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Pag Okuda San Miguel Rainessance Metaverse
OKUDA SAN MIGUEL
THE RENAISSANCE METAVERSE
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MAGMA gallery presenta The Renaissance Metaverse, la prima grande mostra personale in Italia dell’artista spagnolo di fama internazionale Okuda San Miguel: dipinti, sculture e installazioni di grandi dimensioni create appositamente per questa mostra, integrate nella struttura dell’ex Chiesa di San Mattia e nello spazio espositivo della galleria MAGMA. Un ponte tra contemporaneo e classico, un salto tra reale e virtuale, una metamorfosi del contemporaneo e dell’antico: uno scorcio di una realtà ineludibile. In The Renaissance Metaver-
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se, Okuda San Miguel riflette sullo stato attuale della creazione artistica mentre affronta la sfida della digitalizzazione, collegando questo pensiero nei due diversi spazi espositivi che ci invitano a specchiarci sull’evoluzione storica del contesto in cui accediamo all’arte. La conoscenza, la scienza e l’arte sono importanti motori del cambiamento e dell’evoluzione storica. Se si trattava della stampa, delle leggi della prospettiva, delle rotte commerciali, o dell’apparenza bancaria, oggi ci troviamo ad interagire con internet, realtà virtuale, bitcoin, NFT e, perché no, completa immersione nel cosiddetto Metaverso.
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Gli scienziati devono essere scettici, richiedere prove e rimanere obiettivi. E ora, dopo aver verificato, studiato, analizzato, non hanno più dubbi: il cambiamento climatico è reale e la causa siamo noi. A Milano si è svolto il National Geographic Fest 2021, dal 6 al 12 novembre, una settimana di incontri con esperti italiani e internazionali per cogliere l’urgenza di una svolta radicale nelle politiche di contrasto al degrado ambientale. Oltre 35 appuntamenti, 7 proiezioni e 3 première con più di 45 ospiti nazionali e internazionali per esplorare, analizzare, (ri)scoprire e valorizzare il Pianeta che ci ospita e le sue incredibili risorse. Tra le proiezioni migliori del festival il documentario dedicato alla vita di Jacques Cousteau.
JACQUES COUSTEAU
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FIGLIO DELL’OCEANO
Jacques Cousteau: Il figlio dell’oceano (titolo originale Becoming Cousteau) della National Geographic Documentary Films, diretto dalla due volte nominata all’Oscar e vincitrice di due Emmy, Liz Garbus (foto a destra), è uno straordinario e coinvolgente documentario per realizzare il quale la regista ha utilizzato oltre 550 ore di materiali inediti e d’archivio, per consentire ai film, alle parole e ai ricordi di Cousteau di raccontare la sua storia. Un uomo che dopo aver cercato compagnie petrolifere per sostenere la sua avventura, in tarda età scelse di diventare il primo grande sostenitore della conservazione degli oceani. Jacques Cousteau: Il figlio dell’oceano sarà disponibile su Disney+.
CHE SAN SIRO SARÀ
LETTERA APERTA DEGLI AUTORI DEL NUOVO STADIO DI SAN SIRO A MILANO GIOVANNI GIACOBONE, CHRISTIAN RECALCATI, MASSIMO ROJ SPORTIUM - PROGETTO CMR
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Cari amanti dello sport, cari colleghi progettisti, la ricostruzione dello Stadio San Siro offre un’occasione irripetibile non solo per consegnare alla città e alle sue squadre un impianto all’altezza degli omologhi di ultima generazione in tutto il mondo, ma anche di ridisegnare l’intero quartiere. Il progetto del nuovo stadio non si limita a puntare alla realizzazione di una struttura sportiva bella ed efficiente ma si delinea come un vero e proprio processo di rigenerazione urbana, sostenibile, che coinvolge il quartiere San Siro e, con esso, l’intera città. Sportium, società del gruppo Progetto CMR, con Manica Architecture, hanno avuto l’onore di essere selezionate come finaliste della gara indetta da Inter e Milan. Il progetto “Gli Anelli di Milano” è il simbolo dell’unione tra Inter e Milan, eterni rivali sul campo ma che hanno messo assieme le forze per conservare una delle tradizioni più amate della città. Da italiani, da milanesi, da sportivi e tecnici, abbiamo avuto l’occasione di lavorare a un’opera che racchiude la passione per la competizione, l’amore per la città che comprende i ricordi più belli come assidui frequentatori dello stadio sin dalla giovanissima età. In questa opera abbiamo fatto valere la nostra cultura politecnica, l’italianità dell’approccio al progetto, attento alla storia della città, del quartiere, ai bisogni delle persone ma con uno sguardo sempre rivolto al futuro, a un’idea assolutamente nuova di edificio per lo sport che è sia una straordinaria macchina per l’intrattenimento sia un hub di integrazione sociale e di servizi per la collettività. Per il nuovo stadio abbiamo progettato un impianto tecnologicamente avanzato, con un elevato livello di sostenibilità e una particolare attenzione alla manutenzione agevole ed economica dell’infrastruttura per il futuro. Abbiamo immaginato un nuovo modo di vivere lo Stadio che non si accenderà solo per le grandi occasioni ma che potrà trasformarsi anche quando non ospiterà le partite. Un impianto che nasce dal territorio e che emerge dal terreno, con un podio in pietra lombarda che cela i tornelli e gli elementi per la sicurezza, dal quale s’innalzano gli “anelli” con i volti di 16mila tifosi, incisi su pannelli metallici e sospesi su cavi d’acciaio. Saranno l’immagine della nuova facciata e doneranno, vibrando, vitalità al fronte dell’edificio anche quando gli ospiti non occuperanno i suoi spalti. Sarà una pelle permeabile che permetterà una ventilazione naturale dell’impianto minimizzando i consumi. Le forme curvilinee dell’architettura del nuovo impianto e la continuità delle gradinate che abbracciano il campo da gioco, tramandando la gloriosa immagine dello Stadio di San Siro, la interpretano in una chiave inedita che rappresenta pienamente la vocazione di accoglienza della nostra città. Un progetto avveniristico, ma con un profondo legame con il passato. Gli Anelli di Milano costituiscono la visione italiana e milanese del nuovo Stadio che pensiamo interpreti l’essenza dello sport: abbracciare, aggregare, includere, unire, vivere. Per queste ragioni il desiderio di fare conoscere i valori che hanno dato forma al progetto ci ha suggerito di condividere la nostra proposta con tutti Voi.
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