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BOOK DI PROGETTO POLITECNICO DI MILANO Scuola di Architettura e SocietĂ Corso di Laurea in Architettura Ambientale Laboratorio Tematico Opzionale A.A. 2015/2016 Professori: Arch. Consalez Lorenzo Arch. Caravatti Emilio Studenti: Ferrerio Andrea 817968 Gardino Maria 821897 Vignali Sara 819409
L’IMPATTO DEL CARCERE Grazie ai rapporti instaurati con i detenuti abbiamo infatti potuto comprendere concretamente in cosa consista la loro rieducazione e come sia effettivamente attuata a Opera risultando efficace nel momento in cui la persona è realmente stimolata ad impegnarsi per il proprio reinserimento sociale. Appare inoltre fondamentale per avviare e far funzionare questo processo di crescita personale il contatto con l’esterno, molto sentito dai detenuti e a cui noi abbiamo contribuito senza rendercene conto, almeno inizialmente. Partendo da questa base di conoscenza generale abbiamo poi realizzato come iniziative esterne possano contribuire, in maniera praticamente vitale, al successo di questo meccanismo, a maggior ragione un'iniziativa architettonica: la qualità dello spazio ha un grandissimo impatto sulle attività che vi si svolgono ed un progetto architettonico può quindi portare benefici immensi ad un mondo per ora ancora considerato non sufficientemente meritevole dell'attenzione degli architetti.
La nostra scelta di frequentare questo laboratorio tematico deriva principalmente, se non completamente, dal tipo di esperienza nuova e inusuale che proponeva; la possibilità non solo di confrontarsi con una committenza fisica durante lo sviluppo di un progetto, ma di entrare a contatto con un mondo completamente sconosciuto, o peggio stereotipato, ha costituito per noi uno grande stimolo per una crescita sia come architetti che come persone. Partendo quindi da una conoscenza molto superficiale del tema è stato fondamentale entrare fisicamente nella Casa di Reclusione di Opera e parlare con le persone detenute; solo grazie a questi incontri e sopralluoghi è stato infatti possibile comprendere la particolare "area di progetto" con tutte le sue problematiche gestionali e psicologiche, ma anche e soprattutto capirne le grandissime potenzialità nel campo della progettazione.
PROGETTAZIONE PARTECIPATA TEATRO A Opera convivono più compagnie teatrali di detenuti che organizzano rappresentazioni aperte al pubblico sia nel carcere stesso, dotato di un proprio teatro, che all'esterno; abbiamo quindi riconosciuto nell'attività teatrale un elemento importantissimo che porta grandi benefici sia ai detenuti che al carcere stesso in termini di visibilità. In virtù di ciò abbiamo ritenuto necessaria una ulteriore sala teatrale per permettere la convivenza delle compagnie teatrali ed una migliore fruibilità dall'esterno. PALESTRA Durante il sopralluogo abbiamo potuto constatare la situazione a nostro parere non adeguata della palestra dove convivono più funzioni; abbiamo quindi previsto un ampliamento aggiungendo un sala specificamente adibita e sala attrezzi lasciando all'edificio esistente la sola funzione di campo da gioco.
Dopo una prima fase di conoscenza personale, e dopo aver preso comunque confidenza con l'ambiente e con le persone, si è avviata la fase progettuale nella quale l'iniziativa è stata spesso presa dai detenuti stessi con proposte di attività generalmente dettate da passioni o interessi personali; la successiva elaborazione di ciò ci è stato proposto è stata quindi quella di discernere ciò che era effettivamente sentito come una necessità comune attinente ai temi di progetto da ciò che rappresentava un interesse individuale. Dalle informazioni forniteci dai detenuti abbiamo quindi riconosciuto una mancanza di equilibrio di attività tra le varie fasce del carcere, attualmente strutturato su un impianto molto rigido che non rispecchia la volontà di cambiamento espressa negli Stati Generali. Durante gli incontri abbiamo progressivamente definito quali spazi necessitavano di interventi:
MENSA Attualmente i detenuti cucinano e consumano i propri pasti in cella in spazi ridottissimi e con attrezzature mancanti o inadeguate. Durante le discussioni su questo tema è emersa una duplice volontà: da una parte alcuni detenuti preferirebbero avere una cucina e organizzarsi autonomamente mentre dall'altra alcuni si sono espressi favorevolmente all'idea di avere una mensa, attualmente mancante. SALE RELAX Dalle informazioni sull'organizzazione della giornata dei detenuti emerge un "vuoto" di attività in alcuni momento, quando gli è precluso l'accesso alle aree trattamentali e sono costretti a rimanere in sezione; abbiamo quindi collocato uno spazio nel vuoto tra i padigioni detentivi per "spostare" alcune attività di istruzione e cultura ed "occupare" quel vuoto di tempo. SPAZIO APERTO La fruizione delle aree aperti è limitata e gli spazi sono inadeguati per dimensioni e presenza di verde. Abbiamo quindi cercato di creare uno spazio verde più ampio di quelli esistenti, ricavato dalla demolizione del padigione inutilizzato.
LAYOUT FUNZIONALE
VASI COMUNICANTI Al piano terra trovano posto quelle funzioni che sono emerse come necessarie durante il confronto diretto con le persone detenute, ovvero una ulteriore sala teatrale, cucine in comune, una mensa e una sala dove svolgere attività fisica; la posizione di questi spazi è stata scelta in virtù del collegamento con i padiglioni trattamentali circostanti. Nei piani superiori si sono voluti progettare degli spazi che svolgessero sia le funzioni di sala relax, aula studio, biblioteca, lavanderia, che quelle di punto di incontro e connessione tra le sezioni detentive collegate, soprattutto nei momenti della giornata in cui i detenuti non possono usufruire dell'area trattamentale. La scelta di demolire il padiglione della ex lavanderia antistante al nostro edificio, è dettato, oltre che dal suo effettivo disuso, della necessità espressa da parte dei detenuti di avere uno spazio verde molto ampio utilizzabile come elemento di incontro, socializzazione e relax e per rappresentazioni all'aperto, in continuazione con le attività che si affacciano sul parco stesso.
L'obiettivo del progetto è quello di equilibrare e migliorare l'offerta di spazi del carcere per quanto riguarda i temi del tavolo 9 degli Stati Generali dell'Esecuzione Penale, ovvero sport, cultura e istruzione. Tale obiettivo è stato perseguito rimuovendo gli spazi tuttora in disuso e non funzionali al progetto ed aggiungendo volumetrie al fine di equilibrare le attività nelle tre fasce in cui è divisa la Casa di Reclusione di Opera. L'edificio di progetto vuole quindi porsi come elemento di riequilibrio tra i "Vasi" attualmente "non comunicanti" rappresentati dalle tre fasce; esso è composto da una fascia di un piano, che collega la palestra retrostante i padiglioni detentivi con il corridoio, in corrispondenza con la cucina, e da un volume che collega le sezioni tra loro, ad ogni piano, e queste ultime col volume sottostante.
+
EDIFICIO DI PROGETTO
=
EQUILIBRIO
STEP 3
STEP 2
STEP 1
DIAGRAMMA DELLA FORMA
SALA ATTREZZI
SALA RELAX/SALA STUDIO
PARCO
CUCINE COMUNI
SALA TEATRALE
PARCO STERRATO