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Pag Natale in Valle Aurina
NATALE IN VALLE AURINA
IL MAGICO NATALE DELLA VALLE AURINA TRA CASCATE DI GHIACCIO ILLUMINATE, CARROZZE TRAINATE DA CAVALLI E PRESEPI IN ESPOSIZIONE
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Durante il periodo natalizio l’incontaminata Valle Aurina si tinge di magia. Da non perdere la foresta incantata e il sentiero della cascata illuminata a Campo Tures, un’escursione d’altri tempi in carrozza trainata da cavalli e un tuffo tra storia e tradizione al museo dei presepi di Lutago. Per gli amanti della gastronomia, inoltre, un’ottima occasione per scoprire i sapori tradizionali dell’Alto Adige.
Nel punto più a nord d’Italia, dove le cime altoatesine e le Alpi dello Zillertal si innalzano oltre i 3.000 m tracciando il confine con l’Austria, l’atmosfera si fa magica per accogliere il Natale ormai prossimo: si tratta della Valle Aurina che, in questo periodo dell’anno, è meta ideale per chi ama vivere l’atmosfera Natalizia a 360°.
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L’incontaminata regione altoatesina diventa infatti cornice esclusiva dell’Avvento e si prepara con grande fervore all’arrivo delle feste che qui non sono solo sinonimo di panorami mozzafiato ma anche di atmosfere fiabesche e incantate capaci di affascinare sia gli adulti che i bambini.
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Tra le attrazioni che maggiormente sorprendono i visitatori della Valle nel periodo che precede Natale c’è la Foresta Incantata vicino a Campo Tures, nella zona delle Cascate di Riva nel Parco Naturale Vedrette di Ries Aurina, tesoro naturale tra i più spettacolari di tutta la regione: lungo il sentiero, illuminato per l’occasione da luci e lanterne, che attraversa il tratto di bosco che precede la prima delle tre cascate, viene allestito con molta cura un mondo magico, silenzioso e ricco di sorprese, avvolto da un’atmosfera così emozionante da scaldare l’anima e non far quasi più sentire il freddo invernale tipico del periodo. Durante la passeggiata i visitatori possono ammirare una mostra di presepi, il museo della lana, degustare un vin brûlé bollente, mangiare biscotti tradizionali e altre prelibatezze locali.
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Per chi desidera rendere la visita ancora più magica, la carrozza trainata da cavalli conduce i visitatori dall’inizio del sentiero fino alla prima cascata. Ogni passo è accompagnato da gradevoli canti di Natale, da lanterne che emettono luce calda e fioca, da animali intagliati nel legno che osservano i passanti con curiosa attenzione. Il vero spettacolo, però, si dispiega davanti agli occhi dei visitatori una volta giunti alla prima cascata dove, a rapire l’attenzione di grandi e bambini, si rivela un incantato e scenografico gioco di luci e colori riflessi nel ghiaccio e un suggestivo volto di Cristo scolpito nella roccia. Uno spettacolo mozzafiato davanti al quale non si può fare altro che lasciarsi cullare dalle emozioni. Accoglienza avvolgente anche per i visitatori di Lutago, in Valle Aurina, sce-
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nario privilegiato per gli amanti delle passeggiate nelle vie del paese: qui, i negozi e le attività locali espongono i loro presepi in vetrina o all’aperto e, per chi desidera immergersi in una vera e propria favola, è possibile concedersi un giro in carrozza sia durante le domeniche d’Avvento sia mercoledì 8 dicembre. Per chi desidera vivere il Natale da un punto di vista culturale oltre che emozionale, invece, è consigliata la mostra dei presepi al Museo dei Presepi ‘’Maranatha’’ (dall’aramaico ‘’Venga nostro Signore’’) in cui è esposta la più vasta collezione di tutta Europa. Oltre a un’area espositiva a cielo aperto, in questa struttura si possono ammirare piccoli presepi provenienti da tutto il mondo, alcuni molto antichi, presepi premiati in concorsi internazionali e altri locali. Particolarmente apprezzati il presepe Swarovski, quello napoletano e il presepe a grandezza naturale allestito sotto un suggestivo cielo stellato. Il museo di Lutago è il luogo ideale per chi desidera conoscere la tradizione attraverso le statue lignee realizzate con l’arte tipica dell’intaglio. La Valle Aurina permette anche di prolungare le festività fino alla fine dell’anno: il 31 dicembre, infatti, il sentiero che da Casere, idilliaco paese di fondovalle, porta alla Chiesetta del Santo Spirito viene illuminato da 100 fiaccole che creano uno spettacolo incantevole in mezzo al paesaggio innevato; ottimo modo per dare il via alle celebrazioni per accogliere l’anno nuovo che verrà e salutare quello appena passato. ORARI FORESTA INCANTATA: I FINESETTIMANA 15:00-19:00
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In questo mese di dicembre tutti festeggiano l’arrivo del Redentore, preceduto da feste importanti come L’Immacolata Concezione, Santa Lucia e, per i milanesi, Sant’Ambrogio, che introducono quella più importante per i cristiani, il Natale. Tutti dovremmo sentirci più buoni, più disponibili con il nostro Prossimo. Dovremmo avere il cuore predisposto al Bene, ad accettare con rispetto l’arrivo di tanta gente che fugge dai paesi d’origine soggetti a guerre, carestie, disastri politici. Gente che prende il nome di migranti per un rispetto politicamente corretto, ma che molte volte sono solo clandestini. Persone che attraversano il Canale di Sicilia, la Manica, lo stretto dei Dardanelli, che percorrono a piedi migliaia di chilometri e si ammassano al confine polacco o dei paesi della ex Jugoslavia. Orde di persone, donne bambini, uomini di tutte le età che tentano di raggiungere la meta ambita per trovare una nuova vita. Un po’ come Maria e Giuseppe che cercavano un ricovero per dare alla luce Gesù e che subito dopo si rimisero in marcia per scappare dalle persecuzioni di Erode. Sono passati più di 2000 anni, ma la storia si ripete. Abbiamo l’inconsistenza dei governi mondiali che fanno finta di niente e non programmano la storia futura, diversamente da quello che facevano i romani al tempo. L’Europa non ha introdotto nel suo Statuto la sua cristianità, non ha voluto dire che alle radici della sua formazione culturale e sociale vi è il cristianesimo, la evangelizzazione che per prima è avvenuta da noi e che poi abbiamo esportato, con le diverse religioni, nel mondo intero. Il risultato nefando di tutto ciò è sotto i nostri occhi. Papa Francesco predica l’accoglienza, ma il suo popolo chiede che vi siano regole chiare per coloro che vengono accolti. I Cristiani e i Cattolici, molti di loro, si sentono abbandonati da Lui e dalla sua Chiesa. Egli chiede che l’uomo ricco accolga il povero, pero’ dimentica di dire che chi e’ accolto deve stare alle regole di coloro che li accolgono, regole create nei secoli per poter coordinare una coesistenza, pacifica si dice, tra le diverse origini e provenienze, ma soprattutto tra i diversi credi religiosi.Ciò non avviene, i governi fanno le guerre, sempre per interessi economici, fanno disastri e poi non hanno piani specifici per contrastare ciò che avviene, ineluttabilmente, a crearsi a seguito di quanto detto prima. In poche parole siamo molto approssimativi e giochiamo sia con la vita dei poveri disgraziati che con quelle dei residenti, creando odio ed allarme solo per incapacità. Proviamo ad attuare regole del politicamente corretto inondando i social ed i media di parole parole parole, che tentano di dare nobiltà a pensieri che se anche l’hanno, a poco a poco la distruggono. I francesi spingono i loro migranti oltre Manica, gli inglesi si arrabbiano e li respingono.
2POLITICANDO di Maurizio Maggioni PAX TIBI
I marocchini fanno lo stesso con gli spagnoli, che sparano e li deportano, i greci sono invasi dalle popolazioni che transitano dalla Turchia (uno dei maggiori responsabili del caos curdo-siriano) e costruiscono muri. Così come per gli ucraini, i croati ed ora i polacchi e bielorussi. I vecchi paesi comunisti dell’Est si sentono invasi, spingono le masse verso l’Italia, che poco fa per contrastarli anzi li accoglie, ma soprattutto verso la Polonia. Questo paese che di sofferenze ne ha avute tante, sotto l’impero prussiano prima, dopo l’invasione nazista e la guerra poi, il regime comunista del generale Jarulenski e la sudditanza all’URSS ancora, si indigna per ciò che l’unione europea (minuscola) fa per fronteggiare il fenomeno. Si vedono costretti a difendersi come non avrebbero mai voluto fare, la loro economia ed indipendenza è sotto attacco: masse di gente non cristiana spingono alle loro frontiere, gente che vorrebbe transitare per raggiungere la Germania, che non li vuole, e che percio’ si fermeranno da loro minando quella società che negli ultimi trent’anni ha attuato un radicale cambiamento sociale ed economico, assaporando per la prima volta la democrazia reale, nel bene e nel male.. Perchè permettere tutto ciò e non intervenire alle radici del problema? Qui Prodest direbbero i latini? Tutto ciò che diceva Papa Giovanni Paolo II si sta avverando. L’islam sta conquistando i territori ambiti da sempre. Potremmo e dovremmo anche chiederci perchè non sono i cristiani dei paesi poveri che vogliono raggiungere la meta ambita da tutti. Dovremmo chiederci perchè non vanno verso la Cina che per molti decenni ha approfittato dei loro territori e delle loro economie. Un motivo vi sara’ pure o no? Certo che se gli USA continuano nella politica di Obama e della sua inconsistenza, se la Francia pensa che tenere l’Africa legata al suo franco africano di memoria coloniale, se la Russia vuole usare le ex colonie europee come trampolino di lancio alla supremazia politica nel mondo, allora dobbiamo accettare ciò che sta succedendo e vedere piano piano ridimensionata la libertà del Vecchio Mondo. Quel mondo, dicevamo ambito da tutti, che non siamo in grado di difendere perchè la nuova globalizzazione impone che vi sia la trasmigrazione di coloro che, con la fertilità demografica conquisteranno democraticamente il potere. Ciò potrebbe essere anche corretto, solo se avvenisse nel rispetto delle regole. La storia e l’evoluzione dei popoli non si possono arrestare con la violenza, ma la si deve coordinare ed indirizzare. Purtroppo viviamo di rimorsi di responsabilità, chiediamo scusa per tutto, per le guerre, per la cristianizzazione, per la schiavitù, per i deicidi (qualunque dei fossero), insomma vogliamo rinnegare il passato senza costruire il futuro. Insegniamo ai giovani che tutto ciò che è precedentemente accaduto è stato un errore, ma non insegniamo loro la storia, cioè perchè ciò è potuto o dovuto accadere.. Manca una Yalta due, mancano i grandi uomini che abbiano visione del futuro, che abbiano un sogno. Certo è che se abbiamo una Commissione Europea che rinnega il Natale e i nomi cristiani per rispetto di altre religioni, un Biden che non capisce cosa succede nel mondo, una Cina che ha sbagliato i suoi calcoli ed ora ci porterà con sè nel suo disastro economico, dopo quello sanitario che stiamo vivendo da due anni, allora siamo veramente destinati al declino. Abbiamo bisogno di un Redentore che con le sue sofferenze e le sue parabole, nuove, ci possa indicare la via della coesistenza, della pace, della volontà di cambiare questo mondo ormai grasso ed obsoleto. Si perchè i Romani si persero per strada una volta sazi di tutto ciò che avevano e si corruppero ancora più di quanto lo fossero. Gli imperi cadono quando non credono più a nulla ed i monarchi non capiscono i cambiamenti in addivenire e delegano. Noi, uomini di oggi, amiamo Amazon ma non Gesù, conosciamo la storia grazie alle fotografie di Instagram, ma non abbiamo didascalie su cui e con cui discutere. Amiamo i Ferragnez (non li volevo citare ma mi tocca) ma non sappiamo nulla di Voltaire. Abbiamo i trasgender, i fluidi, gli asterischi vari, ma non ci ricordiamo dei filosofi greci e del loro modo di vivere la sessualità ed il loro pensieri e che tutto ciò è sempre esistito Non sappiamo e non ricordiamo che proprio i ragazzi di pochi decenni fa, i nostri nonni di oggi, hanno lottato per una rivoluzione pacifica e di idee che ha permesso a tutti di vivere meglio; così facendo vivremo, invece sempre peggio. Cosa abbiamo sbagliato per meritarci oggi tutto questo? Perche’ abbiamo permesso l’obnubilamento del pensiero ? Pace a te, pace a voi, uomini di buona volontà crediamo nel bene, rispettiamo la nostra cultura e auguriamo un Buon e Santo Natale a tutti coloro che vengono in segno di Pace e Fratellanza..