No al cibo sintetico, la battaglia continua. Subito la rapida approvazione delle legge
- Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04)
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art.1 Comma 1, DCB - Alessandria
Prezzo €2.00 COLDIRETTI ALESSANDRIA Anno 70° numero 4 - 21 APRILE 2023
Pac 2023-2027, dagli “ecoschemi” al rafforzamento della condizionalità
Campagna Sicura, il vademecum realizzato con l’Arma dei Carabinieri
REGISTRO ELETTRONICO DEI TRATTAMENTI VETERINARI:
CASCINA PULITA AL FIANCO DEGLI ALLEVATORI PER IL RECUPERO DEI FLACONI DI MEDICINALI
In seguito all’entrata in vigore del registro elettronico dei trattamenti veterinari, gli allevatori italiani si sono trovati ad affrontare alcune novità, prima fra tutte l’obbligo di segnalare sul registro elettronico le date di inizio e fine trattamento entro 48h dalle somministrazioni. Oltre a ciò, gli allevatori sono tenuti ad utilizzare il contenuto dei flaconi di medicinali entro e non oltre 28 giorni dall’apertura, indicata sul registro elettronico. Dal momento dell’apertura, i flaconi devono obbligatoriamente essere custoditi in un armadietto chiuso a chiave e sono da considerarsi rifiuto una volta trascorsi i 28 giorni; di conseguenza, devono essere smaltiti correttamente entro 3 o al massimo 12 mesi, nel rispetto della normativa.
L’obiettivo della normativa è quello di migliorare e digitalizzare il monitoraggio dei consumi dei farmaci veterinari e assicurare che i medicinali utilizzati siano sempre efficaci a garanzia dello stato di salute dell’animale, della qualità dei prodotti che ne derivano e, di conseguenza, della salute dei consumatori.
Per questo motivo, Cascina Pulita ha incrementato i propri processi di ritiro dei rifiuti, fornendo un supporto pratico ed efficiente agli allevatori. Infatti, con lo sviluppo del servizio di micro-raccolta porta a porta dedicato, le aziende clienti non accumuleranno i rifiuti legati a farmaci aperti e scaduti, che saranno invece ritirati da Cascina Pulita e recuperati negli impianti autorizzati.
La soluzione alla gestione di questo particolare tipo di rifiuto rappresenta un ulteriore passo avanti nel settore, puntando contestualmente alla completa circolarità dei rifiuti grazie al processo di recupero a cui Cascina Pulita potrà avviare i flaconi.
TRATTAMENTI VETERINARI: LA NUOVA NORMATIVA
Dal 28 gennaio 2022 è obbligatorio segnare sul registro elettronico dei trattamenti la data di inizio e di fine trattamento.
Se non utilizzato al massimo entro 28 giorni dalla somministrazione, il prodotto e il suo flacone diventano rifiuto per legge.
In quanto rifiuto, il flacone e il suo contenuto devono essere smaltiti entro 3 o 12 mesi, in base al volume di rifiuti prodotti.
Cascina Pulita mette a disposizione il servizio di raccolta dei flaconi contenenti prodotto al loro interno. Per saperne di più, contattare:
SMALTIMENTO ENTRO 3 O 12 MESI
ALESSIO FRATTINI | Tecnico Commerciale Area Piemonte | tel. 329 63 88 102 REGISTRO ELETTRONICO DI SOMMINISTRAZIONE FARMACO SOMMINISTRATO E NON TERMINATO 28 gg
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n.4 - Aprile 2023
4 NO AL CIBO SINTETICO, GOVERNO APPROVA LO STOP. ORA SUBITO LA LEGGE
6 CAMPAGNA SICURA, COME DIFENDERSI DA FURTI E TRUFFE
8 DA CHE PARTE STAI? LE RISPOSTE PER RIFLETTERE SUI CIBI ARTIFICIALI
10 PAC 2023-2027, DAGLI “ECOSCHEMI” AL RAFFORZAMENTO DELLA CONDIZIONALITÀ
12 SPECIALE VINITALY, ALLA FIERA DI VERONA L’OPERAZIONE VERITÀ DI COLDIRETTI
15 PIANO LUPO, ESEMPLARI IN AUMENTO SUL TERRITORIO. BIODIVERSITÀ A RISCHIO?
16 SICCITÀ, OGNI ANNO PERSO L’89% DI PIOGGIA. SERVE UNA RETE DI PICCOLI INVASI
18 PIANO SVILUPPO RURALE, LE NOVITÀ E LE SCADENZE DALLA REGIONE PIEMONTE
19 PESTE DEI CINGHIALI E CRISI IDRICA, VERTICI COLDIRETTI A COLLOQUIO CON IL PREFETTO
20 ZOOTECNIA, COS’È CLASSYFARM. OBBLIGHI E IMPREVISTI PER GLI ALLEVATORI
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COLDIRETTI ALESSANDRIA
ACQUA RISORSA EAURIBILE, IL NO ALLO SPRECO INSEGNATO AI PIÙ PICCOLI
SENIOR COLDIRETTI, L’ASSOCIAZIONE PENSIONATI HA ELETTO IL NUOVO PRESIDENTE
27 CAMPAGNA SICURA E NUMERO 112, CONSIGLI PER DIFENDERSI DA TRUFFE E FURTI
29 PATRONATO EPACA, RIFORMA ANZIANI MOLTO ARTICOLATA, ECCO COSA PREVEDE
31 MERCATINO
3 COLDIRETTI ALESSANDRIA
APPROVA LO STOP AL CIBO SINTETICO E SALVA LA FILIERA AGROALIMENTARE
NAZIONALE
Il Consiglio dei Ministri ha sancito lo stop al cibo sintetico in Italia, e con lui il conseguente divieto alla produzione di cibi Frankenstein nel Belpaese. Previste multe tra 10mila e 60mila euro per i trasgressori. Cifra che, nel caso in cui il fatturato di questi ultimi risulti superiore a 60mila euro, può anche arrivare a coprire il 10% dei loro ricavi annui. Lo stop al cibo sintetico deciso dal Governo salva 580 miliardi di euro di valore della filiera agroalimentare nazionale, cibo è diventata la prima ricchezza dell’Italia nonostante le difficoltà legate alla pandemia e alla crisi scatenata dalla guerra in Ucraina.
E’ quanto emerge dall’indagine della Coldiretti sui danni provocati dalla diffusione degli alimenti sintetici alla filiera agroalimentare Made in Italy.
“Lo schema di disegno di legge del Governo contro il cibo sintetico risponde alle richieste di mezzo milione di italiani che hanno firmato la petizione promossa da Coldiretti per salvare il Made in Italy a tavola dall’attacco delle multinazionali. Ringraziamo il Governo per aver accolto il nostro appello a fermare
una pericolosa deriva che mette a rischio il futuro della cultura alimentare nazionale, delle campagne e dei pascoli e dell’intera filiera del cibo Made in Italy, nonché la stessa democrazia economica. A livello nazionale sono state già raccolte oltre 500.000 firme, circa 50.000 in Piemonte e oltre 6.000 in provincia di Alessandria contro le bugie sul cibo in provetta che confermano una precisa strategia delle multinazionali che, con abili operazioni di marketing, vogliono modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione”, ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco.
Le provette a tavola sono bocciate senza appelli dall’84% degli alessandrini che si dichiara contrario all’idea di cibi prodotti in laboratorio, dalla carne al latte, dai formaggi al pesce, da sostituire a quelli coltivati in agricoltura.
La scelta dell’esecutivo va incontro alla forte opposizione manifestata dai cittadini ai cibi artificiali, con un no preponderante per classi di età, titolo di studio, genere, area territoriale di residenza, livello di reddito.
“La verità è che non si tratta di car-
ne ma di un prodotto sintetico e ingegnerizzato, che non salva l’ambiente perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali, non aiuta la salute perché non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare e, inoltre, non è accessibile a tutti poiché è nelle mani di grandi multinazionali”, ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco.
Dopo l’autorizzazione per il consumo umano concessa dall’autorità alimentare americana Fda ai filetti di “pollo” creati in laboratorio dalla Upside Foods, azienda statunitense finanziata da big della finanza mondiale come Bill Gates, Richard Branson e il fratello di Elon Musk, il rischio è una diffusione anche nell’Unione Europea dove già quest’anno potrebbero essere introdotte le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio che coinvolgono Efsa e Commissione Ue.
4 No Al Cibo SiNtetico
Ora approvare subito il Disegno di Legge che ne vieta la produzione e commercializzazione GOVERNO
Una vittoria di Coldiretti.
Le provette a tavola sono bocciate dall’84% degli alessandrini
Ma non c’è solo la bistecca in provetta. Infatti, la società Remilk vuole poi aprire una fabbrica chimica in Danimarca per la produzione di latte sintetico realizzato in laboratorio senza mucche. Il “prodotto” della start up israeliana usa il gene responsabile della produzione delle proteine del latte nelle mucche, lo mette in coltura dentro un lievito che viene poi inserito nei fermentatori, dove si moltiplica rapidamente e produce proteine del latte che vengono poi combinate con vitamine, minerali, grassi e zuccheri non animali per formare i latticini sintetici.
L’ultima deriva a tavola arriva poi dalla Germania con i bastoncini di sostanza ittica coltivati in vitro senza aver mai neppure visto il mare, mentre negli Usa, con un’abile strategia di marketing, si stanno buttando sul sushi in provetta. La società tedesca Bluu Seafood impegnata nel progetto promette di ricreare in laboratorio la carne di salmone atlantico, trota iridea e carpa partendo da cellule coltiva -
te e arricchite di proteine vegetali. Per ora in Germania si punta alla realizzazione di prodotti come bastoncini e polpette facendo biopsie ai pesci e creando masse di cellule autoriproduttive da confezionare poi per il consumo umano.
Un business non indifferente se si considera che a livello globale ogni persona consuma oltre 20 chili di pesce vero all’anno, mentre gli italiani ne mangiano circa 28 chili pro capite, sopra la media europea che è di 25 kg.
Ma al lavoro, fra provette e laboratori, non ci sono solo i tedeschi della Bluu Seafood. Negli Stati Uni-
ti il colosso Nomad Foods, proprietario tra gli altri del marchio Findus Italia, ha firmato un accordo con la start-up californiana BlueNalu per studiare il lancio di pesce da colture cellulari, mentre la Wildtype di San Francisco ha raccolto capitali per 100 milioni di dollari per sviluppare un sushi da salmone coltivato in laboratorio programmando l’eventuale distribuzione tramite accordi con Snowfox, che gestisce una catena di sushi bar con 1.230 punti vendita negli Stati Uniti e con Pokéworks, che gestisce 65 ristoranti di poke, mentre in Corea del Sud la CellMeat sta lavorando sui gamberetti in provetta.
5 No Al Cibo SiNtetico
Nel primo rapporto Fao/Oms sul “Cibo a base cellulare” tutti i potenziali rischi
“CIBO SINTETICO”: DA ALLERGIE A CANCRO I 53
PERICOLI PER LA SALUTE DEL FRANKENSTEIN FOOD
Business in mano a pochi e ricchi influenti. Fondamentale approvare subito Disegno di Legge
Dalle allergie ai tumori sono 53 i pericoli potenziali per la salute dei cibi sintetici, prodotti in laboratorio, individuati nel primo rapporto Fao/Oms sul “Cibo a base cellulare”, definizione considerata più chiara rispetto al termine “coltivato” preferito invece dalle industrie produttrici ma ritenuto essere fuorviante dalle due Autorità mondiali.
E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sul Rapporto pubblicato dalla Fao e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che ritiene anche discutibile usare per questi prodotti i termini carne, pollo o pesce.
“Il documento di 134 pagine evidenzia la necessità di garantire la sicurezza alimentare con l’identificazione dei pericoli potenziali nella catena di produzione per valutare ulteriormente i rischi associati, prima della diffusione commerciale su lar-
ga scala. I pericoli potenziali interessano le quattro fasi della produzione di cibo a base cellulare: la selezione delle cellule, la produzione, la raccolta e la trasformazione - ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. In particolare, i rischi secondo gli esperti consultati da Fao e Oms riguardano la trasmissione di malattie, le infezioni animali e la contaminazione microbica oltre alla necessità di una particolare attenzione sull’uso di componenti come fattori della crescita e ormoni
usati nei bioreattori e su come queste molecole attive possono interferire con il metabolismo o essere associate allo sviluppo di alcuni tipi di cancro. Inoltre, secondo il Rapporto Fao/Oms gli ingredienti aggiunti per migliorare le caratteristiche del prodotto possono essere causa di reazioni allergiche”.
Il processo prevede l’uso di una o più sostanze in grado di fornire alle cellule segnali appropriati per sostenere la vitalità, la replicazione e la differenziazione delle cellule tra cui siero di origine animale, proteine e peptidi (generalmente ricombinanti), ormoni steroidei, acidi nucleici (ad esempio acido micro ribonucleico (rna o mirna, rna messaggero o mrna) e piccole entità molecolari.
Un potenziale problema di sicurezza alimentar e secondo il Rapporto potrebbe verificarsi se una o più sostanze fossero presenti nel prodotto finale a livelli sufficienti a causare un effetto negativo sulla salute del
6 No Al Cibo SiNtetico
consumatore in relazione alla loro modalità d’azione poiché in genere queste sostanze non sono state utilizzate finora nella produzione alimentare convenzionale e potrebbe essere dunque necessario generare dati a sostegno di una particolare valutazione della sicurezza.
Il documento evidenzia, infine, altri aspetti da approfondire come le questioni etiche, le considerazioni ambientali, la preferenza/accettazione dei consumatori, gli aspetti nutrizionali, i costi di produzione, i prezzi dei prodotti finali e i requisiti normativi come i meccanismi di approvazione e le regole di etichettatura. Si tratta, infatti, di processi produttivi molto più simili a quelli dei farmaci ed in questo ambito devono essere valutati.
Il paper della Fao e dell’Oms fa chiarezza sull’uso improprio del termine carne coltivata con il rischio oggettivo che i cittadini cadano in un inganno poiché in realtà quella ottenuta in laboratorio non è carne e non è
coltivata. Secondo l’enciclopedia Treccani per carne si intende “la parte muscolare del corpo dell’animale” e di conseguenza senza animale non c’è carne mentre il significato di coltivare è “curare un terreno, una pianta con il lavoro, la concimazione e gli altri mezzi opportuna renderli capaci di far frutto”. Ma va anche evidenziato il richiamo implicito al principio di precauzione per una nuova tecnica con enormi rischi potenziali di fronte ad una ricerca monopolizzata da pochi gruppi e grandi finanziatori. Secondo la Fao e l’Oms, infatti “attualmente esiste una quantità limitata di informazioni e di dati sugli aspetti della sicurezza alimentare degli alimenti a base di cellule per aiutare i regolatori a prendere decisioni informate”.
“Il documento Fao/Oms è stato pubblicato dopo la presentazione in Italia del disegno di legge che vieta la produzione, la commercia-
lizzazione e l’uso di cibo artificiale che dovrà ora essere discusso e poi approvato dal Parlamento, con la raccolta da parte della Coldiretti di mezzo milione di firme di cittadini, oltre 2mila Comuni che hanno deliberato spesso all’unanimità, tutte le Regioni di ogni colore politico e di esponenti di ogni schieramento che hanno sostenuto la proposta in modo bipartisan - ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. Una mobilitazione che ha il merito di aver acceso i riflettori su un business in mano a pochi ricchi e influenti nel mondo e fino ad ora tenuto nascosto ma che può cambiare la vita delle persone e l’ambiente che ci circonda, con la positiva apertura di una discussione nel Paese e in Parlamento che rappresenta la casa della democrazia italiana”.
7 No Al Cibo SiNtetico
#08 risposte per riflettere criticamente sulle conseguenze
ARTIFICIALI: DA CHE PARTE STAI?
parti del mondo. E in base al quale è vietato anche l’uso degli ormoni negli allevamenti.
#03 QUALI CRITICITÀ PRESENTANO I PRODOTTI GIÀ AUTORIZZATI?
#05
Icibi artificiali appaiono all’orizzonte nel 2013 con l’approvazione del primo prototipo di tessuti cellulari, prodotto in un bio-reattore a partire da cellule staminali animali. Il raggio di impiego di queste tecniche si sta allargando rapidamente per replicare oltre alla carne, anche al latte, le uova e il pesce. Ne sappiamo ancora poco, perché poco se ne è parlato. Sono accompagnati dalla promessa di salvare il mondo, ma il racconto, ad un’analisi più attenta, risulta pieno di falle e viziato da enorme parzialità, a partire dai nomi utilizzati per promuovere i cibi artificiali.
#01 POSSIAMO CHIAMARLA CARNE COLTIVATA?
No, innanzitutto non possiamo chiamarla carne. E lo stesso vale per i prodotti che contano di replicare latte, uova e pesce. Gli appellativi utilizzati dai promotori dei cibi artificiali tendono a promuovere l’accettabilità presso i consumatori. A questi viene contrapposto il termine cibo artificiale, che tende a marcare la rottura definitiva del legame tra natura e produzione alimentare.
#02 E’ SICURA PER LA SALUTE?
Anche se è stata autorizzata in 2 Paesi al mondo su 206, non ci sono studi che garantiscano la salubrità di questi prodotti artificiali. Inoltre, in Europa opera il principio di massima precauzione in base al quale sono stati praticamente vietati gli Ogm diversamente da molte altre
Come dimostra la relazione della Food and Drug Administration (FDA), che si è recentemente espressa sulla richiesta dell’azienda Upside Food di autorizzazione del suo materiale cellulare di “Gallus gallus”, questi prodotti artificiali autorizzati si fondano su ormoni e siero fetale bovino.
#04
DAVVERO NON INQUINANO?
Per quanto riguarda gli impatti ambientali non ci sono molti dati sulla produzione di materiale cellulare. La confusione ha giovato alla narrativa messa in campo dai promotori dei cibi da laboratorio: no emissioni, no consumo di acqua, no antibiotici, no consumo di terra. Ma non è affatto così.
E’ molto probabile che non abbiamo a che fare con dei benefattori. Quelli che investono nei cibi artificiali sono tra gli uomini più ricchi e influenti al mondo. Molte delle loro fortune si sono spesso giocate sullo sfruttamento di posizioni dominanti sul mercato e questo spiega perché tali prodotti sono gelosamente protetti da brevetti e una parte dei loro ingredienti e tecnologie resta coperta da segreto commerciale
Il rapporto tra uomo e campagna ha migliaia di anni, ha forgiato civiltà, culture e paesaggi. La campagna è il luogo e il cibo è uno dei simboli più forti dei luoghi, in Italia più che in ogni altra parte del mondo. Il cibo artificiale mette in gioco la visione del futuro dei territori e della società.
8 No Al Cibo SiNtetico
I CIBI ARTIFICIALI SFAMERANNO I POVERI?
#06 QUALI SONO LE ALTRE IMPLICAZIONI DEI CIBI ARTIFICIALI?
CIBI
Gli indizi per ipotizzare che ci sia un preciso disegno per aprire definitivamente la strada all’ultra trasformazione, di cui il cibo artificiale è la sublimazione, sono troppi. Tra questi la proposta di Nutri-score che la Commissione Ue ha posto in discussione e che premierebbe chi è più capace di manipolare il cibo.
NOMI INGANNEVOLI: AGRICOLTURA CELLULARE, CARNE COLTIVATA
Vieta la produzione, la commercializzazione e l’uso di cibo artificiale in Italia, in base al principio di massima precauzione per la salute dei cittadini. Non ferma la ricerca in questo campo. Si tratta di una legge che nasce da una spinta popolare con Coldiretti che ha raccolto 500mila firme dei cittadini a sostegno di questa iniziativa. E’ un esempio di democrazia: oltre 2mila Comuni hanno deliberato chiedendola; tutte le Regioni di ogni colore politico la sostengono; il Governo l’ha presentata come Disegno di Legge e quindi vivrà una discussione in Parlamento, la casa della democrazia italiana.
• E’ un inganno chiamare carne coltivata perché non NON è carne e NON è coltivata
• Secondo la Treccani il primo significato di coltivare è “curare un terreno, una pianta con il lavoro, la concimazione e gli altri mezzi opportuni a renderli capaci di dar frutto”.
• Chiamare agricoltura la produzione in provetta nei bioreattori è inaccettabile.
• Il nome carne non si può usare in base alle definizioni delle leggi europee.
• Carne coltivata o carne pulita: sono nomi di marketing usati per confondere i cittadini.
9 No Al Cibo SiNtetico
#07 QUALI INIZIATIVE FANNO DA SPONDA?
#08 COSA PREVEDE IL DISEGNO DI LEGGE CONTRO IL CIBO ARTIFICIALE?
2023, DAGLI “ECOSCHEMI”
AL RAFFORZAMENTO DELLA CONDIZIONALITÀ
Quella che debutta è una Politica agricola comune (Pac) nel segno dell’ambiente in linea con il Green Deal che sta permeando tutte le politiche dell’Unione europea. La novità sono gli eco schemi, gli aiuti destinati agli agricoltori che adottano pratiche che impattano positivamente sull’ambiente e sul clima.
La definizione degli impegni, anche grazie al lavoro di Coldiretti, è stata demandata allo Stato Membro, il che ha permesso di stabilire misure che potessero intercettare quanti più agricoltori possibile. Per quanto riguarda l’Italia sono state adottate misure che consentono di attribuire gli aiuti al maggior numero di agricoltori. Gli impegni di base resteranno di fatto gli stessi. Il rafforzamento della condizionalità scaturisce dall’assorbimento degli impegni previsti dal vecchio pagamento greening e in particolare dalla rotazione delle colture a seminativo e dalla destinazione di almeno il 4% dei seminativi ad aree ed elementi non produttivi.
Coldiretti ha spinto affinché le misure dell’eco-schema, almeno quelle più complesse, partissero in via sperimentale: la richiesta formulata è quella di realizzare misure il più possibile inclusive, per dare a tutti o quasi tutti la possibilità di accedervi. Quindi la funzione di sostegno al reddito della PAC viene definitivamente meno? Non è proprio così: perché non solo il pagamento di base resta la componente più rilevante del sistema dei pagamenti diretti. Come Coldiretti abbiamo ottenuto che anche il pagamento accoppiato restasse maggiore del passato. Parliamo di oltre 500 milioni di euro che ogni anno verranno destinati a supportare il reddito
degli agricoltori e degli allevatori, specie nei comparti dove vi sono molte imprese che subiranno la riduzione del valore dei propri titoli.
ECO-SCHEMA 1:
è focalizzato sulla zootecnia e il budget annuale è pari a 376 milioni l’anno. Lo scopo è di contrastare il fenomeno dell’antibiotico-resistenza e aumentare il benessere degli animali allevati. L’intervento è applicato su tutto il territorio nazionale e prevede due livelli di impegno: il primo relativo al rispetto di soglie di impiego del farmaco veterinario (antibiotici), il secondo per gli allevamenti che si impegnano al rispetto di obblighi specifici nel settore del benessere animale e praticano il pascolamento.
ECO-SCHEMA 2:
beneficia di circa 155 milioni di euro l’anno e prevede il mantenimento dell’inerbimento spontaneo o seminato nella SAU investita con colture permanenti.
È previsto un pagamento annuale compensativo (di importo previsto pari a 120 euro ad ettaro) per tutta la superficie oggetto d’impegno, con maggiorazioni nelle Zone Vulnerabili a Nitrati (ZVN) e nelle zone Natura 2000, dove l’importo previsto sale a 144 euro ad ettaro.
ECO-SCHEMA 3:
è destinato un budget di 150 milioni di euro annui. Il pagamento medio annuo previsto è pari a 220 euro ad ettaro, con maggiorazioni nelle ZVN e nelle zone Natura 2000 (dove sale a 264 euro). Esso si rivolge agli agricoltori e gruppi di agricoltori in
attività e comporta il mantenimento e il recupero degli oliveti a valenza ambientale e paesaggistica, anche in consociazione con altre colture arboree. A determinare l’ammissibilità all’aiuto sono elementi oggettivi riportati nel piano di coltivazione quali il sesto di impianto, le tecniche di allevamento e altre pratiche tradizionali previste dai Registri nazionali/regionali dei paesaggi.
ECO-SCHEMA 4:
ha una dotazione di 162,5 milioni di euro all’anno, si applica alle superfici oggetto di domanda coltivate a seminativo, individuate e misurate nel SIPA (Sistema di Identificazione delle Parcelle Agricole). L’importo previsto è di 110 euro ad ettaro (con maggiorazioni nelle ZVN e nelle zone Natura 2000 dove sale a 132 euro) e spetta agli agricoltori e gruppi di agricoltori in attività, per l’avvicendamento, almeno biennale, riportato nel Piano di coltivazione. L’avvicendamento riguarda le colture principali e secondarie, compresi i terreni a riposo, per un massimo di quattro anni consecutivi; sono escluse le colture di copertura.
ECO-SCHEMA 5:
incentiva gli agricoltori al mantenimento di una copertura dedicata a piante di interesse apistico (nettarifere e pollinifere) a perdere, spontanee o seminate. Il pagamento prevede un importo pari a 500 euro ad ettaro per i seminativi e 250 euro ad ettaro per le colture arboree.
10 Nuova Pac 2023-2027
Molti i quesiti ai quali gli uffici della Coldiretti forniscono le prime risposte PAC
Obiettivo è realizzare misure il più possibile inclusive, per dare a tutti o quasi tutti la possibilità di accedere
I GIOVANI IMPRENDITORI AL CAP-ABILITY TOUR
nella sala polifunzionale del Mercato di Campagna Amica ad Asti. L’incontro, incentrato, sulle novità inerenti la PAC 2023-2027, ha toccato diversi punti cardine per la politica agricola locale e italiana: in particolare la svolta green del primo pilastro e il completamento per lo Sviluppo Rurale in Piemonte.
Le imprese agricole alessandrine rispecchiano quello che è il dato generale che rappresenta la regione Piemonte: l’11,8% ha un titolare d’azienda di età inferiore ai 41 anni, una superficie maggiore calcolata in 28 ettari rispetto alla media che è 19, mostrano maggiore propensione ad aderire alle misure dello Sviluppo Rurale e sono contraddistinte da una più spiccata propensione ad investire ed innovare.
Questa la fotografia delle imprese dei giovani imprenditori piemontesi presentata durante l’incontro “La nuova PAC 2023-2027 - Opportunità e strumenti per lo sviluppo e la sostenibilità”, il workshop CAP-Ability Tour 2023 che sta toccando tutte le regioni italiane, che si è svolto
11 Nuova Pac 2023-2027
Ha fatto tappa in Piemonte il workshop dedicato alla nuova Politica Agricola Comune NUOVA PAC 2023-2027: QUALI OPPORTUNITÀ?
Tra i relatori la testimonianza dell’alessandrino Federico Maggi di Castelnuovo Scrivia
E GOVERNO
OPERAZIONE VERITÀ, STOP ATTACCHI A MADE IN ITALY
L’attacco al vino
Un bicchiere di vino rosso, integrato in un modello di Dieta Mediterranea, fa bene alla salute. E’ l’operazione verità lanciata dal Governo nel corso dell’ultima edizione del Vinitaly da Coldiretti e Filiera Italia che ha visto la partecipazione dei ministri della Salute Orazio Schillaci, dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, e degli Esteri, Antonio Tajani, assieme al presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, il segretario generale Vincenzo Gesmundo e il consigliere delegato di Filiera Italia, Luigi Scordamaglia. Momenti di confronto e di informazione ai quali hanno preso parte anche i vertici di Coldiretti Alessandria, per rispondere agli attacchi al Made in Italy a tavola, dal vino alla carne sintetica, basandosi su dati scientifici. Per questo gli esponenti del Governo hanno chiesto che la battaglia non sia ideologica, come ha sottolineato all’apertura del convegno il segretario generale di Coldiretti Vincenzo Gesmundo, e si sposti sul campo medico e affidata alla scienza.
L’attacco al vino messo in atto dalla Commissione Ue non ha alcuna base scientifica: quello che va contrastato è l’abuso e soprattutto il consumo di super alcolici. La richiesta dell’Irlanda di indicare sulle etichette dei vini che nuoce gravemente alla salute si spiega perché in quel Paese l’alcolismo è un problema sanitario nazionale.
“L’importanza di una dieta corret-
ta ed equilibrata si identifica nella Dieta Mediterranea. Su vino e carne sintetica è necessario fare chiarezza. La necessità di tutela dell’agroalimentare Made in Italy, e il vino in particolare, forte dei 10mila anni di storia con un patrimonio unico al mondo di vitigni autoctoni non possono essere messi in discussione. Quello vitivinicolo, in particolare, rappresenta un settore chiave del sistema nazionale con 14 miliardi di fatturato e 8 miliardi di export. E dalla distintività si deve ripartire per rafforzare la politica di internazionalizzazione e accrescere l’export”, ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco. Con il disegno legge, condiviso con il ministro della Salute, appena approvato dal Governo che vieta, produzione, commercializzazione e importazione di prodotti realizzati in laboratorio e con la scelta di applicare il principio di precauzione, l’Italia è la prima nazione libera dal-
le carni sintetiche. Un risultato raggiunto grazie alla battaglia di Coldiretti e alla raccolta delle 500mila firme contro il cibo in provetta: con il NO si sono schierati il 70% degli italiani, 2.500 Comuni e la gran parte delle Regioni, indipendentemente dallo schieramento politico.
“Riconosciamo solo la storia e il prestigio indiscusso delle nostre aziende vitivinicole, non claim allarmistici a danno della cultura e dell’intero indotto perché parliamo di un settore simbolo che rappresenta oltre la metà del valore economico della filiera dei prodotti a denominazione di origine europei, e solo questo giustifica la necessità e la nostra sfida prima culturale di far comprendere, a partire dalle Istituzioni, che tale settore deve continuare a crescere promuovendo il consumo responsabile e tutelando le distintività territoriali”, ha concluso il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco.
12 SPeciale viNitaly
Punti fermi ribaditi durante il convegno di apertura alla 55^ edizione della rassegna
VINITALY: IL VINO FA BENE, DA COLDIRETTI
messo in atto dalla Commissione europea non ha alcuna base scientifica
VINITALY: DA ETICHETTE ALLARMISTICHE A FALSI, GLI
ATTACCHI CHE DEVE SUBIRE IL VINO MADE IN ITALY
Dalle etichette allarmistiche ai wine kit, dai falsi al taglio dei fondi per la promozione, il vino italiano è sotto attacco con ripetuti blitz a livello comunitario che penalizzano il settore come il via libera concesso all’Irlanda ad adottare un’etichetta per vino, birra e liquori con avvertenze “terroristiche”.
E’ l’allarme lanciato da Coldiretti Alessandria in occasione di Vinitaly 2023 dove è stata aperta la prima cantina degli orrori con gli esempi più eclatanti degli attacchi al vino.
Il giusto impegno dell’Unione per tutelare la salute dei cittadini non può tradursi in decisioni semplicistiche che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti indipendentemente dalle quantità consumate. E’ infatti del tutto improprio assimilare l’eccessivo consumo di superalcolici tipico dei Paesi nordici al consumo moderato e consapevole di prodotti di qualità ed a più bassa gradazione come la birra e il vino. Un approccio ideo -
logico nei confronti di un alimento come il vino che fa parte a pieno titolo della dieta mediterranea e conta diecimila anni di storia e le cui tracce nel mondo sono state individuate nel Caucaso.
Ma il vino Made in Italy deve affrontare anche altri attacchi. Un esempio è la scelta della Ue di autorizzare nell’ambito delle pratiche enologiche l’eliminazione totale o parziale dell’alcol anche nei vini a denominazione di origine. In questo modo viene permesso ancora di chiamare vino un prodotto in cui sono state del tutto compromesse le caratteristiche di naturalità per effetto di trattamento invasivo che interviene nel secolare processo di trasformazione dell’uva in mosto e quindi in vino.
“Si tratta di un precedente pericoloso che apre la strada all’introduzione di derive che mettono fortemente a rischio l’identità del vino italiano, che è la principale voce dell’export agroalimentare nazionale. E’ in atto una demonizzazione indiscriminata,
Decisioni semplicistiche che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti
pilotata da alcune multinazionali, che punta ad affermare un nuovo modello alimentare e culturale che danneggia il settore e mette in discussione storia, cultura e valori fortemente radicati nel cibo e nei vini Made in Italy, la dieta mediterranea stessa, patrimonio Unesco e il consumo moderato e responsabile che contraddistingue il vino in Italia”, ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco.
Ma tra le pratiche discutibili c’è anche lo zuccheraggio del vino che è ad esempio permesso nell’Unione Europea ad eccezione di Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Cipro, Malta e in alcune aree della Francia che rappresentano però circa l’80% della produzione comunitaria.
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Per denunciare quanto sta accadendo aperta da Coldiretti la cantina degli orrori
SPeciale viNitaly
Nei vigneti italiani servono almeno ventimila lavoratori per garantire le operazioni colturali primaverili e la prossima vendemmia, colmando la mancanza di manodopera che ha duramente colpito le campagne lo scorso anno con la perdita rilevante dei raccolti agricoli nazionali.
E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti diffusa in occasione del Vinitaly, dalla quale emerge come il vitivinicolo nazionale sia una componente importante del totale dei centomila lavoratori che mancano all’agricoltura.
“Si tratta, infatti, di un settore ad elevata intensità di lavoro con operazioni difficilmente meccanizzabili che richiedono manualità e professionalità, con un bisogno medio di 80 giornate lavorative, fra coltivazione e vendemmia. Una parte centrale è rappresentata proprio dal lavoro stagionale con picchi di domanda nei periodi della vendemmia che sono sempre stati garantiti grazie a lavoratori provenienti da altri paesi che si fermano in Italia per qualche mese, tornando anno dopo anno con reciproca soddisfazione - ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Nelle vigne un lavoratore su sei è straniero con molti ‘distretti agricoli’ dove gli immigrati sono una componente bene integrata nel tessuto economico e sociale, come nel caso della raccolta dell’uva sul territorio provinciale in tempo di vendemmia. Ma forte è anche la presenza di gio -
vani sotto i 35 anni, che rappresentano quasi un terzo del totale degli occupati nelle campagne”.
La pandemia e la guerra hanno complicato la situazione, determinando una carenza di manodopera che ha provocato situazioni di difficoltà con le imprese che, negli ultimi anni, hanno avuto problemi a trovare i collaboratori necessari per potatura e raccolte, dovendo spesso rinunciare a parte della produzione che deve essere assolutamente raccolta quando matura. L’ultimo decreto flussi con l’ingresso di quarantaquattromila stagionali si è dimostrato insufficiente a colmare la domanda di lavoratori nei campi ed è urgente dunque l’emanazione di un nuovo decreto per assicurare la disponibilità di manodopera.
“Nelle campagne, proprio in vista della vendemmia c’è posto per studenti, pensionati o disoccupati che vogliono trovare una occasione di reddito e fare una esperienza all’aria aperta a contatto con la natura, grazie al nuovo sistema di prestazioni occasionali introdotto nell’ultima Manovra che porta una rilevante semplificazione burocratica per facilitare l’avvicinamento al settore agricolo. Un’opportunità anche per percettori di Naspi, reddito di cittadinanza, ammortizzatori sociali e detenuti ammessi al lavoro all’esterno con l’unico limite determinato dalla durata della prestazione che non potrà superare, per singolo occupato, le 45 giornate di lavoro effettivo all’anno e non aver già lavorato in agricoltura”, ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto
Bianco
Si tratta di un rapporto di lavoro subordinato agricolo che garantisce le stesse tutele (contrattuali, previdenziali, assistenziali, ecc.) previste per gli occupati a tempo determinato ma il salario sarà esente da
imposizione fiscale, cumulabile con qualsiasi tipologia di trattamento pensionistico.
In provincia di Alessandria lo scorso anno sono stati oltre 3.000 i lavoratori con contratti stagionali (in aumento rispetto ai 2.500 del 2021), di questi il 90% impiegati nei vigneti. Al momento sono già molte le domande di tempi determinati, richieste che andranno però ad aumentare notevolmente nei prossimi mesi, soprattutto con l’avvicinarsi della raccolta della frutta e della vendemmia.
La disponibilità di manodopera nelle campagne è vitale per garantire la sovranità alimentare del Paese, ridurre la dipendenza alimentare dall’estero e assicurare la possibilità di produrre e consumare prodotti al giusto prezzo. Occorre, però, anche ridurre il costo del lavoro in agricoltura per riversare i risparmi ottenuti dai datori di lavoro ai lavoratori agricoli al fine di aumentare il potere di acquisto.
A rischio c’è un settore che ha raggiunto un fatturato di quasi 14 miliardi nel 2022, con l’Italia che è leader mondiale davanti a Francia e Spagna, i due principali competitor a livello internazionale, con una produzione che ha sfiorato i 50,3 milioni di ettolitri grazie all’impegno di 310mila aziende agricole e un patrimonio di 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc), 76 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), e 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt).
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SPeciale viNitaly
L’ultimo decreto flussi è stato insufficiente, serve emanazione di un nuovo provvedimento STAGIONALI: SERVE MANODOPERA PER SALVARE LE OPERAZIONI COLTURALI PRIMAVERILI E LA VENDEMMIA
Vinitaly è stata l’occasione per tornare a lanciare l’allarme sulla mancanza di lavoratori nei campi
TERRITORIO, A RISCHIO L’ALLEVAMENTO E LA BIODIVERSITÀ
Liguria e nelle aree basso collinari e pianeggianti, dal torrente Orba al fiume Bormida, confermando che i lupi si stanno muovendo sempre di più verso la pianura.
Non è più rinviabile il Piano Lupo. Dopo aver raggiunto la soglia dell’estinzione negli anni ’70, la popolazione del lupo ora è in rapida espansione al punto da mettere a rischio il motivo stesso per cui la sua presenza è importante: mantenere la biodiversità. Con questi numeri, che provocano una situazione davvero al limite, si mette, infatti, a rischio la funzionalità degli ecosistemi provocando un disequilibrio ecologico.
E’ quanto afferma Coldiretti Alessandria alla luce dei dati che registrano oltre 900 lupi presenti nelle Regioni Alpine, in particolare nelle zone del Piemonte, della Liguria e della Valle d’Aosta e, soprattutto, sulle Alpi piemontesi ne sono stati stimati circa 600.
Sono i dati del monitoraggio nazionale pubblicato nell’ambito del progetto Life WolfAlps EU, in sinergia con ISPRA. La popolazione di lupi stimata, a livello nazionale, è intorno ai 3.300 esemplari, 950 nelle regioni alpine e quasi 2.400 lungo il resto della penisola.
Gli avvistamenti sul territorio alessandrino, basandosi sempre su dati del progetto “LifeWolfsAlps”, stimano la presenza di una quindicina di branchi distribuiti su tutta la fascia appenninica al confine con la
“I numeri confermano che il lupo, ormai, non è più in pericolo d’estinzione; per tale ragione è indispensabile che le Istituzioni definiscano un Piano nazionale di intervento, anche attraverso l’adozione di azioni straordinarie, che guardi a quello che hanno fatto altri Paesi Ue come Francia e Svizzera per la difesa degli agricoltori, degli animali allevati e della pubblica sicurezza - ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Basti pensare che ci sono più lupi in Piemonte di quanti ne ha l’intera Svezia, tanto per fornire una proporzione di territorio, per questo il rischio vero oggi è la scomparsa della presenza dell’uomo dalle montagne e dalle aree interne per l’abbandono di migliaia di famiglie, ma anche di tanti giovani che faticosamente sono tornati per ripristinare la biodiversità perduta con il recupero delle storiche razze piemontesi, stante anche il costante incremento degli episodi di predazione”. Altro obiettivo delle ricerche è conoscere l’uso che il branco fa
del territorio, come si sposta e da quanti individui è composto, se si avvicina ai centri abitati, dove trova rifugio, come interagisce con le altre specie, proprio in relazione a eventuali predazioni degli animali al pascolo.
“Serve, dunque, responsabilità nella difesa, da parte delle Istituzioni e degli organi competenti, degli allevamenti, dei pastori e allevatori che con coraggio continuano a presidiare i territori e a garantire la bellezza del paesaggio, contro degrado, frane e alluvioni che minacciano anche le città. Il ritardo nell’affrontare il tema ipotizzando la possibilità di una convivenza non gestibile secondo gli attuali canoni, pregiudica la soluzione del problema dopo che i risultati dell’indagine hanno fornito elementi utili ad una revisione delle politiche di conservazione”, ha concluso il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco.
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Dall’Orba al fiume Bormida, una quindicina i branchi stimati sul territorio alessandrino PIANO LUPO: TROPPI ESEMPLARI SUL
PiaNo LuPo
Numeri confermano che ormai non è più in pericolo d’estinzione. Piemonte batte Svezia
SICCITÀ: OGNI ANNO PERSO 89% DI PIOGGIA, BENE IL
PIANO DEL GOVERNO PER CONTRASTO CRISI IDRICA
Bene l’intervento del Go verno per fronteggiare il grave problema della siccità che colpisce l’Italia dove si perde ogni anno l’89% dell’acqua che arriva al suolo grazie alla pioggia.
E’ quanto afferma Coldiretti Alessandria nel commentare positivamente il decreto legge approvato dall’ultimo Consiglio dei ministri che contiene misure utili per contrastare la crisi idrica dall’istituzione della cabina di regia per l’emergenza alla nomina di un Commissario straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti. In particolare, per superare la difficoltà di svolgimento delle procedure amministrative, il Commissario potrà adottare in via d’urgenza i provvedimenti per fronteggiare la crisi idrica anche derogando alle disposizioni vigenti in materia.
“Con i cambiamenti climatici che hanno tagliato di 1/3 le precipitazioni a livello nazionale e ridotto la pioggia sul territorio provinciale per l’85%, gli agricoltori sono impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione
a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti, ma l’acqua è essenziale per mantenere sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare.
E’ necessario creare una rete di piccoli invasi diffusi sul territorio al fine di conservare l’acqua e distribuirla quando serve ai cittadini, all’industria e all’agricoltura”, ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria
Mauro Bianco
Per questo sono importanti, all’interno del decreto le norme per la realizzazione, il potenziamento e l’adeguamento delle infrastrutture idriche ed anche quelle per l’aumento dei volumi utili degli invasi in regime di emergenza idrica, anche con finalità irrigue. Di rilievo, la previsione che consente la realizzazione di piccoli invasi privati per la raccolta di acque meteoriche per uso agricolo. Insieme a tale novità, è importante la disposizione che ammette il riutilizzo delle acque reflue depurate ad uso irriguo.
“L’inverno, che dal punto di vista
Realizzare
climatologico ha fatto segnare una temperatura superiore di 1,21 gradi la media storica ma l’anomalia è addirittura di 1,38 gradi in più al nord sulla base dei dati Isac Cnr, ha lasciato l’Italia del nord a secco con danni stimati in 6 miliardi all’agricoltura nazionale. A livello provinciale i danni, a fine 2022, ammontavano già ad oltre 300 milioni di euro. La mancanza di precipitazioni nei primi mesi del 2023 ha ulteriormente complicato la situazione e sta condizionando le scelte delle aziende agricole che si stanno spostando da mais e riso verso colture come soia e frumento meno esigenti dal punto di vista idrico”, ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco
Dalla disponibilità idrica dipende la produzione degli alimenti base della dieta mediterranea, dal grano duro per la pasta alla salsa di pomodoro, dalla frutta alla verdura fino al granoturco per alimentare gli animali.
16 Siccità
Importanti all’interno del decreto le norme per l’adeguamento delle infrastrutture
piccoli invasi privati per la raccolta e il riutilizzo delle acque
La ditta Sementi M.Cogo srl, ha sede a Rocchetta Ligure, in Val Borbera e da quasi 40 anni opera nel settore delle sementi sul territorio nazionale. Principale attività riguarda la produzione, selezione e commercio di sementi foraggere, sia da pieno campo che per il verde ornamentale, oltre a modeste produzioni di cereali anche biologici (avena, orzo, segale, triticale) e di leguminose come favino, pisello, cece. Nel settore delle foraggere e leguminose da pieno campo, possiamo proporre la nostra gamma di miscugli polifiti per prato stabile consolidata negli anni, senza tralasciare però la possibilità della creazione “ad hoc”, di MISCUGLI POLIFITI per esigenze specifiche date da condizioni particolari di terreno o di utilizzo. In alcuni casi, si presenta invece la necessità di utilizzare ERBAI autunnali o primaverili, per avere produzione di foraggio o di biomassa con colture annuali: in questo caso possiamo proporre miscugli o specie singole idonee a questo utilizzo.
Tra le foraggere di grande interesse per nostro areale ma non solo, c’è sicuramente l’ERBA MEDICA. Possiamo proporre quindi la nostra varietà Padus, dalle spiccate caratteristiche di produttività e durate dell’impianto. Essendone i costitutori, ci occupiamo quindi di tutta la filiera di produzione del seme fino alla sua commercializzazione. In virtù delle diverse esigenze legate alla pac, ma anche per necessità legate alla fertilizzazione del suolo in regime biologico (ad esempio nei vigneti, ma non solo) può essere necessaria la semina di miscugli per SOVESCIO. Diverse possono essere le esigenze e la tipologia di mix, per questo è consigliabile scegliere e valutare con il cliente la composizione dei sovesci che possiamo proporre, sia per il pieno campo ma soprattutto per il VIGNETO.
Con l’avvento della nuova PAC ed in particolare con l’individuazione dei diversi EcoSchemi, è necessario da parte degli agricoltori valutare la possibilità di seminare “SPECIE MELLIFERE” o di “interesse apistico”.
Proprio per questi recenti scenari, realizziamo appositi MISCUGLI che siano idonei alla normativa vigente. Nel comparto del VERDE ORNAMENTE ma soprattutto “tecnico”, vanno considerai i nostri miscugli per inerbimento del vigneto o frutteto che possono essere un valido aiuto contro il dilavamento nelle zone in pendenza, ma anche un buon espediente per la copertura permanente del suolo.
Sementi M. Cogo srl, mira a fornire i settori agricoli quali produzione di foraggi, zootecnia, pascoli, colture biologiche e biodinamiche apicoltura ed elicicoltura. Fornisce inoltre settori non agricoli, quali verde sportivo e ornamentale, inerbimenti, campi da calcio, golf, ippodromi, giardini pubblici, prati per abitazioni.
Per informazioni dettagliate sui prodotti consulta il sito www.sementicogo.com; tel. 0143 90086 oppure scrivi a sementim.cogo@libero.it
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Da 40 anni al servizio del mondo agricolo SEMENTI COGO PER AGRICOLTURA E VERDE ORNAMENTALE
attualità
La ditta M.Cogo srl si trova in frazione Pagliaro in Val Borbera
BANDI DELLO SVILUPPO RURALE DEL PIEMONTE
TUTTI CON SCADENZA AL 15 MAGGIO
La Regione Piemonte ha aperto i primi bandi dello sviluppo rurale del Piemonte 2023-2027 per interventi agro-climatico-ambientali e per la produzione agricola biologica.
Il bando unico agro-climatico-ambientale da 82 milioni e 450 mila euro, prevede i seguenti interventi:
• Intervento SRA01 per pratiche di produzione integrata (rivolte a foraggere, fruttiferi, riso, vite, noce e castagno, ortive), con una dotazione finanziaria di 58,5 milioni di euro. Beneficiari: agricoltori singoli o associati, enti pubblici gestori di aziende agricole.
• Intervento SRA03.2 per l’adozione di tecniche di minima lavorazione dei suoli (finalizzate a favorire il miglioramento della fertilità del suolo e alla sua conservazione,) con una dotazione finanziaria di 4,9 milioni di euro. Beneficiari: agricoltori singoli o associati.
• Intervento SRA05 per inerbimento colture arboree, con una dotazione finanziaria di 3,2 milioni di euro. Beneficiari: agricoltori singoli o associati, enti pubblici gestori di aziende agricole.
• Intervento SRA06 per colture di copertura delle superfici a seminativo, con una dotazione finanziaria di 6 milioni di euro. Beneficiari: agricoltori singoli o associati, enti pubblici gestori di aziende agricole.
• Intervento SRA08.3 per la gestione sostenibile dei pascoli permanenti, con una dotazione finanziaria di 5 milioni di euro. Beneficiari: imprenditori agricoli singoli o associati, aziende agricole, altri gestori del territorio.
• Intervento SRA14 per allevamento di razze animali autoctone a rischio di estinzione, con una dotazione finanziaria di 1,5 milioni di euro. Beneficiari: agricoltori singoli o associati.
• Intervento SRA17 per la convivenza con i grandi carnivori, ovvero misure di prevenzione nelle zone di pascolo a difesa del bestiame per evitare gli attacchi da fauna selvatica (come i lupi), con una dotazione finanziaria di 1 milione e 350 mila euro. Beneficiari: allevatori singoli o associati di bovini, equini, ovini o caprini.
• Intervento SRA24 per pratiche di agricoltura di precisione (che consente di ridurre l’utilizzo di
agenti chimici e della risorsa idrica), con una dotazione finanziaria di 2 milioni di euro. Beneficiari: agricoltori singoli o associati, enti pubblici gestori di aziende agricole.
Info al link: https://bandi.regione. piemonte.it/contributi-finanziamenti/csr-2023-2027-interventi-agro-climatico-ambientali-aca
Il bando a favore della produzione biologica (intervento SRA29, conversione e mantenimento) ha una dotazione finanziaria complessiva di 10,5 milioni di euro: 4,5 mln a favore degli agricoltori che si impegnano per 5 anni a convertire in produzione biologica; 6 milioni di euro per il mantenimento al biologico se già adottato prima dell’apertura del bando. Beneficiari: agricoltori singoli o associati, enti pubblici gestori di aziende agricole.
Info al link: https://bandi.regione. piemonte.it/contributi-finanziamenti/csr-2023-2027-intervento-produzione-biologica-sra-29
La scadenza per tutti i bandi è il 15 maggio 2023 (come indicato dal Masaf, Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste).
18 baNdi PiaNo SviluPPo RuRale
PESTE DEI CINGHIALI E SICCITÀ: COLDIRETTI HA
INCONTRATO IL PREFETTO VINCIGUERRA
A breve verrà convocato un incontro con il neo Commissario straordinario per l’emergenza PSA
Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco
La peste dei cinghiali, la crisi idrica, la tutela dell’agroalimentare contro i sistemi di etichettatura fuorvianti, le pratiche sleali, la rinnovata importanza dell’autonomia alimentare e il grande risultato ottenuto con l’approvazione del disegno di legge che vieta in Italia la produzione e commercializzazione del cibo sintetico.
Questi i principali temi al centro dell’incontro che si è svolto a Palazzo Ghilini tra il Prefetto di Alessandria Alessandra Vinciguerra e i vertici di Coldiretti Alessandria. Occasione importante per evidenziare i punti saldi e gli interventi necessari per il comparto agricolo, con il rinnovato impegno alla collaborazione che da sempre caratterizza i rapporti con la Prefettura. Grande attenzione è stata data all’emergenza fauna selvatica: aver superato la soglia dei 500 capi trovati positivi e l’allargarsi della zona rossa, hanno portato la peste dei cinghiali e le preoccupazioni per il futuro del comparto suinicolo a caratterizzare buona parte dell’incontro.
“Occorre la massima attenzione delle istituzioni ed abbiamo avuto conferma dal Prefetto Vinciguerra che sta seguendo la vicenda con la dovuta sensibilità. Siamo costretti ad affrontare questa emergenza
perché è mancata l’azione di prevenzione e contenimento come abbiamo ripetutamente denunciato in piazza e nelle sedi istituzionali di fronte alla moltiplicazione dei cinghiali e ribadiamo l’importanza di vigilare oltre che sul piano sanitario anche contro le speculazioni di mercato a tutela degli allevatori e del sistema economico ed occupazionale. Ora servono nuove strategie: le reti di contenimento non bastano e non possono essere l’unica soluzione, serve subito un’applicazione dei piani di depopolamento che porti a numeri decisamente più importanti di quelli raggiunti sino ad oggi. Le aziende non possono continuare ad avere il vuoto stalla e mancati ristori”, ha affermato il
Il Prefetto, annunciando a breve la convocazione di un incontro dedicato proprio all’emergenza cinghiali, ha confermato il massimo impegno al fine di portare le istanze di Coldiretti e del mondo agricolo all’attenzione del neo commissario straordinario per la gestione dell’emergenza Peste suina Africana, il dott. Antonio Caputo, assicurando lavoro di squadra e azioni coordinate per arginare l’avanzata del virus. “Siamo grati al Prefetto Vinciguerra per il grande interesse e per la competenza che ha dimostrato per il settore assicurando il sostegno, per quanto nelle proprie competenze e conoscenze, alle esigenze del mondo dell’agricoltura. Noi siamo pronti a fare la nostra parte e a collaborare, in sinergia con la Prefettura, per valorizzare ulteriormente le potenzialità dell’agricoltura e delle produzioni alessandrine”, ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco.
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Il Presidente Mauro Bianco e il Direttore Roberto Bianco ricevuti a Palazzo Ghilini
iNcoNtRo PRefetto
CLASSYFARM: RICHIESTA ACCESSO
PREMI PAC E PSR ZOOTECNIA
Ricordiamo a tutti gli allevatori che è necessario essere registrati in ClassyFarm per beneficiare dei sostegni, nonché degli interventi previsti dalla PAC, quali, in particolare:
• Eco-schema 1 (sia per il livello 1 che per il livello 2);
• sostegni accoppiati per le vacche da latte (con deroga per gli allevamenti montani) e per i bovini macellati (con deroga per gli allevamenti montani);
• nuovo intervento SRA30 - Azione B (Benessere animale) del nuovo PSR.
La registrazione consente agli allevatori di visualizzare la propria situa-
zione caricata su Classyfarm (per ora principalmente l’ambito inerente il consumo del farmaco in allevamento).
Proprio in questi giorni sono cambiate le modalità per la richiesta di accesso per agevolare la procedura: non occorre più inviare la richiesta via posta elettronica (che sarà respinta in automatico), ma occorrerà caricare la modulistica direttamente su un’apposita sezione del portale, dove è possibile trovare tutte le istruzioni.
Gli Uffici Zona Coldiretti sono a disposizione per fornire supporto all’allevatore per l’invio della richiesta di accesso.
COSA È CLASSYFARM
Le sfide che attendono il settore della sanità e il comparto agro-alimentare si sono fatte negli anni sempre più complesse. Il benessere animale, il consumo di farmaci, l’utilizzo del macello come osservatorio epidemiologico e la biosicurezza al pari dei rischi sanitari ad essa legati risultano sempre di più connessi tra loro rendendo di fatto necessario un approccio integrato. La diffusione di fenomeni come l’antibiotico-resistenza, inoltre ha assunto negli ultimi anni dimensioni drammatiche tali da rendere indispensabile e non procrastinabile una programmazione degli interventi preventivi.
In un quadro così complesso la Direzione della sanità animale e dei farmaci veterinari del Ministero
20 SettoRe ZootecNico
Occorre caricare la modulistica direttamente su un’apposita sezione del portale
Gli Uffici Zona Coldiretti sono a disposizione per fornire supporto all’allevatore
della salute ha lavorato, nell’ultimo quadriennio, ad una serie di innovazioni con l’obiettivo ambizioso di cambiare definitivamente il volto della sanità animale italiana. La sfida del futuro è dunque quella di avviare un processo di implementazione e sviluppo di tali innovazioni. Con l’obiettivo di procedere alla categorizzazione del rischio degli allevamenti in ambito di sanità pubblica veterinaria la Direzione ha voluto fortemente dotarsi di un sistema efficace, denominato ClassyFarm.
ClassyFarm è un sistema integrato finalizzato alla categorizzazione dell’allevamento in base al rischio. È una innovazione tutta italiana che consente di facilitare e migliorare la collaborazione ed il dialogo tra gli allevatori e l’autorità competente per elevare il livello di sicurezza e qualità dei prodotti della filiera agroalimentare.
E’ a disposizione di medici veterinari ufficiali, medici veterinari aziendali e allevatori in grado di monitorare, analizzare ed indirizzare gli interventi in allevamento per conformarsi e recepire a pieno l’impostazione della recente normativa europea in materia di Animal Health Law e di Official controls.
Il sistema è il risultato di un progetto voluto e finanziato dal Ministero della salute e realizzato dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Lombardia ed Emilia Romagna con la collaborazione dell’Università di Parma.
ClassyFarm è inserito nel portale nazionale della veterinaria (www.vetinfo. it), e consente la rilevazione, la raccolta e la elaborazione dei dati relativi alle seguenti aree di valutazione:
• biosicurezza;
• benessere animale;
• parametri sanitari e produttivi;
• alimentazione animale;
• consumo di farmaci antimicrobici;
• lesioni rilevate al macello;
Si tratta di uno strumento efficace per rafforzare la prevenzione delle malattie animali e la lotta all’antimicrobico resistenza e rendere più efficiente il controllo ufficiale da parte delle Autorità competenti, ma nello stesso tempo offre agli allevatori le condizioni per migliorarsi e tendere all’eccellenza.
La nuova piattaforma elabora i dati raccolti dall’autorità competente durante lo svolgimento dei controlli ufficiali, quelli messi a disposizione da sistemi già in uso e, quelli dell’autocontrollo resi disponibili dall’operatore, su base volontaria, ed inseriti a sistema dal veterinario aziendale, così come definito dal Decreto del Ministro della salute 7 dicembre 2017.
In questo contesto il veterinario rappresenta l’interfaccia tra operatore e autorità competente e affianca e supporta l’operatore nelle scelte strategiche di gestione dell’allevamento per migliorare le condizioni di sanità e benessere animale, anche sulla base del livello di rischio rilevato da ClassyFarm nelle varie aree di valutazione dell’allevamento.
In considerazione della volontarietà dell’adesione al sistema del Veterinario aziendale, laddove l’operatore non aderisca, ogni allevamento censito in BDN, esclusi quelli per autoconsumo o familiari, sarà comunque categorizzato in base al rischio considerando almeno i dati le informazioni derivanti dall’attività del controllo ufficiale e dai sistemi informativi già in uso.
Tutti i dati resi disponibili sono convertiti, attraverso coefficienti scientificamente validati, in un indicatore numerico che misura il livello attuale di rischio dell’allevamento stesso. A garanzia della massima trasparenza, le modalità di calcolo dei coefficienti utilizzati per la determinazione del livello di rischio degli allevamenti ai fini della loro categorizzazione saranno rese pubbliche.
ClassyFarm, con tutte le garanzie sulla riservatezza del dato, permetterà la visualizzazione delle informazioni aggregate per aree geografiche e per tipologia di allevamento favorendo un circuito virtuoso basato anche sull’emulazione di best practices; ciò a vantaggio dell’interesse economico dello stesso allevatore e, soprattutto, a tutela dei consumatori per quanto riguarda la salubrità e qualità degli alimenti prodotti.
Inoltre, la categorizzazione del rischio degli allevamenti secondo regole uniformi e fondate consentirà alle autorità competenti una programmazione dei controlli efficace e mirata con risparmi evidenti per la pubblica amministrazione, sia in termini di risorse finanziarie che umane, e riduzione degli oneri per gli operatori conformi alla normativa in termini di minor frequenza dei controlli a cui sono assoggettati. Alla luce di tutto questo ClassyFarm è un’opportunità per gli allevatori che vi aderiranno, attraverso il veterinario aziendale. Anche le realtà più piccole avranno così l’occasione di avere una visione del proprio “status”. Il Ministero sta promuovendo questo sistema, unico nel suo genere, anche in ambito europeo ed internazionale riscuotendo un ampio e forte interesse.
DIRETTIVA AMMAZZA STALLE: DOPO PRESSING COLDIRETTI BENE LO STOP
La decisione di lasciar fuori gli allevamenti bovini dalla nuova direttiva sulle emissioni industriali salva un settore cardine del Made in Italy e va incontro alle richieste di Coldiretti che per prima aveva denunciato l’assurdità scientifica di paragonare le stalle alle fabbriche e avviato una campagna di sensibilizzazione.
E’ quanto afferma Coldiretti Alessandria nel commentare la decisione della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo. Un pronunciamento che va contro la proposta della Commissione europea di ampliare le attività coperte agli allevamenti di bovini da 150 capi in su.
21 SettoRe ZootecNico
Mettere a disposizione aree dove creare nuove foreste urbane, con lo scopo di aumentare la naturalità dei territori e le connessioni ecologiche locali, per ridurre le emissioni di CO2, migliorare la qualità dell’aria, favorire la biodiversità, ridurre le temperature e proteggere dalle ondate di calore eccezionali.
In occasione della Giornata della Terra, si è svolta l’attività “L’albero è famiglia, un bosco in città”, nell’orto didattico scuola dell’Infanzia e Primaria “Angelo Morbelli” di Alessandria. Sono state messe a dimora due piante di ciliegio per far conoscere ai più piccoli l’importanza degli alberi nei cicli naturali ed educarli a una più profonda conoscenza delle colture locali e non solo. Sono stati sistemati nell’area accanto all’orto, dove negli ultimi anni sono stati piantumati un nocciolo, una quercia, un melo, l’albicocco e il pesco.
Il verde è importante perché migliora anche la qualità della vita nelle città considerato che una pianta adulta è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili mentre un ettaro di piante è
in grado di aspirare dall’ambiente ben 20mila chili di anidride carbonica (CO2) all’anno. Senza dimenticare che, in una situazione di cambiamenti climatici, con ondate di calore sempre più intense e persistenti, è strategica la presenza e la gestione del verde urbano tanto che un parco di grandi dimensioni può abbassare il livello di calore da 1 a 3 gradi rispetto a zone dove non ci sono piante o ombreggiature verdi.
22 attualità
...di tutto per prendERti cura DEL TUO GIARDINO Benvenuti a casa vostra! Trova l’agenzia più vicina sul sito www.capnordovest.it Scansiona il QRCode per trovare tutte le agenzie CAP NORD OVEST MACCHINE DA GIARDINO PIANTE E FIORI TERRICCI E CONCIMI PETFOOD ATTREZZATURA GIARDINO MANGIMI
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PELLET
GIORNATA TERRA: BOSCO IN
SALVA CLIMA CONTRO SMOG
CON
PER
ALL’AMBIENTE
Organizzata a Molare dal Gruppo Amag, partner dell’iniziativa Coldiretti Alessandria
GIORNATA DELL’ACQUA: NO ALLO SPRECO DI UNA
RISORSA CHE DIVENTA OGNI GIORNO PIÙ SCARSA
medie hanno potuto, grazie a “Cascina Merlanetta”, agriturismo e fattoria didattica a Casal Cermelli specializzata nella ricerca dell’ “Oro dell’Orba”, diventare cercatori d’oro per un giorno, esattamente come fossero nel Klondike. Nello spazio istituzionale e didattico di Coldiretti Alessandria, grazie alla partecipazione dell’azienda apistica “Miele di Ozzano” di Giuseppe Mortara è stato possibile far conoscere ad alunni e insegnanti il ciclo del miele e la vita delle api e poter vedere da vicino, ovviamene in sicurezza, l’apiario.
Partendo dai più piccoli per sensibilizzare sull’importanza di ridurre lo spreco di acqua, adottando comportamenti volti a contrastare i cambiamenti climatici. Nella giornata mondiale dell’acqua sono stati proprio gli alunni delle scuole dell’infanzia, della primaria e delle medie di Molare, nell’Ovadese, a lanciare l’SOS in difesa di quello che è un bene preziosissimo spesso dato per scontato ma strategico per la sopravvivenza del Pianeta.
Una risorsa, l’acqua, che diventa ogni giorno più scarsa a causa dei cambiamenti climatici che hanno portato ad un notevole aumento delle temperature e ad una evidente diminuzione delle piogge: è stato questo il filo conduttore dei laboratori che hanno scandito la “I edizione della Giornata Mondiale dell’Acqua” organizzata da Gruppo Amag che vede partner del progetto Coldiretti Alessandria. L’iniziativa si è svolta in diversi punti del territorio di Molare dove centinaia di cappellini gialli hanno popolato strade, piazze e spazi verdi, dando vita ad un grande laboratorio didattico e dove, sulle rive del torrente, gli alunni delle scuole
“La gestione delle acque sul territorio e la variazione climatica che è sotto gli occhi di tutti rappresentano aspetti delicati: non è nel potere dell’uomo far piovere, ma lo è attuare una politica seria di gestione delle acque. Dobbiamo tutti impegnarci per proteggere le risorse idriche del nostro pianeta, promuovendo l’uso sostenibile dell’acqua e l’accesso equo all’acqua potabile. Vista la drammaticità della situazione, quest’anno la Giornata mondiale dell’acqua ha assunto un significato ancora più importante: non si sono mai registrate rilevazioni così scarse per la mancanza di pioggia e di acqua nelle falde - ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Sono i dati dell’evidente stato emergenziale in cui ci
troviamo a livello provinciale e regionale e, ancora più in generale, dati che accomunano tutta l’area del nord Italia. Non possiamo solo sperare nel cambio del meteo, ma bisogna agire al più presto. Per questo, guardando alla campagna agricola che sta per avviarsi, è necessario gestire le riserve d’acqua in modo oculato, con responsabilità da parte di tutti i gestori dei bacini, dando priorità, in questa fase, a garantire l’acqua potabile, quella per l’agricoltura e, in subordine, quella per la produzione di energia idroelettrica. E’ assurdo che, ad oggi, solo l’11% dell’acqua stagionale venga conservata: serve una immediata azione volta ad incrementare la capacità di stoccaggio ad uso
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acqua RiSoRSa ESauRibile
Laboratori didattici per sensibilizzare scuola, ambiente e società sui cambiamenti climatici
plurimo, accompagnata da provvedimenti per semplificare gli iter autorizzativi”.
A rischio è la produzione degli alimenti base della dieta mediterranea, dal grano duro per la pasta alla salsa di pomodoro, dalla frutta alla verdura fino al mais per alimentare gli animali per la produzione dei grandi formaggi e prosciutti. Senza parlare del riso, le cui previsioni di semina prevedono un taglio di 8 mila ettari e risultano al minimo da 30 anni.
“Siamo fortemente preoccupati per la situazione idrica che anche quest’anno mette a rischio l’agricoltura all’inizio delle semine primave -
rili - ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. La siccità che sta colpendo dall’anno scorso la provincia alessandrina e il Nord Italia è purtroppo la conferma che i cambiamenti climatici in atto stanno portando enormi stravolgimenti nella distribuzione temporale e geografica delle precipitazioni. Gli agricoltori sono im-
produttivo delle imprese”. “Non possiamo che ringraziare il Gruppo Amag e sottolineare come fare parte di questa squadra sia per noi motivo di orgoglio per far crescere e sensibilizzare sempre di più il mondo della scuola e la società alla Rivoluzione Verde. L’acqua è un bene imprescindibile per tutta l’agricoltura e difenderne una corretta e continua distribuzione è una delle priorità su cui tutti dobbiamo lavorare. Dobbiamo partire dalla consapevolezza che il “bene acqua” non è più illimitato e che, di contro, è soggetto ad una sempre maggior richiesta di consumo”, ha concluso il Presidente Mauro Bianco
pegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua sviluppando sistemi di irrigazione a basso impatto e portando l’innovazione nelle campagne con colture meno idro-esigenti. Il perdurare della siccità sta condizionando, infatti, anche l’orientamento
24 acqua RiSoRSa ESauRibile
SENIOR
CAVANNA È IL NUOVO
PRESIDENTE, ELETTO ALL’UNANIMITÀ
Pietro Cavanna è il nuovo presidente dell’Associazione Pensionati Coldiretti Alessandria.
E’ stato eletto alla presenza dei vertici provinciali e dei rappresentanti dell’Associazione Pensionati nominati in ogni Assemblea Zonale.
Alessandrino, di San Giuliano Vecchio, neo pensionato, titolare dell’Azienda Agricola “Cavanna Pietro”, circa 60 ettari a indirizzo cerealicolo, soprattutto grano e mais e alcuni appezzamenti coltivati a cece, è stato votato all’unanimità dall’Assemblea che si è svolta nella Sala Multimediale della Federazione.
Una lunga militanza nella dirigenza di Coldiretti, già presidente di Zona di Alessandria, subentra alla guida dei pensionati a Bruno Tacchino.
“Lasciatemelo dire, mi sento emozionato. Non mi aspettavo di arrivare a ricoprire un ruolo così importante - ha affermato il neo presidente Pietro Cavanna -. Sin da ora lavorerò per garantire condivisione e supporto alle battaglie di Coldiretti per la difesa e promozione dell’agri-
coltura italiana e del vero Made in Italy. Massima attenzione ai diritti e alle istanze degli agricoltori in pensione e impegno nel proseguire le iniziative messe in campo dall’Organizzazione. E la promessa di continuare a rappresentare una parte attiva, forte e vitale all’interno di Coldiretti Alessandria”.
L’Assemblea ha puntualizzato e messo in evidenza il percorso compiuto da Coldiretti e le sfide che si prospettano già dai prossimi mesi, in primis quella contro il cibo sintetico.
Un importante rapporto tra generazioni con il ruolo dei nonni nella formazione delle famiglie, come presidio territoriale nelle aree rurali, per una maggior fruibilità dei servizi socio-sanitari e alla persona e del ruolo attivo del pensionato quale modello di traino culturale, economico e solidale che trova nei numeri divulgati da Coldiretti Alessandria in occasione dell’Assemblea provinciale dei Senior, conferme importanti: in quattro famiglie su dieci (40%) sono i nonni a salvare il bilancio domestico messo a rischio dall’inflazione che colpisce il carrello della spesa con l’esplosione
Invecchiamento attivo, sanità, welfare e impegno a difesa dell’agricoltura
Made in Italy
dei costi dell’energia a causa della guerra in Ucraina, con una tendenza che si è accentuata anche rispetto ai difficili anni della pandemia. Come i 1,3 milioni di anziani i custodi dei piccoli borghi italiani che combattono lo spopolamento, tramandano le tradizioni, trasmettono i saperi e difendono il valore storico, ambientale e culturale dei territori.
“L’importanza e il ruolo dei pensionati, all’interno della famiglia e dell’azienda agricola in questo momento storico, rappresenta un modello di solidarietà e di insegnamento per le nuove generazioni su come affrontare e superare le difficoltà che il comparto agricolo sta vivendo - ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. La nuova agricoltura, che concilia innovazione e tradizione, non può rinunciare ad un così prezioso patrimonio: la società e le imprese non possono fare a meno, infatti, di queste grandi persone che, con la loro esperienza di vita continuano a dare il loro contributo e a preservare i territori, anche nelle zone svantaggiate”.
Negli ultimi 2.000 anni l’aspettativa di vita è notevolmente aumen-
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Il 19 aprile si è svolta l’Assemblea dell’Associazione Provinciale Pensionati
COLDIRETTI: PIETRO
aSSemblea PeNSioNati
tata arrivando ad essere di 85 anni per le donne e di 81 per gli uomini, come anche gli anni di vita vissuti in salute si aggirano intorno ai 73 anni, per questo la Società italiana di Gerontologia e Geriatria nel 2018 ha innalzato la soglia di vecchiaia dai 65 ai 75 anni. Nel suo intervento il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco ha spaziato dal rapporto con la politica e le istituzioni alla qualità dei servizi garantiti dagli uffici Coldiretti ringraziando l’Associazione Pensionati per il lavoro svolto e chiedendo agli agricoltori senior di essere una componente sempre
più partecipe ed attiva nell’azione dell’Organizzazione: “I nostri Senior sono l’esempio vivente dell’invecchiamento attivo perché continuano ad essere parte integrante delle imprese e delle loro famiglie e nella nuova agricoltura, che concilia innovazione e tradizione, non si può rinunciare ad un così prezioso patrimonio. Dall’esperienza dei nostri pensionati emerge la possibilità di attivare nuovi servizi per le comunità nella logica dell’agricoltura sociale e della multifunzionalità. Cogliamo con favore l’opportunità del finanziamento della norma regionale sull’invecchiamento attivo per proporre iniziative concrete, utili a dare risposte agli anziani che vivono sul nostro territorio. E’ indispensabile, quindi, che le Istituzioni mettano in atto politiche che tutelino seriamente l’autonomia personale anche mediante migliori e più accessibili servizi di assistenza”.
Al primo posto, dunque, sanità e welfare, temi su cui poggerà l’attività di sensibilizzazione di Coldiretti
Pensionati Alessandria nei confronti degli attori del territorio: un migliore sistema sanitario ed una più attenta assistenza sociale rappresentano, infatti, i pilastri per la serenità e la salute della categoria che continua ad avere un ruolo decisivo nell’equilibrio famigliare.
26 aSSemblea PeNSioNati
Coldiretti
CAMPAGNA SICURA: I CONSIGLI PER DIFENDERSI DA TRUFFE E FURTI, IL 112 È UN NUMERO DI FAMIGLIA
Il 112, numero unico di emergenza europeo, deve diventare un “numero di famiglia” a cui rivolgersi immediatamente al minimo sospetto di raggiro.
L’appello lanciato dal Capitano dei Carabinieri Compagnia di Tortona Domenico Lavigna, di fronte agli imprenditori agricoli che hanno affollato la sala Multimediale della sede provinciale di Coldiretti durante l’Assemblea Pensionati, è stato chiaro.
L’incontro è stata l’occasione per presentare il vademecum di buone prassi realizzato dall’Arma dei Carabinieri in collaborazione con Coldiretti Alessandria.
Un momento informativo che ha coinvolto tutto il territorio della provincia di Alessandria, dal titolo “Campagna Sicura”, diventato ormai familiare, suscitando il grande interesse delle molte persone intervenute che hanno ringraziato per i consigli e le indicazioni fornite per evitare di rimanere vittime di truffe e furti.
“Si tratta - come ha ribadito il Capitano Domenico Lavigna - di malviventi senza scrupoli che ricorrono ad espedienti e raggiri di ogni tipo per indurre in errore le ignare vittime in modo da procurarsi ingiusti profitti. Si fingono appartenenti alle Forze dell’Ordine, medici, avvocati,
assicuratori o altro, chiedono telefonicamente denaro per i familiari a loro dire in difficoltà oppure simulano il pericolo di imminenti fughe di gas o, ancora, la consegna di finti pacchi postali commissionati da congiunti per farsi consegnare somme ingenti”.
Ma non solo, si introducono nelle aziende, spesso magari situate in luoghi isolati e rubano i mezzi agricoli procurando un doppio danno: a quello economico va ad aggiungersi, infatti, il fatto che stiano rubando qualcosa che non ha prezzo, il “nostro sacrificio”, ossia le difficoltà affrontate per l’acquisto di quei trattori che permettono il lavoro nei campi e quindi il raccolto.
“Come Comando dei Carabinieri abbiamo voluto intitolare questi incontri ‘Campagna…Sicura! ’ per sottolineare l’impegno dell’Arma a salvaguardia della sicurezza di un territorio molto bello che però può essere vittima di episodi di furti, truffe e raggiri - ha affermato il Capitano Domenico Lavigna -. Sempre più furbi, i malviventi inventano di continuo nuovi trucchi per raggirare le persone, specie gli anziani. Le notizie di cronaca riportano notizie come queste, purtroppo, in costante aumento su tutto il territorio italiano e anche su quello della provincia alessandrina. Per questo motivo siamo impegnati nell’organizzazione di momenti informativi rivolti alla cittadinanza, soprattutto agli anziani ma anche attuando attività di prevenzione nelle scuole. Molte volte, infatti, la truffa, oltre al danno economico che comporta, rappresenta anche un vero e proprio motivo di caduta psicologica con il reale pericolo che le vittime possano chiudersi in sé stesse, compromettendo la propria autonomia e socializzazione”.
Gli argomenti in scaletta hanno
Con il Capitano
Domenico Lavigna
incontro sulle buone prassi per vivere il territorio in sicurezza
sottolineato l’importanza di incontri come questo poiché non sono rare le segnalazioni di sparizioni di attrezzature, materiali, prodotti fitosanitari, macchinari, trattori e furgoni, necessari per portare avanti l’attività aziendale.
Denaro e monili, gasolio, macchine agricole e prodotti in campo sono le tipologie di furto ricorrenti in agricoltura, “per contrastarli serve un cambio di mentalità ed approccio al fenomeno e la segnalazione immediata in caso di sopralluoghi effettuati da persone sconosciute.
Ci tengo a sottolineare che collegare il proprio sistema di allarme al numero di emergenza 112 è assolutamente gratuito e permette alle Forze dell’Ordine di agire in tempi più rapidi e efficaci”, ha continuato il Capitano Lavigna.
Nel corso della riunione sono state messe a confrontate esperienze e
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Alessandria in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri ha realizzato un vademecum
camPagNa SicuRa
sono state fornite indicazioni utili per evitare di incorrere in episodi di criminalità diffusa.
“I furti nelle campagne sono un fenomeno che tende ad amplificarsi dove le condizioni di isolamento rendono più agevole la messa a segno dei colpi - ha sottolineato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco nel ringraziare l’Arma dei Carabinieri e il Capitano Lavigna per la professionalità e disponibilità dimostrata -. Gli agricoltori sono spesso vittime di ogni genere di ruberia, dagli animali ai prodotti agricoli, dalle attrezzature ai macchinari. Un fenomeno che aggrava la situazione di crisi in cui si
trova il settore. Bisogna anche tener presente che molti imprenditori non abitano nelle immediate vicinanze delle loro aziende. Per questo è necessario lavorare per il superamento della situazione di solitudine, invertendo la tendenza allo smantellamento dei presidi sociali e delle forze di sicurezza presenti sul territorio anche con l’ausilio delle nuove tecnologie”. “Questi incontri informativi rappresentano un’importante occasione per parlare con gli anziani, e non
solo, illustrare le modalità attraverso le quali le truffe vengono attuate e fornire loro consigli mirati affinché possano difendersi dalle subdole tecniche utilizzate dai malviventi. Spesso si tratta di vere e proprie spedizioni organizzate, dove i ladri vanno a colpo sicuro, portando via in pochi minuti, anche in pieno giorno, materiali e attrezzature la cui mancanza crea un grosso danno all’azienda, specie se di dimensioni medie o piccole. Non bisogna abbassare la guardia su questi fenomeni che mettono in difficoltà i piccoli imprenditori. Incontri informativi come questi, organizzati in sinergia con l’Arma dei Carabinieri, sono fondamentali”, ha concluso il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco.
Il vademecum può essere scaricato collegandosi al sito web di Coldiretti Alessandria (www.alessandria. coldiretti.it) alla pagina https:// piemonte.coldiretti.it/wp-content/ uploads/2023/04/CD-ALESSANDRIA_Brochure-Carabinieri.pdf
28 camPagNa SicuRa
VIGORE LA RIFORMA ANZIANI, ECCO COSA PREVEDE
Per l’assistenza agli anziani si volta finalmente pagina. E’ in vigore da venerdì scorso la legge delega che vuole realizzare una riforma organica delle politiche in favore della “terza età”, o meglio, quella che secondo gli studiosi nella classificazione della vita ormai è diventata la “quinta età”. Promozione dell’invecchiamento attivo, migliore qualità della vita e il diritto a continuare a vivere ed essere curati a casa, queste le principali misure allo studio.
Si tratta di una riforma articolata e complessa che rientra negli obiettivi posti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e coinvolge in Italia oltre 14 milioni di over 65, di cui 3,8 milioni non autosufficienti. Un traguardo importante per il nostro welfare, tenuto conto che l’Italia è il Paese più longevo d’Europa, che conta secondo gli ultimi dati Istat, quasi 20 mila centenari. Si tratta, secondo gli esperti, di un dato in crescita, che è arrivato quasi a raddoppiare rispetto a quello registrato nel 2009.
Un compito delicato e difficile attende, dunque, ora il Governo a cui spetterà adottare i relativi decreti attuativi in poco meno di un anno, mettendo in condizione le famiglie di affrontare con maggiore serenità il carico assistenziale e gli inevitabili costi che ne derivano.
Tra le novità si segnalano: la promozione di un sistema unitario di
assistenza, attraverso l’istituzione dei “punti unici di accesso” (Pua), finalizzato a definire in una sede unica “un progetto assistenziale individuale” (Pai), che elencherà tutte le prestazioni sanitarie, sociali e assistenziali a cui si ha diritto, nonché per contrastare l’isolamento e la solitudine, la previsione di modalità innovative di cohousing tra giovani e anziani, vale a dire un nuovo modello di coabitazione e convivenza intergenerazionale per darsi reciproco supporto, anche nell’ambito di case famiglia e condomini solidali. Di primaria importanza la previsione in via sperimentale di una nuova prestazione universale, graduata secondo lo specifico bisogno di assistenza ed erogabile, a scelta dell’anziano, sotto forma di contributo economico e di servizi alla persona. Gli aventi titolo all’indennità di accompagnamento avranno la facoltà di optare in maniera espressa per la nuova prestazione. Sarà, altresì, previsto il riordino delle agevolazioni contributive e fiscali e il miglioramento delle condizioni di vita individuali dei caregiver familiari.
Tre le deleghe che guideranno il lavoro del Governo: l’implementazione di misure per favorire l’invecchiamento attivo, attraverso l’inclusione sociale e la prevenzione della fragilità; il riordino dell’assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria per le persone anziane non autosufficienti; l’adozione di politiche per
ASSEGNO UNICO UNIVERSALE
In pagamento, per la prima volta da marzo 2022, l’assegno unico universale è stato introdotto come incentivo alla natalità, decorre dal settimo mese di gravidanza al fine di razionalizzare le previgenti misure previste a favore delle famiglie con figli minorenni a carico, ovvero figli maggiorenni fino a 21 anni di età se studenti o disoccupati, mentre ai figli disabili spetta senza limiti di età.
Le nuove prestazioni di Auu vengono erogate a domanda dell’interessato, sono automatici, invece, i rin-
la sostenibilità economica e la flessibilità dei servizi di cura e assistenza a lungo termine per le persone anziane non autosufficienti.
Allo stato attuale non sono state stanziate risorse finanziarie aggiuntive, ma il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali fa sapere che sta già lavorando per predisporre e attuare i provvedimenti previsti dalla legge delega così da rispettare il termine stabilito del 31 gennaio 2024.
novi e le erogazioni di coloro che percepiscono il Reddito di Cittadinanza, per cui l’assegno unico è calcolato sottraendo dall’importo teorico spettante, la quota di Reddito di cittadinanza riferibile ai figli facenti parte del nucleo.
Si ricorda che da quest’anno il rinnovo dell’assegno unico è automatico, previa presentazione della nuova dichiarazione Isee.
Gli uffici del Patronato Epaca sono a disposizione.
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Mettere le famiglie in condizione di affrontare con maggiore serenità il carico assistenziale IN
Molto articolata e complessa, rientra negli obiettivi posti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza
PatRoNato ePaca
MESSAGGIO AI GIOVANI
giovani)
Cari giovani, è da tanto tempo che volevo scrivervi questa lettera.
Annunciare il messaggio della Pasqua è l’unica ragione di essere della chiesa. Essere voce e testimonianza di questo annuncio è l’unica ragione della presenza in mezzo a voi di una persona un po’ speciale come quella del sacerdote. In una celebre predica di Pasqua, un santo vescovo, Melitone di Sardi, disse: è Lui l’agnello muto, è Lui l’agnello sgozzato, è Lui che nacque da Maria. E’ Lui che ha risollevato l’uomo dal profondo della tomba.
Viviamo il deserto demografico. Poche le nascite e la chiesa risente di questa situazione. La messe è
L a F e d e r a z i o n e p r o v i n c C o l d i r e t t i , i n p a r t i c o l a Z o n a d i C a s t e l n u o v o S c p a r t e c i p a a l d o l o r e d
G i u s e p p e S t e l l a , p e l a s c o m p a r s a d e l c a r o f r
RENATO
S e n t i t e c o n d o g l i a n z a l l a f a m i g l i a
giunga la nostra preghier
D i r i g e n t i e S t r u t t u r a d
C o l d i r e t t i d i A l e s s a n d r p a r t e c i p a n o a l d o l o r
d e l P r e s i d e n t e d i Z o n a
O v a d a R o b e r t o P a r a v i d p e r l a s c o m p a r s a d e l l a c
MAMMA
S e n t i t e c o n d o g l i a n z e
G i u n g a l a n o s t r a p r e g h
molta, gli operai sono pochi, con i seminari chiusi i sacerdoti saranno sempre meno.
Cari giovani, in questo momento confido nel vostro entusiasmo, nella vostra generosità e nella vostra... presenza.
Avete ricevuto tutti i sacramenti del battesimo, della cresima, della comunione. Fedeltà è presenza. Ritornate a frequentare la vostra chiesa. Per vivere insieme la gioia di chi crede nel Signore della vita. Non è scontato che dopo la cresima si debba abbandonare la chiesa. Vi aspetto e vi abbraccio!
Don Ivo
L a F e d e r a z i o n e p r o v i n c
C o l d i r e t t i , i n p a r t i c o l a Z o n a d i A l e s s a n d r i a p a r t e c i p a a l d o l o r e d P r e s i d e n t e d i Z o n a
C a r l o P a g e l l a p e r l a s c o m p a r s a d e l l a c a
SUOCERA
S e n t i t e c o n d o g l i a n z a l l a f a m i g l i a
giunga la nostra preghiera
L a F e d e r a z i o n e p r o v i n c i a l e C o l d i r e t t i A l e s s a n d r i a , i n p a r t i c o l a r e l a Z o n a d i A c q u i T e r m e , p a r t e c i p a a l d o l o r e d e l P r e s i d e n t e d i Z o n a B r u n o R o f f r e d o p e r l a p e r d i t a d e l l a c a r a SUOCERA S e n t i t e c o n d o g l i a n z e a l l a f a m i g l i a giunga la nostra preghiera
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(Con preghiera agli adulti di comunicarlo ai
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