RASSEGNA STAMPA CATANIA 7 - 11 NOVEMBRE 2019
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Il m No
Giornale di Sicilia I Mercoledì 10 Aprile 2019
Il libro di Rugge
«Borsell dell’Itali che ogg Osvaldo Baldacci
Cantautore romano. Per Fabrizio Moro instore tour il 18 aprile a Catania e il 19 a Palermo
È un disco pop rap con undici tracce
Ecco quei «Figli di nessuno» Moro: è il mio album benedetto Franco Gigante MILANO «Non amo etichettare le cose che faccio: ci sono una serie di generi e di influenze, come in ogni mio album. Mi piace definire questo lavoro con l’aggettivo “benedetto”: l’ho pensato in un momento in cui non avevo forse le energie fisiche necessarie, come se ci fosse stata una mano invisibile che mi metteva delle cose nella testa ed è stato complicato arrivare alla fine ma ho scritto delle cose fra le più belle degli ultimi anni». Lo ha confessato Fabrizio Moro, parlando del suo nuovo album «Figli di nessuno», in arrivo venerdì prossimo. È un disco pop rap in cui affiora un po’ Rino Gaetano. «Sì, ormai ce l’ho nel Dna – ha confidato –. Frequentavo lo stesso quartiere di San Basilio a Roma, anch’io con genitori calabresi e respiravo la stessa aria. Vorrei raccontare un aneddoto. A Roma c’è un ristorante in via Mentana fin dagli anni Settanta: una sera di dodici anni fa mi ci fermai per caso, era vuoto e mi sedetti a un tavolo al centro della sala e il proprietario, che
non mi conosceva, disse che mi ero messo nello stesso posto dove si sedeva solitamente Rino Gaetano». «Figli di nessuno» arriva a due anni di distanza da «Pace»: undici tracce in cui l’artista non abbandona il linguaggio schietto, diretto e senza filtri che lo contraddistingue, unito all’idea di riscatto e autodeterminazione. «Lascio parlare quelli che non sanno – ha riflettuto –. I giorni migliori arriveranno, come canto nella canzone “Figli di nessuno” che dà il titolo all’album. È una rivalsa e ho sempre avuto la forza di continuare a scrivere perché accadesse qualcosa di più grande e di migliore». In «Filo d’erba» guarda al futuro. «È dedicata a mio figlio Libero di 10 anni – ha rivelato –. L’ho scritta in un momento di errori fatti nella vita e guardo la sua fragilità: il futuro lo vedo roseo per-
Le sue tappe in Sicilia Il cantautore: un lavoro complicato ma ho scritto delle cose fra le più belle degli ultimi anni
ché sono ottimista di natura. Dopo la separazione dalla mia compagna ho vissuto la sofferenza di mio figlio: è il brano più ispirato di tutto il disco». Musicalmente l’album spazia dal rock di «Quasi» sulle illusioni. «Sono le illusioni di tutte quelle volte che mancava un centimetro alla meta, sia a livello personale che artistico – ha precisato –. E grazie a queste illusioni mi fortifico ma se ottieni tutto e subito, non hai modo di poterti redimere». Nel singolo «Ho bisogno di credere» riaffiora la fede. «Non intesa soltanto come quella in Dio ma in tutto quello in cui puoi credere –ha spiegato –. La fede nell’amore, nelle persone, nei progetti, mi ha sempre salvato, perché ci ho creduto». L’artista ha una filosofia tutta sua della vita, come affiora nel brano «Arresto cardiaco». «L’ho scritto per esorcizzare la paura di ammalarmi – ha sostenuto –. Sono ipocondriaco da sempre e descrivo la situazione nella canzone: alla fine la verità è che la vita la devi prender come viene per prevenire un infarto. In “Come te” faccio una descrizione perfetta dell’amore, cos’è, è una cosa molto complicata ma può
essere descritto con delle cose più semplici, come un interruttore, una luce che si accende e si spegne, un mazzo di chiavi». Fabrizio Moro ha poi detto la sua sul mondo politico italiano di oggi. «La politica oggi è come la lasciai quando ero piccolo: non siamo cresciuti – ha affermato –. Sono deluso perché nel corso del tempo non è cambiato nulla e me ne sono disinnamorato, anche se ognuno di noi deve cercare di ripulire questo Paese, cominciando dal giardino di casa sua: dipende solo da noi». Fabrizio Moro incontrerà i fan con un instore tour, per essere il 18 aprile a Catania (Etnapolis di Belpasso, ore 18:00) e il 19 a Palermo (La Torre in Viale Michelangelo, ore 18:00). A ottobre Fabrizio Moro dà appuntamento live nei palasport, aprendo il 12 dal Pal’Art Hotel di Acireale. «Saranno concerti molto potenti, grandi, con tutti gli aggettivi possibili, luminosi – ha accennato –. Non vedo l’ora che arrivino perché ogni volta che pubblico un disco nuovo voglio andare a suonarlo dal vivo in due ore e mezzo di spettacolo, percorrendo anche tutti i miei brani più importanti». (FR.G.)
«Per me questo libro è una stmortem di Paolo Bors italiani. Il suo messaggio è le che mai». Ne è convint Cappuccio, autore di Pao no. Essendo Stato, appena to da Feltrinelli, che verrà oggi (mercoledì 10 ore 18 Feltrinelli, via Cavour) a P quale per la prima volta c dichiarazioni che il magi liano fece al Consiglio Sup la Magistratura il 31 luglio Qual è la più preziosa tes za di questo libro? «In questo libro ci sono Borsellino che gli italiani n mai conosciuto. Il testo le fatti contiene anche le d che Borsellino tenne dina il 31 luglio 1988. In quell’o magistrato, ora celebrato me un eroe, era stato con la minaccia di provvedim plinari per le dichiarazion lasciate sull’inefficacia de contrasto che lo Stato avre to svolgere contro la maf strato palermitano affro mosfera tesissima, parla ore della solitudine del s dell’immobilismo e dell’o smo che lo accerchiavano per un quarto di secolo, l zione a rendere pubblica l di Borsellino mi è stata co 2012». Parole ancora attuali? «Quelle dichiarazioni hanno ancora valore e so mente attuali. Certo l’ide gistrati e le forze di polizi lavorare concertando la l orami sul piano teorico s affermando. Ma su quello sono ancora drammatich tenze. Ma la concertazion gica in Italia non c’è oggi c’era allora. I magistrati ch fare bene il loro lavoro s soli, e il tema della solitud oggi come ai tempi della d Borsellino. Inoltre in q non si è fatto un lavoro di ne serie di una intelligenc ze di polizia, tema su cui lu tuto molto: lui diceva che rafforzare i dispositivi di s non si fosse tenuto in deb deposito di memoria, di c e di capacità interpreta
È stato scritto e diretto da Aurelio Grimaldi: ho avuto l’onore di raccontare questa storia
Tgs protagonista degli ultimi ciac del film «Il delitto M
Andrea D’Orazio PALERMO Anni di studio e ricerca, sulla base di testimonianze, documenti storici, dossier giudiziari, e cinque settimane di riprese nell’Isola, le ultime rea-
questro del faccendiere Michele Sindona e dell’agguato al governatore Piersanti Mattarella, sul quale pesano ancora misteri e silenzi. Con un chiaro riferimento al ruolo informativo svolto da Tgs in quegli anni, Grimaldi ha chiuso così il cerchio su un film che definisce «militante, impe-
di ha ricordato il suo incon figlio del governatore, B «che in fase di scrittura mi h a ricostruire le scene fam sciogliere alcune questioni la dimensione politica e p del padre». Ma ieri è stata anche la gi
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el primo dei due cooking show in programma
te al Cous Cous Fest
f e comico: è in padella
e supera ogni barriera»
oco o attore? o, la mia anima è are e nelle padelo fatto nel mondo hanno fatto si che mi hanno portato anto meritassi in edete cosa voglio rispondo il cuo-
a utile la sua car-
mi è stata d’aiuto, e buone se no risubito. Godendo a gente è venuta a i ristoranti. Ma se notorietà non serritorna». fornelli del Cous
nto che aspetto nte nazioni in una ad un certo punto ge, oltre ogni bar-
riera, colore e credo. Poi il cous cous è una straordinaria alternativa alla pasta, si presta a tutto, ad esempio quest’anno faccio due ricette: dei cioccolatini ripieni di cous cous: con fichi d’india, limone e melograno ed un tortino salato, a base di cous cous». Che mi dice dei suoi 10 comangiamenti… «Parte tutto dalla pulizia. Poi è importante ricordarsi chi ti ha fatto mangiare bene ma anche chi ti ha fatto mangiare male. Quello principale rimane la pulizia, che altro non è che il fratello del gusto». Oggi la cucina va di moda… «È un mestiere che richiede tanta fatica e se non c’è passione o amore è inutile farlo. Non è un mestiere che economicamente ripaga questa fatica, poi ci sono le eccezioni ma tutto parte da quella». (*VIBU*)
DOCUFILM SUI MIGRANTI 22/09/2019 Il siciliano Lo Piero agli Awards olandesi
l Il dramma dei migranti varca i confini. Nomination per il documentario «La libertà non deve morire in mare», unico film italiano agli Awards olandesi del nviff. Proiettato in 150 sale cinematografiche e in oltre 100 scuole in tutta Italia, dopo diversi riconoscimenti, ad iniziare dal premio speciale al Taormina film festival 2018, il docufilm del regista siciliano Alfredo Lo Piero conquista la nomination per la sezione Miglior Documentario. Otto le opere ammesse alla finale, tra migliaia di pellicole provenienti da tutto il mondo. LA TAPPA SICILIANA
Il concerto di Moro cambia data e location l Il concerto di Fabrizio Moro, previsto per il 12 ottobre al Pal'Art Hotel di Acireale è stato posticipato al 7 e 11 novembre al Teatro Metropolitan di Catania. Lo spostamento della location è dovuto all’attuale situazione del Pal’Art Hotel di Acireale e alle incertezze che ancora permangono sul futuro della struttura. Tutte le informazioni per gli acquirenti dei biglietti verranno comunicate domani. IL VIDEO GIRATO IN VUCCIRIA
Omaggio a Balistreri da Obehi e Daddelli
l Chris Obehi e Angelo Daddelli & I Picciotti insieme rendono omaggio a Rosa Balistreri con il brano e il video «La Siminzina», girato in Vucciria, in uscita in occasione dell’anniversario della scomparsa della più importante interprete delle canzoni popolari siciliane. Chris Obehi, cantante di origini nigeriane, è candidato al «Premio Rosa Balistreri e Alberto Favara». «La Siminzina» è un’antica ninna nanna appartenente al repertorio tradizionale della Sicilia.
Rossini e gommap Una sfida superat I costumi ingombranti non penalizzano gli interpreti Divertimento e applausi Sara Patera PALERMO Rossini beve, dorme, scrive. Poi , turaccioli alle orecchie, mostra di non voler ascoltare la sua ouverture ma non prima di aver consegnato al direttore d'orchestra tutto il malloppo appena composto del «Barbiere di Siviglia» che è andato in scena in «prima» venerdì sera al Teatro Massimo. D elizioso il prologo con i cartoon di Pier Francesco Maestrini e Joshua Held in un gioco accattivante e ironico d'immagini, che sembra promettere divertimento risvegliando infantili curiosità non appannate dagli anni. La bravura di chi ha realizzato quest'insolito Barbiere è nella naturalezza con cui interpreti in carne e ossa e figure d' animazione realizzano un interscambio senza fratture. Un solido feeling registico di Maestrini con Held. Luci di Bruno Ciulli. La storia di Figaro e di Rosina e del conte d'Almaviva si fa grottesca- reo per qualche verso lo stesso Rossini-nei gonfiori da gomma piuma che stravolgono il profilo degli interpreti e nel vortice inventivo che scorre a ritmi anche troppo travolgenti nel video con talune prevaricazioni su chi sta sulla scena. Si alleggerisce il movimento d'animazione e il canto ha modo di riprendere dominio al secondo atto. Un Rossini che lascerà il segno su qualcuno che sia rimasto finora estraneo alle sue sembianze, riprese qui ostinatamente su tutti i personaggi d'animazione. Le note notissime della partitura hanno ricevuto da Gianluca Capuano con l'Orchestra del Massimo un impulso ritmico ma soprattutto corposamente dinamico con cui il direttore milanese oltre a sottrarre la trama strumentale al rischio di semplice colonna sonora ha mostrato in qualche modo una rispondenza musicale con le sagome gonfiate degli interpreti. A questi tutti
va anzitutto il m lati nelle nuove dimensioni di c Luca Dall'Alpi) da gestire. Con disinvo Vincenzo Taorm gnato nel ruolo Filippo Romano scenicamente e tro vocale il suo Divertita e q delle sue dive Amarù ,che con rodata familiari boxe o su un let i riferimenti cine salto vocale al p «Cara immagine che il «colpo in mano dominio fraseggio. S'imp vigore di canto no Levy Sekgap viva e anche ben to (nel novero d seppe Verdi, Pu levi subito scom pore, adeguato B vona, impegnat di Tommaso Bar Massimo. Sparse calorosi. (SPA)
In scena. Chiar
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giorno & notte Catania
Bookstore Mondadori domani “Book Days” con doppio incontro
VII
Giovedì 7 Novembre 2019
Sono state già nove le date dei Catania Book Days che, registrando tutte una grande partecipazione hanno presentato alla città importanti nomi del panorama nazionale. Prima tappa di novembre ospiterà due incontri previsti nel pomeriggio di domani, con il presidente nazionale
di Confassociazioni, Angelo Deiana e Francesco Brancato, ordinario di Teologia dogmatica. Le tematiche delle date novembrine dei Catania Book Days offrono un ampio ventaglio culturale, dalla teologia all’economia, dal giornalismo al Diritto con il prof. Vincenzo Vitale. l
TEATRO METROPOLITAN, STASERA E LUNEDÌ
Fabrizio Moro, via al doppio happening
“Figli di nessuno”. L’artista, fra i vincitori di Sanremo, presenterà i vecchi successi e i brani del suo ultimo album Tutto pronto a Catania per le due date di Fabrizio Moro al Teatro Metropolitan. Stasera è previsto il primo dei due appuntamenti. La seconda data sarà lunedì 11 novembre. Fabrizio Moro, dopo i tre concerti nei Palasport, inizierà proprio da Catania la tranche teatrale del suo tour. Inizialmente la data siciliana era stata prevista al Palasport di Acireale ma l’indisponibilità della struttura acese ha obbligato gli organizzatori a sdoppiare il concerto e prevedere due live.
oggi dove ? Teatro Metropolitan. Alle 21 Fabrizio Moro in concerto.
I biglietti acquistati per il concerto di Acireale saranno validi per l’ingresso. Sul palco insieme a Fabrizio Moro ci sarà la sua storica band: Claudio Junior Bielli (Pianoforte, Tastiere e Programmazioni), Roberto Maccaroni (chitarra e cori), Danilo Molinari (chitarra), Alessandro Inolti (batteria), Andrea Ra (basso e cori). Cantautore, chitarrista e musicista italiano, Fabrizio Moro ha alle spalle una ventennale carriera, cominciata nel 1996. L’edizione 2018 del Festival
CENTRO ZO ALLE 21
Centro Zo. Alle 21 Evan Lurie in concerto. Ciminiere. Al Museo dello Sbarco in Sicilia-1943, mostra fotografica "Prigionieri di guerra a Camp Letterkenny, Chambersburg, Pennsylvania 1944-1945”. Da martedì a domenica, dalle 9 alle 17.
Galleria Carta Bianca. In via Francesco Riso 72/b, mostra “Picasso, incisioni dalla galleria De la Colonne”. Aperta dalle 17 alle 20. Accademia Proyecto-Tango. Alle 20,30 workshop intensivo con Pablo Rodriguez e Carolina Couto.
Fabrizio Moro, oggi al Metropolitan
TEATRO CANOVACCIO DA DOMANI
Il compositore Evan Lurie Prende il via oggi, con il concerto “Solo Piano” di Evan Lurie, la quarta edizione della rassegna musicale Partiture, prodotta dall’associazione Zo. Dieci appuntamenti, da novembre a maggio, sul palco di Zo centro culture contemporanee, che segnano un percorso di promozione della musica contemporanea e neoclassica in un contenitore che abbraccia un vasto ambito musicale: dall’organico strumentale all’elettronica, dall’ambient
music, al soundtrack. La rassegna promuove autori e compositori contemporanei che, nella loro personale ricerca artistica, propongono nuovi linguaggi musicali, sconfinando in ambiti di nuove tecniche compositive ed esecutive, avvalendosi di organici tradizionali o di strumentazioni non convenzionali. L’edizione 2019/2020, inoltre, s’intreccia con la residenza di creazione SoundTrack Residencies 2.0, progetto presentato da ZŒe premiato per il secondo anno consecutivo da SiAE-PerChi Crea. Il progetto prevede il supporto alla composizione di sei opere inedite da parte di giovani artisti siciliani opportunamente selezionati tramite bando pubblico, che potranno ideare e realizzare alcuni lavori multimediali originali (musica elettronica ed elettroacustica e video), sotto la guida di quattro tutor di alto profilo, come Evan Lurie, Julia Kent, Stefano Pilia e Pan American. Questi ultimi, tra l’altro, saranno anche i principali protagonisti della programmazione della nuova edizione di Partiture. Il via oggi alle 21 con il pianista e compositore newyorkese Evan Lurie. l
OGGI WORKSHOP, SABATO ALL’EMPIRE IL GRAN GALÀ E DOMENICA LA CHIUSURA
Nono “Tango d’Autunno 2019”, un’edizione davvero super Il popolo tanghero siciliano è riunito in questi giorni per la nona edizione del "Tango d'Autunno", organizzata dall'associazione Caminito Tango Catania, con il supporto logistico dell'Accademia Proyecto Tango, si va avanti fino a domenica prossima. Dopo il grande successo dei grandi ballerini Pablo Inza e Sofia Saborido, si riparte con il workshop intensivo che Pablo Rodriguez e Carolina Couto (nella foto) terrà ai tanti iscritti. Le lezioni all'Accademia Proyecto-Tango ogni sera dalle 20,30 e si avvarranno dell'assistenza dei maestri residenti dell'Accademia, Angelo e Donatella Grasso. L'appuntamento show della kermesse si terrà sabato prossima con un gran galà all'Empire, ormai considerata il "tempio" del tango catanese.
versi brani dell’artista sono stati utilizzati come spot pubblicitari e documentari e come colonne sonore per campagne sociali, serie e programmi TV. Fabrizio Moro porterà in tour i vecchi successi ed i brani del nuovo album “Figli di nessuno”, il decimo album di inediti della sua ventennale carriera, uscito il 12 aprile. L’ultimo lavoro discografico è stato anticipato in radio dai singoli “Ho bisogno di credere” e “Per te”.
Il pianista Evan Lurie inaugura “La Nebbia - follie del gregge” la quarta edizione di “Partiture” una pièce sulle scelte collettive
Teatro Brancati. Alle 21, “Gli industriali del ficodindia”, con Tuccio Musumeci.
Palazzo Valle. Mostra “Boom!!! Dal fumetto americano al neopop”. Aperta da lunedì a venerdì dalle 10 alle 20. Sino all’1 marzo.
di Sanremo, lo ha visto vincitore nella categoria Campioni insieme a Ermal Meta con il brano “Non mi avete fatto niente”, certificato platino. In coppia con Ermal Meta, Fabrizio Moro ha partecipato all’Eurovision Song Contest 2018 portando in gara il brano sanremese e conquistando il 5° posto. A giugno 2018 l’artista è stato protagonista di una grande festa della musica allo Stadio Olimpico di Roma, a cui ha fatto seguito un tour in tutta Italia. Nel corso degli anni, di-
co tanguèro incollati sulla pista da ballo; la serata avrà inizio alle 21. E sempre all'Empire domenica, conclusione della kermesse 2019 del "Tango d'Autunno" con il "Baile de despedida" che darà agli intervenuti l'arrivederci all'Edizione 2020, che oinciderà col decennale. «Il Tango d'Autunno - dice Elena Alberti, presidente di CaminitoTango - è la continuazione naturale
del nostro percorso culturale sul tango. Un modo per svelare come il tango sia un linguaggio artistico universale che trascende la comune nozione di territorialità argentina per mescolare invece molte culture e tradizioni locali e transnazionali». «Le coppie scelte a partecipare in qualità di maestri - continua Angelo Grasso, direttore artistico di CaminitoTango - rappresentano un aspetto assolutamente originale all'interno dell'universo tanguero internazionale: Pablo Inza e Sofia Saborido, Pablo Rodriguez e Carolina Couto dimostrano un'eccezionale creatività nella loro personale interpretazione del Tango che coniuga meravigliosamente innovazione e tradizione. Fluidità e novità di un tango che, proiettato verso il terzo millennio, affonda le sue radici
Dopo il debutto nazionale al Fringe Festival di Roma l’applaudito spettacolo “La Nebbia- Follie del gregge” scritto, diretto e interpretato da Valentina Ferrante e Federico Fiorenza debutterà a Catania al teatro del Canovaccio da domani e fino a domenica prossima, per una produzione “Quasi Teatro” e “Nuova Compagnia teatrale del Canovaccio”, musiche dal vivo di
Ninni Bruschetta
Alessandro Aiello. Una pièce grottesca che prendendo spunto dal libro “Caro Duce ti scrivo”, collezione di lettere inviate a Mussolini da uomini e donne dell’Italia della seconda guerra mondiale, che quasi veneravano Mussolini. «La Nebbia è uno spettacolo sulla follia collettiva che parafrasando una nota frase di Shakespeare potremmo dire “Siamo fatti della stessa sostanza della pecora”- racconta Valentina Ferrante protagonista di un teatro contemporaneo ricco di spunti di riflessione - perché la follia del singolo diventa spesso la follia del gregge che porta a commettere azioni devastanti sulla nostra società». Dalla massa emergono spesso nuovi mostri, che spiccano per qualità umanamente inaccettabili e - come dicono i due attori registi nello spettacolo - può capitare che una pecorella annebbiata dal nuovo mostro decida di seguirlo, facendo diventare la follia del singolo la follia del gregge. Un testo particolare, capace di creare un rapporto empatico e interattivo con il pubblico che si integra con lo spettacolo.
ELISA GUCCIONE
SALA DI MARTINO: DOMANI ALLE 21
Fabbricateatro in “Capitan Seniu” Debutta domani alle 21, alla Sala Giuseppe Di Martino di via Caronda 82, la nuova produzione del Centro teatrale Fabbricateatro, la pièce “Capitan Seniu” di Nino Martoglio. Lo spettacolo, per la regia di Elio Gimbo, verrà replicato il 9, 10, 15, 16 e 17 del mese. In scena Cinzia Caminiti, Franco Colajemma, Pietro Lo Certo, Gianni Nicotra, Daniele Scalia, William Signorelli, Marilena Spartà. Aiuto regia Nicoletta Nicotra, scena Bernardo Perrone, coreografie Sabrina Tellico, costumi Mario Alfino, luci Simone Raimondo. «Con “Capitan Seniu” noi di Fabbricateatro - spiegano Gimbo e Scalia riprendiamo la nostra più che decennale innovazione rispetto a una vulgata teatrale interpretativa, predominante nei teatri stabili e
na, con effetti di esilarante divertimento nei migliori casi, non senza il rischio, nei peggiori, di una banalizzazione folcloristica. Eppure Martoglio fu in vita un intellettuale progressista, impegnato nel sociale, pubblicista e polemista; questo aspetto “politico” è stato ampiamente trattato dal nostro gruppo sia con l’”invenzione” di “Sperduti nel buio-‘Ntra lustru e scuru” di Nino Bellia (2018 ), che con la ricerca storica, basata su documenti d’archivio, sulla sua tragica morte, avvenuta il 15 settembre del 1921, in seguito a una sua caduta nel cantiere dell’ospedale Vittorio Emanuele, allora in corso di costruzione. Secondo i risultati dell’inchiesta giudiziaria questa morte fu accidentale, ma sussistono elementi che po-
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07/11/2019