Affari di Gola ottobre 2019

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Anno XIX n.4 - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Bergamo - € 2,60

OTTOBRE-NOVEMBRE 2019

affaridigola.it

A Bergamo tutto il mondo del formaggio

LA BUONA TAVOLA RACCONTATA DA


FAI CRESCERE LA TUA ATTIVITÀ!

EDITORIALE

Oscar Fusini Direttore

CON 'FORME' CI METTIAMO IN GIOCO

A

Bergamo ottobre è sinonimo di formaggio. L’occasione è data da Forme, la manifestazione giunta alla sua quarta edizione, dedicata alla filiera lattiero-casearia che ospita le finali mondiali del più grande concorso dedicato ai prodotti caseari e propone numerose iniziative ed eventi collaterali sviluppati anche dalle categorie dei ristoratori, alimentaristi, panificatori e fioristi. Bergamo sta al formaggio come Napoli alla pizza. Non è un’esagerazione. Perché il formaggio vede nella nostra terra record di produzioni e di qualità - del resto siamo la prima provincia in Italia per numero di Dop - e accomuna tutto il territorio, dalla montagna alla pianura. Molti lo sanno, eppure la maggior parte ancora non ci crede. Ma è innegabile che oggi sia il turismo a costituire un volano di nuovo sviluppo sostenibile del territorio. L’esperienza enogastronomica è il biglietto da visita di una terra ed è lo strumento di comunicazione più efficace per le persone di ogni dove e cultura. Il turista va alla ricerca il proposte culinarie che appaghino i cinque sensi, ma cerca soprattutto una bella storia, da ascoltare prima, e da raccontare poi. Nell’era dei social, alle foto dei luoghi si legano, sempre di più, quelle della cucina. Il territorio deve quindi tradursi in cibo e questo cibo deve dare qualità alla gente, che vuole 'sentire' e apprezzare Bergamo. Forme 2019 è un grande - forse il più grande - evento promosso a Bergamo, ma non deve rimanere fine a se stesso. Deve darci nuova consapevolezza e spinta. Altri, le Langhe in Piemonte e la Food Valley in Emilia, per esempio, il salto l’hanno già fatto e città come Alba e Parma possono fregiarsi del riconoscimento di essere Città Creativa dell'Unesco per la Gastronomia. Ora tocca a noi.

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SOMMARIO

OTTOBRE-NOVEMBRE 2019

10. Tutto in un barattolo 12. Intervista a Omar Pedrini

Direzione e Redazione: Iniziative Ascom S.p.a. Via Borgo Palazzo 137, 24125 Bergamo tel. 035 4120322, fax 035 4120182, affaridigola@larassegna.it Direzione responsabile: Oscar Fusini In redazione: Laura Bernardi Locatelli, Danai Dasopoulou, Giorgio Lazzari, Roberta Martinelli Editrice: Iniziative Ascom S.p.a. via Borgo Palazzo 137, 24125 Bergamo Presidente: Giovanni Zambonelli

via Borgo Palazzo, 137 - tel 035.4120321 - info@fogalco.it www.fogalco.it | www.asconfidi.it

4. Bergamo al centro del mondo dei formaggi

Pubblicità: Ufficio Marketing Ascom Confcommercio Bergamo, via Borgo Palazzo 137, 24125 Bergamo tel. 035.4120202, marketing@ascombg.it Abbonamenti: Iniziative Ascom S.p.a. via Borgo Palazzo 137 24125 Bergamo, tel. 035.4120322 - 035.4120182 Registrazione Tribunale di Bergamo – n. 48 del 22 novembre 2001 Collaboratori: Lara Abrati, Leonardo Bloch, Laura Ceresoli, Marco Offredi, Rosanna Scardi Progettazione grafica: Samanta Cattaneo, Mozzo, Bg Stampa: Litostampa Istituto Grafico, Bg

14. Infusi e tisane 16. Ascom Formazione: esplosione di corsi 22. Foraging, quando la spesa si fa nel bosco 25. Tradizioni 28. Cosa bolle in pentola 30. Bravi 33. Appuntamenti di gusto 35. Cucina e dintorni 37. La ricetta 39. Leggere di gusto


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ergen, Norvegia, 2 novembre 2018, serata di gala dei World Cheese Awards 2018. Prende la parola Giorgio Beltrami, presidente dell’Associazione Promozione del Territorio, e annuncia: “I’m proud and happy to announce that 2019 edition of World Cheese Awards will take place in Italy, precisely in Bergamo, the European Cheese Capital”. Al solo sentire la parola “Italy” la sala, composta da 230 giudici provenienti da oltre 40 paesi al mondo, esplode in una fragorosa e spontanea standing ovation. E dopo 10 mesi di intenso lavoro organizzativo gli World Cheese Awards approdano a Bergamo, all’interno della manifestazione Forme, che dal 2015 celebra le eccellenze casearie nazionali. Le iscrizioni agli World Cheese Awards si sono aperte il 24 luglio e sono da record: oltre 3.800. Numeri che metteranno a dura prova le abilità dei giudici internazionali che il prossimo 18 ottobre eleggeranno il miglior formaggio al mondo. Ma Forme non è solo questo, è molto di più.

Bergamo al centro del mondo dei formaggi

Forme. Bergamo capitale europea dei formaggi È un progetto di rete dedicato alla valorizzazione e promozione della filiera lattiero- casearia. Realizzato da Promozione del Territorio in collaborazione PG&W e con il supporto di istituzioni come il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, la Regione Lombardia, la Provincia e il Comune di Bergamo e l’Italian Trade Agency, è giunto alla quarta edizione e si terrà a Bergamo dal 17 al 20 ottobre 2019. Quattro giorni di iniziative, degustazioni, mostre-mercato, laboratori e incontri, con appuntamenti dedicati agli addetti ai lavori e a chi vuole unire l’amore per il formaggio a un’esperienza unica fatta di turismo, gastronomia e cultura. All’interno della manifestazione, ci sarà spazio, oltre che per i World Cheese Awards, anche per B2Cheese, l’inedita fiera internazionale riservata agli operatori del settore. Un appuntamento irrinunciabile che viene organizzato a Bergamo non casualmente. Sono infatti attese oltre 50 mila presenze, un bel numero per la capitale europea dei formaggi con 9 Dop casearie sulle 50 italiane, candidata nel 2019 a diventare Città Creativa Unesco per la Gastronomia.

Alla scoperta delle eccellenze lattiero-casearie italiane Con Forme si intraprende un sorprendente viaggio nel mondo dell’eccellenza casearia, dove si

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strategico per lo sviluppo sostenibile. Tra gli obiettivi di Forme, molto importante è la promozione di modelli di sviluppo etici e sostenibili, a partire dal benessere animale, dall’agricoltura e dall’ambiente, fino alla qualità del latte e quindi del formaggio. Una conoscenza di prodotto che diventa anche cultura di mercato: non solo formaggi eccellenti, ma prodotti in grado di essere conosciuti, riconosciuti, acquistati ed esportati.

ANCHE RISTORATORI, GASTRONOMI E FIORISTI IN PRIMO PIANO

ASCOM PROPONE MINIRASSEGNE PER VALORIZZARE I FORMAGGI

World Cheese Awards premia i più buoni

I NUMERI DEL CAMPIONATO DEL MONDO DI FORMAGGIO

6

CONTINENTI

42

NAZIONI

260

3.804

GIUDICI

FORMAGGI IN GARA

845

FORMAGGI ITALIANI

Anche salumieri, panificatori, ristoratori e fioristi celebrano Forme con tante iniziative collaterali che coinvolgono il mondo del commercio e della ristorazione. Ciascuna categoria omaggia i prodotti caseari a modo proprio, ma con lo stesso obiettivo: esaltare e promuovere per un intero mese i formaggi bergamaschi, lombardi e italiani.

L'evento più atteso resta il concorso internazionale che premia i migliori formaggi del mondo e che venerdì 18 ottobre 2019 sarà per la prima volta in Italia. Quest’anno ha raggiunto il record i iscrizioni, 3.804, provenienti da oltre 40 Paesi dei sei continenti. La comunità casearia internazionale si riunirà per giudicare tutti i formaggi in un solo giorno, raccogliendo produttori, rivenditori, compratori, consumatori e giornalisti gastronomici in un’autentica celebrazione internazionale di tutto il mondo del formaggio. World Cheese Awards, piattaforma globale per promuovere l’eccellenza della produzione casearia, dai produttori pluripremiati ai piccoli artigiani, assegnerà le medaglie di Bronzo, Argento, Oro e Super Gold con una giuria formata da 280 membri che farà conoscere ai buyer internazionali

I GASTRONOMI PORTANO IN SCENA I TAGLIERI

Dal 1 al 31 ottobre i gastronomi salumieri bergamaschi aderenti ad Ascom propongono ai propri clienti “Il tagliere di Forme”: due diverse offerte da cinque formaggi ciascuna, una delle quali con soli prodotti bergamaschi. Il salumiere compone il “suo” tagliere con la guida di Onaf – Organizzazione nazionale assaggiatori di formaggi.

potranno conoscere migliaia di formaggi provenienti da sei continenti, partecipare a convegni, scoprire abbinamenti inediti e curiosi durante il Cheese Festival, evento nell'evento aperto al pubblico dal 18 al 20 ottobre, che propone negli oltre 6.000 metri quadrati di stand anche i “Cheese Lab”, degustazioni di specialità casearie realizzate in collaborazione con Onaf - Organizzazione Nazionale degli Assaggiatori di Formaggio. Dalla vacca alla bufala, dalla pecora, alla capra, con infinite varianti di lavorazioni, stagionatura, elaborazioni, la fiera ospita espositori di ogni latitudine e estrazione, accomunati da un’unica grande passione: l’amore per il formaggio. L’obiettivo comune è diffondere la cultura del mondo caseario a 360°, dal prodotto ai territori di provenienza, alla loro storia, alle tradizioni, alle tecniche, all’alimentazione, all’ambiente.

NEI RISTORANTI MENÙ DEDICATI

Nel “fuori salone” di Forme non può mancare la proposta della ristorazione. I ristoranti di città e provincia propongono “Il formaggio al ristorante” arricchendo la propria carta dei formaggi o mettendo in carta un piatto a base di formaggi locali o italiani.

I FIORISTI CREANO CENTROTAVOLA ISPIRATI AI FORMAGGI

Sempre in collaborazione con Onaf, Ascom propone “Il centrotavola di Forme”: centrotavola, uno ad uso “domestico” e uno ad uso “professionale” (per i ristoranti), che per design, colori e profumi richiamano i formaggi.

Le Cheese Valleys e Bergamo Città Creativa dell'Unesco per la Gastronomia

LA CARTA DEL PANE E DEI FORMAGGI

I panificatori di Aspan realizzano per l’occasione la “carta del pane e dei formaggi”, in cui vengono indicati gli abbinamenti di pane più adatti per i 9 formaggi Dop della bergamasca e per i formaggi Principi delle Orobie.

Nelle stesse giornate in Piazza Vecchia a Bergamo, si terrà la mostra mercato “The Cheese Valleys” dedicata alle specialità casearie delle province di Bergamo, Lecco e Sondrio coinvolte nel progetto della candidatura di Bergamo come Città Creativa dell'Unesco per la Gastronomia. L’iniziativa, annunciata durante l’edizione 2018, porta i gioielli lattiero-caseari delle Cheese Valleys orobiche a incontrare la rete mondiale dell’Onu creata nel 2004 per promuovere la cooperazione tra le città che hanno identificato la creatività come elemento

Tutte le attività che aderiscono sono pubblicate sui siti www.ascombg.it e www.progettoforme.eu e sono riconoscibili da una vetrofania.

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un’inedita integrazione tra esposizione fieristica, business, formazione e cultura. All’interno di B2Cheese è possibile conoscere lo stato dell’arte del settore, incontrare buyer internazionali e presentare i propri prodotti agli occhi di un pubblico sensibile e attento, composto da una varietà di figure professionali, competenti e interessate.

i formaggi migliori del mondo. In seguito, una Super Giuria eleggerà i formaggi migliori in diretta televisiva su WCA TV, prima di incoronare il Formaggio Campione del Mondo 2019.

John Farrand: anche i piccoli possono produrre grandi formaggi

Quando la domanda incontra l’offerta

John Farrand, Managing Director di Guild of Fine Food, l’organizzazione che gestisce World Cheese Awards, ha commentato: “Siamo davvero entusiasti di venire in Italia per la prima volta, e di collaborare con Forme per realizzare il più grande evento all’interno del calendario delle manifestazioni casearie internazionali di quest’anno. World Cheese Awards cresce in dimensioni e pubblico anno dopo anno, ma non abbiamo mai perso di vista il suo vero significato: la celebrazione del lavoro dei piccoli produttori di formaggio artigianali. La Regione Lombardia ha i numeri e la qualità per eccellere nella produzione casearia e non riesco a immaginare una location migliore in cui il mondo caseario possa riunirsi ancora una volta, per applaudire le eccelfotografia scattata a Tortona lenze e puntare i riflettori all'interno della Pinacoteca della Fondazione anche sui formaggi delle Cassa di Risparmio di Tortona Cheese Valleys, nel momento in cui Bergamo è candidata ad essere nominata Città Creativa UNESCO per la gastronomia”. Per ripercorrere la storia di questo premio, il 19 e il 20 ottobre nel cuore della Città Alta sarà allestita la mostra a ingresso gratuito “And the winner is...” che riunirà per la prima volta, nella suggestiva cornice del Palazzo della Ragione, i 31 vincitori di tutte le scorse edizioni di World Cheese Awards. Ospite d'onore della mostra il Montébore, il formaggio più raro al mondo, le cui origini si perdono nei secoli.

Di particolare interesse l’Incoming Buyers Program, ideato per supportare la partecipazione dei top decision maker per tutti i settori rappresentati. La serietà e l’autorevolezza di B2Cheese sono confermate dal Comitato tecnico scientifico che ne orienta l’attività. Un organismo di cui fanno parte componenti di alto profilo, provenienti da diversi mondi. Sono presenti accademici, studiosi, giornalisti e personalità del mondo delle imprese e delle istituzioni, con competenze ed esperienze professionali collegate al mondo lattiero-caseario e a settori connessi, o che ne promuovono lo sviluppo. Ci sarà spazio anche per la tecnologia digitale con l’introduzione di Cheese Hunter, l’APP innovativa che consente ai buyer di trovare il produttore con le caratteristiche ideali per le loro esigenze. Una vetrina virtuale, un moderno sistema di matching che accorcia le distanze e abbatte le barriere del contatto tra chi produce e chi acquista. DOVE E QUANDO FIERA DI BERGAMO B2Cheese World Cheese Awards Cheese Festival

17-18 ottobre 18 ottobre 18-19-20 ottobre

PALAZZO DELLA RAGIONE, BERGAMO And the winner is... 19-20 ottobre The Cheese Valleys 19-20 ottobre

PER INFORMAZIONI www.progettoforme.eu www.b2cheese.it

Tutto il mondo del formaggio BERGAMO I 17/20 OTTOBRE 2019 Bergamo, capitale europea dei formaggi con le sue nove DOP, ospita la quarta edizione di FORME. Due gli eventi internazionali: World Cheese Awards, il prestigioso concorso dedicato ai formaggi più buoni del mondo e B2Cheese, la fiera per operatori di settore. E poi Cheese Festival con degustazioni, mostra-mercato e show cooking, oltre a The Cheese Valleys, con i formaggi protagonisti della candidatura di Bergamo come Città Creativa UNESCO per la Gastronomia. Produzione d’eccellenza, turismo e cultura si fondono in una manifestazione di riferimento per l’arte casearia.

B2Cheese. La fiera internazionale per operatori del settore lattiero caseario. “From milk to market” è lo slogan che spiega in sintesi B2Cheese, la fiera internazionale per operatori del settore lattiero-caseario che avrà luogo il 17 e il 18 ottobre 2019, all’interno dell’evento Forme. L’innovativo format fieristico esplorerà l’arte casearia in tutte le sue sfumature, offrendo

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8 ottobre-novembre 2019

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9 www.progettoforme.eu

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Organizzazione


Composta di zucca, arancia e curcumaCUCINA CEREDA Ingredienti 4 500 g di zucca (senza buccia) 4 100 g di zucchero 4 succo di 4 arance 4 30 g di curcuma Procedimento Marinare la zucca, tagliata a tocchetti, con lo zucchero per 24 ore, mettere in una pentola l’acqua di governo con il succo d’arancia e la curcuma e cuocervi la zucca per 45 minuti a fuoco lento. Frullare il tutto e riporre in contenitori; sterilizzare. Da abbinare con l’anguilla oppure formaggi freschi tipo Agrì.

Confettura di pomodori verdi TRATTORIA VISCONTI Ingredienti 4 1 kg di pomodori verdi 4 400 g di zucchero 4 1 limone

Tutto in un barattolo di Danai Dasopoulou

COMPOSTE E CONFETTURE D'AUTUNNO. TRE RICETTE E UN SOLO ABBINAMENTO: IL FORMAGGIO

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iccoli rettangoli, triangoli e quadretti appoggiati in modo ordinato sono pronti ad abbracciare i loro compagni di gioco componendo una tela ispirata da Piet Mondrian... I formaggi stagionati, morbidi e freschi si sposano alla perfezione con le composte e le confetture che danno vita a una tavolozza colorata e gustosa. Frutti di bosco, fichi, ribes, mela, pera, prugna e molto altro possono essere trasformati come per magia in una gustosa confettura, che si distingue dalla composta per la diversa quantità di polpa di frutta e quella dello zucchero utilizzato. Ognuna nella propria ciotolina a creare il giusto equilibrio nel palato. Qual è l'abbinamento ideale e quale la ricetta da seguire per ottenere un risultato da leccarsi le dita? Tre ristoranti bergamaschi ci svelano i loro segreti per una confettura che sa di bontà.

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Procedimento Lavare i pomodori, staccare il picciolo, tagliare la parte superiore, dividerli in quattro parti e togliere tutti i semi. Tagliare a piccoli pezzetti di 1 cm per 1 cm, grattugiare la scorza di un limone, spremere il limone e aggiungere il tutto ai pomodori a dadini, con 400 g di zucchero. Lasciare riposare in un contenitore con il coperchio per una notte intera in frigorifero. Dopodiché mettere a cuocere a bassa temperatura per un’ora. Sterilizzare i vasetti vuoti e i coperchi mettendoli a bollire. Invasare, mettere il coperchio e sterilizzare di nuovo in acqua bollente per 50 minuti. Ideale con lo Stracchino all’antica, Presidio Slow Food e lo Strachitunt, una delle 9 Dop bergamasche.

Composta senapata di pere RISTORANTE POSTA Ingredienti 4 1 kg pere kaiser 4 150 g zucchero di canna 4 10 gocce essenza di senape Procedimento Caramellizzare lo zucchero (senza renderlo troppo scuro) con 80 grammi di acqua. Unire le pere precedentemente sbucciate, tagliate in piccoli pezzi e cuocere per circa 20 minuti. A cottura ultimata frullare con minipimer e aggiungere 10 gocce di essenza di senape (si compra in farmacia). Invasare in vasetti sterilizzati. Ottima con formaggi stagionati.

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L’INTERVISTA

photo Andrea Stevoli

Concluso il tour “Senza Vento” che lo ha visto più volte nella Bergamasca, sarà a teatro nelle prossime settimane insieme all’attore Alessio Boni con “66-67”(le loro date di nascita), reading poetico-musicale dedicato alle canzoni leggendarie dagli anni ‘60 ad oggi. L’abbiamo incontrato alla libreria Mondadori di Lovere, ospite della rassegna “Incontri d’autore”. Cordiale, istrionico, colto, ci ha raccontato la sua vita, il suo amore per la terra, l’amicizia con Luigi Veronelli, le sue passioni a tavola e di quella volta che a Sanremo ha parlato del Franciacorta.

Omar Pedrini

poeta, cantante e vignaiolo DALL’AMICIZIA CON MASSARI ALL’AMORE PER LE VIGNE. L’EX LEADER STORICO DEI TIMORIA SI RACCONTA. “SOGNO DI CREARE UN SIMPOSIO PER GINO VERONELLI” di Roberta Martinelli

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antante, scrittore, poeta, autore e conduttore televisivo, attore, docente di comunicazione alla Cattolica di Brescia e persino vignaiolo. Omar Pedrini, ex leader storico dei Timoria, è una persona dai mille talenti, difficile da inquadrare in una sola definizione. Negli ultimi anni, per dire, ha pubblicato tre album da solista, portato in teatro la vita di John Belushi, scritto libri e colonne sonore per il cinema firmando collaborazioni importanti.

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Che rapporto ha con il cibo? Un rapporto strettissimo, legato alla mia infanzia. Mia mamma cucinava con gioia, mio zio è stato uno chef di Villa Paradiso sul Lago di Garda e mio nonna inventava i piatti con i prodotti che offriva la terra. Qual è il ricordo più bello di quegli anni? Mia mamma che mi porta a mangiare la brioche alla Pasticceria Veneto di Iginio Massari, era il mio premio quando avevo dei bei voti a scuola. Allora non era ancora popolare. Quando alzava la voce mi intimoriva. Oggi siamo amici, apprezzo la sua severità e il lavoro che fa. Dice che il salato è filosofia, il dolce scienza. È goloso allora? In realtà preferisco il salato, ma non ditelo a Iginio. A quali piatti non rinuncia? Nasco vegetariano, ho cominciato a mangiare carne a 35 anni quando ho conosciuto Luigi Veronelli. Il salame mi appassiona. I miei fan lo sanno e spesso me lo regalano. Con Roby Facchinetti, che è un grande amico, discutiamo sempre su quale sia più buono tra quello bresciano e quello bergamasco. È più facile che troviamo un accordo sul calcio che sul salame (Ndr Pedrini è tifoso del Brescia, l’inno della squadra l’ha scritto lui). È stato molto amico di Veronelli, che incontro è stato il vostro? Ci volevamo molto bene. Diceva che ero il figlio maschio che non aveva avuto. Mi ha insegnato l’amore per le vigne, il rispetto per il vino. Credo che oggi tutto il mondo dell’enogastronomia sia in debito di riconoscenza nei suoi confronti. Sogno di creare un simposio con tutti i suoi più grandi amici e di ricordarlo, davanti a un buon bicchiere ovviamente. Le ha trasmesso talmente tanta passione che è diventato vignaiolo... Ho cinque filari di vino nel Chianti e soprattutto olivi, ma non ne faccio un business, li produco solo per la famiglia e gli amici. Quindi ama il rosso? Mi piace tutto il vino e sono “Ambasciatore” del Franciacorta. Quando nel 2004 sono stato premiato a Sanremo per il miglior testo, Simona Ventura sul palco mi chiese se a casa mi aspettavano con lo champagne per festeggiare. Ho risposto che mi aspettavano con il Franciacorta. Da allora ho le chiavi di tutte le

Omar Pedrini al firmacopie durante la rassegna "Incontri d'autore" a Lovere

cantine. Non ne approfitto mai però, faccio solo qualche visita alle cantine dei miei amici. E in cucina come se la cava? Cucino poco ma con amore. Vivo da solo da quando avevo 19 anni, sono abituato a prepararmi i piatti. Niente carne né pesce, ma sono bravissimo con le uova e i primi. Faccio dei bei sughetti. Nel 2009 ha condotto il programma Gamberock sul canale satellitare Gambero Rosso. Da allora le trasmissioni di cucina si sono moltiplicate e si parla moltissimo di cibo. Forse troppo? Va bene che se ne parli. I programmi hanno fatto crescere tutti i ristoranti e la cultura del cibo e del vino. Credo comunque sia un fenomeno vicino a implodere. Se potesse scegliere una persona qualunque al mondo, chi inviterebbe a cena? Anni fa, quando me lo chiesero, risposi Matteo Arpe di Capitalia perchè era riuscito a diventare dirigente e Giulio Andreotti perché conosceva tutti i più grandi segreti. Oggi mi piacerebbe passare una serata con il mio amico Gianni Mura. Ha da poco chiuso una tournée di grande successo, il suo ultimo libro Angelo Ribelle sta ricevendo grande consenso e nelle prossime settimane tornerà a teatro con un nuovo spettacolo. Ha ancora un progetto nel cassetto da realizzare? Sono un uomo appagato. Mi manca la pittura, ma con i pennelli sono un disastro. Amo la contaminazione delle arti, mi piacerebbe avere nuove collaborazioni con altri artisti, bravi cantanti, scrittori, attori. Vorrei scrivere per il regista Mario Martone, adoro il cinema. Ma la mia passione più grande è la musica. Quando sono tornato a cantare dopo otto anni di fermo dovuti a seri problemi di salute sono stato felice.

CON ROBY FACCHINETTI È PIÙ FACILE TROVARE UN ACCORDO SUL CALCIO CHE SUL SALAME MIGLIORE TRA QUELLO BRESCIANO O BERGAMASCO

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ZENZERO, ALLORO E CURCUMA COME ANTI INFLUENZALI

L'abbassarsi delle temperature causa raffreddori, problemi all'apparato respiratorio e malessere. Alcune tisane possiedono proprietà balsamiche. Contengono le gemme di pino mugo, utile contro tosse e mal di gola, il timo dall'azione antibatterica, l'eucalipto che è un ottimo tonico, oltre a camomilla e malva. La cannella, considerata un antisettico naturale, si abbina bene a rosa canina e mela. Altre varianti sono con zenzero tritato e qualche goccia di limone, un cucchiaino di polvere di curcuma e un pizzico di pepe nero. Oppure basta far bollire due foglie di alloro in 200 ml di acqua.

LA GENZIANA TONICA E DIGESTIVA

Infusi e tisane

I segreti per star bene di Rosanna Scardi

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li anglosassoni lo chiamano il “wonderful time”, la pausa che permette di staccare dagli impegni sorseggiando una tazza calda della tisana preferita, magari con un sottofondo di musica o guardando la tv. Può accadere alle 17, come per il tè, in ufficio, oppure la sera prima di coricarsi. Già nota in epoca greco-romana, la preparazione di questi elisir, nel Medioevo, è diventata sofisticata, dando un apporto terapeutico. Per sfruttarne meglio le proprietà non si deve mai usare acqua bollente. “Quando si riscalda l’acqua e compaiono le prime bollicine è necessario spegnere il fuoco. Un altro fattore da non trascurare è il tempo: ogni fogliolina ha il suo corso, in generale dai 5 ai 10 minuti di infusione. Le tisane non hanno calorie, chi volesse può gustarle aggiungendo il miele”, suggerisce l'esperto Flavio Salvetti, titolare dell'azienda agricola 'Il Sentiero' a Carona, in Alta Val Brembana, che coltiva a 1.100 metri erbe officinali e aromatiche. Ecco gli ingredienti principali dei toccasana per l'autunno.

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Pianta utile contro l’affaticamento e l’anemia, la genziana si utilizza per riprendersi da convalescenze e come difesa contro le infezioni. Bevuta mattina e sera, aiuta anche a depurare e drenare. Il gusto amaro, però, non la rende gradita a tutti. Si aggiungono timo, camomilla, anice stellato e l'achillea dal nome che segnala già le sue storiche virtù. Si narra, infatti, che Achille si medicasse le ferite delle battaglie con un impasto di foglie e fiori della pianta. Distende e rilassa l'apparato digerente.

ENERGIA MATTINIERA CON MENTA E ROSA CANINA

Dovete essere operativi fin dalle prime ore? Basta bere una miscela di menta, rosa canina, liquirizia e scorza di arancia. La menta è perfetta per chi si sente stanco e necessita di vigore grazie alle sue proprietà stimolanti. La scorza d'arancia è un toccasana perché contiene vitamina C.

LATTE DI COCCO E TULSI PER DORMIRE

È preferibile aggiungere a una tazza di latte di cocco un mix di erbe calmanti come corteccia di salice che regola la produzione di sudore e aiuta a rilassarsi, tiglio, camomilla, melissa, biancospino, luppolo dall'effetto sedativo e lavanda, rimedio per alleviare l'ansia, usata anche nell'aromaterapia. Si possono unire anche foglie e fiori di scutellaria, foglie di tulsi, il basilico dell’India, tarassaco, bardana, romice crespa.

NON SOLO CAMOMILLA, IL FLOWER POWER

Solo fiori interi, come recitava lo spot di una famosa camomilla. Vale anche per quelli di malva o calendula per decongestionare, di sambuco e arancio per depurarsi, biancospino e tiglio per rilassarsi, mentre i denti di leone sono contro la tosse.

LA NUTRIZIONISTA

ROBERTA ZANARDINI biologa-nutrizionista

PREPARARSI ALL’INVERNO

PARLIAMO DI TISANE. POSSONO RAFFORZARE IL SISTEMA DIFENSIVO E PREVENIRE I MALANNI DI STAGIONE? Sì, in particolare quelle allo zenzero. Grazie alle sue proprietà rigeneranti, antibatteriche e antinfiammatorie lo zenzero è il re dei rimedi, ci proteggerà anche da tosse e mal di gola. QUALI PROPRIETÀ ANTIOSSIDANTI HANNO E QUALI VITAMINE E MINERALI CONTENGONO? I frutti rossi sono tra i frutti più ricchi di antiossidanti, i polifenoli che contribuiscono a prevenire malattie derivanti dall’accumulo di radicali liberi. Quando serve vitamina C possiamo scegliere la rosa canina, se poi combinata al ribes nero, che è un cortisonico naturale, otteniamo una alleanza infallibile contro influenza e raffreddore. Se invece desideriamo migliorare pelle e capelli, scegliamo una tisana ricca di vitamina E, con ibisco e malva. Mentre i sali minerali li troviamo nel tè al Rooibos, ricco di magnesio, zinco, ferro, rame, potassio, fluoro e flavonoidi, ottimo per gli sportivi. SONO DAVVERO DEGLI ALLEATI DI BENESSERE O SI TRATTA DI UNA LEGGENDA METROPOLITANA? Sono benefici se usati nel modo giusto. Se vi sentite gonfi, stanchi e appesantiti non preoccupatevi è colpa delle tossine. L’uso abituale di tisane a base di betulla, tarassaco, ortica, achillea o carciofi ci viene in aiuto se unito a un po’ di movimento e ad un’alimentazione attenta al consumo di alimenti depurativi come carciofi, cavoli, broccoli, aglio, ananas, sedano, melone, cipolle e asparagi. CI SONO DELLE CONTROINDICAZIONI E QUALI? Se si esagera con le dosi usando ricette sbagliate o lasciandole invecchiare in dispensa, gli effetti negativi possono essere superiori a quelli positivi. L’equivalenza naturale/salutare non è sempre vera, esistono pochi casi, per fortuna, in cui fare attenzione. Le tisane lassative con l’aumento della velocità del transito intestinale possono produrre malassorbimento dei nutrienti e causare un assorbimento limitato dei principi attivi contenuti nei farmaci che stiamo assumendo.

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Ascom Formazione esplosione di corsi E NON C’È SOLO IL FOOD di Marco Offredi

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rofessionisti, appassionati del gusto ma anche semplici curiosi: non ha confini di target l’offerta formativa firmata Ascom Confcommercio Bergamo e organizzata dall’Area Formazione e Sviluppo (Laboratorio del Sapere e Accademia del Gusto). Suddivisa come sempre in due aree, enogastronomica e manageriale, la nuova stagione conta 150 corsi a catalogo a cui si aggiungono i percorsi su misura per singole esigenze aziendali. Qualche esempio? Si va dalla cucina senza glutine al sottovuoto come tecnica di cottura, dall’arte della miscelazione ai lievitati da colazione, passando per street food, pane fatto in casa, tapas e sangria. E per il mondo del business e del lavoro tanti corsi sull’arte della vendita, informatica, web marketing, leadership e persino attività di team building tra orienteering, percorsi sospesi e shopping night.

LA PROPOSTA FORMATIVA 2019-2020

"Non ci siamo fatti mancare nulla e anche se la formula è ormai consolidata ogni anno proponiamo qualcosa di nuovo - spiega Daniela Nezosi, responsabile dell'Area Formazione Ascom Confcommercio Bergamo -. Grazie alla presa di conoscenza dei bisogni di aziende e associati, il lavoro di progettazione è diventato sempre più accurato. Un lavoro meticoloso che grazie ad un team affiatato, con in prima linea Sabrina Bianco, regala sempre percorsi formativi di alta qualità. Ricordo che la Camera di Commercio mette a disposizione fondi dedicati alle aziende, per le quali abbiamo formulato due percorsi 'vip card' per chef e barman che contengono più corsi in un unico pacchetto. Inoltre, quest’anno i percorsi organizzati con l’Ente Bilaterale del Turismo sono gratuiti per le aziende e i lavoratori iscritti all’Ente". A seguire una piccola guida per orientarsi nella scelta dei numerosi corsi presenti nell'offerta di Ascom Formazione.

LA VIP CARD PER I RISTORATORI

Il pacchetto di corsi, finanziato dalla Camera di Commercio di Bergamo, spazia dalla lezione con lo chef Terry Giacomello alla visita a Fico Eat World di Bologna (il parco del cibo più grande del mondo). Non mancheranno le lezioni tecniche tenute da Alfredo Iannacone sulla cucina in purezza senza sale e sulle polveri di terra e di mare così come un seminario sulle strategie di comunicazione social: se pensate che sia il solito corso vi anticipiamo che si parlerà del caso virale del prosciutto di anguria. È previsto per i ristoratori anche un incontro per perfezionarsi nella realizzazione di dessert in barattolo e, in primavera, una lezione con lo chef Floriano Pellegrino e una visita ad Antonino Cannavacciuolo. Dall'alto, Terry Giacomello, Antonino Cannavacciuolo, Floriano Pellegrino, Renato Bosco e Luca Montersino

16 ottobre-novembre 2019

17 ottobre-novembre 2019


corsi sulle cucine etniche a cura dello chef blogger Lorenzo Biagiarelli (cucina indiana) e di Lin Zewei (cucina giapponese). E poi il corso per riscoprire in cucina i 6 gusti - salato, dolce, aspro, grasso, piccante e umami - e quello per imparare a conservare correttamente le ricchezze dei nostri orti.

dolci da colazione fino alle decorazioni con la sugar art. Riguardo ai lievitati da non perdere il corso sulla pizza in pala gourmet del maestro Tiziano Casillo e quello sulla pizza senza 'lievito aggiunto' insieme al maestro Renato Bosco, uno dei più rinomati ricercatori nel settore dei lievitati. E poi corsi per apprendere l’arte bianca e i segreti della preparazione di pane e focacce.

GLUTEN FREE

I CORSI PER CHI LAVORA AL BAR

Anche i barman hanno il loro 'pacchetto corsi' dedicato. Si va dalla miscelazione alla caffetteria, dalle tecniche di decorazione dei cappuccini fino ai drink di tendenza a base di espresso, dalla lezione sui finger food fino a 'Non solo spritz e patatine', un corso per rinnovare la propria offerta nell’ora dell’aperitivo.

SOPRAVVIVERE IN CUCINA PER CHI È ALLE PRIME ARMI

Tante le proposte per chi desidera apprendere le basi professionali della cucina: si va dal corso sulle tecniche base a quello sulle ricette 'salva serata', con consigli, ingredienti, tempi e modalità di preparazione di secondi piatti gustosi e creativi, pronti in 10 minuti. E poi il corso sull'abc della carne tra tagli e cotture e quello su torte salate e quiche.

VORREI FARE

Anche quest'anno una sezione è dedicata ai corsi per imparare una professione: pizzaiolo, pasticciere, barman, gastronomo. Le competenze acquisite permetteranno di avvicinarsi al mondo lavorativo.

GLI IMPERDIBILI PER ESPERTI GOURMET

TRA DOLCI E LIEVITATI

Riguardo all'area food l'offerta è come sempre strutturata per offrire un'ampia possibilità di scelta a cominciare dalle 'Conversazioni con gli chef', occasioni per un confronto vis a vis con gli esperti di cucina su diverse tematiche: i segreti di salse madri e derivate, le verdure fermentate, il pesce. Non mancheranno i

L'offerta nell'area pasticceria e lievitati si arricchisce ogni anno di tanti nuovi corsi. Si va dal corso base a quello dedicato ai dolci monoporzione, fino al corso sulla pasticceria moderna per scoprire differenze e tecniche di realizzazione di mousse e bavaresi. E poi tanti consigli su come preparare torte perfette, crostate e biscotti con pasta frolla a regola d'arte, croissant, brioches e

La pasta è il sogno proibito di celiaci e intolleranti al glutine? Non più. A febbraio è in programma un laboratorio pratico per apprendere trucchi e segreti sulla pasta fresca gluten free insieme allo chef Marco Scaglione, che ha fatto della cucina gluten free il suo cavallo di battaglia. Altro corso che strizza l'occhio ai celiaci è quello dedicato alla pizza con tutti i consigli (dalle tecniche dell'impasto alle procedure di lievitazione) per preparare una pizza perfetta senza glutine.

QUANDO UN CORSO DIVENTA UN REGALO ORIGINALE

Molte proposte, anche quelle professionali, possono diventare un regalo originale. Qualche esempio? Dal corso di avvicinamento al vino pensato per quanti lavorano nel settore della ristorazione, al laboratorio su cottura e preparazione dei cibi con il barbecue, fino alla cena con delitto in abiti rinascimentali al castello di Grumello. E per chi è alla ricerca di sapori nuovi è in programma anche una giornata a Milano: destinazione via Paolo Sarpi, le ragioni del suo fermento gastronomico e i luoghi in cui acquistare gli ingredienti che contamineranno la nostra cucina. Infine, da non perdere le trasferte golose dei Convivium in grandi ristoranti, a cominciare dalla meravigliosa Villa Crespi, 2 stelle Michelin, alla corte dello chef Antonino Cannavacciuolo.

POTENZIARE LE DOTI MANAGERIALI

Imprenditori si diventa, non si nasce. In quest’ottica l’offerta dei corsi dell’area manageriale è rivolta a titolari, soci e dipendenti di attività del commercio ma non solo. Si comincia a ottobre con il corso su come potenziare la spinta motivazionale nei collaboratori e sulla comunicazione interpersonale in ufficio. A novembre fari accesi sulla capacità oratoria con il corso 'Parlare in pubblico: presentare per convincere', e sulla gestione dello stress al lavoro, come sfruttarlo per migliorare la perfomance professionale. A gennaio si parlerà di leadership emozionale e sull’importanza di delegare le mansioni lavorative, mentre maggio è dedicato a come migliorare la prestazione del gruppo di lavoro. A giugno prende il via il corso dedicato alla 'Gestione dei conflitti tra colleghi'.

L’ARTE DEL VENDERE NON HA SEGRETI

La cassa piange? Niente panico. Per accompagnare i corsisti a un business di successo sono in programma corsi sui segreti dell’arte del vendere e su come migliorare le proprie performance commerciali. E poi il corso sull’elevator pitch per 'colpire' il proprio interlocutore in 3 minuti e quello dedicato al visual merchandising dal titolo 'Trasforma i passanti in clienti: l’allestimento della vetrina'.

Su www.ascomformazione.it è possibile consultare tutti i programmi e ricevere informazioni sui singoli corsi

18 ottobre-novembre 2019

19 ottobre-novembre 2019


Otus:

porte aperte in birrificio

P

assione, ricerca, competenza tecnica: il birrificio Otus persegue costantemente la ricerca della qualità, che significa ricerca e selezione minuziosa delle materie prime, artigianalità sapiente di tecniche antiche, e una continua innovazione; ecco come prende vita Cuor di Pane. Nato nel 2015, dalla volontà di un gruppo di imprenditori del settore, accomunati dalla passione per la birra e animati dall’idea di creare una diversa esperienza produttiva dedicata al mondo artigianale, il Birrificio Otus ha voluto interpretare la sua vocazione all’eccellenza, senza perdere di vista le criticità che troppe volte colpiscono queste tipologie di prodotti. Ha fatto sua la forza di garantire birre costanti nel tempo e disponibili in via continuativa, con grande attenzione ad

elementi fondamentali quali il packaging o il posizionamento in esclusiva nel canale della ristorazione o dei pub-bar tramite alleanze commerciali con i locali più attenti. In più, la maestria, che l’immagine del ‘gufo sapiente’ richiama, è personificata nel lavoro preciso e competente del birraio, Alessandro Reali, laureato all’Università di Agraria di Milano, specializzato nel Regno Unito in produzione brassicola. L’intenzione è di creare birre diverse, con forte personalità ma uguali a sé stesse in modo da guidare il consumatore verso una maggiore consapevolezza e conoscenza della varietà sensoriale e gustativa che il modo della birra artigianale offre. La ricerca della qualità di Otus è costante in tutto il processo produttivo, a partire dalle materie prime e dall’uso proprio dell’acqua. La qualità autentica

nasce infatti dalle migliori materie prime e dall'artigianalità, che significa tecniche antiche, gesti misurati e un'infinita passione per la creazione di prodotti unici, con ingredienti e procedure naturali. Le loro birre sono così frutto del connubio tra tradizione e innovazione, reinterpretando a modo loro stili e tipologie di prodotto. Proprio a completamento di questo percorso, a distanza di soli 40 mesi, hanno deciso di dare una più marcata identità al prodotto artigianale, dando vita ad un restyling del logo e, di riflesso, ad un’inedita linea grafica per ogni singola birra, in modo da raccontare una storia unica per ogni birra prodotta. La produzione è caratterizzata da birre ad alta fermentazione, con sette referenze, e tre prodotti a bassa fermentazione, tutte a lavorazione in isobarica. I formati delle bottiglie sono da 33cl, 50cl e 75cl secondo la tipologia, e l’innovativo fusto con sacca da 24 litri a perdere. A completare la gamma, nasce ‘Cuor di Pane’, una birra lager chiara che riunisce anche due importanti situazioni. Grazie alla sperimentazione effettuata negli ultimi mesi, il processo tecnico utilizzato, unito ad un particolare enzima, ‘consuma’ quasi tutto il glutine presente dando così vita ad una birra gluten free. Il pane utilizzato negli ingredienti poi, sarà quello raccolto all’origine il giorno dopo, contribuendo così ad evitare uno spreco alimentare. Disponibile dall’11 novembre in bottiglie da 33 cl e fusti da 24 litri. Per informazioni scrivere a info@birrificiootus.com www.birrificiootus.com

SCHEDA TECNICA

produttore: Birrificio Otus

curiosità: birra chiara al pane

categoria commerciale: specialità

formati disponibili: bottiglia da 33 cl. e fusto Poly Keg da 24 litri

categoria legale: birra

note produttive: una classica Helles che racchiude valori straordinari quali la lotta contro lo spreco alimentare visto che viene utilizzato anche il pane invenduto, recuperato presso i produttori originali il giorno dopo, oppure l’utilizzo di un particolare lievito in grado di ‘consumare’ quasi tutto il glutine. Il malto utilizzato è Pils, mentre il luppolo è lo Styrian Kolibrì. Nella sua produzione viene utilizzata anche l’avena. IBU 20

fermentazione: bassa (presenza di lieviti) categoria colore: Chiaro (EBC 8) % alcol volume: 5 Gluten Free

DOVE presso Birrificio Otus a Seriate in via Rumi, 7 QUANDO lunedì 11 novembre 2019 ORARI dalle 11.00 alle ore 18.00 SESSIONI FORMATIVE a cura del birraio Alessandro Reali alle 11,30 – 14,30 – 16,30 BIRRE IN DEGUSTAZIONE ALLA SPINA Cuor di Pane, Wintermoon e due specialità Single Batch

CUOR DI PANE

stile di riferimento: Helles

PORTE APERTE IN BIRRIFICIO

20 ottobre-novembre 2019

IN ABBINAMENTO due risotti mantecati alla birra a cura dell’Associazione Cuochi Bergamaschi BIRRE IN DEGUSTAZIONE IN BOTTIGLIA tutte

INGRESSO riservato agli operatori 21 ottobre-novembre 2019


A

Foraging, quando la spesa si fa nel bosco LA RACCOLTA, L'UTILIZZO E LA VALORIZZAZIONE DI PIANTE, ERBE E RADICI SPONTANEE PER CONTRASTARE L'OMOLOGAZIONE DEL GUSTO E DEI SAPORI di Marco Offredi

22 ottobre-novembre 2019

vete mai sentito parlare di tarassaco, silene, acetosa, crescione, borragine? Sono tutte erbe spontanee commestibili che si possono trovare naturalmente - in natura: in montagna, in pianura, nei boschi o lungo i fiumi. Tutti ottimi ingredienti per la preparazione di minestre, salse e insalate ma anche per accostamenti insoliti, marinature, cotture a freddo, fermentazioni. 'Provare per credere' recita il detto e che il foraging sia un trend del momento è un dato di fatto. Ma non pensiate sia una moda radical-chic, semmai è una filosofia 'eco-friendly', una vera e propria frontiera di sperimentazione culinaria per proporre ricette dai contorni nuovi e piatti all'insegna della stagionalità, quella vera. La raccolta, l'utilizzo in cucina e la valorizzazione delle piante spontanee commestibili, il foraging appunto, è infatti il fenomeno gastronomico del momento che mira a contrastare l'omologazione del gusto, dei sapori e delle esperienze. Tutto merito della nuova cucina nordica, quella del Noma di Copenhagen (più volte in cima alla classifica dei 50 migliori ristoranti del mondo) e dei suoi licheni, bacche e cortecce eletti ad alta cucina ma anche dell’effetto della crisi economica e della ricerca di nuove tendenze più sostenibili. Gli chef scandinavi hanno infatti scosso l’universo della gastronomia e se là si perlustrano le spiagge nebbiose dei mari del Nord, da noi ritornano nel piatto fiori colorati, pratoline croccanti, fiori di acacia profumati e dolci foglie di acetosella. Già perché il foraging porta con sé un approccio alla cucina che si basa su una gamma di sensazioni organolettiche e nuovi ingredienti da scoprire. Nuovi, si fa per dire. Pensiamo, infatti, alle ortiche tanto care alle nostre nonne o all'aglio orsino, versione selvatica dell'aglio comune. "Siamo di fronte a un trend che di fatto è un ritorno alle origini - sottolinea lo chef Simone Tognetti, docente dell'Accademia del Gusto e chef giramondo guidato proprio dalla passione per il foraging -. I nostri nonni erano abituati a raccogliere erbe spontanee commestibili e la stessa fermentazione è stato il primo metodo di conservazione del cibo". Da cinque anni esper-

TUTTO MERITO DELLA NUOVA CUCINA NORDICA E DEI SUOI LICHENI, BACCHE E CORTECCE to raccoglitore di erbe e radici in tutta la Lombardia ma anche in Australia e in Portogallo, Tognetti ha ri-scoperto il foraging dopo aver assaggiato un quadrifoglio la cui esplosione organolettica simile al limone ha aperto allo chef lecchese un mondo di sapori nuovi: "Da allora ho cominciato a sperimentare in cucina riscoprendo tutto il valore del sapore primitivo che, di fatto, è quello essenziale - conferma Tognetti -. Gli ingredienti selvatici sono una parte importante della nostra identità culturale e della nostra tradizione culinaria. Per questo 'ci azzeccano' in pieno con la ristorazione. Recuperare queste tecniche e questi ingredienti di origine selvatica, anche nuovi sotto il punto di vista nutrizionale, può essere una scelta contemporanea di recupero dell'identità territoriale e di

23 ottobre-novembre 2019

valorizzazione di concetti attuali come la sostenibilità alimentare, la tutela dell’ambiente e il sapore primordiale degli ingredienti". Ma fare foraging non è un hobby: bisogna conoscere bene il territorio e qualcuno che ne capisca. Insomma serve un 'know how': sapere cosa raccogliere è ovviamente il punto di partenza e ben vengano corsi, libri, figure professionali come l'etnobotanico e, addirittura, un laboratorio di ricerca e sperimentazione, il Wild Food-Lab di Wood*ing. Cosa serve per il foraging? "Bastano una cassettina, una forbicetta e qualcosa per scavare le radici - conclude Tognetti -. Il foraging vero non vuol dire infatti acquistare germogli in serra ma andare sul territorio: in questi anni sono riuscito a catalogare oltre 700 erbe spontanee e il mio obiettivo è proseguire ancora".


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T

ra le vivande bergamasche a serio rischio di estinzione, quelle che si annoverano con maggior struggimento sono senza dubbio le minestre montane a base di erbe silvestri. Da un lato viaröl, mescündit e zuppa dei prati di Parre configurano probabilmente l’unica cifra gastronomica certa del territorio di Bergamo (sulla matrice autoctona di altre cibarie tipiche si può disputare all’infinito), dall’altro il loro salvataggio rappresenta un caso quasi disperato, dato che la perizia necessaria ad assicurare l’approvvigionamento delle materie prime per la loro preparazione è ormai quasi del tutto estinta. Se viaröl e mescündit dovevano evidenziare, almeno alle origini, una chiara caratterizzazione monovarietale (le voci in vernacolo indicano rispettivamente le essenze spontanee note come borsa di pastore e bistorta), la zuppa dei prati di Parre - detta anche zuppa delle venti erbe - possiede da sempre un chiaro afflato miscellaneo, che nel tempo si è trasmesso alle consorelle. E così tra i germogli utilizzati si annoverano anche quelli di acetosa, achillea, aglio orsino, bar-

ba di becco, licnide, menta, malva, nontiscordardimè, ortica, parietaria, primula, salvia dei prati, silene rigonfia e tiglio. Il modesto apporto nutrizionale degli erbaggi viene irrobustito con l’aggiunta ad ogni porzione di minestra di una fetta di polenta cosparsa di cacio di monte grattato, ed arricchendo il brodo con uova sbattute e burro. Il mescündit mostra altresì tratti di più rustica opulenza, prevedendo il concorso tra gli ingredienti di pasta di salame e costine di maiale. Per quanto di inequivocabili radici montane, è attestato che almeno il viaröl fece breccia anche nella cucina del capoluogo. Il suo nome compare infatti in un elenco settecentesco di approvvigionamenti del collegio Mariano di Bergamo, lasciando intendere che venisse acquistato già pronto al consumo assieme alle uova da incorporare al momento del servizio. E quanto grato sarebbe ritrovarlo, in luogo magari del profluvio di polenta taragna che assai meno giova alla salute delle coronarie quanto alla preservazione della nostra identità gastronomica, anche nella lista delle vivande di qualche locanda.

25 ottobre-novembre 2019


Mondo del vino: le tendenze

I

l vino del territorio è sempre più presente sulle nostre tavole. Ne è convinto Enrico Rota, produttore, distributore e presidente della Strada del Vino Valcalepio e dei Sapori della Bergamasca. “I vini prodotti dalla terra bergamasca stanno vivendo un ottimo momento – commenta Enrico Rota -. Segno che la nostra viticultura è cresciuta in qualità e in promozione. Sicuramente degno di nota il risultato sorprendente per quanto riguarda l’uva da agricoltura biologica. L’enogastronomia rappresenta sempre più una voce importante nel fatturato della nostra provincia, che è veramente ricca di specialità meritevoli di segnalazione. Il cibo e il vino rappresentano sempre più il veicolo promozionale per attrarre turismo, una tendenza che si consolida di anno in anno”. Guardando ai numeri, l’Italia conta 14 milioni di presenze legate ai turisti che si muovono per conoscere nuovi prodotti enogastronomici, per un giro d’affari di 2,5 miliardi di euro. Un fenomeno che favorisce il fatturato delle singole aziende vinicole, ma anche di alberghi, ristoranti e produttori. Oggi le cantine aprono sempre più le loro porte, ma non solo per degustazioni. Il visitatore cerca

un’esperienza e delle emozioni: ecco quindi offerte per enoturisti che danno la possibilità di osservare da vicino i processi di vinificazione, a partire dalla raccolta delle uve nei campi, alla pigiatura, affiancate da grandi feste sotto i tralicci. Esistono anche wine resort e alberghi che propongono vendemmie in notturna e bagni di vino. Anche la provincia di Bergamo è cresciuta molto nell’offerta di esperienze legate al mondo dell’enogastronomia, grazie anche all’indotto creato da un aeroporto che conta più di 13 milioni di passeggeri ogni anno. Il mese di ottobre mette Bergamo al centro dell’attenzione mondiale con il Concorso enologico internazionale 'Emozioni dal Mondo: merlot e cabernet insieme': dal 17 al 20 ottobre arriveranno a Bergamo centinaia di campioni prodotti con il taglio bordolese (come il nostro Valcalepio), giudici ed enoturisti. Nel frattempo si sta concludendo la raccolta delle uve, per un raccolto che si preannuncia molto buono. “Abbiamo portato in cantina uve bianche sane che daranno vita a vini profumati e di una discreta struttura, con una maggiore qualità e un quantitativo del 30% in meno rispetto al 2018 – com-

menta Sergio Cantoni, direttore del Consorzio Tutela Valcalepio -. Anche i vini rossi saranno sopra la media, con una buona fragranza e profumazione". Vino sempre più apprezzato come regalo o come souvenir per i turisti. Ecco dunque la nascita di start up e app dedicate all’acquisto di esperienze e al recapito delle preziose bottiglie. Enonautilus è una neonata applicazione dedicata all’universo enogastronomico/enoturistico italiano. Scaricando l’app o visitando il portale www.enonautilus.com si possono prenotare degustazioni, esperienze uniche o acquistare vini dalle diverse aziende vitivinicole con la possibilità di affidare la spedizione direttamente al corriere, in modo da farsele recapitare direttamente a casa. Un’altra novità è rappresentata da Winelivery, un servizio di consegna a domicilio che consente di acquistare in un’enoteca virtuale bevande alcoliche e riceverle in giornata in meno di 30 minuti, tutti i giorni dalle 10 all’1 (le 2 nel weekend). In questo caso si può scegliere tra una vasta gamma di prodotti tra cui vino, birra, liquori, distillati, cocktail kit per aperitivi, acqua e ghiaccio.

L’ITALIA CONTA 14 MILIONI DI PRESENZE LEGATE AI TURISTI

ULTIMI PREMI RICEVUTI DA VINI BERGAMASCHI Importante riconoscimento per il Moscato di Scanzo Docg 'Serafino' prodotto dalla azienda agricola Il Cipresso. 'ViniBuoni d’Italia', guida redatta dal Touring Club Italiano, ha assegnato quattro stelle al pregiato passito Docg 'Serafino 2015', frutto dell’appassionato lavoro di Angelica Cuni e dei suoi collaboratori. La guida del Touring è unica nel panorama italiano e internazionale perché è la sola dedicata ai vini da vitigni autoctoni. L’azienda Il Cipresso si è aggiudicata anche le 4 Rose e 90/100 di punteggio per lo spumante dolce rosato 'Alberico', ottenuto da uve di Moscato di Scanzo, premiato dalla nuova guida dedicata ai vini rosati 'Rosa Rosati Rosé - La Guida al Bere Rosa'. L’azienda agricola biologica Colletto di Adrara San Martino, con il suo spumante metodo classico 'il 33' è nella lista dei 100 migliori vini d’Italia stilata dai critici enogastronomici Paolo Massobrio e Marco Gatti, autori della nota guida 'Il Golosario'. Il vino premiato della cantina bergamasca è uno spumante Strada del Vino VALCALEPIO metodo classico blanc de blancs prodotto con uve e dei Sapori della Bergamasca Chardonnay provenienti da vigneti aziendali situati a 460 metri di altitudine.

26 ottobre-novembre 2019

27 ottobre-novembre 2019

AD OTTOBRE VINO PROTAGONISTA Il Consorzio di Tutela Valcalepio e la Strada del Vino Valcalepio e dei Sapori della Bergamasca organizzano diverse iniziative promozionali:

Emozioni da Bere – Castello degli Angeli, via Scalette Carobbio degli Angeli Domenica 6 ottobre 2019 dalle 11 alle 20 (aperto al pubblico) Lunedì 7 ottobre 2019 dalle 14 alle 19 (riservato a professionisti e ristoratori).

Convivio solidale per l’Associazione 'Gli Amici di Chiara Onlus' Domenica 6 ottobre 2019, l’associazione Ristoranti Regionali – Cucina Doc rinnova l’appuntamento con la solidarietà in provincia di Bergamo al Ristorante La Trota di Laxolo di Brembilla.

Calici d’autunno Sabato 12 ottobre 2019 – Comune di Castelli Calepio (in caso di maltempo la manifestazione si svolgerà domenica 13 ottobre).

XV Concorso internazionale 'Emozioni dal Mondo: merlot e cabernet insieme' Dal 19 al 20 ottobre 2019 banco d’assaggio presso la Fiera di Bergamo in occasione di Forme.

Incontri Enogastronomici Regionali Dal 21 al 22 ottobre 2019 ad Alghero si metteranno alla prova chef di Lombardia, Trentino, Marche, Umbria, Toscana e Sardegna, in una sorta di 'Giro d’Italia gastronomico'. La manifestazione, organizzata dall’associazione Ristoranti Regionali-Cucina Doc con il patrocinio del Comune di Alghero, vedrà la partecipazione del Ristorante Posta Al Castello e del Ristorante La Trota di Laxolo di Brembilla.


COSA BOLLE IN PENTOLA di Giorgio Lazzari

BOLLE RESTAURANT, SHOWROOM E RISTORANTE INSIEME

BORGOGNA, LA CHICCA DI CHICCO CORIA

Ristorante e showroom sono una cosa sola e ben visibile. Obiettivo raggiunto per Pentole Agnelli – azienda leader in Italia nella produzione di strumenti di cottura - che, sempre a Lallio dove ha sede, ma sulla provinciale per Dalmine, ha aperto Bolle, un nuovo ristorante di livello con lo chef Filippo Cammarata. Di origini siciliane e nato a Bergamo, Cammarata ha frequentato anche le cucine di grandi chef come Niko Romito e Massimo Bottura: qualità delle materie prime e maestria nell’abbinamento dei piatti sono assicurati. Il nome scelto per la nuova location fornisce un’immagine di qualcosa sempre in movimento e in evoluzione. “Bolle è una grossa pentola nella quale mettiamo gli ingredienti migliori, ricercati e selezionati meticolosamente, che pian piano si amalgamano creando qualcosa di sublime”. Il vecchio edificio è stato ristrutturato dall’architetto bergamasco Marco Acerbis con la particolarità di aver studiato luci e sfere metalliche girevoli che creano ambiente e privacy tra i commensali. Menù degustazione da 55 a 75 euro, vini esclusi. Business lunch da 25 euro. Il locale è aperto tutti i giorni, tranne sabato a pranzo e domenica.

Nuova avventura per lo chef Chicco Coria (conosciutissimo per le importanti esperienza all’Abacanto, al Cappello d’Oro, all’One Restaurant e all’attuale Vecchia Filanda) che, insieme alla socia Alessandra Manzoni, ha aperto il ristorante Borgogna a Montello, all’interno di Villa Monticelli. Nel nuovo ambiente, molto curato, elegante e di prestigio, Coria propone una cucina di livello che si esprime in una ventina di piatti, sia di carne che di pesce, che variano in continuazione in base alla stagionalità e all’offerta di mercato. Il menù lascia libertà alla fantasia dello chef, garantendo una certa varietà di proposte. Il nome 'Borgogna', che in un primo momento sembrerebbe portare alla famosa regione vitivinicola francese, prende vita in realtà dal nome di un canale voluto 500 anni fa da Bartolomeo Colleoni. Il locale dispone di una quarantina di coperti e di un dehors esterno, ed è aperto a pranzo da lunedì a venerdì e la domenica, mentre a cena da mercoledì a sabato.

BOLLE RESTAURANT Via Provinciale n. 30 Lallio (Bg) Tel. 035.0900208

Nuova location con tavoli per la fornitissima boutique alimentare Lo Schiaccianoci, che si è trasferita da via Sant’Alessandro (dopo 10 anni di successi) in via XX Settembre. I fratelli Giovanni e Filippo Colombi, rispettivamente architetto e ingegnere, hanno a disposizione maggiore spazio e la possibilità di organizzare pranzi e degustazioni. Nipoti e figli d’arte (il nonno era macellaio e i genitori commercianti), sono riusciti a conciliare la passione per le vacanze enogastronomiche con il lavoro. Quando viaggiano selezionano infatti i migliori prodotti da mettere in vendita, importandoli direttamente dai paesi d’origine. Allo Schiaccianoci si possono degustare prodotti di mare e di terra abbinati ai vini presenti in enoteca. Il business lunch viene proposto a 15 euro, ma di fatto si ha la possibilità di mangiare ogni prodotto che si vede esposto in bottega, dalle conserve al pesce sott’olio (si possono trovare persino plancton e caviale di storione albino), fino alle creme dolci. È prevista la consegna gratuita all’interno della città di Bergamo. Il locale è stato studiato e ristrutturato dagli stesso gestori, che sono sempre operativi con cucina aperta, dalle 9 alle 21 tranne il lunedì.

LO SCHIACCIANOCI

KINDNESS

Via XX Settembre n. 108 Bergamo Tel. 035.0298287

Via Pignolo n. 21 Bergamo Tel. 375.5620456

ottobre-novembre 2019

Presso Villa Monticelli, via Monticelli n. 2 Montello (Bg) Tel. 035.684804

KINDNESS, UNA 'GENTIL PIZZA'

LO SCHIACCIANOCI CAMBIA LOCATION E APRE LA CUCINA

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RISTORANTE BORGOGNA

Steve e Denis Gentile sono i protagonisti di una nuova avventura. Originari di Trescore Balneario, i due fratelli hanno aperto una nuova pizzeria in via Pignolo a Bergamo. Da sempre coltivano una grande passione per la cucina, ma nel lavoro hanno cominciato facendo tutt’altro: muratore, idraulico e tecnici informatici nell’azienda di famiglia. La voglia di imprenditoria e di mettersi in gioco sfruttando la grande passione per il cibo, porta Steve a frequentare sei anni fa un corso professionale per pizzaioli. Dopodiché parte per Londra e matura altre esperienze in provincia. Devis nel frattempo continua a lavorare nell’attività di famiglia aiutando di tanto in tanto il fratello come aiuto pizzaiolo e nell’aria torna il grande sogno nel cassetto da realizzare insieme. I “pizzabrothers” aprono così Kindness, un locale dove si può gustare una pizza unica impastata con farine di prima qualità che puntano alla digeribilità grazie ad un impasto curato in molti anni di studio per renderlo sempre migliore. Insomma, non la solita pizza, ma la “Gentil pizza”. Il locale è, inoltre, 100% ecofriendly e utilizza ingredienti organici lavorati dal fresco, stagionali e del territorio e salumi italiani di qualità. La pizzeria rimane chiusa il martedì. È aperta da lunedì a sabato dalle 12 alle 15 e dalle 18,30 alle 22 e la domenica sera.

29 ottobre-novembre 2019


BRAVI di Giorgio Lazzari

MAURIZIO LUINETTI E CINZIA PIANA FESTEGGIANO I 60 ANNI DI PIGI Silvia Di Sopra

La famiglia Luinetti: Michele, Maurizio, Cinzia Piana ed Eleonora

60

anni con le mani in pasta. Il pastificio PIGI di Romano di Lombardia festeggia uno storico traguardo con numerosi progetti per il futuro. L'azienda nasce nel 1959 dalla passione per la cucina di Luigia Piana (anche il nome PIGI è stato dedicato a lei) e da Arnaldo Luinetti, tecnico proprio in un'azienda, la Toresani di Milano, specializzata nella manutenzione di macchine per la produzione di pasta fresca. Tutto parte da un piccolo negozio di gastronomia in centro a Romano. "Ricordo come fosse ieri che abbiamo iniziato preparando lasagne e cannelloni - commenta Maurizio Luinetti, che con orgoglio ricorda i genitori che hanno fondato l'attività e guarda con la moglie Cinzia Piana la terza generazione composta dai figli Michele ed Eleonora, pienamente operativi nel pastificio -. Siamo stati i primi a mettere in vetrina una macchina che faceva la pasta fresca". Da allora di strada ne è stata percorsa parecchio, con la vendita di prodotti anche ai negozi vicini, fino al trasferimento e lo spostamento del core business sulle paste ripiene e sugli gnocchi. Nel 1976 il trasferimento nella sede attuale, in via Balilla n. 88, dove oggi la famiglia Luinetti vanta un gioiellino tecnologico. L'azienda conta, infatti, tre linee produttive (due di pasta liscia da 500 kg/h per ogni linea e una di paste ripiene da 300 kg/h) tutto è automatizzato e l'utilizzo della tecnologia permette di ottenere una seconda pastorizzazione con prodotti che hanno una scadenza fino a 4 mesi. "Dobbiamo ringraziare tutti i nostri collaboratori e la fedeltà dei nostri clienti - prosegue Maurizio Luinetti -. Siamo particolarmente

attenti agli ingredienti del territorio, con un occhio di riguardo allo sviluppo di nuovi prodotti con il marchio della Camera di Commercio 'Città dei mille Sapori'. Per tutti coloro che volessero assaggiare i nostri prodotti, vantiamo una distribuzione capillare su tutta la provincia di Bergamo". Il 70 per cento della produzione è conto terzi con private label e una quota del 50 per cento va all'estero (Germania, Svizzera e Francia i Paesi dove vengono esportati i prodotti 'made in Bergamo'). Il processo produttivo delle paste ripiene parte dalla carne cruda, che viene lavorata internamente, fino al prodotto finito, la cui produzione prevede l'impiego di prodotti di alta qualità, dalle uova alla semola nazionale. È presente, inoltre, una linea per produrre pasta fresca biologica, particolarmente apprezzata oltreconfine. Ecco sfilare sui nastri centinaia di casonsei, scarpinocc, creste scalvine, metri di pasta fresca tradizionale e al basilico: ce n'è per tutti i gusti. La novità di quest'anno sono i piatti monoporzione (tra cui i casonsei burro e salvia) pronti in un minuto nel microonde.

PASTIFICIO PIGI via Balilla, 88 Romano di Lombardia (Bg) Tel. 0363.910025 info@pastificiopigi.it

30 ottobre-novembre 2019

ELIDOR PATISSERIE ALTA PASTICCERIA ARTIGIANALE A BERGAMO

S

emplicemente, una bella storia da raccontare. Protagonista la 31enne Silvia Di Sopra, mamma francese e papà friulano, che dopo diverse esperienze e 18 anni in viaggio, ha scelto Bergamo come casa. Silvia ama definirsi eclettica, molto curiosa e nomade nell'animo (vanta anche un ruolo unico nella serie Gomorra come armigera nel mondo del cinema a Roma), ha vissuto e studiato a Milano, Arezzo, Venezia, Roma, Parigi e Birmingham. Con il senno del poi, appare come una predestinata, viste le origini della mamma, tra Bretagna e Normandia e una bisnonna francese molto brava in cucina, tanto da diventare la governante in un castello di conti francesi. Di fatto si appassiona ai dolci come autodidatta, quando l'unica esperienza vissuta da piccola è stata nelle cucine dell'albergo di famiglia dove ha trascorso l'infanzia. "Avevano paura mi facessi del male perché volevo sempre stare accanto ai fornelli - scherza Silvia - e finiva sempre che mi mettevano in un angolo a pelar patate". Nel 2017, a soli sei mesi dall’apertura a Birmingham, Elidor Patisserie (nome scelto da Silvia durante lo studio di un manoscritto miniato medievale) riceve il prestigioso Great Taste Award da una delle più famose associazioni culinarie del Regno Unito. Premiata dalla BBC come uno dei venti migliori stand della BBC Good Food Show, Elidor apre i battenti a Bergamo lo scorso maggio con il desiderio di condividere la passione e l’unicità che in soli due anni l’hanno resa famosa in Inghilterra. "Non appena arrivata a Bergamo sono rimasta innamorata della vista di Città Alta - commenta orgogliosa Silvia Di Sopra

- e dopo due settimane mi sono trasferita e ho aperto la pasticceria. Bergamo è una città a misura d'uomo e ideale per stabilire relazioni umane e una sinergia speciale con i clienti. Capita poi di ritrovarsi in negozio turisti stranieri che mi seguono su Instagram". I dolci vengono preparati senza l'utilizzo di lavorati e semilavorati, per garantire la genuinità e preservare gli aspetti salutistici. E il bancone è un vero spettacolo con tortine monoporzione dalla frolla friabile, tartellette alla frutta, alle mandorle, ai pistacchi e cioccolato, al caramello e noci salate. L'offerta prevede anche bicchieri con semi di chia e yogurt greco, tiramisù da passeggio e molto altro. Si ha solo l'imbarazzo della scelta. Il tutto abbinabile ad una bibita e a tal proposito consigliamo il sidro bretone che non poteva mancare, date le origini di Silvia. Il locale, con il laboratorio proprio dietro il negozio, dispone anche di tavoli con alcuni posti a sedere che permettono di fermarsi per gustare una merenda golosa. Elidor lavora anche su ordinazione (per telefono e prossimamente dal sito www.elidor.it) ed è disponibile ad illustrare la propria offerta anche a pubblici esercizi, bar e ristoranti.

ELIDOR PATISSERIE via Sant’Alessandro n. 13 (cortile interno) Tel. 349.8415553 silvia.elidor@gmail.com

31 ottobre-novembre 2019


APPUNTAMENTI DI GUSTO

EMOZIONI DAL MONDO: MERLOT E CABERNET INSIEME

GOLOSARIA A Milano dal 26 al 28 ottobre è di scena Golosaria, una delle fiere enograstronomiche più importanti d'Italia. Il 'Cibo che ci cambia' è il tema di questa quattordicesima edizione della kermesse che si preannuncia ricca di iniziative, con nuove aree e tante opportunità tra oltre 300 artigiani del gusto, 100 cantine, 20 cucine di strada e oltre 80 eventi in programma. Dal 17 al 20 ottobre torna il Concorso Enologico Internazionale 'Emozioni dal Mondo: Merlot e Cabernet Insieme'. Giunto alla 15ª edizione, il concorso ha l’intento di riunire a Bergamo il maggior numero possibile di vini Merlot, Cabernet e tagli bordolesi prodotti in tutto il mondo per sottoporli al giudizio critico di commissioni internazionali di tecnici, produttori e giornalisti di settore. La manifestazione può vantare il titolo di unico concorso al mondo interamente dedicato ai vini Merlot, Cabernet e tagli bordolese e riceve ogni anno il patrocino dell’Oiv (Organizzazione internazionale della vigna e del vino). Il concorso non ha una sede fissa e, ogni anno, cambia location e quest’anno la degustazione aperta al pubblico si effettuerà alla Fiera di Bergamo in occasione di Forme.

SAGRA DELLA MELA BREMBANA

ottobre-novembre 2019

Domenica 24 novembre a Dossena si terrà “CioccolanDossena”, sagra dedicata al cioccolato che si potrà assaggiare in tutte le sue più svariate e golose tentazioni. Oltre a bancarelle con prodotti tipici, sono in programma laboratori per bambini, fontane di cioccolato e tanti giochi.

SAPORI&CULTURA

Sabato 19 e domenica 20 ottobre a Piazza Brembana è di scena la 'Sagra della Mela e dei prodotti tipici della Valle Brembana', una due giorni dedicata alle mele, con degustazione di prodotti, mostre, concorsi, convegni e vendita diretta di prodotti gastronomici e d’artigianato locale. Organizzata e promossa dall'Associazione Frutticoltori Agricoltori della Valle Brembana (Afavb), in collaborazione con gli enti territoriali e di promozione locale, la Sagra offre anche una valorizzazione del territorio, unendo in un tour gastronomico formaggi, dolci, salumi, birre, miele e castagne all’aspetto turistico.

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CIOCCOLANDOSSENA

A Zogno torna Sapori&Cultura, rassegna che nei mesi di ottobre e novembre propone un fitto calendario di iniziative dedicate alle tradizioni gastronomiche dell’autunno con un protagonista indiscusso, la castagna. Concorsi, laboratori di cucina con dimostrazione degli chef, iniziative per bambini ed esposizione di prodotti locali. Gran finale domenica 1 dicembre con 'CastagnAMO'. Tutte le iniziative su www.saporiecultura.org.

33 ottobre-novembre 2019


CUCINA E DINTORNI

Per gli amanti della buona tavola

foto servizio Stefano Genco

di Roberta Martinelli

Al ristorante Gusto 86 preparano un'ottima pizza napoletana e piatti tipici campani. Da provare il crostone e, tra i dolci, il babà e la torta caprese. Pizza Leggera in via Marconi propone anche hamburger fatti con carni italiane, menù veg e per intolleranze e la ‘pizza kids’ a forma di animali per i più piccoli. Per chi ama sushi e sashimi c’è il ristorante giapponese Yama Sushi. Eat Sapori di Sicilia è una rosticceriaristorante con piatti dolci e salati tipici. Per colazione e aperitivo Bar Divino e Zoom Cafè, per il dopo cena, Neroopaco in viale dei Pioppi.

Calusco d'Adda Sulle rive del fiume Adda, nell’Isola bergamasca, Calusco d'Adda è un paese in cui convivono un'anima antica e una moderna. Merita visita l'imponente Ponte di San Michele, un ponte in ferro che collega il paese con Paderno d’Adda e lascia senza fiato con i suoi 85 metri di altezza e i 266 metri di larghezza. Fino ai primi giorni di novembre sarà vietato al traffico e percorribile solo a piedi e in bicicletta. Da vedere anche le Chiuse dell'Adda, progettate nel XVI secolo da Leonardo da Vinci e le famose centrali idroelettriche sul fiume, come quella di Semenza (1920). Per un tour artistico e religioso meritano visita la vecchia chiesa di San Fedele, costruita a più riprese fra l’XI e il XVII secolo e oggi sconsacrata, con i suoi affreschi di buona fattura tra i quali spiccano quelli di Antonio Cifrondi; la chiesa parrocchiale, del XIX secolo, ricca di opere di artisti locali come le sculture di Antonio Maria Pirovano, gli affreschi di Luigi Galizzi e un monumentale organo di Adeodato Bossi del 1885, con due tastiere; il convento di Santa Maria Assunta in località Baccanello (XVI secolo), con la sua piccola e intima cappella in legno e la stanza che ospitò il cardinale Roncalli nei suoi momenti di preghiera prima di diventare Papa Giovanni XXIII; la chiesa di Santa Maria Bambina in località Vanzone (XIII secolo) per le opere pittoriche di Gaetano Peverada. Per ritrovare il volto medievale di Calusco consigliamo di addentrarvi nella borgata di Torre, dove fra edifici di origine medievale spicca la torretta che faceva parte del vecchio castello di Trussardo Colleoni (1280), nonno del grande Bartolomeo. Quando il tempo è clemente, nei dintorni si possono fare piacevoli passeggiate a piedi o in bicicletta e scoprire le bellezze dell'Adda.

34 ottobre-novembre 2019

Gli indirizzi Albergo Etrusco Via Monastero Dei Verghi, 166 Tel. 035.791589 Bar Divino Via A. Volta, 141 Cell. 333.7211674 CentroDolce Calusco Via Vittorio Emanuele II, 1131 Tel. 035.794190 Dadi Omar Via Vittorio Emanuele II, 61 Tel. 035.791030 Eat Sapori di Sicilia Via Guglielmo Marconi, 56 Cell. 392.168 3023 Gusto 86 Via Vittorio Emanuele II, 1263 Tel. 035.4360294 Hansel&Gretel Via Guglielo Marconi, 402 Tel. 035.791336

Hotel Romanì Via Santa Maria, 73 Tel. 035.791029 Natalia Vavassori Via Donizetti, 65 Tel. 035.4380217 Neroopaco Viale dei Pioppi, 377 Tel. 342.644 6946 Pizza Leggera Via Guglielmo Marconi, 1459 Tel. 035.791852 Welcomstyle Abbigliamento & Co. Via Nullo, 42 Tel. 035.436 2490 Yama Sushi Via S. Rocco, 808 Tel. 035.791473 Zoom Cafè Via Vittorio Emanuele II, 1123 Tel. 035.791256

Lo shopping Omar Dadi è la merceria storica del paese, premiata da Regione Lombardia per gli 88 anni di attività. Da Hansel&Gretel si trova abbigliamento per bambini e mamme, mentre Welcomestyle ha abbigliamento moda uomo e donna, accessori e calzature. Per chi ha voglia di golosità c'è il CentroDolce Calusco. Mentre per chi desidera farsi un regalo originale Natalia Vavassori, designer di gioielli

Manifestazioni

Ricordiamo il tradizionale palio delle contrade “La Bora”, appuntamento che si tiene l’ultima domenica di settembre e mette in sfida dal 1969 tutti gli abitanti delle contrade del paese. Un altro evento da segnare in agenda è la Notte Bianca: l’edizione 2020 è in programma il 18 luglio 2020.

A Calusco d'Adda se hai un'attività nei settori commercio, turismo e servizi hai a disposizione gli uffici Ascom che possono rispondere a ogni tua esigenza. Li trovi in via Monte Grappa 56/c, tel. 035.799700 fax 035.799890, mail: calusco@ascombg.it da lunedì a venerdì ore 8.45/12 e 14.15/17 (chiuso il martedì)

Dormire L'Albergo Etrusco, a conduzione familiare, è affacciato sul fiume e vicino al Ponte San Michele. In centro al paese l'Hotel Romanì ha una ricca colazione e una cucina di piatti locali.

35 ottobre-novembre 2019


LA RICETTA

OROBICA PESCA

Salmone arrostito, lenticchie nere, aria di spinaci, cipollotti arrostiti e yogurt al pecorino

Da 50 anni al v o s tr o s e r v iz io

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David Fiordigiglio Residence Summer Chef Hell's Kitchen Forte Village

Le pescherie Clusone

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Capriate S.G.

Treviglio

VIA PAPA GIOVANNI XXXIII 4 TEL. 02.90929430

Grado di difficoltà Facile

VIA TERNI 47/B TEL. 0363.598554

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Tempo di esecuzione 30’

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Ingredienti

Bergamo

Per 4 persone: 4 2 filetti di salmone (da 400 grammi l’uno) 4 100 grammi di lenticchie nere (o la varietà preferita) 4 100 grammi di yogurt greco 4 50 grammi di pecorino romano 4 200 grammi di spinaci freschi (meglio se spontanei) 4 3,5 grammi di lecitina di soia 4 1 cipollotto 4 100 ml di acqua frizzante 4 Sale e pepe 4 Germogli per guarnire

Preparazione Procedimento Cuocere le lenticchie in 250 grammi di acqua fredda. Portare ad ebollizione e proseguire la cottura per circa 20 minuti (i tempi sono indicativi, possono variare a seconda della varietà delle lenticchie). Quando sono pronte condire con olio extravergine d’oliva e tenere in caldo. Per ottenere la salsa miscelare con un frullatore a immersione lo yogurt e il pecorino e mettere da parte. Per l’aria di spinaci vi basterà prendere gli spinaci, frullarli con poca acqua frizzante e aggiungere la lecitina di soia, inglobando più aria possibile. Una volta formatasi una leggera schiuma, l’aria di spinaci sarà pronta. Tagliare i filetti di salmone in bocconcini, condirli con sale e pepe, arrostirli con un giro d’olio generoso a fiamma alta per 2 minuti. Tagliare a metà per lungo i cipollotti e arrostire per 1 minuto a piastra rovente. Comporre il piatto come da foto impiattando prima le lenticchie, poi il salmone, lo yogurt al pecorino e per ultimo l’aria di spinaci. Guarnire con germogli.

37 ottobre-novembre 2019


LEGGERE DI GUSTO a cura di Roberta Martinelli in collaborazione con il Gruppo Librai Ascom

MILLE MODI PER PARLARE DI CUCINA, MILLE CUCINE DI CUI PARLARE Lorenzo Biagiarelli, food blogger originario di Cremona ha una missione “rivoluzionaria”: far conoscere le cucine non italiane. Le assaggia, le prepara e poi le racconta "per mostrare a tutti quanta bontà c'è là fuori". Nel suo libro, da poco sbarcato nelle librerie, non si limita a parlare di cibo: racconta le storie di chi lo produce, di chi lo vende, di chi lo mangia. Perché la parte più affascinante della cucina è il rapporto con la cultura e con la gente: la frittata della nonna, il momento in cui una mamma insegna per la prima volta come fare una cheesecake al suo bambino. O il curry preparato da un napoletano per festeggiare l'amicizia tra due padri separati, che diventa quasi una parentela. O il primo kebab, lezione di vita e di apertura al mondo. Una curiosità: il libro è dedicato alla sua compagna, Selvaggia Lucarelli.

QUALCUNO DA AMARE E QUALCOSA DA MANGIARE. RICETTE, STORIE E INCONTRI DI PURA FELICITÀ di Lorenzo Biagiarelli, De Agostini 2019.

FORTI PER COMPETERE

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Ascom Confcommercio Bergamo 38 via Borgo Palazzo 137 | tel. 035 4120111 | info@ascombg.it | www.ascombg.it ottobre-novembre 2019

Mariangela Susigan (ristorante Gardenia a Caluso, Torino) e Alessandro Gilmozzi (ristorante El Molin di Cavalese, Trento) sono chef e hanno in comune la passione per le erbe spontanee. Luisa Papponi è una botanica. In questo scritto a sei mani condividono il sapere maturato in anni di esperienza e di studio. Il risultato sono 60 schede illustrate di erbe, con ricette e preziose indicazioni su come raccoglierle, conservarle e cucinarle. La cucina delle erbe spontanee di montagna di Mariangela Susigan, Alessandro Gilmozzi, Luisa Papponi Giunti 2018

101 conserve, dolci e salate, tradizionali e moderne, sott’olio, sotto sale, sotto spirito, sotto sciroppo realizzabili in casa senza grande difficoltà. Per avere la dispensa fornita tutto l'anno, evitare sprechi e fare scorta di cibi sani e pronti da portare in tavola. Dalla classica passata di pomodoro alle melanzane e alle zucchine, dalle pesche alle prugne fino ai fichi, ma anche carne, pesce, formaggi ed erbe aromatiche. L'importante è avere prodotti buoni, meglio se presi direttamente dall'orto, e le ricette giuste. Conserve fatte in casa di Bianca Minerdo Food Editore 2018

Nella Sicilia dell'XI secolo, la principessa Yasmina cerca di sedurre re Ruggero con i suoi piatti siculo-arabi e i suoi racconti da mille e una notte per ottenere la liberazione del fratello. Ogni cena è dedicata a un diverso tipo d'amore e per ogni pasto, Yasmina, novella Sherazade, sceglie un menù dedicato e racconta una storia. Ogni capitolo si conclude con le ricette dei piatti serviti al re. L’introduzione è di Andrea Camilleri. Alla tavola di Jasmina di Loria Maruzza e Serge Quadruppani Mondadori 2018

39 ottobre-novembre 2019

Agnes Jekyll è stata un’artista dell’ospitalità e una sorta di influencer di inizio Novecento. Questo libro propone per la prima volta in Italia i suoi consigli a tavola. Ci sono, ad esempio, le dritte Per il troppo grasso, Per il troppo magro, In assenza del cuoco, Il divertimento dello scapolo. Oltre a conoscere nuove ricette ci si diverte a leggere i commenti sulle occasioni mondane e sulla società dell’epoca. Ricette per puntuali e ritardatari e altri scritti di cucina di Agnes Jekyll Elliot Editore 2018



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