Coldiretti Alessandria - Anno 59째 numero 3 - 14/03/2013 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria
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Periodico del mondo agricolo di
coldiretti alessandria
AgricolturA
alessandrina
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Editoriale
Editoriale
QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO A UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA
Scendiamo
“
sul
territorio
per portare la
concretezza
del nostro Progetto economico”
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AgricolturA
alessandrina Periodico edito da impresa Verde alessandria
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AgricolturA
alessandrina
d i r e t t o r e a m m i n i s t r at i V o simone moroni
m a G a z i n e
direttore resPonsabile ilaria lombardi G r a f i c a , i m Pa G i n a z i o n e christian boero
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n un momento di Noi siamo grande incertezza l’Organizzazione come quello attuale sento ancora di più la nedel fare determinati cessità di dialogare con nel nostro agire, tutti voi, cari colleghi imnon accettiamo prenditori e, proprio per compromessi questo, ho deciso di intraprendere un nuovo ‘approfondimento’ nelle zone. Un viaggio di crescita reciproca, itinerante, che non ha la presunzione di far cadere dall’alto nozioni, idee o progettualità ma, semplicemente, la finalità di portare a vostra conoscenza l’importanza di ciò che tutti noi stiamo facendo per il Paese. Le nostre idee, “l’Italia che Vogliamo”, il nostro Progetto... sono elementi di grande concretezza che non vengono calati sul territorio ma che dal territorio ricevono spinte determinanti per crescere. E quelle spinte, quelle leve strategiche determinanti siamo tutti noi che ogni giorni troviamo il coraggio di affrontare con idee innovative un mercato che non lascia spazio ad errori. La nostra terra è la vera arma vincente, la nostra ancora a cui ci aggrappiamo, risorsa che non ci delude e ci sprona ad essere determinati nel nostro agire. Ecco perché la necessità di realizzare incontri sindacali. Lo scopo sarà ben preciso: far capire la concretezza economica del Progetto per il Paese di Coldiretti. Non è possibile, infatti, che ancora oggi il nostro percorso sia apprezzato e condiviso dai cittadini, dai consumatori e da coloro che non fanno parte della Coldiretti mentre, proprio tutti noi, che dovremmo conoscerlo ne ignoriamo parti determinanti. Gli incontri saranno l’occasione per ribadire come giornalmente la nostra agricoltura subisca quattro furti: di identità, di filiera, titolarità sociale e strutture organizzate. Il progetto per una “Filiera agricola tutta italiana” valorizza le identità locali come “leve competitive del Paese” per generare sviluppo economico, ma anche qualità della vita dando dignità e titolarità sociale alle imprese agricole. Oggi noi abbiamo un obiettivo e un traguardo, nonostante la crisi e questo ha di fatto marcato una distanza rispetto alla rappresentanza tradizionale perché ci ha fatto aprire all’esterno. Questa strada non è comune alle altre forze di rappresentanza che, di fronte alla crisi, per difendersi, tendono a chiudersi nel corporativismo e nella finta unità. Un nuovo protagonismo sociale che la gente ci riconosce positivamente, perché da oltre dieci anni abbiamo rotto con il collateralismo diventando titolare delle relazioni sociali che erano invece nelle mani della politica. Non rifiutiamo il dialogo e il confronto a prescindere, purchè questo parta da idee chiare sulla strada che si vuole percorrere restando indisponibili ai compromessi al ribasso e a chi vuole solo far perdere tempo. Con una grande certezza: Coldiretti può fare comunque da sola. Per questo il Progetto è un’opportunità per le imprese, per il sistema agricolo, per il Paese dove tocca i bisogni della gente. Il progetto riposiziona nella società l’agricoltura il cui valore non è percepito più solo in termini di Pil, ma anche in termini di qualità della vita, di socialità come dimostrano le presenze che affollano i nostri mercati degli agricoltori di Campagna Amica. Ecco perché, come ha detto il nostro presidente Sergio Marini, “abbiamo il diritto e dovere di contagiare la società sulla nostra idea di futuro e possiamo farlo perché ne abbiamo i mezzi e le capacità”. Questo è ciò che andremo a dire negli incontri sindacali, perché noi siamo l’Italia che fa l’Italia.
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H a n n o c o l l a b o r at o a q u e s t o n u m e r o alessandro albertelli, luisa bo, daniela colombini, fabio fracchia, alberto Pansecchi, don ivo Piccinini, emanuele sconfienza. fotoGrafie archivio coldiretti, christian boero
redazione ed amministrazione corso crimea 69 - 15121 alessandria tel. 0131 235891 - fax. 0131 252144
n° 3 - Marzo 2013
reGistrazione tribunale
In COPERTInA
di alessandria n.69 del 21.1.1953
aGenzia
Scandali alimentari Con la crisi aumenta il rischio di frodi a tavola Chiuso in redazione il 14 Marzo 2013
P u b b l i c i ta r i a
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el segno della semplicità e del rispetto della natura insegnato da San Francesco e che è sempre rimasto vivo nel mondo agricolo, la Coldiretti esprime un gioioso ringraziamento a Dio per il dono del nuovo Pontefice e conferma la filiale adesione all’invito a percorrere insieme al Santo Padre lo stesso “cammino di fratellanza”. É quanto afferma il Presidente della Coldiretti Sergio Marini che ha inviato un messaggio di saluto e di augurio al nuovo Papa Francesco I.
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Roberto Paravidino Presidente ALESSANDRIA SRL
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incontri sindacali
news agricoltura
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iniziati dalla zona di castelnuovo scrivia incontri sindacali
“Un nuovo protagoni s mo soci a le per mettere sempre di più al centro l’impresa”
coldiretti torna sul territorio per aggiornare i soci sulla concretezza dei progetti di filiera
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on sarà solo l’occasione per tornare sul territorio e trasmettere in modo efficace e concreto “l’Italia che vogliamo”. Sarà prima di tutto un’importante opportunità di crescita e per ribadire che questo è il tempo del fare, tutti assieme, con un unico obiettivo: la crescita delle imprese, difendendo il valore della territorialità, bene non omologabile. “Abbiamo il diritto e dovere di contagiare la società sulla nostra idea di futuro e possiamo farlo perché ne abbiamo i mezzi e le capacità”. Si è ripartiti, dunque, mercoledì 13 marzo dalla zona di Castelnuovo Scrivia, tenendo ben presente questo messaggio del presidente Sergio Marini per organizzare gli incontri sindacali che toccheranno tutta la provincia, sul progetto della filiera tutta agricola e tutta italiana. Queste riunioni avranno uno scopo ben preciso: far capire, divulgare e apprezzare il Progetto per il Paese di Coldiretti. Infatti, giunti a questo punto è inammissibile che il Progetto, sia apprezzato e condiviso da coloro che non fanno parte
della Coldiretti mentre, proprio coloro che dovrebbero divulgarlo e conoscerlo ne ignorano parti importanti oppure lo conoscono solo per sommi capi. Dopo essere scesi sul territorio, zona per zona, ed aver incontrato la base portando quelle che sono le ultime novità tecniche e ricordando importanti scadenze, senza dimenticare l’importante capitolo legato alla Politica Agricola Comunitaria, adesso è giunto il momento di approfondire il discorso sulla filiera “tutta agricola e tutta italiana”. Il progetto per una “Filiera agricola tutta italiana” valorizza le identità locali come “leve competitive del Paese” per generare sviluppo economico, ma anche qualità della vita dando dignità e titolarità sociale alle imprese agricole. Un nuovo protagonismo sociale che la gente riconosce positivamente a Coldiretti che da oltre dieci anni ha rotto con il collateralismo ed è diventata titolare delle relazioni sociali che erano invece nelle mani della politica. “Oggi abbiamo un obiettivo e un traguardo nonostante la crisi e questo ha di fatto marcato una distanza rispetto alla rappresentanza tradizionale perché ci ha fatto
aprire all’esterno. - sostengono il presidente e il direttore della Coldiretti di Alessandria Roberto Paravidino e Simone Moroni - Questa strada non è comune alle altre forze di rappresentanza che, di fronte alla crisi, per difendersi, tendono a chiudersi nel corporativismo e nella finta unità”. Il Progetto di Coldiretti non rifiuta il dialogo e il confronto a prescindere purchè questo parta da idee chiare sulla strada che si vuole percorrere restando indisponibili ai compromessi al ribasso e a chi vuole solo far perdere tempo. E bisogna essere coscienti che Coldiretti può fare comunque da sola e avere la forza di dimostrare l’ “egemonia culturale” che ha conquistato in questi anni. Il “protagonismo sociale” di Coldiretti nasce come esigenza economica attraverso il Progetto di “filiera agricola tutta italiana” al quale siamo giunti attraverso un percorso coerente che ci ha portato prima ad impegnarci per la rigenerazione dell’agricoltura verso la qualità e la sostenibilità ambientale e poi nel “patto con il consumatore” per stabilire una alleanza che non ha eguali in altri contesti: conciliare
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incontri sindacali
La sicurezza alimentare nelle aziende agricole
news
iStruzioni Per l’uSo
agricoltura
l’interesse delle nostre imprese con quello dell’intera collettività. Per questo il progetto è un’opportunità per le imprese, per il sistema agricolo, per il Paese dove tocca i bisogni della gente. Il progetto riposiziona nella società l’agricoltura il cui valore non è percepito più solo in termini di Pil, ma anche in termini di qualità della vita, di socialità come dimostrano le presenze che affollano i nostri mercati degli agricoltori di Campagna Amica. Il Progetto della “filiera agricola tutta italiana”, partito come strumento economico, è diventato oggi strumento sociale e ci ha posizionato anche rispetto alla politica con la quale ci relazioniamo proprio per il contributo che offre alla realizzazione del progetto. Durante gli incontri il presidente provinciale Coldiretti Alessandria Roberto Paravidino e il direttore Simone Moroni si soffermeranno sull’importanza di non abbassare la guarda sull’importanza dell’etichettatura trasparente: “Anche dopo il 18 gennaio 2011, data storica per l’etichetta d’origine vissuta da tutti come una vittoria firmata e conquistata da Coldiretti la tracciabilità e l’etichettatura di origine sono un pre-requisito per valutare in modo trasparente i prodotti e dare la possibilità ai consumatori di scegliere consapevolmente. Identificare il Made in Italy è il primo passo per poterlo valorizzare e difenderlo in un mercato globale dove distintività e legame con il territorio sono leve competitive determinanti. Ecco perché è importante promuovere la filiera "agricola" perché protagonisti sono gli agricoltori dal campo alla tavola, "italiana" perché realizzata con prodotti che provengono esclusivamente dai campi e dagli allevamenti italiani e firmata dagli agricoltori che ci mettono la faccia”.
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arlare di “Sicurezza Alimentare” oggi significa evocare aspetti diversi, ma uniti da un comune bisogno dell’uomo, quello di alimentarsi in modo sufficiente (che gli anglosassoni chiamano “Food Security”), nutrizionalmente vantaggioso e privo di rischi per la salute umana (“Food Safety”). La truffa della carne di cavallo spacciata per manzo di questi giorni, che ha coinvolto piccole e grandi aziende multinazionali, è solo l’ultimo degli scandali alimentari che gli italiani sono stati costretti ad affrontare negli ultimi anni. Queste crisi hanno dimostrato che la sicurezza del cibo è ai primi posti tra le preoccupazioni dei consumatori, i quali generalmente ritengono che un alimento debba essere assolutamente privo di rischi: in realtà, esistono pericoli chimici, fisici e biologici, per i quali occorre mantenere la soglia di rischio ad un livello così basso da ritenersi trascurabile. Ciò è possibile attraverso l’utilizzo di corrette prassi igieniche da parte di tutti gli operatori del settore alimentare, a partire dalla produzione primaria. In tal senso, già nel 1993 con la direttiva 43/93/CEE, recepita in Italia con il D.Lgs n.155 del 1997, veniva introdotta l’HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Point - analisi dei pericoli e punto critico di controllo), che identificava un metodo di autocontrollo igienico, al fine di analizzare in ogni fase della produzione i rischi che possono influenzare la sicurezza degli alimenti, attuando in questo modo misure preventive per tutelare la salute del consumatore. Questa direttiva è stata poi sostituita e inglobata nel cosiddetto “pacchetto igiene” (regolamento n. 852/2004, relativo all’igiene dei prodotti alimentari, il Reg. n.853/04, sull’igiene dei prodotti di origine animale, i Reg. Ce n. 882/2004 e 854/04 sui controlli ufficiali e il Reg. Ce n. 183/05 sui requisiti igiene dei mangimi), che forniscono un quadro preciso sulle tematiche della sicurezza alimentare e sulle modalità di applicazione del sistema HACCP. Agli operatori del settore alimentare viene attribuita una precisa responsabilità del controllo delle proprie produzioni (“autocontrollo”), da gestire anche attraverso il proprio personale adeguatamente preparato, mentre l’Autorità competente nell’ambito delle proce-
dure di controllo interviene a verificare l’applicazione della normativa alimentare da parte dell'impresa e anche a verificare la documentazione sulle iniziative intraprese per l’opportuna formazione del personale. In tal senso, il reg. 852/2004, all’art.7, incoraggia l’elaborazione di manuali di corretta prassi operativa in materia di igiene e di applicazione dei principi del sistema HACCP, da destinare alle imprese del settore alimentare, su base volontaria, mentre l’accordo 29/4/2010 della Conferenza Stato Regioni sulle Linee guida all’applicazione del Reg. 852, al par. 7, richiama la diffusione di manuali di buona prassi igienica e la formazione dei lavoratori da parte delle associazioni del settore alimentare. Gli standard europei di sicurezza alimentare, tra i più elevati al mondo, e i numerosi controlli effettuati ogni anno sulle aziende del settore alimentare da parte delle Forze dell’Ordine e delle ASL costituiscono validi motivi per i consumatori per sentirsi sicuri. Inoltre, l’Area Sicurezza Alimentare e Produttiva di Coldiretti ha elaborato alcuni strumenti divulgativi, che saranno illustrati nei prossimi articoli sul Punto Campagna Amica, quali il Manuale di Corretta Prassi Operativa per le Imprese agricole, il Manuale di corretta prassi igienica per le Botteghe e il Manuale di corretta etichettatura dei prodotti alimentari, che offrono un supporto operativo pratico alle imprese agricole nell’implementazione di queste normative, ma che contribuiscono anche ad uniformare i controlli pubblici (spesso disomogenei sul territorio) e a soddisfare il requisito di trasparenza richiesto dai consumatori.
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news agricoltura
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frodi alimentari
Coldiretti:
“evitiamo sCandali
alimentari”
Dalla carne di cavallo alla mucca pazza, dalla mozzarella al batterio killer:è ora di prendere le dovute misure di sicurezza
Carne di cavallo
Garantiamo la trasparenza Per i consumatori le frodi a tavola sono le più temute, mettiamoli in condizioni di conoscere ciò che acquistano con un’adeguata legge sull’etichettatura
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na media di uno scandalo alimentare all’anno ha segnato l’inizio del secolo, dalla mucca pazza all’aviaria, dal latte cinese alla melamina a quello tedesco alla diossina, dalla mozzarella blu al batterio killer nei germogli di soia fino alla carne di cavallo nei ravioli. É quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasione della decisione della Nestlè di ritirare dagli scaffali italiani e spagnoli ravioli e tortellini di manzo Buitoni, dopo che sono state rinvenute tracce di Dna di carne di cavallo pari all’1%. “Il ritardo dell’Unione Europea nell’adottare misure di trasparenza dell’informazione al consumatore, come l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza delle materie prime utilizzate, ha favorito - sottolineano il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina Roberto Paravidino e Simone Moroni - il moltiplicarsi degli allarmi a tavola provenienti dalle diverse parti del mondo”. L’emergenza mucca pazza del 2001 è quella che ha più segnato la filiera alimentare seguita dal 2003 dall’allarme aviaria. Nel 2008 è stata invece la volta della carne alla diossina, a seguito
della contaminazione nei mangimi, e del latte alla melamina in Cina. Due anni più tardi (2010) è arrivata la mozzarella blu a spaventare i consumatori mentre nell’estate del 2011 è comparso il batterio killer, che fece salire ingiustamente i cetrioli sul banco degli imputati. In tempi lontani - continua la Coldiretti -, si ricorda la vicenda del metanolo nel 1986 che ebbe un vero effetto purificatore nel settore del vino e che favorì un processo di qualificazione del settore che ha portato il Made in Italy a primati mondiali. “La globalizzazione dei mercati, a cui non ha fatto seguito quella della politica, ha portato ad un deficit di responsabilità, di onestà e di trasparenza che ha drammaticamente legittimato la derubricazione del tema cibo fino a farlo considerare una merce qualsiasi, come fosse un aspirapolvere o un frigorifero, con effetti che - continuano Paravidino e Moroni - rischiano di provocare una rincorsa al ribasso con effetti drammatici. Soprattutto in un momento di crisi in cui molti sono costretti a risparmiare sull’alimentazione è necessario garantire trasparenza ai cittadini consumatori e metterli in condizione di conoscere ciò che va sulle loro tavole”. Le frodi a tavola sono quelle più temute dagli italiani con sei cittadini su dieci che le considerano più gravi di quelle fiscali e degli scandali finanziari. É quanto emerge da una indagine Coldiretti/Swg dalla quale si evidenzia peraltro
la richiesta di un inasprimento delle pene per i colpevoli. “Le frodi più gravi - affermano Paravidino e Moroni - per il 60% dei cittadini sono quelle alimentari poiché possono avere effetti sulla salute, al secondo posto (40%) vengono quelle fiscali, mentre le truffe finanziarie sono lo spauracchio del 26% degli italiani, seguite a stretta distanza da quelle commerciali, come la contraffazione dei marchi (25%)”. Se il 57% degli italiani pensa che debbano essere punite con la sospensione dell’attività, ben il 22% ritiene che la pena più giusta sia addirittura l’arresto mentre solo il 18% una multa salata. Oltre il 90% degli italiani, infine, ritiene che dovrebbe essere obbligatoria l’indicazione in etichetta dell’origine delle materie prime agricole impiegate in tutti gli alimenti mentre ben il 65% si sente garantito da un marchio degli agricoltori italiani, il 16% da quello della distribuzione commerciale e appena il 9% da uno industriale. “In Italia - continuano Paravidino e Moroni - lo scambio di carni all’insaputa dei consumatori è vietato dal decreto legislativo 109 del 1962 che obbliga ad indicare in etichetta la specie animale da cui proviene la carne utilizzata come ingrediente, ma lo scandalo ripropone l’esigenza di una accelerazione nell’entrata in vigore di una legislazione più trasparente sulla etichettatura della carne e degli altri alimenti a livello comunitario”. Ad oggi ad esempio nell’Unione Europea è obbligatorio indicare in
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frodi alimentari
Verificare l’import di cinghiali dall’estero
etichetta la provenienza della carne bovina dopo l’emergenza mucca pazza, ma non quella della carne di maiale o di coniglio e cavallo. L’etichetta di origine rappresenta una garanzia di informazione per i consumatori, ma grazie alla tracciabilità anche una protezione nei confronti di frodi e truffe che si moltiplicano nel tempo della crisi in cui si registra il ritorno di reati come l’abigeato e la macellazione clandestina. L’Italia, con un provvedimento nazionale che ha reso obbligatorio indicare l’origine in etichetta anche per la carne di pollo, il latte fresco e la passata di pomodoro è in anticipo sull’Europa dove si procede con estrema lentezza. Il Regolamento (Ue) n. 1169/2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori approvato nel novembre 2011 dopo 46 mesi entrerà in vigore il 13 dicembre 2014 per l’obbligo di indicare in etichetta l’origine delle carni suine, ovine, caprine e dei volatili mentre per le carni diverse come quella di coniglio e per il latte e formaggi tale data rappresenta solo una scadenza per la presentazione di uno studio di fattibilità. “Si tratta - concludono Paravidino e Moroni - di un arco di tempo intollerabile rispetto alle esigenze delle imprese agricole e dei consumatori che negli ultimi anni hanno dovuto affrontare gravi emergenze alimentari che hanno pesato enormemente con pesanti conseguenze in termini economici e soprattutto di vite umane”.
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ccorre verificare le importazioni di cinghiali dall’estero, soprattutto dall’est Europa, dove potrebbero aver subito contaminazioni da attribuire all’esplosione del reattore della centrale di Chernobyl nel 1986. É quanto afferma la Coldiretti, in riferimento alle tracce di cesio 137 in 27 cinghiali del comprensorio alpino della Valsesia, nel sottolineare che spinge verso questa ipotesi il fatto che esami ripetuti annualmente abbiano dato solo quest’anno un risultato positivo. É quindi necessario estendere immediatamente le analisi ad altri animali selvatici per fare al più presto chiarezza sulle fonti di contaminazione in un Paese come
news agricoltura
amBiente: ceSio
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l’Italia che ha fatto la scelta di non avvalersi del nucleare, a differenza di quanto accade nei Paesi confinanti. Il disastro nucleare di Fukushima in Giappone - conclude la Coldiretti - ha aumentato la sensibilità a livello nazionale dove per un italiano su quattro (24%) la contaminazione dell’ambiente è il pericolo piu' temuto che batte addirittura gli effetti della crisi economica (20%), le paure per la salute che derivano dal consumo dei cibi (17%), il rischio di un incidente automobilistico (11%), la criminalità e la malattia entrambe fonte di preoccupazione per il 10% della popolazione, secondo una elaborazione della Coldiretti, sulla base dei dati Eurobarometro.
germania: Veleno toPi
L’export su verdure vale 380 milioni di euro Il 38% delle esportazioni totale è diretto in Germania
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ccorre fare immediatamente chiarezza sulla reale origine della contaminazione per eliminare tutti i fattori di rischio e non mettere in pericolo il principale mercato di destinazione delle nostre verdure con un fatturato di 380 milioni di euro nel 2013, il 38% del totale esportato. É quanto afferma la Coldiretti nel commentare l’allarme tedesco per una partita di insalata romana importata dall’Italia contaminata da veleno per topi che fa parte di un gruppo di 110 cassette vendute nella regione di Reno-Meno.Va tutelato - sottolinea la Coldiretti - il primato nella sicurezza alimentare conquistato dalla produzione di frutta e verdura italiana a livello europeo. Bisogna verificare in che punto della filiera
è avvenuta realmente la contaminazione senza dimenticare - conclude la Coldiretti - che proprio la Germania qualche anno fa non aveva esitato a mettere sotto accusa gli incolpevoli cetrioli di fronte all’emergenza escherichia coli che poi è risultata essersi sviluppata in germogli di soia egiziani.
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news agricoltura
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caf 730 - attualità TuTTo pronTo per la dichiarazione dei reddiTi
CAF Coldiretti: qualità, esperienza e risparmio
I vantaggi di poter contare su di un qualificato Centro di Assistenza Fiscale
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nche quest'anno, puntuale, per milioni di italiani sta per arrivare l’appuntamento con la dichiarazione dei redditi.Tra aprile e luglio, infatti, i contribuenti dovranno consegnare il 730 o il modello Unico 2013 ed effettuare tutti i pagamenti dei tributi. Il Caf Coldiretti della provincia di Alessandria è pronto a ricevere la Vostra documentazione. Al Caf Coldiretti possono rivolgersi tutti, non solo gli imprenditori agricoli. Per chi ha già scelto la professionalità del Caf Coldiretti e per dimostrare concretamente ancora di più un impegno fortemente radicato sul territorio è stato pensata una promozione alla quale non si può rimanere indifferente: • se presenti un nuovo cliente 730 (dipendente o pensionato di qualsiasi categoria) riconosceremo uno sconto del 20% sulla nostra attuale tariffa, presentandone almeno tre il tuo 730 sarà gratuito. • a nuovi 730 che verranno portati sarà applicata la tariffa ridottissima di 25 euro iva inclusa. Una dimostrazione dell’impegno del Caf Coldiretti di mettere sempre più al centro della propria proposta la persona, per essere in grado di soddisfare le necessità degli utenti attraverso un sistema di servizi di qualità, in grado di assumere un ruolo di intermediario
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qualificato tra il socio e la pubblica amministrazione, capace di incidere con maggiore potere contrattuale nelle scelte e di porsi come punto di riferimento, non solo per gli imprenditori e le imprese agricole, nel sistema di rappresentanza.Tra i Centri di assistenza fiscale che nel corso degli anni si sono confermati come strumento sempre più idoneo ad assicurare il corretto adempimento degli obblighi tributari da parte dei contribuenti, il Caf Coldiretti rappresenta una realtà importante in considerazione del continuo incremento delle dichiarazioni elaborate e della qualità dei servizi offerti. Obiettivo: rispondere fornendo un servizio sempre migliore e rispondente alle esigenze. Gli addetti fiscali sono a disposizione per consulenze e per chiarimenti.
frumento Produzione mondiale 2013
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l raccolto mondiale di frumento potrebbe riportare una crescita del 4,3%, rispetto alla stagione precedente, toccando il secondo picco massimo, in conseguenza dell’aumento della superficie destinata alla coltivazione in Europa, e a una ripresa dei raccolti in Russia. La produzione mondiale potrebbe ammontare, quest'anno, a 690 milioni di tonnellate, contro i 661,8 milioni di tonnellate dello scorso anno. Il raccolto dovrebbe essere secondo solo a quello del 2011. La semina del frumento dell'Unione Europea potrebbe essere maggiore di circa il 3%, rispetto all'anno precedente, dal momento che le condizioni meteorologiche sono state generalmente favorevoli.Anche l’Ucraina potrebbe registrare una forte ripresa della produzione, grazie alle soddisfacenti condizioni meteorologiche invernali. La Russia potrebbe raccogliere 53 milioni di tonnellate di frumento, segnando un +39%, rispetto ai 38 milioni di tonnellate prodotti nel 2012. La produzione dell’Ucraina potrebbe registrare un balzo del 23%, arrivando a 19,5 milioni di tonnellate, mentre il raccolto del Kazakhstan potrebbe aumentare del 48%, attestandosi a 15,2 milioni di tonnellate. La produzione dell'Unione Europea potrebbe aumentare del 4,5%, raggiungendo quota 138 milioni di tonnellate. Nel 2013, Cina e Pakistan dovrebbero avere raccolti record di frumento, pari rispettivamente, a 121,4, e a 24,7 milioni di tonnellate. Il raccolto dell'India é stato fissato a 92,3 milioni di tonnellate, vale a dire, il 2,7% in meno rispetto ai 94,9 milioni di tonnellate raccolti nel 2012. La produzione degli Stati Uniti, il maggior esportatore mondiale di frumento, potrebbe registrare un calo del 6,1%, attestandosi a 58 milioni di tonnellate, a causa della siccità che ha colpito la zona meridionale delle Grandi Pianure.Anche l'Australia si trova di fronte a una situazione di estrema incertezza, prima della semina che inizierà ad aprile, perché il clima caldo ha ridotto l'umidità del suolo. La Nazioni Unite hanno, tuttavia, fissato il raccolto del paese a 23 milioni di tonnellate, vale a dire, il 4,1% in più rispetto al 2012.
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[a cura di Fabio Fracchia]
Iniziata la campagna di rinnovo delle domande, rivolgersi agli uffici Coldiretti per la compilazione nche quest’anno è iniziata la campagna di rinnovo delle domande PAC. In attesa di scoprire cosa ci riserverà il futuro, con la riforma della politica agricola comunitaria, quest’anno il sistema funzionerà pressappoco allo stesso modo, con alcune limitate novità. Consigliamo quindi ai nostri soci di rivolgersi agli uffici Coldiretti per aggiornare il fascicolo del produttore, passo indispensabile per la predisposizione della domanda PAC. Per far questo perdendo poco tempo, consigliamo di attenersi agli appuntamenti che, per lettera, diamo alle aziende al fine di non intasare gli uffici e non farvi attendere oltremodo. É necessario inoltre portare con se tutta la documentazione necessaria (documento di identità, contratti di affitto eventualmente di nuova stipula, atti di acquisto di nuovi terreni, piano colturale dell’anno). Ricordiamo innanzitutto che, per accedere al Premio Unico, occorre rispettare le norme della condizionalità. Aiuti alla zootecnia le eventuali richieste a premio sugli allevamenti potranno essere richiesti per il - Sostegno specifico per il miglioramento della qualità delle carni bovine (art.3); - Sostegno specifico per il miglioramento della qualità delle carni ovicaprine (art.4); - Sostegno specifico per il miglioramento della qualità del latte (art.6); Anche in questo caso, per accedere ai premi supplementari della zootecnia bisogna controllare ed eventualmente aggiornare la Banca dati dell’Anagrafe Nazionale Bovina, ed il fascicolo del produttore. Sostegno specifico per il miglioramento della qualità dello zucchero Come previsto dalla circolare Agea, occorre indicare in domanda i quantitativi di semente certificata utilizzata, per cui è necessario”. È
necessario avere la fattura dei semi e ad allegare copia dei cartellini varietali. Il quantitativo di semente inserito deve rispettare il rapporto di 120.000 semi ogni ha richiesto a premio. ASSICURAZIONI Possono accedere al pagamento del sostegno gli agricoltori che stipulano polizze assicurative o aderiscono a polizze assicurative collettive ai sensi del decreto legislativo 29 marzo 2004, n.102, nel testo modificato dal decreto legislativo 18 aprile 2008, n.82, agevolate con il contributo pubblico per la copertura dei rischi di perdite economiche causate da avversità atmosferiche sui raccolti, da epizoozie negli allevamenti zootecnici, da malattie delle piante e da infestazioni parassitarie sulle produzioni vegetali, che producono perdite superiori al 30% della produzione media annua. Il contributo a favore di ogni agricoltore non deve superare il 65% della spesa per il pagamento dei premi di assicurazione. Le spese sostenute dagli Stati membri per l'erogazione dei contributi finanziari sono cofinanziate dalla Comunità nella misura del 75% del contributo finanziario. Sono ammissibili al contributo i
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PAc 2013: iStruZioNi PEr l’uSo A
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contratti che coprono, al massimo, la produzione di un anno. Se il contratto copre un periodo che si estende su due anni civili, la compensazione non può essere versata due volte per lo stesso contratto. L’agricoltore è tenuto ad effettuare la richiesta di ammissione al sostegno nella domanda unica di pagamento, a comunicare il numero della polizza assicurativa, a fornire una copia del contratto e la prova del pagamento del premio. I dati relativi alle polizze stipulate e alle relative quietanze di pagamento dovranno essere trasmessi entro il 31 ottobre di ogni anno. I dati di polizza devono trovare rispondenza nei rispettivi dati del fascicolo aziendale concernenti le superfici e gli animali. Pertanto, ai fini di evitare disguidi e anomalie è opportuno che prima della stipula delle polizze agevolate, i produttori agricoli verifichino che gli allevamenti e le superfici su cui insistono le strutture e le colture da assicurare siano riportati nel fascicolo aziendale, e all’occorrenza dovranno provvedere alla costituzione o all’aggiornamento del fascicolo stesso.
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lilt e fondazione camPaGna amica
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La prevenzione a tavola?
con la dieta mediterranea, patrimonio dell’unesco
non solo cibo ma un correTTo sTile di viTa per prevenire malaTTie cardiovascolari e meTaboliche. un’educazione che è bene imparare da piccoli
L
“
a collaborazione tra Lega per Lotta contro i Tumori e Coldiretti è preziosa perché perseguono stesse finalità e stessi obiettivi: promuovere la sana alimentazione e uno stile di vita corretto dove la qualità e la stagionalità dei cibi sono denominatori comuni”. Con queste parole l’ingegner Giovanni Castellani, in rappresentanza della LILT provinciale ha introdotto la settimana della prevenzione oncologica che quest’anno si è svolta dal 16 al 24 marzo in collaborazione con Fondazione Campagna Amica in tutte le piazze d’Italia. Il modello alimentare è la dieta mediterranea, elisir di lunga vita, fiore all’occhiello della nostra tradizione culinaria, patrimonio dell’Unesco, combinazione di nutrienti efficace a prevenire i fattori di rischio, i cosiddetti big killers, cancro e malattie cardiovascolari, utile contro la depressione e nel rallentamento dell’invecchiamento cerebrale. “Sono quindici anni che Coldiretti Alessandria e Lega per lotta contro i tumori sono unite in progetti comuni che hanno come finalità la la cultura della prevenzione a tavola, a partire dall’impegno verso coloro che saranno i consumatori di domani, cioè gli alunni delle scuole dalle materne alle medie. ha aggiunto il direttore provinciale Coldiretti Alessandria
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Simone Moroni - L’obiettivo, grazie alla collaborazione di insegnanti e progetti didattici mirati, è trasmettere alle giovani generazioni il principio di mangiare in modo equilibrato vivendo nel rispetto dell’ambiente. Partendo dall’analisi delle diverse filiere agro alimentari, i bambini apprendono, grazie anche alle visite in fattoria, qual è l’origine dei prodotti che quotidianamente vengono consumati sulle nostre tavole. Il messaggio che si vuole trasmettere sia tramite la formazione scolastica sia nelle fattorie didattiche, è che l’agricoltura è vita, economia, ambiente e cultura”. Istituito con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri e sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, l’evento ha come obiettivo informare, sensibilizzare e rendere tutti consapevoli che la prevenzione rappresenta oggi lo strumento più efficace per vincere i tumori, a partire da una sana e corretta alimentazione. “Un corretto stile di vita passa soprattutto attraverso una sana e corretta alimentazione che sia in sintonia con la stagionalità dei prodotti che consumiamo e con la loro tracciabilità. - ha affermato la responsabile regionale e provinciale Donne Impresa Coldiretti Graziella Boveri - Non si può acconsentire che l’agricoltura più identitaria del mondo venga omologata e contaminata in nome di un falso progresso che guarda più alle tasche delle multinazionali che agli interessi delle imprese agricole e dei consumatori. La vera sfida per la nostra economia agricola è quella
della tracciabilità e dell’origine, nel rispetto dell’identità e della qualità dei prodotti tipici italiani e di quelli a denominazione d’origine riconosciuti dall’UE”. Importante la collaborazione sul territorio nazionale con Fondazione Campagna Amica che rappresenta da sempre un punto di riferimento per la valorizzazione dei prodotti dell’agricoltura italiana, garantendone la loro genuinità, freschezza e qualità. “È anche grazie a questo tipo di iniziative che le imprese agricole di vendita diretta vengono percepite sempre più come le garanti della sicurezza e della qualità alimentare” - ha aggiunto Graziella Boveri - Seguire un salutare regime alimentare è semplice e piacevole: basta rilanciare e valorizzare la dieta mediterranea seguita da una regolare attività fisica. E l’olio extra vergine di oliva è un vero e proprio difensore della buona salute”. Importante la presenza dell’Associazione Panificatori di Alessandria che ha proposto una sana degustazione a base di pane e olio di qualità, simboli del Made in Italy e della dieta mediterranea e per ribadire l’impegno del territorio con il “Progetto grano” che è il risultato dell’impegno profuso da tutti gli attori della filiera della produzione di frumento della provincia di Alessandria, la prima produttrice di grano in Italia, per garantire una qualità tutta Made in Italy, o meglio... tutta Made in Alessandria!
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tassa sui rifiuti
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inTrodoTTa dal decreTo “salva iTalia” sosTiTuisce la Tarsu e la Tia
Tares arriVa la nuoVa taSSa rifiuti
la prima raTa sliTTa da gennaio a luglio. all’orizzonTe ipoTesi di riforma di riforma del TesTo
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in vigore già dal 1° gennaio di quest’anno ma ancora non si sa di preciso quando verrà riscossa per la prima volta. E’ la Tares, la nuova tassa comunale sui rifiuti e sui servizi introdotta con il cosiddetto Decreto “Salva Italia”. Inizialmente il neo tributo avrebbe dovuto essere versato in quattro rate trimestrali a partire da gennaio di quest’anno ma, con l’approvazione della Legge di Stabilità 2013, la riscossione della prima rata è slittata ad aprile. Recentemente poi è stata approvata una ulteriore proroga che rinvia tutto a luglio con l’obiettivo finale di riformare il testo de provvedimento sotto il nuovo Governo. In attesa di sapere quale sarà il destino di questa tassa vi proponiamo in breve quanto stabilito dal Decreto “Salva Italia”. Cos’è la Tares E’ il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi,
relativo alla gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento che va a sostituire la Tia e la Tia 2. A cosa serve Il nuovo tributo è composto da due elementi: la tariffa, destinata a coprire i costi per il servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati e la maggiorazione, che serve a coprire i cosiddetti servizi invisibili del Comune, ad esempio l’illuminazione, la manutenzione strade, ecc. Chi deve pagare Tutti coloro che possiedono o detengono, a qualsiasi titolo, locali o aree scoperte a qualsiasi uso adibiti suscettibili di produrre rifiuti urbani. Rimangono escluse dall’applicazione del nuovo tributo le aree scoperte pertinenziali o accessorie ad abitazioni civili e le aree comunali condominiali. Come si calcola La tariffa è calcolata in base alla quantità ed alla qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti e in base all’unità di superficie, in relazione agli usi e alle tipologie di attività svolte. Il comune nel determinare la tariffa deve con-
siderare: una quota per il costo di gestione dei rifiuti e una quota rapportata alla quantità dei rifiuti conferiti. Inoltre è prevista una maggiorazione di 0,30 euro per mq destinata a coprire i costi dei servizi invisibili. Modalità di pagamento La Tares va versata esclusivamente al Comune tramite modello F24 o apposito bollettino di conto corrente postale in quattro rate trimestrali con scadenza a gennaio, aprile, luglio e ottobre. il Comune ha facoltà di modificare la scadenza ed il numero delle rate. E’ prevista anche la presentazione di una dichiarazione relativa alle unità immobiliari a destinazione ordinaria che deve essere redatta attraverso un modello messo a disposizione dal Comune. Agevolazioni e sanzioni Per alcuni casi particolari il Comune può prevedere delle riduzioni tariffarie che non possono superare il 30 per cento della somma complessivamente dovuta. In caso di omesso o non corretto versamento del tributo è prevista una sanzione del 30 per cento.
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news agricoltura
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Patentino maccHine aGricole
Patentino per guida macchine agricole
Precisazioni per il settore agricolo
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l “patentino” richiesto per la guida di macchine agricole e operatrici è argomento di grande attualità alla luce dell’obbligo, a partire dal prossimo febbraio 2015, del nuovo adempimento burocratico per i trattori previsto dall’accordo Stato-Regioni del 22 febbraio 2012, che ha recepito la direttiva comunitaria 59/2003 sull’abilitazione all’uso delle attrezzature professionali. Per guidare una trattrice agricola sarà necessario dimostrare un’esperienza documentata di almeno due anni, oppure conseguire il “patentino” attraverso un percorso formativo mirato. Il “patentino” richiesto per la guida di macchine agricole e operatrici è argomento di grande attualità alla luce dell’obbligo, a partire dal prossimo febbraio 2015, del nuovo adempimento burocratico per i trattori previsto dall’accordo Stato-Regioni del 22 febbraio 2012, che ha recepito la direttiva comunitaria 59/2003 sull’abilitazione all’uso delle attrezzature professionali. Per guidare una trattrice agricola sarà necessario dimostrare un’esperienza documentata di almeno due anni, oppure conseguire il “patentino” attraverso un percorso formativo mirato. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, accogliendo le istanze di semplificazione presentate dalla Confederazione ha inteso chiarire alcuni punto dell’Accordo del 22 febbraio 2012 riferiti al settore agricolo. Laddove è previsto che “i lavoratori del settore agricolo che, alla data di entrata in vigore dell’accordo sono in possesso di esperienza documentata almeno pari a due anni, sono soggetti ad un corso di aggiornamento... da effettuarsi entro 5 anni dalla data di pubblicazione del medesimo accordo”, il Ministero ha precisato che la prova della “esperienza documentata” potrà essere fornita a mezzo di un’autocertificazione ex DPR n.445/2000. In particolare i lavoratori autonomi e i datori di lavoro (coltivatori diretti, imprenditori agricoli, soci di società semplici, titolari di imprese familiari) che utilizzano le macchine di cui all’Accordo dovranno chiarire sotto la propria responsabilità:
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• l’utilizzo delle macchine presenti in azienda nell’ambito del normale ciclo produttivo dell’azienda e per un periodo di tempo di almeno due anni (previsione in accordo), anche non continuativi, non antecedente a 10 anni rispetto alla data del 12 marzo 2013 (2003). I collaboratori familiari attesteranno la propria esperienza attraverso certificazione del medesimo tenore di cui sopra rilasciata dal titolare dell’impresa familiare. I lavori subordinati utilizzatori delle macchine di cui all’Accordo dovranno dichiarare sotto la propria responsabilità: • l’utilizzo delle macchine nell’ambito del normale ciclo produttivo dell’azienda e perun periodo di tempo di almeno 2 anni (previsione in accordo) anche non continuativi, non antecedente a 10 anni rispetto al 12 marzo 2013 (2003); in particolare dovranno essere specificatamente indicate la/le aziende in cui essi hanno acquisito l’esperienza e i periodi di tempo in cui hanno lavorato presso la/le altre aziende. Il datore di lavoro è comunque tenuto a verificare le capacità tecnico professionali autocertificazione dal lavoratore. Il Ministero ha chiarito che quanto esposto vale per tutti gli operatori del settore agricolo forestale (e forestale) che utilizzano le attrezzature. Si ricorda che per i soggetti che non rientrano nelle casistiche esposte, previo riconoscimento della esperienza pregressa, sussiste l’obbligo di aggiornamento da effettuarsi entro il 12 marzo 2017. L’obbligo dell’abilitazione fa capo anche a chi viene adibito o effettua un utilizzo saltuario o occasionale delle macchine. Tale precisazione presenta due risvolti. Per un verso estende l’obbligo dell’abilitazione agli utilizzatori occasionali, per altro legittima un’interpretazione estensiva di un altro punto dell’Accordo che esonera dall’obbligo formativo coloro che utilizzino le macchine alla data del 12 marzo 2013, fermo l’obbligo di aggiornamento da effettuarsi entro il 12 marzo 2015. La precisazione sull’utilizzo saltuario ed occasionale significa, allora, che potranno essere esonerati dall’obbligo di abilitazione anche quei lavoratori/datori di lavoro che, alla data del 12 marzo 2013, utilizzino, seppur occasionalmente e saltuariamente (e seppur non in grado di autocertificare una esperienza pregressa di due anni), le macchine di cui all’Accordo. Il Ministero precisa ulteriormente che l’utilizzo occasionale deve costituire attività lavorativa con esclusione dei casi ad es. di spostamento a vuoto, manutenzione ordinario e/o straordinaria delle macchine ecc. Infine, viene chiarito che le 3 ore del modulo pratico possano svolgersi anche in aula con un numero di partecipanti non superiore alle 24 unità.
Siccità
la regione aPre le domande
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l Ministero delle Politiche Agricole ha accolto la declaratoria di siccità dell’estate 2012 in Piemonte, ammettendo l’accesso al Fondo di Solidarietà Nazionale per le aree colpite e relativamente ai danni alle produzioni (e non alle strutture, come ormai è norma). Di conseguenza è possibile, fino al 26 marzo, prossimo, presentare le domande di contributo per la compensazione dei danni da siccità per le aziende site nei seguenti comuni:
Comune, Altavilla Monferrato, Arquata Scrivia, Belforte Monferrato, Bistagno, Bosio, Camagna Monferrato, Camino, Capriata d'Orba, Carentino, Cartosio, Casal Cermelli, Casale Monferrato, Cassinelle, Castellar Guidobono, Castelletto d'Erro, Castelletto Merli, Castelletto Monferrato, Castelnuovo Bormida, Cereseto, Cerrina Monferrato, Coniolo, Conzano, Cremolino, Cuccaro Monferrato, Felizzano, Frascaro, Frassineto Po, Fresonara, Frugarolo, Gabiano, Gamalero, Gavazzana, Grognardo, Lerma, Malvicino, Melazzo, Merana, Mirabello Monferrato, Mombello Monferrato, Moncestino, Montaldeo, Morbello, Mornese, Novi Ligure, Occimiano, Odalengo Grande, Odalengo Piccolo, Ottiglio, Ovada, Oviglio, Ozzano Monferrato, Pareto, Pasturana, Pietra Marazzi, Ponzano Monferrato, Ponzone, Pozzolo Formigaro, Prasco, Predosa, Quargnento, Quattordio, Rivarone, San Salvatore Monferrato, Sardigliano, Sezzadio, Solero, Solonghello, Terruggia, Terzo, Tortona, Treville, Trisobbio, Valenza, Vignale Monferrato, Villalvernia, Villamiroglio, Villaromagnano, Visone, Volpedo, Voltaggio. Sono ammissibili a contributo le aziende che dimostrano un danno, dovuto alla siccità, almeno superiore al 30% della Produzione Lorda Vendibile ordinaria. La dimostrazione della produzione realmente effettuata è a carico dell’azienda, che deve documentare, con fatture ed altre pezze giustificative, la propria situazione. Possono fare domanda tutte le aziende in possesso di Partita IVA, iscrizione alla CCIAA, che impiegano almeno 1 unità lavorativa (pari a 104 giornate lavorative standard). I nostri uffici di zona sono a disposizione per predisporre le domande. Il contributo può arrivare ad un massimo dell’80% del danno subìto, ma potrà scendere in relazione al numero di domande presentate.
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conVenzione rifiuti
Stipulare la nuova convenzione è importante: si invitano ad aderire al servizio tutte le aziende che non hanno ancora provveduto
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l 29 gennaio scorso Coldiretti Alessandria, insieme con il Cadir Lab srl, e le altre associazioni agricole ha firmato la nuova intesa per la gestione dei rifiuti con la ditta Mondo Servizi s.r.l. In questo nuovo accordo si registra una sostanziale modifica delle tariffe di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi conferito dalle aziende agricole alessandrine. Di seguito i principali aspetti economici del nuovo accordo: 1)- Aziende con volume d’affari superiore a 8.000 euro annui: canone annuo 99 euro. Quanità conferite: 2mc o 250 litri/Kg di rifiuti non pericolosi, compresi 50Kg di rifiuti pericolosi o pneumatici usati. Esclusi fitofarmaci scaduti e rifiuti zootecnici pagati a tariffa. Oli e batterie senza limiti quantitativi. 2)- Aziende con volume d’affari inferiore a 8.000 euro annui: canone annuo: 65 euro. Quanità conferite: 1mc o 100 litri/Kg di rifiuti non pericolosi, compresi 20Kg di rifiuti pericolosi o pneumatici usati. Esclusi fitofarmaci scaduti e rifiuti zootecnici pagati a tariffa. Oli e batterie senza limiti quantitativi. 3)- I quantitativi e/o i volumi eccedenti verranno tariffati ai costi di cui alla seguente tabella, senza ulteriori costi di trasporto. 4)- Gli ulteriori ritiri seguiranno i criteri di cui ai punti 1)-2)-3). •Le aziende con volume d’affari superiore a 8.000 euro che conferiscono rifiuti pericolosi sono obbligate alla presentazione del MUD: i
zione di oltre il 20%, risultato estremamente positivo. Mondo Servizi assicura anche la gestione amministrativa prevista da Sistri qualora questo sistema di tracciabilità dei rifiuti entri in vigore. Il costo è stato definito in 45 euro all’anno per azienda. La convenzione ha durata fino al 31 dicembre 2017: è previsto il recesso dal servizio previa disdetta scritta entro il 30 novembre di ogni anno. le aziende aderenti al servizo devono recarsi agli uffici zona più vicini per la stipula della nuova convenzione. Infine un invito ad aderire a questo servizio anche alle aziende che ad oggi non hanno ancora provveduto. a questo proposito occore ricordare che la corretta gestione dei rifiuti è un obbligo per tutte le aziende (agricole e non); le sanzioni per la gestione dei rifiuti speciali (come quelli prodotti durante l’attività agricola, al pari di ogni altra attività economica) non conforme alle normative (sono molto pesanti), sia sotto il profilo pecuniario che penale; possono anche prevedere riduzioni dei premi Pac o PSR.
TARIFFA (per quantitativi eccedenti o per
TIPOlOGIA
COSTO euro/Kg
CONTeNITORI dI FITOFARMACI bonificati in plastica, metallo o misti
NON PERICOLOSI
0,30
SACChI dI PlASTICA per concimi, sacchi di carta, teli in plastica
NON PERICOLOSI
0,30
PNeUMATICI USATI
NON PERICOLOSI
0,30
STRACCI e INdUMeNTI contaminati da sostanze
NON PERICOLOSI
0,30
STRACCI e INdUMeNTI contaminati da sostanze
PERICOLOSI
0,30
SACChI contaminati da RAMe
PERICOLOSI
0,30
FIlTRI di olio esausti
PERICOLOSI
0,30
FIlTRI per atomizzatori
PERICOLOSI
0,30
OlI MINeRAlI esausti
PERICOLOSI
Gratis
bATTeRIe al PIOMbO esauste
PERICOLOSI
Gratis
RIFIUTI ZOOTeCNICI (a rischio infettivo)
PERICOLOSI
FITOFARMACI scaduti
PERICOLOSI
45 fino a 7 Kg; euro 1 al Kg oltre i 7 Kg 65 fino a 20 Kg; euro 3 al Kg oltre i 20 Kg
i rifiuti non compresi nel canone annuo)
NON PeRICOlOSe PeRICOlOSe
news agricoltura
Una recente Convenzione per la raccolta dei riFiUti AGriColi
costi riguardanti questo servizio fino al 2012 erano coperti da finanziamenti provinciali. Dal 2013 tali finanziamenti non verranno più erogati. Il servizio di preparazione del MUD e di tenuta di registri di carico e scarico verrò realizzato dal Cadir Lab e da Mondo Servizi al costo di 37 euro + IVA + diritti di segreteria CCIAA. In totale, rispetto al canone di 126 euro + IVA previsto fino al 2012, a carico di tutte le aziende con volume d’affari di 8.000 euro, con il nuovo accordo il canone per le aziende che conferiscono rifiuti pericolosi, a parità di quantitativi conferiti, comprensivo dei costi amministrativi, (registri MUD) sale a 136 euro + IVA, con un incremento di soli 10 euro, estremamente contenuto grazie ad una contrattazione seria ed autorevole. •Le aziende che con un volume d’affari superiore a 8.000 euro, che non conferiscono rifiuti pericolosi e che quindi non sono obbligate alla tenuta di registri e alla presentazione del MUD (e solo la maggioranza) vedono la riduzione dei costi da 126 euro + IVA a 99 euro + IVA, ridu-
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ViaGGio intorno alle zone coldiretti
news agricoltura
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Intervista a:
Mauro Bianco
il presidenTe di zona della valcerrina
“la nostra salute dipende da quello che mangiamo” fondamenTale porTare avanTi in TuTTi i TerriTori la baTTaglia per difendere il buon cibo made in iTaly
Titolare di un’azienda ad indirizzo cerealicolo e foraggero di 40 ettari ad Odalengo Grande, 35 anni, perito elettronico, è al suo primo mandato in Giunta provinciale Coldiretti Alessandria
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ra dolci pendii, boschi selvaggi, suggestivi borghi e antichi castelli si estende la Valcerrina, una lunga e sinuosa valle del Basso Monferrato, dove la tradizione è ancora sincera consuetudine. Panorami da apprezzare e da vivere nei momenti di relax, luoghi silenziosi dove il tempo è scandito dalle ombre del giorno. Dalla natura alla tavola l’offerta enogastronomica di questa terra è ricca e generosa, fatta di prodotti autentici e genuini, vini pregiati, ottima ristorazione, eccellenti specialità e tipicità locali che ben si coniugano con un’accoglienza di qualità, sempre invitante, mai invadente. Ricca di edifici di culto, castelli, antiche dimore e siti archeologici completano l’offerta culturale, storica artistica e architettonica in una dimensione senza pari per bellezza e originalità. Domina la Valcerrina il Sacro Monte di Crea con l’omonimo Santuario Mariano Patrimonio dell’Unesco; meta non solo religiosa, ma anche paesaggistica, naturalistica e culturale. Imponenti castelli donano al territorio una dimensione di fascino e magia immediata. Un sottile lembo di terra si snoda tra le alture coperte di boschi e i dolci pendii tappezzati d vigneti. Questa è dunque la Valle Cerrina, delimitata a nord dal maestoso Po, il “re degli italici fiumi”. Ci si può “perdere” in mezzo alle colline, che diventano ricche e suggestive cartoline, punti d’interesse e scorci di panorama di unica bellezza. Il territorio offre numerose strutture: ottimi ristoranti, B&B e agriturismi accoglienti, Spa, cantine... Un vero paradiso per gli amanti della natura, del vino e della buona cucina. Per la Coldiretti alessandrina rappresenta una zona di confine con la provincia astigiana, puntando l’attenzione verso il territorio sabaudo. Un territorio importante e strategico, fatto di imprenditori determinati a far crescere le loro aziende custodendo però tradizioni e valori legati a secoli di storia. Il presidente di Zona di Coldiretti della Valcerrina ne è un esempio. Mauro Bianco, 35 anni, un’azienda ad indirizzo cerealicolo e foraggero di 40 ettari ad Odalengo Grande, è stato eletto lo scorso aprile.
l’entrata in Giunta è datata aprile 2012 con la conferma di Roberto Paravidino al vertice della federazione alessandrina ma per tradizione la sua famiglia è sempre “appartenuta” a Coldiretti...
Sono cresciuto sentendo parlare molto di Coldiretti in casa, è sempre stata vicino alla nostra azienda, un punto di riferimento che, crescendo, ho imparato ad apprezzare anch’io e per questo, oggi, far parte della Giunta lo reputo un onore e cerco di fare del mio meglio non solo per il territorio che rappresento ma per tutti gli imprenditori.
Si considera un po’ privilegiato? Vivere l’Organizzazione in questo modo mi fa vedere i problemi nella loro completezza e realtà. Sicuramente è un’esperienza importante che cerco di trasmettere sul territorio spero di riuscirci al meglio delle mie capacità. domanda di rito: ha sempre voluto diventare imprenditore agricolo? La mia famiglia ha radici contadine da sempre, io mi sono diplomato perito elettronico, ma non sono riuscito a staccarmi dalla tradizione. Ho preferito ampliare l’azienda perché ho capito che non avrei mai potuto sentirmi realizzato se avessi abbandonato “la mia terra”. Come si sentirebbe di descrivere la Valcerrina? Una valle particolare ma bellissima. Il paesaggio è unico e la potenzialità di questo territorio, proprio dal punto di vista agricolo, è incredibile. Bisogna però tenere sempre presente il fatto che esiste una suddivisione delle colture, si spazia dalle orticole alle nocciole, dal vigneto al miele. Ogni comune ha caratteristiche ben precise e questo rende tutto un po’ più complicato. Non dobbiamo mai dimenticare che questa è una zona che ha patito molto l’età industriale. Si spieghi meglio... Durante il cosiddetto boom industriale molti hanno abbandonato il nostro settore. Di conseguenza si son persi ettari importanti in area collinare, e hanno resisto solo le aziende più forti, specialmente quelle a carattere vitivinicolo. Oggi, per fortuna, vediamo quel periodo come un tempo lontano e si parla di nuovo di ritorno alla terra. Quale potrebbe essere la carta vincente per risollevarsi da questo momento di empasse? Credo le parola magiche siano due: “specializzarsi” ma anche “cooperazione”. Insomma, qual-
cosa che ci renda immediatamente riconoscibili. Fare squadra avendo un unico obiettivo: salvaguardare le nostre produzioni, il Made in Italy e tenendo sempre gli occhi ben aperti per individuare gli speculatori. Ce ne sono tanti in agricoltura? Come in tutti in tutti i settori ma, vista l’importanza strategica del nostro settore direi, senza paura di essere smentito, che stanno aumentando. Mentre sta rilasciando questa intervista non è stata ancora trovata un’intesa per formare un Governo. Cosa si sente di chiedere per l’agricoltura? Non mi voglio soffermare ad analizzare una situazione che non ha più bisogno né di parole né di commenti ma forse solo di buon senso. Sono certamente preoccupato per l’agricoltura, la paura è che quella che non mettano nei posti strategici persone competenti... un pensiero su tutti va alla nuova Pac... Oggi si parla molto di cibo sano ma Coldiretti ha iniziato il suo impegno, in prima linea, contro le “schifezze” oltre dieci anni fa... ci si può sentire orgogliosi?
Assolutamente sì! E lo dico non solo da dirigente Coldiretti ma, prima di tutto da padre e da marito di un medico dietologo-nutrizionista. E’ una grande battaglia che va perseguita, soprattutto quella per la rintracciabilità di tutti gli alimenti: episodi come l’ultimo horsegate la dicono lunga! Dobbiamo sempre tener ben presente che quello che mangiamo rappresenta la nostra salute. Importante, quindi, che il Progetto di Coldiretti venga capito e abbracciato sempre di più dal territorio... In questi anni si è fatto molto ma ancora molto resta da fare: non mi stupisce che il nostro Progetto sia capito e apprezzato di più dalla società che dagli agricoltori. Per natura i cambiamenti ci fanno un po’ paura e abbiamo bisogno di un po’ di tempo, ma sappiamo anche che la tutela che offre Coldiretti è fondamentale per continuare a rimanere sul mercato. Un pensiero per il futuro? Sicuramente rafforzare il legame con il territorio.Aumentare le occasioni di incontro tra produttore e consumatore a partire dai Mercati e dalle Botteghe di Campagna Amica. E poi continuare con determinazione la battaglia per diminuire la forbice dei prezzi dal campo alla tavola: rimane quello il vero male dell’agricoltura.
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[a cura di Alberto Pansecchi]
scheda tecnica
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• Variabilità biologica • Perdita di complessità • Resistenza alle invasioni • Individuare subito il nemico Rappresenta la varietà di forme viventi in un ambiente. Include la diversità genetica all’interno di una popolazione, il numero e la distribuzione delle specie in un’area e le loro interazioni all’interno di un ecosistema. La diversità degli ecosistemi viene valutata in termini di diversità di specie, calcolando lo loro abbondanza relativa. L’attività dell’uomo sta causando la perdita di biodiversità. Infatti il tasso attuale di estinzione è 100-1000 volte superiore a quello precedente alla comparsa dell’uomo. Uno degli obiettivi che si pongono i ricercatori è quello di frenare tale fenomeno ritenendolo pericoloso per il benessere delle persone.
la trasformazione del paesaggio viticolo La coltivazione della vite è estesa largamente su quasi tutti i territori collinari. Ampie superfici sono anche presenti nelle zone pianeggianti. Ogni area ha definito nel tempo una specifica peculiarità produttiva a livello enologico. Tutto questo è stato fonte di nuova ricchezza per l’attività agricola.
la biodiversità e il vigneto
scheda vite n.26
I territori destinati alla produzione hanno, di conseguenza, perso la loro eterogeneità di origine. La viticoltura è divenuta sempre più specializzata. La morfologia dei luoghi è stata anch’essa modificata in relazione alle nuove esigenze economiche e produttive che sono andate maturando. Parallelamente alla crescita della produzione e degli interessi economici, sono aumentati i problemi concernenti le cause potenziali di danno ai raccolti. 15
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[a cura di Alberto Pansecchi]
scheda tecnica
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Uomo e clima
Gli insetti sono tra i fattori più influenzati dai cambiamenti ed essi costituiscono un elemento di importanza rilevante. Sono, infatti, numerose le specie che vivono strettamente legate alla biologia della vite. Ognuna, potenzialmente, può manifestarsi come agente parassita, oppure no, quando la sua contenuta presenza numerica non è causa di danno ai raccolti. La maggiore o minore predisposizione di un’area verso una particolare specie è determinata da un insieme di fattori, alcuni dipendenti dall’uomo, altri no’. La sistemazione dei vigneti, il rimodellamento dei versanti e gli effetti della lotta chimica sono conseguenza di scelte operate; il clima, invece, sfugge interamente all’azione del coltivatore. Qualsiasi specie che giunge in un nuovo territorio incontra una maggiore resistenza al proprio proliferare se trova ad attenderlo una grande varietà di specie. L’agro-ecosistema semplificato, è particolarmente sensibile a nuove invasioni che, molto spesso si traducono in danni economici. Contribuire a mantenere un’abbondante presenza delle specie originarie, aiuta a controllare l’insediamento di nuovi patogeni.
Relazioni tra vigneto, ambiente e natura La viticoltura intensiva, volta alla massima produttività, sovente non tiene conto delle caratteristiche del luogo dove è praticata. Ne conseguono quindi le maggiori alterazioni. L’ambiente spontaneo è improduttivo sotto il profilo economico. La sua ricchezza di caratteri, unita alla sua complessità e variabilità biologica, costituisce tuttavia un elemento di stabilità nel tempo. La viticoltura moderna deve porre la sua razionalità nella ricerca delle più efficaci relazioni tra la coltivazione e le leggi della natura.
Il controllo dell’infestazione e il rispetto degli equilibri spontanei Per quanto possibile, si cerca di controllare e contenere l’infestazione rispettando le regole che governano gli equilibri spontanei, in modo da dover ricorrere il meno possibile ad interventi di maggior impatto ambientale, come quelli fitoiatrici. Nelle realtà di territori estesi di viticoltura specializzata e intensiva, il ricorso a questi strumenti può divenire indispensabile e, se operato con oculatezza, anche l’impatto verso l’ambiente appare più ridotto. Le migliori azioni verso gli insetti parassiti del vigneto sono quelle preventive: è basilare realizzare ambienti agrari meno soggetti e predisposti al dilagare di infestazioni massicce. L’integrazione di vari accorgimenti e strategie verso questo fine consente normalmente di ottenere validi risultati. 16
Bibliografia: Martini in vigna - Osservatorio Martini & Rossi
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[a cura di Fabio Fracchia]
scheda tecnica
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Il mAIs gode di una rete di confronti varietali che consente annualmente di valutare le migliori scelte tecniche. Nell’ambito di queste importanti sono non solo le prove di confronto varietali, ma anche quelle di tecnica colturale, orientate ad un miglior utilizzo dei fattori produttivi (concimazione, densità di semina, irrigazione). Ecco i dati delle prove 2012, utili ad orientare le scelte varietali di quest’anno. Innanzitutto occorre inquadrare l’annata scorsa, particolarmente calda, anche se non “da record” come da molti giornalisti affermato: la somma termica infatti è stata ben inferiore a quella del 2003, anno ricordato da tutti come estremamente caldo, e rispetto a quell’anno anche le precipitazioni sono state più abbondanti, anche se mal distribuite, con piogge frequenti nel periodo aprile-maggio, e poi un lungo periodo di siccità estiva. Ciò ha determinato un ritardo della fioritura di circa 7 giorni in media ed un accentuato stress dalla seconda decade di luglio fino alla maturazione, che ha penalizzato notevolmente le rese unitarie:
maiS Scelte Varietali 2013
SChEDA MAIS
Tuttavia le prove svolte in Piemonte, ed inserite nella rete di prove coordinate dal CRA hanno ottenuto ottimi risultati. Le località prescelte erano Vigone e Chivasso, entrambe in Provincia di Torino ma caratterizzate da terreni assai diversi: molto fertile e di medio impasto il primo, meno fertile e di natura più sciolta il secondo, entrambi irrigui. Ecco i risultati ottenuti, partendo dagli ibridi di classe 500.Tutte le prove sono state fertilizzate ed irrigate secondo le migliori tecniche agronomiche: 17
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[a cura di Fabio Fracchia]
scheda tecnica
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Tra i migliori ibridi si segnalano Korimbos, al secondo anno di prova, con ottimo potenziale produttivo associato ad altrettanto buona adattabilità agronomica; Kilic, ibrido al primo anno di prova, che ha dimostrato un potenziale produttivo assai elevato, ma di cui non si conosce ancora la stabilità produttiva e l’adattabilità; DKC6089, molto adattabile e rustico, oltre che produttivo.
Classe 600:
ed infine la classe 700:
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In questa classe da rilevare innanzitutto il limitato scarto produttivo rispetto alla classe 500 (3,2 q/ha) a fronte di umidità più basse per la classe 500, ed un minor rischio di stress idrici. In questa classe spiccano: DKC 6815: ibrido al 2° anno di prova che ha evidenziato, qui come in altri ambienti, sempre ottimi risultati produttivi, nonostante la taglia contenuta della pianta; DKC 6728: ibrido al primo anno di prova che promette rese molto elevate, nonostante la taglia non elevata della pianta ed il peso ettolitrico della granella non eccelso; DKC 6724: ibrido al 2° anno di grande potenziale produttivo ed adattabilità a diversi ambienti; PR32F73 e PR32G44: veri e propri riferimenti per questa classe, di grande potenziale produttivo con piante assai equilibrate; In questa classe di ibridi merita ricordare PR31D24, ibrido molto produttivo ed assai stabile, con produzione maggiormente adatta alla granella più che non al trinciato.
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[a cura di Luisa Bo]
scheda tecnica
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scheda misura 194
Il decreto legislativo 194/2008 in attuazione del Regolamento CE 882/2004 ha disciplinato in merito a modalità di finanziamento dei controlli sanitari ufficiali su mangimi e alimenti. Tale norma prevede il pagamento di una tassa all’ASL competente da parte degli operatori del settore alimentare sottoposti al controllo ufficiale. Il Ministero della Salute ha precisato che sono soggette le attività produttive con commercializzazione di produzione propria non al dettaglio maggiore del 50% inserite nell’allegato A sez.6. La Regione Piemonte, per dare attuazione al decreto legislativo con la circolare esplicativa 313/2009 ha stabilito che le tariffe previste siano versate all’ASL competente anche senza un’esplicita richiesta da parte della stessa. L’ultima evoluzione normativa in merito è legata al cosiddetto “Decreto Balduzzi” convertito in legge n.189/2012 - con modificazioni, del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, dove all’articolo 8 sono previste le seguenti disposizioni di modifica al Decreto legislativo 194/2008 sui controlli sanitari. Sostanzialmente rimane l’esenzione per tutti gli imprenditori agricoli ai sensi dell’art. 2135 c.c.. Infatti non vengono modificate le varie sezioni dell’Allegato A del Decreto Legislativo 194/2008, tra cui la sezione 6 che include la maggior parte della produzione agricola e che interessava tutti i produttori agricoli. L’unica novità riguarda invece la creazione di una nuova sezione 8, che vi allego. E solo per le produzioni inserite nella sezione 8 l’esenzione rimane vincolata al fatto di restare al di sotto del livello indicato nello stesso allegato e che riguarda: • Impianti di macellazione; • Impianti di sezionamento; • Centri di lavorazione della selvaggina cacciata; • Stabilimenti riconosciuti per la successiva lavorazione del latte crudo; • Lavorazione e trasformazione per l’immissione in commercio dei prodotti della pesca e dell’acquicoltura; • Stabilimenti non ricompresi nell’allegato IV sezione B del Regolamento CE n.882/2004
decreto legiSlatiVo 194/2008
Per approfondire
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[a cura di Luisa Bo]
scheda tecnica
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Sono state quindi attraverso il decreto Balduzzi chiarite alcune situazioni pregresse e riassumendo si può dire che: Per il 2009 la produzione primaria deve ritenersi esclusa dal campo di applicazione dl decreto, come pure la produzione e commercializzazione al dettaglio, i sottoprodotti di origine animale ed il settore mangimistico. Al fine di identificare le attività che ricadono nella produzione primaria, valgono le definizioni contenute nelle linee guida applicative del Reg. (CE) 852/2004 di cui all’Accordo Stato-regioni rep. n. 2470 del 9/02/2006.” Per il 2010, 2011, 2012 sono esclusi dall’ambito di applicazione del presente decreto gli imprenditori agricoli per l’esercizio delle attività di cui all’articolo 2135 del codice civile, ovvero coloro che svolgono attività di produzione primaria ai sensi dell’art. 2135 cc. sono esenti dal pagamento delle tariffe per i controlli sanitari ufficiali. Non sono mai escluse dall’ambito di applicazione del D.Lgs 194/2008 (e pertanto sussiste sempre l’obbligo di pagamento) tutte quelle attività soggette a riconoscimento comunitario ai sensi del Regolamento CE/853/2004, ricomprese negli Allegati IV e V del Regolamento CE/882/2004 ed elencate nelle Sezioni da 1 a 5 del D.Lgs 194/2008: (macellazione, sezionamento, lavorazione selvaggina cacciata, lavorazione latte, produzione/lavorazione/commercializzazione prodotti della pesca e dell’acquicoltura). Con la qualifica di Imprenditore agricolo si ritengono anche comprese le attività connesse esercitate dal medesimo imprenditore agricolo, dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione che abbiano ad oggetto prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco o dall’allevamento di animali, nonché le attività dirette alla fornitura di beni o servizi mediante l’utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse dell’azienda normalmente impiegate nell’attività agricola esercitata, ivi comprese le attività di valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale e forestale, ovvero di ricezione ed ospitalità come definite dalla legge. Per il 2013 “Sono esclusi dall’ambito di applicazione del presente decreto gli imprenditori agricoli per l’esercizio delle attività di cui all’art. 2135 del codice civile. L’esclusione si applica per le attività di cui all’Allegato A, Sezione 8, sempre che siano esercitate nei limiti delle fasce ivi previste (1)”. Le aziende agricole interessate dovranno entro il 31 gennaio di ogni anno ed in deroga per il corrente anno sino al 31 marzo inviare all’ASL di riferimento la dichiarazione sostitutiva di certificazione, segnalando la situazione aziendale per l’anno di competenza.
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scheda tecnica
[a cura di Alessandro Albertelli]
PReMeSSA Ogni anno vengono create nuove cultivar/selezioni di pesco che sono sottoposte a sperimentazione nei centri di ricerca, prima su limitate superfici e successivamente, se valide su superfici più estese. Attente verifiche e ulteriori controlli in campo selezioneranno le cultivar che sono ritenute di un certo interesse. Nell’ambito della frutticoltura Piemontese abbiamo un Consorzio di Ricerca e sperimentazione per l’Ortofrutticoltura Piemontese (CREsO) che si occupa anche del miglioramento varietale in frutticoltura. Riporteremo le cultivar di pesco che possono avere un certo interesse per caratteristiche agronomiche della pianta e qualitative dei frutti nel territorio piemontese. Nel 2012 inoltre dalla collaborazione tra tecnici frutticoli delle associazioni di categoria e della Cooperativa Volpedo Frutta, con il sostegno di CADIR LAB è stato intrapreso un programma di sperimentazione sulle nuove cultivar che sono presenti nel territorio, con lo scopo di conoscere meglio le caratteristiche agronomiche delle piante e qualitative dei frutti. Alcuni frutti di cultivar ritenute più interessanti sono stati sottoposti ad analisi delle principali caratteristiche organolettiche e chimiche e il lavoro che seguirà nei prossimi anni si prefigge di dare un’idea più precisa sulle potenzialità di alcune cultivar nel nostro territorio. Di seguito si elencano in modo sintetico le cultivar di maggiore interesse. PeSChe A POlPA GIAllA RUby RICh: data di raccolta -12gg Redhaven Aspetti positivi • Buona pezzatura, aspetto attraente del frutto, sapore equilibrato, buona tenuta di maturazione. Punti deboli e consigli • Vigore elevato e portamento assurgente della pianta, epidermide sensibile alle lavorazioni post-raccolta, conviene indirizzare la produzione su rami misti e di buon vigore. VISTA RICh: data raccolta +3gg Redhaven Aspetti positivi • Molto simile al Rich Lady, miglior rivestimento dei rami rispetto al primo.
ROyAl MAjeSTIC: - 5gg Redhaven Aspetti positivi •Albero di più facile gestione rispetto alle Rich, frutto con aspetto molto attraente, colorazione rosso intenso totale, forma tondeggiante regolare, polpa sanguigna di buona consistenza, buon sapore di tipologia acidula, buona tenuta di maturazione in pianta. Punti deboli e consigli • Frutto di media pezzatura, legno flessibile, indirizzare la produzione su rami misti di buon vigore. ROyAl TIMe: ata di raccolta +3gg Redhaven Aspetti positivi
• Frutto aspetto attraente, forma tondeggiante, colore rosso intenso, sapore buono, aromatico, subacido, buona tenuta di maturazione in pianta, la polpa è molto consistente, colore giallo. Varietà con elevato potenziale e produttiva. Inoltre facile da gestire e con buona produzione anche all'interno della pianta.
Consigli • Indirizzare la produzione sui rami misti di buon vigore.
PeScHe a PolPa gialla: cultiVar di nuoVo intereSSe
scheda frutticoltura n.26
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[a cura di Alessandro Albertelli]
scheda tecnica
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SUMMeR RICh: data raccolta +8gg Redhaven Aspetti positivi
• Albero a maturazione intermedia con elevata vigoria e buona produttività. Frutto di grossa pezzatura colore rosso intenso, uniforme, sfumato e marezzato. Polpa gialla, consistente, spicca a maturazione e di buone qualità organolettiche e sapore equilibrato. Pianta con migliore ramificazione di Rich Lady.
dIAMONd PRINCeSS: data raccolta +11gg Redhaven Aspetti positivi • Frutto con colorazione intensa attraente, buon sapore equilibrato, polpa gialla venata di rosso in prossimità del nocciolo, spicca, di elevata consistenza e buon sapore equilibrato. Interessante per l'epoca di maturazione.
Punti deboli e consigli • Rammollimenti del frutto a partire dalla cavità peduncolare, pezzatura media, si consiglia di privilegiare rami di buon calibro per migliorare la pezzatura. ROMe STAR: data raccolta +20gg Redhaven Aspetti positivi • Albero vigoroso, regolarmente produttivo, più facile la gestione della chioma grazie a vigoria e habitus produttivo normalmente equilibrati, frutto grosso, sferico, molto regolare, di bellissima colorazione rosso brillante. Polpa gialla, soda, di buon sapore, spicca. ROyAl PRIde: da raccolta +25gg Redhaven Aspetti positivi
• Albero di elevato vigore, portamento eretto ed elevata produttività. Il frutto appare di pezzatura elevata, forma rotonda, colore di fondo giallo ma abbondantemente sovraccolorato di rosso scuro e brillante su tutta la superficie. La polpa è molto consistente, colore giallo, con sapore dolce molto buono ed elevata succosità. 22
ROyAl SUMMeR: data di raccolta +8gg Redhaven Aspetti positivi
• Albero di medio vigore e facile gestione,elevata produttività, buona pezzatura su rami di buon calibro, forma rotonda, regolare. Colore di fondo giallo chiaro con sovraccolore rosso intenso, sapore molto buono, dolce, aromatico, buona tenuta di maturazione in pianta.
Consigli • Favorire una robusta impalcatura delle branche basali, indirizzare la produzione su rami misti di buon vigore. Sperimentazione sul territorio: Piante di riferimento 3 anni, vigore, produttività elevata, raccolto fine luglio. Caratteristiche frutto: pezzatura elevata, tenuta in pianta elevata, peso medio elevato (214-248 gr), colore intenso, sapore dolce, aromatico, buono, gradi Brix 12,77°-12,84°, acidità 0,36-0,42 (% acido malico), durezza polpa 4,16-4,29 Kg/cm2.
Zee lAdy: data raccolta +25gg Redhaven Aspetti positivi • Albero di buon vigore, regolarmente produttivo, portamento regolare ed espanso con produttività buona e costante. Frutto groso, rotondo, quasi completamente colorato di rosso luminoso su fondo giallo arancio. Polpa gialla, soda, spicca e di qualità gustative eccellenti e sapore equilibrato prolunga la stagione di “Elegant Lady”. SUMMeR lAdy: data di raccolta +33gg Redhaven Aspetti positivi • Albero di buona produttività. Frutto grosso, rotondo, simmetrico di fondo giallo chiaro e sovraccolorazione rossa molto espansa e leggera tomentosità. Polpa gialla, con rosso nella polpa e vicino al nocciolo, buona consistenza, tessitura fine, buona succulenza e di buon sapore equilibrato.
Bibliografia Siti internet: http://multidata.multiwire.net/upload/gesnew/CresoRicerca_890_12.pdf http://plantgest.imagelinenetwork.com/varieta.cfm
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aGrofarmaci
[a cura di Alberto Pansecchi]
news agricoltura
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a cura di Alberto Pansecchi
a professione dell’agricoltore diventa ogni giorno più difficile e necessita, ormai, di competenze e informazioni impensabili sino a pochi anni fa. Si evolve il contesto sociale entro il quale gli agricoltori ed i prodotti dei campi si inseriscono, cambiano le norme, nuove acquisizioni scientifiche affluiscono con sempre maggior frequenza, nuovi agrofarmaci si affacciano sul mercato e vecchi principi attivi, meno attenti alla salute degli operatori, vengono via via dismessi. Sono ormai all’ordine del giorno, le revoche di prodotti sino ad oggi ampiamente impiegati e una non perfetta conoscenza di queste evoluzioni può far sì che aziende agricole, a fronte di eventuali accattivanti offerte economiche, acquistino formulati prossimi a non poter più essere utilizzati. Lo specchietto riportato di seguito, dovrebbe impedire all’agricoltore, attraverso una rapida consultazione, l’approvvigionamento inconsapevole di formulati commerciali presto inutilizzabili.
Revoche acquisti e impieghi agrofarmaci APRILE 2013 NUM. REG.
DATA SCADENZA ACQUISTO
____________
TIPO DI UTILIZZO
11394
22-04-2013
____________
FUMIGANTE
AGROFARMACO TRIPICRIN
AGROFARMACO
NUM. REG.
DATA SCADENZA IMPIEGO
TIPO DI UTILIZZO
CYCOCEL 5C
6480
30-04-2013
FITOREGOLATORE
OSCAR
9240
29-04-2013
ACARICIDA
Revoche acquisti e impieghi agrofarmaci maggio 2013 AGROFARMACO
NUM. REG.
DATA SCADENZA ACQUISTO
TIPO DI UTILIZZO
CRITTAM GD 80
435
17-05-2013
ANTICRITTOGAMICO
DIZIRAM 76 WG
11475
17-05-2013
ANTICRITTOGAMICO
1066
17-05-2013
ANTICRITTOGAMICO
13508
31-05-2013
INSETTICIDA
ROUNDUP QUATTOCENTO
6250
20-05-2013
DISERBANTE
SERENO CENTOVENTI
7677
20-05-2013
DISERBANTE
434
17-05-2013
ANTICRITTOGAMICO
5748
17-05-2013
ANTICRITTOGAMICO
POMARSOL Z WG REMBÒ
SILZIR 90 TILT 10 EC
NUM. REG.
DATA SCADENZA impiego
TIPO DI UTILIZZO
AUSTRALIS
AGROFARMACO
11766
31-05-2013
ANTICRITTOGAMICO
CRESIT
11901
31-05-2013
INSETTICIDA
CURZATE R
3532
31-05-2013
ANTICRITTOGAMICO
CURZATE R BIANCO
8299
31-05-2013
ANTICRITTOGAMICO
KOCIDE 025
8291
31-05-2013
ANTICRITTOGAMICO
12342
31-05-2013
ANTICRITTOGAMICO
NOMOLT
7977
30-05-2013
INSETTICIDA
OSSIRAME 20 PB
8303
31-05-2013
ANTICRITTOGAMICO
RAMATO F1
1523
31-05-2013
ANTICRITTOGAMICO
RAMOZEB EXTRA
11934
31-05-2013
ANTICRITTOGAMICO
RAMOZEB EXTRA BLU
14138
31-05-2013
ANTICRITTOGAMICO
REMBÒ
13508
31-05-2013
INSETTICIDA
ZETANIL BIANCO
9369
31-05-2013
ANTICRITTOGAMICO
ZETANIL BLU
9106
31-05-2013
ANTICRITTOGAMICO
KOCIDE 3000
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news agricoltura
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accordo contratto di laVoro 2012-2015
Ottenuto l’accordo sul rinnovo del Contratto di Lavoro La convenzione interessa gli operai agricoli e florovivaisti
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l 5 dicembre 2012 è stato raggiunto l’accordo per il rinnovo del contratto provinciale di lavoro valido per il quadriennio 2012-2015. L’accordo prevede
Il Contratto prevede: Impegno ad istituire l’ente bilaterale Le parti ritengono utile il consolidamento delle relazioni e degli strumenti bilaterali, per lo sviluppo e la promozione del comparto agricolo, e anche per realizzare più avanzate relazioni nel settore a livello provinciale che consentano una maggiore rappresentatività e rispondenza alle istanze dei lavoratori e delle aziende agricole. Tuttavia tale ente bilaterale ricomprenderà, quale unico organo, la Cassa extra legem, (SIMI), l’Osservatorio provinciale, l’Accordo quadro relativo alle voci detassabili della retribuzione, e così via. Premio di risultato Il premio già in vigore nel 2011 è stato incrementato per il 2012 di 25€ annui, ed è stato istituito, con forma e contenuti diversi, anche per gli operai a tempo determinato che svolgono un numero di giornate comprese tra 51 e 150 annue. A questi ultimi operai a decorrere dal prossimo 2013 verrà riconosciuto il premio di risultato della seguente misura:
• 50,00 € al superamento di 51 giornate prestate; • ulteriori 50,00 € al superamento di 101 giornate prestate. Tali prestazioni devono essere rese nell’anno e presso un’unica azienda.
Appalti Particolare attenzione è stata dedicata all’argomento e ai conseguenti comportamenti cautelativi che le aziende appaltanti dovranno adottare nei confronti del soggetto appaltatore, in quanto il committente è obbligato e chiamato in solido con l’appaltatore ed eventuale subappaltatore a corrispondere ai lavoratori i trattamenti retributivi e di contributi previdenziali dovuti nel limite temporale di due anni alla cessazione dell’appalto. Pertanto, l’azienda appaltante deve sempre e necessaria-
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umenti retributivi per il 5,2% da calcolarsi sulla paga base in vigore al 31/12/2011, l’aumento verrà corrisposto in una unica soluzione a decorrere dal peridodo di paga di dicembre 2012. mente verificare nei confronti dell’azienda appaltatrice: • struttura imprenditoriale adeguata al lavoro appaltato; • abilitazione ad effettuare determinate specifiche lavorazioni; • iscrizione al registro delle imprese presso la Camera di Commercio; • pieno rispetto del contratto di categoria applicato ai lavoratori dipendenti; • applicazione delle norme di sicurezza individuale; • regolazione contributiva con consegna all’azienda appaltante di copia del DURC (docu-
mento unico di regolarità contributiva); • ogni lavoratore utilizzato dovrà indossare il cartellino di riconoscimento; • ogni contratto deve risultare da atto scritto e deve contenere tutti gli altri punti sopra elencati. Ambiente e sicurezza: è stato istituito il Libretto sanitario individuale dell’operaio, che verrà consegnato al lavoratore, che ne curerà la custodia e, di concerto con il medico aziendale, provvederà alla compilazione e all’aggiornamento del libretto stesso. lavoratori emigranti: le parti hanno convenuto di far tradurre in tutte le lingue cui
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accordo contratto di laVoro 2012-2015 che ci ha visti in alcuni momenti contrapposti muro contro muro, si è convenuto di aumentare il salario contrattuale provinciale in vigore al 31 dicembre 2011 del 5,2% (per cento) a decorrere dal periodo di paga di dicembre 2012; nessuna indennità o somma verrà riconosciuta a titolo di arretrati per il periodo compreso dal 1° gennaio 2012 e sino alla data della firma dell’accordo di rinnovo.Tale aumento verrà corrisposto in un’unica soluzione.
laVoro Boom di assunzioni in agricoltura (+3,6%)
news agricoltura
è tradotto il CPL, le informazioni essenziali che riguardano la salute e la sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro. Permessi straordinari: verrà concesso agli operai con rapporto a tempo determinato che svolgono presso la stessa azienda non meno di 150 giornate lavorative annue, un permesso retribuito di 3 giorni in caso gli stessi contraggano matrimonio. Aumento del salario: come detto, dopo una lunga ed estenuante trattativa,
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C
on la crisi è boom di assunzioni in agricoltura che è il settore che fa registrare il più elevato aumento nel numero di lavoratori dipendenti con un incremento record del 3,6%, in netta controtendenza con l’andamento generale che mostra livelli elevati di disoccupazione. E` quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati ISTAT relativi al 2012 che evidenzia un andamento positivo delle assunzioni nel nord, centro e sud Italia. Il trend positivo dell’agricoltura è particolarmente importante perché è il risultato di una crescita del 7,2% al nord, dell’11,2% al centro e dell’1% al sud. Si stima peraltro che abbia meno di 40 anni un lavoratore dipendente su quattro assunti in agricoltura, dove si registra anche una forte presenza di lavoratori giovani e immigrati che hanno abbondantemente superato quota centomila. Secondo l’analisi di Coldiretti a crescere in futuro sarà la domanda di livelli più elevati di professionalità con particolare riguardo a figure specializzate in grado di seguire lo sviluppo di specifiche coltivazioni, la conduzione di macchinari o la gestione di attività che oggi si sono integrate con quella agricola all’interno dell’azienda: dalla vendita diretta dei prodotti tipici alla trasformazione aziendale del latte in formaggio, dell’uva in vino, delle olive in olio, ma anche pane, birra, salumi, gelati e addirittura cosmetici. La domanda di lavoratori si registra infatti per figure professionali tradizionali che vanno dal trattorista al taglialegna fino al potatore, ma anche per quelle innovative all’interno dell’impresa agricola come l’addetto alla vendita diretta di prodotti tipici, alla macellazione, alla vinificazione o alla produzione di yogurt e formaggi. Continua invece il calo tra i lavoratori indipendenti dovuto in parte ai processi di ristrutturazione che stanno portando ad un aumento della dimensioni aziendali medie. I lavoratori indipendenti - conclude la Coldiretti - si riducono in media del 3,7% con un calo più accentuato nel centro Italia (-10,8%) e nel Mezzogiorno (-4,5%) rispetto al Nord (-1%).
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news agricoltura
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a cura iniPa di Emanuele Sconfienza [a cura di Emanuele Sconfienza]
Sicurezza Sul laVoro e
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Q u a l i t à
d e l l e
P r o d u z i o n i
InIPA organizza (a pagamento) alcuni corsi indispensabili per le aziende
ome già più volte segnalato anche da queste pagine nei numeri scorsi, le difficoltà che caratterizzano il momento economico del nostro Paese hanno portato alla necessità, da parte di Inipa Piemonte, di predisporre una serie di corsi di formazione di notevole importanza e urgenza per le aziende agricole che prevedono una spesa di iscrizione per i partecipanti. Una cifra minima, necessaria per andare a coprire le spese di gestione e di organizzazione, non più assicurata, come è sempre successo in passato, dai bandi predisposti dalle amministrazioni della Regione e della Provincia. Questo “taglio” nelle spese sulla formazione è andato a toccare settori fondamentali per l’attività delle aziende, soprattutto per quanto riguarda
la sicurezza sul lavoro e la qualità delle produzioni. Proprio per la necessità che le nostre aziende hanno espresso di dover conseguire queste certificazioni, Inipa ha predisposto una serie di corsi specifici: •Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), indirizzato nei confronti dei datori di lavoro, con sede in Alessandria, per la durata di 32 ore; •Formazione dei lavoratori in ambito di sicurezza sul lavoro, con sede in Alessandria, per la durata di 12 ore; •l’autocontrollo per le aziende che trasformano, con sede in Alessandria, per la durata di 16 ore;
•Patentino trattori, con sede in Alessandria, per la durata di 8 ore (tale corso verrà attivato nel momento in cui saranno rese note, da parte della Regione Piemonte, le linee guida per la formazione). Le iscrizioni a questi corsi (che saranno attivati solo al raggiungimento del numero minimo di partecipanti) sono possibili contattando la Segreteria Provinciale Inipa, telefonando al numero 0131-235891 [interno 668]; inviando una email a inipa.alessandria@coldiretti.it; inviando un fax allo 0131-252144; rivolgendosi a tutti gli Uffici di Zona Coldiretti. Agli stessi indirizzi sarà possibile ricevere qualsiasi tipo di informazione relativo alle date di svolgimento dei corsi e delle relative spese di iscrizione.
tre aPPuntamenti Sulla Sicurezza: grande affluenza
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Macchine, attrezzature, sostanze fitosanitarie e locali di lavoro: come comportarsi
re appuntamenti (a Pozzolo Formigaro, Acqui Terme e Castelnuovo Scrivia) per parlare di sicurezza nei luoghi di lavoro in agricoltura. Organizzati da Coldiretti in collaborazione con l’Associazione Regionale Gruppi Coltivatori Sviluppo, tali incontri hanno visto la numerosa partecipazione di tantissimi coltivatori, che hanno dato vita a un approfondito dibattito con i relatori Filomena Greco e Renato Delmastro, esperti del settore. Tanti i temi al centro dell’attenzione, dalle modalità di prevenzione alle principali verifiche che possono essere effettuate su macchine, attrezzature, sostanze fitosanitarie e locali di lavoro; dagli adeguamenti previsti per i macchinari agli obblighi e procedure relativi al nuovo “patentino trattori”; dalle revisioni per le macchine agricole ai documenti di valutazione dei rischi per le aziende con dipendenti: tutti argomenti di notevole attualità che Coldiretti ha voluto sottoporre all’attenzione dei propri associati per dare seguito al grande impegno che l’organizzazione ha sempre dimostrato nei confronti della sicurezza degli addetti al settore agricolo.
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Due momenti delle riunioni sulla sicurezza in agricoltura che si sono svolte a Pozzolo Formigaro e ad Acqui Terme. Grande partecipazione per conoscere le nuove normative.
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a cura di Emanuele Sconfienza attualità aGricola
[a cura di Alberto Pansecchi]
Sempre più punti di riferimento della corilicoltura internazionale
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ei giorni scorsi da Novi Sad (Serbia) una delegazione di tecnici, accompagnata dal Prof. Alessandro Roversi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, ha visitato le realtà corilicole di Lu Monferrato. A guidare gli osservatori stranieri era Slobodan CEROVIC, professore presso l’università di Novi Sad, amico e collega di Roversi; al seguito un importante vivaista Serbo, il Sig. Janko Jankovic e due tecnici frutticoli di Novi Sad. Tra gli scopi della visita l’osservazione e l’acquisizione di informazioni circa l’allevamento del nocciolo a palmetta; tale forma di allevamento delle piante di nocciolo, unica nel suo genere in Italia e nel mondo, viene infatti applicata proprio a Lu. A riguardo, gli ospiti Serbi, hanno ricevuto una ricca messe di informazioni dal Dr.Alberto Pansecchi, agronomo della Coldiretti, dal presidente di Corilu, Dino Trisoglio, mentre per gli aspetti fisiologici di tale forma di
allevamento si sono affidati al Prof. Roversi. Un secondo motivo della visita era assistere ad una dimostrazione pratica di potatura meccanica del nocciolo condotta, su diversi filari all’uopo riservati, con perizia e passione dal Sig.Trisoglio. Non è mancata infine una larga serie di domande sulle performance vegetative e produttive della “cultivar Tonda Gentile Trilobata” che da qualche anno è stata introdotta in Serbia. Al termine della visita gli ospiti stranieri hanno caldamente invitato Pansecchi, Trisoglio e Roversi a visitare gli impianti di nocciolo in Serbia che, a differenza di quanto avviene in tutti gli altri Paesi corilicoli del mondo, sono innestati su un portainnesto che non emette polloni. A tal riguardo il vivaista Jankovic, nel prossimo autunno, metterà a disposizione delle barbatelle innestate di TGT per realizzare nel Monferrato un impianto sperimentale che sarà il primo, in Italia e nel mondo, al di fuori della Serbia!!!
news agricoltura
dalla SerBia al monferrato Per Studiare il nocciolo
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A CoLLoquIo Con IL ConSIgLIere eCCLeSIAStICo
PelleGRINO COMe NOI Alle 17 di giovedì 28 febbraio 2013 “la storia è passata per Roma”. Così si è espresso un cronista mentre l’elicottero bianco portava Benedetto XVI a Castelgandolfo a 3 ore esatte dal termine del suo Pontificato. Dalle 20 si sarebbe oscurato al mondo (per usare le sue parole) senza scendere dalla croce ma lasciando al successore il timone della barca di Pietro. Ora si accinge a compiere da pellegrino l’ultima parte del suo pellegrinaggio terreno. Fino a ieri la chiesa ricordava l’11 febbraio per la prima apparizione della Vergine a Bernadette nella grotta di Massabielle di Lourdes o al massimo per l’anniversario della firma dei Patti Lateranensi tra la Santa Sede e lo Stato italiano. Ora, l’11 febbraio è il giorno dell’annuncio del Papa di voler scendere dal soglio pontificio; per trovare un atto simile bisogna andare a papa Celestino V, papa per soli cinque mesi (1294) oltre sette secoli fa. Quest’anno, per noi cristiani, non solo per il gioco delle lune, è cominciata presto. La Chiesa, fatta di uomini santi e peccatori, ha perennemente bisogno di conversione. Il papa ha dato un grande segnale, a meno che non vogliamo pensare che il suo gesto sia motivato solo dall'età e dalla salute. Buona Pasqua! don Ivo
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a curacamPaGna di luisa bo amica
“...tenaci e coraggiosi questi allevatori alessandrini…”
riScoPriamo le erBe SPontanee e i Prodotti dell’orto dimenticati
Parte il corso ad aprile
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n Piemonte fino a una quarantina di anni fa, ovunque, si faceva largo uso in cucina di erbe spontanee, tant’é che un vecchio proverbio piemontese recita che in primavera “tute j’erbe ch’ian la testa son boine da fa la mnestra” (tutte le erbe che spuntano - sono buone per fare la minestra). Purtroppo per una serie di motivi negli ultimi decenni, la cultura delle erbe è regredita sempre più e molte erbe che erano protagoniste di piatti prelibati non sono più conosciute dalla maggior parte della gente. Lo scopo del corso è quindi quello di riscoprire queste erbe spontanee offerte dalla nostra terra trasformandole in prelibatezze come ad esempio: la carne cruda con foglioline di crescione, le torte salate con la barba di becco, i ravioli farciti con ricotta e piattello o gli gnocchi di ortiche e ricotta, i “rabaton” alessandrini, la “turte d’erba”, il “scioet con j’erbe” o “suet gris”, il “bruschet” o “bagnet ‘d gidula” o “bagnet d’erba brusca”, polenta con le coste di rabarbaro volgarmente detto “lavasun” (Rumex alpinus) cucinate in fricassea, la tasca ripiena di luppoli o la crostata di marmellata di rabarbaro alpino e fragole/lamponi e così via... Tre giornate intense di studio nell’ambito del corso voluto da Terranostra e Inipa che si svolgerà a Cassine presso l’agriturismo Il BuonVicino il 3 ed il 22 aprile e ad Arquata il 15 aprile presso l’agriturismo lo Casale con due esperte di erbe spontanee e gastronomia Giovanna Ruo Berchera e Annamaria Rivera, La cosiddetta società dei consumi e del benessere, la mancanza di educazione alimentare e la non conoscenza della stagionalità dei prodotti da parte dei consumatori nonché tantissimi altri fattori, nel corso degli ultimi 50 anni hanno fatto sì che moltissimi ortaggi e frutti scomparissero dai banchi di frutta e verdura ma è tornato il momento che ci riappropriamo delle nostre tradizioni in nome della biodiversità, per riportare sui banchi della vendita diretta dei mercati di Campagna Amica e sulle tavole degli Agriturismi di Terranostra la varietà che la natura ci offre, ma per farlo dobbiamo però imparare a conoscerla...
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[pagine a cura di Luisa Bo]
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a circa tre anni l’azienda agricola San Pietro di Masio ha convertito l’allevamento bovino di razza Limousine allevando bovini di razza piemontese di provenienza cuneese. I bovini, alimentati esclusivamente con trasformati aziendali, mais, fieno ed integratori vitaminici sono destinati nell’ambito del circuito Coalvi, alla Grande Distribuzione, attraverso la Coop. San Francesco, a Bennet ed Esselunga, secondo rigidi protocolli. Con grande soddisfazione alla 20a Fiera Regionale de Bovino da Carne di razza Piemontese della Gioria di Carmagnola, Massobrio Giuseppe titolare dell’azienda San Pietro si è aggiudicato il secondo premio, assegnato ad uno splendido campione di Manzo Migliorato. Ancora un grande risultato per questa fattoria che è anche fattoria didattica, con diversi laboratori, guidati dalla moglie Claudia, incentrati oltre che sull’allevamento anche sulle altre attività aziendali quali la produzione del grano e dei pomodori, sempre in un’ottica di visione educativa tra l’agricoltura di un tempo e quella moderna.
“...Tenaci e coraggiosi questi allevatori alessandrini... ”si meritano tutti gli incoraggiamenti possibili per non mollare mai!!!
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camPaGna amica
marchio Q ospitalità
italiana 2013
news agricoltura
l’agriTurismo di campagna amica
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apertura del bando per l'assegnazione del marchio
Azienda agricola “LA BRENTA” di Canepa Simona 15071 Carpeneto (Alessandria) /253, Località Madonna della Villa Tel. 0143-876079
la BrentA a CArPeneto
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acchiuso nel nome del’agriturismo c’è tutto il cuore della famiglia Canepa. ...E proprio la brenta, una delle attrezzature più simboliche del vigneto non poteva non dare il nome all’agriturismo. Agricoltori da sempre, viticoltori da sempre, nello spirito dell’ospitalità propria della gente di campagna da più di vent’anni, hanno fatto della multifunzionalità agricola un indirizzo aziendale, per diversificare gli sbocchi commerciali e offrire ai clienti ed ai turisti ospitalità agrituristica a tutto tondo. Una decina di posti letto ma, soprattutto la buona cucina, quella che caratterizza l’Alto Monferrato, una cucina piemontese dalla spiccata declinazione ligure. Qui gli agnolotti si chiamano ravioli, il coniglio si cucina alla ligure, la farinata è un piatto tipico dell’ovadese così come la perboureira. Alla Brenta, i Canepa accompagnano tutti i piatti i piatti ed in particolare stufati e cacciagione con il Dolcetto di Ovada di loro produzione, simbolo incontrastato di Madonna della Villa e di tutta Carpeneto. L’agriturismo è a conduzione familiare e tutti sono coinvolti nei diversi ruoli dal vigneto alle vinificazione, in cucina e nel laboratorio per fare la pasta, rigorosamente fatta in casa. Un agriturismo come una volta in uno degli angoli più belli della provincia, l’ovadese, un territorio di colline castellate e vigneti.
LA RICETTA DEL MESE
Arrosto della Nonna Ingredienti • lombo di bovino • prosciutto • carota/sedano/cipolla • erbe aromatiche • 4/5 pomodorini • 4/5 funghi • spinaci • un bicchiere di marsala
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a Camera di Commercio di Alessandria, ha riaperto nuovamente un bando per l’assegnazione del Marchio Q OSPITAlITA’ ITAlIANA rivolto anche ai Breakfast ed agli agriturismo che ne faranno richiesta e che risulteranno in possesso dei requisiti previsti da questo Regolamento e dall’apposito Disciplinare. Sono ammesse alla selezione per l’assegnazione del marchio le imprese: operanti in provincia di Alessandria (sede o unità locale); in regola con l’iscrizione al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Alessandria; in regola con il pagamento del diritto annuale camerale; che non versino in situazioni di scioglimento, liquidazione, fallimento o altre procedure concorsuali. la partecipazione al bando è gratuita. Sarà possibile inviare la domanda direttamente alla CCIAA entro le ore 12 del 15 aprile. Per informazioni rivolgersi alla segreteria di Terranostra.
CASCinA iMAriSiA di Deregibus F.lli Str.Cellamonte 12, 15039 - Ozzano (AL) Tel.0142-488279
Preparazione Preparate un lombo di bovino, steccatelo internamente con lardelli di prosciutto grasso e magro ravvolti nel sale e pepe, mettetelo in casseruola con tutti gli odori a fette, olio, bicchierino di marsala, mazzetto d’erbe aromatiche (timo, alloro e prezzemolo), ponete sul fuoco ben coperto rosolando fino a cottura. A metà cottura dategli ancora un po’ di sale ed aggiungete del brodo se occorre. togliete l’unto nel quale potrete far rosolare dei pomodorini, delle fettine di funghi e degli spinaci, diluite il fondo che verserete sulla carne affettata ed impiattate con il contorno.
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serVizi alle Persone
[a cura di Marino Ravera]
Per tutte le pensioni i nuovi importi del 2013 Il decreto ministeriale ha fissato nella misura del 3% l’incremento dovuto ai pensionati Per tutte le pensioni, come ogni anno, l’INPS ha provveduto ad applicare dal 1 gennaio la rivalutazione in base alla perequazione automatica e insieme alla rivalutazione degli importi di pensione, sono stati automaticamente adeguati tutti i limiti di reddito da non superare per le varie tipologie di pensione. Per il 2013 con il Decreto ministeriale del 16 novembre 2012, è
stato fissato nella misura del 3% l’incremento (previsionale) dovuto ai pensionati, lo stesso decreto ha anche fissato (in via definitiva) al 2,7%, l’aumento per il 2012 che in via previsionale era stato applicato nella misura del 2,6%. A seguito di ciò si sono determinati conguagli a credito nei confronti dei pensionati per l’anno 2012 che sono stati pagati con la rata di gennaio 2013.
trattamenti minimi, aSSegni Vitalizi, PenSioni e aSSegni Sociali Decorrenza
Trattamenti minimi pensioni lavoratori dipendenti e autonomi
Assegni vitalizi
Pensioni sociali
Assegni sociali
495,43
282,40
364,51
495,43
6.440,59
3.671,20
4.738,63
6.440,59
1° gennaio 2013 Importi annui
le indennita' degli inValidi ciVili dal 1.1.2013 Tipo
Importo mensile spettante
Di Accompagnamento inv. civ. tot.
499,27
Di Accompagnamento ciechi assoluti
846,16
Di Comunicazione sordomuti
249,04
Ciechi parziali (fino a 1/20°)
196,78
partire da quest’anno il modello CUD non sarà inviato dall’INPS all’indirizzo dei pensionati, se non a seguito di esplicita richiesta, lo ha precisato l’INPS con un apposito comunicato stampa, dove vengono anche indicate le ragioni di tale novità e che sono riconducibili ad esigenze di risparmio regolamentate dalla recente Legge di stabilità. Per ottenere il modello cud è stato precisato che i pensionati potranno utilizzare il sito internet dell’Istituto dopo aver richiesto il proprio codice personale per ac-
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La determinazione della perequazione, definitiva per l’anno 2012 e previsionale per l’anno 2013, è stata applicata anche per le pensioni e gli assegni a favore dei mutilati, invalidi civili, ciechi civili e sordomuti. In tabella sono riportati gli importi 2013 delle relative indennità.
PeRIOdICITà dI PAGAMeNTO delle PeNSIONI I pagamenti degli importi mensili fino a cinque euro vengono corrisposti con una unica rata annuale anticipata. Quelli superiori a 5 e fino a 70 euro mensili sono pagati con due rate semestrali anticipate. Quelli superiori a 70 euro sono corrisposti in rate mensili anticipate.
aVViSo imPortante a tutti i PenSionati (modello cud 2013)
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Deve essere precisato che con la manovra introdotta dal Governo, a partire dal 2012, gli aumenti di perequazione automatica vengono applicati in misura intera solo nel caso in cui le pensioni, sommate non superino l’importo di €.1.443,00, oltre questo limite le pensioni vengono corrisposte nella stessa misura stabilita per il mese di dicembre 2012.
cedere ai servizi, oppure telefonando al contact center al numero verde 800.43.43.20 da rete fissa oppure al numero 06.164.164 con chiamata da cellulare. Il modello potrà anche essere richiesto presso gli uffici postali, ma in tal caso previo pagamento di 2,70 Euro + IVA. É opportuno precisare che il modello CUD si può ottenere anche presso il nostro Patronato o presso il CAF Coldiretti, senza alcun particolare disagio, per cui gli interessati vi si possono rivolgere per ottenerlo gratuitamente.
in PenSione con 15 anni di contriButi importanti chiarimenti dell’inPS
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on la circolare n.35/2012 l’INPS aveva fornito le disposizioni attuative della Legge n.214/2011 di riforma delle pensioni affermando che, a seguito dell’entrata in vigore dell’art.24 della medesima legge, il diritto alla pensione di vecchiaia si poteva conseguire SOLO in presenza di un’anzianità contributiva minima pari a 20 anni.Tuttavia per alcune categorie di contribuenti, l’art.2 c. 3 del Dlgs n.503/92 aveva sancito il diritto ad ottenere la pensione di vecchiaia con 15 anni di contributi. Considerato che la riforma Monti - Fornero non ha
abrogato tali precedenti norme, l’INPS, dopo aver ottenuto dal Ministero del lavoro i necessari chiarimenti e conferme, ha definitivamente chiarito con la circolare n.16/2013, che hanno diritto ad ottenere la pensione di vecchiaia con 15 anni e non con 20 i seguenti soggetti: a) Lavoratori dipendenti e autonomi che alla data del 31 dicembre 1992 risultano aver accreditato sulla propria posizione assicurativa, almeno 15 anni di contributi (780 settimane); b) Lavoratori dipendenti e autonomi, ammessi alla prosecuzione volontaria entro il
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eTà PeNSIONAbIle le deroghe previste dal d.lgs. n. 503/92 riguardano esclusivamente i requisiti contributivi finalizzati alla maturazione del diritto a pensione di vecchiaia. Pertanto va ricordato che, nei confronti dei soggetti sopra citati, si applicheranno le deroghe di cui al D.Lgs. n.503/1992 per quanto riguarda i requisiti CONTRIbUTIVI, ma si applicheranno i NUOVI ReQUISITI ANAGRAFICI previsti per il diritto alla pensione di vecchiaia nel sistema retributivo o misto di cui dall’art.24 comma 6 della legge n.214/2011 e non verrà invece applicata la cosiddetta “finestra mobile”. Per maggiori informazioni gli interessati possono ottenere assistenza gratuita rivolgendosi agli uffici del Patronato Epaca - Coldiretti.
serVizi alle Persone
accredito gratuito dei contriButi Per maternita’
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utte le lavoratrici che hanno avuto figli in periodi durante i quali non svolgevano attività lavorativa, hanno diritto, a determinate condizioni, all’accredito gratuito dei contributi figurativi per maternità. Si tratta, di tutti quei casi in cui non vi è stata copertura assicurativa per astensione dal lavoro, l’accredito di tali contributi può essere richiesto, sia per chi non ha ancora la pensione (quindi può contribuire ad ottenerla prima e con un maggior numero di contributi), sia anche per chi l’ha già
avuta (e può così ottenere un ricalcolo dell’importo già in pagamento). Occorre precisare che le interessate devono aver avuto accreditati almeno cinque anni di contributi in qualità di lavoratrici dipendenti. Il Patronato EPACA invita le interessate a presentarsi presso i propri uffici, dove potranno controllare la propria posizione assicurativa e se in possesso dei requisiti, predisporre la domanda di accredito e di ricostituzione della pensione.
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news agricoltura
31 dicembre 1992. Per usufruire di tale deroga è necessario che la decorrenza dell’autorizzazione alla prosecuzione volontaria si collochi entro la data del 26 dicembre 1992. Non è invece richiesto che l’assicurato ammesso alla prosecuzione volontaria abbia anche effettuato versamenti anteriormente a tale data. c) Lavoratori dipendenti che possono far valere al 31 dicembre 1992 un periodo di assicurazione e di contribuzione inferiore ai 15 anni previsti dalla previgente normativa. Per i lavoratori dipendenti che abbiano maturato al 31 dicembre 1992 un’anzianità assicurativa e contributiva tale che, anche se incrementata dei periodi intercorrenti tra il 1° gennaio 1993 e la fine del mese di compimento dell’età per il pensionamento di vecchiaia, non consentirebbe di conseguire i requisiti assicurativi e contributivi richiesti dall’art.2 del d.lgs. n.503/92 nell’anno di compimento dell’età pensionabile, i requisiti stessi sono ridotti fino al limite minimo di 15 anni previsto dalla previgente normativa.
coltivatori diretti/iaP
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dicHiarazioni di Variazione e nuoVa iScrizione
l Patronato Epaca ricorda che la Legge 233/90 stabilisce che il termine entro il quale occorre effettuare l’obbligatoria dichiarazione di variazione per i coltivatori e gli imprenditori agricoli è fissato in 90 giorni dalla data nella quale si è determinata la variazione stessa. Si devono intendere come variazioni gli aumenti o diminuzioni delle superfici e delle colture praticate, nonché quelle relative alla posizione lavorativa dei componenti del nucleo familiare, riferite sia alle nuove iscrizioni, che alle cancellazioni dagli elenchi ai fini previdenziali INPS. Le dichiarazioni di variazione si possono presentare tramite il nostro Patronato e devono sempre essere firmate dal titolare d’azienda, insieme alla documentazione probante la decorrenza della variazioni, come ad esempio: copia rogiti acquisto o vendita terreni e/o contratti di affitto, certificazioni attestanti l’inizio o la cessazione di attività lavorative. Si sottolinea l’importanza del rispetto della scadenza, poiché in caso
contrario è prevista l’applicazione di sanzioni con l’applicazione di somme aggiuntive e interessi, nel caso in cui la variazione determini una maggiore contribuzione con decorrenza retroattiva che va oltre i 90 giorni dalla data in cui è stata presentata l’istanza. Si ricorda altresì che anche in caso di una nuova iscrizione in qualità di titolare di azienda negli elenchi dei coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali, occorre il rispetto dello stesso termine per non incorrere in analoghe sanzioni. In particolare è opportuno sottolineare per tutti coloro che richiedono la qualifica di IAP al Comune, che è sempre necessario, poiché obbligatorio, predisporre ed inoltrare denuncia aziendale anche all’INPS per il pagamento dei contributi previdenziali nella relativa gestione pensionistica. Per maggiori informazioni gli interessati possono rivolgersi agli uffici EPACA Coldiretti.
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• dIRITTI dI ReIMPIANTO Barbera 9200 metri. Tel.0144-79531 •eRPICe ROTANTe MOReNI larghezza 3 metri in ottimo stato richiesta €1500,00 trattabili. Tel.340-3859825 •ATTReZZATURe PeR eNOlOGIA Filtro Feccia mod. Alfa MAGIC/20. Pressa a polmone mod. PSP 9PV. Filtro pressa mod. KAPPA/4. Serbatoio da vinificazione da HL100. Centrale frigorifera, modello FC50. Pigiadiraspatrice D.25. 3 serbatoi da stoccaggio da Hl 5. 1 serbatoio da stoccaggio da Hl 2. Pompa Mencarelli tipo G90. Imbottigliatrice manuale da banco 6 becchi. Pastorizzatore/scambiatore di calore modello Cipriani. Idropulitrice modello Super 15/15. Muletto TOYOTA alimentato a benzina portata 10/15 Q. Contalitri meccanico. Caldaia SIME RX 26 - Modulo lineare. Tel.339-1474145 - 342-1940518 •RIMORChIO AGRICOlO Terpa con vasca in acciaio inox portata complessiva kg 3000. Tel.0144-594148 •lANdINI 5500 55cv per cessata attività. Cell.329-4189835 •dIRITTO ReIMPIANTO 1,7 ha in zona Lu. Chiedere di Diego.Cell.338-4028439 •FAlCIACONdIZIONATRICe 4 dischi bcs mod.440 come nuova, aratro monovomero ermo rivoltino per 90 Cv, pala cingolata FL4, trattore ford 60cv trazione semplice. Fiat 880 doppia trazione 5 cilindri. Cell.333-9744044 o 0143-876333
•ATTReZZI AGRICOlI (causa cessata attività): Trattore Landini 110 Mytos, Trattore Ford 2000 40cv, Rotopressa Super Volvo, Giostra e ranghinatore, Rotante fieno, Girello fieno, macchina da seminare cereali, macchina per seminare mais, macchina per diserbo, aratro Balzani, erpice rotante, rullo ghisa, mulino a cardano, botti in legno. Tel.0143-876052
•3 VeTRINe con appartamento a Castelnuovo Scrivia Via Einaudi 11, e aratro. Dondi con rivoltino. Tel.0131-845824
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•dIRITTO ReIMPIANTO 24.000. Tel.339-6239611
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mq
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scadenze aPrile
[a cura di Daniela Colombini]
15aprile
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16 aprile2013
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IMPOSTA
AdeMPIMeNTI
SOGGeTTI ObblIGATI
emissione fattura differita per la cessione
di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da un DDT o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuata l’operazione
Soggetti passivi IVA
IVA
Liquidazione e versamento dell’IVA a debito del mese di marzo 2013
Contribuenti IVA mensili
Ritenute alla fonte
Versamento ritenute alla fonte su: redditi di lavoro dipendente e assimilati redditi di lavoro autonomo provvigioni corrisposti nel mese precedente
Soggetti operanti in qualità di sostituto d’imposta
IVA
Comunicazione in via telematica dei dati contenuti nelle dichiarazioni d’intento ricevute nel mese precedente
Contribuenti IVA che hanno ricevuto le dichiarazioni d’intento rilasciate da esportatori abituali
IVA
Invio telematico elenchi INTRAsTAT riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al mese precedente
Operatori intracomunitari con obbligo mensile
IVA
Invio telematico elenchi INTRAsTAT riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al trimestre precedente
Operatori intracomunitari con obbligo trimestrale
IVA
Comunicazione dei dati delle operazioni intercorse nel mese precedente o trimestre precedente nei confronti di operatori economici aventi sede, residenza o domicilio negli Stati o territori black list
Contribuenti IVA
IVA
Presentazione elenco clienti e fornitori riferito all'anno 2012
Contribuenti IVA
IVA
news agricoltura
SCAdeNZA
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dicembre
news agricoltura
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LUTTI ✟
✟ Cristiane e fraterne condoglianze da parte di tutta la Dirigenza e la Struttura della Coldiretti di Alessandria al Direttore Regionale Coldiretti Piemonte Bruno Rivarossa per la scomparsa del caro papà
AnDREA Sincero e sentito cordoglio
La Federazione Coldiretti esprime cordoglio alla famiglia Cartasegna per la perdita del caro
PIETRO
socio di Avolasca ✟ 1918 - 2013 ✟ La Coldiretti di Alessandria è particolarmente vicina alla famiglia Crotti per la perdita della cara
EMMA
socia di Bozzole ✟
✟ 1922 - 2013 ✟
La Coldiretti tutta si unisce al dolore della famiglia Borgoglio per la scomparsa del caro
Sentite condoglianze alla famiglia Cantatore per la perdita del caro
fERRUCCIO
socio di Litta Parodi ✟ 1925 - 2013 ✟
✟
Porgiamo le nostre sentite condoglianze alla famiglia Gandini, in particolare al marito Francesco, per la perdita della cara
La Dirigenza e la Struttura Coldiretti sono vicine a Paola Guasco dell’ufficio zona di Casale Monferrato per la perdita del caro
ROSA
SUOCERO
socia di Predosa
sentite condoglianze
✟ 1925 - 2013 ✟
✟ 1932 - 2013 ✟ La Coldiretti tutta si unisce al dolore della famiglia e di Bartolomeo Masino, già Presidente Coldiretti Regionale e Provinciale, per la scomparsa del caro fratello
Siamo particolarmente vicini alla famiglia Mazzucco per la perdita del caro
fRANCESCO
socio di San Salvatore
gIUSEPPE
socio di Bosco Marengo
✟ 1928 - 2012 ✟
✟
La Coldiretti tutta si strige al dolore della famiglia Poggio per la perdita del caro
Condoglianze alla famiglia Lenti da parte di tutta la Coldiretti per la perdita del caro
gIUSEPPE
socio di Castellazzo
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gIUSEPPE
socio di Camagna Monferrato
gIULIO
socio di Pecetto di Valenza
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