Novembre 2008

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ISSN 1973-5383

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anno 3°

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n° novembre 2008 ISSN 1973-5383

numero chiuso in redazione il 5 novembre 2008

direttore responsabile coordinatore di redazione collaboratori di redazione hanno collaborato:

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in copertina Luciano Ardingo foto di Andrea Straccini

Tommaso Di Rino Eleonora Lopes Massimo Avenali, Gaetano Lombardino, Marinella Assogna Alessandro Addari, Romeo Battistelli, Nicola Boschetti, Michela Cavaliere, Federica Ceci, Riccardo D’Alessandro, Giuseppe D’Amico, Jolanda Ferrara, Francesco Mancini, Lucia Mancini, Filippo Paolini, Francesca Piccioli, Arturo Serrantonio, Laura Tinari Mauro Di Pietro Marcello Starinieri _ visualadv.it Vincenzo Sulpizio, Daniele Pignoli Andrea Straccini, Simone Cerio, Rocco Petrei Danilo Martorelli Gianluigi Tiberi Giuseppe Ciavattella Antonella Carrieri - commerciale@eccoitalia.it Antonella Razzi - commerciale@abruzzoimpresa.it DVF srl D'Auria spa Ecco Italia gruppo editoriale - Fabio De Vincentiis www.abruzzoimpresa.it redazione@abruzzoimpresa.it _ commerciale@abruzzoimpresa.it _ grafica@abruzzoimpresa.it Ecco Italia srl - Strada Lungofino - C.c. Ibisco Comp. B 5/6 - 65013 Città S. Angelo (Pe) 085 9508161 085 9508157 Loredana Evangelista _ tel. 085 9508161 _ abbonamenti@abruzzoimpresa.it _ arretrati@abruzzoimpresa.it Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara iscritto al Registro degli Operatori di Comunicazione al numero 17047 I dati relativi ai lettori sono utilizzati esclusivamente ai fini della spedizione postale, l’editore garantisce riservatezza al trattamento dei dati ai sensi dell’art. 13 del D. leg. 196/2003. Il lettore può richiedere gratuitamente la rettifica dei dati scrivendo a Ecco Italia srl - Strada Lungofino - 65013 Città S. Angelo (Pe)

è anche... una produzione

una produzione

Abruzzo Sport TV è la trasmissione televisiva condotta da Marco Taglieri che accende i riflettori sullo sport della regione Abruzzo, argomentato a 360 gradi con uno stile dinamico e innovativo. il programma andrà in onda direttamente dagli studi televisivi “Enzo Biagi” della Ecco Italia, tutti i giovedì dlle ore 21:00 e in replica tutti i sabato dalle ore 17:00, su ATV7 e sul canale satellitare SKY 912 Italy Italy. In studio si alterneranno ogni settimana ospiti diversi in rappresentanza dei vari sport praticati nella nostra regione. Fissa, invece, sarà la presenza del pubblico in sala, che avrà modo di interagire con gli ospiti stessi. La diffusione dei segnali televisivi di ATV7 e di SKY, in analogico e in digitale satellitare, garantiscono la copertura dell’intero territorio di interesse.

...calcisticamente parlando

ISSN 1973-5650

ISSN 1973-5847

Palla al Centro è la trasmissione sportiva condotta da Paolo Sinibaldi che accende i riettori su tutto quanto accade nei campionati di Prima e Seconda Divisione e la serie D. Il programma va in onda, in diretta dagli studi televisivi “Enzo Biagi” della Ecco Italia, dal Centro Ibisco di Città Sant’Angelo, tutti i lunedì dalle 21:30 alle 23:00 su ATV7 e sulla piattaforma satellitare di SKY 912 Italy Italy. Il format prevede, oltre ai commenti degli ospiti in studio, l’intervento in diretta dei tifosi e degli addetti ai lavori, attraverso collegamenti in esterna e l’interattività tramite sms o e-mail. Una formula dinamica che, anche grazie alla messa in onda dei contributi lmati da tutti i campi dove sono protagoniste le squadre abruzzesi, conquista l’apprezzamento di un vasto e affezionato pubblico di appassionati. La diffusione dei segnali televisivi di ATV7 e di SKY, in analogico e digitale satellitare, garantiscono la copertura dell’intero territorio regionale e nazionale.

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Sede di Castiglione M. Raimondo Viale Umberto I 64034 Castiglione M.R. (TE) Tel. 0861/9941 Fax. 0861/994215

Filiale di Rosciano Via Roscio da Montechiaro 65020 Rosciano (PE) Tel. 085/8509142 Fax. 085/8509853

Filiale di Cerratina Via Trieste, 12 65010 Cerratina (PE) Tel. 085/9771919 Fax. 085/9772234

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Filiale di Piane di Castiglione M. R. Fraz. Piane di Castiglione M. R.. 64034 Castiglione M.R. (TE) Tel. 0861/909150 Fax. 0861/909818

Filiale di Penne Circonvallazione A. Moro 65017 Penne (PE) Tel. 085/8278386 Fax. 085/8210200

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Filiale di Silvi Marina Via Roma, 285 64029 Silvi Marina (TE) Tel. 085/9359724 Fax. 085/9354798



capitano d’impresa

Luciano Ardingo

lo sport

Tra i tanti sport che ho praticato oggi scelgo il golf. È uno sport “mentale”, molto intrigante, che richiede molta concentrazione. Vengono esaltate la capacità di mantenere i nervi saldi, di giocare sotto pressione, di riuscire a focalizzare l’attenzione nei momenti decisivi, senza disperderla.

LUCIANO ARDINGO GENIO della SICUREZZA Luciano Ardingo ama la tranquillità, al punto che ha dedicato tutta la sua vita allo sviluppo di nuove tecnologie e servizi innovativi nell’ambito della sicurezza. Da trent’anni dirige con grande successo il Gruppo Spee, cinque imprese impegnate sul fronte dell’ingegneria e integrazione di sistemi, building automation, servizi innovativi, telecontrolli, videosorveglianza, teleassistenza e telemedicina. Ardingo nasce a Campotosto che egli stesso definisce: «Il più bel paese del mondo. Anche se non c’è più nessuno della mia famiglia, ogni volta che vado, ho la sensazione che qualcuno mi aspetti. È un luogo magico, che mi fa sentire protetto». Ama la poesia e la letteratura, ma ha la passione per la tecnologia, la ricerca e l’innovazione. Oggi Luciano Ardingo vive e lavora tra L’Aquila e Milano, dove il Gruppo SPEE ha la sua più grande ed importante filiale italiana. Viaggia molto, soprattutto all’estero. È un imprenditore lungimirante, capace, ma soprattutto un uomo determinato. È sposato con Alba Di Girolami, dirigente industriale ed è padre di due ragazze: Manuela, laureanda in Ingegneria, e Fernanda, laureanda in Economia e Commercio. L’ingegnere Ardingo è considerato uno dei massimi esperti di sicurezza in Europa, tanto da meritarsi l’appellativo “il Signore della Sicurezza”. Tra i più significativi incarichi ricoperti negli anni si evidenziano: la presidenza nazionale della Commissione Tecnica IMQ (Istituto Marchio di Qualità), la rappresentanza in seno al comitato dell’ente Fiera di Milano per l’organizzazione di due edizioni della Mostra Internazionale “Sicurezza”, la vicepresidenza nazionale dell’ANCISS (Associazione Nazionale Costruttori, Integratori ed Installatori Sistemi di Sicurezza). E ancora è socio benemerito e membro del Consiglio Direttivo AIPROS (Associazione Italiana Professionisti della Sicurezza). È membro del Comitato Tecnico CT 79 del CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) e dell’ ABI-LAB, centro di ricerca e sviluppo delle tecnologie per la banca, istituito dall’Associazione Bancaria Italiana. In passato ha fatto parte del Comitato Tecnico Innovazione e Ricerca di Confindustria nazionale, presieduto da Pasquale Pistorio. È stato premiato a L’Aquila nel 2008 come ”l’ imprenditore dell’anno”, con il Premio Zirè d’Oro. Scrive su pubblicazioni scientifiche oltre che su numerose riviste di settore. È direttore scientifico di una rivista di sicurezza e di building automation, collabora con un importante quotidiano nazionale ed è oggetto di numerosi articoli su importanti testate nazionali ed estere. Ma innanzitutto va detto che Luciano Ardingo riesce a trasmettere d’acchitto quella sua vena di autentico montanaro, personaggio ”vero”, non costruito, uomo e sincero, con un amore smisurato per la sua terra, le sue origini, i suoi affetti.

la passione

Senza dubbio la montagna. Cerco di trascorrervi tutto il mio tempo libero. Faccio lunghe escursioni, scalate (sempre meno) e amo molto lo sci alpinismo. La montagna è il luogo ideale per riflettere.

l’hobby

Adoro la letteratura e la poesia. Mi piacciono Ernest Hemingway e Garcia Marquez. Uno dei miei preferiti è Carlo Emilio Gadda, “L’ingegnere in blu”. Spesso prediligo la lettura di qualche saggio di “sociologia tecnologica”: Marshall Mc Luhan e Manuel Castells tra tutti.

style

Sono un amante di orologi meccanici. E da vero appassionato la marca che preferisco su tutte è Patek Philippe, che a mio avviso rappresenta la sintesi perfetta dell’arte manifatturiera dell’orologeria svizzera. L’ingegneria meccanica fa di questi orologi degli autentici capolavori.

mezzo di trasporto

In questo mondo dove tutto è veloce, mi piace guardami indietro e riscoprire tecnologie di ieri. Mi piacciono le cose antiche e le auto d’epoca. Possiedo una Porsche 911 del 1986 che uso regolarmente quando non vado di corsa.

5


sommario _ anno 3° n°26 _ novembre 2008

editoriale

9

Il senso di essere abruzzesi

il punto

11

Politici, giù la maschera

confi... denzialmente

13

l’Abru o che produce

15

31

Ricostruiamo uno spirito comune di civiltà e crescita Le cooperative contribuiranno al rilancio dell’Abruzzo

in primo piano Confindustria Abru o

16

Confindustria: le priorità per il prossimo governo regionale

a ienda con il segno + gruppo spee

40

tematiche d’impresa norme&leggi marketing sicure

a

management

46

Spee, l’innovazione 20 Gruppo nel mondo della sicurezza

27 Testimoni per corrispondenza 31

Quante frustrazioni dietro un post it

35 Mai fare a meno di un medico competente 38 Un team ben allenato si adatta ai cambiamenti

storie&persone luigi carunchio andrea gavosto

abruzzese alla guida 40 Un dei giovani commercialisti italiani

44 «Una crisi che si vive una volta sola nella vita»

credito&finan a

49

mediass gpa

46 Mediass Gpa: precursori e indipendenti

euler hermes siac

49 Un “barometro” per i pagamenti

incarichi&carriere sandro spella

55 «Sempre accanto a cittadini e imprenditori»

a ienda partner consorform

56

dieffe servi i poste italiane chinook

56 Consorform, l’aiuto per fare impresa 58 Mail Boxes etc, spedire e ricevere in tutto relax 60 Con Poste Italiane il tuo business è servito 62 Salmone sì, ma che sia selvaggio

seminari&convegni ud’A

58 6

65 Bcc, il successo nella qualità delle relazioni


gi confindustria Abru o anav sisit adecco fonda ione ferri confindustria Abru o gi confindistria teramo confindustria pescara

67 «Manager si diventa» 69 Settore trasporti a rischio collasso 70 Nella guerra del futuro niente bombe solo bit 73 Lavoro interinale la riforma è Adecco

76

76 Il mare è energia la cultura d’impresa 79 «Recuperare anche nel credito»

80 Creare insieme per crescere insieme 82 La tecnologia sostiene il business

eventi ud’A fontecal spa giochi del mediiterraneo tecseo

87 Alla Riello fa più caldo con Fontecal 90 Stelle olimpiche ai giochi 93 Modelli a confronto nell’automotive

gi confindustria

96 Al convegno di Capri dall’energia alla crisi

patto territoriale chieti ortona

103 Al lavoro per il rilancio della Val Pescara

ecco italia

93

University Program: 85 Nokia doppietta della d’Annunzio

107

107 Uno studio televisivo per la Ecco Italia

111

la vita è bella

113 114 117 121

uscita di sicure

a

La magia del Natale di Budapest passione motori

Nuova Renault Laguna, l’eleganza scende in strada vi i di famiglia

Louis Vuitton, la praticità dell’eleganza divudi

Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto

rubato 123 tempo Fata Morgana d’Amore annata 124 un’ottima Nascita e morte del novello

uscita di sicure a

124

Di scena a Torino l’Abruzzo buono, pulito e giusto 7


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editoriale

IL SENSO DI ESSERE ABRUZZESI

N

ella scrittura cinese la parola crisi è composta da due ideogrammi che significano pericolo e opportunità. Per l’Abruzzo il pericolo è fin troppo chiaro e l’opportunità ancora tutta da cogliere. In un quadro nazionale di stagnazione –per la Commissione europea quest’anno e il prossimo si chiuderanno a crescita zero- gli indicatori economici della regione cominciano a scoraggiare anche i più inguaribili ottimisti. Due su tutti: negli ultimi anni l’Abruzzo è regredito in termini di PIL e sono aumentate di oltre il 20% le ore di cassa integrazione straordinaria. Il che vuol dire che diverse crisi aziendali da temporanee sono divenute stabili, con pesanti riflessi sul piano occupazionale. Se si aggiunge che la fiducia di consumatori e imprese è ai minimi storici e che le indagini sulla qualità della vita nelle province italiane collocano le quattro abruzzesi ben lontane dalle zone del benessere, si comprende facilmente che i conti non tornano. E non tornano perché sono figli di anni di non politica. Di Tommaso Di Rino _ direttore decisioni strategiche mancate, di sprechi ingiustificati, di incarichi distribuiti a parenti e amici e non nella direzione dello sviluppo e della crescita. La crisi di identità a questo punto è chiara: o si entra in una logica di sistema, nel quale tutti fanno la propria parte, o la barca affonda, schiacciata dal peso dei debiti della sanità. Il Commissario governativo ha un mandato molto ampio, con il quale il futuro Governatore dovrà comunque convivere. Gino Redigolo assumerà decisioni che risponderanno ad una sola logica: il ripiano dei debiti. Per gli investimenti, quelli utili alla crescita, in realtà resta ben poco. Ecco che in questo momento di grave difficoltà, istituzionale oltre che economica, ciascuno di noi deve riscoprire il senso di essere abruzzese. Ora più che mai dobbiamo assumerci la responsabilità di pensare al bene comune e non al mero tornaconto personale. Rifiutando logiche di autoreferenzialità o di nepotismo ma invocando nel sistema una drastica iniezione di meritocrazia. Bisogna far capire ad una politica senza idee, che c’è un Abruzzo che non ci sta a sprofondare nell’isolamento e nell’arretratezza. Che vuole essere governato con una “visione”, un progetto di sviluppo chiaro e condiviso. Anche per questo il tema della Convention delle Imprese, che ogni anno questa rivista organizza in collaborazione con Confindustria Abruzzo, non poteva che essere quello di una riflessione sul modello di sviluppo da adottare per la crescita della regione. Dalla tavola rotonda che il prossimo 22 novembre metterà l’uno di fianco all’altro i cinque candidati alla guida dell’Abruzzo, ci aspettiamo - noi e i tanti imprenditori, professionisti e lettori di Abruzzo Impresa che sono sicuro parteciperanno – di sentir parlare con concretezza di idee, di programmi, di priorità. Di cosa fare, quando e con quali risorse. Ci piacerebbe capire quali sono gli obiettivi di politica economica e come si pensa di coinvolgere il mondo imprenditoriale nella ripresa. Non è questione di schieramenti, ma di idee, progetti e prospettive. Gli eletti avranno un duro lavoro: restituire credibilità alla politica, rivitalizzare l’economia, moralizzare la vita pubblica. In una regione comunque ricca di eccellenze, con uomini e donne che hanno conquistato traguardi importanti, che ogni mese questa rivista cerca di raccontare puntando i riflettori sull’Abruzzo che produce. Nessuno però può fare a meno della buona politica e della corretta amministrazione, di un apparato pubblico selezionato e capace. Che, ad esempio, non faccia scattare –al 31 dicembre 2009– il disimpegno automatico dei fondi europei messi a disposizione dell’Abruzzo per il periodo 2007-2013. Sarebbe davvero imperdonabile

direttore@abruzzoimpresa.it

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il punto

Politici, giù la maschera Q

uello che non vorremmo si ripetesse, ad inizio di questa nona legislatura, è la postulante offerta di piattaforme economiche ai novizi. Scelta pericolosa in una situazione di sovvertimento di regole come quella che viviamo in Abruzzo. Se cambiamento deve essere, le organizzazioni imprenditoriali smettano di offrire stampelle o forme di cortesia istituzionale e pretendano dalla classe politica, che si candida alla guida del governo regionale, chiarezza di idee ma, soprattutto, idee. Scandagliare, stanare, tallonare sono le parole d’ordine a cui gli imprenditori dovrebbero riferirsi come strumenti logico-dialettici per partecipare, da posizioni diverse, all’applicazione di un modello economico. Diversamente, correrebbero il rischio di avallare –più o meno coscientemente– sciatteria e superficialità, quando non anche un’assenza di proposta politica. Ma, questa volta, anche per la gravità dell’attuale contesto, se ne assumerebbero una responsabilità diretta. La premessa è per dire che, dopo aver sperato invano in una rapida resipiscenza dei politici abruzzesi, e avendo capito l’antifona fin dalle primissime battute della campagna elettorale, riteniamo indispensabile puntare su rimedi preventivi perché, come avvertiva Platone, l’unica buona moneta con cui bisogna cambiare tutte le altre è un’intelligenza che sta in guardia. Perciò un segnale di cambiamento, di matrice imprenditoriale, Mauro Di Pietro _ direttore editoriale Ecco Italia più che il denunciare a valanga le solite urgenze, che i politici dovrebbero conoscere a menadito, potrebbe essere quello di spostare la base di confronto anzitutto su una questione di metodo, o di regolazione dei rapporti, in modo da intervenire concretamente in caso di insufficienza dell’agire politico o di sua devianza. Ovvero, potenziare gli strumenti di verifica e controllo con i quali intensificare quelli di opposizione e di diniego, per impedire alla classe politica di compiere atti contro il bene pubblico. Se il nostro sistema democratico non consente di rovesciare un cattivo governo, se non dopo cinque anni, consente però di muovere altre leve per mettere in mora gli inadempienti, e sono quelle che stimolano la formazione di un’opinione pubblica. Ecco perché il cambiamento non passa per l’offerta di sostegno di qualunque tipo ai candidati alla Presidenza della Giunta regionale, ma sulla conoscenza dei loro obiettivi. Bisognerebbe incalzarli sui tagli e sulle razionalizzazioni più che suggerirgli vie di fuga per rinfacciarsi responsabilità. Si dovrebbe avere sufficiente malizia per lasciar intravedere in loro, mentre sermoneggiano in tv, educazione morale e competenze, il senso alto della politica che li deve portare a mostrare orgogliosamente radici culturali, sogni coltivati, soluzioni che migliorano la vita ai cittadini, più che farci fare dai loro traballanti pulpiti inaccettabili morali. Sarebbe bello, per una volta, capire come intendano fronteggiare la crisi di un’economia fragile e bisognosa di sprovincializzarsi. Così come sarebbe utile avere indicazioni su come vogliano sostenere le nostre imprese nell’accesso al credito e se hanno pensato di attivare qualche forma alternativa di finanziamento. Farebbe piacere sapere che qualcuno si stia già attivando con Borsa Italiana per favorire, anche in Abruzzo, la quotazione di qualche azienda locale nel nuovo listino Aim Italia. Un mercato che si propone di valorizzare proprio quel “piccolo ma bello” che contribuì a far uscire l’Abruzzo dalle zone depresse d’Europa. Non guasterebbe, poi, conoscere con quali strumenti e con quali azioni favoriranno l’attrazione di nuovi investimenti e agevoleranno le ristrutturazioni aziendali, superando modelli ormai obsoleti e anacronistici. Inutile dire che più che di facili promesse elettoralistiche c’è bisogno di competenze da affiancare a un’imprenditoria talentuosa. La politica mostrerà la sua maturità se si terrà alla larga da una forma senza sostanza e dai saltimbanchi e improvvisati fattucchieri che, in passato, hanno scorrazzato per la nostra regione, in lungo e in largo. Esigere è la parola del cambiamento. E questo dipende da noi maurodipietro@eccoitalia.it

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confi... den ialmente

RICOSTRUIAMO UNO SPIRITO COMUNE DI CIVILTÀ E CRESCITA

I

n un contesto congiunturale estremamente preoccupante a livello mondiale, l’Abruzzo si presenta con tutti i suoi deficit istituzionali, politici, amministrativi, infrastrutturali ed economici, in una situazione di oggettiva difficoltà, nella quale è difficile intravedere facili soluzioni a breve termine. Le vicende che hanno caratterizzato la recente vita politica abruzzese hanno fortemente compromesso non solo il funzionamento dell’intero sistema istituzionale, ma anche la stessa immagine della Regione che veniva collocata tra quelle che, meritevoli di menzione per aver conseguito nel passato importanti risultati in termini di sviluppo, si caratterizzavano per un clima sociale onesto e laborioso. È necessario ora ricostruire un patrimonio ed uno spirito comune di civiltà e di crescita. Le prossime elezioni regionali potranno e dovranno costituire un’occasione decisiva per la costruzione di un nuovo modello di sviluppo condiviso, che possa rilanciare l’Abruzzo nello scenario competitivo nazionale ed internazionale. È una necessità che la Regione non può disattendere, pena la certezza di arretrare tra le aree più depresse d’Europa. Occorrono però, subito, nuove regole comportamentali e di Governo. La politica, infatti, oggi è vista come un ostacolo allo sviluppo: deve invece riappropriarsi del ruolo guida che le compete. Giuseppe D’Amico _ direttore Confindustria Abruzzo Ma ciò potrà verificarsi e misurarsi, ed è questo il cuore del problema, solo con un programma di Governo chiaro, trasparente, monitorabile e misurabile nei tempi. È questa la prima richiesta, di metodo, che il mondo delle imprese rivolge agli schieramenti ed ai candidati che si contenderanno il Governo regionale. Cosa fare, come farlo e in che tempi: queste dovranno essere le parole d’ordine. Disattendere proposte e tempi sarà motivo per trarre le conseguenze logiche che potranno essere anche gravi. Non è più pensabile, infatti, andare al voto senza un crono programma che permetta alla società civile di fare le proprie scelte e di poter poi verificare e chieder conto dell’operato di chi si appresta a governare. Non è più possibile navigare a vista e governare sempre l’emergenza senza un programma organico e a lungo termine, che tracci con chiarezza tempi e modi degli interventi e delle riforme da attuare, tale da dare contenuto e certezza alle declamazioni di cui da tempo la politica fa sfoggio senza far seguire fatti. In tal senso, la situazione da cui l’Abruzzo viene fuori, al di là delle vicende giudiziarie, è desolante. Una situazione in cui la politica non ha voluto e non ha saputo assumersi la responsabilità di attuare le riforme necessarie, di individuare i problemi reali che affliggono i nostri Territori e la nostra economia, di definire i provvedimenti necessari per affrontare le questioni sul tappeto. Ecco perché Confindustria Abruzzo chiede, oggi più che mai, regole certe e comportamenti trasparenti da concretizzarsi, fin da subito con crono programmi elettorali chiari, nel merito e nei tempi, su cui potersi confrontare, rifuggendo tatticismi e logiche politiche di cui l’Abruzzo ha pagato e sta pagando a caro prezzo le conseguenze. Anche nel merito delle questioni, Confindustria Abruzzo ha prodotto un documento di proposta (si veda più avanti a pag. 16, ndr) che verrà sottoposto ai candidati alla Presidenza del prossimo Governo nel corso della seconda «Convention delle Imprese», organizzata per il prossimo 22 novembre con il sostegno di questa bella e produttiva rivista (il programma dell’evento è a pagina 134, ndr) Ciò avverrà in una cornice eccezionale -che in collaborazione con Abruzzo Impresa si intende riproporre ogni anno- in cui oltre ai rappresentanti dell’economia e della politica regionale, saranno presenti esponenti di primo piano del Governo e del mondo sociale, politico e culturale nazionale. I loro interventi ci aiuteranno a definire il contesto globale in cui si cala la nostra realtà regionale

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l’Abruzzo che produce

LE COOPERATIVE CONTRIBUIRANNO AL RILANCIO DELL’ABRUZZO S

e penso all’Abruzzo di oggi, l’immagine che vedo è quella di una Regione ferita e sgomenta, ma nello stesso tempo vedo la grande vitalità delle sue imprese e delle sue organizzazioni sociali e di categoria e la gran voglia dei cittadini abruzzesi di non piegarsi e di ripartire. A tale proposito penso che le forze politiche debbano avere la capacità di guardare con coraggio al futuro e sollecitare tutti i soggetti in grado di concorrere ad una crescita sociale ambientale ed economica della nostra Regione. Ritengo che in questo momento l’Abruzzo abbia bisogno di grande coesione sociale ma questa coesione non può che essere il frutto di una comune consapevolezza dei problemi e di una condivisione delle strade da percorrere. Sono certo che la cooperazione sente su di sé la responsabilità, insieme al più ampio contesto del mondo imprenditoriale, di far ripartire lo sviluppo e la crescita economica della nostra Regione. Le imprese cooperative sentono anche una maggiore responsabilità: infatti al valore economico del loro operato, rappresentato dalla ricchezza che producono e dall’occupazione che determinano, si aggiunge il valore civile di essere luogo di ricomposizione sociale e momento di consapevolezza di diritti. La cooperazione, anzi, rivendica con orgoglio di aver sempre assolto questa duplice funzione negli interessi di una maggiore prosperità Romeo Battistelli della Regione ma anche di una maggiore equità sociale. Vale la pena ricordare presidente Legacoop Abruzzo che in questi anni in Abruzzo è cresciuto il peso relativo della cooperazione nella società e nell’economia: sono aumentate le cooperative attive, i soci, gli addetti, il valore della produzione, i risultati di esercizio. Si è estesa e rafforzata la capacità della Cooperazione di fornire risposte adeguate alle aspettative espresse da una sempre più ampia platea di soci, e di includere nel mercato, da protagonisti, soggetti sociali che ne erano ai margini. La cooperazione non esprime più un pezzo di economia marginale, ma è, in tutti i comparti, una componente importante dell’economia regionale. La cooperazione in Abruzzo è leader di mercato in agricoltura con circa l’80% della produzione vinicola che corrisponde al 25% della produzione lorda vendibile. Nei servizi alla persona operano circa 300 cooperative sociali. C’è una presenza significativa nella gestione di reti e servizi (gas, gestione calore ecc). I cooperatori abruzzesi vogliono concorrere con slancio, alla ripresa della propria regione, e invece di interrogarsi su cosa potrebbe fare l’Abruzzo e su cosa non hanno fatto e non fanno le sue istituzioni per la cooperazione si domandano come poter concorrere ad una nuova fase di sviluppo. Io penso ad un grande patto per l’Abruzzo, dove si definiscano obiettivi e priorità, un patto che favorisca una crescita armonica, uno sviluppo equilibrato e che faccia crescere una economia eco-compatibile dove la sostenibilità sia uno dei fattori chiave. Sostenibilità come sinonimo di sicurezza e attenzione ai bisogni delle future generazioni. Sostenibilità come salvaguardia del grande patrimonio culturale della nostra Regione. Sostenibilità come opportunità economica. In adesione alle linee della U.E. che poggia le sue idee di sviluppo su tre pilastri fondamentali: il pilastro Ambientale, il pilastro Sociale, il pilastro Economico. Se dovessi pensare al alcune parole chiave che mi piacerebbe condividere con l’intera società civile abruzzese ne penserei quattro tutte coniugate col segno “più”: Più mercato legale e ben regolato. Questo per noi significa necessità di controlli per contrastare le false cooperative e anche l’eliminazione degli insopportabili ritardi nei pagamenti delle amministrazioni pubbliche. Più solidarietà per dare più sicurezza alla convivenza civile, rafforzare la coesione sociale sviluppare politiche di welfare attivo in grado di fornire bisogni primari e nello stesso tempo rilanciare l’economia. Più sussidiarità per valorizzare l’autorganizzazione dei cittadini e ridurre la spesa pubblica senza abbassare la qualità dei servizi. Più partecipazione perché a nostro avviso l’autoreferenzialità della classe politica è parte della crisi di questa regione che rende la politica una entità lontana dagli interessi generali e soggetta alle pressioni delle corporazioni economiche e sociali più forti

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in primo piano

Confindustria: le priorità per il prossimo governo regionale Nero su bianco gli interventi più urgenti e più importanti per il rilancio dell’Abruzzo. Cosa fare, come farlo e in quanto tempo

I

n vista delle prossime elezioni regionali del 30 novembre e del 1° dicembre 2008, Confindustria Abruzzo ha elaborato proposte finalizzate ad individuare interventi prioritari che possono essere “concretizzati” nella prossima legislatura. Di seguito è riportata una sintesi del documento:

Contesto congiunturale socio economico e centralità dell’impresa In un contesto congiunturale nazionale ed internazionale estremamente preoccupante, l’Abruzzo si presenta con tutti i suoi deficit istituzionali, politici, amministrativi, infrastrutturali ed economici, in una situazione di emergenza economica e sociale senza precedenti. Da un punto di vista economico l’Abruzzo è l’unica regione d’Italia che dal 2001 al 2007 è regredita in termini di PIL e, senza l’entrata nella UE dei Paesi dell’est europeo, oggi l’Abruzzo, con i suoi parametri, sarebbe tornato ad essere area depressa (mezzogiorno). In questo contesto, va assolutamente esaltata la centralità dell’impresa quale fattore determinante di sviluppo per la ripresa e la crescita non solo economica ma anche sociale e culturale dell’intera regione. Costi della politica e monitorabilità dei processi di Governo Occorrono nuove regole e modelli comportamentali di Governo. Calogero Roccardo Marrollo, presidente di Confindustria Abruzzo

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Confindustria Abru

La politica deve quindi riacquistare il ruolo guida che le compete attraverso un programma organico e a lungo termine che tracci con chiarezza tempi e modi degli interventi e delle riforme da attuare, tale da dare contenuto e certezza alle declamazioni di principio. Ma ciò potrà misurarsi solo con un Crono Programma di Governo chiaro, trasparente e monitorabile nei tempi di attuazione. Cosa fare, come farlo e in che tempi: queste dovranno essere le parole d’ordine. Deficit sanità Il deficit sanitario continua ad essere il problema più scottante per la nostra regione. Le imprese ed i cittadini abruzzesi stanno già pagando, con l’aumento di un punto dell’Irap e di mezzo punto dell’Irpef, un prezzo salatissimo in termini di perdita di competitività. Perciò è necessario che venga monitorato costantemente il piano di rientro dal debito che deve essere realizzato con puntualità e precisione evitando ad ogni costo l’introduzione di nuove tasse. Crono programma: entro i primi sei mesi di governo. Semplificazione amministrativa Occorre avviare il processo di riorganizzazione della Regione in termini politici e funzionali, finalizzato ad un miglioramento dei servizi e alla riduzione della spesa. Costituzione di una Task force per l’attuazione di provvedimenti efficaci volti: - a snellire e semplificare l’apparato amministrativo e le procedure burocratiche negli Uffici Regionali e Locali; - all’effettiva liberalizzazione dei servizi pubblici con la reale applicazione ed osservanza del principio di sussidiarietà orizzontale a livello

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di Regione ed EE.LL.; - alla riorganizzazione, razionalizzazione e riduzione degli enti strumentali ed amministrativi regionali. Crono programma: entro i primi due anni di governo. Riforma Enti di programmazione e gestione delle politiche economiche e di impresa Si chiede innanzitutto una immediata riforma dei Consorzi Industriali e dei Distretti Industriali. Per quanto riguarda i Consorzi industriali si chiede una riforma complessiva del loro governo. Nell’ottica di una corretta gestione ordinaria, dovrà quindi essere attribuita la giusta e prioritaria rilevanza agli imprenditori che sono i diretti e veri fruitori delle aree industriali (a scapito di qualsiasi ulteriore ingerenza di carattere politico), assicurando loro un maggiore potere decisionale all’interno dei Consigli di Amministrazione e degli Organi di Governo. Si dovrà prevedere ad una razionalizzazione della governance dei Consorzi che potrebbero essere ridotti a quattro (uno per provincia), mantenendo gli ulteriori uffici, di cui comunque andrebbero razionalizzate le strutture e i compiti, come organismi periferici di natura strettamente tecnica. Per quanto riguarda i Distretti Industriali si chiede che, abbandonando i soli criteri di contiguità territoriale, vengano ridefiniti secondo logiche di filiera -cd meta distretti-, di settore (filiere merceologiche verticali) e di fattori competitivi (filiere di competenza orizzontali; es. Poli innovativi su trasferimento tecnologico, nuovi materiali, servizi e competenze). Ciò, tra l’altro, ottimizzerebbe la definizione e la gestione dei piani di sviluppo economico regionali, favorirebbe una maggiore facilità di accesso ai fondi nazionali e comunitari, esalterebbe la capacità progettuale del sistema imprenditoriale. In questa logica vanno sostenuti ed incentivati fortemente tutti quei progetti di filiera che si avvalgono dei vari strumenti di programmazione economica previsti in ambito nazionale e regionale: fondi strutturali, contratti di programma, progetti di innovazione industriale (PII industria 2015), ecc… Crono programma: entro i primi cento giorni. Agenzia di Sviluppo regionale economica Gli interventi di cui sopra dovranno trovare una giusta collocazione nell’ambito di una più ampia ed organica riforma riguardante una gestione unitaria a livello regionale delle azioni mirate allo sviluppo del territorio e delle relative norme urbanistiche, delle infrastrutture materiali ed immateriali, dei servizi alle imprese, di adeguate iniziative di marketing territoriale, internazionalizzazione, ecc.. Tutto ciò è riconducibile all’istituzione di una unica Agenzia di Sviluppo regionale economica, che riaccorpi sotto una unica gestione le pluralità di enti (che diverrebbero semplici strutture tecniche) che ora operano a vari livelli in modo del tutto scoordinato e privo di una strategia condivisa. Ciò, oltre ad essere fondamentale dal punto di vista delle strategie da perseguire, ridurrebbe dal punto di vista gestionale costi ed inefficienze. Anche la FIRA (come gli stessi Consorzi Industriali) sarebbe riassorbita

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in primo piano

all’interno di questo nuovo Strumento di sviluppo, secondo nuove logiche funzionali e gestionali. Crono programma: entro i primi sei mesi di Governo Legge regionale di settore per l’industria Si chiede una legge regionale di settore per l’industria da collocare all’interno di un più vasto provvedimento intersettoriale che riorganizzi organicamente alcune questioni di comune interesse per il sistema produttivo, quali quelle dei Consorzi FIDI e dell’Innovazione Tecnologica. Rientrano in questa ultima materia le tematiche legate alla predisposizione di una legge quadro per la ricerca e l’innovazione che faccia leva sulle seguenti questioni prioritarie: - Infrastrutture immateriali: Sistema a rete Università – Impresa – Mondo della Ricerca; - Capitale umano: sistema della Formazione e Alta Formazione; - Reti infrastrutturali di servizio internet e altre strutture per l’informazione e la conoscenza. Per i Consorzi fidi si raccomanda la previsione e l’attivazione dei fondi finalizzati all’aggregazione di Consorzi fidi esistenti e al raggiungimento delle caratteristiche degli intermediari finanziari ex art.107 T.U.B. Crono programma: entro i primi sei mesi di Governo Infrastrutture e Logistica Ricognizione delle necessità infrastrutturali e logistiche per la competitività delle Imprese e del Territorio e ricerca delle azioni e soluzioni idonee per una economia competitiva a livello globale: - Sistema Portuale e Piattaforme logistiche per lo scambio merci;

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- Sistema Aeroportuale per la mobilità della Business community e per il Turismo; - Reti telematiche (banda larga, Wireless) per lo scambio dati; - Progetti speciali con effetti significativi sulla competitività del territorio, sulla attrazione di nuovi investimenti e sul consolidamento di quelli esistenti. Al riguardo si ricordano, come indicativi, gli interventi infrastrutturali connessi all’energia e alla qualificazione e valorizzazione di settori imprenditoriali trainanti per interi comprensori territoriali della regione (ricerca farmaceutica, automotive, agroalimentare, ecc.). Crono programma: primi cento giorni di Governo per definizione programma di lavoro; intera legislatura per realizzazione programma con steep trimestrali di monitoraggio. Energia ed Efficienza energetica Programmazione e pianificazione di interventi in campo energetico per una maggiore disponibilità, autonomia e qualità del servizio. Le vicende legate ai costi e alle difficoltà di reperimento delle materie energetiche, impongono scelte urgenti e concrete volte non solo al potenziamento delle infrastrutture destinate a garantire disponibilità, qualità del servizio ed un maggiore rapporto costi benefici, ma anche a sostenere e promuovere progetti imprenditoriali e/o pubblici tesi alla maggiore efficienza ed autonomia energetica e all’abbattimento di costi. In quest’ottica sono da ritenere coerenti ed importanti i progetti innovativi tesi ad un più efficiente smaltimento e riutilizzo dei rifiuti, quali i progetti integrati di smaltimento rifiuti e recupero energetico tramite impianti ad alta tecnologia. Crono programma: primi cento giorni di Governo per definizione programma di lavoro: intera legislatura per realizzazione programma con steep trimestrali di monitoraggio Ambiente e politiche del Territorio La situazione connessa allo smaltimento dei rifiuti in Abruzzo, è allarmante, con il rischio del ripetersi, a livello regionale, dei disagi sociali e di immagine già verificatisi in altre realtà italiane. a) Si deve modificare immediatamente il Piano regionale della gestione dei rifiuti affinché si possa prevedere con urgenza la localizzazione e la realizzazione dei impianti ad alta tecnologia –con recupero energetico- e di discariche per lo smaltimento dei rifiuti. In particolare si deve svincolare il raggiungimento del 40% di raccolta differenziata dalla realizzazione di impianti ad alta tecnologia. b) Analogamente si deve procedere alle modifiche necessarie al Piano regionale di Tutela dell’aria, intervenendo affinché siano rimosse le cause per cui sono negate le autorizzazioni a nuovi investimenti industriali, spesso, peraltro, a causa di livelli di inquinamento riconducibili ad altre tipologie di emissioni (traffico). Crono programma: primi sei mesi di Governo Interventi specifici a) affrontare le crisi settoriali (abbigliamento) e Territoriali (Questione aree interne; Valle Peligna, ecc.); Crono programma: intera legislatura


Confindustria Abru

b) attrarre la grande e media impresa Nell’ambito del sistema industriale abruzzese, va rilevata l’importanza della grande impresa quale volano di sviluppo per tutto il sistema economico abruzzese e fattore di nascita di nuove PMI. In questa logica si chiede la predisposizione di uno specifico progetto “Grandi e medie imprese”, con l’obiettivo di favorire in Abruzzo, nei prossimi anni, nuovi investimenti di imprese del settore manifatturiero di dimensioni importanti. All’interno di questo progetto si deve lavorare per un patto imprese OO.SS. con la Regione garante. Quest’ultimo tema attiene le relazioni industriali che incidono maggiormente sulla competitività delle imprese: l’intento è quello di ricercare e condividere le soluzioni idonee a rimuovere cause e criticità che frenano o ritardano nuovi investimenti produttivi e lo sviluppo complessivo della regione. Crono programma: primi sei mesi di Governo c) Istituzione dell’Osservatorio sul credito L’Osservatorio dovrà configurarsi quale tavolo tecnico operativo permanente a supporto sia del sistema delle imprese che delle singole realtà imprenditoriali. Dovrà garantire la trasparenza delle operazioni creditizie in Abruzzo, con riferimento alla raccolta e all’impiego del risparmio abruzzese, alle modalità di accesso ed erogazione delle linee di credito per le imprese, degli strumenti finanziari e di credito utilizzati o da utilizzare. Crono programma: primi cento giorni di Governo d) Istituzione Organismo tecnico di valutazione programmazione regionale Con riferimento alla programmazione regionale (soprattutto relativa ai Fondi europei) si dovranno assicurare procedure quanto più snelle e semplificate possibile, in grado di garantire non solo il rispetto dei tempi ma anche trasparenza e facilità di controllo sia della corretta gestione delle risorse che dell’ impatto ed dell’efficacia degli interventi. In tal senso va assolutamente previsto e reso operativo un sistema di valutazione, a cui possano partecipare le principali rappresentanze istituzionali, di categoria e sindacali, con il compito di poter monitorare l’andamento della programmazione e verificare i suoi effetti, indicandone eventuali correttivi. Si dovrebbe in tal senso prevedere un organismo di valutazione e di indirizzo sovraordinato ai comitati di sorveglianza istituzionali, che possa fare delle verifiche puntuali sull’intero processo e in particolare sulla qualità della spesa e non solo sulla quantità, secondo griglie e parametri di valutazione realmente valutabili ex ante ed ex post. Crono programma: primi cento giorni di Governo Turismo Costruzione di un progetto organico per lo sviluppo turistico in Abruzzo, coerentemente con un modello di sviluppo volto alla valorizzazione del Territorio e delle risorse paesaggistiche, ambientali ed architettoniche. L’obiettivo è puntare al superamento delle criticità che impediscono al settore turismo di dispiegare in toto le proprie potenzialità: si fatica a creare un’immagine unitaria in termini di prodotto e di comunicazione, le infrastrutture soffrono di inadeguatezza e di mancanza di sinergia, si fatica a

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ragionare in ottica sistemica. Pertanto si chiede: a) Immediata attivazione dei Sistemi Turistici Locali di cui alla L.135/2001 e dei Poli Turistici Integrati, indispensabili per promuovere e sostenere lo sviluppo socioeconomico della Regione attraverso la valorizzazione, il rafforzamento e la messa a sistema su scala sovraregionale dei fattori di attrattività turistica del patrimonio culturale, naturale e paesaggistico; b) Promozione Turistica: ripristino fondi distolti al turismo, commisurando gli investimenti al ruolo che il turismo abruzzese riveste in termini di PIL; Crono programma: primi cento giorni di Governo c) Riforma dell’APTR, introduzione di fattori di competenza all’interno della stessa, con la presenza attiva degli operatori; Crono programma primi sei mesi di Governo d) Riduzione della pressione fiscale: intervento sull’IRAP, con l’allineamento ai competitor, fondamentale per la competitività delle imprese turistiche abruzzesi; e) Riorganizzazione, semplificazione ed ottimizzazione del sistema legislativo turistico regionale; Crono programma: primo anno di Governo f) Incentivazione agli investimenti turistici in infrastrutture, strutture e attrezzature complementari attivando una vera e propria lobby che permetta all’Abruzzo di sviluppare una propria offerta, una articolata serie di proposte di qualità che non siano più limitate da logiche di campanile ma concretamente competitive. Crono programma: intera legislatura

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» di Eleonora Lopes

Luciano Ardingo, presidente del Gruppo Spee “il Signore della Sicurezza”

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» foto di Andrea Straccini


Gruppo Spee, l’innovazione nel mondo della sicurezza Il Gruppo aquilano guidato da Luciano Ardingo è formato da 5 imprese impegnate a rendere più sicura la vita delle persone, dei loro beni e dell’ambiente in cui vivono. Le società sviluppano soluzioni innovative finalizzate a muovere sempre più le informazioni al posto delle persone: videosorveglianza, telecontrolli e telemedicina...

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ui l’innovazione produce business. La parola d’ordine è conoscenza che si traduce, poi nei fatti, in ricerca e sviluppo. Non c’è da rimanere stupiti, anche se non siamo negli Stati Uniti o nel Nord Europa, ma in Abruzzo e più precisamente a L’Aquila. Questo è il Gruppo Spee. Un insieme di imprese che nasce negli anni 70, per mano di Luciano Ardingo, ingegnere con il pallino per la ricerca. In principio Spee lavora nel campo dell’automazione industriale, nei controlli di processo e nei sistemi di monitoraggio e analisi di parametri ambientali. Nel 1976 la svolta, specializza le sue attività di ingegneria nel settore della sicurezza di beni e persone. Oggi la società opera in settori tecnologicamente avanzati e innovati-

vi come la sicurezza e le telecomunicazioni di terza generazione. La vera mission del Gruppo è quella di rendere più sicura la vita delle persone, dei loro beni e dell’ambiente in cui vivono. L’azienda aquilana che lavora su tutto il territorio nazionale è diretta dal presidente Ardingo e impiega quasi 100 unità lavorative di cui il 75% sono ingegneri o diplomati esperti in materie informatiche. Al suo fianco c’è il direttore generale l’ingegner Marco Cardelli, teramano doc. Le soluzioni proposte dal Gruppo per la sicurezza e la videosorveglianza “intelligente” consentono la fine delle distanze spaziali e la sostituzione dell’uomo con la virtualità tecnologica. «Oggi una delle principali com-

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Panopticon - central monitoring services

Panopticon, “il guardiano che non dorme mai”

ponenti -afferma il presidente Ardingo- del vantaggio competitivo risiede non solo nella capacità di reazione ai cambiamenti del contesto ambientale locale o di mercato, ma anche nella costante progettazione del cambiamento globale, poggiante sulla innovazione permanente del fare impresa. Il tempo reale, l’immediatezza, prevarranno sempre più sullo spazio e sulla fisicità umana». Ma non è finita qui. L’azienda aquilana, al fine di completare e potenziare la proposta di offerta, ha ultimato un nuovo complesso industriale tecnologicamente avanzato: Panopticon. Qui trovano ampia collocazione strutture fondamentali per la filiera del business, quali: l’ingegneria, la ricerca e sviluppo, i vari ed innovativi laboratori e uno dei più performanti centri di controllo a livello europeo. L’insediamento è stato realizzato nell’agglomerato industriale di Pile, in L’Aquila, ed ha una superficie di circa 3.000 mq. La sala operativa di Panopticon, utilizza sistemi molto complessi di CRM e di management. La gestione è affidata a un pool di ingegneri specializzati nel coordinamento delle criticità e delle emergenze, con standard qualitativi certificati. Le soluzioni proposte dal Gruppo hanno aperto una nuova dimensione nella sicurezza: è oggi possibile con tecnologie innovative e servizi ad altissimo valore aggiunto annullare le distanze; ridurre i tempi di analisi, controllo ed intervento; sostituire il controllo fisico nella vigilanza di siti ad alto rischio ed entrare in contatto audio-video interattivo con l’utenza ed il territorio. Una proposta dinamica, capace di gestire flussi di informazioni crescenti, con sicurezza ed efficienza. Alla base dei tanti ed importanti progetti di successo realizzati in

il presidente Luciano Ardingo insieme al direttore generale Marco Cardelli

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» foto di Andrea Straccini e concesse dal Gruppo Spee


uno dei laboratori di tecnologie innovative

laboratorio prototipi

Italia, c’è la consapevolezza che la condizione di affermazione più importante, all’interno delle società del gruppo SPEE, è rappresentata dalla qualità e dal valore di eccellenza delle proprie risorse umane. Luciano Ardingo con un sostanzioso investimento, sta inoltre realizzando una rete wireless a banda larga su tutto l’Abruzzo, utilizzando una frequenza proprietaria acquisita tramite gara pubblica dal Ministero delle Comunicazioni. La rete wireless a banda larga è in sperimentazione sulla città di L’Aquila, in corso di ultimazione a Pescara e in realizzazione su Chieti e Teramo. Perché, ha dichiarato il presidente: ”In questo modo completiamo il progetto che da tempo ho in testa: la connessione dei nostri sistemi, dislocati sul territorio, con Panopticon: la mente remota di ogni nostra applicazione. Un sofisticato sistema nervoso che continuamente interagisce con il cervello, trasmettendo real time, tutte le informazioni provenienti dai sensori remoti”. Per Luciano Ardingo non esiste solo l’impresa e la necessità di fare business, ma anche la voglia di impegnarsi nel sociale. Da questi presupposti nasce il progetto “Home Medical Monitoring” promosso in collaborazione con l’associazione “L’Aquila per la Vita” e Panopticon e che consentirà, grazie alle tecnologie messe gratuitamente a disposizione dal Gruppo, di monitorizzare i pazienti “ricoverati” a domicilio, verificare le terapie in corso e gestire le emergenze. La Spee rappresenta un’eccellenza della nostra regione. Un impresa abruzzese proiettata a livello internazionale che mette la persona al primo posto, magari agevolata, quanto più, dalle nuove tecnologie.

un momento dell’inaugurazione di Panopticon

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corrono sempre più velocemente, cercando di anticipare le esigenze del mercato».

» di Laura Tinari

A TU PER TU CON Luciano ardingo presidente gruppo spee Parliamo del Gruppo Spee, quali sono le componenti di un successo ormai trentennale? «Se posso sintetizzare direi: creatività, lungimiranza, innovazione, ma anche tanto lavoro, rigore morale, rispetto delle regole e capacità organizzative». Per il suo Gruppo l’innovazione è qualcosa di essenziale, ma cosa vuol dire per Lei innovare? «L’innovazione è uno stile di vita, una cultura, un pensiero costante che pervade l’azienda, il suo management e le sue persone in ogni aspetto gestionale e operativo. Mai come oggi la capacità di innovare è alla base sia del successo commerciale, sia dell’efficienza organizzativa di un’azienda». In tutti questi anni avete mai

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avuto delle criticità? «Il passaggio più delicato è sempre stato la sincronizzazione del presente con il futuro. L’invecchiamento tecnologico è il nostro peggior nemico. L’obsolescenza è veloce e incessante, se non si arresta genera una progressiva perdita di efficienza, di funzionalità, di valore, infine di competitività. Ma l’obsolescenza è figlia dell’innovazione e quindi in ogni impresa si innesca una reazione a catena, che se non controllata potrebbe essere fatale. In un’azienda in declino spesso si genera un circuito vizioso dove l’obsolescenza batte l’innovazione. In un’impresa competitiva, invece, il circuito è virtuoso perché l’innovazione sconfigge continuamente l’obsolescenza. Nelle società del nostro Gruppo le avanguardie della ricerca e sviluppo e dell’ingegneria

Mentre la maggior parte delle aziende chiude o vanno via, voi potenziate la vostra struttura in Abruzzo. Il Gruppo SPEE continua ad investire all’Aquila, in un periodo in cui la provincia vive un pesante processo di deindustrializzazione. Quali sono le motivazioni di questa scelta in controtendenza? «Potrei risponderle con le parole della poesia che Kikuo Takano ha dedicato all’Aquila: perché è «il paese dell’aria limpida e pura» e perché «è qui la roccaforte della sapienza». In realtà un imprenditore deve essere soprattutto convinto della propria scelta imprenditoriale, originata dall’intuito e supportata dai relativi piani industriali. Occorrono di base, come dicono gli americani, due elementi essenziali: cuore e cervello. Il cambiamento o se preferisce un processo in controtendenza si costruisce con gli “uomini nuovi” di Schumpeter: cioè gli imprenditori. La creazione di nuove imprese che abbiano il cuore, il cervello e gli organi vitali radicati sul territorio, rappresenta il vero motore dello sviluppo economico locale: esse tra l’altro innescano un movimento evolutivo sull’ imprenditoria. La presenza di imprese sane ed innovative porta alla distruzione delle realtà meno efficienti ed obsolete. Il tutto, appunto, come diceva Schumpeter in un processo incessante di “distruzione creatrice”. Panopticon dall’Aquila è in grado di connettersi con tutto il mondo. L’interattività tecnologica consente a Panopticon di essere (tele)presente ovunque, anche in più luoghi contemporaneamente, a prescindere dalla sua collocazione. È il “guardiano che non dorme


mai“ e che tutto osserva. Sta bene anche tra i monti». L’ultimo nato in casa SPEE è appunto Panopticon, che come Lei ha più volte sottolineato nasce per sostituire “la fisicità umana con la virtualità della tecnologia”. Quali sono i vantaggi legati alla tecnologia nel campo della sicurezza? «Sono molti: opera 24 ore al giorno, non si stanca, non si ammala, riesce a vedere ciò che l’occhio umano spesso non riesce a cogliere, è in grado di allertare in tempo reale più persone anche molto distanti tra loro e consente di coordinare, dirigere e attivare controlli molto sofisticati. L’uomo resta comunque centrale in questa gestione grazie alla sua intelligenza, che gli permette di utilizzare quelle tecnologie e di fare correlazioni tra i dati che esse gli forniscono».

Quali sono le possibili applicazioni delle vostre tecnologie? «Le soluzioni da noi proposte sono frutto di una cultura rivolta all’innovazione che dura ininterrottamente da più di venti anni e basa la propria forza su tecnologie interattive e interoperabili, realizzate nei laboratori dell’Aquila, dalla ricerca e sviluppo e dall’ingegneria del Gruppo SPEE. I nostri sistemi integrati formano un’infrastruttura tecnologica a disposizione di un’utenza internazionale, tramite la quale possiamo erogare servizi innovativi a tutela di eventi negativi come la rapina, il furto, l’incendio, una fuga di gas o rilevare un’alterazione di una falda acquifera, il focolaio d’incendio di un bosco, l’eccesso di inquinamento di una strada cittadina o monitorare i parametri clinici di una persona malata direttamente

dalla sua abitazione, ecc. Una mission che spesso sconfina nel sociale». Lei parla spesso di sociale, territorio e delle sue radici. Che cos’è Campotosto per Lei, visto che ricorre molto nei suoi discorsi? «Campotosto è il paese dove sono nato e dove ho vissuto un’infanzia molto felice. È notoriamente il paese più bello del mondo, con i suoi monti e il suo lago dove si specchia il Gran Sasso quando vuole fare il vanitoso. È un paese che incanta, con i suoi 1450 metri di altitudine ha un fascino particolare. Campotosto è per me come una scarpa vecchia e comoda a cui il piede è abituato. È il luogo dove c’è qualcosa di te anche quando non ci sei, che resta lì ad aspettarti»•

INAUGURAZIONE PANOPTICON Un’inaugurazione in grande stile per il neonato Panopticon, che è stato presentato alle Autorità e alle Istituzioni locali, a clienti e partners nazionali e internazionali, nonché a quell’Abruzzo che forse, nonostante i trenta anni di vita professionale del Gruppo Spee, ancora non conosceva il ruolo imprenditoriale e di servizio che da tempo interpreta sullo scenario internazionale. Un’inaugurazione studiata nei minimi dettagli. Questo meritava Panopticon per le tematiche che affronta e le soluzioni che fornisce, per la capacità di aver fin qui saputo mettere insieme locale e globale tramite una tecnologia innovativa che andava vista, spiegata

e forse ammirata. «Panopticon esprime la conoscenza di Federico II, l’unicità di Santa Maria di Collemaggio e l’innovazione di Bentham, il tutto combinato anche nel suo logo», afferma il Presidente Ardingo. Il nome origina dal greco e significa: tutto (Pan) vede (Opticon). « Abbiamo voluto ribadire che la nostra ambizione è quella di voler essere i più bravi e non i più grandi, e che l’eccellenza può risiedere anche in provincia. Con questa inaugurazione si è data evidenza della capacità del Gruppo SPEE di restare sempre in sintonia con le proprie radici e contemporaneamente essere in contatto con il mondo intero». il presidente Ardingo insieme al giornalista della RAI Andrea Fusco

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norme&leggi » di Filippo Paolini

TESTIMONI PER CORRISPONDENZA In arrivo una riforma delle cause civili che ha l’obiettivo dichiarato di abbreviare i tempi dei processi. Tra le novità più rilevanti, il «procedimento sommario di cognizione» e la possibilità di rendere testimonianza senza essere presenti

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ommentando la scarsa attitudine del Bel Paese ad attrarre investimenti stranieri, il Financial Times titolava all’inizio di quest’anno: «Investire in Italia è come guidare con il freno tirato». Siamo il fanalino di coda dell’Unione Europea e tra le ragioni di una performance

così negativa, ci sono i famigerati tempi biblici per la definizione delle cause civili. Ma se oggi fossimo vicini alla soluzione del problema? Forse è ancora troppo presto per cantare vittoria, ma nelle aule parlamentari viaggia spedito verso l’approvazione il progetto di legge 1441-bis, contenente misure per lo

sviluppo economico e la competitività. Tra queste, una decina di articoli dettano un’incisiva riforma del processo civile. Tra le novità più rilevanti -non solo per il mondo dell’impresa- l’introduzione del cosiddetto “procedimento sommario di cognizione”: qualsiasi causa potrà essere introdotta con

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norme&leggi

ricorso e il Giudice, già dalla prima udienza, se non ritiene necessari particolari approfondimenti, potrà procedere ad un’istruttoria sommaria e decidere. Nella motivazione dell’ordinanza, potrà limitarsi a richiamare, proprio per accorciare i tempi, una precedente decisione conforme di un Giudice superiore. Bando, dunque, alla celebrazione di udienze meramente formali e porte aperte ad una deregulation processuale, soprattutto laddove l’agire o il resistere in giudizio appaia solo un espediente per “tirare alla lunga”. Sempre in quest’ottica, va letta l’introduzione della testimonianza scritta in luogo della classica forma orale: la scelta è affidata al Giudice, cui il testimone dovrà far pervenire la deposizione scritta, riempiendo un apposito modello che gli

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sarà stato notificato a casa. Senza sottovalutare i dubbi che tale procedura ingenera -soprattutto in termini di genuinità della provanon si può comunque trascurare che, spesso, i rinvii delle udienze, e quindi il dilatarsi dei tempi processuali, sono dovuti proprio alla mancata presenza dei testimoni e all’incapacità del sistema attuale di “reagire” a queste evenienze. Il periodo di sospensione feriale è ridotto di un terzo e quindi i processi, fermi ad agosto, si riapriranno dal primo settembre e non più dal sedici, come avviene oggi. Non saranno due settimane aggiuntive a rimediare alla lentezza della giustizia, ma è certo che questa riduzione è un segnale dovuto. Aumenta, inoltre, la competenza del Giudice di Pace che, per il contenzioso civile ordinario, arriva alla soglia di 7.500 euro: il che vuol dire che più domande troveranno un processo che generalmente è più snello e veloce. Queste le maggiori novità del futuro processo civile, ma è evidente

che senza risolvere il problema di fondo, anche queste innovazioni potrebbero incidere poco: il contenzioso è troppo ampio rispetto agli organici degli uffici giudiziari. Se questi non vengono ampliati, occorre necessariamente incoraggiare mezzi di definizione delle controversie alternativi al processo. Da questo punto di vista, è interessante la delega al Governo finalizzata all’istituzione di “camere di conciliazione” in materia civile e commerciale, sull’esempio di quanto già previsto in materia di diritto societario: gli incentivi in tal senso verranno non solo dal mondo dell’avvocatura –che potrà incorrere in sanzioni disciplinari se non informa il cliente dell’opportunità di ricorrere a tali organismi prima dell’instaurazione del giudizio- ma anche dalla possibilità che il Giudice escluda il rimborso delle spese legali nel caso in cui il vincitore abbia ottenuto in giudizio proprio quanto proposto e rifiutato in conciliazione


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marketing » di Federica Ceci

QUANTE FRUSTRAZIONI DIETRO UN POST IT Per comprendere i bisogni inespressi dei clienti è necessario osservare con la giusta sensibilità i loro comportamenti. Prendendo spunto dall’antropologia

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rima che venga realizzato un prodotto in grado di soddisfarli, i bisogni dei clienti possono esistere per anni. Un segretario che ha sempre utilizzato graffette per attaccare note ai fogli di carta, ha sottolineato con passione che chiunque avesse prestato interesse alla sua frustrazione nell’utilizzare un metodo così insoddisfacente, avrebbe immediatamente compreso il suo bisogno di Post-It®. Nel contempo, ha però ammesso che non sarebbe mai stato in grado di pensare a “qualcosa” con il giusto potere adesivo per aderire temporaneamente e senza lasciare alcun residuo, e quindi non sarebbe mai stato in grado di offrire alcun aiuto nel designare specifiche di prodotto. Questo caso dimostra come gli utenti abbiano spesso scarsa abilità nel comunicare i loro bisogni in modo

Inserire i t n u p p a e n o i n u i r per

che un addetto marketing o un ricercatore possano riuscire a comprendere che tipologia di prodotto sviluppare e commercializzare. Infatti, prima che una soluzione tecnica esista, gli utenti difficilmente riusciranno a immaginarne la forma o le funzionalità. In nessun focus group è mai emersa la necessità di un computer prima del loro utilizzo e solo una ventina d’anni fa sarebbe stato difficile definire che forma avrebbe assunto il mouse o il cursore sullo schermo. Le tradizionali tecniche di ricerche di mercato (focus group, interviste telefoniche o personali, analisi del comportamento del consumatore) non riescono a individuare i bisogni inespressi. Per poterli scoprire,

occorre utilizzare tecniche d’indagine più innovative che prendono il nome di empathic design (design empatico). Tali tecniche, individuate e descritte da Leonard-Burton nel suo libro Wellspring of Knowledge, sono definite come «la creazione di prodotti o servizi sulla base di una approfondita (empatica) conoscenza dei bisogni non articolati del consumatore». Tale conoscenza profonda ed empatica è ottenibile tramite una serie di tecniche, fra le quali spicca, per originalità e potenziale, l’insieme di quelle chiamate “spedizioni antropologiche”.

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marketing

Affinché gli sviluppatori di un nuovo prodotto riescano a intuire i bisogni inespressi, sarà importante per loro immergersi completamente nell’ambiente tipico dei potenziali clienti e comprenderne le peculiarità. Un po’ come fanno gli antropologi quando entrano in contatto con civiltà nuove e misteriose. Non si cerca quindi di convertite i potenziali clienti in utilizzatori ma si osservano i loro comportamenti, in modo da captare bisogni non esprimibili a parole. Per esempio, gli sviluppatori di nuovi prodotti tecnologici possono ”vivere” con gli utenti e osservare i problemi, l’inefficienza e l’inaccuratezza dei loro prodotti che causano disa-

gio agli utenti. Fondamentale è la sensibilità nel rilevare e notare tali bisogni. Questo approccio, seppur innovativo, non è da considerarsi completante nuovo: Henry Dreyfuss, uno dei più importanti designer industriali, raccomandava fortemente ai suoi designer di “convivere” con qualsiasi prodotto stessero progettando. Il comportamento degli utenti può essere efficacemente catturato anche da immagini e film. Questo è l’approccio seguito dalla Nissan Design International che fu “travolta” dal potenziale informativo delle immagini quando alcuni suoi dipendenti si trovarono ad assistere ad una mostra fotografica a New York

che raccoglieva scatti raffiguranti migliaia di persone in macchina per tutti gli Stati Uniti. Quelle fotografie documentavano il comportamento degli americani: spesso le automobili fungevano da improbabili contenitori di rifiuti (giornali, coperte, giocattoli e contenitori di ogni forma, da bicchieri per il caffè a vassoi per il take-away); e un numero crescente di automobilisti stava prendendo l’abitudine di consumare la cena in auto, spaghetti inclusi! Tale mole di informazioni rivelò molto sui bisogni inespressi, molto più di quanto una tradizionale analisi di mercato avrebbe potuto fare

Per approfondire Leonard-Burton, D. (1998), Wellsprings of Knowledge, Harvard Business School Press

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sicure

a

» di Arturo Sarrantonio

MAI FARE A MENO DI UN MEDICO COMPETENTE Una figura che dovrà essere presente in ogni realtà aziendale dopo l’approvazione del Testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Le novità in tema di videoterminale e di rischio chimico

U

no dei cambiamenti introdotti dal decreto 81/08, più noto con il suo titolo Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro, riguarda la figura del medico competente. Quella figura che, secondo le leggi precedenti, doveva occuparsi della sorveglianza sanitaria ed effettua-

re un’ispezione all’anno in azienda insieme al responsabile del servizio prevenzione e protezione. Ma che, con il nuovo Testo Unico, deve collaborare alla stesura del Documento di Valutazione del Rischio, ai programmi di formazione e informazione, all’organizzazione del servizio di primo soccorso, etc.

Pertanto il medico dovrà ora essere presente in tutte le realtà aziendali e con maggiori responsabilità perché delegato alla conservazione dei documenti risultanti dalle visite mediche ai lavoratori, in luogo del datore di lavoro che, fino ad oggi, doveva dimostrare di avere un luogo di non facile accesso -cassaforte

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sicure

a

o altro- per la conservazione di tali cartelle. Viene inoltre regolamentato (art. 25) il divieto, per funzionari ASL delegati al controllo, di assumere l’incarico di medico competente in aziende operanti sul territorio nazionale. Un rischio già introdotto dal decreto legislativo 626/94, qui ripreso, è quello da videoterminale (Titolo VII del decreto), definito come uno schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo di procedimento di visualizzazione utilizzato che viene adoperato all’interno di un posto di lavoro. Nell’allegato XXXIV vengono date indicazioni dettagliate sulla predisposizione del posto di lavoro del videoterminalista e sulle caratteristiche dello schermo. Una singolarità: nelle definizioni del titolo VII del decreto si dichiara di intendere “lavoratore” in quel

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contesto come colui che “utilizza un’attrezzatura munita di videoterminali, in modo sistematico o abituale, per venti ore settimanali, dedotte le interruzioni di cui all’articolo 175. Nel quale si precisa che il lavoratore ha comunque diritto ad una pausa di 15 minuti ogni 120 di applicazione continuativa al videoterminale. Sembrerebbe quindi che chi usa un’attrezzatura munita di videoterminale per meno di 20 ore a settimana non abbia diritto a nessuna pausa… Altro rischio preso in esame e approfondito dal decreto è quello chimico. La precedente legislazione in materia risale al decreto legislativo 25/2002, che modificava il decreto 626/94, e suddivideva le imprese in due categorie: quelle con rischio chimico moderato e quelle con rischio chimico alto. Il Testo Unico

descrive come effettuare l’analisi dei rischi per le sostanze chimiche, e prevede la distinzione delle aziende in due categorie; forse per fretta, è stato confuso il termine “rischio moderato” (articolo 232 comma 4) con il termine “rischio basso” (articolo 224 e 232 comma 3 e articolo 232 comma 4). A parte queste imperfezioni, il decreto propone un elenco di sostanze ritenute pericolose e rimanda alla conferenza permanente Stato-Regioni il compito di stabilire le metodologie per l’analisi del rischio chimico in azienda. Quando si parla di sicurezza la filosofia è sempre la stessa: eliminare il rischio o ridurlo; eliminare le sostanza pericolose o cercare di sostituirle con sostanze meno pericolose



management » di Michela Cavaliere

Un TEAM BEN ALLENATO SI ADATTA AI CAMBIAMENTI Nelle PMI è più alto il rischio di una visione statica delle potenzialità dei propri collaboratori. Ma trovare il tempo di infondere fiducia e autostima e di sviluppare i talenti porta benefici concreti e misurabili

I

l coaching è ad oggi il metodo più efficace per sviluppare il potenziale degli individui e raggiungere specifici obiettivi. E ciò in virtù del fatto che il coach non insegna, non corregge, non consiglia, ma fa emergere le competenze presenti in ciascun individuo, generando consapevolezza, senso di responsabilità e fiducia in se stessi. Insomma, dalla “maieutica” socratica al coaching: l’accostamento potrà forse sembrare irriverente alle orecchie di filosofi e umanisti, ma un contatto tra le due pratiche c’è ed è l’aiuto dato alla persona per “tirare fuori” risposte e soluzioni a determinate situazioni o problematiche, così da poter raggiungere il massimo livello delle capacità di performance e delle proprie potenzialità. Questo approccio si rivela assolutamente utile nelle PMI, dove l’attenzione alla crescita dei collaboratori è piuttosto scarsa e un lavoratore finisce per ricevere formazione interna e spazio per l’apprendimento delle proprie mansioni soltanto al-

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l’inizio –e spesso nemmeno in questa fase- quando, appena assunto, comincia ad entrare nel meccanismo lavorativo e si impadronisce del ruolo. Poi, più niente: ci si trasforma agli occhi dei propri leader in una “fotografia statica”, cioè un ruolo ben definito, senza prospettive di sviluppo futuro e, a meno che defezioni nella gerarchia aziendale o emergenze aprano nuove opportunità, si può rimanere cristallizzati per molto tempo. E così, per migliorare la propria condizione lavorativa, si è costretti a cambiare azienda. Coaching significa invece avere obiettivi di miglioramento ben precisi per il proprio collaboratore e creare costantemente delle sessioni di training per allenarlo. Ovviamente, per un piccolo-medio imprenditore, il passaggio a coach non è così scontato. Innanzitutto, occorre una predisposizione mentale ad abbandonare il ruolo di leader autoritario e accentratore a favore di una leadership autorevole e disponibile alla delega, per aiutare i collaboratori a realizzare prestazio-

ni più efficaci all’interno del team, sostenendoli e motivandoli nel processo d’apprendimento, iniettando fiducia e autostima, sviluppando talenti e capacità. Di fondamentale importanza è poi riuscire a fronteggiare l’endemica mancanza di tempo che è spesso -se non sempre- la negazione di qualsiasi buona intenzione a favore del reiterarsi delle solite, disordinate abitudini. Ma i momenti di confronto con i collaboratori sono necessari, di modo che il dialogo, l’ascolto, i feedback costruttivi possano rappresentare una sorta di “specchio parlante” che offra la magia della scoperta dei propri valori personali, contribuisca al miglioramento di immagine e di pensiero, aiuti a perfezionare la dimensione relazionale, proponga un punto di vista esterno per individuare abilità e limiti. Per questa via le abilità saranno riconosciute ed alimentate; i limiti circoscritti, per esser colmati. I benefici sono evidenti. Quelli individuali riguardano la maggior consapevolezza e sicurezza nelle


proprie attitudini, maggior proattività, capacità decisionale e di pensiero strategico, motivazione e collaborazione, miglioramento delle capacità relazionali, di comunicazione, di gestione dei conflitti, di sviluppo e lavoro in team. I benefici per l’imprenditore -e, quindi, per

» disegno di Vyck

l’azienda– sono concreti e misurabili e riguardano l’accelerazione dei cambiamenti, la diminuzione del turnover, la maggiore produttività, il miglioramento delle performance, l’incremento costante e significativo dei risultati. Grazie al manager coach, la capaci-

tà di adattamento ai cambiamenti interni ed esterni all’organizzazione, diventa un elemento portante della cultura aziendale, un fattore cruciale per la sua competitività in un mercato globale in costante evoluzione

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storie&persone » di Eleonora Lopes

UN ABRUZZESE ALLA GUIDA DEI GIOVANI COMMERCIALISTI ITALIANI Il lancianese Luigi Carunchio è il neo presidente nazionale dell’associazione di categoria che raggruppa il 65% degli iscritti all’Ordine. Alla classe politica dice: «Impegnatevi per la semplificazione burocratica e legislativa»

«R

einventiamoci la nostra professione partendo dalla base, rimettiamo in piedi il rapporto con la società civile». Un appello lanciato con forza da Luigi Carunchio, neo presidente dell’Unione nazionale dei giovani dottori commercialisti. Carunchio ha 42 anni, si è lau-

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reato in Economia e Commercio all’università di Bologna, e dopo l’iscrizione all’albo dei dottori commercialisti è tornato nella sua città, Lanciano, dove da anni dirige “Professionisti Associati”, uno studio di prima generazione con venti persone al suo interno, tra colleghi e collaboratori. Una grande passione per i viaggi,

per tutto ciò che è in movimento e in divenire. Un uomo che trasmette energia e ottimismo (e in questo momento ce n’è bisogno), un “self made man” come direbbero gli anglosassoni, ai cui metodi, secondo Carunchio, dovremmo ispirarci, e lo leggerete nell’intervista.


Che cos’è l’Unione dei giovani dottori commercialisti ed esperti contabili? «È il sindacato di categoria che riunisce i professionisti di questo settore: dottori commercialisti, praticanti ed esperti contabili. Gli iscritti all’albo dei dottori commercialisti ed esperti contabili sono 107mila. L’Unione è nata nel 1966 per la necessità di costituire un organismo nazionale di rappresentanza in grado di operare con efficacia, oltre che all’interno della categoria, anche nei confronti di tutti i soggetti che possono incidere sull’attività dei giovani dottori commercialisti o influenzarne le prospettive professionali. Il 65% degli iscritti all’albo ha meno di 43 anni, e que-

sto vuol dire che la nostra voce in termini costituzionali, e non solo, ha una grande rilevanza». Presidente, come è avvenuta la sua elezione? «È stato un momento di grande emozione, in cui ho sentito intorno a me il consenso e insieme un profondo senso di responsabilità. È accaduto un mese fa ad Ancona, in occasione del rinnovo dei vertici. Il mio è stato un percorso in ascesa che ho affrontato ogni volta come una sfida e un’opportunità. Dopo la laurea in Economia e Commercio, ho lavorato nel controllo di gestione in un’azienda in Lombardia, poi ho deciso di intraprendere la strada della libera professio-

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storie&persone

ne, e quindi l’iter per diventare dottore commercialista. Da subito sono entrato nell’Unione giovani di Chieti, assumendo la carica di tesoriere, di vice presidente, di coordinatore regionale dell’associazione, fino a diventare tesoriere nel direttivo nazionale. E poi la mia elezione alla presidenza nazionale, grazie soprattutto a chi ha creduto in me». Quali sono le criticità che riscontra nell’Unione nazionale dei giovani commercialisti? «Con rammarico devo ammettere che quando ero coordinatore, l’Unione in Abruzzo era praticamente inesistente. Sono partito dalla base cercando di dare un’anima al Gruppo e nel concreto ho fondato l’associazione in quasi tutte le province abruzzesi. Posso affermare con sicurezza che i problemi più sentiti dalla categoria, sono due. Il primo è legato al welfare e alla previdenza. Più di un milione di professionisti di tutte le categorie rischia infatti di non ricevere una pensione adeguata ai versamenti effettuati. Così davanti agli occhi di giovani avvocati, medici, geometri, psicologi, si apre un panorama tutt’altro che roseo. Il secondo punto riguarda la figura del commercialista che negli anni è totalmente cambiata, si è evoluta, fino ad abbracciare moltissimi ambiti. Come presidente, il mio intento è di restituire a questa professione il ruolo sociale che gli appartiene, reinventare la nostra “figura” e far sì che questo nuovo concetto possa essere percepito dai giovani professionisti in primis, ma anche dalla società stessa. Faccio un esempio pratico: la crisi economica in Italia è differente da quella in USA proprio perché qui c’è un sistema di controllo, gestito in parte anche dalla nostra categoria, che risponde direttamente e personalmente dello stato di salute di un’azienda. È questo uno degli aspetti che voglio valorizzare». Lei recentemente è stato tra i relatori di uno dei convegni del premio nazionale “Paolo Borsellino”, cosa si è detto? «Parlare ad una platea di ragazzi non è facile, ma è estremamente stimolante. C’è stato un bel confronto con il ministro alle Politiche giovanili, Giorgia Meloni ed è apparso chiaro che per la nostra società, per riporre speranze concrete nel futuro, è arrivato il momento di cambiare qualcosa. E il cambiamento è strettamente legato ai giovani nei quali io credo fortemente. Sono migliori di quelli del passato! Più responsabili, più preparati. Durante il premio “Borsellino” ho chiesto loro di non aver paura di affermare le proprie idee, di mostrare i propri dubbi. Ho ribadito loro che è importante

che vengano supportati dai vertici dello Stato, ma sono loro a dover compiere i primi passi. È giunto il momento del riscatto». Come Unione, cosa chiedete alla classe politica? «Una cosa su tutte, la semplificazione. In Italia esistono più leggi che in tutti gli stati d’Europa, un’inflazione normativa mostruosa. Se si vuole far ripartire l’economia, e noi lo vogliamo, bisogna cominciare dalla semplificazione burocratica e legislativa, perché la situazione così com’è arresta la crescita del Paese. Dobbiamo ispirarci alla macchina burocratica anglosassone: funzionante e competitiva. Mi appello all’economia del “fare” e non a quella del “dire”». Quali sono gli obiettivi del suo programma? «Il nostro Gruppo è molto unito e ha un obiettivo chiaro: costituire una piattaforma composta da giovani rappresentanti di tutte le professioni che facciano parte del sistema della previdenza privatizzata. Vogliamo essere di supporto al legislatore e all’economia per il rilancio del Paese e delle sue forze trainanti, affinché si liberino energie positive. I giovani non intendono piangersi addosso per l’attuale condizione, né vogliono sentirsi emarginati da questa società. Hanno la volontà e la forza di vivere la dimensione sociale da protagonisti e non da spettatori. È a tutti loro che voglio dare voce»

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storie&persone » di Gaetano Lombardino

«UNA CRISI CHE SI VIVE UNA VOLTA SOLA NELLA VITA» Ne ha parlato all’università di Teramo l’economista Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Agnelli

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L’

attuale crisi economica è stata al centro di un seminario di studi tenutosi alla Facoltà di Scienze politiche dell’università di Teramo. A rispondere alle domande degli studenti è intervenuto un economista dal curriculum importante: Andrea Gavosto. Oltre a essere il direttore della Fondazione Agnelli, Gavosto ha lavorato anche presso i centri studi della Banca d’Italia, della Fiat e di Confindustria. Dal 2002 al 2007 l’economista torinese è stato chief economist della Telecom ed ha svolto attività di ricerca nel campo degli studi macroeconomici e dell’economia del lavoro, collaborando con prestigiosi atenei e istituti di ricerca in Europa e Stati Uniti. Quella con Gavosto è stata l’occasione per fare il punto della situazione sulla crisi che sta minando le fondamenta dell’economia e della finanza internazionale. “La crisi attuale è molto brutta, di quelle che si vivono una volta nella vita”: con questa frase Gavosto ha voluto inquadrare la gravità del momento, parlando di una “tem-

pesta perfetta” legata all’aumento dei prezzi delle materie prime e alla crisi dei mutui sub-prime. Secondo l’economista “lo shock petrolifero è stato rapido e violento perché sono entrati in scena nuovi attori dell’economia mondiale come la Cina, che necessità di grandi quantità di petrolio”. La crisi bancaria, invece, “sta determinando una forte restrizione del credito perché il vero problema delle banche è l’insolvenza”. L’altro problema è la produttività. In Italia è di poco superiore allo 0,4% annuo. Numeri che non lasciano spazio all’ottimismo. Ma come stanno fronteggiando la situazione i Paesi europei? “In modo rapido”, spiega Gavosto, “perché hanno impegnato circa 1.900 miliardi di euro per tutelare i contribuenti. E’ una cifra enorme. Rispetto agli Usa, dove la crisi bancaria è in atto dall’agosto 2007, l’Europa si sta muovendo meglio, a mio avviso”. Quali sono gli scenari a breve termine ? “La recessione sarà più mite con il passare del tempo e, cosa positiva, non aumenterà il petrolio”.

Quanto hanno contato i mass media in questa crisi ? “Nella sostanza poco”, dice Gavosto, “perché era inevitabile che ci fosse enfasi. Se posso fare loro un appunto è quello di aver reso poco comprensibili i termini tecnici e non aver spiegato i perché della crisi con maggiori dettagli”. La crisi aiuterà la ridistribuzione del reddito o finirà per acuire le differenze sociali? “Le recessioni”, risponde il direttore della Fondazione Agnelli, “difficilmente favoriscono uguaglianze di reddito, perché si tende a perdere lavoro. Perciò non mi aspetto che accada in una fase così delicata”. Quali consigli si possono dare al piccolo risparmiatore? “L’investimento più sicuro”, consiglia Gavosto, “è quello dei titoli di Stato”. E in Abruzzo com’è la situazione? “Non conosco bene lo stato di salute abruzzese, ma credo che il 2009 sarà un anno difficile per il turismo e il sistema produttivo avrà più difficoltà ad esportare”. Non resta che attendere con un pizzico di ottimismo i prossimi mesi e sperare in una ripresa

l’economista Andrea Gavosto durante il suo intervento al convegno all’università di Teramo

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credito&finan a » di Massimo Avenali

MEDIASS GPA: PRECURSORI E INDIPENDENTI Una delle principali società di brokeraggio assicurativo amplia la gamma dei servizi offerti, puntando verso la gestione integrata della sicurezza aziendale

Francesco Pirocchi, amministratore delegato Mediass Gpa

«T

radizionalisti ed al tempo stesso incredibilmente innovativi», è questo il leitmotiv di Mediass GPA. Aumentano le necessità finanziarie ed assicurative del mercato, cresce di conseguenza la proposta di Mediass GPA, prima società a diffondere in Abruzzo il broker assicurativo e oggi tra i principali leader nel centro sud Italia. Francesco Pirocchi, amministratore delegato della società, in tempi non sospetti, aveva avuto l’intuizione di costituire un brand finanziario, non certamente ispirato dal planetario sisma finanziario inge-

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nerato dalla bancarotta di Lehman Bros, ma spinto dal desiderio di voler essere il precursore di un nuovo modello di consulenza professionale da offrire alle aziende. Ad oggi la Mediass GPA rappresenta una delle società di brokeraggio meglio organizzate nel centro sud Italia, con un organico di oltre 40 persone, un età media di 38 anni ed un volume di affari che nel 2008 sfiorerà i 35 milioni di euro. Una struttura di professionisti che affermano con orgoglio la propria appartenenza all’organizzazione, assicurando continuità di efficacia e di stile ad un marchio la cui storia è stata costruita con impegno

e sacrificio nel corso di oltre dieci anni. Ma il Gruppo non intende fermarsi e ha in testa nuovi obiettivi. Vuole proporsi con modalità inedite per un broker assicurativo, quali quelle offerte da un Business Global Consultant, puntando verso una gestione integrata della sicurezza aziendale. Sarà il primo consulente globale indipendente in grado di mettere a disposizione di aziende private e pubbliche un servizio in outsourcing di elevato standing professionale, nei delicati settori dell’assicurazione, della finanza e del credito commerciale. La missione professionale consiste-


rà nell’elevare la sicurezza del business aziendale in modo integrato attraverso un processo di analisi, studio, proposta e gestione delle tre macro aree di riferimento. L’attuazione nel sistema bancario dei principi contenuti in “Basilea 2” concretizza in fattori numerici ed in misurazioni di rating la capacità di un’azienda di reperire il proprio credito; la corretta gestione delle tre macro aree inciderà direttamente sul processo indicato, valorizzando non solo la fama e la levatura aziendale, ma anche i suoi dati ed indicatori. L’area di finanza di Mediass GPA opererà prevalentemente su 4 macro-aree: finanziamento degli investimenti, gestione attiva del debito (liability management), gestione della liquidità (cash management) e reperimento di risorse alternative (finanza agevolata). Per ciascuna macro-area sarà individuata un’articolata offerta di servizi specialistici e prodotti di cui potranno disporre le aziende (factoring – finanza agevolata – finanziamenti a breve, medio e lungo termine – etc.). L’area di credito potrà invece garantire: copertura delle vendite verso il mercato domestico ed internazionale, factoring integrato alle co-

perture assicurative, informazioni commerciali e rating aziendali e special products, quali: copertura del rischio di una singola transazione commerciale, di un singolo contratto, del contratto d’acquisto, delle lettere di credito, del rischio cambio, delle perdite catastrofali. L’innovativa e articolata gamma di servizi offerti non potrà certamente distogliere Mediass GPA da quello che è stato e rimarrà il suo core business, la consulenza professionale quale broker di assicurazioni. «Con questa importante operazione -afferma Francesco Pirocchi- non

vogliamo snaturare il ruolo professionale che tante soddisfazioni ci ha riservato, bensì integrarlo in una accezione globale più rispondente alle esigenze dei tempi attuali». L’area geografica di attività continuerà a risiedere prevalentemente nel centro Italia e godrà sempre più dei benefici derivanti dall’appartenenza al Gruppo GPA, prima società italiana di brokeraggio assicurativo, presente su tutto il territorio nazionale e caratterizzata da un’organizzazione unica nel suo genere

Francesco Pirocchi insieme al direttore della società, Stefano Rachele

L’originaria struttura organizzativa di Mediass GPA sarà pertanto ampliata in funzione delle nuove aree di business, secondo il seguente schema esemplificativo:

Le attività convergeranno in un Comitato di Sicurezza Integrata che disporrà di una visione globale delle esigenze del cliente:

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credito&finana a » di Lucia Mancini

Un “barometro” per i pagamenti Euler Hermes SIAC ha istituito un osservatorio sull’andamento delle riscossioni e il relativo rischio di insoluti. Le novità del servizio presentate da Gabriella e Carlo Gallucci, agenti generali per l’Abruzzo

L

a parola “crisi” fa parte della storia economica. Gli studiosi dicono che il primo grande crollo avvenne nel 1637, quando alcuni speculatori di Amsterdam intravidero nei bulbi dei tulipani la magica ascesa verso la ricchezza. Altre “bolle speculative” sono scoppiate nei secoli successivi, fino alla crisi del ’29 che gettò l’America nel panico. Quella che viviamo oggi è una crisi difficile che nasce da problemi complessi e da fenomeni che creano ansia e turbolenza nei mercati. Sarebbe comunque azzardato paragonare le scosse telluriche di questi mesi a irreversibile declino. Oggi l’economia internazionale è dotata di strutture e di strumenti (in primo luogo, l’euro) che riescono a contenere almeno in parte gli effetti devastanti della finanza predatrice. In questa situazione, per molti aspetti imprevedibile, diventa fondamentale la ricerca delle strade che consentano alle i fratelli Carlo e Gabriella Gallucci, agenti Generali per l’Abruzzo di Euler Hermes SIAC

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imprese di affrontare le componenti di rischio e le variabili dell’economia. Una di queste strade è stata indicata con chiarezza da Euler Hermes SIAC, il leader dell’assicurazione crediti che assicura in Italia oltre 6.000 aziende ed eroga coperture pari a 73 milioni di euro, con lo studio “il Barometro dei Pagamenti”, un Osservatorio merceologico che consente, ad ogni imprenditore, una conoscenza precisa della situazione dei pagamenti e della relativa rischiosità. Unico nel suo genere, con la sua valenza spiccatamente previsionale, anticipa gli andamenti futuri attesi, fornisce informazioni di settore ed è utile a chi abbia necessità di formulare valutazioni di rischio a breve ter-

mine. «I dati EH SIAC di Barometro –spiega Gabriella Gallucci– permettono, nello specifico, di calcolare una serie di indici rappresentativi della situazione economico-finanziaria delle aziende quali: l’indice di rischiosità, l’indice di difficoltà di pagamento, l’indice dei giorni di ritardo di pagamento e l’indice di insolvenza di pagamento –e aggiunge– dobbiamo considerare che la ricerca tiene conto dei dati desunti dai 20 settori analizzati e rappresentativi di circa il 27% del PIL italiano. Gli indicatori di solidità del sistema mostrano un trend 2008 in netto peggioramento. Le previsioni del primo trimestre 2009 non sembrano discostarsi dai dati dell’anno in corso. A spingere l’ac-

celeratore verso un peggioramento di sistema l’indice di difficoltà dei pagamenti che fanno registrare un + 26,32% nel primo semestre 2008, rispetto all’anno precedente e l’indice di insolvenza dei pagamenti con un +27,8 % nello stesso periodo di riferimento rispetto all’anno precedente». L’osservazione congiunta dei dati Euler Hermes Siac relativi alla rischiosità finanziaria e alle difficoltà di pagamento delle imprese dei venti settori analizzati definisce l’andamento della solidità nel macrocomparto manifatturiero e delle costruzioni in Italia (grafico in basso). Carlo Gallucci, agente generale dell’agenzia per l’Abruzzo, entra ancora di più nello specifico: «Grazie

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credito&finana a

a questo strumento –dichiara– è possibile tracciarne l’evoluzione nel tempo: a livello complessivo, il 2007 è stato caratterizzato da un netto peggioramento sul fronte delle difficoltà di pagamento accompagnato da una lieve aumento della rischiosità, indicando l’inizio di una situazione di crisi. Le stime per il primo semestre 2008 confermano questo andamento indicando un nuovo peggioramento su ambedue i fronti. In base alle previsioni per il primo trimestre del 2009 il macrocomparto della manifattura e delle costruzioni vivrà una nuova fase di criticità evidenziata, in particolare, dal continuo peggioramento dell’indice di rischiosità». L’immediata comprensione di quanto emerso dallo studio si comprende immediatamente dalla tabella riepilogativa (tabella a fianco). È evidente che che la situazione appare sul fronte finanziario generalmente più difficile che su quello congiunturale, specialmente prendendo in considerazione le stime per il 2008. Ad ogni modo le prospettive della manifattura italiana risultano variegate, cosicché ciascun settore richiede un’analisi specifica. Molti i settori in difficoltà anche per i primi mesi del 2009 tra i quali le costruzioni, altri mezzi di trasporto, stampa ed editoria

Euler Hermes è il primo gruppo mondiale dell’assicurazione crediti e uno dei maggiori operatori nel mercato delle cauzioni e del recupero crediti commerciali. Con 6.000 collaboratori presenti in più di 50 paesi, Euler Hermes offre una gamma completa di servizi per la gestione del portafoglio clienti. Nel 2007 il gruppo ha raggiunto un giro d’affari di 2,1 miliardi di euro. Euler Hermes ha sviluppato una rete internazionale di monitoraggio che permette di analizzare la stabilità finanziaria di 40 milioni di imprese. Il gruppo copre 800 miliardi di euro di transazioni commerciali nel mondo. Euler Hermes, membro Allianz, è quotata all’ Euronext Paris. Il gruppo e le sue principali società di assicurazione crediti hanno ricevuto il rating AA- da Standard & Poor’s. Euler Hermes, membro Allianz, è quotata all’ Euronext Paris. La Compagnia è presente nel territorio abruzzese con l’Agenzia Generale Euler Hermes SIAC di Pescara che si avvale del contributo degli Agenti Generali Carlo Gallucci e Gabriella Gallucci.

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incarichi&carriere

«SEMPRE ACCANTO A CITTADINI E IMPRENDITORI» Questo il primo obiettivo del mandato di Sandro Spella, neo presidente dell’Unione Giovani Commercialisti di Pescara, che promette di valorizzare ruolo e funzioni della professione

I Sandro Spella neo presidente Unione Giovani Dottori Commercialisti di Pescara Sandro Spella insieme al direttivo

l nuovo presidente dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti di Pescara è Sandro Spella. L’incarico durerà tre anni e il neo presidente promette cambiamenti radicali specie sulla figura del dottore commercialista che «ha bisogno di essere riscoperta e valorizzata». Ma proviamo a conoscerlo meglio. Sandro ha 40 anni, è sposato con Cinzia e ha una figlia di nome Sofia. Dopo aver conseguito la laurea in Economia e Commercio presso la d’Annunzio, prosegue i suoi studi partecipando a diversi corsi di formazione in materia di analisi finanziaria, finanza aziendale e controllo di gestione. Poi consegue un Master di Primo Livello in City Management presso l’università di Bologna. Oggi è titolare di due studi commerciali, uno a Pescara e l’altro a Arielli che gestisce insieme al fratello Raffaello, anche egli dottore commercialista. Si dedica anche alla formazione ed ha all’attivo diverse docenze in tematiche attinenti gli Enti locali, presso università, e corsi di formazione presso la facoltà di Scienze manageriali di Pescara. Inoltre svolge, in qualità di consulente, la sua attività presso aziende private ed enti locali ed è sindaco in diversi collegi sindacali. «L’articolo 2 dello Statuto nazionale –ha dichiarato il neo presidente- che allora scarnamente dava all’Unione nazionale il “fine di coordinare, promuovere e potenziare le attività sul piano nazionale delle singole Unioni aderenti” oggi ha un’anima più sindacale e conferisce sempre all’Unione nazionale la tutela “degli interessi patrimoniali, morali e professionali della categoria,” facilitando “l’inserimento dei Giovani Dottori Commercialisti nella vita professionale e promuovendo lo studio e la risoluzione di temi o problemi oggetto della professione o di interesse della categoria». Il nuovo Direttivo durante il triennio intende riscoprire, valorizzare e riconoscere il ruolo e la figura del dottore commercialista. Un inesauribile ed indefettibile operatore nei settori dell’economia, della finanza e della fiscalità, sempre accanto agli imprenditori e ai semplici cittadini per dispensare, con professionalità e acume, consigli e pareri. Anche il logo dell’Unione conferma questa mission: la moneta greca di “Knos” rinvenuta durante gli scavi al palazzo di Cnosso ove visse, nel labirinto, il mitologico Minotauro, simboleggia infatti, lo strumento di scambio per eccellenza nei mercati e richiama quanto dichiarato dal Gruppo sulla funzione del dottore commercialista. Insomma, periodo classico e grinta giovanile si sposano partorendo una realtà che da quattro decenni, con immutato entusiasmo e spirito di corpo, si rinnova e si rinvigorisce continuamente, all’insegna del motto dell’Unione: “senza prendersi troppo sul serio”

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» di Massimo Avenali

CONSORFORM, L’AIUTO PER FARE IMPRESA

Grazie ai Confidi del Gruppo oltre duemila imprese hanno già ottenuto nel solo 2008 quasi cento milioni di euro di finanziamenti bancari. Più di ottanta le risorse umane impiegate in diciassette uffici sparsi in quattro regioni. Questi i numeri presentati dal presidente Gianfranco Mancini

le aule del gruppo Consorform

I

l Consorform è la sintesi di diverse realtà radicate sul territorio e da sempre attive a favore dell’imprenditoria. Come spiega il presidente Gianfranco Mancini nel corso dell’intervista, lo scopo è dare un aiuto completo che inglobi l’assistenza tecnica, l’erogazione di servizi reali di supporto finanziario e creditizio e di formazione professionale. Tutto ha avuto inizio con l’associazione provinciale degli Artigiani di

Teramo, Casartigiani, fondata nel 1949 e che oggi vanta più di 4.700 imprese associate. Una realtà che si è consolidata nel tempo con la Cooperativa Artigiana di Garanzia “Tini Renato” del 1959, con circa 2.500 aziende aderenti e la Coopercommercio, nata nel 1985 come organizzazione cooperativistica degli imprenditori commerciali e turistici della provincia di Teramo, con oltre 4.200 ditte associate. Ma non è tutto, alla società con-

la sede di Pescara

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sortile aderiscono anche Credito & Cooperazione che, come consorzio fidi tra i più importanti del centro Italia, rappresenta più di 4.000 attività tra industriali, artigiani, commercianti, attività agricole e di servizi. Per giungere recentemente alla costituzione di Cooperservice e di Credicooper, che curano, rispettivamente, la promozione di fidi e servizi reali e il credito per dipendenti e pensionati.

la sede di Teramo


Presidente, qual è la mission di Consorform? «Il Gruppo è nato con il compito di assistere gli enti soci e le imprese aderenti. Non ha fini di lucro, ma esclusivamente finalità cooperativistiche e mutualistiche. In sintesi, si pone come erogatore di servizi reali di massima qualità a costi contenuti. Due sono gli obiettivi principali. Il primo riguarda la garanzia fidi nei confronti delle banche convenzionate, ovvero la maggior parte di quelle operative sul territorio; punto focale è quindi l’agevolazione dell’accesso al credito al fine di far ottenere condizioni di tasso particolarmente favorevoli e offrire una garanzia reale che va dal 50 fino all’85 % e, in talune occasioni, fino al 100% di copertura. Il secondo è insito nel nostro stesso nome, come consorzio di formazione ci rivolgiamo al personale e all’acquisizione dei mezzi necessari per chi opera all’interno delle aziende». Quanto si estende l’azione del Gruppo? «Arriviamo in Abruzzo, Marche, Molise e anche nel Lazio, con una forte percentuale nella città di Roma. Finora abbiamo sostenuto migliaia di imprese, bisogna tener conto che ci occupiamo di circa 2.500 pratiche di garanzia fidi all’anno. Quelle deliberate in questo 2008 sono state circa 140milioni di euro, a tutt’oggi i prestiti erogati ammontano a 90milioni di euro. Si tratta quindi di volumi importanti, soprattutto rispetto al momento delicato che tutta l’economia sta vivendo. Oggi sono soprattutto le imprese più piccole a temere per la propria sopravvivenza, ecco perché si rivolgono a noi». Come è organizzata la formazione? «Avendo piena coscienza delle esigenze del mercato del lavoro, siamo in grado di fornire le professionalità di cui si necessita. I numeri dicono che fino a questo momento abbiamo contribuito a creare più di 900 posti di lavoro in pianta stabile, questo perché una parte della formazione è sempre di tipo pratico, dedicata al tirocinio, direttamente legata al mondo reale. Inoltre facciamo una selezione iniziale molto attenta, abbiamo dei professionisti nel campo della psicologia del lavoro e lavoriamo a stretto contatto con le rappresentanze degli stessi imprenditori. In questo modo si valuta molto bene lo skill d’ingresso e si monitorizza costantemente la formazione in modo da fornire all’azienda personale valido sul quale fare delle scelte. Alla base del nostro operato c’è reclutamento, selezione e formazione, tutto fatto ai massimi livelli». Cosa può dirci circa le attività che vi vedranno impegnati nei prossimi tempi?

» foto concesse da Consorform

Gianfranco Mancini

«Siamo capofila di progetti internazionali, di respiro europeo. Una piccola realtà come Teramo, ci tengo a precisarlo, si ritrova spesso a capo di sistemi di cui fanno parte paesi molto più avanzati del nostro come Inghilterra, Svezia, Finlandia e così via. Ciò si traduce anche in crescita culturale, scambi di esperienze, tutti elementi che aiutano anche le nostre imprese, soprattutto in un mercato che ha confini sempre più vasti. Qui sul territorio, a parte i luoghi fisici in cui operiamo e che sono ben dislocati, stiamo puntando su una fitta rete di consulenti, di assistenti tecnici continuamente formati da Consorform. Dei veri punti di riferimento per le problematiche che seguiamo e che di questi tempi di crisi si fanno più pressanti». Quale è la sua visione per il futuro, in un periodo di grandi incertezze come quello che stiamo vivendo? «Sicuramente è necessaria una stretta collaborazione, un rapporto simbiotico tra banche e Confidi. Analizzando in particolare la nostra situazione bisogna tener conto di quanto sia variegato il tessuto economico abruzzese, abbiamo un positivo e influente rilancio dell’artigianato locale ma nel contempo anche situazioni di stallo, come avviene nel commercio al minuto. Purtroppo questo dipende anche da una mancanza, ancora, di cultura d’impresa. Il passaggio generazionale è a volte traumatico, manca una politica di programmazione, manca il sostegno. Ecco perché è importante che una struttura come la nostra vada avanti e si dedichi, in particolar modo, alla formazione e all’accesso al credito. Sono due aspetti imprescindibili per qualsiasi attività, ci vuole competenza e liquidità, e noi aiutiamo concretamente a fornire tutto questo»

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» di Massimo Avenali

MAIL BOXES ETC, SPEDIRE E RICEVERE IN TUTTO RELAX Un centro specializzato in grado di individuare la soluzione più adatta ad ogni esigenza: per la busta e per i grandi colli, per l’Italia e per ogni parte del mondo. E che offre al cliente il vantaggio di un unico interlocutore

da sinistra: Giuliano D’Annibale e Donato Falcone responsabili della parte commerciale ed operativa della Dieffe Servizi

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razie a una lunga esperienza nel settore -acquisita negli anni da Giuliano D’Annibale e Donato Falcone responsabili della parte commerciale e operativa- la Dieffe Servizi nasce nel 2001 con il marchio Mail Boxes Etc.

Una gamma completa di soluzioni per piccole, medie e grandi imprese, che permette loro di concentrarsi sul core-business, affidando a un partner professionista tutte quelle attività operative che finiscono sempre con occupare troppo tempo e denaro.

A chi vi affidate per le vostre spedizioni? «Unicamente ai migliori corrieri espressi del mondo. La nostra esperienza ci ha portato ad essere altamente specializzati per il trasporto, anche grazie alla indiscutibile professionalità dei partner internazionali con i quali collaboriamo». Quale vantaggio c’è nel rivolgersi al vostro centro? «Offriamo la possibilità di risolvere tutto, con il supporto di un solo interlocutore. Utilizziamo la nostra esperienza per individuare la soluzione più adatta per ogni tipo di spedizione, dalla busta ai grandi colli, per l’Italia e per i paesi di ogni parte del mondo, sia in partenza che in arrivo. Impieghiamo il vettore più adatto alle necessità e alle aspettative aziendali, tenendo sempre ben presente, a tutela del nostro cliente, l’importanza del rapporto qualità/prezzo. Si immagini cosa significa potersi affidare a un’unica gestione per qualsiasi tipo di spedizione. Spesso molte aziende dispongono di una pluralità di fornitori perché ognuno di essi viene scelto, per la convenienza economica e di servizio, in funzione di vari elementi: fasce di peso, destinazione delle merci, livello di urgenza di consegna richiesta, ed altro ancora. Noi offriamo al cliente la possibilità di affidarsi ad un’unica gestione operativa. Inviamo un’unica fattura mensile, completa di un report riepilogativo chiaro e comprensibile. Così il cliente può facilmente controllare le singole spedizioni effettuate con i vari corrieri espressi». Quant’è importante essere operativi e attenti in questo settore? «Moltissimo. Per questo ci occupiamo di tutto, dal ritiro in sede alla scelta più opportuna per la spedizione, dalla preparazione al controllo dei documenti. Cosa che va fatta con molta cura poiché un documento di esportazione non conforme porta ritardi che possono mettere in difficoltà sia il mittente che il destinatario. Ci occupiamo anche della gestione e risoluzione delle problematiche, della “prova di consegna” che inviamo, gratuitamente, tramite e-mail al nostro referente. Ed è certamente un bel risparmio di tempo e di denaro oltre che una forma di sicurezza totale».

» foto di Andrea Straccini

Per comprendere meglio la vasta gamma di risorse che Dieffe Servizi mette a disposizione delle aziende, Giuliano D’Annibale spiega ad Abruzzo Impresa come è organizzata l’azienda e quali sono i punti di forza che ne determinano la professionalità

Come si applica il concetto di flessibilità nel vostro campo? «Oggi più che mai il mondo del lavoro ha tempi assai ristretti, in special modo quello dei corrieri espressi. Soprattutto i driver devono rispettare una tabella di marcia serrata e molte volte sono costretti, nel momento del pick-up giornaliero presso una azienda, a lasciare a terra la merce perché non ancora pronta per la partenza per i più svariati motivi: perché mancano i dati, perché i documenti non sono ancora pronti e così via. Dieffe Servizi organizza tutto alla perfezione, stabilisce un orario per il pick-up più flessibile o aiuta il proprio referente a preparare la spedizione. E questo ci permette di avere sempre un contatto diretto con il cliente e di prevenire ogni problema legato alla tempistica». Una curiosità, con il Natale alle porte, avrete di certo un lavoro molto più intenso. Come vi organizzate in questi periodi dell’anno? «Il Natale, come le festività in genere o altre importanti occasioni, è uno dei periodi più caotici che un corriere possa affrontare, tenendo conto che il numero di merce viaggiante tra Italia e Estero va a triplicarsi. Il nostro Centro consiglia sempre ai propri clienti di anticipare la partenza del pacco natalizio. In ogni caso, facciamo i dovuti controlli, ancora più accurati, e ci preoccupiamo di avere sempre un recapito telefonico di riferimento per consegnare il pacco integro e con i giusti tempi. Ad esempio, oggi spedire vino e spumante italiano nei paesi europei o negli Stati Uniti è un’attività che richiede consulenza, supporto informativo e una logistica testata ed efficace. Il nostro corporate ha sviluppato un sistema esclusivo per spedire questi prodotti a clienti privati e business residenti negli Stati Uniti non muniti di licenza d’importazione. Grazie ad accordi con un partner esclusivo specializzato, effettuiamo l’invio dei prodotti in maniera facile e trasparente, in ottemperanza di tutte le attuali leggi che regolano l’importazione dei prodotti enologici in territorio americano. Quanto alle spedizioni delle strenne natalizie è poi opportuno considerare bene il tipo di imballaggio necessario. Insomma, diteci le vostre esigenze e noi troveremo la soluzione».

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CON POSTE ITALIANE IL TUO BUSINESS È SERVITO Le nuove soluzioni dedicate alle esigenze di chi svolge un’attività economica. PosteBusiness è sinonimo di prodotti integrati di comunicazione, finanza e logistica. Per valorizzare l’opera di professionisti, imprese e pubbliche amministrazioni

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ervizi completi ed efficienti, partnership, integrazione. Queste alcune delle parole chiave della nuova era di Poste Italiane, sempre più al passo con i tempi. Con risorse umane qualificate e competenti e i più moderni mezzi tecnologici, l’azienda è in grado di offrire nuove proposte pensate su misura per le esigenze di piccole e medie imprese, professionisti, grandi aziende e pubblica amministrazione. Ce ne parla con passione ed entusiasmo Francesco Polidoro, direttore della filiale di Pescara

Tra le novità più rilevanti c’è PosteBusiness, di cosa si tratta? «È un canale fisico e commerciale, pensato per rispondere in modo efficace a tutte le esigenze della “cliente azienda”. Ha lo scopo di migliorare l’offerta integrata e rendere più semplice la gestione degli affari. Una rete di sportelli, aree di consulenza ed uffici mette a disposizione prodotti e servizi pensati per snellire e valorizzare l’attività di professionisti e imprese. In questi spazi, la cui fruizione è riservata ai soli possessori di una PosteBusiness Card gratuita, le aziende possono avvalersi dei consigli di consulenti, formati e specializzati per garantire un servizio adatto alle singole esigenze di ciascun operatore economico». Un chiaro segnale di rinnovamento quindi,

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un po’ com’è avvenuto con posta prioritaria... «Non è un caso che il processo di rinnovamento sia partito dal settore della corrispondenza. Oltre a rappresentare il core business aziendale è anche uno strumento di comunicazione indispensabile per gran parte dei professionisti, degli imprenditori e delle pubbliche amministrazioni. Nell’universo imprenditoriale, il Direct Marketing rappresenta una chiave indispensabile per accedere a nuove prospettive commerciali. Poste Italiane, grazie ad un’offerta che copre sia i prodotti indirizzati che il door to door, fornisce la possibilità di un contatto con gli interlocutori aziendali attraverso l’utilizzo del servizio di recapito più adatto in funzione delle differenti occasioni d’uso». Ci faccia qualche esempio...


«PosteBusiness fornisce, per mezzo della gamma postatarget, i servizi indirizzati rivolti alla spedizione di comunicazioni pubblicitarie e promozionali a tariffe particolarmente economiche. L’offerta postatarget mette a disposizione le massime possibilità di personalizzazione di forme, materiali, logo e contenuti fornendo tutte le opportunità di conquistare l’attenzione del target, di sviluppare la relazione con il cliente e di valorizzare il brand. Sfruttando una presentazione dettagliata ed emozionale, anche attraverso l’inserimento di campioni merceologici o l’invio di magazine, si fornisce al target la possibilità di “toccare con mano”, confrontare e approfondire i prodotti e i servizi, stimolando l’acquisto sui diversi canali di vendita». E per il cosiddetto door to door? «Promoposta rappresenta la linea di invii non indirizzati che PosteBusiness ha dedicato alla spedizione e alla distribuzione di materiale informativo, comunicazioni istituzionali e pubblicitarie e/o campioni di merce a tutti i recapiti di una o più zone con lo stesso CAP. Il prodotto è particolarmente adatto per promozioni, per informazioni su eventi, per comunicazione di sconti, per comunicazioni istituzionali, per l’invio di sampling ovvero campioni di prodotto, per l’invio di coupon allo scopo di conoscere il cliente finale, creando una banca dati profilata al fine di realizzare azioni di instore promotion. L’attività di distribuzione è pianificata in modo dettagliato attraverso un Planning Center nazionale e si esplica in 5 giorni nel territorio urbano o 6 giorni fuori dal centro di impostazione». PosteBusiness può supportare le aziende nelle fasi che precedono la spedizione? «I servizi PostaService permettono alle aziende di gestire nel modo migliore tempi e risorse aziendali, risparmiando sull’acquisto e sulla manutenzione di macchinari dedicati alle attività di preparazione della corrispondenza. Gli Uffici e Aree PosteBusiness sono in grado, grazie a strutture e personale specializzato, di seguire a tutto tondo i processi, fornendo un supporto sostanziale allo svolgimento delle attività relative alla spedizione. Basta consegnare il materiale da inviare ai destinatari, anche solo in formato file, e il PosteBusiness si curerà di stamparlo, imbustarlo, indirizzarlo e spedirlo. L’attività di stampa digitale permette di personalizzare i materiali di comunicazione di ogni azienda: biglietti da visita, carta intestata, buste, dépliant, pieghevoli e manifesti, etc. Mediante Stampa

» foto concesse da Poste Italiane

Francesco Polidoro, direttore della filiale di Pescara di Poste Italiane

& Mailing viene fornita la possibilità di organizzare iniziative epistolari verso destinatari scelti, a partire da un minimo di 100 indirizzi, per mezzo della stampa di uno o più fogli, in bianco e nero o a colori, con eventuale inserimento di dépliant nel mailing. L’offerta sul mailing è completata con la fornitura di Liste Indirizzi e di un’ampia scelta di materiale di cartoleria, ovvero buste, buste imbottite, buste prestampate Postatarget». C’è un servizio che evita all’azienda di recarsi in ufficio per effettuare le spedizioni? «PosteBusiness fornisce un servizio di pick up dedicato ai professionisti e alle piccole e medie imprese. Prevede il ritiro tramite portalettere della Posta Raccomandata, Posta Assicurata e Posta Prioritaria fino a un massimo di 2 chilogrammi a ritiro, affrancata con francobollo o non affrancata. In quest’ultimo caso, Poste Italiane provvederà ad affrancare gli invii. Il ritiro della corrispondenza, che potrà essere effettuato quotidianamente o a giorni alterni, avviene in fasce orarie concordate. L’obiettivo primario di PosteBusiness è muoversi in sintonia con le esigenze del mondo imprenditoriale e con la necessità di efficienza e ottimizzazione. Nasce così l’obiettivo di condividere un percorso comune ricco di conoscenze, in cui le esperienze si intrecciano, arricchendo i bagagli e le potenzialità non solo delle singole parti ma anche di tutto il sistema produttivo».

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» di Jolanda Ferrara

SALMONE SÌ, MA CHE SIA SELVAGGIO A Civitella del Tronto una delle aziende leader in Italia nella lavorazione di prodotti ittici di alta qualità. Con metodi artigianali e le tecnologie più avanzate, la Chinook riesce a preservare le proprietà nutrizionali del pesce crudo

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ell’ultimo anno sono state trecento le tonnellate di pesce da affumicare e affettare nello stabilimento abruzzese di Civitella del Tronto. Salmone fresco superiore in testa, e poi pesce spada, tonno e -novità ancora esclusiva- il baccalà di merluzzo atlantico (nome scientifico, gadus morhua), il più pregiato al mondo. Prodotti ittici selezionati, provenienti dalla pesca nei mari nordamericani o da allevamenti in mare aperto del Nord Europa nel caso del salmone, nei mari più temperati dell’oceano Atlantico per spada e tonno. Congelati a bordo e, appena decongelati, lavorati all’altitudine ideale di 500 metri, dove vengono salati a mano e a secco, affumicati a bassa temperatura su fuoco di

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legni speciali di faggio e ciliegio (in proporzione di 80 e 20 %), e quindi affettati tradizionalmente in filetti dopo circa 40 ore complessive di maturazione per il gusto, e il benessere, dei palati più esigenti. Un ciclo di lavorazione in perfetta armonia con i metodi artigianali e le tecnologie più avanzate, per arrivare naturalmente a un prodotto finale dalle proprietà nutritive inalterate per eccellenza qualitativa e prelibatezza del gusto, in assenza assoluta di additivi e conservanti. Tutto questo contraddistingue la Chinook srl, una delle poche aziende leader in Italia nella lavorazione di prodotti ittici di alta qualità,

unica a vantare la certificazione di qualità di tutti i processi aziendali secondo la normativa Iso 9000. La struttura, che dà lavoro a una ventina di dipendenti (che nel periodo di maggiore produzione, da ottobre a dicembre, salgono a trenta unità), è situata lungo la provinciale Santa Reparata di Civitella, nella cornice della Montagna dei Fiori, a pochi km da San Benedetto del Tronto, scalo marittimo strategico per lo svolgimento dell’attività aziendale. Attiva dal 1992 come partner di un importante gruppo europeo del settore manifatturiero, è nata con la legge sull’imprenditoria giovanile, ritagliandosi in breve tempo uno spazio di tutto rispetto


sul mercato ittico di nicchia nella distribuzione organizzata. In Abruzzo e regioni limitrofe in misura più massiccia, da nord a sud della penisola in misura minore ma con un trend in crescita esponenziale «grazie alla progressiva destagionalizzazione dei consumi, che ormai consente di lavorare tutto l’anno –afferma Assalonne De Ascaniis, amministratore delegato dell’azienda teramana- e alla provata salubrità degli omega 3 (acidi grassi polinsaturi di cui salmone, tonno e spada sono particolarmente ricchi) che hanno contribuito a far lievitare la richiesta dei prodotti». «Lavoriamo con un’attenzione assoluta agli standard qualitativi perché ci preme conquistare il mercato italiano, per difenderlo da immissioni delle produzioni estere –spiega Valeria De Ascaniis, responsabile commerciale & marketing aziendale– Il salmone rosso Sockeye, una delle specie selvagge più pregiate al mondo, è il fiore all’occhiello della nostra produzione ed è impossibile da reperire fresco sul mercato. Grazie all’affumicatura a freddo riusciamo a preservare tutte le qualità nutrizionali del pesce crudo, che inevitabilmente si riducono con la cottura. Come dimostrato nella ricerca condotta nel 2001 dall’università di Milano di cui siamo stati unici partner, le proprietà salutistiche del prodotto naturale superano di gran lunga l’efficacia antiossidante e cardioprotettiva degli omega 3 in pillole, oggi più che mai reclamizzati». Diffidare perciò dei prodotti industriali di provenienza estera a basso costo –avvertono in aziendasicuramente di allevamento, spesso additivati di rosso in maniera fraudolenta o salati e affumicati con iniezioni di sale e fumo, potenzialmente nocivi alla salute per

una fase di lavorazione del salmone nello stabilimento di Civitella del Tronto

l’aumento di carica batterica che il liquido può sviluppare. A meno che non si tratti di salmone selvaggio le cui carni sono propriamente rosse per effetto dell’alimentazione naturale a base di crostacei. La stessa differenza che passa tra pollo e uova di allevamento e quelli ruspanti. «La ricerca della colorazione della carne è propria degli italiani, ma può trarre in inganno per difetto di cultura –fanno notare gli imprenditori teramani– nei paesi nordeuropei, dove il consumo di questi prodotti è circa il doppio che in Italia, il pregio non risiede nel colore. Tutt’altro. Il filetto di selvaggio scozzese appare sbiadito, prova evidente che si tratta di prodotto della pesca sottoposto a lavorazione naturale»

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seminari&convegni » di Eleonora Lopes

BCC, IL SUCCESSO NELLA QUALITÀ DELLE RELAZIONI Uno studio evidenzia i punti di forza delle banche di credito cooperativo: il rapporto di fiducia con i clienti, la presenza capillare sul territorio, la tempestività del finanziamento

«L

e banche di credito cooperativo sono l’ossatura del sistema bancario abruzzese. Sono riuscite a distinguersi tra i grandi istituti e a lavorare a stretto contatto con le imprese». Con queste parole l’economista Giuseppe Mauro ha aperto il convegno Nuove strategie e nuovi scenari nel sistema bancario: il ruolo delle banche di credito cooperativo in Abruzzo e Molise ospitato dalla facoltà di Economia dell’università d’Annunzio. Ad aprire i lavori, dopo il saluto della preside di facoltà, Anna Morgante, il presidente della Banca di Credito Cooperativo dell’Abruzzo e del Molise, Domenico Ciaglia, che ha evidenziato il ruolo trainante del credito cooperativo nel contesto locale. Secondo il presidente Ciaglia, «le imprese scelgono le BCC perché c’è una tensione costante verso gli interessi collettivi e una continuità con la clientela». Durante il convegno, al quale hanno peso parte numerosissimi esponenti bancari e studenti universitari, Mauro ha illustrato uno studio promosso dalle federazioni delle banche di credito cooperativo dell’Abruzzo e del Molise, in collaborazione con la facoltà di Economia di Pescara. Dall’analisi sono emersi dati interessanti: tra i punti di forza di questo segmento di banche il modello relazionale, il rapporto di fiducia con i clienti, la

» foto di Andrea Straccini

presenza capillare sul territorio e la tempestività del finanziamento. Lo studio, come ha spiegato il noto economista, è basato sull’analisi di questionari somministrati a 174 imprese e analizza i cambiamenti avvenuti nel sistema bancario nazionale e gli effetti sulle 55 banche abruzzesi prese in esame. Ne è risultato che le banche di credito cooperativo sono tra le più radicate nel territorio e tra le poche che hanno resistito alla fusione dei grandi colossi bancari. Nella seconda parte dell’incontro, si è aperta una tavola rotonda moderata da Pasquale Galante, vice capo redattore de Il Centro. Alla discussione hanno partecipato: il presidente Confapi Abruzzo, Walter D’Alessandro, il dirigente dell’Iccra Holding, Carlo Barbieri, il presidente di Confcooperative Abruzzo, Anna Maria Lanci, il presidente regionale del comitato piccole imprese di Confindustia Abruzzo, Giambattista Blasetti, ed infine per il Cna Molise, Eugenio Di Blasio. Dai vari interventi è emersa la necessità che le imprese trovino una guida nelle BCC che però necessariamente, in questo momento più che mai, sono chiamate a confrontarsi con il mercato e con l’economia globale. In questo convegno ricco di relatori, ha chiuso i lavori un ospite importante: Alessandro Azzi, presidente della Federazione nazionale

delle banche di credito cooperative. «Il nostro successo -ha concluso Azzi- è la qualità delle relazioni che abbiamo con i nostri clienti, con i quali si crea un rapporto di massima fiducia e collaborazione. Ma bisogna comunque continuare a dare servizi validi e anche più efficienti della nostra concorrenza»

tra la numerosa platea intervenuta, in prima fila l’economista Giuseppe Mauro relatore del convegno i relatori della tavola rotonda moderata da Pasquale Galante

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seminari&convegni » di Alessandro Addari

«Manager si diventa» Maximo Ibarra, direttore mobile marketing e customer management di Wind, al ciclo di incontri «L’Abruzzo che ti sorprende». Si è discusso del rapporto, non sempre facile, tra giovani e imprese

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l Museo Villa Urania di Pescara hanno visitato la retrospettiva pittorica di uno dei protagonisti del verismo abruzzese, Pasquale Celommi, definito il “pittore della luce”. Ed hanno apprezzato le opere dell’artista, valorizzate da una ricca e suggestiva esposizione organizzata dalla Fondazione Paparella-Treccia, nell’ottantesimo anniversario della sua morte. Successivamente, nello spazio Saquella di Piazza Salotto a Pescara, i Giovani Imprenditori di Confindustria guidati da Fabio Spinosa Pingue, hanno incontrato Maximo Ibarra, direttore mobile marketing e customer management di Wind. L’evento rientra nel ciclo di appuntamenti “L’Abruzzo che ti sorprende” con esponenti di punta di origine abruzzese dell’imprenditoria, dell’economia e delle istituzioni, che hanno avuto successo al di fuori dei confini regionali, con l’obiettivo di «contaminare positivamente le nostre realtà socioeconomiche con l’esempio di chi è riuscito nel proprio campo o nella propria impresa». Ibarra ha raccontato la sua esperienza professionale, che lo ha portato ai vertici del gruppo Wind, evidenziando le difficoltà e le opportunità che si sono presentate nel suo percorso, in doppia veste di manager e docente universitario. Nell’interessante dibattito, sono stati affrontati temi molto

un momento dell’incontro col manager della Wind tenutosi al caffé Saquella di Pescara

Maximo Ibarra direttore mobile marketing e customer management di Wind

importanti per i giovani e le imprese. Troppo spesso, nei colloqui di selezione, gli imprenditori percepiscono un “gap” non tanto nelle conoscenze ma nelle motivazioni di chi cerca inserimento in azienda. Molti neolaureati affrontano il colloquio o l’assessment pensando che ci sia già pronto un posto da manager. Non considerando che al di la dei titoli, occorre dimostrare sul campo la propria capacità di creare valore per l’impresa. Con passione, determinazione, voglia e disponibilità ad imparare. La tanto citata “gavetta” sembra non essere compresa nella sua precipua finalità da molti che affrontano per la prima volta il mondo dell’impresa. Dall’incontro è emersa con forza l’esigenza che il sistema universitario e formativo sia sempre più

vicino al mondo delle imprese, favorendo reciproci flussi di comunicazione. Come fare a colmare questa distanza? Creando sempre maggiori occasioni di contatto e comunicazione tra i giovani e le imprese, durante il percorso di studi, attraverso tirocini formativi ed interventi strutturati di imprenditori e manager. E coniugando sapere, saper fare, saper essere. Agli imprenditori, nel contempo, si chiede una sempre maggiore attenzione ai collaboratori: dalla selezione alla formazione, dalla motivazione ai sistemi premianti. Un altro importante spunto di discussione ha riguardato le reti tra imprese per lo sviluppo della competitività, al di fuori dei confini locali. Per Ibarra questo è un must per crescere, anche se non sempre queste opportunità vengono colte dalle imprese. Presenti, tra gli altri, Federica Chiavaroli e Giuseppe Ranalli, alla guida dei Giovani Imprenditori di Confindustria della provincia di Pescara e Chieti

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seminari&convegni » di Eleonora Lopes

SETTORE TRASPORTI A RISCHIO COLLASSO Denuncia dell’ANAV Abruzzo: la Regione sta per approvare un decreto che limiterebbe la libertà di iniziativa economica privata, violando i principi sanciti dalla Costituzione. Chiacchieretta: «Si rischia di cancellare le aziende dal mercato»

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uaranta imprese del trasporto locale rischiano il collasso. Ad annunciarlo è l’ANAV Abruzzo, l’Associazione Nazionale Autotrasportatori Viaggiatori nel corso di una conferenza stampa tenuta presso la sede dell’Unione degli Industriali di Pescara. L’Associazione denuncia la volontà della Regione Abruzzo di approvare un Disegno di legge fortemente collidente con la libertà di iniziativa economica privata tutelata dall’art. 41 della Costituzione. Presenti all’incontro, il presidente dell’ANAV Sandro Chiacchieretta, il vice presidente Sandro Ballone e il direttore di Confindustria Pescara, Luigi Di Giosaffatte. L’associazione degli autotrasportatori ha voluto incontrare i giornalisti per sensibilizzare l’opinione pubblica verso l’incostituzionalità del disegno di legge regionale recante Criteri per la determinazione dei costi standard

delle aziende di trasporto pubblico locale. Secondo il presidente Chiacchieretta, il Ddl è incostituzionale sia perché, espropriando i profitti aziendali lede l’art. 41 della Costituzione, sia perché, avendo efficacia retroattiva, viola l’art. 11 delle preleggi. «La legge, tirata fuori dal cassetto dopo due anni –ha dichiarato il Presidente ANAV Abruzzonon è stata portata nemmeno al vaglio delle Commissioni Bilancio e Trasporti ed è stata inserita inopinatamente nell’ordine del giorno del Consiglio Regionale. La Regione Abruzzo opera nel settore dei trasporti e assume la doppia veste di imprenditore e “fabbricatore” di norme ed è quindi in evidente stato di conflitto di interessi. Se la norma venisse approvata, le aziende private del settore, le uniche portatrici di cultura di impresa e capitale di rischio, sarebbero totalmente

cancellate dal mercato». E, senza nessuna concorrenza, il sistema del trasporto locale andrebbe totalmente in mano alla Regione, con tutte le prevedibili conseguenze sia per le aziende che per i lavoratori. Dalla conferenza stampa è emerso che un altro problema fondamentale che sarebbe causato dall’approvazione delle nuove disposizioni contenute nel disegno di legge, sarebbe l’azzeramento dei crediti, peraltro accertati, per alcune imprese dal 1987 e per tutte le imprese dal 2004. Tutto questo a causa della retroattività del provvedimento normativo. Per Confindustria Pescara è un atto che lede il principio del legittimo affidamento. Le imprese del settore hanno agito nel pieno rispetto delle regole poste in essere dalla stessa Regione e che, oggi, arbitrariamente, si tenta di cambiare con effetto retroattivo

un momento della conferenza stampa tenuta dall’Anav Abruzzo presso la sede dell’Unione degli Industriali di Pescara

» foto di Andrea Straccini

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seminari&convegni » di Lucia Mancini

NELla guerra del FUTURO niente BOMBE solo bit

Il Generale Nicolò Pollari, ex direttore del SISMI, interviene all’ICT Security Day 2008 di Lanciano e sottolinea la necessità di contromisure nella diffusione dei dati informatici su Internet. Viva partecipazione di pubblico all’evento organizzato da Antonio Teti

«È

l’evento che attendo ogni anno» è il commento di un partecipante all’ICT Security Day 2008, celebrato a Lanciano il 4 ottobre scorso. E la sua non è un’opinione isolata vista la ressa di persone –oltre 600 gli iscritti all’evento- che sin dalle prime ore del mattino ha raggiunto l’Auditorium della Banca Popolare di Lanciano. Come ogni anno, il convegno è stato organizzato da Antonio Teti, responsabile del supporto tecnico informatico Information and Communication Technology Service dell’università di ChietiPescara e docente in diverse università italiane. Grazie alla carica di presidente onorario che ricopre nella Società Italiana delle Scienze Informatiche e Tecnologiche, ha garantito anche il patrocinio della prestigiosa associazione all’evento di Lanciano. La SISIT è un’associazione no-profit costituita da professionisti e accademici, impegnati nel settore ICT per costruire uno spazio libero e aperto nel dialogo per il confronto e la crescita di conoscenze, competenze e opinioni nel campo dell’ICT. Ulteriore patrocinio è stato dato dalla facoltà di Scienze della Comunicazione dell’università di Teramo. Tema di quest’anno è stato

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“Il rischio del terzo millennio: sure informations and data protection”. L’argomento è stato analizzato da autorevolissimi relatori tra cui il Generale di Corpo d’Armata Nicolò Pollari, ex direttore del SISMI (Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Militare) e attuale Consigliere di Stato. La sua presenza a Lanciano, assicurata grazie al rapporto di amicizia con Antonio Teti, ha suscitato un rilevante interesse di pubblico a livello nazionale essendo la sua prima apparizione in un convegno da oltre due anni. Incredulità ha suscitato anche la sua disponibilità a concedere, dopo la sua relazione, una sessione di domande per i numerosi giornalisti intervenuti. Il convegno è iniziato con il saluto in collegamento video con Andrea Pirotti, presidente E.N.I.S.A. (European Network and Information Security Agency) da Heraklionb (Creta), che ha sottolineato l’importanza della tutela della sicurezza dei dati per tutti i paesi del globo e di come sia determinante l’apporto delle singole nazioni per identificare delle linee guida che siano valide per tutti i paesi coinvolti. Antonio Teti ha introdotto i lavori con una relazione dal tema “La sicurezza dei dati nel terzo millennio: cosa ci riserva il futuro?”

ed ha suscitato particolare interesse per la descrizione dei possibili scenari che potrebbero delinearsi, in funzione delle più recenti scoperte tecnologie e delle sperimentazioni in atto. L’intervento del Generale Pollari ha assunto la veste di una vera e propria “lectio magistralis” sulla sicurezza delle informazioni. “La sicurezza delle informazioni in un mondo intrinsecamente instabile” è stato il titolo dell’intervento che ha condotto il pubblico presente in un interessantissimo “viaggio” ricco di informazioni, eventi e considerazioni sulle informazioni e su come, nel corso dei vari decenni, le stesse abbiano assunto un ruolo determinante nella vita dell’uomo e sullo sviluppo della società mondiale. Di sicuro impatto sono state le considerazioni sullo stato della sicurezza a livello mondiale, e di come i sistemi informativi rappresentino,in maniera indiscutibile, l’elemento vitale di tutte le organizzazioni. Per il Generale «Bisogna avere il coraggio di prendere atto dei cambiamenti, ma vanno anche adottate contromisure nel settore della diffusione dei dati informatici su Internet. La guerra del futuro non sarà combattuta dalle bombe, ma dalle tastiere dei computer». L’intervento succes-


sivo, dal titolo “La Rete Nazionale Integrata per la Difesa – Defence Information Infrastructure” è stato effettuato dal Colonnello Antongiulio Di Pietro del Reparto Sistemi C4I e Trasformazione del ministero della Difesa, che ha spiegato l’importanza della difesa strategica del paese e di come sia determinante il ricorso a strumenti tecnologici per conseguire tale obiettivo. Marco Strano, dirigente della Polizia di Stato e presidente della International Crime Analysis Association, ha affascinato il pubblico presente

i relatori intervenuti al convegno

con l’intervento “Criminal profiling e computer crime” accattivandosi l’attenzione dei presenti con una serie di esempi e dimostrazioni di tipologie di “mentalità criminali”. Il prof. Luciano D’Amico dell’università di Teramo ha focalizzato il suo intervento sulla “Rilevanza strategica della sicurezza dei dati” annunciando, nel contempo, l’attivazione di un master sulla Sicurezza Informatica e Computer Forensics, organizzato dalla facoltà di Scienze della Comunicazione dell’università di Teramo, che ha l’obiettivo di formare figure specializzate nella gestione della sicurezza dei sistemi informativi aziendali. Gli interventi successivi sono stati quelli di Paolo Tripodi di IBM Italia dal titolo “Il valore della sicurezza integrata” in cui ha descritto le nuove implementazioni del noto produttore

statunitense e di Antonio Romano, General Manager, Italy & Iberia Region di IDC EMEA dal titolo “Sicurezza, Tecnologia, Impresa: scenari evolutivi e modelli di implementazione” in cui ha descritto, attraverso una serie di dati riconducibili a statistiche ed indagini a livello planetario, i livelli di pericolosità derivanti dall’utilizzo della rete Internet. La sessione pomeridiana, seguendo una impostazione illustrativa molto in voga nei paesi anglosassoni, si è sviluppata su laboratori tecnici che, attraverso

parte del numeroso pubblico presente

dimostrazioni pratiche, hanno consentito di illustrare concretamente come si effettua un attacco in rete, i criteri e le metodologie di attacco e difesa nei sistemi wireless, la manipolazione delle informazioni in rete, etc.. Molto nutrita la presenza dei rappresentanti della Polizia, Guardia di Finanza, Carabinieri ed Esercito Italiano che hanno condiviso considerazioni e riflessioni sui “cyber criminali” e sulle esperienze accumulate nel settore della criminalità informatica. Gli Ethical Hacker dell’Area Sicurezza della SISIT hanno illustrato e dimostrato le diverse metodologie di “intrusion” e “defence” collegandole tra loro attraverso un innovativo e avvincente filo narrativo. Nella sessione del pomeriggio di particolare interesse sono stati gli interventi di SOPHOS, Seven One Solution e

Connect Srl, aziende leader nel settore della sicurezza. «L’ICT Security Day –ha affermato l’organizzatore Antonio Teti– ha assunto in Italia la veste dell’evento di maggiore livello culturale per quanto concerne le tematiche della sicurezza delle informazioni e del corretto utilizzo delle tecnologie informatiche. Il successo di questa terza edizione è dovuto anche alla presenza del Generale Pollari. Posso garantirvi che averlo avuto come relatore lo considero un altissimo onore personale». «Aggiungo che le iscrizioni al-

Antonio Teti e Luciano D’Amico

l’evento –ha continuato Teti- sono in costante aumento anche dall’estero: si sono registrati al portale dell’evento professionisti IT che provengono da Germania, Austria, Polonia, Francia. Appena dodici ore dopo l’annuncio dell’evento, dato su Internet, erano già pervenute oltre 250 iscrizioni. Si tratta di appuntamenti indispensabili per proiettare l’Abruzzo in una nuova dimensione che dia una effettiva visibilità alla nostra regione: non solo una terra ricca di tradizioni culturali, paesaggi incantevoli e prodotti di alta produzione enologica e gastronomica, ma anche in grado di investire nella cultura dell’innovazione e della ricerca. Ho avuto richieste di delocalizzare l’evento in altre regioni, ma continuo a rifiutare le offerte: l’Abruzzo deve crescere»

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seminari&convegni » di Massimo Avenali

Lavoro interinale la riforma è Adecco da sinistra i relatori: Gennaro Mucciarella, direttore d’area Adecco Italia, Silvano Pagliuca, vice presidente Confindustria Pescara e Sergio Picarelli amministratore Adecco Italia

All’Unione Industriale di Pescara un seminario per illustrare le novità della nuova intesa sui lavoratori in somministrazione tra la necessità di integrare garanzie e flessibilità, sicurezza e competitività

A

luglio c’è stato il rinnovo del contratto dei lavoratori in somministrazione. L’accordo è stato firmato tra l’associazione delle agenzie per il lavoro, Assolavoro, e le più importanti sigle sindacali. Per approfondire i punti salienti e le novità introdotte dal nuovo strumento di contrattazione si è svolto un seminario ospitato nelle sale dell’Unione degli Industriali di Pescara, organizzato dall’agenzia Adecco e dall’Aidp, l’Associazione Italiana per la Direzione del Personale gruppo regionale Abruzzo

» foto di Andrea Straccini

Molise, con il patrocinato dell’Associazione Italiana per la Direzione del Personale. Per un tema tanto delicato è importante identificare gli elementi cardine di un contratto che si prospetta innovativo anche rispetto alle altre discipline contrattuali e agli altri settori. Al centro del dibattito, come sempre, i percorsi di stabilizzazione dei lavoratori, le misure di prevenzione e contrasto agli infortuni, la trasparenza e l’omogeneità del costo del lavoro, il nuovo regime di proroghe contrattuali, il consolidamento e lo sviluppo delle relazioni sinda-

Claudio Bonasia, presidente Aidp Abruzzo e Molise

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seminari&convegni

cali e la valorizzazione della bilateralità. All’evento pescarese sono infatti intervenuti Sergio Picarelli, amministratore delegato di Adecco Italia, Gennaro Mucciarella, direttore d’area Adecco Italia, Silvano Pagliuca, vice presidente Confindustria Pescara, Claudio Bonasia, presidente Aidp Abruzzo e Molise e Giampiero Falasca, avvocato, Simmons & Simmons. Il nuovo contratto riguarderà in Abruzzo migliaia di persone e centinaia di aziende, 4.783 i lavoratori inseriti con Adecco nel primo semestre del 2008 in oltre 400 imprese locali. Tra i tratti salienti del nuovo Ccnl l’aumento dell’indennità di disponibilità, l’introduzione della previdenza integrativa, il rafforzamento delle prestazioni bilaterali sanitarie, economiche e di sostegno al reddito, le misure tese a garantire la parità salariale ai lavoratori delle aziende utilizza-

trici, l’erogazione dei premi di produzione non collegati a risultati o a obiettivi aziendali, il sostegno alla maternità con una tantum per le lavoratrici che cessano la missione entro i primi centottanta giorni, il diritto di precedenza di assunzione per le lavoratrici somministrate che hanno terminato il periodo di maternità, il rafforzamento dei diritti di informazione sindacale, il rapporto di lavoro potrà essere prorogato per massimo di sei volte e per non più di trentasei mesi comprensivo del periodo iniziale. «Il nuovo contratto –afferma Sergio Picarelli– ci pone sempre di più quali datori di lavoro capaci di promuovere l’utilizzo delle risorse attraverso politiche di workfare, come l’orientamento e la formazione, in un quadro economico schiacciato tra dinamiche demografiche negative, l’esigenza di una corretta gestione delle politiche di immi-

grazione e la mancanza di figure specializzate». È chiaro, quindi, il motivo che ha spinto l’Adecco a presentare la nuova normativa. Va detto, infatti, che il Gruppo in Italia, attraverso ben cinquecento filiali distribuite su tutto il territorio nazionale, rappresenta la rete più estesa e capillare di agenzie dedicate al mondo del lavoro. Una società che nel campo delle risorse umane è impegnata in un’offerta di servizi che include il temporary staffing, l’outsourcing, il permanent placement, l’outplacement, la formazione e la consulenza. Adecco è nata nel 1996 in seguito alla fusione tra Adia (Svizzera) ed Ecco (Francia), due fra le principali società specializzate nel settore, è dunque una realtà di riferimento per meglio comprendere i mutamenti del mercato del lavoro e le sempre nuove esigenze che si pongono in evidenza

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seminari&convegni » di Mauro Di Pietro

IL MARE È ENERGIA Riccardo Buzzone si è aggiudicato il premio della fondazione Gilberto Ferri sullo sfruttamento di fonti alternative rinnovabili. La cerimonia in occasione di un convegno che ha visto la partecipazioni di insigni esperti

L’

energia muove la vita, la stessa che infiamma le discussioni. E, come nelle previsioni, in tanti hanno preso parte al convegno sul tema “Energia fattore competitivo: il mare come fonte di energia alternativa” organizzato da Fondazione Gilberto Ferri e Confindustria Pescara. Un momento di riflessione che si è concluso con la premiazione di uno, tra i tanti, progetti in concorso sullo sfruttamento di forme alternative di energia rinnovabile. A fare gli onori di casa Vincenzo Stellabotte, vicepresidente di Confindustria Pescara che, in apertura dei lavori, ha sottolineato l’attualità del problema energetico, per le

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Riccardo Bruzzone ideatore del progetto “Energia dalle onde del mare”

imprese come per le famiglie. Si è poi soffermato sulla priorità di incrementare la produzione energetica, salvaguardando al contempo la qualità della vita delle generazioni di oggi e di domani. Un’introduzione che si è conclusa con il sottolineare l’importanza di iniziative imprenditoriali come quella realizzata dal Gilberto Ferri, volte a stimolare la ricerca in un campo di grande complessità e, al contempo, così legate all’economia reale e non meramente finanziaria e speculativa. A fargli eco proprio l’intervento di Gilberto Ferri, presidente della omonima Fondazione che ha dichiarato: «La maggior parte dell’energia nel mondo viene prodotta con com-

bustibili estremamente inquinanti e per di più prima o poi in via di estinzione. Anche le nazioni ricche di questi combustibili si preparano alla loro sostituzione con energie rinnovabili o addirittura con centrali atomiche. A maggior ragione dobbiamo preoccuparci noi italiani, visto che dipendiamo per l’80% da quelle». A questo punto l’imprenditore pescarese ha illustrato le motivazioni che hanno spinto la Fondazione a organizzare il premio: «Per questo motivo è necessario che ci si occupi di ricercare energie rinnovabili. E’ nostra intenzione stimolare tutte le intelligenze possibili nel settore, con la speranza che piccole proposte possano diventare la so-


luzione di domani». L’incontro, quindi, ha offerto l’occasione di fare il punto della situazione energetica e del futuro delle risorse alternative con due eminenti studiosi, membri tra l’altro della Commissione giudicatrice: Cesare Boffa, professore ordinario di Fisica Tecnica all’università di Torino e presidente della Federazione Italiana Energy Managers, ed Enzo Chiricozzi, professore ordinario di Macchine Elettriche presso la facoltà di Ingegneria dell’università di L’Aquila. Cesare Boffa ha incentrato la sua analisi sul dato previsionale che vede i consumi energetici mondiali raddoppiati da oggi al 2030, descrivendo uno scenario non proprio idilliaco. Infatti, dovendo far fronte ad una tale domanda di energia, anche se i combustibili fossili fossero sufficienti, si manifesterebbero conseguenze ambientali dagli effetti imprevedibili. Davanti a questo dilemma, entrano in gioco le energie da fonti rinnovabili. A questo punto il richiamo dello studioso si è incentrato sul risparmio energetico, definendola la primaria fonte alternativa, specialmente in assenza o del mancato decollo di altre forme di approvvigionamento. Non a caso, Enzo Chiricozzi, ha richiamato l’interesse sulla necessità di dare forza alla ricerca, ricordan-

alcuni esempi dei macchinari del progetto “Energia dalle onde del mare”

do che l’Italia, in questo campo, è ancora in posizione arretrata. Il docente dell’università aquilana ha tracciato due percorsi: il primo dovrà condurre a una riduzione sensibile dei combustibili fossili, mentre il secondo dovrà favorire lo studio per sfruttare al meglio le fonti di energia che la natura stessa utilizza. Così come sarà fondamentale anche il risparmio energetico, conseguibile dalle imprese con il rinnovo delle proprie macchine, verso modelli ad alta efficienza. Proprio su questo aspetto l’accademico ha snocciolato una serie di dati. «Si stima un potenziale risparmio del 7% dei consumi energetici nazionali –ha dichiaro Riccardo Chiricozzi, che a supporto del suo ragionamento ha aggiunto– a livello mondiale la quota di energia generata da petrolio è sicuramente in calo, dal 45% degli anni 70 si è passati al 31% dei primi anni 2000. Tra le fonti alternative l’eolica e il solare

stanno crescendo a tassi rispettivamente del 50 e del 30% annui. Nel futuro c’è poi la risorsa idrogeno. Ma l’energia del mare è ancora praticamente inutilizzata in Europa, ad eccezione di pochi impianti in Francia, Portogallo e Scozia che utilizzano il sistema delle colonne ad acqua oscillanti». A questo punto ha preso la parola Riccardo Bruzzone, ideatore del progetto “Energia dalle onde del mare”, il lavoro che si è aggiudicato il premio della fondazione Ferri, per l’originalità e l’innovazione per lo sfruttamento delle fonti rinnovabili dell’energia e per il risparmio energetico. Un’idea nata dalla riflessione che il mare è un fluido sempre in movimento, che non subisce interruzioni di alcun genere e quindi potenzialmente risorsa inesauribile di energia. Attraverso un video, altamente esplicativo, ha poi mostrato come opera praticamente la sua invenzione

da sinistra, i relatori intervenuti al convegno: Vincenzo Stellabotte, Gilberto Ferri, Riccardo Bruzzone, Enzo Chiricozzi e Cesare Boffa

» foto di Andrea Straccini

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seminari&convegni

«RECUPERARE LA CULTURA D’IMPRESA ANCHE NEL CREDITO» Per il presidente nazionale della piccola industria, Giuseppe Morandini, le banche devono assumersi la responsabilità delle scelte sbagliate

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uardare indietro e recuperare la cultura d’impresa anche nel credito per aiutare le aziende». Un appello accorato quello di Giuseppe Morandini, presidente nazionale della piccola Industria e vice presidente di Confindustria, lanciato durante il convegno Mac per la crescita delle imprese abruzzesi svoltosi presso la Camera di Commercio di Chieti Scalo. Nato un anno fa con la partecipazione di Confindustria per aiutare le piccole e medie imprese, il Mac, mercato alternativo dei capitali, è ancora in fase di decollo. La sua missione è quella di facilitare l’accesso al capitale di rischio e rafforzare la struttura finanziaria delle PMI italiane. A differenza dei Paesi del Nord Europa, la quotazione sui mercati regolamentati in Italia rimane oggi una prerogativa di una percentuale molto ridotta di imprese. Nelle PMI italiane, la dotazione di capitale rappresenta circa il 30% del passivo. L’accesso al capitale intende essere semplice, a basso costo, senza rinunciare all’indipendenza nella gestione con il supporto degli abituali referenti finanziari: le banche che operano nel proprio territorio. Durante il suo incisivo intervento, il presidente Morandini ha breve-

mente tratteggiato le attuali difficoltà del mercato azionario e finanziario, soffermandosi sul fatto che sia giusto che gli istituti bancari che compiono scelte errate, debbano pagare, proprio come fanno le imprese. E che troppo spesso oggi le banche si celino dietro i meccanismi di Basilea 2, negando credito alle imprese che lo richiedono. Dopo i saluti da parte del presidente di Confindustria Abruzzo Calogero Riccardo Marrollo, di Vittorio Silvestri, consigliere delegato per credito e finanza di Confindustria Abruzzo e di Adriano Giorgi, direttore commerciale Corporate di Banca Toscana, si è entrati nel cuore del convegno con gli interventi più tecnici degli esponenti del mondo bancario. A tal proposito sono intervenuti: Enzo Nicoli del Gruppo MPS, Carmine Mancini vice direttore generale Direzione Investment Banking della MPS Capital Services

da sinistra Giambattista Blasetti, Vittorio Silvestri e il presidente Calogero Riccardo Marrollo

S.p.A., Cristiano Talpo, responsabile emittenti e sponsor – Pro MAC SpA, Danilo Collevecchio, amministratore delegato Cast srl ed infine Giambattista Blasetti, presidente Piccola Industria Confindustria Abruzzo. I relatori hanno parlato degli strumenti finanziari disponibili sul mercato per la crescita delle imprese, di come le banche debbano sostenerle e dell’ importante ruolo che ricoprono gli advisor finanziari in questi delicati processi. Alla fine del convegno, si è aperto un acceso dibattito tra i relatori e i numerosi imprenditori presenti, i quali hanno fatto tesoro dei preziosi consigli ricevuti per una futura quotazione sui mercati

Giuseppe Morandini, presidente nazionale della piccola Industria e vice presidente di Confindustria durante il suo intervento a Chieti

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seminari&convegni » di Massimo Avenali

CREARE INSIEME PER CRESCERE INSIEME Nuove aree di collaborazione, a Teramo, tra giovani imprenditori e giovani commercialisti. Nell’ambito di un corso sui sistemi di controllo di gestione a supporto delle decisioni aziendali i relatori intervenuti all’incontro

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na fattiva collaborazione che investirà il campo economico, sociale e culturale, una serie di iniziative per essere presenti, per dire che l’alternativa che avanza c’è. In questo senso il nuovo volto dei commercialisti e degli imprenditori ha compiuto il primo passo, attraverso un corso che intende favorire il trasferimento delle conoscenze e lo sviluppo di competenze utili per la progettazione e l’implementazione di sistemi di controllo di gestione a supporto delle decisioni aziendali. Importante, dunque, il concetto di collaborazione tra diverse figure

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professionali con l’intento di dare vita a un linguaggio unico capace di trovare gli strumenti adatti per ogni singola azienda. Tra i fautori del corso, che maturerà in cinque incontri, Christian Graziani, presidente Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Teramo, Mauro Barnabei, presidente Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria Teramo, Luigi Montinori, presidente Ordine Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Teramo, Maurizio Di Provvido, presidente Fondazione Dottori Commercialisti di Teramo, Nicola Di Giovannantonio, diretto-

re Confindustria Teramo. Docenti, invece, il professor Luciano Fratocchi, dell’università di L’Aquila, e il dottore Alessandro Scaranello, specializzato in economia e finanza d’impresa. Il bisogno primario, per le aziende, deve essere quello di conoscere l’ambiente finanziario e contabile in ogni sua forma. Per fare questo l’informazione è fondamentale, ecco perché bisogna avere dati, certezze, fonti e gli strumenti adatti per la valutazione. Si deve tener conto delle necessità peculiari che ogni azienda presenta, del costo del proprio prodotto o servizio al fine


di restare sul mercato, delle risorse che vanno consumate. Nell’equilibrio finanziario vanno allora considerati i pesi delle materie prime, del personale, dei costi indiretti e di quelli ancor meno tangibili. «Ogni azienda deve avere strumenti tagliati su misura –spiega Christian Graziani– ecco perché la partnership tra giovani imprenditori e giovani commercialisti è un fatto rilevante. Anche nei numeri abbiamo verificato quanto questa svolta fosse attesa. Per questo corso stanno partecipando più di centoventi persone: addetti ai lavori, commercianti e professionisti. Abbiamo

dovuto chiudere le iscrizioni per ovvi motivi logistici. È una grande soddisfazione per noi questa risposta, è un segno che stiamo facendo bene e stiamo individuando le lacune che vanno colmate». Mai come adesso i cambiamenti in atto stanno toccando le realtà di questa regione, le piccole e medie aziende devono ritrovarsi nei propri obiettivi, nella valutazione dei costi così come nell’aiuto che il pubblico può fornire. Il legame tra gli apparati statali e quelli privati deve consolidarsi e spronarsi vicendevolmente. «In questa ottica bisogna pensare non più soltanto a produrre e a vendere –afferma Mauro Barnabei– ma anche a comprendere la situazione in cui si versa e a trarre le giuste decisioni. Unendo le forze però si possono raggiungere nuovi traguardi, ecco perché bisogna essere ottimisti e dare fiducia ai giovani, al loro lavoro e alle idee che sono in grado di sviluppare. La vecchia imprenditoria ha costruito molto, e ne prendiamo atto. Adesso è arrivato il momento non solo di mantenere ma di andare avanti». Una governance intelligente può

fare tutto questo, la parola d’ordine è “creare insieme per crescere insieme”, in passato forse vi era mancanza di prospettive, ora è chiaro quanto sia determinante un approccio manageriale aziendale da applicare al meglio, anche a livello sindacale per arrivare finalmente a fare gli interessi di tutti gli operatori, a ogni livello lavorativo, perché la salute dell’impresa implica quella del personale e viceversa. Partendo da una prima alleanza tra due grandi categorie che costituiscono l’economia abruzzese, gli stessi promotori si riservano di fare molto altro ancora. Dal corso stesso che può divenire un progetto pilota valido a livello nazionale, al coinvolgimento di figure importanti quali quelle degli avvocati. «Gli imprenditori hanno accettato la sfida -aggiunge Barnabei- rendendo partecipi di questi incontri le proprie risorse umane. Professionisti e aziende, non solo del teramano, hanno aderito con la propria presenza. Ora non resta che credere in qualcosa di possibile e lasciare che i giovani proseguano vincenti sui propri passi»

Christian Graziani, presidente Unione giovani dottori commercialisti di Teramo

Mauro Barnabei, presidente giovani imprenditori di Confindustria Teramo

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seminari&convegni » di Massimo Avenali

La tecnologia sostiene il business Capire come affrontare le nuove sfide del mercato impiegando le applicazioni più moderne a disposizione senza perdere gli investimenti fatti. Questo il tema dell’incontro organizzato nella sede della Unione Industriali di Pescara

il tavolo dei relatori

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racle Italia, Ecoh Media e Telecom insieme per portare soluzioni, esperienze e tecnologie utili al servizio dell’imprenditoria. Dal privato al pubblico la parola d’ordine è raggiungere risultati ottimali, focalizzando gli elementi interni ed esterni all’azienda che ne influenzano l’andamento. Ma prima ancora una domanda: perché affidarsi sempre più ad analisi, calcoli e software

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per restare sul mercato e affrontare le nuove sfide? A questo replicano Roberto Benedetti, professore ordinario del dipartimento Scienze Aziendali dell’Università d’Annunzio, Sergio De Rosa, sales consultant di Oracle, Pietro Gentini di Ecoh Media e Cristiano Alborè di Telecom Italia. Più che nel dettaglio tecnico bisogna infatti entrare nella filosofia che muove il cambiamento o, per

meglio dire, l’ammodernamento. La finalità è infatti quella di aumentare la redditività e la profittabilità reale dei processi all’interno dell’azienda, fornire informazioni uniformi, certificate e consolidate alla Pubblica Amministrazione, gestire i prodotti e il magazzino, raccogliere e analizzare i dati, effettuare un preciso controllo di gestione in tempo reale e a costi contenuti. Per fare tutto questo bisogna allora


rapportarsi alla funzionalità dei sistemi di analisi e controllo dei dati, elementi fondamentali nelle attività economiche. Diviene necessario saper quantificare il mondo che ci circonda per essere il più obiettivi possibile, farne una debita sintesi in quanto la realtà stessa è fin troppo complessa. Riportare quindi in termini matematici, e di conseguenza digitali, i dati a disposizione è il solo passo per fare chiarezza e avere sotto controllo tutto quel che avviene in campo economico e sociale. Sono le decisioni aziendali giuste che determinano la vita di un’impresa, decisioni che dipendono, di fatto, da una corretta visione dei costi, della qualità, della produttività. È qui che entrano in gioco le realtà esperte del settore che forniscono strumenti e servizi adatti e flessibili al mondo che cambia. Ecoh Media in partnership con Oracle, Microsoft, VMware, Ektron e

altri importanti vendors riesce oggi a trovare soluzioni innovative nel mondo del net-business, migliorando i risultati aziendali attraverso la realizzazione e la gestione di risposte informatiche che supportino i vari processi. Si passa così dall’analisi del rischio di vulnerabilità della rete aziendale per prevenire gli incidenti informatici, in cui rientrano anche malware e veri e propri attacchi di pirati informatici, all’applicazione della business intelligence per governare la complessità dei dati e avere riscontri immediati: un punto imprescindibile per prendere tempestivamente e nel migliore dei modi contromisure e formulare strategie vincenti. Le risposte sono arrivate, si tratta adesso di fare un salto in avanti sapendo che i mezzi a disposizione ci sono e che finalmente tutto si sta muovendo in un’ottica globale e moderna che non vuole lasciare nulla al caso

il tavolo dei relatori: da sinistra, Roberto Benedetti e Cristiano Alborè

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eventi

NOKIA UNIVERSITY PROGRAM: DOPPIETTA DELLA D’ANNUNZIO

Con i suoi giovani talenti l’università di Chieti-Pescara conferma la sua vocazione a primeggiare nelle competizioni di livello internazionale in tema di innovazione. Quest’anno parlano abruzzese il primo e il secondo posto

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a quinta edizione del Nokia University Program ha il marchio dell’università G. d’Annunzio. Due team dell’ateneo di Chieti-Pescara si sono classificati al primo e secondo posto del prestigioso concorso di idee per lo sviluppo di una soluzione innovativa mobile nell’era del Web 2.0. Presso l’Aula Magna dell’università Roma Tre, una giuria selezionata, composta da manager dei principali brand mondiali nel campo della comunicazione e della telefonia mobile -Microsoft, Google, Vodafone, Repubblica e Nokia- ha preferito i progetti abruzzesi a quelli proposti dalla facoltà di Economia dell’università di Perugia, dalla Nuova Accademia delle Belle Arti di Milano e dalla facoltà di Economia dell’università di Napoli. La squadra vincitrice, con il progetto Nokia W@yWeb, è composta da Fabio D’Agostino, Luca D’Eugenio, Marta D’Orazio e Francesco Guerrieri. Il team ha conquistato la giuria e il pubblico con il proprio cellulare, illustrandone funzionalità e design d’avanguardia. Il Nokia W@yWeb consente di accedere al web grazie ad uno schermo estraibile dotato di tecnologia OLED che facilità la navigazione, tramite anche l’utilizzo di OVI, il nuovo portale Nokia. Il premio finale è un soggiorno di una settimana presso la casa madre Nokia ad Helsinki. Il secondo classificato è il gruppo composto da Nicola Cacchione, Antonio Lo Russo, Tommaso Maier Amoroso e

Mariangela Trivisani con il progetto “Nokia MoviE”. Per la seconda volta l’università G. d’Annunzio si è confermata vincitrice in tema di innovazione con i suoi giovani talenti. Dopo il successo dell’edizione del 2006 con il “Nokia Hips” –il telefono ad ologrammi- di Roberto Marchesani, Giusy Bisceglia e Daniela Di Placido, i gruppi pescaresi hanno, questa volta, letteralmente sbaragliato la concorrenza. Nello sviluppo di entrambi i piani, gli studenti sono stati seguiti da un team di manager e ricercatori composto da: Irene Beccarini, Federica Ceci, Daniela Iubatti, Alessandro Rasetta e Lorenzo Spinosi, coordinati dal prof. Andrea Prencipe, da sempre impegnato in competizioni sui temi dell’innovazione e collaboratore fisso di Abruzzo Impresa (al pari della ricercatrice Federica Ceci, esperta di marketing). Il Nokia University Program, nato nel 2003 con lo scopo di creare un confronto interattivo tra Nokia, il mondo delle università e i suoi giovani talenti, ha registrato, nel corso delle varie edizioni, un costante aumento del numero di atenei e facoltà interessati. Gli studenti coinvolti sono

passati dai cinquecento della prima edizione agli oltre duemila dell’edizione 2008. Ma questa è solo l’ultima delle vittorie del più ampio gruppo di innovazione e marketing della facoltà di Economia, operante sia livello nazionale e soprattutto a livello internazionale. La G. d’Annunzio ha sempre mostrato un attento e proficuo interesse per la partecipazione ad eventi di questo calibro e il suo impegno è stato premiato da una significativa scia di successi nel corso degli ultimi anni. A partire dal 2003, con la vittoria del Premio Philip Morris per il Marketing del gruppo guidato da Lorenzo Spinosi, numerose sono state le competizioni nelle quali gli studenti pescaresi hanno raggiunto traguardi di tutto rispetto: nel 2004 lo stesso Spinosi vince anche il Premio Volvo; nel 2005 Pescara ottiene la migliore prestazione nazionale nel Premio Philip Morris per il Marketing; nel 2006, nel suo primo anno di partecipazione, vince il Nokia University Program; nel 2007 vince il Premio SIM con il Progetto Raimbow di Ivonne Biviano, Paolo Santachiara e Vincenzo Pietrocola

i vincitori della d’Annunzio che hanno ottenuto il premio Nokia insieme al professor Andrea Prencipe

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eventi » di Mauro Di Pietro

Alla Riello fa più caldo con Fontecal Il Gruppo veneto investe nell’azienda abruzzese attiva nello sviluppo, produzione e vendita di sistemi termici ad alta efficienza e a elevato contenuto tecnologico

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iello, protagonista europeo nel mercato dei prodotti e dei servizi per il riscaldamento e la climatizzazione, investe in Fontecal, acquisendo la maggioranza del capitale dell’azienda di Villanova di Cepagatti. L’azienda abruzzese, una delle massime espressioni dell’eccellenza e dell’innovazione industriale locale, è specializzata nella produzione e commercializzazione di sistemi termici ad alta efficienza ed elevato contenuto tecnologico. Fontecal è stata una delle prime aziende a livello mondiale a sviluppare i sistemi di combustione a condensazione e, non a caso, è un fornitore storico del gruppo Riello proprio per questi prodotti. Fontecal, grazie alla tenacia e all’innovazione tecnologica introdotta dagli attuali soci, Franco De Nigris, presidente del CdA e Leo Franchi, amministratore delegato, oggi dispone di un consolidato know-how nello sviluppo di una nuova generazione di caldaie che le ha consentito una crescita del 45% nell’ultimo biennio. L’azienda pescarese impiega 80 dipendenti, nel 2007 ha raggiunto un fatturato pari a 12 milioni di euro, con un ebtda di euro 2.4 mln. In Italia dispone di una rete commerciale capillare costituita da 24 agenzie

» foto di Andrea Straccini

e da circa 240 centri di assistenza, oltre alla presenza sui mercati internazionali dove si avvale di strutture proprie ed esterne. Gli apparecchi dell’azienda abruzzese si caratterizzano per la tecnologia dello scambiatore a condensazione. Si tratta, nella sostanza, di un particolare tubo bi-metallico che permette di recuperare gran parte del calore latente di condensazione dei fumi di scarico, assicurando un notevole risparmio energetico rispetto ai generatori tradizionali. Brevettata in diversi paesi europei, questa tecnologia porta ad una riduzione significativa delle emissioni nocive e contribuisce alla salvaguardia dell’ambiente. Il gruppo Riello ha colto, quindi, questa opportunità, avendo condiviso con Fontecal la mission del rispetto ambientale nei processi produttivi volti alla realizzazione di prodotti tecnologicamente avanzati che garantiscano basse emissioni ed elevate prestazioni in termini di efficienza energetica. In questo ambito Riello ha previsto un aumento significativo della redditività complessiva per i prossimi anni, nella consapevolezza che contribuire alla riduzione dei rischi di danni ambientali sia la migliore opportunità per un’azienda competitiva e orientata al successo.

Franco De Nigris presidente del CdA della Fontecal

Leo Franchi amministratore delegato Fontecal

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eventi

alcuni particolari dei macchinari nell’azienda pescarese

Come spiega lo stesso presidente e amministratore delegato Ettore Riello: «L’entrata nel capitale di Fontecal rientra tra gli impegni concreti intrapresi dal nostro Gruppo con l’obiettivo di rafforzare il presidio nel segmento tecnologico della condensazione e del risparmio energetico –e aggiunge–

Ettore Riello amministratore delegato del Gruppo di Verona

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grazie alle sinergie che ci attendiamo di sviluppare con Fontecal, attraverso l’integrazione delle competenze distintive di entrambe le società, Riello potrà perseguire al meglio le evoluzioni tecnologiche e normative, ed integrare con prodotti complementari l’attuale offerta di sistemi termici a condensazione, al contempo rafforzando la propria presenza sul mercato italiano ed estero». Di riflesso Fontecal, grazie a questa operazione, può compiere un ulteriore passo avanti nella crescita del business nel campo delle caldaie a condensazione, tra le più innovative oggi disponibili sul mercato. L’operazione è stata curata, in qualità di advisor, da Alfredo D’Incecco, dottore commercialista e docente di finanza aziendale presso la Facoltà di Economia dell’Università di Pescara. Un accordo studiato nei minimi termini e che vede la con-

duzione del nuovo CdA di Fontecal delegato agli attuali amministratori De Nigris e Franchi. L’esperienza e la competenza, unitamente all’apporto del gruppo Riello, garantiranno sicuramente la continuità del business. Un pezzo di storia industriale d’Abruzzo e del Veneto vanno da oggi a braccetto, in nome del made in Italy, in un settore dove la concorrenza straniera è da sempre agguerrita

lo stabilimento della Fontecal S.p.A.



eventi » a cura dell’area Media dei Giochi del Mediterraneo 2009

STELLE OLIMPICHE AI GIOCHI Prime adesioni dei medagliati di Pechino: Rossi e Cammarelle a Pescara ci saranno. Possibilista la Vezzali

Roberto Cammarelle, medaglia d’oro pugilato a Pechino 2008

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chi olimpici sulle sponde dell’Adriatico. Spenti i riflettori sull’evento sportivo “planetario”, atleti e Federazioni, riaprono le agende per fissare gli appuntamenti delle iniziative più importanti e prestigiose. I Giochi del Mediterraneo rappresen-

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teranno una tappa significativa per molti di loro. Antonio Rossi, ha già dichiarato che ci sarà. Il canoista portabandiera alle Olimpiadi di Pechino 2008, gareggerà ancora per un anno e parteciperà alla XVI edizione dei Giochi del Mediterraneo. Così anche per Roberto Cammarel-

le, medaglia d’oro. Ospite con la nazionale di pugilato all’Ippodromo D’Abruzzo ha messo le mani avanti: «Se arriverò a difendere l’oro di Londra ad oggi non lo so, ma di certo posso dire che andrò avanti almeno un altro anno. Ci sono i Giochi del Mediterraneo a


Pescara, devo farmi trovare al top della condizione per meritare il posto. E lasciatemelo dire: voglio conquistare l’oro per difendere il mio successo di Almeria nel 2005». Possibilista Valentina Vezzali: «Non è da escludere –ci ha risposto l’oro della scherma- malgrado i tanti impegni che mi attendono nel 2009, a partire dalla Coppa del Mondo.

Poi ci sono gli Europei, e i Mondiali. Comunque a Pescara vengo sempre volentieri avendovi disputato e vinto i campionati italiani universitari». I Giochi si potranno avvalere anche del prezioso contributo di Vittorio Visini, commissario tecnico per la specialità della marcia. Visini, chietino di nascita e pescarese di

Valentina Vezzali campionessa olimpica di scherma a Pechino 2008

adozione, dopo Dordoni e Pamich, è uno dei migliori marciatori italiani; vittorioso ai Giochi del Mediterraneo di Tunisi, secondo a Smirne terzo ad Algeri. Il commissario tecnico auspica di poter presentare a Pescara, Alex Schwazer (medaglia d’oro a Pechino) ed Ivano Brugnetti (oro ad Atene)

Antonio Rossi, il portabandiera della spedizione olimpica italiana

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eventi

MODELLI A CONFRONTO NELL’AUTOMOTIVE Nel distretto della Val di Sangro un seminario della Tecseo sui principali metodi e processi organizzativi che hanno inciso sullo sviluppo del territorio

O

rganizzato dalla Tecseo, società di alta formazione attiva nel distretto industriale della Val di Sangro, si è tenuto presso la Fondazione Sviluppo&Competenze di Casoli, un seminario dal titolo Sistemi Comparati: WCM e Lean Production. Si è trattato di un convegno unico nell’approccio, nei contenuti e nelle radici culturali del nostro

territorio, nato con l’obiettivo di restituire una visione d’insieme sui principali sistemi, metodi e processi organizzativi e culturali di riferimento nel mondo Automotive. Da una parte, la filosofia e l’organizzazione aziendale di radice giapponese, dall’altra la nuova frontiera organizzativa del World Class Manufacturing. Per la prima volta si sono dati

appuntamento allo stesso tavolo, esperti ed esponenti delle due culture che permeano il tessuto produttivo della filiera automotive della provincia di Chieti. In particolare, il seminario ha visto alternarsi e confrontarsi figure chiave per entrambi i modelli. Esperti della consulenza aziendale, con interventi focalizzati sulla genesi, le metodologie e le tecniche

Alberto Galgano presidente Galgano & Associati

» foto concesse da Tecseo

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eventi

Alfredo Leggero plant manager Sevel

dei due sistemi. Per il WCM: Roberto Sciarra, Capsico Milano. Per il sistema Lean: Alberto Galgano, presidente GALGANO & Associati. E ancora, top manager di grandi imprese, che hanno restituito la visione strategica, i risultati attesi ed illustrato casi di applicazione di questi modelli industriali all’interno di grandi imprese quali Sevel e Honda Italia. Per il WCM era presente Alfredo Leggero, direttore di stabilimento SEVEL, per la Lean production, Silvio Di Lorenzo, presidente Confindustria Chieti, e vice presidente Honda Italia. Nel seminario erano presenti anche testimonial di imprese di subfornitura, che hanno infine illustrato il trasferimento e l’applicazione

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concreta nella filiera produttiva dei modelli assorbiti dalle grandi aziende clienti quali Sevel e Honda. Elio Bucciantonio, direttore di stabilimento di Isringhausen, per il WCM e per la Lean production, Pietro Rosica, presidente Consorzio CISI. L’incontro ha come riferimento strategico il progetto del Campus dell’Innovazione Automotive e ha visto una larga partecipazione di manager e collaboratori impegnati in aziende metalmeccaniche inserite nel settore automotive, interessati a comprendere in che modo la presenza di due grandi costruttori, abbia portato modelli industriali ed organizzativi che hanno inciso fortemente sullo sviluppo del territorio. Ma non solo. Sistemi comparati è un intervento che nasce con l’ambizione di creare un punto di raccordo tra i due principali metodi di organizzazione aziendale che ormai permeano a più livelli gli attori principali della produzione e competizione industriale nel distretto della Val di Sangro, e che spesso si intrecciano sovrapponendo tecniche, metodi, processi. È chiaro e diretto il messaggio lanciato dal presidente del CISI Pietro Rosica, che ha dichiarato: «E’ ormai evidente che non sono gli impianti, non i sono i prodotti, né il marchio a mettere in crisi oggi un’azienda: lo può essere invece il sistema culturale. Le procedure, l’organizzazione, la cultura aziendale, la comunicazione devono diventare un obiettivo imprescindibile per le aziende che vogliono competere sul piano dell’innovazione e non solo sui costi». L’occasione si è rivelata un modo per evidenziare quanto il distretto industriale della Val di Sangro abbia una cultura extraeuropea. Le

tecniche di produzione giapponesi sono state impostate in Europa (sia nel mondo auto che in quello della moto) e in Val di Sangro ci sono due esempi significativi per l’intero continente: FIAT e lo stabilimento Sevel, HONDA e lo stabilimento di Atessa. Sistemi Comparati diventerà infatti un Forum permanente con un incontro annuale, che apre anche un importante interrogativo su quale formazione strategica sia necessaria oltre quella accademica. Tecseo nell’occasione ha annunciato la pubblicazione di un libro sul TAIKAI ad opera di Pietro Rosica. Gabriele Scalzi e Mariangela Scalzi, all’interno di un progetto di più ampio respiro, la nascita di una Scuola di TAIKAI

Pietro Rosica presidente CISI



eventi » di Laura Tinari

Al convegno di Capri dall’energia alla crisi Nelle due giornate ricche di incontri che hanno animato la tradizionale Convention autunnale dei giovani imprenditori a Capri, la presidente Federica Guidi propone di superare il sistema inefficiente dei sussidi. E in tema di ambiente dice: «Responsabili sì, imputati no»

il presidente nazionale dei giovani imprenditori di Confindustria Federica Guidi durante il suo intervento al Grand Hotel Quisisana di Capri

C

ome sempre l’appuntamento era per il primo weekend di ottobre, nella bellissima Capri. Si svolge qui, da ventitre anni, la Convention autunnale dei giovani imprenditori. La cornice, neanche a dirlo, meravigliosa: la splendida isola napoletana, le sue rinomate stradine, lo storico Hotel Quisisana. Consistente la partecipazione degli under 40 abruzzesi, capitanati dal presidente regionale Fabio Spinosa, a cui è spettato l’onore di aprire la seconda giornata di lavori. Titolo del convegno Innovare le Energie, imprese e ambiente tra sviluppo competitivo e sostenibilità, un tema impegnativo e molto at-

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tuale. Due giorni ricchi di incontri e relatori: hanno preso la parola ministri, tecnici, sindaci, presidenti di Regione, oltre alle due donne ai vertici di Confindustria, Emma Marcegaglia e Federica Guidi. Moderatore della Convention è stato il giornalista Mediaset Enrico Mentana, che alcuni giovani abruzzesi hanno potuto apprezzare anche in versione dance in una splendida serata allo storico locale caprese Anema e Core. A fare gli onori di casa, la presidente dei giovani imprenditori, che ha dato il via ai due giorni di incontri, esponendo le tesi del Movimento da lei guidato. «La frequenza –ha esordito- con cui parole come

energia, ambiente e clima ricorrono oggi nel dibattito economico e politico è alta. Anche per l’ambiente si è cercato un “nemico” e lo si è trovato nel sistema imprenditoriale e industriale». Le imprese sono spesso ridotte a produttrici di emissioni. «Come giovani imprenditori –sottolinea la Guidi- non intendiamo svicolare dalle nostre responsabilità, ma non accettiamo che l’impresa sia messa sempre e comunque sul banco degli imputati». Ammette, però, che nella storia delle imprese ci sono stati errori di valutazione e momenti nei quali sono venuti meno lungimiranza, onestà e rigore. Due le proposte avanzate dalla por-


tavoce degli under 40 per superare il sistema inefficiente dei sussidi: «Se lo Stato decide di accompagnare lo sviluppo di nuove tecnologie, crediamo debba farlo anzitutto rimuovendo impedimenti, non distribuendo fondi. Noi proponiamo di fare ricorso a forme di defiscalizzazione totale degli utili reinvestiti o crediti d’imposta e gestire i fondi pubblici destinati all’innovazione cambiando totalmente il metodo di selezione dei beneficiari». A conclusione della prima giornata il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, ha annunciato che al Consiglio europeo dell’energia di Lussemburgo avrebbe portato alcune proposte di modifica al Pacchetto “20-20-20” della Ue, che prevede entro il 2020 la riduzione del 20% dei gas serra, del 20% dei consumi energetici e la produzione del 20% di energia da fonti rinnovabili. Il ministro ha inoltre ricordato che il Governo intende porre la prima pietra di un iniziale gruppo di centrali nucleari entro il 2013: «Il nucleare è l’unica fonte in grado di garantire la produzione di elettricità su vasta scala, a costi

Fabio Spinosa, presidente regionale dei giovani di Confindustria durante il suo intervento al convegno di Capri

il programma delle due giornate della convention di Capri

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eventi

alcuni momenti delle giornate trascorse a Capri

competitivi e senza emissioni di gas serra». Anche il tema della crisi economica ha tenuto banco in diversi momenti a Capri. Per la presidente Marcegaglia «è ora di dire basta ai castelli di carta costruiti e venduti spesso in modo delinquenziale a cittadini e risparmiatori. La crisi non è da considerare la fine del capitalismo». Riferendosi poi all’interven-

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to dello Stato nell’economia ha aggiunto: «Dobbiamo dire no alla chiusura dei mercati e alle lusinghe del protezionismo, anche se oggi all’intervento dello Stato non ci sono alternative, perché altrimenti si rischierebbe di estendere la crisi a tutto il sistema finanziario. Ma questa è l’unica soluzione possibile solo in una fase di emergenza». E rivolgendosi alla Banca Centrale

Europea: «Deve continuare le immissioni di liquidità, abbassare i tassi, perché in questa situazione non bisogna far mancare il credito alle imprese». Qui il primo grande applauso dalla platea. Nel suo intervento il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, ha, invece, chiarito il ruolo della finanza, «non è un fine ma un mezzo. Non produce ricchezza ma la trasferisce». È quindi sbagliato ridurre tutta la questione a Stato e mercato: «Gli Stati non hanno la forza di aggredire il mercato, semmai la capacità di salvarlo. La grande questione è fra etica o non etica». E sul tema dell’energia ha detto di avere molta fiducia nel nucleare, «va bene il principio di precauzione, ma ho molta fiducia nella scienza, ho molta fiducia nell’uomo e pure nel nucleare»


Work shop capri » di Riccardo D’Alessandro

L’edizione 2008 dello storico meeting di Capri dei giovani industriali è stata arricchita dall’interessante proposta formativa dei workshop, formula all’esordio caprese ma già ampiamente adottata nel corso delle ultime edizioni del convegno pre-estivo di Santa Margherita ligure. Ideati con la finalità di preparare il pubblico partecipante al convegno, agevolandone la comprensione e l’approfondimento del tema centrale (quest’anno l’energia), i workshop hanno caratterizzato la mattina del venerdì precedendo l’inizio ufficiale del convegno. Tre workshop per l’approfondimento e l’analisi del tema dell’energia sotto varie angolazioni, tutti ampiamente trattati da autorevoli relatori appartenenti alla sfera imprenditoriale ed accademica. I tre temi dei workshop: 1) GEOPOLITICA: “SCENARI GLOBALI SULL’ENERGIA” Con l’aiuto di analisti strategici di un big player come Enel, il focus è stato incentrato sull’evoluzione dello scacchiere energetico. Questi alcuni dei quesiti emersi nel corso del workshop: quali sono e quali saranno le aree importanti per la produzione, le fonti energetiche utilizzabili o utilizzate, nuove possibili aree di investimento o settori di investimento non ancora sfruttati. Il workshop è servito per comprendere e riflettere su una complicata questione: quella delle risorse energetiche che, sovrapposta a quella della sfida ecologica, diventerà forse il più importante settore strategico dei prossimi anni;

2) INNOVAZIONE: “TECNOLOGIA COME RISORSA PER L’AMBIENTE” Ambiente, energia e tutte le complesse relazioni che queste due sfide pongono, non possono che trovare una soluzione nella tecnologia. L’auspicato ritorno ad una società rurale è ormai (finalmente) ritenuto un’utopia irrealizzabile. L’obiettivo di questo workshop, coordinato dai vertici IBM, è stato quello di capire quali risposte possa dare la tecnologia in termini di energia e ambiente; 3) ECONOMIA: “ENERGIA E AMBIENTE: COSA E COME CAMBIANO” Le fluttuazioni del prezzo del petrolio, il ricatto della fornitura del gas da parte della Russia, i gas serra, il riscaldamento dei poli, la desertificazione e l’aumento esponenziale di devastanti quanto improvvisi fenomeni atmosferici. Sono tutti fenomeni che hanno riscontri diretti sull’economia. Cosa è successo in passato, come siamo arrivati al presente e cosa ci aspetta in futuro dal punto di vista del rapporto fra energia/ambiente e fenomeni economici? Quali saranno le ricadute sul costo delle materie prime e dei trasporti, chi se ne avvantaggerà e per chi sarà una rovina? Cosa succederà nei paesi emergenti e, ancora più, in quelli che devono emergere (Africa e Sud America)? Quali sfide, ma soprattutto quali opportunità possiamo cogliere? A queste domande ha ampiamente risposto il Professor Clò, ordinario dell’università di Bologna, economista specializzato in questo ambito, autore de Il Rebus Energetico, un interessante libro sul tema centrale del convegno di Capri 2008.

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eventi IL GRUPPO GIOVANI di confindustria abruzzo INCONTRA LA STAMPA » di Eleonora Lopes

Più ribelli e determinati che mai. Il gruppo dei giovani imprenditori di Confindustria Abruzzo quest’anno si è presentato così al consueto incontro con la stampa abruzzese all’interno del convegno nazionale di Capri. Unito e desideroso di parlare. Ecco come è apparsa la delegazione guidata dal presidente regionale Fabio Spinosa Pingue. Presenti anche i presidenti delle altre territoriali: Mauro Barnabei di Teramo, Federica Chiavaroli di Pescara e Giuseppe Ranalli di Chieti. Unica assente giustificata, Alessandra Rossi, che era prossima al parto. «Vogliamo usare parole forti. Siamo giovani e possiamo osare». Con queste parole chiare e decise ha esordito il presidente Spinosa. «La situazione che stiamo attraversando –ha continuato- è gravissima. Oggi più che mai, dopo lo scandalo di sanitopoli, dobbiamo utilizzare un linguaggio forte, ma più di ogni altra cosa, vogliamo difendere una politica sana e competente che metta al primo posto la legalità, l’etica, il rispetto per le regole e la meritocrazia». Non è un caso se questo è stato il primo convegno di Capri senza nessun tipo di finanziamento pubblico. Non è un caso se i giovani hanno deciso di non invitare nessun personaggio politico. E non è un caso se quest’anno hanno conferito il premio meritocratico, istituito dal gruppo giovani al personaggio dell’anno, al Gruppo Maresca. Il gruppo si è distinto per etica e

i vertici dei giovani di Confindustria durante l’incontro con la stampa abruzzese

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onestà, denunciando un funzionario che aveva cercato di corromperli. Più incisivo che mai il presidente under 40 ha concluso il suo intervento incitando i giovani ad essere coerenti e coraggiosi, anche a costo di fare scelte impopolari. «Eliminiamo i privilegi che esistono nella nostra regione, se dobbiamo ricostruire la Polis, guardiamo prima dentro noi stessi e poi ripartiamo con onestà». La parola è passata a Ranalli che si è soffermato sulla necessità di risolvere al più presto i problemi sanitari che stanno affossando l’Abruzzo. Barnabei ha incentrato il suo intervento sulle criticità che stanno schiacciando l’economia teramana, fino a portare al fallimento di alcune imprese, auspicando che il sistema burocratico non continui ad arrestare la spinta produttiva che resta. E infine ha preso la parola Federica Chiavaroli che ha voluto ribadire la necessità per l’Abruzzo di tornare a valori sani, con la speranza di trovare un patto condiviso con la futura classe dirigente. L’emergenza di questi giorni, la crisi delle banche e sanitopoli ha scatenato nella nuova generazione di imprenditori la voglia di ribellarsi e farsi sentire. E ci sono riusciti. La stampa li sta ascoltando e li segue con attenzione. L’entusiasmo e la voglia di riscattarsi trapela dai loro occhi. Ora la cosa più importante è che l’etica torni al primo posto. Nella politica e nell’impresa. In questo momento è necessario più che mai.


Siamo orgogliosi di servirvi anche a Chieti. Perché da sempre crediamo nei valori del localismo e della cooperazione, perché continuiamo a crescere nella nostra terra, perché desideriamo essere una nuova risorsa per l’economia locale proponendo soluzioni concrete per giovani, famiglie e imprese. Scopri a Chieti una Banca vicina e veramente differente, in ogni momento.



eventi » di Francesco Mancini

AL LAVORO PER IL RILANCIO DELLA VAL PESCARA

Tra le varie iniziative progettuali del Patto Territoriale Chietino-Ortonese, l’analisi delle possibilità di localizzazione di nuove attività imprenditoriali. E la valutazione delle reali possibilità di recupero o riconversione della Burgo

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a partecipazione del Patto Territoriale Chietino – Ortonese, con un proprio stand, al III° meeting Internazionale dedicato ai Grandi Progetti nel Mediterraneo, tenutosi a Montesilvano nell’ottobre scorso, ha costituito un passo importante per la conoscenza e la diffusione dei progetti di sviluppo del territorio ai quali il Patto sta lavorando. Il Patto, infatti, ha colto questa opportunità per comunicare le proprie attività nell’ambito di  quel evento ambizioso rappresentato dai Grandi Progetti nel Mediterraneo, quale momento di confronto tra le diverse esperienze e le idee degli operatori del territorio abruzzese. Il Patto si sta interessando a tutte quelle attività economiche di sviluppo che nell’ambito del Chietino-Ortonese costituiranno un volano di crescita straordinaria. Tra i progetti e la partecipazione a diversi bandi è da segnalare l’attenzione che s’intende attribuire a quella nuova forma di ospitalità turistica quale l’albergo diffuso come elemento di valorizzazione e promozione dell’identità dei luoghi e di sviluppo turistico del nostro territorio, attraverso una progettualità pubblico-privata integrata capace di stimolare lo sviluppo e

» foto concesse da Patto territoriale chietino-ortonese

un’immagine dello stand, al III° meeting Internazionale dedicato ai Grandi Progetti nel Mediterraneo, tenutosi a ottobre a Montesilvano

l’interazione di tradizionali attività artigianali e commerciali con conseguente recupero del patrimonio edilizio e paesaggistico tipico dei nostri luoghi. Dopo essere stati incaricati a preparare la candidatura del Comune di Chieti a Zona Franca Urbana, si sta lavorando, sempre

per conto del Comune, a strategie di rilancio e crescita dell’area Valpescara. Con un approfondito studio sulle criticità e sulle opportunità di questo territorio, si stanno anche valutando tutte le possibilità di recupero e/o riconversione della Burgo; da questa analisi emergeranno

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eventi

conoscenze e nuove opportunità di localizzazioni industriali con indubbi vantaggi in termini di marketing territoriale ed occupazionale. Sono, inoltre, in fase di valutazione progetti inerenti la possibilità di nuove e più diffuse utilizzazioni di fonti energetiche alternative quali impianti fotovoltaici e di biomasse da cui deriveranno economie sia in termini di risparmio energetico e sia in termini di smaltimento dei rifiuti. In qualità di Agenzia di Sviluppo, il Patto sta comunque svolgendo, con i progetti assegnategli dal Cipe e dalla Provincia, la propria attività mediante la valorizzazione dei sistemi locali, in sinergia con gli strumenti di pianificazione territoriale. Attraverso la stimolazione di nuove capacità imprenditoriali virtuosamente integrate con le iniziative pubbliche e ricorrendo a tutti i possibili canali di finanziamento regionale, nazionale e comunitario s’intende migliorare l’occupabilità nonché la competitività dei territori e la qualità della vita dei cittadini e incentivare così un nuovo modello di crescita duratura

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Francesco Mancini presidente del Patto chietno-ortonese


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eventi

un momento della puntata numero zero della trasmissione “Palla al Centro”

UNO STUDIO TELEVISIVO PER LA ECCO ITALIA Intitolato a Enzo Biagi ospiterà i format ideati dal gruppo editoriale per il piccolo schermo. Si parte con “Palla al Centro” e “Abruzzo Sport Tv”

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tudio televisivo “Enzo Biagi”. Si chiama così la nuovissima sala tv pensata e realizzata dall’editore Fabio De Vincentiis, situata a ridosso delle redazioni giornalistiche all’interno del complesso Ibisco di Città Sant’Angelo. Questa è l’ultima

iniziativa, in ordine di tempo, del Gruppo Editoriale Ecco Italia. Si tratta di uno studio televisivo di oltre duecento metri quadri, con una struttura perimetrale in truss con un’altezza di sei metri, interamente cablata con i più avanzati accorgimenti per la distribuzione

e condivisione dei segnali audio e video. Le regie sono collocate con vista panoramica sullo studio e dispongono di tutti i comandi di controllo in digitale. Numeri e attrezzature tecnologiche che la dicono lunga sull’importanza e l’ambizione di questo progetto, che si è concre-

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eventi

il conduttore Paolo Sinibaldi con alcuni ospiti

tizzato nel giro di soli dodici mesi e che affianca il piano editoriale, con la pubblicazione dei mensili Abruzzo Impresa, Buono e Bello e Abruzzo Sport. La sala televisiva “Enzo Biagi” rappresenta un ulteriore passo in avanti verso una naturale convergenza dei prodotti editoriali su più piattaforme che, dopo la stampa delle riviste, interesserà il piccolo schermo e si completerà con l’area web. Un percorso iniziato nel maggio 2006, con l’uscita del primo numero di Abruzzo Impresa, la rivista mensile del manager d’Abruzzo. Da lì uno sviluppo sempre crescente, nella foliazione e nei contenuti, che ha portato il giornale ad assumere una posizione di riferimento nel mondo dell’imprenditoria della nostra regione. A questa esperienza sono seguite, nel novembre 2007, le altre due produzioni editoriali: Buono e Bello e Abruzzo Sport. Il primo si pone come mensile che esalti cultura, tradizione e società abruzzese, fornendo un’informazione sempre originale e sorprendente

sugli aspetti più curiosi del nostro territorio. Il secondo vuole invece diventare monopolista del mercato di riferimento (unico mensile di sport in Abruzzo), mettendo in evidenza le realtà sportive della regione, con particolare attenzione per i più giovani. Dalla carta al piccolo schermo: la

crescita esponenziale della Ecco Italia non si ferma, anzi valica i confini dell’inchiostro e raggiunge quelli dell’etere, presentando al pubblico abruzzese i primi due format televisivi: Palla al Centro e Abruzzo Sport Tv. L’una sarà una trasmissione interamente dedicata al calcio d’Abruzzo, con Prima e Seconda Divisione a farla da padrone insieme alla serie D. Condotta da Paolo Sinibaldi, andrà in onda tutti i lunedì, a partire dalle ore 21.30, su Atv7 e sul canale satellitare 912 di Sky. L’altra sarà invece lo sbocco naturale del mensile Abruzzo Sport: a eventi, personaggi e curiosità raccontati dal nostro giornale verrà riservato un ulteriore approfondimento più diretto, divertente e vivace, in linea con le caratteristiche del mezzo televisivo. In onda tutti i giovedì a partire dalle ore 21.00 sullo stesso canale di Palla al Centro, Abruzzo Sport Tv sarà condotta da Marco Taglieri. Due programmi impegnativi e ambiziosi, in linea con il brand giovane e carismatico del gruppo editoriale Ecco Italia. Un motivo in più per credere fortemente in questo progetto

lo studio televisivo durante una fase dell’allestimento

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adagio con gusto

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la vita è bella uscita di sicure a

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La magia del Natale di Budapest

passione motori

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vi i di famiglia

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divudi

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Nuova Renault Laguna, l’eleganza scende in strada Louis Vuitton, la praticità dell’eleganza Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto

tempo rubato

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Fata Morgana d’Amore

un’ottima annata

123 Nascita e morte del novello

Di scena a Torino l’Abruzzo buono, pulito e giusto



LA MAGIA DEL NATALE DI BUDAPEST

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n’occasione imperdibile per visitare una delle città più affascinanti d’Europa e godere dell’atmosfera natalizia, grazie a uno dei mercatini più apprezzati del vecchio continente. Anche quest’anno, il mercatino di natale di Budapest, da sempre ospitato nella bellissima Piazza Vörösmarty, aprirà i battenti il 21 novembre, per accompagnare tutte le festività natalizie, fino al 29 dicembre. Il mercatino è un elemento importante della tradizione natalizia ungherese e attira ogni anno un numero considerevole di visitatori -si calcolano circa 600.000 persone- provenienti da tutto il mondo. L’atmosfera è unica, grazie alle circa 100 casette di legno, simili a piccole baite di montagna, dove i visitatori possono trovare oggetti particolari, decorazioni originali e

regali natalizi unici, da acquistare per parenti e amici. La qualità di questi oggetti, costruiti a mano, è garantita dalla Società Ungherese per l’Arte popolare. Nel mercatino però non si possono acquistare solo oggetti, ma anche alcune specialità gastronomiche, come la salsiccia alla piastra, i dolci di marzapane, lo strudel ungherese e i biscotti allo zenzero, oppure una tazza di vin brulè aromatizzato al miele, cannella, garofano e zucchero di canna. Dopo averlo bevuto, potete tenere la tazza, diversa ogni anno. Quest’anno Budapest festeggia la decima edizione del mercatino, e per tale ricorrenza gli organizzatori hanno previsto una serie di eventi speciali e a sorpresa. E poi spettacoli di musica e ballo folk ungherese, musica classica, programmi per bambini e concerti

Un motivo in più: rilassarsi nelle terme più famose d’Europa Oltre a potersi fregiare del titolo di “regina del Danubio”, Budapest è anche nota come “la città delle terme”. Un riconoscimento che nasce dalle ben 100 sorgenti e dai 12 bagni termali, molti dei quali con acqua medicinale. È l’unica capitale d’Europa ad essere anche una città termale. Il punto d’incontro tra la collinosa Buda e la pianeggiante Pest è una faglia geologica da cui sgorgano acque minerali dalle più svariate proprietà. Ma ancor prima che da esigenze di tipo salutistico, la frequentazione dei bagni termali a Budapest deriva da un desiderio di benessere e di socializzazione. Le terme sono molto frequentate anche dai giovani e rientrano a pieno titolo tra i passatempi più gettonati della città. Non vi sarà difficile vedere accaniti giocatori di scacchi muovere le pedine immersi nell’acqua. Pacchetti validi per un weekend (i prezzi sono suscettibili di variazione) Volo Roma - Budapest A/R (Alitalia) per 2 passeggeri. Hotel Alfa Art - 3 stelle superior, pacchetto per 2 persone e 5 notti comprensivo di prima colazione. prezzo 877,00 euro/2 persone

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passione motori

Nuova Renault Laguna, l’eleganza scende in strada Aggressiva e leggera come non l’avevate mai vista: provare per credere

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a Renault cambia carattere e scende in strada. Più gentile e accomodante, come non l’avreste mai immaginata. La nuova 2.0 Dci, infatti, stupisce la clientela non tanto per la veste esterna, quanto per lo spazio e la comodità degli interni. Partendo dal punto di vista estetico, spiccano prese d’aria maggiorate, cerchi specifici da 18” e specchi laterali in colore nero. Sul posteriore una fanaleria di colore scuro e un

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paraurti dal disegno specifico. Per quanto riguarda l’abitacolo, invece, linee morbide e colori scuri conferiscono all’auto un’aria sobria ed elegante allo stesso tempo. I materiali sono di ottimo livello, con plastiche morbide e finiture curatissime e la strumentazione è chiara. Il dettaglio che impreziosisce questa versione Renault Laguna è il tetto apribile in cristallo. Di serie ci sono sedili profilati, che offrono un miglior contenimento laterale, rive-

stiti in pelle e alcantara. Proposta in due motorizzazioni specifiche, la nuova Renault Laguna 2.0 dCi vanta sotto il cofano un due litri turbo a benzina da 205 cv e il 2.0 dCi, spinto fino a 180 cv. Nel ciclo combinato il costruttore dichiara un consumo medio di 6,7 litri di gasolio ogni 100 km, per emissioni di Co2 che si attestano sui 172 g/km. Il tutto è abbinato ad una grande novità: debutta infatti sulla Laguna il sistema Active Drive con quattro


ruote sterzanti che le garantiscono una precisione assoluta e  traiettorie millimetriche in totale sicurezza. Il sistema è costituito da una centralina che analizza i movimenti del volante e con i dispositivi di sicurezza Abs ed Esp. I dati raccolti ed elaborati vengono inviati ad un attuatore elettrico di sterzata. La sterzatura delle ruote posteriori è quindi tarata in modo ottimale tenendo conto di tutti i parametri registrati in ogni istante. Ma la nota

sorprendente di questa vettura è di tipo emozionale: le sensazioni che la Laguna regala su strada, infatti, sono tanto piacevoli quanto rassicuranti per chi guida e chi si gode comodamente il viaggio. Il tutto grazie a un ottimo impianto frenante sostenuto da dischi di grandi dimensioni (320 mm il diametro degli anteriori e 300 mm i dischi posteriori). Insomma, dovessimo riassumere in due espressioni la rivoluzione targata Renault, potrem-

mo parlare di “qualità percepita” ed “esperienza di guida”. Materiali, finiture ed espedienti tecnologici non rimangono fini a se stessi, ma anzi si mostrano in tutto il loro impatto concreto su guidatore e passeggeri di una macchina davvero speciale. Perché la nuova 2.0 non si guida soltanto: si vive. Allora “vivetela” fino in fondo e andatela a provare presso la concessionaria Mondocar di Chieti Scalo

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vi i di famiglia » di Marinella Assogna

LOUIS VUITTON, LA PRATICITà DELL’ELEGANZA Voyage è l’ultima proposta della maison francese

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esign semplice ma accattivante per la borsa portadocumenti Voyage firmata Louis Vuitton. Realizzata in pelle Nomade e fodera in microfibra, questa ventiquattrore fa parte della nuova collezione autunno/ inverno del fashion designer francese. Le dimensioni consentono di usarla anche come porta notebook (c’è spazio a sufficienza per un pc portatile della misura di 15 pollici) e le numerose tasche permettono di avere qualsiasi documento sempre a portata di mano e in perfetto

ordine. Il tono caldo del beige la rende facile da abbinare a ogni tipo di look, dall’elegante al casual, e di colore d’abito. La donna ha da sempre dimostrato di avere senso pratico ma di badare anche all’apparenza, all’estetica. Le manager di oggi, sempre di corsa e, spesso, contese tra lavoro, casa e famiglia, non vogliono rinunciare ad avere degli accessori che sappiano unire praticità e bellezza. E questo la borsa Voyage di Louis Vuitton lo fa. È ideale quindi per le imprenditrici di ogni età e anche per tutte quelle donne che si trovano a dover viaggiare per lavoro (è dotata di porte adresse amovibile). Quante volte vi sarà capitato di essere sul punto di uscire e magari si è già in ritardo e di non trovare le chiavi della vostra auto o del vostro appartamento? Grazie al portachiave a clochette e all’anello a D interno non avrete più questo problema. Quante altre volte invece ad essere perso di vista è il telefono cellulare o l’agenda? La capienza della borsa vi permetterà di avere tutto al suo interno. Queste caratteristiche e i manici arrotondati per una presa più confortevole ne fanno una “compagna” perfetta anche per fare shopping o per una passeggiata in centro. È possibile acquistarla oltre che nei punti vendita specializzati anche sul sito internet www.louisvuitton. com

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LEONE GABRIELE S.r.l. [anno di fondazione 1967] 65013 Città Sant’Angelo (Pe) C.da Vertonica - c.c. Ibisco F 9/10/11 tel. 085.95165 - fax 085.9508923 www.leonegabrielesrl.com e-mail: info@leonegabrielesrl.com

SO.C.C.A.M. S.r.l. [anno di fondazione 1982] 65013 Città Sant’Angelo (Pe) C.da Vertonica tel. 085.960721 - fax 085.96675 e-mail: c.trubia@tin.it

Susa S.p.A. [anno di fondazione 1949] 65013 Città Sant’Angelo (Pe) Strada Prov. Lungofino, 187 tel. 085.9500778 - fax 085.9508781 www.susa.it - e-mail: susape@susa.it

ICSA S.r.l. [anno di fondazione 1988] 66016 Guardiagrele (Ch) Loc. Giardino tel. 0871.84744 - fax 0871.801436 e-mail: a.colasante@studioicsa.it

ISTITUTO CONSULENZE SERVIZI AZIENDALI

TOP SOLUTIONS [anno di fondazione 2003] 65128 PESCARA Via Raiale 110 bis - 2° piano tel. fax 085 4313962 www.topsolutions.it e-mail: info@topsolutions.it

MAR.COM. MEDICALE [anno di fondazione 2000] 65016 Montesilvano (Pe) Via Verrotti, 25 tel. e fax 085.4492556 www.marcomedicale.biz e-mail: vendite@marcomedicale.biz

RICAMI & DINTORNI di Marozzi Isabella [anno di fondazione 2006] 65012 Cepagatti (Pe) Via A. Forlani 70/a tel. 085.974701 www.ricamiedintorni.com - e-mail: info@ricamiedintorni.com

RIZZIERO S.r.l. [anno di fondazione 1936] 65013 Città Sant’Angelo (Pe) Via Saline, 1 tel. 085.950495 - fax 085.950494 www.rizziero.com - e-mail: info@rizziero.com

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CERTIEURO S.r.l. [anno di fondazione 2004] 65100 Pescara Via San Marco, 3 tel. 085.4312170 - fax 085.88431149 www.certieuro.com e-mail: certieuro@certieuro.com

CONFINDUSTRIA ABRUZZO 67100 L’Aquila Nucleo Ind. loc. Campo di Pile tel. 0862.317207 - fax 0862.311929 www.confindustria.abruzzo.it e-mail: info@confindustria.abruzzo.it

COMIND s.a.s. [anno di fondazione 1980] 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Via Aterno, 42 - Zona Comm. Dragonara tel. 085.4463060 - fax 085.4463556 www.comind.it - e-mail: info@comind.it

FREE S.r.l. [anno di fondazione 2003] 65015 Montesilvano - Via Verrotti, 142 tel. 085.4451749 e-mail: free_srl@libero.it

MACO S.r.l. [anno di fondazione 1985] 66020 S. Giovanni Teatino (Ch) Via Aterno - Loc. Dragonara tel. 085.4406194 - fax 085.4465923 www.macosrl.com - e-mail: info@macosrl.com

AUTOTRASPORTI ERASMO CORRADO [anno di fondazione 1986] 64030 Villa Bozza di Montefino (Te) Via Fontana, 26 tel. 0861.996418 - fax 0861.996108 www.erasmotrasporti.it - e-mail: info@erasmotrasporti.it

MOBILFINO S.r.l. [anno di fondazione 1973] 65013 Città Sant’Angelo (Pe) Nuc. Ind.le Piano di Sacco, 13 tel. 085.9690145 - fax 085.9690022 www.mobilfino.com - e-mail: infocasa@mobilfino.com

PATTARA CONSULTING s.a.s. [anno di fondazione 1996] 66023 Francavilla al Mare (Ch) sede operativa: Via Bachelet, 4 tel. e fax 085.817361 e-mail: alessiopattara@libero.it

CASITALIA S.r.l. [anno di fondazione 2002] 65010 Collecorvino (PE) C.da Santa Maria tel: 085.8205001 - fax: 085.8207456 www.casitalia.biz - e.mail: casagiulia@casitalia .biz

MAZZOCCHETTI LUCIANO [anno di fondazione 1983] 66100 Pescara Strada Vic. Acquatorbida, 17 tel. 085.4462666 - fax 085.4464075 www.lucianomazzocchettitrasporti.191.it e-mail: info@lucianomazzocchettitrasporti.191.it

PIERANGELO AUTOTRASPORTI S.n.c. [anno di fondazione 1972] 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Via Aterno, 25 tel. 085.4464808 - fax 085.4464464 www.pierangelotrasporti.it - e-mail: info@pierangelotrasporti.it


divudi

Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto data di uscita in DVD: aprile 2008 regista: Elio Petri cast: Gian Maria Volonte, Florinda Bolkan, Gianni Santuccio, Orazio Orlando, Sergio Tramonti, Arturo Dominici, Aldo Rendine, Massimo Foschi, Aleka Paizi, Vittorio Duse. genere: drammatico durata: 110 minuti

trama: Nel giorno della sua promozione a dirigente dell’ufficio politico della Questura, il capo della Sezione Omicidi di Roma (Gian Maria Volonte), soprannominato il “dottore”, uccide la sua bellissima amante Augusta Terzi (Florinda Bolkan), dalla quale è stato deriso e con la quale ha un rapporto sadico. L’ispettore, che nasconde una personalità profondamente disturbata, lascia volutamente una marea di indizi sulla sua persona per provare quanto sia insospettabile nel suo ambiente. Sicuro che la sua posizione lo tenga al riparo da qualsiasi accusa, vuole dimostrare di essere, in quanto rappresentante del potere, al di sopra di ogni sospetto.

C

ome descrivere l’essenza del potere. Il regista Elio Petri e il protagonista Gian Maria Volonté, accompagnati nella scrittura da Ugo Pirro e nelle musiche da Ennio Morricone, rovesciano un tabù, rendendo un poliziotto emblema dell’agire criminoso. Ciò che guida il protagonista pare essere, in un primo momento, l’arroganza di chi confida nella propria insospettabilità. Ma successivamente il poliziotto assassino, finisce per agognare alla propria punizione, che tuttavia gli viene preclusa dal suo potere e dalla sua posizione. Allora, oramai deciso ad auto-punirsi, consegna una lettera di confessione ai suoi colleghi, e si auto-impone gli arresti domiciliari. A casa, nell’attesa del suo arresto ufficiale, si addormenta e sogna di essere costretto dai suoi superiori a firmare la “confessione della propria innocenza”. Al risveglio, con l’arrivo dei pezzi grossi della polizia, lo attende il vero finale, non svelato esplicitamente dal regista ma caratterizzato dalla citazione di Franz Kafka che chiude il film: «Qualunque impressione faccia su di noi, egli è un servo della legge, quindi appartiene alla legge e sfugge al giudizio umano». Molti i premi e i riconoscimenti. Tra questi, l’Oscar per il miglior film straniero nel 1971; il Gran Premio Speciale della Giuria e il Premio della Critica Internazionale a Cannes nel 1970; il David di Donatello a Gian Maria Volonté come miglior attore protagonista, sempre nel 1970

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Autoabruzzo. Concessionaria BMW e MINI per vocazione.

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OPIFER S.r.l. [anno di fondazione 2003] 65020 Rocca Morice (Pe) Via Collarso, 48 www.opifer.it - e-mail: info@opifer.it

SEA IMPIANTI - DI GIACINTO S.n.c. [anno di fondazione 1999] 64025 Pineto (Te) Via V. Alfieri, 10 tel./fax 085.9495281 e-mail: pirfeliceluciano@virgilio.it

SO.DI.FARM. S.r.l. [anno di fondazione 1976] 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Via Adige, 5 tel. 085.4461437 - fax 085.4461192 www.sodifarm.it - e-mail: info@sodifarm.it

COLTIVATORI DIRETTI TOLLO S.c.a.r.l. [anno di fondazione 1962] 66010 Tollo (Ch) Via Don Morosini, 104 tel. 0871.961117 - fax 0871.961595 e-mail: tolloccdd@tin.it

SIA Servizi Integrati Assindustria S.r.l. [anno di fondazione 1999] 66100 Chieti - Via F. Viaggi, 7 tel. 0871.3595291 - fax 0871.321605 www.siaservizi.com - e-mail: siaservizi@tin.it

F.lli DI NINO S.n.c. [anno di fondazione 1960] 65010 Spoltore (Pe) C.da Fontevecchia, 69 tel. 085.413146/47 - fax 085.4155023 www.dinino.it - e-mail: dinino@dinino.it

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SOTAR S.r.l. [anno di fondazione 1993] 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Via Bolzano, 16 tel. 085.4463686 - fax 085.4463684 www.sotar.it - e-mail: info@sotar.it

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SOLUZIONI SOFTWARE S.r.l. [anno di fondazione 1986] 66020 S.Giovanni Teatino (Ch) Via Pietro Nenni, 124 tel. e fax 085.4465221 www.soluzioni-sw.it - e-mail: info@soluzioni-sw.it

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tempo rubato Il tempo per leggere è sempre tempo rubato. (Come il tempo per scrivere, d’altronde, o il tempo per amare). Rubato a cosa? Diciamo, al dovere di vivere. Daniel Pennac, Come un romanzo, Feltrinelli Editore

Hernàn Rivera Letelier

Fata Morgana d’Amore Guanda Editore

il romanzo in breve Un’appassionata storia d’amore d’inizio secolo che si svolge in un villaggio dell’infuocato deserto di Atacama in Cile. Pampa Union, uno sperduto e inospitale paese di minatori in mezzo al deserto di salnitro, è in attesa dell’arrivo del Presidente della Repubblica, uno dei tanti tiranni che hanno insanguinato l’America Latina del Novecento. In questo scenario la bella Golondrina, giovane donna raffinata e sensibile, vera rarità in un luogo caratterizzato dalla rozzezza quasi primitiva degli abitanti, svolge la sua attività di pianista e di insegnante di recitazione. I baffi del padre barbiere e le sue idee rivoluzionarie erano note quanto la signorilità e la dolcezza della pudica figlia. La visita del Presidente della Repubblica Paco Ibanez è l’evento che dà il via alla commovente storia d’amore tra Bello Sandalio, rossi i capelli, smagliante il sorriso, una tromba sempre accanto e una vitalità straordinaria giunto sul posto per unirsi alla banda del paese, e Golondrina del Rosario. E mentre la banda si prepara ad accogliere il Presidente, il barbiere anarchico invece prepara se stesso all’atto fondamentale della sua vita: il tirannicidio, per vendicare l’onore di tutti i barbieri del mondo che, almeno una volta, hanno avuto la gola di un dittatore a portata di rasoio ma non hanno trovato il coraggio di fare giustizia.

le prime trenta righe E così come alcune famiglie si portavano dietro animali vivi –capretti e agnelli che rendevano ancora più penosa la promiscuità sullo scafo- in qualche modo loro erano riusciti a imbarcare il grande pianoforte a coda. E nelle ondeggianti notti in alto mare, sotto un cielo di crudeli stelle ossidate, Elidia del Rosario, la sua cagionevole moglie, aveva avuto il coraggio di intrattenere quell’oscuro gregge di persone stipate sulle tavole della coperta suonando Chopin. E durante l’ultima notte di navigazione si era addirittura fatta forza e aveva declamato alcuni versi di Gustavo Adolfo Bécquer, il «poeta della sua anima», come lei lo chiamava. E tutto ciò nonostante la sua Elidia, paurosa com’era, avesse i nervi a pezzi per il timore di un naufragio. Per tutta la traversata non aveva smesso un attimo di pensare a un fatto accaduto alcuni anni prima, quando un vapore su cui viaggiavano cinquecento persone appena reclutate per l’industria del salnitro era andato a picco davanti alle coste di Coquimbo. La cosa più triste di quella tragedia era che tutta quella gente che viaggiava nelle stive della nave non era stata registrata sui giornali di bordo e la loro morte fu categoricamente smentita dalle autorità, anche se alcuni membri dell’equipaggio che erano riusciti a sopravvivere al naufragio lo raccontavano in segreto nei tuguri del porto. Inoltre, la sua nonna materna poteva dare una testimonianza attendibile del fatto perché lei stessa era andata a salutare un suo fratello arruolatosi per la pampa e poi scomparso, inghiottito dal mare. Assopito sulla sua poltrona da barbiere, con la porta del negozio spalancata all’incandescente calura delle due del pomeriggio, il barbiere Sixto Pastor Alzamora –volto rubizzo e lunghi baffi ritorti- si rigirò pesantemente sul cuoio di porco e sprofondò di nuovo tra le dune della sua siesta salnitrera. Nel sopore del suo dormiveglia non sapeva bene se stesse sognando o evocando le immagini brumose in cui si rivedeva al momento del suo sbarco sulle coste del Nord, all’inizio del 1907, pigiato nella coperta del vapore Blanca Elena insieme a un ingaggio di centoquarantanove lavoratori del salnitro, tutti con le rispettive famiglie a carico.

l’autore

Hernán Rivera Letelier è nato nel 1950 a Talca (in Cile) e sin da bambino ha vissuto nella pampa salnitrera. Da allora ha trascorso la sua vita trasferendosi da una miniera all’altra, dove ha lavorato a lungo come minatore. Nel 1994 ha pubblicato La regina cantava rancheras (primo premio per il romanzo inedito conferito dal Consejo Nacional del Libro y la Lectura).

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Truck of the Year 2009

i partner...

RTI di Gabriele Federico [anno di fondazione 1988] 65122 Pescara Via Ortona, 1 tel. 085.4173593 fax 085.4156824 www.rtiweb.it - e-mail: info@rtiweb.it

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DE.AL. S.r.l. [anno di fondazione 1990] 65010 Elice (Pe) - C.da Bastioni, 118 tel. 085.960091 - fax 085.9600960 www.pacfood.it - e-mail: info@pacfood.it

DF ALLUMINIO S.r.l. [anno di fondazione 1994] 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Fraz. Sambuceto - Via Cavour, 59 tel. 085.4465042 - fax 085.4407840 www.paginegialle.it/dfallumin e-mail: dfalluminio@alice.it


un’ottima annata » di Nicola Boschetti

NASCITA E MORTE DEL NOVELLO

L’

autunno è arrivato e immancabilmente, oltre a pioggia e vento, spuntano da tutte le parti le “blasonate” bottiglie di novello. Novello, vino nuovo, vino fresco, ecc. Tanti nomignoli per esaltare un prodotto, frutto della fantasia francese, che purtroppo ha contaminato anche molti produttori dello stivale. Ricordo benissimo negli anni 1990/2000 il decennio del consumismo enologico sfrenato. Si stappava tutto, solo perché era scritto su carta stampata, faceva tendenza e poco importava se fosse vino o derivato. La nascita del novello a livello commerciale si deve ai nostri cugini francesi. Con una macchina organizzatrice perfetta, riuscivano a consegnare in 48 ore in tutto il mondo, dietro anticipata prenotazione primaverile, quando in vigna

c’era solo la spoglia vite. Noi non ci facevamo caso. Bottiglie preparate nei numeri giusti ed a prezzi non certo popolari, visto che il mitico Beajuleau sfiorava le 15 mila lire in quegli anni e che tutt’oggi sfiora i 15 euro al consumatore. Tanto se i prodotti restavano sugli scaffali e nelle cantine, il problema era di altri. Non ho nulla contro i produttori di novello ma penso che sia il caso di fare una riflessione tecnicopratica: un novello viene preparato con mosto fiore e tecnica moderna di vinificazione in modo da bere un vino fruttatissimo, abboccato, brioso. Per la durata di circa un mese, altrimenti il prodotto si siede. Proprio come i prezzi, che attorno al 10 novembre hanno una quotazione e dopo poche settimane precipitano di oltre la metà. Perché? Prendiamo un bianco o un rosso

nazionale del 2007, onesto nel prezzo di vinificazione, semplice e senza voli pindarici, solo frutto della vigna. Se li degustiamo, all’uscita verso aprile, li troveremo spigolosi e immaturi. Ma chissà perché se li assaggiamo di nuovo oggi, li giudicheremo morbidi e pronti. Sarà forse perché il giusto processo di maturazione è avvenuto in maniera naturale? Con qualche euro in meno rispetto ai “mitici novelli” godremo di un prodotto giusto, senza anticipazioni ma con sensazioni più esaltanti. Diverse da quei prodotti dolci e briosi. Ben vengano i novelli, ma con piacevolezza. Divertitevi a fare dei confronti, mantenendovi sulla stessa fascia di prezzo. Arricchite la vostra esperienza. Buona degustazione

Attenti a questi 2 Montepulciano d’Abruzzo Cerasuolo Hedòs, 2007

Sauternes Chateau d’Yquem Lur Saluces, 1986

Se fossimo in Alto Adige, per la stampa questa sarebbe un’azienda di livello mondiale. Cantina sociale, centinaia di soci, milioni di bottiglie, una qualità costante su tutta la linea e un rapporto qualità/prezzo di rara esecuzione. Tutti parametri che cerchiamo e apprezziamo nelle regioni del mondo ma che poi snobbiamo nelle nostre realtà. Scagli la prima pietra chi non ha provato Hedòs almeno una volta e non ne sia rimasto stupito. Stupito da un colore cerasuolo brillante, limpidissimo anche nelle annate più vecchie, un naso che ci porta alla ciliegia e alla fragola insieme, netto non di profumeria e molto persistente. In bocca è elegante, ha struttura e sapidità. Ed è giustamente amarognolo, come deve essere un cerasuolo vero. Non dolce come si usa ora. Un abbinamento perfetto sui primi piatti vegetariani e sul brodetto. Può consumarsi per 2/3 anni.

Siamo di fronte al più grande vino bianco del mondo. Un monumento, che nasce solo in annate eccellenti. Prodotto in una zona cru francese famosa da diversi secoli. È un vino particolare che deve la sua complessità ad un microclima che non ha eguali al mondo, che favorisce la famosa “muffa nobile” che attacca il grappolo. Dopo una chirurgica selezione si forma quest’oro liquido dal colore brillante e denso, un naso ricchissimo di fichi, miele, mandorle, arancia e tant’altro. In bocca un terremoto che non conosce confronti. Elegante, abboccato, avvolgente con una persistenza che dura molte ore. Di vita lunghissima che va oltre cinquant’anni, è eccellente con i formaggi e predilige gli erborinati e i blue. Un vino che va dall’alba al tramonto.

Prezzo indicativo € 13,00 Cantina Tollo Viale Garibaldi, 68 Tel. 0871/96251 - Fax 0871/962122

Prezzo indicativo € 800,00

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adagio con gusto » in collaborazione con Slow Food Abruzzo

DI SCENA A TORINO L’ABRUZZO BUONO, PULITO E GIUSTO

Presentate da Slow Food, al Salone del Gusto 2008, le produzioni tipiche delle diverse aree regionali. Formaggi, arrosticini, prosciutti, aglio rosso, grano solina, brodetto, pomodori a pera, torrone, confetti, bocconotti, sfogliatelle e tarallucci. E, naturalmente, vino e olio. Laboratori e tante iniziative per far conoscere l’eccellenza della nostra tradizione gastronomica

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» di Francesca Piccioli

D

alla terra alla tavola e ritorno, alla scoperta dell’altra faccia del pianeta alimentazione. L’Abruzzo delle tipicità è protagonista alla settima edizione del Salone internazionale del Gusto, kermesse di cultura gastronomica ideata ed organizzata da Slow Food che si è tenuta a Torino, dal 23 al 27 ottobre scorsi, all’interno dei padiglioni di Lingotto Fiere. Regione, Arssa e Slow Food Abruzzo, riunite dopo dieci anni in un unico attivissimo stand, sono riuscite a mostrare un articolato spaccato della produzione agroalimentare abruzzese, particolarmente apprezzato dalle migliaia di curiosi e addetti ai lavori che ogni giorno hanno invaso lo spazio espositivo. Formaggi a latte crudo e arrosticini dell’area vestina, ma anche prosciutti teramani, aglio rosso di Sulmona e grano solina aquilano, per continuare con un saporito brodetto vastese e i pomodori a pera di Francavilla e concludere con torrone aquilano, confetti di Sulmona, bocconotti frentani, sfogliatelle di Lama e tarallucci. Per non parlare di eccellenti vini e oli dalla tradizione millenaria. Centocinquanta metri quadrati di qualità per mostrare la grande tradizione gastronomica regionale attraverso i numerosi laboratori del gusto sui tanti prodotti d’eccellenza abruzzese. Ricco ed articolato anche il programma in cucina. Fornelli caldi per undici osterie abruzzesi, che hanno preparato a pranzo e a cena i menù più identificativi delle loro province di appartenenza, con lo stesso comune intento: far scoprire e riscoprire sapori e prodotti di grande qualità gastronomica. L’Abruzzo, scrigno di sapori, ha poi fatto bella mostra di sé anche sul palcoscenico del Teatro del Gusto, dove si è cimentato Niko Romito

del Reale di Rivisondoli, una delle giovani promesse della ristorazione italiana. Preziosi i riconoscimenti anche per la viticoltura abruzzese. Il Salone del Gusto ha infatti ospitato la presentazione della celebre guida Vini d’Italia che ogni anno assegna gli ambiti tre bicchieri alle migliori cantine italiane. Dodici i premi per l’Abruzzo e alcune new entry come il Montepulciano Bellovedere 2005 di Sabatino Di Properzio de La Valentina. Sempre sugli scudi i vini di Francesco Valentini e di Marina e Gianni Masciarelli, figura carismatica e centrale nel panorama della vitienologia abruzzese scomparso il 31 luglio scorso, ad appena 52 anni a cui il presidente regionale di Slow Food Raffaele Cavallo ha voluto dedicare uno dei laboratori, con un’appassionata degustazione guidata da Gianni Fabrizio, vice curatore della Guida Vini d’Italia. Per non parlare poi delle dodici comunità del cibo provenienti da Appennino abruzzese e costa teatina

a cena nello stand Abruzzo

e ancora della presenza di alcuni prodotti nostrani nella famiglia dei Presidi, che riunisce i custodi della biodiversità alimentare e in cui non potevano mancare le lenticchie di Santo Stefano di Sessanio, la mortadella di Campotosto, il pecorino di Farindola e il canestrato di Castel del Monte.

laboratorio del Gusto: i confetti di Sulmona. La fiduciaria Slow Food di Sulmona Anna Berghella e il produttore William Di Carlo

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adagio con gusto

Cinque intensi giorni in cui le forze positive del cibo buono, pulito e giusto si sono incontrate all’ombra della Mole proponendo agli oltre 180mila visitatori un percorso a tappe dove si è osservato, gustato, imparato, condiviso. Insomma più che una fiera, un

viaggio alla ricerca della qualità alimentare in cui protagonista è stato il cibo, anzi i cibi, come espressione di cultura e identità e che insieme alla manifestazione gemella di Terra Madre ha saputo ancora una volta cementare il rapporto tra galassia della produzione

e mondo dei consumatori. Tutti uniti per orientare la globalizzazione in maniera virtuosa, usando, per dirla con Carlin Petrini, l’attuale crisi economica mondiale come leva per ricomporre la disastrosa frattura fra uomo e natura

OSTERIE E RISTORANTI D’ABRUZZO AL SALONE DEL GUSTO 2008

Santa Chiara - Guardiagrele via Roma, 10 - tel. 0871/801139. Chiuso il martedì. Orario: mezzogiorno e sera. Villa Maiella - Guardiagrele via Sette Dolori, 30 - tel. 0871/809319-809362. Chiuso domenica sera e lunedì. Orario: mezzogiorno e sera. Al Metrò - San Salvo Marina via Magellano, 35 - tel. 0873/803428. Chiuso domenica sera e lunedì. Orario: mezzogiorno e sera. Alla hostaria del Pavone - Vasto via Barbarotta, 15 - tel. 0873/60227. Chiuso il giovedì. Orario: mezzogiorno e sera.

La Conca alla Vecchia Posta – L’Aquila via Caldora, 12 - tel. 0862/405211. Chiuso domenica sera e lunedì. Orario: mezzogiorno e sera. Reale – Rivisondoli viale Regina Elena, 49 – tel. 0864 69382. Chiuso lunedì e martedì. Lu Strego - Farindola strada Provinciale per Rigopiano – tel. 085/823104 cell. 349/5013085. Locanda Manthoné - Pescara corso Manthoné, 58 - tel. 085/4549034. Chiuso la domenica. Orario: solo la sera. Font’Artana - Picciano piazza Duca degli Abruzzi, 8 - tel. 085/8285451. Chiuso il martedì. Orario: sera, domenica anche pranzo.

Borgo Spoltino - Mosciano Sant’Angelo strada Selva Alta - tel. 085/8071021. Chiuso lunedì e martedì. Orario: sera, domenica anche pranzo. La piazzetta - Sant’Omero via alla Salara, 9 - tel. 0861/88530. Chiuso la domenica. Orario: solo la sera. Delfina e Giovanni - Tortoreto lungomare Sirena,378 – tel. 0861/786578-786567. Chiuso il lunedì. Enoteca Centrale - Teramo corso Cerulli, 24-26 - tel. 0861/243633. Chiuso la domenica, mai d’estate. Orario: mezzogiorno e sera.

laboratorio del Gusto: il brodetto alla Vastese. Lo chef Nicolino Di Renzo - Hostaria del Pavone di Vasto - incanta il pubblico

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adagio con gusto

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salone del gusto 2008 album fotografico

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Ad.Venture

La bontà è un dono di natura. DELVERDE INDUSTRIE ALIMENTARI S.p.A. 66015 Fara San Martino • Abruzzo Italy • Tel. +39 0872 9951 • Fax +39 0872 994000 www.delverde.it • e-mail info@delverde.it


adagio con gusto

salone del gusto 2008 album fotografico

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2a convention delle imprese

STANDARDPARTNER

SILVERPARTNER

GOLDPARTNER

CHI HA GIÀ DECISO DI ESSERCI

ISTITUTO CONSULENZE SERVIZI AZIENDALI

DICARA & DI CECCO ASSICURAZIONI s.n.c. di DICARA MASSIMO e DI CECCO LUIGI

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2a convention delle imprese

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info@abruzzoimpresa.it info@confindustria.abruzzo.it

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Premio Aquila Reale riconoscimento alle ultime 12 copertine di

giugno 2007

luglio/agosto 2007

settembre 2007

ottobre 2007

gennaio/febbraio 2008

marzo 2008

aprile 2008

maggio 2008

giugno 2008

luglio/agosto 2008

settembre 2008

ottobre 2008 â‚Ź2,50

ISSN 1973-5383

â‚Ź2,50

ISSN 1973-5383

ISSN 1973-5383

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in occasione della serata di gala della 2a convention delle imprese 22 novembre 2008



hanno collaborato

Romeo Battistelli | abruzzo che produce | pag. 15 Nato ad Alanno nel 1949, laureato in biologia, oggi vive a Torre de’ Passeri con sua moglie. Da oltre venti anni è impegnato professionalmente nella conduzione e direzione di società e cooperative di rilievo nazionale e internazionale. Dall’Ottobre del 2005 è presidente della Legacoop Abruzzo.

Filippo Paolini | norme&leggi | pag. 31 Nello studio legale di cui è titolare, esercita la professione forense prevalentemente nel ramo del diritto commerciale. È consulente giuridico di diverse aziende, abruzzesi e non, in materia di contratti, diritto societario e crisi dell’impresa. È consulente giuridico, dal 2003, dell’Ufficio Legale Federazione Italiana Giuoco Calcio – A.I.A. Laureato in Giurisprudenza a soli 23 anni, è iscritto dal 2001 all’Albo degli Avvocati presso il Tribunale di Avezzano.

Federica Ceci | marketing | pag. 31 Insegna in master e corsi di perfezionamento presso diverse università italiane. I suoi interessi di ricerca riguardano le teorie d’impresa, la gestione dell’innovazione, l’analisi delle implicazioni sulle competenze e sui confini d’impresa delle soluzioni integrate. Laureata in Economia e Commercio e ricercatrice presso l’università D’Annunzio, ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Ingegneria Economico - Gestionale presso l’università di San Marino. Durante gli anni di dottorato, è stata visiting student presso il centro di ricerca Spru (università del Sussex) e la London Business School (UK) ed invited student presso l’università di Linkoping in Svezia ed il centro di ricerca INGENIO presso l’università Politecnica di Valencia in Spagna. Ha partecipato a conferenze internazionali (AOM 2007, Informs Annual meeting 2006, DRUID Tenth Anniversary Summer Conference 2005, European Accademy of Management 2005, DRUID Academy Winter 2005 PhD Conference). È “ad hoc reviewer” per le riviste International Journal of Technology Management; International Studies in Management & Organization, Industrial and Corporale Ch’ange e ha pubblicato su Journal of Management and Governance e Industry & Innovation.

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hanno collaborato

Arturo Sarrantonio | sicurezza | pag. 35 Crede che la sicurezza, la qualità e l’ambiente debbano essere gestiti soprattutto per un miglioramento delle performance aziendali e delle condizioni operative dei lavoratori e per un maggior rispetto della natura. E crede molto nella formazione, quale potente strumento per la sensibilizzazione ed il coinvolgimento di tutto il personale nelle attività aziendali e per il miglioramento continuo. Si è laureato in ingegneria nel 1995 ed ha lavorato per circa 8 anni presso primarie industrie abruzzesi. Dal 2003 è titolare di ASI Consulting, uno studio di consulenza che tra le sue principali attività annovera la sicurezza sul lavoro e l’implementazione dei sistemi qualità e ambiente nelle imprese. Ha pubblicato Lavori in corso, le peripezie per trovare un impiego (Sovera, 2003), testo divulgativo sulla ricerca di lavoro.

Michela Cavaliere | management | pag. 40 Laureata in lingue e letterature straniere, dopo un anno trascorso in Francia come assistente di lingua italiana, è rientrata in Italia per specializzarsi nella gestione delle risorse umane, con un’attenzione particolare alla formazione. È così arrivata al Formez, struttura presso la quale ha lavorato per cinque anni. Ha poi deciso di tornare nella sua terra, ad Ortona, dove svolge il ruolo di referente territoriale per le attività che l’Istituto romano realizza in Abruzzo. Collabora anche con strutture ed istituzioni locali, principalmente per la progettazione di interventi formativi mirati.

Nicola Boschetti | un’ottima annata | pag. 123 Nato a Guardiagrele l’8 maggio 1971, sposato con un figlio di 10 anni, affianca da oltre 22 anni Angela e Peppino Tinari nel ristorante Villa Maiella, con la piacevole responsabilità di occuparsi di una ricca cantina. Molto conosciuto nel mondo del vino, ha ricevuto riconoscimenti sia regionali che nazionali, tra cui la 1° Edizione 2005 del premio “Francesco Di Cintio” dell’Associazione Italiana Sommeliers riservata ai giovani professionisti. Ha avuto l’onore di essere il sommelier del pranzo ufficiale riservato all’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, durante la visita a Chieti nel settembre 2005. Collaboratore di varie riviste del settore (Gambero Rosso, Cucina e Vini, Slow Food), docente dei master sul vino Slow Food, organizzatore di serate a tema. Coadiuvante nei progetti sull’alimentazione riservati ai bambini delle scuole elementari. Fuori dal suo mondo si rifugia nel ciclismo, sport che pratica con passione.

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una produzione

...calcisticamente parlando Palla al Centro è la trasmissione sportiva condotta da Paolo Sinibaldi che accende i riettori su tutto quanto accade nei campionati di Prima e Seconda Divisione e la serie D. Il programma va in onda, in diretta dagli studi televisivi “Enzo Biagi” della Ecco Italia, dal Centro Ibisco di Città Sant’Angelo, tutti i lunedì dalle 21:30 alle 23:00 su ATV7 e sulla piattaforma satellitare di SKY 912 Italy Italy. Il format prevede, oltre ai commenti degli ospiti in studio, l’intervento in diretta dei tifosi e degli addetti ai lavori, attraverso collegamenti in esterna e l’interattività tramite sms o e-mail. Una formula dinamica che, anche grazie alla messa in onda dei contributi lmati da tutti i campi dove sono protagoniste le squadre abruzzesi, conquista l’apprezzamento di un vasto e affezionato pubblico di appassionati. La diffusione dei segnali televisivi di ATV7 e di SKY, in analogico e digitale satellitare, garantiscono la copertura dell’intero territorio regionale e nazionale.


i partner...

EFFEMME S.r.l. [anno di fondazione 2002] 65013 Città Sant’Angelo (Pe) Via Colle delle More, 5 tel. e fax 085.9506417 e-mail: effemmesrl@tiscali.it

Perizie Assicurative e Consulenze Tecniche

SFERA S.r.l. [anno di fondazione 2003] 65016 Montesilvano (Pe) Corso Umberto I, 372 Tel. 085.4458839 r.a. - Fax 085.4483084 www.sferapescara.it - e-mail: posta@sferapescara.it

Attrezzature e personale per la tutela ambientale ed il trattamento delle acque

SIVAM S.r.l. [anno di fondazione 1995] 65010 Spoltore (Pe) Via Mare Adriatico, 72/F tel. 085.4972130 - fax 085.4973667 www.sivam.com - e-mail: sivam@sivam.com

DE NATURA [anno di fondazione2001] 65013 Città Sant’Angelo (Pe) - Via Alzano, 78 tel. e fax 085.960597 - mobile: 3471939305 e-mail: denatura_pe@libero.it

LANGUAGES FOR COMMUNICATION [anno di fondazione 2006] 65127 Pescara Viale Pindaro, 23 - Piazza Accademia tel. 085.4516231 www.languagesforcommunication.it e-mail: info@languagesforcommunication.it

SATAM VIAGGI [anno di fondazione 1982] 65121 Pescara Via Chieti, 39/41 tel. 085.4210733 - fax 085.378140 www.gruppolapanoramica.it e-mail: satamviaggi@tin.it

GEKO s.n.c. di Luca & Marco Gialluca 66020 S. Giovanni Teatino (Ch) Via Trigno, 37 tel. 085.4461248 - fax 085.4406171 www.gialluca.it - e-mail: info@gialluca.it

DUE ELLE S.n.c. di Livi Luigi & C. [anno di fondazione 1980] 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Via Treviso, 4 tel. 085.4462832 - fax 085.4460322 www.dueellecucine.it - e-mail: info@dueellecucine.it

Agenzia Pescara - Chieti

NRG ITALIA S.p.A. - Divisione Gestetner [anno di fondazione 1871] 65123 Pescara Via L. Muzii, 15 tel. 085.4213020 - fax 085.4221128 www.rossibruno.it - e-mail: info@rossibruno.it

DANIVA S.r.l. [anno di fondazione 1999] 65013 Città Sant’Angelo (Pe) Strada Lungofino - c.c. Ibisco comp. C 19 tel. e fax 085.959192 www.daniva.eu - e-mail: info@daniva.eu

D’AMBROSIO s.a.s. [anno di fondazione 1991] 65013 Città Sant’Angelo (Pe) Strada Lungofino - c.c. Ibisco comp. B/8 tel. 085.9506217 - fax 085.9500073 www.dambrosiosas.com e-mail: info@dambrosiosas.com

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ITALBANDIERE Group [anno di fondazione 1985] 64020 Villa Vomano (Te) S.s. 150 km 21, 90 tel. 0861.329566 - fax 0861.319516 www.paginegialle.it/ITALBANDIERE e-mail: a richiesta per contatto

eData S.r.l. [anno di fondazione 2000] 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Via Roma, 10 tel. e fax 085.4460257 www.e-data.it - e-mail: info@e-data.it

ECOLOGICA ANZUCA S.r.l. [anno di fondazione 1994] 66023 Francavilla al Mare (Ch) Via Valle Anzuca, 18/D tel. 085.4917963 - fax 085.4918077 www.ecologicanzuca.it e-mail: info@ecologicanzuca.it

EUROFLORA S.r.l. [anno di fondazione 1982] 66013 Chieti Scalo (Ch) Via Penne, 37-39 tel. 0871.565569 - fax 085.565180 e-mail: euromaa@virgilio.it

Attrezzature e personale per il monitoraggio atmosferico e di sicurezza

Servizi Integrati di Sicurezza S.r.l. [anno di fondazione 2000] 65010 Spoltore (Pe) Via Mare Adriatico, 72/E tel. 085.4971521 - fax 085.4973121 www.sisworld.net - e-mail: info@sisworld.net

Verlicchi Casoli srl [anno di fondazione 1997] 66043 Casoli (Ch) Zona Ind. est tel. 0872.992111 - fax 0872.992154 www.verlicchi.it - e-mail: verlicchicasoli@verlicchi.it

M2MARINUCCI S.r.l. [anno di fondazione 1987] 66023 Francavilla al Mare (Ch) Via Nazionale Adriatica Nord, 57/B tel. 085.4911991 - fax 085.4913453 www.m2marinucci.it - e-mail: info@m2marinucci.it

Unione Industriali della Provincia di Pescara Unione Industriali della Provincia di Pescara [anno di fondazione 1945] 65128 Pescara - Via Raiale, 110 bis tel. 085.432551 - fax 085.4325550 www.confindustria.pescara.it e-mail: info@confindustria.pescara.it

F.LLI DI DONATO S.a.s. [anno di fondazione 1986] 65013 Marina di Città Sant’Angelo (Pe) Via Mulino del Gioco, 48 tel. 085.950509 - fax 085.959790 www.didonatosas.it - e-mail: info@didonatosas.it

STYLE PARQUET di Roberto Ciabarra [anno di fondazione 2002] 65013 Città Sant’Angelo (Pe) C.da Fonte di Moro, 29 tel. e fax 085960542


una produzione

Abruzzo Sport TV è la trasmissione televisiva condotta da Marco Taglieri che accende i riflettori sullo sport della regione Abruzzo, argomentato a 360 gradi con uno stile dinamico e innovativo. Il programma andrà in onda direttamente dagli studi televisivi “Enzo Biagi” della Ecco Italia, tutti i giovedì dalle ore 21:00 e in replica tutti i sabato dalle ore 17:00, su ATV7 e sul canale satellitare SKY 912 Italy Italy. In studio si alterneranno ogni settimana ospiti diversi in rappresentanza dei vari sport praticati nella nostra regione. Fissa, invece, sarà la presenza del pubblico in sala, che avrà modo di interagire con gli ospiti stessi. La diffusione dei segnali televisivi di ATV7 e di SKY, in analogico e in digitale satellitare, garantiscono la copertura dell’intero territorio di interesse.

Info: redazione@abruzzosport.tv


segno dei tempi Âť di Vyck

Forza, Entrate FAnnulloni!!!

2a convention delle imprese 2008 Il ministro Brunetta tra gli ospiti della seconda edizione dell’evento promosso da Confindustria Abruzzo e organizzato da Abruzzo Impresa

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www.eccoitalia.it

il nuovo portale dell’informazione

Ecco Italia è la casa editrice abruzzese che promuove la valorizzazione del territorio, in tutte le sue sfaccettature. Tre le testate pubblicate con cadenza mensile e diffusione regionale: Abruzzo Impresa, Buono e Bello e Abruzzo Sport. Tra le nuove iniziative, “Palla al centro” il programma televisivo dedicato al calcio regionale.



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