11 Febbraio 2013

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Periodico del mondo agricolo di coldiretti alessandria

AgricolturA

alessandrina Coldiretti Alessandria - Anno 60° numero 2 - 11/02/2013 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

Sergio Marini

riconfermato all’unanimità presidente per i prossimi 4 anni


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referente per la provincia di Alessandria: massimo.quinci@coldiretti.it


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Editoriale

Editoriale

Italia Coldiretti ”

“Vogliamo un’ che assomigli alla nostra

Alla politica abbiamo fatto richieste ben precise forti dei valori, delle idee e della coerenza che ci contraddistinguono

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Periodico edito da impresa Verde alessandria d i r e t t o r e a m m i n i s t r at i V o simone moroni direttore resPonsabile ilaria lombardi

AgricolturA

alessandrina

G r a f i c a , i m Pa G i n a z i o n e christian boero

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orrei soffermarmi su di una frase che sergio marini ha pronunciato durante il discorso che lo ha portato ad essere riconfermato all’unanimità presidente coldiretti per il prossimo quadriennio: “dieci anni fa agricoltura significava soltanto problemi sociali, problemi ambientali, costo per il paese. oggi quelli che erano problemi sono diventati delle opportunità”. proprio così. la grande capacità di un settore di trasformare i vincoli in opportunità con la determinazione di superare le sfide grazie all’innovazione e alla creatività. dall’assemblea nazionale è uscito il ritratto di un’organizzazione rafforzata sia sul piano organizzativo che della rappresentanza dove ad emergere è una certezza che ci inorgoglisce: il ritorno dei giovani in agricoltura e la speranza che essi hanno di avere un futuro nel settore. la loro fermezza è fondamentale per disegnare un’agricoltura rinnovata e competitiva. siamo prossimi alle elezioni politiche e coldiretti ha pronto il suo programma dell’ “Italia che vogliamo in dieci punti” da sottoporre a candidati e schieramenti: quello che chiediamo è più attenzione per il settore. Basta con la “concertazione di maniera” che porta solo sfiducia, esattamente come i tavoli pletorici: le questioni vanno affrontate direttamente con i diretti interessati. un gioco di parole voluto per sottolineare che, anche l’approccio delle rappresentanze, deve cambiare con passaggi dalla protesta alla proposta: proprio come siamo abituati a fare noi di coldiretti. Quello che chiediamo alla politica è stato quindi messo nero su bianco in dieci strategici punti: “l’italia che vogliamo” non è semplicemente un modo di raccontare il paese com’è e come vorremmo che fosse, è molto di più. É una sintesi dei pilastri sui quali si poggia il nostro progetto per il paese che mette al centro l’impresa legata sempre al territorio per fare della qualità e della creatività il proprio punto di forza per competere sui mercati, sia nella nostra lotta spietata ai “furbetti” dell’agroalimentare che fanno affari con il falso Made in Italy. la gente, oggi più che mai, ha ben presente l’importanza dell’agricoltura e la politica ne sta prendendo atto riconsiderandone il ruolo e le potenzialità. “il modello di sviluppo che vogliamo per la nostra agricoltura trae quindi nutrimento dai nuovi punti di forza del paese” ha detto il presidente nazionale, senza mai far dimenticare all’opinione pubblica che noi rappresentiamo la maggioranza assoluta dell’agricoltura. la nostra forza risiede nel modello di sviluppo che la coldiretti indica da tempo, dove la qualità della vita conta più del pil. Valore oggi riconosciuto anche dall’opinione pubblica che ha convinto le forze politiche a sposare l’idea di un’agricoltura fatta di piccole e medie imprese, quale elemento propulsivo e leva strategica dell’economia. accorciare la filiera, valorizzare e promuovere nel nostro paese e nel mondo l’italia vera: saranno queste le battaglie che continueremo a portare avanti, tematiche determinanti per lo sviluppo del paese. una su tutte? puntare sulle garanzie che possono essere date da una corretta etichettatura del prodotto, deterrente contro contraffazioni e sofisticazioni. nel prossimo futuro abbiamo tanti obiettivi da raggiungere, fedeli alle nostre idee e ai nostri valori. perché, da sempre, la coerenza è la nostra forza. ecco perché quella che vogliamo è “un’Italia che assomigli alla nostra Coldiretti”!

simone moroni Direttore

H a n n o c o l l a b o r at o a q u e s t o n u m e r o alessandro albertelli, luisa bo, daniela colombini, fabio fracchia, alberto Pansecchi, don ivo Piccinini, emanuele sconfienza, michele traverso.

m a G a z i n e

fotoGrafie archivio coldiretti, christian boero

redazione ed amministrazione corso crimea 69 - 15121 alessandria tel. 0131 235891 - fax. 0131 252144

reGistrazione tribunale di alessandria n.69 del 21.1.1953

aGenzia

P u b b l i c i ta r i a

Via Pylos, 20 - 12038 savigliano (cn) tel. 0172 711279 - cell. 348 7616706 e-mail: info@reclamesavigliano.it

n° 2 - Febbraio 2013

s ta m Pa

in copertina

industrie GraficHe srl Via einaudi, 43 - zona d4 tel. 0131-240624 www.keller-grafiche.com v.ozzano@keller-grafiche.com

Chiuso in redazione il 11 Febbraio 2013

Sergio Marini riconfermato al vertice di Coldiretti

confederazione nazionale coldiretti federazione Provinciale coldiretti alessandria

IMPORTANTE

uffici ProVinciali corso crimea 69 - 15121 alessandria

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di

zona

acqui terme - Via m. ferraris, 52 tel. 0144 322546 - fax. 0144 55902 alessandria - corso crimea, 69 tel. 0131 261819 - fax. 0131 325524 casale monferrato - Via cavalli d’olivola, 6 tel. 0142 452840 - fax. 0142 72741 castelnuoVo scriVia - Via solferino, 53 tel. 0131 823403 - fax. 0131 823443 cerrina - Via nazionale, 36 tel. 0142 943800 - fax. 0142 946031 noVi liGure - Via mazzini, 50/c tel. 0143 75440 - fax. 0143 73881 oVada - Via cairoli, 42 tel. 0143 86268 - fax. 0143 833305 tortona - Via s. marziano, 4 tel. 0131 861965 - fax. 0131 863903

Pagamento con Postel

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nche quest’anno è attiva la possibilità di effettuare il pagamento della tessera coldiretti 2013 tramite postel. proprio in questi giorni sono molti gli agricoltori che vedranno recapitato al proprio domicilio il bollettino postale per effettuare il versamento della quota annuale all’organizzazione. resta sottointeso il fatto che tutti coloro che preferissero recarsi all’ufficio Zona per pagare direttamente la quota annuale seguendo la tradizionale modalità potranno tranquillamente farlo. É importante però ricordare a tutti di non effettuare un doppio pagamento ma scegliere un’unica prassi. Gli uffici Zona e la sede provinciale coldiretti sono a disposizione per chiunque avesse osservazioni o richieste di chiarimento.

QUeSto perioDico È aSSociato a UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

ALESSANDRIA SRL

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assemblea nazionale

news agricoltura

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Sergio Marini

confermato al vertice

COLDIRETTI

“Ecco cosa chiediamo alla politica”

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ltre 1,6 milioni gli associati, 20 federazioni regionali, 96 federazioni interprovinciali e provinciali, 724 uffici di Zona e 5.668 sezioni comunali. mentre sono più di 7000 i punti vendita, botteghe e mercati degli agricoltori di campagna amica nei quali nell’ultimo anno hanno fatto la spesa 21 milioni di italiani. Questi i numeri e la forza di coldiretti che rappresenta il 65% delle imprese agricole iscritte alle camere di commercio. una forza risiede nel modello di sviluppo che la coldiretti indica da tempo, dove la qualità della vita conta più del pil. Valore oggi riconosciuto anche dall'opinione pubblica. ed è l’orientamento dell’opinione pubblica ad aver convinto le forze politiche a sposare l’idea di un’agricoltura fatta di piccole e medie imprese, quale elemento propulsivo e leva strategica dell’economia. la coldiretti guarda, quindi, alle prossime elezioni con interesse e si prepara a presentare le proprie proposte a tutti gli schieramenti politici con un documento articolato in dieci punti “l'italia che vogliamo”. lo ha detto il presidente nazionale sergio marini nel suo intervento all’assemblea elettiva

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Erano presenti anche Roberto Paravidino e Simone Moroni, presidente e direttore della Coldiretti alessandrina, all’Assemblea Nazionale che ha confermato Sergio Marini alla guida dell’Organizzazione per i prossimi quattro anni. nel sottolineare che dai prossimi giorni chiederà incontri a tutti i leader dei partiti. “per la prima volta - ha sottolineato marini - troviamo un'attenzione all’agricoltura nei programmi dei diversi partiti. È un dato positivo e che valuteremo con cura nei contenuti al fine di verificarne il livello di condivisione e poi, al termine della campagna elettorale, daremo il giudizio della coldiretti che rappresenta 1.600.000 iscritti. siamo comunque di fronte ad una accresciuta attenzione per il settore primario che parte da una società civile che crede e sostiene il nuovo modello agricolo portato avanti dalla coldiretti che contribuisce in misura determinante alla crescita sostenibile del paese”. la gente ha ben presente l'importanza dell’agricoltura e la politica ne sta prendendo atto riconsiderandone il ruolo e le potenzialità. “il nostro progetto - ha proseguito marini - mette al centro l'impresa legata al territorio che fa della qualità e della creatività il suo punto di forza per competere sui mercati, ma anche una lotta spietata ai “furbetti” dell’agroalimentare che fanno affari con il falso Made in Italy. il modello di sviluppo che vogliamo per la nostra agricoltura trae quindi nutrimento dai

nuovi punti di forza del paese”. nel fare un bilancio degli ultimi quattro anni - ha detto il presidente dell’organizzazione - possiamo affermare che ne esce una coldiretti rafforzata sul piano organizzativo e sul piano della rappresentanza ed emerge soprattutto il dato interessante del ritorno dei giovani in agricoltura e della speranza che essi hanno di avere un futuro nel settore. dieci anni fa agricoltura significava soltanto problemi sociali, problemi ambientali, costo per il paese. oggi - ha puntualizzato - quelli che erano problemi sono diventati delle opportunità. l’agricoltura si è inventata un nuovo modello di sviluppo basato sulla piccola e media impresa, sul prodotto fortemente legato al territorio, distinguibile in quanto riunisce in sé tutti i punti di forza del paese come il paesaggio, l’innovazione e la creatività e li aggiunge come valore aggiunto a prodotti e servizi. c’è un problema di reddito di cui conosciamo le cause che sono legate alla crisi economica e al calo dei consumi che speriamo, anche se siamo poco fiduciosi, possa iniziare a superarsi alla fine di quest’anno, al furto di valore nella filiera e al furto di identità dei nostri prodotti. É per tale motivo - ha soste-


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assemblea nazionale

news

agricoltura

nuto marini - che abbiamo avviato da tempo il progetto di filiera agricola italiana con risultati soddisfacenti, basato sui due marchi di “campagna amica” e “filiera agricola italiana”, che ha come obiettivo di accorciare la filiera e di valorizzare e promuovere nel nostro paese e nel mondo l’italia vera, e abbiamo avviato una grande battaglia contro le contraffazioni e le sofisticazioni, puntando sulle garanzie che possono essere date da una corretta etichettatura del prodotto. per quanto riguarda i temi internazionali - ha rilevato marini - confermiamo la nostra insoddisfazione sul tema della riforma della politica agricola comunitaria dove le poche modifiche apportate dal parlamento non sono ancora sufficienti e presuppongono un forte impegno del Governo nazionale in sede europea. Benchè a livello nazionale ci sia qualche segnale positivo riteniamo che la capacità italiana di essere

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Il Presidente Sergio Marini, al centro, e la nuova Giunta esecutiva dell’Organizzazione.

pienamente in grado di difendere in europa il nostro modello agricolo sia ancora inadeguata. per questo - ha concluso il presidente della coldiretti - il nostro documento in dieci punti “l’ltalia che vogliamo” parte dall’esigenza di un governo

Sintesi dell’ “Italia che vogliamo” 1. Noi vogliamo un’Italia che si spenda per un governo globale dei beni comuni

non c’è possibile globalizzazione senza globalizzare anche le regole. il cibo va collocato ai vertici dell’agenda della politica globale e nazionale... riconoscendo il valore strategico dell’agroalimentare contro il “deserto di marchi”, e la “scellerata” delocalizzazione dell’industria italiana.

2. Noi vogliamo un’Italia con piu’ Europa e un’Europa con piu’ Italia

per avere la forza e l’autorevolezza di costruire un contesto di regole, a salvaguardia dei beni comuni, è necessario lavorare alacremente alla costruzione degli stati uniti di europa. dobbiamo essere in grado di portare pienamente “l’italia in europa”, facendo sì che la nuova politica agricola comunitaria riconosca il valore strategico del “modello italiano”.

3. Noi vogliamo un’Italia sussidiaria e solidale

la sussidiarietà diventa strumento cardine per gestire la semplificazione burocratica e i principi di solidarietà sono indispensabili per superare le diseguaglianze. nelle nostre imprese l’intreccio fra sussidiarietà e solidarietà ha contribuito a mantenere la coesione territoriale, il legame fra generazioni, fra donne e uomini. in tutti i momenti in cui il paese ne ha avuto bisogno coldiretti è sempre stata presente.

4. Noi vogliamo un’Italia che investa sui suoi punti di forza

patrimonio storico ed artistico, paesaggio, biodiversità, ricchissima articolazione territoriale, originalità e creatività, gusto e passione, intuito e buonsenso sono le risorse che garantiscono quel valore aggiunto inimitabile e non delocaliz-

globale di beni comuni come il cibo contro gli effetti di una globalizzazione senza regole, chiede di portare pienamente “l’italia in europa” e arriva fino all’etica che deve traguardare insieme alla politica anche le forze sociali e tutti i cittadini.

zabile al “saper fare” italiano. lo dimostrano i suoi primati nel mondo in termini di valore aggiunto per ettaro, di export, di qualità e sicurezza alimentare, di contributo positivo al pil che ci hanno permesso di mantenere vitali un numero di imprese senza eguali in europa.

5. Noi vogliamo un’Italia che fa l’Italia

esiste a nostro giudizio una via italiana allo sviluppo aggiuntiva se non sostituiva di quella finora dominante. il successo del nostro progetto è la dimostrazione che questa strada è percorribile e virtuosa: - perché distintiva, legata cioè a punti di forza esclusivi del nostro paese, - perché durevole, in quanto ancorata a fattori non delocalizzabili; - perché replicabile in tutti i settori dell’economia; - perché arricchisce e non consuma i valori da cui trae nutrimento.

6. Noi vogliamo un’Italia in cui ci sia buona politica

per accompagnare la crescita, abbiamo bisogno di “buona politica” in primo luogo per perseguire un più ampio interesse di carattere generale, ciò che si definisce “bene comune”. e per la nostra agricoltura chiediamo un impegno speculare: - verità, per garantire trasparenza ai cittadini consumatori; - giustizia, per contrastare la rendita e ridistribuire il valore aggiunto a vantaggio di chi lo produce; - legalità, per impedire i fenomeni che minacciano il valore del marchio “Italia”.

7. Noi vogliamo un’Italia che sappia alimentare la fiducia

la carenza della “fiducia” dentro le nostre famiglie rappresenta un fattore di compressione di consumi e investimenti e impedisce la condivisione sociale nei confronti di serie politiche di contenimento del debito pubblico. la nostra agricoltura contribuisce ad attrarre e a trattenere più giovani rispetto agli altri comparti economici. ciò accade perché essi colgono quella cifra di futuro che consente loro di scommettere sull’intrapresa economica.

8. Noi vogliamo un Italia dove il benessere torni a contare più del PIL

se tutto è merce e il pil diventa l’unico misuratore del benessere, la finanza prende il sopravvento sull’economia reale. e’ tempo di ripensare lo sviluppo in una logica di benessere secondo principi di sostenibilità, etica del lavoro e coesione sociale. dentro al consumo di cibo c’è la cultura dei territori, la tipicità e la creatività di tutta la gente che l’ha generato. dentro al cibo c’è la sicurezza alimentare che noi abbiamo garantito. dentro i nostri farmers market si sta generando nuova economia e nuova occupazione, nuova qualità della vita.

9. Noi vogliamo un’Italia che riscopra i valori della comunita’à

la crisi ci ha fatto riflettere sulla necessità di investire su valori che non conoscono erosione: la socialità, l’amicizia, la famiglia, lo stare bene assieme, la spiritualità, la solidarietà... in essi c’è la chiave per potersi integrare nel mare della globalizzazione senza smarrirsi. i canali emotivi che abbiamo saputo creare con i consumatori e i cittadini, attraverso le iniziative nelle scuole, nelle piazze, nei borghi, nelle campagne, rispondono a questa domanda di prossimità e sono esse stesse fondanti della comunità.

10. Noi vogliamo un’Italia dove l’etica sia al primo posto una molteplicità di episodi in questi anni ha messo a nudo le debolezze del ceto politico nazionale e locale, generando indignazione e pulsioni antipolitiche. pulsioni comprensibili, ma non prive di contraddizioni, perché scaricando le colpe sul soggetto più visibile mettono da una parte le responsabilità di altri soggetti economici e in taluni casi, anche delle forze di rappresentanza. noi abbiamo tenacemente tenuto insieme gli interessi particolari dei nostri imprenditori con quelli più generali dei cittadini e quindi del paese. l’abbiamo fatto con l’obiettivo di offrire ai nostri associati e ai cittadini, da un lato, una chiave di soluzione delle problematiche dell’oggi, e dall’altro, per donare ai nostri figli e al paese le radici di “un nuovo civismo”.

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news agricoltura

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assemblea nazionale ApprofondIMento

Roberto Moncalvo

Giovane piemontese eletto nella Giunta Nazionale

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oberto moncalvo, 32 anni, è stato eletto nella Giunta nazionale di coldiretti nell’assemblea svoltasi giovedì 24 a roma che ha confermato alla presidenza nazionale dell’organizzazione sergio marini. coldiretti piemonte era rappresentata, alla 35^ assemblea nazionale, dal presidente roberto moncalvo,dai presidenti provinciali di coldiretti piemonte, dal direttore Bruno rivarossa e dai direttori provinciali. dice roberto moncalvo “ Ho dato la mia disponibilità a far parte della giunta nazionale con entusiasmo perché credo che coldiretti stia attraversando un’ importante stagione di impegno e di concretezza gestendo con determinazione la fase economica e sindacale. mettiamo al centro del sistema economico l’impresa agricola con gli imprenditori impegnati nella valorizzazione dei prodotti agroa-

limentari attraverso gli strumenti creati dall’ organizzazione. l’ampia progettualità passa attraverso quattro fondamentali pilastri: il progetto economico e gli accordi di filiera che mirano alla concentrazione del prodotto e a fare sistema tra settori produttivi; i consorzi agrari che stanno tornando ad essere centrali nella politica economica e agroalimentare del paese; campagna amica che con le botteghe, i mercati e gli agriturismi promuove e valorizza i prodotti agricoli locali. inoltre con un progetto rivolto al sociale puntiamo a garantire un’attenzione soprattutto nelle zone marginali dove la presenza umana rappresenta il reale presidio del territorio. inoltre coldiretti è fortemente impegnata per abbattere la troppa burocrazia che genera un ingiustificato aumento dei costi di produzione delle imprese agricole.”

AssEMblEA NAzIONAlE: AllE URNE CON 1,6 MIlIONI DI AssOCIATI

Coldiretti, una grande forza sociale. Quando i numeri fanno la differenza

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ono oltre 1,6 milioni gli associati alla coldiretti che in aggiunta alle loro famiglie rappresentano il sistema di riferimento della principale organizzazione agricola italiana ed europea. un patrimonio di voti destinato ad avere un ruolo importante nelle prossime elezioni politiche soprattutto nelle regioni in bilico dove la presenza degli agricoltori è particolarmente rilevante. la diffusione della coldiretti è in verità capillare su tutto il territorio nazionale: 20 federazioni regionali, 96 federazioni interprovinciali e provinciali, 724 uffici di Zona e 5.668 sezioni comunali. in pratica, l’organizzazione è presente in ogni comune del nostro paese dove la coldiretti ha fatto nascere tra l’altro 7000 punti vendita, botteghe e mercati degli agricoltori di campagna amica nei quali nell’ultimo anno hanno fatto la spesa 21 milioni di italiani. la coldiretti rappresenta il 65 per cento delle imprese agricole iscritte alle camere di commercio che fanno parte delle associazioni di categoria (fonte camere di commercio). inoltre, il 65 per cento delle giornate di lavoro effettuate dai coltivatori diretti e imprenditori agricoli a titolo principale (iap) sono effettuate da soci della coldiretti che è anche la prima organizzazione datoriale dell’agricoltura per numero di imprese che assumono manodopera (fonte: inps deleghe 2011). secondo gli ultimi dati resi disponibili da agea tra le organizzazioni di categoria, attraverso il centro assistenza agricola (caa) della coldiretti, sono state presentate domande relative alla politica agricola comune (pac) per circa il 55 per cento della superficie coltivata a premio nonchè per circa il 65 per cento dei capi allevati. la coldiretti è fortemente radicata nell’economia del territorio, come dimostra la presenza nelle

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La Coldiretti rappresenta il 65% delle imprese agricole iscritte alle Camere di Commercio che fanno parte delle associazioni di categoria. L’Organizzazione è presente in modo capillare su tutto il territorio nazionale. Sono settemila i punti vendita, botteghe e mercati degli agricoltori di Campagna Amica.

camere di commercio dove esprime il maggior numero di rappresentanti del settore agricolo con la maggioranza assoluta delle presidenze “agricole”. nelle strutture elettive sono soci della coldiretti il 70 per cento dei presidenti dei consorzi di bonifica in gestione ordinaria, ma sono dell’organizzazione anche la totalità delle presidenze dei consorzi di difesa regionali e il 75 per cento delle presidenze dei consorzi di difesa presenti in italia. la quasi totalità dei consorzi agrari è associata alla coldiretti che ne esprime anche le presidenze. sono soci della coldiretti anche il 68 per cento dei presidenti delle associazioni allevatori. la coldiretti ha esteso la propria rappresentanza anche al settore ittico con circa 1.400 imprese di cui 380 imprese dell'acquacoltura e 1.020 della pesca. del sistema coldiretti fa parte anche creditagri italia, la prima “banca” degli agricoltori italiani che, con delibera della Banca

d’italia del 5 giugno 2012, è stata abilitata come ente di garanzia vigilato dalla banca centrale e iscritto nell’elenco speciale degli intermediari finanziari ex art. 107 del testo unico Bancario (tuB) e la fondazione campagna amica promossa da consumatori e produttori, impegnata nella valorizzazione del cibo, della cultura e del territorio italiano e titolare dei marchi “campagna amica” e “(fai) firmato dagli agricoltori italiani”. il primo marchio, rappresentativo della vendita diretta, ha accreditato 4.739 aziende agricole, 877 agriturismi, 1.105 mercati, 178 botteghe ai quali si aggiungono 131 ristoranti e 109 orti urbani (www.campagnamica.it). il secondo marchio di qualità, fai (firmato dagli agricoltori italiani), certifica il prodotto agroalimentare italiano al cento per cento nelle diverse filiere produttive che fanno capo al sistema consorzi agrari (cap), consorzi agrari d’italia (cai) e filiera agricola italiana (fai) spa.


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assemblea nazionale lE CONGRATUlAzIONI A MARINI DAl MONDO POlITICO

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AssembleA

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Marini: “Con Fai sbarcheremo

in grande stile sui mercati esteri” Il prodotto firmato dagli agricoltori italiani garantisce italianità, qualità ed equa distribuzione del valore

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no sbarco in grande stile sui mercati esteri con i prodotti della filiera agricola italiana e il varo all'interno di supermercati e gdo in genere della “Bottega italiana”, spazio dedicato al “prodotto firmato dagli agricoltori italiani che garantisce italianità, qualità ed equa distribuzione del valore”. sono queste le direttrici di un lavoro già impostato nel primo mandato con cui il presidente di coldiretti sergio marini, riconfermato oggi alla guida della maggiore delle organizzazioni agricole italiane, si appresta a iniziare il nuovo quadriennio. “stiamo organizzando una piattaforma pubblico-privata per i mercati internazionali - anticipa all’ansa il presidente marini - caratterizzata dal marchio di qualità fai (Firmato dagli agricoltori italiani) rivolta appunto a promuovere l’internazionalizzazione del “paniere italia” di qualità. nessuno l'ha saputo fare in passato, nonostante si siano sprecati tanti soldi per strutture finalizzate a questo obiettivo. non a caso oggi c’è tanto falso Made in Italy nel mondo”. “sul piano nazionale - aggiunge marini , rafforzeremo la rete di “campagna amica” e le

sue botteghe dove si fa vendita diretta ma partirà anche lo spazio “Bottega italiana” all’interno della Gdo, che offrirà un paniere a marchio fai. spazio, che è qualcosa più di un “corner” e dove ci saranno esclusivamente prodotti della filiera agricola italiana che hanno la certificazione della nostra fondazione campagna amica”. in vista delle elezioni, marini non manca di lanciare un messaggio al governo che verrà, con la richiesta “di mettere definitivamente al centro dell'agenda agricola l’agricoltura, l’alimentazione, il cibo, l’ambiente e il territorio. il paese deve tornare a uno sviluppo sostenibile e deve farlo nel breve. su piano fiscale vorremmo anche che venisse meno il pregiudizio secondo il quale l’agricoltura non paga le tasse. lo stesso pregiudizio che ha portato a una imu che non va bene e che va rivista come ha riconosciuto lo stesso premier monti”. marini si sofferma infine sul negoziato relativo alla politica agricola comunitaria, osservando che “le modifiche apportate dal parlamento europeo con l’odierno voto sono un miglioramento ma non completamente soddisfacenti”.

oglio esprimere le mie congratulazioni a Sergio Marini, che e stato richiamato dagli agricoltori della Coldiretti alla guida della confederazione come Presidente. Colgo l’occasione per formulargli i miei più fervidi auguri di buon lavoro”. É il messaggio che il ministro delle politiche agricole mario catania, tra i primi, ha rivolto a sergio marini a conclusione dell’assemblea nazionale dell’organizzazione che lo ha riconfermato al vertice per il prossimo quadriennio. congratulazioni per la rinnovata fiducia sono giunti anche da due ex ministri dell’agricoltura: il presidente del Veneto luca Zaia e il sindaco di roma Gianni alemanno. dal parlamento europeo sono giunte le congratulazioni del presidente della commissione agricoltura e sviluppo rurale paolo de castro. dal parlamento nazionale, invece, tra i primi, è giunto il messaggio del presidente della commissione agricoltura della camera paolo russo congratulazioni sono arrivate dal segretario del pdl angelino alfano e dal responsabile della Green economy del pd, ermete realacci. la voce delle regioni, infine, è venuta dalla presidente e dall’assessore all’agricoltura della regione umbria, catiuscia marini e fernanda cecchini, dal presidente della regione Basilicata, Vito de filippo. dal mondo associativo il primo augurio a sergio marini è venuto dal presidente nazionale di legambiente Vittorio cogliati dezza. di tono analogo “la conferma di Sergio Marini alla presidenza della Coldiretti è una buona notizia per l’agricoltura italiana” il messaggio del segretario generale della fondazione symbola per le Qualità italiane, fabio renzi. tra i numerosi messaggi di auguri giunti a sergio marini per la sua riconferma a presidente della coldiretti vanno segnalati anche, tra gli altri, quelli del vicepresidente pd della commissione agricoltura della camera angelo Zucchi, della capolista di sel nel lazio loredana de petris, del deputato del pdl (Commissione Agricoltura) Giuseppe marinello, del presidente del sistema informativo nazionale (sin) ernesto carbone, del segretario generale della fai-cisl augusto cianfoni e del presidente dell’associazione città del vino pietro iadanza.

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incontri zonali

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Importanti momenti di confronto e di riflessione con la base associata sulle ultime novità del settore primario

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a coldiretti ha incontrato la propria base, zona per zona, con incontri mirati, organizzati per far conoscere in modo più approfondito e con caratterizzazione prettamente territoriale ciò che la federazione provinciale sta facendo

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per difendere il reddito delle imprese agricole e, soprattutto, far capire che si può e si deve avere fiducia nel futuro. riunioni che sono servite ad ascoltare la voce degli imprenditori, per capire quelle che sono le necessità più imminenti e alleviare le preoccupazioni in un momento di crisi generale come quello attuale. incontri costruttivi per “vivere” il territorio e capire dove intervenire con più efficacia. l’obiettivo è stato fare il punto sulle ultime novità in ambito agricolo con un coinvolgimento diretto sugli aggiornamenti tecnici. Gli appuntamenti, organizzati nell’ambito

del progetto di informazione per il settore agricolo attivato sulla misura 111 del programma di sviluppo rurale 2007-2013, sono serviti per presentare agli associati, ai tecnici e ai dirigenti, argomenti di attualità tecnica: le novità fiscali per l’anno 2013, gli approfondimenti sui contratti in agricoltura (art.62, d.l. 1/2012); gestione dei rifiuti agricoli in provincia di alessandria; programma di sviluppo rurale misura 241 anno ponte - mis.114 nuovo bando - condizionalità - quaderno di campagna. la priorità è stata informare sulle ultime novità tecniche, ricordando importanti scadenze, senza tra-


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incontri zonali

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Istantenee “raccolte” nelle varie zone durante gli incontri che hanno visto una grande affluenza di pubblico. Molto vivace il dibattito.

lasciare il fondamentale capitolo legato alla politica agricola comunitaria. il presidente e il direttore della coldiretti alessandrina, roberto paravidino e simone moroni, e i responsabili dei vari servizi dell’organizzazione, hanno incontrato gli associati per fare chiarezza su diversi argomenti e garantire un importante coinvolgimento diretto della base associata in un indispensabile approfondimento delle normative e l’illustrazione della posizione sindacale assunta dalla coldiretti nel contesto nazionale in merito alle problematiche più urgenti da risolvere che vedono protagonista il settore primario. le

varie relazioni sono state tenute dai responsabili di settore che sono stati a disposizione dei soci per rispondere a domande e illustrare i “percorsi burocratici” da seguire per non commettere errori che possano pregiudicare eventuali richieste di finanziamento. “per la coldiretti, gli incontri zonali rappresentano sempre un momento molto importante e costruttivo - hanno affermato roberto paravidino e simone moroni - testimonianza di una “filiera tutta italiana e tutta agricola”, impegnata nel portare avanti battaglie fondamentali per disegnare la “nuova agricoltura”.

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news agricoltura

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la nuova Pac slitta di un anno. Gli effetti per le imprese Coldiretti: resta fondamentale valorizzare chi vive e lavora in agricoltura il parlamento premia la rendita e non il lavoro “non valorizza chi vive e lavora in agricoltura e favorisce il permanere delle rendite fondiarie in contrasto al documento firmato da tutte le organizzazioni agricole, cooperative e sindacati del lavoro italiani il 17 novembre 2011 per una riforma della politica agricola che chiedeva di “indirizzare i benefici della pac prioritariamente verso le imprese agricole che sono orientate al mercato e operano sul territorio, anche attraverso forme di aggregazione e di integrazione, che in modo professionale creano reddito e producono alimenti ed effetti positivi per la società.” É quanto afferma il presidente della coldiretti sergio marini nel com-

mentare gli emendamenti approvati dalla commissione agricoltura del parlamento europeo sulla proposta della commissione europea in materia di riforma della politica agricola comune. nel documento di tutte le organizzazioni agricole cooperative e sindacati del lavoro si legge che “tenuto conto della riduzione delle risorse della pac destinate al regime di pagamenti unico, riteniamo che i beneficiari del pagamento unico debbano essere, prioritariamente, sebbene non esclusivamente gli agricoltori attivi. alla luce della forte differenziazione delle normative in europa, è necessario che la definizione di “agricoltore attivo” sia demandata

allo stato membro e che per quello che riguarda in nostro paese è l’imprenditore agricolo professionale”. la commissione agricoltura del parlamento europeo nega invece - denuncia la coldiretti - la possibilità agli stati membri di stabilire i criteri affinchè non siano concessi pagamenti diretti ad una persona fisica o giuridica le cui attività agricole non rappresentano una parte predominante dell’insieme delle sue attività economiche. Gli unici segnali positivi - conclude la coldiretti vengono dagli emendamenti che apportano taluni miglioramenti per i giovani, il greening, il sostegno alla filiera corta, ma anche il tetto per gli aiuti.

Gli emendamenti correttivi la comagri (Commissione agricoltura del Parlamento europeo) ha approvato gli emendamenti correttivi a 4 dei 7 regolamenti di riforma della pac. ovvero: pagamenti diretti agli agricoltori, sostegno allo sviluppo rurale, organizzazione comune dei mercati e finanziamento (ocm unica), Gestione, monitoraggio della pac. come preannunciato, gli oltre 8000 emendamenti presentati dagli eurodeputati sono stati condensati in circa 200 proposte di compromesso. sui pagamenti diretti, le principali novità introdotte dalla comagri rispetto alla proposta della commissione europea sono le seguenti: agricoltore attivo oltre alla lista negativa (black list) dei terreni non ammessi agli aiuti proposta dalla commissione europea (campi da golf, aeroporti etc.), la comagri chiede che ci sia l’obbligo che sui terreni sia svolta una attività agricola, fermo restando che la definizione é lasciata allo stato membro.

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convergenza tra stati membri in nessuno stato membro gli agricoltori possono ricevere meno del 65% della media ue per i sussidi agricoli. inoltre, il processo di convergenza degli aiuti tra stati membri deve essere accelerato. secondo i calcoli effettuati il nuovo meccanismo comporta per l’italia un aumento di circa 44 milioni di euro annui a regime. flessibilità tra i pilastri: gli stati membri possono tra-

sferire dal primo al secondo pilastro, fino al 15% (la Commissione proponeva fino al 10%) della propria dotazione annuale nazionale. convergenza interna maggiore attenzione a quelle aree o settori dove una riduzione degli aiuti troppo repentina potrebbe impattare negativamente sui redditi dei produttori agricoli. per il primo anno di applicazione la soglia del plafond del premio di base da far convergere uguale per tutti viene ridotta al 10% (nella proposta della Commissione era il 40%).alla fine del periodo di applicazione i titoli di pagamento all’interno di uno stato membro (o regione) possono discostarsi fino al (+ o -) 20% rispetto al valore medio unitario. inoltre al termine del periodo (2019) i premi non vengano ridotti di più del 30% rispetto al primo anno di applicazione (2014). in deroga al sistema precedente gli stati membri possono adottare un sistema di convergenza interna per uniformare una parte dei titoli di pagamento (2021). greening sono esonerate dal greening anche le aziende il cui 75% della superficie é coltivata a colture sommerse (riso) per una parte significativa dell'anno. per quel che riguarda la diversificazione, sono esonerate le aziende con superficie inferiore ai 10 ettari. per le superfici tra 10 e 30 ettari almeno due colture, sopra i 30 ettari tre colture (la commissione aveva proposto tre colture per tutte le superfici superiori ai 3 ettari). infine, per le ecological focus area (efa)

sarà possibile produrre, ma non utilizzare pesticidi. sono esonerate le aziende di dimensione inferiore ai 10 ettari, tutte le colture arboree (mediterranee) e i prati e pascoli permanenti. per le restanti aziende obbligo di 3% della superficie ad area ecologica (la proposta della Commissione prevedeva l’obbligo del 7% per tutte le aziende). la soglia del 3% potrà essere alzata a partire dal 2016 (5%) e negli anni successivi dopo un analisi d'impatto della commissione e attraverso la procedura legislativa ordinaria. le colture arboree possono essere considerate efa. le efa dovranno rappresentare il 3% della superficie aziendale nel primo anno di applicazione della nuova pac, percentuale che salirà al 5% nel 2016 e raggiungerà il 7% indicato dalla commissione ue solo dopo il 2017. il greening obbligatorio, come chiesto dalla commissione ue, rappresenterà il 30% della dotazione nazionale per gli aiuti diretti. Piccoli agricoltori si ad un regime semplificato di sostegno, che sia facoltativo e per un importo totale che non deve superare il 15% della dotazione nazionale per i pagamenti diretti (la commissione proponeva 10%). il sostegno massimo per le piccole aziende agricole é stato aumentato a 1500 euro. sostegno accoPPiato il sostegno potrà essere concesso a tutti i prodotti agricoli per un ammontare di risorse pari al 15% del massimale nazionale per gli aiuti diretti (la proposta Ue prevedeva solo alcuni pro-


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Pac

caPPing per gli eurodeputati, il tetto massimo degli aiuti diretti per azienda dovrà essere di 300 mila euro. inoltre, é introdotto un taglio del 20% per li aiuti compresi tra 150.000 e 200.000; del 40% tra i 200.000 e in 250.000; del 70% sopra i 250.000. si introduce un'eccezione per le imprese cooperative che saranno escluse dal taglio degli aiuti. giovani agricoltori il regime obbligatorio per un importo totale pari al 2% della dotazione nazionale e la comagri ha approvato un supplemento del 25%. le eventuali risorse non spese possono essere trasferite alla riserva nazionale con priorità per giovani agricoltori e nuovi entranti. sullo sviluppo rurale, le principali novità introdotte dalla comagri rispetto alla proposta della commissione europea sono le seguenti: é stato approvato un emendamento che prevede che alle misure agroambientali (greening facoltativo) debba essere riservato almeno il 25% delle risorse del secondo pilastro e un cofinanziamento maggiorato del 5%. inoltre, per la comagri, tra gli strumenti di gestione del rischio del secondo pilastro deve essere inserito uno strumento per la stabilizzazione del reddito. per quel che riguarda la ocm unica, le principali novità sono le seguenti: intervento pubblico e ammasso privato reintroduzione del grano duro nella lista di prodotti per cui é previsto l'intervento pubblico; apertura del periodo d'intervento a tutto l'anno. per quel che riguarda l'ammasso privato, sono state ampliate le condizioni di concessione dell’aiuto. ritiro temporaneo la comagri ha introdotto un nuovo strumento

nell'ambito degli interventi di mercato. É un ritiro temporaneo (coordinamento) ad opera delle op, finanziato mediante contributi dei soci delle op e in parte dall'unione europea. Frutta e latte nelle scuole s’includono anche gli ortaggi e si va verso l’uniformazione dei due programmi. olio d’oliva e olive da tavola Per l’aiuto in questo settore, si va verso il “modello ortofrutticolo” quindi i programmi triennali saranno gestiti dalle OP e dall'interprofessione. ortofrutta rafforzamento del ruolo delle associazioni di organizzazioni di produttori (aop) che possono gestire fondi di esercizio, attuare e presentare programmi operativi. per le aop, inoltre, s’introduce la possibilità di portare l’aiuto finanziario dell'unione fino al 5% del valore produzione commercializzata. nei programmi operativi é prevista maggiore attenzione ai prodotti trasformati che potranno usufruire della misura del ritiro dal mercato. sono introdotte nuove misure per la prevenzione e gestione crisi, come la previsione e monitoraggio della produzione e del consumo; investimenti per rendere più efficace la gestione dei volumi di mercato; aiuti all'estirpazione destinati alla riconversione dei frutteti. É prevista la possibilità per gli stati membri di istituire una rete ortofrutticola nazionale (tra OP, le AOP e amministrazioni) finanziata con un prelievo massimo dello 0,5% sulla quota di finanziamento ue per svolgere attività informative, promozionali, monitoraggio sul settore, ecc; vino tra le misure previste dai programmi di sostegno nel settore vitivinicolo s'inserisce la ricerca e sviluppo. La misura della promozione viene estesa anche al mercato interno. origine per l’ortofrutta, l'indicazione del paese di origine in etichetta per i prodotti freschi rientra tra le condizioni obbligatorie di commercializzazione (era stato escluso dalla proposta della Commissione Ue);

zucchero Conferma e aggiornamento del regime delle quote produttive fino alla campagna 2019-2020; Diritti d’impianto vigneti Conferma e aggiornamento dell'attuale regime dei diritti d'impianto fino alla campagna 2029-2030;

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dotti beneficiari del sostegno per un ammontare di risorse pari al 5% con possibilità del 10%). in via prioritaria saranno privilegiate le produzioni che già hanno beneficiato del sostegno accoppiato nel periodo 2010-2013.

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latte conferma delle regole contrattuali approvate nel "pacchetto latte", inclusa la programmazione produttiva. si introduce per il dopo 2015, la possibilità per la commissione di concedere un aiuto ai produttori di latte che riducano volontariamente la loro produzione di almeno il 5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. oP, organizzazioni di oP e regole contrattuali rafforzamento del ruolo e dell'efficacia delle op che possono essere riconosciute per tutti i settori e le cui attività comprendono un ambito più ampio e innovativo di quello proposto dalla commissione (gestione delle crisi, pratiche innovative, sviluppo di iniziative nel settore della promozione e della commercializzazione...). devono possedere uno statuto conforme, un numero minimo di soci ed un minimo di volume produttivo commercializzabile. estensione del principio della programmazione produttiva a tutti i prodotti di qualità certificata. al tempo stesso, il regime di contrattualizzazione del “pacchetto latte” può essere applicato a tutti i settori disciplinati dall’ocm unica. conclusa questa fase di voto, occorrerà aspettare il vertice del 7-8 febbraio tra i capi di stato e di Governo sulle prospettive finanziarie dell'unione (Qfp 2014-2020), le cui ricadute sulle risorse pac saranno valutate a marzo in occasione del voto della proposta di riforma di tutto il parlamento europeo, e che potrebbero portare a eventuali correzioni emendative.appare più difficile un accordo sullo sviluppo rurale (ii pilastro), e la gestione dei mercato (che rientra ancora sul I pilastro). per quanto riguarda l'ormai scontata proroga dell'attuale normativa fino al 1° gennaio 2015 per l’entrata in vigore della nuova pac, il parlamento e il consiglio sono in attesa di ricevere al più presto le proposte legislative transitorie.

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oscar Green

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le domande entro il 15 marzo 2013 per le iscrizioni alla settima edizione

Tante le novita’ per l’appuntamento che premia l’innovazione e il legame con il territorio Torna il riconoscimento per le aziende più innovative: simbolo di un’Italia dalle grandi risorse, stretegie e capacità

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orna “oscar Green”, il premio promosso da coldiretti Giovani impresa per valorizzare e dare spazio all’innovazione in agricoltura. le iscrizioni si sono aperte lo scorso 4 dicembre e si potrà inviare la propria candidatura sino al 15 marzo 2013. “Il bello dell’Italia” è il messaggio dell'edizione 2013 ma anche la sua missione. l’obiettivo è, infatti, quello di portare all’attenzione dei cittadini italiani e delle altre aziende agricole, le esperienze vincenti di imprenditori che hanno saputo costruire progetti di impresa competitivi e sostenibili allo stesso tempo, rafforzando il legame con il loro territorio d’appartenenza. “É giunto il tempo di iniettare ottimismo e positività per quell’italia che sa di potercela fare. - affermano il presidente e il direttore della coldiretti alessandrina roberto Paravidino e simone moroni - per questo oscar Green ritorna quest’anno con maggiore forza e tanta sostanza per rilanciare le proposte che l’hanno reso grande in questi anni. le nostre imprese da oscar sono un simbolo a cui guarda l’italia per disegnare le strategie di uscita da una fase di torpore a cui l’agricoltura risponde con la bellezza, la qualità e il talento. oscar Green 2013 “Il bello dell’Italia” che non

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conoscete stiamo per raccontarlo al paese e al mondo”. le imprese concorrenti porteranno sul podio del premio all’innovazione in agricoltura le eccellenze e la bellezza dei propri prodotti, delle proprie aziende, degli incredibili paesaggi e degli inimitabili territori. “uno sguardo al passato ma le mani e la testa dentro i dinamismi più virtuosi e innovativi della contemporaneità e del futuro. - continuano Paravidino e moroni - tecnologia e stupore, sapienza e intraprendenza, capacità di reinventarsi e rivisitare la storia e la tradizione italiana, fanno dell’oscar Green un evento attesissimo oltre che impossibile da replicare altrove”. possono partecipare al concorso “oscar Green” tutti gli imprenditori agricoli e agroalimentari, singoli o associati che hanno compiuto massimo 40 anni fatta eccezione nella categoria “In-Filiera”: • operanti sul territorio nazionale; • di qualsiasi età; • che, all’interno del proprio percorso imprenditoriale, abbiano sviluppato un’idea innovativa. può partecipare anche chi abbia già preso parte alle scorse edizioni di oscar Green, con la tassativa esclusione delle imprese agricole vincitrici delle ultime due edizioni. ogni candidato può partecipare ad una sola categoria di concorso tra quelle di seguito esposte, a pena di esclusione. i percorsi imprenditoriali ammessi al concorso devono rispecchiarsi in una delle seguenti categorie:

stile e cultura d’impresa: creatività e originalità sono i due fattori alla base del successo imprenditoriale. si legano ad una rigorosa capacità di analisi del mercato, alla vision futura, all’abilità progettuale, all’utilizzo di tecnologie informatiche e, infine, alla messa a punto di adeguate strategie di sviluppo. si prenderanno in considerazione gli esempi /modelli di come la cultura d’impresa, incanalata in progetti e strategie innovative, sia la vera spinta alla crescita e allo sviluppo dell’agricoltura italiana, sapendo coniugare la difesa delle tradizioni del Made in Italy con l’innovazione. non solo agricoltura: in questa categoria si confronteranno le esperienze più significative di crescita e valorizzazione socioeconomica del territorio a partire dalla produzione agricola e dalla multifunzionalità delle imprese. l’imprenditore contribuisce in modo determinante allo sviluppo della comunità ed evidenzia in modo diretto la funzione sociale ed economica dell’agricoltura, un settore che è destinato ad integrarsi sempre di più nel contesto locale e a diventare protagonista dei percorsi di sviluppo. inoltre questa categoria si vorrà evidenziare la parte del settore agricolo che può giocare un ruolo importante nelle strategie di adattamento e mitigazione climatica attraverso un processo che, in un ottica multifunzionale, può e deve tradurre l’allarme clima in un’opportunità di sviluppo di nuovi strumenti di competitività. il settore agricolo, infatti, presenta significativi


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oscar Green

esportare il territorio: in questa categoria si valorizzano le imprese che, a partire dal proprio prodotto, hanno saputo proporsi e proporre il territorio che rappresentano a livello internazionale. si evidenziano quindi quelle imprese particolarmente dinamiche, che in un periodo di rapidi mutamenti hanno saputo cogliere le opportunità disponibili, assumendo un ruolo attivo nello scenario globale. da tale approccio può trarre beneficio tutto il sistema economico locale, grazie all’efficace azione di “marketing territoriale” esercitata dalle imprese italiane all’estero. saranno presi in considerazione gli esempi/modelli di come il territorio diventa “il prodotto”, il vero valore aggiunto che rende unico il prodotto agricolo “Made in Italy” sui mercati internazionali, ovvero di come le imprese agricole possono recuperare competitività attraverso il legame con il territorio. in-filiera: è possibile costruire nuove opportunità di business a partire dal consolidamento della posizione dell’impresa agricola

all’interno della filiera attraverso approcci sinergici. saranno presi in considerazione esempi/modelli di cooperative e consorzi agrari capaci di massimizzare i vantaggi delle imprese agricole e agroalimentari e del consumatore finale; e ciò sia dal punto di vista monetario, con l’abbattimento dei costi di transazione e i relativi vantaggi per operatori e consumatori, sia dal punto di vista della qualità. una filiera agricola tutta italiana firmata dagli agricoltori costituisce un elemento essenziale per esprimere le potenzialità dell’impresa agricola la quale rappresenta l’anima della stessa filiera. campagna amica: la valorizzazione del rapporto con il cittadino consumatore è fattore fondamentale di crescita e sviluppo per le imprese. sta proprio nella capacità di rispondere alle esigenze di sicurezza alimentare, qualità dei prodotti, protezione ambientale che emergono dei cittadini una preziosa chiave di successo per le imprese. si prederanno in considerazione esempi/modelli di punti vendita diretta che si distinguono per l’elevata propensione a mettere in relazione le esigenze dei consumatori e delle imprese agricole, rispondendo alle esigenze di trasparenza del mercato ed agevolando scelte di consumo consapevoli, secondo la logica della filiera agricola tutta italiana e firmata dagli agricoltori. ideando: questa categoria sarà formata da tutte imprese innovative che hanno massimo 1 anno di vita o che stanno in fase di realizzazione e che quindi hanno generato nuove idee o consolidato modelli già in uso nel nostro settore agricolo. si prenderanno in considerazione quindi esempi/modelli di imprese che hanno i requisiti di una qualsiasi altra categoria del concorso ma che hanno massimo un anno di vita. menzione speciale “Paese amico”: la categoria è rivolta a tutte le strutture pubbliche (comuni, province, scuole, asl ed altre) che

si sono impegnate in una collaborazione per l’attuazione del progetto di coldiretti di una “filiera agricola tutta italiana”.

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margini di abbatti mento delle emissioni di gas serra, nonché di potenziamento della capacità del suolo di assorbire anidride carbonica. a queste funzioni si aggiunge la produzione e l’utilizzo delle fonti energetiche alternative in sostituzione dei combustibili fossili. saranno quindi presi in considerazione sia gli esempi/modelli di miglioramento della qualità della vita e dello sviluppo locale attraverso l’integrazione tra agricoltura, artigianato e servizi, anche riconducibili a nuove forme di welfare che gli esempi/modelli di impresa che abbiano adottato misure volte a ridurre l’uso di concimi azotati; alla diffusione dell’impiego del compostaggio; alla produzione di fonti energetiche rinnovabili basate sul principio della generazione distribuita/diffusa e della filiera corta; alla lavorazione dei terreni in base a principi ambientali; alla corretta gestione delle risorse idriche ed energetiche e alla diffusione dell’agricoltura sostenibile.

Modalità di adesione. le imprese agricole che intendono partecipare devono compilare ed inviare alla segreteria nazionale di coldiretti Giovani impresa la domanda di partecipazione, corredata dall’opportuno materiale di supporto (marchio e materiale promozionale, fotografie, filmati e altro materiale di presentazione dell’azienda e delle sue attività). si precisa che non è ammesso l’invio delle domande in forma cartacea. le domande di partecipazione ed il relativo materiale di supporto potranno essere inviate telematicamente alla segreteria nazionale attraverso due modalità distinte: • attraverso il sito internet www.oscargreen.it, entrando nella sezione “iscrizioni oscar Green 2013”; • rivolgendosi alle federazione provinciali coldiretti, che provvederanno al trasferimento mediante il sito internet. la segreteria nazionale provvederà, in collaborazione con le federazioni regionali, al monitoraggio delle domande di partecipazione e sottoporrà all’esame delle giurie incaricate della pre-selezione esclusivamente quelle correttamente e completamente compilate. Premi.tutte le imprese che parteciperanno al concorso riceveranno un attestato di partecipazione. le 21 imprese che parteciperanno alla fase finale del concorso: • entreranno nel DVD “Oscar Green 2013”; • riceveranno la targa del concorso “Oscar Green” 2013; • spazi di promozione sui media nazionali; • entreranno nel catalogo fotografico e nella brochure dell’Oscar Green 2013. le 7 aZiende vincitrici delle singole categorie: • riceveranno l’Oscar Green.

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ViaGGio intorno alle zone coldiretti

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Intervista a:

Marco Parodi

il presidente di Zona di castelnuovo scrivia

“perché il settore agricolo ha un’importanza strategica? Semplice, perché un agricoltore non potrà mai andare all’estero con i suoi terreni!” Titolare di un’azienda di 115 ettari ad indirizzo prevalentemente cerealicolo e orticolo, 51 anni, è al suo secondo mandato in Coldiretti.

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entro agricolo e commerciale, Castelnuovo Scrivia, conta circa 6000 abitanti, situato in posizione strategica nella Pianura Padana si trova a 29 chilometri ad est di Alessandria, a 10 da Tortona e a 13 ad ovest di Voghera. Un territorio attraversato anche da due importanti autostrade: la Milano-Genova con casello proprio a Castelnuovo e la Torino-Piacenza con casello a Tortona. L’attività prevalente é l’agricoltura con colture intensive specializzate come patate, cipolle, carote, fagioli, pomodori, spinaci ma dove hanno un posto di primo piano anche grano e mais. Castelnuovo Scrivia vanta un’offerta turistica ampia: numerose le manifestazioni nel corso dell’anno, in particolare quelle dedicate alla valorizzazione storica. Itinerario storico-religioso con la visita dei monumenti e delle chiese; itinerario artistico, con i palazzi di proprietà comunale tra i quali il Castello nella piazza medievale simbolo del paese; itinerari ambientali all’interno del Parco dello Scrivia, una zona naturale ai lati del torrente Scrivia, tutelata e ricca di fauna e flora locale. Molti i piatti tipici, anche se piuttosto poveri, nella sua storia gastronomica: il ciapulò (carne macinata e trattata), la “panada” (pane raffermo, acqua, olio, formaggio e sale), i farsò (frittelle di farina, uova e zucchero), i crumbè (un dolce tipico natalizio) e i tajarè e fasò (tagliatelle di pasta fatta in casa), la torta dar Carsent (tipica torta a lievitazione naturale che vanta una tradizione centenaria). Difficile, dunque, riassumere in poche righe una realtà importante come quella castelnovese che costituisce per l’agricoltura uno dei fiori all’occhiello del Piemonte. Esattamente come ci ha confermato il presidente di Zona di Castelnuovo Scrivia, Marco Parodi che, al suo secondo mandato in Giunta Coldiretti, ci ha presentato uno spaccato del territorio. Marco Parodi, 51 anni, un’azienda di 115 ettari a carattere prevalentemente orticolo-cerealicolo, dopo il diploma in ragioneria non ha avuto dubbi su quello che doveva “fare da grande”: l’imprenditore agricolo. Una passione per il mondo agricolo cresciuta negli anni sino a diventare una vera e propria professione: come è nata?

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sono cresciuto in un’azienda agricola e così è stato da sempre per la mia famiglia. una storia di generazioni. la passione per la terra mi è stata tramandata e quindi non poteva essere diversamente: amo molto questo lavoro e apprezzo i suoi ritmi. come in ogni altra professione ci

sono aspetti positivi e negativi... ma, ne sono convinto, e dopo trent’anni di esperienza possono dirlo, sono maggiori quelli positivi! cerchiamo di conoscere meglio la zona di castelnuovo scrivia, l’abbiamo definita un fiore all’occhiello, rispecchia la realtà? esattamente, direi che non potrebbe

esistere definizione migliore sia per la fertilità dei terreni che per la varietà e la qualità delle produzioni. i nostri ortaggi costituiscono un punto di forza e rappresentano un tassello importante nel panorama non solo provinciale. un terreno generoso ma, è giusto dirlo, condotto da agricoltori capaci, che riescono a ricavarne il meglio. Questo è fondamentale e deve essere riconosciuto! le nostre sono aziende mediopiccole ma di ottimo livello che negli anni sono cresciute distinguendosi per la capacità di essere competitive e di stare sul mercato. Una grande capacità imprenditoriale anche nel saper affrontare i momenti meno favorevoli... mi riferisco al 2006, anno in cui è stato chiuso lo zuccherificio! una data per tutti noi ben scolpita nella me-

moria perché è stato un colpo basso che ha messo a dura prova l’intero sistema: la produzione delle barbabietole costituiva per molti una fonte di reddito importante. il mancato conferimento ha portato a dover rivedere i piani di produzione aziendali con tutto quello che ne è conseguito sotto l’aspetto finanziario. per molti ci sono voluti anni per iniziare a ritrovare un equilibrio, ancora oggi ne portiamo le conseguenze anche se è fondamentale sempre guardare avanti e mai indietro. oggi si parla tanto di crisi, il mondo dei campi è abituato ad affrontare i problemi e a risolverli, ma cosa sta succedendo? in futuro quello che oggi è il “settore primario” dovrà diventare ancora di più “settore primario”. mi spiego: un campo se coltivato darà sempre frutti e quindi sarà fonte di cibo. un valore inestimabile. persino le banche stanno iniziando a credere sulle potenzialità dei terreni agricoli e questo rappresenta un segnale inequivocabile. non credo serva aggiungere altro! il 2012 è stata un’annata piuttosto favorevole... sì, direi di sì, ma riuscire a farci pagare i prodotti è la parte più difficile: i costi di produzione molto alti sono quelli che arrecano il danno maggiore. l’esperienza in coldiretti come è arrivata? la mia famiglia è sempre stata “socia” coldiretti quindi ho sempre sentito parlare dell’organizzazione. sicuramente far parte della

Giunta e poter dare un apporto fattivo è tutta un’altra cosa. frequentare da vicino l’associazione è un’esperienza che matura, fa crescere e apre la mente. come vede il futuro della zona? i costi dei terreni sono alti ed è difficile imporsi a livello commerciale. ma queste sono problematiche che credo accomunino tutte le zone e tutti i settori. sicuramente grazie all’apporto della “Cooperativa Fresche Terre di Scrivia” è stato possibile aggiungere un tassello commerciale importante per immaginare scenari diversi per il comparto. stiamo lavorando per crescere, tutti assieme. mancano pochi giorni alle elezioni, coldiretti ha stilato “l’Italia che vogliamo in 10 punti” per i candidati, cosa vorrebbe dire ai politici?Vorrei sottolineare l’importanza strategica del settore agricolo, soprattutto far capire che un agricoltore non potrà mai andare all’estero. per quanto riguarda “i 10 punti” non posso che aggiungere che devono diventare per noi come i dieci comandamenti: il nostro unico futuro possibile. esattamente come il Progetto per una filiera tutta italiana... il progetto rappresenta l’unica concreta strada da percorrere per dare valore aggiunto al nostro settore. Questo è il futuro. dobbiamo partire dal presupposto che la coldiretti siamo noi imprenditori. non dobbiamo vedere l’organizzazione solo come un’agenzia di servizi ma come un supporto e un punto di riferimento. imU, Pac... ci sarà sicuramente ancora molto da discutere? discutere ma non protestare. Quel tempo è finito, tutto deve sempre essere ricollegato al progetto, ogni nostra mossa, quindi anche su tematiche così importanti e scottanti è necessario un confronto ma “non di piazza”. l’imu è stata una batosta e un sacrificio, speriamo ne sia valsa la pena... non vorrei aggiungere altro. per quanto riguarda la pac la sola parola che mi viene in mente è confusione: l’unica certezza riguarda il fatto che, come dice il nostro presidente sergio marini, dovrà valorizzare chi vive di agricoltura. Per il domani quindi cosa dovremo aspettarci? Bella domanda... io sono un ottimista per natura e mi piace vedere il bicchiere sempre mezzo pieno, non sopporto le lamentele continue e non costruttive. sono consapevole che il momento congiunturale non sia dei migliori ma sono anche convinto che noi imprenditori agricoli partiremo sempre avvantaggiati perché siamo abituati a ragionare tenendo i piedi ben piantati per terra e la fatica non ci ha mai spaventato.


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a cura di alberto pansecchi

scheda tecnica

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• coltivazione ecocompatibile • approccio sistemico • Benessere del terreno • Valorizzazione del prodotto Una micorriza è l’associazione simbiotica tra le radici della maggior parte delle piante sia agrarie che forestali ed alcuni funghi presenti nel suolo. Le Micorrize sono fondamentali per la vita di una pianta contribuendo a rendere disponibili acqua ed elementi nutritivi e ricevendo in cambio, dalla pianta stessa, zuccheri ed altri composti complessi. Le porzioni di suolo prossime alle radici sono ricche di microrganismi; le radici delle piante liberano essudati che ne stimolano lo sviluppo e i microrganismi stessi svolgono una fondamentale funzione di interfaccia tra suolo e pianta. Le micorrize si dividono, in relazione al tipo di rapporto che creano con le radici delle piante in ecto o endomicorrize; nel nocciolo la simbiosi non è così “intima” e si parla quindi di ectomicorrize.

Delicati rapporti l’interazione in simbiosi tra radice e micorriza è molto stretta e fornisce benefici ad entrambi. lo sviluppo dei filamenti dei funghi micorrizici può essere stupefacente raggiungendo diversi chilometri in pochi centilitri di terreno amplificando le capacità ricettive dei nutrienti ed esplorative dell’apparato radicale. il suolo esplorato dalle micorrize attorno alle piante con le quali si è instaurato un rapporto simbiotico, va da alcuni sino a qualche centinaia di metri di distanza.

nocciolo e Micorrize

scheda nocciolo n.25

i funghi (più di 6000 specie) che instaurano rapporti simbiotici con le piante (micorrize) si trovano a tutte le latitudini per cui il clima non risulta essere per loro un fattore limitante mentre può esserlo l’eccessiva presenza di elementi nutrizionali nel terreno, che ne riduce l’attività e la presenza. al contrario un terreno ben aerato ne favorisce lo sviluppo. 15


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a cura di alberto pansecchi

scheda tecnica

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collaborare è un vantaggio

uno dei principali vantaggi che le piante colgono da questa simbiosi, sta nel modo in cui le micorrize riescono a rendere disponibili alcuni elementi della fertilità che, anche se presenti o addirittura abbondanti nel terreno, non sono direttamente utilizzabili dalla coltura. un vantaggio ormai più volte dimostrato dell’utilità di questa forma di simbiosi, riguarda la disponibilità del fosforo, del ferro e dell’azoto che vengono trasformati in forme assimilabili dagli apparati radicali. ulteriore influenza positiva, non ultima per importanza, è la capacità dei suoli ricchi di vita, nei quali forti sono i legami simbiotici ormai instaurati tra funghi e piante superiori, di legare, grazie ai composti umici che via via si formano, le particelle del suolo in aggregati stabili, la cui presenza contribuisce a migliorare la porosità e la permeabilità ad acqua ed aria. indurre la formazione di micorrize è tanto più importante quando si deve operare su un terreno dove sono stati stravolti gli orizzonti naturali e sono stati portati in superficie strati sterili prima più profondi.

allearsi per difendersi meglio

un aspetto positivo non ancora sufficientemente indagato è quello della protezione dell’apparato radicale dall’attacco di funghi patogeni. la presenza sulle radici di un mantello di ife (così si chiama il “corpo” filamentoso dei funghi) ha un effetto antagonista nei confronti di altre specie fungine patogene. il meccanismo attraverso il quale certi funghi agenti di malattie possono venire controllati è sia passivo - i funghi simbionti occupano fisicamente degli spazi vuoti che non possono quindi venir invasi da altri più pericolosi - che attivo, con la produzione di complessi chimici in grado di impedire lo sviluppo di altri patogeni. il nocciolo è una specie caratterizzata da un legno che può essere facilmente aggredito da diversi organismi nocivi e presenta un apparato radicale superficiale e delicato. l’instaurarsi di vantaggiosi rapporti micorrizici simbionti potrebbe essere estremamente interessante per questa coltura sia nella fase di preimpianto che successivamente su corileti già a dimora.

benefici delle micorrize diversi sono i benefici che al nocciolo l’utilizzo di micorrize e l’adozione di pratiche agronomiche atte a favorirne la diffusione, possono dare; tra queste si possono citare: Stimolo dello sviluppo dell’apparato radicale; Miglioramento dell’assorbimento di macro, meso e microelementi; Migliorata intercettazione e assorbimento dell’acqua; Miglioramento dell’adattamento all’ambiente; Deterrenza, antagonismo e maggior resistenza alle malattie fungine; Stimolo dell’attività fotosintetica; Miglioramento delle caratteristiche organolettiche dei frutti prodotti da piante che, grazie alla micorrizazione, hanno comportamenti fisiologici più equilibrati; Decomposizione della sostanza organica e mineralizzazione delle sostanze azotate; Miglioramento dei suoli in termini di struttura e porosità; Contrasto dei fenomeni di erosione e di smottamento superficiale del suolo; Interconnessione delle differenti piante trasferendo e condividendo elementi nutritive ed acqua; Accelerazione della germinazione dei semi. esistono in commercio diversi composti a base di micorrize purtroppo ancora molto differenti tra loro e con efficacia non sempre comparabile. 16

Bibliografia: agricoltura ecocompatibile - m. Vecchio - ed. impressioni grafiche, 2011


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a cura di fabio fracchia

scheda tecnica

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L’andamento climatico invernale, grazie alla neve che ha preceduto il “grande freddo” è stato tutto sommato favorevole alle coltivazioni di cereali a paglia: la neve ha fornito l’acqua di cui le colture iniziavano ad aver bisogno, e le ha preservate dal freddo intenso del mese di febbraio. Il risultato è che, appena la neve si è sciolta, il frumento ha ripreso rapidamente un color verde intenso, e sono stati rari i casi di ristagni idrici che potevano determinare fenomeni di stress alla coltura. Il rialzo termico che prelude alla primavera, però, consente anche alle infestanti di emergere e svilupparsi, tanto più rapidamente quanto più la coltura è poco fitta. • le coltivazioni si trovano generalmente in buone condizioni, in stadio di accestimento, ed è opportuno monitorare la presenza di infestanti al fine di orientare correttamente la scelta del diserbo. uno dei principi della “lotta integrata” è infatti proprio quello di evitare di effettuare interventi fitosanitari “alla cieca”, ma di valutare la situazione al fine di stabilire tipologia di prodotto, epoca e dosi in modo da eliminare il problema minimizzando l’impatto sull’ambiente di un intervento chimico. ovviamente questa modalità operativa consente anche di razionalizzare i costi per questi tipi di intervento, che possono anche scendere a zero se, a seguito di monitoraggio, si valuti che non sia necessario diserbare la coltura. il caso in cui non sia necessario il diserbo è tuttavia un caso limite, possibile a seguito di coltivazione di frumento o orzo dopo un prato avvicendato durato alcuni anni, ad esempio. molto

più frequentemente il diserbo è una pratica consueta nella coltivazione dei cereali a paglia. tuttavia le modalità di intervento, le epoche e i prodotti da utilizzare possono cambiare di anno in anno in base all’infestazione presente. sul fronte dei prodotti utilizzabili sui cereali paglia non ci sono novità di rilievo, tuttavia la scelta è assai ampia ed in grado di coprire una molteplicità di situazioni. partendo dagli interventi più precoci, ancora possibili in questi giorni, con la coltura in stadio di accestimento, è ancora possibile intervenire con prodotti a base di diflufenican (Quartz ecc.), ad azione prettamente dicotiledonicida (cioè contro le infestanti a “foglia larga”): si tratta di un intervento possibile qualora, a seguito di semine precoci, vi sia già un’infestazione numericamente importante, anche se di sviluppo ridotto, di crucifere (rapanelli e senape selvatica ecc.).

dISerBo prIMAVerILe deL frUMento

SChEDA FRUMENTO

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a cura di fabio fracchia

scheda tecnica

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tuttavia è più probabile che, a causa di semine precoci non vi sia solo il problema delle dicotiledoni, ma anche delle graminacee: in questo caso, volendo intervenire precocemente, è

ietto. molto efficace su loietto e avena resta ancora il tralcossidim (Grasp). in tutti i casi è bene non intervenire eccessivamente presto, in quanto le basse temperature, e più ancora gli sbalzi termici giorno/notte possono limitare l’efficacia e causare stress alla coltura. passando ad interventi specifici contro le dicotiledoni, anche qui la gamma di soluzioni è assai ampia, passando dalle più classiche solfoniluree come triBenuron - metile (trimmer sX), metsulfuron-metile (Gaio sX), triasulfuron (logran), tritosulfuron (tooler), molto efficaci su un’ampia gamma di infestanti, ma scarsamente efficaci su Galium, Vero-

cifici a base di fluroxipyr (starane 21, tomagan), risolutivo su galium e molto efficace anche su convolvolo. nel caso, più frequente, di infestazioni miste vi sono molti prodotti ad azione completa per il controllo sia delle principali dicotiledoni, che delle graminacee. tra questi le miscele tra iodosulfuron, mesosulfuron, mefenpir dietile, fenoXaprop etile, variamente combinati tra loro nei vari prodotti atlantis WG, puma Gold, e Hussar maxx, riescono a controllare ottimamente tutte le graminacee, compreso il Bromus (solo il Puma Gold ha un’efficacia più ridotta su avena e bromus), e tengono a bada anche le più importanti

possibile utilizzare la miscela clodinafop-proparGile+diflufenican+cloQuintocet-mesile + bagnante (p.c. ravenas extra), che ha una buona efficacia su tutte le principali graminacee, ad eccezione del Bromus. Quest’ultimo prodotto non è autorizzato su orzo, ma solo su frumento tenero e duro. passando ad interventi più “classici” di inizio primavera, in base all’infestazione presente si può optare per un intervento solo graminicida, o solo diocotiledonicida o un intervento completo che elimini entrambe le tipologie di malerbe. tra i graminicidi specifici (efficaci principalmente contro loietto, avena, coda di topo) si segnala i non più recenti clodinafop-proparGile (topik 80ec, ecc.) e fenoXapropetile (foxtrot ecc.), attivi in particolare contro avena e coda di topo, anche in interventi tardivi, con vegetazione molto sviluppata. il più recente clodinafop - proparGile + pinoXaden (traxos pronto) migliora rispetto ai precedenti in quanto è più efficace su lo-

nica e fumaria. anche il florasulam (azimut). lo spettro d’azione migliora, anche se non in maniera risolutiva, con la miscela triBenuron metile+tifensulfuron (Granstar ultra, marox sX), che riesce anche a contenere parzialmente le infestanti citate. il florasulam (azimut) ha un’efficacia migliore su Galium (in trattamenti precoci), ma è poco attivo su Veronica. interventi più tardivi, con temperature leggermente più elevate, in fase di fine accestimento-inizio levata, possono essere eseguiti con la miscela fluroXipYr+clopiralid+mcpa (ariane ii, manta Gold), intervento completo in grado di contenere anche infestazioni di stoppione, galium, convolvolo. la lotta ad infestazioni dicotiledoni specifiche (galium e convolvolo) può essere effettuata con interventi spe-

dicotiledoni, comprese quelle di difficile controllo con le sulfuniluree (veronica in particolare). le miscele di pYroXulam+florasulam (floramix), oppure propoXicarBaZone + iodosulfuron + amidosulfuron (caliban top), o anche propoXicarBaZone + iod o s u l f u ro n (miscanti duo) hanno un’efficacia più spiccatamente dicotiledonicida, anche se esercitano una buona azione graminicida purchè in interventi precoci, con infestanti graminacee ai primi stadi di sviluppo. in conclusione vi sono armi più che sufficienti per combattere tutte le malerbe del frumento anche nell’ambito delle misure agro ambientali. la scelta del prodotto adatt, del momento e della dose è ciò che fa la differenza nel risultato finale.


10 FEBBRAIO 2013_Numero di Febbraio 12/02/13 11.26 Pagina 19

a cura di fabio fracchia

scheda tecnica

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Per la messa a dimora del pioppeto è indispensabile un’accurata preparazione del terreno: è ammessa un’aratura fino a 30-50 cm, eventualmente abbinata a una ripuntatura fino a 70-120 cm nei suoli profondi e nelle situazioni in cui occorre evitare il trasporto in superficie di strati di terreno con caratteristiche chimiche o fisiche sfavorevoli. Per i terreni limoso-argillosi è obbligatorio che il terreno sia preparato in stato di tempera, preferibilmente entro la fine del mese di ottobre precedente la messa a dimora del pioppeto. La messa a dimora delle pioppelle è consigliata essere fatta ad una profondità pari a un quinto della loro altezza (almeno 70 cm per le pioppelle di un anno e 120 cm per quelle di due anni); il diametro della buca di norma deve essere intorno a 30 cm. Nei suoli a tessitura grossolana e con scarsa capacità idrica, si può ricorrere a trivelle con diametri minori (fino a 10 cm), ed è possibile aumentare la profondità di impianto fino ad arrivare alla falda freatica permanente (massimo 300 cm). Nei terreni a tessitura fine o moderatamente fine, per favorire l’attecchimento e l’espansione dell’apparato radicale, è utile aprire buche di oltre 30 cm di diametro. Queste ultime, vanno inoltre aperte nel periodo novembre-dicembre, per permettere agli agenti atmosferici di sgretolare la superficie della parete laterale compattata dall’azione della trivella.

SCHedA CoLtUrALe pIoppo

modalità di impianto in rapporto alle caratteristiche stazionali

In CoLtIVAZIone AMBIentALMente SoStenIBILe (SCHeMA pefC)

scheda Pioppicoltura

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10 FEBBRAIO 2013_Numero di Febbraio 12/02/13 11.27 Pagina 20

a cura di fabio fracchia

scheda tecnica

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Fertilizzazione nelle aree sensibili con buona disponibilità idrica, e caratterizzate frequentemente da suoli sciolti, profondi, freschi, è possibile realizzare buone produzioni legnose limitando l’apporto di fertilizzanti minerali. e’ sempre utile, dove disponibile o possibile, la concimazione organica fatta con letame o sovescio di leguminose. l’analisi del terreno è utile a comprendere le caratteristiche del terreno, orienta la fertilizzazione e la gestione del suolo (tipologia di lavorazioni ecc.). per cui, soprattutto se l’impianto è di dimensioni medie o grandi l’analisi è di fondamentale importanza, ed il suo costo è sempre ammortizzato da un risparmio di fertilizzante o da un maggior sviluppo del pioppeto. la concimazione di fondo, ove prevista, non dovrà comprendere azoto salvo l’apporto dato da fertilizzanti organici (è consigliata la somministrazione di letame o compost). È ammessa, nello schema di certificazione ambientale pefc, soltanto la somministrazione di fosforo (p2o5) e potassio (K2o) che non potrà superare i 175 kg/ha (dosi maggiori sono consentite nel caso di particolari esigenze avvalorate da analisi chimiche). la distribuzione dell’azoto in copertura potrà essere effettuata secondo il seguente schema:

(*) si definisce superficiale un terreno con franco di coltivazione non superiore a 50 cm concimazioni fosfatiche e potassiche sono ammesse in copertura nei primi tre anni con dosi massime nel triennio di 175 kg/ha per ciascun elemento. se viene effettuata questa concimazione con p e K distribuzioni successive con questi elementi non danno effetti misurabili, e si traducono in una spesa inutile. i quantitativi massimi indicati sono da considerarsi comprensivi anche dell’apporto di concime distribuito nella fase di preparazione del terreno per l’impianto (concimazione di fondo). per i primi 3 anni i concimi potranno essere distribuiti unicamente nel periodo che va dalla seconda metà di maggio, alla prima metà di giugno; per gli anni successivi al 3°, e limitatamente all’azoto, la distribuzione potrà avvenire nei seguenti periodi: da aprile a maggio e da metà giugno a fine luglio. non sono ammessi concimi fogliari salvo casi di effettiva necessità dimostrata da analisi del suolo e/o fogliari. È ammessa per tutta la durata del turno la distribuzione, con successivo interramento, di sostanza organica proveniente da allevamenti animali, fatta esclusione per la prima metà di giugno e i mesi invernali e per le aree sensibili. per quanto riguarda le quantità da impiegare, i dosaggi massimi previsti per l’azoto possono essere aumentati del 50% rispetto alla dosi indicate in tabella.

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10 FEBBRAIO 2013_Numero di Febbraio 12/02/13 11.27 Pagina 21

a cura di alessandro albertelli

scheda tecnica

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scheda frutticoltura n.25

agente Patogeno e ciclo biologico • l’agente patogeno è un fungo ascomicete nectria galligena (forma sessuata), cylindrocarpon mali (forma asessuata). • il fungo entra nella pianta attraverso ferite di qualsiasi natura (microlesioni, ferite da insetti xilofagi, tagli di potatura ecc). • Gli elementi infettanti sono costituiti dalle ascospore sessuate liberate dai periteci e dai conidi agamici liberati da corpi fruttiferi chiamati sporodochi. • le spore trasportate dal vento in presenza di lesioni e condizioni termo-igrometriche favorevoli (temperatura ottimale 20°C ed elevata umidità) germinano producendo un micelio che invade i tessuti corticali fino al cambio. • sui cancri il fungo differenzia i corpi fruttiferi sessuati che sono i periteci (globosi, rossastri) e quelli asessuati (sporodochi) che sono ammassi di micelio biancastro. entrambi sono organi di conservazione del fungo nell’ambiente. • i periodi di maggiore rischio di contagio sono quelli autunnali, in seguito alla caduta delle foglie che determinano la formazione di microferite. • il fungo che entra nella pianta nel periodo autunnale rimane latente fino alla successiva primavera quando riprende l’attività.

sintomatologia

Il Cancro delle pomacee è una malattia originata da un fungo ascomicete (Nectria galligena), che provoca gravi danni sul Melo, tuttavia può colpire anche il Pero e svariate piante arboree (latifoglie forestali e di interesse paesaggistico). Questo patogeno e’ piuttosto diffuso e, in condizioni favorevoli, può diffondere abbastanza rapidamente nella popolazione ospite. Il fungo è molto pericoloso soprattutto con clima temperato e umido. L’azione patogena riguarda gli organi legnosi e, molto più raramente, i frutti. Esiste altresì una diversa sensibilità varietale: le cv appartenenti al gruppo Gala e Red Delicius standard (Jeromine) sono le più colpite.

• il cancro delle pomacee colpisce gli organi legnosi della piantai in particolare i rami e le giovani branche, tuttavia il sintomo può essere presente anche sulle branche più vecchie e sul fusto. • il sintomo consiste in zone corticali depresse che si inscuriscono e disidratano; in seguito compaiono fessurazioni e screpolature della corteccia. • in seguito i tessuti colipti necrotizzano e si formano cancri longitudinali, vere e proprie fessurazioni che mettono a nudo il legno sottostante. • il cancro può in seguito estendersi a tutta l circonferenza dell’organo colpito provocando il disseccamento della parte distale. • i danni causati dai cancri sono la riduzione della resistenza meccanica dei rami che si possono spezzare facilmente, inoltre su ha indebolimento della pianta con possibilità di attacchi di altri agenti patogeni. • in corrispondenza dei cancri è possibile notare le fruttificazioni sessuate (palline rosso-aranciate) o assessuate (ciuffetti di micelio biancastro) del patogeno.

CAnCro deLLe poMACee

Premessa

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10 FEBBRAIO 2013_Numero di Febbraio 12/02/13 11.28 Pagina 22

a cura di alessandro albertelli

scheda tecnica

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cancro su ramo

cancro su ramo

cancro su ramo

lotta

la profilassi contro questa patologia è di tipo preventivo, limitando i fattori predisponenti l’infezione. É utile limitare le concimazioni azotate, e nelle operazioni di potatura eliminare i rami colpiti. nelle branche con presenza di cancri su legno vecchio è utile rimuovere il legno imbrunito con spazzole metalliche ed in seguito ricoprire le ferite con sali di rame o con mastici. la difesa di tipo chimico è di tipo preventivo e viene effettuata a partire da fine raccolta. Gli interventi consigliati sono i seguenti: • a fine raccolta: si consiglia di intervenire con rame alla dose di 160/hl (es:800g di Poltiglia Bordolese al 20%).

Come possiamo vedere questo è un classico esempio di cancro su tronco

sintomi sul tronco

Periteci del fungo

cancro rameale su una parte del ramo

• dopo un mese (fine ottobre): si consiglia di intervenire con rame alla dose di 200-300 g/hl (es: 1000-1500 g di poltiglia Bordolese al 20%). • a completa caduta foglie: si consiglia di intervenire con rame alla dose di 200 - 300 g/hl. • si raccomanda una sufficiente bagnatura con volumi d’acqua non inferiori ai 1200 l/ha. Bibliografia ferrari m., marcon e., menta a. (1992) - fitopatologia ed entomologia agraria, 422-423. creso - frutticoltura sostenibile in piemonte - linee tecniche 2012, 38.

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10 FEBBRAIO 2013_Numero di Febbraio 12/02/13 11.28 Pagina 23

nomine

news agricoltura

Lorella Ansaloni nUoVA reSponSABILe nAZIonALe

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donne impresa SONO 300 MILA LE DONNE ALLA guIDA DI IMPRESE AgRICOLE

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umentano le donne manager in agricoltura dove salgono a 294.618 le titolari, amministratrici o socie di aziende, in controtendenza rispetto alla crisi economica generale che vede una diminuzione dei loro colleghi maschi. É quanto emerge da una analisi della coldiretti relativa al terzo trimestre del 2012 rispetto a quello precedente che registra anche un aumento del 3% delle assunzioni di lavoratrici dipendenti nel settore. l’occasione per fare il punto sulle “quote rosa dell’agricoltura” è stata l’assemblea elettiva di donne impresa coldiretti che ha nominato responsabile nazionale lorella ansaloni di medolla (modena). 53 anni, sposata e madre di tre figli la ansaloni ha lasciato l’attività in banca per dedicarsi con il marito all’azienda ad indirizzo frutticolo e florovivaistico e al punto di campagna amica aziendale con prodotti alimentari naturali e biologici e per il giardinaggio. il terremoto del 29 maggio che ha colpito l’emilia romagna ha provocato danni anche all’azienda di lorella ansaloni che si è su-

bito rimboccata le maniche per ripristinare la funzionalità del garden e dell’acetaia dove viene realizzato dell’ottimo aceto balsamico. “ringrazio per la grande opportunità che mi è stata offerta. il mio impegno sarà forte e determinato (gli emiliani sono tosti), contando anche sull’aiuto delle donne imprenditrici che saranno al mio fianco in questi anni. dobbiamo assolutamente proseguire sul cammino già intrapreso della “modernizzazione” dell’agricoltura e favorire la multifunzionalità che emerge anche dai dati nazionali sull’imprenditoria in rosa, “modernizzazione” che spesso passa attraverso la donna” ha affermato lorella ansaloni al momento dell’elezione. non resta da fare altro che rimboccarci di nuovo le maniche, ma noi donne - ha concluso - lo sappiamo già e lo facciamo da sempre!” sulla base dell’analisi coldiretti su dati unioncamere, inps e istat, quasi una impresa agricola su tre (29%) è condotta dalle donne che hanno aumentato progressivamente nel tempo il loro peso all’interno del settore agricolo dove hanno trovato occupazione come dipendenti ben 406mila lavoratrici nel 2011. “la

capacità di coniugare la sfida con il mercato, il rispetto dell’ambiente e la qualità della vita a contatto con la natura sembra essere - sottolinea Graziella Boveri responsabile regionale e provinciale donne impresa - una delle principali ragioni della presenza femminile nelle campagne”. un impegno che è infatti particolarmente rilevante nelle attività più innovative e multifunzionali come dimostra il protagonismo delle donne nei mercati degli agricoltori di campagna amica, negli agriturismi o nelle associazioni per la valorizzazione di prodotti tipici nazionali come il vino e olio. “l’ingresso progressivo della presenza femminile nell’agricoltura italiana - prosegue Graziella Boveri - ha certamente dato un forte impulso all’innovazione che ha caratterizzato il settore con l’ampliamento delle attività ad esso connesse come la trasformazione dei prodotti, la crescente attenzione al benessere, il recupero di antiche varietà, le fattorie didattiche, gli agriasilo, la pet-therapy, l’adozione di piante e animali on-line e tante altre innovazioni in rosa che le aziende vincitrici, diffuse in diverse tutte le regioni, hanno come peculiarità”.

InIpA e i GrUppI CoLtIVAtorI SVILUppo HAnno eLetto nUoVI preSIdentI

DELIA REVELLI E MARCO MELICA

Due realtà a cui Coldiretti guarda con grande attenzione poichè si rivolgono soprattutto ai giovani imprenditori

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consigli di amministrazione di inipa piemonte e dell’associazione regionale Gruppi coltivatori sviluppo si sono riuniti a torino ed hanno eletto alla presidenza dell’istituto di formazione di coldiretti Delia revelli e dell’associazione Gruppi coltivatori sviluppo marco melica. delia revelli è una giovane imprenditrice agricola del cuneese che opera nel settore ittico. ricopre già l’incarico di Vice responsabile regionale di donne impresa e responsabile provinciale di cuneo del movimento. marco melica 33 anni di Buttigliera d’asti gestisce con il fratello un’azienda agricola ad indirizzo zootecnico allevando capi di razza bovina piemontese. il giovane imprenditore astigiano è il delegato provinciale Giovani impresa asti nonché membro del comitato Giovani impresa di coldiretti piemonte. dicono roberto moncalvo e bruno rivarossa presidente e di-

rettore di coldiretti piemonte “ci congratuliamo con i giovani dirigenti che hanno accettato un incarico così delicato ma certamente stimolante. l’istituto di formazione professionale svolge un’attività formativa tramite le sedi provinciali, capillare sul territorio. all’associazione Gruppi coltivatori sviluppo fanno riferimento

migliaia di imprese seguite da tecnici altamente specializzati che erogano una consulenza tecnica altrettanto capillare. a queste due realtà coldiretti guarda con grande attenzione poiché si rivolgono soprattutto ai giovani imprenditori che con la formazione e l’assistenza tecnica posizionano le loro imprese in un mercato difficile”.

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news agricoltura

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scadenze marzo scaDenza

imPosta

aDemPimenti

soggetti obbligati

Emissione fattura differita per la cessione di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da un DDT o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuata l’operazione

Soggetti passivi Iva

15/03/2013

iva

18/03/2013

iva

Liquidazione e versamento dell’IVA a debito del mese di febbraio 2013

Contribuenti Iva mensili

18/03/2013

iva

Liquidazione e versamento dell’IVA a debito annuale 2012

Contribuenti Iva

18/03/2013

ritenute alla fonte

versamento ritenute alla fonte su: redditi di lavoro dipendente e assimilati redditi di lavoro autonomo provvigioni corrisposti nel mese precedente

Soggetti operanti in qualità di sostituto d’imposta

18/03/2013

iva

Comunicazione in via telematica dei dati contenuti nelle dichiarazioni d’intento ricevute nel mese precedente

Contribuenti Iva che hanno ricevuto le dichiarazioni d’intento rilasciate da esportatori abituali

25/03/2013

iva

Invio telematico elenchi INTRaSTaT riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al mese precedente

31/03/2013 (prorogato all'1/4)

iva

31/03/2013 (prorogato all'1/4)

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a cura di Daniela colombini

irPeF

Operatori intracomunitari con obbligo mensile

Comunicazione dei dati delle operazioni intercorse nel mese precedente o trimestre precedente nei confronti di operatori economici aventi sede, residenza o domicilio negli Stati o territori black list

Contribuenti Iva

Comunicazione relativa alle spese sostenute nel corso dell’anno 2012 relative al risparmio energetico, per i contribuenti intenzionati a beneficiare della detrazione del 55% per i lavori di riqualificazione energetica avviati nel 2012 e non ultimati

Contribuenti Iva soggetti alle imposte sui redditi


10 FEBBRAIO 2013_Numero di Febbraio 12/02/13 11.28 Pagina 25

fiscale

a cura di Daniela colombini

Per le imprese agricole minime l’obbligo dal 2014

l’

obbligo per tutte le aziende titolari di partita iva di presentare l’elenco clienti e fornitori è stato introdotto da un decreto legge del 2010. in origine la norma prevedeva che tale adempimento dovesse essere effettuato solo con riferimento ad ogni operazione, attiva e passiva, rilevante ai fini dell’iVa di importo non inferiore a 3.000 euro. dall’anno 2013 quel limite è stato eliminato per cui, alla scadenza del 30 aprile, ci sarà l’obbligo di presentare l’elenco di tutte le operazioni attive e passive che l’azienda ha effettuato con clienti e fornitori titolari di partita iVa mentre, per le operazioni effettuate nei confronti dei privati, l’obbligo della comunicazione deve essere assolto solo per importi superiori a 3.600 euro. ora l’obbligo viene esteso anche agli agricoltori in regime di esonero che non sono obbligati a eseguire le registrazioni delle fatture e delle autofatture. si ricorda che la norma che regola la disciplina iVa per le imprese agricole in regime di esonero prevede che esse siano esonerate dagli obblighi di fatturazione, registrazione, dichiarazione e versamento. si considerano imprenditori agricoli esonerati coloro che nel-

l’anno precedente hanno realizzato un volume d’affari di ammontare non superiore a 7.000 euro, costituito per almeno due terzi da cessioni di prodotti agricoli. la normativa che ha introdotto l’obbligo della presentazione dell’elenco clienti e fornitori anche per le aziende agricole in regime di esonero ha come obiettivo principale quello di rendere più efficienti le attività di controllo sulla sicurezza alimentare dettate dal regolamento ce 178/2002 e in particolare di migliorare la rintracciabilità dei prodotti agricoli e alimentari. l’agenzia delle entrate comunque ha precisato che per le imprese agricole minime l’obbligo scatterà solo dall’anno prossimo e pertanto il primo appuntamento slitterà automaticamente al 30 aprile 2014 con riferimento alle operazioni effettuate nel 2013. ovviamente, dato il contesto normativo, si ribadisce l’obbligo della conservazione dei documenti fiscali ricevuti (fatture e autofatture) che, a partire dal 2013, dovranno essere in ogni caso annotati in qualche modo, per permettere la compilazione dell’elenco da inviare all’agenzia entrate entro il 30 aprile 2014.

poStA eLettronICA CertIfICAtA oBBLIGAtorIA per Le dItte IndIVIdUALI

i

l decreto sviluppo 2012 bis ha previsto l’obbligo per circa 3 milioni di aziende presenti sul nostro territorio di dotarsi di un indirizzo di posta elettronica certificata entro il 30 giugno 2013. un obbligo non certo nuovo, visto che già le società sono state soggette in passato allo stesso adempimento. la cosa nuova adesso è che vengono coinvolte dalla norma di legge le ditte individuali iscritte al registro imprese della camera di commercio e che i tempi vengono accelerati, visto che quelle aziende ancora non dotate di pec, dovranno dotarsene necessariamente entro il 30 giugno 2013. ma cerchiamo di capire meglio la definizione di pec. la posta elettronica certificata (pec) è il sistema che consente di inviare e-mail con valore legale equiparato ad una raccomandata con ricevuta di ritorno. Benché il servizio pec presenti forti similitudini con la tradizionale posta elettronica, è doveroso dare risalto alle caratteristiche aggiuntive, tali da fornire agli utenti la certezza, a valore legale, dell’invio e della consegna (o della mancata consegna) delle e-mail al destinatario. la posta elettronica certificata ha il medesimo valore legale della raccomandata con ricevuta di ritorno con attestazione dell’orario esatto di spedizione. inoltre, il sistema di posta certificata, grazie ai protocolli di sicurezza utilizzati, è in grado di garantire la certezza del contenuto non rendendo possibili modifiche al messaggio, sia per quanto riguarda i contenuti che eventuali allegati. il decreto legge di ottobre 2012, convertito in legge a fine anno, ha previsto che tutte le aziende individuali che si iscrivono al registro delle imprese o all’albo delle imprese artigiane debbano in-

news agricoltura

L’elenco clienti e fornitori diventa obbligatorio anche per i soggetti esonerati

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dicare la propria pec in fase di iscrizione e ciò quindi coinvolge le imprese agricole di nuova costituzione che si iscrivono alla camera di commercio, comprese anche le aziende in regime di esonero iva, che prevedono di realizzare un volume d’affari fino a euro 7.000 composto per due terzi da cessioni di prodotti agricoli e che intendono comunque iscriversi al registro imprese per beneficiare, ad esempio, dell’attribuzione del gasolio agricolo. sempre la stessa norma ha previsto che le imprese individuali attive siano tenute a depositare, presso l’ufficio del registro delle imprese competente, il proprio indirizzo pec entro il prossimo 30 giugno 2013. nell’ottica del legislatore la pec viene vista come una delle modalità di risparmio sia per la pubblica amministrazione sia per le imprese che per i cittadini. lo scopo principale è infatti quello di implementare quanto più possibile la comunicazione tra la pubblica amministrazione e i cittadini -aziende via pec, eliminando più dispendiose forme di comunicazione. comunicare con inps, agenzia delle entrate, camere di commercio, ecc. oggi dovrebbe essere più semplice con lo strumento veloce e a costi ridotti offerto dalla pec. Gli uffici della coldiretti sono a diposizione di tutti i soci e di tutti i clienti che vogliano su questo argomento ulteriori informazioni ma soprattutto saranno presto a disposizione per l’attivazione delle caselle pec ed eventualmente per la gestione del servizio di consultazione delle stesse. non dimentichiamoci che l’accesso quotidiano ad una casella di posta elettronica implica l’utilizzo di un computer e di una linea internet.

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a cura iniPa di emanuele sconfienza

news agricoltura

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programma di Sviluppo rurale 2007-2013 - Misura 111.1 Sottoazione a) Formazione in campo agricolo

CoLtIVAZIone deGLI ortAGGI Con MetodI BIodInAMICI

continua l’attiVità di formaZione professionale deGli addetti al settore aGricolo

É

entrata ormai nel pieno della propria attività l’operatività della sede provinciale di inipa piemonte mirante a garantire la formazione professionale degli addetti al settore agricolo. nella prima metà di febbraio sono giù stati realizzati due corsi (ad Alessandria e Castelnuovo Scrivia) sull’uso corretto delle acque irrigue, con importanti aggiornamenti sull’uso dei pozzi, sulle concessioni e sui contratti di fiume. un altro corso, specifico sulle problematiche della coltivazione del nocciolo, si è svolto a lu, attirando l’attenzione di molti corilicoltori, provenienti anche da diverse località fuori dalla nostra provincia. a metà mese hanno preso infine il via due corsi che si concluderanno poi in una sessione autunnale nel prossimo novembre: il primo sulla “Biodiversità in vigneto” e il secondo sugli “alberi da frutto: antiche varietà, pratiche colturali e potatura”. il prossimo ap-

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puntamento di inipa è fissato ora per martedì 26 marzo prossimo, quando prenderà il via un corso sulla “coltivazione degli ortaggi con metodi biodinamici”. tale corso si svolgerà presso l’azienda “cascina degli ulivi” di novi ligure e si strutturerà su tre giornate di lezioni (26 marzo, 16 e 17 aprile), con inizio alle 9 e chiusura alle 18 e tratterà delle basi dell’agricoltura biodinamica e delle pratiche colturali; dei preparati biodinamici; del cumulo biodinamico; della gestione e dell’incremento della fertilità del suolo nell’orto; dell’organizzazione di un orto biodinamico e delle varietà in via di estinzione; delle consociazioni e delle rotazioni dell’orto biodinamico; degli insetti utili e del ruolo dei fiori nell’orto; del sovescio e della fisiologia delle piante; della difesa e della prevenzione dai parassiti fungini e dalle malattie dell’orto; del ruolo delle infestanti; della pacciamatura.

Biodinamico

Chi volesse ancora iscriversi per partecipare a questo corso può contattare, entro il 15 marzo prossimo, la segreteria provinciale di Inipa Piemonte, telefonando allo 0131-235891 (interno 668); inviando una e-mail a inipa.alessandria@coldiretti.it; inviando un fax a 0131.252144; o rivolgendosi direttamente agli uffici di Zona di Coldiretti.


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a cura di emanuele sconfienza iaGGio tudio

centro ricerca irta di mas de BoVer

news agricoltura

VIAGGIo dAL 18 AL 21 MArZo 2013

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Programma 1° giorno

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ebbene le tracce della coltivazione del nocciolo in provincia di alessandria, risalgano a molti secoli orsono, l’impulso che questa coltura ha avuto negli ultimi anni sul territorio provinciale la fa collocare tra le nuove interessanti opportunità che un agricoltore può cogliere. ora non solo costituisce la fonte di reddito di diverse aziende agricole ma rappresenta la motivazione per cui, molti giovani permangono nel comparto. un insediamento così rapido della coltura del nocciolo, in un territorio in cui fino a pochi anni fa era concentrata solo in piccole realtà, ha avvertito la necessità di guide competenti ed all’avanguardia. coldiretti, da subito, ha percepito l’importanza e la portata di questi cambiamenti e ha voluto mettere a disposizione delle aziende le professionalità indispensabili al conseguimento del successo sperato. ora l’intero comparto produttivo alessandrino è coordinato e guidato per mezzo dei più moderni strumenti che la tecnologia metta a disposizione. la novità è stata parimenti accompagnata da una ansia di conoscere e di approfondire tutti gli aspetti produttivi e di coltivazione del nocciolo senza i freni inconsci che l’esperienza e la routine possono a volte creare. negli ultimi anni si sono succeduti diversi incontri di formazione che hanno visto la partecipazione convinta di un numero sempre maggiore di produttori grazie anche all’indiscusso valore degli oratori. il risultato è ora sotto gli occhi di tutti: la coltura del nocciolo si è

sviluppata in misura esponenziale sino a raggiungere un investimento, solo sul territorio provinciale, stimabile in circa 1500 ettari. ugualmente interessanti ed originali sono state le scelte tecniche adottate, soprattutto per quanto riguarda potature e forme di allevamento che fanno sì che i noccioleti dell’alessandrino stiano diventando il riferimento per tutti i produttori dell’italia nord occidentale. tutto ciò, però, non è sufficiente ed il bisogno di conoscere, confrontarsi e crescere non si è pacato. a tal proposito nella settimana a cavallo tra il 18 ed il 22 del mese di marzo, si è organizzata un viaggio studio riservato ai corilicoltori o a tutti coloro che intendono avvicinarsi a questa coltura. meta del viaggio sarà il centro ricerche irta di mas de Bover nei pressi di Barcellona in spagna (il più importante in Europa). nel corso dei quattro giorni dell’iniziativa, in compagnia del prof.alessandro roversi dell’università cattolica del sacro cuore di piacenza, si susseguiranno visite ai campi sperimentali ed a noccioleti in allevamento e produzione, sopralluoghi presso ditte di trasformazione e lavorazione delle nocciole e presso costruttori di macchine ed attrezzature per la gestione dei corileti. la responsabile della ricerca nel settore corilicolo del centro catalno dell’irta, rovira mercé, coordinerà gli incontri con i ricercatori del centro. per ulteriori informazioni, costi, disponibilità di posti e prenotazioni si prega di contattare il dr. alberto pansecchi al numero 340-6290910.

• ritrovo dei signori partecipanti ad alessandria presso il cimitero di castelceriolo alle ore 5,20 ad alessandria presso il cimitero di castelceriolo ed alle 6,00 in c.so Valentino (p.le coop) a casale monferrato. partenza per malpensa terminal 1 ed alle ore 9.35 partenza con volo Vueling VY6331 per Barcellona prat con arrivo alle ore 11.05. tempo a disposizione per il pranzo libero in aeroporto. ore 12.00 incontro con autobus locale privato e trasferimento al centro ricerche irta di mas de Bover, incontro con la dott.ssa mercé rovira responsabile del settore corilicolo del centro, visita al centro e agli impianti sperimentali. nel tardo pomeriggio sistemazione all’Hotel astari nel centro di tarragona, tempo a disposizione per il relax. cena in Hotel e pernottamento. 2° giorno • prima colazione a buffet in hotel. mattina dedicata al proseguimento della visita del centro irta. pranzo di lavoro e trasferimento per visita a impianti di trasformazione e produzione semilavorati di nocciole. Visita ad aziende agricole locali. nel tardo pomeriggio rientro in hotel e tempo a disposizione per il relax. cena presso un ristorante tipico con menù tradizionale. pernottamento in hotel. 3° giorno • prima colazione a buffet in hotel. trasferimento presso ditte produttrici di attrezzature per la coltivazione dei noccioleti. pranzo di lavoro.trasferimento per visita a vigneti e cantine dell’area viticola del priorat. nel tardo pomeriggio rientro in hotel e tempo a disposizione per il relax. cena presso un ristorante tipico con menù tradizionale. pernottamento in hotel. 4° giorno • prima colazione a buffet in hotel. partenza per Barcellona per una giornata di visita libera alla città. pranzo libero. ritrovo alle ore 15,30 per trasferimento in aeroporto ed alle ore 18.25 partenza con volo Vueling VY6336.arrivo a milano malpensa terminal 1 alle ore 20.00. incontro con autobus privato per il rientro nelle rispettive località di partenza.

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news agricoltura

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a curacamPaGna di luisa bo amica

a cura di luisa bo

AL VIA IL CorSo dI potAtUrA Lezioni sia teoriche che pratiche

I SeGretI deLL’etICHettA

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arte martedì 19 febbraio il corso di potatura, un corso tutto rivolto alle piante fruttifere con particolare riguardo alle varietà antiche. la prima lezione avrà luogo presso il frutteto dell’azienda agricola “la pomera” di Vignale sede delle lezioni della prima sessione del corso, quella primaverile avente come tema la potatura “a secco”. il corso infatti avrà luogo in due sessioni e quella autunnale, che avrà inizio il 5 novembre, affronterà i diversi sistemi di potatura verde ed in particolare la potatura delle drupacee. il corso che si svolgerà sempre nelle ore pomeridiane dalle 14.00 alle 18.00 avrà una prima lezione presso l’azienda mela mangio in monferrato di claudio caramellino a odalengo piccolo e le ultime lezioni nell’azienda frutticola cascina merli a cereseto. si tratta di un corso pratico con elementi di teoria della potatura ma non solo e con particolare riguardo alle specie fruttifere in via di estinzione condotte da laura ciceri e una parte operativa in frutteto nelle mani di claudio caramellino e castelli michele.

progetto didattico alla Vochieri

n insieme di percorsi didattici che ruotano tutti intorno al riconoscimento del buon cibo, per imparare ad apprezzare i prodotti del territorio e, un domani magari, imparare a fare la spesa, una spesa a “Km0”. Questo è il progetto didattico che la prof.ssa palmieri della scuola Vochieri di alessandria ha avviato con coldiretti per il corrente anno scolastico iniziato già lo scorso autunno con appuntamenti sul consumo della frutta condotto da castelli michele e sul consumo del latte anche in ragione delle sempre più crescenti intolleranze, seguito da osvaldo Bruni. acquistare prodotti locali e di stagione, facendo attenzione agli imballaggi, rappresenta un aiuto anche all’ambiente ma, imparare a leggere un etichetta significa, anche e soprattutto, per un consumatore , farsi consapevole nella natura intrinseca di ciò che si sta comprando. È partito così il 7 febbraio il percorso in aula “i segreti dell’etichetta”, che sta coinvolgendo quasi 300 ragazzi dalle prime alle terze, in vari momenti didattici e di confronto per conoscere meglio la rintracciabilità.

denUnCIA ALLoGGIAtI 2013 nUoVe proCedUre

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stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 14 del 17/01/2013 il decreto sulle “ disposizioni concernenti la comunicazione alla autorità di pubblica sicurezza dell’arrivo di persone alloggiate in strutture ricettive”.tale decreto del ministero dell’interno rende obbligatoria la comunicazione alla Questura, territorialmente competente, delle generalità delle persone alloggiate, con mezzi informatici/telematici, entro le 24 ore successive all’arrivo delle persone alloggiate, o all’arrivo, se il soggiorno ha durata inferiore a 24 ore. esso consente ai gestori delle strutture ricettive di inviare via internet le cd. “schedine alloggiati” previste dall’art. 109 tulps 733/31, che il decreto ministeriale dell’11 dicembre 2000 aveva previsto potessero essere trasmesse all’autorità di p.s. in formato elettronico. la norma è intervenuta sulla disciplina della comunicazione delle cd. “schedine alloggiati” allo scopo di rendere più agevole la procedura, prevedendo che i moduli delle schedine, in futuro, debbano essere trasmessi alle Questure esclusivamente mediante l’utilizzazione di mezzi telematici o informatici, favorendo così anche una più rapida registrazione e un efficace controllo dei dati da parte della polizia di stato. i soggetti interessati tra cui anche gli agriturismi, i bed and breakfast e gli agricampeggi per poter accedere al nuovo servizio dovranno essere autorizzati dalla Questura di alessandria e pertanto accreditarsi. procedura di accreditamento: i titolari delle attività dovranno inviare un modulo (che potrete trovare presso gli uffici di zona oppure che può essere scaricabile dal sito della Questura cliccando sul link dedicato), in duplice copia e compilato in tutte le sue parti, alla Questura di alessandria - ufficio provinciale per la Gestione automatizzata delle informazioni di polizia (u.p.G.a.i.p.), allegando: fotocopia della licenza di esercizio ricettivo/alberghiero; fotocopia del documento di identità del titolare della licenza. per attivare tale procedura è possibile rivolgersi alla segreteria di terranostra oppure farlo direttamente inviando la predetta documentazione a mezzo raccomandata a.r. ovvero presentandola direttamente presso l’u.r.p. della Questura di alessandria nella giornata di martedì dalle ore 09.00 alle ore 12.00. i titolari di casella di posta elettronica certificata potranno inoltrare le istanze e la documentazione alla casella di posta elettronica certificata: “upgaip.quest.al@pecps.poliziadistato.it.” dopo che l’istanza sarà registrata, la Questura di alessandria (Ufficio Provinciale per la Gestione Automatizzata per l’Informazione di Polizia - U.P.G.A.I.P.) provvederà ad assegnare le credenziali di accesso - username e password - al server appositamente dedicato. l’esercente, dopo aver ottenuto le credenziali, potrà trasmettere telematicamente “le schedine”, direttamente dalla propria struttura ricettiva, attraverso il sito: https://alloggiatiweb.poliziadistato.it. dopo aver effettuato la procedura di autenticazione, scaricando ed installando un certificato di protezione. al termine delle operazioni verrà rilasciata una ricevuta in formato pdf da conservare per cinque anni, mentre i dati digitali trasmessi dovranno essere cancellati e distrutte eventuali copie cartacee degli elenchi trasmessi via fax. dal punto di vista dei controlli non è stato modificato nulla in termini di regime sanzionatorio, per la mancata comunicazione dei dati degli alloggiati. per ulteriori informazioni potete rivolgervi alla segreteria di terranostra.

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camPaGna amica

a cura di luisa bo

Agritranquillità!

La polizza fatta su misura per gli Agriturismi

news agricoltura

l’aGriturismo di campaGna amica

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Quando si parla di Montebore si parla dell’Agriturismo Vallenostra!! i

l montébore è il formaggio simbolo della biodiversità, un formaggio sopravvissuto, che parla del passato della Val Borbera, delle sue genti, delle sue tradizioni. il montebore è un formaggio che ha lottato per non conoscere l’estinzione, per non sparire dal mondo del gusto e della qualità. É un formaggio unico al mondo, presìdio slow food, prodotto in un solo caseificio artigianale quello dell’azienda agricola e agrituristica Vallenostra di mongiardino ligure, solamente per un numero qualificato ed esigente di amici dei cibi eccellenti. il latte per produrre il montébore viene prodotto dalle pecore e dalle mucche brune della cooperativa Vallenostra, che vivono in piena libertà in questa vallata lontana dal tempo e dalla frenesia incosciente che trasforma gli alimenti in pallide imitazioni del cibo vero. le pecore però, non sono tutte uguali e non è uguale il latte che producono: per un montébore perfetto occorre un latte ugualmente perfetto, nutrito di questi pascoli salienti, del profumo del timo, della mentuccia, del radicchio, dell’erica, del cardo, dell’acetosella, di quest’aria unica al mondo, l’aria della Val Borbera, di un microclima che fa sbocciare l’erba più succulenta, più profumata, per un latte schiumoso e ricco di fragranze preziose e generose. agata e roberto, cuore e motore entrambi dell’azienda, hanno ormai da diversi anni, dato vita ad un’iniziativa interattiva, che coinvolge ogni anno concretamente gli amici della biodiversità, permettendo agli appassionati di adottare una

pecora. le pecore da montébore possono anche essere adottate per fare un dono, per sottolineare una ricorrenza. una volta l'anno, poi, nel giorno della festa del montébore, le famiglie adottive, potranno condividere una giornata alla cooperativa Vallenostra... perché non programmare sin da ora un week and in Val Borbera? tutte le domeniche di luglio, infatti, verrà consegnato “ai padrini” il cesto qualità Vallenostra contenente le forme di montébore, di altri formaggi prodotti dalla cooperativa, torte di ricotta, miele o confettura e il famoso vino timorasso, del valore corrispondente alla somma associativa, in una vera e propria festa del montébore aperta all’intestatario ed alla sua famiglia. sarà possibile far visita alla propria pecora, nell’alto pascolo dell’azienda agricola, assistere alla preparazione del formaggio, conoscere le mucche da latte: un breve viaggio, poco lontano dalla città ma lontanissimo nel tempo, la riscoperta di una tradizione contadina autoctona che abbiamo rischiato di smarrire per sempre. il montébore è il formaggio più raro del mondo! aiutiamolo a non scomparire!!!

COOPERATIvA vALLENOSTRA di Grattone Roberto Fr.vergagni Mongiardino Ligure (AL) Tel. 0143-94131 www.vallenostra.it info@vallenostra.it

la ricetta del mese

torta salata di zucca, patate e salsiccia Ingredienti • una confezione di sfoglia • 200gr zucca • 2 patate medie • 150gr di salsiccia • 200ml panna - 4 uova • sale/pepe/rosmarino • 1 cipolla • uno spicchio di aglio • 150gr stracchino

erranostra in collaborazione con Green e fata assicurazioni hanno creato una Polizza multirischi pensata in esclusiva per gli agriturismi terranostra campagna amica. la finalità della polizza è quella di offrire delle garanzie agli agriturismi, tramite soluzioni assicurative complete ed innovative alle migliori condizioni di mercato. la polizza agritranquillità è una convenzione unica a livello nazionale, contratta da terranostra-coldiretti, in seno alla quale i nostri agriturismi possono aderire con la semplice sottoscrizione dopo aver preso visione delle condizioni di polizza. Quattro, sono le formule che sono proposte: minima, base, estesa e toP per soddisfare le esigenze di sicurezza e tranquillità di ogni azienda agrituristica. la copertura è multipla e standard; è possibile infatti scegliere una delle soluzioni proposte ma non è possibile modificare le condizioni e le caratteristiche dell’opzione scelta. ciascuna formula assicurative ha condizioni e premi pre-pattuiti come segue: Formula minima (Rc dell’Agriturismo) premio € 90 Formula base (Rc + Incendio fabbricati e contenuto) premio € 180 Formula estesa (Base + Estensione Vita privata e altro) premio € 230 Formula top (Estesa + Furto + Aumento valori ass.) premio € 450 Se siete interessati potete rivolgervi allo sportello GREEN Assicurazioni 0131-235891 referente Massimo Quinci.

lA FONTANA di Graziano Demartini Fr. martini - 15040 Lu m.to (AL) tel.0131-741385 www.agriturismolafontanahtmx.it - la.fontana@life.it

Preparazione tagliare la zucca a cubetti, così come le patate. in una padella far soffriggere aglio e cipolla tagliati fini con un filo d’olio, unire la salsiccia sbriciolata e far dorare per bene. tenere da parte la salsiccia, unire in padella le verdure e gli aghi di rosmarino tritati e farle cuocere per circa 15 minuti, quando saranno ben cotte spegnere e lasciar raffreddare. intanto sbattere le uova con la panna, salare e pepate. Stendere la sfoglia in una teglia, disporre sopra dei mucchietti sparsi di stracchino, in modo che ce ne siano in ogni parte della torta. Coprire con le verdure e infine versare la crema sopra a tutto. Cuocere in forno caldo a 200° per circa 20 minuti, o comunque fino a che la superficie non sarà ben dorata.

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news agricoltura

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attualità

PENsIONATI: novità sulla ricongiunzione dei contributi

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Ci si può rivolgere al Patronato Epaca e ottenere la consulenza necessaria

a ricongiunzione è la possibilità, alternativa alla totalizzazione, di riunire, mediante trasferimento, tutti i periodi contributivi presso un’unica gestione previdenziale, allo scopo di ottenere una sola pensione. di recente la legge di stabilità ha reso nuovamente gratuita la ricongiunzione per gli ex-dipendenti pubblici che hanno versato per diversi anni i contributi all’inpdap ed hanno anche contributi all’inps. in particolare, tutti i lavoratori per i quali il rapporto di lavoro pubblico si è concluso entro il 30 luglio 2010 senza il diritto alla pensione, possono richiedere il trasferimento gratuito dei propri contributi versati all’ex inpdap nell’aGo, attraverso la costituzione, per il corrispondente periodo di iscrizione, della posizione assicurativa inps. negli altri casi, è stata introdotta dalla legge una nuova forma di cumulo dei contributi alternativa alla ricongiunzione e alla totalizzazione. in particolare, a decorrere dal 1° gennaio 2013, possono richiedere di cumulare i periodi assicurativi non coincidenti al fine del conseguimento di un’unica pensione i soggetti iscritti a due o più forme di assicurazione obbligatoria per invalidità, vecchiaia e superstiti dei: lavoratori dipendenti (ago); gestioni speciali autonomi (coltivatori diretti, coloni e mezzadri, artigiani e commercianti); gestione separata; forme sostitutive (telefonici, enel, fondo clero, ex-inpdai, dazieri, servizi pubblici di trasporto, fondo Volo, ecc) ed esclusive (ex-inpdap) dell’ago. non sono cumulabili con tale modalità i con-

tributi presenti nelle casse professionali. le condizioni richieste per effettuare il cumulo sono le seguenti: non essere già titolari di trattamento pensionistico presso una delle predette gestioni; non essere in possesso dei requisiti per il diritto al trattamento pensionistico. al ricorrere di tali condizioni è possibile cumulare i periodi non coincidenti per conseguire il diritto sia alla pensione di vecchiaia secondo i requisiti vigenti a seguito della riforma monti, sia alla pensione di inabilità. potranno, infine, richiedere il cumulo dei periodi assicurativi anche i familiari superstiti, nel caso in cui l’assicurato sia deceduto prima di aver acquisito il diritto alla pensione. raccomandiamo a tutti gli interessati di rivolgersi al patronato epaca: gli operatori forniranno gratuitamente tutta la consulenza necessaria per consentire di valutare la scelta più conveniente, predisponendo se del caso la domanda e tutta la documentazione necessaria. inoltre coloro i quali si trovino nelle condizioni di richiedere la ricongiunzione gratuita oppure l’applicazione del nuovo regime di cumulo e in passato hanno presentato domanda di ricongiunzione onerosa possono rivolgersi agli uffici epaca per verificare se sussistono i presupposti di legge per ottenere la restituzione di quanto già versato. per avere maggiori informazioni o per conoscere l’ufficio epaca più vicino si può telefonare al numero 0131-235891 oppure visitare il sito: www.epaca.it.

Patenti trattori “a rischio” c'è tempo fino al 2015

Una proroga poichè serve tempo per fare chiarezza sul territorio e rendere più sicuro il lavoro

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er “salvare” le patenti a rischio per i trattori c’è tempo almeno fino al 2015. ad annunciarlo è la coldiretti allo scopo di fare chiarezza dopo che sul territorio si è diffuso l’allarme sul fatto che il prossimo 12 marzo 2013 sarebbe scattata la “tagliola” sull’uso delle attrezzature, agricole ma non solo. all’origine di tutto, un accordo firmato in conferenza stato regioni. al fine di rendere sempre più sicuro il lavoro, è stata individuata una serie di attrezzature (trattori, ma anche gru, scavatori, piattaforme di lavoro, ecc.) per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori, da conseguirsi attraverso un corso di formazione. l’ac-

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cordo entra in vigore dal prossimo 12 marzo 2013 e ciò ha suscitato una piccola ondata di panico nelle campagne, con il timore di non poter più operare con i mezzi. la normativa, sottolinea coldiretti, prevede però che chi, alla data del 12 marzo 2013, è già incaricato dell’uso delle macchine, anche se non provvisto di esperienza documentata, avrà tempo fino al 12 marzo 2015 per adempiere a quanto previsto dalle nuove regole, mentre chi ha già seguito in passato un corso o è in possesso di esperienza documenta alla data del 12 marzo 2013 sarà a posto fino al 12 marzo 2017.


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consiGliere ecclesiastico

sUPer Partes

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news agricoltura

A CoLLoquIo Con IL ConSIgLIere eCCLeSIAStICo

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nche la nostra chiesa locale vive questo tempo di grande difficoltà economica, sociale e morale, né da disimpegnata, né da partigiana. come recita la costituzione “Gaudium et spes” del Vaticano ii°, “le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d'oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di cristo” (proemio). parole attuali come 50 anni fa. Guidata dai suoi pastori la chiesa non si stanca di ripetere di stare dalla parte dell'uomo, dei suoi valori e non di qualche partito. e’ super partes. e ripete e ripropone i valori non negoziabili, valori sui quali non fa e non può fare sconti a nessuno. e sono: la difesa della vita dal concepimento fino al termine della vita stessa, la famiglia fondata sull'unione indissolubile di un uomo e una donna, il bene comune perseguito con equità e con legislazioni che mettano al centro l'uomo e non il profitto. di promesse ne abbiamo sentite tante. ci aspettiamo politici seri, non illusionisti. i cittadini non possono più essere ingannati. le famiglie italiane - proclamate personaggio dell'anno per il coraggio, la pazienza nel tenere in piedi il paese - lanciano questa invocazione. tra i nostri politici candidati ci sono ancora quelli che sostengono “i valori non negoziabili”. e possono farlo se a loro volta sono “sostenuti”. si tratta di imparare a volerci bene. Don ivo

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news agricoltura

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conVeGno zootecnico

a cura di michele traverso

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a crisi economica mondiale determinata sia dalle speculazioni finanziarie sui mercati azionari internazionali, sia da una politica di governo “malata” che ha prodotto un sistema corrotto ed improduttivo attraverso la creazione di posti di lavoro clientelari ed inutili, ha raggiunto costi insostenibili per il sistema zootecnico coinvolgendo, e spesso travolgendo le attività produttive. Questa situazione di recessione economica non sarà risolta nel breve periodo ma richiederà diversi anni di ristrutturazione che ci auguriamo non passi attraverso il conflitto sociale. per le aziende zootecniche la crisi rappresenta un momento di grande difficoltà, dovuta ai costi energetici alle stelle, i cereali ed i proteici che non accennano a diminuire di prezzo, una serie di adempimenti burocratici che zavorrano ulteriormente la già pesante situazione ed infine un prezzo di vendita dei prodotti (carne e latte) che spesso non copre i costi di produzione. la parola d’ordine è ‘’resistere’’ lottando quotidianamente ma non passivamente aspettando il messia, perché non arriverà. É necessario recepire velocemente il cambiamento in atto cercando di attrezzarsi adeguatamente per rimanere competitivi sul mercato, vero obiettivo da perseguire. si rende necessario mettere in campo tutte le strategie che consentano di sostenere la redditività ed il futuro delle aziende zootecniche. lo sforzo di riorganizzazione deve passare attraverso l’attenta analisi dei punti critici del sistema allevatori, la capacità di sfruttare l’associazionismo come strumento di lavoro per aumentare il potere contrattuale sia di acquisto che di vendita dei prodotti, l’apertura di nuovi canali di vendita delle produzioni ecc. Queste azioni ed altre possono essere intraprese attraverso l’associazione allevatori che rappresenta un potenziale e fondamentale strumento tecnico/economico fino ad ora poco sfruttato. un binomio che rappresenta un valido strumento di servizi per le aziende zootecniche, ed è con

news agricoltura

“Quali opportunità per il comparto del bovino da carne?” Un importante convegno organizzato per fare il punto sul settore zootecnico

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Il tavolo dei relatori: secondo da sinistra Sergio Panizza, Presidente della CO.zO.Ser.AL. L’incontro si è svolto nel bocciodromo del circolo ACLI di San Michele e ha visto un pubblico molto attento e numeroso

questo spirito che lo scorso 22 gennaio ad alessandria in frazione san michele si è tenuto nel bocciodromo del circolo acli il convegno dal tema “Quali opportunità per il comparto del bovino da carne?”, evento organizzato dalla cooperativa Zootecnica di servizio della provincia di alessandria e moderato dal presidente, sergio panizza. nel corso dell’incontro sono stati forniti strumenti di lettura ed indicazioni operative per affrontare al meglio i cambiamenti in atto nei mercati e nelle politiche agricole comunitarie del settore carne. dopo l’introduzione del presidente della co.Zo.ser.al., sergio panizza, del presidente dell’associazione provinciale allevatori di alessandria, roberto delodi e mauro minetti dell’assessorato agricoltura provincia di alessandria i lavori sono stati aperti da matteo Biancardi allevatore con azienda ubicata a maccastorna in provincia di lodi, nel cuore della pianura padana. l’allevamento linea vacca - nutrice è costituita da 600 vacche per un totale di 1200 animali, nel suo intervento ha svolto un’attenta analisi dei costi

aziendali, dei dati economici e sull’andamento dei mercati mondiali, e come essi influenzano i prezzi dei nostri prodotti e quindi il prezzo del prodotto. riccardo compiani dell’università di milano ha spiegato in modo molto efficace quali sono gli aspetti da affrontare in un’ipotesi di conversione dell’indirizzo produttivo come ad esempio le strutture, le competenze e la gestione dei punti critici per raggiungere come obbiettivo la produzione di vitelli sani e performati. É quindi intervenuto carlo angelo sgoifo rossi docente presso il dipartimento di scienze Veterinarie per la salute, la produzione animale e la sicurezza alimentare università degli studi di milano, illustrando quindi, alla luce delle realtà descritte dai precedenti relatori, come ottimizzare le performance di allevamento. daniele Giaccone dell’associazione regionale allevatori del piemonte (a.r.a.p.) ha, invece, dato il suo contributo illustrando l’importanza delle analisi sui foraggi e alimenti zootecnici per l’allevatore evidenziando le differenze sostanziali dei principali parametri nutrizionali.

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dicembre

news agricoltura

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LUTTI ✟ La Dirigenza, la Direzione e la Struttura della Coldiretti alessandrina sono particolarmente vicine a Viviana Ottolia, Responsabile fiscale della zona di Alessandria, per la scomparsa del caro papà

Franco Sentite condoglianze

CORDOGLIO La Redazione di “Agricoltura Alessandrina” si unisce al dolore della collega Viviana per la perdita del caro PAPà ✟ 1938 - 2013 ✟ La Coldiretti tutta, la Dirigenza e Segreteria di Terranostra si stringono al dolore della famiglia Sisto per la perdita del caro

bRUNO

titolare dell’agriturismo “La Classe non è acqua” ✟ 1913 - 2013 ✟ La Federazione Coldiretti esprime cordoglio a Simonetta Ricci, per la scomparsa della cara

NONNA ✟ 25/11/1927 - 18/01/2013 ✟ La Coldiretti di Alessandria è particolarmente vicina alla famiglia Prigione, alla moglie e ai tre figli, per la perdita del caro

NICOLA Socio di Castellazzo

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