NC 91 Ott-Nov 2021

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Anno 15 numero 91 ottobre-novembre 2021 Società Editrice ADC Group

Poste Italiane Spa - Spedizioni in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004) Art. 1 comm. 1 DCB Milano

il giornale della nuova comunicazione

Al centro, Nicola Gotti ed Erika Mameli (Bitmama) insieme a Giulia Staffieri, presidente di giuria, ai presentatori e a Salvatore Sagone

NC Digital Awards 2021

Bitmama vince il Grand Prix con

‘Diverse ma uguali’ per Saugella (Viatris)



editoriale_nc

DIECI ANNI DI CULTURA DIGITALE “In uno scenario dove l’ambiente digitale pervade ogni atto di comunicazione, ritagliandosi una quota sempre crescente nel media mix delle aziende, si sentiva la mancanza di una nuova iniziativa capace di imporsi quale valido sostegno allo sviluppo della cultura digitale delle imprese e dei partner di comunicazione. Ancora una volta, Adc Group si è dimostrata al passo con i tempi e ha risposto alle crescenti richieste del mercato con un nuovo premio dedicato alla migliore comunicazione digitale, interattiva e online: gli NC Digital Awards”. Questo l’incipit del mio editoriale del numero di NC del 2012 dedicato alla prima edizione del premio alla miglior creatività digitale ‘made in Italy’. Una decisione, quella di lanciare il nuovo progetto, dettata da un’attenta valutazione del mercato e della sua evoluzione, ma anche dal cuore. Quale miglior modo poteva esserci, infatti, per festeggiare i primi dieci anni di Adc Group (nata nel 2002) se non lanciando un nuovo award per celebrare le eccellenze nostrane? Oggi, l’impegno preso dieci anni fa si conferma una scelta coraggiosa, ma di successo, che è stata capace di contribuire alla formazione del comparto e alla sua crescita, incentivata anche da un sano e proficuo spirito di competizione che caratterizza il premio. Uno spirito che non si è placato nonostante il periodo difficile vissuto a causa della pandemia, la quale, anzi, ha portato il digital in vetta alla classifica dei medium più utilizzati, soprattutto in comunicazione. Questa decima edizione degli NC Digital Awards è stata dunque particolarmente ricca di iscrizioni e di creatività, confermando il desiderio di ognuno di noi di tornare alla normalità. Ed è proprio per rispondere alle rinnovate richieste del mercato, diviso tra coloro che desiderano tornare al contatto ‘fisico’, al vis a vis, e coloro che tengono alta la bandiera del ‘virtuale’, non potevamo che scegliere un format Phygital per l’edizione 2021, arricchito dalla vincente formula ‘Festival’ (giurie+contenuti+cerimonia), all’insegna del claim ‘Reshape the future-Feel The Digital’. Una versione ibrida che ha riscosso un grande consenso tra i player del settore e i partecipanti alla competizione. Grazie ai 159 progetti iscritti, agli interventi dei giurati e alle digital live presentation abbiamo dato spazio ai trend del momento: integrazione, capacità di creare engagement, attenzione ai risultati e ai dati, focus su temi quali sostenibilità e genere, utilizzo degli influencer e un’immancabile dose di creatività. Si tratta di asset che ritroviamo in molti dei progetti in concorso, ma sicuramente in quelli vincitori del Grand Prix: ‘Diverse ma uguali’ firmato da Bitmama per Viatris, vincitore dell’oro anche al premio ‘Facebook e Instagram’, ‘Xiaomi 11 Living in a Movie’ sviluppato Augmented Creativity, che ha vinto l’argento, e ‘Le Favolacrime di Tempo’ realizzato da Dlvbbdo per Tempo, al quale è stato assegnato il bronzo. La sessione plenaria di giuria, arricchita dalla formula digitale ‘alla X Factor’, ha visto riuniti una quarantina tra professionisti, guidati da Giulia Staffieri, chief digital Golden Goose. A loro il compito di valutare i progetti entrati in shortlist e avallare gli award da me assegnati ai manager e alle agenzie. Tra questi, cito un professionista come Alessandro Militi, VP marketing & sales media The Walt Disney Company Italia al quale è stato assegnato il premio ‘Media Person of the Year’. Ad Ailyn l’award quale miglior ‘Innovazione Tecnologica’, mentre è stata Mint a salire sul podio per aver ideato e prodotto la prima piattaforma digitale per la gestione dei budget media pubblicitari (‘Best Digital Platform’). A essere premiata anche Discovery+ quale ‘Servizio Ott dell’anno’ e Creo per la ‘Best Digital Vision’ dimostrata con la creazione dell’Hub interdisciplinare the Cloud Milano. Un plauso, infine, anche all’‘Agenzia Emergente’, Garage Raw. Nelle prossime pagine troverete non solo la descrizione dei progetti vincitori 2021, ma anche un ampio servizio dedicato al decimo anniversario degli NC Digital Awards, nel quale abbiamo coinvolto i Presidenti di giuria delle passate edizioni, le agenzie vincitrici e alcuni istituti di ricerca e associazioni (Nielsen, Iab e Politecnico di Milano), che negli anni hanno contribuito alla crescita del settore e del premio. Con loro abbiamo fatto il punto sull’evoluzione e stato dell’arte del comparto, senza dimenticare le previsioni su un futuro, che già si prospetta roseo e ricco di novità. Novità che, come sempre, verranno monitorate e celebrate dalle nostre testate (online e cartacee), dal nostro programma di talk e webinar e dai nostri premi. Vi do, dunque, appuntamento al 2022, che confido sarà davvero un anno di ripresa per tutti, e mi raccomando…. Feel the Digital! Salvatore Sagone direttore responsabile e presidente ADC Group

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nc_sommario

6_COVER STORY BITMAMA, SOLIDARIETÀ DA GRAND PRIX

17_SPECIALE 10 ANNI ‘NC DIGITAL AWARDS’ IN OCCASIONE DELLA DECIMA EDIZIONE DEGLI NC DIGITAL AWARDS, ATTRAVERSO LE INTERVISTE A COLORO CHE HANNO FATTO LA STORIA DEL PREMIO, AGLI ISTITUTI DI RICERCA E ALLE ASSOCIAZIONI, RACCONTIAMO L’EVOLUZIONE E LE TENDENZE DELLA COMUNICAZIONE DIGITALE.

50/57_NC DIGITAL AWARD 2021 DI TALK IN TALK

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AREA STRATEGICA

12/16_PROTAGONISTI 12_OUTNOW, LARGO AI FAMELICI DIGITALI 14_IC DIGITAL, EXPERIENCE MAKERS

SPECIALE 10 ANNI

18/63_NC DIGITAL AWARDS 2021 18_BUON COMPLEANNO DIGITAL TRANSFORMATION

40_MINT, TECNOLOGIA INNOVATIVA E CREATIVITÀ ITALIANA 42_AILYN, VERSATILITÀ INTELLIGENTE

AWARDS, 10 ANNI DI DIGITALE

46_ADKAORA: KNOW, MATCH &

68_NIELSEN, ‘SENTIRE’ IL DIGITALE

POWER

ATTRAVERSO I DATI

48_EARLY MORNING, VINCE LA

72_DIGITALE, DA NEW INTERNET A

CREATIVITÀ INTELLIGENTE

KING OF MEDIA 76_IAB, BACK TO HUMANS FUTURE

50/57_DI TALK IN TALK

80/90_LA PAROLA AI PRESIDENTI E

50_FEEL THE DIGITAL, LA NUOVA

AI CREATIVI

FRONTIERA DELL’ADVERTISING IL CAMBIAMENTO È OPPORTUNITÀ

24/49_TUTTI I VINCITORI

66_10 ANNI DI NC DIGITAL

44_CREO, VISIONI DAL FUTURO

56_DAL RETAIL AI COOKIE, QUANDO

22_INSIEME È MEGLIO

66/75_NC DIGITAL AWARDS 2012/2021_SCENARIO

80/86_PRESIDENTI 2012/2021 92_CREATIVI 2012/2020

DIGITAL/INTERACTIVE

30_UN GRAND PRIX DIVERSO MA

59/63_I PROTAGONISTI 2021

FOCUS

UGUALE CON BITMAMA

59_CONNETTERE E CONNETTERSI,

101_CUSTOMER EXPERIENCE

38_GARAGE RAW, QUANDO A

CON AUTENTICITÀ E CREATIVITÀ

MANAGEMENT, LA NUOVA

VINCERE È IL TEAM

60_LA PAROLA AI CREATIVI

RIVOLUZIONE COPERNICANA

ACCOUNT MANAGER

DIRETTORE RESPONSABILE

Elisabetta Zarone elisabetta.zarone@adcgroup.it Franco Trerotola franco.trerotola@adcgroup.it Elena Rossi elena.rossi@adcgroup.it Andrea Gervasi andrea.gervasi@adcgroup.it (Roma) Barbara Rosselli barbara.rosselli@adcgroup.it (International)

Salvatore Sagone salvatore.sagone@adcgroup.it

COORDINAMENTO EDITORIALE

Marina Bellantoni marina.bellantoni@adcgroup.it

SEGRETERIA DI REDAZIONE

Francesca Chittaro francesca.chittaro@adcgroup.it PERIODICO MENSILE

ART DIRECTION E REALIZZAZIONE

n° 91 ott-nov 2021 reg. trib. di Milano n° 93 del 20/02/2007

Simona Marconi s.marconigrafica@gmail.com

SOCIETÀ EDITRICE ADC GROUP srl

HANNO COLLABORATO

Paola Morello paola.morello@adcgroup.it

presidente: Salvatore Sagone Red. e pubbl.: via Copernico, 38 - 20125 Milano tel: +39 02 49766316 info@adcgroup.it Sede legale: via Freguglia, 2 - 20122 Milano NC© Copyright 2021 ADC Group srl

MARKETING E COMUNICAZIONE

FOTOCOMPOSIZIONE E STAMPA

Francesca Favotto, Francesca Fiorentino

RESPONSABILE COMMERCIALE

marketing@adcgroup.it

ARTI GRAFICHE LOMBARDE

Via Isonzo 40/1/2 Quinto Dè Stampi - 20089, Rozzano (MI) P.I. 01379950155 Tel. +39 02 89500463 Finito di stampare nel mese di dicembre 2021

ABBONAMENTI

Ilaria Aguzzi ilaria.aguzzi@adcgroup.it

Progetto grafico: Davide Lopopolo

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2021

SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards Il Premio dell’Editore ‘Best Digital Agency’ ‘Diverse ma uguali’ (Viatris) 1° premio Grand Prix ‘NC Digital Awards’

Per gli altri premi vedi box

BITMAMA, SOLIDARIETÀ DA GRAND PRIX GRAZIE A UN METODO CONSOLIDATO E UN APPROCCIO CULTURALE, IL VINCITORE DEL PRIMO PREMIO ASSOLUTO, NONCHÉ ‘BEST DIGITAL AGENCY’, COSTRUISCE PROGETTI DI COMUNICAZIONE EFFICACI CON RISULTATI TANGIBILI. IL MIX VINCENTE DI STRATEGIA, CREATIVITÀ, DESIGN E TECNOLOGIA, CHE CARATTERIZZA DA SEMPRE LE SUE CAMPAGNE, LE HA CONSENTITO DI SALIRE SUL PODIO DEGLI NC DIGITAL AWARDS 2021 PER BEN 13 VOLTE. DI MARINA BELLANTONI

Otto milioni di persone raggiunte, 208k di interazioni, 900k visualizzazioni sulle Stories. I numeri della campagna ‘Diverse ma uguali’ confermano la portata del successo del progetto realizzato da Bitmama per Saugella (Viatris), vincitore del Grand Prix agli NC Digital Awards 2021. Una campagna nata da un brief molto preciso (lanciare il primo detergente intimo adatto anche alla detersione del corpo), legata a una donazione alla Onlus Europa Donna Italia e sviluppata su differenti touchpoint: dalla farmacia, con un pack personalizzato, ai social, con un live event su Instagram, una challenge tra le influencer e una campagna educational realizzata su misura per le Instagram Stories. “Vista la portata del prodotto e visto il periodo che stavamo vivendo, abbiamo messo a fuoco l’opportunità di guardare oltre la richiesta, e siamo andati alla ricerca di un territorio da presidiare e di un insight forte a cui dare voce. Così è nata l’idea di rendere Intimo&Corpo portavoce di messaggi valoriali come l’accettazione del corpo femminile e la

prevenzione del tumore al seno. Per accendere il dialogo sul digital, abbiamo diversificato le attività di comunicazione, sfruttando le caratteristiche di ogni singolo canale. Abbiamo quindi dato un tono di voce provocatorio all’influencer strategy: i tap che sulle Instagram Stories sono stati trasformati in un format edutainment sulla palpazione. E la diretta live? È diventata un momento di

confronto con un medico specialista”. Così hanno esordito Nicola Gotti, cco & associate partner e Silvia Ceresa, associate partner Bitmama, ai quali abbiamo chiesto di raccontare la genesi del progetto sviluppato per Saugella, che ha fatto meritare alla campagna oltre al premio dei premi e a due premi di categoria (‘Non profit/Sociale/Purpose/Csr’ e ‘Social Communication’) agli NC Digital

Nicola Gotti, chief creative officer & associate partner Bitmama

Silvia Ceresa, managing director & associate partner Bitmama

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Cover Story

L’idea vincente del progetto Saugella ‘Diverse ma uguali’ è stata legare il nuovo prodotto per l’igiene (non solo intima, ma del corpo) a una campagna di celebrazione del corpo femminile, ma, soprattutto, di sensibilizzazione per la prevenzione del tumore al seno e l’autopalpazione

Awards, anche l’oro al premio Facebook e Instagram. Ma non solo, grazie al numero di premi vinti (ben 12 in tutto), l’agenzia si è aggiudicata il prestigioso riconoscimento di ‘Best Digital Agency’ 2021. Quali sono le caratteristiche imprescindibili per creare una campagna vincente declinata su questi social? Negli ultimi anni abbiamo investito molto nella creazione di un osservatorio interno di ‘strategy & insight’, proprio per studiare al meglio le dinamiche che stanno alla base dell’uso dei canali da parte del pubblico. L’analisi delle conversazioni è

fondamentale per accendere il dialogo su temi realmente rilevanti per le persone e per il brand. Quanto c’è di Bitmama in un progetto come quello realizzato per Viatris? Esistiamo per rendere reali le ambizioni dei nostri clienti e dei nostri talenti. Nella campagna sviluppata per Saugella c’è l’ambizione di guardare oltre il perimetro richiesto, generando idee che - oltre a ottenere risultati - rivendichino anche un ruolo sociale. Un’attitudine strategica che ci porta a cercare il purpose dentro ogni marchio.

Altra Campagna pluripremiata è stata ‘Molteni Virtual Experience 2020’. Quali i punti di forza del progetto? Il progetto di Molteni è nato in lockdown: in tre mesi abbiamo ricostruito in virtuale il nuovo show-room che, a causa della pandemia, non poteva aprire le porte al pubblico per presentare le anteprime dei nuovi prodotti. Ci siamo posti l’ambizione di far vivere al pubblico la ‘premiumness’ del brand in un contesto, quello del digitale, dove è difficile trasmettere gli aspetti sensoriali. Così abbiamo costruito un’esperienza phygital, dove l’utente può muoversi liberamente negli spazi, scoprendo stanza dopo stanza la nuova collezione. L’elemento vincente è stata la campagna di lancio che abbiamo sviluppato per l’inaugurazione, dove la famiglia Molteni ha presentato il progetto in una diretta live dallo show room virtuale.

NC DIGITAL AWARDS 2021_I PREMI VINTI DA BITMAMA 1° premio ‘Best Digital Agency’

‘Sicilian Platform’ (Birra Messina/Heineken)

‘Diverse ma uguali’ (Viatris)

3° premio ‘Bevande’

1° premio Grand Prix ‘NC Digital Awards’

‘Molteni Virtual Experience 2020’ (Molteni)

1° premio assoluto ‘Premio Facebook e Instagram’

2° premio ‘Altre Soluzioni Digitali’

1° premio ‘Non Profit/Sociale/Purpose/Csr’

2° premio ex aequo ‘Evento Digitale’

2° premio ex aequo ‘Social Communication’

3° premio ‘Siti di Prodotto e Micrositi’

‘Famina? Tuuuc!’ (Mondelēz)

‘Giro d’Italia’ (Rcs)

2° premio ‘Alimentari/Dolciumi e Merendine’

1° Premio ‘Siti Corporate’

‘Libera il tuo stile Oreo in Cucina’ (Mondelēz)

3° premio ‘Digital Branded Content - Servizi e Tempo Libero’

3° premio ‘Alimentari/Dolciumi e Merendine’

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SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards

Nicola Gotti, cco & associate partner e Erika Mameli, client creative director Bitmama (al centro) festeggiano la vittoria del Grand Prix insieme alla presidente di giuria Giulia Staffieri, ai presentatori e a Salvatore Sagone

Due premi sono stati assegnati anche ai progetti firmati per Mondelez (‘Famina? Tuuuc!’ e ‘Libera il tuo stile Oreo in Cucina’). Quali sono le caratteristiche uniche delle due campagne? Non vogliamo essere ripetitivi ma lo siamo: anche in questo contesto, sono state la capacità di comprendere il pubblico e il periodo storico, facendo vivere i due brand in questa nuova quotidianità. Abbiamo portato Oreo in cucina, quando il topic cucina era un vero trend, puntando sui suoi valori: playfulness e condivisione.

Abbiamo trasformato la cucina in intrattenimento, fatto compagnia ai consumatori con ricette semplici e contenuti divertenti, in una content strategy che ha ingaggiato influencer, chef e appassionati. Per quanto riguarda Tuc, invece, abbiamo ribaltato le modalità di consumo, portando a casa lo snack ‘on the go’. È stato naturale farlo, considerando che l’idea di campagna ruota proprio attorno al concetto - a ogni esigenza di ‘Famina’, la risposta è ‘Tuuuc’. In ogni esigenza, ma anche in ogni luogo: in ufficio, come in smart working.

Per ‘Molteni Virtual Experience 2020’ è stata costruita un’esperienza phygital, dove l’utente potesse muoversi liberamente negli spazi, scoprendo stanza dopo stanza la nuova collezione

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Tre premi anche a ‘Sicilian Platform’ (Birra Messina) e ‘Giro d’Italia (Rcs)? Quali i punti di forza dei due progetti? Per Birra Messina dovevamo lanciare la nuova ricetta Cristalli di Sale, nuova referenza che affianca la BM Tradizionale. La scelta vincente è stata quella di creare una content strategy omnicanale. Una serie di film che mira a far sentire la Sicilia in tutta la sua autenticità, quella delle tradizioni più radicate, oggi reinterpretate in chiave contemporanea. La campagna si è sviluppata attraverso nove documentari: tra i vari episodi, 14 Siciliani si sono aperti con orgoglio a Birra Messina raccontando il legame indissolubile con le meraviglie della loro terra, in una presa diretta senza copione. Per Rcs - Giro d’Italia invece la content strategy è diventata live. Abbiamo creato una piattaforma (sito+app) capace di proiettare le persone dentro la manifestazione, intrattenendole durante la diretta oltre che nel pre e post gara con contenuti esclusivi, da fruire anche in ‘second-screen’. Abbiamo così raggiunto 120mln di pageviews in tre settimane, 40Mio in più dell’anno precedente. La fruizione dei live è cresciuta del 500%. Oltre ai 12 premi di tipologia/categoria Bitmama è salita sul podio degli NC Digital Awards quale ‘Best Digital Agency’. Che cosa rappresenta per voi questo riconoscimento? Per noi significa che siamo bravi (gli intervistati ridono, ndr). Stiamo capendo il tempo nel quale viviamo, e stiamo di conseguenza affrontando i problemi delle marche nel modo giusto. Nell’ultimo decennio il pubblico è cambiato: parlare di distinzione tra digitale e tradizionale è diventato anacro-


Cover Story

A sx: per il progetto ‘Famina? Tuuuc!’ sono state ribaltate le modalità di consumo, portando a casa lo snack ‘on the go’. A dx: con ‘Libera il tuo stile Oreo in Cucina’, Bitmama ha portato Oreo in cucina, puntando sui suoi valori: playfulness e condivisione

nistico, esattamente come parlare di digital transformation. Il digitale è il terreno su cui si basa la costruzione di qualunque strategia efficace. Clienti e agenzie hanno l’occasione di ripensare il modo di lavorare insieme: un’opportunità per essere più ambiziosi, produrre più intrattenimento, ma anche più significato, soprattutto in un momento in cui la pandemia ha ridefinito ciò che le persone desiderano.

Qual è l’approccio vincente che vi ha fatto arrivare a un tale traguardo? Quale in sintesi il vostro cavallo di battaglia? Non c’è un cavallo di battaglia. C’è un metodo consolidato e un approccio culturale che viene dal gruppo a cui apparteniamo (Reply, ndr). In un mondo in cui kpi e risultati sono sempre più importanti, noi siamo nati e cresciuti nella cultura del risultato misurabile. Da dodici anni in

I nove film fulcro del progetto ‘Sicilian Platform’ (Birra Messina) per il lancio della nuova ricetta Cristalli di Sale hanno dato vita a una social strategy integrata: Igtv, IG Feed, FB Watch, FB Feed e YT

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Bitmama strategia, creatività, design e tecnologia lavorano allo stesso tavolo, al servizio dei nostri clienti, per costruire in maniera scientifica progetti efficaci che ottengono risultati tangibili. Quali novità bollono in pentola per quanto riguarda l’agenzia? Abbiamo diversi progetti in cantiere per il prossimo anno: quello che guida maggiormente è l’interesse per giovani e i giovanissimi che, si trovano sempre più al centro dell’interesse delle aziende con le quali collaboriamo. Le marche vogliono entrare in contatto con loro e ci chiedono gli strumenti per capirli, interpretarne i comportamenti e le aspettative. Per dare risposta a questi bisogni, anche in partnership con altre aziende del gruppo Reply, stiamo ampliando il nostro osservatorio Strategy & Insight: vogliamo comprendere i comportamenti culturali della Generazione Z e Alpha e offrire il know-how necessario per rivolgersi in maniera puntuale ed efficace, sia in termini di comunicazione sia di prodotti. Questo target ci offre anche molte aree di innovazione tecnologica: offrire soluzioni per il Metaverso o per il ‘next TikTok’ è la prossima ambizione da rennc dere reale.




SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards

OUTNOW, LARGO AI FAMELICI DIGITALI LA DIGITAL CONTENT FACTORY DEL GRUPPO THIS IS IDEAL SI ACCINGE A SOFFIARE SULLA SUA PRIMA CANDELINA. UN TEAM DI GIOVANI ‘ENTUSIASTI DIGITALI’, CAPACI DI INTERCETTARE LE NUOVE TENDENZE, SINTONIZZATI CON I NUOVI COMPORTAMENTI DI CONSUMO, E IN GRADO DI SFRUTTARE I NEW MEDIA E LE INNOVAZIONI TECNOLOGICHE. I LORO VALORI? INCLUSIVITÀ, DIVERSITÀ, FLUIDITÀ, UNIONE E RECIPROCO EMPOWERMENT. DI FRANCESCA FIORENTINO

Una community di 20 famelici digitali. Sono giovani, ma ciò non significa che siano privi di una solida expertise multidisciplinare, e con un’età media di 30 anni coprono le tre fasce generazionali cruciali per costruire oggi delle conversazioni social e digital efficaci: la X, la Y e la Z. Tra i loro valori ci sono l’inclusività (il 79% sono donne), la diversità, la fluidità, l’unione e il reciproco empowerment. Sono gli OutNowers, come amano definirsi, e sono fatti della stessa sostanza dei progetti che creano ogni giorno tra Torino e Milano. Già, perché se dovessero raccontare chi sono, cosa fanno e cos’è OutNow, lo farebbero con una gif o un meme come quelli che scorrono a fiumi nelle loro chat d’agenzia. Il posizionamento di OutNow, l’insegna del Gruppo di comunicazione indipendente This Is Ideal, è chiaramente espresso nel suo nome: un’agenzia contemporanea, capace di intercettare le nuove tendenze, sintonizzata con i nuovi

comportamenti di consumo e in grado di sfruttare i new media e le innovazioni tecnologiche in maniera concreta. “OutNow comunica con forza la nostra promessa e il nostro impegno: la capacità di tenere uno sguardo fermo sul presente e l’intuito necessario per anticipare i cambiamenti del domani. Mentre il nostro payoff - Born in 2020 - è un inno al coraggio, alla determinazione e all’intraprendenza destinato a durare nel tempo perché rappresenta la nostra voglia di superare con successo ogni sfida guardando al futuro”, commenta Stefano Capraro, founder & ceo This Is Ideal. L’agenzia è stata, infatti, coraggiosamente

Stefano Capraro, founder & ceo This Is Ideal

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lanciata a fine 2020, per diventare la digital factory del Gruppo TII e offrire ai propri clienti il linguaggio delle proprie communities e una solida conoscenza digitale con un approccio orientato alla partnership che duri nel tempo. Semplicità strategica L’agenzia è strutturata in due dipartimenti: quello social, sotto la guida dell’head of social Irene Crisostomo, e quello digital diretto dall’head of digital Davide Giammarino. “La nostra offerta - racconta Camilla Filippone, managing director OutNow - è tanto semplice (Digital, Social, Commerce, ndr) quanto profondamente condotta da un solido approccio strategico. Penso, ad esempio, al progetto di riposizionamento di Bosca, che ci ha permesso di mettere a sistema queste tre aree per far sì che il brand potesse finalmente esprimere la propria anima anticonformista anche online. Stiamo sul mercato come partner capace di analizzare le caratteristiche peculiari dei nostri clienti e proporre soluzioni sempre orientate ai loro obiettivi”. Creare progetti per coinvolgere le community in un journey tailor-made orientato all’engagement e alle performance è per


Area Strategica_Protagonisti

Il payoff di OutNow, ‘Born in 2020’, è un inno al coraggio, alla determinazione e all’intraprendenza del suo team, composto da giovani con una solida expertise multidisciplinare

OutNow sempre una questione di metodo, suddiviso in tre fasi: • L’analisi dei dati, dei trend e del contesto socio-culturale per identificare le community di riferimento da ingaggiare nel percorso di conversione. • Lo sviluppo di un’esperienza personalizzata per le audience individuate, a partire dagli obiettivi di business e selezionando i touchpoint digital e/o i social media più affini e performanti per veicolare il messaggio. • La misurazione delle performance necessarie alla valutazione decisionale strategica del progetto, e le relative metriche di misurazione per la comprensione e il miglioramento.

Camilla Filippone, managing director OutNow

Una vision contemporanea e digital OutNow ha ereditato l’esperienza e i successi più che ventennali di Ideal e li ha saputi fondere con una visione contemporanea internazionale. Al processo di integrazione ha lavorato Giorgia Tosato, chief vision officer del Gruppo This Is Ideal, puntando a un modello operativo all’avanguardia capace di sfruttare i linguaggi dei social media e la tecnologia disponibile sul mercato per realizzare progetti efficaci, ed efficienti e di rapida implementazione. “Quando penso ad OutNow - commenta Tosato -, così come alle altre insegne del Gruppo o a quelle che potrebbero nascere in futuro, non ragiono mai per comparti-

Giorgia Tosato, chief vision officer This Is Ideal

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menti stagni. Per me sono sempre realtà tra di loro complementari che trovano nel dialogo e nella contaminazione reciproca lo spazio per dare vita a grandi idee”. Un esempio emblematico? La gara vinta per il Dipartimento Prodotti Professionali di L’Oréal, che ha visto OutNow lavorare gomito a gomito con Livezone (agenzia di live communication del Gruppo, ndr), per l’evento ‘Next In Hair’ che è andato live l’8 novembre: un phygital show unico nel suo genere. “I talenti di OutNow sono entusiasti digitali - spiega Tosato -, creare contenuti è nella loro natura. Insieme a Sala Giochi, la nostra casa di produzione interna, costituiscono quella che amo definire Digital Content Factory, una fucina in grado di dar vita a idee versatili capaci di interpretare tutte le fruizioni e abitare media sempre più ibridi. OutNow… and now? Chiunque in OutNow vi dirà con orgoglio: ‘Nel caos abbiamo colto l’opportunità’ e ora, a quasi un anno dalla sua nascita, è tempo di bilanci. “Stiamo per soffiare sulla nostra prima candelina e il regalo più grande che potessimo farci è vedere che i numeri ci stanno dando ragione: nel 2021 il giro d’affari di ON è raddoppiato”, nc conclude Capraro.


SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards

IC DIGITAL, EXPERIENCE MAKERS L’AGENZIA GUIDATA DA ALBERTO GIANNINI ACCOMPAGNA I BRAND NEL LORO VIAGGIO DIGITAL, ATTRAVERSO ITINERARI PERSONALIZZATI GRAZIE ALL’UTILIZZO DI UNA DIGITAL EXPERIENCE PLATFORM CHE GARANTISCE CUSTOMER EXPERIENCE SU MISURA E TRASFORMA L’ESPERIENZA IN EMOZIONI. L’OBIETTIVO? RENDERE I PROGETTI MEMORABILI, ATTRAVERSO SAPIENTE MIX DI DATI, RILEVANZA E QUALITÀ DELL’ESPERIENZA. DI MARINA BELLANTONI

Dall’anno della sua nascita,1999, IC Digital vive nella continua ricerca dell’innovazione e del risultato di business per i propri clienti. Oggi divide la sua attività in due ambiti. Il primo riguarda i servizi di consulenza in materia di trasformazione digitale, identificando soluzioni tecnologiche, strategie e processi di comunicazione in grado di creare valore per il business del cliente. Il secondo ramo di attività è, invece, la produzione pura (sviluppo tecnico, grafica, adv online, contenuti, ecc), direttamente per richiesta specifica da parte di un cliente o come conclusione naturale delle attività di consulenza. In altre parole, offre un servizio estremamente differenziato e modulare. “Il point of difference di IC Digital - spiega Alberto Giannini, founding partner and ceo -, in sintonia con la nostra filosofia, sono in realtà tre: versatilità, rile-

vanza e pragmatismo. Tutti focalizzati sul business e sulla costruzione di valore. Un mix che funziona: il tasso di turnover dei nostri clienti è, infatti, molto basso, anche nel caso dei clienti enterprise. I clienti ci riconoscono competenze ed efficacia e la non comune capacità di entrare in sintonia con loro”. Al professionista chiediamo di raccontarci i punti di forza della società e i valori che la ispirano.

Tra i vostri fiori all’occhiello spicca la capacità di accompagnare le aziende nel mondo delle ‘Digital Experience Platform’. Ce ne parla? Le piattaforme di esperienza dinamica sono soluzioni che forniscono agli utenti un’esperienza rilevante attraverso i loro canali preferiti, perfettamente ritagliata sui loro interessi e necessità. A titolo di esempio, pensate a un utente che vuole effettuare un acquisto online e accede a un servizio di eCommerce: le Dxp sono in grado di riconoscere se è ancora nella fase di ricerca del prodotto piuttosto che in quella di purchase, offrendo contenuti divulgativi in un caso e informazioni operative nell’altro. L’intero sistema si adatta cioè alle esigenze dell’utente così da rendere l’esperienza di interazione leggera, agile e personalizzata. In una parola, memorabile. ‘Memorabile’ rappresenta, infatti, l’essenza del vostro Manifesto. Ci spiega meglio questo concetto e come si esprime nel vostro approccio operativo? Memorabile è il punto ideale di arrivo di un’offerta di comunicazione che deve por-

Alberto Giannini, founding partner and ceo IC Digital

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Area Strategica_Protagonisti

IC Digital divide la sua attività tra i servizi di consulenza in materia di trasformazione digitale e la produzione pura

tare un beneficio concreto al business dei nostri clienti, e ciò accade quando si trova nel punto di intersezione di tre fattori. Il primo è l’azionabilità che deriva dai dati. Definire un’esperienza attraverso dati misurabili è fondamentale per riuscire a valutarne l’impatto. Il secondo è la rilevanza, nel senso della Dxp. Occorre cioè che l’iniziativa sia ritagliata su misura sull’utente, creando valore aggiunto nel contenuto ideale per lui, offerto nel momento giusto e sul canale

più adatto. Il terzo è la qualità dell’esperienza. Le interfacce devono essere snelle, chiare e facili, ma anche con un livello creativo elevato. L’utente deve muoversi senza attriti sia a livello funzionale che a livello visivo, avendo sempre chiaro cosa fare e come arrivare dove desidera, e deve poterlo fare in modo piacevole. È indubbiamente una sfida coniugare creatività con interfacce snelle, rilevanti e data driven. Non è facile… ma è proprio questo che rende avvincente il nostro lavoro. E quando

In partnership con Fcb Partners, IC Digital ha declinato il nuovo posizionamento di Pietro Fiorentini in un’esperienza per il canale web

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si trova questo sweet spot il risultato è sempre memorabile. Date grande valore alle risorse umane e all’approccio multidisciplinare. Ci spiega perché? Ricerchiamo sempre a livello personale quella versatilità che è poi nel dna dell’intera azienda. Crediamo fortemente che la contaminazione sia un fattore di crescita personale e aziendale. Crediamo nella condivisione delle responsabilità rispetto all’obiettivo ultimo di un progetto. E sebbene ognuno di noi abbia le sue specifiche competenze e area di attività, tutti sono responsabili di conoscere le esigenze delle altre aree di lavoro e della conclusione ‘felice’ di quello per cui lavorano, ovvero che il progetto sia consegnato con il livello di qualità atteso, nei tempi e nei costi concordati. Quest’anno il nostro premio festeggia 10 anni. Quali sono state le evoluzioni più significative di questo lasso di tempo e quali trend dobbiamo aspettarci? È un compleanno che abbiamo festeggiato anche noi, grazie all’assegnazione di uno dei premi a un progetto che abbiamo realizzato come partner di Fcb Partners per Pietro Fiorentini. Guardando indietro di


SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards

CREATIVITÀ SU DUE RUOTE_ Negli ultimi anni la vocazione di Digital Experience Agency di IC Digital ha trovato una sponda ideale in diversi progetti in ambito sportivo, ciclismo in particolare, che per sua natura è un’attività basata sulla qualità dell’esperienza offerta agli appassionati. Ha così realizzato i siti di Colnago e Selle Italia, in entrambi i casi con un approccio orientato alla costruzione di esperienze memorabili, scegliendo sempre le soluzioni migliori per le necessità del cliente. In particolare, per Selle Italia, partendo dalla filosofia aziendale della ricerca scientifica applicata al comfort in bicicletta, ha sviluppato idmatch experience, un tool per personalizzare con semplicità la scelta della sella ideale in base a diversi parametri e caratteristiche dell’utente. Qualche numero? Negli ultimi quattro anni il sito ha decuplicato gli accessi, passando da 150.000 a 1.500.000 visite annuali, il valore del loro organic traffic ha raggiunto il milione di euro: una bella esperienza di successo.

dieci anni è incredibile la quantità di cambiamenti avvenuti nel mondo in generale e nella comunicazione in particolare. Alcune evoluzioni erano state previste e si sono realizzate (per es, la crescita dell’importanza dei dati e dei relativi sistemi di analisi dei dati) altre molto meno (per es. la continua ‘lotta’ tra dati di riconoscimento degli utenti e la tutela della privacy). Tra i traguardi raggiunti credo possiamo annoverare la certezza, ormai credo condivisa da tutti, che la trasformazione digitale non sia una destinazione, ma un percorso continuo, da affrontare necessariamente se si vuole diventare non solo più flessibili e adattabili, ma anche più efficaci.

Per quanto riguarda i nuovi trend, quelli che vediamo più forti e promettenti sono la crescita ulteriore ed esponenziale delle applicazioni di AI, sia nella vita di tutti i giorni che specialmente nel mondo della comunicazione, anche social. La convergenza tra reale e virtuale è a nostro parere ‘the next big thing’ e apre scenari tutti da esplorare sia a livello sociologico sia di comunicazione. Parlando di numeri, quali risultati avete raggiunto negli ultimi tre anni? Quali prospettive di crescita per il 2022? Gli ultimi tre anni sono stati davvero pazzeschi, abbiamo raddoppiato il fatturato ri-

Per Colnago, IC Digital ha sviluppato un percorso verso la personalizzazione dell’esperienza in bicicletta

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spetto al 2017, difeso le nostre marginalità che abbiamo trasformato in investimenti: persone, side business, ricerca e sviluppo. Non abbiamo distribuito utili, ma sviluppato oltre due milioni di new business su un fatturato totale di quattro. Questi numeri sono il risultato sia del business sviluppato con i nostri partner sia della crescita dei rapporti con i nostri clienti diretti. Nel 2022 faremo lo spin off di un centro di ‘Life eXperience’ dove offriamo esperienze di indoor cycling e preparazione a imprese ciclistiche: Pain Cave. Integralmente pensato e realizzato da noi, aperto h24, senza personale in sede grazie alle soluzioni di domotica che abbiamo integrato. Oltre a questo siamo al lavoro per realizzare dei progetti Dxp davvero entusiasmanti. Pensando al futuro, quali progetti avete in cantiere? Non c’è un progetto definito, o se vogliamo ce ne sono cento. Vogliamo proseguire nella strada dell’esplorazione delle potenzialità che la tecnologia, specie la più innovativa, offre alla comunicazione. Entrare in settori, come quelli della realtà aumentata, che abbiamo solo sfiorato per alcuni progetti. Approfondire come i dati possano dare visioni sempre più precise dei desideri delle persone e come offrire soluzioni di valore in base a ciò. Insomma, un ventaglio di opportunità. Ci aspettano tempi interessanti, questo è certo. nc


SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards

2021 18. INTRODUZIONE 22. SPONSORS & PARTNERS 24. TUTTI I PREMI 30. IL PODIO 38. I VINCITORI 50. DI TALK IN TALK 59. I PROTAGONISTI

TUTTI I VINCITORI DELL’EDIZIONE 2021

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SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards

BUON COMPLEANNO DIGITAL TRANSFORMATION Per festeggiare i suoi primi dieci anni, il premio dedicato alla migliore creatività digitale ‘made in Italy’ è diventato un Festival e ha lanciato la nuova tipologia Podcast. Primo step la giuria online, presieduta da Giulia Staffieri (Golden Goose), seguita da un pomeriggio ricco di contenuti e, infine, dalla cerimonia di premiazione. A CURA DELLA REDAZIONE

In occasione del suo decimo anniversario, gli NC Digital Awards si sono presentati in una nuova veste, più ricca e al passo con i tempi. Oltre al format ibrido e alla consueta cerimonia di premiazione, questa edizione ha dato spazio a un fitto programma di talk e tavole rotonde, in linea con il format Festival, fiore all’occhiello degli eventi targati Adc Group. A rendere ancor più unico l’appuntamento, le già rinomate Digital Live Presentation, la crescita delle iscrizioni e la giuria composta da oltre 40 professionisti d’azienda e presieduta da Giulia Staffieri, global digital director Golden Goose. PRIMA GIORNATA, LA GIURIA La giuria, è tenuta in modalità all digital, seguendo il format di successo che ha già caratterizzato i BC&E Awards e gli NC Awards. Dopo una prima fase di votazione online, dal 21 al 27 settembre, il 12 ottobre la giuria ha votato le campagne in shortlist, guidata da Giulia Staffieri, chief

digital Golden Goose, riunendosi digitalmente in plenaria per assistere alle digital live presentation dei progetti in gara da parte delle strutture concorrenti. Come sempre le campagne che hanno concorso al premio sono state sia le Digital Integrated Campaigns (quest’anno sono 37) sia campagne di Tipologia (105), quelle iscritte agli Ima - Influencer Marketing Awards e ai Programmatic Awards (11 campagne in tutto) e i sei i progetti invece iscritti al Premio Facebook e Instagram. Ricordiamo che il bando quest’anno si è arricchito di una nuova tipologia dedicata ai Podcast, a cui hanno potuto concorrere contenuti audio distribuiti attraverso emittenti radiofoniche digitali o piattaforme digitali.

Salvatore Sagone e la presidente di Giuria Giulia Staffieri (Golden Goose) danno il via ai lavori della decima edizione del premio dedicato alla comunicazione digitale

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SECONDA GIORNATA, I CONTENUTI Nella giornata dedicata ai contenuti, il 13 ottobre, i maggiori rappresentanti della industry si sono riuniti per parlare dei nuovi scenari della digital communication, all’insegna del claim ‘Reshape the future-feel the digital’, che, come spiegato da Salvatore Sagone, presidente Adc Group, si presta a una doppia lettura. Da un lato, sentire il digitale come ambiente di comunicazione non solo imprescindibile per le aziende, ma ancora ricco di evoluzione e innovazione. Dall’altro, uno stimolo a indagare le modalità con cui rendere il digitale una dimensione emotiva sempre più coinvolgente e vicina alle persone e alla loro quotidianità. Una sfida importante di cui hanno parlato aziende, le agenzie ed editori.


Introduzione

NC DIGITAL AWARDS 2021_LA GIURIA PRESIDENTE: Giulia Staffieri, chief digital Golden Goose AZIENDE Maria Elisabetta Barbieri, digital content marketing manager Lavazza Group Massimiliano Castellana, senior digital manager Fratelli Branca Distillerie Alberto Chiapponi, integrated marketing communications director Davide Campari - Milano Paolo Roberto Chiovino, head of digital, web e social media ActionAid Italia Onlus Fabrizia Ciccone, media digital & pr manager Star Beatrice Colosio, communication, media&pr Artsana Group Elisabetta Corazza, head of digital marketing Danone Susanna De Iesu, south europe area head of brands new categories BAT British American Tobacco Silvia Di Tommaso, pr & corporate communication manager Faravelli Evi Dimitrakaki, media manager Italy/Greece Mondelēz International Barbara Donelli, direttore marketing Expert Italia Valentina Dusci, head of digital southern europe Pernod Ricard Italia Fulvio Faletra, head of marketing Aia Simone Fogli, digital & e-commerce lead Nestlé Waters - Gruppo Sanpellegrino Tony Gherardelli, head of lifestyle services Intesa Sanpaolo Giulio Giusti, digital marketing director Enervit Alessandro Lombroso, head of communications Italy Electrolux Davide Lunardelli, head of marketing Xiaomi Italy Alice Marinelli, responsabile social media Bosch Cristina Martella, group digital manager Sodalis Isabella Matera, head of corporate and commercial communication WindTre Emily Menza, digital communication and social media manager Payback Luigi Midolo, responsabile digital media Poste Italiane Marcella Minotti, head of media & digital RB Italy and Greece Reckitt Benkiser Gabriele Monda, head of marketing Ferrarelle Davide Neri, sr. marketing manager south eu, marketing country lead Italia Hasbro Italy Antonio Ognissanti, strategy director Accenture Interactive Isabella Panizza, head of global digital communications Enel Francesca Pinzone, head of marketing & digital Svicom Alberto Raselli, media & communication manager Bauli Tommaso Saronni, director newsroom Italy Adidas Laura Sassi, head of brand & communication Shopfully Francesca Romana Saule, ww head of digital and crm/ digital transformation director illycaffè Laura Tazzioli, responsabile del brand marketing della regione Europa, Medio Oriente e Africa (Emea) Whirlpool Corporation Assunta Timpone, media director L’Oréal Italia Martina Vassura, brand manager Conforama Italia

ASSOCIAZIONI Stefano Capraro, membro del consiglio direttivo Una Patricia Consonni, creative agency partner Facebook Italia Giorgio Mennella, rappresentante Iab Italia Nicola Rovetta, membro del consiglio direttivo Adci Andrea Vigneri, digital communication and content manager Camera Nazionale della Moda Italiana

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SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards

Tre i momenti clou degli NC Digital Awards 2021: giuria, contenuti e cerimonia. Nella foto, alcuni dei giurati riuniti in sessione plenaria online

Di seguito i temi affrontati durante il pomeriggio di contenuti. Lo scenario visto da aziende e agenzie_Sconfinato, inafferrabile, fluido e agile. Le parole chiave dello scenario media tra cinque anni. Ne sono convinti Alberto Dal Sasso (Nielsen); Marianna Ghirlanda (Una); Giulia Staffieri (Golden Goose) e Luca Vergani (Wavemaker), che hanno fornito una fotografia dell’evoluzione del mercato digitale in Italia, del nuovo approccio all digital del mercato e delle aziende e dei nuovi business model adottati dalle agenzie per supportare, da consulenti, i clienti, ad affrontare le nuove sfide della trasformazione digitale. La creatività_In dieci anni il digitale ha rivoluzionato la comunicazione e i busi-

ness model delle aziende. Ne hanno parlato Federico Saccani (H48), Gaetano De Marco (Caffeina) e Giulia Staffieri (Golden Goose). Le due agenzie coinvolte non sono state invitate a caso: si tratta di due strutture dal dna digital che, in poco tempo, hanno sparigliato le carte in campo. Quali le nuove frontiere? Da mezzo alternativo o duplicativo, il digital è diventato a tutti gli effetti un mezzo nativo pensato in ottica multicanale. Lo storytelling continua a fare la vera differenza e le agenzie assumono nei confronti dei clienti un ruolo sempre più consulenziale. Da parte delle aziende, si intravede una maggior apertura per partnership digital pluriennali. Tecnologia & C_Quale mondo senza cookie? L’apocalisse può attendere: la notizia

Un’iniziativa di

Sponsors

Technical Partners

della dismissione dei cookie di terza parte, sebbene rimandata al 2023, ha sollevato il caos. Poiché verrà impedita l’identificazione univoca degli utenti per il tracciamento, la profilazione, il retargeting, la svolta sarà davvero epocale. Tuttavia, Carlo De Matteo (Mint) e Angelo Loponte (Teads) hanno spiegato, attraverso gli strumenti lanciati dalle loro strutture, come un futuro cookieless sia possibile e, addirittura, auspicabile. Grazie a nuove modalità di targeting e nuove tecnologie come l’A.I., sarà possibile veicolare messaggi giusti agli utenti giusti preservando la loro privacy. Scenario Media_La sfida del futuro per la comunicazione si gioca su progettualità e multimedialità, con un occhio di riguardo al contenuto. Si sono confrontati sul tema Alessandro Riva (Accenture); Guido Confalonieri (Publitalia ’80); Federico Silvestri (24 Ore System) e Francesco Barbarani (Rai Pubblicità). Retail revolution e commerce media_La crescita dell’e-commerce è un trend che non si ferma. L’approccio delle aziende? Non solo retail ma un’experience d’acquisto che si basa sull’ibridazione delle piattaforme. Fondamentali i dati, la creatività, la k-word strategy per definire il posizionamento del prodotto, rafforzare l’equity dei brand e aumentare il traffico online. Ne hanno parlato Federico Capeci (Kantar); Simone Fogli (Nestlé Waters); Assunta Timpone (L’Oréal Italia); Giorgia Vago (Campari). TERZA GIORNATA, LA CERIMONIA Grande successo per la cerimonia di premiazione andata in scena il 14 ottobre, con un format ibrido, digital e live, dagli studi di Sts Communication a Milano. A condurre la serata, insieme a Salvatore Sagone, presidente Adc Group, Martina Panagia ed Elianto. nc

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SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards

INSIEME È MEGLIO Ogni anno, da oltre due lustri, numerose le aziende decidono di affiancare Adc Group in qualità di partner e sponsor del premio dedicato alla miglior comunicazione digitale made in Italy. Una conferma della validità dell’iniziativa e del suo riconoscimento quale piattaforma di business e punto di riferimento per l’aggiornamento professionale e personale. A CURA DELLA REDAZIONE

Un grazie particolare va quest’anno alle aziende che, a diverso titolo, hanno affiancato la nostra casa editrice durante lo sviluppo e la realizzazione della decima edizione degli NC Digital Awards. Si va dagli sponsor come Accenture (platinum sponsor) e Nielsen (gold sponsor) ai partner tecnici, come Amaca e Ridens (management artistico), Label (soluzioni e servizi per lo streaming), LadyDi (hostess & promoter - Milano), Noraneko Produzioni (creative contents), Pointex (mascherine certificate, lavabili e personalizzabili) e Sts Communication (studi, regia, tecnologie audio/video/luci).

ci e polifunzionali, per la produzione di contenuti live, streaming, on demand, shooting, produzioni cinematografiche, broadcast e virtual production. Per gli NC Digital Awards è stato utilizzato lo e lo SmartStudio e StudioUno D. Nel primo, il 12 e 13 ottobre si sono svolti i lavori della giuria (raccolta in due stanze zoom da 40 e 30 pax e 2 persone in presenza), e la presentazione dei diversi contenuti. Le dimensioni leggermente ridotte dello studio non tolgono nulla alle tecnologie e ai servizi presenti: il set si compone di un Led curvo, 10m x 4m, di impianto audio e illuminotecnico e di arredi di scena. Completano la dotazione tecnica un Media Server WatchOut e una regia

La location_STStudios by Sts Communication Da sempre nel mondo della tecnologia per eventi, Sts ha ricavato, all’interno delle proprie sedi di Bresso (MI), ben tre aree dedicate a studi di posa tecnologi-

video Full HD con telecamere remotate. Oltre alla zona adibita a Shooting Set, vi è un’area Lounge, un camerino, un’area polifunzionale, una zona destinata al Catering e l’area tecnica. Si possono ospitare fino a cinque persone sul palco e 8 nell’area polifunzionale. Il 14 ottobre a ospitare la cerimonia di premiazione è stato lo StudioUno D che, con i suoi 40 mq, ha permesso di accogliere fino a sei persone sul palco. Qui il Led compone le pareti e il pavimento (ma il set ha anche una predisposizione per Green Screen). Sono presenti l’impianto audio e illuminotecnico, oltre agli arredi di scena. La regia video è Full HD con telecamere standard e disponibilità di sistemi remotati su binario, il Media Server è WatchOut con back-up attivo. L’area Lounge è ampia, sonorizzata e dotata di monitor di servizio; l’area polifunzionale consente l’allestimento di postazioni lavoro o di un tavolo riunioni e/o una zona catering. Per info: www.stscommunication.it. I conduttori_by Amaca e Ridens La Cerimonia è stata condotta dai frizzanti Elianto e Martina Panagia, rispettivamente parte del team di Amaca e di Ridens. Amaca_produce spettacoli, rappresenta e distribuisce artisti - principalmente comici e maghi. Progetta e crea collaborazioni con sportivi e influencer per eventi pubblici e privati, live e digital. Grazie a un’esperienza ventennale dei suoi fondatori nelle

I presentatori Elianto e Martina Panagia durante la Cerimonia di premiazione, in streaming dagli STStudios by Sts Communication

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Sponsors & Partners

NC DIGITAL AWARDS_2021 - I PRESENTATORI CHI È_ELIANTO Elia Morra è un comico, conduttore e speaker radiofonico/pubblicitario, autore, influencer e improvvisatore. Famoso soprattutto per le sue canzoni in freestyle ispirate al pubblico, da dieci anni improvvisa le sue rime in televisione con Zelig tv, Italia’s got talent, Stati Generali. In teatro si è esibito al Teatro della cooperativa, al Teatro Manzoni, allo Zelig di viale Monza, al Pim e al PalaGeox. In feste private o eventi aziendali viene ingaggiato per sciogliere il ghiaccio e animare la serata. Ha partecipato al TEDX Verona, Internet festival e si esibisce tutti i mesi al Mercato Centrale di Milano. Come speaker collabora con Caterpillar su Rai Radio2 come inviato e autore di contributi audio irriverenti. In pubblicità, ha prestato la sua voce per diverse campagne pubblicitarie. Tra gli ultimi lavori on air: Coca-Cola campagna Degustibus, Kaloba, Altroconsumo, ZeligTV, Cuki, Coop, Sorgenia.

CHI È_MARTINA PANAGIAO Spigliata conduttrice televisiva Mediaset, dal 2011 al 2021 è stata la conduttrice di X-Style, programma di moda, costume e società in onda domenica e lunedì su Canale5. È anche stata protagonista di importanti campagne pubblicitarie: una su tutte quella di Nespresso con George Clooney. Esordisce in tv nel 2005 come conduttrice della trasmissione ‘Cani Gatti & altri amici’ su Rai 2. Nel 2008 inizia l’esperienza come VJ per All Music. Ha partecipato al programma di Gene Gnocchi ‘L’Almanacco del Gene Gnocco’ (Rai 3) e, come attrice, al film di Giovanni Vernia ‘Ti stimo Fratello’, con Diego Abatantuono. Nel 2015 è la voce narrante di ‘Oltre Il Limite’, programma di sport e viaggi (Rete 4 e Italia 1). Nel 2016 conduce ‘Il Primo Dei Primi’, talent culinario in onda la domenica su Canale 5, con gli chef Francesco Passalacqua e Claudio Sadler.

grandi produzioni in arene, teatri, TV e quasi altrettanti nel mondo degli eventi e comunicazione corporate, Amaca è una risorsa strategica per chi nel mondo della live communication intende ingaggiare un talent o unire diversi linguaggi in un formato che crei attenzione e valore. Amaca supporta e affianca agenzie e aziende nella scelta di talent in relazione al target e al concept dell’evento, come nei contenu-

ti digitali non limitandosi all’artista, ma suggerendo autori e fornitori in relazione alle necessità. Per info: www.amacaspettacoli.it. Ridens_è una agenzia di management artistico, una realtà poliedrica che rappresenta e distribuisce personaggi televisivi, autori, registi, musicisti, dj e web talent. È leader nell’organizzazione di spettacoli live, meeting aziendali e produzioni tea-

trali. Affianca al management, servizi per le aziende come la consulenza creativa, la realizzazione di video professionali e la formazione. Tra gli altri, la società rappresenta: Giuseppe Giacobazzi (‘Zelig’), Cristiano Militello, Antonio Casanova e Highlander Dj di ‘Striscia La Notizia’, Lorenzo Baglioni, Beppe Braida, Rudy Zerbi, Martina Panagia, Giorgia Surina. nc Per info: www.ridens.it.

NORANEKO_AVANTI TUTTA! “Ciao, siamo Noraneko, casa di produzione video e come di consueto ci prendiamo un piccolo spazio per raccontarvi dei fatti nostri. Da ormai 3 anni diamo supporto ad Adc Group nella realizzazione di alcuni suoi premi. Gli NC Digital Awards di quest’anno si sono allineati alla direzione grafica presa con i precedenti BC&E e NC Awards. Il nostro supporto è stato, inoltre, quello di ridare vita ad alcune pagine social tramite contenuti video e fotografici per rendere ‘un po’ più vicine’ queste cerimonie a distanza. Noraneko in questi tre anni ha fatto piccoli passi avanti e da semplice gruppo di amici che vuole fare video, si è trasformata in un semplice gruppo di amici che lavora facendo video. E si diverte pure. Ah, come passa il tempo quando ci si diverte. Tre anni sono volati e speriamo di rivederci (dal vivo) l’anno prossimo per nuove avventure. Intanto come sempre Noraneko va avanti, passo dopo passo, un passo alla volta”.

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SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards

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DIGITAL AWARDS 2021

NC DIGITAL AWARDS GRAND PRIX

PRIMO PREMIO

Campagna: Diverse ma uguali Cliente: Viatris Concorrente: Bitmama SECONDO PREMIO

Campagna: Xiaomi 11 Living in a Movie Cliente: Xiaomi Italia Concorrente: Augmented Creativity TERZO PREMIO

Campagna: Le Favolacrime di Tempo Cliente: Tempo Concorrente: Dlvbbdo

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Vincitori

CAMPAGNE DIGITALI INTEGRATE PER CATEGORIA MERCEOLOGICA ALIMENTARI/DOLCIUMI E MERENDINE

BEVANDE PRIMO PREMIO Campagna: S.Pellegrino Support Restaurants Cliente: S.Pellegrino Concorrente: Sanpellegrino SECONDO PREMIO Campagna: Lavazza Gaming Partner Cliente: Luigi Lavazza Concorrente: We Are Social TERZO PREMIO Campagna: Sicilian Platform Cliente: Birra Messina Heineken Concorrente: Bitmama

PRIMO PREMIO Campagna: Galbanino Trap Cliente: Galbani Italia Concorrente: H48 SECONDO PREMIO Campagna: Famina? Tuuuc! Cliente: Mondelēz Concorrente: Bitmama TERZO PREMIO Campagna: Libera il tuo stile Oreo in Cucina Cliente: Mondelēz Concorrente: Bitmama

EDITORIA E MEDIA/ INTRATTENIMENTO E TEMPO LIBERO/SPORT E FITNESS

APPARECCHI ELETTRONICI E AUDIO/VIDEO PRIMO PREMIO Campagna: Xiaomi 11 Living in a Movie Cliente: Xiaomi Italia Concorrente: Augmented Creativity SECONDO PREMIO Campagna: Campagna Trasparenza Cliente: Miele Italia Concorrente: Triplesense Reply

PRIMO PREMIO Campagna: PS5 Supercup Cliente: PlayStation Italia Concorrente: H48 SECONDO PREMIO Campagna: Libertà di Ascolto Cliente: Audibile Concorrente: Kiwi part of Uniting Group TERZO PREMIO Campagna: Campagna di lancio Bianchi E-Omnia Cliente: Bianchi Concorrente: Early Morning

AUTO E ALTRI VEICOLI PRIMO PREMIO Campagna: A Day in Your Future Cliente: Mercedes-Benz Concorrente: Arkage SECONDO PREMIO Campagna: Q8 promo 3 Cliente: Kuwait Italia Concorrente: Havas Media

NON PROFIT/SOCIALE/PURPOSE/ CSR PRIMO PREMIO Campagna: Diverse ma uguali Cliente: Viatris Concorrente: Bitmama SECONDO PREMIO Campagna: Sad anniversary Cliente: Terre des Hommes Concorrente: Acne TERZO PREMIO Campagna: Barbie #MoreRoleModels Cliente: Mattel Concorrente: Shake

BAGNO/PULIZIA CASA/PRODOTTI FARMACEUTICI/BEAUTY PRIMO PREMIO Campagna: Le Favolacrime di Tempo Cliente: Tempo Concorrente: Dlvbbdo SECONDO PREMIO Campagna: #MySkinIsMyStory Cliente: Nivea Concorrente: Kiwi part of Uniting Group TERZO PREMIO Campagna: Engagement di prossimità: la strategia per Mylan - Saugella Cliente: Mylan Concorrente: AdKaora

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SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards

PREMI DI TIPOLOGIA ALTRE SOLUZIONI DIGITALI

TERZO PREMIO Campagna: Truck Queens Cliente: Iveco Concorrente: Ogilvy

PRIMO PREMIO Campagna: PS5 Supercup Cliente: PlayStation Italia Concorrente: H48 SECONDO PREMIO Campagna: Molteni Virtual Experience 2020 Cliente: Molteni Concorrente: Bitmama TERZO PREMIO Campagna: #InnovarsiPaga Cliente: Bancomat Concorrente: Vmly&R

DIGITAL BRANDED CONTENT SERVIZI E TEMPO LIBERO PRIMO PREMIO Campagna: PS5 Be The First Cliente: PlayStation Italia Concorrente: H48 SECONDO PREMIO Campagna: PS5 Supercup Cliente: PlayStation Italia Concorrente: H48 TERZO PREMIO Campagna: Giro d’Italia Cliente: Rcs Concorrente: Bitmama

APP

PRIMO PREMIO Campagna: Coccole Pampers Cliente: Fater Group Concorrente: Kettydo+ SECONDO PREMIO Campagna: Piacere Lavazza Cliente: Lavazza Concorrente: Kettydo+ TERZO PREMIO Campagna: Redesign Ariston Net App Cliente: Ariston Thermo Concorrente: Caffeina

DIGITAL BRANDED CONTENT B2B PRIMO PREMIO Campagna: Truck Queens Cliente: Iveco Concorrente: Ogilvy SECONDO PREMIO Campagna: Bimbi in ufficio 2021 Cliente: Edison Concorrente: Piano B

COMUNICAZIONE DISPLAY PRIMO PREMIO Campagna: #InnovarsiPaga Cliente: Bancomat Concorrente: Vmly&R

DIGITAL INTEGRATED CAMPAIGN BTOB PRIMO PREMIO Campagna: The Moka Sound Cliente: Bialetti Concorrente: Plan.Net Italia SECONDO PREMIO Campagna: Champions Sprint 2020 Cliente: Alleanza Assicurazioni Concorrente: Creo

DIGITAL BRANDED CONTENT LARGO CONSUMO PRIMO PREMIO EX AEQUO Campagna: Stracchino Asmr Cliente: Galbani Italia Concorrente: H48 PRIMO PREMIO EX AEQUO Campagna: CartAttack Cliente: Barilla Concorrente: Kettydo+ PRIMO PREMIO EX AEQUO Campagna: Lavazza Gaming Partner Cliente: Luigi Lavazza Concorrente: We Are Social

DIGITAL PR

PRIMO PREMIO Campagna: #GrazieBalconi Cliente: Spotify Concorrente: Different SECONDO PREMIO Campagna: Xiaomi 11 Living in a Movie Cliente: Xiaomi Italia Concorrente: Augmented Creativity TERZO PREMIO Campagna: Tiriamocisù Cliente: Galbani Italia Concorrente: H48

DIGITAL BRANDED CONTENT BENI DUREVOLI PRIMO PREMIO Campagna: Xiaomi 11 Living in a Movie Cliente: Xiaomi Italia Concorrente: Augmented Creativity SECONDO PREMIO Campagna: A Day in Your Future Cliente: Mercedes-Benz Concorrente: Arkage

EVENTO DIGITALE

PRIMO PREMIO Campagna: Natale su Minecraft Cliente: Tembo Concorrente: Tembo

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Vincitori

TERZO PREMIO Campagna: We Love Lievito Cliente: Assitol Concorrente: Living Brands

SECONDO PREMIO EX AEQUO Campagna: Molteni Virtual Experience 2020 Cliente: Molteni Concorrente: Bitmama SECONDO PREMIO EX AEQUO Campagna: IoLavoro Digital Edition Cliente: Agenzia Piemonte Lavoro Concorrente: Tembo

SITI DI PRODOTTO E MICROSITI PRIMO PREMIO Campagna: PS5 Be The First Cliente: PlayStation Italia Concorrente: H48 SECONDO PREMIO Campagna: Campagna di lancio Bianchi E-Omnia Cliente: Bianchi Concorrente: Early Morning TERZO PREMIO Campagna: Molteni Virtual Experience 2020 Cliente: Molteni Concorrente: Bitmama

INTERACTIVE VIDEO

PRIMO PREMIO Campagna: Il cuore, metticelo per davvero Cliente: Wwf Concorrente: Accenture Interactive

MOBILE ADVERTISING

PRIMO PREMIO Campagna: Engagement di prossimità: la strategia per Mylan - Saugella Cliente: Mylan Concorrente: AdKaora

SOCIAL CHANNELS MANAGEMENT PRIMO PREMIO Campagna: Perfetta Cliente: Aw Lab Concorrente: Piano B SECONDO PREMIO Campagna: Gestione profilo Instagram Cliente: Luxardo Concorrente: Different TERZO PREMIO Campagna: Tavernello Italia Cliente: Caviro Concorrente: Garage Raw

NATIVE ADVERTISING

PRIMO PREMIO Campagna: Galbanino Trap Cliente: Galbani Italia Concorrente: H48 SECONDO PREMIO Campagna: Freschi Kinder - Kinder Maxi King Cliente: Ferrero Concorrente: Mindshare

PODCAST

SOCIAL COMMUNICATION

PRIMO PREMIO Campagna: Le Favolacrime di Tempo Cliente: Tempo Concorrente: Dlvbbdo SECONDO PREMIO Campagna: PaperWeek Cliente: Comieco Concorrente: Kiwi part of Uniting Group TERZO PREMIO Campagna: La Grande Incertezza Cliente: Angelini Pharma Concorrente: Doing part of Capgemini

PRIMO PREMIO Campagna: PS5 Be The First Cliente: PlayStation Italia Concorrente: H48 SECONDO PREMIO EX AEQUO Campagna: Xiaomi 11 Living in a Movie Cliente: Xiaomi Italia Concorrente: Augmented Creativity SECONDO PREMIO EX AEQUO Campagna: Diverse ma uguali Cliente: Viatris Concorrente: Bitmama

SITI B2B

PRIMO PREMIO Campagna: Pietro Fiorentini, technology and solutions for a digital and sustainable World Cliente: Pietro Fiorentini Concorrente: Fcb Partners

TIPOLOGIA SPECIALE E-COMMERCE PRIMO PREMIO Campagna: eCommerce Platform Cliente: Euroitalia Concorrente: Caffeina

VIRAL VIDEO ADVERTISING

SITI CORPORATE

PRIMO PREMIO Campagna: Galbanino Trap Cliente: Galbani Italia Concorrente: H48 SECONDO PREMIO Campagna: Ognuno merita una possibilità Cliente: Emergency Concorrente: Ogilvy

PRIMO PREMIO Campagna: Giro d’Italia Cliente: Rcs Concorrente: Bitmama SECONDO PREMIO Campagna: Qui, dove tutto torna. Cliente: Caviro Concorrente: Adiacent

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SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards

PREMI SPECIALI BEST DIGITAL AGENCY

BEST DIGITAL COMPANY

PRIMO PREMIO: Bitmama SECONDO PREMIO: H48 TERZO PREMIO EX-AEQUO: Kettydo+ TERZO PREMIO EX-AEQUO: Kiwi part of Uniting Group

PRIMO PREMIO: Saugella

PREMI DELL’EDITORE SERVIZIO OTT DELL’ANNO

BEST DIGITAL VISION

Discovery+

The Cloud Milano - Creo

INNOVAZIONE TECNOLOGICA

AGENZIA EMERGENTE

Ailyn

Garage Raw

BEST DIGITAL PLATFORM Mint

IMA - INFLUENCER MARKETING AWARDS GRAND PRIX PRIMO PREMIO Campagna: PS5 Supercup Cliente: PlayStation Italia Concorrente: H48 SECONDO PREMIO Campagna: #unabirraperdomani Cliente: Peroni Concorrente: Different TERZO PREMIO Campagna: S.Pellegrino Support Restaurants Cliente: S.Pellegrino Concorrente: Sanpellegrino

PREMI DI TIPOLOGIA - MIGLIOR EFFICACIA PRIMO PREMIO Campagna: #bastatantocosì Cliente: Durex Concorrente: Flu

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Vincitori

PREMIO FACEBOOK E INSTAGRAM PRIMO PREMIO Campagna: Diverse ma uguali Cliente: Viatris Concorrente: Bitmama SECONDO PREMIO Campagna: Truck Queens Cliente: Iveco Concorrente: Ogilvy TERZO PREMIO Campagna: Relax / Back to 2020 Cliente: Aia Concorrente: Different

PROGRAMMATIC AWARDS PRIMO PREMIO Campagna: S.Pellegrino Support Restaurants Cliente: S.Pellegrino Concorrente: Sanpellegrino

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SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards

UN GRAND PRIX DIVERSO MA UGUALE CON BITMAMA La decima edizione del premio rivolto alla migliore comunicazione digitale ha visto trionfare la campagna ‘Diverse ma uguali’ firmata da Bitmama per Viatris. 159 i progetti in concorso, comprese le campagne iscritte agli Ima - Influencer Marketing Awards e al Premio Facebook e Instagram. A decretare i vincitori una giuria di esperti guidata da Giulia Staffieri (Golden Goose). DI MARINA BELLANTONI I vincitori della decima edizione degli NC Digital Awards sono stati celebrati durante la Cerimonia di premiazione, on air il 14 ottobre. A condure la serata i simpatici Elianto e Martina Panagia. Un appuntamento imperdibile, non solo per le agenzie concorrenti, i vincitori e i player della comunicazione, ma anche per i 40 giurati, e il presidente di giuria Giulia Staffieri, chief digital Golden Goose, che hanno potuto vedere la gioia negli occhi di coloro la

cui creatività hanno deciso di premiare. A sfilare virtualmente sul palco targato Adc Group, non solo i vincitori degli NC Digital Awards, del Premio Facebook e Instagram, dei Programmatic Awards e degli Ima-Influencer Marketing Awards, ma anche i professionisti e le aziende ai quali sono stati assegnati i premi dell’editore. Ad aggiudicarsi i Grand Prix quest’anno sono state Bitmama (vincitore dell’oro

anche al premio ‘Facebook e Instagram’), Augmented Creativity e Dlvbbdo, rispettivamente con i progetti ‘Diverse ma uguali’ (Viatris), ‘Xiaomi 11 Living in a Movie’ (Xiaomi Italia) e ‘Le Favolacrime di Tempo’. Facebook e Instagram Come accennato, a salire sul gradino più alto del podio del premio Facebook e Instagram è stato il progetto Bitmama (vedi Box), vin-

Il presidente di giuria Giulia Staffieri, chief digital Golden Goose, dà il via alla Cerimonia, insieme ai presentatori Elianto e Martina Panagia e Salvatore Sagone, presidente Adc Group

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Podio

Le Digital Live Presentation di progetti in shortlist si sono rivelate come sempre molto utili per le valutazioni da parte della Giuria

citore del Grand Prix agli NC Digital Awards, mentre l’argento e il bronzo sono andati rispettivamente a Ogilvy per il progetto ‘Truck Queens’ sviluppato per Iveco e a Different per la campagna ‘Relax/Back to 2020’ realizzata per Aia. ‘Truck Queens’ è il primo branded content di Iveco, in collaborazione con Freeda, che racconta la storia di tre donne inarrestabili che hanno lottato contro pregiudizi e stereotipi di genere per affermarsi in una realtà storicamente dominata da uomini. Una trucker spagnola, un meccanico del team Iveco Racing Truck tedesca e una responsabile vendite italiana che, proprio nel giorno dedicato alla Festa

della Donna, hanno offerto ispirazione attraverso le loro storie, aprendo la strada verso un vero cambiamento. L’idea giusta di ‘Relax/Back to 2020’? Trasformare Wudy in un brand fashion, proporre una collection ‘pazza’ che giocasse con gli elementi degli anni ‘80 e ‘90 e li riposizionasse in un look&feel adatto alla genZ, ai suoi linguaggi e ai suoi canali, strizzando l’occhio alla trap e all’estetica rilassata dei nati dopo il 2000. Infine, regalare la collection dal profilo Instagram, più simile a quello di brand fashion che a ciò che ci si aspetterebbe dal brand, e creare interesse attorno al rilascio della collezione estiva.

Ima-Influencer Marketing Awards Oro agli Ima per H48 grazie alla campagna ‘super’ integrata ‘PS5 Supercup’ (PlayStation) il cui obiettivo era creare hype intorno all’evento, posizionando la marca come innovativa, grazie una serie di attività, tecnologiche e fisiche, realizzate in diversi touchpoint, per valorizzare la partnership stretta tra PlayStation e Lega Serie A, nonché comunicare la nuova console PS5, superando il terreno di gioco e coinvolgendo il target anche on line, avvalorando il posizionamento ‘Play has no limits’. Argento, invece, a Different per il progetto Peroni ‘#unabirraperdomani’. Per far

premio

GRAND PRIX ‘DIVERSE MA UGUALI’_BITMAMA PER VIATRIS

Obiettivi: sensibilizzare le donne sull’importanza dello screening del tumore al seno, in un periodo in cui gli accertamenti diagnostici non legati al Covid si erano drasticamente ridotti. Soluzione creativa: operazione solidale partita dalla farmacia attraverso uno special pack, e arrivata sui social del brand, trasformandoli in un luogo aperto al dialogo su self confidence, prevenzione e autopalpazione. L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con la Onlus Europa Donna Italia, che promuove la parità di accesso alle cure e alla prevenzione. Sviluppo olistico/integrato: social: content strategy dedicata all’educazione all’autopalpazione, serie di stories basate sull’utilizzo del tap ‘Palpa come tappi’, live event su Instagram con il senologo e con la collaborazione della cancer survival Martina Rodini; digital PR: challenge tra influencer con obiettivo di sensibilizzare e rompere i tabù legati al corpo femminile. Risultati: 5 mio (reach), 7 mio (impression), 200K (engagement). Altri premi vinti: 1° premio assoluto Facebook e Instagram, 1° premio ‘Non Profit/ Sociale/Purpose/Csr’, 2° premio ex aequo ‘Social Communication’

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SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards

Irene Picazio, category lead personal&baby care Viatris sorride all’annuncio dell’assegnazione del premio ‘Best Digital Company’ a Saugella

fronte all’emergenza sanitaria Peroni ha lanciato una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi per supportare il futuro dei locali italiani: ‘Offri #Unabirraperdomani per supportare chi ieri te ne ha servita una: regalando una o più birre virtuali ai tuoi amici darai un aiuto economico concreto ai locali di tutta Italia e ai loro staff, per permettere loro di ripartire’. Attraverso la piattaforma Nastro Azzurro Crowd su eppela.com, il primo sito di crowdfunding italiano, gli utenti hanno potuto offrire una birra virtuale uno o più amici, contribuendo

così alla causa. Nastro Azzurro ha contribuito con una donazione iniziale di 250mila euro e raddoppiando le donazioni delle persone. Sono stati raccolti ben 500mila euro, devoluti a sostegno dei lavoratori delle Pmi del settore ristorazione attraverso la collaborazione con la Fipe - Federazione Italiana Pubblici Esercizi. A Sanpellegrino, infine, il bronzo Ima e l’oro ai Programmatic Awards per ‘S.Pellegrino Support Restaurants’, una sorta di call to action rivolta a coloro che intendono essere parte attiva di un movimento che ha lo scopo di ridare energia al

settore della ristorazione provato dalla crisi. Per questo scegliere di condividere l’hashtag #SupportRestaurants - ma ancor di più tornare presto a frequentare il proprio locale del cuore - significa contribuire a risollevare il mercato. La campagna ha preso avvio con la condivisione, sulle propert ufficiali del brand, di uno spot. Premi speciali e dell’editore La cerimonia di premiazione ha visto avvicendarsi sul palco, alcuni fisicamente, altri in collegamento streaming, i professionisti destinatari dei premi speciali e dell’editore. I primi, ottenuti in virtù dei riconoscimenti ricevuti nelle differenti categorie, quest’anno sono stati assegnati a Bitmama, decretata ‘Best Digital Agency’, seguita da H48 e da (ex equo) Kettydo+

premio

GRAND PRIX ‘LE FAVOLACRIME’_DLVBBDO PER TEMPO

Obiettivi: innescare un cambiamento culturale nell’educazione dei bambini maschi per quanto riguarda il pianto (da segno di debolezza e da scoraggiare, a stato emotivo parte dell’essere umano) e allontanare il brand dal percepito più utilitaristico (utilità pratica dei fazzoletti) e farlo diventare il brand delle emozioni. In questa ottica, l’obiettivo di rafforzare il legame del brand con il suo purpose, ‘Semplicemente Umani’, attraverso una campagna che ne racconta perfettamente i valori: auto-accettazione, inclusione, importanza di vulnerabilità ed emozioni. Soluzione creativa: tre favole con protagonista un bambino, che grazie ad avventure e magici incontri, arriva a scoprire che piangere non è sinonimo di debolezza, ma uno strumento prezioso per comprendere se stesso e gli altri. Ogni favola racconta un valore specifico delle lacrime: empatia, importanza della tristezza e capacità delle lacrime di farci crescere e imparare dai nostri errori. Sviluppo olistico/integrato: versione audio su Alexa e sul sito, favola scaricabile, campagna influencer su Instagram e social sui canali Tempo. Risultati: + 45% (traffic to site), 10.000+ (ascolti), +300 k (social interactions), 9 mio (reach). Altri premi vinti: 1° premio ‘Bagno/Pulizia Casa/Prodotti Farmaceutici/ Beauty’, 1° premio ‘Podcast’.

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Podio

premio

GRAND PRIX ‘XIAOMI 11 LIVING IN A MOVIE’_AUGMENTED CREATIVITY PER XIAOMI ITALIA

Obiettivi: far crescere la brand awareness, attraverso il lancio del flagship MI11, evidenziando le doti eccezionali di qualità video del nuovo smartphone alto di gamma. Soluzione creativa: al fine di dimostrare che produrre un film con la tecnologia di Xiaomi non necessita di grandi investimenti, ma di grandi idee, si è deciso di far realizzare un corto (soggetto e sceneggiatura di Emiliano Corapi) al regista Gabriele Muccino, che ha utilizzato solo un MI11, senza trucchi e post-produzione, per raccontare la sua storia. Sviluppo olistico/integrato: evento live su FB e YT con Diletta Leotta e Gabriele Muccino. Dopo il lancio, il corto è stato postato su YouTube, Repubblica TV e andato in onda in seconda serata su Canale 5. Inoltre: affissioni e campagna magazine e digitale. Risultati: 2 mio di utenti (lancio), promoted trend su twitter (4,5 mln di visualizzazioni), in adv tracking il 14% degli intervistati ha dichiarato di aver visto ‘Living in a Movie’ con il 60+% di apprezzamenti positivi sul prodotto. Altri premi vinti: 1° premio ‘Apparecchi Elettronici e Audio/Video’, 1° premio ‘Digital Branded Content - Beni Durevoli’, 2° premio ‘Digital Pr’, 2° premio ex aequo ‘Social Communication’.

e Kiwi part ‘Best Digital Company 2021’, invece, è Saugella. Quest’anno il premio ‘Media Person of the Year’ è stato assegnato ad Alessandro Militi, VP marketing & sales media The Walt Disney Company Italia. Un riconoscimento che valorizza l’impegno e la lungimiranza che il professionista ha dimostrato con gli innumerevoli progetti sviluppati prima in Fox Networks Group, tra cui il lancio di numerosi canali della piattaforma, e poi in The Walt Disney Company con il recente lancio del canale Disney + in Italia. Prima di approdare in Disney e precedentemente in Fox, dove ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità nell’ambito marketing e commerciale, ha fatto parte delle divisioni marketing d’importanti multinazionali del largo consumo, da Procter & Gamble a Nissan Italia, af-

finando un’esperienza plurisettoriale. Ad Ailyn l’award quale miglior ‘Innovazione Tecnologica’. Nata da una startup tutta italiana, questa piattaforma con algoritmo integrato risponde all’esigenza di sfruttare al meglio i momenti di contatto tra aziende e consumatori. La logica di Ailyn è la partnership fra uomo e macchina per ottimizzare e rendere il più efficaci ed efficienti possibile i processi produttivi, la loro accuratezza scientifica e la qualità percepita della relazione con il business.

In collegamento con la Cerimonia L. Carafoli, svp chief content officer Discovery, commenta l’assegnazione del Premio ‘Servizio ott dell’anno’

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È stata Mint, invece, a salire sul podio per aver ideato e prodotto la prima piattaforma digitale per la gestione dei budget media pubblicitari. La ‘Best Digital Platform’, grazie ad avanzate tecnologie di automazione e artificial intelligence, offre la possibilità alle aziende inserzioniste di gestire, in autonomia o in collaborazione con i centri media, i propri investimenti pubblicitari in modo semplice e trasparente. Molteplici i vantaggi: dallo sviluppo dell’advertising equity all’incremento del Roi e cost-sa-


SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards

A sx: Gianfranco Maiorana, founder & ceo Creo, commenta in diretta l’assegnazione del premio ‘Innovazione Tecnologica’ a The Cloud. A dx: Carlo De Matteo, coo Mint, ringrazia per aver giudicato la piattaforma sviluppata dall’agenzia, la ‘Best digital platform 2021’

ving fino all’aumento di produttività ed efficienza dei team. Discovery+ è invece il ‘Servizio Ott dell’anno’. Offre la più completa library di programmi di real life entertainment disponibile ovunque: da programmi di lifestyle e reality show agli eventi sportivi live, ma anche true crime, scienza, avventura, natura e tecnologia, con una ricca serie di produzioni nazionali e internazio-

nali discovery+ originals. Discovery+ offre, inoltre, la possibilità di accedere all’offerta sportiva premium targata Eurosport: dal tennis al basket, dal ciclismo agli sport invernali e molto altro, fino ad arrivare all’esclusiva digitale dei Giochi Olimpici. Il premio ‘Agenzia Emergente’ è stato assegnato a Garage Raw. Quello dell’agenzia bolognese di content & digital marketing specializzata in creazione di strategie e

Davide Pretto, founder & head digital strategy Garage Raw riceve il riconoscimento ‘Agenzia Emergente’

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contenuti visuali è un sogno che i 25 professionisti che la compongono realizzano ogni giorno. L’agenzia offre servizi che vanno dalla content creation al social media marketing, dal Web e influencer marketing alla Digital strategy, dal sem/seo al copyright and intellectual property fino alla data analysis. Un approccio di successo, testimoniato dai risultati degli ultimi tre anni che hanno visto una crescita costante del fatturato (passato dai 460 k del 2018 ai 740k del 2020, con previsione di 1,3 M per il 2021), ma anche un aumento esponenziale della qualità e del numero dei clienti, che oggi raggiungono quota 40. Ha concluso la carrellata di premi dell’editore, ‘Best Digital Vision’, aggiudicato da Creo per la costante ricerca di innovazione e la grande capacità di evoluzione dimostrata dalla sua nascita a oggi. A fronte della drammatica evoluzione che la comunicazione live della brand experience ha vissuto nell’ultimo anno e mezzo, ‘The Experience Driven Company’, ha risposto con una visione digitale innovativa lanciando the Cloud Milano, un luogo per tornare a spaziare con lo sguardo oltre i confini visibili, uno spazio ibrido, ma soprattutto un nuovo Hub interdisciplinare dove la dimensione fisica si contamina con quella digitale e trova un punto di incontro e di sintesi in K-Lab, il laboratorio nc di cucina tecno-emozionale.



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2021

SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards Premio dell’editore ‘Agenzia Emergente’ ‘Tavernello Italia’ (Caviro) 3° Premio ‘Social Channels Management’

GARAGE RAW, QUANDO A VINCERE È IL TEAM La fluidità, l’eterogeneità, la complessità e la curiosità sono alcune delle caratteristiche che hanno consentito alla giovane azienda bologne se di raggiungere in pochi anni numerosi traguardi. Tra questi il riconoscimento di ‘Agenzia Emergente’ 2021. Un successo che premia un team giovane, variegato e trasversale, che impronta da sempre il proprio lavoro sul confronto e sul dialogo. DI MARINA BELLANTONI

L’agenzia bolognese di content & digital marketing, specializzata in creazione di strategie e contenuti visuali conquista il premio dell’editore ‘Agenzia Emergente’. Quello di Garage Raw è un sogno che i 25 professionisti che la compongono realizzano ogni giorno. Un team, una squadra, un gruppo, una famiglia, nella quale coesistono e si integrano tante teste, tante idee, tante braccia, tante risate e un know-how frutto di viaggi fatti, di studi intrapresi, di strade percorse, di libri letti, film guardati e di musica ascoltata. Il loro lavoro consiste nel pensare quotidianamente a un’idea vincente, innovativa ed efficace e trasformarla in un nuovo progetto chiaro, coerente e funzionale, capace di intrattenere, informare e coinvolgere. Che sia testuale o visuale, per Garage Raw ogni contenuto deve essere pensato su misura del brand, deve catturare l’attenzione dell’utente, suggerire una riflessione e provocare una reazione emotiva. In una parola: deve ispirare. Per realizzare tutto questo l’agenzia

offre servizi che vanno dal content creation al social media marketing, dal Web e influencer marketing alla digital strategy, dal sem/seo al copyright and intellectual property fino alla data analysis. Abbiamo chiesto a Davide Pretto, founder & head of digital strategy, di raccontarci i punti di forza dell’agenzia, che da sempre agisce seguendo tre parole d’ordine: ascolto, sintonia e dialogo. Vi è stato assegnato il prestigioso premio ‘Agenzia Emergente’. Che cosa significa per voi questo riconoscimento? Questo premio significa per noi tante cose, ma sopra ogni cosa ci conferma che se credi veramente e fortemente in qualcosa

allora quella cosa accade davvero e quando succede è indescrivibile l’emozione che si prova. Quattro anni fa, quando con i miei soci, anzi, i miei ‘Compagni di viaggio’ ho intrapreso questo bellissimo viaggio che si chiama Garage Raw, non sapevamo cosa ci riservasse il futuro. Non avevamo una sfera di cristallo e sapevamo di inserirci in un settore fortemente competitivo. E invece oggi eccoci qui, con una squadra di 25 persone senza le quali tutto questo non sarebbe stato possibile. E allora per noi questo riconoscimento significa una semplice cosa: che puoi essere un bravo musicista, ma senza un’orchestra non potrai mai comporre una sinfonia. Quali sono plus che caratterizzano l’agenzia e che vi hanno consentito di raggiungere tale traguardo? La fluidità, l’eterogeneità, la complessità e la curiosità. Mi spiego meglio: il nostro è un team giovane, fatto prima di tutto di persone. Persone con un proprio bagaglio personale fatto di cultura, idee, studi specifici. Persone con diversi background, caratteri e livelli differenti. Fattori questi che contribuiscono a creare un team di lavoro variegato e trasversale, in cui viene valorizzata la particolarità del singolo e in cui vengono stimolati quotidianamente il confronto e lo scambio di opinioni. Perché crediamo che le idee più innovative nascono dalla complessità e la complessità genera bellezza.

Davide Pretto, founder & head of digital strategy Garage Raw

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Vincitori

BRINDISI DA PODIO_ Tra le case history di successo di Garage Raw dell’ultimo anno spicca il progetto digitale firmato per Caviro, ‘Tavernello Italia’, vincitore del bronzo nella tipologia ‘Social Channels Management’ agli NC Digital Awards 2021. “Comunicare un prodotto complesso come il vino non è affatto una cosa semplice - precisa Davide Pretto, founder & head of digital strategy Garage Raw -, ma per noi Tavernello è stato amore a prima vista: un vino buono e sincero, prodotto da un’azienda che vanta mezzo secolo di economia vitivinicola sostenibile”. Dal 2019 l’agenzia cura la presenza e la comunicazione del brand sulle piattaforme social di Instagram e Facebook, con la realizzazione di contenuti fotografici, grafici e video. Nella strategia d comunicazione social abbiamo scelto un approccio che definiremmo coraggioso, umano e diretto, scegliendo il digital come il principale canale di comunicazione del brand. “Crediamo - spiega Pretto - che la comunicazione perché sia efficace debba andare oltre la semplice pubblicità e l’autoreferenzialità. Informare, intrattenere e ispirare gli utenti in modo leggero, puntando all’umorismo e all’autoironia due virtù morali che, in alcuni casi, riteniamo fondamentali per sfuggire all’autocelebrazione e sconfiggere il pregiudizio, perché possono rappresentare uno strumento di conoscenza, possono permetterci di andare oltre, avventurarci metaforicamente in luoghi insoliti in cui rivedere le nostre granitiche opinioni”.

Gli NC Digital Awards festeggiano 10 anni. Quali sono le evoluzioni più significative di questo periodo così significativo per la ‘digital transformation’? Quali trend aspettarci? Oggi, business e tecnologia si stanno incontrando per trasformare, ogni livello, il modo in cui viviamo e lavoriamo. La digital transformation è il profondo cambiamento delle attività e dei processi organizzativi, delle competenze e dei modelli di business ma influisce e ha degli impatti anche e necessariamente sulla società e sulla vita di

tutti i giorni. Non semplice delineare i nuovi e futuri trend ma sicuramente il futuro ruota attorno alle capacità di essere più agili, più innovativi, più attenti al cliente e alle persone. Più snelli e più efficienti difronte alla concorrenza di nuove realtà economiche più smart e ai mutamenti sociali che implicano la necessità di un cambiamento di modello di business grazie alle nuove informazioni e ai nuovi servizi che nascono. Quali consigli darebbe a una start up che vuole iniziare un’attività nel vostro settore?

Garage Raw è una squadra, una famiglia, nella quale si integrano teste, idee, know-how e risate. Nella foto, il gruppo durante un divertente team building

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Come dicevo all’inizio, è un settore molto competitivo, sicuramente è fondamentale l’esperienza e conoscenza del settore della comunicazione digitale nelle sue varie forme. E poi coraggio, intraprendenza e tenacia. Ma soprattutto la formazione di una grande squadra con cui condividere sogni, obiettivi e traguardi. Parlando di numeri, quali risultati avete raggiunto negli ultimi tre anni, in termini di fatturato e new business? Quali prospettive di crescita per il 2022? I risultati degli ultimi tre anni hanno visto una crescita costante del fatturato (passato dai 460k del 2018 ai 740k del 2020, con previsione di 1,3 M per il 2021 e aumento costante per l’anno 2022, ma anche un aumento esponenziale della qualità e del numero dei clienti, che oggi raggiungono quota 40. Pensando al futuro, quali progetti avete in cantiere? Abbiamo numerosi progetti in cantiere, tante sfide che non vediamo l’ora di intraprendere e mille idee nuove da realizzare. Per non parlare dei sogni, i nostri cassetti sono pieni e stiamo già acquistando delle nuove cassettiere e chissà forse anche una seconda sede Garage Raw, ma la città è top secret! nc


2021

SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards Premio dell’Editore ‘Best Digital Platform’

MINT, TECNOLOGIA INNOVATIVA E CREATIVITÀ ITALIANA Innovazione ed estro creativo ‘made in Italy’ rappresentano i plus della società guidata da Andrea Pezzi, che si aggiudica il premio dell’editore ‘Best Digital Platform’. Un riconoscimento all’efficacia dell’innovativo sistema di gestione dei budget media pubblicitari, che consente la costruzione dell’Advertising Equity, l’incremento del Roi e del cost-saving, l’aumento della produttività e una maggiore efficienza dei team. DI MARINA BELLANTONI In un settore che viaggia alla velocità della luce, vincere il Premio dell’Editore ‘Best Digital Platform’ ha ancor più significato. A aggiudicarselo in questa edizione degli NC Digital Awards è Mint, per aver ideato e prodotto la prima piattaforma digitale per la gestione dei budget media pubblicitari. Declinata in tre versioni, per società di grandi e piccole dimensioni e agenzie di servizi, la soluzione, grazie all’applicazione di avanzate tecnologie di automazione e artificial intelligence, offre la possibilità alle aziende inserzioniste di gestire, in autonomia o in collaborazione con i centri media, la propria spesa pubblicitaria in modo semplice e trasparente. “Il premio - ha commentato Carlo De Matteo, chief operating officer - rappresenta uno stimolo a non fermarsi mai, a non pensare che si è arrivati quando qualcuno riconosce il valore del tuo lavoro. Siamo solo all’inizio e vediamo questo importante premio come i banchi di partenza e non come il nastro del traguardo”.

Quali sono i vantaggi della piattaforma targata Mint, già utilizzata da numerose aziende? I vantaggi della nostra piattaforma per le aziende inserzioniste sono principalmente

TECNOLOGIA INNOVATIVA E CREATIVITÀ ITALIANA: UNA MISCELA VINCENTE due: da un lato costruire la cosiddetta advertising equity, ovvero generare valore per il brand attraverso la raccolta di tutti i dati delle campagne in un solo software.

L’advertising equity consente poi all’Intelligenza Artificiale di apprendere in autonomia come ottimizzare al meglio le campagne e applicare tali ottimizzazioni in automatico. Il secondo beneficio è la assoluta governance sul media e sulle tecnologie, possibile solo attraverso un software condiviso con il proprio centro media dove viene gestita tutta la comunicazione pubblicitaria. Quali punti di forza vi caratterizzano e vi consentono di raggiungere traguardi come questo premio? Essere italiani è un punto di forza. La tecnologia innovativa unita alla creatività italiana può produrre qualcosa che non trovi in altri paesi. D’altronde l’Italia si è sempre saputa distinguere in tutte le industry e quella del digital advertising non deve rimanere un’eccezione. La centralità dell’individuo, la cura dell’aspetto estetico di un prodotto e non solo di quello funzionale, consente al prodotto made in Italy di eccellere in tutto il mondo. Quest’anno il nostro premio festeggia dieci anni. Quali sono le evoluzioni più significative e i traguardi raggiunti in questo lasso di tempo? In questi dieci anni abbiamo visto lentamente il digitale superare il media offline. Oggi siamo in un ‘tipping point’ che è anche

Carlo De Matteo, chief operating officer Mint

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Vincitori

La piattaforma targata Mint consente di costruire la cosiddetta advertising equity, che a sua volta consente all’AI di apprendere in autonomia come ottimizzare al meglio le campagne e applicare tali ottimizzazioni in automatico

L’impatto per il digital è stato ovviamente meno forte di quello per altri settori che hanno sofferto di più. A noi è andata meglio… e speriamo finisca tutto molto presto.

un ‘point-of-no-return’ e mi aspetto che i media online cavalcheranno questo cambiamento nei prossimi dieci anni ancora più velocemente di quanto lo abbiano cavalcato fino a oggi. La differenza la sta facendo il cambio generazionale. Dove dieci anni si sedevano al tavolo dei decision makers che non capivano il digitale, oggi le decisioni sono prese da professionisti digitali che, al contrario dei loro predecessori, vedono lo schermo TV come un extended screen del

consumo digitale. Di trend ce ne sono tantissimi dalla generative AI alla visual search, dal influence engeneering al customer data ethic. Vanno seguite tutte con interesse, ma anche con distacco, solo alcune di queste riescono ad affermarsi nel mercato. Quale impatto ha avuto l’emergenza sanitaria sulla vostra società? Non dico nulla di nuovo e su questo tema c’è stata anche fin troppa letteratura.

Quattro i pilastri della ‘Full Stack’ della piattaforma digitale Mint: Campaign Lifecycle, Integrations, Insights e Recommendation Engine

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Pensando al futuro, quali progetti avete in cantiere? Continuare a innovare la nostra industry attraverso il rilascio di un sempre maggior numero di feature in grado di soddisfare i need dei nostri clienti su tutti i canali, non solo digitali, ma anche offline come la tv, la radio e l’out of home e, soprattutto, focalizzarci verso un prodotto nuovo dedicato alla supply per consentire i benefici dell’automazione e dell’AI anche a casa degli editori e delle piattaforme media. Può raccontarci una case history significativa dell’ultimo anno che vede l’applicazione della piattaforma? Un caso significativo è la campagna per il lancio del servizio ‘Send’ di Western Union. Mint ha sviluppato una strategia di orchestrazione su più canali (display, search, video, native, video, Dooh, ecc, ndr) per diminuire lo spreco di budget nella fase di planning e garantire i risultati migliori nell’arco di sei settimane. Grazie alla continua attività di ottimizzazione della piattaforma, Mint è progressivamente riuscita a diminuire il Cpc e allo stesso tempo aumentare il volume di click. Gli aggiustamenti suggeriti dagli algoritmi di predictive planning, riguardanti la distribuzione di budget cross-channel e del trafficking, hanno reso possibile un aumento costante dei click e delle impression settimana dopo settimana. In generale le impression hanno performato a +131% rispetto il target iniziale, i click a nc +148% e il Ctr a +9.6%.


2021

SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards Il Premio dell’Editore ‘Innovazione Tecnologica’

AILYN, VERSATILITÀ INTELLIGENTE Un vero e proprio assistente digitale capace di dare una mano alle aziende al fine di aumentare il valore della comunicazione, assicurando tempi di produzione ridotti e un livello più alto di engagement. Ailyn è tutto questo e molto di più. Vi presentiamo il vincitore del premio ‘Innovazione Tecnologica’. DI MARINA BELLANTONI

A salire sul podio per il riconoscimento ‘Innovazione Tecnologica’ è Ailyn, la prima intelligenza artificiale predittiva capace di creare contenuti efficaci. Nata da una startup tutta italiana, questa piattaforma con algoritmo integrato risponde, attraverso l’innovazione, all’esigenza di sfruttare al meglio i momenti di contatto tra aziende e consumatori. Tramite l’analisi delle dinamiche e dei comportamenti sui social network e sulla quasi totalità del mondo digitale, Ailyn ha la capacità di predire e anticipare i trend, le reazioni e i desideri dei singoli consumatori e quindi aiuta le aziende nella costruzione e personalizzazione dei contenuti commerciali e di comunicazione. Fornisce, dunque, una vera e propria fotografia dello scenario dei contenuti in un determinato settore e, tramite l’automatizzazione di tutte le fasi di analisi, identifica il tema corretto e più efficace e scrive autonomamente il messaggio più adatto che diventerà poi la base di lavoro per l’intelligenza umana. Ce lo racconta Alessandro Luciani, co-founder & cto Ailyn.

Cosa rappresenta per voi l’assegnazione del premio dell’editore ‘Innovazione Tecnologica’? Siamo molto fieri del premio ricevuto: un riconoscimento all’impegno e al lavoro di tutto il team. Siamo sul mercato da solo un anno e le sfide affrontate sono state molte ed essere premiati per il nostro contributo a innovare la capacità di analisi e gestione dei dati da parte delle aziende, unendo in maniera etica l’intelligenza umana con quella artificiale, conferma che stiamo facendo un lavoro buono e giusto. Sappiamo però anche che la tecnologia è un avanzare continuo e per restare al passo continueremo a potenziare Ailyn. L’innovazione non si ferma mai.

Come è nata la piattaforma? Chi sono i suoi ‘creatori’? I dati sono il nuovo petrolio. Conoscerli, interpretarli correttamente, dare a essi un senso permette di orientare le offerte, di capire prima e meglio i trend del mercato e il sentiment dei consumatori. Il problema è, appunto, che esistono quantità enormi di dati e averli a disposizione non implica automaticamente comprenderne il significato, utilizzarli al meglio. Per questo è nata l’idea di progettare un software che, non solo fosse in grado di analizzare quotidianamente trilioni di dati provenienti dai canali online, ma che fornisse insight rilevanti per il cliente e permettesse anche di invertire il punto di vista ‘egocentrico’ dei software attuali, riuscendo a far percepire al cliente il suo posizionamento reale rispetto al proprio ecosistema di riferimento, mettendogli così a disposizione tutti gli strumenti necessari per posizionarsi in maniera ottimale e con contenuti performanti. Una vera e propria sfida. Ailyn predice e anticipa i trend e i desideri dei consumatori e aiuta le aziende nella costruzione e personalizzazione dei contenuti. Ci spiega meglio questo concetto? Una delle caratteristiche principali dell’intelligenza di Ailyn è la capacità di apprendere interi ecosistemi di interesse, che, come dicevo prima, non vengono costruiti intorno al cliente ma in cui quest’ultimo viene immerso e può visualizzare così il

Alessandro Luciani, co-founder & cto Ailyn

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Vincitori

La logica di Ailyn è la partnership, la migliore collaborazione fra uomo e macchina per ottimizzare e rendere il più efficaci ed efficienti possibile i processi produttivi, la loro accuratezza scientifica e la qualità percepita della relazione con il business

proprio posizionamento reale. In tal modo il cliente può osservare come si pone rispetto alle conversazioni, discussioni, trend, abitudini in corso, riuscendo così sia a capire il loro evolversi nell’immediato sia, attraverso l’analisi predittiva, gli scenari che si svilupperanno. Sulla base di questa analisi, crea autonomamente il contenuto da produrre affinché il cliente si posizioni al centro della rete e ottenga il massimo risultato possibile. Ailyn non si ferma, infatti, alle piattaforme social, la sua intelligenza artificiale predittiva è in grado di svolgere lo stesso compito in ambienti editoriali, di eCommerce e di Crm. Un vero e proprio

assistente digitale in grado di supportare l’uomo sia nelle decisioni strategiche sia nelle attività operative. 10 anni, l’età del nostro premio, sono un periodo importante per la ‘digital transformation’. Quali sono state le evoluzioni più significative e quali trend dobbiamo aspettarci? La digital transformation è sicuramente legata agli avanzamenti tecnologici in ogni campo della nostra quotidianità, ma non è solo la conoscenza e l’adozione di nuove tecnologie come Cloud Computing, Big Data, Internet of Things, Blockchain,

LA CASE HISTORY_ Uno dei nostri primi e più importanti clienti, che continua a utilizzare Ailyn quotidianamente per la gestione dei propri canali social, è un’importante casa automobilistica, che ha riscontrato un aumento significativo dei propri Kpi relativi alla comunicazione digitale. Il cliente ha riscontrato un aumento delle visite ai profili del top management del 400%, un incremento della visibilità dell’azienda del +217% con un aumento delle interazioni del 18%. Si tratta di risultati significativi, ancora di più, se si considera il fatto che sono stati raggiunti in maniera totalmente organica e senza stravolgere la strategia di comunicazione, anzi, contribuendo a realizzarla appieno.

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Intelligenza Artificiale, 5G. La trasformazione digitale è un processo molto trasversale e sta cambiando approcci e modelli di business di molti settori, anche nelle HR e, come abbiamo visto, nella sanità e nella pubblica amministrazione. Si tratta di un processo inarrestabile e irreversibile, che richiede alle aziende una certa propensione e agilità al cambiamento. Questa agilità e l’adozione delle nuove tecnologie, rappresenteranno il vero vantaggio competitivo di quanti - nei prossimi anni - riusciranno a rispondere per tempo alle esigenze del mercato rispetto a quelli che rimarranno indietro. Parlando di numeri, quali risultati avete ottenuto fino a oggi? Quali prospettive di crescita per il 2022? Siamo sul mercato solo da circa un anno, ma abbiamo già riscosso molto interesse da parte di molte aziende nazionali e internazionali, che utilizzano Ailyn per conoscere, analizzare e interpretare universi molto diversi: dal monitoraggio dei trend all’Automotive, passando per la grande distribuzione; dalla Pubblica Amministrazione all’energia, sino al personal branding. D’altronde si sa che l’intelligenza è, per definizione, versatile. Attualmente gestiamo sette clienti e per molti altri stiamo completando le procedure di attivazione. Sicuramente puntiamo al 2022 con l’idea di continuare questa crescita, portando Ailyn a occuparsi di tanti altri universi diversi da analizzare e comprendere, rendendo la piattaforma sempre più user-friendly, performante e nc tecnologicamente avanzata.


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SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards Premio dell’Editore ‘Best Digital Vision’

CREO, VISIONI DAL FUTURO Da oltre 30 anni ‘The Experience Driven Company’ si occupa di soluzioni creative per la comunicazione e il marketing, progettando esperienze memorabili in ambienti live, digital e virtual. Grazie alla sua innata lungimiranza e alla costante ricerca tecnologica ha sviluppato ‘The Cloud Milano’, volto a cambiare il senso della comunicazione, riportando l’emozione al centro dell’esperienza, anche se digitale. DI MARINA BELLANTONI

Ad aggiudicarsi il premio ‘Best Digital Vision’ è l’agenzia di comunicazione ed eventi Creo, per la costante ricerca di innovazione e la grande capacità di evoluzione dimostrata dalla sua nascita a oggi. Da quasi trent’anni sviluppa esperienze di grande impatto, che mirano a entusiasmare, sorprendere e connettere le persone, e modi non convenzionali per rispondere all’evoluzione del mercato. Una ‘Experience Driven Company’ che oltre a ideare eventi ed elaborare strategie multichannel, immagina spazi e produce format originali proprietari che mirano a riscrivere i confini del mondo della comunicazione. Infatti, il team guidato da Gianfranco Maiorana ha risposto alla crisi del settore dell’ultimo anno e mezzo, con una visione digitale innovativa lanciando ‘The Cloud Milano’, un luogo per tornare a spaziare con lo sguardo oltre i confini visibili, uno spazio ibrido, ma soprattutto un nuovo Hub interdisciplinare dove la dimensione fisica si contamina con quella digitale e trova un punto di incontro e di sintesi in K-Lab, il laboratorio di cucina tecno-emozionale. Abbiamo chiesto al presidente e

ceo Gianfranco Maiorana di raccontarci i valori alla base di un approccio da sempre votato all’innovazione e i plus del nuovo Hub interdisciplinare. Cosa rappresenta per voi un premio così prestigioso come quello assegnato in occasione dell’edizione 2021 degli NC Digital Awards? Essere riconosciuti all’interno del panorama degli eventi come coloro che abbiano avuto la più interessante visione digitale ci riempie di orgoglio. The Cloud Milano nasce con l’intento di umanizzare il digitale; infatti, per noi la veste digitale è molto importante, ma dovrà vivere sempre a supporto delle emozioni e delle relazioni tra persone.

Proprio ‘The Cloud Milano’ rappresenta la vostra risposta alla drammatica situazione della live communication dell’ultimo anno e mezzo... Ce ne parla? La pandemia ha messo tutti noi con le spalle al muro, ma ha portato le persone nel privato e le aziende nel pubblico a doversi reinventare velocemente per ovviare alle esigenze a cui erano abituati. L’avvento massivo della comunicazione digitale, dei webinar, dei webmeeting ha completamente modificato i modi di comunicare anche di noi italiani, che di solito non amiamo questo tipo di trasformazioni repentine. L’efficienza e la velocità del digitale è indiscutibile, ma ciò di cui ci siamo resi conto è che manca quel tipo di emozione, quel brivido che si provava a parlare di fronte al proprio pubblico, che fosse esso formato da 3 o 1.000 persone; ora manca un vero e proprio feedback per il relatore, che possa aiutarlo a capire come stia andando la sua comunicazione: The Cloud Milano nasce per cambiare il senso della comunicazione, riportando l’emozione al centro dell’esperienza. Quali invece i punti di forza che caratterizzano l’agenzia e che vi consentono di raggiungere traguardi come questo premio? The Cloud Milano è una business unit di Creo Spa, agenzia di eventi e comunicazione presente da 30 anni nel mercato. Il portafoglio clienti e le esperienze ac-

Gianfranco Maiorana, presidente e ceo Creo

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Vincitori

cumulate da Creo negli anni ci hanno permesso sempre di aggiungere pepe alle sfide quotidiane, andando sempre più incontro alle esigenze del mercato. Abbiamo a disposizione un team di persone che ogni giorno mettono a disposizione determinazione e creatività per generare sempre nuove soluzioni, anche alle richieste più esigenti. Con The Cloud parliamo di offerta aumentata, perché all’interno della location possiamo far vivere esperienze multisensoriali e condurre percorsi formativi per aziende, aggiungendo soluzioni innovative alla nostra offerta commerciale.

Tecnologia e ricerca rappresentano, dunque, i vostri fiori all’occhiello… Negli ultimi anni abbiamo investito molto in tecnologie, spazi innovativi e persone, e continueremo a farlo. Questo ci ha permesso di affrontare la crisi pandemica del Covid con slancio e innovazione producendo in 18 mesi più di 250 eventi e campagne digital per i nostri clienti, permettendoci di mantenere reddittività e investimenti in ricerca. Crediamo fortemente nelle nuove idee e nei modi innovativi di fare comunicazione, considerando il digitale e la sua evoluzione la spina dorsale della comunicazione aziendale.

THE CLOUD, L’ESPERIENZA SI FA IN QUATTRO_ The Cloud è una superficie di oltre 1.000 mq all’interno dei quali sono stati creati e concepiti quattro spazi esperienziali interconnessi fra loro: Core, il centro di ricerca in cui l’uomo incontra il digitale; Club, il luogo in cui l’esperienza incontra l’intrattenimento; Space, l’ambiente nel quale la condivisione genera innovazione e Sky, l’orizzonte da cui ogni visione appare possibile. Oltre alla sua attività istituzionale di Centro di Ricerca, The Cloud offre attività di alta formazione aziendale, percorsi immersivi e sensoriali mettendo a disposizione delle aziende i suoi migliori talenti per sviluppo di progetti tailor-made e applicazioni di tecnologie avanzate in progetti di comunicazione ed eventi.

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In The Cloud è possibile vivere un’esperienza attraverso un percorso sensoriale, un corso di formazione o scoprendo nuove tecnologie per la comunicazione e gli eventi

Per voi la comunicazione è adattiva, o come preferite definirla, aumentata. Cosa significa? Significa riconoscimento delle emozioni, la loro analisi e la generazione di un cruscotto per supportare i relatori a massimizzare l’efficienza e l’efficacia. Il relatore, così, ha a disposizione un fortissimo strumento, per comprendere l’andamento della comunicazione. Si parte da una sensazione base, si passa all’ elaborazione delle emozioni più complesse, tutto attraverso l ’algoritmo machine learning, il metodo matematico ed una rete neurale. Un comitato scientifico giudicherà, poi, i risultati dal punto di vista antropologico, psicologico e comunicativo. Grazie a questo, la rete neurale imparerà a riconoscere le emozioni e il sistema potrà essere usato in real time o anche ex post. Nel mondo della comunicazione, poi, con K-Lab e lo chef David Aguirre introduciamo l’aspetto sensoriale nello storytelling della comunicazione. Il cibo crea meraviglia, inganno sensoriale, come una ciliegia che, una volta assaggiata, sprigiona in bocca un sapore di… beh questo lo scoprirete venendoci a trovare. nc


2021

SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards ‘Engagement di prossimità: la strategia per Mylan-Saugella’ (Mylan) 1° premio ‘Mobile Advertising’ 3° premio ‘Bagno/Pulizia Casa/Prodotti Farmaceutici/Beauty’

ADKAORA: KNOW, MATCH & POWER Conosci il target, intercettalo con i giusti formati e spingilo all’azione è la filosofia vincente dell’agenzia che ha trionfato agli NC Digital Awards con il progetto sviluppato per Saugella. Un team il cui mantra è la circolarità, utilizzata per costruire i migliori progetti che vanno dal proximity al conversational marketing, dal branding alla performance. DI MARINA BELLANTONI

“Per noi, alla prima partecipazione a un evento del genere, vincere il primo premio nella tipologia ‘Mobile Adv’ è stata una soddisfazione enorme per tutto il team”, così esordisce Davide Tran, ceo AdKaora, commentando il successo riscosso agli NC Digital Awards con il progetto firmato per Mylan-Saugella. Al professionista chiediamo di raccontarci i punti di forza della campagna e di fare il punto sullo stato dell’arte del settore e dell’agenzia. Ad ‘Engagement di prossimità: la strategia per Mylan-Saugella’ sono stati assegnati ben due premi. Quali i plus del progetto? Con la strategia realizzata per Saugella siamo andati oltre il concetto di drive to store del proximity marketing e abbiamo coperto tutti gli step del funnel: dall’awareness alla consideration fino a stimolare a un’azione da parte dell’utente, grazie all’unione di creatività ad alto impatto che hanno risposto all’obiettivo awareness, e dei diversi canali e formati che hanno trasformato gli utenti in visite nelle farmacie coinvolte nel

progetto. Grazie poi alle analisi avanzate, parte fondamentale di un’efficace strategia di proximity, abbiamo potuto validare la bontà dell’esperienza del consumatore con il prodotto, definire il sistema valoriale e l’esclusività del brand all’interno dell’arena competitiva, e misurare l’efficacia dell’attività adv su visite e vendite. Oro nella tipologia ‘Mobile Adv’. Quali caratteristiche deve possedere una campagna di mobile adv per essere efficace e di successo? Usiamo lo smartphone praticamente per fare tutto: dal gestire le nostre relazioni con le app di messaggistica e i social, al cercare informazioni e in alcuni casi acquistare, o compiere azioni in mobilità. Per questo rappresenta il più forte anello di congiun-

zione tra online e offline, tra media diversi, tra vita reale e virtuale. La circolarità della comunicazione tra l’online e l’offline, che si è andata così a creare durante gli step della strategia, ha confermato la centralità dell’uso dello smartphone (canale online) in prossimità di un negozio (canale offline), attivando diverse leve di marketing e raggiungendo gli obiettivi prefissati. Quanto c’è della vostra filosofia e del vostro approccio in questo progetto? Il nostro mantra è la circolarità: le nostre soluzioni non nascono finalizzate a se stesse, gli insight capillari che raccogliamo dall’interazione con la comunicazione, le analisi sulla pedonalità, le analisi di sell out e sul consumatore, possono essere rimesse in circolo per costruire migliori progetti di comunicazione e per rendere più orizzontali le decisioni di marketing. È uno dei plus che la strategia realizzata per Saugella porta con sé. Così come porta con sé i pilastri della nostra offerta, ‘Know-Match-Power’: conosci il target, intercettalo con i giusti formati e spingilo all’azione. Che cosa significa per voi la ‘Digital transformation’? Significa studiare costantemente il mercato, in modo da modificare o andare a integrare le nostre soluzioni per intercettare nel modo giusto i consumatori e aiutare brand e retailer. Il consumatore di oggi gestisce

Davide Tran, ceo AdKaora

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Vincitori

La strategia alla base del progetto Saugella ha coperto tutti gli step del funnel: dall’awareness alla consideration fino allo stimolare un’azione da parte dell’utente

in modo autonomo tutti i touchpoint di comunicazione e si aspetta di vivere una ‘seamless experience’, ovvero un’esperienza d’acquisto senza interruzioni. Per andare incontro a questo approccio, è fondamentale aderire a tre linee guide: l’uso dei dati, il valore della relazione con il cliente e la personalizzazione dell’esperienza di acquisto e con il brand. In una strategia omnicanale, i punti di contatto sono interconnessi e

dialogano fra loro, ed è proprio in quella direzione che si stanno sempre più evolvendo i mezzi: una trasformazione organizzativa e di pensiero strategico, e non solo prettamente tecnologica. Quali risultati avete raggiunto negli ultimi tre anni? Quali le prospettive 2022? La nostra visione si è evoluta negli anni e ha adottato un approccio più olistico, con

WHAT’S NEXT?_ AdKaora si concentrerà sul potenziamento della propria offerta di proximity marketing, puntando alla congiunzione sempre più integrata dei diversi touchpoint. Per attrarre e consolidare l’attenzione consumatore nel modo giusto, l’agenzia ha ampliato l’offerta di formati interattivi, come i Vertical Carousel o Geyser, che si prestano perfettamente a raccontare una storia di brand o di prodotto, a coinvolgere l’utente stimolando un’attività, a sposare anche obiettivi di proximity marketing. Inoltre, AdKaora si è cimentata nello studio di dinamiche creative più evolute per raggiungere target caldi a crescita esponenziale e posizionamenti adv esclusivi: ha lanciato, infatti, da una parte un’offerta di formati Native In-Play dedicata al mondo ‘game’ e dall’altra, insieme a Hej!, formati di audio conversazionale con focus sul prodotto per stimolare tutti i sensi dell’utente.

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sempre un’attenzione particolare ai Kpi e agli obiettivi di comunicazione dei clienti. Il mobile per noi non è mai stato solo un canale media, ma anche un dispositivo personale e ‘sempre in tasca’: è da questo assunto che negli anni abbiamo creato la nostra offerta proximity marketing, segmento cresciuto un modo continuativo e che oggi copre anche obiettivi di brand awareness ed engagement. Inoltre, il fatturato derivante dalle campagne pubblicitarie è aumentato di +50%, grazie ai formati ideati dall’AdKaora Creative Studio, segnale dell’interesse del mercato verso un tipo di comunicazione più penetrante e dell’efficacia delle nostre creazioni. Con i nostri asset e con l’expertise della nostra concessionaria, infine, governiamo l’intera catena del valore per portare risultati concreti a publisher e brand. Questa evoluzione è avvenuta in un biennio condizionato dalla pandemia e da un clima di incertezza. La soddisfazione è essere riusciti a crescere in termini di fatturato nonostante le difficoltà, proponendo nuove soluzioni di appeal per i nostri advertiser. Il 2022 sarà un anno importante per aumentare le sinergie con i nostri nuovi colleghi romani di Hej!, acquisita a gennaio 2021, nell’ottica di comporre un’offerta che copra tutte le esigenze: dal proximity al conversational marketing, dal branding alla performance. Prevediamo una crescita dell’area programmatic con diverse novità di prodotto. La nostra attenzione sarà concentrata anche sullo sviluppo della parte e-commerce e drive to site, che si completano con il proximity: la conferma della partnership con Stocard va in questa direzione e i risultati ottenuti quest’anno sono sicuramente nc di buon auspicio.


2021

SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards ‘Campagna di lancio Bianchi E-Omnia’ (Bianchi) 2° premio ‘Siti Di Prodotto e Micrositi’ 3° premio ‘Editoria e Media/Intrat. e Tempo Libero/Sport e Fitness’

EARLY MORNING, VINCE LA CREATIVITÀ INTELLIGENTE Il lancio della piattaforma di prodotti dedicati alla mobilità elettrica intelligente vince due premi grazie ai messaggi comunicati, all’attenzione nella definizione delle target personas e al configuratore prodotto di derivazione automotive. Una conferma della capacità dell’agenzia, da quest’anno in forza al gruppo Shibumi, di offrire consulenza strategica di alto profilo gestendo team di execution agili ed efficienti. DI MARINA BELLANTONI

Obiettivo della campagna E-Omnia, firmata da Early Morning e vincitrice di due premi di tipologia, era quello di posizionare, ma anche di incentivare concretamente, le vendite di una nuova linea e-bikes ad alte performance. Il punto di forza fondamentale, secondo Lorenzo Castelnuovo, ceo dell’agenzia, lo ha fornito Bianchi, creando una solida piattaforma di prodotti dedicati alla mobilità elettrica intelligente, con innovazioni tecnologiche e una filosofia di progettazione davvero innovativa. “A livello di comunicazione - precisa il professionista -, la mossa vincente è stata la capacità di estendere la narrativa sul piano della sostenibilità e nuovi lifestyle, grazie al testimonial Nico Rosberg, definendo come obiettivo ‘alto’ quello di aiutare le persone a cambiare il modo di percorrere le tratte brevi e medie, sostituendo i motori termici con l’e-bike”. Infine, la struttura di campagna, insieme alla grande attenzione posta

alla definizione delle target personas in vari paesi europei e un configuratore prodotto di derivazione automotive, hanno creato un ‘funnel perfetto’ di conversione, che ha generato oltre 38.800 bici configurate, 42 mln di impression, 579,538 page views uniche. Quanto c’è della vostra filosofia e del vostro approccio in questo progetto? È un progetto di cui siamo orgogliosi anche per le modalità operative con cui è stato

realizzato: il team di agenza ha lavorato a quattro mani con il team marketing di Bianchi, condividendo i processi di analisi, opportunity mapping, ricerca del testimonial, definizione del messaggio e sviluppo asset. È un condensato della filosofia di agenzia: la capacità di offrire consulenza strategica di alto profilo - chiave del successo - gestendo poi team di execution agili ed efficienti. Quali sono state i traguardi raggiunti negli ultimi dieci anni in termini di ‘digital transformation’? Nel corso di questi dieci anni le aziende italiane hanno introdotto un approccio ‘digital’ a quasi ogni aspetto del loro business. Se nel 2011 mi capitava di dover ‘spiegare’ quali potessero essere i vantaggi o anche solo le ragioni nell’investire nei social, oggi il salto è stato tale che sono moltissime le aziende con reparti social al proprio interno. Questi velocissimi cambiamenti obbligano noi agenzie a tenere il passo proprio nel core del nostro lavoro e cioè nella tipologia di servizi offerti. Quale impatto ha avuto l’emergenza sanitaria sulla vostra società? Quali i buoni propositi per una fruttuosa ‘Ripartenza’? Ovviamente ha avuto un grande impatto, maggiore nel corso del ‘21 rispetto a

Lorenzo Castelnuovo, ceo Early Morning

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Vincitori

Early Morning ha firmato il totale rebrandig del brand DonnaOro e il posizionamento digital di Guber Banca

quello del ‘20, diciamo una coda lunga. Sicuramente, è stato, ed è ancora, necessario ripensare ogni aspetto dell’agenzia, dall’organizzazione a, come dicevo pocanzi, l’offering. Parlando di numeri, quali risultati avete raggiunto negli ultimi tre anni? Quali le prospettive 2022? Il 2019 è stato l’anno migliore, fin dalla fondazione di Early Morning. Con un fatturato della sola componente comunicazione di oltre 2.300.000 euro. Il biennio 20/21 ha visto una repentina contrazione del fatturato con una perdita superiore al 25%. Inutile nascondere l’impatto che questo ha

avuto anche sugli altri parametri finanziari, ma abbiamo ‘passato la nottata’ e siamo quindi pronti a ripartire.

I NOSTRI PLUS: CONSULENZA STRATEGICA DI ALTO PROFILO E AGILI EXECUTION TEAM Pensando al futuro, quali progetti avete in cantiere? Un momento importantissimo nel corso di questo biennio è stato l’ingresso di Early Morning nel Gruppo Shibumi. Un progetto di consolidamento di un pool di

Mossa vincente della campagna di lancio Bianchi E-Omnia è stata la capacità di estendere la narrativa sul piano della sostenibilità e nuovi lifestyle, grazie al testimonial Nico Rosberg

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agenzie e realtà nell’ambito del martech con l’obiettivo di crescita del fatturato a 25 milioni entro i prossimi 36 mesi. La complementarietà dei servizi offerti consentirà a ogni realtà, quindi anche a Early Morning, di esprimere la propria eccellenza nell’area specifica di pertinenza. Nelle prossime settimane sarà comunicata ufficialmente al mercato e agli stakeholder la nascita, le caratteristiche e gli obiettivi del gruppo, quindi per il momento mi taccio. Può raccontarci una case history significativa dell’ultimo anno? Sono molte le case history importanti portate avanti nel corso degli ultimi 12/18 mesi. Il totale rebrandig e lavoro sul posizionamento sviluppato per il Brand DonnaOro, un lavoro sicuramente importante e che ha dato la possibilità di intervenire su di un brand storico, accompagnandolo fino allo sviluppo di uno spot televisivo e di una campagna on air nelle scorse settimane. Un altro lavoro su di un brand è quello sviluppato per la banca di investimenti Guber Banca. Una realtà radicata nel territorio del nord Italia, ambiziosa e molto innovativa, che ha sentito la necessità di uno stile di comunicazione nuovo e coerente con il proprio posizionamento digital. Come dicevo sono molte le attività, ma ho scelto queste due poiché rappresentano un’anima importante e complementare a quella che ci ha permesso di ottenere i risultati rilevanti con il brand Bianchi. nc


SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards

FEEL THE DIGITAL, LA NUOVA FRONTIERA DELL’ADVERTISING Il pomeriggio dedicato ai contenuti ha aiutato i professionisti della comunicazione a fare il punto sullo stato dell’arte della digital transformation del nostro paese e a capire come aziende, agenzie ed editori abbiano colto le nuove opportunità di dialogo con i consumatori. Una cosa è certa: siamo solo all’inizio di una grande sfida. A CURA DELLA REDAZIONE

Il pomeriggio di contenuti si è aperto con una tavola rotonda che ha fornito una fotografia dell’evoluzione del mercato digitale in Italia, del nuovo approccio all digital e i nuovi business model di aziende e agenzie. Il primo a inquadrare il nuovo ecosistema digitale è stato Alberto Dal Sasso (Nielsen). Dal suo intervento è emerso che la quota maggiore di investimenti nel nostro Paese è divisa tra tv e digital (80% delle risorse investite), ma i confini tra i due mezzi si assottigliano. Il digital è cresciuto in tutte le aree del mondo, accelerato dalla pandemia e in Italia, nel 2020, per la prima

volta il web ha superato la tv. Nel digitale c’è una crescente polarizzazione, con social e search che valgono oltre il 50% della fetta mentre il video si attesta al 20%. Nielsen attende per il 2021 un incremento robusto del digitale, pari al 14,3%, essendosi ormai consolidato come nella pianificazione (l’ecommerce è quasi triplicato nei primi sette mesi del 2021 rispetto al 2020 e raddoppiato rispetto al 2019), nelle abitudini di acquisto e nel dialogo con i consumatori. Il digitale ha rivoluzionato anche le modalità di comunicare introducendo live streaming, realtà aumentata,

podcast, audio e accelerato l’affermazione dell’influencer marketing (22% delle aziende che investe nei social fa ricorso a influencer, microinfluencer e brand ambassador). Si afferma, dunque, l’approccio full digital da parte delle aziende. Lo ha confermato Marianna Ghirlanda (Una), che ha sottolineato la doppia velocità del digitale. Se da un lato, infatti, la crescita degli utenti unici e del tempo speso online è stata esponenziale favorendo la grande innovazione nei media e la diffusione di trend come l’audio e il podcast, dall’altro il ritmo degli investimenti non è stato

Sconfinato, inafferrabile, fluido e agile. Le parole chiave dello scenario tra cinque anni. Ne hanno parlato Alberto Dal Sasso (Nielsen), Marianna Ghirlanda (Una), Giulia Staffieri (Golden Goose) e Luca Vergani (Wavemaker)

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Di Talk in Talk

Nielsen attende per il 2021 un incremento robusto del digitale, pari al 14,3%, essendosi ormai consolidato come nella pianificazione, nelle abitudini di acquisto e nel dialogo con i consumatori

proporzionale evidenziando un’incapacità delle aziende di stare al passo con le tendenze. L’Italia resterà un paese tv centrico, ma il ruolo della tv si completerà sempre di più con il digitale. Le sinergie tra i due mezzi, la graduale ‘digitalizzazione della tv’ e, di pari passo, la fruizione online dei contenuti televisivi, hanno portato Una, Upa e Nielsen a domandarsi se non sia più utile rappresentare il mercato attraverso una share che indichi il consumo di video, audio e testo concentrandosi sul contenuto,

sul formato e sul modo di fruizione. Oggi, l’audio è ancora un fenomeno collocabile all’interno degli universi digitali e radiofonici, ma presto tra questi due ci sarà una convergenza che renderà necessario stabilire l’effettiva rilevanza dell’audio per gli utenti, in modo da fornire ai clienti indicazioni più strategiche per le strategie di investimento e la creazione di contenuti. Insomma, oggi alle aziende investitrici servono una rappresentazione migliore del mercato e segmentazioni più utili. Di

pari passo con l’evoluzione dello scenario media, cambiano anche business model, modello organizzativo e approccio nella pianificazione, che sposta l’asse dal mezzo alla creazione del contenuto. Nelle agenzie cambiano anche le modalità di remunerazione, maggiormente legate ad approcci più consulenziali e correlati ai profili professionali messi in campo. Con Giulia Staffieri (Golden Goose), l’attenzione si è spostata sulle strategie delle imprese nel nuovo scenario. “Siamo in un momento unico per invertire le regole in azienda e guadagnare market share, facendo leva sul traffico in tutti gli step del funnel e in tutti i media, dal paid all’earned, dallo shared all’owned, con l’obiettivo di aumentare le vendite - ha sottolineato -. È aumentato il consumption di media digitali generando

Una buona strategia media per Giulia Staffieri (Golden Goose) deve adottare un approccio più blanded che offre numerosi vantaggi

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SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards

LA PAROLA AI CREATIVI: H48_ In dieci anni il digitale ha rivoluzionato la comunicazione e i business model delle aziende. Ne ha parlato H48, agenzia fondata cinque anni fa, che vanta all’attivo il Grand Prix vinto con la ‘#LaMarchetta’, webserie in episodi con protagonisti i The Jackal, e un riconoscimento quale Best digital Agency. “Le grandi idee creative hanno la capacità di attraversare lo spazio e il tempo - ha raccontato Federico Saccani, executive creative director -. Rivedere ora il video di #LaMarchetta, mi fa un certo effetto per tutto ciò che è successo da allora a oggi, sia per noi come agenzia, sia per come evolve continuamente il branded content. Il nostro vantaggio, sin dall’inizio, è stato quello di averlo interpretato in modo nativo, sganciandoci tra i primi nel settore dal concetto classico di testimonial”. Quali saranno le nuove frontiere della comunicazione digitale? “Ci troviamo in un periodo estremamente particolare, c’è una convergenza pazzesca. Nel 2015/2016 c’è stata una prima convergenza dei social, mentre ora la vera sfida è trovare una ‘quadra’ non solo a livello creativo, ma in termini di obiettivi. Sicuramente, ciò che non deve cambiare è la capacità dello storytelling di fare la differenza. Argomento TikTok: nasce in un’era in cui abbiamo alle spalle anni e anni di esperienze social, sappiamo come funzionano, per cui la piattaforma è più verticale rispetto a Facebook. Al momento il focus sia più sul linguaggio del target che lo frequenta, più che sulla piattaforma in sé”. I prossimi cinque anni? “Avremo la stessa attitudine, senza il vincolo della multinazionale, un plus che ci rende snelli ma aggressivi e pronti ad affrontare nuove sfide”.

maggiore richiesta di informazioni e portando a un aumento delle inventory di adv e di spazi pubblicitari, favorendo così nelle aziende la possibilità di guadagnare potenziale di mercato. Siamo passati da un’ottica multicanale a un approccio no channel, con il cliente al centro e considerato come un media a sé stante. Non è più tempo per fare distinzioni tra canale di e-commerce, retail e i singoli canali aziendali, riassumibili in un’ottica customer centrica”. Nel nuovo scenario cambia anche il rapporto con la tecnologia: “Da fine ultimo diventata un abilitatore, ora, con una provoca-

zione, potrebbe essere considerata come un ‘extended touchpoint’, basti pensare all’utilizzo che oggi si fa delle app, dei QR Code, degli assistenti virtuali, dei chatbot, diventati dei veri e propri punti di contatto a sé stanti”. Dal punto di vista degli investimenti media, i confini tra mezzi tradizionali e mezzi digitali sono sempre più sottili, non ci sono media efficaci per tutte le stagioni e servono canali diversi e tempi più lunghi. Grande attenzione ai format innovativi come podcast ed e-shopping. La ricetta per una buona strategia media oggi? “Scardinare la tradizionale logica pu-

Alessandro Riva (Accenture) ritiene che la pandemia abbia indotto una forte accelerazione nella frequenza e nei modelli di fruizione dei contenuti, che hanno così sviluppato nuove attitudini in termini di preferenze, comportamenti e abitudini

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sh tra lancio prodotto e spinta all’acquisto e adottare un approccio più blanded, con una prima fase di branding che definisce identity, posizionamento e strategie aziendali verso il cliente, seguita da un secondo step con vertical expertise che recepiscono gli insight di brand traducendoli in creatività e campagne di vendita, infine l’implementazione tech. “Sono tempi interessanti - ha aggiunto Luca Vergani (Wavemaker) - con il digitale che da mezzo diventa un canale di distribuzione, una leva che crea sinergie con la tv e porta le agenzie a nuove logiche di pianificazione, ragionando in ottica audio video e testo in modo evolutivo. È il momento dell’innovazione delle strategie interne alle aziende, che spingono le agenzie di comunicazione a trovare nuove modalità di orchestrazione e di collaborazione”. In questo scenario si aprono anche nuove sfide nel rapporto con la tecnologia: “Oggi, è imprescindibile anche nelle agenzie media dotarsi delle capability per guidare la tecnologia, rendere più efficaci gli investimenti e affiancare le aziende orchestrando al meglio i mezzi e i punti di contatto con i consumatori in base agli obiettivi di business dei brand” in un ecosistema equilibrato che porti risultati. Per concludere, uno sguardo all’orizzonte: come sarà lo scenario media tra cinque anni? Tutti concordi: sconfinato, fluido, agile, consumer centrico e no channel.


Di Talk in Talk

La sfida del futuro per la comunicazione si gioca su progettualità e multimedialità, con un occhio di riguardo al contenuto. Si sono confrontati sul tema Alessandro Riva (Accenture); Guido Confalonieri (Publitalia ’80); Federico Silvestri (24 Ore System) e Francesco Barbarani (Rai Pubblicità)

Progettualità, multimedialità e contenuto Sulla metafora ‘dalla selce al silicio’, cioè dal profondo passato all’esteso futuro, si è giocato tutto il senso della tavola rotonda incentrata sul nuovo paradigma dello scenario media. La multimedialità è ormai protagonista assoluta, sia sul fronte dell’informazione, sia su quello dell’entertainment. Multimedialità intesa come più mezzi a disposizione tramite cui fruire i contenuti, ma anche consumatori sempre più consapevoli e multitasking. Come gli editori della carta stampata, dell’universo radiofonico e del mondo televisivo si stanno adattando alle grandi sfide del digitale? Quali le nuove opportunità? A cercare di dare una risposta, i maggiori player nell’industria media e comunicazione. “La pandemia - ha dichiarato Alessandro Riva (Accenture Italia) - ha indotto una forte accelerazione nella frequenza e nei modelli di fruizione dei contenuti, che hanno così sviluppato nuove attitudini in termini di preferenze, comportamenti e abitudini. Secondo una ricerca Accenture, il 65% dei

consumatori, infatti, si dichiara frustrato dalla necessità di navigare tra più servizi e dal fatto che solo il 33% dei contenuti sia di semplice accesso. Non solo, la rilevanza dei contenuti si conferma centrale: per esempio, il 72% dei clienti Netflix dichiara che se la propria serie preferita dovesse migrare su un’altra piattaforma, loro la seguirebbero, a dispetto del brand o del servizio di fruizione stesso. Infine, nei prossimi cinque anni si prevede un incremento negli investimenti per la produzione di contenuti video Ott fino al +12% annuo: un dato che ha cominciato la sua impennata pre Covid, ma a cui la pandemia ha dato un boost eccezionale. Quindi, accanto all’importanza del contenuto, dobbiamo tenere conto della tecnologia: gli investimenti cresceranno del 5-10% annuo e nel 2023 si pensa che il 47% di questi investimenti saranno su tecnologie agili, come il cloud o l’Artificial Intelligence, in nome della flessibilità di fruizione”. Come si inserirà la tv lineare in questo scenario? A rispondere è Guido Confalonieri (Publitalia ’80). “La tv negli ultimi dieci anni

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ha subito un’evoluzione mai vista nei 60 precedenti. Oggi, si parla di addressable tv, ovvero programmi tailor made, campagne pubblicitarie sempre più targettizzate e una tv sempre più interconnessa alla Rete, con campagne adv sempre più mirate. La frontiera è una transizione full digital e certo, il recente switch off, che ha visto l’abbandono facoltativo dello standard di codifica Mpeg-2 a favore di quello Mpeg-4, ha l’obiettivo di accompagnare a questo traguardo. Riassumendo, la sinergia tra tv lineare e Advanced tv acquisterà ancora più valore per i brand che vorranno cogliere tutte le potenzialità della tv addressable, per massimizzare l’investimento pubblicitario. Noi, per rispondere a questo nuovo panorama, abbiamo creato due diversi format pubblicitari: adv display, ovvero uno spot a immagine fissa, molto disruptive rispetto al linguaggio televisivo, e adv video, in modalità pre-roll nella fruizione on demand o andando a sostituire gli spot durante i singoli break, in base a target selezionati e alle esigenze del cliente”. Target sempre più mirati, quindi, ma in cerca di un contenuto


SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards

LA PAROLA AI CREATIVI: CAFFEINA_ A parlare di digital transformation al NC Digital Festival anche Caffeina, che, quest’anno compie dieci anni, proprio come il nostro premio. “Così come la storia degli NC Digital è lo specchio dell’evoluzione della nostra industry - ha spiegato Gaetano De Marco, executive strategy director -, così Caffeina è sempre stata specchio riflettente della domanda di mercato e con essa si è evoluta. Ho abbastanza ‘barba bianca’ da ricordarmi come si guardava al digitale nel 2010. Era, ai tempi, un canale duplicativo, il mood era ‘reiteriamo o decliniamo anche sul digitale’. Poi c’è stata un’evoluzione, si è iniziato a pensare che i messaggi si potessero interpretare in modo diverso a seconda dei canali. C’erano le prime avvisaglie di un pensiero nativo digitale. Una creatività che iniziava a essere ‘feel’, dialogica, per capire il rapporto con gli utenti. Poi, nel 2016/2017, abbiamo affrontato una prima maturità del digitale, pensandolo come una piattaforma a sé stante, in un’ottica multicanale. Si è iniziato ad avere un pensiero creativo nativo partendo dal digitale. E da lì, il digitale ci ha dato la possibilità di entrare nel mondo della consulenza, del marketing integrato, del media, del content… Ci ha aperto tantissime porte. E si tratta di un modello dinamico, in continua evoluzione”. I prossimi cinque anni? “Noi pensiamo sempre più a un modello d’agenzia altamente consulenziale che, prima di tutto, faccia stare bene i nostri talenti, le persone che lavorano da noi. Inoltre, l’altro nostro obiettivo è quello di essere sempre meno dipendenti dalla volatilità della domanda: siamo cresciuti con l’upselling e le gare, ma ora stiamo elaborando servizi e offerte da immettere sul mercato sia per fare new business che per fidelizzare i nostri clienti”.

di qualità: come una mediacompany si inserisce in questo solco? Come può rispondere a quest’esigenza di multimedialità? “Tutto si gioca su un piano di coerenza: avere un fil rouge tra le diverse piattaforme genera un contesto credibile, in cui si genera un’audience di qualità - ha commentato Federico Silvestri (24 Ore System) -. Questo richiede un’attitudine al cambiamento e alla flessibilità, caratteristiche imposte anche dalla trasformazione del panorama comunicativo che viaggia alla velocità della luce. Oggi, si richiede una forte progettualità, integrata a una competenza tecnologica e a una

qualità del contenuto che è primaria. Tutti ingredienti che vanno a dare vita ai branded content, che possono essere fruiti sotto forma di testi, video, podcast o format innovativi crossmediali, ma che non possono prescindere dal dare un’informazione ad alto impatto emotivo e contenutistico per acquisire e comunicare autorevolezza. Due parole magiche – progettualità e multimedialità – che hanno regalato ai media tradizionali una seconda giovinezza. Un dato che trova riscontro nell’esperienza di Francesco Barbarani (Rai Pubblicità), che ha portato all’attenzione del pubblico tre case history:

Secondo Federico Silvestri (24 Ore System), tutto si gioca su un piano di coerenza: avere un fil rouge tra le diverse piattaforme genera un contesto credibile, in cui si genera un’audience di qualità

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“La prima è Sanremo 2021: accanto ai dati di share televisivi, sono significativi quelli da streaming: quasi 70 milioni di video views vod con quasi 30 milioni di interazioni social tra le diverse piattaforme. Questo ci ha permesso di realizzare il Festival più digital di sempre, con un pubblico under 45 raggiunto grazie a Rai Play e a YouTube e a un tempo medio speso per sessione in crescita, con un +42% rispetto al 2020. Non solo: è interessante vedere come Rai Play si stia confermando sempre di più come un vero e proprio canale a sé stante. La domenica seguente la finale della kermesse infatti la replica ha totalizzato quasi 5 milioni di views. I tempi e le modalità di fruizione quindi, non le detta più il mezzo, ma il consumatore. Stesso discorso per gli Europei: è interessante notare come al di là del seguire l’evento in diretta, i consumatori siano andati a rivedere gli highlights in differita, totalizzando delle cifre pazzesche in termini di views. Ultimo ma non ultimo, il caso de ‘Il collegio’, docu-reality seguitissimo dai giovanissimi, soprattutto su Rai Play e YouTube. Qui si è verificato il fenomeno inverso, ovvero che l’audience online ha contribuito a incrementare quella sulla tv lineare. Un feedback immediato di come un’attività digital ben fatta possa rilanciare i mezzi tradizionali e di quanto importante sia oggi puntare sulla complementarietà tra nc media”.



SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards

DAL RETAIL AI COOKIE, QUANDO IL CAMBIAMENTO È OPPORTUNITÀ Tra i temi d’attualità trattati dai professionisti della comunicazione durante l’NC Digital Festival anche la retail revolution, che ha visto l’ascesa inarrestabile dell’e-commerce, e l’apocalisse che presto si abbatterà sui Cookie. Tutti concordi nel dire che entrambe rappresentano una opportunità di crescita e di evoluzione per il settore. A CURA DELLA REDAZIONE

La nuova normalità ha visto un adattamento repentino del settore Retail, che ha dovuto fornire canali alternativi a quelli tradizionali. Quella dell’e-commerce è ormai una nuova normalità, necessaria e imprescindibile in vista dell’ottenimento dei risultati. L’accelerazione non è stata solo nella crescita di questo canale, ma anche nella sua trasformazione in ‘commerce media’, ossia un mix di investimenti che - oltre ai media digitali - coinvolge anche le principali piattaforme di e-commerce

(Amazon, Instacart, Ali Baba, ecc.). A che punto siamo in Italia da questo punto di vista? È stato Federico Capeci (Kantar) a iniziare l’incontro dedicato al tema durante l’NC Digital Festival portando gli insight sulla crescita dell’e-commerce: “Un fenomeno importantissimo a livello mondiale, che registra un incremento tra il 40 e il 50% anno su anno. È pur vero che la percentuale dell’e-commerce all’interno del valore generato dal business di un’azienda e del suo fatturato è ancora limitata, la

quota media in molti paesi, tra cui l’Italia, si aggira intorno al 5%. Va tenuto in considerazione che la logica con cui l’utente approccia a questo canale è ancora ampiamente pervasa da dinamiche tradizionali offline”. A proposito dell’impennata del canale online portata dalla pandemia, Capeci ha affermato: “Il 2020 è stato un anno epocale, nei prossimi anni è probabile che la tendenza diminuisca, ma alcune dinamiche sono cambiate per sempre: la pandemia

La crescita del digital retail riguarda anche la comunicazione, e non solo la vendita, grazie all’integrazione con altre piattaforme che garantiscano l’unicity e l’experience. A parlarne sono stati, da sx, Federico Capeci (Kantar), Tommaso Ridolfi (Adc Group), Simone Fogli (Nestlé Waters), Giorgia Vago (Campari) e, in collegamento, Assunta Timpone (L’Oréal Italia)

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Di Talk in Talk

QUALE MONDO SENZA COOKIE? Sul ‘Viale del Tramonto’ dei cookies, sembra prospettarsi l’apocalisse. Ma gli esperti ci hanno tranquillizzati, presentando strumenti che aprono nuove strade al futuro cookieless. “L’economia digital grida al ‘disastro’- ha spiegato Carlo De Matteo (Mint) -, ma in realtà si può trasformare questo limite in opportunità. Esiste una quantità di dati sommersi, non necessariamente legati al consumatore, che forniscono una quantità di informazioni molto maggiore rispetto a quelli dati da un singolo cookie, pur rispettando la privacy. Se applichiamo ai big data tecnologie come l’A.I. e l’automazione e le integriamo in un software in un’ottica multicanale, possiamo semplificare la vita al mondo dell’adv e ottenere ottimi risultati. Se si riesce a usare queste tecnologie su tutto l’arco dei canali pubblicitari, attraverso un software come quello ideato da noi, si crea advertising equity (valore intrinseco che un’azienda ha nel produrre informazione). Il nostro software si sviluppa su quattro layer: integrazione con le tecnologie di adv (per es. Google, Facebook e le principali piattaforme di programmatic); un gestionale; intelligenza artificiale e l’insight. C’è poi l’ottimizzatore che, in ogni secondo, ti propone come ritarare l’investimento in corso d’opera”. Angelo Loponte (Teads Italia) ha, invece, illustrato il Cookieless Translator, nato per consentire agli advertiser di pianificare in autonomia una campagna e monitorarla in tempo reale, offrendo la possibilità di tradurre automaticamente un target da cookie a cookieless.

ha portato alla consapevolezza che un e-commerce che va al di là dalle sales diventa un valore fondamentale. A riguardo, closeness e affinity sono leve importanti di brand building, perché centrano il valore dell’experience. L’e-commerce mette ‘in scena’ il brand in modo tale da creare un’esperienza di relazione e di acquisto straordinaria”. Simone Fogli (Nestlé Waters) ha spostato il focus sulla creatività: “Per capire la centralità della creatività basti pensare che il Roi è determinato dalla stessa per il 5070%. Un esempio è Issima, il segmento Kid di Levissima. Un prodotto per famiglie e anche un modo per giocare e per portare l’idratazione nella vita del bambino che ha modo di giocare e interagire con il prodotto stesso. Utilizzando la serialità della bevanda e creatività semplicissime, abbiamo ottenuto risultati straordinari, ottenendo tra social e programmatic una CR tra il 90 e il 95% e abbiamo raggiunto più di 5 milioni e mezzo di views, a dimostrazione di come il digital sappia avere un Roas superiore rispetto alla tv nello spiegare l’innovazione”. Assunta Timpone (L’Oréal Italia)

ha portato all’attenzione l’importanza dell’experience e della centralità del consumatore: “L’experience per noi è stata un tassello fondamentale, e la pandemia ne ha accelerato l’utilizzo. Durante il lockdown, il mondo della tintura per capelli è esploso anche su Amazon, e noi eravamo preparati a superare la barriera della colorazione a casa rendendo disponibile un virtual-tryon, permettendo al consumatore di provare i prodotti in modo virtuale prima di acquistarli. Un altro caso di successo è stato un lancio nella divisione professionale, nello specifico nella categoria delle piastre per capelli, dove abbiamo utilizzato tutto il percorso di comunicazione per creare awareness per questo prodotto. Amazon copre tutti i funnel di awareness, consideration e conversion e grazie alla piattaforma siamo andati incontro al consumatore realizzando un brand store, raccontando di tutti i prodotti del marchio, sottolineandone il posizionamento e aiutando i consumatori a comprenderne le modalità di utilizzo tramite tutorial e attività con influencer (ambassador Paola Turani). L’ibridazione delle piattaforme è fondamentale per i

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prodotti di largo consumo, basti pensare ai risultati ottenuti con attivazioni TikTok in collaborazione con testimonial e attività che riportavano ad Amazon”. A Giorgia Vago il compito di raccontare come Campari ha cambiato approccio nei confronti dell’e-commerce: “Abbiamo puntato su questo canale a partire dal lockdown. Prima eravamo convinti non fosse efficace per restituire quell’esperienza che per noi di Campari è fondamentale. Oggi, invece, l’e-commerce è funzionale per rafforzare l’equity delle marche, per raccontarle e per fare education. Insomma, la vendita online è entrata a far parte del nostro approccio omnichannel: il mondo dei kit ingaggia il consumatore al di là del prezzo e del contenuto, anche attraverso una storia, un’esperienza, un momento educational che fa vivere l’esperienza d’acquisto in modo più coinvolgente. Per un brand come Campari basato sulle esperienze, l’ingaggio digital è veicolato dai nostri canali social, dalle attivazioni nei punti vendita, nei supermercati, ma è anche un’attivazione e-commerce che porta il consumatore a nc vivere parte dell’esperienza live”.



Protagonisti

SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards

CONNETTERE E CONNETTERSI, CON AUTENTICITÀ E CREATIVITÀ Integrazione, contenuti e dati. Ecco alcune delle parole d’ordine della comunicazione digitale di domani secondo i creativi delle agenzie che hanno presentato le proprie campagne alla giuria degli NC Digital Awards 2021. E ancora, l’uso degli influencer, le nuove soluzioni del video, dell’audio e delle tecnologie innovative, come l’Intelligenza Artificiale rimarranno gli strumenti per campagne di successo secondo le agenzie entrate in shortlist. A CURA DELLA REDAZIONE

La pandemia ha accelerato un processo di digitalizzazione già in atto, aprendo le porte a nuovi linguaggi, adeguandosi a un mondo più evoluto, meno tattico, più consapevole, competente, strategico e legato a dati e risultati. Di questo sono certi i professionisti della creatività che hanno partecipato al nostro giro di microfono realizzato per fare il punto sullo stato dell’arte della creatività e sui ai trend del settore. L’approccio alla comunicazione (anche quella digitale) ha subito un grande cambiamento, sia da parte delle aziende sia da parte dei consumatori. Grazie al digitale le

interazioni tra marchi e consumatori sono aumentate e i social hanno consentito un dialogo mai ipotizzato prima. Ma per i creativi intervistati, al centro rimangono intrattenimento e contenuti, fulcro della narrativa delle marche, sviluppati però con

La pandemia ha accelerato un processo di digitalizzazione già in atto, aprendo le porte a nuovi linguaggi. Ma attenzione: la tecnologia non deve soffocare l’emozione

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modalità sempre più innovative e integrate da parte delle aziende che, giocoforza, si sono viste via via costrette ad abbracciare con crescente convinzione nuovi media e i valori di generazioni con grandi convinzioni e una maggiore consapevolezza. Il pianeta, con le sue necessità, la sostenibilità, il benessere, le cause sociali, l’inclusione e le nuove necessità del consumatore responsabile sono oggi, dunque, protagoniste della creatività. A essere premiate saranno le aziende che sapranno essere dinamiche e reattive, capaci di conoscere la propria community, il suo linguaggio e i suoi bisogni e sapranno creare empatia con essa. Inoltre, verrà premiata la coerenza che, insieme alla trasparenza, rappresenta uno dei perni della nuova comunicazione, al cui centro oggi spicca il ‘purpose’. Oltre la ‘evergreen’ idea brillante, velocità, integrazione, trasversalità, multiculturalità, approccio data-driven, insieme all’innovazione, saranno le armi vincenti per affrontare qualunque futuro. Senza dimenticare il valore della relazione, la personalizzazione delle esperienze, perché tecnologia e creatività, senza emozione, non potranno nc mai arrivare al cuore alle persone.


SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards In occasione del 10° anniversario del premio, abbiamo chiesto ad alcuni dei protagonisti della X edizione degli NC Digital Awards la loro opinione circa l’evoluzione della comunicazione digitale e della creatività negli ultimi anni e quali siano i trend che rimarranno in futuro.

Pasquale Ascione, ceo & founder H48 La comunicazione ha subito un cambiamento trasversale. Il digitale è uscito dalla logica del concetto di ‘canale’ e rappresenta un codice di comunicazione nuovo, diverso, che detta nuove regole, basate su spontaneità, immediatezza e trasparenza. Sono cambiati i linguaggi, con l’avanzare di generazioni digital native, che hanno portato con sé nuove modalità di comunicazione e nuove piattaforme. Siamo in un mondo più evoluto, meno tattico, più consapevole, competente, strategico e legato a dati e risultati. La pandemia ha accelerato un processo di digitalizzazione già in atto, aprendo le porte dei nuovi linguaggi. In termini di trend, l’influencer marketing è in piena esplosione, così come il Gaming. Intrattenimento e contenuto rimangono centrali nella narrativa delle marche, che puntano a diventare sempre di più media company, per offrire alle audience sempre più esigenti, contenuti diversi dal prodotto, che diventa un elemento del sistema, non più il centro assoluto. Interessante anche il mondo della realtà virtuale, ancora teorico e poco concreto. Sempre attuali i trend che abbracciano un mondo valoriale, importante per le nuove generazioni: attenzione al pianeta, al benessere e alle cause sociali. Tematiche sempre più attuali, ma che vanno sostenute con sostanza e coinvolgimento attivo.

Chiara Bettini, brand manager Barbie Mattel Italia Negli ultimi anni, per Mattel è diventato sempre più fondamentale creare contenuti digitali che presentino solidi pre-requisiti: rilevanza del messaggio veicolato, emozionalità e presenza di creatività differenziate per canali e target. Tutto questo si applica anche nel trend in crescita del formato video, che pensiamo possa essere lo strumento giusto per il futuro per parlare ai consumatori dei brand Mattel e dei valori che desideriamo trasmettere.

Lorenzo Canazza, mid-weight creative We Are Social Negli ultimi dieci anni, per fortuna, la creatività si è sempre più avvicinata alle persone. Questo processo nasce sia dalla possibilità di intercettare con precisione il target brief dopo brief, sia dall’opportunità di poter raccogliere dalle persone stesse informazioni importantissime per la creazione di campagne rilevanti. Quello che persone pensano, ciò per cui le discutono e hanno voglia di interagire ormai sono elementi che non possono prescindere da una comunicazione impattante. Sicuramente il trend più importante negli ultimi anni e mesi è quello relativo al gaming, un altro territorio in cui conversazione e creatività vanno di pari passo e che solo vale più del doppio dell’industria del cinema e della musica messe insieme. L’intrattenimento è lì. Le conversazioni tra persone e tra persone e brand pure. Direi che è proprio giunta l’ora di mettersi in gioco.

Joao Caneschi, senior art director Ogilvy Lavinia Aurelio, senior copywriter Ogilvy Il digitale, soprattutto in relazione alla pandemia, ha cambiato radicalmente il modo in cui le persone si sono sempre rapportate a esso, anche grazie alla sua capacità di assolvere a due bisogni fondamentali: rimanere connessi agli altri e colmare quel vuoto fisico con spazio digitale in cui esprimere la propria creatività. Due insegnamenti che dettano una rotta precisa da seguire per il futuro: connettere e connettersi alle persone in maniera autentica e stimolarle affinché possano esprimere il loro ritrovato potenziale creativo.

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Protagonisti awards

Federico Castelli, executive creartive director Kiwi La comunicazione digitale dieci anni fa era lontana da un approccio veramente creativo, che potesse valorizzare il brand e potenziarne il posizionamento. In questo momento storico sono cambiate tante cose, tra cui le interazioni tra marchi e consumatori, aumentate proprio grazie al digitale e alle opportunità che esso offre. Quello che ci impegniamo a fare ogni giorno è proprio sviluppare creatività funzionali a far emergere l’identità del brand sui touchpoint di comunicazione più adatti a fargli raggiungere i suoi obiettivi. Oggi, è imprescindibile farlo sui canali social, sulla creazione di contenuto video e di campagne multipiattaforma. Quello che sicuramente faremo sempre di più da qui al prossimo futuro è lavorare nel mondo dell’intrattenimento, come per esempio videogame e piattaforme dedicate, e nella produzione di contenuti come podcast e vodcast.

Lorenzo Castelnuovo, ceo Early Morning In questi dieci anni i paradigmi della comunicazione digital sono cambiati in maniera radicale. La pandemia, la pervasività dei social nella vita politica e nella società non hanno fatto altro che accentuare un percorso inevitabile e cioè la presa di consapevolezza di quanto questi strumenti siano potenti, ma in qualche modo ‘stupidi’. La creatività ha rimesso al centro i valori più intimi e ‘veri’, forse proprio in risposta alla superficialità che ci ha accompagnato, purtroppo, in molti casi nello scorso decennio. Il ritorno all’intimo da un lato e a una visione comunitaria più consapevole, sono anche figli di una sbornia ‘social’ e proprio sui social e sulla creatività ad essi applicata si inizia a vederne il ritorno.

Daniele Dionisi, Executive Creative Director Dlv Bbdo La comunicazione digital sia cambiata radicalmente in questi dieci anni. All’inizio, ebbri del fatto che l’utente potesse interagire con le nostre campagne, abbiamo messo in piedi grandi experience, siti speciali, ricerca tecnologica. Poi, da un lato si è scoperto che le persone non è che avessero tutta questa voglia di interagire con noi, dall’altro i social hanno fagocitato tutto. Ecco, allora, che la comunicazione torna a essere basata più sui contenuti che sui meccanismi di ingaggio. Vince la tecnologia insomma, ma perdono i tecnologismi.

Mauro Feliziani, creative director Arkage La comunicazione digitale non è cambiata. Semplicemente, non esiste più. Non come settore separato, quantomeno. Quasi tutti i brand hanno capito che l’approccio dev’essere post-digitale, sia quando si lavora sull’online sia sull’offline. Consumatori, ascoltatori, utenti... sono quasi sempre solo nomi diversi per le stesse persone. I canali esistono, ovvio, e un buon creativo deve saperli usare in modo differenziato, ma tenendo una cosa sempre ben chiara in testa: il target che attraversa tutti questi touchpoint vive nello stesso mondo, il nostro, dove digitale e fisico coesistono. E dove tutto cambia di continuo. I trend del momento? Dopo la pandemia, penso ci sia tanta voglia di tornare a provare esperienze sociali, sensoriali, corporee. Allo stesso tempo penso che quello che abbiamo raggiunto, che mi verrebbe da chiamare ‘smart ubiquity’, sarà difficile da lasciar andare. Alla Sapienza – dove insegno nel corso di design, visual communication and multimedia – lo standard delle lezioni ormai è in modalità blended (miscelata, mescolata). Ecco, quello che ci aspetta è un blended future.

Simone Fogli, digital & e-commerce lead Sanpellegrino Il contesto in cui viviamo è diventato più veloce e frenetico, le creatività si sono semplificate cercando di essere sempre più dirette e immediate. L’utente è passato da avere un ruolo passivo a un ruolo attivo, che lo rende protagonista e partecipe. Questo perché cresce l’interesse, l’engagement, il desiderio di far entrare l’utente all’interno del brand e di farlo tramite i propri contenuti. Infine, negli ultimi dieci anni è cambiato il device primario attraverso cui interagiamo con determinate creatività e di conseguenza le creatività stesse, siamo passati a contenuti mobile first con impostazioni e dettagli ben diverse dalle classiche creatività per i siti. Questi trend sono nell’apice del loro sviluppo e sicuramente continueranno a evolversi e modificarsi anche nel futuro, adattandosi ai cambiamenti del contesto circostante.

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SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards awards

Nicola Gotti, chief creative officer & associate partner Bitmama Nell’ultimo decennio è cambiato il pubblico e le abitudini di fruizione. La distinzione tra digitale e tradizionale si è assottigliata sempre più. Oggi, questa differenza è anacronistica. La pandemia, ha portato un cambiamento radicale di ciò che le persone vogliono e di conseguenza le aziende hanno bisogno di evolversi per accogliere queste nuove aspettative. Vecchi modi di pensare e attenersi a ciò che ha funzionato è uno spreco di risorse. La trasformazione digitale era un vantaggio di business, oggi è un imperativo, di conseguenza la pianificazione strategica deve partire dal digitale. Oggi, il ruolo della creatività sta vivendo un momento di estremo ottimismo. Armati di coraggio, clienti e agenzie hanno l’occasione di ripensare il modo di lavorare: un’opportunità per essere più ambiziosi, produrre più intrattenimento e più significato.

Francesco Guerrera, chief creative officer Different Parto dal presupposto che mentre sto scrivendo la mia risposta potrebbe essere già obsoleta. Questo è il livello di velocità alla quale ci siamo abituati in questi ultimi dieci anni. Se infatti dovessi sintetizzare in un’unica parola tutte le caratteristiche e le skills che un creativo o una company di comunicazione dovrebbero avere oggi, utilizzerei è proprio quella: la velocità. Anche i trend cambiano con la stessa velocità con la quale si scrolla la timeline dell’ormai vecchio Facebook. Oggi c’è la moda dell’audio, domani dell’entertainment, dopo domani chissà. Credo che integrazione, trasversalità e multiculturalità insieme all’innovazione siano le vere armi per affrontare qualunque futuro.

Paolo Ingrosso, sales director AdKaora Il consumatore è multicanale, consapevole, si aspetta di vivere una ‘seamless experience’ (esperienza d’acquisto senza interruzioni). È dunque fondamentale aderire a tre linee guida: approccio data-driven, il valore della relazione con il cliente e la personalizzazione dell’esperienza di conoscenza del brand e/o d’acquisto. In una strategia omnicanale, il consumatore è sempre al centro, ma i punti di contatto sono interconnessi in un sistema che dialoga fra le parti, permettendo ai brand di ottimizzare e gestire ogni singolo touchpoint della customer experience. In quella direzione si stanno evolvendo i mezzi: una trasformazione organizzativa e di pensiero strategico, e non solo tecnologica. La comunicazione del futuro sarà, quindi, sempre più integrata, fluida e circolare, ma deve continuare a coinvolgere ed emozionare: grazie a formati come il video o i rich media o formati dal carattere interattivo, come i nostri Vertical Carousel o Geyser, si prestano perfettamente a raccontare una storia e a coinvolgere l’utente, stimolando un’attività, mentre quelli dalla natura immersiva, come i nostri Native In-Play, si incastrano perfettamente all’interno di un contesto gaming, raggiungendo così un target molto preciso. Sfruttare la ‘potenza creativa’ della tecnologia significa sviluppare esperienze personalizzate e pertinenti, per creare con il cliente un rapporto più intenso e fedele, stimolarlo a un’azione, che sia recarsi in negozio o fare un acquisto online. Senza dimenticare la fase importante di analisi e misurazione, utile a rifinire e migliorare le strategie future.

Graziano Nani, executive creative director Doing Hana Kovacevic, executive creative director Doing (Kovacevic) Nell’ultimo decennio sarebbe più facile dire cosa non è cambiato! I dati hanno acquisito valore, mentre la tecnologia vive una connessione sempre più stretta con la creatività. Il linguaggio del video continua a essere predominante, e sempre più vediamo grandi produzioni pensate e prodotte esclusivamente per le piattaforme digitali. (Nani) Anche quella che si chiamava comunicazione corporate è cambiata tantissimo. Sempre più le persone chiedono ai brand di prendere posizione su temi importanti. Come la sostenibilità, ma non solo. Il tema del purpose è diventato centrale per le aziende, e lo sarà sempre di più. L’influencer marketing ormai non è più un trend, ma una realtà consolidata. Sta acquisendo sempre più centralità, e funziona davvero bene quando è in forte connessione con la creatività.

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Protagonisti

Giulia Ricciardi, client creative director Dlv Bbdo Negli ultimi anni c’è stato un grande passo avanti nella comunicazione dal punto di vista etico. Quasi tutti i brand hanno tra i loro pillar almeno uno di questi asset: inclusion, diversità e sostenibilità. Credo che questi temi saranno sempre più al centro dei racconti di brand. Cosa è cambiato? La necessità di essere credibili. Bisogna potersi permettere di affermare alcune cose, di fare promesse. Il pubblico ora è più smaliziato, più attento e ha gli strumenti per verificare le informazioni e obiettare. L’esigenza è quella quindi di dare la priorità a quello che i brand sono, anche di più rispetto a quello che dicono. L’industria della comunicazione può dare un valore enorme alle aziende, purché queste siano autentiche. Una buona comunicazione non affiancata a una buona azione è la cosa peggiore che può capitare a un brand oggi.

Andrea Rosagni, creative executive director Meloria Negli ultimi anni è cresciuta la consapevolezza nel potenziale degli strumenti digitali, sia da parte delle aziende sia dei clienti. In quest’arena i vantaggi delle realtà più grandi si riducono: a essere premiate sono, infatti, quelle che sanno essere dinamiche e reattive, che conoscono meglio la loro community, il suo linguaggio e i suoi bisogni e sanno creare empatia con essa. Qui, anche gli attori più piccoli e giovani possono fare breccia nel mercato e crescere rapidamente. Ci sarà da divertirsi. Potranno cambiare gli strumenti, moltiplicarsi i canali ma, in ogni caso, alla base di una comunicazione vincente deve e dovrà esserci sempre un’idea brillante.

Annalisa Spuntarelli, chief client officer Havas Media Group La creatività, come qualsiasi forma di comunicazione, è lo specchio della società. Negli ultimi dieci anni abbiamo visto come le idee creative siano state espressione dei vari cambiamenti, culturali, politici, economici…Con la pandemia c’è stata un’accelerazione sul ruolo che le aziende hanno nella vita delle persone: devono mostrare vicinanza e sostegno, devono essere sempre più meaningful e dimostrare che un prodotto e un servizio hanno un fine ben preciso per la comunità. Secondo Jacques Séguéla, i nuovi trend sono principalmente quattro: 1) la capacità di generare emozioni; 2) il gaming, espressione di una pubblicità che sta tornando all’infanzia; 3) l’impegno, reale e fattivo per un mondo migliore (i brand globali hanno capito che per farsi amare dai consumatori devono essere generosi); 4) la centralità del digital, ma con questa importante considerazione: “La tecnologia senza emozione non può arrivare alle persone, le persone non sono dati, sono esseri viventi, ed è come tali che devono essere trattate”. Noi come professionisti dell’adv abbiamo la responsabilità di accompagnare le aziende in questo percorso evolutivo di comunicazione e di utilizzo dei nuovi strumenti a disposizione.

Emanuele Viora, executive creative director Acne – a Deloitte business Oggi, le aziende hanno nuovi problemi, possono sfruttare nuove opportunità e stanno gestendo nuove sfide. Hanno bisogno di qualcuno che sappia abbracciare ‘il nuovo’ come un caro vecchio amico, di cui si conosce ogni abitudine. Ecco perché la creatività può avere un ruolo centrale, ma solo se accetta di aprirsi senza timore, mettersi al centro di strutture più ampie e orchestrare il contributo di tanti talenti differenti. Solo in questo modo può diventare più strategica - con un impatto sui modelli di business, sulle proposition e le esperienze - e allo stesso tempo più operativa, per rispondere alla sfida della frammentazione dei media e della moltiplicazione dei contenuti di cui le aziende hanno bisogno oggi. La richiesta che nasce in questo new normal è saper portare alle aziende idee nuove, in grado di innescare una crescita nuova. Saper rispondere con fiducia ‘Hello New!’ è una questione cruciale, oltre a essere il nostro mantra quotidiano.

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SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards

2021 66. INTRODUZIONE 68. NIELSEN 72. POLITECNICO DI MILANO 76. IAB 80. I 10 PRESIDENTI 92. I VINCITORI ASSOLUTI

LA DIGITAL TRANSFORMATION RACCONTATA DAI PROTAGONISTI

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SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards

DIECI ANNI DI NC DIGITAL AWARDS, DIECI ANNI DI DIGITALE In questa sezione dello Speciale dedicato all’anniversario degli NC Digital Awards abbiamo coinvolto i Presidenti di giuria, le agenzie, gli istituti di ricerca e associazioni che hanno contribuito alla crescita del settore e del premio. Con loro abbiamo fatto il punto sull’evoluzione e stato dell’arte del comparto, senza dimenticare le previsioni su un futuro che già si prospetta roseo e ricco di novità. DI MARINA BELLANTONI Chi meglio degli organi di ricerca e associativi, grazie al monitoraggio dei quali il settore evolve, poteva guidarci in uno storytelling tra passato e futuro? E ancora: chi meglio dei presidenti di giuria, sotto la cui guida sono state elette negli anni le eccellenze creative digitali, e dei rappresentanti delle agenzie vincitrici poteva raccontarci la storia e le prospettive di un settore in continua evoluzione? Ecco dunque che nelle prossime pagine leggerete le interviste ai rappresentanti di Nielsen, Iab e dell’Osservatorio Internet Media (Politecnico di Milano) che hanno tracciato lo scenario del settore degli ultimi dieci anni, ai presidenti di giuria delle passate edizioni degli NC Digital Awards (dalla nascita del premio, 2012, a oggi) e quelle ai rappresentatni delle agenzie che, grazie all’estro dei propri creativi, hanno firmato campagne da Grand Prix.

totale mercato dell’advertising. Questa espansione l’ha visto avvicinarsi sempre più alla televisione tanto da raggiungerla e superarla, seppur di una percentuale minima (in quota 41,9% vs 41,6% della tv), nel 2020. Il Social adv è uno dei principali driver trainanti del digital mix. La Nielsen Digital Survey ha rilevato nel 2020 una quota sul totale digital adv del 27,3%, seconda solo a quella del Search adv. Le previsioni sul 2021 e 2022 offrono un futuro ambizioso per questo strumento che, oltre ad essere rilevante in termini di contenuto, lo sarà anche a livello di investimento. Secondo la Nds, infatti, ci si aspetta un incremento tale da rendere il Social adv il principale canale del mercato digitale (share del 27,9% nel 2021 e 29,1% nel 2022). Quello

Scenario L’evoluzione del digitale trova conferme nei numeri. Secondo Nielsen, analizzando il Cagr del periodo 2010-2020 in Italia, si evince come il Digital adv abbia intrapreso una crescita notevole pari al +11,4%, dato in controtendenza rispetto al -2,9% del

Gli NC Digital Awards hanno fotografato l’evoluzione della creatività digitale dal 2012 al 2021

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che era definito ‘New Internet’ è dunque diventato il primo mezzo pubblicitario italiano. A confermarlo anche i dati dell’Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano: dieci anni fa Internet era il terzo mezzo pubblicitario italiano e raccoglieva il 15% del mercato, dietro Stampa (23%) e Tv (52%); oggi è il primo mezzo, avendo superato la raccolta della pubblicitaria della Stampa nel 2013 e della Tv nel 2020. Oggi, poco meno della metà degli investimenti pubblicitari è effettuato su canali digitali: il 60% è destinato a device mobili, circa un terzo è in formato Video, circa un quarto alle piattaforme Social e poco meno di un quinto passa dalle piattaforme automatizzate di programmatic adv. Anche i ricavi da modelli premium a pagamento sono cresciuti notevolmente: negli ultimi


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Anno 13 numero 80 ottobre-novembre 2019 Società Editrice ADC Group

Happy Tears

Best Digital Integrated Campaign Proximity BBDO e Tempo Anno 15 numero 91 ottobre-novembre 2021 Società Editrice ADC Group

il giornale della nuova comunicazione

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il giornale della nuova comunicazione Poste Italiane Spa - Spedizioni in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004) Art. 1 comm. 1 DCB Milano

Anno 14 numero 85 ottobre-novembre 2020 Società Editrice ADC Group

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PHD Media e Bauli (creatività Saatchi & Saatchi)

NC Digital Awards 2016

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Best Digital Integrated Campaign

BUONDÌ MOTTA - L'ASTEROIDE

NC Digital Awards 2018 - Best Digital Integrated Campaign - BUONDÌ MOTTA - L'ASTEROIDE - PHD Media e Bauli

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Y&R/VML Italia, trionfa l’engagement

NC Digital Awards 2018

H48 e Carrefour Italia

NC Digital Awards 2015

Best Digital Integrated Campaign

Anno 12 numero 74 ottobre-novembre 2018 Società Editrice ADC Group

anno 12 numero 74 ott-nov 2018

NC Digital Awards 2017 - Best Digital Integrated Campaign - #LAMARCHETTA - H48 e Carrefour Italia

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DLV BBDO e PepsiCo

il giornale della nuova comunicazione

il giornale della nuova comunicazione NC Digital Awards 2016 - Happy Tears - Best Digital Integrated Campaign - Proximity BBDO e Tempo

TBWA\Italia, il trionfo del branded content

NC Digital Awards 2014

Best Digital Integrated Campaign

Anno 10 numero 62 ottobre-novembre 2016 Società Editrice ADC Group

anno 10 numero 62 ott-nov 2016

NC Digital Awards 2013 - Best Digital Integrated Campaign - TBWA\Italia, il trionfo del branded content

anno 11 numero 68 ott-nov 2017

#LAMARCHETTA

NC Digital Awards 2013 Best Digital Integrated Campaign

il giornale della nuova comunicazione

il giornale della nuova comunicazione

NC Digital Awards 2017 Best Digital Integrated Campaign

il giornale della nuova comunicazione

NC Digital Awards 2015 - Best Digital Integrated Campaig - Y&R/VML Italia, trionfa l’engagement

Speciale NC Digital Awards 2012

Anno 11 numero 68 ottobre-novembre 2017 Società Editrice ADC Group

50°

numero il giornale della nuova comunicazione

Anno 9 numero 56 ottobre-novembre 2015 Società Editrice ADC Group

anno 9 numero 56 ott-nov 2015

il giornale della nuova comunicazione

Anno 8 numero 50 ottobre-novembre 2014 Società Editrice ADC Group

Anno 7 numero 43 agosto-settembre 2013 Società Editrice ADC Group

anno 7 numero 43 ago-set 2013

anno 6 numero 37 ago-set 2012

Anno 6 numero 37 agosto-settembre 2012 Società Editrice ADC Group

NC Digital Awards 2019

Best Digital Agency

OGILVY, dna digitale

NC Digital Awards 2020

Best Digital Integrated Campaign ‘HiPRO - Conquistatelo’ (Danone), 100% digital firmato Miyagi

Al centro, Nicola Gotti ed Erika Mameli (Bitmama) insieme a Giulia Staffieri, presidente di giuria, ai presentatori e a Salvatore Sagone

NC Digital Awards 2021

Bitmama vince il Grand Prix con

‘Diverse ma uguali’ per Saugella (Viatris)

Da dieci anni, le pagine della nostra rivista raccontano anche la creatività digitale firmata dalle più grandi agenzie italiane

cinque anni sono cresciuti quasi del 500%. Dati, omnicanalità e purpose rappresentano, infine, per Iab, il file rouge tra passato e futuro per la industry della comunicazione che, grazie all’innovazione tecnologica, a formati sempre più ingaggianti e alla nuova consapevolezza digitale dei consumatori, potrà continuare il proprio trend positivo. Presidenti e creativi Secondo gli ex Presidenti di Giuria degli NC Digital Awards e i rappresentanti delle agenzie vincitrici, la comunicazione digitale continuerà a evolvere senza sosta. Il 2020 ha segnato un punto di svolta, confermando il digitale un mezzo chiave per la vita personale e professionale di ognuno di noi e la comunicazione dei brand. Anche la creatività ha compiuto passi da gigante guidata soprattutto da un cambio generazionale di professionisti che hanno saputo

costruire modelli di interazione e relazione nuove e performanti. Tre le grandi direttrici evolutive che riguarderanno piattaforme e persone: privacy, integrazione e la caduta della barriera tra fisico e digitale. Adattabilità, propensione a generare cambiamento e la capacità di avere e co-

2012-2021_BEST DIGITAL AGENCY 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021

M&C Saatchi M&C Saatchi Dlv Bbdo Y&R/VML Y&R/VML Italia Y&R Italia H48 Ogilvy H48 Bitmama

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struire e mantenere una visione personale, sono invece i must have per una comunicazione aziendale vincente. A farla da padrone, anche in comunicazione, i social media, il cui successo è stato facilitato dalla diffusione dei dispositivi mobili. Anche in termini di creatività sono numerose le innovazioni: dall’arrivo delle stories a quello dei live streaming, dall’augmented reality alla near field communication. Il futuro vedrà il potenziamento delle piattaforme, app e soluzioni tecnologiche già in essere, la personalizzazione di qualità, oltre allo spopolare del Metaverso. Diventa sempre più cruciale il ruolo dei contenuti ed è importante da parte delle aziende il costante focus sulle Persone e sulla loro esperienza attraverso una comunicazione che sia multicanale, fluida, tailor-made, data driven e hyper-targettizzata. Un must have? La ‘velocità’, di connessione, di reazione, di nc trasformazione e di risposta.


SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards

NIELSEN, ‘SENTIRE’ IL DIGITALE ATTRAVERSO I DATI Da sempre impegnata nell’innovazione, Nielsen crede che la sfida digitale vada cavalcata insieme a tutti gli operatori della comunicazione. Per questo ha deciso di affiancare il premio Adc Group, sposando il suo claim ‘Feel the Digital’. Un approccio che la società applica attraverso la misurazione di un mercato in continua evoluzione e la valutazione dei dati. DI MARINA BELLANTONI Il digitale è ormai parte integrante delle nostre vite e sta creando nuove spinte evolutive anche nel mondo della comunicazione. La quota del digital adv ha sfiorato il 42% del totale degli investimenti nel 2020 e le stime di crescita a doppia cifra sul 2021 sono promettenti. Il mercato pubblicitario in Italia è oggi dominato dal duopolio Tv-Digital che rappresenta più dell’80% della spesa. Al fine di fronteggiare questo scenario, Nielsen, da sempre impegnata nell’innovazione, crede che la sfida digitale vada cavalcata insieme a tutti gli operatori della comunicazione. Nielsen ‘sente il digitale’ rispecchiandosi dunque nel claim degli NC Digital Awards 2021: ‘Feel the Digital’. “Nonostante il dna dell’azienda sia improntato sulla misurazione del mercato - spiega Alberto Dal Sasso, managing director Nielsen Adintel -, siamo consci di quanto i dati siano con-

nessi al progetto creativo e questo premio esalta il connubio tra dati, risultati e creatività”. Al professionista abbiamo chiesto di fare il punto sullo stato dell’arte del settore e raccontarci l’evoluzione del digitale dalla nascita del premio Adc Group (2012) a oggi. Quest’anno gli NC Digital Awards compiono dieci anni. Quali sono gli step più significativi che hanno caratterizzato l’evoluzione del digitale in questo lasso di tempo? La rivoluzione digitale che si è concretiz-

zata nell’ultimo decennio ha ridisegnato la comunicazione ampliandone le prospettive. L’introduzione di nuove tecnologie e modalità di fruizione ha contaminato mezzi e linguaggi, al punto da generare un ecosistema sempre più frammentato. Questo percorso, culminato con l’effetto accelerativo della pandemia, ha determinato l’adozione di media innovativi da parte degli utenti andando a modificare di conseguenza i target delle strategie aziendali. Numerosi sono stati gli eventi che hanno determinato questa evoluzione. Ad esempio l’ormai primordiale passaggio al digitale terrestre nel 2012, anno in cui Facebook ha acquistato Instagram. Tra il 2015 e 2016 non va dimenticata l’esplosione di Netflix che ha promosso la diffusione, oggi impetuosa, delle piattaforme Ott. Quest’ultimo anno citato ha visto pubblicare la Gdpr, effettivamente operativa dal 2018, periodo nel quale è stato lanciato Alexa, propulsore del successo di un nuovo inizio per il mercato dell’audio. Può fornire qualche dato per far capire l’evoluzione e la crescita del digitale in questi due lustri? L’evoluzione citata trova conferme nei numeri. Analizzando il Cagr del periodo 2010-2020 in Italia, si evince come il Digital adv abbia intrapreso una crescita notevole pari al +11,4%, dato in controtendenza rispetto al -2,9% del totale

Alberto Dal Sasso, managing director Nielsen Adintel

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Scenario

Analizzando il Cagr del periodo 2010-2020 in Italia, si evince come il Digital adv abbia intrapreso una crescita notevole pari al +11,4%. Questa espansione l’ha visto raggiungere e superare la tv, seppur di una percentuale minima (in quota 41,9% vs 41,6% della tv), nel 2020

mercato dell’advertising. Questa espansione l’ha visto avvicinarsi sempre più alla televisione tanto da raggiungerla e superarla, seppur di una percentuale minima (in quota 41,9% vs 41,6% della tv), nel 2020. Per quanto sorprendente, è giusto sottolineare come rispetto agli altri paesi del mondo, e soprattutto fuori dall’Europa, l’Italia si sia posta in una posizione di rincorsa. Il tasso di crescita annuo composto del mercato digitale globale per il periodo considerato si è infatti affermato intorno al +17,5%.

Come è evoluto il peso dei social media all’interno del ‘paniere’ digitale? E quali vantaggi può avere il loro utilizzo?

LA PANDEMIA SI È COMPORTATA DA GAME ACCELERATOR, MOTORE CHE HA INNESCATO LA ‘DIGITAL TRANSFORMATION’ Il Social adv è uno dei principali driver trainanti del digital mix. La Nielsen Digital

Secondo le stime Nielsen Digital Survey, il social adv nel 2020 ha toccato quota 27,3%, sul totale digital adv. Per il 2021 e 2022 ci si aspetta un incremento tale da renderlo il principale canale del mercato digitale (share del 27,9% nel 2021 e 29,1% nel 2022)

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Survey, l’annuale ricerca sull’advertising digitale che coinvolge i principali direttori marketing/comunicazione in Italia, ha rilevato nel 2020 una quota sul totale digital adv del 27,3%, seconda solo a quella del Search adv. Le previsioni sul 2021 e 2022 offrono un futuro ambizioso per questo strumento che, oltre ad essere rilevante in termini di contenuto, lo sarà anche a livello di investimento. Secondo la Nds, infatti, ci si aspetta un incremento tale da rendere il Social adv il principale canale del mercato digitale (share del 27,9% nel 2021 e 29,1% nel 2022). Vista la sua essenzialità, da quest’anno abbiamo arricchito la nostra banca dati con la rilevazione degli investimenti a esso rivolti. La pandemia ha contribuito senza dubbio alla ‘digital transformation’ del nostro Paese. Ritiene che i traguardi raggiunti rimarranno in futuro? La pandemia si è comportata da game accelerator, un motore che ha innescato la ‘digital transformation’, promuovendo cambiamenti strutturali nelle abitudini dei consumatori. Oggi si parla di un ‘new normal’ in cui vivere, una normalità che ha come essenza la resilienza. Senza alcun dubbio questa esperienza farà da bagaglio per il futuro rimanendo parte di noi, un sentimento che viene e verrà condiviso sia nei progetti creativi che nelle tecnologie, sempre più etiche, sostenibili e condivisibili. Il digital Video Adv è in costante ascesa, trainato da Addressable e Connected tv. Quali sono i motivi alla base di questo successo? Può fornirci qualche dato? L’innovazione tecnologica ha promosso


SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards

I PROSSIMI 10 ANNI? DALLO STORYTELLING ALLO STORYDOING_ Nielsen immagina i prossimi 10 anni segnati dalla rottura di barriere. I brand saranno sempre più attivi e responsabili a livello sociale. Dallo storytelling si passerà allo storydoing, una direzione emotiva e coinvolgente, sempre più vicina al cliente e alle sue aspettative. Le conseguenze del lockdown si sentono ancora: l’assenza di materie prime (come il caso dei semiconduttori con gravi conseguenze per le automobili, ndr) o il rischio di non riuscire a fronteggiare la transizione del green sono solo alcuni di questi. Comunicare e rispettare quotidianamente il proprio purpose, promuovere e tutelare i propri progetti di diversity&inclusion saranno la chiave per uscire finalmente dalla crisi. Una realtà sconfinata è attesa anche a livello di media. Ci saranno sempre più convergenze tra i diversi touchpoint che dovranno soddisfare un consumatore sempre più consapevole. In questo contesto, che sarà sicuramente sfidante e stimolante, la grande certezza risiederà nell’approccio data driven che richiederà KPIs standard: nel rispetto della privacy, il dato sarà la bussola per non perdersi. Nell’ecosistema descritto ci sarà spazio sicuramente per nuovi driver tecnologici. Pensiamo alla realtà aumentata/virtuale o al live streaming, senza dimenticare l’incremento del gaming, con conseguente affermazione dell’Advergame. Quest’ultimo offrirà sempre più personalizzazione e interattività grazie alla possibilità di generare un reward immediato per l’utente. Le diverse piattaforme saranno accomunate dal ruolo dell’Influencer mkt, lo strumento con maggior potenziale in termini di content co-creation e advocacy. L’influencer/creator dovrà mantenere e migliorare un livello di fedeltà verso i propri followers che è già elevato. Il 58% di chi segue gli influencer oggi ha scoperto un nuovo prodotto tramite i loro post e il 34% lo ha acquistato (dalla ricerca Nielsen Being Trustable 2021, ndr).

la rilevanza del video, e dell’on demand, come contenuto e veicolo pubblicitario. Proprio per questo motivo i confini con la Televisione si sono ormai sgretolati tanto che le due forze lavorano sempre più trasversalmente in sinergia. In tal senso è corretto citare l’ascesa del digital Video Adv considerando allo stesso tempo come il suo peso sia però ancora marginale. Fatto 100 il video advertising, la share del video digital adv nel 2020 si è attestata intorno al 16,3%, una quota superiore

rispetto a quelle di Tv Digitali (14,5%) e Satellitari (11,2%), ma distante dalle

LA DIGITAL TRANSFORMATION HA POTENZIATO LA COMPONENTE AUDIO RENDENDOLA INTEGRABILE CON GLI ALTRI MEZZI Generaliste che ricoprono la quota rimanente. Il futuro, che verrà caratterizzato da

Fatto 100 il video advertising, la share del video digital adv nel 2020 si è attestata intorno al 16,3%, una quota superiore rispetto a quelle di Tv Digitali (14,5%) e Satellitari (11,2%), ma distante dalle Generaliste che ricoprono la quota rimanente

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una maggior convergenza con gli switch off, è sicuramente prospero. Un grande contributo verrà fornito già dal 2021 con la rivoluzione dei diritti TV-Streaming della Serie A di calcio. Tra i nuovi media spicca il digital audio e quindi il Podcast. Quali sono i vantaggi dell’utilizzo di questo mezzo? La digital transformation ha potenziato la componente audio rendendola integrabile con gli altri mezzi. Il suo consumo è aumentato durante il lockdown, un periodo che ha educato il consumatore alla sua fruizione, portandolo a utilizzare podcast e smart speaker. Nel caso dei Podcast, la Nielsen Digital Survey si è occupata di analizzarne gli investimenti adv: nel 2020 la percentuale di spesa media degli inserzionisti rivolta a questo canale rispetto al totale digital è stata del 2,1%. Sorprende ancora di più il numero emerso delle aziende che si stima avranno investito nel 2021, circa il 30%. Questo media, oltre a supportare la radio, genera valore grazie alla sua duttilità. La sua fruizione è legata infatti anche alla tv ed è un’ottima opportunità per sviluppare strategie di moment marketing. Uno dei suoi più grandi vantaggi è la capacità di raccontare emozioni. Il Branded Podcast è, infatti, in grado di umanizzare i rapporti, grazie alla voce, e generare viralità. nc



SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards

DIGITALE, DA NEW INTERNET A KING OF MEDIA L’Osservatorio Internet Media ci guida in un viaggio tra passato e futuro del digitale. Focus su un periodo (10 anni) di grandi trasformazioni, che ha visto quello che era definito ‘New Internet’ diventare il primo mezzo pubblicitario italiano. Il futuro riserverà sicuramente nuove evoluzioni, ma una cosa è certa: i trend attuali, in primis video e voce, si consolideranno ulteriormente. DI MARINA BELLANTONI Dalla nascita degli NC Digital Awards (2012) a oggi il digitale ha vissuto un periodo di grande trasformazione per quanto riguarda la tecnologia, ma anche il suo utilizzo in comunicazione. Abbiamo chiesto ad Andrea Lamperti, direttore dell’Osservatorio Internet Media di aiutarci a capire quali step hanno caratterizzato l’evoluzione del comparto e lo stato dell’arte dei mezzi a esso legati. “10 anni sono un traguardo importante e ricorrenze di questo tipo portano naturalmente a fare dei ‘bilanci’ rispetto al momento zero in cui tutto è iniziato - ha esordito Lamperti -. All’interno degli Osservatori, e in particolare all’interno della nostra ricerca sui Media, circa 10 anni fa coniavamo il termine ‘New Internet’, che racchiudeva tutte le caratteristiche di discontinuità, al tempo ancora incipienti, che

vedevamo pronte ad esplodere. Erano cinque gli step fondamentali allora identificati: il passaggio da un Internet Pc-centrica alla oramai quotidiana moltiplicazione dei device (smartphone in primis, ma anche tablet, connected tv, smart speaker e wearable); la diffusione delle applicazioni, introdotte inizialmente sui device mobili e ora presenti ovunque, rispetto alla sola navigazione web; l’affiancamento dei social network ai motori di ricerca quali punti di accesso per la raccolta di informazioni e notizie; la possibilità di fruire molto più agevolmente, grazie all’evoluzione tecno-

logica, di contenuti audio e video, dimenticandoci ben presto della limitata multimedialità del web dei primi anni 2000; ultimo ma non ultimo, i primi tentativi di evoluzione dei modelli di revenue online che andassero oltre alla classica raccolta pubblicitaria, da una parte cercando di sviluppare contenuti premium a pagamento o quantomeno servizi freemium, dall’altra parte con la crescente attenzione sui dati e sulla possibilità di valorizzare meglio l’advertising attraverso una migliore profilazione e automatizzazione dei processi di acquisto delle impression. Ora possiamo certamente affermare che questi cinque step hanno assolutamente caratterizzato l’evoluzione della comunicazione digitale degli ultimi 10 anni”. Può fornire qualche dato per far capire l’evoluzione e la crescita del digitale in questi due lustri? L’evoluzione e la crescita del digitale è confermata dai dati che annualmente riscontriamo. 10 anni fa Internet era il terzo mezzo pubblicitario italiano e raccoglieva il 15% del mercato, dietro Stampa (23%) e Tv (52%); oggi è il primo mezzo, avendo superato la raccolta pubblicitaria della Stampa nel 2013 e della Tv nel 2020. Oggi, poco meno della metà degli investimenti pubblicitari è effettuato su canali digitali. E questi investimenti seguono le direttive descritte poco fa: quasi il 60% è destinato a device mobili, circa un terzo è in

Andrea Lamperti, direttore dell’Osservatorio Internet Media

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Scenario

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10 anni fa Internet era il terzo mezzo pubblicitario italiano (15% del mercato), dietro Stampa (23%) e Tv (52%). Oggi è il primo mezzo: quasi il 60% è destinato a device mobili, circa un terzo è in formato Video e circa un quarto alle piattaforme Social

formato Video, circa un quarto alle piattaforme Social e poco meno di un quinto passa dalle piattaforme automatizzate di programmatic advertising. Come detto, anche i ricavi da modelli premium a pagamento sono cresciuti notevolmente: negli ultimi cinque anni sono cresciuti quasi del 500%. Il futuro ci riserverà sicuramente nuove evoluzioni che oggi sono incipienti, nascoste o ancora sconosciute,

ma nei prossimi anni sicuramente i trend che stiamo riscontrando si consolideranno ulteriormente. Grande ascesa per il digital Video Adv. Quali sono i motivi alla base di questo successo? Storicamente il consumatore italiano è sempre stato ‘video-centrico’: la penetrazione del consumo televisivo e la relativa

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Buona parte della crescita del mercato online degli ultimi anni passa dalla componente video. Quasi il 60% degli investimenti adv è destinato a device mobili e circa un terzo è in formato Video

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raccolta pubblicitaria è più alta rispetto agli altri principali paesi europei. Questa caratteristica si è facilmente spostata anche su Internet e sui canali digitali. Anche per questo buona parte della crescita del mercato online degli ultimi anni passa dalla componente video. Inizialmente, però, è stato difficile trovare contenuti video online di qualità a cui poter affiancare spazi pubblicitari interessanti per i grandi brand. Oltre alle piattaforme di video sharing, soprattutto i grandi editori online e le piattaforme di social network hanno dovuto investire per farsi trovare pronti alla ‘rivoluzione video’: i primi per creare contenuti e sezioni dedicate alle notizie in formato video, i secondi rivoluzionando la propria user experience per portare al centro questi contenuti (pensate all’introduzione delle stories su Instagram, inizialmente basato solo su foto e immagini, ndr). Ora si guarda con grande interesse al mondo delle Connected Tv, ossia tutti quei televisori che possono collegarsi a Internet e offrire contenuti e servizi aggiuntivi al classico palinsesto televisivo. Ed è all’interno di questa integrazione tra Tv e digitale che si sviluppa l’Addressable Tv: si potranno


SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards

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Il digitale è una costante nella nostra vita quotidiana. Un esempio? Il 45% dei consumatori ricorda di aver effettuato attività online dopo aver visto una pubblicità OOH. Tra queste: aver effettuato una ricerca per maggiori info, condiviso l’immagine vista e interagito col manifesto attraverso il QrCode o realtà aumentata

infatti utilizzare maggiori informazioni per consentire agli inserzionisti di accedere a un pubblico più specifico e segmentare la propria pubblicità televisiva su base geografica, demografica, comportamentale, ecc. Questo è a oggi un fenomeno ancora contenuto ma assolutamente in crescita, nel quale iniziano a muoversi i broadcaster ma soprattutto i grandi player internazionali con le loro applicazioni per Smart Tv. Quali effetti positivi può avere sui brand l’utilizzo del digital video advertising? Ci sono diversi punti da tenere in considerazione: la comunicazione video è da sempre associata a una comunicazione branding, poco votata alla conversione diretta

per la quale solitamente vengono utilizzate invece altre forme di advertising online. La diffusione di questo formato può rafforzare quindi la costruzione delle identità di marca, spesso negli ultimi anni tralasciata – soprattutto sui canali digitali – a favore esclusivamente di obiettivi di conversion a breve termine, dinamiche purtroppo a volte accelerate ulteriormente dal periodo di pandemia. Il video invece è un formato che rappresenta uno dei layer di base che qualifica i processi cognitivi delle persone nel momento in cui si orientano nella ricerca della soddisfazione dei propri bisogni ed è a questo livello che possono registrarsi gli effetti maggiori. Le caratteristiche intrinseche del digitale, che permette la raccolta e

I 5 STEP DELL’EVOLUZIONE DEL DIGITALE_ • Passaggio da un Internet Pc-centrica alla moltiplicazione dei device • Diffusione delle applicazioni, inizialmente sui device mobili e ora ovunque • Affiancamento dei social network ai motori di ricerca per raccolta informazioni e notizie • Possibilità di fruire più agevolmente, grazie tecnologia, di contenuti audio e video • Evoluzione dei modelli di revenue online oltre la classica raccolta pubblicitaria

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quindi l’utilizzo di moltissime informazioni sugli utenti, se opportunamente gestite e interpretate, possono indirizzare queste creatività al giusto target nel giusto momento, incrementandone il ritorno. Tra i nuovi media spicca il digital audio e quindi il Podcast. Quali sono i vantaggi dell’utilizzo di questo mezzo? Il podcasting (letteralmente Personal Option Digital Casting, ndr) nasce in realtà già dagli anni ’90, ma solo oggi si è trasformato in un vero e proprio fenomeno di massa, in grado di abilitare nuovi modelli di business e opportunità di mercato. I podcast, infatti, stanno vivendo una seconda giovinezza spinti dallo streaming e dalle possibilità di monetizzazione: da formato alternativo per l’informazione e la comunicazione, a prodotto audio digitale vero e proprio da valorizzare. Oggi, il ventaglio di iniziative e modelli abilitati dal podcasting è ampio e sempre più ricco: da un lato vi sono piattaforme, editori e canali che cercano di monetizzare con i podcast tramite subscription e vendi-


Scenario

Il programmatic adv ha visto una crescita significativa negli ultimi anni. Quasi un quinto degli investimenti in digital adv passa oggi dalle piattaforme automatizzate

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ta di spazi pubblicitari, dall’altro vi sono i marchi che finanziano nuove produzioni in logica di branding (branded podcast, ndr). Per gli investitori pubblicitari, il podcast è un contenuto volto a fare comunicazione, fare awareness del proprio brand e generare traffico sulle proprie property. A differenza della musica, infatti, il podcast è un contenuto che realizza una ‘connessione

intima’ tra l’ascoltatore e l’editore e pertanto, se ben fatto, ben si presta a migliorare la relazione tra il brand e l’utente, trasmette i valori della marca e contribuisce a migliorare la brand reputation senza risultare invasivo alle orecchie dell’ascoltatore. Lo sviluppo del mondo ‘premium’ con la ricerca della monetizzazione diretta di un podcast, sta però aprendo ulteriori scena-

IL FUTURO, TRA OMNICANALITÀ E RELAZIONE_ Il ‘modello’ Internet si sta sempre più affermando anche al di fuori dell’online, all’interno dei Media più tradizionali e anche dei canali esclusivamente pubblicitari, cambiando le logiche di vendita di spazi e contenuti, modificando i Kpi di misurazione e trasformando ovviamente anche i confini di quantificazione e le aree di studio delle nostre Ricerche. Televisioni connesse, digital signage e digital out-of-home, digital audio, smart speaker non sono ‘semplicemente’ nuovi mezzi né portano cambiamenti esclusivamente di natura tecnologica. Tutto questo impone un ripensamento generale nelle strategie di investimento dei brand che devono sfruttare al meglio le nuove opportunità digitali, ma senza cadere nella trappola del binomio ‘digital advertising-obiettivi di conversione’. Le logiche dell’online, portate su altri mezzi, potrebbero infatti intensificare la pressione verso obiettivi di breve periodo (tipicamente appunto conversioni, rappresentate da generazione di lead o vendite) a discapito di obiettivi a lungo raggio di costruzione della marca. Costruire un’identità di marca per il ‘nuovo domani’ richiede però già oggi qualche cambiamento: innanzitutto bisogna lavorare in logica omnicanale, ma va anche aggiunta una prospettiva di marca come ‘relazione’. Serve infatti saper raggiungere i singoli individui con il giusto servizio e il giusto contenuto per poter essere percepiti come utili; e questo è possibile solamente attraverso una profonda conoscenza dell’ecosistema mediale e delle modalità di accesso ai touchpoint da parte dei consumatori. Ad esempio, un punto fisico per eccellenza è la casa, che dall’esperienza drammatica dell’emergenza Covid emerge con nuovi ruoli e valori: oltre al ruolo abitativo residenziale, la casa svolgerà sempre più la funzione di luogo di acquisto, secondo una prospettiva di everywhere-everytime commerce, e di luogo di lavoro, secondo una prospettiva di Smart Working. È in questo scenario, in cui digitale e fisico si confondono, che i diversi Media devono sinergicamente comunicare. Questo stesso scenario, per moltissimi, è ancora tutto da esplorare.

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ri. Ad esempio, la filiera sta lavorando alla definizione di regole e di standard tecnologici che favoriscano la costituzione di un modello sostenibile di digital advertising adatto anche ai podcast, con l’obiettivo di consentire ai brand il posizionamento di annunci pubblicitari all’interno del podcast stesso, così come avviene all’interno delle playlist musicali. In sostanza, si sta lavorando per estendere l’audio advertising dalla musica ai podcast, cercando però di conservare anche nei contenuti pubblicitari un tono di relazione più intimo. Come è evoluto il peso dei social media all’interno del ‘paniere’ digitale? I social network raccolgono a oggi quasi un quarto della raccolta pubblicitaria digitale in Italia, con Facebook e Instagram che al momento fanno la parte del leone sia in termini di fruizione da parte degli utenti sia in termini di investimenti ricevuti. Le fasce di popolazione che possono raggiungere sono sempre più eterogenee: gli utenti più giovani tendono ad abbandonare progressivamente le piattaforme più diffuse per riversarsi in quelle più nuove, innovative e meno conosciute; i consumatori più anziani invece popolano le piattaforme solo quando raggiungono una certa notorietà (non a caso, si registra ultimamente un deciso aumento della generazione X’ sulla piattaforma TikTok, ndr). Questi soggetti rimangono sempre molto interessanti per gli advertiser: da una parte perché raggiungono con il passare degli anni un bacino di utenti sempre più ampio, dall’altro perché riescono a raccogliere direttamente una grande mole di informazioni sui propri iscritti utili per la profilazione delle campagne pubblicitarie. nc


SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards

IAB, BACK TO HUMANS FUTURE Dati, omnicanalità e purpose rappresentano il file rouge tra passato e futuro per la industry della comunicazione che, grazie all’innovazione tecnologica, a formati sempre più ingaggianti e alla nuova consapevolezza digitale dei consumatori, potrà continuare il proprio trend positivo. Ma quali sono i formati più gettonati rispetto al passato? Quali i trend che ci attendono? Ad aiutarci a rispondere è Iab. DI MARINA BELLANTONI

In questi ultimi dieci anni molti dei cambiamenti e dei trend che erano stati teorizzati sono diventati concreti e parte delle attività di comunicazione di tutte le aziende. Il ruolo dei dati, da sempre pensati come la base per costruire relazioni con i clienti/consumatori, è diventato centrale, così come fondamentali sono diventati i sistemi di analisi e gestione dei dati sui diversi canali. L’omnicanalità, una keyword di cui si parla da ben più di dieci anni, ora è un imperativo categorico per le aziende, che hanno integrato il concetto di comunicazione in quello di esperienza. In questo contesto la creatività ha assunto un ruolo nuovo ma non meno importante. Deve essere direzionata dai dati, ma comunque lavorare sui valori profondi, ciò che si chiama ‘purpose’, un’altra keyword antica, ma ora obbligatoria. A spiegarlo in questa intervista è Sergio Amati, direttore generale Iab.

Può fornire qualche dato per far capire l’evoluzione e la crescita del digitale in questi due lustri? L’Italia, così come altri paesi Europei, è stata da sempre un mercato TV centrico, ma la crescita costante degli investimenti in comunicazione digitale ha, lo scorso anno, ribaltato i rapporti di forza e ora, secondo le stime del PoliMI presentate a IAB Forum 2021, la pubblicità online è il principale mezzo del media mix con un valore stimato per il 2021 di 4,3 miliardi di euro e una crescita a doppia cifra: +23% rispetto allo scorso anno.

La pandemia ha contribuito senza dubbio alla ‘digital transformation’ del nostro Paese. Ritiene che i traguardi raggiunti rimarranno anche in futuro? Non pensiamo che si possa tornare indietro, perché le persone si stanno abituando a nuovi standard nell’esperienza con brand, retailer e Istituzioni. La crescita della domanda è di buon auspicio per tutta la industry della comunicazione che, grazie all’innovazione tecnologica e agli sviluppi di formati sempre più ingaggianti e alla nuova consapevolezza digitale dei consumatori, potrà avere terreno fertile per continuare il suo trend positivo. Il video ha rappresentato negli anni un punto fermo nella dieta mediatica degli italiani. Ma oggi a farla da padrone è il digital Video Adv, in costante ascesa, trainato da Addressable e Connected tv. Quali sono i motivi alla base di questo successo? La comunicazione in formato video in Italia è centrale, anche più che in altri paesi europei. Nel 2021 è, tra tutti i principali formati, quello che è cresciuto maggiormente (+27%). Nell’immediato futuro, la crescita del comparto sarà trainata anche dal fenomeno Connected TV che, a oggi, in Italia, sono circa 15 milioni e vengono utilizzate dal 45% delle famiglie, ma che secondo le stime più accreditate alla fine del 2022, quando sarà ultimato il processo di switch over al nuovo standard di trasmissione del digitale

Sergio Amati, direttore generale IAB

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Scenario

Secondo le stime del PoliMI presentate a Iab Forum 2021, la pubblicità online è il principale mezzo del media mix con un valore stimato per il 2021 di 4,3 miliardi di euro (+23% rispetto al 2020)

terrestre, la penetrazione delle TV connesse dovrebbe raggiungere 18 milioni di famiglie (il 74% del totale). La televisione collegata a internet comporta una maggiore automazione, un incrementato accesso ai dati e una migliore capacità di targeting. Tutto questo sta aprendo opportunità nuove per chi opera nel mondo dei media e della comunicazione. Per gli inserzionisti, ‘Connected TV’ significa l’accesso a una potente piattaforma per raggiungere pubblici nuovi, o persi in precedenza, e una maggiore connessione con gli utenti, per questo diventa fondamentale comprendere questo nuovo ambiente per massimizzarne il potenziale.

audio e il podcast sono cose differenti. I servizi di contenuti audio in streaming sono già largamente diffusi e sono stati probabilmente la piattaforma che ha permesso ai Podcast di ottenere la penetrazione che hanno ora. Una caratteristica fondamentale dei Podcast è proprio la natura puramente audio, che ne permette una fruizione in mobilità e un ascolto contemporaneo ad attività ulteriori. I marchi che scelgono di sviluppare branded podcast

sono in grado di costruire dei format capaci di riflettere i valori del brand nelle loro storie oppure parlare agli utenti di temi di cui sono appassionati. In questo modo sarà possibile lavorare sugli intangible creando un programma di episodi ad hoc per caratterizzare il brand secondo il messaggio che sostiene oppure sul posizionamento di mercato, mettendo in campo il proprio know-how, dispensando ad esempio consigli e tip attraverso le puntate del format. I social stanno catalizzando l’attenzione di consumatori e aziende. Come è evoluto il loro peso all’interno del ‘paniere’ digitale? Quali sono i vantaggi del loro utilizzo? Gli ultimi anni hanno visto una grande crescita dei social media sotto molti punti di

Quali effetti positivi può avere sui brand l’utilizzo del digital video adv? Tradizionalmente si dice che la tv è molto forte nell’intercettare grandi audience in tempi molto brevi. Il video advertising potenzialmente offre la forza creativa degli spot televisivi, ma garantisce anche la possibilità di una targettizzazione più mirata, e di una customizzazione dei messaggi e una potenziale maggiore misurabilità delle campagne pubblicitarie. Tra i nuovi media spicca il digital audio e quindi il Podcast. Quali sono i vantaggi del loro utilizzo da parte dei brand? Dobbiamo tenere presente che il digital

La comunicazione in formato video in Italia è centrale, anche più che in altri paesi europei, come evidenziato dal PoliMI durante IAB Forum. Il video nel 2021 è, tra tutti i principali formati, quello che è cresciuto maggiormente (+27%)

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SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards

Nuove opportunità vengono offerte oggi agli inserzionisti dalla Connected: una potente piattaforma per raggiungere pubblici nuovi, o persi in precedenza, e una maggiore connessione con gli utenti, per questo diventa fondamentale comprendere questo nuovo ambiente per massimizzarne il potenziale

vista. In termini di utenza, hanno raggiunto una penetrazione enorme, da cui ne deriva una capacità di influenza altrettanto alta. Sono anche cambiate molto le dinamiche che li animano. La loro evoluzione è determinata dalla ricerca dell’immediatezza e dalla capacità di offrire esperienze che coinvolgano l’utente in modo sempre

più completo. Non si tratta più ad esempio di rispondere a un semplice testo, ma di postare una propria foto, ancora meglio una Storia, oppure addirittura prendere parte a una challenge in cui si riproduce una coreografia ballata. La prospettiva, come suggerisce Facebook e come Iab Italia evidenziava nel forum dello scorso anno, è

quella del Metaverse, in cui l’immersione nell’esperienza offerta dalla piattaforma sarà pressoché totale. I principali vantaggi per i brand possono essere cercati quindi nella possibilità di scalare le campagne su target vasti e altamente profilati e nell’engagement portato dalle dinamiche su cui si poggiano le diverse piattaforme. Ma dobbiamo tenere presente che c’è anche un altro lato della medaglia che la industry in tutto il mondo sta cercando di affrontare:

Rispetto al 2012, anno di nascita degli NC Digital Awards, la tv ha perso di poco il proprio appeal (41%vs 49%), mentre la carta stampata mostra la propria sofferenza (7% vs 22%). Il boom è quello relativo all’Internet media: nel 2012 rappresentava il 19% del totale media, mentre nel 2021 ben il 45%.

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Scenario

Mentre nel 2015 la quota del video rappresentava il 51% del totale dei media utilizzati, nel 2021 supera il 60% ‘rosicchiando’ (rispetto all’anno precedente) la quota relativa a immagini e/o testi più che l’audio, che si mantiene stabile

il proliferare delle fake news, la difficoltà nel controllo degli accostamenti tra inserzioni e contenuti e i conseguenti problemi di brand safety. La presenza di messaggi violenti o incitanti all’odio sono problemi con cui queste enormi piattaforme si scontrano. L’enormità delle audience che ospitano rende molto complicata, nonostante i loro sforzi, la prevenzione di queste dinamiche, e può compromettere la brand

safety e la brand suitability rispetto alle campagne pubblicitarie sugli altri mezzi di comunicazione. Pensiamo ai prossimi 10 anni. Quali cambiamenti potrebbero caratterizzare la comunicazione digitale? Quali mezzi continueranno la loro ascesa? Io credo che, parafrasando il titolo di Iab Forum 2021 ‘Back to Humans’, il ruolo

Adv format, le preferenze di consumatori e marketer

Consumatori e marketer hanno diverse preferenze per quanto riguarda i formati pubblicitari: i marketer preferiscono oggi gli influencer content

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delle persone dietro a dati, algoritmi, intelligenze artificiali ritornerà a essere fondamentale. Parole come ‘purpose’ o ‘sostenibilità’ orienteranno sempre di più le scelte delle persone, e le aziende dovranno lavorare per costruire veri percorsi di valore. I canali digitali sono a doppia via, e soprattutto le nuove generazioni sono in grado di utilizzarli spesso meglio delle aziende. Per questo chi si occupa di comunicazione dovrà diventare più attento alla solidità della propria narrazione. Vedo una grande crescita in due strumenti che sembrano apparentemente agli antipodi: la televisione connessa, che fornirà ai marketer l’opportunità di arricchire con l’interattività l’utilizzo del mezzo ancora tra i più diffusi per la pubblicità, e l’audio che, come dicevo prima, ha davanti una grandissima evoluzione, grazie anche alla diffusione degli smart speaker e delle connected car. Nello specifico, quali saranno le nuove frontiere da esplorare? Ce ne sarebbero moltissime, scommetterei su quello che ora viene chiamato ‘WEB3’, ad esempio il mondo NFT (Non Fungible Tokens), che ha un potenziale enorme per estendere prodotti analogici nel contesto digitale. Interessante anche la direzione che sta prendendo l’entertainment online, considerando la confluenza di vari formati sotto un unico cappello. Vediamo, infatti, che il gaming, il mondo dei social, l’esperienza di prodotto e l’intrattenimento musicale (e non solo) si stanno spostando sotto un’unica matrice completamente nc digitale: il Metaverse.


SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards

2012-2016, LA PAROLA AI PRESIDENTI Dieci Anni di NC Digital Awards corrispondono a un periodo molto significativo per quanto riguarda la comunicazione digitale. Abbiamo chiesto ai presidenti che hanno guidato le giurie del premio in questo lasso di tempo di sintetizzare gli step più significativi che hanno caratterizzato l’evoluzione del comparto (PASSATO) e quali sono le nuove frontiere da esplorare (FUTURO). A CURA DELLA REDAZIONE

I nostri intervistati sono tutti concordi: la comunicazione digitale sta definendo una storia che continua a evolversi senza sosta. Il 2020 ha segnato un punto di svolta, confermando il digitale un mezzo chiave per la vita personale di ognuno di noi e la comunicazione dei brand. Anche la creatività ha compiuto passi da gigante guidata soprattutto da un cambio generazionale di professionisti che invece di adattare le liturgie dell’offline all’online hanno saputo costruire modelli di interazione e relazione nuove e performanti. Tre le grandi direttrici evolutive che riguarderanno piattaforme e persone: privacy, integrazione e la caduta della barriera tra fisico e digitale. Tra i cambiamenti più importanti spicca quello avvenuto nel mondo dell’informazione, che si è trasformato sia nella divulgazione sia nella fruizione da parte dei consumatori. Quali, dunque, i requisiti fon-

damentali per vincere nel business, in politica e nella sfera personale? Adattabilità, propensione a generare cambiamento e la capacità di avere e costruire e mantenere una visione propria, personale.

2012 SPAGNULO (Leo Burnett, ex Fiat):

“Digitale, alleato dei brand” PASSATO...

Negli ultimi dieci anni la tecnologia ha accelerato i progressi della industry come mai prima. Il 2020 ha segnato un punto di svolta, con un’evoluzione senza precedenti in pochi mesi. La pubblicità oggi ha una funzione sempre più strategica: dai micro-obiettivi di vendita ai macro-obiettivi di costruzione della marca. Inoltre, il digitale ha dato un contributo determinante nell’aiutare i brand a tenere saldo il legame con il consumatore e a farlo

con responsabilità, focalizzandosi su temi quali: ambiente, crescita sostenibile, inclusione sociale e culturale, diversità e responsabilità sociale. Le tappe principali della comunicazione digitale degli ultimi anni? ◆ 2018_Il native advertising ha migliorato la capacità di entrare in empatia con il pubblico stabilendo un rapporto di fiducia. ◆ 2019_L’intelligenza artificiale ha permesso di personalizzare l’esperienza pubblicitaria mostrando alle persone i prodotti giusti nel momento in cui sono più propensi ad acquistarli. E, grazie al machine learning, che a partire dai dati storici permette di prevedere i desideri di acquisto, oggi l’adv svolge un ruolo centrale nel percorso di acquisto. ◆ 2019-2021_Boom di voice/audio, immersive media e influencer marketing.

10 ANNI DI DIGITAL TRANSFORMATION_LE PAROLE CHIAVE Big Data Digital Shops E-commerce E-learning E-sports E-gaming Immersive media (realtà aumentata e virtuale) Influencer marketing Instant Messaging Intelligenza Artificiale

Live Streaming Mobile Payment Native Advertising Real Time Smart Working Social media Pay Per Use Video On-demand Virtual Events Voice/Audio (Podcast)

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Presidenti

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CHI È_MAURIZIO SPAGNULO Dopo la laurea in Economia, ha avviato la sua carriera nel Marketing Research specializzandosi nel campo della Brand Image. Nell’ex Fca, con ruoli di crescente responsabilità, si è occupato dell’adv dapprima del brand Lancia, successivamente di Fiat e del coordinamento delle attività media e digital marketing del Gruppo, vincendo due Leoni d’oro al Festival della Pubblicità di Cannes. Dal 2010 ha avuto la responsabilità del marketing communication di Alfa Romeo. Dal 2014 al 2017 si è occupato di Media prima in Maxus/Wpp poi in Starcom. Dal 2018 è tornato a occuparsi di advertising come general manager della sede torinese di Leo Burnett.

2020_All’inizio della crisi sanitaria, gli individui hanno beneficiato del digitale per soddisfare i bisogni primari, aumentando il consumo di news online, canali ecommerce, social media e App di videochiamata. In una seconda fase, l’attenzione si è concentrata sull’intrattenimento, con il consumo di video on-demand online, e nuovi canali come il gaming online e i podcast. Il consumo di Internet è cresciuto, con un ritorno a schermi più grandi anche grazie alla diffusione di smart working e smart learning, mentre le nostre case sono diventate sempre più connesse, grazie a connected tv e smart speakers.

FUTURO…

Il digitale è stato e continuerà a essere un mezzo chiave in questo scenario in costante evoluzione.

Il tempo speso online aumenterà ancora, guidato dalle consuetudini digitali degli ultimi anni: intrattenimento online, instant messaging, ecommerce e le sue nuove opportunità, smart working ed e-learning. Il retail ha subito una forte accelerazione nel processo di trasformazione e le aziende stanno adottando approcci innovativi per offrire ai clienti esperienze sempre più phygital: negozi digitalizzati, nuove procedure di acquisto digitali, assistenza virtuale. L’arrivo del 5G spingerà ulteriormente il video online: esports ed egaming, live streaming, eventi di realtà virtuale. Gli editori si concentreranno su nuovi modelli di business basati sulla personalizzazione e monetizzazione del prodotto attraverso nuove tipologie di abbonamento.

Maurizio Spagnulo, general manager della sede torinese Leo Burnett

2013 NOVELLONE (Augmented Creativity, ex Sky): “Il futuro tra

privacy, interconnessione e integrazione” PASSATO...

Nel Digitale, dieci anni sono un’era geologica. Se lo vediamo con un’ottica darwiniana ogni specie, ogni piattaforma social, ogni Dsp ha compiuto la sua evoluzione. Diventando più performante, più monetizzabile, più produttiva. E le persone non sono state da meno in questa logica evolutiva. L’utilizzo di servizi online, il caring digitale, l’e-commerce, l’experience-commerce stanno cambiando un po’ le vite di tutti noi. Anche la creatività ha compiuto passi da gigante guidata soprattutto da un cambio generazionale di professionisti che invece di adattare le liturgie dell’offline all’online hanno saputo costruire modelli di interazione e relazione tutte nuove e molto performanti.

Ventidue i giurati che nel 2012, sotto la guida di Maurizio Spagnulo (all’epoca nel Gruppo Fiat), hanno valutato in sessione plenaria, presso il The Hub Hotel di Milano, le campagne iscritte agli NC Digital Awards

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SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards

Nel 1986 inizia la sua carriera presso Ogilvy & Mather a Milano. Negli anni ‘90 passa a Leo Burnett e nel 1992 apre un ufficio a Torino per gestire Fiat, che in nove anni diventa la top 5 multinational client in Leo Burnett Worldwide. Nel 1997 assume il ruolo di Partner, due anni dopo di Coo di Leo Burnett Group Italy e di AD di Leo Burnett Roma. A Roma apre un ente di design della comunicazione nominato, dopo diversi anni, Design Agency of the Decade ed European Hub of Design di Leo Burnett. Nel 2009 viene nominato presidente e ceo di Leo Burnett Cee con la responsabilità di 15 Paesi. A metà 2011 entra in Sky per rinnovarne la piattaforma di branding. Passa a Vodafone nel 2014 come direttore brand e pubblicità Nicola Novellone, ceo & founder dove rimane fino al 2018 quando apre la società Augmented Creativity specializzata in marketing & Augmented Creativity communication advisory per grandi Brand. È strategic advisor del Coni e ha contribuito allo sviluppo del Brand Italia Team, progettando l’hub di contenuti e il deployment digitale e social per i Giochi Olimpici di Tokyo 2020.

FUTURO…

L’evoluzione è inarrestabile. Esistono tre grandi direttrici evolutive che riguarderanno piattaforme e persone. La prima è l’evoluzione del concetto di privacy. Saranno le persone a decidere il ‘cosa’, il ‘quanto’ e il ‘quando’ ricevere una comunicazione commerciale. Questo avverrà con salti quantici a volte molto onerosi per le aziende e per i brand. La seconda sarà l’interazione hardware. I nostri apparecchi analogici diventeranno sempre più interconnessi e funzionali ai singoli comportamenti. Il data capturing diventerà massivo e allargato, permettendo un’interconnessione e una relazione propositiva dei brand con i propri clienti e sposterà l’attenzione delle marche e quindi della creatività, sui terreni della loyalty e della brand reputation più che dell’acquisition transazionale. Il terzo sarà la completa caduta della barriera tra fisico e digitale sia come stile di vita sia come comportamento e relazione verso un brand. Una nuova unità di misura diventerà di uso comune e sarà il tempo di ingaggio o di utilizzo di un brand nell’arco dell’intera giornata. Questo porterà

a costruire una nuova razza evoluta di professionisti, molto più bravi a estrarre valore dai big data, e a creare proposition di comunicazione, in grado di fare la differenza nella vita delle persone.

2014 PRATOLONGO (Heineken):

“Siamo agli inizi di una trasformazione, non di un cambiamento” PASSATO...

Quando si parla di comunicazione digitale non si può che far riferimento all’accelerazione straordinaria dei social. Facebook,

NC Digital Awards 2013, a decretare i vincitori, un parterre composto da ventun membri della giuria, guidati da Nicola Novellone (all’epoca in Sky Italia)

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CHI È_NICOLA NOVELLONE

quanto meno in Italia, nel 2011 stava iniziando a prendere piede, Instagram e TikTok ancora non erano ancora arrivati, e gli influencer non esistevano nelle forme attuali. I social media nati come mezzo per condividere con conoscenti e amici fatti ed emozioni personali, sono oggi il secondo mezzo di informazione: secondo una ricerca Censis del 2020, il 31,7% degli italiani usa FB per informarsi, sostituendolo ai media tradizionali. Il mondo dell’informazione si è trasformato. I media sono diventati social, hanno iper moltiplicato l’informazione orizzontale e indotto una delegittimazione della stampa tradizio-


Presidenti

A giudicare i progetti in gara agli NC Digital Awards 2014, una prestigiosa giuria di ventotto professionisti della comunicazione, guidati dal presidente Alfredo Pratolongo (Heineken)

nale che non si è adeguata al cambiamento o ha rinunciato frettolosamente all’autorevolezza per rincorrere l’audience. Ma la trasformazione più significativa è avvenuta nella comunicazione politica, che parla direttamente alle persone fuori dai periodi elettorali, per poi raccogliere con campagne elettorali digitali strutturate, diventando più personalizzata, numerica e sociale. E poi anche battaglie su temi polarizzanti come l’eutanasia, combattute online da influencer e politici, che han-

no riscosso successo. A livello aziendale, la popolarità dei social per portare avanti strategie di business è stata messa a sistema, integrata. Ora è imprescindibile prevedere un piano media tra le varie declinazioni dei business plan, con strumenti studiati ad hoc per trasmettere nel modo corretto l’identità di una realtà aziendale o di un prodotto. Si investe per creare un ‘tone of voice’ migliore e identitario, quando possibile supportato dai big data. Pensiamo alle campagne di influencer en-

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CHI È_ALFREDO PRATOLONGO

Laureato in Bocconi, assume l’incarico di corporate affairs director di Heineken Italia nel 2005, a seguito di un percorso professionale iniziato in società di consulenza, maturato in imprese italiane come Replay e multinazionali come McDonald’s Italia. Sotto la sua guida, l’azienda imprime un nuovo Alfredo Pratolongo, presidente AssoBirra e impulso alle attività AssoBirra per la promoziocorporate affairs director Heineken Italia ne della categoria e implementa piani di Gruppo che integrano progressivamente le aree di comunicazione di marca, quelle di lobbying e reputazione, sostenibilità e responsabilità sociale, comunicazione interna e stakeholder management. Dal 2017 ricopre la carica di presidente della Fondazione Birra Moretti e dal 2021 di presidente di AssoBirra.

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gagement che, per quanto riguarda selezione dei talent e analisi dell’output, sono ampiamente supportate da algoritmi che calcolano l’affinità di personalità e post. FUTURO…

La tecnologia ha cambiato e personalizzato la dieta mediatica, ha evoluto e velocizzato il modo di fare e comunicazione, ha impattato sulla geografia e meccanismi della politica, quindi sui processi e decisioni. E tutto questo in poco più di un decennio e in tutto il mondo. Siamo agli inizi, è una trasformazione, non un cambiamento, cioè continua ad avvenire, si alimenta dei contenuti di miliardi di persone. I requisiti fondamentali per vincere nel business, in politica e nella sfera personale mantenendo un work-life balance positivo saranno l’adattabilità, la propensione a generare cambiamento e la capacità di avere e costruire e mantenere una visione propria, personale. I consumatori e le persone in genere cercano autenticità e sono in grado di percepire quando viene a mancare, quindi la comunicazione aziendale non potrà prescindere dalla trasparenza, per comunicare i propri valori e premierà chi non ha paura di esporsi e diventare driver di cambiamenti culturali.


SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards

I trenta giurati dell’edizione 2015 al lavoro presso la location 11clubroom di Milano, guidati dal presidente Elisabeth Leriche (Renault)

2015 LERICHE (Renault):

“Storytelling ed emozione nel dialogo brand/consumatore” PASSATO...

Questi dieci anni hanno visto tutti i trend in accelerazione e abbiamo assistito a una vera rivoluzione tecnologica con ripercussioni in termini di uso media e di creatività. In ordine temporale, direi che le principali evoluzioni sono state: 1. Il passaggio da desktop a smartphone come device cardine e lo sviluppo di format creativi dedicati. I formati video, quick, in grado di catturare l’attenzione in soli

5” con un modo diverso di fare storytelling (vedi Tik&Tok). 2. I business model basati su cellulare: social media, mobile payment e sharing economy che ha poi trasformato l’idea di individuo in comunità always-on, capace di consumare 24 ore su 24. 3. Il real time, grazie al potenziamento di internet: l’esplosione di Snapchat e delle sue storie, Instagram, Facebook & YouTube. 4. Un mondo di conversazioni. Tra persone, ma anche tra il brand e consumatori: l’esplosione degli influencer, l’uso dei bot e assistenti vocali. Parlare con, o attraver-

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CHI È_ELISABETH LERICHE

Laureata in Management all’Essec Business School, ha iniziato la sua carriera nel 1992 nel marketing di luxury brand come Cartier e Guerlain, per poi entrare in Publicis Italia nel 2001. Specializzata in communication marketing & digital, entra in Renault Italia dove viene nominata nel 2008, advertising & crm manager. Nel 2019, viene nominata Elisabeth Leriche, general manager Sodicam total customer experience director ed entra a far Italia e quality & services director Renault parte del Comitato di Direzione di Renault Italia con l’obiettivo di accelerare la digitalizzazione della customer journey del brand e aumentare la soddisfazione cliente. Da marzo 2021, ricopre il ruolo di quality & services director dove prosegue la sua sfida di trasformazione digitale e di soddisfazione cliente insieme allo sviluppo del business aftersales.

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so, le macchine è diventata un’abitudine. E il potenziale del voice non è stato ovviamente ancora tutto esplorato. Ci siamo resi conto che la tecnologia invece di ostacolare le conversazioni le ha ampliate. 5. Il long-tale. Il Covid ha creato una nuova modalità di dialogo tra brand e consumatori: il long view a casa. Con lo sviluppo delle piattaforme video, ma anche dell’home-training, dei video ‘do-it yourself’ e dei podcast, assistiamo a una nuova forma di dialogo dove finalmente lo storytelling e l’emozione riprendono il loro spazio. Indirizzato spesso a un pubblico più adulto questa forma deve ancora trovare il suo business model. FUTURO…

L’accelerazione tecnologica è tale che è ovviamente difficile fare delle previsioni. Posso solo dare un overview con l’esempio della rivoluzione che sta accadendo nel mondo automotive: più tempo per la fruizione di contenuti, always on, estrema personalizzazione... La trasformazione dell’auto in uno mezzo estremamente tech, sempre connessa, dove i display centrali diventano sempre di più grandi computer di bordo per la fruizione di nuovi contenuti. Lo sviluppo della guida autonoma che consentirà all’utente di aver un approccio diverso alla guida e al tempo passato in macchina. L’utilizzo abbondante delle potenzialità della voce e dell’intelligenza artificiale per permettere all’utente di ottenere tutto quello desiderato senza togliere le mani dal volante. Infine, le potenzialità infinte in termine di marketing strategico dei big data e dell’utilizzo dei dati connessi on-board per permettere di sviluppare offerte sempre piu ‘pay per use’ e personalizzate.


Presidenti

Mba e giornalista, si occupa di digitale dal 1995 (Saritel-Telecom Italia). È stato direttore marketing di I.Net (1997 al 1999), poi direttore marketing e comunicazione di Kataweb (Gruppo L’Espresso) e del Gruppo Inferentia Dnm, oggi Fullsix. Dopo un breve passaggio in Burson-Marsteller dove ha diretto e fondato la divisione MindStyle, si occupa dell’agenzia Gas Communication come managing director e partner. Nel 2007 diventa founder e ad di Quintessentially Italia (servizi di personal concierge). Advisor di Fashion Technology Accelerator, oggi è head of Innovation Promotion in Intesa Sanpaolo. Vicepresidente Ferpi e Assorel nel 2001 e 2006, dal 1997 è docente del Sole24ore Tony Gherardelli, head of Lifestyle per le aree marketing/comunicazione internet, beni di lusso. Autore del primo corso di e-learning Services Intesa Sanpaolo del Sole24ore e coautore del libro ‘Marketing management’. Dal 2004 al 2010 è stato titolare della cattedra di marketing non convenzionale presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione all’Università La Sapienza.

2016 GHERARDELLI (Intesa Sanpaolo):

“Essere on line o meno è ormai indistinguibile” PASSATO...

Dieci anni sul digitale sono un’era geologica, ma avendo il privilegio, e purtroppo l’anzianità di occuparmi di digitale dal

1995 non mi piace più distinguere la velocità del cambiamento digitale da quello del mondo fisico come se fossero due universi differenti con punti di contatto e di integrazione, ma pur sempre differenti. Ecco, se dovessi indicare il più grande cambiamento culturale e di mindset degli ultimi 10 direi proprio che il neologi-

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CHI È_TONY GHERARDELLI

smo del filosofo italiano Luciano Floridi di ‘Onlife’ che spazza per sempre i dubbi sul fatto che la nostra vita sia ormai indistinguibile tra l’essere on line o meno, si candidi a essere la vera differenza rispetto al 2011. Ovviamente la creatività ha seguito l’evoluzione dei mezzi, come sempre accade, a mio parere, nella comunicazione tecnologica, ma il grande salto è stato soprattutto culturale. Sono molto orgoglioso di aver fatto parte di questo cambiamento dall’osservatorio privilegiato degli NC Digital Awards da giurato e, in un caso, anche da Presidente di Giuria. FUTURO…

Se rispondessi realtà virtuale, ambienti immersivi, nuovi e diversi touchpoint tra azienda e clienti oppure Metaverso (giusto per restare in tema di stretta attualità come l’ultima iniziativa di Zuckemberg) probabilmente non mi sbaglierei di molto e infatti è quello che farò. Credo anche però che la gran parte dei device e delle interfacce uomo-macchina per usare una vecchia definizione, resteranno valide anche tra 10 anni perché l’evoluzione tecnologica dei mezzi di comunicazione ci ha insegnato che ha sempre proceduto per stratificazioni successive e quasi mai per nc sostituzione.

L’edizione 2016 ha visto riuniti in sessione plenaria al Memo Restaurant di Milano una giuria composta da 31 accreditati professionisti, guidati da Tony Gherardelli (Intesa Sanpaolo)

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SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards

2017-2021, LA PAROLA AI PRESIDENTI Continua il nostro giro di microfono tra i Presidenti di giuria che hanno fatto la storia degli NC Digital Awards. Dalle loro parole il ricordo degli step principali che hanno caratterizzato l’evoluzione della comunicazione digital negli ultimi dieci anni (PASSATO) e le nuove frontiere che si stanno materializzando davanti a nostri occhi (FUTURO). A CURA DELLA REDAZIONE

Secondo gli ex Presidenti di Giuria degli NC Digital Awards, parlare di dieci anni di digitale è come parlare di un secolo intero. Un periodo evolutivo inimmaginabile, che ha visto l’ascesa di tecnologie e piattaforme. A farla da padrone, anche in comunicazione, i social media, il cui successo è stato facilitato dalla diffusione dei dispositivi mobili. Anche in termini di creatività sono numerose le innovazioni: dall’arrivo delle stories a quello dei live streaming, dall’augmented reality alla near field communication. Il futuro vedrà il potenziamento delle piattaforme, app e soluzioni tecnologiche già in essere, la personalizzazione di qualità, oltre allo spopolare del Metaverso. Al centro, non solo il consumatore, ma le Persone, e i loro bisogni, da conquistare attraverso fluidità, sperimentazione ed entertainment.

2017

FUTURO…

PANIZZA (Enel Group):

Prevedere il futuro è sempre complesso, soprattutto parlando di ambiti molto caotici come quello del digitale. Sicuramente da tenere d’occhio la scommessa di Zuckerberg sul Metaverso, perché potrebbe essere qualcosa che cambia davvero tutto, soprattutto per la comunicazione. Io credo poi che le piattaforme social media resteranno centrali nella fruizione dell’utente (e quindi nell’investimento dei brand). Anche se probabilmente la leadership di Facebook (con Instagram e Whatsapp) non sarà intaccata significativamente, l’offerta si amplierà come sta già avvenendo con TikTok, Twitch, Discourse, Snapchat e molti altri. Credo che il futuro sarà più policentrico. E poi prevedo un ‘grande ritorno’ dei siti internet e degli owned media come canali di comunicazione. Senza arrivare all’estremo di Bottega

“Il futuro sarà policentrico” PASSATO...

In termini di mezzi senza dubbio gli ultimi 10 anni sono stati caratterizzati dai social media e dalla diffusione dei dispositivi mobili. Anche in termini di creatività si potrebbe dire molto, ma dovendo selezionare direi: l’arrivo delle stories, dei live streaming, l’Augmented Reality da smartphone e la Near Field Communication. La somma di queste cose ci ha regalato una comunicazione ubiqua, in grado di intrattenere e informare adattandosi a contesti di fruizione molto diversi, tutti decisi dall’utente. L’effetto principale di queste tecnologie è stato davvero quello di mettere l’utente al centro permettendogli di fruire di contenuti in modo più personalizzato.

Head of communications delle Global Customer Operations di Enel Group, focalizzata a creare nuove opportunità nella relazione con i 75 milioni di clienti nei 30 paesi in cui opera. In precedenza, è stata responsabile della Global Digital Communications del gruppo, dove si è occupata della comunicazione digitale end to end, dalla strategia fino all’esecuzione, (compresi tutti i touchpoint digitali e i canali social media del gruppo, con un focus su UX e Data-Driven Decision Making). Ha lavorato come giornalista sia in Italia sia in Uk per 18 anni. Dopo aver lavorato per testate di moda e di lusso come Vanity Fair e Vogue Italia, è diventata caporedattrice di Wired.it, prima di entrare nel digital HQ di Condé Nast. Successivamente è diventata branding & communication manager presso YOOX, dove si è occupata delle attività editoriali e del content marketing.

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CHI È_ISABELLA PANIZZA

Isabella Panizza, head of communications Global Customer Operations Enel Group


Presidenti

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CHI È_FRANCESCO GABRIELLI Con una Laurea in Comunicazione e un Master in Marketing Management, entra nel mondo del lavoro con un progetto L’Oréal per poi continuare il suo percorso in Star Alimentare. Diventa digital pr & social media manager del Gruppo Radio Italia dove colleziona numeri da record e numerosi premi e case history. Cresce come digital communication & ecommerce manager in Swarovski per approdare poi in Barilla come digital marketing & ecommerce manager. Durante tutta la pandemia è head of ecommerce marketing di Carrefour e a giugno 2021 arriva in The Walt Disney Company Italia come responsabile di tutto l’eCommerce del prodotto a licenza, cross categoria e per tutti i brand della Company.

Veneta che abbandona Facebook in favore di un proprio canale di comunicazione, sicuramente l’evoluzione del mondo dati e privacy porterà a una rivalorizzazione dei canali diretti nel media mix di comunicazione delle aziende. Lo stiamo già vedendo in essere con la rinascita dei siti corporate che da semplici canali per gli investitori o i media, sono diventati dei veri e propri hub editoriali.

2018 GABRIELLI (The Walt Disney Company, ex Barilla): “Largo al Metaverso” PASSATO...

Pensiamo al digitale e nello specifico ai social media che hanno guidato questi 10 anni. Partendo da lontano, il primo grande

cambiamento è sicuramente il profondo e repentino passaggio che abbiamo vissuto, da una comunicazione mono direzionale, azienda-consumatori, alla cosiddetta two-way communication. Le piattaforme social, ma anche le marche che iniziavano a presidiarle con pagine ufficiali, iniziavano a dare finalmente ascolto ai loro clienti e a dialogare con essi in uno scambio ad armi quasi pari. Per citare il mio mentore Giampaolo Fabris, le marche stavano quindi per conoscere il passaggio dei loro clienti da consumatori a consumAttori. È l’avvento dello Ugc (user-generated content). È il contenuto a guidare. Brand e persone possono crescere e convivere sugli stessi canali spalleggiandosi vicendevolmente. Lo intuisce subito la ‘nostra’

Francesco Gabrielli, ecommerce manager The Walt Disney Company Italia

Chiara Ferragni che ben presto diventa la testimonial mondiale per antonomasia di una nuova figura, quella dell’influencer. Ora siede (anche) nel consiglio di amministrazione di un famoso brand del lusso. La figura dell’influencer, quindi, cambia e si evolve, ma anche le logiche e gli algoritmi, cambiano e si evolvono continuamente. Contenuto e reason why rimangono al contempo centrali per la buona riuscita di qualsiasi nuovo progetto ovunque esso venga lanciato e gestito. FUTURO…

I cambiamenti saranno molteplici e imprevedibili. Oggi l’adozione di nuove tecnologie e nuovi prodotti è più veloce di quanto sia mai stata. Se pensiamo che per il telefono fisso il tempo impiegato per

A sx: i trentadue giurati della VI edizione (2017) e il presidente Elisabetta Panizza (Enel) al lavoro presso il Blue Note di Milano. A dx: la giuria 2018 (Milano, Blue Note) al lavoro sotto la guida di Francesco Gabrielli (all’epoca in Barilla)

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SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards

Laureato al Politecnico di Torino in Ingegneria Informatica, in Bauli dal 2015, è il media & communication manager del Gruppo, responsabile della definizione e implementazione della strategia di comunicazione integrata, per il gruppo e per i brand che ne fanno parte. Vanta una lunga esperienza nel settore del Fmcg maturata in Barilla dove ha trascorso oltre sette anni, iniziando nel dipartimento IT per poi appassionarsi alla comunicazione digitale e non, tanto da farne il suo mestiere.

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CHI È_ALBERTO RASELLI

Alberto Raselli, media & communication manager Bauli

arrivare a 50M di utenti fu 75anni, 2anni invece per Facebook e solo 19giorni per PockemonGO capiamo bene quanto il digitale possa essere un fenomenale acceleratore di processo. Pensando a coloro che continueranno la loro ascesa, vedo sicuramente TikTok, mentre come nuove frontiere annovererei di certo Meta (ex Facebook) che sembra si stia preparando per fare la parte da protagonista anche nei metaversi. Metaversi che saranno interessanti sia per la comunicazione digitale, ma anche dal punto di vista e-commerce. A riprova di ciò, sono già stati resi pubblici gli investimenti su questa nuova frontiera da parte di importanti multinazionali. Aziende del mondo Fmcg, ma anche del Fashion, del Tech e altro. Le novità su Nft (Non-Fungible Token),’Crypto cose’, Blockchain, Web3, etc. sono invece ancora apparentemente più lontane dal ns focus Italia anche se, anche su queste, grandi nomi stanno già investendo e aprendo progetti.

2019 RASELLI (Bauli): “Digital, da nuovo

canale a punto di interazione” PASSATO...

Credo che in questi dieci anni sia cambiato radicalmente il ruolo del digital nelle strategie di comunicazione, diventando una delle leve strategiche più potenti a disposizione delle aziende. Il primo step importante è stato quando il digital, da ‘nuovo canale di comunicazione’ da conoscere/presidiare/controllare e che, in qualche modo, si contendeva budget e importanza con i mezzi classici (con la tv in particolare), è diventato un punto

Il Talent Garden Calabiana di Milano ha ospitato la giuria 2019 diretta da Alberto Raselli (Bauli Group)

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di interazione con le persone, un’opportunità in più per farsi conoscere e per conoscere meglio il consumatore. Il secondo step è stato quando si è capito che il dato, da sempre utilizzato per verificare a posteriori la qualità e l’efficacia di un’attività o di una campagna, è diventato uno degli aspetti fondamentali da elaborare e sfruttare anche (e soprattutto) in fase di ideazione creativa, pianificazione media ed esecuzione su tutti i mezzi. E il digital, con i giusti strumenti e il giusto approccio, è senza dubbio il canale più adatto a raccogliere questo tipo di informazioni.


Presidenti

La prima versione all digital (in streaming dagli studi di NoloFactory a Milano) della giuria (2020) ha visto al lavoro circa 40 professionisti, guidati da Elisabetta Corazza (Danone)

FUTURO…

Oggi, abbiamo uno scenario digitale molto dinamico e ricco di opportunità di comunicazione. La nascita di nuovi social, la diffusione massiva dell’e-commerce e il proliferare di nuove start-up nel mondo digital ne sono un ottimo esempio. Le Persone avranno a disposizione sempre più servizi digitali per il mondo fisico e sempre meno tempo (e voglia) per selezionare informazioni specifiche su prodotti/brand. Immagino un futuro con canali/app/mezzi sempre più verticali, nati per uno scopo specifico e specializzati

nel garantire un servizio singolo, ma di alta qualità. Per le Aziende la sfida rimarrà quella di sempre: comprendere l’evoluzione di questo scenario, sfruttare tutte le occasioni di contatto per catturare l’attenzione del consumatore e trasferire un messaggio di brand/prodotto. Le armi a disposizione saranno quindi la conoscenza approfondita del proprio pubblico, non solo come consumatori ma come Persone, e la creatività, che secondo me rimane comunque la chiave principale per riuscire a ‘bucare’ lo schermo, qualunque esso sia.

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CHI È_ELISABETTA CORAZZA

Laureata in Architettura, fin da subito, si appassiona all’allora nascente mondo del web. Da quel momento si occupa di sviluppo di siti collaborando con le principali web agency italiane fino al 2008, anno in cui è chiamata a far parte del team che fonda Vml, la unit digital dell’attuale VmlY&R. Qui, come digital project manager, ha l’occasione di lavorare Elisabetta Corazza, head of digital a importanti progetti digitali. Nel 2013 entra come marketing Danone digital & crm manager in Danone, dove attualmente ricopre il ruolo di Head Of Digital Marketing occupandosi delle strategie digitali di tutti i marchi Danone per l’Italia.

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2020 CORAZZA (Danone):

“More snackable creativity less memorability” PASSATO...

Dieci anni nel mondo digitale valgono 100. È sufficiente pensare che, ad esempio, Instagram è nato il 6 ottobre del 2010 (poi acquisito da FB nel 2012) o TikTok, nella sua forma attuale, esiste ‘solo’ da agosto del 2018. Il ruolo delle piattaforme (e dei loro algoritmi) è stato centrale nel determinare l’evoluzione delle strategie digitali delle aziende (e lo spostamento degli investimenti), così come la nascita (e la crescita esponenziale) dell’influencer marketing. Lato creativo è stato complesso affrontare questa rapidissima evoluzione, perché i trend hanno la caratteristica di nascere dal basso, dalle community e questo ha creato da un lato nuove opportunità (anche con la nascita di nuove figure professionali, come ad esempio il social media manager), ma la velocità con cui nascono e muoiono (‘snackable creativity’ la chiamerei) non sempre aiuta alla memorabilità (e di conseguenza alla conversion). FUTURO…

È molto difficile fare previsioni perché ‘dipendiamo’ principalmente dalle piattaforme e dai loro algoritmi che, a loro volta,


SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards

Una quarantina di manager di aziende top spender guidate da Giulia Staffieri (Golden Goose) hanno assistito alle digital live presentation degli NC Digital Awards 2021

dipendono da logiche economiche su vasta scala. Andremo sempre di più verso la spinta alla conversione, l’inarrestabilità dell’e-commerce (sotto tutte le sue forme) e l’esperienza d’acquisto diventerà sempre più fluida: non più quindi solo siti ‘ad hoc’ per gli acquisti, ma la possibilità di convertire ovunque, virtualmente, ci troviamo. Dal punto di vista delle nuove frontiere sto guardando con grande interesse al fenomeno degli Nft (Non-Fungible Token) le cui applicazioni, nel creare contenuti unici, penso che a breve interesseranno anche le aziende.

2021 STAFFIERI (Golden Goose):

“Fluidità, sperimentazione ed entertainment” PASSATO...

Difficile riassumere tutto in una riga. Proverò con qualche buzzwords di questi ultimi 10 anni: #tv #high-impact #omni-channel #customer-centric #digital first #seamless #no-channel. La domanda è rimasta sempre la stessa, ma abbiamo provato a dare risposte simili tramite mezzi diversi, prima solo tradizionali, poi sempre più digitali. La

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CHI È_GIULIA STAFFIERI

A 34 anni, può contare su un forte track-record come imprenditrice e come senior executive in multinazionali, tra cui VF Corporation, Kering, YooxNet-a-Porter e MediaMarktSaturn Retail Group. A 20 anni, mentre studia Management all’Università Bocconi, co-fonda una start-up digitale, poi venduta con successo a un Venture Capitalist. Ha lavorato tra Usa, Svizzera, Italia e Germania, diventando Giulia Staffieri, chief digital Golden Goose a 30 anni la più giovane director di MediaWorld Italia. Ha scalato le gerarchie aziendali, iniziando come head of digital experience, poi customer & digital director occupandosi inoltre di crm, loyalty e customer care, ampliando ancora le proprie responsabilità al dipartimento IT, fino a essere nominata global head of digital nella Holding tedesca. Recentemente ha iniziato una nuova avventura quale chief digital in Golden Goose. È, infine, membro dell’Advisory Board dell’Osservatorio Innovazione Digitale del Politecnico di Milano e membro & contributor del Forbes Technology Council.

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creatività si è evoluta su un binario parallelo, iniziando a utilizzare i mezzi solo come leva e non più come fine ultimo. Abbiamo avuto modo di assaporare campagne bellissime, sempre più incentrate sul valore del singolo individuo e sulla creazione di un rapporto di fiducia con il Brand. Attraverso varie fasi, quindi, siamo oggi giunti a un utilizzo più consapevole dei mezzi digitali, che sapientemente mixati con quelli ritenuti più tradizionali, possono veramente fare la differenza nel veicolare il messaggio al cliente giusto e nel momento giusto. FUTURO…

Fluidità, sperimentazione ed entertainment. Questa l’aspettativa per i prossimi dieci anni. Audio, realtà aumentata e virtuale rappresentano solo i trend che stiamo registrando nel presente… Chi può dire se saremo realmente in un mondo Meta? ‘Ready player one’. I primi tentativi di una realtà dove tutto è virtuale - comunicazione inclusa - sono partiti già ben prima di dieci anni fa e oggi registriamo un’accelerazione sempre più forte in tal senso. Ma è veramente il mezzo a fare la differenza? Certo che no, i mezzi, come ci insegna la storia, sono invarianti all’interno di questa equazione. Di sicuro le competenze tecnologiche e digitali latu sensu andranno affinate, ma il fattore differenziante sarà sempre e comunque costituito dalla creatività e dalla capacità intrinseca di interpretare il bisogno del cliente in tutte le sue molteplici espresnc sioni.


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Annual della

Creatività

Annual degli Eventi

MARKETING BOOK


SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards

SILENZIO, PARLANO I CREATIVI Dieci anni di NC Digital Awards, 10 anni di creatività. Giro di microfono tra le agenzie che dalla nascita del premio si sono passate il testimone salendo sul gradino più alto del podio. Qual è il loro ricordo dell’evoluzione del digitale in questo lasso di tempo e quali i nuovi trend da cavalcare? Ai professionisti della creatività l’ardua sentenza. DI MARINA BELLANTONI

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Ad aver contribuito alla storia e alla crescita degli NC Digital Awards non sono stati esclusivamente i professionisti delle giurie che si sono avvicendate negli anni, ma anche e soprattutto le campagne vincitrici delle diverse edizioni e i creativi che le hanno ideate e sviluppate. Progetti diversi tra loro, ma accomunati da grandi idee creative. Ai rappresentanti delle agenzie vincitrici dei Grand Prix abbiamo chiesto di fare il punto su passato e futuro, per aiutarci a tracciare una, seppur parziale, storia del digitale dal 2012 a oggi.

2012 SCOTTO DI CARLO (M&C Saatchi):

“Essere consistenti, rispettando l’essenza di una marca” Credo che la cosa più significativa sia che adesso non la chiamiamo più comunicazione digitale. È comunicazione che si sviluppa su canali digitali seguendo i codici del canale stesso, ma prima di tutto è comunicazione. L’incremento esponenziale del numero di device nelle mani delle persone ha fatto sì che i video siano diventati la forma espressiva principale, grazie alla loro fruizione sempre più massiccia, ma anche i podcast hanno acquisito via via maggiore importanza. Ma da sempre è così: quando un media dopo un primo periodo di rodaggio diviene parte della vita e dell’uso comune, le forme di comunicazione possono crescere ed evolversi. Parlando di nuove frontiere, viene spontaneo parlare del Metaverse che forse per ora viene più

‘Don Natale’ (M&C Saatchi per Sky)

10 ANNI DI DIGITALE_LE PAROLE CHIAVE • Audio • Blockchain-based adv • Branded content • Contaminazione • Contenuti • Data driven • E-commerce • Entertainment • Frammentazione • Gaming • Influencer marketing • Integrazione

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• Interattività • Internet of Things • Linguaggi • Metaverse • Multicanalità • On demand • Realtà aumentata • Realtà virtuale • Social • Storytelling • Touchpoint • Video


Protagonisti

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3 1. Luca Scotto di Carlo, creative partner & co-founder M&C Saatchi 2. Mirco Pagano, chief creative officer Tbwa\Italia 3. Daniele Dionisi, executive creative director Dlv Bbdo 4. Gaspare Riccobene, head of customer experience & innovation VMLY&R

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associato alla sfera del gaming alla Ready Player One, ma le applicazioni soprattutto in alcuni settori saranno di certo sorprendenti. Vedo tanta frammentazione, perché ogni target – anche questa una parola in disuso – vorrà e avrà i suoi canali di appartenenza e sarà di certo una bella sfida per i brand che dovranno essere consistenti seppur utilizzando toni di voce diversi,

5. Alberto Marzo, account supervisor Dlv Bbdo

5

motivo per cui l’essenza di una marca sarà una cosa fondamentale da rispettare.

2013 MIRCO PAGANO (Tbwa\Italia):

“Creatività: creare qualcosa che non c’è, con qualcosa che c’è” Creatività vuol dire creare qualcosa che non c’è, con qualcosa che c’è. E in questi

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dieci anni abbiamo avuto la fortuna di assistere a un proliferare di nuovi strumenti, mezzi, canali e linguaggi con cui misurarci. Penso alla moltiplicazione e affermazione dei social network, con una penetrazione sempre maggiore in ogni fascia di età, all’esponenziale presenza del mobile nelle nostre vite, alla contaminazione tra canali, al confine sempre più labile tra reale e virtuale. Insomma, abbiamo avuto tanti ingredienti in più e abbiamo anche avuto modo di conoscerli meglio, per creare qualcosa di sempre nuovo. Certo abbiamo anche un pubblico che fagocita tutto molto velocemente e che si stanca facilmente dei nuovi piatti che gli serviamo, quindi

‘Balls Dream Band’ (TBWA\Italia per Henkel)

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SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards

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‘Fulmina i tuoi limiti’ (Dlv Bbdo per PepsiCo-Gatorade)

2015 GASPARE RICCOBENE (VmlY&R):

“Il futuro? Tra contenuti e multicanalità”

digital si portava dietro. La maggior parte delle persone non vuole interagire attivamente con la comunicazione. Vuole vederla se gli interessa. Commentarla se gli suscita un pensiero. Dovrebbe esserci un’ascesa di TikTok, che ha risolto il problema dell’interattività con il brand affidandola ai creator, persone che amplificano i messaggi pubblicitari per lavoro. In generale, prevedo più che altro una polverizzazione dei canali. I messaggi più forti, darwinianamente, irromperanno su tutti i social uscendo dalla loro piattaforma nativa.

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dobbiamo continuare a guardare avanti, per creare qualcosa di sempre più nuovo. Penso che uno dei cambiamenti più grandi avverrà quando non distingueremo più la comunicazione digitale, per quanto il digitale avrà permeato le nostre vite, in ogni singolo aspetto. Penso, ad esempio, agli assistenti vocali con cui gestiamo tutti i nostri device, le nostre case, le nostre auto. Penso a wearables sempre più performanti e meno invasivi, capaci di accompagnarci in ogni momento quotidiano, integrandosi tra di loro. E penso a un livello di contaminazione tale per cui il nostro televisore, non sarà altro che un grande laptop. E a quel punto, ancora di più, ci renderemo conto che le idee resteranno sempre la nostra arma più potente.

L’evolversi della tecnologia, e soprattutto gli ultimi due anni di pandemia, hanno fortemente condizionato e cambiato le nostre abitudini. L’avvento di servizi che erano prevalentemente off-line sui canali on-line e la nascita di altri nuovi sistemi digitali (Siri, Alexa, piattaforme di gaming come Twitch, ecc.) ha radicalmente trasformato la nostra esperienza e relazione con le persone, le marche e i prodotti. Attività che fino a ieri sembravano irrealistiche, come acquistare un’auto dal proprio smartphone attraverso un social media, sono adesso realtà. Nuovi touchpoint e innovative funzionalità hanno permesso di esprimere la creatività anche sotto nuove forme come ad esempio le ‘live stories’ di Instagram o i video brevi di TikTok e Snapchat. La comunicazione digitale sarà certamente influenzata dal progredire dell’innovazio-

2014 DANIELE DIONISI (Dlv Bbdo):

“I social, file rouge tra passato e futuro” Lo snodo principale è stato senza dubbio lo sviluppo dei social, che di fatto ha infranto il mito dell’interattività con il cliente che il

‘Guarda tu Stesso’ (Y&R/VML per Barilla G. e R. F.lli)

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Protagonisti

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‘Happy Tears’ (Proximity Bbdo per Tempo)

ne tecnologica dei sistemi e dei dispositivi (per es. i nuovi occhiali realizzati da Rayban in collaborazione con Facebook/ Meta…) con i quali interagiamo durante la nostra giornata. Le auto diventeranno nuovi touchpoint digitali, mentre la digitalizzazione della TV consentirà di fruire di contenuti sempre più personalizzati e consistenti con gli altri canali. Anche il ruolo dei marketplace (Amazon Video, Music, Prime etc.) sta cambiando e sempre di più rappresentano la destinazione per i consumatori che cercano maggiori informazioni su marche e prodotti e veri e propri hub di contenuti e servizi. Nei prossimi anni assisteremo certamente a una ulteriore ascesa dei social media. I principali player a livello globale come Meta, Microsoft e Google hanno già iniziato ad esplorare il ‘Metaverso’, uno

spazio dove il virtuale si fonde con quello fisico e anche qui si apriranno qui dei nuovi scenari sfruttando le tecnologie di realtà virtuale, realtà aumentata ed e-commerce. Visto il continuo evolversi della tecnologia e dei mezzi di comunicazione, diventa sempre più cruciale il ruolo dei contenuti ed è importante da parte delle aziende il costante focus sul consumatore e sui micro-momenti che caratterizzano la sua esperienza attraverso una comunicazione che sia a tutti gli effetti multicanale.

2016 ALBERTO MARZO (Dlv Bbdo):

“Comunicazione tailor-made, data driven e hyper-targettizzata” Gli ultimi dieci anni nella comunicazione digitale corrispondono ad un’era geologi-

10 ANNI DI NC DIGITAL AWARDS_I VINCITORI 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021

‘Don Natale’_M&C Saatchi per Sky ‘Balls Dream Band’_Tbwa\Italia per Henkel ‘Fulmina i tuoi limiti’_Dlv Bbdo PepsiCo-Gatorade ‘Guarda tu Stesso’ _Y&R/VML per Barilla G. e R. F.lli ‘Happy Tears’_Proximity Bbdo per Tempo ‘#LaMarchetta’ _H48 per Carrefour Italia ‘Buondì Motta - L’Asteroide’_Phd Media (creatività Saatchi & Saatchi) per Bauli ‘Stravoglia d’estate - Volagratis ft J-Ax’_Hello per lastminute.com ‘Hipro – Conquistatelo’_Miyagi per Danone ‘Diverse ma uguali’_Bitmama per Viatris

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ca in termini di evoluzione del settore. Da un lato, la frammentazione dei canali ha significato opportunità di crescita rapidissima per molte nuove realtà e un’amplificazione di possibilità e diversificazione di scelta per gli utenti. Dall’altro, in termini più strettamente creativi, significa un grosso sforzo di adattamento al contesto per riuscire a individuare insight, modalità di fruizione, contenuti e messaggi che siano davvero rilevanti nel flusso ininterrotto e iper-frammentato di opportunità di relazione con il target. La creatività è sempre più tailor-made, tutto questo si inserisce però in un contesto di generale cautela negli investimenti da parte dei brand che rende sfidante il lavoro di chi ha come pilastro la qualità dell’output creativo. Continuerà il trend di una comunicazione data driven e hyper-targettizzata, una strategia digitale ad alte prestazioni basata sulla profonda conoscenza dei comportamenti diventerà un must per i brand. I mezzi sono destinati ad aggiornarsi ed evolversi, morire e nascere molto velocemente, ma da un lato gli eventi ibridi (live / on-line) resteranno una alternativa efficiente e funzionale da affiancare a quelli esclusivamente fisici, dall’altro lato resterà forte la voglia di vivere live experience sempre più immersive e coinvolgenti per stringere legami emozionali con i brand.


SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards

1. Pasquale Ascione, ceo/founder H48 2. Roberto Iannetti, head of digital Phd Italia 3. Alessia Dordoni, content and communication director lastminute.com 4. Giuseppe Azzone, managing partner Miyagi

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2017 PASQUALE ASCIONE (H48):

“Intrattenimento e contenuto al centro” L’anno in cui abbiamo vinto noi ha quasi rappresentato un punto di svolta: si è iniziato a rendersi conto che bisognava fare comunicazione e non più solo adv in senso stretto. Il prodotto non è stato più il centro di tutto, ma contava coinvolgere il pubblico su vari livelli. Anche il nostro branded content è stato sinonimo di cambiamento nelle modalità di fare comunicazione: il digitale, con l’avvento dell’influencer marketing, non è più stato solo un canale, ma un vero e proprio modo di comunicare a 360 gradi. Soprattutto ci si è resi conto che sui social esistevano le generazioni digital native e millennials e bisognava parlare il loro linguaggio. La pandemia ha sicuramente ac-

celerato un processo di digitalizzazione già in atto, aprendo le porte dei nuovi linguaggi a tutte le generazioni. In termini di trend, il mondo dell’influencer marketing è in piena esplosione che si presenta più evoluto, meno tattico rispetto a qualche anno fa e quindi più consapevole, competente, strategico e legato al mondo dei dati e dei risultati. Altro mondo da osservare con attenzione è sicuramente quello del gaming. Un trend che ha subito un boost incredibile in

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questi ultimi due anni e continua a crescere in modo esponenziale. L’intrattenimento e il contenuto rimangono un punto centrale nella narrativa delle marche, che puntano a diventare sempre di più media company, per offrire alle audience sempre più esigenti, contenuti diversi dal prodotto, che diventa un elemento del sistema, non più il centro assoluto. Più lontano ma interessante da osservare è il mondo della realtà virtuale, sicuramente prospettico ma ancora teorico e poco concreto. Sempre attuali i trend che puntano ad abbracciare un mondo valoriale, importante per le nuove generazioni. Attenzione al pianeta, benessere in generale, cause sociali. Tematiche sempre più attuali, ma che vanno sostenute con sostanza e coinvolgimento attivo.

2018 ROBERTO IANNETTI (PHD Italia):

“Esplorare le innovazioni ed essere protagonisti del cambiamento” Negli ultimi dieci anni ci siamo trovati di fronte a un’esplosione cambriana della tecnologia guidata dai social, dall’utilizzo cre-

‘LaMarchetta’ (H48 per Carrefour Italia)

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Protagonisti

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Buondì Motta - L’Asteroide (Phd Media - creatività Saatchi & Saatchi - per Bauli)

scente di dati e dalla possibilità di targettizzare le audience in real time. Abbiamo anche visto una crescita della complessità e una frammentazione delle attività di marketing, trovandoci così oggi a utilizzare diverse strategie contemporaneamente e per diversi obiettivi, dal moment marketing all’hyper local passando per l’utilizzo degli influencer e del programmatic con audience predittive. Tra i grandi fautori di questo cambiamento anche l’e-commerce, che ha scardinato le dinamiche pre esistenti e modificato le abitudini di acquisto (nel 2021 gli acquisti online in Italia valgono quasi 40 mld di euro), spinto del direct to consumer. Questa complessità ha creato grandi opportunità, ma anche un po’ di confusione, proprio perché la progressione tecnologica è andata di pari passo con un cambiamento radicale nel consumo dei media, spinto dal periodo pandemico. Nell’ultima pubblicazione di Phd ‘Shift, A Marketing Rethink’ abbiamo elencato le macro forze del cambiamento fino al 2030. Il primo tema riguarda la separazione fisica e la distanza che gli schermi ci stanno già ponendo nel quotidiano e che si va a scontrare con livelli di attenzione sempre più bassi nel consumo dei media. Un altro argomento molto discusso è la rottura del

patto di fiducia con le marche, che devono sempre più indossare abiti differenti, dato che i consumatori chiedono che i brand stessi si occupino di migliorare il mondo in cui viviamo, attivamente. Dovremo anche affrontare situazioni diverse come, per esempio, i micromomenti di shopping dei consumatori - che spesso accendono un dispositivo ed effettuano un acquisto in meno di 70 secondi. Dobbiamo inoltre comunicare nel mondo dei nuovi social, nel quale ognuno è in un qualche modo influencer. L’Internet of Things e i wearable devices ci porteranno non solo a una connessione maggiore, ma dovranno insegnarci a leggere e utilizzare meglio i dati del nostro quotidiano, per migliorare la nostra vita e farci essere anche più consapevoli del nostro digital footprint. Si è anche parlato molto di trasparenza e sicuramente vedremo crescere la blockchain-based advertising, che ci aiuterà nella sicurezza di transazioni e investimenti pubblicitari, ma anche nella decentralizzazione delle informazioni. Proprio sulle informazioni e sui dati si continuerà a combattere la grande battaglia economica e strutturale della nuova comunicazione digitale. Un argomento a parte riguarda il Metaverso. Sarà interessante capire l’impatto che avrà lo spazio digitale con quello reale, tenen-

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do anche conto della forte appropriazione da parte di grandi player nel rendere questo ecosistema privato. Il nostro obiettivo diventa quindi quello di esplorare le innovazioni, oltrepassare le frontiere e permettere ai brand di raggiungere i loro obiettivi essendo sempre più protagonisti del cambiamento tecnologico, sociale ed economico di cui abbiamo fortemente bisogno.

2019 DORDONI (lastminute.com):

“La velocita sarà la chiave del successo” La diffusione di internet negli ultimi dieci anni e il web alla portata di tutti hanno portato la comunicazione digitale a crescere in maniera esponenziale, guadagnando territori e spazi ai mezzi più tradizionali, e diventando un punto di riferimento nell’informazione, nella politica, nell’istruzione e nell’e-commerce. Gli ultimi due anni di pandemia, hanno dato un boost alla rivoluzione digitale, muovendo sempre di più le abitudini di acquisto all’online. C’è stata una proliferazione di nuovi canali di comunicazione e social come TikTok e Twitch e l’affermazione di Instagram e Facebook, ma anche il lancio di nuove app digitali, come quelle di dating o sha-


‘Stravoglia d’estate - Volagratis ft J-Ax’ (Hello per lastminute.com)

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SPECIALE 10 ANNI_NC Digital Awards

ring. La TV on demand e il mondo degli influencer hanno creato una rivoluzione nell’informazione e nell’entertainment, ma anche nell’adv. Tutti questi fattori hanno creato una spinta e un’evoluzione nei servizi e prodotti offerti, dal servizio ai clienti, ai prodotti personalizzati, alla necessità di device e interfacce sempre più all’avanguardia e complete. Questa rivoluzione ha portato le agenzie creative e le imprese a rivedere completamente il loro approccio

comunicativo, cercando nuovi formati, creando strategie multicanale e multibrand e creando collaborazioni con testimonial e partner. L’acquisizione di maggiori informazioni e necessità dell’utente, la creazione di contenuti personalizzati e la capacità di reagire in maniera rapida e puntuale, saranno punti cruciali nella comunicazione dei prossimi anni. Ci sarà una continua richiesta di sviluppare e acquisire diverse competenze in-house in modo da essere in grado di interpretare e codifica-

re questo rapido mondo in evoluzione. La chiave del successo continuerà a essere il distinguersi ed essere differenti, capire le esigenze del consumatore e posizionare il proprio brand in maniera chiara e trasparente. L’autenticità ripagherà nel tempo. Un posizionamento chiaro nelle tematiche sociali e ambientali, ma anche una sana cultura aziendale saranno asset importanti. ‘Last but not least’: le partnership tra più brand e le sponsorizzazioni saranno sicuramente importanti per creare storytelling e momenti di comunicazione. Dieci anni fa non c’era Netflix, non c’erano app di dating, bike sharing, video verticali, filtri e stories; i prossimi dice continueranno a sorprenderci. La ‘velocita’ di connessione, di reazione, di trasformazione, di risposta, sarà la chiave del successo!

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2020 AZZONE (Miyagi): “Ultimi dieci

anni? L’adolescenza dei mezzi digitali” Gli ultimi dieci anni hanno rappresentato la fase di adolescenza dei mezzi digitali. Se i primi dieci anni del 2000 hanno visto la nascita di nuovi mezzi di comunicazione e primi vagiti comunicativi, gli ultimi dieci hanno invece rappresentato la presa di crescita nella consapevolezza, la maturazione dei linguaggi e i primi litigi con i genitori (ovvero i media precedenti) per la conquista di nuovi spazi nel panorama dell’ecosistema di comunicazione. Nei prossimi dieci anni assisteremo al consolidamento dei mezzi digitali con una maggiore integrazione con i vecchi mezzi e sempre nuove tecnologie che da un lato aumentino l’immersione dall’altro ricerchino l’aura perduta di autenticità. nc

’Hipro – Conquistatelo’ (Miyagi per Danone)

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CUSTOMER EXPERIENCE MANAGEMENT, LA NUOVA RIVOLUZIONE COPERNICANA DOPO IL COVID-19 OFFRIRE AL CLIENTE UN’ESPERIENZA APPAGANTE, COERENTE E OMOGENEA È DIVENTATA UNA NECESSITÀ. UN VALIDO AIUTO PUÒ ESSERE OFFERTO DAL CUSTOMER EXPERIENCE MANAGEMENT, CHE ATTRAVERSO TECNOLOGIE AVANZATE AIUTA LE AZIENDE A MONITORARE IL SENTIMENT DEI CLIENTI E A CREARE INTERAZIONI E RELAZIONI PIÙ PERSONALI TRA BRAND E CONSUMATORI. UN ESEMPIO EFFICACE? MEDALLIA EXPERIENCE CLOUD. DI FRANCESCA FIORENTINO

L’emergenza sanitaria ha notevolmente aumentato la penetrazione del digitale anche in un Paese che sembrava destinato a un irrecuperabile digital divide, confermando il bisogno delle persone a un contatto più profondo e diretto con i brand, visibile dalla crescita esponenziale delle interazioni virtuali. Sono nate nuove sfide e i comportamenti sono cambiati, in molti casi in modo permanente; le aziende che avevano una presenza digitale ben sviluppata durante il lockdown hanno potuto continuare a operare e molte hanno compreso che il futuro passa inevitabilmente attraverso l’omnicanalità e lo sviluppo di una relazione più costante e ‘democratica’ con la propria clientela. In questa direzione, le piattaforme di Customer Experience Management (Cem), grazie alla capacità di analizzare e incrociare grandi volumi di informazioni ed estrapo-

lare insight attraverso tecnologie avanzate come l’AI e il machine learning, aiutano le aziende a monitorare non solo il sentiment dei propri clienti, ma anche a interagire in modo ottimale con loro e a creare una relazione più personale. Un esempio efficace viene offerto da Medallia, società tecnologica con sede nella Silicon Valley, che offre una piattaforma SaaS per la gestione dell’esperienza dei clienti e dei dipendenti:

Giancarlo Rocco, VP e country manager Medallia per l’Italia

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Medallia Experience Cloud. Quest’ultima raccoglie e analizza le voci dei clienti e dei propri dipendenti attraverso i segnali che lasciano durante i loro contatti con i brand, utilizzando tecnologie proprietarie avanzate con l’obiettivo di supportare le imprese a intraprendere azioni strategiche di miglioramento della customer experience e quindi dei risultati aziendali. “La CX si profila oggi come un fattore determinante per le aziende che vogliono tenere il passo con esigenze in continua evoluzione e in uno scenario in cui i clienti sono sempre più protagonisti; per essere vincenti, i brand devono necessariamente ascoltare tutti i messaggi che i consumatori trasmettono - commenta Giancarlo Rocco, country manager Medallia per l’Italia-. Le imprese che vogliono cavalcare il cambiamento e non esserne travolte devono pertanto da un lato catturare i segnali generati dal cliente in tutti i touchpoint che utilizza, selezionando quelli utili per tracciarne il comportamento e ottimizzare quindi l’engagement; dall’altro devono abituarsi a coinvolgere l’intera organizzazio-


nc_digital/interactive_focus

Medallia Experience Cloud raccoglie e analizza le voci di clienti e dipendenti nelle loro relazioni con il marchio, utilizzando soluzioni avanzate e proprietarie, generando action insight ovvero suggerimenti di miglioramenti o revisioni da apportare

ne aziendale in questo processo culturale oltre che gestionale”. Il Customer Experience Management è, infatti, simile a un sistema operativo utilizzato da tutta l’azienda: per offrire un’eccellente esperienza, tutte le divisioni aziendali che interagiscono direttamente o indirettamente con il cliente devono collaborare. Quando ciò avviene, i benefici sono assolutamente evidenti: offrire una buona esperienza aumenta la fidelizzazione e quindi il numero e la qualità degli acquisti; trasforma i clienti in promotori che generano nuovi consumatori e utenti, a loro volta anche più efficienti dal momento che

l’azienda non ha dovuto investire risorse per attirarli. Senza dimenticare che disporre di modelli di analisi basati su advanced analytics permette di selezionare in modo ottimale i target di riferimento e di generare lead action accurate; di trasformare il processo di acquisto da reattivo a proattivo; di ottimizzare la customer care incrociando costi e attese, ma anche di prevedere il comportamento dei clienti. “In sintesi, di prendere decisioni più efficaci ed efficienti e di aumentare il Roi delle singole attività”, precisa Rocco. Non va sottovalutato che oggi le aziende

Il Customer Experience Management consente ai brand di ‘ascoltare’ tutti i feedback che i consumatori trasmettono

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possiedono una miniera d’informazioni, segnali che possono essere strutturati o, sempre più spesso, destrutturati - come i commenti via chat o email oppure i sempre più diffusi messaggi video e audio- e che, grazie all’Intelligenza Artificiale, possono essere analizzati. “In questo contesto si inserisce l’offerta di Medallia - conclude il country manager - che ha fatto dell’utilizzo delle numerose informazioni che i clienti lasciano quando entrano in contatto con un marchio o con un’azienda, un asset strategico del processo decisionale, ponendo così le basi di quella che viene definita una nuova rivoluzione copernicana nel business: un approccio realmente customer centrico. Se gli investimenti in digital transformation hanno interessato fino a ora soprattutto i processi di back office, oggi devono necessariamente toccare la gestione della CX. Capire i consumatori, interpretando tutti i segnali da loro lasciati, sarà la “conditio sine qua non” per crescere e mantenere un vantaggio competitivo nel business”. Un cambio di prospettiva capace di generare vantaggi concreti a cominciare dall’individuazione delle aree di frizione nella relazione con il consumatore su cui intervenire o al contrario quelle che generano engagement e fidelizzazione e quindi da potenziare con un impatto anche sui ricavi, sull’efficienza gestionale e sui profitti di larga scala e quantificabili. nc




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