LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE PER L’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI
mensile n. 141 Settembre 2011
Autotrasporto
Le sfide d’autunno Cava-cantiere
Astra: il gigante dal cuore moderno
ALBO: LA CASA DELL’AUTOTRASPORTO Il Comitato Centrale pronto alle nuove sfide che attendono il settore. Solo unendo le forze sarà possibile superare l’attuale momento di crisi
Sicurezza
Controlli su strada
Vedi alla voce camion
Per molti ma non (ancora) per tutti
DCOOS3417 NAZ/278/2008
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In copertina: l’Astra RD40 in cantiere
La rivista dell’autotrasporto Periodico del Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi
TRASPORTO LOW COST
ANNO XII N° 141 - Settembre 2011 COMITATO SCIENTIFICO PRESIDENTE: Bruno Amoroso VICEPRESIDENTI: Gabriella Gamba, Francesco Del Boca COMPONENTI: Marco Cattabiani, Daniele Caffi, Stefania Cippitelli, Giuseppina Della Pepa, Silvio Faggi, Carolina Galasso, Maurizio Longo, Alessandro Massarelli, Paolo Melfa, Olga Eugenia Pegoraro, Isabella Pini Ferrari, Roberto Sgalla, Enzo Solaro, Mario Troisi REALIZZAZIONE ARTI GRAFICHE BOCCIA Spa Via Tiberio Claudio Felice 7 84131 Salerno DIREZIONE-REDAZIONE 00198 ROMA Via Tevere 44 Tel. 06 85356494 - 06 68892416 (fax) redazione.tir@tin.it DIRETTORE RESPONSABILE Massimo De Donato CAPO REDATTORE Lucia Angeloni REDATTORE Yari Selvetella GRAFICA Arianna Giagoni FOTO Luciano Tramontano SEGRETERIA Milva Pistoni Hanno collaborato a questo numero Angelo Ciaravolo, Andrea Giuli, Michele Latorre, Franco Massimelli, Antonella Romano, Fabrizio Serafini, Ferdinando Tagliabue, Marco Tempestini PUBBLICITÀ Concessionaria per la pubblicita: Nuovi Periodici Milanesi s.r.l. Via Molise, 3 20085 Locate Triulzi (Milano) Tel 029048111 - Fax 02904811210 info@nuoviperiodicimilanesi.com www.nuoviperiodicimilanesi.com Paolo Cafieri - Pr Marketing & Advertising manager paolocafieri@nuoviperiodicimilanesi.com Caterina Tropea - Pr Marketing & Advertising supervisor caterinatropea@nuoviperiodicimilanesi.com Alessia Baietta - Pr Marketing & Advertising Office alessiabaietta@nuoviperiodicimilanesi.com Ugo Cisternino - Advertising ugocisternino@nuoviperiodicimilanesi.com
U
no pseudo autotrasportatore del Sud aveva trovato un sistema originale per sbarcare il lunario: si presentava dai committenti proponendo tariffe stracciate e, una volta ottenuto il carico, spariva con la merce. Così aveva colpito due aziende del ravennate, portando via due carichi da 60mila euro, ma anche tutta una serie di imprese in Lombardia, Piemonte e Veneto, con un giro d’affari stimato in circa 500mila euro. Le cronache narrano anche di un carico di cioccolatini sparito nel nulla: valore 200mila euro. Chissà se quando chiamava le sue vittime U.G., queste le iniziali del falso autotrasportatore arrestato, si proclamava fiero oppositore dei costi minimi, fatto sta che diverse aziende si sono fidate di un’impresa di autotrasporto da cui erano state contattate via email e della quale avevano solo numeri di cellulari - poi ovviamente disattivati - solo perché accecate dal miraggio del trasporto low cost. Una miopia evidentemente costata cara. “Tanto spendi, tanto hai”, avrebbero detto i nostri nonni, ma questa è una regola valida per tutti e per tutto. Anche per la sicurezza. Prendete ad esempio un camion moderno e fatelo a pezzi. Noi lo abbiamo fatto, e abbiamo scoperto una delle macchine più sicure al mondo. Ma tutta questa affidabilità ha un costo, e la (buona) notizia è che questo costo si abbassa sempre di più. Anche i controlli sono un costo: per lo Stato ma soprattutto per le imprese di autotrasporto, che non a caso a volte, con la stessa miopia dei committenti di cui sopra, vedono nella sicurezza solo un obbligo e non un’occasione. Ma anche qui c’è una buona notizia, perché i controlli aumentano, le associazioni di categoria ne chiedono sempre di più, e perché con la piena operatività dei controlli di filiera si tratta di un costo che finalmente viene equamente diviso tra tutta la catena del trasporto.
Massimo De Donato dedonato.tir@tin.it
EDITORE Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi Registrazione del Tribunale di Roma n° 547 del 18/11/98
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TIR 141/2011
STAMPA ARTI GRAFICHE BOCCIA Spa Salerno
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SOMMARIO n. 141 Settembre 2011
ALBO: LA CASA DELL’AUTOTRASPORTO
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Dopo alcuni mesi di assestamento il Comitato Centrale è pronto alle nuove sfide che attendono il settore. di Francesco Del Boca
UNA NUOVA ALLEANZA CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
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Solo lavorando insieme è possibile superare l’attuale momento di crisi del settore. di Gabriella Gamba
LE SFIDE DELL’AUTUNNO
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Mentre la crisi internazionale continua a mordere l’economia, l’autotrasporto italiano cerca la sua strada, tra risorse e riforma. Giachino: “360 milioni di stanziamenti per il settore” di Yari Selvetella
GARANTITI FINO IN FONDO
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In circa un anno e mezzo di attività sono oltre 1.800 le pratiche di finanziamento approvate dalla sezione Autotrasporto del Fondo di Garanzia per le PMI
CONTROLLI A TUTTO CAMPO
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La Polstrada pubblica i dati riepilogativi sul biennio 2009 – 2010: verifiche raddoppiate. Uggé: “Raggiungere i numeri degli altri Paesi”
I NUOVI SISTEMI DI SICUREZZA
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Tra sistemi attivi e passivi i moderni veicoli industriali offrono dispositivi a volte più moderni di quelli delle stesse automobili. E a prezzi sempre più bassi di Carlo Otto Brambilla
ASTRA RD40 U GIGANTE BUONO (E MODERNO)
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500 cv, cambio automatico Allison (a 6 rapporti), un cassone da 20 metri cubi, 40 tonnellate di portata utile e tanti piccoli ma importanti dettagli rinnovati per il dumper rigido di Astra RD40
Editoriale Scadenze e divieti di circolazione di Franco Massimelli
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Consulta
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Europa Notizie
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Fisco
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Logistica
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Normative
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Costi di esercizio
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In viaggio con
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TIR 141/2011
di Ferdinando Tagliabue
SCADENZE & DIVIETI SETTEMBRE/OTTOBRE 2011 SCADENZE 16 SETTEMBRE venerdì VERSAMENTI: relativi ad agosto, delle ritenute Irpef, Iva mensile, contributi Inps; UNICO 2011: presentazione telematica regolamentata delle dichiarazioni UNICO 2011.
milati) con la consegna telematica dei relativi moduli, tutti riguardanti i compensi percepiti in settembre; UNICO 2011: pagamento della rata mensile in scadenza.
20 OTTOBRE giovedì CONAI CONTRIBUTO AMBIENTALE: dichiarazione periodica 30 SETTEMBRE venerdì MOD 730: eventuali comunica- inerente al mese di settembre. A zioni delle imprese riguardanti norma del regolamento CONAI va presentata la dichiarazione l’acconto Irpef; IRAP: termine per la presenta- periodica del terzo trimestre 2011. zione della dichiarazione in via 25 OTTOBRE martedì telematica; UNICO 2011: trasmissione tele- MOD. 730 integrativo (nei casi di maggior rimborso o minor matica del modello; RAVVEDIMENTO: regolarizza- debito): consegna diretta ai CAF zione dei versamenti di impo- o ai professionisti abilitati. ste, con sanzione ridotta al 3% 30 OTTOBRE domenica più interessi. ORA LEGALE: fine del periodo alle ore 03,00 (legali). 17 OTTOBRE lunedì RITENUTA D'ACCONTO: versa31 OTTOBRE lunedì mento Irpef di settembre; IVA: versamento mensile di set- TASSA SULLA PROPRIETÀ: (“bollo”) scadenza del pagamentembre; VERSAMENTI: Inps per i lavora- to per autocarri, trattori stradali ed tori dipendenti e per i dirigenti autoveicoli ad uso speciale e per d'azienda, nonchè, a carico dei trasporti specifici; committenti, per i collaboratori MEZZI D’OPERA: pagamento coordinati e continuativi (ed assi- tassa usura strada.
INOLTRE... REVISIONI 2011 In base alla vigente normativa, vi andranno mensilmente assoggettati i seguenti veicoli da trasporto merci, o ad uso speciale, con ptt: - superiore a 3,5 t (rev. annuale): gli autoveicoli, i rimorchi e i semirimorchi, non sottoposti a visita e prova (art. 75 del Codice della Strada) per l'accertamento dell'idoneità alla circolazione nel 2011 per i quali, nello stesso mese del 2010 risulti rilasciata per la prima volta la carta di circolazione o effettuata l'ultima revisione annuale regolare; - non superiore a 3,5 t: come revisione quadriennale, gli autoveicoli, i quadricicli a motore, i motocarri ed i rimorchi, immatricolati per la prima volta entro il 31/12/2007, o, come revisione biennale, i veicoli, appartenenti alle classi appena indicate, revisionati nell'anno 2009, con esclusione di quelli che sono stati sottoposti a visita e prova (art.
75 del C.d.S.) per l'accertamento dell'idoneità alla circolazione nel 2010, o nel 2011. Il mese di riferimento è quello in cui è stata rilasciata per la prima volta la carta di circolazione nel 2007 o effettuata la revisione 2009 regolare. Tutti i veicoli per i quali venga accertata su strada la circolazione con la revisione scaduta dovranno essere sottoposti a visita e prova per l’accertamento dell’idoneità alla circolazione soltanto presso un Ufficio Provinciale del DTT, dal quale, in caso di esito favorevole, verrà restituita la carta di circolazione (e quindi, con esclusione delle officine private autorizzate, nei casi ammessi). È previsto che, in sede di revisione, sia controllata la regolarità dell’iscrizione all’Albo degli Autotrasportatori. CONAI Entro il 20 di ogni mese, le imprese che vi sono tenute debbono presentare la dichiarazione imballaggi relativa al mese precedente. Vi sono altri adempimenti in corso d’anno.
INPS Le imprese con dipendenti debbono provvedere all’invio esclusivamente telematico dei modelli Uniemens e a richiedere i modelli Durc riguardanti le retribuzioni corrisposte nel mese precedente. Le rateizzazioni sono concesse senza il versamento di anticipi. Le nuove disposizioni economiche per il 2011 sono indicate nella L. n. 220/10, in S.O. della G.U. n. 297 del 21/12/10. Sono stati pubblicati i nuovi valori convenzionali; la regolarizzazione andava effettuata entro il 16 maggio. DURC (Documento Unico Regolarità Contributiva) Copie molto recenti devono essere sempre tenute a bordo degli automezzi da trasporto per dimostrare, appunto, la regolarità contributiva del vettore sia alla committenza che alle Forze di Polizia nei controlli su strada. (Invece, il CUD è la “Certificazione Unica dei Datori di Lavoro”). MINISTERO DELL’INTERNO Va provveduto, con appositi moduli, all’invio delle “comunicazioni obbligatorie” riguardanti i rapporti di lavoro con dipendenti stranieri. TRIBUTI dei quali è stato omesso il pagamento alla scadenza. Per il ravvedimento breve, possono essere sanati entro 30 giorni, con i relativi interessi e sanzioni. È stata ammessa anche l’Irap. CRONOTACHIGRAFO E TACHIGRAFO (Regolamenti 3821/85, 2135/98, con i loro Allegati I e IB, e 561/06). È obbligatorio esibire, nei controlli su strada, la documentazione (dischi e/o Carte del Conducente contenenti le registrazioni) riguardante, oltre a quella in corso, le ultime 28 giornate di guida che la precedono. Dal 30/09/10 (Reg. UE n. 581 del 01/07/10), tali documenti vanno trasferiti (entro 90 giorni dalle unità di bordo ed entro 28 giorni dalle Carte del conducente) su supporti informatici esterni e custoditi in azienda. Va anche esibito il modello in formato elettronico (Gazzetta Comunitaria L. 330 del 16/12/09), attestante le assenze dei conducenti per malattia, ferie, congedo o recupero (o erano in disponibilità, eseguivano altri lavori o conducevano veicoli non sottoposti a controllo per tali regolamenti). I moduli vanno conservati in azienda e dagli autisti. I controlli sono estesi su strada e presso le aziende. Per il tachigrafo, il Regolamento UE n. 1266/2009 ha emanato nuove disposizioni.
ITALIA DIVIETI DI CIRCOLAZIONE 9 settembre venerdì dalle 16 alle 22
2 - 9- 16 - 23 - 30 ottobre domenica dalle 8 alle 22
18 - 25 settembre domenica dalle 7 alle 24
28 ottobre venerdì dalle 16 alle 22
TIR 141/2011
MONTE BIANCO: Dal 1° gennaio 2011 è vietato il transito dei veicoli pesanti Euro 1. Per i trasporti eccezionali, vigono i seguenti divieti di circolazione stabiliti dal D.M. 14/10/10 ed integrati dall’apposita Direttiva AISCAT, relativamente al bimestre settembre-ottobre: 18 - 25 settembre domenica dalle 7 alle 24
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2 - 9 - 16 - 23 - 30 ottobre domenica dalle 8 alle 22
AL 23/08/2011 AZIONE DIRETTA PER IL PAGAMENTO DEI CORRISPETTIVI DI TRASPORTO: dal 12.08.2011 il sub-vettore - cioè colui che ha eseguito materialmente il trasporto per conto terzi su incarico di un altro vettore - può agire per il pagamento del corrispettivo anche nei confronti di tutti coloro che hanno ordinato il trasporto, che sono obbligati in solido tra loro nei limiti delle prestazioni ricevute e del corrispettivo pattuito con la propria controparte (art. 7-ter D.Lgs. 286/2005). IMPRESE DI TRASPORTO È istituito un sistema di classificazione dei rischi in base al numero e alla gravità delle infrazioni commesse per le norme sulla circolazione regolata dai tachigrafi e sulla sicurezza del lavoro. CARTA DI QUALIFICAZIONE DEL CONDUCENTE (CQC). Per il trasporto merci, dal 26/04/2010 e fino al 09/09/2014, nuove disposizioni ne prevedono il rilascio in base alla sola documentazione a tutti i titolari di patente di guida delle categorie C e CE alla data del 09/09/2009. Ad essa sono assegnati ulteriori 20 punti, oltre ai 20 della patente. In caso di perdita, si ottiene il ricupero fino a 9 punti frequentando un apposito corso con esame finale; è invece indispensabile quello di revisione in caso di perdita totale del punteggio o dopo tre infrazioni con perdita di almeno 5 punti ciascuna. Resta confermata l’obbligatorietà del suo possesso per la guida di tali categorie di veicoli e la sua validità quinquennale. Per il rinnovo, rimane necessario frequentare un corso di aggiornamento di 35 ore, suddiviso in periodi di almeno 7 ore, presso i soggetti autorizzati. NUOVO ORARIO DI LAVORO degli autisti dipendenti. Per il D.Lgs. 19/11/07 n. 234, in G.U. 17/12/07 n. 292, e per la Direttiva 2002/15/CE, tale orario, entrato in vigore dal 01/01/08, è di 48 ore settimanali. Le annotazioni (P per la presenza giornaliera e con l’ovvia esclusione del riposo settimanale) vanno fatte mensilmente nel Libro Unico del Lavoro (LUL) entro il 16 del mese successivo in base alle registrazioni tachigrafiche; la tenuta è di competenza dei consulenti, delle associazioni e dei datori di lavoro debitamente autorizzati. Tali annotazioni possono essere differite di un mese. Sono previste sanzioni per la mancata istituzione, omessa tenuta e registrazione (anche per la tardività), omessa esibizione e conservazione del Libro Unico. Per la tutela della sicurezza dei lavoratori sono state rese più severe le regole della sua tenuta. È previsto un visto trimestrale con l’apposizione della firma digitale del responsabile e di una marca da bollo con data stampata. CITTADINI EXTRACOMUNITARI Potranno ottenere l’attestato del conducente dalla Direzione Provinciale del Lavoro più vicina alla residenza del richiedente anche in attesa, dimostrata, del rinnovo
ne del luogo e data di compilazione e i dati del compilatore, con la sua firma. Essa deve accompagnare qualsiasi tipo di trasporto per conto terzi. Sostituiscono la SCHEDA, i contratti di trasporto scritti, contenenti tutti i dati previsti per essa, con firma in data certa (Notai o pubblici ufficiali, Agenzie delle entrate, Poste italiane ecc.); la mancanza, in essi, di alcuni di tali dati rende obbligatoria una Scheda di trasporto integrativa. La SCHEDA deve essere emessa anche per i trasporti effettuati a seguito di contratti stipulati in forma orale, nel rispetto delle tariffe minime obbligatorie. Sostituiscono la scheda di trasporto tutti i documenti ufficiali previsti per legge e dalle norme comunitarie ed internazionali (ad esempio, la lettera di vettura internazionale Cmr, documenti doganali e di cabotaggio, il formulario per il trasporto dei rifiuti, ecc.). CONTRATTO DI TRASPORTO (L. 286/05) La normativa è stata aggiornata e parzialmente modificata. È, però, sempre opportuno far riferimento ai contratti scritti. TRASPORTO MERCI IN AUTOSTRADA È stata recepita la direttiva 2006/38/CE sulla tassazione; gli importi dei pedaggi verranno decisi con successivi decreti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
EUROPA DIVIETI DI CIRCOLAZIONE SETTEMBRE 15 giovedì SK dalle 00 alle 22; 17 sabato A dalle 15 alle 24,F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24, H dalle 22 alle 24; 18 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21, 19 lunedì GB dalle 00 alle 07; 24 sabato A dalle 15 alle 24, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24, H dalle 22 alle 24; 25 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21, 26 lunedì GB dalle 00 alle 07; 28 mercoledì CZ dalle 13 alle 22; OTTOBRE 1 sabato A dalle 15 alle 24,F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24, H dalle 22 alle 24; 2 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21, 3 lunedì D dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 07; 8 sabato A dalle 15 alle 24, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24, H dalle 22 alle 24; 9 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21, 10 lunedì GB dalle 00 alle 07; 12 mercoledì E dalle 17 alle 24, 15 sabato, A dalle 15 alle 24,F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24, H dalle 22 alle 24; 16 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21, 17 lunedì GB dalle 00 alle 07; 22 sabato A dalle 15 alle 24, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24, H dalle 22 alle 24; 23 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21, 24 lunedì GB dalle 00 alle 07; 26 mercoledì A dalle 00 alle 22; 28 venerdì CZ dalle 13 alle 22; 29 sabato, A dalle 15 alle 24, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24, H dalle 22 alle 24; 30 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21, 31 lunedì GB dalle 00 alle 07, SLO dalle 08 alle 21.
CONTRAVVENZIONI (o SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE) vanno pagate subito ai Verbalizzanti, anche mediante carte di credito, per evitare il fermo amministrativo immediato del veicolo oggetto del controllo (con spese di depositeria a carico del proprietario). Se l’interessato intende presentare successivamente ricorso, ne avvisa gli Agenti; in questo caso, la somma, leggermente maggiorata, viene incassata a titolo di deposito cauzionale. Dal 01/01/11 gli importi sono stati maggiorati del 2,4% (D.M. 22/12/10 in G.U. n. 305 del 31/12/10 e circolare del ministero dell’Interno del 31/12/10). LAVORO NOTTURNO Per l’art. 7 del D.Lvo 234/07, nelle 24 ore, non possono essere superate le 10 ore, qualora 4 ore di lavoro consecutive vengano superate nella fascia oraria fra le 00,00 e le 07,00. TEMPI DI ATTESA PER CARICO E SCARICO È dovuto un indennizzo di 40 euro l’ora, quando tali operazioni superino singolarmente le due ore. CABOTAGGIO È in vigore la nuova disciplina comunitaria (Reg. 1072 del 21/10/09). ACCESSO ALLA PROFESSIONE È stata prorogata al 04/12/2011 l’entrata in vigore della normativa per l’adeguamento dei requisiti di capacità finanziaria e professionale per le
imprese che esercitano l’autotrasporto esclusivamente con veicoli fino a 6 t e con portata utile fino 3,5 t. PATENTE DI GUIDA A determinate condizioni, è stata elevata a 68 anni la possibilità di guidare complessi di veicoli di peso lordo complessivo a pieno carico superiore a 20 t. AMBIENTE Sono in corso di emanazione “norme antinquinamento”. RICEVUTE DI CONTRAVVENZIONI, ECC. Vanno conservate per almeno 10 anni. DEBITI CON IL FISCO È possibile chiedere e ottenere la rateizzazione da EQUITALIA presentando domanda in carta semplice dopo l’iscrizione a ruolo. VALUTAZIONE GENERALE DEI RISCHI DA STRESS Dal 31 dicembre 2010 le aziende debbono avviarne l’attività di valutazione. DOGANE Per la circolazione dei prodotti soggetti ad accisa è obbligatorio il documento amministrativo elettronico “e-ADI”. Sono entrate in vigore anche altre nuove disposizioni. IVA Trasmissione informatica del modello annuale di comunicazione dei dati riguardante l’anno 2010; entro il 31 ottobre 2011 vanno comunicate telematicamente tutte le operazioni superiori a euro 25.000 riguardanti l’anno 2010 da parte di tutti i soggetti passivi IVA; vi sono altre disposizioni per l’anno 2011.
INOLTRE... serie di strade elencate; ROMANIA In tutta la rete stradale nazionale norme generali riguardano i - dalle ore 07,00 alle ore 10,00 dei lunedì (eccetto durante i mesi di veicoli superiori a 7,5 t; per i trasporti luglio e agosto) nelle vie principali che superano i pesi e le dimensioni (elencate) di accesso dentro Lisbona autorizzate, è vietata la circolazione e Porto; dalle ore 06 alle ore 22 per i sabati, le domeniche e le feste nazionali. Esiste - Vi sono eccezioni e speciali autorizzazioni; un calendario di divieti per strade, per tipi di veicoli e per la città di Bucarest - Esistono locali limitazioni orarie di traffico all’interno delle città di con particolari norme ed orari. Lisbona e Porto. BULGARIA Non c’è un divieto generale per il traffico internazionale di domenica GRECIA Festività nel bimestre: setteme nelle festività. Vi sono, comunque, bre 25 domenica dalle 15 alle 21; ottodiverse limitazioni locali per “veicoli” bre 2 – 9 – 16 – 23 – 30 domenica dalle con pesi superiori a 10 t. Sono stabilite 15 alle 21; 27 giovedì dalle 16 alle 21, 28 venerdì dalle 15 alle 21. norme particolari per la città di Sofia. PORTOGALLO Festività nazionali nel bimestre: mercoledì 5 ottobre. Vi sono limitazioni che riguardano i veicoli superiori a 3,5 t, quando trasportano merci pericolose (trasporti internazionali ADR inclusi): - divieto di transito nel ponte “25 Aprile” sul fiume TAGO, ogni giorno, comprese le domeniche e le festività nazionali, dalle ore 05,00 alle ore 02,00 del giorno seguente; - per tutto l’anno, in molte gallerie (elencate), prima delle quali l’uscita obbligatoria dalle strade è segnalata a 1.500 metri dalla bretella; - dalle ore 18,00 alle ore 21,00 dei venerdì, dei prefestivi, delle domeniche e delle festività nazionali, per una
LUSSEMBURGO Festività nel bimestre: settembre 17, 24 sabato dalle 21,30 alle 24; 18 e 25 domenica dalle 00 alle 21,45; ottobre 1 – 8 – 15 – 22 – 29 sabato dalle 21,30 alle 24: 2 – 9 – 16 – 23 – 30 domenica dalle 00 alle 21,45; 31 lunedì dalle 21,30 alle 24. Nelle seguenti nazioni non sono previste limitazioni alla circolazione: BELGIO, CIPRO, DANIMARCA, ESTONIA, FINLANDIA, GEORGIA, LETTONIA, LITUANIA, PAESI BASSI, SVEZIA, BIELORUSSIA. IN ALTRI STATI i divieti riguardano solo determinate zone o strade, oppure sono indicati con una specifica segnaletica stradale. 7
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del permesso di soggiorno. - La quota massima di ingresso in Italia per il 2011 è stata fissata in 100.000 unità dal ministero dell’Interno, al quale, dal 31 gennaio è possibile presentare, via internet, le domande di assunzione, nel rispetto della relativa quota. AUTOTRASPORTO PER CONTO TERZI È stato prorogato al 04/12/2011 il termine entro il quale le imprese con veicoli superiori a 1,5 t, che non vi hanno ancora provveduto perché finora esenti, debbono dimostrare, a richiesta, il possesso dell’onorabilità e della capacità professionale e finanziaria; diversamente saranno cancellate dall’Albo. Chi vorrà ottenere il ruolo di preposto d’impresa dovrà frequentare un corso di 150 ore, salvo gli esenti. Il Regolamento n. 1071/2009/CE del 21/10/2009 detta nuove norme con applicazione dal 04/12/2011. SCHEDA DI TRASPORTO Devono esservi tutti i dati del vettore (obbligatoriamente identificato anche con il numero di iscrizione all’Albo degli Autotrasportatori), del committente, del caricatore, del proprietario della merce, della merce trasportata (con pesatura), spazi per eventuali dichiarazioni (compresa la tentata vendita, poi provata dalla documentazione successiva allo scarico), osservazioni varie, eventuali istruzioni, l’indicazio-
SCADENZE & DIVIETI SETTEMBRE/OTTOBRE 2011 ALTRE NOTIZIE AUSTRIA: nella A 12 vige il divieto di transito festivo per 24 ore. Per le categorie di veicoli non elencate, dal 1° novembre al 30 aprile (periodo invernale) è in vigore il divieto dalle 20,00 alle 05,00 e dal 1° maggio al 31 ottobre (periodo estivo) dalle 22,00 alle 05,00. Nella A12, dal Km. 6,35 al Km. 72, in entrambe le direzioni di marcia, è vietata, dal 1° luglio 2009, la circolazione degli autoveicoli e loro complessi con peso massimo totale superiore a 7,5 t per il trasporto di determinati carichi compresi in un apposito elenco. Tale divieto verrà esteso, dal 1° gennaio 2011, anche al tratto di A12 dal Km. 72 al Km. 90 (è opportuno informarsi localmente). Dal 1° gennaio 2010 sulle autostrade austriache è obbligatoria l’istallazione, sui veicoli di peso lordo massimo complessivo superiore a 3,5 t, dell’apparecchiatura GOBOX di proprietà della ASFINAG (a cui ci si può rivolgere per informazioni) per il calcolo del pedaggio combinato dei chilometri percorsi e della classe inquinante del veicolo. Dal 01/01/11 sono entrati in vigore i nuovi importi dei pedaggi.
FRANCIA: Per tutto l’anno, vi sono altre limitazioni per regioni, strade o sensi di marcia e particolari norme per il cabotaggio. GRAN BRETAGNA: È stata istituita la Low Emission Zone (LEZ) per la circolazione a Londra. I giorni e gli orari dei divieti riguardano solo la viabilità ordinaria attorno a Londra e sobborghi, nelle aree amministrate dal Piano dei trasporti della Grande Londra. In tutto lo Stato potrà venire richiesto su strada un campione del carburante per controlli. SLOVACCHIA: i pedaggi vanno corrisposti con vignettes, anche annuali, in vendita sul posto, presso i valichi di frontiera, gli uffici postali e le stazioni di servizio. Dal 01/01/2010, su alcuni tratti autostradali, per i veicoli con p.l.c. superiore a 3,5 t, in sostituzione delle vignettes, andranno istallati gli apparecchi OBUs (acquistabili sul posto) che permetteranno al nuovo sistema satellitare di determinare la posizione e di calcolare l’eventuale pedaggio. È vietato il trasporto di merci pericolose dalle ore 18 alle ore 21 dei venerdì, dei prefestivi e delle domeniche (è opportuno informarsi in loco). SVIZZERA: Dal 1° gennaio 2012 entreranno in vigore le nuove tariffe sul traffico pesante.
PRINCIPALI DIVIETI QUOTIDIANI DI CIRCOLAZIONE NOTTURNA A dalle ore 22 alle ore 05, con esenzione dei veicoli e loro complessi (Ptt superiore a 7,5 t) con contrassegno L. - In A12, dalle ore 20 alle ore 0,5, dal 1° novembre al 30 aprile, nel tratto Kufstein-Zirl, esclusi gli Euro 5 ed Euro 6 (con e senza rimorchio), per i quali il divieto inizierà, rispettivamente, il 31/10/2011 e il 31/10/2015. CH dalle ore 22 alle ore 05. GB (per i veicoli con Ptt superiore a 18 t e per determinate strade): dal lunedì al venerdì dalle ore 21 alle ore 07 (sabato e domenica: dalle ore 13 del sabato alle ore 07 del lunedì). F per i veicoli superiori a 3,5 t e per determinate strade: dalle ore 22 alle ore 6 di tutti i giorni. NOTE A causa di possibili cambiamenti delle limitazioni alla circolazione stabilite dalle autorità locali, è sempre consigliabile informarsi adeguatamente prima della partenza. LEGENDA A = AUSTRIA; CH = SVIZZERA; D = GERMANIA; E = SPAGNA; F = FRANCIA; GB = INGHILTERRA; GR = GRECIA; CZ = REPUBBLICA CECA: autocarri superiori a 7,5 t e complessi superiori a 3,5 t; H = UNGHERIA: veicoli superiori a 7,5 t; PL = POLONIA: veicoli superiori a 12 t; SK = SLOVACCHIA: veicoli superiori a 7,5 t; SLO = SLOVENIA; RO = ROMANIA; BG = BULGARIA; LT = LITUANIA.
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Albo: LA CASA DELL’AUTOTRASPORTO Dopo alcuni mesi di assestamento il Comitato Centrale è pronto alle nuove sfide che attendono il settore. L’intervento del vice presidente del Comitato Centrale dell’Albo Francesco Del Boca tanto tuonò che alla fine piovve! Dopo circa un decennio c’è stato, finalmente, il rinnovo del Comitato Centrale dell’Albo e cioè dell’organo di massima rappresentanza delle aziende di autotrasporto. Voglio, innanzitutto, ringraziare i vecchi membri del Comitato, e per tutti il presidente Raffaele De Lipsis e il segretario Mario Allegrezza, per tutto quanto hanno fatto, tra mille problematiche, per mantenere l’autonomia è operatività di questo organismo, ma i ringraziamenti più sentiti li voglio rivolgere ai nuovi componenti che hanno voluto nominarmi alla vicepresidenza del nuovo organismo. In particolare tutti i rappresentanti delle associazioni degli autotrasportatori che hanno condiviso il nuovo progetto da me proposto, e cioè quello di riappropriarsi dell’unico organismo vero di rappresentanza degli autotrasportatori, innanzitutto, indicando in qualità di componenti del Comitato persone rappresentative dotate di possibilità di decisione anche immediata. Cosa non di secondaria importanza laddove si devono prendere, a volte, decisioni che possono avere un impatto molto rilevante sul futuro delle imprese di autotrasporto.
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Piena operatività È stato un inizio difficile dovuto, più che altro, ai problemi di organico, che nei suoi componenti più rappresentativi ha subito un quasi totale azzeramento. Questo fatto ha ritardato la ripartenza dell’operatività e, a tal proposito, voglio ringraziare il nuovo presidente Bruno Amoroso e la nuova vicepresidente Gabriella Gamba per il loro grande impegno, ed inoltre tutta la struttura rimasta in organico per la disponibilità a trasferire le conoscenze necessarie a meglio comprendere i vari meccani-
smi vigenti all’interno del vecchio Comitato. Ora, dopo alcuni mesi di apprendistato, con la partecipazione attiva e fattiva di tutti i componenti, si è compreso quello che era lo stato dell’arte e con le idee molto più chiare il Comitato ha ripreso la normale attività lavorativa. I rapporti con le associazioni del trasporto sono costanti e stanno portando le stesse a riavvicinarsi al Comitato Centrale e a considerarlo la casa dell’autotrasporto, il luogo dove vanno pensate e ideate le linee politiche condivise degli operatori dell’autotrasporto che in seguito vanno portate e sostenute, da tutti, nella Consulta Generale dell’autotrasporto e sui tavoli di confronto, sia con i committenti sia con i rappresentanti della politica. Questo importante senso di responsabilità che le associazioni del trasporto hanno nei confronti delle imprese che, come tutti oggi, stanno attraversando la più grande crisi economica globale dai tempi della seconda guerra mondiale, è un segnale di grande unitarietà da parte delle associazioni, che tutte insieme stanno lavorando per cercare le soluzioni, condivise, per la risoluzione dei gravi problemi che affliggono la categoria. A tal proposito va sottolineata la fattiva collaborazione con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nella persona del sottosegretario Bartolomeo Giachino, a cui va un mio personale ringraziamento. Il sottosegretario non ha mai fatto mancare il supporto al Comitato Centrale, anche nei momenti di grande difficoltà iniziali dovuti alla mancanza di personale e, in particolare, della figura del segretario generale, ruolo oggi ricoperto con grande professionalità e con un enorme spirito di sacrificio e abnegazione da parte di Carolina Galasso.
Il futuro dell’Albo Ripristinato il funzionamento e instaurati rapporti produttivi tra le varie parti rappresentate, ora bisogna guardare a quello che potrebbe essere lo scenario futuro dell’Albo, in particolare, ai rapporti con le rappresentanze provinciali. Senza entrare nella polemica di questi giorni sul riconoscimento o meno degli ordini di tutela di alcune categorie (mi riserverò di farlo prossimamente), voglio sottolineare la totale mancanza di dialogo esistente, non solo tra le associazioni e molti uffici provinciali, ma anche tra il Comitato stesso e le rappresentanze provinciali. Esempio chiaro è che a distanza di due anni, nonostante l’azione politica del ministero, le province non sono riuscite a cancellare le 48 mila imprese di autotrasporto che non hanno nessun mezzo in proprietà e che influenzano negativamente tutto il mercato dell’autotrasporto merci per conto di terzi. Un altro grave problema che mi riservo di affrontare nel breve periodo è quello della scure dell’annuale taglia spese, introdotta dall’allora ministro Bersani, che viene applicato ai versamenti effettuati dalle aziende di autotrasporto a favore dell’Albo e che va, oramai da anni, a coprire una parte dei costi della politica nostrana. Per esperienza personale, posso affermare che, nessun risultato è precluso a coloro che, insieme, sono determinati a risolvere qualsiasi tipo di problema. Buon lavoro a tutti!
Il vice presidente del Comitato Centrale dell’Albo in rappresentanza delle associazioni di categoria, Francesco Del Boca
Una nuova alleanza CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE l Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori è stato ricostituito con Decreto del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 872 del 18-11-2010. È un organismo che, sulla base delle disposizioni contenute nel decreto legislativo n. 284 del 2111-2005 (pubblicato sulla G.U. n.6 del 9-1-2006) e dei successivi regolamenti attuativi, risulta avere una composizione e funzioni diverse dal precedente Comitato, rimasto identico per oltre dieci anni. Ciò non ha di certo determinato un immobilismo, essendo molteplici le iniziative dello stesso portate a termine, ma ha determinato sicuramente una continuità soprattutto nelle scelte e nei comportamenti che erano comunque supportati dalle diverse funzioni attribuitegli dalle procedure normative. Quindi il “nuovo” organismo si è trovato a dover affrontare una serie di problematiche scaturenti dal totale rinnovo di tutti i componenti, e dai nuovi compiti assegnati dalla normativa in vigore, oltre a dover gestire una delicata fase di passaggio che non vanificasse i molteplici e lodevoli risultati raggiunti dal precedente organo; il tutto ovviamente alla luce di una sempre più “patologica” carenza di personale.
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Il vice presidente del Comitato Centrale dell’Albo in rappresentanza del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Gabriella Gamba
Nuovi obiettivi Uno dei principali obiettivi che ci si è posti è stato quello di rafforzare i rapporti con il Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione ed i Sistemi Informativi e Statistici e con la Direzione Generale per il Trasporto Stradale e l’Intermodalità. Ciò in primo luogo perché il Comitato è un ufficio del ministero e le sue scelte, anche se dettate dalle decisioni prese collegialmente, non possono prescindere da una politica comune che deve indurre ad un sempre miglior servizio alla ca-
tegoria interessata e ai cittadini in generale. Tale tipo di scelta induce anche ad unire le forze lavorative per una sempre maggiore economicità e puntualità dei servizi resi. Non va infatti dimenticato che il Comitato Centrale, pur essendo composto da numerosi rappresentanti dei vari dicasteri interessati, storicamente rappresenta la voce più significativa delle associazioni di categoria del settore che in esso sono rappresentate. Inoltre, lo stesso organismo oggi si rapporta con la Consulta Generale per l’Autotrasporto e la Logistica. È strategica e delicata tale posizione, ed è soltanto grazie all’enorme disponibilità dimostrata dagli uffici, dagli organismi amministrativi e dalla volontà delle associazioni di categoria se si cominciano a vedere i primi risultati positivi.
Sicurezza e formazione Una delle attività principali, coordinata e fortemente voluta dal Comitato Centrale dell’Albo, è quella indirizzata alla sicurezza della circolazione. Innanzitutto si è provveduto a stipulare specifiche convenzioni con il ministero dei Trasporti (Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione ed i Sistemi Informativi e Statistici) ed il ministero degli Interni con le quali si è previsto di finanziare attività formative sempre più qualificate, mirate essenzialmente al controllo ed al rispetto delle nuove regole del mercato, e di dotare di specifiche attrezzature gli organi di controllo per agevolarne il delicato ed essenziale lavoro. Al momento sono state già concluse tutte le operazioni relative all’attivazione dei corsi di formazione e di aggiornamento che inizieranno nei prossimi mesi (vedi anche articolo a pag. 43 NdR). La formazione degli operatori del settore e delle stesse
aziende di autotrasporto è infatti una delle “missioni” del Comitato Centrale. Sono stati previsti corsi in materia di logistica, organizzazione aziendale, telematica e diritto, indirizzati a dipendenti e titolari di aziende di autotrasporto che, concluse le formalità necessarie, avranno inizio nel prossimo mese di settembre e saranno affidati ad istituti di diretta emanazione delle associazioni di categoria presenti nella Consulta e nel Comitato Centrale dell’Albo sull’intero territorio nazionale. La conoscenza infatti è l’unico elemento che può portare alla crescita di un settore fra quelli più colpiti dalla crisi economica generale. È sempre maggiore il numero delle imprese costrette a cessare la loro attività, ed è quindi necessario che le stesse, per sopravvivere, siano in grado di prestare un servizio sempre più specialistico e di qualità. È per questo che un’altra delle iniziative adottate riguarda l’incentivazione della certificazione di qualità da parte delle più attente aziende di autotrasporto. L’obiettivo è quello di rendere sempre maggiore il numero delle imprese “responsabili” e pronte a fornire i servizi migliori, anche sotto il profilo dell’organizzazione logistica, e far conoscere a tutti i cittadini l’importanza del servizio reso dall’autotrasporto. Non a caso il messaggio proposto dalla nuova campagna per la sicurezza promossa dal Comitato è legato all’immagine di un autotrasportatore vicino alle famiglie, impegnato a “fare sicurezza” e a fornire ad esse i beni dei quali hanno bisogno. Attraverso queste ed altre iniziative il Comitato, di concerto con gli altri organismi ministeriali, vuol fare la sua parte per aiutare il settore a superare l’attuale momento di crisi.•
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Solo lavorando insieme è possibile superare l’attuale momento di crisi del settore. L’intervento del vice presidente del Comitato Centrale dell’Albo Gabriella Gamba
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CONSULTA
Gruppo di lavoro sui divieti di circolazione Nel corso dell’ultima riunione della Consulta per l’autotrasporto e la logistica prima della pausa estiva affrontato anche il tema del pagamento delle sanzioni attraverso i Pos della Stradale di Fabrizio Serafini
ivieti di circolazione per i mezzi pesanti e distribuzione agli operatori di Polizia stradale dei Pos, i dispositivi portatili per il pagamento delle sanzioni. Questi i due temi principali affrontanti dal presidente della Consulta Generale per l’autotrasporto, il sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino, nell’ultima riunione prima della pausa estiva. Le associazioni degli autotrasportatori hanno chiesto al presidente della Consulta un impegno forte dell’organismo affinché il ministero dei Trasporti, nel predisporre il calendario dei divieti del prossimo anno, trovi il necessario equilibrio tra le esigenze della sicurezza della circolazione stradale e quelle, altrettanto importanti, della crescita dell’economia. Il presidente ha raccolto l’appello, preannunciando l’istituzione di un gruppo di lavoro che affronterà la questione. Tra l’altro, nel dibattito che ne è scaturito, a cui ha partecipato attivamente anche la Polizia Stradale, è emersa la necessità di effettuare una rico-
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Pos alla Stradale L’altro tema riguarda appunto la distribuzione agli operatori di Polizia Stradale dei Pos, per consentire ai conducenti dei Tir di pagare immediatamente le sanzioni collegate ad una delle violazioni del C.d.S. previste al comma 2 bis, art. 202 (si tratta, ricordiamolo, dell’eccesso di velocità superiore ai 40 Km/h, del sovraccarico oltre il 10% della massa del mezzo, della violazione dei divieti di sorpasso e dell’infrazione dei tempi di guida e di riposo, in misura superiore del 10%), senza dover avere a bordo del denaro contante.
Durante la riunione è stata data notizia della firma della Convenzione con le Poste Italiane, grazie alla quale le Forze di Polizia e gli uffici disporranno di un certo numero di Pos per facilitare questo pagamento immediato. L’accordo, a regime, prevede la distribuzione di 600 Pos, di cui 400 fissi in dotazione presso gli uffici delle sezioni di Polizia stradale, e 200 mobili collegati, tramite sistema gsm/gprs da installare sulle autovetture destinate alla vigilanza stradale.
Bilancio 2011 La Consulta ha poi approvato il programma di attività e il bilancio di previsione del 2011, con l’impegno a sostenere economicamente il potenziamento e la specializzazione dei controlli sull’autotrasporto con una somma di 200.000 euro che, tra l’altro, servirà anche per l’acquisto di computer portatili per semplificare l’attività di verbalizzazione e di macchine fotografiche digitali per accelerare la rilevazione di sinistri stradali. Sul fronte sicurezza dell’autotrasporto, è stata inserita in bilancio una voce di spesa di euro 100.000 per dar vita ad una convenzione con il ministero dello Sviluppo Economico, ANIA e la fondazione ANIA per la sicurezza stradale, con l’obiettivo di migliorare il comportamento degli autisti professionali e ridurre i sinistri in cui sono coinvolti i mezzi pesanti. Sempre nell’ambito dell’attività amministrativa, la Consulta ha approvato le regole di funzionamento dell’Assemblea Generale. Le votazioni avvengono in forma palese, fatti salvi i casi di proposte di delibere dove vengano in considerazione qualità personali o morali di singole persone che richiedono lo scrutinio segreto.•
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gnizione dei divieti vigenti nei più importanti Paesi dell’UE, per comprendere in che modo vengono applicati, ad esempio, se sull’intera rete viaria oppure soltanto su determinate strade particolarmente trafficate. La stessa Polizia Stradale si è detta disponibile a studiare un approccio diverso nella scelta dei divieti per far si che, soprattutto in alcuni periodi dell’anno, al posto delle limitazioni al traffico di tipo generalizzato si introducano dei divieti mirati su determinate direttrici o, addirittura, su tratti specifici delle predette direttrici caratterizzate da consistenti aumenti di traffico in determinati periodi dell’anno.
EUROPA
CRONOTACHIGRAFO: nuove regole in arrivo La Commissione europea ha proposto di modificare la legislazione sul tachigrafo e quella sui tempi di guida e di riposo per sfruttare appieno i vantaggi delle nuove tecnologie, rendere più difficili le frodi e ridurre gli oneri amministrativi per le imprese di Marco Tempestini
guida e carta del conducente controlli mirati, riducendo costi tanno per arrivare nuove Esenzioni in un unico documento, ridu- La proposta consentirà poi agli amministrativi e rallentamenti: regole sulle strade eurocendo costi amministrativi e Stati membri di concedere eseni conducenti (e le aziende) più pee. La Commissione UE disincentivando comporta- zioni dall'obbligo di usare il tachivirtuosi saranno in tal modo ha infatti presentato la sua promenti fraudolenti (es. le carte grafo per taluni utenti entro un fermati con minore frequenza; posta di modifica del Regolaattualmente possono essere raggio uniformemente esteso, mento n. 3821/85 sul tachigra- - creare una lista di rivenditori passate ad altri con facilità); come per esempio gli artigiani, ed officine autorizzate in grafo ed una piccola modifica al do di operare sui tachigrafi. - accertare che i controlli siano per determinati veicoli entro un Regolamento n. 561/2006 sui effettuati da soggetti adegua- raggio d’azione aumentato da Esse dovranno rispondere a tempi di guida e di riposo. Per tamente formati; determinati standard e ricevequanto riguarda il Regolamen50 a 100 km (riduzione degli ranno controlli a sorpresa. Lo - instituire un livello minimo di oneri amministrativi pari a 52,8 to 3821 la modifica appare siarmonizzazione delle sanzioni; milioni di euro l'anno). scopo è aumentare l'affidabilignificativa, vista la necessità di continuo Per gli autisti, il nuovo tachigratà dei laboratori e ridurre il ri- - aggiornamento rivedere una normativa ormai delle specifiche del tachi- fo digitale sarà insomma più faschio di manipolazione e frovecchia ed inadeguata che rigrafo al fine di garantire che cile da usare, consentendo la ride, rafforzando il quadro giurisale al 1985. Fra le principali si mantenga un elevato li- duzione delle immissioni madico per l'approvazione del modifiche si prevede di: vello di sicurezza, riducendo nuali, grazie al sistema integrato workshop, con un sistema di - lasciare agli Stati Membri la le occasioni di frode e mani- di posizionamento satellitare. controlli regolari; possibilità di esentare alcuni polazioni. veicoli dalla normativa in que- - fondere insieme patente di Altra semplificazione per i constione; - introdurre un meccanismo di localizzazione automatica del veicolo attraverso un sistema satellitare integrato nel tachigrafo digitale; - in concreto, la posizione di fiLa Commissione europea ha pubco, Territori palestinesi occupane e inizio della giornata lavoblicato il suo Piano d'Azione con i ti, Siria, Tunisia. rativa del conducente verrà paesi vicini al fine di rafforzare i • I c. d. Paesi candidati sono: registrata automaticamente collegamenti di trasporto con le Croazia (che sarà la prima fra invece di dover essere inseriregioni a Est e Sud dell'Unione essi ad entrare nell’UE, verositi manualmente nel tachigrafo europea. Il piano contiene più di milmente nel 2013), ex Repubda parte del conducente, coventi misure concrete, a breve e blica iugoslava di Macedonia, me avviene oggi. Tuttavia la lungo termine, con l’obiettivo di Turchia e Islanda. posizione precisa del percoruna maggiore integrazione eco• I c. d. Candidati potenziali sono: so del veicolo non sarà reginomica fra stati. Albania, Bosnia-Erzegovina, Serstrata, ciò per tutela della priLe regioni interessate sono quelle bia. L'Islanda non rientra nella vacy: saranno utilizzate solacui si applica la c. d. politica eurocomunicazione per quanto rimente le informazioni necespea di prossimità e la politica di alguarda le connessioni di trasporsarie al controllo dei tempi di largamento e che non hanno già to e l'integrazione dei mercati. guida e di riposo; relazioni speciali con l'UE. Le proposte di Bruxelles - prevedere la possibilità di co• A est si tratta di: Armenia, AzerIn particolare, per quanto riguarda municazione fra tachigrafo e baigian, Bielorussia, Georgia, l’autotrasporto, Bruxelles propone mezzi di controllo mentre il Moldavia e Ucraina; le seguenti azioni: veicolo è in movimento, con• A sud: Algeria, Egitto, Israele, • Diffusione del cronotachigrafo sentendo così di effettuare Giordania, Libano, Libia, Maroc(introduzione obbligatoria sui
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NEWS Megatrucks: si torna a discuterne
A Bruxelles si torna a discutere di Megatrucks (o Gigaliners), mezzi pesanti oltre i 26 metri di lunghezza e 44 tonnellate. La Commissione europea ha ordinato un nuovo studio per capire meglio l'impatto dell'autorizzazione della circolazione di tali veicoli. È ancora dibattuta la questione della sicurezza stradale, delle eventuali necessità infrastrutturali aggiuntive e della sostenibilità ambientale. Lo studio era stato improvvisamente sospeso a causa del comportamento scorretto e scarsa professionalità di uno dei membri del consorzio. L'Olanda ha recentemente autorizzato la circolazione di Megatrucks e il governo fiammingo ha seguito l'esempio, consentendoli su sei tratte stradali. Anche in Italia è partita tempo fa una sperimentazione localizzata.
pio di reinvestimento della tassazione per infrastrutture di cui si serviranno gli stessi trasportatori (e dovrebbe essere da esempio per quegli Stati che in futuro applicheranno la “Eurovignette III”, recentemente approvata). Marco Polo: 57 milioni di euro per nuovi progetti
L’UE ha stanziato 57 milioni di euro di finanziamenti per 32 progetti – di cui 19 sul trasferimento modale – per le nuove proposte da presentare nel bando Marco Polo. L’invito a presentare proposte è prevista per ottobre prossimo (con termine di presentazione a dicembre) mentre il Marco Polo 2011 Info Day si terrà il 13 settembre a Bruxelles. Nel 2010 diminuiti gli incidenti stradali dell'11% nella UE
Maggiorazione dei pedaggi in Austria per rea- La Commissione europea ha pubblicato nuove statistiche lizzare il tunnel del Brennero che mostrano come gli incidenti stradali nell'area UE sia-
Il governo federale austriaco ha annunciato che entro fine anno intende aggiungere una maggiorazione (“mark-up”) sui pedaggi esistenti lungo l'autostrada A12 nella valle dell’Inn tra il confine tedesco e Innsbruck-Amras per co-finanziare la costruzione della galleria del Brennero. Si prevede un aumento dei pedaggi del 25%. La Commissione europea ha esaminato le informazioni fornite dal governo austriaco e le ha ritenute pertinenti, apprezzando peraltro l’iniziativa che rappresenta almeno un esemducenti, ma anche per gli ufficiali di controllo, sarà l'integrazione della Carta del Conducente nella patente di guida. La Commissione assicura che il nuovo tachigrafo non sarà costoso, al contrario: permetterà alle oltre 900.000 aziende di autotrasporto (per un totale di sei milioni di conducenti) equipaggiate di tachigrafo di risparmiare più di mezzo miliardo di euro all'anno in Europa.
Libro Bianco La proposta si inquadra nel nuovo Libro Bianco dei Trasporti e nel Piano D’azione sulle ITS (Tecnologie Intelligenti
nel Trasporto). Si raccorda inoltre con la direttiva sui controlli 2006/22/CE che impone di effettuare un numero minimo di controlli sulla strada. La comunicazione a distanza tra l'apparecchio di controllo e autorità di controllo a bordo strada dovrebbe facilitare ispezioni mirate, permettendo di ridurre gli oneri amministrativi generati da controlli a campione sulle imprese di trasporto. Si prevede che i veicoli immessi in circolazione per la prima volta 48 mesi dopo l'entrata in vigore del regolamento dovranno essere muniti di apparecchio di controllo collegato ad un siste-
no diminuiti dell'11% nel 2010. Ricordiamo che la CE ha recentemente presentato il suo Programma di azione per la sicurezza stradale 2011-20 (maggiori misure di sicurezza per i mezzi pesanti e le automobili, costruzione di strade più sicure, sviluppo di veicoli intelligenti, rafforzamento della formazione e del sistema di rilascio delle patenti, migliore applicazione delle norme più severe, azioni mirate per i feriti, attenzione rinnovata ai motociclisti).
ma globale di navigazione satellitare. Significativo il fatto che nella nuove proposta l’Esecutivo comunitario ribadisca la previsione relativa all’ipotesi dell’esenzione da responsabilità da infrazioni per l’impresa: fermo restando che l’impresa di trasporto è responsabile per le infrazioni ai tempi di guida e norme sul tachigrafo commesse dai conducenti, gli Stati membri possono prendere in considerazione ogni elemento che provi che l'azienda non possa essere ragionevolmente ritenuta responsabile dell'infrazione commessa. Ciò dovrebbe essere letto come un monito all’ammi-
nistrazione italiana, che lo scorso anno aveva iniziato, di concerto con le associazioni di categoria, a lavorare per dare attuazione a tale disposizione (presente nel Regolamento attualmente vigente n. 561/2006 esattamente all’art. 10 comma 3) senza riuscire, però, a completare tale attività. La Commissione si aspetta che il Parlamento europeo e il Consiglio adottino il Regolamento proposto entro il 2012, per poi sviluppare le specifiche tecniche nel 2013 e 2014, in modo che il tachigrafo sia pronto per il mercato per il dicembre del 2017.•
veicoli e rispetto delle regole comunitarie sui tempi di guida e di riposo); • Sviluppo e attuazione di azioni che migliorino la sicurezza stradale, da campagne di sensibilizzazione ad audit della sicurezza stradale; • Studiare il potenziale effetto della graduale apertura del mercato dell’autotrasporto con paesi vicini attentamente selezionati: per garantire la concorrenza leale ed evitare il dumping sociale, è importante che i paesi vicini ratifichino e applichino gli standard dell’UE in materia sociale, di sicurezza dei veicoli, ambientali e di emissioni; • Rafforzare la cooperazione doga-
nale con la Bielorussia, Moldova e Ucraina per facilitare l'attraversamento delle frontiere. Tali azioni saranno finanziate fino al 2013 con le risorse esistenti grazie a una migliore definizione delle priorità di progetti e misure. La CE ha recentemente proposto di aggiungere flessibilità ad un possibile finanziamento dei progetti di infrastrutture strategiche che colleghino l'UE con i vicini. La Commissione sottolinea il ruolo chiave del trasporto su strada nei flussi commerciali con i paesi con cui l'UE condivide una frontiera terrestre. Ad oggi molti oneri burocratici alle frontiere ostacolano un flusso delle merci che sia efficiente (si stima mediamente che oltre
il 40% dei tempi totali di trasporto venga oggi perso alle frontiere in pratiche amministrative). Anche i bassi livelli di sicurezza stradale nei paesi vicini costituiscono un grave problema per il mercato dell’autotrasporto dell'UE. Infrastrutture Per quanto riguarda le infrastrutture, si definiranno le reti di trasporto strategico nelle regioni confinanti nell’ambito della revisione delle reti TEN-T e i potenziali progetti prioritari di trasporto che collegano i paesi confinanti con l'UE, si rafforzerà la cooperazione in materia di trasporto con le istituzioni finanziarie internazionali e si allargherà il campo di applicazione del sistema di informazione TEN T. Interessante il fatto che
Bruxelles affermi che la qualità dei servizi di trasporto è un concetto non compreso attualmente nei regimi bilaterali (autorizzazioni). Il progetto europeo di Trattato della Comunità con i Balcani occidentali prevede già un numero di permessi per l'accesso al mercato su strada per i camion sulla base di tale requisito. Da notare che in ambito multilaterale CEMT/ITF, l’Italia è il Paese che ha seguito un approccio in linea con quello comunitario, sostenuto da molte associazioni di categoria del nostro paese oltre che dall’UETR a livello europeo. Il piano della Commissione europeo sarà adesso presentato al Consiglio e al Parlamento UE per l’approvazione finale.
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TRASPORTI EXTRA UE
POLITICA
Le sfide dell’autunno Mentre la crisi internazionale continua a mordere l’economia, l’autotrasporto italiano cerca la sua strada, tra risorse e riforma. Giachino: “360 milioni di stanziamenti per il settore” di Yari Selvetella
ra il rischio si chiama “default”. Fino a qualche tempo fa la parola era nota al grande pubblico nella sua accezione informatica e traslata alla vita quotidiana come sinonimo di “automaticamente”. Oggi, invece, assume connotazioni molto più sinistre, legata com’è alle sorti dell’economia. Il termine finanziario “default” si usa per segnalare l’incapacità di pagare un debito, finendo nei pasticci: crack, bancarotta, depressione. I nostri vicini greci ci sono andati vicini e perfino il Presidente Barack Obama è alle prese con un difficile tentativo di mediazione politica per scongiurare il rischio che grava sugli Stati Uniti. Già da diversi anni, molte rappresentanze dell’autotrasporto paventano un rischio “default” per molte imprese di settore e sono tuttora in atto i tentativi di fare fronte a una crisi che, anno dopo anno e giorno dopo giorno, si sta rivelando ben più profonda e duratura delle previsioni effettuate fino a un paio d’anni fa. Da segnalare, a questo scopo, l’istituzione del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese che, a partire dal 2009, ha istituito una Sezione Speciale dedicata all’ autotrasporto di merci per conto di terzi. Tra le coperture al credito previste dal Fondo, prorogato anche per il 2011, rientra anche l’acquisto di veicoli.
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Dibattito aperto Il non facile compito della politica e delle associazioni di categoria, in questa delicata fase, è quello di trovare un equilibrio tra le esigenze del Paese. L’autotrasporto ci sta provando già da tempo: circa un anno fa veniva siglata, al termine di una lunga trattativa trilaterale tra Governo, associazioni della committenza e dell’autotrasporto, un’intesa su vari punti per il rilancio del settore. Tuttora il dibattito è aperto e non privo di criticità; sfide che a cominciare dall’autunno diventeranno sempre più pressati. Il punto centrale resta quello delle risorse. “Sono già 360 i milioni messi a disposizione dalla Finanziaria 2011 – sottolinea in
una nota il sottosegretario con delega all’autotrasporto Bartolomeo Giachino – per un settore importantissimo della nostra economia che, come è noto, viaggia al 90% su strada". Decisivo anche il tema delle riforme per un equilibrio tanto complicato quanto necessario da raggiungere tra i vari soggetti della filiera.
Sbloccati i fondi per i pedaggi Una buona notizia per la categoria è arrivata alla fine di luglio: il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha infatti firmato il decreto che mette a disposizione 130 milioni di euro destinati agli sconti sui pedaggi autostradali per le aziende dell'autotrasporto. Diverse associazioni avevano già preannunciato una mobilitazione, quando è arrivata la notizia che i fondi per pagare i saldi delle riduzioni compensate dei pedaggi autostradali del 2008 e gli acconti del 2009 erano stati sbloccati. Il beneficio è relativo ai transiti effettuati con veicoli adibiti all’autotrasporto merci delle categorie autostradali B 3, 4 e 5 e quindi furgoni, autocarri, autotreni e autoarticolati, purché classificati come Euro 2 e superiori, sui pedaggi pagati con la modalità della riscossione differita.
Come già avviene da diversi anni, esiste un meccanismo che premia i veicoli meno inquinanti e dunque incentiva anche uno svecchiamento del parco viaggiante. I pedaggi relativi ai veicoli Euro 3 valgono il 50% in più, quelli relativi agli Euro 4 ed Euro 5 valgono il 75% in più. Nessun premio, ma comunque riduzione accordata per chi viaggia su camion Euro 2. L’importo del ristorno spettante sarà accreditato in fattura direttamente da parte delle società che gestiscono le autostrade. Per le imprese organizzate in forma cooperativa o consortile la domanda deve essere presentata dalla cooperativa o consorzio. Una tendenza, questa di un meccanismo premiale per chi contribuisce a un minor impatto ambientale, che trova conferma anche sul piano internazionale e in relazione ai vari soggetti del trasporto. Con un nuovo regolamento, la Commissione europea assegna infatti “crediti di emissioni” ai produttori dell'industria
mativa che consenta alle imprese di recuperare tali incrementi attraverso il modello F24 con tempistiche più brevi rispetto a quelle attuali”.
…e “accise dimenticate” Sul prezzo del carburante non gravano, tuttavia, solo le accise di recente istituzione, ma anche quelle la cui presenza si perde nei meandri della Storia, dalla guerra d’Etiopia del 1935 a quella di Bosnia del 1996. La Cna Fita, al riguardo, ha organizzato alla fine di luglio una protesta per chiedere che i proventi siano reinvestiti nel settore del trasporto merci e persone. “Diciamo no al caro-carburante e all'aumento del prelievo fiscale” sottolinea la presidente dell’associazione Cinzia Franchini che ha lanciato, per sensibilizzare l’opinione pubblica, anche una singolare protesta sindacale, realizzata il 25 luglio scorso: un minuto di clacson a mezzogiorno, in tutta Italia. Una sorta di “flash mob” dell’autotrasporto. All’iniziativa hanno partecipato anche diverse associazioni dei consumatori.
Nuove accise... Già con alcuni interventi prima della pausa estiva, il trasporto era stato toccato in molte delle sue componenti.
Il dibattito sui costi minimi Per Anita è “inaccettabile che siano applicati costi minimi di esercizio che non tengano conto della dimensione e della struttura organizzativa delle imprese, dell’impegno tecnologico e strutturale richiesto dalle diverse tipologie di trasferimento e movimentazione della merce – si legge in una nota dell’associazione-. La mancata individuazione di parametri di differenziazione di costo per le varie tipologie di trasporto e di trattamento tra contratti scritti e verbali rischia di danneggiare l'intero sistema di autotrasporto, finendo per imporre una tariffa contraria alle norme di libera concorrenza”. Per Paolo Uggè, presidente di Fai Conftrasporto, invece, “le norme di legge sono la traduzione di un protocollo di intesa che la stessa Anita ha sottoscritto”. In particolare è la definizione di costi minimi ad essere al centro del confronto. “I costi minimi della sicurezza – ricorda Uggè-non coprono infatti i costi delle imprese strutturate, ma solo quelli della vezione, praticata nel rispetto delle leggi”.•
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automobilistica che immetteranno sul mercato veicoli nuovi con eco-innovazioni approvate.
Tra gli interventi che hanno particolarmente colpito la categoria, gli incrementi delle accise, anche se per i veicoli di peso superiore al 7,5 t è previsto lo storno degli aumenti. Il problema sottolineato dalla associazioni di categoria è che le imprese devono comunque anticipare tali incrementi per poi vedersi rimborsare gli importi solo alla fine dell’anno fiscale. Tanto che le associazioni hanno proposto meccanismi di rimborso su base trimestrale o addirittura mensile. Senza contare poi il fatto che da questi rimborsi è escluso il vasto parco circolante al di sotto delle 7,5 t. Le decisioni sono state prese per finanziare la risoluzione della crisi umanitaria del Nord Africa e il Fondo unico per lo spettacolo. All’aumento potrà andarsi a sommare l'imposta regionale sulla benzina, applicabile anche dalle regioni a statuto ordinario. Novità anche per i distributori. Il testo rilancia il programma di chiusura degli impianti ritenuti "marginali", già previsto da un decreto del 2008 e apre ai servizi suppletivi delle aree di servizio, con la possibilità di realizzare impianti di lavaggio e manutenzione dei veicoli e vendere prodotti non direttamente connessi al settore petrolifero. Sia Anita sia Unatras hanno scritto al Governo per chiedere una soluzione. Anita, in particolare, chiede tempi di recupero più brevi: “Un aumento del genere è insostenibile - commenta il Presidente di Anita Eleuterio Arcese - considerando l’esposizione finanziaria che questo comporta in attesa del rimborso, che non avverrà prima di un anno stando alle regole attuali. Vanno poi considerate le difficoltà a recuperare tali incrementi sul mercato e le conseguenze che potrebbero riflettersi sull’intero sistema economico. Pertanto, chiediamo al governo una modifica nor-
A un anno dall’intesa Ci vollero quindici riunioni del tavolo trilaterale fortemente voluto dal Sottosegretario Bartolomeo Giachino per arrivare all’intesa del 16 giugno scorso, un confronto serrato tra associazioni rappresentative della categoria, committenza ed Esecutivo. A che punto è la sua realizzazione? Subito dopo, i risultati dell’accordo divennero legge dello Stato e in questo periodo si è lavorato alla loro applicazione. Il tempo utile al perfezionamento degli accordi di settore – uno dei tratti salienti del protocollo – è trascorso senza centrate l’obiettivo di un equilibrio tra committenti e vettori. Ora spetta all’Osservatorio sulle attività di autotrasporto istituito presso la Consulta dell'Autotrasporto e della Logistica, stabilire i costi minimi. Ma il dibattito acceso e le polemiche trovano piuttosto distanti le posizioni in campo. Anche all’interno dell’autotrasporto.
POLITICA
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Le novità di agosto Il governo italiano, chiamato a rassicurare i mercati internazionali sulla tenuta finanziaria del nostro Paese, è dovuto intervenire con una nuova manovra emanata proprio alla vigilia di ferragosto (D.L. 138/2011). Sono diverse le norme che riguardano, più o meno da vicino, il settore dell’autotrasporto. Verrà introdotto, a decorrere dalla legge di conversione, il criterio della progressività dell’Imposta provinciale di trascrizione (Ipt) per gli atti soggetti ad Iva. Ciò comporterà un aumento dell’imposta sulle nuove immatricolazioni e sui passaggi di proprietà dei veicoli. Sul tema dei divieti di circolazione è intervenuto, lo scorso 19 luglio, anche un decreto ministeriale che ha aggiunto – non senza proteste da parte delle associazioni – alcune date al consueto elenco. Ecco le prossime: venerdì 9 settembre (h16-22) e venerdì 28 ottobre (16 -22). Altro tema della manovra è la liberalizza-
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zione dell’accesso all’esercizio di professioni e attività economiche, ma questa novità non dovrebbe riguardare l’autotrasporto, già regolato da vincoli comunitari. Argomento di grande interesse per la categoria è invece quello del Sistri che, tra clic day, rinvii e abrogazioni, si trova ancora in un limbo in cui diversi esiti sono possibili. Il 13 agosto la prima versione della manovra aveva soppresso il sistema di tracciabilità dei rifiuti ma, a inizio settembre, la Commissione bilancio del Senato ha reinserito con un emendamento l’operatività del Sistri a partire dal 9 febbraio 2012. Secondo l’emendamento è prevista l’esenzione per i rifiuti pericolosi con Decreto Ministeriale da adottare entro 60 giorni dall’entrata in vigore della Legge di conversione della manovra bis. Il mondo del trasporto, invece, pare aver bocciato senza appello una procedura giudicata difficile da usare e incompleta, poiché non applicata ai vettori esteri. C’è chi guarda già oltre: "Abbiamo presentato proposte concrete per avere un sistema tracciabile che non complichi la vita alle imprese e che sia utile a com-
CNA FITA: CONCEZZI NUOVO COORDINATORE NAZIONALE Dopo il recente insediamento del nuovo presidente Cinzia Franchini, la Cna-Fita prosegue Mauro Concezzi il rinnovamento dei suoi vertici: il 3 agosto scorso è stato infatti nominato coordinatore nazionale Mauro Concezzi Concezzi, quarantonovenne ternano, proviene da un’esperienza ventennale nel settore del trasporto merci e negli anni scorsi ha ricoperto l'incarico di direttore della Cna della sua provincia. "Dopo il successo della manifestazione del 25 luglio – ha dichiarato il neo-corrdinatore – non c'è tempo da perdere. I focus estivi della nostra associazione saranno inevitabilmente costi minimi di sicurezza e accesso alla professione. Due temi strategici per la regolamentazione del mercato dell'autotrasporto su cui bisogna vigilare attentamente. Legalità e sicurezza non possono prescindere da norme chiare e trasparenti".
battere il fenomeno delle ecomafie – ha dichiarato il Presidente di Fai Conftrasporto Paolo Uggè – chiediamo che da subito si apra un tavolo di confronto, magari presieduto proprio dal procuratore antimafia dottor Piero Grasso, per verificare l’attendibilità delle nostre proposte”. Poco prima di ferragosto, il 12 del mese, è entrata in vigore anche un’altra importante norma, quella che prevede l’“azione diretta” da parte dei subvettori. La norma consente all’operatore che ha effettuato un trasporto su incarico di un altro vettore, di poter esercitare l'azione per il pagamento del corrispettivo direttamente nei confronti di tutti coloro che hanno via via ordinato il trasporto: un ulteriore passo verso una responsabilità estesa a tutta la filiera della movimentazione di merci. Su tutte queste novità, ampi approfondimenti nell’area normative di questo numero di Tir.
La manovra d’autunno Mentre chiudiamo questo numero di Tir è in pieno svolgimento nel Paese il dibattito legato alla conversione della manovra d’agosto. Una situazione molto fluida in cui si alternano proposte, emendamenti, confronti e scontri politici e che si cristallizzerà, probabilmente, solo nelle prossime settimane. In ballo ci sono, chiaramente, anche gli assetti economici ed istituzionali del settore. Un esempio: tra le varie proposte che stanno passando al vaglio del Governo e del Parlamento vi è anche la soppressione delle Province, anche se ora demandata ad una Legge costituzionale. Considerando le politiche di decentramento amministrativo attuate nel corso degli ultimi anni, con la gestione territoriale degli albi degli autotrasportatori, è ovvio che anche solo questa modifica istituzionale comporterebbe delle importanti novità per il settore.•
LA MANOVRA SALVA IL COMBINATO Un articolo della manovra di luglio riguarda anche il trasporto combinato strada-rotaia e, in particolare, l'Autostrada Ferroviaria Alpina che collega Torino-Orbassano con Lione-Aiton, attraverso il Frejus. Il decreto (nel comma 9 dell'articolo 32) consente la spesa di 6,3 milioni di euro per proseguire la sperimentazione di questo collegamento ferroviario durante il 2011. Senza tale provvedimento, l'autostrada viaggiante avrebbe rischiato la sospensione. Più in generale, l'articolo 32 riguarda il "finanziamento e potenziamento delle infrastrutture" e cambia le regole sulla gestione della rete stradale ed autostradale. Il 1° gennaio 2012 nascerà l'Agenzia per le infrastrutture stradali ed autostradali, nell'ambito del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, mentre l'Anas diventerà una società interna dei ministeri del Tesoro e delle Infrastrutture. In questo modo, si dovrebbero separare i ruoli tra chi concede la rete autostradale a terzi (funzione dell'Agenzia) e chi gestisce la rete stradale (Anas). L'articolo 32 istituisce anche il Fondo per le infrastrutture stradali e ferroviarie. Il Fondo avrà risorse assegnate dal Cipe (930 milioni per il 2012) per realizzare "prioritariamente" alcune opere ferroviarie: galleria di base del Brennero, Terzo Valico Milano-Genova, tratta Treviglio-Brescia dell'alta velocità Milano-Verona. Il testo revoca anche alcuni finanziamenti per il Programma delle infrastrutture strategiche (meglio conosciuto come Legge Obiettivo) assegnati dal Cipe entro il 31 dicembre 2008 ma che non hanno ancora un bando di gara. Lo stesso Cipe deciderà come destinare tali risorse.
FONDO DI GARANZIA
Garantiti fino in FONDO S
Tipologia delle garanzie Ma vediamo i dati nel dettaglio. Per la maggior parte si tratta di operazioni di controgaranzia, vale a dire presentate dai confidi, che rappresentano il 61,37% del totale contro un 38,63% rappresentato da quelle per garanzia diretta, presentate appunto dalle banche. Le operazioni relative alle imprese artigiane rappresentano poco più dei due quinti del totale (754 operazioni contro le 1066 effettuate dalle altre tipologie di imprese) a fronte del 17,28% registrato sull’intera operatività del Fondo nello stesso periodo. L’importo medio dei finanziamenti garantiti relativi alle altre tipologie di impre-
In circa un anno e mezzo di attività registrate più di 1.800 domande alla sezione Autotrasporto del Fondo di Garanzia per le PMI sa è molto più elevato ed è pari ad 162.981,21 euro. In relazione agli importi finanziati oggetto di intervento del Fondo, le imprese artigiane coprono più di un quinto del totale (47.198.481,61 euro contro 173.737.966,69 euro relativi alle altre tipologie di imprese).
I soggetti richiedenti Nell’ultimo anno il numero degli operatori economici (banche, confidi e società di leasing) è quasi raddoppiato, passando dagli 85 soggetti al 30 settembre 2010 agli attuali 132, nell’ambito dei quali sono rappresentati tutti i maggiori gruppi bancari italiani ed i maggiori confidi collegati alle principali associazioni di categoria. Dei 132 operatori diversi, 58 sono confidi (1117 domande), 71 banche (524) e 3 società di leasing (179). Nelle regioni del Sud si registra una forte prevalenza delle richieste di garanzia diretta presentate da banche e società di leasing mentre nelle regioni del Centro vi è una netta prevalenza della controgaranzia. Per la maggior parte si tratta di operazioni a medio termine, seguite da quelle a breve termine mentre la percentuale minore è costituita da quelle a lungo termine. In particolare, le operazioni a breve termine (780) rappresentano il 42,86% del totale, con un importo medio di 96.317,81 euro; quelle a medio termine (858) il 47,14% con un importo medio pari a 115.762,79 euro; infine le operazioni a lungo termine (182) costituiscono il rimanente 10% con un importo medio di 255.407,02 euro. Il Fondo nel complesso Se si analizzano invece le domande per il Fondo di Garanzia nell’intero complesso, nel primo semestre del 2011 si può notare una crescita del 28,9 per
cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’aumento però non si riscontra in maniera costante nei vari mesi dell’anno: se a gennaio infatti l’incremento è del 75,7 per cento, i ritmi di sviluppo per i mesi successivi sono meno intensi (32,9 a febbraio, 15,9 a marzo, 43,9 ad aprile e 10,2, fino ad un +21,1 a giugno). L’interesse degli operatori verso il Fondo rimane comunque sostenuto negli interi sei mesi: il numero degli intermediari (277 dall’inizio dell’anno) che ha presentato richiesta di accesso alla garanzia continua a crescere, registrando un incremento pari al 32% circa rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel periodo 1° gennaio - 30 giugno 2011 sono state ammesse alla garanzia del Fondo 25.820 operazioni (+16,2% rispetto all’anno precedente), per un volume complessivo di finanziamenti pari a 4 miliardi di euro e un importo garantito di 2,3 miliardi di euro. Dall’analisi dei soggetti richiedenti emerge come l’incremento sia riconducibile prevalentemente alle banche (165 operatori), che nel 2011 costituiscono il 59,6% del totale (+6,7 punti percentuali rispetto al 2010), mentre i confidi e gli altri fondi di garanzia (102 operatori) e le società di leasing (10 operatori) segnano una contrazione, rispettivamente pari a 6,5 e a -0,2 punti percentuali. Per quanto riguarda la tipologia di operazioni, la relazione sottolinea un incremento maggiore per le operazioni di controgaranzia (+25,8%) rispetto al quelle di garanzia diretta (+12,3%). All’espansione delle domande accolte ha fatto seguito una diminuzione del volume dei finanziamenti: il finanziamento medio a fine giugno si attesta infatti su 156,2 mila euro, rispetto ad un dato relativo allo stesso periodo del-
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ono in costante aumento e provengono in maniera uniforme da tutta Italia le domande arrivate al Fondo di garanzia per le Pmi, che dal 2009 contiene una sezione speciale dedicata alle piccole e medie imprese di autotrasporto di merci per conto di terzi. Secondo i dati del Comitato di gestione del Fondo, che ha reso pubblici i risultati relativi all’autotrasporto dalla nascita della sezione e fino allo scorso giugno, sono 1.820 le operazioni relative all’autotrasporto complessivamente accolte, con una copertura di circa 221 milioni di euro di finanziamenti e di oltre 130 milioni di euro di garanzia. Il tutto utilizzando un plafond di circa 8,15 milioni di euro. Per quanto riguarda la collocazione territoriale delle domande, viene confermato un dato già emerso nelle precedenti rilevazioni: una discreta prevalenza del Sud rispetto alle altre aree del Paese, ma con il Nord che, se considerato nel suo complesso e non per macroaree, lo segue di poco. In particolare, grazie al contributo di Sicilia (231), Campania (238) e Puglia (149), nelle regioni del Sud si registra il 42,8% del totale delle domande. Per quanto riguarda il Nord non vanno dimenticati, invece, i contributi significativi delle regioni Piemonte (254) e Lombardia (239).
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FONDO DI GARANZIA
FINANZIAMENTI ACCOLTI PER TIPOLOGIA DI IMPRESA, 1° DICEMBRE 2009 - 30 GIUGNO 2011 (EURO)
Fonte dati: UniCredit MedioCredito Centrale, 2011
FONDO DI GARANZIA PMI: SEZIONE AUTOTRASPORTO REGIONI
Valle d'Aosta Liguria Lombardia Piemonte NORD OVEST Emilia Romagna Friuli Venezia Giulia Veneto Trentino Alto Adige NORD EST Toscana Lazio Marche Umbria CENTRO Sicilia Campania Basilicata Puglia Calabria Abruzzo Molise Sardegna SUD Totale complessivo
OPERAZIONI
5 40 239 254 538 110 9 71 9 199 101 48 98 57 304 231 238 12 149 92 19 13 25 779 1.820
Dati novembre 2009 - giugno 2011
TOTALI FINANZIAMENTI
GARANZIE
173.945,00 83.495,25 6.297.500,00 3.306.975,00 31.363.520,29 16.329.651,69 24.851.894,00 12.244.849,27 62.686.859,29 31.964.971,21 19.323.690,00 10.485.936,60 3.731.000,00 2.059.800,00 11.297.000,00 5.632.875,00 1.426.898,4 6 25.049,04 35.778.588,40 18.803.660,64 7.156.750,00 3.490.289,92 8.656.750,00 4.590.337,50 15.216.410,00 7.948.931,40 4.401.275,00 2.336.973,75 35.431.185,00 18.366.532,57 18.994.815,61 13.012.705,52 36.095.347,00 25.374.598,40 1.812.000,00 1.435.600,00 16.753.511,00 13.194.288,80 7.869.202,00 5.439.317,78 2.018.000,00 1.179.900,00 686.440,00 419.698,00 2.810.500,00 1.435.200,00 87.039.815,61 61.491.308,50 220.936.448,30 130.626.472,92
Fonte: UniCredit MedioCredito Centrale, 2011
Obiettivi superati Intervista con Gianluigi Bassi, responsabile per le associazioni di categoria nella sezione Autotrasporto del Fondo di Garanzia per le PMI “I risultati della sezione Autotrasporto del Fondo, nata meno di due anni fa, sono stati molto superiori alle aspettative. La sperimentazione è sempre un momento difficile, ma la fase di rodaggio è stata superata molto bene, tanto che la sezione speciale, nel primo anno di attività, ha ottenuto risultati superiori a quelli registrati quando nacque il Fondo per le PMI dieci anni fa”. Così Gianluigi Bassi, responsabile per le associazioni di categoria nel Comitato di Gestione della sezione Autotrasporto del Fondo di Garanzia. Ci può già anticipare i dati di luglio? Rispetto allo scorso anno il numero delle domande accolte è raddoppiato. Sono state finanziate 213 operazioni, contro le 110 del luglio 2010, per un totale di 22 milioni di euro. Inoltre siamo riusciti nell’obiettivo che ci eravamo dati, quello di ottenere una proroga anche per il 2011 per il finanziamento per l’acquisto dei veicoli, compresi i rimorchi e i semirimorchi. Ma, attenzione, questa possibilità si ferma alla fine di quest’anno. Alcune imprese di autotrasporto lamentano però difficoltà ad accedere a questo strumento... I motivi dell’esclusione delle domande possono essere due: bilanci in perdita per 3 anni oppure un cash flow insufficiente, cioè un giro d’affari talmente esiguo da non consentire la restituzione della rata. Ma, nel complesso, solo il 2% delle domande non vengono accolte. Ci saranno delle evoluzioni nell’immediato futuro? Sì. Stiamo lavorando per estendere la garanzia del fondo anche alle fidejussioni legate ai pedaggi autostradali e alle autostrade del mare.
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l’anno precedente di 189,7 mila euro. Le contrazioni maggiori nei primi sei mesi dell’anno si riferiscono alle imprese localizzate nel Centro (-37%), alle operazioni di garanzia diretta (-21%), alle aziende dell’industria (-18,7%) e a quelle dei servizi (-17,7%). Infine, occorre sottolineare che la gran parte delle domande accolte riguarda imprese localizzate al Nord (11.479 aziende) e nel Mezzogiorno (9.659 aziende) anche se le imprese del Centro hanno riportato l’incremento maggiore rispetto all’anno precedente (+65,3%) seguite da quelle del Mezzogiorno (+16,2) mentre quelle del Nord hanno riportato solo un lieve aumento del 3,6 per cento.•
SOGGETTI RICHIEDENTI ATTIVI PER TIPOLOGIA DI OPERATORE, 1° DICEMBRE 2009 - 30 GIUGNO 2011 (n.)
SICUREZZA
Filiera RESPONSABILE Dalle prefetture i primi segnali sulla corretta applicazione della disciplina dei costi minimi e dei relativi controlli di Yari Selvetella
età giugno, tragedia sulla Salerno - Reggio Calabria: un gravissimo incidente al km 373, tra gli svincoli di Mileto e Rosarno, costa la vita a quattro persone, tra cui una bimba di due anni. In gravi condizioni vengono ricoverati altri due passeggeri di un fuoristrada – tra cui una bambina di otto anni – che si è scontrato fatalmente con un tir, in un tratto a doppio senso di circolazione. Storie, purtroppo, di ordinario dolore sulle nostre autostrade, tanto più nel periodo estivo. Le indagini sono state affidate alla Polstrada di Vibo Valentia, che accerterà eventuali responsabilità. Di fronte all’orrore, come di consueto, ci si è posti molte domande. Una su tutte: che fare per eliminare o ridurre al minimo il verificarsi di queste situazioni? Numerose, variegate e complesse, le risposte. Tra gli strumenti individuati, nello specifico dell’autotrasporto, per garantire una maggiore prevenzione sulle strade, l’introduzione di costi minimi di sicurezza: al di sotto di quella soglia un trasportatore rischia di non poter coprire le spese necessarie a garantire la sicurezza del servizio. La partita, tuttavia, è più ampia e riguarda un principio più generale: quello della responsabilità di filiera.
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La prefettura risponde alla Fai Proprio sull’incidente della A3, la FaiConftrasporto ha chiesto chiarimenti alla Prefettura di Reggio Calabria. L’Ufficio territoriale del Governo ha risposto con una lettera inviata alla stessa associazione e, per conoscenza, al Sottosegretario Bartolomeo Giachino, comunicando che sono ancora in corso di svolgimento gli accertamenti sulla dinamica dei fatti. La novità riguarda la procedura avviata: al termine delle indagini – comunica la prefettura – saranno attivati i provvedimenti previsti dalla circolare interministeriale del 18 Maggio 2011. Al ministero dei Trasporti saranno cioè trasmessi i dati identificativi del vettore, del committente e del proprietario della merce per le verifiche sul rispetto dei costi minimi di esercizio.
I riferimenti di legge sono molti, sin dal comma 7-bis dell'articolo 7 della Legge 286/2005 e piuttosto univoci: controlli sull'intera filiera dell'autotrasporto, dai committenti ai caricatori ed i proprietari della merce, in caso di morte o gravi lesioni personali che siano state provocate dalla violazione del Codice della Strada da parte di un veicolo pesante. E da ultimo, appunto, la verifica che le tariffe applicate abbiano tenuto conto dei costi minimi che, dunque, cominciano a entrare nel vivo della loro applicazione giuridica. La questione è aperta anche in relazione ad altri incidenti avvenuti in altri tratti delle rete autostradale. Analoghe missive sono state spedite infatti al Prefetto di Bologna riguardo all'incidente avvenuto il 12 luglio al chilometro 201 dell'autostrada A1, tra Sasso Marconi e l'allacciamento con il raccordo di Casalecchio: un camion ha effettuato un salto di carreggiata in corrispondenza del chilometro 201, travolgendo un altro camion ed alcune autovetture che procedevano sulla corsia opposta. Di due morti e cinque feriti gravi il bilancio. Al prefetto di Parma invece la comunicazione rispetto a un sinistro che, sempre il 12 luglio, sulla statale Emilia, ha coinvolto un furgone e un treno passeggeri in prossimità di un passaggio a livello, causando ventotto feriti.
Applicazione dell’83bis A dare un decisivo impulso al meccanismo di controllo di filiera, è stata l’applicazione dell’83bis.
La legge prevedeva la possibilità di sottoscrivere accordi di settore, in mancanza dei quali dal 13 giugno 2011 sarebbe entrato in vigore, anche per i contratti scritti, un sistema impostato sull'applicazione dei costi minimi di esercizio previsti per i contratti verbali. “Al fine di garantire la tutela della sicurezza della circolazione stradale e la regolarità del mercato dell’autotrasporto di merci per conto di terzi – si legge nell’attuale versione dell’art. 83 bis della legge 11/2008 – l’importo a favore del vettore dev’essere tale da consentire almeno la copertura dei costi minimi d’esercizio”. Una normativa di recente emanazione e su cui, anzi, è ancora aperto il dibattito: dato per certo che tutti gli operatori della filiera intendono seguire pratiche sempre più virtuose, come contemperare le esigenze della sicurezza con quelle di un mercato che non attraversa certo un momento brillante? E ancora: è proprio la strada dei costi minimi a poter fornire un contributo positivo e determinante alla questione? È questa la risposta che il dibattito sui costi minimi dovrà dare alla ripresa autunnale dei lavori.•
Il caso Spediporto Ha fatto discutere anche, nel corso delle ultime settimane di luglio, il caso legato a Spediporto, associazione Spedizionieri Corrieri e Trasportatori di Genova, una grande realtà associativa del settore in Italia, che rappresenta oltre il 20% delle aziende italiane che operano nell’ambito dell’import ed export di merci e più del 90% di quelle presenti in Liguria. Stando alla denuncia di Unatras, Spediporto avrebbe scritto ai suoi associati per invitarli a redigere una lista delle aziende intenzionate ad applicare i costi minimi o pronte a un contenzioso per il loro rispetto. Unatras ha pertanto scritto al sottosegretario Bartolomeo Giachino per metterlo a conoscenza della vicenda e invitarlo ad “adottare tutte le iniziative opportune".
Più Logistica più competitività Presentati i nuovi studi di approfondimento sul Piano nazionale della logistica. Giachino: “La crescita è il vero bene comune. Dal Piano una spinta per farcela” di Yari Selvetella
I
Berlusconi: ridurre i costi della logistica Sembrano essere convinti dell’importanza della logistica i principali soggetti istituzionali ed economici del Paese. Ai primi di agosto, infatti, il Presidente del Consiglio Berlusconi, incontrando le parti sociali, ha fatto esplicito riferimento al maggior costo della logistica italiana causato dalle carenze di infrastrutture e dalle sue tante inefficienze. Anche il Presiden-
te della Confcommercio, Carlo Sangalli, nel corso dell’assemblea dell’associazione, ha parlato dell’esigenza di tagliare i quaranta miliardi della nostra inefficienza logistica. Un riferimento alla logistica appare anche nel documento presentato al Governo dalle Parti sociali.
Da sinistra: M. Valducci presidente della Commissione Trasporti della Camera, il sottosegretario B. Giachino presidente della Consulta, L. Grillo presidente VIII Commissione Senato, R. Giordano coordinatore scientifico del Piano
Un settore fondamentale Mai come in questo momento si fa sentire, per il nostro Paese, la necessità di affrontare alcuni nodi irrisolti d’inefficienza e trasformarli in punti forti della ripresa economica. Temi, questi, che hanno contrassegnato un po’ tutti gli interventi nel corso della presentazione. “In questi studi – ha sottolineato il prof. Rocco Giordano, che presiede il comitato scientifico del piano – si è adottato un criterio di suddivisione in macroaree, tale da valorizzare i possibili legami tra territori e il loro potenziale di efficienza. I dati che presentiamo tendono a “scarnificare” i settori per focalizzare le priorità e finalizzare le risorse finanziarie sempre più scarse”. “È un passo avanti di analisi e proposta per ottenere dei risultati importanti – ha affermato Mauro Moretti, amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato –. Dobbiamo valutare con attenzione le differenze dell’Italia con altri paesi come la Germania, attutire le forti differenze territoriali all’interno del paese, risolvere la guerra tra le diverse modalità del trasporto. La governance del sistema non può tollerare questi problemi. Dobbiamo inoltre scegliere e ottimizzare i servizi puntando su sbocchi strategici anche a livello portuale”. “Dagli studi arriva un valido aiuto alla riflessione dei prossimi mesi – concorda Luigi Grillo, presidente della VIII commissione del Senato-. Siamo tutti d’accordo sulla necessità di migliorare la competitività: ma come fare? Negli anni scorsi lo strumento del project financing ha avuto ottimi risultati, ma il privato viene ancora visto negativamente. La nostra commissione ha elaborato varie proposte anche
sui porti. Io ritengo che le nostre ventiquattro autorità portuali siano un valore per il Paese, istituzioni efficienti che possono essere molto importanti”.
Dove intervenire Tra gli interventi più importanti del Piano, spiccano il ruolo strategico dei porti, l’eliminazione dei “colli di bottiglia”, il completamento dei corridori europei, gli interventi sui valichi e, più in generale, sugli accessi ai mercati di riferimento, sui principali nodi ferroviari e portuali, l’ammodernamento e potenziamento dei parchi rotabili dell’autotrasporto. Gli studi presentati focalizzano la loro attenzione su tutte le modalità di trasporto, nella loro interazione con il territorio, con le aspettative degli operatori, con le istituzioni nazionali e le realtà commerciali internazionali. L’autotrasporto viene definito “elemento imprescindibile di politica industriale e di pianificazione logistica in generale”. Attualmente, tale offerta – si legge in uno degli studi - appare basata su imprese in buona parte straniere in un quadro di forte competizione sull’elemento tariffario. Si sostiene invece che obiettivo prioritario di policy debba essere quello di ribaltare tale paradigma, facendo evolvere le imprese di autotrasporto verso forme di offerta evoluta di servizi ed in un’ottica sempre più spinta di partnership con il lato domanda, generando l’evoluzione dell’offerta logistica da figure di trasportatori a quelle di integratori di traffico, specializzati in particolare sulle esigenze delle Piccole e medie imprese.•
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TIR 141/2011
l Piano nazionale della logistica sta per essere sottoposto al vaglio del Cipe. Subito dopo, il progetto di ridurre i costi e rilanciare il settore da qui al 2020, sarà pienamente operativo. Non si tratta di un processo chiuso, di una semplice ricetta da applicare alla realtà, ma di un percorso condiviso che, all’inizio di settembre, ha fatto registrare una nuova tappa. Sono stati infatti presentati a Roma quattro studi di approfondimento sui vari cambiamenti da apportare alla logistica italiana: combinato ferroviario e aereo, combinato marittimo, progetti di filiera (agroalimentare, distribuzione urbana delle merci, automotive etc.) e un rapporto di sintesi su politiche territoriali e carenze logistiche. “La crescita è il vero bene comune del Paese – ha dichiarato il Sottosegretario ai Trasporti e presidente della Consulta Bartolomeo Giachino – e con il piano possiamo ottenere una spinta importante per rilanciare la crescita dell’Italia”. Secondo la Consulta dell’autotrasporto e della logistica il contributo alla maggiore crescita economica del Paese può essere di 0,5 punti di Pil. “Un settore che si sta rivelando sempre più strategico. Non è certo un caso che il fondatore del colosso mondiale Apple, Steve Jobs, lasci le redini del suo gruppo a Tim Cook, ex responsabile della logistica. È il nodo fondamentale ed è un bene che questa cultura si diffonda anche in Italia, ad esempio, come previsto dalla riforma Gelmini, con l’attivazione di studi sulla logistica anche nelle scuole medie superiori. Aspettiamo inoltre che si concluda positivamente l’iter di riforma degli interporti, dai quali può venire un contributo molto importante”.
SULLA STRADA
CONTROLLI a tutto campo La Polstrada pubblica i dati riepilogativi sul biennio 2009 – 2010: verifiche raddoppiate. Anticipate anche le rilevazioni sul primo semestre 2011. Uggé: raggiungere i numeri degli altri Paesi el primo semestre del 2011 i controlli sui veicoli pesanti effettuati in Italia dalla Polizia Stradale sono stati 138.575, con un incremento dell'1,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Sostanzialmente stabili quelli sui vettori nazionali (123.628, 0,3%). Si tratta di dati ancora provvisori ma, vista l’autorevolezza della fonte (il Ceps – centro elaborazioni della Polizia), forniscono un interessante quadro sullo stato dei controlli e della sicurezza. La Polstrada ha anche pubblicato le comparazioni sul biennio 2009-2010: si conferma la tendenza a un aumento dei controlli e delle infrazioni contestate: 80.029, con aumento del 34,3%. Le associazioni chiedono però sempre più verifiche. “Dobbiamo passare dal milione di controlli attuali ai dieci milioni di controlli dell’esperienza tedesca – sottolinea il presidente di Fai Conftrasporto Paolo Uggè sul blog strada facendo.tgcom.it –. Così come dobbiamo avere agenti di polizia stradale dedicati esclusivamente al controllo dei tir. Vogliamo anche che il governo porti avanti e completi l’iniziativa, avviata nel 2004/2005, di dotare ogni ufficio provinciale della motorizzazione di CMR, i centri di revisione mobili, in modo che in ogni Provincia ci sia la possibilità di avere pattuglie dedicate al controllo sui mezzi pesanti”.
lativi ai vari soggetti del trasporto di merci, dall’autista al committente al proprietario delle merci (vedi Tabella per i dati relativi al 2011). Per quanto riguarda il 2010, i più colpiti sono ovviamente gli autisti, con 134.446 contestazioni. Vengono poi le imprese di autotrasporto e i proprietari in conto proprio, che hanno subito 36.917 contestazioni. I committenti subiscono 6.569 CONTROLLI PER NAZIONALITÀ - 1° SEMESTRE 2011 contestazioni. NAZIONALITÀ DEL VEICOLO % DEI CONTROLLI % DI INFRAZIONI 2.310 violazioni ITALIANA 89,2% 95% per i caricatori e 390 per i proprie- UE 8,9% 4% tari delle merci. EXTRA UE 1,9% 1%
Coinvolta la filiera Mentre si va sempre più affermando – non senza un acceso dibattito – il coinvolgimento dell’intera filiera nelle dinamiche della sicurezza e della responsabilità che ne deriva, sono interessanti i numeri che riguardano gli accertamenti re-
Italiani e stranieri Uno dei temi sempre caldi, per quanto riguarda i controlli, è la richiesta, da parte della categoria, di un trattamento equo tra vettori italiani e stranieri. Nel primo semestre del 2011 i controlli sui camion stranieri provenienti dall’area del-
N
Fonte: Servizio Polizia Stradale
INFRAZIONI ACCERTATE - 1°Semestre 2010/11 - Dati provvisori INFRAZIONI
1° SEM. 2010
1° SEM. 2011DIFFERENZA
%
Legge 298/74 Art. 26/1 Esercizio abusivo Art. 26/2 Affidamento merci ad abusivo
185
114
-71
-38,4
38
30
-8
-21,1
Art. 46 Trasporto abusivo
474
382
-92
-19,4
Art. 7 c.2 D.L. 286/05
285
245
-40
-14,0
Codice della Strada
58.627
79.258
20.631
35,2
TOTALE INFRAZIONI
59.609
80.029
20.420
34,3
Fonte: Servizio Polizia Stradale
l’Unione europea sono aumentati del 23,1%. Sono stati incrementati del 28,5% i controlli sui vettori extraeuropei. La percentuale dei controlli effettuati sui veicoli stranieri è più alta nelle regioni del Nord Italia, più esposte alla concorrenza straniera: in Friuli Venezia Giulia, Trenti-
Inail Autotrasporto, luci e ombre Molti gli infortuni, ma con una tendenza al miglioramento Sono 14.522 i casi di infortuni nel trasporto merci su strada verificatisi nel 2010. Ad affermarlo è l’Inail: dalle rivelazioni dell’ente emerge che l’autotrasporto è uno dei più bersagliati dagli incidenti sul lavoro. Il settore copre, da solo, il 7,8% delle denunce. Si registra, comunque, un calo: nel 2010 si sono verificati il 4% di infortuni in meno rispetto all’anno precedente. Secondo l’Inail, la tendenza positiva è da attribuire alla positiva influenza della normativa sui tempi di guida e di riposo, che ormai dal 2002 è stata introdotta nella categoria. Nonostante la crisi economica non sia certo un buon viatico per il rispetto delle normative sulla sicurezza, il lavoro settimanale non superiore alle 48 ore e riposi intermedi ogni 6 ore e lavoro, con un’attività notturna limitata a un massimo di 10 ore stanno consentendo un miglioramento della situazione.
I SOGGETTI RESPONSABILI - Gennaio-Aprile 2011 Art. 26 Art. 26 Art. 7 c. 2 Art. 7 bis Art. 7 bis Art. 46 Art. 46 Art. 61 c. 1 c. 2 D.Lgs. c. 4 c. 5 L. 298/74 bis L.298/74 L.298/74 286/05 D. Lgs. D. Lgs. L. 298/74 286/05 286/05 499
CONDUCENTE VETTORE/PROP.VEIC.
196
no Alto Adige, Veneto, Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria, la Polstrada ha fermato il 17% di quelli complessivamente fermati sullo stesso territorio. Dal 2010 i controlli sono stati effettuati seguendo l'apposita check-list predisposta per l'autotrasporto ed hanno comportato 105.958 infrazioni, con un aumento del 126,9% rispetto all'anno precedente. I veicoli italiani hanno subito il 94% delle sanzioni, il cinque percento è toccato a quelli stranieri comunitari e l'uno percento agli extracomunitari.
Le tipologie di infrazioni Un gran numero di verbali vengono redatti a causa della violazione dei tempi di guida e di riposo. L’art.174 del Codice della Strada ha causato contestazioni a quasi 35.000 autisti di veicoli italiani e a circa 2500 conducenti di camion stranieri. Altra causa importante di multe è il superamento dei limiti di velocità (14.538 contestazioni, di cui 13.354 a veicoli italiani). Segue, con più di quattromila con-
1 67
COMMITTENTE
222
35
608 673
22
746
Art. 62
Art. 142 Art. 164 Art. 167 Art. 174
116
8
6.221
2.330
9.074
14.562
6
1
315
6
6.106
3.363
5
182
11
967
318
12
19
737
40
CARICATORE
26
7
PROPRIET. MERCE
20
2
3
26
3
136
12
6.756
2.369
TOTALE
196
67
82
1.172
968
608
22
40 16.884
Fonte: banca dati CEPS
testazioni, la violazione dell'articolo 167 Si spera che questo tipo di innovazioni – sul trasporto delle cose. e l’invio diretto di contravvenzioni, una volta rilevata l’irregolarità – possano conNuove tecnologie tribuire a rinforzare la tendenza positiva Intanto si moltiplicano le novità previste in sul calo degli incidenti stradali e dei relatema di controllo dei veicoli pesanti, affida- tivi morti e feriti. te non solo alle pattuglie ma anche a stru- Nel 2001 morivano sulle nostre strade più menti tecnologici che, sulla base del suc- di settemila persone. Nel 2010 non si arricesso del Tutor, la polizia stradale sta pro- va ai quattromila decessi. gettando per il futuro. È già attivo, in verità, Non è stato dunque raggiunto l’obiettivo il controllo remoto effettuato grazie alle te- del dimezzamento del numero delle vittilecamere e alle spire piazzate proprio per il me della strada che era stato indicato dalTutor. Con un apposito software è possibi- l’Unione europea, ma si tratta senz’altro di le controllare il peso del carico dei camion. un significativo passo in avanti.• Sulla stessa lunghezza d’onda l’opportunità di verificare in remoto il tipo di pneumatici montati su un’autovettura o su un camion. Sarà possibile valutarne l’usura attraverso la misurazione dello spessore.
Le immagini, riprese dal TG3 Piemonte, mostrano i controlli effettuati da Polstrada e Motorizzazione Civile presso il casello di Villanova d’Asti. 8 le sanzioni. Un tir è stato posto in fermo amministrativo per la pesante avaria di un pneumatico. Il sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino sottolinea che i controlli valgono sia per la sicurezza che per la regolarità del mercato
18.323
È QUANDO TI SENTI PICCOLO CHE SAI DI ESSERE DIVENTATO GRANDE. A volte gli uomini riescono a creare qualcosa più grande di loro. Qualcosa che prima non c’era. È questo che noi intendiamo per innovazione ed è in questo che noi crediamo. Una visione che ci ha fatto investire nel cambiamento tecnologico sempre e solo con l’obiettivo di migliorare il valore di ogni nostra singola produzione. È questo pensiero che ci ha fatto acquistare per primi in Italia impianti come la rotativa Heidelberg M600 B24. O che oggi, per primi in Europa, ci ha fatto introdurre 2 rotative da 32 pagine Roto-Offset Komori, 64 pagine-versione duplex, così da poter soddisfare ancora più puntualmente ogni necessità di stampa di bassa, media e alta tiratura. Se crediamo nell’importanza dell’innovazione, infatti, è perché pensiamo che non ci siano piccole cose di poca importanza. L’etichetta di una lattina di pomodori pelati, quella di un cibo per gatti o quella di un’acqua minerale, un catalogo o un quotidiano, un magazine o un volantone con le offerte della settimana del supermercato, tutto va pensato in grande. È come conseguenza di questa visione che i nostri prodotti sono arrivati in 10 paesi nel mondo, che il livello di fidelizzazione dei nostri clienti è al 90% o che il nostro fatturato si è triplicato. Perché la grandezza è qualcosa che si crea guardando verso l’alto. Mai dall’alto in basso.
CONTRATTO DI LAVORO
Ente bilaterale e fondo integrativo ai nastri di partenza Per i dipendenti la contribuzione è scattata dal 1° luglio. Fuori per ora gli artigiani. Sanità integrativa anche per i figli a carico, coniuge e convivente more uxorio
D
Ebilog Tra gli scopi e le finalità dell’ente bilaterale Ebilog rientra l’analisi dei fabbisogni formativi dei lavoratori, l’attuazione di interventi a favore dei conducenti a cui sia stata sospesa e ritirata la patente di guida, la previsione di interventi di sostegno al reddito nella gestione delle crisi aziendali per particolari figure professionali, la promozione della riqualificazione professionale dei lavoratori, nonché la verifica ed il monitoraggio dell’andamento sulla stabilità occupazionale. Ulteriori materie di intervento potranno essere stabilite dalle parti sociali in una fase successiva. ...e Sanilog Il fondo di assistenza sanitaria integrativa Sanilog è stato pensato con l’unico obiettivo di coprire totalmente o parzialmente il costo delle prestazioni sanitarie, integrative e migliorative di quelle fornite dal servizio sanitario nazionale sostenute dagli iscritti al fondo e da coloro che possono assumere la qualità di aventi diritto, ovvero i lavoratori non in prova a tempo indeterminato compresi gli apprendisti ai quali si applica il Ccnl logistica, trasporto merci e spedizione, mentre la qualifica di aventi diritto è riservata al coniuge, anche “more uxorio” ed ai figli a carico. Per beneficiare delle prestazioni di assistenza sanitaria fornite dal fondo gli iscritti dovranno versare una contribuzione aggiuntiva la cui entità verrà definita con apposito regolamento. L’Ente erogatore delle effettive prestazioni di assistenza sanitaria integrativa verrà individuato in un secondo momento. Le parti hanno comunque convenuto per quanto riguarda la governance di entrambi gli istituti di alternare le nomine di presidente e vice presidente: qualora uno sia espressione di parte sindacale, l’altro dovrà essere nominato dalle associazioni datoriali. L’obbligo contributivo per entrambi i nuovi istituti è scattato il 1° luglio scorso come previsto dall’accordo del 26 gennaio scorso per il rinnovo del contratto di lavoro nazionale. Per Sanilog la contribuzione, a totale carico dei datori di lavoro, è pari a 120
SALARI: dal 1° settembre la seconda rata di aumenti Come previsto dall’accordo del 26 gennaio scorso per il rinnovo del CCNL di settore, con la retribuzione di settembre 2011 le imprese dovranno corrispondere la seconda rata di aumento. Fino al 31 dicembre 2012 (data di scadenza del nuovo CCNL) gli aumenti non dovranno essere considerati ai fini della determinazione della quattordicesima, del lavoro straordinario e delle festività. LIVELLI
AUMENTO DA 1/9/2011
NUOVI MINIMI DA 1/9/2011
Quadri 1° 2° 3° 3° 4° 4°J 5° 6° 6°J
32,23 30,17 27,69 25,00 24,38 23,14 22,73 22,11 20,66 0,00
1890,19 1774,81 1630,66 1472,37 1433,58 1363,21 1326,85 1300,33 1214,13 1164,54
euro annui, ossia dieci euro per dodici mensilità, per ciascun lavoratore non in prova a tempo indeterminato compresi gli apprendisti. Tale contributo dovrà essere versato in un’unica rata nei tempi e nei modi che saranno definiti dal nuovo fondo sanitario. La contribuzione mensile, invece, per l’ente bilaterale nazionale, è di 2,5 euro per ogni lavoratore, di cui 2 euro a carico azienda e 0,50 euro a carico del dipendente per 12 mensilità. Il contributo dovrà essere versato a Ebilog in un’unica soluzione entro il 31 gennaio del prossimo anno.•
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iventa una realtà il fondo sanitario integrativo e l’ente bilaterale per i dipendenti delle aziende di autotrasporto. Dopo una lunga serie di trattative ed incontri, lo scorso 13 luglio è stata siglata un’intesa tra le associazioni datoriali (Anita, Assologistica, Confetra, Conftrasporto, Federlavoro e Servizi/Confcooperative, Fedespedi, Fedit, Legacoop Servizi, Produzione e Servizi di Lavoro/Agci, Trasportounito Fiap) e le organizzazioni sindacali (Filt/Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti) con la quale sono stati definiti gli statuti di Sanilog (fondo di assistenza sanitaria integrativa) e di Ebilog (ente bilaterale nazionale). Gli organismi operativi verranno definiti dopo la pausa estiva, mentre l’attuazione degli statuti è rimessa ad un successivo regolamento che disciplinerà in maniera puntuale le modalità organizzative e tutti i dettagli necessari per il funzionamento dei nuovi istituti. Con l’accordo del 13 luglio si aggiunge un ulteriore tassello alla definizione del Ccnl di settore: l’istituzione di tali enti, per i quali sarà avviata la fase costitutiva tramite apposito atto notarile, è stata infatti prevista dall’ultimo rinnovo del contratto di lavoro della logistica, trasporto merci e spedizioni. L’intesa non è stata per ora sottoscritta dalle organizzazioni datoriali artigiane, (Confartigianato Trasporti, C.L.A.A.I., Fita/Cna, Sna Casartigiani). Il sistema di bilateralità definito dal nuovo contratto non potrà quindi essere applicato alle realtà artigianali, ma nei primi giorni di settembre rappresentanze datoriali e sindacati, molto probabilmente, torneranno ad incontrarsi per definire la questione della bilateralità. Per il momento, le parti sociali hanno precisato che le aziende artigiane aderenti alle associazioni firmatarie dell’intesa dovranno versare la contribuzione nei modi stabiliti dal Ccnl della logistica, trasporto merci e spedizione. Anche la Conftrasporto ha subordinato la propria presenza tra i soci fondatori del fondo di assistenza sanitaria integrativa ad una successiva verifica da effettuare con la struttura confederale (Confcommercio) a cui aderisce.
TECNICA
SICUREZZA?
Vedi alla voce camion Tra sistemi attivi e passivi i moderni veicoli industriali offrono dispositivi a volte più moderni di quelli delle stesse automobili. E a prezzi sempre più bassi di Carlo Otto Brambilla
partire dagli anni Ottanta, grazie soprattutto all’avvento dell’elettronica in un primo momento, e poi alla riduzione dei costi dei dispositivi, i veicoli industriali si sono arricchiti di decine e decine di sistemi di sicurezza attiva (quelli che prevengono l’incidente) e anche di sistemi di sicurezza passivi (quelli che ne riducono le conseguenze una volta avvenuto l’incidente). Oggi un “pack” di accessori di sicurezza che comprenda un “radar” che controlla i veicoli davanti a noi (il Cruise Control adattativo), l’ESP il sistema anti sbandamento, il controllo della pressione dei pneumatici e molto altro come il “lane keeping” il sistema che ci avvisa se usciamo dalla corsia (non dimentichiamo che ABS e cinture sono obbligatori, e il controllo della trazione con il blocco del differenziale sono di serie su praticamente tutti i veicoli), costa assai meno di 5.000 euro netti. Meno del 5% del costo di un veicolo. Si tratta di una spesa tutto sommato contenuta. In alcuni paesi (Germania in particolare) sono riconosciuti a livello generale sconti assicurativi a chi se ne dota, in Italia no con l’eccezione di qualche accordo tra flotte e compagnie. Anni addietro una compagnia di noleggio di veicoli, la Charterway, provò a dotare una parte della sua flotta di tutti i sistemi di sicurezza disponibili all’atto del rinnovo parziale del parco. Il risultato fu, per l’epoca, stupefacente. La riduzione degli incidenti provocati (ovviamente non di quelli in cui si è coinvolti inconsapevolmente) fu prossima al 90%. Il calo dei costi assicurativi fu tale, nonostante la spesa per i sistemi di sicurezza, da consentire di ribaltare parte del
LUCI EMEGENZA AUTOMATICHE In caso di arresto repentino o di incidente le luci di emergenza si attivano automaticamente. Un sensore inerziale, simile a quello che fa scattare gli air bag le aziona automaticamente
SENSORI RALLA Ancora poco diffusi, ma disponibili come optional sono utili soprattutto per chi effettua trazionamento: segnalano in cabina il corretto aggancio e la corretta chiusura del sistema di sicurezza della ralla. La “perdita” del semirimorchio è cosa assai rara, ma si traduce quasi sempre in incidenti gravissimi
CINTURE DI SICUREZZA Finalmente è obbligatorio (da tempo) allacciarle anche sui veicoli con massa superiore a 3,5 t. Sono, senza dubbio, il più importante mezzo di sicurezza, paradossalmente servono anche prima che l’incidente si verifichi in quanto evitano che il guidatore a causa di manovre repentine (di emergenza) debba “aggrapparsi” al volante
TPS Sono i sensori di pressione degli pneumatici, disponibili con molte sigle anche in aftermarket, sia per il trattore sia per il semirimorchio. Sono importanti ovviamente per la sicurezza ma anche assai utili per monitorare la pressione corretta e quindi ridurre i consumi
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ASR/TC Vista l’enorme coppia disponibile alle ruote tutti i camion dispongono ormai di sistemi di controllo della trazione e del pattinamento, diffusissimo anche il blocco del differenziale (manuale)
SENSORI PESO Attraverso una corretta misurazione della pressione dell’aria nei soffietti delle sospensioni posteriore si può calcolare il carico che grava sull’asse posteriore, comprendendo così se il carico è stato stivato in modo corretto
RETARDER Il retarder (a olio o ad acqua) consente una frenatura sicura, senza surriscaldamenti dei freni alle ruote, trasformando l’energia cinetica del veicolo in calore che viene dissipato attraverso il circuito di raffreddamento del motore. È un optional costoso ma indispensabile in paesi come l’Italia
NUOVA NORMATIVA SPECCHI Recentemente è stata introdotta una nuova normativa per gli specchi retrovisori che ha lo scopo dichiarato di evitare incidenti (lievi se contro ostacoli, ma che possono essere gravissimi se riguardano una persona); lo scopo è il poter vedere nelle immediate vicinanze della cabina guida mentre si sta facendo manovra, con specchi orientati verso il basso
AIRBAG Anche l’airbag, ben noto e obbligatorio sulle autovetture, è un dispositivo passivo, nel senso che tende a ridurre le conseguenze dell’incidente una volta che esso si è verificato. Nonostante lo “spazio vitale” all’interno di una cabina di un camion sia decisamente maggiore rispetto a quello di una vettura possono essere molto utili
TECNICA CABINA ECE R29 Anche questa è una misura di sicurezza passiva, ne parliamo perché spiega come mai sulle strade europee praticamente non si vedono (immatricolati nella EU) camion di altri paesi. Sono le norme di sicurezza relative alla cabina, molto rigide, introdotte prima in Scandinavia e poi nel resto d’Europa
RILEVATORE CORSIA È uno dei primi sistemi di sicurezza attiva, nasce moltissimi anni fa grazie ad una delle molte aziende formatesi dalla divisione della Rockwell (ex North American), la società che ha progettato e costruito lo Shuttle. Il software è in grado di riconoscere (anche se deteriorate) le carreggiate delimitate dalla segnaletica orizzontale e avvisare con un rumore se si esce dalla carreggiata ACC È una delle molte sigle con cui è conosciuto il Cruise Control adattativo che “segue” la vettura che si trova davanti al camion stesso mantenendo una distanza di sicurezza prefissata. I sistemi più sofisticati (ne esistono ad infrarossi e a microonde) possono addirittura frenare fino all’arresto totale quando trovano un ostacolo sul percorso
ABS/BRAKE ASSISIT L’ABS è obbligatorio e… ormai lo conosciamo tutti, meno conosciuti i sistemi di assistenza alla frenata. Anche premendo poco il pedale del freno ci sono dei sistemi di “amplificazione” che consentono di frenare come se si premesse al massimo
ESP/STABILITY CONTROL I sistemi di controllo della stabilità si vanno diffondendo. Sono disponibili (di serie o in opzione) su tutti i trattori. Il vero problema è che, vista la proporzione delle masse tra trattore e semirimorchio (circa 1 a 4) servono a poco se anche il semirimorchio non ne è dotato
BARRA PARAINCASTRO Non è certamente tra i sistemi di sicurezza “attivi” ma la citiamo per importanza. Evita, in modo assoluto l’incastro di una vettura sotto il trattore/camion che per via della struttura molto rigida della parte frontale del camion stesso (vi è alloggiato il motore) avrebbe conseguenze gravissime per gli occupanti della vettura
Gli ultimi sviluppi Gli ultimi sviluppi dell’elettronica hanno consentito, ad esempio, di introdurre i sistemi automatici di frenata che sono, ad oggi, l’ultima frontiera della sicurezza attiva. Ovviamente non devono”pensare” che il guard rail o un palo o un albero siano un ostacolo nella carreggiata; infatti se lo sviluppo dei sensori (sia ottici ad infrarossi sia a microonde) non è poi così complicato, è la parte software ad esserlo. Il software infatti deve riconoscere e letteralmente “vedere e capire” quando si trovi davanti a un ostacolo che costituisce un pericolo e non, ad esempio, frenare quando ci si avvicina ad un veicolo più lento per sorpassarlo. Solo l’elettronica degli ultimissimi anni ha consentito la capacità di calcolo e l’affidabilità necessarie per realizzare tutti questi sistemi di sicurezza. Non è azzardato prevedere che con la prossima generazione di veicoli, ovvero quelli che usciranno dopo il 2016/7 i sistemi saranno integrati e di serie, come lo è stato per molti accessori che non si davano assolutamente per scontati anche solo alla fine degli anni ‘90.•
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beneficio ai clienti, riducendo il prezzo di noleggio. Naturalmente lo stesso concetto, al di là del valore intrinseco della sicurezza, può essere esteso all’autotrasportatore. La limitazione dei danni (quelli per cui non si viene risarciti dall’assicurazione a meno di non pagare costosissime “kasko”, che comunque hanno ampie franchigie) è essenziale nell’essere concorrenziali nel trasporto, sia per un fattore economico, sia per un fattore di fidelizzazione della clientela. Un’immagine di sicurezza e fiducia conta molto, tanto quanto il prezzo.
…sei registrato? A partire dal 3 gennaio 2012 gli standard relativi alle emissioni inquinanti subiranno delle modifiche e verranno incluse ulteriori tipologie di veicoli. I veicoli con un peso lordo superiore alle 3,5 tonnellate (compresi pullman e autobus con un peso lordo superiore alle 5 tonnellate) dovranno soddisfare gli standard Euro IV sulle emissioni inquinanti, o incorreranno nel pagamento di una sanzione giornaliera pari a £200. Furgoni più grandi e altri veicoli speciali con un peso che varia dalle 1,205 tonnellate a vuoto alle 3,5 tonnellate lorde, oltre ai minibus con più di 8 posti a sedere e peso pari o inferiore a 5 tonnellate, dovranno soddisfare gli standard Euro 3 sulle emissioni inquinanti, o incorreranno nel pagamento di una sanzione giornaliera di £100. Dopo che il vostro veicolo avrà soddisfatto tali standard, dovrete registrarvi con Transport for London prima di poter guidare a Londra. Per ricevere informazioni sulle opzioni disponibili e per richiedere il modulo di registrazione, visitate il sito tfl.gov.uk/lezlondon oppure chiamate il numero +44 20 7310 8998
CHI È IL CARICATORE
NOTIZIE
Il Direttore generale della Direzione per il trasporto statale e l’intermodalità ha precisato alcuni aspetti controversi Il Direttore Generale della Direzione per il trasporto stradale e per l’intermodalità, Enrico Finocchi, ha emanato una circolare (prot. 17277/23.14.12 del 19 luglio scorso), con cui ha chiarito alcuni aspetti controversi per l’individuazione della figura del caricatore. Ricordiamo che questo soggetto è già stato definito all’art.2, comma 1, lett. d) del Decreto Legislativo 286/2005, come “l’impresa o la persona giuridica pubblica che consegna la merce al vettore, curando la sistemazione delle merci sul veicolo adibito all’esecuzione del trasporto”. Dopo aver sottolineato le responsabilità che incombono su questa figura previste dall’art. 7, comma 7 del predetto Decreto Legislativo 286/2005, legate alla corretta sistemazione del carico (artt.164 e 167 del C.d.S.) ed alla violazione delle norme in materia di massa limite (art. 61 e 62 del C.d.S.), la circolare ministeriale rileva come in un numero non irrilevante di casi, il caricatore venga impiegato nella movimentazione “fine linea”, sulla base di direttive impartitegli o dal proprietario della merce nel momento in cui preleva quest’ultima dal magazzino, oppure seguendo le istruzioni impartitegli dal conducente del mezzo. Ciò premesso, la circolare analizza due fattispecie
Autocarri pesanti in aumento in Italia
dove l’elemento distintivo è dato dalla esistenza o meno di un accordo scritto sulla movimentazione della merce. In particolare, in presenza di un accordo scritto, per individuare la figura del caricatore, si dovrà valutare se il contratto stabilisca espressamente l’obbligo, per chi esegue la movimentazione, di consegna della merce al vettore e la sua sistemazione o meno sul veicolo. In questo caso, il contratto dovrebbe prevedere anche l’obbligo per il committente di comunicare al caricatore la massa del veicolo, oppure di dare mandato al caricatore di acquisire il dato direttamente dal vettore, nonché il percorso lungo il quale eseguire la prestazione ed ogni elemento utile ai fini della sistemazione del carico a bordo del mezzo. Se la movimentazione delle merci in magazzino è affidata a terzi ed è oggetto di un contratto non scritto, la ripartizione della responsabilità tra caricatore, committente e/o proprietario della merce e vettore seguirà gli ordinari principi civilistici sull’onere probatorio. Infine, se è stato stipulato un contratto avente ad oggetto un’attività logistica integrata, salvo quanto previsto nei precedenti capoversi, si presume che il soggetto che svolge questa attività sia l’impresa che assume il ruolo di caricatore.
n Italia, nel primo semestre 2011, le immatricolazioni di autocarri pesanti, vale a dire quelli con peso superiore alle 16 tonnellate, sono aumentate del 18% rispetto allo stesso periodo del 2010. Lo rivelano i dati Acea rielaborati da Airp (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici). Nell’Unione Europea invece la crescita è stata di gran lunga maggiore, pari al 55,9 per cento, trainata soprattutto da quei paesi che sono entrati di recente a far parte dell’Unione Europea. Particolarmente importante per gli autotrasportatori italiani nella concorrenza con quelli esteri – sostiene l’Airp in una nota - è quindi contenere le spese di esercizio. Un contributo di rilievo, secondo l’Associazione, può venire dai pneumatici ricostruiti, che per la verità sono già utilizzati da oltre il 50% delle flotte di autotrasporto italiane.•
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UN’AUTOSTRADA VIAGGIANTE PER LA A4 DAF TRUCKS acquisisce quota in Tatra af Trucks ha acquisito il 19% di Tatra a.s., diventando socio minoritario dell'azienda ceca costruttrice di autoveicoli. “La partecipazione minoritaria di Daf al possesso di Tatra rinforza ulteriormente la posizione di Daf come leader dell’industria nei trasporti pesanti in centro Europa” , ha dichiarato Harrie Schippers, presidente di Daf Trucks. La consegna dei cabs e dei motori PACCAR da Daf a Tatra inizierà quest’anno •
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Soluzione ferroviaria per alleggerire il traffico della Lombardia orientale na nuova soluzione ferroviaria di “autostrada viaggiante” per l’auostrada A4. A proporla è la Alot, Agenzia della Lombardia orientale per i trasporti e la logistica. I camion verrebbero caricati su vagoni speciali a Brescia, presso il terminal di Ospitaletto, per poi raggiungere i confini alpini orientali, fino alla Slovenia. La disponibilità infrastrutturale della A4 è attualmente di due corsie per senso di marcia, a fronte di un elevato traffico pesante. Su questa diramazione, infatti, confluisce la maggior parte dei veicoli in transito da e per l'Austria, nonché in entrata e in uscita verso la Slovenia. Un flusso che, durante la stagione estiva, si intensifica ulteriormente. Il trasporto dei camion su rotaia consen-
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tirebbe di decongestionare l’autostrada, evitando anche gli effetti sul traffico dei cantieri. I lavori per la terza corsia nella tratta Venezia-Palmanova-Trieste potrebbero infatti peggiorare la situazione. Il tracciato della terza corsia su 95 chilomteri nel tratto Venezia-Trieste comprende molte altre opere, tra cui la realizzazione di due nuovi svincoli e la ristrutturazione del nodo di interconnessione con la A23. Non è escluso che, come avvenuto in altre esperienze europee, si possano verificare delle forti limitazioni al traffico pesante. L’autostrada viaggiante consentirebbe di evitare la penalizzazione del trasporto merci e della logistica, mantenendo il settore su tempi competitivi.•
Logistica per un nuovo sviluppo Si terrà il 4 novembre, presso la Fiera di Milano, il Forum internazionale della Logistica e dell’Autotrasporto, che verterà soprattutto sul tema della logistica come fonte di sviluppo e fattore di competitività per uscire dalla crisi. Il Forum fa parte di un percorso che si concluderà a Verona Fiere nel 2013, quando Transpotec Logitec, la mostra leader nel sud Europa per il trasporto industriale e la logistica, tornerà con una formula completamente rinnovata e una partnership strategica tra Fiera Milano, proprietaria del marchio, e Verona Fiere. Il settore dei trasporti e della logistica in Italia presenta numerosi punti di debolezza: costi complessivi elevati determinati da disecono-
mie di sistema, outsourcing logistico inferiore rispetto al resto d'Europa, basso livello di informatizzazione delle infrastrutture e delle procedure doganali, difficoltà di conversione all'intermodale. Attraverso l'analisi dello scenario, il Forum Internazionale si propone di affrontare questi deficit di sistema con l'obiettivo di trasformarli in punti di forza in grado di trainare un nuovo sviluppo economico. "Stati generali della Logistica e dell’Autotrasporto. Infrastrutture e regole per la logistica" è il titolo del primo convegno istituzionale della giornata, durante il quale, attraverso le relazioni di Andrea Boitani e Maurizio Riguzzi, verrà presentato lo studio commissionato da Fiera Mila-
no che identifica le linee di intervento strategiche per rendere il sistema logistico nazionale più flessibile ed efficiente. Il convegno istituzionale del pomeriggio "Il Piano Nazionale della Logistica e dell'Autotrasporto" vede invece l'intervento di Bartolomeo Giachino, sottosegretario ai Trasporti e Presidente della Consulta Generale per l'Autotrasporto e la Logistica, sullo stato di attuazione del Piano Nazionale. Nel pomeriggio della stessa giornata si formeranno 5 workshop paralleli, dedicati ai processi logistici di filiera, intermodalità, co-modalità e sistema a rete negli interporti, tracciabilità, distribuzione urbana delle merci, servizi come strumento per la redditività.
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A Milano il Forum internazionale della Logistica e dell’Autotrasporto
Il dumper rigido Astra RD 40, di recente rinnovato, ha una portata utile di 40 t
PROVA SU STRADA
ASTRA RD40
un gigante buono (e moderno)
500 CV, cambio automatico Allison (a 6 rapporti), un cassone da 20 metri cubi, 40 tonnellate di portata utile e tanti piccoli ma importanti dettagli rinnovati per il dumper rigido di Astra RD40 di Ferdinando Tagliabue
ietro la sigla RD Astra, costruttore specializzato nel comparto dei veicoli destinati agli impieghi più gravosi, si nascondono i Dumper rigidi della Casa di Piacenza che, oltre a questo genere di veicoli (la gamma è composta dai modelli RD 28 – 32-40 e 50), produce anche dumper articolati (in questo caso la sigla è AD) e mezzi d’opera, noti e apprezzati in tutto il mondo per la loro robustezza, una dote, che assieme all’affidabilità, contraddistingue l’intera produzione di questo costruttore. Del resto, questo tipo di veicoli si trovano ad operare in luoghi e condizioni in cui robustezza e affidabilità rappresentano una dote fondamentale. Non a caso, proprio l’RD 40 (in 20 esemplari a cui si devono aggiungere altri 20 RD50 e 5 RD 32) fanno parte di una recentissima fornitura all’impresa Salini che sta operando nella costruzione di una diga in Etiopia (vedi box).
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Guidare a 3 metri di altezza Decisamente ghiotta l’occasione di provare un veicolo come l’RD 40, che avevamo già visto (ma solo visto) al Samoter dello scorso marzo, in una cava italiana, nei pressi della sede Astra. Trovarsi di fonte all’RD40 non è impressionante, esistono dumper di ben altre dimensioni; in ogni caso i 4 metri di altezza (che diventano quasi 8 quando si alza il cassone per il ribaltamento) e i quasi 5 metri di larghezza (ai retrovisori) e poco meno di 8 metri di lunghezza, incutono sicuramente un grande rispetto.
Questa sensazione è comunque percepibile da terra e solo in parte, quando ci si accinge alla scalata del mezzo, perché di una vera e propria piccola scalata si tratta, indipendentemente se si decida di salire da destra o da sinistra, attraverso gradini mobili e poi fissi, ampi, sicuri e di eccellente presa, che permettono di accedere ad una cabina, posizionata sul lato sinistro del veicolo (conforme alle normative ROPS e FOPS), costruita interamente in acciaio e accuratamente insonorizzata. Il design è moderno e piacevole, così come lo sono le linee, arrotondate. Internamente la cabina è improntata alla ricerca del massimo comfort e della sicurezza; disposizione dei comandi ergonomica, strumentazione chiara, ben leggibile che assicura il completo monitoraggio delle funzionalità del mezzo. La strumentazione comprende computer di bordo che fornisce messaggi sulle prestazioni e sulle eventuali anomalie, con indicazioni sul funzionamento del veicolo (livelli, intasamento filtri ecc). Il sistema di diagnostica del veicolo prevede gestione, visualizzazione e memorizzazione dei dati motore, cambio, impianto elettrico, sterzo, freni, ribaltamento del cassone e impianto pneumatico. Il sedile centrale, regolabile e a sospensione pneumatica, consente di ospitare comodamente autisti di qualsiasi taglia; dietro al sedile di guida si trova il seggiolino per l’istruttore, anch’esso dotato di cintura di sicurezza. L’ampia vetratura con cristalli atermici su tutti i lati (estesa anche alla parte inferio-
Sopra le griglie metalliche a protezione dei fari e sotto, i gradini mobili per accedere alla cabina re della portiera) favorisce una eccellente visibilità, a cui contribuisce anche la ragguardevole altezza da terra del posto di guida (quasi 3 metri), mentre la visibilità posteriore è assicurata da 3 retrovisori per lato.
Tanti cavalli ma senza eccessi Pensare a un veicolo con 30 tonnellate di tara e 40 tonnellate di portata utile potrebbe far pensare alla necessità di tantissimi cavalli. Nulla di più errato. I dumper si accontentano di poco e questo RD40 non fa eccezione: la motorizzazione è infatti affidata ad un Cursor 13, 6 cilindri a iniezione diretta a gestione elettronica, iniettori pompa, turbocompressore e intercooler e turbina a geometria variabile. La potenza è di 500 CV (368 kW) a 1.900
Si chiama Millenium il mega impianto idroelettrico sul Nilo Azzurro e se lo è aggiudicato interamente l’impresa italiana Salini. La commessa, del valore di 3.350 miliardi di euro, rappresenta il contratto più rilevante mai aggiudicato da un’impresa italiana e, una volta ultimata, la diga sarà la più grande dell’intero continente africano e produrrà 15mila Giga WH/anno di corrente elettrica. Il progetto Millenium, che è stato commissionato dal Governo Etiopico attraverso la Ethiopian Electric Power Corporation, è costituito da una centrale progettata per una potenza installata di 5250 MW che dovrebbe entrare in funzione a partire dal mese di settembre del 2014; in una fase successiva l’impianto aumenterà la potenza idroelettrica disponibile in Etiopia fino a raggiungere i 10.000 MW entro il 2017. La sua potenza è paragonabile a quella di sei centrali nucleari di medie dimensioni, la cui produzione annua, riferita al prezzo di 5 cents/Euro per KWh (valore applicato in Africa contro i 41 cents delle rinnovabili europee), ammonterà a 770 milioni/anno. Se l'energia fosse venduta in Europa il costo dell'impianto si ammortizzerebbe in un solo anno. Il cantiere si trova a 700 km a nord ovest di Addis Abeba, sul Nilo Azzurro. Il progetto prevede la costruzione di una diga in calcestruzzo rullato compattato (RCC) con 2 centrali elettriche installate ai piedi della diga. Le centrali si trovano sulle due sponde del fiume e si compongono di turbine Francis, rispettivamente 10 e 5 unità, con una capacità produttiva pari a 5250 MW; il progetto è poi completato da uno sfioratore di calcestruzzo rullato e da una diga ad arco (della lunghezza di 5 km e alta 50 metri), entrambe posizionate sulla riva sinistra. La costruzione dell’opera non comporterà impatti ambientali a monte dell’impianto poiché la zona è scarsamente popolata e per questa ragione non si renderanno necessari reinsediamenti di rilievo, mentre vi saranno positivi effetti sull’agricoltura a valle dell’impianto. L'opera sarà realizzata secondo il metodo "Fast Track Implementation", un metodo messo a punto dalla Salini per la realizzazione di grandi impianti idroelettrici chiavi in mano e che si basa sull'avvio, in contemporanea, di tutte le più importanti fasi operative. Questa soluzione permette un abbattimento del 50% circa dei tempi di realizzazione delle opere e grazie a ciò l'impianto idroelettrico ha la possibilità di iniziare a produrre benefici (e introiti) con notevole anticipo rispetto a soluzioni tradizionali e quindi anche con un più rapido ritorno per l'investimento economico.
giri/min con una coppia massima di 2.200 Nm che parte a soli 900 giri/min (fino a 1.540 giri/min.), grazie all’accurato trattaLa strumentazione comprende il La leva di comando del mento che i tecnicomputer di bordo con messaggi cambio automatico Allison ci Astra dedicano su prestazioni e anomalie H5610AR a 6 marce ai motori Iveco, allo scopo di migliorare ulteriormente la coppia a tutto van- zato con pareti e fondo in acciaio ad altaggio della guidabilità, a cui fornisce un ta resistenza all’abrasione con resistenfondamentale contributo anche il cambio za HB400; il fondo e la sponda frontale automatico Allison H5610AR (1073 kg di hanno uno spessore di 12 mm (a richiepeso) a 6 marce (e 2 retromarce) con sta vi sono le versioni roccia con spessoconvertitore idraulico di coppia (compo- re di 20 mm o heavy duty da 25 mm), sto da una camera contenente tre ele- mentre le pareti laterali hanno uno spesmenti: la pompa connessa all’albero mo- sore di 10 mm. tore, la turbina e il reattore solidale con la L’angolo di ribaltamento è di 62°, con scatola del cambio) e rallentatore inte- tempi di salita e discesa rispettivamente grato con una potenza massima di rallen- di 13 e 12 secondi. L’impianto di ribaltamento prevede 2 cilindri idraulici teletamento di 447 kW. scopici a semplice effetto a 3 sfilanti Acciaio ad alta resistenza montati su snodi sferici esternamente al Il telaio dell’RD40 è in acciaio ad alta re- telaio; la pompa ad ingranaggi azionata sistenza ed è costituito da due longhero- dalla presa di forza al cambio ha una ni scatolati a sezione rettangolare, traver- portata di 200 l/min a 1.900 giri/min. se tubolari di irrigidimento e con una strutIn prova tura ad anello trasversale scatolata di Prima che partisse per l’Etiopia, abbiasupporto alla sospensione anteriore. La grande distanza tra i longheroni ga- mo potuto provare in una cava nei presrantisce non solo una elevata resistenza si di Piacenza, l’RD40. Si è trattato ovalle torsioni ma conferisce anche grande viamente di una prova che si è svolta stabilità al veicolo, nonché un buon posi- nel ristretto ambito della cava. zionamento e ribaltamento del cassone. Del resto, viaggiare anche su strada con Le sospensioni anteriori sono a ruote in- questo mostro da 5 metri di larghezza, dipendenti con cilindri di sospensione creerebbe qualche problema. Problemi idropneumatici (olio-azoto) con funzione che invece non ci sono quando si viagdi sospensione ammortizzatore mentre gia in cava, dove le dimensioni pur ragposteriormente le sospensioni sono di guardevoli sono ampiamente bilanciate tipo semindipendente con forcella più dal passo corto (3.500 mm) che rende il barra trasversale tipo Panhard e cilindri mezzo estremamente maneggevole. Un’altra piacevole sorpresa viene dal di sospensione idropneumatici. L’impianto frenante di servizio si avvale riuscitissimo matrimonio tra il Cursor di dischi a comando pneumo-idraulico a 13, che spinge con forza già a 900 gi2 circuiti indipendenti, uno per ogni as- ri/min e il cambio automatico Allison se, supportati da un rallentatore idrauli- che assicura passaggi di rapporto co secondario integrato al cambio e dal estremamente fluidi e veloci. Un ulteriore contributo alla facilità di freno motore a decompressione. guida viene poi dal posto di guida che, Ribaltare in 13 secondi ricordiamo, si trova quasi a 3 metri da Il cassone, che ha una capacità a raso terra e dalle superfici vetrate decisadi 20 mc e a colmo di 25,2 mc, è realiz- mente panoramiche.•
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PROGETTO MILLENIUM
TECNICA
L’INVERNO secondo PIRELLI FW:01 e TW:01 sono i nuovi pneumatici invernali Pirelli della Serie 01, destinati rispettivamente ad assi sterzanti e motore, con marcatura ECOIMPACT che certifica il minor impatto ambientale di Ferdinando Tagliabue
a serie 01 di pneumatici Pirelli, presentata nel 2009 in versione Regional (R01), si andrà ad arricchire e completare con nuovi prodotti destinati alle applicazioni Autostradali (H01), Onoff (G01) e Invernale (W01). In attesa di avere notizie più dettagliate sui prodotti autostradali e On-off, vogliamo concentrarci più approfonditamente sui modelli appartenenti alla gamma Winter, pneumatici invernali dalle innovative caratteristiche che li rendono in grado di assicurare prestazioni ma anche grande sicurezza nelle più varie condizioni stradali autunnali ed invernali.
L
Quando m+s non basta Le norme europee relative agli pneumatici invernali stabiliscono che questi prodotti devono essere marcati M+S ed equipaggiare gli assi motore. Tutto ciò è dunque considerato valido dal punto di vista legale, ma se ci si trova in condizioni più critiche, con forte innevamento del manto stradale, ghiaccio o temperature inferiori ai 4°C, gli M+S risultano inadeguati in termini di trazione, di tenuta di strada e di spazi di frenata. Insomma, quando le condizioni sono critiche bisogna ricorrere a pneumatici con caratteri-
Quando il fondo stradale è fortemente innevato (o ghiacciato) gli pneumatici M+S sono inadeguati
stiche di maggior specializzazione come i “W” ed è proprio in questa categoria che si inseriscono i nuovi prodotti Pirelli siglati FW:01 e TW:01, il primo destinato ad equipaggiare gli assi sterzanti e il secondo per gli assi motore. Ideati dalla Ricerca e Sviluppo Pirelli, i nuovi pneumatici, grazie agli innovativi disegni del battistrada e la specifica formulazione delle mescole, sono in grado di fornire eccellenti prestazioni in presenza di superfici bagnate, innevate e ghiacciate, con temperature inferiori ai 4°C.
Lavorare in coppia FW:01 e TW:01, che forniscono le migliori prestazioni lavorando in coppia, dispongono di una lamellatura fitta e profonda e di una ottimizzata sequenza di incavi e tasselli, a garanzia non solo di una eccellente presa sulle superfici innevate ma anche di tenuta di strada, trattività, aderenza, comfort acustico ed elevato chilometraggio; tutto ciò si è reso possibile grazie alla tecnologia bistrato DLTC (Dual Layer Tread Compound) e alle innovative formulazioni delle mescole del battistrada che prevedono un elevato impiego di silice (sia nella fascia battistrada sia in quella del sottostrato).
La spalla ribassata L’FW:01 è caratterizzato dal profilo del battistrada a spalla ribassata (un brevetto Pirelli) che assicura una ottimale distribuzione della pressione di contatto al suolo e che contribuisce ad una maggiore resa chilometrica (grazie anche al battistrada di dimensioni maggiorate) e una più regolare usura; la lamellatura fitta contribuisce a migliorare l’aderenza e la precisione di guida; inoltre la profonda lamellatura nelle legature dei cordoli centrali è garanzia di grande trattività e grip ma anche di una minore usura del battistrada. Per quanto concerne il TW:01, quello destinato agli assi motore, va sottolineato che è stata posta particolare attenzione alla sua capacità di catturare la neve in modo tale da assicurare la massima trattività e stabilità, caratteristiche che sono state pienamente raggiunte grazie all’ottimizzazione della lamellatura trasversale e degli incavi; inoltre, la ridotta mobilità dei tasselli migliora sensibilmente la resistenza al rotolamento, a tutto vantaggio di minori consumi di carburante, mentre la presenza di un battistrada di dimensioni maggiorate, analogamente a quanto già detto per l’FW:01, consente una maggior resa chilometrica. Ricordiamo infine che gli invernali FW:01 e TW:01 saranno disponibili sul mercato a partire dal prossimo autunno nelle misure 295/80 R 22.5, 315/60 R 22.5, 315/70 R 22.5 e 315/80 R 22.5.•
Comfort e ricostruibilità Analogamente a quanto avviene per le altre linee della Serie 01, anche per questi modelli invernali si è ricorso alla avanzata tecnologia SATT, fondamentale per la ricostruibilità ed il comfort. I nuovi invernali della Serie 01 riportano sul fianco, oltre al marchio M+S, il marchio, ECOIMPACT che li certifica per il ridotto impatto ambientale; questo però non è il solo aspetto ecologico di questi pneumatici, che possono vantare una bassa resistenza al rotolamento (e conseguentemente minori consumi di carburante nonché di emissioni di CO2); da ri- I due pneumatici cordare ancora, sempre in tema di ridu- FW:01 e TW:01 zione dell’impatto ambientale, la ricostruibilità, l’assenza di olii altamente aromatici nelle mescole e la notevole silenziosità.
Pirelli “dà voce alla sicurezza”
CQ24:
Anche un concorso per gli autotrasportatori tra le iniziative per i 100 anni del pneumatico truck
Oltre a progettare e costruire pneumatici per veicoli industriali adatti ad ogni tipologia di impiego, Pirelli ha dato vita al servizio CQ24 International; si tratta di un servizio di assistenza su strada destinato ai veicoli di flotta che operano sul lungo raggio. In caso di danno ad uno o più pneumatici, in qualsiasi luogo, a qualunque ora del giorno o della notte, 365 giorni all’anno, basta una semplice chiamata ad un numero verde per attivare il più rapido intervento sul luogo (ad un prezzo definito) al fine di ripristinare la completa mobilità del mezzo. Il servizio Pirelli CQ24 International è attivo in tutta Europa, ex Repubbliche Sovietiche comprese, e si avvale di una organizzata centrale operativa per le emergenze che, con un unico numero telefonico europeo, valido ovunque, riportato sulla card personalizzata, mette a disposizione una rete composta da oltre 5.000 gommisti in grado di coprire il 100% delle strade europee. Gli operatori (madrelingua) gestiscono contatti personalizzati in 16 lingue, rispondendo nella lingua dell’autista che chiede l’intervento e si avvalgono di sistemi informativi evoluti, con posizionamento del veicolo, individuazione del centro di assistenza più vicino e trasmissione delle informazioni all’autista tramite sms. L’organizzazione informatica si avvale di un apposito sito internet che gestisce in tempo reale il processo di intervento e lo storico delle operazioni che sono state eseguite sul veicolo associato, con un sistema di gestione automatizzata dei dati dei veicoli. Aderendo con la propria flotta al servizio di assistenza Pirelli CQ24 International si ha modo di pianificare costi, procedure, gestione, controlli, archiviazione; il listino prezzi praticato dai rivenditori è unico, trasparente ed è valido in tutta Europa.
Per quanto concerne l’attività di ricostruzione come opera Pirelli? Pirelli opera attraverso un network di ricostruttori autorizzati e certificati (25 in Europa e 88 in Sudamerica), che utilizzano fasce battistrada Novateck prestampate per ogni tipo di impiego, fornite da Marangoni utilizzando la tecnologia e il disegno originale dei battistrada Pirelli. In questo modo, i ricostruttori certificatipossono garantire un prodotto con le stesse caratteristiche dello pneumatico originale oltre che il rispetto degli standard qualitativi richiesti. sti tre parametri non sono in antitesi ma vanno sicuramente ottimizzati per giungere ad un Che cosa fa Pirelli a livello sicurezza di prodotto? pneumatico realmente sicuro e il wet è sicuraPirelli è tra i sottoscrittori della Carta europea mente un segnale forte che la comunità eurodella sicurezza, che contempla la promozione pea vuole mettere in campo. Per questo, andi prodotti di qualità e specifici (come nel ca- che Pirelli sta partecipando attivamente a queso degli invernali) e di strumenti di controllo e sto lavoro di sviluppo. manutenzione come sistemi di monitoraggio della pressione e della temperatura dello Pirelli organizza un concorso on-line per gli pneumatico via radiofrequenza. autotrasportatori. Da dove è nata l’idea e Ci sono dei sistemi per il controllo delle pres- quali sono gli intenti? sioni e della profondità degli incavi che per- Abbiamo deciso di lanciare l’iniziativa in occamettono di mettere in campo azioni correttive. sione del centenario delle attività truck di PiPirelli è inoltre attiva nella condivisione di po- relli. Il concorso si chiama '”Dai voce alla silitiche comunitarie per risolvere i problemi re- curezza'' e raccoglie le opinioni e le proposte lativi alla sicurezza stradale. dei professionisti del trasporto sui temi di atSecondo noi bisognerebbe migliorare la nor- tualità legati alla sicurezza stradale. L'autotramativa per l’invernale truck che prevede l’ob- sporto italiano sta infatti attraversando in quebligo di pneumatici marcati M+S sugli assi sti mesi una delicata fase di trasformazione ed motori. Ma quando si parla di M+S si parla di evoluzione in cui il tema della sicurezza ricopneumatici “all season” che quindi possono pre un ruolo centrale. soddisfare le problematiche di fondo stradale asciutto e bagnato ma solo in condizioni invernali leggere. Per questo, in attesa di una regolamentazione europea e con la consapevolezza di un inasprimento delle normative a livello locale (sicuramente in Germania), noi abbiamo sviluppato questa nuova tecnologia proponendo una soluzione di prodotto più spinto per l’utilizzo invernale in cui si privilegiano gli aspetti di trattività, riduzione degli spazi di frenata, elasticità a bassa temperatura e tenuta di strada su fondi innevati. Va poi ricordato che Pirelli è all’interno di un Per questo motivo abbiamo deciso di chiedegruppo di lavoro che sta definendo uno dei tre re ai diretti interessati quali potrebbero esseparametri che vanno riportati nell’etichettatu- re le iniziative da intraprendere per rendere ra del pneumatico e in questo caso si parla più sicura la circolazione su strada. wet grip. Nell’etichettura comparirà la rolling Gli autotrasportatori potranno lasciare ad un resistance che riguarda il consumo di carbu- numero verde un messaggio vocale della durante, il noise che riguarda il comfort acustico rata massima di un minuto, spiegando che e l’inquinamento acustico ed il wet grip. Que- cosa vuol dire essere professionista del tra-
sporto con suggerimenti sulla sicurezza stradale o, in alternativa, potranno inviare un sms. Una radiolina virtuale online aggiornerà e comunicherà i messaggi dei trasportatori in tempo reale. “Dai voce alla sicurezza” invita gli autotrasportatori a riflettere anche sull'importanza degli pneumatici: tenuta in curva, trattività, aderenza sul bagnato e spazio di frenata di un mezzo pesante dipendono soprattutto dallo pneumatico che è l'unico contatto tra veicolo e fondo stradale. Il concorso si svolgerà da metà settembre a metà ottobre premiando poi le soluzioni e le definizioni più interessanti in tema di sicurezza. •
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INTERVISTA CON ALBERTO VIGANÒ DIRETTORE MARKETING TRUCK PIRELLI In occasione dell’ormai imminente presentazione dei nuovi modelli della Serie 01 si parlerà anche di servizi alle flotte? Sicuramente sì, anche perché Pirelli ha rivisitato il servizio alle flotte CQ24, il nostro programma che, grazie ad un network di dealer, consente agli aderenti, tipicamente flotte europee, di essere coperte da un servizio di assistenza nel corso delle 24 ore. (vedi box)
L’ASSISTENZA FLOTTE
FISCO
Ravvedimento operoso, ecco come evitare le stangate del fisco Due le strade che si possono percorrere per beneficiare della diminuzione delle sanzioni amministrative di Angelo Ciaravolo
e imprese di autotrasporto che, per mancanza di liquidità, non sono riuscite tempestivamente ad onorare gli appuntamenti col fisco, possono sanare spontaneamente la propria posizione. Scaduti i termini per i versamenti delle imposte risultanti dal modello Unico 2011 e a ridosso della presentazione della dichiarazione, in scadenza il prossimo 30 settembre, è possibile verificare l’utilità dell’istituto del ravvedimento operoso a disposizione dei contribuenti, per evitare il pagamento di sanzioni salate o di incorrere in contestazioni dell’Amministrazione finanziaria. Con questo strumento, gli autotrasportatori potranno, ad esempio, sanare eventuali utilizzi del credito d’imposta (caro petrolio) non spettante o spettante in misura inferiore. La regolarizzazione dovrà però avvenire entro determinati limiti di tempo e bisognerà versare le imposte dovute, sulle quali vanno calcolate le sanzioni ridotte. Va ricordato che con il ravvedimento operoso è possibile regolarizzare violazioni di natura tributaria compiute nell’assolvimento, in modo non fraudolento, degli adempimenti fiscali. In linea generale, è possibile quindi rimediare all’omesso o insufficiente versamento di imposte e tributi (Irpef, Ires, Iva, imposte sostitutive, addizionali regionali e comunali, Ici, imposta sulla vidimazione dei libri sociali, ecc.), ad errori sostanziali che incidono sulla determinazione della base imponibile su cui si pagano le relative imposte, alla mancata
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Le imprese di autotrasporto che non hanno onorato gli appuntamenti col fisco possono sanare spontaneamente la propria posizione
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zare il ravvedimento lungo. In questo caso, i versamenti devono essere effettuati entro il termine della presentazione della dichiarazione relativa all’anno in cui è stata commessa la violazione. La sanzione sarà pari al 3,75% (riduzione di un ottavo rispetto alla sanzione ordinaria del 30%), oltre agli interessi legali. Mentre per i versamenti carenti o omessi delle imposte relativi a violazioni commesse fino al 31 gennaio 2011, avvalendosi del ravvedimento Omessi o carenti versalungo, la sanzione sarà pari al menti delle imposte per le 3%, oltre gli interessi legali. violazioni commesse dal 1° febbraio 2011 Tardiva presentazione della dichiarazione Con il ravvedimento breve è possibile sistemare la propria Sempre con il ravvedimento posizione versando le imposte operoso, da utilizzare se il ri-
esposizione in dichiarazione di taluni redditi, all’omessa presentazione della dichiarazione, alle violazioni formali, agli errori relativi alla compilazione del modello di pagamento F24. Ravvedimento breve o lungo sono dunque le due strade che gli autotrasportatori potranno percorrere per beneficiare della riduzione delle sanzioni amministrative. Ecco allora in dettaglio le modalità per sanare gli errori fiscali più frequenti.
dovute entro 30 giorni dalla scadenza naturale. In tal modo, la sanzione da pagare sarà pari al 3% (quando la sanzione ordinaria sarebbe del 30%) del tributo omesso, oltre agli interessi legali fissati dal 1° gennaio all’1,5%. In alternativa, è possibile utiliz-
tardo non supera i 90 giorni, è possibile sanare anche l’omessa presentazione della dichiarazione dei redditi. L’attuale sanzione, quando non sono dovute imposte, varia da 258 a 1.032 euro, aumentabile fino al doppio nei confronti dei soggetti obbligati
SCHEDA IL RAVVEDIMENTO OPEROSO IN PILLOLE CHE COSA È Si tratta di un istituto che permette di sanare alcune inadempienze fiscali pagando minisanzioni. QUANDO USARLO È possibile avvalersi del ravvedimento operoso in caso di errori nei versamenti, nella zando i nuovi codici tributo (si vedano le tabelle).
compilazione dell’F24, di presentazione dei redditi in ritardo, di compensazione di credi-
ti inesistenti e regolarizzazione delle ritenute. Quando non è COME AVVALERSI DELL’ISTITUTO possibile utilizzare Entro alcuni limiti temporali il contribuente il ravvedimento operoso può segnalare l’inadempienza al fisco e paNon si può ricorrere al gare il dovuto per via telematica (F24 o F23). ravvedimento operoso quando la violazione è Non è possibile ricorrere al provvedimento già stata contestata operoso in presenza di contestazioni, notifidall’ufficio o dall’ente che o ispezioni in atto. impositore ed è stata portata a conoscenza del contribuente mediante notifica, quando sono iniziati accessi, ispezioni o verifiche o quando è stata avviata una qualsiasi altra attività amministrativa di accertamento (notifica di invito a comparire, richiesta di documenti, invio di questionari, ecc.). Il ravvedimento non è comunque possibile nel caso siano in corso eventuali indagini di natura penale, come ad esempio, nel caso di ispezioni, sequestri, avvisi di garanzia, ecc.• I PRINCIPALI CODICI TRIBUTO PER GLI INTERESSI RAVVEDIMENTO IRPEF RAVVEDIMENTO IRES RAVVEDIMENTO IVA RAVVEDIMENTO IRAP
1989 1990 1991 1993
I PRINCIPALI CODICI TRIBUTO DELLE SANZIONI PECUNIARIE DA VERSARE CON IL MODELLO F24 IRPEF ADDIZIONALE REGIOANLE IRPEF ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF IVA IRPEG SOSTITUTI D’IMPOSTA IRAP ALTRE IMPOSTE DIRETTE IRES ICI
8901 8902 8903 8904 8905 8906 8907 8908 8918 3907
I PRINCIPALI CODICI TRIBUTO DELLE SANZIONI PECUNIARIE DA VERSARE CON IL MODELLO F23 IMPOSTA DI REGISTRO IMPOSTA SULLE SUCC. E DONAZIONI TASSE SULLE CONC.NI GOVERNATIVE TASSE SUL POSSESSO DI AUTOVEICOLI
671T 672T 678T 679T
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alla tenuta delle scritture contabili. In questo caso, quindi, si regolarizza la propria posizione fiscale presentando nei 90 giorni la dichiarazione dei redditi e versando, entro lo stesso termine, una sanzione ridotta di 25 euro per ogni dichiarazione presente nel modello unificato. Ricordiamo che andando oltre i 90 giorni non c’è più la pos- Non si può ricorrere al sibilità di sanare l’omessa ravvedimento operoso presentazione e, anche se quando la violazione è già dovesse essere presentata, stata contestata dall’ufficio l’amministrazione finanziaria o dall’ente impositore la considererà nulla a tutti gli effetti, pur costituendo titolo per la riscossione delle impo- ad un solo codice tributo dell’importo a debito o a credito ste dovute in essa riportate. relativo a più tributi, i contriCompensazione buenti possono presentare dei crediti inesistenti un’istanza di rettifica del moAnche i crediti d’imposta ine- dello a un qualsiasi ufficio losistenti utilizzati in compensa- cale, contenente gli elementi zione possono essere sanati necessari per consentire la con il ravvedimento operoso. correzione degli errori. L’attuale sanzione è pari al Nel caso di omessa presenta30% delle somme dovute. zione del modello F24 a saldo Con il ravvedimento breve la zero, va ricordato che è previsanzione ridotta è pari a un sta la sanzione ordinaria di decimo del massimo (3%). 154 euro, ridotta a 51 euro, se Sale invece ad un ottavo del il ritardo non è superiore a 5 minimo (3,75%), se si utilizza giorni lavorativi. il ravvedimento lungo. In caso di violazione commessa entro il 31 gennaio 2011, Regolarizzazione con il ravvedimento operoso si delle ritenute sana la posizione versando Gli autotrasportatori che han- soltanto 5 euro, se il modello no omesso di versare le rite- viene presentato con un ritarnute, con il ravvedimento ope- do non superiore a cinque roso possono sanare la pro- giorni lavorativi, e 15 euro, se pria posizione. invece il modello viene preRicordiamo che la violazione sentato entro un anno dal tercomporta il pagamento della mine per la presentazione del sanzione intera del 30%. modello stesso (in caso di vioPer evitare la misura piena, il lazione commessa dal 1° febsostituto d’imposta dovrà braio 2011, la sanzione è riversare gli importi trattenuti, spettivamente di 6 e 19 euro). maggiorati degli interessi leLa procedura gali, e la sanzione ridotta del 3%, se si Il ravvedimento si perfeziona avvale del ravvedi- con il pagamento, con il momento breve (entro dello telematico, dell’imposta 30 giorni dalla sca- dovuta, della sanzione (da indenza naturale) op- dicare separatamente sulpure pagando la l’F24 o sull’F23 con uno spesanzione del 3,75% cifico codice tributo) e degli inin caso di utilizzo del teressi legali sulla somma paravvedimento lungo gata in ritardo. Il calcolo esat(entro il termine di to degli interessi va fatto con presentazione della maturazione giornaliera dal dichiarazione relati- giorno successivo a quello nel va all’anno in cui ha quale si sarebbe dovuto esecommesso la viola- guire il versamento fino al giorno in cui lo si effettua, utizione). lizzando la seguente formula: Errori nel modello imposta x tasso legale x giorF24 ni/36.500 (l’attuale tasso legaAnche gli errori di compilazio- le è fissato all’1,5% annuo, ne del modello di versamento quello giornaliero è pari a F24 possono essere sanati. 0,0041095%). A tal proposito Se si tratta di un errore che è utile ricordare che non è più non incide sul pagamento del possibile cumulare gli importi debito tributario come, ad degli interessi alle imposte esempio, nel caso di errata in- dovute. Bisognerà quindi evidicazione del periodo di riferi- denziarli separatamente nel mento o di errata attribuzione modello di pagamento, utiliz-
LOGISTICA Ferrovie spagnole privatizzano le merci La divisione per il trasporto delle merci della compagnia ferroviaria pubblica spagnola Renfe Mercancías sarà divisa in tre diverse società, che saranno in parte privatizzate (fino al 45% del loro capitale). Lo ha deciso il Governo per rilanciare il trasporto su rotaia. Le tre nuove imprese ferroviarie saranno specializzate in diverse tipologie di prodotti: Iron trasporterà i prodotti siderurgici, Contren i container e le unità intermodali e Multi il cargo generico. A queste si affiancherà la società già esistente Pecovasa, specializzata nel trasporto d'autoveicoli nuovi. L’obiettivo del Governo spagnolo è raggiungere entro il 2020 una quota di mercato nel trasporto merci nazionale del 18-20%.
Logistica tedesca chiede semirimorchi più lunghi
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L’associazione BGL - che raccoglie i trasportatori e i logistici tedeschi - ha scritto una lettera al ministro dei Trasporti, Peter Ramsauer, per chiedere che la lunghezza massima consentita per i semirimorchi venga aumentata di 1,35 metri. Ciò consentirebbe di trasportare su un normale autoarticolato senza alcuno stato d'eccezionalità - due casse mobili da C745 (lunghe 7,45 metri) oppure un container marittimo da 45 o 48 piedi, incentivando quindi il trasporto intermodale. Tale allungamento non comprometterebbe la sicurezza, anche perché la lunghezza massima dell’autoarticolato che ne risulterebbe sarebbe comunque inferiore a quella attualmente in vigore per l’autotreno. Su tale richiesta concorda anche l’associazione degli automobilisti ADAC.
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One Express smista anche in Sicilia
PICKING per ricambi auto all’Artoni di Cologno
La società di trasporto emiliana Artoni ha attivato un nuovo impianto semiautomatico per il prelievo di ricambi e preparare così kit di componenti in tempi ridotti. Si chiama Pick By Light e consente all’operatore di
Il network italiano specializzato nel trasporto espresso di pallet ha aperto uno hub a Catania, il terzo in Italia dopo Nola e Milano. La piattaforma siciliana consentirà agli autotrasportatori che aderisco-
magazzino di eseguire tutte le operazioni con entrambe le mani libere da dispositivi palmari o liste cartacee, garantendo così velocità e precisione. Il prelievo viene svolto con la logica di “un pezzo alla volta”: una spia indica all’operatore il compartimento dove è stoccato il pez-
no ad One Express di effettuare le consegne nell’isola delle pedane provenienti da tutta Italia entro 48 ore. Da Catania partono servizi regolari quotidiani per la Penisola. In Sicilia il network dispone di un affiliato e quattro filiali.
zo e sul display appare il numero corretto della merce da prelevare; quando egli ha prelevato le quantità indicate dal cliente, conferma l'avvenuta esecuzione dell'attività tramite il tasto d'accettazione, per poi passare alla fase successiva. La piattaforma di Cologno attua una completa integrazione di tutte le componenti della logistica e del trasporto, ossia trasporti, logistica e spedizione.
Aumenta la flotta delle mega portacontainer
Maersk Line, la più grande compagnia marit- mercato globale del container. Infatti, le navi tima del mondo specializzata in container, ha più grandi raccoglieranno gran parte del trafordinato ai cantieri sudcoreani Daewoo Ship- fico intercontinentale portandolo sui pochi building & Marine un secondo lotto di navi da porti che potranno accoglierle e provoche18mila teu ciascuna, dopo un primo ordine ranno un’ulteriore diminuzione delle tariffe. analogo firmato lo scorso febbraio. La conse- Due fenomeni che potrebbero portare conseLa società di trasporto alla2013 volta”:e una spia indica gna di questi colossi emiliainizierà zonel la trasporto logistica e del trasporto, guenze anche sul terrestre e perfina ha attivato un nuovo im- cambieranno all’operatore ilil compartimento quando entreranno in servizio ossia trasporti, logistica e no sul sistema produttivo mondiale. pianto semiautomatico per il dove è stoccato il pezzo e sul spedizione. prelievo di ricambi e prepara- display appare il numero corre così kit di componenti in retto della merce da preleva-
Hupac, come sviluppare i collegamenti transalpini
LA SPEZIA MIGLIORERÀ ACCESSO AI CAMION L’Autorità Portuale di La Spezia ha presentato un progetto che prevede la ristrutturazione degli accessi col fine di ridurre i tempi d'attesa per carico e scarico ai veicoli industriali. Il piano si basa su tre interventi principali: realizzazione di un nuovo portale al terminal Ravano, di un’area doganale a Santo Stefano e attivazione di un sistema
informativo per la trasmissione di documenti digitali. L’Autorità ha anche istituito un tavolo tecnico permanente, formato dai rappresentanti di tutti gli operatori del porto, compresi gli autotrasportatori. Riparte anche il progetto Truck Village, ossia un’area di parcheggio e di servizi dedicata ai camion.
La società Har Vaessen, che appartiene al Gruppo Jan de Rijk Logistics, ha avviato un collegamento ferroviario per contenitori dal terminal olandese di Venlo a quello di Milano, che offre una frequenza di cinque viaggi la settimana in entrambe le direzioni. Il convoglio può trasportare 32 container da 45 piedi. La trazione del treno è effettuata dalla compagnia ferroviaria tedesca TX Logistics, controllata da Ferrovie dello Stato.
Cresce la logistica a Brescia
Groupage Geodis per l’Italia La società francese di trasporto espresso Geodis Calberson ha esteso anche all’Italia i suoi servizi rapidi internazionali Eurotop ed Eurofirst, che si rivolgono, rispettivamente, ai consumatori finali e al porta-a-porta espresso.
Nuovo servizio container fra Olanda e Italia
Vengono svolti attraverso collegamenti stradali che hanno cadenza quotidiana e fanno capo alle piattaforme di Milano e Bologna, dove i colli sono poi smistati per le destinazioni finali.
NUOVO TRAGHETTO TRA GENOVA E TUNISI Grimaldi ha inserito i due ro-ro Eurocargo Malta ed Eurocargo Venezia in un nuovo servizio che connette Genova con Tunisi, con scalo a Livorno e Palermo. Le due navi sono gemelle e hanno una capacità di carico di 4.000 metri lineari con possibilità di caricare veicoli eccezionali fino a 120 t - e viaggiano ad una velocità di crociera di 23 nodi. Il servizio ha frequenza trisettimanale, con partenze da Genova il lunedì, mercoledì e sabato e da Tunisi il martedì, giovedì e domenica.
Gazeley ha presentato il progetto del Magna Park di Manerbio, i cui lavori inizieranno il prossimo novembre. Il parco logistico si estenderà su una superficie complessiva di 125mila metri quadrati ed ospiterà cinque grandi immobili con superfici che variano da 14mila a 33mila metri quadrati. Ogni edificio si può dividere internamente in aree indipendenti di 8-10mila metri quadrati. L’altezza utile sarà di 10,5 metri (pari a sette livelli di scaffali), con una portata del pavimento pari a cinque tonnellate per metro quadrato. Ogni 1.000 metri quadrati di superficie avrà una bocca di carico ed un impianto antincendio sprinkler.
Codificazione europea per le casse mobili Il primo luglio 2011 è entrato in vigore il nuovo sistema d’identificazione delle casse mobili, che prevede un codice comprendente le caratteristiche dell’unità ed un numero che identifica il trasportatore o il noleggiatore. Questa è la prima fase di questa riforma. La seconda entrerà in vigore il primo luglio 2014: da tale data, il sistema ferroviario accetterà solamente le casse mobili che avranno la marcatura comunitaria, che utilizzerà quattro lettere (A, B, D e K) per identificare il tipo di unità.
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La compagnia svizzera Hupac ha avanzato alcune proposte per potenziare la linea ferroviaria tra Svizzera e Italia settentrionale con investimenti relativamente contenuti. È un intervento indispensabile quando aprirà la nuova galleria di base del Gottardo, che aumenterà il traffico di treni merci tra i due Paesi. Il primo passo da compiere, secondo Hupac, è adattare l’attuale infrastruttura al passaggio dei trasporti intermodali con profilo P400, ossia il semirimorchi caricati sui carri ferroviari. Poi bisognerà ampliare gli scali di Luino e Sempione Fase II per consentire il transito di convogli lunghi fino a 750 metri e pesanti fino a 2.000 t, realizzare un nuovo terminal ad est di Milano e realizzare un corridoio intermodale attraverso Luino e Domodossola.
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SISTRI PUNTO E A CAPO Abolito prima di ferragosto, il sistema telematico di controllo e tracciabilità dei rifiuti è stato reintrodotto con un emendamento alla Manovra dalla Commissione Bilancio del Senato
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essere sicure che il Sistri venga definitivamente approvato e non invece abrogato come aveva deciso di Governo. Al momento quindi le imprese possono continuare a mantenere le black-box già attivate sui veicoli adibiti al trasporto dei rifiuti speciali o pericolosi. Adesso il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo dovrà aprire un confronto sulle criticità relative al sistema di tracciabilità dei rifiuti con le associazioni rappresentative di categoria. Nel prossimo numero di TIR si darà comunque conto della situazione e delle conseguenze che questa produrrà.•
CQC cambiano i tempi della formazione Il corso obbligatorio potrà essere frequentato nei 18 mesi precedenti la scadenza Con Decreto del 5 agosto 2011, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteoli ha aumento da 12 a 18 mesi il periodo nel quale i conducenti in possesso della Carta di Qualificazione del Conducente, meglio nota come CQC, possono frequentare il corso periodico di formazione obbligatorio per il suo rinnovo quinquennale. Le motivazioni di questa disposizione si colgono nelle stesse premesse del decreto, nelle quali il ministero considera che il termine di dodici mesi concesso dal precedente provvedimento del 16 ottobre 2009 può non essere adeguato a soddisfare la domanda di formazione periodica per i titolari di CQC rilasciata per documentazione. Si tratta di quasi due milioni di autisti di autocarri, autotreni e autoarticolati, sia in conto terzi che per il conto proprio, che hanno ottenuto la CQC per trasporto cose entro il 10 settembre 2009 su semplice domanda, senza aver seguito la formazione iniziale obbligatoria e superare il relativo esame di merito, poiché già titolari patente C alla data del 9 settembre 2009. Secondo la vecchia disposizione tutti questi conducenti avrebbero dovuto seguire il corso di 35 ore, necessario al rinnovo della CQC, esclusivamente nell’anno precedente al termine di validità della stessa: cioè dal 10 settembre 2013 al 9 settembre 2014, con un inevitabile intasamento dei corsi e una forte assenza dalle loro aziende per le 5 giornate necessarie a completare il corso. Per queste ragioni il ministro ha ora ritenuto opportuno accordare sei mesi di tempo in più, al fine di consentire un accesso più articolato e comodo alla predetta formazione.
Tempi di guida: nuovi chiarimenti dai ministeri Interno e Trasporti con una circolare del 22 luglio forniscono indicazioni sull’esatta osservanza della direttiva comunitaria Con una circolare congiunta del 22 luglio 2011, i ministeri dell’Interno e delle Infrastrutture e Trasporti hanno fornito ulteriori chiarimenti sull’esatta osservanza della normativa comunitaria sui tempi di guida e di riposo, riepilogando quelli già diramati in precedenza, anche alla luce delle modifiche al Codice della Strada, attuate con la legge dello scorso anno (Legge 29 luglio 2010, n. 120) e della recente decisione della Commissione europea sui tempi di riposo, del 7 giugno 2011. Al riguardo la circolare chiarisce, nelle venti pagine in cui è composta, numerosi aspetti della complessa regolamentazione dei tempi di guida e riposo sui quali ci si riserva di svolgere un opportuno approfondimento nel prossimo numero della rivista. Tra gli aspetti toccati dalla circolare si segnalano i seguenti, relativi a veicoli adibiti al trasporto delle merci: il calcolo della durata minima del periodo di riposo giornaliero; le tolleranze concesse alle registrazioni con tachigrafo digitale, quelle per spostamenti del veicolo durante l’interruzione o il riposo giornaliero e l’obbligo di registrazione del riposo giornaliero; la precisazione sul campo di applicazione del Reg. 561/2006; le modalità di compilazione del modulo di controllo delle assenze dei conducenti; la decurtazione di punti in caso di accertamento di più violazioni dell’art. 174 del Codice della Strada (per superamento dei tempi di guida); la durata massima della guida in due settimane consecutive e soglie percentuali; la notificazione delle violazioni al Reg. 561/2006, accertate dall’esame dei dati scaricati dal tachigrafo digitale; la circolazione di veicoli in aree private; la corretta posizione della gabbia di contenimento della cavetteria e del relativo sigillo; la guida promiscua dei veicoli (con tachigrafo digitale e con tachigrafo analogico); la corretta documentazione dell’attività di guida svolta nei 28 giorni precedenti al controllo ed infine la frequenza del riposo giornaliero e la multipresenza di due autisti.
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on c’è pace per il Sistri. Alla vigilia di ferragosto, con la manovra economica approvata dal Consiglio dei Ministri, il Governo aveva deciso di abrogare completamente il sistema telematico di controllo e tracciabilità dei rifiuti. In particolare, l’articolo 6 del Decreto Legge 13.08.2011, n. 138, aveva disposto che dal 13 agosto 2011 fossero espressamente abrogate tutte le norme istitutive ed attuative del Sistri, sia quelle normative primarie (articolo 1, comma 1116, della Legge 296/2006 e articoli 16 e 36 del Decreto Legislativo 205/2010) che quelle amministrative, come i Decreti del ministero dell’Ambiente 17 dicembre 2009 e 18 febbraio 2011. Il 5 settembre però, la Commissione Bilancio del Senato ha reinserito con un emendamento l’operatività del Sistri che dovrebbe ripartire dal 9 febbraio 2012. Secondo l’emendamento approvato, dal Sistri è prevista l’esenzione per i rifiuti non pericolosi, con decreto ministeriale da adottare entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione. Le imprese dovranno poi adeguarsi in cinque mesi, tempo considerato sufficiente per superare sia l’instabilità del sistema che le eventuali difficoltà riscontrabili nelle procedure per la sua utilizzazione. Prevista anche una nuova fase di test prima della completa operatività da effettuare in collaborazione con le associazioni di categoria del settore. L’iter parlamentare ad ogni modo non si è ancora concluso quindi occorre che le imprese attendano la sua definitiva approvazione, per poter
NORMATIVE
NORMATIVE
Pagamenti: parte l’AZIONE DIRETTA I vettori finali potranno agire in giudizio per il mancato pagamento della prestazione nei confronti di tutti coloro che hanno ordinato il trasporto di Andrea Giuli
allo scorso 12 agosto è pienamente in vigore l’azione diretta per il settore dell’autotrasporto di merci per conto di terzi. La norma sull’azione diretta per l’autotrasporto, mutuata dalla legislazione francese dove è già in vigore da alcuni anni, ha la finalità di garantire al sub-vettore che ha effettivamente svolto il servizio del tra-
maria importanza nazionale. Cosa che invece, sino all’11 agosto 2011 gli era preclusa dall’ordinamento.
sporto stradale delle merci il pagamento del proprio corrispettivo, anche nel caso in cui il suo committente diretto non paghi e si riveli, all’esito di un’azione legale di recupero, insolvente se non anche fallito o scomparso. Sulla base di tale disposizione, quindi, il vettore finale ha la possibilità di agire in giudizio per il mancato pagamento della sua prestazione nei confronti di tutti coloro che hanno ordinato il trasporto, potendo in tal modo recuperare il credito che vanta sia nei riguardi dei primi vettori, che spesso sono più solvibili e certi sul mercato, che soprattutto nei confronti del vero e primo committente del servizio di trasporto, solitamente un’impresa o industria di pri-
“provvedimento Tirrenia”, reca “Disposizioni urgenti per assicurare la regolarità del servizio pubblico di trasporto marittimo ed il sostegno della produttività nel settore dei trasporti”. L’articolo 1-bis della Legge 127 dello scorso anno, intitolato “misure urgenti in materia di trasporto stradale e aereo”, prevede difatti, al comma 2, lettera e), un’esplicita disposizione in materia di azione diretta a favore del vettore finale che abbia effettivamente svolto il trasporto delle merci. L’applicazione di tale disposizione è stata però rinviata di un anno, quindi a partire dal 12 agosto 2011. Nel Decreto Legislativo 286/2005 – che com’è noto contiene le disposizioni attuative della riforma dell’autotrasporto – l’articolo 7-ter, rubri-
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La norma sull’azione diretta per l’autotrasporto deriva dalla legislazione francese dove è già in vigore da alcuni anni
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L’origine dell’azione diretta L’azione diretta scaturisce da una norma contenuta nella legge 4 agosto 2010, n. 127, che nel convertire il Decreto Legge 103/2010, meglio noto come
cato “Disposizioni in materia di azione diretta”, testualmente recita: “Il vettore di cui all'articolo 2, comma 1, lettera b), il quale ha svolto un servizio di trasporto su incarico di altro vettore, a sua volta obbligato ad eseguire la prestazione in forza di contratto stipulato con precedente vettore o direttamente con il mittente, inteso come mandante effettivo della
consegna, ha azione diretta per il pagamento del corrispettivo nei confronti di tutti coloro che hanno ordinato il trasporto, i quali sono obbligati in solido nei limiti delle sole prestazioni ricevute e della quota di corrispettivo pattuita, fatta salva l'azione di rivalsa di ciascuno nei confronti della propria controparte contrattuale. È esclusa qualsiasi diversa pattuizione, che non sia basata su accordi volontari di settore”.
Un esempio pratico Per capire meglio la portata di questa innovazione normativa, facciamo il seguente esempio: supponiamo che l’impresa A, proprietaria delle merci, commissioni il loro trasporto, per diverse destinazioni in Italia, ad un primo ed
Le conseguenze dell’azione diretta È facile prevedere che da una completa e diffusa applicazione di questa disposizione derivi una sensibile riduzione della catena della sub-vezione, che spesso si compone di molti anelli (fino a contare addirittura otto o dieci passaggi), in quanto il primo committente sarà sempre più cauto nel prevedere contrattualmente la possibilità di sub-vezionare i trasporti che commissiona, sapendo di poter essere esposto a dover pagare il vettore finale, anche se ha già pagato il suo primo vettore, nei cui confronti ha poi diritto di rivalsa. Altra conseguenza possibile è quella che il mercato selezioni maggiormente le imprese di trasporto, emarginando quelle al limite della legalità e della solvibilità economica, ricorrendo maggiormente ad una sola contrattazione diretta tra il primo committente ed il vettore, con una forte diminuzione dell’intermediazione, soprattutto quando questa si effettuata da imprese o agenzie prive di mezzi e della possibilità di svolgere i servizi commissionati.•
Formazione: via libera ai corsi dell’Albo 38 corsi approvati, circa 750 gli allievi su tutto il territorio nazionale. Attestato valido per le selezioni del personale ella seduta del 14 luglio scorso, il Comitato Centrale ha approvato all’unanimità l’assegnazione dei 38 corsi previsti dall’Avviso pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 25 maggio 2011. I corsi sono stati assegnati a nove fra i dieci enti di formazione accreditati con precedente provvedimento del marzo 2011. Uno tra gli enti accreditati, infatti, il Consorzio Attività formative (CO.A.F.) di Bologna, non ha presentato alcuna domanda. L’aggiudicazione è stata effettuata sulla base dei criteri stabiliti nello stesso Avviso, in particolare al punto 13, cioè in modo da ripartire equamente i corsi, tenendo conto delle zone territoriali di loro svolgimento e dei nove Enti/istituti richiedenti tra le seguenti tre Aree geografiche: - Nord: Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Liguria; - Centro: Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Marche, Umbria, Abruzzo e Sardegna; - Sud: Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. Sulla base di tali criteri, il Comitato Centrale è riuscito quest’anno ad assegnare tutti i corsi messi a bando (mentre nel 2010 non furono assegnati tre dei 46 corsi messi in gara) suddividendoli, in base alla tipologia del corso e alle richieste, nelle città indicate nel box.
N
I partecipanti Già in sede di domanda, ogni Ente/Istituto accreditato ha dichiarato il numero ed i nominativi dei partecipanti ai corsi, con un minimo di venti persone; i docenti che li terranno saranno individuati tra quelli accreditati dallo stesso Comitato Centrale.
F. MANAGERIALE GIURIDICO/AMM.VO TECNICO/LOGISTICO
NORD (7) CENTRO (16)
SUD (15)
Tot.: 38
Como Genova
Cuneo
Pistoia Roma Macerata Chieti
Ancona Roma Macerata Firenze Chieti Frosinone Brindisi Gioia Tauro (RC)
Termoli (CB) Gioia Tauro (RC) Catania Siracusa
10
10
Varese Brescia Milano Perugia Chieti Roma Ascoli Piceno
TELEMATICA
Milano Chieti Firenze
Bari Matera Napoli
Brindisi Gioia Tauro (RC) Lecce Salerno Termoli (CB)
10
10
La maggior parte dei corsi inizierà tra ottobre e novembre anche se alcuni Enti hanno deciso di anticipare le lezioni a settembre
Il calendario delle lezioni prevede che i corsi di formazione manageriale, formazione giuridico amministrativa e di perito tecnico logistico si articoleranno in sei giornate complessive di otto ore di lezione cadauna (dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18), da svolgersi due volte alla settimana per tre settimane consecutive. Il corso di telematica applicata prevede solo cinque giornate: tre nella prima settimana e due nella seconda. Ciascun corso, che viene offerto gratuitamente ai partecipanti, si concluderà con una giornata finale e ulteriore rispetto alle sei o cinque di base, in cui si svolgerà una videoconferenza con più sedi di corso collegate in simultanea, per le domande di apprendimento finale.
I primi corsi partiranno nel corso del mese di settembre, mentre la maggior parte degli Enti ha stabilito di svolgere la formazione tra ottobre e novembre 2011. Nel loro insieme i corsi sovvenzionati coinvolgono oltre 750 partecipanti, tra diplomati, laureati e titolari o soci di imprese di autotrasporto regolarmente iscritte all’Albo, con più di cento docenti accreditati e 40 tutor o responsabili degli enti di formazione. Al termine dei corsi verranno rilasciati da parte degli stessi Enti/Istituti di formazione gli attestati di partecipazione a coloro che seguiranno oltre il 70% delle ore di lezione. Attestati che già alcune imprese di autotrasporto considerano quale titolo di preferenza nella selezione del personale.•
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importante vettore nazionale B. Che quest’ultimo si avvalga poi di vettori locali per consegnare le stesse, affidando al vettore C il trasporto dei prodotti nella regione Veneto e che infine il trasportatore C, per alcuni viaggi di non facile esecuzione si rivolga al vettore finale D, che per ipotesi esegua il trasporto della merce dalla sede del committente primario al punto vendita di Verona, per un totale di 300 chilometri. Orbene nel caso in cui, dopo aver effettuato la prestazione, D chieda a C il pagamento del corrispettivo e questo non sia in grado di pagare, D potrà ora rivolgersi , in base all’azione diretta, al primo vettore B o anche al committente iniziale A per vedere soddisfatto il suo credito. Poiché D dovrà inoltrare una richiesta formale, si ritiene che, in vigenza della normativa sui costi minimi oggi applicabile a qualunque tipo di contratto (anche per quelli stipulati in forma scritta), il vettore finale possa chiedere ad uno dei soggetti che ha ordinato il trasporto di pagare il corrispettivo risultante dall’applicazione dei citati costi minimi, anche se, in violazione della norma, il suo committente diretto (C), gli avesse imposto un corrispettivo inferiore.
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NORMATIVE
definitivi gli incrementi di giugno
Dopo i provvedimenti normativi di quest’estate, accise a quota 472,20 euro per mille litri. Ma l’autotrasporto può sempre recuperare gli incrementi di Andrea Giuli
state di sorprese per le accise. Nel numero 138 della rivista vi avevamo informato della decisione del Governo di aumentare le accise sui carburanti attraverso il Decreto Legge n. 34 del 31 marzo, per finanziare una serie di interventi a sfondo culturale. La misura dell’aumento era stata poi fissata con una decisione del Direttore dell’Agenzia delle Dogane, che aveva previsto una serie di step per effetto dei quali, a proposito del gasolio, l’accisa era destinata a passare a 430,30/1000 litri fino al 30 giugno scorso; a 432,20 euro/1000 litri dal 1 luglio di quest’anno e fino al 31 dicembre; a 430,60 euro dal 1 gennaio 2012 e, infine a 428,50/1000 litri dal 1 gennaio del 2014. Nel frattempo, possiamo affermare che gli eventi hanno subito una radicale evoluzione. Infatti, a partire dallo scorso 28 giugno, la situazione appena descritta è mutata, in primo luogo, a seguito della
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decisione adottata sempre dal Direttore dell’Agenzia delle Dogane, il quale, con la determinazione n. 7759/RU del 28 giugno, ha applicato un consistente aumento delle accise per fronteggiare l’emergenza immigrazione. Pertanto, dal 1° luglio di quest’anno, l’accisa sul gasolio è passata a 472,20 euro, quindi, ben 40 centesimi al di sopra dell’incremento che sarebbe dovuto scattare ai sensi del decreto sulla cultura, il quale, di fatto, è stato annullato. Questo aumento, stando alla determinazione dell’Agenzia, doveva cessare al 31 dicembre di quest’anno, dopodiché dal 1 gennaio 2012 si sarebbe dovuti tornare ai livelli previsti dal decreto cultura (quindi, per il gasolio, euro 430,60/1000 litri). Ma le sorprese, in questa “calda” estate dell’autotrasporto, non erano ancora finite. Infatti, su questo scenario non proprio esaltante per le nostre imprese, ha fatto irruzione la tanto discussa manovra economica prevista dal Decreto Legge 98/2011 (con-
vertita nella Legge 111/2011), la quale, all’art. 23 comma 50 quater, ha previsto che gli incrementi decisi con la sopra citata determinazione direttoriale del 28 giugno (che, come visto, dovevano cessare al 31 dicembre di quest’anno), diventino definitivi. Pertanto, fatte salve novità che tuttavia, al momento, non sembrano all’orizzonte, il livello definitivo dell’accisa sul gasolio si attesta a 472,20 euro/1.000 litri (613,20 per la benzina), con la possibilità per le imprese di autotrasporto (che, fortunatamente, è stata confermata anche dall’ultima manovra economica) di recuperare la differenza tra quest’aliquota e quella in vigore per il settore (euro 403,21391/1000 litri) con la domanda che presenteranno all’Agenzia delle Dogane entro il 30 giugno dell’anno prossimo. Questa possibilità, sebbene molto importante, ha il potere però di attenuare soltanto il disagio sopportato dalle imprese di autotrasporto che, nell’immediato, sono state costrette a sopportare dei costi maggiori per l’acquisto del gasolio, di cui saranno indennizzate il prossimo anno. Per tentare di calmierare l’impatto negativo sui bilanci delle imprese, le associazioni dell’autotrasporto avevano proposto di inserire, durante la conversione in legge della manovra, un emendamento che facesse diventare questo recupero trimestrale anziché annuale, com’è ora; il tentativo, per ora, non ha sortito gli effetti sperati anche a causa dell’urgenza con cui il Parlamento ha dovuto approvare il Decreto sulle correzioni dei conti pubblici, che ha costretto ad accantonare molti emendamenti. Non è escluso, tuttavia, che il sottosegretario Giachino non trovi il modo di inserire questo emendamento così importante per il settore, in uno dei prossimi provvedimenti che transiterà in Parlamento a partire dall’autunno in corso.•
Le imprese di autotrasporto nell’immediato sono costrette a sopportare dei costi maggiori per l’acquisto del gasolio, di cui saranno indennizzate il prossimo anno
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TIR 141/2011
ACCISE:
NORMATIVE
La calda estate dei divieti di circolazione In seguito alle pressioni del Codacons il ministero dei Trasporti è stato costretto a introdurre cinque nuove giornate di divieto
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I dati ACI-Istat dicono chiaramente che i mezzi pesanti danno un contributo, per fortuna, ridottissimo sia per quanto riguarda il numero di incidenti sia per le vittime ed i feriti
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uella che sta per terminare sarà ricordata a lungo come la calda estate dei divieti di circolazione. Non bastavano, infatti, le limitazioni introdotte lo scorso mese di dicembre nella versione originaria del calendario divieti del 2011, in coincidenza con i venerdì dell’esodo estivo, né il maxi divieto di 31 ore stabilito sempre in funzione dell’esodo che ha trovato applicazione dalle ore 16 di venerdì 5 agosto alle ore 23 di sabato 6 agosto. Dopo i noti pronunciamenti del Tar del Lazio e del Consiglio di Stato (rispettivamente del novembre 2010 e del maggio 2011, con i quali, su ricorso del Codacons, è stato annullato il calendario dei divieti risalente al 1997), il ministero dei Trasporti è stato costretto da un’Ordinanza dello stesso Tribunale amministrativo a rivedere i divieti di quest’anno (sempre su sollecitazione del Codacons, nel giudizio di impugnazione del calendario 2011), affinché fosse applicato il principio sancito nelle predette sentenze: quello in base al quale il ministero, nel predisporre i divieti, deve valutare “le giornate nelle quali risultino particolarmente incrementati gli incidenti stradali con mezzi pesanti”, e considerare “le specifiche necessità connesse allʼintensità del traffico a seconda dei periodi dellʼanno presi in considerazione”, con un’attenzione particolare alle giornate precedenti o successive ad alcune festività. Le pressioni del Codacons hanno fatto sì che il ministero
Q
emettesse un nuovo decreto il Si tratta di numeri in costante 19 luglio, con cui ha introdotto miglioramento (anche grazie al 5 nuovi divieti, il primo dei qua- contributo che, nel corso di
li, stabilito per venerdì 22 luglio, dalle 16 alle 24, è tuttavia saltato per problemi tecnici legati alla pubblicazione del provvedimento sulla Gazzetta Ufficiale (che è avvenuta solamente il 23 luglio), in mancanza della quale il divieto non ha potuto operare. Gli altri divieti hanno interessato le giornate di venerdì 26 agosto – 16/24 – e del 2 settembre – 16/22, mentre un altro operativo sempre al venerdì è stato previsto per il 28 ottobre (dalle 16 alle 22), in vista del ponte del 1 novembre.
La risposta dell’autotrasporto I dati ACI-Istat dicono chiaramente che i mezzi pesanti danno un contributo, per fortuna, ridottissimo sia per quanto riguarda il numero di incidenti sia per le vittime ed i feriti: per la precisione, l’analisi condotta sul 2009 ha fatto emergere che i camion sono stati coinvolti in 12.748 incidenti (appena il 5,9% del totale), causando 254 morti (il 6% del totale) e 10.453 feriti (il 3,4% del totale).
questi anni, è stato fornito dal Comitato Centrale dell’Albo con le campagne a favore della sicurezza stradale), che da soli dovrebbero essere sufficienti a smentire quanto asserito dal Codacons a proposito dei rischi causati dalla circolazione dei Tir per l’incolumità degli utenti della strada. Non solo, ma sempre statistiche alla mano emerge che, purtroppo, il giorno della settimana che vanta il maggior numero di morti (708 nel 2009) è il sabato, quando la circolazione dei mezzi pesanti è ridotta, se non addirittura vietata, nei mesi estivi. Infine, il Tar del Lazio non ha tenuto conto che soprattutto negli ultimi anni il principio per cui la circolazione dei Tir va vietata a ridosso di alcune festività particolari è stato attuato: rimanendo al calendario divieti del 2011, basti pensare a quanto detto agli inizi a proposito dei venerdì dei mesi di luglio ed agosto, nei quali il transito dei mezzi pesanti è stato interdetto proprio per favorire l’esodo estivo.•
NORMATIVE
Costi minimi: Autorità unica per le sanzioni Controllo degli illeciti ed erogazione delle sanzioni ora di competenza diretta del ministro dei Trasporti. E intanto arrivano le prime segnalazioni
L
Cosa prevedeva la normativa… Questo procedimento si basava infatti su un precedente decreto ministeriale (D.M. 16 settembre 2009, su G.U. n. 290 del 14.12.2009) che, da un lato, assegnava alla Direzione generale per il trasporto stradale e l’intermodalità, del ministero dei Trasporti, il compito di raccogliere le segnalazioni di illecito, di effettuare un primo esame istruttorio e di elaborare poi un dettagliato rapporto; dall’altro, individuava in tre diverse organismi le Autorità competenti ad erogare le sanzioni, sulla base dell’accertamento dei fatti contenuto nel menzionato rapporto. Le Autorità individuate in precedenza, in ragione della loro differente natura, erano le seguenti: - l’Agenzia delle Entrate, con riferimento alla sanzione dell’esclusione per un anno dai benefici finanziari e fiscali;
- la Direzione Generale per la vigilanza e la sicurezza delle Infrastrutture, dello stesso ministero dei Trasporti, per l’applicazione della sanzione dell’esclusione, fino a sei mesi, dalle gare per l’affidamento pubblico della fornitura di beni e servizi; - il ministero dello Sviluppo Economico per l’erogazione della sanzione dell’esclusione sino ad un anno dai benefici finanziari. L’autorità che istruiva il procedimento, poi, avrebbe dovuto inviare il rapporto con l’accertamento dell’illecito, anche agli organi di vigilanza del ministero del Lavoro, ai fini dell’adozione dei provvedimenti di competenza in materia previdenziale.
...e cosa prevede ora La nuova modifica consente ora, o meglio dal 13 luglio 2011, di svolgere l’intera procedura per il controllo degli illeciti e l’erogazione delle sanzioni amministrative da parte di una stessa ed unica Autorità, individuata nel ministro dei Trasporti. Al riguardo, vale la pena di ricordare che le sanzioni sono previste dal comma 14, dell’articolo 83-bis della citata Legge 133/2008 e successive modifiche, e che consistono “nell'esclusione fino a sei mesi dalla procedura per l'affidamento pubblico della fornitura di beni e servizi, nonché nella sanzione dell'esclusione per un periodo di un anno dai benefici fiscali, finanziari e previdenziali di ogni tipo previsti dalla legge”. Queste sanzioni si applicano ai seguenti due tipi di illeciti: a) al mancato rispetto, da parte dei committenti, del riconoscimento dei costi minimi di esercizio ai servizi di trasporti commissionati ai propri vettori (violazione 7, 8 e 9 dello stesso articolo 83-bis);
b) al ritardato pagamento, oltre il novantesimo giorno dalla data di emissione della fattura, dei corrispettivi relativi ai predetti servizi di autotrasporto di merci su strada.
La nuova modifica consente di svolgere l’intera procedura per il controllo degli illeciti e l’erogazione delle sanzioni amministrative da parte di un’unica Autorità, individuata nel ministro dei Trasporti
Le segnalazioni pervenute Durante la vigenza della vecchia procedura, con le diverse Autorità di controllo, sono pervenute alla Direzione generale per il trasporto stradale e l’intermodalità, a partire da gennaio 2010 (entrata in vigore del DM 16.9.2009), una dozzina circa di segnalazioni per illeciti di tipo a) - mancato rispetto dei costi minimi - e due sole segnalazioni per infrazioni di tipo b), cioè per pagamenti oltre il novantesimo giorno dall’emissione della fattura. Tra queste segnalazioni, già due - al momento in cui scriviamo - si sono concretizzate in sanzioni contro gli effettivi responsabili degli illeciti: i nominativi di queste imprese sono stati pubblicati sul sito dell’Agenzia delle Entrate, così come prevede la Legge 10/2011. Per le altre segnalazioni si attende ora la fase finale del procedimento, che dovrebbe essere, come sopra indicato, ben più snella e agevole che in precedenza. L’unica incertezza si riscontra, al momento, nella stessa disposizione che unifica le diverse Autorità. La disposizione aggiunge infatti che le modalità di attuazione della procedura di applicazione delle sanzioni saranno definite con “modalità individuate con decreto dello stesso ministro”. Decreto che – sino al momento di andare in stampa con questo numero della rivista – non è stato ancora emanato.• A.G.
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e Autorità competenti ad effettuare il controllo e ad irrogare le sanzioni previste dall’articolo 83 bis, in materia di mancato rispetto dei costi minimi per i servizi di autotrasporto merci e di grave ritardo nei tempi di pagamento, sono state unificate in un’unica Autorità, coincidente con il ministro dei Trasporti. È questo quanto previsto da una disposizione contenuta nella Legge 12 luglio 2011, n. 106, di conversione del Decreto Legge 70/2011, meglio noto come “Decreto sviluppo”. Questa modifica normativa risponde alla finalità – espressamente indicata nella stessa disposizione – di semplificare e razionalizzare il procedimento di applicazione delle sanzioni di cui al comma 14 dell’articolo 83-bis, della Legge 133/2008 e sue successive modifiche.•
COSTI CHILOMETRICI Elaborazione luglio 2011
COSTI CHILOMETRICI Costo chilometrico medio relativo al consumo di gasolio delle imprese di autotrasporto per conto terzi (luglio 2011) Fonte ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n base all’art. 7 sexies del Decreto Legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito dalla Legge 9 aprile 2009, n. 33, che ha novellato il comma 10 dell’art. 83 bis Legge 133/2008, spetta all’Osservatorio sulle attività di autotrasporto – istituito in seno alla Consulta generale per l’autotrasporto e la logistica - elaborare, sentite le organizzazioni associative delle imprese di autotrasporto e della committenza, gli indici di costo del carburante per chilometro e le relative quote di incidenza.
I
Tali dati devono tener conto delle diverse tipologie di veicoli e della percorrenza chilometrica. A tal fine si pubblicano, nelle tabelle che seguono, i valori dei costi chilometrici imputabili al consumo di gasolio delle imprese di autotrasporto per conto terzi, distinti sulla base di cinque tipologie di veicolo, e per diverse percorrenze chilometriche, tenuto anche conto delle proposte pervenute da associazioni di vettori e di committenti, nonché delle indicazioni contenute
negli studi elaborati da organismi operanti nel settore. Al riguardo, va evidenziato che il metodo di calcolo adottato è fondato su basi empiriche, e tiene conto dell’esigenza di dare tempestiva attuazione alle disposizioni legislative sopra richiamate, fermo restando che studi scientificamente più approfonditi potranno essere condotti dal predetto Osservatorio, al quale spettano le definitive determinazioni in ordine all’individuazione degli elementi in questione.
Si precisa, inoltre, che: a. i dati relativi al prezzo del gasolio sono riferiti all’ultima rilevazione disponibile (mese di luglio 2011) sul sito del ministero dello Sviluppo Economico; b. per i veicoli di massa complessiva pari o superiore alle 26 t, e per quelli di massa complessiva inferiore alle 26 t e superiore alle 7,5 t, i dati relativi al prezzo del gasolio sono stati depurati dell’IVA e dello sconto sull’accisa, pari a 19,786 euro/1.000 litri; c. per i veicoli di massa complessiva inferiore alle 7,5 t, i dati stessi sono stati depurati della sola IVA; d. non si è tenuto conto dell’incidenza, sul prezzo del carburante, della fonte di rifornimento dello stesso (impianti di distribuzione ordinari, o extra-rete);
TIR 141/2011
e. non sono stati elaborati i dati relativi alle percorrenze chilometriche al di sotto dei 51 chilometri, tenuto conto della marginalità dell’attività di autotrasporto per conto di terzi sulle brevissime percorrenze, che non veniva preso in considerazione neanche dalla disciplina tariffaria vigente prima del D.Lgs. 286/05.
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COSTI CHILOMETRICI Elaborazione luglio 2011
LUGLIO 2011 Consumo Prezzo medio medio di gasolio €/ l carburante (al netto di IVA Km/l e sconto accise)
Costo medio di carburante per Km di percorrenza €/Km
Lunghezza tratta Km
Quota % dei costi di esercizio rappresentata dai costi del carburante
Veicoli di massa complessiva comprensiva tra 11,5 t e 26 t Consumo Prezzo medio medio di gasolio €/ l carburante (al netto di IVA Km/l e sconto accise)
Costo medio di carburante per Km di percorrenza €/Km
Lunghezza tratta Km
Quota % dei costi di esercizio rappresentata dai costi del carburante
2,8
1,185
0,423
da 51 a 150 Km
23,6%
4
1,185
0,296
da 51 a 150 Km
17,3%
2,8
1,185
0,423
da 151 a 250 Km
25,3%
4
1,185
0,296
da 151 a 250 Km
19,8%
2,8
1,185
0,423
da 251 a 350 Km
28,2%
4
1,185
0,296
da 251 a 350 Km
22,8%
2,8
1,185
0,423
da 351 a 500 Km
35,2%
4
1,185
0,296
da 351 a 500 Km
25,8%
2,8
1,185
0,423
oltre 500 Km
37,8%
4
1,185
0,296
oltre 500 Km
28,5%
Veicoli di massa complessiva comprensiva tra 7,5 t e 11,5 t Consumo Prezzo medio medio di gasolio €/ l carburante (al netto di IVA Km/l e sconto accise)
Costo medio di carburante per Km di percorrenza €/Km
Lunghezza tratta Km
Quota % dei costi di esercizio rappresentata dai costi del carburante
Veicoli di massa complessiva comprensiva tra 3,5 t e 7,5 t Consumo Prezzo medio medio di gasolio €/ l carburante (al netto di IVA Km/l e sconto accise)
Costo medio di carburante per Km di percorrenza €/Km
Lunghezza tratta Km
Quota % dei costi di esercizio rappresentata dai costi del carburante
4,7
1,185
0,252
da 51 a 150 Km
15,3%
4,9
1,204
0,246
da 51 a 150 Km
15,3%
4,7
1,185
0,252
da 151 a 250 Km
18,5%
4,9
1,204
0,246
da 151 a 250 Km
18,4%
4,7
1,185
0,252
da 251 a 350 Km
21,0%
4,9
1,204
0,246
da 251 a 350 Km
22,4%
4,7
1,185
0,252
da 351 a 500 Km
21,4%
4,9
1,204
0,246
da 351 a 500 Km
22,7%
4,7
1,185
0,252
oltre 500 Km
25,4%
4,9
1,204
0,246
oltre 500 Km
24,0%
Veicoli di massa complessiva inferiore a 3,5 t Consumo Prezzo medio medio di gasolio €/ l carburante (al netto di IVA Km/l e sconto accise)
Costo medio di carburante per Km di percorrenza €/Km
Lunghezza tratta Km
Quota % dei costi di esercizio rappresentata dai costi del carburante
8,5
1,204
0,142
da 51 a 150 Km
9,4%
8,5
1,204
0,142
da 151 a 250 Km
11,9%
8,5
1,204
0,142
da 251 a 350 Km
13,5%
8,5
1,204
0,142
da 351 a 500 Km
14,3%
8,5
1,204
0,142
oltre 500 Km
15,7%
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TIR 141/2011
Veicoli di massa complessiva pari o superiore a 26 t
IN VIAGGIO CON I Nomadi
La strada INSIEME
Intervista con Beppe Carletti, fondatore dei Nomadi, una delle band più longeve della musica leggera italiana di Antonella Romano
li autori di “Io vagabondo” dichiarano di conoscere bene il mestiere dell’autotrasportatore e di ricevere spesso la simpatia dei camionisti. “Li incontriamo negli autogrill, ci chiedono foto e autografi – racconta il gruppo che in 40 anni ha realizzato oltre 100 concerti – e cantano “Io vagabondo che son io…”. Molto popolari tra il popolo dei camionisti, i Nomadi sono la band più longeva della musica leggera italiana.
G
Francesco Guccini con il quale insieme siamo stati “vincenti”. Penso che sia stata la collaborazione più sincera. Senza puntare al successo, siamo riusciti a fare musica per il piacere di farla. Grande cavallo di battaglia “Io vagabondo” la cantano tutti dai più grandi ai più piccoli. Come lo spiega? Ci sono delle canzoni che sono magiche. “Io vagabondo” ha delle parole semplicissime, è adatta in ogni momento del-
“ La notte chi viaggia siamo noi, i camionisti, la polizia e i ladri”
TIR 141/2011
Nascono nel 1963 da un’idea di Beppe Carletti e di Augusto Daolio e oggi possono vantare un vastissimo repertorio con oltre 50 album tra dischi registrati in studio e dal vivo. “Cuore vivo” è il loro ultimo album che, dopo una settimana dall’uscita, era già in vetta alle classifiche con brani anche inediti come “Toccami il cuore”. Tra un concerto e l’altro abbiamo incontrato Beppe Carletti.
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la giornata. Nei testi dei Nomadi non sono mai state usate delle parole alla moda, perché non è una nostra prerogativa. “Io vagabondo” ha ormai 40 anni, è stata incisa nel ’72, la cantano tutti, anche le nuove generazioni, ed io son contento. Ci sono dei cantanti che dicono: “Oh, mi chiedono sempre quella canzone!!!” Io invece sono felice quando ai concerti vogliono ascoltarla. Non so neanche quante volte l’avrò suonata nella mia vita. Cosa ricordate dei vostri È sempre un piacere, sopratesordi? tutto quando sai che anche alNoi non abbiamo mai cerca- tri la interpretano: vuol dire che to il successo, abbiamo sem- veramente hai fatto centro. pre fatto quello che ci piaceva. Da ragazzi nessuno cerVoi girate tantissimo cava la fama. l’Italia, le vostre piazze soRicordo che ci si divertiva, poi no sempre affollatissime. è arrivata finalmente l’occa- Qual è il segreto del vostro sione di fare un disco e l’ab- successo? biamo colta al volo. È andata Penso che non ci sia un sebene quasi subito: ci sono greto: se tu stai bene in mezstati una serie di incontri con zo a loro, lo recepiscono: quepersonaggi e con autori come sta è un po’ la nostra forza, la
nostra capacità di essere semplici, umili. Non abbiamo dentro di noi delle cose particolari, facciamo di un’arte una professione, questa è la nostra grande fortuna. Per i vostri spostamenti come viaggiate? In genere viaggiamo in macchina. Un nostro camionista viaggia con un Tir per portare i nostri strumenti e raggiungere la piazza del concerto prima di noi. Quando arriva lui può già assaporare l’atmosfera di festa, mentre noi arriviamo qualche ora prima di suonare. Di solito quando noi suoniamo, il nostro camionista dorme, in modo da poter affrontare meglio il viaggio verso un’altra piazza.
mionista è un mestiere difficile, merita rispetto perché è gente che mette in gioco la propria vita per arrivare in un posto. A volte, li vedi molto stanchi, costretti comunque ad arrivare a destinazione. Spesso fanno sorpassi per arrivare 5 minuti prima, ma bisogna capire che per loro quei 5 minuti spesso sono davvero importanti.
Ha un episodio particolare da raccontarci? Sono rimasto molto colpito una volta che ho ascoltato alla radio una donna camionista che parlava della vita difficile che vivono ogni giorno sulle strade. Era emiliana. Tra l’altro era una nostra assidua fan, ha parlato molto di noi e di come ci segue da Avete mai scritto una can- tanti anni. zone dedicata al viaggio? Nel nostro repertorio compoCosa vi aspettate dal fusto di 300 canzoni si parla turo? Avete ancora un soanche di viaggi. Abbiamo in- gno nel cassetto? ciso una canzone che si Io dico sempre che bisogna chiama “Le strade”, “Canzo- anche accontentarsi nella vine per un’ amica”, “Trovare ta, bisogna essere consapeDio” che è un viaggio nello voli delle proprie capacità e spazio, all’infinito alla ricerca delle proprie possibilità. di Dio e di noi. L’avevamo Noi abbiamo realizzato tanto. suonata in Piazza S. Pietro Il concerto con una grande davanti a Giovanni Paolo II. orchestra − che è il sogno di tanti − lo abbiamo fatto, abAvete mai incontrato dei biamo suonato davanti al camionisti? Papa, siamo stati in tante Certamente! La notte chi parti del mondo, senza penviaggia siamo noi, i camioni- sare di andare là per avere sti, la polizia e i ladri. successo o per vendere diQuando ci riconoscono ci fa schi. Direi che abbiamo avupiacere, ci salutano, ci chie- to parecchio dalla vita. dono un autografo, una foto- Abbiamo fatto di una passiografia da fare tutti insieme. ne una professione. Hanno sempre mostrato Da ragazzino sognavo di vigrande affetto nei nostri con- vere di musica e sono felice di fronti e sono contento. Il ca- aver realizzato il mio sogno.•
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