anno 10 numero 62 ott-nov 2016
Anno 10 numero 62 ottobre-novembre 2016 SocietĂ Editrice ADC Group
NC Digital Awards 2016 - Happy Tears - Best Digital Integrated Campaign - Proximity BBDO e Tempo
Poste Italiane Spa - Spedizioni in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004) Art. 1 comm. 1 DCB Milano
il giornale della nuova comunicazione
NC Digital Awards 2016
Happy Tears
Best Digital Integrated Campaign Proximity BBDO e Tempo
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NC DIGITAL AWARDS, VIDEO IS THE KING L’integrazione del digitale con gli altri mezzi, la capacità di creare engagement, insieme a una crescita esponenziale del video e all’attenzione verso la misurazione dei risultati delle campagne, rappresentano i must per le agenzie che hanno iscritto i propri progetti agli NC Digital Awards 2016, che registrano ben 185 campagne in concorso, di cui 34 integrate e 24 iscritte al Premio Facebook. Una quinta edizione ricca di novità, tra cui il lancio del nuovo premio dedicato ai casi più innovativi del mercato IoT. Nati dalla collaborazione con Silicio, testata fondata da Gabriele di Matteo, gli IoT Awards sono dedicati ai casi più innovativi del mercato dell’Internet delle Cose, implementati o realizzati da aziende, società IT, strutture che sviluppano le tecnologie IoT, sviluppatori indipendenti e startup che operano nel settore dell’innovazione tecnologica. A valutare i lavori iscritti in gara, due prestigiose giurie composte da professionisti della comunicazione italiana. Mentre i giurati degli IoT Awards hanno valutato i progetti in gara esclusivamente online, quelli degli NC Digital Awards, guidati da Tony Gherardelli, head of innovation promotion Intesa Sanpaolo, si sono dati appuntamento il 13 settembre al Memo Restaurant di Milano per valutare in sessione plenaria le 25 campagne digitali integrate in shortlist e i 10 progetti Facebook, finalisti dopo una prima fase di voto online. Per il terzo anno, si rinnova l’accordo con la rinomata piattaforma social, per premiare non solo le campagne più efficaci, ma anche i progetti che spiccano per creatività, utilizzo video e risultati. L’oro quest’anno va a ‘The Cristmas Exchange’ di Vodafone firmato da Y&R/VML Italia e The Jackal, la prima incoronata anche ‘Best Digital Agency’, seguita da Ogilvy & Mather e Gruppo Roncaglia. Il riconoscimento di ‘Best Digital Integrated Campaign’ è stato assegnato a ‘Happy Tears’, progetto firmato da Proximity BBDO per Tempo, seguito da ‘The Christmas Exchange’ di Y&R/VML Italia e The Jackal per Vodafone (che vince l’alloro anche quale ‘Best Digital Company’) e da ‘Grazie for Comments’ realizzato da Meloria per Grazie Natural (che si aggiudica anche la menzione speciale ‘Innovazione nel Modello di Business’). Numerosi anche i premi dell’editore e premi speciali: a Engitel va il riconoscimento ‘Agenzia Digitale Indipendente’, mentre a iCoolhunt quello per la miglior ‘Innovazione Digitale’. ‘Editore Digitale dell’Anno’ e ‘Mezzo Digitale Emergente’ vanno rispettivamente a Condè Nast e Totape. Mosaicoon, infine, si aggiudica l’alloro come ‘Best Video Strategy Enabler’. Il premio ‘Gasperini alla miglior Comunicazione Digitale’ viene assegnato a ‘#viviamopositivo tour’, realizzato da The Gira per Generali. A salire sul podio in qualità di ‘Best Digital Media Agency’ e ‘Best Digital Production Company’ sono rispettivamente Mindshare e Casta Diva Pictures. Ad affiancare gli NC Digital Awards 2016, in qualità di main sponsor, è CheBanca!, il cui direttore marketing e comunicazione, Luca Prina, vince quest’anno il premio ‘Manager Digitale dell’Anno’. Concludo ringraziando non solo la banca online che ci affianca da ben tre anni, ma anche le agenzie e le aziende, in prima linea con ADC Group nel celebrare l’eccellenza dell’innovazione in comunicazione, e i numerosi partner che hanno reso ancor più memorabile questa edizione del premio. Tra questi: Digivents, Direzione Ostinata, East End Studios (location milanese della Cerimonia del 24 novembre), Gothacom, Loretoprint, Memo Restaurant, New Light, Nue, Planning Italy, Runway, Special Lab, Sts Communication e Telemeeting Italia. Buon NC Digital Awards a tutti! Salvatore Sagone direttore responsabile e presidente ADC Group
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III_CONTROCAMPO CASTA DIVA GROUP, INTERPRETE DELLA NUOVA COMUNICAZIONE
56_BEST DIGITAL INTEGRATED CAMPAIGN PROXIMITY BBDO, VINCE L’EMOZIONE DI ‘HAPPY TEARS’
64/93_NC DIGITAL AWARDS 2016_I VINCITORI
64_IDEAL:
‘CASA 500’, ENGAGEMENT TUTTO ITALIANO
66_NEXTATLAS,
LO STUDIO DEI TREND DIVENTA TECNOLOGICO
68_MOSAICOON, 70_TOTAPE,
LA RIVOLUZIONE DEL VIDEO ADVERTISING
IL PRIMO VOCAL SOCIAL NETWORK CRESCE E SI RINNOVA
74_OGILVY & MATHER, 76_RONCAGLIA,
QUANDO IL DIGITALE PASSA DELL’EXPERIENCE
78_MINDSHARE, 82_CAFFEINA, 84_FIND,
CREATIVITÀ ED EMOZIONI ‘TOUT COURT’
STRATEGIA E DATI PER OTTIMIZZARE L’EFFICACIA
L’AGENZIA CHE TRASFORMA IL DIGITALE IN REALE
SEARCH MARKETING DA ALLORO
86_TRUE COMPANY,
SEMPLICITÀ E INNOVAZIONE
88_EARLY MORNING,
UN PONTE FRA LA CINA E L’ITALIA
90_GEREBROS, AFFIDABILITÀ E INVENTIVA AL SERVIZIO DELLA LIVE COMMUNICATION 93_YAM112003,
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IDEE A PROVA DI DIGITAL
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AREA STRATEGICA
SPECIALE NC DIGITAL AWARDS 2016
8/11_PRIMO PIANO 8_FOX PUNTA SU BRANDED CONTENT E SPONSORSHIP 10_BEST BRANDS 2016: VINCONO
E INTELLIGENZA ARTIFICIALE
SEMPRE PIÙ IN ALTO CON IL PREMIO IOT
12/17_PROTAGONISTI
28_LO SPONSOR
12_PUBLICIS, NON C’È CREATIVITÀ
CHEBANCA!: LA TECNOLOGIA
SENZA STRATEGIA
RENDE MEMORABILE L’ESPERIENZA
DIGITAL/INTERACTIVE
18_FOCUS
60_PREMIO FACEBOOK FOCUS SU CONNETTIVITÀ
24_NC DIGITAL AWARDS
FERRERO, BARILLA E RIGONI DI ASIAGO
16_ENEL, ENERGIA PURA
47_TUTTI I PREMI
DEL CLIENTE
31/42_GIURIA E PROTAGONISTI 31_TECNOLOGIA E MISURAZIONE,
ITALIAONLINE SOSTIENE LA DIGITALIZZAZIONE DEL PAESE
LA COMUNICAZIONE PASSA DA QUI 32_INTERVISTE AI GIURATI
20_PROTAGONISTI TRIBOO SI RAFFORZA PER GUIDARE
39_INTEGRARE, INTEGRARE,
LA DIGITAL TRANSFORMATION DELLE
INTEGRARE
IMPRESE
40_INTERVISTE AI PROTAGONISTI
Pag. 28_Ad affiancare la quinta edizione degli NC Digital Awards in qualità di main sponsor è CheBanca!
DIRETTORE RESPONSABILE
ACCOUNT MANAGER
Salvatore Sagone salvatore.sagone@adcgroup.it
Paola Morello paola.morello@adcgroup.it Elisabetta Zarone elisabetta.zarone@adcgroup.it Andrea Gervasi andrea.gervasi@adcgroup.it (Roma) Ilaria Granato ilaria.granato@adcgroup.it (International)
COORDINAMENTO EDITORIALE Marina Bellantoni marina.bellantoni@adcgroup.it
ABBONAMENTI
REDAZIONE
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Mario Garaffa mario.garaffa@adcgroup.it
MARKETING E COMUNICAZIONE
SEGRETERIA DI REDAZIONE
marketing@adcgroup.it
Francesca Chittaro francesca.chittaro@adcgroup.it
ART DIRECTION E REALIZZAZIONE
PERIODICO MENSILE
Marzia Bevilacqua marzia@be-studio.it
n° 62 ott-nov 2016 reg. trib. di Milano n° 93 del 20/02/2007
HANNO COLLABORATO
SOCIETÀ EDITRICE ADC GROUP srl
Ilaria Myr
presidente: SALVATORE SAGONE Red. e pubbl.: via Copernico, 38 - 20125 Milano tel: +39 02 49766316 info@adcgroup.it Sede legale: via Freguglia, 2 - 20122 Milano NC© Copyright 2016 ADC Group srl
DIRETTORE COMMERCIALE Maria Cristina Concari cristina.concari@adcgroup.it
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FOX PUNTA SU BRANDED CONTENT E SPONSORSHIP LA MEDIA COMPANY PROPONE UN MODO INNOVATIVO DI PIANIFICARE LA TV, METTENDO A DISPOSIZIONE DEGLI INSERZIONISTI UN SISTEMA INTEGRATO E CROSSMEDIALE. DA SEGNALARE IL NUOVO CORSO DI NATIONAL GEOGRAPHIC, CHE LANCIA EVENTI TV INTERNAZIONALI CON ARTICOLAZIONI SU MAGAZINE, DIGITAL, SOCIAL ED EVENTI. COME NEL CASO DI ‘MARTE’, LA NUOVA SERIE DI RON HOWARD E BRIAN GRAZER. DI MARIO GARAFFA
Lo spot tv è importante ma non sempre sufficiente. Per aumentare l’efficacia della comunicazione pubblicitaria occorre puntare su iniziative speciali in grado di coinvolgere il pubblico, attraverso soluzioni innovative e crossmediali, che siano percepite dal pubblico come altamente rilevanti e non solo come meramente commerciali. È questa una della strade percorse da Fox Networks Group Italy, sempre più specializzata nel proporre iniziative di branded content e sponsorship. Esemplare, in questo senso, il caso di National Geographic. Ne parliamo con Emanuele Landi, ad sales director Fox Networks Group Italy.
Century Fox ha infatti dato vita a National Geographic Partners, la società che riunisce tutte le attività commerciali e di comunicazione targate National Geographic. Questo ci permette, anche in Italia, di avere un progetto unitario crossmediale. Un nuovo modo di operare che abbiamo inaugurato con ‘Marte’ la nuova serie di Ron Howard e
Ci descrive il nuovo corso di National Geographic, a partire dal lancio crossmediale di ‘Marte’ la serie prodotta da Ron Howard e Brian Grazer? National Geographic sta vivendo un momento di grande slancio. La joint venture tra la National Geographic Society e la 21st
Brian Grazer (in onda dal 15 novembre in prima serata, ndr). Si tratta di un vero e proprio evento tv messo in onda in 171 Paesi del mondo dove sono presenti i canali National Geographic, che ha avuto e avrà articolazioni su magazine, digital, social ed eventi. Ma non finisce qui, il prossimo anno sarà la volta di ‘Genius’, la prima serie tv di National Geographic che racconta la vita di Albert Einstein. La serie avrà un cast stellare: a interpretare il genio ribelle sarà il premio Oscar, Geoffrey Rush (‘Il discorso del re’, ‘Pirati dei Caraibi’, ‘Shine’, ndr), mentre Emily Watson (nomination agli Oscar per ‘Hilary and Jackie’ e ‘Le onde del destino’, ndr) vestirà i panni della seconda moglie, Elsa. Anche su questo progetto avremo la possibilità di aprire prestigiosi canali di interazione con il pubblico. Qual è il ruolo svolto dalle sponsorship per un canale come National Geographic? Con ‘Marte’ abbiamo avviato partnership importanti come quella con l’Asi (Agenzia Spaziale Italiana, ndr) sul piano istituzionale, e attivato partnership commerciali di rilievo con una media sponsorship con Hyundai.
Emanuele Landi, ad sales director Fox Networks Group Italy
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Quanto alla serie ‘Marte’, il progetto è continuato con una grande premiere a Roma l’8 novembre e con una mostra a dicembre. La strategia è quella di occupare in modo tentacolare uno spazio di grande attualità come lo sbarco su Marte e di usare i tools prestigiosi di National Geographic per coinvolgere il pubblico in un magico viaggio. National Geographic sta puntando su iniziative internazionali di branded content. Ci può fare un esempio concreto? In occasione del cinquantenario dell’azienda Sofidel, abbiamo prodotto ‘Carta, una storia infinita’, un progetto di branded content che ripercorre la storia di uno dei materiali più affascinanti inventati dall’uomo in compagnia di un host internazionale, il conduttore inglese Tim Shaw. Ideato e realizzato da Fox Networks Group Italy, lo speciale è stato girato tra Italia, Germania, Galles e Svezia e avrà una distribuzione internazionale. Oltre che in Italia, dove è andato in onda venerdì 11 novembre in prima serata, lo speciale, della durata di un’ora, sarà proposto anche dai canali National Geographic di Gran Bretagna, Germania, Francia e Polonia, risultando così distribuito in 38 milioni di case.
Quali sono le principali novità della nuova stagione di Fox? Anche in questa stagione, i canali Fox si confermano i brand tv che portano la più ampia offerta di serie in HD (alta definizione, ndr), le serie più viste negli Stati Uniti, i blockbuster assoluti, offrendo agli spettatori ogni sera una prima tv. Questo inverno, l’offerta di FoxLife si arricchirà di nuovi prodotti come ‘This is Us’, il cui trailer ha avuto online, negli Usa, ben 60 milioni di visualizzazioni. Dal 21 dicembre arriverà ‘Dance Dance Dance’, la nuova produzione originale di Fox Networks Group Italy. Si tratta di un talent show che vedrà protagoniste sei coppie di personaggi famosi, impegnate a sfidarsi nella reinterpretazione delle più celebri coreografie tratte da videoclip, musical e film. In giuria, Vanessa Incontrada, Luca Tommassini e Timor Steffens. I conduttori sono Andrea Delogu e Diego Passoni. Tra le coppie di ballerini vip, Claudia Gerini e Massimiliano Vado, Tania Cagnotto e Giovanni Tocci, Mirco Bergamasco e Ati Safavi. Da novembre la grande musica arricchisce l’offerta dei canali Fox con la nascita del branded block FoxLive. Si è partiti il 23 no-
Per il lancio su National Geographic di ‘Marte’, la nuova serie di Ron Howard e Brian Grazer, in onda in 171 Paesi del mondo, è stata attivata una strategia crossmediale che fa leva anche su magazine, digital, social ed eventi
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Proposta da Fox e giunta alla settima stagione, la serie ‘The Walking Dead’ vanta un’ampia capacità di catalizzare l’attenzione degli utenti sui social network. A destra i concorrenti del talent show ‘Dance Dance Dance’ (FoxLife)
vembre con Luciano Ligabue, per proseguire con Alessandra Amoroso. Da citare, inoltre, la settima stagione di ‘The Walking Dead’ in onda su Fox, che vanta un’ampia capacità di catalizzare l’attenzione degli utenti sui social media. Quanto ai prossimi mesi, continueremo con le grandi serie, tra cui ‘Legion’, firmata Marvel, che presenterà un nuovo supereroe in modo innovativo. La valorizzazione del branded content riguarda tutti i canali Fox. Qual è il valore aggiunto di questa particolare forma di comunicazione di marca anche alla luce dell’integrazione tra tv e online? Tutto questo fantastico mondo è accessibile per i nostri partner commerciali. Abbiamo appena rilasciato una serie interamente costruita su un posizionamento, ‘Hundred to go’, realizzata insieme a Bmw con un cast di prestigio (Cesare Bocci, Matteo Martari e Marianna Di Martino, ndr), il branded content internazionale su National Geographic con Sofidel, di cui abbiamo parlato in precedenza, e abbiamo in cantiere diversi branded content multimediali. Non vanno inoltre dimenticate le integrazioni creative realizzate in videografica con i nostri brand, che fanno entrare i clienti nelle nostre serie e produzioni creando sponsorship nc multimediali di grande impatto.
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BEST BRANDS 2016: VINCONO FERRERO, BARILLA E RIGONI DI ASIAGO SONO QUESTI I TRE BRAND PIÙ FORTI NEL NOSTRO PAESE, SECONDO QUANTO EMERSO DALLA SECONDA EDIZIONE DEL PREMIO PROMOSSO DA SERVICEPLAN, RAI PUBBLICITÀ, GFK, SYSTEM 24, IGP DECAUX E ADC GROUP, CON IL PATROCINIO DI UPA. NOVITÀ DI QUEST’ANNO IL RICONOSCIMENTO ALLA MARCA CHE HA REGISTRATO LA MIGLIORE CRESCITA E L’INTRODUZIONE DELLA VARIABILE ‘BRAND EXPERIENCE’. DI MARIO GARAFFA
In Italia nessuno è forte come loro tre. Stiamo parlando di Ferrero, Barilla e Rigoni di Asiago, che hanno conquistato rispettivamente i titoli di Best Corporate Brand, Best Product Brand e Best Growth Brand, ossia le tre categorie che caratterizzano il premio Best Brands 2016. I nomi sono stati svelati lo scorso 9 novembre nell’ambito della cerimonia di premiazione, svoltasi negli studi di produzione Rai di via Mecenate, a Milano. Promosso da Serviceplan, Rai Pubblicità, Gfk, System 24, Igp Decaux e Adc Group, con il patrocinio di Upa, il premio giunto alla seconda edizione italiana - fa leva su criteri di valutazione innovativi, che tengono conto di due parametri complementari, ossia il successo economico e l’affetto del pubblico. L’idea di fondo consiste nell’unire la ‘testa’, ossia i numeri di busi-
ness, con il ‘cuore’, ossia il sentiment espresso dai consumatori, perché sono questi ultimi, anche attraverso l’espressione di dati emozionali, a determinare il successo di una marca. “Best Brand cresce e si rafforza, diventando sempre di più un riferimento nel panorama nazionale e internazionale - ha affermato Giovanni Ghelardi, ad Serviceplan Italia -. Il suo principale contributo consiste nel supportare la cultura di marca, realizzando una mappa attendibile dei brand più forti”. A differenza di altre classifiche relative alle marche, Best Brands nasce locale per diventare internazionale, nel senso che prende in considerazione l’andamen-
I partner e i vincitori sul palco dell’edizione 2016 di Best Brands. Il premio è promosso da Serviceplan, Rai Pubblicità, Gfk, System 24, Igp Decaux e Adc Group, con il patrocinio di Upa
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to delle aziende in singoli mercati nazionali. “Il premio - ha precisato il manager - è nato in Germania, dove si sono già svolte 13 edizioni nazionali, per poi estendersi alla Cina (due edizioni, ndr), all’Italia (due edizioni) al Belgio (una edizione) e, novità che vi annuncio, dal 2017 sarà presente anche in Spagna”. L’edizione di quest’anno è stata arricchita di due importanti novità. La prima è il debutto della terza categoria del premio, il Best Growth Brand. Il grande valore di questa nuova categoria, come spiegato da Ghelardi, “consiste nel premiare la capacità di crescita, a prescindere dalla dimensione economica dell’impresa”. Anche la seconda novità è relativa a un debutto: per la prima volta, infatti, Gfk ha inserito all’interno dell’algoritmo che definisce la categoria ‘Best Product Brand’ la variabile ‘brand experience’, comprendendo tutto ciò che fa parte del vissuto personale, intimo e profondo delle persone in relazione con specifiche marche. Da citare anche il premio speciale ‘Innovation Award’ assegnato dai partner ad Airbnb, perché, come precisato dal manager, “il suo approccio innovativo ha cambiato il modo
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Wiebke Klaass (country manager Ferrero) e Chiara Canedoli (sauces and flours mktg Italy director Barilla) ritirano rispettivamente i premi ‘Best Corporate Brand’ e ‘Best Product Brand’
di viaggiare e di concepire la proprietà immobiliare, arrivando a essere una delle più importanti aziende di real estate del mondo senza possedere neanche un centimetro quadrato di proprietà reale”. La forza del premio risiede nella sua obiettività scientifica: Best Brands non richiede un’iscrizione per partecipare, in quanto sono candidate d’ufficio tutte le marche rappresentative per quota di mercato e investimenti in comunicazione. A decidere i vincitori è un algoritmo esclusivo di Gfk, che mette in relazione il potenziale economico del brand e il suo legame affettivo con le persone, testando il tutto attraverso una ricerca su un campione di 4.500 soggetti. “Mi
Nicola Furlan, direttore commerciale Rigoni di Asiago, sul palco per ricevere il premio Best Growth Brand
preme inoltre - ha precisato Ghelardi - ringraziare gli sponsor e partner che hanno contribuito al successo della serata di premiazione, ossia Orogel, Caffè Scala, Mionetto, Bocconi Jazz Business Unit, Gmund, Studio Esse, Lead e Uvc”. Ferrero, Best Corporate Brand Per distinguersi in questa categoria, le marche devono essere rappresentative di grandi aziende, dal momento che la loro preselezione avviene sulla base del valore di capitalizzazione presso la Borsa italiana, del fatturato e degli investimenti pubblicitari. “La reputation di questi brand - ha spiegato Ghelardi - viene misurata secondo attributi sia razionali sia emozionali. Quanto alle ragioni che hanno portato Ferrero a centrare per il secondo anno consecutivo questo riconoscimento, direi l’aver messo il consumatore sempre al centro della propria comunicazione e l’aver mantenuto una
reputation inattaccabile dal punto di vista della Csr, della qualità e dell’innovazione dei prodotti”. Barilla, Best Product Brand Per affermarsi come Best Product Brand, le marche devono essere dei veri ‘love brand’ dal legame inossidabile con il consumatore, soprattutto a livello di imprinting emozionale. Concetto che si rafforza visto che, da quest’anno, è stata introdotta la variabile della ‘brand experience’, che tiene conto del vissuto intimo delle persone in relazione alle marche. “La pasta Barilla - ha affermato Ghelardi - è un’icona incontrastata dell’italianità. Quest’anno, l’azienda ha investito molte risorse sui temi del benessere, della sicurezza alimentare, della nutrizione e della sostenibilità ambientale: penso che questa strategia abbia contribuito a determinare il successo del brand, soprattutto in un momento di particolare sensibilità per questi argomenti”. Rigoni di Asiago, Best Growth Brand Questa nuova categoria offre alle marche la possibilità di emergere principalmente in base alla loro capacità di crescita. “Rigoni di Asiago - ha precisato Ghelardi ha registrato un’ottima performance, puntando sul biologico e perseguendo la massima qualità e trasparenza anche a costo di ridurre le quantità produttive: una scelta profondamente etica che li ha posti all’avanguardia del mercato”. nc
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PUBLICIS, NON C’È CREATIVITÀ SENZA STRATEGIA ALLA BASE DI OGNI PROGETTO VI DEVE ESSERE UN CONCETTO SOLIDO E RILEVANTE, CAPACE DI GENERARE INTRATTENIMENTO E COINVOLGIMENTO. LO AFFERMA BRUNO BERTELLI (PUBLICIS WORLDWIDE), CHE IN QUESTA INTERVISTA RACCONTA QUALE SIA PER LUI IL SIGNIFICATO DI CREATIVITÀ E COSA ABBIA PENSATO QUANDO GLI HANNO PROPOSTO IL RUOLO DI DIRETTORE CREATIVO GLOBALE. DI ILARIA MYR
Da pubblicità in senso stretto a intrattenimento più ampio, strettamente correlato alla contemporaneità: è questa l’evoluzione della creatività negli ultimi anni, il cui must oggi è la rilevanza. Lo spiega in questa intervista Bruno Bertelli, ceo & executive creative director Publicis Italia e global chief creative officer Publicis Worldwide.
in cui il metro di giudizio è la rilevanza. Ma dato che una cosa è interessante oggi, ma domani non lo è più, la velocità e la prossimità all’evento a cui ci si riferisce sono fondamentali. Il risultato è che oggi la comuni-
Come a suo avviso è cambiato negli ultimi anni il ruolo della creatività nella comunicazione? E che cos’è oggi per Publicis la creatività? Certamente è cambiato molto. L’evoluzione vera e propria è iniziata nei primi anni 2000, quando la pubblicità è diventata intrattenimento. Lo sforzo è diventato per le agenzie di pubblicità quello di rendere notiziabile l’iniziativa di comunicazione, diventando quasi delle agenzie di Rp. Con i social media si è passati a un ulteriore livello,
cazione è molto più legata del passato alla contemporaneità, molto più condizionata da quello che succede nel mondo in cui viviamo. In un tale quadro, per Publicis è di fondamentale importanza la parte strategica: proprio perché non si possono inseguire freneticamente i trend che nascono di continuo, è importante avere un approccio molto solido nella definizione della strategia, per poi passare a utilizzare gli strumenti del momento in favore del brand. Lei è da qualche mese direttore creativo globale di Publicis, una delle principali agenzie su scala internazionale. Quali sono le maggiori sfide legate a questo ruolo? Come mette in pratica il suo concetto di creatività? La nomina è arrivata inaspettata: quando mi hanno chiamato a Parigi mi è venuto un coccolone! Quello di direttore creativo globale è un lavoro molto stimolante di coordinamento di tutto il network e di contatto con i grandi brand clienti. Molto importante è motivare i vari team creativi nei diversi Paesi, trasmettendo loro la filosofia dell’azienda per cui lavorano. In questa nuo-
Bruno Bertelli, ceo & executive creative director Publicis Italia e global chief creative officer Publicis Worldwide
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Con il progetto Renault Business Booster, Publicis ha fatto leva sulle divergenze fra padri e figli che spesso mettono in crisi le imprese famigliari, proponendo i veicoli commerciali Renault come soluzione per potenziare il business
Come integrare i big data nella creatività? Penso che sia un tema di cui tutti parlano, ma che non è mai stato davvero affrontato: solo nel direct marketing si stanno cominciando a utilizzare i dati, ma in questo ambito la pubblicità non è ancora entrata. E poi trovo che il bello della creatività sia proprio il fatto di essere un po’ randomica, non calcolata per filo e per segno: se fosse tutto preciso nel minimo dettaglio si perderebbe la sua anima, che la rende naturalmente virale.
va funzione mi faccio portavoce dell’idea di una creatività basata su un impianto strategico molto solido. Che cosa un creativo italiano può dare a livello globale in un ruolo del genere? E che cosa invece riceve dagli altri Paesi? In quanto italiano non ho la pomposità di un americano o di un inglese, e sono più concentrato su problematiche concrete. È indubbio che l’essere italiano crea molta simpatia. Ma rimane il fatto che nel mondo pubblicitario quello che conta di più è ciò che sei riuscito a fare nel settore, indipendentemente da dove vieni. Quello che noto con molto piacere è che nelle sedi estere ci sono moltissimi creativi italiani di talento. L’internazionalità è ormai una cifra di Publicis Italia, che è hub globale per Heineken. Ce ne può parlare? Avere al proprio interno figure professio-
nali provenienti da tanti Paesi diversi è sicuramente un grosso stimolo dal punto di vista creativo. Culturalmente le persone hanno modi di pensare e arrivare alle idee molto diversi: ad esempio, i sudamericani hanno un approccio più naif e spontaneo, mentre gli anglosassoni sono molto più cerebrali. L’integrazione dei mezzi è ormai data per assodata da tutto il mercato: quali sono oggi le maggiori criticità nel metterla in pratica, mantenendo gli obiettivi specifici dei clienti? Questo è un tema ormai superato, di cui non si dovrebbe neanche più parlare, tanto è assodato. Ormai oggi si scelgono i media e si cerca di farli ‘esplodere’, puntando a ottenere il massimo con quello che si fa. Il fronte su cui si sta imparando tanto è quello del digital, che consente di studiare in maniera molto approfondita il comportamento dei consumatori.
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Ci racconta una case history a cui è particolarmente affezionato? Vorrei citare il progetto Renault Business Booster, rivolto alle piccole aziende a gestione familiare, in cui convivono generazioni diverse. Con questa iniziativa abbiamo fatto leva sulle divergenze fra padri e figli che spesso mettono in crisi queste imprese, proponendo, attraverso un tour di 15 tappe, i veicoli commerciali Renault come soluzione per potenziare il business. Il progetto, nato per il mercato italiano ma poi esteso a tutta Europa, si è aggiudicato un bronzo nella categoria ‘Media’ al Festival di Cannes 2016. Nel dettaglio, l’iniziativa ha fatto leva su campagne tv, stampa, radio e display, e su un tour su tutto il territorio nazionale. Da segnalare anche una piattaforma online, sviluppata in collaborazione con il team Google, che comprende un’app progettata ad hoc, un template Google Sites dedicato alle aziende e video interattivi. Il concept creativo del progetto è diventato anche un format tv ‘Sos Family Business’, sviluppato con la unit Branded Entertainment di Publitalia, quattro puntate che sono andate on air su Italia 2 e Mediaset Premium in prima serata. nc
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ENEL, ENERGIA PURA CON UNA VISUAL IDENTITY DI GRANDE IMPATTO, L’AZIENDA LANCIA UNA NUOVA IDENTITÀ DI BRAND BASATA SUL CONCETTO DI ‘APERTURA’: ALLE INNOVAZIONI, AL MONDO, A NUOVE PARTNERSHIP. UN RUOLO DI PRIMO PIANO È QUELLO SVOLTO DAL NUOVO SITO WEB LANCIATO A SETTEMBRE, CHE OFFRE UNA SEAMLESS EXPERIENCE A TUTTI GLI STAKEHOLDER, FORNENDO LORO CONTENUTI VISUAL E NON, CHE RACCONTANO LE DIVERSE ATTIVITÀ DELL’AZIENDA IN UN MONDO IN COSTANTE MUTAMENTO. DI ILARIA MYR
Un cursore bianco che si muove sullo schermo, disegnando un nuovo logo composto da otto colori, ciascuno con una sua gamma di sfumature per raccontare l’energia in movimento: è in questa immagine che si esprime la nuova visual identity online e offline di Enel, basata sul concetto di ‘Open Power’, che rappresenta la profonda trasformazione dell’azienda in risposta ai grandi cambiamenti che sta affrontando il settore energia nel mondo. Cinque sono i fronti su cui esso si concretizza: aprire l’accesso all’energia a più persone; aprire il mondo dell’energia a nuove tecnologie; aprire la gestione dell’energia alle persone; aprire l’energia a nuovi utilizzi; aprirsi a più partnership. Fondamentali nella comunicazione della nuova brand identity sono il nuovo sito web - sviluppato dal team digital di Enel con il supporto dell’agenzia specializzata nel web design Huge -, sempre più user frien-
dly, pensato per una fruizione mobile e con un’impostazione più giornalistica in modo da offrire contenuti interessanti agli utenti, e i social media, che hanno il compito di veicolare i nuovi messaggi, coinvolgendo in prima persona. Come spiega in questa intervista Isabella Panizza, head of global digital communications Enel.
Quali sono le coordinate della nuova visual identity Enel? Quali messaggi volete trasmettere con il nuovo logo? Il concetto fondante la nuova visual identity è il ‘cursore’. Si tratta di un oggetto che secondo Wolff Olins, che lo ha sviluppato, rappresenta l’essenza di Enel: l’energia. Il cursore infatti incarna i due aspetti in cui è possibile apprezzare l’energia: movimento e colore (luce, ndr). Il cursore animato disegna quindi il nostro nuovo logo lanciato a gennaio ed è al centro del design del nostro nuovo sito corporate che ha debuttato il 26 settembre. Il rinnovamento di Enel passa anche per il nuovo corporate website e per il restyling di tutti i siti del brand nel mondo entro il 2017. Quali servizi e soluzioni proponete agli utenti attraverso il sito? Qual è il ruolo svolto dal digitale nell’offerta complessiva di Enel? Al sito corporate è affidato il compito di esprimere Open Power, il concetto che rappresenta la profonda trasformazione dell’azienda in risposta ai grandi cambiamenti che sta affrontando il settore energia nel
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mondo. In generale al digitale è affidato il ruolo di collante fra le molteplici facce di Enel al fine di presentare agli stakeholder una seamless experience. L’ambizione è quella di rendere semplice (per il cliente, ndr) un mondo articolato (Enel, ndr) senza rinunciare alla complessità inevitabile di un player globale. Come è strutturata la parte ‘contenuti’ del nuovo sito? Avete attivato o intenzione di attivare delle iniziative di branded content? Decisamente sì; del resto il mio background di giornalista lascia pochi dubbi in proposito. Abbiamo già iniziato a produrre visual content per raccontare i momenti più importanti di Enel; una volta ultimato l’assetto definitivo dei nostri canali social media, svilupperemo più intensamente le attività di brand journalism che abbiamo previsto in strategia.
Quali sono gli elementi centrali del nuovo approccio di Enel ai social media? Quale ruolo ricoprono nella comunicazione complessiva del brand? I social media hanno un ruolo centrale nella nostra strategia di comunicazione digitale. In questi mesi stiamo ultimando il reclutamento dei partner che ci supporteranno nelle attività. Il gruppo di Holding Digital Communications è strutturato con specialisti verticali che seguiranno internamente le attività strategiche e guideranno i fornitori nella gestione quotidiana. Il Gruppo si occupa anche di supportare le attività social media dei singoli mercati - molto più intense - per garantire la condivisione di best practice, ma anche vigilare sull’omogeneità di applicazione delle guidelines comunicative del brand. Concetto chiave della comunicazione di Enel è l’Inspirational Storytelling, decli-
La slide sintetizza i punti cardine della strategia digital di Enel, incentrata su un approccio consumer-centrico
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Lanciato a settembre, il nuovo sito web di Enel ha una fruizione mobile e un’impostazione più giornalistica in modo da offrire contenuti interessanti agli utenti
nato soprattutto attraverso visual content, come video e foto. Ce ne può parlare? Chi si occupa della produzione di questi contenuti? Si tratta di un concetto fondamentale perché Enel ha un impatto fortissimo nella vita di decine di milioni di persone nel mondo; eppure si sa molto poco di questa azienda. Da quando sono qui ho conosciuto colleghi appassionati che fanno cose incredibili e noi vogliamo raccontarle. Lo sviluppo dei contenuti avviene insieme a partner esterni in diretto rapporto con il content strategist interno a Enel, sotto la mia supervisione. In cosa consiste l’approccio ‘Lean Startup’ dentro una grande multinazionale come Enel? Quali processi mettete in campo per la produzione e il lancio di idee e attività innovative? Il caso dello sviluppo di Enel.com è un ottimo esempio di applicazione. Il lavoro viene suddiviso in cicli (detti sprint, ndr) e segue metodologie di sviluppo agile. La sintesi è che partendo da un Minimum Viable Product (Mvp, ndr), una versione minima ma completa, si sviluppa il concept con prototipi sempre più ricchi. In questo modo si va molto veloci: è più facile ricevere i feedback di tutti quando si procede con un esempio pratico. Queste metodologie di lavoro possono essere molto utili anche per le grandi corporation in situazioni che coinvolgono molti stakeholder. nc
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ITALIAONLINE SOSTIENE LA DIGITALIZZAZIONE DEL PAESE AIUTARE LE IMPRESE NEL LORO PERCORSO DI DIGITALIZZAZIONE, CONDIZIONE INDISPENSABILE PER INCREMENTARNE IL TASSO DI COMPETITIVITÀ A LIVELLO NAZIONALE E INTERNAZIONALE. È QUESTA LA PRINCIPALE RAGION D’ESSERE DELLA NUOVA ITALIAONLINE, CHE HA DA POCO LANCIATO TRE NUOVE SOLUZIONI DEDICATE AL MERCATO DELLE PMI, IOL CONNECT, IOL WEBSITE E IOL AUDIENCE. DI MARIO GARAFFA
La competitività delle imprese italiane dipende, in primis, dalla loro digitalizzazione, ossia dalla loro capacità di essere presenti e attivi in modo efficace sul web e in mobilità. E qui entra in gioco la nuova Italiaonline, società nata dalla fusione per incorporazione di Italiaonline Spa in Seat Pagine Gialle Spa, efficace dallo scorso 20 giugno. “L’obiettivo strategico di Italiaonline spiega il ceo Antonio Converti - è consolidare la leadership nel mercato del digital advertising per grandi account, con la mission di digitalizzare le Pmi, vera ossatura economica del Paese. Noi, come più grande Gruppo digitale italiano, vogliamo aiutare le imprese in questo percorso e quindi supportare l’Italia nella sua crescita digitale. Tutto questo, in sintesi, lo si ritrova nelle due parole che accompagnano il nostro brand, ossia passione impresa”.
Quali servizi avete messo a punto per supportare e ottimizzare la digitalizzazione delle imprese? In sostanza, perché un’azienda dovrebbe affidarsi a Italiaonline? Perché essere presenti e subito raggiungibili in Rete è fondamentale per incrementare il proprio business e, per esserci, occorre passare da Italiaonline. Abbiamo la più vasta inventory sul display e video advertising, segmentata per target di audience.
Siamo i più importanti premier partner di Google in Italia e siamo partner rilevanti anche per Facebook. Aggiungete l’audience di properties come PagineGialle, i nostri portali e i milioni di account delle nostre mail, e ottenete un digital advertising mix unico in Italia, veicolabile grazie alla più grande rete sul territorio di consulenti, circa un migliaio distribuiti su oltre 70 media agency. A settembre avete lanciato tre nuove soluzioni dedicate al mercato delle Pmi, ossia IOL Connect, IOL Website e IOL Audience. Ce le può descrivere evidenziando gli aspetti più innovativi? Con IOL Connect tutti i dati rilevanti perché un’azienda sia immediatamente reperibile in Rete e in mobilità sono sincronizzati e regolarmente aggiornati su un vastissimo circuito di touchpoint tra siti, motori di ricerca, social network e sistemi di navigazione satellitare. Con IOL Website forniamo alle aziende, in meno di un mese, un nuovo sito internet in Html5 perfettamente responsive, mettendo a disposizione un personal consul-
Antonio Converti, ceo Italiaonline
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Libero Tecnologia, l’ultimo portale verticale nato in casa Italiaonline, all’interno del ‘mondo Libero’, dedicato a tecnologia, innovazione e digital life
te responsive, quindi con la massima user experience per qualasiasi tipo di device. Siamo pertanto in grado di pianificare campagne ad hoc, modellate a seconda del dispositivo di visualizzazione.
tant dedicato per tutti i passi del sito, dalla scelta della grafica alla selezione di foto e contenuti, dalla quality assurance prima della messa online a tutte le attività di manutenzione, monitoraggio e analisi dei risultati. Con IOL Audience, Italiaonline diventa un vero e proprio media planner per le Pmi, offrendo loro un servizio a tutto tondo che comprende tutti gli aspetti di una campagna di marketing online: lo studio della strategia di comunicazione, la realizzazione dei contenuti editoriali, la negoziazione degli spazi pubblicitari, il controllo e ottimizzazione della campagna in tempo reale e la misurazione con i migliori analytics.
I tre servizi lanciati a settembre 2016 da Italiaonline per la digitalizzazione delle Pmi italiane, ossia IOL Connect, IOL Website e IOL Audience
Passiamo al mondo dei portali. Quali sono le ultime novità relative a Virgilio, Libero e superEva? Abbiamo recentemente rinnovato l’home page di Virgilio con una gestione dei contenuti sulla base dei trend search e social, come già sviluppato internamente per superEva, primo sito in Italia basato al 100% su una strategia editoriale data driven. Grazie a un algoritmo che cattura in tempo reale i temi di tendenza sui motori di ricerca e i social network, la nuova home page Virgilio presenta in evidenza gli articoli e le fotogallery che più hanno successo. Nel ‘mondo Libero’ abbiamo varato da pochissimo Libero Tecnologia, il portale verticale dedicato a tecnologia, innovazione e digital life, con contenuti chiari e di qualità: dalle news con anticipazioni da Usa e Far East all’internet of things, agli approfondimenti sui mondi Android e Apple. Tutte le nostre properties sono perfettamen-
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Ci fornisce i dati aggiornati di audience relativi alle vostre principali properties? Le nostre tre principali properties sono Virgilio, Libero e PagineGialle, che totalizzano rispettivamente in media 12,4, 9,7 e 5,5 milioni di utenti unici mensili (fonte: Audiweb View, powered by Nielsen, Tda media primo semestre 2016, ndr). I nostri servizi di posta elettronica Libero Mail e Virgilio Mail sono i più diffusi del Paese, con oltre 10 milioni di account attivi. Ci descrive una recente case history particolarmente rappresentativa del vostro modo di intendere l’online advertising? Un nostro partner privilegiato per la comunicazione pubblicitaria è Samsung Electronics Italia, partner con cui abbiamo creato varie case history nel corso degli anni e abbiamo lanciato sui nostri portali molte campagne digital, in occasione dei lanci dei prodotti Samsung Galaxy e Gear. La più recente, di fine settembre, è stata realizzata per Samsung Gear IconX, gli innovativi auricolari senza filo, particolarmente adatti per le sessioni di fitness, grazie al monitaraggio dell’allenamento fisico e ai comandi touch. La campagna digital, online sulle home page di Libero e Virgilio, è stata sviluppata interamente in Html5 e, oltre a un’animazione di effetto, offriva all’utente la possibilità di fruire, in tempo reale, di tre contenuti video inediti in modalità interattiva e in Full HD su qualsiasi device. La tecnologia di alto livello di tutti i prodotti Samsung Mobile si sposa perfettamente con il nostro modo di intendere il web advertising. nc
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TRIBOO SI RAFFORZA PER GUIDARE LA DIGITAL TRANSFORMATION DELLE IMPRESE LA FUSIONE PER INCORPORAZIONE DI GROTHER, HOLDING DI TRIBOO DIGITALE, IN TRIBOO MEDIA, CHE HA DATO VITA ALLA NUOVA TRIBOO SPA, SI INSERISCE ALL’INTERNO DI UN AMPIO PROGETTO DI ESPANSIONE E RAFFORZAMENTO AZIENDALE. L’OBIETTIVO È CHIARO: ESSERE INDIVIDUATI DALLE IMPRESE COME IL PARTNER IDEALE CHE POSSA AFFIANCARLE NEI LORO PROCESSI DI EVOLUZIONE E TRASFORMAZIONE DIGITALE. DI MARIO GARAFFA
Più forti, più uniti e più integrati. Triboo Media ha ufficialmente finalizzato la fusione per incorporazione di Grother, holding di Triboo Digitale, società del gruppo attiva nella fornitura di soluzioni e-commerce end to end, dando vita alla nuova Triboo Spa. Parallelamente all’operazione di fusione, le attività di digital advertising svolte dalle varie sigle operative del Gruppo, quali Leonardo Adv, TAG Advertising, Moboo Adv, confluiranno in un’unica società, la Triboo Media Srl, che forte del suo storico Dna, diventa la società specializzata del Gruppo nel segmento dell’online advertising e digital publishing. Per conoscere le motivazioni e approfondire le dinamiche che stanno dietro a queste operazioni strategiche, abbiamo sentito Gabriele Mirra, ceo Triboo Spa.
Può spiegare la strategia che ha portato a questa fusione? Quali linee guida di sviluppo state seguendo? La fusione che ha dato vita alla nuova Triboo Spa si inserisce all’interno di un più ampio progetto di espansione e rafforza-
Gabriele Mirra, ceo Triboo Spa
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mento aziendale, avviato progressivamente in questi anni con le acquisizioni di Gruppo HTML, Brown Editore, TAG Advertising e Prime Real Time. Il Gruppo si ispira a una politica aziendale che, da un lato, mira a potenziare le sinergie operative interne e alla crescita organica, e dall’altro fa leva su operazioni di M&A (merger & acquisition, ndr) volte ad aggregare nuove realtà affini al proprio business model, al fine di accelerare la crescita e lo sviluppo. In quest’ottica, la fusione con Triboo Digitale è stato lo step naturale e consecutivo per crescere ulteriormente e presentarsi sul mercato come un unico Gruppo che possa essere identificato univocamente tra i leader del mercato digitale. Un Gruppo che si pone come mission quella di affiancare grandi e medie aziende lungo tutta la catena del valore della loro presenza digitale. L’ambizione che ci siamo posti è quella di essere individuati dalle imprese come il partner ideale che possa accompagnarle nei loro processi di digital transformation. Tra gli obiettivi immediati, inoltre, stiamo
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portando avanti il percorso per il passaggio dal segmento Aim di borsa italiana al mercato regolamentato Mta, possibilmente segmento Star. Naturalmente continueremo a mettere il nostro focus anche su partnership strategiche come quella, per esempio, siglata in primavera con Sharethrough, la piattaforma di native advertising leader nel settore dell’in-Feed, di cui Prime Real Time, controllata da Triboo, è distributore esclusivo per l’Italia.
Giulio Corno, founder & chairman Triboo Spa
grado di soddisfare tutte le esigenze di presenza su internet. Grazie alla fusione di due realtà così importanti, abbiamo l’opportunità di proporre ai nostri clienti soluzioni media, advertising ed e-commerce in un’unica offerta end to end che ci permetta un posizionamento unico e distintivo. In concomitanza con la fusione, inoltre, è stata portata avanti un’operazione di semplificazione grazie alla quale le concessionarie advertising del Gruppo - Leonardo Adv, TAG Advertising e Moboo Adv - confluiranno in un’unica realtà, la Triboo Media Srl, che diventerà così la società specializzata nelle attività di online advertising e digital publishing del nuovo Gruppo.
Quali servizi proporrà il nuovo Gruppo? Può parlarci della nuova Triboo Media? Triboo vuole essere il partner strategico ideale per le medie e grandi aziende che vogliono affrontare professionalmente il mercato digitale, presentando loro un’offerta commerciale unica e integrata, in
TRIBOO MEDIA_ 17 BRAND EDITORIALI PROPRIETARI: Portali: Leonardo, www.leonardo.it Food: Agrodolce, www.agrodolce.it Donne: Gravidanza Online, www.gravidanzaonline.it - Dire Donna, www.diredonna.it Roba da Donne, www.robadadonne.it - Green Style, www.greenstyle.it Tecnologia: Html, www.html.it - Web News, www.webnews.it Automotive: Motori, www.motori.it Finance: Finanza Online, www.finanzaonline.com - Finanza, www.finanza.com Borse, www.borse.it - Wall Street Italia, www.wallstreetitalia.com Economia: Pmi, www.pmi.it - Manager Online, www.manageronline.it Pubblica Amministrazione, www.pubblicaamministrazone.net Giovani: Student Ville, www.studentville.it OLTRE 250 SITI IN CONCESSIONE NUMERI: - 13 milioni utenti unici - 282 milioni di pagine viste - market reach mensile del 50% (fonte Audiweb View - Tda)
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Qual è il nuovo posizionamento di Triboo Media? Perché un cliente dovrebbe scegliere di affidarsi a voi? La fusione delle tre concessionarie del Gruppo ha come obiettivo principale la creazione di uno dei leader di mercato nell’ambito del segmento del digital advertising. L’ampia offerta advertising di Triboo Media permetterà di raggiungere in modo mirato ed efficace i principali obiettivi di comunicazione degli inserzionisti, grazie a un publisher network costituito da 17 testate verticali di proprietà e oltre 250 siti in concessione capaci di generare una market reach mensile di oltre il 50%. Triboo Media, quindi, rimarrà fedele al suo storico posizionamento e continuerà a operare al fianco dei clienti e dei centri media per supportarli in operazioni di branding, performance advertising e vertical solution, forte delle esperienze e delle competenze portate in dote da tutte le varie sigle che facevano parte del Gruppo. Credo che siano referenze più che accreditate per i nostri clienti. nc
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24. NC DIGITAL AWARDS: L’EDIZIONE 2016 28. LO SPONSOR 31. LA GIURIA 39. AZIENDE E AGENZIE
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GLI NC DIGITAL AWARDS PUNTANO SEMPRE PIÙ IN ALTO CON IL PREMIO IOT 185 CAMPAGNE IN CONCORSO, DI CUI 34 INTEGRATE E 24 ISCRITTE AL ‘PREMIO FACEBOOK’. QUESTI I NUMERI DELLA QUINTA EDIZIONE DELLA COMPETIZIONE, RIVOLTA ALLA MIGLIORE COMUNICAZIONE DIGITALE, CHE HA VISTO TRIONFARE LA CAMPAGNA ‘HAPPY TEARS’ DI PROXIMITY BBDO PER TEMPO. NOVITÀ DI QUEST’ANNO GLI ‘IOT AWARDS’ DEDICATI A UNO DEI SETTORI PIÙ ‘DISRUPTIVE’ DEL MOMENTO. DI ILARIA MYR
Proseguono sull’onda del successo dello scorso anno gli NC Digital Awards, che dopo essere cresciuti nel 2015 del 135%, si stabiliscono su un altissimo numero di lavori iscritti: per la precisione 185, di cui 24 del Premio Facebook, per il terzo anno abbinato al premio firmato da ADC Group. La competizione dedicata alla migliore comunicazione digitale, interattiva e online italiana, per il terzo anno consecutivo premia, infatti, non solo le tre agenzie/aziende che hanno sviluppato le campagne più efficaci sul social network, ma anche i progetti che spiccano per creatività, utilizzo video e risultati. A giudicare i lavori iscritti in gara una prestigiosa giuria di 31 accreditati professionisti della comunicazione italiana, guidati da Tony Gherardelli, head of Innovation promotion Intesa Sanpaolo. I giurati si sono dati appuntamento il 13 settembre
al Memo Restaurant di Milano, per valutare ex novo in sessione plenaria le 25 campagne digitali integrate in shortlist e i 10 progetti Facebook, finalisti dopo una prima fase di voto online. A presentare ‘live’ i progetti, in una formula ormai collaudata, le agenzie creative, che hanno così potuto interagire con i giurati, chiarendo alcuni dubbi e approfondendo gli aspetti cruciali delle campagne da loro curate. Ad affiancare gli NC Digital Awards come main sponsor anche quest’anno è CheBanca!; numerosi i partner tecnici: Digivents, Direzione Osti-
Gli NC Digital Awards 2016, in collaborazione con Silicio, testata fondata da Gabriele di Matteo, vedono la nascita di un nuovo premio dedicato ai casi più innovativi del mercato dell’Internet delle Cose
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nata, East End Studios, Gothacom, Loretoprint, Memo Restaurant, New Light, Nue, Planning Italy, Runway, Special Lab, Sts Communicationn e Telemeeting Italia. Tra le novità di questa edizione della competizione targata ADC Group, il lancio del nuovo premio dedicato ai casi più innovativi del mercato IoT. Nata dalla collaborazione con Silicio, testata fondata da Gabriele di Matteo, che produce il format in onda sul canale 512 di Sky, la nuova competizione è dedicata ai casi più innovativi del mercato dell’Internet delle Cose implementati o realizzati da aziende, società IT, strutture che sviluppano le tecnologie IoT (sensori, algoritmi, software), sviluppatori indipendenti e startup che operano nel settore dell’innovazione tecnologica. I progetti possono concorrere in sette categorie (‘Automotive/Mobilità’, ‘Smart Home/Energia’, ‘Retail’, ‘Wearable’, ‘Smart Cities’, ‘Miscellanea’ e ‘Startup’) e salire sul podio per ricevere diversi riconoscimenti: un Best IoT Award, sei awards di categoria merceologica (solo primi classificati), un Premio Speciale Startup e i Premi dell’Editore. Così come quelli in gara per gli NC Di-
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SHORTLIST DIGITAL INTEGRATED CAMPAIGN_NC DIGITAL AWARDS 2016_ CAMPAGNA DIGITALE INTEGRATA
AGENZIA
CLIENTE
Crea il tuo gusto 2
A-Tono
San Carlo Unichips
Camparisoda&Amicistretti
Chapeaux
Davide Campari - Milano
Radio Italia Live - Il Concerto 2016
CheBanca!
CheBanca!
Ingdan Italia
Early Morning
Ingdan
A-Experience
Gruppo Roncaglia
Mercedes-Benz Italia
Unieuro Club
Gruppo Roncaglia
Unieuro - SGM Distribuzione
smartFORstore
Gruppo Roncaglia
smart (Mercedes-Benz Italia)
#FindTheSUV
Gruppo Roncaglia
Mercedes-Benz Italia
Monini Premi e Spremi
H-Art
Monini
Welcome Home Stars
Hdrà
UniCredit
Data Relevance
iProspect
Infostrada
Fisherman’s Friend Air Guitar
Isobar Communications
D&C (Brand Fisherman’s Friend)
Tim Rebranding
Leagas Delaney Italia
Tim
Fiat Nuova 500. Sali a bordo
Maxus
FCA Group - Fiat / Market Italy
Grazie for Comments
Meloria
Grazie Natural
#nonperderedivista
Meloria
VisionOttica
Milan InSight
Nimai Digital Company, B Fluid, Elipse
UniCredit
Nutella Dialetti
OgilvyOne & Geometry Global
Ferrero - Nutella
C1 Master Of Fit
Phd Media
Citroën
Happy Tears
Proximity Bbdo
Tempo
Extra di Sky
Qmi Interactive, Connection-e
Sky
#TifiamoInsieme in casa
Coca-Cola
The Big Now Coca-Cola Italia
Viaggio in testa
ubi banca
ubi banca
Vodafone 4G Emotion Eye 360
Y&R/Vml Italia
Vodafone Italia
The Christmas Exchange
Y&R/Vml Italia, The Jackal
Vodafone Italia
gital Awards, i lavori iscritti al nuovo premio, sono stati valutati da un autorevole panel di giurati, da personalità appartenenti al mondo delle imprese che investono in comunicazione digitale e, in aggiunta, da esperti super partes del settore IoT. Altra novità degli NC Digital Awards 2016, le due tipologie legate al mondo del branded entertainment: branded content e native advertising. And the winner is… Nelle pagine seguenti troverete il tabellone riassuntivo dei premi di tipologia, svelati durante la cerimonia del 24 novembre presso gli East End Studios di Milano. Di seguito, invece, sintetizziamo i punti di forza dei tre progetti vincitori assoluti.
DIGITAL INTEGRATED CAMPAIGN PRIMO PREMIO ‘Happy Tears’ Proximity Bbdo per Tempo La campagna ha puntato sulla ‘destagionalizzazione’ del prodotto - legato nell’immaginario collettivo e nelle precedenti comunicazioni al raffreddore e quindi ai mesi di brutto tempo - in un ‘must have’ in ogni momento dell’anno, a cui sono associate emozioni positive. E cosa c’è di più positivo di una proposta di matrimonio? Per questo, Tempo ha lanciato un’originale iniziativa: a dicembre, oltre 3.000 ragazzi si sono candidati sul sito Unapropostadasogno.it per regalare alle proprie ragazze la proposta dei loro sogni. Ma solo la storia più emozionante è stata trasforma-
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ta in un film diretto da uno dei massimi esperti in storie d’amore: Luca Lucini. Il finale (ovvero la proposta di matrimonio) è stato poi girato dal vivo, al cinema Anteo di Milano, avanti a 100 comparse, tra cui i familiari e gli amici della coppia. Il tutto, all’insaputa della protagonista che credeva di assistere a una semplice anteprima e non al film della sua storia d’amore. Dopo il fatidico sì (e fiumi di lacrime), l’intero progetto ha dato vita a un hero content e a un cortometraggio d’autore diffusi sui canali social del brand. Un minisito dedicato (Dillocontempo.it) ha, inoltre, trasformato i fazzoletti in un nuovo media dove comunicare i momenti più felici della propria vita, dando finalmente ai fazzoletti un significato nuovo e positivo.
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L’operazione ‘Happy Tears’ di Bbdo Proximity per Tempo ha raccolto, attraverso un sito dedicato, le storie d’amore di oltre 3.000 persone. Quella più emozionante è stata trasformata in un film diretto da Luca Lucini proiettato al cinema davanti alla coppia, con il finale (la proposta di matrimonio alla donna) girata dal vivo
Risultati: più di 10 milioni di media impression, più di 50 milioni di interazioni spontanee, oltre 100.000 menzioni organiche. Titolo progetto: Happy Tears. Cliente: Tempo. Agenzia: Proximity Bbdo. Credits: F. Pepe, S. Siani (executive creative directors), M. Picci, A. Jaccarino (creative directors), F. Montrucchio (art director), M. Carallo (copywriter), I. Mosca (head of digital and integration), M. Mastandrea, I. Castiglioni (account directors), M. Lucatelli (account executive), N. Guarino (social media manager), M. Kirkham (producer), Section 80 (production company), L. Lucini, M. Prosepio (directors), ZenithOptimedia (centro media).
vità natalizie le persone sono più difficili da intercettare dal punto di vista mediatico, ma quello che non smettono mai di fare è aggiornare e controllare il proprio feed di Facebook. Si è quindi deciso di creare un video branded content da distribuire su Facebook a tema ‘le cose peggiori che possono succedere a Natale’ e in particolare i ‘regali sbagliati’. In collaborazione con i web influencer ‘The Jackal’ l’agenzia ha attivato la community Facebook con una serie di video content, per poi ingaggiarli in una promo-activation che permettesse loro di cambiare i regali brutti in-store con un servizio/prodotto Voda-
SECONDO PREMIO ‘The Christmas Exchange’ Y&R/VML Italia e The Jackal per Vodafone Italia Il punto di partenza è molto semplice e vicino alla vita di ognuno: durante le festi-
Attraverso Facebook e video realizzati ad hoc dai The Jackal, il progetto ‘The Christmas exchange’ di Y&R/VML ingaggiava gli utenti in una promo-activation che permetteva di cambiare i regali di Natale non graditi con servizi e prodotti Vodafone
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fone. Ogni video content è stato creato con un obiettivo specifico: con il primo video creare awareness sulla digital activation, con il secondo video creare engagement sulla pagina del brand video, e con il terzo portare le persone instore previa registrazione su una Tab presente sulla fanpage di Vodafone Unlimited. Il progetto è partito dai social ed è stato riportato sulle principali testate giornalistiche nazionali, al cinema e nei principali Tg nazionali ed è atterrato sul territorio portando gli utenti negli store Vodafone. Risultati: +1.600% traffic to store, 7mln di view organiche, 75.000.000 impression, 500.000 interazioni, 700.000 euro di media earning. Titolo progetto: ‘The Christmas Exchange’. Cliente: Vodafone. Agenzia: Y&R/VML Italia, The Jackal.
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‘Grazie for Comments’ di Meloria è un’iniziativa concreta a favore dell’ambiente che, in linea con la filosofia del brand Grazie Natural, ha trasformato i commenti negativi postati su Facebook in ‘concime’ e quelli positivi in ‘semi’
On air: dicembre 2015-gennaio 2016. Credits: V. Gitto (dir. creativo), F. Fabbri (dir. creativo e art), A. Patscot e R. Audia (art dir.), J. Attardo (dir. creativo copy), V. Giuccioli (copy), The Jackal (cdp), A. Felco e N. Verre (casa post produz.), F. Ebbasta (regia), P. Di Sano (direz. fotografia), L. Martin (musica), Mec (centro media).
TERZO PREMIO ‘Grazie for Comments’ Meloria per Grazie Natural Grazie Natural, la carta che non taglia gli alberi, ha lanciato un’iniziativa finalizzata ad aumentare il dialogo tra i propri fan, in linea con la filosofia del brand (nulla si disperde, se tutto si ricicla), trasformando i
GIURIA NC DIGITAL AWARDS 2016, LA LOCATION_ In occasione della quinta edizione degli NC Digital Awards per la sessione plenaria di giuria è stato scelto il Memo Restaurant di Milano, una location legata alla tradizione della cultura gastronomica e dello spettacolo, capace di offrire un ambiente dal calore familiare, ma dotato di tecnologie e servizi all’avanguardia. Nato alla fine degli anni Cinquanta per accogliere il cinema Abadan, ispirato all’omonima città iraniana nota per i giacimenti petroliferi, il locale è stato ristrutturato dall’architetto Memo Colucci, che ha voluto riportare il vecchio cinema all’antico splendore. Al centro del grande salone (250 mq), caratterizzato da arredi d’epoca derivati da diverse aree geografiche, si trova un ampio salotto anni Cinquanta con un camino centrale e, sullo sfondo, uno banco bar in legno e zinco con decorazioni d’ispirazione coloniale. Il palco, incorniciato da un grande sipario verde muschio, è ben visibile dai tavoli, divisi da piccole library. Una grande scala laterale conduce al piano gallery (110 mq), suddiviso in diversi salotti, che offre una vista riservata sul palco. Grazie all’ottima acustica, che rappresenta uno dei punti di forza del locale, è possibile organizzare anche spettacoli con differenti proposte artistiche. La location è disponibile per feste private e appuntamenti di ogni tipo: convegni, conferenze, mostre, sfilate ed eventi aziendali. La capienza è di circa 200 coperti per le cene placé, per le cene a buffet la capienza è di circa 300 persone. La ristorazione offre diverse proposte personalizzabili: aperitivi, light dinner, buffet, cena placè, servizio catering. Per info e prenotazioni: eventi@memorestaurant.com; tel. +39 345 98 12 352.
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commenti negativi in ‘concime’ e quelli positivi in ‘semi’. Dai commenti dei fan sono nati veri alberi, successivamente piantati a Punta Mesco, l’area naturalistica risanata dal Fai-Fondo Ambiente Italiano, durante l’evento di inaugurazione. Un video spiegava in modo originale e divertente la meccanica e su Facebook, ogni singola persona che commentava riceveva una risposta con la foto di un seme o del concime a seconda del tipo di commento. I migliori commenti sono stati stampati e legati intorno agli alberi che, dopo essere cresciuti in serra, sono stati piantati a Punta Mesco. Facebook è stato di vitale importanza per il successo e per l’idea stessa della campagna. Come? Fornendo insight nuovi semplicemente ascoltando i propri fan. Grazie alla sua piattaforma adv, il brand si è rivolto a un pubblico altamente profilato, che ha generato ulteriore traffico sulla pagina grazie alle interazioni. Inoltre, per permettere ai fan di seguire gli aggiornamenti dell’iniziativa, è stata realizzata una landing page ad hoc. Risultati: le interazioni sulla pagina sono aumentate del 3.000% e si è verificato un incremento senza precedenti di richieste per avere maggiori informazioni sui prodotti Grazie Natural. Inoltre, grazie al prezioso endorsement del Fai-Fondo Ambiente Italiano, il brand ha ulteriormente rafforzato il proprio posizionamento. Titolo progetto: ‘Grazie for comments’. Cliente: Grazie Natural. Agenzia: Meloria. On air: giugno 2015-gennaio 2016. Credits: A. Rosagni e L. Gerosa (dir.creativi), T. Foroni e M. Pallanca (art dir.), L. Gallina (copy), B. Salmona (account manager), M. Giusto (digital strategist). nc
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CHEBANCA!: LA TECNOLOGIA RENDE MEMORABILE L’ESPERIENZA DEL CLIENTE CHI SI OCCUPA DI INNOVAZIONE DEVE PARTIRE DALL’UTENTE E CONCENTRARSI SULLE SUE EMOZIONI E SUI SUOI COMPORTAMENTI. LA DIGITALIZZAZIONE E LA OMNICANALITÀ DIVENTANO LEVE DI BUSINESS PER MIGLIORARE L’ESPERIENZA DEL CLIENTE. L’APPROCCIO DI CHEBANCA!, PER IL TERZO ANNO CONSECUTIVO MAIN SPONSOR DEGLI NC DIGITAL AWARDS, PARTE DA QUI. DI MARIO GARAFFA
Puntare sull’innovazione digitale per rafforzare la relazione con le persone, costruendo esperienze di consumo semplici, efficienti e memorabili. È questa una delle principali linee guida dell’approccio di CheBanca!, che per il terzo anno consecutivo ha scelto di legare il proprio nome a quello degli NC Digital Awards, sostenendo il premio in qualità di main sponsor. “CheBanca! conferma questa scelta afferma Luca Prina, direttore centrale marketing e comunicazione CheBanca! - perché si tratta del più importante evento in ambito digital marketing e, come banca multicanale, fortemente improntata al digitale, non possiamo di certo mancare”.
elementi che rendono vincente una campagna di comunicazione digitale? Per essere efficace, deve contenere un messaggio forte, semplice e distintivo. Ci deve essere soprattutto una call-to-action chiara e i vari soggetti devono essere declinati
per potersi adattare ai diversi device. Occorre saper comunicare per proporre soluzioni chiare ed efficaci ai bisogni dei clienti, grazie anche a una elevata capacità di coinvolgimento. Secondo quali approcci, modelli e metodi, CheBanca! elabora iniziative di comunicazione digitale? Uno degli aspetti fondamentali di questa epoca è capire come essere parte attiva del cambiamento introdotto dal digitale, e non subirlo. Chi si occupa di marketing e di innovazione deve sempre partire dal cliente e concentrarsi sulle sue emozioni e sui suoi comportamenti. La tecnologia, la digitalizzazione e la omni-canalità diventano di conseguenza ‘leve di business’ per rendere efficiente e ‘memorabile’ l’esperienza del cliente. Essere multicanale oggi significa valorizzare il ruolo di tutti i canali di contatto che il cliente può attivare sulla base delle sue specifiche esigenze, in ogni momento, a cominciare dal digitale. In questo contesto, le attività di marketing digitale sono fondamentali per farci conoscere da potenziali nuovi clienti - il 32% dei clien-
Partiamo dalla vostra esperienza maturata agli NC Digital Awards. Quali sono gli
Luca Prina, direttore centrale marketing e comunicazione CheBanca!
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ti di CheBanca! ha richiesto un prodotto via web -, per declinare le attività di customer relationship management, e per valorizzare le attività di comunicazione integrate a supporto della brand equity di CheBanca!. Quali sono le principali innovazioni che avete introdotto sul fronte digitale? Può fare il punto sulle ultime iniziative lanciate? Tra le novità più recenti c’è Yellow Advice, un nuovo modello di consulenza personalizzata per gli investimenti, che unisce l’innovazione della tecnologia robo-advisor e l’affidabilità di un consulente dedicato. In sostanza mette insieme il meglio del digital, con piattaforme da cui gestire e controllare i propri investimenti, e il meglio del fattore ‘human’, grazie alla consulenza di esperti dedicati. In un servizio come Yellow Advice c’è la sintesi perfetta del posizionamento della nostra marca, racchiusa nel payoff ‘CheBanca!, The Human Digital Bank’, e della conseguente capacità di costruire relazione in modo innovativo rispetto al mercato di riferimento. In quest’ottica, si colloca anche la nuova piattaforma di digital banking, un nuovo modo per rendere l’esperienza con CheBanca! ancora più semplice, intuitiva e coinvolgente, perché capace di instaurare una vera relazione con i clienti.
‘Yellow Advice’ rappresenta un nuovo modello di consulenza personalizzata per gli investimenti, che unisce l’innovazione della tecnologia robo-advisor e l’affidabilità di un consulente dedicato
‘CheGiallo!’, vero e proprio spettacolo proposto nei teatri italiani e interpretato, tra gli altri, da Gerry Scotti e Gene Gnocchi, ha messo a confronto, in modo ironico, vecchie convinzioni e nuove abitudini nel rapporto tra banca e cliente. Un esempio di ‘branded content’ di scena a teatro
to importante anche la presenza sul territorio per servire il cliente che preferisce richiedere informazioni o perfezionare le operazioni in filiale.
Come si inserisce il digitale nella più ampia strategia integrata messa in pratica da CheBanca!? Quale ruolo o compito attribuite ai vari social media? L’ecosistema digitale di CheBanca! prevede un presidio costante di tutte le properties per generare valore di business e di brand. In generale, il web è sempre il luogo dove rafforzare la relazione con le persone; a partire da Facebook, che per noi è diventato un nuovo canale del ‘servizio clienti’. Ogni social network ha il suo ruolo: Facebook è il luogo principale di relazione e di caring, ma anche d’informazione e intrattenimento insieme a Google+ e YouTube. Twitter è lo spazio dell’innovazione, LinkedIn quello dedicato alle informazioni istituzionali e i profili Pinterest e Instagram rappresentano la nuova sfida della creatività. Ma come banca ‘human’ oltre che ‘digital’ è mol-
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Ci racconta qualche vostra case history? Fin dalla sua nascita, la squadra di CheBanca! ha dedicato grande impegno e attenzione alla componente comunicativa. Basti citare, ad esempio, la campagna ‘Cambia in giallo!’, nata cogliendo l’opportunità offerta dal decreto sulla portabilità dei conti correnti. CheBanca! ha ideato un nuovo format di comunicazione basato sul forte contrasto tra il ‘mondo grigio’ della banca tradizionale e quello giallo, fresco e innovativo di CheBanca!: un invito al cambiamento, richiamato dal claim ‘Non cercare di cambiare la tua banca, Cambia Banca!’. A supporto è stato realizzato anche un sito dedicato, Cambiaingiallo.it, uno spazio aperto a tutti, ricco di consigli utili per cambiare banca, tutorial, risposte pratiche e tanti altri strumenti. Da citare anche ‘CheGiallo!’, un vero e proprio spettacolo proposto nei più noti teatri italiani e interpretato da un cast d’eccezione composto, tra gli altri, da Gerry Scotti e Gene Gnocchi. Il copione - scritto su misura per CheBanca! - ha messo a confronto, in modo ironico, vecchie convinzioni e nuove abitudini nel rapporto tra banca e cliente. Per la prima volta, dunque, il ‘branded content’ è stato di scena a teatro. Ulteriore iniziativa di successo è stata ‘Yellow Christmas’: lo scorso dicembre i passanti di corso Buenos Aires a Milano sono stati coinvolti nella ‘Yellow Experience’, una lunga passeggiata in giallo sotto le luminarie natalizie e sulle note di Radio Yellow Christmas, la radio di CheBanca! nata in collaborazione con Rds. nc
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TECNOLOGIA E MISURAZIONE, LA COMUNICAZIONE PASSA DA QUI QUESTI, INSIEME ALL’INTEGRAZIONE FRA MEZZI ONLINE OFFLINE, SONO, SECONDO I GIURATI, I TREND PRINCIPALI EMERSI DAI LAVORI ENTRATI IN SHORTLIST AGLI NC DIGITAL AWARDS 2016. SCARSEGGIA FORSE UN PIZZICO DI INNOVAZIONE NELLA CREATIVITÀ. MA IL SENTIMENT GENERALE È CHE SI FACCIA SEMPRE MEGLIO E CHE LA STRADA IMBOCCATA SIA ORMAI QUELLA GIUSTA. DI ILARIA MYR
È un miglioramento generalizzato quello che emerge dai commenti dei 31 giurati che hanno scelto i vincitori degli NC Digital Awards 2016 durante la riunione in sessione plenaria, il 13 settembre al Memo Restaurant di Milano. Secondo quanto dichiarato a margine delle votazioni, è cresciuta per molti degli intervistati la qualità media dei lavori, insieme al livello di integrazione fra online e offline. Come spiega bene Alfredo Pratolongo, direttore comunicazione Heineken Italia: “Mentre nelle scorse edizioni del premio c’erano molte campagne che non centravano il brief, devo dire che il livello si è standardizzato verso l’alto. Ormai tutti i progetti propongono delle piattaforme a 360 gradi”. A essere cresciuto è anche il livello delle presentazioni alla giuria dei progetti in gara da parte delle agenzie: “Da un lato, perché gli strumenti si sono evoluti - spiega Gaia Corradini, corporate marketing & digital communication manager Bosch - e dall’altro perché le agenzie ormai riconoscono la validità di questo premio e quindi fanno uno sforzo in più per ‘vendere’ la campagna al meglio”. Fra i trend emersi, spicca
l’uso del video, diventato ormai parte integrante della comunicazione che passa dal digitale. Addirittura, per il presidente di giuria Tony Gherardelli, head of innovation promotion Intesa Sanpaolo: “Se negli anni 2000 si diceva ‘content is the king’, oggi il re indiscusso è il video: quindi ‘video is the king’!”. Quello che però emerge con più forza dai commenti dei giurati è un’attenzione crescente rispetto al passato alla misurazione dei risultati della campagna: un elemento, questo, ormai imprescindibile sia per le aziende che commissionano il progetto, che vogliono avere risultati tangibili del proprio investimento, sia per i giurati stessi, che possono così valutare quanto la campagna abbia influito sul business. “Sicuramente c’erano progetti ben pensati e orchestrati sia strategicamente sia in termini di meccaniche, con obiettivi molto chiari sul ritorno concreto della campagna - spiega Emanuele Nenna, vice presidente AssoCom e cofounder e ceo The Big Now -. Insomma, un trend positivo, molto adeguato ai tempi, coerente con il bisogno di convertire gli investimenti”. C’è però ancora strada da fa-
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re, secondo Sylvain Querné, marketing manager Facebook, che per il terzo anno ha partecipato agli NC Digital Awards con un Premio dedicato. “Questo è il terzo anno del Premio Facebook all’interno degli NC Digital Awards: trovo che sia ancora da migliorare la misurazione delle campagne che risulta limitata a un esercizio che non va ancora abbastanza in profondità nei reali risultati di business dei clienti. Finché le metriche rimangono quelle dei ‘like’, ‘share’, commenti e reach organica, si fa fatica a migliorare, perché non sono direttamente correlate ai risultati di business”. Le opinioni però si dividono quando si parla di idea creativa: se alcuni sostengono che, anche su questo fronte, le campagne abbiano raggiunto un ottimo livello, i più ritengono invece che, a parte alcune rare eccezioni, sia scarseggiata l’innovazione. A monte, però, tutti concordano su un punto centrale: la comunicazione digitale non è più appannaggio di una sfera di pochi, ma è un mondo frequentato da una grande comunità di professionisti, che uniscono le competenze più tradizionali a quelle digitali e social. nc
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Giro di microfono tra i giurati degli NC Digital Awards 2016 per conoscere il loro punto di vista - a seguito della visione e valutazione delle campagne in gara - in riferimento alle principali tendenze che stanno caratterizzando la comunicazione digitale.
PRESIDENTE GIURIA NC DIGITAL AWARDS 2016 Tony Gherardelli, head of innovation promotion Intesa Sanpaolo Sono tre gli elementi che mi sembrano usciti con forza dai lavori della giuria. Il primo è l’aumento della qualità espositiva delle campagne: un aspetto che potrebbe sembrare puramente metodologico, ma che è in realtà fondamentale in quanto fondante del giudizio della giuria. Il secondo elemento è l’utilizzo degli influencer nelle campagne, che per la prima volta vediamo terminologicamente inserito nelle descrizioni. Terzo elemento è l’attenzione ai risultati, che in passato era meno presente, e che riflette chiaramente quello che le aziende chiedono oggi alle agenzie. Per concludere: se negli anni 2000 si diceva ‘content is the king’, oggi il re indiscusso è il video: quindi ‘video is the king’!
Annasara Bonandrini, marketing manager Italy, Iberica and campaign manager Emea Adobe Systems Italia
Daniela Cerquetti, responsabile comunicazione Distillerie Fratelli Branca Mi è sembrato chiaro che siamo entrati nella fase due dei social, che vengono utilizzati prendendo in considerazione anche la valutazione, l’analisi, i kpi, i ritorni, il drive to store, l’e-commerce. Vedo insomma un’evoluzione di questi strumenti che stanno diventando maturi all’interno del marketing mix. Per un corretto uso dei social, è importante integrarli con i media tradizionali dove c’è il consumatore, fornendo messaggi personalizzati e una customer experience indimenticabile. In generale, il livello dei progetti mi è sembrato buono: ho apprezzato molto il fatto che siano ben integrati e che vadano a toccare ciò che davvero interessa l’utente.
È emersa l’importanza del contenuto e della sua declinazione con una creatività che vada a catturare sempre nuovi segmenti di mercato con l’integrazione di tutti i canali. Ho notato un’attenzione crescente alla misurazione dei risultati, anche se dal punto di vista tecnologico mi pare che siamo ancora lontani da un’integrazione crosscanale. Mi sarebbe piaciuto affrontare l’argomento di come la tecnologia riesca a dare risultati di valore. Complessivamente giudico il livello dei progetti molto buono, da cui emerge una maturità digitale dei brand molto superiore a quella che è, soprattutto all’estero, la percezione del sistema Italia.
Gaia Corradini, corporate marketing & digital communication manager Bosch
Alessandro Costella, direttore generale Assorel
Trovo sia migliorata la qualità delle presentazioni: gli strumenti si sono evoluti e le agenzie riconoscono la validità di questo premio e fanno uno sforzo in più per ‘vendere’ la campagna al meglio. Per quanto riguarda i trend emersi, penso ci sia un generale appiattimento: mentre tutti cercano di dare una visione olistica sfruttando il multimedia, viene un po’ meno in luce la valenza dell’idea creativa. Si guarda di più alla quantità che all’effettiva qualità. Ciò è evidente nel fatto che un po’ tutti si rivolgono al target dei millennials e seguono il filone degli influencer. Infine, il ruolo delle emozioni: finalmente si lavora su emozioni, a cui le persone rispondono sempre più positivamente.
Rispetto alle precedenti esperienze in questa giuria ho notato un grande sforzo di nuova creatività e una più attenta attenzione alla misurazione dei risultati per essere ascoltati dalla Rete. Da questo consegue che il mercato chiederà sempre di più un grosso aumento di professionalità da parte delle agenzie. Per il settore delle relazioni pubbliche senza dubbio il digitale è una grande opportunità, ma anche una bella sfida. Le rp si integrano perfettamente nel digitale perché il digitale è storytelling e conversazione e tutto ciò che è al cuore della strategia di una buona campagna di relazioni pubbliche.
Andrea Cuneo, direttore marketing Twentieth Century Fox Italia
Umberto D’Oriano, responsabile social media Wind Telecomunicazioni
Questa è la mia prima volta nella giuria degli NC Digital Awards e trovo che sia un’esperienza molto arricchente. Mi è piaciuto vedere i lavori con un terzo punto di vista che non sia quello dell’azienda né quello dell’agenzia. Mi ha colpito il fatto che le agenzie cerchino di inventarsi sempre qualcosa di nuovo. Fra i trend emerge con forza l’utilizzo del video, che rappresenta però a mio avviso un passo indietro rispetto alle operazioni di qualche anno fa che puntavano ad aumentare l’interazione con il pubblico.
A mio avviso il punto di rottura rispetto alle scorse edizioni è un miglioramento importante della qualità delle presentazioni in termini di scientifizzazione, come se tutto l’ambiente si fosse acculturato sul tema: le domande della giuria e le risposte delle agenzie erano quelle giuste, la misurabilità molto più attenta e rilevante. Un clima, insomma, da ‘addetti ai lavori’ che oggi non sono più pochi ‘nerd’, ma una grande comunità composta da professionisti che uniscono le competenze più tradizionali a quelle digitali e social. Questa è la cosa più bella che sta succedendo.
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2016
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LA GIURIA
A cura di Mario Garaffa e Ilaria Myr
Maria Cristina Farioli, direttore sviluppo mercati Ibm
Rosanna Flammia, responsabile comunicazione Sanofi Pasteur Msd
Ho trovato un grande miglioramento rispetto alla scorsa edizione sia nella qualità delle campagne sia nelle presentazioni alla giuria da parte delle agenzie. Credo che quest’anno ci sia stato un metodo di esposizione molto simile fra tutti, che ha aiutato a valutare meglio i progetti. Riguardo ai trend, ho notato che mentre l’anno scorso le campagne digitali replicavano un po’ i media tradizionali, quest’anno invece si usano questi strumenti con una vera cultura digitale e con un forte incremento dell’approccio a 360 gradi, creando così una completezza del ciclo della campagna.
Martino Fossarello, chief financial officer e marketing manager Dalani Home&Living
Sono emersi progetti creativi in cui il messaggio customizzato è l’asset di una comunicazione digitale incentrata sull’utente, un indicatore che conosco bene in quanto la customer centricity è il nostro driver in azienda. Da rappresentante del pharma, vorrei riflettere sulla digitalizzazione in sanità. Il web è fonte di informazione, piazza di discussione e condivisione di esperienze. La persona è al centro di un processo digitale che può ottimizzare quello terapeutico. La digitalizzazione è determinante, sulla qualità di vita dei pazienti, sull’effectiveness dell’attività dei clinici e sull’efficiency della programmazione sanitaria. È un’opportunità incredibile, ma è necessario incanalare queste potenzialità in campagne sì impattanti, ma ragionate.
Francesco Gabrielli, digital & communication specialist Swarovski Oggi ho potuto avere diversi spunti interessanti dalle campagne in gara. Dominante è l’integrazione in un unico progetto fra canali tradizionali e innovativi con un obiettivo comune, la vendita. La strategia si costruisce giorno per giorno utilizzando ogni piattaforma con le sue caratteristiche specifiche cercando di spingere su ogni leva. Mi aspettavo forse qualche colpo di ‘nove’ (il voto massimo) in più…
Penso che la qualità dei progetti sia in generale discreta, senza nessuna nuova idea creativa veramente degna di nota. Le migliori idee creative in realtà sono on air già da un anno… Certamente c’è una maggiore attenzione ai temi sociali e alla sostenibilità.
Pietro Guglielmi, chief digital officer Axa
Aurora Incardona, heritage communication manager Fca Group
I progetti erano molto variegati e di qualità molto diversa: alcuni molto interessanti, altri meno, alcuni con tanta attivazione digitale e altri invece carenti su questo fronte, alcuni con una gran bella idea creativa alle spalle e altri invece di minor livello. Sicuramente da parte delle agenzie c’è una grande attenzione ai contenuti del video di presentazione alla giuria, in cui si cerca di sfruttare bene gli insight della campagna.
Di questa edizione possiamo dire che i progetti più interessanti nascono dalla collaborazione percepibile fra il cliente e l’agenzia, che lavorano insieme sul brief. Questo ha fatto la differenza per alcuni lavori, che si sono dimostrati di livello medio-superiore: riuscire a lavorare insieme sugli obiettivi porta senz’altro a un innalzamento della qualità. In generale, però, per quello che riguarda l’innovazione mi aspettavo qualcosa in più rispetto alla scorsa edizione: nonostante viviamo in un mondo in continua evoluzione, quest’anno questa velocità non si è avvertita. Ci aspettiamo che il prossimo anno ci sia una virata con soluzioni più diverse nell’uso dei servizi e degli strumenti digitali, ad esempio come Periscope e Facebook.
Massimiliano Maria Longo, consiglio direttivo ADCI con delega al digital
Matteo Magatelli, coordinatore pubblicità Peugeot Automobili Italia
I lavori che abbiamo valutato sono sufficientemente allineati a quello che è lo standard dell’Italia. Purtroppo devo dire che nonostante ci fossero molte meccaniche diverse di ingaggio, le idee a monte fossero in realtà poche. Quattro o cinque i casi di eccellenza in termini di approccio, che però sono una piccolissima percentuale in un mercato che deve ancora crescere in maturità in questo senso. Per contro, abbiamo visto molte idee in cui la parte concettuale che puntava a ingaggiare le persone erano quelle che davano molti risultati. Questo è un segnale molto forte per il mercato nel momento in cui c’è davvero bisogno di fare la differenza rispetto a quello che il brand è in grado di offrire come esperienza.
I progetti valutati denotano un utilizzo maturo e consapevole della mezzo online. Alcuni brand hanno trovato una chiave di lettura intelligente per entrare in contatto con il consumatore. Ci sono riusciti, spostando il punto di vista all’esterno, mettendosi nei panni dell’utente e dandogli carta bianca nell’esprimersi. L’emozione è stata la chiave. In molti casi si ricorre agli influencer per ampliare la propria eco e non sempre l’utilizzo che se ne fa qualifica i brand, anzi rischia di cannibalizzarli e non valorizzarli. Utilizzando i nuovi strumenti digitali bisogna tenere sempre la mente aperta alle novità. In fondo la tecnologia è tutto ciò che è stato inventato dopo la tua nascita.
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Camillo Mazzola, marketing, trade marketing & PR Director Lego
Ivan Mazzoleni, business digital transformation Lead Microsoft
Ho visto un considerevole incremento della qualità. In particolare, ho notato uno sforzo verso una maggiore concretezza, chiarezza degli obiettivi ed effetti sul business. La maggior parte dei partecipanti è riuscita a creare storie impattanti, sfruttando con semplicità e continuità tutte le leve digitali. Mi ha piacevolmente sorpreso il fatto che questi risultati siano stati raggiunti non solo dalle grandi aziende e i grandi marchi, ma anche dai più piccoli ed emergenti e soprattutto dalle organizzazioni no profit. Ho visto un utilizzo in considerevole aumento dei video, una maggiore integrazione tra mondo fisico e digital e un approccio ‘disruptive’ con l’evidente sforzo di comunicare in modi diversi e di provare nuove strade.
La qualità dei progetti è elevata, sia da un punto di vista classico creativo sia da quello di trasformazione dei modelli di business. Alcuni sono infatti riusciti a mettere in pratica un’evoluzione dell’azienda, come, ad esempio, la carta igienica Grazie Natural, che trasformava i commenti degli utenti in concime, se negativi, e in semi, se positivi. Nella maggior parte dei casi ho notato la volontà di mettersi nei panni della persona che fruisce, raccontando storie di vite normali dal punto di vista di persone normali. Un altro trend è rendere partecipi le persone, con progetti che nascono social per essere condivisi.
Alessandro Moretti, responsabile digital marketing & communication Sisal
Emanuele Nenna, vicepresidente AssoCom
Il livello dei progetti digitali è notevolmente cresciuto nel corso degli ultimi cinque anni. A far la differenza sono, soprattutto, la coerenza rispetto ai risultati di business e la capacità di stupire facendo sorridere oppure emozionare. Nei progetti valutati nel corso della giuria, più degli altri anni, si nota un forte utilizzo degli influencer, e anche una crescita di importanza di mobile e video, sempre più centrali nei progetti di comunicazione digitale realizzati.
Finalmente c’è molta attenzione ai numeri e ai risultati; forse non si è vista una grande innovazione creativa, a parte qualche eccezione, ma sicuramente c’erano progetti ben pensati e orchestrati sia strategicamente sia in termini di meccaniche, con obiettivi molto chiari sul ritorno concreto della campagna. Insomma, un trend positivo, molto adeguato ai tempi in cui c’è bisogno di convertire gli investimenti. Il livello mi è sembrato abbastanza buono: dal punto di vista puramente creativo non eccellente, ma da quello della costruzione del progetto, che è il vero motivo per cui si fa comunicazione, ho visto tanti lavori interessanti.
Luca Pacitto, head of brand marketing & communication Fastweb
Isabella Panizza, head of global digital communications Enel
I progetti presentati hanno di base delle buone idee creative, accompagnate da una accurata realizzazione. La presentazione è stata molto attenta, permettendo di comprendere al meglio il progetto e la sua applicazione. In generale, di anno in anno, la qualità dei lavori e delle soluzioni digitali applicate crescono e l’engagement del consumatore è sempre più al centro dei progetti, cosa peraltro di tendenza a livello mondiale.
La qualità complessiva dei lavori è alta, confermando che anche in Italia è possibile vedere campagne digital e integrate che coniughino con successo creatività ed efficacia (come ad esempio i lavori fatti per Tempo e Vodafone). Il macro-trend che prosegue è l’elezione del digital (del social nello specifico) a canale di ATL, sempre più vicino a canali above the line tradizionali, come la televisione, grazie all’incremento continuo nella fruizione dei video.
Alfredo Pratolongo, direttore comunicazione Heineken Italia
Luca Prina, direttore centrale marketing e comunicazione CheBanca!
Mentre nelle scorse edizioni del premio c’erano molte campagne che non centravano il brief, devo dire che il livello ormai si è standardizzato verso l’alto. Ormai tutti i progetti propongono delle piattaforme a 360 gradi: alcuni spiccano per i risultati raggiunti, che dimostrano quanto un progetto di comunicazione sia anche un progetto di business. Il convertire in atti di acquisto o in membership con numeri consistenti è senza dubbio un risultato di pregevole fattura: perché andare fuori dalla autoreferenzialità della comunicazione è l’obiettivo che le agenzie e i clienti si dovrebbero sempre porre.
Si è evidenziato molto bene che è l’esperienza a fare la differenza. Fra il digitale e la sfera fisica c’è ormai una convergenza totale, i confini fra esperienza reale e digitale sono ormai sempre più labili: si sono visti molti progetti che puntano sull’experience, quindi molta centralità digitale che poi sfocia nell’esperienza di vita reale. Fondamentale è cercare di dare circolarità a questo genere di attività per fare sentire sempre il cliente al centro del proprio customer journey. Il livello dei progetti? Molto buono: si vede una maggiore coerenza con i brief, molta più centratura e lucidità intellettuale.
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2016
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Roberto Quadrelli, head of digital transformation & media manager Mellin
Sylvain Querné, head of marketing Facebook
La qualità dei lavori nel complesso è stata alta, sostenuta da progetti vari e articolati. Le idee creative, in riposta agli insight dei clienti, sono state buone e in alcuni casi molto buone, accompagnate da esecuzioni in alcuni casi veramente ottime. Questo a prescindere dalle dimensioni del cliente, dai budget investiti e quindi dalla forza della campagna. Lo sforzo che si è riscontrato, come un trend appunto, è relativo alla creazione di campagne sempre più integrate che utilizzino davvero la multicanalità dei sistemi digitali e che possano, quando possibile, avere anche un punto di inizio o di fine offline.
Vedo sempre meno differenza fra online e offline: i progetti nascono e vivono su tutti i canali. Un altro aspetto assodato è l’uso del mobile e dei social: bisogna sfruttare questi strumenti ed è necessario rispondere alle esigenze dei consumatori piuttosto che a quelle delle aziende. Questo è il terzo anno del Premio Facebook: trovo che sia ancora da migliorare la misurazione delle campagne che ritengo non vada abbastanza in profondità nei reali risultati di business. Finché le metriche rimangono quelle del ‘like’, ‘share’, commenti e reach organica si fa fatica a migliorare, perché non sono direttamente correlate ai risultati di business.
Silvio Santini, direzione marketing UniCredit
Tommaso Saronni, newsroom director Italy (digital, pr & social) adidas
Ho trovato ottima l’impostazione dei lavori, molto interattivi. Sempre di più andrebbe sottolineata la parte delle metriche di performance delle campagne, proponendo magari una scheda che consenta di avere una tabella comparativa tra obiettivi, target, budget e risultati.
Questa è la mia prima esperienza nella giuria degli NC Digital Awards ed è davvero molto interessante per gli spunti che offre. Ho avuto modo di poter esaminare lavori differenti: di alcuni non riesco molto a capire l’idea digital che sta alla base, ma in generale la qualità è indubbia. Bella anche la partecipazione molto attiva della giuria.
Olimpia Schiavone Panni, responsabile digital Mercedes Benz Italia
Assunta Timpone, media & pr manager Reckitt Benckiser
Il mio giudizio sulle campagne in gara è assolutamente molto positivo: come ogni anno il premio permette di avere un’overview sui progetti più interessanti, e questa volta la qualità generale è davvero molto alta. I progetti sono tantissimi, quindi in giuria ci sono state molte domande perché c’è molta curiosità su come si stia muovendo il mondo del digitale e non solo. Torno a casa con un grande bagaglio di nuovi spunti.
Sia da utente sia da professionista del settore mi sembra che la maggior parte dei progetti abbia come punto focale il consumatore e il suo engagement, che non è soltanto interazione, ma il digital come touchpoint che converte in vendite. Si è passati dalle più semplici misurazioni sul ritorno a quelle più complesse che possono essere e-commerce o media platform proprietarie. Sicuramente un passo avanti importante.
Luca Verderio, digital marketing manager LG Electronics Italia La tendenza dominante nei progetti concorrenti è l’attenzione allo storytelling: è il contenuto che regna e che deve andare al cuore del target a cui è rivolta la campagna. Un grosso lavoro di analisi è la prima attività da svolgere, per capire quali sono gli interessi del pubblico e soprattutto dove sta: non si deve pensare di andare a colpirlo dove vuole il brand, ma dove egli si trova, analizzando gli aspetti verso su cui è sensibile e creando un contenuto interessante e coinvolgente. In generale il livello mi è sembrato molto alto soprattutto nell’attenzione posta nel creare contenuti di alta qualità.
Andrea Ziella, responsabile marketing e digital per infanzia, prescolare e building set Mattel Italia In questo momento la parola chiave è senza dubbio ‘storytelling’, quindi raccontare una storia, dando un senso logico a tutte le attività di comunicazione. Sarebbe però da approfondire l’aspetto quantitativo: si parla spesso di engagement, di reach, ma quando si parla di rapporto tra risultato finale e investimenti è sempre difficile fare un calcolo. Avere un ritorno chiaro dell’investimento è invece necessario. Il livello qualitativo dei lavori è a mio avviso medio: forse sarebbe stato interessante avere qualcosa di più innovativo che utilizzi al modo giusto anche le tecnologie che si stanno sviluppando.
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INTEGRARE, INTEGRARE, INTEGRARE NON C’È COMUNICAZIONE EFFICACE SENZA UNA CONTAMINAZIONE CONTINUA FRA ONLINE E OFFLINE, SECONDO I CREATIVI DELLE AGENZIE ENTRATE IN SHORTLIST ALL’EDIZIONE 2016 DEL PREMIO, CHE DEVONO ANCHE FARE I CONTI CON I BIG DATA E LE DIVERSE TECNOLOGIE A DISPOSIZIONE. TENENDO PRESENTE CHE SE IL PRIMO OBIETTIVO È IL COINVOLGIMENTO DELLA PERSONA E LA SUA INTERAZIONE CON IL BRAND, IL FINE ULTIMO RIMANE IL RAGGIUNGIMENTO DI RISULTATI DI BUSINESS. DI ILARIA MYR
Integrare in modo totale e completo la sfera reale e quella virtuale, sperimentare le tecnologie a disposizione in modi nuovi e originali e sapere utilizzare i dati nello sviluppo di progetti creativi. Ma anche il mobile, lo storytelling e lo shopper marketing: sono solo alcune delle sfide che le agenzie di comunicazione oggi si trovano a dover affrontare, come testimoniano nelle pagine seguenti i creativi che hanno presentato i propri lavori alla sessione plenaria della giuria degli NC Digital Awards 2016. L’integrazione è forse quella più citata dagli intervistati, quasi come se fosse una conditio sine qua non di un progetto efficace. Come spiega chiaramente Jacopo Attardo, direttore creativo Y&R VML: “Non possiamo più pensare che ci sia un mezzo che guida e uno che si integra; ci vuole invece un’idea a monte di tutto e in base a essa si può decidere quali sono i media principali e quelli corollari”. Ma anche la capacità di sapere utilizzare le tecnologie esistenti per creare esperienze coinvolgenti è un altro must della nuova comunicazione: l’importante è saperne intuire i possibili diversi utilizzi. Perché, come
spiega Marco Geranzani, client creative director Ogilvy: “Alcune frontiere sono ormai oltrepassate, alcune oggi esistenti moriranno, mentre altre rimarranno: è un continuo cambiamento, e quindi la sfida per noi è cercare di interpretarle e intuirne sempre altre potenzialità. In questo modo si riesce a rendere nuovo anche uno strumento che rischia di essere sempre utilizzato nella stessa maniera”. Dunque social, ma anche realtà aumentata, Periscope così come i video 360, e così via: ogni giorno c’è qualcosa di nuovo da scoprire. Molto presente nelle risposte dei creativi è anche la necessità di sapere combinare i ‘big data’ con il lavoro creativo, che deve
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basarsi sui primi per raggiungere il target in modo davvero efficace e mirato, e soprattutto per raggiungere gli obiettivi iniziali del cliente. Esprime chiaramente questa opinione Ivan De Santis, global account director Phd Italy, che dichiara: “In un mercato in cui la competizione diventa sempre più forte, le campagne non devono solo essere ‘belle’, ma devono saper raggiungere specifici obiettivi di business. Le richieste dei clienti, infatti, si concentrano soprattutto sul raggiungimento dei risultati. Tutto questo accresce l’importanza del ‘dato’ all’interno del nostro lavoro quotidiano”. Sempre più ambiti, poi, sono gli influencer e i micro-influencer, sui quali le agenzie oggi puntano sempre di più per creare viralità e passaparola. Ovviamente fra le frontiere della nuova comunicazione non può mancare il mobile, attraverso il quale si possono ormai compiere innumerevoli azioni - non a caso è in crescente sviluppo il settore del mobile payment -, ma anche il mondo in store, in cui grazie alle tecnologie è possibile creare esperienze di shopper marketing. Il tutto in nome del fatidico engagement. nc
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Giro di microfono tra i rappresentanti delle agenzie e delle società che hanno presentato live le loro campagne di comunicazione alla giuria degli NC Digital Awards 2016, per conoscere il loro punto di vista in riferimento alle principali sfide e innovazioni che stanno caratterizzando la comunicazione digitale.
Jacopo Attardo, direttore creativo Y&R/VML
Michela Ballardini, head of content The Big Now
La sfida su cui stiamo lavorando è quella di integrare il digitale all’interno del processo di comunicazione. Non esiste un main media: questo è il presupposto del modello di studio ‘TopDog’, che abbiamo lanciato quest’estate. Non possiamo più pensare che ci sia un mezzo che guida e uno che si integra; ci vuole invece un’idea a monte di tutto e in base a essa si può decidere quali siano i media principali e quelli corollari. In questo momento ci stiamo concentrando su due macro-aree: una è l’integrazione del digital con lo shopper marketing, l’altro ambito è quello dello IoT, in cui la comunicazione diventa essa stessa il prodotto.
Siamo sempre attenti alle novità di Facebook e dei social, e cerchiamo di cavalcare le novità, mantenendoci continuamente aggiornati: all’interno dell’agenzia abbiamo persone che si dedicano in particolar modo ad alcuni strumenti e ci tengono quotidianamente al corrente. Spesso, poi, organizziamo degli ‘inspiration’, dei momenti in cui chiamiamo in agenzia delle persone provenienti da diversi ambiti (tv, fumetto, illustratori, inventori di startup) e cerchiamo di contaminarci con loro per rimanere sempre sull’onda dell’ispirazione. Da parte loro, i clienti chiedono oggi una fortissima attenzione al raggiungimento dei numeri e di obiettivi precisi.
Michela Bellini, head of Isobar
Maximiliano Donzelli, general manager Early Morning
Oggi è fondamentale pensare al digital con un approccio di comunicazione integrato con gli altri canali. La direzione strategica di Isobar è, da sempre, quella di pensare in chiave di brand commerce attraverso piattaforme multicanale di contenuti di valore, capaci di generare interazione con le persone. Ogni brand merita una sua storia, uno spazio narrativo, in cui fornire contenuti di valore, portando le persone ad interagire come producer ed essi stessi come publisher. Se questa è la formula magica allora il ritorno sugli investimenti in termini di revenue è garantito ed ogni operazione di comunicazione non viene dispersa.
Stiamo lavorando molto sull’utilizzo dei micro-inluencer che hanno dei grossi seguiti sui social media, e che non sanno di averli. Il nostro sforzo è quindi quello di cercare di convertirli in vero media, coinvolgendoli nei diversi progetti che sviluppiamo.
Andrea De Micheli, ceo Casta Diva Group
Ivan De Santis, global account director Phd Italy
Sicuramente un’opportunità da cogliere nel mondo digitale è quella della virtual reality, che offre un’esperienza davvero forte. All’interno di Casta Diva Group abbiamo un gruppo che sviluppa questo genere di soluzioni e che spesso le propone al mondo degli eventi. L’anno scorso, ad esempio, abbiamo realizzato un grande evento per General Electric Oil & Gas a Firenze, durante il quale i partecipanti, provenienti da tutto il mondo, potevano indossare degli occhiali speciali in cui vedere il passaggio dell’olio nelle tubature e seguirne tutto il percorso.
Per noi, la sfida principale sul fronte della comunicazione digitale consiste nel far incontrare e portare a sintesi la tecnologia, i media e la creatività all’interno di ogni progetto. In un mercato in cui la competizione diventa sempre più forte, le campagne non devono solo essere ‘belle’, ma devono saper raggiungere specifici obiettivi di business. Le richieste dei clienti, infatti, si concentrano soprattutto sul raggiungimento dei risultati. Tutto questo accresce l’importanza del ‘dato’ all’interno del nostro lavoro quotidiano.
Mariano Di Benedetto, Ceo iProspect
Marco Geranzani, client creative director Ogilvy
La vera innovazione, dal nostro punto di vista, ruota attorno ai ‘dati’ e alle ‘persone’: abbiamo, infatti, una struttura che si occupa di dati composta da 25 professionisti, con 10 data scientist, tutti impegnati nell’analizzare i comportamenti delle persone, per mettere in luce le relazioni con i brand e con i media, per arrivare a costruire campagne a performance tagliate sulle necessità del cliente. Il vero problema, in termini di dati, è che ce ne sono una quantità infinita, ma sono pochi quelli che possono essere considerati davvero interessanti o rilevanti dal punto di vista qualitativo.
In agenzia affrontiamo tutte le sfide digitali che presentano delle potenzialità dal punto di vista comunicativo - ad esempio Snapchat -: ci ragioniamo e facciamo delle analisi per capire se possono essere utili. Il mercato italiano ha una ricezione un po’ più rigida di queste innovazioni, ma è comunque importante per le agenzie continuare a sperimentare e offrire nuove soluzioni. Alcune frontiere sono ormai oltrepassate, alcune oggi esistenti moriranno, mentre altre rimarranno: è un continuo cambiamento, e quindi la sfida per noi è cercare di interpretarle e intuirne sempre altre potenzialità. In questo modo si riesce a rendere nuovo anche uno strumento che rischia di essere sempre utilizzato nella stessa maniera.
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I PROTAGONISTI
A cura di Mario Garaffa e Ilaria Myr
Lorenzo Lorato, client service director Gruppo Roncaglia
Dario Marvulli, founder & coo Chapeaux
Le nuove frontiere del digitale? Sono già superate: questo mondo si muove a una velocità tale per cui è molto difficile dare una prospettiva a lungo termine. Nel breve, la tendenza dominante è l’interazione sempre più marcata, multisensoriale e immersiva che le nuove tecnologie possono offrire. Vediamo che anche i player della tecnologia stanno andando in quella direzione. Nel Gruppo Roncaglia stiamo cercando di utilizzare le nuove frontiere del digitale: i nuovi social, come Snapchat, la realtà virtuale, i video 360 e tutto ciò che crea una vera interazione. A tal fine, abbiamo creato una unit dedicata all’analisi e allo sviluppo tecnologico delle attività di comunicazione.
Per favorire la crescita dell’agenzia e il rapporto quotidiano col cliente, stiamo tornando alle origini, mettendo, sempre più, il nostro staff al centro. La vera innovazione consiste nel puntare sulle persone. In termini di tendenze, per la comunicazione digitale questo è sicuramente l’anno dell’e-commerce. Quanto ai nostri clienti, ci chiedono attenzione ai risultati, oltre - ovviamente - a idee originali e vincenti.
Alessandro Modestino, amministratore delegato Meloria
Sergio Muller, creative and planning director A-Tono
La principale innovazione che la nostra agenzia sta implementando per far fronte alle nuove sfide poste dalla comunicazione digitale è, innanzitutto, l’integrazione: abbiamo strutturato l’agenzia in tre unit, con tre direttori creativi diversi: uno per la parte content e social network, uno per l’advertising e uno per il digital. Ogni progetto che viene sviluppato in agenzia passa sotto la lente di ingrandimento di tutti e tre i direttori creativi, per facilitare appunto l’integrazione e cogliere tutte le potenzialità dell’iniziativa, anche quelle latenti e non espresse. Come novità, posso dire che stiamo per aprire una quarta divisione dedicata all’ecommerce.
A-Tono nasce con un focus specifico sul mobile e da allora ha cavalcato questo mondo, passando dagli sms agli smartphone, dalle App fino ai social, fruiti all’80% da mobile. Quello che fa la differenza è la nostra capacità di sapere gestire la comunicazione sul mobile, con il giusto linguaggio e la dovuta trasparenza. Siamo impegnati sul fronte del mobile payement, una delle nuove frontiere del settore: siamo diventati istituto di pagamento e offriamo diversi prodotti in questo ambito. Siamo, ad esempio, uno dei tre fornitori in Italia di un sistema di pagamento di parcheggio e di biglietti di autobus, in Emilia Romagna. Inoltre, forniamo la possibilità di aprire un Iban sul cellulare per ricevere e trasferire denaro in maniera semplice.
Nicola Pasianot, head of digital and social media strategy Ideal
Fabio Pedroni, digital creative director Leagas Delaney Italia
È importante oggi eludere completamente il vecchio paradigma di distinzione fra online e offline e utilizzare sia gli strumenti sia i metodi di comunicazione che puntano a seguire le persone nei loro luoghi di interazione. Questa è ormai la strategia vincente: non focalizzarsi esclusivamente sul raggiungimento dell’obiettivo di delivery, ma studiare strategie che siano in linea con i desideri e le attitudini delle persone. Dalle aziende arrivano richieste sempre più creative nell’utilizzo dei mezzi a disposizione, anche se è sempre una sfida proporre soluzioni in linea con le richieste, che stiano nel budget del cliente.
La nostra agenzia si sta muovendo nella direzione di trasformare i creativi in ‘creatori di contenuti’ rilevanti per specifici target. Tenendo conto che la nostra agenzia è di dimensioni medio-piccole - siamo circa 35 persone -, il nostro principale sforzo consiste nell’elaborazione di strategie ‘media neutral’, avendo sempre in testa il brand per cui stiamo lavorando, ed elaborando un servizio di comunicazione a 360 gradi.
Claudia Perenzoni, customer reward specialist - Sky Italia
Michele Picci, direttore creativo Bbdo Italia
Tra le principali innovazioni introdotte da Sky sul fronte digitale spicca ‘extra’, il nuovo modo in cui la media company si relaziona con i propri clienti. L’obiettivo di extra consiste nel premiare i clienti in misura crescente a seconda del tempo passato con Sky. Il contatto diretto tra Sky e i suoi clienti avviene principalmente tramite Dem, Sms, notifiche sull’app ‘Sky Fai da te’ e messaggi a video tramite decoder.
Mentre prima era un punto di arrivo, oggi ormai si parte dal digitale. In Bbdo abbiamo sviluppato una linea editoriale che parte dal digitale e su cui si basa tutto il lavoro quotidiano. Creiamo molte campagne che hanno il digitale come core. Un esempio è la campagna ‘Happy Tears’ di Tempo, che abbiamo iscritto agli NC Digital Awards: uno storytelling che nasce digitale e si sviluppa poi sui mezzi tradizionali (cinema) e sul prodotto stesso (i fazzoletti).
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10 ANNI
2016
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Julian Prat, chief strategy officer Mec
Christoph Ramler, group brand management UniCredit
Sono tre le sfide che Mec sta cogliendo: una riguarda il come combinare la creatività con i dati. La seconda è quella dei social: lanceremo un prodotto che consente, attraverso l'uso dei dati, di eseguire il riconoscimento di immagini e video sul digitale taggandole e capendo così quali sono le componenti che aiutano maggiormente la performance. Il mondo digitale è ormai soprattutto video, dai quali proviene l'80-90% dei dati, quindi è importante capire cosa del video funziona e cosa no. La terza sfida è quella dell'uso dei dati nel planning: la divisione analytics ci permette di aiutare i clienti nello sviluppo di data management platform, che poi aumenti la pianificazione in programmatic.
Oggi, l’utilizzo di tecnologie avanzate e di soluzioni innovative a disposizione di un numero sempre maggiore di persone sta trasformando il modello di business della banca commerciale, favorendo l’integrazione tra canali fisici e digitali per offrire ai clienti servizi su misura e un’esperienza semplice ed efficiente, aumentando le possibilità di contatto e di relazione. In linea con il cambiamento delle abitudini relativo alla fruizione dei mezzi, la nostra comunicazione è sempre più mobile e in continua evoluzione grazie all’utilizzo dei sistemi di data intelligence e dei social media.
Alessandro Razzini, digital communication specialist Ubi Banca
Alberto Rech, account manager The Big Now Oggi, è importante puntare prevalentemente su progetti di comunicazione integrata che non si basano solo sullo sviluppo di strumenti digitali, ma che vengono costruiti a 360 gradi. Come emerge anche dal nostro progetto concorrente #TifiamoInsieme in casa per Coca-Cola, i social sono un ottimo strumento per garantire traffico dove vogliamo portare i nostri utenti, che sia un concorso o un sito internet dove si devono registrare per essere ingaggiati.
Stiamo puntando molto sull’innovazione, creando contenuti che, più che parlare della banca in sé, raccontino di temi e argomenti che interessino gli utenti, utilizzando il loro stesso linguaggio. Da citare anche l’innovazione di canale, con l’utilizzo di programmatic, video strategy, branded content e content marketing.
Andrea Rosagni, direttore creativo Meloria
Matteo Sarti, project manager e Elisabetta Ghezzi, art director H-Art
Al giorno d’oggi all’interno della stessa agenzia convivono figure professionali e linguaggi diversi: il mondo dell’editing e del montaggio video, in particolare, stanno diventando unit importanti, dove è centrale che tutti i creativi lavorino in sinergia. In Meloria, ad esempio, un copy segue un cliente: questo perché un creativo deve sapere usare diversi linguaggi e confrontarsi con diverse situazioni. Cosa chiedono i clienti? Vendere, portare i consumatori nei punti vendita. Anche sul fronte digitale le esigenze sono sempre le stesse, ma sono cambiati i linguaggi: l’ironia e l’intrattenimento sono quelli che creano le reazioni più spontanee, mentre un linguaggio didattico e istituzionale non ha effetto virale.
(Sarti) Come H-Art cerchiamo di approcciare i diversi linguaggi della comunicazione in maniera integrata, sia online sia offline. Il nostro compito consiste nell’accompagnare il cliente attraverso tutti i touch-point, sfruttando le potenzialità e le peculiarità di ogni linguaggio, dai video virali all’e-commerce, passando per campagne display e Facebook. (Ghezzi) I nostri clienti ci chiedono, soprattutto, di creare ‘esperienze’, facendo attenzione a costruire delle user experience che stimolino l’attenzione dell’utente.
Maurizio Spagnulo, client leader di Fca per Maxus
Tommaso Stefani, partner e board member Nimai
Il digitale oggi non deve essere un’attività a se stante, ma totalmente integrata nella comunicazione. Il digitale ha una grande potenzialità di amplificare, e se i mezzi hanno la possibilità di dialogare fra di loro il risultato sarà molto migliore. A questo si aggiunge il fatto che la tecnologia offre ogni giorno strumenti sempre più sofisticati, cosa che rende più attivo e concreto l’uso delle tecnologie. Questo è ben evidente nel progetto che abbiamo presentato, ‘Sali a bordo’ per Fiat Nuova 500: il fatto di creare un contatto diretto tramite degli strumenti tecnologici e innovativi con il cliente finale con l’obiettivo di portarlo in concessionaria dimostra una totale integrazione fra mezzi tradizionali e innovativi. Lo strumento del futuro? Difficile dire quale sarà, perché appena l’ho detto ce n’è già uno nuovo. _42_
La Rete è una grande opportunità di partecipazione per gli utenti che sono sempre più desiderosi e capaci di creare contenuti efficaci, anche di alto livello. I brand hanno l’opportunità di mettersi a fianco degli utenti e insieme a loro raccontare delle storie, informare, intrattenere. Il coinvolgimento, quindi, non viene solo da una call to action promozionale o da un concorso, ma attraverso piattaforme di brand dove condividere percorsi narrativi e valori. Il fattore critico di successo delle nostre campagne è una strategia di coinvolgimento a forte impronta editoriale che parte da un visual storytelling di elevata qualità e si sviluppa con la leva degli influencer, che attivano audience diverse secondo dimensioni tematiche e cluster di interesse.
II
47. TABELLONE PREMI 56. BEST DIGITAL INTEGRATED CAMPAIGN 60. PREMIO FACEBOOK 64. I VINCITORI
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DIGITAL AWARDS 2016
10 ANNI
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DIGITAL AWARDS 2016
BEST DIGITAL INTEGRATED CAMPAIGN PER L’ASSEGNAZIONE DEL TITOLO ‘BEST DIGITAL INTEGRATED CAMPAIGN’ HANNO CONCORSO 25 CAMPAGNE SULLE 34 ISCRITTE TRA LE 161 NELLE 19 TIPOLOGIE DEL BANDO. IN PIÙ 10 DELLE 24 ISCRITTE AL PREMIO FACEBOOK. DURANTE UNA PRIMA FASE DI VOTAZIONE ONLINE SONO STATI DECRETATI I VINCITORI DI TIPOLOGIA. IL GIORNO 13 SETTEMBRE, IN SESSIONE PLENARIA DI GIURIA, È STATO ASSEGNATO IL PREMIO ‘BEST DIGITAL INTEGRATED CAMPAIGN’ ALLA CAMPAGNA CON IL PUNTEGGIO PIÙ ALTO.
PRIMO PREMIO Campagna: Happy Tears Cliente: Tempo Concorrente: Proximity BBDO SECONDO PREMIO Campagna: The Christmas Exchange Cliente: Vodafone Italia Concorrente: Y&R/VML Italia, The Jackal TERZO PREMIO Campagna: Grazie for Comments Cliente: Grazie Natural Concorrente: Meloria
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MIGLIORI CAMPAGNE DIGITALI INTEGRATE PER CATEGORIA MERCEOLOGICA ABBIGLIAMENTO E ACCESSORI PRIMO PREMIO Campagna: #nonperderedivista Cliente: VisionOttica Concorrente: Meloria ALIMENTARI/DOLCIUMI E MERENDINE PRIMO PREMIO Campagna: Nutella Dialetti Cliente: Ferrero - Nutella Concorrente: OgilvyOne e Geometry Global SECONDO PREMIO Campagna: Crea il tuo gusto 2 Cliente: San Carlo Unichips Concorrente: A-Tono TERZO PREMIO Campagna: Monini Premi e Spremi Cliente: Monini Concorrente: H-Art APPARECCHI ELETTRONICI E AUDIO/VIDEO PRIMO PREMIO Campagna: Ingdan Italia Cliente: Ingdan Concorrente: Early Morning
BANCHE E ASSICURAZIONI PRIMO PREMIO Campagna: Milan InSight Cliente: UniCredit Concorrente: Nimai Digital Company, B Fluid, Elipse SECONDO PREMIO Campagna: Welcome Home Stars Cliente: UniCredit Concorrente: Hdrà TERZO PREMIO Campagna: Viaggio in testa Cliente: ubi banca Concorrente: ubi banca BEVANDE PRIMO PREMIO Campagna: Camparisoda&Amicistretti Cliente: Davide Campari-Milano Concorrente: Chapeaux SECONDO PREMIO Campagna: #TifiamoInsieme in casa Coca-Cola Cliente: Coca-Cola Italia Concorrente: The Big Now DISTRIBUZIONE E RISTORAZIONE PRIMO PREMIO Campagna: Unieuro Club Cliente: Unieuro - SGM Distribuzione Concorrente: Gruppo Roncaglia
AUTO E ALTRI VEICOLI PRIMO PREMIO EX AEQUO Campagna: smartFORstore Cliente: smart (Mercedes-Benz Italia) Concorrente: Gruppo Roncaglia PRIMO PREMIO EX AEQUO Campagna: #FindTheSUV Cliente: Mercedes-Benz Italia Concorrente: Gruppo Roncaglia TERZO PREMIO Campagna: A-Experience Cliente: Mercedes-Benz Italia Concorrente: Gruppo Roncaglia
EDITORIA E MEDIA PRIMO PREMIO Campagna: Extra di Sky Cliente: Sky Concorrente: QMI Interactive, Connection-e TELECOMUNICAZIONI PRIMO PREMIO Campagna: The Christmas Exchange Cliente: Vodafone Italia Concorrente: Y&R/VML Italia, The Jackal SECONDO PREMIO Campagna: Vodafone 4G Emotion Eye 360 Cliente: Vodafone Italia Concorrente: Y&R/VML Italia TERZO PREMIO Campagna: Tim Rebranding Cliente: Tim Concorrente: Leagas Delaney Italia
BAGNO, PULIZIA CASA, PRODOTTI FARMACEUTICI E COSMESI PRIMO PREMIO Campagna: Happy Tears Cliente Tempo Concorrente: Proximity BBDO SECONDO PREMIO Campagna: Grazie for Comments Cliente: Grazie Natural Concorrente: Meloria
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PREMI DI TIPOLOGIA APP PRIMO PREMIO Campagna: Hello! World Cliente: Hello Bank! Concorrente: Caffeina SECONDO PREMIO EX AEQUO Campagna: Giro d’Italia 2016 Cliente: Rcs Concorrente: Havas Media Group SECONDO PREMIO EX AEQUO Campagna: Ducati Multistrada Link Cliente: Ducati Motor Holding Concorrente: Kettydo+
TERZO PREMIO Campagna: #socialparty Cliente: Tim Concorrente: H-Art INTERACTIVE VIDEO PRIMO PREMIO Campagna: Enel Energia Speciale Luce Cliente: Enel Concorrente: Mindshare SECONDO PREMIO Campagna: Organismo Perfetto Cliente: Repower Vendita Italia Concorrente: True Company
DIGITAL BRANDED CONTENT PRIMO PREMIO Campagna: Una grande giornata Cliente: Wind Telecomunicazioni Concorrente: Ogilvy & Mather SECONDO PREMIO Campagna: Kippy - Limitless Love Cliente: Vodafone Italia Concorrente: Y&R/VML Italia TERZO PREMIO Campagna: Censorship for Cancer Cliente: Fondazione ANT Italia Onlus Concorrente: J. Walter Thompson Italia
MOBILE ADVERTISING PRIMO PREMIO Campagna: Magnum Pleasure Store Cliente: Unilever Concorrente: Mindshare SECONDO PREMIO Campagna: Strategia per I turisti cinesi Cliente: Fidenza Village (value retail group) Concorrente: Mindshare TERZO PREMIO Campagna: Enel Energia Speciale Luce Cliente: Enel Concorrente: Mindshare
DIGITAL PR PRIMO PREMIO Campagna: GrabMe Cliente: Generali Italia Concorrente: J. Walter Thompson Italia SECONDO PREMIO Campagna: #SeAndiamoInFinale Cliente: Juventus Football Club Concorrente: We Are Social TERZO PREMIO Campagna: #Nonsolomiofiglio Cliente: Caf Onlus Concorrente: Y&R/VML Italia, Burson-Marsteller
NATIVE ADVERTISING PRIMO PREMIO Campagna: Viaggio al cuore del problema Cliente: Danone Concorrente: Y&R/VML Italia SECONDO PREMIO Campagna: Native Calcio Football Scanner Cliente: Sky Italia Concorrente: M&C Saatchi
EVENTO DIGITALE PRIMO PREMIO Campagna: Flights Cliente: El Cronista Comercial Concorrente: Casta Diva Buenos Aires (part of Casta Diva Group) SECONDO PREMIO Campagna: Fiat #Eroicercasi Cliente: Fca (Fiat Chrysler Automobiles) Concorrente: Leo Burnett
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SEARCH MARKETING PRIMO PREMIO EX AEQUO Campagna: Linear Cliente: Linear Assicurazioni Concorrente: Find / Search Driven Marketing PRIMO PREMIO EX AEQUO Campagna: Max Mara Cliente: Max Mara Fashion Group Concorrente: Find / Search Driven Marketing TERZO PREMIO Campagna: Subito SEM: una struttura Keyword a prova di Volumi Cliente: Subito.it Concorrente: Mec
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SITI CORPORATE DI SOCIETÀ NON QUOTATE PRIMO PREMIO Campagna: MyFitness Club Website&BrandValue Cliente: MyFitness Club Concorrente: GereBros SECONDO PREMIO Campagna: Bauli. Un momento speciale per... Cliente: Bauli Concorrente: Caffeina TERZO PREMIO Campagna: Aiafood.it Cliente: Aia Concorrente: Yam112003
VIRAL VIDEO ADVERTISING PRIMO PREMIO Campagna: Una grande giornata Cliente: Wind Telecomunicazioni Concorrente: Ogilvy & Mather SECONDO PREMIO Campagna: The Christmas Exchange Cliente: Vodafone Italia Concorrente: Y&R/VML Italia, The Jackal TERZO PREMIO Campagna: Fiat 500L ‘Pronto Mamma’ Cliente: Fca (Fiat Chrysler Automobiles) Concorrente: Leo Burnett ALTRE SOLUZIONI DIGITALI PRIMO PREMIO Campagna: Vodafone 4G Emotion Eye 360 Cliente: Vodafone Italia Concorrente: Y&R/VML Italia SECONDO PREMIO Campagna: The Smile Converter Cliente: Johnson&Johnson Concorrente: J. Walter Thompson Italia TERZO PREMIO Campagna: The Windows Billboard Cliente: Airbnb Concorrente: Tbwa\Italia
SITI CORPORATE DI SOCIETÀ QUOTATE PRIMO PREMIO Campagna: Energy for doers Cliente: Weedoo Concorrente: True Company SITI DI PRODOTTO E MICROSITI PRIMO PREMIO EX AEQUO Campagna: Milan InSight Cliente: UniCredit Concorrente: Nimai Digital Company, B Fluid, Elipse PRIMO PREMIO EX AEQUO Campagna: Frames of Life. Giorgio Armani Cliente: Giorgio Armani Concorrente: Caffeina TERZO PREMIO Campagna: Kinder Sorpresa - Giochiamo Insieme Cliente: Ferrero - Kinder Sorpresa Concorrente: OgilvyOne SOCIAL COMMUNICATION PRIMO PREMIO EX AEQUO Campagna: King of Umarells Cliente: Burger King Restaurants Concorrente: The Big Now PRIMO PREMIO EX AEQUO Campagna: #Nonsolomiofiglio Cliente: CAF Onlus Concorrente: Y&R/VML Italia, Burson-Marsteller TERZO PREMIO EX AEQUO Campagna: Censorship for Cancer Cliente: Fondazione ANT Italia Onlus Concorrente: J. Walter Thompson Italia TERZO PREMIO EX AEQUO Campagna: #SeAndiamoInFinale Cliente: Juventus Football Club Concorrente: We Are Social
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PREMI SPECIALI BEST DIGITAL AGENCY PRIMO PREMIO: Y&R/VML Italia SECONDO PREMIO: Ogilvy & Mather Italy TERZO PREMIO: Gruppo Roncaglia
PREMIO GASPERINI ALLA MIGLIOR COMUNICAZIONE DIGITALE PRIMO PREMIO Campagna: #viviamopositivo tour Cliente: Generali Italia Concorrente: The Gira
BEST DIGITAL COMPANY PRIMO PREMIO: Vodafone Italia SECONDO PREMIO: Tempo TERZO PREMIO: UniCredit CREATIVO DIGITAL DELL’ANNO Vicky Gitto (Y&R/VML Italia) BEST DIGITAL MEDIA AGENCY Mindshare BEST DIGITAL PRODUCTION COMPANY Casta Diva Group
MENZIONE SPECIALE ‘INNOVAZIONE NEL MODELLO DI BUSINESS’ PRIMO PREMIO Campagna: Grazie for Comments Cliente: Grazie Natural Concorrente: Meloria PEOPLE’S CHOICE AWARD Campagna: The Christmas Exchange Cliente: Vodafone Italia Concorrente: Y&R/VML Italia, The Jackal
PREMI DELL’EDITORE INNOVAZIONE DIGITALE Icoolhunt
AGENZIA DIGITALE INDIPENDENTE Engitel
BEST VIDEO STRATEGY ENABLER Mosaicoon
EDITORE DIGITALE DELL’ANNO Condé Nast
MEZZO DIGITALE EMERGENTE Totape
MANAGER DIGITALE DELL’ANNO Luca Prina (CheBanca!)
IOT AWARDS PRIMO PREMIO Campagna: Momo - The Home Genius Cliente: Morpheos Concorrente: Morpheos CATEGORIA AUTOMOTIVE/MOBILITÀ Campagna: Sali a bordo. DriveNow arriva a Milano Cliente: DriveNow Concorrente: Business Press
CATEGORIA SMART HOME/ENERGIA Campagna: Whirlpool App 6th Sense Live Cliente: Whirlpool Concorrente: Whirlpool Europe
CATEGORIA RETAIL Campagna: Digital Lifestyle Experience Cliente: Coop Concorrente: Accenture
CATEGORIA WEARABLE Campagna: XMetrics - Empowering Performance Cliente: XMetrics Concorrente: XMetrics
CATEGORIA SMART CITIES Campagna: Bella, sicura e connessa: Città Sant’Angelo è ora una ‘IntelligentCity’ Cliente: Comune di Città Sant’Angelo Concorrente: Philips Lighting
BEST RESEARCH & DEVELOPMENT APPROACH Hawuei
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PREMIO FACEBOOK PRIMO PREMIO Campagna: The Christmas Exchange Cliente: Vodafone Italia Concorrente: Y&R/VML Italia, The Jackal SECONDO PREMIO Campagna: #non solo mio figlio Cliente: CAF onlus Concorrente: Y&R/VML Italia, Burson-Marsteller TERZO PREMIO Campagna: Una grande giornata Cliente: Wind Telecomunicazioni Concorrente: Ogilvy & Mather
CAMPAGNA INSTAGRAM PRIMO PREMIO Campagna: Casa 500 Cliente: Fca Concorrente: Ideal
FACEBOOK MIGLIORI RISULTATI PRIMO PREMIO Campagna: #non solo mio figlio Cliente: Caf Onlus Concorrente: Y&R/VML Italia, Burson-Marsteller SECONDO PREMIO Campagna: One smile is enough to change our world Cliente: Eรงadem Concorrente: Dinamo Istanbul/Casta Diva Group TERZO PREMIO Campagna: The Christmas Exchange Cliente: Vodafone Italia Concorrente: Y&R/VML Italia, The Jackal
FACEBOOK MIGLIOR CREATIVITร PRIMO PREMIO Campagna: The Christmas Exchange Cliente: Vodafone Italia Concorrente: Y&R/VML Italia, The Jackal SECONDO PREMIO Campagna: Una grande giornata Cliente: Wind Telecomunicazioni Concorrente: Ogilvy & Mather TERZO PREMIO Campagna: Grazie for Comments Cliente: Lucart Group Concorrente: Meloria FACEBOOK MIGLIOR UTILIZZO VIDEO PRIMO PREMIO Campagna: The Christmas Exchange Cliente: Vodafone Italia Concorrente: Y&R/VML Italia, The Jackal SECONDO PREMIO Campagna: Una grande giornata Cliente: Wind Telecomunicazioni Concorrente: Ogilvy & Mather TERZO PREMIO Campagna: One smile is enough to change our world Cliente: Eรงadem Concorrente: Dinamo Istanbul/Casta Diva Group
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‘Happy Tears’ (Tempo) 1° premio ‘Best Digital Integrated Campaign’ 1° premio ‘Bagno, pulizia casa, prodotti farmaceutici e cosmesi’
PROXIMITY BBDO, VINCE L’EMOZIONE DI ‘HAPPY TEARS’ IL ‘PREMIO DEI PREMI’ AGLI NC DIGITAL AWARDS 2016 VA AL PROGETTO ‘HAPPY TEARS’ DEL BRAND TEMPO, CHE SI AGGIUDICA ANCHE L’ARGENTO QUALE ‘BEST DIGITAL COMPANY’. UN UNICO INSIGHT VINCENTE: LEGARE IL MARCHIO, NON PIÙ SOLO A RAFFREDDORI OPPURE MOMENTI NEGATIVI, BENSÌ A OCCASIONI BELLE ED EMOZIONANTI. DI MARINA BELLANTONI
Il punto di forza di ‘Happy Tears’, Best Digital Integrated Campaign 2016, come di qualunque iniziativa che nutra ambizioni crossover, è la strategia. L’execution rappresenta solo un mezzo per portarla in vita. Di questo è convinto Michele Picci, creative director Dlv Bbdo, intervistato insieme a Stefania Siani e Federico Pepe, executive creative director Dlv Bbdo e Proximity Bbdo, su quale sia stata la marcia in più che ha permesso al progetto di aggiudicarsi l’oro agli NC Digital Awards 2016 e su come questa campagna abbia rappresentato una sfida vinta all’interno delle strategie digitali dell’agenzia. “In questo caso specifico - ha precisato Picci -, abbiamo notato come, per oltre 90 anni, Tempo sia stato associato esclusivamente a raffreddori, allergie e altri momenti negativi. Ma la verità è che anche i momenti più belli ed
emozionanti della nostra vita hanno bisogno di un fazzoletto Tempo. Su questo insight abbiamo costruito tutto: nuovo posizionamento, nuovi contenuti, nuovo piano editoriale, ma soprattutto nuova conversazione e nuovi momenti di consumo”.
Michele Picci, creative director Dlv Bbdo
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Parliamo dell’idea creativa sviluppata per ‘Happy Tears’, evidenziando gli aspetti più innovativi messi in campo? (Picci) A volte avere bisogno di un fazzoletto è la cosa più bella che ci possa accadere. Per dimostrare questa core creative idea, abbiamo reclutato uno che di emozioni se ne intende, ossia Luca Lucini (regista di ‘Tre metri sopra il cielo’, ndr). Con lui, abbiamo voluto sperimentare un nuovo modello di storytelling, capace non solo di mettere al centro della storia il consumatore, ma di affidargli anche le chiavi dell’intero racconto. In agenzia lo chiamiamo storyliving. Nel realizzare questo esperimento, abbiamo incontrato oltre 300 ragazzi determinati a regalare alle proprie fidanzate la proposta di matrimonio più strappalacrime di sempre, ma solo l’intervista più emozionante di uno dei candidati è diventata lo script fedele di un film sulla sua storia d’amore. Per la prima volta, quindi, un’intervista è diventata sceneggiatura e un consumatore ha avuto la possibilità di codirigere un film, trasmesso poi in un vero cinema davanti a un vero pubblico, tra cui
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Con ‘Happy Tears’, Proximity Bbdo ha voluto sperimentare, grazie alla collaborazione con il regista Luca Lucini, un nuovo modello di storytelling, capace di mettere al centro della storia il consumatore, affidandogli anche le chiavi dell’intero racconto
amici, parenti e l’inconsapevole co-protagonista: la sua fidanzata. I suoi pianti e quelli del pubblico in sala sono poi stati la dimostrazione del nostro assunto. Come è stata declinata l’idea creativa sui diversi mezzi coinvolti? Con quali finalità è stato usato ciascuno dei canali attivati? (Picci) Dopo le lacrime e il fatidico ‘sì, lo voglio’, ‘Una proposta da sogno’ è diventata un hero content che atterrava sul social, diventando in pochi giorni il video Tem-
po più visto e condiviso di sempre con oltre 13 milioni di views (91% organiche, ndr). Fin dall’inizio la nostra ambizione era fare di Tempo il fazzoletto delle emozioni e, in questo senso, il social è il terreno ideale su cui editare, in modo puntuale e continuativo, il nuovo posizionamento così da fare sia brand communication sia target engagement. A legittimazione delle nostre intenzioni non si può non considerare ‘dillo con Tempo’, la prima piattaforma ecommerce che trasforma i fazzoletti in un
nuovo media per comunicare i momenti più emozionanti della propria vita agli altri. Vi siete aggiudicati anche il primo premio nella categoria ‘Bagno, pulizia casa, prodotti farmaceutici e cosmesi’. Quali innovazioni avete introdotto nel modo classico con cui comunicano i brand di questo settore? (Picci) Datti un what, trova il why, poi sperimenta sull’how. Questa è la sintesi di quello che gli americani chiamano golden circle e che, con Tempo, come per gli altri clienti, proviamo a fare ogni giorno in agenzia. Spesso la volontà di portare il prodotto nella vita delle persone risulta forzato o pretestuoso, soprattutto in questa categoria merceologica. Invece, la sfida su Tempo è stata proprio quella di creare un contenuto dove la relazione tra content e brand apparisse naturale e spontanea. Contenuto che, comunque, deve avere standard esecutivi alti, perché la qualità impatta non solo nella fruizione del contenuto stesso ma anche sul tono di voce e sul percepito del brand che deve essere sempre distintivo.
Stefania Siani e Federico Pepe, executive creative director Dlv Bbdo e Proximity Bbdo
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Primo step della campagna Tempo la ricerca della proposta di matrimonio più strappalacrime. Dei 300 ragazzi intervistati uno ha avuto la possibilità di co-dirigere un film trasmesso poi al cinema davanti alla fidanzata e agli amici più stretti
considero un rapporto moderno agenziacliente, simbiotico e orizzontale, che ha visto la partecipazione diretta e attiva dell’azienda in tutte le fasi del progetto. In questo modo è stato più facile per l’agenzia far appassionare il cliente, specie quando c’è un progetto in cui vale la pena scommettere.
Grazie a ‘Happy Tears’, Tempo si è aggiudicata l’argento quale Best Digital Company. Qual è stato il ruolo dell’azienda in una campagna come questa? (Picci) Le aziende che cercano meri esecutivisti stanno per fortuna scomparendo, e
con loro i meri esecuti visti. Oggi, le agenzie devono innanzitutto presentarsi davanti a un cliente in veste di consulenti e, assieme a loro, costruire rapporti di fiducia e complicità. Il lavoro su Tempo, per esempio, è un esempio eccellente di quello che
‘HAPPY TEARS’, I RISULTATI_ Da 54 a 98% crescita sentiment verso il brand Tempo Più di 10 mln video views Più di 50 mln media impressions Più di 100mila earned spontaneous interactions Più di 50mila organic mentions
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Più in generale, quali sono le principali innovazioni che la vostra agenzia sta implementando per affrontare le nuove sfide del digitale? (Siani e Pepe) Il nostro modello è in continua evoluzione. Da oltre un decennio, lavoriamo a un modello di convergenza tra l’esperienza Proximity Bbdo (Digital Power House del Gruppo, ndr) e Dlv Bbdo. Abbiamo fatto importanti investimenti nell’area digital, lato design e ux. Abbiamo sviluppato un reparto social competitivo, attraverso il quale seguiamo il lavoro editoriale di circa 25 brand. Da diversi anni abbiamo integrato al processo di lavoro il contributo di un creative technologist, che ci consente di garantire la fattibilità tecnologica delle idee creative. Questo ha portato a importanti risultati riconosciuti dal mercato e dagli addetti ai lavori, come confermano le vittorie non solo agli NC Digital Awards, ma anche all’Adci e allo Iab (dove l’agenzia si è aggiudicata, negli anni, tre delle sei edizioni del premio, ndr). Sempre di più, siamo concentrati sull’output strategico/creativo e sull’editare il posizionamento dei brand attraverso la produzione di contenuti specifici per le diverse piattaforme. Ma la componente digital e tecnologica e l’expertiese verticale in queste aree sono fondamentali.
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Quali sono le principali richieste che i clienti vi stanno facendo sul fronte della comunicazione digitale e come rispondete a tali domande? (Siani e Pepe) I clienti chiedono, in un’ottica di efficienza dei costi e del lavoro delle risorse, di poter lavorare con un partner unico. Questo rende la proposta di agenzie come la nostra assolutamente competitiva. Ci viene sempre più richiesta una strategia long-term e multipiattaforma
che consenta di integrare i touchpoint attivati dal brand, secondo una visione univoca e consistente. Abbiamo messo a segno molti new business, alcuni anche di dimensione internazionale, perché siamo stati in grado di esprimere una visione strategica con una chiara content strategy a supporto. Ma la parte fondamentale e di valore del lavoro, a mio avviso, rimane quella strategica. A questo proposito abbiamo rinforzato il reparto planning dell’agenzia con l’ingresso di Ilaria Fruscio, che vanta una grande esperienza anche su clienti internazionali.
‘Dillo con Tempo’ è la prima piattaforma e-commerce che trasforma i fazzoletti in un nuovo media per comunicare i momenti più emozionanti della propria vita
Quali modelli e metodi avete messo a punto per realizzare i progetti di comunicazione? Qual è il ruolo svolto dal digitale?
Dopo le lacrime e il fatidico ‘Sì, lo voglio’, ‘Una proposta da sogno’ è diventata un hero content per social network, diventando in pochi giorni il video Tempo più visto e condiviso di sempre con oltre 13 milioni di views (91% organiche)
E qual è quello svolto dai social media? (Siani e Pepe) Il nostro modello mette al centro la componente strategico creativa. Lavoriamo per mettere a fuoco tensioni e insight del mercato, mappiamo i benchmark nazionali e internazionali per ciascuna categoria, spesso integriamo il contributo del nostro hub strategico di network ‘Bbdo Knows’. I team sono sempre più misti. Al momento di kick off del lavoro partecipano diverse competenze: planner, direzione creativa, creativi, social media specialist, content strategist, creative technologist, digital designer. La direzione creativa esecutiva è sempre più chiamata a svolgere un lavoro di concertazione e orchestrazione. Come chiuderete il 2016 dal punto di vista del fatturato. Quali sono le vostre previsioni rispetto all’andamento del 2017? (Siani e Pepe) Una grande annata. 22 new business in 24 mesi. Clienti fedeli. Nel 2017 ci aspettiamo di continuare a crescere e di essere considerati benchmark sul mercato. nc
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FACEBOOK, FOCUS SU CONNETTIVITÀ E INTELLIGENZA ARTIFICIALE RAGGIUNGERE SPECIFICI TARGET PRE-SELEZIONATI E FORNIRE CONTENUTI PERSONALIZZATI, DUNQUE RILEVANTI, SOPRATTUTTO TRAMITE MOBILE E VIDEO. QUESTI I PUNTI DI FORZA DELLA COMUNICAZIONE VIA SOCIAL MEDIA. GIUNTO ALLA TERZA EDIZIONE, L’ORO DEL PREMIO FACEBOOK VA A ‘THE CHRISTMAS EXCHANGE’, PROGETTO REALIZZATO DA Y&R/VML ITALIA E THE JACKAL PER VODAFONE. DI MARIO GARAFFA
Numeri che fanno girare la testa. Le persone giornalmente attive su Facebook sono 1,13 miliardi in tutto il mondo e 23 milioni solo in Italia. Questi i dati, aggiornati al secondo trimestre del 2016, che fanno la grandezza del social network ideato da Mark Zuckerberg. A trainare lo sviluppo odierno sono soprattutto il canale ‘mobile’ (l’84% dei ricavi pubblicitari di Facebook del secondo trimestre 2016 arriva da dispositivi mobili) e lo strumento ‘video’ (raggiunto il traguardo di 8 miliardi di visualizzazioni video al giorno, l’80% delle quali su mobile). Nei prossimi dieci anni, le principali aree di interesse su cui si concentreranno gli investimenti di Facebook saranno la connettività, per favorire la sua estensione su scala mondiale, e l’intelligenza artificiale, per perfezionare la creazione di sistemi che migliorino la percezione della persone a livello visivo e linguistico.
Dal punto di vista pubblicitario, la forza del social network consiste nel raggiungere specifici target pre-selezionati, fornendo contenuti altamente personalizzati, e dunque rilevanti, superando la logica tradizionale dei banner e mirando soprattutto al-
la lead generation. Proprio per mettere in evidenza le principali storie di brand communiation realizzate tramite il social network, anche quest’anno, per la terza volta consecutiva, all’interno degli NC Digital Awards, si celebra il Premio Facebook, arricchito dalle seguenti quattro tipologie: ‘Campagna Instagram’, ‘Facebook Creatività’, ‘Facebook Utilizzo Video’ e ‘Migliori Risultati’. Ne parliamo con Sylvain Querné, head of marketing Facebook Italia. Perché un brand dovrebbe scegliere Facebook per la sua comunicazione? Quali sono i format pubblicitari più utilizzati? Facebook offre la possibilità di parlare ogni giorno a un pubblico decisamente ampio, ma l’attenzione di questo pubblico, naturalmente, bisogna saperla conquistare. Facebook mette a disposizione degli inserzionisti molteplici strumenti, continuando costantemente ad aggiornali e migliorarli, per offrire al pubblico la migliore esperienza possibile. Tra gli strumenti più innovativi abbiamo Canvas, progettato per i dispositivi mobili, che offre alle aziende la possibilità di creare pubblicità interattive a
Sylvain Querné, head of marketing Facebook Italia
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La roadmap dello sviluppo di Facebook. Tre anni: lavorare per rafforzare gli ecosistemi esistenti (Facebook e Facebook Platform). Cinque anni: sviluppare la prossima generazione di prodotti (Messenger, WhatsApp, video, ricerca, Gruppi, Instagram). Dieci anni: connettività e intelligenza artificiale
tutto schermo all’interno dell’app di Facebook. Di notevole rilievo per gli inserzionisti anche Slideshow, che consente di creare e modificare con rapidità e semplicità inserzioni, simili a video, più leggere e ottimizzate per un mondo improntato sul mobile. Novità del Premio Facebook di quest’anno è l’aver dedicato un riconoscimento alla migliore ‘Campagna Instagram’. Può parlarci di questa iniziativa? Il 2015 è stato l’anno di esordio dell’advertising su Instagram, piattaforma con oltre 500 milioni di persone attive al mese nel mondo, di cui nove milioni soltan-
to in Italia. Stiamo osservando una presenza sempre maggiore di Facebook e Instagram all’interno delle campagne marketing delle aziende italiane di tutte le dimensioni. Desideriamo riconoscere le realizzazioni migliori affinché rappresentino un esempio per il mercato. Quali requisiti e caratteristiche deve possedere un progetto di comunicazione per distinguersi con successo sui social network? Una buona campagna su Facebook o su Instagram è semplicemente una buona campagna. Gli ingredienti non cambiano,
‘THE CHRISTMAS EXCHANGE’_ (Y&R/VML Italia e The Jackal per Vodafone Italia) In collaborazione con il collettivo di web influencer ‘The Jackal’, sono stati realizzati e diffusi via Facebook dei contenuti video (branded content) sul tema ‘le cose peggiori che possono succedere a Natale, a cominciare dai regali sbagliati’. La campagna Facebook era collegata a una promo-activation che permetteva agli utenti di cambiare i regali non graditi, ricevuti nel corso del Natale 2015, con servizi e prodotti di Vodafone. Ogni video è stato creato con un obiettivo specifico: il primo puntava a incrementare l’awareness sulla digital activation. Il secondo mirava a creare engagement sulla pagina del brand. Il terzo aveva come obiettivo quello di ‘guidare in negozio’ l’utente, previa registrazione su una Tab presente sulla fanpage di Vodafone Unlimited. Obiettivi della campagna: aumentare il transito di potenziali clienti negli store Vodafone, utilizzando come main media la pagina Facebook Vodafone Unlimited, la fanpage del brand dedicata al target under 35. Risultati: +1.600% traffic to store, 7 milioni di view organiche, 75.000.000 impression, 500.000 interazioni, media earning 700.000 euro.
Premi vinti dal progetto: - 1° premio ‘Premio Facebook’ - 1° premio ‘Facebook Creatività’ - 1° premio ‘Facebook Utilizzo Video’ - 3° premio ‘Migliori Risultati’
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ma la ricetta si adatta. Le barriere/differenze tra offline, digital, social hanno sempre meno senso di esistere, contano le persone che desideriamo raggiungere con la comunicazione in oggetto. Abbiamo scelto di creare tre categorie per evidenziare le aree di differenziazione che rendono la pubblicità più efficace sulle nostre piattaforme. • Migliore creatività: la base della buona pubblicità è la creatività che sa sfruttare gli insight provenienti dal cliente, dai consumatori e dal mezzo sul quale verrà erogata. • Miglior utilizzo del video: a far la differenza sono l’idea creativa e l’adattamento al mezzo. Su Facebook, oltre l’80% dei video vengono visti su mobile, quindi da uno schermo relativamente piccolo e la maggior parte delle volte senza audio. Questo filmato ‘muto’ deve saper coinvolgere nei primi secondi e raccontare una storia senza il supporto dell’audio. • Migliori risultati: mettere in evidenza i miglior risultati deriva dalla definizione accurata dei Kpi e dei relativi strumenti di misurazione, adatti a tracciare i risultati di business, come, per esempio, il ritorno sull’investimento pubblicitario, il sellout, l’incremento del ricordo della pubblicità o della brand awareness. Qual è il ruolo svolto dal mobile e dal video nel sistema Facebook? Svolgono un ruolo strategico, basti pensare che l’84% dei ricavi pubblicitari di Facebook, nel secondo trimestre 2016, arriva da dispositivi mobili. Gli strumenti di Facebook a disposizione degli inserzionisti sono molteplici e vanno ben oltre la tra-
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‘#NONSOLOMIOFIGLIO’_ (Y&R/VML Italia e Burson-Marsteller per Caf Onlus) In occasione della Giornata Mondiale dell’Infanzia (20 novembre) è stato chiesto a persone famose italiane genitori di bambini di postare una loro foto con un bimbo che non fosse il loro. I post sono stati pubblicati dalle celebrity il giorno prima (19 nov., ndr), facendo crescere la conversazione online. Il 20 novembre, i testimonial hanno condiviso il reveal dell’operazione sui loro profili social, esprimendo in brevi video il messaggio ‘non dev’essere mio figlio per meritare la vostra attenzione’, con l’hashtag ‘#NonSoloMioFiglio’. La campagna puntava ad accrescere l’awareness di Caf Onlus su scala nazionale e creare conversazione sul tema dell’abuso sui minori. Risultati: tre milioni di persone raggiunte (i followers dei testimonial che hanno accettato l’invito) senza media expense, 7 milioni di impression tra Facebook, Instagram e Twitter. Accesso al sito di Caf: +800%.
Premi vinti dal progetto: - 1° premio ‘Migliori Risultati’ - 2° premio ‘Premio Facebook’
dizionale formula dei banner, guardando alla lead generation. Tra gli strumenti più efficaci ci sono i video: Facebook ha raggiunto il traguardo di 8 miliardi di visualizzazioni (video views, ndr) al giorno, l’80% delle quali sono su mobile. La creatività rappresenta uno dei fattori chiave, le persone si aspettano comunicazioni personalizzate e rilevanti. È fondamentale, inoltre, comunicare al target giusto, e attraverso Facebook, soprattutto su mobile, si può targettizzare meglio, studiare comunicazioni più rilevanti e quindi più efficaci per diverse audience, cosa che il maxi spot televisivo non consente di realizzare.
Ci fornisce i dati aggiornati della consistenza numerica di Facebook su scala mondiale e italiana? Quantifichiamo l’utilizzo di Facebook come persone, indipendentemente dai cookies e dal numero di dispositivi che vengono utilizzati. Nel secondo trimestre 2016 (Q2, ndr), il numero di persone che ha usato Facebook è continuato a crescere. A seguire i dati principali. • Nel mondo, oltre 1,7 miliardi di persone ogni mese (Map, ndr). • Nel mondo, oltre 1,13 miliardi di persone ogni giorno (Dap, ndr). • In Italia, 28 milioni di persone ogni mese (Map, ndr); di questi 26 milioni da mobile.
‘CASA 500’_ (Ideal Comunicazione per Fca) Il nuovo crossover Fiat 500X è stato il protagonista di un viaggio inedito sulle Alpi italiane, insieme a una roulotte vintage, chiamata ‘Casa 500’, riallestita appositamente da Ideal Comunicazione, per presentare l’auto in modo inconsueto evidenziandone la natura off-road e folle abbastanza da piazzarsi sulle piste da sci. Per amplificare l’esperienza fisica del viaggio, la narrazione è stata affidata a sei Instagram influencer, che hanno trascorso cinque fine settimana in ‘Casa 500’ e hanno testimoniato l’avventura sui loro canali social. Risultati: 2.300 permission (1.200 product experience), 3.151.265 utenti di cui 1.470.320 influencer follower su Instagram (47%), più di 150.000 engagement totale, di cui 114.886 generati dai sei influencer (76%). Budget totale compreso tra 400.000 e 500.000 euro.
Premi vinti dal progetto: - 1° premio ‘Campagna Instagram’
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• In Italia, 23 milioni di persone ogni giorno (Dap, ndr); di questi 21 milioni da mobile. • Aumento medio di oltre 200 milioni di persone su base mensile mondiale. • Oltre un miliardo di persone che, nel corso del mese di giugno 2016, a livello globale, hanno effettuato login a Facebook da dispositivi mobili, con un aumento pari al 22% rispetto a giugno dell’anno prima. • Incremento a doppia cifra percentuale del tempo speso per persona su Facebook, Instagram, Messenger nel secondo quarter del 2016 (aprile-giugno, ndr) rispetto all’anno precedente. Come cambierà Facebook nei prossimi anni? Quali novità e innovazioni dobbiamo aspettarci nel prossimo futuro? La roadmap su cui Facebook sta lavorando per sviluppare tecnologie che connettano le persone, dando voce a tutti, è decennale. Le principali tappe previste sono: nei prossimi tre anni, lavorare per rafforzare i nostri ecosistemi esistenti (Facebook e Facebook Platform, ndr). Da qui a cinque anni, sviluppare la prossima generazione di prodotti (Messenger, WhatsApp, video, ricerca, Gruppi, Instagram, ndr). Quanto ai prossimi dieci anni, l’impegno sarà nella direzione di sviluppare nuove tecnologie che aiutino la comunicazione e condivisione tra le persone. Le nostre principali aree di interesse saranno da una parte la connettività (da diffondere a livello capillare e globale, superando barriere infrastrutturali collegate alle possibilità di accesso, e culturali, ossia di comprensione del suo potenziale, ndr), dall’altra l’intelligenza artificiale e la realtà virtuale e aumentata, per favorire la creazione di sistemi che migliorano la percezione delle persone a livello visivo e linguistico. Si tratta, per esempio, consentire anche a una persona non vedente di capire cosa c’è in una foto; di facilitare la comprensione delle lingue straniere; e comprendere meglio contenuti e contesti per migliorare in modo significativo il News Feed. nc
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‘Casa 500’ (Fca) 1° premio ‘Campagna Instagram’
IDEAL: ‘CASA 500’, ENGAGEMENT TUTTO ITALIANO PRIMO PREMIO ‘CAMPAGNA INSTAGRAM’ AL PROGETTO DELL’AGENZIA, CHE HA PORTATO LA ROULOTTE FIAT ANNI ‘60 - UNA VERA ‘CASA SU QUATTRO RUOTE’ SULLE MONTAGNE ITALIANE, PER OFFRIRE UN’ESPERIENZA UNICA. GRAZIE ALL’ATTIVAZIONE DIGITALE CON AIRBNB E AL COINVOLGIMENTO DI INFLUENCER, L’INIZIATIVA HA GODUTO DI GRANDE VISIBILITÀ SUI SOCIAL E SUI MEDIA. DI ILARIA MYR
Una roulotte vintage, rossa, trainata da una Fiat 500X, in cui passare un weekend speciale nelle località montane più prestigiose d’Italia: questo il concept di ‘Casa 500’, l’originale progetto sviluppato da Ideal in collaborazione con Airbnb, che si aggiudica agli NC Digital Awards 2016 l’‘eccellenza’ del Premio Facebook come ‘Miglior Campagna Instagram’. I dettagli li raccontano Giorgia Tosato, managing and creative team director, Nicola Pasianot, head of social media strategy, Gabriella Chianale, account manager, e Stefano Capraro, founder e ceo Ideal. Può descrivere i tratti principali del progetto ‘Casa 500’? (Tosato) Alla richiesta di un’idea per l’attività invernale, abbiamo risposto con un racconto. Un viaggio leggendario capace di raggiungere e tenere connessi tutti gli obiettivi del progetto: l’eccezionale esperienza con il prodotto, l’efficace lead generation, la fortissima attivazione digitale insieme ad Airbnb: per la prima volta partner di un brand automotive. È nata così ‘Casa 500’: una roulotte rossa e con un design che ri-
chiama le linee degli anni Sessanta, arredata al suo interno in pieno stile Fiat 500, con oggetti di design italiano selezionati. Una vera e propria casa da portare con sé, dotata delle comodità dell’ambiente domestico. Ma solo grazie a 500X, la roulotte è
in grado di arrivare ovunque, vivere avventure e diffondere l’italianità e uno stile di vita unico. Un viaggio che non ha mai fatto prima, raggiungendo la cima delle vette più alte e fermandosi sulle piste, dando la possibilità a tutti gli abitanti della monta-
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1) Stefano Capraro, founder e ceo; 2) Giorgia Tosato, managing and creative team director 3) Gabriella Chianale, account manager; 4) Nicola Pasianot, head of social media strategy
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La strategia digital ‘Casa 500’ ha supportato il progetto field grazie a un’attività di content creation, coinvolgendo nell’iniziativa influencer su Instagram
il racconto di ‘Casa 500’. La scelta si è dimostrata vincente per i Kpi raggiunti, poiché è il canale che in questo momento genera la maggiore interazione tra i social media, soprattutto per temi legati al viaggio e al lifestyle, con profili che ispirano, grazie alle immagini, una notevole quantità di persone che altrimenti non sarebbe stata raggiunta con una strategia tradizionale.
gna di viverla come nessuno ha mai osato fare, nei luoghi più incredibili e suggestivi delle montagne italiane. Nelle sue cinque tappe, ‘Casa 500’ è stata utilizzata come residenza per influencer - scrittori, artisti, giornalisti, blogger, staff editoriale di magazine online - in cambio di un’attività editoriale sull’esperienza con l’auto in montagna e sulle piste: post sui social network, articoli e immagini. ‘Casa 500’ diventa così un mezzo di comunicazione nuovo e potente, improntato sulla condivisione e fortemente voluto per guadagnare visibilità ed engagement, offrire alloggio, lanciare operazioni di co-marketing, e certamente creare e rafforzare la relazione tra le persone. Come è stato declinato il progetto ‘Casa 500’ sui social media e su Instagram in particolare? (Pasianot) La strategia digital di ‘Casa 500’ ha supportato il progetto field grazie a un’attività di content creation con lo scopo di massimizzarne la notorietà oltre i suoi limiti fisici: le location. Questo è stato possibile grazie a un’operazione mirata di influencer marketing che costruisse fin dalla prima uscita pubblica della roulotte uno storytelling da veicolare all’interno dei canali social del brand, ma soprattutto all’interno
dei canali di sei tra i più noti influencer italiani su Instagram.
Quali particolari competenze e specializzazioni sono state sviluppate da Ideal per la gestione dei progetti digital e social? (Tosato) La prima competenza è l’analisi strategica e dei dati, lo studio delle tendenze con un approccio sempre globale. A questo si aggiungono le competenze diversificate nello studio costante delle piattaforme, delle abitudini delle persone, e l’abitudine a percepire e sensibilizzarsi al cambiamento, che è misurabile e va per questo monitorato. L’utilizzo di alcuni strumenti, il dialogo e la relazione con i partner con i quali ci confrontiamo ogni giorno costituisce il nostro sapere, le nostre idee e il nostro vantaggio competitivo.
Il progetto ha avuto anche altre declinazioni oltre a quella social? (Chianale) Il progetto ha previsto una serie di attività di engagement on field, come test drive e taxi drive, che hanno garantito a migliaia di persone di effettuare una product experience nuova e di usufruire di un servizio taxi gratuito in montagna. Ma soprattutto l’importantissima collaborazione con Airbnb, a costo zero, ha permesso un’ulteriore amplificazione delle attività di ‘Casa 500’. Per la prima volta in Italia, Airbnb ha permesso a un brand, e non a un privato, di inserire una special page all’interno del sito, nella quale gli utenti, partecipando a un contest letterario, hanno potuto descrivere perché avrebbero voluto vincere una notte in ‘Casa 500’, sulle piste delle più note località montane. Nelle prime 24 ore c’erano già 100 iscritti: un vero successo!
Quali sono le principali innovazioni che la vostra agenzia sta implementando per affrontare le nuove sfide del digitale? (Capraro) Le aziende e i brand hanno oggi un approccio sempre più orientato a costruire progetti integrati, misurabili in engagement e risultati. Questo ci rende consapevoli di aver fatto una scelta strategica vincente già molto tempo fa, che oggi è recepita dal mercato.
Quali sono le motivazioni che vi hanno portato a meritarvi l’‘eccellenza’ ‘Campagna Instagram’ del Premio Facebook? (Pasianot) L’utilizzo di Instagram è parte della strategia realizzata da Ideal per creare
Come chiuderete il 2016 dal punto di vista del fatturato? (Capraro) Anche quest’anno prevediamo una chiusura in crescita, a premio del grande impegno di tutti. nc
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Premio dell’Editore ‘Innovazione Digitale’
NEXTATLAS, LO STUDIO DEI TREND DIVENTA TECNOLOGICO GRAZIE ALLA SUA PIATTAFORMA PROPRIETARIA, ICOOLHUNT RENDE ‘SCIENTIFICO’ QUELLO CHE, FINO A POCO TEMPO FA, ERA UN LAVORO FATTO MANUALMENTE. UTILIZZANDO I DATI PROVENIENTI DAI SOCIAL MEDIA, OFFRE AI CLIENTI INFORMAZIONI PRECISE E DATA DRIVEN SUI TREND EMERGENTI, UTILI PER SVILUPPARE UNA STRATEGIA DI COMUNICAZIONE. DI ILARIA MYR
I social media sono dei tesori di dati da utilizzare per capire quali sono i trend emergenti nei diversi settori. Questa è la convinzione di base di Luca e Alessio Morena, fondatori e ceo di iCoolhunt, che hanno lanciato sul mercato la prima piattaforma in Italia di trend forecasting con l’obiettivo di offrire alle aziende e alle agenzie di comunicazione informazioni concrete, basate su numeri reali, sulle tendenze dominanti. Dopo avere creato nel 2012 il primo social media di condivisione di fotografie, nel 2015 i due fratelli torinesi lanciano Nextatlas, una piattaforma data driven che aggrega le informazioni provenienti da diversi social media. La ricerca dei trend diventa insomma ‘scientifica’, grazie a iCoolhunt, ed è per questo motivo che ADC Group ha deciso di assegnarle il ‘Premio Innovazione Digitale’, nell’ambito degli NC Digital Awards 2016. La parola a Luca Morena, ceo e founder iCoolhunt.
Quali sono a suo avviso le motivazioni che vi hanno fatto meritare questo premio? Nessuno nel settore del marketing e della comunicazione aveva ancora pensato di applicare le moderne tecniche della scienza dei dati alla previsione dei trend che interessano alle aziende. iCoolhunt ha dunque innovato un processo da sempre fatto a mano con studi desk e ragionamenti intuitivi, sfruttando l’enormità dei dati prodotti spontaneamente dagli utenti dei social media.
Luca e Alessio Morena, ceo e founder iCoolhunt
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Abbiamo, insomma, ‘scientificizzato’ la ricerca dei trend. Un altro aspetto da non sottovalutare è che questo nuovo approccio allo studio delle tendenze nasce in Italia, patria della moda, del lifestyle e dell’enogastronomia. Qual è il posizionamento dell’azienda? Che cosa offre ai clienti? iCoolhunt nasce nel 2012 come social media di condivisione di fotografie per segna-
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lare i nuovi trend. L’anno scorso la svolta vera e propria, con il lancio di Nextatlas, una piattaforma data driven sulla quale le aziende possono visualizzare facilmente le tendenze emergenti a seconda dei loro settori e necessità, attraverso l’aggregazione di immagini provenienti da diversi social media come Twitter, Instagram, Tumblr e YouTube, e altri ‘ambienti’ nati sul web (ad esempio, Spotify per la musica, ndr). La fonte principale sono le comunità di insider delle varie industrie, che sanno con un certo anticipo quali saranno i nuovi trend e che per questo sono sottoposti da parte nostra a una costante e continua analisi. Grazie a una serie di algoritmi e di processi possiamo realizzare, attraverso l’aggregazione di immagini e tag simili, dei contenuti visivi che vengono segnalati in parte automaticamente sulla nostra piattaforma e in parte presi in esame dai nostri analyst che redigono un trend report. Il tutto trattato con una forte attenzione alla misurazione e ai dati. Le aziende e le agenzie creative abbonate al servizio possono così essere aggiornate su tutte le segnalazioni che vengono aggiornate in tempo reale. Qual è il ruolo della tecnologia nel vostro lavoro? È chiaramente fondamentale: la nostra tecnologia Nextatlas consente infatti di fare cose che all’occhio umano non sarebbero consentite, fornendo informazioni con una grande solidità statistica.
Ad oggi quali aziende si sono già affidate a iCoolhunt? Abbiamo aziende di tutti i settori merceologici, proprio perché gli insight che forniamo sono multisettoriali: siamo infatti convinti che le innovazioni non vengano mai solo dal settore di riferimento, ma che traendo spunto da altri limitrofi si possano creare soluzioni davvero originali. Fra i brand che si affidano a noi, vi sono Fiat Chrsyler nell’automotive, Lavazza nel food, Autogrill nei servizi, Allianz nelle assicurazioni e Prada nella moda. Ma si rivolgono a noi anche le agenzie di comunicazione - ad esempio Omnicom, PhMedia, Armando Testa che possono così trovare ispirazione per le proprie soluzioni dalle informazioni fornite da Nextatlas. Ci può raccontare qualche case history esemplificativa del vostro modus operandi? Per Fiat Chrysler Automotive abbiamo lavorato sul lancio di Alfa Romeo Mito. Mappando le parole e le immagini del target, è diventato subito chiaro che sono molte le nuove abitudini e necessità di cui il brand Alfa deve tenere conto. Gli asset del brand sono quindi stati disaggregati per capire il loro impatto e quindi riattualizzati in base ai nuovi trend e significati emersi. La ricerca ha permesso di capire dove i giovani millennials si muovono e di tradurre questi insight nella campagna di lancio di Alfa Mito 2016. Un altro esempio è la ricerca fatta per Al-
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La piattaforma proprietaria Nextatlas aggrega le immagini provenienti da diversi social media e, grazie a una serie di algoritmi e di processi, elabora dei contenuti visivi che vengono segnalati sulla piattaforma
lianz, che voleva lanciare un concorso per l’estate lavorando sul core brand value, ‘serenità’. Nextatlas ha fornito delle informazioni sulle destinazioni più interessanti per viaggiare e le caratteristiche principali di questi luoghi in termini di scelte di stile di vita emergenti. I risultati ottenuti hanno consentito al team marketing di Allianz di selezionare i premi del concorso che rispecchiano i valori del brand e i desideri del target. Quali sono i vostri obiettivi per il prossimo futuro? Puntiamo a estendere il nostro raggio d’azione fuori dall’Italia, in cui siamo per il momento concentrati. In quest’ottica va visto l’ingresso nella società del britannico Marc Worth, uno dei pionieri di questo mercato, e forse nel medio termine apriremo una sede a Londra. Abbiamo intenzione anche di portare avanti dei progetti di sviluppo tecnologico, per spingere questo tipo di servizi verso tecnologie di intelligenza artificiale a supporto del lavoro creativo. Insomma, crescere, crescere, crescere. nc
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Premio dell’Editore ‘Best Video Strategy Enabler’
MOSAICOON, LA RIVOLUZIONE DEL VIDEO ADVERTISING L’AZIENDA, VINCITRICE, IN OCCASIONE DELLA QUINTA EDIZIONE DELLA COMPETIZIONE IDEATA DA ADC GROUP, DEL PREMIO DELL’EDITORE ‘BEST VIDEO STRATEGY ENABLER’, INTRODUCE SUL MERCATO INTERNAZIONALE CPVPLUS, UN NUOVO STANDARD CHE PERMETTE AI BRAND DI OTTENERE QUANTITÀ ILLIMITATE DI CONTENUTI VIDEO E PAGARLE A PERFORMANCE. DI ILARIA MYR
Ottenere i video essenziali per le esigenze di storytelling e pagarli a performance: è quanto offre alle aziende e ai centri media Mosaicoon, innovativa realtà tutta italiana, nata nel 2010 a Palermo, nel mondo della produzione video, che oggi propone un nuovo modello di acquisto dei video. A monte la convinzione che essi non siano solo un media, ma il nuovo linguaggio per eccellenza del mondo digitale. Il cuore dell’offerta di questa tech company siciliana è la campagna Mosaicoon, attraverso la quale i clienti possono ottenere rapidamente grandissime quantità di contenuti video, caricati sulla piattaforma da creators di talento provenienti da tutto il mondo, pagandoli solo per le views effettive. Con otto sedi in tutto il mondo - fra cui alcune città in Asia (New Delhi, Seul, Singapore), sede centrale a Isola delle Femmine
(Palermo) - e con un organico totale di oltre 100 persone, Mosaicoon è una realtà fortemente in crescita, che punta ad ampliare le proprie competenze: prova ne è l’ingresso a ottobre di un professionista del mondo dei centri media, Pietro Ronchetti, nel ruolo di head of media agencies & partner-
ship. Per tutti questi motivi Adc Group ha deciso di assegnare a questa giovane, ma matura, azienda italiana il premio di ‘Best Video Strategy Enabler’. Ne parliamo con Luca Di Persio, head of marketing and communications Mosaicoon. Quali sono a suo avviso le motivazioni che vi hanno fatto meritare questo premio? Mosaicoon ha vinto perché è un’azienda che ha nel Dna una forte vocazione all’innovazione tecnologica, come dimostrano i molti riconoscimenti internazionali collezionati negli ultimi anni (l’ultimo dei quali è quello di ‘Most innovative company of the year in Europe’ all’International Business Awards). Mosaicoon non ha semplicemente inventato un nuovo prodotto, ma un vero e proprio modello rivoluzionario: attraverso una campagna Mosaicoon i clienti infatti possono ottenere rapidamente grandissime quantità di contenuti video necessari per fare storytelling. L’aspetto però più nuovo è che i contenuti video vengono pagati in base alle views effettive. Abbiamo quindi ribaltato il modello tradizionale, per proporne uno molto più innovativo. Per
Luca di Persio, head of marketing and communications Mosaicoon
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La sede di Mosaicoon, inaugurata a novembre a Isola delle Femmine (Pa), è un open space di 14.000 mq vista mare con altalene, biliardini, divani e agrumeto, firmato dalle migliori eccellenze del design italiano
questo la definizione di ‘enabler’ è per noi quanto mai adatta: siamo infatti degli ‘attivatori’ che portano i brand al 100% della propria video strategy. Quali sono i pilastri della vostra offerta? Dopo sei anni di intenso lavoro e investimenti, abbiamo presentato a metà ottobre il nostro nuovo posizionamento, il cui cuore è la campagna Mosaicoon. Il presupposto da cui partiamo è che oggi il video non
Per promuovere l’offerta ‘Global Sale’ di Alitalia, Mosaicoon ha diffuso su Facebook e YouTube due format da sei episodi: ‘Il primo pasto dopo le vacanze’ e ‘Taste the original one’
sia più solo un formato media, ma che sia invece diventato il nuovo linguaggio dell’universo digitale. Il nostro obiettivo è dunque accompagnare i brand nella costruzione di una video strategy di lungo periodo. Come lo facciamo? Offrendo loro rapido accesso a una quantità illimitata di contenuti video essenziali per soddisfare le proprie esigenze di storytelling quotidiano, che appunto vengono chiamati ‘Essentials’. Questi provengono da migliaia di creativi che caricano, attraverso l’app, sulla nostra piattaforma i propri elaborati, tutti di grande qualità, secondo un modello di ‘Sharing Entertainment’. Il nostro software proprietario Sonar, poi, opera una ricognizione degli item che un brand copre con la sua comunicazione, offrendo così i contenuti rispondenti alle sue esigenze e misurando il
potenziale comunicativo a cui può arrivare un’azienda con una giusta video strategy. Attenzione, però: non siamo una piattaforma di crowdsourcing, al contrario: noi partiamo dai contenuti creativi, per poi proporli alle aziende. La novità, a cui accennavo prima, è che i video vengono pagati per le views grazie a CPVplus, uno standard da noi creato che permette ai brand di acquistare il video in base alle sue visualizzazioni effettive. Quale è il ruolo della tecnologia nel vostro lavoro? La tecnologia è per noi fondamentale in quanto ci permette di rendere disponibili alle aziende le idee proposte da migliaia di creators provenienti da ogni parte del mondo, che hanno così l’opportunità di mettere a reddito il loro talento partendo dall’ispirazione, all’interno di quella che abbiamo definito la nostra ‘riserva naturale del creativo’. Inoltre, dal 2017 saremo in grado anche di offrire ai clienti la possibilità di crearsi da soli, tramite l’applicazione, le campagne Mosaicoon. Può raccontare una case history esemplificativa del vostro modus operandi? Per promuovere l’offerta ‘Global Sale’, Alitalia ha diffuso su Facebook e YouTube due format composti da sei episodi: ‘Il primo pasto dopo le vacanze’ e ‘Taste the original one’. Il primo format è un video tutorial dedicato all’arte di arrangiarsi in cucina con gli avanzi del frigo al rientro delle vacanze. Il secondo mostra come preparare tre note ricette italiane e invita gli utenti a provarle dal vivo direttamente nelle città di cui sono originarie. I video hanno raggiunto complessivamente oltre 1.000.000 di visualizzazioni in meno di una settimana e si sono classificati tra i Top Trend di YouTube. nc
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Premio dell’Editore ‘Mezzo Digitale Emergente’
TOTAPE, IL PRIMO VOCAL SOCIAL NETWORK CRESCE E SI RINNOVA NATA NEL 2015 A LONDRA E OPERATIVA DA QUEST’ANNO IN ITALIA, LA STARTUP CONSENTE DI CONDIVIDERE POST VOCALI, CONTENUTI AUDIO E VOCAL BLOG, OFFRENDO LA POSSIBILITÀ DI PIANIFICARE I PROPRI PASSAGGI ADV IN MODO TARGETTIZZATO. PER QUESTA FORTE IMPRONTA ALL’INNOVAZIONE, HA OTTENUTO IL PREMIO DI ‘MEZZO DIGITALE EMERGENTE’. DI ILARIA MYR
Creare e condividere post vocali, contenuti audio e tutto ciò che esiste oltre alla musica: è quanto consente di fare Totape, il primo social network vocale, che proprio in virtù della sua innovatività si è aggiudicato il premio dell’editore come ‘Mezzo Digitale Emergente’ agli NC Digital Awards 2016, conferito, in accordo con la giuria, al mezzo pubblicitario digitale emergente che si è più distinto per innovazione, risultati e velocità di crescita. Un traguardo che va a coronare i successi ottenuti in questi primi mesi di attività in Italia, come spiegano in questa intervista Claudia Fedeli, brand manager, e Mennato Fusco, director Italia Totape. Quali sono, a suo avviso, le motivazioni che vi hanno fatto meritare questo premio? (Fedeli) Totape vince questo premio perché è stato riconosciuto come il primo vocal social network, la prima app dedicata ai contenuti audio extra musicali, come ad esempio i talk, che la gente ama da sempre. Totape ha tre target: le persone, che finalmente hanno un social in cui poter creare, condividere e ascoltare contenuti basa-
ti sulla voce; i producer e i publisher, che possono aprire channel audio e monetizzare il proprio talento, e le aziende, che ora possono costruire una strategia online di sound identity, molto performante ad esempio se pianificata in parallelo con il media radiofonico e i social network.
Ci presenta brevemente l’azienda? (Fusco) Totape è una startup nata a Londra alla fine del 2015, che ha scelto l’Italia
Claudia Fedeli, brand manager Totape
Mennato Fusco, director Italia Totape
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Possiamo dire che Totape è esattamente il punto di incontro tra il mondo dei social e le radio.
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Totape ha avviata una partnership con Rds, svolgendo un ruolo di primo piano anche nel programma Rds Academy, andato in onda su Sky
vi agli ascolti e agli investimenti radiofonici, sia la diffusione dei sistemi di messaggistica vocale o le tecnologie a base di comandi vocali. Mancava un mezzo in grado di focalizzarsi sui contenuti audio & vocal che vanno oltre la musica: uno strumento che desse alle persone e alle aziende la possibilità di ‘parlare’, letteralmente, di sfruttare la potenza espressiva della voce. Chiunque desideri, potrà aprire un profilo, un channel, creare un talk e iniziare a guadagnare grazie al proprio talento.
come primo mercato per il lancio europeo. Grazie al grande successo ottenuto nei primi mesi del 2016, ha ottenuto un nuovo importante round di investimenti e da novembre 2016 è presente sul mercato in una nuova veste: un’app completamente migliorata, in grado di valorizzare ancora di più la mission dell’azienda. Totape ha una grafica rinnovata, più leggera e attuale, ricca di effetti e animazioni; il software pesa la metà di prima ed è oltre il 300% più efficiente nella capacità di gestire file audio. Ci tengo a ricordare che Totape ha un algoritmo proprietario che consente di comprimere file audio in pochi ‘k’, lasciandone inalterata a qualità. Al momento attuale, i nostri sviluppatori stanno rilasciando una versione specifica per i sistemi di entertainment automotive. In che cosa consiste l’offerta di Totape? Come è strutturata? E a chi si rivolge? (Fedeli) Totape è un social, ma al tempo stesso un media. L’unica app in cui si possono ascoltare e condividere tutti quei contenuti audio & vocal che vanno oltre la canonica programmazione musicale, già am-
piamente presidiata da Spotify, Apple e altri player. Ai producer e ai publisher offre la possibilità di creare contenuti audio originali, aprire e gestire channel tematici e diventare appetibili per le aziende, che possono pianificare i propri passaggi adv in modo targettizzato. Totape mette in contatto domanda e offerta; in termini di business model è una sorta di marketplace scalabile. Quali prodotti, servizi e know how offrite alle aziende clienti? (Fedeli) Totape consente alle aziende di pianificare diverse opzioni media, tutte basate sui contenuti audio e tutte vendute a performance, grazie al modello Cpl, costo per listen. Inoltre garantisce gli ascolti dei propri formati media e ha la tecnologia per dialogare con le varie piattaforme tech adv/ad exchange. In merito ai formati adv, prevediamo molto native audio. Come evolverà nel prossimo futuro il ruolo di un media innovativo come un social network vocale nell’advertising? (Fedeli) L’audio è sempre più importante, a livello globale: lo provano sia i dati relati-
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Quali novità avete in cantiere per il 2017? Come pensate di sviluppare il vostro business? (Fusco) Come detto, abbiamo appena lanciato Totape 2: una nuova app, migliore sia sotto un punto di vista grafico, sia sotto un punto di vista tecnologico. Entro pochi mesi saremo in grado di esportare Totape in altri mercati, riproponendo lo stesso modello di business. In tema di business, già in gennaio saremo in grado di vendere adv audio a performance. Può raccontare una case history esemplificativa del vostro modus operandi? (Fusco) Oltre a qualche caso interessante, ci piace citare la partnership fortissima che abbiamo costruito con la radio commerciale Rds. In particolare, abbiamo avuto un ruolo di primo piano nel programma Rds Academy, andato in onda su Sky. Inoltre, in poche settimane abbiamo ottenuto segnalazione in Apple, come ‘best new app’ e prodotto migliaia di download. Già nella fase di pre-lancio, organizzazioni come il Wwf e YouTuber famosi, con centinaia di migliaia di follower, si sono approcciati a Totape, facendo esperimenti molto interessanti e apprezzati dal grande pubblico. Questi fattori sono stati decisivi e ci hanno dato una nc fortissima motivazione.
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2° premio ‘Best Digital Agency’ ‘Nutella Dialetti’ (Ferrero) 1° premio ‘Alimentari, dolciumi, merendine’ ‘Kinder Sorpresa - Giochiamo Insieme’ (Ferrero) 3° premio ‘Siti di Prodotto e Micrositi
‘Una grande giornata’ (Wind) 1° premio ‘Digital Branded Content’ 1° premio ‘Viral Video Advertising’ 3° premio ‘Premio Facebook’ 2° premio ‘Facebook Creatività’ 2° premio ‘Facebook Utilizzo Video
OGILVY & MATHER, CREATIVITÀ ED EMOZIONI ‘TOUT COURT’ ARGENTO COME ‘BEST DIGITAL AGENCY’, OGILVY & MATHER SI È DISTINTA AGLI NC DIGITAL AWARDS 2016 RICEVENDO SVARIATI RICONOSCIMENTI, GRAZIE ALLE CAMPAGNE FIRMATE PER FERRERO E WIND. IL SUO SEGRETO? METTERE SEMPRE DIVERSE FIGURE INTORNO A OGNI TAVOLO PER CREARE PROGETTI CAPACI DI ‘ATTRAVERSARE’ OGNI MEDIA. DI MARINA BELLANTONI
Incetta di premi per Ogilvy & Mather Italy, argento quale Best Digital Agency. Il Gruppo, infatti, sale sul podio del premio targato Adc Group grazie al successo conseguito dalle campagne ‘Una grande giornata’, realizzata per Wind, che ha ottenuto grandi consensi anche nel Premio Facebook (3° premio assoluto e due argenti nelle eccellenze), ‘Nutella Dialetti’ e ‘Kinder Sorpresa - Giochiamo Insieme’, entrambe realizzate per Ferrero. Paolo Iabichino e Giuseppe Mastromatteo raccontano i punti di forza dei progetti e la filosofia alla base di ogni attività della squadra che dirigono in qualità di chief creative officer.
tro il nostro lavoro c’è un ripensamento nel modo di lavorare, che oggi vede coinvolte tantissime figure diverse intorno a ogni tavolo. Non più solo creativi digital o Atl, ma creativi ‘tout court’. Insieme a specialisti del social, della user experience, delle Pr e del content. Tutti insieme per dare vita ogni volta a progetti che nascono già con il potenziale di attraversare ogni media. La comunicazione digitale si è affrancata dal suo aspetto più funzionale, e anche i clienti lo sanno. Per colpire i consumatori,
Quali sono le principali innovazioni che state implementando per affrontare le nuove sfide della comunicazione digitale? Quali le richieste espresse dai clienti in questo ambito? (Iabichino) Si fa presto a dire progetti integrati e approccio 360. La verità è che die-
Paolo Iabichino e Giuseppe Mastromatteo, chief creative officer Ogilvy & Mather Italy
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non bastano solo investimenti di seeding o targettizzazioni al millimetro. Sono loro, ora, a chiederci di colpire il target con qualcosa che possa farlo davvero fermare a riflettere: un’idea che parli direttamente alle loro emozioni. ‘Una grande giornata’, realizzato per Wind, ha conquistato ben cinque riconoscimenti, a cominciare dai due primi premi nelle tipologie ‘Digital Branded Content’ e ‘Viral Video Advertising’. Ci parla
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‘Una grande giornata’ nasce come corto web, con il fine di esplorare il valore della vicinanza, mettendo in scena il tema della contrapposizione fra emozioni vere e vita virtuale
d’Italia, seguiti poi dai giovani d’Italia, per testare la loro conoscenza del dialetto, e le divertenti gag dei Creators, come Daniele Doesn’t Matter e i Soldi Spicci.
della campagna descrivendo l’idea creativa sviluppata? (Mastromatteo) ‘Una grande giornata’ nasce come corto per il web, con gli stessi obiettivi del precedente film ‘Papà,’: creare una storia che proseguisse il percorso di esplorazione del valore della vicinanza, mettendo in scena un tema attuale e sentito come quello della contrapposizione fra emozioni vere e vita virtuale. Storie basate su insight importanti, capaci di creare un legame forte con gli utenti: il fatto che la tecnologia non sia in grado di sostituire il contatto umano è un fatto condivisibile da tutti. ‘Una grande giornata’ invita le persone a riflettere su questo, a riconsiderare il proprio rapporto con la tecnologia. A riscoprire il significato di vicinanza. Il progetto si è distinto anche sul fronte social (bronzo nel ‘Premio Facebook’ e due secondi premi ‘Facebook Creatività’ e ‘Facebook Utilizzo Video’). Ci parla di questa declinazione della campagna? (Mastromatteo) ‘Una grande giornata’ nasce come prodotto per il web, canali social inclusi. Il film è stato infatti lanciato sulla pagina Facebook di Wind e ha avuto uno straordinario riscontro in termini di visualizzazioni, condivisioni e like. Ma ciò che più è interessante, è il fatto che non abbiamo adottato particolari strategie per la diffusione del video. In questo caso abbiamo, infatti, ‘interpretato’ Facebook quasi come
un media tradizionale: abbiamo pubblicato il film per un pubblico ampio, il più ampio possibile, senza distinzioni o targettizzazioni. E ha funzionato. Estremizzando potremmo dire di avere fatto un uso ‘generalista’ di Facebook: fatto sta che, secondo noi, questa scelta ben si adattava a questo particolare tipo di prodotto: un film di puro storytelling che mette in scena i valori del brand. Passiamo alla campagna ‘Nutella Dialetti’, firmata da OgilvyOne e Geometry Global, primo premio ‘Alimentari, dolciumi, merendine’. Ce ne parla? (Iabichino) ‘Nutella Dialetti’ è il progetto che Nutella ha creato per parlare direttamente a ognuno dei suoi consumatori. Consumatori che conosce bene, perché prima li ha chiamati per nome, poi ha portato i messaggi direttamente sul vasetto. E quest’anno ha trovato un nuovo modo di entrare in contatto con loro: usare la lingua del loro cuore, il dialetto. Un progetto imponente, che è partito con uno studio delle aree linguistiche del paese per creare il primo ‘Manuale Linguistico dell’Entusiasmo’. Le espressioni più belle sono arrivate su tutti i punti vendita, stampate sui vasetti. E sul sito di Nutella, che per l’occasione si è trasformato nel primo sito in dialetto: ogni utente, selezionando la sua area di origine, poteva vedere il sito ‘tradursi’ automaticamente nel dialetto locale. E poi tanti contenuti video, come le interviste ai nonni
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Citiamo, infine, la campagna ‘Kinder Sorpresa - Giochiamo Insieme’, realizzata da OgilvyOne, bronzo in ‘Siti di Prodotto e Micrositi’. Quali aspetti hanno portato il progetto a distinguersi in questa tipologia? (Iabichino) Questo progetto è nato con la chiara intenzione di proporre alla Rete un utilizzo più virtuoso delle nuove tecnologie che, in certi casi sanno semplificarci la vita, in altri invece la banalizzano un po’. Ad esempio nell’interazione bambino-genitore, i bambini hanno sempre voglia di giocare e i genitori ce la mettono tutta per inventare ogni volta nuovi giochi da fare. Ma quando non si sa più come accendere il divertimento… si accende il tablet… e i bambini finiscono con il trascorrere ore e ore di scintillante solitudine. ‘Giochiamo insieme?’ vuole cambiare le regole del gioco: un sito mobile first, quindi sempre a portata di mano, che in pochi secondi e due semplici filtri (età del bambino e luogo in cui ci si trova) cerca nel suo database il gioco più adatto a ogni situazione. Parliamo di giochi e non di videogiochi; perché una volta lette le regole il device è solo un utile e simpatico strumento accessorio, come una clessidra, un paio di dadi o un buzzer, lasciando che il gioco si svolga su un piano più reale e concreto. In una parola: insieme! Questo sito è a tutti gli effetti la versione digitale del prodotto. Abbiamo infatti trasposto, quasi letteralmente, lo spirito e l’utilità del mitico ovetti Kinder Sorpresa in veste digital, basando l’esperienza di navigazione sul concetto di randomicità, di sorpresa appunto. Così come i bambini, aprendo l’Ovetto, scoprono una gioco a sorpresa. nc
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3° premio Best Digital Agency ‘smartFORstore’ (smart-Mercedes-Benz Italia) 1° premio ex aequo ‘Auto e altri veicoli’ ‘#FindTheSUV’ (Mercedes-Benz Italia) 1° premio ex aequo ‘Auto e altri veicoli’
‘A-Experience’ (Mercedes-Benz Italia) 3° premio ‘Auto e altri veicoli’ ‘Unieuro Club’ (Unieuro - SGM Distribuzione) 1° premio ‘Distribuzione e ristorazione’
RONCAGLIA, QUANDO IL DIGITALE PASSA DALL’EXPERIENCE NUMEROSI I PREMI ASSEGNATI, NELL’AMBITO DEGLI NC DIGITAL AWARDS 2016, AL GRUPPO CAPITOLINO GRAZIE AI PROGETTI REALIZZATI PER MERCEDES-BENZ ITALIA E UNIEURO. FORMAT DIGITALI VINCENTI, BASATI SU ESPERIENZE COINVOLGENTI E LIVE, CHE HANNO CONSENTITO AL TEAM DI RICEVERE ANCHE IL BRONZO COME ‘BEST DIGITAL AGENCY’. DI MARINA BELLANTONI
“Aver ricevuto il bronzo come Best Digital Agency ci fa particolarmente piacere, considerando soprattutto che il Gruppo Roncaglia nasce quasi 40 anni fa come agenzia di advertising. Venir oggi riconosciuti anche come una delle migliori agenzie digitali italiane ci conferma che il percorso di integrazione iniziato nei primi anni 2000 ha portato i suoi frutti. Un percorso che, fin dalla nascita, ha identificato nell’innovazione, creatività e integrazione, gli asset portanti. Oggi, l’agenzia continua a investire su questi tre asset, sul lato innovazione con specializzazioni che vanno dal mobile alla virtual experience; sul fronte della creatività, concentrandosi su brand content e video communication; e, sul fronte dell’integrazione, concentrando l’investimento in un’offerta sempre più completa, misurabile e performante”. Queste le parole di Lorenzo Lorato, client service director Gruppo Roncaglia, che insieme a Giulia Roncaglia, amministratore unico della Roncaglia Relationship Marketing ci racconta i punti di forza dei progetti pluripremiati al premio di ADC Group.
Avete dominato la categoria ‘Auto e Altri Veicoli’ vincendo tutti e tre i premi in gioco. Quali expertise avete sviluppato in questo ambito? Può descrivere l’idea creativa della campagna ‘smartFORstore’, primo premio ex aequo? (Lorato) Conosciamo molto bene il mercato automotive, e sappiamo quanto possa
essere difficile sviluppare il primo sistema di e-commerce. Per questa ragione, ci siamo concentrati proprio sul creare un’attività che superasse e migliorasse l’esperienza in concessionaria. Abbiamo costruito il primo dealer fisico a servizio della rete per una vera esperienza live. L’utente può accedere dal proprio device al
Lorenzo Lorato, client service director Gruppo Roncaglia
Giulia Roncaglia, amministratore unico Roncaglia Relationship Marketing
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sito, dove trova delle telecamere in live streaming sull’auto. Attraverso un sistema di prenotazione, ha a sua disposizione un personal shopper che può rispondere a tutte le domande e far vedere ogni dettaglio dell’auto. Una volta convinto, prosegue sul sito fino ad arrivare all’acquisto definitivo dell’auto, anche con finanziamento, e consegna a domicilio. Siamo molto fieri di questo progetto, perché rappresenta una grande innovazione non solo nel mercato automotive, ma nell’intero settore dell’e-commerce. L’altro primo premio ex aequo è andato a #FindTheSUV (Mercedes-Benz Italia). Ce ne parla? (Lorato) Abbiamo progettato la prima caccia al tesoro in diretta live sul canale Periscope di Mercedes-Benz Italia, on air il giorno prima del Gran Premio di F1 di Monza. L’obiettivo era semplice: pochi minuti per trovare, e vincere, il nuovo GLE Coupé. Gli utenti hanno seguito in live streaming la caccia, attraverso un drone in diretta live. Attraverso i commenti, potevano dare indicazioni di guida al pilota del drone, fino a trovare il Suv nascosto. Un progetto complesso e molto innovativo: il primo esperimento di regia live su questo social network, condito da collegamenti real time con influencer e commentatori in studio. Un’attività che ha registrato risultati eccezionali coinvolgendo tutte le piattaforme social del brand.
Terzo premio invece a ‘A-Experience’. Può riassumere gli aspetti più rilevanti del progetto? (Lorato) L’obiettivo era coinvolgere un target difficile come i millenials e new millenials. Abbiamo progettato un modo ‘diverso’ di ingaggiarlo, attraverso un linguaggio ‘rilevante’: la musica. Una partnership con la principale piattaforma mondiale di musica in streaming: Spotify; una scoperta dell’auto che avviene attraverso la scelta delle proprie caratteristiche caratteriali, a cui si lega un brano musicale, a cui si lega una caratteristica dell’auto. L’utente alla fine dell’esperienza, oltre ad avere la configurazione auto in linea con le sue caratteristiche, ha una playlist Spotify legata alla configurazione e la possibilità di vincere un abbonamento Spotify Premium per 6 mesi. Può sintetizzare i plus di ‘Unieuro Club’, primo premio ‘Distribuzione e Ristorazione’? (Roncaglia) Ciò che differenzia e caratterizza il programma fedeltà Unieuro Club è l’aver costruito un piano continuativo di storytelling e gamification ancorato ai valori di brand. Il progetto ‘I love my Passion’ e il suo ‘Viaggio alla scoperta delle passioni che non sai ancora di avere’ ha come obiettivo un itinerario di esperienze, ricche di divertenti e ingaggianti attività che fanno accumulare punti Unieuro Club; in più, momenti di intrattenimento, offerte e promozioni e un circuito di partnership. Un progetto multicanale dove l’approccio digitale si integra con quello fisico del punto vendi-
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L’esperienza live è il punto di forza dei progetti ‘smartFORstore’ e #FindTheSUV, 1° premio ex aequo nella tipologia ‘Auto e altri veicoli’
ta. Le attività extra, come gli ‘Special Day’, vivacizzano la loyalty: un esempio di contextual marketing, che da Facebook porta gli utenti sul portale. Questo riconoscimento rimarca la capacità del Gruppo di rinnovarsi utilizzando le forme più moderne di engagement abbinate a una costante ricerca creativa. Come chiuderete il 2016? Quali sono le previsioni per il 2017? (Roncaglia) Il fatturato del 2016 si è rivelato uno dei migliori della nostra storia, con una rilevante crescita ‘Year on year’ rispetto allo scorso anno. Questo grazie all’acquisizione di nuovi importanti clienti e al consolidamento degli esistenti. Partendo da basi così elevate, contiamo che il 2017 sia un anno di espansione economica più moderata, che dovrebbe però traghettarci verso uno sviluppo della struttura, anche da un punto di vista organizzativo, con l’allargamento della sede ‘storica’ a Roma (che oramai conta quasi 70 persone, ndr) e con la apertura di un ufficio a Milano. Innegabilmente, l’avere una presenza continua nel capoluogo lombardo rappresenta per noi il naturale step successivo di crescita e contestualmente la grande sfida dei prossimi anni. nc
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‘Best Digital Media Agency’ ‘Magnum Pleasure Store’ (Unilever) 1° premio ‘Mobile Advertising’
‘Enel Energia Speciale Luce’ (Enel) 1° premio ‘Interactive Video’ 3° premio ‘Mobile Advertising’ ‘Strategia per i turisti cinesi’ (Fidenza Village) 2° premio ‘Mobile Advertising’
MINDSHARE, STRATEGIA E DATI PER OTTIMIZZARE L’EFFICACIA L’AGENZIA, PREMIATA COME ‘BEST DIGITAL MEDIA AGENCY’ AGLI NC DIGITAL AWARDS, HA CODIFICATO TRE MODELLI PRINCIPALI PER APPROCCIARE IL DIGITALE: ‘BRANDING’ PER COSTRUIRE AWARENESS E IMMAGINE DI MARCA, ‘INGAGGIO’ PER FAR VIVERE ESPERIENZE DI MARCA ALL’UTENTE, E ‘CALL TO ACTION’ PER CAMPAGNE DIRECT RESPONSE. DI MARIO GARAFFA
Speed, teamwork e provocation. Sono queste le tre risorse che hanno permesso a Mindshare di conquistare cinque premi agli NC Digital Awards 2016, compreso il titolo di ‘Best Digital Media Agency’, assegnato al centro media che si è più distinto, con i suoi progetti, sul fronte della comunicazione digitale. “Alla base di tutto - afferma Roberto Binaghi, chairman & ceo di Mindshare Italia - c’è la nostra visione di uno scenario di evoluzione permanente, e quindi l’aver messo in atto un processo di formazione continua di tutte le risorse dell’agenzia. Questa è la condizione indispensabile per cogliere i frutti della profonda trasformazione che il digitale continuerà a determinare nel nostro mestiere, in modo sia diretto sia indiretto”. Alcuni esempi di ‘trasformazione diretta’ sono già sotto gli occhi di tutti, aggiunge Adriana Ripandelli, coo & head of digital Mindshare, come per esempio “l’evoluzione accelerata dei canali digitali in senso programmatico e il ‘mobile first’. Mentre quelli di ‘trasformazione indiretta’ ci vengono dai media cosiddetti tradizionali: basti pensare all’offerta multipiattaforma di brand editoriali,
che nascevano come puramente televisivi, radiofonici o cartacei, e alle prime concrete possibilità di pianificazione della televisione in programmatic”. Quali sono le principali richieste che vi fanno i clienti in ambito digital e quali rispo-
ste fornite? Può descriverci i principali modelli che avete codificato per approcciare la comunicazione digitale? (Binaghi) Premesso che ogni cliente e ogni brand richiedono un approccio per certi versi unico, possiamo semplificare i possibili schemi del digital attorno a tre modelli ba-
Roberto Binaghi, chairman & ceo Mindshare Italia
Adriana Ripandelli, coo & head of digital Mindshare Italia
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se, in funzione dell’obiettivo da raggiungere: ‘branding’, ‘ingaggio’ e ‘call to action’. Il modello ‘Branding’ è quello che usa il digital per costruire awareness e immagine di marca, lavorando in sinergia con il mezzo televisivo. Rispetto a queste esigenze, la nostra risposta consiste nell’usare le tec-
Grazie a ‘Magnum Pleasure Store’, Mindshare ha vinto il primo premio in ‘Mobile Advertising’. La campagna ha fatto leva su una comunicazione geolocalizzata e di prossimità tramite beacon, invitando i passanti a entrare in negozio, per creare il proprio Magnum con ingredienti a scelta
nologie programmatiche per massimizzare la reach digitale e per lavorare in frequenza su segmenti ben precisi del target, i cosiddetti ‘Light Tv Viewers’, che altrimenti sarebbero significativamente sottoesposti alla campagna. Il modello ‘Ingaggio’ si ha quando la comunicazione mira a fare vivere all’utente una qualche forma di ‘esperienza della marca’, che sia il più possibile appagante rispetto ai suoi interessi e desideri. Questa è sicuramente l’area della massima individualizzazione della comunicazione, a seconda della persona a cui è diretta, del device che sta utilizzando e della situazione in cui si trova. Di nuovo, le tecnologie programmati-
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La campagna ‘Strategia per i turisti cinesi’, argento nel ‘Mobile Advertising’, ha consentito di contattare con messaggi via mobile altamente personalizzati un target di cittadini cinesi alto spendenti in viaggio in Italia, nel bacino di attrazione del Fidenza Village
che vengono in aiuto, ma in questo caso non possono limitarsi a supportare la sola pianificazione, devono anche poter intervenire sui contenuti che vengono erogati. Si tratta di un campo in cui c’è ancora molto da lavorare; noi di Mindshare diamo il nostro contributo attraverso la divisione Content+, che si occupa di coordinare lo sviluppo di contenuti che vadano oltre la pubblicità tradizionale e possano essere pienamente individualizzati. Infine c’è il modello ‘Call to action’, tipico delle cosiddette campagne direct response o a performance. E anche qui torna in gioco il programmatic come piattaforma di ottimizzazione costante sia delle impression acquistate sia dei contenuti. Questa è l’area dove la competizione spinge all’innovazione più radicale, e nella quale stiamo sperimentando algoritmi di ottimizzazione particolarmente evoluti, con caratteristiche di vera e propria intelligenza artificiale.
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‘Enel Energia Speciale Luce’, primo premio in ‘Interactive Video’ e bronzo in ‘Mobile Advertising’. Accolti da Cattelan, gli utenti potevano avviare, grazie a un video interattivo, un percorso di coinvolgimento con la marca e cimentarsi in un test per calcolare il proprio livello di ‘greenness’
Mindshare si è affermata in ‘Mobile Advertising’, conquistando tutti e tre i posti del podio dedicato a questa particolare tipologia. Qual è il valore aggiunto che vi ha permesso di centrare questo ‘strike’? (Ripandelli) In Mindshare a livello globale ci siamo dati come coordinate del nostro lavoro tre keyword: speed, teamwork e provocation. Credo che i tre progetti che ci hanno permesso di conquistare l’intero podio della tipologia ‘Mobile Advertising’ le riflettano a pieno. La ‘velocità’ nel cogliere una nuova possibilità aperta dalla tecnologia. Il ‘lavoro di squadra’, non solo interno ma insieme al cliente, per trasformare la possibilità in opportunità concreta rispetto agli obiettivi del brand. Infine il ‘coraggio’ di essere provocatori e andare oltre lo status quo, per convincerci e convincere che innovare sul serio significa anche prendere dei rischi. Ci descrive il progetto ‘Magnum Pleasure Store’ (Unilever), vincitore del primo premio in ‘Mobile Advertising’, evidenziando gli aspetti più innovativi messi in campo sul fronte media? (Ripandelli) Volevamo una campagna che sostenesse il traffico nel Magnum Pleasure Store e portasse il consumatore a essere attore realmente attivo nelle dinamiche della brand. La comunicazione geolocalizzata e di prossimità tramite beacon, con l’invito a entrare nello store per creare il proprio Magnum attraverso l’utilizzo di ingredienti a scelta, sono le caratteristiche chiave che hanno reso questo progetto in-
novativo perfettamente coerente rispetto agli obiettivi. Quali sono i punti di forza della campagna ‘Strategia per i turisti cinesi’ (Fidenza Village), vincitore dell’argento nella tipologia ‘Mobile Advertising’? (Ripandelli) Il punto di forza è stata la capacità di esplodere le potenzialità della gestione del dato. Avevamo l’obiettivo di contattare con messaggi altamente personalizzati un target di cittadini cinesi alto spendenti in viaggio in Italia, nel bacino di attrazione del Fidenza Village. Attraverso la creazione di una matrice dati che ha incrociato le abitudini di navigazione, acquisto, spostamenti e interazione con determinati brand da parte dei singoli utenti, sono stati erogati messaggi ad hoc via mobile sia prima del viaggio, quindi quando il target si trovava ancora in Cina, sia durante il soggiorno in Italia con precise call to action. I risultati ottenuti sono stati al di sopra delle più rosee aspettative. Passiamo a ‘Enel Energia Speciale Luce’ (Enel) con cui avete ottenuto il primo premio nella tipologia ‘Interactive Video’ e il bronzo in ‘Mobile Advertising’. Ci parla del progetto chiarendo come avete valorizzato le componenti video e mobile? (Ripandelli) Enel è un’azienda cha ha nel proprio Dna una elevata componente di innovazione. L’elemento chiave è stata la collaborazione con Shazam, non una novità sul fronte tv, ma totalmente inedita nel caso di uno spot radio. Il focus sul mobile at-
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traverso cui accedere a un video interattivo ci ha consentito di creare, per gli utenti, un’esperienza di ingaggio con la marca davvero personalizzata: accolti dal volto amico di Alessandro Cattelan, sono stati infatti invitati a cimentarsi in un test altamente interattivo per calcolare il proprio livello di ‘greenness’. Mindshare ha inoltre dato il proprio contributo alla pianificazione native della campagna ‘Viaggio al Cuore del Problema’ (Danone, ndr), realizzata da Y&R/VML Italia e premiata con l'oro nella tipologia ‘Native Advertising’. Insieme ai nostri clienti ci possiamo ritenere decisamente soddisfatti. Come chiuderete il 2016 dal punto di vista del fatturato? Quali sono le previsioni per il 2017? (Binaghi) Il nostro 2016 è stato caratterizzato da una serie di pitch sia locali sia internazionali che ci hanno visto fortemente coinvolti per tutto il primo semestre, e che si sono concretizzati in acquisizioni di particolare peso e prestigio. Questo ci consente di proiettare una chiusura con crescita a due cifre. Discorso analogo per il 2017 per il quale abbiamo già numerosi cantieri aperti. Guardiamo al futuro. Può fornirci qualche anticipazione su nuovi progetti su cui state lavorando o che state per lanciare? (Binaghi) Poche settimane fa abbiamo realizzato presso i nostri uffici di Assago (Milano, ndr) la prima edizione di Huddle, un’intera giornata di stimoli, ispirazioni e networking, che ha visto coinvolti i nostri clienti, importanti player della industry, innovatori, influencer, giornalisti e campioni sportivi. Inoltre continueranno gli appuntamenti del Purple Program su temi rilevanti e sempre più legati al business delle aziende. nc
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‘Hello! World’ (Hello Bank!) 1° premio ‘App’
‘Frames of Life. Giorgio Armani’ (Giorgio Armani) 1° premio ex aequo ‘Siti di Prodotto e Micrositi’ ‘Bauli. Un momento speciale per...’ (Bauli) 2° premio ‘Siti Corporate di Società non Quotate’
CAFFEINA, L’AGENZIA CHE TRASFORMA IL DIGITALE IN REALE IN UN MONDO PERMEATO DAL DIGITALE, LA CREATIVE DIGITAL AGENCY - VINCITRICE DI SVARIATI PREMI AGLI NC DIGITAL AWARDS 2016 - È IMPEGNATA NELL’ESPLORARE I PRINCIPALI TREND DI FRONTIERA, DALLA REALTÀ AUMENTATA A QUELLA VIRTUALE. ALLA BASE L’IDEA CHE LA TECNOLOGIA DEBBA PORSI AL SERVIZIO DELL’ENGAGEMENT DI MARIO GARAFFA
Il cambiamento va studiato, affrontato, creato. Solo così si può trasformare in innovazione, capace di rivoluzionare lo status quo, sperimentando nuove strade. Per rispondere alle esigenze di un mondo in continuo cambiamento, occorre elaborare una comunicazione dinamica, che faccia leva su idee che non dormano mai. Esattamente quello che si propone di fare la creative digital agency Caffeina, vincitrice, nell’ambito degli NC Digital Awards 2016, del primo premio ‘App’, grazie al progetto ‘Hello! World’ (Hello Bank!), del primo premio ex aequo ‘Siti di Prodotto e Micrositi’ con ‘Frames of Life. Giorgio Armani’ (Giorgio Armani), e del secondo premio ‘Siti Corporate di Società non Quotate’ con ‘Bauli. Un momento speciale per...’ (Bauli). Abbiamo intervistato il partner & managing director dell’agenzia, Tiziano Tassi.
un esempio di come si collabora tra partner, superando vecchie logiche fornitorecliente. Il progetto è nato dall’obiettivo di Hello Bank! di rendere il magazine digitale, ‘Hello! World’, adatto a una fruizione moderna. Riflettendo insieme sul progetto con l’obiettivo di migliorare i Kpi e il servizio offerto agli utenti, abbiamo aggiunto una killer feature: personalizzare, per ogni persona, il feed delle notizie ricevute, basandosi sulle sue passioni e interessi, che riceviamo grazie a Facebook e aggiorniamo gra-
Cominciamo da ‘Hello! World’. Ci descrive l’idea creativa sviluppata? Il lavoro con il team di Hello Bank! è stato
zie alle interazioni dell’utente con l’app e i contenuti proposti. Quali sono stati gli aspetti più innovativi del progetto ‘Hello! World’, soprattutto in termini di app? I responsabili di progetto ‘Hello Bank!’ e il team dedicato di Caffeina hanno lavorato su due livelli: assicurare un’esperienza d’uso eccezionale, dove abbiamo seguito i trend consolidati di Ux (user experience, ndr) per le piattaforme basate sui contenuti, ed evolvere il concetto del servire contenuti agli utenti. A guidare non è più una logica puramente editoriale: al contributo della redazione si aggiunge quello della piattaforma, guidato indirettamente dall’utente. La piattaforma, poi, comprende e sincronizza le azioni compiute dall’utente tra web e mobile, garantendo una seamless experience. Passiamo a ‘Frames of Life. Giorgio Armani’. Può parlarci del progetto, mettendo in luce gli aspetti creativi e la loro declinazione digitale? ‘Frames of Life. Giorgio Armani’ rappresenta un grande motivo d’orgoglio per la no-
Tiziano Tassi, partner & managing director Caffeina
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‘Frames of Life. Giorgio Armani’, 1° premio ex aequo ‘Siti di Prodotto e Micrositi’ agli NC Digital Awards 2016. A far la differenza la scelta di presentare i prodotti in un modo non marcatamente commerciale e di coinvolgere gli utenti in prima persona, anche attraverso Ugc
Kpi qualitativi, a dimostrazione dell’apprezzamento dei clienti e degli utenti del brand.
stra agenzia. Abbiamo lavorato insieme al cliente per valorizzare al massimo il concept creativo che nasce dalla campagna internazionale. Il core del website sono i contenuti, ed è a partire da questi che abbiamo sviluppato la user experience, offrendo alle persone una esperienza di marca digitale memorabile. Alla campagna abbiamo associato l’attività Ugc (contenuto generato dagli utenti, ndr), #FramesOfLife. Una giornata è formata da 86.400 istantanee separate che, messe insieme, raccontano la storia di una vita. E una storia ancora più grande è formata dai frame vissuti da una commu-
‘Bauli. Un momento speciale per...’, 2° premio ‘Siti Corporate di Società non Quotate’ agli NC Digital Awards 2016. Punto di forza del sito, la capacità di portare l’utente all’interno della narrazione del brand, facendogli scoprire sia le diverse linee di prodotto, sia la storia dell’azienda
nity intera, quella di tutte le persone che entrano in contatto con ‘Frames of Life’, abbracciando la sua filosofia. Da citare anche ‘Bauli. Un momento speciale per...’. Quali sono stati i passaggi più significativi del progetto, con particolare riferimento alla tipologia ‘Siti Corporate’? Lavorare insieme a Bauli per la costruzione del suo website ha significato impegnarsi per creare la casa del brand che, per antonomasia, gli italiani associano al Natale. La linea guida che ci ha portato a vincere la gara e che abbiamo seguito nello sviluppo del progetto è stata la coerenza con la comunicazione di Bauli sui mezzi non digitali. Nonché la creazione di un’experience di marca e di prodotto ricca, capace di raccontare la grande storia di Bauli, senza dimenticare le occasioni d’uso, per offrire una nuova navigazione all’utente. Quello che più ci ha soddisfatto è stato vedere il miglioramento dei
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Come chiuderete il 2016 dal punto di vista del fatturato? Quali sono le previsioni per il 2017? Caffeina chiuderà il 2016 con il quinto incremento di fatturato e di utile consecutivo. In termini di dati, il fatturato atteso arriva alla cifra di 3 milioni di euro, che indicativamente rappresenta un raddoppio rispetto a quanto registrato nel 2015, con un livello di utile che soddisfa le attese del board e della proprietà. Per il 2017, annunciamo un nuovo headquarter a Parma con oltre 100 postazioni, sale shooting e sale riunioni, che si affiancano a varie aree relax e ristoro per il nostro team, che a oggi arriva a toccare circa 60 professionisti del digitale interni all’agenzia. Per il nuovo anno, l’obiettivo è incrementare ancora il fatturato e l’utile a sostegno dell’attività, con una crescita di fatturato non orientata alla quantità di progetti, ma al loro valore. Quali sono le principali trasformazioni che Caffeina sta implementando per affrontare le nuove sfide del digitale? In un mondo dove il digitale permea sempre di più la realtà che viviamo, il nostro impegno è rivolto a esplorare e comprendere i trend di frontiera del settore. Alcuni fattori ci confermano che VR (virtual reality, ndr) e realtà aumentata si confermeranno, convincendo le persone ad acquistare nuovi device che creano nuove experience. Cambia tutto: tecnologia, Ux (user experience, ndr), contenuto e approccio marketing oriented che agenzie e brand devono sviluppare e adottare. A questo si aggiunge il tema dei Bot e della invisible Ux, che apre nuove frontiere di interazione dove lavorare con team che uniscano social media, content, technology e user experience. nc
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‘Linear’ (Linear Assicurazioni) 1° premio ex aequo ‘Search Marketing’ ‘Max Mara’ (Max Mara Fashion Group) 1° premio ex aequo ‘Search Marketing’
FIND, SEARCH MARKETING DA ALLORO UN APPROCCIO PROATTIVO, PERSONALIZZATO E ANALITICO PER OGNI SINGOLO PROGETTO, UNA GRANDE ATTENZIONE AI DETTAGLI E UNA MINUZIOSA RICERCA DEL VANTAGGIO COMPETITIVO. ECCO I PUNTI DI FORZA DELL’AGENZIA ‘BOUTIQUE’ CHE HA CONQUISTATO DUE PRIMI PREMI EX AEQUO NELLA CATEGORIA ‘SEARCH MARKETING’. DI MARINA BELLANTONI
“Find è un’agenzia verticale e specializzata nell’ambito search. Questo ci consente di poter dedicare tempo e attenzioni specifiche allo scenario dei motori di ricerca e a tutte quelle search properties che possono rappresentare un punto di contatto nel percorso di informazione, valutazione, decisione e azione che un consumatore svolge prima di acquistare un prodotto o un servizio. Una specializzazione che però non è da vedere come un silo: qualsiasi spunto può diventare una ricerca e puntiamo a integrarci con quello che un’azienda fa, comunica, pubblicizza… per essere sempre in grado di intercettare, con le risposte e le call to action più opportune, anche in funzione del luogo, del momento e del device utilizzato, le domande che le persone si pongono e per le quali cercano online una prima risposta”.
Così Marco Loguercio esordisce descrivendo l’approccio che ha fatto eccellere l’agenzia, di cui è founder & ceo, nella tipologia ‘Search Marketing’.
Un’agenzia ‘boutique’, sia per dimensioni sia per l’agire ‘tailor made’, caratterizzata da un approccio personalizzato e analitico per ogni singolo progetto, una grande attenzione ai dettagli, proattività e ricerca del vantaggio competitivo. “Il fatto di aver visto primeggiare ex aequo i due progetti presentati a questi NC Digital Awards è esemplificativo: scenari, mercati e prodotti diversi… ma per entrambi la capacità di saper sfruttare quanto a disposizione per portare un impatto concreto sul business di queste aziende”, precisa Loguercio. Una delle vostre specializzazioni consiste nel riuscire a trasformare le intenzioni dietro una ricerca in azioni e conversioni, attivando strategie sinergiche e integrate di search, social e content marketing. Ce ne può parlare? Per anni si è stati portati a pensare che i motori di ricerca fossero l’ultimo step del funnel, perché è qui che il consumatore va quando è pronto ad acquistare un prodotto o un servizio, e che quindi bastasse essere presenti per incrementare le vendite. Cosa solo in parte vera, perché lo scenario
Marco Loguercio, founder & ceo Find
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Il progetto ‘Linear’ si è basato su una strategia finalizzata a comunicare in maniera molto più precisa ai target di riferimento, con il fine di contenere i costi di acquisizione
Passiamo all’altro progetto vincitore, ‘Max Mara’. Quali sono i punti di forza della campagna? La sfida è stata comunicare correttamente i valori della marca su più mercati in uno scenario focalizzato a incrementare le vendite online, oltre ovviamente a far salire il fatturato e-commerce nel rispetto di determinati costi di acquisizione. Anche qui la stretta collaborazione con il cliente, unitamente a dettagliate analisi sull’impatto delle ricerche via smartphone e ad analisi sui comportamenti di acquisto delle consumatrici target, ci ha consentito di trovare, di volta in volta, nuove soluzioni funzionali all’obiettivo di vendita. è in realtà molto più complesso e poco lineare. In Find abbiamo voluto spostare l’attenzione più in alto, partendo dal cercare di identificare quelle che possono essere le aspettative, i sogni, i desideri, le necessità che si celano dietro un’esigenza, che anticipano la ricerca di informazioni in una search property. Questo ci consente di essere molto più precisi - grazie anche ai nuovi strumenti di profilazione e segmentazione disponibili, e alla possibilità di creare contenuti ad hoc - nel soddisfare le esigenze informative di queste persone; molto più abili nel poterli ispirare, nell’aiutarli a scegliere e a comprendere meglio le potenzialità di quanto stanno per acquistare. Questo anche per non essere sempre dipendenti dalla sola componente prezzo, che molti ritengono erroneamente come l’unica leva per riuscire a vendere online. La conoscenza di queste informazioni ci aiuta a presidiare meglio le varie search properties come Google,
YouTube o Instagram per citarne alcune, così da esserci nei momenti che contano con un approccio che non sia solo quello del ‘vogliamo venderti qualcosa’. Ed è quanto abbiamo voluto raccontare anche nei due progetti presentati agli NC Digital Awards. Partiamo dal progetto ‘Linear’. Qual è l’idea creativa alla base e quale la componente di search marketing? Nel progetto Linear, un cliente col quale lavoriamo dal 2004, abbiamo adeguato la nostra strategia di advertising nei motori ai cambiamenti strategici adottati nell’ultimo anno dalla compagnia assicurativa diretta bolognese. Una strategia finalizzata a comunicare in maniera molto più precisa ai target di riferimento, con il fine di contenere i costi di acquisizione. Qui ci sono tornate utili alcune novità Google che ci hanno consentito di comunicare in maniera differente ai già clienti e ai prospect.
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Le nuove sfide del digitale. Come le state affrontando? I primi tre anni sono stati dedicati a sviluppare il nostro approccio e a consolidare la nostra filosofia lavorativa e i nostri valori. Adesso entriamo nel triennio del consolidamento e di una crescita all’insegna della qualità. Per questo stiamo investendo sia sul fronte della tecnologia e dei processi, per essere scalabili e avere un controllo qualitativo costante, sia sul fronte della formazione e aggiornamento, necessari per essere sempre all’avanguardia. Poi con lo sguardo siamo sempre puntati verso i mercati più sofisticati, per capire cosa ci possa essere di nuovo o di più efficace. Anche se ci tengo a sottolineare una cosa, frutto di confronti specifici: sul fronte search, noi italiani non siamo secondi a nessuno. Paghiamo una serie di limitazioni, dalle dimensioni del mercato alla propensione agli investimenti, ma quanto a competenze e canc pacità reggiamo bene il confronto.
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‘Energy for doers’ (Weedoo) 1° premio ‘Siti Corporate di Società Quotate’ ‘Organismo Perfetto’ (Repower Vendita Italia) 2° premio ‘Interactive Video’
TRUE COMPANY, SEMPLICITÀ E INNOVAZIONE DIRETTE E INNOVATIVE, LE CAMPAGNE ‘ENERGY FOR DOERS’ E ‘ORGANISMO PERFETTO’ SALGONO SUL PODIO DEGLI NC DIGITAL AWARDS 2016 RISPETTIVAMENTE NELLE TIPOLOGIE ‘SITI CORPORATE DI SOCIETÀ QUOTATE’ E ‘INTERACTIVE VIDEO’. UNA CONFERMA DEL VINCENTE APPROCCIO UNCONVENTIONAL DELL’AGENZIA MILANESE. DI MARINA BELLANTONI
Una nuova generazione di imprenditori che hanno voglia di fare, non necessariamente giovani startupper, ma professionisti che hanno messo impegno, sogni, energie nella propria azienda e cercano partner disposti a fare lo stesso, anche quando si tratta di scegliere una energy company. Ecco i protagonisti di ‘Energy for doers’, campagna firmata da True Company e nata dall’ascolto della Rete e del mondo delle imprese italiane. Intorno ai ‘doers’ ruota l’intero posizionamento del brand, a partire dal nome Weedoo e fino allo sviluppo del website (www.weedoo.energy). Il progetto parla la loro lingua: diretta, intensa, innovativa su ogni mezzo. Online è stata costruita un’identità in cui i doers possono finalmente riconoscersi, un credo chiaro e modalità di interazione diversi da quelli degli altri attori del settore. Chiediamo ai direttori creativi, Simone Cristiani e Giovanni Trabucco, e al ceo Massimiliano Gusmeo di raccon-
tarci i plus che hanno consentito al progetto Weedoo di distinguersi nella tipologia ‘Siti Corporate di Società Quotate’ e i punti di forza di ‘Organismo Perfetto’, argento in ‘Interactive Video’. Quali sono gli aspetti più innovativi del progetto ‘Energy for doers’? (Cristiani e Trabucco) Durante il progetto, ci siamo concentrati su innovazioni coerenti con il carattere dei doers per creare una
Massimiliano Gusmeo, ceo True Company e Lorenzo Cabras, ceo Sterling Cooper
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relazione con loro, non semplici esercizi di stile. Dal contatto diretto via WhatsApp con la nuova generazione di consulenti Weedoo, i Weezard, fino all’interfaccia del sito asciutta, ma dinamica e moderna. Abbiamo poi sviluppato due strumenti davvero nuovi per il settore: il profilatore e il configuratore Weedoo. Il profilatore consente agli imprenditori di capire, con pochi tap, qual è il loro lato da doer più sviluppato, identificandolo tra sei profili e sei workspace che rappre-
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Grazie alla campagna ‘Energy for doers’ (1° premio ‘Siti Corporate di Società Quotate’) è stata costruita un’identità in cui i doers possono riconoscersi e modalità di interazione diverse da quelle degli altri attori del settore
sentano la loro attitudine principale. Il configuratore invece è un vero e proprio tuffo all’interno della macchina, che consente a Weezard e doer di costruire l’offerta ideale in ogni dettaglio, seguendo la metafora di un pannello di controllo intuitivo. Avete vinto anche il 2° premio ‘Interactive video’, grazie a ‘Organismo Perfetto’ realizzato per Repower Vendita Italia. Può descriverlo, mettendone in luce l’idea creativa e la declinazione digitale? (Cristiani e Trabucco) ‘Organismo Perfetto’ è un concept che portiamo avanti con successo da più di una stagione (Organismoperfetto.it, ndr). Ha una semplicità potente: il paragone tra l’efficienza di un corpo perfettamente allenato e quella di un’azienda allenata dal personal trainer dell’energia, Repower. Era il momento di far-
Il progetto ‘Organismo Perfetto’ (2° premio ‘Interactive Video’) si basa sul paragone tra l’efficienza di un corpo perfettamente allenato e quella di un’azienda allenata dal personal trainer dell’energia, Repower
lo evolvere anche sul digital, con una creatività dedicata, per coinvolgere il target e avvicinarlo in modo originale alle diverse offerte del brand. Abbiamo raccontato il concept dal punto di vista delle aziende, immaginandole alle prese con un allenamento faida-te dai risultati disastrosi in sei divertenti video. Su questo storytelling abbiamo disegnato una landing page con veri e propri programmi di allenamento all’efficienza, basati sui prodotti, e un form per personalizzare il proprio allenamento con il personal trainer dell’energia. Cosa ha portato, in particolare, il progetto a distinguersi nella tipologia ‘Interactive Video’? Quali caratteristiche sono state vincenti? (Cristiani e Trabucco) Sicuramente la cura nel crafting dei video, per noi ormai indispensabile anche nel digital, e la forza dell’idea creativa, che ci ha permesso di trasformare un argomento b2b in un contenuto di intrattenimento molto consistente, in linea con il posizionamento e i valori del brand. Di fatto la campagna ha generato contenuti di valore, capace di divertire e veicolare il messaggio. È un trick che capita raramente, ma Repower è quel tipo di brand, e di cliente, maturo ed evoluto che permette queste scelte coraggiose. Come chiuderete il 2016 dal punto di vista del fatturato. Quali sono le previsioni rispetto al vostro andamento nel 2017? (Gusmeo) Il 2016 si chiude in linea con il
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2015, anno in cui abbiamo incrementato il fatturato a due cifre, così come gli anni precedenti. Quindi, complessivamente è stato un anno di consolidamento più che soddisfacente. Ormai il nostro è un Gruppo da oltre 4 milioni di euro di fatturato e puntiamo a superare i 5 milioni nel 2017 e per raggiungere questo obiettivo abbiamo avviato un forte cambiamento di True Company (www.truecompany.it, ndr) in termini di posizionamento strategico sul mercato. Quest’anno siamo stati invitati a gare importanti, progetti sfidanti tra grandi player del mercato, e abbiamo realizzato diversi spot televisivi. Non dimentichiamo nemmeno Chili PR (www.chilipr.it, ndr), la nostra division ‘People Social Relation’, che nel 2016 ha incrementato ulteriormente il suo fatturato, ma sopratutto ha visto entrare in portfolio diversi importanti clienti. In linea generale penso che tutte le divisioni si sono comportate bene, ma ora guardiamo al 2017 con grande fiducia perché penso che il lavoro paghi sempre e noi nel 2016 abbiamo lavorato e seminato parecchio. Più in generale, quali sono le principali innovazioni/trasformazioni che la vostra agenzia sta implementando per affrontare le nuove sfide del digitale? (Gusmeo) Da qualche tempo, abbiamo integrato nel gruppo l’agenzia Sterling Cooper (www.sterlingcooperadv.it, ndr) che si occupa principalmente di connettere i brand con le persone utilizzando il digitale come canale preferenziale, selezionando e combinando in modo strategico e innovativo i mezzi che la tecnologia ci mette a disposizione. Quindi, se dovessimo tradurre in punti qual è il compito di Sterling Cooper, potremmo dire: engagement, digital instore, content, brand entertainment, m-commerce e social enhancement. nc
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‘Ingdan Italia’ (Ingdan) 1° premio ‘Apparecchi elettronici e audio/video’
EARLY MORNING, UN PONTE FRA LA CINA E L’ITALIA CON IL PROGETTO REALIZZATO PER IL LANCIO DI INGDAN NEL NOSTRO PAESE, L’AGENZIA HA RACCOLTO OLTRE 900 PROGETTI DI MAKER ITALIANI DESTINATI AL MERCATO CINESE CON L’OBIETTIVO DI CREARE CONNESSIONI TRA I DUE PAESI SUL TEMA DELL’HARDWARE. AL CENTRO, UN INTENSO LAVORO SUL DIGITAL E ATTIVITÀ ON FIELD ALLA MAKER FAIRE DI ROMA. DI ILARIA MYR
È una campagna fortemente integrata quella sviluppata dall’agenzia Early Morning per Ingdan, realtà cinese di primo piano nella distribuzione e-commerce di elettro-componentistica, che si è aggiudicata il primo premio nella categoria merceologica ‘Apparecchi elettronici e audio/video’ nell’ambito degli NC Digital Awards 2016. La racconta in questa intervista Lorenzo Castelnuovo, ceo dell’agenzia.
lo della Supply Chain e dell’ecosistema innovazione cinese. La campagna integrata è partita a settembre, culminando a ottobre con l’evento Maker Faire di Roma, ed è terminata a novembre 2015.
Avete vinto il primo premio ‘Apparecchi elettronici e audio/video’, grazie alla campagna realizzata per Ingdan Italia. Può descrivere il progetto? Early Morning ha creato e implementato la strategia digital per il lancio di Ingdan, sussidiaria di Cogobuy Group, leader cinese nella distribuzione e-commerce di elettrocomponentistica, in Italia. La vision di Ingdan consiste nel fornire piattaforme online che colleghino imprenditori da tutto il mondo incrementando il livel-
Come è stata declinata l’idea creativa sui vari mezzi e in particolare su quelli digitali? L’obiettivo principale della campagna era la raccolta di progetti realizzati da maker italiani e destinati al mercato cinese con l’obiettivo di creare connessioni tra la Cina e l’Italia sul tema dell’hardware. Il target della strategia sono maker italiani ed europei che possono essere categorizzati in: beginners, nuovi nel mondo dei maker e dell’IoT, desiderosi di prodotti per realizzare prototipi di informazioni e di know how; ready to market, già connessi al mondo dell’IoT e riconosciuti come maker e innovatori, e go to market, maker che hanno un prodotto già prototipizzato o appena lanciato sul mercato, alla ricerca di canali di distribuzione o di sostegno per la produzione. Quali sono stati gli aspetti più innovativi del progetto? Abbiamo voluto incentrare l’attività intorno all’evento Maker Faire tenutosi a Roma facendo partire la comunicazione un mese prima e terminandola un mese dopo. La fase iniziale prima dell’evento ha fatto leva sulle relazioni pubbliche, attraverso il
Lorenzo Castelnuovo, ceo Early Morning (Ph. Daniele Fragale)
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Cover rappresentativa della campagna di lancio Ingdan realizzata da Early Morning
teasing e l’attivazione dei canali Facebook, Twitter, e l’advertising che è partita sia su Facebook che su Google interamente dedicata alla partecipazione alla fiera. Durante la Maker Faire i partecipanti hanno fornito le proprie idee per scoprire l’intera gamma di prodotti. Oltre le relazioni pubbliche e il live posting e reporting, abbiamo anche seguito tutta la parte di project scouting. Dopo l’evento, abbiamo sviluppato la continuity del progetto su tutte le piattaforme.
Ingresso della Maker Faire di Roma, ottobre 2015, dove si è tenuto l’evento in cui i partecipanti fornivano le proprie idee per scoprire l’intera gamma di prodotti
In soli tre mesi, abbiamo raccolto più di 900 progetti, di cui l’82% in Italia. Altri risultati: raggiunti 2mila utenti unici al mese su Ingdan.it, crescita di Instagram del 51% in termini di reach e del’11.6% in termini di engagement grazie alla pubblicazione di 25 post, e di Facebook (+2mila fan e +12% in termini di engagement), ottenendo più di 325mila visualizzazioni con 87 post. Twitter, infine, ha raggiunto le 34mila visualizzazioni e più di 3mila follower con circa 233 post. Più in generale, quali sono le principali innovazioni/trasformazioni che la vostra agenzia sta implementando per affrontare le nuove sfide del digitale? La tecnologia, in particolare mobile, ha am-
pliato enormemente i punti di contatto verso quello che oggi non è più solo un consumatore passivo, ma un utente attivo. La strategia e la creatività per Early Morning diventano strumenti molto più flessibili e precisi rispetto a pochi anni fa e la rendono sempre più competitiva. Le aziende oggi chiedono alle agenzie una consulenza sempre più globale: brand image, digital Pr, eventi, promozioni, branded content, implementazione e gestione di siti e piattaforme e-commerce e app. Può fornirci qualche anticipazione su nuovi progetti sui quali state lavorando? Cito il lavoro sviluppato per My English School (Myes, ndr): per la prima volta una nostra produzione video approda in tv, simbolo dell’evoluzione da native digital all’era della global integration, con una campagna che è andata in onda dal 18 settembre per tre settimane in esclusiva su tutte le reti del gruppo Discovery. Si tratta di uno spot di 20”, che spiega perché My English School è la scuola di inglese ideale: professionale, dinamica, immediata, libera e informale, per un totale di più di 800 passaggi pubblicitari. Come chiuderete il 2016 dal punto di vista del fatturato? Quali sono le vostre previsioni per il 2017? In questi anni siamo riusciti a consolidare la nostra presenza nel panorama della comunicazione e a costruirci un ottimo portafoglio clienti che ci ha permesso di registrare una crescita del fatturato del 33% in più rispetto al 2015. Le previsioni per il 2017 sono altrettanto positive: ci aspettiamo un’ulteriore crescita sia in termini di portafoglio clienti sia di posizionamento nel mercato della comunicazione, avendo come obiettivo il 40% di fatturato in più rispetto a quest’anno. nc
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‘MyFitness Club Website&BrandValue’ (MyFitness Club) 1° premio ‘Siti Corporate di Società non Quotate’
GEREBROS, AFFIDABILITÀ E INVENTIVA AL SERVIZIO DELLA LIVE COMMUNICATION PREMIATO AGLI NC DIGITAL AWARDS 2016 CON L’ORO NELLA TIPOLOGIA ‘SITI CORPORATE DI SOCIETÀ NON QUOTATE’, GRAZIE AL PROGETTO FIRMATO PER MYFITNESS CLUB, IL LABORATORIO CREATIVO STA VIVENDO UNA FASE DI SVILUPPO E RINNOVAMENTO. LA NUOVA BRAND IDENTITY E IL NUOVO SITO SARANNO LANCIATI ENTRO LA FINE DEL 2016. DI MARIO GARAFFA
Ordine e disordine. Efficienza, modernità, affidabilità e fiducia, ma anche creatività, inventiva, entusiasmo, dinamismo e sogno. Questo è l’orizzonte del laboratorio creativo GereBros, che si è distinto agli NC Digital Awards 2016 con il progetto ‘MyFitness Club Website&BrandValue’, realizzato per MyFitness Club, vincendo l’oro nella tipologia ‘Siti Corporate di Società Non Quotate’. Ne parliamo con i fratelli fondatori, Renato Geremicca, partner e art director, e Salvatore Geremicca, partner e creative director.
getto di identità visiva integrata: dal design grafico del logo ai contenuti fotografici originali, passando per la realizzazione grafica, fino alla ingegnerizzazione del sito coordinato con la rete di social network. L’intera strategia di comunicazione ha fatto leva su una forte identità visiva: il tema narrativo del report fotografico è il punto chiave per differenziarsi dai competitor che utilizzano immagini stock impersonali o troppo costruite.
Può descrivere il progetto ‘MyFitness Club Website&BrandValue’, mettendo in luce l’idea creativa implementata e la sua declinazione digitale? (R. Geremicca) Il progetto del nuovo sito della palestra marchigiana MyFitnessClub nasce dalla capacità di andare oltre la richiesta del cliente, individuando la necessità di rinnovare e consolidare la brand identity della società. Abbiamo creato così un pro-
Salvatore Geremicca, partner e creative director, e Renato Geremicca, partner e art director GereBros
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Quali sono stati gli aspetti più innovativi del progetto, in riferimento alla tipologia ‘Siti Corporate di Società non Quotate’? (S. Geremicca) Il sito è stato pensato in modo che, con un unico scroll, l’utente possa disporre di contenuti visivi approfonditi e coinvolgenti, e conoscere il personale della palestra. L’estrema pulizia dell’inquadratura, l’asciuttezza, i contenuti non ridondanti e impattanti risultano rafforzativi per l’im-
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Landing page del nuovo sito web di MyFitness Club, dopo il rebranding curato da GereBros
magine del brand. Il sito è inoltre coerente con i social network, visto che i trainers hanno adottato come immagine del proprio profilo Facebook quella realizzata nel ‘real life shooting’. Passiamo alle ultime novità di GereBros, a cominciare dal rinnovamento della brand identity e dal lancio del nuovo sito. Quali messaggi volete comunicare con queste iniziative? (R. Geremicca) Con il nostro nuovo sito, che sarà online entro la fine dell’anno in corso, intendiamo consolidare le nostre linee identitarie, anche attraverso il racconto di progetti di successo come quello firmato per MyFitness Club.
porre uno stile, ma crearne uno adatto a rappresentare il cliente, ottenendo il massimo dell’efficacia e dell’efficienza comunicativa. Il marchio nasce quindi da un’esigenza di rappresentazione, e rappresentare un’azienda è molto complesso. Gli elementi fondanti, i valori, sono spesso contraddittori o non sono ancora emersi a livello di coscienza, oppure ancora si sono evoluti. Il progetto del marchio GereBros è partito proprio dall’analisi dei valori fondanti e aspirazionali, verificandone l’evoluzione nel corso del tempo. Da questa analisi è emerso chiaramente che GereBros è un soggetto che non può esistere in mancanza di uno dei due fondatori. Così come non può esistere senza contemplare il costante dualismo tra ordi-
La nuova identità visiva è stata firmata da Ubaldo Righi, fondatore di Esagono Cremisi e progettista d’immagine. Righi, quali sono le linee guida che ha seguito per progettare il rinnovamento dell’identità visiva di GereBros? (Righi) Progettare il marchio e il programma di ‘image’ che ne deriva, vuol dire in primo luogo progettare un linguaggio. Linguaggio che deve essere aderente all’identità dell’azienda. Non significa quindi im-
ne e disordine: da una parte efficienza, modernità, affidabilità, fiducia; dall’altra creatività, inventiva, entusiasmo, dinamismo e sogno. Questa potenzialità di carattere ‘gestaltico’ ha guidato il progetto verso una semplificazione dell’espressione visiva, mediante un segno che richiama il concetto di marchio di impronta umanistica, ottenuto elaborando la tipografia, con il risultato di creare un elemento ‘monogrammatico’ omogeneo, ma allo stesso tempo dinamico ed eterogeneo nella forma e sue declinazioni, rispondendo coerentemente al concetto di ‘unità nella varietà’. GereBros sta puntando molto sulle partnership e sulla costruzione di ‘reti di imprese’. In che modo queste partnership contribuiscono allo sviluppo del business dei soggetti coinvolti? (R. Geremicca) Il mercato della comunicazione si è completamente ridisegnato negli ultimi anni, la concorrenza di prima ora può essere vista come capacità sinergica. Pur mantenendo l’identità GereBros, abbiamo deciso di creare un progetto d’impresa per eccellenze operanti nel settore della live communication, coinvolgendo altri protagonisti della comunicazione e degli eventi, come Ventana Group e BSC Convention, dando vita a HUB Project. L’aspetto progettuale è legato alle varie forme d’espressione che si costruiscono in base alle esigenze del cliente, creando progetti d’impresa e soluzioni strategiche. Come chiuderete il 2016 dal punto di vista del fatturato. Quali sono le previsioni per il 2017? (R. Geremicca) Considerato che partiamo da fatturati molto compressi a seguito del lungo periodo di crisi, che non ci ha ancora permesso di esprimere i reali valori di GereBros, siamo molto contenti di prevedere una chiusura di 2016 con un fatturato in aumento di oltre il 30% rispetto all’anno precedente. Ulteriori crescite sono previste per il 2017. nc
Ubaldo Righi, fondatore di Esagono Cremisi e progettista d’immagine, al lavoro con i fratelli Geremicca per la progettazione della nuova identità visiva di GereBros
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‘Aiafood.it’ (Aia) 3° premio ‘Siti Corporate di Società Non Quotate’
YAM112003, IDEE A PROVA DI DIGITAL NON SOLO UNA VETRINA PER I PRODOTTI AIA, MA UN VERO E PROPRIO PROGETTO EDITORIALE, IN GRADO DI SODDISFARE LE ESIGENZE DI INFORMAZIONE DEL TARGET. ECCO L’ESSENZA DELLA CAMPAGNA ‘AIAFOOD.IT’, BRONZO NELLA TIPOLOGIA ‘SITI CORPORATE DI SOCIETÀ NON QUOTATE’. DI MARINA BELLANTONI
Terzo premio nella tipologia ‘Siti Corporate di Società Non Quotate’, ‘Aiafood.it è il brand site nato con l’obiettivo di informare, ma anche di intrattenere: una vetrina per i prodotti Aia, ma anche un vero e proprio progetto editoriale sviluppato intorno al magazine ‘Le Idee di Aia’. Cinque sezioni in cui è possibile trovare spunti e consigli su un tema complesso come quello del food e del lifestyle: dalla conservazione degli alimenti a come mantenersi in forma. Ma anche suggerimenti legati alla quotidianità: come apparecchiare la tavola per un’occasione speciale o come preparare una grigliata perfetta. “Aiafood.it’è uno strumento flessibile ed efficace - ha spiegato Laura Corbetta, ceo Yam112003 - per promuovere e raccontare i diversi prodotti all’interno di una dimensione quotidiana in cui ogni consumatore può riconoscersi”.
tazione dei prodotti: ricette e consigli, video ricette originali, concorsi esclusivi e le ultime news. Il magazine è presente anche sui social (Facebook, Instagram, G+ e Pinterest, ndr) di cui Yam112003 cura la gestione e operazioni di digital Pr in cui vengono coinvolti gli influencer più seguiti del momento. Segnalo, ad esempio, il progetto in collaborazione con Chiara Maci che ha realizzato 21 ricette condivise sui social del brand. Sempre per il Gruppo Veronesi svolgiamo un ruolo di consulenza digitale per il nuovo sito del brand Negroni. Curiamo i contenuti editoriali dal punto di vista della scrittura, e attraverso la realizzazione di video ricette originali e shooting fotografici.
Quali sono stati gli aspetti più innovativi del progetto, quali le sue declinazioni? Sicuramente l’anima editoriale. Gli articoli e gli approfondimenti del magazine consentono di andare oltre la semplice presen-
Laura Corbetta, ceo Yam112003
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Anche in questo caso ci occupiamo della gestione dei social: Facebook, Instagram, il canale YouTube e attività di digital Pr. Più in generale, quali sono le principali innovazioni che la vostra agenzia sta implementando per affrontare le nuove sfide del digitale? Rispondo con una sola parola: creatività. Siamo una casa di produzione televisiva, un’agenzia creativa e un’agenzia eventi, forte di una grande esperienza di multicanalità. Partiamo dalle esigenze strategiche di posizionamento e dagli obiettivi di business del cliente per sviluppare l’idea più innovativa declinata in base ai vari media, sia che si tratti di un branded content televisivo (come nel caso de ‘La Ricetta Perfetta’ di Lidl su Canale 5 o ‘Top Dj’ su Italia 1, ndr), sia di un posizionamento strategico e di brand digitale (come nel caso di Aia, ma anche di Sanpellegrino o Baci Perugina, ndr) o di un evento (Sanpellegrino Young Chef o YouTube Pulse, ndr). Il nostro motore è la capacità di raccontare storie, sempre appassionanti, ‘abilitate’ dalla tecnologia e adatte ai diversi media. Il mercato ci ha premiato. Yam112003 è una società solida e in continua crescita: negli ultimi due anni abbiamo registrato un incremento del fatturato superiore al 60%. nc
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‘Best Digital Production Company’
CASTA DIVA GROUP, INTERPRETE DELLA NUOVA COMUNICAZIONE CON DUE VIDEO DI GRANDE IMPATTO, IL GRUPPO GUIDATO DA ANDREA DE MICHELI E LUCA ODDO SI AGGIUDICA AGLI NC DIGITAL AWARDS BEN TRE PREMI E IL RICONOSCIMENTO DI ‘BEST DIGITAL PRODUCTION COMPANY’. A CONFERMA DI COME L’INTEGRAZIONE DI UNA LUNGA ESPERIENZA NELLA PRODUZIONE VIDEO IN DIVERSI AMBITI DELLA COMUNICAZIONE SIA VINCENTE. DI ILARIA MYR
Branded content, live communication, digital communication, produzioni cinematografiche e video: sono le principali soluzioni offerte da Casta Diva Group, il gruppo di comunicazione nato intorno alla casa di produzione Casta Diva Pictures, ampliando l’offerta di comunicazione in altri ambiti e aprendosi ai mercati internazionali. Lo dimostrano i numerosi riconoscimenti conquistati negli anni nei vari premi di ADC Group (NC Awards, NC Digital Awards, Best Event Award e European Best Event Award), gli ultimi dei quali - gli NC Digital Awards 2016 - l’hanno visto trionfare con ben quattro premi: il primo premio come ‘Evento digitale’ con ‘Flights’ realizzato da Casta Diva Buenos Aires per El Cronista Comercial, e due Premi Facebook - secondo premio ‘Migliori Risultati’ e terzo premio ‘Utilizzo Video’ - con ‘One smile is enough to change our world’ di Dinamo Istanbul per Eçadem. Ciliegina sul-
la torta, il riconoscimento di ‘Best Digital Production Company’. A spiegare il successo di queste campagne e dell’approccio del Gruppo Andrea De Micheli e Luca Oddo, rispettivamente amministratore delegato e presidente Casta Diva Group. Quali sono i punti di forza e le principali caratteristiche che contraddistinguono
Andrea De Micheli e Luca Oddo, amministratore delegato e presidente Casta Diva Group
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Casta Diva Group e che le hanno permesso di distinguersi dai competitor e centrare questo riconoscimento? Casta Diva Group, grazie alla sua presenza in 13 città nel mondo (Londra, Manchester, Milano, Roma, Praga, Beirut, Istanbul, New York, Los Angeles, Buenos Aires, Montevideo, Cape Town, Mumbai) e al suo team internazionale è in grado di compren-
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dere le esigenze dei clienti e di adeguarsi in fase di produzione, di offrire un accesso privilegiato ai migliori registi e producer, il tutto con una grande attenzione al contenimento dei costi. La grande esperienza maturata lavorando a progetti per oltre 100 grandi brand internazionali le permette di proporre strategie innovative e creative reinterpretando le regole di comunicazione convenzionali. Con la holding Casta Diva Group siamo tra le aziende che hanno maggiormente diversificato l’offerta tra branded content, live communication e digital communication; questo ci permette di avere una competenza trasversale nel mondo della comunicazione, soprattutto in quella che è chiamata ‘comunicazione Titanium’, dai Titanium Lions di Cannes, cioè la possibilità di far ottenere ai progetti degli earned media grazie alla loro originalità. In quale direzione vi state muovendo per cavalcare le nuove tendenze della comunicazione digitale? Del Gruppo fa parte l’agenzia digitale Adacto con cui possiamo sviluppare qualsiasi attività digitale, che sia marketing digitale, gamification, app, gestione di reti, interfacce o user experience, sia nel campo video, con i video 360 e la virtual reality, sia nell’eventistica, con video mapping e le app per gestire le diverse fasi dell’evento (pre, durante e post). Grazie al progetto ‘Flights’, realizzato per il cliente El Cronista Comercial, Casta Diva Buenos Aires (parte di Casta Di-
va Group) ha ottenuto il primo premio nella tipologia ‘Evento Digitale’. Può descrivere l’iniziativa, evidenziando i suoi aspetti principali e il ruolo svolto da Casta Diva? El Cronista Comercial, testata economica di riferimento in Argentina, aveva una necessità di riposizionamento verso un target più giovane e più tecnologico (25-34 anni, ndr), meno avvezzo alla finanza e al suo modo di comunicare. Per questo motivo abbiamo invitato i fan della sua nuova pagina Facebook in un aeroporto nella periferia di Buenos Aires con lo scopo di far vivere l’economia a persone senza competenze in materia. Qui i partecipanti sono saliti a bordo di velivoli acrobatici che, a 5.000 metri di altezza, hanno letteralmente fatto vivere loro gli alti e bassi della Borsa attraverso le picchiate e le cabrate di piani di volo basati sui grafici degli indicatori finanziari. Rendendo così evidente le fluttuazioni dei tassi di interesse, delle azioni e delle valute e contribuendo a comprendere lo sviluppo
Per il quotidiano economico argentino El Cronista Comercial, Casta Diva Buenos Aires ha invitato alcuni giovani utenti della pagina Facebook a salire a bordo di velivoli acrobatici che, a 5.000 metri di altezza, hanno fatto vivere loro gli alti e bassi della Borsa
della crisi argentina del 2001, quella greca e quella della bolla di internet. Il susseguirsi delle acrobazie, basato su andamenti economici reali, ha anche trasmesso al pubblico la stessa adrenalina vissuta quotidianamente da chi lavora nel settore. Quali sono stati gli elementi più creativi e innovativi del progetto ‘Flights’ in riferimento alla tipologia ‘Evento Digitale’ in cui avete centrato l’oro? ‘Flights’ è nato proprio come evento digitale, unica leva di comunicazione del nuovo posizionamento di El Cronista Comercial. Essendo il più importante quotidiano finanziario in Argentina, la versione carta-
CASTA DIVA GROUP, PREMI VINTI AGLI NC DIGITAL AWARDS 2016_ ‘Best Digital Production Company’ 1° premio ‘Evento Digitale’ ‘Flights’ - Casta Diva Buenos Aires (Casta Diva Group) per El Cronista Comercial 2° premio ‘Facebook Migliori Risultati’ 3° premio ‘Facebook Miglior Utilizzo Video’ ‘One smile is enough to change our world’ - Dinamo Istanbul (Casta Diva Group) per Eçadem
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cea di El Cronista Comercial si rivolge a un pubblico che è familiare con numeri, dati, variabili economiche e grafici complessi. La pagina Facebook, invece, ha un contenuto molto meno tecnico tra cui, per esempio, l’aggiornamento di notizie, e ha come target un pubblico molto meno specializzato in materia finanziaria e di conseguenza più ampio. L’obiettivo dell’evento era di attirare nuovi fan portando così El Cronista Comercial più vicino alle persone meno coinvolte nelle finanze. La creatività ruota attorno alle emozioni vissute dai partecipanti in volo e condivise attraverso la pagina Facebook del quotidiano. La scelta del social network è stata proprio dettata dalla volontà di andare a contat-
tare un pubblico giovane nei luoghi virtuali che effettivamente frequenta. I risultati confermano la bontà di questa scelta: le visite al sito sono cresciute del 38%, si sono aggiunti 82.000 nuovi fan su Facebook, le vendite sono cresciute del 32% in quel segmento di target.
Il progetto ‘Flights’ ha raggiunto importanti risultati: le visite al sito sono cresciute del 38%, si sono aggiunti 82.000 nuovi fan su Facebook e le vendite del quotidiano hanno segnato un +32% in quel segmento di target
Passiamo al progetto ‘One smile is enough to change our world’, realizzato da Dinamo Istanbul (parte di Casta Diva Group) per Eçadem, con il quale vi siete distinti sul fronte social media, ottenendo il secondo posto nell’eccellenza ‘Facebook Migliori Risultati’. Obiettivi del video erano cambiare il modo in cui la gente guarda e si rapporta ai
disabili e promuovere l’attività di Eçadem. La madre di Tufan, il ragazzo disabile protagonista dello spot, fa consegnare una lettera alle persone presenti in un parco pubblico, ignare di essere riprese: “Non guardare mio figlio con pietà, gli basta un tuo sorriso per essere felice”. Le reazioni alla lettura, spontanee e naturali, sono commoventi, ma anche gioiose, dopo che i grandi sorrisi rivolti a Tufan lo rendono felice. Il punto di forza di questo progetto è proprio la spontaneità e l’autenticità delle reazioni. Il progetto ha avuto oltre 31,8 milioni di visualizzazioni su Facebook e 1,2 milioni di condivisioni. Inoltre, i volontari Eçadem sono aumentati del 400% e le visite sul loro sito web del 2.400% a fronte di un costo del progetto molto contenuto anche grazie al contributo volontario di gran parte del team di Casta Diva Group. Sempre con ‘One smile is enough to change our world’ avete conquistato anche il terzo posto nell’eccellenza ‘Facebook Utilizzo Video’. Il video è l’unica leva di comunicazione usata per la campagna. Girato con telecamere nascoste, senza attori, ma con la collaborazione delle famiglie di alcuni bambini disabili, ha necessitato una grande com-
‘FLIGHTS’, I RISULTATI_ • +38% visite al sito • +3.500% visualizzazioni dello spot rispetto a video fanpage • +100% utenti unici, aumentati di 50 volte • 82.000 nuovi fan su Facebook • 16 milioni di persone hanno appreso dell’evento da tv, radio e altri media
‘ONE SMILE IS ENOUGH TO CHANGE OUR WORLD’, I RISULTATI_ • Oltre 31,8 milioni di visualizzazioni su Facebook • 1,2 milioni di condivisioni del film • 99,7% dei feedback positivo • +400% volontari Eçadem • +2.400% visite sul sito web
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petenza tecnica da parte di tutta la troupe di Casta Diva Pictures impegnata nelle riprese, perché in questi casi non c’è la possibilità di girare le scene più volte fino a ottenere il risultato desiderato. Da segnalare che lo sceneggiatore e il regista del video è Kuntay Alpman, autore del famosissimo e pluripremiato video ‘Hearing hands’ per Samsung. Inoltre, la voce fuori campo è dell’attrice Özge Borak, molto famosa in Turchia. Il video è andato on air solo sulla pagina Facebook dell’organizzazione il 3 dicembre 2015, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, ma è diventato subito una notizia, condiviso da più di 20 blog e vari
siti web regionali, sui principali quotidiani nazionali Sozcu e Star e le loro versioni online, ed è stato anche trasmesso da Al Jazeera. I risultati? È stato condiviso 1,2 milioni di volte, ricevendo il 99,7% di feedback positivi.
Il progetto per Eçadem ha avuto oltre 31,8 milioni di visualizzazioni su Facebook e 1,2 milioni di condivisioni. Inoltre i volontari sono aumentati del 400% e le visite sul sito web del 2.400%
Chiudiamo guardando al futuro: quali i principali progetti su cui state lavorando? Casta Diva Group chiude un anno molto importante che l’ha vista protagonista di
Come chiuderete il 2016 dal punto di vista del fatturato? Quali sono le previsioni per il 2017? Il Gruppo chiuderà con tutta probabilità con un incremento a due cifre, se si realizzerà un’acquisizione nel comparto film/ video che stiamo ipotizzando. Per il 2017 abbiamo una proposta di aumento di capitale che potrebbe consentirci di avere una buona prospettiva anche in termini di internazionalizzazione del business della live communication.
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Il video ‘One smile can change our world’ è stato realizzato da Dinamo Istanbul (parte di casta Diva Group) per l’organizzazione Eçadem in occasione della Giornata mondiale della disabilità. Punto di forza del video è la spontaneità delle reazioni delle persone, ignare di essere filmate
un reverse takeover sul famoso jazz club Blue Note Milano e di un’ammissione in Borsa, nel segmento Aim. Questa operazione ha permesso di posizionare Casta Diva Group come il più esteso network di produzione di branded content e live communication a livello mondiale. Nel frattempo abbiamo iniziato a rinnovare il posizionamento del Blue Note, portando il noto ‘tempio del Jazz’ dentro la città con il nuovo festival JazzMi, ideato da Teatro dell’Arte e Ponderosa con la nostra collaborazione. L’evento ha coinvolto più di 320 musicisti Jazz, da tutto il mondo, e proposto al pubblico milanese ben 80 concerti, di cui la metà gratuiti, in più di 40 location, tra cui il Teatro dell’Arte e il Blue Note. Inoltre, abbiamo allestito tre mostre fotografiche, organizzato una rassegna cinematografica con film sul Jazz e numerose presentazioni di libri. Tutto ciò con l’obiettivo di aprire il Blue Note alla città e a un nuovo pubblico, conservandone però l’immagine di vero ‘tempio del Jazz’. Un 2016 quindi ricco di successi e di grandi cambiamenti. Per il 2017 puntiamo a crescere a livello mondiale, grazie anche a nuove alleanze che si concretizzeranno nel prossimo futuro. nc
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il giornale della nuova comunicazione
NC Digital Awards 2016 Best Digital Production Company
Casta Diva Group Interprete della nuova comunicazione