecipato all’apertura dei lavori del convegno di Civitella del Tronto “La tradizione giuridica partenopea e la nuova stagione della giustizia” in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia. «È importante mantenere vivo il ricordo delle nostre radici poiché, confidando in esse, si possono superare i momenti di difficoltà. E non poteva esserci luogo migliore come la fortezza di Civitella del Tronto - ha osservato Pagano. Qui il 20 marzo del 1861, dopo un assedio di 146 giorni, la quasi millenaria fortezza, ammainava la storica bandiera bianca gigliata del Regno di Napoli. Questo evento non può e non deve tradursi in una semplice celebrazione. Occorre - conclude Pagano - fare in modo che all’orgogliosa affermazione della nostra identità nazionale, si accompagni una lucida ricostruzione dei punti di forza e dei punti di debolezza della nostra storia».
ABRUZZO – MADEIRA: ROTTA DELL’EVASIONE FISCALE? La Procura di Pescara coordinata dal pm Paolo Pompa mira a dimostrare un giro di evasione fiscale che collega l’Abruzzo all’isola di Madeira, dal regime fiscale agevolato. Ci sono società create ad hoc nell’isola portoghese che avrebbero emesso fatture per operazioni inesistenti in modo da permettere l’evasione delle imposte sui redditi in Italia a titolari di note aziende abruzzesi operanti in vari settori. Sono 29 gli indagati oggetto di perquisizioni della Guardia di Finanza di Pescara, che ha requisito documentazione contabile e amministrativa. Gli investigatori vorrebbero dimostrare che le società con sede a Madeira, in realtà vengono amministrate in Italia e hanno lo stesso commercialista.
PROVINCIA DELL’AQUILA E SVILUPPO ITALIA: SIGLATO IL PROTOCOLLO D’INTESA SULL’AUTOIMPIEGO Incentivare la promozione del ricorso allo strumento dell’autoimpiego nel territorio provinciale dell’Aquila per migliorare le condizioni di utilizzo e l’efficacia dello stesso, attraverso la creazione di imprese di piccole dimensioni. Questo il contenuto del protocollo d’intesa sottoscritto dalla vice-presidente della Provincia, Antonella Di Nino, e l’amministratore unico di Sviluppo Italia, Michele Resta. L’accordo raggiunto ha come obiettivo primario formare il personale alle procedure relative alle modalità d’accesso previste per legge, al fine di fornire le risposte adeguate all’utenza che si rivolgerà agli uffici provinciali. «Dinamismo, qualità e affidabilità sono alla base dell’accordo con Sviluppo Italia - ha dichiarato Di Nino - sono questi i criteri con i quali incentiveremo l’imprenditorialità giovanile attraverso l’autoimpiego, che sarà lo strumento adeguato nel quale verranno coinvolti tutti gli step relativi alla formazione, alla comunicazione, all’informazione e all’assistenza degli utenti». Il protocollo siglato rappresenta il punto di partenza di un dialogo che la Provincia dell’Aquila vuole intraprendere con enti, anche di natura non esclusivamente pubblica, attraverso la cui sinergia possa divulgare gli strumenti a sostegno di una ripresa del tessuto socio-economico dell’intero territorio.
“DIMAGRISCONO” LE COMUNITÀ MONTANE Il Consiglio regionale ha approvato la riduzione da 19 a 11 delle Comunità montane, delibera presentata dall’assessore agli Enti locali, Carlo Masci. Cinque Comunità ricadono nella provincia dell’Aquila, 3 a Chieti, 2 a Teramo e 1 a Pescara. Escono molti comuni tra cui Avezzano, Atessa, Popoli, Manoppello e Scafa. Le nuove Comunità sono: Montagna dell’Aquila (27 comuni e ingloba le ex Comunità Amiternina e Campo Imperatore); Sirentina (ingloba i comuni di Ocre e San Benedetto in Perillis); Montagna Marsicana (33 comuni e assorbe le Comunità Valle del Giovenco, Marsica 1 e Valle Roveto); Peligna (16 comuni); Alto Sangro-Piano delle Cinquemiglia (13 comuni); Montagna Pescarese (24 comuni e assorbe la Vestina e Majella-Morrone); Gran Sasso (10 comuni includendo Arsita); Laga (6 comuni); Maielletta (7 comuni); Aventino (10 comuni tranne Pennadomo); Montagna Vastese (20 comuni e ne assorbe altri della Valsangro, Medio Vastese e Alto Vastese. Il personale delle Comunità soppresse o accorpate verrà ricollocato, ove possibile, nelle nuove Comunità o altri enti locali regionali.
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BRIONI, 65 ANNI DI ELEGANZA
I GIOVANI IMPRENDITORI VISITANO LA CANTINA BOSCO
Brioni ha festeggiato il suo 65 anniversario con una cena al Castello Sforzesco di Milano alla quale hanno partecipato circa 500 persone. Numerosi gli ospiti illustri dal direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli a Bruno Vespa e Chicco Testa che hanno assistito ad una performance jazz di Mario Biondi e della cantante Karima. Oggi, la Brioni Roman Style, è un gruppo affermato nel mondo: oltre 25 mila clienti, 1.300 dipendenti e un fatturato che sfiora i 200 milioni di euro. L’abito cucito a Penne oramai rappresenta l’emblema del made in Italy. «La celebrazione al Castello Sforzesco ha rappresentato un momento per celebrare un’azienda entrata nella storia della moda, grazie all’eccellenza e all’innovazione», ha commentato l’amministratore delegato del Gruppo Brioni, Andrea Perrone, che insieme al manager pennese Antonio Bianchini guida la spa del lusso
Il ciclo “DEGUSTANDO, esperienze e territori”, organizzato congiuntamente dai Giovani Imprenditori di Confindustria Pescara e Teramo, ha fatto tappa alla storica cantina Bosco Nestore di Nocciano. Ad accogliere una nutrita delegazione di imprenditori under 40, i titolari dell’azienda vinicola, Nestore e Stefania Bosco che hanno accompagnato i ragazzi a visitare la cantina illustrandone la storia. Ricordiamo che la Cantina Bosco è ultracentenaria ed è una delle cantine più antiche d’Abruzzo. Al termine della visita, Nestore e Stefania, hanno offerto ai giovani imprenditori alcuni dei loro vini accompagnati da alcuni salumi, prodotti per diletto, dalla famiglia Bosco.
WOOD ART, LA FORMAZIONE PER IL RESTAURO DEI MONUMENTI AQUILANI “Wood Art - arte lignea: un patrimonio da salvare”, questo il titolo della prosecuzione del corso di formazione specifica nel settore del restauro, realizzato nell’ambito del programma comunitario trasfrontaliero adriatico INTERREG III A e avviato nel 2008 dalla Regione Abruzzo con l’Accademia di Restauro d’Abruzzo e la Curia dell’Aquila. Il progetto Wood-Art2 nasce come risposta ai danni subiti dal patrimonio storico e monumentale provocati dal sisma dello scorso anno e si pone come estensione del primo corso, che ha avuto come obiettivo il potenziamento di ben 300 giovani allievi. La possibilità di ricadute occupazionali nei comuni del cratere, e a seguire in tutto l’Abruzzo, per figure professionali quali il decoratore, il falegname, lo stuccatore è al vaglio dell’assessore alla Formazione, Paolo Gatti. L’idea è stata illustrata nel corso del convegno conclusivo del Progetto, durante il quale è stata presentata l’attività attuale, che ha già portato al restauro del crocifisso ligneo della Chiesa di Santa Giusta all’Aquila.
AEROPORTO D’ABRUZZO, RICAPITALIZZAZIONE PER LA SAGA Ammonta a 3.100.000 euro l’aumento del capitale sociale della Saga. È stato deliberato a Pescara dall’assemblea dei soci, che ha affrontato anche questioni quali la riduzione del capitale sociale da 6.130.600 a 1.828.000 euro, a copertura della perdita di esercizio al 31 dicembre 2009 e l’aumento del capitale sociale, a seguito del contributo versato dal Comune di Pescara, per un importo pari a 123.000 euro, in base alla propria quota societaria del 9,748%. Carla Mannetti, presidente della Saga ha ringraziato la Regione Abruzzo, il Comune di Pescara, le Camere di commercio e tutti gli enti soci che stanno contribuendo al rilancio economico dello scalo abruzzese. In sede di assemblea il presidente ha comunicato che nella prima seduta di insediamento del cda del 10 maggio, ha espressamente rinunciato all’indennità di carica insieme al consigliere Gianluca Caruso, rispettivamente 20.000 euro lordi per il presidente e 5.000 euro lordi per il consigliere. Il che comporta un risparmio annuo sul bilancio.
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tenden e fatti persone
LE PRIME 10 CANDELINE DI SINERGIE EDUCATION Sinergie Education, nata nel 2000 da un’idea dell’imprenditrice Elisa Antonioni, è una società di formazione composta da manager con oltre 20 anni di esperienza in questo settore. Quello di Sinergie Education, è un team giovane, motivato e coordinato da professionisti di alto profilo che qualche giorno fa, ha voluto festeggiare questo importante traguardo con un aperitivo ristretto ai collaboratori. Ma la dinamica titolare, ha promesso che a settembre ci saranno i festeggiamenti istituzionali. I corsi di formazione e consulenza di questa società che è situata a Pescara, mirano ad affrontare e risolvere le difficoltà legate alla realizzazione dei processi di innovazione.
L’ALMANACCO DELL’AMMINISTRATORE DELLA PROVINCIA DI TERAMO 2010 È stato presentato alla presenza del sindaco di Teramo Maurizio Brucchi l’Almanacco dell’amministratore della Provincia di Teramo 2010. Il progetto nasce da un’ iniziativa di Filippo Lucci, presidente del Co.Re.Com. Abruzzo, che ha voluto mettere nero su bianco volti e nomi di coloro che sono stati chiamati ad amministrare. Dalla Regione Abruzzo, alla Provincia e al Comune di Teramo (con i loro assessori, consiglieri di maggioranza e opposizione). Ma anche i comuni della provincia, il Bim, le associazioni di categoria, la prefettura e i comandi provinciali delle forze dell’ordine, la Asl, gli organi di informazione, l’Università, la Camera di Commercio, le organizzazioni sindacali, la Diocesi di Teramo-Atri. Il progetto, alla sua seconda edizione, è stato stampato in 20mila copie, che saranno distribuite nelle sedi delle pubbliche amministrazioni e nei luoghi di maggiore frequentazione. Uno strumento davvero utile per individuare i volti della classe dirigente abruzzese.
CARO AUTOSTRADE Aumentano i pedaggi autostradali e le proteste contro gli effetti della manovra finanziaria del Governo. Il mese di luglio è iniziato con rincari su tutte le tratte autostradali e sui caselli di uscita sui raccordi autostradali. In Abruzzo riguarda le uscite di Pescara- Chieti sulla A25 e Pescara Ovest-Chieti sulla A14. Si pagherà 1 euro in più per le auto e 2 euro per i camion. Non si pagherà per percorrere l’Asse attrezzato PescaraChieti. Da gennaio del 2011 ci sarà un ulteriore aumento di 3 millesimi di euro/km per le classi A e B (auto, moto e veicoli a due assi) e 6 millesimi di euro/ km per le classi 3,4 e 5 (veicoli pesanti, caravan e roulotte). Gli abruzzesi pagheranno per uscire dalla zona Pescara-Chieti e per entrare nel raccordo anulare di Roma.
LA CREATIVITÀ AQUILANA PREMIATA A SHANGAI Premiato al Sial 2010 di Shangai nel Trends & Innovation Competition il packaging ideato dallo Studio Comunico dell’Aquila per la linea di pasta “SU Colavita”, prodotta dall’omonimo pastificio molisano Colavita. Il premio per “Miglior prodotto per gusto, packaging e benefici salutistici”, giunto alla 6° edizione, è stato assegnato alla nuova linea naturalmente arricchita ai beta glucani da una giuria di esperti internazionali nominati dal XTC World Innovative Europe.
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l’Abru
o che produce
Giuseppe Girolimetti Presidente dell’Ance Abruzzo
Edilizia sostenibile e innovazione,
le armi dell’Ance
D
opo nove anni di continua crescita del settore delle costruzioni, in Italia ed in Abruzzo, dal 2009 è iniziata una pericolosa inversione di tendenza che, nella nostra regione ha assunto connotati ancora più preoccupanti rispetto al contesto nazionale. I dati danno un quadro della situazione: nel 2009 c’è stata una riduzione del 50% delle opere pubbliche, del 30% dell’edilizia residenziale, con una preoccupante stasi nelle vendite ed una riduzione del 15 – 20% dell’occupazione. I dati non tengono conto degli investimenti straordinari relativi all’emergenza del Sisma e al G8. Anche perché questa mole di investimenti, concentrati in un brevissimo lasso di tempo, non ha comportato una modifica “strutturale” dell’andamento del mercato. Il 2010, può però rappresentare l’anno di avvio della ripresa, trascinata dalla ricostruzione delle aree colpite dal Sisma. Assumo la presidenza di ANCE Abruzzo in un momento molto delicato nel quale occorre individuare strategie che consentano alle imprese abruzzesi di cogliere questo momento congiunturale. Le problematiche sul tappeto sono molteplici e la loro soluzione richiede un impegno fattivo da parte di tutti gli attori che intervengono nel processo. Mi riferisco, in particolare, alle Pubbliche Amministrazioni, che devono assolutamente fare passi da gigante nella direzione dello snellimento delle procedure, della capacità di spesa dei fondi disponibili, nella chiarezza del quadro legislativo di riferimento. Le imprese dovranno fare la propria parte, dovranno fare grandi sforzi per adeguarsi alle mutate condizioni del mercato: dovranno spingere verso l’ag-
gregazione, l’accrescimento della capacità finanziaria, l’innovazione. La qualità nel costruire, l’efficienza energetica degli edifici, la sicurezza statica, la qualità architettonica e urbanistica rappresentano le parole chiave per un’edilizia vincente nei prossimi anni. Il ruolo delle associazioni e dell’ANCE, in particolare, può essere decisivo per garantire alle imprese quel livello di competitività che consentirà loro di superare l’attuale momento di crisi. Stiamo lavorando attivamente per aggregare le diverse componenti del settore delle costruzioni per giungere alla creazione di un Polo di Innovazione in Edilizia che riguardi, sostanzialmente tre aspetti: innovazione di processo, edilizia sostenibile ed efficienza energetica, qualità edilizia e sicurezza sismica. Il polo avrà la funzione di stimolare innovazione nel nostro settore. Altro fronte sul quale intendo lavorare è quello di tentare di contribuire a rinnovare, finalmente, dopo anni di attesa, le norme di “governo del Territorio”. Parlo della nuova legge urbanistica, ferma da anni in Commissione Regionale in attesa di essere approvata. È necessario, infine, che le nostre imprese si attrezzino adeguatamente per rispondere anche ai nuovi modelli di edilizia abitativa. Infine una riflessione sull’housing sociale che rappresenta un’importante opportunità per i prossimi anni. Gli interventi saranno complessi e richiederanno capacità organizzative e finanziarie non indifferenti. Ritengo che le imprese di costruzione abruzzesi potranno e sapranno cogliere le opportunità connesse con la ricostruzione. È necessario, però che anche le P.A. si mettano al passo
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Sede di Castiglione M. Raimondo Viale Umberto I 64034 Castiglione M.R. (TE) Tel. 0861/9941 Fax. 0861/994215
Filiale di Rosciano Via Roscio da Montechiaro 65020 Rosciano (PE) Tel. 085/8509142 Fax. 085/8509853
Tesoreria di Città S.Angelo C.so Vittorio Emanuele II 65013 Città S.Angelo(TE) Tel. 085/969343 Fax. 085/9699748
Filiale di Pianella Piazza De’ Vestini 65019 Pianella (PE) Tel. 085/972626 Fax. 085/971456
Tesoreria di Villa Bozza Viale Risorgimento 64030 Montefino (TE) Tel . 0861/996300 - Fax. 0861/996273
Filiale di Elice Contrada Sant’Agnello, 193/2 65010 Elice (PE) Tel. 085/9609006 Fax. 085/9609825
Filiale di Piane di Castiglione M. R. Fraz. Piane di Castiglione M. R.. 64034 Castiglione M.R. (TE) Tel. 0861/909150 Fax. 0861/909818
Filiale di Penne Circonvallazione A. Moro 65017 Penne (PE) Tel. 085/8278386 Fax. 085/8210200
Filiale di Marina Città Sant’Angelo Via Tito de Caesaris, 4 65013 Marina Città S. Angelo (PE) Tel. 085/9506431 Fax. 085/9506824
Filiale di Cerratina Via Trieste, 12 - 65010 Cerratina (PE) Tel. 085/9771919 - Fax. 085/9772234 Filiale di Loreto Aprutino Via Mameli - 65014 Loreto Aprutino (PE) Tel. 085/8290611 - Fax. 085/8509853 Filiale di Silvi Marina Via Roma, 285 - 64029 Silvi Marina (TE) Tel. 085/9359724 - Fax. 085/9354798 Filiale di Pineto SS. 16 - C. De Titta 64025 Pineto (TE) Tel. 085/9493471 - Fax. 085/9493374
nonsoloeconomia
Giuseppe Mauro Economista e Ordinario di Politica Economica
Il futuro dei laureati
L
a riforma universitaria degli ordinamenti didattici del 1999 si poneva due obiettivi: da un lato, il cosiddetto sistema “3+2” e dall’altro favorire l’ingresso nel mondo del lavoro di un congruo numero di laureati triennali. Le lauree triennali erano state dunque introdotte con l’obiettivo di rendere più stretto il rapporto università - mondo del lavoro. Da tempo si discuteva sulla necessità di favorire tale processo, basato sulla rifondazione dei percorsi formativi in un quadro di maggiore aderenza alle esigenze del mondo professionale e delle imprese pubbliche e private. La laurea specialistica o magistrale si poneva poi il compito di formare elevate professionalità, sulla base di competenze ulteriormente approfondite, e di conoscenze avanzate. Tutto ciò avveniva alla luce di un intenso dibattito teso a dimostrare l’inconsistenza formativa del laureato rispetto ai processi di trasformazioni in atto nella società, nelle professioni e nel mondo del lavoro. Poiché sono in corso ulteriori cambiamenti nei regolamenti universitari con la Legge 270, occorre domandarsi se il meccanismo del “3+2” ha risposto alle attese iniziali. A questo proposito è opportuno fare due considerazioni. La prima è che il meccanismo è stato utilizzato per moltiplicare il numero dei corsi di laurea, alcuni dei quali completamente inutili se non per incrementare il numero dei docenti. Ma su questo aspetto la legge citata tende a porre un relativo rimedio. La seconda considerazione assume maggiore importanza. Si può affermare che un consistente numero di studenti, anziché fermarsi alla soglia del triennio prosegue gli studi al fine di conseguire la laurea specialistica. La riforma
del 1999 non è stata quindi in grado di conseguire il principale obiettivo che si era prefisso: l’inserimento dei laureati triennali nel mondo del lavoro. Ciò nonostante, come afferma Abravanel, esiste in Italia un numero di laureati rispetto alla popolazione decisamente più basso nei confronti di altri paesi avanzati. Tanto per fare un esempio, i laureati in Canada raggiungono il livello del 48% rispetto alla popolazione tra i 25 e i 64 anni; negli Stati Uniti il 40%; in Svezia il 31%; in Spagna il 29%, mentre in Italia soltanto il 14%. Non vi è dubbio che su questi dati occorrerebbe effettuare qualche riflessione e chiedersi il perché di questa marginalità nel confronto internazionale. Ed allora, se un primo motivo può rinvenirsi nell’inadeguatezza di talune discipline, nell’inidonea configurazione dei corsi di laurea verso il mondo reale, aspetti che richiamano alcune responsabilità da parte degli atenei altri due motivi concorrono a spiegare il fenomeno. In primo luogo, c’è il problema della struttura economica, e ciò vale anche per l’Abruzzo, che vede una frammentazione del tessuto produttivo, con una rete diffusa di piccole imprese che non domandano lavoro qualificato e, soprattutto, capitale umano. L’altro motivo trova riferimento in ciò che Roger Abravanel ha più volte richiamato nei suoi interventi, vale a dire la questione del merito. In questo paese e in questa regione vale solo il principio dell’appartenenza o peggio quello della nomenclatura. Il merito raramente viene riconosciuto come criterio fondamentale per l’inserimento nel mercato del lavoro. Il merito è indispensabile per creare qualità, innovazione e sviluppo
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il punto
Mauro Di Pietro giornalista
La meritocrazia
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offesa
oger Abravanel, l’autore del libro di successo “Meritocrazia” è giunto in Abruzzo. Tra i suoi più fervidi sostenitori si scopre il governatore Gianni Chiodi. Ora è da capire se, oltre alla semplice ammirazione per il nobile pensiero meritocratico, ne nutra e conservi gli intendimenti da osservante e professante. Ma qui il discorso si fa più complicato perché cozza con il potere della politica e con la cultura dilagante di un Abruzzo dove, anche in tempi moderni, la sola logica di appartenenza ha sempre avuto il sopravvento su qualsiasi curriculum vitae. Qui, più che in altre regioni, gli eletti e gli incaricati operano in una sorta di fortino inaccessibile. La “spallata” meritocratica che tutti auspicano da sempre, non arriva con la stessa puntualità dell’annuncio. Tant’è che nel leggere le dichiarazioni del Governatore, che reputa la classe dirigente responsabile delle scelte da fare, c’è da rimanere disorientati nel ripensare alle polemiche che lo hanno coinvolto, assieme alla Giunta, in ordine alle nomine di direttori, presidenti e amministratori. Siamo alle solite, il pensiero merito-
cratico del saggista Abravanel, che tanto piace e fa breccia nei simposi e nelle tavole rotonde, poi si scontra con la dura realtà, dove gli astanti sono perennemente in bilico tra voglia di riscatto e necessità di affermare il solito sistema; dove la “provenienza” nega ogni valore alla competenza. Così come appare poco elegante giudicare malamente i metodi della classe politica del passato se le cose oggi non vanno meglio e i processi di selezione continuano a vivere sempre della stessa logica. In Abruzzo, dunque, si deve ammettere che la meritocrazia è puntualmente offesa. Ed è anche un fatto di genere, atteso che, per esempio, le donne manager sono appena l’1,9 per cento. Il rapporto della Fondazione Marisa Bellisario relega l’Abruzzo in coda alla classifica, a fronte di una media nazionale che si attesta al 6,9 per cento, e che nei Paesi avanzati raggiunge il 35 per cento del totale. Che la meritocrazia non abita in Abruzzo è cosa nota. Che la coerenza tra pensiero e azione sia una dote rara è arcinoto. Roger Abravanel in Abruzzo è quasi un eretico. Chiodi se ne faccia una ragione
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Meritocrazia – Quattro proposte concrete per valorizzare il talento e rendere il nostro paese più ricco e più giusto di Roger Abravanel – prefazione di Francesco Giavazzi – edito da Garzanti – 377 pagine – 17,60 €
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in primo piano » di Marco Taglieri
Un piano integrato per arginare l’erosione
Il professor Enrico Miccadei illustra un possibile rimedio alla sparizione delle spiagge abruzzesi: ripristino della naturalità delle foci, manutenzione degli alvei fluviali e salvaguardia delle dune
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rosione, la storia infinita. Continuiamo a seguire la questione, e stavolta lo facciamo da un punto di vista morfo-geologico, con l’aiuto del professor Enrico Miccadei. Ne viene fuori che il ripascimento, da solo, non basta. Occorre un piano integrato di interventi mirati. Ecco perché.
intervista a Enrico Miccadei Professore, per prima cosa spieghiamo in che modo, tecnicamente, si verifica il fenomeno dell’erosione. «Ogni tratto di spiaggia è attraversato da un flusso di sedimenti che dà luogo a uno scambio continuo con i settori di costa limitrofi e con i fondali antistanti. Gli spostamenti della linea di riva, associati all’erosione o alla progradazione della spiaggia, non sono altro che
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l’effetto di un bilancio sedimentario non paritario tra i materiali in entrata (portati da fiumi e dune) e quelli in uscita (prelevati da moto ondoso e correnti). Se nell’arco di un certo periodo di tempo tale bilancio è in pareggio, la spiaggia è considerata stabile. Al contrario, se il bilancio è negativo e i materiali in uscita sono più di quelli in entrata, la spiaggia è in erosione. Ad ogni modo la dinamica dei litorali
è influenzata in genere da cause antropiche e naturali». Quali sono le cause dell’erosione costiera in Abruzzo? «Le cause della diffusa crisi erosiva che interessa il litorale abruzzese sono molteplici; le principali sono attribuite alla diminuzione degli apporti da monte solidi fluviali e agli interventi antropici sul litorale e sui fiumi. Il trasporto solido fluviale, infatti, si è notevolmente ridotto nel corso degli anni. La forte diminuzione di sedimento è connessa soprattutto alla costruzione di sbarramenti lungo il corso dei fiumi, all’intensa estrazione di sabbia e ghiaia dagli alvei, alla deviazione di deflussi fluviali mediante la costruzione di canali di derivazione, alle pur necessarie opere di consolidamento e di sistemazione idraulico-forestale dei bacini montani. Anche gli interventi realizzati lungo la fascia costiera condizionano l’equilibrio del litorale; particolarmente incisivi sono sia l’intensa urbanizzazione che la realizzazione di opere marittime (porti, pennelli, scogliere, ecc.). Le conseguenze di tali elementi si riscontrano nella profonda alterazione dei sistemi dunali e nella interruzione del flusso detritico litoraneo, con conseguenti variazioni negative del profilo della spiaggia emersa e sommersa. In natura bisogna sempre tener presente che i processi che modellano il paesaggio sono strettamente correlati tra di loro; ciò che avviene in un fiume, anche in termini di interventi antropici, può avere ripercussioni sulla dinamica delle spiagge, anche a decine di chilometri di distanza». Nello specifico, quali caratteristiche presenta la costa abruzzese? Il litorale abruzzese ha una lunghezza di 125 km, dei quali
Linea di costa (linea blu sottile) indicata nell’intervallo di tempo tra i 10.000 ed i 20.000 anni fa. Linee blu più spesse (o a tratteggio) indicano il corso dei fiumi che arrivavano da Nord. Le linee bianche indicano la prosecuzione più lunga di decine di chilometri rispetto ad oggi dei fiumi Saline, Pescara e Sangro (modificata ed integrata da Antonioli et alii, 2004).
26 di costa alta e 99 di spiagge; queste ultime, quindi, costituiscono complessivamente circa l’80 per cento dell’intero litorale e sono per oltre il 50 per cento in erosione. Il settore settentrionale, compreso fra il Fiume Tronto e Ortona, è caratterizzato da coste basse con piane costiere variamente estese; procedendo verso sud, il litorale è formato fino a Vasto da coste prevalentemente alte con un andamento articolato in baie e promontori; presso Vasto Marina e San Salvo il litorale torna a essere basso e sabbioso. La larghezza media delle spiagge abruzzesi è quasi sempre inferiore a 100 metri e spesso non raggiunge i 50 metri. Alcuni tratti, come quelli ubicati nei comuni di Martinsicuro, Roseto, Pineto, Silvi Marina, Ortona, Casalbordino, Vasto e San Salvo, sono caratterizzati dalla presenza di dune, che si estendono linearmente per circa 15 km complessivi». Il fenomeno dell’erosione si è verificato anche l’anno scorso: spieghiamo perché, e cosa è stato fatto per porvi rimedio.
«Il fenomeno dell’erosione si è verificato anche l’anno scorso perché il bilancio delle spiagge abruzzesi continua ad essere negativo, già dagli anni ’50. Le mareggiate che durante l’inverno colpiscono la costa determinano la perdita di sedimento che non viene rimpiazzato dagli apporti fluviali e dalle dune. Le azioni intraprese in Abruzzo per porre rimedio all’erosione
Le mareggiate che durante l’inverno colpiscono la costa determinano la perdita di sedimento che non viene rimpiazzato dagli apporti fluviali e dalle dune consistono in interventi misti, cioè la combinazione di opere di protezione rigide (pennelli e barriere parallele) e ripascimenti». Il fenomeno si è ripresentato anche quest’anno alla prima mareggiata importante: come mai? Cosa doveva essere fatto, e invece non lo è stato, per prevenire il fenomeno? «Il concetto è sempre lo stes-
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in primo piano
Un esempio di costa con erosione tra gli anni ’80 e la fine degli anni ’90
so: le onde portano via materiale e, poiché l’apporto naturale di sabbia è insufficiente a ripristinare quella persa, la spiaggia và in erosione. Una soluzione definitiva e a lungo termine del problema dell’erosione necessita di interventi integrati che interessano le spiagge, le foci fluviali, i corsi dei fiumi, le aree di retro spiaggia mirati a ripristinare, per quanto possibile, l’apporto di sedimenti». È utile la soluzione del “ripascimento”? «L’alimentazione artificiale dei litorali è una strategia che consente di incrementare l’input sedimentario con il versamento
di nuovi materiali sulla spiaggia. In sostanza, si pone parzialmente rimedio artificialmente al basso apporto sedimentario che dovrebbero svolgere i fiumi. I ripascimenti costituiscono metodologie utilizzabili per stabilizzare diverse spiagge, in particolare nei settori fortemente urbanizzati e caratterizzati da un significativo deficit di sedimento». È vero, come dice qualcuno, che l’erosione avviene soprattutto perché le scogliere non subiscono interventi manutentivi dagli anni ’80? «No, l’erosione avviene perché manca sedimento in entrata. Ci sono tratti di spiaggia con opere
che non hanno avuto manutenzione e che non presentano particolari problematiche di erosione». Arriviamo dunque al punto della questione: quale sarebbe, secondo lei, il metodo di prevenzione da attuare? «Bisogna distinguere tra interventi con effetti a breve termine, ma meno duraturi nel tempo, e piani di intervento con effetti a lungo termine, ma sicuramente più duraturi. I ripascimenti offrono soluzioni rapide, che consentono di ripristinare tratti di spiaggia in breve tempo. Tuttavia, se la spiaggia non è costantemente alimentata da nuovi materiali, il processo erosivo può persistere. Alcune regioni, negli ultimi anni, stanno realizzando interventi integrati (anche in risposta alle più recenti linee guida europee proposte dal protocollo ICZM, Integrated Coastal Zone Management). Questi consistono nel ripristino della naturalità delle foci, nella manutenzione degli alvei fluviali e nella tutela e salvaguardia dei cordoni di dune sopravvissuti all’urbanizzazione. Tuttavia, data l’intensità elevata del processo erosivo, interventi di ripascimento e protezione restano ancora molto utili»
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L’OPINIONE Di Dalmazio e il federalismo demaniale: «Una chance da sfruttare» Evitare gli errori del passato, pensare a interventi settoriali sulla costa, e soprattutto sfruttare i vantaggi del federalismo fiscale e demaniale. «Sarà un’opportunità per trovare nuove risorse e coinvolgere i privati, - afferma l’assessore regionale al Turismo Mauro Di Dalmazio – anche perché ci sarebbe la necessità di effettuare interventi globali che hanno un costo troppo elevato per le possibilità della nostra regione (150 milioni di euro circa, ndr). Per questo stiamo lavorando insieme all’assessore Di Paolo per la soluzione del federalismo, anche se è ancora prematuro parlarne in termini concreti».
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» di Jenny Viant Gómez
“Medie imprese e sviluppo locale” Questo il titolo del nuovo volume a cura del professore Giuseppe Mauro sull’evoluzione e trasformazione dell’economia di Teramo
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in alto la copertina del libro. a destra il professor Giuseppe Mauro
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rima dello scoppio della crisi economica mondiale, l’economia della provincia di Teramo manifestava interessanti segnali di ripresa. Fino al 2008 il sistema imprenditoriale sembrava in grado di rispondere in modo positivo ai mutamenti provocati dal progresso tecnologico, dall’introduzione dell’euro e dalla pressione competitiva esercitata dai paesi emergenti specializzati sui prodotti tipici del made in Italy. A causa di questi cambiamenti, i primi anni del duemila avevano segnato un momento di rottura determinando serie ripercussioni sul prodotto interno lordo e, in particolare, sulla capacità competitiva del territorio. Solo a partire dal 2004, l’economia comincia a registrare un trend crescente, sia pure a condizione di una dura selezione tra imprese che investe in particolare il distretto del tessileabbigliamento. Il paradigma industriale mantiene però tutta la sua forza e peculiarità. Dalla ricerca emerge, infatti, l’importante ruolo svolto dal settore meccanico e un modello di media impresa capace di rispondere alle sfide poste dalla competizione internazionale. Un modello imprenditoriale a elevata specializzazione che presenta un’adeguata proiezione internazionale, una spiccata opzione per i mercati di nicchia, una buona redditività e un’innovazione che si esplicita attraverso la qualità del prodotto e la sua differenziazione. Il volume, pone anche l’accento sulle potenzialità che Teramo esprime in altri segmenti produttivi diversi dal settore industriale. L’agricoltura e il turismo possono dar luogo a un modello produttivo più articolato dove alla componente manifatturiera si accompagna il rafforzamento di quella agricola e terziaria. La ri-
presa del reddito e dell’occupazione può così stimolare l’attività di consumo riproponendo un percorso di tipo virtuoso. Nonostante i mutamenti intervenuti il territorio continua a manifestare il suo dinamismo e il sistema imprenditoriale la sua vitalità. Sono queste le esaustive note di presentazione del testo curato dal professore Giuseppe Mauro, che nell’analizzare per la seconda volta le peculiarità del tessuto produttivo teramano si occupa di una componente trainante dell’economia del nostro territorio. Il volume di 269 pagine - la cui prefazione e primo capitolo sono sviluppati da Giustino Di Carlantonio, presidente della CCIAA di Teramo - e composto da sette capitoli che analizzano: il quadro macroeconomico teramano; le medie imprese della meccanica (Giuseppe Mauro); i consumi su base territoriali (Enrico Del Colle); l’evoluzione della filiera produttiva nel Teramano (Claudio Di Berardino); la ricerca del valore nell’agricoltura (Andrea Bonfiglio, Emilio Chiodi e Andrea Fantini); il turismo (Bernardo Cardinale e Rosy Scarlata) e i cambiamenti strutturali e fenomeni di riorganizzazione del sistema industriale (Salvatore Florimbi). Le tematiche fotografate restituiscono un’immagine in cui sono palesi alcune trasformazioni, da una parte un settore dell’abbigliamento in calo e dall’altra un comparto della meccanica fiorente; quindi un paradigma produttivo industriale. E ancora, un mutamento nel comparto turistico, nell’agricoltura e nei consumi. Decisiva l’analisi condotta attraverso due indagini che fanno emerge un modello imprenditoriale in evoluzione e capace di rispondere alle sfide della globalizzazione. La prima indagine è di natura quantitativa, basata su interviste a imprenditori, e l’altra di natura qualitativa, basata sul confronto con l’analoga elaborazione effettuata a livello nazionale da Mediobanca-Unioncamere. «Dalle nostre indagini emerge con chiarezza – scrive Mauro – che i grandi cambiamenti avvenuti a livello internazionale non hanno trovato impreparate le medie imprese meccaniche della provincia di Teramo. Anzi, è stato il processo di trasformazione- dovuto alla globalizzazione e alla nascita di nuove piattaforme a livello mondiale a basso costo, all’introduzione dell’euro, che ha posto fine alle svalutazioni competitive e alle nuove tecnologie che hanno favorito la frammentazione della produzione – a dare impulso alle strategie di riposizionamento e di qualificazione di tale categoria imprenditoriale». Le storie di alcune di queste aziende e dei suoi imprenditori sono state raccolte da Mauro Di Pietro: Cordivari (Morro d’Oro); GLM s.r.l. (Castelnuovo al Vomano); Maglificio Gran Sasso (Sant’Egidio alla Vibrata); Oslv e Ponzio Sud (Roseto degli Abruzzi) e Savini s.r.l. (Castilenti). Costituiscono esempi di paradigmi imprenditoriali incardinati su produzioni ad alto valore aggiunto, in cui il know how, il capitale umano e le capacità di escogitare nuove strategie di mercato, sono il comun denominatore
«Dalle nostre indagini emerge con chiarezza che i grandi cambiamenti avvenuti a livello internazionale non hanno trovato impreparate le medie imprese meccaniche della provincia di Teramo
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in primo piano » di Laura Tinari
La Provincia dell’Aquila
in prima linea nella Ricostruzione
«Con titolo questa Istituzione dirà la sua sulle difficoltà che il territorio si trova a dover affrontare, ricordo che la stessa ordinanza stabilisce che i piani di ricostruzione debbano essere fatti dai Comuni con la nostra collaborazione». Con queste parole l’assessore Mimmo Srour ha presentato, insieme al presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio Del Corvo, deleghe e funzioni dell’assessorato alle Politiche per la ricostruzione. Ne abbiamo parlato con lui
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n assessorato inizialmente dalle funzioni poco definite, e per questo spesso criticato, a cui il presidente della Provincia Antonio Del Corvo, pungolato dallo stesso Mimmo Srour, titolare dell’assessorato alle Politiche per la ricostruzione, ha presto deciso di integrare la delega con compiti più precisi per dare all’Ente vere responsabilità. «Sarà la strategia che adotteremo a rendere la Provincia protagonista nel processo di ricostruzione, una strategia che va costruita insieme agli altri attori Commissario, Comune e Regione», ha esordito Srour. «La città territorio
ancora non esiste davvero», ha continuato e toccherà alla Provincia aiutare e supportare le piccole realtà che rischiano di non farcela. I 41 piccoli comuni del cratere potrebbero rimanere esclusi dal tavolo delle decisioni perché sprovvisti di professionalità e risorse, anche finanziarie, per poter superare le grandi difficoltà in cui versano. A sostegno dell’assessorato sarà costituita una struttura operativa formata da una squadra di funzionari interni e appartenenti a tutti i settori dalla Provincia, affinchè tutti diano il proprio contributo professionale, perché ricostruire non vuol dire solo riparare edifici danneggiati, ma anche
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in primo piano
occuparsi di aspetti economico-sociali o connessi alla legalità e alla sicurezza nei cantieri. Ed è questo che Mimmo Srour vuole portare avanti tanto da avere già in programma di proporre alle associazioni di categoria imprenditoriali e sindacali la realizzazione di una Guida illustrata, multilingue, da diffondere tra le maestranze nei cantieri pubblici e privati, poiché la maggioranza della manodopera è e sarà straniera e
spesso non comprende la nostra lingua. Ma compito di questo assessorato sarà anche lavorare affinché le procedure siano più veloci, «La parola d’ordine ora è accelerare le scelte politiche» ha sostenuto Antonio Del Corvo durante la conferenza stampa di presentazione dell’assessorato, assicurando il contributo politico del presidente affinché dalla Provincia esca una voce unica.
intervista a Mimmo Srour
assessore alle Politiche per la ricostruzione
Assessore, quali sono le competenze assegnate alla Provincia in materia di ricostruzione? «La più importante è relativa alla ripianificazione territoriale, ossia perimetrazione e piani di ricostruzione, ma più in generale i piani regolatori completamente stravolti dal 6 aprile in poi. Ormai siamo di fronte ad una città spontanea e non pianificata, che sta nascendo con problemi gravissimi sia per lo sviluppo dell’intero territorio, borghi inclusi, sia per i costi di gestione dei servizi. Immaginate l’effetto prodotto dalla costruzione dei 19 nuovi quartieri, lì sono da rifare tutte le infrastrutture, le reti idriche, fognanti, metanifere, gas, viabilità». Il suo inizialmente sembrava un assessorato privo di competenze specifiche, tanto che ha avuto bisogno di un’integrazione nelle funzioni. «Oltre a quanto già detto, l’importanza di questo assessorato è politica, il suo ruolo sarà coordina-
re le azioni nel territorio, aiutare e supportare i piccoli comuni che non sono per nulla rappresentati nella Struttura del commissario, ma non per questo sono meno incisivi per il futuro di questo territorio. Le mie perplessità iniziali nascevano proprio nella possibilità che questo ruolo politico potesse significare tutto e niente, per questo ho voluto che fosse precisato l’ambito, in cui tale assessorato e la sua struttura si muoveranno». Quale sarà il suo ruolo nei confronti dei piccoli comuni del cratere? «La totalità dei comuni del cratere ha una popolazione sotto i 3mila abitanti, qualcuno anche di poche centinaia. Sono comuni privi di strutture amministrative autonome, perché hanno il commissario, il tecnico e il ragioniere a scavalco e le risorse economiche carenti per le mancate entrate dell’ultimo anno. Non si può pensare ad una strategia per la rinascita del territorio lasciando ai margini quasi la totalità di questi comuni, perciò la Provincia intende essere d’aiuto, supportare, assistere quelli del comprensorio, senza dimenticare quelli fuori dal cratere». La struttura tecnica su quali risorse, anche economiche, potrà contare? «Abbiamo pensato di costituirla
avvalendoci di riconosciute professionalità già interne all’Ente, non solo tecnici, ma anche persone che si occupano del sociale, lavoro, occupazione, economia di questo territorio. Non abbiamo bisogno di grandi risorse, ma contiamo su quelle dovute per il sisma, come trasferimenti statali, donazioni. Questo perché, ripeto, la nostra è un’azione più politica che gestionale». In che modo l’assessorato alla Ricostruzione si relazionerà con la Struttura tecnica di missione? «Pensiamo che questo rapporto vada migliorato proprio perché noi rappresentiamo i comuni, l’intero territorio interessato del cratere. La nostra azione sarà orientata all’eliminazione dei lacci di un impianto burocratico inaccettabile: sono convinto che i ritardi, per alcuni aspetti, non siano dovuti solo alla carenza di risorse, ma a lungaggini e burocrazia non degne di un paese civile come il nostro e tanto meno adeguate ad una situazione emergenziale come quella che viviamo. Un esempio per tutti: oggi un cittadino per ottenere l’autorizzazione e il contributo per risistemare la sua casa deve aspettare mesi e la sua pratica spesso deve essere esaminata da 5 soggetti diversi con sovrapposizioni inutili»
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in primo piano
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er la vitivinicoltura abruzzese è un nuovo inizio. Dopo 18 anni di stasi il Decreto Legge n. 61 dell’ 8 aprile 2010 sostituisce la legge 164 del 92. È una svolta importante per un settore che rappresenta una fetta sostanziosa della nostra economia regionale. Basti pensare che nel 2009, solo per il Montepulciano, sono state prodotte circa 100 milioni di bottiglie, delle quali il 62 per cento destinate all’export, per un reddito che si aggira sui 200 milioni di euro. Il nuovo decreto riorganizza il comparto cercando di semplificare la burocrazia e salvando le denominazioni italiane «DOCG», «DOC», e «IGT», seppure inserite come sottoinsiemi delle indicazioni comunitarie DOP e IGP, che potranno essere indicate in etichetta o da sole » di Denia Di Giacomo
Nuova era per la vitivinicoltura Rivoluzionaria normativa per “ristrutturare” il redditizio settore vitivinicolo. Tante le novità, tra dubbi e consensi. Intervista a Nicola Dragani, presidente della Sezione Abruzzo e Molise dell’Associazione Enologi Italiani Assoenologi
o insieme alle diciture delle denominazioni italiane. Le Dop quindi, conterranno sia le DOCG che le DOC, mentre le IGP dovranno scomparire, sostituite dalle IGT. Altra modifica sostanziale è quella prevista per il cosiddetto “vino da tavola”al quale rimarrà solo la qualifica generica di “vino” affiancato dal relativo colore. Abbiamo intervistato l’enologo Nicola Dragani, presidente della Sezione Abruzzo e Molise dell’Associazione Enologi Italiani Assoenologi, per commentare questi grandi cambiamenti.
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intervista a Nicola Dragani presidente sez. Abruzzo e Molise dell’Associazione Enologi Italiani Assoenologi
La recente riforma della legge 164/92 ha introdotto numerose novità, quali sono a suo avviso i cambiamenti più significativi? «Il nuovo decreto mette al centro la qualità dei vini e la tutela dei consumatori, rafforzando la redditività delle imprese e migliorando il sistema dei controlli. La nuova OCM vino, per la prima volta nella storia, si orienta verso il mercato e la tutela del consumatore e abbandona gradualmente, ma con decisione, i finanziamenti a pioggia sulla produzione. Oggi più che mai bisogna saper produrre per vendere e non per distruggere». Tra le novità, ve ne sono alcune particolarmente rilevanti per la nostra regione? «Certamente, la prima è costituita dal fatto che la nuova OCM, ha armonizzato il sistema di protezione delle DOP e IGP dei vini con quello
degli altri prodotti agroalimentari. Inoltre d’ora in poi ci si aspetta un efficace processo di sburocratizzazione e di semplificazione delle procedure. Un’altra nota positiva è l’inserimento del concetto di “Riserva Vendemmiale” su provvedimento della Regione, in funzione della eccezionalità delle annate produttive per far fronte, nelle annate successive, a carenze di produzione fino al limite massimo previsto dal disciplinare di produzione, oppure può essere sbloccato con provvedimento regionale per soddisfare le immediate esigenze di mercato. Infine, per la prima volta le Regioni possono bloccare l’iscrizione dei vigneti allo schedario di una determinata D.O. per conseguire, in caso di eccedenze, il riequilibrio produttivo e quindi di mercato». Come vede il futuro del settore vitivinicolo in Abruzzo? «C’è la necessità di confrontarsi con un mercato molto conflittuale sul fronte prezzi e che vede consumi di vino in calo ovunque con alcuni segnali positivi che però vengono solo dalla capacità di collocare alti volumi a prezzi ridotti. Va evidenziata la forte difficoltà a confrontarsi con interlocutori “dominanti”, come le catene della grande distribuzione organizza-
ta e l’enorme frammentazione delle strutture di trasformazione. In Abruzzo ci sono 40 cantine sociali e circa 150 aziende private. Effettuare delle fusioni servirebbe a riunire la produzione e diminuire i costi, cosa che in altre regioni d’Italia è già stata fatta 10-15 anni fa. Questa operazione sarebbe importante per dare al produttore una garanzia per il futuro e scongiurare le estirpazioni dei vigneti che in questi ultimi due anni, purtroppo, sono state piuttosto pesanti. Un’altro problema che l’Abruzzo dovrà affrontare a breve sarà quello del Montepulciano D’Abruzzo. Dopo 41 anni di successi questa Doc non sarà più difendibile, in quanto le nuove norme tuteleranno esclusivamente il territorio e non il vitigno, come per esempio il Vino Nobile di Montepulciano o il Rosso di Montepulciano. Anche se questo non accadrà subito, è comunque il caso di mettersi al lavoro per trovare una soluzione. Un primo passo è stato fatto grazie al riconoscimento dell’“Abruzzo doc”, che prevede l’obbligo di imbottigliamento in zona. Un traguardo ottenuto grazie all’accordo tra il Consorzio di Tutela, la Regione, l’ARSSA e l’Assoenologi Abruzzo»
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in copertina » di Eleonora Lopes
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rofessionalità e tecnologia unite alla forza dell’esperienza. Sono questi i punti di forza dell’azienda di Montesilvano Evangelista Gomme che opera nel settore pneumatici. Nata nel 1958, ma iscritta alla Confartigianato nel 1962, per mano del fondatore Gabriele Evangelista, oggi Evangelista Gomme è guidata dai suoi due figli, Massimo e Marco. Massimo si occupa di gestire l’amministrazione e in particolare delle vendite e della campagna acquisti, Marco
EVANGELISTA professionalità e trasparenza Nata per mano del fondatore Gabriele Evangelista, oggi l’azienda con sede a Montesilvano che opera nel settore pneumatici, è guidata dai suoi due figli Massimo e Marco invece è responsabile dell’officina. Due ragazzi giovani e in gamba, che hanno ereditato dal padre la voglia di lavorare con serietà con l’obiettivo di ottenere la massima soddisfazione del cliente. Lavorano in azienda da 15 anni, ma sono amministratori unici dal 2005. I due giovani imprenditori dal loro ingresso, hanno voluto mantenere la struttura gestionale del padre, ma negli anni si sono rinnovati con le attrezzature e hanno dato all’azienda un’impronta più informatica e tecnologica. Gabriele Evangelista ha iniziato questo mestiere quasi per caso, aveva solo 14 anni quando un giorno passeg-
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Gabriele Evangelista con i figli Massimo (a sinistra) e Marco
GOMME dal 1958
Âť foto di Simone Cerio
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in copertina
Il fondatore dell’azienda Gabriele Evangelista
giando in bicicletta, si fermò davanti ad un gommista e attratto dal mestiere chiese se era possibile fare un po’ di pratica. Da questo momento inizia il suo percorso da dipendente che durò 5 anni. «Lavoravo 14 ore, -afferma Gabriele- anche la domenica mattina. Ma non mi sono mai lamentato». A 19 anni, passione, determinazione e tanto coraggio lo spingono a mettersi in proprio. Da questo momento inizia la storia dell’azienda che in tutti questi anni, alternata da momenti duri e difficili, è riuscita a diventare leader in Abruzzo nel settore pneumatici. Oggi Evangelista Gomme vende e monta pneumatici per moto, vetture e autocarri e risolve problemi di assetto e di meccanica delle vetture. Ha un magazzino che conserva gratuitamente le gomme dei clienti depositate in attesa del cambio tra inverno ed estate. Eroga servizi esterni per soccorsi h24. E ancora quando al cliente occorre l’auto di cortesia, ha una convenzione con le società di noleggio vetture a breve e lungo termine. Ma tra i vari servizi, ce n’è uno che pochi in Abruzzo sanno fare davvero bene: la riscolpitura manuale dei pneumatici per autocarri che oltre ad essere un “arte”, costituisce un risparmio per i clienti e per l’ambiente. «Per stare sul mercato- ci dice il sig. Gabriele- dobbiamo sempre fare qualcosa di più degli altri. I nostri elementi di forza sono la serierà e la trasparenza, così mi sono conquistato la
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Gli uffici di Evangelista Gomme
Il deposito dei pneumatici
Alcuni tecnici a lavoro
fiducia dei miei clienti. In tante occasioni ho preferito accontentare il cliente anche quando addirittura non riusciva a pagarmi». In questi anni l’azienda di Montesilvano ha sviluppato una competenza e una professionalità che li ha portati a raggiungere diverse certificazioni come la Mastro Michelin e la UNI EN ISO 9001:2000 e a lavorare solo con i migliori marchi quali: Michelin e Pirelli. Attualmente sono impiegate 14 persone, di cui tre sono donne. Un team giovane e competente. «Il rapporto umano- ci dice Marco- con i dipendenti è alla base di tutto. Per me è fondamentale che loro lavorino in un clima sereno, quasi famigliare». «C’è un operaio- dichiara il fondatore- che lavora con me da 39 anni. Oramai è uno di famiglia». Lo stabilimento di Montesilvano, acquistato nel 1995, (prima erano in un altro spazio sempre a Montesilvano) è stata ingrandito con un ampliamento di 2.000 metri quadrati e 600 metri quadrati di magazzino esterno. Negli ultimi anni il settore moto è cresciuto molto in Evangelista Gomme, e questo per merito anche di Massimo che è un motociclista, i clienti si fidano di lui e dei suoi consigli tecnici. Marco invece è un appassionato di auto. Si può certamente dire che i due fratelli si completano in ogni senso. L’artigianalità, la tradizione e il rispetto per il cliente sono rimasti, ma i due giovani imprenditori hanno voluto in questi anni dare all’azienda di famiglia un’immagine fresca, giovane e all’avanguardia, anche nella comunicazione, mantenendo però la professionalità e la determinazione del papà Gabriele. «Ancora oggi –ci dice Massimo- se sbagliamo qualcosa, nostro padre non si fa problemi a dircelo. È proprio vero che non si finisce mai di imparare». Per info: Tel. 085.4492635 web: www.evangelistagomme.it
Una veduta dell’officina
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in copertina
a tu per tu con Massimo Evangelista
Massimo, cosa ha ereditato da suo padre e quali cambiamenti avete apportato nella gestione dell’azienda con il vostro ingresso? «Il passaggio generazionale nelle aziende non è mai una cosa semplice, e non lo è stato neppure per noi. Mio padre ci ha lasciato un’azienda solida, organizzata e seria, ma è stato necessario, con il
Il team di Evangelista Gomme
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nostro ingresso, dare una gestione più informatica e più tecnologica sia a livello amministrativo che tecnico. Oggi disponiamo di sistemi informatici all’avanguardia e di macchinari innovativi che ci permettono di essere sempre aggiornati e di seguire al meglio il cliente. In più in questi anni ci siamo dovuti guadagnare la fiducia dei clienti storici di nostro padre e le nostre armi sono state: professionalità e trasparenza e devo dire che i risultati ottenuti fino ad oggi, ci confermano che abbiamo lavorato bene». Il vostro settore ha risentito della crisi? «In parte. Mi spiego, noi lavoriamo con le vetture, le moto e gli autocarri. Con il settore trasporto pesante la crisi l’abbiamo sentita perchè sono aumentati i costi degli autocarri, e nello stesso tempo è anche aumentata per questo settore specifico la difficoltà nel pagare ad
esempio servizi come i nostri. Con le auto e le moto invece abbiamo addirittura aumentato il fatturato. Anche se per le PMI come la nostra, la vera conseguenza di questa crisi è la mancanza di liquidità. E inoltre i costi delle attrezzature sono sempre più alti e i margini si abbassano». Che cos’è l’“Evangelista day”? «È nato come un gioco, dalla mia passione per le moto, ma poi si è trasformato in un evento di portata regionale. All’“Evangelista day” possono partecipare i motociclisti con una discreta esperienza, ma anche quelli inesperti. Ogni anno offriamo ai nostri clienti la possibilità di girare in pista, dandogli anche un’assistenza specializzata di pneumatici e assetti moto proprio in pista. Grazie a questi week end, spesso fuori regione, si è rafforzato il rapporto con i nostri clienti, che in molti casi sono diventati addirittura amici».
a tu per tu con Marco Evangelista Marco, qual è la mission di Evangelista Gomme? «La nostra mission è dare la massima professionalità al cliente attraverso la vendita di prodotti di altissima qualità. Noi lavoriamo solo con i brand migliori. Il nostro obiettivo è risolvere il problema di chiunque venga a trovarci e fornire un servizio completo. Noi seguiamo il cliente dal preventivo fino al rilascio della vettura. Nello specifico il mio compito è proprio quello di seguire con attenzione tutte le fasi, fino al test finale consigliando al cliente il prodotto a lui più adatto». Quali servizi fornisce la sua azienda? «Sono diversi e negli anni sono cresciuti. Oggi Evangelista Gomme vende e monta pneumatici per moto, vetture e autocarri e risolve problemi di assetto e di meccanica delle vetture. E ancora quando al cliente occorre l’auto di cortesia, siamo convenzionati con le società di noleggio vetture a
breve e lungo termine. Abbiamo un magazzino che conserva gratuitamente le gomme dei clienti depositate in attesa del cambio tra inverno ed estate. Eroghiamo servizi esterni per soccorsi h24. Tra i servizi ce n’è uno che pochi in Abruzzo sanno fare davvero bene: la riscolpitura manuale dei pneumatici per autocarri che oltre ad essere un “arte”, costituisce un risparmio per i clienti e per l’ambiente. E questo per merito dell’esperienza di mio padre». Quanto conta la formazione nel vostro settore? «Moltissimo. Io e mio fratello abbiamo scelto di assumere ragazzi giovani e con voglia di imparare per poi formarli all’interno dell’azienda. Ma con i ritmi di oggi e l’attrezzatura sempre più tecnologica e innovativa, la formazione interna non è sufficiente, è necessario che ogni anno frequentino corsi di formazione e aggiornamento. La professionalità e l’esperienza è
fondamentale nel nostro settore, ogni procedura deve essere fatta in maniera corretta. Forse molti non si rendono conto della responsabilità che abbiamo: montare una gomma in maniera sbagliata potrebbe far rischiare la vita alle persone. Occorre attenzione e cura, non dimentichiamoci che tra la strada e l’automobile ci sono proprio gli pneumatici»
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incarichi&carriere
ENRICO MARRAMIERO AL VERTICE DI CONFINDUSTRIA PESCARA
L’assemblea dell’Unione Industriali di Pescara ha eletto all’unanimità l’imprenditore Enrico Marramiero presidente della locale Confindustria per il quadriennio 2010-2014. Marramiero, già presidente del-
la Piccola Industria e vice presidente del Terziario Avanzato e del Gruppo Giovani Imprenditori, succede a Mauro Angelucci, che lascia con un anno di anticipo la presidenza di Pescara per quella di Confindustria Abruzzo. Marramiero, 43 anni, coniugato con due figli, si è laureato in Economia e Commercio alla Luiss, è amministratore unico delle seguenti aziende: ALMA C.I.S. S.r.l. (costruzione impianti speciali), MD Costruzioni srl (costruzioni civili ed industriali) e Marramiero S.r.l. (produzione vini). È anche presidente del cda dell’Eurobic Abruzzo Molise spa (società di servizi), vicepresidente di varie società operanti nel settore della distribuzione gas metano e consigliere di amministrazione in svariate organizzazioni. Il progetto di crescita di Confindustria concepito da Marramiero verte su iniziative per l’implementazione dei servizi specialistici a favore degli associati; le pari dignità di tutte le componenti dell’associazione; i rapporti con le istituzioni e il potenziamento dell’accesso al credito per le PMI (resterà un obiettivo primario favorire le aggregazioni tra Confidi). La nuova mission si traduce nell’essere protagonisti sul territorio con la forza dei fatti. Marramiero ha ringraziato il past president Mauro Angelucci, il direttore Luigi Di Giosaffatte e il vice direttore Gabriele Iampieri. Rivolgendosi agli associati ha specificato: «le cose che riteniamo si possano fare devono coniugarsi sempre al plurale. Mi spiego: senza la vostra forza, senza il vostro impulso e senza il lavoro di squadra non si va da nessuna parte. Sono convinto che – insieme a voi – porteremo a casa i risultati sperati».
MATILDE TOMASSINI NEO PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE PARI OPPORTUNITÀ DELLA PROVINCIA DI PESCARA
Matilde Tomassini, preside del Liceo artistico pescarese “Giuseppe Misticoni”, subentra a Tecla Rosa.
La nomina è avvenuta nel corso della prima riunione della nuova Commissione, alla presenza del presidente Guerino Testa. La Tomassini, ingegnere, diplomata in pianoforte, ha una lunga esperienza didattica e amministrativa, essendo dirigente del comparto scuole e istituzioni di alta formazione. Sarà affiancata da due vicepresidenti, Roberta Pellegrino e Francesca Laureti. Le altre componenti sono: Tecla Rosa, Raffaella Radoccia, Snezhanna Toncheva Boyvocheva (di nazionalità bulgara), Paola Vione, Federica Anzini, Annalisa Esposito, Valeria Di Francesco, Annamaria Di Rita, Sara Di Giovanni, Francesca Magliuolo e Loredana Smargiassi.
ROBERTO OGLIETTI NUOVO PRESIDENTE DELLE AZIENDE METALMECCANICHE DI CONFINDUSTRIA
È stato confermato all’unanimità Roberto Oglietti. Il neo presidente ha maturato esperienza in ambito gestionale, nelle relazioni sindacali, nello sviluppo e nella formazione del personale. Dal 2008 è direttore del personale della Sevel di Atessa. L’assemblea della Sezione aziende metalmeccaniche, che conta oltre 160 soci e per Confindustria Chieti rappresenta più del 40% dei soci, ha eletto anche i componenti del Consiglio che affiancheranno il presidente per il triennio 2010-2013: Giuseppe Argirò, Luca Di Crescenzo, Paolo Di Nella, Franco Franchini, Pasquale Gualtieri, Marco Mari, Riccardo Napoleone, Angelo Pelliccia, Luciano Rosa, Nicola Sideri, Emanuela Tosto e Giulio Trevisan. Parteciperanno ai lavori come invitati permanenti Gianfranco Ferro, Nicola D’Ippolito, Florideo Panaccio e Alfredo Sorge.
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incarichi&carriere
DELVERDE: CAMBIANO I VERTICI. DINO GAZZOLA PRESIDENTE E LUCA RUFFINI CEO
Delverde Industrie Alimentari spa con sede a Fara San Martino ha rafforzato la propria struttura manageriale con l’inserimento di due professionisti noti del mondo della pasta. Delverde spa fa capo al
gruppo Molinos Rio de la Plata s.a. leader nel settore agroalimentare in America Latina con 2,3 miliardi di dollari di fatturato, che ha acquisito alla fine del 2009 la maggioranza del pacchetto azionario dell’azienda abruzzese. Le nuove nomine riguardano il neopresidente del cda Dino Gazzola, imprenditore dell’alimentare, e il CEO–managing director Luca Ruffini, manager ex Nestlè e De Cecco. Il nuovo piano strategico aziendale prevede il rafforzamento del posizionamento premium nel mercato italiano, il restyling del logo aziendale, un nuovo packaging e la crescita dei mercati esteri, sfruttando la credibilità della marca e la qualità del prodotto. Per il 2010 ci sono circa 2 milioni di euro in cantiere per l’adeguamento tecnologico delle linee produttive. L’obiettivo del nuovo piano strategico è raggiungere i 50 milioni di euro di fatturato nel prossimo triennio. Oggi l’azienda realizza sul mercato italiano circa il 40% del fatturato totale (circa 30 milioni di euro stimati nel 2009) e produce il restante 60% con l’esportazione di pasta sui mercati esteri di 52 Paesi.
ANTONELLA MARROLLO ALLA GUIDA DELL’ ANCE CHIETI
Per la prima volta un presidente donna dell’associazione costruttori edili della provincia di Chieti. È la dinamica Antonella Marrollo, del Gruppo Marrollo costruzioni di Vasto, eletta all’unanimità succede a Paolo Primavera, prossimo presidente di Confindustria Chieti. La Marrollo è nel settore da oltre venti anni, sposata, tre volte mamma, è figlia di Riccardo Calogero Marrollo, ex presidente di Confindustria Abruzzo. Eletti nel direttivo: Carlo Pericola; Sergio Cicchini; Domenico Crisci; Enrico D’Angelo; Alberto De Cesare; Angelo De Cesare; Enzo Di Giacomo; Giovanni Di Vincenzo; Silvana Iacobucci; Maurizio Luciani; Marcello Mirolli; Giuseppe Orofino; Silvano Primavera; Ennio Proietto; Gennaro Strever; Mario Tasso; Paolo Toto e Paolo Ucci. Consiglieri di diritto: Paolo Primavera; Marcello Luciani presidente del gruppo GI edili e Rocco Di Marzio presidente della Cassa edile teatina.
PIETRO ROSICA ELETTO PRESIDENTE DEL COMITATO PICCOLA INDUSTRIA DI CONFINDUSTRIA CHIETI
Confindustria Chieti ha rinnovato il Comitato Piccola Industria 2010-2013, è stato eletto all’unanimità come presidente Pietro Rosica della Cometa Srl di Casoli, la prima azienda a conseguire la certificazione ISO14000 in Abruzzo. Succede a Nicola D’Ippolito della Cosmetal Srl di Miglianico. Il neo presidente ha illustrato le linee guida del suo programma: partire da un nuovo modello di associazionismo, basato sulla condivisione di azioni; prevedere interventi a favore della cultura delle certificazioni; e rinsaldare i rapporti con le università locali. Rosica assume anche le cariche di vice presidente di diritto della Confindustria Chieti e delegato al Comitato nazionale PI di Confindustria nazionale. Si delinea, dunque, la squadra che affiancherà il presidente designato, Paolo Primavera, dal prossimo 15 luglio.
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incarichi&carriere
L’assemblea degli imprenditori under 40 della provincia di Chieti, ha decretato il passaggio di
consegne tra Giuseppe Ranalli e Riccardo D’Alessandro, alla presenza dei presidenti: Enrico Di Giuseppantonio Provincia di Chieti; Silvio Di Lorenzo Confindustria e Cciaa di Chieti; Pietro Rosica, Comitato PI, e Paolo Primavera, presidente designato. Laureato in Chimica, il giovane e dinamico imprenditore, è amministratore nell’azienda di famiglia: gruppo Galeno di Ortona. I suoi consiglieri per i prossimi tre anni sono: Manuela Antenucci (Imisca); Pasquale Contento (Darsena); Nicola D’Ippolito (Cosmetal); Marco D’Orsogna Bucci (Valore Associati); Martina Di Sciascio (GiGroup); Katia Di Vito (Di Vito Olearia); Vanessa Elisii (CT Point); Eliana La Rocca (Valagro); Pietro Marino (Agenzia Marittima Vastese); Domenico Melchiorre (Taim); Erika Sciorilli (Desi Ceramica) e Fiorenzo Trotta (Alta Finanza).
GIOVANI IMPRENDITORI CONFINDUSTRIA CHIETI, RICCARDO D’ALESSANDRO NUOVO PRESIDENTE
FEDERICA MORRICONE AL TIMONE DI CONFAGRICOLTURA ABRUZZO
L’assemblea Confagricoltura Abruzzo ha salutato, con la consegna di una targa di ringraziamento, il presidente uscente Giovanni Barba, il direttore regionale Michele Serra, il vice presidente regionale Giuliano Ciccarone e il presidente aquilano Roberto Fonte. Ha eletto presidente Federica Morricone, titolare dell’azienda vinicola Villa Medoro, e vice presidenti Rosa Cambise, dell’azienda agricola Cambise di Trasacco e Carlo D’Agostino, presidente della Cantina Sociale Pollutri. Eletti anche i 10 presidenti delle Sezioni Regionali di Prodotto. È stata salutata Fiorella Riminato neo direttore della Federazione Regionale. Primo appuntamento della rinnovata confederazione, la presentazione del convegno “Progetto politico economico per la competitività e la modernizzazione delle imprese agricole italiane”.
FERNANDO DI FABRIZIO ALLA GUIDA DI LEGACOOP ABRUZZO
Fernando Di Fabrizio subentra al commissario Elio Di Odoardo, giunto a conclusione del suo
mandato conferitogli dalla direzione nazionale di Legacoop. Il neo presidente della Lega Regionale non è un volto nuovo nel mondo della cooperazione, già da diversi anni è il legale rappresentante della Cogecstre, cooperativa che gestisce la riserva naturale regionale lago di Penne, entrata a far parte di Legacoop Abruzzo già dagli anni Ottanta. Di Fabrizio, amante della natura, collabora da diversi anni anche con Wwf Italia con il quale ha realizzato -insieme ad enti, università, istituti e associazioni- il progetto Centro lontra Wwf nella riserva naturale regionale lago di Penne. La presidenza è composta da: Antonio Di Ferdinando; Roberto Falà; Lucia Todisco; Tonino Verna e Maura Viscogliosi.
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storie&persone » di Eleonora Lopes
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orridente e cordiale, Piersante Savini ci accoglie nel suo ufficio di Castilenti. Lui è il primogenito di Alfredo Savini, fondatore della Savini Arredobagno e oggi guida brillantemente la Savini Due, la seconda azienda in Romania dell’impero Savini. Ha 30 anni, dimostra meno della sua età, e quando inizia a parlare, si intuisce subito che è un ragazzo determinato, che sa quello che vuole e che l’esperienza in Romania l’ha fatto crescere in fretta. Adora la sua terra a cui è legatissimo e quando può, torna sempre nella sua casa a Città Sant’Angelo. Quando all’estero gli fanno la classica domanda: “di dove sei?”, lui risponde: “abruzzese”, “ah, della regione dei terremoti?” e lui: “si, ma anche della terra dell’ottima cucina, del vino eccellente, dell’olio buono. Abbiamo una regione splendida. Venite a scoprirlo di persona”.
I numeri della Savini Due
La Savini Due è nata nel 2003 in Romania come filiale di supporto dello stabilimento produttivo della Savini Industria Arredobagno, poi è diventata una realtà del tutto autonoma. Opera in uno stabilimento di 11.000 metri quadrati, occupa 240 dipendenti e un fatturato annuo pari a 13,5 MLN di euro. Quest’anno, nonostante la crisi, ha avuto una crescita del 15%. A capo dell’azienda c’è il giovanissimo Piersante Savini, che a soli 23 anni, non ancora laureato, ha intrapreso, coinvolto dal padre, questa avventura a Sebes, nella provincia di Alba. Oggi più del 50% del prodotto viene collocato nel mercato romeno e in quello dell’Europa dell’Est per la GDO e la Savini Due è diventata la prima azienda produttrice di mobili per il bagno in Romania.
le parole di Piersante «La cultura romena, è molto simile alla nostra, a quella latina in generale. Sono persone molto ospitali ed anche ottimi artigiani, specie nel settore del legno. È vero anche che è un popolo ancora indurito e represso da una dittatura che è durata diversi anni»
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«All’inizio è stata dura. Da Roma dove ancora studiavo, mi sono ritrovato catapultato in un altro paese a gestire e amministrare qualcosa molto più grande di me. Ma sono un ragazzo testardo, con molta voglia di fare, e soprattutto volevo a tutti i costi vincere questa sfida in primis con me stesso»
Piersante Savini Nato a Pescara il 4 febbraio 1980, Piesante Savini ha anche una sorella più piccola Marina. Dopo il diploma al Liceo Scientifico, si laurea in Economia Aziendale alla Luiss a Roma. Dal 2003 guida brillantemente la Savini Due, la seconda azienda in Romania dell’impero Savini. Oramai parla perfettamente il romeno. Oggi vive tra Sebes e Montesilvano, ma quando può torna a Città Sant’Angelo dalla famiglia e gli amici. Si definisce caparbio, riservato e leale. Adora la musica italiana e gli piace ascoltarla in particolare quando è all’estero. Legge di tutto, deve sempre tenersi informato. Nel tempo libero gioca a tennis e va in bici. Come tutti i ragazzi della sua età, gli piace divertirsi, ma tra qualche anno vorrebbe mettere su famiglia che ritiene un valore fondamentale.
«Il concetto di lavorare in squadra per me è alla base di tutto. L’imprenditore è la mente, ma i collaboratori sono le braccia, questo è un binomio indissolubile. Anche il migliore dei manager da solo non può fare nulla»
» foto di Simone Cerio
«Nella mia avventura in Romania, ho voluto coinvolgere sin dall’inizio degli amici che conoscevo da anni e di cui mi fidavo e mi fido moltissimo. Oggi lavoriamo insieme e con entusiasmo per lo stesso progetto: produrre mobili di qualità a prezzi accessibili»
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storie&persone
di Denia Di Giacomo
Io amo conoscere il territorio che mi ospita, parlare con la gente, scoprendone i lati meno conosciuti, non voglio fermarmi all’immagine che quel paese vuole dare di sé. È grazie a questo che riesco a progettare piani di sviluppo e supporto al turismo sempre nuovi e soprattutto funzionali
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l marketing orientato al turismo, l’organizzazione di grandi eventi, la pianificazione di strategie per valorizzare il territorio e le sue peculiarità. Per fare tutto questo c’è bisogno di competenza, professionalità, creatività e programmazione. È una dote naturale, ma anche un bagaglio culturale, è un lavoro fatto da numerosi particolari, spesso studiati sin nei minimi dettagli. Questo è il lavoro che ormai da molti anni porta avanti Claudio Ucci, sempre con la stessa grinta e curiosità. Lancianese di origini, 54 anni e con una grande passione: il contatto con il mondo e la sua gente. È sposato con Sonia che fa l’archeologa e ha due figli, Eugenio e Lorenzo che ha intrapreso la sua stessa strada affiancandolo ormai da tempo. I suoi hobbies sono il golf e la cucina, per amore del primo è diventato presidente del Miglianico Golf, attività, anche questa, che gli dà il suo bel da fare, e poi è anche un ottimo cuoco, una dote naturale che coltiva da sempre. La sua storia inizia nell’84 con un’attività di ristorazione a Lanciano, una birreria innovativa dove alla genuinità e artigianalità dei prodotti veniva affiancato un ambiente molto originale. Poi si dedica all’apertura di un ristorante con cucina medioevale, ma nonostante la cucina e la sperimentazione culinaria continuino ancora oggi ad affascinarlo, il suo destino era altrove e dopo varie vicissitudini, finalmente, Claudio Ucci entra nel mondo del marketing, dell’organizzazione eventi e in particolare delle strategie orientate al turismo, cominciando una carriera che può ancora dirsi in piena evoluzione e ascesa dopo molti anni e numerosi progetti. Consulente strategico per la realizzazione di Piani di Marketing Turistici per conto di enti come la Provincia di Pescara, il Comune di Pescara, gli Altopiani Maggiori d’Abruzzo, e numerosi altri, consulente per la promozione e la commercializzazione di alcune tra le più prestigiose strutture alberghiere regionali e numerose agenzie di promozione territoriale, consulente per alcuni degli eventi più importanti organizzati dall’Ordine degli ingegneri d’Italia, e nel 2009, anche responsabile della logistica del G8 con il centro di prenotazione regionale Abruzzo Booking per Ega Congress. E ancora responsabile della logistica per i Giochi del Mediterraneo con il Consorzio Abruzzo Travelling per la Jumbo Grandi eventi e Consulente del settore turismo per il Progetto ARCO con Italia Lavoro S.p.a.. È poi docente, tutor e relatore in numerosi corsi e seminari, sempre relativi al mondo del marketing e del turismo. Il curriculum di Claudio Ucci è davvero troppo ricco per menzionarlo tutto, ci si deve limitare ad una piccola porzione, anche se non rappresentativa, della sua lunga esperienza. Oggi riveste la carica di presidente della Gestione Servizi Pescara - GSP - che si occupa di organizzare grandi eventi e congressi di ogni livello, socio del tour operator Turismo e Dintorni e socio della Euroconsulting, una società che offre servizi di marketing territoriale e turistico con sede a Milano e a Pescara. Claudio Ucci non conosce il significato della parola “sosta” e viaggia di continuo alla ricerca di nuove opportunità di sviluppo e nuovi progetti da portare nella nostra regione. Le sue principali attività sono infatti quelle di fornire consulenze di marketing e di realizzare progetti integrati di comunicazione e supporto al turi-
smo, lo ha sempre fatto anche in molti paesi esteri, come America, Canada, Australia, Romania e tanti altri ancora. Ha viaggiato in buona parte dei paesi occidentali e di ognuno di essi porta ancora con sé qualcosa. Sì perché «Io amo conoscere il territorio che mi ospita, –ci dice- parlare con la gente, scoprendone i lati meno conosciuti, non voglio fermarmi all’immagine che quel paese vuole dare di sé, è grazie a questo che riesco a progettare piani di sviluppo e supporto al turismo sempre nuovi e soprattutto funzionali». Ecco quindi nascere sinergie e amicizie in tutto il mondo, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo da scoprire e raccontare, sempre più interessato a quello che ogni luogo porta dentro di sé e non fuori. «Ho mangiato un serpente in una sperduta baia insieme agli aborigeni australiani, – racconta Ucci-ho stretto una forte amicizia con alcuni indiani d’America…io mi ritengo un viaggiatore, non un turista, nonostante i miei viaggi siano soprattutto di lavoro». È questa la filosofia di Claudio Ucci ed è proprio grazie a questo spirito nel fare le cose, a questa sete di continua e profonda conoscenza, che ogni esperienza riesce ad arricchirlo e a fargli vedere il mondo da una prospettiva differente
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Una vita nel turismo
Parliamo di Claudio Ucci, punto di riferimento per la progettazione di strategie orientate al turismo. Un uomo che vede in ciò che lo circonda il lato più bello da valorizzare e che ormai da molti anni porta avanti importanti pianificazioni ed eventi, sia regionali che extraregionali, per turismo, cultura ed enogastronomia
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Niente rompicapi, affidati alla nostra esperienza.
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Nicolas Hayek
grandi storie » di Denia Di Giacomo
«C
L’UOMO CHE “IL TEMPO” RESE FAMOSO
Parliamo di Nicolas Hayek, il padre dei coloratissimi orologi Swatch, un’esistenza brillante all’insegna della creatività
erte mattine mi sento come una tigre. Ho tante idee, ho così tante cose da realizzare». Nicolas Hayek, classe 1928, nato in Libano da padre libanese e madre americana, è il padre fondatore del Gruppo Swatch, la potente multinazionale leader nel settore dell’orologeria, che raggruppa una ventina di marche e vanta un fatturato annuo di oltre 5 miliardi di franchi e 24 mila dipendenti. Nicolas Hayek, è scomparso lo scorso giugno all’età di 82 anni, a causa di un infarto. Il mondo intero lo ricorderà per aver ridato nuova linfa vitale all’industria svizzera, in un periodo, gli anni ’80, dove la superpotenza mondiale dell’orologeria visse una delle più gravi crisi della sua storia a causa dell’attacco della concorrenza giapponese e statunitense, che riusciva a produrre orologi a basso costo, seppure molto precisi, grazie alla tecnologia al quarzo. Nicolas Hayek, che dirigeva una società di consulenza, divenne principale azionista di due holding orologiere che dovevano essere liquidate e il resto è storia. Marketing, innovazione e comunicazione, un mix che Hayek ha saputo dosare in modo perfetto, creando uno dei prodotti più vincenti e duraturi dell’industria elvetica: gli orologi Swatch. L’idea alla base degli Swatch è quella di trasformare l’orologio in un oggetto di design, moda ed espressione della propria personalità, alla portata di tutti. E così tra l’83 e l’86 nacque lo Swatch Group, che rappresentò uno slancio importante anche per gli altri marchi dell’industria svizzera degli orologi. Al Gruppo Swatch si attribuiscono le vendite di circa un quarto del mercato mondiale e seppure la maggior parte della sua produzione avvenga in Svizzera, esso possiede unità produttive in vari paesi del mondo. Molti nomi noti della migliore industria orologiera svizzera sono passati sotto la Swatch, ad esempio Omega, Blancpain, Tissot e tanti altri ancora e il gruppo si è ramificato nei settori della micromeccanica, delle telecomunicazioni e addirittura in campo automobilistico. Ma Nicolas Hayek, lungi dall’essere un semplice imprenditore dedito al suo settore, era prima di tutto un pensatore, che riteneva fondamentale mantenere intatta la propria fantasia, e infatti ebbe numerose originali idee e, tra le tante, 20 anni fa, quella di un’automobile solare chiamata Spirit of Biel. Poi, negli anni ’90 lanciò l’idea di una Swatchmobile, un’auto che doveva essere dotata di un motore ibrido e, seppure il progetto non fu mai realizzato, da questo nacque la Smart
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mercati » di Massimiliano Palumbaro
L’ingegneria finanziaria Analizziamo la situazione di un’azienda che, convinta di fare una copertura, le viene proposto un derivato sui tassi d’interesse euro e su quelli in yen giapponesi
È
ormai acclarato che uno dei responsabili dell’attuale crisi finanziaria ed economica, è stato l’uso distorto degli strumenti finanziari derivati. Andiamo ora ad analizzare un caso concreto riscontrato nella realtà imprenditoriale locale; caso che seppur in piccola misura, rende bene l’idea di dove possa arrivare “l’ingegneria finanziaria”. Questa è la situazione di un’azienda che, convinta di fare una copertura, le viene proposto un derivato sui tassi d’interesse euro e su quelli in yen giapponesi.
Il prodotto
Nel 2005 l’azienda sottoscrive con la propria banca di riferimento uno swap avente durata tre anni ed un nozionale pari a 1 milione di euro. Nel primo anno l’azienda riceve dalla banca un tasso d’interesse pari all’Euribor 3 mesi e paga, alla sua controparte, un tasso d’interesse pari al Libor Yen 12 mesi moltiplicato per quattro. Nel secondo anno l’azienda riceve Euribor 3 mesi più uno spread dello 0,60% e paga alla controparte bancaria un tasso d’interesse pari a quello pagato nell’anno precedente più un ulteriore tasso pari al Libor Yen 12 mesi dell’anno in corso moltiplicato per quattro. Nel terzo anno l’azienda riceve Euribor 3 mesi più spread 1% e paga un tasso d’interesse pari a quello pagato nell’anno precedente più Libor Yen 12 mesi dell’anno in corso sempre moltiplicato per quattro. Il Libor Yen 12 mesi è il tasso di riferimento per un prestito di yen giapponesi avente durata 12 mesi. Per come strutturato, il prodotto risulta particolarmente
complesso in quanto ha ad oggetto due tassi d’interesse espressi in due valute diverse, ed inoltre contempla una specifica opzione, denominata in gergo tecnico snowbear, che gioca esclusivamente a vantaggio della banca.
Le criticità
Al momento della sua apertura, il contratto aveva un mark to mark et negativo per l’azienda pari circa a 45.000,00 euro. Ciò vuol dire che la scommessa della banca partiva già da un vantaggio potenziale di 45 mila euro rispetto all’impresa. Detta somma viene tuttavia considerata come una commissione implicita nel prodotto, ma al di là di essa che, come abbiamo avuto modo di vedere negli articoli precedenti, è una costante dei contratti swap, la criticità più grande è rappresentata dal fatto che lo swap non ha alcuna caratteristica di copertura e risulta essere un prodotto esclusivamente speculativo e con caratteristiche tecniche decisamente complesse. Ciò fa sì che la determinazione del valore del contratto non potrebbe essere effettuata se non tramite l’utilizzo di strumenti software particolarmente sofisticati, che sicuramente non sono in dotazione presso le migliaia di piccole e medie imprese italiane che hanno a che fare con gli swap. Come anticipato, infatti, l’operazione contiene una particolare opzione che comporta un effetto leva ed uno memoria: l’azienda infatti paga un tasso Libor Yen moltiplicato per quattro (effetto leva) ed in più, nel secondo e terzo anno, a questo tasso si aggiunge quello pagato nell’anno precedente (effetto memoria).
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Il grafico rappresenta l’attuale situazione dei tassi area Euro ed area Yen. Dalle loro inclinazioni è evidente che gli operatori finanziari scontano una maggiore ripresa economica in Europa rispetto all’area giapponese.
Queste tipologie di opzioni con leve e memorie, utilizzate in passato da Italease nei contratti swap venduti alla sua clientela, sono state una delle cause che ha provocato, nel 2007, lo scoppio della bolla derivati in questo istituto. Tuttavia, come possiamo vedere, non è stata solo Italease ad utilizzarle, ma anche altri istituti di credito vi hanno fatto ricorso. Ciò probabilmente perché è facile nascondere commissioni medio alte quando il prodotto è complesso.
Occhio ai mercati
La conclusione
Nel 2006 l’azienda decide di uscire anticipatamente dall’operazione e per recedere dal contratto paga alla banca una somma di circa 70.000,00 €. Detta mossa ha fatto comunque risparmiare qualcosa all’imprenditore, il quale, se avesse mantenuto il prodotto fino alla sua naturale scadenza, avrebbe avuto flussi negativi per circa 120 mila euro
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» di Alfredo De Vincentis
Un primo sguardo alle borse e ai maggiori indici azionari, ci permette di vedere come ci si trovi in piena correzione secondaria (chiamata così perché è una temporanea deviazione dalla tendenza principale, primaria, che è in rialzo), e, al momento di scrivere, non è affatto probabile che
quelli attuali siano i livelli minimi di tale movimento al ribasso. Tuttavia, possiamo ritenere la fase attuale, un’opportunità per chi non sia ancora entrato nei mercati azionari dai crash del 2008-2009, perché spaventato dagli stessi, oppure perché ha visto
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Grafico 1
Occhio ai mercati successivamente salire le borse ininterrottamente fino agli ultimi mesi, ritenendo questo fenomeno non giustificato e incomprensibile. Ma le borse si muovono secondo logiche proprie, e quello che interessa sapere è cosa i mercati fanno davvero – e lo capisce dai grafici -, non quello che si dice dovrebbero fare. Dai grafici 1 e 2 relativi al NASDAQ COMPOSITE (in due prospettive temporali diverse), è possibile cogliere la rilevanza dei movimenti attuali, tornando a quanto si diceva prima: è possibile entrare in questo momento in borsa, in fase di temporanea discesa, con la possibilità di comprare a prezzi più bassi e con la prospettiva probabile di un rialzo prossimo nel giro di qualche mese. Come nel 2004 infatti, dopo un recupero sensazionale dei mercati azionari, che trovò impreparati moltissimi operatori, i quali, sulla base delle loro analisi macro, non capivano il movimento in atto, anche nella attuale fase abbiamo un riavvicinamento dei corsi azionari verso valori più bassi, indicati mediamente dalla linea verde più spessa. In corrispondenza della quale, le borse riprenderanno ad impostare il loro rialzo. Vendendo adesso al titolo che sottopongo alla vostra attenzione, penso sia opportuno ripensare a RESEARCH IN MOTION (RIMM), società canadese che ha inventato il BlackBerry, strumento ormai imprescindibile per la gestione dei rapporti di lavoro e nel tempo libero. Sente la forte concorrenza di competitors non da meno, quali Apple o gli aggressivi (sul lato del prezzo) produttori coreani. Tuttavia RIMM tiene ancora ben salda la leadership del mercato aziendale europeo ed americano, vantaggio non da poco, visti i forti investimenti in tecnologia e produttività del lavoro, che la globalizzazione dei mercati impone. Di seguito ne vedete il grafico: il prezzo è passato da un massimo di 140 dollari nel 2008, agli attuali 48, incontrando ora una sperimentata linea di supporto che in passato ha sostenuto il prezzo in più di una occasione.
Grafico 2
RIMM
e-mail: aldevinc@libero.it Contattando l’autore all’indirizzo mail, si potrà ricevere gratuitamente la sua newsletter settimanale di analisi dei mercati
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fisco » di Luigi Carunchio
La manovra correttiva
Analizzando la norma si nota una maggiore partecipazione dei Comuni all’accertamento, mediante la segnalazione di elementi utili ad integrare i dati contenuti nelle dichiarazioni dei redditi
L
a manovra correttiva varata dal governo con il DL 78/2010 contiene poco per le imprese e i professionisti. Quel poco è riconducibile alle norme che promettono semplificazioni burocratiche, ad esempio per gli insediamenti nel mezzogiorno, ma è evidente a tutti che si tratta di petizioni di principio “a costo zero per lo Stato”, piuttosto che provvedimenti suscettibili di generare effetti concreti. D’altro canto, questa manovra si pone come obiettivo quello di raggranellare le risorse necessarie per arrivare all’obiettivo del rapporto deficit/PIL sotto al 3% nel 2012. Certamente ha posto particolare attenzione all’attività di accertamento e di riscossione. Il momento è difficile ed è facile sparare a zero, ma occorre sottolineare che: se le entrate che si prevede di ottenere dalla lotta all’evasione vengono sistematicamente utilizzate per ridurre il deficit allora non sarà mai vero il detto che viene sempre propinato in questi casi ai cittadini: pagare tutti per pagare meno. Perché questo accada, è necessario che le entrate
derivanti dalla lotta all’evasione siano utilizzate per ridurre le imposte a chi già le paga, ossia la parte del Paese che produce la parte più sana e più vera del nostro PIL. Analizzando la norma vediamo una maggiore partecipazione dei Comuni all’accertamento, mediante la segnalazione di elementi utili ad integrare i dati contenuti nelle dichiarazioni dei redditi. L’Agenzia delle Entrate fornirà ai Comuni i dati delle dichiarazioni e, prima dell’emissione dell’accertamento, trasmetterà una segnalazione ai Comuni affinché possano integrare i dati. A questi sarà riconosciuta, nei casi in cui lo stesso abbia contribuito all’accertamento, una quota pari al 33% delle maggiori somme relative a tributi statali riscosse. Da sottolineare le norme relative alla riforma dell’accertamento sintetico e nuovo redditometro il quale è stato variato, nei suoi aspetti essenziali. Le modifiche, che si applicano a partire dagli accertamenti per i quali il termine di dichiarazione non è ancora scaduto alla data di entrata in vigore del presente
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fisco
decreto, pertanto si applica ai redditi 2009, e prevedono che, ai fini della legittimità dell’accertamento, il reddito accertato sinteticamente deve discostarsi solo del 20% rispetto a quello dichiarato dal contribuente. Nel caso del “redditometro” il contribuente potrà fornire, anche prima dell’eventuale contenzioso, la prova contraria, dimostrando una propria capacità reddituale che gli deriva dall’avere percepito redditi diversi (redditi esenti o soggetti a ritenuta alla fonte o redditi “legalmente esclusi dalla formazione della base imponibile”). L’Agenzia delle Entrate avrà l’obbligo di convocare il contribuente per fornire notizie e dati utili alla rettifica, e di instaurare il procedimento di accertamento con adesione. Sono previsti “coefficienti redditometrici” in grado di tenere in considerazione l’attuale situazione socio-economica, così da rendere coerente la rettifica. È prevista una specifica azione di vigilanza per quelle imprese che cessano l’attività entro un anno dalla data di inizio (le cosiddette imprese “apri e chiudi”) che saranno specificamente considerate ai fini della selezione delle posizioni da sottoporre a controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate, della GdF e dell’Inps in quanto considerati contribuenti a rischio. Sempre al fine di contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale saranno sottoposte a vigilanza da parte dell’Amministrazione le imprese che dichiarano perdite fiscali, non imputabili all’erogazione di compensi agli amministratori, per più di un periodo d’imposta. Sempre in ottica di lotta all’evasione è stata prevista una limitazione all’uso del contante. Si abbassa la soglia dagli attuali € 12.500 a € 5.000, la somma massima movimentabile per ogni operazione o masse di operazioni tra loro frazionate. Le modifiche riguardano sia i trasferimenti di contante che la consegna di assegni bancari, i quali per importi superiori € 5.000, devono recare la clausola di non trasferibilità; la detenzione di libretti al portatore dovranno essere riconvertiti o estinti entro il 30.06.11. Novità importanti sono state introdotte anche per quanto riguarda la procedura di riscossione e le attività di riscossione relative agli accertamenti notificati dal 1 luglio 2011. Gli avvisi di accertamento emessi conterranno l’intimazione a pagare entro i termini di proposizione del ricorso. Di fatto il decreto ha trasferito sull’avviso di accertamento tutte le funzioni in precedenza svolte dalle cartelle di pagamento. Dunque, se da una parte si vuol rendere più efficiente la
fase di riscossione e ridurre il rischio di occultamento di attività nei confronti del Fisco, dall’altra si palesa una chiara limitazione temporale alla difesa del contribuente. A seguito della novità è legittimo chiedersi se l’accelerazione della riscossione possa partire da un atto, l’avviso d’accertamento, nel quale le richieste dell’Amministrazione Finanziaria si fondano spesso su presupposti di natura induttiva. La riscossione è ulteriormente rafforzata anche nella gestione della «sospensiva», atto con il quale il contribuente può interrompere il processo esecutivo. È necessario che Il Decreto, infatti, prevede che l’ordile entrate derivanti nanza di sospendalla lotta all’evasione sione perda la prosiano utilizzate pria efficacia con la pubblicazione per ridurre le imposte della sentenza e a chi già le paga, «in ogni caso» ossia la parte del Paese decorsi 150 giorni dal provvedimento che produce la parte di sospensione. più sana del nostro PIL La riscossione, verrà avviata decorsi 150 giorni dall’emanazione del provvedimento di sospensione dell’atto, sebbene lo stesso non sia definitivo e la sentenza di primo grado non sia ancora stata emessa. Ovviamente si tratta di un provvedimento premiante per lo Stato e penalizzante nei confronti del contribuente. In questo modo viene meno il principio tributario che è basato sulla capacità contributiva e si avvalora un principio basato sulla riscossione anziché sulla giustizia. In tal modo si accelerano i tempi a favore dello Stato al punto da prevedere incivili limiti temporali di efficacia della sospensione eventualmente accordata dal giudice a favore del contribuente, nelle more di una sentenza che spesso tarda molto, a causa di inefficienze del sistema della giustizia che non possono essere così sfacciatamente scaricate sul cittadino. Va detto che il Decreto sta seguendo il suo iter di approvazione e sembra che già ci siano degli emendamenti che hanno colto gli spunti appena sottolineati. Infatti sembra che il termine di 150 giorni possa essere ampliato a 300, anche se l’auspicio sarebbe quello dell’eliminazione totale del limite temporale
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energia » di Pietro Pastorelli
Come risparmiare sui costi dell’energia elettrica Analisi di alcune fatture dell’energia elettrica di piccole aziende per cercare di scoprire come ridurne l’importo
Potenza impegnata in KW 45 Energia richiesta in MWh mese
F1
F2
F3
Totale
gen-09
2,580
2,126
3,243
8
feb-09
2,641
1,946
3,095
8
mar-09
1,979
1,111
2,313
5
apr-09
1,883
1,210
2,320
5
mag-09
1,822
0,888
1,468
4
giu-09
3,459
1,650
1,958
7
lug-09
3,233
1,785
3,270
8
ago-09
1,938
0,761
1,015
4
set-09
2,376
1,744
2,280
6
ott-09
2,245
2,411
4,044
9
nov-09
3,231
2,846
4,937
11
dic-09
3,775
3,366
6,047
13
Totale
31,162
21,844
35,990
88,996
Costo complessivo dell’energia secondo i prezzi di mercato nel 2009 Fornitore
Prezzo F1
Prezzo F2
Prezzo F3
Totale in €
95
88
59
7.006,07
I
n collaborazione con Confindustria Abruzzo abbiamo effettuato un’analisi delle fatture dell’energia elettrica di alcune aziende alimentate in Bassa Tensione (BT) e abbiamo potuto constatare che, spesso, il prezzo pagato per un kWh è molto più alto (a volte anche del 40%) del prezzo corrente. Vediamo un esempio tratto dalle fatture del 2009 di una impresa che impegna una potenza di 45 kW alla tensione di 380 V.
Sintesi dei consumi e calcolo del costo dell’energia fornita, al netto di tutti gli altri oneri, secondo i prezzi correnti nel 2009
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energia
Confrontiamo il prezzo calcolato con quello realmente pagato (Fig.1): € 141,30 per un kWh di picco e € 86,30 per uno fuori picco. Utilizzando lo Strumento di conversione da “F1-F2-F3” a “picco-fuori picco” del sito www. trovaenergia.it si trova che l’azienda avrebbe potuto risparmiare € 2579 su un totale di € 9585 pagati. Urge rinegoziare il contratto di fornitura!
Confronto tra i prezzi correnti e quelli realmente pagati nel 2009
Come possiamo capire se stiamo pagando l’energia elettrica al giusto prezzo? Per una prima valutazione si può procedere come segue: 1. Prendere l’ultima fattura pervenuta (un esempio è riprodotto in figura). 2. Rilevare i dati relativi alle fasce F1, F2, F3 nella sezione “Riepilogo letture/consumi” (sezione evidenziata in giallo in fondo alla fattura di esempio). 3. Andare sul sito www.trovaenergia.it. 4. Aprire la sezione Preventivonline. 5. Inserendo i dati, secondo le istruzioni, si arriverà al prezzo odierno del kWh secondo tre dei migliori fornitori. 6. Sommate le cifre sotto la voce “Importo” nella sezione “Energia fornita” presente in fattura (sezione evidenziata in giallo all’inizio della fattura di esempio). 7. Confrontate ciò che pagate con ciò che paghereste. A questo punto sta a voi decidere se è il caso di cercare un nuovo fornitore. A breve sarà possibile ottenere ancora più facilmente una valutazione dei costi dell’energia. www.trovaenergia.it in collaborazione con Confindustria Abruzzo sta predisponendo un servizio di check-up gratuito della fornitura di energia elettrica: tramite il semplice invio di una fattura sarà possibile avere un’analisi completa dei costi, con una valutazione delle possibilità di riduzione dei costi stessi. Il check-up coprirà i seguenti aspetti diretti ed indiretti del costo dell’energia: 1. Il costo del kWh: fornendo raccomandazioni sulla necessità o meno di rinegoziare i costi di fornitura; 2. Le penali da energia reattiva: valutando la neces-
sità ed i benefici di un eventuale impianto di rifasamento; 3. La continuità del servizio nella zona: basandosi sui dati storici del servizio di segnalazione guasti di www.trovaenergia.it, fornirà la valutazione della necessità di protezione dalle interruzioni intesa a stimolare l’adeguamento degli impianti propri, dei vicini e dei gestori della rete
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Un esempio di fattura di energia elettrica
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creatività&innova ione » di Simone D’Alessandro
C
osa significa essere creativi? Pensare, fare e sbagliare più volte al giorno, sapendo da dove attingere informazioni, ma allo stesso tempo seguendo regole che hanno il compito di disattivare le regole stesse! Einstein affermava che «il segreto della creatività consiste nel saper nascondere le proprie fonti», quest’affermazione smentisce una serie di luoghi comuni che hanno costruito, nel corso dei secoli, il mito del talento innato e spontaneo: stereotipo che ha avuto la sua maggior fortuna in epoca romantica, ma anche in altre stagioni precedenti poco globalizzate e molto conservatrici, laddove al posto del termine creativo campeggiava la definizione mistica di “uomo di genio”, emblema di una categorizzazione aristocratica svincolata dalle necessità tipiche delle odierne organizzazioni. L’affermazione del fisico tedesco porta alla conclusione che si può imparare a essere creativi modellizzando i saperi del passato, spesso imparando dai fallimenti. Designer come Munari o psichiatri come De Bono hanno catalogato vere e proprie regole di innesco del processo creativo; neuro-scienziati come Braitemberg hanno difeso il valore altamente razionale della creatività, sostenendo che i connettivi fondamentali della logica classica supportano numerosi processi mentali che danno luogo a scoperte e invenzioni. Allora non ci sono più scuse: le regole fondamentali del pensiero laterale possono essere alla portata di ognuno di noi e, in questo senso, abbondano le manualistiche specifiche dedicate al raggiungimento di tale obiettivo. Alla base di ogni pensiero creativo c’è una dialettica latente tra creazione e distruzione, come direbbe Schumpeter. Nel momento in cui qualsiasi oggetto viene sottoposto a un’analisi di smontaggio e/o individuazione delle contraddizioni in esso nascoste, a quel punto scaturiranno necessariamente idee nuove, alcune delle quali verranno selezionate per dar vita a un nuovo processo: in tutto questo la dimensione pratica è inscindibile da quella teorica. C’è, inoltre, da smentire un altro luogo comune, figlio di una desueta mentalità meccanicistica e manicheista: non esiste un confine preciso tra intelligenza computazionale, intelligenza emulativa e pensiero laterale, vi è un rapporto circolare sistemico e adattivo tra tali fattori.
Il fisico tedesco Albert Einstein
Conciliare la creatività con l’abitudine? Si può! Secondo il fisico tedesco Albert Einstein, si può imparare a essere creativi modellizzando i saperi del passato, spesso imparando dai fallimenti
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creatività&innova ione
Non è possibile operare suddivisioni nette tra tipologie di intelligenza. Si possono solamente individuare gradi differenti di attivazione del proprio potenziale, in funzione delle possibilità e volontà di un’organizzazione o di un gruppo. Tutti possono contribuire alla formulazione di un nuovo pensiero se vi è un contesto organizzativo che permette tale contributo: in questo senso il modello Toyota ha ancora molto da insegnare a quelle vetuste organizzazioni rigidamente gerarchiche che hanno impedito ai dipendenti di essere protagonisti partecipativi accanto al management e allo staff di consulenza. Ma in che modo è possibile costruire “standard creativi” (definizione composta da termini solo apparentemente contrapposti)? Gestione partecipata; suggerimenti in bacheca da parte di ogni componente di un’organizzazione; riunioni in cui gli esperti collaborano accanto agli inesperti, per innescare modalità inaspettate di risoluzione del problema; tecniche di reverse engineering basate sullo smontaggio di un prodotto/processo, in modo da individuare parti migliorabili o sacrificabili: queste sono solo alcune delle pratiche che organizzazioni ad alta valenza creativa hanno reso procedure “abituali”. Routine e innovazione possono andare d’accordo, generando economie di scala e redditività. Quando si cerca di comprendere in che modo è stata generata un’invenzione, molte persone tendono a sopravvalutare le attitudini e la volontà del singolo,
sottovalutando Non ci sono più scuse: l’ambiente in le regole fondamentali cui l’invenzione del pensiero laterale si è sviluppata, le interazioni possono essere alla portata tra l’inventore e di ognuno di noi e, i sistemi (sociain questo senso, abbondano li, organizzativi, famigliari), le manualistiche la stratificaziospecifiche dedicate ne delle conoal raggiungimento scenze pregresse, nonché gli di tale obiettivo elementi casuali/anomali che innescano un nuovo modo di procedere. Se un’organizzazione è capace di rendere abituale l’attitudine al confronto interdisciplinare a-gerarchico, la sperimentazione continua di modelli e pratiche, l’esercizio costante all’individuazione delle contraddizioni e la valorizzazione di chi è pronto a contribuire, il processo creativo diventa un modus operandi di un sistema, ed è capace di evolvere senza cadere nella replicazione ossessiva di variazioni sul tema. In questo senso esiste una dimensione inevitabile della creatività, nascosta in ognuno di noi e che si ciba, come direbbe Sennett, di una pratica quotidiana e di una riflessione astratta sulla cosa praticata quotidianamente
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ict » di Antonio Teti
Le nuove patologie dei drogati di Internet Tim Berners-Lee, uno dei padri del World Wide Web, nel 1999 ha affermato in un suo libro che “Il Web è più un’innovazione sociale che un’innovazione tecnica”. E se invece si stesse trasformando in rivoluzione psicosociale in grado di innescare conseguenze per l’uomo dagli esiti imprevedibili?
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C
ome sappiamo, i cambiamenti e le mutazioni che la “rete delle reti” sta producendo a livello planetario, hanno innescato una sostanziale modificazione del daily life di ogni singolo individuo. Tuttavia, da qualche tempo, si parla con sempre maggiore insistenza del fenomeno dell’isomorfismo di Internet. Il termine isomorfismo (che deriva dal greco isos=uguale e morphé=forma),
spesso utilizzato in matematica per identificare una tipologia di applicazione tra oggetti matematici, nel nostro caso va inteso come un processo di mappatura tra due ambienti complessi. In altri termini, esso va interpretato come l’interazione, o la contrapposizione, che giocano le due realtà che contraddistinguono l’individuo del terzo millennio: la realtà reale e la realtà virtuale. La dipendenza da Internet, anche nota come Internet Addiction Disorder (IAD) o retomania, è un argomento su cui, soprattutto negli ultimi anni, si dibatte intensamente a livello scientifico e sociologico. Di certo, questa nuova patologia, a seconda che possa essere classificata come disturbo psichico o come sintomo psicologico, rappresenta una nuova tipologia di disfunzione psichico-comportamentale che può produrre effetti particolarmente dannosi per chi la subisce, ma anche per chi si trova ad interagire con la persona affetta da questo particolare disturbo. Nel mese di novembre 2009, presso il Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” di Roma, è stato attivato il primo ambulatorio dedicato all’Internet Addiction Disorder, che solo dopo pochi mesi ha raggiunto la ragguardevole quota di circa 120 richieste di aiuto in soli otto mesi di attività. La decisione di realizzare un centro di cura dedicato a questa patologia, è stata presa in funzione delle numerose richieste di aiuto pervenute presso la struttura sanitaria romana e riconducibili al fenomeno della dipendenza dalla Rete. Lo stesso psichiatra Federico Tonioni, in servizio al Gemelli, all’apertura del centro dichiarò che “L’utilizzo patologico di internet provoca sintomi fisici molto simili a quelli manifestati da tossicomani in crisi di astinenza” e che “… l’astinenza dal web si trasforma in ansia, depressione e paura di perdere il controllo di ciò che accade in Internet, intervenendo nella struttura mentale sottostante alla dipendenza con curiosità e umiltà”. Dopo pochi mesi lo psichiatra ha dichiarato che “Le richieste e l’afflusso dei pazienti sono state costanti, con una media di circa 20-30 contatti al mese, a cui si aggiungono le telefonate dei genitori preoccupati per i figli adolescenti”. Tra i pazienti bisognosi di aiuto, ha anche individuato due diverse tipologie: uomini tra i 25 e i 40 anni consapevoli del problema di dipendenza, e gli adolescenti dipendenti soprattutto dai giochi gestibili in rete. Il dato interessante è che sembra che le donne siano quelle meno affette da questa dipendenza. Come asserisce Tonioni, le appartenenti al gentil sesso no-
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ict
nostante “usano il Pc navigano e non disdegnano so- dipendenti da Rete” nel proprio ospedale nel 1996, cial network, blog e chat, più difficilmente chiedono quando, come ha sostenuto “…tutti pensavano che aiuto”. Tuttavia la retomania sembra colpire soprat- fossi pazza!”. Dall’anno dell’attivazione della clinica, tutto i giovani, ma le conseguenze si manifestano Orzack riceve almeno due pazienti a settimana, ed anche nelle famiglie, che rimangono coinvolte dai di- ogni giorno risponde mediamente a circa 5-6 telesturbi psichici che colpiscono il familiare. Un esempio fonate da persone che desiderano essere “trattate” per tutti è quello di Facebook, tra i più famosi social perché ritengono di essere afflitte da questa patolonetwork, attualmente conta su circa sessanta milioni gia. È interessante notare che molte delle richieste, di iscritti a livello mondiale e si stima che il 10% provengono da famiglie che hanno al proprio interno degli utenti, nel giro di pochissimo tempo, ne diventi un familiare che risulta affetto da dipendenza dai vidipendente. All’Ambulatorio del deogiochi, dal gioco d’azzardo e Gemelli, hanno catalogato cinque nella pornografia online. tipologie di dipendenza: il cyberParticolarmente interessante è Isolamento, sexual addiction (sesso virtuale e la dichiarazione dello psichiatra pornografia), il cyber-relational del Gemelli che dichiara “In quedissociazione, addiction (social network), il ste persone abbiamo notato una rifugio nella net-compulsion (gioco d’azzardo, tendenza ad attivare dinamiche realtà virtuale, shopping e commercio on-line), di controllo sulla fedeltà via l’information overload (ricerca web. Non mancano, insomma, i sdoppiamento ossessiva di informazioni) e il casi di chi si finge un altro e, di personalità, computer addiction (coinvolgisotto mentite spoglie, contatta sono solo alcuni mento eccessivo in giochi virtuala propria fidanzata su internet, li o di ruolo). Tonioni ha asserito le propone la propria amicizia delle “disturbi” “Garantiremo ai nostri pazienti di e ne spia le reazioni per vedere che potrebbero contenere quel malessere che per cosa fa” e poi aggiunge “C’è poi affliggere molti durante l’astinenza dal web il fenomeno degli adolescenti si trasforma in ansia, depressione e dei giovani da 13 a 20 anni, l’individuo del e paura di perdere il controllo di che vengono accompagnati in terzo millennio ciò che accade in internet”. ambulatorio nella maggior parte e di conseguenza Si badi bene che quella della redei casi dai genitori, fortemente tomania è una patologia diffusa preoccupati per la diminuzione la società in tutto il mondo. Negli Stati della “performance” scolastica in cui vive Uniti, nel 2009, è stato attivae della vita di relazione al di to il primo centro di trattamenfuori della rete”. Ritengo, in tal to per curare le persone affette senso, fare una precisazione: da IAD. Si chiama Heavensfield Retreat Center ed è sarebbe un errore considerare la retomania come una ubicato a Fall City (WA) e lavora su un programma patologia analoga a quella della tossicodipendenza. di riabilitazione basato su un trattamento terapeu- E’ qualcosa di diverso, di molto più insidioso e sotico della durata di 45 giorni (al costo complessivo prattutto in grado di influire enormemente, in futuro, di 14.550 dollari). Il programma, battezzato simbo- sulla struttura sociale dell’individuo. Rischiamo di licamente RESTART, si basa sull’assistenza di perso- assistere alla nascita di generazioni fortemente connale particolarmente qualificato e prevede terapie di dizionate da questo straordinario strumento di comugruppo, coaching professionale, riunioni periodiche, nicazione globale. Isolamento, dissociazione, rifugio attività ricreative, escursioni, programmi di salute, nella realtà virtuale, sdoppiamento di personalità, attività volte alla socializzazione, fitness e servizi di sono solo alcuni dei “disturbi” che potrebbero affligvolontariato. Secondo uno studio effettuato da Ma- gere l’individuo del terzo millennio e di conseguenza ressa Hecht Orzack, direttore del Computer Addiction la società in cui vive. Quali cure adottare? La risposta Study Center, del McLean Hospital dell’Università di è più semplice di quanto si possa immaginare: una Harvard, una percentuale che varia tra il 5 e il 10% corretta educazione e formazione, delle nuove genedei navigatori del Web, soffre di forme di dipendenza. razioni, sull’utilizzo della più formidabile innovazione Anche la Orzack ha aperto una clinica per “tossico- scientifica del XX secolo…
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norme&leggi » di Filippo Paolini
Il portale “impresainungiorno.gov.it”
Il portale dello Sportello Unico per le Imprese (SUAP)
Il portale del “registroimprese.it”
I cambiamenti della riforma costituzionale Lo scorso mese di giugno il Consiglio dei Ministri ha preso in esame un progetto di riforma costituzionale, che interessa specificamente l’avvio e lo sviluppo di attività economiche, introducendo due modifiche agli articoli 41 e 118 della Costituzione
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ossibilità di aprire un’impresa inviando all’autorità preposta una semplice autocertificazione, puntando sulla forte responsabilizzazione personale dell’imprenditore per abbattere regole e burocrazia. Il controllo della pubblica amministrazione interverrà soltanto successivamente, dopo che l’attività economica ha visto la luce. Queste sono sostanzialmente le novità principali che, come vedremo, si accompagnano ad altri provvedimenti regolamentari caratterizzati dal medesimo spirito. L’articolo 41 della Costituzione che, come noto, garantisce la libertà di iniziativa economica, secondo il disegno di legge dovrebbe essere così integrato: “La Repubblica promuove il valore della responsabilità personale in materia di attività economica non finanziaria. Gli interventi regolatori dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali che riguardano le attività economiche e sociali si informano al controllo ex post”. Per quanto concerne l’articolo 118 della Carta, che invece regola l’attribuzione di funzioni amministrative agli enti locali, verrebbe aggiunto il seguente comma: “Stato, Regioni ed Enti locali riconoscono l’Istituto della segnalazione di inizio attività e quello della auto
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norme&leggi
certificazione, lo estendono necessariamente a tutte le ipotesi in cui è ragionevolmente applicabile, con esclusione degli ambiti normativi ove le leggi prevedono fattispecie di delitto o che derivano direttamente dalla attuazione delle normative comunitarie o internazionali”. Come detto, dunque, forte esaltazione della responsabilità personale dell’imprenditore, ma anche un forte “segnale” al governo del territorio, un esplicito invito a rimuovere ogni possibile ostacolo alla realizzazione dell’iniziativa economica. Il vento della libertà economica soffia, inoltre, sull’attività edilizia connessa all’attività economica imprenditoriale. Il progetto riformatore, infatti, prevede che, entro sei mesi dall’entrata in vigore della futura legge, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni debbano adeguare le proprie normative, per far sì che “le restrizioni del diritto di iniziativa economica siano limitate allo stretto necessario per salvaguardare altri valori istituzionali”. Dovrebbe subire profonde rivisitazioni, quindi, pure la materia urbanistica che, notoriamente, costituisce uno dei primi “ostacoli” con cui il neo imprenditore è costretto a fare i conti. La riforma costituzionale, ovviamente, prevede tempi sicuramente non brevi per lo svolgimento dell’iter di approvazione e, pertanto, le novità sopra descritte non potranno essere apprezzate immediatamente, ma un’anticipazione consistente si avrà per la SIA. La “segnalazione di inizio attività”, infatti, è stata “appoggiata” alla nuova disciplina dello sportello unico per le attività produttive (SUAP), contenuta in un regolamento già approvato dal Governo (Regolamento per la semplificazione ed il riordino della disciplina sullo sportello unico per le attività produttive – 10.06.2010). Lo sportello unico, nato oltre dieci anni fa, ma mai entrato realmente nel vivo, è stato “rinvigorito” con la previsione dell’uso esclusivo di mezzi telematici, evidentemente per ovviare alle carenze degli sportelli locali. Attraverso il portale web www.impresainungiorno.gov.it si potranno espletare tutte le fasi del procedimento, come la ricezione della domanda per l’avvio dell’attività, il rilascio di provvedimenti, il pagamento delle spese. Una novità telematica che si aggiunge a quella simile in vigore dallo scorso aprile, vale a dire la “comunicazione unica”, grazie alla quale, tramite il portale “www.registroimprese.it”, è possibile costituire in un giorno un’impresa, con un procedimento unico e valido per tutte le amministrazioni interessate (INPS, INAIL, Agenzia delle Entrate, ecc)
Il progetto riformatore prevede che, entro sei mesi dall’entrata in vigore della futura legge, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni debbano adeguare le proprie normative
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ASSICURAZIONE DEI RISCHI EDILI. «SIAMO NOI IL FUTURO» INTERAS AGENZIA GENERALE HDI ASSICURAZIONI SPA DI L’AQUILA, GARANTISCE ALL’IMPRESA DI COSTRUZIONI UN CONTATTO DIRETTO E PROGRAMMI ASSICURATIVI PERSONALIZZATI, FORTE DELLA PROPRIA LEADERSHIP NEL SETTORE
Lavori conseguenti al sisma del 06/04/2009: interventi di messa La sede INTERAS Agenzia Generale HDI Assicurazioni in Via Mausonia 34 L’Aquila in sicurezza della cattedrale e del complesso arcivescovile Duomo. Blocco C Zona seminario, università, biblioteca Duomo” impresa Costruzioni Iannini S.r.l. Blocco A Chiesa dei S.S. Massimo e Giorgio, sacrestia e cripta “Duomo” A.T.I. Rosa Edilizia S.r.l. Fiordigigli Sabatino & Figli S.r.l. Un unico Intermediario: INTERAS
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AZIONI
ORAZIONE CON HDI ASSICUR
» REDAZIONALE IN COLLAB
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el settore edile, in cui gli operatori necessitano della più ampia tutela e gestione dei rischi, è necessario affidarsi ad intermediari assicurativi affermati, con una forte specializzazione nella gestione dei rischi edili. Troppo spesso assistiamo ad errate assunzioni assicurative da parte dei cosiddetti “venditori di polizze”, carenti della giusta preparazione tecnica, il cui unico scopo è vendere piuttosto che intermediare. Le imprese edili devono poter contare su una struttura assicurativa solida e dinamica, che le segua passo dopo passo, giorno dopo giorno, per creare un vero e proprio itinerario di sicurezza.
L’ASSICURAZIONE PERFETTA NASCE DALLA CORRETTA ANALISI Per garantire il più alto standard qualitativo è necessario, prima di ogni altra cosa, analizzare minuziosamente la realtà dell’impresa edile (risk management), al fine di poter realizzare un “programma assicurativo” personalizzato. Il programma assicurativo è uno strumento indispensabile, ed è alla base di un sano rapporto professionale tra l’intermediario e l’impresa assicurata. I suoi scopi sono: corretto trasferimento dei rischi risultanti dall’analisi alla compagnia assicurativa, riequilibrio dei contratti di assicurazione ad un unico standard, razionalizzazione e controllo dei costi. Purtroppo, ad oggi, la maggior parte delle imprese ne ignora l’esistenza.
LA SPECIALIZZAZIONE È FONDAMENTAle Sarebbe impossibile, per qualsiasi intermediario assicurativo, essere perfettamente preparato ed aggiornato su tutti i principali rami assicurativi. Per questo sono state create all’interno dell’agenzia due distinte direzioni. Nello specifico la Direzione Rami Auto e la Direzione Altri Rischi. La Direzione Rami Auto è addetta all’emissione, alla gestione ed al controllo dei contratti assicurativi RC Auto relativi ai veicoli delle imprese; è responsabile, altresì, di tutte le garanzie complementari alla RC Auto (Corpi Veicoli Terrestri) quali incendio, furto, kasko e collisione, assi-
stenza stradale, rottura cristalli, eventi socio-politici e naturali ed altre. Il tutto nel pieno rispetto del programma assicurativo creato per l’azienda. Fiore all’occhiello è, certamente, la capacità assuntiva RC Auto relativamente ai mezzi d’opera e grandi autoveicoli, i quali richiedono una specifica trattazione eseguibile esclusivamente da intermediari specializzati. Infatti, ad esempio, un mezzo d’opera assicurato secondo le comuni norme assicurative, rischierebbe, in caso di sinistro, una carenza di copertura. La Direzione Altri Rischi è addetta all’emissione, alla gestione ad al controllo dei contratti assicurativi in relazione a tutti i rischi non rientranti nel ramo auto. Nello specifico: polizze C.A.R., fidejussioni, rami incendio, furto, elettronica, tutela legale ed assistenza, D&O, copertura beni in cantiere, trasporti, responsabilità civile, postume decennali, Infortuni e malattia, rami vita. Tale divisione è particolarmente apprezzata per l’alto grado di preparazione nell’ambito della responsabilità civile, settore di grande complessità derivante da una evoluzione continua della giurisprudenza, e per il quale è stato creato un prodotto assicurativo con esclusive condizioni particolari studiate “ad hoc” per l’imprenditore edile; il prodotto di Responsabilità Civile intermediato è un’esclusiva della Direzione Altri Rischi. Di recente è stato inoltre intrapreso un importante progetto di sensibilizzazione delle imprese di costruzione nei confronti dell’inquinamento ambientale, tematica ad oggi poco trattata. La finalità di tale progetto viene perseguita con l’emissione di polizze dedicate (RC Ambientale), e con il constante controllo sui processi aziendali.
L’IMPORTANZA DELL’ESAME I.S.V.A.P. Con l’emanazione del Regolamento 05/2006 dell’I.S.V.A.P. è divenuto obbligatorio svolgere un complesso esame di idoneità per l’accesso alla professione di agente di assicurazione/Broker. I responsabili delle due Direzioni sono entrambi agenti divenuti tali per mezzo di suddetta prova, che ha visto ad oggi una percentuale annuale di candidati respinti superiore al 70 per cento. Questo è certamente un valore aggiunto rispetto ai tradizionali agenti• INTERAS Intermediazione Assicurativa Agenzia Generale HDI Assicurazioni S.p.A. di L’Aquila - Via Mausonia, 34 67100 L’Aquila - AQ Tel. +39.0862.635427 Fax +39.0862.635790 E-mail: ag684@hdiarete.it Web: www.hdia.it
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credito&finan a » a cura della redazione
Banca dell’Adriatico avvia la firma digitale Una svolta nell’utilizzo dell’Internet Banking. Primo gruppo bancario in Italia ad offrire un servizio “senza software”
L
a firma digitale diventa una realtà che Banca dell’Ad r iatico offre gratuitamente ai suoi oltre 70.000 clienti titolari del contratto di Internet Banking. Il Gruppo Intesa Sanpaolo, di cui Banca dell’Adriatico fa parte, offre per primo un servizio di firma digitale che non richiede alcuna installazione software sul computer del cliente e nemmeno un supporto elettronico esterno (smart card o chiavetta USB). È la banca a farsi carico dell’archiviazione e della protezione della firma digitale. Quasi la metà dei 3 milioni di clienti online di Intesa Sanpaolo compie operazioni via web almeno una volta al mese.
Il 55% dei bonifici e il 75% delle compravendite titoli effettuate dalla clientela privati della banca avviene attraverso questo canale. O-KeyPiù, questo il nome della firma digitale messa a punto dalla banca, si attiva in modo semplice dal sito attraverso l’inserimento di un doppio codice. Ha il medesimo valore legale della firma autografa. «La firma digitale - spiega Roberto Troiani, direttore generale di Banca dell’Adriatico - rappresenta un vero punto di svolta, perché consente di firmare contratti online ed apre le porte all’acquisto dei prodotti bancari e assicurativi via web. L’utente viene guidato passo a
Roberto Troiani, direttore generale di Banca dell’Adriatico
passo nell’attivazione, inoltre può contare sull’assistenza del contact centre. L’obiettivo è far si che il cliente si senta pienamente a suo agio quando opera a distanza». Il cliente potrà acquistare carte di pagamento e sottoscrivere prestiti personali e polizze assicurative direttamente dal sito web della banca, risparmiando tempo ed eliminando la documentazione cartacea. È già disponibile la carta prepagata di ultima generazione SuperFlash, viene recapitata a casa per posta e si attiva telefonicamente. Può essere usata presso ATM (Bancomat), POS e siti di commercio elettronico
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credito&finan a » a cura della redazione
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na banca al servizio del territorio e dei cittadini. Nascerà con queste premesse la Banca del Vomano. L’iniziativa è stata presentata a Roseto degli Abruzzi dal comitato promotore dell’istituto, presieduto da Giulio Cesare Sottanelli: «Voglio innanzitutto dire grazie ai cittadini, - ha esordito – perché è per loro e per le loro esigenze che nascerà questa nuova banca. Vogliamo stringere un legame forte e personale con il nostro territorio, per questo abbiamo scelto la formula della Banca di Credito Cooperativo». Lo scorso 23 giugno la Commissione nazionale per la Società e la Borsa, la Consob, ha siglato l’autorizzazione all’offerta pubblica di vendita delle azioni. «Aspettavamo solo questo, - continua il presidente del comitato promotore – adesso cercheremo di raggiungere quota 6 milioni, visto che il range scelto va dai 4 milioni ai 6, appunto». Nel progetto sono coinvolte tutte le associazioni di categoria delle imprese del territorio e molte personalità del mondo delle professioni e dell’imprenditoria locale. Sottanelli vuole ricordare uno per uno gli altri 17 membri del comitato, tutti imprenditori, professionisti e commercianti operanti sul territorio di riferimento: Domenica Arangiaro, Domenico Basile, Ercole Cordivari, Carlo D’Adiutorio, Franco De Nigris, Donato Del Sole, Franco Di Donatantonio, Giustino Di Filippo, Gabriele Di Giuseppe, Gabriele Di Simone, Lorenzo Fuina, Aurelio Malvone, Giuseppe Ponzio, Maurizio Polisini, Valentino Tarquini, Roberto Vallarola e Michele Servi. Questa nuova esperienza creditizia rappresen-
ta una forte espressione di banca del territorio fatta da uomini del posto e capace di attenzioni e sostegno verso le piccole e medie imprese e le famiglie della città territorio, che va da Montorio a Roseto degli Abruzzi, da Castelli a Pineto attraverso tutte le comunità dell’area. «Il Credito Cooperativo è un valido strumento per essere vicini, con prodotti finanziari, ai problemi della vita economica di ognuno di noi, in particolare per i lavoratori autonomi e per le piccole e medie imprese», ha commentato Giulio Sottanelli. Trasparenza nel rapporto cittadino-banca, capacità decisionale del singolo all’interno del contesto finan-
La platea
Un momento della conferenza
Ecco la nuova banca del Vomano Presentata a Roseto degli Abruzzi l’iniziativa promossa da Giulio Cesare Sottanelli e da altri 17 soci. L’obiettivo è stringere un legame forte con le esigenze del territorio ziario e canale comunicativo sempre aperto tra i due soggetti: parte su questa base il progetto della nuova banca del Vomano. E’ prevista l’apertura delle prime due filiali, una a Montorio e l’altra tra Roseto e Pineto. È inoltre già attivo il sito internet del comitato, www.comitatopromotorebccvomano.it, cui poter fare riferimento per qualsiasi informazione ulteriore sul progetto. «L’augurio è quello di raggiungere presto quota 200 soci», ha concluso il sindaco di Roseto Franco Di Bonaventura
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Qualsiasi auto tu abbia in testa, noi l’abbiamo. utilitarie
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station wagon
auto d ’ epoca
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limousine
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monovolume
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mini car
minibus 7/8/9 posti
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berlina
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auto cerimonia
furgoni merci
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furgoni gran volumi
noleggi per cerimonie e rappresentanze , con e senza autista
bludriver autonoleggio Via TiburTina, 87 65129 Pescara ∙ Tel. 085.2121369 Via Muzii, 3/1 65015 MonTesilVano (Pe) ∙ Tel. 085.4681878 Mobile 320.2993896 www.bludriVer.iT bludriVer@Virgilio.iT
la terra di piero
idee per lo sviluppo delle aree interne » di Piero Carducci*
Ricostruzione: il catastrofismo fa molto male
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roppo ghiotto il post-terremoto per non essere cavalcato come argomento di rissa politica da politici trombati o traballanti, preoccupati più delle loro poltrone che del destino degli aquilani. Ogni problema relativo alla gestione del post-sisma è diventato un’arena di gladiatori in cui dominano le bugie e le strumentalizzazioni. Il risultato è un rumore di fondo, un’indegna quotidiana polemica che ostacola il confronto civile, confonde l’opinione pubblica e diffonde sfiducia e pessimismo. Se gli aquilani non reagiscono ai profeti di sventura rischiano essi stessi di diventare i principali nemici degli aquilani. Quando esponenti politici ed istituzionali non fanno altro che diffondere credibili fandonie, piagnucolare o chiamare alla pugna, la gente normale, già scossa dalla tragedia subita, finisce per perdere fiducia nel futuro. Anche noi critichiamo l’operato del Governo, ma quando c’è motivo di farlo e nell’obiettivo di tutelare il comune interesse. Ma all’Aquila si è passato il segno e si sta strumentalizzando tutto; sembra che viviamo in una città perduta, dove il futuro riserva soltanto angustie ed incertezze e le famiglie sono ridotte allo stremo. Il gioco del “tanto peggio, tanto meglio” è pericoloso ed irresponsabile, e bene fanno i pochi intervenuti contro tale dilagante e faziosa “retorica dell’Apocalisse”, invitandoci a proporre invece che a polemizzare, a fare piuttosto che a lamentarsi, a realizzare qualcosa di buono invece che screditare. Purtroppo le cassandre sono in malafede ed aiutate da pochi “giornalisti-politici” sono riuscite a generare
un clima di attesa del peggio al quale, com’è ovvio, non c’è mai fine. Certo i problemi all’Aquila non mancano, e sono gravi. Ma di fronte alla questione della ricostruzione la sfiducia non serve. A fronte di una situazione molto difficile non giova il catastrofismo né giova il continuare a dipingere con toni drammatici la fine prossima ventura dell’Aquila. Se gli intellettuali ed alcuni politici in malafede piangono, tantissimi cittadini, lavorando silenziosamente, reperiscono ingegneri per i progetti di recupero, fanno i lavori, spendono del loro se i contributi statali non bastano. I loro sforzi si infrangono contro gli assurdi burocrati pubblici ed ordinanze scritte con i piedi, ma gli aquilani non demordono e vanno avanti. La ricostruzione dipenderà dalle risorse disponibili e dalla qualità della governance, ma soprattutto dall’impegno degli invisibili, uomini e donne che mai nessuna storia ufficiale menzionerà, ma che daranno tutto sé stessi per ricostruire la nostra città. Occorre dunque maggiore responsabilità, soprattutto da parte di chi opera nelle istituzioni. L’Aquila sta finalmente reagendo. Lo sforzo è visibile. Lavoriamo con tanta fatica; i problemi sono tanti e le ricette non sono semplici. Occorre sostenere questo sforzo con commissari capaci e risorse adeguate. Occorre isolare i faziosi – peraltro già sconfitti elettoralmente - per recuperare quella necessaria unità di intenti delle migliori energie della città verso l’obiettivo comune: la rifondazione materiale ed immateriale dell’Aquila. La nostra città, la città dei nostri figli
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* Economista
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CENTRO RIPARAZIONE MATERIE PLASTICHE, L’AMBIENTE È TUTTO!
Onofrio Totaro titolare del Centro Riparazione Materie Plastiche
UN BREVETTO CHE L’IMPRENDITORE ONOFRIO TOTARO HA STUDIATO PER 12 ANNI. UN NUOVO MODO DI CONCEPIRE IL RISPARMIO ENERGETICO E LA TUTELA DELL’AMBIENTE. QUESTA È LA CRMP, L’AZIENDA CAPACE DI SALDARE LA PLASTICA
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econdo alcuni dati forniti nel 2008 dall’Osservatorio Nazionale Rifiuti, in Italia, ogni anno, vengono immessi sul mercato circa 1milione 700mila contenitori in plastica e oltre 1 milione 580 mila cassonetti per RSU - Rifiuti Solidi Urbani -di varie dimensioni. Volendo considerare l’usura di tali contenitori e quindi una percentuale di rottura annua che risulta essere rispettivamente del 20 per cento per i primi e del 15 per cento per i secondi, la cifra dei bins, contenitori in
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plastica per uso agricolo, e dei cassonetti RSU che potrebbero essere interessati annualmente da un intervento di riparazione è quella di circa 350 mila bins e 234 mila cassonetti RSU. Cosa significa tutto questo? Significa risparmio energetico, economico, e soprattutto benefici per l’ambiente in termini di minor produzione di rifiuti. Questi sono gli obiettivi principali del Centro Riparazione Materie Plastiche - C.R.M.P. Il Centro Riparazione Materie Plastiche, con sede a Pescara, nasce nel 2008 per mano dell’imprenditore Onofrio
ORAZIONE CON CRMP
» REDAZIONALE IN COLLAB
Totaro, un uomo molto caparbio che dopo 12 anni di studi approfonditi, ricerche e tentativi, è riuscito a brevettare un rivoluzionario sistema di saldatura a caldo della plastica. Quello che ieri sembrava impossibile e che era riservato solo ai metalli, oggi, grazie al CRMP, è una tecnologia che può essere applicata al materiale più usato del mondo: la plastica. Il CRMP, a soli due anni dall’apertura dell’ EcoCentro a Pescara, ha riparato nella sola zona del Fucino oltre 24mila contenitori, mentre nell’area pescarese ha recuperato, grazie alle sue riparazioni, oltre mille cassonetti RSU, ottenendo sempre la migliore soddisfazione da parte dei propri clienti. La filosofia che sta dietro il core business del CRMP è proprio incentrata sul prolungamento della vita degli oggetti, obiettivo importante previsto anche dalle più recenti normative europee in ambito ambientale. E seguendo questa filosofia, nel pieno rispetto delle decisioni del Parlamento Europeo, il CRMP grazie alla sua attività, riesce ad ottenere i seguenti risultati: » 1 Ridurre l’apporto energetico necessario per la produzione del nuovo. » 2 Ridurre l’apporto energetico necessario per lo smaltimento e/o la rigranulazione delle materie plastiche » 3 Allungamento della vita operativa dell’imballaggio tramite la saldatura e la conseguente riparazione che rende possibile un incremento dei cicli di utilizzo. » 4 Risparmio dei costi di investimento nell’acquisto annuale per il rinnovo del parco contenitori di proprietà•
Alcune immagini della saldatura a caldo dei materiali plastici
UN BREVETTO RIVOLUZIONARIO Quello di Totaro è un brevetto rivoluzionario, unico nel suo genere, che unisce l’applicazione di materiale non collante, un bland molto simile allo stesso da riparare, con l’alta tecnologia messa in atto sia nel processo di preparazione che nel processo operativo. La saldatura ottenuta risulta inalterabile a qualsiasi repentina escursione termica, durevole nel tempo, e soprattutto resistente a tutte le sollecitazioni di forze meccanico-fisiche, a cui ogni articolo usato in ambito agricolo e industriale risulta solitamente sottoposto. Il brevetto del CRMP ha anche ottenuto il riconoscimento internazionale dal WIPO - World Intellectual Property Organization- un traguardo indice di affidabilità e trasparenza.
eco-repair ™, PUNTIAMO AL FUTURO! A seguito dell’impegno nel rispetto dell’ambiente, il CRMP ha creato il marchio eco-repair™, un progetto che si propone sia di incentivare la rottamazione e la riparazione di contenitori in plastica tramite un contributo da elargire agli utenti, naturalmente ottenuto grazie al sostegno delle pubbliche amministrazioni, sia di portare avanti un importante progetto di franchising atto a coprire l’intero territorio nazionale con altri centri eco-repair™. Il progetto di franchising prevede l’apertura di ulteriori 23 EcoCentri a copertura del territorio nazionale, nonché un numero non ancora definito su altri Stati Europei. Il circuito eco-repair™ fornirebbe ai propri franchisee la possibilità di spaziare dalla riparazione, alla reimmissione sul mercato dei contenitori recuperati, alla vendita del nuovo a mezzo di un accordo commerciale con uno stabilimento di produzione. Inoltre oggi sono in corso studi e sperimentazioni su tecniche di saldatura e miscele saldanti relative ai paraurti di automezzi, autovetture ed altri materiali plastici (ABS,PET, ecc) che veicoleranno il business verso una logica BtoC. Per info: www.centroriparazione.com oppure www.eco-repair.it
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seminari&convegni » di Jenny Viant Gómez
Il lato rosa dell’impresa Premio “Donne Impresa Industria 2010” della CCIAA di Chieti ad Antonella Marrollo, Gabriella Di Muzio, Nunzia Salvatorelli e Maria Teresa Letta. In crescita l’imprenditoria femminile
Un momento della premiazione alla CCIAA di Chieti
S
i è svolta presso la CCIAA di Chieti la cerimonia di consegna dei premi “Donne Impresa Industria 2010”, organizzata per il secondo anno dal Comitato per la promozione dell’imprenditorialità femminile di Chieti. Il premio è andato a tre imprenditrici che si sono distinte nel contesto economico provinciale e regionale. Un riconoscimento speciale è stato riservato a un personaggio impegnato nel sociale. Premiate rispettivamente Gabriella Di Muzio (amministratore unico Laser Lab di Chieti), Antonella Marrollo - assente per impegni all’estero - (amministratore unico Tecnoasfalti di Vasto), Nunzia Salvatorelli (ad Vastarredo di Vasto) e Maria Teresa Letta (commissario del Comitato Abruzzo della Croce Rossa Italiana). «Obiettivo del premio è stato selezionare donne d’impresa il cui impegno si sia caratterizzato per favori-
» foto concesse dalla CCIAA di Chieti
Il pubblico intervenuto all’evento
re la crescita dell’occupazione femminile e le pari opportunità» ha precisato Paola Sabella presidente del Comitato per la promozione dell’imprenditorialità femminile di Chieti. La cerimonia è stata preceduta dal convegno “Donne, impresa e sociale – L’altra metà dello sviluppo”, che ha affrontato le tematiche legate al rapporto donne-mondo del lavoro, ponendo l’accento sui valori e difficoltà che ancora oggi evidenziano la differenza di genere, in ambito imprenditoriale e professionale. Sono intervenuti: Silvio Di Lorenzo presidente della CCIAA di Chieti, Anna Morgante preside facoltà di Economia Università G. d’Annunzio, Maria Teresa Letta e Federica Carpineta, assessore alle Politiche di genere della Regione Abruzzo, moderati da Angela Trentini giornalista di Rai Abruzzo. Le imprese femminili in Italia rappresentano il 29,3% del totale delle im-
prese e nel settore industriale raggiungono l’8,1%. Secondo i dati Unioncamere, le imprese “in rosa” nel 2009 sono cresciute dell’1,5%, a fronte di un sistema imprenditoriale che ha segnato solo lo 0,2%. Analizzando gli stessi dati si evidenzia che a fine dicembre 2009 le imprese femminili della provincia di Chieti erano 12.835. I settori di attività economica, si concentrano prevalentemente nell’agricoltura e nel commercio. Significativa è anche la presenza di imprese femminili nel macrosettore dei servizi, che ha raggiunto quota 22,5%. In crescita anche la presenza di donne immigrate imprenditrici
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seminari&convegni » a cura della redazione
La tecnologia che fa crescere Si è svolto nel Centro Espositivo della CCIAA di Chieti il convegno sull’innovazione e la tecnolgia, organizzato da Apra in collaborazione con IBM, Honda Italia, Decart, Tecseo e Telecom Italia
“L’
innovazione tec- zionale di Honda Italia e la sua nologica anche capacità di innovazione con le attraverso part- realtà industriali e tecnologiche nership tra azien- del territorio nel quale si trova de locali e nazionali”, questo il ad operare, capaci di dare rispotitolo del convegno organizzato ste estremamente efficaci sia da Apra, società leader nei servizi per l’innovazione tecnologica in collaborazione con IBM, Honda Italia, Decart, Tecseo e Telecom Italia. L’incontro ha avuto l’obiettivo di illustrare i vantaggi della cooperazione tra diverse realtà, sia in termini di dimensione, sia di localizzazione geografica, I protagonisti del convegno organizzato con la testimonianza dei dalla CCIAA di Chieti protagonisti di una riuscita partnership sviluppata dal punto di vista infrastruttuin Abruzzo e in particolare in rale sia da quello gestionale. provincia di Chieti: quella che Il convegno ha visto un primo unisce la dimensione multina- intervento del presidente della
CCIAA di Chieti Silvio Di Lorenzo, che ha illustrato lo stato dell’arte dell’innovazione tecnologica della provincia di Chieti e più in generale dell’intera regione, seguito da quelli del direttore Canali IBM Giovanni Gaetani che ha tracciato una panoramica delle innovazioni in atto in molte aziende di successo a cominciare dalla IBM stessa, mentre gli effetti di una propositiva collaborazione sono stati presentati congiuntamente dai rappresentanti di Apra, Decart e Tecseo. A Nicola Marrone, responsabile ICT di Honda Italia è spettato il compito di chiudere con l’illustrazione della case history della casa giapponese
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I partner dell’iniziativa In attività da oltre 30 anni al fianco di IBM, ma con sede a Jesi nelle Marche, dove ha mantenuto il suo laboratorio di sviluppo, Apra impiega 160 figure altamente qualificate e si avvale di una rete di filiali che le consentono di veicolare i suoi prodotti e i suoi servizi in tutta Italia. Punto di forza sono i software gestionali dedicati al mondo manifatturiero dei mobilifici e alla vitivinicoltura, settori nei quali è riconosciuta come leader del mercato italiano. Dalla sua competenza in ambito infrastrutturale e delle reti, nasce la collaborazione con Honda Italia e con le altre aziende presenti a questo incontro, in particolare Decart attiva nell’ambito delle periferiche, Tecseo specializzata nella formazione, consulenza e sviluppo software e Telecom Italia.
» foto concesse dalla CCIAA di Chieti
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Changing the Way the World Does Business
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le imprese che trovano nuove opportunità di sviluppo grazie alle referenze
”
”
le imprese che hanno una strategia per ottenere referenze
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seminari&convegni » di Marco Taglieri
Eco-Innovazione, la nuova frontiera delle imprese
“L’
innovazione è un bene. Se è sostenibile è meglio”. Questo è lo slogan del bando Cip Eco-Innovation, promosso dall’Unione Europea nell’ambito del programma “Competitività e innovazione”. Domanda da presentare entro il 9 settembre prossimo alle ore 17. Si parla di un finanziamento globale di circa 200 milioni di euro per il periodo 2008-2013, 35 milioni solo per il 2010. Destinatari del bando sono tutti i soggetti pubblici o privati che si faranno promotori di tecnologie, servizi
e prodotti innovativi in grado di ridurre l’impatto delle attività economiche sull’ambiente e favorire un uso più efficace e responsabile delle risorse naturali. Per illustrare nei dettagli come accedere al finanziamento, Abruzzo Sviluppo ha organizzato un “info day” nazionale a Pescara, in collaborazione con l’assessorato allo Sviluppo economico della Regione Abruzzo, il Ministero dell’Ambiente e l’Agenzia esecutiva per la competitività e l’innovazione dell’UE (Eaci). «L’idea di ospitare questo importante evento nazionale in Abruz-
Il bando dell’Unione Europea Cip EcoInnovation promuove finanziamenti ai soggetti pubblici o privati che punteranno su economie in grado di ridurre il loro impatto sull’ambiente. Abruzzo Sviluppo ha organizzato un “info day” nazionale a Pescara, in collaborazione con l’assessorato allo Sviluppo economico della Regione Abruzzo, il Ministero dell’Ambiente e l’Agenzia esecutiva per la competitività e l’innovazione dell’UE Stefania Betti
Informal National Contact Point CIP Eco-Innovation
Benedetta Dell’Anno Ministero dell’Ambiente
Lucia Mazzone
direttore di Abruzzo Sviluppo
Alfredo Castiglione
vicepresidente della Giunta regionale e Assessore allo Sviluppo Economico
Giuliana Gasparrini
Informal National Contact Point CIP Eco Innovation e Ministero dell’Ambiente
Massimo Svanera ASO Siderurgica srl
» foto concesse da Carsa
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seminari&convegni
zo, - spiega il vice presidente della Regione Abruzzo Alfredo Castiglione – si inserisce nella volontà di questa Giunta di promuovere azioni che accelerino lo sviluppo e la competitività regionali. Due obiettivi che possono e devono usufruire dell’importante apporto delle
risorse dirette dell’Unione Europea, che se usate in maniera intelligente e mirata, produrranno un effetto moltiplicatore per lo sviluppo economico del nostro territorio. Per renderlo attrattivo, infatti, bisogna farlo diventare competitivo. Come? Investendo sull’economia della conoscenza». Giuliana Gasparrini dell’Informal National Contact Point, spiega l’obiettivo del programma Eco-Innovation: «Sostenere le attività innovative e agevolare le piccole e medie imprese nell’accesso ai finanziamenti, promuovendo un maggior ricorso alle energie rinnovabili». Proprio le Pmi rappresentano il target di riferimento del bando, come illustra Stefania Betti dell’Informal National Contact Point: «Nel 2009 sono stati 45 i progetti finanziati. Le aree prioritarie sono 4: riciclo di materiali, edilizia sostenibile, alimenti e bevande, affari più verdi e acquisti più intelligenti. Il comune denominatore è un minor impatto sull’ambiente circostante». Non verranno
presi in considerazione progetti relativi esclusivamente a ricerca e sviluppo tecnologico, efficienza energetica, supporto ad autorità pubbliche, uso del suolo, pianificazione urbana e gestione di risorse idriche. A una buona idea dovrà seguire una precisa analisi del mercato di riferimento e soprattutto una spendibilità commerciale significativa. «Oggi competitività e crescita delle imprese non possono prescindere dal concetto di eco-innovazione, - spiega Lucia Mazzone, direttore di Abruzzo Sviluppo – che non a caso è uno dei punti cardine attorno ai quali si sviluppa la strategia economica della Commissione Europea». Bisogna dunque seguire una strada precisa, quella che indica Giuliana Gasparrini: «Il nostro sistema produttivo consuma troppo, sia in termini quantitativi che soprattutto qualitativi. Questa è una delle ragioni della crisi economica. Eco innovazione significa consumare meno materie prime. Questo sarà l’obiettivo per il futuro»
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seminari&convegni » di Marco Taglieri Daniele Becci
Il presidente della Camera di Commercio
Daniele Kihlgren
presidente della struttura alberghiera “Sextantio”
Luciano De Nardellis
amministratore dell’Acqualand di Vasto
I
Francesco Fanti
responsabile Area Territoriale Centro e Sardegna Banca Monte dei Paschi di Siena
l turismo abruzzese si è arenato. Sul come e dove esistono diverse opinioni. Quella comune coincide con le “sabbie mobili” della burocrazia. Ma non solo. Di questo si è parlato a Pescara in un convegno organizzato dal quotidiano “Sole 24 Ore” e dalla banca Monte dei Paschi di Siena. L’impressione è che il settore dal maggior potenziale di sviluppo per l’Abruzzo (il turismo) abbia il freno a mano tirato. Non lo nasconde affatto il presidente della Camera di Commercio di Pescara Daniele Becci: «Dobbiamo fare autocritica, siamo indietro. Abbiamo disperso energie e adesso è necessario essere virtuosi». Come? «Senza infrastrutture non c’è turismo, - afferma Becci – per questo dico che l’Aeroporto va rilanciato assolutamente, perché ci sono tanti nuovi mercati da conquistare». Si parla
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Laura Serafini
giornalista de “Il Sole 24 Ore”
Luigi Di Giosaffatte
direttore generale di Confindustria Pescara
Il presidente della Camera di Commercio di Pescara Daniele Becci: «Siamo indietro, facciamo autocritica». De Nardellis (Acqualand del Vasto): «Nessuno decide nulla». Ne hanno discusso a Pescara in un convegno organizzato dal quotidiano “Sole 24 Ore” e dalla banca Monte dei Paschi di Siena La platea del convegno
tanto del bisogno di “fare sistema” e di essere “coesi”, ma poi cosa accade? «Basti pensare a Passo Lanciano, che ha due impianti sciistici con due gestori diversi, - continua - noi non riusciamo a fare squadra e ci perdiamo nei cavilli di una logica per nulla lungimirante. E poi c’è la burocrazia, la vera palla al piede della regione». Sulla mancanza di coesione è d’accordo anche il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa: «Dobbiamo fare uno scatto culturale, perché per rilanciare il turismo non servono solo soldi, che tra l’altro in questa fase sono pochi, ma anche e soprattutto idee. Dobbiamo promuovere meglio il brand “Abruzzo”, come fanno Toscana ed Emilia Romagna che sono nettamente più avanti di noi». A dire il vero, esempi da seguire li abbiamo anche qui in Abruzzo. Si pensi all’albergo di Santo Stefano di Sessanio “Sextantio”, divenuto oramai un modello di riferimento anche all’estero: «Effettivamente siamo più famosi fuori dall’Ita-
lia – ammette Daniele Kihlgren, presidente della struttura – il nostro successo deriva da un’analisi precisa di cosa è e cosa offre l’Abruzzo, e nello specifico la montagna della nostra regione. Proprio dalla volontà di tutelare le bellezze di questo paesaggio medievale, abbiamo dimostrato che avere una progettualità forte è la chiave per avere risultati». Se è vero che la ricerca fatta dal Sole 24 Ore evidenzia une negatività di fondo relativa al turismo abruzzese (minore affluenze di turisti stranieri, flessione importante negli esercizi costieri, calo degli affitti), c’è chi sposta il punto di osservazione. È Luciano De Nardellis, amministratore dell’Acqualand del Vasto: «Il turismo è l’unica industria in crescita, - dice – dal 1996 il professor Dall’Aglio redige il piano marketing della regione Abruzzo, ma puntualmente rimane nel cassetto. Come mai?». L’affondo continua: «I politici del turismo pensano di sapere tutto in materia. Dal 2009 al 2020 ci sarà un aumento di turisti da 900 milioni a 1
miliardo e 600mila, e noi cosa stiamo facendo? Nulla. Pensate al fatto che l’Aptr non ha, come imporrebbe la legge, imprenditori del turismo a dirigerla, ma solo uomini scelti dai partiti. Credete che si possa fare turismo cosi?». De Nardellis è d’accordo con il direttore generale di Confindustria Pescara Luigi Di Giosaffatte: «Bisogna comunicare il territorio utilizzando le Camere di Commercio, - dice quest’ultimo – quando sento parlare di Aeroporto mi viene da pensare che registriamo 400mila passeggeri all’anno, mentre invece per raggiungere il break even point ce ne vorrebbero almeno un milione». Come agire nel concreto, dunque? «Bisogna ragionare a lungo termine, - conclude Giuseppe Barbieri, direttore del dipartimento Ambiente Reti e Territorio dell’Università degli Studi di Pescara – e credo che basterebbe soffermarsi su due fattori, la qualità urbana diffusa e una rete di infrastrutture più funzionali, per risolvere buona parte dei nostri attuali problemi»
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Giancarlo Barbieri
responsabile della rete Montepaschi
Guerino Testa
presidente della Provincia di Pescara
Laura Serafini
giornalista de “Il Sole 24 Ore”
Giuseppe Barbieri
direttore del dipartimento Ambiente Reti e Territorio dell’Università degli Studi di Pescara
» foto di Simone Cerio
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seminari&convegni » di Eleonora Lopes
Le opportunità del Mediterraneo per le imprese teramane Pierluigi D’Agata
direttore generale di “Assafrica&Mediterraneo”
Nicola Catenaro
giornalista e moderatore del convegno
Alessandro Massacesi Gianluca Sadun Bordoni docente dell’Università di Teramo
Alfredo Castiglione
vice presidente della Regione Abruzzo e assessore allo Sviluppo Economico
dirigente e consulente del gruppo SMI
Luca Verdecchia
presidente GI Confindustria teramo
Questo il tema trattato nel corso del convegno organizzato dal Gruppo Giovani Di Confindustria Teramo guidato da Luca Verdecchia. Tra i relatori, anche Pierluigi D’Agata, direttore di “Assafrica&Mediterraneo” e l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Alfredo Castiglione
L’
area emergente che, subito dopo la Cina, attrae più investimenti dall’estero, non è molto lontana dall’Abruzzo e dalla provincia di Teramo. Si tratta della costa sud del Mediterraneo, quella africana in particolare. Da questi territori, caratterizzati da una significativa propensione alla crescita,
arrivano nuove e interessanti possibilità per le imprese teramane e abruzzesi. Questo argomento è stato approfondito nel corso del convegno “La rotta del Mediterraneo: nuove opportunità di sviluppo”, organizzato dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria guidato dal presidente Luca Verdecchia.
L’iniziativa prende spunto dai tanti messaggi, in primis quello del presidente nazionale dei Giovani Imprenditori Federica Guidi, provenienti dal mondo economico, politico e istituzionale, che invitano ad avvicinarsi più concretamente ai Paesi del Mediterraneo, alle loro ricchezze e alle loro culture, per approfondire la conoscenza
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seminari&convegni
delle numerose opportunità di parsi nei 70 Paesi del Mediter- mato dei protocolli d’intesa con collaborazione industriale e di raneo, Africa e Medio Oriente. Paesi del Mediterraneo. Siamo investimento per le imprese. Assafrica&Mediterraneo as- fortemente convinti che queste Al convegno, introdotto da socia piccole e medie imprese, sinergie possano trasformarsi Luca Verdecchia hanno par- banche e grandi gruppi indu- in opportunità di crescita per tecipat o: P ierlu ig i D ’A ga- striali e fornisce alle imprese le aziende del nostro territot a , d i r et t or e gener a le d i associate informazione, messa rio». “Assafrica&Mediterraneo”, in rete e servizi specialistici Un momento molto interessanS a lvat or e F lor i mbi del l a per il supporto all’internazio- te è stato quello riservato alle CCIAA di Terat e s t i mon i a n z e mo, Alessandro di alcune azienMassacesi, d ide teramane che rigente e consuhanno effettuato lente del gruppo investimenti nel SMI, Gianluca M e d it e r r a ne o . Sadun Bordoni, L a Eu r oplack , docente dell’Uniazienda leader versità d i Te nella produzione ramo e Alfredo di cucine, è staCastiglione, vice ta presentata da presidente della Renato Piccioni, Regione Abruzzo la Filmatex che e assessore allo opera nel campo Sviluppo Econodella lavanderia mico. industriale e nel «Questo contrattamento dei vegno – ha dicapi d’abbigliac h i a r at o Ve r mento, è stata Da sinistra: Luca Verdecchia, il direttore di Confindustria decchia – è nato i ntrodotta da Teramo Nicola Di Giovannantonio e Alfredo Castiglione dall’idea di voler Mauro Cianti e i ncrementa re la Proel produtle iniziative economiche tra nalizzazione in aree geografi- tore e distributore di sistemi le imprese teramane e l’area che in cui, seppure in aumento, audio e video, è stata illustrata mediterranea e sensibilizzare la presenza imprenditoriale da Giacomo Sorbi. Tre azienquanti ancora non l’abbiano italiana è ancora scarsa ri- de della provincia di Teramo, fatto a valutare le opportunità spetto alle reali opportunità esempi di eccellenza a livello che questo spazio economico di business esistenti. «Questo nazionale, che con coraggio e può offrire». dibattito rappresenta un’occa- determinazione, hanno intuito, Poi è stata la volta di D’Aga- sione –ha detto D’Agata- molto in un momento di crisi così deta, che ha illustrato in ma- importante per le aziende tera- licato, quanto sia determinanniera dettagliata la mission mane. Il mio auspicio è che di- te investire nei paesi del Medidi “Assafrica&Mediterraneo”. venti uno strumento utile agli terraneo. L’associazione imprenditoriale imprenditori per orientarsi Per le aziende che volessero specializzata del Sistema Con- verso nuovi mercati». avere informazioni più dettafindustria, riunisce, rappresen- «La Regione Abruzzo –ha detto gliate sugli sbocchi economici ta e supporta le imprese italiane Castiglione- e in particolare il di questi mercati, visitare il operanti o interessate a svilup- mio assessorato, hanno già fir- sito: www.assafrica.it
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seminari&convegni » a cura della redazione
Pubbliche amministrazioni: ecco cosa “Abbiamo Fatto” Il workshop organizzato da Fastweb in Confindustria Pescara, ha messo a confronto gli enti che si sono distinti per l’innovazione attuata in funzione di efficienza e risparmio Sergio Scalpelli, direttore relazioni istituzionali Fastweb
“A
bbiamo Fatto” è il nome di una tavola rotonda organizzata da Fastweb, che ha voluto mettere a confronto diverse pubbliche amministrazioni. L’intento del workshop è stato quello di portare all’attenzione dell’opinione pubblica la tematica del fare. Proprio per questo il titolo prende spunto dalle best practices di alcune brillanti pubbliche amministrazioni abruzzesi nell’ambito delle Tlc e dell’Ict in generale (Unified Communication, VoIP, Faxserver, Wi-Fi, Fibra Ottica), anche alla luce del decreto legge riportato sulla G.U. del 24/06/2009 in tema di VoIP. Questi temi sono stati trattati direttamente dai clienti protagonisti che, per primi, hanno adottato in Abruzzo l’innovazione in funzione dell’efficienza e del risparmio, aderendo alle convenzioni SPC Cnipa e
Consip di cui Fastweb è stata aggiudicataria. Infatti queste convenzioni hanno prodotto risparmi di centinaia di miglia di euro per le casse regionali, senza diminuire i servizi ma, al contrario, migliorandoli innovando fortemente la tecnologia. Il contributo dato alla discussione su un argomento così attuale, in un momento in cui efficienza della P.A. e risparmi sono i fattori determinanti per contribuire alla competizione del sistema Paese, è stato di estrema utilità per l’arricchimento del dibattito, ma anche un’occasione per citare le P.A. più virtuose. L’Abruzzo, infatti, è la regione in Italia con la più alta percentuale Irap, imposta a carico delle imprese che è proporzionale al fatturato e non applicata all’utile di esercizio. Il suo gettito finanzia il 40 per cento della spesa sanitaria italiana (Ottobre 2009) e sta
minando la competitività delle aziende abruzzesi. L’incontro si è svolto alla presenza del vice presidente della Regione Alfredo Castiglione, di Sergio Scalpelli, direttore relazioni istituzionali Fastweb, e di Francesco Argano, Key Account Manager Fastweb. Tra le pubbliche amministrazioni che si sono distinte, e che sono state oggetto della discussione nel workshop, ricordiamo la Regione Abruzzo, il Comune di Pescara, il Comune di Chieti, la Asl di Lanciano-Vasto-Chieti, la Asl di Avezzano-SulmonaL’Aquila, l’Università degli Studi di Teramo, l’Università d’Annunzio di Pescara e Chieti, l’Università dell’Aquila, la Provincia di Pescara, la Provincia di Teramo, la Ferrovia Adriatico-Sangritana, l’Arssa, il Comune di Avezzano, il Comune di Giulianova, l’Apt, la Fimmg e l’Arta
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seminari&convegni » di Alfredo Nepa*
I giovani di Confindustria Teramo per un’Impresa 2.0 Il corso di formazione ha lo scopo di mettere gli imprenditori a conoscenza dei nuovi strumenti per l’utilizzo delle tecnologie digitali
D
opo l’elezione nel gennaio scorso, il neo consiglio direttivo dei giovani imprenditori Teramo guidato dal presidente Luca Verdecchia si è messo subito al lavoro sottoscrivendo nella propria agenda una serie di programmi e iniziative da realizzare durante il triennio. In linea ai principi e agli scopi prefigurati nel piano operativo del gruppo, ogni progetto andrà nella direzione di offrire servizi alle imprese associate, contribuire alla promozione e allo sviluppo del tessuto economico-industriale locale, conseguire prestigio e visibilità a livello nazionale. Il Gruppo ha ritenuto di esordire proponendo un corso di formazione “full immersion” denominato Impresa 2.0 - Il titolo richiama volutamente la locuzione Web 2.0 ovvero l’insieme di tutte quelle applicazioni online che permettono un elevato livello di interazione sito azienda-cliente. L’idea, nasce dalla consapevolezza dei cambiamenti nel rapporto diretto fornitore/cliente innescati dall’avvento delle tecnologie informatiche. Un tempo le aziende comunicavano e l’utente finale ascoltava senza poter interagire; questo per-
metteva ai primi di condizionare in maniera determinante mode, consumi e mercati. Oggi, grazie ad internet, i consumatori hanno tutti gli strumenti per esprimersi e partecipare anch’essi ai processi di mercato: alle aziende quindi, conviene mettersi in ascolto per intercettare bisogni, richieste e opportunità. Ciò però implica la capacità di parlare la stessa lingua dei consumatori operando con le stesse tecnologie a disposizione: il web per l’appunto. Progettato e coordinato dal vice presidente Giammaria De Paulis (giovane imprenditore teramano, laurea in Informatica e dottorato di ricerca), il corso ha lo scopo di mettere gli imprenditori a conoscenza degli strumenti e gli scenari potenzialmente conseguibili attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie digitali. La prima edizione è stata realizzata a maggio ed ha avuto come oggetto il web marketing: nello specifico, è stato analizzato l’approccio del marketing sul web e i benefici ricavabili. Sono state individuate e riportate le soluzioni di e-marketing più innovative ed utilizzate sul mercato. Al termine del corso tutti i partecipanti hanno
Giammaria De Paulis
Il pubblico presente durante il corso
voluto esprimere allo staff del vice presidente Giammaria De Paulis il proprio gradimento sottolineando l’altissimo livello qualitativo del programma e dei suoi contenuti, resi accessibili grazie anche all’abilità e alla preparazione dei docenti. Visto il successo raccolto, non è escluso che a partire da settembre verranno organizzati nuovi appuntamenti
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*Gruppo Giovani Confindustria Teramo
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seminari&convegni » di Laura Tinari
L’Abruzzo secondo i Conti Pubblici Territoriali Presentato all’Aquila l’aggiornamento monografico relativo all’anno 2009 “L’Italia secondo i Conti Pubblici Territoriali. I flussi finanziari pubblici nella Regione Abruzzo” in un convegno dedicato anche ai modelli regionali di trasporto pubblico locale
L
Imprese Pubbliche Nazionali 13,9%
Imprese Pubbliche Locali 2,6%
a raccolta di Mobilità, hanno parmonografie retecipato rappresenAmministrazioni Amministrazioni gionali “L’Itatanti della Regione Regionali 12,9% Centrali lia secondo i Sardegna e della Re62,5% Conti Pubblici Terrigione Marche. L’intoriali” propone una tervento di Mannetti Amministrazioni lettura dei territori si è soffermato sulla Locali 8,1% sulla base delle inforpresentazione delle mazioni contenute nella aziende partecipate dalBanca dati CPT che ricola Regione Abruzzo opestruisce i flussi di spesa e ranti nel settore Trasporto di entrata a livello regionale. e sulla presentazione della «Il consolidamento dei conti legge regionale n. 152/1998 che su base territoriale - ha detto disciplina il sistema regionaFilomena Ibello, direttore re- FR), la Struttura Speciale di le di trasporto pubblico locale. gionale Enti Locali e Bilancio Supporto Controllo di Gestio- «L’obiettivo generale che la Re- costituisce un interessante ne, d’intesa con le Strutture gione si propone - ha detto - è lo strumento di monitoraggio competenti in materia di pro- sviluppo e il miglioramento del delle risorse pubbliche spese e grammazione, bilancio e con- sistema nell’ambito del proprio riscosse sul territorio da tutti trollo strategico, propone alla territorio, promuovendo, con il gli enti che vi operano» sia ap- Giunta regionale il documen- concorso degli enti locali, inpartenenti alla PA che Extra to “Linee guida generali”, nel terventi volti al coordinamento PA, ossia enti e aziende che quale sono enunciati obiettivi delle modalità di trasporto e rientrano nel Settore Pubbli- e criteri da seguire nella predi- alla realizzazione di un sisteco Allargato. Le informazioni sposizione del bilancio preven- ma integrato della mobilità e raccolte definiscono infatti un tivo relativamente all’esercizio delle relative infrastrutture». importante supporto informa- successivo a quello in corso. Le conclusioni sono state aftivo a disposizione della pro- Diversi gli interventi susse- fidate all’assessore regionale grammazione nazionale, regio- guitisi nella giornata di lavoro, ai Trasporti e Mobilità, Giannale e locale. Sulla base delle tra cui una tavola rotonda dove domenico Morra, che ha posto scelte operate nei documenti di accanto a Carla Mannetti, di- l’accento sul buon lavoro svolto programmazione (PRS, DPE- rettore regionale Trasporti e dal suo team nell’ultimo anno
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Fonte: Elaborazioni su dati Conti Pubblici Territoriali
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Sono i particolari che fanno il tutto.
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seminari&convegni » di Laura Tinari
I media e il sisma Se ne è parlato durante l’Investigation Day, la giornata di studio organizzata dalla facoltà di Scienze dell’Investigazione dell’Università dell’Aquila e dedicata quest’anno al tema “Istituzioni, comunicazione, emergenza”. Franco Gabrielli, vice capo della Protezione Civile, ha vestito l’insolito ruolo di moderatore
«V
ivendo un mese fuori dall’Aquila ho notato che c’è stato un difetto di conoscenza della realtà», queste le parole dell’ex Prefetto dell’Aquila, il cui intervento ha insistito sull’importanza della conoscenza «per esprimere una valutazione su quanto è accaduto in questo territorio, bisogna conoscere, altrimenti si fa una informazione di parte» ha detto Franco Gabrielli. D’accordo il generale della Guardia di Finanza, Fabrizio Lisi, che ancora una volta ospitava nel proprio auditorium l’evento, «Il ruolo del comandante è fare conoscenza su quanto è avvenuto. La mia caserma ha ospitato i giornalisti che da tutto il mondo sono arrivati all’Aquila, anche per il G8. - E rivolgendosi direttamente a loro - I media spesso fanno il loro dovere, a volte lo fanno bene e a volte in mala fede». Lisi ha poi accennato al rapporto che lega le istituzioni militari e la comunicazione in passato orientato a fornire semplicemente un comunicato stampa. Il ruolo della comunicazione nell’emergenza è stato invece al centro dell’intervento di Mario Morcellini, preside della facoltà di Scienze
Franco Gabrielli
Il generale della G.d.F. Fabrizio Lisi
della Comunicazione dell’Università Sapienza di Roma «La possibilità di scambiare informazioni è una risorsa fondamentale per la gestione della crisi e per facilitare il ritorno alla normalità». Interessante lo studio fatto dall’Osservatorio Mediæmergenza sul rapporto mediaemergenza nel contesto del sisma dell’Aquila. La macchina dei media generalisti si è mobilitata con una lentezza imprevista: televideo, agenzie di stampa, telegiornali fino all’alba non sono riusciti a dare nessuna notizia. Radio Rock di Roma è stata la prima emittente ad annunciare l’evento pochi minuti dopo la scossa e ad aprire la diretta con i testimoni sul posto. Solo alle 5 del mattino sono iniziate le prime dirette su RaiNews24 e su Sky Tg24. Significativo in questo caso come la comunicazione sia stato il primo input all’aiuto, la
solidarietà e la partecipazione, un effetto emotivo, quello dei media, che però ha dimostrato di esaurirsi in tempi relativamente brevi. Durante i lavori si è parlato anche di sicurezza, a farlo Ciro Riviezzo, rappresentante del Consiglio Superiore della Magistratura, e Filippo Piritore, questore di Genova, già questore dell’Aquila. «Dal terremoto - ha detto Piritore - ho coordinato circa 7000 uomini e non trovo critiche facili sulla gestione della sicurezza durante l’emergenza: non ci sono stati sciacallaggi di massa nelle abitazioni perché prevenzione e investigazione sono state strategiche nella visione complessiva dell’emergenza». Nel pomeriggio gli interventi dell’on. Pierferdinando Casini e del procuratore di Pescara, Nicola Trifuoggi, ad ascoltare una platea di studenti, autorità e allievi della Guardia di Finanza
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DIRE&FARE
DA UN’IDEA DEL MENSILE ABRUZZO IMPRESA, PRODOTTO DA ABRUZZO CHANNEL NASCE IL NUOVO FORMAT TELEVISIVO DELLA ECCO ITALIA
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rosegue la nuova iniziativa mediatica del Gruppo Editoriale Ecco Italia. Dire&Fare, il talk show di approfondimento incentrato sulle tematiche di attualità riguardanti il nostro territorio, prodotto da Abruzzo Channel e nato da un’idea del mensile Abruzzo Impresa, costituisce già un immancabile appuntamento settimanale di 60 minuti in onda su Tvq ogni mercoledì alle 21.30. Dallo studio televisivo del gruppo editoriale Ecco Italia, autorevoli ospiti hanno dato vita a dibattiti costruttivi finalizzati ad individuare la via più efficace per colmare il divario tra parole e prassi.
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La terza puntata è stata dedicata allo sviluppo del sistema turistico regionale. Gli ospiti presenti in studio, sulla base di schede statistiche riassuntive e contributi filmati, hanno dibattuto sulle strategie da adottare per fare del turismo in Abruzzo una vera “industria”. I protagonisti della terza puntata sono stati: Mauro Di Dalmazio assessore al Turismo della Regione Abruzzo, Dario Colecchi presidente regionale Federturismo, Giammarco Giovannelli vicepresidente regionale Federalberghi e presidente regionale del Comitato Giovani albergatori Federalberghi e Daniele Zunica presidente regionale Assoturismo-Confesercenti•
Âť REDAZIONALE
Alcuni momenti della puntata dedicata al turismo
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eventi » di Eleonora Lopes
Walter Tosto, un successo che dura da 50 anni Realtà imprenditoriale di livello mondiale, la Walter Tosto SpA ha festeggiato in pompa magna i suoi primi 50 anni, chiamando a raccolta autorità locali e nazionali ed esponenti di punta del sistema bancario, ma soprattutto quelli che considera i più autentici artefici del suo successo: i 420 dipendenti con le loro famiglie Il fondatore dell’azienda Walter Tosto durante il suo intervento
G La copertina del libro di Mauro Castelli dedicato a Walter Tosto
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iugno 1960, un giovane artigiano apre a Pescara la sua bottega di fabbro: nasce da qui la Walter Tosto, oggi leader mondiale nella caldareria per l’Oil&Gas. Lo scorso 24 giugno, la famiglia Tosto e i 420 dipendenti con le loro famiglie, hanno celebrato presso gli stabilimenti di Chieti Scalo mezzo secolo di storia alla presenza di autorità locali e nazionali. Il programma si è aperto con il saluto e la benedizione del Vescovo Bruno Forte. Poi c’è stata la presentazione del libro di Mauro Castelli, giornalista de Il Sole 24 Ore, “Il saldatore di idee - Walter Tosto, un imprenditore contro”. Poi è stata la volta della tavola rotonda “Walter Tosto, 50 anni di economia reale - Strategie di crescita e fattori di successo”, in cui il giornalista ha moderato il confronto tra personaggi del calibro di Enrico di Giuseppantonio presidente della Provincia di Chieti, Mario Baldassarri presidente Associazione Economia Reale, Umberto Di Primio sindaco di Chieti,
Lelio Scopa presidente della BLS, Luciano D’Alfonso esperto di sviluppo territoriale e lo stesso fondatore dell’impresa e protagonista del libro Walter Tosto. In prima fila anche Franco Marini e Remo Gaspari che sono intervenuti con aneddoti e racconti legati all’amico imprenditore. Tenacia, determinazione, forza e al centro di tutto famiglia e impresa. Sono questi secondo i relatori, molti dei quali amici storici del patron della Walter Tosto, i fattori vincenti che gli hanno permesso di raggiungere i successi di oggi. «Effettivamente c’è di che festeggiare – ha detto emozionato Walter Tosto – L’idea che nel cuore d’Abruzzo sia nata e cresca ogni giorno di più un’impresa che siede al tavolo dei grandi della Terra nel settore dell’energia ci riempie di orgoglio: un sentimento che vogliamo condividere con tutti coloro che hanno percorso con noi questo lungo e soddisfacente cammino, nella speranza che vogliano continuare a farlo
anche in futuro. Ci tengo a dire che il successo di questa impresa non è di un solo uomo, ma di tutto il gruppo». Al termine del convegno sono iniziati gli scintillanti festeggiamenti. Alla raffinatissima cena di gala, si sono alternati momenti piacevoli, dalla scenografia spettacolare, contornata dall’esibizione di trapezisti e musicisti. Il tutto presentato da una madrina molto speciale, la bellissima e divertente Natasha Stefanenko. «Questa festa -ha detto Luca Tosto, ad dell’azienda, salito sul palco insieme alla madre e alle tre sorelle,- è un’occasione per rinsaldare i legami all’interno di quella che io e mio padre consideriamo una grande famiglia: la comunità di tutti coloro che lavorano con noi e che hanno contribuito a portare questa impresa ai vertici internazionali della caldareria. Li ringrazio uno ad uno perché hanno creduto e continuano a credere nel nostro sogno»
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Al via la partnership con CB&I Due successi in uno per la Walter Tosto SpA. Il leader nei grandi impianti di caldareria per l’Oil&Gas (ricavi consolidati del Gruppo 2009: 100 milioni; Ebitda: 10 milioni) fabbricherà 4 coke drums (camere di reazione) per la colombiana Ecopetrol: una commessa da 17,4 milioni di dollari che verrà realizzata utilizzando l’innovativa tecnologia della CB&I a vertical plate (tegoli verticali) e che di fatto sancisce l’inizio di una strategica collaborazione con il colosso dell’ingegneria per l’Energy. D’ora in poi CB&I, realtà da 600 progetti l’anno e 4,56 bilioni di dollari di ricavi, avrà nella Walter Tosto il partner di riferimento per questa tecnologia. Per l’azienda abruzzese si apre così un business da 40 milioni in tre anni. Questo progetto si inserisce nel più ampio programma di modernizzazione ed espansione della raffineria di Cartagena, in Colombia, che punta all’incremento della sua produzione da 80.000 a 165.000 barili al giorno. Il nuovo impianto produrrà benzina a basso contenuto di zolfo e gasolio ottenuto dalle frazioni pesanti del greggio. La raffineria di Cartagena concretizza, inoltre, l’obiettivo del governo colombiano che mira a divenire autosufficiente nella produzione di benzina, potenziando il settore petrolchimico. Nel 2009 la Società teatina ha investito 10 milioni in tecnologie e R&D. Investimenti futuri: 15 milioni per l’adeguamento delle strutture in vista della prossima produzione di componenti per centrali nucleari. Grazie anche all’ultima commessa Ecopetrol e alla partnership avviata con CB&I, l’azienda conta di chiudere l’anno con un fatturato accresciuto del 3,8%.
» foto concesse da Walter Tosto
Il pubblico intervenuto al convegno La famiglia Tosto al completo durante la serata di gala intervistata da Natasha Stefanenko
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eventi » di Eleonora Lopes
GLM, dall’Abruzzo ai mercati americani
Si è svolta al S Hotel la convention della GLM, azienda leader per componenti meccanici, per presentare agli stakeholder il bilancio 2009 ed il piano industriale Da sinistra: Stefano Angelini dello Studio D’Incecco, Peppino Barlafante amministratore delegato e responsabile tecnico, Alfredo D’Incecco dottore commercialista e consulente della GLM e Graziano Forcini, presidente e responsabile commerciale
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a Glm, azienda leader per componenti meccanici, situata a Castelnuovo Vomano nella provincia di Teramo, anche quest’anno ha voluto incontrare la comunità finanziaria per illustrare il bilancio d’esercizio 2009 e il piano industriale. Fin dall’anno di fondazione, avvenuta nel 1998, la GLM è riuscita a farsi conoscere da subito sui mercati nazionali; in particolare dal 2002, con la realizzazione del nuovo stabilimento a Castelnuovo Vomano, nel Comune di Castellalto, ha raggiunto il tanto desiderato mercato europeo. L’azienda è guidata dai dinamici Graziano Forcini, presidente e responsabile commerciale e da Peppino Barlafante amminstratore delegato e responsabile tecnico, i quali hanno creato questa nuova realtà produttiva dopo 15 anni di esperienza nelle più importanti aziende metalmeccaniche abruzzesi e nazionali. Il Dr Alfredo D’Incecco, commercialista e consulente della GLM sin dalla costituzione, ha esposto l’analisi del bilancio d’esercizio 2009. «La GLM è stata –ha dichiarato D’Incec-
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co- e continua ad essere coinvolta da parte dei clienti nello sviluppo di importanti progetti, anche in momenti di congiuntura economica come questi. E inoltre, poiché il loro prodotto è diventato di sofisticata tecnologia, oggi realizza parti meccaniche per le più importanti case produttrici di auto. Questi elementi evidenziano come una piccola realtà posso diventare un polo d’eccellenza». Alla presentazione erano presenti numerosi ospiti, tra i quali Giuseppe Mauro economista e docente dell’Università D’Annunzio, Silvio Di Lorenzo vice presidente esecutivo della Honda, tra i principali clienti GLM e presidente della CCIAA di Chieti, Franco Coccioli vice direttore generale di Banca Caripe, Nicola Di Giovannantonio direttore di Confindustria Teramo e diversi altri rappresentanti degli istituti bancari, che si sono complimentati per i risultati ottenuti dall’azienda e hanno aperto un vivace dibattito attorno alla crescita delle PMI abruzzesi. La GLM opera nei settori dell’assemblaggio, componenti automotive, prodotti in filo,
lavorazioni tubo ed attrezzeria. Il gruppo GLM è costituito dalla stessa GLM e dalla controllata RF Stampi, che opera nel settore della costruzione di stampi. I principali clienti di GLM attualmente sono: Gruppo FAURECIA, Gruppo EBERSPAECHER, HONDA ITALIA SPA, TENNECO e SEBRING. Parte dei risultati ottenuti (volume d’affari complessivo nel 2009 pari a 16 milioni di euro e Ebidta del 12,3%), è sicuramente ascrivibile al prezioso lavoro svolto da tutti i dipendenti, che attualmente raggiungono le 150 unità per l’intero gruppo. Il punto di forza della GLM è rappresentato dal parco clienti che annovera i principali produttori di componentistica automotive, i cui destinatari finali sono i principali produttori automobilistici europei, quali Volkswagen, Audi, Porsche, BMW, Daimler e PeuI titolari della GLM geot, oltre che Honda per il settore moto. Gli obiettivi prefissati sin dall’inizio e che si sono poi rivelati la chiave del successo aziendale, sono: la soddisfazione del cliente, la qualità del prodotto, la sicurezza nei luoghi di lavoro e il rispetto per l’ambiente. La filosofia strategica della GLM è basata sulla creazione di valore, sull’etica e sulla trasparenza nella comunicazione d’impresa; in più, per raggiungere un’organizzazione e un miglioramento massimo, l’azienda teramana ha organizzato il proprio sistema di qualità secondo i modelli di certificazione ISO/TS 16949, UNI EN ISO
9001-2000 ed il proprio sistema di gestione ambientale in ossequio ai principi ISO 14001. La GLM rivolge grande attenzione al miglioramento dei processi di produzione, tanto da aver già realizzato un importante investimento con l’acquisto di un nuovo macchinario piegafilo ad elevata automazione. Per il 2010 è previsto un monte ricavi superiore ai 20 milioni di euro, previsione supportata da un consuntivo del primo semestre in incremento di circa il 60% rispetto all’analogo indicatore dell’esercizio precedente. Sempre nel corso del primo semestre 2010 la società ha ottenuto un importante riconoscimento rappresentato dalla certificazione di fornitore di primo livello (quindi fornitore diretto) di Volkswagen Group (VW, Audi, Seat, Skoda e Bentley). Il Piano Industriale illustrato prevede, nell’arco del prossimo triennio, il conseguimento di obiettivi, tra i quali si segnalano: • Sviluppo in mercati quali USA, Canada, Messico e Sud Africa. • Espansione in altri settori, quali applicazioni per arredamento, agricoltura, giardinaggio, industria medica, riscaldamento. • Maggiore cooperazione con clienti relativamente a tecnologie, sviluppo e progettazione. • Riduzione dei costi di produzione grazie al miglioramento tecnologico
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L’intervento di Alfredo D’Incecco durante la Convention della GLM
» foto concesse da GLM
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IL NUOVO VOLTO DI POSTE ITALIANE
Il direttore della Filiale di Pescara Elvira Egidi e il responsabile Area Lazio-Abruzzo-Sardegna Gino Frastalli
SI È SVOLTO A PESCARA IL CONSUETO MEETING DI POSTE ITALIANE PER ESAMINARE I RISULTATI OTTENUTI NEL 2010 NELL’AMBITO DELLA DIREZIONE PROVINCIALE. PRESENTI IL DIRETTORE DELLA FILIALE DI PESCARA ELVIRA EGIDI E IL RESPONSABILE AREA LAZIO-ABRUZZO-SARDEGNA GINO FRASTALLI
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resso la sede della Filiale di Pescara di Poste Italiane, si è tenuto l’incontro tra il responsabile dell’Area Territoriale Lazio-AbruzzoSardegna di Poste Italiane, Gino Frastalli e il suo staff, il direttore della Filiale Elvira Egidi, i direttori dei maggiori uffici postali e gli specialisti commerciali della provincia. Il meeting, finalizzato ad esaminare i risultati, commerciali e gestionali, raggiunti nella prima parte del 2010 nell’ambito della direzione provinciale, ha permesso un contatto diretto tra il vertice aziendale e il territorio, volto ad illustrare le strategie aziendali e le iniziative da intraprendere per i prossimi mesi. L’incontro ha previsto diverse sessioni nel corso dell’intera
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giornata che, oltre ai responsabili di area, ha visto la partecipazione attiva del direttore di Filiale e dei suoi diretti collaboratori, per cercare di calare le indicazioni generali sulla peculiarità del territorio pescarese che attraverso i suoi 84 uffici postali, rappresenta un agevole via di accesso alla molteplicità di servizi offerti da Poste Italiane. Le analisi compiute nel corso dei lavori hanno fatto riscontrare la sempre crescente attenzione per i prodotti di investimento collocati da Poste Italiane e in particolare per quelli proposti da PosteVita, la compagnia assicurativa di Poste Italiane da poco entrata anche nel ramo danni. Grande attenzione è stata dedicata allo sviluppo del canale degli uffici PosteImpresa, gli uffici postali dedicati interamente alle imprese e ai liberi professionisti con servizi e
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ORAZIONE CON POSTE ITAL
» REDAZIONALE IN COLLAB
prodotti ideati e sviluppati avendo come punto di riferimento questi soggetti professionali in grado di proporre un’offerta integrata sempre più completa e personalizzata, ma soprattutto caratterizzata dal fatto che con il PosteImpresa l’imprenditore può avere un solo interlocutore per accedere a una gamma di servizi che normalmente sono forniti da più soggetti. In questo ambito il direttore di Filiale Egidi, ribadendo quanto sia importante per l’azienda il post vendita, ha lodato il suo staff per la capacità di customer care, sempre puntuale nel curare e seguire con costanza il cliente, attraverso una continua assistenza e informazione sui prodotti offerti alle imprese come il conto In Proprio, il conto corrente BancoPosta dedicato alle diverse esigenze di chi fa business, che, grazie all’accesso a tutti i servizi finanziari della gamma BancoPosta, semplifica la gestione dell’attività imprenditoriale garantendo al tempo stesso il contenimento dei costi. Elvira Egidi ha inoltre sottolineato l’opportunità di far conoscere alle aziende del territorio anche i servizi di consegna personalizzata della corrispondenza Seguimi e Seguimi “solo posta a firma” tramite i quali è possibile ricevere la corrispondenza ad un indirizzo diverso da quello di residenza, indicato nell’invio, quale può essere il luogo di lavoro, di temporanea dimora o anche un terzo delegato. Per la posta a firma, tra l’altro, è possibile richiedere anche l’attivazione di “DimmiQuando”, che consente di scegliere in quale giorno della settimana (dal lunedì al sabato) ricevere Raccomandate e Assicurate. Grande successo, sia tra i privati che tra le aziende, sta riscuotendo anche PosteMobile l’operatore di telefonia di Poste Italiane che grazie alla sua SIM e ai servizi semplifica trasforma il telefonino in un vero e proprio portafoglio elettronico. Oltre a piani tariffari semplici e convenienti, associando la SIM PosteMobile al proprio conto corrente BancoPosta e/o alla propria carta Postepay, i clienti hanno la possibilità di usufruire di una serie di servizi innovativi utilizzando il proprio cellulare per pagare bollettini di conto corrente, spedire telegrammi, effettuare bonifici, trasferire denaro da e verso carte Postepay, controllare il credito residuo e ricaricare la SIM addebitando il costo sul conto BancoPosta o sulla Postepay•
Un momento del meeting di Poste Italiane
POSTE ITALIANE SCEGLIE LA ECCO ITALIA
Ogni anno, l’area Territoriale Lazio-Abruzzo-Sardegna di Poste Italiane, durante la consueta convention di Filiale di Pescara, seleziona un’azienda innovativa e un personaggio che appartiene al mondo della stampa, con il fine di portare a tutti i partecipanti del meeting, un contributo di conoscenza e capacità imprenditoriale. L’azienda scelta quest’anno è stata proprio la Ecco Italia Gruppo Editoriale, per la capacità di rinnovarsi, crescere e ogni anno sviluppare progetti nuovi e vincenti. A raccontare la storia del gruppo, sono stati invitati l’editore Fabio De Vincentiis e il direttore di Abruzzo Impresa Eleonora Lopes. A rappresentare invece la stampa abruzzese è stato scelto Franco Avallone, coordinatore regionale del quotidiano Il Tempo che ha evidenziato quanto oggi stia diventando difficile fare il mestiere del giornalista in maniera etica e rigorosa.
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eventi » di Eleonora Lopes
“Sir” JCB visita la Edimac Il presidente della Jcb excavators visita l’innovativa e moderna azienda Edimac. Il patron Gerardo Gigli: «Per me e per tutto il mio team questa è una giornata speciale»
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l magnate inglese Sir Anthony Bamford, è atterrato all’Aeroporto di Pescara con il suo jet privato modello Gulfstream. Ad accoglierlo c’erano Gerardo Gigli, presidente della Edimac, suo figlio Alex, l’ingegnere Claudio Fiorentini presidente della Jcb Italia e altri rappresentanti del Gruppo. Il presidente della Jcb excavators, leader europeo e terzo costruttore mondiale di macchine da cantiere, qualche giorno fa, ha visitato la nuovissima e modernissima sede dell’azienda Edimac, concessionaria del brand Jcb per l’Abruzzo, Marche e Molise. Jcb è presente in tutto il mondo con 18 stabilimenti, 8 mila dipendenti e una gamma di oltre 300 tipologie di macchine prodotte. Edimac, azienda leader nel settore delle macchine e attrezzature edili e stradali, nata nel 1975, è il primo concessionario italiano Jcb. Oggi vanta un parco macchine di 250 mezzi a noleggio, tre filiali (L’Aquila, Montecosaro Scalo (vicino Macerata) e Porto d’Ascoli) e un team di circa 50 persone. Presenti all’evento, autorità, imprenditori e vertici delle associazioni di categoria; tra questi: il presidente del Consiglio Regionale Nazario Pagano, il presidente della CCIAA di Pescara Daniele Becci, il neo presidente di Confindustria Pescara Enrico Marramiero, il presidente dell’Ance Abruzzo Giuseppe Girolimetti e il futuro presiden-
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te di Confindustria Chieti Paolo Primavera. Dopo il taglio del nastro di benvenuto, il patron della Edimac ha accompagnato Sir Bamford a visitare la sua azienda. Il magnate inglese, ha portato direttamente dall’Inghilterra un regalo molto speciale per il presidente della Edimac: un modello in titanio di Jcb Dieselmax, una vettura sperimentale britannica che attualmente detiene il record del mondo di velocità per un veicolo diesel. «Questa –ha dichiarato Gigli- è una giornata molto importante. È un orgoglio per tutti noi che Sir Bamford abbia visitato la nostra azienda. La sua presenza oggi rafforza il rapporto che ci lega da anni, sia lavorativo che umano». Dopo un pranzo informale in Edimac, rigorosamente a base di pesce accompagnato da eccellenti vini abruzzesi, è stato il momento delle premiazioni, Sir Bamford ha infatti premiato alcuni collaboratori di Gigli per l’impegno profuso in questi anni. «Sono molto contento di essere oggi qui, -ha detto Sir Anthony Bamford - i miei complimenti vanno tutti alla famiglia Gigli e al suo team per i traguardi ottenuti. Il mio auspicio è che la nostra preziosa collaborazione, che dura già da 22 anni, possa continuare con gli stessi risultati di oggi»
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da sinistra: Giuseppe Girolimetti, Gerardo Anthony Bamford, Daniele Becci
Gigli, Nazario Pagano,
L’arrivo di Sir Anthony Bamford alla Edimac
Chi è Sir Anthony Bamford Sir Anthony Bamford, è il presidente della Jcb. Primo industriale privato inglese, è nato in Inghilterra nel 1945. All’età di 30 anni, succede al padre Joseph Cyril Bamford, fondatore del marchio Jcb. Viene nominato cavaliere nel 1990 all’età di 45 anni. Sposato con Lady Carol, è stato proclamato dottore della tecnologia da parte della Loughborough University nel 2002. Ama molto l’Italia, dove trascorre spesso le vacanze a bordo del suo “Virginia”, un mega yatch di 86 metri. Bamford è considerato uno dei più importanti collezionisti di Ferrari al mondo, tant’è che ogni anno partecipa alla Millemiglia. È membro del FAI (Fondo Ambiente Italiano) ed è stato nominato Commendatore della Repubblica Italiana. È uno dei maggiori sostenitori del Partito Conservatore in Inghilterra. Oggi Sir Bamford è senza dubbio uno degli industriali più in vista del jet set mondiale. Averlo a Pescara, è stato un evento unico. La sua visita in Abruzzo sarà senza dubbio un veicolo di promozione per il turismo della nostra regione già nota e frequentata da molti inglesi.
» foto di Simone Cerio
Gerardo Gigli riceve un omaggio speciale da sir Bamford
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eventi » di Massimo Avenali
Premiato il “Format Abruzzo” di Federalberghi Il Comitato dei giovani albergatori di Federalberghi Abruzzo riceve a Roma, dal Consiglio Nazionale, il “Premio Speciale Comitato dell’Anno”, per il format dell’alloggiamento ricettivo post-sisma
Un momento della premiazione a Roma con i giovani albergatori di Federalberghi
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l CNGA, Consiglio Nazionale Giovani Albergatori Federalberghi, ha conferito al Comitato dei giovani albergatori di Federalberghi Abruzzo il “Premio Speciale Comitato dell’Anno 2010”. Un premio per testimoniare la riconoscenza e l’ammirazione per l’energia e l’abnegazione mostrata dagli albergatoti abruzzesi nel soccorso e nell’organizzazione degli alloggiamenti per gli sfollati postsisma. Ricordiamo che da quel tragico 6 aprile 2010, la Federalberghi Abruzzo e la Protezione Civile, insieme alle altre associazioni di categoria regionali, sono state in grado di alloggiare, negli alberghi della costa abruzzese e non solo, circa 35.000 persone. La premiazione, è avvenuta a Roma, nell’ambito della 60° Assemblea Nazionale della Federalberghi. Il premio è stato consegnato dal presidente CNGA Federalberghi Marco Leardini a Giammarco Giovannelli, presidente del Comitato dei giovani albergatori di Federalberghi Abruzzo e presidente di Federalberghi della provincia di Teramo. «Sono molto orgoglioso –ha dichiarato il presidente Giovannelli- che i giovani albergatori abbiano ottenuto questo importante riconoscimento. A vincere è stato senza dubbio il gioco di squadra tra Federalberghi Abruzzo con tutte le associazioni di categoria regionali e la Protezione Civile guidata, per quanto riguarda l’accoglienza degli sfollati, da Lorenzo Alessandrini, funzionario del dipartimento nazionale della Protezione Civile. Il
Guido Bertolaso riceve il premio “Giovanni Colombo 2010” dal presidente CNGA Federalberghi Marco Leardini e da Giammarco Giovannelli presidente del comitato giovani albergatori di Federalberghi Abruzzo
A Teramo le vacanze sicure con “Pronto Medico”
“Format Abruzzo” è diventato un esempio di eccellenza e sinergia associativa a livello nazionale. Un sentito ringraziamento va a tutti gli operatori che hanno affrontato questa emergenza con grande professionalità e umanità». Presenti all’evento, anche il presidente regionale di Federalberghi Abruzzo Emilio Schirato, Lorenzo Alessandrini e i due collaboratori della Federalberghi Floriano Ercoli e Luisella D’Alessandro che insieme alla Protezione Civile hanno contribuito al meglio, durante questo difficile anno, per il delicato servizio del booking ricettivo d’emergenza post sisma. «I giovani albergatori abruzzesi, -ha affermato Emilio Schirato- in piena sinergia con Federalberghi Abruzzo e al fianco del dipartimento nazionale della Protezione Civile, si sono resi testimoni e protagonisti di una forte esperienza di vita tra il dovere della professionalità e l’onore della solidarietà. Il gruppo ha lavorato talmente bene da contribuire, con l’applicazione del “Format Abruzzo”, ad altre emergenze nazionali come quella della Versilia». Il “Format Abruzzo” infatti, proprio qualche giorno fa, è stato codificato e istituzionalizzato dalla Protezione Civile nazionale, come procedura d’emergenza da applicare per eventuali necessità urgenti di alloggiamenti. Un evento storico importante che inorgoglisce tutta la nostra regione. Sempre lo scorso 7 giugno nel pomeriggio, con la stessa motivazione e per tutto l’operato compiuto dalla Protezione Civile nazionale per il sisma in Abruzzo, è stato consegnato dal CNGA e dal Comitato regionale giovani albergatori d’Abruzzo, il Premio “Giovanni Colombo 2010” al Capo della protezione Civile e sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Guido Bertolaso. Presenti alla cerimonia, oltre al presidente Leardini, anche il presidente nazionale di Federalberghi Bernabò Bocca e il direttore generale Alessandro Cianella
Per la stagione 2010 la Federalberghi della provincia di Teramo, in merito all’assistenza turistica sanitaria, ha deciso di integrare il servizio pubblico della Asl (quest’anno confermato solo in parte) con un servizio privato che include le strutture ricettive del litorale da Martinsicuro a Silvi e dell’entroterra teramano. È infatti già attivo il servizio “Pronto medico” che offre assistenza medica ai turisti in vacanza soddisfacendo tutte le necessità. Fino al prossimo 20 settembre i vacanzieri presenti in alberghi, camping, villaggi e strutture ricettive in genere, in caso di assistenza medica, potranno fruire di uno specifico servizio equiparato a quello che in passato era garantito dalla guardia medica tradizionale. Saranno i singoli operatori turistici, contattando un numero che funge da centrale operativa, a richiedere la prestazione sanitaria, con vere e proprie visite domiciliari. «Nelle scorse settimaneha dichiarato Giammarco Giovannelli, presidente di Federalberghi Teramo - sia i singoli operatori, che le associazioni di categoria, hanno chiesto l’attivazione del servizio di medicina turistica. La mancata adozione prima e la parziale attivazione dopo, del servizio di guardia medica turistica da parte della Asl, ha accelerato il precitato progetto proprio per assicurare ai turisti presenti riferimenti e servizi certi». “Pronto medico” si compone di una serie di prestazioni: dalla medicina generale, alle visite domiciliari urgenti sia con personale medico di base che con un rilevante staff pediatrico, dalle visite ambulatoriali di vari specialisti fino alla consegna a domicilio dei farmaci, il tutto per assicurare ai vacanzieri, in caso di necessità, un supporto adeguato e un intervento certo. E ancora la possibilità di inviare personale infermieristico, laboratoristico e anche fisioterapisti. «In qualità di rappresentante –ha affermato la dottoressa Paola Angelini- coordinatrice dello staff sanitario di “Pronto Medico”, esprimo la mia soddisfazione nell’aver potuto organizzare questo servizio in grado di esaudire tutte le richieste in ambito sanitario che pervengono al nostro call center dai vari operatori turistici della provincia di Teramo. E questo grazie all’apertura del progetto del presidente di Federalberghi Giammarco Giovannelli».
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eventi » di Marco Taglieri
La galleria del Centro Commerciale Pescara Nord durante i lavori
Nuovo look per il Centro Commerciale Pescara Nord Più servizi, spazi funzionali e un restyling completo per la struttura, che rilancia l’immagine e si propone sempre più come punto di riferimento per il cliente-cittadino
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l centro commerciale Pescara Nord si “rifà il trucco”. Con un forte ampliamento dell’offerta commerciale, nuovi servizi, nuove possibilità di shopping e uno spazio molto più accogliente, la struttura rilancerà la sua immagine per affermarsi sempre più come vero punto di riferimento per il cliente-cittadino. Con 42 attività commerciali, 3 milioni e 400mila visitatori all’anno e una superficie di oltre 30mila metri quadrati, il centro commerciale Pescara Nord è una delle realtà commerciali più grandi e importanti della nostra regione e raccoglie un bacino d’utenza di oltre 400mila abitanti. Ma il centro, lungi dall’essere un semplice polo commerciale, rappresenta soprattutto un fondamentale centro di svilup-
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po in termini di crescita economica e occupazionale per l’intero territorio angolano e tutte le aree limitrofe. Oggi, in vista del suo 15esimo anno di attività, in omaggio al territorio che lo ospita e nella lungimirante prospettiva di migliorare continuamente la propria accoglienza e la propria offerta, il Centro si rinnova completamente, con un ambizioso progetto di restyling che riguarda sia l’interno che l’esterno della grande struttura. I lavori di ampliamento finalizzati a incrementare la superficie hanno avuto inizio nel luglio 2009, mentre quelli di ristrutturazione sono iniziati nel 2010. Oltre alle migliorie già elencate, tale intervento aprirà nuove opportunità di lavoro segnando un passaggio fondamentale nella storia del polo commerciale,
Parte degli impianti tecnologici realizzati dall’azienda Alma Cis Immagine relativa al getto in calcestruzzo nella platea di fondazione
che con Iper, la sua ancora principale, di proprietà del Gruppo Finiper, rappresenta un passaggio fondamentale nello sviluppo del territorio abruzzese. I lavori sono stati fortemente voluti dalla proprietà, Klecar Italia spa e dalla società di gestione Ségécé Italia Srl, del Gruppo Klépierre – Ségécé, entrambi impegnati in un piano di rinnovamento dei propri centri commerciali che passa attraverso la condivisione degli obiettivi con i territori ospitanti. Nella prospettiva di uno sviluppo che non deve arrestarsi e che parte da una realtà che ormai da molto tempo ha accompagnato la crescita della nostra area, l’amministrazione locale ha creduto sin da subito in questo rinnovamento, che si avvale ormai da luglio 2009, della consulenza, professionalità e determinazione di numerose aziende locali, in primis Cantieri Italiani Srl del Gruppo Carlo Maresca, la Inerti Valfino Srl, Prorec Srl e Alma Cis Srl del Gruppo Marramiero che stanno eseguendo le opere. Sono davvero numerose le aziende del territorio e non solo, che con grande competenza stanno lavorando alacremente per portare a termine il restyling, uno degli aspetti più importanti del centro commerciale Pescara Nord, un polo che cresce insieme al contesto, credendo nelle potenzialità del territorio e della sua gente. Il completamento dei lavori avverrà indicativamente a ridosso del 15esimo anno di attività del centro, e per l’occasione, assicurano, verrà organizzata una grande festa per inaugurare il nuovo “look” della struttura
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Lavori di sbancamento nella zona interessata dall’intervento
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eventi » di Jenny Viant Gómez
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n occasione dell’Anno santo giacobeo, una delegazione abruzzese - costituita da un pool di enti locali fra Comuni, Province, Unioni di Comuni e Comunità montane, in collaborazione con la Regione e l’Aptr – si è recata a Santiago de Compostela per promuovere le eccellenze territoriali e il Cammino verso la tomba dell’apostolo Tommaso, (custodita a Ortona dal 1258), che unisce le principali testimonianze di fede presenti nelle quattro province abruzzesi. L’assessore regionale al turismo Mauro Di Dalmazio durante la presentazione alla stampa dell’iniziativa - unitamente con il sindaco di Lanciano Filippo Paolini, l’assessore del comune di Ortona, Remo Di Martino, l’assessore provinciale di Pescara, Fabrizio Rapposelli e l’assessore della Provincia di Teramo, Ezio Vannucci - ha specificato che Il programma di promozione del turismo religioso “Culto e cultura in Abruzzo”, coordinato da Enzo Giammarino, intende esaltare le potenzialità di questa tipologia di “prodotto” turistico erroneamente associato ad un target di persone poco abbienti. A Santiago de Compostela la rappresentanza abruzzese, impreziosita dal reliquiario in argento contenente il Santo Braccio dell’apostolo Tommaso, ha avuto a disposizione un’area espositiva all’interno dell’Ufficio del Pellegrino dove si sono alternate proiezioni di filmati in diverse lingue europee, degustazioni di prodotti tipici, performance di cuochi e artigiani abruzzesi. Di grande impatto il corteo di sbandieratori, personaggi in costume storico, gonfaloni e simboli della religiosità, che ha attraversato le vie del centro di Santiago per raggiungere la cattedrale di San Giacomo, guidato dall’arcivescovo di Lanciano-Ortona monsignor Carlo Ghidelli. L’impegno economico di questa iniziativa è gravato sui comuni e sull’associazione temporanea di scopo “Culto e cultura in Abruzzo”. Essa prende il via dall’omonimo progetto lanciato nel 2001 per iniziativa dell’arcidiocesi di Lanciano-Ortona e dei comuni di Lanciano, Manoppello e Ortona, cresciuto fino ad includere altri comuni, le province e tutte le arcidiocesi abruzzesi
L’Abruzzo a Santiago Per una settimana Santiago de Compostela è stata cornice delle meraviglie abruzzesi. Religione e cultura insieme per promuovere il territorio
Il corteo abruzzese per le vie di Santiago La delegazione abruzzese a Santiago de Compostela
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eventi » di Jenny Viant Gómez
“La
tradizione giuridica partenopea e la
nuova stagione della Giustizia” A Civitella del Tronto i lavori della convention celebrativa dei 150 anni di Unità d’Italia. Riflessioni sull’evoluzione dei concetti di Stato e giustizia
Giuseppe De Rita segretario generale del Censis
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l’on. Alfredo Mantovano sottosegretario all’Interno
ivitella del Tronto è stato lo scenario dei lavori della convention per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia, il titolo scelto per la sessione di tre giorni di lavori è stato “La tradizione giuridica partenopea e la nuova stagione della Giustizia”. Un’occasione per fare un excursus sui nodi in tema di Giustizia insiti nel sistema dal Regno delle Due Sicilie del ‘700 ad oggi. I lavori sono stati aperti dal senatore Filippo Berselli, presidente della Commissione Giustizia del Senato. Nella prima giornata, presieduta da Giovanni Canzio, presidente della Corte d’Appello dell’Aquila, è stato trattato il tema dell’Unità d’Italia, la tradizione giuridica nazionale e il giudice nella Costituzione; si sono alternati interventi del presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, il professore Giuseppe De Rita, segretario generale del Censis e l’onorevole Alfredo Mantovano sottosegretario all’Interno che ha parlato de “Il senso dell’Unità nazionale in un contesto sociale, politico, e giuridico frammentato”. Il professore Fausto Giunta, Ordinario di Diritto penale presso l’’Università di Firenze
La cerimonia dell’Alzabandiera a Civitella del Tronto
ha concluso parlando della legittimazione del giudice e obbligo di motivazione. È stato reso omaggio anche a L’Aquila, ricordando l’opera di un giurista aquilano del ‘700. Si è dibattuto, attraverso le relazioni del Centro Studi della Banca d’Italia e della Ragioneria Generale dello Stato, sulle attuali interdipendenze economiche fra Giustizia e territorio (per la prima volta in Italia, il Centro Studi della Ragioneria Generale dello Stato ha illustrato le proprie ricerche economiche aggiornate alla situazione nel 2009). Nella giornata conclusiva, in una tavola rotonda intitolata “La nuova stagione della Giustizia fra autonomia, federalismo ed efficienza” si sono susseguiti gli interventi del senatore Giacomo Caliendo, sottosegretario alla Giustizia, Luca Palamara, presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Ciro Riviezzo, Consigliere CSM, con la moderazione del direttore de Il Centro Luigi Vicinanza. Le conclusioni sono state a cura del senatore Filippo Berselli, presidente della Commissione Giustizia del Senato
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L’Opinione Nicola Trifuoggi: «Non possiamo ricominciare con pedinamenti» Ci sono mezzi sofisticati a disposizione della magistratura per contrastare la criminalità e dobbiamo fare in modo da sfruttarli al meglio. Prima le indagini si basavano sui pedinamenti e altre modalità che oggi potrebbero definirsi arcaiche. Non possiamo ricominciare con i pedinamenti, anche perché, mi si spieghi: come si fa a pedinare una traccia telematica che viaggia su internet con immagini pedopornografiche? La magistratura è garante della legge e della Costituzione, ma deve avere gli strumenti per poterlo fare. Le intercettazioni sono state importanti per definire i contorni e le responsabilità nell’indagine della cosiddetta “Sanitopoli abruzzese”.
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eventi » a cura della redazione
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ell’ambito della VIII giornata nazionale dell’Economia, il merito ha fatto da protagonista al convegno organizzato dalla Camera di Commercio di Pescara dal titolo “Pescara, Punto di riferimento di Valore”. Un faccia a faccia tra le due di una medaglia complessa, quello tra Roger Abravanel, autore del libro “Meritocrazia”, ed il prof. Massimo Sargiacomo, docente dell’Università d’Annunzio di Pescara. Le ricette dell’autore per un sistema economico più giusto e meritevole, basato sulle persone ed il loro talento, fondato sulla trasparenza nell’accesso alle posizioni di potere e sulle pari opportunità si scontrano con un’allarmante realtà dei fatti. La ricerca del prof.
Il valore della meritocrazia
Di questo e molto altro si è discusso nel convegno organizzato dalla CCIAA di Pescara con ospiti lo scrittore Roger Abravanel, autore del libro “Meritocrazia”, e il prof. Massimo Sargiacomo Sargiacomo, commissionata dall’Ente camerale, sul passaggio generazionale delle imprese nella provincia di Pescara evidenzia come uno dei pochi meriti che il sistema generazionale ha è la longevità dei suoi capi d’azienda. Vediamo perché. Su un campione di 197 imprese pescaresi costituite tra il 1900 ed il 1967 (arco temporale che fa presupporre che ci sia o ci sia stato un passaggio generazionale), è stato riscontrato che la titolarità a succedere nella guida di un’azienda si acquisisca quasi automaticamente con il vincolo di parentela: nel 89,5% dei casi il successore risulta essere un discendente diretto della famiglia. Diversamente, la possibilità di lasciare il timone ad un manager interno trova riscontro solo nel 5,2% dei casi: nessuna chance, invece, per i manager esterni (0%). Eppure, come testimonia anche il libro di Abravanel, spesso le criticità familiari che serpeggiano tra le mura aziendali e che si insinuano tra le pieghe del fatturato, si risolvono proprio grazie ad un successore esterno, nelle cui vene scorre sì buon sangue, ma da un punto di vista puramente professionale. L’assenza di una pianificazione del passaggio (46,7% dei casi) va di pari passo con l’assenza di un controllo gestionale ex post (77,5%) e con la mancanza di un percorso formativo a misura di erede: troppo spesso, infatti, l’azienda di famiglia è la prima ed unica esperienza di lavoro. Di fronte ad un simile scenario, scende l’interesse da parte di finanziatori esterni ad investire tempo e risorse sul nostro terreno produttivo, fecondo solo, come si diceva all’inizio, per i nostri avi. Una seconda indagine del Prof. Sargiacomo, infatti, condotta sull’intera popolazione delle imprese iscritte al Registro Imprese di Pescara (di cui il 76,2% è rappresentato da ditte individuali), ha rilevato che 1572 titolari di azienda abbiano un’età compresa tra i 70 e i 79 anni e ben 524 capi siano gli over 80. Infine, al momento del passaggio del timone, ben il 62,5% dei “vecchi capi” continua ad avere legami con l’attività di famiglia ed al 54,1% di questi spetta l’ultima parola. Sarà il caso di prepararci ad un game over per la nostra economia? Staremo a vedere ma intanto lunga vita ai nostri nonni!
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Nel parterre, presenti da sinistra: Massimo Sargiacomo, Gianni Chiodi, Roger Abravanel, Massimo Taschini, Daniele Becci e Guerino Testa
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eventi
Una fase della produzione delle “birbe” presso lo stabilimento di Mosciano Sant’Angelo
» di Jenny Viant Gómez
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radizione e innovazione sono gli elementi che contraddistinguono il gruppo Amadori sul mercato. Le Birbe sono uno dei prodotti di punta de “I Fidatissimi”, la linea di prodotti impanati innovativi realizzati presso lo stabilimento di Mosciano Sant’Angelo di Teramo. Le Birbe Mondiali, bocconcini di carne di pollo 100% italiana, in vendita in tutta Italia solo durante il periodo di svolgimento del campionato mondiale di calcio, hanno conquistato anche il favore del console del Sudafrica, che ha ospitato Francesco Amadori e lo staff dell’azienda nella sua abitazione di Milano per il lancio del prodotto. «Da sempre Amadori cerca di interpretare le abitudini alimentari dei consumatori, offrendogli prodotti innovativi e di grande qualità – commenta Elena Aniello, direttore marketing strategico. In questo contesto si inseriscono le Birbe Mondiali che rispecchiano i trend crescenti di consumo di snack ad alto tasso di gusto e divertimento». Le Birbe Mondiali sono disponibili nella confezione da 500 gr, circa 25 unità, accompagnate da due vaschette di salse sudafricane nelle quali si può intingere il prodotto. Le salse si chiamano “Piri-Piri” (saporita) e “Go-Go Man-Go” (agrodolce). Lo stabilimento teramano negli ultimi anni si è confermato punto strategico del gruppo Amadori sia da un punto di vista produttivo, sia da un punto di vista logistico per tutta l’area del centro Sud d’Italia. Flavio Amadori direttore generale sottolinea: «Nel quinquennio 2006 - 2010 Amadori ha investito circa 49,5 milioni di euro nello stabilimento di Mosciano Sant’Angelo. In particolare l’anno 2009 ha registrato dati positivi rispetto al 2008, con la crescita della produzione del 10,2% e l’aumento di 176 dipendenti, che superano ora le 1.700 unità». Dopo l’inaugurazione degli impianti fotovoltaici di Mosciano e Notaresco nell’aprile 2009, Amadori ha continuato ad investire nella produzione di energia dal sole in Abruzzo, coprendo con pannelli fotovoltaici la superficie di strutture già esistenti. Nel corso del 2009 e nei primi mesi del 2010 sono stati installati pannelli fotovoltaici sui tetti di 13 allevamenti, per un totale di 3.291 kw ed una produzione di energia pari a 3.675.362 kwh/anno. Nel corso del 2010 saranno completati alcuni lavori, verrà terminata la realizzazione di un “digestore”: un impianto di cogenerazione che sarà in grado di produrre energia termica ed elettrica (a regime dovrebbe produrre energia pari al consumo di circa 2.300 famiglie, 7.000 persone)
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» foto concesse da Amadori
Birbe Mondiali made in Mosciano Per i mondiali di calcio l’Amadori si è inventata le Birbe Mondiali limited edition. Nello stabilimento teramano saranno prodotti i bocconcini in formato snack con salse sudafricane
La confezione del nuovo prodotto targato Amadori
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eventi » di Alessio Pelusi
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a Carvin Engineering è una giovane azienda, che ha già sviluppato un interessante prodotto per il mercato della ristorazione: “Ordine facile”. Attualmente, con il proprio telefonino è possibile fare qualunque cosa, spesso si sente dire: “Se facesse anche
L’innovazione che si mangia Cosa centra una società di sviluppo d’infrastrutture software e hardware per le imprese, con una bella serata al ristorante? Tutto… se si cerca di ordinare il caffé sarebbe perfetto”. Ebbene, ci sono arrivati. Ovviamente un cellulare non può fare un “espresso”, ma un ordine si! La Carvin offre ai ristoratori la possibilità di far visionare il proprio menù direttamente sul cellulare del cliente, non solo, l’avventore può ordinare e, in tempo reale, sapere quanto spenderà. Insomma, al cliente basta avere un telefono predisposto per il wi-fi ed inserire un codice, il suo ordine arriverà direttamente in cassa ed in cucina, senza possibilità di errori e ritardi. Attualmente esistono quattro versioni di “Ordine facile”, c’è quella per i ristoranti, per la pizza d’asporto, per i Caffè e per i lidi balneari, ma sono in progetto altre applicazione per questo sistema di ordini. La mission aziendale della Carvin Engineering, infatti, è avvicinare la tecnologia alla realtà e agli obiettivi di ogni società, con lo scopo di ridurne i costi di gestione, aumentarne la produttività, la stabilità e la sicurezza. Per far questo la società agisce sulle cinque aree informatiche di maggiore sensibilità. Sviluppa software su misura per il web e per la gestione. Offre supporto tecnico per i principali database e data warehouse. Migliora la sicurezza dei dati sensibili, anche attraverso la progettazione e realizzazione di sistemi di backup. Infine, la Carvin ottimizza infrastrutture di rete, realizzando cablaggi certificati, individuando malfunzionamenti e realizzando reti protette. L’innovazione è al centro dei pensieri dei due giovani soci: Carlo Troiano e Vincenzo Di Nino. Entrambi ingegneri, laureatisi a L’Aquila qualche anno fa. Simpatici ed intraprendenti, sono costantemente alla ricerca dell’idea giusta e della maniera più efficace di metterla in pratica
Carlo Troiano e Vincenzo Di Nino titolari della Carvin Engineering
Il logo della loro innovazione
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» foto concesse da Carvin Engineering
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sport&management » a cura della redazione
Pescara premiato in comune: ovazione per Di Francesco Il mister è il più applaudito. De Cecco commosso, Lucchesi soddisfatto. Ecco le immagini delle numerose premiazioni dei dirigenti biancazzurri ad opera della autorità locali
» foto di Simone Cerio
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CITROËN “C ZERO”, IL NEGATIVO
COME VALORE AGGIUNTO BENZINA, EMISSIONI DI CO2, RUMORE: TUTTO ANNULLATO, “AZZERATO”. QUESTA NUOVA VETTURA, COMPATTA MA CONFORTEVOLE, AFFRONTA CON SUCCESSO OGGI LE SFIDE DI DOMANI
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ero litri di benzina, zero emissioni di CO2, zero rumore. In una parola, Citroën “C Zero”. Ecco la nuova creatura griffata dalla casa madre francese. Ricca di novità e con un valore aggiunto distintivo: l’assoluto rispetto per l’ambiente. Consapevole delle sue responsabilità verso la natura, infatti, Citroën vuole dare risposte adeguate in merito. Ecco dunque il senso della nuova C Zero, prima vettura che risponde a queste esigenze. La nuova city car è studiata per agevolare la mobilità urbana: sagoma ridotta, ricarica rapida e autonomia sufficiente a coprire tutti i tragitti quotidiani, il tutto in un silenzio che fa dimenticare i rumori della città. Un vero concentrato di tecnologia e creatività per affrontare sin da oggi le sfide di domani. Ma “quanto dura” una macchina completamente elettrica? Quando la batteria è completamente ricaricata, la C Zero ha un’autonomia che varia dai 130 ai 160 km. L’indicatore di ricarica si sostituisce al normale indicatore della benzina attuale e aiuta a utilizzare il veicolo in modo più responsabile. Come ricaricarla? E’ molto semplice: esistono 2 modi diversi per
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farlo, da casa o al lavoro. Nel primo caso attraverso una presa normale da 220 volt per 6 ore, in modo da ottenere una carica completa. Nel secondo attraverso le speciali colonne da 50 Kw a 400 volt, per una ricarica fino all’80 per cento in 30 minuti. Dotata di una batteria al litio di ultima generazione, C Zero utilizza una tecnologia davvero all’avanguardia. Le sue batterie sono resistenti a ricariche parziali che non hanno alcuna incidenza sulla loro durata. E’ possibile ricaricare la batteria in qualsiasi momento e quante volte si vuole senza danneggiare né il veicolo né la batteria stessa. Su strada, dicevamo, C Zero consuma zero litri di benzina, produce zero emissioni di CO2 e zero rumore. Equipaggiata con un motore elettrico, non produce alcun gas ad effetto serra, zero emissioni inquinanti, e vi farà dimenticare ogni rumore cittadino. Inoltre la batteria al litio-ioni mantiene basso il peso della vettura riducendo ulteriormente il consumo di energia elettrica. Con i suoi 47 Kw, equivalenti a 64 cv, C Zero ha un’ottima accelerazione, da 60 a 90 km/h in 6 secondi. A differenza dei veicoli a motore termico, la coppia del motore è immediatamente disponibile e regala nuove
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sensazioni di guida. La sicurezza a bordo è uno dei vantaggi di questa vettura. Con 6 airbag di serie, Abs, Asr, Esp, 3 cinture di sicurezza a 3 punti di ancoraggio, la sicurezza è ottimale. Per la guida con bambini a bordo, entrambi i sedili posteriori sono dotati di punti di ancoraggio Isofix. Situata sotto il pianale, la batteria è protetta da shock o colpi frontali, laterali e posteriori. Essa viene fornita con un circuito interruttore automatico in caso di incidente. Il suo aspetto urbano compatto in realtà nasconde una vera 4 posti con bagagliaio da 166 litri. E inoltre dotata di un sistema di navigazione intelligente, servosterzo e climatizzatore. Elettrica, dinamica, vivace, Citroën C Zero saprà farsi strada in città e per le vie all’aria aperta. La concessionaria Citroen Autoepi di Pescara vi aspetta per maggiori informazioni•
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NUOVA BMW SERIE 5 TOURING TRA ELEGANZA E VERSATILITÀ UNA LINEA ARMONICA FA DA CORNICE AL LUSSUOSO SPAZIO INTERNO. MA QUESTA BMW STUPISCE PER IL PIACERE DI GUIDA E LA SICUREZZA A BORDO
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uando guidare è un piacere. Indipendente e atletica nel design, funzionale e intelligente negli interni, la nuova Serie 5 concede spazio al lusso. Ma il meglio di sé lo dà alla guida: una dinamica decisamente eccellente, senza compromessi. Da quattro generazioni un carattere robusto anche nella scocca e negli elevati standard di sicurezza. Piacere di guidare ed efficienza completate da versatilità ed eleganza sportiva. Insomma un’armonia perfetta. Un’ambizione che per la nuova BMW Serie 5 Touring è dietro l’angolo. Giunta alla quarta generazione, la Business Touring affascina con un design decisamente espressivo, con funzionalità moderne, ma è la dinamica di guida tipica del marchio e l’efficienza esemplare che ne fanno una vettura atletica. Restano inoltre le caratteristiche di comfort e sicurezza che da 4 generazioni fanno di BMW Serie 5 Touring un’automobile da viaggio apprezzata in
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particolare dalla classe medio/alta. Il concetto di successo è quello tipico delle automobili BMW, ovvero massimo livello di versatilità, piacere di guida ed estetica. Il suo carattere innovativo e sofisticato è sottolineato dai numerosi equipaggiamenti che di norma sono riservati alla categoria delle automobili di lusso. Il design è caratterizzato da uno stile indipendente, sia nelle proporzioni che nelle superfici. Il suo look ispira un’aria sportiva e funzionale. Il cofano motore lungo e modellato, gli sbalzi corti e il passo più lungo del segmento di appartenenza sono tipici del marchio e conferiscono alla nuova BMW Serie 5 Touring, insieme all’andamento filante delle linee nella vista di profilo, alle superfici vetrate allungate e leggermente cuneiformi e alla linea del tetto che scende dolcemente verso la coda, un’eleganza superiore alla media del suo segmento. All’interno, l’orientamento orizzontale delle superfici e la tensione delle linee formano un ambiente spazioso, caratterizzato da forte armonia stilistica. Grazie all’offerta di
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spazio ampliata e alla funzionalità moderna, questa vettura è in grado di soddisfare esigenze professionali, di tempo libero e di viaggio. Il volume del bagagliaio è ampliabile gradualmente da 560 a 1.670 litri. Unica nel segmento di appartenenza la versatilità dello schienale del divanetto posteriore, regolabile di 11 gradi in 7 posizioni differenti. Grazie alle misure di BMW EfficientDynamics di serie, la nuova Serie 5 Touring rafforza la posizione di leader di efficienza nel segmento di appartenenza. Tutti i motori sono Euro 5. La gamma di motori comprende 2 propulsori a benzina 6 cilindri in linea, un 6 cilindri in linea diesel e un 4 cilindri diesel. Come optional per tutte le motorizzazioni è disponibile il cambio automatico a 8 rapporti. Il comportamento di guida svela un ulteriore incremento della dinamica e un sensibile aumento del comfort. La nuova BMW Serie 5 Touring si distingue per una struttura della scocca alleggerita, resistente alle torsioni. La
protezione degli occupanti viene garantita dalla struttura robusta dell’abitacolo e da un ricco equipaggiamento di sicurezza che comprende le cinture automatiche a 3 punti in tutti i sedili, airbag frontali e laterali, poggiatesta attivi anticrash per guidatore e passeggero, airbag laterali a tendina e indicatore avaria pneumatici. Il cofano motore attivo ottimizza la protezione dei pedoni. Le luci diurne, le luci fendinebbia, la luce dei freni bistadio, i doppi fari bixeno e la regolazione di velocità con funzione frenante sono a bordo di serie. Tra gli optional più esclusivi, ripresi dalla categoria di lusso, meritano un accenno il retrotreno sterzante, l’assistente al parcheggio, l’Head Up Display, il Night Vision, il sistema audio multicanale, i sistemi di entertainment per la zona posteriore, il climatizzatore automatico a 4 zone, i sedili attivi, il sistema automatico Soft Close delle porte e il tetto panoramico in vetro. Vieni a provare la nuova BMW Serie 5 Touring presso la concessionaria Autoabruzzo di Pescara•
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VINITALY 2010 ERRATA CORRIGE Nel n. 43 di Abruzzo Impresa abbiamo erroneamente riportato l’elenco dei vini premiati del Vinitaly 2010. Di seguito riportiamo l’elenco esatto. Ci scusiamo per l’imprecisione. Premio Speciale Vinitaly Regione 2010 AZ. AGRICOLA TERRA D’ALIGI – ATESSA (CH) Vini Tranquilli Bianchi (gruppo 1) Gran Menzione COLLI APRUTINI IGT PECORINO 2009 AZ. AGR. F.LLI BIAGI F. & L. S.N.C - COLONNELLA (TE) COLLI APRUTINI IGT PECORINO “SOPRANO”2009 AZ. AGR. VITIVINICOLA STRAPPELLI - TORANO NUOVO (TE) COLLINE PESCARESI IGT PECORINO 2009 AZ. AGR. COSTANTINI ANTONIO - CITTA’ S. ANGELO (PE) COLLINE PESCARESI IGT PECORINO 2009 AZIENDA MARRAMIERO S.R.L. – ROSCIANO (PE) CONTROGUERRA DOC “ PASSERINA” 2009 AZ. AGR. F.LLI BIAGI F. & L. – COLONNELLA (TE) CONTROGUERRA DOC PASSERINA “ELENA” 2009 AZ. AGR. LIDIA E AMATO di TAVOLETTI LIDIA – CONTROGUERRA (TE) TERRE DI CHIETI IGT CHARDONNEY “MORANDIUM” 2009 OLEARIA VINICOLA VILLESE SOC. COOP. AGR. – VILLALFONSINA (CH) TERRE DI CHIETI IGT CHARDONNEY “PALIO” 2009 CITRA VINI S.C. – ORTONA (CH) TERRE DI CHIETI IGT PECORINO 2009 CASAL THAULERO S.R.L. – ORTONA (CH) TERRE DI CHIETI IGT PECORINO “LA CANALE” 2009 AZ. AGR. LA CASCINA DEL COLLE S.S. - VILLAMAGNA (CH) TERRE DI CHIETI IGT PECORINO “SANTA ROSA” 2009 NICOLA PRIORI – CASALBORDINO (CH) TREBBIANO D’ABRUZZO DOC “ASHE’” 2009 AZ. AGR. F.LLI BIAGI F. & L. S.N.C. – COLONNELLA (TE) TREBBIANO D’ABRUZZO DOC “BISANZIO” 2009 CITRA VINI S.C. – ORTONA (CH) TREBBIANO D’ABRUZZO DOC “COSTA DELLE PLAIE” 2009 PODERE CASTORANI S.R.L. – ALANNO (PE) TREBBIANO D’ABRUZZO DOC “PALU” 2009 AZ. AGR. LIDIA E AMATO di TAVOLETTI LIDIA – CONTROGUERRA (TE) TREBBIANO D’ABRUZZO DOC “CUORE” 2009 CANTINA TOLLO S.C.A. – TOLLO (CH) TREBBIANO D’ABRUZZO DOC “ SISTINA” 2009 CITRA VINI S.C. – ORTONA (CH) Vini tranquilli Bianchi (gruppo 3) Medaglia di bronzo TREBBIANO D’ABRUZZO DOC “SANTA CECILIA” 2008 TENUTA I FAURI AZ. AGR. DOMENICO DI CAMILLO – CHIETI (CH) Gran Menzione COLLINE PESCARESI IGT CHARDONNEY “PUNTA DEL COLLE” 2007 AZ. MARRAMIERO S.R.L. – ROSCIANO (PE) TERRE DI CHIETI IGT CHARDONNAY “CRETICO” 2007 CANTINA TOLLO S.C.A. - TOLLO (CH) Vini tranquilli rossi (Gruppo 4) Gran Menzione MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC 2008 AZ. AGR. TERRA D’ALIGI - ATESSA (CH) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC “BISANZIO” 2009 CITRA VINI S.C. - ORTONA (CH) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC “CASALE SAN BIASE” 2008 AZIENDA VITIVINICOLA SERGIO DEL CASALE - VASTO (CH) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC “DAMA” 2008 AZIENDA MARRAMIERO S.R.L. - ROSCIANO (PE) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC “DUCAMINIMO” 2008 AZ. AGR. LA CASCINA DEL COLLE S.S. - VILLAMAGNA (CH) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC “JAME’” 2008 AGR. FATTORIA TEATINA DE LUTIIS P. - CHIETI (CH) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC “LA CANALE” 2008 AZ. AGR. LA CASCINA DEL COLLE S.S. - VILLAMAGNA (CH) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC “PALIO” 2008 CITRA VINI S.C. - ORTONA (CH) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC “QUIS” 2008 CITRA VINI S.C. - ORTONA (CH) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC “RETRÒ” 2008 AZ. AGR. F.LLI BIAGI F. & L. S.N.C. - COLONNELLA (TE)
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MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC “SISTINA” 2008 CITRA VINI S.C. - ORTONA (CH) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC “SPINELLI” 2008 CANTINE SPINELLI S.R.L. - ATESSA (CH) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC “VALLE D’ORO” 2008 CANTINA TOLLO S.C.A. - TOLLO (CH) TERRE DI CHIETI IGT MERLOT “BORGO THAULERO” 2009 CASAL THAULERO S.R.L. - ORTONA (CH) TERRE DI CHIETI IGT MERLOT “I MODERNI” 2009 CITRA VINI S.C. - ORTONA (CH) TERRE DI CHIETI IGT ROSSO “FORCA DI LUPO” 2008 CANTINE SPINELLI S.R.L. - ATESSA (CH) TERRE DI CHIETI IGT ROSSO “MALVERNO” 2008 SOCIETA’ COOP. AGRICOLA OLEARIA VINICOLA ORSOGNA - ORSOGNA (CH) TERRE DI CHIETI IGT SANGIOVESE “BORGO THAULERO” 2009 CASAL THAULERO S.R.L. - ORTONA (CH) TERRE DI CHIETI IGT SANGIOVESE “ROCCA VENTOSA” 2009 CANTINA TOLLO S.C.A. - TOLLO (CH) Vini tranquilli rossi (Gruppo 5) Gran Menzione MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC 2007 AZ. AGR. TERRA D’ALIGI - ATESSA (CH) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC “ALCADE” 2006 CANTINA COLLE MORO SOC. COOP. AGR. - FRISA (CH) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC “CAGIOLO” 2007 CANTINA TOLLO S.C.A. - TOLLO (CH) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC “CAGIOLO” 2006 CANTINA TOLLO S.C.A. - TOLLO (CH) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC “DIOMEDEO” 2006 AZIENDA VITIVINICOLA SERGIO DEL CASALE - VASTO (CH) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC “INFERI” 2006 AZIENDA MARRAMIERO S.R.L. - ROSCIANO (PE) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC “MALLORIO” 2007 SOCIETA’ COOP. AGRICOLA OLEARIA VINICOLA ORSOGNA - ORSOGNA (CH) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC “MARRAGONE” 2007 AZ. AGR. COLLE DEL SOLE DI FABIO DI PRINZIO FRANCAVILLA AL MARE (CH) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC “MELLIANUM” 2007 CANTINA MIGLIANICO SOC. COOP. AGR. - MIGLIANICO (CH) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC “MILA” 2006 CANTINA COLLE MORO SOC. COOP. AGR. - FRISA (CH) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC “NERO DEI DUE MORI” 2007 AZ. AGR. ANFRA - PINETO (TE) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC “RUE DI PIANE” 2007 CANTINE SPINELLI S.R.L. - ATESSA (CH) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC “SELVA DE’ CANONICI” 2007 CANTINE DRAGANI S.R.L. - ORTONA (CH) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC “TERRE DEI VESTINI AMIR” 2006 AZ. AGR. CONTESA DI ROCCO PASETTI & C. S.S. COLLECORVINO (PE) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC “TOLOS” 2006 AZ. AGR. TERRA D’ALIGI - ATESSA (CH) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC “TORRE FABIANI” 2006 AZ. AGR. COLLE DEL SOLE DI FABIO DI PRINZIO FRANCAVILLA AL MARE (CH) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC RISERVA “GUNE’” 2006 CANTINE DRAGANI S.R.L. - ORTONA (CH) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC RISERVA “TURAN” 2006 SOCIETA’ AGRICOLA CANTINE TORRI S.S. - TORANO NUOVO (TE) SALENTO IGT NEGROAMARO 2007 CREA VINI S.R.L. - CASOLI (CH) TERRE DI CHIETI IGT ROSSO “FORCA DI LUPO” 2007 CANTINE SPINELLI S.R.L. - ATESSA (CH) TERRE DI CHIETI IGT ROSSO “MALVERNO” 2007 SOCIETA’ COOP. AGRICOLA OLEARIA VINICOLA ORSOGNA - ORSOGNA (CH) Vini Tranquilli rossi (Gruppo 6) Gran Menzione MONTEPULCIANO D’ABRUZZO COLLINE TERAMANE DOCG 2005 AZ. AGR. MARIA FREZZA - ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE)
MONTEPULCIANO D’ABRUZZO COLLINE TERAMANE DOCG RISERVA “CELIBE” 2004 AZ. AGR. VITIVINICOLA STRAPPELLI - TORANO NUOVO (TE) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO COLLINE TERAMANE DOCG RISERVA “ESCOL” 2005 SAN LORENZO VINI S.R.L. - CASTILENTI (TE) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC 2004 PODERE CASTORANI S.R.L. - ALANNO (PE) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC “FEUDO SAN FELICE” 2004 CANTINA RIPA TEATINA SOC. COOP. AGR. - RIPA TEATINA (CH) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC “NÉRIE” 2004 OLEARIA VINICOLA VILLESE SOC. COOP. AGR. VILLALFONSINA (CH) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC “TERRA REGIA” 2005 CANTINA SANGRO SOC. COOP. - FOSSACESIA (CH) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC “TOLOS” 2005 AZ. AGR. TERRA D’ALIGI - ATESSA (CH) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC “TURAN” 2004 SOCIETA’ AGRICOLA CANTINE TORRI S.S. - TORANO NUOVO (TE) Vini tranquilli Rosati (Gruppo 8) Gran Medaglia d’Oro MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC CERASUOLO 2009 AZ. AGR. TERRA D’ALIGI - ATESSA (CH) Medaglia d’Oro MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC CERASUOLO “ROCCAVENTOSA” 2009 CANTINA TOLLO S.C.A. - TOLLO (CH) Medaglia d’Argento MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC CERASUOLO “VALLE D’ORO” 2009 CANTINA TOLLO S.C.A. - TOLLO (CH) Gran Menzione COLLI DEL SANGRO IGT ROSATO “SAPIO” 2009 CANTINA SANGRO SOC. COOP. - FOSSACESIA (CH) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC CERASUOLO 2009 AZ. AGR. COSTANTINI ANTONIO - CITTA’ S. ANGELO (PE) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC CERASUOLO “CASALE SAN BIASE” 2009 AZIENDA VITIVINICOLA SERGIO DEL CASALE - VASTO (CH) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC CERASUOLO “COLLE TONDO” 2009 AZ. AGR. CORDONI GIUSEPPE - ANCARANO (TE) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC CERASUOLO “CUORE” 2009 CANTINA TOLLO S.C.A. - TOLLO (CH) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC CERASUOLO “DAMA” 2009 AZIENDA MARRAMIERO S.R.L. - ROSCIANO (PE) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC CERASUOLO “DI RIPA” 2009 CANTINA RIPA TEATINA SOC. COOP. AGR. - RIPA TEATINA (CH) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC CERASUOLO “MALLORIO - SELEZIONE DEL SINDACO” 2009 SOCIETA’ COOP. AGRICOLA OLEARIA VINICOLA ORSOGNA - ORSOGNA (CH) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC CERASUOLO “MALLORIO” 2009 SOCIETA’ COOP. AGRICOLA OLEARIA VINICOLA ORSOGNA - ORSOGNA (CH) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC CERASUOLO “SISTINA” 2009 CITRA VINI S.C. - ORTONA (CH) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC CERASUOLO “SPINELLI” 2009 CANTINE SPINELLI S.R.L. - ATESSA (CH) MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC CERASUOLO “VILLA ADAMI” 2009 MADONNA DEI MIRACOLI SOC. COOP. AGR. - CASALBORDINO (CH) TERRE DI CHIETI IGT MERLOT ROSATO “UNICO” 2009 TENUTA ULISSE DI ULISSE ANTONIO - CRECCHIO (CH) TERRE DI CHIETI IGT ROSATO “MAGLIA ROSA” 2009 CANTINE SPINELLI S.R.L. - ATESSA (CH) TERRE DI CHIETI IGT ROSATO “TRATTURO” 2009 CANTINE SPINELLI S.R.L. - ATESSA (CH) Vini Frizzanti (Gruppo 1) COLLINE TEATINE IGT ROSATO FRIZZANTE “ALBA ROSA” 2009 TENUTA I FAURI AZ. AGR. DOMENICO DI CAMILLO CHIETI (CH)
hanno collaborato
Giuseppe Girolimetti
Abruzzo che produce | pag. 21 Presidente dell’Ance Pescara lo scorso aprile è stato anche eletto presidente Ance Abruzzo, articolazione regionale dell’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili. Architetto, Giuseppe Girolimetti, 54 anni, coniugato e padre di due figli, è stato anche presidente della Cassa Edile di Pescara e proviene da una famiglia storica dell’imprenditoria pescarese. L’impresa Girolimetti, fondata nel 1951 dal padre Fulvio, al quale si sono successivamente affiancati i figli Giuseppe e Fabrizio, opera da sempre nel settore dell’edilizia residenziale, ma notevoli sono stati anche i lavori realizzati nel settore pubblico.
Giuseppe Mauro
nonsoloeconomia | pag. 23 È professore Ordinario di Politica Economica presso la facoltà di Economia dell’Università G.d’Annunzio di ChietiPescara. Ha seguito tutta la carriera accademica da borsista a assistente ordinario, a professore incaricato, a professore associato sino a professore ordinario. Ha insegnato Economia Monetaria e Creditizia, Economia Politica, Economia del Lavoro, Economia Industriale ed Internazionale presso le università LUISS di Roma, Teramo e Pescara. È stato Visiting Scholar presso l’Università di York (G.B.) e attualmente collabora con la London School of Economics. Attualmente ricopre la carica di presidente del Corso di Laurea in Economia e Commercio. È Membro della Società Italiana degli Economisti.
Massimiliano Palubaro
mercati | pag. 57
Nasce a Pescara, sposato e due figlie. Dopo aver conseguito la laurea in Economia e Commercio presso la facoltà di Economia dell’Università “G. D’Annunzio” di Pescara, svolge l’attività di promotore finanziario, dedicando, tuttavia, la maggior parte del suo tempo allo studio e all’analisi di strumenti derivati per la copertura dei rischi finanziari. Nel 2003 lascia il mondo della promozione, per dar vita, assieme a Roberto Diodati, ad uno dei primi Studi italiani di Consulenza Finanziaria Indipendente. Nel 2007 fonda, con Roberto Diodati e Giulio Caso, la CFI & Partnerns s.r.l. all’interno della quale si occupa di financial risk management.
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Alfredo De Vincentis
mercati | pag. 59
Nato nel 1970, è laureato in economia. Dopo anni di esperienza nel sistema bancario come promotore finanziario lavora come analista tecnico e trader dal 2005.
Luigi Carunchio
fisco | pag. 63
Socio fondatore dello studio “Valore” Professionisti Associati in Lanciano, struttura associata tra commercialisti che ha creduto nell’organizzazione dell’attività professionale in gruppo. Si occupa da sempre delle problematiche di categoria e per questo attualmente ricopre, tra le altre, la carica di presidente nazionale dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed esperti contabili, principale sindacato di riferimento dei commercialisti italiani. Presidente altresì della Fondazione Nazionale Centro Studi UNGDC il cui comitato scientifico è presieduto dal prof Lupi.
Pietro Pastorelli
energia | pag. 67
Nato all’Aquila nel 1941, si laurea nel 1965 al Politecnico di Torino in Ingegneria elettronica. Dopo una breve esperienza di docente, svolge la sua attività lavorativa presso alcune importanti aziende multinazionali operando nei settori delle apparecchiature e degli impianti MT/BT. Opera anche, come libero professionista, nella progettazione di impianti elettrici per complessi industriali e banche e, come imprenditore, nel settore dei componenti meccanici per applicazioni aerospaziali. Dal 2006 è delegato di Confindustria Abruzzo per le politiche energetiche.
Simone D’Alessandro
creatività&innovazione | pag. 71 È scrittore, docente universitario, saggista e copywriter. Autore di opere di carattere scientifico. Dal 1997 è sceneggiatore di spot, cortometraggi e documentari. È Copywriter Senior presso CARSA Spa, agenzia leader nella comunicazione ambientale. Segue un dottorato di ricerca presso la facoltà di Scienze Sociali dell’Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti. Vincitore del premio nazionale di letteratura Parco Majella 2007, del premio letterario nazionale Alceste de Lollis e del premio Manzoni.
Antonio Teti
ict | pag. 74
È responsabile del supporto tecnico informatico della Direzione Generale dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara. Laureato in Economia e Management delle Imprese, ha conseguito tre specializzazioni in Information Technology presso la ELEA Knowledge Integration. È Accademico Ordinario della Pontificia Accademia Tiberina, prestigioso Istituto di Cultura Universitaria e di Studi Superiori e Presidente Onorario della Società Italiana delle Scienze Informatiche e Tecnologiche (SISIT). Ha avuto incarichi di docenza in diverse università italiane e ha collaborato per attività di alta formazione con la facoltà di Informatica dell’Università Politecnica di Valencia e di Madrid.
Filippo Paolini
norme&leggi | pag. 79 Nello studio legale di cui è titolare, esercita la professione forense prevalentemente nel ramo del diritto commerciale. È consulente giuridico di diverse aziende, abruzzesi e non, in materia di contratti, diritto societario e crisi dell’impresa. È consulente giuridico, dal 2003, dell’Ufficio Legale Federazione Italiana Giuoco Calcio – A.I.A. Laureato in Giurisprudenza a soli 23 anni, è iscritto dal 2001 all’Albo degli Avvocati presso il Tribunale di Avezzano.
Piero Carducci
la terra di Piero | pag. 89 Economista e docente universitario, è specializzato in sviluppo territoriale e sistemi per il controllo di gestione. È stato direttore della scuola di formazione manageriale del Gruppo Telecom e presidente dell’Agenzia di sviluppo della Provincia di Potenza. Ha diretto la collana di management del ministero degli Interni. Attualmente è presidente dell’organismo di vigilanza delle Ferrovie regionali.
A R T E C U LT U R AC I N E M A L E T T ER AT U R A M U S I C A M O DAV I AG G I T U R I S M O G A S T R O N O M I A A R T I G I A N ATO
» a cura di Denia Di Giacomo
149TRAPARENTESI News in pillole 159ITINERARI D’ABRUZZO Francavilla al mare 161L’ALBERGO DEL MESE Piccolo Mondo Antico Relais 163ALKIMIE Le corde delle chiochie 165PAPRIKA Ristorante Castello Aragona 169TRAIN DE VIE Ehi, mi senti? 175ARTE&CO. Reportage Atri Festival 177ARTE&CO. White Project e Videoartscope: l’officina dell’arte tra passato e futuro
171ARTE&CO. / IN CORNICE
179ARTE&CO. La “Marrocca” regina di Casalincontrada
Di materia e forma vive Mariantonietta Sulcanese 153DIVERTIRMANGIANDO Le mille e una notte!
157USCITA DI SICUREZZA Città del Capo, la culla del Sudafrica
185TEMPO RUBATO Etica, Economia e Globalizzazione 187MUSICAMANIA Time Flies... 1994-2009/Croce e Delizia 189VEZZI MODERNI Nella shopper questo mese
167SALUS 181ARTE&CO. Caldo d’agosto, Liturgie dell’ineffabile pasta mia non ti conosco!
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traparentesi EVENTI
“SOUNDLABS FESTIVAL” A ROSETO: I IN ESCLUSIVA PER IL CENTRO SUD ITASIMPLE MINDS LIA
Il Soundlabs Festival arriva quest’an no alla sua quattordicesima edizione : tanti i nomi che si alterneranno a Roseto sui due palc hi l’1 e 2 agosto prossimi. Su tutti i Simple Minds, band che non ha bisogno di presentazione poiché fa parte della storia del rock mondiale. Lo scorso anno i Simple Minds hanno pubblicato “Gra ffiti Soul”, uno dei migliori dischi della loro trentennale carriera. Saranno in concerto a Rose siva per il Centro-Sud Italia. Dopo la to il 2 agosto in esclupartecipazione alla scorsa edizione , ritroveremo il trio inglese The Wav poi ci saranno i nostrani, ma internazi e Pictures, onalissimi Zu. Inoltre potremo app rezzare il folklore bizzarro e contami A Hawk and A Hacksaw, il pop nost nato degli algico dei livornesi Virginiana Mille r e quello raffinato dei Wild Nothing, e la grinta delle losangeline Dum la bellezza Dum Girls, la psichedelia del sestetto californiano Sleepy Sun, la spensiera l’allegria dei catalani Mujeres, la legg tezza e erezza dei brooklynesi Air Waves, il cantautorato italianissimo dei Brun e il rock nostrano dei pescaresi Mat ori SaS inèe. I biglietti per questa due gior ni di grande musica sono in vendita www.bookingshow.com (13,20 euro sul circu ito per la prima serata e 33 euro per la seconda).
EVENTI
“SEICENTONOVECENTO”: TORNA IN ABRUZZO IL FESTIVAL INTERNAZIONALE DI MUSICA ANTICA ionale della musica Sei solisti e otto complessi strumentali di rilievo nel panorama internaz si dal 30 luglio al 30 abruzze province quattro nelle antica si esibiranno in sedici appuntamenti tiva che da sempre un’inizia to, novecen Seicento di a massim di ma agosto, questo è il program devolve il ricaanni due riserva una particolare attenzione per borghi e centri storici e che da L’iniziativa, Sud. Negri one Fondazi della vato del biglietto simbolico d’ingresso di 1 euro alla ricerca farmacologica to da d’argen targa una di imento riconosc il volta giunta alla sedicesima edizione, ha inoltre ricevuto per la quarta dall’enVasto a D’Avalos Palazzo a luglio 30 il ato inaugur verrà parte del Presidente della Repubblica. Il Festival ti su tutto il territorio regionale. semble trentino Girolamo Frescobaldi. I restanti concerti saranno itineran Tutti i concerti inizieranno alle 21.15. - crimosca@gmail.com INFO: ufficio stampa Ensemble ‘900 - Cristina Mosca: tel 328/4131195
CORSI
VIVERE MEGLIO AFFRONTANDO I PROBLEMI Ognuno di noi ha delle difficoltà, basta esserne consapevoli e affrontarle a testa alta. A Montesilvano, in Corso Umberto n. 219 si terranno dei corsi dedicati sia alle problematiche di coppia che alle difficoltà di relazione interpersonale. I corsi avranno la durata di cinque incontri e i giorni verranno concordati con gli iscritti in un incontro di presentazione che si terrà a Settembre. Si potrà riflettere, sdrammatizzando e giocando, sulle proprie problematiche, supportati e aiutati dall’esperienza di una psicologa psicoterapeuta, in un clima di grande complicità ed empatia. INFO: chiamare ai numeri 3339821967 o 0854470203
RICONOSCIMENTI
GUERRA E SAVIANO PREMIATI A PESC ARA
Il premio speciale istituito in onore di Ennio Flaiano nel centenario della nascita è stato assegnato al poeta Tonino Guerra e allo scrit tore Roberto Savi ano. Guerra e Saviano, quest’ultimo prem iato “per il valore letterario e l’imp egno etico della sua opera”, hanno ricev uto il riconoscimento lo scorso 4 lugli o nel suggestivo scenario del teatro d’An nunzio di Pescara, insieme agli altri miati di letteratura, cinema, teatro, pretelevisione e radio all’interno della XXXVII edizione del Premio Internazionale Ennio Flaiano.
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traparentesi CONCORSO FOTOGRAF
ICO
Teatro del Mare 2010, FELLINI IN UNO SCAT TO voro di Federico Fellini, estro lancianma proiezione del capola
A 50 anni dalla pri magini del grande Ma ebra l’at tualità delle im cel o, ost ag 8 ricreate all ’interno all’ lio lug dal 31 e atmosfere Felliniane all ata dic de colca rafi og ne Internazionale. In do una selezione fot a giunto alla XVII edizio ad rStr pa di a nti ita tra inv re Tea i Teatro del Ma del Festival de ni dei comuni ospitanti, zio La . tra ieti nis Ch mi B Am CLU le TO con FO e L’ANAF laborazione ssa in collaborazione con di l Mare”, iniziativa promo llo scatto: obiettivo quello de de tro ati Tea on di i ssi pa orc ap “Sc i a plic sem o l tecipare ti de nis nte sio era fes nell’iniziativa itin a a tut ti, fotografi pro i centri cittadini coinvolti de partecipazione è apert e rci ion sco zaz gli o niz ers rga rav ll’o lizzata da vita felliniana att bblicazione/catalogo rea rappresentare la dolce al vita ad una originale pu no iare i propri scatti fino ran inv da bile ate ssi on po ezi È sel it. o af. an w.l ww e festival. Le fot su it 65. ere ts3 che op anche sui siti ww w.even yahoo.it. Si accettano an e saranno pubblicate elettronica fotoclubchieti@ nte indirizzo: sta ue po di seg al ella e iar cas inv alla da 0 za passepartout) sen , prossimo 31 agosto 201 x30 20 . cm x ma to car taceo (forma CD/DVD o su supporto . 88 - 66100 CHIETI. C.P 0.html e ww w.lanaf.it. ieti Ch A.C. Fotoclub it/Teatro_del_ Mare_201 65. ts3 en .ev ww /w p:/ SU htt INFO e REGOLAMENTO
SURA DI BAMBINO PARCO DEL LAVINO, IL PARCO A MI mbiente e finanziara di Bambino”, promosso da Lega
NATURA
misu Si è concluso il progetto “Un Parco a re la fruizione delle iche Sociali, con l’obiettivo di migliora Polit delle e to dal Ministero del Lavoro toriale attrezzato delle li Under 14 all’interno del Parco terri aree naturali protette da parte deg la partecipazione dei a (contrada Decontra). Per garantire sorgenti sulfuree del Lavino a Scaf del parco, sono stati vita alla ne e la loro reale partecipazio bambini allo sviluppo del territorio permanenti infornelli pan a, tem a a ito del progetto: una bibliotec amb nell’ uiti eseg li izi ttura stru i vent presentati gli inter ità di educazione ambientale e serv enti nell’area, uno spazio per le attiv pres a gfaun e itora flora mon un sulla e to o izza Parc real mativi sul di bambino” è stato ito del progetto “Un parco a misura marine igienici specifici per disabili. Nell’amb hi nazionali, regionali e nelle aree Parc nei 14 er und gli di accessibilità per it. zzo. abru ente mbi .lega gio nazionale per verificare il livello www sito ti nel dossier scaricabile dal blica pub sono ggio itora mon del protette. I risultati
CONCORSO DI FOTOGRAFIA
FOTOGRAFARE LA NATURA Il Gruppo fotografico La Genziana ha indetto il IX Concorso Fotogra fico Nazionale valevole per la statistica UIF 2010. Il concorso è suddiviso in tema obbligato, tema libero colore e tema libero B/N solo su stampa fotografica. Il tema obbligato del concroso è “La fotografia naturalistica” nelle sue molteplici sfaccettature e le categorie di questo tema sono: avifauna, mammiferi, biodiversità ambienti naturali, una terra da salvare, una storia narrata. La quota di partecipazione è fissata in 20 euro e il concorso è aperto a tutti e si può partecipare con un massim o di 4 foto per autore. Per maggiori informazioni e per scaricare il regolamento: www.lagenzian a.net – lagenziana1@virgilio.it
DIAGRELE L’ARTIGIANATO IN MOSTRA A GUAR zzese tra dell ’artigianato artistico abru
EVENTI
40° mos Si terrà dal 1 al 20 agosto 2010 la vivere questo , ormai entrato nella tradizione, per inale orig o mod Un e. di Guardiagrel a quest’anmat d’ar te e creatività. La giuria chia bellissimo borgo in un ambiente ricco a: Mario Di post com così to artistico e oreficeria è no a giudicare i lavori di artigiana dell’Arte ico Stor – i trod Cen iano ne Carichieti, Giul Nisio – presidente della Fondazio Marara, Pesc ta, Artis – elli ciar Mas o Critico d’Ar te, Pescara, Clodove – ri zzie Stro ra Ente Chia dell’ zo, nte Arez enta a, Oraf gelista – Rappres Statale d’Ar te, Avezzano, Italo Evan cello Capriotti – Docente Istituto Mostra, Penne i siti: www.artigianatoabruzzese.it Per maggiori informazioni visitate igianato/ _guardiagrele-40°-mostra-dellart http://cultura.inabruzzo.it/0013846
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FESTE
PENNA SANT’ANDREA SI CONFREMA CITTADINA FOLK! E anche quest’anno Penna Sant’Andrea (TE) sarà la capitale del folk, con il 34° incontro di Folklore internazionale e la presenza di Gruppi Folk di tutto il mondo. La manifestazione si articola su 3 giorni. Il 30 luglio Donne Folk con l’esibizione di gruppi composti da sole donne, il 31 luglio Notte Folk con gruppi di musica popolare che suonera nno per tutta la notte. Il 1° agosto Incontro Folk con l’esibizione di gruppi in costume folk provenienti dai vari continenti, tra di essi il gruppo di danza “Laccio d’amore” che eseguirà l’omonima antica danza con il caratteristico intreccio dei nastri colorati. Assieme al gruppo ufficiale si esibiranno nel ballo dell’intreccio i bambini delle scuole materne e delle scuole elementari. In concomintanza con il Festival si svolgeranno la 2° Sagra degli gnocchi e la Mostra di strumenti musicali tradizionali. Saranno altresì allestiti stand enogastronomici con i prodotti tipici locali. Info:ww w.incontrofolk.altervista.org
FESTE
ROSELLO TORNA AL PASSATO CON IL PALIO DEI GIOCHI ANTICHI Una manifestazione dove potremo conoscere e divertirci con i giochi che una volta allietavano i nostri nonni e genitori, con la stessa semplicità e genuinità di un tempo. Dal 17 al 19 agosto, nel paese di Rosello (CH), una pirà l’atmosfera di allepiccola olimpiade d’altri tempi riem della pignata, la corsa o gioc il gria... la corsa con il cerchio, alcuni dei tanti giochi che con i sacchi, la ruzzola... sono solo to agonistico, le vie di animeranno, non senza un sano spiri dei Giochi Antichi Palio Rosello in cui le squadre iscritte al ione divertente e ccas Un’o a. l’altr si sfideranno l’una contro atori o semplici curiosi, appassionante, aperta a tutti, visit diffusione, specie tra le per promuovere la conoscenza e la usanze che affondano ed generazioni più giovani, di giochi di una volta dei nostri vita nella le loro radici nel passato e iro tra le squadre in paesi. Più di 100 sfide all’ultimo resp di sosta e divertimento, un’atmosfera di gioco, ma anche nno carne alla brace orra con stand gastronomici che prop om eb.c llow e birra fresca! Info:www.rose
EVENTI
CORONA VISITA LA SHARK BEER DI ROSETO
Non ha ancora compiuto un anno il giovane birrificio di Roseto degli Abruzzi Shark Beer, ma va già a gonfie vele. E questo per merito degli intraprendenti soci: Enrico Massi, Luca Di Franceschino, Lamberto Vannucci e Gilberto Angelini e ovviamente dell’ottima birra artigianale che producono. Birra apprezzata anche dal noto personaggio televisivo Fabrizio Corona che qualche giorno fa, ha partecipato ad una degustazione organizzata dal birrificio nella splendida terrazza del Breaking Business Hotel di Mosciano Sant’Angelo.
FESTE E SOLIDARIETÀ
IL MEDIOEVO TORNERÀ PER TRE GIOR DI CALASCIO, AI PIEDI DELL A FAMOSA NI NEL COMUNE ROCCA Tra il 30
luglio ed il 1 agosto infatti, artisti di strada, esperti falconieri, giocolieri, e cavalieri impegnati in duelli e tiro con l’arco, saranno i prot agonisti dell’animazione, mentre gli artigiani mostreranno il loro antico lavoro, il tutto nella magnific a cornice di uno dei posti più sugg estivi della nostra terra. L’iniziativa si inserisce in un progetto ben più vasto e importante promosso dall ’associazione milanese “Una luce per la Rinascita” che raccoglie professionisti da varie parti d’Italia nella volontà di contribuire a risollevare l’Abruzzo a partire dal Comune di Calascio. L’iniziativa si l’illuminazione della romantica qua accende simbolicamente con nto antica Rocca perché è da que sta che parte l’idea di restaurare Calascio e di creare un museo inter il borgo di attivo che aiuti a sviluppare ulteriorm ente il turismo e che crei posti di lavo sieme ad alloggi per studenti. L’inte ro inra iniziativa, sia dei tre giorni di festa , sia della rinascita di Calascio, è coor dall’architetto milanese Dario Ban dinata audi.
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divertirmangiando » a cura della redazione
LE MILLE E UNA NOTTE!
Abruzzo, terra di mare, montagne, ma soprattutto…di sapori! Dopo i tanti sforzi per avere successo nella “prova costume” sicuramente anche quest’estate appagheremo i nostri gusti nelle magiche serate all’insegna di sagre e feste. Eccone alcune che sicuramente ci tenteranno…
LUGLIO - AGOSTO
PESCARA e provincia Dal’Etna al Gran Sasso dal 17 al 25 luglio 2010 a Città S. Angelo Sagra della mugnaia dal 06 al 12 agosto 2010 a Elice Sagra Pipindune e ove dal 08 al 12 agosto 2010 a Collecorvino Palio dei 6 rioni dal 01/08/2010 al 10/08/2010 a Penne Sagra del farro dal 09/08/2010 al 10/08/2010 ad Abbateggio Sagra di sagne e fagioli dal 10/08/2010 al 12/08/2010 a Manoppello Lu pane de lu paese mè il 15/08/2010 a Bolognano Sagra del gambero di fiume e della trota il 15/08/2010 a Popoli.
E inoltre... Verso la metà di agosto, per chi ama passeggiare senza rinunciare al gusto di mangiare, a Farindola si svolgerà la famosa festa “Camminar mangiando”. In questo evento è previsto un percorso a piedi attraversando boschi e ruscelli; ogni tappa ha uno stand in cui si possono degustare piatti tipici, come ad esempio il miele, le pizze fritte, il formaggio lazzato, pereroni e uova, cipollata, i rimpizzi, sagne e fagioli, la pecora alla callara, bruschette al tartufo, ma soprattutto si potrà assaporare l’ottimo pecorino di Farindola. Si potrebbe definire un iter culturale in quanto vengono rievocati lavori come: la trebbiatura, la lavorazione del legno e la preparazione di ceste e sedie in paglia. Verso la metà di agosto, si svolgerà a Montebello di Bertona la famosa Sagra degli Antichi Sapori in cu saranno ricreati ambienti storici e piatti tipici come: gnocchi con funghi, ravioli ripieni con tartufo, zuppa antichi sapori, arrosticini, polenta al tartufo, dolci locali. Le serate verranno naturalmente allietate da gruppi musicali lungo le stradine del centro storico.
TERAMO e provincia Sagra de lu stannemass dal 23 al 26 luglio 2010 a Cologna Sagra della Pasta allo sparone dal 07 al 09 agosto 2010 a Montepagano Sagra del vino, della salsiccia e del formaggio pecorino dal 12 al 17 agosto 2010 a Torano Nuovo Sagra del Mare nel mese di agosto 2010 a Alba Adriatica
E inoltre... Sempre ad agosto ad Arsita, il paese che fino ad un secolo fa veniva denominato Bacucco, si svolgerà la Sagra del coatto, ovvero la sagra dedicata alla pecora alla callara, un piatto tipico dal sapore molto intenso e dalla lunga preparazione. Ma se a qualcuno piacessero anche le lunghe passeggiate in mezzo alla natura, Teramo, l’11 e il 12 luglio, propone la manifestazione “Rifugi aperti nel Mediterraneo”, percorsi tra natura e cultura dove si raggiungerà anche la cima del Monte Velino.
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divertirmangiando
CHIETI e provincia I nuovi baccanali nel mese di luglio 2010 a Tollo Sagra alla paesana dal 27 al 29 luglio 2010 a Sant’Eusanio del Sangro Calalenta dal 03 al 05 luglio 2010 a San Vito Chietino IV Sagra dello Stinco di Maiale dal 20 al 22 luglio 2010 a Sant’Eusanio del Sangro Borgo in sagra il 04 agosto 2010 a Furci Sagra d’l fusill e pallott casc e ove dal 04 al 05 agosto 2010 a Guardiabruna Torrevecchia in sagra dal 06 al 08 agosto 2010 a Torrevecchia Teatina Sagra del Wurstel dal 07 al 09 agosto 2010 a Lanciano Sagra del tartufo dal 08 al 10 agosto 2010 a Torrebruna Polpe della Ventricina Palmolese il 10 agosto 2010 a Palmoli Arretruvemmeze a la piazza dal 10 al 20 agosto 2010 a Rosello Sagra della marrocca dal 13 al 15 agosto 2010 a Villascorciosa Festa country il 14 agosto 2010 a Guardiabruna Pizza Scima a Tempo Perso dal 29 al 30 agosto 2010 a Casoli
E inoltre... Tra gli eventi in provincia di Chieti, a Fossacesia, durante il primo fine settimana di agosto, si terrà il “Palio de Lu Sticchie”. Lo Sticchie (licc’alliert; vvocche; stìcchio; la voca) era uno dei giochi più comuni tra i maschietti e consisteva nel lanciare un coccio di pietra “la voche” contro un mattone “lu sticchie”, posto in piedi sul terreno. Qui venivano posati le monete o i bottoni che rappresentavano le puntate del giocatore. Lo scopo del gioco era quello di colpire “lu sticchie” alla base per farlo cadere e potere così vincere la posta in palio.
L’AQUILA e provincia Festa dello Sport e Sagra del Castrato il 22 luglio 2010 a Bugnara Sagra del tartufo il 26 luglio 2010 a Civita di Oricola Sagra del grano torre dei Nolfi dal 08 al 09 agosto 2010 a Bugnara Sagra della trota dal 11 al 12 agosto 2010 a Capestrano Sagra della Fraternità dal 11 al 13 agosto 2010 a Pizzoli Sagra del Farro dal 12 al 13 agosto 2010 a Montereale Sagra Ijju Cerijje dal 17 al 19 agosto 2010 a Rocca di Cambio Sagra dell’agnello nel mese di agosto 2010 a Ateleta Sagra della cicerchia dal 09 al 10 agosto 2010 a Castelvecchio Calvisio
E inoltre... Ad agosto si dovrebbe far visita anche a Navelli. Questo paese, situato nel cuore della regione e circondato da parchi e riserve naturali, è famoso per la sua Sagra dei Ceci e dello Zafferano che si svolge il terzo fine settimana di agosto. Oltre a degustare prelibati piatti tipici come ad esempio le zuppe di ceci, la pasta o il risotto ed il supplì allo zafferano, si svolge il “Palio degli asini”. Questa manifestazione coinvolge tutte le contrade di Navelli, infatti per ognuna di esse, c’è un rappresentante vestito con un tipico costume che gareggia con il proprio asino. Il vincitore riceverà la testa di legno d’asino ed il suo animale avrà in dono un sacco di ceci navellesi.
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uscita di sicure
a
» a cura della redazione
Città del Capo, la culla del Sudafrica
a provincia di Western Cape è meritatamente una delle principali attrazioni turistiche del Sudafrica. È li che si trova Città del Capo, situata nella punta sudoccidentale dell’Africa, dove si incontrano due oceani: il freddo Atlantico e il caldo oceano Indiano, dando vita a uno spettacolo tra i più suggestivi e fotografati del pianeta. La città è dominata dalla Table Mountain (montagna piatta) con la caratteristica parte superiore appiattita. Una veloce salita con la funivia fino alla vetta (1.086 m) offre al visitatore una toccante vista della città e di Robben Island – l’Alcatraz del Sudafrica in cui trascorse la prigionia Nelson Mandela. La visita al penitenziario non può essere trascurata se si vuole conoscere l’essenza dell’anti-apartheid. La storia della Repubblica sudafricana
ebbe inizio nel Western Cape 350 anni fa, quando la regione era abitata dai Khoi, San e da altri gruppi Bantu. Alla fine del Quattrocento i navigatori europei arrivarono su questi lidi alla ricerca di un luogo accogliente, a metà strada sulla rotta delle Indie, dove poter fare tappa e rifornimenti. È così che la storia del Sudafrica cambiò per sempre. Oggi la Provincia ha una popolazione di circa 6 milioni di abitanti. Shopping e divertimento sono assicurati, una delle attrazioni più visitate è il Victoria & Alfred Waterfront con la sua vasta offerta di strutture per acquisti e svago, il tutto situato nell’area portuale. Per fare un salto nel tempo si può visitare l’edificio più antico del Sudafrica: il Castello di Buona Speranza. La fortezza pentagonale costruita dalla Compagnia Olandese delle Indie Orientali negli anni 1660-70
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un motivo in più_ Non solo calcio… Città del Capo ospita uno degli stadi più spettacolari in cui si sono svolte le partite dei campionati mondali di calcio e offre strutture ricettive per tutte le tasche, ma tralasciando dettagli sportivi e logistici è utile sapere che da Cape Town si raggiungono le mete più caratteristiche del Sudafrica: il Golden Gate Highlands National Park riserva faunistica; la fascinosa città di Durban, detta la Miami dell’emisfero australe; la Garden Route, percorso che costeggia un tratto di costa meridionale; Johannesburg (Jo’burg per i locali) dove secondo i sociologi si può capire veramente il paese e il selvaggio e sconfinato Parco nazionale Kruger, regno degli animali. Sono questi solo alcuni dei luoghi che, a sentire chi li ha visitati, rendono il ritorno a casa un momento veramente angoscioso.
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comunicazione aziendale
» Farnese vini
Edizione, cinque autoctoni V
ino di grande struttura, morbido, ricco di tannini vellutati, molto persistente e con finale lungo con note speziate di vaniglia e cioccolato. Pronto per essere bevuto subito ma sopporta bene un invecchiamento di 8/10 anni. Temperatura di servizio: 18-20° C circa. Abbinamenti gastronomici: Carni rosse, selvaggina, sughi robusti. Vino da meditazione. Vitigni: Montepulciano, Primitivo, Sangiovese, Negroamaro e Malvasia Rossa. Area di produzione: Comuni di Colonnella, Ortona, Sava e San Marzano. Caratteristiche sensoriali: colore rosso granato molto intenso e persistente con sentori di ciliegia, prugna, ribes maturi, tabacco e nota tostata finale.
I
«Nascono i nostri frutti»
vini Farnese riflettono tutti i colori della terra d’Abruzzo, dipingono incantevoli paesaggi di gusto e vivono della passione per i vigneti sconfinati che la Majella domina e protegge con le sue rotondità materne. Potete osservarli scivolare dalle colline fino al mare, distendersi alla ricerca delle esposizioni ottimali e godere di un microclima invidiato dall’Europa intera. Ecco perché i frutti di questa terra crescono bene e invecchiano ancora meglio.
FARNESE vini s.r.l. Castello Caldora - 66026 Ortona (Ch) tel. 085 9067388 - fax 085 9067389 - www.farnese-vini.com
itinerari d’Abru
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» di Alessandra Vallera
osì l’ineguagliabile Gabriele D’Annunzio, nella sua raccolta di liriche Canto Novo, descrive la cittadina di Francavilla al Mare che, con più di 24.000 abitanti residenti, risulta essere l’undicesimo comune per numero di abitanti della nostra regione Abruzzo. L’etimologia riconduce all’unione del nome Villa con l’aggettivo franco, in riferimento al fatto che in passato gli abitanti del luogo erano liberi, cioè franchi, dal pagamento delle tasse; la specificazione “al Mare” è successiva e sicuramente collegata con la vicinanza dei quartieri al mare. Tracce di questa ridente località si trovano già in documentazioni del XIII secolo, ma fu alla fine del 1800 che si fece conoscere come meta balneare per eccellenza, una tradizione che negli ultimi anni è stata maggiormente curata. Confinando, quasi in maniera indistinguibile, con la città di Pescara e distante pochi chilometri dalla città di Chieti, Francavilla al Mare risulta essere quasi una destinazione perfetta nel periodo estivo, per le sue assolate e ventilate spiagge e per una location invidiabile. Rasa al suolo dai bombardamenti del secondo Conflitto Mondiale, per questo onorata con la Medaglia d’oro al valor civile, fu tenacemente ricostruita ed ancora oggi conserva alcune torri di origine medioevale rimaste indenni. Meta privilegiata già dalla fine del 1800, questa cittadina fece da scenario negli stessi anni al noto Cenacolo Dannunziano sorto tra le mura del convento “Francesco Paolo Michetti”, fondato nel 1430 da alcuni frati e dimora stabile dell’omonimo e celebre pittore. Questo convento divenne tra il XIX e XX secolo un centro di ritrovo per molti artisti, tra i quali spiccano i nomi di Francesco Paolo Michetti, Gabriele D’Annunzio, Francesco Paolo Tosti e Costantino Barbella, un tripudio artistico che creava un invisibile filo conduttore tra la cittadina adriatica e i salotti eleganti ed eccelsi di Roma
Francavilla al Mare «Lungi, su ‘l cielo chiaro, la sagoma di Francavilla, netta, agilissima, tra ‘l verde; più lungi sfumate molli caligni di viola...»
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un motivo in più_ Francavilla, non solo mare Al nome dell’autore delle tele “Le Serpi” e “Gli Storpi”, oggi conservate presso il Museo Michetti, ospitato nella struttura dell’ex palazzo comunale, è dedicato il famoso premio di pittura nazionale “Premio Michetti”. La manifestazione, la cui origini risalgono all’estate 1947, fu ideata per valorizzare la cittadina scossa e distrutta dai bombardamenti e riunì, anche in quella circostanza, le migliori presenze artistiche del secolo scorso, portando nuovamente questa località sulle pagine di cronaca artistica. Nato solo come premio di pittura, oggi interessa varie discipline artistiche, come la fotografia, i video, la scultura. Francavilla al Mare è ricca di numerose chiese, ma sono assolutamente da segnalare quella della Madonna della Piane, del XVII secolo, dove è possibile ammirare un altare barocco in legno e la chiesa di Santa Maria Maggiore, abbellita da una particolare struttura architettonica e dal gioco di luci e di ombre che in essa si crea. Quest’ultima custodisce un ostensorio del 1413 e varie opere dell’artista Cascella presenti sia all’interno che all’esterno della struttura.
» foto concesse dal comune di Francavilla al Mare
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l’albergo del mese » a cura della redazione
Piccolo Mondo Antico Relais Una dimora storica nel cuore della Majella, dove il tempo sembra essersi fermato e gli artigiani come il Maestro di musica, il sarto o il tornitore, scandiscono ancora le vostre giornate. Scelto tra i luoghi più esclusivi al mondo dalla prestigiosa catena Secretsline Hotel
antico paese turrito e scaligero di Pretoro, in provincia di Chieti, conserva un tesoro simbolo di tempi remoti, dove l’antica terra d’Abruzzo si riaffaccia trionfante in un’atmosfera molto rievocativa. Parliamo del “Piccolo Mondo Antico Relais”, una dimora storica dei “Seggi di Montagna” del Regno delle Due Sicilie, dove alla raffinatezza degli ambienti e dell’accoglienza si aggiunge lo straordinario valore di una memoria storica e culturale che in questo luogo quasi primitivo è stata gelosamente conservata per le sue suggestive atmosfere è annoverato tra gli hotel più esclusivi al mondo da Secretsline della Hotelplan.. Piccolo Mondo Antico Relais dispone di cinque Suite con camere matrimoniali complete di bagni e caminetti scoppiettanti, piccoli salotti, angolo lavanderia, cucina e servizio di cameriera in appartamento. La “Suite degli Elfi” dispone anche di terrazzo che si affaccia sul Mare Adriatico distante appena mezz’ora da Pretoro, è questa la straordinaria ricchezza del nostro territorio, la possibilità di godere delle più svariate bellezze naturali a soli pochi chilometri di distanza, una prerogativa che rende l’Abruzzo un luogo unico nel suo genere. E allora, nella prospettiva che in Abruzzo tutto può essere
realizzato e che natura, enogastronomia, tradizioni, artigianato e relax sono le principali ricchezze del nostro patrimonio, il Piccolo Mondo Antico Relais propone anche il Sarto, la Scuola di Cucina, la Scuola di Norcineria, la visita alle storiche cantine del Montepulciano d’Abruzzo, il Maestro di musica, il maestro d’Intaglio e di tornitura del legno e della pietra. E ancora, il maestro di sci e la guida alpina, magnifiche barche a vela da 12 e 14 metri per raggiungere le Isole Incoronate in Croazia o le Tremiti e veloci motoscafi per blitz “dannunziani” lungo le coste adriatiche e altrove. Passeggiate a cavallo, percorsi in mountain-bike, un meraviglioso Parco Avventure a qualche chilometro, free-climbing e parapendio, oltre a lunghe e intense escursioni naturalistiche. Vengono organizzate su richiesta anche speciali visite alle città storiche d’Abruzzo, al Museo di Paolo Tosti ad Ortona, al Convento di Michetti a Francavilla e alla Casa di Gabriele D’Annunzio a Pescara. Completano l’offerta del Relais a 360 gradi anche numerose convenzioni con ristoranti di ogni genere, dove gustare tutte le tipicità della zona in posti esclusivi e caratteristici. Insomma vivere il Piccolo Mondo Antico Relais è come entrare in un perfetto microcosmo della vacanza, dove l’Abruzzo regala il meglio di sé a chi vuole goderne e apprezzarne tutti gli aspetti
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dove_ Pretoro (CH) II° Salita Purgatorio, 13 info_ www.piccoloantico.com - info@piccoloantico.com servizi_ Suite, attività sportive, ristorazione
» foto concesse da Piccolo Mondo Antico Relais
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Coltiviamo emozioni.
CAPPA & SPADA Azienda Agricola di Luigi Di Ubaldo Via dei Sabini, 35 64016 ∙ Sant’Egidio alla Vibrata (TE) Tel. 0861.841111 Fax. 0861.847233 ∙ www.cappaespada.it ∙ diubaldo@cappaespada.it
alkimie » di Nicola Boschetti
un tipo di maccherone alla chitarra a sezione più grande diffuso nell’area montana e pedemontana della provincia di Chieti. Questa pasta particolare è realizzata con acqua, farina di grano duro e chiare di uovo. Dopo aver messo la farina su un tavolo di marmo o su una spianatoia (un’ampia base di legno generalmente utilizzata per impastare o per la polenta, posta sul tavolo da cucina) bisogna fare un vuoto al centro, versare le chiare d’uovo, con l’aggiunta di un pò di acqua e poi lavorare la massa fino a ottenere una pasta abbastanza dura. Una volta pronta la sfoglia che non deve essere molto sottile, va ripiegata in modo da ottenere una specie di sciarpa arrotolata e tagliata con il coltello Il maccherone alla chitarra della provincia di Chieti, in modo avere una sezione più spessa. una prelibatezza tradizionale da leccarsi i baffi! Il condimento principe per le corde delle chiochie è naturalmente uno dei classici abruzzesi, il San Martino rosso sugo d’agnello o ancor di più, alle tre carni (pezzi particolari di manzo o vitellone, agnello o castrato e maiale) olio extraMontepulciano d’Abruzzo Doc Masciarelli vergine d’oliva, cipolla, coste di sedano, carota, spicchi d’aglio, e un bicchiere di Montepulciano d’Abruzzo Doc da sfumare L’esame visivo evidenzia le tonalità cupe del con la carne. rubino e del viola che esprimono già la conEventualmente, per la rosolatura e la cottura della carne si sistenza di questo rosso. Al naso il vino offe può unire un mazzetto si spezie (rosmarino, alloro, salvia) un’articolata pienezza olfattiva, scandita dalle da togliere prima di aggiungere i pomodori pelati. La cottura note di mora e di ciliegia, di fave di cacao e caffè tostato, rinfrescata da sfumature speziate, a varia a seconda del gusto e delle abitudini, generalmente da lunghi tratti balsamici. un minimo di un’ora fino a oltre due ore, fino a quando il L’equilibrio gustativo non è minato dal calore sugo raggiunge una giusta densità. Il piatto va servito con una dell’annata, visto che alla componente alcolispolverata di pecorino grattugiato.Questo tipo di pasta ricorda ca che rende morbido l’avvio si accompagna nella forma i lunghi crioli di cuoio che servivano un tempo a una buona spina acida. Rivela ancor il frutto, legare intorno alla caviglia le particolari calzature dei pastori con mirtillo, prugna secca, ginepro, melagrana, chinotto e tamarindo in primo piano, accompadette appunto “chiochie”. gnato da chiodi di garofano, e pepe, con note Nella zona della valle del Sagittario, in provincia dell’Aquila, di vaniglia. Di lunghissima vita. 14% Vol. € 25,00 questo tipo di pasta è anche chiamata “Stringhitelle” (da stringhe, lacci). info_ Az. Agr. Masciarelli Via Gamberale - 66010 S. Martino sulla Marrucina (Ch) Le corde delle chiochie possono essere servite in una terrina tel 087185241 e mail: Info@ masciarelli.it di coccio o in piatto fondo; si consiglia di accompagnarle con vino rosso fermentato giovane o Cerasuolo d’Abruzzo Doc
Le corde delle chiochie Marina Cvetic 2006
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paprika » a cura della redazione
Ristorante Castello Aragona Con l’affaccio sul golfo di Vasto, questa antica dimora conquista con una location davvero d’eccezione, arricchita da proposte culinarie a base di pesce… ranzare con la vista del mare, quella vista mozzafiato che quasi ci rapisce, dinnanzi a uno dei golfi più belli d’Abruzzo, il golfo di Vasto. E se durante questo pranzo, in buona compagnia, venisse stappata un’ottima bottiglia di vino, dei migliori, per accompagnare il famoso brodetto alla vastese… non sarebbe forse una giornata perfetta? Il Ristorante Castello Aragona, è la location di questa magica atmosfera, un luogo incantevole, dove il mare vince su tutto. Il Ristorante Castello Aragona viene aperto nel Luglio del 1990 da Marino Artese e in breve tempo diventa subito un punto di riferimento gastronomico per tutta la ristorazione del vastese. La sua struttura è una villa di inizio ‘900 con le sembianze di un nobile castello, e la sua più bella caratteristica è una posizione invidiabile, nella zona più panoramica della città, con l’affaccio direttamente sul golfo di Vasto. Le Sale di Castello Aragona possono accogliere 120 persone all’interno e nel periodo estivo si cena all’aperto su una suggestiva e fresca terrazza anch’essa con una capienza importante, su più livelli tutti panoramici. La cucina è prevalentemente a base di pesce e le sue migliori proposte rappresentano tutta la tradizione marinara locale non senza moderne rivisitazioni che tentano di accomodare anche i palati più sopraffini, nell’ottica di un continuo studio e perfezionamento dell’arte culinaria. E parlando di pesce, par-
ticolare attenzione riveste l’approvvigionamento e la ricerca delle materie prime, che sono alla base di una ristorazione di qualità, dal pesce alle verdure agli oli d’oliva tutto è accuratamente scelto nell’ottica della freschezza, della genuinità e della produzione locale. Le specialità del Ristorante Castello Aragona spaziano dagli antipastini di mare, sia crudi che cotti, sia freddi che caldi, ai numerosi primi piatti, dai più semplici ai più elaborati, ma sempre con pasta fresca fatta a mano. Tra i secondi piatti il re è senza dubbio il brodetto di pesce alla Vastese, degnamente accompagnato dalle ottime e sempreverdi grigliate miste di pesce, dalle fritture di paranza e dai pesci proposti al forno oppure al sale. I dolci sono frutto della loro cucina, ma spesso si accompagnano a prodotti preparati dalla migliore pasticceria di Vasto, sempre artigianali e freschi di giornata. Anche la cantina ha la sua adeguata importanza con una vasta e accurata selezione di etichette che spaziano dal regionale all’internazionale. Ma un luogo di successo si basa anche su uno staff che ama il proprio lavoro, collaudato e preparato, in questo caso il Ristorante Castello Aragona ha un ulteriore punto di forza, grazie a Franco Menna e Gianluca Gallo principi della cucina, e Pierluigi D’ercole, Massimo Millico e Fabio Del Nero instancabili in sala, una squadra che collaudata da numerosi anni di lavoro insieme, rappresenta il fiore all’occhiello dell’accoglienza e della qualità del Ristorante Castello Aragona
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info_ Ristorante Castello Aragona Via San Michele, 105 - 66054 Vasto (CH) tel. +39 0873 69885 e-mail: info@castelloaragona.it web: www.castelloaragona.it
» foto concesse da ristorante Castello Aragona
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Spesso la vita frenetica e il lavoro sedentario ci inducono verso un’alimentazione del tutto sbagliata, frettolosa e non corretta per il nostro corpo. Seguendo la giornata tipo di un manager, ecco alcuni consigli di un esperto nutrizionista
salus, il cibo per vivere meglio » di Pietro Campanaro
Caldo d’agosto, pasta mia non ti conosco! finalmente arriva la tanto attesa estate con i suoi mille cambiamenti, ma come cambia l’alimentazione? Anche se durante questo periodo i nostri atteggiamenti si modificano, le esigenze nutrizionali rimangono quasi invariate rispetto al periodo invernale, per cui la cosa migliore è quella di attuare degli adeguamenti senza sovvertire il modello alimentare. Con il caldo il corpo ha maggiormente bisogno di acqua in quanto ne dissipa di più, per cui in estate conviene incrementare l’assunzione di liquidi e di alimenti ricchi di acqua, come verdura e frutta, ma anche di cibi che una volta cotti tendono a trattenere liquidi come per esempio la pasta; già la pasta, ma l’idea stessa di consumare qualcosa di caldo in estate è di per se demotivante e allora via al consumo di alimenti freschi come mozzarelle, formaggi, salumi, ecc. sotto forma di invitanti capresi, insalatone con formaggi o tonno, prosciutto e melone e così via. Niente di più sbagliato. Anche se “freschi” questi alimenti sono ricchi di grassi, e con il caldo il nostro organismo brucia meno rispetto al periodo invernale, essi inoltre affaticano la digestione, specie a pranzo. E allora pur mantenendo la corretta impostazione alimentare che prevede a pranzo un consumo prevalente di carboidrati e vegetali e a cena maggiori proteine, si possono creare comunque molte alternative “estive”. Insalate di pasta, riso o farro condite con pomodorini e vegetali sono particolarmente leggere, digeribili e idratano molto il corpo, allo stesso modo patate bollite con vegetali apportano sempre un buon quantitativo di carboidrati e liquidi senza appesantire, insalatone miste con piccoli quantitativi di proteine (poco tonno o mozzarella) e un paio di fette di pane, sono da preferire a mozzarella e pomodoro o
prosciutto e melone, che tra l’altro aumentano l’acidità a livello gastrico rendendo la digestione più difficile, e infine, perché no, pranzare con 2-3 fette di pane, olio e pomodoro o verdure grigliate. Regina dell’estate è anche la frutta. Incrementare il consumo di frutta è sicuramente importante, ma bisogna fare attenzione a non esagerare, ricordando che la frutta è sì ricca di acqua, ma anche di zuccheri che possono giocare brutti scherzi sull’ingrassamento specie a livello addominale. L’ideale è quello di consumare 4-5 frutti o fette di cocomero al giorno. Con il caldo la sete aumenta e spesso si fa ricorso a bevande o succhi e anche in questo caso meglio non esagerare in quanto gli zuccheri contenuti in esse sono sempre in agguato, specie se contemporaneamente si consuma molta frutta. L’ideale è quello di scegliere bevande o succhi con poco zucchero e limitare l’assunzione a 2-3 bicchieri massimo al giorno. Se c’è una regina estiva sicuramente c’è anche un re, il gelato! “Oggi con questo caldo faccio pranzo con un bel gelato”, “Stasera salto la cena, ma mi concedo una bella coppa di gelato”, non è proprio un’ottima scelta. Saltuariamente si può certamente fare, ma farla diventare una abitudine estiva non conviene. Pur se in termini di calorie un gelato potrebbe sostituire un pasto, in termini nutrizionali non è la stessa cosa, aumentano gli zuccheri e i grassi e diminuiscono notevolmente le fibre. Meglio pranzare e cenare regolarmente e concedersi in aggiunta un piccolo gelato quotidianamente o 2-3 gelati medi a settimana, magari facendo una bella passeggiata. Non esiste estate senza sagre, grigliate o arrosticini e sarebbe proprio un peccato non goderne, ma ricordiamo di dare una mano a “ripulirsi” al nostro organismo aumentando la quota di fibre e vegetali il giorno dopo. Buona estate
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info_ Dr. Pietro Campanaro Medico-Chirurgo Nutrizionista, Specialista in Scienze dell’Alimentazione, Fitoterapeuta Giulianova – Teramo – Ascoli Piceno - San Benedetto del Tronto Web: www.fitomedicina.it - E-mail: info@fitomedicina.it
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traindevie » di Carolina Pierfelice
onno, perché abbiamo due orecchie e una sola bocca?” “Perché dobbiamo ascoltare due volte prima di parlare.” Generalmente, quando pensiamo al concetto di comunicazione ci riferiamo molto spesso all’attività del parlare, dimenticando quella dell’ascoltare che è altrettanto importante. Spesso ci capita di udire ma non ascoltare, e quindi di eseguire un semplice atto fisico, ma non intellettualmente attivo. Nella mia professione mi scontro quotidianamente con la difficoltà che più o meno tutti hanno ad ascoltare, e constato che la stragrande maggioranza delle incomprensioni è legata proprio a questo limite, associato spesso alla tendenza a sommergere l’altro con tutti i nostri problemi. Facendo riferimento al primo dei cinque assiomi della comunicazione proposti da Watzlawitc, che dice “non si può non comunicare”, una mancanza di ascolto comunica a chi parla un totale disinteresse dell’interlocutore per ciò che si sta dicendo, e ciò di certo non giova alla relazione, di qualsiasi tipo essa sia.
LE TIPOLOGIE DEL NOSTRO ASCOLTARE Possiamo distinguere quattro tipi di ascolto:l’ascolto passivo, selettivo, riflessivo e quello attivo. Il primo è inefficace, si riscontra quando si ode ma non si ascolta davvero. Il secondo, l’ascolto selettivo, è quello più comune, si riscontra quando si sente solo quello che si vuole sentire, ossia si filtra il messaggio. L’ascolto riflessivo invece pone attenzione a tutto il messaggio con lo scopo di rinviare a chi parla quanto sta dicendo consentendogli di ottenere una nuova prospettiva su quanto ha comunicato. L’ultima tipologia è quello attivo, è un metodo per migliorare la capacità di ascolto; è un feedback su quello che si è appena ascoltato, che il ricevente dà alla sua fonte di comunicazione. L’ascoltatore risponde a chi parla basandosi su quanto ha compreso del messaggio che gli è stato inviato. In questo caso si parla anche di riformulazione, è più utilizzato nelle riunioni di lavoro. L’Ascolto attivo può essere quindi una vera e propria tecnica che possiamo esercitarci a utilizzare, e prevede 5 tappe distinte Ascoltare il contenuto, capire le finalità, valutare la comunicazione non verbale del nostro interlocutore, cioè
Ehi, mi senti? L’importanza dell’ascolto nella relazione, la capacità di saper ascoltare e comprendere; esistono delle tecniche per esercitarsi e diventare interlocutori migliori come qualcosa viene detto, controllare la propria comunicazione non verbale e i propri filtri, e infine ascoltare con partecipazione e senza giudicare, cercando di mettersi nei suoi panni e di capire che cosa influenza i suoi sentimenti, dimostrare di essere interessati a ciò che viene detto sospendendo il giudizio sulle parole e sulla persona. La nostra capacità di ascolto può essere influenzata e ostacolata da filtri sia emotivi che mentali oltre a filtri fisici, come ad esempio l’impossibilità di vedere l’interlocutore, ma la consapevolezza di tali filtri e la buona volontà nel non farsi ostacolare durante l’ascolto, l’essere motivati e l’utilizzare un ascolto attivo e riflessivo, fanno buona parte del lavoro, rendendo la nostra comunicazione molto più proficua e facendo di noi persone migliori agli occhi altrui
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info_ Carolina Pierfelice, Psicologa - psicoterapeuta CarolinaPierfelice@libero.it
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Âť di Chiara Strozzieri
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Di materia e forma
vive Mariantonietta Sulcanese
Il genio implacabile di una donna che avanza con grinta nel panorama artistico italiano
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arte&co.
on è necessario provare a spiegare con un solo termine la pittura di Mariantonietta Sulcanese, che è artista avversa alle definizioni, tutta attenta com’è che la sua ricerca visiva colpisca sempre la sensibilità dell’osservatore, senza che le parole, pur autorevoli, degli esperti facciano da mediatrici. Eppure da anni quelle sperimentazioni che l’hanno portata a Bruxelles nel ’95 presso l’Istituto Italiano di Cultura, così come il nuovo ciclo Impronte/La forma e la sua memoria presentato mesi fa al Museu Brasileiro da Escultura di San Paolo, paiono addentrarsi in uno stile informale e materico. Ciò non vuol dire che lei abbia rifiutato la forma, ma che al contrario sia entrata in essa (in-formale) per indagarla profondamente e in ultima istanza indagare se stessa attraverso un cuore, un cerchio, un segno. Instancabile è infatti la riflessione sul proprio mondo interiore, che indipendentemente dalla ragione si posa sulla superficie bidimensionale del quadro per essere guardato e venire giudicato in primis dall’artista stessa, che infine si distacca dalla propria opera per lasciarla andare libera di prendere nuovi significati. È un rituale che si ripete, quello della Sulcanese, che non placa mai il proprio genio creativo e sente forte il bisogno del duro approccio con la materia. Sporcarsi le mani la rende complice delle sue evoluzioni e le fa scoprire possibilità nuove di vivere l’arte. Il desiderio pulsante di dipingere si materializza in quelle pareti rugose, che sembrano voler emergere da loro stesse, così come negli incontri interessantissimi tra elementi diversi che non riescono a fondersi, ma che in qualche modo imparano a convivere su uno sfondo comune. Un ruolo decisivo viene giocato anche dal colore, molte volte isolato su preparazioni materiche monotono, che sottolinea certe forme e dà luce ad assetti compositivi ben orchestrati. Se ultimamente è il rosso a dominare e a impregnarsi di motivi ancestrali, che inevitabilmente ci rimandano alla terra, non si possono dimenticare gli studi del grigio, che tanto hanno interessato studiosi del calibro di Gérard-Georges Lemaire. La forza timbrica di questo colore stretto tra il bianco e il nero, ha portato l’artista ad atmosfere liriche nell’indimenticabile mostra d’arte sacra Angelo metropolitano, presentata nel 2005, in occasione della Perdonanza Celestiniana, presso il seicentesco Teatro S. Filippo dell’Aquila, oggi purtroppo gravemente danneggiato dal terremoto. L’abilità nell’assurgere un colore ad allegoria della spiritualità è la dimostrazione di come Mariantonietta Sulcanese stia avanzando una ricerca davvero significativa nel panorama artistico italiano
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1. 4) Impronte... (2009/’10 cm. 120x150) 2. Dalla luce della materia alla materia della luce (2009 installazione cm. 120x150 e 47x50x20) 3. Il cuore dei Santi (2009 installazione cm. 120x100 e 47x50x20) 4. 13) Impronte... (B3)+(C1) (2010 cm. 40x50 ognuno) 4
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arte&co. » di Jenny Viant Gómez
Da sinistra: Angela De Lauretis, l’assessore Mauro Di Dalmazio e Toni Capuozzo
Reportage Atri Festival La città di Atri è nuovamente sede dell’evento ideato e diretto dal noto giornalista Toni Capuozzo. «La cultura come forma di marketing territoriale» parole dell’assessore regionale alla Cultura e Turismo Mauro Di Dalmazio
Le 14 mostre fotografiche Haiti 2010 After A All’Est dell’Est Impressioni di viaggi Journal from Istanbul Panigiria di John Demos Krusha e Madhe
L’istante decisivo Racconto di un’epoca Se fossi Mao Picture Post Temporaneamente Palazzo Gesti dell’anima
ino al 29 di agosto si potrà assistere alle 14 mostre fotografiche allestite per la seconda edizione del Reportage Atri Festival. Rassegna di respiro internazionale dedicata al giornalismo di testimonianza e di inchiesta. Il tema scelto per questo anno è: Le forme del tempo. Secondo Toni Capuozzo direttore della manifestazione: «Il reportage, oggi, è un prodotto artigiano che viene guardato come si guarda una specie in via di estinzione. Il mondo è diventato un posto più piccolo, in cui tutti presumono di conoscere tutto, in cui ogni notizia si consuma velocemente, bruciando storie e volti. Il giornalismo rimastica le stesse storie, come se le fonti si fossero inceppate, seccate: il regno degli editoriali, del commento, del giudizio pensoso. Ma come negli ipermercati, sommersi dalla quantità di merce tutta dallo stesso sapore, impigriti dall’acquisto seriale, i clienti a volte vengono sfiorati dalla nostalgia della vecchia bottega, del rapporto singolo e diretto tra chi produce e chi consuma, così è nell’informazione. Più i media vanno veloci, più si impreziosisce la lentezza: per questo abbiamo deciso di dedicare il secondo Festival del Reportage di Atri al tema del tempo». Le quattro giornate iniziali sono trascorse animate da ben 36 eventi (dibattiti, proiezioni, letture di libri e spettacoli), accolti in cornici quali Corte Palazzo Cherubini, Palazzo Duchi D’Acquaviva, i teatri Ravasco e Comunale, la Cisterna Romana, tra altre location. L’obiettivo è solo uno: riflettere sul senso della comunicazione nei nostri giorni. Molto seguita la tavola rotonda: “Il tempo sospeso: il dis-ordine dei giornalisti”, focalizzata sulla libertà di stampa e i diritti fondamentali. Il Reportage Atri Festival per gli organizzatori rappresenta un vanto. È stato promosso dalla Regione Abruzzo, Provincia di Teramo, Comune di Atri, Fondazione Tercas e Peliti Associati. L’assessore al Turismo e politiche culturali della Regione Abruzzo Mauro Di D’Almazio e l’assessore dello stesso ambito del Comune di Atri Angela De Lauretis hanno ribadito che all’evento va attribuito un ruolo di volano del territorio in termini di marketing territoriale. Il festival è servito anche a scoprire giovani talenti attraverso il Premio Fondazione Coca-Cola HBC Italia / Reportage Atri festival, che prevede l’attribuzione di 5000 euro per il completamento di un progetto di reportage condotto da autori di età inferiore ai 35 anni e privilegia la collaborazione di più autori (per esempio un fotografo e un giornalista). Ad aggiudicarselo è stato il fotografo Gabriele Di Mascolo, autore di “Sin Fronteras” reportage di denuncia della condizione sociale e psicologica degli emigranti del Guatemala e Messico verso gli Stati Uniti. La Menzione d’Onore è andata a Simone Cerio con Stak, reportage sulla legge del taglione in Albania, e Luca Ferrari con L38, reportage sulle periferie di Roma
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» foto di Francesco Febo
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arte&co. » di Clizia Forcella
White Project e Videoartscope:
l’officina dell’arte tra passato e futuro La Galleria White Project di Pescara e Videoartscope SAS, progetto vincente del concorso StartImpresa 2009, bandito da Confindustria Pescara – Giovani Imprenditori, hanno presentato Recycle Racing, l’ultimo progetto dell’artista marchigiano Marco Bernacchia oggetto d’indagine è il rapporto uomo-oggetto e la dimensione urbana. Ad essere raccontata è la storia di oggetti particolari: le biciclette che invecchiano prematuramente e vengono abbandonate agli angoli delle strade, distrattamente dimenticate magari legate ad un palo. Una storia di oggetti che attraverso l’azione artistica riacquistano la dignità, ritrovano una loro funzione e tornano a concorrere per poi assurgere ad opera d’arte. La Galleria si è trasformata per dieci giorni in un’officina meccanica aprendo le sue porte ad un meccanismo perfetto in cui l’artista ha coinvolto un gruppo di volontari, improvvisati meccanici, con l’obiettivo di ridare vita ad un mezzo ancora potenzialmente funzionante, ma culturalmente obsoleto e di conseguenza destinato alla distruzione. Le biciclette, le vere protagoniste di questa storia, ritrovano una loro dignità funzionale nel momento della gara (i corridori sono le stesse persone che le hanno trasformate in mezzi adatti ad affrontare una competizione) ed estetica nel momento in cui vengono sistemate come sculture lungo le pareti della Galleria. In questo contesto i mezzi perdono di nuovo la loro funzione e appesi tra i resti delle operazioni di trasformazione e montaggio, in compagnia dei video e dei documenti del lavoro, tornano ad essere oggetti, questa volta, nuovamente in vendita, implementati dal valore aggiunto dell’azione artistica. C’è tempo fino al 17 luglio, giorno del finissage della mostra, per vedere Recycle Racing, una storia di riciclaggio che sensibilizza il pubblico a temi fondamentali per la conservazione del pianeta e rende l’arte un azione sostenibile. Già dal 22 Luglio e fino al 7 agosto, la Galleria White Project che ha sede a Piazza Garibaldi 7, presso quella che fu la Casa del Parrozzo di Luigi D’amico, cambierà radicalmente volto, ospitando un omaggio al maestro Basilio Cascella, indagando la sua attività al tempo di D’Annunzio.
“Basilio Cascella al tempo di d’Annunzio” è la prima mostra personale che una Galleria privata dedica alla memoria di questo artista pescarese dal momento dell’Istituzione del Museo Cascella; un approfondimento parallelo offerto ai cittadini nelle settimane dedicate al Festival Dannunziano. I raffinati dipinti, le celebri cartoline, tra cui alcune inedite, le splendide ceramiche e le rare illustrazioni, che compongono la mostra, provengono tutte da collezioni private, ed alcune di queste sanno messe in vendita. «Per l’inaugurazione del 22 luglio dalle 21,30 -annunciano gli organizzatori Mauro Bianchini e Lucia Zappacosta- i tavolini del Caffè D’Amico ricreeranno l’atmosfera della vecchia Piazza Garibaldi che potrà rivivere i ricordi dei suoi tempi migliori, quando si affollava dei suoi gradevolissimi illustri frequentatori»
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Il manifesto della mostra di Basilio Cascella
Una delle biciclette del progetto Recycle-Racing (Foto di Andrea Straccini)
Per maggiori informazioni: Galleria White Project - P.zza Garibaldi 7 - 65127 Pescara Infoline: 085 454 97 28 www.whiteproject.net - info@whiteproject.net
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arte&co. » di Alessio Pelusi
al 21 al 25 luglio Casalincontrada, in provincia di Chieti, darà vita all’ormai famosa Sagra della “Marrocca”, organizzata dalla Pro loco e patrocinata dal Comune. Si giunge, con quest’anno, alla diciannovesima edizione, insomma, una tradizione che si ripete negli anni e che raccoglie sempre un gran numero di visitatori e turisti. Questa Edizione è la quarta del tipo “itinerante”, nel senso che l’intero paese sarà la cornice di questa festa. Tutta la cittadinanza, infatti, partecipa attivamente all’evento in un clima di grande coinvolgimento e allegria. Saranno organizzati numerosi punti di degustazione, sparsi per le vie e le piazze della città, dove sarà possibile assaggiare prodotti tipici come la tradizionale polenta e, appunto, la “Marrocca”. Il tutto allietati da saltimbanchi e musicisti. LA CULTURA “SPOSA” LA GASTRONOMIA Nonostante l’ambiente gaudente e la grande importanza dell’elemento enogastronomico, Casalincontrada non voleva lasciarsi sfuggire l’occasione di veicolare cultura, delle più raffinate, e così per tutto il periodo di festa e anche oltre, ci sarà la mostra personale del pittore Giuseppe Del Grosso, aperta al pubblico dal 19 luglio al 3 agosto e il suo tema sarà oltremodo emblematico di come la natura umana riesca genuinamente a far incontrare il sacro con il profano. “Arte sacra nel Terzo Millennio”, di questo parleranno infatti le opere di Del Grosso. Il critico d’arte, prof. Antonio Maccarone dice di lui: «Il silenzio, la pace, il rispetto dei grandi temi sacri, lo portano a trattare argomenti profondi e grandiosi con la stessa ingenua freschezza e con la stessa sensibilità di uno spirito attento e sempre cosciente dei messaggi che ne derivano. Dimostrando, allo stesso tempo, forte senso morale e meditativo, che lo aiutano a sviluppare delle pregevoli e modernissime visioni del tema sacro». E così, tra un’atmosfera goliardica e una golosa degustazione potremo comunque saziare lo spirito con opere profonde e meditative, ma nello stesso tempo semplici e democraticamente significative per tutti
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Una delle opere di Arte Sacra dell’artista Giuseppe Del Grosso
Un ritratto di Gesù ispirato al noto film di Zeffirelli
La “Marrocca” regina di Casalincontrada Tra gli eventi celebrativi dell’enogastronomia, Casalincontrada propone senza dubbio una delle sagre più originali, dove si riesce a conciliare anche l’amore per la cultura
Autoritratto di Giuseppe Del Grosso
» foto concesse dall’artista Giuseppe Del Grosso
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arte&co. Gino Sabatini Odoardi, Senza titolo, 2010. Video 4’
» di Chiara Natali
Liturgie dell’ineffabile Questo il titolo della personale dell’artista Gino Sabatini Odoardi. La mostra si è tenuta nelle sale medievali di Torre Bruciata a Teramo ed è stata curata e organizzata dall’associazoine culturale Big Match_ BM idea ino Sabatini Odoardi è un artista sperimentatore la cui indagine poggia sulla commistione tra gli stimoli della contemporaneità e la tradizione artistica d’avanguardia. Classe 1968, pescarese di nascita e romano di adozione, è considerato uno degli artisti più interessanti della sua generazione. Lo scorso mese Teramo ha ospitato una sua ricca personale dal titolo Liturgie dell’ineffabile. L’espsoizione si è tenuta nelle sale medievali di Torre Bruciata ed è stata curata e organizzata dall’associazoine culturale Big Match_ BM idea e dall’artista stesso. Nelle opere in mostra Sabatini Odoardi ha presentato riti, miti, icone e incoerenze della nostra contemporaneità, attraverso una poetica evocativa e irriverente, in grado di modificare prepotentemente il senso comune. Le complesse installazioni dell’artista procurano nuove possibilità di lettura del quotidiano, filtrate da un pensiero provocatorio e da una varietà di linguaggi con solidi riferimenti all’ar-
» foto concesse dall’associazoine culturale Big Match_ BM idea
te concettuale. In Liturgie dell’ineffabile la simbologia, in tutte le sue declinazioni, diventa elemento fondamentale per innescare riflessioni e incoraggiare lo spettatore ad osservare con pensiero critico la realtà in cui vive. Attraverso metafore ironiche, ma anche molto serie, Gino Sabatini Odoardi rimanda al senso di vuoto della nostra società, dei suoi valori ideologici dominanti e alle contraddizioni delle nostre istituzioni. L’intenzione è quella di mettere in discussione il presente per contestare l’accettazione passiva dei fatti, impostaci dal sistema mediatico, economico e istituzionale. Questo giustifica una poetica desiderosa di instillare l’ombra del dubbio e il fascino della riflessione. L’antica torre ha ospitato parte dell’ultima produzione dell’artista che ha visto la sua ricerca declinarsi nell’utilizzo di diversi media compresa la termoformatura, tecnica prediletta da Sabatini Odoardi che rappresenta la naturale evoluzione di tutto il suo percorso estetico. Attraverso questo procedimento di lavoro gli oggetti del nostro vivere
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e sentire quotidiano vengono “immobilizzati” e “congelati”: gli elementi prelevati dalla realtà vengono collocati sotto una lastra di polistirene che, una volta surriscaldata, aderisce come una pellicola ad essi copiandone tutte le caratteristiche e le sinuosità. La maestria e l’abilità tecnica dell’artista producono un risultato formalmente impeccabile ed esteticamente originale. Tra le termoformature in mostra colpisce particolarmente Senza titolo + cubo con rumore segreto, una grande installazione che rappresenta una sorta di presepe del mondo, un cerimoniale dell’esistenza. Un mondo spesso attratto da una grande calamita del mistero che potrebbe racchiudere e rappresentare qualsiasi cosa verso la quale tutti tendiamo. Hanno completato l’esposizione alcuni lavori grafici realizzati su sottilissimi fogli di polistirene e un video, cruento e provocatorio, con il quale l’artista ha voluto scuotere l’uomo contemporaneo dal suo stato di narcosi indotta dai media e dagli strumenti del potere. Nell’arte di Sabatini Odoardi i simboli della realtà si intrecciano tra loro e dialogano nella dimensione della percezione dell’osservatore. Il suo lavoro incoraggia una riflessione sui concetti di vita/morte, sacro/profano, guerra/pace, ipertecnologia/superstizione, politica/gioco. Nel sollecitare la mente, ecco che l’occhio non è più il canale privilegiato per assaporare queste opere che investono sulle infinite capacità del nostro pensiero. L’azzeramento cromatico e il conseguente uso della luce creano una sorta di alienazione che distacca queste immagini dal loro significato, spirituale o terreno che sia, per catapultarle in un mondo concettuale in cui tutto viene messo in discussione. In occasione della mostra, Big Match_ BM idea ha presentato Postumo al nulla, catalogo dell’intera opera dell’artista, edito da Logos, che include importanti saggi critici e interviste
Senza titolo, 2008. Termoformatura in polistirene, smalto.
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Il tempo per leggere è sempre tempo rubato. (Come il tempo per scrivere, d’altronde, o il tempo per amare). Rubato a cosa? Diciamo, al dovere di vivere.
» di Andrea Cati
Daniel Pennac, Come un romanzo, Feltrinelli Editore
a cura di Nicola Mattoscio / Edizioni Tracce, Pescara, 2003
“Etica, Economia e Globalizzazione” el piccolo volume intitolato “Etica, Economia e Globalizzazione”, a cura di Nicola Mattoscio, sono esposte alcune riflessioni ed analisi importanti che, oggi più che mai (il libro è stato pubblicato nel 2003), bussano alle porte della politica, dell’imprenditoria e di tutti quei cittadini a cui stanno a cuore le sorti della nostra società. Il libro, suddiviso in due parti, contiene cinque saggi riguardanti l’economia e la globalizzazione, l’utilitarismo come chiave d’accesso al benessere, i principi cristiani della solidarietà e sussidiarietà per comprendere e contenere il libero mercato e, in ultimo, il grande spauracchio dei nostri giorni, la finanza globale. Ogni saggio, scritto da specialisti del settore, è analizzato con la lente dell’etica. Anzi, per ogni saggio vi è una chiave di lettura attraverso l’etica. Grazie ad una disamina di teorie e di riflessioni appartenenti a uomini-guida, come ad esempio Giovanni Paolo II, sarà possibile, per il lettore attento, muoversi all’interno di questi argomenti immensi (e fragili, aggiungerei), estrapolando un senso all’odierno stato delle cose. Dalla crisi finanziaria a quella economica, dal business sfrenato a quello “contenuto” all’interno di un sistema di regole condiviso. Per molti parlare di etica significa riempirsi la bocca di parole vuote, ma il tentativo di questo libro è proprio quello di trasformare questo vuoto in un’occasione da cogliere al balzo, sollecitando le nostre coscienze a guardare il mondo con la consapevolezza che le sorti dell’economia globale (e locale) dipendono dalle scelte che quotidianamente mettiamo in atto. E scegliere vuole dire assumersi la responsabilità delle proprie azioni, ossia dire chi siamo e cosa è più importante per noi
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l’autore_
Nicola Mattoscio, nato a Gessopalena nel 1950, coniugato e con due figlie, ha conseguito la laurea in Economia e Commercio e dal 1975 svolge ininterrotta attività di docenza e di ricerca presso l’Università di Chieti Pescara, dove, dopo essere stato nell’ordine assistente incaricato, ricercatore confermato e professore associato, attualmente è professore straordinario di Economia Politica. Dal 1994 è membro del CdA della Fondazione Pescarabruzzo, dal 1996 ne è presidente e protagonista delle principali iniziative che hanno riqualificato i luoghi della cultura pescarese. Per conto del Governo Italiano è stato docente nell’ambito dei programmi di promozione dello sviluppo del Terzo Mondo del Ministero degli Esteri e nel programma di diffusione e di formazione professionale in conoscenze informatiche nella New Economy del Ministero del Welfare.
le prime trenta righe_ “Svolgeremo nel seguito una riflessione che sarà al contempo informale e problematica, volta a stimolare e facilitare il dibattito, nella convinzione che dallo stesso possano uscire utili indicazioni sugli argomenti da approfondire. I nostri riferimenti principali saranno all’Enciclica Centesimus Annus. Rinvieremo poi anche ad altri nostri studi, alcuni dei quali al momento in fase di pubblicazione. Anzitutto, sulla globalizzazione, argomento sul quale la Fondazione Centesimus Annus si è spesso interessata in passato ed anche recentemente. Su questo tema Giovanni Paolo II è intervenuto ancora recentemente il 27 aprile 2001, in un discorso alla Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. Come sempre si tratta di interventi brevi ma molto incisivi. Richiamiamo due passi di questo intervento che reputiamo molto importante e perciò auspichiamo che ciascuno ne legga la versione integrale. Giovanni Paolo II ripete: “La globalizzazione, a priori, non è né buona, né cattiva. Sarà ciò che le persone ne faranno. Nessun sistema è fine a se stesso ed è necessario insistere sul fatto che la globalizzazione, come ogni altro sistema, deve essere al servizio delle persona umana, della solidarietà e del bene comune. Una
delle preoccupazione della Chiesa circa la globalizzazione è che essa è divenuta rapidamente un fenomeno culturale. Il mercato come meccanismo di scambio è diventato lo strumento di una nuova cultura”. Continua più avanti Giovanni Paolo II: “La Chiesa, da parte sua, continua ad affermare il discernimento etico nel contesto della globalizzazione deve basarsi su due principi inseparabili: il valore inalienabile della persona umana, fonte di tutti i diritti umani e di tutti gli ordini sociali. L’essere umano deve sempre essere un fine e mai un mezzo, un soggetto e non un oggetto, né un prodotto di mercato. Secondo: il valore delle culture umane che nessun potere esterno ha il diritto di sminuire e ancor meno di distruggere”. Questa è la linea che Giovanni Paolo II persegue costantemente dalla Centesimus Annus in poi. In questa Enciclica, alla quale la Fondazione si ricollega per statuto, erano peraltro chiari i principi fondamentali in cui Egli oggi inquadra il fenomeno della globalizzazione. Così Egli scrive infatti: “Oggi è in atto la cosiddetta mondializzazione dell’economia, fenomeno, questo, che non va deprecato, perché può straordinarie occasioni di maggior benessere…”
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musicamania » a cura di Piero Vittoria
Time Flies… 1994-2009
Croce e Delizia
La raccolta definitiva degli Oasis che arriva ad un anno dallo scioglimento della band
Il secondo lavoro discografico di Simona Molinari ne conferma il grandissimo talento
“Time flies … 1994-2009”: questo il titolo della raccolta definitiva degli Oasis pubblicata ad un anno circa dal furioso litigio fra i fratelli Gallagher che ha determinato lo scioglimento della band. Il doppio cd antologico non presenta nessun inedito, ma racchiude tutti i singoli pubblicati in quindici anni di carriera, da “Supersonic” fino a “Falling down”. Da notare che non viene seguito un ordine cronologico, proprio per la volontà di Noel Gallagher di dare all’ascoltatore l’impressione di trovarsi quasi a vivere un lunghissimo ed interminabile concerto. Scorrendo le tracce di questo ultimo lavoro degli Oasis aumenta il rammarico per aver perso un gruppo incredibile, il più “british” della terra. Certo, i primi tre dischi dei Gallagher hanno fatto veramente storia, poi forse si sono un po’ persi per strada, ma comunque ogni loro uscita ha sempre destato un enorme clamore. Grandissime “Live forever”, Cigarettes and alcohol”, “Whatever”, la celeberrima “Wonderwall”, “Don’t look back in anger”“All around the world”, tanto per citare qualche titolo del loro primo periodo. Ma anche il secondo, se non proprio esaltante, racchiude dei gioiellini come “Stop crying your heart out”, “Songbird”, “The importance of being idle” o “I’m outta time”. L’elenco di grandi pezzi potrebbe continuare ancora: in quindici anni insieme gli Oasis hanno veramente scritto pagine di grande musica! Da segnalare che è uscita anche un’edizione deluxe contenente, oltre al doppio cd antologico, il dvd con tutti i video realizzati dalla band di Manchester e soprattutto l’ultimo concerto in assoluto tenuto alla Roundhouse di Londra il 21 luglio 2009. Inoltre per gli amanti del collezionismo si può trovare anche un boxset di cinque vinili in sole 1500 copie nel mondo. L’augurio è che in un futuro prossimo i litigi dei fratelli Gallagher possano lasciare posto ad una loro ritrovata intesa artistica!
“Croce e delizia” è il secondo disco di Simona Molinari, una delle migliori voci del nostro panorama musicale degli ultimi anni. Questo suo nuovo lavoro non fa altro che confermarne il grande talento: eleganza e raffinatezza alla base delle nove tracce presenti. L’ascolto scorre fresco e piacevole pezzo dopo pezzo, la stilosa voce di Simona si esalta nelle atmosfere jazzate dell’album. La scelta stilistica di abbandonare qualche funkettino o bossanova un po’ più facili del precedente “Egocentrica” potrebbe apparire rischiosa e forse anche poco fruibile per il grande pubblico, ma questo non importa: siamo di fronte ad uno di quei dischi in cui si rasenta la perfezione, la qualità è altissima in ogni sua canzone. Su tutte spiccano la title track di apertura, ricca di belle armonie, il primo singolo estratto “Amore a prima vista” realizzato in duetto con la grandissima Ornella Vanoni, ma soprattutto “Eclissi”, un vero gioiello con le sue atmosfere notturne e rarefatte in cui la magistrale tromba di Fabrizio Bosso gioca a stregare l’ascoltatore. “Single per l’estate” regala una Simona inaspettatamente “estiva” ed ironica: il luogo comune di essere lasciati prima delle vacanze e la speranza in un possibile ritorno del partner viene trattato fra suoni jazzati di gran classe. “Mettici più verve” sconfina un po’ nel pop, “Portate gli uomini” è dolce e sensuale allo stesso tempo. “Tutto il rumore del mondo” , che vede la presenza del Solis String Quartet, chiude alla grande un cd che, giocando con il suo titolo, regala solo delizie e non croci. Bella e ricca di significato la dedica alla sua famiglia e a L’Aquila nel booklet interno. “Croce e delizia” ci dà la conferma che cercavamo: “Egocentrica” era solo il primo passo, siamo di fronte ad una vera grande artista di cui sentiremo a lungo parlare. Brava Simona!
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Quattro assi, un solo gruppo.
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I N R E D I MO
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i moderni
» a cura di Camilla Marino
MELISSA FEAT GAETANO PESCE
BURBERRY E dopo il celebre trench, Burberry lancia una collezione di cosmetici con packaging siglato dal celebre check nelle tonalità del grigio. La linea va da fondotinta a gloss, passando per ombretti e mascara ed è l’ennesimo esempio di grande brand che si cimenta nel mondo della cosmesi. Da Agosto a vostra disposizione.
Melissa, il brand brasiliano delle calzature in gomma profumata che si avvale di collaborazioni con Vivienne Westwood, e Jean Paul Gaultier ha ideato con Gaetano Pesce un prototipo di scarpa assolutamente fuori da ogni schema, come si addice alla personalità di Monsieur Gaetano. Sono infatti composte da dischetti in gomma di varie dimensioni ed è possibile rimuoverne qualche pezzo per snellirne la forma. Nei negozi da agosto nei colori nero, blu, rosso, bianco, arancio e trasparente.
RAY BAN Rare Print Collection è la celebrazione dei Way Farer modello -icona del mondo Ray Ban. I modelli avranno la celebre stampa della metropolitana di New York, motivi floreali, fumetti e coloratissime spilette dal tono pop 80s.
CHURCH’S
BE CYCLE&FASHION
A metà tra la borsa da week-end e quella da medico ecco a voi la bag da fine settimana estivo. Dal sapore retrò in pelle con dettagli in metallo dorato ce la propone Church’s lo storico marchio inglese di calzature. E bon voyage….
In occasione del Be Cycle & Fashion, svoltasi a Parigi all’hotel Majestic Barrièr, noti designer del mondo della moda come Marithe + François Girbaud, Karim Bonnet, Jerome L’Huillier, Agatha Ruiz de la Prada, Kenzo, Takada Antik Batik hanno customizzato delle biciclette. Il messaggio è chiaro per tutti noi, occorre tornare ad un mezzo di locomozione come la bicicletta, che oltre ad essere cool fa bene alla salute e soprattutto ama l’ambiente.
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INFORMAZIONI SU SERVIZIO
ABBONAMENTI ED ARRETRATI
Ecco Italia gruppo editoriale S. P. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 - 65013 Città S. Angelo - Pescara Tel. 085 9508153 - 085 9508161 - 085 9508164 - Fax 085 9508157 Abruzzo Impresa il mensile del manager Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara 1a pubblicazione mensile: maggio 2006. ABBONAMENTI E SERVIZIO SPEDIZIONE Per informazioni: Telefonare al numero 085.9508164 Scrivi a Ecco Italia S.r.l. servizio abbonamenti, S. P. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 65013 Città S. Angelo - Pescara o invia un’e-mail a abbonamenti@abruzzoimpresa.it o invia un fax al numero 085.9508157 precisando il proprio recapito postale. Il servizio è aperto da lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00. L’abbonamento entrerà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualsiasi periodo dell’anno. Il costo dell’abbonamento per tutto il territorio nazionale è di soli Euro 28,90 più 7,10 Euro Iva inclusa per spedizioni postali per la somma totale di Euro 36,00 per ricevere nr. 12 mesi di Abruzo Impresa. L’importo va versato tramite: bonifico bancario sul conto iban IT64V0760115400000084240936 o con bollettino postale sul c/c 84240936 intestato a Ecco Italia S.r.l. con causale “ABBONAMENTO ABRUZZO IMPRESA”. Il cambio dell’indirizzo dell’abbonato è gratuito. Informare almeno 30 giorni prima comunicando i nuovi dati e indirizzo completo. ARRETRATI I numeri arretrati possono essere richiesti direttamente a Ecco Italia S.r.l. servizio arretrati. Scrivi a Ecco Italia S.r.l. servizio arretrati, S. P. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 - 65013 Città S. Angelo - Pescara o invia un’e-mail a arretrati@abruzzoimpresa.it o invia un fax al numero 085.9508157 precisando il proprio recapito postale. Il costo sarà pari al prezzo di copertina più le spese di spedizione di Euro 2,50 cadauno. L’importo va versato tramite: bonifico bancario sul conto iban IT64V0760115400000084240936 o con bollettino postale sul c/c 84240936 intestato a Ecco Italia S.r.l. con causale “ARRETRATI ABRUZZO IMPRESA” specificando i numeri arretrati. La disponibilità delle copie è limitata, salvo esauriti. I dati relativi ai lettori sono utilizzati esclusivamente ai fini della spedizione postale, l’editore garantisce riservatezza al trattamento dei dati ai sensi dell’art. 13 del D. leg. 196/2003. Il lettore può richiedere gratuitamente la rettifica dei dati scrivendo alla Ecco Italia srl S.P. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 - 65013 Città S. Angelo - Pescara I prezzi stampati sono da ritenersi validi a tutti gli effetti e non possono essere modificati. Il costo del mensile nr. 45 è di Euro 3,00. L’Editore si riserva la facoltà di modificare il prezzo in corso della pubblicazione, se costretto dal mutare delle condizioni di mercato.
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segno dei tempi » di Vyck
Gli aquilani in marcia su Roma manganellati dalle forze dell’ordine Durante la giornata di protesta pacifica svoltasi il 7 luglio 2010 da parte dei cittadini del capoluogo abruzzese per chiedere la sospensione delle tasse, occupazione per i terremotati e sostegno all’economia, tre aquilani hanno riportato lievi ferite dovute alle manganellate dei militari quando il corteo è entrato in contatto con il cordone di sicurezza
Centrale ho qui un facinoroso che si sta avvicinando armato di una pericolosissima bandiera che faccio? lo Carico?
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www.puzzle.it Adecco Italia S.p.A. (Aut. Min. Prot. N. 1100-SG del 26.11.2004).
Leader mondiale nei servizi HR Adecco è il Gruppo n° 1 in Italia specializzato nella gestione delle risorse umane. Grazie a un’offerta completa di servizi, che include il temporary staffing, l’outsourcing, il permanent placement, l’outplacement, la formazione e la consulenza, Adecco è in grado di rispondere alle esigenze di ogni azienda. In Italia opera attraverso un team di 1700 professionisti e un network di 400 uffici capillarmente distribuiti su tutto il territorio nazionale. Adecco Avezzano Industrial Via Trento, 56 - Tel. 0863.41.58.55 Adecco Chieti Industrial Via T. Scaraviglia, 102 - Tel. 0871.55.20.74 Adecco L’Aquila Industrial Via Strinella, 12/e - Tel. 0862.41.92.58 Adecco Lanciano Industrial Corso Bandiera, 93 - Tel. 0872.72.40.18 Adecco Nereto Industrial Piazza Marconi, 16/17 - Tel. 0861.80.80.02 Adecco Ortona Industrial Via della Libertà, 74/76 - Tel. 085.906.83.60
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