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CURIOSITà
CURIOSITÀ Dinosauri e cancro
Il sarcoma del centrosauro
Scoperto un tumore maligno delle ossa nei resti di un dinosauro vissuto oltre 70 milioni di anni fa. Una diagnosi confermata anche dall’esame istologico, possibile grazie alla collaborazione fra esperti e all’uso delle più recenti tecniche diagnostiche
paleontologia evoluzione storia dell’oncologia
a cura di AlessiA De ChiArA Non è il primo tumore “antico” a essere scoperto, e neanche il primo caso di malattia identificata nei dinosauri, le creature che milioni di anni fa, e per milioni di anni, hanno dominato la Terra per poi estinguersi. Eppure, quello descritto in un recente articolo pubblicato su Lancet Oncology è il primo tumore maligno trovato nei dinosauri la cui diagnosi può ritenersi confermata. Si tratta di un cancro delle ossa, l’osteosarcoma, riscontrato a livello dell’osso lungo della gamba noto come fibula (o perone) di un Centrosaurus apertus, un dinosauro erbivoro vissuto tra i 77 e i 75,5 milioni di anni fa e rinvenuto ad Alberta, in Canada, dove sorge il Dinosaur Provincial Park, un sito che rientra nell’elenco dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.
La diagnosi
La forma anomala dell’osso del dinosauro era stata inizialmente attribuita a un callo osseo, risultato di una frattura subita in vita dall’animale. Invece, grazie alla collaborazione di un team interdisciplinare e a diverse analisi, si è arrivati alla diagnosi di osteosarcoma. Gli esperti hanno effettuato l’esame macroscopico, radiologico e istologico (esattamente come si fa per fare una diagnosi in un paziente umano), più un confronto dell’osso incriminato con un perone normale di Centrosaurus e con un osteosarcoma umano proveniente da un paziente di 19 anni. Pare che l’osteosarcoma abbia afflitto il dinosauro per lungo tempo. “L’estesa invasione del cancro in ogni parte dell’osso suggerisce che sia persistito per un periodo considerevole della vita dell’animale e potrebbe aver invaso altri sistemi corporei” scrivono i ricercatori. “Un osteosarcoma così avanzato in un paziente umano, se non trattato, sarebbe certamente fatale” aggiungono. L’osteosarcoma è un cancro raro, che insorge soprattutto in bambini, adolescenti e giovani adulti, in particolare nelle aree in cui l’osso cresce rapidamente, come le estremità delle ossa lunghe delle gambe e delle braccia.
Il cancro, una storia antica
L’identificazione di tumori nell’antichità non è prassi frequente. Lo studio delle malattie sui resti dei dinosauri è limitato, per esempio, dalla mancanza dei tessuti molli e dal fatto che la rottura delle ossa le danneggerebbe irrimediabilmente, rendendo difficile eseguire esami che richiedono di asportare parti dei tessuti ritrovati negli scavi. Tra i casi di tumore descritti in letteratura vi sono alcune neoplasie benigne identificate in un esemplare appartenente al gruppo dei sauropodi, dinosauri di enormi dimensioni e dal lungo collo, e un cancro metastatico in un adrosauro, i dinosauri dal “becco ad anatra”, che però era stato studiato solo con analisi macroscopica e radiologica ma non confermato da quella istologica, come nel nuovo studio.
Gli autori forniscono così, per quanto se ne sappia, la prima prova di caso confermato di cancro alle ossa maligno in un dinosauro. “La ricerca suggerisce che i tumori maligni, inclusi i tumori delle ossa, siano radicati molto profondamente nella storia evolutiva degli organismi” concludono.