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AMBIENTE

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FUTURO

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Non esiste un pianeta ‘bla bla bla...’

L’intervista al Presidente Domenico Laforgia intervenuto in diretta nello studio di Archè, la rete della sostenibilità di Acquedotto Pugliese Nella pagina accanto in alto: l’acqua dell’Acquedotto Pugliese in esposizione nello stand di Rimini Nella pagina accanto in basso: Melendugno (LE), Acquedotto Pugliese gestisce il più grande impianto di bio-fitodepurazione d'Italia. Si tratta di un bacino palustre naturale di 5 ettari, caratterizzato da una forte biodiversità.

Provano a dirlo in tutti i modi. Chi? I ragazzini, soprattutto. Quelli che fanno parte della cosiddetta “Gen Z”. La sostenibilità ambientale e la transazione ecologica sono tra i temi più caldi degli ultimi anni, sin da quando, nel 2018, l'attivista svedese Greta Thunberg ha iniziato la sua protesta, coinvolgendo migliaia di ragazzi in tutto il mondo. "I veri leader non sono là dentro, i veri leader siamo noi", ha detto Greta qualche settimana fa, alla Youth4CLimate di Milano, davanti a 400 giovani e alla classe dirigente italiana e internazionale, alla vigilia dei lavori della CoP26 che si è aperta a Glasgow il 31 ottobre. La maggior parte degli esperti è concorde nel sottolineare il carattere straordinario e urgente della COP26, che ricordiamolo sta per Conferenza delle parti (organizzata dalla Nazioni

Unite e giunta alla 26’ edizione). Ma perché la conferenza sul clima di Glasgow è così importante? E perché sono proprio i ragazzini, i liceali, gli studenti, ad avere più a cuore il tema del cambiamento climatico e della sostenibilità ambientale? Magari perché sono loro che dovranno abitare, popolare e vivere il mondo nei prossimi decenni e non quelli che questo mondo stanno rischiando di rovinarlo. Di cosa ha bisogno la nostra Terra? Secondo il Friday for Future, il movimento ambientalista internazionale di protesta, abbiamo bisogno di una riduzione delle emissioni immediata, drastica, su base annuale; di una portata che il mondo, nora, non ha mai visto. E siccome non abbiamo soluzioni tecnologiche che bastino da sole ad avvicinarci a tale obiettivo in tempi brevi, bisogna mettere in atto dei cambiamenti sostanziali nella nostra società. E con la sfrontatezza adolescenziale che abbiamo imparato a conoscere, i giovani accusano i capi di Stato e di Governo di " ngere" sugli impegni presi e che il tempo del “bla bla bla” è scaduto da un pezzo.

Ma quali sono le proposte della COP26? E soprattutto, basteranno? Azzerare le emissioni nette a livello globale entro il 2050 e puntare a limitare l’aumento delle temperature a 1,5°C; cambiare modo di vivere per salvaguardare gli habitat naturali;

stanziare almeno 100 miliardi di dollari l’anno in nanziamenti per il clima entro il 2020. Ma soprattutto collaborare: solo lavorando

"Serve un impegno maggiore per rivedere il rapporto tra pubblico e privato, impostandolo sempre più sulla correttezza, tornando a quel sogno di grande famiglia europea che caratterizzò il trattato di Roma "

Stanley Johnson, ex parlamentare europeo, scrittore e ambientalista, intervenuto in diretta ad Archè, durante Ecomondo. Nella pagina accanto: Impianto di depurazione di Ostuni

Anna Grazia Maraschio, Assessore ambiente Regione Puglia con Angelo Pansini, direttore operativo Agenzia territoriale della Regione Puglia per il servizio di gestione dei rifiuti Nella pagina accanto: interni della centrale di Villa Castelli, Brindisi. L'impianto entrato in funzione nel 1929 ha prodotto energia sino al 1971; dal 2009 è tornato in esercizio grazie ad Acquedotto Pugliese.

tutti assieme potremo affrontare le sfide della crisi climatica. La sostenibilità ambientale e la transazione ecologica sono stati i temi più dibattuti ad “Archè”, la web tv sostenibile di Acquedotto Pugliese, che ha visto il suo debutto a Ecomondo, rassegna di Rimini sulla transizione ecologica, dal 26 al 29 ottobre scorsi. Archè ha ospitato tra gli altri Potito Ruggiero, il tredicenne di Stornarella (un piccolo

comune in provincia di Foggia), diventato famoso un paio d’anni fa per aver manifestato da solo contro i cambiamenti climatici per il Global climate strike di Fridays for future. Il giovanissimo ‘eco-amico’ ha scritto un libro, “Vi teniamo d’occhio”, che era anche il claim del cartellone da lui portato alla manifestazione in piazza nel 2019. Nel libro l’attivista raccoglie consigli e buone pratiche che può mettere in atto chiunque. Una sorta di “patto generazionale” tra giovani e adulti. Anche Acquedotto Pugliese fa la sua parte in questa fase di cambiamento climatico. Dopo questi 4 giorni di rassegna, infatti, AQP è tornata a casa con una promessa: quella di investire in progetti innovativi e sostenibili per oltre due miliardi di euro, con l’obiettivo di realizzare un acquedotto circolare e sempre più sostenibile. Azioni fondamentali per fronteggiare i cambiamenti climatici in atto e al contempo ridurre la vulnerabilità del sistema nel lungo periodo. In questo modo, Acquedotto Pugliese si presenta come protagonista dell’economia circolare, non solo in Puglia ma anche nel Mezzogiorno.

RIMINI, ECOMONDO, 26-29 OTTOBRE.

Lo stand di Acquedotto Pugliese ha raccontato 100 anni di storia e di ingegneria, illustrando i nuovi modelli di economia circolare e un modo virtuoso di fare impresa.

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