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DOMENICA 7 APRILE 2019

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Palermo Classica Winter

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“Il trono di spade” Su Sky Atlantic va in scena l’ultima battaglia

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a ami da subito o la ignori, ma se inizi a seguirla il rischio più alto è quello di rimanere ammaliato dalle atmosfere magiche, dalle location mozzafiato, dagli intrighi dalle battaglie epiche. Per Game of Thrones/Il Trono di spade, la serie più premiata di sempre con il record di 47 Emmy, il 14 aprile negli Usa, e nella notte del 15 aprile in Italia su Sky Atlantic, si apriranno ufficialmente le danze dell’ottava e ultima stagione. L’ultima parte della saga tv di David Benioff e DB Weiss - da Cronache del ghiaccio e del fuoco di George RR Martin - è composta da sei episodi di durate variabili (54 minuti il primo; 58 il secondo; 82 minuti il terzo; 78 il quarto; 80 il quinto e il sesto). Una curiosità: alla première mondiale del Trono di Spade 8 non c'erano solo i protagonisti dell’ultima stagione, quali Emilia Clarke, Sophie Turner, Maisie Williams, Peter Dinklage, e Nikolaj Coster-Waldau, ma anche attori apparsi nelle precedenti stagioni. Finalmente sapremo come finirà la grande guerra per la conquista del trono e, soprattutto, la sfida fra gli umani e i morti viventi.

Una saga fantasy che si è rivelata una vera e propria esplosione, sia in termini di pubblico sia in termini di diffusione. Un successo che a volte pare aver sorpreso la stessa Hbo, che la produce e trasmette dal 2011. Più volte rinnovata, più volte data per conclusa e ogni volta prolungata. E’ ora di affilare le armi e lucidare le armature: «Il grande inverno sta tornando». Il Trono di spade può piacere sia a chi ama draghi e streghe ma anche a chi è appassionato di storia e battaglie. Si concluderà tra i fuochi d’artificio di una grande, promessa guerra tra le grandi casate superstiti di Westeros e gli Estranei, ormai alle porte del mondo civile così come lo abbiamo conosciuto negli ultimi otto anni. Stark, Lannister, quel che resta dei Greyjoy e naturalmente dei frastagliati, misteriosi Targaryen si uniranno ai frammenti dei Bruti e dei Guardiani della Notte nella sfida destinata a segnare la sorte di tutti i protagonisti: chi morirà? Tutti, qualcuno? NICOLETTA TAMBERLICH

«Porto in scena l’amore per il teatro e per l’Italia» Enrico Brignano il 13 aprile al Pal’Art Hotel di Acireale

SIMONE RUSSO

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l nuovo one-man show di Enrico Brignano arriva in Sicilia. Lo spettacolo “Innamorato Perso” sta per approdare al Pal’Art Hotel di Acireale. Sabato 13 aprile, alle ore 21, grazie all’organizzazione di Giuseppe Rapisarda Management, gli spettatori saranno chiamati a riflettere sul fatto che «c’è qualcosa di più bello di essere innamorati?». “Innamorato Perso” è uno spettacolo pensato per il teatro, ma che si sviluppa in grandi spazi e per un grande pubblico. «Questo spettacolo - spiega Brignano - è uno show importante e grande. Non è fatto per i piccoli spazi ma per i palasport. Ha una scena importante. Abbiamo voluto dare la possibilità a molte più persone di poter assistere. Qualche giorno fa ho incontrato Pippo Baudo e mi ha detto, tra l’altro, che il Palasport di Acireale lo ha inventato lui. Lo ha fatto costruire lui. Arrivo in Sicilia con uno spettacolo che parla d’amore e di innamoramento. Parte dal mio amore verso questo mestiere e racconta anche dell’amore che il pubblico ha nei miei confronti da ben trentatré anni. Da quando sono stato iniziato all’arte». In “Innamorato Perso” sarà protagonista anche la sua compagna di vita. Come nasce questa idea? «Ho coinvolto Flora perché noi ci sia-

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PALERMO. Con la pianista australiana e social addicted Primavera Shima si chiuderà oggi alle 19 all’ex oratorio di San Mattia ai Crociferi, il cartellone invernale di Palermo Classica. Per questo concerto, Primavera Shima ha scelto pagine virtuosistiche che hanno reso Tchaikovsky, Liszt e Rachmaninov protagonisti del romanticismo ottocentesco. Primavera Shima è la prima virtuosa donna ad aggiudicarsi lo “Sterndale Bennett Prize and Scholarship“ della londinese Royal Academy of Music. Primavera, passaporto australiano, madre spagnola, padre giapponese, studi negli Stati Uniti, abita a Parigi.

Primavera Shima “live” all’ex oratorio San Mattia

La serie tv

IL PERSONAGGIO

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mo conosciuti diversi anni fa sul palcoscenico. Galeotta fu una scena che ci coinvolse completamente. Da lì è nata nostra figlia che ci ha cambiato la vita. Flora è la mia musa ispiratrice, la mia Cenerentola come dico in scena. Abbiamo dei numeri insieme, dove facciamo cose molto divertenti». Tanti i riconoscimenti che ha ricevuto in questi anni di carriera, tra cui il “Biglietto d’oro” per gli incassi e le presenze a teatro. È sicuramente una bella gratificazione. «Lo sono da cinque anni consecutivi. Facciamo tanti spettatori e facciamo grandi incassi. È una soddisfazione, l’unica cosa che mi dispiaccio è che questo paese si è dimenticato di celebrarsi. Da noi la celebrazione e l’auto celebrazione risulta come una cosa noiosa, invece, è la massima espressione della meritocrazia. Come fanno gli americani, che in questo sono bravi, noi dovremmo applaudirci un po’ di più quando le cose vanno bene. Così sarebbe la giusta bilancia per capire tutte le cose che vanno male. In questo paese, le cose non vanno benissimo ma sembrano andare peggio perché dall’altra parte non c’è mai una notizia buona. Non c’è mai un plauso a quelli che fanno il loro dovere quotidiano». In un paese che costantemente fa difficoltà ad andare avanti, secondo lei, c’è ancora voglia di ridere e di-

“Innamorato Perso” chiama lo spettatore a riflettere sul fatto che «c’è qualcosa di più bello di essere innamorati?». I nuovo spettacolo di Enrico Brignano andrà in scena al Pal’Art Hotel di Acireale. Sabato 13 aprile, alle ore 21, grazie all’organizzazione di Giuseppe Rapisarda Management

vertirsi? «La voglia di ridere aumenta sempre di più quando ci sono situazioni drammatiche. Questo è provato, in tempo di guerra non hanno mai smesso i comici. I teatri erano sempre pieni, i comici sono sempre stati in prima linea. Charlie Chaplin voleva andare in prima linea, ma l’Inghilterra glielo vietò perché era meglio tenerlo come comico. Quando c’è più sofferenza è più alta la voglia di divertirsi. La gente ha certamente voglia di ridere e vorrebbe farlo con i comici. Non con i politici. Oggi il messaggio estremo che uno può sostenere è che i comici sono persone serie. La gente ha bisogno di ridere, ne beneficia il cuore». Enrico Brignano cosa si augura per questa Italia? «Dovremmo pensare alle città con più teatri. Invece di fare i bingo e i centri scommesse dovremmo realizzare più teatri per essere sicuramente un popolo migliore». E per la Sicilia? «Ho un rapporto di grande sentimento, perché ho origini siciliane. Mio padre è catanese, a casa mia abbiamo sempre mangiato piatti che avevano origine sicule tunisine. I miei nonni parlavano un siciliano stretto stretto. La Sicilia è una terra straordinaria, purtroppo gestita malissimo. Da cittadino italiano mi fa molto soffrire. Alcuni siciliani non amano questa splendida Terra. Quando c’è il malaffare vuol dire che non si ama il posto in cui si vive. Basta pensare all’inquinamento, all’abusivismo e a tutti quei fattori che sentiamo quotidianamente. Questo mi fa veramente arrabbiare, proprio perché sento molto vicina la Sicilia e i siciliani. Quando ho fatto il militare, ero l’unico romano su una camerata di tredici siciliani. Mi ricordo al primo incontro mi chiesero “ma di unni sii?”».


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SABATO 13 APRILE 2019

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PAL’ART HOTEL

“Innamorato perso”, stasera Brignano ad Acireale

Tappa ad Acireale (unica in Sicilia) oggi alle 21 per “Innamorato perso”, il nuovo one-man-show di Enrico Brignano, prodotto da Max Produzioni in collaborazione con Vivo Concerti con lo spettacolo del Pal’Art Hotel organizzato da Giuseppe Rapisarda Management. Già alla fine dell’estate scorsa l’artista romano era stato capace di regalare emozioni al pubblico del

RO BRANCATI ATANIA

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ballo scatenato, al ritmo di musiche originali, circondato da scene fatte di schermi su cui luci e immagini prendono forma. Elementi, questi, che impreziosiscono l’esibizione e, nel complesso, costituiscono uno spettacolo nello spettacolo. Sul palco anche Flora Canto, Pasquale Bertucci, Michele Marra. Musiche di Andrea Perrozzi. GAETANO RIZZO

CATANIA. Oggi e domani Al Teatro Abc

Violante Placido per Shakespeare «La mia Titania è una fata dark»

o Q Giulietta”, rivisitazione e moderna nel degrado di un quartiere popolare

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Teatro antico di Taormina e di Palermo. Adesso il ritorno in Sicilia attraverso uno spettacolo che nasce dall’interrogativo che si pone il protagonista ovvero se esista qualcosa di più di bello di essere innamorato. Brignano si propone come un innamorato perso con la testa tra le nuvole, ma i piedi per terra; trascorre oltre due ore insieme al suo pubblico, con un corpo di

GIOVANNA CAGGEGI

GIORGIA LODATO

l’atmosfera inquieta e trasgressiva di una metropoli contemporanea, nel degrado sociale dei quartieri popolari, a fare da sfondo a “Romeo Q Giulietta”, lo spettacolo ispirato al capolavoro del Bardo con la regia di Francesca Ferro e la traslazione in siciliano di Alessio Patti - al debutto stasera alle ore 21 al Teatro Brancati (repliche fino al 5 maggio) per la stagione impaginata dal Teatro della Città-Centro di produzione teatrale -con le musiche di Massimiliano Pace e i costumi di Giusy Gizzo. Ennesima rivisitazione in chiave moderna della più celebre storia d’amore di tutti i tempi scritta da Shakespeare nell’immaginifica lingua barocca, “Romeo Q Giulietta” sembra strizzare l’occhio alla versione cinematografica di Baz Luhrmann, ma trova la sua cifra originale nell’iperrealistica ambientazione sicula. Ombre livide si allungano sulla periferia di una città brulicante di esistenze ai margini, violente e fuorilegge. Nel luccichio sinistro di lamiere e tubi d’acciaio, bande rivali si sfidano per il controllo del territorio, fra prostituzione, droga e criminalità organizzata. Solo la magia dell’innamoramento illumina, come per incanto, l’esistenza di due giovani appartenenti a famiglie ostili, mentre un destino iniquo li attende sulla soglia del tragico epilogo della morte che li unirà per sempre. «Nell’immaginario collettivo, Romeo e Giulietta sono due giovani irraggiungibili - spiega Francesca Ferro che firma anche l’adattamento - Sotto il profilo fisico i due sono eterei, a volte anche oleografici. Ho voluto invece farli diventare ragazzi normali, non necessariamente bellissimi e perfetti. Perché l’amore puro appartiene a tutti, a ogni latitudine, persino nel degrado morale e sociale di quella periferia dove ho scelto di ambientare la tragedia scespiriana. Quello di Luhrmann è un film molto bello, ma non lo abbiamo preso come riferimento. In quella versione cinematografica a contrapporsi erano due famiglie po-

on questo spettacolo ho scoperto il teatro, dove si ha più facilmente la possibilità di raccontare personaggi estremi, dai costumi al trucco, e ci si lancia con la fantasia in un mondo anche poco terreno». Un mondo in cui l’attrice Violante Placido, al teatro Abc di Catania questo week end, veste i panni della regina delle fate Titania in “Sogno di una notte di mezza estate”, celebre commedia di William Shakespeare portata in scena dal regista Massimiliano Bruno. Lo spettacolo, penultimo appunta-

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GUIA JELO (FOTO DI GIANLUIGI PRIMAVERILE)

Francesca Ferro «L’amore puro di due ragazzi»

“ Guia Jelo: «È un gioiello assoluto, il ruolo della Principessa mi piace molto»

tà, che innerva tutta la storia». Volitiva e triviale, Giulietta Capuleti veste il trash di calze a rete e plateau, ma sa amare con la stessa innocente dolcezza di tutti gli adolescenti. Giovanotto bolso e bonario, Romeo Montecchi si tiene fuori dalla tracotanza viziosa dei coetanei e insegue imperterrito il suo amore per la fanciulla a cui la famiglia vorrebbe strapparlo. E non ci fanno una bella figura i genitori di Giulietta: la madre, anaffettiva e svampita, il padre, tiranno e violento. «In un mondo di adulti marcio, i due giovani sono l’unico punto luminoso, la speranza che l’amore possa essere più forte dell’odio e della violenza conclude la regista - La lingua siciliana di Patti, aulica e priva di una marcata territorialità, rende viva la storia e la scolpisce in forme di icastica, universale, tragicità». Se nella storia originale di Shake-

sorta di boss mafioso al femminile, disegnata con autorevolezza da Guia Jelo, fortemente voluta dalla Ferro per questo ruolo. «Considero questa partecipazione un gioiello assoluto nella mia carriera - dichiara la Jelo fresca di nomina di direttore artistico del Teatro Comunale di Belpasso - Il ruolo della Principessa mi piace molto, e vorrei che si comprendesse il significato profondo che, a questo punto della mia carriera, ha per me avere la firma di Francesca Ferro, artista che ho visto nascere, crescere e maturare. Per me che proprio da Ida Carrara e Turi Ferro sono stata lanciata, creata e creduta e che ogni giorno della mia vita sento di dover meritare questa loro fiducia». Completano il nutrito cast gli attori: Adriano Aiello, Giovanni Arezzo, Francesco Maria Attardi, Verdiana Barbagallo, Giuseppe Cosentino, Marco Fontanarosa, Domenico Gen-

scherza anche sul fatto che l’amore, a volte, sembra solido come l’acciaio e poi invece, improvvisamente, si scioglie come neve al sole». Come nel testo di Bruno, dove mito, fiaba e quotidianità si intersecano senza soluzione di continuità, con l’intento di essere affettivi senza essere affettuosi, ferire per suscitare una reazione, divertire per far riflettere. E dove si raccontano le storie di due amanti giovani, che vivono l’amore in maniera intensa ed estrema, come i primi amori sanno essere. «È uno spettacolo che con l’adattamento di Massimiliano Bruno è riuscito a portare un pubblico molto eterogeneo. Da-

VIOLANTE PLACIDO IN “SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE”

mento della stagione di prosa “Turi Ferro”, andrà in scena oggi (17.30 e 21), domani (18 e 21) e venerdì 26 aprile (21). Sul palco quattro coprotagonisti d'eccezione: insieme alla Placido, Stefano Fresi, Paolo Ruffini e Augusto Fornari, affiancati dai comici Maurizio Lops, Rosario Petix, Dario Tacconelli e Zep Ragone, gli innamorati Sara Baccarini, Alessandra Ferrara, Antonio Gargiulo e Tiziano Scrocca, Daniele Coscarella e Annalisa Aglioti. Scene e costumi di

gli adulti ai bambini, primo fra tutti mio figlio, fino ai ragazzi. E vedere giovani a teatro è sempre bellissimo, soprattutto perché apprezzano lo spettacolo. Probabilmente perché c’è musica e ci si prende un po’ in giro. La mia Titania, per esempio, non è proprio una fata che ci fa sentire protetti. È dark, particolare, ha momenti di dolcezza e di aggressività improvvisa. Insomma, ci si diverte molto». È l’amore in tutte le sua sfaccettature, dunque, il fil rouge dello


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