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FUTURO
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ECOMONDO FRONTIERE GREEN
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Economia circolare, digitalizzazione, rivoluzione green, ma anche scambio di competenze, nuove tecnologie e tutela della risorsa idrica. Tutto questo e molto altro ancora al centro della 25esima edizione di “Ecomondo 2022, the Green Technology Expo”, la fiera internazionale che a Rimini ha ospitato Istituzioni, multiutility ed imprese provenienti da tutto il mondo per tracciare la rotta del domani. Nel mese di novembre è tornata finalmente in presenza una manifestazione che ogni anno cresce sempre più e che è diventata un punto di riferimento nel settore. Quattro intensi giorni di confronti e dibattiti in cui si sono materializzate occasioni per trasformare in gesti pratici e concreti l’impegno dei Paesi e delle Regioni che guardano con sempre maggiore attenzione alla sostenibilità e ad un futuro che sia vivibile per le future generazioni. Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha sottolineato come questo appuntamento cada un momento molto importante per il nostro Paese in tema di sostenibilità ambientale e sociale, pilastro centrale del nostro tempo. L'Italia c'è – ha sottolineato – sul panorama internazionale e non solo europeo, ed è oggi più che mai impegnata nel favorire la crescita di un sistema imprenditoriale innovativo diffuso, eco-consapevole, indispensabile per costruire un futuro più sostenibile". Ad Ecomondo 2022 è stata presentata la relazione sullo stato della Green Economy 2022, nell’ambito degli Stati generali dell’economia verde, promossi dal Consiglio Nazionale della Green Economy in collaborazione con il ministero della Transizione ecologica e il patrocinio della Commissione Europea. Il summit verde quest’anno ha avuto come tema “La nuova sfida della transizione ecologica per le imprese italiane”. Tra gli interventi di maggiore rilievo anche quello di Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, che ha focalizzato l’attenzione sulla necessità di “puntare sempre più sui temi della transizione ecologica, verso le rinnovabili ed una maggiore efficienza energetica. Il dibattito che si è sviluppato chiede di accelerare il passo, rivolgendo a cittadini e imprese l’invito ad autoprodurre energia da una parte e dall’altra chiede alle istituzioni di snellire i processi burocratici”. “Siamo tutti – ha concluso Edo Ronchi - su un'autostrada che ci porta dritti verso l’inferno climatico e stiamo spingendo il piede sull’acceleratore, dobbiamo assolutamente cambiare rotta e andare verso il paradiso climatico e la
transizione energetica”. E sempre nell’ambito di Ecomondo, la Puglia è stata fra le realtà territoriali protagoniste dell’evento fi eristico. Durante l’evento fra l’altro è stato sottoscritto il protocollo di intesa tra l’Assessorato all’Ambiente della Regione Puglia, l'Albo gestori Ambientali ed Unioncamere, al fi ne di dare impulso e concretezza al passaggio da un’economia lineare a quella circolare. Il protocollo in particolare prevede l’istituzione di un tavolo tecnico coordinato dai tre sottoscrittori ed aperto a tutte le articolazioni rappresentative pubbliche e private che intendono far parte di questo pionieristico percorso di cambiamento, come spiegato nel corso della manifestazione dall’assessore al ramo Anna Grazia Maraschio. Ecomondo è stata un’importante occasione di dialogo anche per Acquedotto Pugliese, che ha avuto l’opportunità di scambiare buone pratiche con altre realtà del panorama nazionale ed internazionale. “Abbiamo portato competenze, che ci vengono riconosciute a più livelli e che cerchiamo di diff ondere affi nchè altri imparino da noi e ci imitino adeguatamente – ha dichiarato Domenico Laforgia, presidente di AQP – D’altra parte, anche noi abbiamo approfi ttato dell’occasione off erta da Ecomondo per acquisire nuove competenze e tecnologie che, messe in campo insieme alle nostre, ci permetteranno di migliorare tutti i processi di approvvigionamento idrico e di distribuzione della risorsa”. Un’occasione quindi per dare e recuperare conoscenze da declinare in diversi ambiti. Fondamentale lo scambio di best practices anche con Paesi lontani, come la Turchia e Cuba. Quest’ultima, infatti, sta aff rontando il fenomeno della risalita del cuneo salino, stesso problema che Acquedotto Pugliese ha dovuto
AQP ha progettato uno spazio per accogliere il visitatore in una realtà immersiva, in cui l’eff etto di immagini evocative di territori e paesaggi viene amplifi cato dalla presenza di specchi. Un caleidoscopio che mette al centro le persone.
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affrontare nel Salento. “Le multiutility internazionali – ha proseguito il presidente Laforgia – hanno apprezzato il nostro saper fare e, nonostante fossero realtà molto più grandi di noi, ci hanno guardato anche con un pizzico di invidia, per il meraviglioso stand che abbiamo allestito in fiera”. “Apah – Acqua che genera acqua” è stato il titolo dello stand multifunzionale con cui AQP, al fianco della Regione Puglia, Ager e Aseco, si è presentata ad Ecomondo. Un luogo accogliente, fucina di idee e di confronti costruttivi, ma anche uno studio televisivo che ha ospitato esperti e professionisti della green economy e della transizione energetica, della cooperazione internazionale e dello sviluppo tecnologico. Un luogo nel quale anche le nuove generazioni hanno avuto un ruolo di primo piano, con confronti e dibattiti sui temi del domani. In generale, lo spazio allestito dalla società pubblica pugliese ha accolto i visitatori in una realtà immersiva dove l’acqua, simbolo di nascita e fertilità, di comunità e di bellezza, ha saputo ancora una volta stupire e meravigliare. “Integrazione, sviluppo, crescita, tecnologie che siano rispettose dell’ambiente e dell’uomo, mettendo quest’ultimo sempre al centro – ha spiegato Francesca Portincasa, direttrice generale di Acquedotto Pugliese – Tra i tanti progetti allo studio, anche l’acquedotto che collegherà l’Albania alla Puglia, per il quale ci sono già confronti internazionali in corso; e poi la scuola internazionale dell’acqua per diffondere conoscenza anche nei Paesi del Mediterraneo e non solo. Ma soprattutto – ha concluso la direttrice Portincasa – una migliore ottimizzazione e digitalizzazione del servizio idrico integrato per migliorare la qualità offerta a tutti gli utenti”. Un progetto quello dell’acquedotto che collegherà Puglia e Albania a cui la Regione sta già lavorando e che prevede la realizzazione di una condotta sottomarina di circa 85 km per portare acqua da una terra ricca di sorgenti in un’altra che in passato è stata più volte definita sitibonda. Da oltre 100 anni, infatti, la Puglia raccoglie acqua dalla vicina Campania, ma ora per affrontare la grave crisi idrica che sta interessando tutta l’Italia è necessario guardare anche ai Paesi limitrofi e l’Albania può rappresentare quindi una grande opportunità. Una visione dunque lungimirante e attenta, rispettosa e concreta che crede ed investe nella direzione della sosteniblità, dell’inclusione, della qualità e della innovazione.
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In Fiera le belle storie non fi niscono mai
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Innovazione, sostenibilità, design, enogastronomia, ma anche pesca e turismo al centro dell'85esima edizione della Fiera del Levante, che si è tenuta a Bari dal 15 al 23 ottobre, dopo un anno di stop causato dalla pandemia. Una campionaria che ha riscosso grande successo, registrando numeri importanti che hanno testimoniato ancora una volta quanto tra i baresi e nel Mezzogiorno intero ci sia questa “voglia di Fiera”. Oltre 200mila i visitatori che hanno passeggiato lungo i viali del quartiere fi eristico nei nove giorni di manifestazione, 300 gli espositori che hanno preso parte alla campionaria; ed ancora, 2 milioni e 500 mila gli utenti che hanno interagito sulla pagina Facebook e 600 mila quelli su Instagram. Dati signifi cativi per un appuntamento importante per tutto il territorio, durante il quale guardare alle prospettive future. E sono stati numerosi gli incontri, i dibattiti, i confronti su varie tematiche, dalla transizione ecologica ed energetica, alla crisi climatica che il Pianeta sta attraversando. E a proposito di transizione verde, nel corso di un convegno il governatore pugliese Michele Emiliano ha parlato del ruolo da protagonista che la Puglia si appresta a ricoprire in questa rivoluzione green, soprattutto alla luce della candidatura della città di Taranto a Polo nazionale dell'Idrogeno. “Siamo i primi produttori di energia alternativa e quindi possiamo anche produrre idrogeno per le industrie energivore – ha dichiarato il presidente Emiliano – Indispensabile il confronto con tecnici, esperti, multinazionali, professionisti ed operatori economici, per fare in modo che questa transizione possa essere vantaggiosa per tutti, con il coinvolgimento attivo dei cittadini”. La Puglia quindi si appresta a diventare centrale nel Mediterraneo, ma occorre semplifi care tutto l'apparato burocratico, così come evidenziato da Ruggero Ronzulli, presidente di Legambiente Puglia. In Fiera del Levante però non si poteva non parlare anche di crisi am-
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bientale con un focus dedicato, durante il quale la Regione Puglia ha illustrato la strategia di adattamento ai cambiamenti climatici a cui sta lavorando. In questo percorso, fondamentale il ruolo degli enti locali e degli istituti di ricerca per una pianificazione volta ad individuare interventi su scala locale o interventi di mitigazione, che prevedono nello specifico processi di efficientamento energetico, infrastrutturazione e più verde nelle città. Purtroppo quello che si attende nei prossimi decessi, è stato riferito nel corso dell'incontro, è un innalzamento di diversi centimetri del livello del mare e poi un aumento generale delle temperature dell'aria e del mare, ma anche un intensificarsi delle precipitazioni, con probabili eventi estremi. Ed è sempre a causa dei cambiamenti climatici e della siccità degli ultimi due anni che in Puglia, regione leader nella produzione di grano duro in Italia, si è registrato un crollo nel raccolto del 26% nel 2022. Un crollo legato anche agli elevati costi di produzione e delle materie prime, con un +170% dei costi dei concimi e un +129% del gasolio. Un comparto quindi messo duramente alla prova, così come evidenziato da Coldiretti Puglia nel corso del Forum Cereali.
Tra le novità di questa 85esima edizione della Fiera del Levante, anche il nuovo padiglione dedicato alla filiera ittica pugliese, fortemente voluto dall'assessore regionale al ramo, Donato Pentassuglia: “Un padiglione che ha voluto mettere insieme il mare con l'entroterra, le comunità interne del territorio con quelle che si affacciano sul mare – ha dichiarato l'assessore - La Regione sta svolgendo un importante lavoro proprio in questa direzione anche con la collaborazione dei Gal, mettendo su un vero e proprio percorso culturale che guardi alle nuove generazioni e che conduca ad una maggiore consapevolezza di tutti sull'importanza di tutelare un bene così prezioso come il mare. Un percorso – ha poi concluso Pentassuglia – che deve però coinvolgere tutte le istituzioni del territorio”.
padiglione, anche quello sul pescaturismo, organizzato dalla Lega delle cooperative. Una nuova declinazione di un settore antico che si coniuga ad un comparto solo apparentemente distante, quello turistico. Pesca e turismo insieme, quindi, per far crescere sempre più la filiera ittica, punto forte dell'economia pugliese, che guarda al futuro e ad un maggiore coinvolgimento delle nuove generazioni. Nel corso dell'evento, tante le testimonianze di pescatori pugliesi che hanno saputo adattarsi ai tempi, promuovendo tour in barca alla scoperta della flora e della fauna marina e della bellezza del mare.
Ma nel corso dei nove giorni della manifestazione fieristica si è parlato anche di mobilità sostenibile. Gianfranco Lopane, assessore regionale al Turismo ha infatti posto l'accento sull'importanza delle infrastrutture turistiche: “In Puglia al momento ci sono già 16 ciclovie disegnate, ma si aprono nuove prospettive come il progetto presentato al Fondo unico del Turismo, per la realizzazione di segnaletica turistica che indichi la rete dei cammini che da nord a sud attraversa la Puglia, in maniera integrata con le ciclovie”.
E poi ancora cultura e bellezza con la mostra “Design in Apulia: nel blu dipinto di blu” promossa dalla Regione Puglia al fianco di Pugliasviluppo. Una lampada a forma di medusa, una fontana, tavolini e librerie, vasi e brocche, lavabi e orologi, ma anche divani e poltrone che uniscono bellezza e funzionalità del design, intrecciando tradizione e innovazione. Filo conduttore ancora una volta il tema dell'acqua e del blu dei mari di Puglia. Una mostra quindi che coniuga il saper fare e la modernità e allo stesso tempo rinsalda quel profondo legame tra i pugliesi e il mare in un settore come quello del design che rappresenta il presente ma anche il futuro della regione.
Nella campionaria barese è arrivato anche il progetto Cross Water con il forum tematico “Acqua, una risorsa in emergenza”, durante il quale sono stati presentati i risultati del progetto stesso che ha avuto diversi obiettivi: da una parte la campagna di sensibilizzazione nei confronti dei bambini, per insegnare loro a non sprecare l'acqua e dall'altro la creazione di un policy paper, un documento transfrontaliero di politica comune sulla gestione ottimale delle acque. Presente anche Vera Corbelli, Segretario Generale dell'Autorità di Bacino distrettuale dell'Appennino Meridionale, che nella propria relazione ha illustrato quali saranno gli interventi per fronteggiare il fenomeno della siccità: “Entro il 2026 sarà completato l'intervento di efficientamento di dighe e invasi, grazie alla disponibilità di fondi straordinari e del PNRR, che permetteranno quindi di avere circa 300 milioni di metri cubi di acqua che saranno destinati alla Puglia”.
L'assessore regionale alle Infrastrutture e Reti idriche, Raffaele Piemontese, ha poi spiegato tutte le azioni messe in campo per ridurre le perdite di acqua, potenziando le reti, modernizzando i depuratori e lavorando anche sul riutilizzo delle acque reflue per finalità irrigue e industriali. Al tavolo dei relatori, presente anche Francesca Portincasa, direttrice generale di Acquedotto Pugliese: “Il policy paper getta le basi di quella che sarà la programmazione futura relativa proprio alla gestione dell'acqua tra le due sponde del Mediterraneo: una visione comune per diventare coscienza per lo sviluppo di un futuro sostenibile”.
La Fiera del Levante ha quindi rappresentato ancora una volta un'occasione per tracciare una sorta di bilancio di quanto fatto nell'anno precedente e per gettare le basi di quanto bisognerà fare nei prossimi anni, accendendo i riflettori su prospettive future e nuovi modelli di sviluppo sostenibili. Una bella storia senza fine, una scommessa vinta, una prova di forza, un esempio di resilienza, la Fiera del Levante per il Mezzogiorno intero rappresenta tutto questo: un elemento identitario, che può ancora raccontare la storia di una comunità.