Agricoltura Alessandrina Coldiretti Alessandria

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Coldiretti Alessandria - Anno 61째 numero 5 - 15/05/2014 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

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Editoriale

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Chi lavora onestamente deve avere il giusto riconoscimento. Contrastare chi fino ad oggi ha sfruttato il Tricolore è importante per l’economia del Paese ed eticamente corretto nei confronti dei consumatori.

n queste pagine troverete un ampio approfondimento dedicato alla decisione del ministero della Salute di togliere il segreto sulle importazioni di materie prime alimentari dall’estero. Una vittoria tutta Coldiretti che ha trovato nel ministro Beatrice Lorenzin l’intelligenza di applicazione in nome di quella trasparenza che da anni è diventata la nostra bandiera. Una vittoria, dicevamo, non soltanto per le aziende agricole impegnate sul campo per difendere il Made in Italy, ma una vittoria anche per tutti i consumatori che d’ora in avanti potranno sapere da dove arrivano i prodotti che finiscono sulle loro tavole. Prosciutti, latte, olio e grano, patate e concentrato di pomodoro soloper citarne alcuni: l’elenco dei prodotti agroalimentari importati in italia dall’estero non è lungo, è lunghissimo! nel 2013 il valore dell’import in questo settore ha raggiunto la cifra record di 40 miliardi di euro (+20% dal 2007 a oggi). nello stesso periodo sono anche più che triplicate le frodi a tavola (+248% del valore di cibi e bevande sequestrati perché adulterati, contraffati o falsificati). abbiamo ancora ben chiare le immagini dei camion fermati al Brennero durante la protesta del 3 e 4 dicembre: cagliate, cosce di prosciutto, omogeneizzati, pane e persino fiori destinati al mercato italiano e, soprattutto, destinati a diventare Made in Italy. istantanee che hanno riempito le prime pagine dei giornali e le copertine dei notiziari: oggi, grazie a questa decisione del ministero della Salute, si potranno combattere al meglio inganni e sofisticazioni. ma quella del Brennero è stata solo l’ultima in ordine cronologico delle battaglie che abbiamo messo in atto per tutelare i prodotti del vero Made in Italy: continueremo senza fermarci su questa strada. Contrastare chi fino ad oggi ha sfruttato il Tricolore per arricchirsi usando prodotti che di italiano non avevano niente non è solo importante per l’economia del Paese ma è anche eticamente corretto nei confronti dei consumatori: chi lavora onestamente deve avere il giusto riconoscimento. Un esempio su tutti è dato dallo scandalo della carne di cavallo. Sino ad oggi, infatti, una complessa normativa doganale ha impedito l’accessibilità dei dati senza significative ragioni legate alla tutela della riservatezza provocando gravi turbative sul mercato ed ansia e preoccupazione dei consumatori, a fronte all’impossibilità di fare trasparenza sulla provenienza degli alimenti: ora, grazie a questa importante disposizione potremo finalmente capire con esattezza quanti e quali sono i prodotti che arrivano dall’estero e sapere con certezza chi li importa e dove vanno a finire. Lo stop al segreto sui flussi commerciali con l’indicazione delle aziende che importano materie prime dall’estero è un primo passo che va completato con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine degli alimenti: più di metà del carrello della spesa non è tracciato e in un momento difficile per l’economia come quello che stiamo attraversando è imperativo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza.

simone moroni Direttore

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agricoltura periodico del mondo agricolo di coldiretti aleSSandria

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“Stop al segreto sui flussi commerciali con l’indicazione delle aziende che importano materie prime dall’estero”

QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO A UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

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Periodico edito da impresa Verde alessandria

d i r e t t o r e a m m i n i s t r at i V o simone moroni

agricoltura periodico del mondo agricolo di coldiretti aleSSandria

direttore resPonsabile ilaria lombardi

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G r a f i c a , i m Pa G i n a z i o n e christian boero

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H a n n o c o l l a b o r at o a q u e s t o n u m e r o alessandro albertelli, luisa bo, daniela colombini, enrica marchesotti, alberto Pansecchi, domenico Pesce, don ivo Piccinini, marino ravera. fotoGrafie archivio coldiretti, christian boero

redazione ed amministrazione corso crimea 69 - 15121 alessandria tel. 0131 235891 - fax. 0131 252144

reGistrazione tribunale

n° 5 - Maggio 2014

di alessandria n.69 del 21.1.1953

In COPERTInA

aGenzia

“L’agricoltura che vogliamo” P u b b l i c i ta r i a

Via Pylos, 20 - 12038 savigliano (cn) tel. 0172 711279 - cell. 348 7616706 e-mail: info@reclamesavigliano.it

Chiuso in redazione il 15 Maggio 2014

s ta m Pa industrie GraficHe srl Via einaudi, 43 - zona d4 tel. 0131-240624 www.keller-grafiche.com r.ozzano@keller-grafiche.com confederazione nazionale coldiretti federazione Provinciale coldiretti alessandria

uffici ProVinciali corso crimea 69 - 15121 alessandria

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acqui terme - Via m. ferraris, 52 tel. 0144 322546 - fax. 0144 55902 alessandria - corso crimea, 69 tel. 0131 261819 - fax. 0131 325524 casale monferrato - Via cavalli d’olivola, 6 tel. 0142 452840 - fax. 0142 72741 castelnuoVo scriVia - Via solferino, 53 tel. 0131 823403 - fax. 0131 823443 cerrina - Via nazionale, 36 tel. 0142 943800 - fax. 0142 946031 noVi liGure - Via mazzini, 50/c tel. 0143 75440 - fax. 0143 73881 oVada - Via cairoli, 42 tel. 0143 86268 - fax. 0143 833305

Fiocco Azzurro

E’ nato alessandro! Felicitazioni per il lieto evento al nonno Renato Baldi Vice Presidente di Coldiretti Alessandria e Presidente di zona diCasale Monferrato. Ai neo genitori Cinzia e Marco Zago

Auguri vivissimi

da parte di tutta la

Coldiretti!

tortona - Via s. marziano, 4 tel. 0131 861965 - fax. 0131 863903

ALESSANDRIA SRL

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il piemonte che vogliamo Coldiretti il noStro documento programmatico

ha incontrato

i candidati alle

del 25 maggio 2014

Intervento del Presidente Moncalvo alla giornata piemontese di presentazione alle forze politiche del documento redatto dall’Organizzazione l presidente della Coldiretti Roberto moncalvo, ha evidenziato la necessità di un cambio di passo del Piemonte sia a livello politico sia istituzionale. in particolare ha rimarcato l’esigenza di una più qualificata presenza nella Conferenza Stato-Regioni ove debbono essere affrontate le questioni maggiormente pregnanti. Dall’attuazione del nuovo Programma di Sviluppo Rurale che destinerà al Piemonte in sette anni oltre un miliardo di euro alle scelte legislative che la Regione deve assolutamente compiere; alla legge che tuteli il consumo del suolo; la nuova legge sulla caccia per contenere le specie selvatiche particolarmente dannose per l’agricoltura; una maggiore tutela di chi lavora nelle imprese agricole di montagna dove occorre premiare gli investimenti. Più in generale Coldiretti chiede al nuovo governo piemontese una battaglia contro la burocrazia inutile che ingessa le imprese e genera costi insostenibili. Di qui la necessità della semplificazione delle norme per l’assunzione della manodopera stagionale.

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Attraverso questo documento, Coldiretti Piemonte ritiene di fornire un contributo propositivo alle formazioni ed a coloro che si candidano a condurre, come governo ma anche come opposizione, le sorti della Regione Piemonte per i prossimi (si spera) cinque anni. In assoluta coerenza con la mobilitazione avviata dalla Confederazione nell’intero Paese, fortemente intensificatasi nell’ultimo anno, l’azione dell’Organizzazione mette in discussione schemi e rendite di posizione, ritenendo necessario incidere sulle regole sia nel mondo della rappresentanza che in quello economico, per riequilibrare opportunamente i rapporti di forza. • La considerazione che il ciBo sia ormai al produzioni autentiche, senza distorcentro della discussione e degli interessi (come sioni ed omologazioni a cui, quasi semevocato dalla stessa intitolazione di EXPO 2015) pre, tendono multinazionali e gdo. ha reso necessario per Coldiretti l’evoluzione - ecco perché ♦ diviene imprescindibile la rintracciabilità in ogni senso del modello di rappresentanza. dei prodotti, per far conoscere ai consumatori l’origine di quanto va a finire nel loro • L’esigenza nasce anche dalla necessità di afpiatto, anche quando il cibo viene confeziofrontare i due grandi furti subiti dall’agricolnato e lavorato dalle industrie alimentari. tura e dai cittadini italiani: Furto di Valore a danno delle imprese ♦ la portata del nostro progetto non può feragricole, alle quali restano solo 17 centesimi, forse marsi ovviamente al solo KmØ in tutte le sue meno, per ogni euro speso dal consumatore. declinazioni ma deve rivolgersi anche a quegli Furto d’identitÀ sino a quando non imprenditori dell’agroindustria - ancora pochi vi sarà l’obbligo, per tutte le produzioni agroapurtroppo - che vogliono scommettere davlimentari, dell’indicazione obbligatoria dell’orivero sui prodotti del territorio, a partire dai gine del prodotto agricolo di base in etichetta. nostri campi e dalle nostre stalle. in due anni, i contratti promossi in tal senso da Coldiretti • il “progetto per una Filiera agricola Piemonte sono 13 per un volume economico tutta italiana” strumento fondamentale per complessivo di quasi 100 milioni di euro, tutti affrontare e sconfiggere le due ingiustizie, atcaratterizzati da un prezzo riconosciuto altraverso le sue articolazioni. l’agricoltore superiore a quello di mercato. - La rete dei mercati di vendita diretta di campagna amica. ♦ bisogna ribadire con forza il no agli orga- Prodotto certificato italiano destinato a filiere nismi geneticamente modificati (ogm). distributive grandi e medie Firmato dagli il Corpo Forestale dello Stato, nel mese di agricoltori italiani. agosto 2013 in Friuli Venezia giulia, ha dimostrato la contaminazione da Ogm nelle zone • il Progetto ha portato ad ampliare l’orizcircostanti i campi illegalmente coltivati con zonte dell’attività agricola in senso stretto, mais geneticamente modificato, la cui semina anche utilizzando norme innovative, forteè stata definitivamente proibita dal TaR del mente volute da Coldiretti, come la Legge di Lazio che, proprio in questi giorni, ha riafferOrientamento (Dlgs 228/2001) che ha intromato il valore del divieto sancito dal decreto dotto il concetto di multifunzionalità ed ha alinterministeriale del 12 luglio 2013. largato l’operatività delle imprese agricole dalla produzione alla trasformazione, per giungere • mentre stiamo cercando di costruire prosino alla commercializzazione. getti economici che diano nuove opportunità a produttori e consumatori, è divenuto altret• Per tradurre in termini socio-economici tale tanto indispensabile difendere le nostre producambiamento culturale, era necessario farsi cazioni da frodi, sofisticazioni e fenomeni di rico di quei passaggi del percorso che va dal italian sounding, a cominciare dal nostro prodotto agricolo alla filiera agroalimentare. stesso territorio nazionale. La rappresentanza è stata quindi allargata ai soggetti della cooperazione, attraverso la co- Per questo motivo e per sostenere l’azione degli stituzione di Unione europea delle Coopera- organi di controllo e giudiziari, nello scorso tive (per la quale dal maggio dello scorso anno si mese di febbraio Coldiretti ha promosso e fonè chiesto inutilmente l’accreditamento ai tavoli re- dato la Fondazione “osservatorio sulla gionali), con la contestuale rivitalizzazione del criminalità nell’agricoltura e sul sistema sistema dei consorzi agrari con Cai (Consorzi agroalimentare”. La Fondazione è aperta al agrari d’italia). sostegno di persone fisiche, giuridiche ed enti che vorranno contribuire al raggiungimento dei obiettivo del progetto è quello di assi- suoi obiettivi, enti tra i quali non può mancare curare acquisti convenienti alle famiglie la Regione Piemonte. a presiedere il Comitato e sostenere il reddito degli agricoltori scientifico, è il Procuratore gian Carlo Caselli. ma, altresì, rendere riconoscibile ai Tutto ciò ha ancor più senso “pesando” l’agriconsumatori le peculiarità delle nostre coltura nell’economia del Piemonte.


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♦ PLV agricola di 3 miliardi 800 milioni di euro, pari al 2,5% del PiL regionale. ♦ 68 mila occupati di cui 18 mila dipendenti in 75 mila aziende censite dalla Regione. ♦ 861 mila capi bovini, 1.260.000 capi suini, 12 milioni di avicunicoli, 106 mila ovini e 46 mila caprini.

l’incontro con i candidati

l’agricoltura piemontese oltre a generare occupazione e lavoro, agisce su un territorio ampio con una Superficie agricola utilizzata pari a 1.070.000 ettari, contribuendo anche alla salvaguardia ed alla tutela dell’ambiente naturale e del paesaggio.

le proposte •Vi sono una serie di iniziative legislative che meriterebbero un’adeguata attenzione da parte dei prossimi governo e Parlamento regionale:

nella foto: Sergio Chiamparino, candidato alla presidenza della giunta Regionale per il Partito Democratico, durante il suo intervento in sede Coldiretti Piemonte ha esordito con l’affermazione che: “non intendo fare promesse ma ascoltare e confrontarmi con i cittadini piemontesi”.

♦ norma per il sostegno del consumo dei prodotti agricoli ed agroalimentari regionali con l’estensione del diritto allo

“spazio scaffale” per i prodotti italiani, in particolare piemontesi, nella DO. nella medesima norma, per la quale Coldiretti è pronta a fornirne uno schema già adottato da alcune Regioni, come Puglia, Veneto, Lazio, emilia Romagna, Friuli Venezia giulia, si renderebbero attuabili azioni per l’utilizzo dei prodotti locali nei servizi di ristorazione collettiva gestita dagli enti pubblici e la valorizzazione di reti di vendita diretta, come quella di campagna amica. ♦ nuove disposizioni in materia di

nella foto: Claudio Sacchetto, attuale assessore all’agricoltura e candidato per il nuovo Centro Destra nella lista di enrico Costa, ha ribadito la necessità di sburocratizzare e di semplificare non solo il Programma di Sviluppo Rurale ma tutto l’approccio dei cittadini nei confronti della Regione.

agriturismo e di attività connesse all’agricoltura legge la cui adozione è dive-

nuta indifferibile, in considerazione del fatto che l’attuale L.R. risale al 1995. in tale norma è opportuno che venga dedicato un capitolo all’agricoltura Sociale. ♦ gestione, tutela faunistica e promozione programmata del territorio rurale piemontese. Per i danni subiti da fauna selvatica, gli imprenditori agricoli

hanno maturato un credito di oltre 2,5 milioni di euro.aumentano anche gli incidenti stradali ed il rischio per la sanità degli allevamenti. Tutto ciò a riprova del fallimento di un sistema inutilmente complicato (Ai 38 fra Ambiti Territoriali di Caccia e Comprensori Alpini si aggiungono le Province). È ormai improcrastinabile un riequilibrio sostenibile della fauna selvatica, con particolare urgenza per gli ungulati. ♦ Valorizzazione delle aree agricole e misure di contenimento del consumo del suolo. giace in Consiglio una proposta di legge dal 2012 che andrebbe rivisitata, collegandola anche a quanto sopra richiamato in termini di prescrizioni ed autorizzazioni per l’insediamento di nuovi centri commerciali e recupero di aree dismesse.

nella foto: gilberto Picchetto Fratin, candidato alla presidenza della giunta Regionale per Forza italia, ha evidenziato nel suo intervento che l’agricoltura è l’unico settore dell’economia piemontese che sta generando occupazione e reddito. Ha ribadito la necessità di investire sulla formazione dei giovani e dei lavoratori al fine di riqualificare le imprese.

• in tema di programma per lo SViluppo rurale, una prima riflessione la vorremmo riservare alla metodologia, sino ad ora adottata dalla Regione, in riferimento alla consultazione del partenariato, non avvenuta secondo le prescrizioni dell’art.5 del Reg (Ue) 1305/2013 e le reiterate raccomandazioni della Commissione.

♦ nel PSR 2014-2020 va posta grande attenzione a quanto riportato all’art.7 del citato Reg.1305 in riferimento soprattutto ai giovani agricoltori, alle donne ed allo sviluppo delle filiere corte.

♦ altra esigenza prioritaria, risulta essere la definizione di meccanismi in grado di realiz-

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zare integrazione tra FeSr-FeaSrFSe-Feamp, al fine di garantire la realizzazione di interventi che necessitano dell’apporto di risorse provenienti dai diversi fondi, su credito, ricerca, completamento di alcune filiere. non può essere ignorato che al Fondo Sociale europeo guardano con grande attenzione le imprese agricole e le cooperative impegnate nel sociale. in Piemonte sono attive oltre 100 diverse pratiche di agricoltura sociale, nei tre diversi filoni: servizi alla persona (agrinido, agriasilo, agritata...); inclusione socio-lavorativa di soggetti deboli, con esperienze significative anche nel campo della disabilità (legge 68/99) pur in assenza di obblighi specifici per le nostre imprese; terapia e riabilitazione (ortoterapia, onoterapia). Si consideri il progetto di assistenza all’infanzia in ambito familiare e rurale “agritata” - DgR n°2 - 2412 del 27 Luglio 2011- (si pensi che su 1200 comuni in Piemonte, oltre 900 non hanno servizi alla prima infanzia). ♦ Vi è un altro aspetto che nel nuovo PSR dovrà trarre beneficio dalla integrazione dei fondi. l’accesso al credito costituisce una componente strategica nella sostenibilità degli investimenti e quale volano di crescita per l’intero tessuto rurale, soprattutto attraverso la funzione moltiplicativa dei consorzi fidi. in tal senso è stata costituita, nell’ambito del sistema servizi Coldiretti, creditagriitalia s.c.p.a., la prima (ed unica) cooperativa di garanzia fidi operante nell’ambito del settore agricolo, agroalimentare e della cooperazione, per accompagnare e supportare le imprese nell’individuare le più adeguate forme tecniche e modalità di finanziamento. ♦ Sul fronte della bonifica, è bene ricordare che nel mese di novembre 2014 ricorrerà il ventesimo anniversario della tragica alluvione del 1994. i danni prodotti da tale evento sono stati ingentissimi. a distanza di 20 anni, dopo gli interventi attuati nei primi anni successivi si è assistito a un totale abbandono di qualsiasi forma di pianificazione territoriale, prevenzione e gestione della pericolosità e rischio geologico - idraulico, suscitando doverose riflessioni anche su dettati normativi, in gran parte di dubbia efficacia e validità. È indispensabile cogliere la disponibilità di risorse offerta dalla nuova Programmazione, per realizzare le opere necessarie secondo un quadro definito di prorità. ♦ in tale contesto, risulta altresì indispensabile tornare a valorizzare la risorsa acqua, così come ribadito anche nel Reg(Ue) 1305/2013 sul sostegno allo sviluppo rurale, anche al fine di preservare e valorizzare la biodiversità animale e l’ecosistema in areali palustri, come quelli delle risaie piemontesi, unici in europa. La realizzazione di serbatoi artificiali in quota, compatibili con l’ambiente, rappresenta un investimento per la nostra Regione, in termini di prevenzione dei rischi idrogeologici e di approvvigionamento idrico, consentendo l’uso plurimo della risorsa.

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nella foto: guido Crosetto, candidato alla presidenza della giunta Regionale per Fratelli d’italia, ha ripreso i contenuti del documento di Coldiretti illustrati dal Presidente nazionale Roberto moncalvo. “Voi siete più avanti delle altre componenti dell’economia” - ha detto Crosetto, riconoscendo alla Coldiretti il ruolo di forza sociale.

nella foto: Peter John mazzoglio, candidato del movimento 5 Stelle, nel suo intervento ha messo al primo posto la sburocratizzazione, sia per l’agricoltura che per gli altri settori produttivi. Sul Programma di Sviluppo Rurale ha affermato che va chiuso quello passato e quello nuovo deve essere ancora rivisto. inoltre, la proposta di avviare una concreta campagna di educazione alimentare.

nella foto: mauro Filingeri, candidato dell’altro Piemonte a Sinistra, ha affrontato due grandi temi: da una parte la necessità di difendere i prodotti a “Km0” dove il prodotto locale diventa un tema fondamentale per la crescita e lo sviluppo dell’impresa agricola e della società. Dall’altra ha affrontato la complessa problematica degli Ogm.

♦ ed è proprio alla montagna che si ritiene debba essere assicurata grande attenzione, attraverso l’adozione di misure organiche d’intervento che rivitalizzino tali territori, non ingessando le attività delle popolazioni residenti, ma favorendone la residenza attraverso il miglioramento della redditività imprenditoriale e della qualità della vita. in tale contesto diviene fondamentale che la Regione riconosca concretamente il valore aggiunto dell’alpeg-

gio, una attività imprenditoriale, da supportare

con un adeguato piano d’investimenti, in parte rinvenibili nel PSR. ♦ altro intervento fondamentale per i territori montani in particolare, onde evitare che restino isolati dai flussi informativi e dai servizi avanzati, è la copertura ed il potenziamento della rete informatica con connessione in banda larga.


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• il P.S.R. 2014/2020 del Piemonte può costituire uno strumento fondamentale per lo sviluppo e l’implementazione di filiere agroalimentari sane, con oltre un miliardo di finanziamento, per circa 2,5 miliardi di investimenti: un contributo utile ad arginare la

Documento di Programmazione Economico-Finanziaria: le norme che interessano l’agricoltura

dilagante disoccupazione e la patologica mortalità di molte piccole e medie imprese. Pertanto, deve considerarsi assolu-

tamente prioritaria, in alcune misure esclusiva, la destinazione delle risorse all’impresa professionale e diretto coltivatrice.

Il governo Renzi ha approvato e presentato il DEF, cioè il Documento di Economia e Finanza del 2014. Nelle scorse settimane è stato approvato il primo provvedimento del Governo, nel quale sono contenute norme che riguardano la fiscalità in agricoltura.

al programma per lo Sviluppo rurale 2014-2020, coldiretti piemonte ha dedicato un documento, per un PSR di più

facile attuazione, veloce nelle risposte alle imprese e nella capacità di spesa, innovativo nello snellimento delle procedure a cominciare dall’Organismo Pagatore. • in tema di semplificazione degli adempimenti amministrativi si richiama l’attenzione sulla necessità di dare attuazione all’articolo 3 della legge regionale 11 luglio 2011, n. 10 (Collegato alla finanziaria regionale) “Interventi straordinari per la semplificazione degli adempimenti amministrativi”, attraverso una DgR che individui i procedimenti per i quali i Caa possano svolgere attività sussidiaria nei confronti delle amministrazioni competenti. Per la definizione di tale atto, Coldiretti ha fornito più volte il proprio supporto, senza sortire effetto. • L’adozione di un testo unico del Vino, può avere senso solo se realizzi contestualmente un processo di semplificazione, a cui Coldiretti ha ritenuto di dover contribuire con un Vademecum. no alla burocrazia inutile. La Regione Piemonte può rendersi promotrice di un attento approfondimento delle criticità evidenziate da Coldiretti, anche in sede di Conferenza Stato-Regioni. • in riferimento alla struttura politico-istituzionale del futuro governo della regione, Coldiretti ritiene debba essere realizzata una riorganizzazione delle competenze degli assessorati, con particolare riferimento all’assessorato all’agricoltura, che dovrebbe assumere denominazione e competenze di assessorato alle risorse agroalimentari, foreste, caccia e pesca, ricomprendendo altresì l’economia montana, attualmente in capo

all’assessorato al Personale e organizzazione, modernizzazione etc. Coldiretti Piemonte riconferma oggi la disponibilità ad interagire con le istituzioni regionali, con il governo subalpino, al fine di rendere percepibile per i cittadini piemontesi, in particolare per le giovani generazioni, una traiettoria di futuro possibile e migliore, perché continuino ad essere ed a sentirsi patrimonio di questa terra.

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aTTUaLiTà - la manovra renzi

Varata la manovra

di MatteoRenzi Gli effetti per le campagne

iente imU sui fabbricati rurali ad uso strumentale e taglio dell’iRaP del 10%. Sono alcune delle novità che interessano il settore agricolo contenute nel decreto legge “misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale - Per un’italia coraggiosa e semplice”, approvato dal Consiglio dei ministri presieduto dal premier matteo renzi. Oltre a confermare l’esclusione dei fabbricati dal pagamento dell’imposta municipale unica, il provvedimento introduce un taglio del cuneo fiscale per quanto riguarda l’aliquota irap, che passa dall’1,9 all’1,7%. il decreto mantiene anche le agevolazioni per il gasolio agricolo, l’esenzione ires per le cooperative agricole e di piccola pesca e il regime speciale dell’iva per le imprese agricole. Sarà ridefinito l’elenco dei terreni collinari e montani ai fini dell’applicazione delle relative agevolazioni con la possibilità di diversificare a favore degli imprenditori agricoli professionali (Iap o cd iscritti alla previdenza) per i quali il terreno rappresenta uno strumento di lavoro. É prevista infine l’equiparazione a fini fiscali alle altre attività connesse della produzione di energie rinnovabili effettuata dalle imprese agricole.

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l DeF è il principale strumento con cui si programma l’economia e la finanza pubblica (e non solo) in italia. il governo lo presenta annualmente al Parlamento per l’approvazione. Ha cambiato tempistica e nome diverse volte, dalla sua introduzione nel 1988: inizialmente si chiamava Documento di Programmazione economico-Finanziaria (DPeF), poi è diventato Decisione di Finanza Pubblica dal 2009 al 2011. nel 2011 è diventato DeF ed è stato anticipato alla prima metà dell’anno. Si occupa della programmazione almeno triennale: definisce gli obbiettivi della finanza pubblica, aggiorna le previsioni ed espone gli interventi necessari per raggiungere gli obbiettivi. Subito dopo il Consiglio dei ministri, il mipaaf confermato con un comunicato che le richieste di Coldiretti sono state tenute in considerazione. Sono molto ridimensionati gli interventi sul settore agricolo, rispetto alle bozze circolate nei giorni precedenti l’approvazione del documento. il decreto legge approvato scrive il mipaaf - “non contiene la reintroduzione dell’imU sui fabbricati rurali ad uso strumentale. Sono state inoltre salvaguardate le agevolazioni per il gasolio agricolo, l’esenzione ires per le cooperative agricole e di piccola pesca e il regime speciale dell’iva per le imprese agricole. il decreto contiene una rimodulazione della base imponibile per i terreni montani e collinari e una correzione fiscale sulla produzione di energie rinnovabili da imprese agricole. infine, un importante taglio del cuneo fiscale per il settore agricolo deriva dalla riduzione dell’aliquota iRaP del 10%”. il DeF, dal quale si origina il disegno di legge che contiene anche le misure agricole, conteneva infatti le misure che per brevità, cerchiamo di riassumere. 1. il taglio dell’irap: il DeF conferma il taglio del 10 per cento dell’iRaP, dicendo che “potrà avere effetti di stimolo all’occupazione nel medio termine”. L’iRaP è l’imposta Regionale sulle attività Produttive: è stata introdotta nel 1997 per dare un gettito stabile e rilevante alle regioni italiane, e da allora è una delle imposte più criticate in italia. È pagata dalle imprese, dalle società, dagli enti e dalle amministrazioni

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3 famiglie su 4 costrette a

pubbliche: il suo problema principale è che non viene pagata sull’utile di esercizio delle imprese, ma più precisamente sulla differenza tra i proventi e i costi di gestione, escluso però il costo del lavoro. Questo fa sì che industrie con molta manodopera paghino un’iRaP più alta e che, in alcuni casi, l’imposta debba essere pagata anche da parte di imprese che chiudono un anno in perdita. 2. gli 80 euro in basta paga a partire dal prossimo 27 maggio, chi ha uno stipendio annuo inferiore ai 25 mila euro lordi all’anno avrà un taglio dell’iRPeF - l’imposta sul Reddito delle Persone Fisiche, cioè la principale imposta che interessa direttamente il reddito complessivo netto degli italiani e dei residenti in italia - pari a 80 euro al mese. alla fine dell’anno, dice Renzi, l’ammontare del taglio varrà praticamente quanto una mensilità supplementare. Rispetto a quanto annunciato un mese fa, Renzi ha detto che il governo cercherà di occuparsi anche dei cosiddetti “incapienti”: le persone che non pagano le tasse perché hanno redditi inferiori a 8.000 euro l’anno. Questa parte dovrebbe essere curata dall’inPS. 3. dove si prendono i soldi? Per il 2014 queste misure costeranno 6,7 miliardi di euro. 4,5 miliardi arriveranno dalla revisione dalla spesa e i restanti da due misure una tantum: la riscossione dell’iVa sul pagamento dei debiti dello Stato alle imprese e l’aumento delle tasse sulle plusvalenze delle banche nella rivalutazione delle quote della Banca d’italia. Quest’ultima misura non era attesa: il governo aumenterà l’aliquota dal 12 al 24-26 per cento. Ha scritto Repubblica: “Per le banche, che avevano già messo in conto laute plusvalenze sui bilanci 2013, il conto è salato: fino a 2,4 miliardi di tasse rispetto agli 1,2 messi in conto qualche settimana fa”. La misura interessa soprattutto intesa e Unicredit; l’aBi - associazione Bancaria italiana - ovviamente protesta. Semplificando, una plusvalenza è un guadagno che si deve all’aumento di valore di beni o azioni: in questo caso parliamo della rivalutazione delle quote della Banca d’italia decisa dal governo lo scorso gennaio. il valore delle quote della Banca d’italia di proprietà delle banche è stato alzato da 156mila euro a 7,5 miliardi di euro. il governo ha aumentato la tassazione su quella plusvalenza. 4. la revisione della spesa Un’altra parte di risorse arriverà dalla revisione della spesa (la tanto citata “spending review”), che porterà a risparmi “per circa 4,5 miliardi nell’anno in corso, e fino a 17 per il 2015 e 32 per il 2016 rispetto al tendenziale”. i 4,5 miliardi per il 2014 arrivano da riduzione delle spese per l’acquisto di beni e servizi (800 milioni), dal taglio degli stipendi dei dirigenti pubblici, dalla riforma delle province e dall’abolizione del CneL, tra le altre cose. 5. privatizzazioni il governo Renzi su questo intende proseguire il programma avviato dal governo Letta

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e pensa che le privatizzazioni possano produrre introiti attorno a 0,7 punti percentuali di PiL all’anno dal 2014 e per i tre anni successivi.

“tagliare” il carrello della spesa

6. debiti della pubblica amministrazione il governo ha reso disponibili altri 13 miliardi di euro per il pagamento dei debiti con le imprese delle pubbliche amministrazioni. Ci sarà inoltre un meccanismo che consentirà alle aziende di cedere il proprio credito a favore di istituzioni finanziarie. 7. Scuole, piccole e medie imprese il governo dice che ci saranno due miliardi di euro che comuni e province potranno usare per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, e che aggiungerà 670 milioni di euro per il 2014 e complessivamente oltre 2 miliardi per i prossimi tre anni a un fondo di garanzia per le piccole e medie imprese. 8. piano casa 1,3 miliardi di euro per interventi destinati all’acquisto o alla ristrutturazione di immobili. 9. taglio agli stipendi dei dirigenti pubblici

i dirigenti pubblici non potranno guadagnare più di 238 mila euro l’anno, pari all’emolumento del presidente della Repubblica. Renzi ha detto che la misura varrà anche per i manager delle aziende i cui vertici sono nominati dal governo, per esempio le Poste o le Ferrovie dello Stato; restano fuori solo quelli delle aziende quotate in Borsa. La misura dovrebbe portare al risparmio di circa 400 milioni, ma al di là del valore economico conta il significato simbolico. 10. previsioni future per l’economia italiana il governo stima una crescita del PiL dello 0,8% per il 2014, inferiore alle previsioni del precedente governo Letta, con un graduale avvicinamento al 2% nei prossimi anni. L’indebitamento netto nel 2014 dovrebbe fermarsi al 2,6% del PiL, per poi scendere all’1,8 nel 2015 e allo 0,9 nel 2016. L’avanzo primario in termini nominali - cioè al netto degli interessi sul debito, senza i quali l’italia incasserebbe più di quanto spende - aumenterà progressivamente, raggiungendo il 5% nel 2018. il rapporto debito/PiL inizierà a ridursi a partire dal 2015.

coldiretti: basta sprechi a tavola Crescono gli acquisti negli agrimercati

er effetto della crisi nei consumi e dell’andamento stagionale, che ha favorito la maturazione anticipata, sono crollati i prezzi dei vegetali freschi che sono risultati in flessione del 6,2%. Un dato negativo che va a ricollegarsi al crollo del commercio tradizionale al dettaglio in tutte le sue forme. Oggi è prioritario fare la fare spesa in modo più oculato, guardare con più attenzione la data di scadenza e acquistare dosi più contenute. Risultato? il drammatico cedimento storico della spesa accompagnata dal cambiamento nella composizione del carrello ma anche dei luoghi di acquisto. in controtendenza con il calo generale delle vendite degli alimentari si registrano valori in crescita per l’acquisto di materie prime, dalla farina alle uova fino al miele. a cambiare sono anche i luoghi tradizionali della spesa, l’unica forma di distribuzione commerciale in crescita sostenuta nel tempo della crisi sono i mercati degli agricoltori dove si trovano prodotti locali del territorio, messi in vendita direttamente dall’agricoltore nel rispetto di precise regole comportamentali e di un codice etico ambientale, sotto la verifica di un sistema di controllo di un ente terzo. “Piacciono i mercati degli agricoltori e piacciono i prodotti locali. - affermano il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina Roberto Paravidino e Simone moroni - L’esempio è dato dai numeri: infatti, in controtendenza rispetto all’andamento generale dei consumi aumenta la spesa nei mercati degli agricoltori che sono l’unica forma di vendita organizzata che cresce nell’alimentare a due cifre, facendo emergere tre chiare linee di tendenza come la ricerca della combinazione ottimale tra qualità, sicurezza e prezzo, la percezione della responsabilità sociale ed ambientale che ha ogni atto di acquisto e il rapporto tra il cibo ed il territorio con il riconoscimento del valore che ha l’identità territoriale delle produzioni”. Un modo per promuovere la conoscenza della stagionalità dei prodotti, ma anche la filosofia del Km zero, con i cibi in vendita che non devono percorrere lunghe distanze, riducendo le emissioni in atmosfera dovute alla combustione di benzina e gasolio. e gli effetti si fanno sentire anche sugli sprechi che vengono ridotti per la maggiore freschezza della frutta e verdura in vendita che dura anche una settimana in più, non dovendo rimanere per tanto tempo in viaggio.


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aTTUaLiTà- la nuova pac

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incontro assessori

nell’attuazione della pac servono

risorse contro le crisi Un deciso cambiamento nella programmazione nazionale

ell’attuazione della politica agricola comune in italia si dovrà pensare a rendere disponibili risorse per consentire margini di manovra adeguati ad affrontare situazioni particolari di crisi che si ripetono ciclicamente. É quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla definizione dei settori che potranno beneficare di un sostegno specifico, che secondo la normativa comunitaria devono appartenere a determinati tipi di agricoltura o determinati settori agricoli che rivestono particolare importanza per ragioni economiche, sociali o ambientali e si trovano in difficoltà. Occorre peraltro procedere senza indugio nella espressa volontà di dire basta alle rendite di una casta di intoccabili che non vive certo di agricoltura annunciata dal ministro delle Politiche agricole maurizio martina. Si tratta di un deciso cambiamento nella programmazione nazionale dei fondi comunitari che non devono più andare ad una lista di intoccabili tra banche, assicurazioni, società immobiliari ed enti pubblici che fanno parte di circa 3.000 soggetti che rappresentano lo 0,2% della platea dei beneficiari ma che in questi anni hanno assorbito il 15% del sostegno all’agricoltura.

opo il nulla di fatto gli assessori regionali all’agricoltura e il ministro martina si sono nuovamente incontrati giovedì 8 maggio per definire quale sarà l’impostazione dei nuovi pagamenti diretti nel 2015, vista l’ampia autonomia decisionale lasciata agli Stati membri dalla riforma PaC. La trattativa si era interrotta lo scorso 30 aprile dopo che il ministro aveva proposto due ipotesi ma che aveva visto le regioni divise: - la prima prevede di utilizzare solo l’8% del plafond da destinare a metà tra il Piano zootecnia e Piano colture permanenti (olio d’oliva); - la seconda di utilizzare il 15% (l’intero plafond), aggiungendo però anche altri settori come la bietola e il pomodoro, riso e frumento duro. Le Regioni erano spaccate al 50% tra chi voleva la prima e chi la seconda ipotesi. Se la Puglia, Toscana,abruzzo, Sicilia optavano per la prima, l’emilia Romagna, la Sardegna, la Calabria e il Trentino preferivano la seconda. mentre il Veneto, che punta a strategicità della zootecnia, e la Lombardia non si erano sbilanciate. il ministero prevede, per il Piano zootecnico, 48 milioni per la vacca nutrice, per la macellazione bovini 85 milioni, per le vacche da latte 102 milioni. al nord 32 milioni. Per il Piano seminativi, la seconda grande voce, sono previsti 184 i milioni, di cui 45 per le colture proteoleaginose (tra cui la soia); e 78 milioni per le colture proteiche che diventa però del CentroSud ed entra il frumento duro. il premio barbabietole da zucchero 21 milioni. Per il premio riso rimangono 37 milioni. Per quanto riguarda infine le colture permanenti, si tratta di 91 milioni per il Premio base olio mentre per il premio aggiuntivo olivo per superficie medio alta realizzata in regioni convergenza sono stati individuati 13 milioni. infine 11 milioni di euro per il pomodoro da industria. nei giorni scorsi il ministro ha consegnato alle regioni una nuova proposta, al quale eventualmente applicare delle modifiche, ma solo se frutto di emendamenti unitari da parte delle Regioni, e

Il Ministro Maurizio Martina

agricoltura e ministro su scelte nazionali per pagamenti diretti 2015

che é un compromesso tra la prima e la seconda ipotesi precedenti. in sintesi prevede: - il 10% di utilizzo del plafond; - nel Piano zootecnia, rispetto alle precedenti ipotesi, viene incluso l'aiuto accoppiato per vitelli nati da vacche da latte, zone di montagna interne, settore bufalino, agnello igP, ovini. - inserisce il pomodoro e toglie la soia dal Piano seminativi; - all’interno del Piano seminativi il “piano proteico” viene spostato al Centro-Sud (proteoleaginose al Centro e proteiche al Sud), ma rimangono il riso e la barbabietola per tutto il territorio nazionale (così per il pomodoro). gli assessori hanno chiesto al ministro di poter studiare l’ulteriore proposta. il prossimo incontro è a data definire ma la prossima settimana avrà luogo il coordinamento con il gruppo di alto livello e poi un ulteriore incontro politico. Dai primi commenti ci vorranno ancora due settimane per mettere a punto questa terza proposta che sia un compromesso accettabile. Le regioni del Sud si sono rivoltate e volevano far saltare la proposta del ministro. Quelle del nord hanno chiesto di mediare e di usare la proposta del ministro come base di negoziazione. Sembra che il fronte delle regioni del nord abbia chiesto in via trasversale il rientro della soia fra gli accoppiati per dare un senso alla prevalenza zootecnica del piano. Teoria condivisa anche da Toscana Lazio e Sardegna.

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aSSemBLea - approvazione del bilancio

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L’AsseMbLeA ProvIncIALe hA Anche APProvAto con voto unAnIMe Le ModIfIche ALLo stAtuto ProvIncIALe deLLA federAzIone

Continua il percorso di crescita verso i soci e per la redditivita delle imprese nel rafforzamento ed il consolidamento nel ruolo di rappresentanza e di forza sociale

amica del Paese

coldiretti:

“approvato il bilancio consuntivo

e di previsione ”

n bilancio positivo, sia per le attività svolte che per il valore economico della Federazione stessa. Siamo soddisfatti, soprattutto se analizziamo il momento congiunturale che stiamo vivendo come Paese italia non possiamo che commentare nel modo migliore questo bilancio che dipinge una Coldiretti di alessandria in crescita”. Con queste parole il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina, roberto paravidino e Simone moroni, hanno commentato, numeri alla mano, i dati dell’assemblea annuale dei soci che si è svolta il 12 maggio nella sede della Coldiretti alessandrina in corso Crimea, durante la quale è stata tracciata l’attività svolta nel 2013 e presentato il rendiconto di bilancio. all’incontro ha partecipato il direttore regionale Coldiretti Piemonte antonio de concilio che ha sottolineato come “Coldiretti sia una moderna forza di rappresentanza che ha sempre saputo interpretare il segno

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dei tempi e di come oggi il termine agricoltura vada sempre più di pari passo con ciò che intendiamo per qualità della vita e noi abbiamo tutti gli strumenti per migliorarla”. L’assemblea ha inoltre approvato con voto unanime le modifiche allo Statuto provinciale, alla presenza del notaio Luciano mariano, che prevedono, tra le novità più importanti, la durata in carica per il Presidente provinciale per un massimo di 2 mandati consecutivi e la durata degli organi provinciali che passano da 4 a 5 anni. ad aprire i lavori il presidente Roberto Paravidino, che ha fatto il punto sulla situazione economica, sindacale ed organizzativa del settore agricolo evidenziando che, per garantire un futuro alle imprese, occorre maggior supporto dalle istituzioni e dalla politica nazionale: “L’approvazione del nuovo Statuto di Coldiretti

alessandria ha ulteriormente arricchito la “carta costituzionale” di Coldiretti per consentirne il rafforzamento ed il consolidamento nel ruolo di rappresentanza delle imprese e di forza sociale amica del Paese”. “L’approvazione del bilancio è un momento di sintesi di tutto il lavoro svolto durante l’esercizio economico dell’anno precedente, il previsionale rappresenta l’impegno degli amministratori per una gestione attenta e scrupolosa dell’esercizio economico seguente. - ha sottolineato il direttore provinciale Simone moroni Una Federazione provinciale in crescita sia per il numero di servizi elaborati sia dal punto di vista finanziario: è questo ciò che è emerso dal rendiconto annuale. La cartina tornasole sono i risultati, molto buoni, ottenuti sul piano dei servizi tecnici, fiscali e di patronato: lo sviluppo di queste


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aSSemBLea - approvazione del bilancio

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presente all’assemblea il direttore regionale coldiretti piemonte antonio de concilio che ha sottolineato il ruolo strategico di coldiretti a livello nazionale, regionale e provinciale realtà ha ottenuto risultati anche molto lusinghieri nelle varie fasce territoriali”. “Chiarezza anche con i politici ed i candidati alle elezioni del 25 maggio: abbiamo preparato un documento programmatico e ci aspettiamo segnali forti. - ha continuato Paravidino - Da un’analisi delle imprese nostre associate abbiamo notato una importante propensione alla multifunzionalità e alla integrazione al reddito. Quello della provincia alessandrina è l’esempio di un territorio dove il connubio tra impresa agricola, accorciamento della filiera e mantenimento del suolo vanno di pari passo all’incremento del turismo che cerca non solo storia e cultura ma anche il vivere bene, il buon cibo e il territorio”. L’assemblea provinciale è arrivata a chiusura del ciclo di riunioni zonali e sindacali che hanno visto protagonista la base associata, importanti momenti di confronto che sono serviti a porre le basi per disegnare quel nuovo modello di impresa agricola proiettato all’interno di una visione dinamica e realmente integrata nella filiera agroalimentare che si riassume nel Progetto della filiera tutta agricola e tutta italiana. Coldiretti è anche voglia di difesa non solo delle imprese agricole, ma anche dei cittadini consumatori. Tra le tante battaglie portate avanti durante il 2013, ricordiamo la partecipazione alla mobilitazione alla frontiera al Brennero per portare allo scoperto tutto il falso Made in Italy che ogni giorno entra attraverso le nostre frontiere, quella contro l’uso delle sementi Ogm con la grande partecipazione insieme ad altre trentanove associazioni mobilitate a livello nazionale. Per passare da quella che è stata ed è la battaglia delle etichettature dei prodotti con particolare attenzione all’olio extravergine. Quindi la lotta alla cattiva burocrazia che sappiamo essere come un vero freno a mano per le imprese agricole che perdono più tempo tra le carte e i documenti che a svolgere il loro vero lavoro. “Siamo in grado di fare rivoluzioni con grande naturalezza. - ha aggiunto il direttore regionale antonio De Concilio - Lo stop al segreto sui flussi commerciali con l’indicazione delle aziende che importano materie prime dal-

l’estero è una vittoria tutta Coldiretti. Un percorso che va completato con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine degli alimenti”. “il consenso unanime ottenuto in assemblea dai nostri dirigenti è un premio nei confronti della Federazione che ha lavorato con dedizione e competenza ed è anche un atto di trasparenza nei confronti di tutti gli associati che con il tesseramento dimostrano ogni anno attaccamento alla nostra organizzazione. - ha detto il direttore di Coldiretti alessandria Simone moroni - nonostante il momento sia economicamente sfavorevole direi che possiamo guardare con serenità ad una sempre più incisiva e determinata azione sindacale a tutela degli associati Coldiretti. La nostra è una realtà agile, attenta alle esigenze dell’impresa e in grado di agire in tempi molto veloci, in modo da consentire all’imprenditore che si rivolge ai nostri uffici di poter operare con ogni garanzia”.

gli obiettivi per il 2014? “Vogliamo migliorare ancora di più il dialogo con le imprese agricole aumentando i momenti di contatto rivedendo anche il metodo della comunicazione che sia supportata dalle nuove tecnologie e che sia quindi rapida ed efficace - hanno detto in assemblea Paravidino e moroni - informare gli associati delle novità del settore e delle opportunità è doveroso senza perdere però il contatto umano che è fondamentale in un ambiente come il nostro basato ancora su molti valori umani”. Coldiretti ha rinnovato l’impegno nel percorso iniziato contro “la burocrazia inutile” che ingessa e costringe le imprese a perdere

tempo. “Solo nel comparto vitivinicolo, settore di punta del nostro territorio, abbiamo stimato che corrono più di 70 pratiche diverse dal vigneto alla bottiglia, con oltre 20 soggetti coinvolti, 4000 pagine di norme e ben 100 giornate all’anno perse per la produzione di “carte” - hanno sottolineato Paravidino e moroni - Tutto questo risulta essere insostenibile e insopportabile per imprese agricole che voglio essere pronte ed adeguate al mercato rimanendo competitive”. importante la maggiore ed efficace azione sulle problematiche legate alla eccessiva presenza di animali selvatici sul nostro territorio: ormai la pressione di cinghiali, cervi e caprioli è diventata insostenibile e non più sotto controllo. gli interventi dei presidenti territoriali hanno toccato vari argomenti di stretta attualità agricola: dal contenimento dei danni procurati dalla fauna selvatica, alle difficoltà legate all’accesso al credito, dalla riforma della Pac alla tutela del vero Made in Italy. Senza dimenticare l’importanza dei “nostri mercati degli agricoltori che stanno creando nuove economie e nuova occupazione rappresentando nel contempo un formidabile strumento di coesione sociale, animazione sociale ed educazione alimentare, perché ricreano un legame profondo tra consumatore e produttore, tra il luogo di consumo e il luogo di produzione, tra città e campagna”, ha affermato il presidente Roberto Paravidino nel sottolineare che “partendo dalla distintività, la filiera agricola italiana fa sì che questa diventi non solo la grande leva competitiva per le imprese ma anche la grande occasione di star meglio per la gente”.

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Ogm - la posizione di coldiretti

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il tar conFerma il diVieto di Seminare La difesa del territorio nazionale dalla contaminazione da OGM è un obiettivo condiviso dalla maggioranza degli italiani l Tar del Lazio ha rinviato la sentenza sul ricorso presentato contro il decreto interministeriale che proibisce la semina di mais mOn810. Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare che il Tar del Lazio si è riservato di decidere entrando nel merito probabilmente nelle prossime settimane. “esprimiamo fiducia per il buon esito finale del procedimento” ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto moncalvo nel sottolineare che in ogni caso “il rinvio della decisione conferma il divieto di coltivazione e allontana il rischio di contaminazioni illegali”. a questo punto i ministeri competenti e le Regioni devono cogliere il tempo disponibile per una soluzione definitiva che - conclude moncalvo - mantenga l’italia libera da Ogm, come chiede la stragrande maggioranza dei cittadini. apprezziamo l’impegno del ministro delle Politiche agricole maurizio martina per difendere il territorio italiano dai rischi di contaminazione da Ogm. e’ quanto ha affermato il Presidente della Coldiretti Roberto moncalvo nel

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commentare l’annuncio del ministro di un intervento atto a impedire eventuali coltivazioni biotech. La difesa del territorio nazionale dalla contaminazione da Ogm - sottolinea la Coldiretti - è un obiettivo condiviso dalla grande maggioranza degli italiani che deve essere difeso dalle autorità responsabili. gli organismi geneticamente modificati (Ogm) in agricoltura - continua la Coldiretti non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale e alimentare, ma soprattutto perseguono

un modello di sviluppo che è il grande alleato dell’omologazione e il grande nemico della tipicità, della distintività e del Made in Italy. nell’Unione europea - conclude la Coldiretti - nonostante l’azione delle lobbies che producono Ogm, nel 2013 sono rimasti solo cinque, sui ventotto, i paesi a coltivare Ogm (Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania), con appena 148mila ettari di mais transgenico mOn810 piantati nel 2013, la quasi totalità in Spagna (136.962 ettari).

il presidente nazionale

roberto moncalvo l Parlamento francese ha approvato definitivamente la proposta di legge che vieta la coltivazione di varietà di mais geneticamente modificato e prevede la possibilità di ordinarne la distruzione in caso di mancato rispetto del provvedimento. Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare che peraltro il Consiglio di Stato d’oltralpe ha respinto le richieste di una sospensiva urgente del decreto governativo del 14 aprile che vieta la coltivazione del mais mon810 della monsanto perché i giudici francesi hanno ritenuto che i ricorrenti non abbiano giustificato l’urgenza della sospensiva e che il decreto “non comporta un problema grave ed immediato per la situazione economica”. “La decisione segue di meno di due settimane la sentenza del Tar del Lazio di bocciare il ricorso presentato contro il decreto interministeriale che proibisce la semina di mais biotech

Il Presidente roberto Moncalvo

“Ogm, anche la Francia vieta la coltivazione, distrutti i campi transgenici”

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mOn810 modificato geneticamente, confermando di fatto definitivamente il divieto di coltivazione in italia - ha sottolineato il presidente di Coldiretti, Roberto moncalvo -. Si rafforza dunque il fronte degli oppositori agli ogm nell’Unione europea dove in sede di Consiglio ambiente, sono ripresi i lavori sulla proposta di modifica della Direttiva 2001/18/Ce per quanto concerne la possibilità per gli Stati membri di limitare o vietare la coltivazione di Ogm sul loro territorio”.


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ogm, coldiretti e task Force

chiedono l’impegno

del parlamento europeo “servono azioni a sostegno dell’agricoltura italiana che deve essere libera dal transgenico”

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mpegno su scelte di libertà dagli Ogm e per un’europa libera da Organismi geneticamente modificati. Questo l’oggetto della lettera di richiesta inoltrata ai candi-

dati europei da Coldiretti e dalla Task Force Per un’italia libera da Ogm, la coalizione composta da 41 organizzazioni appartenenti al mondo agricolo, ambientalista, cooperativo e consumeristico con l’obiettivo di agire per tutelare l’identità, la diversità e la specificità delle produzioni agroalimentari italiane dalla minaccia derivante dall’impiego di Ogm nell’alimentazione. nella lettera trasmessa ai canditati, Coldiretti e la Task force hanno chiesto di condividere le preoccupazioni sulle modalità e sulle procedure disposte dall’Unione per la gestione di una materia tanto delicata e complessa e di sostenere le azione a sostegno per un’agricoltura libera dal transgenico. al fine di contrastare l’agricoltura geneticamente modificata ed i gravi rischi che essa comporta per l’ambiente, la salute e l’economia, la Task Force rivendica l’applicazione del principio di precauzione, la cui centralità è stata di recente affermata dal Tar del Lazio con la sentenza che ha rigettato il ricorso proposto contro il decreto 12 luglio 2013 che vieta nel nostro Paese la semina del mais mon810 geneticamente modificato. e’ stato sottolineato che l’agricoltura italiana punta e investe sulla qualità e sulla sicurezza alimentare, riconosce la capacità delle imprese di sviluppare innovazione nel rispetto delle tradizioni e che un rifiuto netto deve esser opposto a tutto ciò che crea omologazione e che appiattisce l’originalità e la distintività delle produzioni nazionali. nella convinzione che solo un’agricoltura libera da Ogm possa assicurare il rispetto della biodiversità, produzioni di eccellenza e tutela della salute e dell’ambiente, è stato chiesto, quindi che il prossimo Parlamento europeo assicuri l’apertura di un processo di rafforzamento delle valutazioni sui rischi derivanti dagli Ogm, una revisione degli strumenti giuridici attuali in materia di autorizzazione, l’assunzione di una posizione chiara ed univoca nel senso del riconoscimento, in capo agli Stati membri, del diritto di vietare le coltivazioni geneticamente modificate nei propri territori, al fine di tutelare la biodiversità, le produzioni biologiche, tradizionali e tipiche.

earth day, in italia 15% di terra in meno negli ultimi 20 anni

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Ogm e COnSUmO Di SUOLO - la posizione di coldiretti

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italia ha perso negli ultimi venti anni il 15% delle campagne per effetto della cementificazione e dell’abbandono provocati da un modello di sviluppo sbagliato che ha ridotto di 2,15 milioni di ettari la terra coltivata”. É l’allarme lanciato dal presidente della Coldiretti, Roberto moncalvo, in occasione dell’Earth day che si è celebrato il 22 aprile in tutto il mondo con la partecipazione di oltre un miliardo di persone, che quest’anno affronta il tema delle “green cities”. Ogni giorno viene sottratta terra agricola per un equivalente di circa 400 campi da calcio (288 ettari) con il risultato che in italia oltre 5 milioni di cittadini si trovano in zone esposte al pericolo di frane e alluvioni che riguardano ben il 9,8% dell’intero territorio nazionale. Per proteggere il territorio ed i cittadini che vi vivono l’italia deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile dalla cementificazione nelle città e dall’abbandono nelle aree marginali con un adeguato riconoscimento dell’attività agricola che ha visto chiudere 1,2 milioni di aziende negli ultimi venti anni.“Se nella classe dirigente è mancata fino ad ora la cultura del valore dell'agroalimentare, della salvaguardia del territorio e del cibo che è una delle poche leve per tornare a crescere - ha sottolineato moncalvo -, la sensibilità negli ultimi anni è profondamente cresciuta tra i cittadini che sempre più spesso sostengono con le proprie scelte di acquisto e nelle vacanze l’agricoltura ed i prodotti locali del territorio”. nel 2013 sono aumentati del 67% gli acquisti degli italiani nei mercati degli agricoltori, i cosiddetti farmers market diffusi in tutte le principali città, in netta controtendenza con l’andamento negativo dei consumi alimentari, in calo del 4% nel 2013 a causa della crisi, secondo una analisi della Coldiretti.

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aTTUaLiTà- sistri

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Sistri, è legge l’esonero degli agricoli dal sistema di tracciabilità

stato pubblicato nella gazzetta del 30 aprile il decreto contenente il regime di esonero dal Sistri per le imprese agricole, fortemente sollecitato da Coldiretti, fin dall’approvazione delle prime norme in materia di tracciabilità. il Dm ambiente 24 aprile 2014, “Disciplina delle modalità di applicazione a regime del Sistri del trasporto intermodale nonché specificazione delle categorie di soggetti obbligati ad aderire, ex articolo 188-ter, comma 1 e 3 del decreto legislativo n.152 del 2006”, vigente a partire dal 1° maggio, prevede un obbligo di iscrizione e di utilizzo del Sistri limitatamente agli enti ed alle imprese che abbiano più di dieci dipendenti. Sono completamente

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esonerate dall’obbligo di adesione, a prescindere dal numero dei dipendenti dell’impresa, le imprese agricole e le imprese della pesca e dell’acquacoltura iscritte nell’albo speciale delle imprese agricole che conferiscano i propri rifiuti nell’ambito di un circuito organizzato di raccolta. ai sensi del co-

dice ambientale per circuito organizzato di raccolta si intende un sistema di raccolta di specifiche tipologie di rifiuti organizzato sulla base di un accordo di programma stipulato

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tra la pubblica amministrazione ed associazioni imprenditoriali rappresentative sul piano nazionale, o loro articolazioni territoriali, oppure sulla base di una convenzionequadro stipulata tra le medesime associazioni ed i responsabili della piattaforma di conferimento, o dell’impresa di trasporto dei rifiuti, dalla quale risulti la destinazione definitiva dei rifiuti. Rientrano nella medesima nozione anche i sistemi di raccolta di specifiche tipologie di rifiuti organizzato dai Consorzi previsti dal codice ambientale per la raccolta di determinati rifiuti (ad esempio, polielilene, oli, batterie, imballaggi, ecc). all’accordo di programma o alla convenzione-quadro deve seguire la stipula di un contratto di servizio tra il singolo produttore ed il gestore della piattaforma di conferimento, o dell’impresa di trasporto dei rifiuti, in attuazione del predetto accordo o della predetta convenzione. Pertanto, al fine di beneficiare del regime di esonero, l’imprenditore agricolo deve preventivamente aver stipulato un contratto di servizio con il gestore di una piattaforma di conferimento, sulla base di una convenzione quadro stipulata da Coldiretti con il gestore medesimo, o di un accordo di programma definito con gli enti locali.

Importante

nella provincia di alessandria la Coldiretti ha provveduto già da diverso tempo a convenzionarsi con un circuito organizzato di raccolta che permette di esonerare le imprese agricole dall’iscrizione al Sistri. Le aziende non ancora iscritte al circuito devono provvedere quanto prima per non incorrere nell’obbligo di iscrizione del Sistri. il decreto, inoltre, disciplina gli oneri contributivi per l’anno 2014, prevedendo che i soggetti tenuti ad aderire al Sistri devono procedere al versamento del contributo annuale entro il 30 giugno 2014, nella misura e con le modalità previste dalle disposizioni vigenti. effettuato il pagamento dei contributi dovuti, gli operatori dovranno comunicare al Sistri gli estremi di pagamento esclusivamente tramite accesso all’area “gestione aziende” disponibile sul portale Sistri in area autenticata. Restano confermati i costi di sostituzione dei dispositivi previsti per l’anno 2013. L’articolo 6 del provvedimento, quindi, norma le procedure di comunicazione al Sistri che devono essere assolte esclusivamente per mezzo dei canali di contatto telematico indicati sul sito: http://www.sistri.it/.


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[a cura di alberto Pansecchi]

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scheda vite n.32

La formazione della chioma, in ogni pianta arborea, vite compresa, avviene ogni anno con incrementi che vanno via via riducendosi quanto più le sue dimensioni complessive aumentano. La crescita di ogni germoglio, quando la pianta è giovane, sono consistenti. Raggiunta poi la dimensione propria della maturità, la vigoria e gli allungamenti dei singoli germogli si riducono progressivamente sino a ridursi decisamente nel corso della vecchiaia. Anche se l’accrescimento avviene più lentamente, non si interrompe mai e ciò dà la possibilità alla vite di continuare ad adattarsi all’ambiente che cambia e a mantenere viva la competizione con le altre piante.

un comportamento particolare La vite si differenzia dalle tipiche piante arboree per il suo comportamento particolare. La vite è di fatto una liana e il suo portamento volubile la induce a ritmi di crescita superiori rispetto a quelli delle altre piante. apparentemente nella vite non esiste un ordine definito tra i vari germogli. nel corso del suo sviluppo la vite, si avvale delle altre piante arboree utilizzandole come sostegni; in funzione di questo comportamento, la sua velocità di crescita e il ritmo dell’allungamento dei germogli devono, necessariamente, essere superiori rispetto al “sostegno vivo” per poter competere per la luce.

La crescita della vegetazione

• Risveglio gemme dormienti • accrescimento rapido • esigenze di coltivazione • Sviluppo disordinato

grazie a queste sue particolarità, è possibile coltivare la vite senza avere il vincolo di dover rispettare obbligatoriamente forme di allevamento specifiche, in quanto essa si adatta facilmente a ogni predisposizione strutturale. 15


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rapidità e disordine

Dopo la potatura secca e il germogliamento, la vite, in vigneto, esprime una vigoria e una velocità di crescita eccezionali. i germogli si accrescono rapidamente e da ogni nodo di ciascuno di essi, si sviluppano germogli secondari (femminelle), che ben presto raggiungono un livello pari a quello dei germogli principali. Si costituisce quindi una fitta massa vegetativa ricca e disordinata; il maggiore impegno del viticoltore in questa stagione sarà quello di orientare e selezionare la nuova vegetazione affinché possa svilupparsi nella forma più ordinata.

l’emissione dei polloni

La prima vegetazione è rappresentata da germogli fruttiferi provenienti dalle gemme ibernanti formatesi nell’annata precedente. a causa della potatura invernale operata dall’uomo, dopo una prima fase di sviluppo, la differenza di volume tra radici e parte aerea, si evidenzia con una nuova forma di vegetazione, che si origina da gemme particolari, appositamente predisposte dalla natura per sopperire con rapidità alle eventuali menomazioni (es. grandine) che fortuitamente potrebbero occorrere. Da queste gemme si originano germogli di notevole vigoria, noti comunemente come “polloni”. in vigneto, è indispensabile la loro eliminazione al fine di non alterare la forma di allevamento prefissata.

le femminelle

in misura differente nei diversi appezzamenti e in relazione a una predisposizione della varietà messa a dimora, quando la crescita dei germogli principali è già ben avviata, in corrispondenza di ogni nodo, si formano gemme non recanti frutto ma atte a vegetare immediatamente dopo la loro formazione. Queste sono dette “gemme pronte” e da esse si originano le femminelle o i germogli secondari. il livello di crescita delle femminelle assolve due funzioni importanti: • La prima, propriamente naturale della pianta secondo il proprio modello spontaneo di sviluppo, consiste nella formazione di nuovi apici vegetativi; da essi deriverà una vegetazione modesta, ma adatta a occupare eventuali spazi nuovi nella competizione con le altre piante arboree negli ambienti naturali. • La seconda è molto importante per il vigneto. La maggior parte della superficie fogliare da cui deriva l’attività fotosintetica, è fornita da questa vegetazione di nuova formazione. Lo sviluppo delle femminelle nel complesso permetterà alla pianta di adattarsi meglio all’evolversi dell’andamento climatico della stagione e, nel frattempo, esprimerà la fertilità propria del suolo. 16

Bibliografia: martini in vigna - n.3-2010 - Osservatorio martini & Rossi


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[a cura di alberto Pansecchi]

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scheda nocciolo n.32

Come tutte le piante superiori a foglia caduca, il nocciolo alterna, nel corso dell’anno, fasi di sviluppo rapido e incalzante ad altre apparentemente di riposo. In realtà non esiste un unico ciclo annuale di sviluppo che ha avvio con il germogliamento e termina con la caduta delle foglie, ma più “sottocicli” dedicati a comporre il mosaico di attività che permette alle piante di perpetuarsi negli anni e nelle generazioni. Esiste quindi un ciclo di costruzione della vegetazione (foglie, nuovi rami e nuove radici) che dovrà permettere all’organismo di catturare la luce del sole e competere con le altre piante; un ciclo riproduttivo che deve garantire la sopravvivenza della specie, e un ciclo autunnale che riordina ciò che freneticamente è stato prodotto nel corso dell’annata e, accumulando sostanze di riserva crea i presupposti per ricominciare con sempre maggiore vigoria la campagna successiva.

il nocciolo in natura il nocciolo presenta l’aspetto di un cespuglio a causa dei molti polloni che si sviluppano dal ceppo. La corteccia è liscia, compatta e provvista di lenticelle; il legno è leggero. Le foglie sono semplici ed alterne, ovoidali, con margine seghettato e pagina inferiore pelosa. all’ascella delle foglie si formano sia le gemme a legno che quelle miste; queste ultime, recanti i fiori femminili, si differenziano dalle prime per la presenza, all’apice, di un ciuffo di filamenti rosso-scuri che emergono dalle perule in dicembre-febbraio. anche gli amenti, riuniti in gruppi da 1 a 5, si formano all’ascella delle foglie in giugno per poi raggiungere il pieno sviluppo in dicembre-febbraio, emettendo il polline. il frutto della varietà piemontese matura nel mese di agosto ed è una nucula globoso-ovoide, con un seme ricco in olio.

Il ciclo annuale del nocciolo

• Fase vegetativa • Ciclo riproduttivo • Fruttificazione a tre stadi • Fase di accumulo riserve

Le radici si estendono oltre la proiezione della chioma e si sviluppano in prevalenza nei primi 50 cm. di profondità. 17


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i Fiori

il nocciolo è una specie monoica e diclina, (sulla stessa pianta fiori femminili e maschili separati). L’induzione a fiore si avvia per i fiori maschili nei mesi di maggio e giugno, mentre più in là nel tempo per le infiorescenze femminili. La vera e propria differenziazione degli amenti, si ha in estate con il progressivo allungamento e la formazione di stami ed antere, nel cui interno si formano i granuli pollinici che una volta liberati verranno portati dal vento sugli stigmi dei fiori femminili. Quasi tutte le cultivar di nocciolo sono autosterili.

la fecondazione

a partire dal mese di maggio si assiste ad un rapido ingrossamento degli ovari e alla formazione della nocciola che dapprima si riempie di un tessuto spugnoso derivante dal tessuto midollare. Con la successiva fecondazione, normalmente a partire dal mese di giugno, si ha la formazione dell’embrione e dei cotiledoni, che costituiscono la parte edule del frutto all’interno del guscio. il tessuto spugnoso si riduce ad un sottile strato rossiccio (perisperma) fra seme e guscio. il guscio, che deriva dalla parte esterna dell’ovario, lignifica mentre, intorno all’ovario si accrescono le stipole (chiamate brattee) di aspetto cartilagineo, che formano gli involucri del frutto. nella Tonda gentile Trilobata esse avvolgono parzialmente il frutto, che a maturità si libera e cade naturalmente a terra. Ciclo biologico annuale del nocciolo (Bignami et al.), 1999

l’ingrossamento della nocciola

immediatamente dopo la fecondazione i frutti si sviluppano rapidamente, raggiungendo in un mese le dimensioni definitive. all’inizio i tessuti della nocciola sono molto ricchi di acqua ed hanno uno scarso contenuto in sostanza secca. il peso secco dei frutti nel loro complesso aumenta costantemente a partire dalla fine del mese di giugno mentre il seme (mandorla), aumenta il proprio peso dalla fine di luglio alla raccolta. il frutto dapprima cresce in dimensioni, successivamente consolida la struttura e la consistenza del guscio e, in ultimo, provvede al completamento del seme. in particolare la nocciola mostra tre diversi periodi di sviluppo sia nei semi che nei frutti: un primo stadio a partire dalla fecondazione che dura circa 4 settimane; un secondo che va fino alla 12a settimana di sviluppo, e il terzo, successivo, che porta al completo sviluppo. a completa maturazione i frutti sono costituiti dal guscio nella proporzione del 50-60% e dal seme per il 40 50%, a seconda delle cultivar e delle condizioni colturali. 18

Bibliografia: Fattori di qualità della nocciola - Università degli Studi della Tuscia di Viterbo. - Tesi di dottorato di ricerca - Dottorando Valerio Cristofori


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corretta alimentazione

con i consigli del nutrizionista giorgio Calabrese consultabili sul sito:www.campagnamica.it

Bere ogni giorno

acqua

in abbondanza

Elemento essenziale per il nostro organismo; costituito per il 65% proprio da acqua

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ell’organismo umano l’acqua rappresenta un costituente essenziale per il mantenimento della vita, ed è anche quello presente in maggior quantità. La sua presenza è indispensabile per lo svolgimento di tutti i processi fisiologici e le reazioni biochimiche che avvengono nel nostro corpo. inoltre, l’acqua entra nella struttura di varie sostanze e agisce da solvente per la maggior parte dei nutrienti (minerali, vitamine idrosolubili, aminoacidi, glucosio, ecc.), svolgendo un ruolo essenziale nella digestione, nell’assorbimento, nel trasporto e nell’utilizzazione degli stessi nutrienti. L’acqua è anche il mezzo attraverso il quale l’organismo elimina le scorie metaboliche, ed è indispensabile per la regolazione della temperatura corporea. inoltre, l’acqua agisce come “lubrificante” e ha funzioni di ammortizzatore nelle articolazioni e nei tessuti, mantiene elastiche e compatte la pelle e le mucose (la cui funzionalità dipende da un giusto grado di idratazione) e garantisce la giusta consistenza del contenuto intestinale. Dato che in pratica non vi è alcun sistema all’interno dell’organismo che non dipenda direttamente dall’acqua, è facile intuire che mantenere un giusto equilibrio del nostro “bilancio idrico” (rapporto tra le “entrate” e le “uscite” di acqua) è fondamentale per conservare un buono stato di salute nel breve, nel medio e nel lungo termine. Come tutte le sostanze chimiche che compongono il nostro corpo, l’acqua viene persa e consumata continuamente, e quindi deve essere di continuo reintegrata dall’esterno. i principali mezzi attraverso i quali il nostro organismo mantiene l’equilibrio idrico sono il meccanismo della sete (che regola la quantità di acqua da ingerire) e il riassorbimento dell’acqua nei reni (che regola la quantità di acqua eliminata con le urine). il meccanismo della sete ha però un tempo di risposta ritardato, e spesso interviene solo quando la perdita di acqua è già stata tale da provocare i primi effetti negativi. inoltre a volte (particolarmente negli individui anziani) il meccanismo della sete funziona male, e quindi molte persone rischiano di non rimpiazzare adeguatamente e tempestivamente le perdite di acqua. il fabbisogno di acqua per adulti e anziani è approssimativamente di 1 ml di acqua per ogni chilocaloria alimentare introdotta nel corso della giornata. Per i bambini, i quali sono maggiormente a rischio di disidratazione, il fabbisogno è maggiore, e corrisponde approssimativamente ad 1,5 ml/kcal/giorno. L’acqua non contiene calorie, ed ogni variazione a breve termine del peso corporeo dovuta a maggiore perdita o a maggiore ritenzione di acqua è ingannevole e momentanea. Quindi, il tentativo di contenere il peso mediante il razionamento dell’acqua è assolutamente inutile, oltre ad essere rischioso per il nostro stato di salute. in condizioni normali le perdite giornaliere di acqua nell’individuo adulto si aggirano intorno al 3-4% del peso corporeo (2-2,5 litri). È comunque importante rilevare che queste perdite sono tanto più elevate quanto più l’individuo è di giovane età, con un picco nei primi mesi di vita, durante i quali le perdite giornaliere di acqua raggiungono il 15% del peso corporeo. Di conseguenza i bambini sono un altro gruppo di popolazione particolarmente esposto al rischio della disidratazione, qualora non si provveda a reintegrare adeguatamente e tempestivamente l’acqua perduta.

come comportarsi •

asseconda sempre il senso di sete e anzi tenta di anticiparlo, bevendo a sufficienza, mediamente 1,5-2 litri di acqua al giorno. Ricorda inoltre che i bambini sono maggiormente esposti a rischio di disidratazione rispetto agli adulti. Bevi frequentemente e in piccole quantità. Bevi lentamente, soprattutto se l’acqua è fredda: infatti un brusco abbassamento della temperatura dello stomaco può creare le condizioni per pericolose congestioni.

Le persone anziane devono abituarsi a bere frequentemente nell’arco della giornata, durante e al di fuori dei pasti, anche quando non avvertono lo stimolo della sete.

L’equilibrio idrico deve essere mantenuto bevendo essenzialmente acqua, tanto quella del rubinetto quanto quella imbottigliata, entrambe sicure e controllate. Ricorda che bevande diverse (come aranciate, bibite di tipo cola, succhi di frutta, caffè, tè) oltre a fornire acqua apportano anche altre sostanze che contengono calorie (ad esempio zuccheri semplici) o che sono farmacologicamente attive (ad esempio caffeina). Queste bevande vanno usate con moderazione.

È sbagliato evitare di bere per il timore di sudare eccessivamente (sudare è fondamentale per regolare la temperatura corporea) o di ingrassare (l’acqua non apporta calorie).

Durante e dopo l’attività fisica bevi per reintegrare prontamente e tempestivamente le perdite dovute alla sudorazione, ricorrendo prevalentemente all’acqua.

in determinate condizioni patologiche che provocano una maggiore perdita di acqua (ad esempio gli stati febbrili o ripetuti episodi di diarrea), l’acqua perduta deve essere reintegrata adeguatamente e tempestivamente.

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Verdure di Stagione:

la SpeSa del meSe di maggio

A cavallo tra la primavera e l’estate, è il mese ideale per assaporare piatti freschi e ricchi di vitamine a base di piselli, cetrioli, patate e finocchi

maggio nel Segno della

Frutta: ecco coSa mangiare

Verdura, ma soprattutto tanta, tantissima ottima frutta di stagione: questo è il mese di quella più succosa e ricca di polpa

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roccanti e ricche di gusto, le verdure di maggio sono quelle sicuramente più utilizzate in cucina, nella realizzazione di piatti assolutamente freschi, saporiti, ma soprattutto veloci da preparare. i piselli per esempio, sono un tipo di legume molto versatile e di facile conservazione tramite il processo di disidratazione. Ricchi di aminoacidi e poveri di colesterolo, se preparati come condimento per la pasta oppure il riso sono un ottimo piatto unico grazie al perfetto equilibrio tra proteine e carboidrati. Cetrioli e finocchi, invece, sono due tipologie di verdure adatte a preparare prelibate insalate con l’aggiunta, magari, di carote, erba cipollina e qualche rondella di sedano, ma esistono anche appetitose ricette di verdure al forno. assolutamente da assaporare è il classico pinzimonio, ricetta tipica della cucina romana, che indica una salsa ottenuta con olio evo, sale, pepe dove vengono intinte le verdure crude, come le carote, il finocchio il sedano e per gli amanti dei sapori più forti anche il carciofo. immancabile nel ricettario della cucina italiana le patate: dolci, novelle oppure al selenio ogni tipologia di questo tubero è ottima per qualsiasi preparazione. Con la bella stagione le patate si possono proporre sbollentate e servite fredde con un condimento di maionese, prezzemolo, olio evo, sale, pepe e in aggiunta tonno oppure pollo alla griglia profumato al limone. Per chi le ama fritte, esiste la variante “leggera” che si ottiene facendo bollire le patate per almeno 5 minuti per poi soffriggerle in olio di semi: il risultato sarà una doratura perfetta all’esterno, mentre l’interno sarà quello morbido della classica patata al vapore. Cucinate in questa maniera diventano un ottimo contorno per filetti di manzo. Specialmente in questa stagione tutte queste prelibatezze “verdi” possono essere gustate in caratteristici agriturismi: promosse da Terranostra, queste imprese danno l’opportunità di assaporare piatti tipici regionali realizzati con prodotti garantiti da Campagna amica.

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a primavera arriva sulle nostre tavole con una gamma di sapori, colori e di profumi inebrianti. Tra la fine di aprile e l’inizio di maggio, i mercati di Campagna amica si riempiono di prodotti ricchi di polpa e succo, adatti a essere preparati in tantissimi modi per soddisfare non solo i palati più esigenti, ma anche per aiutare l’organismo a ritrovare le energie dopo la lunga stagione invernale. L’arancione degli agrumi lascia il posto a quello di profumati meloni: che siano cantalupi oppure retati, sono ideali per accompagnare antipasti di culatello e salumi vari. Ottimi anche per una rapida merenda se messi in frigo un paio di ore. Un benvenuto alle pesche, succose e dal sapore ricco: specialmente quelle noci, dalla buccia liscia e perfette per un rapido spuntino. Più adatte alla macedonia quelle di pasta bianca o di pasta gialla, dai profumi invitanti. Trionfo di rosso in cucina grazie alle fragole e alle ciliegie: di queste ultime ne esistono diverse varietà che si distinguono sia per il colore (dal rosso rubino al nero) sia per la consistenza. Le ciliegie sono un frutto dal sapore zuccherino e spesso la polpa viene utilizzata non solo per la marmellata o le confetture, ma anche per realizzare delicati liquori come l’acquavite di ciliegia. maggio è anche il mese dei limoni. Questi agrumi trovano un ampio utilizzo in cucina come condimento per l’insalata al posto dell’aceto ad esempio. La scorza, invece, è ottima per aromatizzare soffici torte. Disinfettante assolutamente naturale, il limone viene impiegato per insaporire carni, arrosti o per realizzare rinfrescanti bevande da bere nei giorni più caldi (divertenti e facili anche da far preparare ai più piccoli). Seppur inseriti tra le primizie settembrine, in questo periodo spuntano i primi fichi bianchi: la loro turgida polpa, estremamente dolce, fa felici gli amanti del genere “pizza e fichi”, facilissima da preparare e goduriosa da mangiare. Tutta la frutta fresca di questa stagione è possibile acquistarla anche nelle Botteghe di Campagna amica, veri e propri negozi agricoli anche nelle grandi città che garantiscono prodotti assolutamente genuini, freschi e sostenibili.


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[a cura di alessandro albertelli]

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premeSSa l’anarsia (Anarsia lineatella) è un lepidottero diffuso in tutta l’europa temperata nella zona circummediterranea, in nord africa, nel Vicino oriente, nel nord america e in australia. in italia è comune ovunque. l’anarsia vive a spese delle drupacee ed in particolare del pesco, ma può essere presente anche su susino, albicocco, ciliegio e mandorlo provocando danni a fiori, germogli, frutti. temibili sono le infestazioni sulle piante in vivaio durante l’autunno poiché le larve si insinuano negli innesti ad occhio provocandone il disseccamento.

ciclo Biologico • L’anarsia sverna allo stadio di larva giovane in caratteristiche nicchie costruite a livello del sottoscorza dei rametti in zona corticale. • Questi ricoveri sono collegati all’esterno con un piccolissimo imbuto, formato da escrementi e rosure tenuti insieme da secreti e formazioni sericee. • a fine inverno le larve escono dai ricoveri per cominciare la loro attività; esse entrano nelle gemme a fiore e continuano successivamente l’attacco ai germogli ed alle rosette fogliari. • gli adulti sfarfallano da metà maggio alla prima decade di giugno (1°volo) ed ovidepongono sulle foglie e sui giovani frutti allegati. • Le larve di questa prima generazione danneggiano soprattutto germogli ed in misura minore i piccoli frutti.

TIGNOLA DEL PESCO O ANARSIA

scheda pesco n.36

• gli adulti (2°volo) sfarfallano in luglio - agosto ed originano una seconda generazione larvale che colpisce soprattutto i frutti ma sono comuni anche gli attacchi sui germogli. • gli adulti di del (3°volo) compaiono generalmente a settembre e originano le larve di terza generazione che sono destinate a svernare.

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[a cura di alessandro albertelli]

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identiFicaZione • adulto con ali anteriori grigie con macchie lineari sparse di colore castano. Le ali posteriori sono più chiare, munite di frangia. Dimensioni 13-16 mm di apertura alare. • uovo di forma ovale, inizialmente bianco, quindi giallo arancio con dimensioni di 0,5x0,3 mm. • larva di colore castano con spazi intersegmentali più chiari. Dimensioni 12-15 mm di lunghezza a maturità.

danni danni sui fiori • i danni sui fiori si verificano all’inizio della primavera, e sono determinati dalle larvette che penetrano all’interno dei boccioli fiorali attraverso la coppa calicina. danni sui germogli • i danni sui germogli possono essere gravi per le piante in allevamento poiché le larve penetrano al loro interno e scavano gallerie centrali e longitudinali nella zona del midollo. i germogli attaccati appassiscono improvvisamente e successivamente si ha necrosi e perdita del cimale. • Le larve attaccano anche le rosette fogliari provocandone l’avvizzimento. danni sui frutti • i danni sui frutti sono simili a quelli prodotti dalla Cydia molesta. Le larve scavano una galleria sottoepidermica in prossimità del peduncolo per poi penetrare nella polpa. Spesso si evidenziano dei grumi di gomma che esce nei punti attaccati. i frutti in seguito cadono e marciscono per azione di patogeni secondari.

lotta

La lotta contro l’anarsia linealtella su pesco segue i criteri della lotta guidata ed integrata che si esegue tramite il monitoraggio della popolazione e i campionamenti sui germogli e sui getti apicali allo scopo di stabilire la densità di popolazione, la percentuale di infestazione e il momento migliore per intervenire. Le due tecniche si integrano a vicenda coprono momenti diversi del ciclo dell’insetto. tecnica del campionamento • Controllo germogli: si interviene quando la % dei germogli colpiti supera il 10% • importante per il controllo delle larve svernanti e di prima generazione. tecnica del monitoraggio • Vengono utilizzate le trappole sessuali a feromoni nella misura di 1-2 trappole per ettaro verso la metà di maggio. • Soglia di intervento 7 adulti catturati per trappola per settimana oppure 10 adulti per trappola catturati in 2 settimane. Si ricorda che la maggior parte dei principi attivi che vengono usati per la lotta alla Cidia sono efficaci anche per l’anarsia. confusione sessuale Si raccomanda l’applicazione del metodo della confusione sessuale quando le caratteristiche del frutteto lo consentono (superfici uniformi di almeno 3000 mq, ubicati in zone con pendenza non eccessiva.) Si collocano gli erogatori prima dell’inizio del volo degli adulti di prima generazione; è necessario intensificare la densità degli erogatori sulle fasce perimetrali. L’applicazione di questo sistema di lotta riduce notevolmente il numero degli interventi chimici, anche se non li sostituisce totalmente. principi attivi utilizzabili per la lotta all’anarsia. i principi attivi utilizzabili (facendo riferimento al Disciplinare di lotta integrata P.S.R misura 214.1) sono: • Bacillus thuringiensis • metoxifenozide (2) • Tiacloprid (3) • etofenprox (4) • indoxacarb (4) • Fluvalinate (5) • Spinosad (6) • emamectina benzoato (4) • Clorantraniliprole (4)

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(2) al massimo 4 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. (3) al massimo 2 trattamenti all’anno, 1 solo nel caso si utilizzi un altro neonicotinoide (imidacloprid, acetamiprid, tiametoxam). (4) al massimo 2 trattamenti all’anno con ciascuna s.a indipendentemente dall’avversità. (5) al massimo 1 trattamento all’anno indipendentemente dall’avversità, in alternativa agli altri piretroidi e solo in prefioritura. (6) al massimo 3 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità.

Bibliografia: Ferrari m.; marcon e., menta a. (1992) - Fitopatologia ed entomologia agraria, 497-498. Pollini a. (1998) - manuale di entomologia applicata, 524-525. Regione Piemonte (2013) - norme tecniche di Produzione integrata, 53.


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il “patatagate” colpiSce anche la proVincia aleSSandrina

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aTTUaLiTà - patatagate

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Il falso made in Italy anche nella produzione pataticola Interessata soprattutto la zona di Castelnuovo Scrivia dove il settore vanta una storia agronomica ed economica secolare e costituisce uno dei fiori all’occhiello delle produzioni del territorio

on si placa il grido d’allarme sulle patate straniere “spacciate” per italiane. a Castelnuovo Scrivia, comune a cavallo tra le province di alessandria e Pavia, da sempre territorio vocato per la produzione di patate e cipolle, il problema è particolarmente sentito dai numerosi produttori della zona. Un’area dove è stato intrapreso un maggiore impegno produttivo di patate dopo la chiusura dell’ex zuccherificio di Casei gerola, come alternativa al mancato investimento di migliaia di ettari di bietole: circa 250 gli ettari coltivati a patate da consumo a cui se ne aggiungono altri circa 60 destinati all’industria per una produzione di circa 100.000 quintali per il mercato “da fresco” e relativi 30.000 per i tuberi da trasformazione che da Castelnuovo Scrivia e paesi limitrofi ogni anno vengono collocati sui mercati e sui banchi della grande distribuzione. Quantità che però la crisi sta mettendo a dura prova sia per quanto riguarda il costo delle produzioni, del lavoro e delle mancate liquidazioni. “Si tratta di un tubero particolarmente apprezzato per le sue caratteristiche che vanta una storia agronomica ed economica ormai secolare in tutti i comuni della Bassa Valle Scrivia che può contare su di una qualità oggettiva, ma sovente percepita con difficoltà dal consumatore nel caso di prodotti considerati, a torto, poveri o scarsamente differenziati come la patata: ecco perché è fondamentale la rintracciabilità, ed è necessario sottolineare quanto la mancata chiarezza sulle importazioni dall’estero danneggi chi lavora e produce onestamente. Oggi almeno 4 tuberi su 10 risultano di provenienza straniera ma venduti come Made in Italy: una visione, a mio parere, sin troppo ottimistica”. Roberto Paravidino, Presidente della Coldiretti di alessandria, con queste parole punta il dito contro l’italian sounding che ormai non risparmia più alcun com-

l’estero”. Questa è la battaglia di Coldiretti: basti pensare che proprio le patate risultano essere gli ortaggi più consumati dagli italiani che hanno il diritto di conoscere la provenienza reale del prodotto che acquistano. “Da qui l’istituzione da parte di Coldiretti della Fondazione “Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare” - continuano Paravidino e moroni - per diffondere la conoscenza e la consapevolezza del patrimonio agroalimentare italiano, proprio con l’obiettivo di creare un sistema coordinato e capillare di controlli idonei a smascherare i comportamenti che si pongono in contrasto con la legalità”. importante l’avvio dell’inchiesta della Procura di Bologna sulla commercializzazione di patate vendute come nazionali, ma provenienti dall’estero con una decina di persone indagate.

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parto dell’agroalimentare portando via al “Bel Paese” qualcosa come 60 miliardi di euro all’anno. “ma l’inganno - afferma il Direttore della Coldiretti alessandrina Simone moroni colpisce anche i produttori che subiscono la concorrenza sleale di prodotto importato, ma “spacciato” come nazionale. numeri che parlano chiaro: l’italia consuma 21 milioni di quintali di patate, ma ne produce solo 15 milioni e ne importa 6 milioni. La truffa della falsa etichettatura favorisce i truffatori, che acquistano a prezzi più bassi all’estero ma vendono a prezzi italiani. La produzione nazionale di patate nel 2013 ha superato di poco il miliardo di chili mentre le importazioni hanno sfiorato i 700 milioni di chili dei quali quasi la metà provenienti dalla Francia. e il 2014? e’ iniziato con un aumento del 5% delle importazioni dal-

InFLaZIone: per FrUtta e VerDUra CaLo preZZI maGGIore (- 6%) Con un calo dei prezzi del 6% è la frutta e verdura a far segnare il maggior crollo delle quotazioni rispetto allo scorso anno per effetto dell’ andamento stagionale anomalo, ma anche della crisi nei consumi. É quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati istat sull’andamento dell’inflazione che mostra deboli segni di ripresa ad aprile 2014. Una tendenza alla quale ha contribuito l’effetto di Pasqua e dei ponti primaverili con 15 milioni di italiani in vacanza e aumento record dell’1,7% dei prezzi nei trasporti, il più alto di tutte le componenti. a conferma di una sostanziale sobrietà sulle tavole della Pasqua degli italiani, l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari - sottolinea la Coldiretti - è stato pari allo 0,5%, meno della media generale.

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aTTUaLiTà - tutela vero made in italy

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il ministro della Salute Beatrice lorenzin ha accolto le richieste di coldiretti

made in Italy

via il segreto

su aziende che usano ingredienti stranieri

una vittoria tutta Coldiretti in nome della trasparenza

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aranno finalmente resi pubblici i flussi

ed alla sicurezza di tutti i cittadini realizza, dunque,

niere e, soprattutto, nazionali, che attraverso mar-

commerciali delle materie prime pro-

una condizione di piena legalità diretta a consentire

chi, segni distintivi e pubblicità, si appropriano ille-

venienti dall’estero per la produzione

lo sviluppo di filiere agricole tutte italiane che sono

gittimamente dell’identità italiana dei prodotti agro

alimentare, dopo le proteste degli agri-

ostacolate dalla concorrenza sleale di imprese stra-

alimentari.

coltori sul Brennero e le molteplici iniziative di mobilitazione messe in campo da Coldiretti al fine di contrastare le aggressioni al Made in Italy conseguenti alla lavorazione nel nostro Paese di prodotti alimentari oggetto di importazione o di scambio intracomunitario e la successiva messa in commercio come prodotti autenticamente italiani. Lo ha annunciato il ministro della Salute, On. Beatrice Lorenzin che ha accolto la richiesta presentata dal presidente di Coldiretti, Roberto moncalvo di togliere il “segreto di Stato” sui dati inerenti agli scambi per sostenere la ripresa economica in una situazione in cui contiene materie prime straniere circa un terzo (33%) della produzione complessiva dei prodotti agroalimentari venduti in italia ed esportati con il marchio Made in Italy, all’insaputa dei consumatori ed a danno delle aziende agricole. Finora, infatti, una complessa normativa doganale ha impedito l’accessibilità dei dati senza significative ragioni legate alla tutela della riservatezza - come testimoniato dallo scandalo della carne di cavallo ‐ provocando gravi turbative sul mercato ed ansia e preoccupazione dei consumatori, a fronte all’impossibilità di fare trasparenza sulla provenienza degli alimenti. Una mancanza di trasparenza che ha favorito anche il verificarsi di inganni a danno di prodotti simbolo del Made in Italy, con il concentrato di pomodoro proveniente dalla Cina, l’olio di oliva proveniente dalla Spagna o i prosciutti provenienti dalla germania “spacciati” per Made in Italy. a tal fine, il ministro della salute ha disposto l’immediata costituzione di un comitato presso il ministero della Salute composto da esperti della materia, incaricato di definire, in tempi brevi, le modalità attraverso cui saranno rese disponibili le informazioni relative alla provenienza dei prodotti agro‐alimentari a soggetti che dimostrino un legittimo interesse all’utilizzo di tali dati. L’eliminazione del “segreto di Stato”, prosegue il presidente mon-

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calvo sulle informazioni che attengono alla salute

made in italY: +248% Frodi

record importaZioni nell’agroalimentare dall’eStero Fino a 40 miliardi di euro all’inizio della crisi sono più che triplicate in italia le frodi a tavola con un incremento record del 248 per cento del valore di cibi e bevande sequestrati perché adulterate, contraffate o falsificate sulla base della preziosa attività svolta dai carabinieri dei nas dal 2007 al 2013. É quanto emerge da una analisi della Coldiretti per sottolineare l’importanza della decisione annunciata dal ministro della Salute, On. Beatrice Lorenzin che ha accolto la richiesta presentata dal presidente di Coldiretti, Roberto moncalvo di togliere il segreto e di rendere finalmente pubblici i flussi commerciali delle materie prime provenienti dall’estero, anche per combattere inganni e sofisticazioni. gli ottimi risultati dell’attività dei nas confermano l’efficacia del sistema di controlli in italia contro un crimine particolarmente odioso perché - sottolinea la Coldiretti - si fonda sull’inganno e colpisce soprattutto quanti dispongono di una ridotta capacità di spesa a causa della crisi e sono costretti a rivolgersi ad alimenti a basso costo dietro i quali spesso si nascondono infatti ricette modificate, l’uso di ingredienti di minore qualità o metodi di produzione alternativi sui quali è importante garantire maggiore trasparenza. Lo dimostra il fatto che le importazioni agroalimentari in italia hanno raggiunto la cifra record di 40 miliardi di euro nel 2013 con un aumento del 20% rispetto all’inizio della crisi nel 2007, secondo l’analisi della Coldiretti sul mercato mondiale sotto la pressione della crisi è sostenuto il commercio di surrogati, sottoprodotti e aromi artificiali utilizzati per nascondere la bassa qualità degli alimenti. Si tratta di preoccupazioni che - continua la Coldiretti - riguardano anche l’italia che è un forte importatore di prodotti alimentari, con il rischio concreto che nei cibi in vendita vengano utilizzati ingredienti di diversa qualità come il concentrato di pomodoro cinese, l’extravergine

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tunisino, le mozzarelle taroccate ottenute da latte in polvere, paste fuse e cagliate proveniente dall’estero. il risultato è che nel 2013 sono aumentati del 14% gli allarmi alimentari in italia con ben 534 notifiche sulla sicurezza di cibi e bevande potenzialmente dannosi per la salute, sulla base del sistema europeo di allerta rapido per alimenti e mangimi (RaSFF), rispetto al 2007 in cui è iniziata la crisi. Si tratta - continua la Coldiretti - di un balzo record nel numero di notifiche nazionali al sistema di allerta comunitario per la prevenzione dei rischi alimentari, rispetto allo stesso periodo di cinque anni fa, prima dell’inizio della crisi. Peraltro l’82% degli allarmi alimentari che si sono verificati in italia sono stati provocati da prodotti a basso costo provenienti dall’estero. “il flusso ininterrotto di prodotti agricoli che ogni giorno dall’estero attraversano le frontiere serve a riempiere barattoli, scatole e bottiglie da vendere sul mercato come Made in Italy”, denuncia il presidente della Coldiretti Roberto moncalvo nel sottolineare che “gli inganni del finto Made in Italy sugli scaffali riguardano due prosciutti su tre venduti come italiani, ma provenienti da maiali allevati all'estero, ma anche tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro che sono stranieri senza indicazione in etichetta, oltre un terzo della pasta ottenuta da grano che non è stato coltivato in italia all’insaputa dei consumatori, e la metà delle mozzarelle che sono fatte con latte o addirittura cagliate straniere. in un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato conclude il presidente della Coldiretti Roberto moncalvo - il valore aggiunto della trasparenza e lo stop al segreto sui flussi commerciali con l’indicazione delle aziende che importano materie prime dall’estero è un primo passo che va completato con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine degli alimenti. in italia arriva dall’estero un quantitativo di agrumi freschi pari


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aTTUaLiTà - tutela vero made in italy

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al 14% della produzione nazionale a cui si aggiungono oltre 300mila quintali di succhi concentrati che finiscono nelle bevande all’insaputa dei consumatori perché in etichetta - sottolinea la Coldiretti - viene indicato solo il luogo di confezionamento. La maggioranza del succo di arancia consumato in europa, poi, proviene dal Brasile sotto forma di concentrato al quale viene aggiunta acqua una volta arrivato nello stabilimento di produzione, a differenza di quanto avviene per la spremuta. nel pomodoro da industria l’italia importa semilavorati industriali prevalentemente da Cina e Stati Uniti pari a circa il 20% della propria produzione. ad arrivare in italia è soprattutto concentrato in fusti da oltre 200 chili che vengono svuotati per confezionare il pomodoro in barattoli e vasetti da distribuire al consumo nel nostro Paese e all’estero senza alcuna indicazione sulla reale provenienza in etichetta. il risultato sono i bassi prezzi pagati agli agricoltori e il crollo del raccolto che nel 2013 è risultato essere il più scarso degli ultimi dieci anni, secondo le analisi della Coldiretti. in italia, inoltre, sono stati consumati 2,05 milioni di tonnellate di latte a lunga conservazione ma di questi solo mezzo milione è di provenienza italiana mentre il resto è stato semplicemente confezionato in itala o addirittura e arrivato già confezionato, con un impatto negativo sul lavoro e sull’economia del Paese. ma ad essere importati - riferisce la Coldiretti - sono anche semilavorati come le cagliate, polvere di latte, caseine e caseinati che vengono utilizzati per produrre all’insaputa del consumatore formaggi di fatto senza latte. il falso Made in Italy colpisce anche i formaggi piu’ tipici con la crescita esponenziale delle importazioni di similgrana dall’estero (Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Estonia, Lettonia) per un quantitativo stimato in 83 milioni di chili che fanno concorrenza sleale a grana Padano e Parmigiano Reggiano o Trentingrana ottenuti nel rispetto di rigidi disciplinari di produzione. L’italia è anche il più grande importatore mondiale di olio di oliva nonostante una produzione nazionale di alta qualità che raggiunge quota 480mila tonnellate, secondo la

Coldiretti. Le importazioni di olio dell’italia superano la produzione nazionale e sono rappresentate per il 30% da prodotti ottenuti da procedimenti di estrazione non naturali (olio di sansa, olio lampante e olio raffinato) destinati alla lavorazione industriale in italia. in pratica la qualità del nostro olio - sostiene la Coldiretti - viene “contaminata” dalle importazioni e in media la metà dell’olio di oliva consumato in italia proviene da olive straniere, ma l’etichetta di provenienza che per questo prodotto è obbligatoria risulta di fatto non leggibile perché scritta in caratteri minuscoli posizionati nel retro della bottiglia mentre si fa largo uso di immagini e nomi che richiamano all’italianità. Solo nell’ultimo anno sono scomparsi in italia 615mila maiali “sfrattati” dalle importazioni di carne dall’estero per realizzare falsi salumi italiani di bassa qualità, con il concreto rischio di estinzione per i prelibati prodotti della norcineria nazionale, dal culatello di zibello alla coppa piacentina, dal prosciutto di San Daniele a quello di Parma. La chiusura forzata degli allevamenti è stata causata dall’impossibilità di coprire i costi di produzione per i bassi prezzi provocati dalle importazioni dall’estero di carne di bassa qualità per ottenere prosciutti

da “spacciare” come Made in Italy per la mancanza dell’obbligo di indicare in modo chiaro in etichetta la provenienza. in italia - conclude la Coldiretti - sono state importate 57 milioni di cosce di maiali dall’estero destinate ad essere stagionate o cotte per essere servite come prosciutto italiano, a fronte di una produzione nazionale di 24,5 milioni.

ContraFFaZIone: paUra a taVoLa per 71% ItaLIanI Le contraffazioni a tavola sono quelle più temute dagli italiani con sette cittadini su dieci (71%) in allarme nel 2013 per le alterazioni, le contraffazioni e le falsificazioni dei prodotti alimentari anche per effetto di una crisi che ha determinato un forte taglio alla spesa alimentare delle famiglie che cresce solo per i cibi low cost con minori garanzie di sicurezza. É quanto afferma la Coldiretti in occasione della presentazione della ricerca realizzata dal Censis, su incarico della Direzione generale Lotta alla Contraffazione Uibm del ministero dello Sviluppo economico su giovani e contraffazione.

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aTTUaLiTà- iniziativa bimbimbici

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coldiretti: “Sport e sana alimentazione” per una crescita equilibrata

BIMBIMBICI: alla “Valfrè” tanti berrettini gialli

SUCCeSSO DeLLa maniFeSTaziOne CHe Si È SVOLTa in CiTTà in OCCaSiOne DeLLa giORnaTa naziOnaLe DeLLa BiCiCLeTTa inDeTTa DaL miniSTeRO DeLL’amBienTe omplice il sole che ha accompagnato lo svolgimento della manifestazione, è stato un colpo d’occhio notevole quello che ha regalato domenica 11 maggio l’ex Caserma Valfrè dove oltre 350 bambini, accompagnati da genitori e familiari, sono giunti dopo aver pedalato per le vie cittadine. É un bilancio positivo quello stilato da Coldiretti alessandria in merito alla partecipazione a “Bimbimbici” la manifestazione, aperta a tutti i bambini e alle loro famiglie, che si è svolta contemporaneamente in altre 200 città italiane. Particolarmente apprezzata dai piccoli ciclisti con il berretto giallo, ma anche dai grandi, la gustosa colazione a base di pane e marmellata e succhi di frutta offerta da “Cascina goretta” di michele Castelli di Cereseto. “Sport e sana alimentazione - hanno affermato il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina Roberto Paravidino e Simone moroni - per fare in modo che il binomio buon cibo uguale maggior nutrimento possa essere recepito dai giovani campioni impegnati nella biciclettata e dalle famiglie che tengono alla salute e crescita equilibrata dei ragazzi. Un bambino su quattro, infatti, mangia poca frutta e preferisce le merendine industriali ai cibi sani e preparati con i prodotti a km zero. iniziative come queste rappresentano, quindi, un contributo importante per divulgare un corretto stile di vita”. ecco perché Coldiretti, impegnata nel difendere la sana alimentazione e la salute del consumatore, è stata per il secondo anno partner dell’iniziativa Bimbimbici. “Coldiretti sostiene queste manifestazioni perché sono in linea con la filosofia che ci contraddistingue da sempre. Sport e sana alimentazione vanno di pari passo - commentano Paravidino e moroni - i consu-

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matori ricercano oggi uno stile di vita sano e, oltre allo sport, è fondamentale una corretta alimentazione che parte dal riconoscimento dei prodotti del territorio che Campagna amica promuove garantendone la qualità”. avvicinare i ragazzi e le famiglie alla sana alimentazione: questo progetto ha anche un’altra importante valenza educativa per le nuove generazioni, non solo prettamente alimentare ma anche culturale, di conoscenza e recupero dei principi della tradizione e della sana alimentazione. Coldiretti, infatti, è impegnata anche nella promozione, a braccetto con il ministero dell’istruzione, con il progetto “educazione alla campagna amica”, per portare “la campagna in classe” prima che “la classe vada in campagna”. Lo scopo è quello di sensibilizzare i ragazzi di elementari, medie e superiori al mondo rurale, creando una rete di aziende agricole opportunamente attrezzate per accogliere scolaresche, gruppi e famiglie e tutti coloro che sono inte-

ressati a ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con i cibi che si consumano ogni giorno, nonché i servizi che possono essere offerti dall’impresa agricola. Centinaia i disegni realizzati dai bambini delle scuole che avevano come tema lo slogan “Più sani e più felici... in bici!”: i quindici vincitori vedranno pubblicato il loro disegno sulle fiancate dei bus aTm per una campagna pubblicitaria di promozione della mobilità sostenibile.


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TuTTI I vENERDì mATTINA IN PIAzzA DELLA LIbERTà lessandria si arricchisce di un nuovo mercato dei contadini. Dopo piazzetta della Lega e corso Crimea, da venerdì 9 maggio, i gazebo gialli degli agrimercati di Campagna amica saranno presenti nella centralissima piazza della Libertà ogni venerdì mattina. “Si tratta della concretizzazione di un progetto a cui stiamo lavorando da tempo e a cui teniamo molto. - hanno sottolineato il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina Roberto Paravidino e Simone moroni - i consumatori hanno più volte sollecitato un appuntamento a cadenza settimanale dove poter trovare prodotti di stagione, freschi e legati al territorio: questo mercato sarà la risposta alla richiesta di qualità al giusto prezzo”. Decisamente varia l’offerta legata alla frutta e alla verdura, ma non mancheranno anche salumi, miele, dolci alle nocciole, vino, formaggi e fiori: queste le produzioni a chilometri zero che i consumatori potranno trovare dai produttori agricoli in filiera corta. il nuovo agrimercato di Campagna amica di alessandria ha l’obiettivo di promuovere i prodotti locali, fornendo strumenti utili e pratici per favorire un acquisto critico e consapevole, favorendo un “ruolo attivo” del consumatore ed infine sviluppare una cultura alimentare che affonda le proprie radici nel

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aTTUaLiTà - agrimercati e giovani impresa

alessandrina

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territorio di appartenenza. gli agrimercato, strumenti innovativi per combattere il carovita che rientrano nel più ampio panorama delle iniziative avviate dalla Coldiretti di alessandria con lo scopo di promuovere i prodotti locali, fornendo strumenti utili e pratici per favorire un acquisto critico e consapevole, favorendo un “ruolo attivo” del consumatore ed infine sviluppare una cultura alimentare che affonda le proprie radici nel territorio di appartenenza. il progetto chilometro zero, promosso da Coldiretti, è entrato a far parte della cultura e dell’esperienza collettiva, rappresentando una strategia comunicativa, produttiva e commerciale che richiama e ripropone il legame inscin-

dibile tra i prodotti e il territorio che costituiscono la base della nostra agricoltura. “i prodotti che si possono acquistare sono - affermano il presidente e il direttore di Coldiretti alessandria Roberto Paravidino e Simone moroni - la verdura, la frutta, i formaggi, i salumi, il vino, i succhi di frutta, torte e biscotti. il giudizio positivo è confermato dal fatto che nei mercati degli agricoltori di Campagna amica si trovano prodotti locali del territorio che non devono affrontare lunghi trasporti con mezzi inquinanti, messi in vendita direttamente dall’agricoltore nel rispetto di precise regole comportamentali e di un codice etico ambientale, sotto la verifica di un sistema di controllo di un ente terzo”.

GIOvANI ImPRESA: uNA NuOvA OCCASIONE PER CRESCERE SuL TERRITORIO

In fiera ad Arquata Scrivia il 1°maggio

ra le 450 bancarelle presenti alla fiera del 1° maggio che si svolge ogni anno ad arquata Scrivia, ha destato curiosità ed interesse il gazebo istituzionale, organizzato da giovani impresa alessandria, che ha divulgato materiale informativo. L’iniziativa rientra nella progettualità di far conoscere le attività del movimento con l’obiettivo di rendere le imprese agricole più competitive e garantire un nuovo protagonismo dell’agricoltura nello sviluppo dell’economia del Paese.

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nelle foto: gruppo tutto al femminile, da sinistra enrica marchesotti segretaria provinciale giovani impresa con le imprenditrici michela Pellizzari, Cristina Poggio e la Delegata Regionale e Provinciale giovani impresa Valentina Binno. Sopra: lo stand.

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ORganizzaziOne - campagna amica e terranostra

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summer camp

attività scuole

Gli ultimi incontri delle attività scolastiche

Al via i programmi estivi del 2014

CAMPUS ESTIVI - ENGLISH SUMMER CAMP 2014

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er riconoscere nel vino il «figlio» e l’«ambasciatore» di un territorio e il sano commensale della convivialità è utile riflettere sulle sue radici. e parlare di radici del vino può significare tante cose: sono radici quelle che permettono stabilità e nutrimento alla pianta e che spesso agevolano gli innesti, ma sono anche tali quelle che vincolano una vite (ed il vino che da essa si ricava) ad un luogo, ad una

comunità di persone, alla storia economica di un territorio. a spiegarlo è stato il dott.alberto Pansecchi (Coldiretti, Alessandria) in occasione della relazione tenuta a conclusione del progetto “economia della vite”, sviluppato dagli alunni delle classi prima e seconda media dell’istituto Santa Caterinamadri Pie di Ovada nelle lezioni di Scienze e Tecnologia e coordinato dalla Prof.ssa annalia Bisio.

nella foto la scuola Primaria “Rocchetta Ligure e albera Ligure”, in visita alle api nell’arboreto storico di annalia (con degustazione e laboratorio delle candele). az. La mellina di Bisio annalia Via XXV aprile 36/1 arquata Scrivia (aL) Tel.0143-636646 cell.328-9040728 mellinapi@inwind.it - www.mellinapi.it

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“La scuola sta finendo...” parafrasando la famosa canzone ma è vero le vacanze estive sono alle porte e spesso sono anche un “problema” per i genitori lavoratori che non hanno la fortuna di avere i nonni. ecco che allora per andare incontro a queste esigenze e per far avvicinare i ragazzi alla semplice vita di una volta, ci hanno pensato le aziende agricole Fattorie didattiche della Coldiretti. Subito a partire dal 15 giugno ed ininterrottamente sino all’inizio della scuola è possibile far trascorre una vacanza in campagna studiando inglese, facendo sport o più semplicemente laboratori creativi. La proposta è rivolta a bambini e ragazzi dai 7 ai 15 anni, che verranno accolti in gruppi di massimo 25 partecipanti sia in forma residenziale sia diurna. i la-

vori della cascina come coltivare l’orto e accudire maiali e galline sono sempre quelli che piacciono di più, ma anche costruire vasi in legno o una capanna nel bosco, fare attività di teatro o golosi laboratori di cucina, produrre oggetti con componenti naturali quali creta e legn,o lasciano un segno indelebile nei ricordi di chi vive queste esperienze. Per andare incontro alle esigenze dei genitori più esigenti vengono anche organizzate settimane specializzate dedicate all’inglese (full time con insegnanti madre lingua), al tennis con maestri Federali (FiT), alla mountain bike con insegnanti specializzati, allo Yoga con insegnante abilitata. giornate ricche d’avventura e divertimento, respirando aria di vacanza per un’intera settimana!!

agriturismo la comuna - Bio Bruni cascina la Comuna 21, montaldeo cell.339-3760788 biobruni@yahoo.it - www.biobruni.it agriturismo cascina orto cell.+39 339-467365 www.cascinaorto.com - info@cascinaorto.com agriturismo cascina le piagge Ponzone cell.347-5172362 agriturismolepiagge@gmail.com - www.agriturismolepiagge.it agricampeggio terre Sparse Cascina Ronchino 12, Carpeneto cell.339-6035515 - cristiana@terresparse.it - www.terresparse.it


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ORganizzaziOne - campagna amica e terranostra

[pagine a cura di Luisa Bo]

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azienda agricola gaia... piccoli grandi passi, quando si crede nella campagna

iniziativa di campagna amica

una scelta di vita quella fatta da Barbara Bencich nel 2009, per potersi dedicare alla campagna e vivere all’aria aperta ogni momento della giornata, in un sano contesto agricolo, insieme alla piccola gaia. non poteva che essere dedicata proprio alla figlia, l’azienda che Barbara ha avviato alle porte di Casale, col preciso intento di orientare la produzione agricola verso un’agricoltura che non utilizza prodotti chimici, sia per far crescere gaia con una sana alimentazione, sia in risposta alle recenti tendenze di mercato che si orientano sempre più verso prodotti genuini, freschi, acquistati a km zero. L’azienda agricola gaia oggi, si occupa della semina in vivaio, della produzione di ortaggi quali pomodori, melanzane, peperoni, zucchine, insalate, piselli, fave, biete, fagiolini, aromatiche, rispettando la stagionalità del prodotto, ma anche di albicocche, fragole, mele, pesche, pere, kiwi, ciliegie, prugne e di uova unicamente con galline allevate a terra. a luglio del 2012 con la vittoria dell’ “Oscar green 2012” regionale, nella categoria “Campagna amica”, si è dato un impulso nuovo all’azienda affiancando la vendita diretta in cascina a nuove opportunità commerciali come i mercati di Campagna amica di Valenza, alessandria e Casale, di cui ne anche referente. L’azienda gaia, è oggi, inoltre, una fattoria Didattica, in accreditamento, un progetto aziendale importante per poter comunicare a grandi e piccini quanta fatica e quanto lavoro ci sia dietro al mondo agricolo e far scoprire ai più piccoli, tante cose nuove o viste prima solo sui libri, proprio come sta facendo la piccola gaia.

è

passa da Vallenostra e cascina S. leto il progetto “La bisaccia del pellegrino” FRanCigena 2014, L’eUROPa a PieDi VeRSO ROma partito il 9 maggio il progetto “La bisaccia del pellegrino: francigena 2014 l’europa a piedi verso Roma” organizzato da Radio Rai e associazione Civita che percorrendo il territorio della storica Strada Francigena arriverà sino a Roma. ai giornalisti partecipanti sono state consegnate, a cura di Coldiretti - Campagna amica Piemonte bisacce contenenti i prodotti tipici del territorio piemontese selezionati dai giornalisti partecipanti provenienti dalle aziende aderenti a Campagna amica e tra questi anche il montebore ed il Barbera Colli Tortonesi.Tra le tappe che i giornalisti faranno sono compresi gli agriturismi Vallenostra di mongiardino Ligure e Cascina San Leto di Costa Vescovato, che hanno partecipato al progetto volto a valorizzare il territorio e le sue specialità. Sarà un’occasione quindi per parlare ancora una volta di montebore il formaggio

È

primo

grasso, a pasta bianca di latte vaccino e ovino di origini medievali, dalla forma a Castellino, ispirata alla torre del castello di montebore. Un formaggio singolare tipico di questo territorio simile a un tronco di cono per la sovrapposizione di 3 o 5 formelle di diverso peso e dal diametro decrescente. il suo sapore deciso con sentori di pecora se maturo e da degustare con il Barbera Colli Tortonesi, tra le tante Doc di questo territorio crocevia di quattro regioni e patria del “mitico” Timorasso. VallenoStra, Roberto grattone, Fr.Vergagni, 15060 mongiardino Ligure (aL) Tel.0143-94131, info@vallenostra.it, www.vallenostra.it; caScina San leto, di Ricci Carlo Daniele, Via montale Celli Costa Vescovato (aL) Tel.0131-838115, cascinasanleto@libero.it, www.aziendaagricolaricci.it

caScina allodola di alessandro miolo frazione Boschi 61, Sezzadio 15079 - (aL) - Tel.0131-703301 - www.cascinallodola.it info@cascinallodola.it

La RiCeTTa DeL meSe

pulenta mescia di primavera Ingredienti: • 2 gambi di sedano; • 1 cipolla; • 2 carote; • 1 mazzetto di aglietti selvatici; • 50 gr fagioli secchi o 100 gr di freschi; • 3 patate; • grosse manciate di punte tenere di ortica; • papavero; • luppolo; • 1 mazzetto di erbe aromatiche (santoreggia, timo e una foglia di salvia); • olio extravergine di oliva e sale; • 250 gr di farina di mais macinata grossa.

gioli e un litro di acqua calda. Cuocere circa 20 minuti se i fagioli sono freschi (o un’ora se sono secchi e ammollati in acqua fredda dalla sera prima). Con le erbe aromatiche fare un mazzetto legato da togliere a fine cottura. Salare, aggiungere le erbe selvatiche a crudo tagliuzzate e ancora acqua calda. Versare a pioggia la farina di mais e portarla a cottura. aggiustare di sale e servire calda.

Tritare finemente sedano, carote, cipolla e aglietti, soffriggere in olio, aggiungere le patate pelate e tagliate a pezzettini e i fa-

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[a cura di marino Ravera]

ePaCa - novità pensionistiche

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la totaliZZaZione

dei periodi aSSicuratiVi

pensione totalizzata

requisito contributivo requisito anagrafico Finestra

VeCCHiaia

20 anni

65 anni

18 mesi

anzianiTà

40 anni

nessuno

18 mesi

nota bene: la decorrenza della pensione in totalizzazione, liquidata con il requisito contributivo dei 40 anni indipendentemente dall’età anagrafica, deve inoltre prevedere il posticipo di 1 mese, per le pensioni con requisiti maturati nell’anno 2012, di due mesi nell’anno 2013, di tre mesi dall’anno 2014. gli Uffici epaca sono a disposizione per i chiarimenti in merito.

inVio telematico della denuncia di

a legge 22 dicembre 2011 n.214 ha introdotto nuove disposizioni in materia di trattamenti pensionistici collegati a principi di adeguamento dei requisiti di accesso alle varie speranze di vita, nonché ad introdurre criteri di semplificazione ed armonizzazione delle diverse gestioni previdenziali. L’argomento che tratteremo è finalizzato ad illustrare la “totalizzazione dei periodi assicurativi” alla luce dei chiarimenti riguardo la riforma previdenziale monti-Fornero. Brevemente ricordiamo che dal 2006 agli iscritti a due o più forme di assicurazione obbligatoria, comprese le casse dei liberi professionisti e gli iscritti alla gestione separata (collaboratori, ecc.) che non siano già titolari di trattamento pensionistico presso una delle predette gestioni, è data la facoltà di cumulare i periodi assicurativi, non coincidenti, al fine del conseguimento di un’unica pensione. La legge istitutiva stabiliva che la facoltà di esercitare la totalizzazione era collegata al possesso di un’anzianità contributiva, non coincidente, della durata minima di tre anni. La legge 214, citata in premessa, ha soppresso questo requisito, pertanto a decorrere dal 1° gennaio 2012, è data facoltà di cumulare i periodi assicurativi, non coincidenti, anche di durata inferiore a tre anni, al fine di conseguire un’unica pensione. La soppressione del requisito minimo di 3 anni per l’accesso alla pensione in totalizzazione non ha alcuna rilevanza per le

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inFortunio

on il decreto del 22 luglio 2011 il governo ha stabilito che la presentazione di istanze, dichiarazioni, dati e lo scambio di informazioni e documenti, anche a fini statistici, tra le imprese e le amministrazioni pubbliche debba avvenire esclusivamente in via telematica a far data dal 1° luglio 2013. L’inaiL, con apposita determina, ha approvato il programma di progressiva telematizzazione delle istanze e delle dichiarazioni da parte delle imprese. già dal 1° luglio 2013 è stata adottata la modalità telematiche PeC (posta elettronica certificata) per l’invio all’inail delle denunce di infortunio e di malattia professionale, anche per le imprese agricole e i coltivatori diretti. Come risaputo, per i coltivatori diretti ed i datori di lavoro agricoli è obbligatorio denunciare gli infortuni all’inaiL ed alle autorità di pubblica sicurezza (Questura o Sindaco) entro 2 giorni dall’infortunio. La corretta denuncia di infortunio, presentata nei termini di legge, attiva l’iter di indennizzo della indennità temporanea ed, eventualmente, l’indennizzo dei postumi che derivino dallo stesso. Si ricorda che il certificato medico rilasciato dal Pronto Soccorso o dal medico curante, deve essere seguito dalla denuncia di infortunio. Tutti i soci possono usufruire degli uffici di Coldiretti/epaca per l’inoltro telematico di tali istanze all’inaiL.

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pensioni ai superstiti (reversibilità) e di inabilità, per le quali anche in precedenza andava cumulata

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la contribuzione versata in qualunque gestione, senza alcun requisito contributivo minimo. Per tali pensioni, infatti, va soltanto verificato che ricorrano i requisiti di assicurazione e contribuzione e gli ulteriori requisiti richiesti nella gestione pensionistica nella quale il lavoratore è iscritto al momento del decesso (pensione indiretta) o al momento del verificarsi dell’evento invalidante (pensione di inabilità). nulla è innovato rispetto ai requisiti richiesti per il diritto al pensionamento. Pertanto, la totalizzazione può essere esercitata a condizione che: a) il soggetto interessato abbia compiuto il 65° anno di età (sia uomo che donna) e possa far valere un’anzianità contributiva di periodi non coincidenti pari a 20 anni; b) Ovvero, indipendentemente dall’età anagrafica, raggiunga i 40 anni di contributi. La decorrenza della pensione in totalizzazione continua ad essere collegata alle “finestre” previste in precedenza per i lavoratori autonomi (18 mesi dalla maturazione dei requisiti) e, dal 1° gennaio 2013, si devono applicare le disposizioni in materia di adeguamento alla speranza di vita, sia al requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia sia a quello contributivo dei 40 anni, per la pensione di anzianità.

programma ore7,30 Partenza da acqui Terme - sede Coldiretti (Via Maggiorino Ferraris 52); ore8,00 Partenza da alessandria - Fraz. San michele, Piazzale della Chiesa; ore8,30 Partenza da Casale m.to - Piazzale vicinanze Hotel Business - casello autostradale Casale Sud (Strada Valenza 4 G Casale); ore10,00 arrivo partecipanti a Vicoforte con caffè di benvenuto e piccola colazione; ore11,00 S.messa officiata da S.e. il Vescovo di mondovì mons. Luciano Pacomio presso la Basilica del Santuario; ore12,00 Saluto autorità, dei Dirigenti Provinciali Regionali e nazionali Coldiretti; ore12,30 Pranzo presso la Casa Regina montis Regalis, adiacente il Santuario, realizzato all’interno del chiostro e porticato esterno, a cura di “Cabaret sull’aia” (Revello); ore15,00 giochi animazione e balli; ore15,30/16,30Visite guidate al Santuario e al maestoso complesso architettonico con la famosa cupola ellittica, considerata la più

grande ed originale d’europa che accoglie al suo interno l’affresco a tema unico di oltre 6000 metri quadrati. ore18,00/18,30 Partenza per il rientro. ore19,00/19,30 arrivo ad alessandria. menù pranzo Antipasti: battuta di carne cruda, insalatina estiva con Raschera Dop, vitello tonnato, trota in carpione. Primi: risotto con salsiccia di Bra, agnolotti Coalvi; Secondo: arrosto alla piemontese - patate al forno e carote, formaggi locali del caseificio Valle Josina. Dolci: crostata, caffè-digestivo. Vini: dolcetto di Dogliani Doc “Doujot” e Favorita Doc Langhe. Per partecipazione: costo di €43,00, comprensivo di trasporto in pullman, e pranzo. All’atto della prenotazione, a conferma della stessa, si dovrà versare in acconto, la somma di €30,00, presso gli uffici di zona Coldiretti. Le prenotazioni entro il 15maggio2014 e saranno accolte fino ad esaurimento dei posti disponibili. Presidente Pensionati Coldiretti giovanni ottonello

[ultimi giorni per le prenotaZioni]


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A colloquio con il consigliere ecclesiAstico

UN CORTILE PER TUTTI San giovanni (gV, 1, 1-9) racconta il miracolo della guarigione del paralitico presso la piscina chiamata Betzatà. Qui un poveraccio, ricco solo di problemi e di disperazione, aspetta che l'acqua della piscina si agiti per provare a scendervi dentro sperando nella guarigione. nessuno però lo aiuta e lui, paralitico, viene sempre preceduto da qualcun altro più svelto e più fortunato. gesù capisce la situazione e lo invita a prendere il suo lettuccio e a camminare senza bisogno di scendere nella piscina. anche allora non mancavano barriere fatte di pregiudizio, indifferenza, egoismo verso gli svantaggiati. “nessuno, Signore, mi aiuta a scendere nella piscina” dice il paralitico. Stai attento, diciamo noi, perchè non solo non ti aiutano, ma ti spingono e ti fanno cadere. gesù invita il paralitico, dopo averlo miracolato e guarito, alla conversione. a riconoscere, cioè, che il miracolo porta alla guarigione fisica e a quella morale; a riconoscere che gesù è il segno dell’onnipotenza e dell’amore di Dio; a vivere da fratelli nella grande famiglia dei figli dello stesso Padre; a costruire case con il cortile aperto a tutti, come un tempo e non villette tutte uguali con ognuna il suo cancello per tenere lontani gli altri e impedire la comunicazione e la relazione tra le persone. Legati agli altri e responsabili degli altri: ecco il grande miracolo che interessa tutti, perchè dalla paralisi dell'indifferenza nessuno è immune.

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organizzazione - attualità

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egui Coldiretti alessandria su Twitter all’indirizzo @ColdirettiaL. Una scelta dettata dall’essere al passo con i tempi, per adeguarci ad una comunicazione sempre più immediata e fruibile, in particolar modo dalle nuove generazioni, nella prospettiva di sviluppare ancora di più il dialogo tra i soci, i consumatori, i cittadini e l’organizzazione: il tutto in tempi rapidi e costruttivi.

Don Ivo

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ScadenZa

aggiORnamenTi - scadenze

impoSta

adempimenti

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Emissione fattura differita per la cessione di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da un DDT o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuata l’operazione

iVa

Liquidazione e versamento dell’IVA a debito del mese di maggio 2014

Contribuenti IVA mensili

iVa

Comunicazione in via telematica dei dati contenuti nelle dichiarazioni d’intento ricevute nel mese precedente

Contribuenti IVA che hanno ricevuto le dichiarazioni d’intento rilasciate da esportatori abituali

irpeF - irap

Versamento delle imposte a debito, IRPEF e Irap, per l’anno 2013 e del primo acconto per l’anno 2014

imu

Versamento acconto dell'imposta IMU dovuta per il primo semestre 2014

Contribuenti proprietari di immobili nel territorio nazionale

iVa

Invio elematico elenchi INTRASTAT riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al mese precedente

Operatori intracomunitari con obbligo mensile

Comunicazione dei dati delle operazioni intercorse nel mese precedente nei confronti di operatori economici aventi sede, residenza o domicilio negli Stati o territori black list

Contribuenti IVA

Presentazione della dichiarazione Mod. Unico tramite Ufficio Postale per le sole persone fisiche impossibilitate a presentare il 730

Persone fisiche NON titolari di partita iva

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persone fisiche

Soggetti oBBligati

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[pagina a cura di Daniela Colombini]

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Soggetti passivi IVA

Contribuenti obbligati alla presentazione della dichiarazione dei redditi, Modello Unico 2014

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aTTUaLiTà - necrologi

alessandrina

Il ricordo di Coldiretti Alessandria

mons. Livio maritano è tornato alla Casa del Padre E’ stato il promotore della causa di beatificazione di Teresa bracco

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88 anni nelle prime ore di martedì 6 maggio 2014 è morto mons. Livio maritano, vescovo emerito di acqui. era ricoverato da alcuni giorni al Cottolengo di Torino. nato a giaveno il 29 agosto 1925 è stato ordinato sacerdote il 27 giugno 1948. eletto vescovo titolare di Oderzo e vescovo ausiliare di Torino il 19 ottobre 1968. Fu il vescovo ausiliare del Card. michele Pellegrino e del Card. anastasio Ballestero. Professore e Rettore del Seminario arcivescovile della diocesi di Torino, per molti anni. il 30 giugno 1979 è stato promosso alla sede di acqui. Dimessosi il 9 dicembre 2000 per raggiunti limiti d’età, ne è diventato, così, vescovo emerito. È stato il promotore della causa di beatificazione di Teresa Bracco che è stata proclamata beata da gio-

✟ 27/04/1944 - 22/04/2014 ✟

vanni Paolo ii il 24 maggio 1998. nata nel borgo di Santa giulia, a Dego, in alta Val Bormida, il 24 febbraio 1924 è morta martire il 28 agosto 1944, penultima di sette figli di angela e giacomo Bracco. Cresciuta prevalentemente in un

ambiente povero e contadino, ma fortemente religioso, compì gli studi elementari alla locale scuola di Santa giulia per poi dedicarsi totalmente alla pastorizia e all'aiuto domestico. all’età di nove anni rimase affascinata dalla figura di Domenico Savio, allievo di giovanni Bosco, e fu proprio un proposito per la prima comunione di Domenico, “La morte ma non peccati”, che porterà Teresa a scegliere lo stesso “programma di vita”. il 28 agosto 1944, sui monti di Santa giulia, durante una tragica rappresaglia tedesca, Teresa Bracco, ventenne, ha confermato col sacrificio della vita la fedeltà del suo amore a Cristo. Durante la visita alla Sacra Sindone a Torino il pontefice giovanni Paolo ii proclamò Teresa Bracco beata il 24 maggio del 1998, fissando al 30 agosto la festività liturgica.

✟ 3/05/1923 - Maggio 2014 ✟

✟ 31/01/1941 - 17/04/2014 ✟

La Federazione alessandrina esprime sentite condoglianze alla famiglia Bocchi per la perdita del caro

PAOLO socio di Borgoratto alessandrino

✟ 22/11/1936 - 6/05/2014 ✟

Lutti

La Coldiretti di Alessandria esprime sentite condoglianze alle famiglie Prato-Boccaccio per la scomparsa della cara

MARIA PIA socia di San Salvatore

La Dirigenza e la Struttura della Coldiretti di Alessandria partecipano al grande dolore della famiglia Panizza, per la scomparsa del caro

RENzO imprenditore agricolo e allevatore di San Michele Sentite condoglianze al fratello Sergio, ai figli Gian Nicola e Federica

La Coldiretti Provinciale di Alessandria si unisce al dolore di Alessandrina Laguzzi per la scomparsa della cara sorella

MARIA imprenditrice agricola di Castelferro

La Dirigenza e la Struttura della Coldiretti di Alessandria partecipano al dolore di Wilma Semino, collega dell’area fiscale della Zona di Tortona, per la scomparsa del caro

SUOCERO ✟

La Federazione alessandrina esprime sentite condoglianze alla famiglia Poggio per la scomparsa del caro

IgINO socio di Carbonara

Coldiretti Alessandria partecipa al dolore della famiglia Remotti per la scomparsa del caro

MARIO socio di Tortona

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