Wirewaste

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SCHEDA ISCRIZIONE Titolo dell’opera: WireWaste Nome dell’autore/gruppo: LaagQI Capogruppo: Alberto Simoni, 01 Febbraio 1993 Nazionalità: Italiana

WIREWASTE New Urban Ecology

Il sottoscritto partecipa alla presente selezione accettandone a pieno il regolamento Milano, lì 30 Marzo 2016 Firma

Bio Siamo un team di progettisti e amici che hanno unito le forze per l’occasione. Con backgrounds diversi, che hanno dato seguito a quattro profili professionali complementari sviluppati durante i tre anni passati al Politecnico di Milano. Due laureati in design del prodotto industriale e due in design degli interni. Gabriele Lorusso, quello con un profilo più “oscillante”, è lucano, di un piccolo paese nella provincia di Potenza. Ha seguito un percorso più lineare rispetto a Luca: conclusi gli studi presso l’Istituto d’arte decide di spostarsi anche lui a Milano, per apprendere la filosofia di designer del prodotto. Ma nei tre anni sviluppa anche una forte passione per il design della comunicazione e più genericamente per la grafica, cercando di apprendere quanto più possibile da colleghi e amici del settore.

LaagQi

Andrea Policastro, molto legato al mondo della storia dell’architettura e dell’arte, è napoletano, ha conseguito la maturità classica a Nola un paese in provincia di Napoli. Da lì decide di spostarsi a Milano per dedicarsi al mondo degli interni e dell’architettura. Nei tre anni al Politecnico sviluppa una visione di insieme degli spazi, che lo avvicina molto al mondo dell’architettura e delle costruzioni, tenendo come primo obiettivo il tema di una progettazione per tutti, includendo nei suoi progetti temi quali: l’accessibilità e l’inclusione sociale. Alberto Simoni, figura allo stesso tempo molto tecnica e creativa, interdisciplinare, che spazia in ogni campo sostenento l’idea di “All Is Design”. Un giovane toscano, di Empoli. Arriva a Milano dopo aver conseguito il diploma al liceo artistico con indirizzo comunicazione e fotografia, ha studiato interni, avendo sempre presente il mondo dell’arredo e del prodotto industriale. Il suo obiettivo è quello di progettare tenendo sempre conto di tutti gli aspetti che possono provenire anche da situazioni anche molto lontane ed estranee al design. Luca Venturelli, quello più tecnico dei quattro, è un giovane marchigiano, di Pesaro per l’esattezza. È arrivato al Politecnico partendo da un mondo che appare completamente diverso, quello della cucina. Si è diplomato all’Istituto Alberghiero e per due anni ha lavorato come cuoco, ma nonostante ciò, ha deciso di seguire la strada della progettazione apportando la sua attenzione per i dettagli e il suo grande approccio metodico. Interessato a tutto ciò che gravita attorno al prodotto, dalle tecniche alle tecnologie, dai mock-up alla prototipazione rapida. Siamo giovani ventitreenni alla ricerca della propria identità come progettisti, cerchiamo di fare quante più esperienze possibili, in modo da poter capire cosa possiamo offrire al mondo del progetto e cosa ricavare da esso.

PROGETTISTI GABRIELE LORUSSO ANDREA POLICASTRO ALBERTO SIMONI LUCA VENTURELLI

Gabriele Lorusso

Andrea Policastro

Alberto Simoni

Luca Venturelli

Via Don Giovanni Calabria, 19

Via Lodovico il Moro, 105

Via Giulio e Corrado Venini, 33

Via Riccardo Arnò, 2

+39 329 887 199 0 gaber.lorusso@gmail.com

+39 331 238 820 1 andrea.policastro3@gmail. com

+39 338 835 945 1 alberto.simoni@outlook.com www.albertosimoni.net

+39 333 869 714 0 lucaventurelli@rocketmail. com www.lucaventurelli.com


Descrizione opera

Il progetto Wirewaste mira ad una semplice interpretazione degli arredi dedicati alla raccolta dei rifiuti. Il nostro obiettivo è quello di progettare un prodotto che iconicamente richiami alla forma di un cestino, sottraendo elementi in eccesso e conservando l’aspetto bidimensionale di esso, mediante una struttura con profilo ad “U” in tubolare metallico. Per poter arrivare all’obiettivo, abbiamo intervistato gli addetti ai lavori, che risultano essere gli utenti che maggiormente interagiranno con l’oggetto, concentrandoci sulle azioni che vengono compiute, il tempo che viene mediamente impiegato per la pulizia e gli intervalli di tempo che corrono tra una collocazione e successivo cambio del sacchetto.

La guarnizione preme il sacchetto verso la lamiera, bloccandolo in posizione. Il bordo del sacchetto è nascosto alla vista e le operazioni di manutenzione sono più rapide rispetto ad ora.

Le fessure permettono di mantenere il posacenere pulito, raccogliendo le sigarette sul fondo. La griglia è verniciata di nero, in modo da mimetizzare il colore della cenere e dare al prodotto un aspetto più fresco.


Descrizione Tecnica

Il coperchio da esterno, possibile variante, come richiede la normativa.

Descrizione Segnaletica e Comunicazione

Il coperchio superiore, permette di bloccare il sacchetto in un unico gesto.

Il cerchio inferiore, nasconde il bordo del sacchetto migliorando l’impatto estetico.

Il cerchio inferiore è imbullonato al telaio. I due giunti, a terra o a muro, sono facilmente intercambiabili.

I raggi di curvatura sono equivalenti e costanti.

Il foro permette di alloggiare un altro segmento di tubo per la segnaletica verticale.

La serratura permette all’operatore di sbolccare i posacenere dalla piastra, saldata al corpo principale. Le fessure nelle griglie permettono di accumulare le sigarette sul fondo nascondendole alla vista.

Il corpo principale alloggia i posacenere ed è vincolato ai tubolari metallici.

Anche in questo caso gli elementi sono facilmente intercambiabili, e permettono di creare coesione formale tra i due prodotti.

Tenendo conto degli aspetti quali l’eco-compatibilità e l’eco-sostenibilità, abbiamo progettato un oggetto che può essere realizzato con processi produttivi molto semplici ed essere successivamente smontato e riutilizzato. Il componente principale è un tubolare d’acciaio che subisce dei processi di taglio, foratura e curvatura per ottenere il profilo del telaio. Le parti superiori del cestino sono ottenute da tranciatura/imbutitura e da taglio/saldatura delle lamiere. Le tecnologie produttive utilizzate si prestano ad essere sfruttate si per volumi di produzione limitati che per tirature più ampie. Per la finitura superficiale dell’oggetto abbiamo ipotizzato due soluzioni. La prima, più tradizionale, sfrutta una verniciatura ad acqua eco-compatibile applicata tramite spruzzatura a polvere. Questo metodo consente di minimizzare gli scarti e ridurre maggiormente il numero di emissioni. La seconda, decisamente più innovativa, è una vernice fotocatalitica: questo trattamento non solo è poco oneroso in fase di produzione ma permette di ridurre attivamente la quantità di inquinanti presenti nell’aria. I sistemi di fissaggio sono stati sviluppati con dei giunti metallici bullonati a “T/U” permettendo un ottimo ancoraggio alla pavimentazione e alle pareti. Il wrapping utilizzato per la segnaletica orizzontale è anch’esso a basso impatto ambientale e completamente riciclabile. Le componenti della segnaletica, ovvero testo e pittogrammi, ci hanno portato a tener conto di quella che è la leggibilità e la percezione di un oggetto, motivo per cui abbiamo scelto di utilizzare un font ad alta leggibilità (test me) e di utilizzare dei pittogrammi singoli iconici che richiamino alla classe di rifiuti specifica. Allo stesso modo la divisione in colori ci ha aiutati a poter meglio differenziare le categorie.

Ulteriori studi e approfondimenti sono stati svolti sull’interazione che la maggior parte dei “passanti” hanno con il cestino, rendendoci conto del fatto che solitamente è un’azione che avviene in modo frettoloso, senza tenere troppa attenzione alla segnaletica o alle indicazioni specifiche riportate sui cestini; nasce così l’idea di poter in aggiunta riportare non solo una segnaletica sul bordo del cestino, ma anche una segnaletica orizzontale, applicando un wrapping alla pavimentazione e inviterà gli utenti mediante testo e pittogrammi a compiere l’azione giusta. Le componenti della segnaletica, ovvero testo e pittogrammi, ci hanno portato a tener conto di quella che è la leggibilità e la percezione di un oggetto, motivo per cui abbiamo scelto di utilizzare un font ad alta leggibilità (test me) e di utilizzare dei pittogrammi singoli iconici che richiamino alla classe di rifiuti specifica, allo stesso modo la divisione in colori ci ha aiutati a poter meglio differenziare le categorie.


Tavole Tecniche Portarifiuti


Tavole Tecniche Posacenere


Esploso Componentistica


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