MAGGIO/GIUGNO 2014
IL PRIMO GIORNALE
DEGLI
EVENTI
E DELLE
SPONSORIZZAZIONI
3OCIETÌ %DITRICE !$# 'ROUP SRL VIA 0RIVATA 6ASTO -ILANO s $IRETTORE 2ESPONSABILE 3ALVATORE 3AGONE WWW E EXPRESS IT 2EDAZIONE E PUBBLICITÌ VIA 0RIVATA 6ASTO -ILANO E ADCGROUP IT &OTOLITO E STAMPA ,ASERGRAlCA 0OLVER SRL -ILANO !NNO . MAGGIO GIUGNO
EVENT MANAGER PRIMO PIANO INCHIESTA
MATTEL
ARBRE MAGIQUE
SPAZI PER EVENTI
EVENTI FUORI DAGLI SCHEMI
NEWTONLAB: PASSIONE, RIGORE E PROFESSIONALITÀ
COVER STORY
POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONI IN A.P. - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1 COMM.1 DCB MILANO
EVENT MANAGER
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EDITORIALE [editoriale]
2OMA -ILANO 3IVIGLIA Il triangolo degli eventi Si apre una stagione all’insegna degli eventi per Adc Group. Primo step, la settima edizione del Bea Educational, l’atteso appuntamento con l’industria degli eventi della capitale, e non solo, che la nostra casa editrice organizza con l’obiettivo di far incontrare domanda e offerta, in un’ottica di networking e formazione. In questa logica di partnership si svolgerà , infatti, il programma dell’incontro che avrà luogo il 9 luglio presso l’Hotel Beverly Hills di Roma. Il collaudato format, molto apprezzato dal mercato, vedrà le aziende raccontare il proprio approccio al mezzo evento e il proprio posizionamento sul mercato, anche attraverso interessanti case history. Numerose le aziende, appartenenti ai settori merceologici piÚ importanti e dinamici, che hanno già confermato la propria partecipazione. Tra queste: Bialetti Industrie, Ferrovie dello Stato, Ibm Italia, Lamborghini, Hermes & Partners (eni), Edison, Unilever. Anche le agenzie, all’interno del Bea Educational, avranno l’opportunità di spiegare la propria visione strategica, gli strumenti e le soluzioni piÚ innovative: aziende e agenzie saranno, infatti, protagoniste della prima edizione romana del collaudato format E20 Relational Business, che, attraverso un meccanismo di appuntamenti
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one-to-one programmati su una preselezione esclusiva e mirata, consentirĂ loro un vicendevole scambio di informazioni. L’evento capitolino non sarĂ la sola occasione di ‘contaminazione’ dei prossimi mesi tra i diversi professionisti del settore. Un contenitore ben piĂš ampio e internazionale, all’interno del quale sarĂ possibile trovare, contenuti informativi e formativi di altissimo livello, vi aspetta a Siviglia il 23 e 24 ottobre. La prima edizione dell’EuBea Festival ospiterĂ le due giurie dei premi per i migliori eventi italiani (Bea) ed europei (EuBea), la Awards Ceremony del premio europeo e un interessante programma di interventi di keynote speakers. L’autunno di Adc Group si concluderĂ il 17 novembre, presso il Teatro Franco Parenti di Milano, con il Bea Expo Festival, una giornata dedicata all’aggiornamento professionale, grazie alle interessanti tavole rotonde e lectio magistralis, e al confronto con colleghi e clienti. Ricordo ai nostri lettori che le scadenze per l’iscrizione ai premi Bea ed EuBea sono rispettivamente il 25 luglio e il 29 agosto. In attesa di incontrarvi a Roma, vi invito a prenotare il vostro posto in prima fila all’EuBea Festival e al Bea Expo Festival, potreste essere proprio i vincitori degli ambitissimi elefantini d’oro.
Salvatore Sagone Direttore Responsabile, Presidente ADC Group
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Newtonlab: passione, rigore e professionalità. La società del Gruppo 24 ore fa un bilancio del 2013 e dei primi mesi del 2014, un anno ricco di importati novità. Creatività, proattività ed efficacia sono le sue parole d’ordine.
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Viaggio alla ricerca delle caratteristiche della location ideale. Unicità e fascino, ubicazione comodamente raggiungibile, oltre che modularità e flessibilità degli spazi, servizi collaterali completi, cura del dettaglio e professionalità degli interlocutori rappresentano di elementi vincenti per uno spazio ‘doc’.
50. Location, tra originalità e servizi. 52. Spazio ‘doc’, tra forma e sostanza. 54. Blend Tower, due location in una. 56. Mumac, eventi multisensoriali. 58. Teatro Parenti, tra storia e social.
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L’evento unconventional è uno strumento efficace per colpire il target e far vivere emozioni uniche e memorabili, generando ‘brand awareness & affection’. Vi raccontiamo quali sono le soluzioni più gettonate per comunicare i brand in modo innovativo e quali le caratteristiche che rendono un evento realmente originale.
60. Eventi al di là delle convenzioni. 64. Work in progress. 68. Futuro ‘out of the box’. 70. Gattinoni, unconventional incentive.
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grazie anche all’iniziativa ‘Estate sui Navigli’ e al lancio della nuova Mercedes Gla. 36. Alla conquista della Luna. Serata di fundrising realizzata dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia per l’esposizione permanente del frammento di roccia lunare portato dagli astronauti dell’Apollo 17.
Indiscrezioni e anteprime dal mondo degli eventi e delle sponsorizzazioni.
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Bruxelles, meeting a 5 stelle. Vi presentiamo l’offerta Mice dello Steigenberger Grandhotel.
38. Sinergie accende i riflettori su Sky Atlantic. Per il lancio del nuovo
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canale, l’agenzia ha firmato un concept capace di trasmettere l’eleganza, il calore e la familiarità della rete.
24. All Communication, un evento ‘mondiale’. Grande successo per la tre
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giorni di festa collettiva realizzata per la tappa italiana del ‘Fifa World CupTM Trophy Tour by Coca-Cola’.
portato Renault nel lancio di Clio Costume National, valorizzando il co-branding tra l’azienda francese e la casa di moda, Costume National.
30. FUN racconta il volto ‘not normal’ di Mini. Una vera e propria ‘spy story’ .
ambientata in un bunker antiatomico è il fulcro dell’evento ‘unconventional’ realizzato dall’agenzia capitolina per Bmw Group.
32. Mec Access, l’experiential che fa la differenza. La unit dell’agenzia media Mec guarda con ottimismo alla fine del 2014,
degli eventi, ideato da Adc Group, si svolgerà a Siviglia il 23 e il 24 ottobre.
42. Alla scoperta della diversità europea. La riunione dell’Advisory Board dell’Eubea Festival è stata un’occasione unica per fare il punto sul mercato europeo degli eventi.
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Expo 2015, ecco tutta la verità. Durante l’incontro organizzato da Casta Diva Group e Adc Group, Giacomo Biraghi (cciaa di Milano) ha spiegato la vera natura dell’esposizione universale.
Events and Meetings secondo Cisalpina Research. La sostenibilità negli eventi secondo la ricerca del centro studi di Cisalpina Tours, realizzata in collaborazione con EcoCongress e Secretary.it.
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Event -ANAGER
72. Arbre Magique, 50 anni di innovazione. Giunto al suo 50° anniversario in Italia, il mitico alberello conferma la propria vocazione all’innovazione, anche in comunicazione.
40. EuBea Festival, networking e coinvolgimento. Il primo Festival europeo
28. Apload, fashion e design per la nuova Clio. L’agenzia romana ha sup-
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76. Mattel, quando l’evento non è un gioco. All’insegna del ‘Creating the Future of Play’, l’azienda è da sempre alla ricerca di nuove soluzioni di engagement, come la piattaforma ‘La Scatola dei Giocattoli’.
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Testa, cuore e… orologio di un event manager. Attraverso il ‘vissuto’ dell’area sales, Sinergie racconta come funziona un’agenzia di eventi e il suo rapporto con i clienti.
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PERIODICO BIMESTRALE
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Copyright 2014 ADC Group n° 73 maggio/giugno 2014 reg. trib. di Milano n° 530, 24/09/2003
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presidente: SALVATORE SAGONE Red. e pubbl.: via Privata Vasto, 1 - 20144 Milano tel: +39 02 49766300 e20@adcgroup.it Sede legale: via Freguglia, 2 - 20122 Milano Abbonamento annuale per l’Italia (6 numeri) con l’Annuario Event Marketing Book e con l’Annual degli Eventi: 170,00 euro Finito di stampare nel mese di giugno 2014 PROGETTO GRAFICO Davide Lopopolo
Leonardo Felician, Francesca Fiorentino, Ilaria Myr, Chiara Pozzoli, Serena Roberti
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Filmmaster Events, in piazza per il 50° di Nutella
ANDREA CELI, ASSOCIATE CREATIVE DIRECTOR FILMMASTER EVENTS
Grande successo di pubblico per gli eventi, firmati Filmmaster Events (che ha coordinato uno staff di produzione di 650 persone), messi in campo per celebrare i 50 anni di Nutella. A fare da fil rouge tra le varie iniziative l’entusiasmo dei consumatori di uno dei brand più amati al mondo, che, solo in Italia, vanta oltre 5 milioni di fan su Facebook. Consci del forte legame esistente tra Nutella e i suoi consumatori, la scelta dei vertici dell’azienda è stata proprio quella di dedicare il weekend di festeggiamenti a tutti i suoi brand-lovers. “Tutto - spiega Andrea Celi, associate creative director Filmmaster Events - è nato dalla campagna di comunicazione Nutella ‘50 years full of stories’. Perché la storia del brand va avanti da 50 anni grazie all’amore delle persone, e infatti tutti noi abbiamo una storia legata a Nutella. L’evento si inscrive in questo solco e ha scritto una nuova pagina della storia d’amore infinita che lega Nutella e i suoi fan. In fin dei conti, il compleanno di Nutella è un po’ il compleanno di tutti. Ma se devo essere sincero, alla fine, il vero concept è stato l’evento stesso, nel senso che in un evento del genere il ‘concept’ lo fa la gente. Quando 100.000 persone si divertono, twittano in migliaia, ridono, trascorrono 14 ore in piazza, ognuno si fa il suo film e racconta la sua storia”. Ma andiamo con ordine. Si è iniziato il 17 maggio con la produzione dell’evento di Alba, la città natale di Nu-
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PER I FESTEGGIAMENTI DEL CINQUANTESIMO COMPLEANNO DELLO STORICO BRAND, L’AGENZIA HA COORDINATO UNO STAFF DI 650 PERSONE, CHE HA PORTATO 40MILA PERSONE AD ALBA, LO SCORSO 17 MAGGIO, E 200MILA A NAPOLI IL GIORNO SUCCESSIVO.
&ILMMASTER %VENTS HA lRMATO I FESTEGGIAMENTI DEL ª COMPLEANNO DI .UTELLA CHE HANNO COINVOLTO OLTRE MILA PERSONE AD !LBA E MILA A .APOLI
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tella, che ha attirato in piazza 40.000 persone. Fin dalla mattina del 17 maggio, le strade della cittadina si sono, infatti, vestite a festa, coinvolgendo ben 800 esercizi commerciali, che hanno aderito ai festeggiamenti, allestendo le vetrine con kit Nutella o inventando ricette speciali ovviamente a base della famosa crema alla nocciola. Ma non solo, l’evento ha coinvolto tutta la città, grazie alle performance di vari artisti di strada e alle numerose animazioni previste, il tutto ovviamente accompagnato dalla classica merenda a base di ‘pane e Nutella’, resa possibile grazie anche al supporto dell’Associazione Autonoma Panificatori Albesi. I festeggiamenti si sono conclusi con 25.000 persone
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!LTRE IMMAGINI DELLA FESTA
ORGANIZZATA DA &ILMMASTER PER I ANNI DI .UTELLA
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com e sulle piattaforme social, tra cui Facebook e Twitter. Nel complesso, si può dire che quello messo in campo da Filmmaster è stato un ‘modello di intrattenimento totale’, rivolto alle famiglie, ai bambini e ai gruppi di amici. Ci siamo ispirati ai format di intrattenimento degli stadi americani, che fanno leva, aggiunge Celi, “su un bombardamento di stimoli e contenuti senza sosta”. Chiudiamo con il commento di Paolo Capotosto, direttore vendite Ferrero, che ripercorre la storia di uno dei ‘love-brand’ più forti nell’immaginario collettivo italiano e internazionale. “I 50 anni di Nutella rappresentano mezzo secolo di storia dell’Italia. Il brand nasce nel ‘64, ma la svolta arriva nel 1984 con il film di Nanni Moretti (Bianca, ndr), quando scoprimmo che Nutella era diventata un’icona nazionale, un patto col consumatore da rispettare. Era quindi necessario trasformarlo in un momento di gioia. In seguito il prodotto cambiò posizionamento diventando anche un prodotto per la prima colazione. Oggi è distribuito in 120 Paesi per 120 milioni di consumatori, con 30mila persone che lavorano per l’azienda. Il riconoscimento del francobollo celebrativo per il 50esimo compleanno rappresenta una conferma importante. Attualmente, i Paesi sui quali puntiamo maggiormente sono Russia, Cina, Canada, Stati Uniti e Sudafrica, per non parlare di Turchia e Messico, dove abbiamo aperto stabilimenti, che ci stanno dando grandi soddisfazioni”. Per ulteriori approfondimenti, guardare anche la video intervista su ADVexpressTV ad Antonio Catalano, country marketing manager Ferrero, che spiega come il brand, nel corso degli anni, abbia aggiornato i propri codici di comunicazione, mantenendo sempre una vivace relazione con i consumatori, e arrivando a cavalcare l’onda digitale di questi ultimi anni nel segno della conversazione e del dialogo continuo.
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che hanno assistito al gran finale con il concerto dell’Italian Gospel Choir e con lo spegnimento simbolico delle candeline. “Quando un’azienda come Ferrero ti chiede di ideare e realizzare la festa dei 50 anni di Nutella, non puoi girarci tanto intorno - precisa Celi -. Devi solo pensare a realizzare la festa di compleanno più grande del mondo, pensi a chi sono gli invitati, pensi a come coinvolgerli, a come farli divertire in maniera accessibile, travolgente, popolare, memorabile. Dal punto di vista produttivo, operativo e creativo è stata un’esperienza che andrebbe raccontata nelle università. Realizzare una scaletta con 14 ore di intrattenimento live senza saltare uno snodo, tenere viva una piazza con 100.000 persone e dare ritmo al tutto, non è facile. Ma è anche il motivo per cui ci chiamano. Per l’occasione, abbiamo messo in campo un mix perfetto di competenza clinica, rabbia agonistica e improvvisazione. Sì, anche improvvisazione, perché quando sei ‘live’ devi avere la lucidità di cambiare direzione in corsa e tutti devono essere sincronizzati. Perché la piazza non perdona”. Ma torniamo alla cronaca dell’evento. Dopo Alba è stato il turno di Napoli, che il 18 maggio ha attirato ben 200.000 persone per festeggiare l’evento. Anche quella partenopea è stata, nel complesso, una giornata di attrazioni e intrattenimento dedicata alle famiglie. Nel dettaglio, fin dalla mattina in piazza del Plebiscito sono state allestite numerose aree tematiche, con giochi e una speciale altalena, concepita per guardare il mondo da una diversa prospettiva. Ovviamente anche in questo caso, come ad Alba, non è mancato il ‘pane e Nutella’ per tutti, con la distribuzione di oltre 120.000 fette di pane. Inoltre, sul palco, fino al primo pomeriggio, a farla da padrone sono stati la musica e l’intrattenimento, grazie anche alla collaborazione di Gigi Garretta e Matteo Zurasky, e alla diretta live di Rds, media partner dell’evento. Dalle ore 16, poi, è iniziato il grande concerto in onore del compleanno Nutella, nel corso del quale hanno suonato gli Almamegretta, Simona Molinari, James Senese, Arisa, Giuliano Palma e a chiudere Mika, che (insieme a Giuliano Palma) è andato in diretta streaming sul sito di Nutella e sul canale YouTube del brand, visibile anche da mobile. L’evento ha beneficiato di un’estesa copertura web: nella sola giornata del 18 maggio sono stati raggiunti oltre 3,5 milioni di utenti unici. Inoltre, sono state generate oltre 21 milioni di impression sui contenuti speciali che si sono alternati sul sito www.nutellastories.
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Palazzo Italia, un ‘vivaio’ di potenza e creatività
MARCO BALICH, PRESIDENTE BALICH WORLDWIDE SHOWS
Presso la Triennale di Milano si è tenuta il 30 maggio, la conferenza stampa di presentazione dei contenuti espositivi del Padiglione Italia a Expo 2015, che dal 1° maggio al 31 ottobre 2015 costituirà il biglietto da visita del nostro Paese di fronte alle oltre 145 nazioni partecipanti alla Esposizione Universale (147, a oggi, i Paesi partecipanti). “Avremmo potuto fare meglio o arrivare in condizioni migliori - ha esordito Giuseppe Sala, commissario unico delegato del Governo e ad Expo 2015 -? La risposta è ‘Sì’, ma siamo qua, e il ritorno che stiamo avendo va al di là delle nostre aspettative. Questa Esposizione Universale vuole essere la dimostrazione della più eccellente ‘capacità di fare’”. La partecipazione italiana è organizzata nell’area del Cardo, uno dei due assi perpendicolari che, insieme al Decumano, struttura la griglia del masterplan di Expo Milano 2015. Padiglione Italia ospiterà circa 2.200 eventi nei 184 giorni di Expo. “Il concept del Vivaio - ha spiegato Diana Bracco, commissario generale di sezione per il Padiglione Italia e presidente Expo 2015 - è alla base della ,A PROGETTAZIONE DI 0ALAZZO )TALIA Ò STATA ASSEGNATA
DOPO UN BANDO DI GARA AL RAGGRUPPAMENTO COSTITUITO DA .EMESI 0ARTNERS 0ROGER "MS 0ROGETTI DI -ILANO E IL PROFESSOR ,IVIO $E 3ANTOLI
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UN RACCONTO EMOZIONANTE E ATTRATTIVO ALL’INSEGNA DELL’ORGOGLIO DELLA NUOVA IDENTITÀ ITALIANA. UN GRAND TOUR TRA LE ECCELLENZE DEL NOSTRO PAESE, CHE NEL 2015 INVOGLIERÀ A VISITARE L’ITALIA INTERA. DAVANTI AL NUMEROSO PUBBLICO INTERVENUTO IN PLATEA ALLA TRIENNALE DI MILANO, DIANA BRACCO E MARCO BALICH HANNO, PER LA PRIMA VOLTA, ‘APERTO’ LE PORTE DI PADIGLIONE E PALAZZO ITALIA.
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progettazione del Padiglione: un laboratorio dove faremo germogliare i talenti, con oltre 2.000 eventi che si incroceranno sinergicamente con quelli del Padiglione dell’Unione Europea. I contenuti espositivi sono stati studiati, esaminati e decisi con il contributo delle regioni italiane, del Governo, delle Camere di Commercio e delle associazioni produttive come Confindustria (che organizzerà una mostra sulla sicurezza alimentare in collaborazione con il Museo della Scienza e della Tecnologia, ndr), Coldiretti (che valorizzerà le eccellenze della terra, ndr), Confartigianato e altre realtà territoriali”. “Il concetto di Vivaio - ha continuato Bracco - è direttamente connesso con quello delle ‘potenze’ italiane: la potenza del ‘saper fare’ con la cifra della creatività; la potenza della ‘bellezza’; la potenza del ‘limite’, ovvero la capacità dell’Italia di adattarsi alle difficoltà; la potenza del ‘futuro’ come essenza del vivaio. Perché con Expo vogliamo guardare al futuro
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in modo creativo, valorizzando la capacità di fare tipica del popolo italiano e riacquistando la consapevolezza delle nostre grandi capacità”. CONCEPT
Ma come declinare i concetti di eccellenza, potenza, creatività, bellezza, futuro in un percorso espositivo? Ideatore del concept del vivaio e direttore creativo di Padiglione Italia è Marco Balich, presidente di Balich Worldwide Shows, che ha svelato, nello specifico, i contenuti di Palazzo Italia, struttura la cui progettazione, lo ricordiamo, è stata assegnata, dopo un bando di gara, al raggruppamento costituito da Nemesi & Partners, Proger, Bms Progetti di Milano e il professor Livio De Santoli. Un progetto che si presenta come una ‘foresta urbana’, in cui l’architettura assume le sembianze di una foresta in cui il visitatore potrà immergersi e scoprire una suggestiva architettura-paesaggio. Palazzo Italia è il cuore simbolico dell’intero progetto, l’unico destinato a rimanere anche nel periodo post-Expo come polo dell’innovazione tecnologica al servizio della città. Marco Balich ha presentato i contenuti ispirati al concept del Vivaio, la metafora scelta per rispondere alla grande sfida di Expo 2015 ‘Nutrire il pianeta, energie per la vita’. “Palazzo Italia - ha spiegato Balich - sarà un’esperienza immersiva nell’identità italiana, finalizzato a comunicare ai visitatori l’orgoglio italiano, a suscitare fiducia verso il futuro e ad attrarre le nuove generazioni. In questo percorso il visitatore avrà l’opportunità di ammirare opere d’arte, come ‘La Vucciria’ di Renato Guttuso, sculture e installazioni volte a evocare la forza propulsiva del nostro Paese”. Nel progettare l’esperienza del visitatore all’interno del Padiglione si son tenute presenti le seguenti linee guida: - La relazione con il visitatore: il percorso punta a ‘coinvolgere e appassionare’ invece che ‘spiegare e descrivere’. - La presentazione dei contenuti: l’approccio seguito nella elaborazione dei contenuti punta a un’esperienza ‘memorabile ed emozionale’ piuttosto che a una fruizione ‘didattica e compilativa’. - L’approccio ai temi di Expo 2015: i temi sono stati sviluppati con l’obiettivo di ‘stimolare il pensiero’ piuttosto che ‘dare risposte’.
PALAZZO ITALIA,
LA STRUTTURA
Piano Zero Sarà il luogo di ‘connessione’ tra Expo e il resto dell’Italia. Saranno presenti monitor con live feed video e audio da tre importanti mercati italiani, la Vucciria di Palermo, Rialto di Venezia, Campo dei Fiori di Roma, che creeranno un ponte (reale e metaforico) tra il Padiglione e il territorio. I mercati rionali sono uno spazio di visibilità per l’eccellenza agro-alimentare italiana, ma sono anche luoghi di scambio e contatto. Spazi vitali e vibranti, mutevoli, dei veri e propri ‘hub energetici’. Un’altra area sarà dedicata all’arte contemporanea italiana, che interpreta la relazione cibo-uomo-territorio, grazie all’opera di un giovane e affermato artista italiano. Piano 1, La potenza del saper fare Sarà animato da 21 manichini interattivi rappresentanti le 21 regioni italiane, che al visitatore raccontano 21 storie diverse caratteristiche dei rispettivi territori regionali, ogni 40 secondi e a ciclo continuo. Piano 2, la potenza della bellezza-energia per la vita Ospiterà un percorso dal disagio alla bellezza: la ‘distress chamber’ e il ‘news-wall’ (telegiornali dal mondo che raccontano emergenze ambientali) costringeranno a un’esperienza di stress psico-fisico invitando, in modo perentorio, a una riflessione sullo stato del pianeta. La stanza comunicherà attraverso proiezioni, immagini e suoni il disagio di un progresso che cresce senza limiti, tra inquinamento atmo»
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, !LBERO DELLA 6ITA SARÌ una struttura interattiva, ALTA PIá DI M IN LEGNO e acciaio, capace di @ACCENDERSI AL PASSARE delle ore, in uno spettacolo di luci e colori, OLTRE CHE DIVENTARE IL LUOGO IN CUI AVVERRANNO MOLTI DEGLI EVENTI PRESENTI nel ricco palinsesto del 0ADIGLIONE
Il secondo piano di 0ALAZZO )TALIA OSPITERĂŒ UN PERCORSO DAL DISAGIO ALLA BELLEZZA
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sferico e acustico. A seguire, una stanza rappresentante le bellezze paesaggistiche italiane, poi un’altra sulle bellezze architettoniche e una sulla bellezza degli interni di palazzi e monumenti disseminati nella nostra Penisola. Un’altra stanza, infine, per rispondere alla seguente domanda: ‘E se l’Italia non ci fosse?’: un quesito che sarĂ sviluppato attraverso video interviste a personaggi di spicco a livello internazionale e un’installazione tridimensionale al centro, ovvero un grande plastico del Mediterraneo in cui manca la nostra penisola. Un’ultima area sarĂ infine dedicata, in collaborazione con l’Istituto dei Ciechi di Milano e con l’iniziativa ‘Dialogo nel Buio’, alla scoperta di un’opera d’arte attraverso tutti i sensi esclusa la vista. L’opera scelta è ‘VuccirĂŹa’ di Renato Guttuso, rappresentante il mercato di Vucciria di Palermo. Questo ultimo percorso riporterĂ quindi, idealmente, al punto di partenza illustrato al Piano Zero. Piano 3, La potenza del futuro Una mostra sul design italiano, di cui ancora non possono essere illustrati i contenuti. Il Piano 3 presenterĂ inoltre una sorta di giardino in cui crescono i semi portati in dono dalle Regioni italiane e una
stanza con 21 teche tante quante sono le regioni italiane, ciascuna dedicata a una case history di successo imprenditoriale (il Piemonte, per esempio, presenterĂ il caso delle Gelaterie Grom). ‘La potenza del limite’ La capacitĂ dell’uomo di superare vincoli e ostacoli imposti da elementi indipendenti dalla sua volontĂ . Il limite interpretato come occasione per l’esercizio di creativitĂ e ingegno. Le storie, impostate sul modello eroe (protagonisti)/anti-eroe (limite), sono raccontate attraverso ologrammi, oggetti, e brevi cortometraggi. La presenza dominante di una replica dell’albero della vita al centro della stanza, con le sue fronde in diretta connessione con i protagonisti del racconto, simboleggia la metafora su cui si basa l’intero percorso del Padiglione e completa la risposta italiana ai quesiti posti da Expo 2015. Terrazza Sul tetto di Palazzo Italia, uno spazio in cui degustare piatti e ricette con gli chef stellati. L’albero della Vita Il viaggio nel Vivaio Italia termina con un gesto verticale e simbolico: l’Albero della Vita. Una struttura interattiva, alta piĂš di 30 metri in legno e acciaio, capace di ‘accendersi’ al passare delle ore, in uno spettacolo di luci e colori, oltre che diventare il luogo in cui avverranno molti degli eventi presenti nel ricco palinsesto del Padiglione.
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[ EXPO 2015, UN ‘EXPLOIT’ PER ISTITUZIONI E AZIENDE ] Gli Stati CHE HANNO ADERITO A %XPO SONO GIĂŒ 147 E SI STANNO PREPARANDO AD AFFRONTARE UN AMPIO VENTAGLIO DI ADEM PIMENTI E SERVIZI E AD ACQUISIRE COMPETENZE PROGETTUALI ORGANIZZATIVE E REALIZZATIVE )L SUCCESSO DIPENDE DALLA CAPACITĂŒ DI CONIUGARE UNA VISIONE STRATEGICA COMPLESSIVA SENZA PERDERE DI VISTA TUTTI I PASSAGGI OPERATIVI 0ER QUESTO Ă’ NATA Exploit, RAGGRUPPAMENTO DI AZIENDE CHE METTE A DISPOSIZIONE TUTTE LE ESPERIENZE E LE COMPETENZE NECESSARIE PER PARTECIPARE DA PROTAGONISTI A %XPO Exploit RIUNISCE TRE REALTĂŒ Exponet Group NETWORK DI QUATTRO AZIENDE ITALIANE Stipa, Opr, Interfairgroup, PubblicitĂ CaviĂŠ CON COMPETENZE SULLA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DI PADIGLIONI FIERISTICI INTERIOR DESIGN E LOGISTICA ImagewareGroup SOCIETĂŒ DI CONSULENZA E SERVIZI DI COMUNICAZIONE MKTG COMMUNICATION E DI PRODUZIONE EVENTI
Emmegi FORNITORE DI SOLUZIONI INNOVATIVE PER EVENTI MULTIMEDIALI E INSTALLAZIONI A ELEVATO CONTENUTO ESPERIENZIALE %XPLOIT GARANTISCE AI PROPRI CLIENTI LA CORRETTA VEICOLAZIONE DEI VALORI RICHIESTI DAL "IE "UREAU )NTERNATIONAL DES %XPOSITIONS RE LATIVAMENTE ALLE TEMATICHE SULLA TUTELA DEL NOSTRO 0IANETA E ALL APPROCCIO CON CUI QUESTO TEMA VIENE AFFRONTATO ) 0AESI E LE AZIENDE POSSONO AFFIDARE A %XPLOIT L INTERA ORGANIZZAZIONE DELLA LORO PRESENZA A %XPO O SOLTANTO I SINGOLI SERVIZI DI CUI HANNO BISOGNO !FFIDARSI A %XPLOIT GARANTISCE un unico interlocutore DI GRANDE ESPERIENZA un partner flessibile e RADICATO NEL TERRITORIO MILANESE E NAZIONALE E IN GRADO DI OFFRIRE UN supporto prima, durante e dopo la manifestazione. 0ER INFO www.exploit-expo2015.com
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Imex, 9mila visitatori da 77 Paesi Royal Carribean Cruises e Perù. In crescita anche i gruppi alberghieri, con l’esordio di Club Med, Dorchester Collection, Falkensteiner Hotels, Great Hotels of the World, Le Hotels e Parc Hotels. Ma non solo, l’edizione del 2014 è stata anche quella del pieno riconoscimento ‘politico’. Come ricordato con soddisfazione dallo stesso Bloom, alla manifestazione hanno partecipato per la prima volta Taleb Rifai, segretario generale dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (Unwto), l’agenzia specializzata delle Nazioni Unite per il Turismo, e David Scowsill, president & chief executive officer del World Travel & Tourism Council (Wttc). Concludiamo citando il riscontro positivo ottenuto dalle novità che hanno caratterizzando la struttura espositiva, a cominciare dal Padiglione Tecnologico dedicato agli espositori del settore, passando per il Meeting Design Hub (destinato, appunto, a un comparto in forte espansione), il nuovo Tech Hu e il Sustainability Hub, in cui è stato possibile incontrare vari esperti e frequentare sessioni di aggiornamento sul tema della sostenibilità.
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“A more positive and buoyant business mood than we’ve seen for some time” sono queste le parole ottimistiche scelte da Ray Bloom, chairman Imex Group, per salutare la dodicesima edizione di Imex Francoforte, la fiera dedicata a meeting, incentive, congressi ed eventi, svoltasi nella città tedesca dal 20 al 22 maggio 2014. In totale, alla manifestazione hanno partecipato quasi 9mila visitatori provenienti da 77 Paesi, con circa un terzo degli ‘hosted buyer’ proveniente da mercati a lungo raggio, come Brasile, Russia, Cina, India, Messico, Nord America e Medio Oriente. Tra i successi dell’edizione 2014, da segnalare l’ottimo riscontro ottenuto dagli appuntamenti ‘oneto-one’ e dalle cosiddette ‘presentazioni di stand’, che hanno rappresentato ben 53mila dei 65mila appuntamenti complessivi svoltisi tra buyer ed espositori, nel corso della ‘tre giorni’ della manifestazione. In particolare, le presentazioni presso gli stand (novità di quest’anno) hanno avuto il merito di consentire ai singoli acquirenti di saperne di più su una determinata destinazione o su un certo fornitore, senza la formalità di un appuntamento ‘one-to-one’. Da segnalare anche l’impatto positivo della nuova app Imex, sviluppata in collaborazione con QuickMobile. Il numero di download dell’applicazione è stato, infatti, leggermente superiore rispetto a quello dello scorso anno, con un utilizzo incrementato però addirittura del 600%. Aggiungiamo, inoltre, che, fra le 3.500 aziende espositrici, vi sono stati molti nuovi ingressi fra le destinazioni rappresentate, con l’aggiunta, per esempio, di Azerbaijan, Georgia, Hong Kong,
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LA DODICESIMA EDIZIONE DELLA FIERA DEDICATA A MEETING, INCENTIVE, CONGRESSI ED EVENTI, SVOLTASI DAL 20 AL 22 MAGGIO, HA ASSUNTO UN RESPIRO ANCORA PIÙ INTERNAZIONALE, CON CIRCA UN TERZO DEGLI ‘HOSTED BUYER’ PREVENIENTE DA MERCATI A LUNGO RAGGIO, COME BRASILE, RUSSIA, CINA, INDIA, MESSICO, NORD AMERICA E MEDIO ORIENTE.
)MEX &RANCOFORTE HA VISTO LA PARTECIPAZIONE DI QUASI MILA VISITATORI PROVE NIENTI DA 0AESI CON CIRCA UN TERZO DEGLI @HOSTED BUYER PROVENI ENTE DA MERCATI A LUNGO RAGGIO
ATTUALITA’
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Nasce il festival italiano della creatività
DAVIDE BOSCACCI, VICEPRESIDENTE ADCI E GROUP CREATIVE DIRECTOR LEO BURNETT
IF! Italians Festival. Questo il nome del Festival Italiano della Creatività, promosso da Adci e Assocom, che si terrà dal 2 al 4 ottobre 2014 al Teatro Franco Parenti di Milano. L’evento ha l’obiettivo di rimettere al centro il valore delle idee e della creatività nella comunicazione, attraverso incontri e dibattiti con keynote speaker e opinion leader di livello internazionale, mostre, concorsi, premi, workshop e molto altro. “Quando in Adci abbiamo iniziato a immaginare questo festival - spiega Nicola Lampugnani, consigliere Adci ed executive creative director Tbwa Italia -, l’abbiamo fatto pensando che l’Italia meritasse un evento che rimettesse al centro la creatività, dandole nuova energia, interpretandola in chiave attuale e soprattutto con una visione internazionale”. Aggiunge Davide Boscacci, vicepresidente Adci e group creative director Leo Burnett: “La formula già racconta la filosofia: i migliori creativi italiani e la più importante associazione di categoria, insieme per discutere del valore e del ruolo del talento creativo, con l’appoggio del più grande player digitale al mondo”. “Una manifestazione che valorizzi la creatività italiana e che contestualmente abbia un respiro internazionale può diventare un vero e proprio marketplace per la comunicazione afferma Marco Testa, presidente Assocom e agenzia Armando Testa -. È per questo che ho subito accolto e sostenuto l’iniziativa del Festival. Rilanciare la comunicazione di qualità è fondamentale non solo per la nostra industry, ma per l’intero Paese”. IF! vede la partecipazione di Google che, in qualità di partner dell’intera manifestazione, contribuirà al palinsesto dell’evento con la partecipazione di ospiti
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d’eccezione e con nuove categorie di premi per valorizzare la creatività dei giovani e le migliori campagne digital su YouTube. “Riuscire a conquistare l’attenzione del consumatore in un contesto così articolato e complesso diventa un compito sempre più sfidante, in cui la capacità di creare contenuti originali e sviluppare idee creative di livello è un fattore determinante - afferma Paola Marazzini, agency lead Google Italy -. Per questo riteniamo particolarmente importante per lo sviluppo dell’ecosistema della creatività italiana quest’iniziativa, volta a rappresentare un utile momento di confronto e di ispirazione a partire dai creativi più giovani per i quali abbiamo ideato, insieme ad Adci, una competizione dedicata”. IF! Italians Festival sarà una kermesse che coniugherà riflessione e cultura con creazione e divertimento, forte radicamento nel contesto italiano con grande apertura al mondo. Ospiti italiani e internazionali di primissimo rilievo, valorizzazione dei giovani, laboratori focalizzati sulla creatività e incontri dedicati specificamente ai diversi ambiti della comunicazione sono alcuni dei punti di forza della manifestazione. Fra i molti eventi, il Festival ospiterà la nuova edizione degli Adci Awards. Anche quest’anno presidente delle giurie sarà Vicky Gitto, executive vp e group executive creative director Y&R Group. Altro importante appuntamento sarà con ‘il Grande Venerdì di Enzo’, l’iniziativa Adci in ricordo di Enzo Baldoni, occasione di incontro e confronto fra direttori creativi delle principali agenzie pubblicitarie italiane e i giovani creativi.
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MARCO TESTA, PRESIDENTE ASSOCOM E AGENZIA ARMANDO TESTA
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IL FESTIVAL ITALIANO DELLA CREATIVITÀ, PROMOSSO DA ASSOCOM E ADCI, IN PARTNERSHIP CON GOOGLE, SARÀ APERTO AGLI OPERATORI DELLA COMUNICAZIONE E AL PUBBLICO, CHE AVRANNO L’OPPORTUNITÀ DI CONFRONTARSI IN OCCASIONE DI INCONTRI, DIBATTITI, MOSTRE, CONCORSI, PREMI E WORKSHOP.
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COVER STORY ;NEWTONLAB=
DI
SERENA ROBERTI
Newtonlab: passione, rigore e professionalità
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CON UNA CRESCITA DEL 20% SUL 2012, LA SOCIETÀ DEL GRUPPO 24 ORE FA UN BILANCIO DEL 2013 E DEI PRIMI MESI DEL 2014, UN PERIODO RICCO DI IMPORTATI NOVITÀ CHE TESTIMONIAMO LA VOLONTÀ E LA CAPACITÀ DELLA GIOVANE E DINAMICA AGENZIA DI COMUNICAZIONE DI OPERARE ANCHE IN AMBITO INTERNAZIONALE. CREATIVITÀ, PROATTIVITÀ ED EFFICACIA SONO LE SUE PAROLE D’ORDINE.
PIERO PAVANINI, PARTNER E AD NEWTONLAB
“Siamo un’agenzia giovane e dinamica, con una squadra che lavora con rigore e passione, cercando, perché no, di divertirsi. Che Newtonlab sia una realtà ‘sui generis’, come traspare dalle parole di Piero Pavanini, partner e ad, lo si è capito già da come si è svolta l’intervista per realizzare questo articolo, a cui si sono presentati, intorno a un grande tavolo, non solo i soci, ma un nutrito team, che ha trasformato l’appuntamento in uno scambio di battute e commenti a più voci, un confronto dove ci si ascolta, si ride, si sollevano questioni e punti di vista… Insomma, dove si è respira quello spirito di squadra carico di entusiasmo e ottimismo di cui oggi, in particolare, spesso si avverte la mancanza.
IL
VALORE AGGIUNTO
LUCIO FURLANI, DIRETTORE CREATIVO E REGISTA NEWTONAB
! FEBBRAIO .EWTONLAB HA CURATO LA PROGETTAZIONE E LA REGIA DELLA PRIMA CONVENTION DEDICATA AGLI INSERZIONISTI DEL 3OLE /RE 'RUPPO DI CUI L AGENZIA FA PARTE
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Newtonlab fa parte del Gruppo 24 Ore, uno dei più importanti nel panorama italiano, garante di autorevolezza e qualità, oltre che di un bacino di contenuti di altissimo livello. L’agenzia nata nel 2009, agisce in sinergia con Newton Management Innovation Spa, la società di consulenza, formazione manageriale e comunicazione interna, sempre parte del Gruppo 24 Ore, presente a Mila-
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no e Roma con una rete di 32 professionisti. “Questo ‘marchio di fabbrica’ - spiega Lucio Furlani, direttore creativo - rappresenta un forte carattere distintivo: possiamo contare su una cultura manageriale profondamente diffusa e che contamina tutte le attività, persone che tutti i giorni ‘vivono nelle imprese’ e le conoscono ‘dall’interno’, così come le loro esigenze, molto spesso latenti e inespresse. Siamo in grado di sviluppare i contenuti e presentarli coinvolgendo il pubblico. Non siamo semplici esecutori, bensì siamo capaci di creare ‘case study’ su misura per i clienti. “Il nostro focus è capire il cliente e i suoi obiettivi, delineare il target di riferimento, stabilire il linguaggio da utilizzare, perfino quali parole dire
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NUOVI
ORIZZONTI
Questa identitĂ del ‘fare bene le cose’, ha portato Newtonlab a crescere nel 2013. “CreativitĂ , proattivitĂ ed efficacia sono le nostre parole d’ordine - spiega Furlani -, caratteristiche che desideriamo trasmettere al cliente nella presentazione dei brief. Per questo abbiamo deciso, dal primo aprile 2014, di non accettare piĂš di inviare progetti per email, ma di partecipare solo a gare che ci consentano di presentarli vis-Ă -visâ€?. Nel 2013, il numero di gare intraprese è passato da 34 a 46. “E ne abbiamo vinte il 23% - sottolinea Furlani -. Mentre oggi, rispetto all’anno scorso, abbiamo giĂ superato la media. Inoltre, si fa strada un’alternativa: nonostante le aziende Âť
Newtonlab Srl, societĂ del Gruppo 24 Ore #ORSO 3EMPIONE -ILANO 4EL &AX WWW NEWTONLAB IT Contatti: PIERO PAVANINI NEWTONLAB IT GIOVANNI RAVANO NEWTONLAB IT Numero addetti: Management: 0IERO 0AVANINI CEO ,UCIO &URLANI CREATIVE DIRECTOR E PARTNER Principali clienti: 3AMSUNG 7HIRLPOOL :URICH
'RANAROLO !VON 0ANERAI ,IDL 6ODAFONE 2EALE -UTUA
#ATTOLICA !SSICURAZIONI
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[ CHI Ăˆ ] [ NEWTONLAB ]
per rendere il messaggio il piĂš efficace possibile - commenta Pavanini -. Per questo, nella presentazione degli eventi spesso ci affiancano Andrea Beretta, socio e grande comunicatore sul palco, o Alberto Fedel, anch’egli socio, specializzato in coaching e key note speaking, persone in grado rafforzare la veicolazione dei messaggi e rendere gli eventi piĂš efficaci. Spesso, addirittura, sono loro stessi che spiegano il progetto al cliente, proprio per ‘fargli vivere’ appieno l’esperienza di comunicazioneâ€?. L’attenzione ai contenuti si riflette anche nel modus operandi. “Il nostro approccio al cliente è psicologico, indagatore, avvolgente e‌ divertente - prosegue Pavanini -. Ci piace essere frizzanti e coinvolgenti, stabilire con chi ci ascolta e chi ci deve scegliere un rapporto diretto e intenso, bandendo eccessivi formalismi!â€?. Una full immersion di ‘cuore e spirito’ che, non perde mai di vista il focus: l’imprescindibile importanza dei contenuti e dell’importanza del punto di vista del pubblico, che nemmeno l’effetto speciale piĂš strabiliante è in grado di sostituire. “Oggi, ancora si tende a concentrare troppo nella tecnologia e nella spettacolaritĂ gli elementi chiave di un evento. Noi prima stabiliamo un concept con una forte impronta creativa, poi inseriamo gli elementi di spettacolarizzazione al servizio dell’idea e del messaggio.
$A TRE ANNI CONSECUTIVI .EWTONLAB ORGANIZZA PER 7HIRLPOOL UN ARTICOLATO APPARATO DI EVENTI CHE BEN RISPECCHIANO LA mESSIBILITĂŒ E LA DISINVOLTURA DELL AGENZIA NEL CREARE PROGETTI AD HOC PER OGNI CLIENTE
In occasione del tour 3AMSUNG .EWTONLAB HA introdotto in Italia la TECNOLOGIA @FACE TRACKING COME MECCANICA DI INGAG GIO IN UN GAME CHE HA COINVOLTO OLTRE PERSONE IN OGNUNA DELLE serate
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Per il Carnevale di 6ENEZIA .EWTONLAB HA prodotto presso la LOCATION DELL !RSENALE un evento spettacolare, IN COLLABORAZIONE CON #AFELULÏ COMPAGNIA DI DANZA SPECIALIZZATA NELLA REALIZZAZIONE DI SPETTACOLI ACROBATICI URBANI
)N OCCASIONE DELL EVENTO 0ARIS &ASHION 7EEK
.EWTONLAB HA PROGETTATO E REALIZZATO LO SHOWROOM PER IL MARCHIO -ARCHON PRESSO IL 0AVILLON7AGRAM DI 0ARIGI
siano costrette nel loro iter, a indire gare, aumentano quelle che decidono di affidarci un progetto ‘a scatola chiusa’, magari dopo la prima esperienza effettuata dopo la gara. Alla dimensione creativa si aggiunge, infine, un’eccellenza tecnica e logistica costantemente ‘in crescendo’. “Il nostro know-how è in continuo aggiornamento - spiega Pavanini - ed è alimentato da un progressivo ampliamento delle aree di servizio, grazie all’inserimento di figure interne e alla collaborazione con professionisti esterni”. Un’agenzia che sceglie di scommettere su se stes-
sa anche attraverso strade meno battute. “Abbiamo iniziato a ideare format inediti btb e btc che proponiamo ad aziende ed enti, a livello nazionale e internazionale - prosegue Pavanini -, come, per esempio, la mostra ‘Amo Pavarotti’, visitabile fino al 16 settembre a Palazzo Forti, a Verona: un percorso tra video, fotografie, oggetti e ricordi in memoria del grande tenore italiano, realizzato in collaborazione con la Fondazione Luciano Pavarotti. Un format presentato a New York in occasione dell’Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti e che stiamo vendendo anche in Brasile”. Infine, l’agenzia ha affidato la propria comunicazione esterna all’ufficio stampa Spoongroup e lanciato il nuovo sito, dal primo maggio disponibile anche in inglese. “Un investimento - spiega il manager - per incrementare la nostra brand awareness e far conoscere i numerosi progetti che ci vedono coinvolti”.
IL
RESPIRO INTERNAZIONALE
Dopo aver consolidato il processo di crescita nel mercato italiano da maggio 2013, Newtonlab ha aperto un ufficio a Londra (la struttura commerciale è stata recentemente rafforzata con l’ingresso di Mark White, figura di spicco nel mondo degli eventi inglesi, ndr) con il compito di sviluppare il business locale e seguire le aziende che puntano a realizzare eventi a livello internazionale. L’investimento in risorse interne per presidiare il territorio estero nasce da una riflessione strategica. “Abbiamo notato e compreso che la flessibilità, il gusto e la cura del dettaglio tipicamente italiani sono valori molto apprezzati oltreconfine - precisa Pavanini -. Inoltre, mentre il mercato italiano in questo periodo storico è stazionario e non manifesta grandi aree di sviluppo, in Inghilterra è in crescita. Un’interessante opportunità per ampliare i nostri orizzonti”.
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le sfide del mercato. Per la convention Carrefour, invece, è stato chiamato come ospite d’eccezione il celebre chef Carlo Cracco, che si è esibito in un esclusivo show-cooking. Parlando invece di eventi pubblici, in occasione del Carnevale di Venezia, città con la quale Newtonlab ha intessuto un rapporto privilegiato di ‘affinità elettiva’, ha prodotto un palinsesto di eventi insieme a Cafelulé, compagnia di danza specializzata nella realizzazione di grandi spettacoli acrobatici urbani. “Giorno dopo giorno si presentano nuove sfide e occasioni di lavoro - conclude Pavanini -. Ora, sempre parlando di progetti che chiamiamo ‘push’, ovvero proposti ad aziende o a interi comparti merceologici, stiamo lavorando su un format per il settore automotive, una novità assoluta che oggi manca nel mercato. Infine, ci stiamo ‘attrezzando’ in vista dell’Expo a Milano: poiché già vari clienti ci hanno chiesto di ‘pensare’ alla loro presenza alla grande esposizione universale ideando progetti ad hoc, vorremmo proporre dei format o affiancare le aziende che desiderano parteciparvi da protagoniste. L’Expo è una grande occasione di visibilità, ma vanno trovate delle chiavi intelligenti per cavalcarne l’onda. E noi siamo qui per questo!”.
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AVANTI TUTTA !
Il 2014 è, per Newtonlab, un anno positivo e le previsioni per i prossimi mesi confermano la tendenza. “Abbiamo già realizzato alcuni eventi interessanti - spiega Pavanini - che ben rispecchiano la nostra trasversalità: ci muoviamo con disinvoltura nelle varie tipologie e dimensioni, spaziando da grandi convention internazionali a eventi esclusivi e ‘di nicchia’”. Tra le case history più rappresentative, quella per il cliente Whirlpool, azienda specializzata nel settore degli elettrodomestici. “Abbiamo realizzato 15 giorni di convention per i dealer a Venezia e, subito dopo, una settimana di eventi in occasione del Fuori Salone milanese. Un palinsesto di attività eterogenee per un unico cliente, un progetto complesso e di ampio respiro, molto articolato a livello gestionale, che ben mostra la nostra ecletticità. Questo è il terzo anno consecutivo in cui ci affidano il progetto”. Ancora, a febbraio Newtonlab ha curato la progettazione e la regia della prima convention dedicata agli inserzionisti de Il Sole 24 Ore. Durante la giornata, ospitata nella sede milanese del quotidiano, è stato presentato, per la prima volta, al mercato il nuovo Sistema Sole con un evento ‘di rottura’ rispetto alla tradizione, che ha saputo testimoniare la volontà del Gruppo di offrire la qualità e l’autorevolezza di sempre guardando avanti per cogliere
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2014,
0RESENTAZIONE DELL @/SSERVATORIO SULLA #ASA REALIZZATO DA ,EROY -ERLIN IN COLLABORAZIONE CON $OXA CONDOTTA DAL GIORNALISTA E SPEAKER RADIOFONICO &ULVIO 'IULIANI -ILANO #HIOSTRI DI 3AN "ARNABA NOV
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%VENTO DI INAUGURAZIONE DELLA SEDE MILANESE DI "ANCA 0ROlLO
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TOP LOCATION ;STEIGENBERGER GRANDHOTEL=
DI
LEONARDO FELICIAN
Bruxelles, meeting a 5 stelle SI SENTE PARLARE MOLTO L’ITALIANO PER LE STRADE DI BRUXELLES, NON SOLO TRA I TURISTI, MA ANCHE TRA I CONNAZIONALI, CHE PER RAGIONI DI LAVORO O DI STUDIO LA FREQUENTANO. NEL SETTORE MICE L’INDIRIZZO DA CONOSCERE È LO STEIGENBERGER GRANDHOTEL, APPENA RISTRUTTURATO SENZA UN GIORNO DI CHIUSURA E BEN ATTREZZATO CON 13 SALE E UNA TRANQUILLA CORTE INTERNA.
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Bruxelles è una capitale cosmopolita ed elegante, molto frequentata dagli italiani e comoda da raggiungere anche grazie a numerosi voli low cost da diverse città. I suoi principali poli di attrazione sono le istituzioni europee, il Parlamento e il Consiglio; la Grand’Place con i suoi antichi caratteristici alti edifici fiamminghi, che nel 2014 sarà nuovamente coloratissima e infiorata di begonie a Ferragosto; la zona dei negozi della moda internazionale raccolti intorno a Louise, centro pulsante degli affari e dei negozi di moda della città; infine, il notevole polo museale accanto al palazzo reale, proprio di fronte alla chiesa di San Giacomo, comprendente il Musée des Beaux Arts e gli altri nati da una sua costola: negli ultimi anni sono stati, infatti, scorporati prima l’eccezionale Museo Magritte, monografico su tre piani tutti dedicati all’opera dell’originalissimo artista belga, e da pochi mesi il nuovissimo Musée Fin-de-Siècle che propone un percorso artistico del XIX secolo contestualizzato nel quadro storico dell’epoca, a partire dal 1865 e fino allo scoppio della guerra nel 1914. Dopo vent’anni a marchio Conrad, il più lussuoso del gruppo Hilton, da inizio 2013 il grande palazzo bianco di sei piani dalla facciata ottocentesca, ricostruito
,O 3TEIGENBERGER 'RANDHOTEL NEL CENTRO DI "RUXELLES Ò OSPITATO IN UN GRANDE PALAZZO BIANCO DI SEI PIANI DALLA FACCIATA OTTOCENTESCA RICOSTRUITO NEL CON ELEGANTI ORNAMENTI IN FERRO BATTUTO ALLE lNESTRE
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nel 1993 con eleganti ornamenti in ferro battuto alle finestre, ospita lo Steigenberger Grandhotel. Si trova a Stéphanie, proprio all’inizio dell’avenue Louise, la via commerciale e degli affari più importante di Bruxelles. Il gruppo di Francoforte, che ne ha ripreso la gestione, conta 90 alberghi, prevalentemente in Europa, e riserva il nome Grandhotel a quelli del segmento di punta. Si è sviluppato su tre anni il piano con cui il gruppo tedesco ha rimodernato e riportato ai più alti standard questo storico indirizzo di Bruxelles che ha visto tra i suoi ospiti diplomatici, personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport, per posizionarlo al top tra i 5 stelle della capitale belga: nel primo anno ci si è concentrati
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‘meeting concierge’ è dedicata all’assistenza dei clienti sul posto quando ci sono eventi, il che succede in parallelo per un gran numero di giornate all’anno. C’è naturalmente anche un Business Centre con personal computer, accesso a internet, servizi di segreteria, fotocopie e stampanti. La sezione ‘Meetings&Events’ del sito internet dell’albergo mostra tutti i dettagli tecnici delle diverse combinazioni possibili di sale e permette facilmente di chiedere ulteriori notizie e quotazioni. Un parcheggio da 600 posti con accesso diretto dall’albergo è disponibile nel sotterraneo, dove si trova anche la Spa dell’albergo, l’Aspria Avenue Louise Health Club con piscina, sauna, hammam, jacuzzi e solarium, gestita da esterni. Al piano terra oltre i saloni della vasta lobby e al bar Loui, un ambiente rilassato e sempre frequentato, si apre uno spazio di piccole dimensioni, tranquillo e molto intimo per ora senza accesso dalla strada. Qui, vicino al fumoir con i suoi sigari e cognac di pregio si trova il ristorante dell’albergo, la Brasserie Loui, dove l’executive chef greco serve specialitĂ regionali e internazionali accompagnate da un’ampia scelta di vini e champagne.
[ STEIGENBERGER GRANDHOTEL ]
sulla ristrutturazione del personale, attualmente 180 dipendenti. Il secondo anno è stato dedicato alla riqualificazione e al rinnovamento delle camere e degli ampi spazi comuni, mentre il terzo è stato diretto alla finalizzazione dei servizi per i clienti, soprattutto nel segmento meeting & eventi, con rifacimento tra l’altro del bar, del ristorante e del fumoir. Il bianco palazzo dallo stile un po’ parigino, conta sei piani, ma l’ultimo è destinato ad appartamenti residenziali. I cinque sottostanti, con ampio ingresso da un piazzale privato, sono tutti dedicati all’albergo, cui si accede salendo alcuni gradini per arrivare alla lobby molto ariosa. Le sale comuni si affacciano intorno a una silenziosa corte interna con una terrazza ombreggiata, dove estende i suoi tavoli il CafÊ Wiltcher’s. Nei mesi estivi per eventi di una certa dimensione si può realizzare una grande suggestiva copertura che riempie tutta la corte. Le camere sono in tutto 267, di cui 42 suite, alcune su due piani, suddivise in otto diverse categorie: la suite reale è un vero appartamento di 320 metri quadrati lussuosamente arredato, ma anche le tre suite presidenziali da 200 metri quadrati ciascuna non hanno nulla da invidiare. Tutte le camere sono dotate di macchine Nespresso, docking station per iPhone-iPad e collegamento internet wi-fi gratuito. Il piano rialzato è il regno dell’attività convegnistica, con un foyer per i cocktail e la grande sala da ballo con capienza di 600 persone a teatro: è la piÚ grande sala priva di colonne in tutta la città . Altre 12 sale e salette di dimensioni piÚ piccole, alcune separabili in due, quasi tutte con luce naturale, si trovano tra l’ammezzato e il primo piano, per un totale di 1.100 mq di spazio eventi, di cui la metà nella sala piÚ grande. Una squadra di esperti chiamata
,E SALE COMUNI DELLO 3TEIGENBERGER 'RANDHOTEL SI AFFACCIANO INTORNO A UNA SILENZIOSA CORTE INTERNA CON UNA TERRAZZA OMBREGGIATA DOVE ESTENDE I SUOI TAVOLI IL #AFĂ? 7ILTCHER S
[ SCHEDA TECNICA ] Avenue Louise, 71, Bruxelles Tel. 0032 2 5424895 brussels@steigenberger.com www.steigenberger.com Contatti: -ARINE 4ESTE MARINE TESTE STEIGENBERGER COM PER I MEETING PLANNER MEETINGS BRUSSELS STEIGENBERGER COM Spazi per eventi: MQ PIĂĄ CORTE INTERNA NELLA BELLA STA GIONE SALE DI CUI UNA DA PAX Atri servizi: RISTORANTI BAR 3PA PARCHEGGIO PRIVATO
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/LTRE ALLA GRANDE SALA DA BALLO PAX A TEATRO SONO DISPONIBILI SALE E SALETTE DI DIMENSIONI PIĂĄ piccole, per un totale di MQ DI SPAZIO EVENTI
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CASE HISTORY ;ALL COMMUNICATION COCA COLA ITALIA=
DI
SERENA ROBERTI
All Communication, un evento ‘mondiale’
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ALL COMMUNICATION FIRMA LA TAPPA ITALIANA DELL’EVENTO MONDIALE ‘FIFA WORLD CUPTM TROPHY TOUR BY COCA-COLA’. UNA TRE GIORNI DI FESTA COLLETTIVA NELLA CAPITALE, DOVE OLTRE 12.000 PERSONE HANNO POTUTO VEDERE DAL VIVO LA MITICA COPPA DEI MONDIALI FIFATM, ALL’INTERNO DI PERCORSI INTERATTIVI E DI INTRATTENIMENTO. UN ‘BIG EVENT’ COMPLESSO, CHE L’AGENZIA SI Ăˆ AGGIUDICATA TRAMITE GARA.
LUCA SANFILIPPO, DIRETTORE PRODUZIONE E SOCIO FONDATORE ALL COMMUNICATION
Qual è il sogno di ogni appassionato di calcio? Sicuramente, vedere dal vivo, almeno per una volta nella vita, la vera e autentica Coppa dei Mondiali FifaTM. Impossibile? Non se avete partecipato alla tappa italiana del ‘Fifa World CupTM Trophy Tour by Coca-Cola’, il piĂš grande tour mondiale nella storia delle sponsorizzazioni sportive. A realizzare questo incredibile sogno è stata chiamata All Communication, che si è aggiudicata l’incarico attraverso una gara. Un mega evento itinerante internazionale estremamente complesso e articolato, per cui l’agenzia ha curato un fitto calendario di attivitĂ , con il coinvolgimento di molteplici canali. Una ‘tre giorni’ di festa collettiva dove l’ambito trofeo è diventato #lacoppaditutti.
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IMMERSION DI EVENTI
DENISE LO PIPARO, STRATEGIC PLANNER E BUSINESS PARTNER ALL COMMUNICATION
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‘Fifa World CupTM Trophy Tour by Coca-Cola’ è partito da Rio de Janeiro per un tour lungo un anno, che si è concluso sempre in Brasile il 1° giugno. A ognuno dei 90 Paesi toccati il compito di declinare l’evento con creativitĂ e produzione locale. Per l’Italia è stata scelta la cittĂ di Roma, dove, dal 19 al 21 febbraio, si è tenuto uno dei piĂš appassionanti grandi eventi a carattere pubblico. Il primo giorno - dopo la ‘welcome ceremony’, diretta-
) RISULTATI DEL &IFA 7ORLD #UP4- 4ROPHY 4OUR BY #OCA #OLA /LTRE TWEET FOTO SU )NSTAGRAM UNA COPERTURA MEDIATICA CON PIĂĄ DI USCITE SU STAMPA E OLTRE persone in coda per vedere la coppa
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mente sulla pista di atterraggio all’Aeroporto di Ciampino, con ospiti Franco Causio, Antonio Cabrini, Rino Gattuso e Gianluca Zambrotta insieme a Fabrizio Nucifora, direttore marketing Coca-Cola Italia e Vittorio Cino, direttore comunicazione e relazioni istituzionali Coca-Cola Italia - si è svolta in Campidoglio la conferenza stampa ufficiale alla presenza del sindaco Ignazio Marino. Nel pomeriggio, invece, due eventi aperti a tutta la cittadinanza hanno animato la capitale, regalando la possibilità di vedere dal vivo la vera Coppa dei Mondiali FifaTM‌ solo vedere, perchÊ il trofeo può essere toccato esclusivamente da Capi di Stato e Vincitori dei Mondiali di Calcio FifaTM. Prima tappa, Corviale, presso la struttura sportiva Campo dei Miracoli di Calciosociale; seconda, l’Oratorio Don Bosco a Cinecittà . Due location volutamente scelte in periferia, perchè la coppa è di tutti e, con l’occasione, è stato rinnovato l’invito ai ragazzi dei due quartieri a farsi sempre promotori dei valori positivi dello sport e della passione universale per il calcio. Il pomeriggio è stato animato da attività di intrattenimento per adulti e bambini, giochi, performance di calcio acrobatico e, ovviamente, dalla possibilità di farsi una foto ricordo con
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#LACOPPADITUTTI “Se diciamo Coppa dei Mondiali FifaTM cosa vi viene in mente? Da questa semplice domanda è nata l’idea di far raccontare agli appassionati di calcio attraverso i social con l’hashtag #lacoppaditutti il ricordo piĂš emozionante legato ai Mondiali - spiega Fabrizio Nucifora, direttore marketing Coca-Cola Italia -. Abbiamo poi pensato di raccoglierli per trasformarli in una narrazione collettiva: la condivisione delle proprie emozioni è da sempre un valore forte del brand, che da oltre 125 anni si propone di regalare momenti di felicitĂ , anche attraverso la voce dei consumatoriâ€?. I risultati? Oltre 2.300 tweet, 200 foto su Instagram, una copertura mediatica con piĂš di 500 uscite su stampa e oltre 12.000 persone in coda per vedere la coppa.
“Il tour ha regalato agli italiani un’opportunitĂ unica - prosegue Nucifora -, e i dati testimoniamo lo straordinario consenso raccolto. L’obiettivo è sintetizzato nell’hashtag coniato con #lacoppaditutti: il calcio è lo sport piĂš famoso nel mondo, il Brasile la nazione che meglio esprime l’ottimismo e la positivitĂ e Coca-Cola è il brand piĂš amato di sempre. Grazie a Coca-Cola gli appassionati di calcio che ci hanno raggiunto a Roma hanno potuto vedere la vera e autentica Coppa dei Mondiali FifaTM, e molti altri hanno potuto vivere la sua magia attraverso la condivisione dei propri ricordi, facendola diventare quest’anno piĂš che mai #lacoppadituttiâ€?. La tre giorni romana è stata all’insegna dei valori positivi dello sport e della passione universale per il calcio che unisce al di lĂ di qualunque differenza: Coca-Cola, infatti, è da sempre impegnata nella promozione dello sport come un elemento importante per uno stile di vita attivo, sponsorizzando non solo grandi eventi come Âť
[ TAPPA ITALIANA ‘FIFA WORLD CUPTM TROPHY TOUR BY COCA-COLA’ ]
la vera Coppa dei Mondiali FifaTM. Il 20 e 21 febbraio, le attività si sono svolte nel cuore di Roma, in Piazza del Popolo, all’interno del Villaggio Coca-Cola, di oltre 1.200 mq, interamente progettato e realizzato da All Communication. Dedicato allo sport, al calcio e ai suoi valori, il Villaggio ha ospitato l’ambito trofeo dando l’opportunità a singoli appassionati e alle scolaresche coinvolte di fare un viaggio lungo storia e immagini dei Mondiali grazie a un percorso espositivo emozionante. All’ingresso, grazie a un tunnel interattivo, è stata ricreata l’atmosfera degli stadi attraverso suoni ed eco tipici di quando entrano in campo i giocatori, con l’unica differenza che i visitatori entravano in un mondo fatto di Fifa World CupTM e Brasile con giochi di abilità ispirati al calcio, performance dei footballer Freestyle e spettacoli di samba, capoeiera e frevo. Da qui, si passava alla Sala dell’Ologramma, dove una proiezione in 3D ha immerso i presenti nello spirito e nei luoghi dei Mondiali 2014, nonchÊ nei ricordi piÚ rappresentativi del prestigioso Torneo. E ancora, l’esposizione dei palloni ufficiali adidas delle ultime 12 edizioni e una sezione con le curiosità legate alla Coppa dei Mondiali FifaTM, con foto e racconti dei momenti clou della sua storia. Per chiudere, infine, con la straordinaria possibilità di farsi fotografare con il Trofeo. Il 20 febbraio sera, il villaggio si è trasformato per ospitare il Trophy Tour Party con la presenza di circa 400 ospiti, tra cui molti vip. A condurre la serata, Federico Buffa e Cristiana Buonamano, giornalisti SkySport.
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.EL 6ILLAGGIO DI 0IAZZA DEL 0OPOLO A 2OMA TUTTI I TIFOSI HANNO POTUTO VEDERE E FARE UNA FOTO RICORDO CON LA MITICA #OPPA DEI -ONDIALI &IFA4-
FABRIZIO NUCIFORA, DIRETTORE MARKETING COCA-COLA ITALIA
[ SCHEDA TECNICA ] Società organizzatrice: !,, #OMMUNICATION Cliente: #OCA #OLA )TALIA Tipologia: EVENTO PUBBLICO Obiettivi: OFFRIRE UN ESPERIENZA UNICA E IMPERDIBILE CHE ANTICIPA LO SPIRITO E LE EMOZIONI DI "RASILE Target: I TIFOSI ITALIANI E APPASSIONATI DI CALCIO Data di realizzazione: FEBBRAIO Location: 0IAZZA DEL 0OPOLO 2OMA Partner/Media Partner: ADIDAS +IA -OTORS #OMPANY )TALY -C$ONALD S 3ONY #OMPUTER %NTER TAINMENT )TALIA 0LAY3TATION 3ONY E 3TARWOOD 0REFERRED 'UEST 2$3 3KY3PORT )L -ESSAGGERO Ospiti d’eccezione: &RANCO #AUSIO !NTONIO #ABRINI 2INO 'ATTUSO 'IANLUCA :AMBROTTA &EDERICO "UF FA #RISTIANA "UONAMANO -ARCO ,IORNI "ARBARA $E 2OSSI 0AMELA 0RATI !LESSIA &ABIANI 2OBERTO #IUFOLI E ALTRI VIP Numeri: OLTRE VISITATORI AL VILLAGGIO GUEST AL COCKTAIL PARTY MESI DI PRODUZIONE ORE DI ALLESTIMENTO PERSONE TEAM PRODUZIONE PERSONE STAFF SICUREZZA PERSONE DI STAFF INTRATTENI MENTO PERFORMER PIå DI FOTO CON LA COPPA DEI MONDIALI DISTRIBUITE OLTRE USCITE TRA CARTA STAMPATA WEB TV E RADIO /LTRE TWEET E FOTO SU )NSTAGRAM PER UNA REACH TOTALE DI MILIONI DI IMPRESSION
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FORZE
IN CAMPO
“La scelta dell’agenzia per attivare un progetto complesso e articolato come il Fifa World CupTM Trophy Tour - sottolinea Nucifora -, avviene sempre tramite gara. Il progetto a noi presentato da All Communication è stato quello piĂš linea con i nostri obiettivi. L’agenzia ha dimostrato una solida competenza ingegneristica nell’ideazione e realizzazione della struttura che ha ospitato la Coppa dei Mondiali FifaTM, ma anche una spiccata creativitĂ che ci ha consentito di realizzare e sfruttare al meglio gli spazi concessi e le occasioni di intrattenimento. All Communication si è dimostrata ,A @WELCOME CEREMONY DIRETTAMENTE SULLA PISTA DI ATTERRAGGIO ALL !EROPORTO DI #IAMPINO HA VISTO LA PARTECI PAZIONE DI OSPITI D ECCEZIONE COME !NTONIO #ABRINI
'IANLUCA :AMBROTTA 2INO 'ATTUSO E &RANCO #AUSIO
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una macchina rodata nella realizzazione di progetti cosĂŹ complessi sul territorioâ€?. L’agenzia ha seguito ogni fase dell’evento, dalla progettazione alla realizzazione del Villaggio, l’attivazione delle location dove è stato portato il trofeo, oltre alla permessistica, assai articolata visto il progetto di tale portata. “Oltre a questo - spiega Denise Lo Piparo, strategic planner e business partner All Communication - ci siamo occupati dei contenuti del villaggio: scelta e regia dell’intrattenimento, staff, performer e artisti, organizzazione del cocktail party, nonchĂŠ soddisfare le esigenze del team Fifa che accompagnava la coppa. Un progetto sfidante per la sua complessitĂ e per il prestigio che porta con sĂŠ e di cui andiamo molto orgogliosi. Siamo contenti di essere riusciti a dimostrarci all’altezza delle aspettative di Coca-Cola e di coloro che hanno visitato il villaggio in quei giorniâ€?. La gestione di un evento cosĂŹ complesso ha visto il coinvolgimento di sei persone interne all’agenzia - project leader, direttore di produzione, executive producer, due assistant e HR manager - oltre che un pool di partner esterni selezionati per affidabilitĂ e flessibilitĂ . “Preziosa la collaborazione dell’architetto Marco Blini, sia in fase progettuale per il lavoro di space planning e integrazione con le prescrizioni per operare nel contesto di Piazza del Popolo, sia durante la direzione lavori on site - conclude Sanfilippo - e di Ats, con cui abbiamo messo a punto e affrontato la stesura e l’attuazione di un security plan ‘blindato e flessibile’ come richiesto dal team internazionale Fifaâ€?. E chiedendo ad All Communication “se vi diciamo coppa del mondo cosa vi viene in mente?â€?, la risposta è stata: “Fifa World CupTM Trophy Tour by Coca-Cola: tre giorni di forti emozioni per un evento... da campioni del mondoâ€?.
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)NTERAMENTE DEDICATO ALLO sport, al calcio e ai suoi VALORI IL 6ILLAGGIO #OCA #OLA HA OSPITATO LA COPPA DEL MONDO DANDO L OPPORTUNITĂŒ DI FARE UN VIAGGIO LUNGO STORIA E IMMAGINI DEI -ONDIALI GRAZIE A UN PERCORSO ESPOSITIVO EMOZIONANTE
la Coppa dei Mondiali FifaTM, ma anche programmi ludico-educativi come Coca-Cola Cup e molti altri eventi locali. “In particolare - spiega Nucifora - la presenza della coppa a Corviale vuole essere il riconoscimento all’impegno sociale di Calciosociale con un invito ai ragazzi del quartiere a farsi promotori di solidarietĂ e fair play, nonchĂŠ della passione universale per il calcio, da vivere come una scuola di vita, dove allenare partecipazione, dialogo, unitĂ , anche nelle differenzeâ€?. “Il nostro ‘goal’ - aggiunge Luca Sanfilippo, direttore produzione e socio fondatore All Communication -, era quello di far vivere un’esperienza unica e memorabile a quante piĂš persone possibile, e per farlo abbiamo dovuto superare, grazie alla nostra expertise nelle produzioni di eventi di questo tipo, numerose criticitĂ tra cui quelle date dall’operare in un contesto come quello di una piazza storica tra le piĂš belle d’Italia, coordinare i flussi dei visitatori di modo che non si creassero colli di bottiglia nel passare da un’area all’altra e, non ultimo, gestire la sicurezza del Trofeo e dell’eventoâ€?.
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Attraverso un tunnel interattivo allestito al 6ILLAGGIO IL PUBBLICO Ă’ stato condotto in un MONDO D INTRATTENIMENTO
CON GIOCHI DI ABILITĂŒ ispirati al calcio, PERFORMANCE ACROBATICHE
OLOGRAMMI IN $ ED ESPOSIZIONE DEI PALLONI UFlCIALI ADIDAS
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CASE HISTORY ;APLOAD RENAULT=
DI
MARIO GARAFFA
Apload, fashion e design per la nuova Clio
ANDREA PAMA E ANDREA DE SANTIS, PARTNER APLOAD
Un intelligente sodalizio che ha dato l’opportunitĂ a due mondi, tradizionalmente distanti, di comunicare, in modo inedito. Stiamo parlando dell’attivitĂ di co-branding tra Renault e la casa di moda italiana, Costume National, per il lancio di Clio Costume National. Protagonista dell’iniziativa Apload, agenzia guidata dai due partner Andrea De Santis e Andrea Palma, che da tempo lavora con l’azienda automobilistica francese. “La personalizzazione, proposta da Renault a Costume National, di un’automobile della popolaritĂ di Clio - ha affermato De Santis - è stata l’occasione perfetta per dar vita a un progetto di grande livello, come quello di Clio Costume Nationalâ€?. In sintonia con un approccio che punta a soddisfare le esigenze dei clienti conciliando estro creativo e competenza tecnica nell’ambito del marketing, Apload, come spiegato da Palma, “ha confezionato un evento che ha fatto leva su tre parole chiave, ossia stile, seduzione e contaminazione, che si sono tradotte in un allestimento ‘minimal chic’ e in un momento che ha unito spettacolaritĂ e sobrietĂ . Tutto, dalle grafiche che hanno vestito la location del Teatro dell’Arte al personale, è stato pensato per trasmettere quel senso di eleganza e innovazione, che è alla base di questo
! RIPROVA DELLA FORTE VICINANZA TRA 2ENAULT E IL MONDO DELL ARTE #LIO #OSTUME .ATIONAL HA BENElCIATO DI UN ESPOSIZIONE ALL ESTERNO DELLA 4RIENNALE DI -ILANO PER L INTERO PERIODO DELL EDIZIONE DEL 3ALONE DEL -OBILE
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L’AGENZIA GUIDATA DA PALMA E DE SANTIS HA SUPPORTATO RENAULT NEL LANCIO DI CLIO COSTUME NATIONAL, VALORIZZANDO IL CO-BRANDING TRA L’AZIENDA FRANCESE E LA CASA DI MODA ITALIANA, COSTUME NATIONAL. INOLTRE, A CONFERMA DELLA VICINANZA CON IL MONDO DELL’ARTE E DEL DESIGN, DA SEGNALARE LA RECENTE ESPOSIZIONE DELLA NUOVA AUTO PRESSO LA TRIENNALE DI MILANO.
STEFANO SOLARINO, CREATIVE DIRECTOR APLOAD
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progetto. Chiaramente il mood ‘all black’, sinonimo di eleganza e stile, e la grande attenzione al design hanno distinto tutti i particolari estetici dell’eventoâ€?. Nel dettaglio, l’evento, svoltosi lo scorso 31 marzo presso il Teatro dell’Arte della Triennale di Milano, è iniziato con una conferenza stampa nella mattina e si è concluso la sera con un cocktail party. “La conferenza della mattina - ha precisato Lara Mandurino, account director Apload - è stata l’occasione per presentare alla stampa la nuova vettura in tutti i suoi particolari estetici e tecnici, e per proiettare la prima dello spot dell’auto, girato dal regista Matteo Garroneâ€?. “Tutti i principali protagonisti dell’operazione - ha aggiunto Giorgia Proietti, senior account Apload - si sono alternati sul palco per raccontare il loro punto di vista. Tra gli altri hanno preso la parola: Francesco Fontana Giusti, image & communication director Renault Italia, Ennio Capasa, designer e creative director Costume National, Luciano Ciabatti, direttore marketing Renault Italia, Carlo Capasa, amministratore delegato Costume National, Biagio Russo, brand manager Renault Italia, oltre allo stesso Matteo Garrone, che si è collegato live dal set sul quale stava lavorando in quel momentoâ€?. Vero e proprio artefice dell’intera operazio-
CASE HISTORY ;APLOAD RENAULT=
Nel co-branding tra Renault e Costume National si è molto puntato sulla contaminazione tra le dimensioni del design e del fashion da una parte e dell’automotive dall’altra. Punto di forza di Clio Costume National, spiega Elisabeth Leriche, advertising & crm manager Renault Italy, è il “suo design seducente, grazie a un look reso esclusivo da personalizzazioni concepite da Laurens Van Den Acker, directeur du design industriel del Gruppo Renault, insieme a Ennio Capasa, designer e direttore creativo della maison Costume National. Avvalendosi di questo co-marketing, Renault ha deciso di conferire un ulteriore tocco di stile ed emozione all’auto piĂš venduta del suo segmento, rendendola una vera e propria innovative ‘fashion car’. Per celebrare questa partnership, Ennio Capasa ha inoltre realizzato un’esclusiva borsa, la Tokyo, impreziosita dall’unicitĂ del pellame a cui è ispirata la personalizzazione dell’autoâ€?. Concepita come tributo all’unicitĂ di stile e design, la nuova Clio non poteva che beneficiare di un’esposizione all’esterno della struttura emblema dello stile architettonico contemporaneo: la Triennale di Milano. “Per consolidare ulteriormente questo link - ha aggiunto Leriche - abbiamo pensato di realizzare l’esposizione in concomitanza con un altro evento molto importante per la cittĂ di Milano, il Salone del Mobile. Durante le due
LARA MANDURINO,
ACCOUNT DIRECTOR APLOAD
[ SCHEDA TECNICA ] SocietĂ organizzatrice: !PLOAD Cliente: 2ENAULT Tipologia: CONSULENZA DI MARKETING LANCIO DI PRODOTTO EVENTO RP Obiettivi: REVEAL DEL PRODOTTO Target: MONDI DELL AUTOMOTIVE DEL FASHION E DEL DESIGN Data di realizzazione: MARZO Location: -ILANO 4EATRO DELL !RTE 4RIENNALE $ESIGN -USEUM Ospiti d’eccezione: -ATTEO 'ARRONE E NUMEROSE PERSONALITĂŒ DEL MONDO DELLO SPETTACOLO E DEL FASHION Numeri: PIĂĄ DI PERSONE
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CONNUBIO VINCENTE
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settimane di esposizione, un’hostess qualificata si è occupata di mostrare agli interessati tutte le peculiaritĂ innovative dell’auto, raccogliendo anche i contatti dei clienti potenzialmente interessati all’acquistoâ€?. Importante e molto positiva la risposta del pubblico: circa un migliaio i lead raccolti nelle due settimane di esposizione e oltre 1.700 gli ordini effettuati dai clienti in poco piĂš di un mese. Quanto al ruolo svolto dall’agenzia, Leriche ha affermato: “Il merito di Apload è stato soprattutto quello di riuscire a coordinare al meglio le esigenze, spesso divergenti, di due brand cosĂŹ importanti come Renault e Costume National. Un lancio cosĂŹ rilevante per le caratteristiche del co-marketing realizzato non poteva che essere supportato da un piano comunicazionale altrettanto strutturato e valorizzante. Fulcro dell’operazione è stato il nuovo spot pubblicitario realizzato da Publicis con il coinvolgimento di Matteo Garrone. Ancora una volta, il contributo fondamentale di Apload è stato quello di saper integrare al meglio questo spot all’interno del piano comunicazionale complessivo, rendendolo protagonista dell’intera giornata di revealâ€?.
[ CLIO COSTUME NATIONAL ]
ne, Apload, come ricordato da Stefano Solarino, creative director Apload, â€œĂ¨ stato il coordinatore dell’intero progetto, dalle prime fasi di scouting del partner fino alla realizzazione completa dell’evento, di cui ha curato tutti gli aspetti: le scelta della location, l’allestimento, il catering, l’expo dell’auto, il personale. Senza trascurare, ovviamente, le fasi che hanno preceduto l’appuntamento, con il coinvolgimento delle relazioni pubbliche, l’organizzazione dell’evento stesso e l’attenzione al ritorno stampa ottenutoâ€?.
,O SCORSO MARZO PRESSO IL 4EATRO DELL !RTE DELLA 4RIENNALE DI -ILANO SI Ă’ TENUTO IL LANCIO DEL CO BRANDING RELATIVO A 2ENAULT #LIO #OSTUME .ATIONAL , INTERO PROGETTO Ă’ STATO curato da Apload
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ELISABETH LERICHE, ADVERTISING & CRM MANAGER RENAULT ITALY
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CASE HISTORY ;FUN MINI=
DI
MARIO GARAFFA
FUN racconta il volto ‘not normal’ di Mini TRASFORMARE UN EVENTO DI PRESENTAZIONE IN UN VERO E PROPRIO AVVENIMENTO ‘NOT NORMAL’, CARATTERIZZATO DA QUELLO SPIRITO ‘UNCONVENTIONAL’ CHE, DA SEMPRE, CONTRADDISTINGUE LA VETTURA. NE Ăˆ NATA UNA VERA E PROPRIA ‘SPY STORY’ AMBIENTATA IN UN BUNKER ANTIATOMICO. SCOPRIAMONE I TRATTI SALIENTI.
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PIER PAOLO ROSELLI, PARTNER & GENERAL MANAGER FUN
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Può un evento di presentazione alla stampa di una nuova auto trasformarsi in una ‘spy story’? Ovviamente sĂŹ, se ci sono di mezzo FUN e Mini. Ne parliamo con Pier Paolo Roselli, partner & general manager FUN.
.ELLE IMMAGINI L INGRESSO E L INTERNO DEL BUNKER ANTIATOMICO DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE DOVE SI Ă’ SVOLTO L EVENTO lRMATO DA &5. PER IL lancio della nuova Mini
Partiamo dall’inizio. Ci descrive l’iniziativa? Quali sono state le sue fasi principali? L’evento, che ha svelato alla stampa italiana e internazionale la nuova Mini, si è tenuto a Roma dal 24 al 27 febbraio per i giornalisti italiani e dal 10 al 12 marzo per la stampa estera. I giornalisti hanno vissuto grazie a Mini due giornate inaspettate e coinvolgenti. La prima ha previsto una fase di accoglienza degli ospiti nella ‘cittĂ eterna’, con un soggiorno nello splendido Art Hotel, situato nel cuore del centro storico romano. Nella seconda giornata si è tenuta invece un’originale press conference all’interno di una location unica ed esclusiva. Nel complesso sono stati coinvolti 69
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giornalisti italiani e 45 esteri appartenenti ai settori automotive, lifestyle e attualitĂ . Come vi siete aggiudicati l’incarico per il progetto? FUN è stata selezionata da Bmw Group tra le molte agenzie partecipanti alla gara, aggiudicandosi cosĂŹ l’opportunitĂ di collaborare, per la prima volta, con Mini e con il Gruppo, grazie a tre fattori di successo: ossia originalitĂ della location, innovativo reveal di prodotto e un test drive interattivo e sorprendente. Qual è stato il concept dell’evento? Quale l’idea portante che ha caratterizzato l’iniziativa? L’idea è stata quella di rendere l’evento di presentazione alla stampa un vero e proprio avvenimento ‘not normal’, caratterizzato quindi da quello spirito unconventional, che da sempre contraddistingue la ‘Piccola Inglese’ e ancora di piĂš la Nuova Mini. L’obiettivo è stato quello di creare una vera ‘spy story’, che delineasse il fil rouge dell’evento e che lo rendesse inaspettato e suggestivo.
CASE HISTORY ;FUN MINI=
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Quante persone dell’agenzia sono state coinvolte nel progetto e con quali mansioni? L’evento ha coinvolto un team numeroso di professionisti appartenenti ai diversi reparti dell’agenzia: in primis Luigi Leonetti, business partner, Giuseppe del Bianco, partner & producer, Federico Maturo, producer, Tommaso Fochi e Sofia Piomboni, rispettivamente creative director e art director, Celeste Morini, project manager, e Mario Lucci e Silvia De Sanctis, in qualità di event manager.
[ SCHEDA TECNICA ] SocietĂ organizzatrice: &5. #OMMUNICATION Cliente: -INI #OMUNICAZIONE E 0R "-7 'ROUP )TALIA Tipologia: PRESS CONFERENCE Obiettivi: PRESENTAZIONE ALLA STAMPA IN OCCASIONE DEL LANCIO DI PRODOTTO Target: GIORNALISTI Data di realizzazione: FEBBRAIO E MARZO Location: 2OMA 3ORATTE Numeri: GIORNI DI ATTIVITĂŒ GIORNALISTI
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Qual è stato il ruolo della vostra agenzia? Quale apporto creativo e consulenziale avete fornito? L’agenzia ha lavorato con il cliente a quattro mani, in un costante rapporto di interscambio di idee tra il team di creativi Mini e quello FUN. Ciò ha permesso di organizzare e realizzare un evento originale e coinvolgente.
[ MINI ]
Come è stata allestita la location? L’agenzia ha scelto per l’occasione un bunker antiatomico, una location affascinante ed esclusiva, mai utilizzata prima, situata sul Monte Soratte, a soli 60 Km da Roma. A bordo di un pullman interamente personalizzato a tema ‘spy story’, i giornalisti hanno raggiunto il bunker antiatomico risalente alla seconda guerra mondiale, vero e proprio rifugio d’Êlite, rimasto segreto per oltre 70 anni e aperto al pubblico da pochi mesi. Una guardia inglese ha dato il benvenuto ai giornalisti e li ha introdotti nel bunker allestito ad hoc per essere trasformato in location adatta alla press conference dedicata al nuovo modello della casa. FUN ha utilizzato, per la prima volta, uno schermo olografico per ottenere un reveal immersivo, dove il prodotto ha interagito con i contenuti della presentazione. Per raccontare in modo ‘not normal’ le features della nuova Mini, il test drive è stato realizzato in modo interattivo. Durante il percorso, i giornalisti, sono stati guidati - anzichĂŠ dal tradizionale roadbook cartaceo - da un’app interattiva in realtĂ aumentata, creata ad hoc dal team di Luca di Persio, ceo Forward, business unit digital del gruppo FUN, per il test delle principali features di prodotto. A stupire i giornalisti lungo il percorso personaggi ‘not normal’: un astronauta nella splendida cornice di Calcata, un dandy, quintessenza della britishness, in compagnia di Spike, la simpatica mascotte, sul lago di Bracciano, e infine, a Torrimpietra, un ingegnere pazzo specialista di Mini con un gigantesco lollipop da pista di Formula Uno.
!LL INSEGNA DEL @NOT NORMAL CHE CARATTERIZZA LO SPIRITO DI -INI L EVENTO HA FATTO LEVA ANCHE SU UN ORIGINALE TEST DRIVE CHE HA COINVOLTO ANCHE UN astronauta
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CASE HISTORY ;MEC ACCESS=
DI
MARIO GARAFFA
Mec Access, l’experiential che fa la differenza
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CRESCIUTA ESPONENZIALMENTE NEGLI ULTIMI SEI MESI, IN CUI È PASSATA DA 7 A 16 PERSONE, AGGIUNGENDO COMPETENZE DI CREATIVITÀ, GRAFICA, PRODUZIONE E DIGITALE, LA UNIT DELL’AGENZIA MEDIA MEC GUARDA CON OTTIMISMO ALLA FINE DEL 2014, GRAZIE ANCHE AL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA UN’‘ESTATE SUI NAVIGLI’ E AL LANCIO DELLA NUOVA MERCEDES GLA.
DAVIDE BERTAGNON, HEAD OF MEC ACCESS
Far dialogare la marca e il consumatore, facendo leva su tutte le expertise e le skills necessarie, attivando i vari territori e i diversi canali del mondo dell’event marketing. Questo in sintesi il posizionamento di Mec Access, la unit dell’agenzia media Mec specializzata in experiential marketing. “La nostra keyword - afferma Davide Bertagnon, head of Mec Access - fa riferimento al concetto del Marketing Solution Provider, ovvero siamo una struttura in grado di creare delle soluzioni e dei percorsi di comunicazione che siano anche una risposta in termini di marketing per le aziende con cui operiamo. Il tutto facendo leva su competenze e valori chiave per il nostro mercato, quali la creatività, l’eccellenza nella produzione, la grafica e le competenze social & mobile”. Pur non trattandosi di una startup - Mec Access esiste infatti da diversi anni -, la unit ha recentemente vissuto una fase altamente espansiva, inserendo al suo interno competenze di creatività, grafica, produzione e digitale, proprio con l’obiettivo di presidiare tutti i territori del ‘below the line’. “Mec Access - spiega Bertagnon - è cresciuta esponenzialmente negli ultimi sei mesi. Al mio arrivo la struttura contava su un team di sette persone, oggi siamo diventati una squadra di 16 professionisti oltre me, con Michele Ciccarese, responsabile dell’area sales & client e Fabio Magrini, responsabile dell’area di produzione.
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In questi mesi, abbiamo inoltre inserito profili che si occupano di grafica, creatività, copy, research & measurement, accounting e produzione. Siamo un team giovane e ambizioso a tutti gli effetti. Da poco abbiamo anche allargato la nostra delivery al mercato, integrando al nostro interno un team dedicato al social & mobile, forti della convinzione che, sempre più, il mondo degli eventi avrà delle sue naturali derive sulle piattaforme social con fruizione da mobile e viceversa”. Più che al tradizionale mercato degli eventi, Mec Access si rivolge all’area emergente dell’experiential marketing. In questo perimetro, l’offerta e la delivery di Mec Access è molto ampia e spazia dall’ideazione e produzione di eventi pubblici o privati alla gestione di tutte le attività legate ai branded content televisivi, ai servizi di sponsorship management & research, oltre a tutte le attività attinenti l’utilizzo di nuovi ambiti e canali di contatto con il consumatore, dal territorio allo sport, passando dall’entertainment alla musica, fino alla Csr, senza dimenticarci anche dei temi legati a street marketing, guerrilla e instore promotion, ormai diventati una commodity nel nostro mercato. “In prospettiva - aggiunge Bertagnon - stiamo anche pensando alla creazione di un’offerta rivolta al mondo del retail, strutturandoci per garantire ai nostri clienti una risposta anche su questo tema sempre più ‘caldo’ e ricorrente”.
CASE HISTORY
Tra le piĂš recenti iniziative curate da Mec Access, spicca ‘Estate sui Navigli - Naviglio Mundial’, l’evento in svolgimento fino a metĂ luglio nella cittĂ di Milano in occasione dei Mondiali di calcio brasiliani. “L’idea - racconta Bertagnon - è stata quella di creare un vero e proprio villaggio, che potesse ospitare in modo innovativo il naturale pubblico del Naviglio, zona unica della cittĂ . Questo importante progetto di live experience è stato da subito condiviso e ‘sposato’ sia dal Comune di Milano con l’assessorato allo Sport e al Tempo Libero, sia dai Navigli Lombardi, che ne hanno immediatamente compreso anche il ruolo sociale e la capacitĂ di valorizzare l’areaâ€?. Quanto all’allestimento della location, l’evento fa leva su tre maxischermi per la visione dei match principali del Mondiale, oltre al ‘total look’ dei ponti sul Naviglio, alle bandiere e al posizionamento di alcune chiatte galleggianti, diventate delle vere e proprie lounge hospitality per il pubblico. L’evento Estate sui Navigli rappresenta anche un’importante opportunitĂ di comunicazione e di engagement per le imprese che hanno abbracciato il progetto. Nel dettaglio, si tratta sia di realtĂ italiane
[ ESTATE SUI NAVIGLI 2014 ]
NAVIGLIO MUNDIAL, L’EVENTO CHE MOLTIPLICA L’ENGAGEMENT
sia di brand internazionali: da Che Banca (title sponsor della manifestazione) a Visa, oltre a Compass, Beck’s, Molinari, Sisal, Adidas, Mini, Lidl e Acqua Lete. Da segnalare anche la presenza di Gazzetta dello Sport e Radio Montecarlo, in qualità di media partner della manifestazione. Tutte le aziende in questione hanno vestito e timbrato il Naviglio con i loro colori, musiche e valori. Da segnalare anche le iniziative speciali di Adidas, Sisal e Mini, che hanno anche presidiato le acque del Naviglio con delle chiatte galleggianti, ognuna allestita con i tratti delle aziende di riferimento, per ospitare il pubblico in modo innovativo e accattivante, anche attraverso diversi giochi. 
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Molto positivi, inoltre, i dati relativi all’andamento complessivo della unit e decisamente incoraggianti anche le stime di chiusura dell’intero 2014.
!LCUNE IMMAGINI DI @%STATE SUI .AVIGLI .AVI GLIO -UNDIAL L EVENTO
lRMATO DA -EC !CCESS
IN SVOLGIMENTO lNO A METĂŒ LUGLIO A -ILANO IN OCCASIONE DEL CAMPIONATO DEL MONDO BRASILIANO
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;MEC ACCESS=
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MICHELE CICCARESE,
[ SCHEDA TECNICA ] SocietĂ organizzatrice: -EC !CCESS .AVIGLI ,OMBARDI Cliente: #OMUNE DI -ILANO Tipologia: EVENTO PUBBLICO Obiettivi: CREAZIONE DEL VILLAGGIO %STATE SUI .AVIGLI Target: Data di realizzazione: GIUGNO LUGLIO Location: .AVIGLIO 'RANDE Partner/media partner: #HE "ANCA 6ISA #OMPASS
"ECK S -OLINARI !DIDAS ,IDL -INI 3ISAL ,ETE 2ADIO -ONTECARLO E 'AZZETTA DELLO 3PORT Numeri: OLTRE PERSONE
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SALES MANAGER MEC ACCESS
CASE HISTORY ;MEC ACCESS=
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, EVENTO DI LANCIO DELLA NUOVA -ERCEDES 'LA CURATO DA -EC !CCESS SI Ă’ SVOLTO IN CONTEMPORANEA IN LOCATION $A SEGNALARE LE PERFORMANCE MUSICALI DI 'IORGIA 3ATURNINO 'IULIANO 0ALMA E DEI -OTEL Connection
MERCEDES GLA
PORTA I CONCERTI NELLE CONCESSIONARIE
Chiudiamo citando un’altra attivitĂ firmata di recente da Mec Access, che ha riscosso grande successo. “Il lancio della nuova Mercedes Gla - spiega Bertagnon - è stato sicuramente il progetto piĂš importante
PRODUCTION MANAGER MEC ACCESS
SocietĂ organizzatrice: -EC !CCESS Cliente: -ERCEDES "ENZ Tipologia: LANCIO DI PRODOTTO Obiettivi: LANCIO DELLA NUOVA 'LA IN TUTTA )TALIA Target: ENNI Data di realizzazione: MARZO Location: CITTĂŒ SUL TERRITORIO NAZIONALE Ospiti d’eccezione: 'IORGIA 3ATURNINO 'IULIANO 0ALMA
-OTEL #ONNECTION ,AURA "ARRIALES !LESSANDRO #ATTELAN
&EDERICA &ONTANA Numeri: OLTRE OSPITI
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FABIO MAGRINI,
[ MERCEDES GLA ]
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[ SCHEDA TECNICA ]
e ambizioso del nostro primo semestre, derivante peraltro da una gara cui abbiamo partecipato e vinto contro altre agenzie del settoreâ€?. L’evento si è svolto in 32 location e concessionarie in contemporanea lungo tutto lo stivale, da Milano a Roma, passando per Brescia e altre 29 cittĂ . La creazione e lo sviluppo dell’evento è nato al 100% in casa Mec Access, dall’idea e dal concept creativo ‘Change the Night’, fino alla gestione diretta dei vari appuntamenti. “Inoltre - continua l’head of Mec Access - ci siamo avvalsi di diversi partner per la parte di produzione, allestimento e rp, oltre che per la gestione dei live, compresi i collegamenti satellitari che hanno permesso a 32 cittĂ di vivere le performance musicali e artistiche in contemporanea. Per l’occasione abbiamo anche ideato e sviluppato una app che ha consentito l’accredito e l’accesso alle varie ‘one night’, e la partecipazione al contest, selezionando le tracce musicali che poi sarebbero state eseguite live dagli artisti coinvolti. Il tutto chiaramente fruibile attraverso i vari device mobili e i principali social networkâ€?. L’evento, dal punto di vista delle performance artistiche, ha visto due presentatori di eccezione come Alessandro Cattelan e Federica Fontana, che hanno condotto le due serate da Roma e Milano, oltre a Laura Barriales, madrina della serata. Musicalmente il lancio della nuova Gla è stato scandito dalla performance live di Giorgia da Roma, Saturnino e Giuliano Palma da Milano e i Motel Connection da Brescia. Le altre 29 location erano invece collegate via satellite. “Complessivamente - conclude Bertagnon - abbiamo superato le 10.000 presenze a riprova del grande interesse e passaparola generati dal lancio della nuova Gla in tutta Italia, ben oltre le aspettative. Anche il dato dei test drive prenotati in tutta Italia ha quasi duplicato le aspettative in termini di redemptionâ€?.
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CASE HISTORY
;MUSEO NAZIONALE DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA=
DI ILARIA
MYR
Alla conquista della Luna UN’ATMOSFERA TUTTA ISPIRATA AL SATELLITE DELLA TERRA L’INGREDIENTE PRINCIPALE DELLA SERATA DI FUNDRAISING ‘LUNA AL MUSEO’, REALIZZATA DAL MUSEO NAZIONALE DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA NEI PROPRI SPAZI IN VISTA DELL’ESPOSIZIONE PERMANENTE DEL FRAMMENTO DI ROCCIA LUNARE PORTATO DAGLI ASTRONAUTI DELL’APOLLO 17. MADRINA D’ECCEZIONE DELL’EVENTO L’ÉTOILE LUCIANA SAVIGNANO. Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, intitolato al genio di Leonardo e situato all’interno di un monastero olivetano del Cinquecento, nel cuore di Milano, oltre a essere il maggiore museo tecnico-scientifico d’Italia, con cinquantamila metri quadrati di aree espositive, percorsi interattivi, laboratori e quattrocentomila visitatori all’anno, si è affermato come una delle location più originali per ideare e ambientare eventi aziendali (e non solo) di sicuro effetto. I suoi spazi, dall’Auditorium alla prestigiosa Sala delle Colonne, dai Chiostri monumentali al moderno open space del Padiglione Olona, fino al celebre sottomarino Enrico Toti, sono la cornice ideale per convegni, presentazioni, lanci di prodotto, cene di gala, mostre, eventi di moda e di design. La diversità degli spazi è senz’altro un punto di forza per il museo. Un’ambientazione in grado di imprimersi nella memoria dei partecipanti e di offrire suggestioni diverse, dal classico al contemporaneo, con richiami storici, artistici e tecnico-scientifici. Le diverse tipologie di eventi sono valorizzate dalle molteplici soluzioni disponibili, dalle comodità e dai servizi necessari per la realizzazione di un evento di successo. e
$URANTE LA SERATA GLI ALLIEVI DELLA 3CUOLA DI "ALLO !CCADEMIA 4EATRO ALLA 3CALA SI SONO ESIBITI FACENDO RIVIVERE LE EMOZIONI DI ALCUNI QUADRI DELLO SPETTACOLO IDEATO E DIRETTO DA -AURO "ONAZZOLI
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Il Museo sarà, infine, una location fra le principali nel centro di Milano anche in occasione di Expo 2015, per cui proporrà un’importante offerta culturale sui temi dell’alimentazione e di Leonardo.
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GALÀ SPAZIALE
Tra gli ultimi eventi che ben sintetizzano la poliedricità del Museo nella sua veste di location per eventi, vi è sicuramente ‘Luna al Museo’, il galà realizzato per raccogliere fondi destinati all’esposizione del frammento di roccia lunare (portato sulla Terra dagli astronauti dell’Apollo 17 nel 1972, ultima missione dell’uomo sul nostro satellite), organizzato dal Museo lo scorso 2 aprile. Le donazioni raccolte durante la serata, che si è protratta fino a tarda notte, ammontano a circa 22mila euro e hanno contribuito in modo significativo al raggiungimento dell’obiettivo della campagna, fissato a 50mila euro. Un appuntamento speciale, dall’atmosfera lunare,
!L lNE DI RACCOGLIERE FONDI PER L ESPOSIZIONE DEL FRAMMENTO DI ROCCIA LUNARE PORTATO SULLA 4ERRA DAGLI ASTRONAUTI DELL !POLLO NEL IL -USEO .AZIONALE DELLA 3CIENZA E DELLA 4ECNOLOGIA DI -ILANO HA ORGANIZZATO @,UNA AL -USEO
UNA SERATA DALL ATMOSFERA LUNARE
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Il gala ha affiancato la campagna di crowdfunding, che ha permesso a oltre mille donatori, attraverso una piattaforma online, di partecipare alla raccolta fondi con la prospettiva di vedere il proprio nome o quello di una persona cara comparire nella nuova esposizione dedicata allo Spazio, che si inaugurerĂ al Museo in autunno. Nella nuova sezione espositiva, che verrĂ realizzata con il contributo di partner pubblici e privati, si scoprirĂ il lavoro di ricerca della Stazione Spaziale Internazionale e le sue ricadute sulla vita dell’uomo, oltre a conoscere l’esplorazione di Marte e l’evoluzione delle missioni verso gli asteroidi. In questo contesto, verrĂ esposto il frammento di roccia lunare proveniente dall’area chiamata ‘Taurus Littrow Valley’ e raccolto dal comandante dell’Apollo 17, Eugene Cernan. Il frammento (protetto da una sfera di vetro sintetico di 7 cm di diametro) si presenta come una piccola pietra di basalto di pochi grammi, ma dal valore inestimabile, simbolo dell’evoluzione tecnologica e della pace nel mondo. Nel 1973 il presidente Richard Nixon lo offrĂŹ, come segno di fratellanza e collaborazione da parte degli Stati Uniti al governo italiano, che poi lo donò al Museo. e
organizzato dal Museo, grazie anche alla collaborazione di Morino Studio, con una madrina d’eccezione: l’Êtoile Luciana Savignano, che nel 2007, per il Festival MiTo, fu la protagonista di ‘Luminare Minus’, performance di musica, danza e video ispirata al frammento di roccia lunare, una coproduzione nata dal Museo insieme alla Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala. Durante la serata gli allievi della Scuola di Ballo Accademia Teatro alla Scala si sono esibiti facendo rivivere le emozioni di alcuni quadri dello spettacolo ideato e diretto da Mauro Bonazzoli, con le musiche del compositore Giampaolo Testoni, la coreografia di Emanuela Tagliavia e le creazioni video di Davide Montagna e Giuseppe de Angelis. A fare gli onori di casa nella Sala delle Colonne, l’antica biblioteca del monastero olivetano del ‘500, il direttore generale del Museo Fiorenzo Galli, affiancato da una delle maggiori esperte di ingegneria aeronautica del nostro Paese, Amalia Ercoli Finzi. I 250 ospiti, accolti da una delle icone del Museo, la centrale termoelettrica ‘Regina Margherita’, messa in movimento per l’occasione, hanno dapprima sfilato nella Galleria Leonardo, su un red carpet dal mood lunare, come il dress code richiesto alle signore: elegante, con ‘a touch of silver’, per poi passare in Sala Colonne dove spot di luce azzurra, schermi con proiezioni della Luna, cena placĂŠe servita su tavoli con tovagliato in raso grigio, sottopiatti in ‘kreep’ lunare e centrotavola di specchio con cristalli e boule luminose, hanno creato un’atmosfera magica e suggestiva . L’allestimento scenografico, curato in ogni minimo dettaglio, cosĂŹ come la regia della serata, che ha unito momenti artistici di forte impatto emozionale a momenti di approfondimento scientifico, sono stati curati dallo staff dell’ufficio eventi del Museo. “Questa serata è un esempio di grande suggestione organizzato nei nostri spazi. Puntavamo a emozionare‌ e spero che ci siamo riusciti - sottolinea Mauro Bonazzoli, responsabile eventi Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia -. Grazie alle diverse professionalitĂ del nostro staff, abbiamo la sensazione di aver raggiunto un risultato di grande effetto, facendo leva su un’ambientazione unica e indimenticabile come quella del Museoâ€?. La serata di gala Luna al Museo rientrava nell’ambito delle diverse iniziative realizzate per la campagna ‘Conquistiamoci la luna’, che mirava a coinvolgere da protagonisti individui e gruppi in uno dei progetti piĂš importanti del Museo per il 2014, l’esposizione permanente di uno dei suoi oggetti piĂš preziosi nella nuova Sezione Spazio.
CASE HISTORY
;MUSEO NAZIONALE DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA=
[ IL MUSEO VERSO EXPO 2015 ] )L LUGLIO CON UN COCKTAIL PRESSO LO 3PAZIO 0OLENE DALLE ALLE IL -USEO APRE LE PORTE PER UNA PRESENTAZIONE IN ESCLUSIVA DEGLI SPAZI PER EVENTI DISPONIBILI DURANTE %XPO 5N OCCASIONE PER SCOPRIRE LE NOVITĂŒ IN PROGRAMMA PER IL PROSSIMO ANNO 0ER PRENOTAZIONI EVENTI MUSEOSCIENZA IT
[ LUNA AL MUSEO ]
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[ SCHEDA TECNICA ] Società organizzatrice: -USEO .AZIONALE DELLA 3CIENZA E DELLA 4ECNOLOGIA Tipologia: EVENTO PRIVATO Obiettivi: RACCOLTA FONDI DESTINATI ALL ESPOSIZIONE DEL FRAMMENTO DI ROCCIA LUNARE Target: PUBBLICO ETEROGENEO Data di realizzazione: APRILE Location: -ILANO -USEO .AZIONALE DELLA 3CIENZA E DELLA 4ECNOLOGIA Ospiti d’eccezione: ,UCIANA 3AVIGNANO �TOILE !MALIA %RCOLI &INZI ESPERTA DI INGEGNERIA AERONAUTICA
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CASE HISTORY ;SINERGIE SKY=
DI
MARIO GARAFFA
Sinergie accende i riflettori su Sky Atlantic
DAVIDE MAZZUCCHELLI, EVENT DIVISION DIRECTOR SINERGIE
Ăˆ appena nato ma è giĂ uno dei canali piĂš famosi dell’intero network di Rupert Murdoch. Stiamo parlando di Sky Atlantic, la nuova rete dedicata alle serie tv americane ed europee piĂš acclamate e coinvolgenti, raggiungibile sui canali 110 e 111 del bouquet di Sky. A firmare il lancio del canale è stata l’agenzia Sinergie. “Per l’occasione - spiega Davide Verdesca, ceo e sales & marketing director Sinergie - abbiamo ideato e realizzato un concept che potesse rispecchiare le eccellenze del nuovo canale, e nel contempo emozionare gli invitati. Il progetto è stato caratterizzato da elementi chiave come l’eccellenza, l’innovazione e l’esclusivitĂ , andando ad amplificare lo stupore degli ospitiâ€?. Nel dettaglio, l’evento, svoltosi presso la suggestiva Diamond Tower di Milano (al 25° e 26° piano), ha fatto leva su momenti diversi. La conferenza stampa della mattina ha accolto i giornalisti in un ambiente impreziosito da tendaggi di velluto rosso, a richiamo della brand identity del canale. “Al termine della conferenza - spiega Davide Mazzucchelli, event division director Sinergie - i tendaggi sono stati aperti a sorpresa e la vista mozzafiato su Milano ha lasciato tutti a bocca aperta. Nel pomeriggio abbiamo trasformato la location in un’atmosfera unica, tra arredi di design e proiezioni dei trailer delle serie tv trasmesse da Sky Atlantic. Infine,
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DAVIDE VERDESCA, CEO E SALES & MARKETING DIRECTOR SINERGIE
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L’AGENZIA MILANESE HA FIRMATO L’EVENTO DI LANCIO DEL NUOVO CANALE TV, IDEANDO E REALIZZANDO UN CONCEPT CAPACE DI TRASMETTERE L’ELEGANZA, IL CALORE E LA FAMILIARITÀ DEL CANALE. DA SEGNALARE L’ESCLUSIVITÀ DELLA LOCATION (DIAMOND TOWER DI MILANO) E LA PARTECIPAZIONE DI OSPITI D’ECCEZIONE COME SOPHIE TURNER, MAISIE WILLIAMS E LIAM CUNNINGHAM.
, EVENTO DI LANCIO lRMATO DA 3INERGIE DEL NUOVO CANALE 3KY !TLANTIC SI Ă’ SVOLTO PRESSO IL ÂŞ E ÂŞ PIANO DELLA $IAMOND 4OWER DI -ILANO
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la sera i fotografi hanno immortalato sul red carpet le tante celebritĂ giunte per l’esclusivo party seraleâ€?. Oltre 300 i presenti, da Simona Ventura a Stefano Accorsi, da Linus a Victoria Cabello, con ospiti d’eccezione come Sophie Turner, Maisie Williams e Liam Cunningham. Numerosi gli accorgimenti di personalizzazione. “Per esempio - aggiunge Mazzucchelli - durante la cena, abbiamo tematizzato sia il menĂš sia il set up, con ciotole in terracotta medievale in onore della serie ‘Games of Thrones’ e abbiamo fatto distribuire dei ‘misteriosi’ garofani rossi, come quello indossato dal protagonista della serie ‘Boardwalk Empire’. Dopo la cena gli ospiti sono stati accompagnati al 26° piano, dove sono stati accolti da Enoch Malachi ‘Nucky’ Thompson, il politico-boss di Boardwalk Empire, che, dopo un cocktail a tema, ha guidato i presenti nel percorso di immersione nelle serie tv di Sky Atlantic. Abbiamo infatti realizzato un allestimento di altissimo impatto emotivo e qualitativo, ricreando quattro stanze sensoriali con l’ausilio di proiezioni a 360 gradi, per far vivere da veri protagonisti un’impattante ambientazione scenografica delle quattro saghe tv presentateâ€?.
CASE HISTORY ;SINERGIE SKY=
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3INERGIE HA OPTATO PER UN FORMAT @IMMERSIVO CON L OBIETTIVO DI OFFRIRE AI PARTECIPANTI ALL EVENTO UN PERCORSO TRA STANZE IN GRADO DI RIPROPORRE AMBIENTAZIONI VIDEO
SUONI E PROFUMI RICONDUCIBILI ALLE SERIE DI 3KY !TLANTIC
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da offrire agli ospiti, attraverso un percorso tra stanze in grado di riproporre ambientazioni, video, suoni e profumi riconducibili al contenuto offerto dal canaleâ€?. Chiudiamo con qualche dato in riferimento all’andamento del nuovo canale: “Sin dal debutto - ha dichiarato Lissidini -, Sky Atlantic ha riscontrato una grande accoglienza da parte del pubblico, soprattutto grazie a titoli di rilievo come ‘House of Cards’, ‘Il Trono di Spade’ e ‘Venuto al mondo’. ‘Gomorra-La Serie’, che al suo esordio ha totalizzato, al primo passaggio, oltre 660mila spettatori medi, è solo l’ultimo esempio del successo del canaleâ€?. Tra i prossimi titoli, sono in arrivo serie internazionali come ‘True Detective’, ‘The Top of The Lake’ e ‘Masters of Sex’, produzioni originali targate Sky come ‘1992’, e la co-produzione internazionale ‘Diabolik’.
Società organizzatrice: 3INERGIE WWW SINERGIE ORG Cliente: 3KY Tipologia: LANCIO NUOVO CANALE TELEVISIVO Obiettivi: PRESENTARE ALLA STAMPA E AL GRANDE PUBBLICO IL NUOVO CANALE 3KY CON UN EVENTO CHE TRASMETTESSE IL MOOD DEL CANALE IN MODO COINVOLGENTE E IMPATTANTE Target: PRESS E INVITATI CORPORATE Data di realizzazione: APRILE Location: $IAMOND 4OWER -ILANO Ospiti d’eccezione: 3IMONA 6ENTURA 6ICTORIA #ABELLO 3TEFA NO !CCORSI 3ERGIO #ASTELLITTO ,INUS 3OPHIE 4URNER -AISIE 7IL LIAMS E ,IAM #UNNINGHAM Numeri: CIRCA GIORNALISTI ALLA MATTINA E OLTRE OSPITI PER LA SERATA
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[ SCHEDA TECNICA ] [ SKY ATLANTIC ]
Sinergie ha curato il progetto nella sua totalitĂ , dall’ideazione creativa a tutti i contenuti video, dalla scenografia al coordinamento logistico, oltre alla gestione della segreteria organizzativa e di tutti i dettagli della conferenza stampa, senza trascurare i momenti conviviali e tutte le attivitĂ di intrattenimento. A gestire l’intero progetto è stato un team di otto persone, coordinato da Valentina Pomatico, che ha accompagnato la squadra in tutte le fasi. Nel complesso, come spiegato da Rachele Zuccolin, sales manager Sinergie, “l’obiettivo principale - pienamente raggiunto, grazie a un fil rouge coinvolgente, che ha unito i contenuti con la sfera sensoriale delle emozioni - era quello di presentare Sky Atlantic con un evento che potesse avvolgere gli ospiti nell’atmosfera del canale, trasmettendo loro lo spirito di Sky Atlanticâ€?. Dato lo svolgimento articolato in piĂš momenti, l’evento ha, ovviamente, avuto un target differenziato. “La conferenza stampa della mattina - ha aggiunto Zuccolin - era rivolta ai giornalisti delle testate nazionali, delle radio e del web, mentre il corporate party ha visto la partecipazione di ospiti del panorama di Sky. Due target differenti che, grazie a una creativitĂ trasversale, hanno avuto la stessa risposta: gran stupore e fervore emotivo amplificato, che hanno portato a un totale coinvolgimento nel mondo di Sky Atlanticâ€?. A confermare il pieno raggiungimento degli obiettivi è anche Roberta Lissidini, events and contents promotion manager Sky Italia. “Il nostro desiderio - ha spiegato - era che durante la serata gli ospiti percepissero, vivendolo da protagonisti, il mood del canale, ossia la sua eleganza, il suo calore e la sua familiaritĂ , e che potessero ricordare queste sensazioni anche poi a casa al momento della sua visione. Per l’occasione, è stato creato un concept in grado di riproporne le caratteristiche, coinvolgendo gli ospiti in esperienze sensoriali uniche. L’evento, come auspicato, ha generato una notevole cassa di risonanza a livello mediatico e tra gli influencer di riferimentoâ€?. Ricordiamo che l’agenzia è stata selezionata nel modo piĂš classico, con una gara tra competitor basata sull’idea creativa. “Il progetto presentato da Sinergie - ha precisato Lissidini - ci ha convinti maggiormente, per l’esclusivitĂ della location e del format, che prevedeva un momento ‘immersivo’
RACHELE ZUCCOLIN, SALES MANAGER SINERGIE
FOCUS ;EUBEA FESTIVAL=
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DI ILARIA
MYR
EuBea Festival, networking e coinvolgimento IL PRIMO FESTIVAL EUROPEO DEGLI EVENTI, IDEATO DA ADC GROUP, SI SVOLGERÀ A SIVIGLIA IL 23 E IL 24 OTTOBRE. UNA DUE GIORNI INTENSA, IN CUI I PARTECIPANTI AVRANNO MODO DI CONFRONTARSI E SCAMBIARE CONOSCENZE ED ESPERIENZE CON I MAGGIORI PLAYER DELLA INDUSTRY EUROPEA. SPAZIO ANCHE AI GIOVANI, CON LO YOUNG ELEPHANT CONTEST, LA COMPETIZIONE DEDICATA AGLI UNDER 25. Si chiama ‘EuBea Festival - The International Festival of Events and Live Communication’ il primo appuntamento europeo di formazione e confronto rivolto al mercato degli eventi, che si terrà il 23 e il 24 ottobre a Siviglia, città che nel 1992 fu sede dell’Expo, come lo sarà Milano l’anno prossimo. L’ultima creatura di Adc Group nasce dal grande successo che in otto anni di vita ha riscosso l’EuBea, premio internazionale dedicato all’Evento come mezzo di comunicazione, fratello minore dell’altrettanto rinomato ‘Best Event Awards’, la cui prima edizione risale al 2003. Un successo testimoniato da numeri chiari e lusinghieri: 941 sono gli eventi che fino a oggi si sono iscritti in rappresentanza di 25 Paesi; ben 250 le agenzie europee che hanno partecipato (di cui solo una minima parte italiane), e 180 i giurati che si sono alternati nel corso degli anni, appartenenti in massima parte alle aziende più rinomante nel panorama della comunicazione; alle associazioni di categoria partner dell’Eubea, e alle testate locali più prestigiose, anch’esse media partner dell’evento. Fondamentale è anche l’esperienza maturata dalla nostra casa editrice nell’organizzazione del Bea Expo Festival, che dal 2007 costituisce un appuntamento immancabile per l’industria italiana degli eventi, con seminari, workshop e interventi di esperti del settore, oltre che, ovviamente, il premio ai migliori eventi europei.
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Ed è proprio per definire i dettagli e le modalità di svolgimento della prima edizione dell’EuBea Festival, che Adc Group ha riunito, il 6 maggio all’Enterprise Hotel di Milano, dieci rappresentanti delle più prestigiose associazioni di categoria europee (di seguito, i loro commenti ‘a caldo’ relativi alla nuova iniziativa). In un clima fortemente partecipato e interessato, gli intervenuti si sono confrontati per tutto il corso della giornata sugli aspetti organizzativi dell’evento, fornendo interessanti suggerimenti e stimoli di riflessione sugli aspetti più diversi: dalle modalità di votazione alle categorie dei premi iscritti, fino alle modalità in cui coinvolgere l’audience. Molto suggestiva, inoltre, l’illustrazione da parte di Manuel Macias, presidente del Convention Bureau di Siviglia, delle bellezze e attrazioni della splendida città andalusa scelta come cornice ideale per una prima importante come questa. Alla due giorni di Siviglia parteciperanno dunque le agenzie e gli event manager di tutta Europa, insieme alla giuria europea, che deciderà il vincitore dell’EuBea 2014, e a quella del Bea Italia, che potrà così partecipare agli interessanti incontri sulle tendenze del mercato europeo. Ma l’EuBea festival darà spazio anche ai giovani, con la competizione riservata ai giovani under 25, il Young Elephant Contest, che darà la possibilità ai più giovani interessati a questo settore di dimostrare quello di cui sono capaci.
FOCUS
;EUBEA FESTIVAL=
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Bertrand Biard, presidente Anaè (Francia)
Ander Bilbao, managing director Club Para Exellencia (Spagna)
Penso che l’idea di un evento che riunisca l’industria degli eventi europea sia un’ottima iniziativa, che dà un forte impulso al nostro settore. Oggi, è importante avere una conoscenza dei mercati esteri e confrontarsi con essi, e di conseguenza è molto interessante avere degli appuntamenti come l’EuBea
L’EuBea Festival è un’iniziativa coraggiosa e necessaria. L’industria degli eventi ha bisogno di un appuntamento che la rappresenti nella sua ampiezza. Fino a oggi non esisteva niente di simile in Europa, e penso che quella di Adc Group sia davvero un’ottima idea. È una grande opportunità per sapere cosa accade nel settore negli altri Paesi europei. Sarà sicuramente un appuntamento molto costruttivo.
Festival in cui ci si confronta sulle proprie esperienze.
Marco Forgione, chief executive Ivca Evcom (Uk)
Niklas Birgetz, managing director Sefs (Svezia)
È un progetto di cui si sentiva la mancanza: oggi è arrivato il momento di concretizzarlo. In questi ultimi anni è aumentata l’importanza degli eventi come strumento di comunicazione efficace. Riunire il meglio delle agenzie europee in un festival, in cui verranno mostrate le diverse eccellenze, mi sembra un’operazione che arriva al momento giusto.
L’EuBea Festival sarà un’ottima opportunità per fare crescere il mercato degli eventi in tutta Europa, conoscere case history internazionali e confrontarsi grazie a conferenze e seminari. Un’idea vincente.
Elling Hamso, managing director Roi Institute (Norvegia)
Stefan Kozak, president Btl Communications Association (Repubblica Ceca e Slovacchia)
L’EuBea Festival è un’iniziativa davvero unica, la più grande innovazione a cui ho assistito in molti anni nell’industria degli eventi. Riunire gli event manager delle aziende europee e le più importanti agenzie per confrontarsi sui temi più attuali del settore è una pietra miliare per il mercato degli eventi in Europa.
L’EuBea Festival è senza dubbio una grande idea e una sfida per Adc Group. Un’operazione che connette il mercato europeo degli eventi e contribuisce a creare dei parametri di eccellenza nella nostra industria. Apprezzo molto questo sforzo e sono molto felice di far parte di questa avventura.
Alessandra Lanza, Consulta degli Eventi Assocom (Italia)
Yavuz Ozdel, presidente Yepud (Turchia)
Devo ringraziare Salvatore Sagone e Adc Group per questa interessante iniziativa. Il mercato aveva bisogno di un importante evento europeo. Ci auguriamo che sia una grande opportunità per tutte le agenzie, per confrontarsi e interagire. Oggi, il mercato degli eventi non è più solo locale, bensì internazionale. Partecipare all’EuBea Festival è dunque un’ottima opportunità per le agenzie di qualità che vogliono dialogare tra loro.
Sono molto contento e orgoglioso di poter rappresentare la Turchia in questa fase di organizzazione dell’EuBea Festival, che sono convinto sarà un grande esempio per tutta Europa e per il resto del mondo.
Johan Vandepoel, ceo ACC (Belgio) Quello dell’EuBea Festival è, a mio avviso, un concetto nuovo e interessante, che si differenzia dagli altri festival europei. Molto positivo è il fatto che sarà possibile vedere i lavori che sono stati iscritti al premio: cosa, questa, non possibile negli altri festival, ma da cui si impara sempre molto. Inoltre, molto apprezzabile è il fatto che ci saranno delle conferenze, tenute da personalità di livello, che parleranno del potenziale dell’industria degli eventi. Una grande occasione, dunque, per mostrare al mercato il grande valore aggiunto dato dalle agenzie di eventi.
Maarten Schram, managing director Idea (Paesi Bassi) Penso che sia davvero una buona iniziativa. Per la nostra associazione, già l’European Best Event Awards rappresentava un’interessante lente di ingrandimento sulla industry europea degli eventi. Quindi, un appuntamento di più giorni per gli esperti del settore è senza dubbio una grande opportunità per incontrarsi, scambiarsi informazioni, conoscenze ed esperienze.
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FOCUS
;IL MERCATO EUROPEO=
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DI ILARIA
MYR
Alla scoperta della diversità europea LA RIUNIONE DELL’ADVISORY BOARD DELL’EUBEA FESTIVAL È STATA UN’OCCASIONE UNICA PER FARE IL PUNTO SUL MERCATO EUROPEO DEGLI EVENTI. ALCUNI DI QUESTI MOLTO TOCCATI DALLA CRISI, ALTRI QUASI PER NIENTE: TUTTI, PERÒ, ACCOMUNATI DA UN ANDAMENTO POSITIVO CHE FA BEN SPERARE PER IL PROSSIMO FUTURO. Crescita: più lenta in alcuni Paesi, più veloce in altri; ma, comunque, sempre crescita. Questo è quanto è emerso parlando con gli esponenti delle associazioni di eventi europee, presenti alla riunione dell’Advisory Board dell’EuBea Festival il 6 maggio a Milano. Un panorama molto variegato, che va da Paesi del nord dell’Europa, come la Svezia o la Norvegia, in cui la crisi non ha impattato in misura importante, a Paesi invece del centro-sud, come Italia, Spagna e Francia, in cui la difficile congiuntura economica ha invece dato un forte colpo anche alla industry degli eventi, da cui solo ora si sta cominciando lentamente a uscire. Minimo comune denominatore è la crescita del ruolo degli eventi nelle strategie di comunicazione delle aziende, che sempre di più si rendono conto dell’efficacia di questo strumento.
EPPUR
SI MUOVE
I Paesi in cui, dopo un lungo periodo di crisi, il mercato degli eventi sta rialzando la testa non sono certo pochi. Uno di questi è senza dubbio l’Italia: “Oggi, si ha la sensazione che stia iniziando una fase di cambiamento, in confronto alla crisi ristagnante protagonista degli ultimi anni - spiega Alessandra
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, INCONTRO TRA I RAPPRESENTANTI DELLE ASSOCIAZIONI EUROPEE PROMOSSO DA !DC 'ROUP E SVOLTOSI A -ILANO IL MAGGIO SCORSO Ò STATO L OCCASIONE PER FARE IL PUNTO SUL MERCATO EUROPEO DEGLI EVENTI
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Lanza, Consulta degli Eventi Assocom -. I brief sottoposti alle agenzie sono sempre più numerosi, e senza dubbio cresceranno con l’Expo 2015”. Molto simile è la situazione del mercato in Spagna, anch’essa fortemente colpita dalla crisi economica degli ultimi anni. “Il mercato spagnolo sta cominciando a muoversi - spiega Ander Bilbao, managing director Club Para Exellencia -, dopo un periodo di crisi dei budget e del mercato in generale. Oggi, invece le aziende stanno cominciando a riconsiderare l’evento come parte fondamentale della propria comunicazione”. Ma anche nell’Europa del Nord la crisi non ha mancato di far sentire il proprio peso sul settore degli eventi, che solo oggi si sta riprendendo. È il caso dei Paesi
FOCUS
e
SEMPRE
PIÙ IN ALTO
Se per questi Paesi, dunque, si parla di ‘ripresa’, in altri si può dire che il mercato degli eventi vada a gonfie vele. È il caso della Svezia, dove il mercato degli eventi e delle sponsorizzazioni sta crescendo molto. “In particolare, gli eventi stanno crescendo in modo impressionante, soprattutto dall’ultimo trimestre del 2013 - spiega Niklas Birgetz, managing director Sefs -. Non abbiamo sofferto molto per la crisi: sono quindi convinto che questo mercato continuerà a crescere ulteriormente”. Ma anche nel Regno Unito la situazione è molto positiva, grazie alla spinta data agli eventi dai Giochi Olimpici di Londra del 2012. “Durante i Giochi Olimpici tutte le attività di comunicazione tradizionali erano sospese per lasciare spazio a quelle legate alla kermesse sportiva - spiega Marco Forgione, chief executive Ivca Evcom -. Una volta finiti, le aziende hanno rivisto le proprie strategie spostando l’attenzione sugli eventi, sempre più consapevoli dell’importanza di coinvolgere il pubblico. Ma soprattutto le Olimpiadi hanno avuto il merito di mostrare che il Regno Unito è un centro di eccellenza e di creatività per gli eventi live”. Anche in Slovacchia e in Repubblica Ceca i segnali
sono positivi. “Quest’anno si celebrano i dieci anni dell’ingresso dei due Paesi nell’Unione Europea, e questo apre molte opportunità all’industria degli eventi - spiega Stefan Kozak, presidente Btl Communications Association -. Il mercato ceco è molto più affollato rispetto a quello slovacco, e quindi più competitivo. In entrambi i Paesi si nota comunque una sempre maggiore consapevolezza della forza del live marketing”. In Belgio, poi, ha dato una svolta al mercato l’unione fra l’associazione delle agenzie di comunicazione e quella delle agenzie di eventi. “Abbiamo già mandato avanti diverse discussioni con gli inserzionisti per migliorare il rapporto fra advertiser e agenzie spiega Johan Vandepoel, ceo ACC -. Al contempo, abbiamo sviluppato una branca dedicata alle gare, e lanciato, insieme all’associazione degli inserzionisti pubblicitari, un corso di perfezionamento di scrittura dei brief”. Infine, la Turchia, un Paese dove il mercato degli eventi sta crescendo molto velocemente. “Tante persone arrivano qui da tutto il mondo, specialmente a Istanbul, città dove c’è vita 24/24 ore per 7/7 giorni - Yavuz Ozdel, presidente Yepud -. Vengono per eventi aziendali, come convegni o incentive, ma anche per matrimoni ed eventi privati. Sebbene questa industry sia nata in Turchia già 20 anni fa, si può dire tranquillamente che solo oggi si sia davvero strutturata per far fronte a un futuro promettente; tutto in crescita”.
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Bassi dove, dopo alcuni anni difficili - dal 2008 al 2013 gli eventi interni sono calati del 50% - il mercato sta rinascendo su basi nuove. “Le nostre agenzie stanno ampliando la propria offerta con proposte che spaziano anche in altri ambiti della comunicazione - spiega Maarten Schram, managing director Idea -. Al contempo, è cresciuta fra le aziende la consapevolezza della forza del medium evento. Quello olandese è dunque un mercato maturo, che sta dando segnali positivi”. Non molto diversa è la situazione in Francia, dove la riduzione dei budget ha portato a una concorrenza sempre più forte fra le numerose agenzie presenti sul mercato. “Il mercato francese è diviso fra l’intima convinzione delle aziende che si debba comunicare con gli eventi, per mettere in relazione le persone con i brand, e il livello sempre più concorrenziale di questo mestiere - spiega Bertrand Biard, presidente Anaè (Francia) -. Quindi, la grande sfida per le agenzie di eventi è di essere capaci di reinventare il proprio valore. Non potremo crescere se non avremo nuovi sistemi, nuovi modelli e nuovi modi di collaborazione con i clienti”.
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;IL MERCATO EUROPEO=
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-ENTRE GLI EVENTI DI )TALIA
3PAGNA &RANCIA E 0AESI "ASSI HANNO RISENTITO PESANTEMENTE DELLA CRISI
QUELLI DI 3VEZIA 4URCHIA
2EGNO 5NITO 2EPUBBLICA #ECA E 3LOVACCHIA VIVONO UN OTTIMO MOMENTO
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PRIMO PIANO ;EXPO =
DI
CHIARA POZZOLI
Expo 2015, ecco tutta la verità STIMOLARE LE IMPRESE A IMMAGINARE POSSIBILI E CONCRETE OPPORTUNITÀ PER FARE DI EXPO UN’OCCASIONE DI MARKETING, VISIBILITÀ E BUSINESS. QUESTO L’OBIETTIVO DELL’INCONTRO, ORGANIZZATO DA CASTA DIVA GROUP E ADC GROUP, DURANTE IL QUALE GIACOMO BIRAGHI (CCIAA DI MILANO) HA SPIEGATO LA VERA NATURA DELL’ESPOSIZIONE UNIVERSALE, CHIARENDONE ALCUNE DINAMICHE E SFATANDO I PIÙ INSIDIOSI LUOGHI COMUNI. L’Esposizione Universale in programma a Milano, dal 1° maggio al 31 ottobre 2015, parlerà di alimentazione, e gli Stati del mondo si uniranno nel sito espositivo di Rho per trovare una soluzione comune al tema della fame nel mondo…
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Coloro che finora, per convinzione o per sentito dire, abbiano maturato queste certezze, siano pronti a ribaltare completamente la propria visione di Expo. “Expo non è un’organizzazione né una fiera e
neppure un summit tra Stati. Expo è un vero e proprio format. È un grande parco tematico, con tanto di attrazioni gestite dai Paesi partecipanti, il cui tema è quanto più ampio e di interesse universale, in modo che ciascun Paese possa darvi la propria interpretazione. Il tema, nello specifico, è senza contenuto, senza geografie, politically correct. Così è il tema di Expo 2015, ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la vita’: il nutrimento non è inteso solo come alimentazione, come molti hanno finora creduto, ma nel senso più ampio del termine. Expo è un evento non culturale ma popolare, che non salverà il mondo né cambierà Milano. È un format, e l’obiettivo è vendere i biglietti”. Parole senza voli pindarici quelle pronunciate da Giacomo Biraghi, coordinatore de ‘I Tavoli Tematici Expo 2015’ della Camera di Commercio di Milano, lo scorso 16 maggio davanti a una platea di selezionate aziende interessate a capire nel concreto in cosa consista l’Esposizione Universale e quali siano le reali opportunità di business. L’incontro, organizzato da ADC Group e Casta Diva Group presso la sede di quest’ultima, è stato introdotto da Andrea De Micheli e Salvatore Sagone.
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!NDREA $E -ICHELI CO FOUNDER E CEO #ASTA $IVA 'ROUP INSIEME A 3ALVATORE 3AGONE PRESIDENTE !DC 'ROUP PROMOTORI DELL INCONTRO @%XPO LA TUA AZIENDA CI HA GIÌ PENSATO -ILANO MAGGIO
PRIMO PIANO
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CHE
COSâ€™Ăˆ
EXPO 2015
Nell’ottica di ottimizzare al massimo i tempi e le informazioni, Biraghi ha raccontato Expo in maniera inedita, senza lasciare spazio a fraintendimenti. In tutta la sua veritĂ , dunque, e a partire dall’excursus storico, l’Esposizione Universale altro non è che una grande operazione di marketing e di visibilitĂ per il Paese che la ospita. “L’Italia ha acquistato il format di Expo dal Bie (che dal 1928 per volontĂ di 60 Stati è proprietario dell’Esposizione Universale, ndr) il 31 marzo 2008, per 30 milioni di euro - ha spiegato Biraghi -. Il format appartiene alla famiglia dei parchi tematiciâ€?. In comune con essi ha tre aspetti: si svolge in un’area confinata e accessibile solo ai possessori di biglietto; vi sono centinaia di attrazioni (20% di intrattenimento studiato per le persone in coda, 60% di gioco/esperienza all’interno dell’area e 20% di Food&Beverage e Merchandising); vi sono migliaia di eventi che si ripetono tutti i giorni. Gli aspetti, invece, che distinguono Expo dai parchi tematici sono i seguenti: ha una durata fissa e circoscritta, ovvero sei mesi, e ciò lo rende insostenibile dal punto di vista economico
e ambientale; ci deve essere una sorta di ‘dittatura gestionale’, un soggetto che crea, supervisiona e gestisce i contenuti. Ciò rende Expo un evento insostenibile dal punto di vista gestionale; Expo deve avere un tema a cui ricondurre le attrazioni e gli eventi. Il tema deve essere: senza contenuto, senza geografie, politically correct. Ciò rende Expo un evento non culturale e dal carattere popolare. A partire da Âť
)N OCCASIONE DELL INCONTRO @%XPO LA TUA AZIENDA CI HA GIĂŒ PENSATO
'IACOMO "IRAGHI CCIAA -ILANO AL CENTRO HA INCONTRATO LE IMPRESE PER SPIEGARE LA VERA NATURA DELL %SPOSIZIONE 5NIVERSALE
[ I NUMERI ]
[ EXPO 2015 ]
Ma vediamo, nel dettaglio, i punti sviluppati da Biraghi. Al lettore vogliamo offrire una visione pragmatica e per certi versi sicuramente inedita dell’Esposizione Universale: tutta la verità su un evento di cui tanto si parla e sul quale, nel tempo, si è creata una confusione che ha dato adito a diffusi, e ormai radicati, luoghi comuni.
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;EXPO =
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30 mln IL COSTO DEL FORMAT ‘Esposizione Universale’ SOSTENUTO DALLE ISTITUZIONI ITALIANE 1,280 mld DI EURO L INVESTIMENTO DEI 0AESI PARTECIPANTI 122 ATTRAZIONI PER UN TOTALE DI 4.070 eventi giornalieri 3,7 mld DI EURO IL COSTO DI %XPO DI CUI 1,3 mld PROVENIENTI DA FONDI PUBBLICI OPERAZIONI DI BONIlCA AFlTTO E SERVIZI 1,2 mld PER GESTIONE EVENTO DI CUI 600 mln provenienti dalla vendita di 20 mln DI BIGLIETTI 400 mln DAGLI SPONSOR A OGGI GLOBAL PARTNER PER UNA RACCOLTA DI 393 mln di euro), 200 mln provenienti dal 15% DEL RICAVATO DELLA PARTE COMMERCIALE DEI PADIGLIONI DEI 0AESI VENDITA GADGET FOOD BEVERAGEx 1,2 mld DAGLI INVESTIMENTI DEI 0AESI CON PADIGLIONI SELF BUILT 20 mln I VISITATORI ATTESI DI CUI 13 mln di italiani e 7 mln di stranieri di cui 3,5 dall’Europa I RESTANTI EXTRAEUROPEI ARRIVERANNO IN PREVALENZA DA #INA 2USSIA ED %MIRATI !RABI 5NITI 130.000 PERSONE LA MEDIA DELL AFmUENZA GIORNALIERA CON PUNTE DI 200.000 persone, per una MEDIA DI PERMANENZA PRESSO IL SITO DI 5 ore 430 euro LA SPESA MEDIA DEL VISITATORE PER UNA PERMANENZA A -ILANO DI 2,7 notti E UN BUDGET DI 400-500 euro DA SPENDERE IN ATTIVITĂŒ EXTRA %XPO 45% LA PERCENTUALE DEI VISITATORI CHE SI CONCENTRERĂŒ NEGLI ULTIMI DUE MESI DELL %SPOSIZIONE 5NI VERSALE 25 mld DI EURO L INDOTTO DI %XPO
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PRIMO PIANO ;EXPO =
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SarĂ Filmmaster Events AD ACCOMPAGNARE Expo 2015 NELLA PROGETTAZIONE DI APPUNTAMENTI E OCCASIONI DI INCON tro nel corso dell’ultimo anno di attivitĂ PRIMA DELL A PERTURA DELL Esposizione Universale Âś QUESTO L ESITO della gara da tre milioni PER L ORGANIZZAZIONE E LA REA LIZZAZIONE DEGLI EVENTI IN VISTA DI %XPO -ILANO ALLA QUALE HANNO PARTECIPATO otto agenzie 'I EVENTI AVRANNO LUOGO PRIMA DELLA MANIFESTAZIONE OVVERO fino al 30 aprile 2015 /LTRE ALLA VINCITRICE HANNO PRESENTATO UN PIANO DI ATTIVITĂŒ Alessandro Rosso Incentive, PsLive e i Raggruppamenti Temporanei di Imprese GUIDATI RISPETTIVAMENTE DA Next, da Aim Group, da Piano B, da Martini6 e da Up! ,A PROPOSTA DELL AGENZIA GUIDATA DAL CEO Antonio Abete nella foto Ă’ STATA APPREZZATA per la capacitĂ di rispondere con efficacia alle esigenze di comunicazione di Expo 2015
questi punti, gli obiettivi di Expo sono per gli organizzatori la vendita dei biglietti e per gli Stati partecipanti fare lead generation per il Turismo, far parlare di sĂŠ e, infine, guadagnare.
ERRORI
E MITI DA SFATARE
La portata dell’evento rende lo stesso suscettibile a dicerie e luoghi comuni. Biraghi ha voluto dire la veritĂ sull’Esposizione Universale. “Innanzitutto, Expo si farĂ , nonostante il dubbio continui a circolare tra le persone. In secondo luogo, Expo non è una fiera: non vi sono aziende che espongono prodotti commerciali nĂŠ buyer che fanno business. Terzo, Expo non è circoscritta a Rho, ma a un’area di un milione di metri quadriâ€?. Dai luoghi comuni piĂš popolari quelli piĂš ‘intellettuali’, Biraghi ha poi ribadito con estrema chiarezza che “Expo è un luogo neutro, una piattaforma extrater-
[ ALCUNI CONTATTI PER IL BUSINESS ] Per essere presenti nel sito Expo Marco Beretta: MARCO BERETTA EXPO ORG Per essere presenti in Padiglione Italia Beatrice Tagliatesta: BEATRICE TAGLIATESTA PADITAEXPO IT 0ER ESSERE PRESENTI NEL CALENDARIO UFlCIALE DI ‘Expo in Città ’ Claudio Artusi: CLAUDIO ARTUSI EXPOINCITTA COM Explora $-/ CHE VENDE ALL ESTERO LA DESTINAZIONE )TALIA Alessia Occhipinti: ALESSIA OCCHIPINTI EXPLORATOURISM IT
ritoriale senza contenuti, per cui gli Stati non arrivano a produrre alcun protocollo nĂŠ intesa. In secondo luogo, i ‘Padiglioni’ (ovvero il corrispettivo delle ‘attrazioni’ dei parchi di divertimento, ndr) non sono tutti uguali e a Expo ogni Paese realizza ciò che vuole. Terzo, lo stato di finanziamento e avanzamento delle opere pubbliche (trasporti, collegamenti‌, ndr) non ha niente a che vedere con lo stato di finanziamento e avanzamento di Expoâ€?. Ultimo ‘mito da sfatare’ se si vuole conoscere davvero l’Esposizione Universale è il seguente: “Expo non è il luogo dell’innovazione tecnologica, ovvero non è il luogo deputato a presentare i prototipi del futuro e gli ultimi ritrovati della tecnologia. I biglietti saranno cartacei, non vi saranno touch screen o dispositivi simili. Il motivo è semplice: vista la quantitĂ di visitatori attesi, la tecnologia, a partire dal momento di accesso al sito, deve funzionare, deve essere ormai collaudataâ€?.
L’ITALIAN TOUCH “Expo - ha continuato Biraghi - è l’esatto contrario di quello che piace oggi: non è un’esperienza esclusiva, non è autentica e non offre un Food & Beverage stellatoâ€?. Proprio in virtĂš di questa considerazione, è entrato in campo l’Italian Touch: la produzione italiana, con l’obiettivo di rendere il format accettabile, ha portato tre grandi innovazioni pur mantenendo il format: 1) Tutti i Paesi con Padiglioni self-built saranno posizionati su un’unica strada, uno accanto all’altro. Questa decisione ha portato a ottimi risultati: 1,280 miliardi di euro raccolti, contro gli 800 milioni di Expo Shanghai. 2) Per i Paesi in via di sviluppo sono stati ideati i cluster tematici, che ne fanno un’Expo non geografica, ma tematica. I Cluster sono aree comuni e, a differenza delle altre Esposizioni Universali, non sono luoghi ghettizzanti e svilenti per i Paesi che vi partecipano. 3) Alle associazioni di terzo settore, che spesso, in occasione di questi grandi eventi, generano proteste, è stata concessa un’attrazione da 8 milioni di euro. All’interno di Expo, cioè, è stata messa a disposizione Cascina Triulza, che ospiterĂ le 60 associazioni giĂ riunitesi in Fondazione Triulza, ente preposto a gestire la location. Il risultato: Expo 2015 è l’Esposizione Universale di maggior successo della storia per numero di adesioni, investimenti e gradimento.
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[ EXPO 2015 ]
[ EXPO 2015 ]
[ FILMMASTER EVENTS FIRMERÀ L’ORGANIZZAZIONE DEGLI EVENTI EXPO 2015 ]
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TENDENZE ;EVENTI GREEN=
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DI
FRANCESCA FIORENTINO
Events and Meetings secondo Cisalpina Research e
LA SOSTENIBILITĂ€ NEGLI EVENTI PUĂ’ OFFRIRE VANTAGGI CONCRETI PER LE AZIENDE A CUI, PERĂ’, VA GARANTITA MAGGIORE FORMAZIONE, PROFESSIONALITĂ€ SPECIFICHE E STRUMENTI DEDICATI. Ăˆ QUANTO EMERGE DELLA SURVEY DEL CENTRO STUDI DI CISALPINA TOURS, REALIZZATA IN COLLABORAZIONE CON ECOCONGRESS E SECRETARY.IT.
)L RITIENE CHE LA 3OSTENIBILITĂŒ SIA UNA REALTĂŒ CONSOLIDATA E IL CHE RAPPRESENTI LA MISSION AZIENDALE 3OLO IL LA RITENERE NON IMPORTANTE PER I PROCESSI OPERATIVI ,A restante parte invece si IMPEGNERĂŒ PER INTEGRARLA TRA GLI OBBIETTIVI AZIENDALI
La tematica ‘green’ legata al mondo degli eventi e dei meeting è di grande attualitĂ . Se è vero, infatti, che solo il 13% delle aziende italiane dichiara di considerare la SostenibilitĂ come una realtĂ consolidata - a cui si aggiunge un 7% che ne ha fatto giĂ la propria mission d’impresa - è anche vero che la restante parte ritiene che la SostenibilitĂ sia un “progetto/valore in continua evoluzioneâ€?, nonchĂŠ un “asset strategico su cui investire risorse ed energieâ€? nell’immediato futuro. Non a caso, infatti, una buona maggioranza (58%) concorda nel ritenere la SostenibilitĂ un tema molto importante e, quindi, per nulla trascurabile. Sono questi i primi incoraggianti dati che emergono dalla recente ricerca ‘Green Events and Meetings’ realizzata
La sostenibilitĂ dei processi operativi (tra cui la realizzazione di eventi) secondo le aziende
Fonte: ‘Green Events and Meetings’, Cisalpina Research
da Cisalpina Research, centro studi Cisalpina Tours, in collaborazione con EcoCongress, società di consulenza di eventi a basso impatto, e Secretary.it, community di assistenti di direzione, con oltre 8.000 iscritti. Condotta attraverso un questionario a risposta multipla via web ad assistenti di direzione, corporate event manager e a chi è incaricato alla gestione degli eventi, l’indagine ha avuto come obiettivo quello di comprendere la percezione delle aziende relativamente all’organizzazione di eventi sostenibili.
LA SOSTENIBILITĂ€
NEGLI EVENTI
Analizzando nello specifico il tema della SostenibilitĂ applicato agli eventi, la ricerca mette a fuoco alcune situazioni degne di nota e di riflessione. Esiste, innanzitutto, una grande confusione sui reali benefici per l’azienda nella gestione di un evento in chiave green: la metĂ del campione, infatti, ritiene che i vantaggi siano, nel lungo termine, piĂš che altro per l’ambiente, mentre un 33% riconosce la possibilitĂ di una ricaduta positiva in termini sociali e solo il 14% crede a un possibile vantaggio economico. Ma, nonostante questo, il 70% degli intervistati è consapevole dell’importanza strategica che avrĂ in futuro, all’interno dell’azienda, la gestione di eventi a basso impatto ambientale. Frammentaria anche la consapevolezza di quali siano gli aspetti piĂš importanti e imprescindibili affinchĂŠ un evento possa considerasi ‘green’. Dall’indagine vengono infatti
TENDENZE ;EVENTI GREEN=
Fonte: ‘Green Events and Meetings’, Cisalpina Research
Concetto ribadito da Lucilla Morelli, presidente EcoCongress: “Chi si approccia al mondo degli eventi sostenibili lo fa per profonda convinzione nei suoi benefici. Il nostro impegno è quello di far capire, anche a chi nutre legittimamente dei dubbi, quali siano gli innumerevoli vantaggi generati dall’organizzazione di un evento in modo sostenibile piuttosto che tradizionale. Siamo, quindi, pronti a fornire elementi reali per la valutazione, compresi il risparmio economico nell’immediato o una migliore corporate image, oltre a ottime performance ambientali, e a far capire l’importanza di un lavoro organico e professionale per perseguire questi obiettiviâ€?.
3EMBRA SI STIA SVILUPPAN do una certa consapevo LEZZA DELL IMPORTANZA DELLE PRATICHE SOSTENIBILI 5N BUON RITIENE MOLTO IMPORTANTE L ADOZIONE DI PRATICHE RESPONSABILI NEL CORSO DI UN EVENTO )L LO RITIENE POCO IMPORTANTE E SOLO IL PER NIENTE
Evento green, quali gli aspetti piĂš importanti?
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! OTTENERE I MAGGIORI FAVORI LE ATTIVITĂŒ PIĂĄ FACILMENTE RICONDUCIBILI ALL IMPATTO SULL AMBIENTE QUALI GESTIONE EFlCIENZA ENERGETICA POLITICA FORMALE GESTIONE RIlUTI CERTIlCAZIONE AMBIENTALE MEZZI DI TRASPORTO ECOLOGICI -ENO CONSIDERATE LE ATTIVITĂŒ QUALI CATERING E CIBO @KM E CAR POOLING
Quanto l’azienda ritiene importante gestire un evento tenendo presente i principi di sostenibilità ambientale
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considerate molto importanti le attivitĂ piĂš facilmente riconducibili all’impatto sull’ambiente come la gestione dell’efficienza energetica (84%), politica formale per la gestione rifiuti (77%), certificazione ambientale (61%), utilizzo di mezzi di trasporto ecologici (58%). Sono invece considerate un po’ meno importanti le attivitĂ piĂš collaterali all’organizzazione di un evento sostenibile come il catering (50%), l’utilizzo di cibo a km0, il car pooling (40%) e l’uso di materiali ottenuti da processi di riciclo. Non sembra dunque ancora chiaro un concetto fondamentale e cioè che la sostenibilitĂ di un evento nasce dall’armonia e dalla coerenza dei diversi aspetti e attivitĂ che lo compongono in tutte le sue fasi (dalla progettazione, alla scelta dei fornitori, fino alla gestione e alle compensazioni post evento) e che, quindi, tutti i fattori in gioco sono importanti e determinanti per la realizzazione di un evento in chiave green. Questo, forse, per l’apparente intangibilitĂ dei risultati di una scelta del genere: la quasi totalitĂ del campione (90%), infatti, non conosce l’esistenza di strumenti di certificazione per la validazione degli eventi sostenibili che, proprio per il loro essere, devono garantire risultati concreti sul piano ambientale, sociale ed economico e non solamente legati alla riduzione delle emissioni di agenti inquinanti. Da quanto è emerso dall’indagine di Cisalpina Research si può concludere che la forte volontĂ delle aziende nell’intraprendere un percorso di SostenibilitĂ si scontra spesso con una carenza di conoscenze, professionalitĂ e strumenti. Ăˆ, quindi, necessario far crescere il dato sulla conoscenza di sistemi e partner che affianchino imprese e societĂ nell’organizzazione di eventi a basso impatto, offrendo il know-how necessario in termini di certificazione, calcolo della carbon footprint e di una serie di attivitĂ integrate che permettano di agire in modo organico nella definizione di eventi aziendali di grandissimo appeal e successo. “La SostenibilitĂ negli eventi può offrire concreti vantaggi di carattere economico, sociale e ambientale - commenta Rosemarie Caglia, responsabile marketing Cisalpina Tours -. Agire in modo organico e integrato sono leve su cui, oggi, le aziende possono attivarsi per migliorare le loro performance e perseguire gli importanti obiettivi di sostenibilitĂ , che contribuiscono, tra l’altro, alla crescita della brand reputation. La nostra divisione Cisalpina Mice è in grado di far sĂŹ che un evento non sia solo impeccabile e memorabile, ma anche sostenibileâ€?.
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Fonte: ‘Green Events and Meetings’, Cisalpina Research
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PRIMO PIANO ;SPAZI PER EVENTI=
DI SERENA ROBERTI (DA PAG. 50 A PAG. 59)
Location, tra originalitĂ e servizi
MAURO PECCHENINO, DOCENTE UNIVERSITARIO PRESSO IULM E ECAMPUS E AUTORE DI NUMEROSI SAGGI SU EVENTI E COMUNICAZIONE
Contenitore e contenuto. Nel settore degli eventi Mice, sono molte le strutture che si prestano all’organizzazione di meeting e affini. Che siano spazi polifunzionali, centri congressuali, dimore storiche, o luoghi ‘alternativi’, l’importante è che rispondano alle esigenze di accoglienza e comunicazione del cliente protagonista, con servizi personalizzabili e all’altezza. Ma quanto incide, oggi, la scelta della location sulla buona riuscita e il successo di un evento? Quali i requisiti ‘must have’? E, soprattutto, cosa permette a una location di restare sempre sulla cresta dell’onda, senza ‘passare mai di moda’? Vediamolo attraverso un mini-itinerario alla scoperta delle location italiane per eventi. Partendo dalle considerazioni di un esperto del settore, Mauro Pecchenino, docente universitario presso Iulm e Ecampus, e autore di numerosi saggi su eventi e comunicazione.
RITORNO
AL REALE
In un’era dove il virtuale prende sempre piĂš piede andando spesso a sostituirsi agli incontri ‘face to face’, la location dell’evento assume un significato ancora piĂš incisivo e determinante. e
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QUALI SONO I REQUISITI ‘MUST HAVE’ PER UNA LOCATION DI EVENTI, OGGI? LE ESIGENZE SONO CAMBIATE? QUAL Ăˆ LA STRUTTURA IDEALE? IL METRO DI MISURA, CI SPIEGA IL PROFESSOR PECCHENINO, RESTA QUELLO DELLA CREATIVITĂ€, DELL’ORIGINALITĂ€, SOMMATO A SERVIZI ALL’AVANGUARDIA. INSIEME A QUEL ‘NON SO CHE DI UNICITÀ’, QUELL’AURA ESCLUSIVA CHE VA OLTRE LE MODE DEL MOMENTO.
&LESSIBILITĂŒ OFFERTA DI SERVIZI COLLATERALI RAGGIUNGIBILITĂŒ E FASCINO SONO ALCUNI DEGLI ELEMENTI CHE CONCORRONO PER DECRETARE UNA LOCATION @DOC .ELLA FOTO L ESTERNO DEL -UMAC -USEO DELLE MACCHINE PER CAFFĂ’ ESPRESSO PROFESSIONALI 'RUPPO #IMBALI
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“La sede di un evento è un contenitore di comunicazione, dove si possono gestire incontri, contatti e relazioni con il plusvalore di una comunicazione vis Ă vis che, in tempi di dominio della Rete, consente rapporti diretti e ‘ad personam’ di grande efficacia - spiega Pecchenino -. La location diventa cosĂŹ il luogo della comunicazione, dove tutto si svolge e si delimita. Ăˆ evidente che azzeccarla non è sufficiente, ma una location adatta e idonea è certamente un ottimo punto di partenzaâ€?. Sappiamo bene che a definire la ‘magia’ di un evento concorrono molti elementi sinergici, ma la scelta della cornice ‘perfetta’ può fare la differenza, soprattutto in un evento Mice, dove le esigenze dei partecipanti necessitano di essere soddisfatte appieno. “La sede deve essere estremamente funzionale, quindi tecnologica anche se storica, pratica anche se antica - commenta Pecchenino -. Chi partecipa
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)N UN EPOCA IN CUI IL VIRTUALE PRENDE SEMPRE PIĂĄ PIEDE andando spesso a sostituirsi AGLI INCONTRI @FACE TO FACE LA LOCATION DELL EVENTO ASSUME UN SIGNIlCATO ANCORA PIĂĄ DETERMINANTE .ELLA FOTO
L INTERNO DELLA LOCATION MILA NESE "LEND 4OWER
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location anonima, rimane tale, anche se viene ‘rivisitata’. La location ritenuta ‘alla moda’, non avrĂ mai vita lunga. Per la sede di un evento conta quanto saprĂ essere contenitore di ciò che si muove al suo interno. Si tratta di un misto di funzionalitĂ e intangibilitĂ , di concreto e di astratto. Se dovessi fare un paragone, direi che per una location è importante avere fascino e classe, due aspetti che si possiedono nel dna, a prescindere dalle tecnologie e scenografie, che ogni volta possono cambiareâ€?. L’esclusivitĂ del luogo, intesa come elemento di distinzione e di riconoscimento in quanto ‘unica nel suo genere’, è una caratteristica che permette di proiettarsi nel futuro senza temere nuovi trend. “L’evento - conclude Pecchenino - non uscirĂ mai dal mercato della comunicazione e sarĂ sempre uno strumento importante per comunicare vis Ă vis e raggiungere il target. La location rimarrĂ una variabile costante, per certi aspetti, senza tempo, al di fuori delle mode del momento. In futuro, si guarderĂ con sempre piĂš attenzione alle tecnologie, ma anche al passato, che ritorna sempre. Un palazzo antico, con la bellezza e austeritĂ che lo contraddistingue, aggiornato alle tecnologie dei nostri tempi, potrĂ costituire una location ideale per tutto e tutti, con un appeal che va oltre le mode e i fuochi di pagliaâ€?.
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all’evento deve sentirsi ‘a casa’, o meglio ancora, in una ‘casa’ che immagina e sogna. Non deve trovare ostacoli o sentirsi dire che una sua necessitĂ non può essere esauditaâ€?. Quali i requisiti indispensabili per una location oggi? Qual è la struttura ideale? “Credo che non esistano veri e propri requisiti ‘a priori’ - spiega Pecchenino -, ma vi sono alcuni punti chiave. Senza dubbio, bisogna prestare attenzione al numero dei partecipanti: la location non deve apparire vuota o troppo affollata; nel primo caso si avvertono sempre desolazione e fallimento dietro l’angolo, mentre nel secondo si corre il rischio di far apparire l’organizzazione improvvisata e ‘raccogliticcia’. Un plus vincente molto spesso è una location che apparentemente sembra non abbinarsi affatto all’evento: per esempio, un convegno sulle nuove frontiere del software che si tiene in una ex chiesa sconsacrata. In realtĂ , gli abbinamenti che scompaginano la tela di un evento, a volte, possono costituire il primo elemento su cui lavorare. In ogni modo, non esiste una ‘location ideale’ per un evento Mice. In linea di massima, il settore deve essere aperto a ogni tipo di location, anche se una matrice storica e antica e, per altre occasioni, una matrice minimal, sono sempre consigliate e vincentiâ€?. Quindi, individuare con precisione una location ‘direttamente proporzionale’ al numero dei partecipanti si rivela uno step decisivo per conferire all’evento equilibrio e armonia. E il netto ‘contrasto’ tra contenitore e contenuto può essere, se ben sfruttato, una valida strada per stupire con originalitĂ facendo risaltare il messaggio di comunicazione. Ma come è cambiata, negli anni, la scelta delle location? “La questione è strettamente legata all’evoluzione tecnologica - commenta Pecchenino -, ma non solo. La sede di un evento deve poter essere scelta non solo con il criterio dei servizi - elemento di fondamentale importanza -, ma anche con il metro della creativitĂ , del gusto e dell’originalitĂ . Non dimentichiamoci che da qualche tempo gli eventi di successo sono sempre piĂš quelli d’autore, dove piĂš di tutto contano le idee di baseâ€?. Per restare sempre attuale e ‘appealing’, tuttavia, la location, oltre a garantire servizi all’avanguardia, deve possedere sempre un’aura di unicitĂ . “Essa deve mantenere la matrice di fondo che la distingue da un’altra - sottolinea Pecchenino -. Una
,A LOCATION Ă’ LUOGO DI COMUNICAZIONE DOVE TUTTO SI SVOLGE E SI DELIMITA !ZZECCARLA NON Ă’ SUFlCIENTE MA SCEGLIERNE UNA ADATTA Ă’ CERTAMENTE UN OTTIMO PUNTO DI PARTENZA .ELLA FOTO UN evento ospitato presso il 4EATRO &RANCO 0ARENTI
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Spazio ‘doc’, tra forma e sostanza UNICITÀ E FASCINO, UBICAZIONE COMODAMENTE RAGGIUNGIBILE, OLTRE CHE MODULARITÀ E FLESSIBILITÀ DEGLI SPAZI. SERVIZI COLLATERALI COMPLETI, CURA DEL DETTAGLIO, PROFESSIONALITÀ DEGLI INTERLOCUTORI, ANTICIPAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE. LA LOCATION IDEALE PER EVENTI NASCE DA UN ‘MERGE’ DI ELEMENTI VINCENTI, ORCHESTRATI ALL’UNISONO. Quanto è fondamentale la location per la buona riuscita di un evento? Quali caratteristiche deve avere uno spazio per potersi definire una location ‘doc’? Queste le domande che abbiamo posto ai nostri intervistati, responsabili e gestori di location a oggi adibite a sedi di importanti eventi, dal teatro al business center, dal museo allo spazio polifunzionale nel cuore della città. Dalle risposte emerge un profilo di location ideale ben delineato, dove sono molti gli elementi che concorrono perché sia veramente adattata ‘su misura’.
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LOCATION,
GRAZIELLA DAGNINO, RESPONSABILE LOGISTICA SPAZIO CAIROLI (NSM GROUP)
CHIAVE DI SUCCESSO?
La location non è tutto, ma è certamente un elemento chiave per il successo di un evento, ci ha confermato il professor Mauro Pecchenino. Cosa ne pensano i nostri intervistati? Quale ruolo svolge il ‘luogo’ nel processo di comunicazione? “La location è ‘l’abito’ dell’evento, e in questo caso, l’abito fa il monaco - commenta Franco Aprile, responsabile Teatro Franco Parenti -. Quando gli invitati hanno davanti agli occhi spazi eleganti, armonie di colori, vissuto storico del locus, direi che siamo già a metà dell’opera”. Nella definizione dello spazio, tutto è fondamentale, fin dal minimo dettaglio. “La location è la cornice dell’evento - sottolinea Alessio Banfi, event manager Blend Tower -, anche una minima imperfezione salta subito all’occhio dei
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partecipanti. Per questo, essa deve essere impeccabile e allestita con cura in ogni particolare. Tutto deve funzionare perfettamente, dall’attrezzatura tecnologica agli arredi, fino al servizio di accoglienza e di catering. Fondamentale è anche la posizione: un evento, soprattutto in una città grande come Milano, deve essere comodamente raggiungibile e in una zona servita dal trasporto pubblico. Blend Tower, ad esempio, è servito da due linee metropolitane, da autobus e tram, e collegamenti diretti con gli aeroporti di Milano”. Inoltre, come già evidenziato dal professor Pecchenino, una location che ‘funzioni’ deve avere degli elementi distintivi, che la rendano unica nel suo genere. “Senza dubbio, una cornice che riesca a valorizzare il contenuto dell’evento è fondamentale per il successo dell’evento stesso - commenta Barbara Foglia, responsabile attività museali Mumac -. Se poi vi si aggiungono caratteristiche uniche di sostanza, oltre che di forma, ecco che abbiamo la location perfetta. Per esempio, il Mumac, oltre a essere il più grande museo al mondo di macchine per caffè espresso professionali in cui, attraverso l’esposizione di 100 pezzi straordinari, si raccontano oltre 100 anni di storia dell’industria e del ‘made in Italy’, è anche un luogo dove organizzare eventi e progetti speciali in una cornice di design in grado di catturare tutti i sensi”. Infine, anche sul versante tecnologico e organizzativo, i servizi devono essere all’altezza. “Per noi - spiega Graziella Dagnino, responsabile logistica Spazio
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MUST HAVE
Quali elementi concorrono a fare di una location il luogo ideale per un evento? Su cosa puntare? Quali plus mettere in campo? “Penso che non ci siano caratteristiche specifiche - afferma Aprile (Teatro Franco Parenti) -: possono essere molteplici, ma definirei ‘location doc’ quelle che posseggono unicitĂ e fascino nel loro dna, posti dove il pubblico si può trovare immerso in atmosfere sobrie ed eleganti. Anche la capacitĂ degli spazi di adattarsi in modo flessibile alle piĂš svariate necessità è un valore aggiunto. Nel nostro caso, per esempio, abbiamo la possibilitĂ di combinarli in molteplici soluzioni. La loro intercomunicabilità è una delle prerogative offerte dal Teatroâ€?. Quindi, unicitĂ e ‘allure’, oltre che modularitĂ e flessibilitĂ degli spazi. Cui si aggiunge la cura dei particolari. “Una location ‘doc’ deve essere arredata con attenzione ai dettagli, dev’essere suggestiva, luminosa e, possibilmente, disporre di un’area all’aperto da sfruttare nella bella stagione - afferma Banfi (Blend Tower) -. Deve saper schierare in campo attrezzatura tecnologica di ultima generazione per rispondere al meglio alle diverse tipologie di evento ed essere in grado di trasformarsi velocemente per conferenze, seminari, aperitivi o cene. Altrettanto importanti sono i servizi che una location è in grado di offrire, dal catering, al supporto IT, fino all’accoglienza e al guardarobaâ€?. Tecnologia all’avanguardia e servizi collaterali a 360° rappresentano un altro, notevole, ‘must have’. Cosa ancora? La professionalitĂ di chi gestisce
gli spazi. “Coerenza fra struttura esterna e organizzazione interna, predisposizione alla versatilitĂ e all’adattabilitĂ in base ai diversi eventi da ospitare, attenta analisi delle esigenze dei clienti, il tutto accompagnato dalla professionalitĂ di chi può fornire gli strumenti migliori per la realizzazione del progetto ideato con il cliente. Sono questi gli elementi da cui non si può prescindere - sostiene Foglia (Mumac) -. Se a tutto ciò aggiungiamo la possibilitĂ di realizzare il proprio evento all’interno di un contesto unico ed eccezionale, ecco che la location diventa davvero ‘doc’â€?. Sembra proprio che la location ideale sia la somma di tanti elementi, ‘suonati’ abilmente da un direttore d’orchestra. “La location deve rispondere a esigenze precise di agenda, a una determinata metodologia di lavoro e a una tecnologia che segua i parametri dettati dall’evento - conclude Dagnino (Spazio Cairoli) -. Ăˆ quindi necessario che risponda appieno a canoni di funzionalitĂ e flessibilitĂ , oltre che a quelli puramente estetici. Gli aspetti generali che identificano una location in uno spazio sono molteplici e devono convergere. Anche la raggiungibilitĂ , l’ubicazione rispetto al contesto urbano e la vicinanza a tutta una serie di infrastrutture a supporto dell’evento - quali parcheggi, strutture alberghiere di varie categorie eccetera -, rappresentano un significativo valore aggiunto. Ancora, viene molto apprezzata la completezza dei servizi inclusi nella quota di affitto; è raro che la formulazione dei listini di affitto-spazi risponda a un’offerta ‘chiavi in mano’. Inoltre, quello che spesso si ricerca in una location è che operi con la ‘logica da meeting planner’, e questo accade quando considera lo svolgimento dell’evento nel suo insieme anticipando le esigenze del cliente o fornendo consulenza laddove il cliente non ci ha nemmeno pensatoâ€?.
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Cairoli (Nsm Group) -, una location deve costituire da una parte la cornice dell’evento, ben rappresentando il profilo e l’immagine del cliente, e dall’altra deve soddisfare le esigenze dell’agenda, offrendo soluzioni tecniche anche oltre le aspettative. In questo senso riteniamo che la scelta della location sia importante per la buona riuscita dell’evento. Dietro a Spazio Cairoli esiste un’expertise di anni di meeting planning e questa domanda è sempre stata il focus dell’organizzazione di ogni nostro evento�.
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,A CAPACITĂŒ DEGLI SPAZI DI ADATTARSI IN MODO mESSIBILE ALLE PIĂĄ SVARIATE necessitĂ rappresenta un VALORE AGGIUNTO .ELLE FOTO
3PAZIO #AIROLI -ILANO
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Blend Tower, due location in una LOUNGE PANORAMICA ALL’11° PIANO ED ESCLUSIVA GALLERY CON GIARDINO INTERNO. GLI SPAZI DELLA LOCATION MILANESE SI DISTINGUONO PER L’ESTREMA FLESSIBILITÀ, FUNZIONALITÀ E ALLESTIMENTI DI DESIGN DAL GUSTO MODERNO, IDEALI PER EVENTI DELLE PIÙ VARIE TIPOLOGIE. CON UN UNICO COMUNE DENOMINATORE: UN SERVIZIO ALTAMENTE PERSONALIZZATO, CHE GARANTISCE MASSIMA EFFICACIA ED EFFICIENZA. Un centro business con due aree dedicate agli eventi estremamente personalizzabili e modulabili, con i plus di una vista mozzafiato e la possibilità di realizzare eventi all’interno o all’aperto. Una posizione privilegiata, ben collegata e facilmente raggiungibile anche da fuori Milano. Servizi tecnologici all’avanguardia e soluzioni extra applicabili su misura. Il risultato? Si chiama Blend Tower ed è la risposta perfetta per eventi impattanti e di sicuro successo.
ALESSIO BANFI, EVENT MANAGER BLEND TOWER
POLIFUNZIONALI
Nel cuore di Milano, a un passo dalla Stazione Centrale, sorge Blend Tower, un moderno business center che offre uffici, sale riunioni e formazione, oltre che due location per eventi: il Lounge all’11° piano con una spettacolare vista sulla città e Halldis Gallery, al piano terra, spazio di design con un esclusivo giardino interno. Il centro nasce nel gennaio 2010, quando Halldis - azienda che gestisce appartamenti e residence per affitti di breve e medio periodo in Italia, Europa e a Miami - decide di completare la propria offerta prendendo in gestione anche spazi per uffici ed eventi. I due spazi sono indicati per le piÚ varie tipologie di eventi. Il Lounge - 160 mq, capienza fino a 70 persone a platea e 100 persone in piedi - è un’area suggestiva, e
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SPAZI
/LTRE ALLE LOCATION "LEND 4OWER OFFRE SERVIZI PERSONALIZZABILI A ÂŞ DAL CATERING AI PIĂĄ SOlSTICATI SISTEMI DI AUDIO VIDEO
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adatta per eventi di immagine, come cene aziendali o di gala, feste, ma anche per lanci di prodotti. Halldis Gallery - 180 mq e 100 mq di giardino, capienza fino a 120 persone a platea e 300 persone in piedi - è piÚ funzionale e indicata per conferenze stampa, seminari, presentazioni, ma anche per business lunch o aperitivi in giardino. La versatilità è data dall’estrema flessibilità degli allestimenti e degli arredi, che vengono smontati e riadattati a seconda delle esigenze. Altro punto di forza, la collocazione: adiacente alla
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Stazione, il centro è servito da due linee metropolitane, autobus e tram, da treni e collegamenti con gli aeroporti di Milano. SU MISURA
SFIDE
Grande valore aggiunto delle location di Blend Tower è la polifunzionalitĂ , data da arredi personalizzabili a seconda delle esigenze. “Negli ultimi due anni - racconta Banfi -, oltre a eventi per celebri multinazionali, abbiamo ospitato eventi piĂš particolari, come il lancio del nuovo videogioco di Sony Playstation, la conferenza stampa della Pepsi con ospite il calciatore Claudio Marchisio, o, ancora, la presentazione di una nuova linea di cosmetici della Avon condotta dalla fashionist Carla Gozziâ€?. Una novitĂ importante è che nel 2013 l’offerta si è arricchita con la presa in gestione di un altro business center, Torre Eve Center a Venezia Mestre. “Forti di questa esperienza, ci auguriamo di ampliare ulteriormente il portfolio - conclude Banfi -. Come Gruppo, stiamo valutando giĂ da quest’anno di prendere in gestione nuovi business center in cui gli spazi eventi giocheranno un ruolo fondamentaleâ€?. La promozione, infine, è un altro punto focale del centro. “Periodicamente organizziamo eventi a cui invitiamo aziende e agenzie per far conoscere gli spazi e presentare la location vista ‘all’opera’ durante un evento - conclude Banfi -. Inoltre, la promuoviamo tramite campagne online Adwords, sui social network e attraverso partnership con associazioni rivolte a un target business, inviando regolarmente dem informativeâ€?.
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NUOVE
,A VERSATILITĂŒ DELLE LOCATION DI "LEND 4OWER Ă’ DATA DALL ESTREMA mESSIBILITĂŒ DEGLI ALLESTIMENTI E DEGLI ARREDI
CHE VENGONO SMONTATI E riadattati a seconda delle ESIGENZE
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Oltre alle location, Blend Tower offre servizi personalizzabili su tutti i fronti, in primis per il catering, con un ampio ventaglio di menĂš a disposizione. Gli arredamenti sono funzionali per dar vita a diversi allestimenti: cene sedute e a buffet, conferenze e meeting con sedie a platea, tavoli a ferro di cavallo e isole centrali, workshop e seminari. Il servizio tecnologico è di ultima generazione, con impianto audio con varie tipologie di microfoni, impianto video con proiettori e schermi tra cui uno full HD da 85 pollici, internet, sistema di video conferenza e sistema di room combing per collegare l’audio e il video di piĂš sale. Inoltre, è sempre attivo un servizio di assistenza IT di supporto durante gli eventi. Infine, sono disponibili servizi come allestimenti per interni, art direction, allestimenti floreali, security, hostess, guardaroba, dj, inviti personalizzati, servizi fotografici, grafici e materiale tipografico. In Blend Tower lavora uno staff dedicato alle aree presenti: uffici, sale meeting ed eventi; c’è poi una segreteria organizzativa multilingue disponibile per i clienti e personale di sala. “Abbiamo iniziato nel 2010 con una persona e siamo arrivati ad avere un team di tre persone che segue la richiesta sempre crescente di eventi - spiega Alessio Banfi, event manager Blend Tower -. Il team affianca il cliente dalla richiesta iniziale alla definizione dei dettagli dell’evento e dei servizi, fino al giorno dell’evento. Abbiamo poi il personale di sala dedicato in base al numero di persone, un supporto interno per l’assistenza per i servizi IT e personale in receptionâ€?. Inoltre, lo staff offre anche servizi organizzativi a 360° come invio personalizzato degli inviti, promozione online dell’evento, hostess e accreditamento. “Quest’anno abbiamo organizzato 286 eventi tra meeting e consigli di amministrazione aziendali, conferenze, workshop, cene, aperitivi, networking, feste di compleanno e matrimoni e battesimi. Uno dei punti forza è quello di avere i servizi principali al nostro interno. Il catering è affidato a una societĂ interna, per garantire un servizio di livello e alta qualitĂ dei prodotti. Anche il supporto IT è gestito internamente per avere massima flessibilitĂ in termini di servizi e assistenzaâ€?.
[ SCHEDA TECNICA ] [ BLEND TOWER ]
SERVIZI
Piazza 4 Novembre, 7 - 20124 Milano Tel. 02 87343000 Fax 02 87344444 events@halldis.com; www.spazioblendtower.it Contatti: !LESSIO "ANl INFO BLENDTOWER IT Anno di fondazione: GENNAIO Spazi: SPAZI EVENTI CORTILE INTERNO SALE RIUNIONE E FORMAZIONE RicettivitĂ : FINO PAX A PLATEA FINO A PAX SEDUTI PER CENA SERVITA FINO A PAX IN PIEDI Servizi collaterali: CATERING ALLESTIMENTI PERSONALIZZATI SERVIZI ORGANIZZATIVI GUARDAROBA HOSTESS
ACCREDITAMENTO SICUREZZA SERVIZI )#4 NOLEGGIO ATTREZZATURE TECNOLOGICHE DISPONIBILITĂŒ PARCHEGGIO CUSTODITO
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Mumac, eventi multisensoriali
BARBARA FOGLIA, RESPONSABILE ATTIVITÀ MUSEALI MUMAC
Una location d’eccezione, un museo delle macchine per caffè espresso professionali progettato anche per ospitare eventi di qualsivoglia tipologia, grazie a un’estrema flessibilità degli spazi. Ma anche luogo dove realizzare team building ed eventi manageriali alla scoperta dell’incredibile mondo del caffè, tra corsi, degustazioni e blind test. Forte di proposte su misura, Mumac, il Museo delle macchine per caffè espresso professionali del Gruppo Cimbali, si conferma una struttura per eventi originali e di grande impatto. Inaugurato nell’ottobre 2012, Mumac è nato dalla volontà della famiglia Cimbali di celebrare il centenario dell’azienda con un segno tangibile e permanente del lavoro e del successo di un’impresa. Ponte tra passato e futuro, Mumac è un museo ma anche un viaggio che racconta la storia di un settore attraverso un’esposizione accattivante e strumenti interattivi in una cornice di design. Recupero industriale di pregio, sorto nell’area industriale di Binasco all’interno di un ex magazzino ricambi, fin dalla progettazione è stato pensato come uno spazio in grado di ospitare eventi di diverse tipologie. Dal luglio scorso, Mumac ha cominciato a mostrare le sue molteplici ‘anime’ aprendosi agli eventi e proponendosi sia come centro #IÛ CHE CONTRADDISTINGUE L OFFERTA DI -UMAC Ò LA POSSIBILITÌ DI ORGANIZZARE PERCORSI LEGATI ALLA CULTURA DEL CAFFÒ CON CORSI E DEGUSTAZIONI
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UN LUOGO INSOLITO E D’ATMOSFERA, PROVVISTO DI SERVIZI ALL’AVANGUARDIA E, SOPRATTUTTO, DI PERCORSI TEMATICI E PERSONALIZZABILI AD HOC. MUMAC NON È SOLO UN INCREDIBILE MUSEO DI MACCHINE PER CAFFÈ ESPRESSO, MA UNA CORNICE IDEALE PER EVENTI, TEAM BUILDING, SHOOTING FOTOGRAFICI E PRODUZIONI TELEVISIVE IN GRADO DI OSPITARE GRUPPI DA 10 A 300 PERSONE.
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di promozione di attività ideate e gestite autonomamente, sia come location per eventi di terzi. “Mumac nasce come la più grande raccolta di settore a livello internazionale e, attraverso sei sale espositive che raccolgono la Collezione Maltoni, di circa 150 pezzi, e quella Cimbali, di circa 50 pezzi, espone tutti i marchi che ne hanno fatto la storia - spiega Barbara Foglia, responsabile attività museali Mumac -”. Grazie ai versatili spazi a disposizione, è anche un luogo ideale per gli eventi: la Sala Temporanea accoglie fino a 150 persone ed è dotata di impianto audio e video, la Sala meeting, adatta a riunioni fino a 25 persone, è provvista di schermo e impianto video wireless, mentre per le iniziative di maggior impatto c’è la Sala 100, adiacente e contigua al Mumac, che ospita fino a 300 persone.
I
PUNTI DI FORZA
Ciò che contraddistingue l’offerta di Mumac, è la possibilità di organizzare percorsi legati alla cultura del caffè, perfetti per team building ed eventi con un tocco di originalità. “Come Mumac Academy prosegue Foglia - proponiamo percorsi che partono
PRIMO PIANO ;SPAZI PER EVENTI=
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)NAUGURATO NELL OTTOBRE IL -UMAC -USEO DELLE MACCHINE PER CAFFĂ’ ESPRESSO PROFESSIONALI DI 'RUPPO #IMBALI Ă’ NATO DALLA VOLONTĂŒ DELLA FAMIGLIA #IMBALI DI CELEBRARE IL CENTENARIO CON UN SEGNO TANGIBILE DEL LAVORO E DEL SUCCESSO DI UN IMPRESA , ESPOSIZIONE RIPERCORRE OLTRE ANNI DI -ADE IN )TALY
Tra gli eventi piĂš significativi, la press conference della nuova Jaguar XF, la Giornata di studi ‘Pitagora il Design dell’eccellenza’ in collaborazione con Politecnico di Milano e Fondazione Achille Castiglioni, la presentazione del volume ‘Coffemakers’ in collaborazione con Lavazza, l’Evento Mokarabia, l’iniziativa ‘M’illumino di meno’ con visita notturna al museo a lume di candela, la 23° finale del concorso ‘Maestri dell’espresso’ in collaborazione con l’UniversitĂ del Caffè di Illy, il tour in occasione della Notte dei Musei realizzato in collaborazione con Museo Kartell e Fondazione Achille Castiglioni. Tra i progetti futuri, corsi per professionisti e coffee lover, offerte educational per il pubblico scolastico e collaborazioni con il mondo universitario. “Infine - conclude Foglia -, offerte dedicate ad aziende e agenzie che propongano Mumac come ‘unicum’: non solo un contenitore per gli eventi ma anche contenuto in grado di arricchire i partecipanti attraverso il percorso museale e attivitĂ formative e di team building innovative che coinvolgano gli ospiti in percorsi multisensorialiâ€?.
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dal chicco per giungere alla tazzina, attivitĂ dove utilizzare direttamente le macchine professionali, corsi di degustazione con cabine per ‘blind test’ e tavolo di assaggio alla brasiliana, team building esclusivi e corsi di formazione manageriale basati sul ‘learning by action’, al fine di trattare in modo innovativo tematiche quali la negoziazione, la comunicazione, la leadership e il problem solving. Invece, per la visita al museo è da poco disponibile una app-audioguida, scaricabile gratuitamente in varie lingue, per accompagnare nel magico mondo del caffèâ€?. Considerati anche gli eventi dedicati all’area Mumac Educational per studenti (è stata attivata una collaborazione con la compagnia Quelli di Grock, che ha realizzato nel museo uno spettacolo itinerante per bambini, ndr) e alle collaborazioni con le UniversitĂ , Mumac realizza circa 3/4 eventi mensili. “Su richiesta - sottolinea Foglia - suggeriamo fornitori di service, allestimenti e catering giĂ testati, ma non esclusivi. Inoltre, disponiamo di un guardaroba fornito di tutto ciò che occorre per ospitare fino a 200 personeâ€?. Il team Mumac è costituito da Barbara Foglia, responsabile delle attivitĂ museali, Stefano Bagiotti, curatore junior, Lisa Codarri, coordinatrice educational e istituzioni, Luigi Morello, responsabile Academy, Filippo Mazzoni, coffee specialist e trainer. Un ulteriore supporto proviene da Enrico Maltoni, consulente esterno, curatore e maggior collezionista ed esperto di storia di macchine per caffè. TAILOR MADE
[ SCHEDA TECNICA ] Via Pablo Neruda, 2 - 20082 Binasco (MI) Tel. 02 90049362 Fax 0290049351 visite_mumac@gruppocimbali.com; www.mumac.it Anno di fondazione: Spazi: #AFFETTERIA 3ALA 4EMPORANEA 3ALA -EETING 3ALA 4RAI NING 3ALA DEGUSTAZIONE 3ALA ESTERNA E ADIACENTE RicettivitĂ : RECEPTION ACCOGLIENZA GUARDAROBA PER PAX Servizi collaterali: APP GRATUITA PER VISITA GUIDATA AL MUSEO MULTILINGUE IN ITALIANO ANCHE PER BAMBINI SERVICE AUDIO VIDEO NELLE SALE 4EMPORANEA E -EETING
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La versatilitĂ degli spazi ben si presta a press conference, eventi business, shooting fotografici, presentazioni, cene di gala, convention, mentre la possibilitĂ di adattare la location, di base neutra, alle diverse esigenze con allestimenti personalizzabili consente di ospitare gruppi da 10 a 300 persone. “Come location - spiega Foglia - ci rivolgiamo ad aziende, agenzie di eventi, ma anche a case di produzione - potrebbe essere un’idea da sviluppare quella di ospitare magari un nuovo format televisivo dedicato al caffè! -, associazioni e anche a privati: un matrimonio al Mumac sarebbe davvero un evento in grande stileâ€?.
[ MUMAC ]
EVENTI
,A VERSATILITĂŒ DEGLI SPAZI BEN SI PRESTA PER REALIZZARE PRESS CONFERENCE EVENTI BUSINESS SHOOTING FOTOGRAlCI PRESENTAZIONI AZIENDALI CENE DI GALA
CONVENTION CON CAPIENZA lNO A PERSONE
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PRIMO PIANO ;SPAZI PER EVENTI=
Teatro Parenti, tra storia e social DISTRIBUITA SU TRE LIVELLI, PER CIRCA 5.400 MQ, LA STORICA LOCATION MILANESE VANTA UNA PRESENZA EVOLUTA E DINAMICA SUI SOCIAL NETWORK, UN VERO PLUS PER COLORO CHE LA SCELGONO PER PROPRI EVENTI. IN VISTA DI EXPO 2015, INOLTRE, ANNETTERÀ GLI SPAZI DEL CENTRO BALNEARE CAIMI, DANDO VITA A UN NUOVO AMBIENTE, CONNUBIO INEDITO TRA TEATRO MULTISALA E PISCINA. Location con una storia quarantennale radicata nella memoria milanese, il Teatro Franco Parenti si apre sempre piÚ al mercato degli eventi, nell’intento di coniugare il mondo culturale con quello aziendale. Non a caso, infatti, ha ospitato l’ultima edizione degli NC Awards, il premio istituito da Adc Group per i professionisti della nuova comunicazione. Oltre all’uso degli spazi, la struttura è in grado di offrire un’organizzazione degli eventi a 360° e grande visibilità , soprattutto sui nuovi media social e digitali. Grande plus, dal 2015, in vista dell’Expo, sarà disponibile anche tutta l’area della piscina Caimi, adiacente al teatro.
FRANCO APRILE, RESPONSABILE EVENTI TEATRO FRANCO PARENTI
PASSA DAL DIGITAL
Il Teatro Franco Parenti nasce nel 1972 dalla volontĂ di Franco Parenti, AndreĂŠ Ruth Shammah e Gianmaurizio Fercioni come luogo di produzione teatrale e culturale. Gli spettacoli e gli incontri ne hanno contraddistinto la storia, fortemente intrecciata con la cittĂ di Milano che spesso ha scelto la struttura come luogo d’elezione per congressi e iniziative. Dal 2008, con l’ingresso di Franco Aprile, il processo di integrazione tra mondo aziendale e culturale ha subito un’ulteriore input con la realizzazione di numerosi eventi. “Prima )L 4EATRO &RANCO 0ARENTI CON UNA SUPERlCIE DI CIRCA MQ Ă’ DISTRIBUITO SU TRE LIVELLI E SI ARTICOLA IN OTTO SALE CHE CONVERGONO VERSO IL CUORE DELLA STRUTTURA UN AMPIO FOYER CON VETRATE CHE SI AFFACCIANO SULLE DUE PISCINE DEL #ENTRO "ALNEARE #AIMI
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L’INTRATTENIMENTO
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di ogni altra cosa - commenta Aprile, responsabile eventi -, è l’atmosfera che si respira a fare la differenza. Oltre alle regie di AndrĂŠe Shammah, che hanno costellato la storia del teatro italiano, qui sono passati tutti i piĂš grandi attori e registi italiani e internazionali, da Parenti ad Albertazzi, da Alessandro Gassmann a Valerio Mastandrea, da Nekrosius a Elio Germano, fino ad arrivare alla punta di diamante delle produzioni attuali di Filippo Timiâ€?. La struttura è in grado di gestire il solo uso della location, ma anche l’organizzazione dell’evento tout court, con allestimento, catering, promozione. Inoltre, un grande valore aggiunto legato all’offerta sono l’esperienza nella comunicazione e la visibilitĂ , soprattutto sui nuovi media web e digital. “La presenza evoluta e dinamica su social network come Facebook, Twitter e Google+ e Youtube, oltre a un sito web molto visitato - commenta Aprile -, possono considerarsi un plus che garantiamo a chi pensa alla nostra location per i propri eventiâ€?.
PRIMO PIANO ;SPAZI PER EVENTI=
DAL 2015,
LA PISCINA
Tra le grandi novitĂ , vi è sicuramente la fusione degli spazi del teatro con quelli del Centro Balneare Caimi che darĂ vita, entro il 2015, a una location unica, composta da un teatro multisala e due piscine, un connubio inedito per la cittĂ di Milano e non solo. “Il complesso balneare è di proprietĂ del Comune di Milano, la Fondazione Pier Lombardo lo gestirĂ in cambio dei lavori di ristrutturazione - spiega Aprile -. La ristrutturazione dei 9.600 mq degli spazi esterni completerĂ il recupero dell’intero complesso di 14.000 mq cui fa parte il Teatro e riporterĂ all’originaria unitĂ un patrimonio pubblico architettonico, storico e sociale nato nel 1933 e smembrato durante la guerra e il dopoguerra. L’area, protetta dalle Belle Arti, ed è stata chiusa per mancanza di risorse nel 2007. L’obiettivo è renderla disponibile
e fruibile per Expo 2015�. Gli spazi comprendono due piscine, un giardino, un orto, un ristorante/caffè con ingresso indipendente e una palazzina storica con terrazza.
EVENTI
A
360°
Il Teatro Franco Parenti si offre al mercato per eventi di qualsiasi tipologia, dalle feste aziendali alle presentazioni di libri, convegni, conferenze stampa. “Facciamo circa 15 eventi l’anno - commenta Aprile -. Con la nuova piscina annessa potremo soddisfare davvero qualsiasi esigenza, dalla riunione di lavoro all’evento piĂš complesso. Per dare un’idea della varietĂ , basti pensare agli eventi ospitati: da quelli ad alto tasso di tecnologia come Sony e Oracle, alla moda con brand del calibro di Missoni e Kalvin Klein, a trasmissioni televisive o festival di musica elettronica come X-Factor a Elita Festival. Tra gli eventi piĂš impattanti, vi sono sicuramente la festa di presentazione di Dodo Pomellato, che ha utilizzato tutti gli spazi del teatro occupando i vari luoghi con piccole perfomance di acrobati e ballerini e il concerto finale di Arisa o anche l’evento di Cavalli, per il quale abbiamo riempito la piscina Caimi con uno schermo d’acqua su cui proiettare giochi di luci e immagini che viste dall’interno del teatro creavano un’atmosfera magicaâ€?.
[ SCHEDA TECNICA ] Via Pier Lombardo, 14 - 20135 Milano Tel. 02 599951 www.teatrofrancoparenti.it Contatti: &RANCO !PRILE FRANCOAPRILE TEATROFRANCOPARENTI IT Numeri: VisibilitĂ sito: MILA MESE App mobile: iscritti; FB: MILA ISCRITTI Twitter: ISCRITTI YouTube: ISCRITTI VIDEO MILA VISUALIZZAZIONI Anno di fondazione: RicettivitĂ : AGIBILITĂŒ PAX SALA GRANDE PAX Servizi collaterali: BAR GUARDAROBA CONVENZIONI CON HO TEL WIl FASTWEB SARTORIA FALEGNAMERIA STAFF E ATTREZZA TURE TECNICHE
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Il Teatro , con una superficie totale di circa 5.400 mq, è distribuito su tre livelli e si articola in otto sale, che convergono verso il cuore della struttura, un ampio e luminoso foyer con vetrate che si affacciano sulle due piscine all’aperto del Centro Balneare Caimi. Il foyer è un open space con molteplici funzioni: reception, meeting/dining area, work space e palcoscenico, per 400 mq collegati con tutti gli spazi e e le attivitĂ del teatro. La grande sala teatrale misura 540 mq con 500 posti a sedere. Ăˆ fornita di una tecnologia che permette al palcoscenico di allungarsi verso la platea, aumentandone la profonditĂ . ‘A come A’, invece, è un suggestivo spazio a doppia altezza a cui si accede direttamente dal Foyer, una sala che si sviluppa in lunghezza e occupa una superficie di circa 250 mq con 150 posti distribuiti tra platea e balconata. Sul Foyer si affaccia il Cafè Rouge, spazio intervallato da una serie di colonne che ospita un ristorante e un caffè. Il soffitto del Foyer Alto, progettato da Artemide, è coperto di specchi che permettono un gioco costante di luci e ombre. Lo spazio, che misura 120 mq, è accessibile da due diverse entrate sulla strada e contiguo alle due sale piccole. Vi sono due salette di 50 e 70 mq, simmetriche e laterali rispetto alla Sala Grande e connesse al Foyer Alto che possono ospitare meeting, dibattiti e spettacoli. Infine, vi è una sala di 280 mq che si affaccia sul giardino di Via Sabina caratterizzata dalla forte luce diurna, lunga e stretta, e attraversata da una serie di colonne.
,A GRANDE SALA TEATRALE MQ X POSTI Ă’ FORNITA DI UNA TECNOLOGIA CHE PERMETTE AL PALCOSCENICO DI ALLUNGARSI VERSO LA PLATEA AUMENTANDONE LA PROFONDITĂŒ
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MULTISALA
[ TEATRO FRANCO PARENTI ]
SPAZIO
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)N PREVISIONE DI %XPO GLI SPAZI DEL TEATRO SI FONDERANNO CON QUELLI DEL CENTRO "ALNEARE #AIMI dando vita a una location UNICA COMPOSTA DA UN TEATRO MULTISALA E MQ DI SPAZI esterni con due piscine
INCHIESTA ;EVENTI FUORI DAGLI SCHEMI=
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SERENA ROBERTI (DA PAG. 60 A PAG. 71) DI
Eventi al di là delle convenzioni
NICOLETTA CALUZZI, PRESIDENTE IAKI
La non convenzionalità è un aspetto da sempre insito nel mondo della comunicazione e degli eventi, ma negli ultimi anni, complice, almeno in parte, la crisi - che fa di creatività virtù - è diventata un vero e proprio trend. Guerrilla, lip dub, ambient e ambush marketing, viral, social, flash mob… è tutto un fiorire di iniziative che inneggiano all’evento inaspettato, improvviso, coinvolgente e condivisibile. Si dice che il precedente ‘ufficiale’ che abbia dato il via alle ‘danze’ sia stato un caso cinematografico, ovvero la promozione del film ‘The Blair Witch Project’ che nacque sulla messa in rete di una leggenda metropolitana, poi rilanciata da altri media e su un sito dedicato, in cui si parlava di quattro cineasti scomparsi in una foresta del Maryland nel 1994, di cui sarebbero state ritrovate le riprese a distanza di anni. Ovviamente, era tutto costruito ad hoc, ma ciò ebbe grande presa sulla sfera emotiva degli spettatori. E questo esempio è solo uno dei tanti. Perché l’evento unconventional deve stupire, divertire, anche illudere. Con il limite che ogni volta si debba ‘alzare la posta’, perché il non convenzionale non diventi esso stesso ‘convenzionale’. Tali eventi si costruiscono su idee creative vincenti, spesso a budget ridotto, ma non necessariamente. 0ER IL LANCIO STAMPA 3MART FOURJOY .U &ACTORY HA SEGUITO L ART DIRECTION DELL INSTALLAZIONE DI 4APE ART
REALIZZATA CON .O #URVES
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STUPIRE, SPIAZZARE, COINVOLGERE E CONDIVIDERE. OGGI L’EVENTO CHE VA AL DI LÀ DELLE CONVENZIONI CLASSICHE SI RIVELA UNO STRUMENTO SEMPRE PIÙ EFFICACE PER COLPIRE IL TARGET E FAR VIVERE EMOZIONI UNICHE E MEMORABILI, GENERANDO ‘BRAND AWARENESS & AFFECTION’. UNA SCELTA SEMPRE MENO DETTATA DALLA NECESSITÀ DI RIDURRE IL BUDGET E SEMPRE PIÙ DA STRATEGIE MIRATE.
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Perché, oggi, l’unconventional è sempre più una scelta strategica e consapevole, forte della necessità di coinvolgere il target con azioni innovative ed efficaci. Ma quali sono le caratteristiche e i vantaggi che rendono questi eventi spesso più incisivi di quelli ‘tradizionali’, quali le attività che vanno per la maggiore e quanto ‘pesa’ l’unconventional nella proposta delle agenzie? Giro di microfoni tra i player di settore.
COS’È
UNCONVENTIONAL?
Cosa distingue gli eventi non convenzionali da quelli ‘classici’? “Cogliere le persone nei loro spazi e stupirle - afferma Nicoletta Caluzzi, presidente Iaki -. Il consumatore diventa ‘consum-attore’, colui che non è più targetizzato secondo i propri stili di vita, ma secondo i momenti di consumo. Per strada, sui mezzi pubblici, in bicicletta, nel punto vendita, viene raggiunto da messaggi veicolati in modo differente. È il coinvolgimento attivo del consumatore in quei luoghi a far da padrone. Non esistono più eventi
INCHIESTA
;EVENTI FUORI DAGLI SCHEMI=
%VENTO $IESEL "E 3TUPID BY 0IANO " Incursioni e stunt sul territorio ACCOMPAGNATE DA GRANDI EVENTI MEDIATICI E DA STORE ACTION NEI MONOMARCA IN TUTTA )TALIA
non convenzionali ‘nudi e crudi’, intesi come fatti di sola improvvisazione. Guerrilla, flash mob, ambient, buzz, viral, product placement diventano parte di un processo integrato, ovvero che vivono di una fase teaser, una di produzione e sviluppo, una di rumore sociale e una di passaparolaâ€?. “Un famoso detto recita ‘la necessitĂ aguzza l’ingegno’ - commenta Arduino Di Renzo, senior account Prodea Group -, e calza a pennello per descrivere la situazione del mercato degli eventi in questo momento. Oggi, come non mai, bisogna essere proattivi e saper stupire il cliente ‘anticipandolo’ con idee e progetti ‘out of the box’, come, appunto, tutte le attivitĂ di comunicazione unconventionalâ€?. Conferma Isabella Maggi, direttore marketing e comunicazione Gattinoni Communication. “La crisi ha portato a una riduzione dei budget, ma gli obiettivi sono rimasti immutati. Da qui, la necessitĂ di una maggiore efficienza: gli strumenti non convenzionali ci permettono non solo di sostituire quelli tradizionali, a costi spesso inferiori, ma anche di guadagnarci in efficaciaâ€?. La crisi, quindi, ha, per certi versi, agevolato il fiorire di eventi unconventional, ma oggi la scelta è sempre piĂš strategica. “Il marketing è connesso ai cicli di regressione economica - afferma Fabrizio Bandinelli, managing partner LookAround -. La societĂ non va, la comunicazione tradizionale è in difficoltĂ . Nasce la necessitĂ di innovare, colpire il target con metodi meno costosi, ma performanti. Dobbiamo utilizzare le poche risorse a disposizione per ottenere buzz e risultati importanti. Gli eventi non convenzionali sono saliti alla ribalta a causa della crisi, ma non solo: il far vivere esperienze uniche è diventato uno step fondamentale a livello di impatto comunicativo. Il cambiamento della societĂ ha spinto a sperimentare canali piĂš innovativi, a trovare nuovi metodi che rendano il consumatore diretto partecipanteâ€?. “La crisi non agevola, ma gli eventi territoriali e il
marketing esperienziale stanno crescendo proprio perchĂŠ consentono di proporre idee creative vincenti, coinvolgenti ed emozionanti - sostiene Nicola Corricelli, presidente psLIVE -. In piĂš, oggi, la fruizione fisica, grazie al digital, si amplifica in un’experience piĂš ampia e rotonda, che permette una condivisione forte e memorabile. Direi che ci sono tutti gli ingredienti per parlare di comunicazione efficaceâ€?. Una comunicazione che raggiunge la massima performance in un contesto d’integrazione di mezzi. “L’unconventional rappresenta il trend del momento - sostiene Federico Gusman, nuovo direttore clienti divisione eventi Sinergie -. Come agenzia abbiamo una visione a 360°: crediamo nella qualitĂ dei contenuti e nell’efficacia che si protrae nel tempo, quindi puntiamo sempre ad amalgamare le attivitĂ unconventional in una strategia piĂš strutturata, perchĂŠ, se fine a se stessi, tali eventi rischiano di essere una sorta di sperimentazione che può abbassare la percentuale di riuscita. L’obiettivo è definire un territorio di comunicazione ‘classico’, per una garanzia di successo, andando poi a integrare con attivitĂ che aggiungano un tocco di originalitĂ e di ‘wow effect’â€?. E, come anticipato, non sempre l’unconventional è sinonimo della necessitĂ di contenere le spese, anzi. “Il fiorire di eventi non convenzionali dipende in minima parte dalla crisi quanto, piuttosto, dalla necessitĂ di essere sempre piĂš ‘differenzianti’ rispetto ai competitor - spiega Luca Colombi, account director e socio fondatore All Communication -. Catturare l’attenzione di un consumatore è sempre piĂš difficile perchĂŠ è costantemente sottoposto a stimoli e Âť
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@,A 0IOGGIA .ON #I &ERMA EVENTO ORGANIZZA TO DA 3INERGIE HA TOCCATO CITTĂŒ 3CATTANDO UNA FOTO INSIEME ALL /RANGO E ALLE OMBRELLINE 5NIROYAL E PUBBLICANDOLA SU )NSTAGRAM SI PARTECIPAVA ALL ESTRAZIONE DI PREMI LEGATI AL WEB CONTEST
INCHIESTA
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;EVENTI FUORI DAGLI SCHEMI=
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!DVANTIX 2UNNING
GUERRILLA PRE EVENTO lRMATA DALL AGENZIA !LL #OMMUNICATION
FEDERICO GUSMAN, DIRETTORE CLIENTI DELLA DIVISIONE EVENTI SINERGIE
comunicazioni, per cui bisogna trovare le modalità più innovative per agganciarlo. Non è detto che le attività non convenzionali siano quelle più economiche, anzi... ideare e realizzare eventi di tale tipo presuppone dei costi di produzione e logistici che spesso sono elevati”. Un vero e proprio trend, quindi, che va al di là della crisi, rivelandosi, piuttosto, una scelta consapevole per raggiungere determinati obiettivi. Conclude Maurizio Murciato, client service director & business development manager Piano B: “Siamo tra i pionieri dell’unconventional marketing in Italia. Lo stesso nome ‘Piano B’ racchiude questa filosofia e questa visione del mercato della comunicazione. In questa epoca dove i new media hanno sconvolto i vecchi paradigmi della comunicazione tradizionale, che viveva principalmente di tv, radio e stampa, il marketing non convenzionale rappresenta una delle poche leve efficaci e in grado di fare veramente la differenza per le marche e i prodotti che vi si approcciano nel modo giusto, con i partner giusti”.
VANTAGGI
& LIMITI “Quando un’azione rompe gli schemi, risulta originale e attiva un meccanismo di passaparola spiega Francesco Dobrovich, executive director Nu
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Factory -. La chiave di volta è stupire, divertire, illudere. Tuttavia, per non cadere nel ‘già visto’, bisogna sempre alzare il tiro della performance. Prendiamo il flash mob: immaginarne uno davvero efficace oggi non è facile, perché sta diventando un ‘classico’; per renderlo memorabile bisognerebbe, ad esempio, coinvolgere centinaia di persone e puntare a un record. Per cui, non trovo limiti al nuovo, se non nella replicabilità delle idee che perdono progressivamente forza”. Quindi, la ricerca continua di azioni innovative è necessaria perché l’unconventional non diventi ‘convenzionale’. Insieme a un’imprescindibile solidità di contenuto, come sottolinea Murciato (Piano B): “Le caratteristiche di queste leve di marketing sono l’originalità, il fatto di essere eventi imprevedibili, imprevisti e inattesi. Oltre a ciò, è cruciale la rilevanza del contenuto, plasmato sulle caratteristiche del target di riferimento. Per ultimo, è fondamentale la documentazione video-fotografica ed editoriale delle attività, da condividere su web. L’obiettivo di una campagna unconventional è quindi quello di anticipare, intercettare e prevedere il posizionamento spontaneo dei media rispetto alla ‘notizia-contenuto’ generata. La differenza rivoluzionaria rispetto al passato è il fatto che i nuovi media da coinvolgere sono community di consumatori evoluti e consapevoli, co-attori e co-produttori dei contenuti stessi, che si raggiungono attraverso la mediazione dei loro influencer e opinion leader con metodi nuovi e strumenti inediti. I limiti? Sono legati alla difficoltà di emergere in un contesto affollato che premia qualità, strategia e grado di coinvolgimento del pubblico, e che non basa le proprie performance sull’acquisto media di contatti in maniera ‘tabellare’, come nell’atl tradizionale. Servono coraggio e intuizioni vincenti, in quanto una campagna non convenzionale fatta male rischia di essere totalmente invisibile. Mentre una di successo può generare risultati incredibilmente più duraturi di una campagna classica, a parità di investimento”. Aggiunge Caluzzi (Iaki): “L’unconventional attiva un modo di comunicare sociale e partecipativo. In più, ha spesso costi più contenuti rispetto a un commercial tv, c’è la possibilità di personalizzare il messaggio, la notiziabilità è spontanea, il feedback sul gradimento è immediato. I limiti possono essere il numero ristretto
INCHIESTA Evento unconventional PER 6ODAFONE lRMATO "U &IELD %VENTS 0RODEA Group)
FRANCESCO DOBROVICH, EXECUTIVE DIRECTOR NU FACTORY
[ VADEMECUM ] 6I SONO AZIONI UNCONVENTIONAL ORMAI @COLLAUDATE E CLASSIlCATE %CCO LE PIĂĄ GETTONATE Ambient mktg: FORMA DI MKTG NON CONVENZIONALE CHE SFRUTTA L AMBIENTE PER INCONTRARE IL TARGET Ambush mktg: ATTIVITĂŒ NON AUTORIZZATE DI UN BRAND DURANTE UN EVENTO MEDIATICO Flashmob DALL INGLESE mASH LAMPO E MOB FOLLA INDICA UN ASSEMBRAMENTO IMPROVVISO DI PERSONE IN UNO SPAZIO PUBBLICO CHE SI DISSOLVE NEL GIRO DI POCO TEMPO CON LA lNALITĂŒ DI METTERE IN PRATICA UN AZIONE INSOLITA Guerrilla mktg: TERMINE CONIATO DA *AY #ONRAD ,EVINSON NEL INDICA UNA FORMA DI PROMOZIONE PUBBLICITARIA NON CONVENZIONALE E A BASSO COSTO OTTENUTA ATTRAVERSO L UTILIZZO DI MEZZI CHE FANNO LEVA SULL IMMAGINARIO E SUI MECCANISMI PSICOLOGICI Hybrid event: EVENTO CHE COINVOLGE SIA UN PUBBLICO @lSICO SIA GLI INTERNAUTI ATTRAVERSO INIZIATIVE @REALI E @VIRTUALI Lip Dub: @FENOMENO PARTECIPATIVO A CARATTERE VIRALE LEGATO A UTENTI CHE DOPPIANO LA MUSICA DI SOTTO FONDO UNENDO RECITAZIONE SINCRONIZZAZIONE BALLO ED ESPRESSIVITĂŒ Street marketing: GUERRILLA DECLINATA NEI LUOGHI DI PUBBLICO PASSAGGIO Social Event: EVENTO CHE VIVE SULLE PIATTAFORME SOCIAL DIFFONDENDOSI ATTRAVERSO SHARING E CONDIVISIONI DI CONTENUTI E IMMAGINI Web event: EVENTO DECLINATO SUL WEB E SVILUPPATO ATTRAVERSO CONTENUTI VIRAL COMMUNITY BLOG LANCI
CONCORSI E INIZIATIVE ONLINE
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[ ATTIVITĂ€ UNCONVENTIONAL PIĂ™ GETTONATE ]
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altrettanto stupefacente e trasmettere contenuti piĂš profondi e studiati per raggiungere l’obiettivoâ€?. “La nostra agenzia nasce con gli eventi ‘vecchia maniera’ che, siamo ancora convinti, possono soddisfare i nostri clienti e raggiungere gli obiettivi piĂš ambiziosi - commenta Di Renzo -. Detto questo, bisogna guardare avanti e stare al passo con i tempi. Queste nuove categorie di eventi rappresentano delle novitĂ per molte aziende e quindi possono destare maggior interesse ed essere efficaci. Oggi, tutti sanno cosa sia una guerrilla, ma bisogna ‘diffidare dalle imitazioni’. Il limite è vendere un evento unconventional quando di unconventional non ha nulla. Ci sono agenzie che spacciano delle attivitĂ di volantinaggio per operazioni di guerrilla!â€?.
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dei contatti rispetto a una campagna tv o stampa, la ricerca di un’originalitĂ tale da sorprendere sempre, la necessitĂ di rinnovare le call-to-action per attivare le conversazioni, il saper tradurre in risultati di vendita l’attivitĂ di engagement e far sĂŹ che non rimanga fine a se stessa. Ma piĂš che di limiti, parlerei di sfideâ€?. Trattandosi spesso di eventi realizzati in contesti cittadini e di passaggio, un’altra sfida, come evidenziato da Colombi (All Communication), è riuscire a ‘spianare la strada’ per le attivitĂ , ovviando anche agli impedimenti burocratici. “PoichĂŠ l’obiettivo è suscitare l’effetto wow e attivare il passaparola tra i target, è nel momento in cui luoghi e situazioni vengono decontestualizzati dal quotidiano e visti/ vissuti in modo inedito che si riesce a ottenere davvero l’attenzione del pubblico, a creare un legame emotivo con il brand che fa vivere un’esperienza unica. Per questo, essendo azioni che nascono e vivono soprattutto nelle strade e nelle piazze, bisogna necessariamente scontrarsi con la legislazione e con cosa si può e non si piĂš fare. La ‘non convenzionalità ’ spesso porta a collocarsi in un’area in cui le regole non sono cosĂŹ chiare, per cui si rischiano multe, interruzioni e, nel peggiore dei casi, si può anche compromettere la riuscita dell’attivitĂ . Ăˆ quindi fondamentale che il cliente scelga di affidarsi ad agenzie ‘esperte’ in materiaâ€?. Un altro punto focale, è la questione del roi. “L’emozione è la leva per coinvolgere, sia che si parli di prodotti, sia che si parli di servizi - spiega Corricelli (psLIVE) -: con queste azioni il consumatore percepisce che la performance è studiata proprio per lui ed espressa vicino al luogo dove lavora, dove vive. Non vediamo limiti. Magari criticitĂ in termini di misurazione dei risultati, ma con le attivitĂ di lead e l’aiuto della tecnologia stiamo superando anche queste barriereâ€?. Particolarmente inclini a una strategia integrata sono Gusman (Sinergie) e Di Renzo (Prodea Group):“L’unconventional ha un forte appeal sul pubblico - afferma Gusman -. La decontestualizzazione e l’inaspettato suscitano nel target un’intensa reazione emotiva, che tende però a sfumare presto. Per questo non può risultare piĂš vincente di un evento classico, ma diviene un ottimo strumento aggregato. Il limite sta nella volatilitĂ dei contenuti, che sono gli attori piĂš importanti nella comunicazione. Un evento classico può essere
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INCHIESTA ;EVENTI FUORI DAGLI SCHEMI=
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Work in progress
LUCA COLOMBI, ACCOUNT DIRECTOR E SOCIO FONDATORE ALL COMMUNICATION
“Non c’è una categoria ‘migliore’ di un’altra sottolinea Murciato (Piano B) -. Altrimenti tutti la adotterebbero e il non-convenzionale smetterebbe di essere tale. Le attività più riuscite sono quelle che hanno alle spalle uno storytelling originale e autentico, una storia di marca nella quale l’azienda che comunica e il pubblico che ascolta si riconoscono, condividendo la stessa visione del mondo. Quando ciò si verifica, allora la comunicazione diventa conversazione. E il messaggio diventa media”. Stessa considerazione da parte di Gusman (Sinergie) e Maggi (Gattinoni Communication). “Fra le varie tipologie di comunicazione unconventional non ve ne è una in particolare che va per la maggiore - dice Gusman -. Abbiamo realizzato delle efficaci azioni di guerrilla come comunicazione pre evento per manifestazioni rivolte al grande pubblico, cosi come lip dub per progetti di comunicazione interna b2b. Tutto dipende dal linguaggio e dallo stile utilizzato dal cliente per comunicare. Prima va interpretato il mood, poi si pensa all’azione”. “È piuttosto difficile individuare delle attività singole - aggiunge Maggi -. Più in generale, direi che le richieste puntano a raggiungere tre risultati, ovvero creare eventi che siano: esperienziali, virali e digitali. Gli strumenti per arrivare a questi obiettivi sono praticamente infiniti e ognuno è così
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SPESSO NON È POSSIBILE INCASELLARE GLI EVENTI IN VERE E PROPRIE ‘CATEGORIE’, SPECIALMENTE QUANDO SI PARLA DI ATTIVITÀ ‘NON CONVENZIONALI’, LE QUALI, PROPRIO PER LA LORO ‘ESSENZA’ SONO IN CONTINUA EVOLUZIONE E TRASFORMAZIONE. QUALI SONO ALLORA LE SOLUZIONI PIÙ GETTONATE PER COMUNICARE I BRAND IN MODO INNOVATIVO E QUALI LE CARATTERISTICHE CHE RENDONO UN EVENTO REALMENTE ORIGINALE?
)L PROGETTO UNCONVENTIONAL ILLUMINA-) PER IL CLIENTE $(, %XPRESS )TALIA lRMATO PS,)6%
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particolare che non si può generalizzare”. Conferma Bandinelli (LookAround): “L’esperienza in sé è la cosa più importante, a prescindere dalla tipologia di evento. Ogni volta che un cliente bussa alla porta chiedendo l’ideazione di una campagna o un evento, cerchiamo di rispondere alle esigenze rimanendo unici nelle nostre proposte”. Entrando più nello specifico, Colombi (All Communication) individua delle tendenze. “Come in tutti gli ambiti, ciò che veniva considerato innovativo fino a poco tempo prima, adesso non è in grado di attivare lo stesso effetto wow, un esempio su tutti il flash mob. Le azioni attivabili sono numerosissime. Ad esempio, ora si parla molto del ‘push to add drama’, grazie al quale una ‘vittima’ innesca un meccanismo che genera una serie di situazioni rocambolesche e del tutto inaspettate, filmate e divulgate sul web”. Aggiunge Caluzzi (Iaki): “Le attività non convenzionali più produttive in termini di memorabilità sono quelle che giocano con la normalità, lo stupore, i sentimenti. Sono quelle che vanno a prendere il target nei suoi luoghi preferiti trasformando il mero product place-
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E PASSAPAROLA
Una delle caratteristiche degli eventi non convenzionali è la loro capacitĂ di ‘vivere’ oltre l’attivitĂ stessa, in particolar modo sfruttando la comunicazione digitale e i social network, e generando cosĂŹ una sorta di contaminazione tra media. Come approcciano tale ambito le agenzie? Spiega Colombi (All Communication): “In un mondo in cui viviamo con smartphone e device vari sempre con noi, se riusciamo a far sĂŹ che il target estragga da borse e tasche il telefonino o l’iPad per fotografare o filmare quello che sta vivendo e lo condivida sui social network‌ beh, allora sappiamo di aver realizzato qualcosa che è riuscito davvero a colpirlo. Vi sono poi eventi finalizzati a realizzare output destinati solo alla viralizzazione sul web: video che fanno vivere a tutti, indistintamente, quella sorpresa e spettacolarizzazione sperimentata live solo da chi era presente. Sono i cosiddetti eventi ibridi, molto in voga attualmenteâ€?. La condivisione sembra essere quindi una condicio sine qua non degli eventi unconventional. “Il nuovo genera curiositĂ , che permette alla notizia di viaggiare a grande velocitĂ nei social - sostiene Dobrovich (Nu Factory) -. Addirittura, alcune azioni vengono rilanciate nel tempo e continuano a vivere attraverso il passaparola. Un’attività è non convenzionale quando è condivisibile, perchĂŠ oggi si costruisce un’espansione della propria personalitĂ attraverso la realtĂ social. Lo vedo su me stesso: se qualcosa mi stupisce, ho immediatamente voglia di condividerlaâ€?. Commenta Maggi (Gattinoni Communication): “La contaminazione tra i media è ormai una caratteristica fissa per lo standard degli eventi, sia corporate sia consumer. Da un lato, l’integrazione
coi social ci permette di aprire il flusso di comunicazione non solo ‘verso’ ma anche ‘da’ i partecipanti in modo semplice ed estremamente efficace; dall’altro, gli strumenti digitali sono ormai presenti in ogni momento degli eventi, convenzionali e non, sia perchĂŠ permettono di migliorare l’esperienza dei partecipanti sia perchĂŠ consentono di ‘fare di piĂš spendendo meno’â€?. Si delinea un quadro in cui oggi il peso dei social riveste un ruolo fondamentale per eventi che lascino il segno. “Il processo di una strategia di marketing non convenzionale inizia prima del lancio, creando attesa e buzz - spiega Caluzzi (Iaki) -. Ăˆ l’effetto teaser che innesca le conversazioni spontanee. Âť
[ EVENTI NON CONVENZIONALI ]
CONTAMINAZIONE
,OOK!ROUND HA lRMATO TRE ATTIVITĂŒ DI GUERRILLA PER IL LANCIO DEL PROGRAMMA &OX @3EX %DUCATION 3HOW .ELLA FOTO A DX LA CONDUTTRICE 'IOVANNA @.INA 0ALMIERI NAVIGA SUL 4EVERE A BORDO DI UNA PAPERA GIGANTE 0ER PROMUOVERE LE NUOVE ROTTE 6UELING INVECE HA ALLESTITO UN TRAMPOLINO ELASTICO CIRCONDATO DA FOTOCAMERE CHE IMMORTALAVANO SIMULTANEAMENTE IL VOLO DEL partecipante
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ment in interazione e coinvolgimento su piĂš canali di comunicazioneâ€?. Conclude Corricelli (psLIVE) “La forza delle attivitĂ di comunicazione esperienziale sta nella completezza dell’offerta: studiare momenti che siano btb e btc, garantire una grande pr ability e comunicare messaggi di social responsibility in luoghi unici. Altrettanto fondamentale è incrementare il rapporto pubblico/privato per poter occupare aree uniche, e dimostrare al consumatore attento una grande credibilitĂ , oltre che trasmettere un’emozione forteâ€?.
[ VANTAGGI & LIMITI ] THUMBS UP AZIONI ORIGINALI IMPATTANTI INASPETTATE SORPRENDENTI COINVOLGENTI SPESSO CONSENTONO RISULTATI EFlCACI A BUDGET RIDOTTO RISPETTO AGLI EVENTI TRADIZIONALI E ALL !TL L UTENTE VIENE COINVOLTO ATTIVAMENTE E SI CREA UN LEGAME EMOTIVO CON IL BRAND POSSIBILITĂŒ DI PERSONALIZZARE IL MESSAGGIO LA NOTIZIABILITĂŒ Ă’ SPONTANEA IL FEEDBACK Ă’ IMMEDIATO THUMBS DOWN RISCHIO DI CADERE NEL @GIĂŒ VISTO E DI RENDERE ORMAI @CONVENZIONALE UN AZIONE UNCONVENTIONAL RICERCA CONTINUA DI AZIONI INNOVATIVE ALZANDO @IL TIRO PER ESSERE ORIGINALI DIFlCOLTĂŒ NEL DETERMINARE IL 2OI I RISULTATI EFFETTIVI DELLE AZIONI NUMERO RISTRETTO DI CONTATTI RISPETTO A UNA CAMPAGNA TV O STAMPA PROBLEMI BUROCRATICI DA RISOLVERE VISTO CHE LE AZIONI SPESSO SI SVOLGONO IN SUOLO PUBBLICO RISCHIO CHE L EVENTO SIA lNE A SE STESSO E QUASI @INVISIBILE SE NON VIENE RILANCIATO DAI MEDIA
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Evento di lancio @UNCONVENTIONAL DEL TELEFONO TOUCH @,' #HOCOLATE A CURA DI )AKI
ARDUINO DI RENZO, SENIOR ACCOUNT BU FIELD EVENTS (PRODEA GROUP)
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La strategia mira a rendere partecipi prima di tutto piccole community, affinché attivino processi di word of mouth offline e ‘raccomandazioni’ online come tweet, pin, like and sharing. Spargendo così il seme della conversazione, contaminando diversi ambiti, ci si assicura che si attivino a loro volta meccanismi di passaparola che diffondano la notizia”. “Il ciclo di vita dell’investimento pubblicitario nel marketing tradizionale impone ingenti investimenti iniziali in visibilità e copertura media per sfruttare al massimo l’effetto sulle vendite nella fase di lancio - commenta Murciato (Piano B) -. In seguito, gli investimenti calano progressivamente fino alla maturità del prodotto, per lasciare spazio a un nuovo lancio, e quindi a un nuovo investimento, e così via. L’approccio unconventional è ribaltato. Gli investimenti pubblicitari nella fase di lancio sono limitati al coinvolgimento della nicchia di ‘early adopter’ e ‘influencer’, con l’obiettivo di trasformarli in ‘advocate’ ed ‘evangelist’. Dopo questa fase, l’iniezione di investimento è progressivamente maggiore fino al punto in cui la crescita e la diffusione organica, quindi spontanea e virale, superano quella derivata dall’effetto pubblicitario. Una campagna di successo quindi, dopo una prima fase di ‘seeding’, dovrebbe essere in grado di vivere a lungo e da sola, proprio grazie alla contaminazione dei vari media e al passaparola”. Conclude Bandinelli (LookAround): “Credo che non si
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tratti solo di fare vivere l’evento dopo l’evento. La comunicazione digitale e i social network permettono sicuramente di allungare l’effetto generato dell’evento. È fondamentale rimanere connessi con il pubblico, trasmettendo lo spirito dell’iniziativa. Non possiamo pensare che la semplice ripresa di un momento guerrilla o di un flashmob possa bastare per impressionare il target. Dobbiamo dare un segnale forte di interazione e condivisione continua anche dopo l’evento”.
INTEGRAZIONE
E SPECIALIZZAZIONE
Ma vediamo l’ago della bilancia dove pende, indagando in concreto quale ruolo rivestono le attività unconventional nell’offerta complessiva delle agenzie di eventi. Per alcune, la comunicazione ‘non convenzionale’ prende sempre più piede, mentre per altre rappresenta un ingranaggio di un meccanismo più integrato e meno specifico. “L’azione non convenzionale deve far parte di una strategia integrata che parli alle persone su più media in modo genuino, originale, spiazzante, talvolta anche dissacrante - spiega Caluzzi (Iaki) -. Offrendo l’unconventional come parte di un ‘pacchetto’, esso diventa modulare; può vivere anche da solo, certo, ma dev’essere talmente dirompente da creare autonomamente teasing, word of mouth, engagement. L’utente ha sempre più potere, così come le sue relazioni e i pensieri condivisi. La comunicazione di successo è quella a rete, tipica di una comunità, all’interno della quale
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le persone condividono valori, interessi ed empatia. Ăˆ la modalitĂ di tessitura l’idea creativa vincente per attirare l’attenzione sul brandâ€?. “Non amiamo definirci non convenzionali - afferma Dobrovich (Nu Factory) -, la nostra è una proposta semplice che cerca di offrire un punto di vista alternativo al tradizionale modo di comunicare. Siamo attivi come promotori nel mondo artistico e culturale, questo ci consente di essere aggiornati sui fermenti che animano le scene. Spesso ci capita di assistere a esplosioni mainstream di realtĂ che seguivamo qualche anno primaâ€?. “Per quanto riguarda la nostra esperienza - precisa Colombi (All Communication) -, le richieste di soluzioni non convenzionali sono in leggera diminuzione dato che, in questo momento, la prioritĂ viene data a soluzioni che abbiano un riscontro misurabile. Ăˆ però sempre sfidante mettersi alla prova con brief in cui viene richiesto di proporre progetti con una elevata componente unconventional, per cui non ci tiriamo mai indietroâ€?. La scelta di attivitĂ di comunicazione alternative ai classici eventi sembra in crescita per un buon numero di agenzie. Di Renzo (Prodea Group) commenta: “In ogni progetto, anche se non richiesto direttamente dal cliente, inseriamo sempre proposte un po’ fuori dagli schemi. Ci piace stuzzicare l’interlocutore e dare spunti per guardare gli obiettivi in maniera diversaâ€?. Per Sinergie, non convenzionale fa rima con creativitĂ . “Crediamo che l’approccio nella realizzazione di un evento possa essere davvero unconventional quando si riescono ad applicare idee creative che a un primo sguardo sembrano lontane dall’obiettivo ma, invece, una volta concretizzate con coerenza, divengono il vero aspetto non convenzionale della comunicazione - spiega Gusman -. In Sinergie abbiamo iDea, una business unit dedicata alla creativitĂ , e io devo equilibrare gli slanci creativi dei nostri passionali professionisti con gli obiettivi dei progettiâ€?. Altre agenzie hanno fatto degli eventi non convenzionali un vero e proprio ‘cavallo di battaglia’. “La nostra agenzia si occupa solo di comunicazione esperienziale denominata ancora unconventional,
anche se troviamo sia un po’ anacronistico usare questo termine ora che la comunicazione è cosĂŹ fluida - sottolinea Corricelli (psLIVE) -. La specializzazione in questo campo è fondamentaleâ€?. “Piano B si ispira ai principi dell’unconventional in tutte le sue produzioni, da quelle piĂš piccole e tattiche a quelle piĂš grandi e strutturate - conclude Murciato (Piano B) -. I nostri grandi eventi, le convention e le attivitĂ sul territorio, come sul retail, sono pensati e realizzati per stupire, coinvolgere e trasformare il concetto di fruizione in partecipazione. Le attivitĂ sono tutte ideate con l’obiettivo di fare comunicazione aggirando la pubblicitĂ classica, attraverso l’autenticitĂ e l’originalitĂ dei contenuti, uniti a un’esecuzione impeccabileâ€?. Sullo stesso versante anche Bandinelli (LookAround): “L’unconventional è diventato fondamentale nella proposta comunicativa di un marchio. I clienti sono sempre piĂš in cerca di attivitĂ interattive viralizzabili grazie all’utilizzo del digitale e dei social media. La nostra agenzia nasce proprio con l’obiettivo e con lo spirito di trasmettere e comunicare in modo non convenzionale, a-tipicoâ€?. Anche per l’ambito Mice, infine, la ricerca di soluzioni che rendano originali e sempre piĂš interattivi gli incontri sembra essere vincente. Come conferma Maggi (Gattinoni Communication): “Anche se siamo un’agenzia principalmente dedicata al b2b, almeno un terzo delle nostre attivitĂ include strumenti e tecnologie che consentono e favoriscono l’interazioneâ€?.
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5NHATE &OUNDATION lRMATA 0IANO " )L LANCIO GLOBALE DELLA NUOVA INIZIATIVA CORPORATE DI "ENETTON Ă’ UNA DELLE CAMPAGNE VIRALI PIĂĄ RIUSCITE DI SEMPRE
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FABRIZIO BANDINELLI, MANAGING PARTNER LOOKAROUND
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Futuro ‘out of the box’
MAURIZIO MURCIATO, CLIENT SERVICE DIRECTOR & BUSINESS DEVELOPMENT MANAGER PIANO B
Abbiamo visto come, che sia integrato o mirato, l’unconventional negli eventi si riveli sempre piĂš un elemento chiave per la trasmissione di un contenuto/messaggio in modo performante ed efficace. Ma quale futuro lo aspetta? Quali i trend? “In questo quadro economico - afferma Colombi (All Communication) -, le richieste delle aziende si stanno orientando verso operazioni promozionali e di engagement finalizzate a un ritorno immediato sulle vendite, piĂš che ad azioni che, seppure di grande impatto, abbiano un ritorno in termini di immagine. Il futuro sarĂ cercare di coniugare questi due aspetti, e questa è la sfida che ci poniamo ogni volta che riceviamo dei briefâ€?. La richiesta di feedback immediati è una necessitĂ che viene soddisfatta grazie anche all’utilizzo dei mezzi social. “Il futuro è nella creazione di un network - afferma Bandinelli (LookAround) -. Far parte di un mondo attraverso i social media e, nello stesso tempo, eventi reali. Con l’obiettivo di accomunare le persone con iniziative sempre piĂš mirate e innovative. Ci sarĂ , tuttavia, una difficoltĂ da superare: far rimanere unconventional l’unconventionalâ€?. Una realtĂ virtuale che si contamina sempre piĂš con quella reale. “Il trend è sviluppare la comunicazione in modo che sia sempre piĂš un’esperienza in grado di andare oltre al gadget o ai materiali di comunicazione ‘fisici’ - commenta Maggi (Gatti-
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LE AZIONI ESPERIENZIALI SARANNO SEMPRE PIÙ PARTE INTEGRANTE DELLA STRATEGIA DI COMUNICAZIONE DI UN’AZIENDA. LA SFIDA, PER IL FUTURO SARÀ QUELLA DI AMALGAMARE NUOVE TECNOLOGIE, SOCIAL E NUOVI MEDIA CON IDEE CREATIVE SEMPRE PIÙ EFFICACI E TARGETTIZZATE.
3TREET GUERRILLA BY "U &IELD %VENTS 0RODEA 'ROUP PER L EVENTO &ERRERO 4IC 4AC
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noni Communication) -. Questo per generare un ricordo che abbia a che fare con qualcosa di vissuto in prima persona nella realtĂ , e, in parallelo, anche sul webâ€?. Ma per produrre eventi unconventional serve una solida expertise, non si può improvvisare. “Sempre piĂš le azioni esperienziali saranno parte della strategia di comunicazione di un’azienda e quindi, i trend sono di crescita - sottolinea Corricelli (psLIVE) -. Crediamo che la crisi allontani gli improvvisatori perchĂŠ, per promuovere attivitĂ esperienziali, occorrono basi solide. La grande sfida sta nella tecnologia applicata al territorio: sviluppare un messaggio o un contenuto e renderlo spettacolare grazie agli strumenti tecnologici, amplificare e coinvolgereâ€?. Contenuti che siano ‘appealing’ e consentano di
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vivere un’esperienza unica e avvolgente. Con quali mezzi? Spiega Murciato (Piano B): “Vedremo una grande crescita del device mobile. Il marketing del territorio, o ‘presence marketing’, si evolverĂ nel marketing di prossimitĂ e nel marketing dell’interazione. I device non saranno piĂš portatili o portabili, ma diventeranno indossabili e la tecnologia con cui interagiremo sarĂ sempre piĂš ‘push’ e meno ‘on demand’. Chi saprĂ dare un senso a tale enorme potenziale, sarĂ in grado di migliorare e cambiare le abitudini e i comportamenti del pubblico. Siamo vicini alla diffusione dell’internet dell’ubiquitĂ e questo nuovo paradigma darĂ spazio a tattiche pubblicitarie mai viste prima. Tv, radio e stampa saranno dei contenuti e non piĂš dei contenitori e chi avrĂ saputo stupire, colpire e distinguersi con una campagna di successo sarĂ costretto a continuare a farlo, per tenere alto il proprio marchioâ€?. Ancora, l’attenzione al consumatore si declina anche in una targettizzazione piĂš accentuata. “In sostanza - afferma Dobrovich (Nu Factory) -, nel futuro vedremo un aumento di attenzione alla segmentazione del mercato e dei consumatori, un maggior grado di specializzazione e caratterizzazione delle attivitĂ unconventional del contenuto creativo-socioculturale in relazione all’obiettivo, una targettizzazione piĂš finalizzata, una crescita di attivitĂ digitali nel mondo reale e una sempre maggiore compenetrazione tra le due, oltre che uno sviluppo di attivitĂ digital in ambito gaming e attivitĂ su device mobiliâ€?. La targettizzazione punta a nicchie di mercato. “Prenderanno sempre piĂš piede le attivitĂ fatte su misura per piccole nicchie di target - conferma Di
Renzo (Prodea Group) -. La tendenza sarĂ andare a cercare sempre piĂš il consumatore a casa o nei luoghi che frequenta. Inoltre, il green marketing ricoprirĂ un ruolo sempre piĂš importante nelle strategie e nei progetti di comunicazioneâ€?. Sinergie riporta l’attenzione sul binomio unconventional/contenuto. “Cambieranno le modalitĂ e gli strumenti, ma il trend unconventional sarĂ sempre presente, perchĂŠ oggi esso è considerato, spesso erroneamente, sinonimo di creativitĂ - spiega Gusman -. Noi crediamo nella forza dei contenuti e leghiamo la parola unconventional proprio a questi, a prescindere dalle modalitĂ di comunicazione, e la creativitĂ sarĂ il collagene fra i due aspetti, per una comunicazione efficace e di successoâ€?. In fondo, l’obiettivo sarĂ sempre lo stesso: fare la differenza. “Il trend sarĂ uno: sapersi distinguere - conclude Caluzzi (Iaki) -. Le declinazioni, molte. Ad esempio, non è da escludere la commistione tra marketing non convenzionale e marketing verticale. GiĂ oggi in molti commercial tv appare il ‘Facebook follow’ nell’ultimo frame o la ‘call-toaction’ verso i social network nel plot. L’amore, l’engagement sarĂ comunque il ‘ritorno al futuro’. Il non convenzionale continuerĂ a esserci, perchĂŠ alle aziende interessa arrivare al cuore, ai consumatori piace toccare con mano, essere attori protagonisti, dialogare. La rotta continuerĂ a essere: ‘know - try - believe = wom and love’. Noi di Iaki crediamo in questo. Siamo dei romanticoni?â€?.
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!TTIVITĂŒ DI GUERRILLA REALIZZATA DA !LL #OMMUNICATION PER 6ODAFONE
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'ATTINONI HA lRMATO PER !XA
@!00ASSIONATI !RTElCI DEL #AMBIAMEN TO UNA CONVENTION TUTTA @AL DIGITALE DOVE OGNI PARTECIPANTE Ă’ STATO DOTATO DI I0AD PER INTERAGIRE ATTRAVERSO UNA APP AD HOC E PER SVOLGERE DIVERTENTI ATTIVITĂŒ DI TEAM BUILDING
NICOLA CORRICELLI, PRESIDENTE PSLIVE
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Gattinoni, unconventional incentive CONVENTION ‘DIGITALI’, IMPLEMENTATE DA ATTIVITĂ€ NON CONVENZIONALI COME APP, SOCIAL, VIRAL AMBIENT MARKETING E VIDEO MAPPING. ANCHE NEL MICE LA SCELTA UNCONVENTIONAL SI RIVELA UNO STRUMENTO EFFICACE PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI DI COMUNICAZIONE OTTIMIZZANDO IL BUDGET E FACENDO LEVA SUL FRONTE CREATIVO. L’unconventional passa anche dagli incentive. Ce lo conferma il Gruppo Gattinoni, agenzia di eventi a 360 gradi, ma con un forte core business in materia. Interazioni social, applicazioni per arricchire l’esperienza del pubblico, video mapping, ambient marketing e video virali: il Mice si ‘colora’ di strumenti non convenzionali, volti a rompere gli schemi tradizionali di comunicazione e a coinvolgere il target in maniera sempre piĂš efficace e mirata.
ISABELLA MAGGI, DIRETTORE MARKETING E COMUNICAZIONE GATTINONI COMMUNICATION
GRUPPO
Con piĂš di 200 dipendenti, di cui oltre 50 appartenenti alle divisioni Incentive&Events e Communication, il Gruppo Gattinoni si attesta come una delle realtĂ di riferimento del settore. “La divisione Communication si occupa di supportare tutte le attivitĂ di comunicazione su eventi, incentive e progetti di comunicazione indipendenti - spiega Isabella Maggi, direttore marketing e comunicazione -. Nell’organico abbiamo diverse figure: event manager, art director, risorse dedicate alla comunicazione digitale e altre con un’esperienza trasversale, dal video alle performance. Incentive&Events gestisce la parte operativa, logistica e di programmazione di tutte le attivitĂ Miceâ€?. e
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.EL CORSO DELLA CONVENTION "AYER SI Ă’ SVOLTO UN TEAM BUILDING DOVE GLI OSPITI SI SONO CIMENTATI NEL BODY PAINTING SULLE TUTE DI MODELLI DANZATORI CHE HANNO ESEGUITO UNA PERFORMANCE CON LA VISUALIZZAZIONE SUI PROPRI CORPI DEL LOGO " 3ENSITIVE
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Il Gruppo ha due sedi, Lecco e Milano, oltre che una base operativa per gli eventi a Torino e Roma. Oltre alle divisioni vi sono delle business unit che si occupano di turismo, business travel, incoming e la societĂ di prodotto Gattinoni Travel Experience. “Anche se siamo un’agenzia principalmente dedicata al btob - prosegue Maggi - l’unconventional è sempre piĂš presente nei nostri eventi. Se ne occupa la divisione Communication, in un’attenzione costante verso i trend e le nuove tecnologie che possono ‘contaminare’ il nostro mondo, con risultati sorprendentiâ€?.
ORIZZONTI
CREATIVI
Ma quali vantaggi porta l’unconventional nel mondo Mice? Quali le formule piĂš utilizzate? “La crisi ha portato a far leva sulla creativitĂ - commenta Maggi -. Da ciò è nata la necessitĂ di una maggiore efficienza: gli strumenti ‘non convenzionali’, spesso legati all’area digital, ci permettono non solo di sostituire mezzi tradizionali a costi inferiori, ma anche di poter incrementare l’efficacia degli strumenti stessi. Un esempio è stato un evento ‘paper free’, in cui abbiamo
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Assicurazioni. “Uno dei nostri primi eventi unconventional ha visto 80 ospiti del management e della direzione di Axa Assicurazioni coinvolti in una vera e propria convention ‘digitale’ - racconta Maggi -. Ogni partecipante ha avuto in dotazione per tutta la giornata un iPad con cui inviare tweet, foto e partecipare a sondaggi su una piattaforma social realizzata per l’occasione. Tutti i 500 post sono stati visualizzati su due monitor nella hall dell’albergo, mentre in plenaria sono stati proiettati oltre 45 minuti di video che hanno intervallato gli interventi di sei speaker. A conclusione, i partecipanti sono stati coinvolti in un team building che ha visto gli iPad integrati in un’attività ludica e formativa allo stesso tempo. I risultati? Assolutamente positivi: logistica, comunicazione pre-evento e presentazioni hanno ottenuto il 100% di giudizi con voto buono e ottimo, mentre il 97% dei partecipanti è stato estremamente soddisfatto dell’utilizzo degli iPad”. Un altro evento a tema, ma diametralmente opposto, quello organizzato per Bayer. “All’interno della convention Bayer, dove è stato presentato il nuovo Bepanthenol Sensiderm, abbiamo inserito un team building molto particolare, dove gli ospiti hanno potuto cimentarsi nel body painting sulle tute di modelli che in seguito si sono rivelati dei danzatori e hanno eseguito una performance concludendo il meeting con la visualizzazione sui propri corpi del logo della giornata: B-Sensitive. Un evento che pur rimanendo ‘non convenzionale’ è andato nella direzione opposta, sviluppandosi non più in un’ottica digital come quello realizzato per Axa, bensì ‘personal’”. e
dotato i partecipanti di un iPad che, oltre a sostituire tutti i materiali di comunicazione in modo smart, è stato utilizzato per il team building, rendendo l’esperienza ancora più accattivante. Inoltre, tali attività spesso risultano interessanti anche per il ritorno di immagine e contatti che generano”. In riferimento ai trend che vanno per la maggiore, Maggi identifica principalmente due direzioni: “Da una parte, l’utilizzo di tecnologie sempre più sofisticate; dall’altra, il ‘ritrovato’ focus sul rapporto interpersonale. La scelta viene fatta sempre insieme al cliente, perché poi, in fondo, l’obiettivo è lo stesso: trovare un mezzo efficace per trasmettere il messaggio”. Tra le proposte creative, quelle più sfruttate da Gattinoni sono il videomapping, l’ambient marketing, i social, le app, e i viral. Il risultato? “L’unconventional è un mezzo per rompere gli schemi, le barriere di comunicazione della vita di tutti i giorni, ma anche ruoli e gerarchie. Quando questi obiettivi vengono raggiunti, tale approccio mette in relazione direttamente e con grande efficacia i partecipanti sia tra di loro sia con il messaggio”. L’ispirazione per soluzioni ‘alternative’ arriva principalmente dalla Rete e dalla partecipazione a fiere internazionali. “Il web è, come sempre, un’ottima fonte, ma per noi resta principalmente un ‘punto di partenza’. Per approfondire, troviamo che sia molto utile partecipare a fiere ed eventi di networking, come l’International Pow Wow di Chicago. Inoltre, un altro grande bacino da cui ‘attingere’ è rappresentato dalle esperienze vissute da ciascuno di noi, da ‘focus group’ in cui mettiamo sul piatto le nostre idee”.
0ER !XA !SSICURAZIONI 'ATTINONI HA REALIZZATO UNA @CONVENTION DIGITALE DOVE I PARTECIPANTI HANNO AVUTO IN DOTAZIONE UN I0AD CON CUI INVIARE TWEET
FOTO E PARTECIPARE A SONDAGGI SU UNA PIATTAFORMA SOCIAL REALIZZATA PER L OCCASIONE
Come si declina l’unconventional nel Mice? Tra le case history più rappresentative, Gattinoni ricorda quella di Axa
,A CONVENTION "AYER lRMATA DA 'ATTINONI Ò STATA SVILUPPATA ALL INSEGNA DELL ARTE DELL INTRATTENIMENTO E DELLA PARTECIPAZIONE IN UN OTTICA @PERSONAL
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UN-CONVENTION
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EVENT MANAGER ;FABIO REGIS=
DI
MARINA BELLANTONI
Arbre Magique, 50 anni di innovazione
FABIO REGIS, BRAND MANAGER ARBRE MAGIQUE
Arbre Magique rappresenta una sorta di miracolo commerciale, che ha visto trasformare un prodotto in un oggetto ‘icona’, riconosciuto e riconoscibile, un simbolo ricco di vissuti evocativi e suggestivi. Inventato nel 1952 dal chimico canadese Julius Sämann, quale soluzione per il problema di un lattaio che si lamentava dell’odore insopportabile dei latticini da lui trasportati, l’alberello divenne da subito un originale prodotto per profumare l’auto. La contemporaneità dell’intuizione dell’inventore con un periodo di pieno sviluppo dell’industria automobilistica, decretò il successo del prodotto su larga scala, tanto che per i taxisti di New York l’alberello rappresentava un ‘servizio aggiuntivo’, in quanto nelle auto di servizio a quei tempi si poteva fumare, bere, mangiare, e gli odori si sovrapponevano cliente dopo cliente. Quest’anno, Arbre Magique festeggia il suo 50° anniversario in Italia. Dal 1964, infatti, la società licenziataria Tavola è diventata distributrice esclusiva del prodotto per l’Italia e dal 1974 anche produttore. Chiediamo a Fabio Regis, brand manager, di raccontarci come i valori che da sempre caratterizzano il brand, innovazione e creatività, abbiano trovato la propria declinazione anche in comunicazione.
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GIUNTO AL SUO 50° ANNIVERSARIO IN ITALIA, IL MITICO ALBERELLO PROFUMATO CONFERMA LA PROPRIA VOCAZIONE ALL’INNOVAZIONE, NON SOLO PER QUANTO RIGUARDA LE FRAGRANZE PROPOSTE, MA SOPRATTUTTO PER LE MODALITÀ DI INTERAZIONE CON I PROPRI CONSUMATORI, CON I QUALI DIALOGA ATTRAVERSO L’ADVERTISING CLASSICO, GLI EVENTI E NUMEROSE ATTIVITÀ DIGITAL.
#ONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DI @"EL!IR BY !RBRE -AGIQUE -ILANO 4RIENNALE REALIZZATA CON L OBIETTIVO DI CONFERMARE IL LEGAME TRA L ALBERELLO E IL DESIGN
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Fin dalla sua nascita Arbre Magique rappresenta un esempio di innovazione. Come avete scelto di comunicare questo valore? Quali strategie e mezzi utilizzate? Arbre Magique guarda costantemente al futuro ed è approdato ai social network nel 2011, ma era già presente online da molti anni con il sito istituzionale e con le classiche attività del web 1.0. Nell’ultimo triennio, abbiamo investito in modo importante nel mezzo internet sia con promozioni di tipo concorsuale, sia con web pr e con l’integrazione online-offline. Il 2014 è un anno importante sul fronte della comunicazione perchè festeggiamo 50 anni di presenza in Italia. Il piano media è particolarmente ricco, perchè siamo on air con la campagna di comunicazione integrata ‘robot’ che va dal nuovo spot televisivo alla campagna stampa sulle riviste di settore fino all’online display advertising. Ma non dimentichiamo il fronte delle pubbliche relazioni e degli eventi che rappresentano un ambito molto importante della comunicazione di marketing del brand.
Può specificare la percentuale relativa a eventi, sponsorizzazioni e pubblicità rispetto al totale? Quali le previsioni di budget per il 2014? Le pubbliche relazioni e gli eventi rappresentano una parte significativa del budget below-the-line pari a circa il 20% del mix. Le sponsorizzazioni potrebbero rientrare nel budget pubblicitario però dipende dal tipo di operazione. Per il 2014, il budget per eventi e pubbliche relazioni sarà superiore, rispetto all’anno precedente, per via dei festeggiamenti per il 50° anniversario. Quali sono le tipologie di eventi piÚ frequenti per il vostro marchio e qual è il target di riferimento? Certamente le convention di presentazione dei prodotti sono un momento importante per raccontare il brand e la sua evoluzione ai nostri agenti e responsabili delle vendite che andranno a loro volta a incontrare i retailer per trasmettere loro l’entusiasmo per le novità che ogni anno presentiamo. Tra le ultime convention, quella nella splendida cornice di Via Veneto a Roma e quella di Milano per la presentazione di una novità relativa al nostro top di gamma: Belair by Arbre Magique. Ma gli eventi certamente piÚ emozionanti sono quelli aperti al pubblico e di straordinario successo come Arbre Magique Design Show, che abbiamo organizzato a Milano in Via Tortona durante il Fuori Salone 2013 per premiare i partecipanti di un importante concorso artistico da noi promosso. Quali sono i settori a cui vi legate maggiormente per i vostri eventi e perchÊ? Arbre Magique è un’icona dell’arte contempora-
EVENT MANAGER ;FABIO REGIS=
nea, prima ancora che un prodotto di largo consumo. Basti pensare ad artisti e designer come Gianni Arnaudo, Paolo Perego e Nate Lowman che hanno contribuito a renderlo un vero e proprio oggetto di culto nell’arredamento e nelle arti figurative. Per questa ragione, non perdiamo occasione per legarci al mondo dell’arte e del design, promuovendo attivamente il coinvolgimento specialmente dei giovani che vogliono cimentarsi nella co-creazione del prodotto. Nel 2014, il tema dell’anno è la moda, altro grande settore con cui Arbre Magique collabora da tempo. Il 22 maggio abbiamo presentato in un evento a Milano, presso Palazzo Clerici, la nostra nuova linea che abbiamo chiamato ‘Pret-Ă -Porter’ perchè ispirata ai grandi stili della moda. A condurre la ‘Arbre Magique Fashion Night’, riservata a 100 selezionatissimi ospiti del mondo della moda, dello spettacolo e del giornalismo, l’esperto di moda per eccellenza Enzo Miccio, guru del fashion e celebre wedding planner. In passerella hanno sfilato 16 veri abiti, frutto dell’estro creativo di tre giovani stiliste diplomate al triennio in Fashion Design di NabaNuova Accademia di Belle Arti Milano, che hanno dato forma alle nuove quattro fragranze della linea PrĂŞt-Ă -Porter, Tartan Cologne, Vintage Fruit, Gentleman Acqua e Cashmere Flower, realizzando 16 modelli esclusivi tutti ispirati alle fantasie moda degli alberelli. Il co-marketing è un ‘territorio’ che frequentate? In che modo questo si concretizza negli eventi? Per rafforzare il nostro legame con la moda abbiamo stretto un accordo con un’importante casa di Âť
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!LCUNI MOMENTI DELL !RBRE -AGIQUE $ESIGN 3HOW ORGANIZZATO A -ILANO 6IA 4ORTONA DURANTE IL &UORI 3ALONE PER PREMIARE I partecipanti del concorso artistico ‘Crea in &REESTYLE PROMOSSO DAL MITICO ALBERELLO
[ CHI Ăˆ ] Fabio Regis Ă’ BRAND MANAGER DI !RBRE -AGIQUE DAL ,AUREATO IN ECO NOMIA AZIENDALE A 4ORINO
HA CONSEGUITO UN -ASTER IN -ARKETING A ,ONDRA SPECIALIZZANDOSI IN DIGITAL MARKETING E CORPORATE ETHICS )N PRECEDENZA HA LAVORATO IN .ESTLĂ? COME SPECIALISTA DI MARKETING
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)N OCCASIONE DELLO SCORSO .ATALE
!RBRE -AGIQUE HA DISTRIBUITO UN EDIZIONE LIMITATA DI ALBERELLI A TUTTE LE PERSONE CHE FACEVANO LA FOTO CON L ALBERO GIGANTE PER POI POSTARLA SU FACEBOOK
abbigliamento streetware per disegnare una linea di magliette, felpe e accessori a marchio Arbre Magique. Auspichiamo che possa essere occasione per far parlare del nostro brand anche in grandi eventi della moda come Pitti Uomo a Firenze. Quali messaggi vuole comunicare il vostro marchio attraverso gli eventi? L’evento è l’occasione per fare un punto sul dinamismo del brand con un pubblico di influencer e opinion leader. I nostri valori sono gli stessi da 50 anni: inimitabile, semplice da usare, accessibile perchè economico, funzionale e pratico nella sua funzione di profumo per l’auto. Il messaggio che vogliamo dare in ogni circostanza è che Arbre Magique porta sorriso e benessere ogni giorno a milioni di automobilisti, è sinonimo di guida felice. Questo messaggio deve ispirare il format degli eventi che proponiamo. Quali parametri vengono presi in esame per stabilire l’efficacia di un evento? Rivolgiamo una grande attenzione al ritorno sull’investimento quando si tratta di eventi di pubbliche relazioni. È dovere del marketing assicurare la creazione di valore di lungo periodo per l’azienda e, soprattutto in tempi non facili per l’economia, non si può investire un euro senza rendere conto dell’efficacia dell’investimento. Ragion per cui, la post-evaluation è sempre basata sulla valorizzazione delle rassegne stampa e sulle citazioni sia online che offline che restituiscono un equivalente approssimativo di investimento media tabellare. È anche opportuno procedere a un brand tracking sull’immagine di marca, sia online sia offline, ma questa rilevazione è fatta sull’intero mix di comunicazione di marketing.
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EVENT MANAGER ;FABIO REGIS=
Quale ruolo ha la Csr per voi e in che modo si comunica/integra negli eventi? Il nostro Gruppo è molto attento alla corporate social responsability nei vari comparti di business in cui opera. Per quanto riguarda i programmi di csr del comparto deodoranti per auto, negli ultimi anni l’attenzione si è rivolta in particolare ai bambini, con operazioni di sostegno per Abio, Make-a-Wish Italia onlus e in ultimo con Ciai (Centro Italiano Aiuti all’Infanzia, ndr) per l’evento di beneficienza tenutosi a Roma, nel novembre 2013, promosso da Mediafriends e da noi sponsorizzato. Qual è il ruolo della ‘casa madre’ nell’elaborazione delle strategie di comunicazione? Quale margine di autonomia avete? Tavola S.p.A. è licenziataria del marchio per l’Italia, il Portogallo, il Belgio, l’Olanda e il Lussemburgo. La casa madre è l’americana Car Freshner Corporation che lascia ampi di margini di autonomia sulle scelte di comunicazione, pur riservandosi l’ultima parola nelle fasi di approvazione, come avviene di norma nelle multinazionali tra le consociate e la sede centrale. Con quali agenzie collaborate per i vostri eventi? Come avviene la scelta? L’agenzia di pubbliche relazioni è la Comcubo di Milano che è anche incaricata di organizzare i nostri eventi, in base a un format concordato con il marketing. La scelta è basata su un rapporto esclusivo di collaborazione coperto da contratto di determinata durata. Quale valore aggiunto dà, professionalmente e personalmente, occuparsi di eventi e comunicazione? L’organizzazione di un evento fornisce un valore aggiunto professionale nella misura in cui l’esito è apprezzato dagli stakeholder e l’obiettivo si può dire raggiunto con successo. Un mio capo svizzero di qualche anno fa diceva ‘envision, prepare, execute’. Non si finisce mai di perfezionarsi nell’immaginare e nel preparare bene le cose prima di eseguirle. La preparazione è dunque fondamentale e include il format dell’evento, la location, la scelta degli ospiti, il coinvolgimento di architetti, copywriter, allestitori, grafici pubblicitari e ovviamenti esperti di pubbliche relazioni. La sintonia fra il marketing
EVENT MANAGER ;FABIO REGIS=
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manager e il responsabile degli eventi è un fattore critico di successo perchè nulla sia lasciato al caso e gli ospiti possano godersi lo spettacolo in totale relax.
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Può fare un esempio di case history dettagliata di evento recente che ritenete esemplificativo del vostro approccio alla comunicazione? Come accennato, ad aprile 2013 abbiamo organizzato l’evento ‘Arbre Magique Design Show’ nell’esclusivo contesto di Via Tortona, nel cuore del Fuorisalone, durante la settimana del Salone del Mobile. L’evento è stato presentato da Patrick Facciolo, speaker di Radio Italia, e ha visto come protagonisti due giovani designer, Marco De Sangro e Marta Corradin, che hanno vinto rispettivamente il primo e il secondo premio del concorso denominato ‘Crea in Freestyle’. Scopo del concorso, giunto alla terza edizione, è quello di trovare talenti per disegnare soggetti da replicare sui prodotti Arbre Magique in una logica di co-creazione. Molti brand ci provano, ma pochi ci riescono. Il nostro marchio è riuscito, infatti, a rendere i propri fan dei veri e propri consum-Autori. L’evento è stato quindi occasione per celebrare questo importante risultato insieme con il nostro amministratore delegato, Gianpaolo Re, il nostro direttore marketing & sales, Marco Giordano, e vari esperti provenienti dal mondo dell’arte e dello spettacolo come Silvana Giacobini, Gianni Arnaudo e Natalina Remotti. Tra i partner dell’evento voglio citare Zero, il magazine di eventi cittadini, che per l’occasione ha sfoggiato in copertina l’iconicità di Arbre Magique.
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, EVENTO @!RBRE -AGIQUE &ASHION .IGHT CONDOTTO DAL FASHION GURU %NZO -ICCIO HA VISTO SlLARE IN PASSERELLA ABITI FRUTTO DELL ESTRO CREATIVO DI TRE GIOVANI STILISTE DEL .ABA .UOVA !CCADEMIA DI "ELLE !RTI -ILANO CHE HANNO DATO FORMA ALLE NUOVE FRAGRANZE DELLA LINEA @0RÐT Ì 0ORTER -ILANO
0ALAZZO #LERICI MAGGIO
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EVENT MANAGER ;GIUSEPPE PAPA=
DI
MARINA BELLANTONI
Mattel, quando l’evento non è un gioco
GIUSEPPE PAPA, SENIOR MANAGER CUSTOMER MARKETING & BRAND COMMUNICATION MATTEL
Fondata nel 1945 da Elliot Handler e Harold ‘Matt’ Matson, la cui fusione dei nomi (il soprannome di Matson, ‘Matt’, più le iniziali del nome di Handler, ‘EL’) diede origine al marchio, Mattel iniziò la propria attività come produttore di cornici per fotografie e, solo marginalmente, accessori per case di bambole. Quest’ultima attività divenne via via più redditizia, finché la produzione di giocattoli venne riconosciuta come core business della società. Oggi, possiede una gamma completa di marchi di successo internazionale tra i quali Barbie, la fashion doll più popolare di tutti i tempi, Hot Wheels, Monster High, Uno, Thomas&Friends e i brand Fisher-Price, oltre all’ampia gamma di giocattoli per l’intrattenimento. Nel 2013 è stata nominata una delle ‘World’s most ethical companies’ da Ethisphere Magazine e classificata al secondo posto dal Cro Magazine tra le ‘100 Best Corporate Citizen’. Con headquarters a El Segundo, in California, Mattel impiega circa 30.000 persone in 40 paesi e distribuisce i suoi prodotti in oltre 150 nazioni. Sul mercato italiano dal 1969, Mattel Italy ha lanciato nel 2013 ‘La Scatola dei Giocattoli’ (www.lascatoladeigiocattoli.it), la piattaforma web disponibile anche come App, ideata per suggerire il regalo giusto a seconda delle caratteristiche del bam)L @0INK 4OUR HA PORTATO LA CASA DI "ARBIE NELLE CITTÌ PIá RAPPRESENTATIVE D )TALIA PER FAR VIVERE IL BRAND "ARBIE ALLE BAMBINE
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DAL 1945 L’AZIENDA AMERICANA AFFIANCA LE FAMIGLIE CON PRODOTTI DIVERTENTI, EDUCATIVI E DI ALTA QUALITÀ, CHE COMUNICA ATTRAVERSO ATTIVITÀ DI CO-MARKETING, EVENTI AL CONSUMATORE E AL TRADE. ALL’INSEGNA DEL ‘CREATING THE FUTURE OF PLAY’, È DA SEMPRE ALLA RICERCA DI NUOVE SOLUZIONI DI ENGAGEMENT, COME LA PIATTAFORMA WEB’ LA SCATOLA DEI GIOCATTOLI’.
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bino, ed è presente anche nel settore editoriale con riviste dedicate ai propri brand principali. Dal colloquio con Giuseppe Papa, senior manager customer marketing & brand communication, capiamo quali siano le principali attività e i focus di comunicazione Mattel. Come è cambiato negli ultimi anni il vostro approccio alla comunicazione, in termini di strategia e mezzi utilizzati? Oggi, identifichiamo la nostra strategia di comunicazione come ‘approccio omnicomprensivo’. Il nostro obiettivo è di creare un sistema multicanale dedito alla massimizzazione degli investimenti. A quanto è ammontato il budget di comunicazione 2013? Può specificare la percentuale relativa a eventi, sponsorizzazioni e pubblicità rispetto al totale? Quali le previsioni di budget per il 2014? Il budget di comunicazione rappresenta un valore pari a oltre il 15 % del fatturato. Gli eventi rappresentano l’8%, le sponsorizzazioni il 2% e la restante parte è dedicata alla pubblicità. Le nostre previsioni
EVENT MANAGER ;GIUSEPPE PAPA=
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Quali sono le tipologie di eventi piĂš frequenti per il vostro marchio e qual è il target di riferimento? I nostri eventi piĂš frequenti sono i roadshow con target i top customer. Quest’anno ci siamo recati a Dubai nei primi giorni di aprile e in Sardegna presso il Forte Village a maggio. Quali sono i settori a cui vi legate maggiormente per i vostri eventi e perchĂŠ? Lo sport per il brand ‘HotWheels’, che negli ultimi anni ha visto come testimonial Vittorio Brumotti e la moda con il brand Barbie. Il co-marketing è un ‘territorio’ che frequentate? In che modo questo si concretizza negli eventi? Spesso organizziamo eventi in co-marketing sia sul territorio sia presso i punti vendita dei nostri clienti. Per esempio, nel 2013 abbiamo svolto un tour in partnership con Panasonic dove noi abbiamo lanciato un nuovo brand, ‘Max Steel’, e loro una nuova tv, Panasonic Viera. A quali fiere nazionali e internazionali partecipate ogni anno? Partecipiamo alle principali fiere kids quali ‘G come Giocare’ o ‘Bimbinfiera’, oltre alle fiere di settore come quella a Norimberga (Germania, ndr). Quali messaggi vuole comunicare il vostro marchio attraverso gli eventi? La vicinanza al nostro duplice target, i bambini e le
famiglie oltre che la volontĂ di trasferire i valori che trasmettono i nostri numerosi brand. Come e da chi viene misurato il Roi degli eventi? Quali parametri vengono presi in esame per stabilire l’efficacia di un evento? I parametri che prendiamo in considerazione durante gli eventi sono i contatti generati e il grado di soddisfazione dei nostri consumatori (i bambini, ndr), dei nostri acquirenti (mamme, nonni, zii, ecc., ndr) e dei nostri clienti (Gdo, negozi tradizionali, ndr). Quale ruolo ha la Csr per voi e in che modo si comunica/integra negli eventi? La Csr ha un ruolo importante all’interno della nostra comunicazione. La definizione delle linee guide è in mano alla corporate, ma viene poi declinata nella country per essere vicina alle dinamiche locali. Qual è il ruolo della ‘casa madre’ nell’elaborazione delle strategie di comunicazione? Quale margine di autonomia avete? Mattel è una multinazionale che opera in tutti i principali mercati internazionali dove ‘casa madre’ ha un ruolo chiave nelle strategie di comunicazione che vengono però affinate a livello locale. Con quali agenzie collaborate per i vostri eventi? Come avviene la scelta? Ogni anno coinvolgiamo almeno 2/3 agenzie, anche se negli anni abbiamo sviluppato un rapporto con- Âť
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Pastrocchio
per il 2014 sono quelle di aumentare sensibilmente gli investimenti in ambito digital.
Photo: Lella
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In occasione del ÂŞ ANNIVERSARIO DI "ARBIE -ATTEL HA SPONSORIZZATO LA CENA DI GALA DELL )TALIAN $OLL #ONVENTION -ILANO
MAG GIU .ELLE FOTO PARTICOLARI DELLA MOSTRA DI "ARBIE VESTITE CON ABITI ORIENTALI
Photo: Lella
Pastrocchio
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0ER L EVENTO CHARITY @PIĂĄ LIKE PIĂĄ SORRISI CHE HA COINVOLTO LA &ONDAZI ONE -ARIA ,ETIZIA 6ERGA -ATTEL HA SCELTO UN TESTIMONIAL D ECCEZIONE ,INUS DI 2ADIO $EEJAY
[ CHI Ăˆ ] Dopo la laurea in %CONOMIA !ZIENDALE E AVER CONSEGUITO UN MASTER IN 0ROJECT -ANAGEMENT Giuseppe Papa, entra in Bolton Group IN QUALITĂŒ DI SALES MARKETING REPRESEN TATIVE 4RA IL E IL
FA LA SUA PRIMA ESPERIENZA in Mattel COME ACCOUNT MANAGER NELLA GESTIONE dei rapporti con la Gdo, CHE LO PORTA SUCCESSI VAMENTE A LAVORARE IN Carrefour con la carica DI RESPONSABILE MARKETING E DINAMICHE COMMERCIALI .EL TORNA IN Mattel DIVENTANDO UN MEMBRO DEL BOARD IN QUALITĂŒ DI CUSTOMER MARKETING BRAND COMMUNICATION SENIOR MANAGER )N -ATTEL HA CONSEGUITO RISULTATI notevoli nello sviluppo di PROGETTI DI CATEGORY MANA GEMENT INCREMENTANDO LE VENDITE A SELL OUT
EVENT MANAGER ;GIUSEPPE PAPA=
solidato con almeno due agenzie. La scelta viene svolta dalla divisione eventi, parte della funzione Trade Marketing & Brand Communication. Quante gare per gli eventi vengono indette in un anno? Ogni anno indiciamo due gare dove vengono vagliate almeno tre agenzie. Quale valore aggiunto dà, professionalmente e personalmente, occuparsi di eventi e comunicazione? Cerco quotidianamente di osservare come la realtà italiana stia evolvendo, in modo da costruire una strategia di comunicazione che sposi al meglio il nostro triplice target: bambini, acquirenti e clienti. Può fare uno o più esempi di case history dettagliate di eventi recenti o esemplari delle vostre strategie di comunicazione? Negli ultimi anni abbiamo svolto il ‘Pink Tour’ ovvero un tour che ha coperto numerose città italiane e che ha coinvolto il marchio Barbie. Questo evento è partito nel 2013 da una location esclusiva quale Forte Village in Sardegna, per poi proseguire nei mesi di settembre, ottobre e novembre lungo tutta la penisola. L’idea creativa è stata quella di portare la casa di Barbie nelle città più rappresentative d’Italia e far vivere il brand Barbie alle bambine. I risultati sono stati straordinari vedendo la partecipazione di migliaia di bambine in target in tutte le tappe del tour. Sempre con il Forte Village Resort, abbiamo stretto una partnership per rendere indimenticabile la vacanza di ogni bambina presso il resort. Prenotando il Barbie Vip Package, sarà possibile trovare nella propria camera, interamente allestita in stile Barbie, una trousse con l’intera gamma di prodotti da bagno e un regalo esclusivo: una bellissima Barbie doll. Le ospiti avranno, inoltre, l’opportunità di partecipare alla ‘Barbie Fashion Academy’, per dedicarsi ogni giorno a un’attività diversa all’interno del Barbie Activity
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Centre: qui potranno produrre gioielli luccicanti o creare la cornice perfetta. Le bambine potranno, inoltre, creare la loro esclusiva t-shirt Barbie e sfilare con le loro creazioni sul pink carpet come vere modelle. Inoltre, nel 2014 abbiamo sviluppato un evento charity ‘più like, più sorrisi’ che ha coinvolto la Fondazione Maria Letizia Verga e un importante testimonial: Linus di Radio Deejay. Questo evento oltre a renderci orgogliosi di aver regalato un sorriso tramite un giocattolo Mattel ai bambini più bisognosi, ci ha permesso di sviluppare un approccio a 360 gradi: partendo dal web, abbiamo sviluppato un evento sul territorio per poi tornare sul web e sui social media per raccontare i risultati raggiunti. A fine maggio si è svolta a Milano la quarta edizione dell’Italian Doll Convention, di cui Mattel è stata sponsor. Ce ne parla? Questa edizione ha scelto di esplorare l’Asia, in un viaggio immaginario dall’Europa al lontano Oriente. Mattel ha sponsorizzato la serata di Gala del 31 maggio, presso Meliá Hotel Milano, durante la quale numerosi collezionisti si sono radunati per celebrare Barbie e il suo 55° compleanno. I festeggiamenti si sono aperti con il Fashion Show: è stata allestita una passerella tutta paillette, dove uomini e donne, provenienti da tutta Europa, hanno vestito i panni della loro coppia preferita, ricostruendo in ogni dettaglio gli abiti di Barbie e Ken. La serata è poi continuata con una cena privata e la presentazione delle nuove bambole al mondo dei collezionisti, in attesa di ricevere l’esclusiva ‘Convention Doll’ in tiratura limitata della linea Barbie Fashion Model, disegnata da Robert Best, principale designer di Mattel Usa. In occasione dell’Italian Doll Convention sono state organizzate aste a sostegno di SOS Villaggi dei Bambini e una riffa benefica a favore dell’Associazione Mariam Fraternità, onlus che sviluppa progetti a supporto dei bambini poveri e malati di Aids in Eritrea. Il 1 giugno si sono aperte le porte al pubblico, per una mostra scambio gratuita e un’esposizione con una selezione di Barbie vestite con abiti orientali vintage e moderni, e di Barbie vendute esclusivamente sul mercato asiatico. Cosa c’è nel futuro degli eventi per il vostro marchio? L’innovazione è alla base dei nostri eventi.
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)L PROGETTO @"ARBIE AT &ORTE 6ILLAGE PROMOSSO DA -ATTEL E DAL 2ESORT SARDO CONSENTIRÌ ALLE BAMBINE DI VIVERE UNA VACANZA IN PERFETTO STILE "ARBIE
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Testa, cuore e… orologio di un event manager SINERGIE RACCONTA COME FUNZIONA UN’AGENZIA DI EVENTI, COME SI STRUTTURA, COSA SI ASPETTA IL CLIENTE E COSA ESSA STESSA VORREBBE DA QUEST’ULTIMO. A TALE SCOPO, HA CHIESTO AD ALCUNI PROFESSIONISTI DELL’AREA SALES DI RACCONTARE COME VIVONO IL RAPPORTO CON I CLIENTI. NE È USCITO UN INTERESSANTE QUADRO CHE FA RIFLETTERE SU QUANTI PROGETTI L’AGENZIA È IN GRADO DI PRODURRE E PORTARE AVANTI SIMULTANEAMENTE.
Di Davide Verdesca CEO 3INERGIE
Nella vita comune, come in agenzia, la qualità fondamentale che colpisce immediatamente è la capacità di essere multitasking. Sarà per questo che abbiamo in agenzia più donne che uomini? Per la loro naturale attitudine alla gestione simultanea di opportunità e progetti? Forse. Certo è che la vita di un sales manager non è semplice. La giornata comincia ben prima di essere in ufficio. “Sai Davide - mi dice una delle sales - la cosa che più continua a stupirmi da quando faccio questo lavoro è che non sento più la radio in auto al mattino. Il cellulare, infatti, comincia a suonare da quando esco di casa. In macchina è collegato automaticamente al bluetooth, per aver le mani libere, come recita il codice della strada… per fortuna c’è il cambio automatico, perché una delle mani mi serve a prendere note e appunti mentre parlo con i colleghi in operativo o con i clienti che mi chiedono informazioni”. Effettivamente, dall’arrivo in ufficio la giornata di-
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venta un tourbillon ad alta velocità. La vita in agenzia è uno shaker. Il tempo di un caffè con i colleghi è in realtà un momento di confronto sulle priorità della giornata. Poi c’è il sales meeting, con la condivisione dei progetti e l’analisi dello stato dell’arte dei vari concept. Il lunedì è la giornata istituzionalmente dedicata all’approfondimento, al confronto di dati e budget, di Mol e risultati. Alla condivisione di un ‘complimenti, bel lavoro’ o di uno sfogo per qualcosa che poteva andare meglio o che è in linea di miglioramento se si tratta di un progetto da realizzare. Poi si esce, sul campo. Dal cliente, per prendere briefing o presentare un progetto. Quindi, il rientro in agenzia, si scrive il report, si passano i dati in operativo per la creazione dell’evento. E lo si spiega in una riunione di programmazione. “Meeting - mi racconta un altro dei nostri sales è la parola più comune sul Google degli eventi. Un po’ come sesso sul web generalista! Dovresti sape-
RUBRICA ;FOCUS ON=
.ELLA VITA COMUNE COME IN AGENZIA ESSERE MULTITASKING Ă’ FONDAMENTALE 0ER QUESTO LE AGENZIE SONO POPOLATE DA DONNE SCELTE PER LA LORO NATURALE ATTITUDINE ALLA GESTIONE SIMULTANEA DI OPPORTUNITĂŒ E PROGETTI
prendere il cliente. Vogliamo un rapporto corretto ed etico. Una cosa resa possibile proprio dal fatto che chi vende non guadagna sulla vendita, ma sulla capacitĂ di stabilire contatto e guadagnare la fiducia continuativa con il cliente. Non siamo per i rapporti one off; non crediamo nell’usa e getta del cliente, perchĂŠ dopo poco i clienti finiscono, e il mercato ti autoelimina. Per questo il nostro reparto vendite lavora sulla stima, sulla correttezza, sulla consulenzialitĂ ; anche a costo, a volte, di fatturare meno. Ma con maggior soddisfazione del cliente, “che non è un modo di dire - sottolinea uno dei ragazzi - ma un modo di vivere, di andare a casa sereni, sapendo di aver dato il massimo per chi ti paga. Che spesso non è la tua azienda, ma il tuo mercatoâ€?. Almeno, da noi funziona cosĂŹ!
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re, da procedura, che abbiamo un meeting creativitĂ , uno di controllo gestione, uno di avanzamento, per non lasciar mai solo il progetto o il lavoro. E poi tutti gli altri ‘informali‘ perchĂŠ vogliamo sapere come sta crescendo il nostro bambino!â€?. E in effetti, proprio per questa logica di lavoro che ci garantisce la qualitĂ dei progetti, un sales fa almeno due meeting al giorno, grazie alla sua capacitĂ di seguire contemporaneamente piĂš situazioni. In Sinergie, abbiamo da anni scelto una modalitĂ di lavoro che affida al sales la funzione di gestore del progetto, con la responsabilitĂ di essere l’interfaccia tra le richieste del cliente e il gruppo creativo e operativo interno. Mi ha fatto sorridere, ma mi ha anche fatto molto piacere, sentir parlare del progetto come di un bambino, perchĂŠ significa che la nostra strategia commerciale è efficace. Non abbiamo, infatti, voluto creare un reparto vendite affidandolo solo ad account pagati a provvigione, ma dare vita a una struttura che fosse davvero un cliente interno d’agenzia, che si prendesse cura del progetto con il massimo dell’amore e delle attenzioni. Ma i nostri e le nostre sales, fanno davvero il ‘facente funzione’. E spesso, molto piĂš di quanto si dovrebbe, si arriva a confronti interni davvero caldi perchĂŠ mentre l’operativo è concentrato sul risultato e sul processo, il/la sales invece va nel dettaglio, pretende approfondimenti e spiegazioni, vuole sapere tutto e avere un controllo generale di cosa succede e di come si procede. Ogni tanto in agenzia siamo quasi convinti che il nostro rappresentante del cliente lavori pagato dal cliente tanta è la passione che ci mette! “Se non dai l’anima per il tuo cliente, lui lo sente; e ti lascia. Ti cambia per qualcuno che lavora magari sul prezzo senza dare valore aggiuntoâ€? mi ha detto un giorno un nostro sales dopo una accesa discussione sul budget. Ed è un altro spunto di riflessione. Lavorare (e noi lo facciamo) nel rispetto del budget, non in una vendita a cottimo con incrementi costanti su ogni particolare dopo essere ‘usciti bassi’ in gara pur di vincere e
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