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LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE PER L’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPOR TATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI

mensile n. 126 Aprile 2010

Qualità

Certificazione gratuita con l’Albo Fondo di garanzia

Avanti con gli aiuti al settore Aerocargo

Le merci riprendono quota Aspettando l’accordo DCOOS3417 NAZ/278/2008

Il tavolo tecnico tra associazioni di categoria, committenza e Governo è giunto ad una svolta. Doppiato il termine del 31 marzo, previsto ad aprile un nuovo incontro


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SOMMARIO n. 126 Aprile 2010

ASPETTANDO L’ACCORDO

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Il tavolo tecnico tra associazioni di categoria, committenza e Governo è giunto ad una svolta. Doppiato il termine del 31 marzo, previsto a breve un nuovo incontro di Yari Selvetella

PRONTI ALLA QUALITÁ

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Sono cinquanta le aziende che, grazie all’Albo, si stanno preparando alla certificazione volontaria di qualità

UNO STRUMENTO CONTRO LA CRISI

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Riconversione e progetti di salvaguardia: queste le basi per il rilancio del settore. Il ruolo del Comitato Centrale dell’Albo di Giorgio Colato

FONDO: AVANTI CON GLI AIUTI

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Circa 180 le domande delle imprese di autotrasporto presentate al fondo di garanzia per le Pmi. Oltre 80 già esaminate e approvate.

PROGETTANDO IL FUTURO

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Dalla Consulta arriva l’impulso alla realizzazione di un nuovo Piano generale della Logistica

IL RITORNO DEI SALONI

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Dopo mesi di inattività e rinunce forzate, tornano le fiere espositive del settore di Carlo Otto Brambilla

L’AEREOCARGO RIPRENDE QUOTA 35 Dopo un pessimo 2009 il trasporto aereo delle merci mostra una lieve ripresa di Michele Latorre

UNICO 2010: ISTRUZIONI PER L’USO

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Disponibili su internet modelli e software. Le novità per le imprese di autotrasporto

Editoriale Scadenze e divieti di circolazione di Franco Massimelli

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Tecnica

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Logistica

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Europa

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Logistica sostenibile

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Albo

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Normative

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Notizie tecnica

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Costi di esercizio

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di Angelo Ciaravolo


La garanzia europea solo per i veicoli TruckStore.

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EDITORIALE LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO PER ODICO DEL COM TATO CENTRALE PER L ALBO NAZ ONALE DEGL AU OTRASPOR ATORI DI COSE P R CONTO D TERZI

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In copertina: corso di guida sicura con un trattore Daf Cf

LA META FINALE La rivista dell’autotrasporto Periodico del Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi

Qualità

Certificazione gratuita con l’Albo Fondo di garanz a

Avanti con gli aiuti al settore Aerocargo

Le merci riprendono quota Aspettando l’accordo DCOOS34 7

l tavolo tecnico tra associazioni di categoria commi tenza e Governo è giunto ad una svolta Doppiato l termine del 31 marzo previsto ad apr le un nuovo incont o

l tavolo tecnico di confronto tra associazioni di categoria e committenza, con la mediazione del Governo, è arrivato ad un momento cruciale. Il traguardo del 31 marzo, quello che da sempre è stato considerato il punto di arrivo della trattativa, è stato doppiato. Non c’è ancora un’intesa –e del resto gli argomenti da affrontare sono talmente tanti da giustificare eventuali approfondimenti aggiuntivima la trattativa continua ed un prossimo incontro è previsto per i primi giorni di aprile, quando questo numero sarà già in distribuzione. Come terminerà questa trattativa è ancora presto per dirlo, ma un dato è sicuramente da sottolineare: l’impegno di tutti, associazioni di categoria, Governo, committenza, nel trovare una soluzione ai problemi che attanagliano il settore, amplificati da una crisi economica che tocca pesantemente l’autotrasporto. Intanto si moltiplicano le iniziative da parte del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori per aiutare le imprese a superare la crisi. Cinquanta aziende sono in queste settimane preparate gratuitamente dai tecnici dell’Albo ad ottenere la certificazione di qualità. Si tratta di un

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certificato su base volontaria ma che sicuramente rappresenta per le imprese un fiore all’occhiello da inserire nel proprio curriculum da presentare alle aziende committenti. Sempre dall’Albo parte e diventa pienamente operativo il progetto di piattaforma telematica: sia con la sperimentazione iniziale, affidata alle associazioni di categoria, sia con la distribuzione di mille palmari alle imprese interessate grazie ai quali sarà possibile inviare e ricevere informazioni sulla situazione della viabilità ai valichi alpini. Due testimonianze dell’impegno del Comitato Centrale per il settore. Intanto, sempre a proposito di crisi, dobbiamo registrare alcuni segnali positivi. Come quelli che giungono dal Fondo di Garanzia per le imprese di autotrasporto, che ha raggiunto circa 200 richieste con percentuali di accoglimento delle domande elevatissime. E con alcune richieste mirate ad effettuare investimenti, e non solo quindi a risolvere crisi di liquidità. L’altro segnale arriva dal mondo delle fiere e dei saloni, con un’edizione del Solutrans francese che ha visto una grande partecipazione di pubblico. Piccoli segnali, certo, di fronte ad una crisi che sta investendo pesantemente il settore e causando la chiusura di molte imprese, ma pur sempre elementi che ci lasciano ben sperare in una prossima ripresa dell’economia e del settore. Fabio Montanaro

ANNO XII N° 126 - aprile 2010 COMITATO SCIENTIFICO PRESIDENTE: Raffaele Maria de Lipsis COMPONENTI: Giorgio Colato, Giorgio Valletta, Giorgio Berruti, Giuseppina Della Pepa, Francesco Del Boca, Enrico Bossa, Alessandro Massarelli, Stefano Montiroli, Alessandro Preda, Roberto Ciaccolini SEGRETARIO: Mario Allegrezza REALIZZAZIONE ARTI GRAFICHE BOCCIA Spa Via Tiberio Claudio Felice 7 84131 Salerno DIREZIONE-REDAZIONE 00198 ROMA Via Tevere 44 Tel. 06 85356494 - 06 68892416 (fax) redazione.tir@tin.it DIRETTORE RESPONSABILE Fabio Montanaro CAPO REDATTORE Massimo De Donato REDATTORE Yari Selvetella GRAFICA Giuliana Caniglia FOTO Luciano Tramontano SEGRETERIA Milva Pistoni Hanno collaborato a questo numero Massimo Albarello, Carlo Otto Brambilla, Angelo Ciaravolo, Gianluca Coda, Andrea Giuli, Michele Latorre, Franco Massimelli, Fabrizio Serafini, Ferdinando Tagliabue, Marco Tempestini, Marila Velardi PUBBLICITÀ Concessionaria esclusiva per la pubblicita settore automotive: Nuovi Periodici Milanesi s.r.l. Via Molise, 3 20085 Locate Triulzi (Milano) Tel 029048111 - Fax 0290481121 info@nuoviperiodicimilanesi.com www.nuoviperiodicimilanesi.com Paolo Cafieri paolocafieri@nuoviperiodicimilanesi.com Alessia Baietta alessiabaietta@nuoviperiodicimilanesi.com Ugo Cisternino ugocisternino@nuoviperiodicimilanesi.com Alberto Comparato albertocomparato@nuoviperiodicimilanesi.com Concessionaria per la pubblicità istituzionale ed extra settore: Daniela De Simoni agbroma.desimoni@gmail.com Tel 06 85356494 - Fax 06 68892416 STAMPA ARTI GRAFICHE BOCCIA Spa, Salerno EDITORE Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi Registrazione del Tribunale di Roma n° 547 del 18/11/98

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SCADENZE & DIVIETI APRILE/MAGGIO 2010 AL 20/3/2009

SCADENZE 16 aprile venerdì RITENUTA D'ACCONTO: versamento Irpef di marzo; IVA: versamento mensile di marzo; VERSAMENTI Inps, per i lavoratori dipendenti e per i dirigenti d'azienda, nonché Inps, a carico dei committenti, per i collaboratori coordinati e continuativi (ed assimilati), con la consegna dei relativi moduli, tutti riguardanti i compensi percepiti in marzo; INAIL: pagamento, per rinvio, dei premi 2010 per gli autisti. Ulteriori riduzioni in corso di emanazione potranno essere anche detratte da un ricalcolo delle rate del 17/05, 16/08 e 16/11, in caso di scelta del pagamento rateale. 20 aprile martedì IVA INTRACOMUNITARIA (leggere anche quanto scritto per la scadenza del 3 maggio); gli elenchi del primo trimestre 2010 vanno presentati entro il 25 aprile, o il 20 aprile se con supporto informatico. 30 aprile venerdì MUD semplificato: presentazione, alle Camere di Commercio nei casi previsti, delle dichiarazioni ambientali per l’anno 2009; ALBO SMALTITORI: pagamento del contributo annuale; MOD. 730: consegna ai datori di lavoro, sostituti d’imposta, della ricevuta della dichiarazione, della busta dell’otto per mille e di quella del 5 per mille; INPS: presentazione su supporto informatico dei modd. GLA delle retribuzioni 2009 corrisposte ai collaboratori coordinati e continuativi ed assimilati; MOD. 770/2010 semplificato ed ordinario: la presentazione informatica è rinviata al 31 luglio.

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IVA INTRACOMUNITARIA: i modelli su supporto informatico sono ammessi fino al 30 aprile. 3 maggio lunedì IVA INTRACOMUNITARIA: da maggio sarà possibile solo la presentazione telematica dei modelli da parte dei soggetti abilitati; qualora gli operatori nei quattro trimestri del 2009 abbiano effettuato operazioni per prestazioni rese o acquistate per un importo totale trimestrale non superiore a 50.000 euro, possono presentare gli Intrastat trimestralmente.

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INOLTRE... REVISIONI 2010 In base alla vigente normativa, vi andranno mensilmente assoggettati i seguenti veicoli da trasporto merci, o ad uso speciale, con ptt: superiore a 3,5 t (rev. annuale): gli autoveicoli, i rimorchi e i semirimorchi, non sottoposti a visita e prova (art. 75 del Codice della Strada) per l'accertamento dell'idoneità alla circolazione nel 2010, per i quali, nello stesso mese del 2009, risulti rilasciata per la prima volta la carta di circolazione o effettuata l'ultima revisione annuale regolare; non superiore a 3,5 t: come revisione quadriennale, gli autoveicoli, i quadricicli a motore, i motocarri ed i rimorchi, immatricolati per la prima volta entro il 31/12/2006, o, come revisione biennale, i veicoli, appartenenti alle classi appena indicate, revisionati nell'anno 2008, con esclusione di quelli che sono stati sottoposti a visita e prova (art. 75 del C.d.S.) per l'accertamento dell'idoneità alla circolazione nel 2009, o nel 2010. Il mese di riferimento è quello in cui è stata rilasciata per la prima volta la carta di circolazione nel 2006 o effettuata la revisione 2008 regolare. Tutti i veicoli per i quali venga accertata su strada la circolazione con la revisione scaduta dovranno essere sottoposti a visita e prova per l’accertamento dell’idoneità alla circolazione soltanto presso un Ufficio Provinciale del DTT, dal quale, in caso di esito favorevole, verrà restituita la carta di circolazione (e, quindi, con esclusione delle officine private autorizzate, nei casi ammessi). E’ previsto che, in sede di revisione, sia controllata la regolarità dell’iscrizione all’Albo degli Autotrasportatori. CONAI Entro il 20 di ogni mese, le imprese che vi sono tenute debbono presentare la dichiarazione imballaggi relativa al mese precedente. Vi sono altri adempimenti in corso d’anno. INPS Le imprese con dipendenti debbono provvedere all’invio esclusivamente telematico dei modelli Uniemens (che unificano i DM10 ed EMens dal 31 maggio per i contributi di aprile) e Durc (con firma elettronica) riguardanti le retribuzioni corrisposte nel mese precedente (scadenza fine mese). TRIBUTI dei quali è stato omesso il pagamento alla scadenza. Per il ravvedimento breve, possono essere sanati entro 30 giorni, con i relativi interessi e sanzioni. E’ stata ammessa anche l’Irap. CRONOTACHIGRAFO E TACHIGRAFO(Regolamenti 3821/85, 2135/98, con i loro Allegati I e IB, e 561/06). E’ obbligatorio esibire, nei controlli su strada, la documentazione (dischi e/o Carte del Conducente contenenti le registrazioni) riguar-

dante, oltre a quella in corso, le ultime 28 giornate di guida che la precedono (tali documenti vanno custoditi in azienda per almeno un anno, in formato cartaceo e/o informatico). Va anche esibito il modello in formato elettronico (Gazzetta Comunitaria L 330 del 16/12/09), attestante le assenze dei conducenti per malattia, ferie, congedo o recupero o erano in disponibilità, eseguivano altri lavori o conducevano veicoli non sottoposti a controllo per tali regolamenti. I moduli vanno conservati per almeno un anno in azienda e dagli autisti. I controlli sono estesi su strada e presso le aziende. Per il tachigrafo, il Regolamento Ue n. 1266/2009 ha emanato nuove disposizioni.

firma digitale del responsabile e di una marca da bollo con data stampata. CITTADINI EXTRACOMUNITARI Potranno ottenere l’attestato del conducente dalla Direzione Provinciale del Lavoro più vicina alla residenza del richiedente anche in attesa, dimostrata, del rinnovo del permesso di soggiorno. AUTOTRASPORTO PER CONTO TERZI È stato prorogato al 04/12/2011 il termine entro il quale le imprese con veicoli superiori a 1,5 t, che non vi hanno ancora provveduto perché finora esenti, debbono dimostrare, alle Province territorialmente competenti, il possesso dell’onorabilità e delle capacità professionale e finanziaria; diversamente saranno cancellate dall’Albo. Chi vorrà ottenere il ruolo di preposto d’impresa dovrà frequentare un corso di 150 ore, salvo gli esenti. Il Regolamento n. 1071/2009/CE del 21/10/2009 detta nuove norme con applicazione dal 04/12/2011.

SICUREZZA SUL LAVORO Le nuove norme (n. 149 articoli e 38 allegati) del D.Lgs. n. 106 del 03/08/09 (Supplemento Ordinario alla G.U. n. 180 del 05/08/09 e ripubblicato in Suppl. Ord. alla G.U. 180 del 05/08/09) e della Circolare INAIL n. 43 del 25/08/09 riguardano il lavoro nero, l’orario di lavoro e la sicurezza, anche con riferimento alla subvezione. Fra le sanzioni, è pre- SCHEDA DI TRASPORTO Devono esservi tutti i vista anche la sospensione dell’attività imprendi- dati del vettore, del committente, del caricatore, toriale (art. 14). del proprietario della merce, della merce trasportata (con pesatura), spazi per eventuali dichiaraIMPRESE DI TRASPORTO E’ istituito un sistema zioni (compresa la tentata vendita, poi provata di classificazione dei rischi in base al numero e dalla documentazione successiva allo scarico), alla gravità delle infrazioni commesse per le osservazioni varie, eventuali istruzioni e l’indicanorme sulla circolazione regolata dai tachigrafi e zione del luogo e data di compilazione e i dati del sulla sicurezza del lavoro. compilatore, con la sua firma. Essa deve accompagnare qualsiasi tipo di trasporto per conto CARTA DI QUALIFICAZIONE DEL CONDUCENTE terzi. Sostituiscono la SCHEDA i contratti di tra(CQC) (Direttiva N. 2003/59/CE recepita dal sporto scritti, contenenti tutti i dati previsti per D.Lvo 21/11/2005 n. 206, capo II). Trascorso il essa, con firma in data certa (Notai o pubblici termine del 10 settembre 2009 per la sua obbli- ufficiali, Agenzie delle entrate, Poste italiane gatorietà, essa ha validità quinquennale. Per il ecc.); la mancanza, in essi, di alcuni di tali dati rinnovo è necessario frequentare un corso di rende obbligatoria una Scheda di trasporto inteaggiornamento di 35 ore, suddiviso in periodi di grativa. La SCHEDA deve essere emessa anche almeno 7 ore, presso i soggetti autorizzati. per i trasporti effettuati a seguito di contratti stipulati in forma orale, nel rispetto delle tariffe NUOVO ORARIO DI LAVORO degli autisti minime obbligatorie. dipendenti. Per il D.Lgs. 19/11/07 n. 234, in Sostituiscono la scheda di trasporto tutti i docuG.U. 17/12/07 n. 292 e per la Direttiva menti ufficiali previsti per legge e dalle norme 2002/15/CE, tale orario, entrato in vigore dal comunitarie ed internazionali (ad esempio, la let01/01/08, è di 48 ore settimanali. Le annotazio- tera di vettura internazionale Cmr, documenti ni (P per la presenza giornaliera) vanno fatte doganali e di cabotaggio, il formulario per il tramensilmente nel Libro Unico del Lavoro (LUL) sporto dei rifiuti, ecc.). entro il 16 del mese successivo in base alle registrazioni tachigrafiche; la tenuta è di com- TRASPORTO RIFIUTI È stato istituito il Sistri per petenza dei consulenti, delle associazioni e dei il controllo della loro tracciabilità. Verranno esedatori di lavoro debitamente autorizzati. Tali guite informaticamente tutte le attuali formalità annotazioni possono essere differite di un cartacee, compreso il Mud. Entrata in vigore: mese. Sono previste sanzioni per la mancata 14/07/10 per le imprese con più di 50 dipendenistituzione, omessa tenuta e registrazione ti - 12/09/10 per le altre. (anche per la tardività), omessa esibizione e conservazione del Libro Unico. Per la tutela TRASPORTO MERCI IN AUTOSTRADA È stata della sicurezza dei lavoratori sono state rese recepita la direttiva 2006/38/CE sulla tassazione; più severe le regole della sua tenuta. È previsto gli importi dei pedaggi verranno decisi con sucun visto trimestrale con l’apposizione della cessivi decreti del ministero dei Trasporti.

ITALIA DIVIETI DI CIRCOLAZIONE per i veicoli con ptt superiore a 7,5 t: 18-25 aprile domenica dalle 8 alle 22 30 aprile venerdì dalle 16 alle 22 1 maggio sabato dalle 8 alle 22 2-9-16-23-30 maggio domenica dalle 8 alle 22 29 maggio sabato dalle 16 alle 22.

MONTE BIANCO Nel mese di aprile la circolazione notturna avviene a senso unico alternato per lavori di manutenzione. AISCAT Divieti di circolazione per i trasporti eccezionali nella rete autostradale: 30 aprile venerdì dalle 8 alle 16 3 maggio lunedì dalle 8 alle 14 Per i trasporti eccezionali, vigono limitazioni al transito diurno lungo le autostrade A4, A21, A13, A27.


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EUROPA DIVIETI DI CIRCOLAZIONE

RITENUTA D'ACCONTO: versamento Irpef di aprile; IVA Versamento mensile di aprile, del primo trimestre 2010 e, con maggiorazione, del quarto trimestre e del saldo annuale 2009 (per quest’ultimo è possibile anche il pagamento, con interessi, assieme ad Unico 2010, o a rate); VERSAMENTI Inps per i lavoratori dipendenti e per i dirigenti d’azienda, nonché Inps, a carico dei committenti, per i collaboratori coordinati e continuativi (ed assimilati), con la consegna dei relativi moduli, tutti riguardanti i compensi percepiti in aprile; INPS ARTIGIANI Pagamento del primo trimestre sul minimale. 31 maggio lunedì MOD. 730: presentazione ai CAF o ai professionisti abilitati; TASSA SULLA PROPRIETÀ: scadenza delle trascrizioni delle vendite, delle perdite di possesso e delle radiazioni, per autocarri, trattori stradali ed autoveicoli ad uso speciale e per trasporti specifici, al fine di evitare il pagamento del quadrimestre successivo.

ALTRE NOTIZIE AUSTRIA Nella A 12 vige il divieto di transito festivo per 24 ore. Nella A12, dal Km. 6,35 al Km. 72, in entrambe le direzioni di marcia, è vietata, dal 1° luglio 2009, la circolazione degli autoveicoli e loro complessi con peso massimo totale superiore a 7,5 t per il trasporto di determinati carichi compresi in un apposito elenco. Tale divieto verrà esteso, dal 1° gennaio 2011, anche al tratto di A12 dal Km. 72 al Km. 90 (è opportuno informarsi localmente). Dal 1° gennaio 2010 sulle autostrade austriache è obbligatoria l’istallazione, sui veicoli di peso lordo massimo complessivo superiore a 3,5 t, dell’apparecchiatura GO-BOX di proprietà della ASFINAG (a cui ci si può rivolgere per informazioni) per il calcolo del pedaggio combinato dei chilometri percorsi e della classe inquinante del veicolo.

APRILE 17 sabato A dalle 15 alle 24, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24, H dalle 22 alle 24; 18 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 19 lunedì GB dalle 00 alle 07; 24 sabato A dalle 15 alle 24, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24, H dalle 22 alle 24; 25 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 26 lunedì GB dalle 00 alle 07; 27 martedì SLO dalle 08 alle 21; 30 venerdì F dalle 22 alle 24, H dalle 22 alle 24, PL dalle 18 alle 22. MAGGIO 1 sabato A dalle 00 alle 22, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 24, GB dalle 13 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 24, PL dalle 08 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 2 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 22, PL dalle 08 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 3 lunedì GB dalle 00 alle 07, PL dalle 08 alle 22; 7 venerdì F dalle 22 alle 24; 8 sabato A dalle 15 alle 24, F dalle 00 alle 24, GB dalle 13 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 22 alle 24, PL dalle 18 alle 22, SK dalle 00 alle 22; 9 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 22, PL dalle 08 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 10 lunedì GB dalle 00 alle 07; 12 mercoledì A dalle 15 alle 24, F dalle 22 alle 24; 13 giovedì A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, F dalle 00 alle 22; 15 sabato A dalle 15 alle 24, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24, H dalle 22 alle 24; 16 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 17 lunedì GB dalle 00 alle 07; 22 sabato A dalle 15 alle 24, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24, H dalle 22 alle 24; 23 domenica A dalle 00 alle 24, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 24, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 24, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 24 lunedì A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 07, H dalle 00 alle 22; 29 sabato A dalle 15 alle 24, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24, H dalle 22 alle 24, PL dalle 18 alle 22; 30 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 22, PL dalle 08 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 31 lunedì GB dalle 00 alle 24. ROMANIA (festività nazionali nel bimestre: 19 e 20 aprile, 1 maggio) - In tutta la rete stradale nazionale, per i trasporti che superano i pesi e le dimensioni autorizzate, esiste il divieto di circolazione dalle ore 00 alle ore 24 per i sabati, le domeniche e le feste nazionali; per i trasporti di merci pericolose esistono divieti notturni dalle 22,00 alle 05,00 e dalle ore 00 alle 24 per i sabati, le domeniche e le feste nazionali (richiedere autorizzazioni in loco). Esiste un calendario di divieti per strade, con particolari orari. BULGARIA (festività nazionali nel bimestre: 19 e 20 aprile, 1, 6 e 24 maggio) Per i veicoli pesanti è stato istituito il pagamento dei pedaggi per il transito sui ponti del Danubio, sulle principali strade statali (oltre 18.000 Km) e sulle autostrade (oltre 300 Km) mediante vignet-

POLONIA Vi sono limitazioni alla circolazione per le autostrade e simili. SLOVENIA Per veicoli superiori a 7,5 t o lunghi più di 14 m vi sono altre limitazioni per strade e regioni, e, per la Maribor-Dolga vas, con particolari orari e periodi. E’ possibile il pagamento dei pedaggi anche con telepass. UNGHERIA è obbligatorio il pedaggio, mediante l’acquisto degli appositi bollini, anche nel tratto autostradale M5 (Budapest - Kecskemet Kiskunfèlegyhaza). REPUBBLICA CECA I pedaggi autostradali si corrispondono con coupon acquistabili sul posto; sono previste sanzioni per i trasgressori.

FRANCIA Per tutto l’anno, vi sono altre limitazioni per regioni, strade o sensi di marcia e partico- SLOVACCHIA I pedaggi vanno corrisposti con vignettes, anche annuali, in vendita sul posto, lari norme per il cabotaggio. presso i valichi di frontiera, gli uffici postali e le GRAN BRETAGNA È stata istituita la Low Emission stazioni di servizio. Dal 01/01/2010, su alcuni Zone (LEZ) per la circolazione a Londra. I giorni e tratti autostradali, per i veicoli con p.l.c. supegli orari dei divieti riguardano solo la viabilità ordi- riore a 3,5 t, in sostituzione delle vignettes, naria attorno a Londra e sobborghi, nelle aree andranno istallati gli apparecchi OBUs (acquiamministrate dal Piano dei trasporti della Grande stabili sul posto) che permetteranno al nuovo Londra. In tutto lo Stato verrà richiesto su strada sistema satellitare di determinare la posizione e di calcolare l’eventuale pedaggio. un campione del carburante per controlli. È vietato il trasporto di merci pericolose dalle SPAGNA Esiste un calendario per i giorni festivi ore 18 alle ore 21 dei venerdì, dei prefestivi e regionali, per il Paese Basco e per le merci peri- delle domeniche (è opportuno informarsi in loco). colose.

tes, in vendita ai valichi di frontiera. Le tariffe, in euro, sono stabilite in base agli assi (2, 3 o più) e ai tempi. Sono previste sanzioni per i trasgressori. LITUANIA (festività nazionali nel bimestre: 4 e 5 aprile, 1 maggio) E’ stato stabilito il pagamento di vignettes (in luoghi opportunamente segnalati) per gli autocarri che percorrono la primaria rete stradale (comprese le strade principali dalla A1 alla A18) contrassegnata dalla struttura rossa. PORTOGALLO (festività nazionali nel bimestre: 2, 4 e 25 aprile, 1 maggio) vi sono limitazioni che riguardano i veicoli superiori a 3,5 t, quando trasportano merci pericolose (trasporti internazionali ADR inclusi): - divieto di transito nel ponte sul fiume Tago, ogni giorno, comprese le domeniche e le festività nazionali, dalle ore 05,00 alle ore 02,00 del giorno seguente; - per tutto l’anno, in molte gallerie (elencate), prima delle quali l’uscita obbligatoria dalle strade è segnalata a 1500 metri dalla bretella; - dalle ore 18,00 alle ore 21,00 dei venerdì, dei prefestivi, delle domeniche e delle festività nazionali, per una serie di strade elencate;

- dalle ore 07,00 alle ore 10,00 dei lunedì (eccetto durante i mesi di luglio e agosto) nelle vie principali (elencate) di accesso dentro Lisbona e Porto. - vi sono eccezioni e speciali autorizzazioni. - esistono locali limitazioni orarie di traffico all’interno delle città di Lisbona e Porto. GRECIA (festività nazionali nel bimestre: 2, 4 e 5 aprile, 1 e 24 maggio) esiste un calendario dei divieti, per due gruppi di strade e per direzione di marcia, riguardante i veicoli con carico utile superiore ad 1,5 t. LUSSEMBURGO (festività nazionali nel bimestre: 4 e 5 aprile, 1, 13, 23, 24 maggio) esiste un calendario per strade e direzione di marcia. BELGIO (festività nazionali nel bimestre: 4 e 5 aprile, 1, 13, 23 e 24 maggio). DANIMARCA (festività nazionali nel bimestre: 1, 2, 4, 5 e 30 aprile, 13, 23 e 24 maggio). OLANDA: (festività nazionali nel bimestre: 4, 5 e 30 aprile, 13, 23 e 24 maggio). Non si ha notizia di calendari di divieti di circolazione per CIPRO, ESTONIA, LETTONIA, MALTA.

IN ALTRI STATI i divieti riguardano solo determinate zone o strade, oppure sono indicati con una specifica segnaletica stradale. BIELORUSSIA (Festività nazionali nel bimestre: 1 e 9 maggio). È necessario chiedere preventivamente informazioni sui limiti di transito per massa e per i carichi sugli assi dei mezzi di trasporto in transito sulle strade ed autostrade e sulle eventuali limitazioni festive. NOTE A causa di possibili cambiamenti delle limitazioni alla circolazione stabilite dalle autorità locali, è sempre consigliabile informarsi adeguatamente prima della partenza. LEGENDA A = AUSTRIA; CH = SVIZZERA; D = GERMANIA; E = SPAGNA; F = FRANCIA; GB = INGHILTERRA, GR = GRECIA; CZ = Repubblica Ceca: autocarri superiori a 7,5 t e complessi superiori a 3,5 t; H = Ungheria: veicoli superiori a 7,5 t; PL = Polonia: veicoli superiori a 12 t; SK = Slovacchia: veicoli superiori a 7,5 t; SLO = Slovenia; RO = ROMANIA; BG = BULGARIA; LT = LITUANIA. DIVIETI DI CIRCOLAZIONE NOTTURNA A dalle ore 22 alle ore 05, con esenzione dei veicoli e loro complessi (Ptt. superiore a 7,5 t) con contrassegno L. In A12, dalle ore 20 alle ore 0,5, dal 1° novembre al 30 aprile, nel tratto Kufstein-Zirl, esclusi gli Euro 5 ed Euro 6 (con e senza rimorchio), per i quali il divieto inizierà, rispettivamente, il 31/10/2010 ed il 31/10/2014. CH dalle ore 22 alle ore 05. GB (per i veicoli con Ptt superiore a 18 t e per determinate strade): dal lunedì al venerdì dalle ore 21 alle ore 07 (sabato e domenica: dalle ore 13 del sabato alle ore 07 del lunedì). F per i veicoli superiori a 3,5 t e per determinate strade: dalle ore 22 alle ore 6 di tutti i giorni.

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17 maggio lunedì INAIL: versamento della seconda rata, con interessi; l’eventuale detrazione di riduzioni per gli autisti è possibile attraverso il ricalcolo di questa e/o delle successive del 16/08 e 16/11, in caso di scelta del pagamento rateale;


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EUROPA

Trasporti: la linea dell’Europa Prosegue il dibattito sugli orientamenti della Ue sul settore: dalla posizione del nuovo commissario ai nuovi poteri del parlamento, alla comodalità efficiente di Alfonso Marroni

’ambiente e le sue correlazioni rappresenteranno i problemi prioritari e fondamentali nonché il condizionamento di tutta la politica europea. Politica non più disegnata a comparti ma concepita come un unico quadro. Il timore è quello sollevato sia dall’attuale Commissario ai Trasporti, vicepresidente della Commissione Kallas, sia dal precedente On. Tajani. Lo sviluppo deve andare di pari passo con un elevato livello di protezione ambientale, facendo ben attenzione però a che il tutto non si traduca in una penalizzazione dei trasporti in Europa. Il che equivarrebbe a una penalizzazione dell’intero sistema economico del continente. Non a caso il Commissario Kallas, nel corso della sua audizione/esame alla Commissione trasporti del Parlamento Europeo, ha risposto alle pressanti domande sulla internalizzazione dei costi esterni, ribadendo la sua condivisione dell’iniziativa ma evidenziando al contempo che molti sono i problemi da risolvere per non penalizzare il tra-

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Non è sempre vero che l’utilizzo di modalità alternative alla strada rappresenti una fonte di minore inquinamento

sporto stradale. Tra l’altro, proprio lo studio realizzato dalla Commissione europea utilizzando il modello Transtool (di cui abbiamo parlato nell’ultimo numero di Tir), è giunto alla conclusione che un aumento medio del 3% dei costi del trasporto stradale (tra un minimo di 1,8% e 5,2%) produrrebbe

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FRANCIA: sicurezza stradale in primo piano Il Primo Ministro Francese e il ministro dei Trasporti hanno presentato un nuovo Comitato interministeriale per la sicurezza stradale” voluto per far fronte alla incidentalità, che ha registrato nel 2009 una riduzione di soli 13 morti rispetto all’anno precedente (4262 contro 4275). Guerra dunque a velocità, alcool e droga. Le norme sui controlli della velocità, in particolare, registrano un forte irrigidimento segnalaione dovuto all’eliminazione dei dispositivi fino ad oggi previsti 400 metri prima, che sono stati portati a due chilometri e con una indicazione meno precisa: “conrollo radar frequente”. Questo comporterà più controlli a distanza ravvicinata. Accettati anche i sistemi di controllo della velocità media, i cosiddetti “Troncon”. Con tale norma la Francia si adegua a quanto già previsto da Germania, Italia e Norvegia. Mentre il sistema di segnalazione meno garantista entrerà in funzione progressivamente a partire già da quest’anno, il “Troncon” sarà disponibile a partire dal prossimo anno. Giro di vite anche per i controlli sulla droga e sull’alcool. Controlli puntuali sulle strade ed etilometri che potranno essere resi obbligatori in tutti i locali nei quali si consumano alcolici.

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una riduzione del traffico stradale dello 0,7%. Il che significa che un rilancio della ferrovia con questa leva, per raggiungere risultati condivisibili, comporterebbe un appesantimento notevole dei costi del trasporto stradale. Lo stesso Presidente della Commissione europea, nel suo discorso d’insediamento fatto al Parlamento Europeo, ha posto come elemento prioritario della sua politica per il quinquennio l’abolizione del dumping sociale. Che i problemi affrontati sin qui in ottica di protezionismo delle modalità meno inquinanti ma meno efficienti, prime fra tutte le ferrovie europee, si stiano dimostrando deboli e controproducenti è dimostrato da alcuni fatti accaduti negli ultimi tempi. Lo sviluppo previsto e la necessità di rispondere ad esigenze dei cittadini e delle imprese europee destinate ad aumentare, richiedono infatti


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NOTIZIE UE concetti evidenziando al contempo che gli strumenti per rendere più sostenibile il trasporto passano attraverso una serie di interventi che vanno dalla decarbonizzazione del settore, all’internalizzazione dei costi esterni ma per tutte le modalità e destinando gli introiti solo al settore trasporti. A riguardo delle ferrovie, pone un impegno di riduzione del consumo di energia elettrica ad esempio. Mentre per il trasporto aereo è richiesta una riduzione delle emissioni inquinanti del 20% di qui al 2020. La posizione del Relatore al Parlamento Europeo ribadisce peraltro una difficoltà già emersa in Consiglio dei ministri dei Trasporti. In quella sede non è stata raggiunta l’unanimità richiesta per definire un parere sulla comunicazione della Commissione sul futuro dei trasporti, proprio per l’opposizione di alcuni Paesi che hanno evidenziato le conseguenze negative che si avrebbero in tale settore se si continuasse a spingere verso un trasferimento modale basato sulla penalizzazione del trasporto stradale. Non penalizzazioni o sanzioni, aggiunge il Relatore del PE, ma finanziamenti a aiuti, nel rispetto ovviamente delle regole europee onde evitare una distorsione della concorrenza. Da un punto di vista squisitamente tecnico, inoltre, i risultati migliori nel-

“non concorrenza tra le varie modalità di trasporto ma reciproco completamento”

di trasporto ma sul reciproco completamento” che deve utilizzare al massimo le efficienze dei singoli modi. In altri termini viene rigettato l’ormai vecchio luogo comune del trasferimento delle merci dalla strada alla rotaia. Il tutto nella considerazione che “gli obiettivi fissati nel libro bianco del 2001 sono stati raggiunti solo parzialmente”. Il Relatore insiste su questi

le emissioni dei veicoli sono stati già raggiunti con l’Euro 6. E’ importante osservare che i veicoli di tale categoria, se è vero che emettono meno particolato, è pur vero che evidenziano un maggiore consumo, il che non è proprio il massimo in ottica ambientale. A ciò va aggiunto che non esistono al momento e per i prossimi trenta anni almeno, soluzioni che permettano l’utilizzo di carburanti alternativi per i veicoli trasporto merci in traffico interurbano. Non la soluzione elettrica, perché non adeguata di scarsa autonomia e di poca potenza. Non gli alternativi, considerato che i gasoli generati da prodotti agricoli sono oggetto di accuse pesanti per le implicazioni che hanno avuto nella riduzione della pro-

Presidenza Belga del Consiglio Obiettivo prioritario della Presidenza belga per il secondo semestre dell’anno sarà l’internalizzazione dei costi esterni. Dopo un anno di sospensiva dovuta alle posizioni delle Presidenze Svedese e Spagnola, il dossier sarà ripreso nel corso di ben tre riunioni del Consiglio dei ministri dei Trasporti fissate per il 15 settembre, il 15 ottobre e il 1 dicembre. La Presidenza belga sostiene infatti che far pagare al trasporto stradale i costi esterni che genera è un elemento chiave della politica dei trasporti. Belgio: ecocombi Il Belgio appare intenzionato a dare inizio alla sperimentazione degli ecocombi, le combinazioni da 25,50 metri. 28 imprese di autotrasporto hanno presentato 36 itinerari possibili, dei quali l’Agenzia delle Strade e della Circolazione ne ha ritenuto ammissibili 14. Su altri 9 itinerari sono emersi problemi di circolazione. 13 sono stati esclusi. Il che significa appunto che l’orientamento è quello di procedere in tempi brevi ad autorizzare la sperimentazione di tali combinazioni. ovenia: mborso ccise l’aumento elle accise ul gasolio er autotraone, ha fatto riscontro una norma che consente la richiesta di rimborso dell’importo calcolato tra il livello delle accise nel Paese e quello minimo definito dalle Direttive della Ue. E’ possibile richiedere il rimduzione di foraggi. Non il metano o il GPL, che comporta appesantimenti notevoli con ovvia riduzione delle portate, scarsa autonomia e scarsa erogazione di potenza. A tutto ciò va aggiunta la mancanza di aree di servizio dedicate. Cosa fare, allora? Forse una risposta ancorché parziale arriverà dal Libro Bianco sul futuro dei trasporti in fase di preparazione alla Commissione Trasporti e che coprirà il decennio 2010-2020. Per ora i Libri Bianchi si sono rivelati deboli e scarsamente lungimiranti. Non è escluso che, considerata anche l’esperienza Svizzera, non si passi decisamente a sostenere un aumento dei pesi massimi ammessi dei veicoli mantenendo inalterata l’at-

borso per un massimo di euro 102,00 per 1000 litri di gasolio per il 2010, sia mensilmente sia annualmente. La documentazione da compilare e le modalità di presentazione delle domande di rimborso sono visualizzabili sul sito delle Dogane slovene all’indirizzo di posta elettronica seguente. www.carina.gov.si/en/news Ue: programma Marco Polo E’ stato pubblicato il bando per concorrere alla assegnazione di finanziamenti comunitari volti al contenimento del trasporto stradale e al conseuente utilizzo modalità alrnative. Il udget è doto di 64 mioni di euro. variata l’inp euro 2 ogni 500 t/km di merci trasferite dalla strada ad altre modalità di trasporto.Il termine per la presentazione delle domande è il 18 maggio. Gran Bretagna: sicurezza stradale Il ministero dei Trasporti inglese ha pubblicato i dati relativi alla incidentalità registrati nel 2008. 230.905 gli incidenti e 28.572 morti con una diminuzione del 7% in entrambi i casi tra il 2008 ed il 2007. Raggiunto l’obiettivo definito dal Governo inglese per il 2010 rispetto alla media del periodo 1994/1998. Un ulteriore riduzione del 33% al 2020 è stato definito nell’aprile 2009. Nel trasporto pesante, nel 2008 raffrontato al 2007, è stata registrata una riduzione del 44% nella mortalità e del 58% nel numero delle persone gravemente ferite. tuale architettura. Aumentare l’efficienza del trasporto stradale significa non solo migliorare le sue caratteristiche “ambientali” e ridurre l’intensità del trasporto, riducendo cioè in particolare i viaggi a vuoto e quelli inutili o superflui. Significa anche e fondamentalmente aumentare il carico utile pagante, cioè la portata che si può ottenere aumentando il peso totale a terra ferma mantendendo la tara. Si aggiunge al riguardo che anche in Belgio è in fase di partenza, nelle prossime settimane, la sperimentazione degli ecocombi. 28 imprese di autotrasporto hanno già presentato 36 percorsi di prova dei quali 14 sono stati accettati.•

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un sistema trasporto adeguato, efficiente, elastico e duttile. Non è sempre vero che l’utilizzo di modalità alternative alla strada rappresenti una fonte di minore inquinamento. Ecco perché, anche al Parlamento Europeo, si sta facendo strada un concetto nuovo basato da un lato sulla consapevolezza che il trasferimento modale nel settore del trasporto merci non è mai avvenuto ma che sia da considerare un “concetto obsoleto” come ha affermato il Relatore del progetto di decisione sul futuro dei trasporti 2009/2096 del 2/2/2010, On. Grosch: “comodalità efficiente” perché “non si basa sulla concorrenza tra le varie modalità


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Dati certi per il settore Nonostante l’impegno e gli sforzi delle istituzioni, mancano ancora dati certi sull’autotrasporto, a partire dalla consistenza del conto proprio di Giorgio Valletta

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L’eredità dell’Eam Negli anni del dopoguerra, un manipolo di politici ritenne di costituire un nuovo Ente per accompagnare la ripresa e la crescita del giovane autotrasporto italiano. Poi negli anni – come è sempre accaduto – l’Ente (Eam, così si chiamava) finì col rimanere senza soldi non

avendo fra l’altro avvertito la necessità iniziale di prevedere quote obbligatorie per legge per le importanti attività da svolgere in favore della categoria. E dire che il ministro, che poi dovette evitare la bancarotta, per aderire a pressioni di tanti suoi colleghi di partito, riuscì così bene nell’operazione che passò alla storia come il ministro che per primo sciolse un ente che doveva essere salvato. Quando, in attuazione del decentramento, si passarono le competenze in tema di autotrasporto di merci alle Province, forse si doveva pensare alla costituzione di un Ente ben organizzato che potesse ristrutturare e gestire un settore lavorativo cui viene riconosciuto ed attribuito un 7% del PIL. Oggi, con segnali di recessione ancora presenti e una bassa domanda di trasporto, eventuali opportunità positive vengono ricercate da tutti gli attori del trasporto, così come fanno gola agli attori eventuali disponibilità che il Governo ritenesse di utilizzare per calmierare e sostenere il trasporto di merci. In questo tipo di logiche alle volte avviene anche che si trascurino le percentuali note delle quantità trasportate nelle varie modalità. Del resto siamo al punto che i dati relativi alle imprese iscritte all’Albo e che esercitano non sono sempre attendibili e ciò perché certe operazioni di bonifica e di monitoraggio in certe aree non sono ancora terminate. Questo vuole dire che il Governo non ha contezza del numero delle imprese di trasporto attive, e che solo approssimati-

vamente può cercare di sapere quanti veicoli sono attualmente in circolazione, quale è il tonnellaggio potenziale trasportabile e quale è il fabbisogno di carburante. E qui siamo in presenza di un Albo che un bel po’ di dati li fornisce: ma proviamo a pensare al settore del trasporto in conto proprio che si pone di per sé come un raffinato enigma. Eppure l’importanza dei dati relativi all’ambiente, al traffico, alla incidentalità, così come per il trasporto per conto di terzi, è nota: debbono essere elaborati se vogliamo porre in essere iniziative serie per una mobilità sostenibile. Pensiamo a quanto “conto proprio” circola ad esempio nelle aree urbane e quanto si

potrebbe fare per ottimizzarlo riducendo quindi gli effetti indesiderati. A volte sarebbe sufficiente incentivare la cooperazione o l’uso di veicoli ecologici. Nel settore del trasporto in conto proprio ci sarebbe veramente molto da fare e vi è più che una speranza, se si pensa alla ripetuta comunione di intenti che viene garantita dagli Amministratori locali, dai responsabili delle Province e sicuramente dal Comitato Centrale dell’Albo. In pratica, se queste componenti, cui va aggiunto il Dipartimento dei Trasporti, uniscono le loro iniziative, in tempi brevi potrebbero ristrutturare e riorganizzare il settore del trasporto in conto proprio.•

DODICI RUOTE in viaggio con i professionisti del volante Aumenta l’offerta informativa del Comit Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori. Cresce e si trasforma lo spazio realizzato in convenzione con il canale Rai Isoradio Dodiciruote, in viaggio con i professionisti del volante, è il titolo del nuovo rotocalco radiofonico sul mondo dei trasporti in onda in diretta dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 15.00. Curata da Fabio Montanaro e Massimo De Donato, la nuova trasmissione dà spazio ai protagonisti del settore e agli approfondimenti su tutti gli aspetti del mondo dei trasporti e della logistica, grazie anche ai contributi di giornalisti specializzati che affrontano temi che spaziano dalle normative alla tecnica, alla salute, alla storia e alle curiosità dal mondo del camion. Come sempre gli ascoltatori possono intervenire in trasmissione chiamando il numero verde 800.050.777, inviando un sms al numero 333.781303 o scrivendo una email a dodiciruote@rai.it.

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algrado l’impegno del Dipartimento Trasporti del ministero, delle Province e del Comitato Centrale dell’Albo ancora c’è molto da studiare e da monitorare per avere maggiore conoscenza dell’autotrasporto di merci italiano. La mancanza di chiarezza riguarda sia il trasporto professionale sia quello in conto proprio. Quest’ultimo tipo di autotrasporto vive allo stato brado e si riproduce sostenuto dalla necessità imprescindibile di rendere possibile il lavoro ed il valore aggiunto di tante imprese. Il trasporto professionale, o per conto di terzi, è in grande sofferenza organizzativa, aggravatasi con il decentramento amministrativo di qualche anno fa. A fronte di questa nuova attività non si ritenne, infatti, di dover dotare le Province di personale e di fondi necessari al nuovo enorme carico di lavoro. Di questa pesante realtà si resero conto molte Province, che portarono avanti le nuove competenze solo per non essere inadempienti all’obbligo imposto dallo Stato, ma senza poter fare nulla per dare vita ad una ristrutturazione delle norme e delle procedure per rendere funzionale il settore dell’autotrasporto merci.


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onostante gli sforzi concentrati nel rush finale, alla fine il traguardo non è stato ancora raggiunto. Durante tutto il mese di marzo sono proseguiti gli incontri del tavolo tecnico in cui il Governo - dopo l’intesa del primo dicembre 2009 - si è posto come mediatore tra le esigenze delle imprese di autotrasporto e quelle delle aziende committenti. Il serrato calendario dei lavori prevedeva che, entro la fine del mese, si giungesse alla sottoscrizione di un documento condiviso, nell’interesse comune di dare nuovo slancio alla competitività del settore, al rispetto delle regole, alla salvaguardia di realtà imprenditoriali messe in serio pericolo dal procedere della crisi economica globale. Un tentativo molto importante se si considera che, nel corso degli anni, da più parti è emersa l’esigenza di abbandonare le logiche emergenziali, mettendo invece mano ai nodi strategici, risolvendoli una volta per tutte e puntare così al futuro. Insomma una svolta che lo stesso sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti Bartolomeo Giachino, artefice di questo confronto, non ha esitato a definire “storica”, tanto più che la logica ampiamente concertativa che è stata adottata stavolta permette una triangolazione tra gli impegni generali del Governo e quello delle due parti in causa. “Sarebbe il primo accordo firmato contestualmente da Governo, autotrasporto e committenza - ha dichiarato Giachino - e dovrebbe porre fine ad un ciclo caratteriz-

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squali,i propri organi direttivi. “L’Unatras si legge in un comunicato diffuso all’indomani dell’incontro - ha valutato insoddisfacenti le bozze di normative consegnate dal Rappresentante di Governo, assolutamente non funzionali al raggiungimento degli obiettivi concordati col Protocollo d'Intesa. Struttura del contratto, tempi di pagamento, attestazione di regolarità contributiva, accorciamento della filiera e corresponsabilità di tutti i soggetti all'interno della stessa: questi sono gli elementi essenziali per garantire operazioni di trasporto nel rispetto della sicurezza sociale e della circolazione”.

Ma il confronto non si ferma Nonostante lo strappo di Unatras l’incontro è proseguito con tutte le altre rappresentanze degli autotrasportatori e dell’utenza. Sono otto i punti individuati come temi decisivi di confronto: modifiche al Dlgs 286/05, tempi di pagamento, accordi volontari, pallets, riduzione della filiera, tempi di carico e scarico, aste elettroniche, contratti spot. Su questi temi si è continuato a lavorare, ma chiaramente non è stato possibile addivenire alla redazione di un documento finale condiviso. Il confronto, comunque, non si ferma: il sottosegretario Giachino ha fissato, per il 7 aprile, una nuova riunione del tavolo per proseguire nella ricerca di soluzioni accettate dalle parti in causa. Trattative in bilico, dunque, ma si continua nella ricerca di una soluzione. A rigor di logica, re-

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zato da una cronica debolezza dell'autotrasporto, che lo spingeva a rivendicare stanziamenti dallo Stato sotto la pressione del fermo. Non ci siamo tirati indietro, visto che quest'anno abbiamo stanziato 700 milioni per il settore, ma vogliamo cambiare pagina”.

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Unatras abbandona le trattative Questa pagina storica, tuttavia, non è stata ancora scritta. Alla riunione del 31 marzo scorso, infatti, ultimo termine utile per la chiusura della vertenza, dopo che il sottosegretario Giachino ha presentato le ipotesi di mediazione sui temi oggetto del confronto chiedendo alle parti di esprimere le loro valutazioni, il coordinamento di associazioni che fanno capo a Unatras si è dichiarato insoddisfatto sul metodo e sulle proposte e ha abbandonato il tavolo di confronto riservandosi di convocare, subito dopo la pausa per le festività pa-

Il tavolo tecnico tra associazioni di categoria, committenza e Governo è giunto ad una svolta. Doppiato il termine del 31 marzo, previsto a breve un nuovo incontro. La delegazione di Unatras lascia il tavolo delle trattative, ma il confronto rimane aperto sta ora da vedere se Unatras deciderà una linea di protesta dura e se questa eventuale protesta sarà un ostacolo definitivo al raggiungimento dell’intesa o se queste associazioni decideranno di sedersi di nuovo al tavolo della trattativa per giungere quell’accordo a cui si lavora dalla fine del 2009.

Responsabilità di filiera Non è facile sintetizzare tutte le complesse questioni di cui si è fatto carico il tavolo tecnico; è tuttavia possibile individuare alcuni nodi centrali, a cominciare dalla

cosiddetta responsabilità di filiera e dal documento che dovrebbe garantirla: la scheda di trasporto. Per affrontare questo nodo sono stati invitati al tavolo anche i vertici della Polstrada. Il principio di una condivisione di tutti gli attori della movimentazione di merci, infatti, è stato già affermato, ma rimane aperta la questione delle modalità operative di applicazione della scheda di trasporto: la scheda dovrebbe identificare le responsabilità dei soggetti della filiera in caso di infrazioni gravi, ma non tutte le associazioni ritengono che l'attuale nor-


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INCENTIVI DAL GOVERNO PER RIMORCHI E SEMIRIMORCHI Varato il decreto attuativo che rende operativi i contributi a partire dal 6 aprile

mativa sia sufficiente a istituire un vero regime di corresponsabilità.

I tempi di pagamento La crisi c’è e morde ancora. La possibilità di contare su una tempistica certa per i pagamenti viene considerata da molte aziende come decisiva per poter continuare a stare sul mercato. Oggi vengono spesso denunciate situazioni in cui il pagamento arriva anche dopo quattro o cinque mesi. Tra le proposte c’è chi chiede di stabilire un tetto massimo di trenta o sessanta giorni, un’abitudine peraltro già diffusa a livello europeo. La scelta comunque di porre un limite sembra essere condivisa tra committenti e trasportatori, ma restano differenze sulle sanzioni da applicare in caso di mancato rispetto. I tempi di attesa Si cerca di introdurre il principio per cui il vettore che viene lasciato ad aspettare per il carico e lo scarico della merce debba essere pagato. Anche in questo caso in linea di massima tutti d’accordo, anche se manca un’intesa sulla franchigia e su eventuali sanzioni da comminare. Ovvio che i committenti chiedano una maggiore elasticità e gli autotrasportatori una maggior certezza sui tempi del loro lavoro, magari con un meccanismo automatico che coinvolga il committente senza dover ricorrere ad autorità terze. I tempi di guida Il sottosegretario Giachino ha presentato alle parti uno schema normativo in cui si introduce la gradualità della sanzione in caso di mancato rispetto dei tempi di guida e di riposo. Non appare congruo, infatti, che la sanzione comminata a un’autista se supera di un solo minuto i tempi previsti sia la stessa a cui è sottoposto chi continua a guidare per diverse ore. Se ne parla in sede di riforma del Codice della Strada ma, come si sa, le modifiche sono tuttora al vaglio delle Camere. Si cerca dunque una via d’uscita al tavolo trilaterale. La proposta del ministero prevede che nel caso in cui l'autista non rispetti il tempo di guida e di riposo giornaliero in una percentuale inferiore al 10% debba ricevere una sanzione pecuniaria ridotta e possa non essere sottoposto alla decurtazione dei punti patente. Ci sarebbe invece un aggravamento delle sanzioni attuali nel caso in cui si superino i tempi consentiti di oltre il 20%.

Arrivano nuovi incentivi dal Governo per aiutare la compatibilità ambientale degli acquisti compiuti dagli italiani e le nostre attività imprenditoriali. Trecento milioni di euro: a tanto ammonta l’impegno dell’Esecutivo. L’obiettivo è da un lato quello di favorire l'acquisto di prodotti innovativi e a basso consumo energetico, coinvolgendo più di un milione di famiglie, dall’altro migliorare la sicurezza del lavoro per imprese di vari settori produttivi e per gli agricoltori. Questi aiuti sono operativi dal 6 aprile scorso grazie al decreto attuativo firmato dal ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, di concerto con il ministro dell'Economia Giulio Tremonti e con il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo. Nel provvedimento vengono definite quali sono le modalità per avere accesso agli incentivi. Il ministro Scajola, tra l’altro, ha garantito che la concessione di questi benefici sarà molto semplice: con una telefonata o una semplice operazione al computer del rivenditore, sarà attivo lo sconto. Al cliente viene infatti praticata una riduzione del prezzo di acquisto della stessa entità dell'incentivo – fino a un importo limite predeterminato. A operare lo sconto è direttamente il negoziante, al netto di eventuali sconti commerciali. Lo aiuta in questa attività un call center gestito da Poste italiane che, oltre a informare i consumatori, comunicherà al venditore la capienza dell'incentivo all'atto della richiesta da parte dell’acquirente. Lo spirito del provvedimento è soprattutto quello di incentivare la rottamazione di un articolo che, dal punto di vista del rispetto di parametri ambientali, ha fatto il suo tempo. Una regola confermata anche per la parte di questi contributi destinati al mondo dei motori: otto milioni a favore dell'acquisto di

rimorchi e semirimorchi per gli autotrasportatori e 12 milioni per l'acquisto di ciclomotori. A chi compra nuovi rimorchi spetta un bonus di 1.500 euro, se si rottamano rimorchi con più di 15 anni di età e senza sistema di frenata Abs, a patto che si acquisti un nuovo rimorchio a timone o ad assi centrali, categoria 04. Il bonus sale a 2mila euro se oltre all'Abs, il nuovo rimorchio prevede anche sistemi di controllo elettronico della stabilità. Il contributo arriva invece a tremila (senza Esp) o quattromila euro (con Esp) per l'acquisto di un semirimorchio di categoria 04 con Abs e se allo stesso tempo si da via un semirimorchio con più di 15 anni e senza Abs. Aiuto anche al settore della nautica: l’incentivo sui motori arriva fino a mille euro, ma è stato previsto anche un bonus per scafi da diporto dotati di flangia perimetrale, che copre fino al 50% del prezzo di acquisto e fino a un massimo di 200mila euro per azienda e un incentivo per l'acquisto di stampi per la laminazione sottovuoto degli scafi da diporto. Sempre per quanto riguarda i trasporti si può acquistare un ciclomotore Euro 3 con motore fino a 400 cc di cilindrata o con potenza non superiore a 70 kw, se si rottama contestualmente l'usato Euro 0 o Euro 1. Per l'acquisto di motocicli elettrici o ibridi non è richiesta la rottamazione e il contributo è automatico. Molti altri e a tutto campo i settori coinvolti: case eco-efficienti, Internet veloce per i giovani, con 50 euro di contributo per i giovani fra i 18 e i 30 anni per una nuova attivazione di banda larga, cucine componibili, apparecchi a biomassa.

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Il parere delle associazioni In questi giorni al via le consultazioni interne alle rappresentanze, alla ricerca di nuove soluzioni per il confronto

Alberto Armuzzi (Coordinamento cooperativo) Nonostante una parte significativa della rappresentanza degli autotrasportatori abbia abbandonato le trattative del 31 marzo, abbiamo continuato la riunione. Poiché, tuttavia, è in gioco la produzione di un documento importante, abbiamo ritenuto di sospendere la riunione e rimandare a dopo Pasqua il confronto. Entrando nel merito della questione, il Coordinamento Cooperativo si augura che alla prossima occasione ci si presentino vere proposte concrete e non solo, com’è accaduto l’ultima volta, un elaborato ancora da definire. Per quanto ci riguarda faremo le nostre osservazioni e speriamo che vengano accolte. Siamo pronti al confronto con tutte le parti.

Francesco Del Boca (Confartigianato Trasporti) È inaccettabile che dopo tre mesi di trattative si arrivi alla scadenza con delle bozze ancora tutte da definire. Queste accolgono solo in minima parte le nostre richieste e per di più sono state presentate come semplici proposte per la discussione e non come impegni del Governo. Le abbiamo dunque considerate irricevibili e abbiamo abbandonato le trattative. Peraltro la possibilità di operare modifiche su queste proposte è stata subordinata alla condivisione da parte della committenza. Insomma il risultato ultimo sembra essere quello di una netta prevalenza delle ragioni dei committenti rispetto a quelle degli autotrasportatori. Al Governo invece chiediamo di porsi come vero mediatore tra le esigenze delle parti.

Insegnare la sicurezza tra immagini e parole Un convegno della Polstrada per un approccio scientifico al problema. Presentate anche due guide pratiche per l’educazione stradale È utile, come si usa in alcuni Paesi anglosassoni, presentare immagini choc per invitare il pubblico ad assumere comportamenti virtuosi? Serve, insomma, mostrare lamiere contorte e corpi feriti per esortare a una guida prudente? La risposta in una ricerca realizzata dal Dipartimento di Psicologia dell’Università La Sapienza di Roma, in collaborazione con la Polizia Stradale e presentata negli scorsi giorni a Roma. Dai dati emerge che l’uso del solo filmato produce una immediata risposta emotiva, talvolta negativa e di rifiuto se il video mostra incidenti gravissimi. Se invece il filmato è accompagnato da una spiegazione fornita da operatori esperti, si raggiunge un buon effetto sia sugli aspetti emotivi sia su quelli cognitivi, nel senso di favorire una maggiore attenzione dell’osservatore, maggior facilità di ricordo della situazione e migliore comprensione delle dinamiche che hanno prodotto l’incidente. Il convegno è stata anche l’occasione per presentare due guide pratiche per l’insegnamento dell’educazione stradale, curate dal direttore della polizia Stradale Roberto Sgalla e dalla prof.ssa Anna Maria Giannini, direttore dell’Osservatorio Psicologia della Legalità della Sapienza i cui proventi verranno devoluti all’Associazione italiana familiari e vittime della strada onlus. L’idea è quella di utilizzare filmati, esercizi e simulazioni come una “cassetta degli attrezzi” preparata per attivare un confronto con gli studenti sui temi della sicurezza stradale, efficace per costruire stili di guida improntati ad un maggior rispetto delle regole e, più in generale, della legalità.

Giuseppina Della Pepa (Anita) Nel corso del tavolo di concertazione è proseguita l’analisi delle problematiche relative ai tempi di pagamento, di carico e scarico, alla riduzione della filiera, alla gestione dei pallets, alla corresponsabilità tra vettore e committente, alla regolarità contributiva, e sono state accolte molte delle osservazioni proposte da Anita. Si tratta di temi molto importanti ed è un confronto che deve assolutamente continuare nella ricerca di una situazione condivisa. Ora il tavolo si riaggiornerà dopo Pasqua, in tempo per ottenere altri chiarimenti e specificare le nostre posizioni e le nostre ulteriori valutazioni. Maurizio Longo (Trasportounito – Fiap) "Siamo rimasti al tavolo della trattativa - ancorché le proposte fossero poco soddisfacenti - per argomentare il nostro disaccordo, per cercare di emendare le proposte stesse e soprattutto per non perdere altro tempo. Abbiamo quindi suggerito degli aspetti migliorativi e ora ci riserviamo di dare una valutazione.Il rammarico è che avremmo potuto lavorare tutti insieme. Ora è stato annunciato un altro incontro. Se il punto di partenza è il documento del governo noi non possiamo condividerlo; ci auguriamo che la discussione di quattro ore abbia prodotto la convinzione di modificare le proposte del Governo a vantaggio di una categoria che non può continuare a soffrire una cronica debolezza contrattuale ”. Gianni Montali (Cna Fita) Abbiamo visto in più occasioni come si è palesata la pressione di chi deve pagare il trasporto, a partire dallo stravolgimento dell'art.83 bis, passando per lo snaturamento della scheda di trasporto per arrivare al veto imposto alla sottoscrizione dell'accordo volontario del settore chimico. Di fronte a tutto ciò la Cna-Fita non può rinunciare alle proprie battaglie a favore delle imprese associate, alla propria coerenza, anche a costo di mettere in difficoltà chi, come il sottosegretario ai Trasporti Giachino, sta comunque cercando di gestire al meglio questa delicata partita. La posta in gioco e' troppo alta: l'autotrasporto non può permettersi il lusso di lasciarsi mettere con le spalle al muro un'altra volta. Paolo Uggè (Fai) Al di là dei contenuti dei testi presentati, l’elemento che non ha consentito alla trattativa di evolversi in senso positivo, come era nelle intenzioni delle associazioni, è stata l’indeterminatezza della proposta che non dava un punto certo di partenza dal quale partire. Noi avevamo più volte evidenziato la necessità che il Governo, raccolte le varie esigenze, avanzasse una sua proposta conclusiva. Altre strade producono solo fallimenti. Anche nel merito delle ipotesi avanzate non si è riscontrato quanto a parole e in termini concettuali è stato più volte espresso. Se il Governo avrà saputo costruire ipotesi di soluzioni accettabili l’evoluzione non potrà che essere positiva, in caso contrario la fase della vertenza costringerà l’autotrasporto ad altre iniziative che invece l’Unatras è impegnata fortemente ad evitare. Staremo a vedere. Y.S.

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Sono cinquanta le aziende che, grazie all’Albo, si stanno preparando alla certificazione volontaria. Un valore per l’impresa e per il sistema dei trasporti di Yari Selvetella

avorire un miglioramento qualitativo delle aziende di autotrasporto è uno degli obiettivi strategici perseguiti dal Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori. Sono molte le iniziative che vanno in questa direzione: corsi di formazione e aggiornamento, creazione di piattaforme telematiche, informazione, campagne di sensibilizzazione sui temi della sicurezza stradale. Già dal 2008, inoltre, è diventato operativo il percorso nato con la legge delega n. 32 del 2005, che prevede un sistema volontario di certificazione della qualità per le imprese di autotrasporto per alcuni settori merceologici specifici: farmaci, rifiuti industriali, merci pericolose, agro-alimentare. Se da un lato, infatti, risulta necessario agire affinché vengano eliminati i comportamenti pericolosi e migliori il contesto in cui operano gli autotrasportatori (veicolo, infrastrutture), dall’altro diventa imprescindibile connotare positivamente la sicurezza, darle dei contenuti progettuali che siano di per sé in grado di elevare la qualità dei servizi. È nato così un sistema che affida al Comitato Centrale il compito di accreditare gli organismi di certificazione di qualità e quello di stabilire i criteri e parametri necessari per la qualificazione degli ispettori. All’Albo, in particolare, spettano le decisioni riguardanti gli “indirizzi in materia di certificazione di qualità delle imprese che effettuano trasporti di merci pericolose, di derrate deperibili, di rifiuti industriali e di prodotti farmaceutici” nonché la funzione di “accreditare gli organismi di certificazione di qualità”. Anche le procedure per dar vita a questo sistema di certificazione di qualità fanno capo al Comitato Centrale per l’Albo degli Autotrasportatori. È a quest’organismo, infatti, che gli articoli 2 e 3 del decreto dirigenziale assegnano delle competenze specifiche in materia di individuazione dei parametri, sulla base dei quali lo stesso Comitato Centrale valuta il possesso, negli aspiranti certificatori, delle conoscenze specifiche in materia di trasporto stradale e multimodale. Do-

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po una prima fase caratterizzata dalla formazione e dal riconoscimento degli ispettori, con il compito di verificare l'adozione di un Codice di Pratica da parte delle aziende di autotrasporto, il Comitato Centrale ha quindi provveduto a stabilire le regole per l'accreditamento degli Enti di Certificazione che, utilizzando gli ispettori, saranno titolati al rilascio del Certificato di Conformità al Codice.

Certificazione volontaria Il Comitato Centrale ha perfezionato nel tempo gli strumenti operativi necessari alla certificazione, ovvero la check-list (lista di controllo), il modello del certificato finale e il rapporto di audit. Grazie a questi strumenti gli ispettori potranno condurre le verifiche necessarie e gli enti certificatori rilasciare la documentazione alle imprese. Si tratta ancora di una certificazione che le aziende possono attivare volontariamente, né la legge prevede incentivi per quelle imprese che intendano compiere questo percorso che garantisce sicurezza a una parte decisiva della filiera. Proprio per questo il Comitato Centrale ha deciso di favorire la diffusione della certificazione di qualità, grazie all’attivazione di un progetto pilota che garantisce la gratuità dell’assistenza alla certificazione e delle verifiche ispettive. Il processo di certificazione dipende dalla filiera nella quale ci si inserisce, ovvero a quale settore merceologico si afferisce, alle dimensioni della azienda in termini di personale, sia amministrativo sia per numero di autisti, sia infine se siano presenti o meno altre certificazioni. Chiaramente il trasporto di rifiuti industriali o di sostanze pericolose ha dei criteri – anche in termini di norme da rispettare – assai più stringenti del trasporto di medicinali o di derrate alimentari e quindi ci sono una serie di passaggi in più da risolvere e da controllare per quanto riguarda la certificazione. Supportate cinquanta aziende In pratica sono state selezionate cinquan-

ta aziende che proprio in queste settimane si stanno preparando gratuitamente all’iter della certificazione. Questa attività preparatoria rappresenta un importante momento di verifica per un’azienda. Per questo il Codice di Pratica prevede che le imprese debbano in via preliminare predisporre le risorse umane e la documentazione necessaria per questo controllo. Le aziende vengono aiutate nella certificazione di qualità secondo il Codice di Pratica e sulla base delle direttive in esso contenute, con l’obiettivo di sottoporle alla successiva visita ispettiva da parte degli Enti di certificazione. Si tratta di aziende localizzate un po’ sul tutto il territorio nazionale, dalla Sicilia al Friuli Venezia Giulia, dalla Basilicata alla Lombardia alla Sardegna. Se in un primo momento, infatti, si era pensato a un primo progetto sperimentale dedicato al centro Italia, l’interesse suscitato dall’iniziativa in tutta Italia ha fatto propendere gli organizzatori per un’estensione nazionale.

A che punto siamo “Sono stati effettuati gli incontri con i consulenti delle aziende e sta partendo il programma di formazione nelle aziende e verifiche ispettive - conferma Giulio Traversi di Certiquality - prima dell’estate speriamo di terminare questo percorso”. Tra le quattro filiere coinvolte dalla certificazione volontaria, a rispondere maggiormente è stata quella dell’agroalimentare, seguita da imprese addette al trasporto rifiuti e poi da aziende di autotrasporto di prodotti chimici e merci varie. “A partire dal mese di aprile - riferisce Giuseppe Capasso di Nadir consulting - stiamo presentando le linee guida e la documentazione tipo all’Albo per l’approvazione. Subito dopo saremo operativi per le verifiche”. La caratteristica particolare del percorso intrapreso per la certificazione dell’autotrasporto è che, a differenza di Iso9000 e Iso14000, si tratta di un modello pensato e realizzato appositamente per questo settore e dunque tiene conto di tutta la sua complessità e di tutte le impli-


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4 filiere coinvolte nella certificazione volontaria:

50 aziende si preparano alla certificazione grazie all’Albo:

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- Un modello specifico pensato per le esigenze degli autotrasportatori - Una garanzia per la committenza e per la sicurezza stradale - Certificatori e ispettori preparati direttamente dall’Albo

merci pericolose derrate deperibili rifiuti industriali prodotti farmaceutici

cazioni insite nell’attività di movimentazione delle merci.

Valore per il sistema trasportistico Il progetto dell’A bo ha il merito di porre l’attenzione su una pratica di cui dovrebbe farsi carico l’intera filiera del trasporto. Un trasporto di qualità, infatti, è garanzia di sicurezza e rispetto delle regole anzitutto per il committente e poi per tutta la collettività. All’estero, pur non essendoci il sistema del Codice di Pratica di cui si sta dotando l’autotrasporto italiano (esiste il sistema Iso9000), esistono ormai comportamenti consolidati anche grazie a schemi tecnici predisposti dai committenti stessi e il cui rispetto è condizione essenziale ad eseguire il trasporto. La certificazione della qualità in senso ampio è dunque già un patrimonio di parte del mondo dell’autotrasporto europeo. Viene proprio da Bruxelles, infatti, la definizione degli standard e dei parametri delle cosiddette certificazioni Iso 9000. Però mancava ancora un modello di qualità applicabile in maniera esclusiva al settore dell’autotrasporto e con certificatori e parametri decisi direttamente dagli addetti del settore sotto la supervisione dello stesso ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, ciò che appunto è stato fatto in Italia. Esistono anche altri tipi di certificazioni, come quelle Haccp sull’igiene alimentare oppure modelli che sono il frutto di legislazioni nazionali e riconosciute solamente in alcune aree geografiche. Per lo più sono i governi a gestire queste materie ovvero – come ne caso delle Iso – organizzazioni non governative. L’obiettivo è quello di garantire che determinati prodotti o servizi siano il frutto di una tecnica univoca oppure di una procedura volta al minore impatto ambientale o alle norme di sicurezza più elevate. Ogni settore merceologico ha le sue specifiche certificazioni così come ogni fornitore di servizi. Ispettori ed enti certificatori L’impegno da parte dell’Albo per la certificazione della qualità nel settore dell’au-

Quali vantaggi La certificazione di qualità è una pratica diffusa in tutto il mondo occidentale. L’obiettivo è garantire che prodotti e servizi siano il frutto di una tecnica univoca o di una procedura che rispetti l’ambiente e norme di sicurezza elevate

I vantaggi della certificazione dovrebbero concretizzarsi anzitutto nel rapporto tra vettore e committente. La scelta di un’azienda certificata solleva il cliente dalla corresponsabilità in eventuali danni causati dal trasporto, rendendo così l’autotrasporto maggiormente appetibile. In seconda analisi il percorso che porta alla certificazione di qualità prevede una ristrutturazione aziendale che migliora le prestazioni e i cui effetti si estendono un po’ a tutta l’attività. Vale anche la considerazione, in questo senso, che pianificazione e razionalizzazione in genere hanno una benefica ripercussione sui costi d’esercizio. Sempre sul piano degli effetti indiretti, la certificazione crea obiettivi chiari anche per gli operatori che lavorano in azienda e offre al cliente un’immagine di serietà e sicurezza. Infine vengono forniti all’imprenditore tutti gli strumenti per il costante e completo controllo delle attività aziendali in modo da poter verificare facilmente, e su criteri oggettivi, i risultati ottenuti. Da non dimenticare il fatto che, con la certificazione, si riduce il carico di documentazione da esibire in caso di accertamenti a tutela delle merci, dei caricatori e dei committenti. È chiaro, tuttavia, che per far decollare il sistema delle certificazioni di qualità è necessario che il mercato ne valuti l’importanza e in alcuni casi la necessità. Finché non saranno i clienti a premiare le aziende che scelgono un percorso virtuoso sarà difficile imporre questo sistema. Senza contare che, tra tante polemiche spesso superficiali sul mondo del trasporto, sostenere questa pratica potrebbe invece corrispondere a un reale miglioramento di tutto il settore, con benefici su tutti i gruppi sociali.

totrasporto ha prodotto l’addestramento di 150 lead auditor, che sono preposti all’ispezione, e 50 auditor scelti principalmente tra neo laureati, creando quindi una generazione di giovani che hanno la possibilità di coadiuvare i lead auditor e di prepararsi una carriera in questo campo. Sono poi diciassette le società di certificazione che hanno superato le selezioni dell’Albo e sono diventati Enti Certificatori. Un elenco di queste società è disponibile sul sito dell’Albo nazionale degli Autotrasportatori, così come quello degli auditor certificati. Più personale

vuol dire una divisione del lavoro sempre più complessa e, di conseguenza, l’individuazione di compiti specifici per ognuno va considerata con maggiore attenzione. All’azienda l’onere di costituire uno schedario su cui registrare l’intera attività, problematica che favorisce realtà meglio organizzate o più attente agli aspetti burocratici. Anche questo è un criterio per il processo di certificazione. Chi è già inserito in questa logica (con la Iso 9001) è chiaramente avvantaggiato, tant’è che il processo nel suo insieme viene dimezzato nella sua tempistica.•

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TRASPORTO COMMERCIALE: PROFESSIONISTI DEL TRASPORTO, PER I PROFESSIONISTI DEL TRASPORTO arzo 2010 VI - N° 2 - Febbraio/M Bimestrale - Anno

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Uno strumento contro la crisi Riconversione e progetti di salvaguardia: queste le basi per il rilancio del settore. Il ruolo del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori di Giorgio Colato*

’autotrasporto italiano UE dovrebbe garantire la sta sopportando le conlibera circolazione di perseguenze di un momensone e merci, ma per acto difficile dell’economia cedere al quale solo gli globale come non mai, conautotrasportatori italiani trassegnato da una serie di scontano, per servire tutte vicissitudini che segnano le relazioni internazionali, ogni Paese. le implicazioni derivanti Tutti noi dobbiamo rilanciadalle scelte politiche porGiorgio Colato tate avanti, in particolare re il mondo imprenditoriale per ricercare soluzioni fidall’Austria e dalla Svizzenanziarie che aiutino le aziende del- ra. Non possono più essere accettati l’autotrasporto, senza sconfinare in trattamenti di privilegio per alcuni vetaiuti di stato. tori a scapito di altri all’interno delIn questi ultimi anni il Comitato Centra- l’Unione Europea e bisogna accelerale dell’Albo degli Autotrasportatori ha re i tempi di armonizzazione delle nordato nuovo impulso alle sue attività mative, perché altrimenti si falsa il istituzionali, impegnandosi a 360 gradi mercato comune e si procura una dinell’approfondimento di tematiche e storsione delle concorrenza tra operaproblematiche connesse al mondo del- tori. Né possono essere accettate prel’autotrasporto, con l’intento di fornire sia un costruttivo contributo alla impostazione delle politiche di settore, sia un supporto strategico ai propri associati ed alle organizzazioni rappresentative degli operatori dell’autotrasporto. Abbiamo condotto analisi molto approfondite sul sistema dei vincoli/opportunità che giocano sull’efficienza del settore ed abbiamo potuto dimostrare che oltre le condizioni strutturali, interne alle aziende, un ruolo di primo piano giocano le condizioni che abbiamo definito di contesto, relative al deficit logistico del Paese, che si lega in una spirale perversa alla problematica dell’attraversamento dei transiti alpini.

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se di posizione unilaterali. La soluziomento e stenibiliglobale. tere l’inmetro di blemi a etto. Ed la politingolare to delle

La ristrutturazione dell’autotrasporto italiano deve passare nella crescita aziendale, con un parco veicolare consistente, con una gamma di servizi più specialistica e con una logistica che ponga le basi di una reale azienda strutturata in grado di farsi pagare adeguatamente la propria attività. La formazione che il Comitato Centrale sta realizzando in questi anni, non solo per gli autisti ma per il personale manageriale, deve essere vista come investimento nella crescita aziendale. La sicurezza che il Comitato Centrale sta portando avanti in questi anni, coofinanziando aree di sosta, controlli su strada e CMR, risponde alle esigenze della categoria quale battaglia per combattere l’abusivismo. L’Albo, di cui le Associazioni di categoria e i vari ministeri sono componenti, é ancora oggi, più che mai, lo strumento utile al mondo dell’autotrasporto, nello spirito della legge 298 che la categoria nel lontano 1974 ha fortemente voluto.• *Vice presidente del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori

L’ Albo vede iscritte 173.190 aziende, di cui: 55.673 senza veicoli; 54.954 imprese con numero veicoli pari a 1; 44.570

da 2 a 5;

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da 6 a 10;

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da 11 a 50;

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oltre i 50;

Valichi più accessibili grazie ai palmari Al via il progetto dell’Albo sugli attraversamenti alpini Parte in queste settimane l’iniziativa del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori che mira a rendere più accessibili, con l’aiuto della telematica, i valichi di frontiera. Alle aziende interessate verranno assegnati gratuitamente dei computer palmari grazie ai quali sarà possibile ricevere le informazioni sulla situazione delle strade e del traffico, sull’accessibilità e praticabilità di valichi alpini, sui centri intermodali terrestri e marittimi, sulle aree di sosta attrezzate. Possono partecipare alla sperimentazione le imprese iscritte all’Albo Autotrasportatori in possesso di licenze comunitarie e/o autorizzazioni Cemt; le aziende con licenza comunitaria che operano prevalentemente nell'ambito delle filiere dell’agro-alimentare, delle merci pericolose, del farmaco e dei rifiuti industriali e infine le aziende in possesso di veicoli di portata superiore ad 11 t. Questo progetto dell’Albo si inserisce, più in generale, in un piano che ha come obiettivo la creazione di un sistema integrato di applicazioni telematiche di comunicazione e localizzazione a favore dell'autotrasporto. Le imprese che corrispondano ai requisiti appena elencati e interessate a partecipare al progetto di assegnazione gratuita dei palmari devono compilare una scheda reperibile al sito www.alboautotrasporto.it entro il 15 aprile.

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Svantaggio competitivo E’ noto e accertato ormai che le nostre aziende di autotrasporto soffrono di uno svantaggio di competitività determinato da un fattore critico di contesto: la più bassa velocità commerciale media, che richiede 2.000 ore lavorate per percorrere 100.000 km in Italia, a fronte di 1.818 ore occorrenti nei principali paesi europei. E’ il peso del deficit logistico: una somma di condizionamenti di carattere infrastrutturale e organizzativo che giocano per un 10% sull’efficienza delle nostre imprese. Ma altrettanto, anzi più grave, è il condizionamento cui è soggetto l’autotrasporto italiano per potersi proiettare in Europa: un mercato aperto al quale la


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salito a circa 8 milioni l’ammontare dei finanziamenti erogati dalla sezione Autotrasporto del Fondo per le Pmi. Solo 5, su 80 circa, le domande respinte, in alcuni casi per errori formali che consentiranno comunque alle stesse imprese di ripresentare la domanda. Si conferma anche il trend che vede un’ampia diversificazione sia della tipologia di imprese (microimprese, monoveicolari, imprese medie e piccole), sia della localizzazione geografica delle richieste. Diversa è anche la tipologia dei finanziamenti richiesti, che spaziano da quelli a breve termine per esigenze di liquidità a quelli a medio termine per far fronte a investimenti. Dell’evoluzione del fondo parliamo con Claudia Bugno, presidente del comitato di gestione del Fondo per le Pmi all’interno del quale è inserita la neonata sezione Autotrasporto.

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Com’è cambiato, quantitativamente e qualitativamente, il ricorso al Fondo di Garanzia per le Pmi prima e dopo la crisi che ha caratterizzato il 2009? Claudia Bugno La variazione, sotto responsabile entrambi gli aspetti, è del Fondo per stata significativa. le Piccole e Dal punto di vista Medie imprese quantitativo il 2009 si è chiuso con una dinamica espansiva senza precedenti: rispetto al 2008 le domande di accesso sono aumentate del 112 %, i finanziamenti richiesti del 212 %. E’ cambiata anche la tipologia delle imprese che ha chiesto di poter usufruire del Fondo: ad esempio le domande del settore industria - che maggiormente ha risentito della congiuntura - sono passate dal 32,2 % del 2008 al 43,6 % del 2009. Il Fondo, infatti, fornisce garanzia su prestiti richiesti da imprese sane, ma esse stesse hanno incontrato gravi difficoltà nel 2009. Consapevole degli effetti della crisi, il Comitato di Gestione del Fondo ha apportato cambiamenti importanti, allargando le maglie della garanzia e tarando i criteri di accesso sulle effettive esigenze delle PMI. Una riforma voluta dal ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola per rendere il Fondo ancora più efficace non solo come strumento anticrisi, ma anche come volano per lo sviluppo del sistema produttivo nel 2010, anno della ripresa.

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Secondo lei, il Fondo si è rivelato utile per le imprese? Grazie alla presenza della garanzia dello Stato anche l’azienda più piccola, che spesso ha difficoltà di accesso ai finanziamenti, diventa meritevole di credito: nel 2009 la quasi totalità delle imprese (98,9%) ha infatti avuto ac-

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Circa 180 fino ad oggi le domande presentate al fondo di garanzia per le imprese di autotrasporto. Di queste, oltre 80 già esaminate e approvate. Intervista con il presidente del comitato di gestione del Fondo per le Pmi Claudia Bugno

FONDO avanti con gli aiuti

cesso al finanziamento senza la presentazione di garanzie reali. Il Fondo si è rivelato particolarmente utile per quelle imprese che hanno avuto bisogno di risorse per fronteggiare la crisi: i dati del 2009 indicano che l’82 % delle aziende ha fatto ricorso al Fondo per esigenze di liquidità, con un aumento del 9 % rispetto al 2008. Com’è nata e come si è sviluppata l’idea di una sezione dedicata all’autotrasporto? Il sottosegretario Bartolomeo Giachino voleva destinare i fondi stanziati per le imprese di trasporto in crisi a uno strumento che funzionasse in maniera efficace. Perciò è nata una sezione speciale di 50 milioni di euro grazie alla quale, a partire da gennaio di quest’anno, le imprese di autotrasporto merci per conto terzi possono chiedere la garanzia. Alcuni dati: da gennaio ad oggi sono state presentate 149 domande, di cui 34 sono già state accol-

te, per un totale finanziato ammesso a garanzia di 502.914 euro e un totale garantito di 213.305 euro. Quanto è importante il coinvolgimento delle associazioni di categoria - e quindi dei rappresentanti delle imprese - nella gestione del Fondo? E’ fondamentale: alla base dell’operatività del Fondo c’è proprio la concertazione tra le Istituzioni e le associazioni di categoria, che si svolge tramite un confronto costante garantito dalla loro presenza all’interno del Comitato di Gestione, del suo Osservatorio e del suo Tavolo Tecnico. L’importanza delle categorie sta nel loro radicamento sul territorio, nella loro vicinanza alle imprese che permette di avere una reale percezione delle esigenze del sistema produttivo al fine di mettere in atto politiche efficaci, monitorarne l’andamento e apportare eventuali miglioramenti.•


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Garanzie per l’autotrasporto: la lezione europea di Raffaele Maria de Lipsis*

Per comprendere meglio le società di garanzia italiane e individuarne limiti e potenzialità si ritiene opportuno rivolgere l’attenzione anche all’estero, per aver conoscenza di come si sono organizzati i sistemi di garanzia più significativi, ossia il tedesco, il francese e lo spagnolo; paesi nei quali il sistema delle società di garanzia è più solido e meno frammentato. Dal 1984 in Francia (le Socoma francesi lavorano in esclusiva con le banche popolari, di cui sono a tutti gli effetti un marchio di prodotto) e dal 1994 in Spagna, le società di garanzia sono istituzioni finanziarie specializzate sottoposte alla vigilanza della Banca Centrale; in Italia c’è ancora un obbligo per queste società di iscrizione nell’elenco delle Finanziarie Vigilate.

Caso Tedesco sistema tedesco di garanzia er le piccole e medie mprese merita di essere nalizzato con un certo dettaglio poiché presenta caratteristiche del tutto peculiari che lo distinguono da tutti gli altri sistemi europei. In Germania esistono 24 società di garanzia (Bürgschaftbank), che operano territorialmente e non per ramo di attività. Ogni lander ha la sua società di garanzia (o ne ha due, nel caso dei lander maggiori) ed ognuna di esse svolge la sua attività all’interno del territorio destinato. Non esiste dunque concorrenza tra i confidi per procacciarsi le imprese da garantire. Il mercato è diviso territorialmente in maniera molto chiara. Le Bürgschaftbank sono enti bancari e come tali sono soggetti alla supervisione della Banca Centrale. Giuridicamente esse godono della clausola di limitazione della responsabilità. Le Bürgschaftbank, a differenza della maggior parte dei soggetti equivalenti in altri paesi del mondo, non hanno come soci le imprese, che quindi non sono tenute a pagare nessuna quota associativa. In Germania i soci sono istituzioni finanziarie (banche locali, in genere per circa il 70%) e camere di commercio (30%). Da come è strutturato il sistema tedesco delle garanzie esso sembra potersi interpretare come uno strumento di politica economica regionale. I sussidi concessi dalle autorità pubbliche ai garanti non sono in definitiva altro che un sussidio indiretto alle imprese le quali o riescono ad ottenere un prestito che senza garanzia non sarebbero riuscite ad ottenere oppure riescono a finanziarsi ad un tasso più basso di quello che avrebbero ottenuto altrimenti.

Caso Francese a Francia, insieme all’Italia, il maggiore sistema di aranzie: i finanziamenti arantiti dalle società di garanzia (17.000 milioni di euro) valgono l’1,25% del Pil. La Francia presenta una struttura del mercato delle garanzie molto più variegata e differenziata rispetto a quella tedesca: mentre in Germania non c’è sostanziale competizione tra gli enti di garanzia per “accaparrarsi” il mercato, in Francia la competizione è molto viva. Le società di garanzia sono sostanzialmente diverse tra loro, per struttura giuridica, per modalità di concessione delle garanzie, per livello della partecipazione pubblica nonché per tipo di rapporto che le lega alle banche. Il mercato francese può essere diviso essenzialmente in tre categorie: 1. le 104 Socoma /Csbp che sono soggetti privati che operano in esclusiva con le Banche Popolari del paese; 2. le 63 società di garanzia private che sono membri dell’Associazione nazionale delle società finanziarie (Asf); 3. Sofaris, ente controllato per più del 50% da Bdpme e Cepme, banche il cui azionista è lo Stato francese. Caso Spagnolo Spagna il mercato delle aranzie sui finanziamenti er le piccole e medie mprese unisce caratteristiche tipiche del sistema francese e del sistema tedesco: da un lato, come in Germania, il sistema è caratterizzato da una forte presenza ed assistenza pubblica, dall’altro, come in Francia (ed in Italia), esso si basa su una filosofia di fondo “mutualista”. Le imprese garantite sono in Spagna circa 73.514 (al 31.12.2002) ed il totale delle garanzie vive (in essere) è pari a circa 2.582 milioni di euro. Le società spagnole sono esentate sia dalla tassazione sul reddito che dall’Iva. Le garanzie concesse sono generalmente emesse per i debiti delle imprese di medio lungo periodo (dai 5 ai 12 anni). Altra caratteristica interessante del sistema spagnolo è la diversificazione delle attività svolte: non agiscono solo come garanti di prestiti di ammontare e scadenza fissi, ma sono attive anche nel campo degli avalli tecnici, ossia nelle garanzie degli affidamenti accordati a breve termine.•

Raffaele Maria de Lipsis “Per comprendere meglio le società di garanzia italiane e individuarne limiti e potenzialità bisogna rivolgere l’attenzione anche all’estero”

In Germania, Francia e Spagna il sistema delle società di garanzia è solido e poco frammentato

*Presidente del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori

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Ecco come in altri Paesi funzionano i meccanismi di garanzia alle imprese


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Progettando il futuro

isale al 2005 la stipula di un Patto tra forze produttive e istituzioni italiane per dare slancio alla logistica nel nostro Paese. Approvato anche dal Cipe, il patto fu la base per la redazione di un Piano, varato nel 2006, il cui intento era quello di intervenire operativamente e a tutti i livelli su questa materia così complessa e così decisiva in termini di competitività internazionale. Il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti Bartolomeo Giachino ha più volte dichiarato l’intenzione di metter mano al Piano e si è mosso nella direzione di conferire molta importanza ai temi della logistica, dando nuovo impulso alla Consulta di cui è presidente e preordinando, appunto, l’aggiornamento del Piano. “Già da aprile - afferma Giachino - dopo il decreto ministeriale di nomina della Consulta, sarà possibile lavorare in questa direzione. Alla luce della crisi e della bassa crescita economica, il mondo del trasporto e della logistica può dare un segnale importante a tutto il Paese”. Molti sono gli interventi che potrebbero migliorare la situazione. “Bisognerà lavorare – prosegue Giachino – al rinnovamento dei porti italiani, potenziare il loro collegamento anche ferroviario con gli interporti e connettere questo sistema con le reti infrastrutturali europee. L’Italia può dare a se stessa un obiettivo di crescita nel prossimo decennio superiore ai risultati ottenuti in quello appena trascorso. Solo con l’implementazione della logistica, dei trasporti e parallelamente del turismo, sarà possibile ottenere questo risultato. Il Piano della Logistica sarà un appuntamento decisivo, in cui tutto il Paese saprà quant’è importante il mondo del trasporto nella costruzione del suo futuro”.

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Autotrasporto in prima linea All’interno del Piano della Logistica verrà inserito anche l’accordo che il Governo sta costruendo con le associazioni degli autotrasportatori e le rappresentanze della committenza, attraverso gli incontri del tavolo tecnico. Sono molti infatti gli argomenti del confronto: distribuzione urbana delle merci, nuove norme sui tempi di carico e scarico, tempi di pagamento e, più in generale, il contributo decisivo che i protagonisti del trasporto possono dare in termini di modernizzazione e diffusione di buone pratiche all’interno della filiera. Scenario diverso Nel corso di questi anni si sono verificati molti cambiamenti significativi: non vi è dubbio che lo scenario sia diverso, sia sul

Al via la nuova Consulta Con uno specifico decreto il ministro Matteoli ha nominato i componenti dell’organismo

Riparte la Consulta Generale per l'Autotrasporto e la Logistica. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli, con un decreto del 18 marzo scorso, ha infatti nominato i membri dell'organismo presieduto dal sottosegretario Bartolomeo Giachino. La consulta è formata da 50 membri effettivi ed altrettanti supplenti nominati da ministeri e associazioni di categoria del trasporto e di altri settori produttivi. Vicepresidente è stato nominato Amedeo Fumero, capo Dipartimento Trasporti Terrestri del ministero. Segretario generale è Clara Ricozzi. In rappresentanza dell’Albo degli Autotrasportatori, il presidente Raffaele Maria de Lipsis e il segretario generale Mario Allegrezza (supplente).

Veduta aerea dell’interporto di Rivalta Scrivia

piano internazionale sia all’interno dei nostri confini. Si è intensificato il processo di globalizzazione dell’economia e, soprattutto, nel corso dell’ultimo biennio è deflagrata una crisi mondiale che gran parte degli osservatori non erano stati in grado di prevedere e tanto meno di prevenire. Da un lato, quindi, occorre riflettere su come l’effetto dirompente della crisi abbia mutato il contesto di riferimento, dall’altro va valutata l’evoluzione territoriale del nostro Paese, anche in termini di infrastrutturazione.

Nel segno delle regole Un aggiornamento in termini di strumenti pratici da mettere a disposizione delle amministrazioni e del mondo imprenditoriale, ma anche un contesto di regole entro cui recintare uno sviluppo armonico; dall’intervento governativo al ruolo che devono svolgere gli enti locali, seguendo alcune direttrici fondamentali: infrastrutture, regole e mercato, intermodalità, sicurezza. Una logica partecipativa che vede in primo piano le Regioni e che prevede la collaborazione e il confronto con tutti i dicasteri presenti nella Consulta generale per l’autotrasporto e la logistica. “Nel giro di sei mesi - afferma Rocco Giordano, coordinatore in pectore del gruppo che elaborerà il Piano - ci auguriamo di arrivare a un nuovo strumento di lavoro in cui siano tracciate le principali linee guida”. Aree urbane La gestione della logistica nei centri urbani rappresenta una grande sfida che interessa tutto il Paese. Un primo momento di confronto su questi temi si è avuto in un convegno dedicato dalla Consulta a questi temi, con la partecipazione del mondo istituzionale e imprenditoriale. Y.S.

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Dalla Consulta, presieduta dal sottosegretario Bartolomeo Giachino, arriva l’impulso alla realizzazione di nuovo Piano Generale della Logistica: tra gli obiettivi la razionalizzazione dei flussi delle merci e la gestione delle risorse sul territorio


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re anni fa, nel 2007, il Solutrans, la nota fiera internazionale di Lione dedicata agli allestimenti, toccò il massimo apice del successo, con oltre 28.000 visitatori e ben 650 marchi rappresentati (l’Eurexpo, l’ente fiera della città al completo). L’edizione del 2009, nei momenti più bui della congiuntura economica, fu rimandata alla fine dell’inverno 2010, per la precisione dal 2 al 6 marzo. Quel momento è arrivato e, nonostante l’assenza dei grandi semirimorchi, tutto sommato possiamo dire che il salone - il primo dopo la crisi- è stato un successo.

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I numeri del 2010 Certo vi è stata una forte contrazione della superficie espositiva effettiva (circa il 50%), ma con oltre 500 marchi presenti o rappresentati e ben oltre 20.000 visitatori, contro il record assoluto di 650 marchi e 28.000 presenze dell’edizione 2007, non si può non dirne positivamente. Tutto sommato un bilancio lusinghiero considerato il fatto che l’allestimento, soprattutto se trainato, è il segmento merceologico che più soffre nella EU a 27, toccando punte vicine al - 90% nelle zone più critiche, comunque ben oltre il - 50% anche in mercati maturi come Italia, Francia e Germania. Il Salone transalpino è organizzato dall’associazione dei carrozzieri francesi e naturalmente ospita anche i costruttori di veicoli, che però quest’anno in larga parte hanno dato forfait. Erano presenti Volvo e Renault Trucks, oltre a Renault (con il Master da lanciare e la gamma commerciale Dacia) e Fiat Professional con il nuovo Doblò, ma anche

Nonostante le contestazioni in Francia la “lobby del 25,25 metri” è fortissima: alcuni esemplari erano disponibili per una prova nell’area chiusa dell’Eurexpo, la fiera di Lione

Il ritorno

Dopo mesi di inattività e rinunce A Lione il Solutrans, nonostan sostanziale stabilità del numero dei visitatori. Ecco tutte le novità viste in Francia

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di Carlo Otto Brambilla

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Presenti tutti i marchi dei gruppi Renault e Volvo. Quasi una prima per Dacia che si presenta con molti veicoli già allestiti a prezzi concorrenziali con veicoli di segmento inferiore


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Saloni in concorrenza? Guerra di date per il futuro delle esposizioni dedicate al settore dei trasporti e della logistica Dopo molte discussioni è stata annunciata la nuova periodicità del Salone di Amsterdam (il TERTS, una sigla troppo complessa per cui viene spesso identificato con il nome della sede espositiva: RAI). La data prevista, in via del tutto definitiva, almeno così si dice, è quella dal 16 al 21 aprile 2012; con periodicità biennale nella primavera degli anni pari, anziché nell’autunno degli anni dispari. Programmato infatti per l’ottobre 2009, il RAI è stato poi annullato. La scelta è in aperto conflitto con l’IAA di Hannover che quest’anno - il 2010 quindi pari - si svolge dal 23 al 30 settembre. Ma c’è di più: il conflitto è totale con il Comtrans, il salone russo che sostanzialmente si svolge sempre nella penultima settimana di aprile (quest’anno apre appunto il 20 aprile). Il fatto è che Amsterdam è senz’altro un salone dalle spiccate attitudini di vendita, ma la Russia resta il maggiore mercato d’Europa per i veicoli oltre le 3,5 t di MTT. Esistono poi saloni come lo stesso Solutrans, il Trailer di Coutrai, o saloni locali come Transpotec o quello di Birmingham (che ha la sua ragione d’esistere per via della differente legislazione: 41,5 t, tre assi, 4,4 m di altezza e così via). Più che probabile che qualcuno dovrà fare un passo indietro o ridimensionarsi: difficile siano l’IAA o il Comtrans, che addirittura è l’unico salone continentale con cadenza annuale che si svolge, da sempre, quasi in contemporanea con Trans Russia, il salone della logistica. Facile che questi due si fondano in una unica rassegna biennale, alternativa all’IAA per mercati, norme anti inquinamento, norme dimensionali e così via.

dei Saloni presentava con un prototipo (realizzato dalla francese Gruau) con cinque posti e vano carico con panchetta abbattibile e omologazione come autocarro. Come accennato il Solutrans 2010 si è caratterizzato per una drastica riduzione degli spazi a causa dell’assenza quasi totale dei costruttori di semirimorchi, la tipologia di prodotto del trasporto più pesantemente colpita nel 2009. La nascita della Compagnia Italiana Rimorchi (Merker-Acerbi-C.L.N.) poteva far sperare in una notevole presenza italiana, tuttavia la scelta dell’azienda è stata quella di consolidare prima il mercato nazionale, nonostante la storica presenza Viberti in Francia. Un grande assente è stato anche Rolfo, leader nella bisarche, presente invece il concorrente tedesco Lohr (ma senza mezzi esposti come quasi tutti i grandi allestitori). Tra le presenze italiane più significative: Cormach, Indel B, Marangoni, Marcolin, OMFB, Orlandi, Ruspa e Zanotti. Va comunque detto che se nell’edizio-

sitori, in questa edizione è stata occupata circa la metà del Eurexpo, il quartiere fieristico di Lione. Nonostante la crisi, secondo Patrick Cholton, Presidente del Solutrans, l’aver ampiamente superato il livello dei 20.000 visitatori (tutti professionali lo ricordiamo e, fatto importantissimo, individuati nominativamente) fa ben sperare per il futuro dell’edizione 2012. Il salone si presenta come un rendez-vous della filiera di tutto quello che ruota intorno al camion, dai componenti all’assistenza stradale, dalle vernici ai teloni anti taglio, dai sistemi di controllo del chilo-

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IL KIT DI MONTAGGIO Sempre più spesso si vede in Francia l’allestimento dei cassoni fissi, dei ribaltabili e delle furgonature gran volume in kit di montaggio, da montarsi presso il concessionario con un opportuno controtelaio di adattamento. Lo scopo è naturalmente la drastica riduzione delle tipologie di allestimenti, di pezzi di ricambio e soprattutto dei costi. Il montaggio su un veicolo predisposto richiede poche ore e l’allestimento è realizzato presso uno stabilimento che garantisce un elevato livello di trattamento anticorrosivo in modo da garantirne la durata nel tempo ed eventualmente il “trapianto” o anche la rivendita per un altro telaio.


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Codici a barre per i visitatori Per accedere al Solutrans i visitatori non hanno pagato un biglietto ma hanno compilato un questionario assai articolato, solitamente on line, che ha consentito alla stragrande maggioranza dei visitatori di non registrarsi, ma semplicemente di stampare il proprio badge. Gli stand più attrezzati disponevano di un lettore del codice a barre del badge in modo da capire appieno, nelle analisi successive, chi fossero stati i visitatori ed eventualmente ricontattarli per visite di approfondimento o l’invio di materiale tecnico. Un sistema assai interessante e molto utile alle aziende espositrici per creare un proprio database di possibili clienti, dal momento che chi visita lo stand e “si fa prendere il codice” è, molto probabilmente, interessato a quella tipologia merceologica.

IL CASO RENAULT MASTER

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Renault e Renault Trucks, ben prima della presentazione a stampa e ai grandi clienti del Master (ma non era presente Opel con il Movano), hanno deciso di realizzare una presentazione al pubblico selezionato del Solutrans. Oltre alla intera gamma allestita, presente soprattutto nello stand Renault, vi era quella dello stand Renault Trucks (il veicolo è identico ma viene venduto attraverso le due reti con modalità diverse), presso cui vi era anche la sibilità di una breve prova su s per le vie di Lione. Inoltre, tutti gli allestitori di un peso hanno ricevuto, con am anticipo, un master (telaio o f gone) da allestire e presenta nel proprio stand. Un’operazio d’immagine, che certo si è rivo ta ad un pubblico limitato, ma a sai selezionato, poco più 20.000 persone

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La ralla leggera SAF in alluminio forgiato (Alcoa) era una novità interessante per il Solutrans anche per la totale riciclabilità e l’assenza di lubrificanti inquinanti

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L’ASPETTO DEI RICAMBI Una delle più importanti presenza al salone transalpino è stata la vendita di ricambi. Moltissime le organizzazioni differenti, dal colosso francese Ad distribution (con decine di migliaia di referenze per il mondo dei veicoli industriali) alla DAF stessa che, non presente come costruttore, lo era invece come venditore di ricambi per i suoi veicoli, di ricambi rotazionali per i mezzi più diffusi e, soprattutto, era fortemente presente nel settore della manutenzione del semirimorchio. Insomma dopo la cosiddetta block exemption, le molte norme nazionali interpretative, e le moltissime sentenze di tribunali, sembra che una vera concorrenza tra ricambi equivalenti esista. Non è infatti casuale la presenza al Solutrans dei due maggiori gruppi europei produttori di componenti per auto e per veicoli industriali: Bosch e Valeo. Entrambi impegnati non solo a vendere le proprie attrezzature di supporto e diagnosi, ma anche a promuovere direttamente i loro ricambi, scavalcando la rete dei costruttori. Storicamente l’assistenza tecnica e la vendita di ricambi sono sempre stati uno dei comparti di maggiore profitto per le aziende automotive. Certo è che ora molte cose cambieranno, anche perché le stesse associazioni di concessionari potrebbero diventare gruppi d’acquisto e acquistare dal migliore offerente.

I TRADIZIONALI PREMI Come tradizione, una giuria composta non da giornalisti o da utilizzatori finali, ma da esperti di allestimenti dei costruttori di Truck e Van, ha votato e premiato le innovazioni più interessanti, da un punto di vista tecnologico, del Solutrans. La coppa della giuria è stata aggiudicata dalla Carrosserie Frappa (presente anche in Italia), con un semirimorchio isotermico silenzioso per distribuzione notturna (con alimentazione ad azoto liquido). Naturalmente c’entrano uso e norme nazionali: sia in Francia sia in Gran Bretagna la distribuzione alimentare notturna (strettamente normata da un punto di vista delle emissioni sonore) è assai diffusa, soprattutto per i prodotti freschi. Premiata anche la Spitzer Eurovac per una cisterna per polverulenti in composito (già vista all’IAA e comunque ben nota); la Gruau per un microbus a propulsione elettrica, la Cornut per un sistema idraulico di aggancio e sgancio per scarrabili medi e infine la Dhollandia per una sponda elevatrice interna (che può essere destinata al nuovo Renault Master) che di fatto è alla porta laterale del veicolo commerciale ed è ancorata oltre che al pianale anche alla paratia di fondo del veicolo stesso.

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metraggio fino, ovviamente, agli allestimenti. Tuttavia altre sembrano le novità più interessanti.

Ralla leggera Non è un caso che in inglese la ralla, il punto di articolazione trattore-semirimorchio, si definisca fifth wheel: “quinta ruota”. Infatti all’insegna della maggiore capacità di trasporto sono nati i cerchi in lega e oggi è la volta di una ralla, presentata da SAF Holland, in alluminio forgiato realizzata con Alcoa. Si tratta di un prodotto destinato a specifiche categorie di utenti: trasporti di carburanti e di

sfusi, dove il risparmio di 33 kg consente, su viaggi a breve raggio, buoni vantaggi. La ralla presentata in anteprima al Solutrans soddisfa tutte le misure di sicurezza degli standard CE, anche in termini di usura: la presenza di due piastre di scorrimento sintetiche la rende a inquinamento zero: non necessita infatti di alcuna lubrificazione per tutta la vita operativa. Il successo della mostra, testimoniato dal numero dei visitatori (l’entrata è gratuita da sempre e vi sono convenzioni sia con Air France, sia con SNCF, sia con hotel), è senza dubbio dovuto al carattere totalmente profesd economico della rassegna: nnovazioni tecniche dedicate za, in gran parte delineate dalcrisi industriale che ha colpire degli allestimenti in Francia li anni Novanta, con ripetute strazioni controllate, fusioni e oni di marchi celebri. Tra i coi di veicoli spiccavano le asdegli stand cosiddetti “di serviallestitori, compensate dalla di quelle delle catene di risistenza indipendenti. L’orgaha scelto il 2011 per il primo africano in Marocco, mentre nosce ancora la data fissata ntamento 2012. Carlo Otto Brambilla


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I lubrificanti BP

ti semplificano la vita

Da 100 anni BP fornisce lubrificanti altamente tecnologici e funzionali. E con la gamma Vanellus conferma la sua superioritĂ

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l 14 aprile di cento anni fa si costituiva la Compagnia Petrolifera Anglo-persiana, che nel corso di un secolo si è trasformata nel gruppo globale che è oggi BP. Adesso come allora, la BP si contraddistingue per lo spirito pionieristico e per la capacitĂ di spingersi oltre i confini, una capacitĂ che ha saputo trasformare in tecnologia, know-how e sostenibilitĂ . In tutto il mondo, milioni di consumatori e di aziende si affidano a BP come fornitore di energia e partner per il trasporto. Dal riscaldamento domestico alla manutenzione dei loro veicoli, BP riconosce che questi clienti abbiano bisogno di prodotti affidabili e di servizi che rispondano alle loro necessitĂ . La gamma di lubrificanti per i mezzi pesanti è stata sviluppata per venire incontro alle esigenze commerciali di trasporto per merci e persone. In questi settori chiave, ottenere il massimo livello di prestazioni, efficienza e affidabilitĂ dai veicoli, dai macchinari e dalle apparecchiature è un fattore critico di successo. Nel suo fermo impegno nei confronti dell’ambiente, BP ha sviluppato una nuova tecnologia che allunga la vita del motore e migliora le prestazioni, contribuendo a ridurre l’inquinamento. Questa nuova tecnologia impedisce i depositi di morchie nei motori permettendo all’olio di durare piĂš a lungo e ridurre al minimo l’usura del motore. I prodotti della gamma Vanellus soddisfano esigenze e richieste di ogni tipo: lubrificanti sintetici e minerali per offrire una straordinaria protezione e un’estensione dell’intervallo di sostituzione anche in condizioni di impiego estremamente gravose. Ogni prodotto BP è stato progettato per offrire prestazioni affidabili, in accordo con i requisiti dei veicoli e delle attrezzature: dagli oli motore, ai prodotti per trasmissione ai fluidi idraulici, refrigeranti e grassi. Dopo 100 anni di esperienza, BP produce lubrificanti e fluidi in grado di proteggere le risorse, minimizzare i costi di gestione e massimizzare la produttivitĂ nell’odierno e impegnativo settore del business. L’obiettivo di BP è quello di permettere di lavorare efficientemente e vantaggiosamente: lubricanti BP, ti semplificano la vita.


È QUANDO TI SENTI PICCOLO CHE SAI DI ESSERE DIVENTATO GRANDE. A volte gli uomini riescono a creare qualcosa più grande di loro. Qualcosa che prima non c’era. È questo che noi intendiamo per innovazione ed è in questo che noi crediamo. Una visione che ci ha fatto investire nel cambiamento tecnologico sempre e solo con l’obiettivo di migliorare il valore di ogni nostra singola produzione. È questo pensiero che ci ha fatto acquistare per primi in Italia impianti come la rotativa Heidelberg M600 B24. O che oggi, per primi in Europa, ci ha fatto introdurre 2 rotative da 32 pagine Roto-Offset Komori, 64 pagine-versione duplex, così da poter soddisfare ancora più puntualmente ogni necessità di stampa di bassa, media e alta tiratura. Se crediamo nell’importanza dell’innovazione, infatti, è perché pensiamo che non ci siano piccole cose di poca importanza. L’etichetta di una lattina di pomodori pelati, quella di un cibo per gatti o quella di un’acqua minerale, un catalogo o un quotidiano, un magazine o un volantone con le offerte della settimana del supermercato, tutto va pensato in grande. È come conseguenza di questa visione che i nostri prodotti sono arrivati in 10 paesi nel mondo, che il livello di fidelizzazione dei nostri clienti è al 90% o che il nostro fatturato si è triplicato. Perché la grandezza è qualcosa che si crea guardando verso l’alto. Mai dall’alto in basso.


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New entry di gamma alta Renault e Opel rinnovano il multiruolo da 3,5 t di peso. Vera peculiarità: quasi tutte le versioni sono disponibili con trazione anteriore o posteriore di Carlo Otto Brambilla

opo quasi un decennio di Master, Movano, Mascott e Nissan Interstar, Renault e Opel presentano un nuovo commerciale di gamma alta (da 2,8 a 4,5 t di peso) diretto concorrente del Ford Transit e delle piattaforme Ducato (Fiat-PSA) e Sprinter (Mercedes e VW). Il veicolo, completamente nuovo anche nella meccanica, ripropone l’interessante logica nata sia con la gamma Master/Mascotte sia con il Ford Transit. Premettiamo che si tratta di un veicolo a scocca portante in tutte le versioni e quindi non con telaio con elementi a “C”, che tuttavia sarà carrozzabile non appena disponibile come pianalato o autotelaio. La vera peculiarità è il fatto che quasi tutte le versioni sono disponibili sia con trazione anteriore (con motore trasversale), sia con trazione posteriore, eventualmente anche con ponte gemellato, e con motore ovviamente collocato longitudinalmente.

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Modularità La modularità del veicolo è assai spinta, a partire dal propulsore di 2,3 litri a corsa lunga (85 mm x 101,3 mm) direttamente derivato dal due litri del Trafic/Vivaro. Le tarature sono rispettivamente con 74 kW/100 CV, 92 kW/125 CV e 107 kW/146 CV, la potenza massima è sempre a 3.500 giri/min con un regime massimo a 3.800 giri/min. Buoni i valori di coppia rispettivamente di 285, 310 e 350 Nm a seconda delle tarature elettroniche disponibili molto in basso. Tutti i motori sono sia in versione Euro 4 (abbiamo già scritto in passato della diversità di norme per i veicoli omologati e immatricolati nella categoria N1), sia in versione Euro 5 e filtro per particolato DPF (con sovrapprezzo). Il cambio, in blocco con il differenziale nei veicoli a trazione anteriore, longitudinale in quelli a trazione posteriore, è sempre a sei marce manuale; in arrivo l’automatizzato entro fine anno. Unico il rapporto al ponte offerto per ogni versione (che però differisce in base alle MTT e alle potenze). Lunghissima la sesta di uso prettamente autostradale allo scopo di contenere i consumi. Quattro le MTT: 2,8; 3,3; 3,5; e 4,5 t. che si combinano con tre passi, rispettivamente 3.182, 3.682 e 4.332 mm e uno sbalzo aggiuntivo che porta le lunghezze a quattro: 5.048; 5.548; 6.198; 6.848 Molto ricca la dotazione degli interni: dal navigatore all’aria condizionata, fino ad una serie di ampi vani

re le altezze disponibili, denominate cemente H1, H2 e H3. Nella versione ata più grande sono disponibili 17 mecon una portata di circa 2,5 t e una rimorchiabile (frenata) di 3.000 kg.

mpi duzione dei modelli avverrà graduala partire dal mese di maggio 2010. In ritiene che la versione L2H2 (ovvero passo medio altezza media senza sbalzo aggiuntivo) con 125 CV sarà quella “baricentrica” più venduta nelle versione furgone; si vedrà su telai e cabinati dove forse prevarranno passi e potenze maggiori e probabilmente il ponte gemellato. Da notare che in tutte le versioni (esclusa la compatta L1) la porta laterale consente il carico di un europallet trasversalmente, fatto che non si registra su tutti i mezzi del segmento. Progressivamente nel corso del 2010 arriveranno telai ed altre versioni, comprese le crew cab (6+1) e un minibus da 16 posti. Interessante il lavoro molto spinto di modularità per arrivare a circa 300 versioni di base. Vi sono dei moduli aggiuntivi a cui corrispondono organi meccanici come più foglie nelle balestre posteriori o l’albero di trasmissione più lungo. Ad esempio si può scegliere tra serbatoi da 80 o da 105 litri, inoltre esiste la possibilità di raddoppio batterie, una seconda nel lato opposto e simmetrico del veicolo, fino ad una presa di forza al cambio (sia per le trazioni anteriori sia per le posteriori). Praticamente tutti i componenti (incluso lo scarico e le sospensioni anteriori, solitamente punti critici) sono identici sia per le versioni a trazione anteriore sia per quelle a trazione posteriore e identiche anche per le versioni con guida destra/sinistra. Gli interni Molto ricca la dotazione degli interni dove sono previsti dal navigatore (tom tom integrato optional) all’aria condizionata, fino ad una serie di ampi vani porta lap-top, porta bottiglie, porta salviette, doppie prese a 12 V e ad un vero stipo chiuso sotto i sedili passeggero della capacità del bagagliaio di una piccola vettura che contiene anche i normali attrezzi. La ruota di scorta è ora “alla francese” sotto il pianale e si può sganciare senza toccare in alcun modo il carico: è sufficiente aprire la porta posteriore e con la chiave in dotazione sbloccarla. La commercializzazione dei nuovi veicoli avverrà gradualmente a partire dal mese di maggio. Le reti di commercializzazione saranno tre: Renault, Opel e Renault Truck.•

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PROVA SU STRADA RENAULT MAGNUM

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520 Cv tutti da guidare di Ferdinando Tagliabue

dove ci si trova. La posizione di guida è eccellente, con un cruscotto avvolgente e funzionale che permette di avere un controllo perfetto di strumenti e comandi.

a corsa alle grandi potenze non ha mai coinvolto eccessivamente Renault, che ha sempre preferito dare uno sguardo più attento ad altri aspetti, primo fra tutti, il contenimento dei consumi di carburante. Questo atteggiamento ha portato a soluzioni interessanti e vantaggiose per l’utenza, senza per questo trascurare quello stile moderno e quelle doti di potenza e di robustezza che contraddistinguono il Magnum fin dalla sua prima apparizione. Per questa recentissima versione, che si avvale di una nuova motorizzazione da 520 CV, Renault ha deciso di adottare una nuova linea per il padiglione cabina, deflettori laterali aerodinamici, visiera parasole e maniglione di salita anteriore; inoltre è stato adottato un paraurti in tre parti particolarmente resistente e verniciato nella parte centrale dello stesso colore della calandra nonché un gradino antisdrucciolo per accedere al parabrezza.

La motorizzazione La novità di maggior rilievo è comunque costituita dalla motorizzazione, il DXi13 ora in grado di offrire più potenza e coppia, a tutto vantaggio di una maggior velocità commerciale e con doti di ripresa sorprendenti già a partire dai 1000-1100 giri/min. Questo 6 cilindri in linea di 12,8 litri con iniezione elettronica ad alta pressione, iniettori pompa di seconda generazione, doppio circuito di pilotaggio e turbo compressore con wastegate, viene proposto con 3 livelli di potenza di 440, 480 e 520 CV (382 kW). Quest’ultimo, quello della nostra prova, sviluppa la potenza massima ad un regime compreso tra i 1430 ed i 1900 giri/min con una coppia massima di 2550 Nm a 10501430 giri/min. La potenza non è certo stratosferica, ma la sua erogazione è oltremodo fluida e progressiva e anche in salita a pieno carico si raggiungono gli 80 km/h in un lampo.

Gli optional Le carenature laterali e i cerchi in alluminio (optional) conferiscono al veicolo un aspetto particolarmente aerodinamico e moderno. In alluminio è realizzata anche la piastra da montare sul telaio che assolve a funzioni di sicurezza, di aerodinamica e permette, grazie alla presenza di adeguate serrature, di prevenire possibili prelievi indesiderati, sia di gasolio e sia di AdBlue. Salire e scendere dal Magnum sono sempre operazioni un po’ particolari; del resto gli ampi maniglioni e i gradini si trovano discostati rispetto alla porta e se in fase di salita la cosa non crea particolari problemi,

Pianura o salita: non c’è differenza La media fino ad Aosta, e quindi con un percorso pianeggiante, è di poco inferiore agli 80 km/h, a causa di qualche rallentamento dovuto al traffico, mentre nella parte in salita, che da Aosta ci porta a Courmayeur (1224 metri di altezza), ci godiamo il lavoro del cambio, sempre velocissimo. Il cambio è il robotizzato Optidriver +, una soluzione che assicura un eccellente comfort di guida e consumi contenuti ma che soprattutto impedisce manipolazioni sbagliate con rischio di fuorigiri. In abbinamento al cambio Optidriver + c’è il nuovo freno motore Optibrake (con una po-

e all’abitabilità

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tenza di rallentamento di 381 kW); freno motore, freno sullo scarico e rallentatore assicurano prestazioni incredibili, che ci hanno piacevolmente sorpreso, soprattutto nella discesa da Courmayeur ad Aosta. Buono anche il lavoro di insonorizzazione, anche se non ai livelli dell’ultimo Premium, mentre la visibilità ci è parsa particolarmente buona sia per l’ampio campo visivo anteriore sia per le generose dimensioni dei vari retrovisori, di cui i principali riscaldati e telecomandabili.•

schendicaa tec Motore DXi13 6 cilindri in linea ad iniezione alta pressione (2000 bars) attraverso iniettori pompa di seconda generazione, regolatore elettronico (EMS2), 24 valvole, alberi a camme in testa, distribuzione posteriore; turbo compressore con wastegate; cilindrata 12,8 litri, potenza massima 382 kW (520 CV) da 1430 a 1900 giri/min; coppia massima 2550 Nm da 1050 a 1430 giri/min. Livello di inquinamento CEE EURO5; sistema di post trattamento SCR ad iniezione di AdBlue pilotato elettronicamente. Frizione 430 GD 900 (430 MFZ su Optidriver) monodico con comando idraulico ad assistenza pneumatica e recupero automatico del gioco. Cambio Optidriver+ AT 2612D TD (14,94 - 1), e frizione automatizzata con pilotaggio del motore e dell'Optibrake. 12 marce avanti e 3 retromarce. Scelta della modalità d'uso al volante (automatico/manuale). Selettore marce al volante. Rallentatore sullo scarico con potenza di 193 kW a 2300 giri/min. comandato tramite elettrovalvola. Optibrake+: combinazione del rallentatore sullo scarico e

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I servizi

Lo schema dimensionale del Magnum. Il trattore 4x2 è disponibile con i passi 4120 (in prova) e 3920 mm, mentre il trattore 6x2 pusher è disponibile solo con il passo di 4420 mm. Sono invece 4 i passi per le motrici 4x2 (da 5120 a 5870 mm) e 5 per quelle 6x2 (da 5120 a 6370 mm)

1 I vani esterni ben protetti e dotati di serratura

2 Uno dei vani con serratura raggiungibili dall’esterno

3 Il sedile in pelle (optional) dispone di cintura di sicurezza integrata

4 Le due batterie montate affiancate sono in posizione ben riparata

5 Fari trapezoidali con parabola trasparente in policarbonato

I tre gradini che si sono molto discostati rispetto alla portiera, ampia ma non apribile a 90° L’abitacolo del Magnum è uno dei più spaziosi, con un pavimento perfettamente piatto, un’altezza interna utile uniforme di 205 cm, ampie superfici vetrate, sedili e letti di grande comfort Il volante a 4 razze e il cruscotto, avvolgente, che ospita strumentazione e comandi

Le curve del motore del Magnum 520; da notare la curva di coppia massima (in rosso) pressoché piatta da 1050 a 1400 giri/min

del freno di compressione sulle valvole motore. Interamente gestito dall'elettronica (potenza di 382 kW a 2300 giri/min), accoppiata al freno di servizio. Ponte posteriore Ponte P 13170 a semplice riduzione con coppia 13x37 (rapporto 2,84) e bloccaggio del differenziale (optional). Freni di servizio a disco con sistema elettropneumatico a due circuiti indipendenti, gestito elettronicamente (EBS). EBS sistema anti-bloccaggio ruote (ABS); controllo della coppia in fase di scalata; gestione di inserimento blocco differenziale (se equipaggiato) a velocità <10 km/h; assistenza alla frenata d'emergenza; allerta sulla prestazione della frenata; armonizzazione frenata del trattore e del semirimorchio; accoppiamento tra

rallentatori e freni di servizio; antislittamento ruote (ASR); assistenza all'avviamento in salita. Freno di stazionamento a comando pneumatico, stazionamento assicurato mediante cilindri a molla. Freno di soccorso assicurato dall'indipendenza tra i circuiti. Telaio a longheroni con sezione 266 x 90 mm; barra anti incastro anteriore; traversa posteriore di chiusura del telaio; parafanghi posteriori e (optional) carenature laterali. Sospensioni anteriori a lame paraboliche (7,1 tonn.) con ammortizzatori telescopici. Sospensioni posteriori pneumatiche a due cuscini d'aria; escursione delle sospensioni 250 mm, ammortizzatori telescopici e barra stabilizzatrice posteriore. Serbatoio carburante in alluminio da

510 litri, senza riscaldatore gasolio. Serbatoio AdBlue in plastica da 60 litri con tappo rifornimento antifurto. Masse (Passo mm 4.120) M.T.T. Kg 18.000 Carico totale Kg 10.020 Massa autotelaio cab Kg 7.641 Limite Max assale ant. Kg 7.100 assale post. Kg 12.000 Dimensioni (Passo mm 4.120) Avanzamento ralla raccom. (Y) mm 690 ralla Max. (Y) mm 890 ralla Min. (Y) mm 490 Passo mm 4.120 Raggio di volta mm 2.040 Sbalzo post. autotelaio cab. mm 720 Lunghezza tot. autotelaio cab. mm 5.910 Carreggiata anteriore mm 2.050 posteriore mm 1.836 Altezza min. da terra ant. mm 203 min. da terra post. mm 230 Raggio di volta fuori tutto mm 7.870

Renault Trucks 24/24 L’assistenza Renault Trucks 24/24 è in rado di intervenire per un intervento di depannaggio immediato a qualsiasi ora, ogni giorno e ovunque, in tutta Europa. Un tecnico di assistenza dedicato provvede a gestire l’assistenza del veicolo per tutta la durata dell’intervento. Renault Trucks GO24 Nel caso di un fermo macchina imprevisto, sotto contratto “mobilità Renault Trucks GO24”, Renault Trucks si impegna a versare un’indennità qualora il veicolo non venga rimesso su strada in un tempo massimo di 12 ore a partire dalla chiamata alla piattaforma di assistenza. Renault Trucks Approved parts: il ricambio originale Il pezzo di ricambio Approved parts è concepito e omologato per i veicoli Renault Trucks: il costruttore si impegna sulle prestazioni di origine dei suoi veicoli. Renault Trucks dedica anche grande importanza al controllo dei costi di manutenzione e riparazione e lo fa con diverse soluzioni. Forfait di manutenzione Con i forfait di manutenzione è possibile beneficiare di prestazioni “tutto compreso”, ricambi e mano d’opera, a tariffe chiare e concordate. Gli interventi vengono effettuati da esperti qualificati, con ricambi Renault Trucks. Contratti di manutenzione e di riparazione Start & Drive Il riparatore di fiducia Renault Trucks prende in carico la manutenzione del mezzo assicurandone la massima disponibilità con differenti formule “su misura”. Estensioni di garanzia Expandys Si tratta di una vera assicurazione sugli elementi importanti del veicolo stabilita in funzione del chilometraggio annuale stimato, della durata e del livello di copertura desiderato, per meglio adattarsi ad ogni singola attività. Clovis Rent Clovis Rent è la rete di noleggio di veicoli commerciali e industriali dei Distributori Renault Trucks che sono in grado di offrire un servizio di prossimità in una rete forte di oltre 200 punti in Europa. Truckone Il marchio comune di Renault Trucks e della sua rete di distribuzione per i veicoli d’occasione che garantisce professionalità su un’offerta di mezzi tutte marche. Vi sono poi contratti di finanziamento e di assicurazione come Renault Trucks Financial Services in cui la Casa si impegna nel garantire un interlocutore dedicato che propone una prestazione globale personalizzata sul veicolo, servizi, soluzioni di finanziamento e assicurazione e una decisione di finanziamento nei migliori tempi, per una gestione accelerata del mezzo. Grande attenzione infine anche ai consumi di carburante che possono avvalersi di diversi servizi. Optifuel Programme Optifuel Programme è la soluzione globale per ridurre i costi del carburante in azienda; si tratta di un programma che raggruppa Optifuel Training e Optifuel Infomax, ed è dedicato a quelli che dovranno, in seguito, trasmettere la formazione ai conducenti. Optifuel Infomax Optifuel Infomax è invece lo strumento di controllo dell’utilizzo del veicolo e della sensibilizzazione alla guida razionale. Grazie alla sua interfaccia intuitiva, è possibile controllare il consumo del mezzo e identificare precisamente la possibilità di economie. Optifuel Training L’esperienza di Formatori specializzati nella guida razionale trasmette la loro esperienza per gestire al meglio il potenziale di economie del veicolo.

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Decisamente numerosi i servizi messi a disposizione da Renault Trucks. Cominciamo da quelli destinati a riportare sulla strada, e con la massima rapidità, il mezzo


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ARRIVA IL NUMBER ONE Si chiama “Number One” l’ultimo nato in Casa Daf ed è stato pensato proprio per festeggiare il primato nel segmento dei trattori. Number One è un FT XF105 510 CV, con una speciale colorazione blu, cabina Super Space Cab, Fari Xenon Skylight, minigonne volante in pelle, plancia tipo alluminio, sedili Luxury Air, DAF Telematics System (DTS) preparazione per Maut, radio/lettore CD Luxury, 6 altoparlanti, Adaptive Cruise Control (ACC) con FCW, sistema avvertimento abbandono corsia, VSC, AS Tronic, ZF Intarder, serbatoio carburante in alluminio 85, serbatoio AdBlue da 100 litri, ADR completo.

l mondo dei veicoli industriali è sempre più orientato ad offrire alla propria clientela un’ampia gamma di servizi e Daf, che da tempo ha deciso di mettere a disposizione delle aziende e degli autotrasportatori la propria esperienza e la propria conoscenza, ha ampliato la sua offerta di servizi offrendo alla clientela corsi di guida volti ad accrescere sicurezza ed economia. E’ nata da questi presupposti la nuova partnership tra Daf V.I. e GuidarePilotare, struttura che opera nel settore della guida sicura ed economica dal 1982, prima in Italia a svolgere questo tipo di servizi, presso il circuito Santamonica di Misano Adriatico. GuidarePilotare, fondata dall’ex pilota di F1 (e laureato in psicologia) Siegfried Stohr, ha operato dapprima in campo automobilistico a cui si sono affiancate le motociclette (nel 1999) e, a partire dal 2004, anche il veicolo industriale. GuidarePilotare ha assistito alla guida oltre 138 mila clienti con un metodo didattico unico e originale che permette di massimizzare l’apprendimento e la motivazione del partecipante e che prevede una costante presenza dell’istruttore al fianco dell’allievo. Uomo, veicolo e ambiente vanno a costituire un triangolo che pone al cen tro GuidarePilotare e da questa filosofia, este da Stohr ad un team di istruttori altamente p fessionali ed esperti, sono nati i programmi questa scuola orientati verso le attività di E Driving e Safety Driving.

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Affrontare l’emergenza Gli obiettivi del corso di guida sicura sono qu di formare l’autista sulla sicurezza del viagg facendo leva su professionalità e passione p la guida. Durante il corso vengono illustrate principali situazioni di rischio che si posso

DAF Driving Training è la proposta di Daf V e GuidarePilotare per offrire all’utenza strumenti e conoscenza per operare in maniera sempre più sicura ed economica TIR 126/2010

di Ferdinando Tagliabue

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presentare nella guida di un veicolo pesante (carico o scarico), trattore isolato o con semirimorchio. Il corso si prefigge anche di mettere in risalto l’efficacia dei diversi sistemi elettronici per la sicurezza mettendoli direttamente alla prova. L’autista viene informato sulle dinamiche del veicolo, sulla guida preventiva (cioè sulla capacità di prevedere e comprendere quanto si sta verificando ad una certa distanza come semafori, incolonnamenti, incroci, obblighi di arresto, ostacoli o altro) e sulle situazioni di potenziale pericolo. Questo corso si svolge presso l’autodromo di Misano in una intera giornata e ad esso possono accedere al massimo di 24 partecipanti. Durante la giornata gli autisti effettuano una serie di prove che consistono nell’evitare un ostacolo improvviso, sovrasterzo di potenza, sottosterzo, skid car, frenata rettilinea, frenata su fondi differenziati (due ruote su un fondo liscio e bagnato e altre due su un fondo normale e /o asciutto) e frenata evitando nel contempo un ostacolo improvviso. In questo modo l’autista ha la possibilità di acquisire non solo i corretti automatismi ma anche la coscienza della prevenzione nella guida, aspetti entrambi fondamentali per una guida realmente sicura

Economia e sicurezza


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Durante la giornata gli autisti effettuano una serie di prove che consistono nell’evitare un ostacolo improvviso, sovrasterzo di potenza, sottosterzo, skid car, frenata rettilinea, frenata su fondi differenziati (due ruote su un fondo liscio e bagnato e altre due su un fondo normale e /o asciutto) e frenata evitando nel contempo un ostacolo improvviso

CHI E’ SIEGFRIED STOHR Siegfried Stohr, è nato a Rimini nel 1952, e si è laureato in psicologia nel 1975; ha lavorato come psicologo per 5 anni. Nella sua carriera di pilota ha corso in kart per la Nazionale italiana ai campionati europei e mondiali nel 1970 e 1971. Nel 1976 ha debuttato in auto; ha vinto due Campionati italiani e nel 1981 ha preso parte al Campionato mondiale di Formula Uno con la Arrows. Nel 1982 ha fondato la prima scuola di “Guida Sicura” in Italia dove ricopre il ruolo di Progettista, Formatore, Coordinatore degli istruttori e Tutor. Giornalista pubblicista dal 1988, ha collaborato con quotidiani e riviste specializzate e non; ha pubblicato 12 libri sulla Guida sicura, sulla sua esperienza di pilota e sulla psicologia del guidatore, numerosi video e 9 tra CD/CDI e DVD multimediali sulla guida sicura.

LA PAROLA A ROBERTO GIORGI AD DI DAF TRUCKS ITALIA In occasione dell’incontro avvenuto a Misano per la presentazione dei corsi di guida sicura ed economica organizzati da Daf Trucks Italia in collaborazione con GuidarePilotare, Roberto Giorni, Amministratore Delegato di Daf Trucks, ha fornito un quadro riassuntivo sul 2009, un quadro certo non positivo dal quale è emerso il forte calo subito dal settore nel 2009, uno dei peggiori anni per il comparto dell’autotrasporto, un anno che ha visto la chiusura forzata di circa 3500 imprese di trasporto, per la stragrande maggioranza monoveicolari, ma che ha messo in gravi difficoltà anche imprese di ben maggiori dimensioni. Le immatricolazioni si sono pressoché dimezzate e gli ordini sono calati del 70-80%; in queto scenario, data anche l’impossibilità di pianificare la produzione, Daf ha ridotto il proprio volume produttivo del 70%. Ciononostante la sua quota a livello europeo nel segmento dalle 6 alle 14,9 t si è mantenuta stabile al 9,2% mentre è migliorata con un 14,9% (terzo posto) nei veicoli oltre le 15 t, conquistando addirittura il primo posto nel segmento dei trattori con oltre 15 mila unità.

Guida economica A parità di condizioni, la guida, o meglio, lo stile di guida, può comportare sensibili differenze in termini di consumo di carburante, differenze che si possono concretizzare in ragione di un 25% in meglio o in peggio. Per questa ragiolo stile di guida rappresenta uno dei fattori principali di stione economica per un’azienda di trasporto. Il corso di o Driving prevede una lezione in aula a cui fa seguito a prova pratica. Questo corso dura un giorno e si rivolad un massimo di 16 partecipanti. La parte teorica prede una presentazione, nel corso della quale vengono profonditi gli aspetti che maggiormente incidono sui nsumi, ovvero aerodinamica del veicolo, potenza e copa, stile di guida. La parte pratica è costituita da una sesne di guida della durata di 30 minuti per ogni autista, e prevede la ripetizione dello stesso percorso; nel primo o l’autista guida come fa abitualmente mentre nel sendo mette a frutto le indicazioni proposte dagli istruttori. aturalmente per ogni sessione vengono rilevati consumi velocità e quindi confrontati. I corsi di guida economica ssono essere effettuati nella sede del cliente o della ncessionaria. Guida economica e guida sicura possono esistere perfettamente. Del resto una guida economica quindi una particolare attenzione ai consumi coincide con la guida sicura, basandosi entrambe su una approfondita conoscenza tecnica e sulla capacità di prevedere e anticipare le situazioni. La guida economica è rispettosa della meccanica del veicolo e si basa su un elevato livello di attenzione e di professionalità. Purtroppo le condizioni meteorologiche non hanno permesso di verificare al meglio le possibilità offerte dal corso di guida sicura; del resto una pioggia battente inframmezzata da neve e da una vera e propria tormenta non hanno permesso lo svolgimento dei test nelle migliori condizioni, ma siamo fiduciosi non solo nella bontà di quanto si insegna a Misano e dei veicoli Daf ma anche di poter al più presto toccare con mano (e in condizioni meteo adeguate) quanto si fa in questa scuola di guida, di vita e di educazione •

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L’aereocargo riprende quota Dopo un pessimo 2009, il trasporto aereo delle merci mostra una lieve ripresa, che però è ancora fragile. I suoi destini sono legati al recupero dell’economia globale ed al prezzo del petrolio di Michele Latorre

l trasporto aereo delle merci sta del commercio verso l’America setuscendo dalla più forte tempesta La ripresa dell’aerocargo rilancia il processo di aggretentrionale per quanto riguarda l’exdel dopoguerra. Parliamo ovviagazione tra le compagnie aeree asiatiche, che lo scorport e dall’Asia per le importazioni. mente di tempesta economica, perso anno aveva subito un brusco rallentamento. Uno L’inizio del 2010 sembra aver portato ché per affrontare quelle meteo gli dei progetti rimasti in sospeso era l’integrazione tra qualche spiraglio nell’economia e, di apparecchi di oggi sono ben equiAir China Cargo - divisione merci della compagnia di conseguenza, pure nel trasporto aepaggiati. La crisi economica globale bandiera cinese - e Cathay Pacific, che ha sede a Hong reo delle merci. Anche in questo cainiziata a metà del 2008 - e che solo Kong. Le due compagnie hanno annunciato un comso, la tendenza viene confermata ora sta ridimensionandosi - ha colpiplesso schema di scambio azionario per l’ingresso di dalla Iata, che ha già pubblicato i rito duramente l’aerocargo, che è la Cathay Pacific in Air China Cargo con il 49% del capisultati del primo mese dell’anno. A forma di trasporto globale per ecceltale (25% attraverso una partecipazione diretta e il gennaio, il traffico aerocargo mostra lenza (insieme con la movimentazio24% attraverso una fiduciaria). Il restante 51% resta un incremento del 3% sul mese prene marittima dei container, che è stanelle mani di Air China. La compagnia di Hong Kong cedente e dell’11,6% sullo stesso ta l’altra grande vittima di questa cederà ad Air China Cargo quattro Boeing B747 Freimese del 2009, anche se rimane sotcongiuntura). I dati dell’associazione ghter, che saranno impiegati sulle rotte per il Nord to del 4% rispetto all’inizio del 2008. Iata, che raccoglie le compagnie aeAmerica, l'Europa e, in ambito asiatico, Giappone e La Iata è ancora prudente prima di ree mondiali, sono chiari: nel 2009, le Taiwan. La nuova rete del vettore cargo cinese avrà parlare di ripresa, perché l’incremencompagnie aree hanno trasportato in due hub a Pechino e Shanghai. to delle prime settimane di quest’antutto il mondo 36 milioni di tonnellate, no potrebbe dipendere in buona parcontro i 40,5 dell’anno precedente. te dalla necessità di molte imprese di Ma già il 2008 mostrava un calo sul rifornire gli stock, dopo le festività di 2007, considerato l’anno record gradicembre. “Per avere una vera riprezie ai 41,8 milioni di tonnellate trasa - spiega una nota dell’associaziosportati. In termini di traffico, ossia di ne - bisogna che riprendano i consutonnellate per chilometri, la perdita mi. Ciò è avvenuto in Asia, ma si ridel 2009 è stata dell’11%. Il colpo si scontra una persistente debolezza in è sentito anche sul versante finanziaEuropa e Nord America”. Nonostante la rio: nel 2009 le entrate dell’aerocargo sono ammontate a 49 miliardi di dollari (pari a Questi sono i dati globali prodotti dall’aero- prudenza, la Iata avanza una prima previcirca 35,5 miliardi di euro), contro i 64 mi- merci nel 2009, ma l’andamento varia se- sione per il 2010 e ritiene che potrebbe reliardi di dollari (circa 47 miliardi di euro) del- condo le aree geografiche. L’unica regione gistrarsi un incremento del 12% rispetto all’anno precedente (che è stato il record da che nel 2009 mostra un andamento per- lo scorso anno, con conseguente increquesto punto di vista, grazie all’aumento centuale positivo è il Medio Oriente, dove il mento delle tariffe intorno al 3%. C’è però delle tariffe ereditato dal periodo di cresci- traffico è cresciuto del 3,9%. Sono in rosso, un elemento di allarme: il prezzo del carbuta). Un altro importante indicatore sulla sa- ma limitano le perdite, la regione Asia-Pa- rante, che nelle ultime settimane mostra lute dell’aerocargo è il tasso di riempimen- cifico (-9,2%) e l’America Latina (-4%), una tendenza al rialzo. Mentre scriviamo to, che esprime il rapporto medio tra la par- mentre Nord America ed Africa registrano questo articolo, il greggio ha superato gli 82 te carica e quella vuota delle stive: nel perdite nella media globale (rispettivamen- dollari al barile (contro una media annuale 2009 è stato del 49,1%. Praticamente, gli te, del 10,6% e dell’11,2%). Il risultato peg- di 62 dollari del 2009). Se questo andamenaerei hanno viaggiato semivuoti, nono- giore del 2009 emerge in Europa, dove la to proseguirà per i prossimi mesi, potrebbe stante le principali compagnie abbiano la- contrazione del traffico rispetto all’anno dare un brutto colpo ai bilanci già disastrati sciato a terra diversi velivoli, proprio per di- precedente è addirittura del 16,1%. Il no- delle compagnie aeree, minacciando la ristro continente sconta soprattutto un crollo salita di quota dell’aerocargo.• minuire l’offerta.

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GRANDI MANOVRE IN ASIA


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LOGISTICA&INTERMODALITÀ Un treno verso il Polo Nord La compagnia ferroviaria statunitense Northern Rail Extension ha presentato il progetto - già approvato dall’ente governativo Surface Transportation Board - per una nuova linea in Alska che punta verso il Polo Nord. La ferrovia partirà dall’attuale scalo di Delta Junction di Eielson e sarà lunga 130 chilometri, fino a raggiungere la località Fairbanks. Sarà ad unico binario ed il servizio inizierà con un treno al giorno, che servirà basi americane e miniere situate all’estremo nord dell’Alaska. La costruzione costerà 700 milioni di dollari e impiegherà tre anni. Crescerà la logistica a Marghera Il Consiglio d’amministrazione della società Montefibre ha approvato la vendita all’Autorità portuale di Venezia dello stabilimento dismesso di Porto Marghera. Per i 67 ettari di quest’area, l’Autorità portuale pagherà 80 milioni di euro. Una parte della superficie è già stata destinata alla realizzazione di strutture logistiche connesse al porto, mentre la restante area potrebbe ospitare un nuovo stabilimento per la produzione di fibra al carbonio della società Nuova Marghera. Il Piano di potenziamento del porto prevede la costruzione di un nuovo terminal container collegato ad un district park, che avrà una capacità annuale di 800mila teu (che si aggiungeranno agli attuali 370mila). Inoltre, nell’area Fusina sorgerà nel 2012 un nuovo scalo per navi roro.

PIÙ VIAGGI SULLA GENOVA-CATANIA La compagnia Grimaldi ha aumentato l’offerta di stiva del 30% sull’autostrada del mare tirrenica tra Genova e Catania, portando il numero di viaggi da tre a quattro la settimana. Il nuovo orario prevede partenze dal porto ligure ogni martedì, giovedì, venerdì alle ore 19:00 ed il sabato, alle ore 17:00, mentre i ferry salpano da Catania ogni martedì, mercoledì, giovedì alle ore 24:00 ed il sabato alle ore 19:00. La nave, che parte da Genova il martedì ed il sabato prosegue verso lo scalo maltese di La Valletta. Inoltre, la compagnia ha istituito una rotta ro-ro tra la Spagna e la Libia, che viene effettuata con cadenza bisettimanale e tocca i porti di Barcellona, Valencia e Al Khums.

Meno camion sotto la Manica Nel 2009, i treni navetta di Eurotunnel hanno trasportato 769.261 veicoli industriali, contro i 1.254.282 del 2008, con un calo percentuale del 39%. Oltre la crisi economica, che ha ridotto i volumi del trasporto merci in tutta Europa, il crollo è dovuto anche alle conseguenze dell’incendio avvenuto nella galleria nel 2008, che ha provocato riduzioni del servizio anche nei primi due mesi del 2009. La situazione è nettamente migliorata nell’ultimo

trimestre dell’anno, quando Eurtunnel ha registrato un incremento del 12% rispetto allo stesso periodo del 2008. Il tunnel mostra un risultato migliore nel

passaggio di treni merci, che nel 2009 è calato di solo il 12% rispetto all’anno precedente (-5% se consideriamo il tonnellaggio trasportato).

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RFID per logistica ricambi Iveco

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Il costruttore di camion ha introdotto la radioidentificazione per la gestione delle spedizioni di ricambi nel suo stabilimento di Torino. Il sistema, gestito dal partner logistico Kuehne+Nagel, segue l’intero flusso dall’ingresso dei camion nella piattaforma fino all’invio dei componenti alle officine autorizzate: ricezione, picking e spedizione. Il sistema RFID serve, oltre che per migliorare la logistica interna, anche per garantire l’autenticità dei ricambi. Dopo la prima fase di sperimentazione a Torino, Iveco intende installare questo sistema anche nello stabilimento di Madrid. Il progetto fa parte del più ampio programma PARTS.iD.

CRESCE L’AUTOROTAIA TRA ITALIA E GERMANIA L’autostrada viaggiante gestita da Ralpin tra Novara e Friburgo sfida la crisi e nel 2009 ha raggiunto il suo record storico, con 92.400 spedizioni, ossia l’8,6% in più rispetto all’anno precedente. La stessa società che organizza il servizio spiega questo

successo con una maggiore disponibilità di convogli, che ha coinciso con l’aumento della domanda, dovuta all’aumento dei costi del tuttostrada. Un contributo importante è venuto anche da TNT Express, che dallo scorso anno utilizza questa auto-

strada viaggiante per trasportare parte dei camion che effettuano il trasporto di linea da e per l’Italia. La Novara-Friburgo è attiva dal 2001 e trasporta sia traffico accompagnato, sia casse mobili e semirimorchi non accompagnati.


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Il Veneto incentiva l’intermodalità La regione Veneto ha rinnovato il bonus per lo sviluppo del trasporto combinato strada-rotaia e strada-vie navigabili. Per il 2010 ha stanziato 720mila euro, che saranno erogati dalla società controllata Sistemi Territoriali attraverso agevolazioni tariffarie per gli operatori che utilizzano il treno o la navigazione interna nel trasporto delle merci che hanno come origine o destinazione il Veneto. L'incentivo ferroviario è diviso in tre fasce chilometriche: 6,2 euro treno/km fino a 250 chilometri, 5,6 euro treno/km da 251 a 450 chilometri e 4,90euro treno/km per percorrenze superiori. Per chi utilizza la navigazione interna, il sistema è più semplice: 2,2 euro per ogni tonnellata movimentata. L’incentivo è stato introdotto due anni fa e finora ha consentito l’attuazione di 1171 treni e l’invio di quasi 100mila tonnellate su chiatte.

Unione nell’aeromerci Nel 2009, Lufthansa ha acquisito il controllo della compagnia austriaca Austrian Airlines e ora ha avviato il primo processo d’integrazione nel settore dell’aeromerci. Le due compagnie hanno annunciato la progressiva fusione dei prodotti e dei processi operativi tra Lufthansa Cargo e Austrian Cargo. Questo è il primo passo, che sarà presto seguito dall'integrazione delle operazioni a terra e della distribuzione in Austria, mentre negli altri Paesi serviti da Austrian Cargo le attività passeranno sotto Lufthansa Cargo. In questo modo, l’aeroporto di Vienna Schwechat entrerà pienamente nella rete della compagnia tedesca, diventando il terzo hub merci dopo Francoforte e Monaco.

Hupac potenzia al Nord La compagnia svizzera di trasporto combinato ha inaugurato un nuovo terminal intermodale nel porto belga di Anversa. La struttura si chiama HTA Hupac Terminal Antwerp e comprende un’area per il check-in delle unità e un modulo per il trasferimento formato da cinque binari e corsie di marcia e parcheggio per i camion. Questo terminal può gestire quotidianamente fino a 12 coppie di treni da 620 metri. Hupac ha già avviato un servizio quotidiano con destinazione Basilea e Busto Arsizio. La compagnia ha anche anticipato alcune novità previste per l’anno in corso, tra cui nuovi collegamenti che interessano l’Italia: Novara-Colonia via Lötschberg, destinato ad unità di carico fino a 4 metri, Verona-Anversa, VeronaRotterdam, Busto ArsizioBarcellona.

Primi voli per il nuovo Boeing Il costruttore statunitense ha avviato la serie di prove di volo del nuovo 747-8 Freighter, il nuovo modello di aereo tuttomerci che sostituirà il tradizionale Jumbo. Boeing prevede un ciclo di 1600 ore di volo per verificare il comportamento dell’apparecchio in diverse condizioni operative. Rispetto al modello precedente, il 747-8 Freighter è più lungo di 5,6 metri e monta motori più potenti e che offrono minori consumi di carburante. La stiva ha una capacità superiore del 16%, che concretamente significa trasportare sette pallet in più (tre nel ponte superiore e quattro in quello inferiore). Boeing ha ricevuto finora 76 ordini per questo apparecchio. Intercontainer punta ai Balcani Intercontainer-Interfrigo ha avviato a marzo nuovi collegamenti ferroviari per unità di carico intermodali lungo la direttrice europea che si dispiega tra nord-ovest e sud-est. In collaborazione con Inter Ferry Boats, è partito un treno trisettimanale dai terminal Mainhub e Combinant del porto di Anversa fino allo scalo ungherese di Sopron Hub. Il convoglio ferma anche a Colonia e Vienna, dove le unità di carico trovano coincidenza con altri treni diretti in Austria, Germania e Scandinavia. Inoltre, ICF ha inserito una fermata a Sopron per il treno che collega Genk, in Belgio, a Oradea, in Romania, aumentandone anche la frequenza da tre a quattro partenze la settimana. Sopron è un importante hub per l’intera area balcanica, da cui partono treni intermodali per la Bulgaria, la Grecia, la Macedonia e la Turchia.

Alleanza per il carro singolo Dedicata al trasporto di merci su carro singolo, una modalità costosa, ma che offre interessanti potenzialità. L’alleanza si chiama Xrail e riunisce CD Cargo (Repubblica ceca), CFL cargo (Lussemburgo), DB Schenker Rail (Germania, Paesi Bassi, Danimarca), Green Cargo (Svezia e Norvegia), Rail Cargo Austria (Austria e Ungheria), SBB Cargo (Svizzera) e SNCB Logistics (Belgio). Xrail seguirà sia la produzione dei servizi, sia la loro commercializzazione. Le principali caratteristiche del network sono l’uso intensivo d’Internet (compresa la prenotazione dei carri) e la consegna porta-a-porta con tempi prefissati e resa massima di tre giorni al livello europeo. La prima fase del programma sarà pronta entro la fine di quest’anno e prevede la copertura nell’Europa Centrale ed in parte della Scandinavia.

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LOGISTICA SOSTENIBILE

Carburante per aerei dai rifiuti

Verso la nave a impatto zero Il costruttore navale coreano Samsung Heavy Industries ha annunciato un programma per la costruzione di navi a impatto ambientale ridotto a partire già dal 2015, che potranno essere la base per giungere allʼimpatto zero. Secondo la compagnia, si potranno presto varare navi che offrono emissioni inquinanti inferiori del 30% rispetto a quelle attuali. Il primo passo sarà disegnare uno scafo che riduca i consumi attraverso una migliore penetrazione nellʼacqua, unito ad una serie di soluzioni che migliorano lʼefficienza energetica della nave. Tra le innovazioni tecnologiche prese in considerazione da Samsung Heavy Industries ci sono motori alimentati con gas naturale e celle combustibile e sistemi elettronici bastati sulla superconduttività.

Dal 2014, la compagnia inglese British Airways acquisterà dal Solena Group carburante prodotto trattando rifiuti in un apposito stabilimento che sorgerà nella zona di Londra. Secondo quando dichiarato dai produttori, ogni anno questo im-

pianto potrà convertire 500mila tonnellate di rifiuti in quasi 73 milioni di litri di combustibile. Grazie a questo accordo, British Airways vuole utilizzare questo tipo di carburante per il 10% dei suoi consumi entro il 2050.

DHL amplia flotta italiana A METANO DHL Express Italy ha siglato con Fiat un contratto per acquistare nuovi Ducato con motore a metano da 135 CV, che saranno utilizzati per le prese e le consegne nelle ZTL di alcune città italiane. Grazie a questo accordo, il corriere intende raggiungere entro la fine di quest’anno la quota di cento veicoli a basso impatto ambientale. Ricordiamo che in ambito internazionale, il Gruppo Deutsche Post (cui appartiene DHL) ha un’intesa con Iveco per la fornitura di 4550 Daily a metano. Il gruppo tedesco si è posto l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 del 10% entro il 2012 e del 30% entro il 2020.

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Incentivi per camion Eev ed Euro6

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Appaiono in Europa le prime iniziative per incentivare l’acquisto di camion meno inquinanti rispetto agli attuali Euro 5. L’obiettivo è raggiungere gli standard dell’Euro 6, anche se finora veri e propri modelli di questo tipo non sono ancora in commercio. Così, alcuni Paesi puntano sui livelli EEV, acronimo che sta per Enhanced Environmentally-friendly Vehicle. Sono automezzi che offrono livelli di emissioni minori all’Euro 5 su base volontaria. La Germania sta predisponendo gli incentivi statali per l’acquisto di veicoli mediopesanti con tali caratteristiche (e, in prospettiva, anche rispondenti all’Euro 6), attraverso un contributo per le aziende di autotrasporto che varia da 1050 a 2000 euro, secondo la dimensione dell'impresa e le emissioni del veicolo. In Austria si sta muovendo l’istituto di credito per le imprese Wirtschaftsservice, che concederà finanziamenti con tasso agevolato (da 0,5% a 1,5%) alle aziende che acquisteranno veicoli EEV con massa complessiva superiore a 3,5 t. Il beneficio è riservato alle piccole e medie aziende ed ha un tetto massimo di 100mila euro per azienda.



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UNICO 2010

istruzioni per l’uso Riparte l’operazione “dichiarazione dei redditi” che terrà impegnate le imprese di autotrasporto fino alla fine di settembre di Angelo Ciaravolo

elle istruzioni del nuovo Unico 2010 (persone fisiche, società di persone e di capitali) sono state confermate quasi tutte le vecchie agevolazioni concesse agli autotrasportatori di cose per conto terzi come le spese per oneri non documentati, trasferte, ecc. E’ stata soppressa soltanto la deduzione di 19,60 euro prevista per gli imprenditori che effettuano trasporti personalmente all’interno del comune in cui ha sede l’impresa, a partire dal periodo d’imposta 2009. Ma per alleggerire il carico fiscale non vanno dimenticati anche gli altri sconti (10 per cento dell’Irap versata nel 2009, auto aziendali, telefonia fissa e mobile, ecc.). Sul fronte Irap (imposta regionale sulle attività produttive) anche quest’anno trovano spazio gli sconti al personale dipendente (4.600/9.200 euro per quelli a tempo indeterminato) previsti dalla legge 296/2006. Si tratta di deduzioni che spet-

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tano in alternativa alle altre agevolazioni eventualmente fru bili per il singolo dipendente. Inoltre, dalla base imponibile Irap, è possibile scalare anche alcune deduzioni forfettarie. I contribuenti minori, ad esempio, potranno dedurre 7.350,00 euro se la base imponibile non supera 180.759,91 euro; 5.500,00 euro se la base imponibile supera 180.759,91 ma non 180.839,91 euro; 3.700,00 euro se la base imponibile supera 180.839,91 ma non 180.919,91 euro e 1.850,00 euro se la base supera 180.919,91 euro ma non 180.999,91 euro. Ma vediamo in dettaglio le principali misure agevolative.

Gli sconti per gli autotrasportatori In linea con le precedenti disposizioni fiscali sono state confermate anche per quest’anno le deduzioni forfettarie di costi non documentati, previsti dall’art. 66, comma 5, del

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I modelli, le istruzioni ed il software sono disponibili gratuitamente sul sito Internet www.agenziaentrate.it

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Testo unico delle imposte sui redditi. Per l’anno d’imposta 2009 gli importi però non sono stati ancora determinati (presto verranno comunicati con un provvedimento del ministero delle Finanze). Come si ricorderà, per il 2008, erano di 56,00 euro giornaliere per i trasporti effettuati personalmente dall’imprenditore fuori del comune in cui l’impresa ha sede (ma nell’ambito della regione di residenza o delle regioni con questa confinanti) e di 92,00 euro giornaliere per i trasporti eseguiti in regioni che non confinano con la propria. Chi intende avvalersi di questa agevolazione deve obbligatoriamente predisporre e conservare un prospetto sottoscritto dal dichiarante contenente, per ciascun trasporto, la data, la località di partenza e di destinazione nonchè gli estremi del documento di trasporto. Il prospetto non va allegato alla dichiarazione ma va conservato (fino al 31 dicembre 2014) al fine di poterlo esibire o trasmettere agli uffici finanziari nel caso in cui ne venga fatta richiesta. I suddetti benefici sono riservati alle imprese autorizzate all’autotrasporto merci per conto terzi che si trovano in regime di contabilità semplificata (con ricavi non superiori a 309.874,14 euro) o in contabilità ordinaria per scelta, pur potendo avvalersi della semplificata. Queste detrazioni spettano altresì alle cooperative e alle società di persone (s.n.c. e s.a.s.) per i viaggi svolti dai loro soci. Ricordiamo inoltre che le imprese in contabilità semplificata dovranno indicare gli importi relativi nel rigo RG20 del modello Unico 2010 mentre quelle in contabilità ordinaria nel rigo RF 38. Al-

le imprese di autotrasporto spetta anche un’ulteriore deduzione forfettaria annua di 154,94 euro per ciascun motoveicolo e autoveicolo utilizzato nell’attività, avente massa complessiva a pieno carico non superiore a 3.500 chilogrammi. Di questa agevolazione non possono però beneficiare le imprese in contabilità ordinaria per opzione o per obbligo. Inoltre, questa deduzione è cumulabile con quella forfettaria e riguarda i veicoli effettivamente posseduti, anche a titolo diverso dalla proprietà. E sempre per le imprese di trasporto, resta confermata la deducibilità integrale dal reddito della spesa relativa all’acquisto (ammortamenti, leasing, ecc.) e all’utilizzo dei telefonini installati a bordo dei veicoli adibiti al trasporto di cose. La deduzione integrale è concessa per un solo impianto telefonico. Per quanto riguarda invece la telefonia fissa, ricordiamo che la percentuale di detrazione è pari all’80% dei costi sostenuti.

Trasferte Rispetto al passato non si registrano variazioni significative per queste detrazioni che riguardano le trasferte effettuate dai propri dipendenti fuori del territorio comunale. In tal caso, anziché dedurre i costi effettivamente sostenuti per le trasferte nazionali, è possibile detrarre dal proprio reddito un importo forfettario giornaliero di 59,65 euro. L’importo deducibile per le trasferte effettuate all’estero, al netto di spese di viaggio e trasporto, è rimasto invariato nella misura di 95,80 euro. Tale deduzione spetta anche ai soci di cooperative di autotrasporto qualora queste


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ultime non deducono, per le trasferte effettuate, le spese analiticamente sostenute o forfettariamente ai sensi dell’art. 62 della legge 342/2000.

Manutenzione e riparazione Per quanto riguarda le spese di manutenzione, riparazione e trasformazione relative agli automezzi, per gli autotrasportatori di cose per conto terzi è possibile dedurre dal reddito fino al 25% del costo complessivo di tutti i beni materiali ammortizzabili risultanti all’inizio del periodo d’imposta dal relativo registro. L’eventuale eccedenza è deducibile in quote costanti nei tre periodi d’imposta successivi. Rammentiamo inoltre che gli acquisti di pneumatici sono invece deducibili integralmente nell’esercizio di sostenimento del costo. Crediti d’imposta Gli autotrasportatori che hanno utilizzato nell’anno 2009 il credito d’imposta previsto dalle misure di sostegno di cui all’art. 12 D.L. 81/2007 (codice credito 53), per il caro petrolio (cod.

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LE SCADENZE DELL’UNICO 2010 PERSONE FISICHE,SOC. DI PERSONE E SOGGETTI IRES (CON ESERCIZIO CHE COINCIDE CON L’ANNO SOLARE)

16.6 SALDO IMPOSTE E CONTRIBUTI 2010 PRIMA RATA ACCONTO SENZA MAGGIORAZIONE DAL 17.6 AL 16.7 SALDO IMPOSTE E CONTRIBUTI 2010 PRIMA RATA ACCONTO CON LA MAGGIORAZIONE DELLO 0,40% 30.06 PRESENTAZIONE MODELLO UNICO 2010 AD UN UFFICIO POSTALE, SOLO NEI CASI CONSENTITI 30.09 PRESENTAZIONE DELLA DICHIARAZIONE UNIFICATA IN VIA TELEMATICA, DIRETTA O TRAMITE INTERMEDIARIO credito 23), per il recupero del contributo versato al S.S.N. (codice credito 38), per l’acquisto e la rottamazione di autocarri 2008 (codice contributo 60), per il recupero della tassa automobilistica (codice credito 63) e per l’acquisto di mezzi pesanti (codice credito 75) sono obbligati alla compilazione del quadro RU del modello Unico 2010 (in particolare dovranno compilare le sezioni VIII, XIII, XV e XXI). Ricordiamo che l’ammontare

del credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito imponibile in quanto trattasi di particolari norme agevolative. Gli importi spettanti, in linea generale, possono essere utilizzati anche in compensazione orizzontale; non danno diritto a rimborso anche quando non sono completamente utilizzati e possono essere utilizzati anche in diminuzione delle imposte specificamente individuate dalle norme istitutive.

Ravvedimento Le imprese di autotrasporto che hanno utilizzato importi per il credito d’imposta in misura superiore a quella effettivamente spettante, potranno approfittare del ravvedimento operoso per evitare pesanti sanzioni (dal 100 al 200 % della misura dei crediti inesistenti). Con lo strumento del ravvedimento si può infatti regolarizzare la propria posizione fiscale riversando il credito indebitamente utilizzato, gli interessi moratori, pari all’1% in ragione d’anno dal 1° gennaio 2010, e la sanzione ridotta nella misura del 2,5% dell’importo utilizzato indebitamente, se la regolarizzazione avviene entro 30 giorni dalla data in cui è stata commessa la violazione oppure del 3 %, se la regolarizzazione viene effettuata al massimo entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi relativa all’anno nel quale è stata commessa la violazione. Va ricordato che l’importo degli interessi moratori va esposto nel modello F24 separatamente dall’importo delle imposte.•


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NORMATIVE

SISTRI: accolte le richieste della categoria Integrato e corretto il decreto istitutivo del nuovo sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti. Prorogato di un mese il termine di adesione. Per i piccoli c’è tempo fino al 29 aprile di Fabrizio Serafini

l ministro dell’Ambiente ha integrato e corretto il provvedimento con il quale aveva istituito il Sistri, cioè il sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti (decreto ministeriale 17 dicembre 2009 - cfr. il numero di febbraio di questa rivista). Le modifiche apportate alla disciplina, richieste dalle principali associazioni di categoria del settore, sono state inserite nel decreto 15 febbraio 2010 (su G.U. n. 48 del 27.2.2010) e sono tutte finalizzate a migliorare il nuovo sistema, che prenderà il via a partire dal 13 luglio 2010, agevolando in particolare le imprese di trasporto dei rifiuti speciali e di quelli pericolosi.

I

Sono obbligate ad iscriversi al Sistri, entro il 29 aprile 2010, le imprese e gli enti produttori di rifiuti pericolosi con meno di 50 dipendenti

Le novità In primo luogo, il nuovo provvedimento ha prorogato i termini di

adesione al sistema, inizialmente fissati al 1° marzo 2010, sino al 30 marzo 2010 (salvo ulteriori proroghe dell’ultimo momento) per consentire a tutte le imprese obbligate ad aderire, d’informarsi sulle modalità di iscrizione e sui relativi tempi di pagamento dei contributi richiesti. Tra i soggetti obbligati ad aderire entro la prima scadenza, il nuovo decreto include ora, a fianco delle imprese che trasportano rifiuti speciali e pericolosi, anche le imprese e gli enti che effettuano operazioni di recupero e di smaltimento dei rifiuti e che risultino produttori di fanghi derivanti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque, dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento dei fumi. Sono invece obbligate ad iscriversi al Sistri, entro il 29 aprile 2010, le imprese e gli enti produttori di rifiuti pericolosi con meno di 50 dipendenti, nonché le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali o artigianali che hanno tra 11 e 50 dipendenti. In secondo luogo, il decreto ministeriale 15 febbraio 2010 consente alle imprese di trasporto di chiedere un dispositivo usb aggiuntivo, rispetto a quello per la sede legale, per ciascuna unità locale ove le stesse ope-

Importo del contributo per la sede

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Quantità annua autorizzata

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Rifiuti non pericolosi

Rifiuti pericolosi

Inferiore a 3.000 t

60 euro

120 euro

Da

6.000 t

70 euro

140 euro

Da 6.000 a 15.000 t

90 euro

180 euro

60.000 t

125 euro

250 euro

Da 60.000 a 200.000 t

175 euro

350 euro

3.000 a

Da 15.000 a

rano, versando il relativo contributo previsto per la sede (vedi tabella a fondo pagina). Per ogni veicolo utilizzato, l’impresa di trasporto deve invece corrispondere un contributo pari a 150 euro a mezzo. A questo proposito il nuovo provvedimento indica due importanti chiarimenti: - che il contributo si paga solo per i “veicoli a motore”, cioè gli autocarri, i trattori stradali e gli autoveicoli per trasporto specifico e non per i veicoli rimorchiati (rimorchi e semirimorchi); - che il contributo riguarda solo i veicoli a motore adibiti al trasporto dei rifiuti: cioè quelli che l’impresa indica nel nuovo modulo di domanda (allegato 1 al decreto) e non tutti quelli che sono inseriti nel suo provvedimento d’iscrizione all’albo dei gestori ambientali.

Termini di versamento e comunicazione Anche il termine di versamento del contributo è stato corretto. Questo non va più effettuato entro la scadenza dell’iscrizione al sistema, poiché l’impresa deve necessariamente disporre del proprio numero di pratica, che il Sistri assegna nelle 48 ore successive all’adesione, ma solo successivamente al ricevimento di tale numero e nel più breve tempo possibile dall’adesione. Il pagamento del contributo va comunque eseguito prima di ritirare i dispositivi usb e le black box, poiché all’atto della consegna dei primi da parte delle Sezioni Regionali e delle seconde dalle officine, gli uffici competenti provvederanno ad acquisire copia del pagamento stesso. Altra importante correzione alle prime disposizioni istitutive del Sistri è quella riguardante i ter-


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CEMT: assegnate le autorizzazioni per il 2010 mini di comunicazione al sistema dei dati di movimentazione dei rifiuti. Questi vanno ora comunicati in anticipo solo per quanto riguarda i rifiuti pericolosi, con 4 ore (e non 8 come in precedenza) da parte del produttore, e con 2 sole ore (rispetto alle 4 ore di prima) da parte del vettore. Per entrambi gli operatori, questi termini possono essere derogati, per giustificati motivi di emergenza, da indicare nella sezione “annotazione” dell’Area Registro Cronologico. Nei casi di movimentazione dei rifiuti non pericolosi, invece, la scheda Sistri può essere compilata dal produttore e dal trasportatore anche un secondo prima della partenza del rifiuto. Tra le altre novità recate dal nuovo decreto si segnalano: l’ulteriore modalità d’iscrizione al Sistri per posta elettronica, che si aggiunge a quelle già previste dal decreto istitutivo: internet, fax e telefono. Con questa nuova modalità, l’impresa potrà inviare per posta elettronica i moduli di adesione, debitamente compilati, al seguente indirizzo: iscrizionemail@sistri.it. - la sostituzione dei moduli iniziali di adesione al sistema con quelli riportati nell’allegato del nuovo provvedimento, che sono stati corretti e adattati alle esigenze dei diversi operatori ambientali; - l’applicabilità, anche ai produttori di rifiuti non pericolosi non inquadrati in un’organizzazione di ente o d’impresa (esempio i condomini, non obbligati ad aderire al Sistri), della disposizione che prevede che il delegato dell’impresa di trasporto predisponga la scheda Sistri e la faccia sottoscrivere al produttore stesso; - l’estensione, anche agli inceneritori, della dotazione per la videosorveglianza, al fine di verificare la regolare movimentazione e il corretto smaltimento dei rifiuti da parte degli operatori regolarmente autorizzati a dette operazioni; - l’ampliamento della definizione di delegato dell’impresa, più confacente al ruolo e alle responsabilità di detto soggetto: “il soggetto che, nell’ambito dell’organizzazione aziendale è delegato dall’impresa all’uti-

lizzo e alla custodia del dispositivo USB, al quale sono associate le credenziali di accesso al Sistema ed è attribuito il certificato per la firma elettronica. Qualora l’impresa non abbia indicato, nella procedura d’iscrizione, alcun “Delegato”, le credenziali di accesso al Sistri e il certificato per la firma elettronica verranno attribuiti al rappresentante legale dell’impresa”. Anche dopo il nuovo decreto correttivo, alcuni aspetti tecnici sul funzionamento del Sistri, sulla sua estensione ai vettori esteri e sulla sua applicazione ai rifiuti urbani non sono stati comunque affrontati. Rimangono poi da risolvere le questioni relative ai pesanti oneri connessi all’avvio del nuovo sistema, e soprattutto quelle dei notevoli contributi richiesti alle aziende di trasporto per ogni automezzo e per le spese d’installazione delle black box, che hanno suscitato forti proteste da parte delle associazioni dei vettori, in particolare da quelle degli artigiani.•

Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha approvato la graduatoria di merito relativa all’assegnazione delle autorizzazioni internazionali multilaterali per il trasporto di merci su strada Con decreto dirigenziale del 23 febbraio scorso (su G.U. n. 49 del 1.3.2010), il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha approvato la graduatoria di merito, per l’anno 2010, relativa all’assegnazione delle autorizzazioni internazionali multilaterali per il trasporto di merci su strada, nell’ambito degli Stati aderenti alla Conferenza Europea dei ministri dei Trasporti (Cemt). In base a tale graduatoria, che ha visto la presentazione di 45 domande da parte delle imprese interessate, il ministero ha potuto rilasciare 173 autorizzazioni valide per l’anno 2010, ripartendole tra le 38 imprese utilmente classificate. Sette imprese, pur avendo presentato regolare domanda, sono state invece escluse dalla graduatoria o per non aver effettuato il numero minimo di 11 viaggi nell’area Cemt - extra UE, o per la mancanza dei requisiti previsti dal decreto che disciplina la materia (decreto dirigenziale 12 luglio 2006) e in particolare per assenza di autoveicoli idonei, di tipo euro 3, ad utilizzare siffatte autorizzazioni, o infine per aver presentato domanda fuori termine. Le 173 autorizzazione Cemt disponibili sono state quindi suddivise tra le 38 imprese ammesse in graduatoria, secondo l’ordine della stessa e le disponiilità di autoveicoli di tipo Euro 3 manifestate dalle iende. Sulla scorta di questi criteri, ogni impresa ha tuto avere dalle 4 alle 5 autorizzazioni Cemt, suscetili di aumento per possibili rinunce fra le stesse iende incluse in graduatoria.

Che cos’è il Cemt L’autorizzazione Cemt è il permesso che consente all’impresa che ne è titolare di svolgere trasporti internazionali di merci tra due o più Stati aderenti alla Conferenza, durante tutto l’anno di validità del permesso stesso. Fanno parte della Conferenza Cemt, oltre ai 27 Paesi membri dell’Unione Europea, i seguenti altri 17 Stati: Albania, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Georgia, Islanda, Macedonia, Moldavia, Montenegro, Norvegia, Russia, Serbia, Svizzera, Turchia e Ucraina. Con l’autorizzazione Cemt, quindi, un’impresa italiana può regolarmente effettuare trasporti internazionali di merci su strada tra l’Italia e altri 43 Stati europei, poiché ogni permesso consente al vettore di effettuare trasporti internazionali di merci: a) di tipo bilaterale, tra due Stati aderenti alla Conferenza (es. viaggio tra Italia e Croazia); b)di transito, attraverso il territorio di qualunque Stato aderente alla Conferenza (es. viaggio tra Italia e Russia, con transito attraverso l’Ucraina e la Bielorussia); c) di tipo multilaterale tra vari Paesi aderenti alla Conferenza (es. viaggio tra Italia, Ucraina, scarico e ricarico per la Russia). Quando si esegue un trasporto con un complesso di veicoli (ad esempio con autotreno o autoarticolato), l’autorizzazione Cemt è rilasciata dal Paese nel quale è immatricolato il veicolo a motore (motrice o trattore) e copre l’intero complesso, anche se il rimorchio o il semirimorchio non sono stati immatricolati o messi in circolazione nello stesso Paese del veicolo a motore, ma in un altro dei 43 Stati aderenti alla Cemt. Per completezza, va infine aggiunto che il numero delle autorizzazioni Cemt spettanti all’Italia per il 2010 è pari a 375. Di queste: 202 sono state rinnovate alle imprese che le avevano ben utilizzate nel corso dell’anno precedente, effettuando quindi almeno 11 viaggi nell’area Cemt, escludendo i 27 Stati UE; mentre le altre 173 disponibili sono state assegnate sulla base della menzionata graduatoria, suddividendole nel seguente modo: - 18 autorizzazioni senza limitazioni (cioè permessi validi anche in Austria e Grecia); - 8 autorizzazioni non valide per la sola Grecia; - 147 autorizzazioni non valide per le sole Austria e Grecia.


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31-03-2010

15:54

Pagina 44

NORMATIVE

Iva Comunitaria: ecco le nuove regole il provvedimento ha confermato la nuova regola base sulle prestazioni di servizi resi tra soggetti imprenditori, secondo la quale l’Iva deve essere assolta nel Paese di stabilimento del committente

ei numeri precedenti della rivista vi avevamo informato dell’entrata in vigore delle nuove regole sull’Iva comunitaria per le prestazioni di servizi. Peraltro, all’epoca il quadro normativo non era ancora chiaro, giacché non solo il decreto legislativo di recepimento della normativa comunitaria sull’Iva doveva approdare in Gazzetta Ufficiale, ma non erano nemmeno note le istruzioni per gli adempimenti conseguenti alla normativa quali, ad esempio, la compilazione e l’invio dei modelli Intrastat. Questo scenario si è ora completato a seguito: - della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 41 del 19 febbraio u.s, del decreto legislativo n. 18 dell’11 febbraio (entrato in vigore lo stesso giorno della pubblicazione), con il quale il nostro Paese ha formalmente recepito le nuove disposizioni europee sull’Iva; - dell’emanazione, da parte del Direttore dell’Agenzia delle dogane, del provvedimento di approvazione dei nuovi modelli Intrastat del 22 febbraio 2010;

TIR 126/2010

N

44

Definitivamente chiarito il quadro normativo con la pubblicazione in Gazzetta del decreto legislativo e con l’emanazione delle istruzioni operative

- dell’emanazione, sempre da parte dell’Agenzia delle dogane, di una nota del 19 febbraio (prot. 24265/RU) che, anticipando i contenuti del decreto del ministro dell’Economia del 22 febbraio scorso, è intervenuta sulla compilazione dei modelli Intrastat disciplinandone la periodicità di presentazione (mensile o trimestrale), i termini per l’invio e il contenuto. Per quanto concerne i contenuti del decreto legislativo n. 18, non ci sono state sorprese: il provvedimento ha confermato la nuova regola base sulle prestazioni di servizi resi tra soggetti imprenditori, secondo la quale l’Iva deve essere assolta nel Paese di stabilimento del committente, così come la nuova formulazione dell’art. 50 della legge 29.10.1993, n. 427 (di conversione del decreto legge 30.08.1993, n.331) sulla presentazione dei modelli Intrastat prevista, ora, anche per le prestazioni di servizi tra imprese stabilite in diversi Stati della U.E. Proprio a proposito di quest’ultimo adempimento, i provvedimenti prima citati dell’Agenzia delle dogane hanno

introdotto importanti novità così sintetizzabili: - l’approvazione dei nuovi modelli Intrastat. Di particolare interesse per l’autotrasporto appaiono i modelli INTRA-1 quater (elenco riepilogativo dei servizi resi registrati nel periodo, di cui è disponibile una riproduzione in figura), e INTRA-2 quater (elenco riepilogativo dei servizi ricevuti registrati nel periodo). Per entrambi, occorre prestare attenzione a riportare correttamente il numero e la data della fattura, nonché il codice statistico del servizio (colonna 7) individuabile nella tabella dei codici delle prestazioni dei servizi messa a disposizione dall’Agenzia delle dogane, sul proprio sito internet www.agenziadogane.it; - la periodicità di presentazione mensile, fissata in via ordinaria dall’art. 2, comma 1, lett. b) del decreto del ministero, con l’eccezione della trimestralità per coloro che hanno realizzato, nei quattro trimestri precedenti e per ciascuna categoria di operazioni, un ammontare totale trimestrale non superiore a 50.000 euro; - l’invio degli Intrastat, che può eseguirsi soltanto attraverso il Servizio Telematico Doganale dell’Agenzia, entro il giorno 25 del mese successivo a quello di riferimento; - la consegna diretta degli elenchi Intrastat agli Uffici delle Dogane, ancora possibile fino al prossimo 30 aprile, fermo restando che, in questo caso, la scadenza è più breve visto che cade il giorno 20 del mese successivo a quello di riferimento. Inoltre, la nota del 19 febbraio ha vietato sia la presentazione dei modelli in versione cartacea,

sia l’invio attraverso il servizio postale. Pertanto, coloro che si avvalgono di questa forma di spedizione entro il giorno 20 del mese successivo a quello di riferimento, devono comunque consegnare gli elenchi su un supporto informatico (floppy disk, chiave usb, ecc.) insieme ai frontespizi stampati, compilati e firmati dei modelli INTRA-1 e/o INTRA-2; dopodiché devono recarsi presso gli Uffici territoriali delle dogane per la consegna di quanto sopra. Le dogane hanno inoltre disciplinato la sorte degli Intrastat già presentati (o che lo saranno fino al prossimo 30 aprile) in formato cartaceo e/o spediti tramite posta, distinguendo tra le fattispecie verificatesi fino al 19 febbraio scorso (entrata in vigore del decreto legislativo sull’Iva comunitaria) e quelle successive. In particolare, per i primi la nota delle dogane stabilisce che, poiché all’epoca non era ancora in vigore l’obbligo di presentazione dei modelli INTRA in via telematica o in formato elettronico, sarà compito dell’Ufficio doganale quello di acquisirli direttamente al sistema informatico. Per i secondi, se redatti su carta e spediti tramite raccomandata, l’Ufficio doganale comunicherà all’interessato (sempre con raccomandata) di dover integrare l’invio effettuato entro 10 giorni dal ricevimento dell’avviso, con la consegna del modello in formato elettronico o l’invio tramite il servizio doganale; altrimenti, se il modello era stato compilato elettronicamente ma, tuttavia, il recapito del modello alle dogane è avvenuto tramite raccomandata, detto modello verrà acquisito al sistema direttamente dall’Ufficio doganale. F.S.


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8-04-2010

13:10

Pagina 45

Cisterne: proroga per la circolazione Due anni di tempo per adeguare veicoli e rimorchi costruiti prima del 1997. Il provvedimento accompagna il recepimento in Italia della versione 2009 dell’Adr I vecoli utilizzabili per 25 anni dalla data di prima immatricolazione Numeri Onu/tipologie di mezzi

cato sulla Gazzetta Ufficiale n. 58 dell’11 marzo u.s), che recepisce formalmente in Italia la versione 2009 dell’Adr. Il decreto agisce su due piani: da un lato prevede una deroga generalizzata di due anni per tutti i veicoli cisterna, i rimorchi e i semirimorchi cisterna e le cisterne prima del 1 gennaio 1997, non conformi alle specifiche tecniche contenute nell’ADR 2009 (direttiva U.E 2008/68, recepita in Italia con decreto legislativo n. 35/2010): biennio che, decorrendo dalla data di efficacia del decreto ministeriale in commento (ovvero dal 12 marzo 2010), viene quindi a scadere il 12 marzo 2012. Dall’altro, il decreto stabilisce la possibilità di utilizzare questi mezzi per un periodo di venticinque anni dalla data di prima immatricolazione (o dalla prima immissione in servizio, per le ci-

Veicoli cisterna Rimorchi semirimorchi cisterna Cisterne 1202 (gasolio) X X 1965 (idrocarburi gassosi in miscela liquefatti) X X 1136 (distillati dal catrame di carbon fossile, infiammabile) X X 1267 (petrolio greggio) X X 1999 (catrami liquidi) X X 3256 (liquido trasportato a caldo, n.a.s., infiammabile) X X 3257 (liquidi trasportato a caldo, n.a.s.) X X Materie della classe 2 (gas) X

l 31 dicembre scorso è scaduta la proroga per la circolazione, in regime Adr, dei veicoli cisterna e delle cisterne costruite fino alla metà degli anni 90, quando prive dei dispositivi di frenata Abs e del rallentatore di velocità. La questione ha suscitato grandi preoccupazioni tra gli operatori del settore che, per poter continuare ad utilizzare questi mezzi in Italia, avrebbero dovuto montare i sopracitati dispositivi con una spesa, a volte, superiore rispetto al valore commerciale residuo del mezzo,

I

mentre addirittura in altri casi il montaggio degli stessi si presentava tecnicamente impossibile. Per questo motivo la categoria si è mobilitata per ottenere una proroga per l’utilizzo di questi mezzi nei trasporti nazionali; proroga che ora è ufficiale, essendo contenuta nel decreto ministeriale del 18 febbraio 2010, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 59 del 12 marzo u.s. ed entrato in vigore lo stesso giorno della pubblicazione, contestualmente al decreto legislativo n. 35 del 27 gennaio 2010 (pubbli-

sterne), quando ricorrano tutte queste condizioni: - le caratteristiche costruttive di questi veicoli non devono essere compatibili con le quelle fissate dall’Adr 2009, ma devono rispettare le disposizioni nazionali in vigore al 31 dicembre 1996; inoltre, gli stessi mezzi devono essere mantenuti in condizioni tali da garantire il rispetto delle norme che garantiscono la sicurezza della circolazione stradale, previste nel codice della strada e nell’Adr; - i veicoli trasportino le sostanze contrassegnate da determinati simboli Onu, come evidenziati dalla tabella. Per le cisterne che trasportano gas liquefatti refrigerati, l’art. 2 comma 3 del decreto ministeriale prevede che possano ancora utilizzarsi per il trasporto nazionale di merci pericolose su strada, purché siano mantenute in sicurezza ai sensi delle norme vigenti prima dell’entrata in vigore, in Italia, dell’Adr 2009.•



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2-04-2010

16:24

Pagina 47

COSTI DI ESERCIZIO Elaborazione marzo 2010

COSTI D’ESERCIZIO l prezzo dei carburanti, anche per questo mese di marzo, ha subito un lieve aumento. Non certo un picco allarmante ma, comunque, uno spostamento verso l’alto in grado di far preoccupare chi lavora nell’autotrasporto e le relative associazioni di categoria. Ma, sempre più spesso, anche le associazioni dei consumatori vedono gli aumenti dei carburanti non solo come una minaccia per il portafoglio degli automobilisti, ma più realisticamente come una minaccia per il prezzo finale di buona parte dei prodotti che troviamo sul mercato. E questa è una notizia positiva per il settore perché il problema del caro carburante coinvolge tutti e può essere affrontato al meglio se le esigenze sono chiare e mirate ad un reale miglioramento della situazione. E, soprattutto, se sono avanzate da diversi soggetti, in grado di fare aumentare il grado di interesse nei confronti di tale problematica.

I

RIBALTABILI 11,5 t km/anno

%

SALARIO AUTISTA

1,20

61,8

ASSICURAZIONI & BOLLI

0,12

AMMORTAMENTO

SALARIO AUTISTA

0,48

27,3

0,32 20,6

ASSICURAZIONI & BOLLI

0,12

6,8

0,09

AMMORTAMENTO

0,26

14,8

0,22 14,2

km/anno

prezzo d’acquisto € 147.500 consumo (km/lt) 2,45

%

0,72 53,6

0,90 47,5 0,6

39,3

0,95

42,0

0,64 34,8

6,2

0,09

0,1

5,3 0,09

5,9

0,13

5,8

0,1

0,29

14,9

0,21 15,6

0,39 20,6 0,34

22,3

0,49

21,7

0,39 21,2

STRAORDINARI & TRASFERTE

=

=

=

=

=

=

=

=

=

=

=

=

PEDAGGI AUTOSTRADALI

=

=

=

=

=

=

=

=

=

=

=

=

0,19 0,02 0,04 0,08

9,9 1,0 2,1 4,1

20,1 2,6 3,3 6,6

0,40 0,05 0,13 0,11

17,7 2,2 5,8 4,9

%

6,7

%

%

5,4

VARIABILI

GASOLIO LUBRIFICANTI PNEUMATICI MANUTENZIONE & RIPARAZIONE

0,19 14,3 0,03 2,2 0,04 3,0 0,06 4,5

0,31 16,2 0,31 0,04 2,1 0,04 0,05 2,6 0,05 0,11 5,8 0,1

0,40 21,7 0,06 3,3 0,13 7,1 0,12 6,5

1,94 100 1,34 100 1,90 100 1,53 100 2,26 100 1,84 100

TOTALE

BISARCHE 26 t km/anno

autoarticolato km/anno

prezzo d’acquisto € 147.900 consumo (km/lt) 3,2 €

%

SALARIO AUTISTA

0,90

45,3

ASSICURAZIONI & BOLLI

0,1

AMMORTAMENTO

% FISSI

5,8

km/anno

km/anno

autotreno km/anno

km/anno

prezzo d’acquisto € 175.900 consumo (km/lt) 2,45

prezzo d’acquisto € 191.700 consumo (km/lt) 2,45

%

%

0,45 30,7

0,48 26,5 0,38

23,3

0,48

26,2

0,32 19,5

5,0

0,09

0,13

0,1

6,1

0,13

7,1

0,1

0,32

16,1

0,24 16,4

0,29 16,0 0,24

14,7

0,28

15,3

0,24 14,6

%

6,1

%

7,2

%

6,1

STRAORDINARI & TRASFERTE

0,14

8,0

0,13

8,4

STRAORDINARI & TRASFERTE

0,11

5,5

0,14

9,5

0,14

7,7 0,12

7,4

0,14

7,7

0,14

8,5

PEDAGGI AUTOSTRADALI

0,06

3,4

0,09

5,8

PEDAGGI AUTOSTRADALI

0,03

1,5

0,04

2,7

0,06

3,3 0,09

5,5

0,06

3,3

0,09

5,5

GASOLIO

0,39

22,2

0,40 25,8

GASOLIO

0,31 0,04 0,05 0,13

15,4 2,0 2,5 6,5

0,31 20,9 0,03 2,0 0,05 3,4 0,12 8,2

0,38 21,0 0,38 0,06 3,3 0,06 0,13 7,2 0,13 0,14 7,7 0,13

23,3 3,7 8,0 8,0

0,38 0,06 0,15 0,15

20,8 3,3 8,2 8,2

0,38 23,2 0,07 4,3 0,15 9,1 0,15 9,1

LUBRIFICANTI PNEUMATICI MANUTENZIONE & RIPARAZIONE

0,06 0,13 0,12

3,4 7,4 6,8

0,06 0,13 0,11

LUBRIFICANTI

3,9 8,4 7,1

1,76 100 " 1,55" 100

PNEUMATICI MANUTENZIONE & RIPARAZIONE

TOTALE

1,99 100 1,47 100 1,81 100 1,63 100 1,83 100 1,64 100

47

TIR 126/2010

VARIABILI

VARIABILI

TOTALE

km/anno

km/anno

%

km/anno

prezzo d’acquisto € 120.500 consumo (km/lt) 3,2 %

prezzo d’acquisto ⇔148.300 consumo (km/lt) 2,45 €

km/anno

autoarticolato

FISSI

autoarticolato

FISSI

km/anno

prezzo d’acquisto € 62.000 consumo (km/lt) 5,1

PORTACONTAINER

km/anno

26 t


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2-04-2010

16:25

Pagina 48

CISTERNE

COSTI DI ESERCIZIO Elaborazione marzo 2010

11,5 t km/anno

26 t

km/anno

prezzo d’acquisto € 58.500 consumo (km/lt) 5,1

PRINCIPALI ELEMENTI

%

SALARIO AUTISTA

0,90

53,8

ASSICURAZIONI & BOLLI

0,12

AMMORTAMENTO

km/anno

km/anno

autotreno

km/anno

prezzo d’acquisto € 133.700 consumo (km/lt) 3,2

prezzo d’acquisto € 166.900 consumo (km/lt) 2,45

km/anno

km/anno

prezzo d’acquisto € 190.400 consumo (km/lt) 2,45

%

%

%

%

%

0,45 39,7

0,45 32,0 0,36

26,7

0,48

27,4

0,32 20,4

0,48

25,8

0,32

19,3

7,2

0,09

0,1

7,1 0,09

6,7

0,13

7,4

0,1

6,4

0,13

7,0

0,1

6,0

0,20

12,0

0,12 10,6

0,21 14,9 0,24

17,8

0,25

14,3

0,22 14,0

0,31

16,7

0,26

15,7

STRAORDINARI & TRASFERTE

0,11

6,6

0,14 12,4

0,14 10,0 0,12

8,9

0,14

8,0

0,14

8,9

0,14

7,5

0,14

8,4

PEDAGGI AUTOSTRADALI

0,02

1,2

0,03

0,03

2,1 0,04

3,0

0,06

3,4

0,09

5,7

0,06

3,2

0,09

5,4

GASOLIO

0,19 0,03 0,03 0,07

11,5 1,8 1,8 4,2

0,19 17,0 0,02 1,8 0,03 2,6 0,06 5,3

0,31 21,8 0,31 0,03 2,1 0,04 0,05 3,6 0,05 0,09 6,4 0,10

22,7 3,0 3,7 7,4

0,39 0,05 0,13 0,12

22,3 2,9 7,4 6,9

0,39 24,8 0,06 3,8 0,13 8,3 0,12 7,6

0,39 0,06 0,15 0,14

21,0 3,2 8,1 7,5

0,39 0,06 0,15 0,15

23,5 3,6 9,0 9,0

FISSI

TIPOLOGIE DI TRASPORTO Le nove categorie di veicoli prescelte sono telonati, furgonati, cassonati, frigoriferi, cisterne Adr e per liquidi alimentari, ribaltabili, portacontainer e bisarche.

km/anno

autoarticolato

%

7,9

%

VARIABILI

LUBRIFICANTI PNEUMATICI

PREZZO D’ACQUISTO Il prezzo d’acquisto dei singoli veicoli è stato ricavato facendo la media dei prezzi di vendita aggiornati dei mezzi, per ciascuna fascia di peso, di tutti i costruttori presenti sul mercato, tenendo conto degli sconti medi praticati sul mercato.

MANUTENZIONE & RIPARAZIONE

2,6

1,67 100 1,13 100 1,41 100 1,35 100 1,75 100 1,57 100 1,86 100 1,66 100

TOTALE

CISTERNE 11,5 t km/anno

26 t

km/anno

prezzo d’acquisto € 59.800 consumo (km/lt) 5,1

AMMORTAMENTO È incluso l’ammortamento del capitale investito per il veicolo e l’onere finanziario, calcolato a un tasso d’interesse attualmente pari al 9%.

%

SALARIO AUTISTA

0,90

54,1

ASSICURAZIONI & BOLLI

0,13

AMMORTAMENTO

km/anno

km/anno

autotreno

km/anno

km/anno

km/anno

prezzo d’acquisto € 134.500 consumo (km/lt) 3,2

prezzo d’acquisto € 168.700 consumo (km/lt) 2,45

prezzo d’acquisto € 184.800 consumo (km/lt) 2,45

%

%

%

%

%

0,45 39,4

0,45 31,8 0,36

26,9

0,48

27,1

0,32 20,1

0,48

26,4

0,32

19,8

7,8

0,1

0,11

0,1

7,5

0,13

7,3

0,11

6,9

0,13

7,1

0,11

6,8

0,20

12,0

0,13 11,4

0,21 14,8 0,23

17,2

0,27

15,3

0,24 15,1

0,29

15,9

0,23

14,2

STRAORDINARI & TRASFERTE

0,11

6,6

0,14 12,3

0,14

9,9 0,12

9,0

0,14

7,9

0,14

8,8

0,14

7,7

0,14

8,6

PEDAGGI AUTOSTRADALI

0,02

1,2

0,03

0,03

2,1 0,04

3,0

0,06

3,4

0,09

5,7

0,06

3,3

0,09

5,6

GASOLIO

0,19 0,02 0,03 0,06

11,6 1,2 1,8 3,6

0,19 16,8 0,02 1,8 0,03 2,6 0,05 4,4

0,31 21,6 0,31 0,03 2,1 0,03 0,05 3,5 0,05 0,09 6,4 0,1

22,9 2,2 3,7 7,5

0,39 0,05 0,13 0,12

22,0 2,8 7,3 6,8

0,39 24,5 0,05 3,1 0,13 8,2 0,12 7,5

0,39 0,05 0,15 0,13

21,4 2,7 8,2 7,1

0,39 0,06 0,15 0,13

24,1 3,7 9,3 8,0

FISSI

TASSA DI POSSESSO Gli importi sono calcolati in base alle tariffe stabilite dagli appositi decreti del ministero delle Finanze.

km/anno

autoarticolato

%

8,8

%

7,8

VARIABILI

ASSICURAZIONI I premi considerati si riferiscono, per la Rca, a massimali assicurativi pari a 2,5 milioni di euro.

LUBRIFICANTI PNEUMATICI MANUTENZIONE & RIPARAZIONE

2,6

1,66 100 1,14 100 1,42 100 1,34 100 1,77 100 1,59 100 1,82 100 1,62 100

TOTALE

TELONATI 3,5 t km/anno

6t

km/anno

prezzo d’acquisto € 21.100 consumo (km/lt) 9,3 €

%

SALARIO AUTISTA

1,81

76,8

ASSICURAZIONI & BOLLI

0,12

AMMORTAMENTO

km/anno

11,5 t km/anno

prezzo d’acquisto € 36.700 consumo (km/lt) 6,6

km/anno

prezzo d’acquisto € 54.600 consumo (km/lt) 5,1

km/anno

autoarticolato

km/anno

km/anno

km/anno

prezzo d’acquisto € 116.900 consumo (km/lt) 3,2

prezzo d’acquisto € 126.500 consumo (km/lt) 2,45

autotreno km/anno

km/anno

prezzo d’acquisto 134.900 consumo (km/lt) 2,45

%

%

%

%

%

%

%

%

0,90 66,9

1,20 64,6 0,6

51,8

0,9

56,5

0,45 40,8

0,45

32,7

0,36

27,4

0,48 28,9

0,33

22,4 0,48

28,1

0,33 21,6

5,1

0,08

5,9

0,11

5,9 0,08

6,9

0,11

6,9

0,08

7,3

0,09

6,5

0,08

6,1

0,12 7,2

0,09

6,1 0,12

7,0

0,09

0,14

5,9

0,11

8,2

0,16

8,6 0,11

9,5

0,16

10,0

0,11 10,0

0,19

13,8

0,22

16,7

0,2 12,0

0,17

11,6 0,22

12,9

0,19 12,4

STRAORDINARI & TRASFERTE

0,12

5,1

0,10

7,4

0,14

7,5 0,12

10,4

0,10

6,3

0,14 12,7

0,14

10,2

0,15

11,4

0,14 8,4

0,13

8,8 0,14

8,2

0,13

8,5

PEDAGGI AUTOSTRADALI

0,01

0,4

0,01

0,7

0,01

0,5 0,02

1,7

0,02

1,3

0,03

2,7

0,03

2,2

0,04

3,0

0,06 3,6

0,09

6,1 0,06

3,5

0,09

5,9

GASOLIO

0,11 0,01 0,01 0,03

4,5 0,4 0,4 1,3

0,11 0,01 0,01 0,02

7,8 0,7 0,7 1,5

0,16 0,02 0,01 0,05

8,5 1,1 0,5 2,7

13,7 1,7 0,9 3,5

0,19 0,02 0,03 0,06

12,1 1,3 1,9 3,8

0,19 17,4 0,02 1,8 0,03 2,7 0,05 4,5

0,31 0,03 0,05 0,09

22,3 2,2 3,6 6,5

0,31 0,03 0,05 0,08

23,3 2,3 3,8 6,1

0,39 0,05 0,13 0,09

0,39 0,05 0,13 0,09

26,5 3,4 8,8 6,1

22,8 2,9 8,8 5,8

0,39 25,5 0,06 3,9 0,15 9,8 0,1 6,5

FISSI

%

km/anno

26 t

%

%

5,9

VARIABILI

LUBRIFICANTI

TIR 126/2010

PNEUMATICI

48

MANUTENZIONE & RIPARAZIONE

TOTALE

0,16 0,02 0,01 0,04

23,5 3,0 7,8 5,4

0,39 0,05 0,15 0,1

2,36 100 1,35 100 1,86 100 1,16 100 1,59 100 1,10 100 1,38 100 1,32 100 1,66 100 1,47 100 1,71 100 1,53 100


47-50 costi 126.qxd:Layout 1

2-04-2010

16:25

Pagina 49

CASSONI 3,5 t km/anno

6t

km/anno

prezzo d’acquisto € 21.100 consumo (km/lt) 9,3 €

%

SALARIO AUTISTA

1,81

76,8

ASSICURAZIONI & BOLLI

0,12 0,14

STRAORDINARI & TRASFERTE

11,5 t

km/anno

km/anno

prezzo d’acquisto € 36.700 consumo (km/lt) 6,6

km/anno

prezzo d’acquisto € 54.600 consumo (km/lt) 5,1

km/anno

autoarticolato

km/anno

km/anno

autotreno

km/anno

prezzo d’acquisto € 116.900 consumo (km/lt) 3,2

prezzo d’acquisto € 126.500 consumo (km/lt) 2,45

km/anno

km/anno

prezzo d’acquisto 134.900 consumo (km/lt) 2,45

%

%

%

%

%

%

%

%

0,90 67,4

1,20 65,3 0,6

53,6

0,9

55,8

0,45 40,5

0,45

32,9

0,36

28,7

0,48 28,7

0,33

22,4 0,48

28,1

0,33 22,1

5,1 5,9

0,08 0,1

6,0 7,5

0,11 0,15

6,0 0,08 8,2 0,1

7,2 8,9

0,11 0,16

6,8 9,9

0,08 0,11

7,2 9,9

0,09 0,19

6,6 13,9

0,08 0,18

6,4 14,3

0,12 7,2 0,21 12,6

0,09 0,17

6,1 0,12 11,6 0,22

7,0 12,9

0,09 6,0 0,18 12,1

0,12

5,1

0,10

7,5

0,14

7,6 0,11

9,8

0,1

6,2

0,14 12,6

0,14

10,2

0,15

11,9

0,14 8,4

0,13

8,8 0,14

8,2

0,13

8,7

PEDAGGI AUTOSTRADALI

0,01

0,4

0,01

0,7

0,01

0,5 0,02

1,8

0,03

1,9

0,04

3,6

0,03

2,2

0,03

2,4

0,06 3,6

0,09

6,1 0,06

3,5

0,09

6,0

GASOLIO

0,11 0,01 0,01

4,5 0,4 0,4

0,11 0,01 0,01

7,9 0,7 0,7

0,16 0,02 0,01

8,6 0,15 1,1 0,02 0,5 0,01

13,3 1,8 0,9

0,19 0,03 0,03

11,9 1,9 1,9

0,19 17,3 0,03 2,7 0,03 2,7

0,31 0,03 0,05

22,4 2,2 3,7

0,31 0,03 0,05

24,4 2,4 4,0

0,39 23,4 0,05 3,0 0,13 7,8

0,39 0,05 0,13

26,5 0,39 3,4 0,05 8,8 0,15

22,8 2,9 8,8

0,39 26,2 0,05 3,4 0,15 10,1

0,03

1,3

0,02

1,5

0,04

2,2 0,03

2,7

0,06

3,7

0,04

0,08

5,9

0,07

5,6

0,09 5,4

0,09

6,1

5,8

0,08

FISSI

%

km/anno

26 t

%

%

AMMORTAMENTO

VARIABILI

LUBRIFICANTI PNEUMATICI MANUTENZIONE & RIPARAZIONE

3,6

0,1

5,4

2,36 100 1,34 100 1,84 100 1,12 100 1,61 100 1,11 100 1,37 100 1,26 100 1,67 100 1,47 100 1,71 100 1,49 100

TOTALE

FRIGORIFERI 3,5 t km/anno

6t

km/anno

prezzo d’acquisto € 21.100 consumo (km/lt) 9,3 €

%

75,2

0,90

ASSICURAZIONI & BOLLI

0,13

AMMORTAMENTO

11,5 t

km/anno

km/anno

prezzo d’acquisto € 36.700 consumo (km/lt) 6,6

km/anno

prezzo d’acquisto € 54.600 consumo (km/lt) 5,1

km/anno

autoarticolato

km/anno

km/anno

km/anno

prezzo d’acquisto € 116.900 consumo (km/lt) 3,2

prezzo d’acquisto € 126.500 consumo (km/lt) 2,45

autotreno km/anno

km/anno

prezzo d’acquisto 134.900 consumo (km/lt) 2,45

%

%

%

%

%

%

%

%

64,0 1,20

64,2 0,60 50,1

0,9

55,1

0,48

41,3 0,48

33,7

0,38

27,4

0,48

27,7 0,33

21,7

0,48 27,0

0,33

20,8

5,4

0,09

6,4

0,12

6,4 0,09

7,5

0,12

7,4

0,09

7,7

0,1

7,0

0,09

6,5

0,13 7,5

0,1

6,6 0,13

7,3

0,1

6,3

0,15

6,2

0,12

8,5

0,17

9,1 0,13

10,8

0,17

10,4

0,12 10,3

0,19

13,3

0,23

16,6

0,22 12,7

0,18

11,8 0,25

14,0

0,2

12,6

STRAORDINARI & TRASFERTE

0,12

5,0

0,10

7,1

0,13

7,0 0,12

10,0

0,11

6,7

0,14 12,0

0,14

9,8

0,16

11,5

0,14 8,1

0,13

8,6 0,14

7,9

0,13

8,2

PEDAGGI AUTOSTRADALI

0,01 0,13

0,4 5,2

0,01 0,14

0,7 9,6

0,01 0,16

0,5 0,02 8,5 0,17

1,7 14,1

0,02 0,20

1,2 12,4

0,03 2,6 0,20 17,4

0,03 0,32

2,1 22,2

0,04 0,32

2,9 22,8

0,06 3,5 0,42 24,3

0,09 0,42

5,9 0,06 27,6 0,42

3,4 23,6

0,09 5,7 0,42 26,4

0,01 0,01 0,04

0,4 0,4 1,7

0,01 0,01 0,03

0,7 0,7 2,1

0,02 0,01 0,05

1,1 0,02 0,5 0,01 2,7 0,04

1,7 0,8 3,3

0,02 0,03 0,06

1,2 1,8 3,7

0,02 0,03 0,05

0,03 0,05 0,09

2,1 3,5 6,3

0,03 0,05 0,09

2,2 3,6 6,5

0,05 2,9 0,13 7,5 0,1 5,8

0,05 0,13 0,09

3,3 0,05 8,6 0,15 5,9 0,1

2,8 8,4 5,6

0,06 0,15 0,11

FISSI SALARIO 1,81 AUTISTA

%

km/anno

26 t

%

%

VARIABILI

GASOLIO LUBRIFICANTI PNEUMATICI MANUTENZIONE

& RIPARAZIONE

1,7 2,6 4,3

2,41 100 1,41 100 1,87 100 1,20 100 1,63 100 1,16 100 1,43 100 1,39 100 1,73 100 1,52 100 1,78 100 1,59 100

FURGONI 3,5 t km/anno

6t

km/anno

prezzo d’acquisto € 23.900 consumo (km/lt) 6,6 €

%

SALARIO AUTISTA

1,81

75,2

ASSICURAZIONI & BOLLI

0,13

AMMORTAMENTO

km/anno

11,5 t km/anno

prezzo d’acquisto € 42.600 consumo (km/lt) 5,1

km/anno

prezzo d’acquisto € 59.400 consumo (km/lt) 3,2

%

%

0,90 64,5

1,20 63,5 0,6

50,9

0,95

56,1

0,45 39,7

5,4

0,09

6,4

0,12

6,4 0,09

7,6

0,12

7,1

0,09

0,17

7,1

0,13

9,3

0,19 10,1 0,14

11,9

0,2

11,8

0,13 11,5

STRAORDINARI & TRASFERTE

0,12

5,0

0,10

7,2

0,14

7,4 0,11

9,3

0,1

5,9

0,14 12,4

PEDAGGI AUTOSTRADALI

0,01

0,4

0,01

0,7

0,01

0,5 0,02

1,7

0,02

1,2

0,03

GASOLIO

0,11 0,01 0,01 0,04

4,4 0,4 0,4 1,7

0,11 0,01 0,01 0,04

7,6 0,7 0,7 2,9

0,15 0,02 0,01 0,05

7,9 1,1 0,5 2,6

12,6 1,7 0,8 3,4

0,19 0,02 0,03 0,06

11,4 1,2 1,8 3,5

0,19 17,0 0,02 1,8 0,03 2,6 0,05 4,4

FISSI

%

km/anno

%

%

7,9

VARIABILI

LUBRIFICANTI PNEUMATICI MANUTENZIONE & RIPARAZIONE

0,15 0,02 0,01 0,04

2,6

2,41 100 1,40 100 1,89 100 1,18 100 1,69 100 1,13 100

COSTO DEL PERSONALE In base al Contratto collettivo nazionale di lavoro attualmente in vigore, gli importi salariali elaborati si riferiscono ai livelli contrattuali 4°, 3° e 3° super. GASOLIO Il prezzo del carburante utilizzato per l’elaborazione è quello alla pompa risultante al 15 marzo, cioè 0,98 euro/litro al netto di Iva. PEDAGGI AUTOSTRADALI Il costo medio è stato calcolato in relazione alla percentuale di chilometri percorsi in autostrada rispetto alla percorrenza totale annuale.

49

TIR 126/2010

TOTALE

TOTALE

3,8 9,4 6,9


47-50 costi 126.qxd:Layout 1

2-04-2010

16:25

Pagina 50

COSTI DI ESERCIZIO Elaborazione marzo 2010

FURGONI derivati da citycar benzina

SUPER LEGGERI DA CITTÀ

20.000 km/anno

L

TIR 126/2010

50

prezzi dei carburanti al netto dell’iva aggiornati al 15/03/2010: gasolio 0,98 euro benzina 1,12 euro metano 0,68 euro per kg

20.000 km/anno

40.000 km/anno

prezzo d’acquisto € 10.500 consumo (km/lt) 18

BENZINA

GASOLIO

%

%

SALARIO AUTISTA

1,80

86,9

0,90 82,6

1,80 87,2 0,90

84,3

ASSICURAZIONI & BOLLI

0,07

3,4

0,04

3,4

0,07

3,4 0,04

3,5

AMMORTAMENTO

0,08

4,1

0,04

3,9

0,11

5,5 0,06

5,4

CARBURANTE

0,09

4,3

0,09

8,2

0,05

2,6 0,05

5,1

PNEUMATICI MANUTENZIONE & RIPARAZIONE

0,03

1,3

0,02

1,8

0,03

1,2 0,02

1,8

%

%

FISSI

PEDAGGI AUTOSTRADALI

2,07 100 1,09 100 2,06 100 1,07 100

TOTALE

FURGONI derivati da auto medie benzina 20.000 km/anno

gasolio

40.000 km/anno

prezzo d’acquisto € 10.350 consumo (km/lt) 11,9

20.000 km/anno

%

SALARIO AUTISTA

1,80

85,2

ASSICURAZIONI & BOLLI

0,08

AMMORTAMENTO

0,11

metano

40.000 km/anno

prezzo d’acquisto € 11.890 consumo (km/lt) 15,6

BENZINA

FISSI

I costi di esercizio delle derivate dalle auto medie e quelli delle furgonette, comprendono anche le versioni con motorizzazione bifuel, benzina/metano, comprese nei listini dei costruttori (quindi non sono trasformazioni successive all’acquisto). Da notare che in questo caso i consumi non sono espressi in km/lt, bensì in km/kg. Stessa considerazione per i prezzi dei carburanti che sono tutti espressi in costo/litro tranne, appunto, il metano, o CNG, indicato in costo/kg.

km/anno

prezzo d’acquisto € 7.775 consumo (km/lt) 12,5

I veicoli derivati dalle citycar hanno motori a benzina con cilindrata fino a 1,2 lt; portata utile fino a 435 kg; volume massimo del vano di carico 1mc. Tra i piccoli van l’offerta più ampia è rappresentata da derivati da citycar con motore a gasolio; la cilindrata del propulsore può arrivare fino a1,5 lt, con una portata massima di poco superiore, 440 kg.

La terza categoria è quella delle furgonette o dei minifurgoni, agili e capienti per le consegne urbane, comodi e veloci per i piccoli trasporti extraurbani. Anche qui motori con alimentazione a benzina (fino a 1,6 lt) o a gasolio (fino a 1,9 lt). La portata utile massima è di 750 kg in un vano con cubatura fino a 3,2 mc.

40.000

VARIABILI

e tre categorie di veicoli prescelti sono furgoni leggeri di stretta derivazione automobilistica e le cosiddette furgonette. Il prezzo di acquisto è ricavato eseguendo una media dei listini più aggiornati e riferiti alle versioni base.

La seconda fascia comprende i furgonati derivati dalle auto di categoria media con motorizzazioni sia a benzina (max 1,5 lt) che a gasolio (max 1,7lt). La portata utile massima è di 535 kg con un volume massimo per il vano di carico di 1,6 mc.

gasolio

20.000 km/anno

km/anno

prezzo d’acquisto € 12.093 consumo (km/kg) 20,1

GASOLIO

METANO

%

%

0,90 80,7

1,80 86,0 0,90

82,6

1,80

87,0

0,90 84,4

3,6

0,04

3,6

0,08

3,6 0,04

3,7

0,08

3,7

0,04

3,9

5,3

0,06

5,1

0,13

6,2 0,06

5,9

0,13

6,4

0,07

6,2

0,01

0,4

0,01

0,5

0,01

0,5

0,09 0,02

8,4 1,8

3,0 0,06 1,2 0,02

5,8 1,6

0,03 0,02

3,2 1,9

%

40.000

%

%

VARIABILI PEDAGGI AUTOSTRADALI CARBURANTE PNEUMATICI MANUTENZIONE & RIPARAZIONE

0,09 0,03

4,5 1,4

0,06 0,03

0,03 0,03

1,6 1,2

2,11 100 1,12 100 2,09 100 1,09 100 2,07 100 1,07 100

TOTALE

FURGONETTE benzina 20.000 km/anno

gasolio

40.000 km/anno

prezzo d’acquisto € 9.950 consumo (km/lt) 11,1

20.000 km/anno

%

SALARIO AUTISTA

1,80

84,9

ASSICURAZIONI & BOLLI

0,08

AMMORTAMENTO

0,11

FISSI

40.000 km/anno

prezzo d’acquisto € 11.900 consumo (km/lt) 14,2

BENZINA

metano 20.000 km/anno

km/anno

prezzo d’acquisto € 14.694 consumo (km/kg) 18,4

GASOLIO

METANO

%

%

0,90 80,2

1,80 85,6 0,90

81,9

1,80

85,2

0,90 82,8

3,8

0,04

3,8

0,08

3,8 0,04

3,9

0,08

3,8

0,04

4,0

5,1

0,05

4,8

0,13

6,2 0,06

5,9

0,16

7,6

0,08

7,4

0,01

0,4

0,01

0,5

0,01

0,5

0,10 0,02

9,0 1,8

3,3 0,07 1,2 0,02

6,3 1,6

0,04 0,02

3,4 2,0

%

40.000

%

%

VARIABILI PEDAGGI AUTOSTRADALI CARBURANTE PNEUMATICI MANUTENZIONE & RIPARAZIONE

TOTALE

0,10 0,03

4,8 1,4

0,07 0,03

0,04 0,04

1,7 1,7

2,12 100 1,12 100 2,10 100 1,10 100 2,11 100 1,09 100




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