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IL MICROSCOPIO
Capire per curare: riflessioni sul 2021 in vista del 2022
FEDERICO CALIGARIS CAPPIO Direttore scientifico AIRC
Il Microscopio di gennaio, tradizionalmente dedicato alla riflessione sui risultati scientifici conseguiti e sugli impegni propositivi di AIRC, parte dalla considerazione che i progressi di questi anni hanno permesso di conoscere di più e curare meglio alcuni tra i tipi più frequenti di cancro. Le maggiori conoscenze delle basi biologiche e molecolari del cancro, favorite dall’avanzamento tecnologico, offrono ai ricercatori la possibilità di sviluppare una diagnostica più accurata e terapie mirate. Un esempio concreto è l’immunoterapia, cioè la manipolazione a fini terapeutici del sistema immunitario, resa possibile dall’approfondita comprensione della sua funzione anti-tumorale. Il programma AIRC 5 per mille per lo studio sulle metastasi sostiene il continuo perfezionamento degli approcci di immunoterapia e sta producendo importanti novità, come scoperte sul ruolo e l’importanza del microbioma, una diagnostica innovativa basata sulla cosiddetta biopsia liquida e terapie di combinazione tra farmaci a bersaglio molecolare, immuno- e chemioterapia. Sono anche emerse terapie biologiche “chemio-free”, per ora utilizzabili soltanto in specifici tipi di leucemie laddove la ricerca ha pienamente caratterizzato il meccanismo molecolare.
Nonostante gli innegabili progressi, molti problemi restano irrisolti. I rallentamenti nelle procedure diagnostiche e gli screening non eseguiti a causa della pandemia hanno causato da una parte una diminuzione delle diagnosi precoci e se la malattia viene scoperta in fase metastatica gli spazi terapeutici di conseguenza si riducono, dall’altra difficoltà organizzative degli studi clinici, provocando un ritardo nello sviluppo di nuovi farmaci. I tumori rari sono ancora per la maggior parte difficili da trattare perché meno studiati; alcuni di quelli più diffusi, quali il tumore mammario, le leucemie acute infantili e il Morbo di Hodgkin, sono invece diventati più curabili, ma permane una quota minoritaria di casi in cui la resistenza alle terapie disponibili non permette il controllo della malattia. In altre neoplasie, quali il melanoma e i tumori polmonari, il miglioramento del tasso di sopravvivenza, pur significativo, è ancora insufficiente, mentre le nostre conoscenze di determinati tipi di cancro, quali quelli cerebrali, restano ancora troppo limitate.
Queste considerazioni sottolineano il ruolo fondamentale della ricerca: è infatti essenziale capire a fondo per riuscire a curare al meglio. La ricerca è per definizione collaborativa e interdisciplinare, necessita di massa critica, organizzazione e complementarietà delle competenze. Necessita cioè dell’approccio strategico che AIRC sta perseguendo e che richiede investimenti ingenti, coordinamento e collaborazioni internazionali, quale, ultima in ordine di tempo per AIRC, la partecipazione al programma europeo Understand Cancer EU Coordination and Support Action.
AIRC, da sempre attenta alle strategie di lungo respiro, lancerà un nuovo piano progettuale con il proposito di attrarre brillanti giovani ricercatori in oncologia, inclusi coloro che lavorano all’estero, al fine di assicurare il futuro della migliore ricerca oncologica in Italia e contribuire alla sua crescita. Sono infatti i giovani che riusciranno a utilizzare al meglio le nuove tecnologie, interpretare i nuovi orientamenti della ricerca e sostenerne la traslazionalità per la cura del cancro.
Nel difficile contesto della pandemia, grazie alla fiducia e alla generosità dei donatori, AIRC ha mantenuto i propri impegni nei confronti della comunità scientifica oncologica italiana. Nel 2022, con il vostro aiuto, AIRC continuerà a incoraggiare innovazione, collaborazioni interdisciplinari e rapido trasferimento dei risultati della ricerca di laboratorio alla clinica, a educare all’importanza della scienza e a favorire la creazione e il rinnovamento della leadership scientifica della ricerca oncologica in Italia.