La giustizia della vita estratto

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ERNESTO BORGHI

La giustizia della vita Lettura esegetico-ermeneutica del Vangelo secondo Matteo in collaborazione con

Renzo Petraglio con il contributo di

Elena Lea Bartolini De Angeli


ISBN 978-88-250-2243-8 ISBN 978-88-250-3259-8 (PDF) ISBN 978-88-250-3260-4 (EPUB) Copyright © 2013 by P.P.F.M.C.

MESSAGGERO DI SANT’ANTONIO – EDITRICE Basilica del Santo – Via Orto Botanico, 11 – 35123 Padova

www.edizionimessaggero.it


Con ammirata e vivissima gratitudine a Giuseppe Barbaglio, generoso maestro di cultura biblica e di libertĂ esistenziale, a don Andrea Gallo, a monsignor Oscar Arnulfo Romero e a tutti coloro che, secondo diverse ispirazioni religiose e culturali, hanno vissuto e vivono per realizzare la giustizia del Vangelo


PREMESSA «A me non interessa chiedervi se siete o non siete credenti, vi chiedo però se siete credibili. È questo che un giorno Dio chiederà a ciascuno di noi». (A. Gallo)1

Vivere un confronto serrato, profondo e intenso con la prima versione evangelica del canone cristiano: ecco lo scopo prioritario che mi sono posto redigendo questo volume, come è avvenuto nei due saggi che l’hanno preceduto2. Da molti anni, in particolare dal 1996 in poi, mi sono variamente dedicato all’analisi e all’interpretazione dei testi matteani sia nella mia attività accademica, in Svizzera e in Italia, che in quella editoriale3. Le pagine che seguono sono, anche in questo caso, una dimostrazione pratica dello stadio a cui è arrivata la mia attenzione a questa versione evangelica. Se non ora, adesso, Chiarelettere, Milano 2011, 35. Il mistero appassionato. Lettura esegetico-ermeneutica del Vangelo secondo Marco (2011); La gioia del perdono. Lettura esegetico-ermeneutica del Vangelo secondo Luca (2012). Ciascuno di questi due volumi ha conosciuto un saggio complementare, di carattere più marcatamente divulgativo e pastorale (Dall’incontro alla tavola. Il Vangelo secondo Marco, il battesimo e l’eucarestia [2012]; Dalla libertà alla liberazione. Il Vangelo secondo Luca, il perdono e la riconciliazione [2013]), due volumetti editi entrambi a Lugano dall’Associazione Biblica della Svizzera Italiana (absi - www.absi.ch), in collaborazione con l’Associazione Biblica Euro-Mediterranea (ABEM - www.abem.it) nel quadro della serie «Parola&parole – Monografie». Chi fosse interessato a conoscere l’articolazione del progetto formativo «Dai vangeli ai sacramenti», di cui i due volumi e i due volumetti sinora pubblicati costituiscono i primi due momenti integrati, si rivolga liberamente ad ABEM (info@abem.it) o ad absi (info@absi.ch). 3 Cf., per es., quali tappe precedenti delle mie letture matteane, i volumi Il cuore della giustizia, Paoline, Milano 2001; La giustizia per tutti. Lettura esegetico-ermeneutica del Discorso della montagna, Claudiana, Torino 2007; Il Discorso della montagna, Claudiana, Torino 2007, 20112. La pubblicazione del saggio del 2001 fu resa possibile da Olimpia Cavallo, che ringrazio ancora una volta per la fattiva e cordiale collaborazione degli anni tra il XX e il XXI secolo. 1 2

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La percorreremo per intero, soffermandoci, per ogni sezione di essa, più specificamente su qualche brano, al fine di capire, nel modo più attento possibile, quale sia il contenuto utile alla formazione interiore e sociale degli esseri umani prospettato da questo libro neo-testamentario. Esso costituisce, più delle altre tre versioni evangeliche canoniche, una testimonianza complessa e appassionata del confronto tra la cultura dei giudaismi precedenti e contemporanei alla vita di Gesù di Nazaret e quella della «costola» giudaica che fu il gruppo dei suoi discepoli, sempre più cospicuo e culturalmente universale dalla prima metà del I secolo d.C. in poi. Ho cercato, con la rinnovata e cordiale collaborazione del caro amico Renzo Petraglio4 e con il prezioso contributo della collega e amica Elena Lea Bartolini De Angeli5, di evitare i due estremi interpretativi 4 Nato a Muggio (Svizzera) nel 1945, è sposato con Maria Pia, padre di due figlie e due figli e nonno di quattro nipoti. Ha studiato teologia a Lugano e a Fribourg (licenza nel 1971, dottorato nel 1973) e sempre a Fribourg anche lettere antiche, conseguendo sia la licenza che il dottorato. Ha insegnato per molti anni greco e cultura religiosa al Liceo cantonale di Locarno. Ha lavorato per la traduzione della Bibbia denominata TILC (= Traduzione interconfessionale in lingua corrente), in qualità di revisore per il Nuovo Testamento e di traduttore dei libri della Sapienza e del Siracide. Nel Canton Ticino ha dedicato più di vent’anni alla Scuola biblica ecumenica. In Africa conduce ogni anno, dal 1993, la lettura della Bibbia e del Corano in Burundi, collaborando con i giovani costruttori di pace nella località di Bujumbura. Socio fondatore e consulente fondamentale dell’Associazione Biblica della Svizzera Italiana dal 2003, ne è vicepresidente dal 2011. Tra le sue pubblicazioni: Obiezione di coscienza. Il Nuovo Testamento provoca chi lo legge, EDB, Bologna 1992; (con E. Borghi) La fede attraverso l’amore. Introduzione alla lettura del Nuovo Testamento, Borla, Roma 2006; (con E. Borghi) La Scrittura che libera. Introduzione alla lettura dell’Antico Testamento, Borla, Roma 2008; (a cura di E. Borghi e con Elena Lea Bartolini De Angeli e Paolo Branca), Credere per vivere. Prospettive giudaiche, cristiane ed islamiche a confronto, Edizioni Terrasanta, Milano 2012. 5 Di origini ebraiche da parte materna, è nata a Pavia nel 1958. Vive a Casalpusterlengo (Lodi) con il marito Massimo e la figlia Aurora. È dottore in Teologia ecumenica con specializzazione in Ermeneutica ebraica. È membro dell’Associazione Italiana per lo Studio del Giudaismo (AISG), del Coordinamento teologhe italiane (CTI) e vicepresidente dell’Associazione Biblica Euro-Mediterranea (ABEM). È docente di Giudaismo ed Ermeneutica ebraica presso la Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale (ISSR-MI) e docente invitata presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Dirige la collana «Studi Giudaici» per la casa editrice Effatà e cura la rubrica «Judaica» per la nuova edizione della rivista «Terrasanta» nell’ambito dei periodici della Custodia francescana. Dal 2010 fa parte di un «Tavolo di confronto interreligioso» per il Comune di Milano. Fra le sue pubblicazioni si segnalano: Gesù Ebreo per sempre (con C. Vasciaveo), Dehoniane, Bologna 1991; Anno sabbatico e giubileo nella tradizione ebraica, Ancora, Milano 1999; Come sono belli i passi... La danza nella tradizione ebraica, Ancora, Milano 2000; Narrare giocando (con A.G. Conori - E. Danelli), Effatà, Cantalupa (TO) 2003; Per amore di Tzion. Gerusalemme nella tradizione ebraica, Effatà, Cantalupa (TO) 2005; Danza ebraica o danza israeliana?

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che più volte nella storia dell’esegesi matteana si sono realizzati: considerare la cultura giudaica e primo-testamentaria soltanto un momento propedeutico alle origini cristiane senza una sua fondamentale e specifica rilevanza; reputare il cristianesimo, in particolare quello delle prime generazioni, come una semplice corrente giudaica priva di peculiarità assai significative e in un certo senso culminanti rispetto al giudaismo. Siamo partiti dal presupposto di valutare la pluralità di posizioni che le culture giudaiche coeve all’esistenza del Nazareno conoscevano e proponevano e di porre a confronto la predicazione e l’azione del Gesù di Nazaret matteano con quanto le prospettive giudaiche del tempo presentavano, sia a titolo contenutistico che formale, il tutto nei termini sintetici e globali possibili alle finalità di questo commento complessivo al primo libro del Nuovo Testamento. Siamo, comunque, consapevoli del fatto che la lettura cristiana della Scrittura comporta un elemento radicalmente nuovo rispetto alla lettura ebraica, perché si basa sulla convinzione che ora la chiave di lettura è offerta dalla risurrezione di Gesù. Ma questa novità può essere percepita solo sullo sfondo della continuità e la dimostrazione è convincente solo per il lettore che accetta di entrare nello spirito della lettura ebraica. In altri termini, per mostrare la propria novità rispetto alla lettura ebraica, la lettura cristiana deve usare metodi ebraici6.

Lettrici e lettori valuteranno se e quanto questo obiettivo sia stato raggiunto e, ancora di più, se sia stato colto lo scopo di leggere con attenzione il Vangelo secondo Matteo – dalla tessitura generale dei suoi ventotto capitoli ai singoli passi esemplificativi che ho scelto di esaminare più a fondo – tenendo conto in particolare di un registro tematico fondamentale: quello della giustizia del regno dei cieli/regno di Dio. Provare a riflettere su questo argomento, lasciandosi interpellare da quello che il Gesù matteano prospetta e sottolinea in proposito, risulta un’avventura culturale assai importante. A quale scopo? Anche per cercare di rispondere ad alcune domande: in che cosa consiste la giustizia evangelica? La «cultura giudaica» è superata dal Gesù matteano? Perché il Padre nostro è la preghiera cristiana fondamentale? Che cosa significa vivere secondo la logica del regno dei cieli dal I al XXI secolo d.C.? In che cosa consiste realmente il giudizio finale? L’etica della giustizia evangelica è praticabile nel mondo globalizzato e frammentato di oggi? La danza popolare nel farsi dell’identità del paese, Effatà, Cantalupa (TO) 2012. 6 M. Remaud, Vangelo e tradizione rabbinica, EDB, Bologna 2005, 158.

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A questi e ad altri interrogativi la versione matteana fornisce risposte davvero eloquenti. Esse si possono cogliere, se si parte da un presupposto mai abbastanza presente in tante occasioni formative anzitutto nelle comunità cristiane: Gesù ha additato anche il mondo di Dio, della trascendenza ma è vissuto in mezzo ai comuni mortali condividendo in tutto le loro gioie, i loro affanni [...]. Se afferma «imparate da me» vuole dire che il suo itinerario spirituale è accessibile, possibile a tutti; è lo stesso di tutti. La sua esperienza o testimonianza è l’eredità che ha lasciato ai suoi seguaci [...]. Essere cristiani non significa tanto fregiarsi di un distintivo o professare determinate dottrine quanto provare a fare propri i comportamenti altruistici di Gesù Cristo, in altre parole riprendere e portare avanti le sue scelte umanitarie accogliendo le mozioni che lo Spirito fa pervenire indistintamente a tutti gli uomini, tutti secondo Gesù ugualmente figli di Dio ma anche suoi insostituibili collaboratori nel piano della creazione e della salvezza. Un programma sempre arduo, ma l’unico che può soddisfare, cioè rendere felice già nel tempo chi l’accoglie e aprire il suo animo al mondo futuro, o della risurrezione, verso cui ogni uomo è in cammino7.

Il Vangelo secondo Matteo, dalla genealogia di 1,1-17 alle ultime parole del Risorto in 28,19-20, appare una pista particolarmente significativa per cercare di vivere questo viaggio alla ricerca della felicità propria e altrui. Il tutto nelle difficoltà e nelle speranze delle donne e degli uomini del nostro tempo, alla ricerca non di una serie di verità dottrinali chiare e distinte da accettare, ma di una pista di valori esistenziali di cui provare a fidarsi quotidianamente8. Lettrici e lettori potranno dire, alla fine del percorso, se questa ricerca sarà giunta a esiti positivi9.

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254.

Ortensio da Spinetoli, Gesù di Nazaret, la meridiana, Molfetta (BA) 2006, 253-

8 «Il nostro errore più grande è quello di ostinarci a credere che la fede consista nel considerare vere alcune dottrine della chiesa. Tutto ciò appartiene al passato. Ma, se interrogassimo persone che vivono veramente nell’amore, chiamando questo il credere, sono sicuro che potremmo ancora celebrare Gesù in maniera autentica. La situazione è simile a quella di Diogene, quando a Corinto passeggiava in pieno giorno sulla piazza del mercato piazzando una lanterna sotto il volto della gente per vedere se erano “uomini”»: E. Drewermann, in J. Gaillot - E. Drewermann, Dialoghi sul sagrato, tr. it., la meridiana, Molfetta (BA) 2004, 58. 9 Tutte le traduzioni di testi neotestamentari, salvo indicazioni puntuali diverse, sono opera mia.

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INDICE Premessa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

1. 2. 3. 4. 5. 6.

Struttura e contenuto: cenni globali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Per chi e dove è stato redatto Matteo? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Le fonti di Matteo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Chi ha redatto Matteo? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Quando è stato redatto Matteo? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . La questione culturale di fondo del Vangelo secondo Matteo: introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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I - PRIMA NARRAZIONE (Matteo 1-4) Capitolo 1

Linee globali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

1. La prima parte (capitoli 1-2) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2. La seconda parte (capitoli 3-4) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Capitolo 2

L’inizio è salvezza (Mt 1,18-25) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

1. Contesto immediato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2. Sviluppo narrativo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . a) I punti di partenza (vv. 18-19) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . b) La prospettiva di rivelazione divina (vv. 20-23) . . . . . . . . . . . . . . c) Un assenso senza riserve (vv. 24-25) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3. Linee conclusive . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Capitolo 3

La nascita del Messia tra gioia e violenza (Mt 2,1-23) . . . . . . . . . . . .

1. Matteo 2,1-12 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . a) La nascita di Gesù è ormai un dato di fatto (vv. 1-2) . . . . . . . . . . b) La notizia fa discutere i potenti (vv. 3-6) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . c) Un incontro che non cerca la vita (vv. 7-9a) . . . . . . . . . . . . . . . . . d) L’incontro con la vita (vv. 9b-12) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . e) Linee di sintesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2. Per approfondire: «adorare Dio» nella Bibbia . . . . . . . . . . . . . . . . . . a) Primo Testamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . b) Nuovo Testamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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3. Mt 2,13-23 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . a) La salvezza divina del bambino Gesù (vv. 13-15) . . . . . . . . . . . . . b) La morte è un rischio fin dall’inizio della vita di Gesù (vv. 16-18) c) Dalla paura all’approdo sereno (vv. 19-23) . . . . . . . . . . . . . . . . . . d) Linee di sintesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4. Confronti testuali intra-matteani . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5. Per concludere su Mt 1-2 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Capitolo 4

Tentazioni di sempre, valori imprescindibili (Mt 4,1-11) . . . . . . . . . . 1. Contesto immediato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2. Sviluppo narrativo di Matteo 4,1-11 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . a) Il quadro circostanziale (vv. 1-2) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . b) La sfida globale (vv. 3-10) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Il livello più materiale (vv. 3-4) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Il livello più appariscente (vv. 5-7) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Il livello più sostanziale (vv. 8-10) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . c) L’esito della sfida (v. 11) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3. Questo brano è solo una finzione letteraria? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4. Per approfondire: il diavolo nella Bibbia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . a) Bibbia ebraica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . b) La LXX . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . c) Nuovo Testamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . d) In conclusione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5. Linee di sintesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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II - PRIMO DISCORSO (Matteo 5-7) Capitolo 5

Il regno nei comportamenti della vita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1. Introduzione generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2. Testi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . a) Mt 5,1-12 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . «Beati i poveri per lo spirito, perché di essi è il regno dei cieli» (v. 3) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . «Beati coloro che sono molto sofferenti, perché essi saranno consolati» (v. 4) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . «Beati i miti, perché essi erediteranno la terra» (v. 5) . . . . . . . . . . «Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché essi saranno saziati» (v. 6) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 458

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«Beati quanti operano misericordia, perché essi ne saranno oggetto» (v. 7) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . «Beati i puri di cuore, perché essi vedranno Dio» (v. 8) . . . . . . . . «Beati coloro che realizzano pace, perché essi saranno chiamati figli di Dio» (v. 9) . . . . . . . . . . . . «Beati i perseguitati per causa della giustizia...» (vv. 10-12) . . b) Mt 5,17-20 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . c) Mt 6,7-15 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . vv. 9b-10 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . vv. 11-13 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . d) Le radici ebraiche del «Padre nostro» cristiano . . . . . . . . . . . . . . e) Mt 6,19-34 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3. Linee di sintesi globale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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III - SECONDA NARRAZIONE (Matteo 8-9) Capitolo 6

Il regno nei fatti della vita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 153 1. Osservazioni generali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2. Testi: Mt 8,5-13 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . a) Basta chiedere per essere aiutati da Dio? (vv. 5-7) . . . . . . . . . . . . b) Il senso della realtà guida domanda e risposta (vv. 8-12) . . . . . . . c) La fede può tutto per chiunque (v. 13) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . d) Linee di sintesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3. Per approfondire: la nozione di autorità nelle versioni evangeliche . . . . . . . . . . . . . . . . 4. Testi: Mt 9,27-31 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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IV - SECONDO DISCORSO (Matteo 10) Capitolo 7

Per proclamare il Vangelo in modo credibile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 171 1. Gesù inizia a inviare (9,36-10,4) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2. Il rapporto con i beni materiali (10,5-15) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3. La vita di chi è inviato a proclamare il Vangelo (10,16-42) . . . . . . . . a) vv. 16-23 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . b) vv. 24-25 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . c) vv. 26-33 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . d) vv. 34-42 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4. Linee di sintesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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V - TERZA NARRAZIONE (Matteo 11-12) Capitolo 8

Discepolato in azione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 187 1. Il punto della situazione (capitoli 1-10) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2. Matteo 11-12: struttura e corrispondenze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3. Testi: Mt 11,2-19 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . a) vv. 2-6 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . b) vv. 7-15 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . c) vv. 16-19 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . d) Linee di sintesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4. Testi: Mt 12,46-50 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

187 187 188 188 189 191 192 193

VI - TERZO DISCORSO (Matteo 13) Capitolo 9

Le parabole del regno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 197 1. Il «cuore» della predicazione di Gesù (vv. 1-58) . . . . . . . . . . . . . . . . . 2. Per leggere racconti e affermazioni paraboliche nelle versioni evangeliche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3. Testi: 13,24-52 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . a) vv. 24-30 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . b) vv. 31-35 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . c) vv. 36-43 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . d) vv. 44-46 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . e) vv. 47-52 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4. Linee interpretative generali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5. Cenni di sintesi (Matteo 1-13) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6. Per concludere e ricominciare: Matteo 13,53-58 . . . . . . . . . . . . . . . .

197 197 199 199 200 204 205 206 208 209 210

VII - QUARTA NARRAZIONE (Matteo 14-17) Capitolo 10 I fondamenti del credere, le difficoltà nel credere . . . . . . . . . . . . . . . . 1. Riepilogo generale di Matteo 1-13 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2. Testi: considerazione generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3. Testi: Mt 15,21-28 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . a) Il contesto ampio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . b) Sviluppo narrativo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Il primo contatto è scostante (vv. 21-23b) . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

460

213 213 213 215 215 216 216


L’amore comunque non demorde (vv. 24-25) . . . . . . . . . . . . . . . . La vittoria di chi si è fidato ad amare (vv. 26-28) . . . . . . . . . . . . . c) Matteo 15,1-30 e paralleli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . d) Linee di sintesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4. Testi: Mt 16,17-23 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

218 219 220 224 227

VIII - QUARTO DISCORSO (Matteo 18) Capitolo 11

Per essere discepoli del Dio di Gesù Cristo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1. Il testo complessivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2. I testi: Mt 18,1-20 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3. I testi: Mt 18,21-35 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . a) È possibile quantificare l’amore? (vv. 21-22) . . . . . . . . . . . . . . . . . b) La contabilità del perdono (vv. 23-34) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . La dignità della persona è più importante di tutto (vv. 23-27) . . . Tutto è più importante della persona (vv. 28-30) . . . . . . . . . . . . . Il perdono esige la consapevolezza del bene ricevuto (vv. 31-34) c) L’amore è infinito, non irresponsabile (v. 35) . . . . . . . . . . . . . . . . d) L’articolazione del brano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . e) Linee di sintesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4. Dalla fine all’inizio, dall’inizio alla fine (cenni di sintesi globale su Mt 18) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

235 235 237 238 239 241 241 244 246 247 248 249 252

IX - QUINTA NARRAZIONE (Matteo 19-22) Capitolo 12

Cenni introduttivi globali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 257

1. Elementi generali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 257 Capitolo 13

La giustizia giusta (19,30-20,16) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 261 1. Sviluppo narrativo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . a) Si può iniziare a lavorare sempre (Mt 19,30-20,7) . . . . . . . . . . . . . b) I patti devono essere rispettati (Mt 20,8-16) . . . . . . . . . . . . . . . . . 2. Per approfondire: che cosa vuol dire «essere giusti» secondo il NT? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . a) Versioni evangeliche e Atti degli Apostoli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . b) Epistolario paolino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . c) Lettere cattoliche e Apocalisse . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . d) Cenni conclusivi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3. Linee di sintesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

261 261 263 268 269 270 273 273 274

461


Capitolo 14

Vera paternità ↔ vera figliolanza? (21,28-32) . . . . . . . . . . . . . . . . . 279 1. Sviluppo narrativo di Matteo 21,28-32 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . a) La stessa domanda non suscita la stessa risposta (vv. 28-31a) . . . b) Nella vita la coerenza verbale non basta (vv. 31b-32) . . . . . . . . . . 2. Linee di sintesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

279 279 282 284

Capitolo 15

Dalla chiesa alla società (Mt 22,1-40) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 289

1. Il contesto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2. Testi: Mt 22,1-14 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . a) La normalità umana (vv. 1-6) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . b) La reazione umana (vv. 7-10) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . c) La scelta divina (vv. 11-14) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . d) Letture sinottiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Luca 14,12-24 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Vangelo secondo Tommaso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . e) Linee di sintesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3. Testi: Mt 22,15-22 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4. Testi: Mt 22,34-40 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5. Per approfondire: Gesù di Nazaret e il «compimento» della Torah secondo una visione ebraica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . a) Gesù conferma e compie la Torah . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . b) Gesù radicalizza i precetti secondo la prassi rabbinica . . . . . . . . . c) Gesù, nella linea dei maestri come Hillel, riassume la Torah nel comandamento dell’amore . . . . . . . . . . . . . d) Gesù, coerentemente con la tradizione ebraica, esorta a essere pronti per il “regno dei cieli” . . . . . . . . . . . . . . . . .

289 289 290 292 294 296 296 298 299 302 305 307 307 308 310 310

X - QUINTO DISCORSO (Matteo 23-25) Capitolo 16

Elementi globali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1. I temi fondamentali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2. Articolazione sintetica dei capitoli 23-25 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3. Perché il Gesù matteano è così duro verso scribi e farisei? . . . . . . . .

315 315 316 319

Capitolo 17

Le caratteristiche finali indispensabili (Mt 25) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 323 1. La vigilanza (25,1-13) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2. Il dinamismo intraprendente (25,14-30) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . a) La fiducia dell’affidatario (vv. 14-15) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . b) Vari modi per interpretare l’affidamento (vv. 16-18) . . . . . . . . . .

462

323 325 325 326


c) Vari tipi di relazioni (vv. 19-30) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Rischiare per vivere nella gioia (vv. 20-23) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Aver paura per sopravvivere (vv. 24-30) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . d) Confronto sinottico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . e) Linee di sintesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3. La volontà dell’amore (25,31-46) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . a) Il contesto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . b) Analisi del testo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Il giudice e il quadro del suo giudizio (vv. 31-33) . . . . . . . . . . . . . Fare il bene (vv. 34-40) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Non fare il bene, ossia fare il male (vv. 41-45) . . . . . . . . . . . . . . . . La sentenza giusta (v. 46) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . c) Linee di sintesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4. Per approfondire: la dannazione eterna è una condizione cristiana? . . . . . . . . . . . . . . . . a) Dati biblici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . b) Le condizioni umane dopo la morte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . c) Tratti conclusivi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5. Linee di sintesi su Matteo 23-25 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

327 328 330 334 335 339 339 339 339 342 347 349 350 354 354 355 356 360

XI - ULTIMA NARRAZIONE (Matteo 26-28) Capitolo 18

Il culmine e la promessa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 363 1. L’ultima sezione narrativa: ultima cena, passione, morte e apparizioni del Risorto . . . . . . . . . . . 2. Testi: Mt 26,36-56 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3. Testi: Mt 28,1-20 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . a) vv. 1-8 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . b) vv. 9-10 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . c) vv. 11-15 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . d) vv. 16-20 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . e) Linee di sintesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

363 365 368 368 370 371 372 374

Conclusione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 377

1. 2. 3. 4.

La libertà umana non è una finzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fare la giustizia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Libertà e giustizia si vivono in un luogo preciso? . . . . . . . . . . . . . . . La «dotazione» necessaria per una vita «giustamente» umana . . . . .

378 380 382 384

Dopo l’analisi e l’interpretazione... il testo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 393 Bibliografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 445 463


Finito di stampare nel mese di novembre 2013 Villaggio Grafica – Noventa Padovana, Padova


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