e20 Mag_Giu 2015

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Maggio/Giugno 2015

Il Primo Giornale

degli

Eventi

e delle

Sponsorizzazioni

Poste Italiane Spa - Spedizioni in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comm.1 DCB Milano

Società Editrice ADC Group srl, via Copernico, 38 Milano • Direttore Responsabile: Salvatore Sagone - www.e20express.it Redazione e pubblicità: via Copernico, 38 Milano - e20@adcgroup.it - Fotolito e stampa: P.F. Milano - Anno 13 N. 79 maggio/giugno 2015

PRIMO PIANO FIERE inchiesta expo top location Villa

Newtonlab, VALORE AI RISULTATI

COVER STORY

AGENZIA DEL MESE

2015

Reale di Monza

Havas Events Milan



EDITORIALE [editoriale]

Gli eventi sono morti. Viva la live communication! Immagino che molti di voi che hanno appena letto questo titolo siano sobbalzati sulla sedia. Eppure, secondo il mio punto di vista di organizzatore da 12 anni del Bea Italia e da 10 del premio EuBea, assegnato ai migliori eventi in Europa, è questa l’evoluzione più importante che l’industria degli eventi, in Italia e Europa, sta attraversando: dagli eventi stiamo passando alla live communication. Mi spiego meglio. Fino a circa un decennio fa gli eventi erano considerati un contorno alle relazioni pubbliche o semplicemente una leva promozionale di supporto alle vendite. Le convention, i lanci di prodotto erano quasi del tutto svincolati dalla strategia complessiva di comunicazione dell’azienda. Erano atti unici, che vivevano una vita propria, limitata al qui e ora. Per questi motivi, gli eventi venivano allocati in quell’ampia area chiamata ‘below the line’. Una definizione frustrante per molti di coloro che lavorano in questo settore. Sia chiaro, ancora oggi sono molte le aziende che usano gli eventi in maniera tattica e non strategica ma, a mio parere, il trend sta cambiando. Grazie anche allo sviluppo della tecnologia e in virtù della necessità da parte delle aziende di assumere nei confronti della comunicazione un approccio più olistico, integrato, gli eventi hanno assunto una connotazione diversa e, certamente, un’importanza maggiore. Hanno guadagnato la stessa importanza che hanno televisione, radio, stampa, cinema o affissione: da atti di comunicazione unici si sono fatti ambasciatori dei valori della marca. Di esempi ce ne sono tanti, basta dare un’occhiata ai vincitori dell’EuBea Festival negli ultimi anni (www.eubeafestival. com). Un esempio per tutti? L’evento ‘Auditorium’ Heineken, vincitore all’EuBea nel 2010 (www.eubeafestival.com/events/auditorium/), oltre che al festival internazonale della creatività di Cannes: il claim di tutta la comunicazione Heineken ‘Stay with us’ viene interpretato con un evento live di grande impatto. A rendere più complesso il panorama sono intervenuti i mezzi digitali,

che hanno rivoluzionato anche il modo di intendere gli eventi, dalla fase creativa a quella produttiva. Memorabile l’evento vincitore all’EuBea 2009 relativo al lancio del programma stagionale dell’orchestra sinfonica di Amburgo attraverso un evento vissuto sia live sia via internet (www. eubeafestival.com/events/the-biggest-concert-in-the-world/). Il rapporto tra dimensione reale e virtuale, soprattutto per quanto riguarda gli eventi consumer, è diventato imprescindibile. I diversi canali di comunicazione, tradizionali e non, sono quanto mai collegati e interconnessi, con il risultato che molto spesso, e questo mi sembra un fenomeno diffuso in tutta Europa, non si capisce più dove inizia una disciplina e ne comincia un’altra, e per questo motivo appare quanto mai riduttivo parlare di eventi. Forse è meglio parlare di live communication. Da qui, anche la scelta di chiamare entrambe le kermesse firmate da Adc Group, quella italiana e quella europea, Festival degli Eventi e della Live Communication. La live communication è strettamente connessa alla dimensione entertaining di ogni atto di comunicazione. Anche questa è una tendenza che si riscontra a livello europeo ed è insita nell’evoluzione della comunicazione in generale. Le marche devono creare un engagement con il consumatore attraverso contenuti che creino una brand experience unica e memorabile. Sempre più spesso assistiamo ad eventi, soprattutto consumer, con un alto valore di entertainment. Ancora una volta l’EuBea, se vogliamo, anticipa le tendenze. Nel 2012 vinse il premio più ambito l’evento Smart ‘Eball’ da cui venne creato un programma televisivo (www.eubeafestival.com/events/smart-eball/). Per concludere, la crisi iniziata nella seconda metà del 2008 ha scosso profondamente i mercati europei. Allo stesso tempo, ha reso più veloce il cambiamento a favore di un nuovo approccio molto più moderno ed efficace. Anche di questo si parlerà al prossimo Bea Educational il 14 luglio a Roma presso lo spazio Roma Eventi in piazza di Spagna. Vi aspetto numerosi. Salvatore Sagone direttore responsabile e presidente ADC Group

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SOMMARIO [sommario]

6 COVER STORY Newtonlab, valore ai risultati. Un

cervello evoluto, collegato a un efficiente braccio produttivo, che lavora a costi competitivi e con ambizioni internazionali. L’agenzia è tutto questo e molto di più.

10 AGENZIA DEL MESE

Havas Events Milan, la cultura dell’esperienza. Approccio internazionale, rispetto dei clienti, velocità, flessibilità e qualità sono i punti di forza dell’agenzia del gruppo Havas Worldwide Milan.

46/65 INCHIESTA EXPO 2015

L’esposizione universale ha aperto i battenti e gli ingranaggi della macchina organizzativa sono rodati. Così come le agenzie di eventi coinvolte nelle produzioni con allestimenti, cerimonie, attività e iniziative su misura. Facciamo il punto sulla kermesse.

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SOMMARIO [sommario]

14 Top Location

26 I Professionisti

32/45 Primo Piano

tra tradizione, regalità e modernità, capace di adattarsi alle esigenze di clienti diversi, grazie alla possibilità di realizzare allestimenti su misura.

Lavorare sull’esistente e creare l’atteso. Partendo da questa filosofia, Davide Verdesca traccia un bilancio delle scelte e sfide intraprese, anticipando un futuro sotto il segno del digital.

rappresentanti di aziende e associazioni europee si sono incontrati a Palermo per definire i dettagli della 2° edizione della kermesse europea.

Villa Reale, tra storia e innovazione. Una location unica, perfetta sintesi

Sinergie, il futuro comincia oggi.

32/37. EuBea Festival, un Advisory Board più motivato che mai. Venti

38. Fiere, avanti tutta. Il settore fieristico è oggi in costante crescita. La chiusura positiva del 2014 si con-

18/24 Case History 28 I Partner 18. Apload, l’unconventional style di Twizy. Per promuovere il modello

Turnè Eventi, il food & drink che fa la differenza. La tradizione nel

100% elettrico di Renault, l’agenzia ha portato la vettura nelle vetrine del brand di moda Gap.

20. Louder: esperienza, magnifica ossessione. Creare una reale empatia con il cliente, coinvolgere il consumatore, costruire un’esperienza legata al prodotto. Questa la specializzazione dell’agenzia.

ferma nei dati del primo trimestre 2015, che attestano il comparto a un +25%.

food e l’innovazione nel drink, questi gli ingredienti che hanno portato al successo l’agenzia, che ha curato il catering anche di alcune edizioni del Bea e degli NC Awards.

42. The Mall, la suite dell’intrattenimento. La location offre innumerevoli soluzioni allestitive e gode di ottimi riscontri da parte dei clienti e dei visitatori. 44. Incontri remoti del terzo tipo. Le meeting room del futuro saranno sempre più digitali e attrezzate per permettere le connessioni da remoto.

30 Incentive in Hotel Eventi ad arte sul mar Egeo. Nel

22. Access, una crescita al ‘cubo’. Dopo il successo ottenuto con ‘Naviglio Mundial’, l’agenzia conferma la sua vocazione innovativa con ‘The Cube’, on air alla . darsena di Milano fino a fine ottobre 2015.

cuore della moderna zona commerciale di Izmir (Smirne), l’imponente edificio bianco dello Swissotel Büyük Efes è un art hotel molto attrezzato per meeting ed eventi.

66 Contatti

Vetrina di presentazione per conoscere e farsi conoscere.

DIRETTORE RESPONSABILE

ABBONAMENTI

Salvatore Sagone salvatore.sagone@adcgroup.it

Nunzia De Nuccio abbonamenti@adcgroup.it

COORDINAMENTO EDITORIALE

MARKETING E COMUNICAZIONE

Marina Bellantoni marina.bellantoni@adcgroup.it

marketing@adcgroup.it

REDAZIONE

FOTOCOMPOSIZIONE E STAMPA

Mario Garaffa mario.garaffa@adcgroup.it

P.F. via Kramer, 17 - 20129 Milano

SEGRETERIA DI REDAZIONE

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Manuela Spallino manuela.spallino@adcgroup.it

ART DIRECTION E REALIZZAZIONE Alessandra Pidò info@alessandrapi.it

HANNO COLLABORATO Leonardo Felician, Francesca Fiorentino, Ilaria Myr, Serena Roberti DIRETTORE COMMERCIALE Maria Cristina Concari cristina.concari@adcgroup.it

ACCOUNT MANAGER Elisabetta Zarone elisabetta.zarone@adcgroup.it Paola Morello paola.morello@adcgroup.it Daria Pasquini daria.pasquini@adcgroup.it Andrea Gervasi andrea.gervasi@adcgroup.it (Roma) Ilaria Granato ilaria.granato@adcgroup.it (International)

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PERIODICO BIMESTRALE

Copyright 2015 ADC Group n° 79 maggio/giugno 2015 reg. trib. di Milano n° 530, 24/09/2003

SOCIETÀ EDITRICE ADC Group srl presidente: SALVATORE SAGONE Red. e pubbl.: Via Copernico, 38 - 20125 Milano tel: +39 02 49766300 e20@adcgroup.it Sede legale: via Freguglia, 2 - 20122 Milano Abbonamento annuale per l’Italia con l’annuario Event Marketing Book e con l’Annual degli Eventi: 170,00 euro Finito di stampare nel mese di giugno 2015 PROGETTO GRAFICO Davide Lopopolo


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COVER STORY [newtonlab]

di

Marina Bellantoni

Newtonlab, valore ai risultati Un cervello evoluto, collegato a un efficiente braccio produttivo, che lavora a costi competitivi e con ambizioni internazionali. Newtonlab è tutto questo e molto di più, grazie alla grande competenza sui contenuti e i linguaggi, al coraggio di osare, di mettersi in gioco, sempre, per rendere ogni evento, diverso, efficace e mai tedioso.

“La bellezza appaga gli occhi, ma non basta. Noi di Newtonlab curiamo la forma, ma anche la sostanza, i contenuti degli eventi. Perché il sapere stimola la mente, l’emozione eccita il cuore e insieme scatenano il potere, motore degli uomini”.

ad e direttore eventi

Newtonlab

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Piero Pavanini,

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Queste parole, che campeggiano nel sito dell’agenzia, ne sintetizzano in modo efficace la filosofia e l’approccio operativo. Un metodo che unisce la capacità di analisi sugli aspetti strategici e di contenuto con quella organizzativa. “Partiamo - spiega Piero Pavanini, ad e direttore eventi Newtonlab - dagli obiettivi del cliente e dalle caratteristiche dell’audience, per poi arrivare alla parte tecnico operativa. Cerchiamo soluzioni emergenti ed efficaci, finalizzate alla mobilitazione dell’impegno. Non siamo per la spettacolarizzazione fine a se stessa. Lavoriamo, spesso insieme al management, per definire nuovi format, stravolgere le consuetudini e i paradigmi, creare efficacia. La nostra appartenenza al Gruppo 24 Ore e la nostra capogruppo Newton Management Innovation, con i suoi 32 consulenti specialisti in molte aree della cultura manageriale, ci consentono di capire le problematiche dei clienti, fare le domande

Live hairstyling, a cura di 48 parrucchieri, durante la serata di lancio del programma ‘Hair - Sfida all’ultimo taglio’, in occasione della quale Discovery Italia ha voluto creare un’impresa degna del Guinness World Record

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giuste, entrare nelle loro corde e interloquire con loro a tutti i livelli, dalla finanza all’automotive, dalla distribuzione alla tecnologia. Se posso usare una semplificazione direi un cervello evoluto collegato a un efficiente braccio produttivo, che riesce peraltro a lavorare a costi competitivi e con ambizioni internazionali. Come è organizzata internamente NewtonLab? Quali modelli e metodi avete messo a punto per la realizzazione di iniziative nel settore degli eventi? Abbiamo una direzione creativa, una commerciale e una di produzione. Ma a differenza di molti competitor, le competenze sono sviluppate in verticale in tutte le persone, che sono responsabili dei progetti, dal budget alla creatività. Da noi non si deve saper fare una cosa sola bene, ma molte e tutte bene. Un event manager deve saper usare bene Excel, Power Point, deve sapere


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relazionarsi con il cliente, saper mettere insieme una riunione di brainstorming, gestire i fornitori e capirne di tecnica. Poi ci sono le figure specializzate a supporto, ma non esiste che ci sia l’account, che parla con il producer, che parla con il grafico, che parla con direttore creativo. Il mercato non è più disposto a pagare l’incompetenza e la gerarchizzazione o a remunerare persone che sanno solo gestire i gruppi. Secondo noi è un modello obsoleto. Crediamo in persone di valore che vogliono imparare e sono disposte a mettersi in gioco. Su tutto! E credo che ci stiamo riuscendo e abbiamo messo insieme un team speciale di trentenni, che sono in grado di rapportarsi con successo con gli ad delle aziende e con i tecnici in regia. E questo genera snellezza, velocità, efficacia e costi competitivi, ma anche soddisfazione nelle persone che si sentono responsabilizzate e crescono, senza avere come riferimento falsi senior, che per fare una presentazione hanno bisogno di un team di grafici e che di grande hanno solo l’ego.

Quali sono i vostri plus? La nostra competenza sui contenuti e i linguaggi difficilmente è raggiunta dai competitor. Certo non serve sempre e noi non vinciamo tutte le gare cui partecipiamo, ma se il cliente cerca il modo di rendere davvero ‘diverso’ un evento, di renderlo efficace e non noioso, ed è disposto a osare, a mettersi in discussione e a lasciarsi consigliare, lì noi facciamo la differenza.

[ CHI È ] Newtonlab - Gruppo 24Ore Corso Sempione, 68 - 20154 Milano Tel. 02 3030461 www.newtonlab24.it piero.pavanini@newtonlab24.it; giovanni.ravano@newtonlab24.it Management: Piero Pavanini, ceo, Lucio Furlani, creative director & partner. Numeri: 20 addetti; 14 mln di fatturato (Gruppo Newton). Principali clienti: Whirlpool, Peugeot, Zurich, Discovery Italia, Reale Mutua Ass.ni, Alliance Boots, Generali, Hp.

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Adalberto Vanoni, direttore artistico Aldo Coppola e giudice del reality show ‘Hair - Sfida all’ultimo taglio’, durante l’osservazione qualitativa dell’acconciatura Beehive, il famoso stile cotonato in voga negli anni ’60

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Su quali basi impostate il rapporto con i vostri clienti? Quando c’è fiducia, quando si conosce bene il cliente: si può lavorare meglio e la qualità migliora. Cerchiamo di essere un libro aperto, siamo come il cliente ci vede, senza maschere o atteggiamenti di convenienza, cerchiamo di dare il meglio sempre, e, anche live, siamo come la concierge di un hotel di lusso, dove è difficile sentirsi dire no. Cerchiamo di prevenire i problemi e gli imprevisti ma, se ci sono, li affrontiamo e li risolviamo. Chi ci conosce sa che è così, ed è un altro elemento »

[ NEWTONLAB ]

Quali sono i servizi e le soluzioni che offrite e che vi contraddistinguono maggiormente? Crediamo di essere snelli, veloci e competitivi, ma soprattutto in grado di lavorare dove serve innovazione dei format, creare efficacia e combattere la noia. Ecco, questo è un tema che mi è caro. Purtroppo vediamo ancora tanti eventi noiosi, con il pubblico con gli occhi sul cellulare e poco che gli resta in mente. Ma chi oggi è disposto a sopportare la noia? In un mondo con più di 100 canali sul telecomando e 50 app sullo smartphone, chi di noi non è pronto a ‘cambiare canale’ se qualcosa non piace o annoia? Ma negli eventi dal vivo non si può, ed ecco che il pubblico è svogliato, non porta a casa nulla e l’azienda spreca risorse. Noi stiamo combattendo una battaglia di principio contro la noia, perché, se non c’è noia, ci può essere efficacia e anche piacevolezza.


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La validazione da parte del giudice ufficiale di Guinness World Record, Lorenzo Veltri, che ha presieduto e supervisionato tutta l’impresa, decretando la vittoria finale e l’ingresso di Discovery Italia nel Guinness

che crea partnership, ma soprattutto fiducia e stima fra le persone, ed è questo che conta. Tecnologia ed eventi. Qual è la vostra opinione a riguardo? La tecnologia deve essere al servizio delle idee, deve essere un mezzo e non un fine. Abbiamo appena organizzato un evento con zero tecnologia, ma le persone erano inchiodate alle sedia, nessun cellulare in mano e sono uscite volando. Il segreto? Chi parlava raccontava cose interessanti. Sembra banale, ma non lo è affatto. Parlava di cose che riguardavano direttamente le persone in sala, e che avrebbero potuto riguardare presto i loro figli, di cose che stanno arrivando nelle nostre vite a cambiarle, e non sempre in meglio. Quanto alla spettacolarizzazione, la tecnologia può fare la differenza solo se dietro c’è un pensiero, e la ricerca e scoperta di tecnologie nuove non è certo una novità. Noi ci stiamo muovendo come sempre sul pensiero, poi cerchiamo lo strumento per realizzarlo.

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Tra le tendenze del settore anche quella che vede scomparire la divisione classica tra eventi BtoB ed eventi BtoC... Quali sono le implicazioni di questa trasformazione? A noi sta accadendo sempre più spesso che un evento B2B sia anche/diventi B2C. Il cliente cerca il modo per proporre al pubblico esterno (clienti e prospect, ndr) quello che prima o dopo propone al pubblico interno. Lo fa per efficienza sui tempi e sui costi, ma anche perché, specialmente in alcuni contesti, il pubblico consumer si è talmente evoluto da avvicinarsi al pubblico professionale. In moltissimi settori il pubblico è maturato, critica, chiede, è informato, seleziona e giudica. Questo Il decretamento e la celebrazione conclusiva per l’ingresso di Discovery nel Guinness World Record con il gruppo più grande di persone con acconciatura Beehive

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è dovuto alla diffusione della tecnologia, ma anche all’enorme crescita dell’offerta e della competizione, che si è venuta a creare in molti settori, dalle auto alle assicurazioni, al farmaco generico, al turismo. Quindi nell’evento, se non c’è troppo contenuto tecnico, i format possono essere ‘girati’ dal professionista al consumatore senza troppi problemi. Il format va pensato ovviamente a monte, ovvero ‘bisogna saperlo prima’, per creare format flessibili e che consentano di essere utilizzati in modo diverso a seconda del target. C’è molto pensiero creativo, ma anche tecnico e produttivo, per arrivare a soluzioni efficaci, leggere, veloci e competitive. Come vi state muovendo rispetto a Expo Milano 2015? Avete già messo in campo iniziative legate all’Esposizione? Abbiamo già lavorato all’interno del padiglione Usa per un nostro cliente internazionale, e abbiamo diverse iniziative in corso anche con la nostra capogruppo. Tra queste, ‘NewtonHub’, un’area dedicata alle aziende posizionata nella sede del Gruppo 24 Ore, in via Monterosa, e ‘The Tank’, uno spazio pubblico dedicato allo spettacolo e all’intrattenimento in zona Porta Romana. Due aree a disposizione delle imprese partecipanti a Expo, la prima per il pubblico business e la seconda per il consumer. Facciamo il punto sull’andamento di NewtonLab. Come avete chiuso il 2014 sul fronte del fatturato e del portfolio clienti? Come sta andando il 2015? Abbiamo chiuso un 2014 brillante con una crescita del 20% sul 2013. Il 2015 si prospetta di consolidamento con la volontà di continuare a esplorare prospettive internazionali, la prima delle quali su Londra, ove


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Ci descrive una recente case history rappresentativa del vostro modus operandi? Per il lancio del nuovo programma televisivo ‘Hair, sfida all’ultimo taglio’, Discovery Italia desiderava un progetto che prevedesse la realizzazione di un evento di grande impatto, in grado di promuovere il nuovo big show di Real Time, presentandolo come l’evento televisivo della primavera 2015 e creare un marketing case study importante. Ci siamo aggiudicati la gara a febbraio e abbiamo supportato l’azienda in tutti gli aspetti legati all’organizzazione dell’evento e alla progettazione dell’elemento centrale del format: la realizzazione di un’impresa in grado di far entrare Discovery Italia nel Guinness World Records. Lavorando parallelamente tra gli obiettivi di marketing e i pillar del programma (come la sfida, i talent, il mood, ndr), abbiamo curato la componente creativa, il design della location, trasformata in un grande Hair Salon dal gusto cool e retrò, la regia della serata, coordinando lo show e la gestione di ospiti e talent, e tutti gli aspetti organizzativi e produttivi. Non solo. Nato da un’idea di Discovery Italia, il tentativo di record ha rappresentato, per Newtonlab, un elemento nuovo e sfidante da inserire nell’organizzazione di un evento: tutta la produzione, i contenuti e gli elementi entertainment sono stati realizzati tenendo conto dei parametri necessari al raggiungimento del record stesso. La sfida intorno al format dell’evento è stata anch’essa ingaggiante: ideare un appuntamento dedicato a un pubblico omnicomprensivo di clienti, audience e media, in cui tutti i segmenti di target potessero convivere, essere ingaggiati e stimolati in maniera equivalente e secondo i rispettivi ‘need’ durante tutta la serata. A questo proposito, il team di progetto ha gestito la promozione dell’evento e i casting dedicati ai partecipanti, la presenza e il lavoro degli hairstylist artefici delle acconciature, ma anche il rispetto delle regole di valutazione, che hanno portato al successo e all’ingresso nel Guinness World Records, oltre ad attività di entertainment collaterali allo show e specifiche aree del format, rivolte ai giornalisti che hanno partecipato alla serata. Quattro ore intense, durante le quali 30 parrucchieri hanno cotonato i capelli della folla di ragazze accorse il 19 marzo al Teatro della Vetra di Milano.

Il tutto sotto la supervisione del conduttore Costantino della Gherardesca e dei giudici del talent Charity Cheah (co-fondatrice in Italia della catena Toni&Guy, ndr), e Adalberto Vanoni (direttore artistico di Aldo Coppola, ndr). I tre talent del programma sono stati a loro volta protagonisti dello show, condotto da Marisa Passera di Radio Deejay, attraverso interviste, interazioni con il pubblico e tutorial live. La serata, che ha visto oltre 500 invitati, si è aperta con una carrellata di guest sul Golden Carpet allestito per l’occasione: da Victoria Cabello a Paola Marella e poi ancora il re del cioccolato Ernst Knam, le deejay Krys&Kris, Justin Mattera e molti altri. Il gran finale è stato invece riservato al record: il giudice del Guinness World Records, Lorenzo Veltri, che ha presieduto tutta l’attività, ha decretato ufficialmente l’entrata di Discovery Italia nel Guinness dei primati, con il più grande gruppo di persone con acconciatura Beehive, il famoso stile cotonato in voga negli anni ’60. Le 261 ragazze protagoniste del record, insieme al pubblico partecipante all’evento, sono stati ingaggiati nel proseguimento della serata dedicata al party celebrativo per la vittoria conquistata. Chiudiamo guardando al futuro. Può fornirci qualche anticipazione in riferimento a progetti/ iniziative che avete in cantiere? Stiamo partecipando a diverse gare interessanti. Ci siamo aggiudicati un progetto importante per un cliente automotive che partirà a settembre. L’obiettivo è aumentare la nostra riconoscibilità e i nostri tratti distintivi, far conoscere meglio la nostra offerta e cercare di lavorare all’estero, dove, come italiani, abbiamo qualcosa da dire. Ma soprattutto sconfiggere la noia! Abbiamo vinto qualche battaglia, ma la guerra è ancora lunga.

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stiamo portando avanti una solida campagna di sviluppo business. Il 2015 per ora è in linea con le previsioni.

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Un momento di entertainment collaterale allo show con il photoboot, attraverso il quale gli ospiti hanno condiviso i loro scatti fotografici sui social network con l’hashtag #hairgwr

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AGENZIA DEL MESE [havas events milan]

di

Marina Bellantoni

Havas Events Milan, la cultura dell’esperienza Esperienza internazionale, rispetto dei clienti, velocità, flessibilità e qualità sono i punti di forza dell’agenzia del gruppo Havas Worldwide Milan. Grazie a un team creativo di professionisti e alla continua ricerca di strumenti e metodologie innovative, la società si propone quale partner delle aziende nell’ideazione e nell’organizzazione di eventi all’avanguardia. Realtà giovane con sede a Milano, Havas Events Milan è nata nel giugno 2013, all’interno del gruppo di comunicazione Havas Worldwide Milan. Grazie al team di professionisti con esperienza decennale nel settore, l’agenzia si posiziona sul mercato in modo competitivo, offrendo l’ideazione di strategie per l’organizzazione e la comunicazione di eventi, in Italia e all’estero, forti del supporto del network internazionale, presente in oltre 120 città e 75 Paesi. “Velocità, flessibilità, qualità e creatività - spiega Attilio Manassero, managing director Havas Events Milan - sono le parole chiave che ci contraddistinguono nel saper rispondere alle sfide e alle richieste di un mercato sempre più dinamico ed esigente”. Quali servizi, strumenti e soluzioni innovative offrite al mercato degli eventi? L’agenzia si propone di essere un partner per le aziende nell’ideazione e nell’organizzazione di eventi e progetti di comunicazione all’avanguardia, a livello consumer e corporate. Grazie a un team creativo di professionisti di grande caratura e alla continua ricerca di strumenti e metodologie innovative, siamo

Il 12 maggio, in occasione dell’inaugurazione del Vodafone Store Darsena, Havas Events Milan ha realizzato una press conference per 50 giornalisti e un party serale per 900 ospiti

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Attilio Manassero, managing director Havas Events Milan

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in grado di fornire servizi cross mediali che integrano in un’offerta completa le competenze delle agenzie del Gruppo Havas in Italia: dal digital all’advertising, fino alle Pr. Quali sono i plus che vi differenziano rispetto ai competitor? La cultura, l’esperienza e il rispetto dei clienti sono i fattori distintivi della nostra agenzia, assieme all’attuazione di progetti trasversali, un know-how sui mercati internazionali e una visione di insieme nel settore dei servizi e strumenti per la comunicazione e il marketing.


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AGENZIA DEL MESE [havas events milan]

Come vi posizionate rispetto alle nuove tecnologie? Siamo estremamente attenti alle nuove tecnologie che, in molti casi, rappresentano uno strum ento fondamentale per le attività di engagement e live communication. Naturalmente tutto sempre legato e in sinergia con il mondo digital. Abbiamo la fortuna di avere un’agenzia interna, Havas Digital Worldwide, con cui sviluppiamo molti progetti di comunicazione integrata. Un’offerta ampia e che cerca di coprire le molteplici discipline della comunicazione nelle diverse occasioni e contesti che affrontiamo quotidianamente.

A cosa sono chiamate oggi le agenzie? In questi ultimi anni, le agenzie di eventi sono chiamate a rispondere alle richieste dei clienti e del mercato con un ampio spettro di competenze e, nello stesso tempo, con una grande specializzazione. Per rispondere efficacemente non possiamo non citare il fatto che ci avvaliamo anche della preziosa consulenza esterna di professionisti di alto profilo che circondano e collaborano con la nostra agenzia da molti anni.

[ CHI È ] HAVAS EVENTS MILAN Via San Vito, 7 - 20123 Milano events.milan@havasww.com Management: Attilio Manassero, managing director; Gilles Morange, general manager; Claudio Sbragion, creative executive director. Principali servizi: ideazione e organizzazione di eventi. Numeri: oltre 4.000.000 di euro (fatturato 2014); 9 dipendenti. Principali clienti: Campari, Costa Crociere, Expo 2015, Gancia, Generali Italia, Jeep, Jti, Lloyds Farmacia, Moncler, Mondelez International, Pirelli, Roche, Russian Standard, Siemens, Sisal, Vodafone.

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Quali programmi avete per il 2015? Ci sono novità in vista? Per il 2015 abbiamo diversi progetti importanti: sicuramente puntiamo a una crescita organica e di implementazione della struttura con l’arrivo di nuovi professionisti nei vari reparti: dal creativo fino alla produzione. Ma stiamo provando a tracciare delle nuove strategie per sviluppare e raggiungere obiettivi ambiziosi, non solo nel mondo degli eventi tradizionali. Ma di questo potremo parlarne solo più avanti.

Parliamo di Expo. Havas Worldwide Milan è l’agenzia di riferimento dell’Esposizione Universale e Havas Events Milan è la struttura che ha firmato la cerimonia che si è svolta la sera prima dell’apertura ufficiale. Ci descrive le linee strategiche del vostro impegno per Expo? Da quando Havas Worldwide Milan si è aggiudicata lo scorso anno (30 aprile 2014, ndr) la gara per la comunicazione integrata di Expo Milano 2015, ha fin da subito creato un team di comunicazione dedicato. Da un’importante sinergia tra le agenzie del gruppo, è nato lo sviluppo delle campagne pubblicitarie, operazione Btl e di organizzazione di eventi. »

[ HAVAS EVENTS MILAN ]

A quante gare partecipa l’agenzia in un anno? Ci sono, invece, clienti con i quali portate avanti un rapporto duraturo ed esclusivo? Non abbiamo ancora compiuto due anni dalla fondazione di Havas Events Milan, ma il numero di gare è davvero molto elevato. Solo per citare il 2014, abbiamo partecipato a più di trenta gare. Per fortuna ci sono anche relazioni consolidate con alcuni clienti che si sviluppano su base annua. Per esempio, con Siemens Italia abbiamo appena siglato un contratto su base triennale.

Havas Worldwide Milan e Havas Events Milan hanno firmato ‘The Opening’, evento di apertura di Expo 2015 che si è svolto in piazza Duomo a Milano, il 30 aprile, davanti a una platea di 3.000 invitati e un pubblico di oltre 25.000 cittadini


Ci descrive i progetti e le iniziative speciali che avete firmato e che firmerete nell’ambito di Expo? Con Havas Worldwide Milan per Expo2015, tra le iniziative, ricordiamo l’evento ‘Le idee di Expo 2015 verso la Carta di Milano’ presso l’Hangar Bicocca e la Cerimonia di apertura ufficiale ‘The Opening’, trasmessa su Rai1 in mondovisione. Inoltre, altri importanti appuntamenti, come il Women’s for Expo, svoltosi il 29 e 30 giugno a Milano. Invece, sempre nell’ambito di questo semestre, ma non direttamente per il cliente Expo, ci stiamo occupando di progetti correlati per importanti clienti; abbiamo seguito per Siemens l’inaugurazione delle grandi sculture arboree i ‘Portali di Expo’, firmate dall’architetto Libeskind con tecnologia smartgrid che sono state collocate agli angoli di piazza Italia, nel ‘cuore’ dell’Esposizione. Sempre per Siemens, stiamo sviluppando un evento esclusivo rivolto ai top client dell’azienda nel centro congressi Expo. Per Friuli Venezia Giulia stiamo invece progettando la presenza, a luglio, nello spazio a rotazione dedicato alle regioni di Padiglione Italia. Un altro progetto ha impegnato l’agenzia nello sviluppo e personalizzazione dello spazio Findus, all’interno del Padiglione Cibus di Federalimentare, con la nuova campagna e messaggi di comunicazione. Dal vostro punto di vista, Expo sta svolgendo un ruolo di traino per il settore degli eventi? Quale opportunità rappresenta per il sistema Italia? Riteniamo che Expo Milano 2015 sia una grande vetrina internazionale prima di tutto per Milano e per l’Italia, in grado di conferire una grande energia, sia alle aziende sia ai visitatori, richiamando l’interesse da tutto il mondo, come si evince anche dall’affluenza di migliaia di persone dal giorno di apertura. Senza dubbio, per il settore degli eventi, l’Esposizione Universale rappresenta una grande opportunità basti pensare che a Milano si trova difficilmente una location per eventi

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che non sia già stata prenotata o un’area della città che non abbia un palinsesto di iniziative per i prossimi mesi. Ci descrive recenti case history particolarmente rappresentative del vostro modus operandi? Come anticipato prima, con Havas Worldwide Milan abbiamo realizzato per Expo2015 ‘The opening’, l’evento di apertura che si è svolto in piazza Duomo a Milano, il 30 aprile, davanti a una platea di 3.000 invitati, un pubblico di oltre 30mila cittadini e il record di ascolti televisivi (share di oltre il 32%), con 9 milioni di italiani che hanno potuto vedere l’evento in diretta su Rai1. Un grande spettacolo, condotto da Paolo Bonolis e Antonella Clerici, che ha visto la partecipazione di straordinari artisti: Bocelli, con tre tenori internazionali, Lang Lang, l’Orchestra e il Coro del Scala. Per il fuori Expo, tra i tanti progetti, abbiamo vinto con Vodafone il progetto ‘Darsena’; una presenza importante del brand, nella Darsena finalmente riaperta dopo dieci anni, durante il semestre di Expo. Un concept store unito a un palinsesto di eventi che si svolgeranno nel corso dei prossimi mesi. Il 12 maggio per l’inaugurazione del Vodafone Store Darsena abbiamo realizzato una press conference per 50 giornalisti e un party serale per 900 ospiti, con lounge bar e Dj-set with special live performance (violino e sax, ndr). Per il cliente Generali Italia e Ina Assitalia, infine, abbiamo firmato la Convention 2014 (Firenze, 21-22 giugno, ndr), che ha visto la partecipazione di 1.200 agenti della prima e 1.000 della seconda. L’evento ha previsto un’attività di team building per 400 persone e una convention nel teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Condotta da Chiara Francini con la partecipazione straordinaria in qualità di voce narrante di Luca Zingaretti, l’evento ha messo in scena un ‘Rinascimento Contemporaneo’ con tre performance di danza, breakdance e canto.

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Per la convention Generali Italia e Ina Assitalia 2014 (Firenze, 21-22 giugno), Havas Events Milan ha realizzato attività di team building per 400 persone e il meeting nel teatro del Maggio Musicale Fiorentino

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AGENZIA DEL MESE [havas events milan]



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TOP LOCATION [villa reale di monza]

Francesca Fiorentino

Villa Reale, tra storia e innovazione Una location unica, perfetta sintesi tra tradizione, regalità e modernità, capace di adattarsi alle esigenze di clienti diversi, grazie alla possibilità di realizzare allestimenti su misura. A disposizione, per eventi di qualsiasi tipologia, le storiche Sale di Rappresentanza, per un totale di circa 1.000 mq, e un ampio Foyer. Villa Reale di Monza è una residenza storica della fine del Settecento, abitata e frequentata negli anni da alcune delle più importanti figure della storia degli ultimi secoli, come gli Asburgo, il viceré Eugenio de Beauharnais e i Savoia. Samantha Ceccardi, managing director de Gli Eventi di Villa Reale racconta i plus di questa location, simbolo indiscusso della regalità italiana, che nel 2014 ha aperto le sue porte agli eventi ed è stata indicata come una delle sedi più rappresentative per Expo Milano 2015.

managing director de Gli Eventi di Villa Reale

Residenza storica settecentesca, dal 2014 la Villa Reale di Monza si è aperta agli eventi ed è stata indicata come una delle sedi più rappresentative per Expo Milano 2015

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Samantha Ceccardi,

Qual è la marcia in più della Villa Reale rispetto ad altre location? È una location esclusiva, in grado di unire tradizione, regalità e modernità; si adatta alle esigenze di clienti diversi, grazie alla possibilità di realizzare allestimenti su misura. La disposizione funzionale degli spazi, la possibilità di scegliere tra ambienti di dimensioni diverse e di optare per un set-up personalizzato, l’alta tecnologia, e spazi esterni adatti a ospitare grandi tensostrutture sono plus quasi unici per una location storica.

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Chi segue i clienti che vogliono organizzare eventi? Abbiamo un team di sette persone, affiatato e di grande esperienza, che segue i clienti dalla programmazione fino alla definizione degli aspetti operativi e di tutti quei piccoli dettagli che fanno di un evento un momento da ricordare. Ognuna di loro ha formazione e skill diversi, qualità che permettono di rispondere a ogni esigenza e a differenti tipologie di clientela.


TOP LOCATION [villa reale di monza]

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Quali sono le caratteristiche strutturali che rendono la location adatta alla realizzazione di eventi? Villa Reale di Monza offre sette Sale di Rappresentanza, differenti tra loro per stile e dimensioni e un ampio Foyer, tutte posizionate al Primo Piano Nobile, per un totale di circa 1.000 mq. Il Salone delle Feste è lo spazio più ampio, seguito dalla Sala à Manger, che lascia senza fiato per i colori e i giochi di luce tra cristalli e specchi. Seguono poi la Sala del Trono, la Sala da Pranzo di Famiglia, la

La scelta dei fornitori è un aspetto molto delicato. Come vi comportate in merito? Come si può facilmente comprendere un edificio di pregio, con una lunghissima storia alle spalle, richiede un’attenzione particolare. Per questo motivo, abbiamo selezionato alcuni fornitori di servizi chiave, che sono in grado di garantirci la massima cura e attenzione alla qualità del servizio e alla tutela del patrimonio storico. Per il service audio e video, abbiamo scelto Meeting Project, un’azienda che opera da più di dieci anni nel settore e collabora con alcune eccellenze come il Teatro alla Scala di Milano, il Centro Congressi Ibm e il Gruppo Starwood di Milano. Per il catering, ci »

[ SCHEDA TECNICA ] Gli Eventi di Villa Reale - Monza Viale Brianza, 1 - 20900 Monza (MB) Tel. +39 039 5960592 www.eventidivillareale.it / eventi@villarealedimonza.it Spazi a disposizione: Foyer (215 mq.); Salone delle Feste (208 mq.); Sala degli Arazzi (72 mq.); Sala del Trono (96 mq.); Sala degli Uccelli (70 mq.); Sala à Manger (140 mq.); Sala Bianca (69 mq.); Sala da Pranzo di Famiglia (85 mq.).

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Per quali eventi si presta maggiormente il vostro spazio? Villa Reale viene percepita come una location molto versatile. Grazie a questo, abbiamo ospitato tutte le principali tipologie di eventi: dai cocktail alle cene di gala, dai meeting fino alle conferenze. I nostri clienti provengono da diversi settori merceologici: banche e assicurazioni, fashion, food & beverage, automotive e tecnologia, istituzioni e organizzazioni governative. Ci rivolgiamo sia agli organizzatori di eventi, sia a imprese e associazioni. Di sicuro la ricchezza della nostra location unita a un’aura di regalità, che le deriva dalla sua storia, sono caratteristiche apprezzate dal mondo corporate, sempre in cerca di luoghi con contenuti e atmosfere che possano costituire un valore aggiunto per i loro eventi.

Sala degli Arazzi e la Sala degli Uccelli e, infine, la Sala Bianca. Spazi diversi per dimensioni, forme e stili decorativi, che possono essere utilizzati insieme, scegliendo la formula degli spazi in esclusiva, oppure singolarmente, per andare incontro all’organizzazione di piccoli e grandi eventi. Le sale sono parte del grande complesso della Reggia di Monza che include gli Appartamenti Reali, il secondo piano nobile dedicato alle mostre temporanee, il Belvedere con le esposizioni di Triennale Design Museum, il Roseto, il Serrone e il grandissimo parco.

[ GLI EVENTI DI VILLA REALE - MONZA ]

Quali servizi aggiuntivi offrite oltre all’affitto dello spazio? Grazie agli ottimi rapporti con le istituzioni e gli operatori del territorio supportiamo i nostri clienti organizzatori di eventi anche oltre i confini di Villa Reale. Monza e la Brianza sono molto conosciute per il design, la produzione di arredamenti di alta qualità e per l’Autodromo. Non tutti però sanno che la città e il territorio custodiscono tesori d’arte, come il Duomo e la Cappella di Teodolinda appena restaurata, o ville storiche disseminate nella provincia. Proporre queste visite, o un team building presso l’Autodromo, è un servizio al cliente, ma anche motivo di orgoglio. Collaboriamo con gli organizzatori delle mostre di Villa Reale proponendo visite in esclusiva da abbinare agli eventi o alle cene presso la nostra sede. Anche con gli albergatori di Monza abbiamo un rapporto di stretta collaborazione.

La Sala à Manger (140 mq.) lascia senza fiato per i colori e i giochi di luce tra cristalli e specchi


TOP LOCATION [villa reale di monza]

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affidiamo a Da Vittorio di Bergamo, che propone soluzioni ristorative personalizzate. Senza dimenticare l’Hotel De La Ville, posizionato di fronte a Villa Reale, un’altra eccellenza nell’ospitalità della nostra città. In che modo promuovete la location? Abbiamo lanciato la nuova campagna di comunicazione sulle più importanti testate di settore con il nuovo claim ‘Be Regal, Be Unique’. Senza dimenticare la comunicazione integrata per l’intero complesso di Villa Reale, che ha contribuito a farne un vero e proprio polo culturale di altissimo livello, mantenendo la promessa di diventare una delle sedi più rappresentative di Expo. Per stampa e addetti ai lavori, stiamo lavorando ad un evento che proporremo nel periodo estivo per far apprezzare dal vivo la magia delle nostre sale. Quali sono stati gli eventi più importanti che avete ospitato nell’ultimo anno? Ci sono stati eventi molto significativi per l’importanza istituzionale e la risonanza mediatica: la seconda edizione del Self Built Exhibition Spaces Workshop per Expo Milano 2015, con i commissari Expo provenienti dai diversi Paesi del mondo, e il dinner gala voluto da Franca Sozzani, appuntamento annuale della Fondazione Ieo - Istituto Europeo di Oncologia, al quale hanno preso parte, oltre al direttore di Vogue Italia e presidente della Fondazione, anche Roberto ed Eva Cavalli, Diego Della Valle, Lapo Elkann, Marta Marzotto e molti altri. Senza dimenticare l’evento per i top client di Chanel e il lancio prodotto di Lavazza. La scelta di allestimenti, luci e soluzioni tecniche ha dato vita a un’atmosfera magica e ha rivelato anche a noi addetti ai lavori soluzioni innovative, chic e inaspettate.

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Avete predisposto un’offerta particolare per ospitare eventi in occasione di Expo di cui siete sede di rappresentanza istituzionale? L’offerta è per prima cosa legata alla cultura: ‘La Bella Principessa’, ultima attribuzione al Maestro Leonardo da Vinci; ‘Il Fascino e il Mito dell’Italia dal Cinquecento al Contemporaneo’, una delle mostre più importanti di Expo e la mostra di Triennale Design Museum negli spazi del Belvedere. L’offerta culturale è promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e da Regione Lombardia e, grazie a Gli Eventi di Villa Reale, queste mostre possono essere proposte in esclusiva e a porte chiuse agli ospiti di chi sceglie la Villa come location per i propri eventi. Grazie alla collaborazione con Da Vittorio, grande attenzione verrà data alla proposta di eccellenze culinarie italiane e allo sfoggio di importanti chef. Collaboriamo, inoltre, con diverse realtà in stretto contatto con le delegazioni dei Paesi stranieri. La nostra posizione sicuramente ci agevola. Villa Reale è vicina agli aeroporti di Linate e Orio al Serio e alla stazione dell’alta velocità, dista solo 25 minuti di auto dal sito di Expo e crediamo possa offrire una valida alternativa, riservata, raccolta e immersa nel verde, alle tante proposte della città di Milano. Quali novità bollono in pentola? Lavoriamo ogni giorno per migliorarci; il nostro futuro è orientato ad arricchire la nostra offerta per proporre sempre soluzioni nuove, idee e spunti utili ai nostri clienti. Le novità in cantiere sono tantissime, in particolare legate a iniziative che coinvolgono vari partner del territorio, ma non vorremmo dare troppe anticipazioni. Comunicheremo a breve le novità, ma chi vorrà qualche anticipazione può venire a trovarci in Villa!

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Il Salone delle Feste (208 mq.) è lo spazio della Villa Reale di Monza più ampio a disposizione per qualsiasi tipologia di evento

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CASE HISTORY [apload]

di

Mario Garaffa

Apload, l’unconventional style di Twizy Per promuovere il modello 100% elettrico di Renault, l’agenzia ha ideato un percorso di storytelling, che ha portato la vettura nelle vetrine del brand di moda Gap. A valorizzare le iniziative anche lo spirito artistico di Clet Abraham.

Apload ha portato il modello 100% elettrico Renault Twizy nelle vetrine del brand di moda GAP, nei negozi di Roma e Milano

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Andrea Palma e Andrea De Santis, partner Apload

Libertà di espressione e libertà di movimento vanno di pari passo. Ne sono convinti i partner dell’agenzia Apload, Andrea Palma e Andrea De Santis, che proprio sulla base dell’unione di questi due principi hanno costruito un’interessante serie di iniziative a supporto della promozione di Twizy, il modello 100% elettrico della casa automobilistica francese Renault. “Per l’occasione - spiega Andrea Palma - abbiamo progettato un’operazione che, attraverso la creazione di accordi con altri player, ha contribuito a realizzare un percorso di storytelling intorno alla vettura elettrica Twizy, rispondendo alla volontà del brand di intervenire con un’operazione che avesse dello spettacolare e sedimentasse nella mente dei consumatori. Da questo desiderio è nata la partnership con Clet Abraham, street artist francese di notorietà internazionale, per realizzare un’attività artistica fortemente unconventional, coerente con il prodotto Twizy, e consentire al pubblico di scoprire questo veicolo innovativo, testandone le qualità con una formula comunicativa divertente”. Ma non solo: per far in modo che la personalità di Twizy uscisse ancor più rafforzata e che il momento dell’incontro one-to-one col target rappresentasse qualcosa di più

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Stefano Solarino,

direttore creativo Apload

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di un semplice test drive, è stato stretto un accordo anche con il brand di moda GAP, che ha accolto il veicolo all’interno delle vetrine dei suoi store di Roma e Milano. “Ciò che volevamo raccontare - aggiunge Lara Mandurino, account director Apload - è che Twizy non è semplicemente una macchina agile, abilitata al superamento di qualsiasi varco cittadino; Twizy arriva ovunque, persino nelle vetrine. In particolare, abbiamo ricreato un paesaggio metropolitano in stoffa GAP, arricchito dalle rivisitazioni urbane e artistiche di Clet. Il risultato è stato particolarmente apprezzato per la qualità della realizzazione”. Renault


CASE HISTORY [apload]

L’allestimento delle vetrine del brand GAP è stato arricchito dalle installazioni in stile metropolitano dello street artist francese Clet Abraham (in foto)

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territorio della brand activation, in termini grafici, artistici, allestitivi e logistici, con la supervisione del personale e dei risultati di lead e test drive. Anche la partnership artistica è stata seguita interamente da Apload, che ha curato i rapporti con l’artista, contribuendo ad armonizzare i suoi intenti artistici con gli scopi di comunicazione del brand”. Quanto al futuro, attualmente Apload sta partecipando a una gara Renault per un importante evento di lancio di prodotto, che si terrà nel corso della prossima estate. Vi teniamo aggiornati.

[ SCHEDA TECNICA ] Società organizzatrice: Apload Cliente: Renault Tipologia: co-marketing, field activazion, partnership artistica / ambassadorship Obiettivi: costruzione di un territorio di comunicazione; awareness di prodotto; lead qualificati e test-drive Target: urbano, giovane e unconventional Data di realizzazione: 27-30 aprile 2015 Location: GAP e centro città di Roma e Milano Ospiti d’eccezione: Clet Abraham Comunicazione pre e post evento: post su Facebook Numeri: più di 512 foto, circa 100 lead qualificati, 251 test drive

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Lara Mandurino,

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[ ZERO TWIZY LIMITS ]

Twizy è stata posizionata al centro di questo speciale scenario, a disposizione di tutti coloro che volessero salire a bordo e farsi fotografare. Le foto sono state personalizzate, condivise sui social, stampate e regalate come ricordo della giornata a tutti i partecipanti. Ma non solo: davanti ai negozi, nel centro delle due città si sono tenuti i test drive, per far provare direttamente il prodotto ai consumatori. “L’idea di fondo che desideravamo raccontare - spiega Stefano Solarino, direttore creativo Apload - è il più importante dei pregi di Twizy: la sua inarrestabilità. Oltre a essere particolarmente agile, viste le sue dimensioni, e ad avere un design originale, la grande forza di Twizy risiede nella sua possibilità di entrare nei centri storici cittadini, superando l’accesso limitato, a qualsiasi ora, grazie alla sua natura di veicolo elettrico, dunque non inquinante. Non a caso, Clet ha ideato due opere d’arte servendosi, come base, dei cartelli di divieto: entrambe hanno per protagonisti la macchina, guidata dal tipico omino delle sue opere, e il logo Twizy. Non c’è divieto che tenga per Renault Twizy sembra suggerire simpaticamente l’opera dell’artista”. Alla base di tutto, c’è stata la volontà di affermare il carattere unconventional e le grandi potenzialità dinamiche di una vettura ecologica e profondamente urbana come Twizy. In questo contesto, la partnership con GAP è servita a soddisfare maggiormente i fini commerciali dell’operazione, mentre la collaborazione con Clet Abraham ha contribuito a costruire maggiormente un territorio di comunicazione che parlasse di arte e di città. Il tutto coinvolgendo un target trasversale, come è trasversale il target di Twizy, “macchina ideale aggiunge Solarino - per chi si muove in città e ha la necessità di vivere appieno le possibilità che la vita urbana offre. Un target giovane, dinamico e un po’ unconventional, capace di innamorarsi di una proposta innovativa e originale, come quella di Twizy”. Ottimi i risultati: in tre giorni di attività, nelle città di Roma e Milano, sono state scattate più di 500 foto, ottenuti un centinaio di lead e realizzati 250 test drive. “Nel dettaglio - spiega Andrea De Santis - Apload ha seguito ogni aspetto dell’attività, dallo studio strategico dei partner giusti alla realizzazione sul

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account director Apload


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CASE HISTORY [louder/continental]

di

Marina Bellantoni

Louder: esperienza, magnifica ossessione Creare una reale empatia con il cliente, coinvolgere il consumatore, costruire un’esperienza legata al prodotto, che rappresenti un vantaggio rispetto alla concorrenza. Questo il core business di Louder, agenzia specializzata nelle varie discipline del below the line, che ha fatto di innovazione, competenza e attenzione alle risorse umane i propri cavalli di battaglia.

La VI edizione del ContiWinter Tour 2015, firmata da Louder, si è rivolta ai responsabili d’acquisto all’interno del nucleo familiare, ai giovani e agli sportivi o anche solo a chi cercava un momento di relax e svago

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Davide Caggiano, partner & managing director Louder

Da sempre, Louder si distingue nell’articolato panorama delle agenzie di comunicazione per due grandi ragioni: la prima è il profondo rispetto per le persone che vi lavorano, da chi inizia come stagista inseguendo un sogno, fino ai collaboratori più esperti che fanno parte del team da più di 10 anni. La seconda ragione risiede nella quotidiana ricerca d’innovazione e competenza, uno stimolo che porta l’agenzia a vestire sempre i panni di chi vive la creatività che scaturisce dalle ‘storie’ firmate Louder. “Sono sicuro - afferma Davide Caggiano, partner & managing director - che le aziende che ci scelgono possano immediatamente percepire questi due valori che per noi rappresentano al contempo i fari e le fondamenta”. Il ruolo di Louder è offrire un sicuro riferimento nei vari ambienti del Btl, ciascuno dei quali è gestito da professionisti specializzati nel proprio settore. “Sia ben chiaro - precisa Caggiano -, però, che la nostra passione, la nostra vera ossessione, è l’esperienza! Creare una reale empatia con il cliente, coinvolgere il consumatore, costruire un’esperienza legata al prodotto che rappresenti un vantaggio rispetto alla concorrenza: ecco, questo è il nostro vero core business”.

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Continental,

potere all’engagement

Tra le case history esemplificative del modus operandi dell’agenzia, spiccano i progetti firmati per Continental: una serie di attività invernali ad alto tasso di engagement. L’azienda specializzata nella produzione di pneumatici, infatti, ormai da molte stagioni promuove la sua tecnologia all’avanguardia attraverso un tour invernale presso le maggiori e più belle località sciistiche italiane. Louder si è aggiudicata la gara per l’organizzazione del Conti Winter Tour, grazie alla stesura di un progetto molto completo e all’altezza delle grandi aspettative del cliente: un format concreto che ha avuto una gigantesca interazione sui principali social network, con oltre 10.000 tra post sull’evento e foto pubblicate su Instagram. “Quando l’azienda ci ha scelto per raccontare la VI edizione del ContiWinter Tour 2015 - racconta il manager -, abbiamo ideato un villaggio itinerante e un programma di attività educational sulla guida sicura


CASE HISTORY [louder/continental]

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[ SCHEDA TECNICA ] Società organizzatrice: Louder. Cliente: Continental. Tipologia: tour sulla neve. Obiettivi: promuovere la sicurezza stradale. Target: famiglie. Data: gennaio/marzo 2015. Location: Sestriere, Cervinia, Bormio, Roccaraso, Abetone, Madonna di Campiglio, Cortina, Canazei. Partner/Media partner: Ciobar, Perfetti Van Melle, Nintendo. Numeri: 8 località, 24 giorni di evento, 1.000 pdv coinvolti in pre-comunicazione, 5.000 kit sicurezza, 10.000 interazioni social. Budget: circa 150K.

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prodotti offerti ed esperienza ci ha permesso di ricevere il supporto di aziende come Cameo (con Ciobar), alla quale abbiamo dedicato un’intera area per la distribuzione gratuita di cioccolate calde, Nintendo, per l’intrattenimento virtuale legato alla guida sulla neve, e Perfetti Van Melle, che ha arricchito di Golia il ‘kit sicurezza’. ContiWinter Tour 2015 ha rappresentato un’esperienza davvero completa, che il pubblico ha apprezzato tantissimo, ne sono una prova le oltre 50.000 interazioni. “In primis - racconta Caggiano - è stato raggiunto uno degli obiettivi principali del brief, quello che doveva caratterizzare questa edizione rispetto alle precedenti, e cioè il ‘rumore’ del nostro evento, inteso come coinvolgimento e intrattenimento del target. Se per le passate edizioni era stato un obiettivo secondario, quest’anno rappresentava un must have. Continental, inoltre, grazie a una grande attenzione verso l’educazione al prodotto, ha potuto sensibilizzare il target su una materia importante come la sicurezza, confermando così la sua leadership nel settore”. E per il futuro? Quali novità ‘bollono in pentola’? “Expo - conclude il manager - ci terrà occupati nella gestione del padiglione Coca-Cola fino alla fine di ottobre, un’esperienza che stiamo vivendo come un grande privilegio. L’estate ci vede anche impegnati nella gestione dell’esperienza Bacardi all’Isola d’Elba, un grande evento lungo 15 giorni, un cocktail di mare, divertimento e musica, che avrà tra i vari protagonisti Bob Sinclar in concerto l’11 agosto in una delle location più belle dell’isola”.

[ CONTIWINTER TOUR ]

per adulti e bambini, che potessero essere un attraente e divertente momento di svago e interesse per le famiglie. Come sempre, abbiamo voluto differenziarci dalle altre realtà esistenti, grazie anche al tema della sicurezza stradale, che ci ha permesso di interagire in modo originale con i visitatori”. 24 appuntamenti in 8 località sciistiche italiane, in ciascuna delle quali sono state offerte ad appassionati e turisti, nelle immediate vicinanze delle piste da sci, una serie di attività ludiche ed educational dedicate ad adulti e bambini: dal Pedal Go-Kart per sfidare gli amici al warm-up presciistico con istruttore, dal tutorial sulla guida sicura in condizioni invernali all’area relax, dai giochi a quiz sull’inverno e la sicurezza stradale al TyreCurling per allenarsi a frenare nei giusti spazi. Con disponibilità e grande competenza, gli esperti Continental hanno risposto alle domande del pubblico e dei clienti, offrendo informazioni sui prodotti. È stato inoltre creato un kit sicurezza e ulteriori gadget esclusivi che hanno reso ancora più appealing l’esperienza. L’iniziativa si è rivolta ai responsabili d’acquisto all’interno del nucleo familiare, al quale venivano offerte utili informazioni di prodotto, ai più giovani grazie alle numerose attività, agli sportivi o anche solo a chi cercava un momento di relax e svago. Sul campo, uno staff selezionato e formato da uno dei più esperti producer dell’agenzia, Filippo Avetta, il quale ha seguito tutte le fasi del progetto. Su ciascuna tappa il personale era composto da nove persone, con un ruolo ben distinto: animazione, accoglienza, servizio e informazioni. “Credo che più di ogni altra cosa - precisa Caggiano sia stata la forza creativa del progetto a convincere la committenza, in quanto abbiamo presentato un progetto molto completo e strutturato. Non meno importante la pre comunicazione dell’evento per creare ‘buzz’: abbiamo ideato una strategia di marketing territoriale che prevedeva la visita di una nostra promoter presso tutti i punti vendita del comune ospitante della tappa nel weekend precedente all’evento (e delle maggiori città limitrofe, ndr), in modo da informare il target che per tempo poteva scegliere di parteciparvi”. Uno ruolo fondamentale per il successo del progetto è stato svolto dai partner che hanno rappresentato, fin dai primordi, una leva interattiva importante. “Il nostro ufficio commerciale - spiega Caggiano - ha iniziato contestualmente alle fasi di gara la ricerca dei partner più adatti alla storia che stavamo scrivendo. La coerenza tra

Il ContiWinter Tour 2015 ha previsto 24 appuntamenti in 8 località sciistiche italiane, in ciascuna delle quali sono state offerte, ad appassionati e turisti, nelle immediate vicinanze delle piste da sci, una serie di attività ludiche ed educational dedicate ad adulti e bambini


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CASE HISTORY [access]

di

Marina Bellantoni

Access, una crescita al ‘cubo’ Dopo un 2014 con una crescita a doppia cifra, anche il 2015 si riconferma positivo, grazie all’aumento delle attività di consulenza sui clienti interni e a importanti new business, oltre alla grande attenzione riposta verso le iniziative legate alla PA. Dopo il successo ottenuto con ‘Naviglio Mundial’ nel 2014, Access sta già lavorando a numerosi progetti, primo tra tutti ‘The Cube’, on air da maggio fino a tutto ottobre 2015.

managing director Access

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Davide Bertagnon,

Access è una struttura di event marketing all’interno di GroupM in grado di rispondere alle necessità di brand experience & activation dei clienti, diventando, nel corso degli anni, sempre più un marketing solution provider, per fornire soluzioni e progetti integrati, in grado di rispondere alle diverse esigenze di comunicazione. Si distingue per creatività, capacità produttiva, velocità di esecuzione e innovazione, con un approccio che ha portato in questi anni a grandi risultati in termini di crescita. Tra i numerosi progetti curati dall’agenzia negli ultimi tempi spicca ‘The Cube’, l’innovativa piattaforma di tecnologia led installata sull’acqua della darsena di Milano, rinnovata in occasione di Expo 2015. “Tutto - racconta Davide Bertagnon, managing director Access - è partito quando abbiamo letto l’avviso pubblico emesso dalla Navigli Lombardi, società partecipata da Comune di Milano e Camera di Commercio, la quale, all’interno di un complessivo progetto di riqualificazione del sistema Darsena, stava cercando di costruire un progetto e una piattaforma tecnologica che trasmettesse contenuti legati alla città e alle sue manifestazioni

Il progetto ‘The Cube’, affacciato sulle acque della darsena a Milano, si ispira alla storia del Duomo della città, per la costruzione del quale erano giunti, attraverso i navigli, cubi di marmo dalla cave di Candoglia

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nell’avvicinarsi al periodo di Expo per i cittadini e per i turisti”. L’idea del cubo è nata da uno spunto del responsabile marketing della Navigli Lombardi, Vittorio Gargaglione. L’idea era quella di rifarsi a quanto avvenne per la costruzione del Duomo di Milano, quando nel 1393 la Veneranda Fabbrica del Duomo, iniziò a far arrivare i blocchi e i cubi di marmo per la costruzione della Cattedrale direttamente dalle cave di Candoglia, località della Val d’Ossola, utilizzando i navigli come via di trasporto.


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“L’idea di costruire un grande cubo multimediale, e riportarlo, metaforicamente, dopo oltre 600 anni, direttamente sulle acque della nuova darsena, era per noi già una sfida da vincere e realizzare dichiara Bertagnon”.

L’inaugurazione Domenica 26 aprile è stata una giornata memorabile per i milanesi, oltre 200mila cittadini hanno festeggiato, dopo 11 anni di cantiere, la riapertura della darsena completamente riqualificata alla presenza del sindaco, Giuliano Pisapia, del commissario unico di Expo, Giuseppe Sala e di tutte la

maggiori cariche istituzionali. Uno dei quartieri e delle zone più belle della città dal punto di vista storico e paesaggistico. Oltre 2 km quadrati da piazza Cantore a piazza 24 maggio, con aree pedonali, aree verdi e ciclabili, è stata riconsegnata a Milano. The Cube ha trasmesso tutto il live dell’evento e le varie manifestazioni che si sono svolte nell’arco della giornata, peraltro riprese da tutti i TG Nazionali. »

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360°

L’innovativa piattaforma a tecnologia led, realizzata da Access in collaborazione con Tecnovision/The Mad Box, comprende un palinsesto di contenuti istituzionali e adv, on air ogni giorno, dalle 9 alle 23, sulla nuova darsena

[ SCHEDA TECNICA ] Società organizzatrice: Access, in collaborazione con Tecnovision e The Mad Box Clienti: Vodafone, Sky, Fiat, Nivea, Yoox, Esta the, Carrera, Polaroid, Audi, Müller, Polase, Huawey, Beck’s, Corona, Henkel, L’Oréal, Paramount, Sammontana, Compass. Tipologia: evento pubblico Obiettivi: impatto visivo e tecnologia Target: trasversale Data di realizzazione: aprile/ottobre 2015 Location: nuova darsena Milano Partner/Media Partner: Radio 105, Rmc, Virgin Radio Numeri: 5 milioni di visitatori

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Vittorio Gargaglione,

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consulenza a

L’incarico è stato successivo alla partecipazione all’avviso pubblico e al bando di gara emesso dalla Navigli Lombardi. “Ritengo -spiega Bertagnon - che la forza della nostra proposta si sia fondata sull’idea creativa, ma contestualmente sulla capacità dei nostri partner Tecnovision/The Mad Box, leader di mercato negli impianti di video comunicazione a led, che, in breve tempo, sono riusciti a reperire e implementare, con grande maestria tecnica, la parte tecnologica e allestitiva: oltre 300 mq di led assemblati nelle quattro facciate esterne alte otto metri”. Access è stata sin dall’inizio focalizzata su concept e creatività, oltre alla ownership di The Cube. A oggi, la squadra coinvolta sul progetto è composta da otto persone, dedicate alla creatività, alla gestione del palinsesto e allo sviluppo di soluzioni integrate e correlate all’attività di The Cube. Come accennato, l’iniziativa ha visto protagonisti, anche altri partner, come Tecnovision e The Mad Box. La squadra di Tecnovision, guidata dal Coo Simone Sacchi, è stata l’asse portante dal punto di vista produttivo e di messa in opera, mentre The Mad Box, grazie al contributo del founder & ceo Alessio Abbateianni, è stata, insieme ad Access, la struttura che ha dato vita al progetto, e che oggi si occupa anche di tutta la parte tecnica e di messa in onda del palinsesto che ogni giorno, dalle 9 alle 23, accompagna i cittadini nella nuova darsena con un alternarsi di contenuti istituzionali e di advertising.

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Una

responsabile marketing Navigli Lombardi


CASE HISTORY [access]

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The Cube sta ospitando e ospiterà a rotazione, fino alla fine di Expo 2015, contenuti editoriali forniti da Navigli Lombardi, informazioni utili per turisti e cittadini, e comunicazioni creative dei brand

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contenuti, tra informazione e adv

Simone Sacchi, Coo Tecnovision

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Significativo, inoltre, il fatto che oltre il 60% delle marche citate ha scelto The Cube per i lanci di prodotto, come per esempio Fiat e la nuova 500, o Paramount, per il lancio delle nuove pellicole cinematografiche estive ‘Terminator’ e ‘Mission Impossible’. Altre aziende sono partite da The Cube per poi ampliare la propria presenza in darsena, attraverso la realizzazione di progetti integrati sviluppati da Access; un esempio è dato dal Flagship store Sky, che permetterà a tutto il pubblico, dai primi di luglio a fine settembre, di scoprire le novità tematiche di palinsesti e di prodotto, attraverso contenuti davvero unici e irripetibili sul piano dell’engagement. “La vera vittoria di Access - precisa Bertagnon - è stata il riuscire ad arredare la nuova darsena con un veicolo di contenuti innovativo, altamente tecnologico e di forte impatto visivo. Di questo siamo fermamente orgogliosi e, insieme i nostri partner di Tecnovision e The Mad Box, abbiamo stretto un’importante alleanza strategica, che ci consentirà di affrontare insieme le sfide del mercato, a partire già dal prossimo autunno post Expo 2015”.

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Alessio Abbateianni, founder & ceo The Mad Box

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Il palinsesto di The Cube presenta un mix di contenuti istituzionali pari al 60% del tempo, mentre la quota di advertising è fissata sul restante 40%. I contenuti istituzionali sono legati alla promozione della città di Milano dal punto di vista artistico e culturale: dalle mostre fino agli eventi culturali, con un particolare focus sulle manifestazioni legate alla Darsena e ai Navigli, come gli eventi di punta della Navigli Lombardi ‘Navigami’ o ‘Stranavigli’. La parte di advertising è rappresentata da contenuti video o statici dei brand che hanno scelto The Cube, che in termini di comunicazione pubblicitaria è già un successo. “Il percepito del mercato è molto alto - precisa Bertagnon -, e la qualità e lo spessore delle brand, che hanno aderito e stanno aderendo al progetto, ne sono una dimostrazione”. Tra queste si annoverano: Vodafone, Sky, Fiat, Nivea, Audi, Müller, Yoox, Ferrero, Carrera, Polaroid, Huawey, Polase, Paramount Picture, Beck’s, Corona, Henkel, L’Oréal, Sammontana, Compass, oltre al gruppo Finelco con Radio 105, Rmc e Virgin Radio.



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I PROFESSIONISTI [sinergie]

di

Serena Roberti

Sinergie, il futuro comincia oggi Lavorare sull’esistente e creare l’atteso. Partendo da questa filosofia, a 15 anni dalla nascita, il ceo e fondatore dell’agenzia, Davide Verdesca, traccia un bilancio delle scelte e sfide intraprese. Anticipando un futuro prossimo sotto il segno del digital, con l’integrazione di una nuova struttura fortemente innovativa.

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Davide Verdesca, coo - ceo Sinergie Group

5.479 giorni di eventi. Che si traducono in convention, roadshow, lanci di prodotto, incentive e live communication, distribuiti con poca parsimonia in Italia e nel resto del mondo. E in nuove sfide in cantiere, innovative, inaspettate, coraggiose. Davide Verdesca, coo - ceo Sinergie Group, festeggia ‘i primi 15 anni’ tracciando un bilancio che ‘surfa’ tra passato, presente e futuro di un’agenzia che oggi rappresenta un solido punto di riferimento del settore eventi. Orgoglioso e attento, come solo un padre può essere quando parla di una figlia. “E io ne ho due; una compie 15 anni proprio quest’anno, ho fatto tutto nel 2000 - scherza -. Oggi, guardo a Sinergie proprio con la preoccupazione mista a soddisfazione tipiche di chi vede crescere la propria creatura e si accorge, ormai, che è pronta ad affrontare il mondo con una personalità sempre più definita. Ma, di ogni figlio, un genitore vuol sapere con chi esce, chi frequenta, che sport ama, quali film e quali libri predilige, quali canzoni ascolta. Per indirizzarne con garbo

deciso il futuro e le scelte. In questi ultimi anni siamo cambiati molto, e continueremo a farlo per costruire la nostra visione degli eventi in un mercato dove solo chi saprà innovare sarà al passo con i tempi. E dove ‘non essere’ presenti, sarà il più forte segno di presenza e significherà essere attori del cambiamento”. Una frase criptica, che secondo noi prelude a qualcosa che avverrà, ma per ora non siamo riusciti a scucirgli altro (ndr).

Dalla sua nascita, 15 anni orsono, a oggi Sinergie ha seguito una costante: cavalcare e sfruttare il cambiamento per offrire sempre al cliente il servizio migliore e up to date

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I PROFESSIONISTI [sinergie]

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anni di experience

Dalla sua nascita a oggi, Sinergie ha seguito una costante: cavalcare e sfruttare il cambiamento per offrire sempre al cliente il servizio migliore e up to date. “Nel tracciare la linea di demarcazione - racconta il manager - tra un passato che ci ha costruito, un presente che ci perfeziona e un futuro dai profili ben definiti e prospetticamente felici, cerco di valutare la rotta, conscio del fatto che scegliere bene in questi mesi sarà la chiave per vivere bene nei prossimi anni”. Prima scelta: la creazione di un gruppo industriale. “La prima sfida che ci ha visti protagonisti quest’anno è stata quella di dare vita a una realtà industriale strutturata, Sinergie Group aggiunge Verdesca -. Abbiamo centralizzato i servizi generali, l’amministrazione, l’It, le risorse umane; abbiamo agevolato il dialogo tra i clienti, il reparto sales e i nostri operativi, con la certezza che una direzione centrale ottimizzi flussi di informazioni, i costi, i rapporti di collaborazione con fornitori esterni e catene alberghiere. In particolare, poi, stiamo cercando di avere al nostro interno l’intera filiera della comunicazione”. Altra novità degli ultimi anni, riguarda quello che una volta era il ‘giornalino’ targato Sinergie. “Quest’anno abbiamo scelto anche di diventare casa editrice, non tanto per essere in concorrenza su un mercato fatto da chi ne sa molto più di noi, ma per comunicare in modo diretto e innovativo. Al posto delle brochure, un magazine che parla di noi, da inviare solo ai clienti selezionati, ma con una vera e propria veste di design editoriale”.

Sempre

più digital

Infine, la grande sfida digital. Da alcuni mesi Sinergie sta lavorando ‘dietro le quinte’ per dare vita a un nuovo concept aziendale. “La scelta è quella di innovare anche nel business model, non solo nei contenuti - anticipa Verdesca -. La struttura digital che presto verrà annunciata e integrata tra le company del gruppo è qualcosa

che ancora non si è visto sul mercato: non sarà solo una semplice factory, o un’agency, o un creative laboratory o, ancora, solo una casa di produzione. Sarà qualcosa di nuovo. Lo facciamo poiché, con la capacità predittiva che da sempre ci contraddistingue, sappiamo che il digital è il futuro. Non solo della comunicazione, ma anche degli eventi. Basta osservare con occhio attento: guardate Expo 2015, ad esempio, dove il digitale e la realtà virtuale sono una costante in ogni padiglione. Il digital è il futuro dell’experience, è il servizio, è la capacità di mettere a disposizione del pubblico che partecipa all’evento una dimensione extracorporea che neppure l’immaginazione è in grado di prevedere. Nascono così sensazioni, immagini, proiezioni, filmati, ologrammi. La digital communication di Sinergie sarà un modo assolutamente innovativo di creare e di vedere oltre il reale. Lavorare sull’esistente e creare l’atteso, questa sarà la nostra mission. Laddove non esistessero ancora la tecnologia o il media giusto, la nostra struttura li creerà”. Verdesca spiega che il principio guida di questa nuova acquisizione prende spunto da quanto accaduto nel mercato della telefonia nel recente passato. Le aziende all’inizio erano molto concentrate sull’hardware, sul supporto fisico del telefono o dell’impianto centralino aziendale. Ma, con il passare del tempo, si sono accorte che la sfida si giocava sul software, sull’interconnettività, sul Byod, ovvero sul servizio. Anche per il digital la dinamica è la stessa. “Punteremo su quello che non si è ‘già visto’ e sarà palese fin dal nome della struttura che ci apprestiamo a lanciare…”. Stay tuned!

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Il Palacongressi di Rimini è stata la cornice del Kick off 2014 di Adecco. Oltre 1.400 ospiti provenienti da tutta Italia si sono riuniti per condividere obiettivi e valori aziendali in un evento firmato Sinergie

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I PARTNER [turnè eventi]

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Mario Garaffa

Turnè Eventi, il food & drink che fa la differenza La tradizione nel food, ossia grandi classici della cucina di tutto il mondo riadattati in chiave contemporanea, e l’innovazione nel drink, ossia l’elaborazione di servizi speciali come il Drink Design e il Vintage Bar. Questi gli ingredienti che hanno portato al successo la società, che ha curato il catering anche di alcune edizioni del Bea e degli NC Awards.

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Francesco Cilento, partner Turnè Eventi

Quando si parla di food e drink nel settore degli eventi non si può non parlare di Turnè Eventi, l’agenzia guidata dai tre soci Francesco Cilento, Vincenzo Monte e Massimo Saccone. Nata nel 2007, con l’obiettivo di offrire servizi di ristorazione in eventi pubblici e privati, la società si è rapidamente espansa arrivando, nel 2010, a lanciare due marchi differenti: Turnè Eventi, che offre servizi di ristorazione in grandi eventi e manifestazioni culturali, e Drink and Taste, il marchio premium specializzato in eventi privati, per lo più serate aziendali e corporate, con l’obiettivo di offrire ai clienti un’offerta di alta qualità. Attualmente Turnè Eventi è anche partner, nell’ambito di Expo, del Birrificio Angelo Poretti (gruppo Carlsberg), con il compito di gestire, all’interno di piazza Italia, la somministrazione della gamma Poretti durante tutto il periodo dell’esposizione. Nonostante la sua forte specializzazione, Turnè Eventi è organizzata come un’agenzia ‘tradizionale’: “Abbiamo strutturato la società partendo dalla nostra mission spiega Cilento -. Volendo essere l’interlocutore unico per tutto ciò che riguarda il drink e il food, avevamo bisogno di risorse con competenze tipiche del mondo degli eventi. Per questo abbiamo previsto in organico Blue Spritz e Cocktail Molecolare Blu progettati e realizzati da Turnè Eventi in occasione del Teads Rebranding Party (Museo della Scienza e della Tecnologia, Milano, 12 novembre 2014)

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due creativi, un food manager e un drink manager, costantemente alla ricerca delle ricette e dei piatti, che meglio interpretano lo spirito del cliente. Inoltre abbiamo un allestitore pronto ad adattare le strutture e i banchi al tema della serata. E poi ci sono gli account con funzioni commerciali, sempre a contatto con il cliente, e i project manager, responsabili della produzione di ogni singolo evento”. Oltre a figure professionali più tecniche, come chef, barman e capi servizio. “In tutto - aggiunge Cilento - quest’anno siamo arrivati ad avere una struttura di tredici dipendenti fissi e una cinquantina di collaboratori”. Le due parole chiave di Turnè Eventi sono ‘tradizione’ nel food e ‘innovazione’ nel drink: “Siamo una società giovane - spiega Cilento - quindi nel nostro Dna c’è la voglia di sviluppare sempre nuovi servizi. Tutte le nostre ricette food partono dalla tradizione, ossia dalla rielaborazione di grandi classici della cucina di tutto il mondo, riadattati in chiave contemporanea. In questo, ci siamo trovati perfettamente allineati con Andrea Vigna, giovane chef milanese fondatore e autore del sito Panbagnato, con cui negli ultimi mesi abbiamo stretto una proficua collaborazione che lo ha


I PARTNER [turnè eventi]

Turnè Eventi ha lanciato il servizio Drink Design, ossia drink personalizzati per un evento o cliente. Nelle immagini Mika 4 Swatch Cocktail per Swatch Group (a sinistra) e Game of Thrones Cocktail per Sky Atlantic (a destra)

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In virtù della sua specializzazione, Turnè Eventi ha legato il suo nome a diversi eventi promossi da ADC Group, come il Bea 2011 e 2012, e gli NC Awards 2012 e 2015. “Durante queste quattro edizioni - spiega Cilento - abbiamo sempre curato il servizio di beverage catering, introducendo ogni volta qualcosa di nuovo. In occasione degli NC Awards 2015, per esempio, abbiamo allestito un servizio di Drink Design, confezionando al banco del Teatro Elfo Puccini di Milano un drink floreale, sia nel gusto sia nell’aspetto, e una rivisitazione di un cocktail famoso, il London Mule”.

[ CINQUE DRINK ISPIRATI A CINQUE LOCALITÀ DI MARE ]

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Disegnare cinque drink ad hoc per il lancio di cinque polo di Paul and Shark, sviluppate ispirandosi a cinque eleganti località marittime italiane: Capri, Ischia, Porto Cervo, Forte dei Marmi e Taormina. Questa la sfida raccolta, nel giugno 2014, con successo da Turnè Eventi, che era stata coinvolta nel progetto dall’agenzia principale Attila già nella fase di gara, a dimostrazione del valore aggiunto che un servizio di beverage ben orchestrato può Il cocktail Ischia, ideato da Turnè Eventi per Paul offrire in un progetto di comunicazione. In occasione del cocktail & Shark ‘Ischia’, per esempio, il processo creativo ha portato a realizzare un drink a base di vodka e purea di fichi d’India freschi, centrato quindi sul frutto tipico dell’isola e ispirato agli aperitivi della costiera, servito in chupiti in ghiaccio e guarnito con un fiore di Bouganville.

[ TURNÈ EVENTI ]

portato a supervisionare e creare le ricette e i menù delle nostre offerte food” . Quanto al drink, incuriositi dalla cucina molecolare, abbiamo realizzato la nostra linea di Molecular Cocktail, drink che, con l’aiuto di reazioni molecolari e gelificazioni provocate da fibre vegetali, cambiano stato, trasformandosi da sostanza liquida a sostanza solida. Inoltre abbiamo sviluppato il Non-Alcoholic Bar e la scorsa estate abbiamo lanciato il Fruit Bar”. Ma non finisce qui. Convinta del fatto che un’offerta beverage personalizzata sia la chiave per garantire qualità e innovazione nella proposta catering, Turnè Eventi ha lanciato di recente anche il nuovo servizio Drink Design, ossia la progettazione e la realizzazione di drink ad hoc per un evento o per un cliente, così da personalizzare e ‘customizzare’ ancora di più l’offerta. “In questi mesi - spiega Cilento -, abbiamo sviluppato drink personalizzati ispirati a nuove serie tv, una linea di cocktail tutti di colore blu come il logo del cliente, e ancora drink legati a famosi giochi da tavola o a città che, a loro volta, avevano ispirato collezioni moda”. Da segnalare, inoltre, il lancio del Vintage Bar, il nuovo servizio, che si ispira nei cocktail, negli allestimenti e negli accessori alle atmosfere degli anni ‘50. “Grande attenzione - precisa Cilento - viene assegnata alla presentazione dei drink, ai materiali di servizio e al look dei baristi, anch’esso in linea con le atmosfere di quegli anni. Un side project del Vintage Bar ci sta ultimamente appassionando: stiamo invecchiando nelle nostre cantine, in botti di rovere, alcuni cocktail che, con il tempo, stanno assumendo nuovi sentori e caratteristiche organolettiche. Tra questi il Martini Cocktail invecchiato sei mesi e il Negroni invecchiato 12 mesi sono quelli che ci stanno stupendo di più”. Grazie alle innovazioni introdotte, sempre più spesso il food e il drink vengono concepiti come elementi di comunicazione a tutti gli effetti. “Fino a poco tempo fa - precisa Cilento - le agenzie di eventi non prestavano troppa attenzione all’offerta del catering, perché tentavano di conferire unicità all’evento concentrandosi di più su altri aspetti, come le performance e gli allestimenti. Da qualche anno, invece, si sono accorte, e insieme a loro anche il cliente finale, che anche l’offerta food e drink può contribuire a personalizzare l’evento. Questo è il motivo per cui sempre più agenzie ci coinvolgono in fase di gara, per lo sviluppo della creatività legata al nostro mondo, che può andare quindi dagli allestimenti dei bar o delle buvette ai menù personalizzati, fino ad arrivare alle divise dello staff”.

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[ SCHEDA TECNICA ] Turnè Eventi Via Sant’Eusebio 26 - 20144 Milano Tel.: +39. 02 48675224 info@turneventi.com; www.drinkandtaste.com Partner: Francesco Cilento, sales and marketing, Vincenzo Monte, sales and institutional relations, Massimo Saccone, sales and production manager Servizi: beverage drink e food catering Numeri: 1.000.000 euro (fatturato 2014), 13 (dipendenti), 50 (collaboratori esterni)

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INCENTIVE IN HOTEL [swissotel büyük efes]

Leonardo Felician

Eventi ad arte sul mar Egeo Nel cuore della moderna zona commerciale di Izmir, immerso in un giardino di 12.000 metri affacciati sul Cordòn, la passeggiata lungomare che guarda il mare Egeo, l’imponente edificio bianco dello Swissotel Büyük Efes è un Art Hotel molto attrezzato per meeting ed eventi, grazie alle 19 sale a disposizione, in un edificio separato di 5 piani.

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Da sempre Izmir, l’antica Smirne, terza città della Turchia, è la porta di accesso del Mediterraneo Orientale, una città dall’aspetto moderno, adagiata su una baia frastagliata in una posizione geografica unica. Attivo centro commerciale, grazie ai traffici marittimi attraverso il Mediterraneo è rimasta in contatto con l’Italia: il suo simbolo è la torre dell’Orologio costruita a inizio ‘900 in piazza Konak. Da vedere alcuni musei, i resti archeologici dell’antica Agorà, il variopinto Gran Bazar animato a tutte le ore, ma anche il Parco Culturale dove si tengono le fiere più importanti. L’aeroporto internazionale Adnan Menderes dista meno di 15 km dal centro, comodo da raggiungere in taxi o in autobus. Un po’ arretrato rispetto all’amatissima passeggiata lungomare chiamata Cordòn, che porta al pittoresco quartiere di Alsançak, si trova il primo albergo a cinque stelle non solo di Izmir, ma anche di tutta la costa turca del mar Egeo. Inaugurato mezzo secolo fa nel 1964 con il nome Grand Efes Hotel, è di proprietà locale e nel 2008 è entrato a far parte di una catena svizzera nell’hotellerie di lusso che fa capo al gruppo Raffles di Singapore: ha cambiato anche nome in Swissotel Büyük Efes, traduzione turca del nome precedente. Si presenta come un alto edificio bianco di nove piani con la facciata che guarda il mare e il retro Swissotel Büyük Efes si presenta come un alto edificio bianco di nove piani, con la facciata che guarda il mare e il retro, che racchiude un inaspettato grande giardino interno con alberi di alto fusto

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che racchiude un inaspettato grande giardino interno con alberi di alto fusto e una vasta piscina scoperta dalla caratteristica forma di pesce. Le camere sono 402, di cui 55 suite spaziose, suddivise in fumatori e non, con un Executive Floor dotato anche di proprio Lounge, un ambiente riservato dove riposarsi, lavorare, prendere la colazione o una pausa. Le categorie delle camere sono Advantage, Executive più tre livelli di suite. Sotto terra un garage può ospitare fino a 250 macchine. Per le dimensioni e la posizione nel cuore del quartiere commerciale e più ricco di uffici della città, l’albergo ha una vocazione prevalentemente business e congressuale, anche se l’ampiezza delle camere, il giardino, la varietà della ristorazione, la grande Spa lo rendono anche adatto alla clientela individuale. La Pürovel Spa si sviluppa su più di 5.500 mq di relax con grande piscina interna, centro fitness, solarium, 14 sale per trattamenti, tra cui alcuni per coppie, bagno turco, sauna, jacuzzi, campo da tennis e studio per


INCENTIVE IN HOTEL

soddisfare ogni esigenza, compreso il catering per gli eventi. Il ristorante di maggior eleganza dell’albergo si chiama Equinox, l’unico fine dining restaurant della città. Si trova al nono piano al centro del palazzo, accanto allo Sky Bar: offre non solo alta cucina gourmet a prezzi interessanti, ma anche una vista spettacolare sulla grande piazza circolare dominata da palme, con al centro il monumento equestre di Atatürk, che si apre sulla passeggiata a mare e su tutta la baia di Izmir. In mezzo al giardino e vicino alla piscina il ristorante Aquarium propone cucina di pesce, mentre il caffè Swiss e il Swiss Gourmet & Lobby Lounge sono adatti per uno snack veloce o un dolce. Durante l’anno, l’hotel organizza una grande quantità di eventi, legati alla ristorazione, alla Spa e all’arte.

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pilates. Gli ospiti provengono in prevalenza da Paesi europei come Gran Bretagna, Germania, Italia e Francia, ma anche da Stati Uniti, Russia, Giappone e dal Golfo Arabico. La passione di lunga data dei proprietari turchi per l’arte ne ha fatto un vero e proprio art hotel con oltre 800 opere d’arte originali di artisti di tutto il mondo disseminate nei piani e negli spazi comuni. Al primo piano sotterraneo si trova anche una galleria d’arte di proprietà che, ogni tre mesi, propone una nuova esposizione temporanea di artisti turchi contemporanei, con possibilità di acquisto. Nel grande giardino di palme verso il mare di fronte all’ingresso si trova una fontana ornamentale impreziosita da un’inconfondibile statua di Fernando Botero. Altre opere si trovano nella hall, ai piani all’uscita degli ascensori, nel giardino interno e nel centro congressi, che è ospitato in un edificio attiguo di cinque piani, connesso, ma con ingresso separato, che si sviluppa su oltre 7.300 mq per una capacità massima di 2.000 ospiti. Uno dei punti di forza dell’albergo è proprio l’attività congressuale: le sale, raggiungibili con una serie di rampe di scale mobili, sono in tutto 19, in gran parte divisibili e configurabili secondo il bisogno. Tra queste, al terzo livello si trovano tre piccole boardroom da 25, 16 e 10 persone rispettivamente e 10 sale riunioni, la più grande delle quali consente 120 persone a teatro. Al primo livello, la grande ballroom può ospitare 750 persone per un cocktail e l’adiacente altre 250; sono separate da un foyer che aumenta la capienza di altre 150. Queste sale prendono il nome di Grande Efeso, la non distante località archeologica, che costituisce un’escursione da non mancare e uno dei siti più visitati dell’intera Turchia. Al quinto livello si trovano altre due grandi sale che riunite insieme formano 700 posti a teatro. Lo spazio espositivo nel basamento mette a disposizione altre 1.500 metri quadrati suddivisi in due sale. Per gli eventi, nonché i matrimoni all’aperto in mezzo al verde, ci sono altri cinque spazi da utilizzare. C’è naturalmente un Congress&Events team dedicato che coordina tutti i tipi di richieste, dalle decorazioni ai servizi di traduzione simultanea, luci, suoni, catering, etc. Con quattro bar e ristoranti la ristorazione è affidata da tempo all’executive chef austriaco Wolfgang Goedl. La sua cucina è una suggestione di piatti sia internazionali, sia soprattutto provenienti da diverse aree della Turchia, con rotazione stagionale adatta a

[swissotel büyük efes]

[ SWISSOTEL BÜYÜK EFES ]

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[ SCHEDA TECNICA ] Swissotel Büyük Efes Gaziosmanpa‚s a Bulvarı 1, Izmir, Turchia Tel 0090 232 4140000 www.swissotel.com/izmir Congress&Events Team: izmir@swissotel.com Ricettività: 402 camere. Servizi: 4 bar e ristoranti, Pürovel Spa (piscina interna, centro fitness, solarium, 14 sale per trattamenti, bagno turco, sauna, jacuzzi, campo da tennis e studio per pilates). Garage: 250 posti. Spazi per eventi: Convention Centre (7.300 mq con 19 sale meeting).

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La passione di lunga data dei proprietari turchi per l’arte ha fatto dello Swissotel Büyük Efes un vero e proprio art hotel con oltre 800 opere d’arte originali di artisti di tutto il mondo disseminate nei piani e negli spazi comuni


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PRIMO PIANO [eubea 2015 advisory board]

di

Marina Bellantoni e Ilaria Myr

EuBea, un Advisory Board più motivato che mai Venti rappresentanti delle più prestigiose aziende e associazioni di categoria europee e giornalisti internazionali si sono incontrati a Palermo, il 5 e il 6 giugno, per definire i dettagli, le modalità di svolgimento e gli argomenti più attuali da trattare all’interno dei workshop e delle sessioni di formazione della seconda edizione della kermesse europea degli eventi organizzata da Adc Group.

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Positività e grande motivazione per organizzare una seconda edizione dell’EuBea Festival ancora più memorabile della prima: sono senza dubbio questi gli elementi che hanno caratterizzato l’appuntamento dell’Advisory Board della kermesse europea dedicata agli eventi di ADC Group, organizzato il 5 e il 6 giugno a Palermo, nella splendida cornice del Domina Coral Bay Hotel & Resort Sicilia Zagarella. Obiettivo dell’incontro: definire i dettagli e le modalità di svolgimento, i trend e gli argomenti ‘up to date’ del settore da trattare all’interno dei workshop e delle sessioni di formazione che avranno luogo durante l’EuBea Festival, che si terrà ancora una volta a Siviglia, fra il 5 e il 7 novembre. Come nella prima edizione, la due giorni comprenderà le sessioni di giuria del premio internazionale Eubea, giunto alla sua decima edizione, workshop dedicati alla meeting industry e la cerimonia di premiazione dei migliori eventi europei.

In 10 anni, l’Eubea è cresciuto per numero di eventi iscritti e agenzie partecipanti. Più di 200 i giurati coinvolti nel premio, 193 i premi assegnati e 331 le agenzie concorrenti nei due lustri Fonte: Adc Group

Un

successo che dura da dieci anni

Il presidente di Adc Group Salvatore Sagone ha aperto la giornata di lavori illustrando ai partecipanti gli ingredienti dell’edizione 2015 dell’Eubea Festival e dell’omonimo premio dedicato agli eventi europei. Più di 200 giurati, 27 fra associazioni, media ed espositori, 331 agenzie di eventi provenienti da 29 Paesi, oltre 5.000 delegati e 1.104 eventi concorrenti: questi sono alcuni dei numeri principali ottenuti in dieci anni dall’award europeo dedicato al mondo degli eventi, nato nel 2006 come premio e diventato nel 2014 parte di un vero e proprio festival, sul modello del già collaudato e affermato Bea Expo Festival (che da quest’anno diventa Bea-Festival Italiano degli Eventi


PRIMO PIANO [eubea 2015 advisory board]

Entusiasmo

e azione

I venti rappresentanti delle più prestigiose aziende e associazioni di categoria europee e giornalisti internazionali riuniti a Palermo si sono confrontati per tutto il corso della giornata del 5 giugno sugli aspetti organizzativi dell’evento, fornendo suggerimenti e stimoli di riflessione sugli aspetti più diversi, come le modalità di votazione e di coinvolgimento dell’audience, nonché la definizione delle categorie dei premi iscritti. Dal confronto sui contenuti dell’evento, fatto insieme a Julia O’Hegarty, conference program director EuBea Festival, sono poi emersi numerosi interessanti stimoli: la necessità di creare engagement nel pubblico che parteciperà all’evento, l’importanza di affrontare contenuti utili ai diversi Paesi e di capire quali siano i desiderata delle aziende clienti di tutta Europa, l’interesse ad avere relatori provenienti da Paesi extraeuropei, nonché la volontà di essere aggiornati sulle diverse tecnologie (social in primis) applicate agli eventi e sulla sostenibilità degli eventi. A conclusione dei lavori, Manuel Macias, direttore del Convention Bureau di Siviglia, ha presentato le attività di intrattenimento previste per la due giorni sivigliana, all’insegna della scoperta delle bellezze della città e della sua cultura. “La prima edizione dell’EuBea Festival è stata per Siviglia un’esperienza bella e molto positiva - ha dichiarato -. Siamo convinti che questa seconda edizione sarà ancora migliore”.

Alla scoperta di Palermo

dei tesori

Non sono però mancati momenti di networking e divertimento all’insegna della tradizione culinaria, grazie alle deliziose cene arricchite dalla creatività dello chef dell’hotel. A rendere il tutto ancora più speciale lo splendido paesaggio e la perfetta accoglienza dello

Tra le attività organizzate per i partecipanti all’Eubea Advisory Board, cene gourmet e la visita ad alcuni monumenti storici, come il Teatro Massimo, dove, a sorpresa, il sindaco Leoluca Orlando (nella foto centrale accanto a Salvatore Sagone) ha salutato gli ospiti

staff del Domina Coral Bay Hotel & Resort Sicilia Zagarella, con la regia di Andrea Luca, director of sales and marketing. Il 6 giugno, poi, il Domina Hotels e il dmc Tour Plus hanno organizzato una visita esclusiva della città: attraversando le vie della città, i partecipanti hanno potuto ammirare l’interno del Palazzo dei Normanni, con la sua preziosa Cappella Palatina, e il Teatro Massimo, in cui hanno anche avuto l’onore di stare ‘dietro le quinte’. Qui, con grande sorpresa di tutti, si è recato il sindaco della città, Leoluca Orlando, proprio per conoscere i visitatori stranieri della industry degli eventi: a loro, ha offerto la sua simpatia e disponibilità a collaborare. La giornata si è poi conclusa con un’esclusiva visita a Palazzo Conte Federico, una preziosa dimora storica ancora abitata dalla famiglia aristocratica Federico - discendente da un ramo della famiglia di Federico II - e location ideale per ospitare eventi prestigiosi indimenticabili. La parte più antica del palazzo è una torre arabo-normanna del XII secolo. Ad accogliere i visitatori, la contessa, che ha mostrato molte delle stanze della dimora, fra affreschi, mosaici e pavimenti di maiolica.

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e della Live Communication) all’interno del quale si svolge il Best Event Awards, giunto alla sua 12° edizione. In particolare, la ‘prima’ della kermesse europea si è dimostrata l’anno scorso un vero e proprio successo: con 29 Paesi partecipanti, 81 agenzie di eventi (+28,57% sul 2013), 450 delegati e 163 eventi iscritti (+56,73%) ha dimostrato di essere davvero l’evento che mancava sulla scena europea. Per il 2015, dunque, l’obiettivo è chiaro: farlo crescere ancora, raggiungendo quota 250 eventi e 100 agenzie iscritte, e rafforzarne così il posizionamento di punto di riferimento per questa industry a livello continentale.

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Ph: Manuela Monteleone (Ag. Foto Plus)

[ DOMINA CORAL BAY SICILIA-ZAGARELLA ] Riaperto recentemente dopo una ristrutturazione radicale, l’hotel della catena Domina Coral Bay si affaccia sullo splendido Golfo di Porticello e offre 340 camere nel corpo centrale distribuite su cinque piani e divise in camere Classic, Prestige, Family e Junior Suite. All’interno del grande parco, invece, 38 villini, immersi nella vegetazione mediterranea, formano un suggestivo borgo marinaro ispirato agli antichi villaggi dei pescatori. I cinque piani del corpo centrale, così come gli elementi e i complementi d’arredo delle camere, sono caratterizzati da colori diversi e hanno come filo conduttore i temi che rimandano all’Italian Lifestyle (Musica, Donne e le Dive, Motori, Moda e Cinema), ispirato agli anni de ‘La Dolce Vita’. Tra i servizi disponibili: tre ristoranti, di cui uno direttamente al mare, tre piscine, palestra, Miniclub, il Centro Nautico e Diving, i campi sportivi polivalenti, l’accesso diretto al mare e le terrazze solarium. Per coloro che desiderassero scegliere la location quale sede dei propri eventi è disponibile un centro congressi, dotato di tutte le più moderne tecnologie, con una sala polifunzionale modulabile da 550 posti e sale meeting fino a 900 posti totali.


ADVISORY BOARD [le opinioni]

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In occasione dell’Eubea 2015 Advisory Board, abbiamo chiesto ai partecipanti (rappresentanti di aziende, associazioni di eventi europee e giornalisti) un’opinione sulla manifestazione e sulle motivazioni che dovrebbero spingere le agenzie a isciversi al premio.

Presidente

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Giuria

Luca Favetta, presidente giuria EuBea 2015, WW senior director HP Events (Svizzera) È un onore essere stato scelto quale presidente della giuria dell’EuBea, a cui penso di poter fornire un contributo in termini di esperienza, visto che opero in questo settore da 25 anni. L’iniziativa di Adc Group rappresenta una piattaforma importante, che mancava nel mercato europeo: lo testimonia il fatto che, in questi anni, è cresciuta molto, posizionandosi come ‘l’Evento’ a livello continentale. Inoltre, c’è la volontà, da parte di tutti, di far crescere ancora il progetto, con nuove idee e stimoli. Per le agenzie, iscriversi al premio, rappresenta una grande opportunità, sia in termini di visibilità, sia per confrontarsi, acquisire esperienza e scambiarsi idee. Bertrand Biard, president Anaé (Francia) Amo l’EuBea Festival, perché è l’unico vero evento europeo per la nostra industry. Il primo vantaggio di parteciparvi consiste nel farsi conoscere in tutta Europa: rappresenta, infatti, un grande challenge anche per le agenzie francesi. Inoltre, è interessante potere incontrare competitor provenienti da tutta Europa. E poi è molto apprezzabile il fatto che le agenzie possano presentare ‘live’ il proprio progetto davanti alla giuria. Per il nostro lavoro è fondamentale incontrare persone, metterci in gioco, e questa è un’occasione perfetta per farlo. Quindi incontriamoci tutti a Siviglia il prossimo novembre!

Tomas Brazda, managing director Event Mkg Association (Rep. Ceca) L’EuBea Festival è senza dubbio un grande progetto, molto importante e prestigioso per tutta la industry europea. Per questo sono convinto che le agenzie ceche dovrebbero partecipare numerose, sfruttando quest’ottima occasione di poter essere riconosciute fra le migliori a livello europeo. Ana Fernandes, vice-president Apecate (Portogallo) Quest’anno si celebrano i 10 anni dell’EuBea, la sua importanza per la industry degli eventi è evidente: mettere in mostra il meglio del mercato a livello europeo. Per un Paese come il Portogallo, rappresenta un’ottima opportunità per mostrare i suoi migliori eventi agli altri Paesi, mentre per i clienti è una splendida occasione per capire quanto un buon evento sia importante per il rafforzamento dell’awareness e il raggiungimento degli obiettivi.

Ilka Dzeik, senior manager global corporate events Emea Symantec (Germania) Le agenzie dovrebbero iscriversi all’EuBea perché si tratta dell’unico premio assegnato direttamente dai clienti, valorizzando, allo stesso tempo, la professionalità delle agenzie e dei loro eventi. E ciò lo rende ancora più speciale. Marco Forgione, chief executive Evcom (Gran Bretagna) L’EuBea Festival è molto importante per il mercato del Regno Unito, perché rappresenta un’ottima opportunità di mostrare a una platea internazionale il vantaggio reale di lavorare con le nostre agenzie. Il mondo degli eventi è drammaticamente cambiato negli ultimi due anni e i talenti creativi britannici sono consapevoli e aggiornati su questa evoluzione. L’EuBea Festival ci fornisce dunque un’opportunità unica di riunirci, condividere esperienze e fare networking con i colleghi di primo piano del resto d’Europa.

Elling Hamso, managing director Roi Institute (Norvegia/Europa) L’anno scorso, alla prima edizione dell’EuBea Festival, sono rimasto profondamente colpito: non potevo credere che ci fossero 400 persone a Siviglia, non riuscivo a credere che ogni case history entrata in shortlist fosse presentata da qualcuno dell’agenzia venuto apposta per parlarne davanti alla giuria. Questo è stato, a mio avviso, un grande traguardo e sono convinto che ora l’EuBea si rafforzerà ancora. Il nostro business sta diventando sempre più professionale e competitivo. Quindi, se si è un’agenzia che realizza eventi che meritano riconoscimenti, si deve cercare di ottenerli. L’EuBea è un marchio di qualità, che aiuta le agenzie a far crescere il proprio business.

Carlo Hermes, ceo Hermes & Partner (Italia) L’EuBea rappresenta per le agenzie un’importante vetrina per dimostrare la loro qualità. Inoltre, l’iniziativa, che negli anni è cresciuta del 56%, fornisce un’ottima visibilità worldwide per la nostra industry. Le agenzie hanno un’occasione unica per dimostrare il loro valore ed essere globali.

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Rui Ochoa, director Event Point (Portogallo) Questo premio rappresenta l’avanguardia del settore degli eventi su scala europea, quindi è davvero un ‘place to be’ per le agenzie. Inoltre, sono convinto che ogni contributo alla crescita e allo sviluppo di questo mondo sia oggi sostanziale.


ADVISORY BOARD [le opinioni]

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Stefan Kozak, vice-president Btl Communications Association (Rep. Ceca e Slovacchia) Grazie EuBea! È per me un onore far parte di un evento così importante. Innanzitutto, trovo che sia un ottimo approccio iniziare con questo Advisory Board, in cui professionisti di tutta Europa si scambiano idee su come costruire al meglio la prossima edizione. Molto importante è condividere le informazioni, in modo da creare un grande evento e un premio davvero europeo. Sono molto felice che l’EuBea sia cresciuto come festival: sono orgoglioso del Bea e dell’organizzazione che c’è dietro, il cui approccio è, a mio avviso, vincente. Yavuz Özdel, president Yepud (Turchia) In Turchia, l’EuBea sta diventando famoso, e questo anche grazie al nostro lavoro di promozione nei confronti delle principali associazioni di categoria. È molto stimolante essere su questo palcoscenico insieme agli altri Paesi: rappresenta un’ottima occasione per mostrare i nostri progetti.

Maarten Schram, managing director Idea (Paesi Bassi) L’EuBea Festival è un’iniziativa grandiosa, che ha saputo trasformarsi da premio tradizionale a una manifestazione, che oltre a includere il premio, è ricca di contenuti. Rappresenta un’ottima opportunità per essere aggiornati su quanto l’Evento sia un meraviglioso medium, e per realizzare pubbliche relazioni. Credo che per le agenzie olandesi, e in particolare quelle che fanno parte di Idea, questa sia una bella opportunità per mostrare che, nonostante i Paesi Bassi siano un piccolo Paese, sono in grado di offrire una creatività di alto livello, apprezzata in tutto il mondo. L’EuBea è l’occasione per mostrare all’Europa quello che sappiamo fare. Jean-Paul Talbot, co-founder and editor in chief Experience Magazine (Belgio) La principale ragione per cui le agenzie dovrebbero partecipare all’EuBea Festival è che il nostro settore diventa ogni giorno più globale, e non ci si focalizza più solo sui mercati locali. Un’iniziativa come questa ragiona proprio in un’ottica più ampia, dal respiro continentale.

Nadia Makova, editor in chief Event Ru (Russia) Penso che l’EuBea Festival sia il migliore marchio di qualità del mercato europeo: un’iniziativa che esiste da 10 anni, ma che continua a crescere, e che è diventata un vero benchmark per chi vuole entrare nella storia degli eventi. Sono convinta che ogni agenzia di eventi, fiera dei suoi progetti, debba parteciparvi, perché rappresenta un riconoscimento di qualità, che fornisce all’agenzia maggiore valore agli occhi dei clienti, aprendo nuove prospettive o occasioni di business. Jaime Sánchez, membro Aevea (Spagna) L’EuBea è senza dubbio il più importante festival degli eventi in Europa, il trend setter della nostra industry. Per le agenzie spagnole, in particolare, è importante essere in competizione con altre realtà europee, ed essere in grado di dimostrare che realizziamo eventi di qualità non inferiore a quelli degli altri Paesi europei. In particolare, per l’associazione spagnola che rappresento, costituita solo qualche mese fa, è molto importante che tutte le agenzie conoscano e partecipino all’EuBea Festival. Christan Seidenstuecker, presidente Ises (Germania) L’EuBea Festival è davvero un grande format, in quanto offre la possibilità di vedere quello che succede nel mercato degli eventi del resto d’Europa. Un’ottima occasione di scambiare idee, formarsi e aggiornarsi sulla creatività e i nuovi trend di questo mercato. Tutto ciò corrisponde perfettamente ai valori fondanti della società degli eventi a livello internazionale. Penso che l’EuBea Festival sia una piattaforma perfetta, per mostrare la creatività delle agenzie. Per questo ogni agenzia interessata al mercato europeo dovrebbe parteciparvi.

Bjorn Wigforss, global event director & head of publishers Microsoft (Finlandia) L’EuBea Festival rappresenta un’opportunità grandiosa per le agenzie europee di incontrarsi, non solo per celebrare il premio, ma anche per fare networking e scambiare idee su come si realizzano gli eventi, quali sono le nuove tecnologie e i temi più attuali. L’anno scorso abbiamo passato due fantastici giorni a Siviglia e per questo cercheremo di migliorare ancora di più Detlef Wintzen, board member l’edizione 2015. In Finlandia e nei of Famab (Germania) Paesi nordici le agenzie si chiedono perché dovrebbero È molto importante che esista un premio europeo come partecipare. A loro dico che il riconoscimento che un’agenzia questo, perché aiuta l’industry degli eventi a svilupparsi e può avere iscrivendosi, diventando finalista ed eventualmente a collaborare. Penso che le agenzie debbano partecipare vincendo un premio è un grande driver di crescita, numerose, perché la competizione con realtà provenienti da così come cogliere gli input dagli altri Paesi europei. altri Paesi europei stimola la crescita e lo sviluppo.

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di Ilaria

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L’Europa degli eventi guarda al domani Dopo anni di crisi economica, la meeting industry riprende a funzionare in molti Paesi e, nonostante le differenze fra quelli più solidi e quelli invece più penalizzati dalle difficoltà, l’impressione globale è che la crisi sia ormai alle spalle. Rimane il bisogno dei clienti di dati e misurazioni, il più possibile esaustivi, sui risultati delle attività svolte. L’evento di Palermo (vedi art. a pag. 32) è stato anche un’ottima occasione per conoscere più da vicino l’andamento della industry degli eventi nei diversi Paesi, e l’impressione generale, che si ricava parlando con i rappresentanti delle altre nazioni, è quella di un mercato in ripresa dopo anni di crisi economica: un risveglio certamente lento, in cui però sono già evidenti segnali di vitalità, che caratterizzeranno anche il mercato di domani. Come spiega bene il norvegese Elling Hamso, managing director Roi Institute, esperto conoscitore del mercato europeo: “In Europa, la industry degli eventi si sta sviluppando molto lentamente. Da qualche anno, però, si stanno affermando alcuni importanti trend, fra cui spicca la tendenza dei clienti a focalizzarsi sul business e a voler misurare i risultati delle attività di comunicazione, fra cui anche gli eventi”. Da un lato, vi sono i Paesi più colpiti dalla crisi, come

Portogallo, Spagna e Italia, dove, dopo anni di grave rallentamento, il peggio sembra ormai essere alle spalle. Riassume bene questo concetto, parlando del mercato nostrano, Carlo Hermes, ceo Hermes & Partner: “In Italia, la industry sta uscendo lentamente dalle difficoltà economiche degli ultimi cinque anni. Da questa situazione, però, le nostre agenzie escono molto più preparate per competere a un livello europeo”. “In Spagna, i clienti sono tornati a investire e nutrono molte aspettative nei confronti delle agenzie”, aggiunge Jaime Sánchez, membro Aevea. Vi sono poi altre nazioni che, pur essendone colpite, hanno però risentito un po’ meno della crisi economica. La Francia, ad esempio, ha archiviato un 2014 molto positivo. “Le aziende stanno cominciando a riorganizzare eventi perché sono sempre più consapevoli di dover interagire con i propri clienti o reparti interni - spiega Bertrand Biard, president Anaé -.


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campagne. Un fatto, questo, che avrà un impatto importante su tutta la industry”. Passando poi in Regno Unito, si può parlare addirittura di crescita vertiginosa. Come spiega Marco Forgione, chief executive Evcom: “Oggi, il Regno Unito è riconosciuto internazionalmente come un centro globale di eccellenza per l’industria degli eventi”. E anche in Finlandia, come precisa Bjorn Wigforss, global event director & head of publishers Microsoft: “La qualità degli eventi migliora ogni anno e aumenta il numero di partecipanti all’Eubea”. E poi ci sono i mercati più giovani, dove la crescita è all’ordine del giorno. “L’industria degli eventi in Russia è molto giovane, ma è comunque molto ricca di energia - racconta Nadia Makova, editor in chief della testata Event Ru -: le aziende e i consumatori sono affamati di nuove esperienze e l’interesse sta aumentando molto. Sicuramente la partnership con l’EuBea aiuterà a sviluppare questo mercato”. Lo stesso vale per la Turchia, dove l’EuBea Festival è stato accolto con grande entusiasmo e motivazione. “Vogliamo fare partecipare tutte le agenzie delle associazioni turche all’EuBea!”, commenta entusiasta Yavuz Özdel, president Yepud.

Ph: Manuela Monteleone (Ag. Foto Plus)

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Rimangono però alcuni aspetti critici, come l’impossibilità di fare previsioni a lungo termine, le modalità delle gare - con tempi stretti e troppi partecipanti - e il basso livello delle retribuzioni”. “Il mercato belga si sta riprendendo dai brutti anni iniziati nel 2008 - aggiunge Jean-Paul Talbot, co-founder ed editor in chief Experience Magazine -, ma ora molti clienti sono tornati alle origini, al concetto del ‘less is more’, e ciò dà sicuramente nuova linfa alla creatività e spazio a nuove iniziative nel mondo degli eventi”. Anche in Slovacchia e in Repubblica Ceca, spiega Stefan Kozak, vice-president Btl Communications Association, “il mercato si sta lentamente muovendo nella buona direzione: ci sono ottime potenzialità di crescita, che portano i clienti a credere sempre di più nell’evento e nella comunicazione live come parte integrante della strategia di comunicazione”. Nei mercati economicamente più solidi, poi, il mercato degli eventi è sostanzialmente in buona salute. Nei Paesi Bassi, ad esempio, cresce ogni anno di più. “Le agenzie hanno molto lavoro e la loro posizione è stabile e cresciuta in valore“, spiega Maarten Schram, managing director Idea. In Germania, poi, spiega Detlef Wintzen, board member Famab: “Questa è una delle discipline della comunicazione che sta crescendo di più”. Nonostante ciò, anche qui i clienti vogliono dati e misurazioni efficaci dei risultati delle proprie attività. Come spiega Ilka Dzeik, senior manager global corporate events Emea Symantec: “Le agenzie devono giustificare sempre più le spese e avere un’idea chiara dei risultati. Non è più solo questione di eseguire una creatività eccellente, ma di dare invece una visione olistica e giustificare i budget”. Per quanto riguarda i trend, spiega Christian Seidenstuecker, presidente Ises: “In Germania, siamo già nella fase degli eventi 3.0, in cui è l’evento stesso a generare i contenuti delle

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L’EuBea Advisory Board (Domina Coral Bay Hotel & Resort Sicilia Zagarella, 5-6 giugno) è stato l’occasione per alcuni rappresentanti di aziende e associazioni di eventi europee, per fare il punto sul mercato


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Marina Bellantoni

Fiere, avanti tutta Dopo aver vissuto nel tempo momenti di grande prosperità, intervallati da momenti di crisi, il settore fieristico sembra oggi in costante crescita, per numero di manifestazioni organizzate, espositori e visitatori. La chiusura positiva del 2014, infatti, si conferma nei dati del primo trimestre 2015, che attestano il comparto a un +25%.

[ IL SETTORE FIERISTICO ITALIANO ]

962 manifestazioni (190 internazionali e 280 nazionali), 200mila espositori totali, di cui 98mila di manifestazioni internazionali (il 28% proveniente dall’estero); 22 milioni di visitatori, di cui 13 milioni quelli delle manifestazioni internazionali (il 10% proveniente dall’estero); 60 miliardi di euro di affari conclusi ogni anno durante le fiere. Ecco alcuni dei promettenti numeri che riguardano il 2015 del settore fieristico italiano. Un trend positivo, che continua dal 2014, confermato dal rinato entusiasmo delle aziende per questa tipologia di evento. Il 75,3% delle imprese, infatti, vede nella fiera uno strumento fondamentale per il proprio sviluppo, utile al contatto diretto con il mercato e alla comunicazione della competenza aziendale in fase di ricerca attiva del potenziale acquirente. Dati confortanti emergono anche dalla ventiquattresima rilevazione trimestrale sulle tendenze del settore fieristico condotta dall’Osservatorio congiunturale di Aefi (Associazione Esposizioni e Fiere Italiane) per il periodo gennaio-marzo 2015. Ancora una volta il quadro è positivo, in deciso miglioramento rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, confermando la ripresa del comparto grazie alla capacità delle fiere di far fronte alle

[ I NUMERI ] Superficie espositiva: 4,2 mln mq, di cui 2,27 mln coperti Manifestazioni 2015: 962 (190 internaz., 280 naz., 400 reg./locali*; 92 all’estero*) Settori manifestazioni internaz.: tessile (18%); sport, hobby, intrattenimento e arte (13%); food, bevande e ospitalità (10%); meccanica (10%). Espositori: 200mila (totali); 98.00 (manifestazioni internaz.). Visitatori: 22 mln (totali); 13 mln (manifestazioni internaz.), di cui il 10% proviene dall’estero. Affari: 60 mld di euro conclusi ogni anno durante le fiere; 50% esportazioni da contatti presi durante fiere. *Stime Aefi

difficoltà congiunturali. L’indagine, che ha coinvolto i poli fieristici italiani associati Aefi, evidenzia - attraverso i saldi positivi e negativi definiti in base alle risposte degli associati che hanno partecipato all’analisi - un trend positivo per tutti gli indicatori considerati: numero di manifestazioni, espositori complessivi, superficie occupata, visitatori totali e fatturato complessivo. In costante crescita il numero di manifestazioni (il 41,66% ha ospitato più rassegne e il 41,69% ha registrato stazionarietà, indice della tenuta del sistema) con un saldo molto positivo, +25%, rispetto al +8% del primo trimestre 2014, anche se in leggero decremento se confrontato con l’ultimo trimestre dello scorso anno, quando si attestava a +35%. Si conferma l’andamento positivo del numero degli espositori, con un saldo del +38% registrato dalle risposte degli associati, in flessione rispetto al trimestre precedente, ma in deciso incremento, oltre il triplo, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno quando si attestava a +12%. Interessante lo spaccato relativo alla provenienza degli espositori da cui emerge una buona performance degli italiani, con un saldo del +33%, e di quelli stranieri extra Ue, con un saldo del +13%. La metà degli intervistati ha, inoltre, segnalato un aumento della superficie espositiva occupata, con un saldo del +25% che, nonostante sia lievemente inferiore rispetto al trimestre precedente, è in netto miglioramento se confrontato con lo stesso trimestre dello scorso anno, quando il saldo era pari a +4%. Particolarmente, incoraggianti i dati relativi ai flussi di visitatori: in aumento per il 62,49% degli associati coinvolti nell’indagine, invariato per il 29,19% e diminuito per solo l’8,32%. Il saldo del +54% conferma la dinamica positiva del trimestre precedente (+31%). L’analisi dei visitatori


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Come e perché è nata Aefi? Quali sono le attività che offre ai propri soci? Aefi è nata nel marzo 1983 con l’obiettivo di creare sinergie tra i più importanti quartieri fieristici italiani. Rappresenta e promuove, in Italia e all’estero, gli interessi del settore, fornisce servizi ai propri associati, sviluppa e realizza progetti per il rafforzamento, a livello internazionale, della competitività e del prestigio dei diversi settori rappresentati. Grazie alle Commissioni (Tecnica, Giuridico-Amministrativa, Internazionalizzazione, Fiere in Rete, ndr) Aefi supporta gli associati con aggiornamenti sul mercato, nell’interpretazione e nel corretto recepimento delle norme, oltre che nella condivisione di criticità e proposte di intervento e semplificazione. Secondo lei, quali sono le motivazioni alla base del trend positivo che caratterizza il settore fieristico negli ultimi tempi? Negli ultimi mesi, il settore fieristico italiano ha mostrato segni di vitalità, soprattutto grazie alle numerose realtà che hanno saputo innovare e investire nelle attività di supporto all’internazionalizzazione. Per poter continuare in questo processo di sviluppo e sostegno delle imprese, da un lato le fiere devono proseguire nella ricerca e

Il settore fieristico italiano ha mostrato segni di vitalità, soprattutto grazie alle numerose realtà che hanno saputo innovare e investire nelle attività di supporto all’internazionalizzazione. Nella foto, Fiera del Levante di Bari

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nell’offerta di nuove soluzioni e servizi innovativi, rinnovando i format per adattarsi e anticipare i trend e le esigenze di operatori e visitatori, dall’altro le istituzioni devono ragionare sempre più tenendo conto di avere a disposizione nelle fiere uno strumento strategico per lo sviluppo della politica industriale del Paese. Quali sono i comparti che prediligono il ‘medium’ fiera anziché l’organizzazione di altre tipologie di eventi? Tutti i settori, perché le fiere, nonostante la crisi economica, continuano a rappresentare per il 75% delle imprese italiane l’unico mezzo di promozione sui mercati e lo strumento fondamentale per il proprio sviluppo, utile al contatto diretto con il mercato e alla comunicazione della competenza aziendale in fase di ricerca attiva del potenziale acquirente. Inoltre, per un mercato domestico come il nostro, fortemente incentrato su un tessuto industriale di Pmi, il supporto delle fiere per approcciare i mercati stranieri è quanto mai vitale. In che modo il comparto si sta attivando per rendere sempre più appetibile il settore? Per essere più appetibili, le manifestazioni devono evolvere, sapere analizzare i mercati e rispondere ai loro »

[ MANIFESTAZIONI ITALIANE INTERNAZIONALI 2015 PER REGIONE ] Regioni Campania Emilia Romagna Friuli Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trentino AltoAdige Veneto

N° manifestazioni 6 38 3 2 1 75 0 7 4 1 1 19 9 24 Totale 190

% sul totale 3,2 20,0 1,6 1,1 0,5 39,5 0,0 3,7 2,1 0,5 0,5 10,0 4,7 12,6 100,00%

Fonte: Dati di settore, Coordinamento interregionale fiere

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indica una crescita degli italiani, con un saldo del +50%, seguiti dagli europei (saldo +37%) e da quelli provenienti dai Paesi extra Ue che registrano un saldo positivo del 29%. Infine, a dimostrazione di un settore dinamico e in ripresa, l’andamento positivo del fatturato che segna nel trimestre in esame un saldo del +21%, in miglioramento rispetto al trimestre precedente (+12%), ma soprattutto molto significativo se confrontato con lo stesso periodo del 2014, quando il saldo era +4%. Chiediamo a Ettore Riello, presidente Aefi, di raccontarci i punti di forza e le criticità di un settore che mostra segni di vitalità, soprattutto grazie alle numerose realtà che hanno saputo innovare e investire nelle attività di supporto all’internazionalizzazione. “I dati del primo trimestre - commenta il manager evidenziano la dinamicità del settore e confermano la capacità delle fiere di affrontare con determinazione e ottimismo le sfide congiunturali. Grazie a Expo 2015, al supporto del Ministero dello Sviluppo Economico con il Piano Straordinario per il Made in Italy, al continuo dialogo con le Istituzioni e a tutte le attività che, come Aefi, abbiamo messo in campo per supportare gli associati, possiamo guardare con rinnovata fiducia i mesi futuri”.

Per essere più appetibili, le manifestazioni devono evolvere, saper analizzare i mercati e rispondere ai mutamenti con prodotti e servizi aggiuntivi, assistere le vendite all’estero e presidiare le piazze internazionali strategiche. Nella foto, Messe Bozen


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[ MANIFESTAZIONI ITALIANE INTERNAZIONALI 2015 PER SETTORE ] Settore merceologico 1 Agricoltura, Silvicoltura, Zootecnia 2 Food, Bevande, Ospitalità 3 Sport, Hobby, Intrattenimento, Arte 4 Servizi Business, Commercio 5 Costruzioni, Infrastrutture 6 Viaggi, Trasporti 7 Sicurezza, Antincendio, Difesa 8 Formazione, Educazione 9 Energia, Combustibili, Gas 10 Protezione dell’ambiente 11 Stampa, Packaging, Imballaggi 12 Arredamento, Design d’interni 13 Casalinghi, Giochi, Regalistica 14 Bellezza, Cosmetica 15 Real Estate, Immobiliare 16 Automobili, Motocicli 17 Chimica 18 Elettronica, Componenti 19 Industria, Tecnologia, Meccanica 20 Aviazione, Aerospaziale 21 IT e Telecomunicazioni 22 Salute, Attrezzature ospedaliere 23 Ottica 24 Gioielli, Orologi, Accessori 25 Tessile, Abbigliamento, Moda 26 Trasporti, Logistica, Navigazione 27 Campionarie Generali 28 Articoli funerari e cimiteriali

N° manifestazioni 12 20 25 2 7 3 1 2 4 3 3 7 4 3 2 7 2 2 20 0 1 2 1 9 35 5 8 0 Totale 190

% sul totale 6,32% 10,53% 13,16% 1,05% 3,68% 1,58% 0,53% 1,05% 2,11% 1,58% 1,58% 3,68% 2,11% 1,58% 1,05% 3,68% 1,05% 1,05% 10,53% 0,00% 0,53% 1,05% 0,53% 4,74% 18,42% 2,63% 4,21% 0,00% 100,00%

Fonte: Dati di settore, Coordinamento interregionale fiere - Calendario 2015, aggiornato al 15 ott 2014

mutamenti con nuovi prodotti e servizi aggiuntivi, assistere le vendite all’estero e supportare concretamente nel presidio di piazze internazionali strategiche. Le fiere sono sempre meno spazi fisici in cui esporre e sempre più partner e consulenti per il business delle aziende, in grado di accompagnarle nella definizione di strategie tailor made su ciascuna azienda.

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Per il 75% delle imprese italiane la fiera rappresenta l’unico mezzo di promozione sui mercati e lo strumento fondamentale per il proprio sviluppo. Nella foto, Rimini Fiera

Visto il flusso di visitatori che solitamente visitano le fiere, uno dei temi caldi riguarda la sicurezza. Come si pone l’associazione in merito? Come Aefi abbiamo una Commissione Tecnica dedicata a questi aspetti e che periodicamente aggiorna gli associati sulle nuove normative e li supporta nella loro corretta interpretazione e applicazione. Proprio sul tema della sicurezza è stato istituito un tavolo di lavoro congiunto con Inail e le altre associazioni di settore per la ‘formulazione di linee guida sull’applicazione della normativa di sicurezza sul lavoro nell’attività fieristica’ dopo la sua sospensione in attesa dell’emanazione del Decreto ‘Palchi e Fiere’ del 22 luglio 2014. Quali consigli può dare a un associato per quanto riguarda la comunicazione degli eventi fieristici? Quali sono i canali e i media da privilegiare? Un sistema integrato di tutti i mezzi di comunicazione è certamente il mix vincente. L’obiettivo è entrare in sintonia diretta con il più elevato numero di contatti, per questo tutti i media sono importanti. Consapevole del valore della comunicazione anche per le manifestazioni fieristiche, Aefi nel 2012 ha dato il via a un percorso formativo per gli associati e annualmente organizza un seminario di aggiornamento; il prossimo si terrà a Rimini il 16 e 17 luglio. Quali sono le maggiori criticità del settore? E quali le strategie da adottare? ‘Fare sistema’ è la chiave per valorizzare l’intero comparto. Naturalmente le possibili dinamiche di accorpamento non sono certo semplici; bisognerebbe riuscire a creare condizioni favorevoli a questo tipo di processo, senza anteporre timori o interessi personali. Quali sono punti di forza del nostro sistema fieristico? Quali i modelli esteri da osservare? Il settore fieristico italiano è uno dei più importanti a livello internazionale, al secondo posto in Europa, dopo la Germania per dimensione e capacità di attrazione, e quarto a livello mondiale. La peculiarità del nostro sistema fieristico è l’eterogeneità di organizzazioni fieristiche, un valore che va preservato, sia per l’intero sistema che per i territori, perché abbiamo realtà in grado di rappresentare comparti e aziende di grande varietà. Più che modelli esteri da osservare, avremmo bisogno che si facesse come in Francia e soprattutto in Germania, dove la politica investe nel settore perché lo ritiene strategico per


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[ CULTURA DEL BELLO E SAPER FARE IN UN VIDEO ]

Quale futuro vede per il settore? Meno frammentazione e più gioco di squadra. Aggregazioni e sinergie per essere più competitivi e in un’ottica di ottimizzazione dei costi. Quali infine i progetti in cantiere per quanto riguarda l’associazione? L’internazionalizzazione e il continuo dialogo con le istituzioni rimangono i temi principali. Da anni sottolineo l’importanza di un dialogo con le istituzioni per posizionare le fiere come strumento strategico per la politica industriale del Paese. Per il nostro mercato domestico, incentrato su un tessuto industriale di Pmi, il supporto delle fiere per approcciare i mercati stranieri è quanto mai vitale. Come Aefi ci adoperiamo per questo. Tra i ritocchi alla legge di stabilità approvati dal governo rientrano anche 261 milioni per finanziare, per il 2015, il Piano Straordinario per la promozione del Made in Italy. Grazie alla sensibilità di Calenda, 48 milioni di euro sono destinati al potenziamento degli eventi fieristici. Un risultato che ci rende orgogliosi, perché rappresenta un importante punto di arrivo del lavoro svolto anche da Aefi a supporto del settore. E anche un punto di ripartenza per il sistema, perché a tutte le manifestazioni viene riconosciuto il ruolo di leva per la crescita del Paese e per tutti si crea un’opportunità per generare ricchezza. Inoltre, continueremo a essere impegnati nel proporre tutte le misure e le iniziative possibili per consentire ai nostri associati di liberare risorse, utili a investire nella crescita domestica e internazionale con un’ottica di lungo periodo. Vanno in questa direzione, ad esempio, le proposte di intervento che abbiamo avanzato al ministero dello Sviluppo Economico, che includono un duplice intervento di defiscalizzazione, a favore delle imprese che partecipano alle fiere internazionali in Italia e all’estero e per le fiere stesse, che investono sui mercati esteri. Prosegue poi la promozione del processo di certificazione per far comprendere agli operatori internazionali l’elevato livello delle nostre manifestazioni. Abbiamo anche attivato un tavolo di confronto con il Ministero degli Affari Esteri per valorizzare tutte le opportunità che la rete delle ambasciate può mettere a disposizione.

Sulla scia dell’ultima iniziativa di Aefi, ‘Road to Expo 2015’, è stato realizzato ‘Le Fiere Italiane: il saper fare incontra la cultura del bello’, un video emozionale per promuovere il settore fieristico e in particolare il comparto agroalimentare. Il video offre i numeri più significativi del settore, attraverso le specialità made in Italy che si raccontano anche grazie alle fiere italiane e ai 34 quartieri fieristici associati: oltre 4 mln di mq di superficie espositiva che, ogni anno, ospitano circa 1.000 manifestazioni. Realizzato dall’agenzia Facci & Pollini, online sul sito Aefi (www.aefi.it) e su YouTube, racconta, attraverso una serie di dettagli emozionali, il saper fare dei produttori italiani e tutte le unicità della filiera alimentare, dalle coltivazioni agli allevamenti, dalla tecnologia alla tradizione, mostrando un unico emblema di valori supportato e valorizzato dalle realtà coinvolte nel sistema fieristico italiano e nel recente ‘Road to Expo 2015’. Quest’ultimo è un progetto, conclusosi recentemente, nato da una proposta di Aefi e Ice Agenzia e sostenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico, che ha registrato numeri molto positivi, raccogliendo grande consensi da parte delle fiere partecipanti. L’iniziativa rappresenta un esempio di come ‘fare sistema’ sia la chiave anche per valorizzare l’intero comparto: ha promosso la ricchezza agroalimentare italiana nel contesto di Expo e nei principali eventi esteri dedicati al settore, oltre ad aver favorito l’incoming di operatori stranieri alle manifestazioni coinvolte e in occasione degli eventi collaterali sul territorio nazionale.

Quale occasione rappresenta Expo per il sistema Italia e in particolare per il sistema fieristico? Expo è un’occasione per tutto il Paese; rappresenta un esempio di sinergia vincente in grado di ispirare tutte le nostre peculiarità produttive. Per questo tutti gli associati Aefi sono in prima linea nella promozione dell’evento. Come associazione, insieme a Ice Agenzia e al supporto del Ministero dello Sviluppo Economico, abbiamo messo a punto il progetto ‘Road to Expo 2015’, per supportare concretamente il sistema fieristico nel suo ruolo da protagonista nella promozione e valorizzazione del sistema industriale agroalimentare italiano. Grazie a importanti iniziative di incoming abbiamo fatto conoscere l’industria agroalimentare italiana a centinaia di operatori stranieri e offerto la possibilità di avviare nuovi business a livello internazionale. Il progetto, che si è concluso nel mese di marzo con grande soddisfazione da parte di tutte le fiere coinvolte, si è articolato anche con una serie di attività all’estero nelle principali manifestazioni internazionali del settore agroalimentare. Pensate che possa dare un ulteriore nuovo slancio al settore? Expo avrà ripercussioni positive, che si vedranno dal 2016 in poi. È una grandissima opportunità che trascinerà il Paese con le sue declinazioni: industria e fiere.

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il rilancio dell’economia. Dovrebbe esserci una maggiore sensibilità da parte delle varie strutture di governo. Un primo riconoscimento è arrivato dal viceministro Sviluppo Economico, Carlo Calenda con l’inserimento delle fiere nel Piano Straordinario per il Made in Italy.

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PRIMO PIANO [the mall]

di

Marina Bellantoni

The Mall, la suite dell’intrattenimento Facilmente raggiungibile, situata in un’area milanese nuova e interessante da un punto di vista architettonico, la location rappresenta una valida alternativa anche per l’organizzazione di fiere. Offre innumerevoli soluzioni allestitive e gode di ottimi riscontri da parte dei clienti e dei visitatori che sembrano già affezionati a questo ‘neonato’ spazio. Non solo eventi, convention o cene di gala. The Mall, infatti, si propone, ad aziende e organizzatori di eventi, quale valida alternativa anche per l’organizzazione di fiere. Il nuovo spazio di oltre 4mila mq, infatti, può essere ottimizzato a piacimento per progetti fieristici di diverso tipo. Grazie alla sua struttura modulabile e la comoda ubicazione centrale. Chiediamo ad Andrea Baccuini, amministratore Big Spaces, società di venue management che gestisce la location per conto di Hines Sgr, di raccontarci quali sono i plus che rendono The Mall ideale anche per questa tipologia di evento.

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Dover aver vissuto nel tempo momenti di grande prosperità, intervallati da momenti di crisi, il settore fieristico sembra oggi in crescita per numero di manifestazioni organizzate, espositori, visitatori... Quali sono, secondo lei, le motivazioni che fanno registrare questo dato positivo? In questo momento storico è un dato di fatto che il settore fieristico sia in forte crescita, poiché strumento commerciale e di marketing potentissimo e, in quanto tale, la sua pianificazione e le decisioni legate al management dell’attività richiedono un

In aprile, The Mall ha ospitato la quinta edizione di Mia Fair

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grandissimo lavoro di precisione. La scelta della location rientra tra i punti più importanti di questo stesso lavoro di precisione. Secondo la sua esperienza, come si inseriscono oggi le fiere nella comunicazione aziendale? Gli obiettivi fondamentali alla base dell’inserimento di una fiera all’interno delle strategie di comunicazione di un’azienda sono: da una parte, il consolidamento del proprio marchio; dall’altra l’apertura di nuovi mercati. La partecipazione a una fiera mira sicuramente al rafforzamento e alla tutela dell’immagine del proprio marchio all’interno del mercato, lo rende sicuramente riconoscibile, fa registrare benefici che si ripercuoteranno sensibilmente sulle vendite. La fiera, inoltre, rappresenta la vetrina ideale per la presentazione dei prodotti, valutarne l’impatto sul consumatore e sul mercato, e stimare le potenzialità all’interno dello stesso. La fiera è un mezzo di forte impatto comunicativo


PRIMO PIANO [the mall]

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perché efficace, e tale efficacia è resa possibile dalle scelte che la costituiscono e contribuiscono alla sua realizzazione. Tra queste, quale vestito le sarà dato, dentro quale contesto vivrà, quale pacchetto la confezionerà, prima di essere fruita dal consumatore finale, sono le domande principali che un’azienda deve porsi come titoli di testa del progetto.

Come può essere modulato lo spazio in occasione di una fiera? Modulare gli spazi costituirà un lavoro sicuramente aperto a numerose soluzioni e potrà, probabilmente, essere agevolato da quella che è una ‘suddivisione naturale’ degli ambienti in tre sezioni, data dal posizionamento delle colonne che tracciano lo spazio seguendo una distinzione tra una parte centrale e due aree, a destra e a sinistra, che godono di due entrate differenti, la prima su piazza Lina Bo Bardi (via Galileo Galilei, ndr) e la seconda su piazza Alvar Aalto (Gae Aulenti, ndr). Tale suddivisione naturale può costituire una sorta di ‘linea guida’ degli allestimenti o, invece, può agevolare una netta distinzione delle attività svolte all’interno delle aree. Visto il flusso di visitatori che solitamente visitano le fiere, uno dei temi caldi riguarda la sicurezza. Quali garanzie offre la vostra location in merito? Ogni progetto allestitivo, come anticipavo, va curato e passa sotto la supervisione del Safety Manage-

Può farci qualche esempio di fiera già ospitata dal vostro spazio? Può descriverci come è stato allestito lo spazio per ospitarla? Può fornirci qualche numero? A prova di tutto ciò che è stato detto fin d’ora, mi sembra opportuno citare l’ultima fiera che abbiamo avuto il piacere di ospitare nel mese di aprile, in onore della sua quinta edizione, Mia Fair. 145 espositori, provenienti da vari Paesi del mondo, hanno avuto modo di presentare al pubblico le proprie opere fotografiche selezionate sotto la direzione di Fabio Castelli. Le aspettative nei confronti di una location nuova per una fiera che da anni trovava dimora all’interno di uno spazio già consolidato, erano molto alte. E non sono sicuramente state deluse. The Mall ha ospitato circa 20.000 persone in tre giorni. Commenti positivi e reazioni favorevoli hanno contrassegnato la manifestazione, tenutasi a ridosso del Fuori Salone del Mobile, in un clima di fermento culturale e di preparazione al periodo caldo che coinvolgerà la città di Milano durante tutti i prossimi mesi (grazie a Expo 2015, ndr). Un momento di riflessione ad ampio spettro sull’immagine, così come essa viene percepita e vissuta nella contemporaneità, in strettissimo rapporto di continuità con una location fresca, moderna, spiazzante.

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Avete un format di allestimento collaudato ad hoc per le fiere? Da stand aperti a stand chiusi, organizzati e spalmati su tutta l’area. Si può spaziare senza troppi vincoli se non quelli legati, chiaramente, alla sicurezza. The Mall sa abilmente diventare dimora di situazioni uniche, accoglie i suoi clienti e il suo pubblico regalando sin da subito sensazioni di comodità, familiarità con l’attività in corso e lo spazio stesso.

ment che agevola il nostro lavoro di gestione dello spazio e lo rende a prova di sicurezza per i lavoratori e per i visitatori. Il safety approva i flussi e stabilisce, in base agli stessi, il numero di personale della security da attivare in funzione dell’evento in corso. Durante una fiera è come se si svolgessero tanti eventi insieme, e per noi è uno degli aspetti fondamentali affidarci a chi è competente nel controllo della tutela degli spazi e delle persone.

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Perché scegliere The Mall per le proprie fiere? The Mall è una confezione perfetta sia da un punto di vista architettonico/strutturale sia da un punto di vista geografico. I suoi 4.200 mq suddivisibili e ottimizzabili a piacimento secondo la grande varietà di progetti possibili agevolano l’assetto fieristico più di ogni altra location nel centro di Milano.

In occasione di Mia Fair, 145 espositori, provenienti da vari Paesi del mondo, hanno presentato al pubblico le proprie opere fotografiche selezionate sotto la direzione di Fabio Castelli


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PRIMO PIANO [le sale meeting del futuro]

di Ilaria

Myr

Incontri remoti del terzo tipo Le meeting room del futuro saranno sempre più digitali e attrezzate per permettere le connessioni da remoto. Non solo: negli alberghi dovranno essere pensate come spazi polifunzionali, da adibire a diversi usi a seconda delle esigenze, e realizzate con materiali sostenibili e attenzione al green. Queste le principali tendenze degli sale meeting di domani.

La sala riunioni del futuro sarà completamente digitali. È quanto emerge da una ricerca condotta dalla società di tecnologia Barco, in collaborazione con InAvate e Pfm Magazine, sulle caratteristiche che questo luogo di confronto avrà nei prossimi anni. I dati parlano chiaro: il 94% dei rispondenti all’indagine, svolta online, dichiara che la propria meeting room sarà completamente digitale entro il 2020. Un’indicazione dunque interessante, che fa capire chiaramente come le aziende stiano affrontando le sfide odierne offerte dal cambiamento di cultura del lavoro e dei suoi luoghi.

Mobile

e multimedia i nuovi orizzonti

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Entrando nel merito dell’indagine, un primo interessante dato che ne emerge è che già oggi le riunioni fra colleghi si svolgono per lo più da remoto: il 27% le svolge in questo modo quotidianamente. Il futuro è insomma mobile. Questo ha un ovvio impatto anche sui luoghi di riunione, che devono diventare più flessibili e supportare una

Nei nuovi alberghi, i lampadari in vecchio stile sono ormai il passato. Prenderanno il loro posto proiettori, led walls, pannelli interattivi e soffitti cinetici: tutte tecnologie che permettono di tematizzare l’ambiente

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vasta gamma di tecnologia per svolgere conferenze virtuali. A oggi, l’82% dei rispondenti porta nelle riunioni il proprio device (laptop, e altri), e senza dubbio questo dato è destinato a crescere. Anche se le riunioni sono principalmente occasione di presentazione di dati e strategie, per le quali vengono utilizzati software come Power Point, è però innegabile che cresca l’utilizzo di altri media digitali: basti pensare che già il 59% dei business nelle proprie presentazioni utilizza più foto e video. Un altro aspetto interessante, inoltre, riguarda l’equipaggiamento tecnologico delle sale riunioni. Dall’indagine, infatti, emerge come i rispondenti ritengano frustranti le lungaggini della preparazione tecnica. Questo è il motivo per cui, per gli intervistati, gli obiettivi principali per i quali investire in nuove attrezzature sono: migliorare le dinamiche del meeting (47%), ridurre i tempi di preparazione (41%) e incrementare l’affidabilità della


PRIMO PIANO [le sale meeting del futuro]

L’esperienza

alberghiera

Molto stimolanti, poi, le osservazioni emerse al Design Inn Hotel Design Symposium, svoltosi nell’ottobre scorso a Sidney sulle principali tendenze sugli spazi per i meeting negli hotel: a confrontarsi, oltre 200 professionisti fra designer, albergatori e fornitori. Una sessione, ‘Gli spazi per meeting, molto di più che una sala da ballo’, ha focalizzato l’attenzione sul fatto che gli hotel siano sempre di più

scelti come luoghi per riunioni aziendali e su cosa debbano offrire ai partecipanti di questi incontri. “In primo luogo - ha sottolineato Wade Little dello studio di design Woods Bagot di Sidney -, gli spazi devono fornire l’energia necessaria per caricare diversi device, una connessione wi-fi ad alta velocità e perfettamente funzionante - cosa che non sempre avviene - e un ambiente più informale rispetto a quello dei tradizionali luoghi di incontro. Importante, poi, è l’aspetto sostenibile: luce naturale, piante, ampi spazi e sostenibilità saranno - secondo Carmen Glenister dell’Opera Studio i temi del futuro, perché, come spiega: “Utilizzarli significa portare nelle stanze aria fresca e una connessione con la natura, soprattutto se si usano materiali sostenibili”. E piuttosto che ospitare un’opera artistica (quadro, scultura, arazzo, ecc.), è lo spazio che grazie a questi accorgimenti deve esso stesso farsi opera d’arte. “Gli spazi devono essere confezionati per evocare delle emozioni nelle persone che li utilizzano - ha continuato Glenister -. Inoltre, deve esserci una narrazione identificabile intorno all’esperienza che le persone si trovano a vivere nel luogo”. Non solo. Gli spazi degli hotel devono essere facilmente convertibili in luoghi per esperienze diverse, come proiezioni di film, sfilate di moda, esercizi di gruppo, night club, e, come nel caso di un hotel a Berlino, uno studio di registrazione. “Nei nuovi alberghi, i lampadari in vecchio stile sono ormai il passato - ha aggiunto Glenister -. Prenderanno il loro posto proiettori, Led walls, pannelli interattivi e soffitti cinetici: tutte tecnologie che permettono di tematizzare l’ambiente”.

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tecnologia (40%). Fra le tecnologie considerate prioritarie, vi sono: gli strumenti di presentazione, soluzioni per conferenze da remoto, e sistemi di riproduzione audio. Per quanto riguarda, invece, il decision maker per gli investimenti in attrezzature audiovisive, le figure che emergono maggiormente sono l’It manager (47%), il cio (30%) e il facility manager (28%). Il budget speso per la tecnologia delle sale meeting è, in media, intorno ai 10.000 euro. Interessanti gli spunti offerti da Barco, specializzata proprio nello sviluppo e nel design di strumenti e tecnologie per i mercati professionali. Uno di questi è il ‘proiettore collaborativo’, che consente a più partecipanti di apparire contemporaneamente sullo schermo e di presentare i propri contenuti con una qualità eccellente di immagine. Vi è poi il sistema di presentazione wireless ClickShare, che migliora le dinamiche del meeting e riduce i tempi di preparazione dei partecipanti. Questa tecnologia è compatibile anche i device mobili, permettendo in questo modo la partecipazione da remoto.

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Il sistema ClickShare sviluppato da Barco in un solo clic non aiuta soltanto il presentatore a visualizzare la presentazione in un secondo, ma permette anche ad altre persone presenti di partecipare in modo attivo

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INCHIESTA [expo 2015]

di

Serena Roberti

Expo, fischio d’inizio L’Esposizione Universale ha aperto i battenti e gli ingranaggi della macchina organizzativa sono ormai più che rodati. Così come le agenzie di eventi coinvolte nelle produzioni con allestimenti, cerimonie, attività e iniziative ideate su misura. Facciamo il punto sulla kermesse, cominciando dalle impressioni a caldo di Giuseppe Sala, commissario unico delegato del Governo per Expo Milano 2015.

commissario unico delegato del Governo per Expo Milano 2015

Secondo un’indagine della Camera di Commercio di Milano, in città un’impresa su tre sta preparando iniziative per Expo, e il 60% pensa che quest’ultima possa fare da volano al proprio business, stimando un incremento del fatturato del 10%

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Giuseppe Sala,

Il 94% dei Paesi del mondo è a Expo. 145 Paesi, per la precisione. Ciò significa che il pianeta è, in questo stesso istante, raccolto a pochi chilometri dal centro di Milano. Senza contare che, secondo un’indagine della Camera di Commercio, in città un’impresa su tre - cioè circa 80mila imprese - sta preparando iniziative dirette per Expo, e il 60% pensa che quest’ultima possa fare da volano al proprio business, stimando un incremento del fatturato del 10%. Un’opportunità unica per le aziende, ma anche per le agenzie di eventi. Infatti, aperta da lunedì a venerdì dalle 10 alle 23 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 24, l’Esposizione Universale ha già coinvolto i visitatori in una miriade di attività. Perché sono proprio gli eventi il mezzo principe di quello che si può definire l’Evento degli Eventi per eccellenza. E, in barba alle iniziali incerte aspettative, sono molte le agenzie di settore coinvolte nella produzione di iniziative ad hoc in partnership con aziende, padiglioni e cluster. Come conferma anche Giuseppe Sala, commissario unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, alle cui parole abbiamo voluto affidare l’introduzione del nostro speciale Expo 2015 per fare il punto su ciò che è avvenuto finora.

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Partiamo subito dai dati: come è andato il primo mese di Expo? Siete soddisfatti? Il primo mese è stato molto positivo. La risposta dei visitatori che fino a oggi hanno percorso il sito espositivo è stata entusiastica. A oggi sono 2,7 milioni le persone che sono venute in visita all’Esposizione Universale, e, tramite i nostri rivenditori autorizzati, abbiamo venduto 15 milioni di biglietti. Si tratta di un buon risultato, che contiamo di veder crescere nei prossimi mesi. Al di là dei numeri, credo che l’impressione dominante, passeggiando lungo il Cardo e il Decumano, sia di gioia e stupore, quella che possiamo tutti leggere sui volti delle persone al termine di ogni giornata.


INCHIESTA [expo 2015]

La nostra inchiesta su Expo si concentra sulle produzioni delle agenzie di eventi. Tra quelli già realizzati, quali eventi l’hanno colpita in modo particolare? E quali gli ‘imperdibili’? L’Esposizione Universale è una manifestazione italiana e internazionale, in grado di coinvolgere come stiamo vedendo in questi giorni - milioni di persone, grazie alla forza di un tema come quello della nutrizione e di un palinsesto di appuntamenti culturali e d’intrattenimento, adatti a ogni tipo di pubblico. Ogni evento organizzato finora è, a suo modo, unico e irripetibile. Impossibile dimenticare l’emozione della Cerimonia di Inaugurazione, con le toccanti parole del Papa, che hanno sottolineato una volta di più la missione educativa e sociale che l’Expo, per sua natura, possiede. Per raggiungere un obiettivo così importante, come quello di assicurare a tutti cibo sano sicuro e sufficiente, occorrono le riflessioni e i dibattiti scientifici così come i momenti di svago, i laboratori in cui i bambini imparano a produrre il formaggio, così come le mostre interattive che tutti i Paesi hanno allestito nei loro spazi. È attraverso un’atmosfera di gioia e di festa, attraverso le emozioni che lo spettacolo del Cirque Du Soleil, ad esempio, suscita negli spettatori, o attraverso le Feste di Expo Mila-

no 2015 - ognuna dedicata alla celebrazione di un singolo prodotto alimentare - o, ancora, con le Giornate Nazionali dei Paesi, che si concretizza il tema ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita’. Una sfida costante e quotidiana, come ricorda il Padiglione Zero, capitolo primo e imprescindibile dell’affascinante viaggio attorno all’alimentazione che Milano e l’Italia propongono al mondo, fino al 31 ottobre. Quali ritorni positivi a lungo termine si aspetta per l’Italia e, in particolare, per la città di Milano? L’Esposizione Universale è una vetrina davvero unica per tutti i Paesi che vi prendono parte e ancora di più per il Paese che la ospita: abbiamo avuto e abbiamo tuttora l’occasione di far conoscere a tutto il mondo sia la nostra produzione agroalimentare, sia le conoscenze scientifiche e tecnologiche, che permettono alle nostre aziende di essere competitive su scala globale. Per questo motivo, mi auguro che Expo Milano 2015 porti maggiore fiducia nel nostro Paese. Con ciò, mi riferisco alla fiducia che ogni cittadino dovrebbe nutrire nei confronti del ‘saper fare’ italiano, una fiducia che - auspichiamo - possa portare un incremento degli investimenti stranieri. Effetti positivi, questi, che ci piacerebbe poter apprezzare sia nel breve e sia nel lungo periodo.

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Che siano bambini o anziani, tutti raccontano di aver visto qualcosa di speciale. E ciò ci ripaga degli sforzi fatti fino a oggi per fare in modo che la macchina organizzativa funzioni al meglio.

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L’Esposizione Universale ha già coinvolto i visitatori in una miriade di attività: sono molte le agenzie di settore impegnate nella produzione di iniziative ad hoc in partnership con aziende, padiglioni e cluster

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INCHIESTA [expo 2015]

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di

Marina Bellantoni e Serena Roberti

Il più grande spettacolo dopo il big bang Expo 2015 ha dato il via alle danze con una ‘doppia’ inaugurazione. Il 30 aprile si è svolto il grande concerto live di Andrea Bocelli, accompagnato al pianoforte dal maestro Lang Lang, firmato da Havas Events Milan, mentre il giorno seguente 5.000 ospiti hanno assistito on site a una Cerimonia, realizzata da Filmmaster Events, dal carattere fortemente istituzionale, ma innovativo. In piazza Duomo a Milano e on site. Doppia inaugurazione ufficiale per l’Esposizione Universale. Il 30 aprile un grande concerto live in mondovisione ha affidato alle voci di Andrea Bocelli, accompagnato al pianoforte dal maestro Lang Lang, di tre tenori internazionali, e all’Orchestra e al Coro della Scala l’apertura della manifestazione universale. Il giorno successivo, 1° maggio, è stata invece la volta dell’attesissima Cerimonia di Apertura istituzionale alla presenza delle più alte autorità, con un messaggio di Papa Francesco e un incredibile spettacolo delle Frecce Tricolori.

direttore artistico e creativo Filmmaster Events

È stata una serata entusiasmante quella che il 30 aprile a Milano, in piazza Duomo, ha dato il benvenuto a Expo 2015, l’evento che fino al 31 ottobre 2015 vedrà Milano sotto i riflettori del mondo. Il semestre si è aperto all’insegna della musica e dello spettacolo con il grande concerto live che ha illuminato la piazza: protagonista Andrea Bocelli, ambassador extraordinary di Expo Milano 2015, accompagnato al pianoforte dal maestro Lang Lang.

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Alfredo Accatino,

Emozioni all’ombra della Madonnina

3.000 invitati e un pubblico di oltre 25.000 cittadini hanno assistito a ‘The Opening’, evento di apertura di Expo 2015, svoltosi in piazza Duomo a Milano il 30 aprile scorso

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‘La Forza del Sorriso’ è la canzone che il Maestro ha dedicato a Expo 2015: “Ho voluto scrivere dei versi che invitino la gente a sorridere - ha dichiarato -. Il sorriso è forse ciò che più scarseggia, ai giorni nostri, specialmente in Italia. Eppure il gesto del sorriso porta con sé una forza micidiale, è contagioso e spinge all’ottimismo”. Un evento, firmato da Havas Events Milan, svoltosi davanti a una platea di 3.000 invitati e un pubblico di oltre 25.000 cittadini, trasmesso in mondovisione, con una share del 27%. Lo spettacolo, condotto da Paolo Bonolis e Antonella Clerici, ha riservato molte sorprese, come gli iniziali saluti di benvenuto fatti dal conduttore agli spettatori stranieri in inglese, cinese, giapponese, russo, francese e arabo, ma la serata è stata soprattutto l’occasione per raccontare le attrazioni, gli eventi,


INCHIESTA

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le curiosità e gli appuntamenti che animeranno fino al 31 ottobre i Padiglioni, i Cluster e le aree comuni del Sito Espositivo. Tra gli altri protagonisti dell’evento live il soprano Diana Damrau, il tenore Francesco Meli, il baritono Simone Piazzola, il soprano Maria Luigia Borsi, accompagnati dal coro e dall’orchestra del Teatro alla Scala e dall’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala. Nel corso della serata musicale non sono mancati omaggi a Giuseppe Verdi, Gioacchino Rossini e Giacomo Puccini. La serata è proseguita con tante anticipazioni sulle attrazioni spettacolari che i visitatori possono trovare a Expo Milano 2015. I due conduttori hanno descritto, aiutati dalle immagini trasmesse sul megaschermo, alcuni degli imponenti Padiglioni dei Paesi, ad esempio quello austriaco, quello giapponese, quello del Qatar e quello del Barhain. “Da non perdere - ha aggiunto Bonolis - il Future Food District, il supermercato del futuro. Bisogna visitarlo, ve lo garantisco io che sono un appassionato di fantascienza”. Per i saluti finali sul palco è intervenuto il commissario unico delegato del Governo Giuseppe Sala: “Una grande fatica, ma spero che queste immagini trasmesse abbiano fatto sorgere la voglia di venire a visitare il sito espositivo. Sarà un’Esposizione per le famiglie. Vogliamo che vengano tanti bambini e tanti ragazzi per educarli alla sana alimentazione, senza tralasciare il divertimento”. La serata si è conclusa con la suggestiva accensione dell’Albero della Vita, simbolo iconico del nostro Paese, ideato da Marco Balich e situato all’interno del sito espositivo accanto a Palazzo Italia. L’Albero della Vita ha incantato gli spettatori con i suoi giochi di luci acqua e laser in una sincronia musicale perfetta, in un crescendo fino all’accensione completa. Il saluto finale è stato dato con il brano ‘O sole mio’, augurio di un buon inizio all’insegna della speranza e della positività.

Inno

all’italianità nel mondo

La Cerimonia ufficiale di Apertura si è svolta all’interno dell’Open Air Theatre, il grande spazio aperto che ospiterà concerti e incontri ufficiali fino al 31 ottobre 2015. Un momento celebrativo che ha ottenuto un record di ascolti, raggiungendo il 33% di share e 4,2 milioni di spettatori. A porre la firma Filmmaster

Events, official supplier & partner Expo 2015. Condotta nel pre-show da Claudia Gerini e Marco Maccarini, ha visto protagonisti sul palco gli ambassador di Expo Milano 2015 Javier Zanetti, Martina Colombari e Massimo Bottura. Dopo il messaggio del Santo Padre, una delegazione di lavoratori ha portato la bandiera tricolore, celebrata dal momento clou dell’evento: l’esecuzione dell’inno nazionale italiano rivisitato e chiuso da un insolito, ma benaugurante ‘Siam pronti alla vita’. Il progetto di un inno realizzato da un coro a cappella, che unisse le voci bianche dei bambini e quelle dei cori di montagna, è nato da un’idea di Accatino, in condivisione con il direttore generale Andrea Francisi. È stato poi Guido Maggi, compositore delle musiche della Cerimonia a suggerire di coinvolgere il maestro Stefano Barzan, noto per la sua grande esperienza nell’ambito dei cori. In tempi record è stato creato un coro composto da 160 elementi: i Piccoli cantori di Milano, il coro di bambini più antico di Milano, e tre formazioni maschili legate alla tradizione popolare italiana del coro alpino: il Coro Sant’Ilario di Rovereto, il Coro il Rifugio città di Seregno e il Coro Brianza di »

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[expo 2015]

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33% di share e 4,2 milioni di spettatori per la Cerimonia Ufficiale di Apertura di Expo 2015. A porre la firma, Filmmaster Events, official supplier & partner della manifestazione universale


INCHIESTA

Due momenti clou dell’evento trasmesso in diretta su Rai1, l’esibizione delle Frecce Tricolore e l’esecuzione dell’inno italiano ‘rivisitato’ da parte di un coro di 160 elementi tra voci bianche e cori alpini

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Missaglia. Una cerimonia istituzionale, come richiesto dal protocollo Bie (Bureau International des Exposition), ma provvista di una forte carica emotiva e che ha saputo trasmettere i valori dell’italianità nel mondo. “Ragazzi, facciamocene una ragione: le cerimonie piacciono al pubblico e stupiscono i media. Era successo per i Giochi Olimpici di Torino 2006, per il Lancio della nuova Fiat 500, che Mediaset considerava una marchetta ma che vinse la serata, ed è risuccesso anche in quest’occasione - ha commentato Alfredo Accatino, direttore creativo e artistico Filmmaster Events -. Meglio di così non poteva andare: un italiano su tre ci ha guardati per ore di diretta prodotte in collaborazione con il Tg1 e molti estratti sono stati ripresi dai Tg di tutto il mondo”. L’evento ha avuto, infatti, un’incredibile eco mediatica: annunci in tre lingue, collegamenti esclusivi, come quello dall’Antartide, e poi, soprattutto, una rivisitazione dell’Inno italiano che ha commosso tutti, a partire dall’ex presidente Napolitano e dal premier Matteo Renzi, che ha ripreso subito il tema del ‘siam pronti alla vita’ per guardare al futuro. Merito di uno stile istituzionale, ma innovativo nella tradizione. “Abbiamo scelto una scenografia semplice e coinvolgente, pensata in chiave sostenibile, visto che gli elementi costruiti verranno poi riutilizzati da Expo - spiega Accatino -. Abbiamo

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puntato sull’effetto sorpresa con il collegamento con il Santo Padre, valorizzato icone italiane come Frecce Tricolori e Carabinieri. Spettacolarizzando il protocollo, intervenendo in ogni dettaglio”. Una sfida vinta anche nonostante le grandi difficoltà logistiche: 5.000 ospiti, 500 volontari, 10 ministri, 5 capi di stato, 12 primi ministri, delegati da 140 nazioni, 600 giornalisti, vip (da Napolitano a Segolene Royale, fino ad Armani), due ore di diretta su Rai1, collegamenti in Antartide e con Papa Francesco. “A livello di sicurezza siamo stati notevolmente ostacolati - racconta Accatino -. Durante le prove alcuni dei volontari non sono potuti intervenire, perché non sono riusciti a entrare. Coordinare tutto non è stato semplice, ma possiamo dire con orgoglio che non c’è stato il minimo intoppo”. La project manager Silvia Badiali ha coordinato il team di lavoro di Filmmaster Events, che ha chiamato all’appello una rosa di professionisti eccellenti. I tempi? Da record. “Definita la location, abbiamo avuto tre settimane per crearla e due per produrla. Sono tempi impensabili per la gestione di un evento delicato come la cerimonia di inaugurazione di Expo. Sembrava impossibile, invece il nostro impegno è stato ripagato con un evento che definirei perfetto, allestito in piena collaborazione con il management di Expo, per cui abbiamo curato anche la segreteria organizzativa”.

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[expo-le cerimonie]


INCHIESTA [expo 2015]

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L’Albero della Vita, innovazione rinascimentale Legno, acciaio e giochi di luce alti 35 metri. L’icona e simbolo di Expo 2015, realizzato da ‘Orgoglio Brescia’ su progetto di Marco Balich, si inserisce perfettamente all’interno della grande metafora del Vivaio, che si trova alla base del concept del Padiglione Italia.

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L’Albero della Vita, l’icona del Padiglione Italia a Expo 2015 è una macchina scenica di 35 metri ispirata al disegno del Campidoglio, che offre show quotidiani (diurni e notturni), animandosi con giochi di luce, proiezioni, fontane, effetti speciali e musica

Marco Balich, direttore

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complesse e comuni a numerose culture. L’Albero della Vita è dunque simbolo della natura primigenia, la grande forza da cui è scaturito il tutto. Ma l’Albero della Vita non è solo tradizione e simbologia religiosa: è anche il segno di uno slancio rivolto al futuro, all’innovazione e alla tecnologia. La struttura nasce, fin dall’inizio, come icona interattiva destinata a catturare l’immaginario del visitatore e creare una rete di connessioni tra i vari padiglioni. Ad animarla, una serie di effetti speciali realizzati con le più avanzate tecnologie di spettacolo. “L’Albero della Vita - spiega Balich - vuole essere una vera e propria icona, e trovare un’icona per l’Italia non è stato facile. L’esperienza nella realizzazione delle Cerimonie Olimpiche ci ha insegnato l’importanza dei simboli e crediamo che il Padiglione Italia abbia trovato il suo. Ma, oltre che un’icona, è anche una grande macchina scenica, che vedrà susseguirsi sette spettacoli al giorno per 180 giorni in 1.260 ripetizioni, uno show diurno a ogni ora per cinque minuti e uno notturno a ogni ora per quindici minuti. Ad accompagnare gli show, delle canzoni simbolo della musica italiana, tra cui l’Ombelico del Mondo di Jovanotti, Mambo Italiano, Caruso, Napul’è. L’obiettivo? Spettacolarizzare le eccellenze italiane”. e

È la struttura icona e simbolo di Expo 2015. Realizzato dal Consorzio ‘Orgoglio Brescia’ con le sponsorizzazioni di Coldiretti e Pirelli, l’Albero della Vita porta la firma di Marco Balich, che ne ha curato anche il design, in collaborazione con lo studio Giò Forma. La grande struttura in legno e acciaio si erge al centro di Lake Arena, il più ampio spazio open air dell’area. L’opera è situata al termine del Cardo, uno dei due assi principali di Expo, di fronte a Palazzo Italia, il luogo di rappresentanza dello Stato e del governo italiano. La struttura dell’Albero della Vita affonda le radici in uno dei periodi artistici più fervidi dell’arte italiana, il Rinascimento. Sul finire degli anni trenta del XVI secolo, Michelangelo risistemava piazza del Campidoglio su incarico papale, donandole una nuova forma e prevedendo una pavimentazione che eliminasse lo sterrato esistente. Proprio per questo pavimento, l’artista concepì e disegnò una struttura complessa e simbolica che, partendo da un disegno a losanghe, culmina in una stella a dodici punte indicante le costellazioni. Da questo disegno, Marco Balich, direttore artistico di Padiglione Italia, nonché produttore di grandi eventi ben noto al nostro settore, ha mutuato la forma dell’Albero della Vita, una grandiosa costruzione a metà tra monumento, scultura, installazione, edificio, opera d’arte che, oltre al Rinascimento, rimanda a simbologie più

creativo e produttore di grandi eventi e Cerimonie, ha firmato il Padiglione Italia e l’Albero della vita


INCHIESTA [expo 2015]

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Expo, una sfida già vinta Milano al centro del mondo: lo testimoniano le agenzie di eventi che, mai come oggi, sono coinvolte nella grande esposizione universale con iniziative e progetti realizzati ad hoc per aziende e Padiglioni. Ben consce che l’occasione è ghiotta per l’internazionalizzazione dell’expertise italiana. Fino all’ultimo, aleggiava una sorta di silenzio stampa. Fino a pochi mesi dal fischio d’inizio di Expo 2015, infatti, i nomi delle agenzie di eventi coinvolte fluttuavano nell’etere tra ‘forse’ e ‘magari’. E ancora oggi, quando ormai l’esposizione universale ha preso decisamente il via, alcune hanno un accordo di riservatezza che non consente loro di parlare dei progetti realizzati o in corso. Sembrava quasi che Expo fosse ‘cosa per pochi’, invece, pare che siano molte le strutture all’appello. Ne abbiamo intervistate alcune tra le più operative, insieme a un’agenzia straniera, turca per la precisione. Perché crediamo che Expo rappresenti una buona occasione per incrociare competenze ed expertise. Ciò che emerge, infatti, è un gioco di squadra senza confini, dove l’obiettivo è farsi conoscere nel sistema internazionale.

Un

volano per l’italia

Facciamo subito il punto: Expo 2015 sta spingendo l’acceleratore sul settore degli eventi? Quale opportunità sta rappresentando per il sistema Italia? “Chi ha avuto la lungimiranza di credere in Expo e soprattutto chi l’ha fatto con un assetto organizzativo adeguato, preparandosi per tempo, ora ne sta traendo un oggettivo vantaggio - commenta

direttore esecutivo Uevents

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Davide Enrico Mazzucchelli,

Expo rappresenta per le agenzie italiane l’occasione per realizzare un gioco di squadra senza confini, dove l’obiettivo è farsi conoscere nel sistema internazionale

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Davide Enrico Mazzucchelli, direttore esecutivo Uevents -. Per ora, Expo sta garantendo visibilità e possibilità di stabilire relazioni lavorative. È una grande vetrina internazionale e già il ritorno d’immagine e fatturato sembra fornire segnali confortanti, a dispetto di chi finora ha solo criticato e polemizzato. Chi ha già avuto modo di fare un giro tra i vari padiglioni, ne esce entusiasta: questo è già un indicatore positivo, perché significa che quando serve, sappiamo far bene”. Conferma Massimo Mercuri, managing director


INCHIESTA

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Gruppo Peroni Eventi. “L’Expo sta creando grandi opportunità per il settore. Sicuramente è più chiaro ora, a Expo iniziato, che prima, quando soltanto alcuni player hanno voluto fortemente testimoniare la propria presenza. È importante essere concentrati e non perdere tutte le opportunità che i Paesi e le aziende presenti stanno offrendo al nostro sistema eventi italiano. A questo proposito, è fondamentale creare un clima di stima e di fiducia con i nostri interlocutori stranieri, che spesso sottovalutano le potenzialità delle agenzie italiane. Le richieste di eventi sono tante, dalla semplice convention o press conference al grande show. I padiglioni vogliono emergere e stanno creando al loro interno un’intensa agenda di appuntamenti per far sì che l’attenzione si focalizzi su di loro”. Opportunità in fieri da cogliere al volo, quindi, per accaparrarsi sia clienti italiani che stranieri. “Come negarlo, a Expo sono centinaia le aziende italiane coinvolte nell’ideazione e messa in opera dei progetti - afferma Davide Caggiano, partner & managing director Louder -. E questo ha generato un notevole indotto sia per gli allestimenti sia per i servizi. Sono sicuro che anche i non addetti ai lavori si accorgeranno dell’immenso valore reale rappresentato dall’evento Expo, un valore che significa più occupazione e reddito. E poi, la vera protagonista di questa grande manifestazione è la creatività: consiglio a tutti i professionisti della comunicazione di visitare il sito con molta attenzione”. Un volano riconosciuto, questa manifestazione, che

vede tutti d’accordo nella presente necessità di sfruttarne le potenzialità. “Expo è certamente una grande opportunità per le aziende italiane, è una vetrina che sta guadagnando consensi giorno per giorno - aggiunge Davide Verdesca, ceo Sinergie -. Anche perché, con l’evolversi della manifestazione, si stanno ampliando le possibilità offerte ‘dal e nel’ sito, cosicché le agenzie avranno maggiori opportunità di realizzare eventi legati alla manifestazione”. “Expo è un’opportunità nella misura in cui è motivazionale - commenta anche Marco Jannarelli, presidente Next Group -. La mia è una riflessione a tre dimensioni. Per prima cosa, è tutto il nostro comparto a essere chiamato in causa, siamo in prima linea, siamo i produttori di idee e creatività e l’evento made in Italy può diventare un modello da presentare sulle piazze internazionali. C’è poi da fare un discorso di ‘sistema Paese’: dopo anni di critiche e autocritiche, torniamo sulla »

[ EXPO, OLTRE 55 MLN IN ADV DAGLI SPONSOR ] Tra gennaio e maggio 2015, le oltre 80 aziende sponsor e partner di Expo hanno investito in adv complessivamente circa 55 mln di euro, per comunicare il proprio coinvolgimento nell’Esposizione Universale. A gennaio, il budget per Expo di queste aziende ammontava a 9 mln di euro (oltre un terzo del totale budget investito); a maggio, il mese di inizio dell’evento, gli investimenti sono raddoppiati. Sempre considerando i primi cinque mesi dell’anno, la tv detiene la quota maggiore di investimenti, raccogliendone oltre il 90% relativi a Expo. Seguono stampa (6%, di cui l’86% sui quotidiani e il restante sui periodici), il digital (3%) e la radio (inferiore all’1%). Sono queste alcune delle prime evidenze emerse dal Nielsen Expo Advertising Tracking, lo strumento per la misurazione quantitativa e qualitativa delle campagne delle aziende partner di Expo. In questi primi cinque mesi del 2015, quindi, il 30% degli investimenti pubblicitari complessivi delle aziende partner e sponsor è stato destinato a una campagna con almeno un riferimento alla manifestazione, che si tratti di un semplice logo oppure di una creatività specifica per annunciare la presenza o lanciare un prodotto legato a Expo. Se si analizzano il numero di player, inoltre, emerge che a marzo 2014 solo il 6% comunicava l’Esposizione Universale; a gennaio 2015, il numero era già raddoppiato. A maggio, i brand che hanno deciso di investire in comunicazioni legate all’evento sono il 33% del totale delle aziende partner e sponsor. Relativamente alle modalità di comunicazione, emerge che il 90% degli attori sceglie di utilizzare unicamente l’esposizione del logo Expo o la semplice citazione, rispetto a una minoranza che invece ha impostato la propria strategia comunicativa con l’ideazione di creatività mirate sui temi più strategici legati all’evento, quali ad esempio l’alimentazione, la sostenibilità ambientale e sociale e la tecnologia.

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Per Expo, Louder ha designato internamente un account dedicato che segue l’evento durante i sei mesi, mentre la squadra in back office è composta da sette persone. Nella foto i partner Louder


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L’agenzia di eventi turca Ddf ha ideato e realizzato il padiglione turco a Expo 2015, curandone le attività per i sei mesi in corso. Il progetto è stato sviluppato e portato a termine in 90 giorni di intensi lavori

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Arhan Kayar, Dogan Ekmekci ed Esra Ekmekci, partner Ddf

ribalta internazionale con un appuntamento che coinvolge e interessa un target estremamente ampio e variegato, potenzialmente coincidente con l’intera popolazione mondiale. La grande opportunità offerta da Expo è quella di mettere l’Italia al centro di un dialogo con il mondo, e questo proprio grazie al tema scelto - ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita’ - che fa di questa Expo un’esposizione davvero universale, come dimostra il numero record di Paesi partecipanti. Infine, l’Europa: le esposizioni universali sono da sempre una vetrina per Paesi maturi da un punto di vista industriale e all’avanguardia dal punto di vista tecnologico ed Expo Milano 2015 dev’essere vista come lo scatto di orgoglio non solo dell’Italia, ma di tutta la Vecchia Europa”. Per concludere, le impressioni di chi Expo la vive da Paese straniero ospitato. “I Paesi si stanno preparando da tempo per questa sfida e stanno facendo tutto il possibile per rappresentare al meglio e in modi diversi le loro culture e le loro industrie - spiega Esra Ekmekci, partner Ddf, l’agenzia turca di eventi che ha firmato il padiglione turco in Expo in collaborazione con Aleteia, che ne ha curato comunicazione

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The Next Event ha gestito un’attività consumer Fuori Expo, promossa dal Korea Tourism Organization, con il patrocinio del Comune di Milano: per una settimana in Cadorna ha stazionato il K-Food Truck, con degustazioni di ricette coreane per invitare il pubblico al padiglione della Corea

e ufficio stampa -. In Expo, culture e idee si sviluppano in maniera esponenziale, dando vita a quella che definirei una nuova città creativa che compare e scompare ogni cinque anni”.

Ricadute

a lungo termine

Opportunità e vantaggi, quelli legati a Expo 2015, che non si limitano ai sei mesi di durata della manifestazione, ma si spera si estendano a oltranza. Interessa capire quali potranno essere le ricadute positive a lungo termine sia a livello di business sia d’immagine per le agenzie partecipanti. “Immagine e business oggi sono fortemente legati - afferma Mazzucchelli (Uevents) -. È chiaro che lavorare su


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A Expo, Uevents cura la gestione di ben 13 padiglioni stranieri, tra cui quelli di Usa, Argentina, Israele e Thailandia

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Massimo Mercuri,

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sempre avuto un dna internazionale, che l’ha portato a collaborare con molte aziende estere, con progetti in diversi Paesi del mondo, ma non vi nascondiamo che anche i nostri clienti più affezionati sono entusiasti di questa esperienza che stiamo cavalcando. Per cui, Expo 2015 rafforza sicuramente la nostra immagine e arricchisce le nostre skill internazionali. Il venue management per un padiglione grande come quello del Brasile è un impegno costante e faticoso, che abbiamo affrontato sin dal primo giorno con la massima concentrazione, consapevoli dell’alta visibilità implicatavi”. Infine, il punto di vista di chi, dall’estero, approda a Milano e soprattutto, di chi testimonia come la partecipazione a un’Expo precedente sia stata fruttuosa a lungo termine. “Come sapete le organizzazioni Expo ruotano intorno ad argomenti e temi molto differenti - racconta Ekmekci (Ddf) -. È sempre una grande sfida per chi vi partecipa, una sfida ricca di opportunità. Nel 2000 abbiamo progettato e sviluppato il concetto del padiglione turco all’Expo di Hannover ed è stata un’esperienza incredibile per noi. Questo ci ha portato a farci conoscere, e sicuramente ad avere un curriculum che ci ha permesso di essere qui, oggi, a Milano. Non solo: grazie a Expo si incontrano in loco altre aziende su piattaforma internazionale, con la possibilità di nuove joint venture”.

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un evento del genere permetta di consolidare entrambe le cose, anche in prospettiva futura. Garantisce una visibilità enorme, possibilità di nuove assunzioni di personale e nuove commesse, che derivano da un lavoro ben fatto. Permette di acquisire nuove esperienze e competenze anche a chi già aveva un know-how ampio e articolato, connettendo a realtà internazionali. E visto che di internazionalizzazione si parla spesso, credo che non esista occasione migliore di questa, visto che abbiamo il mondo a Milano per sei mesi, senza muoverci da qui”. La leva dell’internazionalizzazione sembra essere il motore che alimenterà il periodo post Expo. “L’internazionalizzazione è l’unica strada non soltanto per crescere, ma per sopravvivere - commenta Iannarelli (Next Group) -. La vecchia convinzione del ‘piccolo è bello’ è ormai scaduta anche per tutti noi. Le imprese sono chiamate a spolverare le migliori doti di intraprendenza e libera iniziativa, che hanno reso leggendario il made in Italy. E se fino a ieri dovevamo andare in giro per il mondo con la nostra valigetta di campioni, oggi dobbiamo sfruttare l’opportunità di avere il mondo a casa nostra. E per nessun motivo possiamo farcela sfuggire”. Stesso schieramento anche per Mercuri (Gruppo Peroni Eventi). “L’opportunità fornita da questa gara è stata enorme e l’abbiamo affrontata con umiltà e determinazione. Gruppo Peroni Eventi ha

managing director Gruppo Peroni Eventi


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Agenzie, emozioni ‘fuori di Expo’ Le opportunità per le agenzie di eventi in Expo 2015 sono molte e di diversa natura, come testimoniano le case history che loro stesse hanno deciso di raccontare. Dalle interviste emerge che le aziende hanno optato per incarichi continuativi piuttosto che legati a un singolo progetto, ricchi di declinazioni ed estensioni anche al ‘Fuori Expo’.

Ddf Iniziamo il nostro itinerario nei progetti delle agenzie per Expo raccontando l’esperienza di un’agenzia di eventi straniera in Italia, al lavoro per il padiglione turco, per capire anche come vengono assegnati e gestiti i lavori fuori confine. “Abbiamo creato il concept, progettato e realizzato il padiglione turco a Expo Milano 2015 e continueremo a curare il funzionamento e l’organizzazione degli eventi che si terranno presso il padiglione fino alla fine di ottobre - spiega Dogan Ekmekci, partner dell’agenzia -. Abbiamo sviluppato il progetto sull’idea di ‘scavare nella storia per il cibo futuro’, perché crediamo che sia il passato a far luce sul futuro per quanto riguarda la sostenibilità. Abbiamo preso

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ispirazione da antiche civiltà e dai loro stili di vita, e per creare la struttura del padiglione abbiamo usato materie prime come mattoni di fango, vetro, ceramica fatta a mano, marmi provenienti da diverse regioni della Turchia, legno e rame. E abbiamo unito questi elementi con la tecnologia. I concetti ‘preservare, sostenere e riciclare’ sono stati enfatizzati attraverso queste rappresentazioni. Abbiamo poi cercato di spiegare la struttura con varie mostre ed eventi in sintonia con il nostro concept”. L’agenzia è stata coinvolta dal Ministero dell’Economia turco tramite una gara d’appalto. “Prima della consegna della gara abbiamo avuto solo 10 giorni; il progetto ha avuto l’approvazione definitiva nel mese di dicembre 2014, poi abbiamo iniziato la costruzione e finito in tempi rapidi, in circa 90 giorni. È stata una grande sfida: abbiamo fatto confluire sotto un unico tetto le tradizioni turche, proponendo un cammino di sostenibilità diviso nelle quattro stagioni di autunno, primavera, estate e inverno”. Dopo aver disegnato il progetto, è stato definito il gruppo di

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Abbiamo chiesto alle agenzie coinvolte in questo speciale di raccontarci quali progetti hanno firmato per Expo, per quali aziende o Paesi, come hanno ottenuto l’incarico, se sono attive su eventi nell’ambito di ‘Fuori Expo’, quali task force hanno schierato in campo e se sono attualmente in ballo per eventi futuri. Ne emergono incarichi più continuativi che one shot, ricchi di sviluppo anche fuori dal sito dell’Esposizione Universale.

E xpo ha rappresentato una grande opportunità per le agenzie di eventi italiane e straniere, che hanno firmato per l’occasione numerosi progetti in loco e non


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Gruppo Peroni

eventi

Gruppo Peroni Eventi ha dapprima iniziato a lavorare sul progetto Expo direttamente con alcuni clienti storici, a loro volta legati all’esposizione universale da rapporti di sponsorizzazione, creando eventi relazionali finalizzati a massimizzare i loro investimenti. Ora è in prima linea con la gestione del padiglione del Brasile e dei suoi eventi. “Siamo il loro venue manager e siamo il punto di riferimento per tutte le istituzioni e aziende brasiliane, o legate al sistema Brasile, e che vogliono organizzare eventi al suo interno - spiega Massimo Mercuri, managing director -. La matrice di eventi, nei mesi, si sta facendo più fitta, con un ricchissimo calendario di appuntamenti e attività. L’accordo, infatti, affida a Gruppo Peroni Eventi la fornitura e gestione di tutto lo staff presente nel padiglione, gli allestimenti, le dotazioni tecnologiche, la logistica e i vari servizi e forniture funzionali all’operatività del padiglione stesso”. L’incarico è stato ottenuto tramite colloquio preli-

minare di selezione con l’Apex-Brasil, cui è seguita la gara ufficiale. “I requisiti richiesti per partecipare erano altamente discriminanti e focalizzati sulle esperienze pregresse dell’agenzia su specifici format di eventi. Abbiamo partecipato con un forte coinvolgimento, impegno e spirito di squadra e siamo felici di averla vinta”. Gruppo Peroni Eventi ha un team dedicato alle attività per il Brasile, mentre le altre opportunità create dai clienti presenti in Expo vengono gestite dallo staff operativo nelle sedi di Roma e Milano. “Per il Brasile abbiamo moltissime persone coinvolte, oltre 100, presenti in loco, gestite da un dedicated team composto da più di 10 figure - staff manager, il logistic manager, maintenance manager, administration manager e così via - coordinate dal project manager”.

Il concept del padiglione turco firmato dall’agenzia di eventi Ddf ruota intorno al tema di ‘scavare nella storia per il cibo futuro’, in un percorso sostenibile che attraversa la quattro stagioni

Louder Expo vede coinvolta l’agenzia Louder nella gestione del padiglione Coca-Cola, per cui ha selezionato e formato decine di risorse specializzate per realizzare un’esperienza unica, che solo Coca-Cola poteva raccontare. “La selezione è iniziata nei mesi scorsi - spiega Davide Caggiano, partner & managing director. Il lavoro è stato svolto in armonia con il cliente che, giorno dopo giorno, ci ha affiancato per formare una squadra stupenda di ragazzi e ragazze in grado di animare il padiglione in almeno due lingue durante i sei mesi di evento”. Dopo aver ottenuto l’incarico tramite gara, l’agenzia per l’occasione ha »

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Davide Caggiano, partner & managing director Louder

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lavoro. “Abbiamo dedicato al padiglione un team speciale e, allo stesso tempo, continueremo anche a contare sul supporto operativo del nostro quartier generale in Turchia. Abbiamo forze operative che si occupano della completa gestione del padiglione, comprese le questioni tecniche e logistiche. Più di 20 figure professionali dedicate a tempo pieno: ognuno si occupa di una cosa nello specifico, quindi abbiamo il direttore del padiglione, il responsabile tecnico, il responsabile logistico, il direttore rp, il direttore di alimenti e bevande, l’event manager, il responsabile delle mostre, i curatori. E siamo costantemente in contatto con l’head quarter di Istanbul. Inoltre, collaboriamo con aziende internazionali per le rp e la produzione, tra cui l’italiana Aleteia”.

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Marco Jannarelli, presidente Next Group

Turiste cinesi in visita al padiglione Coca-Cola firmato da Louder

designato internamente un account dedicato che segue l’evento durante i sei mesi, mentre la squadra in back office è composta da sette persone, di cui una parte gestisce la parte amministrativa, e l’altra quella più delicata dell’aspetto motivazionale e qualitativo dello staff. Il programma per i prossimi mesi è intenso. “Expo ci terrà occupati nella gestione del padiglione Coca-Cola fino alla fine di ottobre con eventi, attività e iniziative studiate su misura. Inoltre, gestiamo tutti gli eventi legati a Issimo, il caffe ‘on the go’ di Illy in tre gusti, curando tutto ciò che concerne la visibility e la presenza del prodotto nelle diverse venue, la business

Per la gestione del padiglione del Brasile, Gruppo Peroni Eventi coordina un team di oltre 100 figure presenti in loco, gestite da una squadra dedicata composta da 10 professionisti con a capo un project manager

hospitality e, cosa più importante, l’organizzazione di speciali progetti legati al brand con il coinvolgimento di consumatori e partner in armonia con la nuova campagna che verrà lanciata a breve”.

Next Group Progetti molto vari per l’agenzia Next Group, che sta concentrando le risorse su più fronti. “Expo ci ha dato l’input per realizzare tre iniziative molto diverse tra loro - spiega Iannarelli -. Nella settimana che ha preceduto l’apertura, The Next Event ha gestito un’attività consumer promossa dal Korea Tourism


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corso di cucina e wine tasting. Un esempio di come Expo faccia non solo di Milano, ma in generale dell’Italia un polo d’attrazione, sotto il profilo economico quanto turistico”. Tutti gli incarichi sono stati ottenuti a seguito di gare dove le proposte sono state valutate sotto il profilo progettuale, creativo ed economico. Per l’occasione non è stato formato un team dedicato, ma l’agenzia può contare su un gruppo fluido di persone, ciascuna con una specifica professionalità, che lavora sui diversi progetti con un metodo di lavoro basato sull’integrazione delle competenze e sulla sinergia tra i vari reparti. »

[ ILLYCAFFÈ, L’ECCELLENZA IN UNA MOSTRA-PERCORSO ]

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Organization e realizzata con il patrocinio del Comune di Milano: per una settimana in piazzale Cadorna ha stazionato il K-Food Truck, che ha proposto degustazioni gratuite di ricette coreane, invitando il pubblico al padiglione della Repubblica di Corea a Expo. In pochi giorni abbiamo servito oltre 4.000 piatti e 5.000 tazze del tradizionale tè al ginseng coreano”. Di tutt’altro genere ‘Feed your Mind!’, il progetto realizzato per Nestlè all’interno del padiglione svizzero: una mostra interattiva, articolata in 4 aree tematiche, sui perché di un gesto apparentemente semplice, quello del nutrirsi. “Si tratta di un percorso emozionale e di conoscenza, attraverso cui visitatori di tutte le età possono trovare risposte alle domande legate all’esperienza quotidiana dell’alimentazione. Il tutto con il linguaggio immediato e al contempo suggestivo delle installazioni tecnologiche. Oltre ad aver ideato e sviluppato il concept creativo e le tecnologie d’interazione, abbiamo progettato l’allestimento e gestiremo per l’intero semestre spazio e personale”. Infine, The Next Italia, il Dmc del Gruppo, sta lavorando per un evento tra la convention e l’incentive che verrà realizzato a breve per Iveco. “Il padiglione Italia sarà teatro di un meeting, che assumerà la forma di un gemellaggio tra Iveco Francia e la casa madre italiana e che accoglierà i 100 colleghi francesi scelti tra i migliori venditori. Seguirà la visita del sito espositivo e alla città di Milano a bordo di tram d’epoca. Sarà poi la volta del Lago Maggiore e delle attività ludiche, dal tour delle Isole Borromee a un

The Next Event ha firmato il progetto ‘Feed your Mind!’ realizzato per Nestlè all’interno del padiglione svizzero: una mostra interattiva, articolata in 4 aree tematiche sulla nutrizione

Tra le aziende italiane protagoniste di Expo 2015, illycaffè è partner ufficiale per l’ideazione e la gestione di contenuti, esposizioni ed eventi dedicati al caffè nell’area comune del Cluster tematico. L’azienda triestina propone un programma articolato volto a diffondere la cultura del caffè e a farne conoscere l’importanza per il sistema socio-economico globale. A dirigere il progetto, Roberto Morelli, business development manager illycaffè. “Abbiamo ideato una mostra-percorso che, dalla pianta alla tazzina abbraccia tutte le componenti del caffè - spiega -. Un racconto che si snoda tra passato, presente e futuro, il cui filo conduttore sono le fotografie esposte dell’artista Sebastião Salgado. Molte sono le attrazioni, dalla tosteria dove vengono tostati i caffè dei 10 Paesi ospitati, alla mostra storica di macchine da caffè con la prima macchina per espresso inventata da Francesco Illy, l’Illetta, e la macchina del futuro, la Personal Blender, dove il consumatore può selezionare personalmente le componenti del caffè”. A curare il progetto, una squadra interna di oltre 80 persone, cui si aggiungono circa 70 professionisti esterni. Connexia e iCorporate seguono ufficio stampa e comunicazione, mentre Nudesign è partner per la creazione e lo sviluppo dei contenuti video. “Abbiamo deciso di partecipare perché la tematica di Expo si sposa con i nostri principi e per un’azienda globale come la nostra, presente in oltre 150 Paesi, è un’occasione unica per raccontare l’impegno profuso e la cultura di prodotto. Nel primo mese di attività abbiamo registrato, attraverso un contapersone, un milione e 43.000 accessi nel Cluster. Per ora la presenza preponderante è di visitatori italiani, ma la sensazione è che nei prossimi mesi cresceranno le visite internazionali”.

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Uevents firma anche con Confartigianato la realizzazione di Italian Makers Village, un polo dedicato alle eccellenze del made in Italy di 1.800 mq con 30 stand espositivi, che coinvolge 800 imprese italiane, 27 Paesi stranieri e 12 delegazioni commerciali

Sinergie

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Davide Verdesca, ceo Sinergie

Sinergie ha adottato una scelta alternativa, preferendo essere a fianco di Expo, ma senza essere massivamente presente. “Una serie di clienti - Bartolini, Gilead, Canon, Es-Ko, per citarne alcuni - ci ha chiesto di organizzare eventi specifici, tutti appuntamenti multipli con più date per ogni evento e una programmazione che copre tutto l’arco della manifestazione - spiega il ceo Davide Verdesca -. Tuttavia, abbiamo deciso di non concentrare tutte le nostre energie su Expo per non spostare l’interesse e il fulcro di lavoro primario. I nostri contratti hanno mandati fortunatamente pluriennali, per cui abbiamo preferito non centrare su Expo la nostra programmazione, per garantire ai nostri clienti storici l’adeguato supporto”. Certo, data l’importanza del sistema Expo, molti clienti al di fuori dell’esposizione universale chiedono comunque di approfittare dell’occasione per realizzare eventi in città, fuori dall’area espositiva vera e propria. “Spesso ci chiedono di organizzare la visita e poi integrare lo spirito di Expo con quello di Milano, con cene e spettacoli che diventano un vero e proprio Fuori Expo. Siamo convinti che il flusso di persone in città creerà un rinnovato e sempre crescente interesse per la realizzazione di eventi e che porterà linfa vitale non solo a Milano, ma all’intero Paese. Per questo, siamo pronti a sostenere anche l’impegno che i clienti ci chiederanno dentro e fuori Expo”.

Uevents Il Gruppo è impegnato su più fronti: a Uevents è stata infatti assegnata la gestione di 13 padiglioni in totale. Qualche esempio operativo? “Abbiamo

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lavorato con Confartigianato alla realizzazione di Italian Makers Village, un polo dedicato alle eccellenze del made in Italy di 1.800 mq con 30 stand espositivi, che coinvolgerà 800 imprese italiane, 27 Paesi stranieri e 12 delegazioni commerciali - spiega Davide Enrico Mazzucchelli, direttore esecutivo -. Poi, stiamo operando sui padiglioni che ci sono stati affidati: Stati Uniti, Argentina, Brasile, Ecuador, Colombia, Messico, Israele, Bahrain, Angola, Thailandia, Spagna e Montecarlo. In questo caso, in base alle richieste, ci occupiamo degli allestimenti, della comunicazione, degli eventi, della gestione dello staff, del catering, delle dotazioni tecnologiche e dei servizi logistici e alberghieri”. Gli incarichi sono stati ottenuti tramite gare, ma, come sottolinea Mazzucchelli, si è rivelata vincente la scelta di attivarsi con largo anticipo per stabilire relazioni con i Paesi ospitati. “Siamo qui grazie alla nostra affidabilità e al fatto di essere un gruppo solido e strutturato, ma soprattutto grazie al fatto di esserci mossi per tempo, organizzando un team dedicato, che ha saputo attivare le procedure necessarie all’accreditamento, che si è impegnato a dialogare con i commissari delegati dai vari Paesi e che ha saputo interpretare al meglio le esigenze degli interlocutori, partecipando ai bandi di gara”. In campo Uevents ha schierato un team di 40 professionisti, che stanno seguendo direttamente l’enorme mole di lavoro. “Project manager, account, direttori di produzione, direttori tecnici, producer, responsabili di risorse umane, responsabili catering, comunicatori… tutti orientati verso un’unica direzione e un unico obiettivo. C’è stata una grande organizzazione aziendale su Expo, proprio per arrivare all’appuntamento con una squadra in grado di poter operare velocemente e con competenze già acquisite”. Attiva anche sul Fuori Expo, Uevents vi parteciperà, oltre che con Italian Makers Village, con altri nuovi progetti in via di definizione, ma ancora riservati.

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Expo City Events: moda, food design e cultura Il Gruppo Mondadori ha deciso di vivere da protagonista i sei mesi dell’Esposizione firmando Una grande iniziativa, che veDE la città coinvolta in un ricco palinsesto di eventi da non perdere, tra Design, Food, Fashion & Beauty e Culture & Innovation. Expo City Events. Questo il nome del progetto, firmato dal Gruppo Mondadori, che accompagna turisti e visitatori alla scoperta delle eccellenze di Milano: una serie di iniziative uniche, realizzate in collaborazione con Expo in città e Mediamond (che ha sviluppato anche l’attività di coinvolgimento dei clienti pubblicitari), per scoprire i luoghi, spesso inediti, in cui fervono le eccellenze del sistema imprenditoriale milanese e del made in Italy. Tutti gli eventi, realizzati con il supporto dell’agenzia Adverteam, sono raccolti ogni mese in ‘Expo City Events Guide’, una guida gratuita disponibile in italiano e in inglese, edita da Electa con progetto grafico a cura di Left Loft. La guida è disponibile anche in versione digitale su www.expocityevents.it e, attraverso l’app Expo City Events, scaricabile su iTunes e Google Play. Sono quattro gli itinerari tematici dedicati al Belpaese: Design, Food, Fashion & Beauty e Culture & Innovation.

na, Del Tongo, Flexform, Villeroy&Boch, Arper, Poltrona Frau, Arclinea e KitchenAid.

Design

Culture & Innovation

Fulcro del progetto, lanciato dal magazine Interni in collaborazione con il Comune di Milano e i Saloni, l’iniziativa ‘Design Meets Food. Milano Meets the World’. Un percorso nei flagship store e negli showroom di arredamento che, per l’occasione, si sono trasformati in luoghi di incontro e performance tra le eccellenze del design e della cultura gastronomica italiana. All’itinerario di Interni hanno aderito Meritalia, B&B Italia, Molteni&C Dada, Fab Architectural Bureau, Giorgetti, Modulnova, Zanotta, Scavolini, Berloni, Surcanapé, Poliform e Varen-

Il progetto di Mondadori è anche legato a cultura e innovazione. Non mancano, infatti, i percorsi tematici dedicati all’arte contemporanea con iniziative nelle più importanti gallerie cittadine, visite guidate a siti architettonici ed edifici storici atti a valorizzare il patrimonio artistico e culturale della città, insieme alle grandi mostre già nel calendario di Expo in Città. Tra queste, ‘Mito e Natura. Dalla Grecia a Pompei’ (dal 31 luglio) e ‘Giotto, l’Italia’ (dal 2 settembre), entrambe organizzate e prodotte dal Comune di Milano - Palazzo Reale con Electa.

Food La cucina è protagonista assoluta del percorso di Expo City Events, per cui sono moltissimi gli appuntamenti dedicati al cibo di qualità e a chi vuole cimentarsi nell’arte della gastronomia: in collaborazione con Philips, infatti, vengono proposti i corsi della nuova Scuola di Cucina di Sale&Pepe con showcooking di famosi chef, corsi per adulti e per i più piccoli.

Fashion & Beauty

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Si parla anche di moda attraverso un percorso di eventi dedicati: Milano e la moda sono infatti uniti da un legame indissolubile che fa del sistema moda ciò che tutt’oggi meglio rappresenta a livello globale l’industria milanese. In programma, incontri e dibattiti.

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Il progetto Expo City Events, firmato dal Gruppo Mondadori, comprende una serie di iniziative uniche, realizzate in collaborazione con Expo in città e Mediamond


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L’Expo (è) in città Opportunità unica per chi organizza eventi e gestisce location, la piattaforma del progetto ‘Expo in città’ mette a disposizione, oltre che un calendario di 23mila iniziative distribuite su sei mesi, un archivio di spazi disponibili e strumenti di marketing innovativi, per far incontrare la domanda e l’offerta di pubblico/privato.

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Sono 23mila in totale - più di 100 al giorno per sei mesi - gli eventi in programma a ‘Expo in città’: il più grande cartellone di eventi mai realizzato a Milano

I sei mesi di Expo 2015 portano con sé eventi a cascata nella città meneghina. Orientarsi sembra una ‘mission impossible’, ma conoscere giorno per giorno, mese per mese, tema per tema cosa avviene a Milano si può. Come? Grazie al calendario - cartaceo e virtuale - di ‘Expo in città’, il progetto promosso da Comune di Milano e Camera di Commercio di Milano con il supporto di partner come Edison, Intesa Sanpaolo e Vodafone. Ma soprattutto, sulla piattaforma di ‘Expo in città’ si possono proporre eventi e iniziative da inserire in calendario e segnalare o selezionare location disponibili. Un servizio di marketing territoriale innovativo e replicabile in occasione di qualsiasi evento attrattore di flussi turistici, tanto che il Bie, l’ufficio internazionale delle esposizio-

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ni, è intenzionato a valutarne l’inserimento nel protocollo dei prossimi Expo.

Un

palinsesto mai visto

Sono 23mila in totale, più di 100 al giorno per sei mesi, gli eventi in programma a ‘Expo in città’: il più grande cartellone di eventi mai realizzato a Milano. Si tratta di una macchina organizzativa articolata e innovativa, ideata per far incontrare l’offerta di promotori pubblici e privati di eventi e iniziative con la domanda dei fruitori, cittadini e turisti. Con il privato, tra enti e imprese, che si affianca al settore pubblico nel Fuori Expo e propone sette eventi su dieci. Il centro pesa per un evento su tre. Si tratta soprattutto di spettacoli (37%) e di eventi legati al mondo dell’arte (23%). Ma ci sono anche lo sport e il benessere (8%), il design e la moda (7%), l’alimentazione (7%), la scienza, i libri e il cinema al 4%, e un 3% di iniziative legate a Leonardo. ‘Expo in città’ consente di conoscere cosa avviene a Milano attraverso il sito www.expoincitta.com, l’app dedicata, i social, la newsletter e le pubblicazioni periodiche. Per facilitare la ricerca nelle migliaia di appuntamenti vengono usate dieci parole chiave rappresentative di altrettanti filoni tematici: performance, art, media, creativity&style, science&technology, wellbeing, kids, feed the planet, cities of the world, Leonardo. Le sei icone utilizzate nell’immagine grafica sono la cornice narrativa entro cui si situa il racconto del patrimonio storico-artistico di Milano, sei opere d’arte mondiali che riconducono alla storia di Milano.


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‘Expo in città’ non si esaurisce nella creazione di un ricco palinsesto, ma funge da tramite per favorire la nascita e la realizzazione di iniziative ed eventi. Le richieste da parte degli operatori sono arrivate a una media di una cinquantina alla settimana e sono in costante crescita. L’arrivo delle proposte e il loro caricamento nel palinsesto è un continuo work in progress, attivo fino al 31 ottobre 2015. Chi è interessato a promuovere uno o più eventi nella cornice di Expo 2015 può candidarli attraverso il sito www.expoincitta.com, previa registrazione alla sezione ‘Presenta e gestisci i tuoi eventi’. La selezione delle proposte da inserire avviene in una logica di apertura, inclusività e assegnazione del logo di ‘Expo in città’ attraverso il crowdsourcing. Inoltre, attraverso uno sportello dedicato (in via Pecorari, 3) viene offerto un supporto agli organizzatori nell’iter autorizzativo per ottenere tutti i permessi necessari allo svolgimento delle iniziative, con consulenza specifica e semplificando le procedure amministrative. In tale ottica rientra anche l’accordo raggiunto con la Siae, per i diritti d’autore. Infine, lo Sportello Sponsorizzazioni gestito dalla Camera di Commercio offre ai promotori di eventi la possibilità di trovare sponsor attraverso il sito del progetto.

Opportunità

per location

Anche per scegliere o promuovere le location per eventi, ‘Expo in città’ mette in campo strumenti di marketing territoriale innovativi, come il primo censimento metropolitano delle location e la realizzazione di un catalogo ad hoc che le raccoglie. È infatti consultabile un archivio online gratuito e georeferenziato delle location pubbliche e private, al chiuso e all’aperto, che si sono rese disponibili a ospitare eventi, suddivise per tipologia, capienza e caratteristiche funzionali. Il catalogo rappresenta, da un lato, un servizio gratuito a supporto degli operatori che hanno interesse a svolgere un’iniziativa, ma non sanno a chi rivolgersi per trovare una sede appropriata. Dall’altro, offre la possibilità di candidare spazi al fine di supportare tutti coloro che desiderano promuovere un’iniziativa, ma non possiedono una location adeguata.

I soggetti interessati a promuovere gli spazi che saranno utilizzati per ospitare eventi durante i sei mesi di Expo possono candidarli accedendo alla sezione ‘Presenta uno spazio’ del sito. L’inserimento nel catalogo è gratuito e l’intero processo di pubblicazione è gestito dal team di ‘Expo in città’.

Un

format replicabile

‘Expo in città’ è un progetto di marketing e sviluppo territoriale innovativo, un nuovo modo di promuovere cultura ed eventi in un territorio con la diretta partecipazione delle imprese, attraverso una ‘regia pubblica’, un esempio di buona pratica di messa a sistema di un territorio. Il format è innovativo e può essere replicato nello spazio e nel tempo, in occasione di qualsiasi evento attrattore di flussi turistici, a prescindere dalla sua natura, sia essa culturale, sportiva, o altro. Sarà proprio questo format il lascito alla città e alla sua area metropolitana: nuovi strumenti per le imprese protagoniste dell’ospitalità, della cultura, della creatività e dell’intrattenimento, maggiore valore al territorio, maggiore diffusione degli eventi nel tessuto metropolitano e, di conseguenza, maggiore accessibilità alla città per i milanesi e i visitatori. e

opportunità per gli eventi

‘Expo in città’ non si esaurisce nella creazione di un ricco palinsesto, ma funge da tramite per favorire la nascita e la realizzazione di iniziative ed eventi e la ricerca di location

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INCHIESTA [expo 2015]

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Di seguito abbiamo raccolto alcune delle numerose attività firmate da aziende e agenzie in occasione dell’Esposizione Universale.

Enel, Smart City da 100mila abitanti È innovazione la parola d’ordine che caratterizza la presenza di Enel a Expo 2015, dove ha realizzato la prima Smart City al mondo da 100mila abitanti al 100% elettrica. Global official partner dell’evento, Enel ha installato tecnologie all’avanguardia che rappresenteranno le città del futuro. Inoltre, l’azienda è presente con un padiglione interattivo che, all’interno di un ‘bosco virtuale illuminato’, permette di vedere dall’interno il centro di controllo di una città intelligente, vero e proprio cuore della Smart City.

Viaggio in 3D con Msc Crociere e Piano B Triumph Group per la Santa Sede A Expo la Chiesa Cattolica può contare su un partner di comunicazione strategico, Triumph Group International, che, forte della propria esperienza internazionale, affianca la presenza ecclesiastica studiando promozioni e azioni sul territorio. Obiettivo, generare visibilità attorno ai percorsi e alle iniziative promosse della Chiesa Ambrosiana: infatti, è fitto il programma di incontri nel padiglione dedicato ‘Non di solo pane’ e nel Fuori Expo.

Cibus è Italia, eccellenze live Tra i padiglioni italiani preferiti dai visitatori stranieri, c’è Cibus è Italia, il padiglione di Federalimentare e Fiere di Parma che presenta tutti i prodotti alimentari italiani più conosciuti e amati all’estero: dalla pasta all’olio, dai formaggi ai salumi, le cui storie e tecniche di produzione sono illustrate da 420 aziende in uno spazio di 5.000 mq. Ad animare il padiglione, dislocato nei pressi dell’accesso Est di Expo, alla fine del Decumano, delle live exhibition di street artist internazionali, che realizzeranno, a rotazione, 13 murales dedicati al tema del cibo. Sull’ampia terrazza, inoltre, sono in programma convegni, conferenze stampa, degustazioni, incontri tra aziende e buyer italiani ed esteri, e cene aziendali.

La collaborazione tra la compagnia di crociera e l’agenzia si rinnova per Expo con la realizzazione di ‘Tutti i blu del mare’, una video-installazione artistica di grande impatto emotivo: ispirata alle navi della flotta Msc, ne ricorda la forma ed è stata concepita come uno spazio interattivo da vivere. Le postazioni Oculus Rift, innovativa tecnologia 3D, attraggono l’attenzione del pubblico facendogli intraprendere un viaggio realistico nel mare nell’universo del brand. Previsto un ricco palinsesto di eventi.

Veneranda Fabbrica del Duomo Dalla realizzazione di un barcone in piazza del Duomo per ripercorrere il percorso dei marmi sulle acque a una grande esposizione di sculture di Tony Cragg sulle Terrazze, dal Mosè di Gioacchino Rossini all’inaugurazione della Chiesa di San Gottardo in tutto il suo splendore, il semestre dell’Esposizione vede la Veneranda Fabbrica del Duomo al centro della vita milanese. Una chicca? In Expo è possibile vedere la riproduzione a grandezza originale (4,16 mt di altezza) della Madonnina del Duomo, realizzata dalla Fonderia Nolana Del Giudice.

Filmmaster Events per tre padiglioni sponsor L’official supplier & provider di Expo Milano 2015 firma i padiglioni di tre tra i principali sponsor dell’esposizione: Intesa Sanpaolo, S.Pellegrino e New Holland. Il ruolo dell’agenzia è customizzato su misura per le tre realtà, che hanno richiesto interventi di diversa natura: dalla cura dell’intero palinsesto agli allestimenti interni con tecnologie differenti, dai concept creativi fino ai contenuti multimediali. Filmmaster Events, oltre a occuparsi dei tre padiglioni, organizza anche alcuni degli appuntamenti più esclusivi del Fuori Expo, di cui tutti i dettagli sono ancora top secret.

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Wheatfield, un campo di grano in città Un’area di 50mila mq seminata a grano tra il quartiere Isola e i grattacieli avveniristici di Porta Nuova, proprio nel cuore della metropoli meneghina. Visione fantascientifica? Non proprio, perché il campo c’è davvero: si tratta dell’opera di land art dell’artista americana Agnes Denes, che già realizzò un’iniziativa simile a Manhattan, New York, nel 1982. Aperto al pubblico tutti i giorni, attraverso un sentiero sterrato consente di ammirare le fasi di crescita delle piante fino a completa maturazione e raccolto. Il progetto rientra nel programma di ‘MiColtivo. The Green Circle’, un percorso dedicato all’agricoltura urbana promosso da Fondazione Riccardo Catella, Fondazione Nicola Trussardi e Confagricoltura.

Edison 4Expo Edison Open 4Expo è l’iniziativa con cui l’azienda apre le porte alle menti più brillanti di questo secolo, per costruire un manifesto dell’innovazione da lasciare come eredità al nostro Paese e alle sue istituzioni. Premi Nobel, economisti, artisti italiani e internazionali, ma soprattutto giovani ricercatori, startupper e maker si confronteranno durante i sei mesi di Expo nella sede storica di Foro Bonaparte, all’Edison Open Garden Triennale e alla Rotonda della Besana. Non solo. Edison è protagonista di moltissimi eventi, uno su tutti, il progetto internazionale The Sun Trip (nella foto): una competizione ciclistica ad alimentazione solare che vede impegnati, per i prossimi tre mesi, 30 partecipanti internazionali che percorrono un itinerario di 7.000 km, attraversando 10 Paesi diversi in sella alle biciclette solari costruite da loro stessi.

Intrattenimento targato Alessandro Rosso Group Un corporate pavilion sviluppato su due piani, utilizzabili per esposizioni ed eventi, un anfiteatro da 150 posti e due originali attrazioni: l’I-Bar, un’esperienza unica a meno 7 gradi e Rosso Beach, una spiaggia di sabbia bianchissima dove pranzare, ballare e giocare a beach volley a suon di musica. Tutti i giorni, dalle 10 alle 23 durante la settimana e fino alle 24 nel weekend, i migliori dj italiani si alternano alla consolle e gli spazi sono animati da iniziative, happy hour e feste esclusive. Oltre a queste attività il Gruppo offre alle aziende e agli ospiti di Expo pacchetti che includono il biglietto (ingresso a data aperta/fissa) e un servizio di ristorazione con molteplici agevolazioni, così come la personalizzazione di uno spazio o l’organizzazione di un evento all’interno del proprio padiglione.

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psLive per Coca-Cola Un viaggio appassionante nel mondo dell’official soft drink partner di Expo, Coca-Cola, un’esperienza in cui lasciarsi coinvolgere mente e corpo, ideata dallo studio di architettura Peia e Associati e dall’agenzia psLive. Accompagnati dalla Contour, la bottiglia icona che compie 100 anni, i visitatori seguono un percorso a più tappe ricco di sorprese: circondati da gigantografie vintage con curiosi aneddoti e sfidati da quiz e giochi interattivi, hanno modo di scoprire quali sono stati, anno dopo anno, Paese dopo Paese, i traguardi della storia di Coca Cola. Al termine del viaggio, ogni visitatore può entrare a far parte del mosaico fotografico che raccoglie tutti i momenti di felicità vissuti nel padiglione e condividere la propria esperienza su Facebook.

Gruppo Ferrero, multimedialità e sociale Il Gruppo Ferrero è a Expo con le sue iniziative di Responsabilità Sociale d’Impresa (Csr). In molteplici punti del sito espositivo, Ferrero presenta alcune delle sue attività atte a garantire massima qualità e innovazione, comunicazione trasparente, sostegno delle comunità locali, promozione di stili di vita attivi tra i giovani, nonché un forte impegno verso pratiche agricole sostenibili e protezione dell’ambiente. I visitatori possono scoprire questa storia attraverso sette installazioni multimediali (Prodotti Ferrero e Materie Prime, Fondazione Ferrero, Imprese Sociali Ferrero, Kinder, Nutella, Tic Tac, Ferrero Rocher), nonché attraverso un’ampia area dedicata a Kinder+Sport, un luogo dove esplorare la mission e gli impegni del progetto educativo volto a promuovere stili di vita attivi tra le giovani generazioni. Infine, le installazioni continueranno a creare valore anche dopo Expo, poiché verranno riassemblate per diventare una scuola, un centro educativo o un luogo per la comunità in una delle Imprese Sociali Ferrero.


CONTATTI [contatti]

[PARTNER]

[AGENZIE]

Creatività e rigore, qualità e professionalità, ma soprattutto passione per l’innovazione tecnologica: STS Communication da 30 anni si propone sul mercato (moda, musica, convention, fiere, televisione) come partner per eventi istituzionali, commerciali, formativi, culturali, aziendali, privati. Grazie a investimenti continui, formazione e aggiornamenti professionali, garantisce i prodotti più attuali, una competenza specifica e la garanzia della totale sicurezza. Video, Lighting & Sound, Digital, Events Production, Concept & Contents.

Creo è Creative Events Generator, Exclusive Design Factory, Inspirational Brand Communication, Unconventional Incentive House, Branded Entertainment producer, Contemporaney Video Production, Unique Italy DMC and Smart DMC Network for the Mediterranean. Creatività, metodo, organizzazione e progetti altamente integrati per essere il one stop shop di tutte le aziende che vogliono comunicare, motivare, formare e incentivare le loro reti e i loro clienti. Creo: your creative engine around the world.

STS COMMUNICATION Via V. Veneto, 1/d - 20091 Bresso (Mi) Tel. 02 614501 Fax 02 61450504 info@stscommunication.it www.stscommunication.it

Esperienza, professionalità e creatività fanno di Clonwerk un’azienda leader nella realizzazione di contenuti audiovisivi e videografici destinati al mondo degli eventi, dell’entertainment e del broadcast. Clonwerk è il partner ideale in grado di rispondere, con originalità e affidabilità, a tutte le esigenze produttive: dall’ideazione del progetto alla realizzazione, dalla regia fino alla messa in onda, grazie a un team altamente specializzato e a tecnologie all’avanguardia. CLONWERK Via Parenzo, 2 - 20143 Milano (MI) Tel. 02 89150335 Fax 02 89150247 info@clonwerk.it www.clonwerk.it

Laser Entertainment è un service tecnico-creativo che produce servizi per lo spettacolo, l’intrattenimento e la comunicazione, utilizzando la tecnologia della luce laser, grandi proiezioni, schermi ad acqua, videosfere e proiezioni holo3D. Creatività, affidabilità, qualità, servizi e assistenza tecnica sono assicurati dall’esperienza della società che ha fatto della luce spettacolo. Dal 1988 ha ricevuto 30 riconoscimenti internazionali. LASER ENTERTAINMENT Via Licurgo, 6 - 20126 Milano Tel. 02 27007064 Fax 02 27002128 info@laserent.com; www.laserent.com

CREO Via Plinio, 43 - 20129 Milano Tel. 02 29536495 Fax 02 29413510 info@creo.it; www.creo.it

[LOCATION]

Un team giovane e dinamico che offre ad aziende, agenzie eventi, enti pubblici e privati un eccellente servizio di consulenza musicale. Una colonna sonora esclusiva e personalizzata, con i migliori artisti sulla scena nazionale e internazionale. Progetti creativi, preventivi, sopralluoghi, backline, impianti audio e luci. Fra i clienti, agenzie come K-events, Events & Exhibitions, White Marketing & Communication, Promoest; aziende quali MercedesBenz, Juventus, Samsung, Guzzi, Ibm, Testanera, Charmant Group, Künzi; hotel fra cui Château Monfort, Hotel Milano Scala, Enterprise Hotel, Monrif Hotels; catene come California Bakery.

Da più di vent’anni nel settore degli allestimenti, l’azienda è sinonimo di professionalità, competenza e innovazione. Innscena progetta, realizza e monta allestimenti scenografici di ogni tipo, per fiere, eventi, interni o vetrine, set fotografici e roadshow. Anche al mondo della comunicazione propone servizi personalizzati come affissioni pubblicitarie tridimensionali, mock up, promotion corner o espositori. Grazie a moderne tecnologie, infine, realizza oggetti di scena unici e di pregiata qualità.

Newlight, presente sul mercato nazionale e internazionale da quasi 30 anni, propone idee e soluzioni originali e innovative per l’allestimento di impianti luce e audio d’effetto. Ogni progetto nasce dallo studio approfondito della ‘luce’ e del ‘suono’ come mezzo di comunicazione per realizzare ogni singola idea. L’innata passione e l’esperienza maturata, permettono all’azienda di rendere speciale ogni singolo evento, seguendo passo dopo passo gli input dei clienti e mettendo a disposizione tutto il suo background.

INNSCENA Via Aquileia, 45/d Cinisello Balsamo (MI) Tel./Fax 02 6472075 info@innscena.com www.innscena.com

NEW LIGHT Via M. Pagano, 58/60 20090 Trezzano sul Naviglio (MI) Tel. 02 48400748 Fax 02 48400794 info@newlightitalia.it www.newlightitalia.it

MILANO MUSIC CONSULTING Via Bramante, 39 - 20154 Milano Tel. 373 7738537 / 339 6244649 info@milanomusicconsulting.com www.milanomusicconsulting.com

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Cuore pulsante della vita metropolitana, il Teatro Franco Parenti, diretto da Andrée Shammah, è una location ideale per bellezza, tecnologia, versatilità con 5.400 mq distribuiti in 8 sale su 3 livelli adattabili a qualsiasi evento. Altri 9.600 mq con 2 piscine all’aperto, una palazzina storica con terrazza panoramica, un giardino e un campo da tennis saranno riaperti e ricongiunti al Teatro per Expo 2015 rendendolo un luogo unico al mondo. Per i partner/donatori benefici personalizzati e credito d’imposta eccezionale del 65%. TEATRO FRANCO PARENTI Via Pier Lombardo, 14 20135 Milano (MI) Tel. 02 59995204 Cell. 340 8690206 francoaprile@teatrofrancoparenti.com www.teatrofrancoparenti.it www.fondazionepierlombardo.com




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