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LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI

Mensile

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Costi minimi: si riparte dalla sicurezza DCOOS6423 S/CONV/144/2012

IL TAR RINVIA AL 15 NOVEMBRE LA DECISIONE SUL MERITO MA RESPINGE LA RICHIESTA DI SOSPENSIVA, AFFERMANDO CHE LA SICUREZZA Ăˆ PREVALENTE RISPETTO AGLI ASPETTI ECONOMICI. TRA ASSOCIAZIONI E COMMITTENZA SI CERCA UNA MEDIAZIONE


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PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI

Mensile

:

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COMITATO SCIENTIFICO PRESIDENTE Bruno Amoroso VICEPRESIDENTI Gabriella Gamba, Francesco Del Boca COMPONENTI Marco Cattabiani, Daniele Caffi, Stefania Cippitelli, Giuseppina Della Pepa, Silvio Faggi, Carolina Galasso, Maurizio Longo, Alessandro Massarelli, Paolo Melfa, Olga Eugenia Pegoraro, Isabella Pini Ferrari, Roberto Sgalla, Enzo Solaro, Mario Troisi

DIREZIONE-REDAZIONE Via Tevere 44 - 00198 ROMA Tel. 06 85356494 - 06 68892416 (fax) DIRETTORE RESPONSABILE Massimo De Donato

CORRIDOI TEN-T

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DCOOS6423 S/CONV/144/2012

ANNO XII N° 154 - Novembre 2012

¡ n.154 Novembre 2012

alvaguardia del prevalente interesse generale alla sicurezza nel settore dell’autotrasportoâ€?. Le parole utilizzate dal Tar nell’ordinanza che respinge la richiesta di sospensiva sui costi minimi di sicurezza sono sicuramente il punto di partenza Costi minimi: si riparte dalla sicurezza per qualunque tipo di riflessione/azione che riguardi questo settore, siano esse politiche o sindacali. Mentre chiudiamo questo numero di Tir non si conoscono ancora le decisioni finali del Tar in merito ai costi di sicurezza, previste per il 15 novembre, ma, indipendentemente dal verdetto finale, quanto anticipato nella Ordinanza di fine ottobre ribadisce ancora una volta - semmai ce ne fosse bisogno - che questo è un settore dove la sicurezza è fondamentale. Ecco perchĂŠ, all’interno di questo dibattito, il tema dei controlli non può non essere centrale. SSO CORRIERI ESPRE

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IL TAR RINVIA AL 15 NOVEMBRE LA DECISIONE SUL MERITO MA RESPINGE LA RICHIESTA DI SOSPENSIVA, AFFERMANDO CHE LA SICUREZZA Ăˆ PREVALENTE RISPETTO AGLI ASPETTI ECONOMICI. TRA ASSOCIAZIONI E COMMITTENZA SI CERCA UNA MEDIAZIONE

La strada dei controlli

dedonato@rivistatir.it

CAPO REDATTORE Lucia Angeloni angeloni@rivistatir.it

REDATTORE Andrea Pegoraro pegoraro@rivistatir.it

GRAFICA Giuliana Caniglia SEGRETERIA Adele Maddonni redazione@rivistatir.it

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Angelo Ciaravolo, Angela Iantosca, Michele Latorre, Fabrizio Serafini, Ferdinando Tagliabue, Marco Tempestini

CHIUSO IN REDAZIONE IL 07.11.2012 Tiratura: 109.300 copie interamente distribuite in abbonamento postale

Dal 1° gennaio a fine settembre 2012 sono stati circa 26mila i veicoli verificati grazie all’azione congiunta delle Forze dell’Ordine e del ministero dei Trasporti, il 30% dei quali di nazionalitĂ straniera. Nello stesso periodo sono stati avviati i controlli di filiera previsti dalla normativa in caso di incidenti gravi che vedano coinvolti veicoli pesanti, con circa 50 pratiche istruite. Un’attivitĂ che deve fare i conti con i tagli e le riduzioni di spesa che stanno segnando l’attivitĂ di tutti i ministeri, ma sempre piĂš centrale nel confronto tra Autotrasporto e Committenza, anche al fine di garantire il rispetto di quei costi di sicurezza su cui dovrĂ pronunciarsi il Tar. Controlli importanti soprattutto in un momento come questo, caratterizzato dalla ricerca di una soluzione mediata che ancora non trova la sua strada, ma che dovrĂ avere come comune denominatore un’azienda di autotrasporto sana. Massimo De Donato

PUBBLICITA tel 0668892416 adv@rivistatir.it

REALIZZAZIONE e STAMPA Arti Grafiche Boccia Spa Via Tiberio Claudio Felice 7 - 84131 Salerno EDITORE Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi Registrazione del Tribunale di Roma n° 547 del 18/11/98

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In copertina: MAN TGX

Editoriale La rivista dell’autotrasporto Periodico del Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi

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LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO


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Sommario n. 154 - Novembre 2012

Costi minimi: si riparte dalla sicurezza

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Il Tar ha rinviato la decisione al 15 novembre ma ha respinto la richiesta di sospensiva affermando che la sicurezza è prevalente sugli aspetti economici. Prima riunione tra associazioni e committenza per cercare una mediazione di Lucia Angeloni

Ten-T: trenta progetti per collegare l’Europa

18

Dieci corridoi multimodali attraverseranno il territorio europeo per muovere merci e persone. Tanti gli interventi previsti fino al 2030. Ecco cosa succederà in Italia di Michele Latorre

Distribuzione urbana: emergenza conto proprio

20

In Italia circa il 60% delle consegne viene effettuato in conto proprio che ha però un costo quattro volte superiore al conto terzi, oltre ad essere meno efficiente con consegna di meno merce e un fattore di riempimento minore di Elisa Muzi

Velocità sostenibile ad impatto zero

24

La logistica sostenibile è diventata una priorità anche per i corrieri, che per la distribuzione urbana utilizzano veicoli sempre più a impatto ambientale ridotto

MAN TGX: potenza parsimoniosa

28

Spazi interni equilibrati, componenti alleggeriti che permettono un risparmio di peso di circa 500 kg, adozione di pneumatici Energy a bassa deformazione alcune delle caratteristiche del TGX 18.480 di Ferdinando Tagliabue

Qualità, affidabilità e sicurezza trainata

30

Una presenza molto importante al recente salone di Hannover era quella dei costruttori di rimorchi e semirimorchi che hanno presentato un’offerta molto articolata. Una panoramica su tutte le novità

Social camion: la comunicazione nell’era del web

34

Case costruttrici e produttori di pneumatici sono sempre più attivi in internet e mettono a disposizione di utenti e appassionati applicazioni per interagire in tempo reale di Andrea Pegoraro

alboautotrasporto.it Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Comitato Centrale Albo Autotrasportatori

Rubriche Editoriale Albo Amministrazione Scadenze e divieti Europa

3 6 8 9 10

Notizie

22

Fisco

38

Normative

40

Costi di esercizio

48

In viaggio con

50

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Albo

Servizi garantiti per le imprese iscritte all’Albo L’aumento della quota di iscrizione permetterà al Comitato Centrale di operare sempre meglio a beneficio degli autotrasportatori. Da quest’anno solo pagamenti telematici 31 dicembre 2012, solo on line attraverso il sito del Comitato Centrale dell’Albo.

Il vice presidente del Comitato Centrale dell’Albo in rappresentanza delle associazioni di categoria, Francesco Del Boca

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C

osterà 9,34 euro in più rispetto agli anni precedenti la quota di iscrizione per il 2013 all’Albo degli Autotrasportatori. Le aziende dovranno quindi pagare un importo di 30 euro invece dei 20,66 versati fino all’anno scorso. La decisione è stata presa dal Comitato Centrale dell’Albo e l’aumento riguarda la parte fissa, quella dovuta da tutte le imprese iscritte all’Albo. Dopo dodici anni in cui la cifra è rimasta invariata, dunque, si registra un piccolo aumento. Non sono state incrementate, invece, le quote aggiuntive relative al parco veicolare e alla capacità di carico dei singoli automezzi: una decisione non casuale visto che queste due voci costituiscono la percentuale maggiore della quota complessiva pagata da ogni impresa. Ricordiamo che il versamento del contributo andrà effettuato entro il

Più servizi per le imprese L’incremento della quota è finalizzato a fornire nuovi e maggiori servizi alle imprese di autotrasporto iscritte all’Albo e nello stesso tempo offrire una più articolata e completa assistenza per la tenuta dell’Albo. In sostanza si vuole realizzare una gestione più efficace ed efficiente dell’Albo, incrementando gli interventi a favore degli autotrasportatori senza per questo prevedere pesanti oneri a carico degli operatori del settore. Nell’attuale momento economico, il Comitato Centrale ha manifestato l’esigenza di operare sempre meglio a beneficio degli autotrasportatori con l’obiettivo di creare un Albo più funzionale e più adeguato alle richieste della categoria. Per quanto riguarda i servizi, invece, l’intento è quello di permettere alle imprese e ai loro dipendenti un’attività di formazione sempre più approfondita, con nuovi corsi su tutti i temi che interessano la categoria. Motivazione anche economica L’incremento della quota fissa ha anche una motivazione economica, che fa riferimento al Bilancio di previsione delle entrate e delle spese per il 2013, in particolare alla simulazione fornita dal Centro elaborazione dati del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Se si dovesse mantenere invariata la misura delle quote rispetto ai criteri applicati dal 2000, si avrebbe un’entrata com-

plessiva inferiore rispetto a quella dell’anno precedente (2011) perché nel 2012 è diminuito sia il numero delle aziende iscritte all’Albo, sia la composizione del parco veicolare, eventi a cui dobbiamo aggiungere i tagli previsti dalla spending review. Nel preventivo generale di entrate e spese, quindi, il Comitato ha stabilito un aumento della quota fissa pari a 9,34 euro per ogni impresa, confermando gli importi delle quote aggiuntive. Una cifra adeguata che dovrebbe permettere la copertura del programma di attività del Bilancio 2013, considerando anche le differenze registrate negli ultimi anni tra i dati di previsione e le entrate effettive. Allo stesso tempo l’aumento della quota servirà a garantire un corretto e produttivo funzionamento della struttura del Comitato Centrale e a fronteggiare le spese da sostenere durante l’anno 2013. Pagamento in via telematica Un’altra importante novità riguarda il pagamento della quota. Da quest’anno, infatti, il versamento del contributo andrà effettuato soltanto attraverso il sistema telematico e non più con il bollettino postale o con bonifico bancario. Questo consentirà al Comitato di svolgere i dovuti controlli e comunicare alle Province i nominativi delle aziende che non hanno pagato la quota consentendo a queste ultime di non essere cancellate dall’Albo. Invito per questo le imprese a dotarsi per tempo degli strumenti necessari al pagamento e a rivolgersi alle proprie associazioni per ogni tipo di supporto.


Assegnati altri 20 corsi di formazione Sale a 100 il numero di corsi gratuiti che il Comitato Centrale dell’Albo ha attivato nel corso del 2012 in quattro diverse materie a favore della formazione

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Altri 20 corsi deliberati I corsi appena assegnati sono gli ultimi di un gruppo di 80, in quattro diverse materie, che il Comitato Centrale ha erogato gratuitamente nel corso del 2012. I primi venti corsi, riguardanti la normativa del settore, che nell’ultimo anno ha subito profondi cambiamenti, dalle regole per l’accesso alla professione e al mercato alle condizioni e ai costi del contratto di trasporto, sono già partiti a inizio settembre. Gli altri hanno avuto come oggetto le merci pericolose, i rifiuti, i tempi di guida e di riposo

e il codice della strada e altri venti la logistica e la movimentazione delle merci. A queste materie appartengono anche gli ulteriori 20 corsi formativi deliberati nel corso della riunione del 2 ottobre del Comitato Centrale, portando così a 100 il numero totale dei corsi attivati dall’Albo. Ricordiamo che il termine per la presentazione delle domande - da parte degli Enti Formativi - per l’organizzazione di questi ultimi 20 corsi è fissato al 9 novembre. Oltre duemila imprese coinvolte Il numero dei partecipanti ad ogni corso e per ciascuna sede può variare da un minimo di 16 ad un massimo di 25 unità. Nell’insieme, quindi, i cento corsi sovvenzionati dall’Albo coinvolgeranno entro fine anno tra i 1600 e i 2200 partecipanti, tra titolari, rappresentanti legali, soci, dirigenti, quadri, impiegati, conducenti e dipendenti delle aziende di trasporto o logistica iscritte all’Albo degli Autotrasportatori. Al termine dei corsi verranno rilasciati, da parte degli stessi Enti di formazione, gli attestati di frequenza a coloro che seguiranno oltre il 70% delle ore di lezione.

La formazione nel sito dell’Albo

rosegue l’impegno dell’Albo degli Autotrasportatori a favore della formazione, volta sia ad approfondire le principali novità normative del settore, sia alla promozione dei corsi di lingua straniera e all’alfabetizzazione informatica. Il Comitato Centrale dell’Albo, nella seduta del 25 ottobre, ha infatti assegnato le sedi per venti corsi di formazione dedicati alla alfabetizzazione informatica e ai corsi di lingua straniera (inglese e francese) in base ad un avviso che era stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.106 del 19 settembre 2012. Le imprese interessate a partecipare gratuitamente a questi corsi possono mettersi in contatto con gli enti formativi organizzatori, indicati nell’area Formazione del sito dell’Albo degli Autotrasportatori (www.alboautotrasporto.it). L’aggiudicazione dei corsi, che hanno una durata di 24 ore ciascuno, è stata effettuata sulla base dei criteri stabiliti dallo stesso avviso, in particolare al punto 9, cioè in modo da ripartire equamente i corsi, tenendo conto delle zone territoriali di loro svolgimento

Il vice presidente del Comitato Centrale dell’Albo in rappresentanza del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Gabriella Gamba

Corsi assegnati area geog.

sede corso e tipologia

NORD

Genova (INF) - Brescia (INF) - Busto Arsizio (INF) Genova (Lingue) - Cuneo (INF)

CENTRO

Roma (INF) - Firenze (INF) - Teramo (Lingue) - Fermo (Lingue) Roma (Lingue) - Bologna (Lingue) - Roma (Lingue)

SUD

Napoli (INF) - Salerno (INF) - Lecce (INF) - Avellino (INF) Bari (INF) - Avellino (Lingue) - Cosenza (INF) - Messina (INF) TIR154-2012 7


Amministrazione

di Enrico Finocchi

I

l 4 dicembre 2012 scade il termine concesso a tutte le imprese già in esercizio e con piena iscrizione all’Albo, per documentare il proprio requisito di stabilimento e chiedere di essere autorizzate all’esercizio dell’attività, ai fini del completamento dell’iscrizione nel nuovo Registro Elettronico Nazionale (REN), istituito in forza del regolamento comunitario 1071/2009. Entro la stessa data dovrà anche essere effettuata la verifica annuale del mantenimento dell’idoneità finanziaria per le im-

L’impresa soddisfa il requisito dello stabilimento quando: - dispone di una sede effettiva e stabile in Italia, dove conserva la documentazione attinente alla sua attività; - ottenuta l’autorizzazione all’esercizio della professione con l’iscrizione al REN, abbia in disponibilità almeno un veicolo rientrante nel campo di applicazione del Reg. 1071/2009; - svolga in maniera efficace e continuativa la manutenzione dei mezzi, presso una sede operativa situata in Italia.

lizzando l’allegato 1 alla circolare del Ministero dei Trasporti del 9 Febbraio 2012, in cui fa presente di essere già iscritta all’Albo e di aver documentato lo stabilimento, indicando espressamente la persone che svolge il ruolo di gestore dei trasporti. È opportuno ricordare che, in caso di inadempienze nei termini previsti, sarà avviata nei confronti delle imprese la procedura di sospensione e ritiro dell’autorizzazione all’esercizio delle professione di autotrasportatore e la definitiva cancellazione dal REN (cui erano

La scadenza Queste indicazioni vanno rese, dal legale rappresentante dell’impresa (o della cooperativa o consorzio) su un modulo per autocertificazione conforme all’allegato A al decreto 25 gennaio 2012 (http://www.mit.gov.it/mit/mop_all. php?p_id=11602), barrando i casi e le situazioni attinenti alla propria realtà imprenditoriale. Il modulo deve quindi essere presentato entro il 4 dicembre 2012 all’Ufficio Provinciale della Motorizzazione dove l’impresa (cooperativa o consorzio) ha la propria sede legale Contestualmente l’impresa di autotrasporto, anche se già esercente l’attività, deve quindi chiedere espressamente di essere autorizzata ad esercitare l’autotrasporto di cose per conto di terzi, con domanda da redigere uti-

state iscritte in via provvisoria ed in attesa della loro domanda).

Accesso: attenti alla scadenza del 4 dicembre Mancano pochi giorni alla data entro la quale le imprese devono dimostrare il requisito di stabilimento e chiedere di essere autorizzate all’esercizio dell’attività prese che hanno attestato il requisito in conformità alle disposizioni previgenti l’applicazione del regolamento comunitario 1071/2009.

Il decreto dirigenziale 25/11/11

Le imprese interessate Sono tenute all’adeguamento le imprese di autotrasporto di cose per conto di terzi iscritte all’Albo a regime nella sezione ordinaria, in quanto hanno già dimostrato i tre requisiti per l’iscrizione (onorabilità; idoneità finanziaria e professionale) alla data del 4 dicembre 2011, nonché le cooperative ed i consorzi di imprese a proprietà divisa dei mezzi, che operavano alla stessa data, in forza dell’iscrizione nella sezione speciale dello stesso Albo, prevalentemente od esclusivamente con i veicoli in disponibilità delle imprese socie.

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Imprese senza veicoli Con l’occasione della scadenza del 4 dicembre saranno inviati a tutte le Province, per le verifiche e gli adempimenti di competenza, gli elenchi delle imprese che risultano iscritte all’Albo degli autotrasportatori, ma non inserite nel REN. Tali imprese per lo più risultano senza veicoli e quindi prive del requisito dello stabilimento. Pertanto, ove non si perfezioni in tempi brevi la procedura che prevede la cancellazione dall’Albo di tali imprese, l’Amministrazione procederà direttamente alla cancellazione ai sensi di quanto prescritto dall’articolo 11, comma 6 ter, del decreto legge 9 febbraio 2012, n. 5 convertito dalla legge 35/2012.


novembre/dicembre2012 GIO 1 SAB 8-22 novembre VEN 2 DOM SAB 3 DOM 4 LUN 5 MAR 6 MER 7 GIO 8 VEN 9 SAB 10 DOM 11 LUN 12 MAR 13 MER 14 GIO 15 VEN 16 SAB 17 DOM 18 LUN 19 MAR 20 MER 21 GIO 22 VEN 23 SAB 24 DOM 25 LUN 26 MAR 27 MER 28 GIO 29 VEN 30

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IVA Invio telematico dei dati relativi alle dichiarazioni d'intento ricevute nel mese precedente. Liquidazione dell’imposta relativa al mese precedente o al 3° trimestre. IRPEF INPS Ritenute d'acconto e contributi relativi al mese precedente o al 3°trimestre e 3° acconto dei contributi dovuti sul minimale di reddito da parte degli artigiani.

MODELLI INTRA Presentazione per via telematica dei Modelli INTRA relativi alle operazioni del mese ottobre.

8-22 BLACK-LIST Invio della comunicazione relativa alle operazioni effettuate con paesi Black List nel mese di ottobre. IRPEF-IRAP Versamento del 2° o unico acconto per l'anno 2012. INPS Versamento del 2° acconto 2012 dei contributi dovuti su reddito eccedente il minimale da parte degli artigiani.

1 2 LUN 3 MAR 4 MER 5 GIO 6 VEN 7 SAB 8 DOM 9 LUN 10 MAR 11 MER 12 GIO 13 VEN 14 SAB 15 DOM 16 LUN 17 MAR 18 MER 19 GIO 20 VEN 21 SAB 22 DOM 23 LUN 24 MAR 25 MER 26 GIO 27 VEN 28 SAB 29 DOM 30 LUN 31

Scadenze e divieti dicembre

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8-22 8-22

IVA Invio telematico dei dati relativi alle dichiarazioni d'intento ricevute nel mese precedente. IRPEF INPS ritenute d'acconto e contributi relativi al mese precedente.

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IMU Versamento del saldo dell'imposta dovuta per l'intero anno.

16-22 8-14 8-22 8-22 8-22

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MODELLI INTRA Presentazione per via telematica dei Modelli INTRA relativi alle operazioni del mese novembre. Versamento da parte dei contribuenti mensili, trimestrali e trimestrali speciali dell’acconto IVA. Elenchi Intrastat - mensili BLACK-LIST Invio della comunicazione relativa alle operazioni effettuate con paesi Black List nel mese di novembre. PAGAMENTO quota iscrizione Albo Autotrasportatori.

Divieti di circolazione Paesi Europei novembre AUSTRIA GERMANIA LUSSEMBURGO POLONIA PORTOGALLO ROMANIA REPUBBLICA CECA SLOVACCHIA SLOVENIA SVIZZERA UNGHERIA FRANCIA GRECIA CROAZIA

sabato 15,00-24,00 21,30-24,00 06,00-22,00 22,00-24,00 22,00-24,00 -

domenica notte 00,00-22,00 22,00-06,00 1/11 00,00-22,00 1/11 00,00-21,45 1/11 1/11 18,00-21,00 il venerdì 06,00-22,00 13,00-22,00 17/11 00,00-22,00 1-17/11 08,00-21,00 1/11 00,00-24,00 22,00-05,00 00,00-22,00 1/11 00,00-22,00 1/11 15,00-21,00 1/11

dicembre AUSTRIA GERMANIA LUSSEMBURGO POLONIA PORTOGALLO ROMANIA REPUBBLICA CECA SLOVACCHIA SLOVENIA SVIZZERA UNGHERIA FRANCIA GRECIA CROAZIA

sabato 15,00-24,00 21,30-24,00 06,00-22,00 22,00-24,00 22,00-24,00 -

domenica notte 00,00-22,00 22,00-06,00 8-25/12 00,00-22,00 00,00-22,00 25-26/12 00,00-22,00 00,00-21,45 24/12 21,30-24,00 25-26/12 08,00 - 22,00 18,00-21,00 il venerdì 18,00 - 21,00 06,00-22,00 1-25-26/12 06,00/22,00 13,00-22,00 24-25-26/12 13,00-22,00 00,00-22,00 24-25-26/12 00,00-22,00 08,00-21,00 25-26/12 8,00-21,00 00,00-24,00 22,00-05,00 25-26/12 00,00/24,00 00,00-22,00 24/12 22,00/24,00 00,00-22,00 24/12 22,00/24,00 15,00-21,00 24-25-26/12 15,00/21,00 24-31/12 15,00-23,00

00,00-22,00 00,00-22,00 00,00-21,45 08,00 - 22,00 18,00 - 21,00 13,00-22,00 00,00-22,00 8,00-21,00 00,00-22,00 00,00-22,00 14,00-23,00

giorni di restrizione 10/11 18,00-22,00 1/11 18,00-21,00 -

-

-

giorni di restrizione 26-30/12 00,00-22,00 30/12 00,00-22,00 26-30/12 00,00/21,45 25/12 00,00/24,00 1-8/12 18,00-21,00 24-25/1218,00/21,00 25-26/12 00,00/22,00 25/12 00,00/22,00 25-26/12 14,00/23,00 TIR154-2011 9


Europa

di Marco Tempestini

aziende. Si parla poi di approccio “olistico”, vale a dire prendere in considerazione anche aspetti sociali ed economici nella definizione delle iniziative. La prospettiva è a medio termine (2025-30) e tocca l’annoso tema dei finanziamenti, di così grande importanza specie per le imprese artigiane medie e piccole. Riduzione delle emissioni di CO2 nel trasporto, apertura ed armonizzazione del mercato del trasporto, sicurezza stradale, barriere ed ostacoli da eliminare sono alcuni dei punti principali.

formazioni e tecnologie di comunicazione, che porterà a miglioramenti ambientali e a maggiore efficienza. I sistemi saranno pienamente integrati e intermodali, permettendo alle merci di passare facilmente da una modalità all'altra e di attraversare le frontiere senza più problemi. Si pensi poi alle tecnologie satellitari di nuove generazioni, ai software per l’ottimizzazione ad es. del coefficiente di carico, ai sistemi per sapere in anticipo se un’area di sosta è libera ed eventualmente prenotare un posto.

mezzi commerciali è mediamente lunga (non si cambia certo il camion ogni anno, e tanto più nell’ottica dell’attuale crisi economica) e dunque già si dice che i vantaggi delle nuove tecnologie emergeranno in maniera lenta.

Sistema di tracciamento delle merci L’introduzione di un sistema di tracciamento e gestione delle merci eliminerà i supporti cartacei, con consegne (auspicabilmente) sempre entro i tempi prestabiliti. Ciò idealmente dovrebbe aiutare le imprese nella gestione dei tempi di guida (a minor congestione e incidenti corrispondono maggiori ore effettivamente guidate e non perse in code o attese). Anche l’infrastruttura dovrà cambiare, non solo dal punto di vista dei materiali (meno inquinanti) ma anche grazie all’utilizzo di nuove componenti “intelligenti” e intermodali (es. terminal automatici o hub). La Commissione riconosce quanto da sempre evidenziato dalle associazioni: la vita dei

to potrebbe essere soddisfatta tramite una combinazione di energia elettrica (batterie o l'idrogeno/celle a combustibile) e dei biocarburanti come opzione principale, carburanti sintetici (sempre da risorse rinnovabili), metano (gas naturale e biometano) come combustibili complementari, GPL come supplemento. Ricordiamo che il nuovo Libro Bianco sui trasporti ha fissato l’ambizioso obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra del settore dei trasporti di circa il 60% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2050, di ridurre fortemente la dipendenza dal petrolio, e di limitare la crescita della congestione. Questi obiettivi – è importante evidenziarlo - devono essere raggiunti senza però limitare la mobilità. Per il trasporto merci si dovrà arrivare all’impiego massiccio di

Carburanti alternativi La strategia affronterà anche la dimensione urbana del trasporto merci, sempre molto problematica. Infine, si darà un grosso impulso all’impiego di carburanti alternativi. La domanda proveniente da tutti i modi di traspor-

Tecnologie nei trasporti: verso un piano strategico La Commissione Ue punta a rendere più efficiente la circolazione delle merci grazie alle nuove tecnologie. Tra i punti principali la riduzione delle emissioni di CO2 e un sistema di tracciamento delle merci

L

a Commissione europea ha presentato il suo primo atto ufficiale per l’introduzione di un piano strategico per le nuove tecnologie nei trasporti, finalizzato a rendere sostenibile e al contempo più efficiente la circolazione delle merci. Dopo più di un anno di lavori a livello comunitario con i vari attori del mondo del trasporto per capire quali siano le esigenze specifiche (autotrasporto, logistica, automotive, etc), la Commissione ha presentato la sua comunicazione, che segue le indicazioni del Libro Bianco sui trasporti circa l’impiego (e il sostegno) delle nuove tecnologie. L’iniziativa presenta un approccio pragmatico, non più e non solo focalizzato su ricerca ed innovazione ma anche sul loro sfruttamento in un’ottica di competitività e di mercato per le 10 TIR154-2012

Maggiori investimenti Nonostante risulti che sia proprio nel trasporto che vengono stanziate le maggiori somme in ricerca e sviluppo (oltre 39 miliardi di euro nel 2008), a livello di Unione europea gli investimenti appaiono (almeno ad oggi) modesti. La Commissione intende dunque porre rimedio. Interessante notare come si intenda chiaramente distinguere, in termini di capacità di innovazione e conseguenti investimenti, i sotto-settori nel trasporto, ognuno esposto in maniera diversa a pressioni di mercato diverse. L’unica soluzione praticabile secondo Bruxelles è un portafoglio articolato di fonti pubbliche e private di finanziamenti, compresi nuovi strumenti finanziari europei. Il futuro vedrà una più forte interazione fra trasporti, energia e in-


Traforo del Frejus: traffico alternato

Monte Bianco: dal 1° novembre transito vietato per i pesanti Euro2

Per consentire lo svolgimento di lavori per il miglioramento della sicurezza, alcune notti tra novembre e dicembre la circolazione attraverso il Traforo del Frejus avverrà a senso unico alternato. La circolazione sarà a senso alternato dalle 22.30 fino alle 06.15 del mattino dall’8 al 10 novembre, dal 15 al 17 novembre, dal 22 al 24 novembre e dal 29 novembre al 1° dicembre. Per chi parte dalla Francia verso l’Italia il traforo sarà aperto tra mezzanotte e l’una, tra le 2.00 e le 2.30, tra le 3.30 e le 4:00 e tra le 5.00 e le 5.30 mentre per chi viaggia dall’Italia alla Francia sarà aperto tra le 22.45 e le 23.45, tra l’1.15 e l’1.45, tra le 2.45 e le 3.15, tra le 4.15 e le 4.45 e tra le 5.45 e le 6.00.

Dal 1° novembre è vietato il transito dei mezzi pesanti di categoria Euro 2 attraverso il Traforo del Monte Bianco. Lo ha deciso la Commissione intergovernativa italo-francese del Traforo che ha anche disposto che a partire dal 1° gennaio 2013 la tariffa dei mezzi pesanti di categoria Euro 3 in transito al Traforo sarà assoggettata - in via straordinaria e temporalmente limitata - ad una maggiorazione tariffaria in via di definizione, ma comunque non superiore al 6%. L’entità definitiva sarà decisa dalla Commissione Intergovernativa entro il prossimo 25 novembre.

In vigore il tachigrafo di terza generazione Dal 1° ottobre 2012 sono in vigore le specifiche per il nuovo tachigrafo digitale di terza generazione, previste nel 2009 da un regolamento UE. Dopo le modifiche software che dallo scorso anno consentono di calcolare meglio i tempi di guida con un arrotondamento del tempo guidato (la cosiddetta "regola del minuto"), adesso è arrivato l’aggiornamento che rende i tachigrafi nuovi (quelli attivati dal 1° ottobre appunto) completamente a prova di manomissione contro le frodi con l’impiego di calamite. Il nuovo dispositivo funzionerà inoltre con due (e non più uno) sensori di movimento, più resistenti rispetto al passato. La strategia darà un grande impulso all’impiego dei carburanti alternativi. Per il trasporto merci si dovrà arrivare all’impiego massiccio di veicoli elettrici entro il 2030

Francia, da luglio 2013 l’Ecotassa per i tir Dal 21 luglio 2013 entrerà in vigore in Francia l’Ecotassa per i mezzi pesanti che transitano sulla rete stradale nazionale. Si tratta di un sistema di pedaggio chilometrico che riguarderà i veicoli con peso superiore a 3,5 ton, francesi e stranieri, in circolazione sui 15mila km della rete viaria del Paese transalpino. Tutti gli autotrasportatori dovranno installare un dispositivo GPS, che permetterà di localizzare il mezzo da diversi punti di controllo, sapere se viaggia su un percorso soggetto all’Ecotassa e calcolare l’entità del pedaggio. La società Ecomouv, controllata da Autostrade per l’Italia, è stata scelta per realizzare il progetto e per raccogliere la tassa in base a un accordo di collaborazione sottoscritto il 20 ottobre 2011 con il ministero dell’Ambiente e dei Trasporti francese. Sei mesi prima dell’avvio dell’Ecotassa, gli utenti potranno registrarsi sul sito di Ecomouv e informarsi su come ricevere il dispositivo GPS.

veic o l i commerciali elettrici (electrification) entro il 2030. Da esperienze in atto in Paesi come la Germania o la Francia l'impiego di tali mezzi a livello urbano pare funzionare. Peraltro la Commissione ha già deciso di sostenere un'iniziativa per la cosiddetta elettromobilità in Europa del valore totale di 41,8 milioni di euro, di cui 24,2 con stanziamento CE. Particolare attenzione sarà dedicata alla realizzazione delle stazioni di rifornimento. Il Commissario ai Trasporti Kallas ha confermato nuovi sostegni alla mobilità elettrica anche per quest’anno. Horizon 2020 La nuova strategia si raccorderà con “Horizon 2020” (Orizzonte 2020), il prossimo programma quadro europeo per ricerca e innovazione. Si tratta della più grande iniziativa al mondo sul tema. Oltre ad obiettivi di sostenibilità ed efficienza,

intende rendere il trasporto competitivo e considerare anche aspetti di ricerca socio-economica. Il sostegno finanziario totale che l’UE stanzierà per il periodo 2014-2020 sarà di 80 milioni di euro. Di questi, 18 saranno stanziati per rafforzare la leadership industriale nel campo dell'innovazione, con investimenti nelle tecnologie chiave, un maggiore accesso al capitale e sostegno finanziario alle aziende artigiane. Altri 32 saranno investiti per il cambiamento climatico, lo sviluppo sostenibile dei trasporti e della mobilità, l’impiego delle energie rinnovabili e la sicurezza. Le nuove strategie europee vedono quindi lo sviluppo di nuove tecnologie accompagnato dalla presenza di infrastrutture adeguate e l'introduzione di innovazioni organizzative. L’innovazione dovrà riguardare i commerciali, la capacità infrastrutturale ma anche la modalità di erogazione dei servizi nell’ottica di un cambiamento che riguardi la stessa cultura imprenditoriale. TIR154-2012 11


Politica

di Lucia Angeloni

È

la sicurezza il punto di partenza per il dibattito sui costi minimi. Lo ripetono da sempre le associazioni di categoria, per le quali la sicurezza stradale non si mercanteggia, e lo ha ribadito anche il Tar del Lazio nel suo pronunciamento del 25 ottobre scorso. Il tribunale amministrativo ha infatti respinto la richiesta di sospensiva sui costi minimi che era stata avanzata da Confindustria e da altri ricorrenti esprimendosi in modo inequivocabile: la sicurezza è prevalente ad altri aspetti, compresi quelli di natura economica. Secondo il Tar, in-

Costi minimi: si riparte dalla sicurezza Il Tar rinvia la decisione al 15 novembre ma respinge la richiesta di sospensiva affermando che la sicurezza è prevalente agli aspetti economici. Si cerca una mediazione tra associazioni e committenza fatti, “in una prospettiva di bilanciamento degli interessi in questione, il pregiudizio lamentato dai ricorrenti non è tale da giustificare l’adozione della richiesta misura cautelare, a fronte della dichiarata finalizzazione dei provvedimenti impugnati alla salvaguardia del prevalente interesse generale alla sicurezza nel settore dell’autotrasporto”. Per quanto riguarda la discussione sul merito, invece, il Tar ha rinviato la questione ancora una volta, rimandando la decisione al 15 novembre. Ma, come ha sottolineato il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, Guido Improta, la decisione del Tar va verso una mediazione. Incontro tra Governo, associazioni e committenza E proprio cercare un confron12 TIR154-2012

to e un accordo tra le parti è stato l’obiettivo della riunione che si è tenuta il 26 ottobre, il giorno dopo il pronunciamento del Tar, tra il Governo, la committenza e le associazioni. Un incontro guidato dallo stesso sottosegretario Improta e incentrato alla ricerca di un dialogo. “Abbiamo un mese di tempo per provarci”, ha detto il rappresentante dell’Esecutivo, che ha però tenuto a precisare che il ruolo del Governo non è quello di una mediazione, ma di creare le condizioni di sistema. Nel corso della riunione la committenza ha sottolineato che sulla questione dei costi minimi sarebbe necessario riprendere da dove si è interrotto, superando la normativa esistente e riprendendo quella Comunitaria, ma è stata anche avanzata l’ipotesi di

riprendere la separazione tra contratti scritti e verbali. All’inizio della fase che ha introdotto i costi della sicurezza, infatti, i contratti scritti non erano inclusi nell’obbligo di prevedere i costi della sicurezza, anche se nel contratto dovevano essere evidenti le condizioni previste per il trasporto. Secondo le associazioni, invece, non è necessario superare la normativa attuale, ma semmai migliorarla. "Siamo disposti al dialogo - hanno spiegato - ma ci sono fatti incontrovertibili, come la recente sentenza del Tar del Lazio, e le prese di posizione del Governo in più occasioni, che ribadiscono che il bene della collettività non può essere subordinato ad interessi economici". Ad ogni modo questo primo incontro tecnico ha portato ad


Approvato il Protocollo Trasporti della Convenzione Alpi La Camera ha approvato, il 17 ottobre, il disegno di legge che ratifica il Protocollo Trasporti della Convenzione delle Alpi - già approvato anche dal Senato - con un ordine del giorno che contiene riserve nell’applicazione del documento. In sostanza, si tratta di una clausola che salvaguarda il sistema economico del Paese dalle conseguenze che l’accettazione del provvedimento avrebbe comportato sulla capacità di movimentazione delle merci nel traffico internazionale. La clausola, infatti, impegna il Governo in una serie di punti. Prima di tutto viene affermato che la ratifica “non pregiudica la possibilità di realizzare progetti stradali di grande comunicazione sul territorio italiano, comprese le infrastrutture necessarie per lo sviluppo degli scambi con i Paesi situati a nord dell’arco alpino”. In secondo luogo, la clausola specifica che “le disposizioni relative all’internalizzazione dei costi esterni sono da riferirsi al quadro comunitario”. “Il Governo – ha commentato il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, Guido Improta - ritiene che si sia riusciti, con la soluzione dell’ordine del giorno, a contemperare l’esigenza di pervenire alla ratifica anche del Protocollo trasporti, che, a differenza degli altri 11 protocolli di attuazione della Convenzione per la protezione delle Alpi, era stato stralciato in occasione dell’approvazione del disegno di legge di ratifica nel 2009”. Secondo Improta la clausola ha permesso “di fugare ogni dubbio sul fatto che questo Protocollo potesse rappresentare per l’Italia, unico Paese per il quale l’attraversamento delle Alpi è vitale, essendo la sola via terrestre di collegamento con il mercato unico europeo internazionale, un ulteriore fattore ostativo per la propria competitività”. Ricordiamo che il Protocollo Trasporti, che risale all’ottobre del 2000, impegna i Paesi alpini “a ridurre gli effetti negativi e i rischi derivanti dal traffico nelle Alpi a un livello tollerabile per l’uomo attraverso il trasferimento del trasporto merci dalla strada alla rotaia”.

La committenza si è impegnata a preparare una piattaforma di confronto scritta che dovrà costituire la base per l’apertura delle trattative

un risultato importante: l’impegno da parte della committenza a preparare una piattaforma di confronto scritta che dovrà costituire la base per l’apertura delle trattative. Al momento di andare in stampa con questo numero di Tir, tuttavia, le proposte non sono ancora state presentate al rappresentante del Governo. Il parere delle associazioni Al termine dell’incontro abbiamo chiesto ai rappresentanti delle principali associazioni di categoria un parere sul futuro dei costi minimi di sicurezza, sulle loro aspettative, alla luce delle decisioni del Tar e del tavolo con il Governo, e su una possibile mediazione con la committenza.

Anita “L’incontro avvenuto all’indomani dell’ordinanza del Tar è stato importante perché rappresenta l’inizio della riapertura di un confronto con la committenza che mi auguro prosegua in modo proficuo ed efficace ha sottolineato a Tir Giuseppina Della Pepa, segretario generale di Anita -. Come proposto dal sottosegretario Improta, l’attesa della decisione sul merito da parte del Tar, va colta come un’opportunità per valutare insieme una revisione dell’assetto normativo dei costi minimi che, nel trovare un giusto punto di equilibrio tra le esigenze delle imprese di autotrasporto e quelle della committenza, possa garantire maggiore regolarità e responsabilità condivisa nei diversi assetti contrattuali. Dalla

committenza – ha concluso - ci aspettiamo proposte che vadano in tale direzione, affinché ci possa essere un dialogo responsabile fondato su basi condivise e paritarie”. Fai-Conftrasporto Positivo anche il giudizio di Paolo Uggè, presidente di FaiConftrasporto. “Mi auguro che il dialogo tra associazioni e committenza sia possibile. Noi abbiamo dimostrato la nostra disponibilità, anche se non possiamo prestarci a dei giochi dove intorno ad un tavolo ognuno ribadisce il proprio principio. Bisogna fare tutti passi qualche passo avanti”. Uggè ha poi spiegato a Tir che “il Tribunale amministrativo ha ribadito un principio su cui non ci dovevano essere dubbi: che la sicurezza prevale sugli interessi di natura economica. Noi abbiamo dato la disponibilità al dialogo, fermo restando questo principio”. Infine, sul futuro dei costi minimi, il presidente di Fai-Conftrasporto fa una previsione. “Credo che i costi minimi resteranno in vigore, se siamo

intelligenti, fino al 2016, quando con il cabotaggio non ci si dovrà porre tutti il problema di come affrontare questa liberalizzazione decisa a livello comunitario. Però abbiamo un po’ di anni, quindi, per ora, li riteniamo indispensabili per rafforzare le imprese che vogliono crescere e diventare imprese”. Cna-Fita “Tra imprenditori c'è sempre spazio per il confronto e la Cna-Fita non può che essere coerente con questa elementare convinzione - ha dichiarato invece a Tir Cinzia Franchini, presidente di Cna-Fita -. Mi auguro che il futuro sia fatto di certezze diverse rispetto a quelle del passato e del presente, che di fatto lasciano le nostre imprese in balia dell'aumento generalizzato dei costi ed in particolare quello del carburante. Le aspettative della categoria sono evidenti a tutti. Altrettanto chiaro è che sono disattese nel concreto perché non trovano risposte nei meccanismi messi in campo a tutt'oggi. Il Tar ha concluso - non ha ancora deTIR154-2012 13



Politica

Cooperative: nasce il coordinamento del settore servizi Agci Servizi, Federlavoro e Servizi – Confcooperative e Legacoop Servizi hanno costituito il coordinamento di settore delle cooperative di servizi. Con 7.000 cooperative, 290.000 soci, 430.000 persone occupate e con un fatturato aggregato di oltre 16 miliardi di euro il comparto è uno dei più rappresentativi in termini di occupazione e fatturato realizzato. “La costituzione del coordinamento di settore assume un valore di grande importanza sia per i continui passi avanti fatti dall’alleanza delle cooperative improntata a una rappresentanza sempre più moderna ed efficace, sia per dare risposte in sinergia alla grave crisi economica che stiamo vivendo”, ha commentato Massimo Stronati, presidente di Federlavoro e Servizi Confcooperative e portavoce del nuovo coordinamento di settore. Le cooperative che rientrano nel comparto offrono una gamma molto vasta di servizi e prestazioni: dal trasporto ala movimentazione delle merci e alla logistica, dalla vigilanza privata alla ristorazione collettiva e commerciale, dall’igiene alla sanificazione ambientale, dal global service e facility management al trasporto pubblico locale, dall’informatica ai servizi avanzati in genere.

liberato, per cui su quel fronte non vi sono al momento sufficienti margini di chiarezza”. Confartigianato “Aspettiamo il giudizio del Tar previsto per il 15 novembre ma abbiamo considerato positivamente il rigetto della sospensiva, perché motivato con un principio che noi da sempre portiamo avanti, quello della sicurezza – ha affermato a Tir Francesco Del Boca, presidente di Confartigianato Trasporti -. Per quanto riguarda una possibile mediazione con la committenza, senza essere polemico, devo dire che le associazioni hanno sempre aperto al dialogo con Confindustria, casomai è Confindustria che cerca sempre di imporre le sue volontà. Ma se ora è finalmente disponibile a fare delle mediazioni noi ci siamo, non abbiamo mai rifiutato le mediazioni. Nel corso della riunione la committenza ha portato avanti la richiesta di una differenza tra contratti scritti e non. Noi siamo anche disposti a parlarne, purchè resti sempre il principio che anche quelli scritti restino legati ad un costo minimo della sicurezza”. Fiap Più scettico su un possibile accordo tra le parti è Silvio Faggi, segretario nazionale di Fiap. “Se trovare un accordo significa tornare alla fase iniziale dei costi minimi, quando non valevano per i contratti scritti, non vi è nessuna possi-

bilità di mediazione – ha detto a Tir -. I guidici del Tar il 25 ottobre hanno confermato quanto avevano già scritto, ossia che il valore della sicurezza non può essere scambiato con altre cose e quindi che la sicurezza non è nella trattativa. Noi partiamo da questo principio. Si può contrattare una tariffa - ha aggiunto - ma non vedo come sia possibile contrattare un costo che è dato dalla spesa di chi fa quel servizio. Non può esserci oggettivamente una trattativa, a meno che non si dimostri che i concetti alla base di quella trattativa non fossero sbagliati. Ad ogni modo ora attendiamo la decisione del Tar, ma una cosa è sicura: se si va a minare i costi minimi ci fermeremo”. Coordinamento cooperativo “A questo punto non ci resta che attendere il pronunciamento del Tar del 15 novembre. A seconda della decisione, poi, ci metteremo intorno ad un tavolo per vedere come agire rispetto ai costi minimi – ha precisato a Tir Alessandro Massarelli, responsabile del settore trasporti del coordinamento cooperativo -. La nostra intenzione, comunque, non è quella di buttare a mare la legge, ma di migliorarla per renderla ancora più aderente alle aspettative delle imprese. Speriamo e crediamo comunque che si possa arrivare ad un accordo: se dalla committenza vengono

proposte che vanno in una direzione di apertura verranno prese in considerazione e se ne ne potrà discutere. Se invece la loro idea è quella di un’abolizione “tour court” dei costi minimi, naturalmente abbiamo delle perplessità”. TrasportoUnito Sfiduciato, infine, sulla possibilità di una mediazione Franco Pensiero, presidente nazionale di TrasportoUnito. “È troppo tempo che si parla tra committenza e vettori – ha spiegato a Tir – ma non si è mai arrivati ad un accordo. Purtroppo la committenza ha sempre il coltello dalla parte del manico, sia per la sua forza sia per la sua

capacità. Ancora stiamo parlando di applicare o meno costi minimi, che non sono neppure costi minimi, sono addirittura inferiori. Se si facessero gli accordi, saremmo ancora più bassi, sarebbe il fallimento dell’autotrasporto. Non so quale sarà il pronunciamento del Tar, ma mi sembra che stiamo intraprendendo la strada del dialogo tra sordi. Considero questi tavoli tecnici una perdita di tempo. Se gli accordi si volevano fare – ha concluso - dovevano essere fatti nel 2004 quando il Governo aveva pensato di togliere la tariffa forcella e noi avevamo chiesto gli accordi di settore. Oggi non credo sia più possibile”. TIR154-2012 15


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Sicurezza stadale

La sicurezza sulle strade del cinema La Campagna per la sicurezza stradale promossa dal Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori va in scena nel film “Viva l’Italia!” con truck interpretato da Gaia Ferrario Servizio su Trasportiamo di Repubblica.it

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a IV Campagna per la sicurezza stradale promossa dal Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori va in scena nel film “Viva l’Italia!” del regista Massimiliano Bruno, con un autoveicolo raffigurante l’opera d’arte dell’artista Gaia Ferrario. La sua opera si inserisce nell’ambito dell’iniziativa “Tra-

L’autoveicolo della campagna TrasporTiAmo, che raffigura l’opera d’arte dell’artista Gaia Ferrario, è andato in scena nel film Viva l’Italia

sporTiAmo Valori” ideata all’interno della campagna “TrasporTiAmo” per trasmettere in modo innovativo l’importanza della categoria degli autotrasportatori. è stato chiesto ad alcuni artisti di interpretare il loro ideale di sicurezza stradale e di trasporlo su tela e sono state poi selezionate 30 opere d’arte con l’obiettivo di diffondere, attraverso gli automezzi, alcuni messaggi di consapevolezza e sensibilizzazione dei pericoli che provengono dalla strada.

st’anno, sviluppa tutta una serie di attività al fine di avvicinare i cittadini al mondo dell’autotrasporto. Inoltre, si rivolge sia agli operatori del settore sia al grande pubblico puntando sullo slogan “Guidati dalla passione”, che intende sottolineare il mondo di ideali e di responsabilità che accomuna i conducenti di automezzi alla gente comune.

Il significato di sicurezza stradale La giovane artista torinese, che lavora come grafica pubblicitaria e porta avanti una ricerca finalizzata all’analisi del percorso della vita e della memoria, ha voluto veicolare il concetto di sicurezza inteso come sensazione di “sentirsi a casa” e quindi come luogo di crescita e di vita quotidiana. Il messaggio che ha voluto trasmettere è che le strade possono diventare più sicure non solo se vengono effettuati maggiori controlli, ma anche se è radicata una certa disciplina in tutti gli utenti, che devono mettersi alla guida in stato di perfetta salute e coscienza, conoscendo le leggi e avendo un’assoluta padronanza del mezzo di trasporto condotto. A questo proposito, l’autotrasportatore può rappresentare un esempio da imitare, promuovendo in prima persona una cultura della strada e i valori del rispetto per la propria vita e per quella degli altri. La Campagna “TrasporTiAmo”, partita a febbraio di que-

Tutte le iniziative della Campagna A livello comunicativo, “TrasporTiAmo” ha un proprio sito (www.trasportiamo.eu), da cui ci si può collegare al canale Youtube e alla pagina Facebook, molto visitata dai protagonisti del settore. Nel portale web vengono spiegate le iniziative della Campagna, che vuole diffondersi sul web e in radio non dimenticando la televisione. Inoltre, lo scorso luglio a Napoli si è tenuto un convegno sulla sicurezza dell’autotrasporto nelle aree urbane, che ha focalizzato l’attenzione sul trasporto stradale nei centri cittadini analizzando la situazione attuale e i progressi fatti negli ultimi anni. Il Comitato Centrale promuove ormai da tempo campagne di comunicazione e sensibilizzazione con il doppio fine di sfatare i luoghi comuni che caratterizzano in modo negativo la categoria e di promuovere gli autotrasportatori come professionisti della sicurezza.

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Infrastrutture

L’EUROPA E L’INTERA RETE

Dieci corridoi multimodali attraverseranno il territorio europeo per muovere merci e persone. Tanti gli interventi previsti fino al 2030. Ecco cosa succederà in Italia

vie in progetto o in via di completamento tratti completati e percorribili

di Michele Latorre

Ten-T: trenta progetti per collegare l’Europa I

l nome è breve, Ten-T, ma le ambizioni sono molto estese: dietro questo acronimo burocratico, infatti, si cela il più imponente programma d'infrastrutture per il trasporto mai progettato in Europa. Basta qualche numero per comprenderne la portata: un preventivo di 32 miliardi di euro per costituire lo scheletro della movimentazione di merci e di persone lungo l'intera Europa comunitaria che comprende, solo per quanto riguarda la struttura centrale internazionale, 83 porti, 37 aeroporti, 15mila chilometri di linee ferroviarie convertite all'alta velocità e 35 progetti transfrontalieri per ridurre le strozzature. Poi ci sono le reti nazionali che dovrebbero addurre traffico alla struttura centrale e che comprendono una miriade di progetti di strade, ferrovie e scali. Lo scheletro si basa su dieci Corridoi multimodali che attraversano il continente per migliaia di chilometri. Ovviamente, questa rete non è stata disegnata sul nulla, ma è in parte esistente e già ora fa parte dei cinque milioni di chilometri di strade, 215mila chilometri di rotaie e 41mila chilometri di vie navigabili che formano l'intera rete di trasporto dei 27 Paesi dell'Ue. I Corridoi utilizzeranno parte di queste infrastrutture – potenziate e completate dove necessario – per “assicurare a imprese e cittadini un sistema infrastrutturale efficiente che colleghi ogni angolo dell'Unione”, come auspica la stessa Unione europea. Un progetto ambizioso Le difficoltà di attuare il programma TenT emergono dalla sua stessa storia, che ha visto alcune importanti modifiche, la più recente delle quali risale alla fine del 2011 e consiste 18 TIR154-2012

nel ridisegno di alcuni Corridoi. La prima programmazione riguardava il periodo 20072013 e prevedeva 92 progetti per complessivi 32 miliardi di euro. Presto, però, Bruxelles si è resa conto che tale programma era troppo dispersivo, quindi ha deciso di concentrarsi su progetti ritenuti prioritari, selezionandone trenta (pur mantenendo invariato l'investimento), di cui 18 per le ferrovie, tre per il combinato strada-ferrovia, due per le vie navigabili e gli altri nel comparto dell'energia (altrettanto importante dei trasporti). Una rete a due livelli La rete è stata suddivisa in due livelli. Il primo per importanza è denominato “rete centrale” ed ha una dimensione transnazionale con lo scopo di eliminare le strozzature, ammodernare l'infrastruttura e snellire le operazioni transfrontaliere di trasporto. In pratica, questa rete centrale è quella formata dai dieci Corridoi di cui si parla frequentemente da qualche anno. Il secondo livello è composto da una rete di collegamenti locali che alimenteranno la rete centrale a livello nazionale e regionale.

Tutti i numeri del progetto Investimenti: 32 miliardi di euro Porti: 83 Aeroporti: 37 Ferrovie: 15000 km ad alta velocità Progetti transfrontalieri: 35 Corridoi: 10

L'obiettivo di questa seconda struttura è consentire alla maggior parte dei cittadini e delle imprese di raggiungere i nodi della rete centrale in trenta minuti di viaggio al massimo. Ciò dovrà avvenire progressivamente entro il 2050. Bruxelles stanzierà fondi soprattutto per la rete centrale, mentre i collegamenti locali saranno a carico prevalentemente degli Stati membri. Gli obiettivi per il 2030 Dopo due anni di consultazioni, alla fine del 2011 la Commissione europea ha presentato il progetto di revisione dei Corridoi che apre un nuovo periodo temporale dal 2014 al 2020. Le nuove proposte di finanziamento si concentrano ancor di più sulla rete centrale: almeno l'80% dei 31,7 milioni di euro stanziati da Bruxelles andranno infatti in tale direzione. Una somma che dovrà essere una sorta di “capitale di avviamento” che dovrebbe innescare ulteriori investimenti provenienti dagli Stati membri e da settore privato. La nuova struttura della rete centrale, presentata nel 2011 ed approvata all'inizio di quest'anno, dovrebbe essere completata nel 2030 e Bruxelles ha stabilito un preciso obbligo giuridico per gli Stati membri a completare i progetti di loro competenza. I Corridoi mantengono sempre la loro dimensione multimodale, quindi comprendono strade, ferrovie, tracciati aerei, vie navigabili interne e linee di trasporto marittimo, nonché le piattaforme intermodali. In Italia Come entra l'Italia in questo ambizioso programma? Se guardiamo la mappa dei


SU DIECI CORRIDOI EUROPEI QUATTRO ATTRAVERSANO L’ITALIA

I CORRIDOI IN ITALIA

Corridoi, vediamo che la Penisola ha un'importanza fondamentale, perché si trova all'incrocio dei traffici che attraversano l'Europa in direzione est-ovest e di quelli diretti verso sud. Dei dieci Corridoi europei, ben quattro attraversano il territorio italiano: il Corridoio Baltico-Adriatico, che parte da Helsinki e scendendo attraverso Polonia ed Austria raggiunge Ravenna (dopo avere toccato anche Udine, Venezia e Bologna); il Corridoio Mediterraneo, che parte da Algeciras, transita in Spagna e Francia, entra in Italia lungo la direttrice Lione-Torino, proseguendo per Milano e Venezia, per poi entrare in Slovenia e raggiungere il confine comunitario in Ungheria; il Corridoio Helsinki-Valletta, che parte dalla capitale finlandese, attraversa la Germania, entra in Italia dal Brennero e prosegue per gran parte della Penisola lungo l'asse Bologna-Roma-Napoli-Bari (con biforcazione verso Palermo) per raggiungere via mare La Valletta, sull'isola di Malta; Il Corridoio Genova-Rotterdam, che collega i due porti lungo le direttrici di Milano e Novara, attraversando la Svizzera, la Germania e il Belgio. I nodi Sulla base di queste direttrici, il programma identifica anche i nodi che richiedono interventi importanti. Sempre per quanto riguarda il territorio italiano, nel Corridoio Baltico-Adriatico sono previsti interventi nelle ferrovie e nei porti. Nel primo caso, il programma comunitario intende potenziare la linea ferroviaria Udine-Venezia-Ravenna, mentre nel secondo vuole incrementare l'interconnessione tra i porti di Trieste, Ve-

ferrovia autostrada tratti completati tratti in via di completamento tratti in progetto

nezia e Ravenna. Molto più consistente è l'intervento nel Corridoio Mediterraneo, che comprende anche il potenziamento della linea ferroviaria Torino-Lione (i cui lavori nel tunnel di base dovranno iniziare entro il 2020). Il programma dei lavori prevede anche il potenziamento della linea successiva, quella tra Milano e Trieste e la connessione transfrontaliera tra il porto giuliano e Divaca (dopo il 2020). Lungo questo Corridoio è previsto anche l'unico intervento che riguarda le vie navigabili interne, ossia il potenziamento dell'arteria tra la Lombardia e Venezia. Il Corridoio Helsinki-Valletta comprende interventi altrettanto impegnativi, quasi tutti destinati alla ferrovia. Un primo tratto riguarda l'accesso in Italia, con la realizzazione del tunnel di base del Brennero ed il potenziamento della tratta da Fortezza a Verona. Si scende poi a Napoli, con due interventi: il potenziamento dei collegamenti con Bari e con Reggio-Calabria. Il programma sbarca poi in Sicilia, dove prevede il completamento dei lavori della linea Messina-Palermo. Sempre nell'isola, è previsto il miglioramento delle connessioni con l'entroterra del porto di Palermo. Il territorio italiano attraversato dal Corridoio Genova-Rotterdam è relativamente breve, ma è strategico per il trasporto delle merci. Le

Nella cartina a sinistra la rete che movimenterà merci e persone in Europa. In verde le infrastrutture già realizzate e in nero quelle in fase di progetto o completamento. A destra, i corridoi europei che attraversano l’Italia. L’arancio indica la rete ferroviaria mentre il verde la rete autostradale

opere prioritarie sono quelle relative all'adeguamento della linea ferroviaria italiana con l'aumento della capacità previsto con l'apertura del tunnel di base del Gottardo, in Svizzera. Il programma impone che i lavori si concludano entro il 2020. A fronte di questo calendario, vediamo che l'Italia oggi può offrire solo una linea ferroviaria effettivamente aderente ai requisiti comunitari, ossia quella lungo l'asse Torino-Milano-Roma-Napoli. Negli attraversamenti alpini, i lavori sembrano procedere in modo regolare al Brennero, mentre la linea Torino-Lione è tormentata da alterne vicende politiche e si prevede che i primi 28 km (su 81) in territorio italiano non saranno pronti prima del 2023. In Lombardia si comincia solo ora a parlare dell'adeguamento dei collegamenti con la Svizzera e del Terzo Valico verso Genova (approvato dal Cipe nel dicembre 2011). La parte meridionale del Corridoio Helsinki-Valletta rientra nel Piano Nazionale per il Sud e dovrebbe essere pronta entro il 2020, ossia tra soli otto anni. TIR154-2012 19


In città

In Italia circa il 60% delle consegne viene effettuato in conto proprio che ha però un costo quattro volte superiore al conto terzi, oltre ad essere meno efficiente con consegna di meno merce e un fattore di riempimento minore di Elisa Muzi

Distribuzione urbana: emergenza conto proprio I

l dibattito politico, economico e sociale sulla consegna merci urbana trova nuovi spunti in un recente studio promosso dall’associazione Freight Leader Council. Lo studio, dal titolo "Accessibilità, distribuzione urbana e mercato della logistica: un contributo operativo", ha lo scopo di fornire una riflessione operativa sulle problematiche del trasporto merci nei centri urbani, come ha sottolineato nella sua introduzione il sottosegretario ai Trasporti Guido Improta.

to di Smart Cities, "città intelligenti". Seguendo la Direttiva 2010/40/UE per la diffusione dei sistemi intelligenti nel settore del trasporto stradale e nelle interfacce con altri modi di trasporto, l'obiettivo è promuovere i sistemi ITS (Intelligent Trasport System) integrando i dati di flusso del traffico e mettendo in comunicazione veicoli e infrastrutture del trasporto, ottenendo una "rappre-

Il cuore dell’economia Per inquadrare l'importanza del trasporto urbano merci (distanze non superiori ai 50 km) nel più ampio quadro dell'economia italiana basta citare i dati presentati nello studio da Roberta Gili, presidente FLC. Il trasporto urbano muove, annualmente, 606 milioni di tonnellate di merci, pari al 48,8% dell'intero traffico merci nazionale, per Il trasporto un prodotto economico di 27,5 miurbano muove, liardi di euro (il 32,3% di tutto annualmente, l'autotrasporto nazionale). oltre 600 milioni È quindi necessario un piano di tonnellate di merci, nazionale d'intervento che supari al 48,8% dell’intero peri le frammentazioni locali, traffico merci come già ribadito di recente dalnazionale. la ex Consulta Generale per l'Autotrasporto e la Logistica, che nel Piano nazionale della Logistica 2011-2020 ha individuato come presupposto imprenscindibile per la sua attuazione l'omogeneità della regolamentazione. Partire dalle smart cities Punto di partenza dello studio è il concet-

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sentazione dinamica della domanda di mobilità" (Olga Landolfi, TTS Italia – Telematica Trasporti e Sicurezza) e ottenendo benefici sul piano della mobilità e della sicurezza. A questo scopo è necessario un intervento sia nazionale che locale. Una delle problematicità, infatti, che finora hanno reso difficile la diffusione dei sistemi ITS sta nella "mancanza di specifiche comuni e di procedure condivise", come affermato dalla Landolfi. Smart Cities non è solo tecnologia; l'utilizzo di reti e infrastrutture informatizzate e razionali rappresenta il presupposto sia per migliorare l'efficienza economico-politica sia per supportare lo sviluppo sociale, culturale e urbano. Questa coesistenza di diversi attori e di una supply chain in cui convergono necessità e obiettivi differenti, porta a tenere conto sia degli effetti positivi della logistica urbana – vitalità e sviluppo socio economico – sia delle esternalità negative, che Rocco Giordano (professore di Economia e politica dei trasporti e consulente scientifico dell’Albo degli Autotrasportatori) individua nell'inquinamento, la congestione, il consumo energetico, il degrado urbano e il rischio di incidentalità. Esternalità che vanno a inficiare lo sviluppo sociale e urbano. L'obiettivo di un piano di logistica deve essere quindi quello di ridurre questi costi esterni, concertando tra i diversi attori. Cosa possibile, sempre secondo il Prof. Giordano, grazie a un intervento pubblico che attraverso disposizioni legislative e regolamentazioni preveda l'organizzazione dei flussi di merce (aumento del carico e diminuzione dei viaggi), la razionalizzazione del traffico (orari di


L’Agenda dell’Unione europea

carico e scarico), la ripartizione modale dei servizi per titolo di trasporto (uso di mezzi più efficienti e meno inquinanti), mezzi di trasporto efficienti (rinnovo parco circolante), l'organizzazione degli operatori del trasporto e l'ottimizzazione dei flussi di informazione (gestione dati e informazioni sul flusso di traffico). Efficienza e legalità Il trasporto merci urbano ha subito negli ultimi anni profondi cambiamenti, influenzati dalle modifiche nella gestione della vendita al dettaglio e dell'immagazinamento merci. Grazie al Just in Time i costi di magazzino si sono ridotti al minimo, ma con un aumento della frequenza del rifornimento dei punti vendita, spesso con carichi anche semi vuoti, e un maggiore traffico di distribuzione. Come intervenire in questo quadro? I Transit Point (o nodi) potrebbero rappresentare un'efficace soluzione. Anello di collegamento tra produttori e consumatori, hanno come funzioni lo smistamento e la distribuzione delle merci, non quella di magazzino. Essi possono rappresentare anche dei centri di ricarica, per favorire l'uso di veicoli meno inquinanti come quelli a metano ed elettrici. Attualmente i Transit Point già attivi in Italia (Veloce– Vicenza Eco-Logistic Center, il Cityporto di Padova, il City Logistic a Mestre, il progetto Ecologistics di Parma, ecc), mo-

strano due tipi di modello: chiuso, con il monopolio di un unico operatore preposto alla distribuzione, e aperto, con standard procedurali attuabili da più operatori e il coinvolgimento degli attori locali e della pubblica amministrazione. In quest'ottica diventa importante distingure bene tra i vari "sottomercati" della distribuzione urbana merci: conto proprio, conto terzi operatori di logistica, conto terzi operatori marginali, corriere espresso. La distribuzione in conto proprio, oltre ad essere meno efficiente con consegna di meno merce e un fattore di rimpimento minore, ha un costo quattro volte superiore al conto terzi, ma attualmente circa il 60% delle consegne in Italia è fatta ancora tramite conto proprio. Nel caso specifico della distribuzione urbana e in particolare dei veicoli leggeri (al di sotto delle 3,5 ton) il numero dei veicoli del conto proprio si attesta su 1,15 milioni di unità, contro le 75 mila delle imprese professionali in conto terzi. Un predominio cui si legano anche problemi di legalità ed evasione fiscale. Il conto proprio, infatti, non permette un controllo e una regolamentazione adeguata, cosa che invece risulta più precisa per il conto terzi e il corriere espresso, due realtà professionali che operano con percorsi ottimizzati, fattore carico più elevato, consegna merci in finestre temporali ben determinate e tecnologie informatiche e digitali di monitoraggio dei processi.

Settori strategici per la mobilità urbana e per l'efficienza e la vitalità economica delle città, la logistica ed il trasporto urbano delle merci figurano da tempo tra le priorità dell’agenda della Commissione europea, da anni impegnata in prima linea a promuovere lo sviluppo di politiche di mobilità urbana sostenibili ed integrate. Il tema, già al centro di documenti strategici quali il Piano di azione per la logistica del trasporto merci del 2007, il Piano d’azione sulla mobilità urbana del 2010 ed il Libro bianco dei Trasporti presentato dalla Commissione nel 2011, è tornato recentemente alla ribalta in occasione della consultazione pubblica sull’attuazione del piano d’azione sulla mobilità urbana, chiusasi lo scorso 7 settembre, e della consultazione sulla dimensione urbana della politica dei trasporti, significativamente avviata dalla Commissione proprio in concomitanza con l’apertura della settimana europea della mobilità urbana 2012. Entrambe le iniziative mirano a raccogliere spunti e riflessioni delle parti interessate in merito ai progressi compiuti a livello europeo nella politica del trasporto merci e, più in generale, nella mobilità urbana, sì da consentire alla Commissione europea di elaborare misure più mirate in materia. Uno studio condotto da quest’ultima nel quadro del Piano d’azione della mobilità rileva, infatti, che la logistica e il trasporto delle merci restano ancora un settore trascurato della pianificazione urbana, evidenziando la necessità di interventi volti a ottimizzare l’efficienza logistica del trasporto merci urbano, migliorare i collegamenti tra i percorsi delle merci a lunga distanza nei tratti urbani e interurbani e garantire un efficiente sistema di trasporto delle merci “ultimo miglio” (trasporto finale delle merci su veicoli a basso impatto). Lo studio raccomanda altresì misure politiche quali l'internalizzazione dei costi esterni nelle aree urbane e lo sviluppo di veicoli per trasporto merci a emissioni zero e a basso rumore. Sulla base dei risultati raccolti, la Commissione europea formulerà nuove proposte, ivi incluse quelle annunciate nel programma di lavoro del 2012. Tra queste: una proposta volta a creare un quadro adeguato per la semplificazione del flusso elettronico d’informazioni associato al flusso fisico delle merci a sostegno delle attività di pianificazione, esecuzione, monitoraggio e rendicontazione del trasporto merci multimodale, sicuro e pulito e una proposta volta a promuovere l’accesso al mercato del trasporto di merci su strada e l’accesso all'attività di trasportatore su strada. A.F.

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Notizie

SCATTA L’OBBLIGO DI CATENE O PNEUMATICI INVERNALI

Presentato il libro di Giachino “Logistica e Trasporti” Applicando il Piano nazionale della logistica 2012-2020 l’Italia può avere la possibilità di accrescere la propria competitività e aumentare la crescita creando nuovi posti di lavoro. E’ una delle riflessioni che emergono dal libro “Logistica e trasporti motore di sviluppo per il cambio di passo del Paese” scritto dall’ex sottosegretario ai Trasporti e ex presidente della Consulta Bartolomeo Giachino. Alla presentazione del volume hanno preso parte diversi politici e dirigenti del settore tra cui il vicepresidente del Comitato Centrale dell’Albo Francesco Del Boca, il presidente di Anita Eleuterio Arcese, il presidente di Fai-Conftrasporto Paolo Uggè e il senatore Luigi Grillo. Giachino ha spiegato che oggi la logistica italiana è gravata da alcune inefficienze che incidono sui costi di produzione. Basti pensare ai collegamenti inadeguati tra porti e ferrovie ma anche alla carenza di infrastrutture di trasporto. Secondo Giachino, quindi, la lo-

gistica è una carta da sfruttare attuando il Piano nazionale, realizzando una piattaforma telematica che colleghi i porti ai tir, lavorando sulla distribuzione urbana delle merci solo per fare qualche esempio. L’ex sottosegretario ha sottolineato che il modello è la Germania, un Paese in cui vengono impiegate 2,6 milioni di persone nella logistica contro un milione di addetti nel nostro Paese. Giachino ha poi evidenziato che “la prossima legislatura dovrà rilanciare la logistica, un tema troppo spesso ignorato anche dalle cronache e dall’opinione pubblica, salvo accendere i riflettori quando è in arrivo un blocco dei tir”. Infine, nel volume è presentata una parte della ricerca dell’università Bocconi sui costi del “non fare”, che al 2020 stima per l’Italia oltre 270 miliardi di euro di costi se non verranno realizzati gli interventi logistici previsti dal Piano.

Tirolo: divieto notturno per mezzi pesanti Euro5 Dal 1° novembre è entrato in vigore sull’autostrada A12 Kufstein-InnsbruckZirl il divieto notturno anche per i veicoli pesanti con motore Euro 5. Fanno eccezione soltanto i veicoli della classe Eev, almeno fino al 31 ottobre 2013, ed Euro 4, fino al 31 dicembre 2015. Il Governo del Tirolo ha infatti deciso di non prorogare ulteriormente la possibilità di transito notturno per gli autocarri Euro5 con massa complessiva a pieno carico superiore a 7,5 tonnellate, con o senza rimorchio, dopo il 31 ottobre.

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Il 1° novembre è entrato in vigore, per alcune regioni, l’obbligo di pneumatici invernali o catene da neve a bordo, che sarà in vigore per il resto della rete stradale, sui tratti montani, a partire dal 15 novembre e fino al 15 aprile. I tratti in cui è già in vigore l’obbligo – informa l’Anas – sono Bettolle-Castiglion del Lago del raccordo “Perugia-Bettolle” e Bettolle-Siena della strada statale 715. Sempre in Toscana, obbligo per gli autoveicoli in transito nel tratto compreso tra Siena Nord e Firenze Impruneta del raccordo Siena-Firenze e tra Siena Nord e l`innesto con la statale 223 “di Paganico”, sulla tangenziale ovest di Siena. L`obbligo, in vigore fino al prossimo 30 aprile, riguarda anche la strada statale 3bis, E45, nel tratto compreso tra San Giustino in Umbria e Canili in Emilia Romagna. In Basilicata obbligo di pneumatici invernali o catene da neve sulla via Appia e sulla statale 407 “Basentana”, tra Potenza est e lo svincolo Albano di Lucania, e tra Buccino e Potenza est, sul raccordo autostradale `Sicignano-Potenza`, in vigore fino al prossimo 31 marzo. Un’ordinanza della Provincia di Reggio Emilia ha inoltre stabilito che dal 1 novembre vi è l’obbligo per i mezzi pesanti superiori a 3,5 ton sui seguenti tratti: - Sp 513R di Val d'Enza, nel tratto della Variante al centro abitato di San Polo d'Enza e dalla rotatoria di raccordo tra la stessa Variante di San Polo e la Sp 513R fino al centro abitato di Vetto; Sp 37 AlbineaPratissolo-Chiozza, dal centro abitato di Albinea alla rotatoria di Pratissolo; Sp 7 Pratissolo-Felina, dalla rotatoria di Pratissolo al centro abitato di Viano; Sp 486R di Montefiorino, dalla rotatoria di Tressano al ponte sul torrente Dolo; Variante al centro abitato di Puianello, dalla rotatoria sulla Strada provinciale 21 alla rotatoria sulla Statale 63; Sp 63 Albinea-Casina, dal centro abitato di Albinea all’incrocio per Viano. Dal 15 novembre, invece, l`obbligo sarà in vigore su tutta la rete stradale e autostradale, esclusivamente nei tratti montani. L`elenco completo delle strade in gestione Anas soggette all`obbligo di pneumatici invernali o catene da neve a bordo sarà disponibile sul sito www.stradeanas.it o sul canale web tv dell`Anas www.stradeanas.tv.


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In città

La logistica sostenibile è diventata una priorità anche per i corrieri, che per la distribuzione urbana utilizzano veicoli sempre più a impatto ambientale ridotto di Michele Latorre

Velocità sostenibile ad impatto ZERO

I crorrieri espresso sono tra i primi a sperimentare veicoli a propulsione alternativa, da quelli a pedali al furgone elettrico, al piccolo camion ibrido

contenimento dell'impatto ambientale di un'attività che influisce direttamente sulle condizioni di vita di milioni di persone. D'altra parte, per ridurre l'inquinamento della logistica ha molto più senso intervenire in modo prioritario all'interno dei grandi agglomerati urbani, dove già oggi vive una parte rilevante della popolazione mondiale e che subiscono un costante incremento demografico. Infatti, un rapporto dell'Unicef di quest'anno rivela che nel 2010 vivevano in centri urbani 3,5 miliardi di persone (quasi la metà dell'intera popolazione mondiale) e che ogni anno tale numero aumenta di 60 milioni.

I

La puntata di EasyDriver su City Log

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corrieri espresso sono in prima fila nell'applicazione della logistica sostenibile nell'ambito della distribuzione nelle città. Sono i primi a sperimentare veicoli a propulsione alternativa, ma anche innovazioni organizzative sull'intera filiera logistica. Sono sempre i primi a sperimentare i veicoli a basso impatto ambientale o a proporre nuove soluzioni logistiche per la distribuzione in città. Negli ultimi anni, le multinazionali che operano a livello globale nella distribuzione veloce di buste e pacchi stanno provando di tutto, dal veicolo a pedali al furgone elettrico, dal piccolo camion ibrido al gas naturale anche se non tutte le soluzioni provate saranno effettivamente applicate in modo diffuso. Le azioni attuate finora nel mondo e gli impegni presi nel breve e medio periodo possono avere un'incidenza significativa nel

Parco nuovo Le multinazionali operano, ovviamente, in ambito locale e nei loro programmi è compresa anche l'Italia. Nel nostro Paese, gli integratori internazionali hanno avviato diversi progetti e tra questi spiccano quelli destinati al rinnovo della flotta di veicoli leggeri, utilizzando modelli a basso impatto ambientale. In linea generale, queste compagnie – e quelle che operano in subappalto per loro – hanno un ricambio dei veicoli relativamente veloce, che non supera i cinque anni. Quindi, il parco rispetta le normative più recenti sulle emissioni inquinanti dei motori diesel. Ma questo è solo il primo passo, perché in diverse città italiane lavorano automezzi con soluzioni tecniche più innovative. O magari, recuperano sistemi fino a poco tempo fa ritenuti desueti, come la bicicletta. Sono, in realtà, tricicli che i principali corrieri utilizzano in alcune città del mondo e che TNT Express ha introdotto in Italia a Padova, Milano e Torino. Rispetto alla versione classica –


Il progetto CityLog a Torino A Torino la distribuzione urbana delle merci ha trovato concretezza con “CityLog”, un progetto europeo di logistica sostenibile per le consegne in città che punta all’efficienza nel trasporto con veicoli innovativi. In questa direzione è stata individuata un’area di interscambio chiamata “Transhipment area” che il Comune, in accordo con Regione, Centro Ricerche Fiat, Iveco e TNT Express, ha messo a disposizione vicino al nuovo Tribunale. Per la distribuzione delle merci vengono usate delle unità di carico modulari: un camion di medie dimensioni arriva nell’area di interscambio con tre casse mobili che vengono scaricate. Ogni unità viene prelevata da un veicolo commerciale che le distribuisce nella zona di competenza e poi ritorna al centro di smistamento per ricominciare il ciclo. In questo modo si riduce il numero di furgoni che si muovono dall’area di interscambio verso la città e viceversa, il corriere lavora meglio e viene ridotto l’impatto sul traffico e sull’ambiente. Un’altra iniziativa parte del progetto “CityLog” è “BentoBox”, che è stata promossa dal Comune di Torino, dalla Regione Piemonte insieme a Tnt ed è arrivata nel capoluogo piemontese dopo le tappe di Berlino e Lione. Il nome deriva dal tipico vassoio per i cibi preconfezionati usati in Giappone e si ispira al take away, applicato però alla logistica. Si tratta di un contenitore modulare self service che permette di ritirare la propria merce quando si vuole, senza dover aspettare il corriere. La Bentobox è stata posizionata al centro commerciale 8 Gallery ed è composta di un telaio fisso e sei moduli componibili. Quando il corriere deposita i pacchi nella BentoBox, totalmente protetta da sistemi di sicurezza, il cliente riceve un sms di avviso e può procedere al ritiro. Il progetto “CityLog”, che comprende BentoBox e Transhipment area, è cofinanziato al 50% dalla Commissione europea nell’ambito del 7° Programma Quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico che si concluderà nel 2013.

che in qualche caso si vede ancora davanti alle botteghe dei panettieri o degli ortolani – quella dei corrieri è hi-tech, con carenature aerodinamiche, vano chiuso per il carico e, nel caso dei veicoli arancioni di TNT Express, pedalata assistita da un piccolo motore elettrico. Ovviamente, i tricicli operano in aree moto ristrette, soprattutto pedonali. Elettrico da Città Il passo successivo è un automezzo poco più grande, ma senza pedali. Lo possiamo vedere nel centro di Milano, Torino, Genova e Catanzaro con le insegne di UPS. Sono i Free Duck della Ducati Energia, veicoli leggeri monoposto a quattro ruote mossi da una trasmissione ibrida benzina-elettrica. Più capienti sono i veicoli completamente elettrici, la cui sperimentazione viene spesso svolta in collaborazione con i costruttori, che utilizzano i corrieri come banco prova prima della commercializzazione su scala più ampia. Così, sempre UPS ha introdotto quest'anno tre furgonette Renault Kangoo Z.E. per la consegna dei pacchi a Milano. Anche queste grandi flotte subiscono però il principale ostacolo alla diffusione del tutto elettrico, ossia la necessità d'installare stazioni di ricarica, che ne limitano la flessibilità operativa. Così, la sperimentazione non trascura

versioni alternative del motore termico, che comprendono l'uso di Gpl o gas naturale (metano). In questo caso, la tecnologia è ormai matura ed il costo degli automezzi è comparabile con quello dei diesel, quindi questi veicoli sono entrati anche nelle flotte di società di autotrasporto che lavorano in subappalto con i corrieri per operare nei centri storici che pongono limitazioni ai motori a gasolio. La diffusione di questi automezzi è agevolata dal fatto che la rete dei distributori di Gpl e di metano è in continua crescita, mentre l'utilizzo di serbatoi per il gas naturale realizzati in fibra di carbonio al posto dell'acciaio consente di ridurre la tara in modo rilevante. Meno autoveicoli L'utilizzo di veicoli ad impatto ambientale nullo (almeno nel perimetro in cui operano) non è l'unica via per introdurre nelle nostre città una logistica ambientalmente sostenibile. L'altra – immateriale ma altrettanto importante – è ridurre il numero di autoveicoli, a parità di merci trasportate. Un percorso che è stato denominato smart delivery e che comprende diverse soluzioni, che spaziano da una migliore programmazione dei percorsi fino a complessi sistemi distributivi, con l'utilizzo di piattaforme di smistamento poste nelle periferie o di piccoli depositi self service nelle zone centrali del-

le città. In Italia sono già state avviate diverse sperimentazioni, promosse da enti pubblici ed interporti, con la partecipazione attiva dei corrieri. L'esempio più recente si chiama CityLog che in Italia viene attuato a Torino (vedi box). Minor utilizzo di imballaggi UPS sta lavorando anche sugli imballi. Può sembrare un aspetto marginale, ma i corrieri inseriscono tutte le spedizioni, comprese le piccole buste, in contenitori di plastica o cartone, per evitare danni o perdite. Poiché ogni anno vengono movimentati milioni di questi contenitori, l'impatto globale per l'ambiente, per la loro produzione e smaltimento, è significativo. Perciò, la compagnia statunitense ha avviato tre programmi destinati a ridurre l'utilizzo degli imballaggi. Due riguardano i casi di logistica di ritorno, in cui l'autista consegna un prodotto e ne ritira contestualmente uno da rendere al produttore (per esempio attrezzature usate o involucri di materiale di consumo). Nel primo (Returns Exchange), l'autista UPS utilizza lo stesso imballaggio del prodotto nuovo per prendere quello da rendere, mentre il secondo (Returns Pack and Collect) consiste in tre tipi di contenitori che ruotano sia per la consegna, sia per il ritiro. Infine, la società statunitense ha creato una busta di plastica riutilizzabile (Reusable Express Envelope) realizzata interamente in materiale riciclato che può essere usata due volte: per esempio, il destinatario riceve una spedizione in questa busta e può riutilizzarla per effettuare a sua volta un'altra spedizione in uscita, grazie alla presenza di una seconda striscia adesiva per sigillarla. TIR154-2012 25


L

“ Intervista

a Fedit si sta impegnando molto sul tema sostenibilità ambientale. Stiamo lavorando per la definizione di un modello comune di riferimento da proporre a livello governativo”. È quanto afferma Stefania Pezzetti, presidente di Fedit, l’Associazione di rappresentanza dei corrieri espresso in Italia, con la quale abbiamo affrontato, oltre alla questione delle sostenibilità ambientale, anche altri temi di stretta attualità: il contratto di lavoro, i costi minimi, la responsabilità

Un percorso comune sulla distribuzione urbana

solidale e la distribuzione urbana delle merci. Quali sono le iniziative dei corrieri nel settore della sostenibilità ambientale? Le iniziative sono molte, alcune portate avanti insieme ai Comuni, quale, ad esempio, l’iniziativa del Comune di Torino per lo sviluppo della mobilità green con l’utilizzo di veicoli elettrici piuttosto che di veicoli a metano. Vi sono poi sperimentazioni ancora embrionali, come l’uso di tricicli o di drop off point per limitare il numero di veicoli che accedono nelle aree urbane. La strada da fare è, comunque, ancora lunga e gli interessi in gioco sono molteplici.

Parliamo di Ztl e di divieti nei centri urbani. Sarebbe auspicabile sul fronte ambientale una posizione unanime tra ministero dell’Ambiente, Regioni e Comuni? Assolutamente si. Ciò che noi auspichiamo è l’elaborazione di un modello che possa essere adottato da tutti i Comuni italiani. In questo momento, vi sono Comuni che hanno assunto posizioni estreme, quali di piattaforme Intervista con Stefania Pezzetti, l’introduzione chiuse – spesso assegnate a presidente di Fedit, l’associazione operatori del Comune - che vincolano tutti gli attori, inclusi i di rappresentanza dei corrieri corrieri, al loro utilizzo per la diin prima fila sul tema stribuzione nel centro urbano. Ci troviamo di fronte a un della consegna finale delle merci comportamento non solo lesivo del principio di concorrenza, ma anche potenzialmente foriero di ineffiCon Stefania cienze operative. Pezzetti affrontati Queste iniziative anche altri temi di stretta spesso si rivelano, attualità quali il contratto infatti, antieconodi lavoro, i costi minimi, miche e producola responsabilità solidale no perdite che e la distribuzione debbono poi esseurbana re ripianate dalla delle merci collettività: diciamo che non sembra il momento più opportuno per portarle avanti…” Qual è la vostra posizione sulla responsabilità solidale? Il principio alla base della norma sulla responsabilità solidale non può non essere condiviso, ponendosi fra gli obiettivi la lotta all’evasione e la tutela dei lavoratori negli appal-

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ti. La norma così come è strutturata non stimola, però, comportamenti virtuosi, in quanto non tutela ‘la regolarità’. Provo a spiegarmi. L’imprenditore che opera in maniera corretta, retribuendo i servizi a lui prestati in ottemperanza delle norme di legge, in caso di comportamento fraudolento del fornitore, si trova, oggi, nello stesso regime di corresponsabilità di chi quei comportamenti virtuosi non mette in atto. Si sta, comunque, cominciando a pensare a delle possibili soluzioni anche a livello governativo. Recentemente, ad esempio, è stata introdotta la nuova norma sulla responsabilità solidale in ambito fiscale, che prevede l’esonero dalla corresponsabilità per i committenti in grado di dimostrare di aver posto in essere i controlli di legge sul pagamento dell’Iva e delle ritenute fiscali da parte dei propri fornitori. Riteniamo che una norma di questo tipo possa incentivare ‘la regolarità’. Un altro tema caldo è quello del contratto di lavoro…. Pur confermando la nostra disponibilità ad aprire un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali, riteniamo, come Associazione, che ogni intesa sia subordinata alla definizione di due questioni fondamentali: una nuova regolamentazione della norma sulla responsabilità solidale e la rinuncia ad ogni pretesa di assimilazione dei contratti di trasporto ai contratti di appalto (ed alle regole alle quali sono vincolati dal contratto di lavoro). Infine la questione sui costi minimi di sicurezza. Si potrebbe pensare ad un ‘superamento’ dei costi minimi, attraverso l’introduzione di ‘regole imprescindibili’ all’interno di un mercato in libera concorrenza. Sarebbe utile riprendere le esperienze di altri Paesi, elaborarle sulla base delle necessità del nostro mercato e poi proporle alla categoria dell’autotrasporto e al Governo. Auspichiamo che il Governo faciliti il confronto fra le parti, agevolando il confronto e la mediazione degli opposti interessi.


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MAN TGX: potenza parsimoniosa

I

pesanti della serie TGX di MAN rappresentano da tempo un’interessante soluzione che coniuga efficienza e potenza con economia, un’economia che deriva da soluzioni motoristiche che riescono a conseguire consumi di carburante contenuti e prestazioni ai massimi livelli. Un grande contributo a questi eccellenti risultati viene dall’aerodinamica che, pur senza lanciarsi in soluzioni futuristiche, come quelle bellissime viste all’IAA di Hannover, riesce a contribuire in maniera considerevole al risparmio di carburante (fino al 3%). L’efficienza motoristica è alla base di un contenuto consumo di carburante e a ciò contribuiscono molteplici fattori, non ultimo un cambio automatico come il MAN TipMatic, che contribuisce non solo all’economia di marcia ma anche al comfort per l’autista. Il comfort del TGX passa anche attraverso un posto di guida (e di riposo) non particolarmente lussuoso ma di grande sostanza, che permette di essere rilassati ma anche concentrati poiché, se è vero che l’efficienza di un veicolo passa attraverso soluzioni tecniche è altrettanto vero che il lavoro dell’autista deve potersi svolgere nelle migliori condizioni possibili e in un ambiente confortevole anche quando ci si deve fermare. Il veicolo Il MAN della nostra prova è il TGX 18.480 4x2, che per l’occasione dispone della cabina XLX, che si pone a metà strada tra la compatta XL e la grandissima XXL. La cabina XLX è spaziosa e perfettamente calibrata sul lungo raggio; dispone di una ragguardevole altezza interna che soddisfa le esigenze di conducenti di tutte le taglie ma soprattutto si presenta con un ambiente interno gradevole, con ampi spazi per riporre gli oggetti personali e con un lettino che non deve far rimpiangere casa (a richiesta è anche disponibile un secondo lettino). Esternamente il veicolo, che appartiene alla linea EfficientLine, si caratterizza per la presenza di specifiche soluzioni aerodinamiche quali le carenature laterali che contribuiscono sensibilmente a ri-

Soluzioni come le carenature laterali, lo spoiler regolabile e l’assenza di parasole esterno, contribuiscono a migliorare sensibilmente i consumi

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Sicurezza di marcia Tratta Area Assago-Barriera A1 Barriera A1 - Fidenza Fidenza - Fiorenzuola Fiorenzuala - Piacenza Piacenza – Barriera A1 Barriera A1 – Area Assago TOTALE

tempo 14’02” 59’54” 13’04” 28’56” 36’02” 13’58” 2h45’56”

cons. lt 4,48 19,38 4,97 7,78 13,15 4,76 54,52

km media km/h cons. km/lt 17,07 72,98 3,81 83,60 83,73 4,31 17,76 81,55 3,57 22,74 47,15 2,92 50,08 83,38 3,80 17,07 73,33 3,58 208,32 75,32 3,82

durre la resistenza all’aria, la possibilità di regolare lo spoiler e l’eliminazione della visiera parasole esterna. Dettagli che “pesano” Sempre per restare all’esterno, ricordiamo la cura dimagrante che ha visto un ampio ricorso a componenti alleggeriti, come nel caso del serbatoio dell’aria compressa, di quello del gasolio e dei cerchi ruote, tutti in alluminio che, unitamente all’eliminazione della ruota di scorta, hanno permesso di conseguire un risparmio di peso di circa 500 kg. Sotto il profilo tecnico segnaliamo ancora la presenza del cambio MAN TipMatic a 12 marce, proposto nella versione Fleet, che lavora solo in modalità completamente automatica, e in versione Profi che può funzionare in modalità completamente automatica o manuale. Poiché una corretta pressione di gonfiaggio degli pneumatici contribuisce fattivamente al contenimento del consumo di carburante (e accresce la durata degli stessi), il veicolo è dotato del sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici TPM che viene verificata costantemente. E una pressione inferiore di 2 bar comporta un aumento nel consumo di carburante di circa 0,2 litri ogni 100 km. E per restare in tema di pneumatici va ricordata anche l’adozione di pneumatici Energy a bassa deformazione e con una miglior resistenza al rotolamento. L’economia di esercizio passa anche attraverso dettagli spesso sottovalutati. È il caso del sistema APM (Air Pressare Management) che esclude automaticamente il compressore quando non ve n’è necessità, o le luci diurne di marcia che consumano un quarto dell’energia di un anabbagliante alogeno. Da ricordare ancora la presenza di un nuovo alternatore in grado di offrire un’intensità di corrente aumentata di 10° e un’efficienza energetica incrementata del 4%, il tutto riducendo i consumi e assicurando una maggior durata. Da ricordare infine il limitatore di velocità a 85 km/h che, rispetto ai classici 89 km/h permette di ridurre la resistenza aerodinamica del 10% circa con evidenti effetti benefici sui consumi. Ergonomia ed estetica Stando al volante del TGX si ha chiaramente la conferma che estetica ed ergonomia possono coesistere. Gli spazi interni sono ben equilibrati e la strumentazione ap-

Estetica ed ergonomia possono coesistere: il volante multifunzionale regolabile a quattro razze, agevola la lettura della strumentazione

La “cura dimagrante” mediante l’impiego di componenti in alluminio (serbatoi gasolio e aria compressa, cerchi ruote) ha fatto risparmiare circa 500 kg

pare chiara e ben leggibile, grazie anche al volante multifunzionale (regolabile) a quattro razze che lascia un’ampia apertura superiore. La strumentazione, analogica e digitale, è antiriflesso, e si presenta al centro con un display LCD per chiamare i menù che permettono un ampio controllo delle informazioni, dalla manutenzione al carico sugli assi. La prova Il test cui è stato sottoposto il TGX si è snodato su un percorso autostradale (e su strade ordinarie) essenzialmente pianeggiante ma con traffico intenso e attraversamento di centri urbani. La giornata calda ci ha costretti a ricorrere all’aria condizionata (a regolazione automatica) che ci ha garantito una temperatura piacevole ed equilibrata, con una distribuzione uniforme dell’aria nell’abitacolo ma che ha inevitabilmente influito negativamente sui consumi. L’accesso al veicolo è quanto mai agevole; i gradini, peraltro ben riparati dalle portiere, offrono una presa sicura e non richiedono faticose arrampicate per giungere al sedile di guida, perfettamente regolabile e che assicura non solo un eccellente livello di comfort ma anche una posizione di guida naturale; di buona qualità anche il sedile del passeggero, che può essere regolato fino alla posizione di riposo, utile per brevi pause di sosta. La visibilità è molto buona, sia quella anteriore sia posteriore, grazie agli efficienti retrovisori, regolabili elettricamente, con spec-

chietto di accostamento e specchietto anteriore (posto sul lato destro). Ottimo il livello di insonorizzazione; il motore si sente appena e anche il condizionatore risulta particolarmente silenzioso a tutto vantaggio del massimo comfort di marcia. Sempre per restare in tema di comfort vale la pena di spendere due parole di elogio alle sospensioni di cabina, che isolano molto bene dalla strada ma offrono una guida senza fastidiosi ondeggiamenti. In tangenziale qualche frenata mette in mostra l’efficienza dell’impianto; da segnalare anche l’assistente alla frenata che, registrando velocità e pressione di azionamento del pedale del freno, offre prestazioni ottimali. Nel primo tratto autostradale si viaggia spediti a 83,73 km/h con un consumo che, a conti fatti, risulta anche il migliore dell’intera prova (4,31 km/lt) mentre nel tratto successivo, da Fidenza a Fiorenzuola, pur con una media inferiore (81,5 km/h) il consumo risulta più alto (3,57 km/lt). Sulla Via Emilia, tra Fiorenzuola e Piacenza il traffico si fa particolarmente intenso e a tutto ciò si aggiungono attraversamenti urbani e non pochi semafori. Si viaggia a strappi con continui rallentamenti, rotonde, inserimenti di altri veicoli dalle laterali ecc. e se questo insieme di fattori negativi influisce sulla media e sui consumi che scendono rispettivamente a 47 km/h e 2,92 km/lt, ci dà almeno la possibilità di verificare con mano quanto lavoro sia stato fatto in termini di sicurezza e stabilità. TIR154-2012 29


Tecnica

Una presenza molto importante al recente salone di Hannover era quella dei costruttori di rimorchi e semirimorchi che hanno presentato un’offerta molto articolata. Una panoramica su tutte le novità di Ferdinando Tagliabue

Qualità, affidabilità e sicurezza trainata Un primo piano del telaio di un semirimorchio tre assi della Burg Silvergreen che mette in evidenza gli accurati rinforzi

A

l recente IAA di Hannover si è assistito al grande impegno da parte dei costruttori di camion verso l’adozione dei motori Euro 6 ma anche in direzione della qualità, dell’affidabilità e della sicurezza. Un impegno che è stato mostrato anche da parte dei costruttori di rimorchi e semirimorchi, un comparto non meno importante caratterizzato da un costante percorso evolutivo. Questa volta vogliamo proporre all’attenzione dei lettori alcune novità proprio in questo settore, a partire da un nuovo nome, che sicuramente vedremo presto anche sulle nostre strade: Burg Silvergreen. Burg Silvergreen Burg Silvergreen è una società giovane, nata nel 2010 dall’incontro tra il gruppo cinese Cimc (costruttore di container) e l’olandese Van der Burg. Le strutture dei veicoli saranno costruite in Cina e completate in Europa con assali e impianti europei. La commercializzazione dovrebbe iniziare da subito, almeno per alcuni Paesi europei, tra cui l’Italia, e sarà completata all’intera Europa entro il 2013. Decisamente ampia ed articolata l’offerta che prevede centinati, portacontainer, casse mobili, isotermici, insomma le soluzioni più richieste attualmente nel nostro continente. Dalla lontana Cina arriviamo invece a casa nostra con il Gruppo CIR, la Compagnia Italiana Rimorchi composta dai marchi Cardi, Merker e Viberti. Cisterne leggere Cardi È all’insegna della leggerezza il modello M300 Cisterna Cardi Leggero e leggero lo è non solo di nome ma anche di fatto: meno di 3 ton., un valore che è stato ottenuto facendo ricorso a sofisticate tecniche di progettazione in combinazione con materiali e acciaio di ultima generazione. Questi materiali e il trattamento di catafo-

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resi cui sono sottoposti i telai prodotti dalla Compagnia Italiana Rimorchi, assicurano non solo ridotti costi di gestione ma anche la massima protezione contro la corrosione, aspetto particolarmente utile per questa tipologia di veicoli che necessitano di frequenti lavaggi eseguiti con prodotti altamente corrosivi. Grazie al trattamento superficiale CIR CAT di elettrodeposizione catodica e fosfatazione, cui sono sottoposti i telai, questi sono garantiti contro eventi corrosivi per 10 anni. Qualità ed esperienza V. Orlandi Società di antica tradizione la V. Orlandi, rilevata nel 1989 dal gruppo CAM-BS, è oggi tra i massimi specialisti nella progettazione e produzione di sistemi di traino destinati al mercato internazionale del veicolo industriale e per i cava cantiere. La società, che vanta una capillare rete di importatori in tutto il mondo, si avvale per la sua produzione di avanzate tecnologie in grado di rispondere alle richieste dell’utenza più esigente in termini di sicurezza e affidabilità. La progettazione dei prototipi viene eseguita con metodologia FEM assistita da sistemi CADCAM e convalidata da prove virtuali compiute con modelli elettronici e da prove di laboratorio. La produzione su scala industriale è effettuata con centri di lavoro CNC e con controlli a bordo macchina utilizzando le più progredite attrezzature e tecniche SPC. Grazie ad una lunga e solida esperienza la società è in grado di offrire una gamma di prodotti decisamente competitivi e dall'elevato standard qualitativo; con in più, la garanzia di un nome diventato nel tempo sinonimo di affidabilità e sicurezza. L’attuale produzione comprende ralle, ralle a sfera, perni di articolazione, ganci traino, occhioni. Tra la più recente ed interessante produzione della V.Orlandi merita di essere ricordata la gamma di ralle a doppia altezza della serie FDH con dimensioni di mm 1205 x 1000. Le varianti proposte sono la FDHG 001 e FDHA 001 con altezza di 167-267 mm e peso di 341 kg; FDHG 002 e FDHA 002, con altezza di 167 -317 mm e peso di 344 kg; FDHG 003 e FDHA 003 con altezze 167 – 367 mm e un peso di 346 kg.

Accanto, la ralla a doppia altezza della V. Orlandi. Sopra le due foto di sinistra si riferiscono al 25 pallets di grande portacontainer Merker M po stesso consentendo una 640 e quelle di destra manovrabilità eccellente trazione. La geomeal centinato Merker È firmato da Merker il tria del semirimorchio è tale da M 103 centinato 2 assi M103 Merpermettere che il container da 20’

kerPrime City, una soluzione innovativa nel comparto della distribuzione che, grazie all’avvento dei semirimorchi corti, contribuisce ad accrescere l’efficienza e l’efficacia del parco veicolare destinato alla distribuzione. Il nuovo modello della gamma Merker City assicura non solo la massima manovrabilità dovuta ad una combinazione trattore più semirimorchio da 10,30 metri, ma consente al tempo stesso una capacità di trasporto fino a 25 pallets contro i 22 pallets possibili con una motrice da 8 metri di carrozzeria. A questi innegabili vantaggi si deve poi aggiungere la possibilità logistica di fare “stand –by” liberando l’impegno del trattore e disponendo di una maggiore rivendibilità sul mercato dell’usato. Il prodotto Merker City si presenta inoltre come una soluzione industriale finita e studiata direttamente dalla casa costruttrice e non come un “abito sartoriale” carrozzato al momento, offrendo quindi le più ampie garanzie in termini di robustezza, affidabilità, economicità di gestione ed investimento iniziale. Vinto facilmente il confronto con le soluzioni di motrice allestita, il Merker City non teme neppure i confronti con le soluzioni di semirimorchio corto che prevedono asse a sterzata comandata poiché, rispetto a queste soluzioni, un Merker City due assi ha una portata di carico utile maggiore di 2 tonnellate, un volume utile superiore di 5 centimetri, una stabilità maggiore, costi di manutenzione inferiori ed un investimento ridotto (mediamente del 15%); il tutto senza penalizzare la manovrabilità. L’allungabile di Merker È possibile “rivoluzionare” i portacontainer? La risposta è sì e lo dimostra ancora una volta Merker con il suo M640.60 il portacontainer estensibile MerkerBox Zoom, una realizzazione modulare con telaio allungabile dotato di tunnel centrale cataforizzato. La particolare geometria del veicolo permette l’assoluto bilanciamento dei pesi in modo tale che la ralla non risulti sovraccaricata e al tem-

possa essere sistemato posteriormente a filo nelle operazioni di carico e scarico anche in posizione alta, soluzione che permette di mantenere il veicolo accorciato a 8,5 metri consentendo una portata effettiva superiore alle 25 ton. L’allungabile Merker permette inoltre anche il trasporto del container da 20’ a piena portata del veicolo mediante l’utilizzo di una traversa che assicura una posizione alta equipaggiata tra il secondo ed il terzo asse ed il trasporto delle casse mobili da 13,60 nel pieno rispetto del codice della strada grazie alla barra paraincastro sfilabile. Kogel Dalla Kogel giunge la novità Cool PurFerro, un semirimorchio a tre assi (BPW) destinato al trasporto in temperatura controllata con una cella isotermica (con pannelli in poliuretano) facile da pulire e dotata di accessori per il vincolo e la movimentazione anche di prodotti che non necessitano di particolari temperature. Il pavimento è di tipo continuo in doghe di alluminio saldate e la presenza di rulliere e ancoraggi agevola la movimentazione ed il fissaggio di merci anche pallettizzate. Il veicolo ha una lunghezza di 13,6 metri (lunghezza e larghezza interne utili sono rispettivamente di 13.315 e 2.450 mm). La tara è di 6.750 kg mentre la portata utile raggiunge i 32.250 kg. I freni sono a disco con EBS. Krone Krone è un vero e proprio colosso nel settore dei trainati, ma la sua attività risale al 1906 nel settore della costruzione e distribuzione di macchine agricole. L’attività nel comparto dei trainati inizia a partire dal 1971 per volontà del signor B. Krone. Nel 1996 Krone installa il primo impianto di verniciatura completamente in cataforesi, dapprima per rimorchi e semirimorchi ed in seguito per casse mobili. Nel 2002 il bilancio del gruppo Krone ha raggiunto i 531,6 milioni di euro. In Italia la Krone è presente attraverso la RealTrailer, nata nel 1999 e via via arricchiTIR154-2012 31


Qualità, affidabilità e sicurezza trainata

tasi grazie all’esperienza professionale della sua squadra composta da veri e propri specialisti. Tutto ciò va a vantaggio dell’utilizzatore finale al quale l’organizzazione RT è in grado di spiegare fin nel più piccolo dettaglio i vantaggi del prodotto, facendo anche toccare con mano questi aspetti grazie a visite guidate presso la casa madre. Numerose le novità proposte in occasione dell’IAA; tra le più interessanti, a nostro avviso, il nuovo Cool Liner GFK, un prodotto destinato al trasporto di alimenti che coniuga qualità e stabilità della struttura. Si tratta di una realizzazione pensata per le spedizioni nel Sud Europa dotata di una parete frontale composta da un elemento di schiuma PUR da 60 mm. La tipologia di costruzione ha effetti positivi sia sul valore K sia sulla maggior stabilità della parete frontale. I pannelli delle pareti laterali hanno uno spessore di 65 mm e dispongono di una fascia paracolpi integrata; tra gli optional offerti i pannelli delle pareti laterali da 49 mm con fascia paracolpi integrata. Nuovo è anche lo spessore del pannello del tetto, che di serie è di 95 mm, mentre per le porte posteriori a due battenti è di 90 mm; da ricordare ancora i nuovi collegamenti tra i pannelli, che offrono una maggiore stabilità e un isolamento termico più elevato. Da ricordare anche il nuovo Profi Liner centinato TIR, una soluzione destinata a soddisfare le esigenze di utilizzo degli spedizionieri dentro e fuori i confini dell'Unione

Europea, caratterizzata da nuSopra merosi dettagli pratici che il semirimorchio assicurano una convenientre assi Krone Profi za e grande flessibilità. Il Liner TIR mentre nel modello base, senza tondo vediamo un altro sponde, è dotato di un semirimorchio a tre assi tetto scorrevole Edscha della Krone, il Profi nella versione TIR. I telocaratteristica Liner Duoplex ni del tetto e laterali, una di questo semirivolta rimosso il cordino di morchio sono i tre pianali infissaggio, possono essere termedi regolabili in altezza che utilizzati in modo tradizionale. consentono di ottenere fino a 66 spaLa struttura soddisfa le disposizioni zi bancale. I pianali sono adatti al trasporsul fissaggio del carico secondo la normato di pallet non impilabili come ad esempio tiva DIN EN 12642 XL. il collettame, soluzione che consente non Il Profi Liner TIR è anche adatto al trasporto solo il miglior utilizzo dello spazio di cariintermodale; il semirimorchio può essere tracamento nel trasporto di collettame ma ansportato infatti su tratti ferroviari con limiche la riduzione dei tempi di carico-scarico te di velocità fino a 140 km/h (codice XL). rispetto ai tradizionali sistemi a due piani con Nei teli laterali è integrata una protezione oltre 20 barre di carico. specifica per le pinze che caricano su vagone I pianali intermedi possono essere portaferroviario; in questa zona il cordino TIR gira ti e quindi bloccati, sui montanti angolari anattorno alla protezione. teriori e posteriori e su quelli fissi centrali; Veniamo infine al Mega Liner Variofloor, possono essere alzati o abbassati a scatti da una soluzione improntata alla massima 350 mm in modo indipendente tra loro; i flessibilità per i mega volumi destinata al trapianali intermedi dispongono di tasche per sporto di collettame, che offre la possibilile forche del carrello e, con l’aiuto del cartà di carico e scarico solo lateralmente. La rello è possibile sollevare i pavimenti per spostarne l’altezza, scaricare i blocchi che poi possono essere fermati con richiusura auI veicoli tomatica abbassando completamente e rerefrigerati della golando successivamente l’altezza, in alSchmits Cargobull ternativa i pianali intermedi possono essedella serie S.KO, re regolati manualmente per abbassarli o alrispondono ad zarli parzialmente. elevatissimi requisiti per la sicurezza degli alimenti e del carico

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Schmitz Cargobull I veicoli centinati e spondati di Schmitz Cargobull vantano un elevato grado di affidabilità che assicura un grande valore aggiunto dal punto di vista tecnico ed economico. La produzione di questo costruttore è particolarmente ampia e lo spazio a disposizione non ci permette di dedicarci ad ogni singolo comparto. Ne prendiamo così in esame solo alcuni tra i più meritevoli, come ad esempio i veicoli isotermici. In questo specifico comparto la produzione della Casa privilegia la massima azio-


Il semirimorchio Krone Mega Liner Variofloor, destinato al trasporto di collettame e caratterizzato dai tre pianali intermedi regolabili in altezza

ne isolante, un efficiente uso dell'energia, la massima protezione antieffrazione e un ciclo utile prolungato che rappresentano l'alfa e l'omega del semirimorchio furgonato. Schmitz Cargobull garantisce tutto ciò utilizzando i pannelli isolanti Ferroplast ThermoTechnology, soluzioni appositamente studiate per la sponda anteriore e la sponda posteriore che creano l'ambiente più idoneo semplificando nel contempo la movimentazione.

nale in alluminio a scorrimento silenzioso (disponibile in optional). Pacchetto utilità Rough Road Spesso poter disporre di veicoli refrigerati specificatamente preparati per affrontare strade difficili rappresenta, su molti itinerari, una condizione essenziale per rispettare scadenze e lavorare in modo remunerativo. Il pacchetto di utilità Rough Road, permette di essere preparati al meglio per i tragit-

I veicoli refrigerati S.KO Cool La nuova generazione delle furgonature refrigerate Ferroplast risponde a requisiti elevatissimi, quali la sicurezza degli alimenti e del carico che è ampiamente certificata. Il controllo preciso della temperatura e lo standard igienico del vano di carico assicurano la massima qualità di trasporto, semplificando al tempo stesso le operazioni di carico. Inoltre lo S.KO Cool si segnala per efficienza energetica, facilità di riparazione e conservazione del valore. Passiamo ora ai semirimorchi furgonati S.KO City, ottimizzati per il trasporto di prodotti freschi e refrigerati nell’ambito di centri abitati altamente trafficati. Lo S.KO City, con le sue quattro versioni, si propone come la soluzione ideale per l'approvvigionamento dei negozi di generi alimentari nei centri urbani assicurando manovrabilità, qualità del trasporto, movimentazione Sopra, del carico ed efficienza energetica. Gli S.KO il telaio per City, disponibili a 1, 2 e 3 assi, con stercisterna Cardi zata forzata meccanica, permettono di modello M 302. Accanto affrontare nel migliore dei modi straun centinato della Burg de strette, vie d'accesso e cortili senSilvergreen, un nome za perdite tempo. La furgonatura nuovo che sicuramente Ferroplast, altamente isolante, igieniimpareremo ca e facile da pulire, crea le condizioa conoscere ni ideali per la logistica razionale dei prodotti freschi e refrigerati sul corto-medio raggio. Inoltre i sistemi opzionali di pareti divisorie longitudinali e trasversali permettono di suddividere il vano di carico fino a quattro zone di temperatura, garantendo in questo modo la massima flessibilità. Le emissioni di rumori sono limitate grazie al pia-

ti più difficili. Assi rinforzati, corse delle molle maggiorate e ammortizzatori Heavy Duty offrono la capacità di affrontare le peggiori insidie stradali. Freni a disco, soffietti pneumatici, linee e comandi sono collocati in posizioni particolarmente protette e tutto ciò finisce con il tradursi in una maggiore disponibilità e qualità del trasporto, nonché in un migliore mantenimento del valore e, conseguentemente, in costi d'esercizio più contenuti. Furgonati a parete pieghevole I semirimorchi furgonati a parete pieghevole si presentano con il vano di carico sul lato longitudinale come su un centinato. I livelli di qualità del trasporto e sicurezza sono analoghi a quelli delle furgonature Ferroplast. La larghezza di carico laterale del semirimorchio furgonato è di 13.314 mm e l'altezza di carico continuo di 2.547 mm.; ciò rende possibile l’agevole sistemazione anche di articoli molto lunghi; inoltre, aprendosi singolarmente, i portelloni pieghevoli consentono lo scarico parziale. Anche il fissaggio del carico è agevole poiché la furgonatura e le traverse di fissaggio orizzontali soddisfano le norme VDI 2700, DIN EN 12642 (codice XL) e la Direttiva Daimler 9.5. con sponda di carico opzionale.

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alboautotrasporto.it

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Comitato Centrale Albo Autotrasportatori

SOCIAL CAMION: LA COMUNICAZIONE NELL’ERA DEL WEB Case costruttrici e produttori sono sempre più attivi in internet e mettono a disposizione di utenti e appassionati applicazioni per interagire in tempo reale di Andrea Pegoraro

olo qualche anno fa il termine social network era sconosciuto. Oggi non riusciamo più a fare a meno di chattare, creare blog, postare le nostre foto, tenerci in contatto con i nostri nuovi amici sparsi in tutto il mondo. Grazie alla tecnologia la comunicazione si è allargata e abbiamo a disposizione molti più mezzi di quanti ce ne fossero solo qualche anno fa. Facebook, Twitter, Skype, WhatsApp, Youtube hanno assunto un ruolo importante nella nostra vita. E non sono solo uno strumento per il tempo libero ma vengono utilizzati anche da imprese e professionisti. Anche gli autotrasportatori stanno diventando sempre più attivi nel web, tanto che le principali case costruttrici hanno potenziato le loro offerte su internet e smartphone in modo da andare incontro alle richieste degli utenti. I social delle case costruttrici Facebook, Twitter e i blog sono solo alcuni servizi che la rete mette a disposizione dei suoi utenti. In quest’ottica si sono mossi i più importanti marchi del settore. “Worldtrucker.com”, ad esempio, è la nuova comunità web lanciata da Volvo Trucks nel 2010 e dedicata al mondo dei camion. Grazie a una piattaforma innovativa, autotrasportatori e appassionati possono stringere amicizia, caricare immagini e prendere parte a discussioni attraverso l’iscrizione a un forum. Qui i protagonisti sono i membri della community, che creano i contenuti e fanno crescere la piattaforma. L’azienda ha una pagina Facebook chiamata “Volvo Trucks” con quasi 50mila fan 34 TIR154-2012

più un’altra della filiale italiana con una sezione “news” dove leggere i comunicati stampa. Dal sito di Iveco è possibile accedere direttamente ai vari social network. Nel gruppo “Iveco Italia” di Facebook sono pubblicate foto dei saloni, delle prove su strada mentre i molti video postati su Youtube vengono riproposti su Twitter. Per quanto riguarda le applicazioni supportate da iPad, esiste “Iveco Stralis Hi-Way” dedicata al nuovo modello di automezzo vincitore del Truck of the year 2013. Renault Trucks è un’altra casa costruttrice che permette ai suoi utenti di interagire attraverso questi tre canali. La pagina Facebook “Renault Trucks Deliver” dedica molto spazio alle iniziative sociali come le maratone e l’impegno in Africa per formare i meccanici del Programma Alimentare Mondiale sulle tecniche di manutenzione dei veicoli. L’azienda offre l’opportunità di scaricare le applicazioni mobili per iPhone e iPad, che vanno dal Gps al quaderno per annotare i tempi di guida, dai giochi al sistema per trovare il rivenditore Renault Trucks più vicino. Per Mercedes, invece, i protagonisti sono gli automezzi. Nelle due pagine Facebook “Mercedes Benz Trucks” e “Mercedes-Benz Truck Limited Editions” compaiono tante foto sui nuovi prodotti: gli autotrasportatori forniscono quindi il loro contributo e le loro impressioni sugli autoveicoli. L’azienda ha poi lanciato l’applicazione “Mercedes Drivers” con cui l’autotrasportatore rimane sempre aggiornato con le notizie, le foto, i video e gli ultimi modelli e può interagire con gli altri visitatori.

Il nuovo sito dell’Albo

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A sinistra del template tutte le voci che riportano alle informazioni istituzionali dell’Albo


NUOVA VESTE GRAFICA E NUOVI CONTENUTI PER IL SITO DELL’ALBO Vivacità, dinamicità, immediatezza. Sono queste alcune caratteristiche del nuovo sito dell’Albo degli Autotrasportatori, che vuole andare di pari passo con l’innovazione informatica ma in particolare rispondere alle esigenze delle aziende di autotrasporto. È stata modificata la grafica e l’interfaccia di navigazione con l’obiettivo di rendere il portale ancora più funzionale e consultabile dai suoi utenti, attraverso un linguaggio semplice e contenuti accessibili. Nella parte centrale si trovano le notizie di attualità. Sotto questo spazio, ci sono otto “contenitori” che corrispondono ad altrettante sezioni in cui è strutturato il portale: Albo, Avvisi e bandi di gara, Pedaggi, Qualità, Sicurezza, Formazione, Informazione, Studi e ricerche. Ogni box contiene la notizia più recente mentre cliccando sul nome della sezione si può consultare tutto quello che è stato scritto su quell’area e accanto ad ogni titolo verificare quante visite ha avuto quella pagina. All’interno della testata del sito, nella parte alta, sono state aggiunte alcune sezioni relative agli argomenti trattati nel mensile Tir: Europa, Italia, Eventi, Scadenze e Divieti, dove sono riportate le date entro le quali pagare i contributi più i giorni e gli orari in cui vige il divieto di circolazione nei Paesi europei. Sotto a queste voci sono state inserite quattro aree, che si riferiscono sia agli approfondimenti come le inchieste e le interviste, sia al linguaggio visivo come le infografiche e i video. Per porre domande e per avere informazioni è disponibile la sezione “contatti” in alto a destra dove l’utente può inviare una mail chiedendo chiarimenti sulle quote, i pedaggi, i corsi di formazione, le attività del Comitato Centrale e per un contatto diretto con la redazione di Tir.

Con la nuova veste grafica cresce la parte dedicata all’informazione. In evidenza in home page le ultime notizie su Albo e autotrasporto

In questa sezione è possibile scaricare le infografiche che, in un colpo d’occhio, sintetizzano informazioni e dati del mondo dei trasporti

Filmati e video sulle campagne istituzionali e sulla collaborazione Albo-Rai

Collegamento diretto alle iniziative della IV Campagna sulla sicurezza stradale

Basta un clic per accedere ai collegamenti istituzionali, al database dell’Albo e ai siti delle associazioni

Da questa sezione accesso ai pagamenti in via telematica delle quote annuali e invio alle domende di rimborso

Tutti i numeri della rivista Tir disponibili in formato pdf scaricabile o sfogliabile on-line

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SOCIAL CAMION: la comunicazione nell’era del web

Grazie ai social network lo scambio di notizie opinioni e informazioni diventano a portata di mano anche per gli autotrasportatori

Il portale del gruppo Scania ha una struttura più articolata perché consente di condividere i contenuti con una decina di piattaforme tra cui anche My Space e Reddit, un sito di notizie dove gli utenti possono postare i link di pagine presenti sul web. Molto visitato “Scania Group” su Facebook, che conta quasi 150 mila appassionati mentre “Scania Italia” ha una sezione eventi dove ogni autotrasportatore trova le manifestazioni dedicate al settore. In ambito di telefonia, l’azienda ha sviluppato “Scania Dealer Locator”, scaricabile su iPhone, che identifica il concessionario più vicino alla propria posizione su un radar. Anche Daf offre una connessione immediata con Twitter, Youtube e Facebook. In particolare, su quest’ultimo la pagina “Daf Trucks N.V.” è una panoramica che contiene notizie di ogni genere: fiere, dati aziendali, tecnica, foto di motori che rimandano sempre al suo sito. Per gli smartphone è disponibile il dispositivo “My Daf” che utilizza il Gps per individuare la posizione attuale del veicolo in qualunque zona del Regno Unito. La Man ha un sito semplice e funzionale. Su Facebook è presente la pagina “Man Truck & Bus”, in cui sull’area “home” è possibile visitare le più importanti sezioni del portale web. Anche qui gli utenti trovano le applicazioni per iPhone, iPad ma anche il sistema per ricercare i punti di assistenza Man. I costruttori di pneumatici Se le case costruttrici sono dunque al passo con l’evoluzione dei social media, le aziende produttrici di pneumatici non stanno certo a guardare. L’anno scorso Pirelli, molto attiva su Facebook e Twitter, aveva lanciato il concorso on line “Dai voce alla sicurezza” rivolto agli autotrasportatori. L’iniziativa, pensata in occasione dei 100 anni di attivi-

tà nel settore autocarri, aveva l’obiettivo di raccogliere le opinioni dei conducenti di automezzi in ambito di sicurezza stradale. Continental, invece, ha raggiunto oltre 10 mila fan con la pagina Facebook “Continental Pneumatici Truck”. Si tratta di un luogo virtuale di dialogo e di coinvolgimento degli autotrasportatori, tramite il quale conoscerne meglio le esigenze e le richieste in tempo reale. Inoltre, è un contenitore di notizie sulle ultime norme, sulle curiosità del settore, aggiornamenti su eventi e raduni, sulla tecnica e le esperienze di guida. Michelin non è da meno e si dimostra ben inserita nelle principali piattaforme. Dalla sua home page si ha un accesso diretto ai social network. Sulla pagina Facebook “Michelin Truck Tires” si può scaricare l’applicazione per Blackberry, Android e iPhone con cui l’utente può contattare i rivenditori autorizzati più vicini in caso di difficoltà ed essere aggiornato sulla situazione del traffico. La Bridgestone ha lanciato un dispositivo mobile per la sua rete di distribuzione, chiamato Bridgestone Everywhere Network. L’applicazione, supportata da Blackberry, Android e iPhone, consente ai camionisti di collegarsi alle risorse di cui hanno bisogno. Selezionando la loro posizione, gli autotrasportatori possono trovare vari servizi tra cui le aree di sosta, i concessionari più vicini, mappe aggiornate.

Con lo sviluppo dei sistemi operativi, le aziende devono adeguarsi al mercato e rispondere alle esigenze degli utenti. Goodyear è andata in questa direzione con la promozione di “Road Safety App”, un’applicazione gratuita sulla sicurezza stradale estesa a 25 Paesi europei, che permette di avere informazioni sul traffico, sulle emergenze e sui problemi della strada in generale. Il dispositivo è disponibile per smartphone con sistema operativo Android o iOS e una volta scaricato si può utilizzare senza essere collegati a internet. La Yokohama ha invece progettato un’applicazione per iPad, disponibile anche su iTunes, che contiene informazioni a 360 gradi sugli pneumatici. Il portale web dell’azienda permette di accedere a Facebook, Twitter e Youtube. Facebook Facendo una ricerca su Facebook, compaiono moltissimi gruppi di autotrasportatori. Le comunità più numerose sono “Il Camionista” (27.350 fan) “Camion Tuning Mania” (15.600 mi piace), “Passione camion” (5.600 fan) e “Camionisti x sempre” con 4.000 preferenze. Sono dei veri e propri spazi di aggregazione dove scambiarsi consigli e fare domande sulla professione e visitandole si nota la presenza di molte foto. I primi due hanno una sezione con il traffico in tempo reale, una chat e la parte relativa al meteo in Italia, in Europa e nel resto del mondo. Altri esempi di comunità sono “Tutti Camion Tuning”, “Camionisti x tutta la vita”, “Camion che passione”, “I Camionisti (The Italian Trucker’s)”, “Raduni camionisti”: tutti hanno l’obiettivo di rendere protagonisti i conducenti degli automezzi attraverso la condivisione di opinioni, quesiti, curiosità su un lavoro ma anche su una passione. TIR154-2012 37


Fisco

di Angelo Ciaravolo

colare gli importi esatti dovuti al Fisco anche per effetto delle nuove disposizioni (spese relative a veicoli a motore, beni d’impresa concessi a soci e familiari, ecc.) che impongono il ricalcolo dell’Irpef relativa all’anno 2011 sulla quale commisurare l’acconto 2012 e della riduzione dal 99 al 96 per cento della relativa percentuale di computo (la riduzione produce effetti esclusivamente sulla seconda o sull’unica rata di acconto). Accanto a queste novità non vanno dimenticate le possibili vie d’usci-

un’attività d’impresa); - nel 2012 non hanno avuto, o non avranno, redditi per cessata attività; - non hanno presentato il modello Unico per l’anno precedente, perché non obbligati; - hanno versato a giugno o ad agosto, per libera scelta o per errore, l’intero acconto anziché soltanto la prima rata (chi ha versato più del dovuto ora potrà approfittare per scalare l’eccedenza con l’acconto di novembre).

vano pagati con codice tributo a parte. Va ricordato che se al rigo RN33 l’importo non è superiore a 51,65 euro non è dovuto alcun acconto. Se invece è superiore a 51,65 euro ma non a 257,52 euro, il versamento è dovuto in unica soluzione al 30 novembre. Ai fini Ires, la quota di acconto complessivo, a carico delle società di capitali, è pari al 100% dell’imposta evidenziata nel modello Unico 2012 (la prima rata non andava versata se non superiore a 257,52 euro).

Come si calcola l’acconto Ai fini Irpef, la quota di acconto complessivo, a carico delle persone fisiche, è pari al 96% dell’importo che risulta alla voce “Differenza” del rigo RN33 del modello Unico 2012. L’importo eventualmente pagato come prima rata (40% del 99%) va sottratto da questo importo e la differenza va versata entro la fine di novembre. Ricordiamo che se la prima rata è stata versata con la maggiorazione dello 0,40%, questo importo deve essere scomputato. Chi invece ha versato dopo il 20 agosto, sfruttando il ravvedimento operoso e ha pagato la sanzione relativa, non deve sottrarre alcunché perché le sanzioni e gli interessi anda-

Come pagare di meno L’art. 2 della Legge 23.03.1977, n. 97, consente ai contribuenti di commisurare l’acconto sull’imposta che presumibilmente è dovuta per l’anno 2012, al netto delle detrazioni, crediti d’imposta e ritenute d’acconto. In pratica, chi quest’anno ha cessato la propria attività, o comunque ha conseguito ricavi inferiori rispetto al 2011 o prevede di dichiarare una minore imposta nella prossima dichiarazione dei redditi, può calcolare l’acconto di novembre sull’Irpef che prevede sia dovuta per l’anno 2012, anziché sulla base di quanto si è pagato per i redditi del 2011. In questo caso, però, il calcolo del minor acconto deve essere effettuato

Acconti di imposta: si paga entro il 30 novembre É in scadenza il versamento della seconda (o unica) rata degli acconti di imposta relativi all’esercizio in corso. Ecco come si può pagare meno

T

utto pronto per l’appuntamento autunnale con l’acconto delle imposte sui redditi (Irpef e Ires) e l’imposta regionale sulle attività produttive (Irap). Entro il 30 novembre scade infatti l’ultimo giorno utile per il versamento della seconda o unica rata degli acconti d’imposta relativi all’esercizio in corso. Le società di capitali, il cui esercizio non chiude al 31 dicembre, versano invece l’acconto entro la fine dell’undicesimo mese del periodo d’imposta sfalsato. Ricordiamo che l’acconto è obbligatorio anche se il contribuente non ha presentato la dichiarazione dei redditi (Unico 2012) e che il versamento del secondo acconto non è in alcun caso rateizzabile. Ecco allora come cal-

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ta in caso di mancato versamento degli acconti nei termini ordinari. Chi deve pagare Sono obbligati al versamento dell’acconto Irpef e Irap tutti coloro che hanno presentato, o comunque avrebbero dovuto presentare, il modello Unico 2012 per il periodo d’imposta precedente e che hanno indicato un debito d’imposta superiore a 51,65 euro per l’Irpef e per l’Irap. Chi non deve pagare Non sono obbligati al versamento dell’acconto i contribuenti che si trovano nelle seguenti condizioni: - nel 2011 non hanno avuto reddito (ad es. per inizio di


IL 30 NOVE MBRE E’ L’U LTIMO GIOR NO UTILE P ER IL VE RSAMEN TO DELL A SE CONDA O UNICA RA TA DEGLI ACCONTI DI IM POSTA RELA TIVI AL L’ESE RCIZ IO IN CO RSO. DE VE PAGARE L’ACCON TO IR P EF E IRAP CHI HA P RESE NTATO O AVREBBE DOVU TO P RE SEN TAREIL MODELLO UN ICO 2012 PERIL PERIODO D’IMPOS TA P RE CE DE NTE E HA INDICA TO UN DEBITO D’IMPOS TA SUPE RIORE A 51,65 EURO . I CONT RIBUEN TI POSS ONO COMP ENSARE E VE NTUALI CR EDITI IR P EF, IR ES, IRAP E IVA , RISUL TAN TI DAL LA DIC HIARAZIONE UNIF ICA TA RELA TIVA AL L’A NNO P RE CE DE NTE, E I CR ED ITI CONT RIBU TIVI AMME SSA COMP ENSAZION E CON L’IR P EF DOVU TA IN AC CONTO.

con molta attenzione, per evitare di incorrere nella sanzione del 30%, oltre al pagamento degli interessi di mora, applicata nel caso di versamento insufficiente.

gli importi a credito che il contribuente intende utilizzare in compensazione non devono essere necessariamente utilizzati in via prioritaria per compensare i debiti risultanti dalla dichiarazione. La compensazione deve essere effettuata entro la data di presentazione della dichiarazione successiva. Gli importi delle compensazioni dovranno essere esposti nel consueto modello di pagamento F24. Il limite massimo dei crediti d’imposta rimborsabili in conto fiscale e/o compensabili è di euro 516.456,90. Per i versamenti ricordiamo l’obbligo di pagare in via esclusivamente telematica. Il codice tributo da utilizzare per la seconda rata dell’acconto Irpef è il 4034 mentre per l’Ires è il 2002. Chi opera la compensazione è obbligato a presentare il modello F24 on line, anche se il saldo finale risulti uguale a zero per effetto della compensazione.

Compensazione e versamenti La compensazione tra crediti e debiti è sempre ammessa. Pertanto, i contribuenti possono compensare eventuali crediti Irpef, Ires, Irap e Iva, risultanti dalla dichiarazione unificata relativa all’anno precedente, nonché i crediti contributivi ammessi a compensazione con l’Irpef dovuta in acconto. Inoltre, è consentito ripartire liberamente le somme a credito tra importi a rimborso e importi da compensare. Va ricordato che

Come rimediare a errori o versamenti omessi L’approssimarsi della scadenza del versamento degli acconti apre la questione delle sanzioni applicabili in caso di errori o omissioni e alla possibilità di rimediare pagando una sanzione piuttosto lieve. In caso di omesso, insufficiente o tardivo versamento dell’acconto si applica una sanzione amministrativa del 30% degli importi non versati, oltre gli interessi di mora. Tuttavia, il contribuente ha la facoltà di utilizzare il rav-

In caso di omesso versamento dell’acconto si può utilizzare il ravvedimento operoso con il pagamento di una leggera sanzione

Le vostre domande

COSA R ICOR DAR E

TIR risponde ai vostri dubbi in materia di normativa fiscale ed amministrativa. Scrivete a redazione@rivistatir.it oppure TIR, Via Tevere 44 - 00198 Roma

Mancato invio modello 770 semplificato Sono un piccolo padroncino tenuto all’invio del modello 770 semplificato. Per mera dimenticanza non l’ho inviato entro lo scorso 20 settembre. Come posso rimediare? Umberto Zanni Lecce

Debiti con Equitalia Sono un autotrasportatore con problemi di liquidità. Ho un debito molto alto con Equitalia. Volevo sapere se è vero che possono, senza alcun preavviso, ipotecare la mia abitazione di proprietà. Dario Olmi Vicenza Una recente sentenza della Cassazione ha stabilito che il concessionario per la riscossione ha l’obbligo di notificare una comunicazione preventiva, anche a mezzo raccomandata A/R, al proprietario contenente l’avviso che, in mancanza di pagamento delle somme dovute entro il termine di 30 giorni, si procederà ad iscrivere ipoteca sull’immobile.

Chi non è riuscito ad inviare per via telematica la dichiarazione dei sostituti d’imposta (modello 770 semplificato e ordinario) può rimediare tramite il ravvedimento operoso. Entro il prossimo 19 dicembre occorre procedere a regolarizzare l’omessa presentazione, pagando una mini sanzione di 25 euro con il modello F24 on line, Regolarizzazione codice tributo 8906. extracomunitari Sono un autotrasportatore con Modello 730 Sono un autista di una ditta di quattro dipendenti di cui uno exautotrasporto. Ho presentato il tracomunitario che lavorava in modello 730 integrativo ad otto- nero e che ho regolarizzato con la bre. Volevo sapere quando potrò recente sanatoria. Vorrei sapere quali altri adempimenti devo esericevere le somme spettanti. Franco Lupi guire dopo il pagamento del ticPistoia ket di mille euro. Federico Silvestre Il conguaglio dell’importo a Como credito verrà effettuato direttaEntro il 16/11dovrà pagare le rimente sulla busta paga di dicembre. Entro il 12 novembre tenute fiscali sul pregresso (sei mesi (poiché il 10 cade di sabato), co- almeno). Inoltre, dovrà regolarizlui che ha rettificato il modello zare le somme retributive e quel730, riceverà un nuovo prospet- le contributive, dopo aver ricevuto di liquidazione in cui verrà in- to dallo sportello unico per l’imdicata la somma da ricevere a rim- migrazione la posizione aziendale del lavoratore regolarizzato. borso.

vedimento operoso di cui all’art. 13 del D.Lgs. 472/1997. Per avvalersi di questo strumento preventivo che consente di pagare una leggera sanzione, è necessario eseguire il versamento entro 30 giorni (cioè entro il prossimo 30 dicembre) dell’imposta o della differenza non versata, della sanzione ridotta del 3% (cioè 1/10 del 30%) oltre gli interessi moratori da calcolare nella misura dell’ 2,5% annuo con maturazione giorno per giorno. Oppure, eseguire il versamento (entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa all’anno) dell’imposta o della differenza non versata, della sanzione ridotta del

3,75% (cioè 1/8 del 30%) più gli interessi moratori nella misura dell’ 2,5% annuo con maturazione giorno per giorno. È tuttavia possibile regolarizzare entro i primi quattordici giorni dalla scadenza, versando soltanto una sanzione pari allo 0,2 per cento per ogni giorno di ritardo. Ricordiamo che il ravvedimento non può essere utilizzato quando è stata contestata e notificata la violazione; quando sono iniziati accessi, ispezioni e verifiche e quando sono iniziate altre attività di accertamento formalmente comunicate all’autore (notifica di inviti a comparire, richiesta di esibizioni di documenti, invio di questionari). TIR154-2012 39


Normative

di Fabrizio Serafini

I

l Comitato Centrale ha fissato la quota dovuta dalle imprese per l’iscrizione all’Albo degli Autotrasportatori del 2013. In merito all’importo della quota, il Comitato ha ritenuto di dover applicare, dopo dodici anni in cui la stessa era rimasta invariata, un piccolo aumento per la parte fissa, che è stata incrementata di 9,34 euro, passando dai precedenti 20,66 a 30,00 euro per impresa. Sono invece rimaste invariate le parti aggiuntive relative al parco veicolare e alla capacità di carico dei singoli auto-

Pagamento solo on line per la quota 2013

istruzioni in esso reperibili. È una grossa novità rispetto agli anni precedenti, in cui il pagamento poteva essere corrisposto anche con il bollettino postale o con bonifico bancario. Sistemi cui ricorreva la maggior parte delle imprese, ma che non davano un pronto riscontro allo stesso Comitato Centrale circa il numero e l’identità delle aziende che pagavano la quota, non consentendogli quindi di effettuare i dovuti controlli e comunicare alle Province competenti la sospensione. Versamento entro il 31 dicembre Per il resto la quota 2013 è identica a quella degli anni precedenti e va corrisposta entro il 31 dicembre 2012. L’impresa

La quota Albo 2013 PARTE FISSA, dovuta da tutte le imprese iscritte all’Albo

A Stabilite le quote per l’iscrizione all’Albo: la parte fissa quest’anno è stata aumentata di 9,34 euro, mentre sono rimaste invariate quelle aggiuntive mezzi, che costituiscono la percentuale maggiore della quota, per cui l’aumento della prima non determina un aggravio per le aziende iscritte. Pagamento solo in via telematica Altra novità deliberata dal Comitato Centrale è quella riguardante il pagamento della quota, che da quest’anno dovrà essere effettuato soltanto attraverso il sistema di pagamento telematico, operativo sul sito istituzionale del Comitato Centrale (www.alboautotrasporto.it) ed esclusivamente con una delle seguenti modalità: - carta di credito VISA; - Postepay (privato o impresa); - BancoPosta (privato o impresa) per l’importo visualizzabile sul sito stesso e seguendo le 40 TIR154-2012

dovrà comunque conservare la prova dell’avvenuto pagamento (o mediante la risultanza cartacea derivante dal sito al momento del pagamento o con l’estratto conto della carta di credito VISA, della Postepay o del BancoPosta) anche al fine di consentire i controlli esperibili da parte del Comitato Centrale e/o delle competenti strutture provinciali.

30,00 euro

PARTE AGGIUNTIVA parco veicolare, che si somma alla parte a) secondo i seguenti importi:

B

NUMERO VEICOLI

IMPORTO

Da 2 a 5

5,16 euro

Da 6 a 10

10,33 euro

Da 11 a 50

25,82 euro

Da 51 a 100

103,29 euro

Da 101 a 200

258,23 euro

Oltre i 200

516,46 euro

PARTE AGGIUNTIVA SULLA CAPACITÀ DI CARICO dei veicoli in dotazione (per i mezzi superiori a 6 tonnellate di massa complessiva) che si somma alle parti a) e b), secondo i seguenti importi:

C

per ogni veicolo dotato di capacità di carico con massa complessiva tra 6,001 ed 11,5 ton, e per ogni veicolo trattore con peso rimorchiabile da 6,001 ad 11,5 ton per ogni veicolo dotato di capacità di carico con massa complessiva tra 11,501 e 26 ton, nonché per ogni veicolo trattore con peso rimorchiabile da 11,501 a 26 ton

5,16 euro

7,75 euro

per ogni veicolo dotato di capacità di carico con massa complessiva superiore a 26 10,33 euro ton, nonché per ogni trattore con peso rimorchiabile oltre 26 ton


Normative

N

ell’ambito della politica di semplificazione delle attività economiche e di attuazione di una libera concorrenza nel mercato dei servizi, portata avanti dal Governo, si segnalano alcune importanti novità riguardanti le attività dell’impresa di spedizione delle merci, quali la soppressione dell’elenco autorizzato degli esercenti l’attività di spedizione e l’abolizione della licenza di pubblica sicurezza.

legge 14 novembre 1941, n. 1442 (recante istituzione di elenchi autorizzati di spedizionieri), al posto della vecchia iscrizione le nuove imprese avrebbero dovuto presentare una specifica dichiarazione d’inizio attività (D.I.A.), corredata delle autocertificazioni e delle certificazioni attestanti il possesso dei requisiti previsti per lo svolgimento dell’attività di spedizioniere,

settembre 2012. Altra novità introdotta da questo decreto è quella che l’attività di spedizioniere deve svolgersi necessariamente in forma di impresa e che il requisito della capacità finanziaria (pari a 100mila euro) va comprovato da un capitale sociale effettivamente versato e non solo sottoscritto, ciò al fine – si legge al punto 9.4 della circolare esplicativa del mini-

Soppressione elenco spedizionieri La soppressione dell’elenco

L’attività di spedizioniere viene liberalizzata È stato soppresso l’elenco autorizzato e abolita la licenza di pubblica sicurezza. Restano precisi requisiti da rispettare: onorabilità, capacità finanziaria e idoneità professionale spedizionieri, invero, è stata disposta già da due anni, per effetto dell’articolo 76 del decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59 (su supplemento alla G.U. n. 94 del 23.4. 2010) entrato formalmente in vigore l’8 maggio 2010. Ma il provvedimento rinviava, con la disposizione transitoria dell’articolo 80, la piena attuazione della soppressione all’emanazione di un decreto ministeriale recante la disciplina delle modalità per le procedure d’iscrizione nel registro delle imprese e nel REA delle nuove case di spedizione. Il decreto (DM Sviluppo economico 26 ottobre 2011) è stato pubblicato solo a gennaio 2012 ed ha precisato che, vista la soppressione dell’elenco degli esercenti l’attività di spedizione, già previsto dall’articolo 2 della

L’attività di spedizioniere deve svolgersi in forma di impresa e la capacità finanziaria va comprovata da un capitale sociale effettivamente versato

alla Camera di Commercio competente per territorio. La DIA è stata ora sostituita, con l’articolo 14 del decreto legislativo 6 agosto 2012, n. 147 (contenente “disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 26 marzo 2012, n. 59”), dalla nuova segnalazione certificata d’inizio attività, più brevemente definita SCIA, che gli interessati rendono alla Camera di Commercio, tramite lo sportello unico del Comune dove hanno sede. Abolizione licenza pubblica sicurezza L’abolizione della licenza di pubblica sicurezza per esercitare l’attività di spedizioniere è stata invece attuata con l’articolo 20 dello stesso decreto legislativo 147/2012, in vigore dal 14

stero dello Sviluppo Economico n. 3656/C del 12 settembre 2012 – “di evitare la disparità tra le società diverse dalle SpA, che devono colmare la differenza tra il capitale effettivo e i 100mila euro con fidejussioni o polizze e la SpA medesima, alla quale si chiede chiaramente che il capitale sia effettivo”. Requisiti da rispettare Occorre peraltro osservare che, se da un lato l’attività di spedizioniere è stata liberalizzata, in forza della citata direttiva 2006/123/CE (attuata in Italia con il decreto legislativo 59/2010, ora modificato con il decreto 147/2012), dall’altro risulta sempre soggetta alla dimostrazione di precisi requisiti, previsti dall’art. 6 aggiornato della legge istitutiva 1442/1941: TIR154-2012 41


- l’onorabilità, secondo cui “non possono esercitare l'attività di spedizioniere coloro che hanno subito condanne per delitti contro l'Amministrazione della giustizia, la fede pubblica, l'economia pubblica, l'industria ed il commercio, il patrimonio, nonché condanne per ogni altro delitto non colposo per il quale la legge commini la pena della reclusione non inferiore, nel minimo, a due anni o, nel massimo, a cinque anni, salvo che non sia intervenuta la riabilitazione”. “In caso di società, associazioni od organismi collettivi i requisiti di cui al comma 1 devono essere posseduti dal legale rappresentante, da altra persona preposta all'attività commerciale e da tutti i soggetti individuati dall'articolo 2,

alla cifra più volte richiamata”; - l’idoneità professionale: ”Il richiedente deve essere in possesso di almeno uno dei seguenti requisiti professionali: a) aver conseguito un diploma di istruzione secondaria di secondo grado in materie commerciali; b) aver conseguito un diploma universitario o di laurea in materie giuridico-economiche; c) aver svolto un periodo di esperienza professionale qualificata nello specifico campo di attività di almeno due anni anche non continuativi nel corso dei cinque anni antecedenti alla data di presentazione della dichiarazione di cui al comma 2, all'interno di imprese del settore, comprovato da idonea documentazione.

comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 3 giugno 1998, n. 252”. - la capacità finanziaria: “II soggetto deve essere in possesso dei requisiti di adeguata capacità finanziaria, comprovati dal limite di 100.000 euro, nel caso di una società per azioni, nel caso di società a responsabilità limitata, società in accomandita semplice, società in nome collettivo, occorre accertare, attraverso l'esame dell'atto costitutivo e delle eventuali modificazioni, l'ammontare del capitale sociale, e, qualora sia inferiore ai 100.000 euro, richiedere prestazioni integrative fino alla concorrenza del limite di cui sopra, che possono consistere in fideiussioni rilasciate da compagnie di assicurazione o da aziende di credito. Per le ditte individuali l'adeguata capacità finanziaria è comprovata o dal possesso di immobili o da un deposito vincolato in denaro o titoli, nonché mediante le suddette garanzie fidejussorie e in ogni caso, per importo globale non inferiore

Per tutte le case di spedizione già esercenti all’atto della soppressione dell’elenco autorizzato degli esercenti l’attività di spedizione, cioè a maggio 2010, è stato inoltre disposto, con la norma transitoria di cui all’articolo 10 del decreto del ministero dello Sviluppo Economico 26 ottobre 2011, che entro il 12 maggio 2013 dovranno aggiornare la propria posizione presso il registro delle imprese, trasmettendo in via telematica alle Camere di commercio di riferimento, un apposito modulo per ciascuna sede operativa e unità locale. Questi moduli sono disponibili nei siti internet delle stesse Camere di Commercio e l’aggiornamento ha carattere episodico, in quanto deriva dalla necessità di riordinare i dati in considerazione dell’avvenuta abolizione dell’elenco degli spedizionieri. Gli uffici del registro delle imprese verificheranno il permanere dei requisiti alla scadenza del termine sopra indicato e, successivamente, almeno ogni quattro anni.

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Normative

di Fabrizio Serafini

I

mportanti modifiche alla convenzione doganale TIR sono entrate in vigore il 13 settembre, in materia di notifiche e di richieste di pagamento di somme relative a dazi e a tasse per operazioni doganali non appurate. Queste modifiche, riportate sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea serie L n. 244 del 8.9.2012, sono state illustrare dall’Agenzia delle Dogane con propria nota del 18 settembre 2012, diramata a tutti i suoi uffici territoriali.

sono tempi precisi previsti dalla convenzione TIR, anche se aggiunge la nota delle Dogane - essendo il titolare del carnet invitato a fornire le informazioni necessarie all’appuramento del

do il pagamento delle somme relative ai dazi e alle tasse, più eventuali interessi di mora, diviene esigibile, le autorità competenti – prima di presentare la richiesta all’Ente garante – pro-

regime TIR entro 28 giorni dall’inizio della procedura di ricerca presso l’ufficio doganale di destinazione (art. 455bis del codice doganale comunitario di cui al Reg. UE 2454/93), la notifica debba avvenire prima dello spirare di tale termine. Per la notifica all’Ente garante (che in Italia è l’Unioncamere – Unione delle Camere di Commercio), la convenzione TIR fissa invece il termine di un anno dalla data di accettazione del carnet TIR da parte dell’ufficio doganale di destinazione.

cedono, nella misura del possibile, a chiederne il pagamento alla persona direttamente tenuta a pagarle, cioè al titolare del carnet TIR. Qualora il pagamento non avvenisse entro un mese dalla data della comunicazione al titolare del Carnet TIR, allora lo stesso pagamento potrà essere richiesto, entro il limite della garanzia, all’Ente garante. Sempre in merito alla richiesta di pagamento la nota delle Dogane chiarisce che: la richiesta di pagamento al titolare del carnet TIR può avvenire congiuntamente alla notifica del mancato appuramento dell’operazione doganale, mentre quella all’Ente di garanzia non prima dei tre mesi (e non oltre i due anni) dalla data in cui è stato notificato alla stessa il mancato appuramento.

TIR: modifiche alla convenzione doganale I cambiamenti riguardano le notifiche al titolare del carnet TIR, all’Ente garante e alle richieste di pagamento. È possibile rivolgersi al garante solo se il pagamento non avviene in un mese Le Dogane hanno spiegato che, in caso di non appuramento di un’operazione TIR (che si verifica quando, per le merci che viaggiano in regime TIR dall’ufficio doganale di entrata a quello di destinazione senza subire la verifica fisica e giuridica ai posti di confine intermedi, non vengono concluse le procedure di arrivo a destinazione e riscossi i dazi e le tasse che gravano sulle stesse) le Autorità competenti: a) notificano il non appuramento al titolare del carnet TIR (impresa che svolge trasporti internazionali di merci verso paesi extraUE), all’indirizzo indicato sul carnet; b) notificano il non appuramento all’Ente garante. Per la prima notifica, non vi

Richieste di pagamento Le modifiche alla convenzione TIR attengono anche alle richieste di pagamento delle operazioni non appurate. Al riguardo viene ora previsto che quan-

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Normative

esempio un’impresa di costruzioni, un’impresa edile, ecc.) ad una “Autorità competente” (per esempio al Comune), che autorizza la realizzazione di un’opera. Anche se nel titolo si fa riferimento alle terre e alle rocce da scavo, il decreto ha una portata più ampia, in quanto si applica alla gestione e al trasporto di tutti i materiali da scavo derivanti dal suolo o dal sottosuolo, come materiali litoidi, minerali, ecc. Il piano di utilizzo del materiale da scavo va redatto dal-

Quando vanno considerati sottoprodotti Il materiale da scavo, le terre e le rocce sono considerati dei sottoprodotti solo se rispettano alcune condizioni, tra le quali: - devono essere generati durante la realizzazione di un’opera; - vanno riutilizzati nell’esecuzione della stessa opera o vengono utilizzati in processi produttivi di un’altra opera; - in ogni caso non devono subire alcun trattamento o trasformazione diverso dalla normale

documento di trasporto previsto nell’allegato VI e qui riportato.

pratica costruttiva o industriale (i parametri sono indicati nell’allegato tecnico III al decreto) e devono comunque soddisfare i requisiti di qualità ambientale previsti nell’allegato IV. Il piano di utilizzo è il documento fondamentale della nuova disciplina, poiché prova la sussistenza delle condizioni che il nuovo decreto richiede affinché il materiale passi dalla qualifica di rifiuto a quella di sottoprodotto. Poste queste condizioni e nell’ambito delle attività indicate nel citato piano di utilizzo, il trasporto delle terre e delle rocce da scavo in tutte le fasi successive all’uscita dal sito di produzione non è considerato trasporto di rifiuti, ma come movimentazione di un sottoprodotto e, ai sensi dell’articolo 11 del decreto, va accompagnato da uno specifico

pollente alla scheda di trasporto (art. 11, comma 3 del decreto in esame). Ad esso vanno allegate le indicazioni degli elementi mancanti (come ad esempio il proprietario della merce, il numero albo del vettore se in conto terzi, l’eventuale committente, ecc.). Nessuna sanzione esplicita viene riportata dal decreto per il mancato utilizzo del documento di trasporto, ma si ritiene che la mancanza debba essere punita come quella della scheda di trasporto (40 euro al conducente del mezzo non in possesso del documento e 600 al soggetto che non lo ha compilato, con fermo del mezzo fino alla produzione del documento), oltre al fatto che i materiali trasportati possono essere ritenuti “rifiuti” e quindi applicate al vettore le norme per il trasporto dei rifiuti non autorizzato.

Il documento di trasporto Il documento di trasporto va predisposto in triplice copia: una per l’esecutore dell’opera, una per il trasportatore e l’ultima per il destinatario delle terre e rocce trasportate. Questi soggetti devono anche conservare le copie dei documenti per cinque anni ed esibirli all’Autorità di controllo che ne faccia richiesta. Il documento di trasporto terre e rocce da scavo è espressamente considerato equi-

Terre e rocce da scavo: nuova normativa Un decreto dà attuazione ad una direttiva comunitaria sui rifiuti che considera le terre e le rocce da scavo, se gestite a particolari condizioni, come dei sottoprodotti da riutilizzare

D

al 6 ottobre 2012 è in vigore in Italia una nuova disciplina per il trasporto delle terre e delle rocce da scavo. La disciplina è stata introdotta con il Decreto del ministro dell’Ambiente 10 agosto 2012, n. 161 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 221 del 21.9.2012) che, in attuazione del testo unico ambientale e dell’ultima direttiva comunitaria sui rifiuti, considera le terre e le rocce da scavo, se gestite a particolari condizioni, come dei sottoprodotti da riutilizzare e non come rifiuti da portare in discarica. Il “piano di utilizzo” In base alla nuova disciplina è tuttavia necessario redigere un apposito “piano di utilizzo”, che va presentato da un “soggetto proponente” (come ad

l’impresa che si prefigge di realizzare un’opera (intesa questa come il risultato di un insieme di lavori di costruzione, demolizione, recupero, ristrutturazione, restauro o manutenzione suscettibili di svolgere una funzione economica o tecnica) e va da questa presentato all’Autorità competente ad autorizzare la lavorazione, almeno 90 giorni prima dell’inizio dei lavori. Nel piano di utilizzo vanno indicate le caratteristiche chimico-fisiche dei materiali da scavo ai fini della sua approvazione. Entro certe concentrazioni e per alcuni elementi, meglio descritti negli allegati tecnici al decreto, possono essere accolti anche piani di utilizzo di materiali speciali o pericolosi, quali calcestruzzo, bentonite,vetro-resine, miscele cementizie e additivi.

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Normative

no infatti importanti conseguenze nei confronti del committente e dell’appaltatore, quali la responsabilità in solido (per due anni dal termine dell’appalto) di questi soggetti con ognuno degli eventuali subappaltatori, per il versamento all’erario delle ritenute fiscali sui redditi dei lavoratori dipendenti e dell’Iva dovuta relativamente alle prestazioni oggetto dell’appalto/subappalto. Questa responsabilità era stata poi attenuata con la conversione in Legge del De-

ora vi si può sottrarre se ha verificato che gli adempimenti sono stati correttamente eseguiti dal subappaltatore, anche con l’acquisizione di un’asseverazione rilasciata da un CAF o da professionisti abilitati. La norma consente all’appaltatore di sospendere il pagamento del corrispettivo concordato, fino a quando non entra in possesso di questa dimostrazione. La nota dell’Agenzia delle entrate Ora, con una circolare dell’8

si 60 giorni dall’entrata in vigore della disposizione. Pertanto, la certificazione può richiedersi soltanto per i pagamenti effettuati dall’11 ottobre 2012, in relazione a contratti stipulati dal 12 agosto 2012. In alternativa all’asseverazione del CAF o del professionista abilitato, la circolare ritiene valida anche la dichiarazione sostitutiva di atto notorio con la quale l’appaltatore/subappaltatore attesta l’avvenuto adempimento degli obblighi in esame. Questa di-

ottobre (n. 40/E), l’Agenzia delle entrate si è occupata di questa tematica, fornendo alcuni interessanti chiarimenti e affermando che: - le nuove disposizioni introdotte dal decreto sviluppo in materia di responsabilità in solido negli appalti si applicano solo per i contratti di appalto/subappalto stipulati a partire dal 12 agosto 2012; - nel richiedere all’appaltatore ed al subappaltatore un particolare adempimento di tipo tributario (l’asseverazione del CAF o del professionista abilitato, sul corretto adempimento degli obblighi fiscali conseguenti al subappalto), in base allo Statuto del contribuente diventa esigibile soltanto trascor-

chiarazione deve contenere una serie di informazioni: a) il periodo in cui l’Iva sui lavori eseguiti è stata liquidata, con la specificazione se da questa liquidazione è scaturito un credito di imposta oppure se è stato applicato il regime dell’Iva per cassa; b)il periodo in cui le ritenute sui redditi di lavoro dipendente sono state versate, mediante scomputo totale o parziale; c) gli estremi del modello F24 con cui sono stati eseguiti i versamenti; d)la dichiarazione che l’Iva e le ritenute versate includono quelle riferibili al contratto di appalto/subappalto, per il quale viene resa la dichiarazione sostitutiva.

Responsabilità solidale negli appalti: nuovi chiarimenti L’Agenzia delle entrate ha precisato che le nuove disposizioni introdotte dal decreto sviluppo sulla responsabilità in solido si applicano solo per i contratti stipulati a partire dal 12 agosto 2012

N

el numero di settembre della rivista ci siamo occupati della distinzione tra il contratto di trasporto e quello di appalto, che può essere utile riepilogare: nell’appalto di servizi, il trasporto è soltanto una delle operazioni che il vettore si è obbligato a compiere per conto del committente (le altre sono lo stoccaggio, la catalogazione della merce e la gestione del magazzino, la promozione, la vendita e la commercializzazione dei prodotti trasportati) che, pertanto, occupa un ruolo di secondo piano nell’assetto contrattuale complessivo che si sono date le parti. Questa distinzione non è di secondaria importanza: dall’inquadramento nell’ambito della figura dell’appalto scaturisco46 TIR154-2012

creto Legge 83/2012 (cd decreto sviluppo), il quale ha: - eliminato la responsabilità in solido del committente, introducendo, in sostituzione, una sanzione amministrativa pecuniaria da un minimo di 5.000 ad un massimo di 200.000 euro, nel caso questi effettui il pagamento del corrispettivo convenuto con l’appaltatore senza aver prima acquisito, da quest’ultimo, la prova del corretto adempimento delle obbligazioni tributarie prima descritte da parte dello stesso appaltatore o del subappaltatore, ed a condizione che questi adempimenti siano stati realmente inevasi; - attenuato la responsabilità in solido dell’appaltatore, che


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Costi di sicurezza

Costi minimi di sicurezza La Direzione Generale per il Trasporto stradale ha elaborato i costi di esercizio delle imprese di autotrasporto, relativi al mese di settembre 2012

Le nuove tabelle integrali

I costi di esercizio aggiornati con i costi medi del gasolio rilevati dal ministero dello Sviluppo Economico ci offre lo spunto per alcune osservazioni di merito. La prima, come ormai è consuetudine, riguarda l’aumento esponenziale dei costi di produzione denunciati dalle compagnie petrolifere nel mese di settembre rispetto al precedente mese di agosto 2012. Su mille litri di prodotto il prezzo industriale passa da 804,03 euro di agosto a 840,63 euro di settembre con un incremento, su base mensile, del 4,55%. Aumenti di questa portata, come è facile intuire, creano danni incredibili a tutto il tessuto produttivo e agli stessi consumatori; ipotizzare poi che qualche soggetto della filiera possa assorbirli in toto è impensabile. È pertanto necessario che coloro che hanno il potere/dovere di vigilare sul rispetto delle regole del mercato si attivino senza alcun indugio al fine di verificare se effettivamente ci si trova di fronte ad aumenti dimostrabili oppure se trattasi di qualche altra manovra destabilizzante dai contorni poco chiari. A questo proposito ci pare utile riepilogare le voci che compongono il prezzo del carburante; i dati sotto riportati

sono quelli relativi al prezzo medio mensile rilevato nei mesi di gennaio e di settembre 2012 dal ministero dell’Economia e sono relativi all’acquisto di mille litri di prodotto: 1/2012 9/2012 +/- % Prezzo industriale 788,37 840,63 + 6,6 % Iva 290,13 306,19 + 5,5 % Accisa 593,20 617,40 + 4 ,0 % Prezzo al consumo 1.671,71 1.764,22 + 5,5 % Per quanto riguarda le accise, le imprese di autotrasporto che utilizzano veicoli di massa superiore a 7,5 ton recuperano trimestralmente la differenza tra 403,00 euro e il costo effettivamente pagato (nel mese di settembre 2012 la differenza recuperabile è pari ad 190,20 euro ogni mille litri di gasolio acquistato. Anche l’Iva viene recuperata da chi esercita attività d’impresa. Pertanto la voce che va ad incidere direttamente sui costi di produzione (fatta eccezione per i costi finanziari sostenuti nel periodo intercorrente fra l’effettivo pagamento e il recupero di Iva e accise) è quella del costo industriale. L’aumento del 6,6% intercorso fra il mese di gennaio e il mese di ot-

fino a 3,5 t. km costo km incidenza carburante %

Quelle che seguono sono una sintesi delle tabelle approvate dalla Direzione Generale per il Trasporto Stradale. Le tabelle originali possono essere scaricate dal sito del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti o, sul tablet, grazie al Qrcode a sinistra.

da 7,5 a 11,5 t.

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150 0,622 23,429

tobre nel costo industriale o viene trasferito sulla committenza o, diversamente, grava esclusivamente sull’impresa di autotrasporto. L’importanza di mantenere in vita i costi di esercizio sta tutta in questi pochi numeri. In base alle norme vigenti, i costi suddetti vengono revisionati proprio in relazione alle variazioni intervenute sul costo del gasolio da autotrazione depurato degli eventuali incrementi delle accise (per i veicoli oltre le 7,5 ton.) e dell’Iva. Solo attraverso l’aggiornamento mensile dei costi di esercizio l’impresa di autotrasporto può riuscire a trasferire questo maggior costo sul servizio evitando di doversene far carico lei stessa. Sempre in materia di revisione dei costi di esercizio il legislatore, ha tenuto in considerazione anche tutte le altre voci che compongono il costo del servizio, che saranno analizzate entro il prossimo 15 dicembre.

km

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

0,672 21,703

0,754 19,342

0,842 17,308

1,023 14,251

costo km incidenza carburante %

0,921 24,566

1,059 21,351

1,164 19,435

1,389 16,288

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 0,562 0,642 incidenza carburante % 25,929 22,718

0,704 20,716

0,762 19,124

0,933 15,626

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 0,760 0,821 incidenza carburante % 29,772 27,559

0,939 24,078

1,034 21,879

1,239 18,261

da 3,5 a 7,5 t. km costo km incidenza carburante %

da 11,5 a 26 t.

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

km

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

0,835 24,933

0,965 21,586

1,044 19,945

1,254 16,615

costo km incidenza carburante %

1,088 25,405

1,232 22,438

1,340 20,629

1,603 17,244

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 0,679 0,745 incidenza carburante % 7,368 5,366

0,865 3,468

0,934 2,141

1,114 0,898

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 0,892 0,958 incidenza carburante % 30,989 28,852

1,092 25,314

1,190 23,229

1,433 19,289

48 TIR154-2012

0,759 27,456

0,850 26,619

1,012 27,315


Costi di sicurezza settembre 2012

Il costo chilometrico è dato dalla somma di voci quali: costo di acquisto del veicolo, manutenzioni, costo km del lavoro, costo km delle assicurazioni, costo km dei pneumatici, pedaggi, costo km del carburante, costi di organizzazione.

superiore a 26 t. Collettame e messaggerie

superiore a 26 t. km

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

km

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

1,261 32,893

1,349 30,729

1,661 24,958

1,822 22,764

1,950 21,268

costo km incidenza carburante %

1,181 35,121

1,263 32,822

1,411 29,380

1,523 27,233

1,798 23,065

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,121 incidenza carburante % 37,002

1,199 34,572

1,471 28,181

1,622 25,571

1,740 23,835

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,051 incidenza carburante % 39,467

1,123 36,912

1,261 32,874

1,353 30,655

1,598 25,952

costo km incidenza carburante %

superiore a 26 t. Trasporto in ATP

superiore a 26 t. Trasporto cisternato adr km

km

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

costo km incidenza carburante %

1,389 29,864

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,239 incidenza carburante % 33,481

1,565 26,503

1,395 29,733

1,744 23,771

1,554 26,676

1,908 21,729

1,708 24,273

2,055 20,178

1,835 22,597

costo km incidenza carburante %

1,449 28,621

1,606 25,814

1,712 24,222

1,819 22,795

2,100 19,751

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,289 incidenza carburante % 32,174

1,426 29,071

1,522 27,246

1,619 25,610

1,840 22,542

superiore a 26 t. Cisterna trasporto petroliferi superiore a 26 t. Trasporto cisternato alimentare km

km

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

costo km incidenza carburante %

1,399 29,651

1,570 26,418

1,744 23,771

1,913 21,672

2,315 17,915

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,249 incidenza carburante % 33,213

1,400 29,627

1,554 26,676

1,713 24,202

2,095 19,797

costo km incidenza carburante %

1,524 0,272

1,709 0,243

1,821 0,228

2,223 0,187

2,557 0,162

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,354 incidenza carburante % 0,306

1,519 0,273

1,621 0,256

2,003 0,207

2,287 0,181

superiore a 26 t. Cassone ribaltabile superiore a 26 t. Trasporto mangimi in cisterna km

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

costo km incidenza carburante %

1,352 30,673

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,202 incidenza carburante 34,500

1,516 27,356

1,346 30,811

1,666 24,895

1,476 28,100

1,802 23,014

1,602 25,887

2,247 18,454

km

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

costo km incidenza carburante %

1,314 31,568

1,507 27,512

1,570 26,408

1,815 22,850

2,438 17,010

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,164 incidenza carburante% 35,637

1,347 30,780

1,400 29,614

1,625 25,522

2,168 19,129

1,997 20,764

superiore a 26 t. Sola trazione semirimorchio1 km

superiore a 26 t. Leganti idraulici sfusi in cisterna km costo km incidenza carburante %

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150 1,352 30,673

1,516 27,356

1,666 24,895

1,802 23,014

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

costo km incidenza carburante %

1,346 30,811

1,476 28,100

1,602 25,887

2,247 18,454

1,997 20,764

1,114 37,220

1,187 34,941

1,392 29,792

1,645 25,210

1) che rientra nella disponibilità, ovvero nella proprietà del vettore-committente

superiore a 26 t. Sola trazione semirimorchio Adr 2 km

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,202 incidenza carburante % 34,500

1,093 37,944

costo km incidenza carburante %

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150 0,946 43,848

1,008 41,132

1,109 37,383

1,291 32,112

1,515 27,371

2) che non rientra nella disponibilità, ovvero nella proprietà del vettore-committente

TIR154-2012 49


In viaggio con...

di Angela Iantosca

N

on si tira indietro di fronte a nulla Antonella Clerici. Cucina, canta, balla, gioca e, se glielo chiedono, accetta anche di mascherarsi. Ma la sua serietà è indiscussa, tanto che Mamma Rai da anni le affida la conduzione de “La prova del cuoco”, abbinato alla Lotteria Italia, e “Ti lascio una canzone”, in onda prima serata il sabato. Non contenti, da Viale Mazzini fanno trapelare la notizia che, per il 2013, Antonella sarà anche alla guida di un reality in stile “Masterchef”. A Tir ha raccontato il suo rap-

permette di fare ciò che desidero”. Percorrendo chilometri di strade e autostrade in macchina, incontrerà tanti camion e camionisti: cosa pensa di loro? “Quando li sorpasso, ho paura: sono talmente grossi. Ma penso che i camionisti sono per-

Barcellona, che è per me la squadra più forte del mondo, ogni tanto perde, ogni tanto vince: importante è giocare in serie A!”. Lei è una donna molto popolare: che rapporto ha con il pubblico e con i fan? “Mi piace quando la gente mi ferma, anche in Autogrill. La po-

“Rispettiamo il lavoro dei pesanti della strada” Antonella Clerici, la donna delle forti sfide televisive, conosce il valore del lavoro e riconosce il peso del lavoro del camionista

Antonella Clerici, regina della tv, usa l’aereo, sogna un viaggio in treno, predilige la macchina ma sulla strada, chiederebbe aiuto a un camionista porto con il viaggio e, soprattutto, con i camionisti. E, come sempre, ci ha stupito. Lei che è sempre in movimento a causa del lavoro, come ama viaggiare? “Io viaggio tanto, è vero. Sono sempre in giro. Il mio mezzo di locomozione prediletto, perché il più veloce, è sicuramente l’aereo, anche se ho paura di volare. Però, dico sempre che se uno non vola, non può conoscere il mondo. Quindi, credo che sia una paura che uno deve assolutamente superare, perché altrimenti non ha modo di vedere, conoscere. Non amo molto il treno, perché soffro molto per l’alta velocità. Il viaggio che mi rende più libera, comunque, è quello in macchina, perché mi 50 TIR154-2012

sone sempre in giro a lavorare, che stanno per tante ore su strada… Ho sempre molto rispetto per chi lavora e, soprattutto, per chi fa un lavoro pesante come il loro. Per cui, devo dire che per loro provo affetto. Non penso mai al camion e al camionista come a qualcosa di minaccioso, ma penso sempre che, se dovessi bucare una gomma, fermerei un camionista. Perché, almeno, sono sicura che lo sa fare…”. Donna delle sfide, come vive lo “scontro” con Canale5 del sabato sera? “Con tranquillità. La sfida del sabato sera è difficilissima e lo è sempre stata. Ma io dico sempre che gareggiare contro il nulla è facile. Conta solo quando si gareggia con grandi campioni, quando si gioca in Champions. Il

polarità è sinonimo del lavoro che faccio. Faccio una vita in mezzo alla gente e questa per me è la popolarità altrimenti non ha senso questo lavoro. Anche quando i paparazzi mi inseguono, dico a me stessa: “Te la sei cercata tu: questo è il loro lavoro, è giusto che sia così”. Poi, ogni tanto, gli dico: “Non mi lasciate mai in pace”, ma lo faccio ridendo. Questa estate, per esempio, ero in spiaggia, mi giro e c’erano 10 paparazzi a scattare foto. Allora gli sono andata incontro e gli ho detto: “Sentite, scattate pure, fate un ritocchino al Photoshop e lasciatemi tranquilla con la bambina”, anche perché, per lei avere tutta questa attenzione mediatica, anche rispetto agli altri bambini, non credo sia giusto”.


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*Fonte interna Michelin


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