Coldiretti Alessandria - Anno 59째 numero 4 - 12/04/2013 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria
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Periodico del mondo agricolo di
coldiretti alessandria
AgricolturA
alessandrina
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Editoriale
Editoriale
Al Governo
chiediamo di uscire dalla per sALvAre Le Imprese
crisi
e porre un freno ALLA dIsoccupAzIone
AgricolturA
alessandrina Periodico edito da impresa Verde alessandria d i r e t t o r e a m m i n i s t r at i V o simone moroni
“L’Italia che vogliamo” per trasformare le difficoltà in opportunità e i progetti in cose concrete
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QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO A UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA
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el momento in cui leggeIl Paese ha bisogno rete questo editoriale mi di risposte certe, auguro che il tempo abbia di un Governo che finalmente messo “la testa a governi per rilanciare posto” e questa pioggia insistente abbia finito di caratterizzare praticala credibilità finanziaria mente ogni nostra giornata. Siamo in e offrire nuove primavera e le piogge ci stanno... ecpossibilità come! Ma non come in questo 2013! Nel solo mese di marzo è stato calcolato sia sceso qualcosa come il 60% di pioggia in più rispetto alla media stagionale, e le conseguenze si stanno facendo sentire pesantemente in agricoltura. Un problema che sta coinvolgendo tutta l’Italia, da nord a sud dove il fango e il campi allagati, impossibili da “lavorare”, sono diventati un’immagine comune. Situazioni che non facilitano la ripresa economica mentre siamo tenuti sotto scacco da un’inflazione in continua ascesa. E’ la fotografia del nostro Paese, del nostro Belpaese. E se da un lato, per quello meteo ovviamente, non possiamo ovviamente fare nulla, per quello politico istituzionale ci auguriamo invece si possa trovare presto una via d’uscita, funzionale per l’economia e per le imprese. Lo ha sottolineato il nostro Presidente Nazionale Sergio Marini alle consultazioni sia con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che con il segretario del Pd Pierluigi Bersani, durante l’espletamento del suo mandato per la formazione del nuovo governo, ormai fallito: “L’Italia può ripartire ridando centralità all’agricoltura e facendo crescere l’agroalimentare. Il brand Made in Italy nel mondo nel settore del food è garanzia di serietà, salubrità e bontà. Non si può più stare fermi, poiché questo significa recessione, ma vi è l’urgenza di un Governo che governi”. Parole forti all’interno delle quali è racchiuso il sentiment di ogni cittadino, di ogni imprenditore... insomma, di ognuno che abbia a cuore lo sviluppo del Paese. La necessità di “un Governo che governi” diventa indispensabile per salvare le imprese, porre un freno alla disoccupazione, rilanciare la credibilità finanziaria del nostro Paese, in Europa e nel mondo. Il mondo agricolo sta facendo del suo meglio, abituato ad affrontare le difficoltà, per dare fiducia e per scongiurare quella che sta diventando la vera piaga della nostra società: la quasi assenza di reali possibilità di crescita e la capacità di garantire prospettive ai giovani. Proprio a loro, ai giovani, l’agricoltura si sta rivolgendo con un’inversione di tendenza: infatti, nonostante la crisi, è il settore che fa registrare il più elevato aumento nel numero di lavoratori dipendenti con un incremento record del 3,6%, in netta controtendenza con l’aumento dei licenziamenti. A crescere è la domanda di livelli sempre più elevati di professionalità con particolare riguardo a figure specializzate in grado di seguire lo sviluppo di specifiche coltivazioni, la conduzione di macchinari o la gestione di attività che oggi si sono integrate con quella agricola all’interno dell’azienda: dalla vendita diretta dei prodotti tipici e del vino alla trasformazione aziendale del latte in formaggio, dell’uva in vino, delle olive in olio, ma anche pane, birra, salumi, gelati e addirittura cosmetici. La domanda di lavoratori si registra, infatti, per figure professionali tradizionali che vanno dal trattorista al taglialegna fino al potatore, ma anche per quelle innovative all’interno dell’impresa agricola come l’addetto alla vendita diretta di prodotti tipici, alla macellazione, alla vinificazione o alla produzione di yogurt e formaggi. Professionalità che vanno a braccetto con la nostra idea di Paese e di agricoltura, de “L’Italia che vogliamo”: un’Italia in cui crescita, sviluppo e occupazione sono compatibili con qualità della vita e sostenibilità. Una strada che può essere seguita dall’intero Paese poiché fa leva sui suoi punti di forza. Una strada costruita sulla scelta di voler trasformare le difficoltà in opportunità e i progetti in cose concrete.
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AgricolturA
alessandrina m a G a z i n e
direttore resPonsabile ilaria lombardi G r a f i c a , i m Pa G i n a z i o n e christian boero H a n n o c o l l a b o r at o a q u e s t o n u m e r o alessandro albertelli, luisa bo, daniela colombini, fabio fracchia, alberto Pansecchi, don ivo Piccinini, Valerio scarrone, emanuele sconfienza. fotoGrafie archivio coldiretti, christian boero
redazione ed amministrazione corso crimea 69 - 15121 alessandria tel. 0131 235891 - fax. 0131 252144
reGistrazione tribunale di alessandria n.69 del 21.1.1953
aGenzia
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n° 4 - Aprile 2013 In COPERTInA
Il vino e l’agroalimentare nuovo modello di sviluppo per il Paese Chiuso in redazione il 12 Aprile 2013
s ta m Pa industrie GraficHe srl Via einaudi, 43 - zona d4 tel. 0131-240624 www.keller-grafiche.com v.ozzano@keller-grafiche.com confederazione nazionale coldiretti federazione Provinciale coldiretti alessandria
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acqui terme - Via m. ferraris, 52 tel. 0144 322546 - fax. 0144 55902 alessandria - corso crimea, 69 tel. 0131 261819 - fax. 0131 325524
Fiocco azzurro E’ nato
Emanuele
nipote di Mariangela Ravazzi. Felicitazioni alla mamma Domenica, al papà Silvio Auguri da tutta la Coldiretti!
casale monferrato - Via cavalli d’olivola, 6 tel. 0142 452840 - fax. 0142 72741 castelnuoVo scriVia - Via solferino, 53 tel. 0131 823403 - fax. 0131 823443 cerrina - Via nazionale, 36 tel. 0142 943800 - fax. 0142 946031 noVi liGure - Via mazzini, 50/c tel. 0143 75440 - fax. 0143 73881 oVada - Via cairoli, 42 tel. 0143 86268 - fax. 0143 833305 tortona - Via s. marziano, 4 tel. 0131 861965 - fax. 0131 863903
simone moroni Direttore
3 ALESSANDRIA SRL
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news agricoltura
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ue.cooP
Buoni motivi per aderire a
UE.COOP
Nasce una nuova centrale cooperativa per essere ancora più vicino alla gente
Associazione Nazionale per le Imprese Cooperative denominata “UNIONE EUROPEA DELLE COOPERATIVE”, in breve “UE.COOP”, garantisce la rappresentanza, l’assistenza, la tutela e la revisione del movimento cooperativo ed esercita sugli enti ad essa aderenti la vigilanza ed ogni altra funzione stabilita dalle leggi vigenti. L’Associazione promuove lo sviluppo della cooperazione mutualistica senza fini di speculazione per favorire la più equa coesione sociale del territorio della Nazione e la libertà e dignità dell’uomo. Ecco i buoni motivi per aderire a UE.COOP:
voGLIAmo essere vIcInI ALLe cooperATIve e AI Loro TerrITorI Struttureremo una rete di servizi in tutta Italia, in grado di rispondere ai bisogni delle cooperative e utili alla loro crescita sui territori, secondo i principi di sussidiarietà e i valori di prossimità. Ciò anche per favorire la creazione di nuova imprenditorialità e occupazione, valorizzando i territori nei settori del Made in Italy (agroalimentare, turismo, cultura, artigianato, ambiente e servizi). In forma gratuita saranno attivati servizi per: • analisi aziendale, societaria e finanziaria; • sostegno all’internazionalizzazione delle imprese; • analisi economica e di mercato; • informazione e coordinamento sulle provvidenze provin• consulenza e orientamento al mercato; ciali, regionali, nazionali e comunitarie; • consulenza legale; • servizi “innovativi” (informatici, marketing, management, ecc.) • assistenza nella stipula degli accordi economici, patti e di cui difficilmente le cooperative dispongono a causa di un contratti sindacali collettivi; deficit di risorse professionali e organizzative.
voGLIAmo fAvorIre L’Accesso AL credITo deLLe Imprese cooperATIve e deI Loro socI Ci attiveremo per fornire una attenta analisi, servizi e supporto per l’accesso al credito che ad oggi rappresenta per le imprese motivo di sfiducia verso l’intrapresa economica, soprattutto per i giovani. A breve costituiremo una nostra banca di credito cooperativo per favorire l’utilizzo di ogni strumento finanziario rivolto alle imprese cooperative e ai soci cooperatori anche con l’importante ausilio e coinvolgimento di Creditagri Italia, che ha attivato un fondo speciale di garanzia e specifici plafond di credito destinati a riposizionare il debito di breve termine nel medio-lungo periodo anche attraverso forme di garanzia a prima istanza controgarantite dallo stato.
voGLIAmo rAppresenTAre GLI InTeressI verI deLLe cooperATIve e deI socI
L’Associazione rappresenterà gli interessi economici delle Cooperative associate e dei loro soci, nei confronti del mondo politico e istituzionale, dell’intera Società, delle forze sociali e culturali, delle autorità locali e delle organizzazioni sindacali. Per quanto attiene il settore primario, l’Associazione conterà sulla forte collaborazione di una grande Organizzazione come Coldiretti. Un impegno particolare sarò assunto per rappresentare e tutelare gli interessi delle Cooperative in Europa e all’estero.
voGLIAmo essere unA sTruTTurA LeGGerA cHe non GrAverA’ suI BILAncI deLLe cooperATIve
L’Associazione UE.COOP, non intende gravare sulle cooperative per la gestione della propria struttura e dei propri Organi. Infatti per il primo triennio di adesione, UE.COOP chiederà una quota associativa di 50€ annue alle cooperative socie, evitando così costi che non sono più sopportabili da parte delle imprese cooperative.
voGLIAmo svoLGere un QuALIfIcATo servIzIo dI revIsIone Nel rispetto di quanto previsto dal d.Lgs n. 220/2002, effettueremo un attento servizio di Revisione annuale o biennale a favore di tutte le cooperative associate per il tramite di un numeroso gruppo di Revisori abilitati che operano sull’intero territorio nazionale, andando ben oltre il mero adempimento obbligatorio. Sempre nel rispetto del decreto, le cooperative verseranno il costo del servizio, come da deliberazione Ministeriale e nessun costo aggiuntivo sarà richiesto da UE.COOP. 4
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ue.cooP
news
Le cooperative possono contribuire ad affermare sul mercato nazionale ed internazionale un nuovo e più virtuoso modello di sviluppo dell’economia nazionale legato ai punti di forza esclusivi del nostro Paese e sostenibile (sotto il profilo economico, sociale ed ambientale). A tal fine, occorre anche che le cooperative aderenti possano sviluppare le potenzialità che troppo spesso restano inespresse o addirittura represse a favore di poche altre imprese. L’Associazione, si impegnerà in particolare a sostenere il protagonismo delle imprese cooperative in progetti per l’integrazione delle filiere, lo sviluppo di nuove forme di commercializzazione, lo sviluppo di contratti di rete, la creazione di sinergie intersettoriali, la promozione di nuovi modelli di sviluppo economico e la realizzazione di progetti pilota.
agricoltura
voGLIAmo fAr crescere Le cooperATIve e IL pAese
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voGLIAmo vALorIzzAre IL ruoLo deLLe cooperATIve Vogliamo valorizzare il ruolo della cooperazione nei confronti del mercato, con l’obiettivo di aumentare le ricadute economiche positive e sociali nei confronti dei soci. Vogliamo sviluppare iniziative volte a costituire la base d’aggregazione di una pluralità di cooperative con uguali o diversi interessi ma con l’obiettivo unitario della crescita, per un pieno e corretto utilizzo dello strumento cooperativo.
voGLIAmo sosTenere IL ruoLo deLLA cooperAzIone per LA comunITA’ Le Cooperative svolgono molteplici attività per il tramite del lavoro dei propri soci al servizio della comunità nelle quali si insediano. UE.COOP intende sostenere tale ruolo per la creazione di opportunità di lavoro stabili e regolari, incoraggiando in particolare l’iniziativa di attività economiche ad alta sostenibilità sociale, ambientale ed educativa e di “nuovo welfare” in grado di rivitalizzare i piccoli centri e le aree interne fase di abbandono, contribuire al superamento delle diseguaglianze economiche e sociali e rafforzare la coesione territoriale.
voGLIAmo AscoLTAre e dAre rIsposTe Vogliamo ascoltare le esigenze delle cooperative e le loro aspettative per dare poi risposta ai loro bisogni economici ed occupazionali. Vogliamo essere un nuovo interlocutore serio, affidabile, trasparente e di riferimento per tutti i settori in cui le cooperative operano. Vogliamo essere portatori e strumento di raccordo, progettualità comune, scambio di idee e di esperienze fra imprese.
voGLIAmo crescere per fAr crescere Le nosTre cooperATIve Vogliamo ascoltare le esigenze delle cooperative e le loro aspettative per dare poi risposta ai loro bisogni economici ed occupazionali. Vogliamo essere un nuovo interlocutore serio, affidabile, trasparente e di riferimento per tutti i settori in cui le cooperative operano. Vogliamo essere portatori e strumento di raccordo, progettualità comune, scambio di idee e di esperienze fra imprese.
voGLIAmo fAr TornAre proTAGonIsTe Le cooperATIve Vogliamo che le cooperative, per il tramite dei loro soci, tornino ad essere protagoniste del futuro dell’economia italiana coniugando in termini innovativi la mutualità e la responsabilità sociale con la capacità di affermarsi sul mercato di ogni impresa.
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GioVani imPresa - assemblea del nord italia
news agricoltura
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Giovani Impresa Nuove ricette per battere la crisi
È
Vittorio Sangiorgio Delegato Nazionale Coldiretti Giovani Impresa
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stata numerosa la delegazione alessandrina guidata dal delegato provinciale Gianluca Bisio che martedì scorso ha partecipato a Milano all’Assemblea di Giovani Impresa Macroarea Nord Italia. L’incontro interregionale, dedicato al tema “Coltiviamo La Crescita”, che si è svolto al Teatro Manzoni: al centro dei lavori, una realtà in controtendenza, rispetto alla crisi economica. La scelta di dedicarsi all’agricoltura da parte di un numero crescente di giovani conferma, infatti, la vitalità del settore: lo sviluppo economico, la salvaguardia del territorio e l’innovazione sono il motore di tante imprese agricole, che diventano tasselli importanti anche per la funzione di supporto alle politiche di welfare. All’assemblea ha partecipato Vittorio Sangiorgio, delegato nazionale Giovani Impresa e tra i relatori, hanno presenziato la prof.ssa Marina Puricelli dell’Università Bocconi di Milano e il prof. Paolo Pileri, docente alla Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Milano e referente del rapporto annuale per la Regione Lombardia sul consumo di suolo. Le aziende agricole sono state capaci di rispondere alle richieste dei cittadini: con la vendita diretta, i farmers market e con servizi dedicati alle fasce più deboli della popolazione, andando a sopperire alle carenze nelle politiche di welfare, creando nuova economia
e investendo in nuovi posti di lavoro. dario Perucca, delegato Giovani Impresa Piemonte, ha portato l’esempio dei giovani che hanno introdotto le attività sociali in azienda agricola: “Una sfida che si è dimostrata una scelta vincente, le fattorie sociali sono diventate una realtà importante, capaci di offrire servizi oltreché di avvicinare sempre più persone al mondo agricolo, con un’attenzione speciale dedicata a chi vive situazioni di disagio” perché, continua Perucca - “il nostro mondo è capace anche di questo: di dare un sostegno concreto e mirato a quanti si impegnano per superare momenti di difficoltà”. Le scelte dell’indirizzo scolastico confermano una tendenza che si è affermata negli ultimi anni. L’analisi di Coldiretti, sui dati delle iscrizioni alle scuole secondarie di II grado per l’anno scolastico 2012/2013, evidenzia il successo dell’agroalimentare nelle scelte formative, con un aumento record del 29% delle iscrizioni negli istituti professionali agricoli e del 13% negli istituti tecnici di agraria, agroalimentare ed agroindustria, senza dimenticare il boom di immatricolazioni nelle facoltà di agraria. A livello nazionale, l’83% dei giovani agricoltori ha un diploma o una laurea. I giovani imprenditori agricoli utilizzano le nuove tecnologie come siti web, facebook e twitter per promuovere la propria azienda. La maggior parte ha conse-
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news agricoltura
guito titoli specifici come perito agrario, agrotecnico, scienze agrarie, viticoltura ed enologia, ma non mancano meccanici, geometri, esperti di pubbliche relazioni e ingegneri che nonostante studi non agricoli hanno scelto il ritorno alla terra. I settori dove i giovani sono più impegnati sono: l’allevamento (49%) in particolare dei bovini da latte, da carne e dei suini (per produzioni tipiche del nord Italia), ma non mancano avicoli, lumache, asini, pecore, cani, fagiani, pony, conigli e in genere animali da cortile; la coltivazione dei cereali (38%); la coltivazione degli ortaggi (14%); la coltivazione degli alberi da frutto (11%). Nei campi, inoltre, è scattata l’ora di internet. Secondo le stime di Coldiretti il 50% dei giovani agricoltori utilizza le nuove tecnologie come siti web, facebook e twitter per promuovere la propria impresa, che nel 60 dei casi è multifunzionale. La vendita diretta in azienda o nei farmers’ market è l’attività più praticata (45%). Le nuove generazioni tornano in campagna spinti dalla passione (36%) o per mantenere in vita l’azienda di famiglia (26%), anche se nel 27% dei casi entrambi questi fattori influiscono sulla scelta. Fra Piemonte, Lombardia, Liguria,Trentino Alto Adige,Veneto e Friuli, secondo gli ultimi dati Istat disponibili sono oltre 31 mila su un totale di quasi 300 mila le aziende agricole il cui titolare ha un’età compresa fra i 18 e i 39 anni. Per il futuro i giovani sognano un’agricoltura diversa: con le materie prime e l’energia meno care (65%), con la burocrazia che rubi meno tempo al lavoro (57%) e con maggiori possibilità di accesso al credito (33%). Il 39%, infine, desidera un settore dove ci siano meno speculazioni nella filiera dal campo alla tavola. “Secondo un’indagine Coldiretti/Swg - aggiungono il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina Roberto Paravidino e Simone Moroni - la maggioranza dei giovani italiani, a differenza delle generazioni che li hanno preceduti, non sogna più un lavoro nell’ufficio di una banca magari in una grande metropoli, ma vorrebbe invece gestire un agriturismo in piena campagna”.
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Due momenti dell’incontro: in alto uno scorcio della delegazione dei “Giovani Impresa” alessandrini Sotto: il gruppo dei delegati e delle segreterie del Piemonte con Vittorio Sangiorgio, Delegato Nazionale
L’85% dei genitori italiani consiglierebbe ai propri figli un futuro lavorativo professionalelavorativo in agricoltura e considerano il settore di primaria importanza con un’alta produzione di valore sociale e non solo una mera fonte di reddito. Le aziende guidate da giovani registrano un livello di fatturato del 79% maggiore rispetto alla media e il 55% di occupati in più. La metà dei giovani tra i 18 ed i 34 anni preferirebbe infatti gestire un agriturismo piuttosto che fare l’impiegato in banca (23%) o anche lavorare in una multinazionale (19%). Si tratta di una vera rivoluzione cultu-
rale che non riguarda solo i giovani poiché in generale quasi un italiano su tre (il 28%) scambierebbe il proprio lavoro con quello dell’agricoltore. I motivi di tale scelta sono indicati nel fatto che per il 50% così si fa una vita più sana, per il 18% ci si sente più liberi e autonomi e per il 17% per il piacere di vivere in campagna, mentre solo il 7% ritiene che si guadagni di più. In uno spazio espositivo appositamente allestito è stato creato “il Salone delle Idee Giovani Anti Crisi”, largo alla creatività dei giovani con le aziende che hanno partecipato al concorso Oscar Green 2012.
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la “formazione” dei GioVani imPresa
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giovani imprenditori agricoli, nonostante la crisi, anzi, proprio in risposta alla crisi, stanno spingendo le loro imprese verso una più elevata capacità competitiva e una maggiore innovazione, puntando sulla valorizzazione del territorio, del Made in Italy e proponendosi come protagonisti per la realizzazione del progetto di Coldiretti per la ‘filiera agricola tutta italiana”. Con queste parole il presidente provinciale Coldiretti Alessandria, Roberto Paravidino, ha salutato e ringraziato i giovani per l’impegno e la vivacità dimostrata durante la due giorni di formazione finalizzata a fare rete e trovare nuove strategie aziendali. Il seminario si è svolto il 13 e 13 marzo all’agriturismo Vigna Santa, coordinati dalla docente Stefania Barbiero, esperta di marketing e comunicazione. Scopo della due giorni è stato prendere consapevolezza della natura e del ruolo dell’impresa agricola multifunzionale all’interno degli scenari agricoli e dei contesti economici di riferimento territoriale e comprendere l’importanza dell’innovazione tecnologica a supporto dell’innovazione senza trascurare l’importanza di una trasparente comunicazione tesa a gettare le basi per orientarsi trovando opportunità e strumenti disponibili per lo sviluppo della propria azienda. Un programma ambizioso che i Giovani Impresa hanno approvato con entusiasmo facendo gruppo e condividendo esperienze imprenditoriali realizzate in ambiti diversi. Obiettivo delle giornate è stato divulgare una nuova cultura del “fare impresa” tramite un percorso di sviluppo “culturale” che è da sempre proprio di Coldiretti Giovani Impresa, ossia portare va-
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Nella foto la docente Stefana Barbiero e parte dei ragazzi che hanno partecipato alla due giorni di formazione che si è svolta all’agriturismo “Vigna Santa”
lore aggiunto delle imprese giovani. Un metodo di lavoro che si basa su un continuo scambio tra “centro” e territorio per richiamare la “cultura del fare”, la dinamicità dell’impresa giovane e la territorialità, che si esprimono nella concertazione a livello locale, nell'azione dal basso e la progettualità, che permettono di tradurre in progetti concreti le idee giovani. La formazione, quindi, come leva strategica: Giovani Impresa come movimento impegnato nella costruzione di percorsi mirati alla crescita personale, imprenditoriale e organizzativa e all’acquisizione di “cultura di impresa” e di “competenze innovative”. “Ripensare e migliorare il rapporto tra imprese giovani significa non solo dare nuova “energia” alla singola atti-
vità e alla voglia di realizzare un proprio sogno imprenditoriale - ha aggiunto il direttore Coldiretti Alessandria Simone Moroni - ma anche all’intero territorio in cui l’impresa opera”. “É stata una bella soddisfazione vedere così tanti giovani, volti nuovi, aver preso parte a questa iniziativa che con tanto entusiasmo abbiamo organizzato per dare nuova linfa al movimento. - ha concluso il responsabile Giovani Impresa Gianluca Bisio - Mi auguro che da questa due giorni sia arrivato un messaggio su tutti: non accontentarsi delle ipotesi più tradizionali, ma considerare l’ampio spettro di opportunità offerte dal settore che ha esteso le sue competenze dalla produzione alla trasformazione e vendita di prodotti alimentari.
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fauna selVatica
Cinghiali: occorre intervenire AttuAre piAni strAordinAri di controllo coordinAndo in mAnierA più efficAce i diversi enti che sovrintendono AllA gestione del territorio
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anti danni all’agricoltura e pericoli per gli automobilisti. I cinghiali sono sempre troppi e si sono ambientati in zone vicine agli insediamenti umani. Gli ultimi fatti di cronaca “parlano” chiaro: i protagonisti sono ancora loro, gli ungulati. Gli animali, che si trovavano in un boschetto, sono stati disturbati e si sono spinti verso l’autostrada. E’ accaduto sabato, quando un gruppo di cinghiali ha attraversato l’autostrada A21TorinoPiacenza, all’altezza del casello di Alessandria Ovest verso Felizzano. L’episodio, che poteva avere conseguenze decisamente più drammatiche, ha riportato alla ribalta un problema di massima allerta su tutto il territorio provinciale. La popolazione degli ungulati va tenuta
sotto controllo e a questo scopo devono essere semplificate le procedure di richiesta di intervento, tuttora complicate, e deve essere dato nuovo impulso alle attività di contenimento, sollecitando la Regione e la Provincia ad intervenire per ridurre la presenza della fauna selvatica sul territorio. L’eccessiva proliferazione di ungulati in provincia causa notevoli danni economici ai raccolti e mette in difficoltà le aziende agricole. La Coldiretti rileva come la gestione faunistica sia per gli agricoltori un problema ciclico, per il quale è necessario trovare una soluzione che non metta a repentaglio le attività imprenditoriali del mondo rurale. «Gli agricoltori, infatti - secondo il presidente provinciale Coldiretti Alessandria Roberto Paravidino - non portano avanti le loro attività per riscuotere indennizzi, ma non vogliono subire danni che dipendono da una pianificazione faunistica che non rispetta gli equilibri tra uomo e natura. Cinghiali, daini e caprioli costituiscono una minaccia per i raccolti ed ogni anno incidono pesantemente sui bilanci pubblici poiché, nonostante i ritardi con i quali i danni sono risarciti agli agricoltori, comunque si tratta di denaro che esce dalle casse dell’Amministrazione provinciale e che
news agricoltura
Gli ultimi episodi di cronaca hanno riportato alla ribalta il problema
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grava quindi sulla collettività». Il problema potrebbe essere in realtà contenuto se venisse razionalizzata la gestione faunistica. Occorre affrontare i problemi strutturali del settore. Gli Ambiti territoriali di caccia devono stabilire con esattezza la densità degli animali tollerabile nelle singole aree agricole, mentre la Provincia deve autorizzare piani di contenimento che vadano oltre quelli di selezione. Questi ultimi, infatti, mirano a rafforzare le specie dal punto di vista genetico, ma permettono anche la proliferazione incontrollata dei soggetti più forti. Infine è necessario che tutte le aziende che subiscono danni lo denuncino sempre e comunque. La situazione si è fatta critica, per questo Coldiretti sollecita un’adeguata e tempestiva presa di posizione affinchè il problema non venga sottovalutato per questo è necessario che la Pubblica Amministrazione, - ha aggiunto il direttore provinciale Simone Moroni - metta in campo da subito una serie di soluzioni: piani straordinari di controllo per garantire la selezione e il prelievo degli animali in soprannumero, all’accelerazione delle procedure di rimborso dei danni, coordinando in maniera più efficace i diversi enti che sovrintendono alla gestione del territorio”.
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Parlamento euroPeo - linee Guida Pac
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coldiretti sulla poLITIcA AGrIcoLA ribadisce quanto sia fondamentale che le rIsorse vadano a chi produce CIBO E SOSTENIBILITA’
AMBIENTALE
Sergio Marini:
“L’accordo sulla Pac premia chi vive di agricoltura”
il neGoziato che si apre ora dovrà contribuire a miGliorare le proposte di crescita e sviluppo, evitando taGli finanziari rilevanti per il settore dell’aGricoltura
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e modifiche apportate alla definizione di agricoltore attivo rappresentano un passo in avanti per riorientare le minori risorse disponibili, premiando chi vive e lavora di agricoltura e le attività rivolte alla produzione di cibo, nonché alla sostenibilità ambientale. Su questo aspetto sono state raccolte le nostre sollecitazioni”. E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini dopo che i ministri Ue dell’Agricoltura hanno raggiunto un accordo su una posizione comune per la riforma della Politica agricola (Pac). L’intesa rappresenterà il mandato negoziale del Consiglio sulle
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quattro proposte di regolamento di riforma della Pac.“Siamo fiduciosi che il Parlamento Europeo, nell’intenso periodo di negoziati che si apre con il Consiglio e la Commissione europea, continuerà a lavorare - sottolinea Marini - per trovare e migliorare un’intesa globale positiva che combatta anacronistiche rendite fondiarie. dal negoziato che inizierà nelle prossime settimane - conclude Marini - ci aspettiamo anche impegni positivi per le diverse questioni che ancora non hanno trovato risposte adeguate alle esigenze della nostra agricoltura”. Ma vediamo i punti più importanti dell’accordo sulla Riforma. AgRICOLTORE ATTIVO Viene migliorata la definizione di agricoltore attivo, lasciando allo Stato membro di individuare i soggetti a cui concedere i pagamenti diretti. Nell’articolato del testo in questione, si prevede, tra l’altro, che “gli Stati membri possono decidere di non concedere pagamenti diretti a
persone giuridiche di diritto pubblico quali Stati, autorità regionali e locali, a persone fisiche o giuridiche o ad associazioni di persone fisiche o giuridiche, se le persone in questione soddisfano criteri oggettivi e non discriminatori stabiliti dagli Stati membri, i quali garantiscono che: le loro attività agricole costituiscono solo una parte insignificante delle loro attività economiche globali, e/o la loro attività principale o l’oggetto sociale non sia l’esercizio di un’attività agricola”. E’ quindi ora fondamentale che, in sede di TRILOGO (35 riunioni ad iniziare dall’11 aprile), anche il Parlamento europeo possa rivedere la propria posizione ed adeguarsi alle richieste del Consiglio. CAPPINg Gli Stati membri possono ridurre l’importo dei pagamenti diretti da concedere ad un agricoltore, di una percentuale fissa, per lo scaglione o gli scaglioni (a scelta degli Stati membri), a partire
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Parlamento euroPeo - linee Guida Pac
FLEssIbILITà TRA PILAsTRI Tutti gli Stati membri possono trasferire fino al 15% delle risorse dal 1° al 2° (con cofinanziamento al 100%) e viceversa. Prima assegnazione di diritti all’aiuto. I diritti all’aiuto verranno assegnati agli agricoltori che, nel 2010 o 2011, hanno ricevuto aiuti diretti o, se non hanno ricevuto nessun sostegno, abbiano prodotto, nell'ambito del regime di pagamento unico, ortofrutticoli e patate da consumo e/o abbiano coltivato la vite o nel Regime di Pagamento Unico (RPU) abbiano posseduto terreni agricoli che non erano mantenuti in buone condizioni agronomiche; nel 2012 o 2013 hanno ricevuto diritti all’aiuto dalla riserva o dall’integrazione del sostegno accoppiato nell’ambito del Regime di Pagamento Unico. In caso di vendita o affitto della loro azienda o di parte di essa persone fisiche o giuridiche hanno la facoltà di trasferire, con un contratto firmato anteriormente al 15 maggio 2014, il diritto a ricevere diritti all'aiuto a uno o più agricoltori. Inoltre, nel caso di trasferimento, i diritti di pagamento possono essere trasferiti unicamente a un agricoltore attivo, stabilito nello stesso Stato membro, ad eccezione dei diritti di pagamento trasferiti con contratti di locazione nel caso in cui il contratto preveda che i diritti ritornino al locatore al termine del contratto stesso. CONVERgENzA INTERNA Gli Stati membri possono decidere di raggiungere una convergenza parziale anziché totale, entro il 2019, assicurando una percentuale minima di convergenza che rispecchia il meccanismo di convergenza esterna stabilito nelle conclusioni del Consiglio europeo sul Quadro Finanziario Pluriennale. Inoltre, possono limitare la prima fase di convergenza al 10% (invece del 40% proposto dalla Commissione europea) del massimale nazionale o regionale. PAgAmENTO RIDIsTRIbUTIVO Gli Stati membri possono concedere un'integrazione al pagamento di base per i primi ettari di ogni azienda, per un numero di ettari non superiore a 30 ettari o alle dimensioni medie delle aziende agricole. gREENINg L’aiuto potrà essere concesso sulla base del rispetto dei criteri (diversificazione, mantenimento prati permanenti ed aree di interesse ecologico) o delle pratiche equivalenti (o una combinazione di questi). La diversificazione delle colture si applica al di sopra dei 10 ettari. Le aree di interesse ecologico si applicano al di sopra di 15 ettari, dal 2014 al minimo il 5% e dal 2018, la percentuale è aumentata al 7%, su valutazione di impatto della Commissione europea. Possono essere considerate aree di interesse ecologico, fra gli altri, le superfici a colture permanenti coltivate in terreni con pendenza del 10% o più, e superfici con colture permanenti con più di 20, ma meno di 250 alberi per ettaro. Inoltre, sono previste deroghe per l’applicazione dei criteri a superfici investite per più del 75% da prato permanente o investite a colture sommerse (riso) per una parte significativa dell’anno o una significativa parte del ciclo colturale, e quando più del 75% delle superfici a seminativo sono interamente utilizzate per la produzione di erba o altre piante erbacee da foraggio, lasciate a riposo, interamente investite a colture di leguminose, o sottoposte a una combinazione di tali usi.
Le pratiche equivalenti sono rappresentate dagli impegni agro-climatico-ambientali assunti a norma dello sviluppo rurale e dai sistemi nazionali o regionali di certificazione ambientale. Gli agricoltori, le cui aziende sono situate in zone Natura 2000 e contemplate dalla direttiva quadro acque, hanno il diritto al pagamento “greening” purché applichino le pratiche compatibili con gli obiettivi di tali direttive. Gli agricoltori che soddisfano i requisiti per la produzione biologica hanno diritto “ipso facto” al pagamento greening (per le sole unità dedite alla produzione biologica). gIOVANI AgRICOLTORI Viene lasciata la facoltà agli Stati membri di concedere un pagamento annuo per i giovani agricoltori, intesi quali persone fisiche che non hanno più di 40 anni di età nell’anno della presentazione (e non al momento di presentazione come da proposta della Commissione) della domanda al regime di pagamento di base. AIUTO ACCOPPIATO Gli Stati membri possono utilizzare fino al 7% del loro massimale nazionale, con possibilità di deroga fino al 12% o fino a 3 milioni di euro all’anno, per finanziare il sostegno accoppiato facoltativo. Per quanto riguarda la portata del sostegno accoppiato facoltativo, è confermata la proposta della Commissione europea relativamente all’elenco di settori e produzioni a cui concedere il sostegno (il Tabacco è escluso). PICCOLI AgRICOLTORI Gli Stati membri possono stabilire un regime per i piccoli agricoltori (anche per gli agricoltori la partecipazione al regime è facoltativa). OCm UNICA La lista dei prodotti ammissibili all’intervento ed il periodo di intervento, rimane come da proposta della Commissione europea. Il sistema delle quote di zucchero è prorogato fino alla campagna 2017. Per quanto riguarda il latte vengono confermati i principali elementi previsti dal pacchetto legislativo sul latte ed i prodotti lattiero-caseari, attualmente in vigore. La gestione del sistema di autorizzazioni per i nuovi impianti viticoli, prevede l’applicazione del nuovo regime da 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2024 e ne descrive la procedura per ottenere le autorizzazioni. Per quanto riguarda le norme di commercializzazione è eliminata la conformità alla norma di commercializzazione generale. E’ stabilito l’elenco dei settori e dei prodotti ai quali si possono applicare tali norme di commercializzazione mediante atti delegati e la possibilità di stabilire l’etichettatura obbligatoria del “luogo di produzione e/o origine” per tali settori (con esclusione delle carni di pollame e dei grassi da spalmare). Inoltre, nel testo legislativo
è stata reintrodotta la norma attualmente in vigore che prevede l’etichettatura obbligatoria per l’ortofrutta fresca. Il riconoscimento delle organizzazioni di produttori e delle loro associazioni, nonché organizzazioni interprofessionali, è reso facoltativo da parte degli Stati membri. E’ confermato uno strumento di misure eccezionali che prevede misure per risolvere problemi specifici e misure di sostegno per malattie animali / perdita di fiducia dei consumatori, come proposto dalla Commissione europea. Tali misure sono adottate soltanto qualora altre misure, ai sensi del presente regolamento, appaiano insufficienti. Inoltre, è previsto un meccanismo di emergenza che, in reazione alle situazioni di crisi, fornisca aiuto immediato agli agricoltori tramite l’attivazione della “riserva per le crisi nel settore agricolo” per 2,8 miliardi di euro (dal 2014-2020) ricavato annualmente con una riduzione dei pagamenti diretti, per finanziare l’intervento pubblico, l’aiuto all’ammasso privato, le restituzioni all’esportazione e le misure eccezionali.
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da 150.000 euro. Nel testo non viene più previsto il legame con il lavoro, come aveva proposto la Commissione.
PROgRAmmI DI sVILUPPO RURALE Per gli Stati membri, che hanno optato per Piani di sviluppo rurale regionali, il Consiglio prevede la possibilità di presentare, unitamente a quelli regionali, anche un programma nazionale. Per l’Italia questo vuol dire avere la possibilità di dotarsi di un programma nazionale per le misure sulla gestione del rischio. INVEsTImENTI Il Consiglio ha proposto di innalzare al 75% il cofinanziamento del Feasr nel caso di aiuti agli investimenti. PROmOzIONE È stato inoltre reintrodotto l’aiuto per coprire i costi derivanti dalle attività di informazione e promozione dei prodotti di qualità. PAgAmENTI AgRO-CLImATICOAmbIENTALI Come per il biologico e le Aree natura 2000, anche nel caso dai pagamenti agro-climatico-ambientali, la condizionalità (e non il greening) è stata indicata come soglia oltre la quale gli agricoltori possono essere compensati per gli impegni ambientali intrapresi. Zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici relativamente alle zone svantaggiate, è stato proposto di prolungare al 2019 il sostegno transitorio decrescente che, per 4 anni, il Consiglio propone di riconoscere alle aree che non risulteranno più ammissibili all’aiuto per effetto dell’applicazione di nuovi criteri di delimitazione. FILIERA Il Consiglio conferma la proposta della Commissione europea per un sostegno alla cooperazione di filiera per la creazione di piattaforme logistiche nelle filiere corte e i mercati locali, nonché alla promozione per il loro sviluppo. RIsORsE E LORO RIPARTIzIONE L’unico punto del negoziato sullo sviluppo rurale rimasto aperto riguarda le disposizioni finanziarie. A causa di un problema di interpretazione delle Conclusioni del Consiglio europeo dello scorso 7-8 Febbraio sul Quadro finanziario pluriennale (nella parte relativa al cosiddetto “sconto britannico”) il Consiglio agricoltura ha deciso che l’articolo riguardante le risorse e ai criteri sulla loro ripartizione, sarà affrontato in un secondo momento nell’ambito della decisione del Consiglio relativa al sistema delle risorse proprie dell’Ue.
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donne imPresa
GIORNATA STUDIO IN TERRA LIGURE
“un’occAsIone per conoscere nuove reALTà, crescere e confronTArsI”
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stata la regione Liguria la mèta della giornata studio organizzata il 21 marzo da donne Impresa Alessandria. In particolare le province di Imperia e Savona. Prima tappa è stata Lucinasco, un piccolo ma antichissimo borgo della Liguria che sorge in posizione dominante, fra l’alta e la bassa valle Impero, nell’entroterra di Imperia e dal quale si possono vedere le Alpi, il mare e quasi tutti i paesi circostanti. Qui ha sede l’azienda “dinoAbbo” conosciuta e apprezzata per la straordinaria qualità del suo olio dove è stato possibile visitare gli uliveti, circa 6.500 piante, e il frantoio dove hanno luogo tutti i procedimenti che danno origine all’apprezzatissimo “Olio Extra Vergine di Oliva Taggiasca”.Al pomeriggio, imperdibile la visita ai “Vivai Montina”, situati tra Albenga e Savona, che si estendono su 50.000 mq., proponendosi anche come fattoria didattica, ad una clientela costituita da privati, imprenditori agricoli, vivaisti grossisti sia italiani sia francesi, principalmente le sue piante da frutto, (antiche varietà autoctone) tutte catalogate per qualità e maturazione, le viti tutte certificate, di prima scelta ed in-
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LILT porTa La prevenzIone... In TavoLa
Se ne è parlato a Casale Monferrato con la partecipazione di Fondazione Campagna Amica
nestate con marze provenienti da un’accurata selezione in vigneti di prestigiose aziende vitivinicole, olivi da olio e da tavola, agrumi, palme e piante ornamen-
tali da esterno e da interno. “E’ stata una giornata all’insegna della conoscenza e dell’aggregazione. - ha sottolineato la responsabile regionale e
provinciale donne Impresa Graziella Boveri - decisamente importante e costruttivo aver potuto visitare realtà imprenditoriali così diverse dalle nostre. Un’occasione anche per incontrare e conoscere imprenditrici della Federazione Coldiretti della Liguria. Riteniamo, infatti, sia molto importante creare momenti di dialogo, per crescere e per riuscire a diventare sempre più competitive, non solo per garantire reddito alle nostre aziende ma per portare ancora più valore aggiunto all’Organizzazione”.“Ammirare” il mare e assaporare deliziosi e curati piatti della cucina tipica ligure, dove la fantasia, la verdura e la frutta la fanno da padroni... non ci poteva essere modo migliore per dare il benvenuto alla primavera!
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l cibo è necessario per vivere, gratifica il piacere del palato, aiuta la convivialità, tuttavia occorre stare attenti alla quantità, alla qualità e soprattutto alla natura. Infatti questi tre fattori possono, insieme, aiutare a conservare o a compromettere la salute, poiché il cibo può diventare un veicolo di sostanze a rischio cancerogeno per l’organismo (quasi il 35% dei tumori è correlato a sostanze nocive presenti sulla tavola) e in particolare per l’apparato digerente, maggiormente colpito dai tumori legati all’alimentazione. Se ne è parlato con il presidente provinciale della LILT, Piergiacomo Betta, durante un incontro pubblico che la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori delegazione del Monferrato - ha promosso nello spazio della Fiera di San Giuseppe lo scorso 22 marzo in occasione della XII edizione della Settimana Nazionale della Prevenzione Oncologica. Quest’anno, in occasione della Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica, a fianco della LILT è scesa in campo in campo la Fondazione Campagna Amica che rappresenta da sempre un punto di riferimento per la valorizzazione dei prodotti dell’agricoltura italiana, garantendone la loro genuinità freschezza e qualità e che ha portato la sua voce all’incontro grazie a Graziella Boveri, responsabile regionale e provinciale donne Impresa.
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attualità
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vIaggIo In spagna In Terra dI Tarragona
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Continueremo a confrontarci con tutti
OPPORTUNITA’
nuovi sbocchi lavorativi sulla coltivazione della cAnApA
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a canapa era una coltura usualmente coltivata nella prima metà del secolo scorso in Piemonte, poi è andata perdendosi, a fronte di nuove e più promettenti colture. Assocanapa, Associazione di Produttori con sede a Carmagnola, sta riscoprendo gli utilizzi di questa coltura antica ma al tempo stesso modernissima, per i molteplici ed innovativi utilizzi a cui può essere soggetta: se è ormai difficile trovare casi di utilizzo della pianta per la produzione di fibre per tessuti, è più facile vedere prodotti per l’isolamento termico in edilizia e nell’industria dell’auto, realizzati a partire dalle paglie; dal canapulo (anima interna al fusto) si ottiene la “calce canapa”, un conglomerato naturale per realizzare intonaci isolanti, pareti isolanti gettate in opera, e mattoni. Ma oltre alla pianta si può utilizzare anche il seme, adatto all’uso alimentare: trasformato in olio e farina di estrazione, ha ottime caratteristiche che, secondo alcuni, arrivano anche ad essere considerate “nutraceutiche”. La coltivazione è assai semplice, sia per le caratteristiche della pianta, sia per l’assenza di principi attivi registrati per il diserbo e la difesa: predilige terreni sciolti, anche se sa
adattarsi a terreni più compatti (dove limita il suo sviluppo in altezza); si semina da fine marzo ad inizio maggio su terreni preparati come per i cereali, utilizzando una seminatrice da frumento con distanza tra le file di 15-20 cm. La dose di seme consigliata si aggira attorno ai 50 kg/ha (35 kg/ha nel caso di coltura per la produzione di seme), ed il seme non va interrano troppo profondamente (2-3 cm sono sufficienti). Lo sviluppo è assai rapido, e la coltura compete molto bene con le infestanti, per cui non servono interventi di controllo delle infestanti. La raccolta viene effettuata con delle falciatrici tradizionali a denti verso fine luglio-agosto, e successivamente imballata con rotoimballatrice nel mese di settembre. La gestione successiva è identica a quella della paglia di cereali. Qualora la destinazione produttiva sia la produzione di seme, la raccolta avviene con mietitrebbie adattate all’uso, che operano tra la fine di agosto e settembre. La redditività è paragonabile a quella del mais. E’ possibile stipulare contratti di coltivazione con Assocanapa contattando il responsabile, Cesare Quaglia al n.346-5790191, oppure alla mail cesare.quaglia@libero.it F.F.
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e a una persona, anche non addetta ai lavori, venisse richiesto un parere riguardo all’atmosfera che si respira tra i produttori di nocciole in provincia di Alessandria, beh... la risposta siamo certi sarebbe scontata: entusiasmo, voglia di fare e nessuna preoccupazione nel rimettersi in gioco. È con questo coraggio che ha preso forma il primo viaggio-studio riservato a questo importante settore agricolo alessandrino. Nei quattro giorni di cui si è composto il viaggio, oltre ai noccioleti sui quali viene effettuata la ricerca del centro sperimentale IRTA di mas de bover, si sono visitate cooperative locali e produttori di attrezzature per la coltivazione dei corileti e le successive lavorazioni del prodotto, ci si è intrattenuti con agricoltori del posto e si sono visitati diversi corileti coltivati in maniere e filosofie differenti. La dr.ssa Mercè Rovira, responsabile del centro, dopo aver presentato l’attività del Centro, ha guidato il gruppo e fatto da “cicerone” per l’intera durata della visita.Toccherà ora a noi ospitare la dr.ssa Rovira e altri ricercatori calalani, il prossimo mese di ottobre. A.P.
RETI ANTIgRANDINE E sIsTEmI DI IRRIgAzIONE:
NUOVI sTANzIAmENTI CON IL bANDO 2013
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a Giunta Regionale ha licenziato la delibera attraverso la quale si indice un nuovo bando 2013 nell’ambito della Misura 121 “Ammodernamento delle aziende agricole” del Psr 2007-2013: sarà possibile presentare domande di sostegno per le sottoazioni “Installazione reti antigrandine” e “Sistemi di irrigazione a basso utilizzo di acqua in luogo dell’irrigazione a scorrimento”. Il bando fa riferimento alle nuove sfide del Programma di sviluppo rurale previste dall’health check, nello specifico quelle relative all’“Adattamento ai cambiamenti climatici e mitigazione dei relativi effetti” e “Gestione delle risorse idriche”. Tale bando prevede una dotazione finanziaria pari a 2 milioni di euro
implementabili con ulteriori economie dei bandi precedenti, di cui 1 milione per la sottoazione “Installazione reti antigrandine” e il restante milione per la sottoazione “Sistemi di irrigazione a basso utilizzo di acqua”. La dotazione di tale bando non comporta ulteriori oneri a carico della Regione, allo stanziamento previsto si farà fronte con le risorse già assegnate ai bandi 2011 della Misura 121 e, in parte, non utilizzate. Le aziende agricole, per richiedere il contributo, dovranno presentare la domanda per via telematica. Successivamente, entro 7 giorni, il documento cartaceo dovrà essere consegnato alla Provincia competente. Uffici Coldiretti a disposizione per ogni chiarimento.
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ViaGGio intorno alle zone coldiretti
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Intervista a:
Marco Moro
il presidente di zona di novi liGure
“Il novese è una terra di confine dalla spiccata personalità”
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uando si pensa al territorio novese nell’immaginario collettivo si presentano subito alcune istantanee che da sempre lo caratterizzano: il Gavi, i “campionissimi” Costante Girardengo e Fausto Coppi, il cioccolato. Novi Ligure è situata nel Piemonte SudOrientale, in una posizione favorevole, dalla quale si possono raggiungere le tre più grandi città del NordOvest con poco più di un’ora di viaggio in macchina o treno. A Sud troviamo subito le colline con le valli percorse dai torrenti Scrivia e Borbera, quindi gli Appennini che segnano il confine del Piemonte con la Liguria e la separano da Genova e dal mar Ligure. A Nord troviamo invece la Pianura Padana, con il capoluogo di Provincia Alessandria e Tortona, da dove proseguendo verso Nord-Est troviamo Pavia e Milano. Asti e Torino si trovano invece a Nord-Ovest. Una zona che sa regalare splendidi scorci panoramici, colline, parchi e vigneti. Ricchissima è la tradizione gastronomica di questa parte della provincia, a partire dai ravioli, nati nel XII secolo con ripieno a base di carne e borragine o le troffie arquatesi preparate con farina di castagne e farina di grano condite con il pesto di basilico. Famosi sono i “Corsetti” di Novi, una pasta rotonda con un particolare timbro di legno che reca l’immagine di Sant’Andrea o di altri simboli religiosi o nobiliari, un piatto condito con sugo ai funghi e salsiccia. Plauso, poi, ai panificatori per la gustosa e fragrante focaccia stirata, anche nella versione con le olive, la salvia e la cipolla. Novi, è da sempre considerata come una delle capitali italiani del dolce: accanto alle grandi industrie del cioccolato, che fanno del novese un vero e proprio polo dolciario, non vanno dimenticati i baci di dama, i canestrelli e gli amaretti di Gavi. Un posto speciale occupano il formaggio Montebore, le fagiolane e la testa in cassetta, tipico salume della Val Borbera. I vini che contraddistinguono il territorio sono quelli tipici del Basso Piemonte, dal Dolcetto alla Barbera, anche se a primeggiare su tutti è il famoso Cortese. Per conoscere meglio questo territorio e per metterne in evidenzia le sue molteplici potenzialità abbiamo incontrato il Presidente di Zona, Marco Moro. Nella sua azienda di Molo Borbera, Marco Moro, 48 anni, alleva con il fratello da oltre venticinque anni suini che successivamente vengono trasformati nel laboratorio annesso al negozio completando così la filiera. La produzione attualmente a disposizione della clientela è il frutto dell’esperienza tramandata per generazioni e delle più moderne tecniche di lavorazione. Viene “curato” personalmente l'ingrasso dei maiali, oltre 400 all’anno, la loro macellazione e la trasformazione delle carni.
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Un diploma come perito agrario e a vent’anni l’iscrizione tra le fila di quello che allora si chiamava movimento giovanile: possiamo dire che la
l’aGricoltore non è una semplice professione ma una scelta di vita strada era segnata? direi di sì... ma lo voglio dire con molto orgoglio. La mia famiglia è sempre stata associata Coldiretti quindi sono cresciuto sentendo l’Organizzazione come una presenza amica e “di casa”. Sono trascorsi diversi anni e oggi posso dire di aver fatto le scelte giuste: la passione per il territorio e per l’agricoltura sono sempre state strettamente legate. Il mio lavoro mi piace e non lo cambierei con niente altro al mondo! Come definirebbe il territorio novese? Una terra di confine. Abbiamo risentito molto della vicina Liguria e per alcuni aspetti ci sentiamo forse più liguri che piemontesi: tradizioni e dialetti sono esempi esaurienti. Il porto di Genova, specialmente sino a qualche anno fa, rappresentava uno snodo commerciale importante a cui era impossibile non fare riferimento. Non dobbiamo dimenticare che Novi si trova proprio al centro del triangolo industriale MilanoTorino-Genova: un territorio che offre grandi opportunità. L’esempio dell’Outlet la dice lunga... shopping in posizione strategica, facilmente raggiungibile e ottimi riscontri.
Dal punto di vista agroalimentare il Novese ha sempre avuto numeri e assi nella manica non indifferenti: anche ora è così? Ci sono molti imprenditori capaci, che fanno la differenza ed anche in momenti congiunturali non semplici come quello attuale riescono a portare valore aggiunto e investire per valorizzare il territorio. Sono esempi concreti non solo le industrie dell’agroalimentare ma anche gli stessi viticoltori. Senza dimenticare i maestri del cioccolato che hanno scelto di introdurre materie prime del territorio, come la Novi-Elah-dufour con le nostre nocciole. Quanto è importante avere ‘il gavi’? Il Gavi è conosciuto in tutto il mondo: numeri e capacità imprenditoriali ineccepibili, hanno saputo creare un brand d’impatto e al tempo stesso hanno anche contribuito a migliorare il paesaggio. si spieghi meglio... Turismo, paesaggio e agricoltura sono strettamente legati e noi dobbiamo essere in grado di offrire un prodotto di grande eccellenza affinchè il turista possa portare a casa un ricordo piacevole. Questo deve essere l’obiettivo perché essere imprenditori agricoli significa anche contrastare l’abbandono delle campagne e delle zone svantaggiate. É necessario riavvicinare la città alla campagna... o meglio, “rieducare alla campagna”. Qualche idea? Prima di tutto mi piacerebbe
spostare le persone dai centri commerciali all’aria aperta. Non fraintendetemi, non è un attacco agli ipermercati ma semplicemente non riesco a capire come si possano trascorrere ore e ore all’interno di queste strutture ‘artificiali’. Mi piacerebbe creare spazi da offrire alle famiglie affinchè riscoprano quanto potrebbe essere salubre trascorrere il tempo libero all’aria aperta. sull’unicità, la salvaguardia e la salubrità del territorio scatta d’obbligo la domanda sulla fauna selvatica... nota dolente? Non voglio essere retorico, ma non si tratta più di esprimere un semplice parere. Oltre al dannoso si deve prendere in considerazione anche il costo ambientale, per questo serve un’azione coordinata di Province e Regione per un atto comune e condiviso che porti alla soluzione del problema. Non possiamo certo continuare ad avere campi devastati, coltivazioni distrutte, danni alle aziende e rischi di incidenti sulle strade, come è già successo. Sono specie non autoctone e questo dovrebbe già far riflettere. burocrazia e cementificazione, sono altre due problematiche con le quali l’agricoltura deve fare i conti e non è sempre facile... Si è perso il contatto con il terreno, si sta abusando e poi ci meravigliamo quando accadono certi disastri geologici: è giusto costruire ma solo dove serve e dopo aver valutato attentamente. Per quanto riguarda la burocrazia non voglio nemmeno sprecare parole... è assurdo tutto il tempo che perdiamo. Le aziende si impoveriscono continuando a trovare cavilli burocratici. Le regole ci voglio ma devono essere poche e chiare. Come sta “rispondendo” il territorio novese al Progetto di Coldiretti della filiera? Il mondo agricolo è cresciuto. Il Progetto di Coldiretti a me piace definirlo una “bella creatura”: abbiamo raggiunto tanti obiettivi e tanti ne abbiamo in cantiere, il nostro percorso è vincente. Battaglie per l’etichettatura trasparente, i mercati di Campagna Amica o le Botteghe rappresentano dei passi avanti incredibili per educare il consumatore verso acquisti sempre più consapevoli. La situazione italiana attuale è critica ma se si potesse fare una previsione per il futuro? La situazione può e deve migliorare! I giovani in agricoltura ci sono, nel novese non mancano, e questo già ci aiuta a vedere il futuro con occhi diversi. Credo nella forza della famiglia e nelle opportunità che possono arrivare dall’agricoltura. Questo è il futuro che immagino!
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[a cura di Alberto Pansecchi]
scheda tecnica
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• Singolare processo • Accrescimento progressivo • Accumulo grasso • Aumento peso Le dinamiche di accrescimento della nocciola sono particolari. Il frutto inizia infatti la propria formazione dalla fecondazione del fiore femminile che avviene anche a distanza di 3 o 4 mesi dalle fioriture. Le curve di accrescimento delle dimensioni del guscio e della mandorla interna seguono un andamento sigmoidale suddiviso in 3 distinte fasi: una prima fase di accrescimento lento, una seconda fase di accrescimento molto rapido e una terza fase nuovamente lenta. Anche l’accrescimento in peso, sia della nocciola che della mandorla, seguono una curva divisa in 3 momenti ben distinti. L’andamento climatico non influisce sul ritmo di sviluppo dei frutti; L’ultima fase di sviluppo del guscio coincide con la seconda e la terza fase di sviluppo della mandorla interna.
L’accrescimento del guscio L’accrescimento del frutto della Tonda Gentile Trilobata, segue un andamento sigmoidale (una S coricata e molto allungata) che può essere suddiviso in 3 fasi.
La formazione del frutto
scheda vite n.26
Prima fase, della durata di 15 giorni, in cui si ha un incremento medio giornaliero del diametro di circa 0,3 mm. Seconda fase, della durata di 24 giorni, in cui l’accrescimento è più veloce raggiungendo incrementi giornalieri medi di 0,4 mm. Terza fase della durata di 56 giorni, in cui l’accrescimento del frutto, ormai prossimo alle sue dimensioni definitive, tende ad annullarsi. 15
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[a cura di Alberto Pansecchi]
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Accrescimento della mandorla
Anche la mandorla si accresce secondo una curva ad S suddivisibile in 3 fasi, di cui le ultime due occupano, in durata, tutto il tempo corrispondente alla terza fase dell’accrescimento del guscio (pericarpo). La prima fase ha una durata 9 giorni con incrementi giornalieri del diametro e dell’altezza pari a 0,17 ed a 0,20 mm; Nella seconda fase, della durata 21 giorni, gli incrementi giornalieri in diametro ed altezza raggiungono mediamente e rispettivamente, 0,52 e 0,44 mm; La terza fase, nella quale l’accrescimento é scarsissimo, la durata è di 35 giorni. In questo periodo gli incrementi scendono a 0,07 ed a 0,03 mm/g rispettivamente per il diametro e l’altezza della mandorla.
Aumento del peso secco totale del frutto
Anche l’aumento del peso secco totale dei frutti dì nocciolo ha mostrato di seguire una tipica curva ad S nettamente distinta in 3 fasi. Una prima fase di lento accrescimento, ad andamento pressoché lineare, una seconda fase di accrescimento molto rapido, ad andamento esponenziale e una terza fase nuovamente di lento accrescimento, sino a giungere al definitivo peso del frutto maturo. Le durate della I e della III fase sono praticamente identiche (circa 30 giorni), mentre la II arriva a 35 giorni. L’incremento medio giornaliero del peso secco totale del frutto risulta mediamente il seguente: prima fase mg 6,7, seconda fase mg 49,5 e terza fase mg 13,0.
Aumento del peso secco della mandorla
In una prima fase,della durata di 15 gg, mediamente si assiste ad un incremento giornaliero di quasi 4 mg; seguono una seconda fase che dura circa 21 giorni, in cui l’incremento raggiunge i 46 mg al giorno ed una terza fase di lento accrescimento che si prolunga per quasi un mese con un incremento medio giornaliero di quasi 5 mg di sostanza secca.
Variazioni dell’umidità della mandorla
L’umidità del seme decresce regolarmente, con il procedere dello sviluppo del frutto e con l’aumento del tenore in grasso, sino a scendere ad un livello medio del 17,5% nella nocciola ormai matura.
Variazioni della percentuale di grasso nella mandorla
Aumenta abbastanza regolarmente, accelerando un poco nella seconda e soprattutto nella terza fase, passando dal 2,25% all’inizio dell’accumulo al 66,00% dei frutti alla raccolta.
Variazioni totale di grasso contenuto nella mandorla È composto da una prima fase di 22 gg, durante la quale ogni mandorla accumula giornalmente 2,9 mg di grasso; una seconda fase di circa un mese nella quale l'incremento giornaliero di grasso per mandorla risulta elevato arrivando a 21,6 mg; segue infine la terza fase durante la quale l’accumulo diminuisce a 5,7 mg al giorno.
Rapporto in peso mandorla/frutto (= Resa allo sgusciato)
Aumenta costantemente avvicinandosi alla raccolta potendo raggiungere, nella Tonda Gentile Trilobata, anche il 50 %. Bibliografia: Rilievi sull’accrescimento e sull’accumulo in grasso dei frutti di Corylus avellana L. (cv. Tonda Gentile delle Langhe) Alessandro Roversi Annali della Facoltà di Agraria, Anno XIII, 1973 16
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[a cura di Fabio Fracchia]
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I prezzi che la soia sta facendo registrare, e che sembra debbano sostanzialmente mantenersi anche per il 2013, possono rappresentare uno stimolo alla ripresa di questa coltivazione, che da noi ha visto perdere progressivamente di importanza. Un altro motivo di interesse è fornito dal fatto che ormai quasi l’80% della soia al mondo è modificata geneticamente, e quindi è pressoché impossibile trovare mangimi esenti da presenza o anche solo da contaminazione: la coltivazione della soia può quindi fornire materia prima per una filiera locale esente da contaminazioni, occupando nicchie di mercato (es. biologico) attualmente scoperte. Per una coltura di taglia non molto alta, il diserbo rappresenta sempre una pratica fondamentale per garantire il successo.
Presemina
Le possibilità di intervento sono molteplici, in pre semina, in pre emergenza ed in post emergenza:
Si tratta di un intervento utile a ripulire il terreno da infestanti difficili, rizomatose, o nei casi di semina su sodo o su minima lavorazione. Si utilizza Glifosate ad una dose variabile da 1,2 a 2,4 l/ha a seconda del prodotto e della dimensione delle infestanti. E’ preferibile attivare il prodotto con Solfato ammonico (4-5 kg/ha), trattare con infestanti in attiva fotosintesi e la mattina.
Pre-emergenza Gli interventi di pre emergenza sono stati negli anni un po’ abbandonati, in quanto la loro efficacia è molto condizionata dall’andamento climatico delle settimane successive: in caso di siccità l’efficacia si riduce sensibilmente.Visto l’andamento climatico fino qui, questo potrebbe essere l’anno buono per il pre emergenza: in generale è necessario associare un principio attivo ad azione graminicida, quale s-metolaclor (Dual Gold), petoxamide (Romin 600, Successor 600), flufenacet (Cadou soia), con uno ad azione dicotiledonicida, come pendimethalin (Activus ed altri), oxadiazon (Ronstar FL), metribuzin (Sencor WG), clomazone (Command 35 CS) particolarmente efficace in presenza di Cencio Molle.
scHedA dIserBo soIA neLLA mIsurA 214.1
SChEDA SOIA
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[a cura di Fabio Fracchia]
scheda tecnica
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Post-emergenza l post rappresenta un intervento più classico, che è possibile modulare meglio in relazione alla tipologia di infestazione presente, sia in termini di tipo di prodotti da utilizzare, sia in termini di strategia (microdosi, dosi ridotte, dosi piene). Un classico è rappresentato dalla miscela imazamox + tifensulfuron metile (Tuareg + Harmony 50 SX): ottima perché abbastanza completa, se le graminacee non sono troppo minacciose, modulabile, soprattutto nel dosaggio del secondo, in relazione alla dimensione delle infestanti, con attenzione a fenomeni di fitotossicità che si possono riscontrare a seguito di temperature elevate e ridotta piovosità. In caso di forte presenza di Polygonum persicaria e Portulaca oleracea ritorna utile il vecchio Bentazone (Basagran SG ed altri), facendo attenzione che l’uso di questo principio attivo è vietato in alcuni Comuni del Casalese (Borgo S.Martino, Balzola, Bozzole, Casale M.to, Frassineto, Giarole, Mirabello, Morano, Occiminao, Pomaro, Ticineto,Valmacca,Villanova M.to). Questo prodotto, se miscelato alla miscela precedente, mitiga gli effetti fitotossici citati, tuttavia riduce anche un po’ l’efficacia su cencio molle. Le graminacee vengono in genere trattate con interventi con prodotti specifici. La possibilità di miscelare questi prodotti con i dicotiledonicidi citati poco sopra, al fine di effettuare un unico passaggio, è legata ai prodotti: Agil e Stratos si miscelano generalmente bene con la miscela Tuareg + Harmony, con limitato rischio di incremento di citotossicità. Mentre la miscela con Bentazone non si sposa con l’uso di graminicidi, che dovranno essere utilizzati separatamente: Stratos, targa Flo e Agil andranno quindi usati da soli.
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[a cura di Alessandro Albertelli]
scheda tecnica
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PREmEssA Scopo primario dell’irrigazione è quello di integrare la disponibilità di acqua nell’unità di suolo in modo da soddisfare le esigenze idriche delle colture evitando loro condizioni di stress e ottenere così il massimo rendimento. Già dai primi anni 90 sono iniziate le sperimentazioni in Piemonte al fine di comprendere meglio le effettive esigenze idriche delle diverse colture frutticole. La metodologia usata era basata sulla lettura dell’evaporato giornaliero e la conversione attraverso coefficienti in fabbisogno idrico giornaliero. Questo sistema ha fatto emergere alcune criticità dovute al fatto che non si tenevano in considerazione le caratteristiche dei terreni, le quali sono molto variabili. Ne consegue che un’indicazione basata esclusivamente sull’evaporato è poco applicabile. La determinazione del fabbisogno idrico giornaliero delle colture è realizzabile studiando e misurando l’umidità del terreno. IL bILANCIO IDRICO Lo scopo del bilancio idrico è fare in modo che gli apporti idrici bilancino gli asporti dovuti a perdite per evaporazione dal terreno e traspirazione delle piante. In sintesi il bilancio idrico può essere così riassunto: bILANCIO IDRICO = [(PIOggIA UTILE + IRRIgAzIONE)] - (EVAPOTRAsPIRAzIONE)
La quantità di pioggia caduta viene espressa in mm e gli strumenti di misurazione sono i pluviometri facilmente reperibili in commercio. La determinazione dell’evapotraspirato (perdita di acqua per evaporazione del terreno + traspirazione delle foglie) può essere eseguita attraverso l’evaporimetro (vasca riempita di acqua) che misura la quantità di acqua evaporata giornalmente espressa in mm sotto l’effetto delle condizioni microclimatiche.Attraverso l’uso di coefficienti colturali si determina l’evapotraspirato reale e quindi il volume d’acqua da apportare alla coltura.
UmIDITA’ DEL sUOLO L’umidità del suolo può essere misurata con diversi strumenti che hanno il vantaggio di dare un’indicazione più precisa sul fabbisogno idrico. I più importanti sono il tensiometro e la sonda di umidità del terreno. Il tensiometro è costituito da un bulbo poroso collegato tramite un tubo riempito di acqua distillata ad un manometro metallico o a mercurio il quale misura lo “sforzo” che compie la radice per assorbire l’acqua dal terreno. Per poter avere un dato attendibile per ogni postazione sarebbe opportuno utilizzare almeno 2 tensiometri con bulbi a differente profondità. Le sonde di umidità del terreno definiscono il contenuto idrico del terreno (umidità) in volume espresso in %. Come per i tensiometri elettronici la loro lettura può essere fatta a distanza per via telematica.
L’IrrIGAzIone In fruTTIcoLTurA
scheda frutticoltura n.27
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[a cura di Alessandro Albertelli]
scheda tecnica
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sIsTEmI D’IRRIgAzIONE L’efficienza di irrigazione è data dal rapporto tra quantitativo d’acqua totale somministrato e il quantitativo trattenuto dal terreno nello strato esplorato dalle radici. • Nell’irrigazione per scorrimento l’efficienza si aggira intorno al 50%; le perdite per evaporazione e percolazione profonda incidono in misura rilevante sui corpi d’acqua che vengono erogati.
• Nell’irrigazione per aspersione(a pioggia) si ha un’efficienza media dell’80%. La distribuzione dell’acqua può avvenire al di sopra delle colture (soprachioma) oppure solo sul terreno (sottochioma). L’irrigazione soprachioma è poco indicata nelle zone a bassa umidità atmosferica a causa dell’elevata evaporazione delle gocce sospese nell’aria. Nei periodi caldi provoca il raffreddamento delle foglie e quindi ha un effetto climatizzante. Con l’irrigazione sottochioma le perdite per evaporazione sono più limitate, inoltre si evita di dilavare gli antiparassitari dalla chioma degli alberi. I vantaggi dell’irrigazione a pioggia rispetto a quello a scorrimento sono: 1) economia di manodopera, 2) miglioramento stabilità della struttura del terreno (con irrigazione sottochioma a bassa pressione), 3) minori consumi d’acqua 4) assenza di ostacoli per le macchine lungo gli interfilari, 4) polivalenza dell’impianto (l’irrigazione soprachioma può essere usata come antibrina, irrigazione climatizzante, per la distribuzione di fertilizzanti fogliari, fitoregolatori e fitofarmaci, la sottochioma per la difesa dalle basse temperature e per la distribuzione di soluzioni fertilizzanti). Gli svantaggi sono nel maggiore costo di impianto e manutenzione. 20
• L’irrigazione localizzata a goccia ha un’efficienza media del 90% con ridottissime perdite, richiede turni irrigui più frequenti ma con quantitativi ridotti; è l’ideale nei terreni più sabbiosi. Caratteristica fondamentale dei vari sistemi di microirrigazione è la distribuzione dell’acqua per singoli punti tramite speciali erogatori (gocciolatori, microspruzzatori). Il funzionamento di questi impianti può essere completamente automatizzato. La pressione di esercizio è bassa (meno di 2 bar) così come la portata degli erogatori (1-6 litri ora per i gocciolatori). Nell’irrigazione localizzata i corpi d’acqua sono molto bassi, circa un decimo dell’acqua richiesta per l’irrigazione a pioggia. In compenso però la frequenza degli adacquamenti deve essere elevata, anche quotidiana. Il pericolo maggiore di questo sistema d’irrigazione è l’occlusione dei gocciolatori, si rende quindi necessario filtrare l’acqua da immettere nell’impianto. I vantaggi consistono in: 1) minori costi di impianto e esercizio rispetto all’aspersione 2) risparmio di acqua, maggiore efficienza 3) conservazione della struttura del terreno 4) riduzione delle lavorazioni del terreno, 5) possibilità di fer-
tirrigazione 6) libera circolazione delle macchine negli interfilari.
Bibliografia CRESO - Frutticoltura sostenibile in Piemonte - linee tecniche 2012, 205-206-207-209. BALdINI E., (1986) - Arboricoltura generale, 136- 148-149-150-152-153.
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sPeciale Vinitaly
news agricoltura
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vin itAliAno il
AmAto
è il più ma anche il più imitato all’
estero
Per EXPORT è RECORD
con 9 milioni di fatturato
I
l fatturato del vino Made in Italy cresce del 5% e raggiunge nel 2012 il valore record di 8,9 miliardi per effetto della grande capacità di innovazione degli imprenditori che ha consentito la conquista di nuovi mercati nonostante la crisi dei consumi interni. É quanto emerge da una analisi della Coldiretti che, all’inaugurazione del Vinitaly di Verona, ha presentato le novità enologiche del 2013. “Si tratta di esempi di successo che puntano a valorizzare la distintività del prodotto e il legame con il territorio e la cultura locale per vincere la competizione sul mercato globale” ha affermato il Presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “il vino e con esso l’agroalimentare, possono essere i precursori di un nuovo modello si sviluppo per il Paese le cui radici affondino nella riconoscibilità territoriale, in processi produttivi sostenibili, in modelli aziendali a misura d’uomo, in parametri di qualità e genuinità assoluti”. dal primo “spumante” con polvere d’oro a quello dietetico, dal vino invecchiato negli abissi marini a quello nei ghiacciai, dal ritorno del vino dei Celti al primo vino d’orchestra e molto altro ancora. La crescita del fatturato del vino italiano è il risultato - sottolinea la Coldiretti - di un aumento del 6,5% nelle esportazioni che sono risultate pari a 4,7 miliardi al quale si è aggiunto un leggero incre-
mento delle vendite sul mercato nazionale che sono risultate pari a 4,2 miliardi +2%. La capacità di innovazione del vino appare evidente - precisa la Coldiretti - nell’abbinamento con la polvere d’oro contenuta nello spumante “L’Etoile” dell’Azienda “La Rocchetta” di Villongo (Bergamo). Le piccole stelle d’oro che fluttuano senza alterare profumo e gusto dello spumante non rappresentano soltanto un fatto estetico in quanto il prezioso metallo possiede virtù terapeutiche e proprietà antiossidanti. Ben 2760 metri di distanza - informa la Coldiretti - separano i luoghi di maturazione di altri due particolari prodotti enologici: il Valtellina superiore dell’Azienda agricola Alberto Marsetti di Sondrio il cui affinamento decennale si realizza ai 2700 metri sul livello del mare della
onostante la
CRISI
la capacità di appare
evidente
“Cantina Pirovano” al Passo dello Stelvio e lo spumante “Abissi” dell’Azienda Bisson di Chiavari (Genova) che matura per dodici mesi in mare a 60 metri di profondità. Per entrambi - precisa la Coldiretti - la condizione climatica è ottimale, sia quella della pace e dei silenzi dell’alta quota, sia quella delle profondità marine dove il lieve movimento delle correnti culla e rigira delicatamente le bottiglie. Ma il vino - prosegue la Coldiretti - è anche storia e cultura che riaffiorano nel vino dei Celti, un nettare lomellino dall’azienda di Robbio (Pavia) Molino Miradolo di Fulvio Pescarolo con la tecnica
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news agricoltura
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sPeciale Vinitaly dell’Arbustum gallicum sviluppata dalle popolazioni celtiche più di 2.500 anni fa e ripresa. L’uva è torchiata a legna e vinificato secondo le descrizioni degli storici dell’epoca e successivamente viene travasata all’interno di speciali vasi in ceramica, che vengono collocati all’interno di una scatola di legno d’olmo riempita di paglia. Niente botti in acciaio, legno o cemento - afferma la Coldiretti - neanche per l’Azienda agricola Vilar di Gigi Spagnolli a Villa Lagarina (Trento) che mette a maturare il suo “Sass biank” Nosiola Igt Vallagarina in anfore di terracotta come si faceva 7000 anni fa in Georgia, nel Caucaso dove gli uomini sperimentarono le prime fermentazioni e quindi produssero i primi
vini. Ha invece bisogno della musica per essere degustato, il vino di Claudia Adami, la più giovane “prosecchista” veneta, perché dalla vendemmia all’imbottigliamento tutte le fasi della produzione sono state accompagnare dalle note di un’orchestra. Un abbinamento, quello tra il vino e la musica proposto dal “Nona Sinfonia” - rileva la Coldiretti - che fa sì che ogni sorso diventi musica per il palato per una degustazione non banale, ma curata e consapevole. É per chi ha problemi di linea - conclude la Coldiretti - c’è anche la linea di spumanti denominati “Essenza zero”, realizzati dall’Azienda agricola Ricchi di Monzambano (Mantova) nel totale rispetto del metodo classico, senza zuccheri aggiunti.
1 “il primo spumante italiano con polvere d’oro presentato dalla Coldiretti al Vinitaly” 2 l’immagine che riproduce le prime bottiglie di vino doc esposte a Verona dalla Coldiretti, a 50 anni dalla legge in materia 3 "dal Chianti svedese al Barbera bianco rumeno, dal Kressecco tedesco al Primitivo canadese, le imitazioni dei vini italiani esposti dalla Coldiretti nell' "angolo della vergogna" al Vinitaly" 2
1
leopportunità
di lavoro salgono a 1,25MLN
55% sono“doc” IL VALORE DEI VIGNETI “DOC” E’ AUMENTATO DI 35 VOLTE
D
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alle aziende vitivinicole sono nate opportunità di lavoro per un milione e duecentocinquantamila italiani nel 2012 con un aumento del 3% rispetto all’anno precedente di quanti sono impegnati direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse, di servizio e nell’indotto. Lo ha reso noto il Presidente della Coldiretti Sergio Marini nel suo intervento all’incontro “50 anni di qualità e bellezza nei territori”, organizzato da Coldiretti e dalle Città del vino che ripercorre la storia del settore a 50 anni dalla produzione della prima bottiglia di vino italiano doc realizzata grazie al dPR 930 del 1963. Oltre la metà (55%) dei posti di lavoro nasce dalla produzione di vini a denominazione di origine (doc/docg) che - ha sottolineato Marini - hanno dato un impulso determinante allo sviluppo del settore negli ultimi cinquanta anni. da allora, quando la maggioranza del vino esportato era sfuso, si è arrivati al record storico delle esportazioni italiane di vini “doc/docg” che nel 2012 hanno superato per la prima volta - ha precisato Marini - il tetto dei 2 miliardi di euro (2,086 miliardi) con un aumento dell’8%, superiore a quello medio del vino. A cambiare - continua Marini - è stata l’intera economia dei territori coinvolti come dimostra il fatto che, ad esempio, il valore di un ettaro di Frascati ha superato il valore di 150mila
euro con un aumento di 35 volte rispetto al 3 marzo 1966 in cui è stata riconosciuta la doc con decreto del presidente della Repubblica avente data 3 marzo 1966. Lo stesso valore di un ettaro di vigneto a Brunello ha raggiunto i 380mila euro, con un aumento di quasi 25 volte rispetto alle quotazioni di 15.537 euro per ettaro dell’anno di nascita del Consorzio di Tutela nel 1967 secondo WineNews. L’impegno per la qualità ha accompagnato il passaggio da una economia di autoconsumo in cui il vino rappresentava un bisogno primario ad una in cui viene identificato con un elemento che concorre alla realizzazione personale. Il vino è stato in grado di creare qualità, benessere, occupazione e sviluppo economico nei territori dove si è insediato, ma anche integrazione, come dimostrato dal fatto che vi hanno trovato occasione di impiego soggetti diversamente abili, carcerati, ex tossicodipendenti, ma anche una vasta platea di lavoratori stranieri (nel solo distretto del Prosecco lavorano ben 53 differenti nazionalità di 4 diversi continenti). Una opportunità occupazionale rilevante confermata dall’utilizzazione nel 2012 di 13.756.061 voucher equivalenti 10 euro dei quali 1.607.338 in agricoltura soprattutto nelle regioni del Veneto, Emilia, Toscana e Piemonte regioni ad importante vocazione vitivinicola (erano stati introdotti in via sperimentale per la prima volta in Italia proprio per la vendemmia nel 2008). L’impatto
positivo si è esteso però oltre i confini della vigna poiché la raccolta di un grappolo alimenta, secondo l’analisi della Coldiretti, opportunità di lavoro in ben 18 settori:
1) agricoltura, 2) industria trasformazione, 3) commercio/ristorazione, 4) vetro per bicchieri e bottiglie, 5) lavorazione del sughero per tappi, 6) trasporti, 7) assicurazioni/credito/finanza, 8) accessori come cavatappi, sciabole e etilometri, 9) vivaismo, 10) imballaggi come etichette e cartoni, 11) ricerca/formazione/divulgazione, 12) enoturismo, 13) cosmetica, 14) benessere/salute con l’enoterapia, 15) editoria, 16) pubblicità, 17) informatica, 18) bioenergie. A beneficiarne è stato lo sviluppo locale dei territori del vino che si posizionano in vetta alle diverse classifiche sulla qualità della vita, ma sono anche meta delle vacanze di italiani e stranieri con il turismo enogastronomico che ha raggiunto "in Italia un giro d’affari che va dai 4 ai 5 miliardi di euro l’anno
- spiega il presidente delle Città del Vino, Pietro Iadanza - capace di far muovere dai 4 ai 6 milioni di turisti, con una crescita che nel 2012 è stata del +12% sul 2011, in controtendenza all’andamento generale del turismo in Italia. Investire nella qualità, favorire il presidio dei luoghi, tutelare il paesaggio, valorizzare i saperi e i prodotti locali e mantenere viva la propria identità, cercando di migliorarsi sempre anche con una strategia nazionale, perché si tratta di un settore strategico su cui puntare per aumentare in generale i flussi turistici. Ci chiediamo, infatti, come mai un settore fondamentale per l’intera economia italiana, come il turismo enogastronomico, sia ancora orfano di una regia nazionale, che possa identificare in modo unitario i tanti territori che ne sono i protagonisti”.A confermare l’effetto positivo è l’andamento delle quotazioni dei vigneti il cui valore in media è piu’ che raddoppiato (+109%) secondo l’analisi della Coldiretti a vent’anni dell’avvio della Banca dei valori fondiari dell’Inea. Il vigneto Italia si dimostra un patrimonio solido anche in questi momenti di crisi come dimostra il crescente interesse di imprenditori extra-agricoli dal settore e i valori stellari che hanno raggiunto alcuni terreni: dagli 800mila euro all’ettaro del Barolo cru ai 600mila dei vigneti doc della zona del lago di Caldaro in Trentino, dai 450mila euro dei terreni del Valdobbiadene doc in Veneto fino ai 380mila euro per la docg nelle colline di Mon-
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sPeciale Vinitaly 3
dachiAntiaKressecco un furto da 200 MLN Ci sono anche le polveri magiche per Primitivo, Verdicchio, Frascati, Barolo e Sangiovese
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alle scatole magiche per produrre in pochi giorni stravaganti imitazioni dei vini Made in Italy piu’ rinomati come il Chianti bianco ai tarocchi ancora diffusi sui mercati nazionale ed estero come il Kressecco tedesco o il Barbera rumeno fino addirittura ai concentrati di Sambuca, Amaretto e Anisetta, il settore dei vini e dei liquori italiani taroccati sottrae almeno 200 milioni di euro all’anno alla produzione nazionale. E’ quanto stima la Coldiretti che, per denunciare le aberrazioni che rischiano di minare il successo del vino italiano nel mondo, ha allestito al Vinitaly “L’angolo della vergogna”. La stagnazione dei consumi interni, insieme alla crescita dei mercati esteri, rende piu’ urgente - sottolinea la Coldiretti - l’intervento delle Istituzioni per tutelare
le esportazioni di vino Made in Italy di fronte ai numerosi tentativi di banalizzazione delle produzioni nazionali. Oltre al danno economico, a preoccupare è soprattutto il danno di immagine che provocano tra i consumatori emergenti dove
non si è ancora affermata la cultura del vino. Se l’Italia resta saldamente il maggior esportatore di vino nel mondo, dove quasi una bottiglia scambiata su cinque è Made in Italy, crescono parallelamente i casi di contraffazione a conferma del fatto che il vino ita-
liano è il più amato, ma anche il più imitato all'estero dove sono molte diffuse “copie” che mettono a rischio l'immagine del prodotto e le opportunità di penetrazione dei mercati. La Coldiretti ha esposto al Vinitaly alcuni esempi del vino “tarocco” che invade il mondo. Si va dal Chianti californiano al Tuscan Moon, con la scritta Sangiovese prodotto in California, al Marsala wine prodotto negli Usa, ma ci sono anche il Barbera bianco prodotto in Romania, il Kressecco e il Meer-Secco realizzati in Germania, sino ad arrivare all’Amaretto Beneventi anch’esso commercializzato nel Paese della cancelliera Merkel. Il fenomeno del falso vino “Made in Italy” - informa la Coldiretti - trova un forte impulso anche dalle opportunità di vendita attraverso la rete. Ad esempio, può essere facilmente acquistato su internet dalla Scatter Creek Winery un falso Chianti che si chiama Key Auntie, prodotto negli Stati Uniti, che fa leva sulla pronuncia inglese del nome per ingannare i consumatori. Non solo aggiunge la Coldiretti - nell’Unione Europea del rigore nei conti si permette che pseudo vino sia ot-
tenuto da polveri miracolose contenute in wine-kit - anch’essi esposti dalla Coldiretti - che promettono in pochi giorni di ottenere le etichette piu’ prestigiose come Chianti,Valpolicella, Frascati, Primitivo, Gewurztraminer, Barolo, Verdicchio, Lambrusco o Montepulciano. Se in Canada e negli Stati Uniti si sta registrando un vero boom con la moltiplicazione delle ditte produttrici (tra esse California Connoisseur e Vineco) è sconvolgente che anche in Europa sono stati addirittura aperti degli stabilimenti di lavorazione. In un Paese che fa parte dell’Unione Europea come la Svezia -precisa la Coldiretti - è stato scoperta una fabbrica che a Lindome, vicino a Goteborg, produce e distribuisce in tutto il continente, e del tutto indisturbata, oltre 140mila wine kit all’anno dai quali si ottengono circa 4,2 milioni di bottiglie. I wine kit della società Vinland vengono venduti con i marchi Cantina e doc’s che fanno esplicito riferimento alla produzione italiana, ma anche ad un marchio di qualità tutelato dall’Unione Europea, e promettono in soli 5 giorni di ottenere in casa imitazioni dei vini italiani piu’ noti per i quali vengono addirittura fornite le etichette da apporre sulle bottiglie. E come se non bastassero i vini taroccati e i pessimi vini fatti con la chimica più che con il sole ci sono anche i falsi liquori. dalla Svezia vengono infatti - conclude la Coldiretti - delle mini bottigliette da 20-25 Ml che presentano etichette che si richiamano ad alcuni nostri prestigiosi liquori e che, aggiunte ad alcune basi alcoliche come ad esempio la vodka, consentono di realizzare un “Amaretto”, una “Sambuca” o una “Ansiette” promossa con tanto di immagine di frate cappuccino.
news agricoltura
talcino in Toscana. Un esempio eclatante viene dallo straordinario incremento di valore che si è realizzato nei terreni dove sono coltivate le uve destinate alle prime quattro doc italiane, la Vernaccia di San Gimignano, l’Est! Est! Est! di Montefiascone, l’Ischia bianco, l’Ischia rosso e l’Ischia superiore e il Frascati riconosciute con decreto del presidente della Repubblica avente data 3 marzo 1966, ma anche per le prime docg approvate nel 1980 quali il Brunello di Montalcino, il Barolo, il Vino Nobile di Montepulcìano e il Barbaresco mentre per Chianti e Chianti Classico bisogna attendere fino al 1984.
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aGrofarmaci
[a cura di Alberto Pansecchi]
news agricoltura
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Non
!
Revoche acquisti e impieghi agrofarmaci maggio 2013 NUM. REG.
DATA SCADENZA ACQUISTO
TIPO DI UTILIZZO
CRITTAM GD 80
AGROFARMACO
435
17-05-2013
ANTICRITTOGAMICO
DIZIRAM 76 WG
11475
17-05-2013
ANTICRITTOGAMICO
1066
17-05-2013
ANTICRITTOGAMICO
POMARSOL Z WG REMBÒ
13508
31-05-2013
INSETTICIDA
ROUNDUP QUATTOCENTO
6250
20-05-2013
DISERBANTE
SERENO CENTOVENTI
7677
20-05-2013
DISERBANTE
434
17-05-2013
ANTICRITTOGAMICO
5748
17-05-2013
ANTICRITTOGAMICO
SILZIR 90 TILT 10 EC AGROFARMACO
NUM. REG.
DATA SCADENZA impiego
TIPO DI UTILIZZO
AUSTRALIS
11766
31-05-2013
ANTICRITTOGAMICO
CRESIT
11901
31-05-2013
INSETTICIDA
CURZATE R
3532
31-05-2013
ANTICRITTOGAMICO
CURZATE R BIANCO
8299
31-05-2013
ANTICRITTOGAMICO
KOCIDE 025
8291
31-05-2013
ANTICRITTOGAMICO
12342
31-05-2013
ANTICRITTOGAMICO
NOMOLT
7977
30-05-2013
INSETTICIDA
OSSIRAME 20 PB
8303
31-05-2013
ANTICRITTOGAMICO
RAMATO F1
1523
31-05-2013
ANTICRITTOGAMICO
RAMOZEB EXTRA
11934
31-05-2013
ANTICRITTOGAMICO
RAMOZEB EXTRA BLU
14138
31-05-2013
ANTICRITTOGAMICO
REMBÒ
13508
31-05-2013
INSETTICIDA
ZETANIL BIANCO
9369
31-05-2013
ANTICRITTOGAMICO
ZETANIL BLU
9106
31-05-2013
ANTICRITTOGAMICO
KOCIDE 3000
Revoche acquisti e impieghi agrofarmaci giugno 2013 AGROFARMACO
24
NUM. REG.
DATA SCADENZA ACQUISTO
TIPO DI UTILIZZO
ARMOR 15 WP
7966
30-06-2013
ANTICRITTOGAMICO
BAYFIDAN COMBI PB
6263
30-06-2013
ANTICRITTOGAMICO
FOLICUR COMBI
9743
30-06-2013
ANTICRITTOGAMICO
MOLINAM 72,6 EC
1029
23-06-2013
DISERBANTE
OMNEX COMBI
13331
30-06-2013
ANTICRITTOGAMICO
SUMMIT COMBI
12908
30-06-2013
ANTICRITTOGAMICO
TIPTOR S
8544
28-06-2013
INSETTICIDA
TREBON STAR
8737
30-06-2013
INSETTICIDA
ZOLFO BAGNABILE BAYER
2449
30-06-2013
ANTICRITTOGAMICO
ZOLFO WG BAYER
4491
30-06-2013
ANTICRITTOGAMICO
10 APRILE 2013_Agricoltura Alessandrina 15/04/13 14.14 Pagina 25
aGrofarmaci NUM. REG.
DATA SCADENZA impiego
TIPO DI UTILIZZO
ACETOCLICK
7959
23/06/2013
DISERBANTE
ARMOR 15 WP
7966
30/06/2013
ANTICRITTOGAMICO
ASPOR RAMATO 30-10
12959
01/06/2013
ANTICRITTOGAMICO
ASPOR RAMATO 30-10 BLU
12970
01/06/2013
ANTICRITTOGAMICO
6263
30/06/2013
ANTICRITTOGAMICO
BOLERO
12080
23/06/2013
DISERBANTE
BOLERO MICROMIX
10280
23/06/2013
DISERBANTE
BOLERO MICROTECH
12794
23/06/2013
DISERBANTE
BOLERO TZ
12081
23/06/2013
DISERBANTE
BORZOL COMBI
12956
01/06/2013
ANTICRITTOGAMICO
BORZOL COMBI NC
12941
01/06/2013
ANTICRITTOGAMICO
9933
01/06/2013
ANTICRITTOGAMICO
ERBIFEN' 04
12091
23/06/2013
DISERBANTE
ERBIFEN CLASS
11807
23/06/2013
DISERBANTE
FOLICUR COMBI
9743
30/06/2013
ANTICRITTOGAMICO
FOLPRAME DRY FLOW
9092
01/06/2013
ANTICRITTOGAMICO
MIXIDAN R
10149
01/06/2013
ANTICRITTOGAMICO
OIKOS 25 PLUS
10303
28/06/2013
INSETTICIDA
OIKOS GREEN
11811
28/06/2013
INSETTICIDA
OIKOS P.B.
10304
28/06/2013
INSETTICIDA
OMNEX COMBI
13331
30/06/2013
ANTICRITTOGAMICO
2952
01/06/2013
ANTICRITTOGAMICO
12898
01/06/2013
ANTICRITTOGAMICO
POMARSOL 50 WG
4608
05/06/2013
ANTICRITTOGAMICO
RAMEZIN TRIPLO
8425
01/06/2013
ANTICRITTOGAMICO
RELAY
13587
23/06/2013
DISERBANTE
SADAR CONCIA
11002
28/06/2013
ANTICRITTOGAMICO
SENATOR
13827
23/06/2013
DISERBANTE
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ANTICRITTOGAMICO
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ANTICRITTOGAMICO
TIPTOR S
8544
28/06/2013
INSETTICIDA
TREBON STAR
8737
30/06/2013
INSETTICIDA
TRIPICRIN
11394
22/06/2013
FUMIGANTE
TROPHY 40 CS
12360
23/06/2013
DISERBANTE
TROPHY EC
12917
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DISERBANTE
TROPHY GOLD
9467
23/06/2013
DISERBANTE
ZOLFO BAGNABILE BAYER
2449
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ANTICRITTOGAMICO
ZOLFO WG BAYER
4491
30/06/2013
ANTICRITTOGAMICO
BAYFIDAN COMBI PB
CUPROVITAM MZ
POLVERE CAFFARO POLVERE CAFFARO NEW
SILFUR GD 50 SUMMIT COMBI
news agricoltura
AGROFARMACO
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10 APRILE 2013_Agricoltura Alessandrina 15/04/13 14.14 Pagina 26
news agricoltura
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a cura dittualità Emanuele Sconfienza
[pagina a cura di daniela Colombini]
Le novITà 730 deL 2013 Le nostre nuove proposte
Gli addetti fiscali saranno a disposizione per soddisfare le necessità in merito alle dichiarazioni dei redditi
C
ari soci di Coldiretti, avete detto ad amici e parenti che da noi possono fare il 730 tutti i dipendenti e pensionati? Nooo???? Affrettatevi!!!! Gli addetti fiscali sono a completa disposizione per soddisfare le necessità degli utenti in merito alle dichiarazioni dei redditi da presentare nella prossima primavera/estate, entro il 31 maggio per il 730 e fino al 16 luglio (salvo proroghe) per il modello Unico. Inoltre, se ci presentate un nuovo cliente 730 (dipendente o pensionato di qualsiasi categoria), vi riconosciamo uno sconto del 20% sulla nostra attuale tariffa e se ce ne presentate almeno 3 il vostro sarà gratuito!!! Inoltre a tutti i nuovi clienti 730 che ci porterete sarà applicata una tariffa ridottissima di benvenuto in Coldiretti. Confidiamo nel passaparola di voi soci sicuri che sarete molto più convincenti di una locandina... Intanto vi anticipiamo qualche novità delle prossime dichiarazioni. In particolare vorremmo affrontare nuovamente la tematica dell’Imu che tanto ci ha interessato nell’anno passato perché con l’introduzione di questa nuova imposta, sono cambiate le modalità di tassazione dei redditi dei terreni e dei fabbricati. La regola generale che regola il rapporto tra l’IMU e le imposte sui redditi (irpef e addizionali regionali e comunali) è che per gli immobili non locati risulta dovuta solo l’IMU mentre per quelli locati o affittati risultano dovute tanto l’IMU quanto l’IRPEF. Quindi in modo più generale possiamo affermare che i fabbricati non locati a terzi ma a disposizione del proprietario scontano come imposta solo l’IMU e non pagano più né irpef né addizionali regionali e comunali: ovviamente, come già avveniva in passato, l’immobile adibito ad abitazione principale non è colpito dalle imposte sui redditi. Il principio generale per cui l’immobile che ha pagato l’IMU non paga l’IRPEF vale parzialmente anche per i terreni agricoli non affittati. Il reddito dei terreni soggetto a tassazione è rappresentato dal reddito dominicale, per la parte che si riferisce alla proprietà, e dal reddito agrario, per la parte che si riferisce alla coltivazione e quindi al lavoro: pertanto, il reddito agrario, sul quale l’IMU non è dovuta, continua ad essere assoggettato all’Irpef mentre il reddito dominicale del terreno non affittato, già soggetto ad IMU, non paga più le imposte dirette. In base alla regola generale rimangono quindi colpiti dalle imposte sui redditi gli immobili esenti dall’IMU: quindi l’esenzione Imu prevista per i terreni agricoli ricadenti nelle aree svantaggiate determina l’applicazione delle imposte dirette anche sul reddito dominicale dei terreni indipendentemente dal fatto che siano affittati oppure no. L’esenzione dall’IMU invece prevista per i fabbricati rurali ad uso strumentale ubicati nei Comuni classificati montani non determina comunque l’assoggettamento di tali immobili all’IRPEF e alle addizionali poiché in questi casi la norma più generale prevede che non siano proprio dovute le imposte sui redditi. Le dichiarazioni dei redditi che stiamo iniziando a predisporre per i nostri soci e per tutti i nostri clienti tengono quindi conto di queste importanti novità visto che i contribuenti stanno per dichiarare al fisco i redditi dell’anno 2012 che è stato appunto il primo anno di applicazione dell’IMU.
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I cHIArImenTI dell’AGenzIA delle enTrATe sulla cessIone dei
dIrITTI di reImpIAnTo vIGneTI
I
n seguito ad una richiesta della Regione Piemonte all’Agenzia delle Entrate, quest’ultima si è finalmente espressa con un parere scritto in merito alla spinosa questione della cessione dei diritti di reimpianto vigneti, in particolare sull’obbligatorietà o meno di effettuare la registrazione del contratto con il versamento contestuale dell’imposta di registro. In questa occasione l’Agenzia, ricordando una precedente risoluzione che riguardava la disciplina fiscale IRPEF e iva in materia di cessione quote latte e diritti di reimpianto, ha precisato che per le scritture private di trasferimento dei diritti, vige l’obbligo generalizzato di registrazione dell’atto presso gli uffici dell’Agenzia. Per quanto riguarda la misura dell’imposta da versare, bisogna effettuare una distinzione: • nel caso in cui il trasferimento del diritto di reimpianto sia soggetto ad Iva con versamento dell’imposta al 21%, allora l’imposta di registro dovuta si pagherà in misura fissa (€168,00 più le marche da bollo da €14,62 per ogni copia registrata); • nel caso in cui il trasferimento del diritto di reimpianto non sia soggetto ad Iva (entrambi i soggetti esonerati dalla contabilità o venditore privato senza partita iva), l’imposta di registro è proporzionale e pari al 3% del valore del diritto trasferito, con un minimo di euro 168,00. Nello stesso documento l’Agenzia ricorda inoltre che la richiesta di concessione di un diritto di reimpianto, la richiesta di concessione di un diritto di nuovo impianto e la richiesta di conces-
sione di un diritto di reimpianto anticipato quindi le dichiarazioni di estirpazione sono soggette all’imposta di bollo di €14,62 con applicazione pertanto della marca da bollo che dovrà essere annullata. Tutte le altre pratiche (comunicazione di estirpazione, comunicazione di reimpianto, dichiarazione di reimpianto e dichiarazioni di variazione idoneità) non sono soggette all’imposta di bollo: sono esenti in quanto trattasi di dichiarazioni e comunicazioni riferibili all’assetto aziendale che rivestono il carattere di dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà. Si rende noto che la Regione ha immediatamente inviato alle Provincie la comunicazione dell’Agenzia delle Entrate: risolti quindi i dubbi circa la registrazione di questi atti, ormai appunto obbligatoria, gli enti locali provvederanno a rendere il tutto immediatamente eseguibile. Gli uffici della Coldiretti sono a disposizione per fornire tutte le indicazioni utili per non incorrere in eventuali sanzioni, alla luce di questi nuovi chiarimenti.
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a cura di Emanuele Sconfienza attualità aGricola
co.sm.An - consorzIo smALTImenTo
per Le Imprese AGrIcoLe con meno dI dIecI dIpendenTI sLITTA dI un Anno
sono sTATe convocATe Le AssemBLee
È
stato firmato il decreto ministeriale che stabilisce le nuove date di avvio del Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti. La partenza ufficiale, preceduta da una fase di aggiornamento e di riallineamento dei dati, è prevista con scadenze progressive che, per le imprese agricole con meno di dieci dipendenti, spostano la data di avvio almeno fino al 3 marzo 2014. Il primo termine per l’operatività è fissato, infatti, al 1° ottobre 2013 solo per le imprese che producono rifiuti pericolosi con più di dieci dipendenti e per le imprese che gestiscono rifiuti pericolosi, mentre, a partire dal 3 marzo 2014, il sistema dovrebbe essere operativo per le altre categorie di soggetti obbligati. Resta la possibilità, dalla data del 1° ottobre, di utilizzare volontariamente la piattaforma informatica. Nelle more dell’entrata in operatività del
sistema, le imprese sono tenute alla tenuta dei registri di carico e scarico e dei formulari, sulla base delle disposizioni previgenti alle modifiche apportate con il decreto legislativo n.205/10. Con specifico riferimento alle imprese agricole che producono o trasportano i propri rifiuti speciali pericolosi in modo occasionale e saltuario (precedentemente esonerate dall’iscrizione dal sistema ai sensi dell’articolo 39, comma 9 del decreto legislativo n.205/10), l’iscrizione deve intendersi sospesa fino all’entrata in operatività del sistema per la categoria di riferimento, anche in considerazione della necessità che il Ministero, prima di tali scadenze, approvi il decreto con le specifiche procedure semplificate, secondo quanto previsto dall’articolo 6, comma 3 del decreto legge n.138/2011 e successive modifiche ed integrazioni.
rIfIuTI dI orIGIne AnImALe
news agricoltura
sIsTrI
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pArzIALI e QueLLA GenerALe
I
l Co.sm.an, Consorzio smaltimento rifiuti di origine animale, ha convocato le assemblee per trattare i seguenti ordini del giorno: discussione materie oggetto dell’Assemblea Generale; nomina dei delegati partecipanti all’Assemblea Generale; illustrazione dei programmi e delle attività del Consorzio. Le assemblee parziali avranno luogo: • lunedì 22 aprile 2013, (alle ore 13,30 in prima convocazione) ed occorrendo in seconda convocazione alle ore 14.00, a San Michele frazione di Alessandria, nella Sala della Parrocchia per i consorziati delle Province di AL, AT, BI, NO,VB,VC; • mercoledì 24 aprile 2013 (alle ore 13 in prima convocazione) ed occorrendo in seconda convocazione alle ore 14 a Fossano (CN), nel Salone “Brut e Bon”, area Foro Boario, per i consorziati della provincia di cuneo; • mercoledì 24 aprile 2013, (alle ore 15,30 in prima convoca-
zione) ed occorrendo in seconda convocazione alle ore 16.30, a Carmagnola (To), nella sala comunale “Monviso”, Cascina Vigna, via San Francesco di Sales, 188, per i consorziati della provincia di Torino. L’Assemblea Generale dei delegati eletti nelle Assemblee Parziali con i seguenti punti all’Ordine del Giorno: approvazione del Bilancio Consuntivo 2012, della Relazione del CdA e del Collegio Sindacale; approvazione del Bilancio Preventivo 2013 e della Relazione Previsionale. L’Assemblea Generale è convocata martedì 30 aprile 2013 nella sede del Consorzio in corso Stati Uniti, 21 - Palazzo della Regione - Torino. Per info: tel. 011-432.60.84 fax 011-432.60.85 e-mail:info@cosmanpiemonte.it Si rende noto che lo Statuto ed il Regolamento Consortile sono disponibili sul sito www.cosmanpiemonte.it
e-BAccHus: LA vIcendA sI cHIude In modo posITIvo per GLI ImprendITorI vITIvInIcoLI
S
i chiude in modo positivo la vicenda del codici E-Bacchus, da inserire nei documenti dì trasporto dei vini, imposizione inutile che andava a certificare un prodotto già certificato munito di fascetta di controllo rendendo la vita difficile. da un’interpretazione del reg. ce 436/2009 ad inizio anno era diventato obbligatorio l’apposizione di una dicitura di attestazione della dope del relativo attestato dì idoneità e certificazione per i vini varietali e/o d’annata, tali dichiarazioni erano state inizialmente rese obbligatorie per tutti i prodotti vinicoli, sia sfusi che confezionati, sia
circolanti in ambito nazionale che europeo ed extra Cee. Successivamente, a seguito di richiesta di un parere interpretativo alla Commissione Europea, era rimasto l’obbligo solo per i vini sfusi. Ora la Commissione Europea si è espressa favorevolmente, comunicando che per i produttori italiani l’apposizione del codice E-Baccus è da ritenersi facoltativa. Tale facoltà riguarda indistintamente tutti i trasporti sia di prodotti sfusi che confezionati sia sul mercato interno che estero. Questa interpretazione elimina un carico burocratico a degli operatori che già giornalmente sono alle
prese con gli adempimenti che la burocrazia impone loro: tempo perso, che potrebbe essere adibito ad altre ben più efficaci e remunerative occupazioni, senza dimenticare che anche minimi errori possono costare cari.Vale la pena ricordare che permane l’obbligo dì trasmissione all’icq competente (repressione frodi fax 011.5069312) di tutti i documenti dì trasporto di vino sfuso sia doc, sia atto a divenire, che vini varietali e/o con annata entro il primo giorno lavorativo successivo alla spedizione. Gli stessi documenti vanno trasmessi all’organismo dì controllo.
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a curacamPaGna di Luisa bo amica
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BOTTEGA DI CAMPAGNA AMICA
È
un punto vendita diretto organizzato in cui si vende esclusivamente l’assortimento completo della Filiera Agricola Italiana con il marchio Campagna Amica, vale a dire tutti i prodotti agricoli provenienti da campi e allevamenti italiani e venduti direttamente da un soggetto agricolo. Compie un anno la prima Bottega di Campagna Amica della provincia di Alessandria che si trova ad Acqui Terme. Un bilancio più che positivo e tanti progetti in cantiere per continuare a crescere e diventare un punto di riferimento per i consumatori. Nelle Botteghe Campagna Amica il prezzo che paghi corrisponde sempre al valore dei prodotti che acquisti. Per questo lo abbiamo chiamato prezzo Amico. lnoltre, provenienza, categoria e varietà di ogni singolo prodotto sono sempre chiaramente evidenziate secondo le indicazioni di legge, per assicurarti la massima trasparenza, che per noi è un valore importantissimo. Sono tanti i fattori che determinano la qualità di quello che mangi. Prima di tutto l’origine! Fare la spesa nelle Botteghe Campagna Amica significa un’alimentazione fatta di prodotti agricoli locali, freschi e gustosi che rispettano le tradizioni culinarie e seguono il ritmo delle stagioni. Se ciò che mangi non fa migliaia di chilometri per raggiungere la tua tavola sicuramente è più buono e più salutare: avere accesso a un cibo migliore, che non contenga OGM, significa scegliere il circuito di punti vendita con il marchio di Punto Campagna Amica. Significa una spesa giusta per te e per tutti noi.
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camPaGna amica
[pagina a cura di Luisa Bo]
Inglese natura Tennis divertimento summer Tennis english camp
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l’aGriturismo di campaGna amica
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Una settimana insieme ad amici a contatto
con la natura per imparare e divertirsi
C
os’è una Settimana Verde all’Agriturismo Le Piagge? E’ una settimana ricca d'avventura e divertimento un momento di crescita e di responsabilizzazione. Ogni giorno i ragazzi studieranno 2 ore inglese con un insegnante madre lingua, che porterà i ragazzi ad una maggiore familiarità con la lingua in modo divertente; ci sarà modo di aiutare Alex e “mamy Stefania” nei lavori della cascina (coltivare l’orto, accudire maiali e galline; costruire vasi in legno), cimentarsi in golosi laboratori di cucina e a costruire una capanna nel bosco. Alle Piagge si potrà praticare almeno uno sport a contatto con la natura: trekking, tiro con l’arco campestre, orienteering, etc e fare gite allo scoperta torrenti della zona, per non parlare notte passata nel bosco nelle nostre capanne!!! Saranno organizzate le settimane di tennis sostituendo l’inglese con il tennis al mattino e alcuni laboratori con il tennis il pomeriggio. Alcuni laboratori, come quello di cucina e di orto, verranno fatti anche nelle settimane del Tennis! I maestri sono Maestri Federali (FIT). La Cascina Le Piagge... I ragazzi verranno accolti in una struttura bella e accogliente: una tipica cascina del Monferrato riattata e restituita ad una nuova vita. La cucina è naturale e genuina e tutti gli ingredienti sono auto-prodotti o del territorio (garantito menu a “KM zero”). I menu sono studiati insieme alla medico-nutrizionista dott.ssa Paola Reverso, che dedica gran parte della sua attività medica alla promozione di uno stile di vita e di alimen-
tazione più sani ed equilibrati, a partire proprio dai bambini. La natura intorno è madre: boschi, prati, torrenti e panorami mozzafiato. La proposta è rivolta a bambini e ragazzi dai 7 ai 15 anni, che verranno accolti in gruppi di massimo 25 partecipanti nei mesi di Giugno, Luglio e Agosto. Ciascuna settimana verde inizia la domenica pomeriggio alle ore 18 e termina il sabato pomeriggio alle ore 16. A fine settimana ogni ragazzo porterà a casa tanti bei ricordi, un ‘bastimento’ di nuovi amici e un “piccolo malloppo” di regali, che lui stesso avrà confezionato o avrà visto confezionare durante la settimana: un sacchetto di tela, un vasetto di miele, un oggetto di legno, un grembiule. Per dirla tutta: Respireremo aria di vacanza per un’intera settimana!!
LA RICETTA dEL MESE
Tiramisù alle fragole Ingredienti per 2 tiramisù • 500 gr di mascarpone • 500 ml di panna da montare • 200 gr di zucchero • 2 bustine di vaniglina • 3 uova • 1 scatola e ½ di Pavesini • 3 cestini di fragole • foglioline di menta fresca
Azienda agricola “LE PIAGGIE” di Grandinetti stefania Via Cascinali 257 - 15010 Ponzone (AL) Tel.0144-378886 cell.347-5172362 www.agriturismolepiagge.it stefania.grandinetti@alice.it Come iscriversi Per iscriversi alle settimane verdi 2013 è necessario: Contattare Stefania 347-5172362 oppure via e-mail: Stefania.grandinetti@alice.it (Per verificare che nella settimana scelta ci sia disponibilità di posti)
Cascina MADDALENA P.Giacomo Ferrari reg. Zucchella 1 - Viguzzolo (AL) tel.0131-898018 cell.335-7097685 www.cascinamaddalena.it - cascina.maddalena@gmail.com
Preparazione Separare i tuorli dagli albumi. Montare a spuma i tuorli d’uovo con lo zucchero e la vaniglia. Aggiungete il mascarpone e montate ancora un po’ la crema. A questo punto ponete questa crema in frigo e iniziate a montare la panna in un recipiente freddo finché diventerà molto soda. A questo punto incorporate la panna alla crema di uova e mascarpone mescolando dal basso verso l’alto con un cucchiaio. Montate successivamente a neve fermissima gli albumi con un pizzico di sale, sempre mescolando dal basso verso l’alto per amalgamare meglio il composto. A questo punto rimettete la crema in frigo. Prendete le fragole, lavatele bene, mettetene alcune da parte per le decorazioni, tagliate le altre a pezzi e frullatele nel frullatore con un po’ di zucchero in modo da avere un succo di fragola denso e saporito. A questo punto bagnate i pavesini nel frullato di fragole, adagiateli nella pirofila, ricoprirteli con la crema di mascarpone e poi cospargete con un po’ di foglie di menta spezzettate e alcuni pezzetti di fragole. lasciate scivolare anche qualche goccia di frullato di fragola che renderà la crema ancora più saporita. Ripartire con un nuovo strato fino all’altezza desiderata decorando l’ultimo strato a vostro piacere con le fettine di fragola e le foglie di menta... mettete il tiramisù in frigo per almeno due ore.
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news agricoltura
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serVizi alle Persone
InvALIdITA’ cIvILe e vIsITe dI revIsIone COMUNICATO DELL’INPS
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oloro che vengono riconosciuti invalidi civili possono essere soggetti a visite di revisione, in tali casi un esplicito richiamo alla visita deve essere indicato sul verbale di riconoscimento dell’invalidità civile. Il riconoscimento dell’invalidità civile può comportare un beneficio economico, e quindi un trattamento pensionistico o la “classica” indennità di accompagnamento, tuttavia non sono infrequenti anche i casi in cui non vi è riconoscimento di beneficio economico, ma di altri benefici o vantaggi che possono essere riconosciuti dalla legislazione nazionale e/o dagli Enti pubblici territoriali. In merito, con un recente comunicato l’Inps informa che per tutti i soggetti NON TITOLARI dI PRESTAZIONE ECONOMICA il cui verbale riporti una data di scadenza per revisione, è necessario provvedere con congruo anticipo alla presentazione all’INPS della apposita domanda di revisione. L’INPS, infatti, inserisce in automatico in procedura, ai fini della calendarizzazione di una visita di revisione, solo i soggetti che beneficiano di una prestazione economica disponendo anche per l’invio di apposita comunicazione agli interessati. Per tali motivi tutti coloro che, hanno avuto un riconoscimento sanitario con revisione, ma si trovano in una delle seguenti situazioni: - la percentuale di invalidità riconosciuta non dà diritto all’erogazione di alcuna prestazione economica
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[a cura di Marino Ravera]
- la percentuale di invalidità riconosciuta dà diritto ad una prestazione economica, ma essa non è stata liquidata in assenza dei previsti requisiti socioeconomici
In assenza di tale domanda, i benefici di ogni natura che discendono dal verbale sanitario decadono a partire dalla data di scadenza per revisione sullo stesso riportata.
- risultano fruire dei benefici previsti dall’art. 3, commi 1 e 3 della legge 104/1992, direttamente e/o tramite i propri familiari non saranno inseriti in automatico, ma dovranno attivarsi personalmente per la presentazione della domanda di revisione.
Si ricorda che per la domanda di revisione non è necessario inviare preventivamente il certificato medico. Sarà sufficiente inoltrare con modalità telematica l’apposita istanza, avvalendosi dell’assistenza del Patronato Epaca che gratuitamente, espleterà gli adempimenti necessari.
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consiGliere ecclesiastico-fata
Più ricchi?
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A CoLLoquIo Con IL ConSIgLIere eCCLeSIAStICo
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È
da prima del 2010 che si parla di crisi. Perché c’è. E’ devastante e non risparmia nessun settore produttivo. La patiscono per primi coloro che fanno più fatica, coloro che quotidianamente vengono espulsi dal mondo del lavoro, coloro che non sono mai potuti entrare in questo mondo del lavoro. Tutti i giorni notizie da bollettino di guerra di aziende che chiudono, di disoccupati che crescono di numero in maniera impressionante e di conseguenza di poveri con doppie cifre percentuali. Finora la situazione è stata tamponata con i risparmi delle famiglie, dei nonni, dei pensionati. Ora stanno asciugandosi anche queste riserve. A patire di più questa situazione sono soprattutto i giovani.Alle difficoltà di tutti si aggiungono per loro quelle di non avere futuro e prospettive. di garantito, oggi, non c’è più nulla, soprattutto il posto di lavoro. La crisi sta mettendo a dura prova i nervi delle persone. di quelle che stanno bene perchè temono di perdere il benessere raggiunto, di quelle che stanno male perchè temono di dover stare peggio. Un esempio: a fronte di un aumento esponenziale di bisognosi che ricorrono ai centri di volontariato per il pacco alimentare, corrisponde un crollo verticale delle disponibilità offerte. E’ il momento di ripartire. Il rilancio prima ancora di quello economico deve essere morale. Per rilanciare i valori della solidarietà, della fiducia, della sobrietà, dell’ottimismo. Fino a ieri i nonni sono stati i fornitori di risorse per i loro nipoti. Oggi queste sono finite. E i nonni accompagnano i nipoti a cercare un posto di lavoro. Mai si era vista una cosa del genere. Speriamo, ve lo dico da credente, di vedere un futuro migliore, più ricco di beni non soggetti ai mercati e alle congiunture economiche.
Don Ivo
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news agricoltura
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•sPANDICONCImE 5 q.li (nuovo). Due bici da bambini (da 4 a 6 anni). Tel.0131-776344 •50 PIANTE DI ACERI in piedi di 30 anni circa. Tel.340-7940229 •sROTOLATORE bALLONI rotondi €500. Polipo da 6 ancore per rottame €400. Ponte per sollevamento auto a 4 colonne €400. Tel.0131-57398
•TRATTORE FORD Botti in vetroresina e acciao inox da 1000 e 1200 litri. Tel.338-7404175 o 349-3022129
•TRATTORE 80/90 usato poco ben tenuto con spandinevee fresa da 2,70 (anche separatamente). Cingolo 312 per amatori funzionante. Tel.349-8133728 (chiedere di Giovanni)
•sPANDICONCImE con attacco a sollevamento trattore, capacità q.li3. Tel.0144-714555
•sPANDICONCImE Sulky DPX 1003 (doppia ventola, pale da 9 a 18 metri). Tel.339-7508211
•CAmINETTO A LEgNA mai usato. Marca palazzetti tipo ecopale tutto chiuso con bocchette di uscita aria calda mobile (bellissimo). Tel.329-0274701
• DIRITTO DI REImPIANTO vigneto per Ha 0.53.00 circa. Tel.0142-456306
•sCOOTER ELETTRICO per anziani a 4 ruote, con caricabatterie, porta oggetti, cestino (usato poco come nuovo) Tel.0131-703429 o 0131-703134 (ore pasti) •mIETITREbbIA CLAss (motore nuovo) senza spannocchiatore, per tutti gli altri cereali, completo di apparecchio per girasoli. Tel.0143480163 o 338-6236430 (ore 21,00)
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anteriori nuove, posteriori al 50%. Nero metallizzato. Interni pelle e tessuto. Richiesta € 4.000 non trattabili. Tel.335-7246805
•CLAssE A coupè CDI 180 anno 2006 modello Avantgarde Km 175.000 tagliando a 135.000. Piccoli danni di carrozzeria. Gomme
• TRATTORI ED ATTREzzATURA VARIA da fienagione e cerealicoltura. Tel.0143-876052 • DEsCILATORE semovente Rotomix 1500, idrostatico in ottimo stato. Miscelatore per mangime capienza 10q.li motore elettrico. Trattore Fendt 614 SL 150 HP (ore 7000) unico proprietario. Cell.334-7188291
•ATTREzzATURE PER ENOLOgIA Filtro Feccia mod. Alfa MAGIC/20. Pressa a polmone mod. PSP 9PV. Filtro pressa mod. KAPPA/4. Serbatoio da vinificazione da HL100. Centrale frigorifera, modello FC50. Pigiadiraspatrice D.25. 3 serbatoi da stoccaggio da Hl 5. 1 serbatoio da stoccaggio da Hl 2. Pompa Mencarelli tipo G90. Imbottigliatrice manuale da banco 6 becchi. Pastorizzatore/scambiatore di calore modello Cipriani. Idropulitrice modello Super 15/15. Muletto TOYOTA alimentato a benzina portata 10/15 Q. Contalitri meccanico. Caldaia SIME RX 26 - Modulo lineare. Tel.339-1474145 342-1940518 •RImORChIO AgRICOLO Terpa con vasca in acciaio inox portata complessiva kg 3000. Tel.0144-594148 •LANDINI 5500 55cv per cessata attività. Cell.329-4189835 •DIRITTO REImPIANTO 1,7 ha in zona Lu. Chiedere di Diego.Cell.338-4028439 •FALCIACONDIzIONATRICE 4 dischi bcs mod.440 come nuova, aratro monovomero ermo rivoltino per 90 Cv, pala cingolata FL4, trattore ford 60cv trazione semplice. Fiat 880 doppia trazione 5 cilindri. Cell.333-9744044 o 0143-876333 •3 VETRINE con appartamento a Castelnuovo Scrivia Via Einaudi 11, e aratro. Dondi con rivoltino. Tel.0131-845824 •CALDAIA A LEgNA Termorossi 34.000 calorie usata (buono stato). Tel.0142-94179 •DIRITTO REImPIANTO 24.000. Tel.339-6239611
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scadenze maGGio
[a cura di daniela Colombini]
15maggio
2013
ImPOsTA
ADEmPImENTI
sOggETTI ObbLIgATI
Emissione fattura differita per la cessione
IVA
di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da un DDT o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuata l’operazione
Soggetti passivi IVA
16maggio2013
IVA
Liquidazione e versamento dell’IVA a debito del mese di marzo 2013
Contribuenti IVA mensili
16 maggio 2013
IVA
Liquidazione e versamento dell’IVA a debito del 1°trimestre 2013
Contribuenti IVA trimestrali
16aggio m
2013
16aggio m
2013
25 aggio m
2013
31aggio m
2013
31aggio m 2013
Versamento ritenute alla fonte su: • redditi di lavoro dipendente e assimilati • redditi di lavoro autonomo • provvigioni • corrisposti nel mese precedente
Soggetti operanti in qualità di sostituto d’imposta
IVA
Comunicazione in via telematica dei dati contenuti nelle dichiarazioni d’intento ricevute nel mese precedente
Contribuenti IVA che hanno ricevuto le dichiarazioni d’intento rilasciate da esportatori abituali
IVA
Invio telematico elenchi INTRASTAT riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al mese precedente
Operatori intracomunitari con obbligo mensile
Redditi
Presentazione al Caf dei documenti utili per la compilazione del modello 730/2013
Dipendenti e pensionati che dichiarano i redditi con il modello 730/2013
IVA
Comunicazione dei dati delle operazioni intercorse nel mese precedente o trimestre precedente nei confronti di operatori economici aventi sede, residenza o domicilio negli Stati o territori black list
Contribuenti IVA
Ritenute alla fonte
news agricoltura
sCADENzA
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dicembre
news agricoltura
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LUTTI
Sentite condoglianze da parte della Coldiretti al sindaco di Volpedo, Giancarlo Caldone, per la scomparsa della cara mamma
MADDALENA SANLORENzO
TERESA
✟ 18/01/1936 - 31/03/2013 ✟ La Federazione Coldiretti esprime cordoglio alla famiglia Bruno, per la perdita del caro
✟ 07/12/1932 - 31/03/2013 ✟ La Coldiretti di Alessandria è particolarmente vicina al marito Pietro e al figlio Giuseppe, per la perdita della cara
dell’agriturismo “La classe non è acqua”
GUIDO
socio di Frassinello Monferrato ✟ 04/12/1952 - 02/03/2013 ✟ La Coldiretti di Alessandria è particolarmente vicina alla famiglia Rosso, per la perdita del caro
PIERO
CARLA CAVIGLIA socia di Bosco Marengo ✟ 15/02/1938 - 04/04/2013 ✟ Porgiamo le nostre sentite condoglianze alla famiglia Angelino, ai figli e alla moglie, per la perdita del caro
GIOVANNI
socio di Occimiano
socio di Mirabello
✟ 06/06/1923 - 23/02/2013 ✟ La Coldiretti si stringe al dolore della famiglia Faa per la scomparsa della cara
✟ 14/08/1926 - 12/04/2013 ✟ Siamo particolarmente vicini alla famiglia Ferrari, condoglianze alla moglie e ai figli, per la perdita del caro
ANGELA
socia di Occimiano
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✟
✟ 30/06/1935 - 22/03/2013 ✟ La Coldiretti tutta e l’associazione Terranostra si uniscono al grande dolore di Roberta Sisto, per la perdita della cara mamma
AGOSTINO
socio di Bosco Marengo
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