Coldiretti Alessandria - Anno 61째 numero 6 - 11/06/2014 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria
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Editoriale
Editoriale per un’italia
con più europa
e un’europa con più italia”
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Il prezioso strumento dell’Osservatorio sulla criminalità voluto e creato da Coldiretti per fronteggiare il gigantesco fenomeno imitativo e l’insieme delle contraffazioni e adulterazioni alimentari.
risultati della tornata elettorale conclusasi da poche settimane hanno avuto, a tutti i livelli, un file rouge: la voglia e la speranza di cambiamento. Una necessità dettata dal momento difficile che il nostro portafoglio sta attraversando e anche dall’immagine che dobbiamo dare del nostro Paese in europa. abbiamo sempre detto, e lo vogliamo ribadire alla classe politica, che serve un’europa con più italia e un’italia con più europa: su questo bisogna lavorare, senza lasciare nulla di approssimativo. Un percorso che vede l’agroalimentare al centro dei dibattiti, il settore dove la voglia di innovazione è forte e va di pari passo con l’entrata in campo di tanti giovani pronti a scommettere il loro futuro proprio in agricoltura: determinante, quindi, fare fronte comune e concentrare le forze per salvare questo grande patrimonio italiano. Lo abbiamo ribadito anche in occasione dei maxi appuntamenti che coldiretti ha organizzato in tutta italia per incontrare prima di tutto la propria base associata ma anche i politici e gli imprenditori dell’industria agroalimentare. il messaggio che deve arrivare è fatto di tre concetti chiave: sostenibilità, distintività e di beni comuni. L’agricoltura italiana è ancorata ad una produzione territoriale e quindi non delocalizzabile: questa la base della forza del Made in Italy agroalimentare. perché sostenibilità? il panorama fortemente mutato a causa dalla crisi economica ha rafforzato l’attenzione dei consumatori verso tutto ciò che riguarda la salvaguardia dell’ambiente. in questo contesto l’agricoltura come attività direttamente legata alla terra e al territorio può diventare un nuovo punto di riferimento per fare impresa e soprattutto un modello di sostenibilità, ambientale, economica e sociale. perché distintività? La natura “distintiva” della nostra agricoltura ci spinge a ripensare allo stesso modello di sviluppo che finora caratterizzato il nostro Paese. L’impegno è quello di continuare a mettere in campo tutti gli strumenti che concorrono a combattere fenomeni di adulterazione, contraffazione e in genere ogni tipo di intervento doloso o fraudolento che mina il valore e l’integrità del Made in Italy. perché parliamo di beni comuni? É inevitabilmente correlato al percorso di tutela, protezione, denuncia e divulgazione. Una nuova sensibilità verso il cibo, l’acqua, i suoli, il territorio, nella convinzione che nuovi elementi di consapevolezza si vanno affermando all’interno dell’opinione pubblica richiamando valori quali la verità e trasparenza, giustizia e legalità.Valori attraverso i quali deve passare la ripresa del Paese italia. grazie all’Osservatorio sulla criminalità voluto da Coldiretti è possibile contare su di un prezioso strumento a salvaguardia della nostra agricoltura: creato nello scorso mese di febbraio è in prima linea nella lotta all’italian sounding, contro chi specula e si arricchisce grazie all’introduzione in molte filiere di materie prime di varia origine che successivamente vanno a comporre un prodotto “finale” definito a tutti gli come italiano. Un vero Made in Italy che grazie a Campagna amica è diventato “a portata di consumatore”: sono trascorsi cinque anni dalla nascita del primo agrimercato di Campagna amica. Oggi, scorrendo numeri e capillarità, possiamo dire di aver creato un nuovo modello di consumo e stile di vita: nel 2013 sono stati 15 milioni i cittadini che e hanno scelto Campagna amica. Un numero in crescita che ci rende orgogliosi e ci rende sempre più determinati a combattere le frodi per portare in tavola “il cibo giusto”, quello fatto di soli prodotti agricoli italiani coltivati, ogni giorno, con orgoglio e passione.
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la nostra agricoltura
periodico del mondo agricolo di coldiretti alessandria
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“distintività, sostenibilità e beni comuni: difendiamo
QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO A UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA
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Periodico edito da impresa Verde alessandria
d i r e t t o r e a m m i n i s t r at i V o simone moroni
agricoltura periodico del mondo agricolo di coldiretti alessandria
direttore resPonsabile ilaria lombardi
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G r a f i c a , i m Pa G i n a z i o n e christian boero
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H a n n o c o l l a b o r at o a q u e s t o n u m e r o alessandro albertelli, luisa bo, daniela colombini, fabio fracchia, enrica marchesotti, alberto Pansecchi, don ivo Piccinini, Walter roggerone, emanuele sconfienza, marino ravera. fotoGrafie archivio coldiretti, christian boero
redazione ed amministrazione corso crimea 69 - 15121 alessandria tel. 0131 235891 - fax. 0131 252144
reGistrazione tribunale
n° 6 - Giugno 2014
di alessandria n.69 del 21.1.1953
In COPERTInA
aGenzia
“L’agricoltura di chi ama l’Italia”
P u b b l i c i ta r i a
Via Pylos, 20 - 12038 savigliano (cn) tel. 0172 711279 - cell. 348 7616706 e-mail: info@reclamesavigliano.it
Chiuso in redazione il 11 Giugno 2014
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premio cciaa “imprenditore di successo”
confederazione nazionale coldiretti federazione Provinciale coldiretti alessandria
presidente consorzio irriguo de ferrari
cav. ennio torrielli
uffici ProVinciali corso crimea 69 - 15121 alessandria
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L’annuale riconoscimento camerale destinato agli imprenditori che hanno saputo onorare con il proprio lavoro il nome della provincia, e che si sono distinti nelle diverse categorie economiche presenti sul territorio ha premiato il Cavalier ennio Torrielli presidente del Consorzio irriguo di miglioramento Fondiario Canale De Ferrari. Congratulazioni da parte di tutta la Coldiretti!
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Roberto Paravidino Presidente
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roberto moncalvo Presidente nazionale Coldiretti durante il suo appassionato intervento a chiusura della manifestazione.
“L’Italia si
risolleverà solo se l’agricoltura
saprà fare la sua parte ” ’
incontro organizzato a Fiera milano City da Coldiretti, al quale hanno partecipato oltre diecimila agricoltori, ha dimostrato che c’è un’italia ricca di tenacia che non si arrende in grado di dimostrare come la grande temerarietà della nostra Organizzazione sia direttamente proporzionale alla sua forza. Un incontro che è stato in grado di fermare le lancette della campagna elettorale per obbligare la politica a dire che non si può andare in europa senza una forte idea di agricoltura”. a guidare la delegazione alessandrina il presidente e il direttore della Coldiretti provinciale, Roberto Paravidino e Simone moroni, che hanno fatto pro-
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prie le parole del Segretario generale Coldiretti Vincenzo gesmundo che, in apertura di assise, ha ribadito una assoluta certezza: “e’ importante rottamare le rendite di ogni tipo, il male che attanaglia il nostro Paese. L’italia si risolleverà se l’agricoltura saprà fare la sua parte”. Un primo incontro al quale seguiranno altri “maxi raduni” che porteranno Coldiretti ad incontrare i propri associati in giro per l’italia: fino alla fine di giugno sono previsti appuntamenti di questo tipo a napoli, Firenze e in Sicilia ai quali complessivamente parteciperanno oltre 35mila agricoltori. Hanno partecipato, tra gli altri, il ministro delle Politiche agricole maurizio martina, i presidenti di Lombardia Roberto maroni, veneto Luca zaia, Friuli Venezia giulia Debora Serracchiani e Liguria Claudio Burlando, il vicesindaco di milano ada Lucia de Cesaris, il capo del corpo forestale dello stato giuseppe Vadalà, il commissario generale di sezione per il Padiglione iitalia expo 2015 Diana Bracco, il presidente di Federconsumatori Rosario Trefiletti, Paolo Barilla, vice presidente Barilla s.p.a. e Barilla center for food and nutrition Foundation. “e’ stato emozionante. non ci sono altre parole per descrivere questo appuntamento che rappresenta un momento di crescita importante e di riflessione. La presenza così numerosa di imprenditori non può che inorgoglirci e rendere ancora più forte il nostro progetto della filiera tutta agricola e tutta italiana. - affermano il presidente e il direttore della Coldiretti di alessandria Roberto Paravidino e Simone moroni - Le migliaia di bandiere gialle hanno creato una coreografia che ha saputo unire e fondere il significato più vero del Made in Italy a quello dell’ “Italia che vogliamo”. Un’italia che ogni giorno lavora e rende migliore il nostro Paese, che mette al centro la qualità della vita prima del Pil, il futuro rispetto al presente e pensa alle strategie non solo alla tattica”. “Vedremo nelle prossime settimane se la politica vuole investire veramente nella vera agricoltura”, ha detto a gran voce il presidente nazionale Coldiretti Roberto moncalvo facendo riferimento, tra l’altro, alle decisioni che verranno assunte sull’attuazione nazionale della riforma Pac, politica che "finora ha favorito molto le rendite e poco chi vive di agricoltura”. “Per
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il futuro dei nostri territori, la nostra grande missione è ridare dignità al vero Made in Italy - hanno ribadito Paravidino e moroni - denunciando il grande furto di identità in atto, che comprende anche un problema di italian sounding tutto italiano quando si produce con materie prime provenienti dall’estero, basti pensare che due prosciutti su tre sono fatti con carne straniera”. Su questo è stato ricordato il caso della Simest e l’appello ai presidenti delle Regioni affinchè i 21 miliardi dei Psr, che comprendono anche una quota per l’agroindustria, non finanzino “aziende e finte cooperative che vanno a produrre all’estero con i nostri soldi”. Quanto all’unione europea, il presidente moncalvo ha sottolineato l’importanza dell'appuntamento elettorale di domenica, “un’occasione importante per ridare dignità a temi veri, legati alla qualità delle produzioni e non ad una competizione basata solo sui prezzi”. “L’europa non è solo euro, ma decide ciò che mangiamo ogni giorno - ha continuato moncalvo - basta ai formaggi senza latte, al vino senza uva e alla carne annacquata. Su questo ci muoveremo anche in vista di expo, perché proprio la grande sfida di expo parla di cibo e di noi agricoltori”. Le cose stanno però cambiando e saranno finalmente resi pubblici i flussi commerciali delle materie prime provenienti dall’estero per la produzione alimentare, dopo le proteste degli agricoltori sul Brennero e le molteplici iniziative di mobilitazione messe in campo da Coldiretti al fine di contrastare le aggressioni al Made in Italy conseguenti alla lavorazione nel nostro Paese di prodotti alimentari oggetto di importazione o di scambio intracomunitario e la successiva messa in commercio come prodotti autenti-
camente italiani. il ministro della Salute, On. Beatrice Lorenzin ha infatti accolto la richiesta presentata dal presidente di Coldiretti, Roberto moncalvo di togliere il “segreto di Stato” sui dati inerenti agli scambi per sostenere la ripresa economica in una situazione in cui contiene materie prime straniere circa un terzo (33%) della produzione complessiva dei prodotti agroalimentari venduti in italia ed esportati con il marchio Made in Italy, all’insaputa dei consumatori ed a danno delle aziende agricole. L’innovazione Made in Italy anticrisi punta sui cibi della salute. Dalla bibita energetica di mais nero al frullato di aloe nei campi si moltiplicano le innovazioni nell’ambito dei prodotti alimentari legati al benessere psicofisico e che rappresentano il segmento più dinamico del mercato alimentare con un aumento in vo-
nelle foto: una veduta degli oltre diecimila imprenditori intervenuti. Sotto in primo piano, da sinistra, il Direttore della Coldiretti alessandrina Simone moroni e il Presidente Provinciale Roberto Paravidino durante l’intevista realizzata in Sala Stampa da michelangelo Pellegrino per “Obiettivo Agricoltura”.
lume degli acquisti del 17,3%, in netta controtendenza rispetto al calo generalizzato dei consumi dovuto alla crisi. Un dato emerso da una analisi della Coldiretti all’Open space “anticipando eXPO”. il settore degli alimenti legati alla salute e al benessere è in continua espansione tanto che, secondo una ricerca gfk eurisko, 7 italiani su 10 li hanno usati almeno una volta nell’ultimo anno. Per la provincia di alessandria era presente l’azienda “La nocciola” di Roberto Brusa di moncestino che ha presentato “Dalle nocciole il benessere per il corpo”: l’olio di nocciole come preziosa miscela che contiene Vitamina a ed e con l’85% di acidi grassi insaturi. É utile nel trattamento delle irritazioni delle pelli sensibili, alle quali apporta
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flessibilità ed elasticità, penetra rapidamente e in profondità agendo sulle rughe come sulle smagliature o le cicatrici nutrendo e prevenendo la disidratazione. Con questo prodotto dell’agricoltura italiana si fanno anche creme antirughe, saponi naturali, creme per le mani e
lucida labbra. L’agroalimentare italiano come punto di riferimento per individuare strategie di sviluppo per l’intero Paese: il modello agricolo italiano è infatti vincente nel mondo dove ha conquistato primati nella qualità, tipicità e nella salubrità delle produzioni.
Gli interventi
Il presidente Roberto Moncalvo: "Expo sia pulito fuori e dentro" A meno di un anno dall’inizio dell’Esposizione si sta ancora parlando della struttura. Ѐ importante poter contare sulla massima trasparenza del contenuto.
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i rassicura l’azione di pulizia messa in atto tempestivamente di fronte allo scandalo degli appalti truccati, ma dobbiamo anche costatare che a meno di un anno dall’inizio dell’esposizione stiamo ancora parlando del contenitore. e’ necessario che expo sia pulito fuori e dentro. Con una metafora stiamo preparando la bottiglia sulla quale apporre l’etichetta, ma non sappiamo ancora cosa metterci e c’è il serio rischio che invece che del buon vino possa finirci l’aceto”. É quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto moncalvo nel commentare i fatti illegali commessi nell’ambito della progettazione di expo 2015. “Con il lavoro delle nostre imprese abbiamo costruito una agricoltura di straordinaria qualità, con caratteri distintivi unici, con una varietà e un’articolazione che non ha uguali
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al mondo ...non siamo i soli ma - ha sottolineato moncalvo - siamo i primi. ebbene questa è l’agricoltura che va raccontata ad expo, questo è il contenuto di expo per noi italiani ma anche in termini di contributo al pianeta. Parlo di “contenuti” perché finora si e` parlato (forse giustamente visti i guai di percorso) dell’involucro di expo, dell’infrastruttura che lo conterrà e non a caso ci sono stati guai... perché quell’infrastruttura ha a che fare con cemento, territorio, a ben vedere rendite. e quindi - ha concluso moncalvo - se desideriamo il massimo della pulizia per quell’infrastruttura dobbiamo avere il massimo di pulizia per il contenuto che ci mettiamo dentro: solo la grande agricoltura distintiva, solo l’industria alimentare pulita e trasparente, solo il vero Made in Italy con i suoi prodotti e con i vostri volti”.
ministro delle Politiche agricole maurizio martina il ministro delle politiche agricole maurizio martina, per quanto riguarda la tracciabilità completa dei prodotti, ha messo in evidenza la necessità di agire su due fronti: lavorando bene sulla legislazione nazionale e, attraverso il voto per le elezioni europee, costruire nuove alleanze a Bruxelles per ampliare su questo argomento la consapevolezza che anche all’estero sta emergendo. Sull’applicazione della Riforma Pac martina si è detto fiducioso nella possibilità di giungere presto ad un accordo con le regioni.“Banche, assicurazioni, enti pubblici che non fanno ricerca non potranno più accedere a premi Pac”, ha affermato il ministro favorevole ad allargare la black list dei beneficiari. “Siamo nelle condizioni di decurtare i premi al di sopra dei 150mila euro”, ha spiegato martina citando la zootecnia come “pilastro essenziale” degli aiuti accoppiati. il ministro ha poi fornito alcune anticipazioni sul decreto campo libero, che - ha detto - “ci apprestiamo ad approvare”. in particolare, in materia di lotta alla contraffazione, il provvedimento introduce “l’interdizione e il blocco delle attività quando emergono casi di una certa portata”, ha spiegato. il decreto conterrà inoltre alcune semplificazioni per le norme burocratiche legate alle filiere corte. “Sull’italian sounding dobbiamo capirci”, ha ammonito martina spiegando che “dobbiamo migliorare la collaborazione per un miglior coordinamento con le forze dell’ordine degli altri paesi”, ma “una volta tolti i falsi prodotti Made in Italy, sugli scaffali dobbiamo portarci i nostri”. in tema di semplificazione il ministro ha dichiarato: “Stiamo battagliando per un registro unico dei controlli, ma preferisco semplificare settore per settore. ad esempio alleggeriremo il comparto vitivinicolo da norme spesso farraginose”, ha concluso, appoggiando la dematerializzazione dei registri e l’uso della diffida alle aziende prima della sanzione amministrativa laddove è possibile.
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maroni si è detto “disposto a subire una procedura di infrazione”, pur di cambiare la direttiva. Sulla Pac il Presidente della Lombardia ha condiviso le parole di moncalvo.“abbiamo chiesto che almeno il 50 per cento del primo pilastro vada alla zootecnia e al riso”, ha detto affermando che su questo “le regioni del nord possono fare fronte comune”.
Vice Presidente Barilla s.p.a. paolo barilla Presidente della Liguria claudio burlando
paolo barilla, vice presidente Barilla s.p.a. e Barilla Center For Food and nutrition Foundation, concentrato il suo intervento parlando dell’importanza degli accordi di filiera, informando che proprio oggi ne viene presentato uno sul grano con Voiello. Quanto agli Ogm, Barilla ha detto che all'italia non conviene coltivarli.
Sui danni da fauna selvatica ha parlato il Presidente della Liguria claudio burlando, il quale si è detto favorevole a prevedere misure per tutelare i raccolti delle aziende. Presidente della Regione Veneto luca Zaia
L’intervento per il Cai pier luigi guarise
il Presidente della Regione Veneto luca Zaia ha preso posizione sul tema dei controlli:“Basterebbe dire di non rincorrere studenti e pensionati durante le vendemmie ma dire agli incaricati di occuparsi di altro”, ha detto zaia passando poi al tema degli Ogm sul quale ha ribadito la propria ferma contrarietà. Per zaia gli organismi geneticamente modificati “consegnano la nostra agricoltura nelle mani delle multinazionali”.“Chi non vive di agricoltura venga fuori dai finanziamenti della Pac”, ha concluso il presidente del veneto accennando alla politica agricola comune.
Commissario generale italia expo 2015 diana bracco il Commissario generale di sezione per il Padiglione italia expo 2015 diana bracco ha affermato che “stiamo andando avanti bene come Padiglione italia, di cui la Coldiretti è la porta d’ingresso”. Diana Bracco ha informato anche che si sta lavorando ad una “mostra sulle identità nazionali, nello specifico sul tema “vivaio”, che - ha annunciato - presenteremo a breve al pubblico”.
É intervenuto inoltre per il Cai pier luigi guarise che ha parlato di un accordo sull’Ogm free siglato tra Consorzi agrari d’italia e Barilla che consente alle aziende di poter valorizzare le produzioni. Nella seconda parte della mattinata la parola è passata ai presidenti delle regioni presenti, i cui interventi sono stati scanditi da una clessidra per concedere ad ognuno un minuto e mezzo per intervenire.
Presidente del Friuli Venezia giulia debora serrachiani
Presidente della Lombardia roberto maroni il Presidente della Lombardia roberto maroni ha sottolineato il “rapporto molto intenso” con Coldiretti, con la quale è stata condotta insieme una “battaglia sui nitrati”, tema sul quale
Quello degli Ogm è stato un argomento affrontato anche dalla Presidente del Friuli Venezia giulia debora serrachiani.“Stiamo collaborando con il governo per capire il da farsi, perchè il decreto del 2013 non prevede sanzioni senza che vengano riscontrati danni e pochi giorni fa sono stati scoperti due nuovi campi coltivati ad Ogm”, ha spiegato Serracchiani chiedendo alla Coldiretti un’azione forte verso il governo per migliorare il decreto.
Presidente Osservatorio Coldiretti agromafie giancarlo caselli il Presidente dell’Osservatorio della Coldiretti sulle agromafie giancarlo caselli ha parlato di frodi alimentari, facendo notare come “il settore agroalimentare, per la sua strategicità” sia “facile preda delle agromafie”.
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al formaggio senza latte al vino senza uva, dal cioccolato senza cacao, alla carne annacquata, ma ci sono anche il vino zuccherato, il miele contaminato dal polline biotech senza nessuna indicazione in etichetta come pure i formaggi similgrana prodotti all’estero, tra le novità permesse dall’Unione e in commercio anche in italia che non si può opporre alle regole europee. É quanto ha denunciato la Coldiretti all’esposizione “Con trucchi ed inganni l’Unione europea apparecchia le tavole degli italiani”.“Dall’Unione europea è venuto negli anni un via libera ad allucinanti novità nel piatto senza dimenticare le alchimie negli ingredienti che hanno snaturato anche gli alimenti più comuni”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto moncalvo nel sottolineare che “si è verificato un appiattimento verso il basso delle normative per dare spazio a quei Paesi che non possono contare su una vera agricoltura e puntano su trucchi, espedienti e artifici della trasformazione industriale per poter essere presenti sul mercato del cibo”. Si spiega cosi - denuncia la Coldiretti - la possibilità concessa dall’Unione europea di incorporare la polvere di caseina e caseinati, al posto del latte, nei formaggi fusi, di aumentare la gradazione del vino attraverso l’aggiunta di zucchero nei Paesi del nord europa o di ottenerlo a partire da polveri miracolose contenute in wine-kit che promettono in pochi giorni di ottenere le etichette più prestigiose con la semplice aggiunta di acqua. Si calcola che in europa vengano consumate venti milioni di bottiglie all’anno con etichette di vini italiani ottenute in questo modo. L’Unione europea consente anche per alcune categorie di carne la possibilità - continua la Coldiretti - di non indicare l’aggiunta d’acqua fino al 5 per cento, ma per alcuni prodotti (wurstel, mortadella) tale indicazione può essere addirittura elusa e potrebbero essere esclusi dagli obblighi di indicazione della quantità d’acqua mentre in tutta europa circolano liberamente imitazioni low cost del Parmigiano reggiano e del grana Padano realizzate fuori dall’italia senza alcuna indicazione della provenienza e con nomi di fantasia che ingannano i consumatori sulla reale origine. Le importazioni dei cosiddetti “similgrana” in italia sono raddoppiate negli ultimi
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dieci anni con gli arrivi da Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, estonia, Lettonia che hanno raggiunto un quantitativo stimato in 83 milioni di chili. Una mozzarella su quattro in vendita in italia - precisa la Coldiretti - è stata ottenuta con semilavorati industriali, chiamati cagliate, che vengono dall’estero senza alcuna indicazione in etichetta per effetto della normativa europea. L’Unione europea - continua la Coldiretti - non è favorevole al tappo antirabbocco per impedire le frodi nella somministrazione dell’extravergine, ma sulle bottiglie ottenute da olive straniere in vendita nei supermercati è quasi impossibile, nella stragrande maggioranza dei casi, leggere le scritte
“miscele di oli di oliva comunitari”, “miscele di oli di oliva non comunitari” o “miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari” previste dalla normativa comunitaria per far conoscere la provenienza delle olive ai consumatori. L’italia è il maggior importatore mondiale di olio di oliva, ma solo un italiano su quattro (27%) ritiene che la gran parte dell’extravergine in vendita sia ottenuto totalmente o per la maggior parte con olio straniero, secondo l’indagine Coldiretti/ixe’. Storica - conclude la Coldiretti - l’imposizione all’italia dell’Unione di aprire i propri mercati anche al cioccolato ottenuto con l’aggiunta di grassi vegetali diversi dal burro di cacao.
In apertura di pagina a sinistra l’intervista di Jimmy Ghione “Striscia la Notizia”al capo del Corpo Forestale dello Stato Giuseppe Vadalà sui falsi Made in Italy: in queste foto alcuni esempi di “Inganno nel piatto”.
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Roberto Brusa dell’azienda “La Nocciola, tra i protagonisti dell’esposizione “Anticipando EXPO”.
Dalla parte del consumatore. Anche Rosario Trefiletti della Federconsumatori (il primo a sinistra) ha sottolineato l’importanza delle rintracciabilità delle produzioni e della lotta all’italian sounding”. Sopra il palco, con al centro il Presidente Moncalvo e la moderatrice Luisella Costamagna.
della spesa è anonima
Con trucchi ed inganni l’UE apparecchia la tavola degli italiani ltre la metà della spesa degli italiani è anonima per colpa delle contraddittoria normativa comunitaria che obbliga ad indicare la provenienza nelle etichette per la carne bovina, ma non per quella suina o per i prosciutti, per l’ortofrutta fresca, ma non per quella trasformata, per le uova ma non per i formaggi, per il miele ma non per il latte. e’ quanto denuncia la Coldiretti che ha aperto l’esposizione “Con trucchi ed inganni l'Unione europea apparecchia le tavole degli italiani" al maxi raduno con diecimila agricoltori dalle diverse regioni a miCO - Fiera milano Congressi con il Presidente nazionale Roberto moncalvo. “il risultato è un flusso ininterrotto di prodotti agricoli che ogni giorno dall’estero attraversano le frontiere e che servono a riempiere barattoli, scatole e bottiglie da vendere sul mercato come Made in Italy”, denuncia il presidente della Coldiretti Roberto moncalvo nel sottolineare che “gli inganni del finto Made in Italy sugli scaffali riguardano due prosciutti su tre venduti come italiani, ma provenienti da maiali allevati all’estero, ma anche tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro che sono stranieri senza indicazione in etichetta, oltre un terzo della pasta ottenuta da grano che non è stato coltivato in italia all’insaputa dei consumatori, e la metà delle mozzarelle”. al danno per i consumatori - continua la Coldiretti si aggiunge la beffa perché pensando di acquistare prodotti italiani finiscono nel carrello alimenti stranieri maggiormente rischiosi dal punto di vista della sicurezza alimentare come dimostra il fatto che ben l’82% degli allarmi alimentari che si sono verificati in italia nel 2013 sono stati provocati da prodotti a basso costo provenienti dall’estero secondo il sistema di allerta rapida RaSSF. in europa le emergenze alimentari dovute alle sofisticazioni - sottolinea la Coldiretti - sono costate solo in italia almeno 5 miliardi negli ultimi quindici anni, dalla mucca pazza all’aviaria, dal latte cinese alla melamina al grano canadese contaminato dall’ocratossina fino alla carne di maiale irlandese alla diossina che è stata trovata nei mangimi e negli allevamenti in germania. eppure si procede con estrema lentezza, anche per effetto della pressione delle lobby,
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naio 2008 l’obbligo di etichettatura di origine per la passata di pomodoro. all’inizio della legislatura peraltro - continua la Coldiretti - era stata approvata all’unanimità dal Parlamento la Legge 3 febbraio 2011, n.4 - “Disposizioni in materia di etichettatura e di qualità dei prodotti alimentari” che è rimasta però inapplicata perché mancano i decreti attuativi per paura delle minacce comunitarie di una procedura di infrazione. Le cose stanno però cambiando e saranno finalmente resi pubblici i flussi commerciali delle materie prime provenienti dall’estero per la produzione alimentare, dopo le proteste degli agricoltori sul Brennero e le molteplici iniziative di mobilitazione messe in campo da Coldiretti al fine di contrastare le aggressioni al Made in Italy conseguenti alla lavorazione nel nostro Paese di prodotti alimentari oggetto di importazione o di scambio intracomunitario e la successiva messa in commercio come prodotti autenticamente italiani. il ministro della Salute, On. Beatrice Lorenzin ha infatti accolto la richiesta presentata dal presidente di Coldiretti, Roberto moncalvo di togliere il “segreto di Stato” sui dati inerenti agli scambi per sostenere la ripresa economica in una situazione in cui contiene materie prime straniere circa un terzo (33%) della produzione complessiva dei prodotti agroalimentari venduti in italia ed esportati con il marchio Made in Italy, all’insaputa dei consumatori ed a danno delle aziende agricole.
i cibi con l'eticHetta con l'origine sulle tavole degli italiani cibi con l’indicazione di provenienza e quelli senza Carne di pollo e derivati
Pasta
Carne bovina
Carne di maiale e salumi
Frutta e verdura fresche
Carne di coniglio
Uova
Frutta e verdura trasformata
miele
Derivati del pomodoro diversi da passata
Passata di pomodoro
Formaggi
Latte fresco
Derivati dei cereali (pane, pasta)
Pesce
Carne di pecora e agnello
extravergine di oliva
Latte a lunga conservazione Concentrato di pomodoro e sughi pronti
Fonte: Elaborazioni Coldiretti
in europa il 50%
con il Regolamento (Ue) n. 1169/2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori, approvato nel novembre 2011 che, dopo 46 mesi di discussione, è entrato in vigore il 17 dicembre 2013 per l’obbligo di indicare in etichetta l’origine delle carni suine, ovine, caprine e dei volatili, ma con applicazione, tuttavia, posticipata al 1 aprile 2015, mentre per le carni diverse come quella di coniglio e per il latte e formaggi tale data - continua la Coldiretti - rappresenta solo una scadenza per la presentazione di uno studio di fattibilità.ad oggi, quindi, in europa è in vigore l’obbligo di indicare l’origine della carne bovina dopo l’emergenza mucca pazza mentre dal 2003 è d’obbligo indicare varietà, qualità e provenienza nell'ortofrutta fresca, dal primo gennaio 2004 c’è il codice di identificazione per le uova, a partire dal primo agosto 2004 l’obbligo di indicare in etichetta il Paese di origine in cui il miele è stato raccolto e dal 1° luglio 2009 l’obbligo di indicare anche l’origine delle olive impiegate nell’olio. ma l’etichetta - precisa la Coldiretti - resta anonima oltre che per gli altri tipi di carne anche per i salumi, i succhi di frutta, la pasta ed i formaggi. L’italia sotto il pressing della Coldiretti è all’avanguardia in questo percorso: il 7 giugno 2005 è scattato l’obbligo di indicare la zona di mungitura o la stalla di provenienza per il latte fresco; dal 17 ottobre 2005 l’obbligo di etichetta per il pollo Made in Italy per effetto dell’influenza aviaria; a partire dal 1 gen-
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RiFORma PaC - accordo raggiunto
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pac italia 2014-2020, accordo raggiunto Firmata l’intesa tra Governo e Regioni sulla politica agricola comune che accompagnerà il settore fino al 2020 inistero dell’agricoltura e Regioni hanno trovato l’accordo sul testo base elaborato dallo stesso Dicastero di via XX Settembre relativo l’applicazione in italia della nuova PaC 2014-2020. in pratica, sono state assunte le modifiche proposte dalle Regioni, portando così alla definizione dell'intesa complessiva sul nuovo sistema di pagamenti diretti agli agricoltori. Le scelte sono state fatte nonostante la riduzione delle risorse rispetto alla precedente programmazione 2007-2013, privilegiando un criterio di equità, rispettando l'equilibrio territoriale, sintetizzando le numerose istanze provenienti dai diversi settori e rafforzando gli ambiti strategici dell'agricoltura italiana. Complessivamente, per il prossimo settennio, l’agricoltura italiana potrà contare su risorse pari a 52 miliardi di euro.
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le novità dell’accordo
Le principali decisioni assunte riguardano: - la ripartizione degli aiuti accoppiati, per i quali è stata fissata una quota all’11%, pari a oltre 426 milioni di euro all’anno. i settori sui quali sono state concentrate le risorse sono: zootecnia da carne e da latte, piano proteico e seminativi (riso, barbabietola e pomodoro da industria), olivicoltura; - pagamento per i giovani, per incentivare il lavoro giovanile, con la maggiorazione degli aiuti diretti nella misura del 25% per i primi 5 anni di attività per le aziende condotte da under 40, assicurando il livello massimo di plafond disponibile che ammonta a circa 80 milioni di euro;
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- allargamento della “black list” ed esclusione dai contributi delle banche, società finanziarie, assicurative e immobiliari; - Degressività: si è deciso di applicare una riduzione del 50% dei pagamenti diretti sulla parte eccedente i 150.000 euro del pagamento di base e del 100% per la parte eccedente i 500.000 euro. Dal taglio saranno esclusi i costi relativi alla manodopera, salari-stipendi, contributi versati a qualsiasi titolo per l’esercizio dell’attività agricola; - la definizione della figura dell’agricoltore attivo; - la convergenza, dove si è scelto di considerare l’italia come Regione unica; - le misure di sostegno per le aree svantaggiate e di montagna, per le quali è stata individuata una diversificazione delle condizioni per essere considerati agricoltori attivi e un premio differenziato per il latte di montagna; - si è deciso di intervenire in maniera integrata con altri strumenti quali i Programmi di Sviluppo Rurale e l’OCm Ortofrutta attivando una misura a favore del pomodoro da industria e una misura a favore della meccanizzazione nelle aree rurali; - è stato stabilito che nel 2016 verranno effettuate verifiche sull’operatività e sull’attuazione delle nuove misure, alla luce anche delle scelte che saranno compiute dagli altri partner europei. il ministro martina ha parlato di “scelte decisive per il futuro e per il rilancio dell'agricoltura”, che guardano in particolare a settori strategici come la zootecnia e l'olivicoltura e programmano un piano proteico nazionale e il
sostegno a colture come la barbabietola, il riso e il pomodoro da industria. Fondamentali anche le scelte di una più equa distribuzione delle risorse. e’ stato privilegiato il lavoro e i giovani, in considerazione del fatto che questo settore può essere protagonista del rilancio economico del Paese. Le Regioni hanno concordato su una soluzione che prevede l'aumento di un punto percentuale dell'importo per i premi accoppiati, arrivando all'11% del massimale finanziario. Questo punto aggiuntivo corrisponde a 39,6 milioni di euro all'anno a livello nazionale, che saranno ripartiti per metà tra le Regioni del nord e per metà tra Centro e Sud del Paese. Di queste risorse aggiuntive, 3 milioni di euro all'anno sono destinati alle aree di montagna. “L’accordo raggiunto dal ministro e dagli assessori regionali rappresenta un esempio positivo di politica che sa decidere in tempi brevi, nell’interesse dei veri imprenditori agricoli e
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RiFORma PaC - quaderno di campagna
[pagine a cura di Fabio Fracchia]
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quaderno di campagna: nuove sanZioni per gli inadempienti
Oltre ad un obbligo normativo è anche un impegno fondamentale per la Condizionalità. Elemento base per ricevere il premio Pac l Registro dei trattamenti, o “Quadeno di campagna”, è un adempimento obbligatorio da alcuni anni per tutti coloro (agricoltori e non) che utilizzano fitofarmaci: sono obbligati alla tenuta non solo gli agricoltori, ma anche tutti coloro che utilizzano fitofarmaci ad esempio in aree industriali, ferroviarie, aree verdi, giardini ecc... ne sono esclusi solamente tutto coloro che utilizzano fitofarmaci per coltivazioni destinate all’autoconsumo (es. orti familiari). La tenuta del Quaderno di campagna, oltre ad un obbligo normativo, è anche un impegno fondamentale per la Condizionalità, e quindi la sua tenute ed aggiornamento è elemento di base per poter ricevere interamente il premio PaC: in sua assenza, infatti, arpea provvede ad un “taglio” dei premi all’azienda inadempiente. Per poter compilare correttamente il Quaderno di Campagna occorre, ovviamente, fare un uso corretto dei fitofarmaci e registrare entro i termini di legge ciò che è stato fatto: per questo motivo è necessario leggere sempre con attenzione l’etichetta che riporta, oltre alle dosi, soprattutto le colture per le quali il fitofarmaco è autorizzato, e le avversità per le quali può essere usato. inoltre è necessario verificare sempre il tempo di carenza, dato anch’esso riportato in etichetta. e’ bene ricordare che il recente D.L. 17/04/2014 n.69 ha inasprito le sanzioni a carico di chi non rispetta scrupolosamente tutte le indicazioni di utilizzo dei fitofarmaci: in particolare: • il mancato rispetto delle prescrizioni di etichetta è soggetto alla sanzione amministrativa da 35.000 a 100.000 € (ridotte a 2.000-20.000 € in caso di particolare esiguità del danno o pericolo derivato dall’inadempienza);
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contro rendite ormai insostenibili, superando i particolarismi dei vari territori ed effettuando scelte strategiche per il futuro dell’agricoltura e dell’agroalimentare italiani”. e’ questo il commento del Presidente di Coldiretti, Roberto moncalvo, dopo che è stata raggiunta l’intesa sull’attuazione in italia della PaC 2014-2020. “L’accordo assicura un sostegno ai settori portanti della nostra agricoltura - ha proseguito moncalvo - e, con esso, garantisce quelle produzioni su cui si fonda lo straordinario successo del Made in Italy all’estero, creando occupazione e sviluppo sul territorio.al tempo stesso si è finalmente avuto il coraggio di colpire le rendite di una casta di intoccabili che rappresenta lo 0,2% della platea dei beneficiari, ma che in questi anni ha assorbito il 15% del sostegno all’agricoltura”.
• il mancato corretto smaltimento o l’immagazzinamento di scorte di prodotti non più autorizzati è soggetto ad una sanzione da 1.000 a 10.000 €.anche per questo motivo quindi è opportuno attenersi scrupolosamente alla normativa sull’uso dei fitofarmaci, tenendo presente che , dal prossimo anno, con la piena entrata in vigore del Pan (Piano d’azione nazionale per l’uso sostenibile di fitofarmaci) queste ed altre norme diventeranno ancora più cogenti. Ricordiamo che i nostri uffici mettono a disposizione il servizio di tenuta del Quaderno di campagna, che assicura la puntuale registrazione degli interventi effettuati, e svolge un utile supporto in termini di assistenza, prevenendo acquisti incauti o situazioni sgradevoli. Per il funzionamento del servizio è sufficiente andare presso i nostri uffici di zona e firmare l’adesione al servizio. Per il corretto funzionamento del servizio inoltre occorre: • Portare le fatture non solo al servizio fiscale, ma anche al servizio Quaderno di campagna entro 15 giorni da quando sono state ricevute; • Ricordare che la normativa fiscale obbliga alla fatturazione immediata, o alla fatturazione ritardata di 30 giorni nel caso vi sia emissione del DDT (documento di trasporto): ogni altra fatturazione ritardata, oltre essere fuori norma, non può correttamente essere registrata sul Quaderno di Campagna; • i trattamenti legati a Decreti di lotta Obbligatoria (es. Flavescenza della vite) sono obbligatori per legge, per cui ci deve essere l’acquisto del prodotto e lo scarico sulla coltura ogni anno. i nostri uffici sono a vostra disposizione per ogni chiarimento.
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ORganizzaziOne - attualità
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obblighi di taratura e controllo funzionale
delle irroratrici Destinati ad aziende aderenti alle misure agroambientali
uest’anno, come noto, proseguono, per le aziende che intendono volontariamente proseguire con questo impegno, le misure agroambientali 214.1 e 214.2. Tra gli impegni da rispettare per aver diritto al premio previsto, vi è anche l’obbligo di taratura e controllo funzionale delle irroratrici ed atomizzatori. La norma originaria prevedeva che le aziende aderenti sottoponessero almeno 2 volte, nel corso dell’impegno quinquennale, le loro attrezzature per l’irrorazione dei trattamenti fitosanitari, a controllo e taratura. attualmente ci troviamo di fronte a due distinte casistiche: • aziende che hanno iniziato l’impegno nel 2007, e si trovano quindi ora all’8° anno di impegno; • aziende che hanno iniziato l’impegno nel 2010, e che pertanto si trovano al 5° anno di impegno.
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gli adempimenti per queste due tipologie di aziende sono i seguenti: • aziende all’8° anno: obbligo di effettuare, negli 8 anni di impegno, almeno 3 tarature: di conseguenza nel corso del 2014 dovranno provvedere ad effettuare l’ultimo controllo, avendone già effettuati 2 negli anni precedenti. • aziende al 5° anno: devono effettuare entro e non oltre il 30/6/2014 la seconda taratura. Visto che la mancanza di certificato di controllo dell’irroratrice è motivo di decurtazione del premio, si invitano le aziende a prendere rapidamente contatti con i tecnici di zona al fine di programmare l’intervento di controllo e taratura.
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fin dalla sua costituzione. il neo Presidente, sarà affiancato nell’amministrazione del Consorzio da dieci Consiglieri, rappresentanti del territorio regionale per le principali categorie zootecniche: Renato agù di Pontechianle (Cn), Luisa Piera Bo di Solero (al), Roberto Borgogno di alba (Cn), Davide Fiandino di monterosso grana (Cn), Lorenzo Libra di Pancalieri (To), guido monge di Villafalletto (Cn), Paolo Odetti di Caselle Torinese (To), andrea Rabino di Villafranca d’asti (at), Davide Razzano di Villa San Secondo (at), Tommaso Visca di Carmagnola (To). Una lunga esperienza quella di Chialva, maturata in campo zootecnico a livello provinciale, regionale e nazionale. Ricopre infatti le cariche di Presidente dell’associazione Provinciale allevatori di Cuneo, Presidente dell’associazione Regionale allevatori del Piemonte e fa parte del Comitato Direttivo dell’associazione italiana allevatori. nato a Tarantasca (Cuneo), alleva con i fratelli Livio e angelo bovini di razza Frisona RinnovAto il vERtiCE italiana e Piemontese. Dopo la nomina, Chialva dEl ha ringraziato il Consiglio di amministrazione per la fiducia accordata, auspicando una proficua Un cuneese, Roberto e armoniosa collaborazione finalizzata ad affronChialva, eletto presidente tare al meglio le problematiche attuali e future del Consorzio. Chialva ha inoltre ringraziato il roberto chialva, 66 anni allevatore di Taran- Presidente uscente Ceirano Chiaffredo giunto tasca [nella foto], è stato nominato dal neo alla scadenza del suo terzo mandato e con lui eletto Consiglio di amministrazione, riunitosi a tutti i Consiglieri e Sindaci uscenti per l’impegno Torino il 30 aprile scorso, Presidente del profuso nella amministrazione del Consorzio Co.Sm.an, il Consorzio per lo Smaltimento dei Co.Sm.an. e per i notevoli risultati raggiunti in Rifiuti di Origine animale. Succede a Chiaffredo campo sanitario in questi anni di difficoltà per Ceirano, Presidente del Consorzio Co.Sm.an. tutto il settore zootecnico.
Co.Sm.An.
APS PiEmontE: nominAto il ConSiGlio d’AmminiStRAZionE il 15 maggio si è svolta l'assemblea dell'aps Piemonte e si è proceduto al rinnovo delle cariche per il triennio 2014/2016. il fatturato chiude con 58 milioni di euro. il Consiglio di amministrazione è composto da: Fulvio astesana di Villafalletto (Cn); Pier giuseppe Bonetto di Racconigi (Cn); Chiaffredo Ceirano di Scarnafigi (Cn); g. Battista Dellavalle di Sommariva Perno (Cn); Livio Lerda di Fossano (Cn); Lorenzo Libra di Pancalieri (To); mauro marengo di Vottignasco (Cn); giuseppe Pinta di Centallo (Cn); gabriele Ponzano di Quargnento (al); guido Riberi di Centallo (Cn); Stefano Scarafia di Villafalletto (Cn); Franco Toso di Villanova d’asti (at) e Claudio Vezzaro di Chieri (To). il Collegio Sindacale è composto dal presidente gianpiero Conte, i componenti effettivi mario Ferrero e Claudio Ferrara e dai supplenti Carlo Durando e marco Cerati.
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aTTUaLiTà - residui potatura
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residui dopo potatura: va cambiata la legge E’ assurdo considerare illecita la bruciatura in campo. Sull’argomento Coldiretti è intervenuta tempestivamente in tutte le sedi competenti, a partire dal “livello nazionale”, sollecitando un provvedimento in grado di correggere questa evidente anomalia a millenaria pratica di bruciare in campo le ramaglie e i sarmenti di potatura, pur con tutte le precauzioni necessarie al fine di scongiurare rischi di incendio, è sempre stata attuata e, in alcun circostanze, consigliata, come nel caso in cui si debba con essa provvedere all’eliminazione di pericolosi patogeni delle piante coltivate presenti nei residui legnosi. Va da sé che, in tutti i casi in cui ciò risulta possibile, si è sempre provveduto a recuperare il materiale derivante dall’attività di potatura o di espianto dei frutteti e vigneti giunti a fine ciclo, non fosse altro per utilizzarli, come suggerisce il buon senso, nel caminetto di casa o nel forno a legna. il materiale più minuto, o in tutti i casi in cui la raccolta dei residui di potatura non risulti conveniente, la pratica più diffusa è la trinciatura in campo, attuata anche allo scopo di reintegrare la sostanza organica del terreno. Vi sono tuttavia casi in cui, vuoi per prevenire la diffusione di pericolosi patogeni, vuoi perché le condizioni di pendenza dei campi rendono pericoloso il ricorso ai mezzi meccanici utilizzati per la trinciatura - si
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pensi a molti vigneti e corileti delle nostre colline - si provvede alla raccolta di questo materiale in piccoli cumuli ed alla loro successiva combustione controllata in campo.Tutto questo al’insegna del buon senso e della consolidata e corretta pratica agronomica. Ci sarebbe da chiedersi dove stia il problema. il problema è che, in base alla legislazione vigente, se i residui provenienti dalla potatura, pulizia di campi e giardini... vengono bruciati in campo, sono considerati rifiuti, poiché è manifesta l’intenzione del proprietario di disfarsene attraverso una pratica (la bruciatura) che, considerando questo materiale un rifiuto, risulta illecita. ma c’è di più, i provvedimenti assunti per contrastare lo smaltimento illecito di rifiuti, quelli veri in questo caso, della “terra dei fuochi”, ha inasprito le pene, configurando per l’attività di bruciatura di ramaglie un reato penale ed arrivando perfino a prevedere il sequestro del campo su cui tale azione viene svolta. Quindi una fascina di rami
bruciata in campo rappresenta un rifiuto, bruciata nel “barbecue” o nel caminetto di casa no! Risulta legittimo chiedersi a questo punto se una tale norma non finisca per avvantaggiare chi dalla classificazione del materiale ligno - cellulosico come rifiuto trarrebbe facili profitti. Sull’argomento Coldiretti è intervenuta tempestivamente in tutte le sedi competenti, a partire dal “livello nazionale”, sollecitando un provvedimento in grado di correggere questa evidente anomalia. Sulla necessità di agire in tal senso già si sono espressi positivamente sia il ministero dell’ambiente che il ministero dell’agricoltura sollecitando, anche su istanza di Coldiretti, la Presidenza del Consiglio dei ministri alla presentazione di un emendamento governativo finalizzato a risolvere definitivamente il problema. auspicando che i tempi della politica non si prolunghino ulteriormente, la speranza è che su tutto prevalga la sempre valida legge del buon senso!
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aTTUaLiTà- cerealicoltura e nuove nomine
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Settore cerealicolo: previsioni di produzione di cereali e soia
econdo il Servizio economico di Coldiretti Piemonte, la produzione di mais per la nuova stagione 2014/15 (1° settembre 2014/31 agosto 2015) è prevista a 979,08 milioni di tonnellate (stabile rispetto alla stagione 2013/14; +13% rispetto alla stagione 2012/13). Si prevedono maggiori raccolti in Cina, argentina, Russia e messico, mentre in Brasile, Sud africa, india ed Ucraina la produzione è stimata inferiore rispetto alla stagione 2013/14. in Ucraina si prevede un calo di 4,9 milioni di tonnellate (-16%) rispetto alla produzione record della stagione in corso: la riduzione della valuta locale mantiene elevati i prezzi degli input e riduce l’utilizzo atteso di fertilizzanti. negli Stati Uniti la produzione di mais per la stagione 2014/15 è attesa in leggero aumento (353,97 milioni di tonnellate): la minor superficie dedicata alla coltivazione è bilanciata da una maggiore (+6,5 bushels/acro) resa dei terreni a 165,3 bushels/acro (equivalenti a 10,50 tons/ettaro). L’impiego di mais per la produzione di etanolo è previsto invariato rispetto alla stagione 2013/14, mentre gli stock Finali sono stimati in aumento sia a livello USa (+51%) con 43,85 milioni di tonnellate, sia a livello mondiale con 181,73 milioni di tonnellate (+8%). La produzione mondiale di semi di soia per la nuova stagione 2014/15 (1° ottobre 2014/30 settembre 2015) è prevista di 299,82 milioni di tonnellate, in aumento del +6% rispetto alla stagione 2013-14. nei principali paesi produttori di soia, Stati Uniti e Brasile, si attendono raccolti record (rispettivamente 98.93 milioni di tonnellate e 91 milioni di tonnellate), grazie ad una maggiore resa dei ter-
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Tonello eletto Presidente consorzi agrari VeCCHIonI Consigliere delegato Mauro tonello [nella foto] è stato confermato alla presidenza di Consorzi agrari d’italia (Cai), la holding che associa 24 Consorzi agrari associati con 700 magazzini, 1,5 milioni di tonnellate di prodotti stoccati per un fatturato superiore ai 2,5 miliardi di euro. alla vicepresidenza rimane il direttore del Consorzio del Nord Est Pierluigi guarise mentre la novità è la nomina a Consigliere delegato allo sviluppo industriale e agli affari finanziari di federico Vecchioni. “Con questa nuova squadra, compatta e con chiare deleghe ripartiamo di slancio per proseguire nello sviluppo del nostro territorio tramite un efficace servizio alle imprese” afferma il presidente Tonello. Cai vuole essere di più uno strumento al servizio della vera agricoltura distintiva e piattaforma di integrazione tra agricoltura industria e distribuzione, e in tal senso si spiegano - precisa Tonello - prime scelte del nuovo consiglio di amministrazione. affrontare la prossima campagna cerealicola, con un occhio all’ottima riforma della PaC che si sta delineando, lo sviluppo di una mangimistica totalmente italiana e Ogm free, e la crescita di Fai (linea di prodotti Firmati dagli agricoltori Italiani promossi dalla Coldiretti) sono i primi obiettivi che vogliamo raggiungere per dare gambe al progetto della filiera agricola tutta italiana.” Un’apposita delega alle relazioni sindacali è stata attribuita all’avv. gaetano Varano.
MasIello eletto vicepresidente nazionale di Unioncamere
reni ed all’espansione delle aree coltivabili. in argentina, terzo produttore mondiale di soia, si stima una produzione invariata, con minori aree ma maggiori rese dei terreni. in Cina, principale importatore di semi di soia, la produzione è prevista in leggera diminuzione, in quanto i produttori modificano la destinazione delle aree, scegliendo colture più redditizie. Le importazioni cinesi sono attese a 72 milioni di tonnellate, in aumento del +4% rispetto alla stagione 2013/14 e del +20% rispetto alla stagione 2012/13.
gennarino masiello, presidente regionale di Coldiretti Campania, è stato eletto vicepresidente del Comitato esecutivo nazionale di Unioncamere, l’organismo che raccoglie le 105 Camere di Commercio presenti sul territorio nazionale. masiello è dal 2006 presidente della Camera di Commercio di Benevento, il più giovane presidente eletto di un ente camerale italiano. Le persistenti difficoltà economiche impongono di proseguire nell’opera di sostegno delle nostre imprese, puntando sulla qualità, sul Made in Italy e sulla sfida della internazionalizzazione, che è una leva fondamentale per la nostra economia.
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[a cura di alberto Pansecchi]
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scheda vite n.33
parlando di malattie della vite, è naturale che il pensiero cada su peronospora, mal bianco e flavescenza sia per la frequenza dei casi, che per l’incidenza economica conseguente alla loro presenza. altre patologie passano invece spesso in secondo piano, anche se potenzialmente pericolose, per la saltuarietà della loro comparsa è la conseguente mancanza di allerta. sono malattie ben conosciute nei loro sintomi, sebbene già ben descritte nella vecchia letteratura viticola. La loro comparsa dipende spesso dalla coincidenza di più eventi favorevoli come l’andamento climatico, il tipo di suolo, la condizione fisiologica o altri ancora. La “rogna della vite” costituisce un esempio chiaro di quanto sopra affermato, nonostante il fatto che i sintomi che manifesta, siano assolutamente inconfondibili e la lotta non abbia subito sostanziali cambiamenti nel corso dell’ultimo secolo.
rogna o tubercolosi della vite
La Rogna della vite
• Presenza saltuaria • Difficile da prevedere • Rigore nella cura
i primissimi sintomi della malattia consistono nel sollevamento del ritidoma dei ceppi, dovuto alla formazione, al di sotto, di uno o più ingrossamenti (tubercoli). Questi, sono inizialmente molli e induriscono con il trascorrere della stagione, acquisendo la consistenza del legno. Talvolta risultano così numerosi da ricoprire intere parti del fusto. Successivamente, si disgregano e l’infezione si diffonde un po’ su tutta la chioma. L’ultimo stadio della malattia è costituito da deperimenti gravi e sovente dalla morte di parte o dell’intera pianta. La Rogna o Tubercolosi della vite è causata da un batterio il cui nome scientifico è agrobacterium tumefaciens. 15
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[a cura di alberto Pansecchi]
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elementi predisponenti
La buona vigoria dei vigneti e la fertilità del terreno con abbondante disponibilità di acqua e azoto costituiscono una condizione favorevole allo sviluppo di questo patogeno. il microrganismo responsabile si insedia nella vite tramite ferite che possono essere prodotte da altri eventi parassitari o da circostanze accidentali: punture di insetti, lesioni con attrezzi meccanici, potatura, grandine. il prolungato freddo invernale può determinare micro fessurazioni longitudinali; talvolta, per contro, possono avvenire disseccamenti a chiazze nelle parti esposte a sud dei ceppi, in particolare se il legno è ancora giovane. morendo lo strato corticale, si formano piccole fessure tramite le quali il parassita ha facile accesso. i livelli di attacco possono essere molto vari così come il quadro sintomatologico complessivo in funzione dalla molteplicità dei fattori esterni. non è sempre così semplice accorgersi dell’avvio dell’infezione che può sfuggire anche all’osservatore più attento, Questo eventuale ritardo da la possibilità al parassita di diffondersi progressivamente e alla malattia di manifestarsi in modo molto grave.
prevenzione
È sempre importante ai fini della prevenzione, cercare di risalire alle cause che possono aver agevolato l’infezione provando a ridurle o eliminarle con accorgimenti di tipo colturale. È necessario utilizzare attrezzi per la potatura invernale da impiegarsi elusivamente per le viti malate e asportare e bruciare interamente tutti i residui di potatura. Questa malattia della vite può giungere nel vigneto anche tramite le barbatelle provenienti dal vivaio, per le favorevoli condizioni alla diffusione della malattia che esistono nei campi di prima vegetazione.
cura
Sotto il profilo della cura, pochi sono i mezzi a disposizione. Di una certa efficacia risultano essere le irrorazioni bagnanti, effettuate quindi con elevati volumi di acqua, di soluzioni a base di solfato di rame o idrossido di rame. La somministrazione dovrà partire “al bruno” con elevate concentrazioni, continuando poi i trattamenti nel periodo estivo, a dosi normali, al fine di ostacolare l’ulteriore diffusione del microrganismo. 16
bibliografia: martini in vigna - n.5-2009 - Osservatorio martini & Rossi
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[a cura di Fabio Fracchia]
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FiTOSaniTaRia La difesa fitosanitaria è un elemento fondamentale per l’ottenimento di produzioni quali-quantitativamente soddisfacenti. L’uso di mezzi di difesa chimici va tuttavia valutato di caso in caso, in relazione al clone coltivato, all’età, alla fase di sviluppo, ai potenziali pericoli, ed utilizzando tutte le forme di lotta alternative a quella chimica per cercare di limitare l’uso dei prodotti chimici. e’ consentito l’impiego dei soli principi attivi indicati nelle tabelle n.7 e n.8, limitatamente alle avversità indicate, salvo specifiche deroghe rilasciate da parte del Servizio Fitosa-
Devono essere osservate tutte le norme e le eventuali limitazioni di impiego. nella distribuzione dei prodotti fitosanitari è necessario adottare tutte le precauzioni possibili per ridurre i danni all’operatore e all’ambiente: rispettare i dosaggi dei principi attivi e le indicazioni relative ai volumi d’acqua, eseguire le irrorazioni in assenza di vento e nelle ore meno calde della giornata, scegliere i prodotti commerciali a tossicità più bassa tenuto conto della loro efficacia, eseguire periodicamente interventi di manutenzione, sulle attrezzature, utilizzare indumenti di protezione personali.
Difesa integrata del pioppo contro le principali avversità
MALATTIE FUNGINE
marssonina
brunnea (Bronzatura)
sintomatologia Macchie scure puntiformi sulle foglie, che successivamente portano a precoce caduta fogliare. I primi attacchi si verificano in primavera. La perdita dell’apparato fogliare determina un rallentamento dell’accrescimento dell’anno e, nel caso in cui accada a fine estate, un’entrata in riposo non fisiologica delle piante. Ciò può provocare una incompleta lignificazione delle parti apicali dei germogli dell’anno con conseguenti rischi di danni da gelo e perdita delle capacità rigenerative delle gemme nella primavera successiva. E’ una delle possibili cause della “batteriosi”. La sensibilità a questa malattia varia a seconda dei cloni.
interventi agronomici Scelta clonale: i cloni di tipo “deltoide” sono resistenti, mentre quelli di tipo “euroamericani” sono suscettibili. interventi chimici Intervenire preventivamente nella 2°-3° decade di aprile (completa distensione delle foglie), indipendentemente dall’andamento climatico. Un ulteriore trattamento è possibile in caso di andamento climatico piovoso, a distanza di circa 20 giorni dal primo se si è in presenza di 6-10 macchie per cmq di foglia. Non effettuare più di 2 trattamenti a stagione. principi attivi utilizzabili Mancozeb, Maneb, Metiram, Dodina. L’uso dei ditiocarbammati non è consentito nelle aree sensibili.
(schema PEFC)
DiFeSa
nitario Regionale, che potrà anche autorizzare, in caso di necessità, interventi contro parassiti non previsti. Per ogni specifico trattamento è riservata la possibilità di sostituire i principi attivi indicati nelle tabelle con i prodotti contemplati in applicazione al Reg. Cee n. 2092/1990, purché registrati come prodotti fitosanitari in italia.
COLTIVAZIONE AMBIENTALMENTE SOSTENIBILE
scheda colturale del pioppo
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[a cura di Fabio Fracchia]
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ruggini
(Melampsora sppl)
sintomatologia Macchie color ruggine puntiformi sulla pagina inferiore delle foglie, che successivamente interessano l’intera lamina fogliare. Gli attacchi si verificano ad inizio estate. La perdita dell’apparato fogliare determina un rallentamento dell’accrescimento dell’anno. interventi agronomici Scelta di cloni dotati di una maggiore tolleranza. Condizioni di eccessiva umidità possono favorire lo sviluppo del fungo. interventi chimici Intervenire tempestivamente alla comparsa delle prime pustole (uredosori). E’ ammesso un solo trattamento a stagione, su pioppeti dai 3 ai 6 anni di età. principi attivi utilizzabili Tetraconazolo.
ENTOMOPARASSITI punteruolo
sintomatologia Fori sul fusto, con colatura di linfa. Il parassita è in grado di determinare la rottura del fusto di giovani piante. interventi agronomici Messa a dimora di pioppelle sane, adeguatamente trattate in vivaio prima della messa a dimora. Rimozione dell’erba alla base delle piante per ostacolare lo svernamento del parassita. interventi chimici Intervenire precocemente alla germogliazione, irrorando bene il fusto fino a sgocciolamento. E’ ammesso 1 solo trattamento all’anno. principi attivi utilizzabili clorpirifos, clorpirifos metile, clorpirifos metile+cipermetrina, alfametrina, ciflutrina, cipermetrina, deltametrina.
saperda
sintomatologia L’insetto scava gallerie all’interno del fusto, che possono determinare l’azzeramento del suo valore commerciale. I fori che pratica sono dapprima nelle parti basali della pianta, e successivamente più in alto, fino a circa 2-2,5 m, con evidente fuoriuscita di linfa. interventi agronomici Favorire un rapido sviluppo delle piante; eliminare la vegetazione infestante alla base delle piante; conservare in pioppeto alcune piante morte per favorire la nidificazione del Picchio maggiore assai attivo nel controllo delle larve.
(Cryptorrynchus lapathi)
maggiore (Saperda carcharias)
interventi chimici Intervenire tra la metà di maggio e la metà di giugno con irrorazioni del tronco fino a sgocciolamento.Tra il 2° ed il 5° anno della pianta intervenire sulla parte basale del fusto. principi attivi utilizzabili alfametrina, cipermetrina, clorpirifos, clorpirifos-metile, clorpirifos-metile +cipermetrina, deltametrina.
afide
lanigero (Phloeomyzus passerinii)
sintomatologia L’insetto forma delle colonie con aspetto biancastro lungo il fusto, nel periodo estivo (ma già da maggio, soprattutto su pioppeti con chiome molto fitte), su cloni sensibili. interventi agronomici Evitare un’eccessiva umidità nel pioppeto (sesti d’impianto eccessivamente fitti). Evitare l’uso di cloni suscettibili (i cloni “deltoides” sono resistenti). interventi chimici Intervenire ai primi sintomi col olio minerale, bagnando bene il fusto. principi attivi utilizzabili Olio minerale.
infantria
americana (Hyphantria cunea)
sintomatologia L’insetto forma delle ragnatele agli apici dei rami, inglobando le foglie, che vengono successivamente mangiate dalle larve risparmiando le nervature. Svolge 2 cicli all’anno, di cui uno in giugno, ed il secondo in agosto. Quest’ultimo è più pericoloso per la pianta. interventi agronomici I cloni di tipo “deltoides” sono più resistenti. interventi chimici Intervenire al massimo 1 volta all’anno, solo sulla seconda generazione, ai primi sintomi principi attivi utilizzabili Esaflumuron, Bacillus thuringensis.
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Vite - approfondimento n° 1
i progetti pilota offrono la possibilità di lavorare assieme sul teritorio: nella lotta alla flavescenza dorata della vite, il coordinamento e la compartecipazione tra diversi enti e soggetti è fondamentale per valorizzare le risorse professionali locali. ma, al centro di tutto, rimane la determinazione del viticoltore nel voler risolvere il problema della propria azienda.
storia dei progetti in provincia di alessandria in provincia di alessandria nel 2007 è iniziato il primo progetto pilota, nella zona del Casalese.
Flavescenza dorata
Flavescenza dorata: attività di monitoraggio e sperimentazione in provincia di alessandria
in questo primo progetto, il Progetto Sentinella, promosso dalla Comunità Collinare di munfrin (Ottiglio Frassinello e Vignale) veniva previsto, da fine maggio a inizio giugno il controllo diretto in vigneto della presenza delle forme giovanili e, a partire da luglio, il monitoraggio degli adulti attraverso l’impiego di trappole gialle adesive (trappole cromotropiche). a seguito dei rilievi, venivano emessi specifici bollettini, affissi in apposite bacheche con i risultati dei controlli avvenuti (numero di catture nelle differenti aree monitorate) e le indicazioni riguardanti i prodotti insetticidi da utilizzare e le epoche per effettuare i trattamenti. in seguito altri Comuni e altre zone viticole della provincia hanno intrapreso simili iniziative al fine di avere un controllo più mirato per la difesa contro la Flavescenza dorata: il Progetto Salvalavite promosso dalla Unione Collinare del monferrato, il Progetto Provinciale promosso dalla Camera di Commercio e i progetti promossi dal consorzio di Tutela dei Colli Tortonesi, dal Consorzio di Tutela del gavi e dal Cosorzio dell’asti DOCg. 19
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progetto n°1 - monitoraggio provinciale 2014
a seguito della consapevolezza che occorre difendere i vigneti dai vettori che nascono e vivono incontrastati all’interno delle aree incolte, nel corso del 2014 i rilievi orientati al monitoraggio delle forme giovanili e delle forme immaginali dello Scaphoideus titanus saranno effettuati proprio su tali aree. Le trappole cromotattiche verranno ubicate all’interno di aree incolte con presenza di vite inselvatichita o nel vigneto palesemente abbandonato e nel vigneto limitrofo a queste; l’installazione avverrà tra la fine del mese di giugno e l’inizio del mese di luglio e verranno controllate e sostituite ogni 15 giorni; la conclusione dei monitoraggi è prevista verso la seconda decade di ottobre. al termine di tale attività le amministrazioni comunali riceveranno le eventuali segnalazioni sulla presenza di aree a rischio nel proprio territorio.
progetto n°2 - utiliZZo di FungHi simbionti e batteri
il benessere delle viti è spesso il presupposto fondamentale per la loro crescita equilibrata e per garantire l’induzione di tutte quelle risposte e difese innescate dall’attacco dei diversi patogeni. Proprio su questa considerazione iniziale si basa la prova sperimentale impostata in collaborazione e con la guida scientifica del Dipartimento di Scienze e innovazione Tecnologica dell’Università del Piemonte Orientale (sede di alessandria). a tal fine, nel corso della campagna viticola 2013 è stato individuato un vigneto fortemente colpito dal giallume; le viti infette sono state evidenziate e mappate ed è stata registrata la gravità dei sintomi espressi. Su queste viti e su altre, attualmente asintomatiche, che rappresenteranno il testimone, sono stati inoculati, in primavera, funghi simbionti e batteri capaci, oltre che di recare un benessere metabolico alle piante, di competere con il fitoplasma all’interno della vite migliorandone le performance nei confronti del fitoplasma stesso.
progetto n°3 - utiliZZo di calciocianammide
Dopo i primi riscontri sperimentali (Vercesi et al., 2009) che hanno evidenziato, nel corso degli anni, una minor percentuale di viti morte o con sintomi attribuibili a fitoplasmi, utilizzando concimazioni al terreno con calciocianamide, si è ritenuto utile condurre, con l’istituto di Frutti-Viticoltura dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di milano - sede di Piacenza, una prova sperimentale pluriennale su vigneti in produzione di diversa età, ove saggiare gli effetti nutrizionali e sanitari dell’impiego della calciocianammide nella usuale concimazione azotata del vigneto. Pertanto, nel 2012, sono stati considerati due vigneti coltivati a Barbera nella zona viticola del monferrato Casalese nei quali sono stati mappati i sintomi attribuibili a fitoplasmi su circa 500 viti per vigneto. nel corso del 2013 è stata applicata una concimazione con calciocianamide. Durante la stagione vegetativa sono state controllate tutte le vite per rilevare la presenza dei sintomi da giallumi. La prova avrà una durata minima di tre anni e verrà quindi valutato l’effetto della concimazione nel contenimento dei fitoplasmi, oltre agli effetti nutrizionali e produttivi che l’impiego di tale concimazione potrà determinare nel vigneto.
progetto n°4 - gestione virtuosa del vigneto in area insediamento
Uno dei sistemi di profilassi per limitare la diffusione della Flavescenza nei vigneti è quello di eliminare la vegetazione sintomatica, riducendo così anche la presenza dell’agente infettivo che muore con l’appassimento della vegetazione asportata. Si ipotizza che la vite potrebbe essere posta in condizioni di convivere con la malattia recuperando in parte o totalmente il proprio potenziale produttivo. nei quattro vigneti in cui la prova viene effettuata sono state identificate porzioni di circa 2000 mq nella quale verranno sistematicamente asportate le parti della vite che evidenziano i sintomi di Flavescenza. Sulla restante parte del vigneto, che fungerà da testimone, verranno praticate le usuali tecniche di gestione agronomica. nel corso di quattro anni di sperimentazione si vuole verificare la dinamica della malattia nelle viti ammalate e l’eventuale remissione totale dei sintomi (recovery) sulle piante e nelle porzioni di vigneto così trattate. Questa prova verrà eseguita a cura della Comunità Collinare “Terre di vigneti e pietra di cantoni” con la collaborazione delle tre organizzazioni professionali agricole e della “Fondazione Cassa di Risparmio di alessandria”. 20
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Scheda drosophila Suzukii n.37
premessa Drosophila Suzukii
ciclo biologico • L’ovodeposizione inizia ad aprile e prosegue fino a novembre attraverso generazioni successive. Su frutti come mora, mirtillo, ciliegio, lampone e fragola lo stadio fenologico coincidente con l’invaiatura (cambio di colore) è quello preferito per l’ovodeposizione rispetto allo stadio verde o alla sovra maturazione. • Le femmine fecondate possono deporre da una a tre uova per frutto e da sette a dieci uova al giorno. il numero di uova per frutto può essere anche di qualche decina in quanto più femmine possono deporre nello stesso frutto. • L’insetto attraversa tre stadi larvali, e lo sviluppo dall’uovo all’adulto si svolge in 8-10 giorni circa a 25 °C e in 21-25 giorni a temperature di 15 °C. • L’impupamento può avvenire sia all’interno del frutto (più comunemente) che all’esterno dello stesso. • Lo svernamento è assicurato dagli adulti nel terreno o nelle foglie, ma poiché l’insetto permane per anni in regioni dal clima invernale rigido nonostante la sua mortalità comincia a temperature sotto i 5 °C, si conferma l’ipotesi che la sopravvivenza invernale in tali contesti sia legata alla possibilità’di trovare rifugio in ambienti antropizzati e quindi riscaldati.
identiFicaZione • uovo di dimensioni ridotte (0,6-0,8 mm) e di colore bianco, ha forma ovale ed è provvisto di due filamenti bianchi necessari per il processo respiratorio dell’embrione. • larva apoda di color bianco crema arriva alla dimensione di 3-4mm nel 3° ed ultimo stadio prima di impuparsi. • Pupa di color bruno a maturità raggiunge una lnghezza di circa 3 mm. • adulto: il corpo è di color giallo marrone con evidenti occhi rossi. L’adulto misura circa 3-4 mm. La femmina è dotata di un grande ovopositore dentellato utilizzato per deporre le uova sotto l’epidermide dei frutti. nel maschio è evidente una macchia nera sul bordo posteriore delle ali.
DROSOPHILA SUZUKII
drosophila suzukii, moscerino dei piccoli frutti, è un parassita polifago appartenente alla famiglia Drosophilidae. Le principali piante ospiti sono: mirtilli, ciliegie, pesche, fragole, lamponi, uva, kiwi, albicocche, fichi, uva, pere. Le specie appartenenti al genere Drosophila, comunemente definite moscerini dell’aceto o della frutta sono circa 1500. Fra queste Drosophila Suzukii è una della poche specie in grado di deporre le uova sui frutti sani prima che giungano a completa maturazione. La caratteristica più importante dell’insetto è l’ovopositore robusto e seghettato, che le permette di inserire l’uovo nella polpa dei frutti. La sua presenza è stata segnalata per la prima volta nel 1916 in giappone ma è stato introdotto recentemente anche negli Stati Uniti e in europa (2008). in italia le prime infestazioni sono state segnalate a partire dal Trentino nel 2010. in Piemonte la prima segnalazione risale alla fine del 2010. i danni sui frutti (colpiti in modo considerevole i piccoli frutti) sono ingenti con danni che a volte superano anche il 50% della produzione.
ciclo di vita della drosophila
impupamento dai 4-15 giorni all’interno o all’esterno della frutta
adulti di 20-30 giorni
Tre stadi larvali 5-7 giorni
Uova 12-72 ore 350+ uova in una vita
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danni i danni si manifestano durante la maturazione dei frutti, si notano i fori di ovodeposizione contornati da aree leggermente depresse e rammollimenti della polpa che perde di consistenza. Successivamente possono instaurarsi patogeni secondari, fungini o batterici che accelerano il processo di degradazione dei frutti. Si riportano perdite di produzione fino all’80% talvolta perfino perdite totali del raccolto.
lotta La lotta contro la Drosophila Suzukii è particolarmente difficile per la peculiarità di questo moscerino di deporre le uova all’interno dei frutti durante la maturazione. Le azioni di contrasto sono dirette prevalentemente contro gli adulti ed hanno lo scopo di abbassare la popolazione e di contenere le ovo deposizioni. monitoraggio La presenza dell’adulto viene monitorata mediante l’uso di trappole innescate con aceto di mela. La trappola è costituita da bottiglie di plastica (500-100 ml) nelle cui pareti sono ricavati dei fori del diametro di 0,5-0,8 mm. Le bottiglie così preparate sono riempite con 200 ml di aceto di mela, che funge da attrattivo. Le trappole vengono controllate settimanalmente identificando la presenza della Drosophila suzukii sulla base delle sue caratteristiche morfologiche. Le trappole aumentate di numero (posizionate nel perimetro del frutteto) possono anche svolgere la funzione di effettuare una cattura massale dell’insetto in modo da diminuire la popolazione degli adulti. lotta chimica e’ importante una scelta corretta del momento di intervento così da massimizzare l’attività del fitofarmaco: il periodo più efficace per il trattamento è quello di poco antecedente l’invaiatura. i principi attivi utilizzabili (nell’ambito della lotta integrata in base alle norme tecniche del disciplinare P.S.R misura 214.1) sono i seguenti: • rovo: etofenprox, per la difesa dagli afidi, e dall’antonomo può essere efficace anche contro Drosphila suzukii; • mirtilli: etofenprox, previsto per la difesa dagli afidi, può essere efficace anche contro Drosphila suzukii; • lamponi: etofenprox e lambdacialotrina, previsti per la difesa dagli afidi, possono essere efficaci anche contro Drosphila suzukii; • ribes: come sopra; • ciliegio: etofenprox e fosmet previsti per la difesa della mosca delle ciliegie, possono essere efficaci anche contro la Drosophila suzukii; • Fragola: i piretroidi (estratto di piretro) per la difesa da altre avversità, possono essere efficaci anche contro Drosophila suzukii; Sono state concesse delle deroghe dal settore fitosanitario regionale per il 2014 per l’uso dei seguenti principi attivi su Drosophila suzukii • spinetoram su ciliegio fino al 28 agosto, su fragola dal 15 luglio al 10 novembre. • Fosmet (SPaDa 200 eC) su mirtillo fino al 16/09/2014 • deltametrina (Vari) su rovo e lampone dal 01/06 al 29/09/2014
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Fonte: http://www.regione.veneto.it/c/document_library/get_file?uuid=4ca621ae-e2ba-4b8a-b775-d842f4889367&groupid=10701 http://www.envirochange.eu/download/free_publications/enviroChangeProject_Booklet2012_anfora_ita.pdf Regione Piemonte (2014) - norme tecniche di Produzione integrata, 30-32-41-58-110.
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aTTUaLiTà - corilicoltura
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a lu monFerrato nell’ambito della sagra dedicata alla corilicoltura
“noccioleti senza polloni: sogno o realtà?” Presente al convegno anche una delegazione di vivaisti provenienti dalla Serbia
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polloni nel noccioleto e la loro gestione”. e’ stata questa la tematica protagonista della settima sagra della nocciola che si è svolta a Lu monferrato lo scorso 17 maggio. negli ultimi anni in provincia di alessandria si è assistito ad un continuo aumento delle superfici interessate a nocciola: mediamente 150 ettari all’anno. Contestualmente a questo crescente impegno sono state organizzate diverse manifestazioni ma l’interesse riscontrato dall’iniziativa promossa dal comune luese, assieme al quella che si svolge ad inizio settembre alla Piagera di gabiano, è unica e singolare sia per il calibro dei relatori, per la rassegna delle macchine agricole che si possono ammirare che per il numero di partecipanti. Una ricetta di sicuro successo che ha visto in prima linea la coperativa corilu ottenere, non solo sul territorio provinciale e regionale, ampi consensi. Quest’anno il convegno ha visto anche la partecipazione di una delegazione dell’Università di novisad e di vivaisti della Serbia, primi in europa ad avere sperimentato l’innesto della Tonda gentile: guidati dal professor alessandro Roversi dell’Università di Piacenza, hanno evidenziato le peculiarità della nocciola monferrina e dei progetti per il futuro. ad aprire i lavori il sindaco di Lu, valerio ribaldone, seguito da gino merlo dell’associazione Comuni del monferrato che ha delineato come la valorizzazione del territorio possa rappresentare la carta vincente per essere competitivi. L’impegno di Coldiretti nel sostenere la corilicoltura è stato sottolineato da carlo pagella, presidente della zona di alessandria, il quali si è soffermato sulla vitalità imprenditoriale della terra monferrina “ricca di iniziativa che vede premiato questo suo coraggio grazie ad un continuo aumento delle superfici interessate “a nocciola”. Un territorio che manda segnali di estrema vitalità, di voglia di crescere, di saper guardare al futuro con fiducia e con la convinzione di riuscire a realizzare sempre nuovi progetti. il convegno ha
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richiamato un numeroso pubblico, il quale ha potuto apprezzare sia l’esposizione delle macchine agricole per il settore corilicolo allestita in piazza gherzi, sia ascoltare le ultime novità tecniche. gli interventi tecnici sono stati coordinati da alberto pansecchi che, agronomo di Coldiretti, ha fatto il punto sulla gestione dei polloni e le tecniche sino ad ora attuate per fronteggiare il problema. interessanti sono stati i riferimenti alla sostenibilità economica ed ambientale dell’operazione. Relatore d’eccezione il professor alessandro roversi già professore presso l’Università Cattolica Sacro Cuore di Piacenza che da decenni si occupa di problematiche connesse alla corilicoltura con indagini sperimentali che hanno visto protagonista prima il territorio delle Langhe e poi quello monferrino: ha suscitato grande interesse la sua relazione dal titolo “noccioleti senza polloni: sogno o realtà?” in prima linea la cooperativa corilu che sta ottenendo sia sul territorio provinciale che regionale,
ampi consensi e la determinazione di Coldiretti che ha seguito e creduto nelle potenzialità di questa coltura che accomuna modernità, meccanizzazione e collaborazione. Durante il convegno è stato ribadita l’importanza dell’accordo di filiera in essere tra coldiretti e la novi- elah-dufour, presente all’iniziativa con il responsabile acquisti stefano grosso: un accordo di programma finalizzato al sostegno e allo sviluppo della corilicoltura provinciale, sinonimo di nuovo impulso per l’economia legata al territorio, che deve essere sempre più mirata alla valorizzazione delle produzioni locali. a conferma dell’importanza che il settore corilicolo riveste nella provincia alessandrina l’impegno della Camera di Commercio che ha varato un progetto pluriennale per la valorizzazione della Tonda gentile come ha sottolineato giuseppe concaro direttore del Cadir Lab:“Si inizierà con una mappatura del territorio per arrivare ai caratteri distintivi del prodotto”.
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aTTUaLiTà - aliquota tasi
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16 GIUGNO
Acconto TASI-IMU nei Comuni con delibera
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OTTOBRE Acconto TASI
nei Comuni senza delibera
16 DICEMBRE Saldo TASI-IMU
Bisogna conoscere la rendita catastale del proprio immobile per procedere al calcolo. Confermato al 16 giugno il versamento dell’acconto nei Comuni con delibera
er i Comuni che hanno deliberato le aliquota della Tasi entro il 23 maggio scorso, la scadenza per il pagamento resta il 16 giugno. il versamento della Tasi va effettuato in due rate di pari importo, scadenti la prima il 16 giugno e la seconda il 16 dicembre, ma è consentito il versamento in unica soluzione entro il 16 giugno. Per il 2014, primo anno di applicazione dell’imposta, la legge attualmente stabilisce che se il Comune ha deliberato entro il 23 maggio e pubblicato il regolamento e la delibera entro il 31 maggio sul sito del ministero delle Finanze, allora ha titolo per riscuotere l’acconto entro il 16 giugno, altrimenti la scadenza viene posticipata al mese di settembre.
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Tra i fabbricati assoggettati al tributo, rientrano quindi anche i fabbricati rurali, sia quelli a uso di abitazione principale, sia quelli a uso strumentale. Ovviamente, come già avveniva per l’imu, anche per la Tasi ai fabbricati rurali a uso di abitazione principale si applicherà la disciplina delle abitazioni principali (aliquota e relative eventuali deduzioni): i fabbricati che risultano essere abitazioni principali sono esclusi da imu ma soggetti a Tasi. Quanto ai fabbricati rurali ad uso strumentale (dal 2014 esclusi dall’imu), la legge stabilisce che l’aliquota Tasi non può comunque essere superiore all’1 per mille.La Tasi è dovuta da chiunque possieda o detenga (utilizzi) a qualsiasi titolo le unità immobiliari soggette all’imposta.
Risultano assoggettati all’imposta: • tutti i fabbricati, compresa la casa di abitazione principale; • aree edificabili; • aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali imponibili, non operative; • aree condominiali che non sono detenute o occupate in via esclusiva.
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non pagano terreni agricoli e aree edificabili
L‘
esclusione dei terreni agricoli dal tributo Tasi si applica in ogni caso, e quindi anche se il terreno è posseduto e condotto da soggetti che non sono in possesso della qualifica di coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale iscritti all’inps, in quanto i terreni agricoli sono soggetti ad imu. Per le aree edificabili a uso agricolo si deve applicare l’agevolazione già prevista per l’ici e poi per l’imu. Ovvero: non devono essere considerati fabbricabili terreni posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali, iscritti all’inps, sui quali persiste l’utilizzo agro-silvopastorale mediante l’esercizio di attività di coltivazione del fondo, silvicoltura, funghicoltura e allevamento di animali. in tali casi, dunque, l’area edificabile, essendo considerata un terreno agricolo ai fini dell’imu, dovrà essere esclusa dalla Tasi. Qualora invece l’area edificabile fosse adibita all’esercizio delle attività agricole, ma da parte di soggetti che non sono iscritti alla previdenza agricola in qualità di coltivatori diretti o di imprenditori agricoli professionali, non scatta l’agevolazione, e l’area sarà assoggettata alla Tasi come area edificabile.
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ORganizzaziOne - attualità
alessandrina
nUoVe CarICHe
stefania Grandinetti eletta vice presidente di
Si è insediato ufficialmente il 19 maggio il nuovo Consiglio Direttivo di alexala, dopo l’elezione avvenuta a seguito dell’assemblea del 30 aprile scorso. La novità strutturale che ha caratterizzato questo passaggio di vita dell’aTL alessandrina è che, a seguito delle modifiche apportate allo Statuto approvato in data 25 settembre 2012 e disposte dalla LR n. 10/2011 e dal Decreto Legge 31 maggio 2010 n. 78 art. 6 comma 5, i membri sono passati da undici a cinque, andando a rappresentare gli enti Territoriali, la Camera di Commercio di alessandria, la Fondazione CRaL e il mondo delle associazioni di categoria, oltre che, naturalmente, la Regione Piemonte. il CDa destinato a dare le linee guida di alexala per i prossimi tre anni ha come nuovo presidente Sergio guglielmero, presidente di Confesercenti alessandria, che siede nel Consiglio in rappresentanza della Camera di Commercio di alessandria. guglielmero è affiancato, con anche la carica di vicepresidente, da stefania grandinetti, [nella foto] Presidente Regionale di Terranostra - Coldiretti ed eletta per conto delle associazioni di Categoria, da Patrizia Serafini, dirigente della Fondazione C.R.aL. e in rappresentanza della stessa, e da mauro Bandini, imprenditore turistico alberghiero e consigliere dell’associazione albergatori di acqui Terme per gli enti Territoriali. La vicepresidente grandinetti, approdata da milano quattordici anni fa e proprietaria dell’agriturismo Le Piagge, a Ponzone, si unisce a
questo stile di lavoro, evidenziando una “Personale forte sensibilità al lavoro di gruppo e di vero e proprio servizio, non solo in nome e per conto di Coldiretti e Terranostra, ma andando oltre al proprio specifico ambito di riferimento, per lavorare a stretto contatto con tutte le associazioni che a vario titolo svolgono un ruolo di accoglienza e sviluppo turistico nella nostra terra e - conclude - questo passa anche attraverso una maggiore comunicazione interna nell’ambito dello stesso variegato mondo degli addetti ai lavori”. i consiglieri si sono lasciati con l’intesa di approfondire personalmente i progetti e i dati sull’attività di alexala, per tornare a brevissimo ad un incontro di piena dimensione progettuale e operativa.
Patentini “fito”: corsi entro novembre a partire dal prossimo 26 novembre, in applicazione del Decreto ministeriale del 22.1.2014 relativo all’adozione del Piano d’azione nazionale (Pan) per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, per il rilascio ex-novo dei “patentini” destinati a coloro che utilizzano i prodotti fitosanitari per uso professionale sono previste sostanziali variazioni rispetto alle metodologie corsuali seguite sino a oggi. i corsi avranno una durata di 20 ore e potranno essere caratterizzati anche da una parte pratica di applicazione da parte degli allievi. entro il 26 novembre, per chi avesse necessità di conseguire in termini rapidi il patentino o per chi volesse ottenerlo seguendo programmi e metodi attualmente ancora in vigore, inipa alessandria, grazie ai fondi messi a disposizione dal bando della Regione Piemonte relativo al Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 per la formazione per la salute e la sicurezza del lavoro in agricoltura, organizza alcuni corsi completamente gratuiti in ambito provinciale. Chiunque utilizzi prodotti fitosanitari per uso professionale e sia imprenditore agricolo o addetto al settore agricolo e alimentare di aziende, società e cooperative agricole, nonché si tratti di lavoratori subordinati inquadrati nel settore agricolo (coadiuvanti) e fosse interessato a conseguire il patentino fitofarmaci prima del prossimo mese di novembre seguendo i programmi attualmente in essere si rivolga con urgenza presso la sede provinciale inipa, in Corso Crimea 69, ad alessandria, o presso il proprio Ufficio di zona per procedere all’iscrizione, ricordando comunque che i corsi verranno concretamente attivati solamente al raggiungimento del numero minimo necessario di iscritti.
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ORganizzaziOne- attualità
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MARIA LETIZIA GARDONI, DELEGATA NAZIONALE GIOVANI IMPRESA
ORDINANZA DEL TAR GARANTIRE AI CLIENTI LA POSSIBILITà DI UTILIZZARE IL POS [a cura di Daniela Colombini]
Ospite a Bra al Festival “Il Futuro nelle tue MANI”
gricoltura 2.0, impresa giovane, sostenibilità, attenzione al sociale sono stati i temi al centro dell’iniziativa “il Futuro nelle Tue mani Festival” che si è svolta a Bra con la partecipazione della Delegata nazionale giovani impresa maria Letizia gardoni. nell’ambito del festival, rivolto all’universo giovanile e ai temi di più stretta attualità: lavoro, innovazione, ambiente, tecnologia, impresa, nuovi media e musica, maria Letizia ha partecipato ad un workshop che ha avuto l’obiettivo di raccontare talenti e buone pratiche del Sistema italia, organizzato dall’associazione Culturale aRTz in collaborazione con gli assessorati alle Politiche giovanili, alla Cultura e all’istruzione del Comune di Bra. “Servono nuovi modi di pensare per custodire e, soprattutto, valorizzare il patrimonio agricolo del nostro Paese. - ha affermato maria Letizia - i giovani devono continuare a percorrere quel cammino che hanno intrapreso da qualche anno a questa parte, che ha portato a considerare l’agricoltura italiana un settore d’avanguardia e che sta dimostrando sempre di più la sua valenza civica e sociale”. “L’impegno - aggiunge Valentina Binno, delegata provinciale e regionale giovani impresa - è quello di continuare ad arricchire il settore agricolo di intuito, idee, visioni, capitale umano e nuove tecnologie per renderlo sempre più competitivo sui mercati internazionali”.
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OBBLIGO DEL POS PER TUTTE LE AZIENDE
econdo l’ordinanza depositata lo scorso 30 aprile, il Tar del Lazio ha stabilito che dal 30 giugno 2014 per importi superiori a 30 euro, tutte le imprese ed i professionisti, a prescindere dal fatturato dichiarato nell’anno precedente, dovranno garantire ai loro clienti la possibilità di effettuare pagamenti tramite POS. L’obbligo nasce dall’articolo 15, comma 4 e 5 del Dl 179 del 18 ottobre 2012 e interessa pertanto molte aziende agricole, le aziende che fanno vendita diretta ad esempio oppure gli agriturismi, in quanto la norma obbliga tutti i soggetti che effettuano attività di vendita di prodotti e prestazioni di servizi professionali ad accettare anche pagamenti attraverso carte di debito.a decorrere quindi dal 30 giugno prossimo, i soggetti obbligati a questo nuovo adempimento sono tutti gli esercenti di attività economiche e cioè le imprese e i professionisti beneficiari di un pagamento da parte di consumatori o utenti da intendersi come i privati, persone fisiche, che acquistano beni e servizi al di fuori della propria attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta. nessuna sanzione viene comunque prevista in caso di diniego ad accettare il pagamento tramite carta di debito: attualmente infatti la mancata installazione del POS non produce un inadempimento sanzionabile né tantomeno una perdita del credito. gli spacci agricoli, le aziende agricole sui mercati, gli agriturismi e in generale tutti coloro che, svolgendo un’attività d’impresa, entrano in contatto con un privato consumatore finale, dovranno attivarsi, qualora non avessero ancora provveduto, per valutare con gli istituti bancari i costi effettivi del servizio POS (canone, commissioni, ecc.), oppure potranno usufruire della consulenza attraverso Creditagri che ha contatti con diversi istituti bancari.
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una nuova giovineZZa
anche quest’anno, come ogni anno, questo è il mese nel quale l’agricoltore scruta i suoi campi per stimare qualità e quantità dei prossimi raccolti. Chi crede rimane impressionato dalla immancabile e puntuale fedeltà della natura, meglio ancora del Creatore. Quando arriva il tempo, arriva anche il raccolto. La natura, che non perdona mai quando viene offesa, non sciopera mai. non lascia mai che alla pianta manchi l’acqua, o alla terra manchi il sole. il rapporto dell’uomo con la terra deve avere il respiro della vita e della fertilità, un rapporto che non deve essere manomesso ma trasmesso alle nuove generazioni. L’uomo è il nervo più sensibile, l’anello più a rischio e delicato: ha nelle sue mani il destino del territorio, la sua custodia, la sua promozione, i suoi prodotti. Chi vi scrive queste riflessioni ha l’età di Coldiretti e come Coldiretti ogni tanto fa il punto sulla vita. La recente assemblea di milano mi ha aiutato a scoprire la gioia e l’entusiasmo di essere dentro questa grande famiglia. il presidente moncalvo ci ha aiutato a caricare le pile per proseguire una lotta che dura da 70 anni, una lotta seria, grande, intelligente per combattere le rendite, gli organismi geneticamente modificati, i formaggi senza latte, il vino senza uva, l’olio senza olive. Una lotta per il rispetto della persona, del lavoro, dell’ambiente, degli alimenti. Una lotta per la legalità e la solidarietà. i volti dei coltivatori diretti - sempre secondo il nostro Presidente - sono i protagonisti di questo perenne messaggio. a 70 anni dalla sua nascita la Coldiretti riparte da qui per una nuova giovinezza.
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aTTUaLiTà - consigliere ecclesiastico
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egui Coldiretti alessandria su Twitter all’indirizzo @ColdirettiaL. Una scelta dettata dall’essere al passo con i tempi, per adeguarci ad una comunicazione sempre più immediata e fruibile, in particolar modo dalle nuove generazioni, nella prospettiva di sviluppare ancora di più il dialogo tra i soci, i consumatori, i cittadini e l’Organizzazione: il tutto in tempi rapidi e costruttivi.
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ORganizzaziOne - campagna amica e terranostra
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WWW.booKingpiemonte.it
il mondo dei social
anche terranostra nazionale “sbarca” sui social media: Facebook, twitter, google+ l mondo dei social è una vetrina su cui si concentra, ogni giorno, l’attenzione di migliaia di persone e anche Terranostra agriturismi di Campagna amica offre un nuovo servizio agli associati diventando protagonista su Facebook, Twitter e google+, oltre che sul consolidato sito internet www.terranostra.it e sulla app scaricabile anche sulle piattaforme più cliccate del momento, aggiornando tutti i “follower” con offerte, appuntamenti, mostre mercato, laboratori, pranzi e cene a tema, insieme a tutte le attività proposte. “i social network sono parte integrante dell’esperienza quotidiana delle persone, per questo l’associazione Terranostra ha scelto di realizzare il nuovo servizio, che permette a tutti gli associati di essere presenti sulle vetrine virtuali più diffuse nel panorama dei social”, che si vanno ad affiancare alla pagina provinciale www.facebook.com/agriturismi.terranostra per le informazioni e le condivisioni delle varie iniziative più a livello territoriale. Tutte le iniziative Terranostra, sono a portata di “click” oggi anche su: google+: https://plus.google.com/b/108322269015992652287/+Terranostraitalia/posts; Facebook: https://www.facebook.com/Terranostraagriturismi; Twitter: https://twitter.com/Terranostra_ita
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l’unico portale di prenotazione online della regione piemonte stato organizzato, da Terranostra Piemonte il giorno 10/06 un corso per presentare, alle aziende associate il portale della Regione Piemonte, Booking Piemonte, volto a promuovere anche in funzione di eXPO2015 nuove iniziative imprenditoriali nel mercato incoming attraverso il web con booking online e dynamic packages. La convenzione stipulata a inizio anno tra stefania grandinetti, presidente Regionale di Terranostra ed la Regione Piemonte permetterà infatti, agli agriturismi di Campagna amica di essere inseriti sul Portale Booking Piemonte, l’unico portale piemontese operante oggi per le prenotazioni online. il corso permetterà ai partecipanti di poter gestire direttamente le notizie del territorio e le iniziative turistiche delle aziende associate a Terranostra e per i turisti, di ogni dove, raggiungere direttamente le aziende cliccando su www.bookingpiemonte.it per avere in tempo reale aggiornamenti sulla disponibilità ricettiva, sugli eventi in programma sulle attività e le promozioni delle aziende.
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ORganizzaziOne - campagna amica e terranostra
[pagine a cura di Luisa Bo]
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agriturismo di campagna amica rà mansena di Roberto Cipri, via mazzini 5, alluvioni Cambiò (aL) Tel.0131-84207 • cell. 339-4811945/338-7493964 • e-mail: agriturismoramansena@libero.it
un servizio educativo e qualificato a disposizione delle famiglie l servizio agritata è un servizio educativo qualificato per la prima infanzia che si rivolge alle famiglie con bambini tra tre mesi e tre anni. i bambini vengono accolti dall’agritata nella propria casa che è collocata presso un’azienda agricola. il servizio è regolamentato da un’apposita delibera della Regione Piemonte (D.g.R. n.2/2412 del 27/07/2011) e si basa su un progetto pedagogico che mira a valorizzare la casa e il contesto agricolo e rurale in cui è inserita, ritenendoli luoghi ideali per la crescita e lo sviluppo dei bambini. Dall’agritata i bambini potranno trascorrere molto tempo all’aria aperta, scoprire come cambiano i colori e i profumi con l’alternarsi delle stagioni, familiarizzare con alcune semplici attività agricole come prendersi cura degli animali e delle piante, sempre in un’ottica educativa. L’agritata può accogliere al massimo 5 bambini contemporaneamente, oltre a quelli già presenti nel proprio nucleo familiare. il piccolo gruppo permette all’agritata di rispondere nel modo più individualizzato possibile alle esigenze dei singoli bambini, e allo stesso tempo permette ai bambini di socializzare con altri, secondo le modalità più adeguate alla loro età. il fondamentale bisogno di stare insieme ad altri bimbi si unisce a un progetto pedagogico ed educativo realmente personalizzato. il gruppo ristretto favorisce inoltre una minor diffusione delle malattie. il servizio non ha orari predeterminati, può essere attivato tutti i giorni della settimana (inclusi sabati e domeniche) allo scopo di rispondere nel modo più individualizzato possibile alle esigenze delle famiglie, con le quali vengono concordati il calendario e l’orario di frequenza dei bambini presso la agritata. a garantire sulla qualità e la continuità del servizio vigila la Cooperativa Linfa Solidale attraverso il lavoro di professionisti specializzati (Coordinatrice Gestionale e Pedagogica, Psicologa, Tecnico della Sicurezza, Medici Pediatri...).
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la domenica sera è agricena all’agriturismo rà mansena pericena come si chiama adesso, un modo “diverso di cenare” per stare con gli amici in prima serata... merenda Sinoira come la chiamavano un tempo a fine giornata dopo tanto lavoro mangiando insieme quattro fette di salame e due zucchine in carpione, prima di finire i lavori nella stalla... all’agriturismo Ra mansena invece si chiama Agricena un modo diverso per passare il pre-serata in campagna la domenica, magari dopo una giornata trascorsa sul fiume a prendere il sole, perché l’agriturismo Ra mansena è situato nei pressi del Parco del Po dove vaste isole di ghiaia e sabbia emergono dal letto del fiume una naturale alternativa alle congestionate piscine di città, con una vista
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spettacolare ai voli delle anitre e dei cormorani. ampi argini dove è possibile fare escursioni in mountain bike, per gli appassionati di ciclismo la possibilità di percorrere le strade di Coppi e per i più piccoli l’occasione di fare un giro con il Pony Whisky attraversando magari il ponte costruito da napoleone durante la campagna d’italia. Una domenica alternativa, immersa nella natura respirando aria pulita anche per gli appassionati della tintarella evitando le code della riviera... Roberto Cipri ha pensato di far vivere così l’estate 2014 agli amici dell’agriturismo e a chi senza l’impegno di una cena volesse passare qualche ora in serenità la domenica sera ascoltando un po’ di musica.
il progetto agritata 2014 sarà presentato a torino il prossimo 16 giugno. se interessati potete rivolgervi alla segreteria di terranostra 0131-235891.
agriturismo repetto di Repetto marco Loc. Prato 15060 - Cantalupo Ligure (aL) - Tel.0143-90896 e-mail: agriturismorepetto@libero.it
torta salata con zucchine
al profumo di pesto
ingredienti: per la pasta brisée • 250g di farina 00; • 125g di burro freddo tagliato a dadini; • 2 cucchiai di pesto; • 2 cucchiai d’acqua fredda. per la farcitura • 1 cucchiai d’olio extravergine d’oliva; • 1 spicchio d’aglio con la pellicina e leggermente schiacciato; • 3 zucchine medie tagliate a rondelle; • 1 uovo; • 75ml di latte; • 75ml di panna fresca; • 50g di Parmigiano grattugiato; • 1 manciata di foglie di basilico spezzettate; • sale e pepe q.b.; • 1 fetta da 1cm di prosciutto cotto a cubetti. preparazione: In un’impastatrice mischiate la farina e il burro fino a ottenere delle grosse briciole. Diluite il pesto con 2 cucchiai d’acqua molto fredda e aggiungetelo all’impasto, continuando a impastare fino a quando si formerà una palla. Se necessario aggiungete dell’acqua, 1 cucchiaio alla volta.
La RiCeTTa DeL meSe
• Trasferite l’impasto su una spianatoia infarinata e stendetelo con un mattarello a uno spessore di 2cm. Piegatelo in 3, a mo’ di lettera commerciale. Ripetete l’operazione un’altra volta, avvolgete la pasta nella pellicola trasparente e trasferitela in frigorifero. • In una padella su fuoco medio, scaldate l’olio e l’aglio, aggiungete le zucchine e fatele saltare per 5 minuti. Togliete dal fuoco, scartate l’aglio e lasciate raffreddare. • In un’insalatiera media, sbattete l’uovo con il latte, la panna, il formaggio (tenetene da parte un cucchiaio), le foglie di basilico, 1 presa di sale e una macinata di pepe. Aggiungete il prosciutto a cubetti. • Accendete il forno a 200°C. Rivestite una tortiera del diametro di 22 o 24cm con la carta da forno. • Con il mattarello stendete la pasta brisée a uno spessore di 0,5cm. Stendete la pasta nella tortiera, lasciandola trasbordare. Pareggiate i bordi e bucherellatela con una forchetta. • Versate le zucchine e tutti gli altri ingredienti nella tortiera. Spolverizzate con una cucchiaiata di formaggio grattugiato. Infornate per 40 minuti circa, fino a quando il ripieno sarà gonfio e dorato e la casa profumerà di buono. • Lasciatela raffreddare qualche minuto su una gratella e servitela tiepida o a temperatura ambiente.
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[pagine a cura di marino Ravera]
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l’indennità di disoccupazione
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onostante sia una prestazione in vigore dal 1 gennaio 2013, introdotta con la riforma degli ammortizzatori sociali voluta dal ministro Fornero, l’indennità di disoccupazione aSPi (Assicurazione Sociale Per l’Impiego) resta per molti lavoratori una prestazione poco conosciuta, e forse molti non sanno che presso il patronato epaca Coldiretti i lavoratori dipendenti possono ottenere tutte le informazioni ed inoltrare la domanda per l’indennità senza alcun costo o trattenuta.
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cos’É É una prestazione economica istituita per gli eventi di disoccupazione e che sostituisce l’indennità di disoccupazione ordinaria prevista per i lavoratori dipendenti non agricoli. a cHi spetta ai lavoratori con rapporto di lavoro subordinato che abbiano perduto involontariamente l’occupazione. ne hanno diritto anche le seguenti tipologie di lavoratori: • apprendisti; • soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato; • personale artistico con rapporto di lavoro subordinato. • dipendenti a tempo determinato delle Pubbliche amministrazioni; a cHi non spetta non possono ottenere l’ indennità di disoccupazione aSpi: • i dipendenti a tempo indeterminato delle Pubbliche amministrazioni; • gli operai agricoli a tempo determinato e indeterminato; • i lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale, per i quali resta confermata la specifica normativa.
quando spetta Spetta in presenza dei seguenti requisiti: •stato di disoccupazione involontario L’indennità non spetta qualora il rapporto di lavoro sia cessato a seguito di dimissioni o risoluzione consensuale. Tuttavia il lavoratore ha comunque diritto all’indennità se la risoluzione consensuale è intervenuta nell’ambito della procedura conciliativa presso la Direzione Territoriale del Lavoro, secondo le modalità previste all’art.7 della legge n. 604 del 1966 e successive modifiche, oppure a seguito di trasferimento ad altra sede distante più di 50 Km dalla residenza del lavoratore e/o mediamente raggiungibile in 80 minuti o più con i mezzi pubblici. il lavoratore ha diritto all’indennità anche nelle ipotesi di dimissioni durante il periodo tutelato di maternità ovvero di dimissioni per giusta causa. • anzianità assicurativa Devono essere trascorsi almeno due anni dal versamento del primo contributo contro la disoccupazione; il biennio di riferimento si calcola procedendo a ritroso a decorrere dal primo giorno in cui il lavoratore risulta disoccupato. • requisito contributivo almeno un anno di contribuzione contro la disoccupazione nel biennio precedente l’inizio del periodo di disoccupazione. per contribuzione utile si intende anche quella dovuta ma non versata. ai fini del diritto sono valide tutte le settimane retribuite purché risulti erogata o dovuta per ciascuna settimana una retribuzione non inferiore ai minimi settimanali. Sono utili per il perfezionamento contributivo: • i contributi previdenziali comprensivi di quota DS e aSpi versati durante il rapporto di lavoro subordinato. • i contributi figurativi accreditati per maternità obbligatoria se all’inizio dell’astensione risulta già versata contribuzione ed i periodi di congedo parentale purché regolarmente indennizzati e intervenuti in costanza di rapporto di lavoro; • i periodi di lavoro all’estero in paesi comunitari o convenzionati ove sia prevista la possibilità di totalizzazione (non sono utili i periodi di lavoro all’estero in Stati con i quali l’Italia non ha stipulato convenzioni bilaterali in materia di sicurezza sociale); • l’astensione dal lavoro per periodi di malattia dei figli fino agli 8 anni di età nel limite di cinque giorni lavorativi nell’anno solare. Se il lavoratore ha periodi di lavoro nel settore agricolo e periodi di lavoro in settori non agricoli, i periodi sono cumulabili ai fini del conseguimento dell’indennità di disoccupazione agricola o dell’indennità di disoccupazione
aSpi, sulla base del criterio della prevalenza. Per verificare l’entità delle diverse contribuzioni restano fermi i parametri di equivalenza che prevedono 6 contributi giornalieri agricoli per il riconoscimento di una settimana contributiva. non sono invece considerati utili, pur se coperti da contribuzione figurativa, i periodi di: •malattia e infortunio sul lavoro solo nel caso non vi sia integrazione della retribuzione da parte del datore di lavoro, nel rispetto del minimale retributivo; •cassa integrazione straordinaria e ordinaria con sospensione dell’attività a zero ore; •assenze per permessi e congedi fruiti dal coniuge convivente, dal genitore, dal figlio convivente, dai fratelli o sorelle conviventi di soggetto con handicap in situazione di gravità. ai fini della determinazione del biennio per la verifica del requisito contributivo, i suddetti periodi sono considerati come parentesi neutra con conseguente ampliamento del biennio di riferimento. la domanda Per il riconoscimento dell’indennità di disoccupazione aSpi la domanda deve essere presentata all’inPS, esclusivamente in via telematica, il lavoratore può compilarla e presentarla personalmente se in possesso di Pin, accedendo ai servizi inps per il cittadino oppure rivolgersi ai soggetti abilitati tenuti a fornire il servizio gratuitamente, tra i quali il patronato epaca coldiretti. Per poter validamente presentare domanda il lavoratore, prima della presentazione deve rendere, presso il Centro per l’impiego nel cui ambito territoriale si trovi il proprio domicilio, anche una dichiarazione che attesti l’attività lavorativa precedentemente svolta e l’immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa. La domanda deve essere presentata entro il termine di due mesi, che decorre dalla data di inizio del periodo indennizzabile così individuato: a) ottavo giorno successivo alla data di cessazione dell’ultimo rapporto di lavoro; b) data di definizione della vertenza sindacale o data di notifica della sentenza giudiziaria; c) data di riacquisto della capacità lavorativa nel caso di un evento patologico (malattia comune, infortunio) iniziato entro gli otto giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro; d) ottavo giorno dalla fine del periodo di maternità in corso al momento della cessazione del rapporto di lavoro; e) ottavo giorno dalla data di fine del periodo corrispondente all’indennità di mancato preavviso ragguagliato a giornate; f) trentottesimo giorno successivo alla data di cessazione per licenziamento per giusta causa.
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da quando viene pagata L’indennità di disoccupazione aSpi viane pagata a partire: • dall’ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro, se la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno; • dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda, nel caso in
cui questa sia stata presentata dopo l’ottavo giorno; • dalla data di rilascio della dichiarazione di immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa nel caso in cui questa non sia stata presentata all’inPS ma al centro per l’impiego e sia successiva alla presentazione della domanda;
cosa spetta Un’indennità mensile collegata all’età anagrafica del lavoratore, la durata del periodo indennizzabile aumenta gradualmente nel corso del triennio 20132015 (periodo transitorio), per essere definita a regime con decorrenza 1° gennaio 2016.
periodo transitorio 2014-2015 età anagrafica inferiore a 50 anni
Pari o superiore a 50 anni o inferiore a 55 anni
Pari o superiore a 55 anni
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12 mesi
14 mesi
2015
10 mesi
12 mesi
16 mesi
quanto spetta La misura della prestazione è pari: • al 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi due anni, se questa è pari o inferiore ad un importo stabilito dalla legge e rivalutato annualmente sulla base della variazione dell’indice iSTaT (per l’anno 2014 pari ad €1.192,98). L’importo della prestazione non può comunque superare un limite massimo individuato annualmente per legge. • al 75% dell’importo stabilito (per l’anno 2014 pari ad € 1.192,98) sommato al 25% della differenza tra la retribuzione media mensile imponibile ed €1.192,98 (per l’anno 2014), se la retribuzione media mensile imponibile è superiore al suddetto importo stabilito. L’importo della prestazione non può comunque superare un limite massimo individuato annualmente per legge. all’indennità mensile si applica una riduzione del 15% dopo i primi sei mesi di fruizione ed un’ulteriore riduzione del 15% dopo il dodicesimo mese di fruizione. il pagamento avviene mensilmente ed è comprensivo degli assegni al nucleo Famigliare se spettanti. nuova attività lavorativa in corso di prestaZione nel caso di nuova occupazione del soggetto assicurato con contratto di lavoro subordinato, l’erogazione della prestazione aSpi è sospesa d’ufficio, sulla base delle comunicazioni obbligatorie, per un periodo massimo di sei mesi; al termine della sospensione l’indennità riprende ad essere corrisposta per il periodo residuo spettante al momento in cui l’indennità stessa era stata sospesa. il soggetto titolare dell’indennità di disoccupazione aSpi può svolgere attività lavorativa di natura meramente occasionale (lavoro accessorio), purchè la stessa non dia luogo a compensi superiori a 3.000 euro (al netto dei contributi previdenziali) nel corso dell’anno solare 2013.
in caso di svolgimento di lavoro autonomo o parasubordinato, dal quale derivi un reddito inferiore al limite utile alla conservazione dello stato di disoccupazione, il soggetto titolare dell’indennità di disoccupazione aSpi deve, a pena di decadenza, informare l’inPS entro un mese dall’inizio dell’attività, dichiarando altresì il reddito annuo che prevede di trarre dall’attività. nel caso in cui il reddito rientri nel limite di cui sopra, l’indennità di disoccupazione è ridotta di un importo pari all’80% dei proventi preventivati. Qualora il soggetto intende modificare il reddito dichiarato, può farlo attraverso nuova dichiarazione “a montante”, cioè comprensiva del reddito in precedenza dichiarato e delle variazioni a maggiorazione o a diminuzione. in tal caso l’indennità verrà rideterminata. decadenZa dall’indennitÁ il beneficiario decade dall’indennità nei seguenti casi: •perdita dello stato di disoccupazione;
•rioccupazione con contratto di lavoro subordinato superiore a 6 mesi; •inizio attività autonoma senza comunicazione all’inPS; •pensionamento di vecchiaia/anticipato; •assegno ordinario di invalidità, se non si opta per l’indennità; •rifiuto di partecipare, senza giustificato motivo, ad una iniziativa di politica attiva (attività di formazione, tirocini ecc.) o non regolare partecipazione; •mancata accettazione di un’offerta di lavoro il cui livello retributivo sia superiore almeno del 20% dell’importo lordo dell’indennità. per la domanda aspi rivolgiti o consiglia ai tuoi familiari o conoscenti che ancora non ci conoscono, di rivolgersi al patronato epaca coldiretti, il nostro personale senza alcun costo e perdite di tempo potrà dare ogni informazione utile e inoltrare immediatamente l’istanza all’inps.
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anno di cessazione del rapporto di lavoro
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ORganizzaziOne - attualità
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nuovo assessore all’agricoltura in piemonte
giorgio Ferrero aLBerto VaLMaggia aLLa Montagna. soddisfazione di coLdiretti pieMonte “nell’apprendere della nomina di giorgio Ferrero [nella foto] all’assessorato regionale all’agricoltura e di alberto Valmaggia alla montagna, manifestiamo la nostra più viva soddisfazione per le scelte del presidente della giunta regionale Sergio Chiamparino, che ha tenuto conto della professionalità e dell’elevata qualità degli assessori che compongono l’intera giunta. L’aver trovato in tempi brevi gli accordi per la composizione della stessa rappresenta una buona partenza per l’esecutivo piemontese”. Questo il commento di Coldiretti Piemonte dopo la conferenza stampa di presentazione della nuova giunta regionale. “manifestiamo al presidente Chiamparino, agli assessori Ferrero e Valmaggia ed agli altri componenti della giunta regionale la totale disponibilità di Coldiretti Piemonte alla più ampia collaborazione nell’interesse dell’economia agricola e non solo della nostra Regione. Saremo vigili ed attenti alle scelte che saranno operate in questi mesi di inizio legislatura, soprattutto in riferimento ai provvedimenti attuativi del secondo pilastro della Pac con il nuovo Piano di Sviluppo Rurale (PSR), che dovrà favorire gli investimenti con un riguardo particolare ai giovani. Di qui, il tetto massimo degli interventi per ogni impresa agricola (capping) e una black list che precluda a imprese pseudo agricole, magari mascherate con strane forme societarie di accedere ai contributi della Pac. indispensabile anche una riforma dell’organismo pagatore arpea, per renderne più efficace l’azione. inoltre, Coldiretti Piemonte chiede l’immediata promulgazione di una legge che permetta un maggiore controllo della selvaggina, i cui eccessi di popolazione (soprattutto cinghiali e caprioli) stanno devastando le campagne dell’intero Piemonte e generando incidenti stradali. infine, Coldiretti Piemonte auspica una applicazione operativa nell’erogazione dei fondi strutturali a completamento delle filiere agroalimentari ed una immediata disponibilità e facilitazione all’accesso al credito.
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con gli aZZurri É partita la campagna
#iomangioitaliano
oBiettiVo: proMuoVere iL consuMo dei prodotti agroaLiMentari di quaLità
“Legare insieme due simboli del Made in Italy come il cibo italiano e la nazionale di calcio in vista dei mondiali è un importante sostegno all’azione delle imprese che lottano per conquistare spazi di mercato nella difficile congiuntura economica”. É quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente la campagna istituzionale del mipaaf “#iomangioitaliano” annunciata dall’incontro del ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, maurizio martina e il Commissario tecnico della nazionale cesare prandelli. L’obiettivo è promuovere il consumo dei prodotti agroalimentari di qualità. “gli azzurri - sottolinea la coldiretti - sono gli ambasciatori dell’italianità nel mondo che trova proprio nell’alimentazione il suo carattere più distintivo”. Data d’inizio ufficiale della campagna, ideata dal ministero e realizzata grazie alla disponibilità della Figc, mercoledì scorso, 4 giugno a Perugia, in occasione dell’amichevole italia - Lussemburgo, ultima gara degli azzurri prima della partenza per il Brasile.
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scadenZa
aggiORnamenTi - scadenze
imposta
adempimenti
iva
emissione fattura differita per la cessione di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da un DDT o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuata l’operazione
iva
Liquidazione e versamento dell’IVA a debito del mese di maggio 2014
contribuenti iVa mensili
iva
comunicazione in via telematica dei dati contenuti nelle dichiarazioni d’intento ricevute nel mese precedente
contribuenti iVa che hanno ricevuto le dichiarazioni d’intento rilasciate da esportatori abituali
irpeF - irap
Versamento delle imposte a debito, Irpef e Irap, per l'anno 2013 e del primo acconto per l'anno 2014 con la maggiorazione dello 0,4%
contribuenti obbligati alla presentazione della dichiarazione dei redditi, Modello Unico 2014
iva
invio elematico elenchi INTRASTAT riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al mese precedente
operatori intracomunitari con obbligo mensile
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invio elematico elenchi INTRASTAT riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al trimestre precedente
operatori intracomunitari con obbligo trimestrale
comunicazione dei dati delle operazioni intercorse nel mese precedente nei confronti di operatori economici aventi sede, residenza o domicilio negli Stati o territori black list
contribuenti iVa
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2014
tedì mar 16 Luglio
dì cole r e m
2014
16 Luglio
dì cole mer
2014
16 Luglio
dì cole r e m
2014
25 Luglio
rdì vene
2014
31 Luglio
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2014
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edì giov
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soggetti obbligati
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[pagina a cura di Daniela Colombini]
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soggetti passivi iVa
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aTTUaLiTà - necrologi
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Nuovo bando 2014 - Riapertura delle iscrizioni al Registro delle imprese storiche - Scadenza 30 giugno 2014
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a Camera di commercio di alessandria informa che sono aperte le iscrizioni al Registro nazionale delle imprese storiche, disponibile sul sito istituzionale dell’Unioncamere (www.unioncamere.gov.it) per incoraggiare e premiare quelle imprese che nel tempo hanno trasmesso alle generazioni successive un patrimonio di esperienze e valori imprenditoriali. L’iniziativa è rivolta a tutte le imprese di qualsiasi forma giuridica operanti in qualsiasi settore economico, iscritte nel Regi-
stro delle imprese e attive, con esercizio ininterrotto dell’attività nell’ambito del medesimo settore merceologico per un periodo non inferiore a 100 anni. il Registro nazionale delle imprese storiche, istituito nel 2011, da Unioncamere è uno strumento di valorizzazione delle imprese che, nella longevità ultracentenaria, testimoniano le trasformazioni e i caratteri più profondi di un’identità nazionale e territoriale, nonché la capacità di coniugare innovazione e tradizione, apertura al mondo e
appartenenza alla comunità, luogo per eccellenza dove si costruisce e si conserva l’identità del sistema economico e imprenditoriale locale. L’iscrizione al Registro è gratuita; il termine ultimo per la presentazione delle candidature è il 30 giugno 2014. per maggiori informazioni: Ufficio Promozione CCiaa di alessandria 0131-313269 • 0131-313220 • 0131-313265
SUCCESSIONI
[a cura di Walter Roggerone]
La posizione successoria del coniuge superstite
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n argomento che suscita particolare interesse è la posizione successoria del coniuge superstite. naturalmente il coniuge superstite è, ai sensi degli art. 581 e seguenti del c.c., erede legittimo con quote diverse a seconda dei soggetti con cui concorre. in particolare, ex art.583 c.c., se non vi sono figli legittimi o naturali, ascendenti o fratelli del de cuius, al coniuge si devolve tutta l’eredità. Laddove invece nella successione siano chiamati insieme al coniuge i figli (legittimi e\o naturali) del de cuius, ex art. 581 cc., il coniuge ha diritto alla metà dell’eredità, se alla successione concorre un solo figlio; ad un terzo se nella successione concorre più di un figlio, mentre gli altri figli, indipendentemente dal loro numero, concorreranno per i rimanenti due terzi. L’esistenza di coniuge e figli esclude la successione di tutti gli altri parenti, ma può accadere che il de cuius non abbia figli: in tal caso concorreranno all’eredità, con il coniuge, ascendenti legittimi, fratelli e sorelle ed in concreto saranno devoluti al coniuge i due terzi dell’eredità se egli concorre con ascendenti legittimi o con fratelli e sorelle anche se unilaterali, ovvero con gli uni e con gli altri. il terzo del patrimonio riservato agli ascendenti e ai fratelli del de cuius, poi, dovrà essere diviso secondo le
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disposizioni dell’art.571 c.c. con una riserva agli ascendenti di almeno un quarto dell’eredità. Questo però si verifica raramente in quanto se l’età del deceduto è superiore a 65/70 anni, come nella maggior parte dei casi, ben difficilmente i suoi ascendenti saranno ancora in vita. il coniuge regolarmente sposato, peraltro, non solo è, come si è detto, erede legittimo; è anche erede legittimario. ne consegue che non può essere diseredato e che, in caso di testamento o donazioni fatte in vita lesive della sua quota di riserva, potrà agire in riduzione per ottenere la reintegra della sua quota di legittima lesa. Se ad es. il coniuge deceduto ha disposto con testamento di trasferire tutti i suoi averi ad un ente di beneficenza o a una confessione religiosa, il coniuge pretermesso (al quale non è stato lasciato nulla) può agire legalmente per ottenere la quota di legittima spettantegli. Ci sono però, oltre alla posizione del coniuge, altre due ipotesi particolari: la successione del coniuge putativo e quella del coniuge separato. il primo caso avviene, raramente, quando il matrimonio viene dichiarato nullo dopo la morte del de cuius (non sussistendo ovviamente il problema laddove la dichiarazione di nullità fosse intervenuta prima della morte). in questo caso è rilevante lo stato di
buona fede del coniuge superstite che si è visto annullare il matrimonio: se infatti era in buona fede, gli spetterà la normale quota che spetta al coniuge, altrimenti non avrà diritti ereditari. approfondimenti ulteriori sono poi necessari in riferimento alla posizione del coniuge in caso di separazione e divorzio. Cominciamo con il coniuge separato; in questo caso è necessario verificare se vi sia stata, prima della morte del de cuius, sentenza, passata in giudicato, che abbia addebitato o meno la separazione al coniuge superstite. nel primo caso, separazione addebitata con sentenza passata in giudicato, il coniuge cui è stata addebitata la separazione con sentenza passata in giudicato ha diritto soltanto ad un assegno vitalizio se al momento dell’apertura della successione godeva degli alimenti a carico del coniuge deceduto; nel secondo caso, separazione dichiarata senza addebito con sentenza passata in giudicato, il coniuge superstite ha gli stessi diritti del coniuge non separato. il divorzio, infine, fa perdere ai coniugi reciprocamente il diritto di successione, salvo eventuali diritti ad una quota della pensione di reversibilità oppure ad un assegno periodico a carico dell’eredità se l’ex coniuge versi in stato di bisogno ed era titolare, in vita, dell’assegno per gli alimenti.
✟ 24/01/1926 - 16/05/2014 ✟
✟ 07/11/1947 - 21/05/2014 ✟
Sentite condoglianze alla famiglia Buzio, al figlio Giuseppe, per la scomparsa del caro
Coldiretti esprime grande dolore e cordoglio alla famiglia Zandrino per la scomparsa del caro
ALDO
GIOVANNI bATTISTA
socio di San Salvatore
socio di Gamalero
Lutti
✟ 1936 - 22/05/2014 ✟ Coldiretti Alessandria porge alla famiglia Alessio, alla moglie Maria Luisa Grasso, in questo triste momento sentite condoglianze per la scomparsa del caro
✟ 1929 - 23/05/2014 ✟ Sinceramente dispiaciuti per la triste circostanza, Coldiretti Alessandria esprime sentite condoglianze alla famiglia Mandirola, per la scomparsa del caro
PIERO GIACOMO
LUIGI
socio di Alessandria
La Dirigenza e la Struttura della Coldiretti di Alessandria partecipano al grande dolore della famiglia Rossi, per la scomparsa del caro
fRANCESCO socio di Carentino
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socio di Sezzadio ✟ 1948 - 7/06/2014 ✟
La Dirigenza e la Struttura della Coldiretti alessandrina esprimono sentite condoglianze a Fabio Mogni, Presidente di Zona di Tortona e alla sorella Daniela per l’improvvisa e prematura scomparsa della cara mamma
CLEMENTINA GIANI socia di Pontecurone
13 Giugno 2014_Agricoltura Alessandrina 11/06/14 18.55 Pagina 35
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13 Giugno 2014_Agricoltura Alessandrina 11/06/14 18.55 Pagina 36