LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE PER L’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI
mensile n. 132 Novembre 2010
Eurocargo
Una storia lunga venti anni Autotrasporto
Fuori dalla crisi
Combinato
Novità per il Ferrobonus
Strumento per le imprese Il ruolo del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori e il bilancio delle iniziative sviluppate in questi ultimi anni per la crescita della categoria DCOOS3417 NAZ/278/2008
SOMMARIO n. 132 Novembre 2010
IL VIAGGIO PROSEGUE
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L’autotrasporto italiano prova a rendere operative le molte novità approvate negli ultimi mesi. Tra progetti strategici e aiuti al settore ecco come si tenta di uscire da un altro anno di crisi di Yari Selvetella
STRUMENTO PER LE IMPRESE
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Il ruolo del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori e il bilancio degli ultimi anni di attività di Raffaele Maria de Lipsis
PIÙ UNITI PIÙ COMPETITIVI
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L’assemblea annuale delle cooperative di trasporto di Legacoop esamina un settore alle prese con la crisi e con possibili vie d’uscita
SI LAVORA SUGLI INCENTIVI
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Un decreto modifica le modalità di erogazione del bonus per il combinato strada-rotaia di Michele Latorre
IL CONTAINER TORNA SUI MARI
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Il trasporto globale delle merci riprende quota nel primo semestre del 2010, dopo un precedente anno disastroso di Michele Latorre
EUROCARGO PROSSIMO VENTURO
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Nei suoi 19 anni di storia il medio di casa Iveco ha saputo evolversi costantemente posizionandosi a lungo ai vertici della categoria in Italia e in Europa di Ferdinando Tagliabue
PARITÀ TRA SUBORDINATI E DISTACCATI
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Nuovi chiarimenti del ministero del Lavoro sul distacco intracomunitario di manodopera di Fabrizio Serafini
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Scadenze e divieti di circolazione di Franco Massimelli
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Albo Europa
9 10
In viaggio con Fisco Logistica Normative Costi di esercizio
13 35 38 42 47
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TIR 132/2010
Editoriale
Mercedes-Benz è un marchio Daimler.
Una sostituzione che conviene Ricambi di Rotazione Originali Mercedes-Benz. /PO JNQPSUB DIF TJB VO NPUPSJOP EJ BWWJBNFOUP VO BMUFSOBUPSF P VO DBNCJP PHOJ DPNQPOFOUF VTBUP DIF OPJ QPTTJBNP SJHFOFSBSF QFSNFUUF EJ SJTQBSNJBSF J DPTUJ EJ QSPEV[JPOF EJ VOP OVPWP " UVUUP WBOUBHHJP EFJ OPTUSJ DMJFOUJ RVBOEP BDRVJTUBOP VO 3JDBNCJP EJ 3PUB[JPOF & RVFTUP NBOUFOFOEP MB RVBMJUh FMFWBUB F HBSBOUJUB EFJ 3JDBNCJ 0SJHJOBMJ .FSDFEFT #FO[ 6MUFSJPSJ JOGPSNB[JPOJ TPOP EJTQPOJCJMJ QSFTTP JM 4VP .FSDFEFT #FO[ 4FSWJDF P BMMB QBHJOB
www.mercedes-benz.it/ricambi-rotazione-truck
EDITORIALE In copertina: Alcune versioni dell’Eurocargo Iveco
LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE PER L’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI
mensile n. 132 Novembre 2010
Eurocargo
USCIRE DALLA CRISI
Una storia lunga venti anni
La rivista dell’autotrasporto Periodico del Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi
Autotrasporto
Fuori dalla crisi
Novità per il Ferrobonus
Strumento per le imprese Il ruolo del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori e il bilancio delle iniziative sviluppate in questi ultimi anni per la crescita della categoria DCOOS3417 NAZ/278/2008
entre il mondo si interroga sui tempi necessari per uscire da una delle più pesanti crisi economiche degli ultimi anni, l’autotrasporto italiano cerca di muovere i primi passi per affrontare alcuni nodi chiave che ne hanno rallentato la crescita negli scorsi anni e che hanno contribuito a peggiorarne la situazione durante quest’ultima crisi economica. Sul tavolo ci sono i provvedimenti inseriti nel piano della logistica, di cui si è discusso in queste ultime settimane in Parlamento, ma soprattutto le tante tematiche affrontate nel corso con gli ultimi provvedimenti normativi sull’autotrasporto: dalla riforma del codice della strada alle norme sul cabotaggio, ai costi minimi, agli accordi di settore, di cui si è cominciato a discutere in queste settimane a Milano.
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Ma su questo numero tracciamo anche un bilancio dell’attività del Comitato Centrale in questi ultimi anni: un bilancio che tiene conto anche del ruolo che l’organismo si è ritagliato all’interno del settore nell’ultimo triennio. Intanto si moltiplicano i momenti di confronto tra associazioni di categoria, imprese e rappresentanti delle istituzioni. Come la recente assemblea annuale di Legacoop Servizi, che ha affrontato alcuni dei temi caldi del momento alla presenza anche di una importante rappresentanza della committenza. Sul fronte degli incentivi, mentre si aspettano le novità relative all’ecobonus per agevolare anche per il 2010 il traffico marittimo, arrivano importanti novità per il trasporto ferroviario, con le modifiche al decreto sul Ferrobonus che dovrebbero allargare la platea dei beneficiari del provvedimento, così come chiesto dale associazioni di categoria dell’autotrasporto. Sul fronte dei produttori, da segnalare infine l’evoluzione dell’Eurocargo, presentata a metà ottobre: un nuovo stile per un veicolo che in 19 anni di storia ha saputo evolversi costantemente. Buona lettura a tutti. Fabio Montanaro
COMITATO SCIENTIFICO PRESIDENTE: Raffaele Maria de Lipsis COMPONENTI: Giorgio Colato, Giorgio Valletta, Giorgio Berruti, Giuseppina Della Pepa, Francesco Del Boca, Enrico Bossa, Alessandro Massarelli, Stefano Montiroli, Roberto Ciaccolini SEGRETARIO: Mario Allegrezza REALIZZAZIONE ARTI GRAFICHE BOCCIA Spa Via Tiberio Claudio Felice 7 84131 Salerno DIREZIONE-REDAZIONE 00198 ROMA Via Tevere 44 Tel. 06 85356494 - 06 68892416 (fax) redazione.tir@tin.it DIRETTORE RESPONSABILE Fabio Montanaro CAPO REDATTORE Massimo De Donato REDATTORE Yari Selvetella GRAFICA Arianna Giagoni FOTO Luciano Tramontano SEGRETERIA Milva Pistoni Hanno collaborato a questo numero Angelo Ciaravolo, Andrea Giuli, Michele Latorre, Alfonso Marroni, Franco Massimelli, Fabrizio Serafini, Ferdinando Tagliabue, Marco Tempestini PUBBLICITÀ Concessionaria per la pubblicita: Nuovi Periodici Milanesi s.r.l. Via Molise, 3 20085 Locate Triulzi (Milano) Tel 029048111 - Fax 02904811210 info@nuoviperiodicimilanesi.com www.nuoviperiodicimilanesi.com Paolo Cafieri - Pr Marketing & Advertising manager paolocafieri@nuoviperiodicimilanesi.com Caterina Tropea - Pr Marketing & Advertising supervisor caterinatropea@nuoviperiodicimilanesi.com Alessia Baietta - Pr Marketing & Advertising Office alessiabaietta@nuoviperiodicimilanesi.com Ugo Cisternino - Advertising ugocisternino@nuoviperiodicimilanesi.com STAMPA ARTI GRAFICHE BOCCIA Spa, Salerno EDITORE Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi Registrazione del Tribunale di Roma n° 547 del 18/11/98
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TIR 132/2010
Combinato
ANNO XII N° 132 - Novembre 2010
SCADENZE & DIVIETI NOVEMBRE/DICEMBRE 2010 SCADENZE 10 NOVEMBRE mercoledì MOD. 730 integrativo e MOD. 730-3 integrativo: consegna ai dipendenti.
29 DICEMBRE mercoledì REGOLARIZZO: (con sanzione di euro 21) dell’omessa presentazione del modello UNICO 2010.
IRPEF acconto dipendenti: le imprese dovranno trattenere il relativo importo dalle retribuzioni; il saldo della trattenuta ed il suo versamento potranno anche avvenire entro il mese di dicem16 NOVEMBRE martedì bre, con una lieve maggiorazione; RITENUTA D’ACCONTO: SISTRI: Il sistema va dotato dei versamento Irpef di ottobre; IVA: versamento mensile di dispositivi elettronici (chiavetta UBS e black box). ottobre e del terzo trimestre; VERSAMENTI: Inps per i lavo16 DICEMBRE giovedì ratori dipendenti e per i dirigenti d'azienda, nonchè Inps, a RITENUTA D’ACCONTO: vercarico dei committenti, per i samento Irpef di novembre e collaboratori coordinati e conti- dell’imposta sostitutiva sulla nuativi (ed assimilati) con la rivalutazione del TFR 2010; consegna dei relativi moduli, IVA: versamento mensile di tutti riguardanti i compensi per- novembre; cepiti in ottobre; VERSAMENTI: Inps per i lavoINPS ARTIGIANI: pagamento ratori dipendenti e per i diridel terzo trimestre sul minimale. genti d'azienda, nonchè Inps, INAIL: pagamento della quarta ed a carico dei committenti, per i ultima rata mensile in scadenza; collaboratori coordinati e contiUNICO 2010: pagamento del- nuativi (ed assimilati), con la l’ultima rata mensile in scadenza. consegna dei relativi moduli, tutti riguardanti i compensi 30 NOVEMBRE martedì percepiti in novembre; IRPEF, IRPEG/IRES ED IRAP: ICI: saldo 2010. pagamento del secondo anticipo 2010; 27 DICEMBRE lunedì INPS LAVORATORI AUTO- IVA: versamento, a titolo di NOMI: pagamento, mediante acconto, dell’IVA mensile di F24, del secondo acconto 2010 dicembre o del trimestre ottobre-dicembre. calcolato sui redditi 2009;
31 DICEMBRE venerdì ALBO AUTOTRASPORTATORI: ultimo giorno per versare il contributo all’Albo per conto terzi relativo all’anno 2011. Per i bollettini e il pagamento bisogna collegarsi al sito www.alboautotrasporto.it; 730 dipendenti integrativo: i Centri di Assistenza Fiscale (CAF) provvedono per l’invio telematico all’Agenzia delle Entrate; IRPEF acconto dipendenti: le imprese provvedono ad effettuare le eventuali trattenute integrative; INAIL: entro il 31 gennaio 2011, a determinate condizioni, può essere presentata istanza per la riduzione del tasso medio di tariffa; SISTRI: termina la contemporaneità dell’impiego del sistema cartaceo e MUD (Modello Unico di Dichiarazione Ambientale) con quello elettronico (chiavetta UBS e black box).
stata rilasciata per la prima volta la carta di circolazione nel 2006 o effettuata la revisione 2008 regolare. Tutti i veicoli per i quali venga accertata su strada la circolazione con la revisione scaduta dovranno essere sottoposti a visita e prova per l’accertamento dell’idoneità alla circolazione soltanto presso un Ufficio Provinciale del DTT, dal quale, in caso di esito favorevole, verrà restituita la carta di circolazione (e quindi, con esclusione delle officine private autorizzate, nei casi ammessi). È previsto che, in sede di revisione, sia controllata la regolarità dell’iscrizione all’Albo degli Autotrasportatori. CONAI Entro il 20 di ogni mese, le imprese che vi sono tenute debbono presentare la dichiarazione imballaggi relativa al mese precedente. Vi sono altri adempimenti in corso d’anno. INPS Le imprese con dipendenti debbono provvedere all’invio esclusivamente telematico dei modelli Uniemens e a richiedere i modelli Durc riguardanti le retribuzioni corrisposte nel mese precedente. Le rateizzazioni sono concesse senza il versamento di anticipi. Vi sono disposizioni economiche per il 2011.
DURC (Documento Unico Regolarità Contributiva) Copie molto recenti devono essere sempre tenute a bordo degli automezzi da trasporto per dimostrare, appunto, la regolarità contributiva del vettore alla committenza ed alle Forze di Polizia nei controlli su strada. TRIBUTI dei quali è stato omesso il pagamento alla scadenza. Per il ravvedimento breve, possono essere sanati entro 30 giorni, con i relativi interessi e sanzioni. È stata ammessa anche l’Irap. CRONOTACHIGRAFO E TACHIGRAFO (Regolamenti 3821/85, 2135/98, con i loro Allegati I e IB, e 561/06). È obbligatorio esibire, nei controlli su strada, la documentazione (dischi e/o Carte del Conducente contenenti le registrazioni) riguardante, oltre a quella in corso, le ultime 28 giornate di guida che la precedono. Dal 30/09/10 (Reg. UE n. 581 del 01/07/10), tali documenti vanno trasferiti (entro 90 giorni dalle unità di bordo ed entro 28 giorni dalle “carte” del conducente) su supporti informatici esterni e custoditi in azienda. Va anche esibito il
INOLTRE... REVISIONI 2010 In base alla vigente normativa, vi andranno mensilmente assoggettati i seguenti veicoli da trasporto merci, o ad uso speciale, con ptt: - superiore a 3,5 t (rev. annuale): gli autoveicoli, i rimorchi e i semirimorchi, non sottoposti a visita e prova (art. 75 del Codice della Strada) per l'accertamento dell'idoneità alla circolazione nel 2010, per i quali, nello stesso mese del 2009, risulti rilasciata per la prima volta la carta di circolazione o effettuata l'ultima revisione annuale regolare; - non superiore a 3,5 t: come revisione quadriennale, gli autoveicoli, i quadricicli a motore, i motocarri ed i rimorchi, immatricolati per la prima volta entro il 31/12/2006, o, come revisione biennale, i veicoli, appartenenti alle classi appena indicate, revisionati nell'anno 2008, con esclusione di quelli che sono stati sottoposti a visita e prova (art. 75 del C.d.S.) per l'accertamento dell'idoneità alla circolazione nel 2009, o nel 2010. Il mese di riferimento è quello in cui è
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ITALIA DIVIETI DI CIRCOLAZIONE 14 - 21 - 28 novembre domenica dalle 8 alle 22
23 dicembre giovedì dalle 16 alle 22
4 dicembre sabato dalle 16 alle 22
24 dicembre venerdì dalle 8 alle 22
5 - 12 - 19 - 26 dicembre domenica dalle 8 alle 22
25 dicembre sabato dalle 8 alle 22
8 dicembre mercoledì dalle 8 alle 22 Per i trasporti eccezionali vigono limitazioni al transito diurno lungo le autostrade A4, A21, A13, A27.
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AL 26/10/2010 modello in formato elettronico (Gazzetta Comunitaria L 330 del 16/12/09), attestante le assenze dei conducenti per malattia, ferie, congedo o recupero (o erano in disponibilità, eseguivano altri lavori o conducevano veicoli non sottoposti a controllo per tali regolamenti). I moduli vanno conservati in azienda e dagli autisti. I controlli sono estesi su strada e presso le aziende. Per il tachigrafo, il Regolamento UE n. 1266/2009 ha emanato nuove disposizioni. SICUREZZA SUL LAVORO Le nuove norme (n. 149 articoli e 38 allegati) del D.Lgs. n. 106 del 03/08/09 (Supplemento Ordinario alla G.U. n. 180 del 05/08/09 e ripubblicato in Suppl. Ord. alla G.U. 180 del 05/08/09) e della Circolare INAIL n. 43 del 25/08/09 riguardano il lavoro nero, l’orario di lavoro e la sicurezza, anche con riferimento alla subvezione. Fra le sanzioni, è prevista anche la sospensione dell’attività imprenditoriale (art. 14). Inoltre, dallo 01/08/10, occorre procedere alla valutazione dell’eventuale presenza dello stress da lavoro correlato. IMPRESE DI TRASPORTO È istituito un sistema di classificazione dei rischi in base al numero e alla gravità delle infrazioni commesse per le norme sulla circolazione regolata dai tachigrafi e sulla sicurezza del lavoro. CARTA DI QUALIFICAZIONE DEL CONDUCENTE (CQC) Per il trasporto merci dal 26/04/2010 e fino al 09/09/2014, nuove disposizioni ne prevedono il rilascio in base alla sola documentazione a tutti i titolari di patente di guida delle categorie C e CE alla data del 09/09/2009. Resta confermata l’obbligatorietà del suo possesso per la guida di tali categorie di veicoli e la sua validità quinquennale. Per il rinnovo, rimane necessario frequentare un corso di aggiornamento di 35 ore, suddiviso in periodi di almeno 7 ore, presso i soggetti autorizzati. NUOVO ORARIO DI LAVORO degli autisti dipendenti. Per il D.L.vo 19/11/07 n. 234, in G.U. 17/12/07 n. 292 e per la Direttiva 2002/15/CE, tale orario, entrato in vigore dal 01/01/08, è di 48 ore settimanali. Le annotazioni (P per la presenza giornaliera e con l’ovvia esclusione del riposo settimanale) vanno fatte mensilmente nel Libro Unico del Lavoro (LUL) entro il 16 del mese successivo in base alle registrazioni tachigrafiche; la tenuta è di competenza dei consulenti, delle associazioni e dei datori di lavoro debitamente autorizzati. Tali annotazioni possono essere differite di un mese. Sono previste sanzioni per la mancata istituzione, omessa tenuta e registrazione (anche per la tardività), omessa esibizione e conservazione del Libro Unico. Per la tutela della sicurezza dei lavoratori sono state rese più severe le regole della sua tenuta. È previsto un visto trimestrale con l’apposizione della firma digitale del responsabile e di una marca da bollo con data stampata. CITTADINI EXTRACOMUNITARI Potranno ottenere l’attestato del conducente dalla Direzione Provinciale del Lavoro più vicina alla residenza del richiedente anche in attesa, dimostrata, del rinnovo del permesso di soggiorno. AUTOTRASPORTO PER CONTO TERZI È stato prorogato al 04/12/2011 il termine
delle entrate, Poste italiane ecc.); la mancanza, in essi, di alcuni di tali dati rende obbligatoria una Scheda di trasporto integrativa. La SCHEDA deve essere emessa anche per i trasporti effettuati a seguito di contratti stipulati in forma orale, nel rispetto delle tariffe minime obbligatorie. Sostituiscono la scheda di trasporto tutti i documenti ufficiali previsti per legge e dalle norme comunitarie ed internazionali (ad esempio, la lettera di vettura internazionale Cmr, documenti doganali e di cabotaggio, il formulario per il trasporto dei rifiuti, ecc.). CONTRATTO DI TRASPORTO (L. 286/05) La normativa è stata aggiornata e parzialmente modificata. TRASPORTO RIFIUTI Il SISTRI, sistema elettronico integrato istituito per il controllo della loro tracciabilità, termina la fase sperimentale il 31/12/10 per tutte le imprese. Per l’uso, è indispensabile dotare il sistema dei dispositivi elettronici (chiavetta USB e black box) entro il 30/11/10. Nella fase transitoria, per verificarne il corretto funzionamento, è stato stabilito il contemporaneo impiego del sistema cartaceo e MUD (Modello Unico di Dichiarazione Ambientale), fino al 31/12/10. Dopo tale data devono essere impiegate soltanto le apparecchiature elettroniche.
EUROPA DIVIETI DI CIRCOLAZIONE NOVEMBRE 17 mercoledì CZ dalle 13 alle 22, SK dalle 00 alle 22; 20 sabato A dalle 15 alle 24, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24; 21 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 22 lunedì GB dalle 00 alle 07; 27 sabato A dalle 15 alle 24, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24; 28 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 29 lunedì GB dalle 00 alle 07; DICEMBRE 4 sabato A dalle 15 alle 24, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24; 5 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 6 lunedì GB dalle 00 alle 07; 8 mercoledì A dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24; 11 sabato A dalle 15 alle 24, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24; 12 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 13 lunedì GB dalle 00 alle 07; 18 sabato A dalle 15 alle 24, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24; 19 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 20 lunedì GB dalle 00 alle 07; 24 venerdì CZ dalle 13 alle 22, H dalle 22 alle 24; 25 sabato A dalle 00 alle 24, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, F dalle 00 alle 24,GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 24, PL dalle 08 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 26 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle dalle 00 alle 22, PL dalle 08 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 27 lunedì GB dalle 00 alle 24; 28 martedì GB dalle 00 alle 07; 31 venerdì F dalle 22 alle 24.
TRASPORTO MERCI IN AUTOSTRADA È stata recepita la direttiva 2006/38/CE sulla tassazione; gli importi dei pedaggi verranno decisi con successivi decreti del ministero dei Trasporti. NUOVO CODICE DELLA STRADA È già entrato in vigore, con i “chiarimenti” dell’apposita circolare congiunta dei ministeri dell’Interno e dei Trasporti. Fra l’altro, è prevista la modifica delle sanzioni; per i tempi di guida e di riposo, esse saranno proporzionali alla gravità delle infrazioni ed applicabili, in molti casi, anche alla committenza. CONTRAVVENZIONI (o SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE) Vanno pagate subito ai Verbalizzanti, anche mediante carte di credito, per evitare il fermo amministrativo immediato del veicolo oggetto del controllo (con spese di depositeria a carico del proprietario). Se l’interessato intende presentare successivamente ricorso, ne avvisa gli Agenti; in questo caso, la somma, leggermente maggiorata, viene incassata a titolo di deposito cauzionale. LAVORO NOTTURNO Per l’art. 7 del D.Lvo 234/07, nelle 24 ore, non possono essere superate le 10 ore, qualora 4 ore di lavoro consecutive vengano superate nella fascia oraria fra le 00,00 e le 07,00.
CABOTAGGIO È entrata in vigore la nuova disciplina comunitaria (Reg. 1072 del 21/10/09). FINANZIARIA 2010 Sono utilizzabili le somme stanziate per l’autotrasporto; esse saranno confermate anche per il 2011 ed integrate da nuove norme sui compensi, movimentazione dei pallets compresa. RIDUZIONE BOLLO AUTO Come per l’anno scorso, è stato finanziato il rimborso degli sconti (codice tributo 6829). ACCESSO ALLA PROFESSIONE È stata prorogata la vigente normativa al 04/12/2011 per l’adeguamento dei requisiti di capacità finanziaria e professionale per le imprese che esercitano l’autotrasporto esclusivamente con veicoli fino a 6 t e con portata utile fino 3,5 t. PATENTE DI GUIDA A determinate condizioni, è stata elevata a 68 anni la possibilità di guidare complessi di veicoli di peso lordo complessivo a pieno carico superiore a 20 t. AMBIENTE Sono in corso di emanazione “norme antinquinamento”. DEBITI DELLE PMI La sospensione è stata prorogata al 31/01/11. ASSUNZIONI Sono stati programmati incentivi per l’anno 2010. RICEVUTE DI CONTRAVVENZIONI, ECC. Vanno conservate per almeno 10 anni.
INOLTRE... ROMANIA Festività nazionali nel bimestre: 1, 25 e 26 dicembre. In tutta la rete stradale nazionale norme generali riguardano i veicoli superiori a 7,5 t; per i trasporti che superano i pesi e le dimensioni autorizzate, è vietata la circolazione dalle ore 06 alle ore 22 per i sabati, le domeniche e le feste nazionali. Esiste un calendario di divieti per strade, per tipi di veicoli e per la città di Bucarest con particolari norme ed orari. BULGARIA Festività nazionali nel bimestre: 1 novembre, 24, 25 e 26 dicembre. Non c’è un divieto generale per il traffico internazionale di domenica e nelle festività. Vi sono, comunque, diverse limitazioni locali per “veicoli” con pesi superiori a 15 t ed a 10 t In estate (dal 01/07 al 15/09), i limiti riguardano tutti i veicoli superiori a 3,5 t. Sono stabilite norme particolari per la città di Sofia. LITUANIA Festività nazionali nel bimestre: 1 novembre, 25 e 26 dicembre. PORTOGALLO Festività nazionali nel bimestre: 1 novembre, 1, 8 e 25 dicembre. Vi sono limitazioni che riguardano i veicoli superiori a 3,5 t, quando trasportano merci pericolose (trasporti internazionali ADR inclusi): - divieto di transito nel ponte “25 Aprile” sul fiume TAGO, ogni giorno, comprese le domeniche e le festività nazionali, dalle ore 05,00 alle ore 02,00 del giorno seguente; - per tutto l’anno, in molte gallerie, prima delle quali l’uscita obbligatoria dalle strade è segnalata a 1500 metri dalla bretella; - dalle ore 18,00 alle ore 21,00 dei venerdì, dei prefestivi, delle domeniche e delle
festività nazionali; - dalle ore 07,00 alle ore 10,00 dei lunedì (eccetto durante i mesi di luglio e agosto) nelle vie principali (elencate) di accesso dentro Lisbona e Porto. - Vi sono eccezioni e speciali autorizzazioni. - Esistono locali limitazioni orarie di traffico all’interno delle città di Lisbona e Porto. GRECIA Festività nel bimestre: novembre 7, 14, 21, 28 domenica dalle 15,00 alle 21,00; dicembre 5, 12, 19 domenica dalle 15 alle 21; 24 e 31 venerdì dalle 16 alle 21; 26 domenica dalle 15 alle 22. LUSSEMBURGO Festività nel bimestre: novembre 1 lunedì dalle 00,00 alle 21,45; 6, 13, 20, 27 sabato dalle 21,30 alle 24,00; 7, 14, 21, 28 domenica dalle 00,00 alle 21,45. dicembre 4, 11, 18 sabato dalle 21,30 alle 24; 24 e 31 venerdì dalle 21,30 alle 24; 25 sabato dalle 00,00 alle 24; 5, 12, 19, 26 domenica dalle 00,00 alle 21,45. BELGIO Festività nazionali nel bimestre: 1 e 11 novembre; 25 dicembre. DANIMARCA Festività nazionali nel bimestre: 24, 25, 26 dicembre. OLANDA Festività nazionali nel bimestre: 25 e 26 dicembre. BIELORUSSIA Festività nazionali nel bimestre: 7 novembre, 25 dicembre. Non si ha notizia di calendari di divieti di circolazione per CIPRO, ESTONIA, LETTONIA, MALTA. IN ALTRI STATI i divieti riguardano solo determinate zone o strade, oppure sono indicati con una specifica segnaletica stradale. 7
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entro il quale le imprese con veicoli superiori a 1,5 t, che non vi hanno ancora provveduto perché finora esenti, debbono dimostrare, alle Province territorialmente competenti, il possesso dell’onorabilità e delle capacità professionale e finanziaria; diversamente saranno cancellate dall’Albo. Chi vorrà ottenere il ruolo di preposto d’impresa dovrà frequentare un corso di 150 ore, salvo gli esenti. Il Regolamento n. 1071/2009/CE del 21/10/2009 detta nuove norme con applicazione dal 04/12/2011. SCHEDA DI TRASPORTO Devono esservi tutti i dati del vettore (obbligatoriamente identificato anche con il numero di iscrizione all’Albo degli Autotrasportatori), del committente, del caricatore, del proprietario della merce, della merce trasportata (con pesatura), spazi per eventuali dichiarazioni (compresa la tentata vendita, poi provata dalla documentazione successiva allo scarico), osservazioni varie, eventuali istruzioni e l’indicazione del luogo e data di compilazione e i dati del compilatore, con la sua firma. Essa deve accompagnare qualsiasi tipo di trasporto per conto terzi. Sostituiscono la SCHEDA i contratti di trasporto scritti, contenenti tutti i dati previsti per essa, con firma in data certa (Notai o pubblici ufficiali, Agenzie
SCADENZE & DIVIETI NOVEMBRE/DICEMBRE 2010 ALTRE NOTIZIE AUSTRIA: nella A 12 vige il divieto di transito festivo per 24 ore. Nella A12, dal Km. 6,35 al Km. 72, in entrambe le direzioni di marcia, è vietata, dal 1° luglio 2009, la circolazione degli autoveicoli e loro complessi con peso massimo totale superiore a 7,5 t per il trasporto di determinati carichi compresi in un apposito elenco. Tale divieto verrà esteso, dal 1° gennaio 2011, anche al tratto di A12 dal Km. 72 al Km. 90 (è opportuno informarsi localmente). Dal 1° gennaio 2010 sulle autostrade austriache è obbligatoria l’istallazione, sui veicoli di peso lordo massimo complessivo superiore a 3,5 t, dell’apparecchiatura GOBOX di proprietà della ASFINAG (a cui ci si può rivolgere per informazioni) per il calcolo del pedaggio combinato dei chilometri percorsi e della classe inquinante del veicolo. FRANCIA: per tutto l’anno, vi sono altre limitazioni per regioni, strade o sensi di marcia e particolari norme per il cabotaggio. GRAN BRETAGNA: è stata istituita la Low
Emission Zone (LEZ) per la circolazione a Londra. I giorni e gli orari dei divieti riguardano solo la viabilità ordinaria attorno a Londra e sobborghi, nelle aree amministrate dal Piano dei trasporti della Grande Londra. In tutto lo Stato verrà richiesto su strada un campione del carburante per controlli. SLOVACCHIA: i pedaggi vanno corrisposti con vignettes, anche annuali, in vendita sul posto, presso i valichi di frontiera, gli uffici postali e le stazioni di servizio. Dal 01/01/2010, su alcuni tratti autostradali, per i veicoli con p.l.c. superiore a 3,5 t, in sostituzione delle vignettes, andranno istallati gli apparecchi OBUs (acquistabili sul posto) che permetteranno al nuovo sistema satellitare di determinare la posizione e di calcolare l’eventuale pedaggio. È vietato il trasporto di merci pericolose dalle ore 18 alle ore 21 dei venerdì dei prefestivi e delle domeniche (è opportuno informarsi in loco).
PRINCIPALI DIVIETI QUOTIDIANI DI CIRCOLAZIONE NOTTURNA A dalle ore 22 alle ore 05, con esenzione dei veicoli e loro complessi (Ptt. superiore a 7,5 t) con contrassegno L. - In A12, dalle ore 20 alle ore 0,5, dal 1 novembre al 30 aprile, nel tratto Kufstein-Zirl, esclusi gli Euro 5 ed Euro 6 (con e senza rimorchio), per i quali il divieto inizierà, rispettivamente, il 31/10/2010 ed il 31/10/2014. CH dalle ore 22 alle ore 05. GB (per i veicoli con Ptt superiore a 18 t e per determinate strade): dal lunedì al venerdì dalle ore 21 alle ore 07 (sabato e domenica: dalle ore 13 del sabato alle ore 07 del lunedì). F per i veicoli superiori a 3,5 t e per determinate strade: dalle ore 22 alle ore 6 di tutti i giorni. NOTE A causa di possibili cambiamenti delle limitazioni alla circolazione stabilite dalle autorità locali, è sempre consigliabile informarsi adeguatamente prima della partenza. LEGENDA A = AUSTRIA; CH = SVIZZERA; D = GERMANIA; E = SPAGNA; F = FRANCIA; GB = INGHILTERRA; GR = GRECIA; CZ = REPUBBLICA CECA: autocarri superiori a 7,5 t e complessi superiori a 3,5 t; H = UNGHERIA: veicoli superiori a 7,5 t; PL = POLONIA: veicoli superiori a 12 t; SK = SLOVACCHIA: veicoli superiori a 7,5 t; SLO = SLOVENIA; RO = ROMANIA; BG = BULGARIA; LT = LITUANIA.
ALBO
L’evoluzione dell’autotrasporto Il ruolo del settore nell’evoluzione economica attuale e i possibili scenari di Giorgio Valletta
er tanti mesi ho cercato di coinvolgere i lettori più pazienti su argomenti di economia collegati in modo particolare alla attività di autotrasporto. Poi è sopravvenuta la crisi globale, e abbiamo cercato insieme una strada che potesse portarci abbastanza vicino alle cause ed alla spiegazione di alcuni effetti tipici delle congiunture economiche negative. Abbiamo convenuto sul fatto che la crisi purtroppo si realizza quando la maggior parte degli equilibri del mercato, costruiti nel lungo periodo di tempo, ed ai quali tutti gli imprenditori fanno ormai riferimento, vengono turbati e conseguentemente scossi e distrutti.
P
Domanda e offerta È così che saltano tutti i vecchi rapporti tra domanda e offerta, tra i prezzi dei vari beni ed infine nascono i dubbi fondamentali tra l’investire ed il non investire. Le situazioni ora descritte sono alla base delle economie del “dopo crisi” di quel periodo temporale in cui dopo il “ciclone”, gli allagamenti, si fa l’inventario dei danni e si prendono le decisioni per il futuro.
Dall’esame dell’inventario ci sarà chi ha perso poco e chi ha perso molto, ma purtroppo tutti hanno perduto in termini di reddito, di salario ed, in una parola, in termini di potere d’acquisto e di tenore di vita. È in questi momenti che si evidenziamo le linee portanti della scienza economica che si manifestano come una serie di regole legate da una logica ferrea che ha come risultato finale quello di aiutare l’homo economicus a recuperare in fretta le vecchie posizioni di vantaggio, “succeda quello che succeda”. Non c’è Vangelo che tenga, non vi sono principi religiosi o etici che possano mitigare il rigore scientifico del rapporto causa-effetto, altrimenti si perde. A questo punto però non v’è chi non veda che un mondo costruito su simili principi sarebbe la brutta copia di quello in cui vorremmo vivere. Sarebbe un tipo di mercato in cui i bond danno la ricchezza; i derivati sostengono la finanza con la complicità dei peggiori banchieri; la committenza strozza i trasportatori marginali. Eppure questo tipo di mercato sembra quasi di conoscerlo.
Leggi di mercato Ed ecco che non si può fare a meno di infilare un po’ di umanità tra i dogmi economici per poter ottenere una realtà che ubbidisca alle leggi del mercato ma che non si dimentichi che il fine dell’uomo non è solo l’arricchimento o il benessere a tutti i costi. Certo che anche il mondo del lavoro deve prendere atto che i tempi purtroppo, per ora, sono cambiati, che ormai esiste la globalizzazione e con essa anche la delocalizzazione.
Se si dovessero applicare alla lettera le regole della scienza economica, per molti Paesi le prospettive di ripresa sarebbero quasi mille. Ma come oggi si usa dire anche queste prospettive vanno contestualizzate e lo stesso concetto di “ripresa, di benessere, di progresso sostenibile”, debbono essere ridisegnati e consegnati alle nuove generazioni perché se ne possono servire per la costruzione di una società migliore. Ma ancora c’è troppa gente che si chiede se la crisi è veramente finita. Basta comunque il fatto che l’autotrasporto genera servizi di carattere complementare ed è comunque al servizio del tipo di economia che sosterrà i nuovi mercati, e non potendo compiere scelte decisive non potrà nemmeno sentirsi colpevole se poi tutto rimarrà come prima.•
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L’autotrasporto genera servizi di carattere complementare ed è comunque al servizio del tipo di economia che sosterrà i nuovi mercati
EUROPA
Eurovignetta: così l’Europa tassa i camion Il Consiglio dei ministri dei Trasporti del 15 ottobre ha raggiunto la posizione comune, in prima lettura, sulla proposta di direttiva legata all’internalizzazione dei costi esterni di Alfonso Marroni
U
n argomento delicato che ha visto una maggioranza di Delegazioni nazionali votare a favore della ultima soluzione di compromesso presentata dalla Presidenza belga. Hanno votato contro Italia e Spagna con l’astensione della Olanda e dell’Irlanda e la riserva per la presentazione della posizione definitiva da parte del Portogallo che la presenterà al momento del voto sulla posizione comune finale del Consiglio. “Non possiamo approvare la Direttiva così come scritta” ha sottolineato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli durante il suo intervento prima della votazione, aggiungendo una serie di considerazioni e richieste di modifica. D’altro canto il continuo e metodico allarme sulla situazione ambientale di tutto il pianeta non poteva passare inascoltato. A ciò va aggiunto che i grandi e piccoli Paesi centrali sono anche Paesi di attraversamento e che inoltre registrano elevati percorsi di cabotaggio da parte di autotrasportatori non residenti. Per questi Paesi un maggiore gettito derivante dai trasporti stradali non può che essere benvenuto.
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Continua evoluzione
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La proposta, ufficializzata dalla Commissione europea oltre due anni fa, è stata rielaborata e modificata profondamente, sicuramente alleggerendo il suo impatto nel comparto del trasporto stradale. Rimangono inalterati alcuni aspetti critici che investono sia la metodologia di calcolo dei costi esterni considerati, sia il fatto che non si sia voluto tenere in considerazione la differenza che esiste tra Paesi centrali e periferici. Peggio ancora, che non si sia valutata la differenza tra Paesi
che si trovano al centro dell’Europa e quelli che per arrivarci devono attraversare catene montuose. Questo attraversamento comporterà ulteriori costi aggiuntivi per un meccanismo di aumento dei pedaggi medi. Va aggiunto che mancano, nei percorsi alpini di connessione con la UE, valide ed efficienti alternative ferroviarie. Non a caso il Commissario ai Trasporti sig. Seem Kallas ha dichiarato: “non possiamo essere soddisfatti o insoddisfatti trattandosi di un compromesso”. La proposta così come definita dovrà ora passare all’esame del Parlamento Europeo in seconda lettura. La posizione dei parlamentari europei è molto determinata nel contenere il trasporto stradale e nel promuovere quello ferroviario. La definizione dell’iter è previsto, a condizione che il PE non presenti emendamenti tali da renderne difficile l’accettazione da parte di Commissione e Consiglio, entro il primo trimestre dell’anno prossimo. Salvo che il Relatore del Parlamento non tenti un accordo preventivo con il Consiglio.
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esentare i veicoli con peso massimo ammesso fino a 12 t; Tutte le autostrade saranno assoggettate (pari a circa 30.000 km), non solo quindi gli assi rientranti nelle Reti Transeuropee; I costi esterni considerati si riferiscono alle sole emissioni di gas e rumore; La congestione viene considerata un costo interno e verrà valutata solo con una modulazione in aumento del 175% del pedaggio medio per un periodo massimo di 5 ore. Gli Stati membri ne determineranno l’allocazione nel corso della giornata. Va sottolineato che Francia, Slovenia, Slovacchia e Lettonia avevano sostenuto il 300% e che Francia e Germania avevano sostenuto 6 ore; Saranno esclusi i veicoli Euro 5 fino alla fine del 2013 e gli Euro 6 fino alla fine del 2017; Nessun accenno definito sulla allocazione degli introiti inizialmente previsti solo per il comparto trasporti. Una semplice raccomandazione agli Stati membri a destinare i proventi al comparto trasporti.
Spetterà ai singoli Stati membri dunque la decisione finale. È difficile un calcolo preventivo dei costi fino a che non saranno definiti i metodi di calcolo. Lo studio su alcuni corridoi di traffico, che ha costituito la base per la proposta redatta dalla Commissione UE, prevede cinque corridoi, dei quali due interessano il nostro Paese: Milano/Lubecca e Catania/Holyead. L’aumento in generale, se si considera una media di pedag-
I costi esterni Il concetto che sta alla base della proposta è che chi usa ed inquina deve pagare. In altri termini, i costi prodotti dall’autotrasporto considerati esterni, cioè lasciati a carico dell’intera collettività, devono essere per contro pagati dallo stesso autotrasporto. È stata studiata una metodologia di calcolo per la valutazione dei costi di emissioni sonore e da gas da ribaltare su chi li produce. Si tratta di una Direttiva “volontaristica”. Rimane dunque delegata all’autonomia degli Stati membri adottare o meno tale direttiva. Un sintetico riepilogo dei punti di maggiore rilevanza si impone: • gli Stati membri potranno
I NUMERI DEL CABOTAGGIO Secondo le ultime rilevazioni di Eurostat, il cabotaggio passivo quello cioè che penetra nei singoli Paesi) si attesta sul 1,5% del totale del volume trasportato in traffico nazionale nei singoli Paesi. Le punte sono registrate in Francia con il 3% e nei Paesi dove il cabotaggio è libero da sempre come in Olanda (6,5%), Belgio (7,7%) ed in Lussemburgo, dove il cabotaggio è superiore al trasportato interno. In Italia il cabotaggio passivo rappresenta lo 0,6% del trasportato nazionale mentre l’attivo, quello cioè effettuato negli altri Paesi, si attesta sul 6% del trasportato internazionale dell’autotrasporto italiano. In Francia l’autotrasporto italiano si pone al 6° posto nel cabotaggio effettuato in quel Paese. Va rilevato che tra il 2004 ed il 2007 (ultime rilevazioni) il cabotaggio passivo in Italia è aumentato del 10,9%. Si tratta evidentemente di operazioni di cabotaggio prevalentemente effettuate nel Nord Est ed in particolare in Friuli Venezia Giulia dove massiccia è l’attività dei trasportatori, in particolare Sloveni.
NOTIZIE UE Pedaggi specifici sono richiesti per ogni attraversamento dei seguenti ponti: Segnaliamo solo l’importo per un singolo passaggio per un veicolo di peso uguale o superiore a 12t con 4 o più assi: Giurgiu-Ruse E70/E85 (confine Romania/Bulgaria) 37 euro Giurgeni-Vadu Oii (sulla E 60) 47 RON Fetesti Cernavoda (sulla N3A e N22C) 68 RON La vignetta può essere acquistata presso gli uffici delVignette in Romania l’amministrazione delle strade, gli uffici postali; È già operativa la “Ro-vignette” che prevede il paga- le stazioni di servizio ai punti di ingresso nel Paese. mento di una cifra variabile a seconda del peso del La mancanza della vignetta viene sanzionata con amveicolo o della combinazione secondo il seguente menda che va da 535 a 2.320 euro. schema (in euro): Esami antidroga in Belgio
È entrata in vigore la norma sul test salivare in materia di droghe. La norma prevede tre interventi su strada: • verifica di segni esteriori • esame della saliva • analisi della saliva ( questo provvedimento entrerà in vigore successivamente. È in corso una grande campagna di sensibilizzazione.
gio in Europa variante da 15 a 25 euro cents/km, si attesta sull’ordine del 25-30% con punte più elevate nei traffici transalpini per un complesso meccanismo di superpedaggio. Nelle due tratte italiane considerate per l’attraversamento alpino è considerato un costo supplementare di 5 euro/cents/km. L’orario del viaggio rappresenterà a questo punto una discriminante molto importante per l’impatto che avrà la modulazione dell’attuale pedaggio medio (+ 175%).
DURATA 1 GIORNO 7 GIORNI 1 MESE 3 MESI 1 ANNO
DA 3,5 a 7,5 t 4 20 52 120 320
ci, non tenendo in alcun conto le altre modalità di trasporto, che sono anch’esse causa di emissioni. Basti considerare i consumi derivanti dalla produzione di energia elettrica nel caso delle ferrovie, nonché il rumore prodotto dai treni merci nell’attraversamento delle città, o i consumi di cherosene nel caso dell’aereo. Va ulteriormente sottolineato che la congestione, pur essendo stata stralciata dai costi da internalizzare, rimane comunque un costo supplementare. Questo costo aggiuntivo, che in caso di viaggio effettuato durante 5 ore, la cui ubicazione nell’arco della giornata verrà definita dai
> 7,5 a < 12 t 7 35 91 210 560
> 12 t tre assi 9 45 117 270 720
singoli Stati se non dai singoli gestori, sarà del 175% del pedaggio medio vigente. Orbene, anche della congestione viene ritenuto responsabile il solo trasporto di merci nonostante che i veicoli trasporto merci, rappresentino meno del 15% di tutto il circolante. Anche considerando un fattore di conversione, tenuto conto della lunghezza delle combinazioni, di 1 a 2, i veicoli trasporto merci rappresentano meno del 30% di tutto il circolante. Bene il 30%, che dovrà pagare anche per la congestione creata dagli altri utenti della strada come autobus, autocaravan, suv e vetture di varia dimensione.
> 12 t oltre 4 assi 11 55 143 374 1.210
Le tasse dell’autotrasporto Né è stato valutato quanto l’autotrasporto già versa come tassazione (accise, IVA, tasse automobilistiche, pedaggi). Uno studio di Prometeia del 2007 calcola in circa 9,6 miliardi di euro le accise sul gasolio consumato dai veicoli trasporto merci. A proposito dei pedaggi, va aggiunto che le Concessionarie autostradali effettuano ingenti investimenti nel contenimento del rumore prodotto da traffico, finanziati dai pedaggi. Il che significa che una quota rilevante del costo collegato alle emissioni sonore è già pagata dai trasportatori.•
Le altre modalità
La sicurezza stradale nella Ue Si sono svolte il 14 e 15 ottobre le giornate europee sulla sicurezza stradale. Dal 2001 al 2010 il numero delle vittime si è ridotto del 44%. Risultati migliori sono stati ottenuti in Portogallo, Estonia, Lettonia, Lituania, Spagna e Francia. Ciononostante, nel 2009 più di 35.000 persone sono morte sulle strade d’Europa. Per ogni morto, secondo le stime, ci sono 4 invalidi permanenti, 10 feriti gravi e 10 leggeri. Secondo la banca dati CARE della Commissione europea DG trasporti, nel totale degli incidenti i veicoli pesanti hanno rappresentato il 7,29%, di cui il 2,80% all’interno delle aree urbane ed il 10,55% al di fuori. Le ultime rilevazioni relative al 2005 evidenziano per l’Italia il 5,7% morti per milione di abitanti dovuti ad incidenti che hanno coinvolto veicoli pesanti ed autobus (Ue 11,5). Per quanto concerne le strade interessate dalla incidentalità, in Italia il 39% avviene in autostrada (14 Paesi Ue 16%), ed il 39% in strade extraurbane (Ue 63%), mentre all’interno dei centri abitati la percentuale per l’Italia è 22% contro il 19% della Ue.
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Va altresì sottolineato che l’aumento dei costi del trasporto stradale comporterà, secondo lo studio, una diminuzione di tale modalità di trasporto dello 0,7%. A ciò corrisponderà un aumento del volume di merci trasportato per ferrovia dell’1,8%. Un risultato certamente insoddisfacente e non rilevante, considerato il sacrificio richiesto. Sacrificio che, bisogna sottolineare, andrà ad incidere sul costo del prodotto. Quello che maggiormente deve far riflettere è comunque il fatto che si sia volutamente considerato e con molta determinazione il solo trasporto stradale di mer-
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IN VIAGGIO CON di Antonella Romano
Max Gazzé Intervista con il cantautore romano, attualmente impegnato nel musical “Jesus Christ Superstar” di scena al teatro Sistina di Roma
on solo cantautore. Max Gazzè, 43 anni, autore di brani di successo sempre in vetta alle hit, ha debuttato, nei panni di Erode, nel musical “Jesus Christ Superstar” in scena fino al 14 novembre al Teatro Sistina di Roma, dove l’abbiamo intervistato. Con grande simpatia e disponibilità ci ha parlato di viaggi, musica, canzoni e del suo rapporto con la gente. Il musicista romano vanta molti successi come “Vento d’estate” (canzone vincitrice nel 1998 di Un disco per l’estate), “Una musica può fare” (presentata nel 1999 al Festival di Sanremo), “Il timido ubriaco”, “Il solito sesso” e “Mentre dormi” - tratto dal suo ultimo album - che è uno dei brani più trasmessi nelle radio italiane, colonna sonora del film “Basilicata coast to co-
N
ast”. Nei suoi lavori, la ricerca di soluzioni musicali innovative si sposa a una ricerca sui testi sempre molto originale, ma anche godibile e allegra: insomma un compagno ideale di viaggio. Max come stai vivendo questa esperienza teatrale? Ho recitato a teatro in passato, quest’opera rock mi piace moltissimo perché si esprime attraverso il musical. È la prima volta che mi capita di interpretare un ruolo cantando, è un connubio ed un esperienza interessante. Sarai presente solo al Sistina o anche in altri teatri? Sarò presente solo a Roma. Mi dispiace non essere presente negli altri teatri perché ho impegni con la musica, ma da qualche altra parte entro quest’anno o l’anno prossimo cercherò di esser-
Che rapporto cerchi di ci, per ora mi godo e mi gucostruire con i luoghi in cui sto la tappa romana. ti trovi e, attraverso questi, Un mestiere il tuo che ti con le persone che ascolporta spesso in giro per il tano le tue canzoni? mondo, qual è il tuo rappor- A me piace molto carpire i sapori, gli odori e le condizioni to con il viaggio? Io viaggio sempre, ormai è dei luoghi che vedo, per quediventata la mia seconda ca- sto che ogni volta che vado a sa la strada. In genere viag- fare una tournée arrivo un po’ gio in macchina piuttosto prima per capire in che luogo che in aereo dove non ho la mi trovo, cerco sempre di percezione del viaggio, mi aprire le porte della perceziosento una specie di paziente ne. In genere cerco di veicolachiuso dentro un tubo di me- re dei significati attraverso la tallo e scaricato a destina- musica, attraverso le parole, zione. Mi piace viaggiare so- senza dover utilizzare il paraprattutto in treno e con un metro analitico del cervello grande furgone insieme ai che interpreta ma è anche un ragazzi della band. ostacolo alle percezioni di ciò che arriva diritto al cuore. Durante i tuoi spostaChe musica ascolti menmenti incontri spesso dei camionisti: ti sei mai intrat- tre sei in viaggio per una tenuto a chiacchierare con tournée? Mi piace molto ascoltare i loro? Li incontro tutti i giorni, mi suoni. La musica spesso concapita di prendere un caffè diziona il tuo stato d’animo, è con loro, si chiacchiera, si inevitabile. Mi piace ascoltare mangia insieme, essendo i suoni naturali, a volte consiun personaggio pubblico la dero ciò che ascolto. Anche gente mi riconosce ovunque in questo momento mentre vada e a me piace fermarmi stiamo qui a parlare c’è il suoa chiacchierare con tutti. no del vento, il suono del semaforo. Tutta la mistura di Max hai mai scritto un suoni è una sinfonia, quindi brano che parla in partico- riesco ad identificare tutto ciò lare del viaggio? che interpreto come sinfonia Tutte le canzoni sono in di frequenze che si traducono qualche modo dei viaggi sia in suoni, colori, immagini, mentali che fisici. In realtà pensieri. Anche il pensiero ha non ho mai scritto canzoni una sua frequenza e quindi sul viaggio in particolare. non voglio disturbarlo. Mi piaSpesso le ispirazioni sono la ce il silenzio proprio perché conseguenza di un episodio nel silenzio ascolto ciò che nalegato ad una dislocazione. turalmente emerge da esso.•
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La locandina dello spettacolo “Jesus Christ Superstar” in scena a Roma al teatro Sistina dal 19 ottobre al 14 novembre
I PROGETTI STRATEGICI
Il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, Bartolomeo Giachino
IL VIAGGIO PROSEGUE L’autotrasporto italiano prova a rendere operative le molte novità approvate negli ultimi mesi. Tra progetti strategici e aiuti al settore ecco come si tenta di uscire da un altro anno di crisi di Yari Selvetella
Fin qui l’anno sembrerebbe buono”. È ottimista il sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino, nel delineare un bilancio dei risultati ottenuti in questi mesi. “L’accordo con l’autotrasporto – prosegue Giachino – non solo ha evitato il blocco dei tir, ma ha ottenuto la firma per la pace sociale sino alla fine del 2011. A fine luglio siamo riusciti a fare approvare il nuovo Codice della Strada con norme importanti sulla sicurezza stradale anche per il trasporto merci, ai primi di agosto la Legge 127 che da risposte importanti sui tempi di attesa al carico e allo scarico, sulla gestione dei pancali, sugli accordi di settore. Poi il voto pressoché unanime del Parlamento sull’importanza strategica per il futuro del Paese della Torino-Lione come parte del Corridoio 5 che collegherà Lisbona a Kiev. Sono felice di aver dato il mio apporto perché tutte le forze politiche votassero le 5 mozioni a favore della TAV-Torino-Lione”. Grande importanza, intanto, alla strategia, con l’avvio della revisione del Piano nazionale della logistica, le cui linee guida sono state presentate in Commissione trasporti alla Camera. Per quanto riguarda l’accordo tra associazioni di categoria e governo, alcune norme sono già diventate operative. Tra le norme entrate in vigore vanno ricordate quella relativa al pagamento a sessanta giorni, la corresponsabilità rispetto la mancata compilazione della scheda di trasporto e di tutta la filiera riguardo al pagamento del corrispettivo del trasporto, l’esclusione dell’obbligo alla restituzione degli imballaggi e, se riconsegnati, il diritto ad essere ricompensati. Un tema particolarmente sentito dagli autotrasportatori è quello dei tempi di carico e scarico: se ne sta occupando l’Osservatorio sui costi recentemente istituito presso la Consulta generale dell’autotrasporto e della logistica, mentre bisogne-
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rà aspettare fino al giugno 2011 per dare attuazione a un altro argomento chiave del confronto, non solo tra istituzioni e autotrasporto, ma anche rispetto alla committenza, ossia i costi minimi di sicurezza in mancanza di accordi collettivi di settore.
L’Europa e i tempi di pagamento La questione dei tempi di pagamento non riguarda solo gli autotrasportatori italiani e, anzi, da Bruxelles arrivano segnali che rafforzano le decisioni prese nel nostro paese. Il Parlamento europeo ha infatti approvato la proposta di Direttiva sulla regolamentazione dei ritardi nei pagamenti, adottando una serie di emendamenti concordati con il
pubblici di assistenza sanitaria ed in altri casi tassativi. In caso di mancato pagamento, saranno dovuti interessi legali di mora pari al tasso di riferimento più almeno 8 punti percentuali. Preoccupa invece, l’aumento del 200% dei pedaggi per gli autotrasportatori, stabilito dalla direttiva europea Eurovignette con l’opposizione del Governo italiano. Gli aumenti dovrebbero scattare in caso di transiti all'interno della fascia oraria di intenso traffico (non ancora identificata ma non più ampia di 5 ore), per la cosiddetta internalizzazione dei costi esterni del trasporto: uso delle infrastrutture, congestione stradale, inquinamento acustico. Esentati i veicoli Euro 5 ed Euro 6.
Consiglio dei ministri. La direttiva prevede che in caso di mancanza dei termini di pagamento nel contratto, il termine è fissato in 30 giorni decorrenti dal ricevimento fattura o ricevimento delle merci o data di prestazione di servizi. Dopodiché scattano gli interessi di mora oltre a un importo fisso di € 40 ed ogni restante costo di recupero che ecceda tale cifra. Termini rigorosi anche per le pubbliche amministrazioni: n 30 giorni di calendario. Gli Stati membri possono prorogare tale termine fino ad un massimo di 60 giorni per gli Enti
Sbloccati i rimborsi Euro 5 Già alla prossima scadenza del 16 novembre, sul modello F24, utilizzando il codice tributo 6822, sarà possibile inserire il saldo dell’incentivo all’acquisto di veicoli euro 5. Inizialmente lo stanziamento previsto era stato di 70 milioni. Le domande presentante sono state tredicimila, quindi un numero superiore alle attese. Le risorse dunque non sarebbero bastate per soddisfare tutte le richieste. A quel punto si sarebbe dovuto ridurre il contributo previsto per ciascun operatore oppure cercare altre risorse economiche per poter distribuire a tutti gli aventi diritto l’importo previsto. Il Governo è riuscito a recuperare per la categoria altri 38 milioni di euro: di questi 13 sono stati utilizzati per il saldo degli euro 5, a tutti coloro che hanno avuto la domanda accolta. Gli altri fondi, invece, sono stati utilizzati per il contributo al combinato strada rotaia, il cosiddetto ferrobonus, la cui applicazione avverrà a partire dal 15 ottobre. L'autotrasportatore che con-
La tua patente su pc e telefonino Siglato un protocollo tra i ministri Matteoli e Brunetta. Scadenze e avvisi sempre disponibili
Ora non potremo più utilizzare la più classica delle scuse: non lo sapevo. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, e il ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, hanno infatti firmato un Protocollo d'Intesa che permetterà, dall'inizio di novembre, all’esercito dei cittadini italiani patentati (45 milioni) di ricevere sul proprio computer o sul telefonino e ancora tramite Pec (Posta elettronica certificata) informazioni o avvisi relativi alla scadenza della patente, all'aggiornamento sui punti persi e su quelli guada-
Verso il Testo Unico Un altro percorso importante avviato nel mese di ottobre riguarda il processo di semplificazione normativa avviato dalla Consulta Generale per l'Autotrasporto e la Logistica sulle norme – più di un migliaio, sparpagliate in moltissime leggi che regolano il trasporto stradale delle merci. Un corpus ipertrofico i cui effetti negativi sono evidenti: difficoltà non solo ad applicare la legge, ma anche a farla applicare, a tutto beneficio di chi cerca nelle lacune o nelle contraddizioni normative una scorciatoia per non rispettare le regole. La Consulta ha dunque istituito una commissione, il cui obbiettivo è quello di produrre un Testo Unico sull’autotrasporto. È stata dunque deliberata la formazione di un Comitato che è formato da esperti, dirigenti ministeriali e rap-
gnati, sulle scadenze per la revisione del proprio veicolo. Tutte queste informazioni potranno essere ottenuto con l’iscrizione al portale della Pubblica Amministrazione www.vivifacile.it. Un nuovo contenitore che renderà accessibile ai cittadini i servizi di tutta la pubblica amministrazione 365 giorni l'anno, 24 ore al giorno. "La sigla del Protocollo con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – ha dichiarato il ministro Brunetta in una conferenza stampa tenuta insieme a Matteoli – è l'inizio di un programma che riguarderà anche le pagelle scolastiche, le tasse, le visite mediche, la giustizia. Iniziamo la collaborazione con il dicastero del ministro
presentanti dei vettori che, a titolo gratuito, nei prossimi quattro mesi, dovranno elaborare "proposte per la semplificazione e l'armonizzazione della normativa in materia d'autotrasporto, previa ricognizione delle disposizioni legislative e regolamentari vigenti".
Nel segno della sicurezza Prosegue intanto l’impegno del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli nelle iniziative di sensibilizzazione sul tema della sicurezza stradale. Il ministro ha partecipato, a Roma, alla presentazione della Carta europea della sicurezza stradale. La cerimonia è stata organizzata da 'European Road Safety Charter Team', struttura della Commissione europea, in collaborazione con la Direzione generale per la sicurezza stradale del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La Carta europea della sicurezza stradale è stata sottoscritta da circa 1700 organizzazioni delFirmato un protocollo tra ministeri competenti le quali 250 itae forze dell’Ordine liane, con l’obiettivo da parte delLe zone di confine sono naturalmente le più esposte alla sfida della competitività con gli la Commissione operatori stranieri, ma spesso negli ultimi anni l’ordinaria concorrenza ha dovuto fare i europea e del conti con il mancato rispetto del mercato e della sicurezza. Recentemente le associaziogoverno italiano ni di categoria hanno denunciato che nel Friuli-Venezia Giulia, una delle regioni più espodi intraprendere ste al passaggio dei tir provenienti dall’Europa orientale, le imprese di autotrasporto soazioni concrete no diminuite del 20,84% (contro una media italiana del 13,83%). Per fare fronte a queper ridurre le vitsta situazione e intensificare i controlli è stato firmato nelle scorse settimane a Trieste un time degli inciprotocollo d’intesa tra Prefetture, forze dell’Ordine e uffici del ministero del Lavoro e dei denti stradali ed Trasporti. “Arriviamo a questo ulteriore salto di qualità – spiega il sottosegretario ai Traoffrire ai firmatari sporti Bartolomeo Giachino –, che ci sarà molto utile per garantire maggiore sicurezza e il riconoscimento maggiore regolarità al mercato italiano dei trasporti difendendo le nostre aziende regoeuropeo per le lari dalla concorrenza sleale di questi anni”. Un nuovo Daily Iveco, attrezzato con appaazioni di sicurezrecchiature per le verifiche amministrative, supporterà le attività di controllo. Prossimaza stradale che mente il veicolo sarà utilizzato anche nei porti e negli interporti al fianco dei Cmr. vorranno intraprendere.
Accordo sui controlli in Friuli
Matteoli, agevolando la vita dei cittadini nel mondo che ruota intorno ai trasporti e in particolare i servizi forniti dalla Motorizzazione Civile". Computer, dunque, sempre più protagonista e gli autotrasportatori sono già da tempo avviati a questa consuetudine. Anche il Comitato Centrale dell’Albo mette infatti a disposizione un’applicazione sul proprio sito internet www.alboautotrasporto.it, grazie alla quale i dati relativi alla riduzione dei pedaggi si possono caricare direttamente sul sito dell’Albo. Discorso analogo per quanto riguarda le quote d’iscrizione che vengono sottoscritte direttamente utilizzando il sito ufficiale.
“In Italia sono state prese numerose iniziative” – ha dichiarato il ministro – “a cominciare dalle modifiche al Codice della Strada che hanno visto una quasi totale unanimità di voto alla Camera e al Senato. Anche i controlli sulla strada sono passati dai 200 mila del 2006 agli oltre 1,6 milioni del 2009. Per questo il 2010 non deve essere considerato un punto di arrivo, ma di partenza per i prossimi dieci anni”. In precedenza, Matteoli era intervenuto anche all'apertura del Convegno nazionale dell'Associazione mondiale per le strade Aipcr, insieme al presidente dell’Anas e del Comitato nazionale italiano Aipcr, Pietro Ciucci, al direttore centrale della Polizia di Stato, Prefetto Oscar Fioriolli, e al presidente Aci Italia, Enrico Gelpi dove si è discusso sulla possibilità di estendere i sistemi di controllo della velocità media, i cosiddetti tutor, anche alle strade extraurbane.
Aumentano i controlli Proseguono intanto, con cadenza settimanale, gli incontri tra autotrasportatori e forze dell’ordine per evidenziare i problemi specifici del trasporto merci e cercare di affrontarli, ma intanto sono diventate operative le disposizioni che prevedono il pagamento immediato e la decurtazione dei punti patente e sanzioni molto pesanti come le violazioni che riguardano il sovraccarico di oltre il 10%, il superamento dei limiti di velocità di oltre 40 km orari, il sorpasso vietato, il superamento dell’orario di guida di oltre il 10%, il mancato rispetto delle pause e dei riposi. Secondo le stime del Governo, nell'ultimo anno i controlli sui veicoli pesanti sono aumentati del 50% in virtù del protocollo firmato dai ministri Altero Matteoli e Roberto Maroni.•
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ferirà unità di carico (container o semirimorchi) o merce sfusa da caricare su treno potrà ottenere il 40% del contributo base, anche se questa norma andrà discussa in Comunità Europea, (vedi articolo a pag. 25). Il contributo per l’acquisto di veicoli Euro 5, voluto per incentivare il rinnovamento, in senso più ecologico, del parco viaggiante italiano, poteva essere richiesto o come contributo diretto o come credito d’imposta attraverso l’Agenzia dell’entrate. Circa il 60% delle aziende richiedenti hanno scelto questa seconda opzione. Per coloro che hanno chiesto il pagamento diretto, si cercherà comunque di stabilire una sorta di par condicio, accelerando al massimo le operazioni, anche se, come è facile immaginare, l’erogazione diretta prevede una serie di operazioni di controllo preventivo più complesse. Secondo il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, almeno 500-600 pagamenti dovrebbero essere effettuati entro il prossimo mese.
FONDO DI GARANZIA Aumentano gli operatori finanziari Dal primo dicembre 2009 al 30 settembre 2010 sono state accolte 816 operazioni relative ad imprese operanti nel settore dell’autotrasporto merci c/terzi, a fronte di oltre 106,5 milioni di euro di finanziamenti e di circa 63 milioni di euro di garanzia, utilizzando un plafond di circa 7 milioni di euro. Il sistema finanziario sembra aver pienamente metabolizzato l’ingresso delle imprese di autotrasporto tra quelle che hanno accesso Fondo di Garanzia. Se al 31 marzo erano già 30 gli operatori finanziari disponibili, oggi il loro numero è più che raddoppiato. Sono infatti 85 tra banche, confidi e società di leasing, gli istituti che hanno richiesto e ottenuto la garanzia del Fondo su operazioni destinate a dette imprese.
Sostegno alle imprese Bilancio positivo per il primo anno del Fondo di Garanzia per le PMI dell’Autotrasporto, e a breve sarà anche possibile acquistare veicoli di Yari Selvetella
roprio in questo periodo, lo scorso anno, le imprese di autotrasporto merci su strada in conto terzi venivano ammesse tra i beneficiari del Fondo di garanzia predisposto dal Governo per aiutare e sostenere le piccole e medie imprese di fronte alle difficoltà della crisi economica. È giunto dunque il tempo dei bilanci, ma accanto alla valutazione della partecipazione all’iniziativa, ci sono anche delle novità interessanti per il futuro. Fino ad oggi, infatti, era esclusa la possibilità di acquistare veicoli commerciali e industriali utilizzando il Fondo di garanzia per le Pmi. I vincoli imposti dall’Unione europea per garantire analoghe condizioni di competitività a tutti gli operatori del continente sembravano impedire un utilizzo del fondo per questa destinazione. Nel corso della presentazione dei risultati dei primi dieci mesi di attività del fondo, avvenuta a Roma nelle scorse settimane, è invece emerso un diverso avviso: secondo il ministero per le Politiche Comunitarie la possibilità potrebbe concretizzarsi a breve. In attesa di una pronuncia ufficiale da parte dell’Europa, va comunque segnalato questo significativo passo in avanti. All’incontro di presentazione del report, organizzato dal Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Bartolomeo Giachino, hanno partecipato, tra gli altri, Luigi Bassi in rappresentanza delle associazioni di categoria, e per l'Amministrazione Gabriella Gamba.
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Crescita costante Già nel marzo scorso, quando vennero diffusi i dati di partecipazione del primo quadrimestre di attività del fondo, era emersa una tendenza positiva, che viene confermata sul più vasto periodo monitorato in questa occasione. La media mensile delle operazioni accolte è passata dalle 35.25 del primo quadrimestre di attività alle 112.5 del successivo semestre. Le imprese localizzate in Sicilia, Campania e Lombardia hanno, a
parità di ogni altra condizione, maggiori possibilità di ottenere la garanzia del Fondo potendo contare su una maggiore offerta di operatori finanziari accreditati con esperienza su imprese di autotrasporto. Significativa la crescita dell’incidenza delle operazioni relative ad imprese artigiane sul totale, passate dal 27% al 38,8%, derivante anche dal fatto che tra i 37 confidi richiedenti ce ne sono 6 di diretta espressione del mondo artigiano. Ciò ha portato ad una diminuzione dell’importo medio delle operazioni garantite, sia con riferimento ai soli artigiani, sia per quanto concerne l’intera media del settore, nonostante l’incremento dell’importo medio per operazione conseguito dalle altre tipologie di imprese. La diminuzione dell’importo medio per operazione indica l’ingresso degli artigiani meno strutturati. Le piccole aziende presentano esigenze finanziarie quantitativamente minori, ma non per questo meno pressanti e meno significative in termine di tenuta generale del sistema imprenditoriale dell’autotrasporto. L’accesso al Fondo di quest’ultima categoria di imprese è indice anche del buon livello di informazione raggiunto dagli autotrasportatori sull’esistenza e sull’efficacia di questo strumento pubblico finalizzato a facilitarne l’accesso al credito.
Sud prevalente Il numero delle domande dimostra una netta prevalenza del Sud rispetto alle altre aree. In particolare, grazie al contributo di Sicilia (113), Campania (105) e Puglia (92), alle regioni del Sud va il 46,9% del totale delle domande. Le operazioni relative alle imprese artigiane, di importo medio di euro 64.502, rappresentano circa i due quinti del totale. L’importo medio dei finanziamenti garantiti relativi alle altre tipologie di impresa è pari ad euro 172.522. I soggetti che si sono attivati sono di varie tipologie: 37 Confidi (462 operazioni), 46 banche (227), delle quali 12 di credito cooperativo, e 2 società di leasing (127). Le aree del Sud sono quelle in cui si registra una prevalenza delle richieste di garanzia diretta presentate da banche e società di leasing. Investimenti a medio e lungo termine Nonostante fosse inammissibile l’acquisto degli automezzi con l’intervento del Fondo, sono state accolte 89 operazioni per investimenti (21 a lungo termine e 68 a medio) di importo medio di euro 154.761. Le operazioni a medio e lungo termine rappresentano circa il 60% del totale. In particolare, le 76 operazioni a lungo termine presentano un importo medio di, a fronte delle 410 a medio termine e delle 330 a breve. Da segnalare ulteriori 62 operazioni finalizzate a riposizionare a medio/lungo termine investimenti finanziati con fonti a breve.• Incidenza delle imprese artigiane finanziate, 1° dicembre 2009 30 settembre 2010
61,2%
38,8%
Imprese artigiane Altre tipologie
Fonte: UniCredit MedioCredito Centrale, 2010
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ALBO AUTOTRASPORTATORI
Strumento per le imprese
Raffaele Maria de Lipsis. A sinistra tra il prof. Rocco Giordano (responsabile scientifico del Comitato) e il vice presidente Giorgio Colato
Il ruolo del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori e il bilancio degli ultimi anni di attività di Raffaele Maria de Lipsis Presidente del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori
l Comitato Centrale dell'Albo degli Autotrasportatori svolge un ruolo rilevante nella economia del nostro Paese, rappresentando le circa 114.000 aziende con veicoli iscritte all'Albo (su un totale di circa 164.000 imprese iscritte) che trasferiscono circa l'80% delle merci e che di fatto consentono di sostenere la crescita economica. L'obiettivo che il Comitato Centrale persegue è quello di fornire strumenti di supporto e di conoscenza, affinché le aziende possano ritrovare l'equilibrio sia in termini di ordine gestionale sia di equilibrio economico finanziario. Per questo, il Comitato Centrale negli ultimi anni ha avviato una serie organica di studi e ricerche allo scopo, da un lato, di valutare ed approfondire in maniera analitica i punti di forza e di debolezza del settore nell'ambito del Sistema-Paese, dall'altro, di confrontare il livello di produttività e di competitività delle nostre aziende con quello di aziende analoghe che operano in altri paesi anche alla luce dell'allargamento delle Unione Europea. Da tale approfondimento sono emersi elementi significativi di conoscenza che ha però richiesto un'accurata attività di disaggregazione delle informazioni al fine di pervenire ad una valorizzazione dei servizi nella logica di un costante monitoraggio del settore. Ulteriormente sono stati analizzati, oltre che la produttività e la competitività, i livelli di sicurezza delle nostre aziende, dato che l'autotrasporto impegna costantemente la rete stradale/autostradale. Numerosi sono gli studi condotti e quelli in fase di elaborazione, non trascurando di promuovere politiche di controllo ovvero di autoregolamentazione del settore ai fini della sicurezza. Si riportano sinteticamente le più significative attività ed iniziative realizzate ed in corso di svolgimento a partire dal 1° gennaio 2008, per ognuna delle quali si espongono in rapida sintesi – il contenuto essenziale e le conclusioni:
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Formazione, tenuta e pubblicazione dell'Albo nazionale delle imprese di autotrasporto La pubblicazione e l’aggiornamento, in via telematica sul sito istituzionale (www.alboautotrasporto.it), dell'Albo nazionale delle imprese, è stata effettuata sulla base dei dati tuttora detenuti dal sistema informatico del Dipartimento dei Trasporti Terrestre. L'aggiornamento del data base implementato dal Comitato Centrale si è sviluppato costantemente con la collaborazione delle Amministrazioni Provinciali che, nell'ambito della loro esclusiva competenza, intervengono sui casi che, a vario titolo, mostrano necessità di revisione. È stata, allo scopo, avviata con tutte le sedi territoriali una concreta attività di supporto, fornendo una reale assistenza, per pervenire, in modo coordinato ed uniforme, alla depurazione del data base degli Albi provinciali, che nel loro insieme consentono l'aggiornamento delle posizioni delle imprese iscritte all'Albo Nazionale. È stato realizzato inoltre realizzato un sistema telematico per il pagamento della quota 2010 di iscrizione all'Albo nazionale delle imprese dell'Autotrasporto, volto a consentire alle imprese di effettuare il dovuto pagamento attraverso anche dinamici strumenti, risultando in linea con l'indicazione di una Pubblica Amministrazione allineata con le moderne tecnologie, rivolta ad assecondare l'esigenza della utenza, semplificando e rendendo più efficienti i rapporti con il cittadino. Tale sistema di pagamento on line è realizzabile attraverso bonifico bancario, utilizzo di carta di credito e sistema banco posta, si può concretizzare collegandosi al sito dell'Albo ove è possibile acquisire tutti i dati necessari per il versamento. In alternativa è ancora ammesso il pagamento attraverso l'utilizzo di un comune bollettino postale, per quelle imprese che volessero usufruirne, ricercando i dati necessari, per la compilazione del bollettino, sul sito dell'Albo.
Studi e ricerche È stata realizzata una indagine per la Implementazione di un sistema operativo per la valorizzazione economica dei servizi di autotrasporto, al fine di perfezionare gli studi fin qui realizzati e finalizzati ad una analisi sistematica dei costi e della fiscalità sopportati dalle imprese italiane di autotrasporto, raffrontati con quelli di analoghe imprese appartenenti a 9 Paesi della U.E. Obiettivo primario è l'implementazione di un sistema operativo per la valorizzazione economica delle specifiche relazioni che caratterizzano il settore dell'autotrasporto. Sono stati associati alle relazioni di traffico, non solo la distanza, ma anche il tempo necessario allo spostamento, tenendo conto dei livelli di accessibilità territoriale e, ovviamente, delle caratteristiche fisiche e funzionali della rete stradale. Il progetto che ha consentito di implementare un utile strumento di supporto alle decisioni, rappresenta uno strumento all'avanguardia a livello europeo e consente di facilitare il percorso tra i rappresentanti della domanda e quelli dell'offerta di servizi. Alla luce del sempre più diffuso processo di delocalizzazione di imprese italiane di autotrasporto nei Paesi dell'Est Europa e delle difficoltà incontrate dagli operatori italiani dell'autotrasporto per l'assenza di una rete di servizi di supporto e di accompagnamento del processo delocalizzativo stesso, il Comitato Centrale ha già deliberato l'attivazione di un ulteriore servizio per meglio focalizzare i contesti operativi in cui maturano i costi e i ricavi delle aziende di autotrasporto, accompagnando il monitoraggio dei costi e della fiscalità con un osservatorio sui mercati, per individuare i contesti economico-produttivi e normativo-regolamentativi in cui opera il settore dell'autotrasporto. Lo scopo dell'Osservatorio sull'Europa dell'Est sarà quello di diffondere delle news o delle schede informative per gli operatori del settore, suggerendo anche
Il traforo del Monte Bianco
Il sesto Quaderno, con la prefazione del Ministro dei Trasporti, è stato dedicato alla sicurezza dell'autotrasporto. Per garantire a queste pubblicazioni la opportuna diffusione è stata messa a punto una mailing list che raggruppa tutti i destinatari di preminente interesse per una politica di "governance" univoca. Le iniziative realizzate sono state portate all'attenzione delle Istituzioni e degli Organismi nazionali ed internazionali, aventi competenze decisionali in ordine alle politiche di settore ed in particolare alla: - Consulta per la Logistica ed i Trasporti - Commissione Trasporti della Camera dei Deputati - Commissione Europea - DG TREN
Distribuzione delle merci in area urbana Sono stati operati approfondimenti e sinergie sui risultati acquisiti con la realizzazione di una indagine nel settore dell'autotrasporto in merito alla raccolta e distribuzione delle merci in aree urbane, che, integrandosi con gli studi già avviati sul tema della sicurezza, si è proposto di analizzare la dimensione del fenomeno in termini di quantità, di relazioni origine-destinazione coinvolte, di modalità di effettuazione, delle principali tendenze dell'organizzazione logistica su due città campione e di definire una fattibilità del sistema di governance, ovvero le linee di una politica della logistica urbana sostenibile. Le seguenti proposte avanzate dal Comitato Centrale hanno riscosso ampio consenso: - Gli strumenti programmatici di intervento per una disciplina univoca della movimentazione delle merci; - un business plan per lo sviluppo del 3PL nel settore urbano delle merci; - le linee di sviluppo strategico nel settore 4PL. Certificazione di qualità In applicazione di quanto disposto dall'art. 9, lett. e), del D. Lgs. 284/2005 in attuazione della Legge Delega 32/2005, il Comitato Centrale, nell'ambito delle sue attribuzioni, ha deliberato un programma di Formazione per Ispettori, articolato in più corsi, ai fini dell'istituzione di un Elenco degli Ispettori della qualità e sicurezza delle imprese di Autotrasporto. Sono state pubblicate le delibere che definiscono gli indirizzi in materia di certificazione di qualità e che istituiscono l'elenco degli Ispettori della qualità e sicurezza delle imprese di autotrasporto. Fino ad oggi si sono svolti undici corsi e sono stati formati ed accreditati circa 230 Ispettori che saranno utilizzati dagli Organismi di Certificazione di qualità delle imprese che effettuano trasporti di merci pericolose, di derrate deperibili, di rifiuti industriali e di prodotti farmaceutici. Dopo una prima fase caratterizzata dalla formazione e dal riconoscimento degli ispettori, il Comitato Centrale ha quindi provveduto a stabilire le regole per l'accreditamento degli Enti di Certificazione che, utilizzando gli ispettori formati, saranno titolati al rilascio del "Certificato di Conformità" al Codice. In base al regolamento per l'accreditamento degli organi-
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strategie da approfondire e valutare nel È stato avviato un progetto teso a moniquadro delle politiche di internazionaliz- torare i flussi di veicoli merci sui predetti zazione delle imprese. valichi, al fine di attivare un sistema di controllo e gestione dei flussi di traffico, Fondo per il sostegno alle imprese anche attraverso una apposita piattaforAttraverso valutazioni scaturite nel corso ma telematica, onde accrescere il livello di numerosi studi sui costi e la fiscalità di sicurezza su tali relazioni e per poter del settore, è stato possibile evidenziare indirizzare, in tempo reale, i veicoli sulle che le imprese di tutte le classi dimensio- relazioni alternative, in caso di gravi dinali, presentano un conto economico da sagi dei flussi di traffico transalpino. cui emergono limitati margini di profitto, È stata avviata ed è in corso una concreper due ordini di motivi: ta fase di sperimentazione su veicoli che - le imprese sono sottocapitalizzate e operano, grazie alla realizzazione di una presentano un livello di costi più alto ri- piattaforma tecnologica. In tal modo si spetto ad aziende analoghe che ope- può operare interattivamente su strada, rano in altri paesi europei e ciò è dovu- con la possibilità di acquisire ed elaborato anche alla bassa velocità commer- re in tempo reale tutta una serie di inforciale e ad una mancata "disciplina" dei mazioni finalizzate al miglioramento del servizio, della sicurezza, della circolaziotempi di carico e scarico delle merci; - le tariffe, in molti casi risultano più bas- ne e dell'impatto ambientale. se rispetto alle "reali" tariffe di mercato; la conseguenza più immediata è Gli altri studi che le aziende hanno forti "sofferenze" Il Comitato Centrale continua ad essere soprattutto nell'accesso al credito. impegnato per dare una opportuna sistePer questo si è ritenuto di studiare la matizzazione e diffusione ai risultati degli possibilità di costituire un Fondo per age- Studi e ricerche da esso condotti in quevolare il processo di accesso al credito sti ultimi anni. Sono stati ad oggi pubblida parte delle imprese. Lo studio del Co- cati i risultati dello studio relativo agli mitato Centrale, è stato un utile strumen- Effetti delle misure e delle politiche previto di riflessione che ha consentito al Go- ste nel Libro Bianco UE sul settore delverno di finanziarie un Fondo di garanzia l'autotrasporto e del sistema del Paese. per agevolare l'accesso al credito delle Sono stati poi pubblicati ulteriori cinque Quaderni. Il secondo Quaderno è stato imprese di autotrasporto. dedicato al Posizionamento competitivo dell'autotrasporto:costi e fiscalità d'imI valichi alpini: i maggiori costi presa e sintetizza i risultati dell'Indagine delle imprese italiane Sono stati realizzati specifici studi tesi ad comparativa sui costi dell'autotrasporto evidenziare la particolare situazione e le in 8 Paesi Europei e relativi monitoraggi, gravi problematiche che caratterizzano e dell'Indagine sulla fiscalità di settore. l'attraversamento dei valichi alpini da Il terzo Quaderno è stato invece dedicaparte dei veicoli industriali, con particola- to alla Sicurezza nell'autotrasporto e prore riferimento ai rilevanti maggiori costi cessi di governance e sintetizza tutti i larispetto alle aziende di Paesi confinanti, vori svolti dal Comitato su tale materia. Il quarto Quaderno è stato dedicato ad sopportati dalle imprese italiane. In relazione all'attraversamento dei vali- uno studio specifico realizzato dal Comichi sono stati condotti, in modo specifico tato Centrale relativo alle Valutazioni tece puntuale, studi sulle diverse sezioni niche ed economiche per l'uso di biocardell'arco alpino. Dopo lo studio sull'attra- buranti per l'alimentazione di veicoli per il versamento del territorio elvetico, sono trasporto merci. Sulla base degli elemenstati già realizzati e pubblicati analoghi ti di analisi contenuti nel Quaderno si studi riferiti all'attraversamento dei vali- stanno avviando i contatti con il Ministero dell'Ambiente per aprire un tavolo di chi con l'Austria e con la Francia. Gli studi sviluppati hanno consentito al discussione sulle modalità di utilizzo dei Comitato Centrale di fornire un impor- biocarburanti. tante supporto, grazie anche alla banca Il quinto è stato dedicato all'Analisi e alle dati disponibile, alla Delegazione italiana, valutazioni sulle criticità nell'attraversanegli incontro tenutisi in ambito comuni- mento delle Alpi, da parte del traffico petario, dove è stata ribadita la posizione sante, mettendo insieme i risultati di preitaliana che è fortemente orientata a ren- cedenti studi realizzati sull'intero arco aldere agevole l'attraversamento dei vali- pino e più precisamente lungo le direttrichi alpini senza ulteriori costi per l'auto- ci Svizzera (S.Gottardo), Austria (Brennero) e Francia (Fréjus - M Bianco). trasporto.
smi di certificazione della Norma Tecnica denominata "Codice di Pratica" è stato istituito l'elenco di tali Enti e il Comitato ha accreditato 18 Istituti di Certificazione. Sono stati definiti anche tutti i strumenti necessari allo svolgimento delle verifiche ispettive e con la pubblicazione del decreto dirigenziale del 27 marzo 2008 è diventato operativo il sistema di certificazione della qualità per le imprese di autotrasporto per settori merceologici specifici. Nell'anno 2010 è stato avviato un progetto pilota di preparazione delle imprese di autotrasporto alla certificazione e per la certificazione delle stesse. Tale progetto permette a 50 aziende scelte tra quelle che operano prevalentemente nelle quattro filiere previste dalla certificazione volontaria: farmaci, rifiuti industriali, merci pericolose, agro-alimentare non solo di essere assistiti in forma gratuita nella preparazione alla certificazione ma anche di essere certificate gratuitamente.
L’Albo sta lavorando per cercare di risolvere i problemi dell’attraversamento dei valichi alpini. -
Il nuovo sito dell’Albo
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Informazione Nel corso del triennio sono state inviate a tutte le imprese di autotrasporto iscritte all'Albo monografie contenti specifici argomenti di interesse per il settore di riferimento. Prosegue la distribuzione mensile a tutte le imprese iscritte, della rivista TIR, edita dal Comitato Centrale. Parimenti continua la programmazione giornaliera degli interventi radiofonici dedicati all'autotrasporto attraverso Isoradio. È stato rieditato, sia nella grafica sia nei contenuti, il sito web del Comitato Centrale ed è stata contestualmente potenziata la struttura organizzativa concernente l'area della comunicazione, allo scopo di migliorare la rappresentazione esterna delle specifiche attività poste in essere dal Comitato per lo sviluppo del settore autotrasporto e rendere tali attività maggiormente produttive di effetti positivi, attraverso un miglioramento della diffusione capace di raggiungere e sensibilizzare tutti i settori per le sedi interessate.
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Formazione Il Comitato Centrale dell'Albo, dopo anni di esperienza maturata sulle attività di formazione, ad oggi registra, a consuntivo, le seguenti attività svolte:
corsi di formazione manageriale; corsi per perito logistico; corsi giuridico/amministrativo; corsi per la telematica applicata; corsi per la formazione addetti al controllo su strada, corsi di formazione per conducenti; seminari per funzionari provinciali, corsi per la formazione di auditor e lead auditor, corsi di formazione applicata per la certificazione di qualità; corsi di formazione per i docenti accreditati.
Sono stati formati ad oggi circa 3.000 profili, e l'impegno per i prossimi anni necessita di "strutturare" un processo formativo che deve cogliere il valore aggiunto delle esperienze già maturate e creare le condizioni per "allargare" il raggio di azione delle iniziative "permeando" anche sul piano culturale il mondo delle imprese, quello dei saperi, quello sociale (per i temi che riguardano soprattutto la sicurezza) e quello del tessuto economico attraverso il miglioramento della competitività delle aziende di autotrasporto. È necessario adottare un piano strategico complessivo che sarà tanto più incisivo quanto più forte sarà la presa di decisione dell'Albo di consolidare una serie di scelte di fondo che portano alle seguenti considerazioni: - acquisire come esigenza prioritaria l'evoluzione della preparazione delle persone nelle aziende; se è vero che la crescita di attività di trasporto, aumenta l'entropia e la nuova logica è "meno trasporto e più logistica", occorre preparare le aziende del settore ed i suoi rappresentanti a svolgere non solo attività di trasporto fisico, ma a presenziare l'organizzazione del trasporto, dello stoccaggio intermedio e finale conquistando spazi e ruoli troppo spesso abbandonati ad altre gestioni cogliendo il valore aggiunto dato dalla "catena" dei servizi; - elaborare piani strategici che portino ad un effettivo cambiamento del modo di pensare ed a prepararsi per conseguire le competenze e i modelli organizzativi aziendali vincenti.
Le finalità che vuole perseguire il Comitato Centrale per le aziende: - favorire il miglioramento del settore; - costituire il nucleo di indirizzo per tutte le iniziative formative sul territorio nazionale; - attivare collaborazioni con la rete delle organizzazioni/iniziative esistenti; - sviluppare il confronto e le collaborazioni con Enti, Università e Scuole nazionali ed estere di formazione; - migliorare i processi formativi avviati e quelli che sono ritenuti necessari; - qualificare gli attuali ed i futuri centri di erogazione formativa mediante la certificazione degli stessi (definizione delle procedure di certificazione); - formazione funzionari delle organizzazioni pubbliche che gestiscono l'Albo a livello territoriale; - produzione di strumenti didattici da utilizzare nei programmi formativi; - applicare piattaforme interattive polimediali (simulatori ecc).; - organizzazione periodica di eventi e manifestazioni sulle tematiche di particolare rilevanza riguardanti il settore di riferimento; - sviluppare e promuovere la formazione dei formatori del settore.
Il nuovo programma formativo: dai moduli alle aree Dopo i primi tre anni di esperienza nell'ambito della formazione, il Comitato Centrale sta allargando il raggio di azione delle iniziative adottando un piano strategico complessivo che sarà tanto più incisivo quanto più forte sarà la presa di decisione dell'Albo di consolidare una serie di scelte di fondo. La finalità di tale evoluzione è quella di dare omogeneità alle materie trattate sia nei contenuti sia nelle forme di comunicazione, arricchendo la trattazione di ogni materia con un'analisi dei casi di studio. Il programma per l'anno è finalizzato a costituire piattaforme di formatori per diversi settori e per le diverse figure specialistiche e progetti formativi. Il Comitato Centrale, nell'ambito delle attribuzioni assegnate dalla normativa vigente, sta sviluppando, anche per l'anno 2010, un'attività formativa destinata alle aziende di autotrasporto per offrire utili strumenti di approfondimento dei temi
Dal 2007 è attiva la procedura informatica per le riduzioni dei pedaggi autostradali
Collaborazione con le università Il Comitato Centrale, onde consolidare e migliorare i piani strategici formativi, ha ritenuto di avviare un rapporto di collaborazione con varie Università italiane per monitorare e potenziare le fasi di preparazione e sviluppo dei programmi formativi. Sono stati predisposti e sono in fase di sottoscrizione vari accordi quadro nei quali le attività di ricerca e di didattica delle Università possano integrarsi e coordinarsi con le attività proprie del Comitato Centrale nel campo
della economia dei trasporti, della logistica, della telematica e della sicurezza. Tali forme di collaborazione consentiranno l'organizzazione di studi e seminari, la partecipazione ai bandi di gara e a programmi di ricerca nazionali ed internazionali, nonché lo sviluppo di sinergie anche con strutture universitarie europee, specializzate nel settore di riferimento.
Pedaggi È stata attivata, a partire dalle riduzioni/rimborsi dei pedaggi relativi all'anno 2007, una procedura che ha utilizzato esclusivamente strumenti informatici e telematici, ai fini di una ottimizzazione del servizio prestato alle imprese. Tale procedura è stata puntualmente definita con la materiale erogazione dei benefici alle imprese e sarà riprodotta anche per il corrente anno. Piattaforma telematica Il Comitato Centrale dell'Albo annovera tra i suoi compiti quello di supportare le aziende iscritte nel percorso di disciplina delle regole del mercato, svolgendo funzioni assai complesse che si sostanziano in numerosi interventi per il miglioramento e la fluidità del traffico, soprattutto sull'arco alpino, anche al fine di intervenire sulla sicurezza. Con riferimento al progetto specifico della implementazione della piattaforma telematica, il Comitato Centrale ha, nel corso degli anni, adottato e attivato una serie di concrete iniziative e precisamente: - ideazione e realizzazione di un progetto pilota per un sistema integrato di applicazioni telematiche di comunicazione e localizzazione tramite utilizzazione di piattaforma/piattaforme tecnologiche di supporto alla politica di riduzione della incidentalità dei veicoli commerciali adibiti al trasporto merci su strada, ai fini della sicurezza e del miglioramento della produttività totale del settore autotrasporto; - realizzazione di un sistema/servizio telematico per autotrasportatori relativo alla accessibilità e praticabilità dei va-
lichi di frontiera; - realizzazione di un sistema telematico applicato al settore dei controlli sull'autotrasporto utilizzando i CMR del D.T.T.; - fornitura di 1.000 (mille) apparati palmari (PDA) completi di software di navigazione e ricevitori GPS, relativi accessori e connettività voce/dati. Allo stato attuale, il progetto della piattaforma, risulta così sviluppato: - software per la messa in rete dei CMR per il monitoraggio dei dati e lo sviluppo della programmazione dei servizi, dei controlli su strada; - completamento del software per il funzionamento e il collegamento dei servizi delle aree di sosta. È in fase di ultimazione il software per la infomobilità a sostegno delle imprese che operano ai valichi alpini.
Tracciabilità merci pericolose Il Comitato Centrale dell'Albo, nel corso degli ultimi anni, ha sviluppato una serie di attività sul tema delle merci pericolose. Partendo da uno studio elaborato nel 2006 in cui si evidenziavano le modalità operative del trasferimento delle merci di quattro filiere quali, farmaco, rifiuti industriali, agro-alimentare e merci pericolose. Rispetto a queste filiere, allo scopo anche di elevare l'attenzione sui livelli di sicurezza, sono stati avviati corsi di qualificazione ai fini della certificazione per la sicurezza. Maggiore attenzione è stata rivolta all'individuazione delle aree di interesse dove allocare strutture per il lavaggio delle cisterne e delle attrezzature deputate al trasporto delle merci pericolose. Per la fase operativa, che possiamo definire di sicurezza pubblica, si ritiene importante definire: - le modalità e procedure standard per il trasferimento delle merci pericolose in sicurezza; - un monitoraggio dei dati; - un sistema di allerta su scala nazionale, non più volontaristico, ma strutturato, in cui siano definite le condizioni di attenzione in caso di emergenza.
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afferenti al management, alla logistica, al quadro normativo ed alla telematica. Lo scopo è quello di "formare" all'interno delle aziende figure capaci di realizzare politiche finalizzate al settore dell'autotrasporto e di tracciare percorsi virtuosi, partecipando allo stesso tempo alla crescita delle aziende negli aspetti riguardanti i processi organizzativi, quelli di valutazione e misurazione dei costi e prezzi, nonché il quadro normativo di riferimento nazionale e comunitario. Particolare attenzione viene rivolta alle tematiche afferenti ai sistemi di informatica e telematica applicata di supporto alle gestioni, con particolare riguardo a quelli elaborati ed implementati dal Comitato Centrale. Nell'anno 2010, il Comitato Centrale ha ritenuto opportuno, perché l'attività venga monitorata più efficacemente, avvalersi di Enti di formazione che sono stati accreditati presso lo stesso Organismo. Tali Istituti sono tenuti ad utilizzare, per le attività didattiche attinenti ai corsi loro assegnati, esclusivamente materiale didattico predisposto dal Comitato Centrale e docenti accreditati dallo stesso Comitato. Il corpo docente è stato individuato previa idonea valutazione e successiva partecipazione ad un specifico corso volto ad uniformarne la didattica, ed è stato iscritto nell'apposito elenco consultabile sul sito: www.alboautotrasporto.it . Attualmente sono stati accreditati 14 Enti di Formazione, mentre i docenti ricompresi nell'apposito elenco, ammontano a circa 90 unità.
Messa in rete aree di sosta attrezzate Il lavoro è finalizzato a porre in rete le aree di sosta attrezzate per migliorare i livelli di sicurezza e per consentire attraverso i diversi gestori delle aree un accesso alla piattaforma del Comitato, per avere in tempo reale una situazione aggiornata su tutte le aree di sosta finanziate dal Comitato Centrale. Il servizio è stato testato e collaudato, in via sperimentale, su due aree di sosta, Pesaro e Piacenza. Attraverso l'utilizzo della piattaforma telematica del Comitato Centrale sarà possibile il collegamento con tutte le altre aree che operano sul territorio. Il software sarà fornito a tutte le 21 aree di sosta cofinanziate dal Comitato Centrale dell'Albo e "aperto" a tutte le aree di sosta sia pubbliche sia private che intenderanno collegarsi alla Piattaforma del Comitato Centrale.
nire alla possibilità di stimare i costi dell'autotrasporto in relazione alla specifica filiera ed alla tipologia del veicolo. In questa ottica sono state definite le tipologie di veicoli, sulla base dei veicoli più diffusi e delle combinazioni maggiormente rappresentative di motrice e rimorchio e sono stati raccolti i dati di ciascuna filiera tramite sondaggi e rilevamenti effettuati presso società di autotrasporto specializzate. Il sistema, tra l’altro, nel calcolare il costo del trasporto tiene conto anche delle caratteristiche delle strade e dei livelli di servizio per individuare il percorso che garantisca il miglior rapporto costo/tempo di percorrenza. Nel calcolo del costo del percorso si inseriscono poi componenti che derivano dalla tipizzazione dei costi legati al conducente. Il sistema, infatti, in maniera innovativa rispetto agli studi precedenti, tiene conto delle differenti
della strada. La Campagna - che ha ottenuto il patrocinio del Parlamento Europeo ed un telegramma di saluto e di augurio per il successo delle manifestazioni, da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano - è stata svilupata attraverso diverse tappe europee, da Milano il 5 ottobre 2007 a Berlino il 9 novembre 2007, da Caserta il 6 dicembre 2007, a Budapest il 21 gennaio 2008 e da Praga il 12 marzo 2008, a Madrid il 24 aprile 2008. I risultati scaturiti dagli incontri delle tappe e dalla discussione dei diversi temi (controlli,
Un momento della presentazione del software VEGA
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infrastrutture, osservatorio, telematica) sono stati presentati a Bruxelles al Commissario ai Trasporti ed alla Commissione Trasporti Europea. È stata approvata la IV Campagna per la Sicurezza Stradale - sulla base dei risultati delle prime 3 Campagne. Il Comitato Centrale ha ritenuto che uno dei punti da focalizzare, per sensibilizzare gli utenti della strada ad una maggiore sicurezza, è una campagna diffusa non di settore, ma allargata a tutti, evidenziando che l'autotrasporto è responsabile solo per il 7% del totale degli incidenti e per il 3% dei decessi.
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Sistema Vega Tra le iniziative del Comitato Centrale una delle più meditate ed innovative è risultata quella relativa ad un sistema operativo per la valorizzazione economica dei servizi di autotrasporto (Vega). I risultati del progetto si sono concretizzati nella realizzazione di un modello per la valorizzazione ed identificazione dei costi di trasporto relativi ad una tratta: origine/destinazione. Il risultato finale del progetto ha dato luogo ad un software che, a partire dalla specificazione della tratta di viaggio e della filiera di riferimento, calcoli il costo finale del percorso. Nel contesto economico attuale è opportuna la compatibilità tra la professionalità e l'esperienza dell'imprenditore, con i vantaggi conseguenti alla adozione del nuovo software VEGA, che può rilevarsi indispensabile in fase contrattuale. La costruzione del software VEGA si è incentrata sulla predisposizione di un sistema informativo cartografico capace di dar vita al percorso minimo fra una origine ed una destinazione. Per quanto riguarda la componente veicolo, si è provveduto necessariamente a tipizzare il modello in base alla filiera ed al veicolo di riferimento, per poter perve-
variabili che incidono sul costo del lavoro, in considerazione della normativa nazionale e comunitaria, nonché delle specificità legate alle varie filiere. Il progetto VEGA è realizzato ed è a disposizione delle imprese di trasporto, offerto dal Comitato Centrale a riprova della impegno rivolto da sempre in favore delle imprese.
Sensibilizzazione sulla sicurezza stradale per l'autotrasporto La III Campagna per la Sicurezza Stradale: "La Sicurezza per gemellare l'Europa", sostenuta dal Comitato Centrale con la conferma del supporto da parte di IVECO e Mercedes, ha promosso un messaggio unificante tra la vecchia e la nuova Europa, non trascurando di richiamare l'attenzione degli operatori economici sul ruolo che il mondo dell'autotrasporto professionale copre all'interno delle economie dei diversi paesi. L'azione formativa ed educativa della Terza Campagna europea per la sicurezza stradale, allarga gli obiettivi all'intera Comunità Europea, anche attraverso lo scambio di dati, di informazioni e progetti rafforzando il concetto che la sicurezza stradale si ottiene migliorando il livello di responsabilità di tutti gli utenti
Conclusioni Le attività realizzate dal Comitato Centrale negli ultimi anni, hanno consentito, attraverso i risultati emersi dalle analisi e dagli studi compiuti, di evidenziare le criticità delle imprese di settore, soprattutto in questa fase di stagnazione dell'economia, per mettere a punto servizi reali capaci di modificare le performances, attraverso un abbattimento dei costi e un miglioramento dei ricavi. Le attività di analisi e la implementazione dei servizi per le imprese, sono specifici del Comitato Centrale per l'Albo degli Autotrasportatori e non demandabili né surrogabili da parte di altri Organismi. Inoltre l'acquisizione del patrimonio di conoscenze ha consentito in questi anni di fornire utili elementi all'Autorità di Governo e alle aziende per la definizione delle politiche, nel primo caso, e per l' individuazione delle scelte strategiche delle imprese, nel secondo caso. Il programma di intervento per la messa a punto di servizi alle imprese è stato posto al centro di un confronto anche in sede europea, presso la Direzione Europea dei Trasporti Terrestri, riscontrando grande attenzione e apprezzamento da parte degli altri Paesi europei.•
L’assemblea annuale delle cooperative di trasporto di Legacoop esamina un settore alle prese con la crisi e con possibili vie d’uscita di Yari Selvetella
ronteggiare la crisi, costruire il confronto, progettare il futuro: sono molteplici gli spunti interessanti emersi dalla recente assemblea annuale delle aziende cooperative di trasporto merci, movimentazione e logistica, riunite attorno alla Legacoop Servizi. Anzitutto lo spaccato di un comparto che risente delle difficoltà economiche, ma che trova nella formula della cooperazione e nei processi aggregativi un fattore di solidità. In secondo luogo, non meno importante, la volontà di guardare al futuro individuando gli strumenti più utili alla ripresa del settore e del sistema della mobilità. Il sistema delle cooperative (e dei consorzi in forma cooperativa) di trasporto, aderenti a Legacoop, è costituito da 602 imprese con un valore della produzione che nel 2008 era di 2.500 milioni di euro e che, dopo la flessione del 2009, mostra una tendenza positiva nell’anno in corso. Circa 32.000 gli addetti tra soci e dipendenti, con un parco veicolare intorno ai 14.000 automezzi. Insomma una realtà importante che, pur subendo gli effetti della situazione economica, ha stretto i denti e cerca di organizzare al meglio il futuro. L’assemblea è stata introdotta dalla relazione del vice presidente di Legacoop e responsabile del settore trasporti Alberto Armuzzi e dall’intervento del presidente Ferdinando Palanti. Dopo il dibattito con le rappresentanze territoriali dell’associazione, si è svolta una tavola rotonda a cui hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni, come il sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino e l’on. Silvia Velo, vicepresidente della Commissione Trasporti della Camera, esponenti delle associazioni di categoria, come Giuseppina Della Pepa, segretario di Anita, rappresentanti della committenza come Pietro Luzzati, direttore generale di Confetra e Cesare Trevisani, Vice Presidente per le infrastrutture, logistica e mobilità di Confindustria.
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Il momento dell’agire Nella sua relazione Alberto Armuzzi ha sottolineato le situazione di difficoltà in cui versa il sistema trasportistico italiano, evidenziando i vari aspetti critici: l’esigenza di una seria politica d’infrastrutturazione che individui bisogni, priorità e tempi certi di realizzazione, un’alleanza forte e seria per il bene del Paese tra mondo della produzione e della commercializzazione. “Non è più il tempo dell’analisi e dei convegni” – afferma Armuzzi – “ma è giunto il momento dell’agire, partendo dalla considerazione e dalla condivisione che l’attività di servizio alle merci è un elemento imprescindibile allo sviluppo economico e sociale e valore aggiunto all’intera economia del Paese”. Per quanto riguarda il confronto con il Governo, Armuzzi evoca una razionalizzazione delle risorse: “È finita la stagione degli aiuti a pioggia al settore; questo non significa che non servono risorse pubbliche, ma servono risorse pubbliche mirate e concretamente utilizzabili”. “In questo settore c’è bisogno soprattutto di un patto tra le parti” – gli fa eco Palanti – “c’è bisogno di un patto tra le parti sociali per il rispetto delle regole e per la sicurezza. Aggregazione e crescita dimensionale possono aiutare le imprese. Deve diminuirne il numero e crescere il loro peso sul mercato, senza per questo dover rinunciare alla propria identità”. La tavola rotonda Aperto e a tutto campo il dibattito emerso dalla tavola rotonda. “Dal nostro punto di vista non c’è un problema autotrasporto” – esordisce Luzzati di Confetra – “c’è un problema Italia. Nel settore logistico perdiamo terreno anche rispetto ai paesi confinanti, che riescono a vincere e ad esportare. Il giudizio sul sistema Italia è assai negativo proprio in un momento in cui il contributo dello Stato sarebbe decisivo. Per quanto riguarda il confronto con gli autotrasportatori speriamo che qualche soluzione in più arrivi dagli incontri che abbiamo già in calendario per questo mese”.
Il Vice Presidente di Legacoop Servizi Alberto Armuzzi. In alto, la tavola rotonda dell’assemblea
E sul ruolo dello Stato interviene la Vice presidente Velo: “Si deve agire non sul mercato, ma sulle sue regole. È sbagliata l’idea di una politica dei due tempi tra risanamento e sviluppo. Manca una visione strategica: anche il Piano Generale che il Governo sta predisponendo non dice nulla di serio sul riequilibrio modale”. “Il Piano della Logistica non rappresenterà il libro dei sogni” – afferma Della Pepa di Anita – “Se tutti ci lavoreranno e crederanno. Ma dovrà essere anche realizzato. Non possiamo perdere quest’occasione. Potrebbe farci recuperare competitività non solo con l’estero, ma anche sul fronte interno. C’è poco Stato? Forse ci sono troppe regole e interventi, fino all’attuale overdose normativa”. “Dobbiamo porci al di là dei nostri interessi di parte e puntare alla strategia”. Questa la ricetta di Trevisani, di Confindustria. “La risposta del Governo attualmente è inadeguata. C’è bisogno di un upgrading tecnologico nell’autotrasporto. Occorre un salto di visione, altrimenti rischiamo che i danni vadano ben oltre i confini del settore. Si tratta di una soluzione ineludibile, al di là di ogni populismo e meccanismo ricattatorio”. Al Sottosegretario Giachino il compito di tirare le fila del discorso e sottolineare la linea del Governo: “Gli attuali problemi del trasporto e della mobilità sono il frutto di quarant’anni di politiche sbagliate. Il trasporto è stato visto come un problema e non come un’occasione di sviluppo. E invece pensare alla ripresa, per noi, è lavorare al Piano della Logistica, così come procedere alla semplificazione delle regole, con un Testo Unico sull’autotrasporto. Dobbiamo fare squadra per costruire un piano che sia operativo da subito. Al Paese chiediamo di credere in questo progetto. Puntiamo ad aumentare di dieci punti l’efficienza logistica, per acquisire maggiori traffici e introiti. Ci vuole più fiducia e meno scetticismo. Abbiamo alcuni strumenti, utilizziamoli”.•
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PIÙ UNITI, PIÙ COMPETITIVI
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COMBINATO
Si lavora sugli incentivi Un decreto modifica le modalità di erogazione del bonus per il combinato strada-rotaia, mentre il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ribadisce le promesse per quello strada-mare di Michele Latorre
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Il Ferrobonus Uno dei provvedimenti – seppure non l’unico – per invertire la tendenza è fornire incentivi per il trasferimento di veicoli o unità di carico dalla strada alla rotaia. È il cosiddetto Ferrobonus, che il Governo ha già istituito attraverso un decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Ma il testo originario ha suscitato le proteste degli autotrasportatori e degli operatori intermodali, che non hanno condiviso le modalità d'erogazione. I primi si sono sentiti esclusi, perché il bonus era destinato a chi organizzava i convogli, mentre i secondi sostenevano che il periodo di riferimento per ottenere il contributo non teneva conto degli effetti negativi della crisi economica. Il sottosegretario Bartolomeo Giachino ha ascoltato queste obiezioni ed ha incaricato i funzionari del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di effettuare alcune modifiche, che sono entrate in uno specifico decreto, già
firmato dal ministro Altero Matteoli ed in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Sulla base dei contenuti di questo nuovo decreto, possiamo spiegarvi come funzionerà il nuovo Ferrobonus. Il contributo resta invariato: due euro per treno per chilometri percorsi sulla rete nazionale nei dodici mesi successivi alla data di entrata in vigore della norma. Il decreto correttivo precisa che l’applicazione del contributo avverrà dal 15 ottobre 2010. La prima importante novità riguarda i soggetti che possono accedere al Ferrobonus: oltre alle imprese che hanno effettuato trasporto com-
Così, i nuovi operatori avranno una soglia di 48 coppie di treni su base annua. La seconda innovazione va incontro alle obiezioni degli autotrasportatori, che sono quelli che conferiscono le unità di carico ma che rischiavano di non accedere all’incentivo: il decreto correttivo impone alle imprese di trasporto intermodale che ottengono il contributo di girare almeno il 40% della somma ai loro clienti che operano sulla strada.
L’Ecobonus Chiuso il capitolo del combinato strada-rotaia, resta ancora aperto quello dell’Ecobonus, ossia l’incentivo per le auGli autotrasportatori auspicano che venga confermato tostrade del mare. il benificio dell’Ecobonus L’ultimo contributo risale ai trasporti effettuati nel 2009, mentre quelli di quest’anno restano ancora scoperti. Gli operatori temono che la mancanza di uno stimolo economico faccia arretrare questa modalità, che negli ultimi anni ha visto un forte incremento, specialmente sulle rotte tra il continente e la Sicilia. Il sottosegretario binato negli ultimi dodici mesi (ossia nel Giachino ha più volte dichiarato l’imsecondo semestre 2009 e primo seme- pegno del ministero delle Infrastrutture stre 2010), hanno diritto al contributo e dei Trasporti per rilanciare l’Ecoboanche quelle che hanno avviato nuovi nus, che finora si è concretato nella servizi, offrendo così un ulteriore incen- richiesta al Governo d’inserire nella tivo al trasferimento di traffico dalla Finanziaria 2011 le risorse per pagare strada alla rotaia. Ma il decreto corretti- il contributo per i viaggi sulle autovo mantiene dei paletti, con lo scopo di strade del mare effettuati durante evitare che possano accedere all’incen- quest’anno. tivo trasporti estemporanei, oppure Ora, bisogna attendere la diffusione quelli destinati al riposizionamento dei del documento governativo per verificare se avremo un Ecobonus 2.• vuoti.
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’allarme rosso per il trasporto ferroviario di merci in Italia è stato lanciato da tempo dalle associazioni dei vettori, degli spedizionieri e degli autotrasportatori: i traffici calano e il principale operatore nazionale, Trenitalia, sta tagliando servizi nel nome della redditività economica. Nel 2009 si è registrato un vero e proprio crollo del 32% sull’anno precedente, ma la crisi economica ha fornito una spiegazione convincente. La sorpresa è arrivata però in questi giorni: una rilevazione di Confetra sui primi nove mesi del 2010 mostra un ulteriore flessione del sei percento sullo stesso periodo dell’anno precedente. Eppure, in questi nove mesi l’economia è stata in ripresa e le altre modalità di trasporto segnano valori positivi, seppure in quantità differenti. Insomma, la crisi della rotaia italiana è strutturale e non è più coperta dall’alibi della congiuntura economica.
INTERMODALITÀ
Il container torna sui mari Il trasporto globale delle merci riprende quota nel primo semestre del 2010, dopo un precedente anno disastroso. Le portacontainer salpano l’ancora, gli aerocargo riempiono le stive ed i vettori terrestri riaccendono i motori. Ma la ripresa non è omogenea in tutte le regioni e restano incertezze sul futuro di Michele Latorre
opo un anno intero caratterizzato costringere gli armatori a fermare decine avvicinato ai 12 milioni di teu del primo da cifre in rosso - sia nei volumi, di navi e lasciarle all’ancora, così da ridurre semestre del 2008, quando i container sia nei ricavi - il mondo del traspor- l’eccesso d'offerta di stiva. Un’altra misura viaggiavano letteralmente a gonfie vele. to merci sta tirando un respiro di sollievo. attuata, per diminuire i costi operativi, è La conferma della ripresa viene anche Fin dalle prime settimane di quest’anno, ridurre la velocità di crociera, che in molti sul versante armatoriale con un segnainfatti, i traffici hanno invertito la tenden- casi è passata da venti nodi (ed oltre) fino a le preciso: la ripresa della navigazione za ed i grafici sono tornati a salire. Così, 14 nodi. Nonostante questi drastici provve- delle portacontainer lasciate all’approdo il bilancio del primo semestre di tutte dimenti, quasi tutte le compagnie marittime dalla crisi. A dicembre 2009, infatti, l’istile modalità di trasporto mostra tassi d’in- hanno chiuso il bilancio del 2009 con tuto specializzato Alphaliner stimava cremento a doppia cifra, anche se non pesanti perdite. L'International Transport in circa 500 le navi all’ancora, con una sono ancora raggiunti i livelli precedenti Forum ha calcolato che nel 2009 il calo di capacità complessiva di 1.522.000 teu. alla crisi. La ripresa è confermata dai container, in termini di teu, rispetto all’anno Alla fine dello scorso luglio, tale primi risultati del terzo trimestre 2010, precedente, è stato del 26%. numero è sceso a 150 unità, con una stiva anche se in alcuni casi si registra complessiva di 274mila teu. E di queun rallentamento dei tassi di crescita. ste, nessuna ha una capacità supeGli analisti sono, quindi, in attesa dei riore a 5mila teu, segno che la ripresa ha coinvolto le grandi rotte globali, numeri relativi all’ultimo trimestre per che richiedono navi di portata supecapire quale sarà l’entità della ripreriore. Ma la stessa Alphaliner mette sa su base annuale. L’incertezza sul in guardia dai facili ottimismi, perché prossimo futuro dipende dal più dopo la stagione estiva (considerata generale andamento dell’attività un picco del settore) si prevede un caproduttiva globale, che può avere lo della domanda di trasporto che poun impatto diverso nelle diverse regioni del mondo. Per esempio, trebbe fermare altre navi. l’Asia sta segnando traffici record e La società di ricerca stima quindi che sta raggiungendo i livelli precrisi, entro la fine dell’anno si potrà toccare Tra i dati forniti dall’Elaa mostrano 3.678.800 teu mentre l’Europa procede con un pasil milione di teu all’ancora. Una previin uscita dall’Europa nel primo trimestre del 2010 so lento. E tra le aree emergenti sione di più ampio respiro viene da un (19,48% in più rispetto allo stesso periodo del 2009) troviamo Africa, Medio Oriente e altro istituto specializzato nel trasporto e 3.976.600 di teu nel secondo trimestre (+11,7%) America Latina. Un quadro che, se marittimo, la Drewry, che in un rapporto sul futuro prossimo dei terminal conconfermato, potrebbe ridisegnare La svolta è avvenuta già all’inizio dell’an- tainer del mondo stima una crescita media la futura mappa del trasporto globale. no, trainata dai porti cinesi. Al 30 giugno, annua dei traffici pari al 7,2%, fino al 2015. essi mostravano una movimentazione In quell’anno – sempre secondo la stima di Il container in ripresa L’indicatore più importante dello stato semestrale di quasi 62 milioni di teu, Drewry – la movimentazione dei contenitodi salute del trasporto merci globale il 22% in più rispetto allo stesso periodo ri in tutti i porti mondiali sarà il 50% più ri(e in buona parte anche dell’economia) è del 2009. Il principale porto container spetto al 2009. In questo contesto, come si la movimentazione di container marittimi del mondo è Singapore, che però è incal- sta muovendo l’Europa? Anche il Vecchio lungo le grandi rotte mondiali. La crisi ha zato sempre più da vicino da Shanghai Continente recupera terreno sull’anno precolpito soprattutto le portacontainer gira- e rischia di perdere il trono. Nel primo se- cedente, come mostrano i dati della Elaa, mondo, che nel volgere di pochi mesi han- mestre, Singapore ha movimentato da che raccoglie le compagnie marittime euno visto svuotarsi le stive, fino al punto da solo oltre 11 milioni di teu (+16%) e si è ropee. Il 2009 si è chiuso con 14.202.296
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teu in uscita verso le altre regioni (-3,66% sull’anno precedente) e con 18.522.701 in ingresso (-14,48%). Già da questo dato emerge il forte calo dei consumi causato in Europa dalla crisi (in container viaggiano soprattutto prodotti finiti o semilavorati destinati all’assemblaggio). I dati forniti dall’Elaa mostrano 3.678.800 teu in uscita dall’Europa nel primo trimestre del 2010 (19,48% in più rispetto allo stesso periodo del 2009) e 3.976.600 di teu nel secondo trimestre (+11,7%), mentre per quanto riguarda i volumi in entrata abbiamo, rispettivamente, 5.038.400 teu (+17,44%) e 5.377.500 teu (+18,42%).
Più treni, ma lontano dei livelli del 2008 Il traffico terrestre è più difficile da rilevare, perché è frammentato tra una miriade di operatori e l’acquisizione dei dati è lunga e complessa. In questo caso è più facile trovare statistiche aggiornate sul trasporto ferroviario rispetto a quello stradale. Ma in entrambi i casi dobbiamo basarci sui dati frammentari per quanto riguarda l’andamento del 2010. Dati che comunque forniscono una tendenza. La statistica più aggiornata viene svolta dall’Ufficio Federale Statitico della Germania (Destatis) ed è un buon riferimento, per-
statistico del Governo Federale svizzero (Datec) e mostrano che nel primo semestre il trasporto ferroviario in transito è aumentato del 16,5% e quello stradale del 7,4, rispetto allo stesso periodo del 2009. In termini di volume, sono passate attraverso la Svizzera 19,2 milioni di tonnellate nette, di cui 12 milioni su rotaia e 7,2 milioni su strada.
Il quadro italiano è contrastato Per quanto riguarda il nostro Paese, alcune tendenze emergono dalla ricerca congiunturale che Confetra svolge con cadenza semestrale tra un campione di operatori. I risultati mostrano andamenti diversi secondo le modalità di trasporto nei primi sei mesi del 2010, Esportazioni dall’Europa (teu) Differenza percentuale Importazioni in Europa (teu) Differenza percentuale rispetto allo stesso periodo del 2009. La prestazio2008 2009 2010 08/09 09/10 2008 2009 2010 08/09 09/10 ne migliore emerge nel 888.06 1.114.100 -16,65% 25,45% 1.861.469 1.539.042 1.708.200 -17,32% 10,99% GENNAIO 1.065.485 trasporto aereo, che ha 1.009.911 1.194.100 -16,45% 18,24% 1.607.039 1.168.881 1.551.200 -27,26 32,71% FEBBRAIO 1.208.729 una crescita del 15% nei 1.181.163 1.370.600 -7,69% 16,04% 1.927.946 1.582.419 1.779.000 -17,92% 12,42% MARZO 1.279.492 volumi e perfino del 25% 3.079.132 3.678.800 -13,35% 19,48% 5.396.454 4.290.342 5.038.400 -20,5% 17,44% 1° TRIMESTRE 3.553.706 nel fatturato. Segue il tra1.119.583 1.292.100 11,22% 15,41% 1.906.821 1.465.959 1.772.600 -23,12% 20,92% APRILE 1.006.613 sporto marittimo, con un 1.223.480 1.342.600 -2,55% 9,74% 1.921.058 1.528.424 1.808.200 -20,44% 18,3% MAGGIO 1.255.548 incremento del 13% nei 1.217.149 1.341.900 -8,81% 10,25% 1.939.942 1.546.718 1.796.700 -20,27% 16,16% GIUGNO 1.334.721 volumi e del 15% nel fattu3.560.212 3.976.600 -8,42% 11,7% 5.767.821 4.541.101 5.377.500 -21,27% 18,42% 2° TRIMESTRE 3.887.446 rato. In questo caso, spicFonte: ELAA cano i porti gateway, ossia quelli dove i container vengono smistaTrasporto merci su ferrovia in Germania ti nell’entroterra: le movimentazioni di GenoL’aereo riprende quota primo semestre 2010 va sono cresciute del 16,2% e quelle L’altra importante modalità di trasporto globale è l’aerocargo. In aria viaggiano Ton x 1000 Differenza di La Spezia del 18,1%. Viceversa, gli scali di transhipment (dove i contenitori sono traquantità di merce notevolmente minori 2010 2009 rispetto al mare, ma sono quelle che sferiti da una nave all’altra) sono addirittura 18,1% Totale trasportato 173.929 147.272 in calo: -17% Gioia Tauro e -16,7% Taranto. hanno un valore superiore. 97.278 20,1% Trasporto interno 116.819 Anche la via aerea ha registrato nel Fenomeno causato dalla crescente concor8,7% renza dei porti nordafricani. Le statistiche 2009 un forte calo dei traffici: sempre Trasporto verso l’estero 22.060 20.301 26.685 21.956 21,5% Trasporto dall’estero relative all’autotrasporto sono contrastanti: l’International Transport Forum stima 8.365 7.737 8,1% Trasporti in transito crescono i volumi, anche se ad una sola che la perdita rispetto all’anno precedente sia stata, in termini di tonnellate per Fonte: Destatis cifra, mentre resta fermo il fatturato. Chiaro chilometri, del 10%. E anche in questo segno che il settore ha un eccesso di offerta caso, il nuovo anno ha segnato un’in- ché riguarda il Paese europeo più impor- e che quindi non riesce a recuperare i livelli versione di tendenza, seguito dalla ri- tante per la logistica ed il trasporto. tariffari. La rilevazione separa l’autotrasporto levazione periodica della Iata, che asso- Nel primo semestre del 2010, le linee fer- a carico completo dal collettame. Il primo cia le compagnie aeree del mondo. roviarie tedesche hanno movimentato è cresciuto del 7% in ambito internazionale I dati più recenti risalgono a luglio 2010 173,9 milioni di tonnellate di merci. Questo e solo del 2% in quello nazionale, mentre e rivelano che nei primi sette mesi di dato – che comprende tutte le compagnie il secondo mostra una situazione inversa: quest’anno il traffico aeromerci (in termi- pubbliche e private – segna un incremento il volume nazionale è cresciuto dell'8%, ni di tonnellate per chilometri) è cresciu- del 18,1% rispetto allo stesso periodo del mentre quello internazionale resta costante to del 27,5% rispetto allo stesso pe- 2009, ma resta decisamente più basso sul rispetto al 2009. Per quanto riguarda il trariodo del 2009. Ma tale media globale primo semestre 2008 (-22,4%). E stiamo sporto ferroviario, l’indagine congiunturale non riflette l’andamento delle singole re- parlando della rete ferroviaria più dinamica mostra solamente un leggero recupero delgioni: la percentuale di crescita, infatti, e trafficata d’Europa, che vede anche un l’8,6% nel primo semestre 2010 rispetto varia dal 44,3% dell’America Latina al notevole flusso di transito. all’anno precedente.• 12,5% dell’Europa. Ma la Iata accompa- La crescita maggiore si regigna queste statistiche con un avverti- stra nei traffici in ingresso Andamento trasporto merci mento: per la seconda metà dell’anno bi- (+21,5%), seguiti a breve nel corso del primo semestre 2010 sogna aspettarsi un rallentamento della distanza da quelli interni Tipologia Periodo Variazione Fonte crescita. Infatti, l’incremento dei traffici (+20,1%), mentre i flussi dei primi mesi del 2010 è dovuto anche al ferroviari in uscita dalla Traffico autostradale (veicoli x km) gen - apr 2010 +0,0% Aiscat reintegro dei magazzini attuato da molte Germania mostrano un inTraffico ferroviario (t x km) aziende, che durante la crisi hanno so- cremento modesto (+8,7%), +9,5% Assofer Combinato gen - giu 2010 +8,0% Convenzionale gen - giu 2010 speso gli acquisti. Attività che è ormai al pari di quelli in transito +8,6% Totale gen - giu 2010 completa, quindi la domanda di trasporto (+8,1%). +23,8% Assaeroporti Traffico aereo* gen - giu 2010 dei prossimi mesi dipenderà essenzial- Poco dinamico anche il trafTraffico marittimo container mente dai consumi e dagli investimenti fico container, che nel primo -16,7% Autorità Portuali Taranto gen - mag 2010 aziendali. Due elementi che in Europa e semestre conta 2,7 milioni -1,4% Venezia gen - mag 2010 Nord America mostrano ancora debolez- di teu, con un aumento su +16,2% Genova gen - giu 2010 za. Comunque, la Iata non vede ancora base annua dell’8,7%. +9,0% Trieste gen - mag 2010 segni di recessione, anche se prevede Un altro interessante indica+18,1% La Spezia gen - mag 2010 che il migliore andamento si registrerà in tore dei flussi terrestri viene -3,2% Ravenna gen - apr 2010 Asia, Medio Oriente ed Africa, mentre dalla Svizzera e riguarda +5,6% Livorno gen - mag 2010 l’Europa resterà in fondo alla classifica il trasporto transaplino. -17% Gioia Tauro gen - giu 2010 della crescita. I dati vengono dall'Ufficio *compreso aviocamionato Fonte: elaborazione Confetra
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TRAFFICI MARITTIMI DI CONTAINER IN EUROPA
Dell’Eurocargo esistono ben 11 mila versioni, un dato che da solo fa comprendere la versatilità di questo autocarro medio adatto alle più disparate mission stradali
TECNICA
EUROCARGO PROSSIMO VENTURO Nei suoi 19 anni di storia il medio di casa Iveco ha saputo evolversi costantemente posizionandosi a lungo ai vertici della categoria in Italia e in Europa di Ferdinando Tagliabue
considerati veicoli di scarsa personalità proprio a causa del loro posizionamento che non li vedeva ne leggeri ne pesanti. Con l’arrivo di Eurocargo la figura del veicolo medio ha saputo acquisire personalità (e di ciò ne hanno beneficiato sicuramente anche i suoi L’Eurocargo viene proposto con tre differenti sistemi numerosi concorrenti). In altre parole di propulsione: diesel, a metano e ibrido il ruolo del veicolo medio è cambiato e se ne sono scoperte le positive carat- versioni Ibride e a metano e quelle più teristiche, soprattutto in termini di ver- tradizionali con i motori Tector (Euro 5 satilità (con la capacità di essere all’al- dal 2006) che, dal 2009, sono anche a tezza della situazione in città come in norme EEV. autostrada, sul misto, nel fuoristrada o su percorsi extraurbani), economicità e Un telaio semplice e robusto facilità di guida e di Il telaio di Eurocargo è improntato a criallestimento. teri di semplicità e robustezza; la strutNel traffico cittadino tura è del tipo a longheroni di acciaio ad Eurocargo è maneg- alto indice di snervamento ma consenLo stabilimento Iveco di Brescia è una realtà produttiva storica per Iveco ma angevole e a ciò contri- te un’ampia carrozzabilità (che va da che per la città. Nata come sede della Fabbrica Automobili Roberto Zust nel 1903, buiscono la ridotta 4.080 a 10.550 mm) così come è ampia è divenuta in seguito OM (nel 1928) per poi essere acquisita dalla Fiat nel 1968. larghezza della cabi- la scelta di sospensioni (paraboliche, Dalla produzione iniziale di auto (venivano costruite anche auto da corsa), la OM na (2,16 metri), l’an- semi-ellittiche oppure pneumatiche, in è passata al settore agricolo ed in seguito a quello dei veicoli industriali. golo di sterzo di 52° e questo ultimo caso solo posteriori o inNel 1975 OM è tra i “soci fondatori” che danno vita all’Iveco ed è entrata a tutti un diametro di ster- tegrali) con sistema elettronico ECAS gli effetti a far parte della nuova azienda. Lo stabilimento di Brescia, che già produzata inferiore ai 10 per il mantenimento e la regolazione ceva veicoli medi con il marchio OM, venne scelto nel 1991 per produrre l’Eurometri con passo 2790 dell’altezza del telaio. Le catene cinecargo. Oggi nell’impianto trovano lavoro circa 2600 dipendenti (di cui il 90% opemm). Queste caratte- matiche si sono costantemente aggiorrai) e occupa un’area di 676 mila mq di cui 300 mila coperti mentre le aree scoristiche “cittadine” nate nel tempo, ampliando via via anche perte comprendono l’area logistica dove vengono smistati i veicoli che escono hanno contribuito alla l’offerta di cambi che, ai modelli meccanici dalle linee (uno ogni 6 minuti circa). Lo stabilimento è stato di recente ristruttusua diffusione nei manuali, ha visto affiancarsi gli automarato secondo i dettami del World Class Manufacturing (WCM), il modello integraservizi municipali (in tizzati ZF Eurotronic e gli automatici to di organizzazione della fabbrica introdotto dal gruppo Fiat: dalla gestione degli aspetti ambientali e di sicurezza sul lavoro, alla manutenzione, fino alla logistica particolare nei servizi Allison. Massima concretezza anche con particolare attenzione all’eliminazione degli sprechi. Quello di Brescia è un imdi raccolta rifiuti) ma per quanto concerne gli impianti frenanpianto cosiddetto di carrozzeria dove vengono costruiti telai e cabine mentre i anche più in generale ti che sulle versioni 4x2 possono contacomponenti meccanici (motori, trasmissioni e assali) arrivano già completi da ovunque ci si è posti re su freni a disco integrali e, per quanFiat Powertrain Technologies, da Zf e da Allison. Nello stabilimento vengono svoluna certa attenzione to concerne i sistemi di sicurezza, sistete tutte le operazioni di montaggio del veicolo, l’assemblaggio mediante saldatuall’ambiente, e hanno mi ESP e ASR anche se limitatamente ra della scocca non ancora verniciata, la verniciatura della scocca lastrata, la barreso apprezzabili le alle versioni oltre le 12 tonnellate. urocargo nasce nel lontano 1991 e fin dal suo esordio riesce ad essere un protagonista nel settore dei medi. Il segreto del suo successo è da ricercarsi nella completezza di gamma e nell’ampia scelta di soluzioni tecniche proposte declinata da due tipi di trazione (4x2 e 4x4), tre differenti sistemi di propulsione (diesel, a metano e ibrido) con sette livelli di potenza, cinque tipi di cabina, tredici differenti tipi di cambio. Tutte queste varianti hanno reso possibile un’offerta di 11 mila versioni destinate alle più disparate mission stradali. Per tanti anni i veicoli medi sono stati
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datura della cabina con plancia, sedili, arredi e rivestimenti, l’assemblaggio della driveline, l’accoppiamento della cabina con il telaio, la finitura ed il collaudo.
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DOVE NASCE L’EUROCARGO
TECNICA
Diciannove anni di Eurocargo 1991 Nasce l’Eurocargo 1992 Camion dell’anno 1999 Introduzione della serie “EL” 2001 Lancio della famiglia di motori Tector 2003 Lancio del nuovo Eurocargo 2004 Lancio della versione 4x4 2005 Nuovi modelli ML140E e ML160E 2006 Introduzione dei motori Euro 4 ed Euro 5 2008 Lancio del nuovo Eurocargo M.Y. 2008 2010 Lancio Eurocargo a metano
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La manutenzione In Italia la quota di mercato dell’Eurocargo è stabilmente posizionata attorno al 60% con buone penetrazioni anche e a livello europeo e a ciò hanno sicuramente contribuito anche i lunghi intervalli di manutenzione (80 mila km per l’olio motore e 300 mila per il cambio) e la varietà di versioni. Oltre alla trazione 4x2 è disponibile anche quella 4x4, destinata agli impieghi più gravosi e impegnativi. Eurocargo 4x4 adotta soluzioni specifiche a protezione della struttura con una elevata altezza del telaio, paraurti in lamiera, gradini di accesso retrattili, protezioni per il radiatore, paraincastro posteriore di tipo ribaltabile e griglie metalliche poste a protezione dei fari, tutte caratteristiche che lo differenziano dalle versioni stradali, di cui però mantiene la manovrabilità grazie anche ad un raggio di sterzo che va da 40° a 48° secondo i pneumatici utilizzati.
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Tre tecnologie motoristiche L’offerta Eurocargo prevede anche tre differenti tecnologie, diesel, metano e ibrida. Gli Eurocargo diesel utilizzano motori Tector Euro5 (EEV dal 2009) turbodiesel common rail a 4 valvole per cilindro in esecuzione a 4 e 6 cilindri rispettivamente di 4 e 6 litri. I motori 4 cilindri sono proposti con 3 livelli di potenza di 140 CV, 160 CV e 182 CV e una coppia rispettivamente di 460 Nm, 530 Nm e 610 Nm mentre i 6 cilindri sono offerti con 4 livelli di potenza da 217 CV, 251 CV, 279 CV e 299 CV e valori di coppia massima rispettivamente di 680 Nm, 850 Nm, 950 Nm e 1.050 Nm. L’Eurocargo a metano è disponibile in configurazione 4x2 con MTT di11-12 t in
CONTINENTAL HD-HYBRID: prestazioni senza compromessi Come deve essere lo pneumatico ideale? Difficile dirlo ma sicuramente a tutti piacerebbe poter disporre di uno pneumatico sicuro, con capacità di rotolamento che consenta di consumare e inquinare meno, affidabile sull’asciutto, sul bagnato e anche sulla neve, sui veloci tratti autostradali ma anche su strade secondarie Per cercare di rispondere a queste esigenze Continental ha lanciato HD Hybrid, il nuovo pneumatico destinato ad equipaggiare l’asse trattivo di camion e bus nelle principali misure. Si tratta di uno pneumatico con caratteristiche costruttive innovative che, secondo quanto affermano i tecnici della Casa tedesca, è in grado di assicurare durata, sicurezza, silenziosità, bassi consumi di carburante e conseguentemente ridotte emissioni. Un’altra caratteristica dell’HD-Hybrid è la possibilità di essere utilizzato sia nei trasporti a lungo raggio sia in quelli a breve-medio raggio e ciò dovrebbe rendere il nuovo pneumatico Continental indicato a quelle flotte che utilizzano i veicoli in maniera flessibile, e non esclusivamente su lunghe distanze o per trasporti regionali. Prima di arrivare sul mercato l’HDHybrid è stato testato da numerosi autotrasportatori che hanno ottenuto percorrenze anche superiori ai 400 mila km giungendo, nei casi più favorevoli, fino a 550 mila km, risultati ottenuti anche in condizioni di strade innevate. Ma come si è riusciti a fondere in un unico pneumatico caratteristiche tanto diverse tra loro? Secondo Bernd Korte, Vice-President per lo Sviluppo ed Industrializzazione di Prodotto a livello mondiale di Continental, l’HD Hybrid “Sembra quasi uno pneumatico comune ma al suo interno, però, c'è una carcassa a tecnologia brevettata Air-Keep, una struttura in acciaio e polimeri radicalmente innovativa, miscele pluri-stratificate ad alta efficenza energetica ed, infine, il battistrada a profilo autorigenerante”. Questo battistrada rappresenta un elemento innovativo e in pratica, con la lenta usura della gomma, fa in modo che nuove scanalature per la fuoriuscita dell'acqua e punti di trazione emergano dove prima si apprezzavano solo fini lamelle. Contemporaneamente, quelle che erano state normali scanalature all’inizio della vita del battistrada, si trasformano in lamelle disegnate che assicurano la trazione anche in presenza di neve. Tutto ciò permette all’HD-Hybrid di usurarsi in maniera più graduale, offrendo una minore resistenza al rotolamento e con una capacità di trazione che in precedenza potevano fornire solo pneumatici invernali, ma con comfort e silenziosità da pneumatici autostradali. 1) L’architettura delle scanalature crea delle celle interne che, con l’usura, rigenerano progressivamente il disegno del battistrada; ciò fa si che le prestazioni risultino eccellenti per l’intera vita dello pneumatico. 2) Il tallone rinforzato aumenta la durata. La calandra di rivestimento brevettata garantisce una maggiore ricostruibilità e la cintura ottimizzata rende l’usura più omogenea.
La scelta delle sospensioni prevede molle paraboliche, semiellittiche o pneumatiche (queste ultime integrali o solo posteriori
Una delle versioni 4x2 Sono 5 le cabine per l’Eurocargo: corta, lunga (a tetto basso e alto), doppia e la speciale a 9 posti
versione a un gradino e 15-16 t di MTT per quella a due gradini; la cabina è sempre quella corta. Su questa versione il motore è un Tector 6 cilindri che in questo caso sviluppa una potenza massima di 200 CV a 2700 giri/min con una coppia massima di 650 Nm a 1250 giri/min, abbinabile ai cambi manuali ZF a 6 o 9 rapporti o agli automatici Allison a 5 rapporti; le sospensioni possono essere paraboliche, semiellittiche e pneumatiche e i passi sono 9 (da 3.105 mm a 6.570 mm).
L’ibrido in città Il modello Hybrid viene proposto in versione da 7,5 o 12 t con motore Tector Euro 5 da 118 kW e motore elettrico da 44 kW, e sviluppa una coppia massima di 420 Nm: Il cambio è un Eaton a 6 rapporti robotizzato, che può essere utilizzato sia in modalità completamente automatica oppure in sequenziale. I veicoli ibridi sono pensati per la città e hanno tra i loro punti di forza i consumi. L’Eurocargo Hybrid non fa eccezione e sa dare il meglio di se laddove le velocità sono basse e vi sono sono frequenti stop & go. Su questo veicolo il motore elettrico viene utilizzato in partenza da fermo (fino a 5-10 km/h) e per la fase di accelerazione (fino a 30-40 km/h); da segnalare anche il sistema “start & stop” per lo spegnimento automatico del Diesel ai semafori o negli ingorghi e il dispositivo di recupero energetico in frenata, che provvede alla ricarica delle batterie. Tredici cambi Data la grande varietà di mission e di allestimenti cui deve rispondere un veicolo medio, l’offerta di cambi è per forza di cose decisamente ampia. Nel caso dell’Eurocargo la scelta prevede cambi automatizzati ZF Eurotronic a 6 rapporti, automatici Allison e i tradizionali cambi manuali ZF a 5, 6 e 9 rapporti. Gli automatizzati Eurotronic ZF a 6 rapporti sono disponibili su tutte le versioni 4x2 da 6 a 18 t di MTT. I tre cambi automatici Allison, con convertitore di coppia, sono disponibili sulla gamma 4x2 destinati ad impieghi urbani per le municipalizzate mentre i 7 cambi manuali ZF a 5, 6 e 9 rapporti si rivolgono all’utenza più tradizionalista. Ampia anche la scelta dei rapporti al ponte che va da quelli “lunghi”, i più indicati per i veicoli destinati a percorrenze extraurbane a velocità elevata, a quelli “corti” per le versioni con al-
Alfredo Altavilla
alla guida dell’Iveco Alfredo Altavilla sarà il prossimo Amministratore Delegato dell’Iveco. Altavilla prenderà il posto di Paolo Monferino che lascerà il Gruppo Fiat e assumerà l’incarico di Direttore della Sanità della Regione Piemonte. Sergio Marchionne, Amministratore Delegato della Fiat, ha voluto ringraziare Monferino a nome personale e dell’azienda per il suo operato e in particolare per “un'impresa straordinaria come l'integrazione tra Case e New Holland e per aver riportato Iveco ai massimi livelli di competitività nel settore dei veicoli industriali”. Altavilla, nuovo AD Iveco, nasce in Taranto nel 1963 e si laurea in Economia e Coomercio; inizia la propria carriera all’Università Cattolica di Milano in qualità di assistente universitario per poi entrare in Fiat nel 1990, dove comincia ad occuparsi di collaborazioni e operazioni internazionali nell’ambito delle attività di sviluppo prodotto e mercato. Nel 1995 diventa responsabile dell’Ufficio Fiat Auto di Pechino e, 4 anni più tardi, nel 1999 diviene responsabile delle attività in Asia. A partire dal 2001 si occupa di Business Development; l’anno successivo assume il coordinamento delle attività relative all’alleanza con General Motors e, nel 2004, l’incarico di gestione delle alleanze. Lo stesso anno viene nominato presidente di FGP (Fiat/GM Powertrain JV) e Senior Vice President del Business Development di Fiat Auto. Nel 2005 diventa Chief Executive Officer di TOFAS, joint-venture paritetica tra Fiat Auto e Koç Holding, mantenendo la responsabilità di Business Development. Dalla fine del 2006 è AD di FPT - Fiat Powertrain Technologies e fa parte del Group Executive Council (GEC) di Fiat Group. Nel luglio del 2009 entra nel Consiglio di Amministrazione di Chrysler Group LLC e nell’ottobre dello stesso anno viene nominato Executive Vice President del Business Development di Fiat Group.
Le versioni Natural Power hanno un’autonomia (variabile in funzione dell’impiego) che, grazie ai 480 litri di metano, arriva fino a 450 km
lestimenti con compattatore o per le versioni K per impieghi cava-cantiere.
Le cabine Concludiamo con le cabine che vengono offerte in cinque versioni: corta, lunga a tetto basso, lunga a tetto alto, doppia per il trasporto delle squadre di operai e cabina antincendio; c’è anche una versione speciale a 9 posti. Le cabine, in base all’MTT, possono avere un gradino (modelli da 60E a 120EL con tre profondità) oppure due gradini (dal 120E al 180E con due altezze di tetto e tre profondità).•
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Il telaio dell’Eurocargo si basa su criteri di robustezza e semplicità con una struttura a longheroni in acciaio che permettono varianti di carrozzabilità da 4080 a 10550 mm
450 km con il metano L’Eurocargo Natural Power è dotato di sei bombole per lo stoccaggio del metano per un totale di 480 litri di metano che consentono un’autonomia (variabile ovviamente anche in base al tipo di missione svolta dal veicolo) che può arrivare ai 450 km. Dato il tipo di alimentazione particolarmente pulita (il livello di emissioni di NOx di questo motore risulta migliore rispetto a motori rispondenti alla norma EEV), questa versione risulta particolarmente indicata per il lavoro in ambito urbano, dalla distribuzione alla raccolta di rifiuti solidi urbani; inoltre per l’Eurocargo a metano è prevista anche una versione “K” per impieghi cava-cantiere ma limitatamente ai modelli 150 e 160E20. Oltre alle sue caratteristiche ecologiche, l’Eurocargo Natural Powersa anche far valere le sue doti di economicità, visto il prezzo vantaggioso del metano, tanto che i tecnici dell’Iveco stimano che un Eurocargo a metano che opera in ambito urbano con una percorrenza media possa consentire un risparmio di circa 5000 euro all’anno.
PROVA SU STRADA RENAULT MASTER Gruppi ottici a goccia, parafanghi avvolgenti e la personale linea del cofano sono gli aspetti maggiormente caratterizzanti la rinnovata estetica dell’ultima versione del Renault Master
Il taglio del parabrezza e dei vetri laterali ha contribuito al fattivo miglioramento della visibilità sia anteriore sia laterale
La modularità per ogni esigenza Sono più di 350 le versioni del nuovo Master, un numero davvero ragguardevole, determinato dalla combinazione di trazioni anteriore e posteriore, ruote singole o gemellate, 3 altezze furgone, 3 passi, 2 sbalzi, 4 lunghezze, 4 mtt e 7 tipi di carrozzerie di Ferdinando Tagliabue
enault Trucks ha completato la sua rinnovata gamma Master che ora vede affiancati ai modelli a trazione anteriore quelli a trazione posteriore, con ruote singole o gemellate, in esecuzione furgone, combi, bus, telaio cabinato, doppia cabina e pianale cabinato.
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Estetica rinnovata Il nuovo Master si presenta con una linea ampiamente rinnovata nel suo insieme, che risulta piacevolmente moderna grazie anche alla presenza dei nuovi gruppi ottici a goccia e della funzionale calandra. I parafanghi sono molto avvolgenti e assieme alla conformazione del cofano danno all’insieme una sensazione di robustezza e protezione dell’abitacolo; il paraurti anteriore ospita un predellino che facilita l’accesso al parabrezza, mentre gli indicatori di direzione, integrati nei retrovisori, risultano così più visibili ed il nuovo taglio dei vetri laterali migliora la visibilità. Migliorato anche il posto di guida che ora dispone di maggior spazio per le gambe; da ricordare ancora la regolazione lombare e quella della colonna dello sterzo. Numerosi i vani di custodia, con appositi spazi per un computer portatile e per il cellulare; c’è poi un ripiano scrittorio ed il sedile centrale, ribaltabile, costituisce un ripiano d’appoggio. Anche gli equipaggiamenti disponibili sono aumentati e comprendono una radio-cd-mp3 con bluetooth integrato, il sistema di apertura automatica delle porte ed il navigatore GPS integrato Tom Tom.
La gamma L’offerta del Master è quanto mai ampia con MTT comprese tra 2,8 e 4,5 t e un’infinità di configurazioni, con versioni furgone che raggiungono un volume utile massimo di 17 mc e fino a 2254 kg di carico utile, che salgono a 2495 kg nella versione telaio cabinato. Se la vita a bordo del Master è agevolata dalla presenza di equipaggiamenti di grande utilità, anche le operazioni di carico delle merci risultano agevoli in quanto le soglie di carico dei furgoni sono tra le più basse attualmente disponibili (da 544 a 564 mm per i modelli a trazione anteriore e da 672 a 724 mm per quelli a trazione posteriore) mentre le nuove porte laterali hanno una larghezza di 1270 mm che consente l’accesso agli Europallet. I passi sono 3 (3182 – 3682 e 4332) che, con i 2 sbalzi posteriori (1024 e 1674 mm) consentono di raggiungere lunghezze utili interne fino a 4383 mm. Le volumetrie sono quanto mai ampie visto che derivano da 4 lunghezze e 3 altezze, con volumi utili compresi tra 8 e 17 mc. Polivalenza e facilità nella carrozzabilità caratterizzano le configurazioni da allestire (telaio cabinato, doppia cabina, scudato, pianale cabinato). La versione telaio a trazione anteriore può avere una portata utile fino a 1815 kg mentre con la trazione posteriore si arriva a 1643 kg (in versione 3.5 con ruote singole) e 1529 kg (in versione 3.5 con ruote gemellate). La carrozzabilità delle versioni da allestire va, secondo le versioni, da 3182 a 5746 mm. Passiamo alle sospensioni che anterior-
mente sono indipendenti del tipo MacPherson in un equilibrato compromesso tra comfort e robustezza con un carico massimo sull’assale di 1790 kg. Posteriormente le sospensioni sono monolama sui modelli a trazione anteriore (carico massimo di 2100 kg) e bilama su quelli a trazione posteriore a ruota singola, mentre nel caso dei modelli con ruote gemellate le sospensioni sono trilama, con carico massimo di 3200 kg sulle versioni da 4,5 t.
Un motore tre potenze La motorizzazione per il Master è solo quella da 2,3 litri dCi disponibile in esecuzione Euro 4 o Euro 5 (con filtro antiparticolato di serie). Questo motore è stato oggetto di una serie di modifiche, tra cui la riduzione della cilindrata passata da 2,5 a 2,3 litri; ciò ha comportato consumi inferiori (fino a 1 litro/100 km) rispetto alla serie Master precedente e addirittura meno 2,7 l/100 km rispetto ai precedenti Mascott. I livelli di potenza sviluppati da questo motore sono tre: 100 CV (285 Nm di coppia massima), 125 CV (310 Nm di coppia massima a 1250 g/min e un equilibrato compromesso tra prestazioni e consumi) e 150 CV (con coppia massima di 350 Nm a 1250 g/min, turbo a geometria variabile) in configurazione Euro 4 ed Euro 5, rispettivamente senza e con FAP. Il cambio è per tutti un manuale a 6 marce con dispositivo freeshift (con una spia sul cruscotto) che suggerisce quando effettuare il cambio di marcia in funzione di una ottimizzazione dei consumi di carburante. La trasmissione robotizzata (al momento disponibile sui modelli a trazione anteriore da 150 CV) sarà disponibile a breve anche sugli altri modelli della gamma in configurazione 125 e 150 CV. Anche in termini di economia di esercizio il nuovo Master ha compiuto importanti passi in avanti grazie anche ad una catena di distribuzione per la quale non è
Il nuovo Master in versione furgone
SCEGLIERE LA TRAZIONE Il posto di guida dispone ora di un maggior spazio per le gambe; apprezzabili anche i numerosi vani di custodia ed il ripiano scrittoio
prevista alcuna manutenzione; un’estensione dell’intervallo tra i cambi di olio che è stato portato a 40 mila km e/o 2 anni per le versioni da 100 e 125 CV; un aumento del 20% circa della durata delle pastiglie e dei dischi freni ed una maggior durata dell’efficienza del liquido di raffreddamento, che ora risulta attivo per 160 mila km.
Sicurezza in più Decisamente interessante anche la dotazione in termini di sicurezza attiva. Più specificamente ricordiamo i miglioramenti all’impianto frenante con freni a disco su tutte le ruote (anteriori ventilati e posteriori pieni), ABS e assistenza al-
Il nuovo Master offre una triplice possibilità di scelta in termini di trazione: trazione anteriore, trazione posteriore a ruote singole o trazione posteriore a ruote gemellate. Vediamo dove e quando le 3 diverse soluzioni rappresentano il meglio. La trazione anteriore risponde ad esigenze di una normale motricità e di un limitato carico sull’asse posteriore, in genere questa configurazione risponde alle esigenze di chi opera nel trasporto a temperatura controllata, furgonature a gran volume o celle applicate per uso civile come nel caso di ambulanze o vigili del fuoco. La trazione posteriore in esecuzione a ruota singola è indicata per impieghi di media intensità che si possono avvantaggiare per la migliore motricità e il maggior carico ammesso sul ponte posteriore, come avviene per allestimenti di furgonati gran volume ma con carichi mediamente concentrati, cassoni fissi e veicoli adibiti al soccorso. Infine la trazione posteriore con ruote gemellate assicura la massima motricità ed un elevato grado di robustezza grazie anche alla presenza di sospensioni trilama, telaio rinforzato e sbalzo allungato. Questa configurazione è ideale per ribaltabili e in configurazione da 4,5 t per minicompattatori, pianali e carri soccorso stradale, veicoli per spurgo e per tutti quegli allestimenti che in configurazione 3,5 presentano una tara tale da compromettere la portata utile.
la frenata di emergenza (AFU) e regolazione della coppia motrice (MSR). Grazie a questi miglioramenti il nuovo Master a 100 km/h si ferma in 42-48 metri (secondo la versione e l’utilizzo). Sulle versioni a trazione posteriore è presente di serie l’ESP che integra l’ASR ed è invece disponibile come optional sulle versioni a trazione anteriore. Il rinnovato “taglio” del parabrezza e dei vetri laterali, il cofano spiovente e la posizione di guida piuttosto rialzata hanno considerevolmente migliorato la visibilità anteriore e laterale a tutto vantaggio della sicurezza attiva. Sempre in tema di supplementari che ad una certa angolasicurezza attiva, ma come optional, vi so- zione dello sterzo entrano in funzione mino i fari di svolta, una coppia di proiettori gliorando la visibilità in curva.•
Da Yokohama nuovi pneumatici per tutte le stagioni
Yokohama, un costruttore noto nel mondo dell’auto e della moto per le sue gomme premium ad alte prestazioni, presenta il nuovo pneumatico invernale Truck per asse sterzante Yokohama 901ZS: un prodotto destinato a preservare la sicurezza di guida in condizioni spesso insidiose e difficili. Lo pneumatico per asse sterzante 901ZS è la più recente proposta Yokohama per soddisfare la necessità di avere uno pneumatico invernale capace di garantire sicurezza di guida e tenuta, ma anche rispetto dell’ambiente, influendo positivamente sul consumo di carburante. Infatti, soprattutto sulle lunghe percorrenze e nell’uso continuativo, avere un prodotto che garantisca una vita di utilizzo prolungata e una bassa resistenza al rotolamento, contenendo così il consumo di carburante, diventa una condizione essenziale per l’economia di esercizio e l’efficienza della resa chilometrica, oltre che per il rispetto dell’ambiente (meno si consuma, meno si inquina, un assioma che pare dimenticato).
La casa giapponese, proprio grazie alle sue esperienze premium nel mondo delle corse motociclistiche e di auto, è riuscita a creare pneumatici in grado di assicurare prestazioni di livello grazie alla tecnologia produttiva chiamata “Lower Temperature/Higher Torque Mixing Method”, attraverso la quale l’impasto della mescola viene lavorato a bassa temperatura permettendo di ottenere un prodotto finale resistente e morbido, che si usura in modo uniforme generando così un bassa resistenza al rotolamento. Oltre a questa importantissima caratteristica, lo Yokohama 901ZS, come gli altri modelli della gamma Zenvironmnet di cui fa parte (esistono per assale trattivo e trainato), è caratterizzato da una mescola e da una carcassa dure e resistenti, garanti di una lunga vita di utilizzo e di una perfetta adattabilità alla ricostruzione/ricopertura. Yokohama 901ZS, è uno pneumatico dedicato alle lunghe percorrenze (viaggi autostradali, non regionali), è contraddistinto da un disegno battistrada complesso, composto da una fitta rete di tasselli e scanalature che permettono una trazione ottimale, anche su fondi bagnati e su neve e ghiaccio. In particolare, le piccolissi-
me lamelle poste su ogni tassello garantiscono una tenuta a basse temperature e su fondi ghiacciati e innevati grazie al cosiddetto “effetto ventosa”. La spalla è rinforzata e rigida, capace di resistere all’usura e di consumarsi in modo uniforme e omogeneo, per una durata di utilizzo maggiore. L’SC-Sipe (un piccolo incavo per il controllo dell’usura), posto sull’estremità del tassello, permette infine di verificare l’uniformità di consumo del battistrada che, quando supera il 50% di usura del proprio battistrada, può essere utilizzato come pneumatico 4 stagioni. In pratica diventa un “linea estivo”. Una interessante soluzione. Va detto che può essere ricostruito con battistrada analogo o battistrada estivo. Le misure a disposizione sono le due più diffuse: 315/80 R22.5 e 385/65 22.5. Abbiamo approfittato dell’occasione della presentazione per approfondire la questione assistenza con il Dottor Fabio Merli, responsabile della Yokohama Italia per la parte truck. Come gestite l’assistenza? “Al momento abbiamo una rete di gommisti specializzati che se ne occupa: dal 2011 la cosa sarà più istituzionalizzata, se mi passa il termine. Il trasportatore potrà
Fabio Merli, nuovo responsabile truck presso Yokohama Italia fare riferimento sempre (anche per il pagamento e le relative garanzie) al suo gommista di fiducia. In questo modo potrà essere assistito in strada, anche di notte, con rapidità e senza i problemi del pagamento, cosa importante proprio per le flotte. Contiamo, nei primi mesi del 2011, di avere un centinaio di professionisti dello pneumatico truck nella nostra rete di assistenza, che prenderà il nome di Yokohama On Road Assistance”. • di Carlo Otto Brambilla
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Le novità della tipologia M+S, gomme che mutano in base all’usura
FISCO
Novembre: tocca agli acconti d’imposta Gli autotrasportatori alla cassa per il consueto appuntamento con l’acconto autunnale relativo alle imposte sui redditi (Irpef e Ires) e l’imposta regionale sulle attività produttive (Irap) di Angelo Ciaravolo
ntro il 30 novembre scade infatti l’ultimo giorno utile per il versamento della seconda o unica rata degli acconti d’imposta relativi all’esercizio in corso. Le società di capitali, il cui esercizio non chiude al 31 dicembre, versano invece l’acconto entro la fine dell’undicesimo mese del periodo d’imposta sfalsato. Ricordiamo che l’acconto è obbligatorio anche se il contribuente non ha presentato la dichiarazione dei redditi (Unico 2010) e che il versamento del secondo acconto non è in alcun caso rateizzabile. Ecco allora come calcolare gli importi esatti dovuti al Fisco e le possibili vie d’uscita in caso di mancato versamento degli acconti nei termini ordinari.
E
Chi deve pagare Sono obbligati al versamento dell’acconto Irpef e Irap tutti coloro che hanno presentato o comunque avrebbero dovuto presentare il modello Unico 2010 per il periodo d’imposta precedente e che hanno indicato un debito d’imposta superiore a 51,65 euro per l’Irpef e per l’Irap. Chi non deve pagare Non sono obbligati al versamento dell’acconto i contribuenti che si trovano nelle seguenti condizioni: - nel 2009 non hanno avuto reddito (ad es. per inizio di un’attività d’impresa); - nel 2010 non hanno avuto, o non avranno, redditi per cessata attività; - non hanno presentato il modelle Unico per l’anno precedente, perché non obbligati;
- hanno versato a giugno o ad agosto, per libera scelta o per errore, l’intero acconto anziché soltanto la prima rata (chi ha versato più del dovuto ora potrà approfittare per scalare l’eccedenza con l’acconto di novembre).
Come si calcola l’acconto Ai fini Irpef, la quota di acconto complessivo, a carico delle persone fisiche, è pari al 99 per cento dell’importo che risulta alla voce “Differenza” del rigo RN34 del modello Unico 2010. L’importo eventualmente pagato come prima rata (40 per cento) va sottratto da questo importo e la differenza va versata entro la fine di novembre (60 per cento). Ricordiamo che se la prima rata è stata versata con la maggiorazione dello 0,40 per cento, questo importo deve essere scomputato. Chi invece ha versato dopo il 5 agosto, sfruttando il ravvedimento operoso e pagando la sanzione del 2,5 o del 3 per cento, non deve sottrarre alcunché perché le sanzioni e gli interessi andavano pagati con codice tributo a parte. Va ricordato che se al rigo RN34 l’importo non è superiore a 51,65 euro non è dovuto alcun acconto. Se invece è superiore a 51,65 euro ma non a 257,52 euro, il versamento è dovuto in unica soluzione al 30 novembre. Ai fini Ires, la quota di acconto complessivo, a carico delle società di capitali, è pari al 100 per cento dell’imposta evidenziata al rigo RN17 del modello Unico 2010 (la prima rata non andava versata se non superiore a 103,00 euro). A fine novembre dovranno quindi cal-
colare la seconda rata in base al 60 per cento dell’intera imposta evidenziata nel suddetto rigo della dichiarazione dei redditi.
Come pagare di meno L’art. 2 della Legge 23.03.1977, n. 97 consente aI contribuenti di commisurare l’acconto sull’imposta che presumibilmente è dovuta per l’anno 2010, al netto delle detrazioni, crediti d’imposta e ritenute d’acconto. In pratica, chi quest’anno ha cessato la propria attività, o comunque ha conseguito ricavi inferiori rispetto al 2009 o prevede di dichiarare una minore imposta nella prossima dichiarazione dei redditi, può calcolare l’acconto di novembre sull’Irpef che prevede sia dovuta per l’anno 2010, anziché sulla base di quanto si è pagato per i redditi del 2009. In questo caso, però, il calcolo del minor acconto deve essere effettuato con molta attenzione, per evitare di incorrere nella sanzione del 30 per cento, oltre al pagamento degli interessi di mora, applicata nel caso di versamento insufficiente. Compensazione e versamenti È opportuno ricordare che la compensazione tra crediti e debiti è sempre ammessa. Pertanto, i contribuenti possono compensare eventuali crediti IRPEF, IRES, IRAP e IVA, risultanti dalla dichiarazione unificata relativa all’anno precedente, nonché i crediti contributivi ammessi a compensazione con l’IRPEF dovuta in acconto. Inoltre, è consentito ripartire liberamente le somme a credito tra importi a rimborso
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La compensazione tra crediti e debiti è sempre ammessa. Pertanto, i contribuenti possono compensare eventuali crediti IRPEF, IRES, IRAP e IVA, risultanti dalla dichiarazione unificata relativa all’anno precedente, nonché i crediti contributivi ammessi a compensazione con l’IRPEF dovuta in acconto
I CODICI TRIBUTI DA UTILIZZARE PER IL VERSAMENTO DELL’ACCONTO
periodo d’imposta precedente (semprechè tale importo sia superiore a euro 20,66), deIRPEF vono effettuare il versamento 4034 - IRPEF ACCONTO SECONDA RATA O IN UNICA SOLUZIONE in due rate: 1989 - INTERESSI SUL RAVVEDIMENTO IRPEF - la prima rata, dovuta nel termine dei versamenti a saldo 8901 - SANZIONE PECUNIARIA IRPEF dell’Unico per l’anno precedente, nella misura del 40 IRES per cento dell’acconto; 2002 - IRES ACCONTO SECONDA RATA O IN UNICA SOLUZIONE - la seconda rata, che scade 1990 - INTERESSI SUL RAVVEDIMENTO IRES a fine novembre, è pari al 1990 - INTERESSI SUL RAVVEDIMENTO IRES 60 per cento dell’acconto complessivo dovuto. IRAP La base di calcolo dell’acconto 3813 - IRAP ACCONTO SECONDA RATA O IN UNICA SOLUZIONE IRAP deve essere desunta dai seguenti righi dei vari quadri 1993 - INTERESSI SUL RAVVEDIMENTO IRAP IC della dichiarazione IRAP: 8907 - SANZIONE PECUNIARIA IRAP Modello IRAP – Società di cae importi da compensare. Va Pertanto, il contribuente dovrà pitali: rigo IR22. ricordato che gli importi a cre- calcolare l’acconto nella misudito che il contribuente inten- ra del 99 per cento del debito Il regime dei contribuenti de utilizzare in compensazio- d’imposta risultante dalla diminimi ne non devono essere neces- chiarazione relativa al periodo I soggetti che, nel 2010, hansariamente utilizzati in via d’imposta precedente (sem- no aderito al regime dei miniprioritaria per compensare i prechè tale importo sia supe- mi (volume di affari non supedebiti risultanti dalla dichiara- riore a euro 51,65) ed effettua- riore a 30.000, euro) sono tezione. La compensazione de- re il versamento dello stesso in nuti alla determinazione delve essere effettuata entro la due rate: l'acconto Irpef utilizzando le data di presentazione della di- - la prima rata, dovuta nel ter- regole ordinarie. Tali soggetti mine dei versamenti a saldo dovranno effettuare il versachiarazione successiva. dell’Unico per l’anno prece- mento dell'acconto Irpef in reGli importi delle compensaziodente, nella misura del 40 lazione alle regole previste per ni dovranno essere esposti nel consueto modello di pagamentale tributo non tenendo conto per cento dell’acconto; to F24. Il limite massimo dei - la seconda rata, che scade della nuova assoggettabilità a fine novembre, è pari al all’imposta sostitutiva del 20 crediti d’imposta rimborsabili in 60 per cento dell’acconto per cento. L’ammontare delconto fiscale e/o compensabili complessivo dovuto. l’acconto Irpef versato sarà è di euro 516.456,90. Per i versamenti ricordiamo l’obbligo di La base di calcolo dell’accon- detratto dal versamento a salpagare in via esclusivamente to IRAP deve essere desunta do dell'imposta sostitutiva. Ritelematica. Il codice tributo da dai seguenti righi dei vari qua- cordiamo che l'unica modalità utilizzare per la seconda rata dri IQ e IP della dichiarazione di determinazione dell'acconto dovuto per l'anno di accesso dell’acconto Irpef è il 4034 IRAP: Modello IRAP - Persone Fisi- al regime è il metodo storico mentre per l’Ires è il 2002. che: rigo IR22; con esclusione di quello previModello IRAP - Società di sionale. Tali soggetti sono inolL’acconto Irap L’acconto complessivo, ai fini Persone ed equiparate: rigo tre esonerati al versamento in acconto dell’Irap in quanto tale Irap per le persone fisiche e le IR22. società di persone, è del 99 Le società di capitali (S.p.A., tributo non è dovuto ai fini del per cento. L’acconto Irap do- s.r.l., s.a.p.a., cooperative e regime dei minimi. I soggetti vuto, va determinato e versato consorzi), il cui acconto com- che che hanno adottato il regicon le modalità e nei termini plessivo è del 100 per cento me dei minimi con decorrenza previsti per le imposte sui red- del debito d’imposta risultante dal precedente anno sono tediti (art. 30, D.Lgs. 446/1997). dalla dichiarazione relativa al nuti al versamento dell'accon-
ABiCom
to dell'imposta sostitutiva risultante dal quadro CM. Per calcolare l'ammontare dell'acconto dovuto con il metodo storico si deve far riferimento a quanto esposto a rigo CM15 Imposta a Debito.
Come rimediare agli errori o ai versamenti omessi L’approssimarsi della scadenza del versamento degli acconti apre la questione delle sanzioni applicabili in caso di errori o omissioni e alla possibilità di rimediare pagando una sanzione piuttosto lieve. Ricordiamo innanzitutto che in caso di omesso, insufficiente o tardivo versamento dell’acconto si applica una sanzione amministrativa del 30 per cento degli importi non versati, oltre gli interessi di mora. Tuttavia, il contribuente ha la facoltà di utilizzare il ravvedimento operoso di cui all’art. 13 del D.Lgs. 472/1997. Per avvalersi di questo strumento preventivo che consente di pagare una leggera sanzione, è necessario eseguire il versamento entro 30 giorni (cioè entro il prossimo 30 dicembre) dell’imposta o della differenza non versata, della sanzione ridotta del 2,5 per cento (cioè 1/12 del 30 per cento) oltre gli interessi moratori da calcolare nella misura dell’1 per cento annuo con maturazione giorno per giorno. Oppure, eseguire il versamento (entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa all’anno) dell’imposta o della differenza non versata, della sanzione ridotta del 3 per cento (cioè 1/10 del 30 per cento) più gli interessi moratori nella misura dell’ 1 per cento annuo con maturazione giorno per giorno.•
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LH CARGO ADOTTA UN NUOVO FRIGOCONTAINER La compagnia tedesca Lufthansa Cargo ha introdotto un nuovo contenitore per il trasporto aereo di prodotti a temperatura controllata, sviluppato in collaborazione con Dokasch. Il container si chiama Opticooler e garantisce il mantenimento della temperatura interna da – 30° a +40° attraverso una nuova tecnica di compressione, che per il raffreddamento non richiede più il ghiaccio liquido. In questo modo, si possono caricare nel contenitore anche i prodotti che non possono avere alcun contatto con il biossido di carbonio. I container hanno un termoregistratore, che rileva costantemente la temperatura interna e memorizza i dati, che poi possono essere forniti al cliente per un controllo sulla catena del freddo.
TNT sale sul treno spagnolo Da tempo, TNT Express carica i suoi camion che effettuano il trasporto di linea tra l’Italia e lo hub olandese di Arnhem sull’autostrada viaggiante tra Novara e Friburgo. Ora ha esteso il combinato stradarotaia anche nei collegamenti tra la Spagna ed i Paesi Bassi, usando l’autostrada viaggiante più lunga d’Europa, che connette lo scalo francese di Perpignan (ai piedi dei Pirenei) a quello di Lussemburgo. TNT Express España manda su strada gli autoarticolati fino al terminal francese e sul treno carica solamente i semirimorchi, che vengono ritirati da altri trattori nel Lussemburgo e trainati fino ad Arnhem.
Prima automare atlantica
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Dopo un ritardo causato da problemi amministrativi, è partita la prima autostrada del mare atlantica tra Spagna e Francia. Il servizio viene effettuato dalla nave Norman Bridge della compagnia GLD Atlantique. Quest’ultima è nata come joint-venture tra la francese Louis Lines Dreyfus e Grimaldi, ma pochi giorni dopo l’avvio del servizio, la compagnia italiana ha annunciato l’abbandono dell’impresa, che ora resta solo in mani francesi. Il servizio ha cadenza trisettimanale e collega il porto spagnolo di Gijón con quello francese di SaintNazaire. La Norman Bridge offre una stiva per rotabili di duemila metri lineari.
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NUOVE LINEE PER IL MAGHREB
Militzer & Munch Italia ha avviato nuovi servizi di spedizioni stradali, aeree e marittime verso la costa meridionale del Mediterraneo e, in particolare, Marocco, Libia e Tunisia. Le spedizioni vengono consolidate nelle filia-
li italiane della società ed inoltrate attraverso linee regolari di groupage o specifici servizi a carico completo. M&M Italia opera nella Penisola dal 1966 e nel 2009 ha fatturato 8,5 milioni di euro.
HUPAC POTENZIA SERVIZIO CON ROTTERDAM
La società svizzera aumenta la frequenza del collegamento intermodale tra il Quadrante Europa di Verona ed il terminal Rail Service Centre del porto di Rotterdam, che viene svolto in collaborazione con l’operatore italiano Cemat. Le corse in entrambe le direzioni sono passate da cinque a sei la settimana. Il treno può caricare anche semirimorchi alti fino a quattro metri, ossia con profilo P/C70-400, e contenenti merci pericolose (con l’eccezione di quelle della Classe 7 dell’ADR). A Verona, le spedizioni possono proseguire su altri convogli diretti all’Interporto di Nola. Hupac ha anche potenziato il collegamento tra lo scalo interno tedesco di Duisburg e Buna e Schwarzheide, con possibilità di proseguimento verso Rotterdam.
GRIMALDI UNISCE LIVORNO CON CATANIA La compagnia napoletana ha avviato un’autostrada del mare tra lo scalo toscano e quello siciliano con frequenza bisettimanale. Le partenze da Catania avvengono il martedì e il sabato, quelle da Livorno il giovedì e la domenica. Questo servizio è effettuato dalle due ro-pax più recenti della flotta Grimaldi, ossia le gemelle Eurocargo Malta ed Eurocargo Genova. Ciascuna offre una stiva per rotabili da 4000 metri lineari – che può ospitare fino a 280 semirimorchi – e viaggia ad una velocità di crocierà di 23 nodi.
TORRE DI CONTROLLO PER LA LOGISTICA
Allenza jugoslava sulle rotaie Le società ferroviarie pubbliche di Croazia, Serbia e Slovenia hanno creato una nuova compagnia comune dedicata al trasporto merci, che si chiama Cargo 10. Il nome deriva dalla missione della nuova impresa, che intende rendere più rapido e competitivo il trasporto merci lungo il Corridoio Dieci. Dopo la costituzione della società, hanno aderito al progetto anche le Ferrovie della Macedonia e della Bosnia Erzegovina, completando così il quadro della ex-Jugoslavia. Cargo 10 ha sede a Lubiana, ossia nell’unico dei tre Paesi ad appartenere alla Comunità Europea.
di sei milioni di euro e rappresenta un progetto pilota per il resto del mondo. Entro il 2011, Ceva doterà ogni Paese europeo di una struttura di questo tipo, che lavorerà in rete con le altre.
NUOVO ELETTRICO PER LA CITTÀ FAAM, il costruttore marchigiano di batterie e di veicoli elettrici compatti per la distribuzione urbana, ha deciso di ampliare la rete di vendita italiana attraverso un accordo con Fattori & Montani di Roma. La società laziale ha già sette concessionarie nella Capitale ed intende costruire entro un anno una rete di 40 punti di vendita e assistenza in tutta Italia, specializzati nei veicoli commerciali marcati FAAM. Il costruttore marchigiano ha in listino due modelli a basso impatto ambientale per il trasporto di merci. Lo Smile è un quadriciclo elettrico che nella configurazione autotelaio offre una portata utile di 277 o 364 chilogrammi. L’Ecomile è un veico-
La compagnia Ustica Lines ha presentato un servizio merci e passeggeri settimanale sulla rotta tra Chioggia ed Augusta e proseguimento verso il porto maltese di La Valletta. Il collegamento viene svolto dalla motonave Marco M, che offre una stiva merci di 1283 metri lineari. Questo è uno dei rari collegamenti di autostrade del mare che si svolge lungo l’Adriatico per connettere il Nord-Est con la Sicilia. La parte commerciale è seguita da Italnoli.
lo con motore a metano e Gpl, oppure completamente elettrico. L’autotelaio elettrico ha una portata di 1025 chilogrammi, mentre quelli con motore termico hanno portata di due tonnellate.
Linea diretta tra Germania e Croazia Hamburger Hafen und Logistik (HHLA), la società che gestisce il terminal container di Amburgo, ha ottenuto la concessione trentennale del nuovo terminal container Bradjica Container Terminal sorto nel porto croato di Rijeka (Fiume). La società tedesca si è impegnata a potenziare la struttura installando due nuove gru transcontainer, che porteranno la capacità annuale a 400mila teu. Questa non è la prima operazione di HHLA nell’Europa Orientale. Lo scorso settembre, la società ha potenziato il suo terminal container OCT del porto Ucraino di Odessa, che ora ha una capacità annuale di 500mila teu.
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Ceva Logistics ha attivato nel suo quartier generale italiano di Assago (Milano) un centro di controllo delle sue attività, che offre la situazione operativa ed economica in tempo reale delle 22 piattaforme e della flotta operanti nella Penisola. In questo modo, ogni attività di magazzino ed ogni spedizione possono essere seguite su uno dei monitor di quella che la stessa Ceva definisce una Torre di Controllo. La struttura è divisa in tre settori, ciascuno dei quali è contraddistinto da un colore: quello rosso segue il trasporto delle merci, con possibilità di verificare il carico di ogni camion; quello blu sovrintende alla pianificazione e all'ottimizzazione del flusso logistico ed alla movimentazione interna alle piattaforme; quello grigio si occupa della sicurezza, attraverso la visualizzazione delle immagini delle telecamere di ciascun impianto ed il tracciamento satellitare dei veicoli. La Torre di Assago ha richiesto un investimento
Automare adriatica per la Sicilia
LAVORO
Riguardo al trattamento salariale, il valore minimo da prendere in considerazione è quello fissato dal C.C.N.L tra cui rientrano anche gli scatti di anzianità a crisi economica, da un lato, e la necessità di dover fronteggiare la concorrenza delle imprese dell’Est europeo che presentano costi di esercizio sensibilmente inferiori a quelli italiani, hanno indotto molte imprese ad utilizzare nuove forme di collaborazione con i rispettivi autisti, tra cui quella del lavoro distaccato e somministrato. Da tempo queste due forme contrattuali sono state disciplinate dalla normativa comunitaria e, in particolare, dalla direttiva 96/71/CE sul distacco transnazionale (recepita in Italia dal D.lgv n. 72 del 25 febbraio 2000, n. 72), e dal Regolamento U.E 883/2004 sul coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale dei lavoratori, entrato in vigore dallo scorso 1 Maggio. In particolare, l’art. 3 comma 1 del D.lgv appena citato prevede l’applicazione, al lavoratore distaccato, delle stesse condizioni di lavoro previste da disposizioni legislative, regolamentari o amministrative, nonché dai C.C.N.L applicabili ai lavoratori subordinati che svolgano prestazioni analoghe; condizioni di lavoro che includono la durata minima delle ferie annuali retribuite ed il trattamento retributivo minimo, compreso quello maggiorato per lavoro straordinario. D’altro canto, l’art. 12 del Reg. UE 883/2004 prevede che il lavoratore distaccato rimanga assoggettato alla normativa previdenziale
L
Parità tra subordinati e distaccati Nuovi chiarimenti del ministero del Lavoro sul distacco intracomunitario di manodopera di Fabrizio Serafini
del Paese di provenienza, a condizione che il distacco non superi i 24 mesi. Prendendo spunto da queste due disposizioni, in data 12/10/2010 il Ministero del Lavoro ha risposto alla richiesta di interpello avanzata dalla Conftrasporto, sostenendo: 1. Che le condizioni di lavoro previste dal sopra citato art. 3, comma 1 del D.lgvo 72/2000, per le quali vige il principio della parità di trattamento tra il lavoratore subordinato e quello distaccato, sono quelle previste dalla anche per i lavoratori somministrati legge di esecuzione della prestazione ad imprese italiane, da parte di Agenzie lavorativa (cd. principio lex loci laboris) in materia di: periodi massimi con sede in altro Stato della U.E. di lavoro e minimi di riposo; durata Qualora l’Ispettore del lavoro accerti delle ferie annuali; salute e sicurezza la costante violazione, da parte delsui luoghi di lavoro; maternità; cesl’impresa utilizzatrice, della regola prisione temporanea dei lavoratori; non ma vista della parità di trattamento, discriminazione tra uomo e donna; egli può adottare la diffida accertativa tariffe minime salariali, comprese le ex art. 12 del D.lgvo 1247/2004, che tariffe maggiorate per lavoro straordiavrà ad oggetto il differenziale retributivo accertato in sede ispettiva; tale nario. Riguardo al trattamento diffida verrà notificata sia all’impresa salariale, il valore minimo da prencomunitaria distaccante che a quella dere in considerazione è quello fiscommittente stabilita in Italia, in sato dal C.C.N.L tra cui rientrano (se quanto responsabile in solido del previsti dalla contrattazione collettiva) anche gli scatti di anzianità e, in credito retributivo. generale, tutte le erogazioni patrimo- 2. Il regime previdenziale applicabile niali del periodo di riferimento, al lor(per effetto dell’art. 12 del Reg. U.E do di qualsiasi contributo e trattenuta. 883/2004) è invece quello del Paese Le stesse considerazioni valgono straniero distaccante.•
EURO 5: IL SALDO IN F24
Fino ad ora, le imprese di autotrasporto ammesse al beneficio hanno potuto utilizzare (sotto forma di credito di imposta o, se espressamente richiesto, di contributo diretto) soltanto il 50% della somma a cui hanno diritto per ognuna delle sopracitate annualità, in quanto l’originario stanziamento di 70 milioni di euro, alla prova dei fatti, si è rivelato insufficiente a soddisfare tutte le domande accolte. Il Governo ha ritenuto di poter integrare questa somma con i fondi mancanti (per un importo di 13.000.000 euro) grazie al Decreto del 4 agosto 2010 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 248 del 22 ottobre scorso), che destina una parte delle risorse rimaste inutilizzate dell’incentivo sulle autostrade del mare, al pagamento dei saldi degli
Euro 5 degli anni 2007 e 2008. Con una nota del 27 ottobre u.s (prot. 86543), il ministero dei Trasporti ha acconsentito affinché le imprese di autotrasporto aventi diritto possano immediatamente usufruire in compensazione del saldo del beneficio e, quindi, del rimanente 50% del contributo che gli era stato comunicato dallo stesso ministero con lettera raccomandata; la compensazione potrà effettuarsi nel modello F24, utilizzando il codice tributo 6822. Chi ha scelto il rimborso diretto, verrà pagato dal ministero una volta completato il pagamento degli acconti del 2008, sulla base degli elenchi di ammissione all’incentivo che erano stati stilati dalla Commissione valutativa delle istanze.
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A usufruirne sono le imprese di trasporto con un numero di dipendenti compreso tra 4 e 50. Per ottenere il beneficio c’è tempo fino al 31 ottobre
NORMATIVE
Da dicembre
parte il SISTRI Il sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti diventerà pienamente operativo nelle prossime settimane. Disponibili tutte le istruzioni per gli operatori del settore di Fabrizio Serafini
TIR 132/2010
Il SISTRI consente di seguire passo dopo passo, attraverso l’ausilio di un sistema satellitare GPS, il percorso dell’intera filiera dei rifiuti speciali a livello nazionale e dei rifiuti urbani della regione Campania
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on decreto del ministro dell’Ambiente 28 settembre 2010, pubblicato proprio l’ultimo giorno disponibile sulla gazzetta ufficiale (G.U. n. 230 dell’1.10.2010), è stata rinviata dal 1° ottobre al 1° dicembre 2010 la data di operatività del SISTRI, cioè del nuovo sistema telematico di controllo della tracciabilità dei rifiuti. Dal prossimo mese di dicembre, quindi, tutti gli operatori coinvolti nella gestione dei rifiuti speciali e pericolosi (compresi i Comuni ed i trasportatori di rifiuti urbani della Regione Campania), dai produttori, ai trasportatori, fino agli impianti di recupero o smaltimento, saranno obbligati a indicare i rifiuti che producono, trasportano, recuperano o smaltiscono, in uno specifico sito internet, in modo che tutte queste operazioni vengano sorvegliate dal nucleo speciale dei carabinieri preposto a tale controllo, al fine di evitare i reati di smaltimento illecito dei rifiuti, le ecomafie legate a queste operazioni ed i possibili danni ambientali da essi scaturenti. Detta prescrizione normativa deriva dalla legge finanziaria del 2007 (legge 27 dicembre 2006, n. 296), che ha previsto che lo Stato dovesse provvedere alla realizzazione di un sistema integrato per controllare, a livello informatico ed in tempo reale, tutto il ciclo operativo dei rifiuti speciali e pericolosi (e di quelli urbani della Regione Campania), monitorando in particolare la fase della movimentazione e del trasporto. Dopo tre anni, il SISTRI è stato definitivamente istituito con il Decreto del Ministro dell’Ambiente del 17 dicembre 2009 (si veda l’articolo su Tir di febbraio 2010), che a seguito di due ulteriori rinvii – attuati con i decreti del 9 luglio e del 28 set-
C
tembre 2010, a causa dei ritardi nella diffusione, montaggio e funzionamento dei dispositivi elettronici da esso previsti – partirà come obbligatorio il 1° dicembre 2010. Il sistema SISTRI – si legge nel suo manuale di utilizzo (Guida Utente – Versione 30.09.2010 – www.sistri.it) – è la risposta concreta da parte del Governo per contrastare i reati ambientali in questo settore, attraverso il monitoraggio costante degli oltre 147 milioni di tonnellate di
ta imponendo a tutti gli operatori di iscriversi al sistema, pagando dei contributi per il suo funzionamento annuale (per le procedure di iscrizione e di pagamento dei contributi si veda l’articolo di TIR di febbraio 2010), e di equipaggiarsi, oltre che con un personal computer dotato di porte USB, una stampante ed una connessione ad Internet, con dei dispositivi elettronici denominati token USB (o più semplicemente chiavette USB), con i quali connettersi al
rifiuti all’anno, il 10% dei quali pericolosi. Il SISTRI consente di seguire passo dopo passo, attraverso l’ausilio di un sistema satellitare GPS, il percorso dell’intera filiera dei rifiuti speciali a livello nazionale e dei rifiuti urbani della regione Campania, dalla fase produttiva allo smaltimento nelle discariche, video sorvegliate 24 ore su 24. Oltre a garantire una maggiore trasparenza e semplificazione dei processi, nonché la riduzione dei costi a carico delle imprese coinvolte, il nuovo sistema avvierà una moderna gestione informatica della documentazione che sostituirà il cartaceo “formulario di identificazione dei rifiuti” e il “registro caricoscarico”, abolendo dal 2011 il MUD (Modelle Unico di Dichiarazione ambientale). Questa nuova gestione informatica dei rifiuti viene realizza-
sito internet che gestisce il sistema per indicare la quantità e la tipologia dei rifiuti gestiti, con le rispettive date di tali operazioni. Le token USB sono distribuite agli operatori che si sono iscritti al SISTRI, dalla propria Camera di Commercio (anche per il tramite delle loro associazioni di categoria), tranne che per i vettori, ai quali sono invece consegnate da parte della Sezione regionale dell’albo dei gestori ambientali, che ha sede presso il capoluogo della regione ove risiede l’azienda. Ai trasportatori di rifiuti, tanto in conto terzi, quanto in conto proprio, viene inoltre richiesto di installare su ogni automezzo una speciale scatola nera, denominata appunto black-box, dotata di carta SIM GPS, per poter telesorvegliare il percorso compiuto dai rifiuti, dal produttore sino all’impianto finale
Subito dopo la pubblicazione del decreto, il ministero dell’Ambiente ha diffuso, sempre sul sito del nuovo sistema (www.sistri.it) il Manuale operativo del SISTRI aggiornato, che contiene, oltre alle istruzioni di utilizzo del sistema telematico, anche le guide per i diversi operatori da esso coinvolti (produttori, trasportatori e recuperatori/smaltitori), con una specifica parte dedicata agli adempimenti previsti a carico del conducente. Infine, il nuovo decreto ha stabilito che il mese per l’u-
tilizzo congiunto ed obbligatoDal momento che, alla data rio del nuovo sistema telematidel 1° ottobre, non tutti gli co con quello cartaceo viene iscritti sono dotati dei disrinviato da ottobre a dicembre. positivi, fino al 30 novembre 2010 potrebbe verificarPer cui, sino al 31 dicembre si che non tutti i soggetti 2010 le imprese di trasporto interessati dalla movimenpotranno utilizzare i due sistetazione di un rifiuto siano in mi, sperimentando l’operatività condizione di compilare il di quello telematico. Con sucRegistro cronologico e la cessiva nota (Nota Esplicativa scheda SISTRI - Area IV Decreto SISTRI), pubblicata Movimentazione. sempre sullo stesso sito, il In tale ipotesi, al fine di ministero dell’Ambiente è intergarantire il necessario flusvenuto sull’argomento per delineare il quadro operativo che so di informazioni al sisscaturiva dalle disposizioni tema, si applicherà quanto normative sul SISTRI, afferprevisto all’articolo 6, commando che: ma 4, del DM 17 dicembre 2009 per i casi di indisponiA) per quanto attiene all’utilizbilità temporanea dei diszo dei dispositivi elettronici: positivi. gli iscritti al SISTRI che, alla Si sottolinea l’estrema riledata di avvio dell’operatività vanza che l’utilizzo immedidello stesso, fissata per il 1° ato e costante dei disposiottobre 2010, sono in postivi riveste al fine di acsesso dei dispositivi eletquisire la dovuta padronantronici, utilizzano i medesimi za nell’impiego del nuovo dispositivi a decorrere da sistema e, al tempo stesso, tale data. testarne la funzionalità, anPer quanto riguarda la compilazione del Registro cronoche al fine di consentire di logico, gli utenti inseriranno apportare le migliorie o “in carico” le informazioni modifiche la cui necessità relative ai rifiuti prodotdovesse evidenziarsi a seguito dell’effettivo e capilti/trasportati/gestiti a decorlare utilizzo del sistema rere dal primo ottobre. stesso. Lo “scarico” di rifiuti caricati nel Registro di cui all’articolo 190 del d.lgs. n. 152/2006 B. I soggetti iscritti al SISTRI nel periodo antecedente alche alla data del 1° ottobre l’operatività del SISTRI 2010 non sono in possespotrà, sino al 31 dicembre so dei dispositivi elettronici, 2010, essere riportato solo continuano – al massimo in tale Registro. Tuttavia, sino al 30 novembre 2010 entro tale data, i soggetti a compilare unicamente il tenuti dovranno “caricare” registro di carico e scarico nel Registro cronologico i e il formulario di identifidati relativi a tutti i rifiuti “in cazione dei rifiuti di cui agli giacenza” nel Registro di articoli 190 e 193 del cui all’articolo 190. D.Lgs. n. 152/2006.
Il manuale operativo del SISTRI contiene, oltre alle istruzioni di utilizzo del sistema telematico, anche le guide per i diversi operatori da esso coinvolti (produttori, trasportatori e recuperatori/smaltitori)
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TIR 132/2010
di recupero o smaltimento. I vettori iscritti al SISTRI potranno prenotare, al momento della consegna delle token USB da parte della Sezione regionale Albo gestori, le sedute per l’installazione delle black-box sui propri automezzi presso le officine abilitate dal sistema che sono sul territorio della loro Regione. Queste operazioni di consegna delle chiavette e montaggio delle black-box dovevano – in base al decreto del ministero dell’Ambiente del 9 luglio scorso – essere svolte entro il 12 settembre 2010, in modo da far partire il sistema dal 1° ottobre. A tale data, lo stesso dicastero si rendeva tuttavia conto che la fase di distribuzione ed installazione dei citati dispositivi era appena iniziata, e con il Decreto del 28 settembre 2010 ha prorogato i termini per il completamento della fase di configurazione e di consegna dei due dispositivi al 30 novembre 2010. Di conseguenza lo stesso decreto ha stabilito che la piena e completa operatività del SISTRI viene spostata al 1° dicembre 2010, fermo restando che gli operatori che hanno ritirato le chiavette USB funzionanti e soprattutto le imprese di trasporto che oltre queste hanno già installato le black-box sui loro automezzi sono tenute ad utilizzare, oltre al sistema cartaceo (formulari e registri di carico e scarico) anche il sistema telematico del SISTRI, caricando i rifiuti da trasportare nell’”Area movimentazione” del sito.
NORMATIVE
C. Il regime sanzionatorio applicabile sino al 31 dicembre 2010. L’articolo 12, comma 2, del DM 17 dicembre 2009 consente ai soggetti tenuti ad aderire al SISTRI di usufruire di una fase di applicazione dello stesso, ora prorogata sino al 31 dicembre 2010, finalizzata alla verifica della piena funzionalità del SISTRI e an-
Da ultimo riveliamo – mentre andiamo in stampa con questo numero della rivista – che nel mese di ottobre si è incrementato il numero delle operazioni di consegna delle chiavette USB e quello delle installazioni delle black-box sugli automezzi,
Ma come funziona il nuovo sistema informatico? Funzionamento del SISTRI. Inizializzate le chiavette USB e le necessarie black-box (per le aziende di trasporto), le imprese operanti nel settore ambientale saranno in grado di far funzionare il sistema elettronico di controllo e tracciabilità dei rifiuti, inserendo i dati – prima richiesti in formato cartaceo – in via telematica, così da essere verificati in tempo reale, in ogni fase della gestione dei rifiuti. La tipologia delle informazioni che ciascun operatore deve fornire al SISTRI è riportata nelle schede contenute nell’allegato III al decreto del 17 dicembre 2009, mentre tutte le istruzioni operative per la loro compilazione sono ora disponibili nelle guide utente (produttore, trasportatore e recuperatore/smaltitore), scaricabili dal sito internet: www.sistri.it.
che ad acquisire la necessaria padronanza nell’utilizzo dei dispositivi medesimi. Il medesimo articolo specifica infatti che, al fine di garantire che non vi sia soluzione di continuità per quanto riguarda l’adempimento degli obblighi di legge relativi alla tracciabilità dei rifiuti in tale fase
per cui appare sempre più difficile che il SISTRI possa essere ulteriormente rinviato al prossimo anno, anche perché sono aumentate le operazioni informative agli utenti dal parte del dicastero dell’ecologia, nonché le attività formative per far conoscere appieno l’operatività del nuovo sistema telematico.
Il funzionamento del nuovo sistema telematico inizia quanto il produttore del rifiuto inserisce, nell’Area Registro Cronologico della scheda SISTRI produttori, le informazioni sui rifiuti prodotti, entro 10 giorni dalla loro produzione. Successivamente, in caso di movimentazione, questi è ob-
Dal momento della consegna dei dispositivi, tali soggetti utilizzeranno altresì i dispositivi medesimi, secondo quanto sopra riportato. Si evidenzia l’estrema utilità dell’utilizzo immediato dei dispositivi, una volta che gli stessi siano disponibili, al fine di poter usufruire della possibilità di prendere dimestichezza con il nuovo sistema in questa prima fase di avvio dell’operatività.
di prima applicazione del SISTRI, i soggetti iscritti al SISTRI rimangono tenuti agli adempimenti di cui agli articoli 190 e 193 del D.Lgs. n. 152/2006. Pertanto, fino al 31 dicembre 2010, solo la compilazione del registro di carico e scarico e del formulario di cui alla citata normativa garantisce l’adempimento degli obblighi di legge, e solo la violazione delle disposizioni dei predetti articoli darà luogo alla comminazione delle specifiche sanzioni previste dal D.Lgs. 152 del 2006.
bligato ad accedere nuovamente al sistema e ad aprire una Scheda SISTRI – AREA Movimentazione, per comunicare i dati dei rifiuti in questione (nel caso di rifiuti pericolosi almeno 4 ore prima della movimentazione, salvo eventuali emergenze), e selezionare il trasportatore abilitato al trasporto di quei rifiuti, indicando poi l’impianto finale di recupero o smaltimento cui detti rifiuti sono destinati. Il trasportatore selezionato, una volta generata la scheda SISTRI - Movimentazione da parte del produttore, completa la stessa, dalla propria azienda e sul proprio computer, indicando il nominativo del conducente, eventuali annotazioni e la targa dell’automezzo che verrà utilizzato per detta movimentazione. Per quanto riguarda il percorso, sembra che questo venga automaticamente previsto come quello più breve (tra il luogo di prelievo del rifiuto e lo scarico all’impianto finale), mentre sembra che debba essere rettificato, da parte del vettore in azienda, qualora fosse diverso dal primo. Una volta arrivato presso la sede del produttore, il conducente deve inserire la chiavetta USB relativa all’automezzo che guida nel computer dello stesso produttore, digitare la propria password (pin della chiavetta USB) ed indicare l’ora di avvenuto prelievo dei rifiuti. Ad operazione completata, il conducente estrae il suo dispositivo, consentendo in tal modo al produttore di stampare in duplice esemplare la copia cartacea della scheda SISTRI, aggiornata con la data e l’ora dell’operazione di carico generata automaticamente dal sistema, completando formalmente la procedura di presa in
Cosa fare in caso di interruzione del sistema Art. 6, comma 4
TIR 132/2010
“Nel caso in cui uno dei soggetti tenuti alla compilazione della Scheda SISTRI si trovi a non disporre temporaneamente dei mezzi informatici necessari a causa di furto, perdita, distruzione o danneggiamento dei dispositivi o non funzionamento del sistema, la compilazione della scheda è effettuata, per conto di tale soggetto e su sua dichiarazione, da sottoscriversi su copia stampata della scheda, dal soggetto tenuto alla compilazione della parte
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precedente o successiva della scheda medesima. Nel caso di temporanea interruzione del sistema SISTRI, i soggetti tenuti alla compilazione delle schede sono tenuti ad annotare le movimentazioni dei rifiuti su un'apposita scheda SISTRI in bianco tenuta a disposizione, da scaricarsi dal sistema, e ad inserire i dati relativi alle movimentazioni di rifiuti effettuate entro le ventiquattro ore dalla ripresa del funzionamento del sistema”.
propria password. Successivamente indica i dati relativi allo scarico: data, ora e le sue eventuali annotazioni (scarico rifiuti accettato in modo totale, oppure in modo parziale, ecc…). Una volta che la sezione di competenza del conducente è stata compilata e registrata, il destinatario può procedere alla firma della sua scheda telematica SISTRI per indicare di accettare total-
mente il rifiuto (o accettarlo in maniera parziale o respingerlo totalmente). La firma elettronica del destinatario viene perfezionata con l’inserimento dei dati relativi al dispositivo USB dello stesso (sua username e password): dette operazioni consentono di visualizzare una maschera con i dati definitivi di quella operazione di movimentazione dei rifiuti, e nel
Formazione: aumentano i contributi Un fondo unico per i contributi alla formazione e aggregazione delle imprese Con una disposizione inserita nel decreto Legge 5 agosto 2010, n. 125, recante misure urgenti per il settore dei trasporti e della finanza, successivamente approvato dal Parlamento e convertito nella Legge 1 ottobre 2010, n. 163 (articolo 3-quater), è stato ora disposto che le risorse già destinate, in maniera separata, ad incentivare la formazione professionale del settore, pari a 7 milioni, e quelle per agevolare i processi di aggregazione delle piccole e medie imprese di Autotrasporto, per 9 milioni, siano ora riversate in un unico fondo di 16 milioni di euro, con cui finanziare tutti i progetti presentati dalle aziende e ritenuti ammissibili dal ministero dei Trasporti. A causare questa modifica normativa, rispetto a quanto già disposto dalla legge 133 del 2008 (art. 83-bis, comma 28) è stata la circostanza che per i contributi all’aggregazione le imprese hanno presentato solo una decina di domande, per una richiesta complessiva non superiore a
800 mila euro, mentre per la formazione professionale venivano avanzate più di duecento istanze che, complessivamente, superavano i 7 milioni di euro disponibili (anche se non oltrepassano i dieci). Con la modifica normativa ora in vigore si possono quindi soddisfare tutte le richieste finanziabili, in quanto si è disposto che “Le risorse complessive… potranno essere utilizzate indifferentemente sia per il completamento di progetti di aggregazione o di formazione”. Sulla base poi delle somme residue di tale fondo, cui è possibile che si aggiunga anche una parte delle risorse che la finanziaria di quest’anno destina agli investimenti per l’autotrasporto, la disposizione in esame stabilisce anche che possano essere avviati “ulteriori progetti da attivare secondo le modalità stabilite dai regolamenti di cui sopra e con termini da fissare con provvedimento del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”.
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TIR 132/2010
carico del rifiuto. Il conducente può quindi risalire sull’automezzo, inserire la sua chiavetta USB nella black-box, che, se tutto è regolare, accenderà un led verde di conferma ed emetterà un triplo “bip” corto, seguito da un “bip” lungo di autorizzazione alla rimozione del dispositivo USB. Durante il viaggio viene consigliato di estrarre la chiavetta USB dalla black-box e conservarla in custodia sicura nella cabina dell’automezzo. Durante il trasporto, i rifiuti sono accompagnati dalla copia cartacea della Scheda SISTRI — AREA Movimentazione ad essa relativa, stampata dal produttore al momento della presa in carico dei rifiuti da parte del conducente dell'impresa di trasporto. Tale copia, sottoscritta dal produttore e dal trasportatore, costituisce documentazione equipollente alla scheda di trasporto; ove necessario sulla base della normativa vigente, i rifiuti sono accompagnati da copia del certificato analitico, che ne identifica le caratteristiche, che il produttore dei rifiuti allega in formato "pdf." alla citata Scheda SISTRI — AREA Movimentazione. Una volta giunto nell’impianto finale di recupero o smaltimento dei rifiuti, il conducente inserisce nuovamente il dispositivo USB nella black-box dell’automezzo e attende il “bip” lungo per poterlo rimuovere (qualora il dispositivo fosse rimasto sempre inserito durante il percorso, è comunque necessario rimuoverlo e inserirlo nuovamente nella blackbox). Prima di effettuare lo scarico del rifiuto a destinazione, il conducente inserisce personalmente la propria chiavetta USB nell’elaboratore messo a disposizione dal destinatario, digitando la
caso di carico accettato in maniera completa, con il tasto “firma” il destinatario può attestare che l’operazione di gestione si è conclusa con successo. Di conseguenza, il sistema SISTRI invia alla casella di posta elettronica, da esso stesso attribuita al produttore, la comunicazione di accettazione dei rifiuti, con cui conferma la corretta gestione dei rifiuti ed esclude quindi la responsabilità del produttore per un eventuale illecito smaltimento degli stessi. Nel caso, invece, in cui il rifiuto venga respinto o accettato parzialmente dal gestore dell'impianto di destinazione, il trasporto dei rifiuti non accettati deve essere accompagnato dalla copia cartacea della Scheda SISTRI – AREA Movimentazione relativa ai rifiuti medesimi, firmata elettronicamente e stampata dal gestore dello stesso impianto di destinazione.•
È QUANDO TI SENTI PICCOLO CHE SAI DI ESSERE DIVENTATO GRANDE. A volte gli uomini riescono a creare qualcosa più grande di loro. Qualcosa che prima non c’era. È questo che noi intendiamo per innovazione ed è in questo che noi crediamo. Una visione che ci ha fatto investire nel cambiamento tecnologico sempre e solo con l’obiettivo di migliorare il valore di ogni nostra singola produzione. È questo pensiero che ci ha fatto acquistare per primi in Italia impianti come la rotativa Heidelberg M600 B24. O che oggi, per primi in Europa, ci ha fatto introdurre 2 rotative da 32 pagine Roto-Offset Komori, 64 pagine-versione duplex, così da poter soddisfare ancora più puntualmente ogni necessità di stampa di bassa, media e alta tiratura. Se crediamo nell’importanza dell’innovazione, infatti, è perché pensiamo che non ci siano piccole cose di poca importanza. L’etichetta di una lattina di pomodori pelati, quella di un cibo per gatti o quella di un’acqua minerale, un catalogo o un quotidiano, un magazine o un volantone con le offerte della settimana del supermercato, tutto va pensato in grande. È come conseguenza di questa visione che i nostri prodotti sono arrivati in 10 paesi nel mondo, che il livello di fidelizzazione dei nostri clienti è al 90% o che il nostro fatturato si è triplicato. Perché la grandezza è qualcosa che si crea guardando verso l’alto. Mai dall’alto in basso.
COSTI CHILOMETRICI Elaborazione settembre 2010
COSTI CHILOMETRICI ul sito del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (www.mit.gov.it) quando andiamo in stampa sono ancora presenti le tabelle che si riferiscono alle rilevazioni del prezzo di gasolio del mese di agosto 2010. Ai soli fini didattici, rimandando il lettore alla pubblicazione ufficiale delle nuove tabelle, attraverso una
S
nostra rielaborazione, basata sul costo medio del prezzo del gasolio alla pompa nel mese di settembre, i cui valori sono disponibili sul sito del ministero dello sviluppo economico (www.sviluppoeconomico.gov.it), rappresentiamo anche questo mese le modalità di calcolo dei “costi minimi di sicurezza” che ricordiamo riguardano i soli
contratti di trasporto stipulati verbalmente. Nell’intento di sviluppare un’attività d’informazione/formazione rispetto al vigente quadro normativo, anche se solo per la tipologia dei veicoli di massa complessiva pari o superiore a 26 tonnellate, ripercorriamo i calcoli delle nostre rielaborazioni per la tratta di percorrenza di 251 chilometri.
Costo chilometrico medio relativo al consumo di gasolio delle imprese di autotrasporto per conto terzi Spetta al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti elaborare, nelle more delle nuove disposizioni stabilite dall’Osservatorio sulle attività di autotrasporto, sentite le organizzazioni associative delle imprese di autotrasporto e della committenza, gli indici di costo del carburante per chilometro e le relative quote di incidenza. Tali dati devono tener conto delle diverse tipologie di veicoli e della percorrenza chilometrica.
A tal fine, si pubblicano, nelle tabelle che seguono, i valori dei costi chilometrici imputabili al consumo di gasolio delle imprese di autotrasporto per conto terzi, distinti sulla base di cinque tipologie di veicolo, e per diverse percorrenze chilometriche, tenuto anche conto delle proposte pervenute da associazioni di vettori e di committenti, nonché delle indicazioni contenute negli studi elaborati da organismi operanti nel settore.
Al riguardo, va evidenziato che il metodo di calcolo adottato è fondato su basi empiriche, e tiene conto dell’esigenza di dare tempestiva attuazione alle disposizioni legislative sopra richiamate, fermo restando che studi scientificamente più approfonditi potranno essere condotti, dall’Osservatorio sulle attività di autotrasporto al quale spettano le definitive determinazioni in ordine all’individuazione degli elementi in questione.
Si precisa, inoltre, che: a. i dati relativi al prezzo del gasolio sono riferiti all’ultima rilevazione disponibile (mese di settembre 2010) sul sito del ministero dello Sviluppo Economico; b. per i veicoli di massa complessiva pari o superiore alle 26 tonnellate, e per quelli di massa complessiva inferiore alle 26 tonnellate e superiore alle 7,5 tonnellate, i dati relativi al prezzo del gasolio sono stati depurati dell’IVA e dello sconto sull’accisa, pari a 19,786 euro/1000 litri; c. per i veicoli di massa complessiva inferiore alle 7,5 tonnellate, i dati stessi sono stati depurati della sola IVA; d. non si è tenuto conto dell’incidenza, sul prezzo del carburante, della fonte di rifornimento dello stesso (impianti di distribuzione ordinari, o extra-rete);
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TIR 132/2010
e. non sono stati elaborati i dati relativi alle percorrenze chilometriche al di sotto dei 51 Km, tenuto conto della marginalità dell’attività di autotrasporto per conto di terzi sulle brevissime percorrenze, che non veniva preso in considerazione neanche dalla disciplina tariffaria vigente prima del decreto legislativo 286/05.
COSTI CHILOMETRICI Elaborazione settembre 2010
Prezzo al consumo ministero dello Sviluppo Economico Media nazionale mensile mese di settembre 2010
1.217,18
Veicoli di massa complessiva pari o superiore a 26 t Consumo Prezzo medio medio di gasolio €/ l carburante (al netto di IVA Km/l e sconto accise)
Costo medio di carburante per Km di percorrenza €/Km
Lunghezza tratta Km
Altri costi Quota % dei Costo costi di esercizio carburante originari rappresentata per tratta € al netto del carburante dai costi del per tratta € carburante
Costo medio al km 1,50 Totale costi minimi per tratta €
Totale costi Totale costi Nuova % totale costi minimi minimi per minimi tratta €/Km originari per tratta € per tratta €
2,8
0,995
0,355
da 51 a 150
19,8%
18,129
75,855
93,984
1,84
91,622
102,58%
2,8
0,995
0,355
da 151 a 250
21,3%
53,676
205,528
259,204
1,72
252,211
102,77%
2,8
0,995
0,355
da 251 a 350
23,7%
89,223
298,901
388,124
1,55
376,500
103,09%
2,8
0,995
0,355
da 351 a 500
29,6%
124,770
313,504
438,274
1,25
422,019
103,85%
2,8
0,995
0,355
oltre 501
31,8%
178,091
406,013
584,103
1,17
560,902
104,14%
Il costo del gasolio al netto dell’IVA e, quando previsto, al netto del rimborso delle accise, varia in base al consumo medio per chilometro per ogni tipologia di veicolo. Nel caso considerato il consumo medio riportato nelle tabelle predisposte dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per i veicoli di massa complessiva pari o superiore a 26 tonnellate, la percorrenza per ogni litro di gasolio è pari a 2,8 km determinando così un costo di 0,355 €/l/km come calcolato di seguito:
€/ l 0,995 : 2,8 km = 0,355 €/ l / km La parte del corrispettivo riguardante il carburante per l’esecuzione del trasporto è pari al prodotto tra il costo chilometrico, determinato nel mese precedente a quello del trasporto stesso, e la distanza considerata. Questa parte di costo assume rilievo perché le variazioni intervenute nel prezzo del gasolio superiori al 2% del valore preso a riferimentoalla definizione del contratto, formeranno oggetto di conguaglio. Nel caso specifico moltiplicando il numero dei chilometri corrispondenti alla tratta considerata determiniamo il costo di carburante necessario pari a € 89,223.
0,355 €/ l /km x 251 km = € 89,223
La parte rimanente dei costi di gestione che contribuisce alla formazione del prezzo deve corrispondere ad una quota dello stesso corrispettivo che, fermo restando quando dovuto per il costo del carburante, sia almeno pari a quella identificata come corrispondente a costi diversi da quelli del carburante. Per questa valorizzazione il quindicesimo giorno dei mesi di giugno e dicembre l’Osservatorio, con riferimento alle tipologie dei veicoli, determina il totale dei costi di esercizio dell’impresa di autotrasporto per conto di terzi con l’incidenza percentuale da cui si rileva anche quella rappresentata dai costi del carburante. In attesa che l’Osservatorio svolga questo compitoriportiamo il valore iniziale della parte diversa dai costi del carburante che, salvo errori ed omissioni, era di € 298,901 per la tipologia del veicolo considerato in corrispondenza della tratta di 251 km.
€ 298,901 + € 89,223 = € 388,124
Con la somma del costo storico al nuovo costo del carburante si determina la nuova percentuale riferita alla complessità dei costi e ricavando così l’incremento degli stessi per ogni tipologia di veicolo e per ogni fascia di percorrenza. Nel caso specifico della tratta di 251 km la percentuale ottenuta relativa al totale dei costi è pari a 103,09%. Conseguentemente il rapporto tra l’incidenza percentuale del costo di gasolio, pubblicata nelle tabelle dal ministero dei trasporti, e quella ricalcolata sul totale dei costi, è determinabile automaticamente il nuovo costo complessivo.
€ 89,223 : 23,7% = X : 103,09% Moltiplicando gli estremi e dividendo per il valore medio noto otteniamo il costo complessivo dell’incognita X, che nel caso specifico è pari a € 388,124.
X=
€ 89,223 x 103,09%
= € 388,124
23,7% Suddividendo il totale dei costi per la fascia dei 251 chilometri possiamo calcolare altresì il nuovo costo chilometrico complessivo di € 1,55.
TIR 132/2010
€ 388,124 : 251 km = 1,55 €/km
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I risultati dei calcoli rappresentati potrete trovarli nelle rispettive colonne della tabella dei veicoli di massa complessiva pari o superiori a 26 tonnellate per la lunghezza tratta di 251 Km. Seguendo la stessa metodologia potrete facilmente ricostruirli per ogni fascia chilometrica e per ogni tipologia di veicolo rappresentata nelle tabelle di seguito pubblicate.
COSTI CHILOMETRICI Elaborazione settembre 2010
Veicoli di massa complessiva compresa tra 11,5 e 26 t Consumo Prezzo medio medio di gasolio €/ l carburante (al netto di IVA Km/l e sconto accise)
Costo medio di carburante per Km di percorrenza €/Km
Lunghezza tratta Km
Altri costi Quota % dei Costo costi di esercizio carburante originari rappresentata per tratta € al netto del carburante dai costi del per tratta € carburante
Costo medio al km 1,37 Totale costi minimi per tratta €
4
0,995
0,249
da 51 a 150
14,5%
12,629
76,392
89,082
1,75
87,429
101,89%
4
0,995
0,249
da 151 a 250
16,6%
37,573
193,822
231,395
1,53
226,500
102,16%
4
0,995
0,249
da 251 a 350
19,1%
62,456
272,283
334,739
1,33
326,602
102,49%
4
0,995
0,249
da 351 a 500
21,7%
87,339
327,316
414,655
1,18
403,277
102,82%
4
0,995
0,249
oltre 501
24,0%
124,663
411,847
536,510
1,07
520,269
103,12%
Veicoli di massa complessiva compresa tra 7,5 e 11,5 t Consumo Prezzo medio medio di gasolio €/ l carburante (al netto di IVA Km/l e sconto accise)
Costo medio di carburante per Km di percorrenza €/Km
Lunghezza tratta Km
Altri costi Quota % dei Costo costi di esercizio carburante originari rappresentata per tratta € al netto del carburante dai costi del per tratta € carburante
Costo medio al km 1,30 Totale costi minimi per tratta €
0,995
0,212
da 51 a 150
12,9%
10,800
74,392
85,193
1,67
83,786
101,68%
4,7
0,995
0,212
da 151 a 250
15,5%
31,977
177,996
209,973
1,39
205,807
102,02%
4,7
0,995
0,212
da 251 a 350
17,6%
53,154
255,627
308,781
1,23
301,856
102,29%
4,7
0,995
0,212
da 351 a 500
18,0%
74,331
349,353
423,684
1,21
414,000
102,34%
4,7
0,995
0,212
oltre 501
21,3%
106,097
406,017
512,114
1,02
498,292
102,77%
Consumo Prezzo medio medio di gasolio €/ l carburante (al netto di IVA) Km/l
Costo medio di carburante per Km di percorrenza €/Km
Lunghezza tratta Km
Altri costi Quota % dei Costo costi di esercizio carburante originari rappresentata per tratta € al netto del carburante dai costi del per tratta € carburante
Costo medio al km 1,26 Totale costi minimi per tratta €
Totale costi Totale costi Nuova % totale costi minimi minimi per minimi tratta €/Km originari per tratta € per tratta €
4,9
1,014
0,207
da 51 a 150
12,9%
10,557
72,757
83,314
1,63
81,964
101,65%
4,9
1,014
0,207
da 151 a 250
15,5%
31,258
174,072
205,329
1,36
201,333
101,98%
4,9
1,014
0,207
da 251 a 350
18,9%
51,958
230,172
282,130
1,12
275,488
102,41%
4,9
1,014
0,207
da 351 a 500
19,1%
72,658
317,233
389,891
1,11
380,602
102,44%
4,9
1,014
0,207
oltre 501
20,2%
103,709
421,935
525,644
1,05
512,386
102,59%
Veicoli di massa complessiva inferiore a 3,5 t Consumo Prezzo medio medio di gasolio €/ l carburante (al netto di IVA) Km/l
TIR 132/2010
Totale costi Totale costi Nuova % totale costi minimi minimi per minimi tratta €/Km originari per tratta € per tratta €
4,7
Veicoli di massa complessiva compresa tra 3,5 e 7,5 t
50
Totale costi Totale costi Nuova % totale costi minimi minimi per minimi tratta €/Km originari per tratta € per tratta €
Costo medio di carburante per Km di percorrenza €/Km
Lunghezza tratta Km
Costo medio al km 1,14
Altri costi Quota % dei Costo costi di esercizio carburante originari rappresentata per tratta € al netto del carburante dai costi del per tratta € carburante
Totale costi minimi per tratta €
Totale costi Totale costi Nuova % totale costi minimi minimi per minimi tratta €/Km originari per tratta € per tratta €
8,5
1,014
0,119
da 51 a 150
7,9%
6,086
71,562
77,648
1,52
76,870
101,01%
8,5
1,014
0,119
da 151 a 250
10,0%
18,019
164,790
182,809
1,21
180,506
101,28%
8,5
1,014
0,119
da 251 a 350
11,4%
29,952
237,554
267,506
1,07
263,677
101,45%
8,5
1,014
0,119
da 351 a 500
12,0%
41,885
311,126
353,012
1,01
347,657
101,54%
8,5
1,014
0,119
oltre 501
13,2%
59,785
400,936
460,721
0,92
453,078
101,69%
prezzi dei carburanti al netto dell’iva aggiornati al 09/2010: gasolio 1,014 euro