Agricoltura Alessandrina Coldiretti Alessandria

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Coldiretti Alessandria - Anno 63째 numero 2 - 17/02/2016 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

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>DOPO GLI INCONTRI ZONALI E POLITICI SU TUTTO IL TERRITORIO PROVINCIALE

agricoltura periodico del mondo agricolo di coldiretti alessandria

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I progetti di filiera rappresentano una risorsa fondamentale per l’economia, per i giovani e per coloro che hanno scelto di essere innovativi

uesto editoriale viene scritto appena EDITORIALE conclusi gli incontri zonali e gli inconDIRETTORE PROVINCIALE tri sindacali: momenti importanti che mi offrono nuovi spunti su cui riflettere e dai quali emergono perplessità ma anche tanta determinazione. e’ vero, nei vostri occhi, cari amici imprenditori, leggo molte volte un po’ di delusione per una politica che non aiuta come promette, per un Programma di Sviluppo Rurale che non è ancora molto chiaro, per una burocrazia che ci schiaccia e logora ma, altrettanto, vedo anche la voglia di continuare a dare nuova linfa alle proprie risorse, per “fare innovazione” nonostante tutto. e penso sia proprio questa la parola da cui si deve sempre partire o ripartire per affrontare le nuove sfide imposte dal mercato e, soprattutto, per battere quella concorrenza sleale e infida che si nasconde dietro l’italian Souding, al falso Made in Italy spacciato per tale. Danni immensi e incalcolabili per le nostre produzioni che però non devono minare la progettualità che Coldiretti ha messo in campo da oltre quindici anni, quella trasparenza, sinonimo di garanzia, che ognuno di noi assicura al consumatore mettendo la faccia sui propri prodotti. mi ha fatto piacere scoprire sempre maggior interesse nei confronti dei contratti di filiera che con grande determinazione portiamo avanti per garantire un nuovo reddito alle imprese: in molti hanno già ampiamente aderito altri stanno avvicinandosi. Questi incontri sono serviti anche a questo, a fare chiarezza e trovare nuovi slanci per un territorio che ha grandi potenzialità ma che sovente rimangono, purtroppo, inespresse. Un’occasione che, se adeguatamente sfruttata, porterebbe a rafforzare lo sviluppo economico e sociale della provincia alessandrina, in particolare quello cerealicolo e corilicolo, che stanno iniziando ad avere una leadership riconosciuta grazie agli accordi stretti con industrie del calibro della novi e della Saiwa: opportunità che possono concretamente rafforzare il valore del vero Made in Italy a livello nazionale e non solo. Un discorso che deve contribuire a fare riflettere tutti noi su di un “fenomeno” che sta moltiplicandosi e mettendo in ginocchio la nostra economia: i marchi delle grandi aziende italiane ceduti alle multinazionali. Ultimo, in ordine cronologico, il gruppo Peroni che ha scelto di parlare giapponese: una delocalizzazione che inizia ad avere effetti devastanti per la nostra economia che per prima ha colpito la produzione agricola con l’acquisto di grano, latte e carni dall’estero poi i marchi storici del Made in Italy finiti in mani straniere. L’esigenza di cambiare verso con politiche di valorizzazione del vero Made in Italy dal campo alla tavola è una priorità che dobbiamo affrontare tutti quanti assieme, esattamente come il nuovo Psr che deve essere considerato uno strumento a servizio delle imprese e non l’occasione fine a se stessa per rilanciare i consumi delle macchine agricole o la costruzione di capannoni, nulla può prescindere da un piano di sviluppo di crescita aziendale. nelle prossime settimane saranno molte le novità che vedranno protagonista la federazione alessandrina ma una certezza resta su tutte: l’impegno e la determinazione per difendere le imprese rimarranno sempre al centro di ogni progetto.

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Roberto Paravidino Presidente

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QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO A UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

VALORIZZAZIONE del vero Made in Italy dal campo alla tavola

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|IN COPERTINA

PeriodiCo ediTo dA impresa Verde Alessandria d i r e T T o r e A m m i n i s T r AT i V o simone moroni direTTore resPonsAbiLe ilaria Lombardi g r A f i C A , i m PA g i n A Z i o n e Christian boero H A n n o C o L L A b o r AT o A q U e s T o n U m e r o Alessandro Albertelli, Luisa bo, daniela Colombini, fabio fracchia, Vittorio marabotto, Alberto Pansecchi, don ivo Piccinini, marino ravera, emanuele sconfienza. foTogrAfie Archivio Coldiretti, Christian boero

n°2 - Febbraio 2016

“Crollano i prezzi nei campi? Salviamoli con il vero Made in Italy ” Chiuso in redazione il 17 Febbraio 2016

redAZione ed AmminisTrAZione Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - fax. 0131 252144

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SUL PROSSIMO NUMERO

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ATTUALITÀ|RiUniOni COn La baSe aSSOCiata

Incontri Zonali

IZ APPROFONDIMENTI DI SETTORE Una prassi consolidata molto apprezzata dagli imprenditori che hanno la possibilità di confrontarsi ad ogni inizio anno con le problematiche di attualità agricola più importanti in ogni zona della provincia.

ttimo bilancio per gli incontri zonali che si sono chiusi mercoledì 3 febbraio, dopo aver “toccato” tutte le macro aree della provincia. al centro dell’attenzione le opportunità legate al nuovo Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, le novità sulla Legge di Stabilità in agricoltura e l’abilitazione alla guida o al patentino per quanto riguarda l’autocertificazione e la formazione. La Coldiretti è scesa sul territorio ed ha incontrato gli imprenditori agricoli dove ha potuto approfondire per approfondire le principali tematiche di attualità agricola. il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina, Roberto Paravidino e Simone moroni, e i responsabili dei vari servizi dell’Organizzazione, hanno incontrato tutti gli associati per fare chiarezza su diversi argomenti, un importante coinvolgimento diretto della base associata in un indispensabile approfondimento delle normative e l’illustrazione della posizione sindacale assunta dalla Coldiretti nel contesto nazionale in merito alle problematiche più urgenti da risolvere che vedono protagonista il settore primario. Le varie relazioni sono state tenute dai responsabili di settore che hanno risposto a domande e illustrato i “percorsi burocratici” da seguire per non commettere errori che possano pregiudicare eventuali richieste di finanziamento. “La categoria che noi rappresentiamo ha un ruolo preponderante nella realtà produttiva del nostro territorio - ha affermato Paravidino - la tutela e lo sviluppo del settore agro- alimentare, oltre a rappresentare un volano di sviluppo economico costituiscono l’elemento base della qualità della vita in quanto strettamente collegato alla salute e al benessere dell’individuo. Per questo, gli incontri zonali rappresentano un momento molto importante, testimonianza di una “filiera tutta italiana e tutta agricola”, impegnata nel portare avanti battaglie fondamentali per disegnare la “nuova agricoltura”. “Quella degli incontri zonali programmati per le settimane di fine gennaio - inizio febbraio è una prassi consolidata da anni e molto apprezzata dai soci: sono momenti importanti - afferma il presidente provinciale Coldiretti alessandria Roberto Paravidino - di aggiornamento e di confronto sui temi di stringente attualità e sulle iniziative che stiamo portando avanti per consentire alle nostre imprese di recuperare competitività e reddito”. Dunque, la Coldiretti ha incontrato la propria base, zona per zona, con appuntamenti mirati, organizzati per far conoscere in modo più approfondito e con caratterizzazione prettamente territoriale ciò che la federazione provinciale sta facendo per difendere il reddito delle imprese agricole e, soprattutto, far capire che si può e si deve avere fiducia nel futuro”. Riunioni che sono servite ad ascoltare la voce degli imprenditori, per capire quelle che sono le necessità imminenti e alleviare le preoccupazioni in un momento di crisi generale come quello attuale. incontri costruttivi per “vivere” il territorio e capire dove intervenire con più efficacia. Obiettivo: fare il punto sulle ultime novità in ambito agricolo con un coinvolgimento diretto sugli aggiornamenti tecnici. Partendo dalle ultime novità introdotte dalla recente Legge di Stabilità tante sono le tematiche da affrontare o da riprendere: “Sull’onda della straordinaria mobilitazione che ha visto Coldiretti impegnata nella “guerra del latte” continueremo la nostra battaglia per antonomasia, vale a dire la necessità dell’obbligo di origine in etichetta per tutti gli alimenti”, ha aggiunto Paravidino.

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nelle foto alcuni momenti delle riunioni che si sono svolte in ogni area della provincia. molti gli associati che hanno preso parte a questi momenti di crescita e di informazione: responsabili di settore di Coldiretti alessandria hanno illustrato novità e scadenze “guidati” dal Direttore Simone moroni.


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RiUniOni COn La baSe aSSOCiata|ATTUALITÀ

Incontri Politico - Sindacali

IPs PROgETTuAlITà cOlDIRETTI

nelle foto momenti delle riunioni che hanno visto protagonisti i soci delle zone di Casale Cerrina, e tortona - novi - Castelnuovo Scrivia. Per le zone di acqui ed alessandria l’incontro si è svolto ad Oviglio. L’apertura dei lavori a cura del Presidente Roberto Paravidino.

un momento di grande incertezza come quello attuale sento ancora di più la necessità di dialogare con voi, colleghi imprenditori e, proprio per questo, ho deciso di intraprendere un nuovo ‘approfondimento’ nelle zone. Un viaggio di crescita reciproca, itinerante, che non ha la presunzione di far cadere dall’alto nozioni, idee o progettualità ma, semplicemente, la finalità di portare a vostra conoscenza l’importanza di ciò che tutti noi stiamo facendo per il Paese”. Con queste parole, Roberto Paravidino, presidente di Coldiretti alessandria, ha aperto gli incontri politico sindacali organizzati sul territorio regionale per incontrare i dirigenti delle varie zone. Un aggiornamento su tutte le iniziative che Coldiretti mette in campo, in ambito locale, regionale e nazionale, per consentire alle nostre imprese di essere competitive sui mercati e per garantire loro il giusto reddito. Dopo l’annata straordinaria del 2015 che ha visto, tra l’altro, il grande successo della presenza Coldiretti all’expo, rappresentano l’occasione per tracciare un bilancio dell’anno che si è chiuso da poco e porre le basi per una ripartenza decisiva. “al centro, il socio, protagonista nell’Organizzazione, sul mercato, e nella società. - ha aggiunto il direttore Coldiretti alessandria, Simone moroni Questi incontri politico sindacali sono l’occasione per illustrare il nostro innovativo sistema di servizi alle imprese rispondente alle nuove esigenze del mondo agricolo, in

Aggiornamenti sulla sulla vita organizzativa dell’associazione che mette il socio al centro di ogni progetto. Focus sui contratti di filiera e sulle opportunità offerte dal territorio.

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nella foto il presidente di zona di Castelnuovo marco Parodi, il presidente di tortona mattia bellinzona e di novi marco moro in prima fila alla riunione che si è svolta a Casalnoceto.

nella foto il pubblico presente all’azienda Varocara di Cellamonte. Presenti i presidenti di zona di Casale Renato baldi e di Cerrina mauro bianco.

un’ottica di sviluppo, crescita e investimento: il territorio è la nostra forza dove i progetti diventano realtà e dove gli associati sono i veri protagonisti delle azioni che Coldiretti mette in campo. ecco perché siamo convinti che la sinergia delle azioni e il protagonismo della base associativa rappresentino la carta vincente per essere davvero la forza amica del Paese”. Le nostre idee, per essere sempre di più “forza amica del Paese”, sono elementi di grande concretezza che non vengono calati sul territorio ma che dal territorio ricevono spinte determinanti per crescere. “e quelle spinte, quelle leve strategiche determinanti siamo tutti noi che ogni giorno troviamo il coraggio di affrontare con idee innovative un mercato che non lascia spazio ad errori”, ha aggiunto Paravidino. Durante gli incontri il presidente provinciale Coldiretti alessandria Roberto Paravidino e il direttore Simone moroni si sono soffermati sull’importanza degli accordi di filiera e di non abbassare la guardia per quanto riguarda l’etichettatura trasparente e la tutela del vero Made in Italy, perché identificare il vero Made in Italy è il primo passo per poterlo valorizzare e difendere in un mercato globale dove distintività e legame con il territorio rappresentano una spinta competitiva determinanti. n°02 • febbraio 2016| AGRICOLTURA A. 5


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ATTUALITÀ|eCOnOmia

LA SITUAZIONE DEI PREZZI IN CAMPAGNA STA ASSUMENDO TONI DRAMMATICI

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PIL: crollo dei prezzi nei campi da % pomodori a % di arance

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Situazione drammatica per le colture in serra e per il mercato dei cereali: un pacco su tre di pasta è fatto con grano straniero

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rollano a inizio febbraio i prezzi nelle campagne italiane, dal -60% per cento dei pomodori al 30% per il grano duro fino al -21% per le arance rispetto all’anno scorso. e’ quanto emerge da un’analisi della coldiretti su dati ismea a febbraio 2016 dai quali si evidenzia che la discesa delle quotazioni al di sotto dei costi di produzione mette a rischio il futuro della Fattoria italia, in occasione della divulgazione dei dati istat sul Pil. non deve ingannare il fatto che l’agricoltura insieme ai servizi - sottolinea la Coldiretti abbia fatto registrare una variazione congiunturale positiva del valore aggiunto in contrasto con la flessione del comparto dell’industria concorrendo all’andamento positivo del Pil nel quarto trimestre del 2015 secondo l’istat. La situazione dei prezzi in campagna continua la Coldiretti - sta assumendo toni

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drammatici anche per gli allevamenti con le quotazioni per i maiali nazionali destinati ai circuiti a denominazione di origine (Dop) che ormai da giorni sono scesi ben al disotto della linea di 1,25 centesimi al chilo che copre appena i costi della razione alimentare. Cosi come i bovini da carne che sono pagati su valori che si riscontravano 20 anni fa, per non parlare del prezzo del latte che - precisa la Coldiretti - con il venir meno degli accordi da marzo sarà ancora in balia delle inique offerte dell’industria. in crisi anche il grano a causa delle scelte poco lungimiranti fatte nel tempo da chi ha preferito fare acquisti speculativi sui mercati esteri di grano da “spacciare” come pasta o pane Made in Italy, per la mancanza dell’obbligo di indicare in etichetta la reale origine del grano impiegato. Un comportamento - sostiene la Coldiretti - reso possibile dai ritardi nella legislazione comunitaria e nazionale che non obbliga ad indicare la provenienza del grano utilizzato in etichetta. il risultato è che è fatto con grano straniero un pacco di pasta su tre e circa la metà del pane in vendita in italia ma i consumatori non lo possono sapere mentre è a rischio il granaio italia ed il futuro di oltre trecentomila aziende agricole che lo coltivano ma anche la desertificazione di un territorio di 2 milioni di circa ettari e gli alti livelli qualitativi per i consumatori garantiti dalla produzione Made in Italy. anticipo dei calendari di maturazione, accavallamento dei raccolti, varietà tardive diventate precoci, con eccesso di offerta prima e crollo della disponibilità poi, sono questi sono alcuni

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degli effetti dell’andamento climatico anomalo sulle verdure che subiscono anche la pressione delle importazioni, determinate dall’embargo russo nei confronti dell’Ue e, più recentemente, della turchia, ma anche - denuncia la Coldiretti - la scarsa trasparenza dei mercati. Così prodotti come i cavolfiori o i finocchi hanno visto crollare le quotazioni, rispetto allo scorso anno, rispettivamente del 36,1% e del 26,7%, mentre il radicchio, 32 centesimi al chilogrammo, è posizionato su quotazioni inferiori del 55,4% allo stesso periodo del 2015. La situazione più grave è però quella delle colture in serra, in primo luogo i pomodori, le cui quotazioni si sono ridotte del 60,4% rispetto al 2015, principalmente a causa delle forti importazioni agevolate dal marocco che stanno condizionando il mercato europeo. in sofferenza anche prodotti tipicamente invernali come arance e kiwi. Le arance sono quotate all’origine il 21,3% in meno dello scorso anno, con un prezzo medio pagato al produttore intorno ai 22 centesimi, in un mercato invaso da agrumi di importazione, spesso spacciati per italiani. a subire gli effetti delle importazioni è anche un altro prodotto simbolo della dieta mediterranea Made in Italy come l’olio extravergine di oliva sotto la pressione dell’annunciato accesso temporaneo supplementare sul mercato dell’Unione di 35mila tonnellate di olio d’oliva tunisino a dazio zero per il 2016 e 2017, dopo che in italia - conclude la Coldiretti - sono già aumentate del 520% le importazioni dell’olio di oliva dal Paese africano.


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COmmeRCiO eSteRO/gLUten-FRee |ATTUALITÀ

COMMERCIO ESTERO: CibO a 36,9 mLD, ReCORD StORiCO

ALIMENTI Senza gLUtine

FATTURATO QUASI IL DOPPIO DELLE AUTO NONOSTANTE L’EMBARGO RUSSO

DA LUGLIO 2016

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rescono dell’8 per cento le esportazioni dei prodotti agroalimentari made in italy che nel 2015 raggiungono il record storico di sempre a 36,9 miliardi di euro, quasi il doppio del settore degli autoveicoli fermi a 19,9 miliardi. e’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sui dati definitivi istat relativi al commercio estero nel 2015. “L’agroalimentare è il secondo comparto manifatturiero Made in Italy che svolge pero’ anche un effetto traino unico sull’intera economia per l’impatto positivo di immagine sui mercati esteri dove il cibo Made in Italy è sinonimo di qualità” ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto moncalvo nel sottolineare che "non si è mai consumato così tanto Made in Italy alimentare nel mondo certamente per le condizioni economiche positive dovute alla ripresa internazionale e ai tassi di cambio favorevoli su mercati importanti come quello statunitense ma anche perché l’italia ha saputo cogliere l’opportunità di expo per raccontare al mondo il modello agroalimentare e i suoi valori unici”. La fame d’italia all’estero si è fatta sentire - sottolinea la Coldiretti - con aumenti stimati che vanno dall’11% per l’orto-

frutta al 10 % per l’olio di oliva dal +9% per la pasta al +6% per il vino che ha realizzato il record storico con un preconsuntivo annuale di 5,4 miliardi di fatturato realizzato oltre i confini nazionali. i 2/3 del fatturato agroalimentare all’estero si ottengono con l’esportazione di prodotti agroalimentari verso i paesi dell’Unione europea, ma il Made in Italy - continua la Coldiretti - va forte anche fuori dai confini europei a partire dagli Usa che sono il principale mercato di sbocco extracomunitario e dove la crescita stimata per l’alimentare è del 20 per cento mentre prosegue il crollo in Russia che fa segnare un calo del 39% a causa dell’embargo che ha colpito alcuni prodotti alimentari. L'andamento sui mercati internazionali potrebbe ulteriormente migliorare - conclude Coldiretti - da una piu’ efficace tutela nei confronti della “agropirateria” internazionale che fattura oltre 60 miliardi di euro, quasi il doppio del valore delle nostre esportazioni agroalimentari, utilizzando impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all'italia per prodotti taroccati che non hanno nulla a che fare con la realtà nazionale.

SEMPLIFICAZIONE PER I PRODUTTORI al prossimo luglio gli alimenti senza glutine confluiranno sotto gli alimenti generali, senza registrazione e senza obbligo di notifica al ministero e, dunque, con maggiori possibilità offerte per le imprese agricole in genere in ragione di una procedura autorizzatoria semplificata. La celiachia e l’intolleranza al glutine rappresentano un problema di salute crescente per i cittadini che interessa in italia oltre 170mila persone. Secondo quanto spiega il ministero della Salute, gli alimenti naturalmente privi di glutine ma non formulati specificamente per i celiaci potranno già riportare in etichetta, dopo l’indicazione “senza glutine” la dicitura “adatto alle persone intolleranti al glutine” o “adatto per i celiaci”. Una novità importante per quelle aziende agricole che intendano immettere sul mercato prodotti “senza glutine” o a “basso contenuto di glutine”. Ricordiamo che in europa la normativa per etichettatura di alimenti con glutine prevede obbligo di indicare cereali contenenti glutine.

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[pagine a cura di Fabio Fracchia]

ORGANIZZAZIONE|PSR prese professionali, previdenzialmente e fiscalmente inquadrate - ha concluso il presidente Revelli nella nota inviata all'assessore Ferrero nei giorni scorsi - egli ci ha assicurato che su questo aspetto si farà definitiva chiarezza, individuando negli imprenditori agricoli Professionali e nei Coltivatori Diretti i destinatari dei finanziamenti. Comunque, interpretando correttamente il mandato affidatoci, saremo costretti a far valere in ogni sede il riconoscimento dei bisogni e dei diritti degli imprenditori, quale sacrosanto dovere per tracciare possibili traiettorie di futuro per i nostri territori”. il Psr deve essere considerato uno strumento a servizio delle imprese agricole, soprattutto dei giovani. Ora l'Organizzazione resta in attesa di vedere concretizzate le volontà palesate dall'assessore giorgio Ferrero.

>BANDI DI RECENTE EMANAZIONE

TUTELARE

PSr MODIFICARE SUBITO I BANDI PER NON ESCLUDERE LE

realtà agrICOle CHE RAPPRESENTANO IL

futurO DELL'ECONOMIA PIEMONTESE

on i bandi di recente emanazione sulla misura 4 del Programma di Sviluppo Rurale rischiamo di andare in una direzione assolutamente diversa rispetto al PSR che avevamo faticosamente costruito”. Questo il lapidario commento della presidente di Coldiretti Piemonte Delia Revelli ad un mese dalla pubblicazione dei bandi sulle misure 4.1.1 e 4.1.2 riferite agli investimenti per innovazione e miglioramento aziendale. “abbiamo chiesto - ha continuato il presidente regionale Revelli - all’assessore Ferrero, con diverse note inviate nelle ultime settimane, di porre immediatamente rimedio ad una situazione che rischia di impedire alle aziende con maggior propensione agli investimenti di accedere ai finanziamenti”. Sono state simulate una serie di domande sull’applicativo informatico on-line messo a disposizione, ma imprese zootecniche, ortofrutticole, vitivinicole, cerealicole e risicole di rilievo stentano ad acquisire il punteggio utile ad accedere ai finanziamenti, per non parlare delle florovivaistiche, che rischiano di essere completamente. Ciò che è più grave è la penalizzazione di fatto per le imprese professionali, per le quali non è prevista l’esclusività o le premialità, pur sancite nel documento inviato a bruxelles. Dopo l'incontro in assessorato della scorsa settimana, in cui è stata anche prospettata una situazione tutt’altro che confortante in riferimento alle circa 1.100 domande inserite, che in buona parte rappresentano tentativi non andati a buon fine, sembra ora arrivare una schiarita da parte dello stesso assessore Ferrero, il quale annuncia alcuni atti amministrativi che dovrebbero fornire risposte a buona parte

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nella foto l’assessore all’agricoltura della Regione Piemonte giorgio Ferrero con il Presidente Provinciale Roberto Paravidino.

delle criticità denunciate da Coldiretti. L’assessore Ferrero su questi argomenti ha sempre mostrato consapevolezza e disponibilità, ma sembra che l’assessorato debba fare i conti con non meglio identificate resistenze indebite. Se ci fossero problemi con bruxelles, sarebbe opportuno essere formalmente al corrente per poter attivare le conseguenti azioni a sostegno della Regione. Rispetto a tale situazione, dagli Organi della Coldiretti piemontese è scaturita la volontà di conoscere i contenuti della nuova determina, attesa per fine settimana, e degli altri atti tesi a perseguire le necessarie correzioni degli attuali bandi: "non possiamo giungere alla loro scadenza per porre rimedio a situazioni assolutamente distorsive rispetto a scelte politico-economiche fortemente volute, a cominciare dal riconoscimento per le im-

MISURA 3.1.1. SOSTEGNO ALLA NUOVA ADESIONE A REGIMI DI QUALITA’ il Programma di Sviluppo Rurale della regione Piemonte, dopo un avvio in ritardo, sta cercando di recuperare il tempo perduto, con l’apertura serrata di nuovi bandi. La misura 3.1.1. riprende la vecchia mis 132 del passato PSR, e sostiene l’adesione a regimi di qualità. Rispetto al passato la differenza più evidente è che questa misura sostiene solo la “nuova” adesione a regimi di qualità: è aperta quindi a tutte quelle aziende agricole che si approcciano per la prima volta a regimi di qualità, e non si rivolge, come in passato, a chi già li praticava. Quali sono i regimi di qualità che sostiene? Diversi: eccoli: - IGP e DOP; - Agricoltura Biologica; - DOC e DOCG; - Sistema di Qualità Nazionale di Zootecnia (SQNZ);


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PSR |ORGANIZZAZIONE il contributo finanzia le attività di informazione e promozione che i soggetti beneficiari svolgono nell’ambito delle seguenti manifestazioni a carattere internazionale: - Biofach di Norimberga; - Sana di Bologna; - Prowein di Düsseldorf; - Vinitaly di Verona; - London Wine Fair; - Merano Wine Festival; - Anteprima dati vitivinicoli del Piemonte; - Fruit logistica di Berlino; - MacFruit di Cesena; - Fruit Attraction di Madrid; - Cibus di Parma; - Golosaria. La misura finanzia azioni di informazione e promozione del prodotto tutelato, e non di singoli marchi commerciali. Le domande andranno presentate entro il 3 marzo prossimo.

- Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata (SQNPI); - Certificazioni volontarie di sistema e di prodotto.

(bonifici effettuati o copie dei bollettini postali pagati). non è ammesso il pagamento in contanti. Le domande vanno presentate entro il 29 aprile prossimo.

i beneficiari di questa misura sono: - Agricoltori attivi; - Organizzazioni di produttori e loro Associazioni; - Consorzi di Tutela delle DOP, IGP STG riconosciuti; - Associazioni di produttori; - Cooperative agricole e loro consorzi; - Aggregazioni di produttori costituiti in ATI/ATS, reti di impresa. Per aderire a questa misura, e quindi per ricevere il sostegno, occorre aderire al regime di qualità per la prima volta successivamente alla presentazione della domanda. il sostegno consiste nella copertura totale (100%) dei costi di certificazione del sistema di qualità, con una spesa limite di 3.000€ per azienda (e con un minimo di 40 €). anche in questo bando, come per tutti i bandi che si susseguiranno in questo PSR, è prevista una graduatoria ed un punteggio minimo da raggiungere per accedere: i criteri di priorità privilegiano DOC, DOP, DOCg, igP, biologico rispetto agli altri sistemi di qualità indicati sopra, privilegiano i settori zootecnico, orticolo e frutticolo rispetto agli altri, e l’adesione alle misure di miglioramento aziendale (4.1 e 4.2). Per le aziende che accedono a questo bando è previsto quindi il rimborso delle spese sostenute per la certificazione: le spese sostenute dovranno essere dimostrate, e quindi occorrerà produrre idonea documentazione

MISURA 3.2.1. INFORMAZIONE E PROMOZIONE DEI PRODOTTI AGRICOLI E ALIMENTARI DI QUALITA’ Un’altra misura aperta riguarda le azioni di informazione e promozione da svolgere nell’ambito di fiere e manifestazioni a carattere internazionale e strategiche. Questa misura è riservata alle associazioni di produttori coinvolte in regimi di qualità di cui al bando precedente, e cioè: - Organizzazioni di produttori e loro Associazioni; - Organizzazioni interprofessionali; - Consorzi di Tutela delle DOP, IGP STG riconosciuti; - Associazioni di produttori; - Cooperative agricole e loro consorzi; - Aggregazioni di produttori costituiti in ATI/ATS, reti di impresa.

MISURA 6.1. INSEDIAMENTO GIOVANI Un’altra misura molto attesa che aprirà a breve è quella relativa all’insediamento dei giovani in agricoltura. al momento di andare in stampa non è ancora aperto il bando, tuttavia dalla scheda di misura, pubblicata sul PSR, si evince che la misura eroga un “Premio di insediamento” ai giovani tra i 18 ed i 40 anni (non compiuti) che si insediano per la prima volta in agricoltura in qualità di capo azienda. L’insediamento, a differenza del passato, deve avvenire aprendo la Partita iva, l’iscrizione alla C.C.i.a.a. ed aprendo un Fascicolo del Produttore prima di fare la domanda (in passato era necessario fare la domanda prima di aprire l’attività), con il rischio che la domanda possa non entrare in graduatoria e quindi non essere finanziata. il giovane che si insedia deve presentare un Piano aziendale che spieghi sia gli investimenti che intende effettuare, sia gli interventi di crescita professionale che intende mettere in atto. il Premio di insediamento è pari a 35.000€ per il giovane che si insedia: nel caso i giovani siano due, che si insediano in società, il premio è di 30.000€ ciascuno. i Criteri di selezione privilegiano gli insediamenti che prevedono investimenti a favore dell’ambiente, che prevedono di investire una buona parte del premio d’insediamento per spese per lo sviluppo dell’azienda, e che creano incremento dell’occupazione.

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[pagina a cura di Vittorio marabotto Coordinatore Regionale di ue.coop]

ATTUALITÀ|COOPeRaziOne

Da questo numero verranno pubblicati approfondimenti dedicati

“uecoop

a

e al mondo della

cooperazione” per informazioni, domande ed eventuali appuntamenti per i soggetti che si muovono nell’ambito delle cooperative ci si può rivolgere a ue.coop alessandria corso crimea 69, 4° piano alessandria@uecoop.org andrea piccaluga: 342-7257020 tel.0131-235891 (int.680)

Le Cooperative e La nuova Legge di StabiLità UNA SCHEDA DI SINTESI ELABORATA DAL COORDINAMENTO

ORGANIZZATIVO

NAZIONALE DI UE.COOP la legge di stabilità 2016 (Legge 28 dicembre 2015, n.208 pubblicata in G.U. Serie Generale n.302 il 30-12-2015), prevede varie novità in ambito cooperativo. in sintesi, le principali tematiche d’interesse diretto per le cooperative e i loro soci.

COOPERATIVE SOCIALI i commi 960-963 dell’art.1 della Legge di Stabilità 2016 prevedono l’istituzione della nuova aliquota iVa del 5% per le prestazioni di cui ai numeri 18), 19), 20), 21) e 27-ter) dell’articolo 10, primo comma, del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633. 18) prestazioni sanitarie di diagnosi, cura, riabilitazione rese alla persona nell’esercizio delle professioni e arti sanitarie soggette a vigilanza ovvero individuate con decreto del ministro della sanità, di concerto con il ministro delle finanze; 19) prestazioni di ricovero e cura, compresa la somministrazione di medicinali presidi sanitari e vitto, nonché le prestazioni di cura rese da stabilimenti termali;

20) prestazioni educative dell'infanzia e della gioventù e quelle didattiche di ogni genere, anche per la formazione, l'aggiornamento, la riqualificazione e riconversione professionale, comprese le prestazioni relative all’alloggio, al vitto e alla fornitura di libri e materiali didattici; 21) prestazioni proprie dei brefotrofi, orfanotrofi, asili, case di riposo per anziani e simili, delle colonie marine, montane e campestri e degli alberghi e ostelli per la gioventù, comprese le somministrazioni di vitto, indumenti e medicinali, le prestazioni curative e le altre prestazioni accessorie; 27-ter) prestazioni socio-sanitarie, di assistenza domiciliare o ambulatoriale, in comunità e simili. in particolare, con l’integrazione del sesto comma dell’articolo 17 del D.P.R. 26 ottobre 1972, n.633, si prevede che alle prestazioni di servizi rese dalle imprese consorziate nei confronti del consorzio di appartenenza che ha partecipato ad una procedura di affidamento di contratti pubblici e che si è aggiudicato una commessa nei confronti di un ente pubblico al quale il predetto consorzio è tenuto ad emettere fattura, si applichi il reverse charge (ovvero la fattura delle cooperative sociali nei confronti del consorzio sarà senza IVA). L’efficacia della disposizione in esame è tuttavia subordinata al rilascio dell’autorizzazione in deroga da parte del Consiglio dell’Unione Europea e, pertanto, non è immediatamente attuativa.

Cooperative Agricole e della Piccola Pesca IMU l comma 13 dell’art. 1, conferma per i terreni agricoli l’esenzione imu in relazione ai beni posseduti e condotti da soggetti in possesso della qualifica di iaP e di coltivatori diretti. inoltre, la definizione dei terreni collinari e montani, esenti da imU a prescindere dalla qualifica del possessore, torna ad essere ricollegata alla elencazione contenuta nella circolare 9/1993, in vigore prima dell’emanazione del Dm 28.11.2014, che aveva stabilito il criterio altimetrico, e del D.i. 4/2015, che aveva sostituito il criterio altimetrico con la classificazione istat del territorio. Dal 2016, saranno dunque esenti imu i terreni agricoli: • ricadenti in aree montane e di collina, come individuati ex lege; • posseduti e condotti da coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali (di cui all’art.1 del D.lgs. 99/2004), iscritti alla previdenza agricola (CD e iaP), indipendentemente dalla loro ubicazione; • ubicati nelle isole minori; • a immutabile destinazione agro-silvo-pastorale, a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile.

IRAP i commi da 70 a 72 dell’art. 1, apportano, a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2015 (ossia, dal

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2016), modificazioni al D.Lgs. 15 dicembre 1997, n. 446, recante previsioni in materia di iRaP, relativamente ai settori dell'agricoltura e della pesca. in primo luogo, vengono esclusi dal novero dei soggetti passivi dell'imposta regionale sulle attività produttive i soggetti che esercitano un’attività agricola, ai sensi dell’art. 32 del tUiR. Sono, altresì, espressamente esclusi dall'ambito soggettivo di applicazione dell'iRaP: • le cooperatiVe e loro consorzi che forniscono in via principale, anche nell’interesse di terzi, servizi nel settore selvicolturale, ivi comprese le sistemazioni idraulico-forestali equiparati agli imprenditori agricoli dall’art. 8, D.Lgs, n. 227/2001; • le cooperatiVe e loro consorzi di cui all’art. 10, dpr n. 601/1973 - Cooperative agricole e loro consorzi che svolgono attività consistenti in: 1) allevamento di animali utilizzando mangimi che, per almeno un quarto, provengono dai terreni dei soci; 2) attività di manipolazione, trasformazione, valorizzazione, conservazione e alienazione di prodotti sia agricoli che zootecnici e di animali nel rispetto della prevalenza e quindi, conferiti in via prevalente, da parte dei soci. - Cooperative della piccola pesca e loro consorzi. Resta ferma, invece, la soggezione ad irap per le attività di agriturismo, allevamento e per le attività connesse rientranti all’art. 56-bis del tUiR, per le quali continua ad applicarsi l’aliquota ordinaria. cooperatiVe edilizie e di abitazione il comma 15 dell’art. 1, estende l’esenzione dall’imU alle unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa destinate a studenti universitari soci assegnatari, in deroga al richiesto requisito della residenza anagrafica. soci cooperatiVe artigiane ai fini iRPeF, il comma 114 dell’art. 1, assimila ai redditi di lavoro dipendente il reddito dei soci delle cooperative artigiane che hanno un rapporto di lavoro in forma autonoma, fermo restando il loro trattamento previdenziale. accisa produzione energia elettrica da Fonti rinnoVabili per le imprese il comma 911, dispone che l’art. 52, comma 3, lettera b), D.Lgs. n. 504/1995 - il quale esenta dall’accisa l’energia elettrica prodotta con impianti azionati da fonti rinnovabili con potenza disponibile superiore a 20 kW consumata dalle imprese di autoproduzione in locali e luoghi diversi dalle abitazioni - si applica anche all’energia elettrica prodotta con impianti azionati da fonti rinnovabili con potenza disponibile superiore a 20 kW, consumata da soci delle società cooperative di produzione e distribuzione dell’energia elettrica di cui all’art. 4, comma 1, n. 8), legge n. 1643/1962 (dunque società cooperative di produzione e distribuzione dell’energia elettrica che non sono state assoggettate a trasferimento all’ENEL) in locali ed in luoghi diversi dalle abitazioni.


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nUOVa PaC 2014-2020 |ORGANIZZAZIONE

POLITICA AGRICOLA COMUNE

SemPlIfICare È LA PAROLA D’ORDINE le principali novità riguardano il

PremIO aggIuntIvO

e il SOStegnO aCCOPPIatO stato pubblicato sulla gazzetta Ufficiale dell’Ue il Regolamento delegato 2016/141 che modifica il Regolamento 639/2014 e che deriva dall’attività di semplificazione della Pac portata avanti dalla Commissione. Le principali novità riguardano il premio aggiuntivo previsto per i giovani e il sostegno accoppiato. Relativamente ai giovani agricoltori, il regolamento prevede due scelte. La prima riguarda la possibilità, a partire dal 2016 o 2017, per il o i giovani agricoltori di effettuare il controllo effettivo e duraturo individualmente nelle società. La seconda scelta, invece, è collegata all’applicazione della prima. infatti, se lo Stato membro opta per la prima scelta deve decidere se richiedere il controllo esclusivo dei giovani agricoltori sulle persone

È

giuridiche o sulle associazioni di persone fisiche che hanno già ricevuto un pagamento per i giovani agricoltori nell’anno o negli anni precedenti l’anno di applicazione della deroga, durante i quali il o i giovani agricoltori hanno esercitato il controllo insieme ad altri agricoltori. anche per il sostegno accoppiato ci sono diverse scelte che lo Stato membro può decidere di applicare. La prima riguarda l’importo unitario: l’italia può decidere di applicare importi unitari modulati per tenere conto delle economie di scala risultanti dalle dimensioni delle strutture di produzione in determinati tipi di agricoltura o determinati settori agricoli destinatari. La seconda scelta, invece, riguarda la possibilità di trasferimento di fondi tra misure. e’ bene precisare che il trasferimento è

consentito purché non comporti l’annullamento di una misura di sostegno comunicata alla Commissione. inoltre, non può essere effettuato nessun trasferimento a favore di una misura di sostegno per la quale la superficie o il numero di capi ammissibili supera il limite quantitativo comunicato alla Commissione; in caso contrario (superficie o numero di capi ammissibili inferiore al limite quantitativo comunicato) il trasferimento dei fondi non può comportare che l’importo unitario sia inferiore al rapporto tra l’importo fissato per il finanziamento comunicato alla Commissione e il limite quantitativo, cioè successivamente al trasferimento si deve comunque garantire il rispetto dell’importo unitario preventivato. gli uffici Coldiretti sono a disposizione per ulteriori chiarimenti.

PSR 2014-2020: i Dati FORniti DaLLa COmmiSSiOne eUROPea COn LO StUDiO “FOOD & FaRming”

In Europa opportunità per 170mila giovani agricoltori Comparto agricolo in grado di sostenere crescita e sviluppo del Paese e dell’intero territorio europeo on l’avvio della nuova programmazione sullo sviluppo rurale per il periodo 20142020 si apriranno, a livello europeo, nuove opportunità per circa 170.000 giovani che intendono insediarsi in agricoltura. Sono questi i dati previsionali forniti dalla Commissione Ue e riportati nello studio “Food &Farming - Focus on Jobs and Growth”, presentato a seguito della conferenza “EU Agricultural Outlook Conference”. L’analisi di impatto sulla nuova programmazione fornisce un quadro prospettico di un settore che, con le attività connesse, conta oggigiorno a livello europeo 44 milioni di occupati, di cui 22,2 milioni per il solo settore agricolo. i dati previsionali dell’Ue sono stati definiti sulla base dei valori aggregati dai Paesi membri e si allineano ad una recente analisi portata avanti dalla Coldiretti sulle opportunità generate livello nazionale per i giovani agricoltori italiani.Proprio su questa linea, infatti, l’analisi della Coldiretti effettuata su scala nazionale negli scorsi mesi evidenziava l’occasione per almeno ventimila giovani italiani di insediarsi in agricoltura con aiuti variabili da regione a regione. gli interventi per i giovani agricoltori tra 18 e 40 anni possono arrivare ad offrire fino a 70.000 euro a fondo perduto per iniziare l’attività, oltre a un contributo sempre a fondo perduto sugli investimenti aziendali che può raggiungere il 60%.a questo si accosta, inoltre, la possibilità per i giovani di accedere, con criteri di priorità, a tutte le altre misure previste dallo Sviluppo rurale come consulenza aziendale o

C

la formazione. Le singole regioni italiane stanno ora procedendo alla pubblicazione dei relativi bandi, di conseguenza i prossimi mesi risulteranno decisivi per tutti coloro che intendano sviluppare la propria idea progettuale. i dati previsionali forniti dalla commissione sembrano fornire un quadro rassicurante anche su altri fronti. Oltre alle opportunità per i giovani europei, infatti, i dati sulla nuova programmazione dello sviluppo rurale nell’intero territorio europeo parlano di circa 340.000 potenziali progetti sull’ammodernamento delle aziende agricole per i prossimi anni; 140.000 agricoltori aderenti a sistemi di qualità. Poi ancora 60.000 start up non agricole, 3,9 milioni di posti in corsi di formazione e 19 milioni di abitanti nelle aree rurali con accesso alla banda larga e ai servizi e infrastrutture dell’information technology. incrociando i dati eurostat e Joint Research Centre, il quadro mostra un settore agricolo con circa 22,2 milioni di posti di lavoro, numero che raddoppia se si somma anche l’occupazione dell'indotto, come il settore forestale (515.000 unità), industria del food (4.305.000) e servizi al retail (trasporti e logistica 17.300.000) arrivando così ai 44 milioni di posti di lavoro. a questi si aggiungono, inoltre, i 2,7 milioni di posti di lavoro generati dall'emergente comparto dei prodotti non-food provenienti dal settore agricolo e forestale, tra cui industria del legno e della carta, la biochimica, il settore tessile, il grande capitolo del biocarburante e delle bioenergie. Questa analisi richiama l’attenzione verso un comparto agricolo eu-

ropeo in grado di sostenere, nei prossimi anni, crescita e sviluppo del nostro Paese e delll’intero territorio europeo. in questa direzione, le opportunità fornite dalla programmazione sullo Sviluppo rurale rappresentano una buona occasione per sostenere lo sforzo di rinnovamento dell’agricoltura italiana e consolidare la competitività delle imprese agricole. Per tale motivo la Coldiretti è attiva a livello nazionale e territoriale per sostenere i giovani agricoltori allo sviluppo di idee imprenditoriali e progetti di sviluppo e crescita.

UE: AL VIA

“REFERENDUM” SULLE REGOLE DEL GREENING Nell’ambito della semplificazione, la Commissione ha avviato la consultazione pubblica sul greening. L’attività di consultazione sarà effettuata attraverso la compilazione di un questionario on-line. L’attività di consultazione si concluderà il prossimo 8 marzo 2016. Gli uffici di Coldiretti sono a disposizione per ulteriori chiarimenti.

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ATTUALITÀ|CRiSi in FattORia

CRISI:

SOS

in FATTORIA, scomparsi

2 MILIONI di MUCCHE, MAIALI e PECORE

COLDiRetti, DiPenDenza Da eSteRO aL 40% PeR Latte e CaRne,a RiSChiO PRimati maDe in itaLy os nelle fattorie dove sono scomparsi 2 milioni di animali tra mucche, maiali e pecore con il pericolo di estinzione per le razze storiche e lo spopolamento delle aree interne e montane, ma a rischio c’è anche il primato dell’enogastronomia Made in Italy con la dipendenza dall’estero che per carne, salumi, latte formaggi che è vicina al 40%. Le norme europee e le distorsioni di mercato dalla stalla allo scaffale stanno provocando la scomparsa dell’allevamento italiano che alimenta un comparto economico che vale 17,3 miliardi di euro e rappresenta il 35% dell’intero agroalimentare nazionale con un impatto rilevante anche dal punto di vista occupazionale con circa 800mila persone al lavoro, secondo il Dossier “l’Italia in fattoria” presentato dalla Coldiretti. minacciate di estinzione - sottolinea la Coldiretti - ben 130 razze allevate tra le quali ben 38 razze di pecore, 24 di bovini, 22 di capre, 19 di equini, 10 di maiali, 10 di avicoli e 7 di asini, sulla base dei Piani di Sviluppo Rurale della precedente programmazione. ma in pericolo - continua la Coldiretti - sono anche pezzi pregiati dell’enogastronomia nazionale che può contare sul primato mondiale con 49 formaggi a denominazione di origine protetta (Dop) riconosciuti dall’Unione europea addirittura davanti alla Francia che ne possiede solo 45, ma a rischio ci sono anche i prelibati prodotti della norcineria nazionale, dal culatello di zibello alla coppa piacentina, dal prosciutto di San Daniele a quello di Parma per un totale di 40 salumi Made in Italy tutelati in europa. Sotto accusa la normativa comunitaria che consente di spacciare come Made in Italy prodotti importati dall’estero per la mancanza di norme chiare e trasparenti sull’etichettatura di origine. La mancanza di trasparenza in etichetta sulla reale origine colpisce formaggi e salumi, ma anche il latte a lunga conservazione o al carne di coniglio. “il risultato è che gli inganni del finto Made in Italy sugli scaffali riguardano due prosciutti su tre venduti come italiani, ma provenienti da maiali allevati all’estero, ma anche tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro che sono stranieri senza indicazione in etichetta come pure la metà delle mozzarelle”, denuncia il presidente della Coldiretti Roberto moncalvo. “La battaglia di Coldiretti per la trasparenza in europa - afferma moncalvo - continua anche sul versante del prezzo del latte, per garantire la giusta remunerazione degli allevatori italiani ai quali il latte viene pagato ben al disotto dei costi di pro-

S

duzione. nel 2015 secondo lo studio della Coldiretti hanno chiuso circa mille stalle da latte, oltre il 60% delle quali si trovava in montagna, con effetti irreversibili sull’occupazione, sull’economia, sull’ambiente con il venir meno di una attività di presidio indispensabile contro il degrado”. in gioco - rileva la Coldiretti - c’è il futuro della fattoria italia dove sono ancora allevati 49 milioni di galline per le uova, 8,7 milioni di maiali, 7,2 milioni di pecore, 6,5 milioni di conigli, 6,1 milioni di bovini, quasi un milione di capre, 370mila bufale, 400mila cavalli e 50mila asini. Un esercito di animali al quale è stato recentemente affidata anche una funzione educativa con la pet-therapy che è entrata prepotentemente tra le nuove attività previste dalla legge sull’agricoltura sociale fortemente sostenuta dalla Coldiretti e approvata dal Parlamento nell’agosto 2015. Fra le pratiche di agricoltura sociale - spiega la Col-

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diretti - vi sono infatti i servizi di cura e assistenza terapeutica come l’ippoterapia o l’onoterapia senza dimenticare la funzione formativa e conoscitiva soprattutto nei confronti delle nuove generazioni svolta dalle fattorie didattiche con l’apicoltura e gli allevamenti. Una attività che la Coldiretti sostiene attraverso l’iniziativa educazione alla Campagna amica che coinvolge oltre centomila alunni delle scuole che è stata anche al centro di Fieragricola con la possibilità di conoscere le piu’ rare e curiose razze a rischio di estinzione, dalla mucca cabannina alla pecora massese, dal cavallo bardigiano alla capra girgentana dalle lunghe corna e con la prima elezione di “miss Fattoria” con la cura e passione di autentici professionisti impegnati in un articolato maquillage con rasoi, spazzole, phon, lacca e “manicure” che non ha nulla da invidiare ai concorsi di bellezza.


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CRiSi in FattORia |ATTUALITÀ

ISTAT: COLDIRETTI CONFUSIONE SU

latte IN PANIERE FA CHIUDERE LE

Stalle

testualmente l’istituto di statistica in realtà ricorda Coldiretti - esiste una norma europea che impedisce di chiamare latte ciò che non è di origine animale tranne specifiche eccezioni. Qualificare dunque tale quello, ad esempio, di soia, significa sostenere la falsa percezione che si tratti di latte, con le stesse proprietà nutrizionali e organolettiche, quando invece si parla di altro, con un danno rilevante per la vera filiera lattiero casearia italiana che sconta già la mancanza di trasparenza, a causa dell’assenza dell’obbligo dell’etichettatura d’origine. basti dire che solo una busta di latte Uht su 4 vendute in italia contiene latte italiano. Da qui la difficoltà a garantire la giusta remunerazione degli allevatori italiani ai quali il latte

viene pagato ben al di sotto dei costi di produzione. al contrario - aggiunge Coldiretti - i prezzi delle bevande vegetali sfiorano i 3 euro al litro, il doppio del vero latte alta qualità Made in Italy e il triplo di quello a lunga conservazione. Si tratta di prodotti che utilizzano altri elementi - spiega Coldiretti - c’è quella con avena, acqua, semi di girasole e sale venduta a 2,5 euro al litro, oppure quella con acqua, alghe, riso, semi di girasole e sale marino che costa fino a 3 euro al litro ma in commercio si trovano anche preparati a base di soia con prezzi che oscillano, in media, fra 1,85 euro al litro e i 3 euro al litro a seconda del prodotto o del negozio nel quale si acquistano.

INDUSTRIA: in COntROtenDenza CaLa PRODUziOne aLimentaRe

PRESSIONE IMPORT LOW COST Si fanno sentire nell’agroalimentare gli effetti della delocalizzazione n controtendenza all’aumento generale dell’industria nel 2015 si riduce la produzione alimentare made in italy dello 0,6% sotto il pressing delle importazioni dall’estero. e’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati istat relativi alla produzione industriale nel 2015. “Si cominciano a far sentire nell’agroalimentare gli effetti della delocalizzazione che per prima ha colpito la produzione agricola con l’acquisto di grano, latte e carni dall’estero poi i marchi storici del Made in Italy finiti in mani straniere e adesso interessa anche gli stabilimenti industriali con pesanti effetti sull’economia e l’occupazione” ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto moncalvo nel sottolineare l’esigenza di “cambiare verso con politiche di valorizzazione del vero Made in Italy dal campo alla tavola”. La mancanza di trasparenza sulle informazioni in etichetta permette di spacciare come italiani prodotti che non lo sono e favorisce le importazioni low cost ma con minori ga-

I

beVanDe VegetaLi a baSe Di SOia e RiSO nOn POSSOnO eSSeRe Chiamate Latte a confusione come quella del nuovo paniere istat che chiama latte prodotti che non lo sono, come quello di soia o di riso, fa chiudere le stalle italiane oltre ad essere vietata dalle normative europee. nel nuovo paniere istat entrano le bevande vegetali all’interno del segmento altri prodotti a base di latte o similari, tra cui vengono inclusi “latte a base di soia, riso e altri legumi o cereali” come dice

l

ranzie qualitative e sanitarie che fanno chiudere le imprese nazionali. Quasi la metà della spesa - continua la Coldiretti - è anonima per colpa della contraddittoria normativa comunitaria che obbliga a indicare la provenienza nelle etichette per la carne bovina, ma non per i prosciutti, per l’ortofrutta fresca ma non per quella trasformata, per le uova, ma non per i formaggi, per il miele ma non per il latte o per la pasta.

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ATTUALITÀ| DeLOCaLizzaziOne

MADE IN ITALY:

PerOnI

A GIAPPONESI CON +17% EXPORT DI BIRRA In gioco gli stabilimenti e le coltivazioni di

OrzO In ItalIa a SUPPORtO DeLLa tRaSPaRenza è neCeSSaRia Un’etiChetta ChiaRa Che tUteLi iL COnSUmatORe

offerta giapponese per il marchio italiano Peroni è spinta dall’aumento delle esportazioni di birra italiana nel mondo che crescono del 17% nel 2015 ma che sono praticamente triplicate nell’arco di un decennio. e’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasione dell’offerta di 400 miliardi di yen (poco più di 3 miliardi di euro) fatta dal produttore giapponese di birra asahi per rilevare il marchio italiano Peroni dal gruppo Sabmiller, sulla base dei dati istat relativi ai primi dieci mesi dell’anno. anche grazie all’immagine conquistata nel mondo la birra italiana - sottolinea la Coldiretti - va forte nei paesi tradizionali consumatori, dalla gran bretagna (+2%) alla germania (+10%) fino alla Svezia (+24%) ma anche negli Usa. a tirare continua la Coldiretti - è pero’ anche il mercato italiano che nel 2015 ha fattor registrare un aumento record delle vendite del 6%, in controtendenza alla crisi dei consumi. Sono oltre 30 milioni gli appassionati consumatori di birra presenti in italia dove - precisa la Coldiretti - con un consumo procapite di 29 litri c’e’

l

spazio per crescere considerato che Paesi come la Repubblica Ceca ne bevono 144 litri pro capite, l’austria 107,8, la germania 105, l’irlanda 85,6, il Lussemburgo 85 o la Spagna 82. L’operazione in corso non è in realtà l’ennesimo passaggio di marchi italiani storici in mani straniere poichè la birra Peroni era già stata ceduta nel 2003 ed entrata a far parte del gruppo sudafricano Sabmiller plc al quale è stata ora fatta l’offerta del gruppo giapponese asahi, la cui strategia di mercato si concentra sull’asia e l’Oceania e intende espandersi su mercati dalla lunga tradizione che le consentirebbero anche una maggiore penetrazione della sua etichetta Super Dry. il gruppo birra Peroni è oggi uno dei player principali nel settore dell’industria birraria ed è parte del gruppo Sabmiller plc che in italia Sabmiller è presente con tre stabilimenti produttivi (Roma, Padova e Bari), e la malteria Saplo. birra Peroni opera da oltre 160 anni con impegno e passione, raggiungendo una produzione annua di birra che ammonta a 4,8 milioni di ettolitri. i suoi marchi principali sono: Peroni, nastro azzurro e Pilsner Urquell. a questi si aggiungono altri marchi di prestigio sia nazionali che internazionali, come miller genuine Draft, Peroni gran Riserva, Raffo e Wuhrer. L’azienda nasce nel 1846 a Vigevano, allora appartenente al

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Regno dei Savoia, quando Francesco Peroni avvia l’attività di una piccola fabbrica di birra. nell’operazione internazionale c’è in gioco sottolinea la Coldiretti - un indotto rilevante. a garantire la produzione italiana di birra ci sono infatti le coltivazioni nazionali con una produzione di circa 860.000 tonnellate di orzo su una superficie complessiva investita di circa 226.000 ettari. Per quanto concerne la produzione di birra, la filiera cerealicola unitamente al ministero delle Politiche agricole ipotizzano un impegno annuo di granella di orzo pari a circa 90.000 tonnellate. in questa situazione di grande dinamicità, a supporto della trasparenza dell’informazione dei consumatori, è però necessario - conclude la Coldiretti - qualificare le produzioni nazionali con l’indicazione obbligatoria in etichetta dell’origine, per evitare che vengano spacciati come Made in Italy produzioni straniere.

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Sul prossimo numero

Speciale quarto rapporto agromaFie elaborato da Coldiretti, eurispes e Osservatorio sulla Criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare


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aFiDe neRO N.47|SCHEDA

L’afide nero del ciliegio (Myzus cerasi) è di origine paleartica ed è da ritenersi cosmopolita essendo diffuso in gran parte del mondo (Europa, Turchia, India, Pakistan, Nuova Zelanda e Nord America). I ciliegi acidi e dolci ed altri Prunus costituiscono gli ospiti primari. Quelli secondari sono rappresentati da Galium, Veronica, Euphhrasia officinalis e Asperula. Negli Stati Uniti vengono indicate alcune crucufere dei generi Capsella, Cardamine, e Lepidium.

ciclo biologico

il myzus cerasi è un afide con ciclo dioico che svolge sul ciliegio (ospite primario) e su piante erbacee ed infestanti (Galium, Veronica ecc.), su cui migra durante il periodo estivo.

L’afide sverna allo stato di uovo durevole deposto in prossimità delle gemme, nonché nelle screpolature corticali dei rami.

Sulla parte aerea di queste si svolgono fino all’autunno svariate generazioni di afidi sia atteri che alati.

La fondatrice nasce durante la fioritura e raggiunta la maturità origina una discendenza di fondatrigenie attere (cioè senza ali).

• a questa prima generazione ne seguono

svariate altre (fino a 8-10 in funzione delle condizioni ambientali).

afIDe nerO Del CIlIegIO

[pagine a cura di alessandro albertelli]

afide nero su gemma

• in autunno gli afidi ritornano sul ci• già dalla terza generazione compaiono liegio per deporre una o piuù uova dure-

forme alate che abbandonano i ciliegi per migrare sugli ospiti secondari che sono piante erbacee spontanee (Galium, Euphrasia Veronica ecc).

voli destinate a superare l’inverno e a schiudere nella primavera successiva.

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SCHEDA|N.47 aFiDe neRO

identiFicazione

dimensione delle femmine che variano dai 1,9 ai 3,9 mm di lunghezza e di colore dal verde nerastro al nero lucente a seconda dello stadio dell’insetto.

• uovo di colore verde se appena deposto, in seguito nero lucente. Dimensioni mm 0,6 x 0,3. danni 1

2

• il danno si manifesta sulle foglie e sui germogli per le punture

1

L’afide nero è tendenzialmente gregario e colonizza le foglie e i germogli. trofiche dell’insetto. Sule foglie, nella pagina inferiore, provoca marcate deformazioni e accartocciamenti.

3

2

3

• Sui germogli provoca atrofia e crescite deforme, contorta e con internodi raccorciati; l’attacco provoca la perdita del cimale.

4

• Se l’attacco avviene su piante in produzione si possono verificare

danni anche ai peduncoli dei frutti o alle ciliegie, con gravi ripercussioni sulla produzione, specialmente per la qualità scadente dei frutti. 5

• L’afide nero produce, al pari di altri afidi abbondante me-

lata che imbratta i frutti e la vegetazione provocando asfissia della vegetazione ed effetto lente accentuando l’ustione da raggi solari.

lotta La lotta contro l’afide nero del ciliegio si avvale di criteri preventivi di lotta agronomici che consistono nel limitare l’impiego di azoto ed intervenire con la potatura verde per contenere la vigoria vegetativa che favorisce l’attività del fitofago. La lotta contro l’afide nero segue inoltre i criteri di lotta guidata ed integrata e si avvale di campionamenti per stabilire le soglie di intervento. La tecnica prevede: Un campionamento sui germogli da fine fioritura fino all’inizio della maturazione con una soglia di intervento corrispondente al 3% dei germogli infestati. in aree ad alto rischio è necessario intervenire se abbiamo presenza dell’afide. i principi attivi utilizzabili (facendo riferimento alle norme tecniche di produzione integrata) sono: Pirimicarb, Piretro naturale, imidacloprid (1) (2),tiametoxam (1) (2),acetamiprid (2).

(1) Non trattare in prefioritura ed effettuare lo sfalcio delle fioriture naturali prima del trattamento. (2) Prodotti in alternativa tra loro, al massimo 1 intervento all’anno indipendentemente dall’avversità.

bibliografia:

POLLini a. (1998) - manuale di entomologia applicata, 313. FeRRaRi m.; maRCOn e., menta a. (1992) - Fitopatologia ed entomologia agraria, 521. RegiOne PiemOnte (2015) - norme tecniche di Produzione integrata, 31. POLLini a.; POnti i.; LaFFi F.; (1988) - Fitofagi delle piante de frutto,16.

16 AGRICOLTURA A. |n°02 • febbraio 2016

4

5


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Vite N.41|SCHEDA

• Difformità degli impianti • Cure colturali dedicate • mantenimento potenzialità produttive del vigneto • Protezione delle viti

La coltivazione del vigneto comporta scelte e interventi colturali continui per tutto il ciclo vitale dell’impianto. Tali opere si rendono indispensabili a seguito della condizione innaturale di vita cui sono sottoposte le piante. Ogni singola vite subisce la competizione per lo spazio da parte delle altre vicine, sia a livello delle radici che della chioma. Tutti gli interventi colturali, rivolti alla chioma o al terreno, tendono ad accentuare le eventuali differenze già manifeste nel vigneto. Dopo un certo numero di anni si osservano variazioni di vigoria, di avanzamento delle fasi fenologiche e, soprattutto, di precocità della caduta autunnale delle foglie. Il “risarcimento delle fallanze del vigneto” o come più comunemente detto il “rimpiazzo delle viti”, costituisce la condizione essenziale per conservare nel tempo le potenzialità produttive del vigneto.

le cause di morte delle viti Sempre più spesso la morte delle piante nei vigneti, risulta selettiva, interessando con particolare intensità un certo tipo di viti rispetto ad altre. Un esempio è offerto dalla malattia nota come “mal dell’esca” nella quale è necessario che l’impianto abbia raggiunto una certa età. Quando essa si manifesta con una certa importanza, è assai probabile che si siano già rese evidenti le difformità derivate dagli interventi di coltivazione. infatti saranno le piante più vigorose e produttive a essere maggiormente soggette alla morte improvvisa. Vi è poi il caso dei marciumi radicali che tendono a danneggiare le radici nelle zone più superficiali del terreno e delle piante più deboli. altre cause, meno prevedibili, sono le ferite operate dai mezzi meccanici e, in ultimo, la diffusione di malattie come la Flavescenza Dorata e il Legno nero.

rICOStItuzIOne Delle fallanze

[pagine a cura di alberto Pansecchi]

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SCHEDA|Vite N.41

evoluzione di un vigneto nel tempo

Con il passare degli anni l’impianto diviene sempre più irregolare, aumentano le fallanze, che talvolta interessano già tratte di alcuni metri consecutivi lungo il filare e li vigneto inizia così la sua decadenza, destinata ad accentuarsi con velocità sempre maggiore. Differente è il comportamento nei vigneti moderni e ancora relativamente giovani, e in quelli vecchi propri della viticoltura tradizionale posti sui pendii più erti. anche l’impegno, volto a prolungare la loro esistenza, non è lo stesso in quanto nel primo caso l’obiettivo è di prolungarne il più possibile la piena produttività nel tempo, mentre, nel secondo, quello di non dover giungere all’estirpo cui seguirebbe l’abbandono quasi certo del terreno, per mancanza di convenienza economica al reimpianto. in entrambi i casi, diviene necessario piantare nuove piante in sostituzione di quelle morte. tale operazione richiede scelte particolari e altrettante successive attenzioni colturali.

rimpiazzi: quando e quanti

Dal primo ciclo vegetativo in poi le piantine richiedono cure ogni anno differenti e per ognuna di esse, le normali operazioni colturali del vecchio vigneto possono presentare aspetti dannosi. La ricostituzione delle viti morte, oltre a determinare una difformità nel vigneto, richiede cure e attenzioni che, sempre più, dovranno riguardare ogni singola pianta. Certamente, la sostituzione annuale permette di mantenere integro l’impianto e discreta la sua produttività ma questa scelta appare più indicata negli impianti molto vecchi, fitti, dove la quasi totalità delle operazioni richiedono l’intervento manuale del viticoltore. nei vigneti più moderni, giovani e vigorosi, per avere una minore variabilità di interventi, potrebbe essere opportuno predisporre la sostituzione delle piante ogni certo numero di anni, in relazione alla mortalità rilevata.

la protezione dei rimpiazzi

negli ultimi anni si sono diffusi particolari ripari in plastica ideati proprio per la protezione delle giovani piantine allevate in mezzo alle altre più vecchie. Si parla in questo caso di “pacciamatura verticale” o “shelter”. L’impiego di queste strutture, tuttavia, deve avvenire con alcune attenzioni. non è bene infatti che essi vengano permanentemente mantenuti in vigneto nell’attesa che la nuova vite abbia conseguito il maggiore sviluppo. La protezione delle barbatelle dagli interventi chimici o meccanici attuati per il contenimento delie erbe infestanti, perlopiù primaverili, è ovviamente indispensabile, ma nel corso dell'estate, non sarebbe male che i giovani fusti potessero beneficiare di maggiore ventilazione. nel corso dell’inverno, potrebbe nuovamente essere utile che le piantine fossero scoperte e la nuova vegetazione ben legata ai supporti di sostegno in modo da non curvarsi per l’azione della neve o del ghiaccio. troppo sovente, a seguito della grande pressione dei lavori nel vigneto nel corso dei mesi estivi, le piantine, protette in primavera vengono pressoché dimenticate e talvolta non giungono così all’età produttiva. nei vigneti di età più elevata, potrebbe ancora, con buone probabilità di successo, essere presa in considerazione la pratica della integrazione di viti negli spazi vuoti attraverso la predisposizione di “propaggini”. biografia: martini in vigna - 2010

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[Scadenze a cura di Daniela Colombini]

SCADENZA

SCaDenze maRzO |ATTUALITÀ

IMPOSTA

ADEMPIMENTI

SOGGETTI OBBLIGATI

RITENUTE

presentazione Comunicazione annuale dati iva relativa all'anno 2015

contribuenti che corrispondono redditi soggetti a ritenute.

IVA

emissione fattura differita per la cessione di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da un DDt o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuata l’operazione.

soggetti passivi di iVa.

IVA

liquidazione e versamento dell’iVa a debito del mese di febbraio 2016

contribuenti iVa mensili

MARZO

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IVA

liquidazione e versamento dell’iVa annuale a debito dovuta per l’anno 2015

contribuenti iVa trimestrali

Versamento delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente, assimilati, lavoro autonomo e provvigioni corrisposti nel mese precedente.

contribuenti che corrispondono redditi soggetti a ritenute.

07 MARZO

15 MARZO

16

MARZO

16 MARZO

16 MARZO 25 FEBBRAIO

RITENUTE

CONTRIBUTI Versamento terza rata 2015 dei contributi inps datori di lavoro agricolo per i lavoratori dipendenti. INPS

CONTRIBUTI invio telematico elenchi intrastat operatori intracomunitari riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o pre- con obbligo mensile INPS stazioni di servizi intracomunitari relativi al mese di febbraio.

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LAVORO IN CAMPAGNA|inSeDiamentO in azienDa

LAVORO: COLDIRETTI CON +75% È

bOOm

DI RAGAZZE IN CAMPAGNA NEL 2015 Opportunità di insediamento 20 mila giovani con misure ue

Le nOVità SOnO emeRSe DURante La “FIErAGrICOLA” Da giOVani imPReSa el 2015 sono aumentate del 76% le ragazze italiane under 34 anni che hanno scelto di lavorare indipendentemente in agricoltura come imprenditrici agricole, coadiuvanti familiari o socie di cooperative agricole. e’ quanto emerge da una analisi Coldiretti “Piu’ lavoro in agricoltura dall’innovazione missione cambiamento: le risposte dei giovani agricoltori”, illustrata alla Fieragricola con le esperienze creative di imprenditori agricoli innovatori che hanno presentato nuovi prodotti e tecnologie, dalla app salvatruffe all’energy drink contadino, dal caviale di lumaca alle panatine, dalla pasta di canapa alle microalghe per il benessere. La crescita femminile è pari al triplo di quella registrata dai coetanei maschi che aumentano comunque sottolinea la Coldiretti - del 27%, sulla base dei dati istat relativi a primi nove mesi del 2015 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si evidenzia dunque l’affermarsi in italia di una nuova generazione di 60mila contadini, allevatori, pescatori e pastori che costituiscono uno dei principali vettori di crescita del settore agroalimentare italiano grazie ad una capillare e rapida acquisizione di processi innovativi che spingono l’occupazione. Se un numero sempre piu’ elevato di giovani decide di dare continuità all’azienda familiare la vera novità sono le new entry da altri settori o da diversi vissuti familiari che hanno deciso di scommettere sull’agricoltura con estro, passione, innovazione e professionalità, i cosiddetti agricoltori di prima generazione. Secondo una analisi della Coldiretti/ixe’, tra le new entry giovanili nelle campagne, ben la metà è laureata, il 57% ha fatto innovazione, ma soprattutto il 74% è orgoglioso del lavoro fatto e il 78% è piu’ contento di prima. La scelta di diventare imprenditore agricolo è peraltro apprezzata per il 57%

n

nella foto la slide introduttiva al convegno organizzato da Coldiretti durante l’appuntamento nazionale di Verona.

anche dalle persone vicine, genitori, parenti, compagni o amici. a 15 anni dall’approvazione delle legge di orientamento per l’agricoltura (la legge 228/2001), fortemente sostenuta da Coldiretti che ha rivoluzionato le campagne, i giovani hanno interpretato in chiave innovativa le opportunità offerte dal mondo rurale e oggi il 70% delle imprese under 35 opera in attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative come la cura dell’orto e i corsi di cucina in campagna, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili. “il risultato è che, secondo una indagine della Coldiretti, le aziende agricole dei giovani possiedono, una superficie superiore di oltre il 54% alla media, un fatturato più elevato del 75% della media e il 50% di occupati per azienda in più”. Ci sono opportunità di insediamento nell’agricoltura italiana per almeno ventimila giovani fino al 2020 con l’approvazione da parte della Commissione europea di tutti i Piani di sviluppo rurale presentati dall’italia secondo lo studio presentato dalla Coldiretti alla Fieragricola dal quale emerge che gli interventi si rivolgono a giovani agricoltori tra 18 e 40 anni non compiuti e possono arrivare ad offrire fino a 70.000 euro a fondo perduto per

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nella foto il numeroso pubblico presente per ascoltare le risposte dei giovani agricoltori alla missione “Cambiamento”.

iniziare l'attività oltre a un contributo a fondo perduto sugli investimenti aziendali che può arrivare sino al 60%. i giovani della Coldiretti hanno costituito una apposita task force che opera anche a livello territoriale per sostenere i giovani interessati con tutte le informazioni, ma anche tutor, corsi di formazione e consigli per accesso al credito. “abbiamo di fronte una occasione forse irripetibile per sostenere il grande sforzo di rinnovamento dell’agricoltura italiana e di sostenere la competitività delle impese”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto moncalvo nel sottolineare “l’importanza del dialogo con la pubblica amministrazione per rendere piu’ agevole e veloce l’accesso alle misure previste dai Piani”. “C’è un intero esercito di giovani che hanno preso in mano un settore considerato vecchio, saturo e inappropriato per immaginare prospettive future e ne hanno fatto un mondo di pionieri, rivoluzionari, innovatori e attivisti impegnati nel costruire un mondo migliore per se stessi e per gli altri”, ha affermato maria Letizia gardoni delegata dei giovani della Coldiretti nel sottolineare che “dai campi non viene solo una risposta alla disoccupazione e alla decrescita infelice del Paese, ma anche una speranza alla sconfitta dei nostri coetanei che sono costretti ad espatriare e a quella di chi a 50 anni si ritrova senza lavoro, senza certezze, ma con una vita già costruita da riposizionare”.

AL VIA L’ACCADEMIA DI COLDIRETTI: COn gLi aLeSSanDRini

L’ORGANIZZAZIONE STA FORTEMENTE PUNTANDO SUI GIOVANI Corso di formazione per la classe dirigente del futuro

anche i giovani impresa di Coldiretti alessandria ad affollare la sala della Cascina Duc di grugliasco i 30 giovani protagonisti del corso di formazione “agricoltura e futuro: la strategia dell’Orga-

a

nizzazione nell’ambito degli attuali scenari economici e sociali”. Organizzato da Coldiretti Piemonte, giovani impresa e inipa con la collaborazione dell’Università degli Studi di torino - Dipartimento di management, è


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CORSO Di FORmaziOne |GIOVANI IMPRESA

dedicato ai giovani under 35, selezionati tra i finalisti Oscar green delle passate edizioni e i dirigenti degli organi delle Federazioni Provinciali, ma anche ai giovanissimi che desiderano conoscere ed approfondire il percorso dell’Organizzazione. 5 giornate per un totale di 40 ore tra lezioni frontali, testimonianze di imprenditori e visita ad un’azienda agricola. “Un programma denso di contenuti che spaziano, attraverso parole chiave, tra diversi ambiti: dalla sostenibilità ambientale all’internazionalizzazione, dalla comunicazione alla legalità, dalla qualità alimentare all’innovazione - ha spiegato Valentina binno delegata provinciale e regionale di giovani impresa vogliamo lasciare ai giovani una efficace carica di motivazione e di entusiasmo per il grandioso lavoro che la Coldiretti sta portando avanti per il bene del nostro Paese”. “La nostra Organizzazione sta fortemente puntando sui giovani per questo è fondamentale formare quella che sarà poi la classe dirigente del futuro - ha commentato Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte - il binomio agricoltura ed innovazione è diventato sempre più frequente negli ultimi anni in cui un numero elevato di giovani ha deciso di dare continuità all’azienda familiare o ha voluto scommettere sull’agricoltura, aprendo nuove realtà con passione e professionalità”. nel 2015, d’altronde, i giovani lavoratori agricoli indipendenti hanno fanno registrare un aumento record del 35% rispetto all’anno precedente, con gli under 34 che operano come imprenditori agricoli, coadiuvanti familiari e soci di cooperative agricole che hanno superato le 70mila unità, secondo un’analisi di Coldiretti che registra proprio nelle campagne il tasso di crescita più elevato dell’occupazione giovanile tra i diversi settori produttivi. Un percorso di formazione che vuole offrire un’opportunità di crescita per i giovani del Piemonte mediante il confronto con docenti universitari, dirigenti di Coldi-

nella foto la Presidente Coldiretti Piemonte Delia Revelli, la Delegata Regionale giovani impresa Valentina binno e il Direttore Coldiretti Piemonte antonio De Concilio hanno aperto i lavori al corso di formazione “Agricoltura e Futuro: la strategia dell’Organizzazione nell’ambito degli scenari economici”.

nella foto i “giovani impresa” di Coldiretti Piemonte, alla “Cascina Duc” di grugliasco dove si svolge il corso di formazione che vede la partecipazioe di trenta imprenditori provenienti da tutto il territorio regionale. L’iniziativa è in collaborazione con iniPa e l’Università degli Studi di torino.

per migliorare la percezione del ruolo di imprenditori e di rappresentanza nell’Organizzazione per saper affrontare le nuove sfide del futuro.

retti e gli esempi portati dagli imprenditori, che operano anche in settori diversi da quello agricolo, vogliamo fornire ai giovani gli strumenti per arricchire la professionalità e

GIOVANI AGRICOLTORI IN CONCORSO CON GLI

2016

OSCar green

LE DOMANDE VANNO PRESENTATE ENTRO IL 15 MARZO 2016 iovani e agricoltura, è il connubio su cui punta il concorso Oscar green giunto alla sua decima edizione, e che in tutti questi anni ha cercato di dare visibilità a tutti quei ragazzi che hanno costruito con spirito di sacrificio realtà imprenditoriali diventate parte dell’eccellenza italiana. e’ possibile compilare la domanda di iscrizione

g

online per il concorso oscar green 2016, che potete seguire sui canali social con l’hashtag #agricolturagiovane. 5 le categorie in gara a cui potersi candidare come giovani agricoltori sono: •Fare rete •campagna amica •We green •impresa 2.terra •paese amico attraverso questo concorso, tanti giovani im-

prenditori agricoli avranno la possibilità di far conoscere le loro idee innovative. L’agricoltura promossa attraverso gli oscar green è sempre più vicina alla tecnologia, ecosostenibile e sinonimo di quel Made in Italy, noto in tutto il mondo. il concorso Oscar green rappresenta un importante momento di promozione delle nuove idee e di condivisione, offrendo l’opportunità di mostrare cosa i nostri giovani imprenditori siano in grado di realizzare. infatti durante gli eventi regionali e alla finale nazionale, la premiazione da sempre è occasione di confronto tra i tanti giovani che come ogni anno partecipano alle selezioni. Le iscrizioni dei candidati si dovranno effettuare direttamente sul sito internet: http://www.oscargreen.it/che è accessibile anche dal sito internet di Coldiretti giovani impresa. http://www.coldiretti.it

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ATTUALITÀ|gRUPPO CDC

in collaborazione con www.gruppocdc.it

COLTIVA

LA TUA

SALUTE a oltre dieci anni, l’accordo tra Coldiretti-epaca e C.D.C. permette di far crescere il valore della prevenzione e della sicurezza nella cultura dell’impresa agricola ed unire la tutela dell’imprenditore, dei suoi familiari e degli ospiti della sua azienda con l’idea di una nuova agricoltura multifunzionale territorialmente sostenibile. C.D.C. rappresenta una delle realtà sanitarie più significative e dinamiche del Piemonte, con un’attività diagnostica completa presso sedi dislocate in modo capillare su tutto il territorio regio-

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nale: a torino, biella, Cuneo, novara, Vercelli e Verbania. grazie a tale collaborazione, i soci Coldiretti-epaca possono accedere privatamente a tutte le prestazioni con tariffario agevolato esibendo la tessera associativa Coldiretti/ epaca, oppure tramite il SSn presentando la richiesta del medico curante. inoltre presso gli uffici provinciali o zonali Coldiretti-epaca possono prenotare visite

Cardiorespiratorio Completo (Polisonnografia), una misurazione che registra il flusso oronasale, i movimenti toracici ed addominali, la saturazione arteriosa, la frequenza cardiaca, il russamento e la posizione corporea.

TEMA DEL MESE: POLISONNOGRAFIA E TERAPIA

CPAP l

a Sindrome delle apnee Ostruttive nel Sonno - OSaS, è una patologia caratterizzata da ripetuti episodi di ostruzione delle vie aeree superiori durante il sonno, normalmente associati ad una riduzione della saturazione di ossigeno nel sangue ed a micro risvegli a livello cerebrale che la persona non avverte, ma che comportano la frammentazione del sonno. i sintomi principali di questa patologia sono rappresentati da: Frequenti episodi di blocco della respirazione durante il sonno spesso riferiti dal partner - russamento - Bocca asciutta al risveglio - Improvvisi risvegli notturni con senso di soffocamento - Nicturia, Sudorazione notturna, Sonnolenza diurna - ridotta capacità di memoria e ridotta capacità di concentrazione. in italia 1.600.000 persone, ovvero il 4% degli uomini ed il 2% delle donne, sono affette da questi disturbi, ma solo una piccola parte ricevono un trattamento adeguato. Le conseguenze di tale patologia sono molto rilevanti, perché i soggetti affetti da OSaS hanno un rischio elevato di complicanze cardiovascolari e cerebrovascolari (ictus), ipertensione ar-

mediche specialistiche e prestazioni diagnostiche presso tutti i centri C.D.C. e con assoluto rispetto della privacy, il socio, tramite il Pin ricevuto in accettazione, può richiedere la stampa del proprio referto online. Periodicamente, tramite questa rubrica, vi informeremo su temi di interesse generale legati alla prevenzione ed alla cura di patologie tipiche del mondo agricolo.

in pazienti affetti da Sindrome delle apnee Ostruttive nel Sonno può essere necessaria una terapia che mantenga pervie le vie aeree, rendendo possibile la ventilazione senza occlusione delle vie aeree superiori. Questa terapia si effettua tramite un dispositivo notturno (CPaP) collegato ad una maschera nasale o naso-buccale, il cui principio di funzionamento è basato sull’erogazione di pressione nelle alte vie aeree, che ne consente la pervietà.

teriosa, deficit cognitivi. inoltre le OSaS sono spesso causa di incidenti automobilistici (colpo di sonno alla guida) e sul lavoro. La diagnosi della Sindrome delle apnee Ostruttive nel Sonno si esegue con il monitoraggio

22 AGRICOLTURA A. |n°02 • febbraio 2016

torino centro torino centro torino centro torino mirafiori torino san donato torino san paolo torino santa rita torino Vallette lucento moncalieri rivoli Venaria reale asti biella cuneo novara novara Verbania Vercelli

La Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno è stata inserita tra gli accertamenti medico legali previsti per il conseguimento e la conferma di validità della Patente di Guida a seguito del Decreto del 22 Dicembre 2015, con entrata in vigore il 28 Gennaio 2016.

via Cernaia, 20 via antonio Fabro 12/b via Raimondo montecuccoli 5f via Don grazioli 11/a via Livorno38/d via Villarbasse 27/a piazza Santa Rita 8 Corso toscana 139/1 via martiri della Libertà 11 via Fratelli Piol 63 via iV novembre 16 Corso galileo Ferraris 4/a via antonio bertodano 11 piazza Duccio galimberti 4 via San Francesco d’assisi 20 corso giuseppe garibaldi 21 via Sergio bocci 11 via San Cristoforo 10

10122 torino 10122 torino 10122 torino 10137 torino 10144 torino 10138 torino 10136 torino 10151 torino 10024 moncalieri 10098 Rivoli 10078 Venaria Reale 14100 asti 13900 biella 12100 Cuneo 28100 novara 28100 novara 28925 Verbania 13100 Vercelli


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SettORe CORiLiCOLO |ORGANIZZAZIONE

COLLINE DEL

MONFERRATO PATRIMONIO DELL’UNESCO, L’ECCELLENZA DELLE TONDE GENTILI Realtà capace di garantire opportunità di reddito e di sviluppo per le aziende e il territorio impegno di Coldiretti nel sostenere la corilicoltura è stato sottolineato da Carlo Pagella, presidente della zona di alessandria, il quale si è soffermato sulla vitalità imprenditoriale della terra monferrina “ricca di iniziativa che vede premiato questo suo coraggio grazie ad un continuo aumento delle superfici interessate “a nocciola”. Un territorio che manda segnali di estrema vitalità, di voglia di crescere, di saper guardare al futuro con fiducia e con la convinzione di riuscire a realizzare sempre nuovi progetti. Si è aperto così il convegno dedicato alla corilicoltura che si è svolto oggi ad alessandria nella sede provinciale Coldiretti, relatori il responsabile acquisti della novi elah Dufour Stefano grosso e il responsabile settore corilicolo della Coldiretti alessandrina alberto Pansecchi.“il territorio della provincia di alessandria è ricco di aziende trasformatrici che ricercano un prodotto di qualità e di provenienza locale. - ha sottolineato il direttore della Coldiretti alessandrina Simone moroni - ecco perché è necessario ripartire proprio dal territorio seguendo il discorso di filiera dove la qualità deve fare la differenza, dove l’azienda si possa sentire tutelata dalle speculazioni di mercato, alleata con tutti quei soggetti che credono in un’agricoltura fatta di qualità e trasparenza. accordi che premino in modo virtuoso chi produce e chi consuma”. attualmente, in monferrato, la coltivazione del nocciolo si sta imponendo come realtà capace di garantire opportunità di impiego e reddito nel breve medio e lungo periodo migliorando l’ambiente e il paesaggio, tutelando la qualità del prodotto e promuovendo nuovi accordi di filiera. La tonda gentile trilobata, ossia la varietà coltivata in Piemonte, rappresenta il punto qualitativamente più elevato dell’offerta di nocciole a livello mondiale. Un tale incremento della domanda e le previsioni di lungo periodo che non intravedono recessi nell’utilizzo di questa materia prima, preludono ad un cambiamento anche importante dell’economia e del paesaggio delle nostre aree collinari. La novi, da ormai 5 anni, ritira direttamente e valorizza economicamente, nell’ambito di un accordo di filiera agro-industriale con Coldiretti, partite di nocciole di qualità provenienti esclusivamente dalle aree produttive piemontesi. negli ultimi due anni si è poi assistito ad un’accelerazione importante nella richiesta di questo prodotto e, ancora più evidente è stata la ricerca di partite di nocciole pregiate. Dalle colline del monferrato, patrimonio dell’Unesco, l’eccellenza delle nocciole tonde, gentili e vincenti.

nella foto l’incontro che si è svolto nella sala multimediale della Federazione alessandrina: da sinistra il presidente di zona di alessandria Carlo Pagella, il responsabile qualità della nOVi Stefano grosso ed il responsabile settore Cerealicolo per Coldiretti alessandria alberto Pansecchi.

L’Acquese e la corilicoltura: incontro per capire le potenzialità L’importanza dell’accordo di filiera con la Novi e l’impegno a realizzare nuovi progetti n nuovo importante appuntamento questa mattina per il settore corilicolo alessandrino che ha visto molti imprenditori della zona di acqui terme prendere parte alla riunione che si è svolta all’auditorium “San guido”. Relatori il presidente di zona Coldiretti bruno Roffredo, il segretario di zona giovanni Rosso, il responsabile qualità e acquisti della novi Stefano grosso e il responsabile settore corilicolo della Coldiretti alessandrina alberto Pansecchi. al centro della discussione l’impegno di Coldiretti nel sostenere il settore corilicolo nella provincia alessandrina: un territorio che manda segnali di estrema vitalità, di voglia di crescere, di saper guardare al futuro con fiducia e con la convinzione di riuscire a realizzare sempre nuovi progetti. il settore corilicolo rappresenta garanzia di redditività nelle aree collinari non irrigue del monferrato, poichè la coltivazione dei cereali non permette ormai i redditi minimi per consentire alle aziende di rimanere unità attive sul mercato; di lavoro in quanto la conversione alla corilicoltura dei nostri territori, anche per piccole aziende, può rappresentare per i giovani che intendono rimanere sul territorio una reale opportunità; di valorizzazione dell’ambiente e

u

del paesaggio, infatti da sempre l’ambiente collinare monferrino è da sempre caratterizzato dal succedersi di filari di vigneto che lo hanno reso accogliente e unico. i filari di nocciolo, allevati ad alberello e opportunamente coltivati, si legano alle geometrie disegnate dai vigneti e ne mantengono inalterato il valore paesaggistico; di tutela dell’assetto idrogeologico perché i terreni incolti, la mancanza di manutenzione di fossi e scoline, gli ormai abituali intensi periodi di pioggia e le conseguenti frane e smottamenti dei versanti semi abbandonati, sono tutti figli della mancanza di motivazioni economiche alla permanenza sul territorio della popolazione rurale e di valore dei terreni in quanto l'impianto di un noccioleto favorisce immediatamente l'incremento del valore del terreno interessato che per i territori monferrini raddoppia. L’importanza dell’accordo di filiera in essere tra Coldiretti e la novi- elah-Dufour ha caratterizzato la parte centrale dell’incontro: un accordo di programma finalizzato al sostegno e allo sviluppo della corilicoltura provinciale, sinonimo di nuovo impulso per l’economia legata al territorio, che deve essere sempre più mirata allo valorizzazione delle produzioni locali.

nella foto l’incontro che si è svolto nella sala auditorium San guido. Da sinistra il presidente di zona di acqui bruno Roffredo, il responsabile qualità della nOVi Stefano grosso ed il responsabile settore Cerealicolo per Coldiretti alessandria alberto Pansecchi.

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A Castelnuovo SCRIVIA ATTUALITÀ| Le azienDe COLDiRetti

Continua il nostro viaggio alla scoperta di “itinerari del territorio e del gusto” per conoscere meglio le aziende e i protagonisti.

Stoccaggio va bene ma a “Cascina Sicchè” cosa viene coltivato? Cereali, orticole e cipolle. in particolare la varietà Ramata di milano, una varietà locale di cipolla molto richiesta per le sue caratteristiche simili alla tropea. Quanti ettari per la ramata di Milano? Una quindicina di ettari ma la richiesta sta aumentando e quindi non è escluso se possano aggiungere.

in foto: gianni Ferrari

Una laurea in ingegneria ma la passione per l’agricoltura è stata più forte, possiamo dire così? Certamente sì e lo dico con orgoglio, da generazioni siamo coltivatori diretti, sia io che i miei fratelli non possiamo immaginare altro lavoro se non quello in agricoltura. La parola innovazione è sempre stata presente nel vostro vocabolario e l’idea del mais bianco ne è la dimostrazione… L’orgoglio e la determinazione sono quelli che ogni giorni nostra madre ci continua a trasmettere, non si ferma un minuto e ci supporta con grande positività. il mais bianco ne è l’esempio più importante: l’accordo è stato siglato con il gruppo Veronesi, leader nel settore dei mangimi, al quale conferiamo 150.000 quintali di prodotto destinato all’alimentazione dei polli, un mercato che ha trovato risposte soprattutto in germania. Immagino ci siano condizioni particolari per mantenere gli standard qualitativi richiesti? abbiamo installato un pulitore ottico per eliminare le tossine e per garantire la completa ecosostenibilità della produzione: parametri con maglie molti strette e controlli serrati.

“Cascina Sicchè”: l’innovazione passa per la coltura del mais bianco imPORtante ReaLtà CeReaLiCOLa: DaLLa PRODUziOne Di ORtiCOLe, aLL’eSSiCaziOne e StOCCaggiO in StRUttURe aLL’aVangUaRDia a sensazione che questo sia davvero un inverno anomalo la si percepisce ancora più osservando le distese di terreno che fanno di Castelnuovo Scrivia uno strategico centro agricolo della provincia alessandrina: gli effetti della prolungata siccità al momento ancora non si vedono ma sicuramente il paesaggio regala colori che sono in netto anticipo rispetto al calendario. Una dopo l’altra perdiamo il conto delle importanti realtà aziendali che costellano un territorio vivace e pronto ad accettare nuove sfide, che ha tra le priorità la commercializzazione dei prodotti in un’ottica di filiera corta per far crescere la cultura del “km.0”.non ci sono dubbi, l’agricoltura castelnovese costituisce uno dei fiori all’occhiello del Piemonte dove è possibile trovare patate, cipolle, carote, fagioli, pomodori, spinaci ma dove hanno un posto di primo piano anche grano e mais. e “Cascina Sicchè” è sicuramente tra le aziende più

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innovative della zona, una società agricola che si tramanda da generazioni con risultati in grado di sfidare la crisi di questi ultimi anni. ad accoglierci gianni Ferrari che, assieme ai fratelli Pierluigi e angelo e alla mamma irene, ogni giorno, con compiti ben precisi e suddivisi, portano avanti questa realtà cerealicola di 110 ettari. Tanti ettari ma anche una struttura imponente, capannoni e silos qui la fanno da padroni… Una delle nostre attività principali è rappresentata dallo stoccaggio e dall’essicazione dei cereali, qualcosa come 250.000 quintali all’anno, poter contare su strutture adeguate e all’avanguardia per offrire un prodotto privo di “contaminazioni” è fondamentale. Rappresentano un grande impegno dal punto di vista economico ma sulla qualità e conservazione del prodotto non si scherza quindi è giusto continuare nel percorso di miglioramento.

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Può considerarsi anche questo un accordo di filiera? Sono fermamente convinto che gli accordi di filiera siano la soluzione per rendere più competitiva l’agricoltura italiana, stringendo collaborazioni con l’industria trasformatrice e percorrendo la strada della tutela dell’origine, della sostenibilità e della qualità.anche questo in un certo modo può essere considerato tale. D’altra parte la tipicità non è un concetto statico, legato semplicemente alla tradizione ed immutabile nel tempo, al contrario si evolve con la cultura e con il bagaglio di conoscenze di ognuno di noi. Tanti ettari ma anche una struttura imponente, capannoni e silos qui la fanno da padroni… Sino a metà 2014 siamo stati abbastanza bene poi è iniziata una parabola discendente che ancora non si è fermata. Credo che solo la qualità possa fare la differenza, oggi più di ieri.


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A Sale zona di Castelnuovo SCRIVIA Le azienDe COLDiRetti |ATTUALITÀ

in foto: alberto garbelli

polpa deriva il nome martlëta, ovvero la piccola incudine. Prima abbiamo parlato di mix tra tradizione e innovazione, quanto è importante essere innovativi rispettando la propria storia? Direi che è fondamentale, ecco perché da un lato non mi stanco mai di trovare nuovi elementi di novità e tecniche all’avanguardia al passo con le innovazioni agricole, dall’altro mi impegno per valorizzare i “prodotti di una volta” come il mais ottofile da cui si ottiene la pregiata polenta, ben conosciuta dagli intenditori, o continuare con passione la coltivazione dei ceci che, come un tempo, vengono raccolti a mano ed essiccati al sole. Ma le novità non finiscono qui, vero? essere competitivi e offrire sempre qualcosa di nuovo al consumatore sono regole importanti ecco allora che, dopo il successo riscontrato dal gelato al gusto di zucca martlëta realizzato da maestri gelatieri molto conosciuti, a breve si potrà anche sorseggiare la birra alla zucca. Speriamo sia altrettanto gradita dal pubblico! Inoltre sei uno dei pochi, forse l’unico a produrre la cicerchia, non tutti la conoscono… e’ un legume della famiglia delle fave, molto simile al cece. e’ particolarmente indicata per le zuppe, è una coltura che garantisce un buon raccolto anche quando altre falliscono poiché non richiede grandi cure e necessita di poca acqua a fronte di proprietà organolettiche soddisfacenti. Stesso discorso vale per il cavolo nero, siamo in pochi a produrlo ma la domanda sta crescendo.

“Cascina Scannata” di Garbelli: dal 1800 al servizio del consumatore DaLLa zUCCa maRtLëta Che ha OttenUtO La De.CO. aLLa COLtiVaziOne CiCeRChia, nei meRCati Di CamPagna amiCa L’eCCeLLenza DeL teRRitORiO amma Paola e papà Vincenzo all’inizio hanno cercato di far cambiare idea ad alberto, ma gli studi all’istituto “gallini” e la passione per l’agricoltura sono stati più forti. Oggi sono orgogliosi di come è cresciuta l’azienda agricola, punto Campagna amica “Cascina Scannata” , grazie proprio alla determinazione e all’intuizione di loro figlio. “Cascina Scannata” si trova a Sale zona di Castelnuovo Scrivia, attorno campi e serre dove crescono le colture che fanno di questa realtà un esempio di come la continuità generazionale diventi un mix tra innovazione e modernità. alberto garbelli, 38 anni e da quindici titolare d’azienda, ci presenta la gamma delle sue produzioni: accanto al prodotto fresco e alla ricca gamma degli insacchettati, ora ci sono anche i trasformati per offrire al consumatore un prodotto pronto da cucinare ma sempre di alta qualità.

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Cascina Scannata, un nome curioso… Curioso è vero, così curioso che nonostante

molte ricerche non siamo riusciti a scoprirne il significato. Quel che è certo è che la mia famiglia è proprietaria dell’azienda da molte generazioni, a partire dal 1800 quando il capostipite originario di bergamo si trasferì dalla sua città natale a tortona e successivamente a Sale. Di quanti ettari possiamo parlare? L’azienda attualmente è composta da circa 55 ettari coltivati, fino a qualche anno fa, ad indirizzo cerealicolo-bieticolo poi, dopo la scomparsa della bieticoltura, il pomodoro da industria e gli ortaggi sono diventati le colture principali: in particolare la zucca denominata "martlëta di Sale" che quest'anno ha ottenuto la De.Co. Quali sono le caratteristiche di questa zucca… o forse è riduttivo chiamarla semplicemente zucca? Si tratta di una zucca di piccole dimensioni, dalla polpa compatta e saporita di colore giallo intenso tendente all'arancio molto più gustosa delle altre zucche in commercio. Da tale compattezza della

Dal 2007 sei entrato a far parte di Campagna Amica, come è cambiato il rapporto con il consumatore? metterci la faccia è una grande soddisfazione, il consumatore che ritorna e cerca il tuo prodotto rappresenta un valore aggiunto economicamente non quantificabile, è la spinta che ti aiuta ad affrontare le difficoltà. anche perché oggi chi acquista è sempre più attento, esigente e sa riconoscere un prodotto di qualità. La linea dei trasformati già pronti all’uso va in questa direzione? Sì, abbiamo pensato alle esigenze di oggi: poco tempo a disposizione per cucinare abbinato all’esigenza di poter contare su cibi di qualità, non omologati e rispettosi del territorio. Cascina Scannata è “molto social”? Sì, credo nei social network, perchè ogni mezzo è importante per divulgare la distintività che rende unico ed inimitabile il territorio italiano.

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ATTUALITÀ| teRRanOStRa/CamPagna amiCa

PROmOSSO Da SLOW FOOD TORTONA e Sana FORChetta

RINNOVATAanChe PeR iL 2016

CONVENZIONE SIAE-TERRANOSTRA a musica suonata o la musica in filodiffusione, l’uso di apparecchi sonori ma anche di apparecchi da divertimento tipo jukebox e videojukebox, trattenimenti musicali con e senza ballo, scuole di danza, karaoke, attività di fitness implicano l’iscrizione alla Siae. La legge sul diritto d’autore si fonda su alcuni principi basilari, il più importante dei quali riguarda il fatto che le opere creative degli associati sono tutelate dalla Società italiana degli autori e degli editori per qualunque utilizzo pubblico, pertanto chi utilizza per proprii scopi opere create ed ideate da altri deve chiedere il consenso per l’uso. Le aziende associate a terranostra si identificano solitamente con l’abituale residenza degli operatori e che gli apparecchi videosonori e strumenti musicali ivi installati vengono posti a disposizione del pubblico per la loro fruizione solo nei momenti in cui l’azienda svolge attività ricettiva agrituristica. i compensi dovuti per le utilizzazioni pubbliche di opere musicali si calcolano secondo procedure e sulla base di tabelle di riferimento che tengono conto di tutte le possibili utilizzazioni. Le aziende agrituristiche aderenti a terranostra, per usufruire del trattamento tariffario previsto dall’accordo dovranno presentare all’ufficio periferico Siae competente per territorio, all’atto della stipula o del rinnovo dell’abbonamento, la tessera 2016 terranostra.

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Corso sulla sana alimentazione con i prodotti di Campagna Amica iflettere sull’importanza del cibo per la salute e su una sana alimentazione corretta, aiutano a prevenire molte patologie e di questo Coldiretti ne è bandiera da ormai quasi vent’anni, con le prime collaborazioni portate avanti con la LiLt. Da qui nasce la collaborazione con il progetto della condotta del tortonese di Slow Food coordinata da monica Cusmano e Sana Forchetta, dove tutte le indicazioni salutistiche sono messe in pratica con un corso organizzato a tortona dal titolo “Salute e territorio”. Si tratta di un vero e proprio progetto di divulgazione scientifica sui fattori protettivi della dieta per un nuovo approccio nutrizionale alla prevenzione. non è un classico corso di cucina ma, un percorso di incontri a tema e degustazioni che mirano a divulgare e approfondire i principi di una alimentazione corretta e di una cucina sana e naturale in cui il territorio è protagonista. il prodotto di stagione, fresco, a km zero è il protagonista e i protagonisti principali sono anche le aziende dell’agrimercato di Campagna amica di tortona che sono presenti tutti i martedi mattina in piazza gavino Lugano con i prodotti della loro terra, gli stessi cucinati nel corso della serata. Quattro appuntamenti condotti magi-

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stralmente dal Dr. Paolo bellingeri medico chirurgo specializzato in nutrizione e Dietetica applicata in ambito oncologico al quali si affiancano ogni sera le aziende agricole di Campagna amica. nel corso della prima serata giorgio Daffuncio referente dell’agrimercato di tortona ha aperto il primo dei 12 appuntamenti culinari che accompagneranno sino a maggio il risveglio della natura. Quale occasione migliore per conoscere i prodotti e le loro stagioni?!

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uFFici territoriale siae alessandria: Via Donatello 28, tel.0131252366 (escl.lun/sab. ore 10-13) acqui terme: C.so italia 18, tel.0144-55221 borgo s.martino:Via Roma 2, tel.0142453481; (mar-ven ore 9-12,30) novi ligure: Vic.bertamino (Via marconi), tel.0143-2333 (mar-ven ore 9-12,30)


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[pagine a cura di Luisa bo]

teRRanOStRa/CamPagna amiCa |ATTUALITÀ

GRIGNOLINO E BARBERA Vitigni tiPiCi DeL mOnFeRRatO CaSaLeSe

MAURO E ROBERTO SALVANESCHI Il vIgnaIOlO e lO Chef DI OlIvOla ascina gasparda porta oggi il volto di due fratelli, mauro e Roberto che, con tenacia e intraprendenza, stanno animando il piccolo paese di Olivola con il loro emergente sogno agrituristico. La terra condotta non è molta, sei ettari in tutto, di cui quattro coltivati a grignolino e barbera, vitigni tipici del monferrato casalese, il punto di partenza attorno al quale mauro ha dato vita a Cascina gasparda. il papà Pietro il vino lo ha sempre fatto e lo faceva già buono ma, mauro lo fa più buono ancora e ancora meglio sa costruire, con la sua energia, l’immagine dell’azienda, di cui le bottiglie firmate Cascina gasparda ne sono un biglietto da visita. mauro o meglio maurino, come lo conoscono tutti sul web, è figlio dei nostri tempi e soprattutto ha saputo in breve, con efficaci e minimaliste azioni di marketing, porre le basi al brand Cascina gasparda. non bastano però solo molti “mi piace” per vendere il vino e qui, entra in gioco lo sforzo di tutta la famiglia e mamma Patrizia non ha certo fatto poco, aprendo le porte di casa sua, ospitando proprio nel suo soggiorno una decina (e non di più) di ospiti. i piemontesi, si sa, sono conosciuti per la loro cortesia e due fette di salame non si negano a nessuno; questa dimensione domestica è quanto oggi piace alla gente, del resto siamo nell’era degli “home restaurant” e gli unici che sono oggi regolari, sono quelli in campagna che, per legge, sono riconosciuti con il termine

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“ospitalità rurale”, quell’ospitalità contadina che la famiglia Salvaneschi ha nel Dna. il piccolo agriturismo di Olivola ha poi dato un altro contributo alla società, ha posto un freno alla “fuga di cervelli”, permettendo a Roberto di tornare a casa. Roberto, chef dalla lunga esperienza londinese, è tornato nel suo monferrato, perché senza di lui Cascina gasparda non sarebbe mai decollata e Roberto ne fa la differenza portando innovazione alle tradizionale cucina casalinga di mamma Patrizia. Una bellissima storia, quella dei fratelli Salvaneschi, ancora tutta da scoprire, una start up, come si direbbe oggi, in cui mauro e Roberto sono complementari e sono insieme il presente e il futuro di Cascina gasparda.

az. agricola cascina gasparda Via gasparda 6, Olivola (aL), italia - info@cascinagasparda.com +39 329 4126319 (azienda) +39 339 7874742 (agriturismo)

La RiCetta DeL meSe ingredienti:

•500g di livertis; •4 uova +1 per la doratura della sfoglia; •50g di burro; •Pasta sfoglia. per la salsa:

•150 ml di yogurt di capra; •50 ml di panna fresca; •1 cucchiaio di olio EVO;

sale, pepe, erbe aromatiche fresche tritate

Antipasto

cestini di liVertis

preparazione:

tagliare 4 dischi di pasta sfoglia con un coppapasta medio. Foderare esternamente 4 pirottini di alluminio, spennellare con il rosso d'uovo ed infornare fino a cottura. Preparare la salsa allo yogurt unendo tutti gli ingredienti e condire a piacimento. Sbianchire i livertis, scolarli, asciugarli bene e formare dei nidi. Cuocere le uova in camicia, sfornare i cestini, inserire i nidi di livertis, adagiarvi le uova, guarnire con la salsa, guarnire con un rametto di erbe aromatiche e servire.

agriturismo cascina gaspardaVia gasparda, 6 - 15030 Olivola (aL)

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[pagina a cura di marino Ravera]

ATTUALITÀ|ePaCa

INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI

COme fare DOmanDa

DI revISIOne Per aggravamentO richiesta a seguito di aggraVamento di indennizzo in capitale o di adeguamento dell’indennizzo già erogato Chi ha avuto il riconoscimento di danno biologico (a partire dall’1%), a causa di infortunio sul lavoro o di malattia professionale, ne può richiedere all’inail la revisione. Se in sede di visita medica viene aumentata la % del danno rispetto al precedente riconoscimento con un minimo del 6% e fino al 15%, l’accoglimento della domanda comporta l’adeguamento del capitale in precedenza corrisposto, nonché l’impossibilità di accogliere nuove richieste di adeguamento dell’indennizzo in capitale, in quanto la norma stabilisce che “la revisione dell’indennizzo in capitale, per aggravamento della menomazione può avvenire una sola volta”. in merito tuttavia occorre precisare che è possibile anche richiedere nuove revisioni oltre la prima, se le condizioni dell’infortunato si siano aggravate al punto da ritenere che la % del danno possa essere aumentata in misura pari o superiore al 16%, nel qual caso spetta all’infortunato una rendita mensile. a seguito di accoglimento della richiesta di costituzione della rendita, si costituisce la rendita il cui importo è decurtato di quello dell’eventuale indennizzo in capitale già corrisposto. le condizioni per Fare domanda di reVisione per aggraVamento La domanda di aggravamento può essere fatta: 1) per un danno non indennizzato (cioè con danno riconosciuto fino al 5%); 2) per un danno indennizzato in capitale (dal 6 al 15%); 3) per un danno superiore al 15% che ha dato origine ad una rendita mensile. nel caso 1 è possibile inoltrare domanda di revisione per aggravamento, normalmente finalizzata ad un indennizzo in capitale, una sola volta, purchè sia trascorso almeno un anno dalla data dell’infortunio; nel caso 2 è possibile inoltrare domanda di revisione per aggravamento, che se è finalizzata ad ottenere un adeguamento dell’ indennizzo in capitale (cioè con riconoscimento di danno inferiore al 16%), si può fare una sola volta, purchè sia trascorso almeno un anno dalla data dell’infortunio, se invece è finalizzata alla costituzione di una rendita mensile (danno superiore al 15%) si può inoltrare anche con ulteriore istanza di revisione, successiva alla prima; nel caso 3 l’istanza di revisione finalizzata ad un aumento della rendita si può inoltrare se è trascorso un anno dalla data dell’infortunio e almeno sei mesi dalla data di costituzione della rendita, in questa casistica possono essere richieste più revisioni, alla scadenza del 2° 3° 4° 7° e 10° anno dalla data di costituzione della rendita.

Occorre una certificazione medica con indicazione della nuova percentuale di danno attualmente valutato dal medico. La certificazione viene rilasciata gratuitamente dal consulente medico del Patronato Epaca Coldiretti previa visita medica. Istanza di revisione per aggravamento e certificazione medica

vengono poi trasmesse telematicamente dal Patronato Epaca alla competente sede Inail, che convocherà l’interessato per la visita. Per maggiori informazioni gli interessati possono rivolgersi al personale del Patronato Epaca, presso tutti gli uffici della Coldiretti.

PER LE DOMANDE RiVOLgeRSi aL PatROnatO ePaCa

INDENNITA’ DI DISOCCUPAZIONE PER DIPENDENTI NON AGRICOLI Per i lavoratori dipendenti non agricoli, è possibile tramite il Patronato epaca inoltrare gratuitamente, domanda all’inps di indennità di disoccupazione, denominata naspi (Nuova Assicurazione Sociale Per l’Impiego). La naSpi, come i precedenti istituti che ha sostituito, (aspi e mini aspi) ha la funzione di fornire un sostegno al reddito ai lavoratori con rapporto di lavoro subordinato che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione e non si applica, né agli operai agricoli a tempo determinato ed indeterminato, per i quali continua a trovare applicazione la disciplina dell’indennità di disoccupazione agricola, né ai dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni. requisiti La naSpi è riconosciuta ai lavoratori che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione e che presentino congiuntamente i seguenti requisiti: 1) siano in stato di disoccupazione; 2) possano far valere, nei quattro anni precedenti l'inizio del periodo di disoccupazione, almeno tredici settimane di contribuzione; 3) possano far valere trenta giornate di lavoro effettivo, a prescindere dal minimale contributivo, nei dodici mesi che precedono l'inizio del periodo di disoccupazione. La naSpi viene riconosciuta anche ai lavoratori che hanno rassegnato le dimissioni per giusta causa e nei casi di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro.

DOMANDE DI DISOCCUPAZIONE PeR DiPenDenti agRiCOLi il patronato epaca ricorda che il 31 marzo 2016 scade il termine per la presentazione da parte dei lavoratori agricoli dipendenti, della domanda di disoccupazione agricola relativa ai periodi di disoccupazione dell’anno 2015. rivolgendosi agli uffici epaca è possibile ottenere compilazione e inoltro gratuito all’inps dell’istanza telematica.

Promemoria per tutti i titolari di impresa agricola •chi è in possesso di pensione diretta nella gestione cd/cm ed è iscritto negli elenchi dei coltivatori diretti, essendo soggetto al pagamento dei relativi contributi previdenziali inps, può richiedere se ha compiuto i 65 anni di età, la riduzione del 50% di tali contributi, mantenendo valida a tutti gli effetti, la qualifica professionale di coltivatore diretto; •chi versa contribuzione agricola in qualità di coltivatore o imprenditore e sia già titolare di pensione può richiedere il supplemento di pensione a cadenza quinquennale; •il supplemento di pensione in caso di contribuzione versata quale ultra sessantacinquenne sarà calcolato su tale ridotta contribuzione; •ogni variazione, in aumento o in diminuzione del reddito agrario, deve essere comunicata all’inps entro 90 giorni dalla data in cui si è verificata; •nell’ambito dei lavoratori autonomi, la titolarità di una pensione non costituisce mai motivo di esclusione o esonero dal pagamento dei contributi previdenziali. Per maggiori informazioni gli interessati possono rivolgersi agli uffici EPACA Coldiretti.

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COnSigLieRe eCCLeSiaStiCO |ORGANIZZAZIONE

A COLLOQUIO CON IL CONSIGLIERE ECCLESIASTICO

“VI FARÒ PESCATORI DI UOMINI” ella Sinagoga di nazareth per gesù non era andata per niente bene. i suoi concittadini non lo avevano accettato, anzi, lo avevano minacciato e cacciato fuori, perché qui non ha fatto miracoli a motivo della loro incredulità (come fa ad essere il Messia se conosciamo i suoi parenti?). nessuno è profeta in patria. e allora, la patria di gesù diventa il mondo intero. e ci chiama tutti a raccolta: venite, vi farò pescatori di uomini; perché bisogna far sapere a tutti che Lui è venuto per tutti. Con Lui la pesca è garantita e abbondante. basta fidarsi di Lui e non ridurlo a tappabuchi. i ragazzi della mia parrocchia a commento di questa parola di gesù hanno preparato una rete da pesca (vera) con tanti pesci (disegnati) e la scritta: “io mi fido di te”. mi fido di te quando mi inviti a lasciare tutto (anche le cose buone) e a seguirti: a lasciare qualcosa per acquistare tutto, non per perdere. Perdonati per perdonare, amati per amare, chiamati per chiamare, accarezzati per accarezzare (sopratutto per dare un senso al giubileo, per dare un senso alla vita). Perchè nessun giorno della nostra vita possa essere considerato “qualunque”.

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Come non sono stati giorni “qualunque” quelli di giulio Regeni 28 anni, ricercatore friulano ucciso al Cairo dopo essere stato barbaramente torturato. ai funerali - 12 febbraio 2016 -svoltisi nella sua parrocchia di Fiumicello (Udine) il parroco l'ha ringraziato tre volte per il suo compito di testimonianza che coinvolge tutti e per l'entusiasmo e l'impegno per la libertà e la giustizia e la mamma ha detto testualmente: “grazie, giulio, per avermi insegnato tante cose, per avermi insegnato ad amare, comprendere, costruire tolleranza”. essere pescatori, oggi, significa non rinunciare alla profezia e per essa, essere disposti a tutto, fino al martirio, come giulio Regeni.

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ORGANIZZAZIONE|attUaLità-LUtti

BANDO ISI-INAIL 2015: INCENTIVI ALLE IMPRESE PER

su tutto il territorio nazionale iscritte alla Camera di Commercio industria, artigianato ed agricoltura che effettueranno interventi nella propria sede operativa.

LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI

IN MATERIA DI SALUTE

E SICUREZZA

progetti ammessi: 1) Progetti di investimento volti al miglioramento delle condizioni d salute e sicurezza dei lavoratori, tra cui: ristrutturazione o modifica degli ambienti di lavoro; acquisto di macchine e impianti; acquisto di dispositivi per lo svolgimento di attività in ambienti confinati; installazione, modifica o adeguamento di impianti elettrici, antincendio, di aspirazione e ventilazione; 2) Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale; 3) Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto

il bando isi-inail che ha l’obiettivo di incentivare e sostenere le imprese che realizzano progetti per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza sul luogo di lavoro. destinatari: i soggetti destinatari dei contributi sono tutte le imprese, anche individuali, ubicate

ammontare contributo: il contributo ricevuto è pari al 65% delle spese ammesse compreso tra un minimo di 5.000 ed un massimo di 130.000 euro. anticipazione parziale: L’impresa il cui progetto comporti un contributo di ammontare pari o superiore a €30.000,00 può richiedere un anticipo fino al 50% dell’importo del contributo stesso.

AMBIENTE StOP a mOzziCOni e PiCCOLi RiFiUti PeR teRRa stop all’abbandono di piccoli rifiuti, come mozziconi di sigaretta, gomme americane, scontrini e fazzolettini di carta. Le disposizioni del cosiddetto “Collegato ambientale”, entrate in vigore il 2 febbraio, dispongono sanzioni per prevenire e combattere l’abbandono sul suolo, nelle acque, nelle caditoie e negli scarichi di rifiuti di piccolissime dimensioni (ad es. mozziconi, scontrini, fazzoletti di carta e gomme da masticare). La sanzione va da trenta a centocinquanta euro per l’abbandono di piccoli rifiuti e se l’abbandono riguarda i rifiuti di prodotti da fumo la sanzione è aumentata fino al doppio. in particolare, l’articolo 40 del Collegato, la legge n.221/2015, prevede l’introduzione di due specifiche norme nel codice ambientale (l’art.232-bis e l’art.232 - ter). Le nuove disposizioni prevedono anche l’obbligo per i Comuni di installare nelle strade, nei parchi e nei luoghi di alta aggregazione sociale appositi raccoglitori per la raccolta dei mozziconi dei prodotti da fumo, mentre i produttori dovranno attuare, in collaborazione con il ministero dell’ambiente, apposite campagne di informazione per sensibilizzare i consumatori sulle conseguenze nocive per l’ambiente derivanti dall’abbandono dei mozziconi dei prodotti da fumo.

Lutti Dio, fonte di perdono e di salvezza, per l’intercessione della Vergine Maria e di tutti i Santi, concedi ai nostri fratelli e parenti, che sono passati da questo mondo a Te, di godere la gioia perfetta nella patria celeste. Per Cristo nostro Signore. Amen. ✟ 1927 - 20/12/2015 ✟

✟ 2010/1926 - 25/12/2015 ✟

La Dirigenza e la Struttura della Coldiretti di Alessandria sono vicini al Responsabile Informatico, Diego Cavallo, per la scomparsa della cara mamma

La Coldiretti di Alessandria prende parte al dolore della famiglia Giori, per la scomparsa della cara

MARTA PORCELLI

gISELLA

Sentite condoglianze

Socia di Valenza

✟ 11/04/1914 - 04/02/2016 ✟ Sentite condoglianze da parte di Coldiretti Alessandria alle famiglie Gotta e Raselli, ai figli Renzo e Giorgio, per la perdita della cara

✟ L’Ufficio Stampa Coldiretti Alessandria è vicino a Marica Latella, collega dell’Ufficio Stampa della Confederazione, per la scomparsa della cara mamma

MARIA LUIgINA

gIUSEPPINA CATAPANO

Socia di Valenza scomparsa all’età di 102 anni

Sentite condoglianze

✟ La Coldiretti tutta partecipa dolore delle famiglie, Semino e Pavione, per la scomparsa del caro

✟ Sentite condoglianze dalla Coldiretti di Alessandria, alla famiglia Faccioli, in particolare alla figlia Miriam, per la triste perdita del caro papà

gIANFRANCO Suocero di Luigi Semino Segretario Zona di Tortona

✟ 21/06/1934 - 18/02/2016 ✟

Sentite condoglianze da parte di Coldiretti Alessandria a Giancarlo Tinazzi, per la perdita del caro papà

gIORgIO

di Lu Monferrato, storico giocatore che è stato protagonista del calcio italiano negli anni ‘50

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CARLETTO Socio della Zona di Casale Monferrato

✟ La Coldiretti di Alessandria è vicina al collega Massimo Tasinato della Zona di Alessandria, per la scomparsa del caro fratello

MARIO Sentite condoglianze


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Si PRega Di SCRiVeRe in StamPateLLO

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Vendo

•trattore same retroscavatore per trattore da 50-80cv €2.200. trattore Fiat 676. trattore cingolato marca Landini tipo treker 75 (ore di lavoro 1.800) frizione e freni a bagno d’olio e servo assistito. €16.500. Cell.3498072850 •Vigneto di dolcetto di 10300 mq in Orsara bormida, accesso da loc. piano (100 mt da strada asfaltata) con piccolo ricovero attrezzi in muratura. Sig. antonacci cell.377-2098986 •Vigneto di dolcetto di 10300 mq in Orsara bormida, accesso da loc. piano (100 mt da strada asfaltata) con piccolo ricovero attrezzi in muratura. Sig. antonacci cell.377-2098986 •150 cassoni legno in ottimo stato capacità 400Kg prezzo €15 cadauno. aratro monovomere. Rivoltino “DOnDi” perfettamente funzionante a €500. Per info Cell.347-3816411 •aratro moro monovomere rivoltino tipo 16 mtV, prezzo trattabile. Cell.333-2987230 •cascinale del 700 nel monferrato parzialmente ristrutturato libero sui quattro lati corpo unico con 22.000 metri quadri di terreno piccolo uliveto in produzione adatto ad agriturismo o bed end breakfast, in bellissima posizione panoramica prezzo interessante contattare il 3473886328 oppure 339-8511462 •2 giunti cardanici a 100€.tel.349-8147992 •gomme michelin 235/55r 17 99h estive cell.340-2240560 o tel.0131-898874 ore pasti alla sera dalle 20 alle 21 si possono vedere e si trovano a Viguzzolo. •telaio per coltiVatore con tubolare da 100, larghezza metri 2,50. Cell.339-2153045 •due giunti cardanici entrambi ad €100, nel novese. Cell.349-8147992 •disco morra Spedo larghezza 2,25mt. dischi di 55 cm con pompa idraulica per pioppi con il braccio che rientra nella fila dei pioppi. multi fresa Comeb con due elementi, fresa e orecchione per rincalzare. Una bigoncia in vetroresina. Rimorchio omologato a 4 ruote ribaltabile con il pistone lunghezza mt.4 per due sponde e sovrasponde. macchina bietole e patate. tel.0131-926343 •liVella causa inutilizzo con impianto laser, (microfin a più pendenze) marca mara m50 5mt. di larghezza, come nuova. Prezzo interessante. Cell.339-8562133

•aratro borgatti bivomere con punta e scalpello. Cell.333-5884219 •trattore Fendt (Favorit 611-SL-Dt), potenza 130cv in ottime condizioni con una sarchiatrice da mais seminuova. Cell.338-4165773 (ore pasti) •stuFa in ghisa 35x35x78cm seminuova, usata pochissimo, prezzo modico. tel.0143-642586 •terreno di mq.25.000 in comune di Ovada, zona piana di Lercaro, in due mappali confinante a strada asfaltata edificabile per operatori del settore agricolo. bosco in comune di Ovada, zona santa Lucia di mq. 70.520 mappale unico. Per info: 340-9783316

•ballette loietto 2° taglio. Cell.338-9610585 •erpice a disco marca aspedo larghezza 2,25. Dischi 55cm con pompa idraulica interceppo. Prezzo interessante. Cell.0131-926343 •trattrice lamborghini c352 l 01/03/1975 (ore 3000). Pompa (modello P38) e botte irroratrice per trattamento vigneto. Pigiadiraspatrice seminuova (modello Enoveneta) in acciaio inox con pompa. 2 bigonce autoscaricanti con coclea modello maggiorotti. muletto elevatore idraulico per uva. botti in vetroresina di diversa capacità. Prezzo da convenirsi, contattare (ore pasti) al 0142-928117

•damigiane piccole e grandi gomma da bagnare a scorrimento.tel.0131-700228 (ore pasti)

•trattore Fendt 822 4rm, 220 cavalli, cambio zF 50 km/h, anno 1996, (ore 7050), traino 200q.li. Ottima gommatura, freni aria, sospensioni. in perfette condizioni. Cell. 338-7311789

•raccogli sarmenti terpa per vigneto. Seminuovo (anno 2011).tel.0131-225010 (ore ufficio)

•aratro dondi fisso. Fresatrice Rescia larg. 2,00mt. Coltivatore a molle fisso. Cell.333-2532014 o 335-252862

•stuFa a legna in ghisa Cell.331-9359152

•trattore Fiat 766 dt 78cv gommato nuovo (ore 2300) richiesta €9.500. Cell.349-8072850

•bosco ceduo in comune di Ovada (zona S.Lucia) di mq.70.520. mappale unico. in comune di Ovada (zona piana di Lercaro) terreno di mq.25.000, in due mappali confinante strada asfaltata. edificabile per operatori settore agricolo.Cell.340-9783316 •attrezzature seminatrice aglio, muletto fuoristrada, spandiletame, soffione lanciagrano, raccoglitrice portata Ortomec di ortaggi a foglia. Cell.333-2459769 •rimorchio omologato graziano 2,50 metri x 5,00. Freni ad aria, (portata 15.000Kg). Cell.3458828000 (ore serali) •solleVatore anteriore idraulico (praticamente nuovo) €600,00 non trattabili. cell.342-3796536 •trattore massay Ferguson 390t, con caricatore anteriore munito di pala e forca. (anno1992 ore di lavoro 4500 circa) 4WD. Cell.329-8372762

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Affitto

•terreno (vocato a pascolo) zona Valcurone. Cell.3703269860 o 0131-953218 •terreno per pascolo in Valcurone. Tel.0131953218 •alta collina oVadese trilocale arredato, riscaldamento autonomo, posto auto, ampio spazio verde a €180 al mese. Cell.331-4452007 •bilocale e trilocale pianterreno ammobiliati anche solo per mesi estivi. zona collinare a 30 Km da alessandria (montaldo bormida). Cell.338-1230567 o tel.0143-876375

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Cerco

•suini d’alleVamento e da macello (consegna a domicilio). Cell.338-1949613

•bcs mietileghe e imballatrici. Cell.348-5490977 (chiedere di Giancarlo)

•botte diserbo da litri 1000, barra da 12 metri marca monicamist, (adoperata poco). Stufa a legna marca “argo”. Cell.333-4751478

•trattore acquistasi 50/70cv in buono stato senza cabina. Cell.348-3194243

•erpice a disco per trattore 40-50cv e seminatrice Omb larghezza 2mt. Cell.338-9610585

•cerco trattori e attrezzature agricole di vario genere per esportazione estero. Cell.329-0303041

•zolForatrice oma seminuova usata pochissimo richiesta €500,00. Cell.339-4861081 o 366-4407866

•trattorista con conoscenze meccaniche, possibilmente con patente superiore. Cell.335-5473565

•bigoncia per uVe, in ottime condizioni, autoscaricante con coclea interna e scarico direzionabile e prolungabile, autocarrellata, portata circa 15 quintali, €500,00 Cell.331-3946319

•cerco socio/a con meno di 40 anni, per acquisto azienda agricola (tramite ISMEA) in tutta italia. Cell.3402128064

•aratro biVomere voltino moro per trattore 100-110cv. interessante. Cell. 349-8339725 (dopo le 16,30)

•erpice rotante 2,20mt. marca Sovema con denti nuovi a €900,00. tel.0144-715210 o Cell.3468379833

•alloggio a Casale monferrato in zona centro di 80mt.2, indipendente, arredato. Cell.348-8630873

•gomma da bagnare a scorrimento. Damigiane piccole e grandi. Cell.348-8630873

•2 giunti cardanici (lunghezza 1mt.) a €50 l’uno di cui uno con ruota libera. Cell.349-8147992

•bcs mietilega (Giancarlo). Cell.348-5490977 •laVoro di qualsiasi genere in tutti i settori.Via della Biblioteca 3, Casale M.to Cell.348-5723839 •laVoro come addetto alle pulizie, taglia erba, aiuto barista, baby sitter, trasporto anziani trasporto anziani, codista agli sportelli. massima serietà. Cell.348-7362106 (orari diurni e serali). fausto.ameglio@libero.it

n°02 • febbraio 2016| AGRICOLTURA A. 31


14 FEBBRAIO 2016_Agricoltura Alessandrina 19/02/16 09:35 Pagina 32


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