Agricoltura Alessandrina

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Coldiretti Alessandria - Anno 60째 numero 11 - 13/12 /2013 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

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periodico del mondo agricolo di coldiretti alessandria

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Editoriale

Editoriale

QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO A UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

della solidarietà: questo è il Natale

che vogliamo”

I

La mensa dei frati francescani: una realtà silenziosa e importante per il nostro territorio

n un anno scandito dalla crisi è difficile parlare di festività e regali. Coldiretti alessandria, per questo motivo, ha deciso che quest’anno gli auguri avranno per tutti il sapore della solidarietà. Un gesto dettato dalla necessità di andare incontro alle esigenze sempre più impellenti delle diverse realtà che si dedicano ad aiutare gli altri, per sostenere in modo concreto e diretto chi si occupa tutti i giorni di coloro che cercano conforto. Chi ha avuto occasione di transitare verso sera per via gramsci avrà notato una fila sempre più consistente di persone che aspettano l’apertura di una porticina dalla quale nessuno viene respinto. Un punto di riferimento importante, per questo motivo abbiamo scelto di devolvere proprio alla mensa dei frati francescani di alessandria il nostro “Buon natale” dove abbiamo incontrato Fratello Luigi, il responsabile del “Ristoro francescano” gestito interamente da volontari, aperto 365 giorni l’anno, in grado di offrire non solo un piatto di minestra ma anche una parola di conforto. La “nuova” povertà, infatti, colpisce un numero sempre maggiore di persone, anche nella nostra città. i Frati Francescani Cappuccini lo sanno bene poiché ogni sera, dalle 17 alle 19, accolgono nella mensa in via gramsci 10 allargano la tovaglia della fratellanza. La mensa offre un pasto caldo a 60/70 persone, italiani e stranieri, uomini e donne, giovani e anziani che si trovano nell’impossibilità di provvedere autonomamente ad uno dei bisogni fondamentali dell’uomo. Una realtà fatta di una solidarietà silenziosa e importante per il nostro territorio dove, da dieci anni rappresenta un simbolo forte di quell’aiuto agli ultimi che è l’essenza stessa della missione francescana. ad aggravare la situazione ci pensa anche la crisi economica che ha colpito fasce di popolazione rimaste sinora indenni. ecco che arrivano allora nuovi commensali che non ti aspetteresti: padri separati che non riescono a pagare l’assegno di mantenimento oppure giovani con meno di 40 anni che hanno perso il lavoro. in prevalenza sono uomini, ma negli ultimi tempi hanno cominciato ad affacciarsi alla mensa anche le donne, seppure in numero minore. Difficile fare un “identikit” dei fruitori della mensa: hanno molte nazionalità, diverse età, differenti storie alle spalle. in comune hanno “solo” la povertà. essere solidali con questa iniziativa significa essere a fianco di chi si occupa del prossimo, dare conforto a chi ne ha bisogno, cercare di ovviare alle carenze delle istituzioni. Significa anche arricchimento personale per chi lo fa. Proprio come si legge nella Costituzione dei Cappuccini dove viene sottolineato come “da sempre i frati Cappuccini hanno cercato di vivere il carisma della fraternità accanto ai poveri, vivendo le loro povertà e la loro umile condizione. mentre li soccorrono nelle loro necessità materiali e spirituali, si dedicano con la vita, l'opera e la parola, alla loro promozione umana e cristiana”. Questo è il natale che vogliamo, e lo vogliamo condividere con tutti voi!

Buone Feste

Roberto Paravidino Presidente

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avranno il sapore

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“i nostri auguri

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Periodico edito da impresa Verde alessandria

d i r e t t o r e a m m i n i s t r at i V o simone moroni

agricoltura periodico del mondo agricolo di coldiretti alessandria

direttore resPonsabile ilaria lombardi

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G r a f i c a , i m Pa G i n a z i o n e christian boero

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H a n n o c o l l a b o r at o a q u e s t o n u m e r o alessandro albertelli, luisa bo, daniela colombini, fabio fracchia, irene Grosso, alberto Pansecchi, domenico Pesce, don ivo Piccinini, marino ravera, emanuele sconfienza. fotoGrafie archivio coldiretti, christian boero

redazione ed amministrazione corso crimea 69 - 15121 alessandria tel. 0131 235891 - fax. 0131 252144

reGistrazione tribunale

n° 11 - Dicembre 2013

di alessandria n.69 del 21.1.1953

aGenzia

In COPERTInA P u b b l i c i ta r i a

Via Pylos, 20 - 12038 savigliano (cn) tel. 0172 711279 - cell. 348 7616706 e-mail: info@reclamesavigliano.it

Il Presidente Nazionale Coldiretti Roberto Moncalvo al valico del Brennero per la“Battaglia di Natale”

s ta m Pa industrie GraficHe srl Via einaudi, 43 - zona d4 tel. 0131-240624 www.keller-grafiche.com v.ozzano@keller-grafiche.com

Chiuso in redazione il 13 Dicembre 2013

confederazione nazionale coldiretti federazione Provinciale coldiretti alessandria

uffici ProVinciali corso crimea 69 - 15121 alessandria

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di

Fiocco Rosa

E’ nata La nostra collega Paola Guasco, Responsabile CAA dell’ufficio zona di Casale ha “regalato“ alla piccola

greta!

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acqui terme - Via m. ferraris, 52 tel. 0144 322546 - fax. 0144 55902 alessandria - corso crimea, 69 tel. 0131 261819 - fax. 0131 325524 casale monferrato - Via cavalli d’olivola, 6 tel. 0142 452840 - fax. 0142 72741 castelnuoVo scriVia - Via solferino, 53 tel. 0131 823403 - fax. 0131 823443 cerrina - Via nazionale, 36 tel. 0142 943800 - fax. 0142 946031 noVi liGure - Via mazzini, 50/c tel. 0143 75440 - fax. 0143 73881

emma una sorellina.

Auguri a Paola ed Eugenio per il lieto evento da parte di tutta

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Coldiretti!

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mOBiLitaziOne - la battaglia di natale

alessandrina

A difesa dei produttori e consumatori italiani per tutelare il patrimonio del vero Made in Italy agroalimentare

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stato il Presidente nazionale Coldiretti Roberto moncalvo a guidare il presidio organizzato al valico del Brennero dove migliaia di allevatori e coltivatori, tra i quali molti imprenditori alessandrini, si ritrovati per portare avanti “la battaglia di natale per salvare il Made in Italy”. i momenti di sensibilizzazione organizzati al Brennero, a Reggio emilia e davanti a montecitorio hanno voluto essere un segnale forte, che ha trovato pieno appoggio e consenso da parte dei consumatori. Sono state giornate molto intense e di fondamentale importanza per lanciare, ancora una volta, a chi di dovere, il messaggio sulla necessità di garanzie qualitative e sanitarie chiare e trasparenti sui prodotti alimentari importati, a difesa dei consumatori e delle molte imprese agricole alessandrine, piemontesi e italiane. “anche le istituzioni hanno aderito a questo ennesimo momento di denuncia. - hanno affermato il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina Roberto

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Paravidino e Simone moroni - Per l’italia ciò ha significato valorizzare concretamente il “vero” Made in Italy in una situazione in cui negli ultimi anni con la mobilitazione a favore della trasparenza dell’informazione, la Coldiretti è riuscita a ottenere l’obbligo di indicare la provenienza per carne bovina, ortofrutta fresca, uova, miele latte fresco, pollo, passata di pomodoro, extravergine di oliva ma ancora molto resta da fare con l’etichetta che è anonima per circa la metà della spesa: dai formaggi ai salumi, dalla pasta ai succhi di frutta”. Con questa mobilitazione Coldiretti ha voluto dimostrare che c’è un’altra Italia intera in termini di quantità di latte, di carne e di altri prodotti della nostra agricoltura che proprio dai valichi, come quello del Brennero, entra legalmente nel nostro Paese per confondere il mercato ed ingannare i consumatori. “Parlare di cibo vuol dire parlare di diritto e di territorio, ritagliando alla nostra Organizzazione un ruolo sociale fondamentale. continuano Paravidino e moroni - noi com-

battiamo per la trasparenza e la trasparenza è una questione morale. Coldiretti non rappresenta solo interessi ma anche diritti, un modo di essere, la trasparenza, l’etica e i beni. Un ruolo che la Società riconosce appieno alla nostra Organizzazione. Per questo siamo tornati alle frontiere e la nostra protesta non si fermerà: il messaggio lanciato all’opinione pubblica ed alle istituzioni è stato chiaro e riguarda la mancanza di garanzie qualitative e sanitarie del prodotto importato e sulle “schifezze” che si rischia di mangiare se non intervengono misure di trasparenza”. in questo modo si intende rafforzare il concetto che la mancanza di rintracciabilità danneggia i consumatori e fa chiudere molte imprese agricole italiane. Quando si parla di “Paese vero” ci si riferisce a questo: alla trasparenza, all’economia reale, alla verità di valori e non alla finanza. Questa è stata, è e sarà la scelta Coldiretti: rappresentare imprese e persone, di cui tutti noi facciamo parte, questa è “l’italia che vogliamo”.


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Battaglia di Natale, al

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ozzarelle provenienti dalla germania e destinate alla Sicilia, latte proveniente dalla Polonia e destinato a Brescia, cagliate industriali per fare il formaggio provenienti dal Belgio e destinate a Verona, prosciutti provenienti dalla germania e destinati a modena. Sono solo alcuni degli “inganni” smascherati al valico del Brennero dalle migliaia di agricoltori della Coldiretti, guidati dal presidente nazionale Roberto moncalvo che ha annunciato che dopo i troppi orrori scovati durante il blitz di oggi, il presidio continuerà per tutta la notte e anche domani, in collaborazione con le forze dell’ordine. tra i tanti prodotti trasportati dai tir che entravano nel nostro Paese i carabinieri dei nas hanno prelevato dei campioni di prosciutti non timbrati sui quali fare delle analisi. L’inventario del “falso Made in Italy” stilato al presidio dalla Coldiretti per difendere l’economia e il lavoro dalle importazioni di bassa

qualità che dopo aver oltrepassato le nostre frontiere vengono spacciate per italiane, conta anche piante olandesi dirette a Latina, fiori prodotti in equador, transitati in Olanda e diretti in Veneto e in toscana, patate tedesche destinate a un mercato ortofrutticolo della Sicilia. É impressio-

nante la quantità di latte proveniente da germania e Polonia e destinato a un’azienda di trasformazione bresciana: oltre 100.000kg in poche ore. Un vero e proprio “furto” ai danni della provincia che rappresenta la “capitale” italiana della produzione di latte.

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Battaglia di Natale gli allevatori

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er la prima volta migliaia di allevatori provenienti da tutte le regioni hanno portato i propri maiali davanti al Parlamento per chiedere alle istituzioni di “adottarli” per salvare le stalle italiane, dopo che solo nell’ultimo anno sono scomparsi dal territorio nazionale 615mila maiali “sfrattati” dalle importazioni dall’estero per realizzare falsi salumi italiani di bassa qualità. Slogan della mobilitazione “La battaglia di natale: scegli l’italia”: da una parte c’è stato il presidio alla frontiera del Brennero di allevatori e agricoltori per combattere le imitazioni che fanno concorrenza sleale ai nostri produttori in vista delle festività di natale dalle quali dipende la sopravvivenza di migliaia di stalle e aziende agricole e dei posti di lavoro.al centro della piazza davanti montecitorio è stato sistemato un grande libro per raccogliere le domande di “adozione” dei maiali di cittadini e rappresentanti delle istituzioni che vogliono salvare il vero prosciutto italiano, assunto a simbolo della protesta. ma, insieme ai maiali, gli agricoltori hanno portato anche il “bottino” dei presidi alle frontiere dalle quali arrivano in italia miliardi di litri di latte, cagliate e polveri, ma anche milioni di cosce di maiale, conserve di pomodoro, concentrati di frutta e altri prodotti come formaggi, prosciutti, sughi, succhi di frutta che diventano magicamente italiani perché manca l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza della materia prima impiegata. Sul palco allestito vicino ad un piccola stalla dove hanno potuto razzolare comodamente i maiali di fronte a montecitorio sono stati allestiti i bidoni di concentrato di pomodoro cinese, sacchi di polvere di latte del nord europa, cagliate industriali straniere per produrre mozzarella “senza latte” in italia e cosce di maiale dalla germania arrivate sul territorio nazionale per diventare prosciutti. La chiusura forzata degli allevamenti è stata provocata dall’impossibilità di coprire i costi di produzione per i bassi prezzi provocati dalle importazioni dall’estero di carne di scarsa qualità per ottenere prosciutti da “spacciare” come Made in Italy per la mancanza dell'obbligo di indicare in modo chiaro in etichetta la provenienza. gli allevatori della Coldiretti hanno

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messo sotto accusa anche gli insostenibili squilibri nella distribuzione del valore dalla stalla alla tavola: per ogni 100 euro spesi dai cittadini in salumi ben 48 euro restano in tasca alla distribuzione commerciale, 22,5 al trasformatore industriale, 11 al macellatore e solo 18,5 euro all’allevatore. in altre parole mentre in media all’allevatore i maiali allevati sono pagati circa 1,4 euro al chilo, il consumatore spende oltre 23 euro al chilo per il prosciutto Dop. Una for-

bice troppo larga che danneggia cittadini e allevatori italiani costretti a chiudere le stalle. in italia nel 2013 sono allevati meno di 8,7 milioni di maiali (erano 9,3 milioni nel 2012) destinati per il 70% alla produzione dei 36 salumi che hanno ottenuto dall'Unione europea il riconoscimento di denominazione di origine (Dop/igp). il settore della produzione di salumi e carne di maiale in italia, dalla stalla alla distribuzione, vale 20 miliardi.


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Il Presidente Roberto Moncalvo

coldiretti in primo piano La battaglia di Natale ha conquistato le “copertine” di tutte le più importanti emittenti televisive nazionali.

Sarebbe grave

Se il miniStro

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agricoltori

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arebbe grave se un ministro dell’agricoltura non stesse al fianco degli agricoltori che lottano per difendere il lavoro, le aziende e la buona e sana alimentazione in italia. É quanto afferma il presidente della Coldiretti, Roberto moncalvo, nell’esprimere apprezzamento per la partecipazione e il sostegno del ministro delle Politiche agricole, nunzia De girolamo, assieme ad altri ventimila agricoltori che tra il Brennero e Reggio emilia hanno manifestato per la tutela del vero Made in Italy e per la trasparenza dell’informazione in etichetta per i consumatori che hanno il diritto di sapere cosa mangiano.

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il piemonte protagonista

Molti gli imprenditori alessandrini e piemontesi che hanno preso parte alla mobilitazione. A destra il Direttore Regionale Coldiretti Piemonte Bruno Rivarossa.

I

Vincenzo gesmundo Segretario Organizzativo nazionale Coldiretti durante il suo intervento al valico del Brennero

l 27% dei 170 tir, camion e container fermati e controllati al presidio di agricoltori ed allevatori al valico del Brennero trasportava prodotti alimentari stranieri destinati ad essere venduti come Made in Italy. É quanto emerge dalla mobilitazione della Coldiretti “La battaglia di natale: scegli l’italia” che si è estesa dal Brennero a Roma in Piazza montecitorio per difendere l’economia e il lavoro dalle importazioni di bassa qualità che varcano le frontiere per essere spacciate come italiane. “abbiamo verificato personalmente quanto sia grave il problema della mancanza di trasparenza sull’origine degli alimenti che ogni giorno portiamo in tavola e che fanno concorrenza sleale alle nostre produzioni”, ha affermato il presidente della Coldiretti nell’apprezzare il sostegno delle istituzioni alla battaglia della Coldiretti per avere al più presto l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza di prodotti agroalimentari. É sconvolgente trovare spaghetti cinesi in un camion ceco diretto a Firenze, tipico esempio di triangolazione Cina-Paese dell’est europeoitalia, ma è impressionante - sottolinea la Coldiretti - constatare la quantità di latte proveniente da germania e Polonia e destinato a aziende private e a cooperative italiane per diventare latte a lunga conservazione e formaggi

“italiani”. mozzarelle provenienti dalla germania e destinate alla Sicilia, latte proveniente dalla Polonia e destinato alla Lombardia, cagliate industriali per fare il formaggio provenienti dal Belgio e destinate a Verona, prosciutti provenienti dalla germania e destinati a modena. Sono solo alcuni degli “inganni” smascherati al valico del Brennero dalle migliaia di agricoltori della Coldiretti.tra i tanti prodotti trasportati dai tir che entravano nel nostro Paese - sottolinea la Coldiretti - i carabinieri dei nas hanno prelevato dei campioni di prosciutti non timbrati sui quali fare delle analisi. L’inventario del “falso Made in Italy” stilato al presidio dalla Coldiretti per difendere l’economia e il lavoro dalle importazioni di bassa qualità che dopo aver oltrepassato le nostre frontiere vengono spacciate per italiane, conta anche piante olandesi dirette a Latina, fiori prodotti in equador, transitati in Olanda e diretti in Veneto e in toscana, patate tedesche destinate a un mercato ortofrutticolo della Sicilia. ma non mancano - conclude la Coldiretti - il pane precotto congelato con destinazione Bolzano e mantova dove andrà a “spiazzare” i pani artigianali italiani che sono spesso simbolo di identità territoriale e gli albumi d’uovo provenienti dall’Olanda con destinazione Veneto.

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maDe in itaLy - i parlamentari con coldiretti

I parlamentari

alessandrini

a SoStegno

del vero

made in italy

cristina bargero

Onorevole del PD, componente Vi Commissione (Finanze)

daniele borioli

federico fornaro

renato balduzzi

manuela repetti

Senatore, gruppo PD, Senatore, gruppo PD, Viii commissione permanente Vi commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni) (Finanze e tesoro)

parlamentari alessandrini hanno salutato con favore le iniziative messe in campo dalla Coldiretti il 4 e 5 dicembre 2013 al Brennero, a Reggio emilia e a Roma, alla Camera dei Deputati, per aiutare le imprese agricole italiane e tutelare i cittadini-consumatori. “Condividiamo pienamente le preoccupazioni espresse dalla Coldiretti di alessandria, per questo abbiamo dato il nostro pieno sostegno alla loro mobilitazione in difesa del vero Made in Italy”. in sintesi, sono state queste le parole che hanno caratterizzato gli incontri i parlamentari alessandrini, onorevoli e senatori che hanno ascoltato con interesse le motivazioni che hanno portato nuovamente Coldiretti alle frontiere. il rilancio dell’economia italiana, quindi anche quella piemontese e alessandrina, può avvenire solo se si valorizzano i punti di forza del nostro sistema produttivo, e fra questi l’industria agroalimentare ha un ruolo da protagonista in quanto rappresenta il 17% del PiL nazionale”, sottolineano, i quali tengono a pre-

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fabio laVagno

Onorevole del SeL, componente Vi Commissione (Finanze)

Firme

agroalimentare

Onorevole, Scelta Civica per Onorevole, gruppo PDL, l’italia, Presidente Commis- componente ii Commissione sione Questioni Regionali (Giustizia)

cisare che “seppur in una congiuntura economica negativa, questo comparto è riuscito a mantenere alta la bandiera del Made in Italy”. ai parlamentari sono state consegnate interrogazioni da presentare a Roma al fine di richiamare l’attenzione sulla necessità di mettere in campo politiche mirate, a sostegno e a tutela del settore agricolo, che crea occupazione e valore. La produzione nazionale non solo ha retto alla compe-

OnOrevOli per il Made in Italy

alessandrina

tizione internazionale, ma continua a mostrare una crescita in termini di esportazioni. il messaggio fatto arrivare ai parlamentari è stato chiaro: la normativa a tutela del Made in Italy va assolutamente rivista per combattere i fenomeni di imitazione e pirateria commerciale. Basti pensare che il fatturato del falso Made in Italy nel mondo ha superato i 60 miliardi di euro e sottratto all’italia 300 mila posti di lavoro.


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ORganizzaziOne - l’intervista

alessandrina

Intervista a:

Roberto Moncalvo

presidente nazionale coldiretti

“Rafforzeremo il ruolo delle nostre aziende” Alcuni stralci dell’intervista rilasciata dal Presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, al settimanale “L’Informatore Agrario”

le risorse dare devono an ltori agli agrico ali: profession rano o v quelli che la di o e vivon agricoltura

una variabile importante per la competitività delle imprese agricole è rappresentata dalle regole di attuazione della pac. come pensa di agire per porre all’attenzione del legislatore le istanze della sua base sociale? ritiene che le posizioni delle principali organizzazioni professionali potranno collimare o divergere su temi specifici? ed eventualmente quali?

tante opportunità sono state perse in passato a causa dell’assenza della politica italiana al momento di prendere le decisioni. É per questo che siamo partiti già due anni fa con una “road map” di incontri con i principali protagonisti del negoziato. in questo modo abbiamo potuto porre le istanze delle nostre imprese e, soprattutto, illustrare la nostra idea di Politica agricola. Con tutte le principali organizzazioni italiane abbiamo elaborato un documento comune sulla Riforma della Pac dove, tra le altre cose, si ribadisce che le risorse devono andare agli agricoltori professionali, “quelli che lavorano e vivono di agricoltura” e che la definizione di agricoltore attivo deve essere demandata alla Stato membro.auspichiamo che su questo non ci siano ripensamenti. rimanendo sulla regole della nuova pac va sottolineato come una serie di aiuti a pioggia di poche centinaia di euro per azienda “brucino” decine di milioni di euro che potrebbero invece essere utilizzati per politiche volte a rafforzare le imprese in grado di creare occupazione e di competere sui mercati internazionali. a questo riguarda qual è la posizione di coldiretti?

il vero problema della distribuzione dei fondi della Pac sono i milioni e milioni di euro che per anni hanno foraggiato le rendite fondiarie, che da sempre tolgono risorse preziose alle vere imprese che creano sviluppo e lavoro sul territorio. L’accordo sulla Riforma raggiunto qualche settimana fa ha migliorato la proposta iniziale, con l’inserimento dei soggetti estranei all’agricoltura in un’apposita black list. Ora bisogna completare l’opera, definendo al più presto la figura di “agricoltore attivo” in termini di redditualità.

come pensa di agire per porre all’attenzione del legislatore le istanze della sua base sociale? Vedremo una manifestazione unitaria con le bandiere di tutte le organizzazioni?

L’unitarietà ha senso se fondata su progetti e visioni comuni nell’interesse dei nostri soci; in altre parole, può essere un mezzo ma mai un fine. Dunque, continueremo a confrontarci sulle questioni concrete, collaborando laddove ci possa essere una convergenza di posizioni ma senza farci rascinare in mediazioni al ribasso che fanno male alle imprese. a livello più generale, proseguiremo l’impegno portato avanti in questi anni per mantenere e rafforzare la posizione e il ruolo delle nostre aziende associate con i nostri progetti Campagna amica e Filiera agricola italiana per portare più reddito alle nostre imprese a alle nostre cooperative. in tutto ciò sarà ovviamente importante un costante dialogo con la politica, ma sempre tenendo presente che il successo delle nostre imprese passa oggi dalla capacità di comprendere i bisogni del cittadino consumatore.

coldiretti in questi anni ha elaborato un progetto economico assai articolato: fai, ue-coop, campagna amica, cai, ecc., ha in mente qualche altro tassello?

Siamo sulla buona strada. La sfida più importante che ci attende è proprio quella di completare il percorso avviato, mettendo a regime i risultati ottenuti e sviluppando appieno le potenzialità non completamente espresse. Sulla base dell’evoluzione del progetto si potranno poi valutare ulteriori passi avanti.

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eCOnOmia - riforma pac

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2014, eccO le nOviTà per la pac. ScelTe deciSive per i TiTOli fuTuri

Via libera alla riforma della Pac

all’italia 33,4 miliardi

Saldo dei premi PAC CAMPAGNA 2013-2014

I

n merito al pagamento del saldo Domanda Unica 2013 (50% del premio a completamento del 50% già erogato tra luglio e novembre 2013) si comunica che in queste settimane si stanno completando le procedure informatiche per il calcolo esatto del premio e verosimilmente le stesse si concluderanno entro la fine dell’anno 2013. al termine di questo percorso sarà possibile effettuare i pagamenti, in linea con l’obiettivo di erogazione nell’anno solare in corso. alla luce del periodo legato alle festività natalizie e alla fase di chiusura delle attività lavorative in generale (e bancarie nello specifico), tenuto conto inoltre che a seguito dei decreti di pagamento effettuati da arpea è necessario il recepimento degli stessi da parte degli istituti di credito, si prevede che le risorse finanziarie verranno accreditate nei conti correnti delle aziende agricole intorno al 15 gennaio 2014.

CAMPAGNA 2013 2014 Scelte decisive per i titoli futuri Via libera dal Parlamento europeo alla la riforma della Politica agricola comune. Dopo la fumata bianca sul bilancio comunitario, gli eurodeputati hanno approvato a grande maggioranza le cinque proposte di regolamento scaturite dal’accordo con il Consiglio. nei prossimi sette anni all’agricoltura italiana arriveranno a vario titolo fondi europei per 33,4 miliardi di euro a cui si aggiungeranno quelli del cofinanziamento nazionale. Coldiretti reputa indispensabile definire al più presto la figura di “agricoltore attivo” per garantire l’effettiva attenzione della politica agricola a chi lavora e vive di agricoltura. intanto il Consi-

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glio ha fissato il tasso di adattamento dei pagamenti diretti per l’anno 2013. gli importi superiori a 2.000 euro, da erogare agli agricoltori per le domande di aiuto presentate relativamente all’anno 2013, saranno ridotti del 2,45%.

I PAGAMENTI DIRETTI L’attuale regime di pagamento unico e i pagamenti relativi all’art. 68 saranno mantenuti per l’anno di domanda PaC 2014. Pertanto il regolamento (Ce) n. 73/2009 continua ad applicarsi nel 2014. Le nuove norme della Pac 2014-2020 entreranno in vigore dal 2015, compreso lo spacchettamento nelle sette tipologie di pagamenti

diretti. Quindi, anche il greening entrerà in vigore dal 2015. Pertanto, nel 2014, i pagamenti diretti saranno divisi in due categorie: i pagamenti disaccoppiati: 92% del plafond; i pagamenti accoppiati dell’art. 68: 8% del plafond. La quasi totalità del sostegno della Pac verrà erogato sotto forma di pagamenti disaccoppiati nell’ambito del regime di pagamento unico, in funzione dei titoli (ordinari e speciali) posseduti da ogni agricoltore. gli unici pagamenti accoppiati che rimangono in vigore nel 2014 riguardano i settori interessati all’articolo 68 (carni bovine, carni ovicapine, olio di oliva, latte, tabacco, barbabietola da zucchero, tabacco, Danaee racemosa, avvicendamento al CentroSud).


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RISERVA NAZIONALE anche per il 2014, è consentito l’accesso a tre fattispecie della riserva nazionale: nuovi agricoltori; agricoltori in zone soggette a programmi di ristrutturazione. non è previsto un taglio dei titoli per alimentare la riserva nazionale. Pertanto, gli agricoltori che hanno diritto alla riserva nazionale non hanno la garanzia di accoglimento della domanda, qualora le risorse finanziarie disponibili non siano sufficienti. tuttavia, va ricordato che, dal 2005 ad oggi, la riserva nazionale ha sempre soddisfatto tutte le richieste. Qualora i fondi disponibili per la riserva nazionale non fossero sufficienti a coprire tutte le richieste, sono stati stabiliti criteri di priorità per l’attribuzione dei titoli, in base a caratteristiche anagrafiche, territoriali, professionali (previdenza o titoli di studio in materia agraria, forestale o veterinaria) e imprenditorialità femminile.

AVVICENDAMENTO anche per il 2014, rimangono in vigore i pagamenti dell’articolo 68. Per le colture a seminativo al centro sud italia, c’è l’opportunità di aderire alla misura dell’avvicendamento biennale. tale incentivo viene erogato a condizione che il ciclo di rotazione preveda la coltivazione, nella stessa superficie: un anno di cereali autunno-vernini: frumento duro, frumento tenero, orzo, avena, segale, triticale, farro; per un anno di colture miglioratrici: pisello, fava, favino, favetta, lupino, cicerchia, lenticchia, cece, veccia, sulla foraggere avvicendate, erba con presenza di essenze leguminose, soia, colza, ravizzone, girasole, barbabietola, maggese vestito. gli agricoltori possono richiedere la misura dell’avvicendamento biennale nel 2014 come primo anno di impegno. L’importo massimo del contributo è fissato a 100 €/ha, all’interno di un massimale di 99 milioni di € per tutte le colture beneficiarie. il pagamento effettivamente erogato dipenderà delle richieste valide che perverranno ad agea; gli importi degli ultimi anni sono andati da un minimo del 92 a un massimo di 100 €/ha.

PATATE Una novità del 2014 potrebbe essere l’introduzione di un nuovo sostegno accoppiato dell’art. 68 a favore delle patate. infatti, il regolamento transitorio, che sancisce le norme per il passaggio dalla Pac attuale alla nuova Pac, consente agli Stati membri di modificare le scelte nazionali dell’articolo 68. La Conferenza Stato Regioni ha raggiunto un accordo di massima per introdurre un pagamento accoppiato nel 2014, a favore dei produttori di patate da consumo con marchio DOP e igP.

VERSO LA NUOVA PAC La nuova Pac 20142020 è stata approvata con gli accordi del 26 giugno 2013 e del 24 settembre 2013.tuttavia, non ci sono tempi tecnici per far partire la riforma nel 2014. infatti, l’approvazione dei regolamenti applicativi della Commissione, l’adozione delle scelte nazionali e le procedure di attuazione degli organismi pagatori richiedono tempi incompatibili per l’applicazione della nuova Pac dal 1° gennaio 2014.

ecco il motivo per cui il 2014 sarà un anno di transizione, anziché il primo anno di applicazione della nuova Pac. Più precisamente il 2014 sarà un anno in cui l’agricoltore: riceverà il sostegno della Pac sulla base del vecchio regime dei pagamenti diretti, come illustrato in precedenza; dovrà prepararsi alle conseguenze sulla nuova assegnazione dei titoli nel 2015. i nuovi titoli saranno assegnati agli agricoltori sulla base delle superfici agricole dichiarate nella Domanda Unica 2015. ma il trascinamento dei titoli storici, per l’applicazione della convergenza, tiene conto dei pagamenti ricevuti o del valore dei titoli detenuti dall’agricoltore per il 2014. Quindi il 2014 è un anno molto importante soprattutto per gli agricoltori che possiedono titoli di valore elevato. nel 2014, l’agricoltore deve evitare di dare in affitto o vendere i titoli; all’opposto, è vantaggioso prendere in affitto terra e titoli o acquistare titoli (se l’agricoltore ha i terreni per abbinarli). invece, l’agricoltore non rischia nulla se nel 2014 concede in affitto solamente la terra.

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giOVani imPReSa- oscar green 2013

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crisi con le idee nuove nel Made in Italy che è in grado di offrire concrete opportunità di lavoro. Presente alla premiazione il direttore di Coldiretti Piemonte Bruno Rivarossa che ha dichiarato: “Si tratta di un’azienda agricola che ha saputo coniugare modernità e tradizione in un settore che fino a qualche tempo fa

OSCAR GREEN 2013 a delia revelli giovane allevatrice di trote

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gli Oscar green nazionali per l’innovazione è la piemontese Delia Revelli allevatrice di trote a San Biagio di mondovì in provincia di Cuneo la vincitrice nella categoria Campagna amica con la seguente motivazione: “per la peculiarità dell’indirizzo produttivo aziendale, ovvero l’allevamento di trote iridee e la conseguente produzione di trasformati ittici; per l’impegno e la capacità di valorizzare il proprio prodotto attraverso il grande progetto di Campagna amica, come imprescindibile strumento di commercializzazione di qualità e del vero Made in Italy”. Delia laureatasi in economia decide di intraprendere la strada della vendita diretta e della conseguente trasformazione del prodotto. ecco allora che nascono i filetti

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di trota affumicata, al moscato, grigliati, il patè di trota, il ragù di trota, il tonno di trota, le guance di trota e tanti altri. Come inizio del percorso di vendita diretta, partecipa ai mercati di Campagna amica fino a diventare socio fondatore della cooperativa che gestisce la Bottega di Campagna amica di Fossano. a premiare la vincitrice sono stati guido Barilla (Presidente Barilla), Luca Palamara (Sostituto Procuratore di Roma),Vittorio Sangiorgio (delegato Coldiretti Giovani Impresa) e Roberto moncalvo (Presidente Coldiretti). La consegna degli Oscar green nazionali è stata un’opportunità per discutere su “Quale italia domani?”, non solo in politica, ma anche nell’economia italiana nonostante le resistenze. É in atto un’incoraggiante svolta generazionale per battere la

giovani impreSa continua

la formazione

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li aggiornamenti della nuova Pac assieme ad un approfondimento sulla capacità decisionali sono stati gli argomenti che hanno scandito la giornata di formazione di giovani impresa che si è svolta il 21 novembre all’agriturismo. “La Classe non è acqua” di Vignale monferrato. Promuovere l’imprenditorialità tra i giovani e accompa-

era considerato ai margini della nostra agricoltura. L’imprenditrice cuneese ha saputo elevare la qualità dell’impresa grazie alla professionalità ed all’attaccamento alla progettualità di Campagna amica e di Coldiretti nella quale ha incarichi di responsabilità del movimento Donne impresa in provincia di Cuneo”.

gnarli attraverso una formazione consapevole nel futuro dell’impresa agricola che si rinnova e si riposiziona sul territorio con forte spirito d’innovazione per essere determinati e portare avanti le convinzioni: queste le carte vincenti, la chiave di volta per continuare a far sì che l’impresa agricola continui ad essere forza sociale. momenti aggregativi come questo sono molto importanti per rafforzare concetti basilari: l’azienda non può esistere senza territorio e senza società, perciò si può dire che il fine sociale è intrinseco alle finalità dell’impresa stessa.


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iMu 2 casa

ORganizzaziOne - attualità

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come si paga

il saldo

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2013

Il termine per il versamento scaduto il 16 dicembre. I Comuni hanno pubblicato le aliquote definitive.

scattato il conto alla rovescia per il pagamento del saldo dell’Imu sulle seconde case e su tutti gli altri immobili soggetti all’imposta. il termine fissato per legge per effettuare il versamento è scaduto il 16 dicembre.

È

iMu e seconda rata, le scelte dei comuni

Le aliquote. i tempi per effettuare i calcoli sono stati particolarmente stretti causati dal ritardo con cui il governo ha deciso chi far pagare e dalla lentezza con cui i Comuni hanno provveduto a loro volta a stabilire le aliquote definitive. avevano tempo infatti fino al 9 dicembre per farlo e molti sindaci in effetti si sono presi tutto il tempo a disposizione. La maggior parte dei Comuni ha deciso di elevare l’aliquota ordinaria rispetto a quella base del 7,6 per mille portandola in alcuni casi al livello massimo, ossia fino al 10,6 per mille.

iMu e seconda rata: ecco chi deve pagare

il decreto-legge 30 novembre 2013, n. 133, contenente disposizioni urgenti concer-

[a cura di Daniela Colombini]

nenti i’imU, stabilisce l’abolizione della seconda rata dell’imposta municipale scaduta il 16 dicembre per alcune categorie di immobili, compresi quelli relativi al settore agricolo. La richiamata disposizione prevede, in particolare, che per l’anno 2013 il versamento della seconda rata dell’imposta municipale non sia dovuto per alcune categorie di immobili che qui di seguito richiameremo solo in parte in quanto di interesse per il settore agricolo: a) abitazione principale e relative pertinenze, esclusi i fabbricati classificati nelle categorie catastali a1, a8 e a9 (abitazioni con caratteristiche di lusso); b) terreni agricoli, nonché quelli non coltivati, di cui all’articolo 13, comma 5, del decreto-legge n. 201 del 2011, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola. A differenza di quanto disposto con l’abolizione della prima rata, che ha interessato tutti i terreni agricoli, la seconda rata non è dovuta esclusiva-

mente con riferimento ai terreni agricoli (ivi compresi quelli incolti), aventi “il requisito” del possesso e della conduzione da parte di CD e IAP iscritti nella previdenza agricola; c) fabbricati rurali ad uso strumentale individuati dal comma 3-bis, dell’articolo 9, del decreto-legge n.557 del 1993, utilizzati per i’esercizio dell’attività agricola di cui all’art. 2135 dei codice civile. Anche con riferimento a tale agevolazione si sottolinea che i fabbricati rurali abitativi, già compresi nella esenzione dalla prima rata dell'imposta, non sono esonerati dalla seconda rata; d) immobili che i Comuni hanno equiparato all'abitazione principale: si tratta delle abitazioni degli anziani e degenti in case di riposo o di cura nonché quelle concesse in comodato a parenti in linea retta entro il primo grado utilizzate come abitazione principale: in questi casi però deve il Comune deve aver deliberato l’esenzione della fattispecie, equiparandola all’abitazione principale.

Sgombero neve

L’aPPaLtO agLi imPRenDitORi agRiCOLi PeR La “PULizia” DeLLa Rete StRaDaLe

N

ell’alessandrino sono molte le imprese in grado di assicurare un tempestivo intervento a livello territoriale e non solo: non pochi trattori, infatti, vengono mobilitati per assicurare lo sgombero neve anche in altre aree del Basso Piemonte. La figura dell’ “agricoltore spazzaneve” è nata grazie alla legge di orientamento che consente alle pubbliche amministrazioni di stipulare convenzioni con gli agricoltori per lo svolgimento di attività funzionali “alla sistemazione e manutenzione del territorio” anche attraverso l'utilizzo di mezzi meccanici agricoli. La neve può rappresentare un problema per il traffico cittadino, soprattutto per le numerose persone che percorrono la rete stradale dei centonovanta comuni della provincia, nelle maggior parte dei casi non attrezzati a tenere le strade pulite e percorribili. “É un esempio della multifunzionalità dell’im-

presa agricola - afferma antonio gemma Presidente di Sezione di Basaluzzo che da anni è impegnato nel garantire la pulizia strade in caso di nevicate - che, ad integrazione dell’attività produttiva, si pone sempre più come custode del territorio, delle sue tipicità e della sue tradizioni”. La provincia ha varato il piano neve, prevede l’uscita di automezzi solo al raggiungimenti di livelli più elevati di coltre bianca. in pratica, le strade della provincia sono state classificate in tre diverse fasce di intervento: strade principali, a traffico intenso e secondarie. Per le prime l’uscita “automatica e senza necessita di preavviso” è prevista quando la neve avrà raggiunto gli 8 centimetri effettivi, calcolati a bordo strada. in questa prima tipologia rientrano le ex statali. i mezzi interverranno invece sulle strade ad alto traffico quando la neve avrà raggiunto i 10 centimetri nelle seguenti strade. Sulle rimanenti

strade, l’intervento sarà garantito oltre i 15 centimetri di neve “e comunque solo dopo il passaggio nelle altre strade”. Sarà invece più costante il passaggio dei mezzi spargisale che potrà essere predisposto dal servizio tecnico della provincia sulla base del bollettino meteo di arpa. il versamento di sale o liquido antigelo sarà “garantito prima di ogni evento nevoso” annunciato da arpa, partito il 15 novembre scorso. Su alcune strade che presentano caratteristiche particolari, come la presenza di pendenze, è autorizzato l’utilizzo di “fusori rapidi” di ghiaccio e neve. Sono 163 i contratti stipulati con i cottimisti; 275 il numero di mezzi, 54 i magazzini dove è stoccato il sale in tutta la provincia. Per informazioni ci si può rivolgere agli uffici zona Coldiretti.

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CaDiRLaB - compie vent’anni

anniversario

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cadir laB

“Da Vent’anni LaBORatORiO Di iDee aL SeRViziO DeLL’agRiCOLtURa” sala gremita In molti hanno festeggiato

il 20°compleanno del Cadir. A sinistra il numeroso pubblico presente a Palazzo Monferrato e a lato Marco Parodi, Presidente del Cadir Lab.

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ercoledì 27 novembre il Cadir Lab ha festeggiato il ventennale di attività con un convegno organizzato a Palazzo del monferrato, in alessandria. Una struttura, quella del Cadir Lab, che nasce nel 1993 come centro di servizi tecnici e laboratorio di analisi, con sede in Quargnento per dare un appoggio al mondo agricolo favorendo la competitività dell’agricoltura locale in linea con le riforme macSharry della Politica agricola Comunitaria (PaC). Oggi, offre attività di consulenza e progettazione dei servizi tecnici nell’areale alessandrino, e analisi dei residui dei prodotti agroalimentari lungo la filiera in tutto il territorio nazionale, grazie alla collaborazione di Sata, società di agronomi. Hanno aperto i lavori con i saluti istituzionali marco Parodi, Presidente di Cadir Lab. Presente alla giornata Claudio Sacchetto, assessore all’agricoltura della Regione Piemonte. moderatore del’incontro, maurizio zailo, Presidente dell’ordine dei

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Dottori agronomi e Forestali della provincia di alessandria in maniera professionale ha commentato interventi riguardanti la politica agricola comunitaria, la risorsa suolo, il piano di azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, le norme agroambientali e la sicurezza degli alimenti. il primo intervento è stato affidato ad angelo Frascarelli, professore dell’Università di Perugia. Sono stati presentati i temi e l’orientamento della Politica agricola Comunitaria 2014-2020, orientata alla competitività e sostenibilità, come nuova base del futuro agricolo europeo. Ha seguito la relazione di Carlo grignani, Professore del DiSaFa dell’Università di torino, che ha illustrato i risultati di ricerche condotte dal 1960 ad oggi presentando l’effetto delle tecniche tradizionali ed innovative sulla fertilità dei suoli in tutta italia. elena anselmetti, funzionario dell’assessorato ambiente della Regione Piemonte, ha relazionato sulle misure previste dal Piano d’azione nazionale sul-

l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, seguita da giacomo michelatti, responsabile del Settore Fitosanitario Regionale, illustrando le misure agroambientali e l’evoluzione dei principi generali di difesa integrata. infine, gianfranco Corgiat Loia, responsabile di settore dell’assessorato Sanità della Regione Piemonte, ha affrontato il tema della sicurezza degli alimenti con un excursus storico degno di nota.tra i diversi interventi si sono succedute brevi presentazioni dell’attività condotta da Cadir Lab dal 1993 ad oggi, presentando inoltre gli obiettivi futuri che la società si propone. il convegno si è concluso con un dibattito finale che ha dato spazio alle domande del folto pubblico. giuseppe Concaro, amministratore delegato di Cadir Lab, durante i saluti finali ha ringraziato tutti i collaboratori e i partner che hanno permesso di arrivare a celebrare questo importante traguardo, augurando per il prossimo futuro una continua evoluzione e crescita dell’attività.


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[a cura di alberto Pansecchi]

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scheda vite n.30

Anche nei paesaggi collinari di estesa viticoltura, si osservano alternanze tra i vigneti e le fasce boschive che occupano le aree meno favorevoli ai coltivi. La vegetazione che colonizza spontaneamente l’ambiente rappresenta per esso una ricchezza notevole per i suoi molteplici effetti. La sua presenza e le sue funzioni, fatte ovviamente le opportune proporzioni quantitative, sono rapportabili a quelle della foresta. In collina la distribuzione di queste aree è abbastanza regolare, ed è dettata perlopiù dalla morfologia dei versanti.

Vigneto e bosco: un modello che funziona La funzione che le aree boschive svolgono non è influenzata dalla loro origine: non è infatti importante se si tratta di aree naturali assestate nel tempo o di ricolonizzazioni a seguito di tagli operati dall’uomo.

il bosco e il vigneto

• Paesaggio vario • Sistema stabile • interazioni costanti • ecosistema accogliente

La differenza tra le due, infatti, consiste solamente nella stabilità nel tempo del complesso degli equilibri che governa il loro ecosistema e non riguarda sicuramente le interazioni tra l’ambiente coltivato e quello spontaneo che non vengono influenzate dalla loro origine. 15


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[a cura di alberto Pansecchi]

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un motore invisibile

nelle relazioni che si instaurano tra gli ambienti coltivati e boschivi, l’aspetto più importante è rivestito dalla densità, dall’ampiezza e dal volume dell’intera biomassa del bosco. essa, proprio perché è compatta e ininterrotta, agisce come entità a sé stante, interagendo con i fattori dell’ambiente come clima, suolo e organismi viventi. in natura la distribuzione delle aree boschive e di quelle coltivate non è casuale, ma assestata nel tempo con piene funzionalità di relazioni reciproche.

il vento termico

Le foreste rivestono un’importanza ecologica superiore a quella di ogni altra forma di utilizzazione della terra e il loro degrado si ripercuote con effetti negativi e duraturi. Le colonizzazioni arboree fitte sono attive regolatrici del macroclima (intere regioni), e del microclima, (superfici ridotte aziendali). il grande sviluppo della chioma, unito ai processi di traspirazione, rendono il riscaldamento di queste aree durante il giorno più graduale. Con altrettanta maggiore lentezza, detto calore sarà ceduto, quando la temperatura dell’aria sarà minore. il microclima di una fascia arborea intervallata ai vigneti rappresenta pertanto elemento di attenuazione di valori estremi di temperatura e umidità. Questo fenomeno di spostamento di masse d’aria a temperatura e umidità differenti, che genera rimescolamenti delle stesse, è noto con il nome di vento termico.

effetto tampone

Un effetto positivo e assolutamente da non trascurare è l’azione insonorizzante che viene svolta, anche se, apparentemente, quest’ultima potrebbe essere considerata poco rilevante. Pensando tuttavia ai delicati equilibri che regolano la presenza delle popolazioni animali, soprattutto riguardo alle aree riproduttive, essa non è da sottovalutare. Un ulteriore importante ruolo svolto dalle formazioni boschive presenti tra i coltivi, è l’azione utile per attenuare i flussi del vento, distribuendo differenti intensità in base alla morfologia del territorio e alla estensione della colonizzazione arborea.

le cure

Le aree boschive sono normalmente confinate in vari spazi, in relazione alla morfologia dei luoghi, dove, in ogni modo, la viticoltura non sarebbe adatta. il loro rispetto consiste semplicemente nel non effettuare riduzioni della massa di vegetazione, rispettando allo stesso modo gli alberi e il sottobosco, affinché, nel tempo, ogni unità arborea possa assolvere con piena funzionalità tutti i suoi positivi effetti. 16

bibliografia: martini in vigna - 2010 - Osservatorio martini & Rossi

a cura del servizio di consulenza tecnico-agronomica Coldiretti Alessandria


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ANNA T A AGR A R I A 2 0 1 3

settore orticolo e Piccoli frutti Per il comparto orticolo il 2013 è stata un’annata caratterizzata fortemente dal fattore climatico. La primavera fredda e piovosa ha posticipato le fasi di semina e di trapianto di tutte le colture, in particolare il fagiolo, dove si è riscontrato un ritardo di un mese. mentre per le colture in serra tunnel, invece, molte volte si è cercato di forzare e trapiantare lo stesso. Con un’estate tutto sommato abbastanza regolare per buona parte delle colture il ritardo è stato parzialmente recuperato. a livello di mercato, nel complesso, non si sono verificate forti concentrazioni di prodotto e per periodi prolungati come verificatosi invece in altre annate. nel caso del fagiolo fresco, per esempio, si è avuto un boom di produzione, e conseguentemente di offerta, nella settimana di ferragosto, per poi scemare e stabilizzarsi nel periodo successivo. Per quanto riguarda l’andamento del mercato dei prodotti a raccolta primaverile si sono registrate quotazioni medie sui 2,5 €/kg per le fragole a produzione unifera e inferiori rispetto allo scorso anno. Presenti tradizionalmente sul mercato già a fine maggio, complice l’andamento climatico, sono entrate in produzione soltanto a giugno.

annata negativa invece per la produzione di pomodori con la varietà cuore di bue che non ha confermato l’andamento positivo dello scorso anno. nel complesso le produzioni sono state inferiori con un prezzo poco soddisfacente e piuttosto altalenante per tuta l’estate. Sul mercato di torino, in alcuni momenti, si sono raggiunte quotazioni molto basse, addirittura di 0,40 €/kg, lontano da 1,00 - 1,50 €/kg dello scorso anno.

Quotazioni invece elevate per i piselli dovute ad una produzione nettamente inferiore per l’impossibilità di semina in primavera per molte aziende, e anche diversi problemi legati alle piogge per chi ha seminato nell’autunno 2012. Buone le quotazioni anche per gli asparagi locali che, lavorati, spuntavano prezzi di 3,50 €/kg. hanno reso remunerativa la coltura.

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Campagna discreta per il peperone con produzioni generalmente abbastanza regolari, con le tipologie quadrate tipo “Cuneo” e “Carmagnola” pagate ai produttori 1,20-1,40 €/kg, con prezzi leggermente in crescita nell’autunno. mentre per la tipologia “mezzo lungo” le quotazioni sono state tra 0,70 e 1 €/kg. Si conferma un mercato fortemente altalenante quello delle zucchine, con prezzi che durante la stagione estiva sono oscillati da 0,20 a 0,80 € al kg, sia per le tipologie scuro che chiare. Le quote nettamente al ribasso confermano le difficoltà di vendita, soprattutto nel pieno dell’estate, del prodotto a causa di eccesso di offerta.

Un’annata tutto sommato nella norma per le insalate che hanno sempre registrato un prezzo soddisfacente che va da 0,6 a 0,9 €/kg.

Decisamente positiva la stagione del cetriolo: quest’anno, come già lo scorso anno, data la scarsità degli investimenti, ha sempre registrato quotazioni interessanti intorno ai 0,40 - 0,50 €/kg per il prodotto lavorato in cassetta.

Per il fagiolo rampicante fresco le quotazioni iniziali sono state elevate, da 1,80 - 2,00 €/kg a causa dei pochi impianti in raccolta dovuto alle piogge primaverili. nella settimana di ferragosto, il prezzo è crollato fino a 0,80 - 1,00 €/kg, per poi risalire a 1,50 €/kg. a fine settembre sono nuovamente diminuite per la riduzione della domanda, e a ottobre sono state abbastanza altalenanti, ma in genere basse. Per la tipologia secca la produzione è in ritardo di circa 10 15 giorni rispetto al 2012 con l’avvio delle prime trebbiature solamente nei primi di settembre. nonostante tali problematiche la qualità dei fagioli sembra ottima così come la resa che ha raggiunto livelli superiori a quella degli ultimi 4-5 anni. Si è passati mediamente dai 20-25 q.li/ha agli attuali 25-30 q.li/ha. a fronte di questi ottimi riscontri in termini di rese e qualità del prodotto, alcune aree sono state invece colpite pesantemente dalle grandinate estive che, in alcuni casi, hanno azzerato praticamente il raccolto.

Per gli ortaggi autunnali come cavoli, cavolfiori e broccoli le difficoltà sono state condizionate dal clima decisamente caldo di fine estate, creando in alcuni casi problemi di gestione della coltura ma con quotazioni comunque interessanti: 0,60 - 0,80 €/kg per i cavolfiori e broccoli e 0,4 €/kg per i cavoli verza.

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Per quanto riguarda i piccoli frutti prosegue anche per il 2013 il trend positivo per i mirtilli. Si è avuta una produzione 2013 di circa 6.000 quintali, in linea con la media degli precedenti, nonostante il freddo abbia colpito alcuni impianti compensati però dall’entrata in produzione di quelli giovani. anche quest’anno la qualità è stata buona. La produzione è stata liquidazioni dei mirtilli sono state invece buone, indicativamente, con una range che varia dai 3,00 ai 5 €/kg. Le quotazioni si sono mantenute in linea con quelle della annate precedenti, ma hanno evidenziato una maggiore stabilità. Se lo scorso anno i prezzi di inizio campagna erano stati più elevati, per poi avere un calo verso la fine, l’annata 2012, a fronte di quotazioni inferiori in partenza, ha concluso in crescendo. mirtillo quest’anno è andato bene, nel saluzzese dovrebbero aver chiuso con una media globale tra i 4 e 5 € al kg.

settore corilicolo La campagna di commercializzazione 2012/2013 si è conclusa ad inizio luglio, con quotazioni in leggero rialzo rispetto all’andamento complessivo dell’annata, rimanendo comunque su livelli poco soddisfacenti. nelle ultime settimane le quotazioni della “nocciola tonda gentile e trilobata” si erano attestate che oscilla dai 5,08 ai 5,15 €/punto resa, pari a 230 - 234 €/quintale per il prodotto in guscio. Leggermente superiori le quotazioni del prodotto marchiato nocciola Piemonte igP che invece oscillava dai 5,23 ai 5,31 €/punto resa, pari a 230 - 236 €/quintale. La campagna commerciale 2012/2013 ha risentito, nonostante il calo a livello piemontese (-15%) e nazionale, del ritorno alla piena produzione da parte della turchia (660.000 tonnellate), dopo la notevole riduzione verificatasi nel 2011 (430.000 tonnellate), ma anche di Spagna e di USa. nonostante i prezzi di mercato non siano stati particolarmente soddisfacenti, si sono avuti ottimi risultati per quanto riguarda la commercializzazione della nocciola Piemonte igP, confermando il costante incremento del prodotto a marchio avuto negli ultimi anni. Secondo i dati diffusi dal Consorzio tutela nocciola Piemonte, a consuntivo della campagna 2012/2013, sono stati commercializzati 42.920 quintali di prodotto marchiato igP (nel 2011/2012 erano 39.000 quintali), mentre i noccioleti iscritti hanno raggiunto una superficie 2.966 ettari. Cifre che testimoniano il crescente interesse da parte del mercato e un numero sempre più ampio di produttori che aderiscono al sistema di certificazione nocciola Piemonte igP. La campagna di raccolta 2013 è iniziata con un ritardo di una decina di giorni rispetto a quanto è avvenuto nelle ultime annate. avviata verso la metà a settembre, la raccolta si è conclusa nella prima decade di ottobre, segnando un sostanziale ritorno alla normalità. Le ultime campagne, infatti, erano state caratterizzate da un inizio della raccolta dalla fine di agosto. il ritardo, così come già avvenuto per i seminativi e la frutta estiva, è dovuto principalmente dall’andamento climatico che ha caratterizzato l’intera annata. Da una prima analisi la raccolta può considerarsi discreta, con una produzione qualitativamente abbastanza buona.a livello piemontese la produzione dovrebbe oscillare tra le 140.000 e le 160.000 quintali, segnando un aumento della produzione rispetto allo scorso anno, ma inferiore ai volumi raggiunti nel 2011 (170.000 quintali). 19


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in provincia di alessandria la raccolta è stata caratterizzata da una difformità di situazioni estremamente evidente tra gli areali di fondovalle, che risentendo ancora delle terribili gelate del febbraio 2012 hanno presentato produzioni ridotte se non addirittura nulle, mentre in zone orograficamente più elevate si sono avuti volumi nella norma. La nostra regione si conferma la terza area produttiva a livello italiano, raggiungendo circa il 12-16% della produzione nazionale. Dal punto di vista qualitativo la produzione si è mantenuta generalmente su livelli discreti, con, una buona resa alla sgusciatura, in linea con la media storica degli ultimi anni. Si sono invece riscontrate alcune problematiche dal punto sanitario per il prodotto, in particolare per quanto riguarda le percentuali di umidità elevate, complice l’andamento climatico, ma comunque superabili con un’attenta essicazione in azienda. al contrario dello scorso, quando la raccolta era avvenuta tra la fine di agosto e settembre con temperature ancora elevate e un clima asciutto, che avevano consentito di avere un prodotto con percentuali di umidità evitando criticità legate a marciumi o presenza di muffe. L’inizio della nuova campagna di commercializzazione ha confermato quotazioni superiodi a quella precedente: dopo primo avvio a 5,69 €/punto resa (2,57 €/kg in guscio) per la “nocciola tonda gentile e trilobata” e 5,84 €/punto resa (2,64 €/kg in guscio) per la nocciola Piemonte igP, si sta riscontrando un progressivo aumento. a inizio novembre la tonda gentile e trilobata ha raggiunto i 5,79 €/punto resa (2,60 €/kg in guscio) e la nocciola Piemonte igP la 5,91 €/punto resa (2,68 €/kg in guscio). Per quanto riguarda il prosieguo della campagna di commercializzazione, dalla prime informazioni di mercato, è prevista una buona produzione anche nelle altre regione italiane, in particolare nel Lazio e in Campania, mentre sembrerebbe essere in lieve flessione quella turca. anche nell’alessandrino, è proseguito il rapporto di collaborazione con la novi, stipulato nel 2010, e che proseguirà negli anni a venire grazie ad un crescente interesse dell’azienda dolciaria.

settore VitiViNicolo

negli anni ’70 /80 in vendemmia si raccoglievano a terra gli acini caduti accidentalmente, oggi invece si effettua il diradamento. Da un’enologia di quantità, siamo passati all’enologia di qualità che a sua volta da semplicemente organolettica ha aggiunto il significato di qualità salubre, con forte legame al principio dell’origine territoriale. Più in generale il mercato del vino presenta due facce contrapposte e risultando vivace causa due annate particolarmente avare, specie l’ultima del 2012 che ha fatto registrare una scarsezza produttiva addirittura a livello internazionale, ed attendista poiché aumentando l’offerta c’è chi intende comprare a prezzi più bassi. Seppur con profonde differenze da vino a vino, nel confronto tra il 2013 e il 2012 i dati riflettono una tenuta sulle vendite, anche se la riduzione dei consumi nazionali è tangibile. Ormai siamo al di sotto dei 40 litri pro-capite (contro i 120 degli anni sessanta e settanta). il calo è ampiamente compensato dalla richiesta dall’estero, spinta dalla qualità tricolore insieme all’intensa promozione effettuata ai vari livelli. Passiamo a tracciare un rapido profilo dell’annata viticola piemontese a vendemmia appena ultimata. in provincia di alessandria, la scelta tecnica di posticipare la vendemmia, dove la sanità delle uve lo permetteva, in molti casi ha permesso un netto miglioramento dei parametri di maturazione. inoltre, la pratica di un minimo diradamento e regolazione della produzione specialmente su vitigni vocati a grande qualità, come Barbera, ha dimostrato in maniera incontrovertibile la possibilità di raggiungere particolari obbiettivi di qualità. in provincia di alessandria, a caratterizzare e rendere differente l’inverno 2012-2013 sono sì, state le piogge cadute abbondanti e frequenti durante tutta la stagione, ma soprattutto, a differenza dell’annata precedente, le temperature che non sono mai scese per lunghi periodi al di sotto dello zero. Questo fattore, ha portato con sé innumerevoli difficoltà operative per i viticoltori che solo per brevi periodi e per poche ore al giorno hanno avuto la possibilità di accedere agli appezzamenti con i mezzi meccanici solitamente impiegati: il suolo, quasi mai consolidato e reso portante dall’azione del gelo ha ridotto enormemente le opportunità di intervento. nell’areale viticolo alessandrino le frequenti piogge primaverili hanno favorito, nella seconda decade di maggio, una serie di infezioni peronosporiche gravissime che si sono presentate, anche quest’anno,

prima sui grappoli che sulle foglie. Dove i trattamenti sono stati ritardati rispetto alle date consigliate di inizio maggio, o dove non vi era stata la possibilità di intervenire con il primo antiperonosporico a causa della pioggia o della non transitabilità di terreni troppo spesso lavorati, il fungo ha decimato la produzione invadendo la maggior parte dei grappoli ancor prima della fioritura. Riducendosi nel corso della stagione le piogge che sono di ostacolo allo sviluppo di mal bianco, anche l’oidio ha aggredito con estrema velocità le foglie ed i grappoli senza giungere però mai a compromettere la produzione. La Flavescenza dorata, ha continuato ad imperversare preoccupando seriamente i viticoltori. La situazione è drammatica in diverse zone viticole monferrine dove si riscontrano vigneti con percentuali molto elevate di viti infette, anche nel caso di nuovi impianti. Particolarmente scoraggiante è quando, ad essere colpite, sono le barbatelle inserite per sostituire le fallanze, rendendo vano il tentativo di recuperare la produttività del vigneto. Preoccupa inoltre, che varietà notoriamente meno sensibili come Freisa, grignolino, nebbiolo e moscato inizino ad evidenziare sintomi con sempre maggior frequenza, specie se in prossimità di incolti o vigneti molto colpiti. in generale, in vendemmia, le condizioni di sanità delle uve si sono presentate ottimali eccezion fatta per le situazioni meno vocate e dove la concimazione non era stata razionale. a livello quantitativo la produzione è risultata tale da raggiungere finalmente, dopo diversi anni molto scarsi, i massimali di produzioni delle DOC.


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[a cura di alessandro albertelli]

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scheda susino n.33

classificazione e piante ospiti classe: insetti ordine: Lepidotteri sottordine: eteroneuri famiglia: tortricidi genere: Cydia specie: C. funebrana (treitschke)

cidia del susino (cydia funebrana)

cidia del susino la cidia del susino (cydia funebrana) è un lepidottero originario dell’europa centrale, ed ha un’area di distribuzione paleartica. in italia è presente ovunque, ed ha come piante ospiti il susino, ma occasionalmente è possibile ritrovarlo su pesco, albicocco e ciliegio. come per la cidia del pesco, i danni di maggiore rilevanza sono sui frutti con conseguente cascola e perdita del prodotto. le susine non sono più commercializzabili e il danno economico pertanto può essere rilevante in caso di attacchi consistenti dell’insetto.

ciclo biologico • La cydia funebrana supera l’inverno allo stadio larvale (larve mature) all’interno di un bozzolo sericeo nelle anfrattuosità corticali del tronco e compie la metamorfosi alla fine di marzo. • gli adulti compaiono 1-2 settimane dopo la caduta petali e i voli continuano per oltre un mese con un massimo di presenze a fine maggio - primi di giugno. • Le farfalle che hanno abitudini crepuscolari, si accoppiano quando la temperatura serale supera i 15°C. • L’ovodeposizione inizia 2-3 giorni dopo e si protrae per 3-4 settimane, periodo in cui la femmina depone uova isolate sui frutti e più raramente sulle foglie.

identificazione • adulto con ali anteriori bruno nerastre. • dimensioni: apertura alare di 14-16 mm. • uovo di forma lenticolare di colore giallastro dimensioni 0,75 x 0,6 mm. • larva di color rosso carminio, dimensioni 12-15 mm di lunghezza. • crisalide di color bruno chiaro o rossastro dimensioni 6-7 mm di lunghezza.

cidia del susiNo

piante ospiti: Susino e altre Drupacee.

esemplare adulto

• Le larve nascono 9-18 giorni dopo l’ovodeposizione e scavano una galleria nella polpa nutrendosi anche del nocciolo se tenero e si dirigono al punto di attacco del peduncolo, provocando la caduta del frutto. • La maggior parte dei frutticini colpiti in questo stadio sono soggetti a cascola per cui le larve di prima generazione completano il loro sviluppo a terra dentro il frutticino dove si incrisalidano per originare gli adulti (2° volo) nel mese di luglio.

esemplare larva

• Dal volo di luglio prende origine la seconda generazione larvale che provoca danni sui frutti già sviluppati. • Le larve della seconda generazione sono destinate a svernare, tuttavia in alcune zone con clima favorevole al lepidottero si può verificare in estate una terza generazione.

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danni • il danno si manifesta sui frutti ed è determinato dalle larve che si nutrono della polpa dei frutticini. • Le larve scavano gallerie fino al nocciolo le quali vengono tappezzate di escrementi e rosure che rappresentano i residui dell’attività trofica. • i frutti colpiti in uno stadio precoce cascolano, mentre i frutti colpiti in uno stadio più avanzato presentano la polpa meno consistente e con colorazione più scura. inoltre si ha la comparsa di cirri gommosi che fuoriescono in uno o più punti corrispondenti alle uscite delle gallerie. • il frutto in seguito ai danni descritti può anche essere soggetto a successivi attacchi fungini di monilia che portano al marciume delle susine.

[danni su frutto]

[tecniche di difesa fitosanitaria per il controllo della cidia delle susine]

principi attiVi i principi attivi utlizzabili (facendo riferimento alla lotta integrata P.S.R misura 214.1 anno 2013) sono: etofenproX (1) - spinosad (1) (1) max 3 trattamenti all’anno con ciascuna sostanza attiva indipendente dall’avversità. fosmet (2) (2) max 3 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità . tiacloprid (3) (3) max 1 intervento all’anno.

lotta La lotta contro la Cidia del Susino segue i criteri della lotta guidata ed integrata; essa si avvale di monitoraggi effettuati con trappole sessuali allo scopo di stabilire i momenti dei voli e quindi degli eventuali trattamenti. la tecnica prevede: • installazione delle trappole a feromoni che vanno messe in frutteto dall’ultima decade d’aprile. • numero di trappole 1-2 per ettaro. • La soglia d’intervento è di 10 catture per trappola per settimana a partire dalla 2° e 3° generazione, nella prima generazione sono giustificati interventi solo nel caso di scarsa allegagione.

clorantraniliprole (4) emamectina benzoato (4) max 2 interventi all’anno.

prima di effettuare l’intervento occorre valutare: • il carico dei frutti. • La varietà coltivata. • il momento della raccolta. • Le epidemiologie degli anni precedenti.

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Bibliografia: Ferrari m.; marcon e., menta a. (1992) - Fitopatologia ed entomologia agraria, 515. Pollini a. (1998) - manuale di entomologia applicata, 593-594. Regione Piemonte (2013) - norme tecniche di Produzione integrata, 58.


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attUaLità - notizie dalla provincia

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un ottimo risultato: batte la crisi con 10.000 presenze. numerosi i produttori coldiretti

Una sede tutta nuova per il Comando di Alessandria: inaugurata il 7 dicembre scorso

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uova sede per i Carabinieri del nas, Comando per la tutela della salute, di alessandria. Lasciati i locali di piazza garibaldi, sono stati inaugurati quelli in via arnaldo da Brescia 19, sabato 7 dicembre alla presenza del gen. Div. Cosimo Piccinno. Soddisfazione per il Comandante Renato giraudo che ha fatto gli onori di casa. “Una grande e bella sede, che offre prestigio al Reparto” - ha affermato il gen. Piccinno. - e’ stato fatto un grande lavoro, di cui andiamo fieri”. Presente anche l’On. Renato Balduzzi, ex ministro della Salute che sottolineato come questo sia “finalmente un ambiente consono all’attività dei nas, tempo fa scelto con l’allora prefetto Franco Ca-

staldo, adatto a un Reparto così amato dagli italiani. in generale i carabinieri hanno conquistato un primato non facile, occupando un posto particolare nella mente e nel cuore della gente. anch’io sono molto legato a voi, avendo conosciuto persone splendide qui, a milano e a Roma, capaci anche di dire no, se il caso, a un ministro. ed è questa una garanzia fondamentale per tutti: nas suona come qualcosa di cui ci si può fidare. e per gli alessandrini è un orgoglio avere in città una sede come questa”. in occasione del 25esimo anniversario di fondazione del Comando Poste italiane ha realizzato un annullo filatelico speciale per ricordare l’evento. i disegni riportati sono di ezio Viotti.

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ono stati oltre diecimila i visitatori che hanno preso parte all’edizione 2013 di Dolci terre di novi che si è svolta in viale dei Campionissimi dal 5 all’8 dicembre. numerosi produttori di Campagna amica che hanno portato le loro eccellenze enogastronomiche trovando consensi tra i consumatori. Di

anno in anno Dolci terre di novi consolida la sua fama tra le principali manifestazioni enogastronomiche nazionali. L’impegno per il prossimo anno sarà quello di continuare a far crescere ulteriormente questo appuntamento che rappresenta una straordinaria vetrina per le produzioni del territorio alessandrino.

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in PROVinCia- giornata del ringraziamento a ozzano

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suggestiva cerimonia che ha visto la premiazione di maria teresa coppo di laura beccaria assessore Comune di Ozzano all’agricoltura, Cultura,turismo ed eventi

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omenica 1 dicembre ad Ozzano monferrato un sole caldo ed inaspettato ha fatto da cornice alla tradizionale giornata del Ringraziamento dell’agricoltura che si è aperta con la Santa messa officiata da Don gigi Cabrino. La parrocchia di San Salvatore è stata scenario di una calorosa dimostrazione di gratitudine degli agricoltori verso l’altissimo trasformandosi in un piccolo giardino di primizie, frutto del lavoro dell’uomo, presentato all’altare come segno di profonda riconoscenza per l’annata agraria trascorsa. al termine della funzione religiosa, come da consuetudine, in piazza Vittorio Veneto si è tenuta la benedizione dei trattori e quest’anno anche del carro o baròssa del Ringraziamento allestita con i prodotti e gli attrezzi simbolo della nostra terra: dal grano al pane ai frutti di stagioni, dal val alla machina da dà l’aqua, dalla sòma d’aj alle due De.CO. ozzanesi, il Biciolant e il Chiacchierino e al costume locale. a vivacizzare e a dar maggior significato alla manifestazione erano presenti tante piccole bimbe vestite da contadinelle che, assieme ai genitori, hanno assistito alla premiazione di coloro che hanno fatto del lavoro agricolo la loro scelta di vita: maria teresa Coppo, già responsabile provinciale delle Donne Coldiretti e promotrice dell’evento ad Ozzano negli anni ’90 quando era Vice Sindaco, e giulio todeschino, un giovane uomo che restando in agricoltura ha continuato e rinnovato la tradizione di famiglia. La neve del giorno prima inoltre non ha fermato l’apprezzatissima esibizione del gruppo di majorettes Cherry twirl di Cereseto che con la loro divisa colorata e la loro bravura hanno animato piazzetta San giovanni. il rinfresco

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nelle foto: la giornata del Ringraziamento ad Ozzano “ieri e oggi”. Sopra maria teresa Coppo mentre riceve il premio “una vita per l’agricoltura” e, a lato, nel 1954 in uno scatto d’epoca.

finale accompagnato dal vin brulè degli alpini ha infine scaldato il cuore e lo stomaco ai numerosi presenti. La giornata del Ringraziamento ebbe fin dall’origine un esplicito contenuto religioso, con la speranza che anche i non addetti ai lavori agricoli avessero a partecipare alla preghiera, visto che la varietà dei prodotti agricoli coinvolge tutti, soprattutto per l’alimentazione. La sfida storica

in quest’era di globalizzazione è probabilmente trovare un’articolazione del locale nel mondiale: fare in modo che si possa ritrovare un luogo di identità dove la persona riacquisti i propri diritti, ritrovi unità familiare e solidarietà sia in campo economico, sociale che rurale aprendosi alla nuove interdipendenze regionali, nazionali e mondiali. guardare ad una nuova cultura d’impresa puntando sulla multifunzionalità e sviluppare le potenzialità culturali e sociali delle aree rurali, ispirandosi ai principi del bene comune e della sussidiarietà. Cibo, energia, pianeta, vita sono le parole chiave di quel viaggio che parte dalla tradizione per arrivare ai confini del futuro. Principi fondanti della stessa expo 2015 che è per l’appunto dedicata al tema “nutrire il Pianeta, energia per la Vita”, come è stato sottolineato al recente forum sugli Stati generali del monferrato da Roberto Daneo direttore della Segreteria tecnica del Padiglione italia.


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VitiCOLtURa - moscato

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la coldiretti regionale e i produttori hanno vinto il ricorso al consiglio di stato contro l’inserimento di alcuni territori del comune di asti nel disciplinare del vino. salvaguardato un comparto con un determinato equilibrio economico ed evitate speculazioni a danno di una collettività articolata che punta sulla qualità

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a Federazione Regionale Coldiretti Piemonte accoglie con viva e piena soddisfazione la decisione del Consiglio di Stato del 28 novembre in merito alla nota “vicenda zonin” che non ha infatti accolto i ricorsi dell’azienda agricola Castello del Poggio e del ministero per l’inserimento di alcuni territori del comune di asti nel disciplinare del moscato d’asti. Dichiara Roberto Cabiale, Presidente Coldiretti asti e membro di giunta regionale con delega al settore vitivinicolo:“Coldiretti Piemonte insieme alla Produttori moscato d’asti, all’associazione dei Comuni del moscato e a muscatellum ha nuovamente ottenuto un’importante vittoria, ma soprattutto un atto di equità verso un territorio che ha sempre richiesto il non inserimento del comune di asti nel disciplinare della DOCg”. aggiunge Bruno Rivarossa direttore di Coldiretti Piemonte “Dopo aver vinto il ricorso al taR, anche la sentenza del Consiglio di Stato tutela gli oltre 4.500 produttori. La sentenza salvaguarda un comparto con un determinato equilibrio economico ed evita speculazioni a danno di una collettività articolata che ha come principi cardini la qualità e la tutela di una denominazione ricca di storia e artefice di grandi successi economici in italia e all’estero”. Come certamente si ricorderà Coldiretti Piemonte, congiuntamente con l’associazione Produttori moscato, l’associazione muscatellum e l’associazione Comuni del moscato, in seguito alla segnalazione inviata al ministero in data 19 luglio 2013, otteneva la rettifica del

Decreto 12 luglio 2013 concernente la correzione dei disciplinari di produzione dei vini DOP e igP che aveva inserito, con un colpo di mano, nell’area della DOCg “asti” parte del territorio del Comune di asti, tra cui i terreni dell’ azienda agricola Castello del Poggio. Conclude Roberto Cabiale, “Siamo soddisfatti per l’esito della vicenda e continueremo a tutelare al meglio le nostre imprese nell’interesse di tutta la filiera vitivinicola del moscato nel pieno rispetto delle norme. i nostri associati si sono sempre espressi in maniera contraria all’allargamento della DOCg.” “al di là della querelle burocratico-amministrativa risolta a nostro favore - sottolinea Roberto Cabiale - siamo soddisfatti per aver tutelato al meglio i nostri associati e per aver fatto salvi i principi

democratici di autogoverno della filiera vitivinicola. Con più riunioni pubbliche la nostra base associativa si era infatti espressa negativamente all'inserimento del comune di asti nel disciplinare produttivo del moscato d'asti Docg. Questo per due motivi: l'eventuale danno economico derivante dall'allargamento della zona di produzione, che sostanzialmente dava atto a una maggiore disponibilità di prodotto sul mercato; la salvaguardia dei presupposti qualitativi del moscato d'asti Docg che storicamente non viene contemplata sul territorio del comune di asti. Superata la diatriba legale il nostro auspicio è che adesso tutti si dedichino allo sviluppo ed alla crescita della filiera moscato che in Piemonte interagisce su tre province: asti, alessandria e Cuneo”.

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FORmaziOne - corsi inipa

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Europa Fondo Europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali

Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 - Misura 111.1 Sottoazione A) Formazione in campo agricolo

ANCoRA UNA voltA INIPA AtteNtA Alle eSIgeNze deglI AgRIColtoRI

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ell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 la misura 111.1, sottoazione a, prevede all’interno del regolamento Ce 74/2009 “nuove sfide Health Check”, interventi che mirano alla formazione degli imprenditori agricoli e degli addetti del settore agricolo e alimentare. Più specificatamente, l’attività 2013 propone una serie di tematiche di grande interesse quali quelle che riguardano i cambiamenti climatici, la gestione delle risorse idriche e la biodiversità. inipa Piemonte, sempre attenta alle esigenze e alle necessità degli imprenditori agricoli e alla loro voglia di non perdere il contatto con le nuove normative e i nuovi metodi produttivi, propone una serie di corsi di formazione, che andranno a realizzarsi nel periodo autunno invernale 2013 - 2014, e che potranno essere particolarmente utili per la crescita e lo sviluppo delle aziende del nostro territorio. Ricordiamo che tutti i corsi predisposti da inipa Piemonte sono destinati agli imprenditori agricoli regolarmente iscritti al Registro delle imprese della Camera di Commercio e ai loro coadiuvanti aziendali e dipendenti. i corsi che inipa propone sono completamente gratuiti con finanziamento da parte della Regione e potranno essere attivati al raggiungimento del numero minimo di partecipanti previsto dal bando regionale. Di seguito, vengono proposti i temi posti in calendario, che inipa si augura possano incontrare il vivo interesse degli imprenditori agricoli alessandrini:

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corsi sui cambiamenti climatici titolo: gestione boschiva in sicurezza per prevenire incendi e calamità naturali sede: acqui terme durata: 12 ore

corsi sulla gestione delle risorse idriche titolo: norme igienico-sanitarie di cantina e gestione delle acque reflue. sede: Pasturana durata: 9 ore titolo: tecnologie di risparmio idrico applicate a colture industriali. sede: novi Ligure durata: 9 ore

corsi sulla biodiversità titolo: tecniche di produzione integrata per la riduzione dei fertilizzanti azotati. sede: acqui terme - durata: 8 ore titolo: antichi cereali. La loro coltivazione, le peculiarità nell’alimentazione, il loro utilizzo. sede: Cassine - durata: 14 ore titolo: erbe spontanee. Raccolta e coltivazione. Utilizzo in cucina e proprietà nutrizionali. sede: Vignale monferrato durata: 14 ore

titolo: allevamento del suino allo stato brado; trasformazione degli insaccati nella tradizione monferrina. sede: Pasturana durata: 8 ore titolo: Utilizzo del latte nella caseificazione di antiche ricette casearie. sede: murisengo durata: 16 ore titolo: Coltivazione degli ortaggi con metodologia biodinamica. sede: novi Ligure durata: 16 ore titolo: La condizionalità per un’agricoltura sostenibile. sedi: acqui terme,alessandria, Casale monferrato, novi Ligure, tortona. durata: 6 ore Per ricevere maggiori informazioni riguardo al contenuto dei diversi percorsi formativi e per manifestare il proprio interesse ai temi proposti e la propria volontà a prenderne parte, è possibile contattare il numero telefonico della segreteria inipa piemonte, sede di alessandria, allo 0131-235891, interno 668; inviare una e-mail a: inipa.alessandria@coldiretti.it; inviare un fax a 0131.252144; oppure rivolgersi ai rispettivi uffici di zona.


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attUaLità - gran piemontese

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grande successo per il nuovo panino, realizzato grazie a coalvi e coldiretti la presentazione del “gran piemontese”: da sinistra carlo gabetti, presidente del consorzio di tutela della razza piemontese, al centro emanuela rovere direttore marketing mc donald’s italia e marcello gatto in rappresentanza della coldiretti del piemonte.

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rande apprezzamento per il gran Piemontese: nei soli primi 5 giorni dal suo arrivo nei 473 mcDonald’s italiani, sono stati venduti 250.000 panini, il 20% in più rispetto alle previsioni. “il successo di gran Piemontese è stato preceduto da quello del gran Chianina, tanto apprezzato dai consumatori da andare esaurito in sole due settimane - dichiara emanuela Rovere, Direttore Marketing mcDonald’s italia. “Questo ci spinge a continuare nel nostro percorso di valorizzazione e diffusione dei prodotti italiani, iniziato ormai nel 2008”. “mcDonald’s ci offre non solo un’importante opportunità di business, ma anche e soprattutto la possibilità di far conoscere e assaggiare questa carne di altissima qualità ai 700.000 clienti che serve ogni giorno, per la maggior parte giovani”, afferma il presidente provinciale Coldiretti alessandria Roberto Paravidino. ad oggi, sono solo 26 i ristoranti certificati dal Consorzio che offrono carne piemontese, concentrati geograficamente

in prossimità delle zone di allevamento. grazie all’accordo con mcDonald’s, sono 500 i ristoranti che offrono carne 100% Piemontese, distribuiti in tutta italia. “Un’ottima occasione per gli allevatori - dichiara Carlo gabetti, Presidente del Consorzio di tutela della Razza Piemontese - la Razza Piemontese è una grande produzione italiana di qualità, allevata da aziende familiari medio-piccole, strettamente collegate al territorio. Renderla accessibile in tutta italia attraverso un grande marchio internazionale, e vedere quanto venga apprezzata, è per noi un grande successo”.

gran piemontese

ingredienti: pane tipo tartaruga, hamburger di carne 100% Piemontese, tris di verdura fritta, scarola e crema di porcini tartufata. Disponibile come panino à la carte e in diverse combinazioni menù. Valori nutrizionali: Kcal 445

La Piemontese è la più importante razza da carne italiana per numero di capi allevati. È una carne di altissimo livello, tenera, magra, con pochi grassi e di ottima qualità nutrizionale, oltre che a basso contenuto di colesterolo. È una carne piuttosto diffusa nelle macellerie del dettaglio tradizionale e nella gDO ma meno nella ristorazione, dove è presente solo in pochi ristoranti concentrati nella zona di produzione. Coalvi è il Consorzio di tutela della Razza Piemontese, che opera per la valorizzazione della carne proveniente dai 1500 soci allevatori di Razza Piemontese che vi aderiscono. mcDonald’s con questa quarta edizione dell’iniziativa mcitaly sostiene gli allevatori non solo con l’acquisto di un’importante fornitura (complessivamente 360 capi, provenienti da 52 allevamenti certificati principalmente della provincia di Cuneo, ma anche Torino, Asti ed Alessandria), ma anche e soprattutto permettendo a tutti gli italiani di assaggiare questa carne abbinata a ingredienti che ne esaltano il gusto, come i porcini e il tartufo.

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ORganizzaziOne - campagna amica e terranostra

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a preso avvio con una nutrita partecipazione di aziende agricole, lo scorso 2 dicembre il corso fattorie didattiche per la valorizzazione della biodiversità, finalizzato all’apertura di una fattoria didattica quale attività connessa alla propria azienda. il percorso formativo riconosciuto dalla Regione Piemonte e abilitante per l’iscrizione all’albo Regionale si svolge eccezionalmente ad alessandria con giornate formative coinvolgenti e mirate a fornire competenze di tipo progettuale e gestionale per l’accoglienza di visitatori, dedicando particolare attenzione agli strumenti per l'analisi conoscitiva del contesto della fattoria stessa, al fine di individuare quali sono i punti forti da valorizzare e quelli deboli da correggere per sviluppare al meglio le piene potenzialità della fattoria. guidati da docenti di eccezione come Stefania Barbiero e Stefania Pendezza le future fattorie didattiche saranno per famiglie e gruppi di visitatori un’opportunità preziosa, come dimostra anche il crescente sviluppo dell’economia legata al turismo rurale e alla vendita diretta dei prodotti tipici, aspetti entrambi indicativi della ricerca e dell’apprezzamento di una diversa, migliore qualità del vivere che il mondo rurale è ancora in grado di esprimere: vivere

la scuola media statale “a. manzoni”

In visita alla Centrale del latte di Alessandria

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bambini della classe 2aB della scuola media Statale “a. manzoni” hanno fatto visita lo scorso 6 dicembre allo stabilimento di confezionamento del latte di Viale massobrio della Centrale del Latte di alessandria e asti. i ragazzi hanno potuto, ammirare una delle più innovative macchine di imbottigliamento, il confezionamento del latte, in bottiglia ed in cartone e della panna, la produzione diretta delle bottiglie, il “robot” per l’imballaggio dei pallet, i locali di stoccaggio e refrigerazione. accompagnati dalla

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nella natura, godere del buon cibo e riappropriarsi delle proprie radici. in questo le aziende agricole-fattorie didattiche sono custodi di un patrimonio di saperi in materia di accoglienza, cultura, identità, ambiente e salute, rappresentano un punto di riferimento importante per il territorio a disposizione di tutti, ma anche un punto di partenza per il mondo del sociale e delle attività ricreative che oggi in assenza di una norma specifica sono così inquadrabili. L’auspicio è che un numero sempre maggiore di studenti, famiglie e cittadini si avvicini all’agricoltura e ne scopra le numerose, sorprendenti ricchezze e opportunità di servizio e accoglienza. prof.ssa Cavallo nell’ambito del percorso agricoltura a Km.0 della Coldiretti, i ragazzi hanno riflettuto sull’importanza di un’alimentazione tracciata, locale e controllata nella cui filiera la Centrale del Latte è inserita. La rintracciabilità è una delle parole chiave del percorso, che partendo dalle aziende agricole permette di poter fregiare il latte della dicitura “alta Qualità”, grazie ai numerosi controlli nel laboratorio aziendale diretto dal Dr. tolomei. Si è riflettuto poi, su concetti importanti quali il lotto, il bollo Ce, il tmC e la data di scadenza, tutti strumenti importanti per noi consumatori per imparare a riconoscere i prodotti nella speranza che le innumerevoli battaglie Coldiretti, non ultima quella del Brennero, possano sempre più portare ad una definizione chiara della rintracciabilità in etichetta per tutto.


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ORganizzaziOne - campagna amica e terranostra

[pagine a cura di Luisa Bo]

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l’agriturismo di campagna amica

STRENNE PER UN NATALE

vicino e buono

NATALE 2.0 CON GLI AGRITURISMI DI TERRANOSTRA E CAMPAGNA AMICA

CON “IL BUONVICINO”

L’

atmosfera che cattura il turista ogni giorno all’agriturismo il Buonvicino di Cassine, durante il periodo natalizio è ancora più suggestiva, accogliente, calda in questo momento così magico, non solo per i più piccoli. Saranno le decorazioni, caratteristiche, fatte con le piccole cose, con materiale di recupero, con i prodotti dell’azienda, con creatività e con l’amore che caratterizza la titolare isabella, e sono, sempre, proprio le mani e l’estro di isabella , il motore delle sue attività e delle sue iniziative. il natale 2013, però, è caratterizzato da un altro progetto, che nasce dal cuore, la collaborazione con Cristiana dell’agriturismo terre Sparse di Carpeneto. Cristiana e isabella sono due imprenditrici, diverse ma tanto uguali, che vogliono condividere iniziative, idee e che vedono i due agriturismi complementari fra loro. il tema di questo natale sono le Strenne, confezionate con un pakaging di eccezione, preziosi sacchetti, fagotti porta pane, grembiuli con le tasche piene di biscotti, marmellate, splendide idee regalo diverse dal solito ma fatte rigorosamente

a mano nell’ottica del km zero. Cristiana produce lana di pecora e alpaca e con questa eccellente materia prima sapientemente lavorata a feltro oppure semplicemente a maglia, ha saputo tipicizzare di per se la confezione regalo 2013, all’insegna dell’originalità e della ristrettezze economiche del momento. ma isabella e Cristiana hanno, poi, ripreso anche alcune tradizioni, come quella della cotognata. Le caramelle della Befana erano un tempo in contrapposizione con il carbone nella sospirata calza ed erano proprio ottenute dalla preparazione della confettura di mele cotogne lavorata sul tavolo di marmo e tagliata a caramella. L’albero di natale di isabella quest’anno è adornato di cotognata, che può diventare per tutti la nuova piccola idea di natale, per premiare magari i più piccoli ,proprio nel giorno dell’epifania, come si faceva un tempo. il buonVicino di Isabella Peverati Strada per Ricaldone di Sotto - Cassine Tel.+39 0144-715228 e-mail: ilbuonvicino@libero.it

La RiCetta DeL meSe

La Cotognata

Ingredienti • 1 Kg di mele cotogne; • 700 gr. di zucchero; • 700 gr. acqua + zucchero.

le festività di natale sono alle porte e quale occasione per trascorrere qualche giorno in famiglia, magari fuori casa in agriturismo oppure a due passi da noi, per un pranzo campagna amica in provincia. e così per rispondere alle esigenze di tutti e per essere alla portata di tutti sempre, anche terranostra ha la sua versione 2.0 di iterranostra. App o Widget? Come si vuole, tanto in qualsiasi caso con due click o due touch ormai gli agriturismi di terranostra Campagna amica sono nel palmo della mano. gli agriturismi di Campagna amica si trovano sull’aPP Store per iPhone e iPad o su google Play per android; nonché sul Windows Store per Windows Phone, i dati delle aziende sono costantemente aggiornati ed è inserita anche la nuova sezione “strade del vino”. Come sono, cosa c’è intorno, quanto costano, cosa si mangia, quel che si vede, divisi per regione, per provincia, con un bel sistema di ricerca per trovare subito dove trascorrere il prossimo weekend, il cenone di natale o la vacanza in tutt’italia. L’applicazione, contiene tutti gli agriturismi associati visibili sul sito. Per ogni azienda è possibile avere dettagliate informazioni riguardanti la struttura, i servizi offerti, i prodotti in vendita e i punti di interesse nelle vicinanze, oltre alla galleria fotografica e tutti i contatti. L’applicazione aggiornata è scaricabile gratuitamente per i phone ipod touch e i pad; l’indirizzo per scaricare la nuova versione: https://itunes.apple.com/it/app/iterranostra/id515735231?mt=8 i Vostri commenti sull’aPP Store sono preziosi!

il buonVicino di Isabella Peverati Strada per Ricaldone di Sotto - Cassine Tel.+39 0144-715228 - e-mail: ilbuonvicino@libero.it

Preparazione Lavare le mele (lasciare la buccia perchè ricca di pectina). Aggiunggere acqua e zucchero, far cuocere fino a rendere i composto una purea. Passare a setaccio la purea. Per ogni chilo di purea aggiungere 500gr. di zucchero e cuocere sempre mescolando in modo omogeneo fino a quando si rassoda (3-4 ore). Lasciare raffreddare su un piano di marmo e tagliare a cubetti.

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PReViDenza - epaca

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[a cura di marino Ravera]

sosPeNsioNe di Quote aGGiuNtiVe sulle PeNsioNi

IntereSSA I PenSIonAtI Che non hAnno ComPILAto IL moDeLLo reD AnnI 2009 e 2010

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olti pensionati usufruiscono sulla pensione di quote aggiuntive, che vengono corrisposte dall’inPS a condizione che i redditi posseduti, non superino determinati limiti di reddito, sulla base di precise disposizioni di legge. Per questo ogni anno l’inPS invia a tali soggetti un apposito modello denominato ReD, dove occorre indicare i redditi prodotti nell’anno precedente, in modo da permettere all’istituto di verificare il rispetto dei limiti di reddito e continuare a pagare tali quote aggiuntive. L’obbligo incombe anche per chi non ha alcun reddito oltre la pensione. Occorre precisare in merito, che tutti coloro che denunciano al fisco la propria situazione reddituale mediante modello 730 o unico non sono comunque tenuti a presentare il modello ReD poiché l’inPS rileva direttamente i redditi presso il ministero delle finanze, conseguentemente restano obbligati a presentare il modello ReD, i pensionati che non hanno compilato il modello fiscale poiché i redditi restano al di sotto dei limiti, o coloro che possiedono solo la pensione. Le quote soggette alla condizione di verifica reddituale possono essere: l’integrazione al trattamento minimo, le maggiorazioni sociali, l’assegno sociale, la quattordicesima mensilità, la trattenuta sulla pensione di reversibilità, o sull’assegno di invalidità, l’importo

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aggiuntivo di fine anno ecc. Con un recente messaggio del 28 novembre 2013 l’inPS ha comunicato di aver completato i controlli circa la presentazione del modello ReD per tutte le tipologie di pensione soggette all’obbligo di presentazione, per gli anni 2009 e 2010 e a seguito di tale verifica, di aver predisposto le notifiche da inviare agli interessati ove viene comunicata la sospensione delle quote aggiuntive a partire dalla rata del mese di dicembre 2013. Con tale comunicazione viene tuttavia anche concessa una ultima possibilità per i pensionati di presentazione del ReD omesso, entro e non oltre il 28 febbraio 2014. tale adempimento consentirà il ripristino del pagamento

delle quote sospese, mentre se, vice versa non sarà presentato il modello, la sospensione si trasformerà in revoca in via definitiva, con recupero di tutte le quote aggiuntive corrisposte negli anni in questione. il Patronato ePaCa Coldiretti ricorda a tutti coloro che riceveranno la comunicazione da parte dell’inPS, che presso i propri uffici sarà possibile espletare tutte le formalità per il ripristino della pensione nell’importo effettivamente spettante, per cui si invitano tutti coloro che dovessero avere tale necessità a rivolgersi presso i nostri uffici, quanto prima possibile e comunque entro il termine citato sopra, muniti della comunicazione di sospensione ricevuta dall’inPS.


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A CoLLoquIo Con IL ConSIgLIere eCCLeSIAStICo

ricuperare fervore

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e non vi spaventano i numeri che leggerete in questo articolo, Buon natale! ed ecco i numeri: diciotto milioni di italiani a rischio povertà. Centocinquanta milioni in europa, più tutti quelli che non corrono questo rischio perché sono già poveri, la Colletta per il Banco alimentare quest’anno è diminuita del 12%, le pagine sulla stampa delle vendite giudiziarie crescono sempre di numero ogni giorno, da

cinque anni la crisi cresce ogni giorno di più, gli sfratti esecutivi si contano a migliaia, le aziende italiane si rilocalizzano all’estero, i consumi interni stanno crollando. 106mila giovani italiani vanno all’estero a cercare lavoro. Un popolo, il nostro, che deve ricuperare fervore, come dice il sociologo De Rita. abbiamo, finora, sempre meravigliato il mondo per i nostri miracoli economici e per le riprese dopo ogni congiuntura. Urge ricuperare i valori umani e cristiani per camminare accanto a chi fa fatica, per vincere l’egoismo strisciante, per far arrivare il superfluo di chi ha tanto a chi è privo del necessario. Sono questi gli insegnamenti che quotidianamente Papa Francesco ci regala. gli insegnamenti del Vangelo messi in pratica ci fanno ricuperare il fervore e la speranza che neanche i numeri possono cancellare. Buon natale a tutti gli uomini e donne di buona volontà. don ivo

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ORganizzaziOne - attualità

alessandrina

Tesi di Laurea

Complimenti vivissimi alla dottoressa

Maria Chiara Ravera

per aver conseguito la laurea quinquennale specialistica in Psicologia discutendo la tesi:

“La prevenzione della schizofrenia” all’Università degli Studi di Pavia con votazione 110 e lode. Relatore Chiar.Mo Prof. Paolo Ambrosi

Auguri per un brillante futuro!

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SiCURezza - serbatoi gasolio

[a cura di irene grosso - tecnico Sicurezza sul Lavoro CadirLab]

Serbatoio del gasolio CHiaRimenti PeR Le azienDe agRiCOLe

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ratteremo i contenitori/distributori rimovibili contenenti combustibili di classe C (gasolio), come la maggior parte di quelli presenti sul territorio nelle aziende agricole, aventi capacità geometrica inferiore ai 9m3 (circa 9000 litri), quindi la capacità complessiva massima del deposito è fissata in 9 m3 e può essere ottenuta con uno o più contenitoridistributori. essi sono normati da specifici decreti. i principali requisiti per il distributore/contenitore sono: • Serbatoio approvato, ai fini antincendio, dal ministero dell’interno rispondente alle direttive europee applicabili in materia. Deve essere corredato di manuale di installazione, uso e manutenzione, dichiarazione di conformità e targa di identificazione punzonata in posizione visibile. Di fatto, se rispondente a tali normative si presuppone rispetti le seguenti indicazioni: • Provvisto di bacino di contenimento, di capacità non inferiore alla metà della capacità geometrica del contenitore-distributore stesso e di tettoia di protezione dagli agenti atmosferici realizzata in materiale non combustibile. i contenitori-distributori, ed il relativo bacino di contenimento, se di tipo prefabbricato, devono essere saldamente ancorati al terreno per evitare spostamenti durante il riempimento e l’esercizio e per resistere ad eventuali spinte idrostatiche. • Lo sfiato del tubo di equilibrio deve essere posizionato all’altezza di m 2,40 dal piano di calpestio e deve essere dotato di apposito dispositivo tagliafiamma. • Deve essere dotato di dispositivo di blocco dell’erogazione che intercetti l'alimentazione elettrica al motore del gruppo erogatore in caso di basso livello carburante nel contenitore • il grado di riempimento dei contenitori-distributori deve essere non maggiore del 90% della capacità geometrica degli stessi; a tal fine deve essere previsto un apposito dispositivo limitatore di carico. • installato esclusivamente su aree a cielo libero, inoltre è vietata l’installazione in rampe carrabili, su terrazze e comunque su aree sovrastanti luoghi chiusi. • il contenitore distributore deve essere posato su una piazzola di cemento in piano e rialzata di almeno 15 cm rispetto al livello del terreno circostante. • Rispetto al perimetro dei contenitori-distributori rimovibili (con esclusione del bacino di contenimento) devono essere osservate le seguenti distanze minime di sicurezza:

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a) fabbricati, eventuali fonti di accensione, depositi di materiali combustibili e/o infiammabili per natura e quantità non ricompresi tra le attività soggette ai controlli di prevenzione incendi ai sensi del decreto ministeriale D.P.R 151/2011: 5 m;

b) fabbricati e/o locali destinati anche in parte a civile abitazione, esercizi pubblici, collettività, luoghi di riunione, di trattenimento o di pubblico spettacolo, depositi di materiali combustibili e/o infiammabili costituenti attività soggette ai controlli di prevenzione incendi ai sensi del decreto ministeriale 16 febbraio 1982: 10 m; c) linee ferroviarie e tranviarie: 15 m, fatta salva in ogni caso l’applicazione di specifiche disposizioni emanate in proposito; d) proiezione verticale di linee elettriche ad alta tensione: 6 m. • Devono essere ubicati in area delimitata da recinzione in muratura o rete metallica alta almeno 1,8 m e dotata di porta apribile verso l’esterno, chiudibile con serratura o lucchetto; nel caso di depositi collocati in attività provviste di recinzione propria, la recinzione non è necessaria. • Rispetto al perimetro dei contenitori-distributori (con esclusione del bacino di contenimento) deve essere garantita un area libera sgombra e priva di vegetazione che possa costituire pericolo di incendio. ad esempio una fascia libera da vegetazione alta. • in prossimità dei contenitori-distributori non devono essere depositati materiali di alcun genere. • appositi cartelli fissi ben visibili devono segnalare il divieto di avvicinamento al deposito da parte di estranei e quello di fumare ed usare fiamme libere, nonché cartellonistica indicante norme di comportamento e i recapiti telefonici dei Vigili del fuoco e del tecnico della ditta distributrice del carburante da contattare in caso di emergenza.

• gli impianti e le apparecchiature elettriche devono essere realizzati ed installati in conformità a quanto previsto dalle leggi 1° marzo 1968, n.186 e 5 marzo 1990, n.46 e successive modifiche (D.m 37/2008) e provvisto di idonea messa a terra. • Devono essere tenuti a disposizione almeno due estintori portatili aventi carica minima pari a 6 kg e capacità estinguente non inferiore a 21a-89B-C e un estintore carrellato avente carica nominale non minore di 30 kg e capacità estinguente non inferiore a B3. adempimenti antincendio inoltre l’entrata in vigore del D.P.R. 1 agosto 2011, n.151 “Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi” (G.U. 22 settembre 2011, n. 221) avvenuta in data 7 ottobre 2011, ha comportato la modifica dell’attuale regime normativo in materia di Prevenzione incendi, riformando procedure e iter autorizzativi, adempimenti previsti e attività soggette. molte aziende agricole che possiedono serbatoi del gasolio, che prima non erano soggette all’obbligo di avere il Certificato di Prevenzione incendi (CPi) tra 1m3 a 9m3 devono presentare la SCia (segnalazione certificata di inizio attività) alle autorità competenti, salvo ulteriori proroghe, entro ottobre 2014. La SCia deve essere redatta da tecnico abilitato ai sensi del Decreto 5 agosto 2011 (ex. L. 818/84). non dobbiamo dimenticare che diversi requisiti previsti per i contenitori/distributori rappresentano obblighi di condizionalità per le aziende.


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FiSCaLe - scadenze gennaio

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[a cura di Daniela Colombini]

alessandrina

scadenza

152014 162014 16 2014 gennaio

gennaio

gennaio

162014

gennaio

162014 252014 252014 312014

gennaio

gennaio

gennaio gennaio

imposta

adempimenti

soggetti obbligati

iVa

emissione fattura differita per la cessione di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da un DDT o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuata l’operazione

Soggetti passivi IVA

imu

Versamento della “mini-IMU” (conguaglio sull’abitazione principale e terreni agricoli se il Comune ha aumentato l’aliquota rispetto a quella base)

Contribuenti proprietari di immobili o titolari di diritti reali

imu

Liquidazione e versamento dell’IvA a debito del mese di dicembre 2013

Contribuenti IVA mensili

ritenute alla fonte

Versamento ritenute alla fonte su: • redditi di lavoro dipendente e assimilati • redditi di lavoro autonomo • provvigioni • corrisposti nel mese precedente

Soggetti operanti in qualità di sostituto d’imposta

iVa

Comunicazione in via telematica dei dati contenuti nelle dichiarazioni d’intento ricevute nel mese precedente

Contribuenti IVA che hanno ricevuto le dichiarazioni d’intento rilasciate da esportatori abituali

iVa

Invio telematico elenchi IntrAStAt riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al mese precedente

operatori intracomunitari con obbligo mensile

iVa

Invio telematico elenchi IntrAStAt riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al trimestre precedente

operatori intracomunitari con obbligo trimestrale

iVa

Comunicazione dei dati delle operazioni intercorse nel mese precedente nei confronti di operatori economici aventi sede, residenza o domicilio negli Stati o territori black list

Contribuenti IVA

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attUaLità - notizie dal territorio

Grazie di tutto, continueremo a volerti bene

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Ciao Rosanna

Rosanna tagliafico, Responsabile Ufficio zona di Alessandria del Patronato epaca ci ha lasciato lo scorso 25 novembre. In tutti coloro che l’hanno conosciuta la notizia ha destato profonda commozione. Noi vogliamo ricordarti sempre come in questa foto, sorridente e coraggiosa. Al marito Bruno e alla figlia Irina la vicinanza ed il calore della grande famiglia di Coldiretti affinchè possano superare questo difficile momento.

Lutti

Desidero esprimere questi sentimenti a nome mio e di tutte le coltivatrici e coltivatori che hanno conosciuto ed apprezzato Rosanna come impiegata e come segretaria delle donne Coldiretti. Rosanna, sei stata una donna speciale: discreta, dolce, riservata, professionalmente molto preparata e disponibile. abbiamo avuto un grosso privilegio a conoscerti. attenta ai nostri bisogni, hai organizzato per noi donne convegni, viaggi d’istruzione che ci hanno arricchito culturalmente e spiritualmente, creando tra di noi una bella amicizia che rimarrà per sempre. avremo voluto esserti vicine in questo periodo difficilissimo. Pensavamo spesso a te, parlavamo di te, impotenti... L’unica cosa che abbiamo potuto

fare è stato pregare affinché la madonne ti aiutasse. non ci potremo più ritrovare con te su questa terra a pregare per assuntina, Delia, Rosangela, tua mamma, perché le hai raggiunte... ma noi pregheremo per tutte voi. Ora sei un angelo del Paradiso, sei al cospetto di Dio, proteggi e consola tuo marito Bruno, tua figlia irina e tutti quelli a cui tu hai voluto bene e che ti hanno voluto bene... Ciao Rosanna! maria teresa coppo* *già Responsabile Provinciale e Regionale quando “Donne Impresa” si chiamava “Movimento Femminile” e Rosanna ricopriva il ruolo di segretaria provinciale

Rimarrai sempre nei nostri ricordi era naturale per chi frequentava gli uffici della Coldiretti vederti indaffarata, a rispondere al telefono, a compilare moduli, a dare consigli e a rispondere alle domande delle tante persone che quotidianamente vengono al Patronato. La tua esperienza e la tua professionalità nella famiglia della Coldiretti di alessandria, e nell’epaca, erano diventati per tutti, utenti e colleghi, un importante punto di riferimento. Sempre disponibile ad ascoltare e aiutare il prossimo, ti interessavi e ti facevi carico dei problemi delle persone e delle famiglie, costantemente animata dalla volontà di metterti a disposizione di chi aveva bisogno di aiuto o di una parola di conforto. anche quando i segni della malattia si facevano via via più evidenti, fino all’ultimo, hai voluto restare al tuo posto di lavoro che hai continuato a svolgere in completa autonomia, senza mai anteporre i tuoi problemi di sa-

lute. era naturale identificarti come la “Signora delle pensioni”, e ci rammarichiamo che il destino abbia negato a te che ne hai “fatte avere tante”, di poter raggiungere l’ ormai vicino traguardo che ti avrebbe consentito di dedicarti a tempo pieno alla tua famiglia. Cara Rosanna, te ne sei andata in silenzio con quella discrezione che ha sempre contraddistinto il tuo rapporto con gli altri, per tutti noi colleghi è difficile renderci conto che tu sia scomparsa, e che non ti vedremo più nell’ufficio epaca, tuttavia ci conforta la nostra certezza che il tuo impegno verso il prossimo, e la tua grande Fede, ti abbiano valso una più grande ricompensa là dove sei ora. grazie per tutto ciò che ci hai dato e che ci hai lasciato. Ciao Rosanna, resterai sempre nei ricordi di tutti noi... i tuoi colleghi

Dio, fonte di perdono e di salvezza, per l’intercessione della Vergine Maria e di tutti i Santi, concedi ai nostri fratelli e parenti, che sono passati da questo mondo a Te, di godere la gioia perfetta nella patria celeste. Per Cristo nostro Signore. Amen.

✟ 5/02/1944 - 18/10/2013 ✟

✟ 11/02/1936 - 29/11/2013 ✟

✟ 1936 - 2013 ✟

Sentite condoglianze dalla Coldiretti alla famiglia Debandi per la scomparsa della cara

fRANCESA socia di San Salvatore

✟ La Dirigenza e la struttura della Coldiretti di Alessandria sono vicini al Direttore della Coldiretti di Asti, Antonio Ciotta, per la perdita del caro

SUOCERO La Coldiretti Provinciale di Alessandria si unisce al dolore di Christian Boero, grafico dell’ufficio stampa, e della famiglia Callipo per la scomparsa del caro zio

ANgELO

imprenditore agricolo di Cardona

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✟ 11/02/1928 - 22/11/2013 ✟ Coldiretti si unisce al dolore della famiglia Baltuzzi per la perdita della cara

bRUNA socia di Alessandria

La famiglia Caniggia, commossa per la dimostrazione di affetto ringrazia la Coldiretti per aver preso parte al dolore per la scomparsa del caro

fRANCESChINO di Litta Parodi


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inSeRziOni - annunci economici

alessandrina

inserzioni

Vendo

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1,80cm. €300 con bigoncia in vetro resina 5q.li €300. tel.0131-265854

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•50 piante di aceri.tel.340-7940229 •rimorchio seminuoVo 2 assi portata 40q.li. tel.333-3690549 •trattore lamborghini c674 - 70 cingolato (625 ore di lavoro vendo per cessata attività).tel.327-0808687 o 366-5724628 •disco a solleVamento e gommato largo

•trattore cingolato per frutteto, da 50/69 cavalli, 4 coppie di distributori idraulici, larghezza mt. 1,30 (chiedere di tullio - cell.347-1030145).

•terreno in affitto tel.011-9433044 oppure 347-0697685 •atomizzatore a spalla a motore per trattamenti frutta e vite.tel.349-6478541 •laVoro Coppia di coniugi cercano lavoro come guardiani, giardinieri oppure assistenza. tel.3402193322

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12 Dicembre 2013_Agricoltura Alessandrina 13/12/13 18.28 Pagina 36


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