AGENZIE DI STAMPA
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16.01.2015
MOSTRE: "ARTISTI DI SICILIA" A CATANIA CATANIA (ITALPRESS) (ITALPRESS) - Trecento capolavori del Novecento siciliano saranno esposti nelle sale del Castello Ursino di Catania, da domani (17 gennaio) al 16 marzo, per raccontare l'importante ricerca artistica che ha influenzato la cultura dell'intero Novecento, dagli anni '30 fino ai nostri giorni. Sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, "Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Iudice", a cura di Vittorio Sgarbi, e' la grande collettiva realizzata da Exa - Mondi Nuovi, promossa dal Comune di Catania, Ministero dei Beni e delle Attivita' Culturali e del Turismo, Regione Siciliana - Assessorato dei Beni Culturali e dell'Identita' Siciliana, Expo Milano 2015. (ITALPRESS). mgg/com 16-Gen-15 15:46 NNNN
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18.01.2015
MOSTRE: AL CASTELLO URSINO DI CATANIA 300 CAPOLAVORI DEL ''900 SICILIANO = Catania, 18 gen. (AdnKronos) - Successo a Catania per i trecento capolavori del Novecento siciliano esposti nelle sale del Castello Ursino per raccontare l''importante ricerca artistica che ha influenzato la cultura del periodo in questione, dagli anni ''30 fino ai nostri giorni. La mostra, inaugurata ''solo'' due giorni fa sarà visitabile sino al 16 marzo prossimo. "Un secolo di arte siciliana vuol dire, in larga misura, un secolo di arte italiana - spiega il noto critico d''arte Vittorio Sgarbi che cura la mostra- Non è lo stesso per quasi nessun''altra regione, non per l''Emilia Romagna, nonostante Morandi e De Pisis; non per la Toscana, nonostante Soffici e Rosai; non per Roma, nonostante le due scuole romane". "La Sicilia del Novecento - ha detto ancora Sgarbi - sia in letteratura sia nelle arti figurative, ha dato una quantità di artisti e scrittori che hanno contribuito in modo determinante a delineare l''identità prevalente della cultura italiana. Penso a Giovanni Gentile a Leonardo Sciascia, a Vitaliano Brancati, Tomasi di Lampedusa, Federico De Roberto e Lucio Piccolo, Gesualdo Bufalino e Manlio Sgalambro, con un''intensità e una densità di proposte che non hanno paragone".
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18.01.2015
MOSTRE: AL CASTELLO URSINO DI CATANIA 300 CAPOLAVORI DEL ''900 SICILIANO (AdnKronos) - Sotto l''Alto Patronato del Presidente della Repubblica, ''Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Iudica'', curata da Vittorio Sgarbi, è la grande collettiva realizzata da ''Exa - Mondi Nuovi'', promossa dal Comune di Catania, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Siciliana - Assessorato dei Beni Culturali e dell''Identità Siciliana, Expo Milano 2015, in mostra sino al 16 marzo prossimo al Castello Ursino. ''Artisti di Sicilia'' riunisce per la prima volta in un unico luogo, la più importante produzione artistica isolana. Un''impresa colossale che ha fatto parlare di sé sulle pagine delle più autorevoli testate nazionali e internazionali. Il ''New York Times'' l''ha definita ''The exhibition of the century'' (la mostra del secolo), già contesa dai più importanti musei internazionali. Ad oggi sono giunte agli organizzatori - Gianni Filippini (ideatore e produttore), Giovanni Lettini (direttore artistico) e Sara Pallavicini (direttore creativo) - richieste da New York, Londra, Parigi, Barcellona e Dubai. Per questo motivo la mostra si candida a bandiera dell''arte e della cultura italiana nel mondo: lo sarà ad Aprile a Bruxelles, dove rimarrà fino alla partenza per Londra e poi, a ottobre prossimo, New York. (segue) (Ftb/AdnKronos) 18-GEN-15 16:42 NNNN
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18.01.2015
MOSTRE: AL CASTELLO URSINO DI CATANIA 300 CAPOLAVORI DEL ''900 SICILIANO (AdnKronos) - E ancora una volta tocca agli americani ricordare agli italiani quello che rappresentano nel mondo dell''arte e della cultura. "Questo progetto culturale itinerante - dice l''ideatore e produttore Gianni Filippini - prende vita dall''unione tra pubblico e privato. E infatti, dalla collaborazione con il Comune di Catania nasce questa terza tappa italiana, dopo quelle di Favignana e Palermo. Ma la vera novità consiste nel fatto che stiamo lavorando affinché questa mostra, a conclusione del suo ciclo, possa trasformarsi nel Museo del Novecento siciliano. Un progetto ambizioso che diverrebbe una realtà unica nel suo genere. Una mostra che si trasforma in museo permanente". Si va dai maestri più antichi come Francesco Trombadori e Fausto Pirandello e dai futuristi, Pippo Rizzo e Giulio D''Anna, fino al mondo contemporaneo dei più giovani, padroni di un''esuberante creatività. Dalla grandezza solitaria di Renato Guttuso, alla purezza di Piero Guccione, trasmessa al Gruppo di Scicli; dal mondo realistico-sognante di Bruno Caruso, all''esoterismo di Casimiro Piccolo, al magico espressionismo di Lia Pasqualino Noto, alle sculture di Emilio Greco, Ugo Attardi e Cesare Inzerillo; fino ai giovani, dalla frenesia jazzistica di Alessandro Bazan alla natura selvaggia di Fulvio Di Piazza, all''esistenzialismo sensuale di Francesco De Grandi, ai relitti di civiltà industriale esibiti da Andrea Di Marco, alle combustioni di Paolo Madonia. Il film sul tema delle avanguardie di Elisabetta Sgarbi, la Scuola di Palermo, le solitudini di Renato Tosini, Croce Taravella, Piero Roccasalvo Rub, persino di Franco Battiato, le illuminazioni scenografiche di Pietro Carriglio. E i fotografi, Giovanni Chiaramonte, Luigi Nifosì, Giuseppe Leone, Angelo Pitrone. (segue) (Ftb/AdnKronos) 18-GEN-15 17:08 NNNN
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18.01.2015
MOSTRE: AL CASTELLO URSINO DI CATANIA 300 CAPOLAVORI DEL ''900 SICILIANO (AdnKronos) - Il sindaco di Catania, Enzo Bianco, ha poi sottolineato di condividere "l''opinione secondo la quale un secolo di arte siciliana vuol dire un secolo di arte italiana. Questo ''Artisti di Sicilia, da Pirandello a Iudice'' dimostra tutta la potenza che la nostra Isola è capace di esprimere quando viene messa nelle condizioni per farlo e ne sono la dimostrazione il ''Nudo disteso'' di Fausto Pirandello e l''''Umanità'' di Giovanni Iudice, scelti il primo come copertina del catalogo e il secondo come immagine del gonfalone che promuove la mostra". "Sono entrambi quadri di straordinaria espressività - ha aggiuntopieni di simbolismi e vigore, che possono esser letti in mille maniere diverse, che riempiono d''emozione, che commuovono e fanno riflettere. E questo avviene soltanto con le più significative opere che la Storia dell''Arte ci ha consegnato". "Ebbene - ha infine detto- semplicemente sfogliando il catalogo ci si potrà stupire della variegata ricchezza del patrimonio siciliano non solo nelle arti figurative ma, per esempio, nella letteratura, tra la fine dell''Ottocento e il Novecento". (Ftb/AdnKronos) 18-GEN-15 17:24 NNNN
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20.01.2015
MOSTRE: ARTISTI SICILIANI DEL ‘900 AL CASTELLO URSINO DAL 17 GENNAIO AL 16 MARZO L’ESPOSIZIONE CURATA DA SGARBI
(ANSA) - PALERMO, 20 GEN - Trecento capolavori del Novecento siciliano esposti nelle sale del Castello Ursino a Catania, dal 17 gennaio al 16 marzo, per raccontare l'importante ricerca artistica che ha influenzato la cultura dell'intero Novecento, dagli anni '30 fino ai nostri giorni. Sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, "Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Iudice", a cura di Vittorio Sgarbi, è la grande collettiva realizzata da Exa - Mondi Nuovi, promossa dal Comune di Catania, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Siciliana - Assessorato dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana, Expo Milano 2015. La mostra riunisce per la prima volta in un unico luogo, la più importante produzione artistica isolana. Si va dai maestri più antichi come Francesco Trombadori e Fausto Pirandello e dai futuristi, Pippo Rizzo e Giulio D'Anna, fino al mondo contemporaneo dei più giovani, padroni di un'esuberante creatività. Dalla grandezza solitaria di Renato Guttuso, alla purezza di Piero Guccione, trasmessa al Gruppo di Scicli; dal mondo realistico-sognante di Bruno Caruso, all'esoterismo di Casimiro Piccolo, al magico espressionismo di Lia Pasqualino Noto, alle sculture di Emilio Greco, Ugo Attardi e Cesare Inzerillo; fino ai giovani, dalla frenesia jazzistica di Alessandro Bazan alla natura selvaggia di Fulvio Di Piazza, all'esistenzialismo sensuale di Francesco De Grandi, ai relitti di civiltà industriale esibiti da Andrea Di Marco, alle combustioni di Paolo Madonia. Il film sul tema delle avanguardie di Elisabetta Sgarbi, la Scuola di Palermo, le solitudini di Renato Tosini, Croce Taravella, Piero Roccasalvo Rub, persino di Franco Battiato, le illuminazioni scenografiche di Pietro Carriglio. E i fotografi, Giovanni Chiaramonte, Luigi Nifosì, Giuseppe Leone, Angelo Pitrone. La mostra sarà visitabile tutti i giorni dalle ore 9:00 alle 19:00. (ANSA).
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23.02.2015
MOSTRE: ANCHE SCATTO TORNATORE AD “ARTISTI DI SICILIA” Fino al 16 marzo al Castello Ursino di Catania a cura di Sgarbi (ANSA) - CATANIA, 23 FEB - Il Premio Oscar Giuseppe Tornatore ha aderito al manifesto culturale di "Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Iudice" a cura di Vittorio Sgarbi mettendo a disposizione una propria opera fotografica. Lo scatto del regista siciliano è stato inserito nella sezione al terzo piano del Castello Ursino e può essere ammirato, fino al 16 marzo, insieme agli altri trecento capolavori del Novecento siciliano. "Artisti di Sicilia", ideata e prodotta da Gianni Filippini con la direzione artistica di Giovanni Lettini e la direzione creativa di Sara Pallavicini, riunisce per la prima volta in un unico luogo, la più importante produzione artistica isolana. Un'impresa che si candida a bandiera dell'arte e della cultura italiana nel mondo: sarà ad aprile a Bruxelles, dove rimarrà fino alla partenza per Londra e poi, a ottobre prossimo, New York. "Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Iudice" è un contenitore sempre aperto, in continua evoluzione. Chi andrà a visitare la mostra domenica 1 marzo potrà assistere ad una performance art del "kuntastorie" Nino Pracanica. Il progetto culturale, che nel primo mese di permanenza a Catania ha registrato più di settemila presenze e presto raggiungerà il traguardo dei 10 MILA visitatori, sarà al Castello Ursino fino al 16 marzo tutti i giorni dalle ore 9:00 alle 19:00. La città etnea ospita anche il progetto "Artisti di Sicilia. Giovani talenti" che racchiude novantadue opere di quarantasei allievi ed ex allievi dell'Accademia di Belle Arti di Catania, esposte al Palazzo della Cultura.(ANSA).
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23.02.2015
MOSTRE: TORNATORE ADERISCE AD "ARTISTI DI SICILIA" CON SUO SCATTO/FOTO CATANIA (ITALPRESS) - Il Premio Oscar Giuseppe Tornatore ha aderito al manifesto culturale di "Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Iudice" a cura di Vittorio Sgarbi mettendo a disposizione del pubblico una propria opera fotografica. Lo scatto del regista siciliano e' stato inserito nella sezione al terzo piano del Castello Ursino di Catania e puo' essere ammirato, fino al 16 marzo, insieme agli altri trecento capolavori del Novecento siciliano. Sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, "Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Iudice", a cura di Vittorio Sgarbi, e' la grande collettiva realizzata da Exa - Mondi Nuovi, promossa dal Comune di Catania, Ministero dei Beni e delle Attivita' Culturali e del Turismo, Regione Siciliana - Assessorato dei Beni Culturali e dell'Identita' Siciliana, Expo Milano 2015. (ITALPRESS). mgg/com 23-Feb-15 12:38 NNNN
TELEVISIONI
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16.01.2015
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14.02.2015
QUOTIDIANI E PERIODICI
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17.01.2015
SABA
GIORNO & NOTTE Castello Ursino luogo d’arte
omnib Si è svolto
La mostra, curata da Vittorio Sgarbi, racconta il Novecento siciliano e italiano in 300 opere Aperta da oggi fino al 16 marzo
Artisti di Sicilia: il racconto del ’900 E’ stata inaugurata ieri mattina, a Castello Ursino, la mostra «Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Iudice», curata da Vittorio Sgarbi. Mostra che approda a Catania, dove rimarrà fino al 16 marzo, dopo le tappe di Favignana e di Palermo cui seguiranno quelle di Bruxelles, Londra e, in ottobre, New York. Si tratta di trecento importanti opere del Novecento siciliano che raccontano la ricerca artistica che ha influenzato la cultura dell’intero Novecento, dagli anni ’30 fino ai nostri giorni. «Si va - come annotano gli organizzatori Gianni Filippini (ideatore e produttore), Giovanni Lettini (direttore artistico) e Sara Pallavicini (direttore creativo) - dai maestri più antichi come Francesco Trombadori e Fausto Pirandello e dai futuristi, Pippo Rizzo e Giulio D’Anna, fino al mondo contemporaneo dei più giovani. Dalla grandezza solitaria di Renato Guttuso, alla purezza di Piero Guccione, trasmessa al Gruppo di Scicli; dal mondo realisticosognante di Bruno Caruso, all’esoterismo di Casimiro Piccolo, al magico espressionismo di Lia Pasqualino Noto, alle sculture di Emilio Greco, Ugo Attardi e Cesare Inzerillo; fino ai giovani, dalla frenesia jazzistica di Alessandro Bazan alla natura selvaggia di Fulvio Di Piazza, all’esistenzialismo sensuale di Francesco De Grandi, ai relitti di civiltà industriale esibiti da Andrea Di Marco, alle combustioni di Paolo Madonia. Il film sul tema delle avanguardie di Elisabetta Sgarbi, la Scuola di Palermo, le solitudini di Renato Tosini, Croce Taravella, Piero Roccasalvo Rub, persino di Franco Battiato, le illuminazioni scenografiche di Pietro Carriglio. E i fotografi, Giovanni Chiaramonte, Luigi Nifosì, Giuseppe Leone, Angelo Pitrone». E il curatore Vittorio Sgarbi spiega
Dall’alto in senso orario: una delle opere all’esterno del maniero; una sala espositiva; la presentazione con Licandro, Sgarbi, Zappulla Muscarà; e il curatore che illustra le opere (foto Scardino)
l’eccezionalità di questa mostra in quanto «un secolo di arte siciliana vuol dire, in larga misura, un secolo di arte italiana. Non è lo stesso per quasi nessun’altra regione, non per l’Emilia Romagna, nonostante Morandi e De Pisis; non per la Toscana, nonostante Soffici e Rosai; non per Roma, nonostante le due scuole romane. La Sicilia del Novecento, sia in letteratura sia nelle arti figurative, ha dato una quantità di artisti e scrittori che hanno contribuito in modo determinante a delineare l’iden-
tità prevalente della cultura italiana. Penso a Giovanni Gentile a Leonardo Sciascia, a Vitaliano Brancati, Tomasi di Lampedusa, Federico De Roberto e Lucio Piccolo, Gesualdo Bufalino e Manlio Sgalambro, con un’intensità e una densità di proposte che non hanno paragone». E l’assessore comunale alla Cultura Orazio Licandro, spiega che la mostra ha un’articolazione variegata, «costruita dalle più diverse esperienze e tendenze, quali realismo, surrealismo e
astrattismo, e con le contaminazioni più varie, dalla fotografia al video». Sottolinea, inoltre, l’importanza del connubio tra mostra e luogo dove viene ospitata, Castello Ursino, tratto identitario della città. Una struttura militare che diventa «casamatta della cultura, un magnifico tempio laico ove curare i mali della postmodernità – rabbia, egoismo, violenza, straniamento, solitudine, depressione – con le uniche medicine possibili: l’arte e la bellezza». E aggiunge che l’immagine che rimanda la mostra «Artisti di Sicilia» è quella, positiva, della Sicilia «madre fecondissima di figli illustri, creatori e suscitatori di arte e cultura; quella Sicilia, per dirla con le parole di Fernand Braudel, crocevia antichissimo del Mediterraneo, terra di incontro di popoli, culture, religioni, tradizioni». La mostra ha l’alto patronato del Presidente della Repubblica, è realizzata da Exa - Mondi Nuovi, promossa dal Comune di Catania, dal Ministero dei Beni culturali, dalla Regione e da Expo Milano 2015. E’ visitabile da oggi fino al 16 marzo, da lunedì a domenica, dalle 9 alle 19 (la biglietteria chiude alle 18:30). Il costo del biglietto intero è di 8 euro, e quello per le scuole di 3 euro. Informazioni e prenotazioni 095345830 - artistidisicilia@gmail. com
DOPO IL SUCCESSO DI DOMENICA SCORSA
Anche domani visite e concerto a Palazzo degli Elefanti Dopo il grande successo dell’11 gennaio, con una gran folla di visitatori accorsa ad ammirare il Palazzo degli Elefanti e ad assistere a un applaudito concerto, anche domenica prossima il municipio rimarrà aperto per accogliere cittadini e turisti offrendo loro della musica. Dalle 9 alle 13 si potrà liberamente entrare nel Palazzo, dalla corte che ospita le carrozze del Senato e, salendo dallo scalone monumentale, accedere alle sa-
- della grande partecipazione del primo dei tre appuntamenti di gennaio e siamo certi che anche il prossimo attirerà numerosi visitatori. Ripeto sempre che il Palazzo degli elefanti contiene un gran numero di opere d’arte di cui andare orgogliosi e viene tenuto come un autentico gioiello dal cerimoniere Luigi Maina. L’atmosfera che c’era nel Salone Bellini durante il concerto di domenica scorsa era davvero piacevolissima. Rinnovo dunque l’invito ai catanesi che ancora
prano Emanuela Di Gregorio e il baritono Salvo Todaro. Tra l’altro saranno eseguite musiche di Antonio Vivaldi (Concerto grosso in la minore per violino e archi), Wolfgang Amadeus Mozart (Piccola serenata notturna), Johan Sebastian Bach (Suite in re maggiore), Vincenzo Bellini (sinfonia di Norma, Ah non credea mirarti da La sonnambula) Giacomo Puccini (Oh mio babbino caro), Johann Strauss (diversi Valzer), Johann Pachelbel (Canone per archi in re maggiore),
Nel giardino di Vi to l’Inner Day 201 cie dell’Inner Vhe l’orto botanico di naria collezione di iris, palme e parec to da spine vistose se antiche, salvie, li e una ricca colle Le socie si sono an nario viaggio nel p tra cui lo “scifo de saggio verso sud n e l’antica gebbia p un pranzo ispirato
Mons. Fisic
Il Lions Club di presieduto dal pr pe Palumbo, ha os civescovo Rino presidente della Commissione pe Evangelizzazione nuto una confere ma: “Il mistero di stero dell’Uomo I Ha introdotto l’i presidente, Giusep ti, tra i quali quelli e Asti Alfieri. L’arc è di Catania, il pad tica, svincolata da sia stato uno dei p to l’Umano – ha d deve unire». Abbr to in profondità, e mo, che desidera realtà superiori. P natori Lions, Salva grassia, il segretar nistiche; tra gli os sia, Hakim Benelf
Successo d
Grande partecipa rial “Mons. Santo tuto Catechistico moria dell’indime neo interparrocch neo di pallavolo m no concluse con la la scomparsa del p della Città dei rag vicario generale d brazione della s. m roco in Pisano Etn gati all’Icam. Subi go” si è svolta la ce sor Pubblimarino dro Porto. Ecco i n
gliaia di cittadini, con tutti i disagi del caso, soprattutto per gli anziani, soli e per di più privi di ogni mezzo di locomozione: un risvolto che impensierisce, ma che - come garantisce il direttore sanitario
rio al passo coi tempi con l’obiettivo di migliorare i servizi. A favore del malato. Deriverà, infatti, da tale soluzione approvata dall’assessore regionale Borsellino e caldeggiata dal commissario dell’Asp,
primo pronto intervento che si prospetta come risolutivo e che farà da filtro ai pronto soccorso della città. Appartengono a tale gruppo soprattutto i soggetti fragili, le cui condizioni cliniche sono
DIBATTITI, MOSTRE E MUSICA IN TRIBUNALE PER LA “GIORNATA DELLA GIUSTIZIA 2015”
18.01.2015
del dell’Anm ha invitato tutti i cittadini, In occasione della “Giornata per la Giustizia 2015”, ieri la sezione distrettuale soprattutto i ragazzi delle scuole, a entrare in Tribunale per una mattinata di incontri. Così alle 9,30 nell’atrio i magistrati hanno incontrato gli studenti e li hanno accompagnati in gruppi a visitare il “Palazzaccio”. C’erano “I banchetti della legalità” con i volontari delle Associazioni “Libera”, “Addiopizzo”, “Libera Impresa” che illustravano l’attività ai ragazzi, che hanno ottenuto in dono preziosi libretti della Costituzione. Nell’atrio centrale erano esposte le tele degli studenti del liceo artistico statale “Emilio Greco”. Alle 10.30 nell’aula III del gip s’è tenuta la conferenza stampa della Giunta dell’Anm sul tema: «Responsabilità civile ed autonomia dei magistrati». Il dott. Pasquale Pacifico (al centro nella foto), presidente dell’Anm etnea, ha affrontato diversi problemi delicati, su tutti la responsabilità civile e la separazione delle carriere dei giudici. Ma la Giunta distrettuale ha evidenziato anche le criticità dell’intervento paventato dal governo sull’autonomia della magistratura. A supporto di questa posizione c’è il parere votato all’unanimità dal Csm sul progetto di riforma, «una sonora bocciatura - ha detto Pacifico - in virtù del fatto che la responsabilità civile non può avere funzione di strumento surrettizio per mettere pressione sul magistrato perché accresca la qualità o la produttività del suo lavoro». Nei corridoi del Tribunale c’era anche qualche avvocato, come Enrico Trantino, presidente della Camera penale, che ha riconosciuto la valenza dell’evento ma lo ha spersonalizzato affermando che «il Palazzo è sempre aperto a tutti, non ha padroni di casa e sarebbe un bene che i cittadini vi entrassero spesso per valutare l’andamento e l’efficienza della giustizia». Nel corso della mattinata nella II aula della Corte d’Assise c’è stata la proiezione di audiovisivi “Le risorse possibili: i beni confiscati”, mentre l’aula intitolata a Serafino Famà ha ospitato il “Concerto per la giustizia”, a cura dell’Orchestra giovanile “Di. Sco Brass Ensemble”.
mento della sua attività attraverso tutta una serie di interventi e di prestazioni. Per il resto, al San Luigi saranno trasferiti tutti i servizi specialistici, diagnostici e curativi che dappri-
Anche l’edificio di via Santa Maria la Grande, che da oltre trent’anni è sede degli uffici amministrativi, sarà inglobata nel nosocomio del viale Fleming. ANGELO TORRISI
IL CASO DELLA CITTADELLA GIUDIZIA
Adiconsum: «Dare ris Il presidente di Adiconsum Catania, Emanuele Bonomo, interviene sulla questione degli uffici giudiziari del capoluogo etneo all’indomani delle ultime dichiarazioni rilasciate dall’assessore al Patrimonio. «E’ inammissibile che la soluzione dell’Ascoli Tomaselli, presentata in pompa magna da Comune e Regione per quasi tutto il 2014 come scelta ormai definitiva, si riveli oggi soltanto un’ipotesi, oltre tutto vaga e probabilmente irrealizzabile - afferma in una nota Bonomo - Addirittura si ripesca dal cilindro il progetto originario dell’ex Palazzo delle Poste di viale Africa poiché salta fuori l’esistenza di un vincolo che impedirebbe di venderlo per ristrutturare il vecchio ospedale, come invece era stato detto alla firma del protocollo tra Comune, Regione e magistratura».
«Viene da chiedersi com sia premurato di verificar progetto sottoscritto da tr ti istituzioni - incalza il pr sociazione dei consumato no abbia sollevato la corn al ministero come stesse cose». Della realizzazione di u la Giustizia per risolvere i carenza e della framment ci giudiziari catanesi Bono tempo, avendo organizz dal 2013 assemblee pubb re sul tema ma adesso, sp sabile smetterla col gioco le responsabilità». «Il ministero aspetta il C ne aspetta la Regione, la R
O SPETTACOLO DI FUOCHI BAROCCHI PER L’INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA “ARTISTI DI SICILIA” Il Castello Ursino vestito di “rossazzurro” La mostra “Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Iudice”, a cura di Vittorio Sgarbi ha regalato, venerdì sera, un’anteprima di “luci”, “fuochi” e “colori”. La grande collettiva, promossa da Comune, ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione - assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana - ed Expo Milano 2015, è stata inaugurata con uno spettacolo di “fuochi barocchi” che ha visto protagonista indiscusso il Castello Ursino. Le ricercate scenografie, con colori in sintonia con il tema della serata e con le variazioni cromatiche del sito, assieme alla splendida musica di sottofondo, hanno affascinato gli spettatori, per culminare con un omaggio alla città di Catania, con il rosso e l’azzurro che ne sottolineano la rinascita culturale. Lo spettacolo è stato voluto dall’ideatore e produttore della mostra, Gianni Filippini.
rio e degli altri concorrenti in gara, una giuria particolarmente assortita ed esigente composta dall’attrice Asia Argento, dal designer tedesco Philipp Plein e dal ballerino Joaquin Cortès. Un insolito trio tenuto unito da lei, la Raffa nazionale, assoluta protagonista della serata tra stacchetti, vintage e parole buone anche del video 19.01.2015 per i concorrenti meno talentuosi.
to e recitazione al Cams di Acireale, ha fatto breccia nel cuore di Raffaella. Nei suoi occhi scuri ha riconosciuto il tipico sguardo di chi con la determinazione giusta potrebbe riuscire a fare dei propri sogni una professione. A colpire anche la sua semplicità e spontaneità. La sua è la storia semplice di chi, partendo da un piccolo centro di provincia, armato di sacrifi-
E per Rosari mancati anedd piccola folla di torno a lui pe messaggi lasci prezzamento r sare che lo riv questo convinc
MATINÉE A PALAZZO DEGLI ELEFANTI
Omaggio a S. Agata dell’orchest oggi dove Teatro Musco. Alle 21 “Dioscuri” in “Concerto di Natale”. Centro Zo. Alle 9 due spettacoli teatrali per gli alunni della scuola “Sante Giuffrida” per finanziare il progetto “Riportiamo i bambini alla Villa Bellini” voluto dalla Fondazione di Comunità. Organizzazione dello spettacolo a cura di “Manomagia” Castello Ursino. Mostra «Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Iudice», a cura di Vittorio Sgarbi. Fino al 16 marzo. Aperto da lunedì a sabato dalle 9 alle 19 e domenica dalle 9 alle 13. Per prenotazioni gruppi e visite guidate, tel. 095.345830. Centro Sicilia. Oggi alle 18 e alle 21 per “Cinema Essai. Rassegna di cinema d’autore” proiezione di “Mommy” di Xavier Dolan. Palazzo della Cultura. È visitabile fino al 25 gennaio la personale di pittura di Giovanna Marraro. Orari feriali: 9-13 e 15,30-19; festivi 9-13. L’area permanente di libero scambio di libri per bambini e adulti è aperta da lunedì a venerdì dalle 9 alle 13 e sabato dalle 9 alle 12. Ingresso libero. Valverde. Mostra fotografica “Foto dell’anno Fiaf 2013” nella Galleria Fiaf - Le Gru (corso V. Emanuele 214). Apertura sino al 6 febbraio tutti i lunedì e venerdì dalle 20 alle 21,30.
La giornata uggiosa non ha impedito ieri ai catanesi e ai turisti di ritornare numerosi al secondo matinée sinfonico domenicale a Palazzo degli Elefanti, per l’occasione aperto al pubblico, dove sono stati accolti dal sindaco Enzo Bianco e dal maestro delle cerimonie del Comune e presidente del comitato organizzatore della festa di S. Agata, comm. Luigi Maina, per assistere, nel salone dei ricevimenti “Bellini”, all’omaggio artistico-musicale alla Santa Patrona con l’orchestra d’archi catanese diretta dal maestro Fabio Raciti, con 8 elementi tra violini, viole, violoncelli, contrabbassi e pianoforte assieme al baritono Salvo Todaro del Bellini di Catania e al soprano Emanuela Di Gregorio che sono riusciti a entusiasmare il pubblico con un repertorio classico e operistico aperto dall’esecuzione del-
l’inno patriottico “ Sono risuonate cenzo Bellini (“Ah da “La Sonnambu deus Mozart (“Là “De vien alla fine
Segnalazioni al fax 095253495 o cronaca@lasicilia. it.
O GRANDE AFFLUSSO AL SALONE DEL MATRIMONIO E DELLA
Boom di visitatori nel primo wee Dopo la cerimonia inaugurale alla presenza del sindaco Enzo Bianco e dell’assessore alle Attività produttive, Angela Mazzola, “Sposami” ha vissuto la prima domenica e in generale un primo weekend all’insegna dell’eleganza, del buon cibo, delle iniziative di tendenza. Il Salone del Matrimonio e della Casa, in
a&spettacoli Appuntamenti
a politica a morale
ste di registi e interpreti
pane in una carriera politica inarrestabile, che lo porta a conquistare un potere sempre più autorevole, a muoversi tra agi e lusso, ma anche a scendere a compromessi sempre più miseri e a stringere loschi accordi con personaggi malavitosi. Contemporaneamente la signora Assunta comincia come ad appropriarsi dell’identità che il marito va perdendo, e lo fa attraverso un’immersione nell’idealismo, nel senso di giustizia e nella sete di cultura di Don Chisciotte, lettura prediletta del marito quando era ancora professore. Tiene anche sempre pronta una valigia perché è convinta (ho fatto i conti…) che il marito sarà arrestato da un momento all’altro, e si addolora nel vedere, a casa sua, oggetti sacri diventati elementi di arredo. Letto oggi, questo testo scritto nel 1965, che ci parla di connivenze tra politica, affari, alti prelati e criminalità organizzata, di favori e corruzioni, di furbizie e tradimenti, assume il carattere di un’amara profezia, anche per l’avvertenza che l’Autore fa nella premessa: L’onorevole Frangipane – dice Sciascia – è democristiano, e la sua circoscrizione è quella della Sicilia occidentale (…) ma potrebbe anche essere di altro partito, di più o meno lunga esperienza governativa, e il suo collegio elettorale quello di un’altra regione italiana.
elle sabine
sino all’1 febbraio
tore austriaco della seconda metà dell’ottocento, Franz Vön Schönthan (1849-1913). Sin dal suo apparire (1885) ottenne un larghissimo consenso di pubblico, tanto da essere immediatamente tradotta in italiano e messa in scena più volte da diverse compagnie nazionali. Nel contempo videro la luce diverse riduzioni dialettali che col passare degli anni sono di-
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22.01.2015
Quotidiano di Sicilia Giovedì 22 Gennaio 2015 Quotidiano di Sicilia Giovedì 22 GiovedìLA BUONA LETTURA PER TUTTE
LE STAGIONI
La mostra è visitabile fino a marzo
Artisti di Sicilia al Castello Ursino
CATANIA - “Un secolo di arte siciliana vuol dire, in larga misura, un secolo di arte italiana. La Sicilia del Novecento ha dato una quantità di artisti e scrittori che hanno contribuito in modo determinante a delineare l’identità prevalente della cultura italiana”. Queste le parole di Vittorio Sgarbi, curatore della mostra “Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Iudice” inaugurata nei giorni scorsi al Castello Ursino di Catania e che sarà visitabile fino a marzo. A presentarla alla stampa, alla presenza dell’assessore alla Cultura del Comune, Orazio Licandro e all’ideatore e produttore Gianni Filippini, è stato lo stesso critico d’arte che ha evidenziato non solo l’unicità dell’esposizione, già richiesta da numerosi musei nazionali ed internazionali, ma anche sulla location che la ospita, il Castello Ursino di piazza Federico II di Svevia, autentico gioiello riaperto in tutti i suoi livelli per l’occasione. Dopo le due tappe siciliane di Favignana e Palermo, Artisti di Sicilia arriva dunque a Catania. Trecento le opere esposte: non solo pitture, ma anche sculture, disegni e fotografie per una mostra apprezzatissima che il New York Times ha definito “L’esposizione del secolo”. Si va da Francesco Trombadori a Fausto Pirandello, fino ai futuristi Pippo Rizzo e Giulio D’Anna e ai giovanissimi, come Nadia Ruiu, senza dimenticare i più noti, tra cui Renato Guttuso ed Emilio Greco. Un progetto ambizioso che sembra voler diventare ancora più ambizioso: l’idea è infatti quella di trasformare la mostra, a conclusione del suo ciclo, nel Museo del Novecento siciliano. “Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Iudice”, realizzato sotto l’Alto patronato della Presidenza della Repubblica, realizzata da Exa Mondi Nuovi e promossa dal Comune di Catania, dal Ministero dei Beni culturali e dall’assessorato regionale all’Identità siciliana, sarà visitabile fino al 16 marzo 2015. Sarà aperta dalle 9 alle 19 tutti i giorni.
Melania Tanteri
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Vittorio Sgarbi presenta “Artisti di Sicilia” (mt)
La cultura come antidoto alla guerra
Premio letterario Pirandello
CATANIA - La cultura come antidoto ad ogni espressione della guerra. Ed è seguendo questo filone interpretativo che gli studenti dell'Università di Catania hanno partecipato alla IV edizione del “Premio Letterario Pirandello” dal tema “Cento anni di guerre bastano: la guerra nella letteratura, nel teatro, nel cinema, nelle arti” promosso dall'ufficio stampa dell'Ersu presieduto da Giampiero Panvini. La cerimonia di premiazione si è tenuta nell'Aula Magna del Rettorato alla presenza del Presidente dell'Ersu Alessandro Cappellani e del Rettore Giacomo Pignataro. Premiati gli studenti Sabrina Beritelli, Salvatore Fanzone e Debora Maria Di Pietro che hanno vinto una borsa di studio dal valore di 1000 euro. La giuria, composta da Sarah Zappulla Muscarà (Presidente), Gisella Padovani e
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da lunedì a sabato dalle 9 alle 19; domenica e festivi 9-13. Fino al 16 marzo esposizione delle 92 opere di quarantasei allievi ed ex allievi dell’Accademia di Belle Arti racchiuse nel progetto “Artisti di Sicilia. Giovani talenti”. Chiesa San Francesco Borgia. Mostra “La bellezza della fede popolare” aperta tutti i giorni dalle ore 9 alle 19 fino al 14 febbraio.
legami tra gli individui che ci collegano al passato e all’avvenire e che si celano nella vita. Proposto nella traduzione di Masolino D’Amico, la messinscena esalta il testo del drammaturgo statunitense. Protagonisti due grandi nomi del panorama teatrale italiano, in tandem sulla scena e nella vita: Mariano Rigillo, nel ruolo del magnate Joe Keller, e Anna Teresa Rossini in quello della moglie Kate. Accanto a loro un cast di qualità che annovera Ruben Rigillo, Silvia Siravo e ancora Filippo Brazzaventre, Barbara Gallo, Enzo Gambino, Liliana Lo Furno, Giorgio Musumeci. del Le scene sono di Antonio Fiorentino, i costumi di Silvia Polidori e le luci di Franco Buzzanca.
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conosce tutta la discografia in maniera più che approfondita. Il live sarà l’occasione per presentare il nuovo cd “Pazzu”, candidato al “Premio Tenco” come miglior album in dialetto: undici brani che mirano a smuovere le coscienze intorno al tema della pazzia. Importante il contributo di Mario Saroglia, che ha arrangiato e co-prodotto il cd, ma anche quello di Mario Incudine e Kaballà che hanno firmato alcune canzoni.
national Socie prof. Cynthia To campi di concen di orrori e soffer nalità; la musica la morte, infatti strumento di com do lingue differe ma e solidarietà schi li usavano p Ha concluso la p sottolineato com nata della Memo
“ELETTRONICAMENTE”, STASERA JAM SESSION ALLA CARTIERA Musicisti di ogni età accordate gli strumenti e preparatevi a mettervi alla prova con “Elettronicamente”. Stasera alle 22,30, il “Pulp Paper Cartiera” propone una jam session a cui chiunque abbia la passione della musica può prendere parte. L’idea nasce circa otto anni fa sotto altra forma, ma da tre anni è una vera e propria jam session dove musicisti non solo esperti si misurano con l’arte dell’improvvisazione e del suonare in gruppo. «Di solito cominciamo noi a suonare, giusto per rompere il ghiaccio, poi ci si alterna - spiega Andrea Soggiu, bassista e organizzatore della jam assieme al chitarrista Dario Aiello, conosciuto come Blatta, e al tastierista e bassista Salvo Dub. Mettiamo a disposizione alcuni strumenti, tra cui batteria, basso, chitarra e tastiera, ma chi vuole può portare il proprio strumento. Ci saranno circa due incontri al mese, il prossimo sarà il 5 febbraio». Qual è lo scopo? «E’ una jam un po’ diversa dal solito perché in città spesso durante incontri del genere si suonano standard jazz o cover, noi invece abbiamo voluto dare un’impostazione diversa e abbiamo puntato più sull’improvvisazione. Questo perché vogliamo sperimentare, improvvisarci, suonare seguendo solo un accordo iniziale».
Sicurezza s
FINO AL 16 MARZO AL PALAZZO DELLA CULTURA
In mostra le opere dei giovani artisti di Sicilia Saranno esposte al Palazzo della Cultura fino al 16 marzo le novantadue opere di quarantasei allievi ed ex allievi dell’Accademia di Belle Arti della città etnea racchiuse nel progetto “Artisti di Sicilia. Giovani talenti”. La mostra affianca “Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Iudice”, la grande collettiva realizzata da Exa - Mondi Nuovi, sotto l’alto Patronato del presidente della Repubblica e promossa dal Comune, ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Siciliana - assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Expo Milano 2015. «Giovani artisti, ognuno con la propria voce - commenta Virgilio Piccari, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catania condividono una consapevolezza nell’uso del metodo, della disciplina, della ricerca, della sperimentazione. Il luogo in cui vivono, la Sicilia, amplifica e anima il loro fare, rendendone più potente l’impatto emotivo,
propagandone l’eco ben oltre i confini dell’Isola. Ognuno di loro distilla nelle proprie opere una porzione di immensità che ci proietta in una dimensione di grande libertà e desiderio di evasione dalla periferia del sistema artistico». La mostra, voluta dal sindaco Enzo Bianco e dall’assessore ai Saperi e alla bellezza condivisa, Orazio Licandro, è curata da Vittorio Sgarbi, ideata e prodotta da Gianni Filippini con la direzione artistica di Giovanni Lettini, la direzione creativa di Sara Pallavicini e coordinata dai professori dell’Accademia Belle Arti di Catania, Silvio Marchese e Antonio Portale (scuola di scultura), Salvo Russo (scuola di pittura) e Carmelo Nicosia (scuola di fotografia). “Artisti di Sicilia. Giovani talenti” potrà essere visitata gratuitamente (fino al 16 marzo) dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle ore 19 e la domenica dalle ore 9 alle ore 12.
DOMANI VISITE NOTTURNE AI BENEDETTINI
Domani, venerdì 30 gennaio, sarà l’occasione per conoscere in veste notturna uno dei conventi più grandi d’Europa. Dalle 20,30 alle 23,30 le guide di Officine Culturali accompagneranno gli ospiti alla scoperta del monastero dei Benedettini. La visita guidata dura un’ora e un quarto circa. E’ necessaria la prenotazione ai numeri 0957102767 | 3349242464 tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, dalle 9 alle 17.
La Biblioteca cen tato un incontro trodotto dalla do rato dal giornali Sicilia Orientale stradale ed ebbr sita, sul campo d comunicativa a f capoluogo etneo l’Isola. Zizzo ha f quietanti e dolor feriti. «Se ci fosse sti dati sarebbero glio esagerare, p di comportamen dice della Strad degli stessi auto dei pedoni semp time di inciden anche con un p denza e buon se maggior parte d ha spiegato Zizzo cesso di velocit seguire altre inf me sorpassi mancata prece doveroso parlar giunto - anche d e di droga. Nel 20 rante la guida, m ni, nonché 51 dr i precursori». Ziz l’opinione pubbl genza ubriachi c rientri, specie qu Quindi tutti dob vita ad un autom mentato vivacem con il relatore la le pubbliche isti dunque sull’info vanza delle rego razioni, dal mom sufficiente ad im le per tutelare la
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Sino al 16 marzo è visitabile la mostra “Artisti di Sicilia da Pirandello a Iudice”, curata da Vittorio Sgarbi: in esposizione 300 opere dei più diversi stili (dall’impressionismo al futurismo sino alla fotografia) e che toccano vari temi
La vita ci scivo tra tab e smar
La femminilità ammaliatrice In tutte le sale percorsi e seduzioni che esaltano l’essere donna PALAZZO DELLA CULTURA
SERGIO SCIACCA
E’ aperta a Castello Ursino, fino al 16 marzo (con orario continuo dalle 9 alle 19), la mostra curata da Vittorio Sgarbi sotto il titolo “Artisti di Sicilia da Pirandello a Iudice”, accompagnata da un corposo catalogo edito da Skira, ideata con intelligenza da Gianni Filippini grazie all’illuminato mecenatismo di Emmanuele Emanuele, quale presidente della Fondazione Italia e Mediterraneo. Sono 300 opere, da Fausto Pirandello (1899-1975) alle più recenti, cui appartiene il gelese Giovanni Iudice (1970): una folla di creazioni dei più diversi stili (dall’impressionismo al futurismo, alla fotografia, alla coroplastica), una gamma di temi che spazia dall’immaginazione fantastica alle vedute paesaggistiche, allo studio di caratteri, dalla gioia aniconica alle epiche composizioni per rappresentare i drammi della cronaca criminale. Il tutto accompagnato da precise indicazioni accanto ai singoli lavori e da dense sintesi per gruppi concettuali. Per chi volesse ci sono le guide che sono in grado di sintetizzare lo scrigno inesauribile di sensibilità artistica che ricchezza nella ricchezza - in alcune sale sta accanto ai capolavori dell’arte classica raccolti nel secolo illuminista dal principe di Biscari. E fa il suo effetto vedere i sottintesi turbamenti dell’epoca fascista a due passi dalla stele attica della antica Katane: è la continuità dell’arte la quale non si limita a esporre idee e fantasie, ma anche fornisce sostanza alla immaginazione.
MOSTRA DEGLI ALLIEVI DELL’ACCADEMIA DI BELLE ARTI
Nelle foto alcune delle opere in mostra al Castello Ursino. La mostra “Artisti di Sicilia” è curata da Vittorio Sgarbi e propone trecento opere che dimostrano la continuità dell’arte
Tra il notissimo Guttuso della Ucciria e l’ironico Antonio Brancato del “Pellegrino” datato 2007 (astrattismo, metafisica pittorica o satira sorridente?) si estende una ampia scelta di forme e di culture tra le quali è bello lasciarsi andare. L’unico modo per orientarsi è forse quello di visitare più volte la collezione. C’è un tema, in particolare, che pare maliziosamente occhieggi in tutte le sale,
ammaliando il visitatore, indicandogli percorsi e seduzioni che sono comuni a tutti e su cui Anna Maria Ruta ha scritto un saggio inserito nel catalogo: la femminilità indicata dalle artiste e ammirata dagli artisti. Il che significa che uomini e donne, seppur da prospettive diverse, vedono le medesime forme e come il Paride del monte Ida son pronti a sacrificare tutto per conquistare il bello.
E’ il filo d’Arianna che accoglie il visitatore anche prima di entrare (dai cartelloni con il nudo femminile di Fausto Pirandello (datato 1929), quando l’Italia in camicia nera sembrava rifiutare la bellezza callipigia a favore della “maschietta” magra e nervosa. Ma accanto vi trovate la bellezza desnuda ritratta nel 1924 da Totò Gregorietti (1870-1952), il volto casto ed enigmatico isolato da Franco Piruca (1937-2000) su un balcone catanese nel 1980 e comprendete che Afrodite, celeste o popolare, è la stessa civiltà umana. E in che modo le stesse donne vedono le altre donne? Non c’è che da scegliere, ma la figura della misteriosa odalisca Gumra raffigurata nel 1931 da Ida Nasini Campanella (1894-1979), pur vestitissima, ha una promessa di gioia nel suo sguardo, una volontà di imperio nel suo gesto, che condensa la donna di cui Gorni Kramer cantava “tutto si fa per te”. E aveva ragione.
se. sc.) In concomitanza con la mostra al Castello Ursino, i giovani artisti della nostra Accademia di Belle Arti, diretta da Virgilio Piccari, nel quadro delle iniziative promosse dal sindaco Enzo Bianco e coordinate dall’assessore alla Cultura, Orazio Licandro, hanno allestito una mostra dei loro lavori al Palazzo della Cultura fino al 16 marzo (ingresso gratuito). E’ la naturale continuazione della mostra storica retrospettiva: quarantasei allievi dell’Accademia espongono 92 lavori che, secondo il loro direttore, «distillano una porzione di immensità che ci proietta in una dimensione di grande libertà». I ragazzi hanno già dato valide prove di gusto coloristico e soprattutto di finezza psicologica: nel ritrarre panorami e persone della nostra città sanno cogliere lo spirito che c’è dietro; l’estro dei catanesi, che proprio per questo hanno saputo superare, nel corso dei millenni, prove durissime. Se la mostra di Castello Ursino illustra la genialità del secolo appena trascorso, quest’altra rassegna indica le primizie di quello appena iniziato. E ci sono buone speranze. La mostra è visitabile dal lunedì al sabato dalle 9 alle 19 e la domenica dalle 9 alle 12.
INIZIATIVA DELL’ASSOCIAZIONE POLENA E DELLA CHIESA BADIA DI SANT’AGATA
“Dinamismo cosmico dell’amore” un percorso artistico-religioso “Dinamismo Cosmico dell’Amore”, evento a cura dell’Associazione Polena in collaborazione con la chiesa “Badia di Sant’Agata” e l’Arcidiocesi, rappresenta l’incipit di un percorso artisticoreligioso, il riverbero di riflessioni che rimano con la terapeutica dell’affettività, per una riscoperta spirituale che trascende il suo valore originale e affettivo all’interno di una esposizione intitolata “Via Crucis Cosmico Dinamica” del pittore-scultore Nunzio Trazzera (dipinti che rievocano una singolare proiezione delle stazioni della Via Crucis). L’attività culturale ha ricevuto il placet dell’arcivescovo metropolita, mons. Salvatore Gristina, e del rettore della Badia di Sant’Agata, sac. Massimiliano Parisi. Il presidente dell’Associazione
Polena, Luisa Trovato, ha tracciato i confini dell’arte di Nunzio Trazzera e ha riferito che il «Dinamismo Cosmico è ricerca dell’emozione, primigenia del legame fra sentimento e natura, in un abbraccio simbolico di luce, forme e movimento. La sua opera, espressione del cuore e dell’intelletto, si schiude alla bellezza, attraverso i canoni della condiscendenza del senso della “Liberazione”, intesa nel compendio totalità materia-antimateria. In un connubio innovazione/tradizione, il mistero cristico concede all’uomo di cogliere l’amore verso la vita, in una totalità resa manifesta nel movimento circolare dell’emotività interiorizzata. La terza dimensione stilistica: il colore è l’ambivalenza luce/ombra, che accentua il dinamismo, essenza di un linguaggio
cosmico che apre nuove frontiere al sentimento dell’anima». Hanno partecipato all’evento Giuseppe Idonea, direttore esecutivo del Cunes (Coordinamento Comuni Unesco Sicilia), Giovambattista Catalano, sottotenente di vascello della Marina, in rappresentanza dell’ammiraglio Domenico De Michele, Giuseppina Cassa-
niti, presidente dell’Aifvs, Mario Ursino, consigliere nazionale dell’Accademia Italiana della Cucina, Antonella Mandalà, presidente della Delegazione Fai Catania, Gabriella Guerini, presidente Asaae, Cynthia Torrisi, presidente International Societas Artis. L’evento si è arricchito poi di un simposio su “Terapeutica dell’affettività - un itine-
rario per la vita” di padre Renato Rubino e “Radice e prospettive per un inserimento più incisivo della famiglia nella Chiesa” di padre Salvo Lo Cascio. Nell’ambito delle attività di Polena, è stata annunciata la creazione del Comitato delle Cerimonie, composto da Luisa Trovato, Ines Floreancig Arena, Teresa Savoca e del Comitato artisticoartigianale composto da Agata Campanella, Antonella Di Mauro, Ornella Rapisardi, Nancy Trovato. Infine è stata presentata l’opera del maestro Trazzera, che rappresenta lo spirito dell’Aifvs - Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada - intitolata “Dal sacrificio la vita”: mani protese in un abbraccio, simbolo dell’Aifvs, che accolgono un fiore spezzato simbolo del sacrificio, luce per riaffermare, con altri fiori che emergono, il valore della vita; opera donata al Papa Benedetto XVI. L’evento “Dinamismo Cosmico dell’Amore” è un appuntamento del progetto “Tesori a Patrimoni II”, sez. “Tesori Mediterranei” di Polena.
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anto per ca bito in chia stante non (’ncarusiddu, và a quella generaz nologia come un piace, mi adegu forse il segreto è tuo vantaggio. N di un evento stor re di ricerca e ti t verso di una poe re e i poemetti c raccolta. Bello, u se poi quello che ti nel tuo hard di che madre natu che puoi espande za limite di byte du! ”, l’informaz dere le parole cr Avanti, sinceri la tecnologia p fonte del sapere nizioni: “Ma quant’anni avi? pubblicità do Cy vu? ” e fin quand l’età o la presenz attori, cantanti, aggreganti, che siete mai accorti una tavolata? N chiddu lisciu, ch per deliziarci con riscussioni anima ti cosi do Catan spogliatoio. Ora ci persone ci son nu co tablet, cinq ddu mischinu do ghiari a cumann loro profili facebo cizia, ppi sapiri c Chi fa, na ram bello avere a por getto che ti aiuta ri i strati, che può togrammi più be c’ha pinzatu bon ci po’ ‘nteressar pratutto chi pen sutta o nasu i 15 puti: “no mentri stati cangiannu bicicletta, mentr tira ‘nmuzzucun mittiti u piggiam min... ” Io penso siano quelle non tu solo puoi vede chi e man mano non perdono il dettagli diventa neo, che poi potr taggio, non le pu Avevo intrapr sione con un mio ti ca pi chiuriri u aspettare che ap scrivesse un sm
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GIORNO & NOTTE
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“ARTISTI DI SICILIA” AL CASTELLO URSINO
In mostra anche una foto di Tornatore Il Premio Oscar Giuseppe Tornatore ha aderito al manifesto culturale di “Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Iudice” a cura di Vittorio Sgarbi, mettendo a disposizione del pubblico una propria opera fotografica. Lo scatto del regista siciliano è stato inserito nella sezione al terzo piano del Castello Ursino e può essere ammirato, fino al 16 marzo, insieme agli altri trecento capolavori del Novecento siciliano. “Artisti di Sicilia”, ideata e prodotta da Gianni Filippini con la direzione artistica di Giovanni Lettini e la direzione creativa di Sara Pallavicini, riunisce per la prima volta in un unico
luogo la più importante produzione artistica isolana. Chi andrà a visitare la mostra domenica 1 marzo potrà assistere a una performance art del “kuntastorie” Nino Pracanica. Il progetto culturale, che nel primo mese di permanenza a Catania ha registrato più di settemila presenze, è visitabile tutti i giorni dalle ore 9 alle 19. La cittàetnea ospita anche il progetto “Artisti di Sicilia. Giovani talenti”, che racchiude novantadue opere di quarantasei allievi ed ex allievi dell’Accademia di Belle Arti di Catania, esposte al Palazzo della Cultura.
«Itinerari Tempio»
Un momento di ieri, al Teatro del Canovaccio, per il primo appuntamento del progetto multidisciplinare «Itinerari Tempio». Da sinistra, i relatori: Antonio Di Grado, Lina Scalisi e Nino Romeo (foto Scardino)
Al teatro del Canovaccio, dove è in scena «L’imprudenza o Lu Mastru Staci», primo incontro dedicato alla riscoperta di Domenico Tempio
Giustizia per il più grande poeta del ’700 PINELLA LEOCATA
Ieri pomeriggio, al teatro del Canovaccio di via Gulli 12, ha preso il via il progetto multidisciplinare «Itinerari Tempio» a cura di Antonio Di Grado e Nino Romeo, una proposta di percorsi artistici e approfondimenti letterari e storici sulla figura e l’opera di uno degli autori più originali ed innovativi del Settecento italiano. Un’operazione culturale volta a rendere giustizia al massimo poeta italiano del suo secolo che pure l’Accademia e la sua città hanno frainteso, sminuito, dimenticato. Ad analizzare le caratteristiche della sua opera e della sua poetica la storica Lina Scalisi, l’italianista An-
ri, anche per la capacità di alimentare il proprio mito attraverso i viaggiatori del Grand Tour - è fragile e, dalla seconda metà del Settecento, stenta, ripiega. La città registra una pesante battuta d’arresto della sua crescita culturale e, nel 1763, è piagata dalla peste, circostanza che rivela non solo l’impoverimento di Catania, ma l’assenza di «virtù eroiche» e, dunque, di capacità di buon governo. Questa è la Catania in cui vive Domenico Tempio. E il poeta, come sottolinea il prof. Di Grado, è la sua città, «è la sua plebaglia chiassosa e rissosa», «è la diffidenza beffarda verso il palazzo», «è il ghigno dei vinti opposto ai potenti», «è la sessualità abbacinante che fa tutt’uno con il
riverenza, la sua poesia truculenta, il suo dialetto realistico fino ai limiti di un feroce espressionismo», e, soprattutto, l’aver dato inizio alla lettura - che poi è stata di De Roberto, Brancati e Sciascia - della storia come sconfitta del cambiamento. Tempio, uomo dei Lumi, non esita a sostenere che il suo è un secolo di rapina, interessi, negozi e guadagni di fronte ai quali la dea Ragione resta sconfitta. Ma la grandezza di Tempio - come spiega Nino Romeo - è anche nel linguaggio che usa, «nella capacità di trasferire nella versificazione tutti gli umori che lo agitano, nella capacità di rendere
attraverso la metrica tutte le situazioni che crea e i relativi sottotesti». I suoi poemi, e tra questi «Lu Mastru Staci», sono fatti per essere detti, più che letti, e la lingua siciliana che usa è del tutto personale, è una lingua di scena. Una scena che la sua Catania gli ha negato per decenni. Basti pensare che all’inizio degli anni ‘90 Nino Romeo portava «Mastru Staci» nei teatri di tutta Italia, ma non nella città di Tempio, troppo sboccato per un’assessore dell’epoca. Di qui la sfida dell’attuale allestimento al Canovaccio: «il tentativo di riportare un materiale antico in termini di contemporaneità».
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L’interclub Rota lo Sheraton Ho con i Club Rotar nia Ovest presid rina, Rotaract, p ne Pavarino, ha relatore il comm co, e come mod il saluto del pre puntualizzazion la nostra realtà ponente fondam per rivitalizzare riscoprire il por lo, restituire il m do l’esempio di co ha ricordato sia stata una gr fatto costruire d L’istituzione de modello di svil mettendo di pr re e promuove trollo delle att tuali in quello c nia è un porto p nale che ospita navi da crocier cargo, silos, c con movimento incremento del gamenti con tu italiani, movim co-imbarco in c 10%, fattori di c sati sulla sicure ti, progettazioni raneo in via di c mt di banchina parto crocierist le conseguenze zie a provvedim prevede un inc ciere e di altre c no. Il porto di Ca gioni per il suo lenaria che perm vulcano patrim equipaggi, dagl lo shopping, all le, punto nodal della Sicilia”, da za Armerina. La Indaco, con nuo ficie attuale con de un incremen ti e containers. zio fruibile alla chi della marin stente. L’attività
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ACCADEMIA DI BELLE ARTI.
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In corso a Palazzo della Cultura la mostra con le opere di 45 giovani pittori, scultori e fotografi
L’Invincibile Armata dei nuovi talenti dell’Arte siciliana All’Expo una selezione di lavori esposti con catalogo curato da Vittorio Sgarbi CARMELITA CELI
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e l’arte, come diceva Gerard Richter, è la forma più alta della speranza, loro, i 45 giovani pittori, scultori e fotografi di “Artisti di Sicilia – Nuovi talenti” sono speranza altissima e terrena di carne, sangue e cervello, sono futuro presente, sono creatività sfrenata e disciplinatissima, sono promessa già mantenuta d’impegno etico e artistico. E sono soprattutto garanzia di continuità che è l’unica in grado di scongiurare autoreferenzialità, autocelebrazione, autorità da museo da cui le Muse sono già uscite da un pezzo. Gli stessi che, compatti e diversissimi tra loro, danno anima e corpo all’“Invincibile Armata” di giovani artisti che dal 16 gennaio occupano pacificamente e ariosamente il Palazzo della Cultura per la mostra pensata ed allestita dall’Accademia di Belle Arti di Catania diretta da Virgilio Piccari, complici indispensabili i titolari delle tre cattedre: Salvo Russo, docente di pittura, Antonio Portale e Silvio Marchese docenti di scultura, Carmelo Nicosia, docente di fotografia. Non senza l’attività incessante e articolatissima dei cultori della materia: “Sono pilastri per avventure come questa, sono loro a caricarsi di tutto il peso della selezione delle opere, senza di loro non ci sarebbe tutto questo – insiste il maestro Salvo Russo – Il cultore è una sorta d’assistente, vero anello di congiunzione tra docente e allievo ma docente egli stesso a tutti gli effetti”. La mostra – per certi versi una filiazione degli “Artisti di Sicilia” a Castello Ursino – è già stata promossa su campo da Vittorio Sgarbi che, a detta di molti, l’avrebbe elogiata più ancora dell’esposizione “senior”. E non solo. A differenza di molte, troppe eccellenze catanesi che Catania partorisce e poi uccide come certi animali fanno con i loro cuccioli per timore che qualcuno glieli sottragga, i nuovi “Artisti di Sicilia” vivranno una “migrazione” felicissima e a breve scadenza. In maggio, una selezione della mostra sarà presente all’Expo di Milano, a Villa Valsecchi e, a fianco di autorità dell’arte contemporanea quali Giò Pomodoro, si tratterrà per sei mesi filati e con tanto di catalogo curato da Sgarbi. I “nuovi talenti” saranno magnificamente “esposti” agli sguardi di una quantità sterminata di visitatori che si prevede possa raggiungere punte di quindici milioni. Intanto, l’esposizione vive la sua stagione etnea fino al 15 marzo, data culminante per alcuni degli allievi pittori che – proprio nel nome di quella continuità d’espressione e d’intenti sono stati chiamati ad illustrare il libro che celebra i 70 anni di questa testata. Una di loro è Gabriella Distefano che, seguendo la sua cifra “fotografica” che è prodigiosamente figlia solo della tela bianca, proporrà una portinaia con in mano una copia del giornale “La Sicilia”. E con lei ci sarà, nel libro, l’inquieto, proteiforme Maurizio Pometti, autore di “Uomo-lupo”, personalissima, metafisica e poetica “interpretazione” della figura di Nitto Santapaola. Tre volte presente nel libro dei 70 anni, poi, sarà Giuliana Vitaliti, già allieva di Salvo Russo e oggi docente in proprio: accanto al suo opulento “Symposium”, un tripudio mozzafiato di frutti della terra siciliana, ci sarà un’opera sulla donna ed un’altra dove protagonista sarà un mare “rosso” e fuori dall’ordinario. A proposito di mare, nella mostra ha suggestioni decisamente bibliche quello ritratto dall’allieva pittrice Jana Trandafir, israeliana innamo-
LA SICILIA
Alcune delle opere e delle installazioni realizzate dagli allievi dell’Accademia per la mostra a Palazzo della Cultura. Nella foto in altro alcuni dei giovani artisti con i docenti dell’Accademia che li hanno seguiti (foto Orietta Scardino)
La rassegna etnea, inaugurata il 16 gennaio, si concluderà il 15 marzo. Alcuni degli allievi pittori del’Accademia hanno realizzato le illustrazioni per il libro che celebrerà i 70 anni del nostro giornale rata della Sicilia mentre di pittura “fotografica” su tela bianca è un’autentica autorità Laura Scalia: colori ad olio ed una tecnica tradizionale convertita ad un sentire contemporaneo per un volto aborigeno statico, inchiodante e senz’appello. Ritratto dell’artista da giovane. In questa cifra, Ilenia Vecchio, Oriana Tabacco ed Elsa Tornabene sono capofila della sezione di fotografia (a cui dà suoi contributi anche Carmen Cardillo, cul-
trice della materia, e Alessandro Russo, Salvo Pappalardo, Gabriella Giaccone). “Ho deciso di abbinare delle vere lettere che mi sono state scritte a stralci di vita quotidiana. Sono dittici in cui la foto di una parte del corpo si alterna ad un oggetto di vita vera”, dice Ilenia a proposito del suo “Lettere da”. Autoritratto in tre episodi per Elsa: “Ho voluto puntare sulla relazione tra la realtà e la sua rappresentazione, l’immaginario più che l’ordinario in una ricostruzione
Salvo Russo, docente di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Catania
minuziosa della scena e del suo doppio (vedi l’immagine riflessa nello specchio, sul tavolo trasparente, alla finestra) nei suoi dettagli”. Nella sezione dei nuovi scultori– Angelo Alessandrini (“Disattesa”), già attivo in iniziative didattiche, Jolanda Russo (“Aspettando la notte” e “Malalingua”, pregiata, legnosa lingua biforcuta quasi ad alludere all’infernale verbosità del “politichese”), Valeria La Rocca, le prime labbra giganti post-Dalì sono ancora sensuali, le altre, decisamente “decadenti”, sono circonfuse di velo bianco come da matrimonio andato a male – nell’universo, dunque, che fu anche di Rodin e di Camille Claudel, ecco uno che scolpisce una satira irridente e bruciante. S’intitola “Dal
magico cilindro uscì Cattelan” e il leggendario coniglietto del prestidigitatore ha la faccia dell’artista “post-duchampiano” che ha una passione per animali imbalsamati, cavalli o piccioni che siano. “Le mie opere fanno riferimento a lui ma non sono un omaggio, anzi! Non nego di volerlo attaccare non certo come persona ma come espressione di certe logiche di mercato tuttaltro che artistiche ma di natura pesantemente economica”, scalpella l’autore, Santo Bonaccorso, che firma anche un’installazione quantomeno singolare. Tutt’intorno, suoni di veri ragli d’asino, grugniti e galline starnazzanti; al centro, due balle di fieno su cui sono appoggiate uova falliche dalla faccina sinistra.
Ancora Cattelan, sissignore. “E’ una stalla – spiega l’autore – Si sentono ancora i lamenti di tutti gli animali che Cattelan ha maltrattato per le sue opere”. Hanno di certo sorte migliore le lumachine con cui Cetti Scuto punteggia un corpo di donna, realizzate da artisti in erba “con le tecniche più disparate e dalle forme più diverse, un contributo che è segno confortante della sinergia che anima tutta la mostra”, aggiunge Antonio Portale. Appena in odore di pop art “Killer-Cola” di Alibrio, autore anche di un’installazione che da una chioma rigogliosa d’una sorta di dea dell’antichità si erge fino alla metamorfosi suprema di una “chiavetta” da computer. Toccanti e segnatamente al presente le creazioni di Luigi Portale, “In questo mare solo squali” ed un’altra, figlia legittima delle tragedie del mare di cui l’installazione riproduce il suono. “La prima è realizzata con materiali di scarto e allude ai diritti umani che non vengono rispettati – dice l’autore - Sicché la pinna bianca del pescecane sguazza noncurante in un oceano di rifiuti che altro non è che il danno che gli ‘squali’ continuano a fare alla gente. Quella sui migranti è realizzata con materiale di recupero cioè i legni delle barche alla deriva: in basso, la sagoma di un pesce, squame e denti equivalgono agli ostacoli dei migranti, in alto, la proiezione di un’ombra che, se per Giacometti equivaleva alla morte, qui diventa invece segno di possibile salvezza”. Lirismo, malinconia, lucida follia nella sezione dei nuovi pittori tra cui Carmen Mannino e i suoi volti d’artisti (Basquiat, Claudel ed altri); Mario Sapienza, oggi docente di tecnica dell’affresco e artista dai toni astratti e mediterranei insieme; Alessandro Costanzo e il suo mare color del vino, avrebbe detto Sciascia; Samantha Torrisi, che oggi espone in tutta Europa i suoi luoghi del silenzio, “luoghi non luoghi abitati da figure che si dissolvono come noi nel momento in cui viviamo il nostro ‘passaggio’ ”, chiosa Salvo Russo. E ancora i “frammenti” di Serena D’Amore e i “jeu d’eau” delle lumache “funambole” di Gabriella Ferrera. Ma d’ironia visionaria grondano anche i pennelli. “Leggere” di Giona Messina per l’autore fa il paio con “leggero” se non altro perché davanti al libro aperto c’è un corpo d’uomo senza testa. Come dire un peso in meno. “Dopo un intenso studio sul reale con soggetti tratti dalla vita quotidiana, mi sono messo ad esplorare il surreale e allora, perché no, una testa mozzata ed un pavimento ribaltato? Perché non giocare non solo su quello che vedo ma su quello che ‘sento’ di vedere? ”. Invincibile Armata, sissignore, ma con destino e destinazione opposti a quelli di Filippo II.
La formazione non solo artistica dei giovani studenti dell’Accademia
«Creatività per affrontare le sfide della vita»
P
ittore d’elezione e maestro per vocazione, Salvo Russo preferisce considerarsi primus inter pares – insieme con i docenti di scultura, Silvio Marchese e Antonio Portale ed il docente di fotografia, Carmelo Nicosia - sebbene a fornire ad “Artisti di Sicilia/ Nuovi Talenti” il maggior numero di contributi sia proprio la “sua” squadra di giovani poeti del pennello. «Prima di tutto c’è l’Accademia di Belle Arti di Catania e il suo direttore Virgilio Piccari – rincara la dose, Salvo Russo – In qualità d’istituto d’alta cultura, l’Accademia riesce sempre a scremare il meglio delle nuove proposte dei vari settori. E tra le opere della mostra al Palazzo della Cultura non ve n’è nessuna che non possa trovare cittadinanza e apprezzamenti in qualsiasi altra parte d’Italia e, perché no, del mondo. Il suo legame con questa terra non ne fa un fatto “folcloristico”, al contrario: i contributi non sono a tema ma nascono dalla libera espressione dei ragazzi e il loro talento è autentico e perciò “sdoganato” da una stretta appartenenza al territorio. E siamo orgogliosi che il
nostro lavoro sia stato premiato da visite frequentissime di allievi delle scuole e di addetti ai lavori. Questi ultimi, poi, non solo hanno apprezzato l’eleganza dell’esposizione ma anche il fatto ch’essa non sia sovraccarica, il che, più in questa sede, forse, che al Castello Ursino, dà modo di leggere più agevolmente le singole opere». Dell’Accademia lei è artista pulsante ma anche memoria storica in termini di programmazione e insegnamento. Quali sono le urgenze didattiche, qui ed ora? «Dare dignità ai nostri allievi che sembrano non soffrire del male che attanaglia noi adulti». Cioè? «La crisi che viviamo da anni è diventata una vera e propria sfida i ragazzi che promettono di diventare ancora più creativi e più concorrenziali». L’era del digitale e dell’informatica non minaccia di omologarli? «Non credo. La tecnologia semmai è stata inglobata come attrezzo per “avvitare” la politica tipica del nostro territorio. Si è trasformata
piuttosto in un valore aggiunto dal momento in cui viene elaborata e rimandata con tutta la poesia di cui i giovani artisti sono capaci». Quali sono stati i tempi in termini di preparazione e allestimento? «La selezione è sicuramente frutto di un lavoro annuale - risponde Antonio Portale - la scultura tuttavia può richiedere una durata ancora più estesa: trattandosi di una disciplina più complicata, i tempi di realizzazione so-
“
Appena arrivati i ragazzi avevano una visione ridotta del mondo artistico. Oggi sono entrati a pieno titolo nel “sistema” dell’arte
no più lunghi e le stesse opere possono essere soggette a modifiche. E, in materia d’opere scultoree, la mostra potrebbe rivelarsi anche un contributo necessario e complementare all’assetto urbano: la città ha una sofferenza, tutto sembra essersi fermato al dopoguerra e nel settore della scultura s’è fatto davvero pochissimo, l’esempio autorevole della fontana dei Malavoglia, in piazza Verga, resta un fatto isolato. La città potrebbe fare e dare di più: la realizzazione di nuove piazze e nuovi spazi non va di pari passo con la dotazione di abbellimenti adeguati». Che la mostra sia un felicissimo punto di partenza lo conferma la partecipazione all’Expo di Milano, da maggio ad ottobre. Ma è anche un punto d’arrivo, maestro Russo? «Senza dubbio. Appena arrivati in Accademia, i ragazzi avevano una visione ridotta del mondo artistico, più sognata, se si vuole. Oggi sono entrati a pieno titolo nel “sistema” dell’arte che vuol dire massimo rigore, massima professionalità, massimo livello d’attenzione». C. CE.
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26.02.2015
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05.03.2015
ne opere del maestro e in un ideale incontro
un’immagine che pubblichiamo a fianco
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Agata nell’allestimento dell’architetto Luigi Pardo che è riuscito a collocare le creazioni moderne di Santacroce nel fiume della storia che è passata per quel castello federiciano, sede di decisioni epocali dove nacque anche la poesia italiana. E qui il destino ha mostrato di non essere cieco, con una di quelle bizzarrie imprevedibili per noi umani. La mostra “Diva Agata” doveva chiudere il 30 marzo, ma ne sono stati tagliati alcuni giorni perché il medesimo allestimento ospiterà… una rassegna di creazioni di Picasso. L’incontro con il maestro catalano, che non potè avvenire mezzo secolo addietro, si realizza adesso. Certo, il
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quadretto originale è ben custodito da qualche collezionista, ma Santacroce ne ha una immagine (che qui mostriamo) e il dialogo tra il Picasso catalano e il Picasso siciliano può svilupparsi, tra le colonne dove nacque la poesia siciliana (riconosciuta come maestra anche da Dante) e dove la lingua catalana fu la favella ufficiale per lungo tempo (quando la corona dell’Isola fu associata a quella aragonese). Il dialogo tra pittura e poesia del resto era stato continuato da Vincenzo Consolo, uno dei grandi classici moderni, che dalla “Ultima prosa” trasse ispirazione per il suo “Sogno di un viaggio”, ritrovando nei colori e in Santacroce il “corifeo
della strofe attica, l’uomo che approdò in ogni porto dello Ionio…” Gli Aragonesi e i Siciliani si somigliano assai: parecchi accenti catalani sussistono nelle province meridionali della Sicilia. La solarità di Santacroce rappresenta nel nuovo secolo gli ardori che nel Novecento furono di Pablo. Lo potremo vedere a Catania questo incontro di arti, di favelle e di Ulissidi. E capiremo che la bellezza di un viaggio consiste forse nella sua conclusione. Nel ritorno a casa. Come per Ulisse, Foscolo, Pablo; come per Santacroce il cui studio, nel cuore di Catania, domina le cupole della città barocca e si imbeve della luce chiara riflessa dal mare Ionio da cui vergine nacque Venere.
CASTELLO URSINO
Proroga fino al 22 per la mostra Artisti di Sicilia Il grande successo di pubblico e le richieste provenienti da tutt’Italia hanno “costretto” gli organizzatori a far slittare di una settimana la chiusura della mostra “Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Iudice”. I trecento capolavori del Novecento siciliano saranno esposti al Castello Ursino di Catania fino a domenica 22 marzo. “Artisti di Sicilia”, ideata e prodotta da Gianni Filippini con la direzione artistica di Giovanni Lettini e la direzione creativa di Sara Pallavicini, riunisce per la prima volta in un unico luogo, la più importante produzione artistica isolana. Un’impresa che si candida a bandiera dell’arte e della cultura italiana nel mondo: sarà ad aprile a Bruxelles, dove rimarrà fino alla partenza per Londra e poi, a ottobre prossimo, New York. Si va dai maestri più antichi come Francesco Trombadori e Fausto Pirandello e dai futuristi, Pippo Rizzo e Giulio D’Anna, fino al mondo contemporaneo dei più giovani, padroni di un’esuberante creatività. Dalla grandezza
solitaria di Renato Guttuso, alla purezza di Piero Guccione, trasmessa al Gruppo di Scicli; dal mondo realisticosognante di Bruno Caruso, all’esoterismo di Casimiro Piccolo, al magico espressionismo di Lia Pasqualino Noto, alle sculture di Emilio Greco, Ugo Attardi e Cesare Inzerillo; fino ai giovani, dalla frenesia jazzistica di Alessandro Bazan alla natura selvaggia di Fulvio Di Piazza, all’esistenzialismo sensuale di Francesco De Grandi, ai relitti di civiltà industriale esibiti da Andrea Di Marco, alle combustioni di Paolo Madonia. Il film sul tema delle avanguardie di Elisabetta Sgarbi, la Scuola di Palermo, le solitudini di Renato Tosini, Croce Taravella, Piero Roccasalvo Rub, persino di Franco Battiato, le illuminazioni scenografiche di Pietro Carriglio. E i fotografi, Giovanni Chiaramonte, Luigi Nifosì, Giuseppe Leone, Angelo Pitrone. Anche il Premio Oscar Giuseppe Tornatore ha aderito mettendo a disposizione del pubblico una propria opera fotografica.
URA” CON I VISITATORI DI OPERE SELEZIONATE
dell’Accademia, valore aggiunto alla mostra
co d’appuntament zia Maria Auteri V Abbiamo portato numerosi eventi, in particolare sul zione alla prevenz attività resto legat sentazione di “libr di Matteo Collura, a Sanctis” di Patern al nuovo direttivo lavoro». Nel corso della se Auteri Virgillito ha sociazione da lei pr è stata dimenticata tante è stata la coll portanti quelle con carico affidatomi – gramma che ci ved zo, ci sarà una con
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La biopoes
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sando dal disegno alla pittura, alla scultura, alle creazioni in bronzo. Il quadro ebbe notevole successo e il presidente della Repubblica (che allora era Segni e che fece una memorabile visita in Sicilia) gli assegnò la medaglia d’oro. Ma i quadri, come le persone hanno il loro destino, e quel delizioso quadretto in cui si concentrano tutte le arti, musica e pittura, e si incontrano diversi stili (il colorismo moderno, l’allusione ottocentesca, e soprattutto l’attesa di qualcosa che deve venire) fu rubato, proprio a Catania, da qualche amatore dell’arte, o su commissione. Chissà. Probabilmente il destino aveva deciso che l’incontro con l’arte di Picasso dovesse avvenire in altri momenti. Santacroce è diventato maestro riconosciuto delle arti figurative, ha esposto in tutta Europa e non solo. Il 18 maggio la celebre galleria Soane di Londra aprirà con una sua creazione. A Catania intanto l’artista ha esposto memorabili personali, una delle quali è in corso al Castello Ursino, dedicata a S.
addietro, si realizza adesso. Certo, il
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da cui vergine nacque Venere.
CASTELLO URSINO
Proroga fino al 22 per la mostra Artisti di Sicilia 10.03.2015
Il grande successo di pubblico e le richieste proveniendel hanno “costretto” gli organizzatori a far ti da tutt’Italia slittare di una settimana la chiusura della mostra “Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Iudice”. I trecento capolavori del Novecento siciliano saranno esposti al Castello Ursino di Catania fino a domenica 22 marzo. “Artisti di Sicilia”, ideata e prodotta da Gianni Filippini con la direzione artistica di Giovanni Lettini e la direzione creativa di Sara Pallavicini, riunisce per la prima volta in un unico luogo, la più importante produzione artistica isolana. Un’impresa che si candida a bandiera dell’arte e della cultura italiana nel mondo: sarà ad aprile a Bruxelles, dove rimarrà fino alla partenza per Londra e poi, a ottobre prossimo, New York. Si va dai maestri più antichi come Francesco Trombadori e Fausto Pirandello e dai futuristi, Pippo Rizzo e Giulio D’Anna, fino al mondo contemporaneo dei più giovani, padroni di un’esuberante creatività. Dalla grandezza
solitaria di Renato Guttuso, alla purezza di Piero Guccione, trasmessa al Gruppo di Scicli; dal mondo realisticosognante di Bruno Caruso, all’esoterismo di Casimiro Piccolo, al magico espressionismo di Lia Pasqualino Noto, alle sculture di Emilio Greco, Ugo Attardi e Cesare Inzerillo; fino ai giovani, dalla frenesia jazzistica di Alessandro Bazan alla natura selvaggia di Fulvio Di Piazza, all’esistenzialismo sensuale di Francesco De Grandi, ai relitti di civiltà industriale esibiti da Andrea Di Marco, alle combustioni di Paolo Madonia. Il film sul tema delle avanguardie di Elisabetta Sgarbi, la Scuola di Palermo, le solitudini di Renato Tosini, Croce Taravella, Piero Roccasalvo Rub, persino di Franco Battiato, le illuminazioni scenografiche di Pietro Carriglio. E i fotografi, Giovanni Chiaramonte, Luigi Nifosì, Giuseppe Leone, Angelo Pitrone. Anche il Premio Oscar Giuseppe Tornatore ha aderito mettendo a disposizione del pubblico una propria opera fotografica.
O LA “LETTURA” CON I VISITATORI DI OPERE SELEZIONATE
I focus dell’Accademia, valore aggiunto alla mostra
Nella splendida s seconda edizion “Compro Sicilian so di tutti i prese nenti dell’ammin to sulla genuinità La manifestazion se dai 10 giovani ditoripiù afferma giamento per le n gratitudine per tu cial modo i prem Maria Scalisi” Cas Bella “ Siciliainw Magda Masano “ lier Grazia Di B Pirrotta e Ragusa ted Cartoon Paler mone Massaro “ RimLight Studio cenzo Carbone “ ne”. E non si può di citare i nomi d ti: Teta Arena “B na”, Gaetano Cip da Mulinello”, Sa salacqua dell’o Azienda Casearia seppe Torrisi “Com detto “Sie-Fer”, Fr ruggio “ Farruggi L’associazione “C vitare al consum far in modo che mancato di color premiazione e l’a sonaggi quali: Pe ne Belpasso”, Gru tistica” di Michel
La biopoes
Tra le molte ragioni del successo di pubblico della mostra “Artisti di Sicilia” curata da Vittorio Sgarbi ci sono anche i focus gratuiti offerti dagli studenti dell’Accademia di Belle arti di Catania. «Attraverso studenti e docenti - ha sottolineato il sindaco Enzo Bianco questa istituzione è sempre più presente e radicata nel tessuto sociale della nostra città per molteplici attività culturali di alto profilo, e sta dando un notevole contributo a quella rinascita della cultura alla quale stiamo assistendo come il successo di questa mostra dimostra». “Artisti di Sicilia” - un ampio spaccato che comprende tutto il Nove-
cento - ospita, tra gli altri, i maggiori protagonisti della scena siciliana e non solo e il pubblico ha mostrato di gradire molto gli approfondimenti degli allievi dell’Accademia sulle opere dei più importanti artisti che fungono da ponte tra un movimento e l’altro e rendono più interessante la visita fornendo più chiavi di lettura al fruitore. Un valore aggiunto, in quell’ottica di piena collaborazione con l’Amministrazione Comunale che, ha spiegato il direttore dell’Accademia Virgilio Piccari «vuol essere un servizio che rafforza il rapporto tra museo e territorio e motiva gli allievi dando loro occasioni di confronto nel segno del-
la formazione e dell’ educazione all’arte investendo sul processo di crescita personale e professionale». Tutor degli studenti è la docente Ornella Fazzina, che ha spiegato come gli allievi- sei per ogni giornata «a loro volta formano gli altri studenti e si alternano, in una logica di trasmissione del sapere, fondamentale per un’istituzione di alta cultura qual è l’Accademia». «Tra le tante opere- ha sottolineato Ornella Fazzina - ne vengono scelte alcune da analizzare attraverso una lettura iconografica e iconologica tra seduzione della materia e distacco concettuale, esuberanza cromatica e contenimento geometrico,
parlando della sperimentazione che continua a caratterizzare il divenire dell’arte in Sicilia». «Catania - ha concluso l’assessore alla Cultura e al Turismo Orazio Licandro - guarda con sempre maggior interesse al talento di questi studenti che si stanno affermando nei vari settori del complesso mondo dell’arte, pronti a dare il loro contributo a migliorare la Sicilia investendo sulla conoscenza come volano per un riscatto civile e morale». I focus, che si possono richiedere nella biglietteria del Museo, sono stati finora oltre duecento e proseguiranno fino alla chiusura della mostra, prevista per prossimo il 16 marzo.
All’associazione ta presentata la p ta a Toti Sapienza sore ha l’urgenza di medico e stud mia patologica, c cendo dialogare l lare». Il risultato sono scolpiti con sente del rapport naggi nudi e cru Gaetano Magro é con il male che h senale”. La sua pr vinzione é che “ umano é il prodo portante dell’un me lui stesso ha La dott. ssa Longo cato, poi, che qu poesia nella quale ti sono osservato che ci sopravviv quando moriamo lasciano il segn prendono perché ri e veri: “Siamo u trascrizione amin [...] e Il cuore é un la sua visione mo no pungolo giorn te per esistere e p rola che riesce be ri, e impercettibi tagli nel punto gi tale degli Ossi d Szymborska, Kon costituiscono l’os
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LA SICILIA
SABATO 14 MARZO 2015
CATANIA .41
GIORNO & NOTTE La Notte dei Musei incontri e mostre
A sinistra una sala del Castello Ursino che ospita la mostra “Artisti di Sicilia”. Nella foto in basso le Terme Achilleane, uno dei monumenti che potranno essere visitati sino a mezzanotte
Dalle 19 alle 24 sarà possibile visitare esposizioni artistiche, luoghi storici e monumenti, dal Castello Ursino e gli allestimenti che attualmente ospita al monumentale complesso dei Benedettini passando dalle Terme Achilleane e dalla casa-museo di Vincenzo Bellini. Passeggiate culturali guidate e visite a cantieri di restauro
Stasera “movida” tra cultura e arte «Una grande festa alla quale danno il proprio contributo tante forze culturali di una Catania che rinasce». Così il sindaco Enzo Bianco ha definito le iniziative nate attorno alla “Notte dei Musei” in programma oggi nel corso di un incontro con i giornalisti al quale erano presenti l’assessore alla Cultura e al Turismo Orazio Licandro, i direttori dell’Accademia di Belle Arti e dell’Iban Cnr di Catania, Virgilio Piccari e Daniele Malfitano, il presidente della Consulta giovanile Pierangelo Spadaro e il consulente per il marketing del Sindaco Livio Gigliuto. «Siamo certi - ha detto Licandro - che i tantissimi appuntamenti in programma rappresenteranno un’altra occasione di valorizzare il nostro patrimonio culturale anche in maniera innovativa, come avverrà nella Biblioteca Ursino-Recupero con le visite curate da Officine culturali e dal Cnr che illustreranno due cantieri: quello che riguarda il restauro della Sala Vaccarini e quello che riguarda la digitalizzazione del patrimonio librario più antico e importante conservato a Catania» I musei civici e siti monumentali saranno aperti dalle 19 fino a mezzanotte. Le Terme Achilleane di piazza Duomo, il Palazzo della Cultura di via Vittorio Emanuele 121, l’Archivio Storico Comunale (con la mostra “La guerra dopo la guerra”, esposizione di lettere dei prigionieri, manifesti e cimeli degli anni 1943-1945) e la Biblioteca Ursino Recupero potranno essere visitati gratuitamente. Sempre nello stesso orario saranno aperti il Castello Ursino (con le mostre “Artisti di Sicilia” - che a grande richiesta è stata prorogata di una settimana - e “Diva Agata” di Antonio Santacroce alla tariffa ridotta di tre euro con la possibilità di visitare anche tutto il museo) e i musei Belliniano e Emilio Greco di piazza San Francesco, in cui si pagherà un ingresso a tariffa ridotta (un euro). Alle 20 nel Museo Belliniano saranno letti alcuni brani tratti dall’epistolario di Vincenzo Bellini interpretati dall’attrice Ornella Giusto accompagnata da un duo di chitarra e flauto dell’Istituto Musicale Vincenzo Bellini. Nel Museo Emilio Greco si potrà invece visitare la mostra “Viaggio tra le vie dell’arte”. Aperta al pubblico anche la Chiesa monumentale di San Nicolò l’Arena di piazza Dante, dove alle 20,30 avrà luogo un concerto di beneficienza, a pagamento, a cura dell’Associazione Soccorso e Fratellanza con organo e voci e, dalle 12 alle 17, si svolgeranno ogni 30 minuti visite guidate lungo i camminamenti di gronda a cura dell’associazione “Officine Culturali” (per info e prenotazioni 0957102767/334-9242464). Agli stessi numeri ci si potrà rivolgere per le visite guidate gratuite alla Biblioteca Ursino Recupero previste ogni 20 minuti tra le 19 e le 21,40 (ultimo tour). Nella piazza Federico di Svevia, dalle 19, animazione di strada a cura della scuola popolare di samba “Sambazita” e “Video mapping”, esibizione artisti di strada a cura della Associazione Gammazita. Nelle piazze Duomo e Università - dove ci sarà anche l’Autobooks - e in via Etnea a partire dalle 19 si potrà assistere, a cura del “Collettivo di ricerca e sperimentazione artistica”, “Subitaneaque”, spettacolo a canovaccio con improvvisazioni seguendo le tracce date dal pubblico, esibizioni giocoleresche, circensi e di fuoco e ad “Epìlicsi” mostra a sfondo pittorico-fotografico. Nel Palazzo della Cultura alle 19 ci sarà un concerto gratuito di un Quintetto d’Archi dell’Istituto Musicale Vincenzo Bellini formato da Dario Militano e Niccolò Randazzo (violini), Marco Scandurra e Salvatore Randazzo (viole), Salvatore Mammoliti (violoncello) e Carmelo La Manna (contrabbasso). Alle 20 si svolgerà la “Passeggiata culturale” a cura del prof. Dario Stazzone alla scoperta della città storica-artistica e che toccherà il Palazzo degli Elefanti, la via Crociferi, la Biblioteca Ursino Recupero. Nel Palazzo Platamone ci sarà inoltre un’apertura straordinaria dell’Area Libero Scambio Libri dalle 19 alle 22 e saranno aperte le mostre “Artisti di Sicilia Nuovi Talenti” e “Gente di Agata” di Alessandro Romeo, a cura di Dora Marchese e Aurelia Nicolosi, che sarà inaugurata alle 21.
Mostra di pittura degli allievi dell’Accademia dedicata all’anniversario de «La Sicilia»
Settant’anni che cadono a pennello CARMELITA CELI
«Siamo come nani sulle spalle dei giganti così che possiamo vedere più cose di loro e più lontane, non certo per l’altezza del nostro corpo ma perché siamo sollevati e portati in alto dalla statura dei giganti». Sono un incantesimo le parole di Bernardo di Chartres che pare sia stato il primo a fare metafora dell’immagine mitologica di Orione, gigante accecato, a cui Efesto, impietosito, fa “dono” di Cedalione che, seduto sulle sue spalle, lo guiderà alla meta. Ma nel caso dei giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti di Catania chiamati a commentare e ad illustrare, nel senso più proprio del termine cioè a dar luce al libro dei 70 anni de La Sicilia, “La Sicilia dentro la Sicilia” - da cui nasce una mostra a Palazzo della Cultura che sarà inaugurata domani alle 18, giorno del 70° compleanno di questa testata ebbene, nel caso dei giovani artisti, il discorso si complica. E felicemente giacché ruoli e funzioni diventano interscambiabili: i “nani” diventano “giganti” ed i “giganti” sono, all’occorrenza, “nani”. Infatti l’osmosi di spirito ed intellet-
PICCOLI CHEF CRESCONO A ETNAPOLIS S’intitola “Little Chef”, ovvero piccolo chef, ed è il gioco inventato da Etnapolis per selezionare i migliori talenti in erba dell’arte culinaria e pasticcera. Si comincia questa domenica e possono partecipare ragazzini maschi e femmine - dagli 8 ai 14 anni presentandosi a Etnapolis nelle tre domeniche dedicate alla manifestazione (le altre due in calendario sono il 12 aprile e il 3 maggio). Per iscriversi sarà sufficiente presentarsi in compagnia di un adulto (genitori, nonni, fratelli maggiorenni che firmeranno un’autorizzazione) mezz’ora prima dell’inizio della manifestazione. Due le sessioni: al mattino (11-13) e al pomeriggio (17-19). I “Little Chef” dovranno dimostrare ai professionisti dell’Associazione Provinciale Cuochi Etnei (Apce), coordinatrice dell’iniziativa, che cosa sono in grado di cucinare ai fornelli con le loro manine. A fine giornata saranno scelti i due migliori allievi. La squadra finale, composta dai sei Little Chef, riceverà un premio domenica 31 maggio: per ognuno di loro la divisa con il proprio nome e cognome ricamato sulla giacca e il candido cappello da chef. E poi l’opportunità di imparare dal vivo osservando da vicino i grandi professionisti di un mestiere difficile e ambitissimo che richiede passione, costanza, sacrificio e tante rinunce. Chi ci crede davvero potrà anche immaginare il proprio futuro tra luccicanti cucine in acciaio di ristoranti, trattorie o anche mense aziendali e scolastiche. Diretti da Seby Sorbello, presidente della sezione catanese dell’Associazione Cuochi, i Little Chef di Etnapolis affiancheranno i loro maestri in occasione di iniziative benefiche. Domenica 22, poi, riprendono i corsi gratuiti di cucina per adulti sia al mattino (11-13) che al pomeriggio (17-19). In programma ricette pasquali a base di uova e cioccolato.
La rassegna sarà inaugurata domani a Palazzo della Cultura. Contiene anche un’importante sezione fotografica Alcuni dei lavori che da domani saranno esposti a Palazzo della Cultura: sopra “arance” di Michela Giuffrida; in alto, “Curiosità” di Salvo Alibrio (a sinistra) e “Semu tutti devoti tutti” di Luca Di Giovanni
to tra i “veterani” della parola scritta e i 33 giovani dell’Accademia - 15 promesse della fotografia guidate dal prof. Carmelo Nicosia coadiuvato dalla prof. Carmen Cardillo, 18 artisti del pennello allievi del prof. Salvo Russo - diventa ossigenante, multiforme promessa di continuità. E più che mai in un’occasione come questa - 70 anni di un giornale sono ancora una festa per il pensiero (a dispetto di tutti i Grandi Fratelli dentro e fuori infausti e profetici “1984”) in cui sarebbe del tutto comprensibile in-
dulgere in “com’eravamo” a catena - il racconto per immagini che ne fanno le generazioni più giovani diventa sicuro baluardo contro l’autoreferenzialità. Significa leggere il passato-presente e coniugarlo naturalmente al futuro, ispirandosi a mature esperienze di scrittura per “interpretarli” in lingue diverse (pittura e foto) nelle più diverse “visioni” storiche. Perciò accanto a immagini scritte (gli articoli che abitano il volume), ecco le scritture d’immagini come, in pittura,
“La portinaia” di Gabriella Di Stefano: la copia de “La Sicilia” ben ripiegata sul tavolo, gli occhiali da lettura sulla punta del naso di lei, ancora imbevuta delle pagine del quotidiano e del caffè del mattino di cui la tazzina sul giornale, rigorosamente senza piattino, tradisce il rito. E ancora “La lava di Aci Trezza” di Giuliana Vitaliti, la santa “picciridda” di Catania in “Semu tutti devoti tutti” di Luca Di Giovanni, la febbre di “Tifosi” di Giona Messina. Poi, “interrotta” dalla torreggiante “Sikelia” di Salvo Russo (una Trinacria onirica galleggia in un globo terracqueo attraversato da fuoco, mare e le tante, salvifiche stratificazioni culturali) ecco le foto: “Madre Sicilia” (Alessandro Russo) tra “Voci di strada” (Salvo Pappalardo) e “Portatrici di luce” (Daniele Oliveri), tra “Il mare” (Filippo Pulvirenti) e “Aetna” (Jana Trandafir). Sinergia nutriente, questa che si consuma tra giornale e Accademia, più che mai confortante in tempi durissimi e che ci ricorda, come osserva a buon diritto il direttore dell’Accademia, Virgilio Piccari «che di fronte alle grandi questioni dell’economia, le possibili vie d’uscita si manifestano partendo dalla nostra identità storico-culturale».
SINO A DOMANI L’EXPO DELLA PUBBLICITÀ Inaugurato ieri il 9° Expo della Pubblicità, evento fieristico dedicato al mondo delle tecnologie per la stampa, del gadget pubblicitario e della comunicazione visiva, in programma sino a domani ad Etnafiere, il centro fieristico di Etnapolis. Al consueto taglio del nastro erano presenti Pietro Agen, vice presidente nazionale Confcommercio, Domenico Ambra e Giuseppe Rapisarda, rispettivamente presidente e responsabile generale di Expo Mediterraneo, organizzatore della Fiera, Antonio Strano direttore generale Confcommercio Catania, Carmelo Picciotto presidente Confcommercio Messina, Enza Privitera e Francesco Alfieri rispettivamente vice presidente e direttore generale Confcommercio Siracusa, Daniela Caputo e Vincenzo Lorefice rispettivamente responsabile nazionale ufficio comunicazione Unicef e presidente Unicef per la Provincia di Catania, Barbara Mirabella direttore generale di Etnafiere, Alfio Mosca, direttore del Centro Commerciale Etnapolis. «Se è vero che vi sono segnali di ripresa economica - ha detto Pietro Agen l’Expo della Pubblicità ne è una valida dimostrazione: un ente fieristico riempito in ogni ordine di posto, una rappresentanza compatta delle aziende top del settore a livello nazionale ed internazionale e di conseguenza una proposta fieristica particolarmente attraente che la consacra fra le primissime a livello nazionale». Sulla stessa linea il presidente di Expo Mediterraneo, Domenico Ambra: «L’Expo della Pubblicità spicca in uno scenario nel quale il sistema innovativo pubblicitario è il volano di tutto il comparto dell’imprenditoria commerciale e industriale». Soddisfatto anche Giuseppe Rapisarda, responsabile generale di Expo Mediterraneo: «Con un 15% di aziende espositrici in più, provenienti per il 60% da fuori Sicilia, posso confermare che Expo della Pubblicità, non solo è il punto di riferimento del settore per il Sud Italia ma anche un luogo d’incontro e crescita».
del
ICILIA
15.03.2015
iornale sono assolutamente riservate, e quindi vietate se non espressamente autorizzate. Per qualunque controversia il Foro competente è quello di Catania
ovincia
domenica 15 marzo 2015
RAMACCA. Ponte pericolante
uova rotatoria via delle Terme
gli agricoltori in ginocchio
ealizzazione dell’opera sulla Ss114 più sicuro l’ingresso sud della città
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La Sp 74/II da anni impraticabile: disagi per gli utenti «Pagare l’Imu? Ma se non c’è neanche la strada...»
LA NOTTE DEI MUSEI
NCARO DELLA TASSA
alle stelle»
o per un servizio carente
Una microdiscarica alla zona industriale. Una situazione certo “estrema”, ma anche la raccolta quotidiana dei rifiuti presenta gravi carenze che penalizzano le 250 imprese attive in questo territorio
Pienone nei siti aperti la città ha fame di eventi Folla di visitatori alle Terme Achilliane, pienone al Monastero dei Benedettini, code ordinate per entrare al Castello Ursino (sopra la foto di Orietta Scardino): sono soltanto tre esempi di come la città sappia rispondere agli eventi culturali. Ieri l’occasione era data dalla Notte dei Musei, ma vista l’affluenza bisogna sapere andare oltre l’evento di una sera e offrire nuovi e più continui spazi per fare risaltare l’altra faccia della città, quella di una città possibile.
prossima settimana con le osservazioni di cittadini e associazioni
ante del centro storico»
PER IL “POLMONE VERDE”:«NO AL PARCO AVVENTURE»
«Vogliono privatizzare il boschetto della Plaia» Rifondazione comunista lancia un Sos per la sa-
azza era stata intitolata a Ferro precedente amministrazione, ma
Turi Ferro fu uno dei più grandi attori italiani, straordinario interprete
delle più antiche famiglie del teatro italiano.
a legge il carteggio tra lo scrittore De Roberto e la sua amante del 15.03.2015
Ernesta e passione
so sarà la consacrazioue innamorati: alcune le epistole di lei saranmo interprete che è Leo re passioni e memoria, c’è poco da fare: nelle ori si mescola l’immala realtà sensuale: da e questa “unione civitestimoni (il pubblico serata tanto rilevante eatro italiano) avrà anzione: Beethoven. Perimanti si erano inconhoven (galeotto fu lo e…) e diverse di quelle uite da Diego Cannizuito da Donato Del Piaoberto. e l’intellighenzia cittahe la cittadinanza non he riflettere: quel che n si poteva dire ad alta alare ai quattro venti, criveva con il pennino ora si può fotografare e rs delle chat. Abbiamo e dell’attesa. Possiamo to e forse proprio per oggi durano pochissio seguendo questa che entazione libraria, una duto.
Leo Gullotta atteso domani a S. Nicolò l’Arena e poi in scena al Teatro Verga, da martedì al 29 marzo, per il cartellone dello Stabile
O LA «NOTTE DEI MUSEI»
SERGIO SCIACCA
NIA» L’OPERA DEI PUPI DEI F. LLI NAPOLI
elli Napoli, celebrati custodi della tradizione museo “ad hoc” - con costumi, scene, pupi secolari, rtelli con cui gli antichi pupari reclamizzavano gli urato ieri al Centro commerciale “Auchan Porte di omaggio a una tradizione antica, radicata nella ortata in tutto il mondo, tanto da essere dichiarata del Patrimonio Orale e Immateriale nel 1921, l’“Opira” dei Napoli è stata portata zioni, che si sono tramandate gli insegnamenti del o ieri, al primo piano della galleria commerciale, ali”, ospiterà anche gli spettacoli dei Napoli, che e cavalleresche tradizionali sia il repertorio di dei Pupi legati alle feste religiose più importanti.
Castello Ursino tutti in coda Folla di visitatori, ordinatamente in coda prima di potere entrare: è l’immagine che regalava ieri il Castello Ursino (a fianco la foto di Orietta Scardino), in occasione della “Notte dei Musei” che ha fatto risaltare, una volta, di più, la fame di eventi dei catanesi. Folla anche negli altri siti aperti ieri sera, in particolare nel complesso dei Benedettini.
alto del triangolo av fissaria. Avissa statu fa un consigliere comun via Etnea controsenso siamo isola e quindi i lati! Mio caro Luca Ci ti u cori in santa pace le Ferrovie dello Stato to abbandonando la hai scoperto che con l in vigore dal 14 giug andare a Roma, Mila l’ha pigghiari a Villa S Veru è! Ma ti sei acco abitanti dell’isola si Manifestazioni, assem nenti, sit in. Hanno a reazione di chi li rap diversi Parlamenti di: ma e Strasburgo? Cos Se ne sono fottuti all’u sta si che è intesa. Ho a na di assistere ad un animata, accesa, nata china da villa Pacin chiamata “Villa Varag che mi fa impazzire è ci che si indignano su chi, scusate i diversam Non ho letto in n network un minimo a scussione, gli animi si cesi per il nudo cript Siffredi all’isola dei fam tweet, post che rigua sta mancanza di libe di telespettatori inf censura da parte di reg vano la visione integr parti anatomiche de Ahu, non un solo rigo ze ferroviarie ca stanu le tratte che impiega per coprire un centin metri in Sicilia e poc stesso percorso fatto ti! L’interesse è stat mente diverso a seco dolino” in questione vo, solo alla villetta si pescheria ho sentito accenno di reazione, i questione saputo de scippo nei confronti hanno ipotizzato una festazioni da organi capire che abbiamo la ta, e che non ci voglia nessuna di queste dec Ha sbottato Pippo, fu ri na rivoluzioni, s’in nuatri sulu quanni h di voti e appoi... avan amuninni a Roma a m chi m’arrispunni? N sguardo di chi ha sent te questi ragionamen con la “flemma” di c suo: Pippu è mai poss sempri u stissu ragg Ma su non ni smuv hanno deciso di non f stesumu femmi qu mantenuto le tariffe a pi ghiri a Milano era a iri a Merica? Chi voi c nu? L’ultima vota che abbiamo invaso Rom spareggi do Catania pari ca di com’è pigg pa sta vota ni putemu
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