Agricoltura Alessandrina Coldiretti Alessandria

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Coldiretti Alessandria - Anno 61째 numero 7 - 14/07/2014 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

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Editoriale

Editoriale

QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO A UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

agricoltura

Ma l’Italia riesce a salvarsi perché continua ad essere tra le mete più ricche di attrazioni dal punto di vista culturale, paesaggistico, ambientale ed enogastronomico

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onostante si continui a respirare aria di crisi è facile sentire in questo periodo la fatidica domanda “Dove andrai in vacanza quest’anno?” Se il problema non riguarda da vicino gli imprenditori agricoli che durante i mesi estivi sono impegnati in azienda, è un argomento che sta richiamando l’attenzione da quando, grazie ad un sondaggio elaborato da Coldiretti sulla base dei dati eurostat 2013, è emerso che trascorrere le vacanze in italia è più caro grazie a hotel e ristoranti che applicano tariffe superiori del 10% rispetto alla media europea. in questo modo l’italia ha conquistato il primato come meta più cara tra le diverse località del mediterraneo: dunque, superato lo spread finanziario, a frenare gli incassi turistici in italia è il sovrapprezzo che i vacanzieri nazionali e stranieri devono pagare nel Belpaese. Una situazione che trasmette purtroppo i suoi effetti sui flussi turistici internazionali: meno turisti, dunque, ma l’italia riesce a salvarsi perché continua ad essere tra le mete più ricche di attrazioni dal punto di vista culturale, paesaggistico, ambientale ed anche enogastronomico. il nostro Paese, infatti, per l’oltre 10% del territorio nazionale coperto da parchi e aree protette, è il più ricco al mondo di siti di interesse culturale, in grado di offrire al turista anche la più grande varietà di opportunità, dal mare alla montagna, dai laghi al verde con le campagne che offrono paesaggi di una bellezza unica come dimostra ad esempio il recente via libera all’iscrizione dei “Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e monferrato” nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco. Un’italia che può vantare la leadership europea con 262 prodotti a denominazione di origine (Dop/igp), può contare sul maggior numero di produttori biologici nell’Unione e garantisce livelli di sicurezza da record con un numero di prodotti agroalimentari con residui chimici oltre il limite di appena lo 0,2% che sono risultati inferiori di nove volte a quelli della media europea e addirittura di 32 volte a quelli extracomunitari. e non è un caso che per l’estate 2014 meno di un italiano in vacanza su tre alloggerà in albergo mentre più le gettonate sono le abitazioni in affitto, di proprietà o di parenti e amici.a seguire i villaggi turistici, i bed and breakfast e gli agriturismi che fanno segnare un aumento rispetto allo scorso anno soprattutto nelle presenze straniere, anche grazie alla qualificazione e diversificazione dell’offerta ma anche all’ottimo rapporto tra prezzi/qualità con la scelta che avviene sempre più di frequente attraverso siti come www.terranostra.it o www.campagnamica.it. e in europa? Una cosa è certa, il Vecchio Continente rimane, nonostante la crisi, una delle destinazioni preferite del turismo internazionale con il flusso di viaggiatori da tutto il mondo aumentato del 5% nel 2013, con i migliori risultati registrati nell’europa centrale e orientale e dai Paesi del Sud e del mediterraneo. il risultato delle scelte al risparmio dettate dalla crisi è quest’anno un taglio del 25% del budget familiare delle vacanze estive. insomma, sarà un’estate calda e non solo per le temperature: non solo le banche, dal formaggio senza latte al vino senza uva, dal cioccolato senza cacao, alla carne annacquata, ma sul mercato c’è anche il vino zuccherato e quello in polvere mentre circa la metà della spesa in è anonima per effetto delle scelte avallate dei tecnocrati dell’Unione europea messe sotto accusa dal premier matteo Renzi. noi continueremo a tutelare il reddito delle imprese continuando la nostra lotta per dire stop alla “casta dei furbetti”.

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ma anche il più caro del mediterraneo... e il turismo ne risente”

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Periodico edito da impresa Verde alessandria

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d i r e t t o r e a m m i n i s t r at i V o simone moroni direttore resPonsabile ilaria lombardi G r a f i c a , i m Pa G i n a z i o n e christian boero H a n n o c o l l a b o r at o a q u e s t o n u m e r o alessandro albertelli, luisa bo, daniela colombini, alberto Pansecchi, domenico Pesce, andrea Piccaluga, don ivo Piccinini, marino ravera. fotoGrafie

n° 7 - Luglio/Agosto 2014

archivio coldiretti, christian boero

In COPERTInA

redazione ed amministrazione

“Le speculazioni sulle importazioni e nella filiera fanno crollare i prezzi”

corso crimea 69 - 15121 alessandria tel. 0131 235891 - fax. 0131 252144

reGistrazione tribunale

Chiuso in redazione il 14 Luglio 2014

di alessandria n.69 del 21.1.1953

aGenzia

P u b b l i c i ta r i a

Via Pylos, 20 - 12038 savigliano (cn) tel. 0172 711279 - cell. 348 7616706 e-mail: info@reclamesavigliano.it

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dAnnI mAlTEmpo: domAndE In ColdIRETTI Sulla Gazzetta Ufficiale n. 145 del 25 giugno 2014 è stato pubblicato il Decreto Ministeriale di riconoscimento e individuazione delle zone danneggiate dalle piogge persistenti cadute nel periodo tra il 25 dicembre 2013 e il 4 marzo 2014 nel Basso Piemonte. Le imprese agricole che per l’eccezionale evento atmosferico hanno subito danni alle loro strutture aziendali e alle scorte, possono presentare domanda di contributo. I comuni interessati sono Alessandria, Capriata d’Orba, Frassinello Monferrato, Ottiglio, Rosignano Monferrato, San Salvatore Monferrato, Solonghello, Tortona, Valenza, Vignale Monferrato e Villaromagnano. Per la compilazione della domanda e per eventuali chiarimenti rivolgersi agli uffici Coldiretti entro il 9 agosto.

CHIUSURA ESTIVA 2014 glI UffICI ColdIRETTI SARAnno CHIUSI dAll’11 Al 20 AgoSTo

tortona - Via s. marziano, 4 tel. 0131 861965 - fax. 0131 863903

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ColdIRETTI mobIlITATA S A l V I A m o I l R I S o I T A l I A n o , A g R I C o lT o R I n E l l E p I A z z E

Le richeste di Coldiretti: origine in etichetta, dazi doganali, riforma dell’Ente Risi e unica borsa merci

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esasperazione dei risicoltori è arrivata venerdì 11 luglio in piazza Castello a Torino per denunciare le speculazioni sull’import di prodotto dai Paesi asiatici e i semIn Piemonte pre più risicati margini di guadagno. il Presidente nazionale Coldiretti, oduzione Roberto moncalvo, ha illustrato di fronte tonnellate di pr ai 1500 partecipanti le ragioni della proteuttrici sta che ha una portata nazionale. Un’occule aziende prod pazione pacifica che ha visto la presenza di una numerosa delegazione alessandrina guittore lavoratori nel se data dal presidente e dal direttore provinciale Coldiretti alessandria Roberto Paravidino ettari coltivati e Simone moroni. Una condivisione totale del documento di Coldiretti arrivata anche dal Palazzo della Regione, dal Presidente della giunta Sergio Chiamparino e dall’assessore all’agricoltura giorgio Ferrero, i quali si sono impegnati come giunta Regionale a trasmettere al ministero le richieste dei risicoltori piemontesi. inoltre verrà proposto un ordine del giorno che sarà portato in approvazione al Consiglio regionale. Un documento che, a livello provinciale, è stato consegnato nella giornata di giovedì 10 luglio al prefetto di alessandria Romilda Tafuri, per sensibilizzare il territorio sulla necessità di una nuova legge per la regolamentazione del commercio interno, in particolare nel collegato agricolo di “Campo libero”, in cui sia inserito chiaramente l’obbligo di indicazione dell’origine e l’etichettatura del riso.“abbiamo ottenuto l’attenzione che ci eravamo prefissati. Dalla giunta al Consiglio regionale, dalle Prefetture all’anci. Continueremo a seguire la complessa problematica sia in sede ministeriale che di Commissione europea. - ha affermato il presidente provinciale Roberto Paravidino - Con la distribuzione della insalata di riso alla piemontese sono stati coinvolti migliaia di cittadini consumatori che da sempre ci affiancano nelle nostre battaglie di indicazione dell’origine, di etichettatura e di valorizzazione delle produzioni locali”. Dall’inizio della crisi ha chiuso quasi una azienda di riso su cinque e la situazione sta precipitando nel 2014 con la perdita di posti di lavoro e pericoli per la sicurezza alimentare dei consumatori a causa dell’invasione di riso proveniente dall’asia. “L’accordo Everything But Arms,Tutto tranne le armi, - ha aggiunto il direttore moroni - che ha portato all’azzeramento dei dazi ha favorito l’insediamento di messo a rischio a causa delle indiscriminate impormultinazionali in Paesi meno avanzati dove hanno tazioni dall’estero, Cambogia in particolar modo, a fatto incetta di terreni e si coltiva riso senza ade- seguito dell’azzeramento dei dazi doganali da parte guate tutele del lavoro e con l’utilizzo di prodotti dell’Unione europea. - affermano il presidente e il chimici vietati da decenni nelle campagne italiane ed direttore della Coldiretti alessandrina Roberto Paeuropee.“La provincia di alessandria ha una produ- ravidino e Simone moroni - Oggi il nostro Paese è zione risicola pari a 2.000 ettari e il Piemonte, più il maggior produttore europeo di riso, con più di 14 in generale, è una regione a forte vocazione risicola milioni di quintali l’anno. e in italia il primato spetta e non può più accettare che il lavoro delle oltre al Piemonte, con più di 120 mila ettari di risaia con 2.500 imprese per un totale di 8.000 addetti sia una produzione totale di 8 milioni 500 mila quintali.

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nelle foto: (in alto) una panoramica degli oltre 1500 imprenditori giunti dalle province piemontesi in piazza Castello a Torino. (sotto da sinistra) il Presidente della Regione Sergio Chiamparino con il Presidente nazionale Coldiretti Roberto moncalvo, l’assessore all’agricoltura giorgio Ferrero e il Direttore Regionale antonio De Concilio. (sotto) l’incontro dei vertici della Federazione alessandrina con il Prefetto di alessandria Romilda Tafuri al quale è stato illustrato il dossier della mobilitazione e l’impegno dell’Organizzazione per difendere il vero Made in Italy. (in basso) il Presidente Provinciale Coldiretti alessandria Roberto Paravidino durante il suo intervento dopo aver appreso che la giunta regionale ha condiviso le richieste di Coldiretti. inoltre martedì 15 luglio la protesta del riso si è spostata a Roma dove il Presidente moncalvo ha incontrato il ministro delle Politiche agricole maurizio martina.

il riso costituisce l’esempio classico dei soli 17 centesimi che vanno al produttore agricolo per ogni euro di costo per il consumatore”. Per il presidente della Coldiretti Roberto moncalvo, in piazza Castello a Torino dove è stata ricostruita una risaia sullo sfondo di Palazzo Reale,“il riso Made in Italy è una realtà da primato per qualità, tipicità e sostenibilità che va difesa con l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza, la pubblicità dei nomi delle industrie che utilizzano riso importato, l’applicazione della clausola di salvaguarda nei confronti delle importazioni incontrollate, ma anche l’istituzione di una unica borsa merci e la rivisitazione dell’attività dell’ente nazionale Risi”.

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RegiOne PiemOnTe - il futuro dopo il voto

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In primo piano Palazzo Lascaris, sede della Regione Piemonte in Piazza Castello a Torino: sarà il luogo dove si deciderà il prossimo futuro del mondo agricolo. Sul tavolo, al vaglio del neo assessore all’agricoltura giorgio Ferrero (a sinistra) e del neo assessore alla montagna alberto Valmaggia (a destra), molti i temi scottanti come il nuovo PSR e la “Riforma della PaC”. Sarà fondamentale il dialogo costante con il ministro delle Politiche agricole maurizio martina (al centro).

coldiretti: dalla regione ci aspettiamo impegno e concretezza sarà fondamentale la sburocratizzazione del settore agricolo opo il voto del 25 maggio come possiamo riassumere quali sono oggi le necessità e le priorità del settore agroalimentare in Piemonte? Dalla Regione ci si aspetta un forte impegno per la gestione del secondo pilastro della Pac, ovvero il Piano di Sviluppo Rurale che, entro metà luglio, dovrà essere approvato ed inviato alla Commissione europea. inoltre, ci si attende una legge che disciplini il contenimento della selvaggina, in particolare cinghiali e caprioli, che arrecano danno incalcolabili all’agricoltura e mettono a repentaglio la sicurezza stradale, creando incidenti. Più in generale, è attesa una semplificazione delle norme regionali in termini di sburocratizzazione del settore e di snellimento della “macchina regionale”, compresa la riforma di arpea, l’organismo pagatore regionale. L’aver nominato giorgio Ferrero all’assessorato al-

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l’agricoltura ed alberto Valmaggia alla montagna sono una garanzia per il settore agricolo ed agroalimentare piemontese, viste le loro specifiche competenze.a livello nazionale, il ministro maurizio martina ha dato prova di grande attenzione verso le richieste di Coldiretti. La promulgazione dei decreti di attuazione della nuova Pac rappresenta la prima vera scadenza del governo Renzi per quanto riguarda l’agricoltura. L’approvazione di un tetto massimo (capping) per i contributi della Pac, l’istituzione della figura dell’imprenditore attivo ovvero l’erogazione degli aiuti agli agricoltori professionali, una attenzione della Pac per le aree montane e marginali che premi quanti presidiano il territorio, lo sviluppo delle energie verdi ed una facilitazione degli interventi per i giovani che si insediano in agricoltura, provvedimenti contenuti nel pacchetto “Campo libero” rappresentano gli

elementi sui quali il governo, dopo la Conferenza Stato - Regioni, si sta impegnando e Coldiretti non mancherà di tallonare in tutte le sedi istituzionali opportune quanti hanno responsabilità decisionali. in europa, queste elezioni, al di là degli slogan, (l’Europa dei cittadini, dei popoli...) hanno evidenziato la tendenza al nazionalismo, mettendo a nudo i troppi condizionamenti a cui i cittadini europei sono sottoposti, anche per via delle lobbies economiche. accanto ad una germania sempre più in crisi per l’eccessivo rigorismo, una Francia che vede una grande affermazione dei partiti di estrema destra, il cui obiettivo non è certamente quello di costruire l’europa dei cittadini. È di questi giorni la notizia che la Francia potrebbe dover rimborsare 1,8 miliardi di euro per sovvenzioni della Pac indebitamente versate agli agricoltori negli anni 2008 - 2012. La richiesta di restituzione delle somme


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RegiOne PiemOnTe - il futuro dopo il voto/ogm: novità

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da parte della Commissione. europea si basa su una controversia riguardante il calcolo delle superfici ammissibili all’aiuto comunitario. adesso vi è il rischio che anche la gran Bretagna si allontani dall’Unione europea. entrata nell’Unione europea nel ‘73, lo scorso anno ha festeggiato i suoi primi 40 anni europei, annunciando per il 2017 un referendum per chiedere agli inglesi se vogliono ancora stare dentro all’Unione od uscirne fuori. il nostro commento è che ci vuole un gran coraggio a promuovere, come governo inglese, un quesito referendario in un Paese da sempre vissuto ai bordi dell’Unione europea, continuando a chiamarsi fuori da impegni comunitari con la presunta sovranità, del suo mercato e della sua piazza finanziaria. il disimpegno dalla Carta dei Diritti Fondamentali, la non adozione della moneta unica e più recentemente il rifiuto di firmare accordi sul controllo dei bilanci pubblici nel momento in cui l’Unione bancaria si avvia, seppur lentamente, a compimento, non ci paiono elementi che portano alla europeizzazione. il primo ministro David Cameron coglie l’occasione del pessimo risultato elettorale ottenuto dal suo partito, per intercettare gli scontenti dell’Unione europea e per scaricare su altri responsabilità che invece sono interne. niente di nuovo, se lo vediamo come italiani. anche da noi, la colpa di tutto quanto succede alla fine è dell’Unione europea.avremmo, dunque, su tutti i fronti un’estate calda: da una giunta regionale che è appena stata insediata, ad un governo nazionale che sta attuando i provvedimenti di semplificazione e di sburocratizzazione, ad un’europa con un Pil sostanzialmente fermo, con Paesi ad elevato tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile, che si confronta con l’america dove la crisi pare essere in via di superamento, i paesi asiatici che continuano ad essere il motore dell’economia ed il continente africano che sta compiendo passi da gigante sul fronte degli investimenti sia nel settore delle tecnologie che dell’agroalimentare. Queste situazioni Coldiretti continuerà a monitorarle per lo sviluppo e la tenuta delle proprie imprese.

ogm: sanzioni di 30mila euro contro campi coltivati illegalmente

Alle Regioni spetterà definire modalità e tempi in caso di “trasgressione”

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on ci sono più scuse: il decreto legge del 24 giugno 2014, n. 91 ha finalmente previsto le sanzioni a carico dei trasgressori. É quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che da ora in poi, chi intende seminare Ogm in violazione delle norme che ne vietano la coltivazione, deve sapere che potrà andare incontro alla reclusione da sei mesi a tre anni e potrà essere sanzionato con una multa che può arrivare anche a trentamila euro. alle Regioni - precisa la Coldiretti - spetterà di definire, nell’ambito del proprio territorio, e sulla base dei rilievi effettuati dagli organi di polizia giudiziaria, modalità e tempi

delle misure che il trasgressore dovrà adottare, a proprie spese, per rimuovere le coltivazioni vietate. La disposizione contenuta nel decreto legge chiude finalmente il cerchio intorno ad una vicenda allarmante che tante preoccupazioni ha sollevato negli ultimi tempi tra i numerosi agricoltori contrari agli Ogm: si tratta di un risultato importante, che si aggiunge a quelli conseguiti di recente nelle aule giudiziarie davanti al Tar del Lazio e al Consiglio di Stato. e anche in quelle occasioni Coldiretti c’era, insieme con altre organizzazioni della Task Force per un’italia libera da Ogm, per difendere le produzioni agroalimentari tipiche italiane.

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#CamPOLiBeRO - nuova opportunità per l’agricoltura

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#Campolibero piano di azioni per lo sviluppo dell’agroalimentare

Per ridare vigore alla nostra economia a partire dal settore primario oddisfazione per l’approvazione del pacchetto #campolibero a favore dell’agricoltura che rappresenta un buon passo in avanti per lo sviluppo delle campagne dove con la green economy si aprono opportunità per oltre centomila posti di lavoro che possono contribuire alla crescita sostenibile e alla ripresa economica ed occupazionale del paese. e’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto moncalvo che ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione convocata dal ministro delle Politiche agricole maurizio martina in occasione della pubblicazione del Decreto legge del 24 giugno 2014, n.91. Campolibero accoglie molte proposte sostenute dalla Coldiretti, dalla semplificazione con il registro unico dei controlli al lavoro nei campi, dallo sviluppo delle imprese giovanili alla tutela delle produzioni di qualità anche con l’arrivo di sanzioni per le semine illegali di Ogm. “Le misure a favore delle nuove generazioni - hanno precisato il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina Roberto paravidino e Simone moroni rappresentano una risposta concreta alla domanda di agricoltura di un numero crescente di giovani che desidera fare esperienza di lavoro in campagna per intraprendere con idee innovative o trovare una occupazione lontano dalla città”. La svolta green è confermata nelle scuole italiane dove gli istituti agrari, con un aumento record del 12%, sono quelli che fanno segnare il maggior incremento nel numero di iscrizioni per il 2015 secondo una analisi della Coldiretti. Positivo è anche l’impegno per la tutela della tipicità e della distintività delle produzioni agricole come la mozzarella di bufala campana ma anche con l’introduzione di sanzioni per chi coltiva Ogm in italia e rafforzamento degli strumenti per assicurare l’effettività del divieto sul territorio nazionale. Con #campolibero si offre la possibilità al comparto agroalimentare italiano di avere a disposizione strumenti fondamentali per continuare a crescere ancora. Obiettivo principale è quello di sviluppare l’occupazione, a partire da quella giovanile. Per questo #campolibero interviene su

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questioni cruciali, liberando gli imprenditori da burocrazia inutile, aumentando la competitività delle aziende e dando la possibilità di creare nuovi posti di lavoro. Con le misure di #campolibero andiamo proprio in questa direzione, sostenendo l’ingresso dei giovani e il ricambio generazionale che sono necessari per il settore

e per tutto il Paese. Cosa prevede? Per i giovani coltivatori diretti e imprenditori agricoli fino a 35 anni viene prevista una detrazione per l’affitto dei terreni al 19%. Vengono poi introdotti incentivi all’assunzione di giovani con contratto a tempo indeterminato o determinato di minimo 3 anni, che si traducono in uno sgravio pari ad un terzo della retribuzione lorda. Come incentivo all’occupazione vengono introdotte deduzioni iRaP per ogni lavoratore assunto con contratto a tempo determinato della durata di almeno 3 anni e per almeno 150 giornate all’anno. Previsti poi il 50% dei contributi assistenziali e previdenziali relativi ai lavoratori assunti con lo stesso contratto. al via inoltre la Rete del lavoro agricolo di qualità contro il sommerso volta a promuovere la regolarità delle imprese agricole, certificandone l’attività. Da non dimenticare il Credito d’imposta al 40% dei costi sostenuti per gli investimenti in innovazione e sviluppo di prodotti e tecnologie fino a 400mila euro; per nuove reti d’impresa di produzione alimentare per gli investimenti e fino a 400mila euro; per l’e-commerce di prodotti agroalimentari per gli investimenti e fino a 50mila euro. inoltre, vengono introdotte sanzioni per chi coltiva Ogm in italia e rafforzati i controlli su tutto il territorio nazionale. Con l’approvazione delle misure di #campolibero si interviene con decisione per la crescita e lo sviluppo del settore agroalimentare. Campolibero è l’espressione di ciò che Coldiretti va chiedendo da molto tempo, un progetto che dobbiamo approfondire e sostenere per ridare vigore alla nostra economia a partire dal settore primario, che si è rivelato e si sta rivelando anche oggi, in un momento di grande crisi, il salvagente dell’economia nazionale e dei territori.

Pubblicato il Decreto legge “agricoltura, ambiente e imprese” Una breve sintesi delle norme concernenti strettamente il settore agricolo e che sono contenute nel capo I del titolo I del decreto: Art.1 contiene disposizioni urgenti in materia di controlli sulle imprese agricole, istituzione del registro unico dei controlli sulle imprese agricole e potenziamento dell’istituto della diffida nel settore agroalimentare; Art.2 reca interventi per il sostegno del Made in Italy. in particolare, i commi 1-6 introducono crediti di imposta per le infrastrutture informatiche e il commercio elettronico per le reti di imprese. i commi 7-9 modificano la legge sull’etichettatura d’origine (L.4/2011), prevedendo da una parte una consultazione pubblica tra i consumatori sulla percezione dell’indicazione di origine e la realizzazione di studi sul legame tra origine e qualità, e dall’altra disponendo che i decreti interministeriali di attuazione dell’etichettatura di origine stessa siano emanati entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del decreto. il comma 10 riguarda il fondo per gli indigenti istituito presso agea; Art.4 contiene, nei primi 7 commi, misure per la mozzarella di bufala campana DOP. il comma 8, invece, riguarda le sanzioni per la violazione del divieto di coltivazione di Ogm; Art.5 contiene norme per l’assunzione di giovani lavoratori agricoli e la riduzione del costo del lavoro in agricoltura;

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•Art.6 istituisce la “rete del lavoro agricolo di qualità”; •Art.7 stabilisce le detrazioni per l’affitto di

terreni ai giovani (commi 1 e 2) e misure di carattere fiscale (commi 3 e 4) che riguardano il reddito domenicale e agrario. Nel capo II del titolo I sono previste disposizioni urgenti in materia di tutela ambientale, tra cui: Art.10 reca misure straordinarie per accelerare l’utilizzo delle risorse e l’esecuzione degli interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico nel territorio nazionale; Art.14, comma 8 prevede che la combustione controllata del materiale agricolo e forestale derivante da sfalci di potature o ripuliture, effettuata sul luogo di produzione delle stesse, non costituisca reato; Art.16 contiene modifiche alla legge 157/92 sulla caccia;

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Nel capo III del titolo I il capo III sono previste una serie di disposizioni urgenti per le imprese, tra cui: Art.26 interviene sulle tariffe incentivanti dell’elettricità prodotta da impianti fotovoltaici; Art.30 prevede una semplificazione amministrativa e di regolazione a favore di interventi di efficienza energetica e impianti a fonti rinnovabili, ivi compresi quelli a biometano.

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anChe iL mOnFeRRaTO enTRa neL PaTRimOniO DeLL’UmaniTà DeLL’UneSCO

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PaTRimOniO UneSCO - valorizzare il territorio

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“Una grande opportunità per far crescere e valorizzare il territorio” Un riconoscimento che premia il lavoro di generazioni di agricoltori a tutela dell’ambiente e dell’alimentazione sprimiamo la nostra soddisfazione e ci uniamo al coro dei commenti positivi. il riconoscimento di Langhe, Roero e monferrato a patrimonio dell’Unesco rappresenta una grande opportunità che è necessario valorizzare per far continuare a fa crescere questo territorio unico ed inimitabile capace anche di esprimere produzioni da primato conosciute ed apprezzate in tutto il mondo”. Parole espresse dal presidente e dal direttore della Coldiretti alessandrina Roberto Paravidino e Simone moroni dopo aver appreso il via libera all’iscrizione dei “Paesaggi vitivinicoli del Piemonte, Langhe-Roero e monferrato” nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco, avvenuto Doha in Quatar, che premia il lavoro di generazioni di agricoltori a tutela dell’ambiente e dell’alimentazione.“Da sempre conosciamo e cerchiamo di divulgare la bellezza del monferrato sia nel suo insieme che valutando i singoli aspetti, ora sarà più semplice condividere con il mondo questo patrimonio. - hanno continuato Paravidino e moroni - Un successo per la provincia di alessandria, per il Piemonte e per l’italia intera alla vigilia del semestre di presidenza dell’Unione e dell’expo che potrà contribuire alla ripresa di un Paese in cui turismo, cultura e alimentazione rappresentano le leve strategiche determinanti per uscire dalla crisi”. in questo modo si consolida il primato mondiale dell’italia nel tu-

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rismo enogastronomico che da solo vale 5 miliardi ed è in continua crescita ma una spinta determinate viene anche per l’insieme della vacanza Made in Italy con un terzo (32,7%) del budget destinato da italiani e stranieri all’acquisto di prodotti alimentari o ai pasti consumati in ristoranti o trattorie. Le ricadute positive del riconoscimento potrebbero portare tra l’altro ad una crescita del turismo intorno al 30% nei primi cinque anni sulla base degli effetti sui siti promossi in passato. Ricordiamo che monferrato, Langhe e Roero coprono il 90% della produzione vinicola del Piemonte, che è complessivamente pari a circa tre milioni di ettolitri di vino l’anno con un fatturato

sui 335 milioni di euro con il 60% dell’intera produzione che è esportato in germania, gran Bretagna, Francia, Svizzera e Stati Uniti. “Una risposta concreta all’esigenza di tutelare e valorizzare i territori della nostra regione e, naturalmente, della provincia alessandrina. - concludono Paravidino e moroni - L'iscrizione, nel patrimonio “culturale” e non in quello “paesaggistico”, è motivata con il legame tra il territorio, la coltivazione dell’uva e del vino e la stessa storia agroalimentare del nostro Paese, una eccezionale testimonianza vivente della tradizione storica della coltivazione della vite, un esempio straordinario di interazione dell’uomo con il suo ambiente naturale”.

Le sei zone 1. La langa del barolo (Comuni di Barolo, Serralunga d’alba, Castiglione Falletto, La morra, monforte d'alba, novello, Diano d’alba);

montegrosso, mombercelli, agliano, Castelnuovo Calcea,Vinchio,Vaglio Serra, nizza monferrato);

2. il Castello di grinzane Cavour, nel Comune omonimo;

5. Canelli e l’Asti spumante (Comuni di Santo Stefano Belbo, Calosso, Canelli);

3. Le Colline del barbaresco (Comuni di Barbaresco e neive);

6. il monferrato degli Infernot (Comuni di Cella monte, Ozzano monf.to, Sala monferrato, Rosignano monf.to, Ottiglio, Olivola, Frassinello monf.to, Camagna monferrato,Vignale monf.to).

4. nizza monf.to e il barbera (Comuni di

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FOnDi PaC - sbloccate nuove risorse

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STRETTA dI mAno tra il Presidente nazionale Roberto moncalvo, che ha incontrato a Palazzo Rospigliosi, sede della Confederazione, il Commissario europeo all’agricoltura Dacian Ciolos.

SBLOCCATI ALTRI 117 MILIONI

DI FONDI PAC, PARTITI I PAGAMENTI coldiretti ha chiesto e ottenuto di aumentare gli effetti del capping/degressività na boccata di ossigeno per le imprese agricole destinatarie dei pagamenti che risponde alle nostre continue sollecitazioni per sbloccare la situazione nei ripetuti incontri con il ministro delle Politiche agricole maurizio martina al quale va un sincero ringraziamento. e’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Roberto moncalvo nel commentare l’annuncio del ministero delle politiche agricole alimentari e forestali che a seguito del completamento delle attività di controllo, dopo un primo sblocco di 81,5 milioni di euro,agea ha disposto il pagamento di ulteriori 117 milioni che circa 60.000 aziende agricole che sono stati accreditati sui propri conti correnti fra il 3 e il 4 luglio scorsi. Si tratta di un ottimo inizio per il neo Commissario dell’agenzia per le erogazioni in agricoltura (agea) Stefano antonio Sernia con il quale - conclude moncalvo - siamo pronti a collaborare anche in vista degli importanti appuntamenti che ci attendono con la riforma della Politica agricola Comune (Pac). Soddisfazione per l’incontro del presidente della Coldiretti Roberto moncalvo che insieme al Segretario generale enzo ge-

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smundo e a tutti i componenti della giunta nazionale ha ricevuto il Commissario europeo all’agricoltura Dacian Ciolos nella sede di Palazzo Rospigliosi a Roma, alla vigilia delle decisioni sulle nuove nomine nelle istituzioni comunitarie. nel corso dell’ incontro sono stati affrontati i temi della riforma della Politica agricola Comune, della regolamentazione delle produzioni, dal latte al vino, del negoziato in corso per l’area di libero scambio con gli Stati Uniti, dell’organizzazione economica dei produttori agricoli e dell’etichettatura di origine dei prodotti agroalimentari con l’obiettivo di una agricoltura europea piu’ vicina agli interessi dei cittadini, anche alla luce del semestre di presidenza italiana dell’Unione europea e dell’appuntamento dell’expo. “C’è bisogno di un gioco di squadra del Paese per portare più italia in europa”, ha affermato il Presidente della Coldiretti Roberto moncalvo nel sottolineare che “proprio nell’agroalimentare Made in Italy, distintivo, sostenibile e legato al territorio, si trova il modello di sviluppo migliore per far tornare a crescere l’europa e dare una traiettoria di futuro a molti giovani”.

NUOVE NOMINE Andrea Olivero vice-ministro dell’Agricoltura Coldiretti Piemonte, nell’apprendere la nomina a vice ministro dell’agricoltura dell’attuale sottosegretario piemontese e cuneese Andrea olivero da parte dei Consiglio dei ministri formula i migliori auguri di buon lavoro auspicando una sua azione all’insegna della continuità con gli impegni assunti con l’Organizzazione ad ogni suo livello, in particolare la condivisione delle battaglie intraprese da Coldiretti a tutela delle frodi alimentari, ultima delle quali quella del vino. “ma anche una forte azione di governo a difesa della salubrità e della qualità delle nostre produzioni. La recente scoperta di mais alla diossina proveniente dall’estero rappresenta un insulto allo straordinario lavoro svolto dai nostri cerealicoltori ed allevatori così come è inammissibile che la nostra vitivinicoltura, che produce annualmente 35 milioni di ettolitri di vino e contribuisce per 600 milioni di euro l’anno alle esportazioni, paladina del Made in Italy nel mondo, venga messa in difficoltà da azioni che sono estranee al proprio modo di lavorare ed intendere l’economia agroalimentare”. Relativamente al settore vitivinicolo, il senatore andrea Olivero si è anche fortemente impegnato per la lotta alla sburocratizzazione condividendo con Coldiretti il documento nazionale scaturito anche dal fattivo contributo dello stesso territorio piemontese.


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Scelte nazionali Pac

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RiFORma PaC - gli aggiornamenti

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2014-2020

BENE L’ACCORDO RAGGIUNTO IN CONFERENZA CON IL VARO DEFINITIVO DA PARTE DI STATO-REGIONI

se ne è parlato durante un incontro al quale hanno partecipato i direttori e i responsabili di settore per fare il punto della situazione. Presenti il direttore regionale antonio de concilio, elsa bigai Vice capo area organizzazione e stefano leporati dell’area economica nazionale coldiretti.

ull’attuazione nazionale della riforma PaC, in relazione alle misure concernenti gli aiuti diretti, i Presidenti delle Regioni, con la sola eccezione del Veneto, hanno espresso parere favorevole sul documento approvato dal mipaaf e dagli assessori regionali all’agricoltura. Secondo quanto stabilito dal Decreto legislativo 281/97 che regola le funzioni della Conferenza Stato Regioni, ci sono 30 giorni di tempo per cercare di trovare un accordo unanime, oppure il governo potrà procedere di sua iniziativa. alla Conferenza alla quale hanno preso parte, tra gli altri, il ministro delle politiche agricole maurizio martina e il sottosegretario giuseppe Castiglione, è emerso il parere contrario del Veneto che è legato alla misura sulla macellazione, per la quale la regione ha chiesto più risorse. Una richiesta che si sarebbe potuta assecondare spostando dei fondi da altri capitoli della zootecnia, ma non da altre produzioni già poco considerate. inoltre per lo stesso motivo non ha trovato spazio nell’accordo l’inserimento di risorse per le carni bianche. La Conferenza Stato Regioni ha quindi approvato uno schema di decreto ministeriale su modifiche al piano assicurativo agricolo 2013. Coldiretti Piemonte ha voluto dedicare un approfondimento ai contenuti dell’accordo ed al percorso che ha portato alla sua definizione. Oltre ai Direttori Provinciali, si è avuta anche la partecipazione dei Segretari zona e dei Referenti PaC delle singole Federazioni. Dopo l’introduzione dei Direttore Antonio de Concilio, il compito di illustrare gli approfondimenti è stato affidato a Elsa bigai - vice capo area Organizzazione - e a Stefano leporati dell’area economica di Coldiretti nazionale. nonostante un forte pressing di diverse lobby che hanno cercato fortemente di drenare il più possibile le risorse della PaC verso forme speculative e non verso coloro che veramente svolgono l’attività agricola, Coldiretti ha chiesto e ottenuto di aumentare gli effetti del capping/degressività (tetto massimo agli aiuti/riduzioni) rispetto a quanto prevede il regolamento comunitario. nello specifico: - taglio del 100% del pagamento base per gli importi oltre i 500 mila euro; - riduzione del 50% per la fascia che va da 150.000 fino a 500 mila euro. Rimane la possibilità di portarsi in detrazione il costo del lavoro. Sugli aiuti accoppiati, Coldiretti

Antonio De Concilio

organizzato da coldiretti Piemonte

Stefano Leporati

Elsa Bigai

S

ha cercato di destinarli verso settori strategici (al nord per la zootecnia e al Sud per l’olivicoltura) e non di utilizzarli come strumenti di compensazione per la perdita di risorse (sui pagamenti base) da parte delle Regioni e con aiuti a pioggia che rischiano di incidere in modo determinante su quei settori beneficiari come poi è accaduto. e’ però riuscita a far sì che venissero destinate solo l’11% delle risorse possibili (e non il 15% massimo utilizzabile in modo da togliere meno risorse a tutti i settori), tenendo a disposizione quel 4% come per eventuali correzioni, siccome ci sarà la possibilità di rivedere le scelte nazionali già nel 2016. Tra i principali elementi emersi durante l’incontro: l’italia ha scelto di estendere l’assegnazione dei titoli a tutte le superfici (vigneti, ortofrutta, ecc.) in modo da ampliare la superficie nazionale totale beneficiaria di pagamenti diretti (attualmente di 10

milioni di ettari circa e con i soli vigneti crescerebbe di 800 mila ettari) soprattutto per aumentare in prospettiva la dotazione nazionale delle risorse per i pagamenti diretti; - chi ha fatto domanda alla riserva nel 2014 non è detto che riceva l’assegnazione di titoli, viste il numero elevato di richieste; - il pagamento base peserà il 58% delle risorse totali dei pagamenti diretti; - chi ha una produzione che fino ad oggi percepiva l’articolo 68 ma non sarà inserita nei nuovi pagamenti accoppiati dal 2015, il premio art.68 del 2014 andrà a fare cumulo nel conteggio dello storico 2014 per il pagamento base 2015; - il greening sarà individuale e verrà calcolato in proporzione al pagamento base; - sul greening è stato sconsigliato l’utilizzo di possibili pratiche equivalenti dal PSR, perché si andrebbero a perdere 1/3 delle risorse destinate alle misure agro ambientali; - i titoli speciali verranno spalmati su tutti i titoli, ma potrebbe esserci la possibilità che venga messa una soglia massima di 5.000 €/ha; - nel Dm che seguirà l’accordo politico verrà anche inserita la percentuale massima di riduzione delle superfici 2015 rispetto a quelle 2014 al fine di evitare speculazioni (nello specifico dovrebbe anche essere inserita una % di riduzione per i pascoli e limiti chilometrici); - sull’agricoltore attivo, siccome la sua definizione andrà a valere anche per alcune misure del PSR, sono state individuate queste categorie: • iscritti inPS (CD e iaP) • Soglie 1.250€ per pianura e 5.000 euro per montagna • Titolari P.iVa con dichiarazione annuale iVa • Titolari P.iVa senza dichiarazione annuale iVa per montagna e zone svantaggiate. Queste ultime 2 casistiche dovranno comunque essere verificate dal mipaaf in riferimento al Regolamento Ue 1307/2013 - art.9, (comma 2 paragrafo A) (“l’importo annuo dei pagamenti diretti è almeno pari al 5 % dei proventi totali ottenuti da attività non agricole nell’anno fiscale più recente per cui sono disponibili tali prove”); - riguardo all’agricoltore attivo e al capping/degressitivà nel Dm è molto probabile che vengano inserite clausole di antielusione per evitare lo spezzettamento delle aziende; - sono state inserite le seguenti soglie minime per la presentazione delle domande di pagamenti diretti: • 250 euro per il 2015 e il 2016 • 300 euro per il 2017 Coldiretti ha proposto soglie più basse (rispetto a chi chiedeva la soglia di 400 euro) per valutare con calma e nel tempo come si evolverà la situazione, anche per evitare la riduzione della spesa nazionale; - nei prossimi mesi verrà approvato il decreto ministeriale che meglio dettaglierà le scelte dell’italia, cui seguiranno ulteriori circolari agea, arpea, ecc.

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DOP e igP- pacchetto qualità

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Arrivano nuovi regolamenti

sulla qualità dei prodotti Si tratta di un’iniziativa che riguarda i prodotti di montagna e i simboli DOP, IGP e STG per tutelare i consumatori nell’acquisto

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n occasione del gruppo Consultivo Qualità del 13 giugno scorso a Bruxelles la Commissione ha annunciato l’imminente pubblicazione di ben tre regolamenti riguardanti l’applicazione del regolamento (Ue) n° 1151/2012 sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari. Si tratta di un regolamento delegato per i prodotti di montagna, di un regolamento delegato sui simboli Dop, igp, Stg e alcune norme aggiuntive e di un regolamento di esecuzione recante le modalità di applicazione del regolamento di base. il primo di questi atti completa il regolamento (Ue) n. 1151/2012 con l’obiettivo di evitare che i consumatori siano indotti in errore e quindi chiarendo le condizioni d’uso del termine «prodotto di montagna» per i prodotti di origine animale. in tal senso, il regolamento delegato rimarca che questa indicazione facoltativa

di qualità può essere applicato ai prodotti forniti da animali purché allevati nelle zone di montagna (come definite all’articolo 31, paragrafo 2, del regolamento [Ue] n.1151/2012) e trasformati in tali zone. in deroga a tale principio, gli animali devono essere stati allevati per almeno due terzi del loro ciclo di vita nelle zone di montagna, se i prodotti sono trasformati in tali zone, o almeno un quarto della loro vita in pascoli di transumanza nelle zone di montagna anche per i mangimi degli animali sono previsti requisiti specifici: quelli che non possono essere prodotti nelle zone di montagna non devono superare il 50% della dieta annuale per gli animali, espressa in percentuale di materia secca, il 40% nel caso di ruminanti e il 75% per i suini. Tali limitazioni non si applicano ai transumanti, quando sono allevati fuori dalle zone di montagna. Per il miele il regolamento prevede che per

usufruire dell’indicazione facoltativa di qualità il nettare e il polline deve essere raccolto nelle zone di montagna, mentre lo zucchero di alimentazione delle api non deve provenire necessariamente dalle stesse zone. Lo stesso principio vale per i prodotti di origine vegetale, per cui le piante devono essere coltivate nelle zone di montagna, mentre i prodotti non compresi nell’allegato i del Trattato, usati come ingredienti, così come le erbe, le spezie e lo zucchero, possono provenire fuori dalle zone di produzione a condizione che non rappresentino più del 50% del peso totale degli ingredienti. in deroga al Reg. (Ue) 1151/2012 alcune operazioni di trasformazione possono avvenire al di fuori delle suddette zone, ma ad una distanza non superiore ai trenta chilometri dalle zone di montagna e gli Stati membri possono ridurre o annullare tale distanza. La deroga riguarda le operazioni di trasformazione per la produzione di latte e dei prodotti lattiero caseari in impianti in funzione il 3/1/2013, la macellazione di animali e il sezionamento e disossamento delle carcasse e la spremitura dell’olio di oliva. Questo nuovo regolamento pone alcuni interrogativi per quanto riguarda l’utilizzo di termini similari che possono confondere il consumatore: infatti, l’uso corrente di termini similari, come ad esempio il “prosciutto di montagna” - molto diffuso presso la distribuzione italiana - dovrebbe essere esaminato dallo Stato membro, alla luce del nuovo dispositivo regolamentare, per valutare se risulti fuorvianti per il consumatore. Per quanto riguarda i controlli, la Commissione non intende emanare disposizioni minime essendo questi di competenza degli Stati membri, anche per quanto riguarda l’applicazione delle sanzioni. il secondo regolamento delegato della Commissione specifica alcuni aspetti applicativi tra i quali in particolare quella relativa ai prodotti Dop di origine animale, i cui mangimi devono provenire all’interno della zona geografica delimitata; qualora ciò non sia tecnicamente fattibile, i mangimi provenienti al di fuori della zona geografica definita non possono superare in un anno il 50% della sostanza secca per il bestiame. eventuali carenze impreviste di mangimi nelle zone di produzione (es. per siccità, aflatossine, ecc.) dovranno essere risolte chiedendo allo Stato membro una deroga temporanea al disciplinare, ai sensi dell’art.53 del Reg.1151/12. il terzo regolamento di esecuzione, infine, perfeziona aspetti applicativi del Reg.1151/12, quali le procedure e le informazioni per le domande di registrazione di una ig e le indicazioni grafiche (pantone) per la riproduzione dei loghi Dop, igp ed Stg. il settore delle indicazioni geografiche è un settore importante per l’italia, che detiene il primato in europa per numero di registrazioni: 264 per i prodotti Dop, igp e Stg a cui si aggiungono 523 vini Docg, Doc e igt. Tuttavia, la registrazione di una denominazione a livello comunitario non basta da sola a raggiungere il successo sul mercato, se non è accompagnata da una adeguata organizzazione dell’offerta, con la piena condivisione e partecipazione delle imprese, nonché una efficace comunicazione, capace di far apprezzare al consumatore la qualità e la storia del prodotto.


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ORganizzaziOne- assemblea coldiretti

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Ettore prandini e gennaro masiello eletti vicepresidenti L’Assemblea Nazionale Coldiretti approva il completamento della squadra ttore Prandini e gennaro masiello, presidenti delle federazioni regionali della Coldiretti di Lombardia e Campania, sono stati eletti nel corso dell'assemblea annuale, vicepresidenti della Confederazione.affiancheranno mauro Tonello, presidente della federazione dell'emilia Romagna e già vicepresidente. i lavori dell'assemblea sono stati aperti dal Segretario generale enzo gesmundo. il presidente Roberto moncalvo ha quindi preso la parola per la relazione che ha introdotto il dibattito. “Quella di oggi è un’assemblea importante e piena di contenuti, con la quale andiamo a rafforzare ed aumentare il numero di vicepresidenti da uno a tre, con due nuovi componenti in rappresentanza di diversi macro ambiti territoriali”, ha esordito moncalvo.“noi siamo prima di tutto cittadini ed imprese che lavorano in questo Paese ed è questa la logica che ci deve guidare anche nel confronto con il governo”, ha continuato il Presidente, esprimendo soddisfazione per la “sensibilità” mostrata dal Presidente del Consiglio matteo Renzi e dal governo. “C’è una sensibilità nuova e noi dobbiamo sfruttarla appieno”, ha affermato. Roberto moncalvo ha poi evidenziato la “spregiudicatezza” di Renzi che - ha detto - “ha saputo interpretare la grande necessità di cambiamento e di riforma della quale necessitano cittadini e imprese". il discorso del Premier a Strasburgo “da’ fiducia e ci fa essere ottimisti”, ha continuato moncalvo, non nascondendo la soddisfazione della Coldiretti per il rapporto impostato da Renzi con l’Unione europea. “Finalmente un primo ministro ha avuto il coraggio di dire che l’italia è il Paese che da più di quanto riceve” e questa “visione nuova può solo che far bene all’italia”, ha asserito. Ora è importante lavorare per snellire la burocrazia, in quanto “dieci mesi per l’ap-

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provazione di un disegno di legge ordinario da parte del parlamento nell’attuale assetto istituzionale sono troppi”, ha continuato moncalvo, facendo notare che in questo senso “il gap con altri Paesi è notevole e dobbiamo recuperarlo per andare avanti”. il presidente ha poi riepilogato sinteticamente quelle che, a suo dire, sono state le tematiche salienti che hanno caratterizzato gli ultimi mesi di politiche agricole, dicendosi “felice di quanto abbiamo ottenuto, ma non ancora soddisfatto”. Sulla Pac è stato concluso un “percorso molto difficile iniziato non nel migliore dei modi” e si è arrivati ad un “risultato importante”, perchè la politica “ha dato atto di saper scegliere in tempi rapidi e con logica premiante per i settori strategici del comparto agricolo”, ha detto, esprimendo soddisfazione per il “taglio” dato alle “rendite di banche, assicurazioni e di tutti quei soggetti che non vivono di agricoltura”.

nella foto: il Presidente della Coldiretti Roberto moncalvo (terzo da sinistra) con i nuovi vice presidenti dell’Organizzazione: da sinistra ettore Prandini, mauroTonello e gennarino masiello. Sotto: due esempi di piatti della cucina italiana “taroccati” ed esposti all’assemblea Coldiretti.

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aTTUaLiTà - oscar green 2014

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ConSEgnAti A torino gLi oSCAr grEEn rEgionALi

menzione speciale al giovane matteo moro L’azienda suinicola è situata a Molo di Borbera e da venticinque anni è un esempio di filiera tutta agricola e tutta italiana. Le specialità? Il salame Nobile del Giarolo e la “testa in cassetta”

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on bisogna avere paura di scommettere. L’italia può risollevarsi da questo momento di crisi grazie alla tenacia e alle idee innovative di tanti giovani imprenditori che come me hanno deciso di dedicare la propria vita all’agricoltura per dare il giusto valore al cibo e alla cultura dell’agroalimentare, risorse che fanno unico il nostro Paese”. Parole di matteo moro dell’azienda “Da Pina” situata in Val Borbera, che ha ricevuto la menzione speciale per la provincia di alessandria durante la serata dedicata agli Oscar green regionali Coldiretti che si è svolta lo scorso 8 luglio al Teatro Regio di Torino, nel Foyer del Toro. matteo moro, classe 1991, affianca il padre Stefano e lo zio marco nell’azienda di molo Borbera dove si allevano da oltre venticinque anni suini che successivamente vengono trasformati nel laboratorio annesso al negozio completando così la filiera. La produzione attualmente a disposizione della clientela è il frutto dell’esperienza tramandata per generazioni e delle più moderne tecniche di lavorazione. Viene “curato” personalmente l’ingrasso dei maiali, la loro macellazione e la trasformazione delle carni. Dai tagli nobili del suino si ottiene il pregiato salame nobile del giarolo e con le restanti parti vengono prodotti altri insaccati come la “testa in cassetta”. “L’azienda è situata all’imbocco della Val Borbera, a dieci chilometri dal casello autostradale di Vignole Borbera ed è dedita all’allevamento di suini ed alla trasformazione e vendita di prodotti freschi e stagionati. - ha aggiunto matteo moro - Organizza, inoltre, visite aziendali, sviluppo di percorsi didattici, conoscenza dei metodi di coltivazione, allevamento e trasformazione, sviluppo delle capacità sensoriali, conoscenza dei cicli naturali correlati alle produzioni agricole. Una serata che è stata arricchita dalla presenza della Delegata nazionale

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in alto foto di gruppo dei premiati alla 5a edizione piemontese. Sotto: matteo moro, mentre riceve il riconoscimento dal Segretario nazionale giovani impresa Carmelo Troccoli.

giovani impresa maria Letizia gardoni e dal segretario nazionale giovani impresa Carmelo Troccoli. “Coldiretti alessandria ha partecipato con una numerosa delegazione all’evento regionale che ha rappresentato un momento molto importante di crescita e di confronto in attesa dell’evento nazionale. Una testimonianza importante della valorizzazione del territorio portata avanti dalle nostre aziende quotidianamente e dalla loro straordinaria voglia di trovare sempre nuove forme di innovazione. - ha aggiunto, a fine serata, Roberto Paravidino presidente della Coldiretti alessandrina - Le nostre imprese ci sono e fanno squadra. in un contesto economico come quello di oggi, è fondamentale avere dei sogni, ma un sogno da solo non basta, con l’Oscar green premiamo la capacità di trasformarlo in un progetto concreto e vincente. È il segnale, forte e chiaro che si è creata una continuità, un ricambio generazionale nella conduzione delle nostre aziende agricole”. in attesa di conoscere i nomi dei sei vincitori nazionali, uno per categoria, si stanno svolgendo in tutto il Paese le premiazioni di coloro

che hanno superato lo step regionale conquistando il primo premio nella categoria segnalata: e così è stato ieri sera quando, in un Foyer del teatro Regio particolarmente affollato sono stati consegnati gli attestati alle aziende che si sono contraddistinte, a livello piemontese, in questa edizione 2013. “Le aziende premiate oggi sono esempi di tenacia e caparbietà, solo così è possibile dar vita ai propri sogni - ha aggiunto la Delegata Regionale e Provinciale giovani impresa Valentina Binno - ovviamente però, con al proprio fianco, una grande forza sociale ed economica come Coldiretti”. Sei aziende per sei categorie più una, ossia la menzione speciale “Paese amico”. “Oscar green rappresenta quell’italia bella e innovativa che non si spaventa dei cambiamenti perchè nelle nostre imprese agricole c'è la forza giovane del Paese. - ha concluso Valentina Binno - Un oscar per l’agricoltura innovativa italiana, che premia l’impresa agricola di successo per offrire all’azienda una concreta occasione di crescita o di rilancio, interpretando quanto c’è di bello e buono da raccontare”.


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A morsasco un punto Campagna Amica

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aTTUaLiTà - acqui terme

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“Cascina Bozzola” di Simonetta Ricci ha inaugurato un nuovo locale: spesa consapevole a Km.0 l centro del locale, su espositori di legno laccato, accolgono i consumatori frutta e verdura di stagione. Quella stessa verdura e frutta che puoi ammirare nell’orto accanto e nei terreni di proprietà dell’azienda. e’ un bell’esempio di rapporto diretto tra produttore e consumatore il nuovo punto vendita Campagna amica che è stato inaugurato a morsasco domenica 29 giugno a “Cascina Bozzola” di Simonetta Ricci. il locale, occupato in origine dalla stalla è stato completamente ristrutturato mantenendone però intatte le caratteristiche, è accogliente e in grado di offrire una spesa consapevole. Confetture, miele, marmellate e salse realizzate da Simonetta ma anche altri prodotti del circuito di Campagna amica, tutti rigorosamente a km.0 nel rispetto della qualità e della stagionalità. Un risultato importante ottenuto grazie alla preziosa collaborazione di tutta la famiglia: del marito massimo Barisone, segretario di zona Coldiretti di novi Ligure, e dei figli giulia e Stefano. abbiamo aderito al Consorzio Produttori di Campagna amica che ha lo scopo di promuovere, valorizzare e commercializzare i prodotti agricoli e alimentari nell’ambito del progetto della Filiera agricola italiana. - ha affermato Simonetta Ricci il nostro obiettivo è quello di continuare a crescere, rafforzati ancor di più dal marchio di certificazione di Campagna amica Coldiretti”. Presente all’inaugurazione il presidente provinciale Roberto Paravidino che ha sottolineato come “i punti vendita aderenti a Campagna amica sia aziende agricole dove l’imprenditore vende direttamente i propri prodotti, rigorosamente italiani e sempre contraddistinti da un’insegna arancio, dove è riportato il codice di iscrizione all’albo di Campagna amica”. “Cascina Bozzola”si trova ai piedi della collina di morsasco, in un contesto dove ai seminativi e orti si susseguono vi-

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l’inaugurazione

presente anche il Presidente Provinciale Roberto Paravidino (a destra) con massimo Barisone e Simonetta Ricci

gneti e prati alternati da fasce boschive. il nome “Bozzola” deriva dal bozzolo del baco da seta, per lungo tempo allevato in queste zone per la produzione della seta. L’azienda faceva parte dei possedimenti del castello di proprietà dei malaspina. La parte più vecchia della casa padronale è attribuibile, al XV secolo. “L’esempio di costanza e dedizione che la famiglia ha da sempre mostrato nel lavorare questi campi, è la dimostrazione di come dell’agricoltura si può e si deve fare - ha aggiunto il vice direttore della Coldiretti alessandrina emiliano Bracco - per continuare ad essere settore trainante e ridare speranza soprattutto alle giovani generazioni che vedono nel lavoro l’incognita più grande per il loro futuro.” L’azienda offre anche percorsi didattici alla scoperta della fattoria, della vigna, sulla vita delle api e la stagionalità della frutta.

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aTTUaLiTà- l’intervista

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intervista rilasciata al quotidiano

Intervista a:

Roberto Moncalvo PrESiDEntE nAzionALE CoLDirEtti

“La qualità è il succo del Made in Italy”

La Coldiretti: ecco perché la percentuale di arance nelle nostre bibite è importante

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italia si appresta a dire basta alle aranciate senza arance. Lo chiedono consumatori e produttori agricoli con il sostegno del governo e della maggioranza del Parlamento. Quando l’iter parlamentare della legge comunitaria sarà completato gli italiani potranno bere bibite con più succo grazie ad un emendamento che ha aumentato il limite minimo di frutta nelle bibite analcoliche dal 12 al 20%. Questo significa che andrà in soffitta una vecchia legge del 1958 per valorizzare finalmente le produzioni di frutta italiana e migliorare la qualità dell'alimentazione. in quest'intervista, il presidente nazionale della Coldiretti Roberto moncalvo spiega perché l'approvazione della legge comunitaria rappresenti un'importante vittoria per la filiera agrumicola e per l'intera italia. Cosa cambierà quando la legge sarà definitivamente approvata? Diciamo innanzi tutto che è stata sconfitta la lobby delle aranciate senza arance grazie all’azione del governo che si è dimostrato vicino agli interessi reali della imprese agricole e dei consumatori. Quando la legge sarà approvata duecento milioni di chili di arance all’anno in più saranno “bevute” dai 23 milioni di italiani che consumano bibite gassate, il che significa cinquantamila chili di vitamina C in più. La decisione del Parlamento costituisce una determinazione che dà forza ad un Made in Italy fondato sulla qualità in senso nutrizionale e salutistico. Credo che sia fuor di dubbio che una maggior quantità di succo nelle bibite faccia meglio. non va dimenticato poi l’impatto economico sulle imprese agricole poiché l’aumento della percentuale di frutta nelle bibite potrebbe salvare oltre diecimila ettari di agrumeti italiani con una estensione equivalente a circa ventimila campi di calcio, situati in regioni come la Sicilia e la Calabria. Assobibe, cioè gli industriali delle bibite analcoliche, obietta però che in altri paesi europei le percentuali sono più basse... L’omologazione verso il basso è la grande nemica del Made in Italy che per vincere deve essere diverso e migliore.Tant’è che una nota marca di aranciata ha scelto di portare automaticamente la percentuale di succo al 15,6% riscontrando un ottimo successo fra i consumatori. e poi, ricordiamo che in italia la pasta si fa solo con il grano duro a differenza di quanto accade in altri Paesi dove in molti casi si fa addirittura il vino utilizzando il kit in polvere. Un orrore che è giustamente vietato in italia. il nostro export agroalimentare cresce anche in questa fase di crisi proprio grazie alla distintività della produzione nazionale. non crede che ci saranno ricadute occupazionali nell’industria? non si salva l’occupazione vendendo l’acqua per succo di frutta. Le furbizie e i ricatti non portano certo lontano come la storia di tanti settori della nostra manifattura tristemente ci insegna. Peraltro sarebbe facile (e sterile) contrappone ai presunti posti a rischio nell’industria le 60.000 imprese impegnate nella produzione di agrumi del nostro Paese che detiene la leadership europea nell’ortofrutta e dovrebbe fare di tutto per conservarla. meglio riflettere su come noi immaginiamo di presidiare i mercati al tempo della globalizzazione: puntando sulla qualità e distintività o sui prezzi e sul dumping economico e sociale? in realtà penso che non perderemo neppure un posto di lavoro e se è vero che negli scaffali dei supermercati le nostre bevande potranno essere apprezzate per la maggior qualità nutrizionale realizzando una migliore soddisfazione rispetto alle esigenze dei consumatori. e se parliamo di lavoro dovremmo anche riferirci al fatto che una più adeguata valorizzazione delle arance nelle bibite aiuterebbe a spezzare quella catena dello sfruttamento che colpisce imprese e lavoratori, ma che inizia sugli scaffali dei supermercati. secondo studi recenti per una aranciata con appena il 12 % di succo, venduta ad oltre un euro al litro, agli agricoltori vengono riconosciuti solo 3 centesimi per le arance utilizzate, del tutto insufficienti a coprire i costi di produzione e di raccolta.

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[a cura di alberto Pansecchi]

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scheda nocciolo n.33

La diffusione della coltura del nocciolo sta vivendo, in Piemonte, una fase di rapido incremento prendendo il posto di altre coltivazione ormai meno remunerative. Soprattutto nelle aree collinari “non irrigue”, il nocciolo risulta, più che una delle possibilità di coltivazione percorribili dagli agricoltori, l’unica reale alternativa a una cerealicoltura povera non in grado di garantire redditi e cura del territorio. In Piemonte, e soprattutto in provincia di Alessandria, l’approccio con la corilicoltura si è distinto per l’assenza di condizionamenti legati ai retaggi della tradizione e per la disponibilità dimostrata dagli agricoltori, ad accettare e percorre strade innovative. Conoscere i potenziali pericoli e mettere da subito in atto contromisure idonee a scongiurarli, costituisce garanzia di continuità e successo.

la causa e i sintomi Si tratta di una batteriosi che non deve essere confusa con la pericolosa “moria del nocciolo”, il cui agente causale è Pseudomonas avellanae, che ha provocato negli anni scorsi gravissimi danni alla corilicoltura del Lazio nella zona del viterbese. Lo Xanthomonas arboricola pv corylina, nota come necrosi batterica del nocciolo, è endemica nel sud italia, in Campania e nel Lazio e recentemente, in seguito ad andamenti climatici favorevoli, è stata segnalata anche in Piemonte. i sintomi caratteristici di questa batteriosi sono la necrosi delle gemme, la comparsa di piccole macchie sulle foglie e sui germogli che successivamente possono disseccare e, persino, cancri corticali che si manifestano con maggiore o minore intensità in funzione della cultivar di nocciolo colpita. il batterio sverna all’interno delle gemme e i primi sintomi visibili si riscontrano ad inizio primavera sulle stesse gemme, che muoiono nella fase di accrescimento dei germogli e ad inizio ingrossamento dei frutti (inizio giugno).

Necrosi batterica del nocciolo

• Sensibilità varietale • malattia batterica • attenta prevenzione

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[a cura di alberto Pansecchi]

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Riconoscimento in campo

Per identificare correttamente la batteriosi in campo, occorre la contemporanea presenza di più sintomi, visibili sia sui germogli che sui frutti in formazione. geRmOgLi e FOgLie i germogli presentano accartocciamenti e disseccamenti specialmente nella parte apicale, da non confondere con gli attacchi del cerambicide Oberea linearis, con presenza di macchie bruno-rossastre ellittiche, lunghe di 2-3 mm, ben visibili soprattutto sull’asse centrale, dove possono tendere a confluire tra di loro. Sulle foglie compaiono delle macule di colore bruno-rossastro sia sulla lamina che sul peduncolo, dalla forma irregolare, di 1-2 mm di diametro. Quando interessano la lamina risultano visibili su ambo i lati della foglia, possono essere accompagnate da un piccolo alone clorotico ed appaiono traslucide se osservate controluce. Le macchie spesso vanno a colpire anche le nervature fogliari. FRUTTi Sulle nocciole in accrescimento la sintomatologia è visibile sia sulle brattee, sia sul frutto. Sulla cupola sono presenti maculature leggermente depresse, simili a quelle riscontrabili sull’asse dei germogli ma generalmente isolate tra di loro. macchie simili si possono anche osservare sulle nucule, seppure raramente. Le infezioni batteriche precoci possono bloccare la crescita dei frutticini neoformati, che successivamente avvizziscono. Rami e BRanChe La presenza di sintomi sui rami e sulle branche è invece più difficile da osservare, specialmente su Tonda gentile Trilobata, in ogni caso è possibile la formazione di cancri corticali di colore bruno-rossastro.

fattori predisponenti

La principale fonte di inoculo è rappresentata dalle piante infette, dove il patogeno è in grado di sopravvivere durante il periodo invernale. in primavera il batterio può colonizzare le gemme sane dando avvio alle infezioni. La penetrazione, come per tutti i batteri, può soltanto avvenire tramite le aperture naturali quali stomi, lenticelle o ferite e, una volta penetrato all’interno dei tessuti, si moltiplica intensamente fino a provocarne il disseccamento. affinché avvenga l’infezione è necessaria una pioggia infettante oppure un periodo piovoso prolungato. Le temperature ottimali per lo sviluppo sono comprese tra 18 - 22° C. gli areali meno vocati per la coltivazione del nocciolo, ovvero le zone di fondavalle, di pianura e le aree con terreni particolarmente fertili possono rappresentare habitat particolarmente favorevoli per lo sviluppo della malattia.

difesa

La difesa, come per tutte le batteriosi, è di tipo preventivo in quanto non esistono prodotti curativi contro i batteri fitopatogeni. Un comportamento attento e responsabile consiglia innanzitutto di tagliare e bruciare, ogni qual volta se ne osservi la presenza, i rametti colpiti. La lotta chimica prevede esclusivamente l’impiego di rame: • in autunno, a partire dall’inizio della caduta foglie, effettuare 3 interventi posizionati in concomitanza dei periodi più umidi; • in primavera, prima del germogliamento, effettuare 2 trattamenti preventivi; • in tarda primavera, a metà maggio, in presenza di sintomi iniziali, effettuare un trattamento in previsione dell’evento piovoso. bibliografia:

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malattie batteriche delle piante - Calzolari, Ponti, Laffi - 1992 edizioni informatore agrario malattie batteriche delle colture agrarie - Scortichini - 1995 edagricole necrosi batterica -. nota tecnica n°3 - 2014 C.R.e.S.O.

a cura del servizio di consulenza tecnico-agronomica Coldiretti Alessandria


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[a cura di alessandro albertelli]

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Scheda Sharka o vaiolatura n.38

ClASSIfICAzIonE nome: Sharka o vaiolatura Avversità: vaiolatura delle drupacee organismo nocivo: Plum PoxVirus (PPV) origine: in Bulgaria nel 1917 In Italia: nel 1974 in alto adige Specie colpite: principali fruttiferi (pesco, susino, albicocco, mandorlo, ciliegio)

pREmESSA La Sharka o vaiolatura ad anello delle drupacee (nella lingua bulgara “sharka” significa infatti vaiolo) è una malattia provocata da un virus, Plum Pox Virus (PPV) e rappresenta attualmente la più pericolosa virosi delle drupacee. Questa malattia colpisce i principali fruttiferi appartenenti al genere Prunus (susino, albicocco, pesco, nettarine, percoche, ciliegio, mandorlo e mirabolano) ma può manifestarsi anche a carico di numerose prunoidee ornamentali spontanee e coltivate. Possono essere inoltre ospiti naturali del virus numerose piante erbacee, sia annuali sia perenni. i danni provocati da questa malattia consistono in una minore resa produttiva delle piante attaccate ma soprattutto in un notevole peggioramento delle caratteristiche organolettiche dei frutti, che ne impedisce la loro commercializzazione. Rilevata per la prima volta in Bulgaria nel 1917, si è successivamente estesa a tutte le principali aree frutticole europee. in italia è comparsa nel 1974 in alto adige; in Piemonte la malattia è stata segnalata per la prima volta nel 1982 nella zona del Saluzzese, su albicocco. Dal 1995 questa virosi ha cominciato ad interessare anche il pesco, diffondendosi lentamente in maniera epidemica in tutto il Paese.

SInTomATologIA i sintomi si manifestano sulle foglie fin dalla ripresa vegetativa e con il sopraggiungere della stagione calda tendono ad attenuarsi; variano inoltre in base alla sensibilità della varietà ospite e non sempre sono visibili su tutta la pianta, ma possono essere limitati anche solo a poche branche o ad una parte del fogliame. Di seguito vengono descritti i sintomi della virosi sulle principali drupacee coltivate:

Albicocco • Foglie: si notano areole tondeggianti o anulari di colore verde chiaro viranti al giallo, adiacenti alle nervature secondarie e terziarie. Per alcune varietà, quando il caldo estivo si intensifica, le areole clorotiche si accentuano assumendo una colorazione marrone. • Frutti: si osservano ampie anulature di colore verde chiaro o clorotiche che, in genere, compaiono all’invaiatura per poi accentuarsi e determinare una cascola precoce; si possono vedere inoltre malformazioni dovute ad una maturazione irregolare e, sui frutticini verdi, si notano aree necrotiche e depresse. in corrispondenza delle aree clorotiche la polpa matura in ritardo oppure, in qualche caso, diventa spugnosa o tuberosa mentre la buccia esterna rimane di colore gialloverdastro. • Noccioli: presentano anulature scure, di forma ben definita e circondate da un alone giallastro.

SHARKA (vaiolatura delle drupacee)

Classico esempio di attacco del virus [PPV-ceppo m] in grado di arrecare gravi danni ai frutteti.

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pesco • Foglie: il sintomo fogliare non è quasi mai distribuito su tutta la chioma ma spesso è limitato ad una o poche branche oppure può coinvolgere addirittura solo alcune foglie di un germoglio. Le foglie presentano anulature e decolorazioni di tratti del reticolo. Si possono notare linee clorotiche finemente seghettate su tutto o su parte del lembo fogliare che presenta un aspetto ondulato. nella stagione autunnale le zone clorotiche assumono una colorazione rossastra-imbrunita che contrasta con il fondo ancora verde della foglia. • Fiori: sui fiori di tonalità rosacea i sintomi consistono in rotture di colore, con i petali che possono presentare delle striature rosa intenso e anulature rosacee. • Frutti: sull'epidermide sono distribuiti anelli di forma più o meno circolare a contorno clorotico.Talvolta sono presenti anulature più piccole che circoscrivono aree di colore giallastro; compaiono inoltre delle striature. i sintomi possono coinvolgere solo alcuni frutti e comparire prima dell'invaiatura per poi diventare sempre più evidenti in prossimità della maturazione. La zona sottostante l’anulatura va incontro a marcescenza. i frutti colpiti sono spesso più piccoli e possono cadere prima della maturazione.

Susino • Foglie: presentano linee sinuose ed aree anulari clorotiche di varia estensione che sono comprese tra le nervature. Tali sintomi risultano essere più evidenti in primavera ma, in alcune varietà, permangono anche in estate dove le linee sinuose ed anulari appaiono circondate da un alone necrotico. • Frutti: su quelli ancora verdi si possono manifestare lievi depressioni di colorazione bluastra. Compaiono poi depressioni superficiali, anulari e semicircolari: la polpa in corrispondenza di queste depressioni risulta imbrunita e impregnata di gomma. i frutti più colpiti tendono in genere a cadere precocemente. CEppI VIRAlI • i due ceppi più importanti sono: il ceppo D, che è prevalente negli impianti di albicocco e susino; il ceppo m, che causa i maggiori danni sugli impianti di pesco. nel ceppo D l’infezione si diffonde a tutte le piante più lentamente (in 8-9 anni). nel ceppo m l’infezione si diffonde a tutte le piante più velocemente (in 4-5 anni).

TRASmISSIonE il virus si trasmette prevalentemente per via vegetativa tramite innesto di marze e gemme derivanti da piante malate, oppure con l’utilizzo di portainnesti infetti (trasmissione primaria). esiste tuttavia una causa secondaria di trasmissione che avviene tramite alcune specie di afidi vettori (myzus persicae). in molti casi si tratta di afidi che non sempre si sviluppano sulle drupacee ma vi vengono a contatto occasionalmente durante i propri spostamenti.

dIfESA Trattandosi di una virosi le misure di lotta sono essenzialmente di tipo preventivo ed hanno come obiettivo quello di limitare la diffusione della malattia o di impedirne l’ingresso in una determinata zona.Tali misure prevedono: l’impiego di materiale di propagazione sano, l’estirpazione delle piante infette, l’utilizzo di varietà tolleranti o resistenti. Per assicurare la difesa da questo virus su tutto il territorio nazionale è in vigore uno specifico Decreto ministeriale, il D. m. 28 luglio 2009 di “Lotta obbligatoria per il controllo del virus, agente della vaiolatura delle drupacee (Sharka)”, che dispone: • l’obbligo di denunciare ogni caso sospetto di infezione da Sharka

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al Servizio Fitosanitario Regionale: la diagnosi precoce della malattia e l’immediata distruzione delle piante infette consentono di circoscrivere il focolaio, limitando il rischio di diffusione attraverso gli afidi; • l’esecuzione di monitoraggi annuali da parte dei Servizi fitosanitari regionali, consistenti in ispezioni visive delle piante ospiti (albicocco, susino, pesco, ciliegio e tutti i portinnesti di pesco) ed analisi di laboratorio, al fine di verificare la presenza di PPV sulle piante suscettibili e di definire lo stato fitosanitario del territorio; • l’obbligo di distruggere immediatamente l’intero assortimento di piante della varietà o del portinnesto interessato per intero negli impianti e nei vivai dove sia stata riscontrata la malattia, in modo da impedire l’emissione dei polloni; • l’uso esclusivamente di materiale di moltiplicazione sano: evitare nel modo più assoluto l’acquisto di piante di dubbia provenienza e gli scambi di materiale di propagazione (marze, gemme ecc.), tra un’azienda e l’altra. Pertanto il vivaista che produce tale materiale deve controllare ripetutamente durante la stagione vegetativa le piante madri. anche le ditte di commercializzazione e le industrie di trasformazione di frutti di drupacee hanno l’obbligo di segnalare al Servizio fitosanitario la presenza di frutta con sintomi sospetti, nonché la loro provenienza, per consentire i necessari controlli. • L’analisi di laboratorio del materiale sospetto, al fine di diagnosticare con sicurezza la presenza del virus, in quanto vi sono diverse virosi ed alterazioni fisiologiche che provocano sintomi simili a Sharka, senza essere di particolare pericolosità.

fonte: http://cespevi.it/pdf/Scheda_Sharka_virus.pdf http://www.regione.piemonte.it/agri/area_tecnico_scientifica/settore_fitosanitario/vigilanza/sharka.htm


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aTTUaLiTà - lupi

IL Nuovo pRogetto SI bASA Su RISuLtAtI dI INIzIAtIve pRecedeNtI coMe LA guIdA deL 2008

grandi carnivori, servono soluzioni concrete al problema dei danni Coldiretti esprime perplessità rispetto alle linee individuate dalla Piattaforma europea: agire tempestivamente i è tenuto l’evento per il lancio della nuova Piattaforma europea in materia di coesistenza tra uomo e grandi carnivori mirata a sostenere il dialogo tra le organizzazioni che rappresentano le parti interessate a livello europeo. L’obiettivo è facilitare lo scambio di conoscenze e per promuovere metodi e strumenti per minimizzare i conflitti e trovare possibili soluzioni. Si ricorda che l’iniziativa per i grandi Carnivori era stata lanciata dalla Direzione generale ambiente della Commissione europea lo scorso anno con lo scopo di incoraggiare un dialogo attivo con tutte le parti interessate ed esplorare le modalità di promozione della coesistenza fra uomo e grandi carnivori in europa. La Commissione europea supervisionerà la Piattaforma nel ruolo di co-Presidenza per i primi due anni. L’evento è stato aperto dalla rappresentante del Comitato delle Regioni, la quale ha introdotto i problemi legati alla presenza di grandi carnivori citando l’esempio della Francia, dove i lupi rappresentano una grave minaccia per gli allevamenti di ovini e bovini al pascolo, nonostante siano presenti solo pochi esemplari. Secondo il Comitato delle Regioni è necessario trovare misure che rispondano alle esigenze della zootecnia e, contemporaneamente, a quelle della protezione dei lupi. Pertanto, questa piattaforma dovrà essere il luogo in cui si scambiano esperienze e buone pratiche al fine di trovare tali soluzioni. il Copa-Cogeca ha ricordato che le imprese agricole sono coinvolte in prima linea nella gestione di questa problematica. È perciò necessario un concreto contributo da parte del settore agricolo e zootecnico europeo per il successo della Piattaforma. inoltre, ha aggiunto, sarà necessario sensibilizzare tutti i cittadini sul tema e sul valore aggiunto che porta questa iniziativa. il Copa, ha detto, attende risultati concreti per le parti interessate e gli agricoltori, con flessibilità delle normative alle condizioni locali e regionali, e un ruolo costruttivo per la piattaforma. Le organizzazioni firmatarie hanno concordato i seguenti principi.

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lavorare all’interno del quadro giuridico comunitario: la Direttiva Habitat dell’Unione

europea (92/43/Cee) è lo strumento giuridico globale per la conservazione e la gestione sostenibile delle specie di grandi carnivori in uno stato di conservazione favorevole nell’Ue. garantire la base di conoscenze necessaria: qualsiasi gestione dei grandi carnivori deve essere determinata sulla base di prove scientifiche valide utilizzando i migliori dati disponibili e affidabili. Riconoscimento delle considerazioni socio-economiche e culturali e delle preoccupazioni dei residenti: le società umane

hanno il diritto di utilizzare le proprie risorse naturali e preservare il patrimonio culturale in modo sostenibile all’interno di paesaggi multifunzionali, di cui i grandi carnivori sono parte integrante. il contributo delle attività economiche ai valori di quei paesaggi deve essere riconosciuta, così come la necessità di garantire la sicurezza pubblica. Soluzioni ai conflitti attraverso il dialogo costruttivo tra le parti interessate: tro-

vare soluzioni derivanti da conflitti con i grandi carnivori e facilitare la coesistenza tra uomo e grandi carnivori che sono meglio raggiunti attraverso un dialogo costruttivo tra le parti interes-

sate a livello locale, nazionale e comunitario. Queste soluzioni devono essere adattate alle condizioni locali e regionali. Impegno nella cooperazione transfrontaliera: la stragrande maggioranza delle popola-

zioni delle specie di grandi carnivori nell’Unione europea interessano zone trans-nazionali. Pertanto, soluzioni nazionali non funzionano in modo isolato, senza dialogo significativo con le parti interessate che implica una cooperazione transfrontaliera all’interno dell’Ue, e, se del caso, con i paesi vicini, tenendo conto, tra l’altro, le linee guida per i piani di gestione dei livelli di popolazione dei grandi carnivori. Coldiretti esprime perplessità rispetto alle linee di lavoro individuate che non sembrano profilare al momento alcuna proposta concreta per risolvere i problemi che restano urgenti di una convivenza, al momento impossibile, tra grandi carnivori e imprese agricole zootecniche. i danni che stanno subendo gli allevamenti richiedono delle risposte urgenti che non possono attendere i tempi di un confronto che ha tempi lunghi e che si profila orientato a privilegiare l’aspetto della conservazione rispetto a quello di un equilibrio tra protezione delle specie e tutela dell’attività agricola.


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UeCOOP- trasferta tedesca

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Importanti incontri ed eventi: UECoop e Coldiretti piemonte hanno promosso le eccellenze agroalimentari in germania Due giorni di “summit” commerciali e degustazioni con i buyers tedeschi a Monaco di Baviera

ra presente anche una delegazione alessandrina di Cooperative agricole aderenti a UeCOOP alessandria alla trasferta a monaco di Baviera lo scorso 25 e 26 giugno per promuovere le eccellenze del “Made in Piemonte” in germania. nella due giorni di monaco, organizzata da UeCOOP Piemonte, si è svolto un fitto programma di incontri ed eventi per favorire l’apertura di nuovi canali commerciali sul mercato tedesco. i responsabili delle Cooperative e delle aziende agricole piemontesi hanno incontrato i buyers della grande, media e piccola distribuzione tedesca, gli operatori del settore hoReCa (ristoratori e operatori del catering e delle catene alberghiere), le istituzioni e i media nazionali e internazionali. Le eccellenze piemontesi sono state presentate in incontri “B2B”, accompagnati da degustazioni e cene dedicate in prestigiose ambientazioni come la “Casa degli artisti” di monaco di Baviera. L’iniziativa di UeCOOP e Coldiretti ha presentato ai buyers tedeschi una vastissima gamma di produzioni agroalimentari piemontesi, dagli antipasti tipici ai dolci di nocciola passando per risi, carni, salumi e formaggi di altissima qualità; non sono mancati, naturalmente, l’offerta di prestigiosi

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vini della nostra regione (tra cui Arneis, Dolcetto, Barbera, Barbaresco, Nebbiolo, Brachetto, Spumante e Moscato d’Asti). “grazie alla azione congiunta e sinergica di Coldiretti e UeCOOP - hanno affermato il presidente di Coldirettio alessandria Roberto Paravidino e Daniela Pallisco,Vice Presidente nazionale di UeCOOP,” il Piemonte si presenta sui mercati internazionali con le proprie eccellenze agro-alimentari. Si tratta di una importante strategia di supporto alla crescita delle nostre Cooperative ed aziende agricole, seguita con convinzione per affermare sui mercati internazionali l’altissima qualità dei prodotti “Made in Piemonte” dei nostri associati, combattendo il furto di valore e d’identità perpetrato ai danni della nostra economia dai falsi e dalle contraffazioni dell’Italian Sounding”. “attraverso il progetto coinvolgiamo ogni volta nuove Cooperative e aziende” prosegue Vittorio marabotto, responsabile regionale di UeCOOP Piemonte, “tenendo conto delle esigenze dei mercati e garantendo al maggior numero di associati l’opportunità di aprirsi ai mercati internazionali. in questa occasione, porteremo in germania i prodotti di oltre 30 Cooperative UeCOOP e aziende associate a Coldiretti, che insieme rappresentano un

fatturato annuo potenziale di oltre 50 mln di eUR”. “L’evento tedesco” conclude antonio De Concilio, Direttore Regionale di Coldiretti Piemonte, “si inserisce nell’ambito del più ampio progetto di UeCOOP Piemonte e Coldiretti Piemonte rivolto a sostenere la promozione delle eccellenze agroalimentari piemontesi sui mercati internazionali. Si tratta di un progetto realizzato in collaborazione con Unioncamere Piemonte e la rete di Camere di Commercio italiane all’estero. La tappa di monaco di Baviera ci darà la possibilità di fare conoscere e proporre direttamente ai più importanti buyers locali il vero “Made in Piemonte”.

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ORganizzaziOne- attualità

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foRteMeNte SoLLecItAtA dA coLdIRettI

AccoLte Le RIcHIeSte deLLe oRgANIzzAzIoNI

Sistri: ufficiale l’esonero delle imprese dal pagamento Presto nuove indicazioni di carattere ministeriale

É legge: la bruciatura delle ramaglie non è più reato Rimane vietata nei periodi di massimo rischio finalmente legge la norma, fortemente sollecitata da Coldiretti, sulla combustione controllata in loco del materiale agricolo e forestale derivante da sfalci potature o ripuliture sempre in loco. L’articolo 14, comma 8, lettera b) del decreto legge 24 giugno 2014, n.91 inserisce una precisa disposizione nel codice ambientale (articolo 256 bis, comma 6 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152) per precisare che non si applicano le sanzioni connesse alla gestione dei rifiuti, né quelle previste per la combustione illecita di rifiuti abbandonati introdotti dal decreto legge sulla Terra dei fuochi, alla combustione in loco di materiale agricolo e forestale derivante da sfalci, potature o ripuliture in loco, nel caso di combustione in loco delle stesse. La norma precisa che di tale materiale è consentita la combustione in piccoli cumuli ed in quantità giornaliere non superiore a tre metri steri per ettaro nelle aree, periodi ed orari individuati con apposita ordinanza del Sindaco competente per territorio. nei periodi di massimo rischio per gli incendi boschivi, dichiarati dalle Regioni, la combustione di residui vegetali agricoli e forestali è sempre vietata. nel salutare con molta soddisfazione la nuova disposizione - che riconosce la sostanziale differenza tra le attività di gestione dei rifiuti e le consuetudinarie pratiche agricole di gestione sul luogo di produzione di piccoli quantitativi di scarti vegetali - appare indispensabile ed urgente che i Comuni elaborino le ordinanze per disciplinare a livello locale le corrette modalità di gestione di tali attività.

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stato ufficialmente pubblicato il comunicato del ministero dell’ambiente che chiarisce che i soggetti già iscritti al Sistri che, ai sensi dell’articolo 11 del decreto legge 31 agosto 2013, n.101, non sono più tenuti ad aderire né aderiscono volontariamente al Sistema, non devono versare il contributo annuale alla scadenza del 30 giugno 2014. Ciò anche se, a tale data, la procedura di cancellazione dell’iscrizione non è stata avviata o non è conclusa. nella nota esplicativa, il ministero, accogliendo le richieste della Coldiretti, ha comunicato che, per la cancellazione dal sistema dei soggetti iscritti non più tenuti ad aderire al sistema medesimo e per la restituzione dei dispositivi, saranno stabilite modalità semplificate in accordo con le associazioni di categoria. al riguardo, Coldiretti, in assenza di disposizioni normative sul punto, aveva già più volte segnalato al ministero la necessità di disporre di una procedura semplificata di riferimento, comunicandogli, da ultimo, le modalità adottate nelle proprie Federazioni, al fine di una condivisione istituzionale sulle stesse. il ministero ha, quindi, espresso la volontà di tenere in considerazione le istanze delle organizzazioni, nella definizione delle modalità generali di cancellazione, così che sembra utile attendere l’esito delle annunciate procedure. in tale contesto - nel ricordare che il Decreto del ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare n.126, del 24 aprile 2014 esonera completamente dall’obbligo di adesione - a prescindere dal numero dei dipendenti dell’impresa - le imprese agricole e le imprese della pesca e dell’acquacoltura iscritte nell’albo speciale delle imprese agricole che conferiscano i propri rifiuti nell’ambito di un circuito organizzato di raccolta - si rappresenta che non vi è più l’indilazionabile urgenza di procedere alla cancellazione delle imprese dal sistema, che si era prospettata nelle more dei chiarimenti sugli oneri contributivi. Fatta salva la correttezza delle procedure fino ad ora adottate, le imprese che già non abbiano proceduto alla cancellazione dal sistema possono, perciò, attendere le nuove indicazioni ministeriali.


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iscriviti a A CoLLoquIo Con IL ConSIgLIere eCCLeSIAStICo

“ImpARATE…” opo l’eccidio dei tre studenti israeliani del 12 giugno da parte di una organizzazione per la “liberazione” della Palestina, ripensiamo alle parole di gesù: “...imparate da me che sono mite e umile di cuore...”(mt 11,29). Certo, l’impressione è che, da quelle parti, non abbiano imparato tanto dal maestro. Sembra che la legge del taglione - occhio per occhio e dente per dente, sia più in vigore che mai. Le parole di gesù sono intense, umane, divine e attuali. Perché anche noi siamo più inclini a rendere male per male che bene per male. il nostro comune modo di pensare è che per essere persone realizzate, bisogna affermarsi, imporre le proprie ragioni, fare carriera. Che importa, se per questo, bisogna calpestare gli altri. Bisogna farsi valere, la vita non è dei perdenti. Osservate la vita di ogni giorno. Se siamo in fila ad uno sportello e qualcuno ci passa davanti, ci assale l’irritazione e questa contagia tutta la fila. L’aggressività si manifesta pure verso persone prima amate, come i genitori, i figli o addirittura (ex) moglie. L’abitudine a sfogare l’aggressività non ci rende più felici, né più forti. La mitezza non è di moda. Per questo, oggi, le parole di gesù: “...imparate...” ci rimanda ad una scuola che dura tutta la vita e non perde attualità.

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aTTUaLiTà - consigliere ecclesiastico

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egui Coldiretti alessandria su Twitter all’indirizzo @ColdirettiaL. Una scelta dettata dall’essere al passo con i tempi, per adeguarci ad una comunicazione sempre più immediata e fruibile, in particolar modo dalle nuove generazioni, nella prospettiva di sviluppare ancora di più il dialogo tra i soci, i consumatori, i cittadini e l’Organizzazione: il tutto in tempi rapidi e costruttivi.

don Ivo

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ORganizzaziOne - campagna amica e terranostra

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Cascina blengio a ponti, i profumi e i colori della provenza

i francesi hanno saputo trasformare, panorami come questo, in una vera e propria meta turistica e la Provenza, ha creato all’intorno della coltivazione della lavanda, un indotto non da poco. Le colline dell’acquese negli ultimi vent’anni hanno saputo, nel loro piccolo, creare sul filone delle erbe officinali, lavoro e opportunità. Cascina Blengio ne è un piccolo esempio, quello di una realtà agricola che si è specializzata nella coltivazione della lavanda creando una linea aziendale di cosmesi e prodotti alimentari, rigorosamente Campagna amica. ma è nella ricettività che vengono giocate le carte principali perché nell’accoglienza di Paola e giuliano si percepisce l’amore per il loro lavoro e per un territorio che, è sempre più spesso lasciato al bosco, se non ci fossero persone così. Cascina blengio di modesti Paola e. Reg.Rosi 18, 15010 - Ponti (aL) Tel.0144-596108 www.cascinablengio.it / info@cascinablengio.it

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pRonTI pER lE VACAnzE? In AgRITURISmo oVVIAmEnTE!!!

Se non avete ancora deciso la guida agriturismo edita da de Agostini, realizzata in due lingue italiano e inglese, in vendita presso le principali librerie e le edicole della penisola, è uno strumento utile da avere sempre con se. Sul portale www.terranostra.it si trovano poi tutte le informazioni, gli eventi, le notizie e molto altro per organizzare una splendida vacanza in tutta italia, ma anche le aPP per Iphone, Android e Windows phone 8, sono certamente lo strumento più innovativo per avere tutti gli agriturismi di Terranostra sempre in tasca, una guida ricca e utile che vi condurrà facilmente al vostro prossimo felice soggiorno.


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ORganizzaziOne - campagna amica e terranostra

[pagine a cura di Luisa Bo]

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Agriturismo di Campagna Amica

Infernot... Cellamonte... Cascina Imarisia... patrimonio dell’Unesco

una tipica azienda monferrina Cascina imarisia, a Ozzano, sul limitare del centro abitato di Cellamonte circondata dai vigneti di proprietà e da un’aia che domina la vallata di Cellamonte e Rosignano, con un panorama, oggi, patrimonio dell’umanità. L’imarisia è un posto rustico che sa di Piemonte, e la famiglia Deregibus è parte integrante della storia di questo territorio, dove al finire degli anni ‘80 ha affiancato l’agriturismo all’allevamento di bovini di razza Piemontese, di suini con produzione della “muletta di Cellamonte”, di animali da cortile e alla coltivazione della vite e dei cereali. L’imarisia è uno di quei pochi posti dove si può ancora mangiare il fritto misto alla piemontese, simbolo gastronomico di queste colline e dove è anche possibile visitare uno dei 7 “infernot” di Cellamonte, cantine del ‘700 tipiche ed uniche di questa valle interamente costruite in “tufo”, emblema delle famiglie storiche del paese. Sono proprio gli infernot, l’oggetto della proposta iniziale presentata per la candidatura all’Unesco, il patrimonio culturale e naturale da salvaguardare perchè rappresentanti la storia e l’identità della popolazione monferrina, importante eredità del passato da trasmettere alle generazioni fu-

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ture. gli infernot sono tipici manufatti architettonici unici e presenti solo in questo piccolo territorio che da Vignale monferrato arriva sino a Sala, da Rosignano si spinge sino a Olivola e Frassinello per arrivare poi a Camagna... racchiudendo tutto all’intorno la Valle ghenza e lo splendido borgo di Cellamonte. gli infernot, il cui vocabolo lo troviamo sempre più spesso storpiato dai media come “infernotti” o “inferno” sono particolari cantine scavate in una formazione geologica, la cosiddetta Pietra da cantoni e utilizzati per la conservazione, ma non solo. La leggenda, infatti, racconta che durante l’inverno i contadini si trovassero a scavare nella roccia per dare vita alla cantina, che di anno in anno prendeva sembianze diverse ed era lustro e prestigio per la famiglia, creando delle singolari opere d’arte. Si innescava, infatti una vera e propria “gara”, tra le famiglie, per avere l’infernot più bello, nel quale ci si ritrovava, con le famiglie “rivali”, nelle sere d’inverno a mangiare la bagna caoda e a bere il grignolino. nell’ambito dell’attività didattica proposta (fattoria didattica abilitata dalla Regione Piemonte dal 2003), l’imarisia ha inserito anche la visita all’infernot uno dei più belli tra quelli aperti al pubblico.

Cascina Imarisia di Deregibus F.lli Str. Cellamonte 12 - 15039 Ozzano (aL) Tel.0142-488279

Secondo

Chiudono a luglio le selezioni per il corso AgriTATA

Chiudono a luglio le selezioni per accedere al corso agritata che sarà avviato il prossimo autunno, una buona opportunità per le donne in ambito rurale ma soprattutto un importante servizio di assistenza ai bambini in mezzo alla natura e una soluzione ideale per i genitori che lavorano in territori privi di servizi pubblici. L’agritata per la nostra regione è un servizio sperimentale al terzo anno di vita, che la Regione Piemonte e la Coldiretti promuovono con la regia della Cooperativa Linfa Solidale, realizzabile unicamente in ambito rurale, presso un’azienda agricola. il Corso di formazione, riconosciuto dalla Regione Piemonte avrà durata di 400 ore suddivise in 260 ore di teoria e 140 ore di tirocinio da frequentare presso una struttura per la prima infanzia, prevede una prova di accesso iniziale ed una attenta valutazione finale. L’agritata è una persona adeguatamente preparata, che dopo aver seguito un corso di formazione e aver superato un esame abilitativo, acquisisce le conoscenze pedagogiche per offrire un adeguato servizio di educazione e di cura per i bambini, dai 3 mesi ai 3 anni, a casa propria, nel contesto di una azienda agricola”. il servizio di agritata, di norma con continuità settimanale, è attivo per un massimo di 9 ore giornaliere e può accogliere un numero massimo di 5 bambini contemporaneamente, oltre eventualmente a quelli già presenti nel contesto famigliare inserito nell’ambito rurale. Tutti coloro che sono interessati possono rivolgersi all’ufficio Terranostra: 0131-235891

AgRITURISmo lA bREnTA di Simona Canepa madonna della Villa, 15071 Carpeneto (aL) - Tel.0143-876028

Tortino di fagiolini e patate Ingredienti: • 400g di patate; • 150g di fagiolini; • 4 uova di gallina; • 40g di Parmigiano Reggiano; • Sale; • Pepe; • Olio; • Prezzemolo.

Preparazione: Lessare le patate per 30 minuti in abbondante acqua salata. Pulire i fagiolini spuntando le estremità e togliendo i filamenti. Lavarli e cuocerli per 15 minuti in acqua salata. Rompere le uova in una ciotola, unire un pizzico di sale, una grattugiata di pepe, un cucchiaio di prezzemolo tritato, il Parmigiano grattugiato (tenendone da parte una manciata) e sbattere con una forchetta. Unire patate e fagiolini e tagliati precedentemente a cubetti. Foderare una teglia piccolina con un foglio di carta da forno, ungerlo bene con un filo d’olio, quindi mettervi il composto di uova. Cospargere la superficie con il Parmigiano rimasto ed infornare a 200°C per 25 minuti. Prolungare di poco la cottura se occorresse a far dorare in superficie.

La RiCeTTa DeL meSe

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[pagina a cura di marino Ravera]

ePaCa - novità pensionistiche

alessandrina

Contributi previdenziali 2014 Coltivatori Diretti iaP

il Patronato ePaCa comunica in sintesi le novità di quest'anno per quanto riguarda la misura dei contributi previdenziali dovuti, da coltivatori diretti, mezzadri e coloni, e imprenditori agricoli: • il reddito medio convenzionale a cui deve essere applicata la corrispondente aliquota del 22,4%, ridotta al 20,5 per le zone agevolate, è stato stabilito in 54,65 euro giornalieri (lo scorso 2013 era pari a Euro 53,13); • Conferma della quota capitaria per indennità di maternità a €7,49; • inaiL: la quota pro capite, è stata confermata nella stessa misura del 2013, vale a dire € 768,50 per zone normali, e € 532,18 per zone montane e svantaggiate; • addizionale inaiL: il Decreto del 10 aprile 2013 emanato dal ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, ai fini della copertura degli oneri relativi al “danno biologico”, ha determinato l’addizionale sui contributi assicurativi agricoli per l’anno 2012 nella seguente misura: - aumento del 1,23 % zone pianura; - aumento del 0,85 zone agevolate.

zone normali (pianura)

zone agricole svantaggiate e montane

2014

2014

1

2.788,64

2.390,34

2

3.425,20

2.972,91

3

4.061,77

3.555,48

4

4.698,33

4.138,04

FaSCia

ImpREndIToRI AgRIColI - COnTRiBUziOne annO 2014 zone normali (pianura)

zone agricole svantaggiate e montane

2014

2014

1

2.020,14

1.858,16

2

2.656,70

2.440,73

3

3.293,27

3.023,30

4

3.929,83

3.605,86

FaSCia

Avvisi, modalità di pagamento e scadenze: i contributi dovranno essere pagati mediante modello F24. Come già avvenuto nello scorso 2013 i titolari di azienda riceveranno unicamente un avviso contenente gli importi dovuti, non saranno quindi inviati i modelli per il pagamento per la stampa dei quali consigliamo di rivolgersi ai nostri uffici muniti dell’avviso ricevuto dall’inps. Le scadenze sono le seguenti: 1 rata 16 luglio 2014, 2° 16 settembre 2014, 3° 17 novembre 2014, 4° 16 gennaio 2015.

fascia1: fino a €232,40; fascia2: oltre €232,40 fino a €1032,91; fascia3: oltre €1032,91 fino a €2.324; fascia4: oltre €2.324 Di seguito pubblichiamo le tabelle riportanti gli importi dei contributi stabiliti per il 2014 con aliquota intera, e ridotta per soggetti coltivatori diretti ultrasessantacinquenni, comprensive di tutte le voci contributive, evidenziando tuttavia che per alcune aziende vi può anche non essere esatta corrispondenza per varie situazioni personali che determinano riduzioni di aliquota. da ultimo l’EpACA ricorda che: • la mancata ricezione dell’avviso di pagamento, non costituisce giustificazione al mancato pagamento dei contributi. Chi non lo ricevesse è tenuto a richiederne copia all’inps in tempo utile (ci si può rivolgere all’EPACA), per provvedere ai versamenti entro le scadenze;

• in caso di crediti fiscali derivanti dalla dichiarazione dei redditi 2013 o precedenti si può effettuare la compensazione, totale o parziale di detti crediti con i contributi previdenziali.

ColTIVAToRI dIRETTI Cm ColonI - COnTRiBUziOne annO 2014

L’inPS, quale ente preposto alla riscossione dei contributi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e sulle malattie professionali, provvederà al recupero anche del predetto contributo. il recupero sarà posto in riscossione con i mod. F24 unitamente ai contributi dovuti per l’anno 2014.

Le fasce nelle quali sono collocate le aziende agricole dipendono dall’entità del reddito agrario dei terreni coltivati, la legislazione vigente prevede:

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• in caso di inesattezze per quanto riguarda i carichi contributivi imposti dall’inps è possibile provvedere ad una ristampa dei modelli, mentre in nessun caso si devono utilizzare modelli F24 compilati manualmente;

nota: gli imprenditori agricoli non sono soggetti al pagamento della quota InAIl

ColTIVAToRI dIRETTI Cm ColonI ultra65enni - Contribuzione anno 2014 zone normali (pianura)

zone agricole svantaggiate e montane

2014

2014

1

1.782,31

1.465,00

2

2.100,60

1.756,29

3

2.418,88

2.047,57

4

2.737,16

2.338,86

FaSCia

Il patronato EpACA rammenta che chi è in possesso di pensione diretta nella gestione Cd/Cm ed è iscritto negli elenchi dei coltivatori diretti, essendo soggetto al pagamento dei relativi contributi previdenziali inPS, può richiedere se ha compiuto i 65 anni di età, la riduzione del 50% di tali contributi, mantenendo valida a tutti gli effetti, la qualifica professionale di coltivatore diretto; chi versa contribuzione agricola in qualità di coltivatore o imprenditore e sia già titolare di pensione può richiedere il supplemento di pensione a cadenza quinquennale; il supplemento di pensione in caso di contribuzione versata quale ultra sessantacinquenne sarà calcolato su tale ridotta contribuzione; -ogni variazione, in aumento o in diminuzione del reddito agrario, deve essere comunicata all’InpS entro 90 giorni dalla data in cui si è verificata; nell’ambito dei lavoratori autonomi, la titolarità di una pensione non costituisce mai motivo di esclusione o esonero dal pagamento dei contributi previdenziali. Per maggiori informazioni gli interessati possono rivolgersi agli uffici EPACA Coldiretti.


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Vicoforte mondovì: festa regionale dei pensionati

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FeDeRPenSiOnaTi - giornata regionale

alessandrina

Un importante e atteso momento di aggregazione e di riflessione nche tanti, tantissimi, pensionati alessandrini hanno preso parte alla XVii giornata Regionale dei Pensionati Coldiretti, che si è svolta giovedì 12 giugno a Vicoforte mondovì al Santuario “Regina montis Regalis”. Circa 2000 persone provenienti da tutto il Piemonte hanno preso parte all’iniziativa che ha visto riuniti i pensionati Coldiretti. nella basilica, dedicata alla madonna Santissima del monteregale, la Santa messa è stata officiata dal Vescovo della Diocesi di mondovì, mons. Luciano Pacomio. Dopo la celebrazione religiosa, c’è stato il saluto dei Dirigenti nazionali, Regionali e Provinciali dell’Organizzazione. “L’appuntamento annuale è un momento di condivisione sempre molto seguito e atteso - ha commentato giovanni Ottonello, presidente dell’associazione Pensionati Coldiretti alessandria per dire il nostro grazie a tutti i pensionati che continuano ad essere un importante punto di riferimento, non solo per la famiglia, ma anche per Coldiretti e per il buon funzionamento delle imprese agricole”. “La Festa è l’occasione per valorizzare l’impegno profuso durante l’anno anche dalle imprenditrici. - ha messo in evidenza graziella Boveri, responsabile regionale e provinciale di Donne impresa - Quello delle donne è un apporto indispensabile: lo si vede nelle aziende di famiglia, ma anche nella creazione di nuove imprese, dove la multifunzionalità, la creatività e l’innovazione al femminile contraddistinguono il successo di nuove attività, in particolar modo legate al sociale”. “Da qui - ha aggiunto Roberto Paravidino, presidente di Coldiretti alessandria - il nostro impegno sindacale che cresce quotidianamente per difendere un patrimonio agricolo che ci rende orgogliosi della nostra terra, in una giornata che è importante anche per analizzare il ruolo sociale fondamentale che la società riconosce in capo a Coldiretti”. “Coldiretti alessandria, negli ultimi anni, ha sviluppato una concreta progettualità nei confronti dei soci anziani. il nostro obiettivo è quello di permettere alle persone anziane di continuare a vivere a casa propria, sul territorio. - ha aggiunto il direttore

A

In alto un momento della celebrazione della Santa messa che si è svolta al santuario “Regina montis Regalis”. Sotto: il Direttore di Coldiretti Cuneo enzo Pagliano al taglio della torta con il Presidente cuneese marcello gatto, Delia Revelli Responsabile Provinciale Donne impresa Cuneo, Bruno Porta Presidente Regionale Federpensionati, Roberto Cabiale Presidente Coldiretti asti e graziella Boveri Responsabile Regionale Donne impresa.

provinciale Coldiretti Simone moroni - nonostante i servizi sociali pubblici stiano attraversando un momento di difficoltà finanziaria, abbiamo trovato nei Consorzi socio-assistenziali una collaborazione fattiva e concreta”. Dopo il momento sindacale, la giornata è proseguita con il pranzo nel chiostro di Casa Regina montis Regalis, a cura di “Cabaret sull’aia”. nel pomeriggio, i partecipanti

hanno seguito le visite guidate al Santuario, secolare luogo di culto, edificato attorno al pilone mariano, meta di devoti pellegrinaggi e grandioso monumento d’arte, che vanta una cupola ellittica, quarta al mondo per la sua maestosità. Sono seguiti momenti conviviali, con giochi e animazione: l’allegria è stata contagiosa grazie alla musica della band di Sonia De Castelli.

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ORganizzaziOne - attualità

alessandrina

SottoScRItto uN pRotocoLLo d’INteSA

Accordo tra Abi e Creditagri per il sostegno alle imprese in difficoltà

A

bi, Coldiretti e Creditagri italia, assieme ad altri soggetti, hanno sottoscritto un Protocollo di intesa sugli interventi diretti al sostegno delle imprese agricole in difficoltà. L’obiettivo è assicurare un sostegno al nostro tessuto imprenditoriale per fare fronte ad interventi di bonaria ricomposizione debitoria e conseguente risanamento aziendale. gli uffici di Creditagri italia, attraverso i propri specialisti, presteranno massima attenzione alla valutazione di ogni istanza informativa e consulenziale. Come noto le recenti evoluzioni normative, in tema di risanamento aziendale e ristrutturazione debitoria, hanno introdotto la possibilità di realizzare un accordo fra debitore e creditore, a determinate condizioni. È la nuova disciplina prevista dalla legge n.3 del gennaio 2012, che riguarda le disposizioni relative al contrasto dell’usura e la disciplina del fallimento delle Pmi. La norma adegua la legislazione alla realtà economica contingente e contempla quelle imprese in difficoltà non rientranti nelle ordinarie procedure concorsuali perché fuori dai parametri relativi alle dimensioni dell’azienda ai fini della legge fallimentare. La nuova normativa si rivolge a tutti quei soggetti che si trovano nelle condizioni di sovra indebitamento, ovvero una situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile (non fanno testo quindi i beni immobili) per farvi fronte, nonché la definitiva incapacità del debitore di adempiere regolarmente le proprie obbligazioni. L’accordo riguarda dunque le Pmi che, trovandosi nelle condizioni di fatto e di diritto per dare corso ad un adeguato piano di ricomposizione debitoria e risanamento aziendale, vogliano beneficiare delle procedure agevolative nonché dell’utilizzo degli strumenti di sostegno previsti.

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AUTo dA CAmbIARE ? AppRofITTA dEllA ConVEnzIonE Con pEUgEoT! É stata stipulata nei giorni scorsi una convenzione tra Coldiretti e la concessionaria grandiauto srl di alessandria per agevolare l’acquisto di autovetture o veicoli commerciali della gamma Peugeot, nonché sui servizi finanziari e assicurativi Peugeot Finance e sulla manodopera e ricambi per le riparazioni e manutenzioni condizioni di favore esclusivamente riservate agli associati. L’iniziativa rientra nell’ambito della missione della società impresa Verde di soggetto di rappresentanza del comparto agricolo impegnato nella ricerca e concretizzazione di accordi commerciali per la fornitura di servizi e/o l’acquisto di beni a condizioni di particolare favore a vantaggio delle imprese associate e dei propri dipendenti. grandiauto srl si impegna, dunque, a riservare ai soci ed ai dipendenti di Federazione Provinciale Coldiretti di alessandria ed impresa Verde alessandria SRL un trattamento economico di favore nella vendita dei prodotti e dei servizi di seguito indicati:

• veicoli commerciali e autovetture della gamma Peugeot; • servizi finanziari e servizi assicurativi Peugeot Finance; • manodopera e ricambi necessari per le riparazioni e manutenzioni. Le condizioni saranno pubblicate nel dettaglio sul prossimo numero di “Agricoltura Alessandrina”.

Per ulteriori informazioni contattare Coldiretti impresa Verde allo 0131-235891 oppure direttamente la sede grandiauto allo 0131-345931


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aggiORnamenTi - scadenze

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[pagina a cura di Daniela Colombini]

alessandrina

SCAdEnzA

ImpoSTA

AdEmpImEnTI

SoggETTI obblIgATI

IVA

Emissione fattura differita per la cessione di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da un DDT o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuata l’operazione

Soggetti passivi IVA

IVA

Liquidazione e versamento dell’IvA a debito del mese di luglio 2014

Contribuenti IVA mensili

IVA

Liquidazione e versamento dell’IvA a debito del 2° trimestre 2014

Contribuenti IVA trimestrali

IVA

Comunicazione in via telematica dei dati contenuti nelle dichiarazioni d’intento ricevute nel mese precedente

Contribuenti IVA che hanno ricevuto le dichiarazioni d’intento rilasciate da esportatori abituali

IRpEf - IRAp

Versamento delle imposte a debito, Irpef e Irap, per l'anno 2013 e del primo acconto per l'anno 2014 con la maggiorazione dello 0,4%

Contribuenti soggetti agli studi di settore

RITEnUTE

Versamento delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente, assimilati, lavoro autonomo e provvigioni corrisposti nel mese precedente

Contribuenti che corrispondono redditi soggetti a ritenute

2014

IVA

Invio elematico elenchi INTRASTAT riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al mese precedente

Operatori intracomunitari con obbligo mensile

1 Settembre

IVA

Comunicazione in via telematica dei dati delle operazioni intercorse nel mese di luglio nei confronti di operatori economici aventi sede, residenza o domicilio negli Stati o territori black list

Contribuenti IVA

IVA

Emissione fattura differita per la cessione di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da un DDT o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuata l'operazione

2014

IVA

Liquidazione e versamento dell'iva a debito del mese di agosto 2014

Contribuenti IVA mensili

16 Settembre

IVA

Comunicazione in via telematica dei dati contenuti nelle dichiarazioni d’intento ricevute nel mese precedente

Contribuenti IVA mensili che hanno ricevuto le dichiarazioni d’intento rilasciate da esportatori abituali

RITEnUTE

Versamento delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente, assimilati, lavoro autonomo e provvigioni corrisposti nel mese precedente

Contribuenti che corrispondono redditi soggetti a ritenute

IVA

Invio elematico elenchi INTRASTAT riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al mese precedente

Operatori intracomunitari con obbligo mensile

dichiarazioni fiscali

Presentazione delle dichiarazioni dei redditi Modello Unico 2014, Modello Irap 2014 e Iva 2014 ad intermediario abilitato all'invio telematico

Contribuenti che presentano le dichiarazioni

IVA

Comunicazione dei dati delle operazioni intercorse nel mese di agosto nei confronti di operatori economici aventi sede, residenza o domicilio negli Stati o territori black list

15 Agosto

2014

20 Agosto

2014

20 Agosto

2014

20 Agosto

2014 20 Agosto

2014 20 Agosto

2014 25 Agosto

2014 15 Settembre

2014 16 Settembre

2014 16 Settembre

2014 25 Settembre

2014 30 Settembre

2014 30 Settembre

2014

Soggetti passivi IVA

Contribuenti iva

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aTTUaLiTà - necrologi

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effetto della crisi: aumentano del 150% i poveri assoluti in Italia 420mila bambini hanno avuto bisogno di aiuto per mangiare

l’

aspetto più drammatico della povertà in italia è il fatto che 428.587 bambini con meno di 5 anni di età nel 2013 hanno avuto bisogno di aiuto per poter semplicemente bere il latte o mangiare, con un aumento record del 13% rispetto all’anno precedente. e’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasione della diffusione dei dati istat, dalla quale si evidenzia che con il record di 6 milioni e 20mila individui nel 2013 sono piu’ che raddoppiate (+

150%) le persone in condizioni di povertà assoluta rispetto al 2007 quando erano 2,4 milioni. Sulla base delle elaborazioni Coldiretti sulla relazione sul 'Piano di distribuzione degli alimenti agli indigenti 2013', realizzata dall’agenzia per le erogazioni in agricoltura (agea) la popolazione totale dei bambini indigenti, espressa in valori assoluti, è concentrata in prevalenza nell’italia meridionale (149.002, pari al 35% del numero complessivo di minori tra i 0 e i 5 anni bisognosi

di aiuto) e nell’italia Settentrionale (129.420 unità, pari al 30%). Oltre il 40 per cento dei bambini bisognosi di aiuto alimentare - precisa la Coldiretti - è concentrato in Campania ed in Sicilia. i bambini - sottolinea la Coldiretti - sono la punta più debole di un iceberg che conta 4.068.250 più poveri dei poveri che nel 2013 in italia sono stati addirittura costretti a chiedere aiuto per il cibo da mangiare, con un aumento del 10% sull’anno precedente.

Lutti ✟ 07/11/1947 - 21/05/2014 ✟

✟ 25/10/1913 - 17/06/2014 ✟

Coldiretti esprime grande dolore e cordoglio alla famiglia Capra per l’improvvisa e tragica scomparsa del caro

Sinceramente dispiaciuti per la triste circostanza, Coldiretti Alessandria esprime cordoglio al collega dell’uffico Zona di Alessandria Enrico Bina, e alla sua famiglia, per la scomparsa della cara

La Federazione alessandrina esprime sentite condoglianze alla famiglia Bongiovanni per la scomparsa del caro

gIOvANNI

MAMMA

socio di Lu Monferrato

Sentite condoglianze

✟ 27/09/1919 - 06/07/2014 ✟

✟ 22/09/1940 - 29/06/2014 ✟

Giungano le più sentite condoglianze da parte della Coldiretti provinciale alla famiglia Sandrin per la perdita del caro

Coldiretti è vicina a Gianluca e a tutti i familiari del caro

gASTONE Socio di Valenza

La Coldiretti tutta partecipa al dolore di Franco Trussi, per la scomparsa della cara mamma

LIvIA PIACENTINI Sentite condoglianze

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CARLO Socio di Cassine

fERNANDO TOSI socio storico di Piovera Esprimiamo con grande dolore il nostro cordoglio

✟ 29/03/1918 - 18/06/2014 ✟

L’espressione del nostro cordoglio giunga alla famiglia Basso, in particolare alla figlia Mariangela, nella così triste circostanza per la perdita del caro papà

Coldiretti Alessandria si unisce a quanti si sono raccolti in preghiera per ricordare la figura indimenticabile di

ANgELO

DON wALTER fIOCChI

Socio di Gabiano

parroco di Castelceriolo


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inSeRziOni - annunci economici

alessandrina

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14 Luglio 2014_Agricoltura Alessandrina 18/07/14 09.29 Pagina 36


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