3 - Due difficoltà del concetto di competenza

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La natura delle competenze

Validazione delle competenze non formali nell'edilizia F.S.E. POR 2007-2013, Obiettivo Competitività Regionale e Occupazione, DGR 1758 del 16 giugno 2009, Asse IV – Capitale Umano “Azioni di sistema per la realizzazione di strumenti operativi a supporto dei processi di riconoscimento, validazione e certificazione delle competenze”

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Competenza Concetto difficile: se ne sente la necessità ma non è ancora “penetrato” nella pratica professionale della formazione ●

Si diffonde sempre di più negli anno '80 in sostituzione di “professionalità” ●

I formatori stessi intendono cose diverse: ●

ma non c'è accordo sul suo significato anche oggi spesso nei gruppi di lavoro tra specialisti non ci si capisce

Scarsa coerenza tra il dire e il fare: ●

si parla di competenze ma i metodi di formazione e valutazione rimangono prevalentemente orientati alle conoscenze di tipo scolastico

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La definizione di riferimento

Comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Nel contesto dell'European Qualifications Framework (EQF) le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia.

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Dove sono le difficoltà' ? É un concetto relazionale (… in situazioni di...) ●

La competenza è una relazione tra la persona e il contesto in cui si trova NON è quindi un possesso ma un'appartenenza: non è come essere alti o bassi o avere gli occhi azzurri In pratica significa che, ad esempio: ●

Parlare giapponese è una abilità ma non necessariamente una competenza Lo diventa solo se facciamo un lavoro come l'interprete, l'addetto commerciale per il Giappone o simili Non ci portiamo “a casa” le competenze di lavoro perché cambia il contesto

Questo è molto controintuitivo (e perciò difficile) Ecipa – progetto Artifex


Dove sono le difficoltà' ? I possibili contesti sono diversi ●

Le competenze di cittadinanza si riferiscono alla vita sociale in generale Le competenze scolastiche si riferiscono agli obiettivi della scuola Le competenza professionali si riferiscono al lavoro, cioè a conoscenze e abilità che hanno valore economico in quanto contribuiscono a creare valore per le organizzazioni

Sono contesti radicalmente diversi Non coglierne le differenze crea una grande confusione e la perdita di significato del concetto stesso di competenza

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Scuola - lavoro ●

Lo scopo principale è educativo Le conoscenze sono disciplinari (italiano, matematica, storia...) Il sapere è universale, senza contesto e tende ad essere esaustivo per ciascuna disciplina (sapere “tutto il programma”) Prevalgono conoscenze e abilità di tipo linguistico e cognitivo Ha valore l'apprendimento individuale. Gli studenti apprendono principalmente attraverso lo studio Il valore economico del sapere è ignorato

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Lo scopo principale è operativo (per chi fa e... pensa) Le conoscenze sono interdisciplinari. Integrati tra loro e finalizzate Il saperi sono “locali” e parziali ma integrati e coerenti con lo scopo operativo (sapere quello che mi serve per fare questa cosa) Prevalgono conoscenze e abilità di tipo pratico Ha grande valore la capacità di collaborazione Gli adulti sono apprendono principalmente dall'esperienza Il valore economico delle capacità è essenziale


Valutazioni ●

Le valutazioni tipiche del contesto scuola sono di tipo cognitivo e disciplinare La valutazioni tipiche del contesto lavoro sono di tipo operativo ed economico Non è accettabile utilizzare gli stessi modelli e metodi di valutazione nei due contesti Cambiano anche i soggetti che hanno il potere di valutare Scuola Valutano gli insegnanti

Lavoro Valutano i datori di lavoro

Se si privilegia il punto di vista del lavoro sono le aziende che valutano le scuole, non il contrario Ecipa – progetto Artifex


Studenti - lavoratori ●

Doverebbe sempre essere chiaro che gli studenti, in quanto tali non lavorano. La differenza non consiste nel tipo di attività perché si può anche studiare per ragioni di lavoro e lavorare per ragioni di studio (stages, tirocini). La differenza essenziale è che gli studenti pagano per studiare mentre chi lavora è pagato per farlo

Si tratta di due diverse condizioni sociali Non è affatto un problema di metodologie di studio o lavoro o di metodi di valutazione. Si tratta di una differenza di status, quindi non superabile. La scuola può simulare le competenze professionali, ma si tratta pur sempre di una finzione Ecipa – progetto Artifex


Una scelta obbligata Data la diversità dei contesti studio-lavoro è necessario scegliere: ●

Se utilizziamo il concetto di competenza il metodi di valutazione e certificazione devono essere rigorosamente con esso Possiamo anche decidere di non utilizzarlo e fare le valutazioni sulle base dei saperi teorici e delle abilità parcellizzate e fuori contesto

Quello che non è accettabile è utilizzare il concetto di competenza in modo puramente nominalistico e formale ...e continuare fare la formazione e le valutazioni secondo il modello scolastico-disciplinare

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Valore specifico del concetto di competenza Nel concetto di competenza vi sono elementi di forte innovazione e discontinuità rispetto ad altri modi di concepire il lavoro Non è un concetto generico (com'era professionalità) ma professionale e operativo ●

Attribuisce un valore economico al lavoro in modo motivato e analitico Valuta l'efficacia della formazione in termini di apprendimenti reali invece che di durata dei corsi Apre la strada al perfezionamento e formalizzazione degli apprendimenti realizzati sul campo attraverso l'esperienza guidata Aumenta il realismo delle attività di orientamento, spesso troppo introspettive Precisa il concetto di esperienza (come apprendimento e non come anzianità di ruolo o età anagrafica) Offre un criterio di confronto tra apprendimenti formali non-formali e informali basato sugli apprendimenti reali

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Le difficoltà ●

Attualmente le pratiche operative della formazione sono molto statiche e conservatrici, i modelli di utilizzati sono basati su un concezione “frammentata” del sapere (unità didattiche, UFC) burocratica (referenziali, mansionari, classificazioni statistiche rigide) e orientata alle informazioni e modelli teorici più che alle azioni in contesti reali C'è il serio rischio che gli elementi di novità contenuti nell'approccio per competenze producano, incomprensione, e rifiuto da parte degli operatori della scuola, formazione, orientamento e supporto al lavoro Spesso questa incomprensione si manifesta nello svuotamento degli elementi di novità del concetto, che viene così privato del suo significato e reso inutile sul piano pratico, Oppure utilizzandolo solamente sul piano del “dichiarato” senza effetti sulle pratiche formative reali.

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Superare le difficoltà Per superare questi problemi sono necessari almeno: ●

un intenso e continuativo confronto pubblico nelle comunità professionali interessate Un dialogo continuo tra professionals della formazione, parti sociali e istituzioni pubbliche in una logica reticolare aperta Una continua attività di micro-sperimentazioni operative, allo scopo di individuare possibili buone pratiche Azioni di attenta e analitica valutazione delle pratiche migliori e di un efficace sistema per la loro adozione da parte delle istituzioni La nascita di contesti o occasioni che stimolino l'elaborazione articolata di idee interno ai contesti formazione-lavoro che ne sono sempre stati carenti avendo delegato questa funzione essenziale alle università.

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Conclusioni ●

Se lo scopo principale di un dispositivo di certificazione delle competenzeè sostenere l'occupabilità delle persone nel tempo e la competitività delle imprese...nel momento in cui si passa dai titoli alle competenze certificate (UE,2002) ...allora bisogna dare centralità al concetto di competenza nel contesto lavoro e utilizzare metodi di valutazione e certificazione modellati su quelli usati sul lavoro ...che si fondino cioè sulle verifiche sul campo, in condizioni reali o simulate in modo molto realistico della capacità di presidiare i processi produttivi più rilevanti per la creazione di valore e producano risultati visibili (evidenze)

Quello che conta è la capacità di guidare un'automobile nel traffico reale (competenza) La sola conoscenza del codice della strada non basta Ecipa – progetto Artifex


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