Coldiretti Alessandria - Anno 61째 numero 8 - 18/09/2014 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria
Contiene I.P.
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Editoriale
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Editoriale per questo dobbiamo
“sconvolgere” la filiera
L’etichettatura?
E’ la madre di tutte le battaglie Il nostro Progetto costituisce un grande patrimonio: lo abbiamo creato e lo dobbiamo difendere
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o sempre visto e “sentito” il mese di settembre come un nuovo inizio dell’anno. Per noi imprenditori agricoli parlare di pausa estiva è ovviamente impossibile ma sicuramente l’autunno rappresenta il momento in cui è possibile provare a tirare le fila dell’annata e fare i primi bilanci. i mesi che ci siamo lasciati alle spalle sono stati più difficili del previsto, caratterizzati da un maltempo che non ha lasciato tregua e che soprattutto ha pesato su ogni tipo di coltura: frutta e verdura, ma anche il vigneto, grano, mais... insomma, alle difficoltà legate al basso potere d’acquisto e ad un’economia ferma si sono aggiunti tutti i guai legati alle avverse condizioni climatiche che da nord a Sud hanno creato danni incalcolabili. guai che però non hanno minimamente fatto abbassare la guardia a Coldiretti nei confronti delle speculazioni: la battaglia del riso e delle pesche ci ha portato sulle maggiori piazze italiane per denunciare una situazione che abbiamo definito vergognosa per i pochi controlli sulla qualità effettuati da parte della grande distribuzione e per il numero di prodotti che continuano ad arrivare dall’estero non all’altezza delle eccellenti peculiarità nutritive e organolettiche a cui siamo abituati. Una stranezza che riguarda tutti i comparti, tutta la produzione: le realtà produttive, che devono attenersi a protocolli di qualità severi e onerosi, oggi sono letteralmente schiacciate da un sistema che non riconosce loro i giusti ricavi, indispensabili per mantenere le aziende e investire in innovazione. Per questo Coldiretti ha presentato al governo una serie di proposte per interventi mirati ad offrire al settore migliori prospettive per il futuro come, ad esempio, una corretta riconversione varietale; il coordinamento unico per l’immissione del prodotto sul mercato; la progettazione di nuove forme assicurative multirischio che comprendano le situazioni di crisi e l’esclusione della frutta più facilmente deperibile dal sistema del libero servizio nella gdo. Settembre significa anche vendemmia e quindi riunioni infinite per decidere il prezzo delle uve. non sempre, o meglio quasi mai, la posizione di Coldiretti è in linea con quella degli altri attori coinvolti nelle paritetiche: un ulteriore e chiaro esempio della nostra distintività, una logica conseguenza del fatto che non rappresentiamo gli stessi interessi. noi mettiamo al centro l’impresa e l’imprenditore. il punto di partenza e di arrivo è la nostra base associata, che costituisce la propulsione a fare sempre di più e meglio, sempre però tenendo ben presente il nostro alleato più importante: il consumatore. Senza presunzione possiamo definire il nostro Progetto una delle poche serie di questa italia: un Progetto che si basa sull’autorevolezza che Coldiretti si è conquistata agli occhi dell’opinione pubblica riuscendo ad essere centrale nel dibattito sociale, culturale, politico ed economico del nostro Paese. Oltre metà della nostra spesa continua a non essere tracciata e questo non è più sostenibile mettendo a rischio la salute e l’economia del Paese: perché etichettatura trasparente è sinonimo di lotta alla contraffazione, all’illegalità ed è un’arma di difesa per i consumatori stessi. nel semestre italiano di presidenza europea è fondamentale continuare con determinazione su questa strada. Con la rintracciabilità si possono individuare tutte le imprese di una filiera produttiva: in questo modo il sistema garantisce, in caso di pericolo per la salute del consumatore, di individuare l’anello debole della filiera e di intervenire così direttamente su di essa. Per porre un freno a tutto questo è necessario che aumenti la consapevolezza, a tutti i livelli, soprattutto da parte delle istituzioni. ecco perché, senza alcun dubbio, l’etichettatura è la madre di tutte le battaglie!
Roberto Paravidino Presidente
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Il nostro potere contrattuale
QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO A UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA
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Periodico edito da impresa Verde alessandria
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d i r e t t o r e a m m i n i s t r at i V o simone moroni direttore resPonsabile ilaria lombardi G r a f i c a , i m Pa G i n a z i o n e christian boero H a n n o c o l l a b o r at o a q u e s t o n u m e r o alessandro albertelli, luisa bo, daniela colombini, fabio fracchia, alberto Pansecchi, domenico Pesce, andrea Piccaluga, don ivo Piccinini, marino ravera, Valerio scarrone, emanuele sconfienza. fotoGrafie
n° 8 - Settembre 2014
archivio coldiretti, christian boero
IN COPERTINA
redazione ed amministrazione
Vendemmia 2014: “Meno quantità, alta qualità. Annata anomala da dimenticare?”
corso crimea 69 - 15121 alessandria tel. 0131 235891 - fax. 0131 252144
reGistrazione tribunale di alessandria n.69 del 21.1.1953
aGenzia
Chiuso in redazione il 18 Settembre 2014
P u b b l i c i ta r i a
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Sullo scorso numero di Agricoltura Alessandrina a pagina 9 è stata erroneamente pubblicata la foto del Presidente di Coldiretti Sardegna al posto di quella di Stefano Leporati dell’Area Economica Nazionale di Coldiretti (nella foto). Puntualizziamo anche che la carica di Elsa Bigai è quella di Direttore del CAA Nazionale Coldiretti e Vice Capo Area Organizzazione. Ci scusiamo con gli interessati e con i lettori per il disguido.
ALESSANDRIA SRL
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Coldiretti: “Le anomalie climatiche hanno pesato sulle imprese con un aggravio dei costi di produzione” ell’estate più piovosa dagli anni Sessanta i viticoltori della provincia di Alessandria sperano negli “ultimi scampoli di bel tempo” prima di entrare nel clou della vendemmia 2014. Una stagione vitivinicola che potremmo riassumere difficile dalla quale solo in pochi ne usciranno vincenti a causa dei pesanti costi di produzione a cui le imprese hanno dovuto far fronte per contrastare le anomalie climatiche. Tutto perso dunque? Assolutamente no, almeno non ancora. Ma i prossimi dovranno essere giorni soleggiati e scarsamente umidi per salvare quella che nonostante le bombe d’acqua, il freddo e le grandinate sembra possedere ancora i numeri per definirsi una «buona annata». L’auspicio è questo. Dal punto di vista qualitativo rischiano più i rossi dei bianchi, ma dal lato della quantità un dato è netto. Cioè, un calo produttivo del 5% dovuto alle gradinate che hanno devastato i vitigni a macchia di leopardo. “Questa è un’annata anomala e come tale la dobbiamo considerarla fino alla fine. - dice Alberto Pansecchi, responsabile viticolo Coldiretti Alessandria - Le curve di maturazione si iniziano a fare in questi giorni e questo vuole dire che previsioni più concrete arriveranno tra un paio di settimane. Di certo abbiamo bisogno di sole e non di umidità per non avere complicazioni fitosanitarie. Il discorso cambia per i rossi. Ed è qui che questa estate fredda e piovosa potrebbe fare ulteriori danni”. “Ciò che emerge dalle previsioni sull’esito della raccolta nelle vigne è un quadro in chiaroscuro nel quale, anche a causa proprio del clima atipico della stagione, la quantità è destinata ad essere inferiore a dodici mesi fa quando la vendemmia era stata particolarmente
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ricca con un totale di 49 milioni di ettolitro di vino prodotto (per offrire un termine di confronto in Francia, nostra storica rivale del settore, la media degli ultimi 5 anni si è attestata sui 46,4 milioni). afferma il presidente della Coldiretti provinciale Roberto Paravidino - Ma se i quantitativi dovrebbero registrare una flessione, la buona notizia è invece che la qualità media sarà decisamente alta”. Numeri importanti non solo dal punto di vista agroalimentare ed enologico, ma con un preciso ritorno anche sul versante economico. La vendemmia 2014 coinvolgerà sul territorio nazionale complessivamente 650mila ettari di vigne e oltre 200mila aziende vitivinicole:“La decisa svolta verso la qualità - continua Paravidino - ha messo in moto un percorso virtuoso in grado di conciliare ambiente e territorio con crescita economica e occupazionale, anche attraverso l’integrazione di categorie come giovani, donne e immigrati che in questo momento hanno maggiori difficoltà nell’accesso al lavoro”. Di certo non sarà questa una vendemmia anticipata simile a quella di due anni fa, ma standard nel suo inizio collocato in calendario tra il 20 e il 25 settembre: “Una considerazione che abbiamo avanzato già da metà luglio poiché l’uva arrivava da una primavera calda, dopo di che il tempo si era “guastato” senza più rimettersi in quadro e il processo di maturazione di conseguenza rallentato”. “Per chi ha avuto la fortuna di non avere il vigneto messo KO dalla grandine di negativo c’è stato il gran lavoro da fare per mantenere la vigna e proteggerla dalle malattie - ha aggiunto il direttore della Coldiretti alessandrina Simone Moroni tutte pratiche che si sono dovute concentrare nei pochi giorni soleggiati che ci sono stati. Ed
ora tutti a sperare nel ritorno dell’alta pressione che potrebbe riportare un clima di serenità tra i produttori ed essere foriera di positive novità per i consumatori, partendo anche dalla consapevolezza che, in caso di tempo stabile, le escursioni termiche da sempre favoriscono profumi e aromi”. Si parte nell’analisi dai tassi di umidità che è stata elevata, anomala, a causa delle prolungate rugiade estive. In conseguenza si sono verificati attacchi diffusi con cicli sovrapposti di peronospora. Attacchi gravi normalmente sulle femminelle, solo per le varietà tardive e nelle zone più alte e fresche al grappolo, anche gravi mentre quelli di oidio sono stati cadenzati ma frequenti. Ciò ha comportato una anomala crescita precoce delle bacche nella settimana di caldo intenso, con conseguenti scottature solari. E’ seguita poi una bassa luminosità ed inferiore efficienza foto sintetica, con maturazione lenta e ritardata a causa delle temperature inferiori alla media stagionale nel periodo invaiatura-maturazione.“Intanto - prosegue Alberto Pansecchi - si sta attuando una consistente selezione in vigneto dell’uva: si sta passando a disfarsi dei grappoli colpiti da marciume acido. La botrite fa fatica a svilupparsi velocemente perché l’acidità è ancora alta; prende il sopravvento il marciume
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Coldiretti: accordo sul Moscato una filiera da ristrutturare Trattativa che si poteva chiudere mesi prima
acido, più pericoloso. Per i produttori, sempre fatto salvo le microzone più favorevoli, sarà probabilmente l’anno peggiore di sempre. Lo stabilirsi di un’alta pressione stabile potrebbe consentire un buon recupero del barbera, quest’anno molto produttivo e molto arretrato nella maturazione e quindi ancora molto esposto ad un meteo avverso”. Su quali vini potranno contare i consumatori e, soprattutto, saranno da comprare i vini della vendemmia 2014? alberto Pansecchi non ha dubbi: “Direi di sì, anzi, si potrebbero addirittura riscontrare piacevoli sorprese, sicuramente per spumanti e vini bianchi che in qualche modo gradiscono le basse temperature. Per i rossi sarebbe meglio decisamente meglio se tornasse un po’ di sole”. infine, qualche valutazione sulla flavescenza dorata, oggetto di particolare attenzione da sempre da parte dell’area tecnica Coldiretti alessandria, attraverso diverse prove in campo per poter capire meglio come la conduzione del vigneto ed altri fattori possano influire sulla malattia. “Dai monitoraggi effettuati dai nostri tecnici in collaborazione con i Progetti attuati in collaborazione con la Provincia di alessandria - ha aggiunto il direttore Simone moroni - la popolazione dell’insetto vettore della flavescenza sembra essere leggermente più bassa rispetto agli anni passati e ciò fa sperare che con una minor presenza e attività del vettore, la malattia possa attraversare una fase di “stallo”; sicuramente non si può ancora parlare di regressione, almeno nel nostro territorio, dove la malattia continua a essere presente nella proporzione delle ultime annate”. in base alle stime della Coldiretti la vendemmia attiva in italia un meccanismo economico in grado di produrre 9,5 miliardi di euro di fatturato solo con la vendita del vino e che dà occupazione a 1,25 milioni di persone. Ogni grappolo raccolto nelle vigne coinvolge 18 settori di lavoro: dall’industria di trasformazione al commercio, dal vetro per bicchieri e bottiglie alla lavorazione del sughero per i tappi, fino a trasporti, accessori, enoturismo, cosmetica e bioenergie.
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na estenuante trattativa per giungere ad un accordo che si sarebbe potuto concludere mesi addietro, senza creare tensioni in una filiera già sufficientemente stressata da difficoltà produttive ed a condizioni più corrette per i produttori agricoli. ”Questo il commento a caldo del vicepresidente di Coldiretti Piemonte Roberto Cabiale alla notizia dell’adesione degli industriali alla proposta di accordo formulata dall’assessore all’agricoltura giorgio Ferrero. ”e’ stata una maratona, nella quale l’assessore ha mostrato una disponibilità straordinaria ma non tutti hanno saputo mostrare senso di responsabilità. anche nella parte agricola c'è stato chi ha rappresentato e continua a dichiarare posizioni in contrasto con i veri interessi della produzione e della filiera tutta.” L’industria aveva inizialmente proposto un accordo triennale, così articolato: 2014 110 q.li di resa per ettaro + 5q.li di blocage/deblocage (possibilità di andare oltre tale resa) ad un prezzo per l’uva di 105,5 €/q.le ; 2015 100 q.li di resa a 106,5 €/q.le e per il 2016 100 q.li di resa a 107,5 €/q.le per i produttori. La mediazione dell’assessore giorgio Ferrero, condotta con grande perseveranza, ha condotto le parti ad incontrarsi su di un accordo biennale che prevede per il 2014 una resa di 107 q.li/ha più 8 di blocage/deblocage con un prezzo di 106,5 euro/quintale di uva, mentre per il 2015 una resa di 100 q.li ha (secondo disciplinare di produzione) ed un prezzo ai viticoltori di 107 euro/q.le. Un risultato che sconfessa clamorosamente gli accordi sottobanco che nelle settimane scorse erano saltati fuori con l’avallo degli industriali-imbottigliatori e di chi evidentemente nel resto della rappresentanza agricola e della cooperazione non ha interesse ad evitare la mortificazione del lavoro dei viticoltori. il prezzo delle uve è rimasto quello dell’anno 2013 ma grazie alle rinunce delle trattenute da parte della Produttori moscato e del Consorzio di Tutela ed alla perseveranza della Coldiretti, forte di un mandato ben specifico ricevuto dalla propria base nei diversi incontri fatti sul territorio, ai viticoltori arriveranno 2 milioni di euro in più rispetto all’anno 2013. “La filiera del moscato che ha una valenza straordinaria ed ha una enorme capacità di penetrazione sui mercati internazionali sottolinea antonio De Concilio Direttore di Coldiretti Piemonte - non può essere regolata da riti anacronistici che alterano gli equilibri all’interno della filiera stessa - continua De Concilio - i viticoltori sono un anello troppo debole che andrà
rinforzato attraverso una profonda revisione di questo meccanismo, i cui effetti negativi sono stati limitati dal senso di responsabilità dell’assessore Ferrero, di Coldiretti, della Produttori moscato e dei non molti industriali dotati di buon senso. Sarà anche necessario recuperare il vero ruolo dei momenti di aggregazione di una produzione che negli ultimi anni si è attestata sui 100 milioni di bottiglie ed il cui valore economico delle sole uve, tra DOCg e mosti parzialmente fermentati, supera i 125 milioni di euro”.“e’ importante che l’accordo sia stato raggiunto per tutelare le aziende in un momento in cui era quanto mai necessario, a ridosso della vendemmia” - evidenziano Roberto Paravidino e Simone moroni, Presidente e Direttore di Coldiretti alessandria. - L’impegno dell’Organizzazione, di salvaguardare le imprese agricole, ha permesso di ottenere un accordo che nonostante le lunghe trattative, è stato chiuso in tempo utile”. L’accordo 2014 contiene i presupposti e gli impegni tra le parti utili ad affrontare le sfide future sempre più difficili in un clima di concorrenza con prodotti che non hanno il plusvalore del territorio, ma cavalcano le mode avvantaggiandosi dell’assenza di regole produttive e quindi di costi inferiori. il successo è comunque legato alle future decisioni che dovranno vedere coinvolte sempre di più la parte agricola, quella industriale ed il Consorzio di Tutela, sotto ogni profilo”.
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gavi: via alla vendemmia, trovato l’accordo sulle rese Soddisfazione sia per gli agricoltori che per gli industriali
lapiù scarsa vendemmi a dal 1950 Vino: stimata una resa nazionale di 41 milioni di ettolitri. Maltempo taglia del 15% la produzione e la Francia sorpassa l’Italia. on un taglio di oltre il 15% rispetto allo scorso anno la vendemmia 2014 rischia di classificarsi come la più scarsa dal 1950, con una produzione di vino che potrebbe scendere fino a 41 milioni di ettolitri anche se molto dipenderà dalle condizioni climatiche delle prossime settimane. e’ quanto stima la Coldiretti nell’evidenziare che a condizionare i risultati sono stati gli effetti del maltempo che ha colpito gran parte del vigneto italiano. nonostante l’ampia forbice delle previsioni in questa fase, è ormai certo che l’italia perderà quest’anno il primato mondiale nella produzione di vino a vantaggio della Francia dove - sottolinea la Coldiretti - le stime per il 2014 danno una produzione di 47 milioni di ettolitri, secondo l’istituto del ministero dell’agricoltura d’oltralpe. Dal punto di vista qualitativo la stagione è stata fortemente influenzata dalla piovosità che ha alimentato incertezza e impegnato notevolmente gli agricoltori nella difesa dei grappoli, ma se non ci saranno sconvolgimenti - continua la Coldiretti - si prevede che la produzione Made in Italy sarà destinata per oltre il 40% ai 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc) e ai 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), il 30% ai 118 vini a indicazione geografica tipica (igt) riconosciuti in italia e il restante 30 per cento a vini da tavola. La vendemmia in italia - sottolinea la Coldiretti - coinvolge 650mila ettari di vigne, dei quali ben 480mila Docg, Doc e igt e oltre 200mila aziende vitivinicole dalle quali si attiva un motore economico che genera quasi 9,5 miliardi di fatturato solo dalla vendita del vino, realizzato per oltre la metà all’estero. Una ricaduta occupazionale stimata complessivamente in 1,25 milioni di persone che riguarda - precisa la Coldiretti - sia quelle impegnate direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, sia per quelle impiegate in attività connesse e di servizio. Secondo una ricerca di Coldiretti, per ogni grappolo di uva raccolta si attivano ben diciotto settori di lavoro dall’industria di trasformazione al commercio, dal vetro per bicchieri e bottiglie alla lavorazione del sughero per tappi, continuando con trasporti, accessori, enoturismo, cosmetica, bioenergie e molto altro. nei primi sei mesi del 2013 gli acquisti delle famiglie italiane di vino e spumanti sono risultati in valore pressoché stabili rispetto alloscorso anno (-0,1%) in un quadro di calo complessivo dei consumi alimentari, secondo elaborazioni Coldiretti su dati ismea, mentre le esportazioni sono aumentate del 3% nel primo quadrimestre e se il trend sarà confermato a fine anno sarà abbondantemente superato il record di 5 miliardi di euro.
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La Commissione Paritetica interprofessionale del Gavi Docg è riuscita a raggiungere l’intesa per il 2014. Rispetto allo scorso anni, i prezzi minimi delle uve sono cresciuti, così come la resa. Soddisfazione dalle organizzazioni agricole:“una remunerazione delle uve soddisfacente sia per gli agricoltori che per gli industriali”. Con l’inizio della vendemmia la commissione paritetica interprofessionale del gavi docg è riuscita a raggiungere l’intesa per il 2014. i risultati fin qui ottenuti dalla costituzione della commissione hanno stabilizzato il comparto e fatto ottenere una remunerazione delle uve soddisfacente sia per gli agricoltori che per gli industriali. il tutto è frutto e conseguenza di un’elevata collaborazione tra le parti”. La resa è aumentata, cosa giustificata dalle giacenze di mosto di gavi Docg, che al 31 agosto 2014 sono molto basse (circa 14 mila ettolitri). alla quota fissa di 9.500 chilogrammi per ettaro di uva che è stata mantenuta, si aggiunge una riserva vendemmiale di 10 quintali per ettaro da utilizzare con la modalità del blocage-deblocage. Lo sbloccaggio potrà essere effettuato nella primavera 2015 per tutta o parte della quantità bloccata su richiesta del Consorzio di Tutela del gavi, corredata di dati oggettivi di imbottigliamento e vendita, previo parere favorevole delle organizzazioni e associazioni professionali agricole, nell’ambito della Commissione Paritetica”. i prezzi minimi delle uve rispetto al 2013 sono cresciuti. per il gavi docg si è passati da 0,725 al 0,800 euro/kg per la prima fascia; da 0,765 a 0,840 euro/kg per la seconda fascia; da 0,920 a 0,985 euro/kg per la terza fascia. per il gavi con menzione geografica i prezzi rispetto allo scorso anno sono variati da 0,915 a 0,980 euro/kg per la prima fascia; da 0,955 a 1,020 per la seconda fascia; da 1,120 a 1,185 per la terza fascia. La percentuale di aumento del prezzo risulta così essere dell’11%
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circa per il gavi Docg e dell’8% circa per il gavi con menzione geografica. Il compenso minimo ad ettaro per la prima fascia del gavi docg è di circa 8.200 euro/ha e, in caso di sblocco della riserva vendemmiale di 10 q/ha, arriverà sino a 8.700 euro/ha. Per il gavi con menzione geografica il prezzo minimo è di 10.000 euro/ha e, in caso di deblocage, giungerà a superare i 10.500 euro/ha.
raggIunto L’accordo suLLE rEsE dELL’uva BrachEtto ReSe aD eTTaRO: • rEsa ad Ettaro classificabile a D.O.C.g. Brachetto d’acqui o acqui tipologia spumante fino ad un massimo di 30 q.li/ha di uva più 20q.li/ha di riserva vendemmiale; • rEsa ad Ettaro classificabile a D.O.C.g. Brachetto d’acqui o acqui tappo raso fino ad un massimo di 30 q.li/ha di uva più 50q.li/ha di riserva vendemmiale; • rEsa ad Ettaro classificabile a D.O.C. Piemonte Brachetto tipologia spumante fino ad un massimo di 36 q.li/ha di uva più 20q.li/ha di riserva vendemmiale; • rEsa ad Ettaro classificabile a D.O.C. Piemonte Brachetto tappo raso fino ad un massimo di 36 q.li/ha di uva più 54 q.li/ha di riserva vendemmiale.
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ORganizzaziOne - notizie di attualità
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AVVISO PER I SOCI
Mettersi i regola per
non incorrere in sanzioni produzioni in calo analisi più dettagliata a fine settembre
campagna
cerealicola l maltempo non ha risparmiato la campagna cerealicola 20142015 che fa segnare un calo generale delle principali produzioni. Secondo un’analisi della Coldiretti sulla base delle stime del ministero delle Politiche agricole e di dati iSTaT, si è registrata una diminuzione complessiva del 6 per cento nel confronto con la stagione scorsa. Per il grano duro la produzione dovrebbe attestarsi sui 3,76 milioni di tonnellate, il sette per cento in meno rispetto al 2013, nonostante la tenuta delle superfici coltivate (1.270.000 ha). in calo anche il raccolto di grano tenero, atteso a quota 3,37 milioni di tonnellate. Qui gli ettari seminati (605.000 ha) sono rimasti sui livelli passati ma ciò non è bastato ad evitare la diminuzione di prodotto (-3 per cento). nel comparto mais c’è stata, invece, una ri-
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duzione negli investimenti produttivi: da 808.000 ettari nel 2013 si è passati a circa 737.000 nel 2014. male anche l’orzo, che scende a quota 748mila tonnellate contro le 885mila tonnellate della passata stagione, con un segno negativo che ha riguardato anche le superfici coltivate (213.000 ha). giù pure l’avena, che perde il 6 per cento e si attesta sulle 236mila tonnellate, e la segale, scesa a 13mila tonnellate (-10%). Le prime proiezioni sulla qualità evidenziano che gli agricoltori sono riusciti a limitare i danni, vista la pessima stagione in campo. Un’analisi più dettagliata dovrebbe comunque essere possibile per la fine di settembre. Per quanto concerne i prezzi di mercato, si registra, infine, una sostanziane tenuta del grano duro mentre nel tenero e nel mais le quotazioni restano al ribasso.
Contenitori-distributori mobili di carburanti liquidi: novità adempimenti antincendio
a sicurezza antincendio persegue l’intento di garantire un livello adeguato di protezione determinato univocamente per l'intero territorio nazionale. L’entrata in vigore del D.P.R. 1 agosto 2011, n.151 “Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi” (g.U. 22 settembre 2011, n.221) avvenuta in data 7 ottobre 2011, ha comportato la modifica dell’attuale regime normativo in materia di Prevenzione incendi, riformando procedure e iter autorizzativi, adempimenti previsti e attività soggette. molte aziende
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agricole che possiedono serbatoi del gasolio, che prima non erano soggette all’obbligo di avere il Certificato di Prevenzione incendi (CPi), oggi se possiedono cisterne oltre 6m3 devono presentare la scIa (segnalazione certificata di inizio attività) alle autorità competenti, salvo ulteriori proroghe, entro ottobre 2014. La SCia deve essere redatta da tecnico abilitato ai sensi del Decreto 5 agosto 2011 (ex. L.818/84). non si deve dimenticare che diversi requisiti previsti per i contenitori/distributori rappresentano obblighi di condizionalità per le aziende.
NUOVA CARICA
“L'irlandese Hogan
nuovo commissario Ue all'agricoltura”
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irlandese Phil Hogan sarà il prossimo commissario all’agricoltura. Lo ha deciso il futuro presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker. Cinquantaquattro anni, membro del governo conservatore nel suo paese, il neo-commissario dovrà ricevere l’ok del Parlamento. attualmente ricopre la carica di ministro dell’ambiente in irlanda.
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ORgAnIzzAzIOnE - maltempo ed embargo russo
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COMPROMESSE COLTIVAZIONI E AUMENTATI I COSTI DI PRODUZIONE
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ITALIA LEADER
ci lascia con il bilancio in rosso
L’export di frutta e verdura Made in Italy bloccato dalla Russia vale 72 milioni/anno
Ai danni diretti sui prodotti si devono sommare anche quelli indiretti provocati dal calo dei consumi”
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i iniziano a fare i conti e a stilare i primi bilanci di un’estate pazza che, anche se praticamente non c’è stata ha lasciato segni evidenti del suo passaggio. Anomalie climatiche che sono costate, a livello nazionale, oltre il miliardo di euro per colpa del maltempo che ha sconvolto soprattutto le attività turistiche e quelle agricole ma ha anche cambiato le abitudini stagionali degli italiani. Il maltempo ha tagliato le partenze per le vacanze e ridotto durata e budget di spesa lasciando più vuoti, nelle principali località turistiche, alberghi, ristoranti, ombrelloni e centri di divertimento ma i temporali, la pioggia, le bombe d’acqua e la grandine hanno anche distrutto a macchia di leopardo le campagne e sconvolto i cicli naturali di piante e animali. Il 60% degli italiani non ha trascorso neanche un giorno di vacanza fuori casa mentre per quelli che sono partiti si è verificata una riduzione del 25% del budget familiare delle vacanze estive rispetto al 2008 con una spesa media per persona pari 665 euro secondo Coldiretti/Ixe’. “Il maltempo non ha risparmiato la provincia di Alessandria. In agricoltura i danni alle coltivazioni - sottolineano il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina Roberto Paravidino e Simone Moroni - hanno rovinato in molte aziende il raccolto di un intero anno di lavoro mentre i costi sono aumentati per difendere le produzioni dai parassiti favoriti dal clima anomalo. A farne le spese dal pomodoro ai cocomero, dai meloni alle pesche mentre c’è ancora molta attesa per la vendemmia, ma già
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UCRAINA: AIUTI UE ATTESI
adesso si conta un aumento dei costi di produzione per difendere viti ed un taglio dei raccolti rispetto allo scorso anno”. Anche le api sono state costrette a restare a terra con il maltempo e a rimetterci è la produzione di miele che potrebbe subire un calo fino al 70% nel nord e nel sud Italia mentre nel centro si parla di un taglio del 40% secondo la Coldiretti. “Ai danni diretti sulle coltivazioni si sommano quelli indiretti provocati dal calo di consumi dei prodotti stagionali come la frutta e verdura a causa delle condizioni climatiche non favorevoli con un conto particolarmente salato per pesche, nettarine e cocomeri che sono fortemente deperibili. - continuano Paravidino e Moroni - Il crollo dei consumi rischia di far scomparire un quinto dei pescheti italiani e mette a rischio 10 milioni di giornate di lavoro garantite dal settore della frutta estiva, con gravi effetti sull’occupazione sull’ambiente e sulle imprese”. I consumi sono crollati di oltre il 30% rispetto ai 15 anni fa per un quantitativo che nel 2014 è sceso addirittura ben al di sotto del chilo al giorno per famiglia. Unica nota positiva il dimezzamento della superficie di bosco andata a fuoco dall’inizio dell’anno al 15 agosto (8729 ettari in calo del 57% rispetto al 2013), anche per la pioggia abbondante che peraltro ha favorito la nascita dei funghi per i quali si prevede una stagione da record iniziata in anticipo e con ottimi riscontri negli oltre 10 milioni d boschi che ricoprono circa un terzo della superficie nazionale, dove si stima si realizzi una produzione di circa 30mila tonnellate secondo la Coldiretti.
NELL’ORTOFRUTTA Italia ha esportato frutta e verdura in Russia per un valore complessivo di 72 milioni di euro nell’ultimo anno che sono stati bloccati a causa della decisione della Russia di impedire le importazioni agricole dai paesi che hanno adottato sanzioni contro Mosca in risposta al conflitto in Ucraina. Per le misure d’emergenza in vigore dal 18 agosto sono a disposizione fino a 125 milioni di euro in tutta l’Unione sino a novembre e prevedono - precisa la Coldiretti - ritiri dal mercato per la distribuzione gratuita e compensazioni per la non-raccolta e la raccolta anticipata con l’assistenza finanziaria per tutti i produttori, inclusi quelli che non fanno parte di organizzazioni di produttori. Le esportazioni di prodotti agroali-
mentari italiani in Russia nonostante le tensioni sono aumentate dell’uno per cento nel primo quadrimestre del 2014 dopo che lo scorso anno - sottolinea la Coldiretti - avevano raggiunto la cifra record di 706 milioni di euro messi ora a rischio dall’annuncio di sanzioni. Se i danni diretti per il Made in Italy agroalimentare sono stimabili dalla Coldiretti attorno ai duecento milioni di euro pesanti sono anche quelli indiretti con l’Italia che potrebbe diventare mercato di sbocco di quei prodotti comunitari ed extracomunitari ora rifiutati dalla Russia che rischiano di essere spacciati come Made in Italy perché - continua la Coldiretti - non è sempre obbligatorio indicare la provenienza in etichetta.
La riflessione
UCRAINA: AIUTI UE PER SANZIONI RUSSIA INSUFFICENTI
Tonello: gravi ritardi su crisi pesche e nettarine. Serve una campagna nazionale 125 milioni complessivamente stanziati dalla Commissione per tutta l’Unione Europea a seguito del blocco delle importazioni in Russia di alcune categorie di prodotti alimentari non sono sufficienti a fronte dei danni diretti e indiretti che si stanno verificando. E’ quanto ha affermato il vicepresidente della Coldiretti Mauro Tonello (nella foto) alla riunione operativa sul settore ortofrutticolo convocata dal Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina dopo le ritorsioni decise da Vladimir Putin che ha deciso per ultimo la chiusura di 4 MacDonald’s nel centro di Mosca con la scusa di violazioni sanitarie. Tardivo è stato giudicato dal vicepresidente della Coldiretti Mauro Tonello l’intervento annunciato dal commissario Europeo Dacian Ciolos a sostegno delle pesche e nettarine in crisi per l’anomalo andamento stagionale che ne ha rallentato i consumi e accavallato i periodi di maturazione con l’aggravio del blocco delle importazioni
I
da parte della Russia. A questo punto - sostiene Tonello - per accelerare i tempi per il prodotto in eccesso occorre individuare insieme alla beneficenza altre destinazioni come la distillazione e quella energetica. Occorre soprattutto - conclude Tonello - concentrare le risorse disponibili per la promozione a livello nazionale per aumentare l’efficacia di intervento ed evitarne la dispersione.
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ROBERTO aTTUaLiTà- l’intervista
alessandrina
Intervista rilasciata al quotidiano:
MONCALVO
“Le semplificazioni? sono scese in campo”
Moncalvo: Dl Competitività un modello agricoltura per le nuove misure sulla competitività
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uido Carli da governatore della Banca d’italia li aveva ribattezzati “lacci e lacciuoli”. Per indicare, dopo Luigi einaudi, quella matassa di adempimenti burocratici, fiscali e normativi che bloccano oramai da decenni, l’economia italiana. e la cui semplificazione rappresenta una delle riforme strutturali di cui ha più bisogno il Paese se vuole tornare a crescere. Per il Presidente della Coldiretti, Roberto moncalvo, le misure del pacchetto “Campolibero” contenute nel Dl Competitività (diventato legge i primi di agosto dopo la terza lettura al Senato) potrebbero rappresentare in tal senso un modello anche per altri settori.“Tutto ciò che aiuta a semplificare va nella giusta direzione”, conferma moncalvo. “e per l’agricoltura quelle approvate sono misure in grado di liberare un potenziale enorme, sostenendo uno dei pochi comparti che ha contribuito negli ultimi anni a puntellare il Pil”. In queto momento bisognerebbe puntellare soprattutto il lavoro. nelle campagne, anche con la green economy, si aprono opportunità per oltre centomila posti di lavoro che possono contribuire alla crescita sostenibile e alla ripresa economica ed occupazionale del Paese. cosa intende per “semplificazioni che vanno nella giusta direzione” e potrebbero essere utili anche in altri settori? L’istituto della diffida. Se fino a ieri un imprenditore agricolo rischiava di pagare subito una multa sproporzionata per un mero errore formale, oggi avrà quanto meno la possibilità di verificare, spiegare ed eventualmente correggere. Senza essere costretto magari a chiudere la sua attività per un banale incidente. Se andiamo poi nello specifico, “Campolibero” semplifica la burocrazia del settore vitivinicolo dematerializzando e realizzando nell’ambito del “Sian” i registri dei prodotti vitivinicoli. e alleggerisce gli adempimenti amministrativi in materia di circolazione delle macchine agricole e di prevenzione degli incendi. L’agroalimentare italiano potrebbe avere carburante sufficiente anche per creare nuovi posti di lavoro? il 2013 ha fatto registrare un record dell’export con 34 miliardi di euro. il blocco russo ci preoccupa molto, perchè colpisce il Made in Italy proprio in una fase di forte espansione sui mercati dell’est eu-
ropa.Tuttavia il comparto agroalimentare ha grandi potenzialità occupazionali, soprattutto per i giovani, e credo che le misure varate possano dare un forte contributo. Quali, in particolare? il credito d’imposta per nuovi investimenti, le agevolazioni fiscali per l’affitto di terreni agricoli a giovani imprenditori, i mutui agevolati per investimenti a tasso zero che sostengono la nascita e lo sviluppo di imprese agricole a prevalente o totale partecipazione giovanile. dal lato dello stimolo della domanda, invece, che valutazione dà sul bonus da 80 euro la cui ricaduta, in termini di maggiori consumi, pare essere stata per i commercianti finora “quasi invisibile”? a mio parere si è trattato di un provvedimento giusto per le famiglie. e in base alle rilevazioni che abbiamo fatto fare, è risultato anche efficace nello stimolare i consumi alimentari. non solo: l’effetto degli 80 euro in busta paga si è fatto sentire anche sulla produzione, che a giugno ha fatto registrare una aumento record del 4% e ha trainato la crescita di tutti i beni di consumo.
da sapere
Nella legge approvata misure per gli under 35 Il decreto competitività è legge. Il Senato ha licenziato definitivamente il provvedimento in terza lettura, con voto di fiducia nella tarda serata del 7 agosto. Per quel che riguarda l’agricoltura, nel pacchetto “Campolibero” ci sono molte misure dedicate ai giovani, come mutui a tasso zero per l’avvio di nuove attività, detrazione al 19% per l’affitto dei terreni destinate agli under 35 e uno sgravio di un terzo della retribuzione lorda per assunzioni più stabili. Introdotte anche deduzioni Irap (fino a 10.500 euro per lavoro a giovani e donne in regioni Sud) per le imprese.
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aTTUaLiTà- la nuova pac
[pagine a cura di Fabio Fracchia]
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Decisioni sulle scelte nazionali dellapac l consiglio dei ministri del 31 luglio 2014, ha approvato il decreto che integra le norme della nuova PaC con le scelte nazionali, e cioè quella parte di decisioni che ogni stato membro poteva prendere per “adattare” la normativa alle proprie peculiarità territoriali ed economiche. ecco in sintesi le novità:
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1. scelta del modello "irlandese" per il processo di convergenza affinché l’impatto della riforma non si ripercuota sui valori dei diritti all’aiuto in modo pesante fin dal primo anno, è stato scelto di utilizzare una metodologia “graduale” per passare dal valore dei titoli attualmente in possesso delle aziende a quello che le aziende avranno dal 15 maggio del prossimo anno: questa metodologia per far convergere il valore dei titoli vecchi verso quelli “nuovi” è chiamato “modello irlandese”, e stabilisce che ciascun beneficiario non può subire una diminuzione superiore al 30% del valore iniziale del proprio titolo diritto all’aiuto; parallelamente nessun diritto all’aiuto dovrà avere un valore unitario inferiore al 60% del valore unitario nazionale al 2019. inoltre viene stabilito che l’italia sarà una regione unica per la definizione del valore medio del titolo. L’applicazione di questo meccanismo implica la definizione del valore iniziale dei titoli e della superficie complessiva su cui applicare il sistema. a questo scopo, per attribuire il valore del premio che l’azienda percepirà nel 2015 si è fatto riferimento al premio pagato nella campagna 2014 (comprensivo dei premi accoppiati dell’art. 68) ed alla superficie ammissibile che sarà presentata in domanda il 15 maggio 2015. Ricordiamo che entrano a far parte della superficie ammissibile, dal prossimo anno, anche vigneti, frutteti, coltivazioni orticole, vivai ed ornamentali.
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2. greening il pagamento del greening (e cioè dell’impegno ambientale associato al premio PaC) sarà calcolato come percentuale di ciascun titolo detenuto dall’agricoltore. Prevede tre tipi di impegni: • Diversificazione colturale obbligo di diversificare le colture secondo lo schema seguente. superficie a seminativo aziendale
numero minimo di colture
Fino a 10 ha
nessun vincolo
da 10 a 30 ha
minimo 2 colture
oltre i 30 ha
minimo 3 colture
• Mantenimento di prati e pascoli (divieto di convertire prati permanenti e pascoli ad altre colture); • Mantenimento o realizzazione di aree ecologiche (solo per le aziende con superficie a seminativo superiore a 15 ha). 3. giovani agricoltori ai giovani agricoltori è riservato un premio aggiuntivo per i primi 5 anni dall’insediamento ed entro i 40 anni di età. 4. agricoltore in attività Le scelte dell’italia sono state rivolte a: a) incrementare la “black list” vale a dire la lista dei soggetti che non possono accedere al premio PaC, inserendo anche • persone fisiche o giuridiche che svolgono attività di intermediazione commerciale; • società per azioni, cooperative e mutue assicurazioni che svolgono attività di assicurazione e/o di riassicurazione; • Pubblica amministrazione, fatta eccezione per gli enti che effettuano formazione o sperimentazione in campo agricolo. b) considerare “agricoltore attivo” un’ampia platea formata da tutti i soggetti che possiedono almeno uno dei seguenti requisiti: • iscrizione all’inPS come coltivatori diretti, imprenditori agricoli professionali, coloni o mezzadri; • partita iva attiva in campo agricolo con dichiarazione annuale iva; per le aziende con superfici prevalentemente ubicate in
zone montane e/o svantaggiate è sufficiente il possesso della partita iva attiva in campo agricolo. • considerare “agricoltori attivi” d’ufficio tutte le persone fisiche o giuridiche che percepiscono aiuti diretti per un ammontare massimo di • 5.000 euro per le aziende le cui superfici sono prevalentemente ubicate nelle zone svantaggiate e/o di montagna; • 1.250 euro nelle altre zone. 5. riduzione dei pagamenti L’importo dei pagamenti diretti da concedere a un agricoltore, per un dato anno civile, è ridotto del 50% per la parte dell’importo eccedente 150.000 euro del Pagamento di Base, e del 100% per la parte eccedente i 500.000 euro. il tutto al netto dei costi per il personale (salari, stipendi ed oneri sul lavoro, contributivi, previdenziali ed assistenziali). 6. requisiti minimi per beneficiare dei pagamenti diretti L’italia ha scelto di applicare una soglia di accesso al regime pari a 250 euro, per il primo e secondo anno di applicazione, e di portarla a 300 euro per gli anni successivi.vale a dire che domande che generano un premio inferiore a 250 euro (che diventeranno 300 nel 2017) non potranno essere pagate. 7. regime dei piccoli agricoltori L'italia ha scelto di applicare il regime dei piccoli agricoltori con la fissazione dell'importo del pagamento annuo per singolo agricoltore in base al pagamento da assegnare allo stesso nel 2015. 8. L'applicazione del sostegno accoppiato Una quota pari all’11% del plafond finanziario disponibile per l’italia verrà destinato ad aiuti “accoppiati”, e cioè erogati a fronte di determinate coltivazioni o allevamenti: ecco in sintesi l’elenco dei diversi pagamenti accoppiati ed il plafond finanziario ad essi destinato, tenendo conto che il premio ad ettaro o a capo potrà variare in base al numero di domande presentate.
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pagamEntI accoppIatI, ImportI stImatI entrando nel merito dei diversi aiuti accoppiati, ecco cosa riguardano:
piano zootecnico Fanno parte del piano zootecnico 4 misure dedicate alla zootecnia bovina da latte, alla zootecnia bovina da carne, al settore ovi-caprino e al comparto bufalino. il piano zootecnico nel complesso ha un'assegnazione finanziaria pari a 210 milioni di euro. al fine di concorrere agli obiettivi strategici indicati, si segnala che le diverse misure presentano diversificazione dei premi per: - sostegno a produzioni di qualità; - miglioramento genetico; - zone di montagna. L'intervento differenziato in favore delle vacche da latte nelle zone di montagna, il potenziamento degli incentivi in favore delle vacche nutrici nonché la decisione di ampliare la superficie eleggibile ai pagamenti diretti mirano ridurre l'abbandono e il conseguente squilibrio ecologico e a creare nuove opportunità imprenditoriali grazie alla zootecnia estensiva.
piano seminativi il piano seminativi si articola in 5 misure, ma di esse solo una riguarda il Piemonte, e cioè la coltivazione di soia. Riso, barbabietola da zucchero e pomodoro sono anch’esse tra le colture che potranno beneficiare di un premio accoppiato.
PLaFOnD SeTTORi
PRemi
LaTTe
CaRne
%
€/CaPO €/Ha
nazionale
75,11
17,5
56
aggiuntivi alle vacche da nazionale latte in zone montane
9,87
2,3
10
bufale
nazionale
4,12
1,0
20
vacche nutrici
nazionale
40,78
9,5
202
bovini macellati
nazionale
66,96
15,6
46
agnelle
nazionale
9,49
2,2
12
capi ovi-caprini
nazionale
5,54
1,3
10
2,3
97
14,0
60
[12-24 mesi]
Ovi-CaPRinO
imPORTO
TeRRiTORiO mL Di €
vacche da latte
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aTTUaLiTà- la nuova pac
macellati cert. Dop o igp
Piemonte, Lombardia, coltivazione di soia veneto, Friuli, 9,87 e-Romagna Toscana, Umbria, marche, Lazio,abruzzo, coltivazione molise, Campania, 59,88 di frumento duro Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
FRUmenTO DURO, COLTURe PROTeiCHe e PROTeaginOSe coltivazione di
proteaginose
Toscana, Umbria, marche, Lazio
14,16
3,3
80
coltivazione di leguminose da granella
abruzzo, molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
11,80
2,8
90
Riso
coltivazione del riso nazionale
22,75
5,3
120
Barbabietola
bietola da zucchero nazionale
17,21
4,0
325
Pomodoro da industria
coltivazione di pomodoro da industria nazionale
11,30
2,6
160
Liguria, Puglia, Calabria 44,29
10,3
78
13,31
3,1
70
12,88
3,0
130
429,22
100
superfici olivicole superfici olivicole con
Olio di Oliva
pendenza superiore al 7,5% Puglia, Calabria
superfici di particolare rilevanza economica, sociale, nazionale territoriale e ambientale
totale
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aTTUaLiTà - pomodoro e apicoltura
alessandrina
POMODORO DA INDUSTRIA
Andamento della
campagna di raccolta 2014 Problemi sia per quanto riguarda la produzione che per il prodotto destinato alla trasformazione na campagna che procede a rilento, quella del pomodoro nei territori dell’Oi Pomodoro da industria nord italia. L’andamento climatico, con le continue e abbondanti piogge che dalla fine di giugno hanno caratterizzato la stagione estiva, ha spezzato le prospettive ottimistiche di inizio stagione, che avevano portato a una contrattazione anticipata e a una programmazione delle superfici che rispecchiava il fabbisogno delle imprese di trasformazione. invece, la campagna 2014 del pomodoro da industria nel nord italia è oggi in piena difficoltà agronomica: i produttori stanno provando a recuperare i danni in campo, per garantire la raccolta di un prodotto di qualità rispettando la produzione integrata, ma non tutto sarà rimediabile. Spiega un comunicato dell’Oi: «Le Organizzazioni dei Produttori stanno operando in campagna per garantire le consegne alle imprese di trasformazione nei tempi programmati e nel rispetto dei contratti stipulati. Dagli incontri fra Organizzazioni di Produttori e imprese di trasformazione per il continuo monitoraggio dell’andamento di campagna, emerge una contrazione dei giorni di campagna con un probabile crollo delle consegne della seconda metà di settembre». Secondo quanto emerge dal report settimanale sull’andamento della campagna
ANNATA DISASTROSA PER L’APICOLTURA DELLA REGIONE PIEMONTE
In crisi tutto il raccolto, in particolare l’acacia
In difficoltà numerose imprese del settore
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elaborato dall’Oi, il dato del brix medio (tenore zuccherino) del territorio del nord, al 10 agosto, si attestava a un valore di 4,61 gradi, a confronto del dato della media triennale nel medesimo periodo di 5,03. «Questo parametro spiega l’Oi - si traduce in basse rese di trasformazione: a parità di materia prima consegnata si ottiene una minor quantità di prodotti finiti, in base ai dati odierni in calo anche del 10%. Le problematiche della campagna 2014 stanno comportando difficoltà sia al comparto della produzione che della trasformazione. Solo la stabilizzazione delle prossime condizioni meteo permetterebbe di limitare i consistenti danni causati, sin qui, dal generalizzato maltempo».
inconsueto andamento climatico di quest’anno, con un brevissimo anticipo di bel tempo subito dopo la fine dell’inverno, seguito da un interminabile periodo di piogge e temperature pressoché costantemente al di sotto della media, ha determinato gravissimi danni agli apicoltori della regione Piemonte. i problemi maggiori derivano dalla perdita, in molti casi totale e poco meno, del raccolto di miele di acacia dove, a fianco di produzioni pressoché nulle, si registrano valori dell’ordine dei 5kg di miele/alveare. anche le fioriture primaverili e di inizio estate del “millefiori” non hanno fornito raccolti soddisfacenti ed il castagno, pur se in netta ripresa dopo i successi conseguiti con la lotta biologica al cinipide, a causa delle piogge e temperature ha anch’esso deluso, salvo alcune situa-
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zioni, chi sperava di recuperare un po’ delle perdite subite. Scarse anche le speranze di un recupero con la raccolta della melata a causa del perdurare del mal tempo. a fare di quest’annata un’annata da dimenticare, a fianco della perdita dei raccolti di maggiore interesse, si pongono i crescenti problemi per le lotta alla varroa e le preoccupazioni per la possibile diffusione della vespa velutina nella nostra regione. “Si tratta di condizioni eccezionali, di cui quasi non si ha memoria, che rischiano di mettere in grandissima difficoltà numerose imprese del settore per le quali - afferma Simone moroni, direttore di Coldiretti alessandria - chiediamo che in tutte le sedi competenti venga valutata la possibilità di attivare, con urgenza, misure straordinarie di sostegno, di agevolazione al credito e di esenzione fiscale”.
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aTTUaLiTà - psr e agritata
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coldiretti e programma di sViluppo rurale
InvIato aLL’autorItà dI gEstIonE dEL pIEmontE IL documEnto dI propostE E ossErvazIonI Tra le priorità una proposta che faciliti l’accesso al credito e velocizzi la capacità di spesa per le imprese ccompagnato da una nota a firma del Presidente e del Direttore, è stato inviato all'autorità di gestione del PSR del Piemonte il documento di Coldiretti contenente le proposte e le osservazioni dell’Organizzazione rispetto al PSR 2014/2020, così come approvato dal Consiglio Direttivo di Coldiretti Piemonte, dal titolo “lo Sviluppo Rurale che vogliamo”. il Presidente Roberto moncalvo ed il Direttore antonio De Concilio hanno anche evidenziato la capacità che l’esecutivo della Regione Piemonte ha avuto nel saper recuperare, in metodologie e tempi, discrasie e ritardi maturatisi anche per la pausa elettorale. nelle oltre 40 pagine dell’elaborato, sono state proposte una serie di modifiche tese a realizzare un effettivo sostegno alle imprese agricole ed alle popolazioni delle zone rurali piemontesi, attraverso uno
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strumento di programmazione e di sviluppo per i prossimi sei anni. assolutamente prioritaria la destinazione delle risorse finanziarie, finalizzate agli interventi strutturali, all’impresa agricola professionale e diretto coltivatrice. in particolare, per gli interventi destinati alla trasformazione, Coldiretti Piemonte ha evidenziato quanto sia fondamentale che attraverso il P.S.R. Piemonte 2014/2020 si realizzi l’acquisizione di valore aggiunto per le produzioni del territorio in una logica di filiera, così come contenuto nel Progetto di Coldiretti per la realizzazione di una Filiera agricola Tutta italiana: una progettualità sulla quale oggi vi è anche grande attenzione da parte dell’industria intelligente del nostro paese. il documento evidenzia come vada posta grande attenzione a quanto riportato dall’articolo 7 del Regolamento
Comunitario 1305/2013 in riferimento soprattutto ai giovani agricoltori, alle Donne ed allo Sviluppo della Filiera Corta. Coldiretti Piemonte ha ipotizzato anche una tabella finanziaria per le singole misure, in grado di premiare anche quelle azioni che già nella precedente programmazione hanno dimostrato capacità di spesa e, quindi, di efficacia nel perseguimento degli obiettivi. Tutto il Piano di Sviluppo Rurale, conclude il documento di Coldiretti Piemonte, deve essere reso fruibile attraverso la massima semplificazione dell’impostazione e delle procedure. in tal senso anche una proposta di scheda di ingegneria finanziaria, che faciliti l’accesso al credito e velocizzi la capacità di spesa a favore delle imprese evitando di vanificare, con il ritardo nella erogazione dei finanziamenti, l’efficacia degli interventi.
IN COLLABORAZIONE CON LA COOPERATIVA SOCIALE LINFA SOLIDALE
Agritata: a settembre il nuovo corso di formazione
Promosso da Coldiretti e Regione Piemonte e agritate, figure professionalmente formate e specializzate, accolgono presso la loro abitazione, nel contesto di una azienda agricola, i bambini dai tre mesi ai tre anni, seguendo un progetto pedagogico specifico che porta alla riscoperta della natura, della stagionalità e delle eccellenze della nostra agricoltura. il servizio, promosso da Coldiretti Piemonte e dalla Regione Piemonte, è realizzato in collaborazione con la Coopera-
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tiva Sociale Linfa Solidale. Sono venti le agritate, operative su tutto il territorio regionale, che hanno già accolto ed ospitano un centi-
naio di bambini. Si tratta di un servizio innovativo, formulato da Coldiretti per venire incontro alle famiglie, offrendo l’assistenza alla prima infanzia in ambito domiciliare e rurale garantendo la personalizzazione e la flessibilità dell’orario, oltre alla capillarità sul territorio e alla conciliazione dei tempi della vita familiare e lavorativa. nella seconda metà del mese di settembre, inoltre, è in programma l’avvio del terzo corso di formazione regionale “Tecniche di assistenza alla prima infanzia in ambito domiciliare e rurale - agritata”: della durata di 400 ore, il percorso formativo aperto a tutte le donne che vivono in azienda agricola e che desiderano diventare agritate.
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[a cura di alberto Pansecchi]
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scheda vite n.34
La Muffa grigia evidenzia il suo potere devastante sui grappoli quando l’uva è ormai in avanzato stadio di maturazione e le bacche, per via del loro contenuto zuccherino, sono molto sensibili all’azione e alla rapida diffusione del fungo. In condizioni climatiche particolarmente favorevoli, la proliferazione del fungo diviene inesorabile e inarrestabile. Una volta stabilmente insediatosi, la lotta contro di esso è particolarmente complessa, sia per fattori ambientali e climatici che per la possibilità che ha di diffondersi rapidamente e in modo incontrollato nel vigneto, favorito dallo stato fenologico delle viti. Le manifestazioni eclatanti della Botrite si manifestano, spesso, quasi inattese; improvvisamente, i grappoli, che prima apparivano sani, cominciano a marcire e, rapidamente, a deteriorarsi. Una difesa efficace dalla muffa grigia, non può quindi prescindere dall’adozione di attente pratiche di prevenzione.
un attacco improvviso e silenzioso È un fungo molto aggressivo, che si adatta facilmente a molte condizioni climatiche e ambientali. a basse temperature, nelle prime fasi del germogliamento, inizia lentamente la sua fase di diffusione. in primavere fredde e piovose compaiono i sintomi iniziali sulle foglie che, nella maggior parte dei casi, non sono considerate dai viticoltori. in questa fase può anche attaccare i racimoli. Superata la fase erbacea, da quando gli acini iniziano ad accumulare zuccheri, la diffusione del fungo di gran lunga aumenta.
Prevenzione alla Muffa Grigia
• Strategie colturali appropriate • Prevenire gli attacchi • Ordine e pulizia tra i grappoli • Primo: potare bene!
La prevenzione è basata su molti accorgimenti, legati soprattutto alle tecniche di coltivazione adottate. L’impiego di agrofarmaci specifici, non deve essere quindi considerato come l’unica risorsa. Le pratiche colturali sono varie e altrettanto differenti sono le epoche di applicazione e le opportunità di cui è possibile usufruire. 15
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[a cura di alberto Pansecchi]
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potatura invernale
Obiettivo di questa operazione non è solo quella di preparare le viti a produrre, ma anche quella di predisporre la possibilità di educare lo sviluppo progressivo dei germogli e delle piante nel vigneto, nel corso dell'intera campagna agraria. La ricerca dell’uniformità tra le viti rimane l’obiettivo primario per raggiungere i risultati di sanità desiderati. L’ alternanza di viti deboli con viti vigorose, dispone infatti a tempi di maturazione differenti e a diversi livelli di recettività verso la malattia.
La legatura del capo a frutto
nella viticoltura piemontese, nella tradizionale forma di allevamento guyot, molto variabili sono le forme di legatura del capo a frutto: archetto, orizzontale, misto o nei vigneti più vecchi, capovolto. ai fini della prevenzione, è utile legare il capo a frutto orizzontalmente sul filo di sostegno. impostazioni differenti da questa condizionano i grappoli di ogni pianta a crescere differentemente immersi nella vegetazione e in microclimi assai diversi rendendo disomogenei i risultati della difesa. Così operando, tutti i germogli fruttiferi saranno portati alla medesima altezza da terra e, di conseguenza, sarà più regolare anche la distribuzione dei grappoli sulla spalliera; nel contempo sarà migliore l’efficienza e la qualità del lavoro di cura della fascia produttiva. Si renderanno così più uniformi la produzione, l’epoca di maturazione, il microclima e la sanità dei frutti.
La potatura verde
La potatura verde costituisce una pratica fondamentale per ottenere i risultati sanitari desiderati ma, ancor più per raggiungere i livelli qualitativi ambiti. normalmente è articolata in più interventi, con il principale obiettivo di consentire ai grappoli di svilupparsi con regolarità, e con una costante esposizione all’aria e alla luce.
Sono quindi necessari interventi svolti con cura che possono sortire i vantaggi previsti solo se preceduti da corrette operazioni di potatura secca e legatura del capo a frutto. Spesso, purtroppo, la potatura verde è esclusivamente effettuata con l’obiettivo di ordinare e contenere la vegetazione con un intervento massivo, molto differente da come dovrebbe essere correttamente e razionalmente svolto. il diradamento della vegetazione nella fascia dei grappoli deve essere predisposto con gradualità, progressivamente e costantemente, nel corso dell’intero ciclo vegetativo.
Il palizzamento dei germogli
Con questo termine si intende l’accomodamento sulla spalliera dei germogli, già a partire dalle prime fasi del loro sviluppo; quest’ordine, tra gli altri vantaggi, consente di distribuire più uniformemente la soluzione fungicida sui grappoli sovente nascosti dalla vegetazione. Qualunque sia la strategia preventiva adottata, i migliori risultati si ottengono assecondando la fenologia della pianta e intervenendo nei momenti più delicati al fine di ostacolare la diffusione del parassita. Le epoche più indicate per tutelare i grappoli sono la prechiusura ed il momento della comparsa dei primi acini invaiati. Questi sono i momenti in cui il parassita si insedia più pericolosamente e ha inizio la fase della sua rapida diffusione. in queste epoche ogni opera di prevenzione, compresa quindi la potatura verde, deve avvenire con particolare cura. La difesa dalla muffa grigia deve quindi aver inizio con molto anticipo e deve essere condotta con cura per tutto il ciclo vegetativo e produttivo del vigneto, anche in condizioni di apparente assenza di pericolo. Bibliografia: 16
martini in vigna - Osservatorio martini & Rossi
a cura del servizio di consulenza tecnico-agronomica Coldiretti Alessandria
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Riferimenti provinciali Delegata: valentina.binno@coldiretti.it Segreteria: enrica.marchesotti@coldiretti.it Corso Crimea 69, 15121 Alessandria Tel.0131-250700 (int.655) - Fax 0131-252144
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[a cura di alessandro albertelli]
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agente patogeno e ciclo biologico • L’agente patogeno (Phytophthora cactorum) è un Ficomicete oomicetale della famiglia delle Peronosporacee ad habitat prevalentemente terricolo, ove si adatta pure alla vita saprofitaria. • La Phytophthora si conserva nell’ambiente in due modi: come micelio sui tessuti infetti e come spora sessuata (oospora) sugli organi acquosi marcescenti (frutti).
prEmEssa il marciume del Colletto è una malattia dovuta a un fungo (phytophthora cactorum) estremamente polifago, responsabile di morie di giovani piantine (di specie fruttifere, forestali ecc.) e di marciume dei frutti (di pomacee, drupacee, solanacee ecc.) oltre che di marciume del colletto del melo e di altre specie fruttifere. a partire dagli anni ‘70 il marciume del colletto (Crown rot) ha perso sempre più d’importanza nelle pomacee per la diffusione del portinnesto clonale m9 che è resistente alla malattia. Solamente nei portinnesti sensibili alla malattia, quali mm104, mm106 e m26, si possono verificare occasionalmente degli attacchi da parte del patogeno ed in particolare in frutteti caratterizzati da terreni pesanti e ristagni d’acqua.
• il fungo rimane nel terreno anche per lungo tempo come saprofita o in fase latente. gli organi infettanti sono le zoospore che si formano per germinazione delle oospore; gli sporangi cioè gli organi della moltiplicazione agamica sono ellittici o piriformi e germinano dalle zoospore od anche dal micelio. • il fungo entra nella pianta soprattutto dalla zona del colletto e dalle radici, attraverso piccole ferite o piccole lesioni; l’ingresso è favorito da elevata umidità e bagnature degli organi d’ingresso. • ristagni d’acqua e asfissia del terreno favoriscono l’espandersi della malattia rendendo la pianta più debole e recettiva a questo e ad altri patogeni.
MARCIUME DEL COLLETTO
scheda phytophthora cactorum n.39
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[a cura di alessandro albertelli]
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sIntomatoLogIa l’assorbimento dell’eccesso d’acqua in caso di forti piogge.va tenuto però presente che la base della pianta andrà tenuta sempre libera dall’erba. Buoni risultati per prevenire l’insediamento di P. cactorum sulla sono stati ottenuti con la spennellatura del tronco con un prodotto a base di rame. i tronchi delle piante devono essere trattati in autunno ed in primavera applicando della poltiglia bordolese al 3% con l’aggiunta di un adesivante. Contro la Phytophthora,è efficace un fitofarmaco il fosetyl-alluminio il quale è in grado di bloccare la formazione degli sporangi e delle zoospore e limitare la crescita del micelio. il prodotto è utilizzato per irrorare direttamente il terreno alla base della pianta oppure viene irrorato sulla chioma.va tenuto presente che il trattamento andrà fatto solo con piante in attiva crescita e durante condizioni climatiche favorevoli, dato che in caso di arresto della crescita, ad esempio per eccesso idrico, freddo, asfissia del terreno o per siccità, il trattamento risulterà non solo inefficace, ma potrà causare anche dei danni alla vegetazione.altro principio attivo ammesso è il metalaxil - m (massimo 2 interventi contro tale avversità - Disciplinare di lotta integrata P.S.R misura 214.1 anno 2014). Per prevenire i marciumi in post-raccolta bisognerà evitare di imbrattare i cassoni con il terriccio e i cassoni non andranno posti a diretto contatto con il terreno lavorato, dal momento che durante forti piogge potranno sporcarsi di terra. La migliore prevenzione contro Phytophthora rimane comunque la limitazione del potenziale d’inoculo dell’agente infettivo nel terreno. i frutti caduti a terra, andranno raccolti prima dell’arrivo di un periodo piovoso, così come andranno allontanate dal frutteto le piante o parti di piante palesemente ammalate. Si dovrà evitare di procurare ferite alle piante in prossimità del colletto o in corrispondenza del punto d’innesto e le ferite da gelo andranno opportunamente trattate con mastici cicatrizzanti.
sintomi all’apparato aereo • Le piante manifestano una generalizzata sofferenza con tendenza a spogliarsi in piena estate. La chioma si presenta con foglie clorotiche con scarso accrescimento dei nuovi getti con conseguenti defogliazioni anticipate. • Questa sintomatologia non consente di individuare l’eziologia delle manifestazioni in quanto comune ad altre fitopatie. Sintomi al colletto e sulle radici i sintomi al colletto e alle radici sono tipici della Phytopthora si manifestano nei seguenti modi: • marcati imbrunimenti della scorza. Si denotano nei tessuti sottocorticali sottostanti delle marcate necrosi bruno-rossatre più o meno estese. • La corteccia del colletto e delle parti immediatamente attigue (base del tronco per un’altezza di 20-30 cm e grosse radici)
MArCIUMe DA PhytoPhthorA (phytophthora cactorum)
Particolare del marciume localizzato nella zona del colletto
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appare leggermente infossata di colore bruno - violaceo, di consistenza più o meno spugnosa con odore tannico.al taglio i tessuti appaiono necrotici, di colore imbrunito fino al cambio ed anche oltre. • il decorso della malattia può risultare più o meno rapido. Si manifestano deperimenti progressivi e successivamente sopraggiunge la morte in qualche anno a seconda dell’età e del grado di reazione della pianta. sintomi sui frutti il fungo può colpire anche i frutti (fragole, mele, pere) con una sintomatologia detta “marciume bruno”; il frutto imbrunisce rapidamente assumendo una consistenza diversa a seconda del clima. Se il clima permane umido la consistenza diviene molle e il frutto si ricopre di una muffetta bianco-grigiastra, se il clima tende al secco il frutto si disidrata e si trasforma in una mummia stopposa. Lotta La migliore prevenzione contro il marciume del colletto (Crown rot) è l’utilizzo di portinnesti clonali resistenti alla malattia oltre che, naturalmente, l’eliminazione dei ristagni d’acqua con appropriate misure di drenaggio. L’inerbimento lungo il filare sembra essere vantaggioso nei frutteti a rischio, dato che viene facilitato
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1 pianta di melo danneggiata al colletto da Phytophthora cactorum. Si può notare lo stato di sensibile deperimento.
L’elemento di riproduzione agamica di Phytophthora cactorum (zoospo-rangio) si presenta di forma ellittica, di 36-50×28-35 micron, con una ca-ratteristica papilla lunga mediamente 5 micron.
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3 Frutto colpito da Phytophthora cactorum. L’infezione prende solitamente avvio quando i frutti cadono a terra e giungono a contatto con gli elementi vegetativi di questo fungillo.
Fonte: Ferrari m.; marcon e., menta a. (1992) - Fitopatologia ed entomologia agraria, 416. gabriele g.; Casarini B.; Ugolini a. (1990) - La difesa delle piante da frutto, 457-458. Siti internet:: http://www.laimburg.it/de/pflanzenschutz/575.asp?somepubl_action=300&somepubl_image_id=190900.
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aTTUaLiTà - progetto grano-corilicoltura
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la 6 edIzIoNe sI è svolta IN ccIaa
a GabIaNo XII FIera Mercato della NoccIola
progetto grano 2014-2018: qualità tutta italiana dal campo al mulino, dal forno alla tavola
In valcerrina protagoniste
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Convegno organizzato da CadirLab con Coldiretti l progetto grano 2014-2018 ha come scopo principale il miglioramento della filiera stimolando il dialogo tra produttori e stoccatori. Coldiretti alessandria, ha partecipato con interesse al convegno che il Cadir Lab ha organizzato lunedì 8 settembre in Camera di Commercio per fare il punto sul grano di qualità. Un appuntamento che ogni anno viene messo in calendario, atteso da addetti ai lavori e imprenditori, che offre importanti spunti di riflessione in un comparto dove ricerca e innovazione, da sempre, vanno a braccetto con qualità e competenza. L’incontro, giunto alla sua sesta edizione, è stato organizzato nell’ambito del progetto di valorizzazione del frumento tenero alessandrino, e ha messo in evidenza le molteplici qualità del grano di alessandria per la campagna 2013-2014 e della sua filiera. Sono stati resi noti i risultati della sperimentazione in campo, i dati qualitativi e quantitativi ottenuti dalle analisi e l’elenco delle varietà consigliate dai tecnici per la semina della prossima stagione ma soprattutto, lo stato dell’arte, del progetto denominato proprio “grano di alessandria - dal campo alla tavola”, pensato e creato per divulgare le attività del programma in tutta la sua rilevanza. “Un progetto bello e importante per valorizzare i nostri prodotti locali che devono essere potenziati e resi riconoscibili dai consumatori: a loro la libertà di poter scegliere. - ha affermato il presidente provinciale Roberto Paravidino - Una battaglia che va combattuta insieme per contrastare una omologazione globale del gusto, per difendere la qualità e la tipologia dei prodotti. anche in provincia la crisi del comparto ha fatto sentire fortemente le sue ripercussioni: troppi prodotti arrivano dall’estero con scarsa, o nulla, rintracciabilità a prezzi ‘inspiegabilmente’ troppo bassi, procurando danni ingenti alla cerealicoltura e, più in generale, al mondo agricolo. ecco perché è necessario ripartire dal territorio seguendo il discorso di filiera dove la qualità deve fare la differenza, dove l’azienda si possa sentire tutelata dalle speculazioni di mercato, alleata con tutti quei soggetti che credono in un’agricoltura fatta di qualità e trasparenza. accordi che premino in modo virtuoso chi produce e chi consuma”. il “grano di alessandria” è un marchio di qualità che si occupa dello sviluppo, della realizzazione e promozione di prodotti derivati dalla farina del frumento coltivato esclusivamente nella provincia alessandrina. Più che un marchio, è quindi un vero e proprio percorso di qualità, che vuol dare il giusto riconoscimento a chi da sempre lavora per garantire gli elevati standard sia della materia prima, la farina, sia dei prodotti da forno che si acquistano ogni giorno.
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alla Piagera “le nuove sfide” del settore corilicolo”
Apprezzato l’intervento della cooperativa CoriLu
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odicesima edizione e dodicesimo successo per la Fiera mercato della nocciola Piemonte che ogni anno si svolge con rinnovato interesse da parte di esperti del settore e di pubblico alla Piagera di gabiano, in valcerrina. Organizzatori dell’evento assieme a Coldiretti, l’Osservatorio corilicolo alessandrino, il Comune di gabiano, la Provincia di alessandria e la Regione Piemonte. L’iniziativa si è svolta alla presenza dei sindaci di gabiano, Domenico Priora, di Cerrina aldo visca e di villamiroglio Paolo monchietto. interessante, come ogni anno, il convegno organizzato da Coldiretti in collaborazione con l’amministrazione comunale: un vero e proprio approfondimento tecnico e commerciale sulle prospettive del settore corilicolo a cura di alberto Pansecchi il quale si è soffermato sulla peculiarità di alcuni impianti di nocciola in Serbia che hanno trent’anni di vita e non hanno mai presentato alcuna contrarietà tale da penalizzare la loro produzione. molto apprezzato l’intervento di Ferdinando Trisoglio, presidente della Cooperativa agricola Corilu con sede a Lu, paese del monferrato, dove la corilicoltura ha prodotto dei benefici effetti sull’agricoltura locale. Trisoglio ha evidenziato che l’italia, sia pure ad una certa distanza, è il secondo Paese produttore mondiale di nocciole dopo la Turchia, un terzo delle quali sono prodotte in Piemonte e sono quelle di maggiore pregio e qualità. Trisoglio ha poi evidenziato che la valcerrina, ed altre parti della provincia alessandrina, potrebbero venire vocate alla corilicoltura soprattutto in prospettiva della necessità di nocciole che può avere l’industria alimentare e dolciaria. e, proprio per fare fronte a queste necessità, Corilu ha realizzato un impianto di sgusciamento e trasformazione dei prodotti che sarà in funzione da ottobre - novembre per immettere sul mercato anche il prodotto finito ed essere così competitivi. mario Tribocco, ex sindaco di gabiano, infine, ha insistito sulla necessità che anche per le nocciole ci debba essere un protocollo che ne sancisca, a livello legislativo, la tracciabilità, proprio per fare risaltare la qualità della nocciola Piemonte, di cui sia Lu monferrato, sia la valcerrina sono produttori. Particolarmente apprezzata la parte espositiva delle macchine agricole specifiche per la coltivazione, la raccolta e la lavorazione delle nocciole e il “Concorso Qualità”.
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agricoltura sociale una
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ORganizzaziOne- agricoltura sociale
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legge riconosce l’ampia progettualità di coldiretti
Prosegue l’impegno dell’Organizzazione e si concretizza un nuovo modello di welfare per offrire nuova progettualità alle imprese e promuovere il loro ruolo etico. l 15 luglio 2014 la Camera dei Deputati ha approvato la proposta di legge “Disposizioni in materia di agricoltura Sociale” che ora prosegue il suo cammino al Senato. Questo passaggio parlamentare è un importante passo avanti per dare un giusto riconoscimento normativo alle attività che già oggi molte aziende agricole svolgono con servizi a favore della società nel suo insieme ed alle fasce più deboli della popolazione (anziani, bambini, famiglie con soggetti con disabilità e in condizioni di fragilità). Questa prima approvazione, a cui hanno dato un importante contributo il senatore piemontese andrea Olivero e il deputato On. mino Taricco, è quanto mai opportuna per un definizione puntuale di queste prestazioni che grazie alla legge diventano attività connesse ai sensi dell’articolo 2135 del codice civile. La norma, alla quale anche Coldiretti ha dato il proprio contributo e sostegno, riconosce l’agricoltura sociale come aspetto della multifunzionalità delle aziende agricole quando queste esercitano servizi sociali, socio-sanitari, educativi e di inserimento lavorativo, su tutto il territorio nazionale, in particolare nelle zone rurali o svantaggiate. L’imprenditore agricolo in forma singola o associata e le cooperative sociali rientrano tra i soggetti titolati per
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svolgere le attività di agricoltura sociale che variano dagli inserimenti socio-lavorativi di soggetti svantaggiati e minori, attività di inclusione sociale e lavorativa, di ricreazione e accoglienza di minori in età pre-scolare e di persone in difficoltà sociale, fisica e psichica, prestazioni e servizi terapeutici a supporto della terapia medica e progetti di educazione ambientale, alimentare e salvaguardia della biodiversità. Coldiretti alessandria sta portando avanti un “Progetto Sociale” in collaborazione con enti ed istituzioni al fine di promuovere iniziative volte a divulgare l’agricoltura sociale e promuovere questo nuovo ed importante “ruolo” delle imprese. L’agricoltura e le migliaia di aziende agricole presenti sul territorio, al termine dell’iter legislativo di questo provvedimento, potranno si-
curamente contribuire alla riscrittura di un nuovo modello di welfare, nel quale anche soggetti e mondi nuovi, com’è appunto quello agricolo, hanno il diritto e il dovere di essere presenti e coinvolti. importante per Coldiretti i numerosi richiami alle istituzioni pubbliche per la valorizzazione dei prodotti provenienti dall’agricoltura sociale nelle mense scolastiche e ospedaliere, nella destinazione e alienazione di terreni demaniali e soprattutto alle amministrazioni regionali affinchè includano nella propria programmazione, in particolare nel Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, linee d’intervento capaci di favorire lo sviluppo in un’ottica di progettazione territoriale integrata ed opportuni criteri e agevolazioni a sostegno di questa attività.
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aTTULiTà- creditagri e inipa
obIettIvo: sosteNere la rIPresa e lo svIluPPo delle IMPrese
misure straordinarie
per il credito prorogate
PateNtINo “FIto” e health check
In autunno aL vIa I corsI dI FormazIonE pEr L’agrIcoLtura Informazioni e iscrizioni aperte negli uffici Coldiretti
al 31 diCembre 2014 Determinante il ruolo di CreditAgri Italia, il Consorzio Fidi di Coldiretti
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isalgono al 3 agosto 2009, con l’avviso comune, le misure straordinarie poste dall’abi (associazione Bancaria italiana) e dalle associazioni di Categoria (compresa Coldiretti), in attuazione delle quali sono al momento oltre 400mila i finanziamenti, per un controvalore complessivo di debito residuo di circa 115 miliardi di euro ed una liquidità aggiuntiva di oltre 23 miliardi di euro, per i quali è stata richiesta la sospensione. Stante la valenza di tali interventi, con l’obiettivo di evitare che si venisse a creare una situazione di discontinuità in una fase in cui cominciano a registrarsi i primi segnali di avviso della ripresa (seppur lenta), è stato prorogato al 31 dicembre 2014 il termine di scadenza dell’accordo per il credito 2013. L’accordo 2013 prevede la possibilità, per le imprese interessate, di usufruire delle seguenti opportunità: - sospensione, per un periodo di massimo 12 mesi, della quota capitale delle rate dei finanziamenti, anche se agevolati o perfezionati tramite il rilascio di cambiali; - sospensione per 12, ovvero 6 mesi, della quota capitale dei canoni di locazione finanziaria (leasing), rispettivamente immobiliare e mobiliare; - allungamento della durata dei mutui per un periodo massimo pari al 100% della durata residua del piano di ammortamento e, comunque, non oltre 3 anni per mutui chirografari e 4 anni per quelli ipotecari; - allungamento per un massimo di 120 giorni delle scadenze di credito agrario di conduzione; - allungamento fino a 270 giorni delle scadenze inerenti il credito a breve termine. Le modalità operative, in linea generale, prevedono la necessità di presentare una specifica richiesta alla banca interessata (sempre che quest’ultima abbia deciso di aderire all’accordo), a condizione che l’impresa non presenti posizioni debitorie classificate a sofferenza o comunque che registri ritardi di pagamento da oltre 90 giorni, né procedure esecutive in corso. Parallelamente le aziende che intendono richiedere l’applicazione delle suddette misure, devono essere in grado di fornire elementi che pongano in evidenza la presenza di prospettive di sviluppo dell’attività svolta, in un’ottica di continuità aziendale. Per maggiori informazioni, per effettuare un’analisi in merito all’opportunità di aderire alle suddette misure e valutarne l’effettivo impatto sull’assetto aziendale, è possibile contattare la segreteria provinciale Creditagri italia s.c.p.a. al numero 0131-235891.
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on l’autunno torna anche la programmazione della formazione professionale messa in campo da inipa a favore degli operatori agricoli. i corsi, completamente gratuiti, sono finanziati dalla Regione Piemonte, attraverso il PSR (misura 111.1.a - Health Check) e verranno attivati al raggiungimento del numero minimo previsto dal bando. La partecipazione è aperta a imprenditori agricoli e addetti al settore agricolo e alimentare di aziende, società e cooperative agricole, nonché i lavoratori subordinati inquadrati nel settore agricolo. “gestione boschiva per prevenire incendi e calamità naturali” (12 ore - sede di acqui Terme); “Tecniche di produzione integrata per la riduzione dei fertilizzanti” (8 ore - sede di acqui Terme); “antichi cereali: la loro coltivazione, le peculiarità nell’alimentazione, il loro utilizzo” (14 ore - sede di Cassine); “La condizionalità per un’agricoltura sostenibile” (6 ore - sedi di Tortona e Casale); “Tecnologie di risparmio idrico applicate a colture industriali” (9 ore - sede di novi Ligure): per questi sei corsi è già prevista la realizzazione, restano da definire unicamente le date precise. inoltre, un apposito bando determina tutto ciò che riguarda i patentini per l’acquisto e l’utilizzo dei prodotti fitosanitari: particolare importanza rivestiranno i corsi, della durata di 16 ore, che si terranno entro il prossimo 10 novembre. Le sedi saranno quelle di acqui Terme, Casale, Tortona e alessandria. Successivamente a questa data il patentino potrà essere ottenuto unicamente attraverso la nuova normativa caratterizzata da regole molto più severe e programmi molto più strutturati, che fanno riferimento ai vari aspetti inerenti la classificazione dei prodotti, le modalità di acquisto e di utilizzo. Le ore di durata del corso, tra l’altro, passeranno da 16 a un minimo di 20. Per partecipare è possibile effettuare la propria adesione contattando il numero di telefono della sede di alessandria (0131-235891 - interno 668); inviando a una mail a inipa.alessandria@coldiretti.it; inviando un fax a 0131-252144; rivolgendosi direttamente presso gli uffici di zona della Coldiretti.
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aTTUaLiTà - imposte e contributi previdenziali
F24 tELEmatIco
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[a cura di Daniela Colombini]
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tuttE LE novIta’ daL 1° ottoBrE prossImo modello F24 con importo a debito con effettuazione di compensazioni i modelli F24 con un importo finale a debito e la presenza di compensazioni dovranno essere presentati telematicamente anche da parte dei soggetti senza partita iva. in questi casi, dove gli importi a debito indicati nel modello F24 sono superiori agli importi a credito, le maglie sono un po’ più larghe in quanto la presentazione della delega di pagamento può essere effettuata non solo tramite i servizi telematici messi a disposizione dall’agenzia delle entrate, ma anche attraverso quelli degli intermediari della riscossione convenzionati con la stessa, cioè Banche e Poste (servizi di home banking delle banche e di Poste Italiane o di remote banking - Cbi - offerti dal sistema bancario).
I servizi messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate sono F24 online, F24 web, F24 cumulativo ambia per i contribuenti il modo di pagare le imposte e i contributi previdenziali a partire da mercoledì 1° ottobre 2014. infatti non si potrà più andare fisicamente in banca o in posta (o presso uno sportello di Equitalia) per effettuare il pagamento dei modelli F24 superiori a mille euro ovvero di quelli che utilizzano crediti d'imposta in compensazione: in questi casi si dovrà invece effettuare il pagamento solo in via telematica, cioè trasmettendo via internet il modello F24, tramite i servizi telematici delle entrate (F24 web, F24 online e F24 cumulativo) o delle banche o delle poste. il pagamento con un F24 cartaceo, invece, potrà ancora essere effettuato, presso le banche, le poste o uno sportello di equitalia, unicamente da chi non è titolare di partita iva se dovrà pagare, senza alcuna compensazione, un modello unificato con un saldo pari o inferiore a mille euro. Per una maggiore chiarezza, si ricorda che i servizi telematici messi a disposizione dall’agenzia delle entrate sono i seguenti: - F24 on line; - F24 Web; - F24 cumulativo.
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i primi due servizi possono essere utilizzati direttamente dal contribuente e consentono la compilazione e l’invio del modello senza la necessità di avvalersi di un intermediario. Diversamente, il terzo strumento è riservato agli incaricati della trasmissione telematica delle dichiarazioni, abilitati ad entratel (ad
esempio: CAF, società di servizi dei Caf), che intendono eseguire i versamenti on line delle somme dovute dai propri clienti con addebito diretto sui conti correnti bancari o postali di questi ultimi, previa acquisizione della specifica modulistica. ma vediamo meglio, nel dettaglio, le casistiche che si potranno delineare dal prossimo 1° ottobre in merito ai pagamenti con il modello F24. modello F24 a “zero” per effetto di compensazioni Sia per i soggetti con partita iva che per quelli senza partita iva i modelli F24 a “zero” dovranno essere trasmessi esclusivamente mediante i servizi telematici messi a disposizione dall’agenzia delle entrate. Ciò significa che non sarà più possibile presentare i modelli F24 a zero in formato cartaceo presso Banche/Poste o in via telematica avvalendosi dei sistemi di home/remote banking offerti dagli istituti di credito o dalle Poste.
modello F24 con debito maggiore di 1.000,00 euro senza compensazioni anche in questo caso, l’obbligo di presentazione dei modelli F24 con modalità telematiche è stato esteso ai soggetti non titolari di partita iva. Come nella situazione precedente, qualora il modello F24 evidenzi un importo a debito superiore a 1.000,00 euro oppure comprenda più importi a debito che, sommati, danno un saldo finale superiore a 1.000,00 euro, la presentazione della delega di pagamento potrà essere effettuata sia attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’agenzia delle entrate che tramite quelli degli intermediari della riscossione convenzionati con la stessa, cioè banche e Poste. modello F24 cartaceo il modello F24 cartaceo potrà quindi essere utilizzato soltanto dai soggetti non titolari di partita iva e solo se lo stesso presenta un saldo - senza alcuna compensazione - pari o inferiore a 1.000,00 euro.
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aTTUaLiTà - notizie vitivinicole e lavoro
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documEntI dI trasporto vItIvInIcoLo
InFormazIonI su http://lavoro.coldiretti.it
novità per l’utilizzo della pEc
cercare manodopera è più facile con il portale
on l’entrata in vigore del Decreto 2 Luglio 2013 è stato introdotto il nuovo documento di trasporto per i prodotto vitivinicoli (mvv). a distanza di un anno l’iCQRF ha emanato il decreto e i relativi allegati che stabiliscono le disposizioni per l’utilizzo della posta elettronica certificata (PeC) ai fini della convalida e la trasmissione dei documenti di accompagnamento che scortano taluni trasporti dei prodotti vitivinicoli in applicazione degli articoli 8, comma 4, e 14 del citato decreto. Quindi, a partire da lunedì scorso 1° settembre, è possibile convalidare il documento mvv tramite la propria casella PeC, trasmettendo il documento mvv alla casella di posta elettronica PeC dell’ ufficio iCQRF competente per territorio. Si tratta di una semplificazione in quanto, oltre a poter stampare e numerare in proprio gli mvv si potrà procedere alla convalida dello stesso direttamente in aziende tramite PeC, senza recarsi in comune , anche se la procedura è alquanto farraginosa e di non immediata comprensione. va ricordato che la convalida dell’ mvv tramite PeC, implementa ma non sostituisce le altre forme di convalida, per cui si potrà sempre convalidare il documento in comune o tramite microfilmatrice e allo stesso modo si potranno utilizzare gli altri documenti di accompagnamento (DDT, DOCO/iT), come previsto dalla normativa vigente. Sia per quanto riguarda le vinacce e le fecce non cambia nulla, per cui si potranno utilizzare sia i DOCO/iT che gli mvv senza convalida (visto partire). La convalida tramite PeC potrà essere utilizzata solo per gli mvv ma non per i DOCO/iT. nel caso di utilizzo di mvv per l’esportazione di prodotti confezionati all’estero non è necessaria la convalida. nel caso di convalida tramite PeC i documenti mvv stampati e numerati in azienda non dovranno più essere vidimati preventivamente in comune. La vidimazione preventiva degli mvv stampati e numerati in azienda rimane obbligatoria nel caso di convalida in comune o tramite microfilmatrice. Per chi fosse interessato potrà rivolgersi al proprio Ufficio zona per le modalità operative.
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[a cura di valerio Scarrone]
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Job in country
iù semplice ricercare manodopera disponibile con Job in Country, il nuovo servizio di intermediazione tra domanda ed offerta di lavoro attivato dalla Coldiretti per offrire ad imprese e lavoratori uno strumento ed un luogo di incontro. Un’opportunità in più per i produttori, specie per chi non ha bisogno solo di manodopera per le operazioni colturali in campo ma anche di aiuto per le attività di vendita diretta, come quelli accreditati a Campagna amica. Per utilizzare il portale basta collegarsi al sito web http://lavoro.coldiretti.it/. il primo passo è quello di registrarsi, così da poter inserire la propria vacancy (offerta di lavoro) con indicazione delle specifiche prerogative professionali del lavoratore ricercato e al contempo dichiarare le condizioni relative all'offerta occupazionale. andando nella sezione “Cerco collaboratori” si potranno inoltre trovare tutti i curriculum vitae inseriti, con la possibilità di selezionarli sulla base della zona e delle competenze. Registrazione necessaria anche per le persone in cerca di lavoro. in questo modo potranno inserire il proprio curriculum, con la possibilità di aggiornarlo e valutare le offerte di lavoro presenti sul portale. il servizio Job in country è disponibile anche per smartphone e tablet grazie alla app scaricabile da apple e da google Play. Oltre a ciò, potrete trovarlo anche su Facebook e Twitter. “Job in country, autorizzata al servizio di intermediazione della manodopera dal ministero del Lavoro, si pone l'obiettivo di far incontrare nei singoli territori i bisogni delle aziende in cerca di manodopera con quelli dei cittadini che aspirino a nuove opportunità di inserimento lavorativo, in un quadro di assoluta trasparenza e legalità - sottolinea il presidente Roberto moncalvo -. e’ un servizio che accorpa, ad un efficiente sistema informatizzato, un accompagnamento ed assistenza personalizzata all'utenza”. L'attività è svolta direttamente nelle singole provincie attraverso le Società di servizi delle Federazioni provinciali ed interprovinciali della Coldiretti, secondo un modello di capillare distribuzione sul territorio. Per richiedere ulteriori informazioni e conoscere i dettagli del progetto basta contattare la sede Coldiretti.
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ORganizzaziOne - campagna amica e terranostra
[pagina a cura di Luisa Bo]
alessandrina
agriturismo di campagna amica L’antica dimora sul fiume via vecchia Centro, 7 fraz. astrata 15060 albera Lig.re (aL) Cell.392-9890067 - email: info@anticadimorasulfiume.it
Il piacere di fare il bagno al fiume… ad albera Ligure, dai Lovotti
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antica dimora sul fiume” non è il titolo di un film degli anni ’50 ma il nome attribuito dalla famiglia Lovotti, all’agriturismo bed&breakfast che è stato inaugurato lo scorso mese di agosto ad albera Ligure, e vuole semplicemente evocare le emozioni e l’empatia che trasmette a tutti, questa valle, dove il torrente Borbera ne è l’assoluto protagonista. Tutto nella valle, ruota intorno al Borbera a partire dalla suggestiva morfologia che con le Strette di Pertuso esprime la potenza e il fascino della natura, un angolo di provincia che negli anni non ha mai perso la sua capacità turistica. il piacere di fare il bagno al fiume... se per i nostri nonni, poteva essere normale, oggi è un filone turistico che ritorna e che i Lovotti hanno colto appieno. Un piccolo agriturismo di charme, dove la sola ricettività ruota intorno ad un’intensa attività agricola, tipica della zona, fatta di pascoli e di allevamento di bovini e suini per la vendita diretta, principalmente di carne e salumi, e vino gavi, nello spaccio agricolo Punto Campagna
primo
amica. Un angolo di provincia, conosciuta ai più, per i suoi prodotti tipici, il montebore e la mollana, la mela carla e le fagiolane, ma anche il timorasso, i funghi e le castagne, dove non solo una vacanza gastronomica e il bagno al fiume possono ossigenare la mente, a chi ama una vacanza tranquilla ma, anche un’avventurosa escursione alla ricerca dei lupi e una camminata verso l’antola, possono far diventare il soggiorno indelebile.
Federico Luparia due braccia tornate all’agricoltura Bottega az.agr. Luparia Federico via Provinciale Casale m.to (aL) Cell.335-8082908
un trIonFo dI ortaggI! Le cipolle e l’aglio appesi a mazzi e trecce, proprio come si faceva un tempo per farli asciugare meglio, pomodori, peperoni, melanzane, almeno sei varietà di zucche, sapori, angurie, meloni e soprattutto la frutta di quelle varietà antiche che si mangiavano un tempo come i pum carlo, i pum arsnent, le mele ciucarine, le pesche albertin, i fichi, l’introvabile black magic l’uva di luglio e il moscato d’amburgo era invece l’uva da tavola del monferrato, nel non più recente passato. Federico Luparia, ex bancario, con tanta passione per la campagna, è il volto e il braccio dell’azienda agricola “il gatto e la volpe” (perché l’ha chiamata così? È una storia personale e simpatica che Federico racconta solo ai più affezionati clienti...) con sede a Roncaglia, una piccola azienda agricola del monferrato, che ha però avuto il coraggio di tagliare i passaggi intermedi e costruire una filiera diretta con il consumatore finale. L’apertura della Bottega Punto Campagna amica è l’ultimo progetto intrapreso, aperto solo il sabato mattina e la domenica tutto il giorno per i clienti, i turisti, i consumatori che lo seguono già sulle piazze di Casale il giovedi, valenza il mercoledi e alessandria il venerdi, da aprile a dicembre praticamente dagli asparagi, le fragole ed i carciofi sino ai cardi, i finocchi e i cavoli. Tutto rigorosamente fuori serra, e Luparia a questo ci tiene molto, prodotti strettamente di stagione, mangiando i quali si può assaporare il piacere, il sapore della stagione; del resto lo dice anche il proverbio: “Ogni stagione hai i suoi frutti!!”. Basterebbe che il consumatore comprendesse questo, per comprare meglio, risparmiando anche in salute.
agrIturIsmo vaLLEnostra Cascina valle 1, mongiardino Ligure, (aL) 15060 Tel.0143-94131
parmigiana alla mollana di vallenostra Ingredienti: • 500g di zucchine; • 500g di melanzane; • 500g di pomodorini Concassè; • n.2 mollana della Val Borbera; • Basilico tritato q.b.
Preparazione: Tagliare a cubetti le zucchine e le melanzane. Tenerle separate perché hanno cotture diverse, spolverarle con la farina. Setacciare la farina in più, friggerle leggermente con olio, metterle poi in forno a 180° per 15 minuti. Aggiungere poi i pomodori concassè a cubetti, la mollana anch’essa a cubetti e il basilico tritato, sale q.b. Mettere inforno per 15 minuti. Preparare una salsa di mollana e basilico con una mollana, un bicchiere di panna liquida e un trito di basilico. Mescolare bene. Impiattare e servire con la salsa.
La RiCeTTa DeL meSe
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[pagina a cura di marino Ravera]
ePaCa - novità pensionistiche
alessandrina
La “quattordicesima” di pensione Gli interessati dovranno avere determinati requisiti in termini di età, contribuzione e reddito L’articolo 5 della Legge 3 agosto 2007, n.127, prevede il pagamento di una somma aggiuntiva, cosiddetta “quattordicesima”, in presenza di determinate condizioni di età, di contribuzione e di reddito, a favore dei titolari di uno dei trattamenti pensionistici a carico dell’Inps o di altri Enti.
Età e limiti di reddito
Come già ribadito, i pensionati beneficiari della “quattordicesima” devono avere un’età pari o superiore ai 64 anni (per l’anno 2014 sono interessati i soggetti nati dal 1° gennaio 1951) e non possedere un reddito individuale relativo al corrente anno pari a euro 9.767.16. i redditi da considerare sono quelli di qualsiasi natura, compresi anche i redditi esenti da imposte. non devono, viceversa, essere calcolati nel reddito: • i trattamenti di famiglia comunque denominati; • le indennità di accompagnamento; • il reddito della casa di abitazione; • i trattamenti di fine rapporto; • le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata; • le pensioni di guerra; • le indennità previste per i ciechi parziali e le indennità di comunicazione per i sordi.
anzianità contributiva
il beneficio spettante non è di importo fisso, ma è collegato, oltre che al reddito, alla gestione di appartenenza della pensione (dipendente, autonomo) e all’anzianità contributiva complessiva, cioè alle settimane di versamento che può far valere l’interessato. Poiché sono utili, a tal fine, sia i contributi figurativi che quelli a supplemento, si ritiene opportuno richiamare degli interessati su questi due elementi, in quanto un corretto accredito potrà attribuire un beneficio economico sia per la “quattordicesima” ed indirettamente da essa all’importo in pagamento.
I contributi figurativi
i periodi di assenza dal lavoro o provi di attività possono essere coperti mediante l’accredito di contributi figurativi, che non comportano mai alcun onere per il soggetto interessato. alcuni accrediti avvengono d’ufficio, cioè senza necessità di domanda, mentre altri richiedono una esplicita istanza all’inps.
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Tra questi ultimi rientrano: • SeRviziO miLiTaRe • maLaTTia eD inFORTUniO • maTeRniTà in presenza di uno o più di questi eventi verificatosi nel corso della vita assicurativa, occorre procedere alla richiesta di accredito della contribuzione figurativa all’inps.
Il supplemento
Qualora il pensionato possa far valere, dopo la decorrenza della penzione, altra contribuzione per attività lavorativa, dipendente od autonoma oppure contribuzione figurativa, potrà presentare domanda all’inps per la valorizzazione dei predetti contributi. Sia per quanto riguarda la contribuzione figurativa, che per quella a supplemento, il Patronato epaca della Coldiretti è a disposizione per assistere le persone interessate all’accredito dei contributi ed alla presentazione della relativa domanda di ricostituzione o supplemento della pensione.
pagamento di luglio 2014
L’inps ha confermato che, la “quattordicesima”, è stata attribuita in via generalizzata sulla mensilità di luglio 2014, ai soggetti che siano risultati
anni di contribuzione Lavoratori dipendenti
anni di contribuzione Lavoratori autonomi
meno di 15 anni di contributi
in possesso dei requisiti reddituali previsti e che, alla data del 31 luglio 2014, abbiano un’età maggiore o uguale a 64 anni. a coloro che perfezionano l’età dal 1° agosto 2024 in poi, la corresponsione verrà effettuata con una successiva elaborazione sulla rata di dicembre 2014. Qualora vi siano pensionati che, pur rientrando nei limiti di reddito, non ricevano tale beneficio, sono invitati a presentarsi tempestivamente negli uffici di zona o recapito Coldiretti/epaca per la predisposizione dell’istanza.
avvIso - contrIButI prEvIdEnzIaLI coLtIvatorI dIrEttI, coLonI, mEzzadrI E Iap
Si informano i soci che in questi giorni l’inps ha inviato, come lo scorso anno, ai titolari di aziende agricole una comunicazione che riporta i contributi dovuti per l’anno 2014. nell’eventualità in cui tali comunicazioni non siano pervenute, al fine di agevolare i soci, gli uffici Coldiretti hanno elaborato i modelli F24 necessari per i relativi pagamenti. negli uffici zona e recapito si potranno ottenere l’assistenza e le informazioni in merito. La prima rata è scaduta il 16 settembre, si ricorda che le prossime scadranno il 16 novembre 2014 e 16 gennaio 2015.
Importo somma aggiuntiva 2012
Limite massimo di reddito 2012
meno di 18 anni di contributi
€ 336,00
€ 10.103,16
Da 15 a 25 anni di contributi
Da 18 a 28 anni di contributi
€ 420,00
€ 10.187,16
Più di 25 anni di contributi
Più di 28 anni di contributi
€ 504,00
€ 10.271,16
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A CoLLoquIo Con IL ConSIgLIere eCCLeSIAStICo
“carItà sEnza… spEranza” Palermo vive una persona speciale. Si chiama fratel Biagio Conte. Figlio di agiati imprenditori, nel 1990 abbandona tutto per dedicarsi agli abbandonati da tutti. La missione si chiama “Speranza e Carità” e assiste: alcolizzati, drogati, migranti, donne sole, gente senza tetto. Le strutture materiali, riadattate e rese agibili, provengono dal Comune, dalla Regione, dal Demanio... mille ospiti ogni giorno da sfamare, da lavare, da far dormire. Oggi alla missione Speranza e Carità sembra mancare la speranza. a fratel Biagio in questo momento non arrivano più generi alimentari o denaro ma in compenso minacce di sospensione dell’erogazione del gas, dell’acqua e dell’acqua per bollette non pagate arrivano, eccome. in giugno è stato rubato, alla missione, il camper usato per portare cibo e vestiti a chi vive per strada. a questo punto fratel Biagio si sta arrendendo. Stanco di lottare contro i mulini a vento fa sapere alle autorità di aver deciso di restituire le strutture avute in comodato (e rese agibili!) e... anche tutte le persone assistite. Puntando il dito egli scrive, “lascerò mille poveri in strada”. guarito da una malattia che lo costringeva in carrozzella, dopo un viaggio a Lourdes, nulla ha potuto contro la malattia del perbenismo, dell’indifferenza, dell’egoismo. Un brutto segnale che può valere anche per tante altre realtà di volontariato: nei momenti di crisi le risorse diventano inversamente proporzionali alle necessità; più aumentano i bisognosi più si tagliano i fondi a loro destinati. mi viene da credere che la vera povertà a questo punto sia il cinismo e l’indifferenza di chi sta bene e di chi governa. Provate a convincere fratel Biagio che le cose non stanno così. don Ivo
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aTTUaLiTà - consigliere ecclesiastico
alessandrina
iscriviti a
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egui Coldiretti alessandria su Twitter all’indirizzo @ColdirettiaL. Una scelta dettata dall’essere al passo con i tempi, per adeguarci ad una comunicazione sempre più immediata e fruibile, in particolar modo dalle nuove generazioni, nella prospettiva di sviluppare ancora di più il dialogo tra i soci, i consumatori, i cittadini e l’Organizzazione: il tutto in tempi rapidi e costruttivi.
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ORganizzaziOne - attualità
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aggiORnamenTi - scadenze
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[pagina a cura di Daniela Colombini]
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scadEnza
Imposta
adEmpImEntI
soggEttI oBBLIgatI
Iva
emissione fattura differita per la cessione di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da un DDT o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuata l’operazione.
Soggetti passivi IVA
Iva
Liquidazione e versamento dell’IVA a debito del mese di settembre 2014.
Contribuenti IVA mensili
Iva
Comunicazione in via telematica dei dati contenuti nelle dichiarazioni d’intento ricevute nel mese precedente.
Contribuenti IVA che hanno ricevuto le dichiarazioni d’intento rilasciate da esportatori abituali
rItEnutE
Versamento delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente, assimilati, lavoro autonomo e provvigioni corrisposti nel mese precedente.
Contribuenti che corrispondono redditi soggetti a ritenute
Iva
Invio telematico elenchi INTRASTAT riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al mese di settembre.
operatori intracomunitari con obbligo mensile
2014
Iva
Invio telematico elenchi INTRASTAT riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al terzo trimestre 2014.
operatori intracomunitari con obbligo trimestrale
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730
IntEgratIvo
Presentazione al Caf della dichiarazione “730 Integrativo” per correggere dati che determinino un maggior credito o minor debito rispetto al 730 originario.
Contribuenti che presentano la dichiarazione 730
Iva
Comunicazione in via telematica dei dati delle operazioni intercorse nel mese di settembre nei confronti di operatori economici aventi sede, residenza o domicilio negli Stati o territori black list.
Contribuenti IVA
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16 Ottobre
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16 Ottobre
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25 Ottobre
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aTTUaLiTà - necrologi
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rIvalutazIoNe PIl
“Entrano” agriasili, fattorie sociali e mercati degli agricoltori
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on solo droga e prostituzione, nel ricalcolo del Pil entra finalmente anche l’economia “buona” e sostenibile, con il valore aggiunto prodotto dalle nuove attività emergenti nelle aziende agricole come la produzione di energie rinnovabili (fotovoltaico e biomasse), le fattorie didattiche, gli agriasili, le attività ricreative come la cura dell’orto ed i corsi di cucina in campagna, l’agricoltura sociale per l’ inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, le vendite dirette anche nei mercati degli agricoltori, la sistemazione di parchi, giardini, strade e la cura del paesaggio. e’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento ai nuovi elementi introdotti dall’istat per il ricalcolo del prodotto interno lordo. anche le nuove stime relative al settore agricolo hanno quindi contribuito all’aumento generale grazie alla determinazione con maggiore precisione del valore delle differenti attività connesse
Lutti
alla multifunzionalità agricola. Si è così notevolmente migliorata la stima delle produzioni secondarie e connesse del settore agricolo, che ha portato a una rivalutazione del valore aggiunto del settore pari al 7,5 per cento, con un impatto positivo sul Pil di 0,1 punti percentuali. Un risultato reso possibile grazie alla legge di orientamento (la numero 228 del 18 maggio 2001) fortemente sostenuta dalla Coldiretti, che ha di fatto rivoluzionato l’attività d’impresa nelle campagne italiane aprendo nuove opportunità occupazionali. gli imprenditori agricoli oggi si possono occupare di attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla loro vendita in azienda o nei mercati degli agricoltori, ma anche della fornitura di servizi alla pubblica amministrazione come i contratti realizzati da molti comuni per la cura del verde pubblico che spesso viene affidata agli agricoltori.
in controtendenza rispetto all’andamento generale aumenta dello 0,4% il valore aggiunto dell’agricoltura rispetto allo scorso anno. e’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati istat relativi al secondo trimestre dalla quale si evidenzia che il valore aggiunto dell’agricoltura continua a salire nel 2014 dopo l’aumento dello 0,3% messo a segno nel 2013 in controtendenza alla crisi. nell’italia in recessione l’agricoltura è l’unico settore che ha fatto segnare fondamentali economici positivi sul piano economico ed occupazionale dove si registra un aumento dell’1,8 nel totale degli occupati, con un +5,6% tra i dipendenti, nel secondo trimestre dell’anno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Dio, fonte di perdono e di salvezza, per l’intercessione della Vergine Maria e di tutti i Santi, concedi ai nostri fratelli e parenti, che sono passati da questo mondo a Te, di godere la gioia perfetta nella patria celeste. Per Cristo nostro Signore. Amen.
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Giungano le più sentite condoglianze da parte della Coldiretti provinciale al dott. Roberto Capurro del CadirLab, per la scomparsa della cara
La Coldiretti di Alessandria si unisce al dolore del collega di Coldiretti Asti Pierpaolo Anziano per la perdita del caro
MAMMA
Esprimiamo con grande dolore il nostro cordoglio
Sentite condoglianze
La Coldiretti tutta partecipa al dolore della famiglia Ponzano, in particolare della figlia Mariangela, per la scomparsa del caro papà
LUIgI gIACOMO Socio di Casalcermelli
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andamento generale,
in controtendenza con +0,4%
PAPà
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La Dirigenza e la Struttura di Coldiretti Alessandria si uniscono al dolore di Pietro Cosola, Responsabile Epaca dell’Ufficio Zona di Tortona per la perdita del caro papà
Coldiretti Alessandria si unisce a quanti si sono raccolti in preghiera con Maurizio Vellano dell’agriturismo Ca’ San Sebastiano di Camino per ricordare la cara
gIUSEPPE
MAMMA
Sentite condoglianze
Sentite condoglianze
14 Settembre 2014_Agricoltura Alessandrina 18/09/14 15.20 Pagina 35
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