Nautic Show Sardinia Magazine 2011

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XII EDIZIONE APRILE 2011

M A G A Z I N E XII edizione Fiera Nautica Molo Ichnusa Cagliari

MEDIAMARE

Cantieri Baia “B24”

ELICA YACHTS Consumi contenuti

CIBO&VINO

Lo chef consiglia

PROGETTO SeRe.Na

progetto comunitario per la nautica da diporto


e d i z i o n e

XII

NAUTIC SHOW SARDINIA

Molo Ichnusa

09 aprile > 17 aprile 2011 ingresso libero


F iera di im b arcazioni ospitata al molo ichnusa - zona terminal crociere C agliari

MOLO ICHNUSA

CAPITANERIA - GUARDIA COSTIERA

PROVINCIA DI CAGLIARI

COMUNE DI CAGLIARI

FIERA NAUTICA

GUARDIA DI FINANZA


- ! ' ! : ) . % XII edizione Fiera Nautica Molo Ichnusa Cagliari

MEDIAMARE

Cantieri Baia “B24”

ELICA YACHTS Consumi contenuti

CIBO&VINO

Lo chef consiglia

PROGETTO SeRe.Na

progetto comunitario per la nautica da diporto

In copertina ONE HUNDRED - MEDIAMARE

Nautic Show Sardinia magazine direzione editoriale manuela pusceddu manuelapusceddu@tiscali.it Progetto grafico agenziaK.it impaginazione e grafica gabriele ranciaro fotografia davide Mazza redazione mario frongia stefania de michele manuela pusceddu clara mulas luigi spiga laura morelli daniele pusceddu redazione@agenziak.it

Concessionaria per la pubblicità agenzia K .it info@agenziak.it tel. 393.3322 500

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SOMMARIO PROGRAMMA

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NAUTIC SHOW SARDINIA L’evento

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INCONTRI Presidente Paolo Fadda

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MED CRUISE

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AUTORITà Cagliari: iniziative da sostenere

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MARINA MILITARE Consapevolezza

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MEDIAMARE “B24”

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LIFE STYLE

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ELICA YACHT consumi contenuti

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OPINIONI dott. Luigi Spiga

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PROGETTO Se.Re.Na

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CIBO & VINO lo chef consiglia

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INFO AI NAVIGANTI

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SICUREZZA IN MARE

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INDIRIZZI

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LAT: 40° 55’ 018” N - LONG: 9° 31’ 435” E - Vhf Ch: 9

PORTO TURISTICO “MARINA DI OLBIA” 270 posti barca disponibili fino a 60 mt. di lunghezza Stazione di rifornimento carburanti Internet wi-fi in tutta l’area portuale Servizi di assistenza tecnica e burocratica Servizio taxi Servizi di noleggio auto, moto, bici Servizi di prenotazione biglietti aerei e marittimi Servizi igenici e docce

Vicino a “tutto il mondo”

5 minuti per raggiungere facilmente • Aeroporto internazionale Costa Smeralda • Terminal Aviazione Generale dedicato ai voli privati • Stazione marittima • Principali vie di comunicazione dell’isola

Via Piovene, 8 - Loc. Sa Marinedda - 07026 Olbia - info: +39.0789.645030 - info@moys.it www.moys.it


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NAUTIC SHOW SARDINIA

molo ichnusa

dal 9 al 17 Aprile / orario continuato dalle 10.00 alle 20.00 INGRESSO LIBERO

PROGRAMMA sabato 9 aprile

venerdi 15 aprile

ore

ore workshop mestieri tipici “maestro d’ascia”

15,30

mostra fotografica e proiezione video

10,00

Agenzia Regionale per il Lavoro - Progetto Se.Re.Na.

Agenzia Regionale per il Lavoro - Progetto Se.Re.Na.

domenica 10 aprile

ore convegno: “Novità normative e fiscali nella nautica da diporto” a cura dell Avv. Dott. Antonello Meloni

ore

11,30

11,30

convegno della guardia costiera “sicurezza in mare”

sabato 16 aprile

redatori: tenente di vascello Giuseppe Siragusa, capitano di fregata Giulio Piroddi

ore incontro giovani con aziende (IBS Yacht)

ore

15,30

workshop mestieri tipici “esperto velaio” Agenzia Regionale per il Lavoro - Progetto Se.Re.Na.

ore

17,30

“Andrea Mura racconta la sua route du rhum” con Andrea Mura

lunedi 11 aprile ore

10,00

incontro giovani con aziende (Motomar Sarda) Agenzia Regionale per il Lavoro - Progetto Se.Re.Na.

martedi 12 aprile ore

15,00

workshop mestieri tipici “operatore subacqueo” Agenzia Regionale per il Lavoro - Progetto Se.Re.Na.

mercoledi 13 aprile 10,00

ore “lezione di nodi” a cura della Marina Militare

10,00

Agenzia Regionale per il Lavoro - Progetto Se.Re.Na.

15,30

ore workshop mestieri tipici “esperto velaio” Agenzia Regionale per il Lavoro - Progetto Se.Re.Na.

17,00

ore lezione “L’ ancoraggio e il rispetto dell’ ambiente nella pesca” a cura di Alessandro Cao a seguire “Bolentino e pasturazione” a cura di Alessandro Cao

domenica 17 aprile 07,30

ore II trofeo nautic show sardinia di bolentino aperto a tutti.

info su www.nauticshowsardinia.it (entrare nel sito e cliccare sulla scritta link)

10,45

ore convegno della marina militare “La Marina militare oggi” relatore: Ammiraglio di Divisione Gerald Talarico, Comandante militare marittimo autonomo in sardegna

12,00

ore 6° trofeo nautic show sardinia di optimist organizzato dallo yacht club cagliari. Partenza regata dalla banchina Garau (Molo Ichnusa)

15,30

giovedi 14 aprile

ore workshop mestieri tipici “Maestro d’ascia”

ore presso la sala conferenze del terminal crociere seminario “la nautica in sardegna: fabisogni formativi e nuove professioni”

Agenzia Regionale per il Lavoro - Progetto Se.Re.Na.

09,00

Agenzia Regionale per il Lavoro - Progetto Se.Re.Na.

XII e d i z i o n e

zona terminal crociere C agliari

17,00

ore lezione “Uso dell’ ecoscandaglio e gps in pesca” a cura di Alessandro Cao

a seguire “nozioni di traina” a cura di Nicola Cocco

tutti gli eventi si svolgeranno presso lo stand dell’ agenzia regionale per il lavoro progetto se.re.na.

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XII edizione

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nautic show sardinia

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Dagli ormeggi della Calata via Roma alle banchine del Molo Ichnusa di Cagliari, zona Terminal Crociere. L’edizione numero 12 del Nautic Show Sardinia, la prima fiera sarda del settore, cambia location e ci guadagna.

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nautic show sardinia

La passeggiata del fronte porto lascia spazio all’atmosfera raccolta del Village, allestito nello space event cagliaritano per garantire tutto il supporto logistico agli amanti della nautica.

Dal 9 al 17 aprile, per nove giorni e due fine settimana, il Nautic Show porta in banchina, su 10.000 metri quadrati di superficie espositiva, circa 70 operatori provenienti da tutta la Sardegna, dai cantieri della penisola, dall’America e dalla Francia. La manifestazione, organizzata dagli imprenditori cagliaritani Giovanni Leonori e Walter Grisolia, innalza il livello qualitativo della proposta commerciale e, al tempo stesso, apre al mercato giovane: l’offerta spazia infatti dai luxury brand ai marchi più accessibili, dai gommoni di piccola e media stazza alle barche di diversa metratura. In vetrina, negli stand dell’area shopping, anche gli

accessori, l’abbigliamento tecnico, le apparecchiature e l’oggettistica. “La crisi si fa sentire, ma il Nautic Show è in grado di soddisfare le esigenze di qualsiasi tipo di potenziale acquirente” commenta Walter Grisolia, che rinnova l’invito a visitare il salone nautico a tutti gli appassionati di vele e motori. L’anno scorso sono state oltre 30mila le persone che hanno passeggiato lungo il boulevard del porto per un giro tra gli stand del Nautic Show: “L’obiettivo – aggiunge Grisolia – è quello di confermare, e se possibile incrementare, i numeri della passata edizione”. L’ingresso gratuito accresce l’appeal della manifestazione, aperta

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nautic show sardinia

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nautic show sardinia

Wa lter G riso lia e Giova n ni Leo n o ri o rga nizza to ri d el Na utic Sh ow Sa rd inia

ad un target di visitatori non necessariamente del settore. Anche chi è digiuno di barche e affini può infatti godere di un ricco calendario di eventi collaterali: in programma momenti musicali, a cura di Radio Sintony, interviste ai protagonisti (sportivi, imprenditori, rappresentanti istituzionali), convegni e dibattiti. “L’idea è quella di far crescere la nautica e radicarla al territorio” spiega Giovanni Leonori, che però ammette: “Per diventare ancora più grandi, servirebbero risorse più consistenti”. Il riferimento, che è soprattutto un auspicio, è legato all’opportunità di perseguire una maggiore sinergia tra pubblico e privato nella fase organizzativa del salone nautico. La mostra mercato risponde infatti alle esigenze di promozione del territorio e innesca un effetto volano per l’economia turistica del capoluogo. C’è di più: grazie alla lungimiranza dei suoi organizzatori, quest’anno il Nautic Show Sardinia lega il suo nome al progetto Se.Re.Na, cofinanziato con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Il progetto, che vede il coinvolgimento di Toscana, Liguria, Sardegna e Corsica, mira a potenziare le opportunità di lavoro nel settore della nautica. Nel caso specifico, al Molo Ichnusa, Se.Re.Na affida a tre professionisti del comparto (un maestro d’ascia, un operatore subacqueo e un velista) il compito di spiegare i segreti del mestiere, attraverso sessioni dimostrative, ad appassionati e curiosi. Un motivo in più per non mancare.

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autorità portuale di Mario Frongia

Un porto ad alto valore aggiunto per la Cagliari del futuro Crociere, Free zone e distretto della nautica, tassello chiave per lo sviluppo socioeconomico regionale. “Il rilancio del porto procede con strutture innovative e competenze per il tessuto produttivo” dice Paolo Fadda

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Negli ultimi dodici mesi, e la macchina è in piena corsa, ha fatto partire bandi e cantieri per quasi sessanta milioni di euro. Si è battuto per chiudere il Piano regolatore portuale, l’ultimo risaliva agli anni ’30. E’ all’opera per completare il restyling del porto. In un anno in cui saltano positivamente tutte le stime sul traffico crocieristico. Paolo Fadda avrebbe più di un motivo per gioire. Parlano i fatti. Ma non basta. Tanto che il professore tiene un profilo bassissimo. “Mi sarebbe piaciuto che l’intero sistema portuale, e non solo sul fronte crociere, avesse avuto al fianco la comunità, le istituzioni, le associazioni di categoria. Ho sempre detto e ribadisco che senza un gioco di squadra le sfide importanti per lo sviluppo socioeconomico e per un aumento dei posti di lavoro, non si vincono”. Amarezza e realismo. Il professore è al suo ultimo anno in sella all’Autorità portuale del capoluogo. Un quadriennio di trasformazioni decisive per l’economia regionale. E non solo per quella dei trasporti e dei commerci marittimi. Il boom più eclatante viene dal turismo crocieristico: “Dopo il boom delle 160 mila presenze nel 2010, avevamo stimato per l’anno in corso una crescita


autorità portuale

Guadagnarsi la fiducia degli operatori marittimi, la credibilità dei tour operator e degli armatori, ha richiesto fatica, anni di relazioni e marketing raffinato. Il Presidente dell’Autorità Portuale Paolo Fadda meno cospicua, anche per via della crisi internazionale e dell’ascesa dei costi delle materie prime, carburanti in testa. Invece, e lo dico con un briciolo d’orgoglio, se tutto procede per il verso giusto, andiamo verso i 250 mila turisti con 152 navi e un incremento del 52 per cento. Presidente, ci sarebbe da stappare una bottiglia! Siamo abituati a lavorare senza particolari fronzoli. Guadagnarsi la fiducia degli operatori marittimi, la credibilità dei tour operator e degli armatori, ha richiesto fatica e anni di relazioni e marketing raffinato. Ripeto, è un peccato che da parte delle istituzioni, dei politici, del comparto commerciale, non ci sia il massimo della condivisione. Sul tema crociere, quanto hanno influito le guerre nel Maghreb? Da Tunisi e dintorni sono approdate una ventina di navi. Ma è difficile pensare che, nel cambiare rotta e destinazione, gli armatori abbiano tirato a testa o croce. La scelta del nostro porto è stata meditata. E non mi sorprende sapere che da parte di un’altra decina di attrezzate e qualificate strutture portuali del Mediterraneo, ci sia stata una corsa a proporsi. I fatti dicono che gli armatori, gente che non trascura i dettagli, hanno scelto noi e le nostre offerte. Eppure, qualcuno ha avuto da polemizzare strumentalmente, trascurando che Cagliari è e rimane la porta della Sardegna. E il porto ogni mese dà un bel po’ di buste paga.

Voltiamo pagina. Il Nautic Show promuove potenzialità che lei ha sempre mostrato di condividere. Qual è la mission? Il Nautic Show in questi anni si è guadagnato sul campo un ruolo decisivo. Fungendo da propulsore per la promozione e la vendita di barche e attrezzature connesse alle economie e ai mercati del mare, ha aperto strada interessante e da seguire. In che modo si può ancora crescere? Il Nautic Show ha permesso e permette una costante visibilità mediatica al porto e alla città, aggrega gli operatori, concorre allo sviluppo del porto, permette contatti e relazioni non solo commerciali ma legate al sistema socioeconomico portuale e no. Di certo, gli organizzatori colgono nel segno quando puntano a rafforzare la loro leadership regionale per poi acquistare credibilità nazionale ed estera. Qual è l’auspicio per il Nautic show? Intanto, auguro agli organizzatori, ormai molto bravi, la vittoria nella promozione sempre più internazionalizzata. Penso che programmazione promo-pubblicitaria sappia far risaltare le opzioni di un porto polifunzionale: Cagliari è uno dei tre hub del Mediterraneo. E’ in grado di rispondere ai vari segmenti di traffico, dai ro-ro alle crociere, dall’assistenza ai natanti, ai charter e alle porta container.

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turismo crocieristico a cura dell’Avv. Valeria Mangiarotti, direttore dell’ambiente del Board di Medcruise

Medcruise turismo crocieristico e problematiche ambientali

Valeria Mangiarotti direttore del Board di Medcruise

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Rendere green le aree portuali: si può. Ridurre l’impatto ambientale delle navi da crociera e preservare l’ecosistema: anche questo è possibile. Valutare l’utilizzo, nelle aree portuali, di tecnologie volte alla produzione di energie rinnovabili: è una priorità condivisa. La mission di Medcruise (Association of Mediterranean Cruise Ports) di cui sono direttore del board in relazione alla task dell’ambiente, è proprio questa: conciliare lo sviluppo del turismo crocieristico con le esigenze di tutela dell’ambiente. L’associazione, che comprende 98 porti distribuiti in circa 20 paesi che si affacciano su Mediterraneo, mar Rosso, mar Nero e Atlantico, opera nel solco delle direttive dell’Unione Europea, sensibile alla necessità di ridurre le emissioni e l’inquinamento acustico nei porti più congestionati. Da Venezia a Miami, Medcruise ha portato la sua esperienza nel campo delle tematiche ambientali all’attenzione di una platea di ecoprofessionisti di caratura mondiale. In Laguna,a Venezia in occasione del convegno “Energy for Green Ports”, in cui anche quest’anno come nel 2010 è stato affrontato in generale il problema dell’ambiente nei porti e nello specifico l’argomento dei rifornimenti alternativi alle navi in porto. Le banchine elettrificate, situate sulla terraferma, potrebbero fornire energia alle navi ormeggiate a motori spenti, riducendo in maniera consistente l’inquinamento. Il problema? L’elettrificazione delle banchine (shore side electricity o cold ironing ) costa troppo.

Infatti, mentre in America abbiamo diversi porti sulla west coast dove possiamo riscontrare la costruzione di questi sistemi e tra questi abbiamo San Diego , dove è stato anche costruito un terminal crociere “Verde”, in iEuropa il budget è molto elevato.” Infatti, il budget necessario per attrezzare i porti è pari a circa 13 milioni di euro per banchina. Medcruise sta studiando soluzioni alternative la domanda ricorrente è la seguente: chi potrà sostenere costi così elevati ? Ecco perché si stanno studiando soluzioni alternative come le connessioni con il gas, la distribuzione di gas naturale liquefatto-LNG e i sistemi dual-fuel. Le proposte sono diverse e devono tenere conto dell’efficacia dell’intervento, dei costi di realizzazione, degli standard di sicurezza. La normativa europea fissa paletti e scadenze per dare risposte adeguate: in base alla direttiva n.28 dell’aprile del 2009, entro il 2020 il target dell’energia rinnovabile degli stati europei deve arrivare a quota 20%. La nuova sfida ecosostenibile è approdata anche a Miami, dove si è svolto un appuntamento internazionale con gli armatori delle navi da crociera il”Seatrade Cruise Shipping Convention”, la più importante fiera internazionale del settore crociere. Dal 14 al 17 marzo, Medcruise e il porto di Cagliari erano presenti in Florida per parlare di turismo e ambiente con istituzioni, armatori, scienziati e addetti ai lavori, dove in rappresentanza del porto di Cagliari, ero presente come responsabile marketing. Tuttavia il mio obiettivo come direttore dell’ambiente è e sarà sempre quello di sensibilizzare i porti associati al fine di creare una rete di porti europei che possa fare sistema e adottare le stesse soluzioni ambientali poiché questo è l’unico modo affinché i porti possano avere forza contrattuale con le diverse società armatoriali.



autorità Un momento di dialogo con i diportisti INIZIATIVE DA PROMUOVERE Per la Dott.ssa Ada Lai: Direttore Generale dell’assessorato al turismo, artigianato e commercio.: Il NAUTIC SHOW SARDINIA è un’iniziativa molto interessante per il nostro territorio, da sostenere e da promuovere. L’area portuale di Cagliari, per alcuni è ancora idea di porto commerciale. Ben vengano tutte le azioni dinamiche, di attrazione per la nautica da diporto. Ben venga ciò che stimola e nutre il tessuto economico, nel segmento turistico, in particolare i progetti destagionalizzanti, dove molto è ancora da costruire.

Un trend in crescita Dodici edizioni, un trend in crescita, sia per numero di espositori che di visitatori. Il Nautic Show Sardinia si conferma un evento in grado di creare indotto. “La Provincia di Cagliari ci ha creduto sin dall’inizio. E’ una fiera, l’unica di un certo livello in Sardegna, che abbiamo visto crescere. Il Nautic propone una formula vincente e apre ad un mercato che, nonostante la crisi, tiene sempre molto bene. Si tratta di un’iniziativa che non si limita alla vendita delle imbarcazioni, ma che funziona da volano per tutte le attività economiche di riferimento”. E il turismo? “L’esame dei dati della provincia ci dice che nautica e low cost sono fattori decisivi per lo sviluppo turistico del sud Sardegna. Una sfida da raccogliere anche alla luce del momento difficile vissuto dai paesi del Nord Africa”. Piero Commandini, Assessore Provinciale al Turismo

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Anche quest’anno la Guardia Costiera coglie con estremo favore l’iniziativa del Nautic Show Sardinia, come peculiare momento di dialogo con i diportisti, al fine di richiamare la loro attenzione sul rispetto delle principali e basilari norme di sicurezza, volte a garantire una serena fruizione del bene “mare” che, come noto, può presentare rischi di vario genere per coloro che si approcciano ad esso senza la necessaria cognizione delle principali regole di condotta. La Guardia Costiera coglie pertanto l’occasione per richiamare il rispetto di tutte le norme che regolamentano l’attività diportistica, prontamente reperibili nel sito internet istituzionale www.guardiacostiera.it, ed, in particolare, l’ordinanza di sicurezza balneare, vero e proprio “Testo Unico di sicurezza balneare” che disciplina la sicurezza dei bagnanti, della navigazione da diporto ed, in generale, di tutti gli utenti del mare. Un’attenta ed oculata conoscenza di tali norme consentirà di ridurre al minimo, se non addirittura eliminare, i numerosi incidenti che purtroppo ogni estate riempiono le cronache di tutti i quotidiani locali e nazionali. Buon vento a tutti. I Comandante della Guardia Costiera Giuseppe Mastroianni

M

olo Ichnusa, nuova location per la dodicesima edizione del Nautic Show Sardinia, Cagliari accoglie l’evento con un grazie per l’impegno confermato anche per questa stagione, ancora un’occasione per un settore in espansione, fortemente interessante per il nostro territorio. Sempre nuovi stimoli per tutti gli appassionati della Nautica e nuovi stimoli per il tessuto economico nautico sardo. «Cagliari Capitale nel Mediterraneo» è il nostro slogan. Il Sindaco di Cagliari Emilio Floris riconferma, come ogni anno, stima e orgoglio per questa manifestazione.


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autorità Incontriamo l’Ammiraglio Gerald Talarico

La Marina si fa portavoce del principio della consapevolezza! La Marina Militare partecipa al Nautic Show 2011 con l’entusiasmo e la voglia di stare fra “la gente di mare” ed anche, più banalmente, per cogliere l’occasione di avvicinare al mare un pubblico nuovo che, oltre al lato prettamente sportivo o anche solo ludico, guardi con interesse a chi ha già una tradizione marinara solida, formata dalla storia ma protesa “in avanti ed in anticipo”. Essere militari sul mare significa aderire con disciplina ad un’organizzazione che richiede doti morali e fisiche non comuni, che forma nei propri uomini e donne la capacità di gestire le situazioni più diverse, in un ambiente che non lascia spazio all’improvvisazione. Il Nautic Show 2011 è, quindi, una cassa di risonanza attraverso la quale la Marina militare, detentrice di tradizioni e capacità professionali di eccellenza, intende lanciare diversi messaggi. Il primo riguarda, senz’altro,

l’approccio rigoroso al mare: chiunque si cimenti con la navigazione, a qualsiasi livello, deve essere preparato e pronto ad affrontarne i rischi, per viverla nel migliore e più appagante dei modi. La Marina si fa portavoce del principio della consapevolezza che la tecnologia è un ausilio di straordinaria efficacia solo quando si possiedano solide basi “analogiche” teoriche e pratiche. I marinai sono tali solo quando sono in grado di risolvere i problemi senza dover obbligatoriamente ricorrere alla tecnologia ma che, altresì, ne sanno fare il miglior uso quando questa è disponibile. D’altro canto deve riconoscersi che proprio la tecnologia di normale impiego in mare è sempre derivata dagli sviluppi militari e se oggi esistono il GPS ed il Radar, le imbarcazioni auto-raddrizzanti o quant’altro sia diffusamente presente per l’attività diportistica o commerciale è proprio per via della loro precedente introduzione e sviluppo in quanto applicazioni militari. Perciò sarà utile per tutto il pubblico comprendere che quello che si vedrà in mostra al Nautic Show 2011, nella maggioranza dei casi, ha avuto una genesi militare e dai militari è stato provato e riprovato, fino ad affinarne tecnologia ed impiego. Un ulteriore spunto offerto dal Nautic Show 2011 riguarda il mare come via di comunicazione tra gente diversa per cultura ed organizzazione sociale ma che, proprio sul mare, riafferma un approccio condiviso alle sfide ambientali; i marinai di tutto il mondo, in questo particolare senso, possiedono analogie culturali e caratteriali che consentono comunicazioni di straordinaria efficacia anche se non si parla la stessa lingua. Il rispetto che accomuna le genti di mare di tutto il mondo, prescindendo dalle uniformi e dalle bandiere

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mostrate, si basa su leggi antiche che la marineria militare non dimentica ed anzi rinnova nella formazione dei nuovi marinai. Alla Marina, peraltro, non sfugge che l’importanza di una kermesse sportiva e commerciale come il Nautic Show 2011, vera e propria piazza sul waterfront di una delle città di mare più affascinanti del Mediterraneo, risiede nella possibilità di incontrare il pubblico ed aprire la finestra sul nostro mondo di marinai con le stellette. La superficie del mare non è mai uguale a se stessa, riflette luci diverse e di diverso colore, a seconda che la si guardi dalla plancia di un cacciatorpediniere, dal fondo come fanno i nostri sommergibilisti o dal cielo come accade ai nostri aviatori. Se interrogherete ognuno di questi specialisti del mare non otterrete mai una risposta uguale ad un’altra, ad ulteriore riprova che l’omologazione dell’uniforme non sottende l’omologazione del pensiero e che ogni marinaio mantiene intatta la sua personalità. Anche questo è un messaggio che intendiamo veicolare attraverso il Nautic Show 2011. Un inciso, infine, sulla Marina di oggi e su quella che vedremo domani. I fatti più importanti di questo scorcio storico hanno visto la Marina tra i protagonisti. Che si tratti di intervenire per ristabilire la pace e la stabilità su mandato della Comunità Internazionale nei luoghi più “caldi” del globo, di navigare al fianco dei mercantili per scortarli in mari infidi, per effettuare rilevamenti scientifici o per soccorrere popolazioni provate da gravi calamità la Marina è sempre stata presente ed ha maturato capacità professionali di portata unica, con il valore aggiunto di una umanità fuori dal comune, tipica dei nostri equipaggi. In tale contesto si è sviluppato un nuovo disegno strategico ed industriale che ha inteso dare valore e portanza internazionale al know how italiano. L’implementazione del concetto d’impiego dual use che consente di adibire le piattaforme militari anche a compiti che abbiano efficacia per l’ambito civile, soprattutto per gli aspetti scientifici e tecnologici, nonché per la sicurezza ed il soccorso, è il nuovo imperativo adottato nella progettazione e nello sviluppo navale militare. Anche di questo si intende parlare e farsi promotori attraverso il Nautic Show 2011. La Marina militare non è un agente commerciale, né un’impresa alla ricerca di visibilità, la nostra presenza al Nautic Show 2011 consentirà però ai cittadini di

conoscere meglio uno degli strumenti più innovativi ed efficienti posti al servizio dello Stato, a cui i giovani possono guardare con favore, anche come scelta di vita.


aziende

Cantieri Baia, rappresentati in Sardegna da Mediamare, presentano B24. YACHT SEMIPLANANTE DA 24M di Alberto Ascenzi

Come doveva essere lo yacht/ nave “nuovo”, quello del nuovo millennio, non quello del secolo scorso? Ovviamente in primis doveva soddisfare la parola d’ordine del momento: ecologica , cioè inquinare il meno possibile o non inquinare affatto, quindi consumare poco e possibilmente utilizzare anche forme di energia alternative ai combustibili fossili. Pensare a uno yacht ecologico significa ragionare a tutto tondo, bisogna limitare la formazione ondosa che danneggia le fondamenta delle costruzioni nelle lagune interne, evitare di irraggiare in acqua frequenze di rumore nocive ai mammiferi marini, evitare di dare fondo in zone dove può essere danneggiato l’ecosistema biologico, applicare pitture di carena non tossiche, dotarsi di sistemi di trattamento liquami, utilizzare materiali di costruzione riciclabili e così via. Ci sono poi altri aspetti importanti quali la facilità di condotta, la semplicità di manutenzione, l’economia di esercizio, aspetti comuni a tutti i mezzi di questo tipo, ma particolarmente sentiti per una piccola unità con un equipaggio ridotto e un proprietario che spesso deve intervenire in prima persona. Nel configurare la nave lo studio delle forme di scafo diventa essenziale per creare e modellare volumi in grado di soddisfare tutte queste esigenze, sia quelle di vita che quelle legate alle prestazioni.

A parità di lunghezza fuori tutto è la larghezza che fa la differenza, ma una larghezza eccessiva potrebbe rendere la nave poco immersa, poco manovrabile e far aumentare la richiesta di potenza per navigare, quindi un passo avanti potrebbe essere quello di esplorare nuove forme di scafo. E’ quello che stiamo portando avanti con un programma di ricerca per la realizzazione di un trasporto passeggeri da 35 metri che prende il nome di “Eden” a significare la sua impostazione compiutamente ecologica.

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www.mediamare.com

aziende

Gia molto tempo addietro avevo investigato le caratteristiche di scafi sostenuti da un cuscino d’aria contenuto tra due pareti rigide, quasi dei catamarani, apprezzandone le doti, poi successivamente circa 10 anni fa ho provato in vasca una carena planante in cui riprendevo il concetto aggiungendo lateralmente nella parte poppiera dello scafo due piccole pinne verticali di contenimento della porzione di fondo ventilata da insufflazione di aria. Questo accorgimento ha consentito una sensibile diminuzione della resistenza.

Incoraggiato anche da esperienze similari coronate da successo condotte su multiscafo negli Stati Uniti e non solo ho pensato di progettare uno scafo semiplanante dotato di due pareti laterali immerse che potessero formare un tunnel in cui incanalare la formazione ondosa generata a prora per effetto della velocità. Lo scopo è recuperare l’energia perduta per sollevare la massa d’acqua dell’onda come pressione nella parte poppiera del fondo contrastando l’effetto di sprofondamento della poppa che si ha quando

con l’aumento della velocità si supera il Quoziente di Taylor critico di 1,34, quando cioè la poppa si adagia nel cavo della sua onda. Per uno scafo avente una lunghezza al galleggiamento di 24 metri ciò avviene a una velocità di circa 11 nodi Ovviamente niente è regalato in natura, se ci si avvantaggia da una parte, dall’altra si perde e uno scafo più largo con due pareti immerse aggiunte ha una maggiore superficie bagnata per cui una maggiore resistenza di attrito rispetto a uno scafo compatto. E’ chiaro che la maggiore resistenza di attrito deve essere compensata da una minore resistenza residua o di onda e che il bilancio complessivo tra quanto si guadagna e quanto si perde deve essere positivo. E’ innegabile il grande vantaggio di una maggiore larghezza ai fini dell’abitabilità della barca per cui questa soluzione, pensata per il progetto “Eden” sarà, una volta perfezionata, di essere utilizzata anche per barche da diporto. . Per la propulsione trasmissioni tipo pod orientabili immersi appaiono


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Perché nasce un nuovo prodotto-tipo di yacht Baia come la migliore soluzione. Sono disponibili sul mercato gruppi propulsori di questo tipo con potenze fino a 1200 Hp sufficientemente compatti e leggeri per essere installati anche su navette di piccole dimensioni.. Il pod orientabile presenta un vantaggio in termini di efficienze propulsiva, ridotta resistenza, eccellente manovrabilità e costituisce sicuramente la soluzione migliore. La versione base prevede l’utilizzo di due pods da 900 HP del tipo IPS1200 della Volvo Penta con cui è possibile raggiungere una velocità massima di 20 nodi. Con pods del tipo ZF 4000 possono essere invece collegati due motori da 1200 Hp che consentono un incremento della velocità massima fino a 25 nodi circa. E’ possibile inoltre rendere lo yacht più compiutamente ecologico aggiungendo un sistema di propulsione ausiliaria costituito da un idrogetto azimutale mosso da un motore elettrico da 45 kW. L’idrogetto da solo permette una velocità massima di circa 8.5 nodi, mentre associato al bow thruster può essere asservito a un sistema di posizionamento dinamico che utilizzi i segnali del GPS e della girobussola. La potenza elettrica maggiorata necessaria per questa applicazione sarà assicurata da un generatore da 65 kW che nel rispetto dei vincoli ambientali avrà un trattamento dei fumi in linea con le normative che saranno emanate nel 2015. Con la propulsione ausiliaria e i soli generatori elettrici in moto i consumi di gasolio a 8 nodi saranno contenuti a meno di 20 litri/ora. Red. 2.10.2010 Ing. Alberto Ascenzi NA ME

Da tempo ben prima dell’attuale crisi, che ha sicuramente inciso sulle scelte e sulle abitudini dell’utenza della nautica, Baia ha deciso di entrare in un diverso segmento di yacht, di dimensioni maggiori di quelle proprie dei fastcommuter, imbarcazioni molto veloci monoponte, con una carena molto stellata e quindi con volumi contenuti, tipologia che ha sicuramente un limite dimensionale. La scelta è stata rivolta ad un tipo di carena semiplanante ad alta efficienza, per contenere i consumi, utilizzando un propulsione - trasmissione innovativa con un impatto ambientale molto ridotto, denominatore condiviso con gli yacht prodotti negli ultimi 40 anni. Questa attività in atto è rivolta a navi da diporto e da trasporto commerciale, per il collegamento costiero e per la fruizione delle aree marine protette, in quanto dotate di una propulsione IBRIDA con motori diesel per lunghi trasferimenti, in mare aperto, ma dotati di sistemi di scarico e i filtri antiparticolato in grado di ridurre comunque l’impatto ambientale, e di una propulsione elettrica per la navigazione costiera. Le diverse destinazioni usufruiranno delle medesime carene e delle medesime macchine impianti ma avranno sovrastrutture ed allestimenti che risponderanno a diverse destinazioni. Abbiamo startato la realizzazione delle prime due misure da 26.6 e da 29.6, presto saranno sviluppate unità di dimensioni maggiori tratti e caratteristiche. Velocità oltre 22 knots, velocità di crociera a meno 10% del regime massimo 18Kn crociera economica a meno 20% del regime massimo 16 Kn. Autonomia 1000 miglia. Carena efficientata per performare con consumi contenuti, autonomia di medio raggio pari a mille miglia, alla velocità di crociera economica di 16 kn. Questi yacht sono progettati per utilizzare una propul-

sione ibrida, con motori diesel e con motori elettrici, ad impatto ambientale zero, omologazione GREEN STAR. La trasmissione è resa attraverso sistema POD o IPS per una maggiore resa di spinta e quindi minori consumi. a trasmissione correlata con bow - stern trust realizzano il P.D. (dinamic position ) con controllo GPS. Evitando l’uso dell’ancora necessario nelle aree marine protette. L’energia di bordo è resa attraverso celle fotovoltaiche, accumulatori, con aggiunta di generatori per maggiori fabbisogni. La carena è messa punto con il dipartimento d’ingegneria navale dell’università Federico II di Napoli, le forme completamente fuori dagli schemi contribuiscono fortemente ad efficientare la potenza impiegata. Questa serie di yacht sono progettati per chi vuole vivere lungamente sul mare, sopratutto fuori dalle strutture portuali, quindi forniti di sistemi di stabilizzazioni “ GIRO “ per ridurre la stabilità al moto ondoso. Questi Yacht sono stati progettati per essere realizzati con una grande possibilità di personalizzazione. La zona giorno interna, come le zone all’aperto, sono libere da qualsiasi arredo definito, per essere personalizzate con il meglio dell’industria dell’arredo casa. Le aree aperte prodiera e poppiera sono protette con un sistema di tende, il fly è destinato alla zona tender e prendisole con mq disponibili nella versione 26.6, nel 29.6 si accede al fly anche da una scala interna attraverso una Pilot House che porta ad una zona coperta ed alla zona sole, a poppavia la zona tender, complessivi mq. La piattaforma è fortemente attrezzata ed articolata, è estensibile con il ribaltamento di due ali laterali che incrementa la superficie del 40% pari a mq. , la parte centrale è mobile, cioè si abbassa idraulicamente per poter varare dei jetski stivati nell’hangar e comunque per creare una situazione di bagnasciuga a 60 centimetri sotto il livello del mare.

Mediamare sas Località Ginepri, 7 - Porto Rotondo (OT) Tel. 0789 385079 Fax 0789 385275 Cell. 393 3314415 www.mediamare.com Nautic Show Sardinia Magazine

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Baia B50 B50, ha segnato gli anni ‘80. La sua forma inconfondibile di barca sportiva completamente aperta, molto aggressiva, evoca un mondo di emozioni mozzafiato. Oggi la leggenda rivive in una versione attualizzata che aggiunge al fascino dell’open totale il piacere di avere, quando si desidera, ombra e comfort a volontà.

Mediamare è distributore esclusivo di Cantieri di Baia, imbarcazioni dalla linea sportiva, veloci e performanti. L’ultima novità del cantiere presentato, è il rifacimento dello storico BAIA b50, che tanto ha regalato agli appassionati alte prestazioni durante la navigazione e che, con i suoi 47Knt di massima, continua a farlo.

MEDIAMARE consulenza, brokeraggi e noleggio imbarcazioni medio grandi, di tutte le categorie nautiche. Nella foto: Marcello Serra, titolare di Mediamare.

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Lunghezza f.t. m/ft. 17,44/57’2’’ Larghezza m/ft. 4,72/15’4’’ Pescaggio m/ft. 0,85/2’7’’ Carburante 2400 L MANN Acqua l/Gal. 500/132 Dislocamento t/lbs. 18,00/39,68 Motori VOLVO PENTA D14 900 900 Cv x 2 - ASD 11L MAN V 10 1100 1100 Cv x 2 ASD 12L


lifestyle Un modo di essere un modo di vestire Il mare come sinonimo di tranquillità e pace, ma allo stesso tempo sportività e dinamismo. Così l’abbigliamento Navigare è destinato alle persone che amano vestire in modo elegante pur avendo a disposizione un prodotto sportivo adatto ad ogni situazione.

Navigare Via Dettori, 19 Tel./Fax 070.653326 navigare.cagliari@libero.it

Gioiello in acciaio I Giampini

Un’esplosione di colori e fantasie Paul & Shark continua a stupire, il blu è il colore principe ma la collezione Primavera-Estate 2011 è caratterizzata da un’esplosione di colori e fantasie. Camicie tinta unita e a righe, con stemmi applicati e stampe, maglie con inserti, giubbini particolarissimi e accattivanti nella foggia. Un classico, contemporaneamente fashion è il Caban Marinaro, realizzato in cotone trattato al teflon, di fatto impermeabile, con le asole caratterizzate da contrasti netti, bianchi e rossi. Per la Donna Paul & Shark propone abiti in fantasia e comodi cardigan, lunghi, in filo di scozia, realizzati rigorosamente in blu e in bianco. Le due collezioni sono ampie e complete, facile vederle e provarle nel punto vendita di Cagliari, nella Via Alghero 33.

Mont Blanc Star. Dual Time. Piano gioielleria Via Paoli Cagliari Nautic Show Sardinia Magazine

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Motori affidabili consumi contenuti Costruire motoscafi sportivi non è come costruire una qualsiasi barca, le carene devono essere studiate per affrontare qualsiasi tipo di mare, lo scafo robusto, i motori affidabili con consumi contenuti.

Scheda techica Tornado 38 Lunghezza Fuori tutto

11,80mt

Larghezza massima

3,90mt

Immersione massima

0,90mt

Dislocamento a pieno carico

8,72 t

Propulsione Motori

EFB Volvo Penta D4/D6

Velocità massima

40 nodi

Capacità carburante

820 lt

Capacità acqua

200 lt

Cabine letto Posti letto Bagni Numero max persone imbarcabili

1 2+2 dinette 1 10

Materiale di costruzione

VTR

Categoria omologazione

CE 94/25 B

Tutti i motoscafi Tornado sono virtualmente identici agli scafi da corsa che li hanno preceduti nei primi anni di produzione del cantiere. I longheroni iniziano dallo specchio di poppa finiscono a prua e sono laminati con lo scafo. I motori su basamenti imbullonati ai longheroni. I serbatoi sono affogati in espanso a cellula chiusa. Il nuovo Tornado 38 Sport rappresenta al meglio questa filisofia. Oggi disponibile anche nella comoda versione Flush Deck; Oggetto di un profondo restyling, ha comunque mantenuto le caratteristiche del leggendario “Tornado 38” di cui navigano nel nostro mare circa 500 esemplari. Elegante e potente, affidale e silenzioso(solo 69 db )tiene fede al suo valore nel tempo. Una barca che mantiene le caratteristiche di sempre, ma che a queste aggiunge un maggior livello di finitura e una più razionale divisione dei volumi interni; I materiali del nuovo arredamento, la qualità e la cura di ogni dettaglio sono studiati per un maggior confort nel rispetto della fisionomia e dello stile Tornado; Oggi disponibile con versione interna completamente open space o con cabina con letto alla francese; Elica Yachts, in qualità di sub dealer della Ac Yacht Broker di Fabrizio Vittori, è il distributore Tornado Marine per la Sardegna; La società, diretta da Bruno Dessi, si occupa in primis della commercializzazione del brand Tornado Marine, come linea di motoscafi comodi e veloci; La linea delle imbarcazioni nuove si rivolge anche agli amanti della velocità , e sempre tramite la Ac Yacht Broker di Fabrizio Vittori, Elica Yachts distribuisce in Sardegna, la linea Wellcraft e principalmente la gamma Scarab; I brand commercializzati dalla Elica Yachts si completano con la gamma Princess Yachts relativa alle imbarcazioni open e alle imbarcazioni fly; Elica Yachts sviluppa oltre alla vendita delle imbarcazioni nuove, tutto il discorso relativo al brokeraggio; Potrete trovare presso il nostro sito internet www.elicayachts.com un ampia offerta di imbarcazioni usate gestite direttamente da noi. Elica Yachts

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Porto Rotondo Via Riccardo Belli phone mobile 366 3375865 www.elicayachts.com elicayachts@gmail.com


Concessionario Tornado AC Yacht Broker Via Bergamini, 88 (porto) San Felice Di Circeo - 04017 - Italia ORGANIZZAZIONE DI VENDITA PER LA SARDEGNA ELICA YACHTS Via Belli, 11 - 07020 PORTO ROTONDO (OT) Tel: +39 366 337 58 65 - +39 340 795 6824 e-mail: elicayacts@gmail.com www.elicayachts.com

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opinioni a cura di Luigi Spiga

CAGLIARI

QUANDO LA CITTA’ RADDOPPIERà SUL MARE

Dott. Luigi Spiga Business innovator and architect Presidente World is Changing www.worldischanging.org

Il titolo non deve far pensare ad opere ciclopiche come quelle realizzate dagli Olandesi per strappare terra al mare con dighe e drenaggi, nè a palafitte su cui costruire palazzi come fecero a Venezia tanti secoli fa e fanno ancora oggi ad Amsterdam per avere nuovi spazi. E non deve neanche far pensare a qualcosa che richiede molti denari, perché il grosso delle opere esiste già. E in sostanza non è neanche un progetto nuovo e originale, anzi è già avviato da alcuni anni, sotto gli occhi di tutti coloro che passano per la via Roma. Ma forse non a molti cittadini è chiaro quale grande portata potrebbe avere, quasi da solo, questo progetto se il suo meta-obiettivo diventasse quello “raddoppiare Cagliari sul Mare”. Non voglio entrare negli aspetti tecnici degli investimenti in corso, le cui opere già realizzate sono belle e di qualità eccellente, ma vorrei entrare invece in modo filosofico, trascendentale e prospettico negli aspetti funzionali e di business, e non solo con riguardo alle “imbarcazioni”, il porto non deve essere solo un “parcheggio” invernale per essere veramente utile alla città, ma anche e soprattutto con riferimento ai loro “abitanti”, che visto il clima di Cagliari, potrebbero arrivare di tanto in tanto quasi tutto l’anno, molto di più che in porti più a nord, come in Costa Azzurra, che non hanno il nostro clima.

Quello di cui voglio parlare è della possibile trasformazione del porto di Cagliari in una vera e propria nuova città vivibile e vissuta tutto l’anno, da turisti di fasce medio-alte e alte, fatta di ormeggi attrezzati in ogni suo spazio interno possibile, imbarcazioni e navi da diporto a vela e a motore non a decine o centinaia, come ieri o oggi, ma a migliaia, e soprattutto di servizi adeguati al meta-obiettivo che non è il mero “ormeggio” ma è “la creazione di una marina viva tutto l’anno”. Ma occorre non dimenticare, tra i principali asset necessari, le adeguate attività di marketing funzionali a promuoverlo a livello europeo con la necessaria forza, ed un management di livello internazionale capace di gestire una vera “impresa” in modo produttivo, efficiente e moderno. Asset di solito considerati secondari rispetto agli “investimenti materiali”, anche perché su gli stessi sono state storicamente meno presenti le “misure di aiuto”. Dobbiamo augurarci che il processo in corso possa in futuro procedere più rapido : probabilmente non esiste in tutto il mediterraneo un altro porto, di una città medio-grande o grande, inserito in un contesto così bello. Oggi, partendo dal porto di Cagliari e dall’attrazione delle fasce di popolazione più benestanti del nord Europa,

grazie ad un aeroporto che dista soli 10 minuti dallo stesso, e grazie al fatto che internet ha consentito la delocalizzazione del luogo classico di lavoro soprattutto della Classe Creativa (Imprenditori, Manager, Professionisti) si potrebbe innescare un turismo apripista che ha un impatto economico diretto e indiretto, di sostegno a quello rappresentato dalle navi da crociera e dai giovani nordeuropei che arrivano con i voli low-cost. Cosa manca, dove è l’ostacolo per realizzare tutto questo senza incappare nei tempi del Porto canale e “perdere il treno” ? Probabilmente nessuno ha responsabilità dei diversi fattori che negli ultimi anni si stanno prodigando con grande impegno per il futuro del porto di Cagliari, la colpa probabilmente è del sistema, ed il sistema siamo tutti noi. Nel nostro sistema manca una cosa che sembra banale ma è molto importante, basilare, nei modelli economici globali che si stanno delineando all’orizzonte, della quale purtroppo il DNA dei sardi, ed anche di buona parte degli italiani è poco provvisto di questi tempi: la volontà e la capacità a COLLABORARE con lungimiranza, tra i tutti gli stakeholder coinvolti in un progetto, pubblici e privati, a mettere l’interesse collettivo su un piano più alto di quello individuale, ed evitare le ipersoluzioni. .

Ipotizziamo Il porto di Cagliari trasformato in Marina che funziona tutto l’anno L’opera già avviata richiede un grande ampliamento dei posti barca al fine di rendere la gestione più conveniente e competitiva e creare tutte le economie di scala e di scopo necessarie per innescare un circolo virtuoso, pensando sia all’accoglienza di imbarcazioni di proprietà di cittadini prevalentemente nord-europei, che alla localizzazione da parte di grandi compagnie di charter e noleggio, sopratutto a vela. Il porto utilizzato completamente per il diporto, con l’esclusione della attuale parte adibita alle navi, e con lo spostamento di tutta la flotta di pescherecci nella sua parte più orientale e meno centrale, e poi andrebbe suddiviso per zone con destinazioni e servizi specifici: • grandi yacht a motore e a vela, • yacht a motore, • yacht a vela, • yacht a vela per noleggio, • transiti navigatori a vela, • manifestazioni velistiche, • imbarcazioni, • cantieri di rimessaggio. Andrebbe altresì arricchito di tutti i servizi necessari a farlo diventare una sorta di quartiere residenziale turistico (a partire dall’utilizzo degli immobili esistenti) : • bar e ristoranti, • supermercato e negozi, • filiali di brocher & charter, • agenzie viaggi, • autonoleggio.

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Contestualmente sarebbe opportuno effettuare i seguenti interventi di sistema: • miglioramento della via Roma e del quartiere di marina in modo da renderli una sorta di “salotto” per accoglienza anche di fasce di clienti medio-alte e alte; • attivazione del collegamento ferroviario aeroporto-stazione, che offrirebbe a chi arriva per recarsi al porto un servizio di collegamento rapido ed economico senza uguali in altre città concorrenti; • organizzazione di una rete di rapporti con i porti presente nel Mediterrano centro-occidentale al fine di creare un circuito facilitato per le crociere. Questo è solo un concept, ma probabilmente in tutto il porto si potrebbe realizzare qualcosa come 10.000 posti barca per barche oltre i 10 metri di lunghezza. Ed ipotizzando che i proprietari delle imbarcazioni con 2 ore di volo e 10 minuti di spostamento terrestre possano in media passare un week-end lungo a Cagliari ogni 4 settimane ed arrivino in media in 4 persone, si avrebbe un flusso di 10.000 persone alla settimana senza contare coloro che arrivano per i noleggi, sopratutto a vela.


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nautica lavoro a cura del dott. Luca Spissu

Il Progetto Se.Re.Na. un progetto comunitario per la nautica da diporto L’Agenzia Regionale per il Lavoro si è distinta per la sua capacità di reperire ingenti risorse comunitarie. Esaminando la lista dei progetti approvati, si potrebbe concludere che la maggior parte interventi si sono concentrati sull’identificazione e sperimentazione di nuove modalità per rafforzare il ruolo che l’Agenzia può svolgere a favore delle province e i rapporti di collaborazione tecnica con l’Assessorato regionale al Lavoro. In tal senso, seppure limitatamente alle iniziative comunitarie, l’Agenzia, negli ultimi tre anni, ha concentrato i propri sforzi per ideare e sperimentare sul campo interventi che privilegiassero il contatto con realtà territoriali di altri Paesi dell’Unione Europea e con altre regioni italiane con l’intento ultimo di efficaci favorire processi di apprendimento di pratiche ed esperienze di successo. I temi della governance del sistema dei servizi pubblici per il lavoro, delle prospettive occupazionali dei soggetti svantaggiati, dell’incrocio tra domanda e offerta di lavoro, della formazione e della individuazione di nuove figure professionali, sono quelli su cui si sono concentrati i maggiori sforzi. Rispetto ai punti citati, il Progetto Se.Re.Na, acronimo di REnforcement des Services pour l’Emploi dans la Nautique , è emblematico.

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Per il settore di attività, anzitutto. Troppo spesso le attenzioni dell’economia e delle istituzioni isolane si sono concentrate su alcuni settori tradizionali e registrano i loro successi e gli insuccessi come gli unici degni di menzione. Altrettanto spesso si ignorano le prospettive positive che altri settori possono costituire in chiave occupazionale. In modo particolare il settore della nautica e la sua filiera, che ha registrato negli ultimi anni una sostanziale crescita a livello nazionale e che si presenta con un’interessante diversificazione nella gamma di attività caratterizzanti e di professionalità richieste. L’Agenzia, scegliendo di aderire al partenariato di Se.Re.Na, scritto e coordinato dalla Provincia di La Spezia, era consapevole della necessità di sperimentare misure di intervento per valorizzare la nautica da diporto e le professioni dell’economia del mare, da effettuarsi sia attraverso una puntuale mappatura delle strategie programmatiche regionali e locali che attraverso l’ascolto di soggetti economici e istituzionali che, per ruolo e competenze, sarebbero state in grado di descrivere i futuri scenari della nautica da diporto e le probabili nuove figure professionali su cui il sistema formativo avrebbe dovuto investire soldi e risorse. Per quanto riguarda il primo punto è stata l’occasione per un confronto sulle diverse sensibilità che le regioni coinvolte hanno sull’importanza che il settore della nautica da diporto può costituire in chiave occupazionale e per scoprire che cosa la Corsica, nostro concorrente, stia facendo. Rispetto al tema della formazione, l’Agenzia ha ottenuto alcuni risultati che oggi sono

a disposizione del sistema dei servizi pubblici per l’impiego così come di operatori del settore della formazione. In particolare, in collaborazione con i partner della Toscana, della Liguria e della Corsica, al termine delle fasi progettuali di indagine e di matching, è stato elaborata una proposta di repertorio congiunto delle figure professionali legate all’economia del mare. La parte più preziosa del documento, scritto con il contributo di esperti, di imprenditori e di rappresentanti istituzionali di tutti i territori rappresentati, è costituita dalla descrizione puntuale delle future professioni, le competenze, le conoscenze e le abilità caratterizzanti ogni figura. Non tanto quindi le figure esistenti, quanto quelle che verranno. Per citare il caso della Sardegna é emerso che il tecnico superiore per la Gestione dei Porti turistici, colui che, in un porto turistico, si occupa pianificare le attività per ottimizzare l’accoglienza sia delle unità da diporto che delle persone, potrebbe essere un profilo con sbocchi professionali certi. Si tratta di una figura sulla quale l’Agenzia, in collaborazione con i rappresentanti del mondo della formazione professionale e con gli assessorati regionali e provinciali competenti, auspica la realizzazione di corsi, anche sperimentali. In tal senso sono già in corso numerose interlocuzioni per reperire i fondi necessari e per la formalizzazione del partenariato.

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XXXXXXXX nautica lavoro di Stefania De Michele

Se.Re.Na. L’Agenzia Regionale

Al Nautic Show perché? E’ una bella opportunità per avvicinare anche tanti giovani alla nautica, attraverso le sessioni dimostrative e gli incontri con alcune figure professionali legate all’economia del mare.

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Analizzare il settore della nautica e la sua filiera; individuare le opportunità di lavoro; rafforzare le capacità di attrazione del bacino d’impiego del comparto: sono solo alcuni degli obiettivi del progetto europeo Se.Re.Na, di cui l’Agenzia Regionale per il Lavoro della Sardegna è partner dal 2009. L’Agenzia, diretta da Stefano Tunis, ha creduto nelle potenzialità dell’iniziativa, che mette in comune il know-how di diversi territori, accomunati dalla specifica vocazione nautica. Incontriamo Stefano Tunis, direttore Progetto Se.Re.Na Quali prospettive per il settore nautico in Sardegna? “Il cuore del progetto è proprio l’individuazione delle esigenze del comparto, in termini di monitoraggio dei fabbisogni professionali. All’analisi-studio comparata segue l’elaborazione di standard formativi. Se.Re.Na è un punto di partenza: con questa iniziativa si intendono creare strumenti di lavoro per favorire il matching tra domanda e offerta di lavoro in un comparto in forte crescita come quello della nautica”. Ma la Sardegna ha veramente una vocazione nautica? “E’ una vocazione di fatto. Spetta anche all’Agenzia, che ha il compito di individuare misure strutturali in campo occupazionale, sostenere il progetto di rilancio del settore con competenze e risorse umane. Più in generale, nautica e turismo golfistico sono elementi decisivi per lo sviluppo turistico dell’isola. Come opera il progetto Se.Re.Na? E’ una partnership che ha vissuto un momento di stanca, ma che ha ripreso quota anche per merito della competenza dei collaboratori dell’Agenzia Regionale del Lavoro. Siamo nella fase in cui ognuno deve portare il proprio pezzo di esperienza. E’ in programma un fitto calendario di incontri e workshop per mettere in evidenza gli obiettivi per il prossimo anno e valutare lo stato di avanzamento del progetto, che si conclude proprio nel 2012. Se.Re.Na ci mostra che tanto può essere ancora fatto per rafforzare il mercato del lavoro e il confronto con le altre realtà territoriali (Toscana, Liguria, Corsica) è utile per individuare le professioni di domani e i necessari percorsi formativi.


Il P.O. Italia-Francia marittimo: uno strumento comunitario per finanziare progetti di cooperazione nel cuore del mediterraneo Il Programma di cooperazione transfrontaliera tra Italia e Francia “Marittimo” 2007-2013 è stato approvato con Decisione della Commissione Europea n. C(2007) 5489 del 16.11.2007 con l’OBIETTIVO STRATEGICO di “Migliorare e qualificare la cooperazione fra le aree transfrontaliere in termini di accessibilità, di innovazione, di valorizzazione delle risorse naturali e culturali, di integrazione delle risorse e dei servizi, al fine di accrescere la competitività, a livello mediterraneo, sud europeo e globale, assicurare la coesione dei territori e favorire nel tempo occupazione e sviluppo sostenibile.” I TEMI CHIAVE della cooperazione affrontati riguardano > Lo spazio transfrontaliero marittimo: il mare non solo ostacolo da superare ma opportunità di sviluppo e risorsa da valorizzare, in quanto lega l’area di cooperazione e apre al resto del Mediterraneo; > Le reti materiali e immateriali: essenziali per una migliore accessibilità, qualità della vita e per rendere l’area più competitiva e attrattiva; > La competitività integrata nel contesto mediterraneo e globale: investire sull’integrazione, la modernizzazione e l’innovazione del sistema produttivo; > Il patrimonio culturale e naturale: conservarne e valorizzarne la ricchezza con un approccio congiunto, soprattutto in termini di attrattività turistica; > La condivisione e l’integrazione di funzioni rare e/o di eccellenza: valorizzare la qualità e l’accesso ai servizi dell’area, al fine di renderli disponibili a tutta la popolazione;

Il territorio ammissibile al finanziamento europeo include: Per L’Italia: > Sardegna (100% territorio regionale), articolato nelle 8 Province (Reg. CE n. 105/2007 – NUTS III) di Sassari, Nuoro, Cagliari, Oristano, OlbiaTempio Pausania, Ogliastra, Medio-Campidano, Carbonia-Iglesias > Toscana (Province di Massa Carrara, Lucca, Pisa, Livorno, Grosseto) > Liguria (100% territorio regionale) Per la Francia: > Corsica (100% territorio regionale) Ambiti di cooperazione - Regolamento FESR: > Promozione dell’imprenditorialità > Sviluppo PMI, turismo, cultura e commercio transfrontaliero > Protezione e gestione congiunta delle risorse naturali e culturali, nonché prevenzione dei rischi naturali e tecnologici > Rafforzamento collegamenti tra zone urbane e rurali > Riduzione dell’isolamento tramite un migliore accesso alle reti e ai servizi di trasporto, informazione e comunicazione, nonché ai sistemi e ai servizi transfrontalieri di approvvigionamento idrico ed energetico e a quelli di smaltimento dei rifiuti > Sviluppo di infrastrutture condivise, in particolare in settori quali la salute, la cultura, il turismo e l’istruzione che attengono allo sviluppo dei seguenti

Assi prioritari: 1. ACCESSIBILITA’ E RETI DI COMUNICAZIONE. Migliorare l’accesso alle reti materiali e immateriali e ai servizi di trasporto, al fine di svilupparne l’integrazione e rendere il sistema competitivo anche in una ottica di sviluppo delle TEN e del sistema delle Autostrade del mare. 2. INNOVAZIONE E COMPETITIVITA’. Favorire lo sviluppo congiunto dell’innovazione e dell’imprenditorialità, delle PMI, dell’industria, dell’agricoltura, dell’artigianato, del turismo e del commercio transfrontaliero, al fine di contribuire alla competitività dell’area nel contesto mediterraneo ed europeo. 3. RISORSE NATURALI E CULTURALI. Promuovere la protezione, la gestione e la valorizzazione congiunta delle risorse naturali e culturali e la prevenzione dei rischi naturali e tecnologici, al fine di avviare una strategia comune di orientamento alla sostenibilità e alla valorizzazione dell’area di cooperazione. 4. INTEGRAZIONE DELLE RISORSE E DEI SERVIZI. Sviluppare la collaborazione e favorire la creazione di reti per migliorare l’accesso ai servizi pubblici e alle “funzioni rare”, soprattutto nel settore della sanità, della cultura, del turismo, della qualità della vita e dell’educazione, e rafforzare il collegamento tra aree urbane e rurali, al fine di contribuire alla coesione dei territori. Le cui risorse finanziarie disponibili sono: * 121.482.265 Euro di contributo FESR (75%); * 40.494.089 Euro di contributo Nazionale (25%) * 161.976.352 M.Euro Totali

Contatti: www.maritimeit-fr.net Segretariato Tecnico Congiunto: stc@maritimeit-fr.net Centro Regionale di Programmazione: fventroni@regione.sardegna.it; mdefrancesco@regione.sardegna.it Contact Point Corsica: contact-point@ctc-corse.fr


Progetto SE.RE.NA. SErvices Renforces pour l’Emploi et les compétences dans le secteur du NAutisme Il progetto è stato approvato nell’ambito del Programma di cooperazione transfrontaliera Italia - Francia Marittimo e rientra nelle azioni previste dall’Asse IV – Integrazione delle risorse e dei servizi. L’Obiettivo del progetto è quello di favorire il processo di rafforzamento e di evoluzione innovativa della filiera della nautica, attraverso lo sviluppo e la messa in rete di strumenti, metodologie e tecnologie specificamente dirette al settore d’interesse, presso i servizi pubblici per il lavoro e nel sistema della formazione permanente all’interno dello spazio di cooperazione. Il progetto si propone di: • Sviluppare ed applicare metodi congiunti di analisi e monitoraggio dei fabbisogni professionali nel settore; • Creare strumenti e metodi di lavoro in rete per favorire l’incontro domanda-offerta di lavoro nel settore nautico e nella sua filiera; • Elaborare standard formativi per il settore nautico spendibili in tutto lo spazio di cooperazione in base ad un repertorio professionale condiviso; • Potenziare l’attrattività del settore nautico come bacino di impiego. Il progetto copre l’intero spazio di cooperazione transfrontaliera includendo nel partenariato la Liguria, la Toscana, la Sardegna e la Corsica: Provincia della Spezia – Capofila Agenzia Liguria Lavoro Agenzia regionale per il lavoro della Regione Autonoma della Sardegna Provincia di Pisa Provincia di Lucca Provincia di Sassari AFPA - Direzione regionale corsa Pôle Emploi - Direzione regionale corsa Il progetto, iniziato nell’aprile 2009, ha una durata di 36 mesi.


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Con Zero, la prima City Car elettrica sportiva al mondo e Birò, il primo scooter elettrico a quattro ruote, sono arrivati i mezzi che ti danno più divertimento, comfort e meno stress. Leggere, silenziose e moderne, Zero e Birò sono la vera alternativa ecologica per lo spostamento urbano. Zero e Birò offrono tante prestazioni e libertà di spostamento, ricarica facilissima e bassi costi di gestione. Adesso è più semplice trovare parcheggio, risparmiare e godersi lo spostamento in città senza emissioni. Zero e Birò arrivano in Sardegna grazie a Movirìndi, un progetto che promuove e applica un nuovo modello di sviluppo locale sostenibile, innovativo, consapevole ed efficiente. Movirìndi is powered by Ischìda, leader nel campo dell’innovazione e sostenibilità per lo sviluppo delle economie locali, distributore esclusivo per la Sardegna dei marchi Tazzari – Zero ed Estrima - Birò

Drive the future

Il futuro è già arrivato

Ischìda srl

C.so Vittorio Emanuele II, 284 09123 Cagliari Tel/Fax: +39 070 2044682 info@ischida.it www.ischida.it www.movirindi.com


lo chef consiglia

Rossopomodoro

Via Sassari 11/13 Cagliari. Tel. 070.4510011 - Tel. 070.656060 Grazie all’abilità e all’esperienza dei pizzaioli e alle particolari caratteristiche delle farine usate nell’impasto, che viene fatto lievitare per almeno 8 ore, al Rossopomodoro è possibile mangiare la vera “pizza napoletana STG”. Cottura rigorosamente in forni a legna, materiali e tecniche tradizionali permettono di ottenere la giusta fragranza del cornicione e la morbidezza dell’interno.Il sapore caratteristico si esalta con il pomodoro, l’origano, l’aglio, l’olio extravergine d’oliva D.O.P. della penisola sorrentina e con il gustoso sapore della mozzarella di bufala D.O.P. Dunque, per chi desidera assaggiare la vera pizza napoletana non resta che recarsi da Rossopomodoro!

Old square Corso Vittorio Emanuele, 44 Cagliari. Tel. 070.658099 All’Old Square, come in ogni pub che si rispetti, è possibile assaporare l’eccellenza delle birre internazionali e mangiare dell’ottima carne, in particolare picanha. Per chi volesse fare un tuffo nei sapori dell’isola, non mancano i prodotti tipici sardi: dai prosciutti ai formaggi, dalle marmellate alle sebadas fino a dell’ottimo mirto. Il locale offre anche la possibilità di avvalersi del menu turistico, con ottimi primi piatti a soli 4 euro e secondi piatti a 6 euro e per chi volesse mantenersi più leggero vengono servite anche delle ottime insalate. Per i più esigenti è, inoltre, garantito un servizio di cucina non stop dalle 11.30 alle 3 del mattino.

Antica Cagliari Via Sardegna, 49 Cagliari. Tel.070.7340198

Antico caffè dal 1855 Piazza Costituzione, 10/11 Cagliari. Tel. 070.658206 L’Antico caffè, si affaccia con la sua splendida terrazzina sulla Piazza Costituzione ai piedi del bastione di St. Remy. Il ristorante è impeccabile nel servizio e nella scelta dei prodotti di stagione, ad esempio tartufo d’alba, porcini e ovuli. Ricca carta dei vini, oltre 150 etichette tra regionali, nazionale e internazionali. Tutti i giorni aperitivo dalle18 alle 21. Il giovedì serate animate da cene a tema, ricchi buffet ai quali si accede anche con un semplice drink o un calice di vino. Si organizzano catering, anche a domicilio, eventi, presentazioni, after dinner con servizio american bar, cocktail classici o fashion… di tendenza. Aperto tutti i giorni dalle 7.00 alle 02.00

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Locale molto accogliente e curato nei particolari, dove gustare la tipica cucina mediterranea, sia di terra che di mare. Il ristorante “Antica Cagliari” offre ampia possibilità di scelta tra antipasti, primi alla carta, qualche fuori menù: il tagliolino

nero asparago selvatico e gambero rosso. Interessanti le proposte di terra, la tagliata di manzo con patate e un buon filetto di manzo al canonau ci sta sempre bene! Non mancano i dolci al cucchiaio fatti in casa, accompagnati dai vari liquori tipici sardi. Un’ampia scelta di etichette regionali, di vini rossi, bianchi e spumanti.

Massima cortesia e disponibilità delizieranno il vostro pranzo o la vostra cena, con la garanzia di prodotti sempre freschissimi.


lo chef consiglia

Su Cumbidu Via Napoli, 13 Cagliari. Tel. 070.660017 Praticamente un agriturismo in città. Da oltre 10 anni gestito dalla famiglia Dedoni, originaria di Gergei, “Su Cumbidu” propone i tipici sapori sardi: dagli affettati, ai famosi culurgiones di patate; dai malloreddus al maialetto, ottimi carni arrosto e in umido, fino ai classici dolci sardi, come le sebadas, le pardule e gli ammaretti, tutti accompagnati da moscato, mirto e limoncello.

Sa Schironada Via Baylle, 39 Cagliari. Tel. 340.9249693 Dopo anni di esperienza maturata nel quartiere della Marina nel ristorante “Su Cumbidu”, la famiglia Dedoni decidono creare un luogo caratteristico che, oltre ai tipici sapori della terra, possa proporre anche i tipici piatti marinari. Il ristorante “Sa Schironada” propone la vera cucina sarda sia di terra che di mare. Ampia scelta, dai salumi e formaggi ai freschissimi antipasti di mare. Ottima la fregola con vongole, tra i secondi la grigliata di pesce fresco non manca mai. Per chiudere, dolci sardi e liquori tipici.

Ristorante 51 Via Santa Croce, 51 Cagliari. Tel. 070.8586629 Restaurant open air. Una terrazza arredata sul Bastione di Santa Croce è il luogo ideale, per una serata esclusiva, gustare una cena raffinata e godere dell’imperdibile vista sui tetti di Cagliari. Una grande proposta gastronomica, una cucina speciale, ricercata nei sapori e nella presentazione dei piatti. Aperto tutti i giorni a pranzo e a cena.

Capitol Caffè Via Roma 153/155 Tel 328.6524821 - 347.7941300 Aperto dalle 07:00 alle 22:00 Semplicità e gesti preziosi che esprimono la più calda ospitalità, questo è lo spirito del Capitol. Aperto tutti i giorni, si parte dalle colazioni, alle varie proposte per la pausa pranzo, dai menù con il panino, lo snack o l’insalata, ai piatti combinati con il primo o il secondo con contorno, bevanda a scelta e caffè. La sala interna è disponibile per serate o cene a tema, feste di laurea, eventi. Favolosa la gelateria artigianale, da gustare nei tavoli allestiti sulla passeggiata di via roma. Nautic Show Sardinia Magazine

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sport kite La sede estiva per questo emozionante sport è a Maddalena Spiaggia, Capoterra, in un angolo di paradiso a 10

La scuola KITE a Cagliari

minuti da Cagliari in direzione Chia/Pula. Qui, nei mesi più caldi, soffia costante nelle ore pomeridiane un bel vento teso, capace di creare le condizioni ideali per il Kitesurf. La struttura è organizzata in un ambiente giovane e piacevole dove è possibile, dopo un paio d’ore di ottimo sport, rilassarsi sotto gli ombrelloni, magari gustando un buon drink. La scuola KIT-

www.kitezone.it

EZONE agevola chiunque voglia

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provare questo emozionante sport, con una lezione prova gratuita. Per saperne di più: il corso base costa 250 euro e comprende l’utilizzo di tutta l’attrezzatura necessaria per imparare in assoluta sicurezza. Nel periodo invernale, la collaborazione con il Windsurfing Club Cagliari garantisce il servizio per tutto l’anno.

La passione per il mare rende questo sport da subito interessante, ma anche la facilità con cui, in alcuni casi senza le onde che fanno da trampolino, si possono fare salti altissimi, paragonati a quelli del windsurf. Il KITESURF approda nelle coste sarde all’inizio del XX secolo, grazie ai windsurfisti entusiasti di provare questa nuova disciplina. Il Kitesurf è ora, grazie alle nuove attrezzature, alla portata di tutti, dai 10 anni in su basta avere una buona acquaticità per poter provare in assoluta sicurezza. Il più giovane tra gli sport a propulsione Eolica.

ISTRUTTORI: Davide 393.7900074 Luca 393.9354021 Manuel 335.6692065 info@kitezone.it



info ai naviganti a cura della Capitaneria di Porto

Il mare è vita:

rispettiamolo MARE SICURO Gli uomini delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, da sempre impegnati nella difesa del litorale italiano e nella salvaguardia della vita umana in mare, hanno un consiglio da dare a tutti affinché né le persone né l’ambiente marino corrano inutili pericoli.

Sicurezza della navigazione

S.T.V. (CP) Pintus Gabriele Ufficiale della Capitaneria di Porto di Cagliari cagliari@guardiacostiera.it

Ricordati che la sicurezza inizia in banchina..! Prima di partire controlla: - di avere carburante a sufficienza per l’andata ed il ritorno, tenendo in considerazione eventuali imprevisti, sempre possibili in mare. - le attrezzature di sicurezza e marinaresche, le dotazioni di bordo in relazione alla navigazione da svolgere e il numero delle persone a bordo. - lo stato di carica delle batterie, se esistenti a bordo, ed il funzionamento dell’eventuale radiotelefono.

Ricorda: - di far controllare periodicamente l’efficienza dei motori; - di far prendere aria al vano motore prima di mettere in moto; - di informare i familiari o amici in merito alla navigazione da effettuare indicando anche l’ora prevista per il rientro (vedi modulo: .pdf - .doc); - di informarti sugli eventuali ostacoli alla navigazione (secche, sogli semiaffioranti, correnti ecc.) Durante la navigazione: - Spegni il motore e usa i remi e non il motore quando sei nella fascia dei 300 metri dalla spiaggia o in specchi acquei in cui vi sono bagnanti. - Non trasportare mai un numero di persone superiore a quello per cui la barca è stata abilitata e distribuisci bene il carico a bordo. - fai attenzione ai galleggianti dei subacquei (bandiera rossa e striscia diagonale bianca) moderando la velocità e navigando a più di 100 metri di distanza.


Dotazioni di sicurezza per le unità da diporto (con o senza marcatura (CE))

Mezzi di salvataggio e dotazioni di sicurezza minime da tenere a bordo delle imbarcazioni e natanti diporto in relazione alla distanza dalla costa o dalla riva. Specie di navigazione: * indica l’obbligatorietà ( ) il numero tra parentesi indica le quantità

Zattere di salvataggio (per tutte le persone a bordo)

Senza alcun llimite

Entro 50 miglia

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Apparecchi galleggianti (per tutte le persone a bordo)** Cinture di sicurezza (una per ogni persona a bordo)

Entro 12 miglia

Entro 6 miglia

Entro 3 miglia

Entro 1 miglia

Entro 300 metri

Neri fiumi correnti e corsi d’acqua

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Salvagente anulare per cima

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Boetta luminosa

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Boetta fumogena

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Bussola e tabelle di deviazione (a)

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Orologio

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Barometro

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Binocolo

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Carte nautiche della zona in cui si effettua la navigazione

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Strumenti di carteggio

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Fuochi a mano a luce rossa

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Razzi a paracadute a luce rossa (b)

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Cassetta di pronto soccorso (b)

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Fanali regolamentari (c)

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Apparecchi di segnalazione sonora (d)

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Strumento di radioposizionamento (Loran, GPS)

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Apparato VHF

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Riflettore radar

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E.P.I.R.B. (Emergency Position Indicating Radio Beacon)

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Note:

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(a)le tabelle di deviazione sono obbligatorie solo pe r le imbarcazioni da diporto (b) secondo la tabella D allega ta al Decreto del Ministero de lla Sanità n° 279 del 28 maggio 1988. (c) nel caso di navigazione diurna a 12 miglia dalla costa i fanali regolamentari possono essere sostituiti con una torcia di sicurezza a luce bianca. **; l’art. 54 del nuovo Codice della Nautica da Diporto dal 1° Gennaio 2009 gli apparecchi galleggianti sono sostituti con le zattere di salvataggio;


INDIRIZZI

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