Agricoltura Alessandrina Coldiretti Alessandria

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Coldiretti Alessandria - Anno 61째 numero 2 - 13/02/2014 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

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Editoriale

Editoriale

QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO A UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

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Il pandoro argentino o il kit per il vino fai da te: quando l’inganno economico e di immagine non è più sostenibile per l’agricoltura italiana

o già avuto modo di dirlo in diverse occasioni ma l’argomento è di grande attualità ed è uno di quelli che mi fa molto “arrabbiare”, passatemi il termine. ne ho parlato in riunioni ed editoriali ma ogni qual volta si presenti l’occasione colgo l’opportunità per tornare ad occuparmene perché, non solo come imprenditore, ma prima di tutto come cittadino italiano mi indigno di fronte a tanto scempio. mi riferisco ai dati aggiornati presentati durante la fiera agricola che si è svolta a Verona relativi al salto di qualità dell’agropirateria internazionale che è arrivata a colpire i prodotti più rappresentativi dell’identità alimentare nazionale con danni economici e di immagine non più sostenibili per l’agricoltura italiana. a luglio, durante l’assemblea nazionale era stato presentato “Lo scaffale del Made in Italy che non c’è più”, oggi la rassegna del “il Made in Italy volato via”: sono trascorsi mesi e le file si sono, ahimè, rinforzate. i numeri parlano chiaro: la contraffazione e la falsificazione dei prodotti alimentari Made in Italy fa perdere all’italia oltre 60 miliardi di euro di fatturato che potrebbero generare reddito e lavoro in un difficile momento di crisi. gli ultimi esempi? Dal Pandoro argentino al Salame veneto made in Canada, dall’asiago statunitense al Kressecco della germania, dal kit per falsificare il Parmigiano Reggiano a quello per taroccare il Valpolicella. La più copiata? Senza ombra di dubbio la denominazione Parmigiano con termini come “Parmesan” diffuso in tutti i continenti. ed ora c’è addirittura la possibilità di acquistare, in gran Bretagna, negli Usa o in australia, un kit per fare il pregiato formaggio italiano, ovviamente senza dare alcuna importanza al latte utilizzato: una vera e propria truffa che colpisce anche i vini italiani più prestigiosi che possono essere taroccati “grazie” a miracolosi kit che promettono di ottenerli in pochi giorni con miscugli di polveri e mosto. alla lista si aggiungono i falsi salumi Made in Italy che tirano a livello internazionale: dalla mortadela siciliana rumena, al Salame tipo milano fatto in Brasile, dal Cacciatore salami e la Soppressata salami prodotti in Canada, al Prosciutto cotto Villa gusto diffuso in germania. Per i primi piatti sono “sconsigliati” i maccaroni mit tomatensauce o gli gnocchi Rucola-Parmesan prodotti in germania o la Palenta realizzata in Croazia, magari con il sugo fatto con San marzano pomidori pelati coltivati in Usa. anche l’olio e il vino rientrano nei prodotti italiani fortemente imitati all’estero dove si possono trovare il Pompeian oil del maryland, negli Stati Uniti, così come il falso Chianti americano, ma anche il Kressecco o il meerSecco tedeschi che imitano l’inarrivabile prosecco e persino il Barbera rumeno che, tuttavia non è rosso, ma incredibilmente bianco. il comune denominatore degli esempi di imitazione e contraffazione di prodotti agroalimentari italiani è l’opportunità, per un’azienda all’estero, di ottenere sul proprio mercato di riferimento un vantaggio competitivo associando indebitamente ai propri prodotti l’immagine del Made in Italy apprezzata dai consumatori stranieri, senza alcun legame con il sistema produttivo italiano e facendo concorrenza sleale nei confronti dei produttori nazionali impegnati a garantire standard elevati di qualità. Per questo è importante più che mai combattere questo inganno globale ed è necessario fare chiarezza a livello nazionale ed europeo dove occorre estendere a tutti i prodotti l’obbligo di indicare in etichetta l’origine dei prodotti alimentari come previsto dalla legge approvata all’unanimità dal Parlamento italiano all’inizio della legislatura e rimasta fino ad ora inapplicata.

Roberto Paravidino Presidente

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agricoltura perioDico Del monDo agricolo Di colDiretti alessanDria

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“Dall’antipasto al Dolce il falso

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Periodico edito da impresa Verde alessandria

d i r e t t o r e a m m i n i s t r at i V o simone moroni

agricoltura perioDico Del monDo agricolo Di colDiretti alessanDria

direttore resPonsabile ilaria lombardi

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G r a f i c a , i m Pa G i n a z i o n e christian boero

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H a n n o c o l l a b o r at o a q u e s t o n u m e r o alessandro albertelli, luisa bo, daniela colombini, enrica marchesotti, Walter roggerone, Giovanni rosso, alberto Pansecchi, domenico Pesce, don ivo Piccinini, marino ravera, Valerio scarrone, emanuele sconfienza. fotoGrafie archivio coldiretti, christian boero

redazione ed amministrazione corso crimea 69 - 15121 alessandria tel. 0131 235891 - fax. 0131 252144

reGistrazione tribunale

n° 2 - Febbraio 2014

di alessandria n.69 del 21.1.1953

In COPERTInA

aGenzia

Federpensionati in udienza da Papa Francesco

P u b b l i c i ta r i a

Via Pylos, 20 - 12038 savigliano (cn) tel. 0172 711279 - cell. 348 7616706 e-mail: info@reclamesavigliano.it

Chiuso in redazione il 13 Febbraio 2014

s ta m Pa industrie GraficHe srl Via einaudi, 43 - zona d4 tel. 0131-240624 www.keller-grafiche.com r.ozzano@keller-grafiche.com confederazione nazionale coldiretti federazione Provinciale coldiretti alessandria

uffici ProVinciali

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acqui terme - Via m. ferraris, 52 tel. 0144 322546 - fax. 0144 55902 alessandria - corso crimea, 69 tel. 0131 261819 - fax. 0131 325524 casale monferrato - Via cavalli d’olivola, 6 tel. 0142 452840 - fax. 0142 72741 castelnuoVo scriVia - Via solferino, 53 tel. 0131 823403 - fax. 0131 823443 cerrina - Via nazionale, 36 tel. 0142 943800 - fax. 0142 946031 noVi liGure - Via mazzini, 50/c tel. 0143 75440 - fax. 0143 73881 oVada - Via cairoli, 42 tel. 0143 86268 - fax. 0143 833305 tortona - Via s. marziano, 4 tel. 0131 861965 - fax. 0131 863903

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entile lettore; in allegato alla rivista hai trovato la guida di settore dedicata alla nuova Politica agricola Comune 2014-2020 nella quale vengono illustrate tutte le ultime novità dedicate alla riforma. anche se l’argomento è in continua evoluzione e certamente non semplice abbiamo cercato di renderlo il più possibile fruibile grazie a tabelle esplicative e a un’impaginazione snella ed accattivante.auspichiamo possa dare una prima risposta alle numerose domande su questa tematica.

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FeDeRPenSiOnaTi - AssembleA nAzionAle per i 45 Anni dAllA costituzione

AlessAndrinA

generazioni unite

per un futuro migliore

Insieme

per rigenerare la vita

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apa Francesco, nell’udienza di mercoledì 22 gennaio, di fronte agli agricoltori pensionati, ha parlato del momento particolare che sta vivendo l’agricoltura in italia, tra i capricci del tempo e le norme dettate dell’Unione europea. Questo a corollario di un’omelia sulle divisioni della chiesa che ostacolano il raggiungimento degli obiettivi comuni. L’udienza è stata solo una tappa del fitto calendario di eventi che ha visto impegnata la delegazione alessandrina a Roma per i lavori dell’assemblea della Federpensionati Coldiretti, riconosciuta da 45 anni: per la provincia hanno partecipato in qualità di delegati, assieme al presidente giovanni Ottonello, graziella Chiapponi, Francesca gamalero e Rosanna Carlevaro, accompagnati dal segretario marino Ravera. i lavori della tre giorni hanno riguardato i progetti per garantire il presidio territoriale nelle aree rurali e la maggior fruibilità di servizi sanitari, socio-sanitari e alla persona; la famiglia e il territorio con livelli essenziali di assistenza a valore aggiunto; le iniziative e le esperienze con il ruolo attivo del pensionato, quale modello di traino culturale, economico e solidale. “La presenza degli anziani all’interno della famiglia in generale, e di quella agricola in particolare, è stata considerata come una forma

arcaica da superare mentre con la crisi si sta dimostrando fondamentale per affrontare le difficoltà economiche e sociali di molti cittadini”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto moncalvo nel sottolineare che “la solidarietà tra generazioni sulla quale si fonda l’impresa familiare è un modello vincente per vivere e stare bene insieme e non un segnale di arretratezza sociale e culturale come è stato spesso affermato”. in italia ci sono più di 800 mila pensionati coltivatori diretti con pensioni inferiori o integrate al minimo di 480 euro al mese che stanno vivendo un periodo estremamente difficile ma che, nonostante questo, contribuiscono in misura determinante al sostegno delle famiglie. non soltanto nel ruolo dei nonni, ma i coltivatori pensionati sono impegnati nel presidio territoriale nelle aree rurali e sono spesso il motore di iniziative ed esperienze culturali, economiche e di solidarietà, dalle fattorie didattiche per insegnare i segreti della campagna ai più piccoli ai tutor dell’orto nelle città. e c’è anche chi trasmette alle nuove generazioni la propria manualità per realizzare oggetti di artigianato. “Pur in presenza della persistente crisi economica, che sembra mettere in discussione i valori del welfare, gli anziani del mondo agricolo meritano maggiore attenzione da parte delle istituzioni”, afferma il Presidente della Federpensionati Coldiretti, antonio mansueto. “Con i loro valori di esperienza e di saperi da trasmettere alle nuove generazioni e lo spirito di solidarietà che li esalta nei momenti di bisogno della collettività, sono una risorsa per la società”.Tutto è prezioso nella vita dell’uomo, gli ideali, le speranze, il lavoro, la sete di giustizia,


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campi sempre nuovi e con orizzonti infiniti generativi di futuro. Lo abbiamo ascoltato dalle testimonianze molto belle di tanti pensionati ai quali la vita riserva ancora spazi incredibili di vitalità. a Roma in questi giorni i pensionati di Coldiretti hanno scritto una pagina importante della loro storia anche se dentro un tessuto sociale ed economico complesso e aggrovigliato. L’anzianità è ancora bella, si è detto, se ricca di umanità, di amicizia, di collaborazione, di generosità, di accoglienza, vera offerta di speranza per le nuove generazioni, ingredienti nobili di cui il nostro tempo ha particolarmente bisogno. il buon agricoltore conosce il ritmo delle stagioni, conosce il seme del grano che mette nel terreno con dentro la forza della vita. a contatto con la terra acquisisce una cospicua sapienza, la concretezza, il senso del dovere, la pietà popolare, l’amore alla famiglia, la volontà di riscatto della dignità del mondo rurale. non c’è spazio per la nostalgia per chi non si tira indietro nonostante sia arrivato l’autunno della vita, per chi sa di aver accumulato una preziosa eredità di esperienze, di iniziative e di opere. L’estensione degli anni può coniugarsi con la qualità degli anni anche se il lavoro della terra ha marcato i suoi lineamenti e ha sagomato il suo corpo. “esiste un legame solido fra le generazioni nel “popolo Coldiretti” come lo registra la sua storia più volte richiamata in questo anniversario, abbellito con i colori della festa, della gioia e della testimonianza serena e coraggiosa. - ha affermato il consigliere ecclesiastico nazionale don Paolo Bonetti Le esperienze che sono state messe in campo in questo convenire da tutte le regioni d’italia, con sullo sfondo del palco la pianta nobile, feconda, solida dell’ulivo, confermano che c’è la possibilità di valorizzare i frutti, i talenti e le professionalità di tutte

Due immagini di gruppo dei pensionati del Piemonte che hanno preso parte alla 45a Assemblea Nazionale dell’Associazione Federpensionati di Coldiretti che si è svolta a Roma nei giorni scorsi. Al centro dei lavori i valori cristiani, l’amore per famiglia e la dignità del mondo rurale senza mai dimenticare la concretezza dettata dal ritmo delle stagioni.

le età e che vale la pena vivere con intelligenza, cuore e volontà per la crescita delle nostre imprese e per il bene comune. Passare il testimone attraverso il racconto in diretta delle cose che contano è anche reggere il confronto con le nuove generazioni e dimostrare con la vita e con azioni virtuose la bellezza di una sana vita attiva. La vita è un dono e responsabilità sempre dentro la dimensione del tempo, della famiglia, del lavoro, della società, una risorsa sempre attuale che costituisce un elemento di forza per chi vuol vivere la storia da protagonista”. La persona anziana ricorda ai giovani che la vita sulla terra ha un inizio e una sua fine e che guardando al termine del passaggio

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano Pensionati in agricoltura sono importanti per la crescita del Paese

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apporto di cultura ed esperienza che i pensionati dell’agricoltura offrono alle nuove generazioni, che si mostrano consapevoli dell’importanza di una corretta gestione del territorio e delle sue risorse, svolge un ruolo importante nell’ambito degli sforzi necessari a favorire nuove prospettive di crescita, anche occupazionale, del settore agricolo. e’ questo l’auspicio espresso dal

Presidente giorgio napolitano nel telegramma trasmesso dal segretario generale della presidenza della Repubblica Donato marra, in occasione dell’assemblea celebrativa del quarantacinquesimo anniversario di fondazione della Federpensionati Coldiretti. il Capo dello Stato ha manifestato al Presidente della Coldiretti Roberto moncalvo e al Presidente della Federpensionati antonio mansueto il suo vivo apprezzamento per l’importante traguardo raggiunto e formulato l’augurio per il migliore successo dell’assise. Due piantine d`ulivo e numerosi cesti con prodotti tipici regionali sono stati donati dalla Federpensionati Coldiretti a Papa Francesco nel corso dell’udienza alla quale hanno partecipato gli anziani coltivatori guidati dal consigliere ecclesiastico nazionale don Paolo Bonetti. nel porgere il saluto alla delegazione, il Santo Padre ha detto: “Tutti incoraggio ad essere fedeli a Cristo, affinché nella Chiesa possa risplendere la gioia del Vangelo”.

terreno si è più consapevoli dell’importanza dei valori solidi e profondi anche se richiedono sempre coerenza, impegno e determinazione. Quanto sono importanti gli esempi dei nonni che possono ancora aiutare i giovani a familiarizzare con i valori cristiani perché le nuove generazioni non perdano la memoria di Dio e del senso vero della vita. gli uomini e le donne della terza età se sono presenza positiva e costruttiva possono seminare tracce di fiducia, straordinaria risorsa per i nostri giorni, sui terreni della partecipazione, della solidarietà e della condivisione, parole antiche ma sempre nuove della scuola sociale cristiana.

una vita spesa

per l’agricoltura

Nella foto: Francesca Borra, 90 anni, di Castellazzo Bormida, assieme al Presidente Moncalvo, è stata premiata per il suo impegno in agricoltura. “Ho iniziato a lavorare nei campi all’età di 5 anni con grande dedizione - ha detto commossa - una passione che mi accompagna ancora oggi. Il mondo rurale ha scandito tutte le tappe della mia vita, ho assistito a cambiamenti epocali cercando di trasmettere questa mia vocazione alle nuove generazioni, con grande soddisfazione!”.

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aPPUnTamenTi - incontri zonAli 2014

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a riforma della nuova Politica agricola Comune 2014-2020, la gestione corretta del fascicolo del produttore, le novità fiscali per l’anno 2014 e gli aspetti operativi della sicurezza sul lavoro: saranno questi gli argomenti attraverso i quali si snoderanno gli incontri territoriali Coldiretti che prenderanno il via il prossimo 17 febbraio dalla zona di alessandria. La Coldiretti si prepara ad incontrare la propria base, zona per zona, con appuntamenti mirati, organizzati per far conoscere in modo più approfondito e con caratterizzazione prettamente territoriale ciò che la federazione provinciale sta facendo per difendere il reddito delle imprese agricole e, soprattutto, far capire che si può e si deve avere fiducia nel futuro. Riunioni che serviranno ad ascoltare la voce degli imprenditori, per capire quelle che sono le necessità più imminenti e alleviare le preoccupazioni in un momento di crisi generale come quello attuale. incontri costruttivi per “vivere” il territorio e capire dove intervenire con più efficacia. Obiettivo: fare il punto sulle ultime novità in ambito agricolo con un coinvolgimento diretto sugli aggiornamenti tecnici. gli appuntamenti sono organizzati nell’ambito del progetto di informazione per il settore agricolo attivato sulla misura 111 del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 e serviranno a presentare agli associati, ai tecnici e ai dirigenti, argomenti di attualità tecnica. La priorità sarà informare sulle ultime novità tecniche, ricordando importanti scadenze, senza tralasciare il fondamentale capitolo legato alla Politica agricola Comunitaria. il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina, Roberto Paravidino e Simone moroni, e i responsabili dei vari servizi dell’Organizzazione, incontreranno tutti gli associati per fare

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chiarezza su diversi argomenti e garantire un importante coinvolgimento diretto della base associata in un indispensabile approfondimento delle normative e l’illustrazione della posizione sindacale assunta dalla Coldiretti nel contesto nazionale in merito alle problematiche più ur-

genti da risolvere che vedono protagonista il settore primario. Le varie relazioni saranno tenute dai responsabili di settore che saranno a disposizione dei soci per rispondere a domande e illustrare i “percorsi burocratici” da seguire per non commettere errori che possano pregiudicare eventuali richieste di finanziamento. “Per la Coldiretti, gli incontri zonali rappresentano un momento molto importante - hanno affermato Roberto Paravidino e Simone moroni - testimonianza di una “filiera tutta italiana e tutta agricola”, impegnata nel portare avanti battaglie fondamentali per disegnare la “nuova agricoltura”.“Per gli agricoltori abbiamo organizzato questi percorsi informativi e formativi perché siano consapevoli dei maggiori oneri a carico delle aziende, ma anche delle nuove opportunità che non mancano. Questi incontri, aperti a tutti gli imprenditori, sono il primo tassello di importanti momenti di assistenza e consulenza che verranno messi in campo nel 2014”.

Gli appuntamenti deGli incontri zonali acqui terme lunedì 24 febbraio - ore 14.15 Sala ex Caimano Via m.Ferraris, 5 castelnuovo scrivia giovedì 20 febbraio - ore 14,15 Sala Pessini Piazza Vittorio Veneto tortona giovedì 20 febbraio - ore 8.45 Sala Fondazione CR Tortona via Puricelli, 11 novi ligure - ovaDa venerdì 21 febbraio - ore 8,45

museo dei Campionissimi Viale Campionissimi, 2 alessanDria lunedì 17 febbraio - ore 8,45 Salone 4° Piano sede Coldiretti Provinciale casale monferrato martedì 18 febbraio - ore 8,45 Sala Parco del Po Viale Lungo Po gramsci, 10 cerrina martedì 18 febbraio - ore 14,15 ristorante Lanterna Blu fr. gaminella - mombello m.to


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rmai i fatti sono noti: nunzia De girolamo si è dimessa dall’incarico di ministro delle Politiche agricole e al momento di andare in stampa non ci sono ancora “segnali” di chi potrebbe essere il prossimo inquilino del Dicastero di via XX Settembre. La politica beneventana ha deciso di gettare la spugna in seguito alle polemiche sorte su alcune intercettazioni relative alla gestione della sanità campana, peraltro non legate al suo impegno alla guida del ministero. Le dimissioni sono state accettate dal premier enrico Letta, il quale ha assunto la carica ad interim. il tutto in previsione di un rimpasto di governo.“L'immediata assunzione dell’interim è un segnale importante di attenzione al settore del presidente del Consiglio che ci auguriamo sappia valorizzare le specificità del settore agricolo italiano che ha saputo conquistare primati a livello internazionale e può offrire un valido contributo alla ripresa economica ed occupazionale del paese - ha sottolineato il presidente della Coldiretti Roberto moncalvo -. abbiamo bisogno di un ministero delle Politiche agricole forte, autorevole e indipendente che si faccia sostenitore di un modello di sviluppo vincente fondato sulla trasparenza, sul legame della filiera agroalimentare con il territorio e sulla distintività del vero Made in Italy, per togliere spazio ai tanti “furbetti del cacio pecorino”. moncalvo, che ha rivolto un ringraziamento al ministro “per il lavoro svolto con passione ed impegno alla guida del ministero dell’agricoltura”, ha comunque tenuto a precisare che “è iniziato un anno determinante per l’attuazione della riforma della politica agricola europea (Pac) e per l’appuntamento dell’expo e l’agricoltura italiana ha bisogno subito di un riferimento istituzionale stabile e credibile”. Resta il fatto che l’addio della De girolamo “regala” al ministero dell’agricoltura il poco invidiabile primato di ben cinque ministri “bruciati” nello spazio di cinque anni. in media, uno ogni dodici mesi. L’ultimo a restare in carica per almeno due anni (dal maggio 2008 all’aprile 2010) è stato Luca zaia. Quando il politico leghista ha deciso di correre (e vincere) nelle elezioni regionali venete, gli è subentrato giancarlo galan (Pdl), la cui avventura negli uffici di via XX Settembre è durata però lo spazio di undici mesi. nel marzo 2011 un rimpasto ha portato in cattedra Francesco Saverio Romano, del Pdl. neppure il tempo di ambientarsi e anche il politico siciliano ha dovuto fare le valigie, causa la caduta del iV governo Berlusconi (novembre 2011). alla guida del Paese sono così arrivati i “tecnici” di mario monti e per la carica di ministro delle Politiche agricole è stato designato un di-

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aTTUaLiTà - AvvicendAmenti e nuove nomine

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De Girolamo

si dimette Roberto Moncalvo: “Importante assicurare

un riferimento al settore”

rigente delle stesso mipaaf, mario Catania. nel dicembre 2012, dopo l’approvazione della legge di stabilità, il premier ha presentato le sue dimissioni. Si è andati al voto (febbraio 2013) ma l’incapacità di costruire una maggioranza solida ha portato al governo delle larghe intese. ad aprile nunzia De girolamo (Pdl, poi Nuovo centro destra) è diventata ministro delle Politiche agricole. Dopo nove mesi ecco l’ennesimo cambio, con il rischio di lasciare il settore senza un punto di riferimento in un momento quanto mai “caldo”. Con il “totoministri” inizia ora un nuovo percorso di confronto che però non deve mai perdere di vista la crescita del sistema agroalimentare utile alle imprese, utile al Paese e apprezzato dalla gente. - affermano il presidente e il direttore Roberto Paravidino e Simone moroni - Questo è il nostro obiettivo, il nostro impegno. e’ un dato di fatto che alla politica abbiamo sempre chiesto di lasciarci fare senza chiedere nulla. Un nuovo ministro però vorrà dire iniziare un cammino nuovo. Per questo è importante che il “nuovo interlocutore” capisca sin dalle prime battute che il percorso di evoluzione del modello di rappresentanza messo in campo da Coldiretti è partito da una considerazione: al centro della discussione e degli interessi c’è oggi il cibo più che il prodotto agricolo. e adesso via al “totoministero” in preparazione del semestre europeo dove l’italia e il settore dell’agricoltura avranno un ruolo tutt’altro che di secondo piano: l’importante è che non si perdano mai di vista la trasparenza e la distintività del Made in Italy.

Nuovo incarico per Ezio Castiglione Collaborazione esclusiva con Coldiretti per 5 anni

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opo la chiusura consensuale del rapporto di lavoro subordinato, inizia oggi una diversa collaborazione esclusiva tra il Dott. ezio Castiglione e la Coldiretti per i prossimi cinque anni. La rinnovata collaborazione avrà l’obiettivo di supportare la Coldiretti nello sviluppo del progetto per una Filiera agricola tutta italiana. La sua attività sarà rivolta anche al sostegno ed implementazione dei servizi alle imprese agricole singole e associate, in particolare alla semplificazione burocratica e ad una nuova rete più avanzata di rapporti con la Pubblica amministrazione, al rilancio dei percorsi di affermazione di Cai (Consorzi Agrari d’Italia) e Fai (Filiera Agricola Italiana), ai nuovi temi e strumenti

di accesso al credito e ai percorsi di internazionalizzazione del Made in Italy. La Dirigenza Coldiretti rivolge al Dott. Castiglione i migliori auguri di buon lavoro per una proficua collaborazione.

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ORganizzaziOne - nuovA nominA

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Bruno rivarossa 52 anni di San michele mondovì, nel 2000 è stato nominato Direttore Coldiretti Cuneo e nel 2006 Coldiretti Piemonte

Bruno Rivarossa

nominato capo area Organizzazione e Servizi della Confederazione Nazionale di Coldiretti

Cambia

la struttura organizzativa

Dopo l’elezione a Presidente nazionale, Roberto moncalvo ha ratificato la nomina a Segretario generale di Vincenzo gesmundo che avrà competenze di assistenza agli Organi confederali nella definizione e nell’attuazione delle linee di politica sindacale e generale della Confederazione. Oltre a ciò, come si legge nell’articolo 23 del nuovo statuto, “programma, dirige e coordina l’attività delle aree ed esercita, proponendone l’articolazione, il potere di indirizzo e vigilanza sulle strutture territoriali, per l’attuazione delle deliberazioni degli Organi Confederali, rispondendone al Presidente, ma svolgerà anche funzione di coordinamento e di indirizzo per le strutture nazionale e territoriali”. nuove figure anche ai vertici dell’area Organizzazione e Servizi e dell’area economica. il Presidente e la giunta confederale hanno condiviso la proposta del Segretario generale di affidare gli incarichi rispettivamente a Bruno Rivarossa e gianluca Lelli. Rivarossa, sino ad ora direttore delle Federazioni Coldiretti del Piemonte e di Cuneo, avrà il compito di curare l’impianto organizzativo territoriale compreso il sistema di servizi alle imprese agricole nonché le iniziative di carattere sindacale. gianluca Lelli che lascia la direzione della Coldiretti emilia Romagna e di Bologna, guiderà, invece l’area economica, occupandosi della valorizzazione delle produzioni agricole e delle politiche comunitarie e interfacciandosi con le Società promosse da Coldiretti per rafforzare la presenza degli imprenditori agricoli sul mercato.

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runo Rivarossa, direttore di Coldiretti Piemonte e della Federazione provinciale di Cuneo, è stato nominato, su proposta del segretario generale enzo gesmundo, dalla giunta della Confederazione nazionale Coldiretti capo dell’ area organizzativa e servizi in sostituzione dello stesso gesmundo nominato segretario generale di Coldiretti. Sarà anche amministratore del Consorzio Servizi che raggruppa le imprese Verdi (le società di Servizio di Coldiretti che operano a livello regionale) e farà parte del Consiglio di amministrazione del Cai (Consorzio agrario d’italia). Rivarossa continuerà a fare parte del consiglio del Caa (Centro assistenza agricola) e resterà alla presidenza di Bluarancio, la società informatica interamente partecipata da Coldiretti. in Piemonte ed a Cuneo manterrà l’incarico di delegato Confederale. nel nuovo importante incarico Rivarossa si dovrà occupare del coordinamento delle direzioni provinciali e regionali individuando di concerto con il Segretario generale e la Dirigenza nazionale, le strategie per realizzare la complessa ed articolata progettualità che fa di, Coldiretti non solo la più grande organizzazione professionale agricola, ma anche forza sociale che agisce in un ottica non corporativistica per il rilancio dell’economia complessiva del Paese. “mi accingo al nuovo incarico, consapevole della grande responsabilità che il segretario generale gesmundo, il presidente moncalvo e la giunta nazionale, mi hanno assegnato. il mio obiettivo è continuare a dare concretezza al progetto di Coldiretti nel quale credo profondamente” ha dichiarato Bruno Rivarossa. Un altro piemontese ai vertici nazionali di Coldiretti. Rivarossa conosce molto bene la Coldiretti per averci operato sin dal 1985 quando venne assunto alla segreteria provinciale del movimento giovanile di Cuneo. Viene successivamente nominato segretario zona a Ceva (1986/1991), mondovì (1991/1995) e Cuneo. nel 1997 supera le selezioni per la nomina di direttore e dopo aver frequentato un master in direzione aziendale alla Bocconi di milano e dopo una breve esperienza in Coldiretti Sicilia, il 7 gennaio 1998, è nominato direttore a Padova. Dal 1° aprile del 2000 è nominato direttore di Coldiretti Cuneo, sua provincia di origine e dal 1° gennaio 2006 è direttore di Coldiretti Piemonte, reg-

gendo le due direzioni contemporaneamente. il progetto economico di Coldiretti Piemonte realizzato negli anni della Direzione di Rivarossa vale oltre 100.000 milioni di euro e coinvolge oltre mille imprese agricole private e cooperativa. altri progetti sono in cantiere come la fornitura di succhi per l’industria di trasformazione; nel suinicolo vi è un progetto sul suino medio leggero mentre dopo la costituzione di Cap sinergie che mette in rete i consorzi agrari del Piemonte occorrerà ora dare concretezza all’ampia progettualità. Attenzione anche alle problematiche sociali

il direttore Rivarossa è stato il promotore di Uecoop in Piemonte, operando in sintonia con il presidente di Coldiretti Roberto moncalvo. La nuova centrale cooperativa che fa riferimento all’organizzazione agricola ha anche sviluppato una forte presenza nel sociale dando una serie di servizi soprattutto nelle aree di periferia. Una coldiretti quindi che agisce in un’ottica non corporativistica diventando sempre più forza sociale di riferimento per la società.


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aTTiaLiTà- coldiretti in primo piAno

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Le lobby guadagnano sui prodotti contraffatti, gli italian sounding, che valgono 60 miliardi di euro: di questo ha parlato in studio il Presidente nazionale Roberto moncalvo durante la puntata di 2next.

2Next- Economia e Futuro Il Presidente

nazionale Coldiretti Roberto moncalvo è stato ospite della puntata di “2next - economia e Futuro” andata in onda nelle scorse settimane su RaiDue. intervistato da annalisa Bruchi, ha illustrato quelli che sono gli esempi più eclatanti di falso Made in Italy ma anche lo straordinario successo ottenuto dalla mobilitazione del Brennero. Supportato da esempi concreti di quelli che sono i prodotti italiani più imitati all’estero ha ripercorso quanto Coldiretti ha fatto negli ultimi anni a sostegno dell’etichettatura trasparente. grazie a servizi filmati, rubriche e utility, è stato fornito ai telespettatori uno spaccato di quelle che sono le problematiche che il comparto agroalimentare sta affrontando.

Ribalta televisiva a “MelaVerde” La società cooperativa CoriLu su Canale 5

Sono molti i prodotti tipici italiani vittime dell’Italian sounding, sopra uno “spaccato” dei più rappresentativi e copiati in tutto il mondo.

CoriLu ha ottenuto un passaggio televisivo che ha consentito la promozione della nocciola Piemonte e del monferrato. il presidente della società cooperativa, Dino Trisoglio, è stato ospite domenica 26 gennaio alla trasmissione “melaVerde”, nella puntata di andata in onda su Canale 5, dove ha svelato con una delle conduttrici, ellen Hidding, le fasi iniziali di raccolta e lavorazione della nocciola Piemonte.

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eCOnOmia - creditAgri itAliA

AlessAndrinA

CON CREDITAGRI ITALIA IL LEASING SI APRE ALL’AGRICOLTURA

S

uno Strumento Finanziario che può coStituire una valida alternativa a Supporto deGli inveStimenti riconduciBili alle varie Filiere del comparto aGricolo

i amplia la gamma di prodotti e servizi offerti da Crediagri italia a supporto del settore primario. Per effetto, infatti, del primo accordo sul leasing in agricoltura sottoscritto con la società albaleasing, le aziende e cooperative agricole hanno la possibilità di usufruire di un canale dedicato, anche in termini di condizioni economiche, per realizzare investimenti strumentali ed immobiliari. Una valida alternativa al canale del finanziamento bancario, avente la finalità di sostenere ed agevolare la ripresa del processo di sviluppo. Sotto questo punto di vista gli investimenti finanziabili in leasing sono riconducibili alle seguenti categorie: fabbricati ad uso aziendale/produttivo, serre, macchinari, attrezzature ed impianti utilizzabili non solo nell’ambito del processo di allevamento e coltivazione, ma altresì nell’intera sfera delle attività connesse compresa la produzione di bio-energia. Una tipologia di intervento che consente di limitare il rischio operativo (in quanto il bene è acquistato direttamente dalla società di leasing, a fronte della scelta effettuata dall’imprenditore), finanziare il costo complessivo del bene (compresa l’iVa), mantenere inalterato il livello di esposizione verso il sistema bancario, definire in via preventiva le caratteristiche del contratto secondo le esigenze aziendali (in riferimento alla durata, numero canoni, periodicità degli stessi, valore di riscatto del bene), frazione il pagamento dell’iVa lungo l’intero periodo di rimborso del contratto di locazione finanziaria. L’accordo siglato da Creditagri italia, inoltre, prevede un processo di gestione trasparente, diretto (il confidi costituisce l’unico interlocutore per l’impresa) e rapido in termini di delibera, così da consentire una pianificazione sia a livello gestionale, che economico da parte dell’impresa.

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responsabile: emanuele Sconfienza tel.0131-235891 cell.335-7536017 emanuele.sconfienza@creditagri.com

il leaSinG nel Settore primario Sul fronte del credito l’ultimo anno, per quanto concerne il settore primario, può essere definito un periodo in chiaroscuro. Se da un lato, infatti, si è registrata una lieve crescita delle erogazioni (+0,3% rispetto al 2012), dall’altro sono aumentate in misura sensibile le sofferenze, che hanno superato la soglia dei 4 miliari di €uro con un’incidenza del 10% sull’ammontare delle linee di credito concesse. Decisamente più marcato è risultato essere l’utilizzo del leasing in agricoltura, che ha segnato un incremento superiore al 38% (nel medesimo arco temporale, rispetto all’esercizio precedente). Un dato che evidenzia come tale strumento possa costituire un concreto canale di carattere finanziario, per supportare il processo di investimento a livello aziendale.

credito aGrario in ripreSa ma aumentano le criticità L’ultimo bollettino statistico 2013 di Banca d’italia evidenzia un monte affidamenti nel settore agricolo pari a quasi 44 miliardi di euro, circa 130 milioni in più rispetto al dato registrato esattamente un anno fa dalla nostra Banca Centrale. Un credito agrario che ha ricominciato a crescere (+0.3% rispetto al 2012), ma che evidenzia anche un forte aumento delle sofferenza pari a circa 4, 4 miliardi di euro con una incidenza del 10% sull’ammontare dei finanziamenti concessi alle Pmi operanti in agricoltura, silvicoltura e pesca. Sofferenze a doppia cifra in capo a oltre 17 mila imprese con un debito medio incagliato di 258 mila euro per singola impresa. Sebbene in un contesto economico e finanziario di grande difficoltà, l’attività di Creditagri italia a sostegno delle imprese prosegue con forte dinamismo, segnando anche nel 2013 una crescita del 12% rispetto ai volumi dello scorso anno.

BanKitalia: in SoFFerenza 10% Finanziamenti in aGricoltura il credito all’agricoltura ha ricominciato a crescere nel 2013 (+0.3%), ma si evidenzia un forte aumento delle sofferenza pari a circa 4,4 miliardi di euro con una incidenza del 10% sull’ammontare dei finanziamenti concessi alle Pmi operanti in agricoltura, silvicoltura e pesca. e’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sull’ultimo bollettino statistico 2013 di Bankitalia. il monte affidamenti nel settore agricolo - sottolinea la Coldiretti - è stato pari a quasi 44 miliardi di euro, circa 130 milioni in più rispetto al dato registrato esattamente un anno fa dalla nostra Banca Centrale.


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CaDeLPO - l’intervistA

AlessAndrinA

A colloquio con il Presidente

Franco Maranzana ed il Direttore

Giorgio Collina una nuova StaGione per il conSorzio aGrario del piemonte orientale

Franco maranzana presidente consorzio

“Garantire capillarità sul territorio e più attenzione alla ricerca di nuovi spazi di mercato”

I

ncontriamo Franco maranzana e giorgio Collina, presidente e direttore del Consorzio agrario del Piemonte Orientale, nella sede di via Vecchia Torino e il clima che respiriamo è di grande accoglienza ed entusiasmo. L’occasione per scambiare quattro chiacchiere è duplice, da una parte conoscere il nuovo direttore arrivato ad alessandria da poche settimane e dall’altra ascoltare quelle che sono le progettualità a breve e medio termine di una struttura dalle grandi potenzialità come Cadelpo. Direttore collina, iniziamo da lei, perché mi incuriosisce capire le reazioni di un bolognese ad alessandria... e’ vero, arrivo da Bologna una città completamente diversa da alessandria in tutto e per tutto ma devo dire che sin dai primi giorni mi sono sentito perfettamente a mio agio e per questo devo ringraziare consiglieri, collaboratori, agenti e soci. Ho trovato una buona azienda: amministratori competenti, agenti professionali benvoluti e funzionari tecnicamente ben preparati. Direttore, possiamo quindi dire che i presupposti per fare bene ci sono tutti? Sono un dirigente di Cai, Consorzi agrari d’italia, la mia esperienza mi ha insegnato a riconoscere i punti di forza e le criticità delle strutture che sono chiamato a dirigere: per quanto riguarda il Consorzio agrario del Piemonte Orientale non ho dubbi, sono molto ottimista e fiducioso per il futuro.

Giorgio collina direttore consorzio

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Direttore, in base alla sua esperienza come potremmo riassumere il settore agricolo? abbiamo sicuramente un grande vantaggio: operiamo nell’unico settore che ha segno positivo in un’economia che è, a dir poco, malata. L’agricoltura oggi è meno in difficoltà rispetto ad altre categorie perché la sua crisi è iniziata molto prima e la sua trasformazione è costante: si pensi che la sola provincia di alessandria dal 2000 ad oggi ha dimezzato il numero delle aziende ed ha perso quasi 10.000 ha di SaU. Trasformazioni di tale portata ci obbligano a ridisegnare la nostra presenza sul territorio mantenendo una capillarità importante senza perdere di vista la sostenibilità economica. i nostri soci hanno bisogno di competenza e di efficienza, dobbiamo investire in formazione tecnica e migliorare l’organizzazione logistica per compensare la chiusura di quei punti vendita non più strategici.


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Direttore, qual è oggi il principale problema con il quale ci si deve confrontare e scontrare ogni giorno? nessuna incertezza: quello finanziario! Colpisce noi ma anche i nostri fornitori ed i nostri clienti. Per fare fronte a questa difficoltà oggettiva, abbiamo dato vita, con la collaborazione di un primario istituto bancario ben radicato sul territorio, ad una iniziativa finanziaria che permetta agli agricoltori di poter acquistare i mezzi tecnici per la conduzione della propria azienda pagando dopo un anno senza dover sostenere alcun costo fino al 31/12. Ritengo che questo strumento darà ossigeno al settore e ci permetterà di concentrarci maggiormente sulle questioni tecniche anziché finanziarie. Oltre a dare servizi in merito alla fornitura di mezzi tecnici, stiamo lavorando per trovare strumenti atti a migliorare la valorizzazione delle produzioni. presidente maranzana, Direttore collina, in questi giorni si è fatto un gran parlare della fase di riorganizzazione che sta vedendo protagonista il consorzio del piemonte orientale: vogliamo fare chiarezza su quanto sta accadendo?

sposizione al fine di offrire trasparenza e fugare eventuali dubbi o incertezze per riuscire a presentare tale progettualità nel corso del Cda che si è svolto lo scorso dicembre nel corso del quale, all’unanimità, tale progettualità è stata approvata. Lo stesso procedimento, concluso con l’approvazione all’unanimità, è avvenuto nei Consorzi di Vercelli e novara. Questa operazione ci permetterà di ottimizzare le risorse e di presentarci al mercato con un’azienda da €70.000.000 di fatturato ed €40.000.000 di patrimonio netto. Un passo importante che andrà a dare concretezza, sicurezza e solidità per i nostri soci e tutto il mondo agricolo. Con piacere: una prima fase di riorganizzazione territoriale la stiamo già facendo ed il nuovo assetto ci vede presenti sul territorio con 16 punti in provincia di alessandria, 5 in provincia di novara ed 1 a Domodossola. Di questi 22 punti vendita ben 15 sono adibiti anche a ritiro e stoccaggio di cereali e colture oleaginose; 3 sono le agenzie che dispongono di impianti di essicazione per il mais. presidente maranzana, altro traguardo importante riguarda il piano industriale redatto dopo circa un anno di lavori per la salvaguardia e lo sviluppo del consorzio agrario: di cosa si tratta? Proprio così! Si tratta di uno studio fatto da persone competenti in materia, guardando in direzione di un progetto di futura fusione che vedrà unirsi in un unico consorzio le province di alessandria, Vercelli, Biella, novara e Verbano - Cusio Ossola. il progetto è stato presentato all’intero Consiglio di amministrazione alla presenza dei vertici delle tre Organizzazioni agricole e la fusione è prevista per l’anno in corso. i Consiglieri hanno così avuto modo di conoscerne i minimi particolari e il direttore Collina è stato a di-

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presidente, i contratti di filiera rappresentano il futuro in diversi ambiti, un discorso che vale anche per i consorzi agrari? assolutamente sì. i Consorzi agrari attraverso Cai, hanno stipulato contratti di filiera, con i principali trasformatori cerealicoli italiani, a condizioni privilegiate. L’esperienza acquisita in questi anni da Cadir Lab, società controllata dal Consorzio agrario, che ha eseguito una mappatura del territorio in funzione delle produzioni delle diverse varietà di grano, ci permette di unire forza commerciale e conoscenza tecnica per poter indirizzare i nostri soci verso produzioni mirate a condizioni privilegiate.

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CaDeLPO - l’intervistA

AlessAndrinA

Direttore collina, un pensiero guardando al futuro... Sicuramente, per prima cosa, un “grazie” a chi mi ha preceduto, il ragionier Vanni Valevano in primis e i suoi collaboratori, coordinati dal dottor Ugo Falchi, ex direttore di Consorzi agrari oggi consulente Cai che, con la sua ineguagliabile esperienza e capacità di gestione direttiva, è stato il supervisore dei processi di analisi tecnico amministrative del nostro Consorzio e Coordinatore degli studi del progetto industriale. Ora si apre una nuova stagione per il Consorzio agrario e con la collaborazione di tutti, soci, dirigenti e struttura, potremo affrontare le sfide con rinnovata fiducia. Credo che il presidente maranzana non possa che condividere questo mio pensiero. É così presidente? Certamente, rinnovamento e ammodernamento nei servizi sono le due parole fondamentali, sempre con un obiettivo ben chiaro: contribuire all'incremento e al miglioramento della produzione agricola, nonché alla predisposizione e alla gestione dei servizi utili all’agricoltura ed alle iniziative di carattere sociale e culturale nell'interesse degli imprenditori.

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ViTiCOLTURa - novità in vigneto

[a cura di Valerio Scarrone]

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inTeRVenTO CHe Ha RiSCOSSO PaRTiCOLaRe inTeReSSe TRa i ViTiCOLTORi PiemOnTeSi

Ristrutturazione e riconversione vigneti

Si è riaperta anche per questa campagna viticola la misura di ristrutturazione e riconversione vigneti, che sarà attuata sino al 2018. Si tratta di un intervento attuato dal 2001 e che ha riscosso interesse costante tra i viticoltori piemontesi, permettendo di ristrutturare e riconvertire sinora circa 13.000 ha, pari al 30% della realtà viticola piemontese. Possono accedervi tutti gli imprenditori agricoli singoli ed associati e le società che esrcitano attività agricola, che abbiano costituito o aggiornato il proprio fascicolo aziendale, che

conducano le superfici vitate inserite in domanda o essere in possesso di un diritto di reimpianto o di averne iniziato la procedura di acquisizione. La prima variazione sostanziale rispetto alle campagne pregresse riguarda la superficie minima dell’intervento che da questa campagna é di ha 0.5000, riducibile a ha 0.3000 nel caso di aziende che abbiano una SaU vitata pari o inferiore ad un ettaro, esattamente al contrario di quanto previsto precedentemente. Si rammenta che la superficie oggetto di contributo viene calcolata al netto

delle aree di servizio, mentre la superficie del diritto di reimpianto iscrivibile a DOC comprende le aree di servizio sino a 3 metri. Per quanto riguarda i vigneti di montagna (altitudine media superiore a 500 metri l.m. o terrazzati o ciglionati o con pendenza media superiore al 30%) la superficie minima è ridotta a 0.1 ha. L’altra importante novità è il sensibile aumento di contributo, in particolar modo per gli interventi riguardanti l’estirpo e reimpianto, come rilevabile nelle tabelle di seguito riportate:

• contriButo forfettario massimo aD ettaro per vigneti orDinari codice azione

tipoloGia

contriButo €/Ha

a1-B1

estirpazione e reimpianto

16.000

a2-B2

reimpianto utilizzando diritti in portafoglio o acquisto mediante trasferimento

11.100

a3-B3

reimpianto anticipato

11.100

a4

Sovrainnesto

4.500

c1

trasformazioni delle forme di allevamento

6.500

c2

modifiche delle strutture di sostegno

5.200

• contriButo forfettario massimo aD ettaro per vigneti Di montagna codice azione

tipoloGia

contriButo €/Ha

a1-B1

estirpazione e reimpianto

19.400

a2-B2

reimpianto utilizzando diritti in portafoglio o acquisto mediante trasferimento

13.800

a3-B3

reimpianto anticipato

13.800

a4

Sovrainnesto

5.500

c1

trasformazioni delle forme di allevamento

7.600

c2

modifiche delle strutture di sostegno

6.300

modiFica delle diSpoSizioni relative alla chiuSura dei recipienti dei vini doc/docG Con il decreto emanato il 24 settembre 2013, è stata apportata una sostanziale modifica delle regole che riguardavano la chiusura dei vino a Denominazione d’Origine. infatti tale decreto sancisce che per tutti i vini a DOC/DOCg saranno possibili tutti i sistemi di chiusura ammessi dalla normativa vigente (tappi sintetici, a vite, a corona,tappi a T, ecc.) se non previsto diversamente dal relativo disciplinare di produzione. Per tutti vini spumante a denomina d’origine si dovrà utilizzare tappo a forma di fungo in sughero o altre sostanze ammesse ad entrare in contatto

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con gli alimenti e trattenuto da un fermaglio a gabbietta. La norma era immediatamente attuabile ed a oggi tutti i vini a doc, potranno utilizzare qualsiasi tipologia di chiusura ammesse, come già possibile per i vini generici, a meno che sia

previsto diversamente dal disciplinare. È stata concessa una deroga di sei mesi solo per i DOCg, che in questo lasso di tempo, dovranno decidere se apportare o meno delle restrizioni sull’uso delle chiusure sui propri disciplinari.

il contributo massimo erogabile per ogni singola domanda deve essere inferiore a € 150.000. non sono ammissibili contributi per il rinnovo normale dei vigneti a fine carriera, per cui non si può accedere al contributo se si effettua il reimpianto sulla stessa particella, con la stessa varietà,con lo stesso sistema di orientamento dei filari con il medesimo sistema di allevamento e con lo stesso sesto d’impianto. Per quanto riguarda il sovrainnesto, si potrà effettuare solo su vigneti con età massima di 15 anni. i vigneti al temine della ristrutturazione/riconversione dovranno essere iscrivibili alla DOC. Come per i precedenti bandi, l’aiuto verrà corrisposto anticipatamente, costituendo una polizza fideiussoria pari al 120% dell’aiuto da erogare. Questa modalità di pagamento è obbligatoria per tutti gli interventi di estirpo e reimpianto, mentre per tutti gli altri interventi è possibile scegliere il pagamento a collaudo delle opere. in questo caso, però i lavori dovranno essere terminati entro una data stabilita da agea, ad oggi non ancora disponibile, ma che indicativamente va da metà maggio ai primi di giugno. i lavori previsti in domanda potranno essere effettuati dopo la presentazione della domanda di contributo, cosi’ come dopo tale data potranno essere eleggibili le fatture dei materiali e dei lavori.Và ricordato che tutto il materiale utilizzato per i lavori dovranno essere nuovi, non sono ammessi a contributo l’utilizzo di materiale usato (esempio recupero di pali, ecc), pena la restituzione di parte del contributo . Le opere previste, nel caso di contributo con anticipo, dovranno essere terminate entro la seconda campagna successiva a quella in cui è stato percepito il premio. La scadenza delle domande di ristrutturazione è fissata per il 28 febbraio 2014: chi fosse interessato si rivolga al più presto presso i propri uffici zona.


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[a cura di alberto Pansecchi]

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• Scelte definitive • Obiettivi chiari • Progettazione per differenti livelli di meccanizzazione La nascita di un grande vino dovrebbe iniziare dalla progettazione del vigneto. Questa fase deve essere studiata nei minimi particolari partendo dall’analisi del sito sia dal punto di vista pedologico che climatico, adattando le diverse tecniche di allevamento alla scelta dei materiali al clone e al portainnesto adeguato, utilizzando materiale di propagazione sano. La forma di allevamento dovrà essere decisa in fase di progettazione dell’impianto. In questa fase sarà anche possibile progettare impianti adatti alla meccanizzazione spinta con eventuale supporto di sistemi irrigui innovativi adatti a tutte le esigenze produttive. Da non sottovalutare sono le esperienze passate sul medesimo terreno e le osservazioni di viticoltori o di persone anziane che ne conoscono la storia.

la densità di impianto Ogni realtà ambientale ed aziendale va attentamente valutata. ad ogni forma di allevamento corrisponde un limite massimo di piante per ettaro oltre il quale non ci si deve spingere; ogni obiettivo qualitativo ha un suo equilibrio tra forma di allevamento e numero di ceppi per ettaro che non va scardinato.

Prepararsi all’impianto

scheda vite n.31

il portamento vegetativo è differente per ogni varietà e deve esser attentamente considerato. non esiste una regola fissa, se non quella di una tendenza ad un miglioramento qualitativo ottenuto attraverso l’aumento del numero di ceppi per unità di superficie, a patto però che la produzione per ettaro sia mantenuta costante e che la densità non sia esagerata. Così operando si avrà una riduzione del carico produttivo per ceppo con un conseguente miglior equilibrio all’interno della pianta. 15


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[a cura di alberto Pansecchi]

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stanchezza del terreno

È buona norma non procedere all’impianto immediatamente dopo l’estirpo, sullo stesso appezzamento di un vigneto preesistente ma attendere, in assenza di ulteriori controindicazioni, almeno un paio d’anni. nel caso non si possa attendere occorrerà cercare di allontanare la maggior quantità possibile di radici dal suolo e prima dell’estirpo, subito dopo la vendemmia, irrorare la vegetazione con una soluzione al 1-2% di glifosate attendendo almeno 2-3 mesi prima dello spianto. L’erbicida sistemico ha una buona capacità di devitalizzare le radici e i nematodi eventualmente presenti.

preparazione del terreno

gli spostamenti di terreno o i livellamenti devono essere ritenuti sempre negativi e, se possibile, da evitare. Qualora però si debbano effettuare, è importante evitare di sconvolgere la naturale successione degli orizzonti, per non ridurre drasticamente la fertilità agronomica, chimica e biologica del suolo. Una volta sistemata la superficie in modo definitivo, devono essere evitate lavorazioni profonde, tipo il tradizionale scasso a 80-100 cm, che porterebbe in superficie terreno poco fertile. migliore è una ripuntatura a un metro di profondità, eseguita ogni 2-3 metri ed in modo ortogonale, seguita, nel caso vi sia da interrare della sostanza organica, da un’aratura superficiale. Ciò consentirà di conservare il più possibile l’autenticità del suolo con tutti i vantaggi che ne conseguiranno.

lotta all’erosione del suolo

La vite soffre l’eccesso di umidità nel suolo: tutti gli interventi che permettono un rapido smaltimento dell’acqua in esubero riducono l’erosione e predispongono il terreno all’attività radicale. Per i terreni di collina diventa prioritaria la conservazione e/o la semina del cotico erboso per impedire il ruscellamento superficiale dell’acqua cui si accompagna il trasporto delle particelle terrose; così operando si evita l’eccesso di umidità dei punti di accumulo dell’acqua. a questo fine, i filari devono avere una giusta lunghezza (max 80-100 m) e una giusta pendenza.

epoca d’impianto

La frigoconservazione della barbatella e la sua paraffinatura hanno di molto allungato il periodo utile per l’impianto del vigneto. Di regola , al momento della ripresa vegetativa (fine marzo-aprile), la barbatella dovrebbe essere a dimora già da qualche tempo. La copertura in paraffina della parte non interrata della barbatella, protegge i tessuti legnosi fino a temperature comprese tra -7 e -9 °C. Se la barbatella è stata frigoconservata, dovrà esser portata per qualche giorno in un ambiente fresco e ombreggiato (all’interno della propria confezione) per garantirle miglior acclimatamento e resistenza nel primo periodo di impianto. È buona regola immergere l’apparato radicale in acqua per almeno 24-36 ore prima dell’impianto. Più tardiva è la messa a dimora, maggiori saranno le cure necessarie al giovane vigneto. Qualora non vi sia la garanzia di poter intervenire nel periodo caldo con una irrigazione di soccorso, conviene rinviare la messa a dimora delle barbatelle all’autunno. 16

a cura del servizio di consulenza tecnico-agronomica Coldiretti Alessandria


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sicurezza alimentare

quello

e c i d … a t t e h c i t che l’e S

e è vero che i prodotti di piccola scala spesso riescono ad avere caratteristiche organolettiche di pregio ineguagliate da marchi anche blasonati ma necessariamente “mass marketed”, non sempre il consumatore se ne accorge o viene adeguatamente informato. quali leve utilizzare allora per svelare “natura” profonda dei prodotti agricoli nazionali?

Domanda non banale, se è vero che da una parte la distribuzione ha leve di prezzo e distribuzione in grado di impartire un forte vantaggio compe-

titivo; dall’altra, l’industria spesso imita e mima l’origine agricola dei prodotti “industriali” una immagine bucolica e rasserenante. il produttore agricolo ha per la verità tutta una serie di possibilità per fare risaltare al meglio la propria produzione. Bisognerà certo capire intanto quale prodotto nello specifico interessa e quale è la normativa “verticale” di riferimento. Di seguito, ci limitiamo a segnalare una serie di possibilità offerte e che marcano il “plus” delle produzioni agro-artigianali di casa nostra.

• Si può esaltare la lavorazione con “lavorato a mano” (qualora le fasi principali della lavorazione siano così svolte) e “produzione artigianale”, dimostrando la presenza di una struttura organizzativa tipicamente artigianale e/o familiare caratterizzata dal basso numero di addetti e soprattutto dall’incidenza dell’apporto umano e personale nella produzione (pronuncia n.8884 del 9 novembre 2000 dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato). in ogni caso sono menzioni da non usare “alla leggera”. Per contro, “sano” e “genuino” sono menzioni che spesso ricorrono in buona fede, ma che non possono intendersi come autorizzate: la prima in quanto non risponde ai requisiti di giustificazione giuridica sui vanti salutistici; il secondo il quanto tale indicazione è vaga e non garantisce di fatto nulla in più rispetto a prodotti analoghi.

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• “Casereccio”, “rustico” o “nostrano”, possono essere magari suggestivi, ma in definitiva poco informati, e sono ugualmente problematici: a meno che non siano contenuti in denominazioni registrate e protette. • Circa il vino, una norma recente consente di indicare “integralmente prodotto e imbottigliato da...” in modo da sottolineare e il peculiare legame con il territorio e l’attività congiunta di produzione e imbottigliamento (parte agricola e trasformativa).Tale indicazione è autorizzata per produttori primari che utilizzano esclusivamente proprio uvaggio. • L’indicazione dell’origine, sempre bene accetta anche quando fornita su base volontaria ed in assenza di cogenti requisiti di legge, può essere enfatizzata su prodotti Bio. • Se il prodotto è infatti 100% italiano, come quelli del circuito Campagna amica, si può utilizzare la menzione “agricoltura italiana” accanto al loro (“eurofoglia”) del biologico (in sostituzione dell’indicazione ordinariamente prevista, “Agricoltura UE”).

• attenzione a menzioni peraltro molto diffuse come “naturale”, “naturale 100%” o simili che sono fuorvianti e atte a ingannare il consumatore (per vino, olio, e altri prodotti).

non siano fatti a partire da materia prima agricola, e potrebbero essere giudicati fuorvianti. Tuttavia, al netto di liceità po meno, non sembrano in grado di conferire un valore aggiunto reale. Diversamente, se vogliamo mettere in rilievo la produzione agricola, si può agevolmente indicare sotto il nome produttore/ragione sociale e/o sede dello stabilimento, “Prodotto dell’azienda agricola... Comune di...” che dice più di molte altre parole. • “Sublime”, “di alta qualità”, sono ingannevoli (a meno di precise disposizioni verticali, come per il latte di alta qualità), così come “igienico”, “sicuro” o simili (si lascia intendere che prodotti analoghi commercializzati non siano né igienici né sicuri...). Sincerarsi che caratteristiche che si ritengono di pregio (“senza zuccheri aggiunti” per succhi di frutta, “da solo succo d’uva” per il vino, o simili) non siano il risultato di requisiti normativi obbligatori per tutti i produttori analoghi. in tal caso, aggiungerle non è consentito. Per i succhi di frutta tale menzione è ancora possibile, ma andrà a scomparire nel giro dei prossimi due anni.

• “naturale” può invece essere utilizzato in caso di “aromi naturali”, migliori dei semplici “aromi” in quanto sono effettivamente estratti da sostanze che in natura hanno l’aroma corrispettivo (es, aroma naturale di vaniglia). La revisione della normativa comunitaria in materia permette di usare appunto tale menzione a titolo di pregio commerciale.

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• “(Vino, olio, passata...) del contadino”.Tali menzioni possono lasciare intendere che altri prodotti

• nel caso di marmellate e confetture, la dicitura “senza zuccheri (aggiunti)” in caso di prodotti che

naturalmente ne contengono è stata ritenuta ingannevole dall’antitrust, in quanto suggerisce il prodotto adatto a consumatori con possibili problemi diabetici. “Senza zuccheri” è ammessa solo se “il prodotti contiene non più di 0,5 g di zuccheri per 100g o 100ml. Diversamente, se l’alimento contiene naturalmente zuccheri, l’indicazione che figura sull’etichetta è: “Contiene in natura zuccheri”. • “a basso contenuto di zuccheri” è dicitura ammessa solo se il prodotto contiene non più di 5g di zuccheri per 100 g per i solidi o 2,5g di zuccheri per 100 ml per i liquidi. • indicazioni come “Tipo”, “gusto”, sono vietate (es, Salame tipo Felino), in ragione di un adenominazione di origine protetta o indicazione geografica Tipica tutelata (si userà “Salame” o “Salame di Felino” per l’igp). • “a tasso ridotto di colesterolo”, “senza colesterolo” e simili: sempre vietate (es.uova) in base a parere agCm. • “Leggero” o light o “a ridotto contenuto di...” ad accresciuto tenore di...”,“fonte di” (vitamina, minerale...) sono tutte indicazioni da misurare adeguatamente nella premessa rispetto al contenuto del prodotto (dettaglio nell’allegato del Reg. Ce 1924/2006). Lo stesso dicasi per specifici vanti sulla salute, autorizzati circa alcuni alimenti-principi nutritivi ad apposita regolamentazione (Reg.Ue 432/2012) e che vanno meticolosamente giustificati. Ovviamente sono solo alcuni aspetti, e che rendono l’idea della complessità dell’etichettatura.

[Testo a cura di corrado finardi - tratto da “il Punto di Campagna amica”]


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corretta alimentazione Consigli a cura del dietologo e nutrizionista Dott. giorgio calabrese che collabora con colDiretti sul sito www.campagnamica.it

la dieta di campagna

amica

Per stare in forma e in ottima salute

Vogliamo dedicare questa scheda alla sana e corretta alimentazione partendo da quelli che sono i principi della dieta di Campagna amica: 1. scelte alimentari che tengano conto dei nutrienti; 2. stagionalità, biodiversità, ecostenibilità e consumo di prodotti locali; 3. l’importanza dell’attività fisica; 4. fare del cucina un’attività conviviale. ma partiamo dal significato del termine dieta, dal greco dìaita = regime, stile, tenore di vita, è sinonimo di alimentazione corretta, sana ed equilibrata. alimentarsi correttamente vuol dire adottare una dieta che sia in grado di soddisfare i bisogni fisiologici dell’organismo (sia di energia sia di nutrienti) dal punto di vista qualitativo e quantitativo. È utile distinguere le due fasi dello stesso processo fisiologico: l’alimentazione e la nutrizione, tra di loro legate ed integrate. L’alimentazione comprende l’assunzione per via orale degli alimenti (semplici, composti o elaborati) e la loro digestione. È un processo volontario. La nutrizione include l’insieme dei processi di assorbimento intestinale degli alimenti digeriti e la loro utilizzazione (o assimilazione) da parte delle cellule dell’intero organismo. È un fenomeno involontario. al concetto di alimentazione è strettamente legato quello di Dietologia, che fa riferimento alla razione alimentare giornaliera. Si intende infatti per Dietologia lo studio dei fabbisogni e dei modi per fornire all’uomo, attraverso l’alimentazione, una nutrizione idonea e adeguata. essa comprende la distribuzione e la combinazione degli alimenti nella razione alimentare, il numero e il ritmo dei pasti, le modalità di cottura e di presentazione dei cibi. La dieta ottimale, oltre a soddisfare le esigenze fisiologiche dell’organismo, si armonizza con la sfera psicologica e relazionale, appagando i sensi, aderendo alla tradizione del territorio, adeguandosi al ritmo vitale. La dieta ideale è personalizzata ed impostata in base a vari parametri: l’età, il sesso, il peso, il tipo di lavoro svolto, il clima, lo stato fisiologico, le condizioni di salute, il fabbisogno calorico e nutrizionale. Di seguito alcuni importanti suggerimenti del prof. Giorgio Calabrese, che collabora con Coldiretti: sul sito www.campagnamica.it consigli e notizie per stare in salute, vivere meglio con se stessi e con gli altri.

fai il pieno di vitamine con la frutta e verdura di stagione

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angiare verdure di stagione vuol dire rispettare l’equilibrio fra uomo e ambiente. mangiare prodotti di stagione aiuta l’economia, e questo, ancora una volta, si traduce in un vantaggio per l’uomo. i frutti e le verdure di stagione contengono più elementi naturali e quindi meno prodotti chimici, soprattutto se si scelgono cibi italiani o addirittura locali. Questi impiegano molto meno tempo ad arrivare sulle nostre tavole e mantengono, quindi, un contenuto più elevato di vitamine rispetto a quelli che devono fare molta strada prima di raggiungerci. il contenuto di vitamine, infatti, non rimane sempre invariato e si riduce con il tempo: più lontani siamo dalla raccolta, meno vitamine ingeriremo. Una buona abitudine è anche quella di scegliere prodotti da agricoltura biologica o a km zero, oltre che di stagione. Con l’uso dei prodotti di stagione si ottiene una grande varietà di scelta, che è uno dei principi più importanti di una dieta sana ed equilibrata.

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il vino fa bene davvero?

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nche nel medio evo il vino era considerato un alimento salutista. Oggi noi dietologi riconfermiamo questo principio, basandolo però solo su un moderato consumo. L’alcol contenuto nel vino non è un nutriente essenziale per l’alimentazione umana, ma produce effetti benefici solo se viene introdotto nella giusta quantità e sempre associato ai pasti principali. il vino non serve a dissetare ma, essendo liquido, è da considerarsi una bevanda-alimento. infatti, oltre all’alcol, nel vino troviamo altri componenti, come i polifenoli e il resveratrolo, che proteggono il cuore e aiutano la donna in menopausa. La giusta quota di assunzione è pari a 30-40 grammi di alcool al giorno, cioè i classici 3-4 bicchieri al dì, bevuti durante pranzo e cena, che diventano 2-3 per la donna a causa della diversa fisiologia.

il pane, come e quanto consumarne?

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a il pane fa ingrassare o no? È una domanda che il consumatore si pone e spesso si ha paura di eccedere con le calorie e di compromettere la propria linea. È un cereale e quindi sarebbe meglio nella dieta non abbinarlo a pasta o riso, per non esagerare con i carboidrati. il pane ha un’ottima dose glucidi: circa il 67% nel pane bianco, in cui prevalgono gli amidi, e il 50% nel caso di quello integrale, che contiene tanta fibra non assorbibile. il pane bianco, cioè quello prodotto con farina 00, contiene mediamente 290 calorie per 100 grammi e anche un pò di grassi, quantità che nel pane classico sfiora lo 0,5%, mentre è un pò superiore (l’1%) in quello integrale. il pane contiene poi carboidrati “complessi”, che fanno produrre lentamente l’insulina nel sangue e sazia più velocemente per essere scomposti e assorbiti, a vantaggio del senso di sazietà. Ci sono anche alcune proteine,

specie il glutine (dal 7 al 9%), e infine, il pane apporta una discreta fonte di sodio, cloro, zolfo, potassio e ferro. il pane integrale (anche di mais, segale o farro) deve essere scelto più frequentemente di quello bianco perché ha più proteine e vitamine. La versione integrale di questo alimento è infatti meno calorica (240 calorie circa all’etto), più ricca di acqua e di vitamine, in particolare del tipo B1, B2, PP ed e, contenute anche in quello bianco, ma in quantità decisamente inferiore. Un fattore salutista importante è rappresentato dalla maggiore presenza di fibre vegetali, che fanno assorbire meno grassi e meno zuccheri introdotti coi vari cibi. nel pane bianco con la farina raffinata ci sono, in media, solo 2 grammi di fibra ogni 100, di cui 0,3 è composto da cellulosa, mentre quello integrale arriva ad averne anche 5 volte di più, da 7 a 8 grammi circa, di cui 1,5 di cellulosa pura.

cavolfiore, versatile e colorato

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l cavolfiore è versatile e ricco di principi nutritivi, rappresenta senza dubbio una delle verdure di stagione più apprezzate e utilizzate, sia a tavola che in cucina. Consumato sia crudo che cotto, è infatti un ottimo ingrediente nella preparazione di primi piatti e minestre, oltre che di fresche insalate e gustosi contorni. il cavolfiore è anche la verdura più coltivata fra le crucifere, varietà di ortaggi cui appartengono anche tutte le altre tipologie di cavoli, broccoli, verze, rape, ravanelli e rucola. in fase di acquisto, inoltre, è molto importante prestare attenzione all’infiorescenza, che deve essere compatta e priva di macchie scure. infine, affinché il cavolfiore possa essere considerato fresco, è auspicabile che le foglie siano di colore verde brillante.

vero di grassi. anch’esso appartenente alla famiglia delle Crucifere, il broccolo è originario dell’asia minore, ed in particolare di quell’area compresa fra grecia, Turchia, Siria e Cipro. Da queste regioni fu poi portato in italia, dove prima gli etruschi e poi i Romani ebbero modo di apprezzarne gusto e qualità. attualmente il broccolo è coltivato in Francia, Spagna e italia, mentre le principali coltivazioni nazionali sono diffuse in alcune regioni meridionali, Puglia, Calabria e Sicilia, e in alcune province del Veneto. al di là delle varietà, quando è il momento di acquistare broccoli di qualità, bisogno far caso a una serie di piccoli dettagli. La verdura dovrà presentarsi compatta e dal colore verde brillante, mentre le foglie dovranno essere verdi e turgide e avere un gambo integro.

sport, il primo allenamento si fa a tavola

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er lo sportivo l'alimentazione riveste un ruolo determinante ed è utile conoscere quali sono gli alimenti funzionali alla sua attività e in quali quantità e modalità vanno assunti per poterne trarre tutti i benefici possibili. Svolgere un’attività fisica, infatti, comporta inevitabilmente un aumento del dispendio energetico. Di solito chi pratica uno sport si allena in media 2-3 volte a settimana, per una durata massima di 2 ore circa. Un'attività fisica di questa entità non comporta quasi mai un fabbisogno energetico aggiuntivo, né tanto meno richiede particolari aggiustamenti della razione alimentare.a maggior ragione, in questi casi non c’è alcuna necessità di ricorrere a prodotti dietetici particolari o a integratori alimentari. Lo sportivo può e deve mangiare abitualmente di tutto. Le quantità saranno proporzionali al tipo di attività fisica che svolge. inutile dire che quando l’attività fisica rallenta o cessa del tutto, è bene che l’ex-atleta riduca proporzionalmente i suoi consumi alimentari, adeguandoli alle nuove abitudini.

un consiglio... Broccolo, nutriente e povero di grassi

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ccanto al cavolfiore, fra le verdure di stagione più rappresentative del mese, troviamo il broccolo, ortaggio dal sapore delicato, nutriente e po-

É utile fare sempre la spesa a stomaco pieno: può sembrare banale ma questa tecnica è di per sè molto efficace. Fare acquisti di genere alimentare a stomaco pieno riduce le “tentazioni” e “toglie dal carrello” ciò che è superfluo e volubile.


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[a cura di alessandro albertelli]

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premessa ogni anno vengono create nuove cultivar/selezioni di albicocco che sono sottoposte a sperimentazione nei centri di ricerca, prima su limitate superfici e successivamente, se valide su superfici più estese. attente verifiche e ulteriori controlli in campo selezioneranno le cultivar che sono ritenute di un certo interesse. nell’ambito della frutticoltura piemontese abbiamo un consorzio di ricerca e sperimentazione per l’ortofrutticoltura piemontese (creso) che si occupa anche del miglioramento varietale in frutticoltura. riporteremo le cultivar di albicocco che possono avere un certo interesse per caratteristiche agronomiche della pianta e qualitative dei frutti nel territorio piemontese. Di seguito si elencano in modo sintetico le cultivar di maggiore interesse.

Descrizioni tsunami® ea5016: data di maturazione 17/06 -25gg laycot • albero di media vigoria con portamento assurgente. Forma del frutto tondeggiante, regolare. Pezzatura medio-piccola. aspetto attraente, colore di fondo aranciato intenso con sovraccolore sul 30-40% della buccia. La polpa è aranciata, succosa, soda, di buon sapore dolce, aromatico ed equilibrato tra zuccheri e acidi. interessante il contenuto in solidi solubili, sensibilmente più elevato rispetto alle pari epoca. autoincompatibile. Positivi i primi riscontri dalla sperimentazione estesa.

spring Blush® ea 3126 tH: data di maturazione 18/06 -24 gg laycot aspetti positivi • Forma tondeggiante, regolare. aspetto attraente con sovraccolore rosso intenso, polpa di buona consistenza. Sapore buono, aromatico, con equilibrata componente acidula. Buona tenuta di maturazione in pianta. evidenzia in pieno campo minor sensibilità a batteriosi da Pseudomonas spp. punti deboli e osservazioni • Pezzatura media per l’epoca, produttività influenzata da biologia fiorale (colatura fiorale, auto incompatibilità) e corretta gestione della potatura di produzione. autoincompatibile. • albero di buon vigore con portamento aperto, si consiglia di indirizzare la produzione su rami misti selezionati con la potatura verde.

ALBICOCCO: CULTIVAR DI MAGGIORE INTERESSE

scheda albicocche n.35

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lunafull*: data maturazione 18/06 -24gg laycot aspetti positivi • Pezzatura grossa per l’epoca. Forma ovata, regolare colore aranciato intenso, aspetto attraente con scarso sovraccolore. Buona consistenza della polpa spicca con elevata succosità. Buona attitudine al post-raccolta. punti deboli e osservazioni • albero di elevata vigoria con scarsa attitudine al rivestimento. Sapore discreto, dolce ma con importante componente acida concentrata sulla buccia. autoincompatibile. • Verificare la costanza produttiva.

Big red® ea4006*: data di maturazione 06/07 - 6gg laycot aspetti positivi • Forma rotonda, regolare. aspetto molto attraente. Colore di fondo aranciato intenso con sovraccolore rosso vivo molto esteso (40%). Sapore buono dolce e d aromatico. punti deboli e osservazioni • Pezzatura media, autoincompatibile, sensibile alle manipolazioni e lavorazioni. Sensibile alle batteriosi. • adatta per piccole produzioni gestite in azienda.

aspetti positivi • albero di buona vigoria con portamento aperto e basitono di facile gestione. Produttività ben distribuita sui dardi e rami misti. Colore aranciato intenso con sovraccolore rosso vivo del 3040% della buccia molto attraente. Sapore buono per l’epoca con discreta componente aromatica. Pezzatura elevata e uniforme, forma tondeggiante regolare. Ottima tenuta di maturazione e conservabilità. punti deboli e osservazioni • Produttività e qualità globale della produzione fortemente influenzati dall’andamento climatico. autoincompatibile. • Sensibile al cracking in annate climaticamente favorevoli.

laycot *: data di maturazione 12/07 aspetti positivi • Ottima presentazione: colore, forma e pezzatura. Sapore molto buono. Consistenza elevata e ottima tenuta di maturazione.

punti deboli e osservazioni • Sensibile a fessurazioni peduncolari e apicali in annate climaticamente sfavorevoli. Sensibile a batteriosi da Pseudomonas spp. autoincompatibile.

flavor cot® Bayoto*: data di maturazione 13/07 + 1 gg laycot

lady cot*: data di maturazione 17/07 +5gg laycot

aspetti positivi • albero di medio vigore, elevata rusticità. autofertile. Forma oblunga-ovata, regolare. Sapore eccellente molto dolce e aromatico. Buona tenute di maturazione in pianta.

caratteristiche • albero di media vigoria, con portamento espanso. Produttività elevata e costante distribuita su dardi e rami di un anno. Frutto di grossa pezzatura (non molto uniforme). Forma oblunga, regolare. aspetto attraente, colore di fondo aranciato intenso con sovraccolore rosso sul 30-40% della buccia. Polpa di buona consistenza. Sapore buono, dolce, aromatico. autofertile. Positivi i primi riscontri dalla sperimentazione estesa.

punti deboli e osservazioni • Colore aranciato con scarso sovraccolore. Fruttifca prevalentemente su rami misti. Fioritura medio-tardiva.

Kioto*: data di maturazione 13/07 +1gg laycot aspetti positivi • elevata rusticità. albero di media vigoria con portamento aperto e basitono, di facile gestione. Produttività elevata e ben distribuita su dardi e rami misti. Forma rotonda-oblata, regolare con apice incavato. Colorazione attraente, aranciata con sfaccettatura rossa luminosa sul 35-50% della buccia. Buon sapore, equilibrato. elevatissima tenuta di maturazione. punti deboli e osservazioni • Pezzatura media, sensibile al sovraccarico. Sbucciature alla cavità peduncolare durante lo stacco. Sensibile a batteriosi da Pseudomonas spp. • autofertile, richiede diradamento precoce e accurato. Buona conservabilità.

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pinkcot® cotpy*: data di maturazione 26/06 - 16gg laycot

faralia*: data di maturazione 01/08 + 20 gg laycot aspetti positivi • Buona produttività. Forma ovata regolare, con apice pronunciato. Colore attraente: fondo aranciato e sovraccolore rosso sul 40% della buccia. Sapore buono, dolce e aromatico. punti deboli e osservazioni • Scalarità di maturazione. media pezzatura. autofertile.

farbaly *: data di maturazione 23/08 + 42 gg laycot aspetti positivi • elevata rusticità e produttività. Buona pezzatura, uniforme. Forma ellittica, regolare. aspetto molto attraente. Colore di fondo aranciato con sovraccolore rosso vivo sul 25% della buccia. Sapore buono, dolce, piacevolmente equilibrato. Ottima tenuta di maturazione in pianta. autofertile. punti deboli e osservazioni • Polpa semi-spicca. elevata sensibilità a Pseudomonas spp. albero di media vigoria, aperto, di facile gestione. avviata alla sperimentazione estesa.

n.B: Le date di maturazione fanno riferimento alle sperimentazioni condotte dalla Creso la cui sede si trova a manta (provincia di Cuneo). Didascalia: ® marchio registrato *Protezione brevettuale. Bibliografia: Creso - Consorzio di Ricerca Sperimentazione e Divulgazione per l’Ortofrutticoltura Piemontese


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Trombe d’aria luglio agosto 2013

Coltivazioni aperrischio repentino abbassamento

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ORganizzaziOne - AttuAlità

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in provinciA di AlessAndriA: scAdenzA domAnde il 4 mArzo 2014

delle temperature

serve unA strAtegiA per prevenire le emergenze

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l repentino abbassamento della temperatura verificatasi nei giorni scorsi anche ad alessandria e provincia, causato dall’arrivo di un nucleo di aria gelida polare, proveniente dalla groenlandia, ha portato preoccupazione per verdure e ortaggi. La discesa della colonnina di mercurio è avvenuto dopo che i primi venti giorni di gennaio in italia hanno fatto registrare una temperatura massima superiore di circa 3 gradi a quella media del periodo, secondo le analisi Coldiretti su dati Ucea. L’andamento anomalo del mese di gennaio conferma i cambiamenti climatici in atto che si manifestano proprio con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense e un maggiore rischio per gelate tardive. “L’improvviso abbassamento della temperatura rischia di provocare danni ingenti alle coltivazioni in campo. in “pericolo” ci sono le verdure e gli ortaggi e se il periodo di grande freddo si prolungherà il bilancio rischia di essere particolarmente pesante per le coltivazioni invernali in campo come cavoli, verze, cicorie, radicchio e broccoli”. e’ quanto affermano Roberto Paravidino e Simone moroni, presidente e direttore della Coldiretti alessandrina, nel commentare gli effetti del brusca diminuzione delle temperature: “in pianura le più esposte sono le verdure e gli ortaggi coltivati all’aperto mentre per quelle in serre occorre affrontare i maggiori costi del riscaldamento”. ma a preoccupare è soprattutto il rischio di gelate e le successive, immotivate, speculazioni che potrebbero esserci sui prezzi dei prodotti agroalimentari. nessun problema, “per i prodotti già raccolti da tempo come mele, pere e kiwi che aggiungono Paravidino e moroni - non potranno assolutamente subire alcun innalzamento dei prezzi. invitiamo quindi chi deve acquistare ortaggi, frutta e verdure a recarsi nei punti vendita di Campagna amica, nei mercati dei coltivatori, dove non correranno questo tipo di rischio grazie alla rintracciabilità della filiera corta”. ad alessandria e provincia sono molte le imprese agricole in grado di assicurare un tempestivo intervento a livello territoriale: non pochi trattori, infatti, vengono mobilitati per assicurare lo sgombero neve anche in altre aree del Basso Piemonte. “Per pulire le strade sono stati allertati anche gli agricoltori della Coldiretti - aggiungono Paravidino e moroni - i quali utilizzano i trattori come spalaneve e spandiconcime adattati per la distribuzione del sale contro il pericolo del gelo”. La figura dell’ “agricoltore spazzaneve” è nata grazie alla legge di orientamento che consente alle pubbliche amministrazioni di stipulare convenzioni con gli agricoltori per lo svolgimento di attività funzionali “alla sistemazione e manutenzione del territorio” anche attra-

Il Ministero

verso l’utilizzo di mezzi meccanici agricoli. il maltempo dei giorni scorsi ha nuovamente fatto riflettere sul ruolo dell’agricoltore come “custode del territorio” e su come la cementificazione dilagante e il poco rispetto nei confronti del paesaggio stiano portando al moltiplicarsi degli eventi alluvionali. Un’italia dove nell’82% dei Comuni italiani sono presenti aree a rischio idrogeologico per ben 5 milioni di cittadini che vivono in zone di pericolo: dati oggettivi e inquietanti, per questo si parla di continuo “stato di allerta”. Solo chi vive ed è presente ogni giorno sul territorio ne conosce gli aspetti, le criticità, e sa quanto sia determinante la manutenzione del territorio, dove fossi e argini devono essere sempre puliti. Oggi non è più possibile pensare solo di continuare a tamponare solo le emergenze, sarebbe importante imparare a prevenirle: ecco perché l’impegno degli imprenditori agricoli va promosso ed ascoltato, partendo dal fatto che il territorio è un bene di tutti, unico e insostituibile e deve essere opportunamente valorizzato, promosso e potenziato. e chi altri può farlo se non chi il territorio “lo vive” tutti i giorni cercando di garantirne la miglior sicurezza idrogeologica e qualità dell’ambiente? Di concerto con le istituzioni serve una strategia per uscire dalle urgenze e pensare all’agricoltura del futuro dove l’imprenditore agricolo non deve essere più inteso solo come «produttore di derrate alimentari», ma deve diventare a tutti gli effetti «il custode» dell'ambiente e del territorio. Resta il fatto che la pulizia dei fiumi e dei torrenti è un problema che puntualmente si ripresenta ogni qual volta l’intensità delle precipitazioni sia superiore alla media o, semplicemente, la pioggia cada per più giorni consecutivi: per questo, come Coldiretti, riteniamo prioritario, di fronte agli eventi climatici avversi, il fondamentale coinvolgimento e l’apporto propositivo di tutti gli attori sociali per offrire un’efficiente gestione degli strumenti fondamentali per la difesa e la salvaguardia del suolo e dell’ambiente.

delle Politiche agricole e Forestali ha confermato l’esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi calamitosi che si sono verificati in provincia di alessandria lo scorso 29 luglio e 24 agosto 2013, in riferimento alle tromba d’aria che si sono abbattute in particolare nel’alessandrino e nel casalese procurando danni ingenti. il carattere di eccezionalità si riferisce ai soli danni strutturali (e non a coltivazioni), restano dunque fuori i pioppeti. nel dettaglio i comuni interessati sono: alessandria,altavilla m.to, Balzola, Bergamasco, Casale m.to, Castellazzo B.da, Castelspina, Frassineto Po, Lu, masio, morsasco, Oviglio, Rosignano m.to, San Salvatore m.to, Villanova m.to. Potranno presentare richiesta risarcimento tutti coloro che dimostreranno un danno alle strutture superiore al 30% della produzione lorda vendibile aziendale, con dimensioni aziendali superiori alle 104 giornate lavorative, come prevede il decreto legislativo n.102, non solo chi aveva fatto segnalazione in attesa dell’approvazione dell’iter procedurale. “il fatto che sia stato riconosciuto il carattere di eccezionalità degli eventi è un buon risultato hanno affermato il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina Roberto Paravidino e Simone moroni - ricordiamo che le raffiche di vento verificatesi nei mesi di luglio e agosto scorsi hanno, infatti, seriamente compromesso le strutture di copertura di molti fabbricati aziendali, danneggiando coltivazioni e nei vigneti molti filari sono stati colpiti orizzontalmente, nei casi più gravi anche con la rottura dei ceppi.” Le domande dovranno pervenire alla Provincia di alessandria entro e non oltre il 4 marzo 2014: per la compilazione e chiarimenti gli Uffici zona della Coldiretti di alessandria sono a disposizione.

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COnDiFeSa - AssicurArsi contro le cAlAmità

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Tutte le novità previste dal piano Assicurativo Agricolo Nazionale

Campagna assicurativa 2014 contro le avversità atmosferiche Le prime scadenze al 31 marzo: è importante provvedere al più presto per tutelare le produzioni

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l Consorzio Provinciale per la Difesa delle Colture agrarie dalle avversità atmosferiche di alessandria ha presentato in questi giorni le modifiche apportate dal Paan, Piano assicurativo agricolo nazionale, per la “Campagna assicurativa 2014. in base alle nuove norme introdotte dal ministero delle politiche agricole le polizze agevolate dal contributo pubblico dovranno essere sottoscritte tramite agente di assicurazione, Broker o al Condifesa di alessandria, entro e non oltre il: 31 marzo 2014 per colture a ciclo autunnoprimaverile (frumento, orzo, colza, ecc.); 31 marzo 2014 per le colture permanenti (uva, frutta, erba medica, ecc.)

meglio non correre rischi! La copertura assicurativa “difende”il lavoro dell’agricoltore dagli imprevisti del meteo. negli ultimi anni sono sempre più numerosi coloro che scelgono di affidarsi al Condifesa.

30 maggio 2014 per le colture a ciclo primaverile (mais, girasole, soia, sorgo, ecc.) 15 luglio 2014 per colture a ciclo estivo, 2° raccolto e trapiantate (pomodoro, orticole, ecc.)

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É importante, quindi, provvedere al più presto all’aggiornamento del fascicolo aziendale e alla stipula della polizza 2014, soprattutto per le colture in scadenza al 31 marzo. Per poter beneficiare dei contributi pubblici 2014 occorre inoltre presentare, come negli anni scorsi, la domanda di contributo comunitario (domanda OCM vino per l’uva da vino e domanda unica PAC per tutte le altre colture) al proprio Caa entro il 15 maggio 2014.

ammontare Dei contriButi puBBlici polizze pluririscHio a 3 avversità: contributo pubblico fino al 65% del premio; polizze pluririscHio a 4 o più avversità: contributo pubblico fino al 70% del premio; polizze multiriscHio sulle rese contro tutte le avversità: contributo pubblico fino all’80% del premio.

eventi assicuraBili avversità catastrofali: alluvione (escluse aree golenali), gelo e brina, siccità - assicurabili solo mediante polizze multirischio sulle rese; altre avversità: grandine, sbalzo termico, colpo di sole/venti caldi, eccesso di pioggia, eccesso neve, vento forte - assicurabili attraverso polizze pluririschio ad almeno 3 avversità (es: grandine+vento forte+eccesso di pioggia) e polizze multirischio sulle rese. Come già avvenuto nel 2013 non è più ammessa ai contributi pubblici la polizza monorischio grandine.

polizza agevolata unica per azienDa/proDotto/comune il Paan 2014 prevede che per assicurare un prodotto della sua azienda in un determinato comune possa essere stipulata con un’unica Compagnia una sola polizza agevolata che preveda un’unica combinazione di eventi (es.: uva ad Acqui Terme contro grandine+vento forte+eccesso di pioggia). Qualora si rendesse necessario suddividere tale produzione comunale su due Compagnie occorre dichiarare su entrambe le polizze l’esistenza della coassicurazione e le due Società coinvolte.

polizze integrative non agevolate al fine di consentire le attività di controllo sul contributo pubblico, le eventuali coperture integrative non agevolate (sottoscritte per abbassare la franchigia, integrare il prezzo dei prodotti, ecc.) devono riportare, come già in gran parte avviene, il medesimo contraente (Condifesa di alessandria) della copertura agevolata (art. 4 Paan) e al Condifesa stesso devono essere notificate per il pagamento del premio relativo e per la successiva rendicontazione agli organismi competenti. Per avere ulteriori informazioni: conDifesa Corso iV novembre n. 44 15121 alessandria - Tel. 0131/52086 Telefax 0131/230880 - www.codial.it


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aTTUaLiTà - nuovo pop

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la Provincia ha emanato i bandi del piano operativo provinciale

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utti gli interventi descritti trovano applicazione nell’area compresa entro i confini amministrativi della Provincia. ai fini del presente provvedimento, per l’individuazione delle zone altimetriche di pianura, collina e montagna si fa riferimento a quanto previsto dalla sezione ii, parte ii del Programma di Sviluppo Rurale 2007 2013 approvato con decisione della Commissione C (2007) 5944 del 28 novembre 2007.

priorità ai giovani di età inferiore ai 40 anni alla data della stipula dell’atto. entità del finanziamento Si prevede l’erogazione di aiuti nella seguente misura: 1) permute: copertura dell’intero onorario; 2) acquisto terreni confinanti con l’acquirente oppure con terreno di proprietà del coniuge in comunione dei beni: € 250,00 per atto.

parte specifica 1. Colture pregiate Impianti di nocciolo (Art. 18, L.R. 63/78) Obiettivo dell’intervento è il sostegno di indirizzi produttivi alternativi alla vite nelle aree collinari, favorendo lo sviluppo della coltura del nocciolo che, in un’ottica di filiera, può trovare un valido riscontro economico nell’industria dolciaria, rappresentata, sul territorio provinciale e piemontese, da importanti realtà operanti a livello internazionale. i contributi sono destinati alla costituzione di nuovi impianti di nocciolo nelle zone classificate collinari, su terreni ricadenti entro i confini della Provincia di alessandria, limitatamente alla varietà “Tonda gentile trilobata”. gli impianti dovranno essere realizzati e condotti conformemente al disciplinare di produzione per il riconoscimento dell’indicazione geografica protetta “nocciola Piemonte i.g.P.”.allo scopo di determinare data e varietà dell’impianto, dovrà essere prodotta fattura d’acquisto del materiale di moltiplicazione (astoni); tale materiale dovrà pervenire da vivai autorizzati ed essere in possesso della documentazione prevista dalla legge. Beneficiari imprenditori singoli o associati, ai sensi dell’art. 2135 del Codice Civile così come modificato dall’art. 1 del D. Lgs. n. 228 del 18 maggio 2001, con aziende ricadenti sul territorio provinciale, iscritte al Registro delle imprese presso la Camera di Commercio di alessandria ed alla gestione Previdenziale e assistenziale ed in regola con la stessa, che risultino altresì in possesso di partita iVa per il Settore agricolo. entità del finanziamento La spesa massima ammessa è di € 2.500,00/ha, determinata ai sensi del vigente prezzario regionale; è eleggibile a contributo una superficie d’impianto non inferiore ad 1 ettaro accorpato, fino ad un massimo di 3 ettari per azienda richiedente. entro tali limiti, potranno essere ammessi anche impianti effettuati su più unità inferiori all’ettaro, purché ciascuna unità di nuovo impianto non sia inferiore ai 5.000 mq. e l’impianto avvenga in maniera accorpata ad altri noccioleti già esistenti in modo comunque da superare almeno la superficie di 1 ettaro di noccioleto. il limite massimo del finanziamento è stabilito nella misura del 30% della spesa ammessa. criteri di selezione È accordata priorità alle domande presentate sul bando aperto ai sensi del P.O.P. 2010, e attualmente agli atti della Direzione economia Sviluppo agricoltura Welfare, fino ad esaurimento della graduatoria approvata con determinazione DDSP1 - 245 - 2010 del 17/11/2010.

entro 6 mesi dalla data della stipula dell’atto la domanda dovrà essere integrata con la seguente documentazione in copia: a) atto notarile; b) fattura del notaio; c) planimetria con evidenziato il terreno posseduto in precedenza e quello confinante oggetto d’acquisto o di permuta; d) visura catastale del terreno posseduto confinante;

Per le nuove domande, verrà data priorità agli impianti realizzati in aziende condotte da i.a.p.; in ulteriore subordine alle domande presentate dall’imprenditore agricolo più giovane di età. in caso di presentazione di domande da parte di aziende condotte in forma societaria, si prenderà in considerazione l’età del rappresentante legale. Coloro che saranno ammessi a beneficio in virtù dello scorrimento della graduatoria approvata sulla precedente programmazione, potranno presentare una nuova domanda, che potrà essere finanziata solo fino a raggiungimento del limite massimo totale di 3 ettari di nuovo impianto, ottenuto tenendo conto anche della superficie già soggetto a contributo sulla domanda precedente. Le nuove domande verranno comunque inserite nella nuova graduatoria che verrà approvata al termine della presentazione delle domande e verranno finanziate solo se rientranti nella parte utile della stessa. termine presentazione domande Le domande di contributo, redatte su modelli predisposti dagli Uffici competenti, dovranno pervenire entro il 31.05.2014. Importo totale dell’intervento € 50.000,00. 2. Accorpamenti fondiari (Art. 32, L.R. 63/78) ai sensi dell’art.32 della L.R. 63/78 l’intervento è finalizzato a sostenere il riordino fondiario, mediante contributi forfettari sugli oneri notarili, per l’acquisto di terreni confinanti con suoli posseduti in precedenza. É prevista inoltre la copertura dell’intero onorario notarile dovuto per la predisposizione e la stesura di atti di permuta. L’acquisto deve essere effettuato richiedendo i benefici fiscali dello i.a.P. D. lgs. 99/2004, art. 1 e P.P.C. Legge 25/2010. Beneficiari: imprenditori agricoli professionali e coltivatori diretti iscritti, ai fini previdenziali, nella sezione agricoltura, di età compresa tra 18 e 65 anni, con

criteri di selezione a parità di condizione verrà data priorità alle domande presentate dall’imprenditore agricolo più giovane di età. in caso di presentazione di domande da parte di aziende condotte in forma societaria, si prenderà in considerazione l’età del rappresentante legale. termine presentazione domande Le domande di contributo, redatte su modelli predisposti dagli Uffici competenti e corredate del documento d’identità in corso di validità, dovranno pervenire entro il 31 gennaio 2015. Importo totale dell’intervento € 10.000,00. compilazione domande Le domande dovranno essere presentate su supporto cartaceo, predisposto dagli Uffici, alla Provincia di alessandria - Direzione economia Sviluppo, agricoltura, Welfare - via dei guasco 1, 15121 alessandria, entro il termine indicato in ciascuna misura; la domanda costituisce autorizzazione al trattamento per fini istituzionali dei dati personali e per gli eventuali dati sensibili in essa contenuti. per la compilazione della domanda o eventuali chiarimenti gli uffici coldiretti sono a disposizione. Le domande eccedenti le disponibilità finanziarie saranno inserite in graduatorie, secondo i parametri specificati per ciascuna tipologia d’intervento e istruite secondo l’ordine approvato. non potranno essere finanziati interventi realizzati prima della presentazione della domanda. Tutti i soggetti che intendono presentare domanda di contributo nell’ambito di un bando dovranno essere iscritti all’anagrafe agricola unica del Piemonte istituita con L.R. 14/2006 (art. 28, sostituito dal’art. 11 della L.R. 9/2007). Le aziende agricole condotte dagli imprenditori richiedenti devono possedere, all’atto della domanda di contributo, i requisiti minimi in materia di ambiente, igiene e benessere animale stabiliti dalla normativa comunitaria e nazionale, nonché essere a norma con gli altri requisiti previsti dal PSR di attuale applicazione: tali condizioni dovranno essere dichiarate in domanda.

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FORmaziOne - corsi inipA

AlessAndrinA

Europa Fondo Europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali

Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 - Misura 111.1 Sottoazione A) Formazione in campo agricolo

CoNtINuA L’AttIvItà FoRMAtIvA RIvoLtA AGLI IMPRENDItoRI AGRICoLI

N

ell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 la misura 111.1, sottoazione a, prevede all’interno del regolamento Ce 74/2009 “nuove sfide Health Check”, interventi che mirano alla formazione degli imprenditori agricoli e degli addetti del settore agricolo e alimentare. Più specificatamente, l’attività per questa stagione propone una serie di tematiche di grande interesse quali quelle che riguardano i cambiamenti climatici, la gestione delle risorse idriche e la biodiversità. inipa Piemonte, sempre attenta alle esigenze e alle necessità degli imprenditori agricoli e alla loro voglia di non perdere il contatto con le nuove normative e i nuovi metodi produttivi, propone una serie di corsi di formazione, che andranno a realizzarsi nei prossimi tempi, e che potranno essere particolarmente utili per la crescita e lo sviluppo delle aziende del nostro territorio. Ricordiamo che tutti i corsi predisposti da inipa Piemonte sono destinati agli imprenditori agricoli regolarmente iscritti al Registro delle imprese della Camera di Commercio e ai loro coadiuvanti aziendali e dipendenti. i corsi che inipa propone sono completamente gratuiti con finanziamento da parte della Regione e potranno essere attivati al raggiungimento del numero minimo di partecipanti previsto dal bando regionale. Di seguito, vengono proposti i temi posti in calendario, per i quali inipa invita a procedere rapidamente all’iscrizione:

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corsi sui cambiamenti climatici titolo: gestione boschiva in sicurezza per prevenire incendi e calamità naturali. sede: acqui Terme Durata: 12 ore

corsi sulla gestione delle risorse idriche titolo: Tecnologie di risparmio idrico applicate a colture industriali. sede: novi Ligure Durata: 9 ore

titolo: Coltivazione degli ortaggi con metodologia biodinamica. sede: novi Ligure Durata: 16 ore titolo: La condizionalità per un’agricoltura sostenibile. sedi: acqui Terme, alessandria, Casale monferrato, Tortona Durata: 6 ore

corsi sulla biodiversità titolo: Tecniche di produzione integrata per la riduzione dei fertilizzanti azotati. sede: acqui Terme Durata: 8 ore titolo: antichi cereali: la loro coltivazione, le peculiarità nell’alimentazione, il loro utilizzo. sede: Cassine Durata: 14 ore titolo: erbe spontanee: raccolta e coltivazione. Utilizzo in cucina e proprietà nutrizionali. sede: Vignale monferrato Durata: 14 ore titolo: allevamento del suino allo stato brado; trasformazione degli insaccati nella tradizione monferrina. sede: Pasturana Durata: 8 ore

Per ricevere maggiori informazioni riguardo al contenuto dei diversi percorsi formativi e per manifestare il proprio interesse ai temi proposti e la propria volontà a prenderne parte, è possibile contattare il numero telefonico della Segreteria Inipa Piemonte, sede di Alessandria, allo 0131235891, interno 668; inviare una mail a inipa.alessandria@coldiretti.it; inviare un fax a 0131-252144; oppure rivolgersi ai rispettivi uffici di zona.


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aTTUaLiTà - AgrimercAti - “no Agli ogm”

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I prodotti a Km.0 direttamente dagli agricoltori ai consumatori dalle parole del preSidente GaGlione un Bilancio della Situazione in provincia

“I

n controtendenza rispetto all’andamento generale del commercio al dettaglio aumentano gli acquisti diretti dal produttore al consumatore nei mercati degli agricoltori di Campagna amica: gli appuntamenti settimanali di Casale,Tortona,Valenza,alessandria, murisengo,arquata sono esempi concreti che ci inorgogliscono”. non ha dubbi gianluigi gaglione, presidente dell’associazione agrimercati della Coldiretti di alessandria, quando pronuncia queste parole alla richiesta di tracciare un bilancio della situazione dei mercati di Campagna amica presenti sul territorio, della Bottega e, più in generale, quali potranno essere gli sviluppi futuri. “nonostante la crisi c’è spazio per crescere con l’innovazione in un sistema distributivo ingessato da anni. - ha continuato gaglione - La concorrenza ha creato interessanti opportunità di spesa per i cittadini che hanno premiato un modello che valorizza il Made in Italy e garantisce sicurezza, qualità e rispetto dell’ambiente al giusto prezzo. Un risultato che evidenzia come il risparmio sia solo una delle ragioni che spinge all’acquisto e che la scelta è fortemente condizionata dalla ricerca di cibi sani, di informazioni sui prodotti e dal bisogno di essere rassicurati su quello che si mette nel piatto”. i prodotti più acquistati nei mercati degli agricoltori di Campagna amica sono la verdura, la frutta, i formaggi, i salumi, il vino, il latte, il pane, le conserve di frutta, la frutta secca, i biscotti ed i legumi. perché gli agrimercati piacciono, chiediamo? “nei mercati degli agricoltori si trovano prodotti locali del territorio che non devono affrontare lunghi trasporti con mezzi inquinanti, messi in vendita direttamente dall’agricoltore nel rispetto di precise regole comportamentali e di un codice etico ambientale, sotto la verifica di un sistema di controllo di un ente terzo”. e la Bottega di campagna amica? “a maggio compirà due anni la Bottega di Campagna amica che si trova ad acqui Terme, un punto vendita diretto organizzato in cui si vende esclusivamente l’assortimento completo della Filiera agricola italiana con il marchio Campagna amica, vale a dire tutti i prodotti agricoli provenienti da campi e allevamenti italiani e venduti direttamente da un soggetto agricolo. i consumatori hanno imparato ad apprezzarla, tante cose buone, sicure e control-

coldiretti: diciamo Stop perchè Sono il Grande alleato dell’omoloGazione e nemico della tipicità

S late, direttamente dalla campagna alla tavola: più scelta, tanto sapore in più, il bello di una spesa sostenibile ed eco-compatibile, la certezza di quello che mangi. - continua gaglione - nelle Botteghe di Campagna amica il prezzo che paghi corrisponde sempre al valore dei prodotti che acquisti. lnoltre, provenienza, categoria e varietà di ogni singolo prodotto sono sempre chiaramente evidenziate secondo le indicazioni di legge, per assicurarti la massima trasparenza, che per noi è un valore importantissimo”.

elenco dei mercati tutti i luneDì aD alessanDria

Corso Crimea, dalle 8 alle 13 tutti i gioveDì casale monferrato

Piazza Castello dalle 8 alle 13 tutti i luneDì a murisengo

Piazza Boario, dalle 8 alle 13 tutti i marteDì a tortona

Piazzetta gavino Lugano dalle 8 alle 13 tutti i mercoleDì a valenza

Viale Oliva, dalle 8 alle 13 tutti i gioveDì a novi

Piazza delle Piane, dalle 8 alle 13 tutti i saBati aD arquata

Piazza Bertelli, dalle 8 alle 13 ogni 2° saBato Del mese a alessanDria Piazzetta della Lega

BotteGa di campaGna amica acqui terme

Via marconi 25

arebbe del tutto assurdo e contrario allo spirito comunitario un eventuale via libera della Commissione europea e del commissario Borg alla coltivazione del mais ogm 1507 di fronte alla contrarietà della maggioranza dei Paesi europei e dell’europarlamento, come pure di quasi due cittadini europei su tre che si oppongono alle coltivazioni biotech secondo l’ultimo sondaggio eurobarometro. É quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente la posizione assunta dall’italia che con il ministro alle politiche comunitarie enzo moavero si è detta contraria all’autorizzazione nell’ambito del dibattito che si é svolto in consiglio affari generali. nonostante le proprietà miracolistiche propagandate dalle grandi multinazionali che producono ogm, sono rimasti solo cinque su ventisette i paesi (Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania) a coltivare Ogm nell’Unione europea, con appena 129mila ettari di mais transgenico mOn810 piantati nel 2012. Una percentuale irrisoria ella superficie agricola comunitaria pari a molto meno dello 0,001% della superficie totale di 160 milioni di ettari coltivati in europa, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati iSaaa. gli organismi geneticamente modificati (Ogm) in agricoltura non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale e alimentare, ma soprattutto perseguono un modello di sviluppo che è il grande alleato dell’omologazione e il grande nemico della tipicità, della distintività e del Made in Italy.

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ORganizzaziOne - cAmpAgnA AmicA e terrAnostrA

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ottimo Bilancio per Gli aGrituriSmi aleSSandrini ad “aGrituriSmoinFiera”

Siglato l’accordo tra terranostra piemonte e il portale bookingpiemonte.it

“Promuovere il turismo rurale, Prova generale in vista dell’exPo”

P

er promuovere e valorizzare gli agriturismi del territorio, ma soprattutto per offrire ai propri associati nuove opportunità imprenditoriali, il direttore di Coldiretti Piemonte Bruno Rivarossa e Stefania grandinetti presidente di Terranostra Piemonte hanno siglato un importante accordo con Turismo Piemonte, che permetterà ai propri associati di aderire, a condizioni vantaggiose, al nuovo portale Web BookingPiemonte.it, una piattaforma istituzionale per le prenotazioni turistiche online, recentemente attivata dalla Regione Piemonte. La visibilità offerta da questo portale web, attualmente in otto lingue, permetterà agli utenti di scegliere e prenotare tutti i servizi offerti dagli operatori, dalla degustazione enogastronomica al soggiorno completo e di combinare insieme diversi prodotti turistici in un pacchetto personalizzato, su misura per ogni esigenza”. BookingPiemonte, riconoscendo all’associazione un importante elemento di qualità e professionalità delle strutture ricettive aderenti a Campagna amica ha offerto ai Soci Terranostra condizioni di adesione vantaggiose, Terranostra si propone, infatti, come interlocutore di riferimento, nei confronti di Turismo Piemonte, per il settore agrituristico piemontese. aderire al portale significa per le aziende aprirsi una nuova vetrina internazionale, in vista anche di expo2015, nonché, per i fruitori del servizio, godere di un punto di incontro privilegiato per parametrare le proprie esigenze con i servizi offerti dagli agriturismi che fanno parte del circuito Terranostra. Per informazioni Segreteria Terranostra: 0131-235891

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Foto di gruppo per gli agriturismi del Piemonte alla rassegna di settore che si è svolta a Milano; numerose le offerte proposte ai consumatori e agli operatori senza dimenticare i prodotti tipici.

“L

e Piagge” di Ponzone, “Ra mansena” di alluvioni Cambiò e “Cascina galeazzo” di Volpeglino: sono state loro le aziende alessandrine protagoniste alla seconda edizione di “agriturismoinfiera” che ha visto la partecipazione dell’associazione Terranostra - agriturismo di Campagna amica nello spazio Piemonte. La rassegna si è svolta a milano al parco esposizioni di novegro: ottimo bilancio di pubblico per un’iniziativa dedicata sia al turismo rurale che destinata al pubblico dei consumatori, dove è stato possibile conoscere direttamente le strutture, i servizi e i prodotti offerti. “Obiettivo della presenza di Terranostra - agriturismo di Campagna amica del Piemonte è stato promuovere il sistema delle strutture aderenti all’associazione direttamente ai fruitori del servizio, ovvero ai turisti” - ha affermato Stefania grandinetti Presidente provinciale e regionale Terranostra Piemonte e alessandria. Due giorni di degustazioni e laboratori didattici durante i quali i visitatori hanno potuto scoprire e conoscere sapori e profumi regionali e provinciali, dal

vino alle farine e al pane, dalla birra alle nocciole, dai fiori alle tisane, per portare a casa l’italia del buon cibo legato al territorio, ma soprattutto di conoscere direttamente le strutture e i loro servizi per le prossime vacanze. “Per gli agriturismi del Piemonte si è trattato di una prova generale in vista di expo 2015. - affermano il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina Roberto Paravidino e Simone moroni - L’obiettivo è stato presentare da una parte i prodotti tipici e dall’altra la rete dei nostri agriturismi che rendono un servizio articolato e concreto alla ricettività turistica alessandrina e piemontese”. La rappresentanza degli agriturismi alessandrini, che fanno parte del circuito di Terranostra-agriturismo di Campagna amica, ha consentito l’attivazione di una comunicazione qualificata i cui interlocutori hanno potuto constatare direttamente la concretezza dell’offerta agrituristica e programmare soggiorni e vacanze a contatto con le imprese agricole che hanno deciso di dedicare attenzione a questa formula di integrazione del reddito agricolo.


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ORganizzaziOne - cAmpAgnA AmicA e terrAnostrA

[pagine a cura di Luisa Bo]

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agriturismo

casa costa di giulia Tasso Via Bava 12 Fr. San Candido murisengo (aL) Tel. 0141-993243 - 328 8154388 www.casacosta.it - casacosta1700@yahoo.it

a “casa costa” per imparare a fare il formaggio in nome della biodiversità

S

i può proprio dire che sono arrivati da tutta italia, a murisengo per seguire le giornate formative di caseificazione organizzate, presso l’agriturismo Casa Costa, da inipa e Terranostra con la collaborazione dell’istituto caseario di moretta. giulia Tasso, dolcissima titolaren dell’azienda monferrina, ha infatti aperto le porte del suo caseificio a ben 25, promessi futuri casari, che alla guida della D.ssa Katia Stradiotto hanno puntualmente seguito e realizzato i primi passi della caseificazione lattica e presamica del latte di capra. il tema fondamentale del corso è quello di ritornare a scoprire la metodologia, le astuzie, gli accorgimenti utilizzati nelle preparazioni casearie di una volta, perché solo nel principio della diversificazione e della biodiversità si possono preservare i valori dei prodotti, sia in termini di antiche ricette, sia per recuperare vecchie metodologie di preparazione e stagionatura. ...e Casa Costa è proprio così, al di là del corso che ospita, è un caseificio moderno ed efficiente attento alla produzione di formaggi che mantengono la fragranza

Dolciumi

della tradizione, formaggi che sono naturalmente profumati e colorati secondo le stagioni e quindi secondo natura... insegnamenti questi, alla base della dottrina e delle lezioni della D.ssa Stradiotto che ci auguriamo possano sempre più essere compresi ed apprezzati, oltre che dalle aziende agricole accorse a frequentare il corso, anche, e soprattutto, dai consumatori, oggi sempre più abituati a gusti omologati.

i segreti Della pieve di

Ranzano Doris Cascina della Pieve Via Frascarolo 17, San Salvatore (aL) Cell.392-1499536 www.isegretidellapieve.com - info@isegretidellapieve.com

azienda campagna amica lavagnino azienDa avicola s.a.s di gianluca muzio Via abbazia nuova SnC - 15018 Spigno monf.to (aL) Tel. 0144-91105 - 0144-91469 e-mail: lavagninosas@libero.it

lavagnino, una bella realtà

in un territorio difficile

L’

azienda “Lavagnino” sorge sulle ceneri di un vecchio mulino ad acqua alla fine degli anni cinquanta. Situata in mezzo al verde delle colline del Basso monferrato, facente parte del territorio della comunità montana “Suol d’aleramo”, ai confini tra Piemonte e Liguria, l’azienda Lavagnino si occupa, da oltre quarant’anni, esclusivamente di allevamento di galline ovaiole. Dapprima con un piccolo allevamento a terra di circa un migliaio di polli da carne, successivamente sostituiti con galline ovaiole. a metà degli anni sessanta l’allevamento cresce in numero di capi e in superficie di capannoni sino a raggiungere le dimensioni attuali: una pulcinaia per lo svezzamento dei pulcini appena schiusi sino al raggiungimento della deposizione e tre capannoni di produzione di uova. L’azienda Lavagnino di Spigno monferrato, oggi lavora, nel pieno rispetto delle ultime normative in materia di benessere animale, adottando i più moderni strumenti di allevamento e diversificando la produzione tra gabbie arricchite, sistemi alternativi come le voliere ed il più classico e tradizionale “allevamento a terra”. L’azienda, produce a pieno regime, circa 35/38 mila uova al giorno, ed è in grado di soddisfare le esigenze di ogni consumatore, fornendo un prodotto italiano di massima qualità, modernamente confezionato e genuino.ampia è la gamma di prodotti che l’azienda porta sul mercato come ad esempio l’ovo prodotto, ma il punto di forza restano le uova naturali ottenute alimentando le galline solo con mangimi vegetali a base di mais, soia ed erba medica. gianluca e Cristina portano però sul mercato anche uova speciali “gialle” dal colore del tuorlo molto vivo ed intenso, ottenute alimentando le galline con una formula speciale a base di coloranti naturali, carotenoidi, provitamine essenziali per gli esseri umani e gli animali.

La RiCeTTa DeL meSe

torcetti di carnevale nelle campagne del monferrato per Carnevale non mancavano le torte fatte in casa e soprattutto i torcetti. nei ricordi di tutti “i più grandi” ci sono questi biscottoni friabili, molto buoni, dolci e con lo zucchero sopra che si accompagnavano molto bene con un bicchiere di moscato, nel quale venivano “pucciati” non solo dai grandi, ma anche dai bambini. Di solito il bicchiere di moscato rappresentava il primo incontro dei ragazzi di casa con il vino ed era un’esperienza bella che rendeva orgogliosi perché voleva dire che non si era più considerati dei bambini:“i sacerdoti” di questo rito iniziatico di solito erano i nonni. • 1 kg di farina • 300 gr burro • 300 gr zucchero • 6 uova • Un cucchiaio di ammoniaca per dolci

mettere su una spianatoia la farina a fontana, al centro mettere le uova, lo zucchero ed il burro ammorbidito. impastare delicatamente. L’impasto deve avere una buona consistenza, ma se troppo duro si può ammorbidire con un cucchiao o due di latte. Si possono preparare anche colorati “creziati” ed in tal caso si unisce a metà impasto la polvere di cioccolato. Quindi con un matterello stendere la pasta fino ad ottenere una sfoglia alta mezzo centimetro circa. Tagliare i biscotti della forma desiderata anche se quella classica è rettangolare, e adagiarli sulla piastra del forno ricoperta di carta da forno. informare a 180 gradi finchè non saranno ben dorati. Togliere dal forno e lasciar raffreddare. Spolverare con lo zucchero.

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[a cura di marino Ravera]

ePaCa - novità pensionistiche

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pensioni 2014

un aumento alquanto contenuto! 1,2% L’aDegUamenTO aL COSTO DeLLa ViTa Dal 1 gennaio 2014 le pensioni sono state adeguate all’incremento del 1,2% stabilito da apposito Decreto ministeriale. Di seguito i nuovi importi 2014 dei trattamenti minimi e delle indennità spettanti agli invalidi civili.

WELFARE

luZi nuovo Presidente dell’ePaCa

trattamenti minimi, assegni vitalizi, pensioni e assegni sociali

Decorrenza

Coldiretti

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iannalberto Luzi è il nuovo presidente dell’epaca, il patronato della Coldiretti per i servizi alla persona. Primo Patronato in italia nel mondo del lavoro autonomo e per l’assistenza inail, epaca è una realtà che conta oltre tre milioni di contatti annui. garantisce informazioni, consulenze e servizi in materia di previdenza e assistenza, diritto di famiglia e successione, mercato del lavoro, assistenza sanitaria, prestazioni sociali legate al reddito. Sposato con un figlio, laureato in lettere classiche, giannalberto Luzi da sempre attento alle problematiche sociali dal 2001 è presidente regionale di Coldiretti marche, un periodo durante il quale ha vissuto da protagonista il progetto di rigenerazione che ha cambiato profondamente il volto dell’agricoltura marchigiana. ma Luzi è stato anche membro del Consiglio di Presidenza del Cnel e presidente nazionale del Consorzio 5R per la valorizzazione delle carni bovine e delle razze bianche pregiate e, dal 1988 al 2002, della Bovinmarche, con la quale ha avviato il primo sistema elettronico di tracciabilità delle carni “dalla stalla alla tavola”. “Un impegno per il quale mi sento di ringraziare la Coldiretti e che si lega al rafforzamento di un percorso di successo del patronato nel quale accoglienza, per conoscere i bisogni; orientamento, per indirizzare i soci e i cittadini tutti verso la migliore soluzione ai problemi; consulenza, per dare riposte efficaci alle nuove esigenze rappresentano lo stile operativo proprio della nostra area sociale”.

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Trattamenti assegni minimi pensioni vitalizi lavoratori dipendenti e autonomi

Pensioni sociali

assegni sociali

le inDennita' Degli invaliDi civili Dal 1.1.2014 tipo

importo mensile spettante

Di accompagnamento inv.civ.tot.

504,07

Di accompagnamento ciechi assoluti

863,85

Di Comunicazione sordomuti

251,22

Ciechi parziali (fino a 1/20°)

200,04

1° gennaio 2014

501,38

285,79

368,89

447,61

imPORTi annUi

6.517,94

3.715,27

4.795,57

5.818,93

il Patronato ePaCa ricorda a tutti i pensionati che presso i propri uffici è possibile ottenere gratuitamente il rilascio della certificazione attestante la misura delle pensioni corrisposte dall’inps nel corso del 2013 (modello CUD 2014).


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A CoLLoquIo Con IL ConSIgLIere eCCLeSIAStICo

appello a chi ha...

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n settimanale in questi giorni fotografava la nostra situazione così: le riforme annunciate sono ferme; i provvedimenti per la ripresa bloccati; le leggi ristagnano in Parlamento; siamo prigionieri della burocrazia e del malgoverno. Le leggi sui tagli, soprattutto verso gli indigenti - ormai in numero impressionante a causa della crisi - si fanno, eccome! addirittura hanno le ali ai piedi. i tagli alla casta sono ridicoli e risibili, alcuni rimandati al 2017! all’Osservatorio della nostra Coldiretti non sarà di certo sfuggito che la Ue ha chiuso i rubinetti degli aiuti agli indigenti, aiuti che arrivano attraverso l’agenzia agea. Dall’agea, infatti, fino all’anno scorso arrivava il 40% di quanto stoccato nei magazzini sotto forma di generi di prima necessità e a lunga conservazione come pasta, riso, pelati, prodotti per l’infanzia. Scoprire che questi aiuti saranno ripristinati quando gli stati dell’Ue - e tra questi l’italia - anticiperanno la loro quota, fa tanto male. il bilancio dell’italia si aggira sugli 800 miliardi di euro. Tra questi non si trovano poche centinaia di milioni per finanziare l’agenzia per gli aiuti alimentari che nel 2013 è venuta incontro a oltre quattro milioni di italiani. Chi ha responsabilità pubbliche e potere decisionale rifletta su questi dati. e dopo la riflessione decida: non pensi che mettendo tutti i centri del volontariato in condizione di chiudere per mancanza di risorse rimanga tutto come prima. La fame è brutta ed è una cattiva consigliera. Faccio appello a tutti i nostri parlamentari che con noi condividono i valori evangelici di non accettare questa vergogna. Don ivo

perchè è importamnte associarsi a coldiretti?

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ORganizzaziOne - AttuAlità

AlessAndrinA

Per dimostrare, anche nel 2014, concretamente di appartenere, consolidare, e sostenere il percorso di rigenerazione dell’agricoltura che la più grande organizzazione italiana e leader in europa sta portando avanti da ormai diversi anni. Per costruire “L’Italia che vogliamo!”

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mOVimenTi - donne e giovAni impresA

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attività formativa giovani impresa alessanDria

nuovo appuntamento per crescere e progettare

nuova edizione per il concorSo promoSSo da coldiretti Giovani impreSa che premia l’innovazione

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“Lavorare per il gruppo e non per se stessi”: è stato questo il filo conduttore della giornata dedicata alla formazione di Giovani Impresa Alessandria che si è svolta all’agriturismo Spazzarini di Molo di Borbera. Continua così il percorso di crescita guidato dalla Dott.ssa Stefania Barbiero finalizzato a far progredire il gruppo dei giovani imprenditori per pianificare nuove progettualità. La giornata si è conclusa con la visita all’azienda di Matteo Moro che si occupa di macellazione e trasformazione di carne suinicola.

appuntamento Donne impresa per il sociale

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ono ufficialmente aperte le iscrizioni all'Viii edizione di Oscar green, il premio promosso da Coldiretti giovani impresa che esalta l’originalità, l’innovazione, la sostenibilità, la passione, le idee, la ricerca, la diversificazione ed i progetti di filiera delle imprese agricole italiane. Le domande dovranno arrivare entro il 14 marzo 2014, compilando il modulo sul sito http://www.oscargreen.it/. “Obiettivo del premio - spiega Coldiretti - è portare all'attenzione dell'opinione pubblica e del mondo agricolo, le esperienze vincenti d’imprenditori che hanno saputo costruire progetti di impresa competitivi e sostenibili allo stesso tempo, rafforzando il legame con il loro territorio d'appartenenza. Si tratta di un appuntamento che mette in evidenza progetti aziendali orientati alla multifunzionalità, alla qualità, al rapporto con il consumatore e con la società”.anche quest'anno sono sei le categorie in cui le aziende si potranno candidare: “Stile e cultura d'impresa”, “non solo agricoltura”, “esportare il territorio”,“in-filiera”,“Campagna amica” ed “ideando”. e' inoltre prevista la menzione speciale “Paese amico”. Possono partecipare al premio tutti gli imprenditori agricoli e agroalimentari, che non abbiano più di 40 anni. Possono avere qualsiasi età solo gli imprenditori che si vogliono candidare nella categoria ''in-filiera''. Per iscrizioni e informazioni contattare l’ufficio provinciale Giovani Impresa della Coldiretti di Alessandria allo 0131.235691 (int.655).

Coldiretti Alessandria e Donne Impresa, in collaborazione con UE.COOP, organizzano un momento di sensibilizzazione e di informazione sulla tematica dell’agricoltura sociale che si terrà martedì 25 marzo nella sede della Camera di Commercio di Alessandria a partire dalle ore 9,30. Interverranno esperti del settore, docenti e saranno inoltre presentati “case history” di aziende del territorio piemotese che già stanno promuovendo l’attività sociale con risultati concreti e soddisfacienti.


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aggiORnamenTi - scAdenze e recApiti

imposta

aDempimenti

soggetti oBBligati

iva

Emissione fattura differita per la cessione di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da un DDT o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuata l’operazione

Soggetti passivi IVA

iva

Liquidazione e versamento dell’IvA a debito annuale dell'anno 2013

Contribuenti IVA trimestrali

iva

Liquidazione e versamento dell'IvA a debito del mese di febbraio 2014

Contribuenti IVA mensili

Ritenute alla fonte

Versamento ritenute alla fonte su: • redditi di lavoro dipendente e assimilati • redditi di lavoro autonomo • provvigioni • corrisposti nel mese precedente

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[a cura di Daniela Colombini]

AlessAndrinA

Soggetti operanti in qualità di sostituto d’imposta

iva

Comunicazione in via telematica dei dati contenuti nelle dichiarazioni d’intento ricevute nel mese precedente

Contribuenti IVA che hanno ricevuto le dichiarazioni d’intento rilasciate da esportatori abituali

iva

Invio telematico elenchi INTRASTAT riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al mese precedente

Operatori intracomunitari con obbligo mensile

iva

Comunicazione dei dati delle operazioni intercorse nel mese precedente nei confronti di operatori economici aventi sede, residenza o domicilio negli Stati o territori black list

Contribuenti IVA

pareto

spigno

orari 2014 recapiti zona Di acqui terme * gennAio

2° e 4° mercoledì

dalle 09.00 alle 12.00

08/01 - 22/01

FebbrAio

1° e 3° mercoledì

dalle 09.00 alle 12.00

05/02 - 19/02

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1° e 3° mercoledì

dalle 09.00 alle 12.00

05/03 - 19/03

Aprile

tutti i mercoledì

dalle 09.00 alle 12.00

mAggio

tutti i mercoledì

dalle 09.00 alle 12.00

giugno

tutti i mercoledì

dalle 09.00 alle 12.00

luglio

1° e 3° mercoledì

dalle 09.00 alle 12.00

02/07 - 16/07

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dalle 09.00 alle 12.00

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dalle 09.00 alle 12.00

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dalle 09.00 alle 12.00

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dalle 09.00 alle 12.00

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dalle 14.00 alle 15.30

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dalle 14.00 alle 15.30

03/12 - 17/12

*tutti gli orari dei recapiti delle altre zone della provincia rimangono invariati

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AlessAndrinA

aTTUaLiTà - servizio successioni

[a cura di Walter Roggerone]

GLI UFFICI COLDIRETTI A DISPOSIZIONE PER IL DISBRIGO DELLE PRATICHE

COME DISTRICARSI TRA LE TASSE E LE IMPOSTE DI SUCCESSIONE

A

l verificarsi di un lutto, i parenti del deceduto hanno tempo un anno per presentare la dichiarazione di successione. Questo comporta il dover pagare nella quasi generalità dei casi le tasse ipocatastali su terreni e fabbricati. inoltre in alcuni casi che vedremo si dovranno sostenere anche le imposte di successione. Queste ultime erano state abolite nel 2001 per essere reintrodotte, modificate, nell’ottobre 2006. Cominciamo ad esaminare le tasse ipo-catastali. Queste vanno pagate quasi sempre e sono conteggiate sul valore di terreni e fabbricati. i terreni il calcolo viene effettuato sulla base del reddito dominicale indicato nella visura catastale, poi moltiplicato per 90 ed ancora per 1,25. ad esempio un fondo con redd. Dom di € 75,00 sarà così avvalorato: 75x90x1,25 = € 8.437.50. Se il deceduto era proprietario del 100%, la tassa (ipotecaria 2% + catastale 1%) è del 3 % sul valore, e cioè di € 253,13. Ovviamente se il de cuius possedeva solo il 50%, l’imposizione fiscale sarà la metà. e’ importante ai fini del corretto calcolo tenere conto anche della quota di proprietà. Prima di iniziare con i calcoli sarà bene procurarsi presso l’Ufficio Tecnico del Comune ove sono situati i fondi, del certificato di destinazione urbanistica; questo documento permetterà di verificare se i terreni ricadono tutti in aree esclusivamente agricole o se qualche fondo ricade invece in zone edificabili, o artigianali, o dove è previsto l’insediamento di centri sportivi, sociali, ecc. in questi ultimi casi infatti non potremo attribuire al fondo il valore agricolo se lo stesso è situato in aree ove il Piano Regolatore Comunale (P.R.C.) ha previsto la possibilità di costruire case o attrezzare aree sportive.Va ricordato che il 3 % andrà calcolato sul valore del terreno determinato con le indicazioni del P.R.C. i fabbricati Per determinare il valore dell’immobile, che sconterà sempre l’imposizione del 3 %, si dovranno valutare con attenzione le indicazioni contenute nella visura catastale, e cioè: categoria del fabbri-

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cato (unità abitativa, garage, magazzino, ecc.), la classe, la rendita catastale dello stesso, la quota di proprietà del deceduto.Va detto che la tassa colpisce il Valore Catastale, anche se il valore commerciale spesso è più elevato (non è così invece per le compravendite). Pertanto, per determinare il valore catastale dell’appartamento, occorrerà moltiplicare la rendita catastale x 120 e poi ancora x 1,05. ad es. l’alloggio con una rend catas di € 500,00 avrà come valore: 500x120x1,05 = € 63.000,00, il 3% comporterà un’imposta ipocatastale di € 1.890,00. Questo ipotizzando che il defunto possedeva il 100%. Lo stesso metodo di calcolo verrà utilizzato per gli immobili adibiti a garage, magazzino, portico o tettoia chiusa o aperta. Se nella successione la casa di abitazione ricade nello stesso comune ove un’erede (coniuge, figlio, ecc.) risiede, solitamente la stessa casa, e non è proprietario di altri immobili ad uso abitativo nel comune, è possibile richiedere l’agevolazione cosiddetta “prima casa”, che permetterà una tassazione più leggera. Le normative sull’agevolazione prima casa sono varie e molteplici, torneremo su questo importante aspetto prossimamente. l’imposta di successione Questa imposta, reintrodotta nel 2006, va a colpire l’intero attivo ereditario, non solo i beni immobili. Quindi sarà calcolata sull’ammontare del cosiddetto coacervo, e cioè su tutti i beni che fanno parte dell’attivo ereditario come dispone il Testo Unico del 1990 (D.lgs. 346 del 31/1/1990). Pertanto i beni soggetti ad imposta successoria saranno: terreni, fabbricati, conti correnti bancari o postali , depositi su libretti postali o bancari, azioni, fondi di investimento, obbligazioni, valori contenuti in cassette di sicurezza; non concorrono all’attivo ereditario i titoli del debito pubblico come Bot, Btp, Cct (se contenuti in fondi d’investimento va estrapolata la loro quota percentile), Buoni Postali. e non concorrono neppure le Polizze Vita. La normativa esclude anche dalla successione i veicoli iscritti al P.R.a. (auto, autocarri, moto, ecc).

come calcolare l’imposta di successione Questa tassa non viene applicata in forma generalizzata in quanto incide in percentuali diverse a seconda del grado di parentela col deceduto; inoltre opera una franchigia di esenzione sempre in base al rapporto parentale. mettendo al centro il defunto, hanno diritto alla franchigia di un milione di euro il genitore del deceduto, il coniuge, i figli. Sulla eventuale parte eccedente questi pagheranno il 4 % sul totale, maggiorato del 10 % (di legge) in sostituzione di contanti, gioielli, quadri, mobilia, ecc. Se tra gli eredi vi fossero fratelli o sorelle, questi godrebbero della franchigia di soli 100.000 euro, e sulla parte eccedente sconterebbero un’imposta del 6%. La stessa percentuale sarebbe dovuta dagli altri parenti sino al quarto grado, senza nessuna franchigia. Se gli eredi fossero altri soggetti, parenti lontanissimi o amici magari designati per testamento, subirebbero una imposta del 8%. • Esempio, muore Tizio e lascia la moglie e due figli, con un attivo ereditario di 800.000 euro. In questo caso l’imposta non è dovuta. • Esempio, muore Caio e lascia la moglie e due figli, l’attivo è calcolato in 3 milioni e 500.000 euro, in questo caso la franchigia di 1 milione a erede abbatte l’attivo a soli 500.000 euro sui quali si pagherà il 4%. • Esempio, muore Sempronio e lascia la moglie e un fratello. L’attivo calcolato in 400.000 euro, in questo caso la moglie non paga l’imposta (ha la franchigia di 1 milione), al fratello spetta 1/3 dell’attivo, 133.333 euro, sui primi 100.000 non paga, sui restanti 33.333 dovrà scontare l’imposta del 6%, questo nel caso di successione legittima.? • Da ricordare che in ogni caso vanno comunque versate in autoliquidazione la tasse ipocatastali del 3%. Per motivi di spazio dobbiamo limitarci a casitipo. Le situazioni successorie naturalmente possono avere altre numerose connotazioni che vanno valutate caso per caso. i nostri Uffici Provinciali e zonali sono naturalmente a disposizione per ogni ulteriore ragguaglio.


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