AISO - ASSOCIAZIONE ITALIANA STUDI SULLE ORIGINI - CINISELLO BALSAMO - Viale Molise, 1 - Tel. 02 612 77 40 - redazione@origini.info Newsletter trimestrale on line • Settembre 2013 • N.ro 3 • Direttore AISO: Stefano Bertolini • Redazione: Renato Colmano, Fabrizio Fratus, Giusy Pistillo • Fax 02 612 47 896 • www.origini.info
UNA STRAGE SENZA FINE? IN SIRIA CONTINUA IMPERTURBABILE LO SCONTRO ARMATO TRA IL REGIME DI ASSAD E I RIBELLI. FINO A QUANDO? COSÌ LA BARBARIE UCCIDE LA SIRIA. Uno dei tanti sbarramenti della discordia! Questo che si vede nella fotografia è relativo alla gigantesca diga Ataturk, inaugurata nel 1992 sul fiume Eufrate nella parte alta del percorso. Sebbene fornisca energia elettrica alla Turchia nel contempo l'acqua viene utilizzata per l'irrigazione impoverendo così la portata idrica dell'intero bacino del Tigri e dell'Eufrate compredente la Siria e l'Iraq che ne hanno estremo bisogno per le loro coltivazioni. Così in tanti luoghi del nostro pianeta! Foto ED Kashi/Corbis da SETTE, n.ro 12/2013
Inoltre un interessante articolo dedicato alle «meraviglie del corpo umano» Pag. 3
COSÌ LA BARBARIE UCCIDE LA SIRIA! N IN QUESTO NUMERO COSÌ LA BARBARIE UCCIDE LA SIRIA! pag. 2 SENZA FUTURO pag. 3 IL MIRACOLO DEL CORPO UMANO pag. 4 IL LATTOSIO E L'EVOLUZIONE DELL'UOMO pag. 7 ANTEPRIMA CALENDARIO AISO 2014 pag. 8 I PRINCIPALI TERMINI DEL CONTRADDITORIO pag. 10 I CRISTIANI DEVONO UBBIDIRE A DIO... LA BELLA PARABOLA DEL CANE DELLA BIBBIA pag. 11 C'ERA UNA VOLTA LA GATTA pag. 12 ADDIO ALLA HACK pag. 13
ella speranza che i nostri lettori abbiano trascorso delle ottime vacanze, nel frattempo da noi dedicato alla redazione di questo numero, era intenzione di provvedere una copertina dedicata alle meraviglie del corpo umano che ognuno di noi porta con sè. Ma la notizia di ieri, 21 agosto 2013, ci ha scosso. «Più di mille morti con il gas nervino»: riportavano così la notizia tutti i quotidiani e le varie TV. Non è nostro compito entrare nella disamina di tutta la situazione venutasi a creare in Siria. Notizie come queste fanno sprofondare i cuori nella tristezza anche perché il «mondo intero» nulla fa per trovare una soluzione... che difficilmente verrà, considerato il conflitto sorto per motivi di «religione». Ma quello che lascia più perplessi e sconcertati è il fatto che l'arsenale di morte, non solo impiegato da Bashar Assad, ma anche in tempi abbastanza recenti da Saddam Hussein e più lontano nel tempo dagli USA nel Vietnam (e forse da altre Nazioni), è stato costruito con l'aiuto straniero (Corea del Nord, Germania, Francia e Iran)! E al momento «nessuno
interviene»... forse perché l'operazione di intervento si presenta troppo difficile, rischiosa e comporterebbe l'impiego di migliaia di uomini... Insomma un vera polveriera dove esiste un altro reale pericolo: il passaggio delle armi chimiche agli Hezbollah nel vicino Libano, dove hanno la loro «sede». Peccato per questa Terra che ha conosciuto, proprio sulla via che porta a Damasco, la conversione di Paolo e dove sono nati «i primi cristiani» che ancora oggi, così come altri esseri umani, devono subire la violenza di pochi. Il cristiano in queste situazioni e in questi tempi deve affidarsi sempre più a Dio. Alla Sua saggezza e non a quella dell'uomo che cerca altra violenza. A noi non resta che fare tutto il possibile per recare un aiuto materiale onde alleviare le loro sofferenze ed anche una «buona parola». Il numero di questo «magazine on line» con alcune pagine dedicate alle meraviglie del corpo umano vuole portarci più vicini al Creatore e considerare così la Sua onnipotenza, perché solo Lui saprà risolvere i problemi dell'umanità. Renato Colmano
C'È UN LIBRO PER TUTTI PROCESSO A DARWIN pag. 16 CURIOSITÀ SPAZIALI IL VOYAGER CONTINUA LA SUA CORSA VERSO L'IGNOTO! pag. 17
«Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate» Apocalisse 21:4
DI TUTTO UN PO' pag. 18 2
Foto AP/Local Committee of Arbeen CdSera 22.08.2013 Foto AP/Local
E VENNE... IL DILUVIO pag. 14
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BAMBINI PROFUGHI IN GIORDANIA:
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SENZA FUTURO
n Siria non solo le «libertà» per le quali i ribelli siriani combattono, sono in pericolo, ma anche altre libertà quali quella di praticare la propria religione. La Siria è stata il centro di alcune tra le più antiche civilizzazioni del mondo e sede di una delle comunità cristiane citate nel Nuovo Testamento, quella di Antiochia. I cristiani siriani sono stati una minoranza rispettata anche nei tempi della dominazione araba e ottomana. In Siria sono presenti diversi gruppi etnici e religiosi come Curdi, Armeni, Assiri, Cristiani, Drusi, Alawiti, Sciiti e Sunniti. È uno Stato secolare in cui l'Islam è riconosciuto come «religione della maggioranza» e la Sharia è la fonte di tutta la legislazione. Dal 2011 è in atto una sanguinosa guerra civile scatenata da gruppi islamici ribelli contro il presidente-dittatore Bashar al-Assad, che ha già causato oltre 10.000 morti. La Costituzione siriana garantisce libertà di religione, ma l'influenza islamica è forte. Per legge il Presidente deve essere un musulmano. Prima della guerra civile le minoranze cristiane erano tollerate e godevano di libertà di culto, se pur ogni attività di evangelizzazione al di fuori delle proprie comunità fosse vietata. I cristiani avevano anche buone
Foto AP/Jamal Nasrallah 25.08.2013 Dolomiten
Vorremmo smentirci, ma al momento il «problema» siriano non ci sembra avere vie d'uscita. La guerra continua con orizzonti grigi, densi di nuvole nere. A soffrirne sono in molti, ma soprattutto i bambini. È di questi giorni che l'ONU ha fornito alcune cifre sulla questione dei profughi, alcuni dei quali
posizioni nella società siriana, nelle professioni, nella politica e nelle forze armate. La guerra civile però ha colpito duramente le comunità cristiane, prese di mira soprattutto dalle milizie islamiche e dai guerriglieri jihadisti che il conflitto ha attirato da ogni parte del mondo. Nei luoghi dove le milizie islamiche hanno preso il controllo è stata istituita la legge islamica (Sharia) e ai cristiani viene intimato di convertirsi o lasciare tutti i propri beni e fuggire. Questo ha scatenato una fuga in massa dei cristiani verso altri Paesi come il Libano, i Paesi europei o l'America. Come risaputo spesso si verificano casi di esecuzioni sommarie di cristiani o di violenze contro di loro e contro le loro proprietà. La situazione delle Chiese cristiane La guerra civile ha sconvolto la vita delle comunità cristiane siriane, che fino a due-tre anni fa erano fiorenti e godevano di una certa libertà. Si stima che prima della guerra i cristiani in Siria fossero oltre due milioni, il che faceva di loro una delle minoTempio di Baal (32 d.C.) a Palmira. Quando Paolo, convertitosi sulla «via di Damasco», iniziò il suo ministero dovette far fronte anche alla idolatria presente in Siria.
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arrivano anche sulle nostre coste. Impressionante la cifra fornita circa i bambini: da 1 a 3 milioni! Un problema enorme, che «sembra» sfuggire al mondo intero. Certamente uomini di buona volontà interverranno... Quello che possiamo fare è «pregare affinché possa avere termine la terribile guerra... »
ranze più numerose del Paese. L'aggressività e le violenze delle milizie islamiche, ma anche dei soldati governativi, hanno fatto sì che in pochi mesi diverse decine di migliaia di cristiani fuggissero in altri Paesi. Le comunità cristiane che rimangono versano in gravi difficoltà e in un clima di crescente radicalizzazione religiosa dello scontro rischiano ogni giorno di essere cancellate o scacciate dalle proprie case e chiese. Preghiamo affinché possa avere termine la terribile guerra civile che sta devastando il Paese; chiediamo a Dio di permettere una pace che tuteli anche le minoranze etniche e religiose e per l'incolumità dei nostri fratelli e delle comunità cristiane; preghiamo che si spenga l'ondata di estremismo islamico che sta percorrendo la Siria e che le milizie islamiche integraliste lascino il Paese.
POPOLAZIONE: circa 22milioni (Stima 2013) SUPERFICIE: 185.180 km2 GRUPPI RELIGIOSI: 95,00% Musulmani; 4,00% Cristiani; 0,01 Ebrei FORMA DI GOVERNO: Repubblica presidenziale; di fatto una dittatura della famiglia Assad (Bashar ha preso il posto del padre alla guida del Paese) Fonte: Uomini Nuovi 5/6, 2013
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IL MIRACOLO DEL CORPO UMANO
l primo capitolo della Genesi racconta la gloriosa e meravigliosa impresa della Creazione in cui l'uomo occupa un posto particolare e ne costituisce il punto culminante. Potremmo dire, per le conoscenze che abbiamo raggiunto, un capolavoro assoluto in tutto l'universo. Un capolavoro a «immagine di Dio». Simile, sì, ma non identico in cui le meravigliose strutture dell'intero corpo ne sono una irrefutabile testimonianza; anche Darwin, nell'osservare la complessità dell'occhio, dovette ammetterne la straordinaria struttura. In queste poche righe vogliamo offrirvi una panoramica, limitatissima, di alcuni organi del corpo umano che possono suggerirci un approfondimento più vasto. «Dio non ha mai rivelato all’uomo la maniera in cui ha realizzato la creazione e la scienza umana non può scoprire tutti i segreti dell’Altissimo... tuttavia essa attesta comunque la Sua potenza e la Sua grandezza» (PP pag. 92).
Suggestiva immagine di un'arteriografia del cervello ottenuta mediante l'iniezione di un mezzo di contrasto. Essa mette in evidenza la vascolarizzazione della massa encefalica, alla quale provvedono in gran parte le carotidi interne.
IL CERVELLO, UNA VERA MERAVIGLIA L'organo più affascinante del corpo umano è senz'altro il cervello. Pesa tra i 1.250 e i 1.400 grammi, mentre la sua massa grigia, dispiegata, copre circa 20 m2 di superficie ed è percorsa da impulsi elettrici che viaggiando ad una velocità di 300/400 chilometri all'ora collegano tra loro i neuroni (se ne calcolano circa 100 miliardi) attraverso le sinapsi. Un enorme impianto di distribuzione! A loro volta le sinapsi, distanti tra loro pochissimi millesimi di millimetro, trasmettono il messaggio tramite vettori, detti neurotrasmettitori. In questo modo le informazioni possono essere tramandate da un neurone ad un altro o ad una cellula sensoriale, muscolare o ghiandolare. Rimane un mistero come un pensiero venga «materializzato» in questo circuito elettrochimico e trasformato in parola. La memoria Si dice che il nostro cervello sia capace di ricordare le informazioni che si trovano in 20.000 enciclopedie. In effetti abbiamo molti esempi di persone note per la loro «memoria» come Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791), che dopo aver ascoltato nella Cappella Sistina il famoso miserere di Gregorio Allegri lo riscrisse a memoria, o come Arturo Toscanini (1867-1957) conosciuto per la sua capacità di studiare uno spartito di una sinfonia per ricordarla successivamente, nota per nota. Il segreto dell'eredarietà Un'altra meraviglia è quella relativa alla trasmissione ereditaria dei «caratteri genetici» dei genitori ai propri figli. Infatti i bambini assomigliano molto spesso ai loro genitori: tratti somatici, colore dei capelli, struttura ossea, e addirittura il modo di camminare e di comportamento... Com'è possibile, che un uomo pos4
La struttura ad doppia elica del DNA.
sa ereditare la capacità poetica o musicale di un genitore, come nel caso dei figli di Thomas Mann o di Johann Sebastian Bach? Se è vero che alla base della «funzione» preposta all'ereditarietà gioca un ruolo primario il DNA, tuttavia non sappiamo come fanno i geni a tramandare il talento di un pittore, musicista o scrittore... È uno dei tanti meravigliosi misteri irrisolti del corpo umano! Il DNA Oggi sappiamo che le informazioni genetiche sulla struttura del corpo umano sono situate nel DNA (acronimo di «acido desossiribonucleico» cioè la sostanza portatrice dell'informazione ereditaria), ovvero in una molecola costituita da 2 eliche (vedi figura) che si trova nel nucleo di ogni cellula corporea, precisamente in una pallina del diametro di tre miliardesimi di millimetro cubo (3 x10-9 mm3). In questo submicroscopico spazio è salvata l'intera informazione genetica dell'uomo. Il miracolo del concepimento e della nascita Un'altra meraviglia è quella della fecondazione dell'ovulo la cui dimen-
sione potremmo immaginarla grande com un puntino della lettera "i". In questo minuscolo spazio troviamo tutto quello che sarà l'aspetto esteriore e la struttura interna del nascituro: la forma del mento, il colore dei capelli, degli occhi, l'altezza, il sesso, il volume del cervello, le corde vocali... Dopo la fecondazione l'ovulo si moltiplica, cellula dopo cellula per formare così tutto il corpo umano in un arco di tempo relativamente breve (nove mesi) con una incredibile regìa organizzativa che «dirige» le informazioni contenute nel DNA. Gli scienziati si chiedono, come mai le cellule preposte «sanno» dove posizionarsi per formare, ad es., i reni o altri organi. A ciascuna cellula è assegnato un «lavoro» nei tempi e nei modi dovuti! Questo processo meraviglioso dello sviluppo embrionale porta, ad es., in solo 4 settimane ad un cuore che batte e in tre mesi ad un cervello capace di apprendere. Per la ricerca scientifica, lo sviluppo di un bambino nel grembo materno è ancora un «mistero». Se la biologia ci fornisce spiegazioni dettagliate dei vari processi del concepimento, della gravidanza e della nascita, su quello che sta nel sottofondo dello sviluppo umano non sappiamo praticamente niente. Tutti questi processi sono così grandiosi che non ci resta che esclamare come il Salmista: «Questa è opera del Signore, è cosa meravigliosa agli occhi nostri» (Salmo 118:23 ). Cuore e circolazione sanguigna
A sinistra il preparato istologico di tessuto polmonare mette in evidenza l'aspetto caratteristico degli alveoli, unità anatomofunzionali, a livello dei quali avvengono gli scambi gassosi respirtori, mentre a destra, abbiamo una riproduzione particolareggiata dell'albero bronchiale isolato dal circostante parenchima polmonare.
Inimmaginabile un corpo umano senza il cuore, come inimmaginabile un'auto senza il motore. Il cuore, un motore che «porta» la vita in tutte le cellule che inizia a battere già dopo 24 giorni dal concepimento! Poi batte senza mai fermarsi per tutta la vita e questo senza pause di riposo o di riparazioni: 86.400 volte al giorno (cuore «normale» con 60 battiti al minuto). Questo per quello che è stato paragonato ad una pompa (in effetti così è) dalla grandezza di un pugno, che fa circolare tutto il sangue nel corpo (5 litri) in 1 minuto e che, sotto sforzo negli atleti, può aumentare la portata di cinque volte. Il sangue non scorre solo attraverso le arterie e le vene, ma anche attraverso sottilissimi capillari per una lunghezza totale di 200.000 chilometri, quasi cinque volte il giro del mondo lungo l'equatore! Attraverso questo sistema vascolare non vengono distribuiti solo ossigeno e sostanze nutritive, ma vengono anche eliminate sostanze di scarto e regolata la temperatura corporea. Ma non solo il cuore, anche l'apparato circolatorio è un miracolo. Il sangue umano è composto da globuli rossi e bianchi e piastrine. I globuli rossi si rinnovano tre volte all'anno, quelli bianchi anche ogni 9 giorni. Quest'ultimi, messi uno sopra l'altro, creerebbero una torre alta 50.000 chilometri. Per purificarlo, il sangue attraversa i 20 chilometri di condotti renali. Ogni minuto i reni purificano circa 1 litro di sangue, cioè 1.440 litri al giorno e durante una vita sono circa 40 milioni di litri. 5
I polmoni I polmoni pesano circa 1,2 chili e contengono circa 5 litri di aria. Ad ogni respiro ispiriamo solo mezzo litro d'aria, mentre 1,5 litri rimangono sempre nei polmoni e i rimanenti 3 creano una sorta di riserva. Per lo scambio d'ossigeno sono responsabili 500 milioni di alveoli polmonari. Normalmente respiriamo 210.000 volte in un giorno e 8 milioni di volte in un anno. I capelli Se non tagliassimo i nostri capelli, arriverebbero negli uomini ad una lunghezza di 9,2 m e nelle donne a 10,2 m, cioè più di 5 volte la nostra altezza. Nel corso della vita ci cresce un milione di capelli. Ogni anno si allungano di circa 12 cm, 1 cm al mese.
La pelle La pelle, con i suoi 1,5-2 m2 è il nostro organo più grande. Si rinnova ogni 120 giorni ovvero cambiamo pelle 3 volte all'anno. Non dobbiamo dimenticare che possediamo 2 milioni di cellule ghiandolari, delle quali la maggior parte si trova sui palmi delle mani. Con que-
Io ti celebrerò, perché sono stato fatto in modo stupendo. Meravigliose sono le tue opere, e l'anima mia lo sa molto bene Salmo139:14
smo» dei coni preposti alla codificazione dei colori. I migliori nostri schermi da computer, se potessero farlo, impallidirebbero!
La parte interna dell'occhio dove possiamo notare: 1) la cornea 2) l'iride 3) il cristallino 4) la retina e il 6) nervo ottico. 1) La pelle come un organo sensoriale: migliaia di elementi nervosi ci segnalano dolore, pressione, calore e freddo. 2) Un complesso sistema linfatico-vascolare provvede a purificare la pelle e a mentenere la temperatura corporea ben regolata. 3) Capello con ghiandole sebacee e muscoli 4) La pelle come organo di eliminazione: le ghiandole sudorifere provvedono all'espulsione del sudore così come di sali e acidi.
ste cellule produciamo nel corso della vita 14.000 litri di liquidi. In più la nostra pelle dispone di migliaia di minuscoli sensori per percepire il caldo e il freddo. Circa 170 di questi si trovano su un cm2 della nostra pelle. Registrano sensazioni con velocità diverse. Gli impulsi del dolore, per es., vengono trasmessi al cervello in 0,9 secondi. Le ossa Il nostro corpo ne conta 350 alla nascita che si riducono a 206 con la crescita in quanto molte ossa si uniscono per quest'ultima causa. L'osso più piccolo, lungo 3 mm e largo 1,4 mm, è la staffa che si trova
L'orecchio visto nella sua sezione interna. Un capolavoro di ingegneria fisiologica, al pari di quella dell'occhio. 1) Canale uditivo esterno 2) Timpano 3) Labirinto 4) Chiocciola 5) Ossicini: martello, incudine e staffa
nell'orecchio, mentre il più grande è il femore che arriva ad una lunghezza di 50 cm in una persona alta 1,80. Nel salto in lungo queste ossa devono sopportare un peso di 900 chili. L'occhio Un occhio umano sano è in grado di riconoscere oggetti ad una distanza di 80 m. La retina si mantiene umida grazie ad un millilitro di liquido lacrimale distribuito dalle palpebre che si aprono e chiudono 11.500 volte al giorno per circa 300 milioni di volte nel corso della vita. Darwin che in certi momenti disprezzava il Creato studiando l'occhio umano, così come quello di altri animali, dovette ammettere la sua meraviglia di fronte alla sua complessità! Colpisce soprattutto il «meccani-
Apri i miei occhi, e contemplerò le meraviglie della tua legge. Salmo119:18 6
L'orecchio Un organo al quale, in genere, si presta poca attenzione, ma il suo funzionameno è incredibile. La scienza non è ancora arrivata a capire il meccanismo di trasfomazione delle vibrazioni che entrando nel canale uditivo vengono rimodulate dagli ossicini, come si può vedere nel disegno sottostante, per far si che le circa 8/9000 cellule «uditive» ci forniscano la realtà del suono: acuto, debole, intenso, grave... In altre parole il suono ci arriva in frequenze: quella più bassa, che possiamo ancora percepire, è di 16 Hertz (16 oscillazioni al minuto), mentre la frequenza più alta ancora percepibile per l'uomo tocca i 21.000 Hertz. Un altro «miracolo» del Creatore. Einstein aveva ragione ad esclamare: «Quando Dio creò il mondo, la sua preoccupazione principale non era sicuramente quella di farla in modo tale, che noi lo potessimo capire!». Al semplice fedele basta sapere che le sue perfezioni che abbiamo nel nostro corpo umano sono il frutto della sua «divina tecnologia»!
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IL LATTOSIO E L'EVOLUZIONE DELL'UOMO! COSA DIMOSTRA RIGUARDO ALL'EVOLUZIONE UMANA LA TOLLERANZA AL LATTOSIO?
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ecentemente in un articolo di di Dario Bressanini Darwin in un bicchiere di latte ne Le Scienze (novembre 2012), si parla di una particolare funzionalità di tutti i mammiferi, compreso l'uomo, di «digerire il latte»! Osservazione banale, si potrebbe dire, ma che rivela uno degli straordinari aspetti di quel laboratorio chimico che può essere, nel nostro caso, il corpo umano. Il latte sia quello animale che quello della madre che allatta, per essere assimilato ha bisogno di una trasformazione che lo renda «digeribile». Infatti il latte contiene uno zucchero, detto il lattosio, che per poter essere sfruttato come fonte di energia, viene scomposto in due zuccheri «semplici»: il glucosio e il galattosio. Questa operazione di scomposizione, che in realtà solo il 35% della popolazione mondiale è in grado di effettuarla, viene compiuta da un enzima, la lattasi, che nell'intestino tenue svolge questo compito. La particolarità di questa funzione è quella di essere attiva sin dalla nascita (anche nei mammiferi) per calare alla fine dello svezzamento e cessare poi quasi del tutto, a seconda della fisiologia del bambino, tra i 5 e 10 anni. È interessante notare che la persistenza della lattasi (in quel 35%), è più alta nei paesi nordici (Scandinavia, Isole britanniche), Non stupisce più vedere nei supermercati ogni tipo di alimento che i nostri nonni non avrebbero mai immaginato, come quelli «senza glutine» o, nel nostro caso, «senza lattosio». Questo perché molte persone sono intollerabili agli elementi in questione e la loro indisposizione provoca, in molti casi, disturbi vari anche gravi.
mentre scendendo verso sud, in generale, diminuisce tanto che in Sardegna, ad es., rimane nel 15% delle persone. E poi come in tutte le situazioni ci sono anche le eccezioni: ad es. il 92% dei Tutsi (Rwanda, Africa) produce la lattasi, contro il 2% dei Nashi. In Africa questa persistenza ha valori alti nelle tribù dedite alla pastorizia, mentre in tribù contigue non dedite alla pastorizia le percentuali sono molto più basse. Nella maggior parte dei paesi asiatici e tra le popolazini native dell'America, la persistenza della lattasi è rara! Sfortunatamente per chi non possiede questa particolarità della lattasi succede che il lattosio non digerito passa nel colon, dove per osmosi richiama acqua e viene metabolizzato dai batteri intestinali con produzione di acidi grassi e vari gas, tra cui l'idrogeno. Questo causa diarrea, crampi, flautulenza e altri spiacevoli sintomi associati alla «intolleranza al lattosio». Ma rimanendo al nostro titolo, questa capacità della lattasi è stata o viene sfruttata dagli «evoluzionisti» per affermare che la «capacità di digerire il lattosio è una prova dell'azione della selezione naturale». Si dice che tale capacità sarebbe emersa intorno ai 10.000 anni fa, quando i nostri antenati del Neolitico hanno imparato a sfruttare il latte. Se possiamo essere d'accordo con l'affermazione citata, tuttavia è altrettanto chiarissimo che non rappresenta
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nessun punto di una teoria dell’evoluzione. Questo perché la condizione fondamentale per parlare di evoluzione è la comparsa di nuovi geni, e nel caso della tolleranza al lattosio si è in presenza del mancato blocco o danneggiamento del gene per la produzione della lattasi: quindi non c’è nessuna nuova proteina prodotta. Ma affermare che «le persone con persistenza alla lattasi hanno avuto una mutazione genetica casuale dovuta alla trasmissione culturale del bere il latte come alimento» (sintesi tratta dall'articolo in questione) ci sembra uno sproposito grande come l'universo! Come afferma Enzo Pennetta (by Sintesi Milano) anche noi affermiamo che «si tratta infatti né più né meno che di un piccolo, ma efficacissimo espediente volto a condizionare il giudizio del lettore verso una spiegazione neodarwiniana del fatto in esame». «Affermare categoricamente l'assoluta validità delle teorie dell'evoluzionismo darwianiano e neodarwinista, basandosi sul fatto che metterle in discussione significa essere antiscientifici per definizione, è la prova peggiore che la ragione umana possa dare di sé» (Marco Respinti)
Pensieri
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Interroga un po’ gli animali, e te lo insegneranno ... parla alla terra ed essa te lo insegnerà , e i pesci del mare te lo racconteranno. Giobbe 12:7,8
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I PRINCIPALI TERMINI DEL CONTRADDITORIO! EVOLUZIONISMO TEISTA Accetta sostanzialmente i fatti e i processi proposti dall’evoluzionismo, ma ritiene che dietro le quinte ci sia la mano di Dio. Insomma, l’evoluzionismo teista parte dall’evoluzione e si avvicina alla divinità, mentre il creazionismo progressivo parte dalla Bibbia e fa un passo verso l’evoluzionismo. Ambedue, collocandosi a mezza strada fra Bibbia ed evoluzionismo, è evidente che si assomiglino molto. L’evoluzionismo teista è facilmente compatibile con alcune concezioni di Dio, ma nella Bibbia è attraverso i fatti narrati che Dio si manifesta, non attraverso discorsi filosofici come in certa filosofia greca. Conservare il Dio della Bibbia senza conservare i fatti della Bibbia, è, perciò, una contraddizione insanabile. Si contrappone alla interpretazione materialista dell’evoluzionismo (che è la prevalente e che vede in quel processo solo cause materiali). Rappresenta una forma di concordismo.
EVOLUZIONISMO Ritiene che le specie attuali siano derivate da altre specie molto diverse e più semplici. Va inteso nel senso di macroevoluzione ed è scorretto intenderla nel senso di microevoluzione, perché la microevoluzione non è specifica di questa concezione e non è oggetto di discussione, essendo accettata da tutti. A monte si collega in genere con la abiogenesi e con il Big Bang, mentre a valle si collega col darwinismo. Si contrappone al fissismo e al creazionismo. Alcuni distinguono lecitamente fra evoluzione (intesa come fatto più o meno accertato) ed evoluzionismo (inteso come interpretazione materialista dell’evoluzione), ma se non c’è una precisazione esplicita, i due termini vanno considerati equivalenti.
FISSISMO Esso sostiene che le specie non possono trasformarsi in altre specie e restano fisse nelle loro caratteristiche. Sembra un concetto semplice e chiaro, invece ha un margine di ambiguità, seppur limitato; ciò è dovuto all’incertezza che si è sempre avuta nel definire in modo univoco cosa sia una «specie». Le definizioni prevalenti si incentrano sul
Continua l'elenco sulle principali voci del mondo evoluzionista e creazionista. Ringraziamo il Prof. Ferdinando De Angelis che ci ha autorizzato il riporto di alcuni termini.
concetto di interfecondità e considerano appartenenti alla stessa specie gli individui che potenzialmente si possono accoppiare, dando prole feconda. Ci sono però casi particolari e riguardanti gruppi molto affini, per i quali questa definizione risulta inadeguata. Anche il termine ebraico mîn, specie (creata), che troviamo in Genesi, ha un significato che si presta a una certa elasticità e potrebbe significare un raggruppamento più ampio di quello che viene oggi indicato come «specie»: per esempio il cane, il lupo e la volpe potrebbero considerarsi come appartenenti a un’unica «specie» e derivare da un progenitore comune attraverso la variabilità che si ha normalmente nella discendenza (cane, lupo e volpe, in quest’ottica, sarebbero razze diverse, non specie diverse). Insomma, i confini della «specie» possono essere più stretti o più ampi, ma la differenza essenziale fra le diverse posizioni non sta in questo e riteniamo che si debbano definire«fissisti» tutti coloro che ritengono invalicabili i limiti della «specie» (indipendentemente da quanto essa sia ragionevolmente considerata ampia). Alcuni creazionisti che sono un po’ elastici sul concetto di specie, si definiscono «non fissisti», ma in questo modo alimentano la confusione del linguaggio. Semmai crediamo che sia più chiaro e ragionevole, dov’è necessario, fare una distinzione fra fissisti stretti e fissisti larghi. Il fissismo si contrappone all’evoluzionismo in generale e al trasformismo in particolare.
FONDAMENTALISMO EVANGELICO Un pilastro essenziale del protestantesimo è il «libero esame» della Bibbia da parte del comune fedele. Se però la persona semplice non deve più capire la Parola di Dio nella sua immediatezza, se deve ricorrere a sofisticate strutture scientifiche e teologiche (con la inevitabile mediazione di scienziati e teologi), allora quel fondamento è svuotato del suo significato e la sua casa spirituale crolla. Alla fine dell’Ottocento, oltre all’evoluzionismo, minavano la credibilità della Bibbia anche altre teorie di stampo razionalista, le quali per esempio sostenevano che Mosè non era mai esistito, che Gesù era in fondo un uomo come gli altri e che a risorgere sarebbe stata la sua idea, non il suo corpo. Il protestantesimo europeo è per lo più «di massa», cioè fatto da persone immesse nella chiesa in quanto figli di protestanti (chiese cosiddette pedobattiste, perché battezzano i neonati). Questo tipo di chiese non hanno avuto e non hanno difficoltà a convivere con l’evoluzionismo e col razionalismo. Altro discorso è per i discendenti di quei puritani che nessuno in Europa sopportava, perché troppo attaccati alla Bibbia, e che perciò furono costretti a salire sulla famosa nave Mayflower. Le correnti di questo orientamento costitu-
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The Pilgrim Fathers. 11 novembre 1620: i Padri pellegrini sbarcano sulle coste della Nuova Inghilterra. Si apre una nuova era di libertà, di spernze e di certezze. iscono la base religiosa prevalente negli Stati Uniti, e per loro il darwinismo costituisce un pericolo mortale, di fronte al quale soccombere o reagire. Per questo, a cavallo del 1900, sorse negli Stati Uniti un movimento che intendeva difendere i fondamenti della fede cristiana: quali il credere che la Bibbia sia senza errori (in quanto Parola di Dio), il credere nel concepimento miracoloso di Gesù, nella sua morte in croce per la salvezza di chi lo accetta, nella risurrezione miracolosa del suo corpo. Questi difensori dei fondamenti furono chiamati fondamentalisti e, come in altri casi, quel che avviene in America è poi imitato altrove. Ci sono così oggi fondamentalismi di varia matrice (musulmana, indù, buddista, ebraica, cattolica, ortodossa) ed essere indicati come fondamentalisti è divenuta un’accusa inappellabile, perché comprensibilmente associata a fanatismo, radicalismo e violenza. Non bisogna però fare di ogni erba un fascio, perché anche Francesco d’Assisi e madre Teresa di Calcutta sono stati dei radicali, ma la violenza l’hanno fatta a se stessi, quando sono penetrati nel campo del «nemico» disarmati e disarmanti. I fondamentalisti americani hanno combattuto e combattono usando libri e conferenze, non bombe e minacce; contrastando non la scienza, ma quella che considerano come un’illegittima estensione della scienza; accettando le civili regole del dibattito e opponendo perciò la logica alla logica, la scienza alla scienza. Nessun libro di Darwin è stato bruciato in America, perché quei fondamentalisti non sono contrari alla libertà, né alla modernità, essendo stati i loro padri a inventarla (rivoluzioni inglesi e americana) e a reimpiantarla in Europa con lo sbarco in Normandia. I creazionisti sono indubbiamente dei fondamentalisti, ma bisogna poi far presente quali fondamenti professano: chi ha come fondamento la «guerra santa», farà la «guerra santa»; chi ha come fondamento le caste, difenderà il sistema della caste; chi ha il fondamento della libertà, difenderà il principio di libertà.
L’accusa di fondamentalismo lanciata contro i creazionisti può essere anche vera (tanto che per loro è un titolo d’onore), ma nel concreto contesto italiano significa ingannare i disinformati. Fare un ritratto deformato dell’avversario è una strategia diffusa e molto efficace sul breve periodo, ma che finisce per ritorcersi contro chi la usa, perché non gli consente di capire le ragioni dell’avversario e i motivi di fondo della sua forza. L’accusa di fondamentalismo si accompagna spesso a quella di avere una tendenza alla teocrazia, voce alla quale si rimanda. È evidente come l’evoluzionismo e il creazionismo facciano parte di due diverse visioni del mondo (vedi scheda), per approfondire le quali abbiamo sviluppato a parte un’appendice sulla storia, alla quale rimandiamo chi fosse particolarmente interessato a queste tematiche.
Continua sul prossimo numero con le voci su:
GENERAZIONE SPONTANEA INVOLUZIONE MACROEVOLUZIONE MICROEVOLUZIONE MUTAZIONI
PÄIVI RÄSÄNEN, MINISTRO FINLANDESE: «I CRISTIANI DEVONO UBBIDIRE A DIO ANZICHÈ AGLI UOMINI» Un'esclamazione che ha messo in fibrillazione il Parlamento finlandese. L'ha pronunciata il ministro finlandese del Partito democratico-cattolico, Päivi Räsänen. La citazione, tratta dall'apostolo Pietro (Atti 5:29) è stata pronunciata durante una seduta di un'assemblea di credenti cattolici sul tema dell'assistenza sanitaria, suscitando di riflesso scalpore nel Parlamento, in quanto il tema verteva sul problema dell'aborto. Infatti in Finlandia il personale medico e paramedico non ha la possibilità di obiettare per motivi di coscienza rifiutando di eseguire aborti. Le sue affermazioni stanno così alimentando un'animata discussione.
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LA BELLA PARABOLA DEL CANE DELLA BIBBIA Una bella sorpresa per un allevatore del bolognese che ha visto nascere 6 cuccioli «Canaan Dog» appartenenti ad una specie «biblica» fortunatamente risparmiata da devastanti incroci. E lui ricambia con l'assoluta fedeltà.
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allevatore in questione è Eitan Ozeri, nato in Israele che dopo aver lavorato come chirurgo maxillo facciale in California ora si ritrova a continuare la professione qui in Italia. E nel tempo libero che gli resta, si dedica ai suoi cani in particolare dei «Canaan Dog». La specie Canaan Dog, il cane d'Israele, appartiene a quelle razze che vengono definite primitive, perché sono rimaste tali e quali per centinaia o migliaia di anni, senza che la mano dell'uomo ne abbia cambiato il patrimonio genetico con i devastanti incroci che hanno modificato il Dna per seguire le mode imperanti. Le razze primitive, alcune delle quali vivono ancora allo stato selvatico, sono molto rare e hanno nomi poco conosciuti, a parte il nostro Cirneco dell'Etna, il Basenji e lo Shiba Inu (l'Hachico del film con Richard Gere). Tutti hanno un loro fascino, come i monumenti antichi, ma incontrare il cane della Bibbia, il cane del deserto di Giudea, insomma il Canaan Dog, ha un fascino particolareCe ne sono sei in Italia e due di questi sono di proprietà del 11
chirurgo. La struttura del Canaan Dog è compatta, muscolosa e agile, 20 kg di muscoli, pronti a scattare come una molla. Le orecchie, molto sviluppate, sono due vere e proprie antenne che lavorano, in simultaneo silenzio, con due occhi cui non sfugge il silenzioso avanzare di un verde ramarro sull'erba! Il Canaan Dog è un cane da guardia per eccellenza. Le sue caratteristiche di resistenza alle malattie, adattabilità al clima, scarse richieste di cibo e acqua lo hanno fatto sopravvivere nel deserto della Giudea dove esistono ancora poche decine di soggetti selvatici, protetti dalla nazione israeliana. Poche settimane fa sono nati sei cuccioli. Una gioia anche per noi!
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C'ERA UNA VOLTA UNA GATTA A Venezia, nel Campo dei Legati, dove i felini combattevano le pantegane...
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bito a Venezia da più di vent'anni e solo ora, casualmente, scopro che il Campo de le Gate (sestiere di Castello) con i felini non ha niente a che fare. Secondo un reputato studioso, il Galliccioli, la denominazione sarebbe una corruzione del nome originario dei legati, ovvero dei nunzi apostolici che anticamente soggiornarono in quel campo. Nel tempo, dei legati s'è trasformato in de le gate e così appare oggi nella bianca iscrizione marmorea che campeggia su un muro del campo. Il bisticcio prosegue poi passando dal veneziano all'italiano e, alla fine, molti convinti come me lo pensano come il campo dedicato alle gatte. Bella dimostrazione degli strani percorsi che può seguire l'evoluzione del linguaggio. Verrebbe quasi da pensare che in città la diffusa e ben accetta presenza felina abbia avuto la meglio su quella più autorevole, ma sporadica dei nunzi, prelati ai quali la gente badava certamente poco. E tra quel popolo minuto mi ci metto anch'io, mi piacerebbe infatti continuare a pensare che furono le paciose colonie feline a dare il nome allo storico campo. Gatti massicci che, fino a non molto tempo fa, erano un ornamento di campi e campielli. Stavano mollemente abbandonati sulle vere da pozzo o ritti su colonne e davanzali. Immagini che ancora si vedono in
Venezia, le cui origini risalgono ai tempi delle invasioni dei barbari, non è solo una città piena di gatti, come si potrebbe pensare da questo simpatico articolo di Danilo Mainardi (a Roma, al contrario, i gatti sono più «famosi» tanto che gli dedicano persino dei calendari), ma è una città ricca di storia, d'arte, di cultura... Peccato che come d'altra parte in
vecchie cartoline. I gatti sono stati presenza utile e obbligata a Venezia. Ogni campiello aveva la sua colonia e la gente se ne curava. Soprattutto le donne, che erano quasi tutte un po' gattare. In cambio i gatti tenevano sotto controllo le popolazioni di pantegane. Con quelle adulte era dura spuntarla, ma delle giovani facevano strage. Poi arrivarono le sterilizzazioni obbligatorie e i gatti dei campi sono quasi tutti spariti per raggiunti limiti d'età. Sorridendo sotto le vibrisse le pantegane ringraziano. Danilo Mainardi - Sette del 5.7.2013 molte altre città italiane è trascurata e mal conservata nei suoi edifici... Inoltre deve subire la vicinanza di un porto industriale, quello di Marghera, a pochi chilometri che la inquina e dover subire il passaggio, o meglio il pericoloso «inchino», di bastimenti zeppi di turisti che dall'alto dei suoi ponti ammirati e stupiti... osservano Piazza San Marco e come
i gondolieri portano le loro gondole, altrettanto zeppe di turisti, attraverso le calli... mentre a qualche esuberante architetto è venuta la «favolosa idea» di costruire un grattacielo a Porto Marghera! Signor Sindaco di Venezia, non permetta un altro scempio! 12
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ADDIO ALLA HACK
Scienza, politica, etica. Ecco l'universo di «Marga» elementi dall’idrogeno all’uranio sono stati realizzati nelle reazioni nucleari che avvengono nelle supernove, cioè queste stelle molto più grosse del Sole che alla fine della loro vita esplodono e sparpagliano nello spazio il risultano di tutte le reazioni nucleari avvenute al loro interno. Per cui noi siamo veramente figli delle stelle»
«La colpa di Eva è stata quella di voler conoscere, sperimentare, indagare con le proprie forze le leggi che regolano l'universo, la terra, il proprio corpo, di rifiutare l'insegnamento calato dall'alto, in una parola Eva rappresenta la curiosità della scienza contro la passiva accettazione della fede» «Quando vedo un animale, quando vedo il suo comportamento, soprattutto dal punto di vista affettivo e istintivo, mi riconosco. Sono tanto simili a noi» «Dubbi sul fatto che Dio possa esistere? Nessuno. Mai avuto grandi slanci verso la religione, di alcun tipo. Non ho mai creduto troppo a nulla, poi non ho creduto assolutamente più a nulla» «Nella nostra galassia ci sono quattrocento miliardi di stelle, e nell'universo ci sono più di cento miliardi di galassie. Pensare di essere unici è molto improbabile» «Penso che il cervello sia l'anima, non credo alla vita dopo la morte e tanto meno a un paradiso in versione condominiale, dove reincontrare amici, nemici, parenti, conoscenti» «L'idea di un Dio impersonale sarà più accettabile per la ragione, ma è pur sempre una scappatoia per spiegare quello che la scienza non sa ancora spiegare. Ma così è troppo comodo, troppo facile» «Il compito della scienza è cercare di capire quali siano le leggi che regolano l'universo, la nostra vita, i nostri pianeti, senza ricorrere a Dio. Ricor-
Modestia e talento «Non sono stata un Einstein, ma nel mio campo ho fatto il mio...» (Margherita Hack)
«La spiritualità, per uno come me che non crede a Dio, all’anima, all’aldilà, sta nella capacità di amare e comprendere gli altri (uomini e animali) e "di non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te"»
Domenica 30 giugno si è spenta a Trieste Margherita Hack. Aveva 91 anni. Astrofisica di fama mondiale, la Hack era nata a Firenze nel 1922. Sposata da 70 anni con il marito Aldo, senza figli, impegnata socialmente, vegetariana, era appassionata animalista: aveva otto gatti e un cane. È stata la prima donna a dirigere un osservatorio astronomico, quello di Trieste dal 1964 al 1987. Di lei riportiamo alcune sue celebri frasi tratte da «Scienze online» del Corriere della Sera. Al lettore le proprie considerazioni ricordando che negli ultimi mesi di vita aveva accennato alla possibilità di esistenza di altri esseri nell'universo ed un timido pensiero ad un «qualcosa di superiore nel cosmo».
rendo a Dio non c'è più bisogno di scienza. È come se Dio ci desse da fare le parole crociate, tanto poi se non si fanno, spiega tutto lui. Il compito della scienza è proprio quello di fare a meno di Dio. Cercare di capire con la propria ragione» «Dio è solo nella nostra testa» «Tutta la materia di cui siamo fatti noi l’hanno costruita le stelle, tutti gli 13
«Credo che scienza e fede operino su due piani completamente diversi: la scienza si basa sull'esperimento, sull'osservazione e sull'interpretazione dei fatti tramite le conoscenze della fisica, quindi si basa sulla ragione. La fede è invece, per l'appunto, un atto di fede: la fede uno ce l'ha o non ce l'ha» «Credo che uccidere qualsiasi creatura vivente, sia un po' come uccidere noi stessi e non vedo differenze tra il dolore di un animale e quello di un essere umano» «Le leggi morali non ce le ha date Dio, ma non per questo sono meno importanti. Questa dovrebbe essere l'etica dominante, senza aspettarsi una ricompensa nell'aldilà. Senza leggi etiche ci sarebbe il branco e non la società. E andrebbero insegnati valori comuni a credenti e non, il perdono, non fare del male agli altri, la solidarietà. Ma, soprattutto, bisognerebbe imparare a dubitare, a diventare scettici» «Diventa un fondamentalismo pretendere che l'evoluzionismo escluda la presenza di Dio. Si può essere credenti e, in base all'osservazione, e credere al progresso dalla materia bruta fino agli esseri viventi»
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E VENNE... IL DILUVIO
marono per la potenza del Dio vivente. Ora comprendevano che la causa della loro rovina era stata la corruzione e l’idolatria. La violenza della tempesta aumentò: alberi, edifici, rocce, terra, furono scagliati in ogni direzione. Uomini e animali erano terrorizzati. Al di sopra del fragore della tempesta si udiva il lamento di quelle stesse persone che avevano disprezzato l’autorità di Dio. Perfino Satana, sorpreso in mezzo alla furia degli elementi, temette per la propria esistenza. Egli aveva provato piacere nel dominare una stirpe così potente e avrebbe desiderato che essa continuasse a praticare azioni spregevoli e a ribellarsi contro il Signore del cielo. Ora però imprecava contro Dio, accusandolo di essere ingiusto e crudele. Come Satana, molti uomini bestemmiavano il nome di Dio: se avessero potuto, lo avrebbero privato del dominio. Altri erano in preda al terrore e tendevano le mani verso l’Arca implorando di potervi entrare. Ma era tutto inutile. Solo ora la coscienza di questi uomini comprendeva che esiste un Dio che regna nei cieli. Benché essi si rivolgessero a lui, angosciati, egli non
Da Patriarchi e Profeti (Edizioni ADV) di E.G.White vi proponiamo il capitolo 7 «IL DILUVIO» Terza parte Allo stesso modo, quando l’opera di intercessione del Cristo in favore dei peccatori terminerà, prima della sua venuta sulle nuvole la porta del perdono sarà chiusa. La grazia divina non sarà più offerta ai malvagi e Satana dominerà coloro che l’hanno rifiutata. Essi cercheranno di distruggere il popolo di Dio, ma come Noè fu chiuso nell’Arca, anche i credenti saranno protetti dalla potenza di Dio. Dopo che Noè e la sua famiglia furono entrati nell’Arca, per sette giorni non vi fu alcun segno della tempesta preannunciata. In questo periodo di tempo, la fede del profeta fu messa alla prova. Tutti gli uomini si rallegrarono del loro trionfo, pensando che l’apparente ritardo confermasse la falsità del messaggio di Noè. Dunque, il Diluvio non si sarebbe mai verificato! Nonostante gli eventi eccezionali a cui avevano assistito - l’ingresso degli animali nell’Arca, l’angelo di Dio che aveva chiuso la porta - essi continuarono a divertirsi, a festeggiare e perfino a ridicolizzare le evidenti manifestazioni della potenza divina. Formarono dei gruppi intorno all’Arca e, con una violenza non più contenuta, si facevano beffe di Noè e della sua famiglia. Ma l’ottavo giorno cupe nubi apparvero nel cielo, accompagnate dal brontolio del tuono e dal bagliore dei lampi e caddero le prime gocce d’acqua. Gli uomini, che non avevano mai visto nulla del genere, ebbero paura. Tutti pensarono: «Forse Noè aveva ragione, forse il mondo è davvero condannato alla distruzione». Intanto, il cielo si oscurava sempre più e la pioggia aumentava di intensità. Gli animali vagavano qua e là in preda al terrore e i loro confusi lamenti sembravano preannunciare il loro destino e quello degli uomini. Subito do-
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po «... tutte le fonti del grande abisso scoppiarono e le cateratte del cielo s’aprirono» (v. 11). Sembrava davvero che si fossero aperte le dighe del cielo. I fiumi travolsero gli argini e inondarono le valli; dalla terra scaturivano grossi getti d’acqua di eccezionale potenza, che scagliavano in alto le rocce, per centinaia di metri, facendole poi sprofondare nel terreno. Gli uomini assistettero alla distruzione delle loro opere. Gli splendidi edifici, i magnifici giardini, i boschetti e i loro idoli: tutto fu distrutto dai fulmini e trascinato via con forza. Gli altari sui quali venivano offerti i sacrifici umani furono abbattuti e coloro che avevano offerto il loro culto tre14
Incisione del XIX sec. raffigurante l'offerta sacrificale di neonati al dio cananeo Moloch, adorato nell'Antico Vicino Oriente. Sembra che i bambini fossero offerti in sacrificio al dio soprattutto in epoche di carestie e di guerre. I corpicini venivano gettati nel fuoco che ardeva all'interno di una statua cava. Prima che la statua fosse colmata, si riempiva la zona con un forte fragore di flauti e tamburi, così che le grida e i lamenti non raggiungessero le orecchie della folla. Molti storici sono scettici sulla veridicità di questo rito.
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Nozze in stile rapanui per una coppia di sposi cileni che si sono decorati il corpo con penne e colori.
ascoltò il loro grido. Allora si resero conto che era stata la trasgressione della legge divina a determinare la loro distruzione, ma ciò che li spingeva a riconoscersi colpevoli era la paura della punizione e non un vero pentimento o l’avversione nei confronti del male. Allo stesso modo, quando prima del Diluvio di fuoco il giudizio di Dio colpirà la terra, gli uomini che non si saranno pentiti comprenderanno finalmente la natura del peccato e le conseguenze del rifiuto della legge: ma il loro pentimento non sarà più sincero. Alcuni, disperati, cercarono di entrare nell’Arca con la forza, ma la solida struttura resistette ai loro attacchi. Altri si aggrapparono all’imbarcazione finché furono spazzati via dalle ondate o dall’urto dei macigni e degli alberi. Un vento impetuoso colpiva la nave e grosse onde la trascinavano, facendone tremare l’intera struttura. Anche gli animali che si trovavano all’interno manifestavano rumorosamente la loro inquietudine. Sebbene l’Arca fosse nel mezzo della tempesta, continuava a galleggiare sicura: essa era protetta da angeli di grande potenza, a cui era stato affidato questo compito. Intanto, sulla terra devastata dalla bufera, gli animali si precipitavano verso gli uomini, come se aspettassero di ricevere aiuto. Alcune fa-
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miglie salirono sugli esemplari più grossi e resistenti per raggiungere le montagne e sfuggire alle acque che si ingrossavano sempre più. Alcuni si aggrapparono agli alberi più alti, sulla cima delle colline o delle montagne, ma anche questi furono sradicati e scagliati nei flutti spumeggianti, con il loro carico di esseri umani. Uno dopo l’altro quei precari rifugi vennero abbandonati; l’acqua saliva sempre più e la gente cercò scampo sulle montagne. Uomini e animali si contendevano un punto di appoggio, finché venivano spazzati via insieme. Quanti si trovavano sulle cime più alte scorgevano solo un oceano sconfinato. I solenni ammonimenti di Noè non apparivano più assurdi e ridicoli: al contrario, i malvagi - ormai destinati alla morte - avrebbero desiderato ardentemente poter ancora afferrare l’opportunità che avevano respinto. Imploravano un’altra possibilità, un atto di misericordia, almeno una preghiera di Noè. Ma ora quella voce accorata e piena di pietà taceva. Il giudizio con cui Dio mise fine al peccato fu tuttavia una manifestazione di compassione e di amore. Le acque tumultuose spazzarono via l’ultimo rifugio e gli uomini che bestemmiavano Dio furono inghiottiti dai vortici oscuri. «Per effetto della parola di Dio... il mondo d’allora, sommerso dall’acqua, perì; mentre i cieli d’adesso e la terra, per la medesima Parola sono custoditi, essendo riservati al fuoco 15
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per il giorno del giudizio e della distruzione degli uomini empi» (2 Pietro 3:5-7). Un’altra tempesta è imminente: ancora una volta lo sdegno di Dio sconvolgerà la terra intera e il male sarà distrutto con coloro che ne sono stati lo strumento. Le stesse colpe che attirarono la vendetta di Dio sul mondo, prima del Diluvio, caratterizzano oggi la nostra società. Gli uomini non rispettano più il Signore e la sua legge è considerata con disprezzo e indifferenza. Il materialismo che contraddistingue la nostra generazione ha raggiunto livelli molto simili a quelli precedenti al Diluvio. Gesù ha detto:
«... Come nei giorni innanzi al Diluvio si mangiava e si beveva, si prendeva moglie e s’andava a marito, sino al giorno che Noè entrò nell’Arca, e di nulla si avvide la gente, finché venne il Diluvio che portò via tutti quanti: così avverrà alla venuta del Figliolo dell’uomo»
Affresco di una casa di Pompei. La scena è stata identificata con la vicenda della nobile cartaginese Sofonisba. Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
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C'è un libro per tutti!
Un'inchiesta a tutto campo sul darwinismo, per smascherare incongruenze, falsità e luoghi comuni
Autore: Marco Respinti Editrice: Piemme Pagine: 192 Prezzo: € 12,00
Per ordinazioni: redazione@origini.info.
L'autore Marco Respinti (nato a Milano, 1964), giornalista professionista, traduttore, studioso del pensiero conservatore angloamericano, è «Senior Fellow» presso The Russell Kirk Center for Cultural Renewal (Mecosta, Michigan) e di-
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I rettore della Sezione italiana di Milano. Socio di Alleanza Cattolica. Presidente del Columbia Institute di Milano. Socio fondatore e membro del consiglio direttivo del Center for European Renewal (L’Aia, Paesi Bassi). Coordinatore per l’Italia del World Congress of Families promosso da The Howard Center for Family, Religion and Society (Rockford, Illinois). Responsabile della Laogai Research Foundation Italia Onlus (Roma).
Marco Respinti pur non essendo uno scienziato è tuttavia un giornalista curioso della materia tanto da produrre il suo Processo a Darwin come testo divulgativo. E questo non toglie, ovviamente, valore al libro, anzi: è proprio attraverso la divulgazione che le idee prendono radici e si formano le mentalità. D’altra parte, per capire l’inconsistenza della concezione dell’evoluzione biologica non è necessario essere scienziati o esperti in materia: è sufficiente usare le capacità naturali di ragionamento che tutti abbiamo. A queste capacità naturali della mente umana fa appello Respinti per dimostrare l’inconsistenza scientifica del darwinismo. E ci riesce benissimo, grazie alla scelta accurata degli argomenti e l’ottima narrativa che rende piacevole la lettura di una materia che non è proprio da romanzo d’avventura. Il Primo capitolo tratta il metodo scientifico, con efficace distinzione tra ciò che è scienza e ciò che è solo una ipotesi. Il Secondo capitolo racconta la storia dell’evoluzionismo moderno in rapporto allo sviluppo della biologia, evidenziando come la genetica, vera scienza, ha messo sin dall’inizio in crisi il darwinismo. Dopo questi indispensabili argomenti introduttivi, l’autore ha scelto di presentare alcuni argomenti di più grande interesse per il pubblico non specializzato, come l’origine della vita e la storia che raccontano i ritrovamenti fossili. Particolare cura è riservata alle teorie sull’origine dell’uomo, che sono discusse in dettaglio. Il libro finisce, come ci si aspetta da un «processo», con il verdetto: il darwinismo, più che scienza risulta un «mito pop», visto che «la ricerca scientifica, attesta l’esatto contrario di quanto sostiene il darwinismo». Il mondo come lo conosciamo, conclude Marco Respinti, è spiegabile soltanto come prodotto di un «Progetto intelligente»!
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Curiosità spaziali
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IL VOYAGER CONTINUA LA SUA CORSA VERSO L'IGNOTO!
300.000
chilometri al secondo. È la velocità della luce nello spazio vuoto. L'Anno-luce, che si ottiene moltiplicando 300.000 per il numero dei secondi contenuti in un anno (circa 31.000.000) corrisponde a 9.300 miliardi di chilometri. È usato per indicare le distanze fra i corpi celesti.
30.000
anni-luce è la distanza fra il nostro sistema solare e il centro della nostra galassia. Noi ci troviamo un po' in periferia!
8
minuti è il tempo impiegato dalla luce del Sole per raggiungerci. Quando guardiamo il Sole splendere nel cielo stiamo osservando una sua immagine che risale a otto minuti prima; vediamo in differita, così come succede osservando la Luna (1,31 secondi prima).
2,7
gradi Kelvin, corrispondenti circa 270 gradi centigradi sotto lo zero. Questa è la temperatura media dell'Universo!
25.000
anni è il tempo che impiegherebbero degli astronauti, con le navicelle spaziali di cui disponiamo oggi, per raggiungere la stella più vicina a noi, la Proxima Centauri, che si trova a 4,2 anni-luce!
3
anni e 3 mesi è il tempo che occorre alla più nota delle comete, quella di Enke, per percorrere la sua orbita attorno al Sole. Alcune invece hanno orbite così ampie che compaiono una volta sola per poi scomparire nello spazio. Altre si ripresentano periodicamente, si fa per dire, magari come la cometa di Develan che, scoperta nel 1914, si ripresenterà fra circa 700 anni!
380
kilowattora al giorno: è l'energia consumata da un astronauta per il suo lavoro quotidiano, mentre quella del cittadino medio americano è di appena 250 kilowattora.
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e sonde spaziali Voyager 1 seguita a breve distanza dalla gemella Voyager 2, lanciate da Cape Canaveral rispettivamente il 20 agosto e il 5 settembre 1977, con lo scopo iniziale di studiare Giove, Saturno, Urano e Nettuno, dopo aver completato il compito nel 1989 raccogliendo una quantità enorme di informazioni sui giganti gassosi del sistema solare e sui loro satelliti, erano state dirette verso lo spazio aperto, al centro della nostra galassia. Nelle settimane scorse hanno oltrepassato i limiti del nostro sistema solare e stanno dirigendosi verso una stella nota come AC+793888. Ma rimanendo, si fa per dire, con i piedi a terra, occorre dire che in 35 anni di attività hanno coperto una di17
stanza di oltre 18 miliardi di chilometri (pari a circa 125 volte la distanza media Terra-Sole) e alla velocità attuale di circa 17 km/al secondo raggiungeranno la stella citata fra 40.000 anni, mantenendosi però a debita distanza vale a dire a 2 anni-luce! Molto prima le pile al plutonio si esauriranno e così gli strumenti taceranno per sempre! Voyager 1 e 2 diverranno ambasciatori silenziosi di una civiltà» che ha speso miliardi e miliardi, diciamocelo francamente, per nulla. A noi credenti ci rimane la bella promessa che «noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre con il Signore» (1 Tes 4:17).
DA TUTTO IL MONDO!
Piccoli giochi
Citazioni citabili «È più facile per un cammello passare attraverso la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio» - Gesù, Matteo 19:24 «Si ha il piacere d'indovinare il pensiero degli altri, ma non si ha piacere di vedere indovinato il proprio» - François VI, duca di La Rochefoucauld (1613-1680), da «Réflexions ou sentences et maximes morales» (1665)
NUOTANDO CON I PINGUINI
Per nuotare con i pinguini e ascoltare il canto di megattere e delfini non serve un biglietto per il Sudafrica. Ne basta uno per Torino. Proprio qui, infatti nel Bioparco Zoom, è stato ricreato un habitat unico al mondo, quello di Boulders Beach, la baia della Penisola del Capo famosa per la sua colonia di tremila pinguini. Anche nella Boulders Beach del Bioparco ci si rilassa sulla sabbia bianca e si nuota accanto ai pinguini africani, separati da loro solo da una vetrata. Non solo: in questo parco di 160mila metri quadrati senza reti, gabbie o cancelli si possono scoprire due continenti, Asia e Africa, incontrando gli animali in habitat ricreati ad hoc per loro. Per tutto il mese di luglio poi e agosto, il parco ospita la prima edizione del Festival dedicato alla biodiversità.
Amici miei! IN BARBA ALLA LUCERTOLA
L'hanno chiamata Barbateux Morrisoni, cioè «re barbuto», per la presenza di creste nella parte inferiore della mandibola; Morrisoni in onore del cantante dei Doors, Jim Morrison, soprannominato «Re Lucertola». Questa lucertola è stata scoperta in Myanmar nel 1970; pesava più di 27 chili ed era lunga due metri, ma è stata oggetto di studi solo da pochi anni. I paleontologi dell'Università di Nebraska-Lincoln spiegano che viveva nelle foreste del Sud Est Asiatico 40 milioni di anni fa, quando la Terra era in una fase di riscaldamento globale che avrebbe permesso l'evoluzione di un corpo di grande taglia e delle tipiche abilità delle lucertole erbivore. No comment!
«Beati quelli che non aspettano nulla, perché non saranno delusi» Wilhelm Busch (1832-1908). Pittore e scrittore umoristico tedesco. Di umilissima famiglia, esercitò molti mestieri affermandosi alla fine come disegnatore e scrittore. La sua fama è dovuta ai «racconti disegnati», precursori dei moderni fumetti di cui il più celebre Max und Moritz, 1863. La finta bonomia di tali racconti cela sovente una reale profondità di pensiero.
Risparmiare!
TEMPI BUI A GOSLAR
Quando scocca la mezzanotte a Goslar, cittadina di 42mila abitanti nella Bassa Sassonia (Germania), il buio si fa totale. Dalla collina di fronte, quasi non si percepisce che lì nella valle ci sono strade e case abitate. Il sindaco Oliver Junk, assillato dal problema di ridurre i costi della sua comunità, ha decretato lo spegnimento di ogni luce (fatte salve quelle di emergenza), ogni notte, fino a nuovo ordine. Fino a quando, cioè, i conti del Comune non saranno tornati in ordine. Secondo i calcoli del sindaco, l'iniziativa (che per ora pare non aver provocato incidenti di rilievo) porterà alle casse del Comune un risparmio di circa 100mila euro
all'anno. Un esempio da imitare per i Sindaci dei Comuni italiani? No, di certo perché sarebbe la pacchia di ladri e quant'altro... e poi non s'è ancora maturata pienamente una «coscienza civica» come può esserla in Germania!
Matematica
LA MATEMATICA CONTRO IL CANCRO
La matematica si allea ai virus nella lotta contro il cancro. Uno studio canadese, pubblicato su Nature Communications, svela come si riesca a prevedere, attraverso modelli matematici avanzati, l'efficacia di diversi trattamenti o modifiche genetiche che impediscono alle cellule tumorali di attivare le proprie difese naturali contro i cosiddetti virus oncolitici. «Si tratta di virus che si rivolgono specificatamente alle cellule tumorali, distruggendole», spiega il dottor Bell dell'Hospital Research Institute di Ottawa. «È in corso un grande sforzo per modificare i virus rendendoli sicuri: per far sì cioè che eliminino le cellule tumorali senza colpire i tessuti sani. In alcuni casi si sono dimostrati molto efficaci. Sinora riusciamo a prevedere le modifiche virali ed il loro impatto sia sulle cellule tumorali sia su quelle sane». Il suo team ha usato modelli matematici per definire strategie che rendano le cellule tumorali più sensibili all'infezione da virus. Una nuova luce nella lotta contro il male del secolo.
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Venezuela
DIVIETO DI BIBERON
Il governo venezuelano sta studiando una campagna per incentivare l'allattamento naturale dei neonati e proibire l'uso del biberon. La proposta del deputato chavista Odalis Monzon avrebbe lo scopo di limitare il consumo del latte per biberon perché prodotto dalle multinazionali. Sono previste eccezioni per le madri che non possono allattare, la creazione di banche del latte e l'obbligo per le aziende di creare spazi dedicati alle mamme e ai loro bambini.
Trekking
PASSEGGIANDO NEL VERDE
Chi ama fare escursioni a piedi, a cavallo, in bici o in carrozza, il Parco Regionale MigliarinoSan Rossore-Massaciuccoli è luogo ideale per questo. Per informazioni: pisacittapalcoscenico.it e/o parcosanrossore.org.