Coldiretti Alessandria - Anno 61째 numero 3 - 17/03/2014 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria
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Editoriale
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QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO A UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA
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Tutto il sistema delle imprese deve essere messo in condizione di recuperare competitività: servono stabilità e concretezza
all’inizio dell’anno ne sono successe di cose nel nostro Paese e, tanto per cambiare, abbiamo un nuovo ministro delle Politiche agricole e un nuovo premier! Ormai noi italiani ci siamo abituati ma ogni volta rimaniamo stupiti di fronte a tanta precarietà che mette a dura prova il reddito delle famiglie e la sopravvivenza delle imprese. Cinque ministri in cinque anni sono sicuramente un bel record, da non sottovalutare, un pessimo esempio anche nei confronti degli altri Paesi della Comunità europea. in questo clima di incertezza un dato ci conforta, il Pil in agricoltura aumenta: nel 2013 ha fatto registrare un aumento nel valore aggiunto dello 0,3% per effetto del grande balzo positivo del 1.8 per cento messo a segno nel quarto trimestre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un’analisi effettuata sulla base dei dati istat evidenzia che il valore aggiunto dell’agricoltura riprende a salire dopo due anni consecutivi in calo, anche se rimane su valori più bassi da almeno un decennio. importante sottolineare che il valore aggiunto dell’agricoltura a prezzi base con valori concatenati nel 2013 è stato di 26,98 miliardi di euro che è stato fortemente condizionato dall’andamento climatico avverso che ha provocato gravi danni al settore nel corso dell’anno. ma non basta che il mondo agricolo ed agroalimentare continui a fare la sua parte per la ripresa dell’economia italiana con dati importanti come l’aumento del 9% delle esportazioni agroalimentari.Tutto il sistema delle imprese deve venir messo in condizione di recuperare competitività e quindi abbattere la disoccupazione e ridare slancio ai consumi interni oppure si è davvero destinati a diventare il terzo mondo dell’europa. Per Coldiretti è ora di agire concretamente. Tutto il sistema delle imprese deve essere messo in condizione di recuperare competitività e quindi abbattere la disoccupazione e ridare slancio ai consumi interni oppure si è davvero destinati a diventare il terzo mondo dell’europa. nel nostro Paese, l’unico settore che sta mostrando vitalità è quello agroalimentare dove a fronte di una ulteriore contrazione dei consumi interni del 2 per cento le esportazioni hanno raggiunto un più 9%. il Made in Italy continua ad essere un brand gradito all’estero tanto che viene spesso scimmiottato per richiamare una sorta di collegamento con l’italia. Di qui le proteste di Coldiretti al Brennero a Reggio emilia e a Roma per chiedere maggior tutela per l’agroalimentare italiano. Come? ed ecco la battaglia che ha fatto della Coldiretti non un’organizzazione corporativista, ma forza sociale: etichettatura, rintracciabilità dei processi produttivi e della trasformazione, indicazione obbligatoria anche per i trasformati dell’origine della materia prima.a parole anche i politici sono d’accordo con la progettualità di Coldiretti. nei fatti, però, si cerca di prendere tempo. grandi imputate le lobbies dell’industria agroalimentare che ha interesse alla scarsa trasparenza per italianizzare nella trasformazione materie prime non certamente nazionali. Una battaglia che non va scambiata per protezionista ma di legalità, trasparenza e grande rispetto per i consumatori che in questi anni con le loro associazioni si sono rivelate i primi grandi e veri alleati del mondo agricolo. non possiamo perdere terreno nella corsa del Paese: abbiamo ben presenti i mali che affliggono in questo momento l’italia, a partire da un modello di sviluppo che sembra aver fatto il suo tempo, ma che nei suoi aspetti degenerativi ha raggiunto la popolazione nel profondo. La possibilità di ripensare questo modello non può che passare da un profondo cambiamento che deve riguardare tanto le idee quanto gli uomini chiamati ad affermarle, a partire dalle classi dirigenziali.
simone moroni Direttore
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agricoltura PerIodIco del mondo agrIcolo dI coldIrettI alessandrIa
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“Il Pil cresce solo in agricoltura ma non basta a far uscire il Paese dalla crisi”
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Periodico edito da impresa Verde alessandria
d i r e t t o r e a m m i n i s t r at i V o simone moroni
agricoltura PerIodIco del mondo agrIcolo dI coldIrettI alessandrIa
direttore resPonsabile ilaria lombardi
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G r a f i c a , i m Pa G i n a z i o n e christian boero
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H a n n o c o l l a b o r at o a q u e s t o n u m e r o luisa bo, daniela colombini, fabio fracchia, enrica marchesotti, alberto Pansecchi, domenico Pesce, don ivo Piccinini, marino ravera, Walter roggerone. fotoGrafie archivio coldiretti, christian boero
redazione ed amministrazione corso crimea 69 - 15121 alessandria tel. 0131 235891 - fax. 0131 252144
reGistrazione tribunale
n° 3 - Marzo 2014
di alessandria n.69 del 21.1.1953
In COPERTInA
aGenzia
Il Presidente Nazionale Roberto Moncalvo e la Delegata Nazionale Giovani Impresa Maria Letizia Gardoni
P u b b l i c i ta r i a
Via Pylos, 20 - 12038 savigliano (cn) tel. 0172 711279 - cell. 348 7616706 e-mail: info@reclamesavigliano.it
s ta m Pa
Chiuso in redazione il 17 Marzo 2014
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astano 140 caratteri per comunicare con Coldiretti alessandria che è su Twitter all’indirizzo @ColdirettiaL. Una scelta dettata dall’essere al passo con i tempi, per adeguarci ad una comunicazione sempre più immediata e fruibile, in particolar modo dalle nuove generazioni, nella prospettiva di sviluppare ancora di più il dialogo tra i soci, i consumatori, i cittadini e l’Organizzazione: il tutto in tempi rapidi e costruttivi.Twitter, infatti, è considerato il più fervente contesto di fruizione di contenuti informativi completi e curati: uno strumento di comunicazione importante in grado di rivolgersi in maniera netta e lineare per rispondere a quelle che sono le esigenze dell’utenza a cui si rivolge con l’obiettivo di rendere le informazioni inserite di rapida discussione e consultazione.
3 ALESSANDRIA SRL
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giOVani imPReSa - assemblea elettiva
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il nuovo leader dei giovani agricoltori italiani
i Coltiva ortagg
con metodo
tico macrobmio o (Ancona)
Maria Letizia Gardoni
si Ha 25 anni di O Scienze in ta a laure agrarie e tecnologie
gno? Il suo snoce ntro Aprire u PIA di IPPOTERA
La neodelegata, ha ricevuto
le congratulazioni
''in diretta'' dal nuovo
Ministro delle Politiche Agricole,
Maurizio Martina
maria Letizia gardoni il nuovo leader dei giovani agricoltori italiani. Venticinque anni di Osimo (ancona) dove coltiva ortaggi con metodo macrobiotico, è stata eletta dall’assemblea di Coldiretti giovani impresa, composta da rappresentanti provenienti dalle campagne di tutte le province e regioni italiane, in rappresentanza di oltre 40mila giovani. La neodelegata, che ha ricevuto le congratulazioni “in diretta” dal nuovo ministro delle Politiche agricole, maurizio martina, presente all’assemblea, guiderà un esecutivo nazionale composto per il 50 per cento da donne e per il 50 per cento da uomini: maria Serena minunni, erika Pedrini, Valentina Binno, elena Tortoioli, ignazio gibiino, Paolo giorgi, Daniele Perrone, andrea Barbetta. Un esempio dei tanti ragazzi che hanno scelto la professione di agricoltori portando nel lavoro quel contributo di innovazione che rappresenta oggi la chiave del successo imprenditoriale. maria Letizia gardoni, che ha raccolto il testimone di Vittorio Sangiorgio, chiamato alla guida di giovani impresa il 24 marzo 2010 - in-
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forma la Coldiretti -, ha iniziato la sua avventura nel 2008. i suoi genitori sono entrambi funzionari pubblici, ma fin da piccola aveva l’idea di fare l’imprenditrice agricola. a 19 anni ha coronato il sogno acquistando un terreno facendo un mutuo e aprendo la sua azienda, nove ettari nelle campagne di Osimo. all’inizio - precisa la Coldiretti ha provato a coltivare ortaggi per l’industria, ma si è resa conto che non era questa la sua “dimensione”, non tanto produttiva quanto mentale. La svolta è arrivata poco dopo, grazie a un’autentica folgorazione per la “Policoltura ma-pi”, dal nome di mario Pianesi, l’uomo che ha portato il macrobiotico in italia. Ha iniziato così a coltivare cavoli, insalata, carote, finocchi coi quali oggi rifornisce i punti macrobiotici della provincia di ancona. Un mercato in crescita tanto che maria Letizia sta aumentando la produzione. nel frattempo si è laureata in Scienze e tecnologie agrarie all’Università Politecnica delle marche, con una tesi sullo spopolamento degli alveari. il suo prossimo obiettivo - conclude la Coldiretti - è aprire un centro agricolo di ippoterapia, sviluppando un progetto di agricoltura sociale.
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Il 68% dei giovani italiani potrà usufruire della banca dati delle aziende
rriva la banca dati di aziende agricole che assumono alla quale potrà accedere il 68 per cento dei giovani italiani che, secondo l’indagine Coldiretti/ixe’, nel 2014 vorrebbe lavorare in agricoltura, dalla vendemmia alla raccolta della frutta, perché ama la campagna o semplicemente per raggranellare un po’ di soldi, magari nella pausa scolastica. La presentazione è avvenuta nel corso dell’assemblea elettiva di giovani impresa Coldiretti durante la quale è stato aperto il portale della Coldiretti “Lavoro in campagna” per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro in corso di autorizzazione da parte del ministero del Lavoro.allo scopo è stato predisposto un sistema informatico che - sottolinea la Coldiretti - opera attraverso un apposito sito web nazionale nel quale verranno acquisite, archiviate e rese disponibili in forma pubblica tanto le richieste di manodopera delle imprese che i curricula e le disponibilità dei lavoratori. il servizio peraltro non si limita comunque all’impresa, ma è rivolto anche al sistema della famiglia che potrà essere assistito nella ricerca di colf o badanti, al giovane che ricerchi la possibilità di effettuare uno stage aziendale, allo studente a caccia di un’occupazione durante il periodo delle vacanze estive o invernali attraverso un’offerta di lavoro occasionale accessorio (voucher) e al pensionato che voglia integrare il proprio reddito da pensione sempre tramite i buoni lavoro. Lo strumento in-
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formatico sarà accessibile presso ogni sede e sportello territoriale della struttura Coldiretti con personale qualificato che provvede anche a rendere un vero e proprio servizio di accompagnamento ed assistenza a imprese e lavoratori, sia nel compito di caricamento e aggiornamento dei dati, sia soprattutto nella vera e propria fase di incontro tra domanda ed offerta di lavoro. È infatti previsto che tale fase di incontro tra impresa e lavoratori non sia gestita in automatico dal sistema, ma sia accompagnata e guidata dai servizi Coldiretti che provvederanno a segnalare all’impresa l’esistenza nell’archivio del sistema web di candidature compatibili con le necessità espresse provvedendo, se di interesse dell’impresa, ai necessari contatti con i candidati. “Si tratta di una risposta concreta alla domanda di agricoltura di un numero crescente di giovani (e non solo) che desidera fare una esperienza di lavoro in campagna”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto moncalvo nel sottolineare che “in agricoltura il lavoro c’è sia per chi vuole intraprendere con idee innovative che per chi vuole trovare una occupazione lontano dalla città”. Con l’arrivo della bella stagione saranno almeno duecentomila i giovani impegnati nelle campagne ad iniziare dalla preparazione dei terreni e delle serre per gli ortaggi per continuare con la raccolta di frutta e verdura fino alla vendemmia, secondo una stima della Coldiretti. L’estate coincide - sottolinea la Coldi-
retti - con il periodo di maggior impiego di lavoro nelle campagne per le attività di raccolta di verdura e frutta come ciliegie, albicocche o pesche, fino a quella dell’uva che si concentra nel mese di settembre. Per gli studenti - continua la Coldiretti - lavorare nei campi significa, oltre che prendere contatto con il mondo del lavoro, anche fare una esperienza diretta in simbiosi con la natura, i suoi prodotti e una cultura che ha fatto dell’italia un Paese da primato a livello internazionale nell’offerta di alimenti e vini di qualità. Un’occasione per conoscere la genuinità e le caratteristiche dei veri prodotti del Made in Italy per imparare a distinguerli da quelli importatati spacciati come nazionali anche - precisa la Coldiretti - sugli scaffali dei mercati al momento di fare la spesa. Dal primo giugno i giovani lavoratori dai 16 ai 25 anni di età regolarmente iscritti ad un ciclo di studi - sottolinea la Coldiretti - possono essere remunerati con i voucher, i buoni lavoro che comprendono già la copertura assicurativa e previdenziale e non sono soggetti a ritenute fiscali. i voucher - conclude la Coldiretti - rappresentano uno strumento che offre interessanti opportunità di reddito e occupazione a categorie particolarmente deboli e risponde coerentemente alle richieste di semplificazione del lavoro nei campi che può così meglio esprimere le proprie potenzialità in un momento di crisi, senza con ciò destrutturare il mercato del lavoro agricolo.
C O M E D I V E N TA R E A G R I C O LT O R I I N D I E C I M O S S E 1) avere un’ “Idea” d’ImPresa intorno alla quale sviluppare un progetto di sviluppo. 2) analIsI delle caratteristiche e delle PotenzIalItà azIendalI tramite l’osservazione del territorio, del mercato, dei concorrenti e delle normative vigenti. 3) confrontarsI con glI altrI che hanno già fatto esperienze simili in italia o in europa per cogliere le sfumature e focalizzare al meglio le idee.
4) trasformare l’“Idea” in un progetto di sviluppo imprenditoriale.
7) Presentazione del Progetto Per Il fInanzIamento PrIvato.
9) Per avviare un’impresa agricola è necessario: aPrIre una PartIta Iva presso l’agenzia delle entrate; IscrIzIone al regIstro delle ImPrese, sezione speciale agricoltura, presso la competente Camera di Commercio se si prevede di realizzare un fatturato superiore ai 7000 euro/anno; - IscrIzIone e dichiarazione Presso l’InPs.
8) Una formazIone dI base In camPo agrIcolo è importante, anche se non decisiva.
10) La burocrazIa è un peso non solo nell’avvio, ma anche nell’esercizio dell’attività imprenditoriale.
5) rIcerca della fonte di fInanzIamento. 6) Presentazione del Progetto Per Il fInanzIamento PubblIco.
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Il lavoro possibile nel tempo della crisi: spazio alla creatività Dall’agritata al muratore ecologico, le nuove professioni. Un’impresa su tre è nata negli ultimi 10 anni
all’agritata all’agriscultore, dal muratore ecologico all’erborista 2.0, dal tutor dell’orto in città al tintore naturale di tessuti anallergici, dall’affinatore di formaggi fino a chi ha recuperato la canapa in tutte le sue molteplici possibilità di impiego, sono queste alcune delle nuove figure professionali che, in una drammatica situazione di crisi e disoccupazione record, sono nate e si sono affermate e che sono state presentate all’assemblea elettiva dei giovani Coldiretti nell’ambito dell’Open Space su “il lavoro possibile nel tempo della crisi” che evidenzia il grande spazio alla creatività che offre il settore agricolo dove nel 2014 ben il 46% dei giovani andrebbe a lavorare se avesse la disponibilità di un terreno secondo l’indagine Coldiretti/ixe’. nell’agricoltura italiana il 7,2% dei titolari di impresa ha meno di 35 anni ed è alla guida di 58.663 aziende. Di queste circa il 70% opera in attività multifunzionali. C’è chi, come Sara Beccaria di montelupo albese in Piemonte, ha deciso di diventare un’agritata ed accogliere nella sua azienda bambini dai 3 mesi ai 3 anni, seguendo un progetto pedagogico specifico che porta alla riscoperta della natura, della stagionalità e delle eccellenze dell’agricoltura italiana. L’obiettivo dell’agritata - afferma la Coldiretti - è quello di offrire un servizio di alta qualità per le famiglie, valorizzando gli aspetti della ruralità, con l’accoglienza dei bambini nel contesto dell’azienda agricola. mirko Raguso di gravina in Puglia, invece, ha deciso di diventare un muratore ecologico sperimentando con successo la prima mattonella di paglia. Partendo dal riutilizzo di scarti dell’agricoltura, mirko - sottolinea la Coldiretti - realizza un prodotto tecnologico e innovativo costituito da un sistema di coibentazione di ridotte dimensioni, che riescono a garantire le più elevate prestazioni energetiche previste dalle vigenti norme di legge. e ancora Luca Romiti di Pistoia è diventato un agriscultore attraverso l’arte topiaria. Luca sottolinea la Coldiretti - è un vero e proprio artista capace di trasformare la natura in scultura con la consapevolezza che tutto può essere riprodotto con estro dal genio e dalla natura. Daniela Carofiglio di Casamassima in provincia di Bari, invece ha scelto di diventare un tintore naturale di tessuti anallergici, utilizzando al meglio i prodotti della sua azienda agricola: ortaggi, frutta e piante tintorie. Federica ioanna di Biccari in provincia di Foggia ha deciso di abbandonare il suo lavoro da veterinario per diventare affinatrice di formaggi trasformandosi in un abile mastro casaro che concia il formaggio con spezie, aromi e gustosissime miscele per farlo diventare unico e straordinario. in particolare, Federica concia i sui formaggi, dopo averli fatti stagionare per alcuni mesi in tantissimi modi: con crusca di grano duro, in miscele di olio extravergine di
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oliva aromatizzato con alloro, rosmarino, erba cipollina, affogato in botti di legno colme di vino o avvolto in pregiate vinacce e molti altri ancora. Ogni suo formaggio quindi diventa un’opera d’arte richiestissima dai consumatori più attenti e ricercati. Fabio Bizzarri in Toscana
ha scelto invece di diventare un vero e proprio tutor dell’orto, collaudando con grande successo il suo primo kit, un pò gioco, un pò passatempo, che risulta davvero strepitoso per realizzare - sottolinea la Coldiretti - in poco spazio un piccolo orto fuori suolo adattabile a tutte le situazioni abitative, a casa come a scuola, anche in assenza di un giardino. Salvatore Satanassi a Quarto di Sarsina in provincia di Forlì-Cesena, invece, è un bravissimo agrierborista. La sua azienda nasce nel 1992 per realizzare l’idea di coltivare, raccogliere e trasformare piante medicinali per il benessere, la salute e la bellezza lavorando in armonia con le leggi della natura. e ancora Daniele mandarello nel Lazio ha finalmente realizzato il proprio sogno rispolverando un antico mestiere che oggi sta ritornando prepotentemente di moda, quello del potatore. e infine Pasquale Polosa in Basilicata ha deciso di intraprendere una nuova strada e di coltivare canapa a fini alimentari. Dalla spremitura a freddo del seme ricava olio e farina, dalla trasformazione della farina diversi prodotti, dai biscotti al pane, dalla pasta al cioccolato e altro ancora. Si tratta conclude la Coldiretti - solo di alcuni esempi dei nuovi lavori anticrisi che ridanno coraggio ed entusiasmo a tanti giovani che hanno il desiderio di non arrendersi, di farcela e tanta voglia di trasformare le loro passioni in vere attività imprenditoriali.
Con Valentina Binno il Piemonte entra nell’Esecutivo Nazionale del Movimento
importante incarico nel corso dell’assemblea elettiva giovani impresa è stato conferito a valentina binno Delegata Regionale del Piemonte e per la provincia di alessandria del movimento (la seconda da sinistra che in questa foto vediamo in compagnia della neo-Delegata nazionale e dei “colleghi piemontesi”). Valentina è entrata a far parte dell’esecutivo nazionale che è composto per il 50 per cento da donne e il 50 per cento da uomini e avrà il compito di supportare e relazionarsi con maria Letizia al fine di promuovere e consolidare nuove progettualità.
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aTTUaLiTà - nuova nomina
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Buon lavoro
al ministro Maurizio Martina e all’intero esecutivo É maurizio martina il nuovo ministro delle Politiche agricole. sottogretario al mipaaf nel Governo Letta, l’esponente del Pd è stato scelto da matteo renzi per guidare il dicastero di via XX settembre. Con i suoi trentacinque anni,il politico bergamasco è il più giovane tra i ministri nominati dal nuovo premier. Già segretario del Pd lombardo e responsabile nazionale Agricoltura nella segreteria del Partito Democratico, martina ha ricoperto l’incarico di consigliere regionale in Lombardia, prima di essere chiamato dall’allora Presidente del Consiglio, enrico Letta, come sottosegretario del ministero delle Politiche agricole, con delega ad occuparsi dell’expo 2015.
stretta dI mano
tra il Presidente Coldiretti Roberto moncalvo e il neo ministro delle Politiche agricole maurizio martina
sottosegretario”. É quanto afferma il presidente della Coldiretti Roberto moncalvo nel sottolineare che “una buona premessa è stata la scelta di individuare anche l’agricoltura e il cibo tra i sette settori prioritari di intervento del Job Act elaborato dal premier matteo Renzi”. Un importante riconoscimento del fatto che l’agricoltura e l’alimentazione italiana possiedono quegli elementi di distintività e di valore aggiunto per far tornare a crescere l’italia nella competizione globale. “Su questo obiettivo siamo disponibili - ha concluso moncalvo - ad offrire tutto il nostro contributo di idee ed esperienze in un momento di cambiamento epocale”.
Settore agricoltura in Job Act è una buona premessa Apprezzamento Martina “i migliori auguri di buon lavoro all’intero esesu Ogm e Made in Italy cutivo guidato da matteo Renzi ed in particolare al neoministro delle Politiche agricole martina di cui abbiamo avuto già modo di apprezzare passione, capacità ed impegno nel suo ruolo di
La difesa del territorio nazionale dalla contaminazione da Ogm è un obiettivo condiviso dalla grande maggioranza degli italiani che va
sostenuto con forza e coerenza a livello comunitario, nazionale e regionale dove vanno superate le preoccupanti incertezze registrate in Friuli di fronte a immissione deliberata di mais biotech nell’ambiente circostante. É quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto moncalvo nell’esprimere apprezzamento per le dichiarazioni del neo ministro delle Politiche agricole maurizio martina. il ministro - ha sottolineato moncalvo troverà sempre la Coldiretti al suo fianco nelle battaglie per la difesa del territorio, dell’ambiente, della qualità e della distintività che rappresentano il valore aggiunto del vero Made in Italy. Ci auguriamo per questo che al più presto - ha concluso moncalvo - venga data attuazione alla legge approvata all’unanimità dal Parlamento per rendere obbligatoria l’indicazione di origine di tutti gli alimenti per garantire la trasparenza dell’informazione e scelte consapevoli ai consumatori.
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ORganizzaziOne - nuova Pac
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Modificato l’art. 68 della Pac per il 2014
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a Conferenza Stato Regioni del 20 febbraio scorso ha dato il via libera al decreto di modifica dell’art. 68 per l’anno 2014 con novità per i settori delle patate, dello zucchero e del tabacco. Ora il testo passerà alla firma del ministro per la successiva pubblicazione in gazzetta Ufficiale. Queste le modifiche previste dal decreto mipaaf a partire dal 2014: inserimento di una nuova misura dedicata al miglioramento della qualità delle patate da industria (3 milioni di euro) e delle patate DOP e igP (700 mila euro, compreso il riconoscimento transitorio); aumento del massimale destinato al miglioramento della qualità del tabacco rispettivamente da 20,5 milioni a 22,5 milioni per i gruppi varietali 01,02,03 e 04; e da 1 a 2 milioni al tabacco da fascia per sigari delle varietà Kentucky e nostrano del Brenta; incremento dell’importo unitario destinato al miglioramento della qualità della barbabietola da zucchero. L’importo massimo unitario ad ettaro è aumentato a 500 euro. La modifica è importante anche in vista della riforma della Politica agricola comune, perché nel caso di scelta dell’italia del pagamento 2014 (l’alternativa è il valore dei diritti detenuti dall’agricoltore nel 2014, vedi articolo 26 paragrafi 2 e 3 reg. 1307/2013) quale storico per il calcolo del valore iniziale del titolo base (VUi) nel 2015, l’art.26 paragrafo 6 del regolamento 1307/2013 prevede che “ai fini dei metodi di calcolo di cui al presente articolo, a condizione che i settori pertinenti non ricevano il sostegno accoppiato facoltativo di cui al titolo iV del presente regolamento, gli Stati membri possono tenere conto anche del sostegno concesso per l’anno civile 2014 nell’ambito di uno o più dei regimi previsti all’articolo 52, all’articolo 53, paragrafo 1, e all’art. 68, paragrafo 1, lettere a) e b), del regolamento (Ce) n. 73/2009 nonché, per quanto riguarda gli Stati membri che abbiano applicato il regime di pagamento unico per superficie ai sensi del regolamento (Ce) n. 73/2009, previsti all’articolo 68, paragrafo 1, lettera c), e agli articoli 126, 127 e 129 di tale regolamento”. in sostanza l’italia, potrebbe scegliere (da decidere entro 1 agosto 2014) di utilizzare anche i premi dell’articolo 68 percepiti nel 2014 per calcolare il valore del titolo base iniziale nel 2015.
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Affidate ad un pool di avvocati le pratiche di pagamento fermate dall’agenzia Arpea ono giorni di tensione e di contatti intensi con la dirigenza di arpea, l’organismo pagatore della regione Piemonte e con la Regione per il tramite dell’assessorato all’agricoltura. Sono mesi che Coldiretti insiste con i funzionari di arpea perché si proceda al pagamento della PaC 2013. Su 40.000 aziende circa, del Piemonte, 35.000 sono andate regolarmente in pagamento, mentre circa 5.000 sono state fermate da arpea. il guaio è che di queste ultime 5.000 la maggioranza delle aziende presenta qualche vizio formale dovuto a non coincidenza di piccole superfici o situazioni irrilevanti dal punto di vista sostanziale della domanda. Questi mancati pagamenti stanno mettendo a rischio la sopravvivenza di imprese agricole che sono una risorsa per l’economia, bloccando anche l’indotto. Da sempre, Coldiretti ha sostenuto e chiesto con fermezza che non si blocchi il pagamento dell’intera domanda in attesa di verifiche spesso solamente formali, che vanno a compromettere l’erogazione delle spettanze alle imprese agricole. Di questi tempi, poi, la liquidità che arriva alle imprese agricole con la Pac è determinante e molto importante per far fronte alle spese di gestione
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dell’azienda agricola. Coldiretti Piemonte, nel richiedere per l’ennesima volta, alla Regione di intervenire sull’organismo pagatore, ha dovuto prendere tristemente atto della insostenibile e complessa situazione politica regionale. L’approccio eccessivamente burocratico a tale problematica da parte di arpea allontana sempre di più gli uffici preposti dalla realtà esistente e dalle esigenze delle imprese, impedendone un percorso economico. Per tutti, vale la stessa considerazione: con quale diritto ed in base a quale disposizione di legge si fermano questi pagamenti, mettendo in crisi le imprese agricole che sono finite nei controlli? La risposta di Coldiretti, dopo mesi di colloqui serrati, è quella di affidarsi ad un Corpo legale per chiarire nell’interesse dei soci e del sistema agricolo piemontese nel suo complesso le problematiche esistenti. giusto effettuare i controlli e le verifiche necessarie, meno accettabile che un accavallarsi di situazioni burocratiche generi ulteriori difficoltà alle imprese. Coldiretti è pronta a qualsiasi confronto nella massima trasparenza affinché tutte le imprese che hanno diritto a ricevere i pagamenti possano sostenere le loro richieste legittime in tutte le sedi opportune.
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aTTUaLiTà- incontri zonali
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Si sono conclusi gli incontri zonali organizzati per informare sulle novità tecniche
“Il nostro impegno per difendere le imprese agricolo e il loro reddito” Al centro della discussione la nuova Pac. L’obiettivo è stato fare il punto sulle ultime novità in ambito agricolo con un coninvolgimento diretto della base
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iamo soddisfatti. É un ottimo bilancio quello degli incontri zonali organizzati da Coldiretti che si sono conclusi il 24 febbraio, dopo aver “toccato” tutte le macro aree della provincia. numerosi i soci che hanno preso parte alle riunioni e molte le domande che ne sono scaturite al termine dei vari approfondimenti sulle tematiche di attualità agricola: era il nostro obiettivo e pensiamo di averlo raggiunto”. Con queste parole il presidente e il direttore della Coldiretti di alessandria Roberto Paravidino e Simone moroni hanno tracciato un primo bilancio delle riunioni tecniche che sono servite ad analizzare le novità che vedono protagonista il settore primario: dalla Riforma della nuova Politica agricola Comune 20142020, alla gestione corretta del fascicolo del produttore, dalle novità fiscali per l’anno 2014 agli aspetti operativi della sicurezza sul lavoro. incontri mirati, zona per zona, organizzati per far conoscere in modo più approfondito e con caratterizzazione prettamente territoriale ciò che la federazione provinciale sta facendo per difendere il reddito delle imprese agricole e, soprattutto, far capire che si può e si deve avere fiducia nel futuro. Riunioni affollate, che sono servite ad ascoltare la voce degli impren-
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ditori, per capire quelle che sono le necessità più imminenti e alleviare le preoccupazioni in un momento di crisi generale come quello attuale. incontri costruttivi per “vivere” il territorio e capire dove intervenire con più efficacia. L’obiettivo è stato fare il punto sulle ultime novità in ambito agricolo con un coinvolgimento diretto sugli aggiornamenti tecnici. “Per la Coldiretti, gli incontri zonali rappresentano un momento molto importante - hanno
continuato Roberto Paravidino e Simone moroni - testimonianza di una “filiera tutta italiana e tutta agricola”, impegnata nel portare avanti battaglie fondamentali per disegnare la “nuova agricoltura”. Per gli agricoltori abbiamo organizzato questi percorsi informativi e formativi perché siano consapevoli dei maggiori oneri a carico delle aziende, ma anche delle nuove opportunità che non mancano. Questi incontri, aperti a tutti gli imprenditori, sono stati il
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primo tassello di importanti momenti di assistenza e consulenza che verranno messi in campo nel 2014”. gli appuntamenti, organizzati nell’ambito del progetto di informazione per il settore agricolo attivato sulla misura 111 del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013, sono servite a presentare agli associati, ai tecnici e ai dirigenti, argomenti di attualità tecnica: ogni riunione si è conclusa lasciando ampio spazio al coinvolgimento da parte del pubblico per eventuali domande e discussioni dove i responsabili di settori hanno risposto a numerose domande e illustrato i “percorsi burocratici” da seguire per non commettere errori che potrebbero pregiudicare eventuali richieste di finanziamento.“La categoria che noi rappresentiamo ha un ruolo preponderante nella realtà produttiva del nostro territorio hanno concluso Paravidino e moroni - la tutela e lo sviluppo del settore agroalimentare, oltre a rappresentare un volano di sviluppo economico costituiscono l’elemento base della qualità della vita in quanto strettamente collegato alla salute e al benessere dell’individuo. gli incontri zonali sono stati la premessa tecnica a quelli che saranno gli incontri sindacali e che hanno uno scopo ben preciso, quello di aggiornare sulla crescita del Progetto per il Paese, un nuovo protagonismo sociale che la gente riconosce positivamente a Coldiretti”.
nella pagina precedente, sopra e di fianco una carrellata di immagini degli appuntamenti degli incontri zonali che si sono svolti in tutta la provincia in questo ordine: zona di alessandria, acqui Terme, Casale monferrato, Cerrina, Castelnuovo Scrivia, Tortona, novi Ligure-Ovada.
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sono iniziati gli incontri politico-sindacali sul Progetto Economico di Coldiretti
“Un nuovo protagonismo sociale per garantire un futuro al nostro Paese” Sarà l’occasione per tornare sul territorio, un’importante occasione di crescita per trasmettere in modo efficace e concreto l’Italia che Vogliamo opo essere scesi sul territorio, zona per zona, ed aver incontrato la base portando quelle che sono le ultime novità tecniche e ricordando importanti scadenze, senza dimenticare l’importante capitolo legato alla Politica agricola Comunitaria, adesso è giunto il momento di approfondire il discorso sul Progetto economico di Coldiretti, sulla filiera “tutta agricola e tutta italiana”. Un progetto che cresce e si rinnova, valorizza le identità locali come “leve competitive del Paese” per generare sviluppo, ma anche qualità della vita dando dignità e titolarità sociale alle imprese agricole. Roberto Paravidino, presidente Coldiretti alessandria nel dire queste parole è determinato: dialogare con la base in un momento di grande incertezza del Paese è fondamentale, sarà solo l’occasione per tornare sul territorio e trasmettere in modo efficace e concreto l’italia che Vogliamo. Un’importante opportunità di crescita e per ribadire che questo è il tempo del fare, tutti assieme, con un unico obiettivo: lo sviluppo delle imprese, difendendo il valore della territorialità, bene non omologabile. Si inizierà martedì 11 marzo dalle zone di Tortona e Castelnuovo Scrivia, seguiranno il 13 marzo Casale monferrato e Cerrina, il 20 marzo alessandria, e il 25 marzo acqui Terme, novi e Ovada:
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inizio lavori sempre alle ore 18. “il nostro compito sarà quello di far capire che il nostro impegno è portare Coldiretti, l’agricoltura italiana e il suo modello di sostenibilità totale in europa, compiutamente. - ha proseguito il direttore della Coldiretti alessandrina Simone moroni - abbiamo già cominciato a farlo. Dobbiamo proseguire e fare in europa quello che abbiamo saputo fare in italia. ma è necessario anche agire per cancellare i furti d'identità e di valore che non permettono ai consumatori di acquistare con consapevolezza e che tolgono reddito alle nostre imprese”. Un nuovo protagonismo sociale che la gente riconosce positivamente a Coldiretti che da oltre dieci anni ha rotto con il collateralismo ed è diventata titolare delle relazioni sociali che erano invece nelle mani della politica. “Oggi abbiamo un obiettivo e un traguardo nonostante la crisi e questo ha di fatto marcato una distanza rispetto alla rappresentanza tradizionale perché ci ha fatto aprire all’esterno. - ha aggiunto il presidente Roberto Paravidino - Questa strada non è comune alle altre forze di rappresentanza che, di fronte alla crisi, per difendersi, tendono a chiudersi nel corporativismo e nella finta unità. il Progetto di Coldiretti non rifiuta il dialogo e il confronto a prescindere purchè questo parta da idee chiare sulla strada che si vuole percorrere restando in-
disponibili ai compromessi al ribasso e a chi vuole solo far perdere tempo”. Durante gli incontri il presidente provinciale Coldiretti alessandria Roberto Paravidino e il direttore Simone moroni si soffermeranno sull’importanza di non abbassare la guardia sull’importanza dell’etichettatura trasparente e la tutela del vero Made in Italy. Perché identificare il Made in Italy è il primo passo per poterlo valorizzare e difendere in un mercato globale dove distintività e legame con il territorio sono leve competitive determinanti. “Le nostre idee, l’italia che Vogliamo, il nostro Progetto... sono elementi di grande concretezza che non vengono calati sul territorio ma che dal territorio ricevono spinte determinanti per crescere. hanno continuato Paravidino e moroni - e quelle spinte, quelle leve strategiche determinanti siamo tutti noi che ogni giorni troviamo il coraggio di affrontare con idee innovative un mercato che non lascia spazio ad errori. Questo perché noi possediamo le mappe del territorio, conosciamo il tipo di tessitura che tiene insieme consumatori, aziende e istituzioni, siamo noi l’interfaccia con l’amministrazione e la politica. Un nuovo protagonismo che la gente riconosce positivamente a Coldiretti che da oltre dieci anni ha rotto con il collateralismo ed è diventata titolare delle relazioni sociali”.
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UeCOOP - eletto il nuovo Presidente
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ianpietro Losapio di 43 anni impegnato professionalmente da oltre 15 anni nel mondo della cooperazione sociale è stato eletto dall’assemblea nazionale presidente di UeCOOP, l’Unione europea delle Cooperative che rappresenta oltre 4.000 cooperative che operano in tutti i settori cooperativi (agricoltura, pesca, produzione lavoro, sociale, abitazione, cultura, turismo, sport, ecc.) alla quale fanno capo oltre mezzo milione di soci presenti in tutte le regioni. Losapio - sottolinea UeCOOP - ricopre attualmente il ruolo di Presidente della Coop. Soc. Comunità Oasi 2 San Francesco onlus, attiva in Puglia sin dal 1986 e di Direttore del Consorzio nazionale di coop. sociali nOVa onlus, una delle realtà italiane maggiormente impegnate sui temi dell’innovazione nel campo delle politiche sociali e del welfare comunitario. Sposato con due figli ha ricoperto incarichi come fundraiser in primarie organizzazioni nazionali e come project manager di azioni comunitarie, nazionali e regionali sui diversi temi del sociale, con esperienze anche nel campo della gestione di servizi pubblici locali. Rivoluzionare una rappresentanza fatta tutta
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di quantità, numeri, crescita a tutti i costi, con l’ansia di occupare e coprire spazi per l’auto mantenimento che ha spesso dimenticato i principi alla base della mutualità e della cooperazione”. É questo uno degli obiettivi del neo presidente di UeCOOP gianpietro Losapio enunciati al momento dell’elezione nell’annunciare la promozione di un Codice etico di autoregolamentazione, ispirato al rigoroso rispetto dei principi costituzionali e normativi alla base della mutualità, sarà la barra cui ancorare l’agire di Ue.COOP. L’etica che si chiede alla politica e alla Pubblica amministrazione deve essere innanzitutto etica di impresa - ha precisato Sapio - nel sottolineare che la brutta cooperazione non ha fatto male a se stessa meno di quanto non ne abbia fatto al sistema intero”. La cooperazione deve fare dell’innovazione una pillar strategy non semplicemente con l’introduzione di nuove tecnologie ma introducendo nei processi organizzativi un approccio permanente di apertura a ciò che è nuovo, in altre parole - ha precisato Losapio - fare cooperazione deve significare “saper fare cose antiche in modo nuovo”. La cooperazione a cui penso - ha continuato Losapio - è quella che neanche si concepisce
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al di fuori del rapporto col suo territorio di riferimento e che sa riconnettersi alle nuove generazioni. il passaggio dal welfare state al welfare community di questi anni, che ha tagliato del 75% le risorse, si è consumato - ha denunciato Losapio - a suon di tagli del governo centrale, sulla pelle degli enti locali e in ultima grave violenta battuta sulla pelle dei cittadini, in particolare di quelli esclusi e in povertà che sono saliti a 5,8 milioni. Cade di fatto l’universalità dei diritti costituzionalmente sanciti (scuola di qualità, sanità, sicurezza, tutele, assistenza), mentre
Sulla cooperazione ScAndALo,
da Lampedusa a parmigiano
La nuova centraLe cooperativa presenta codice etico aLLa prima assembLea eLettiva crisi etica oltre che economica nella cooperazione italiana, dalla vergogna di Lampedusa con i migranti trattati da una cooperativa di accoglienza come prigionieri di un campo di lavoro del nordcorea fino al secondo arresto del direttore del Consorzio del Parmigiano Reggiano voluto e riconfermato dal presidente giuseppe alai che ammette candidamente di avere propri interessi, attraverso un complesso meccanismo di partecipazione societarie, presso l’impresa ungherese Magyar, produttrice di formaggi di imitazione che fanno concorrenza sleale al Re dei formaggi italiani. É quanto è emerso dalla prima assemblea elettiva della nuova centrale e cooperativa Ue Coop a cui aderiscono oltre quattromila cooperative con circa mezzo milione di associati, dalla quale è stato annunciata la presentazione di un libro nero sulla cooperazione, dallo spreco dei finanziamenti pubblici alla vendita dei marchi storici del Made in Italy, dal mancato rispetto dei diritti di soci e lavoratori
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esistono varchi enormi di spreco e inefficienza dei sistemi, pubblico e privato. Ciascuno dovrà predisporsi a fare la sua parte (istituzioni pubbliche, mercato, società, no profit) perché il come si sostiene il welfare del futuro sarà la cifra della tenuta del tessuto democratico e del futuro stesso del nostro paese. Ue.COOP - ha concluso Losapio - ha il dovere di costruire un pensiero lungo su questo e disegnare possibili scenari per ricostruire il filo della fiducia sociale, senza la quale alcuna attività è possibile (economica, politica, sociale, ecc.).
ue.cooP, unione europea delle cooperative, si è costituita il 21 febbraio 2013 ed è stata riconosciuta e autorizzata in data 24 aprile 2013 con decreto del ministro dello sviluppo economico, quale associazione nazionale di rappresentanza, assistenza e tutela del movimento cooperativo ai sensi dell’articolo 3 del decreto legislativo 2 agosto 2002, n.220.
fino ai guai giudiziari di amministratori e rappresentanti che rimangono sempre al loro posto nel maneggiare anche risorse pubbliche. Una situazione preoccupante che ha portato la nuova centrale cooperativa ad adottare il primo codice etico di autoregolamentazione per guidare tutti i comportamenti delle associate e di quanti sono chiamati a svolgere funzioni dirigenziali nel rispetto dei principi fondatori della cooperazione. L’augurio è che il rigore etico rivendicato da Ue Coop sia condiviso anche dalle altre centrali cooperative dimostrando di voler concretamente prendere le distanze da condotte riprovevoli. Purtroppo il vergognoso lavaggio all’aperto dei migranti o il fatto che venga ritenuto eticamente normale che il presidente di un Consorzio partecipi anche indirettamente a società che producono imitazioni del prodotto che dovrebbe tutelare, non sono gli unici casi di mancato rispetto dei valori della cooperazione che forse anche per questo nel 2014 vedrà il 20% delle cooperative tagliare il livelli occupazionali, solo il 10% aumentarli e il 70% mantenerli secondo la prima analisi congiunturale dell'alleanza delle Cooperative (Agci-Confcooperative-Legacoop) sugli ultimi quattro mesi 2013 e il primo quadrimestre di quest’anno. La nascita di Ue Coop rappresenta un elemento di discontinuità per rilanciare in italia un sistema cooperativo che rispetti le regole fondamentali di mutualità, solidarietà e trasparenza al servizio dei soci e della comunità in cui le cooperative operano quotidianamente. Con l’adozione del codice si prevede, tra l’altro, ogni soggetto aderente a Ue Coop si impegna a conformare la propria condotta al ri-
spetto dei diritti fondamentali degli individui in conformità con la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dell’OnU, dei lavoratori e dei consumatori, astenendosi dal compiere azioni che possano minare la credibilità, l’etica e l’immagine del movimento cooperativo. in linea con tali precetti Ue Coop ha posto il divieto di conferire cariche amministrative o incarichi gestionali a coloro che abbiano riportato condanne definitive o patteggiate con ammissione di colpa, tra l’altro, per reati di mafia o contro la pubblica amministrazione ponendo altresì il divieto di elargire attribuzioni economiche, regali o altre utilità a partiti, movimenti o gruppi politici ovvero a candidati a qualsiasi elezione, per poter concretamente garantire l’indipendenza del movimento cooperativo dalla rappresentanza politica. il codice etico regolamenta nel segno della trasparenza anche i rapporti con la Pubblica amministrazione. Ogni soggetto aderente a Ue Coop si deve astenere dal promettere, richiedere, offrire o ricevere a/da pubblici ufficiali, incaricati di pubblico servizio o dipendenti in genere della Pubblica amministrazione o di soggetti comunque concessionari di servizi pubblici o partecipati, in qualsiasi misura, da soggetti pubblici, vantaggi sotto qualsiasi forma. e’ fatto divieto, nei rapporti con pubblici ufficiali e/o incaricati di pubblico servizio, di attribuire regali o beneficio gratuito, promesso, richiesto, offerto o ricevuto, che possa essere interpretata come eccedente le normali pratiche commerciali o di cortesia, o comunque rivolta ad acquisire trattamenti di favore nella conduzione di qualsiasi operazione riconducibile all’attività sociale.
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mOVimenTi - giovani e donne imPresa
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DOnne imPReSa aLeSSanDRia Ha “CeLeBRaTO” La giORnaTa DeLLa DOnna
Un momento di aggregazione e riflessione con visita al museo della “storia contadina”
menti della vita pubblica e privata nella società contadina a cavallo fra Ottocento e novecento. Un percorso suggestivo nel cuore del centro storico alessandrino: per coloro che già lo conoscono sarà l’occasione per scoprire gli ultimi “pezzi” arrivati ad impreziosire la raccolta all’interno del museo, per coloro che invece non lo hanno mai visitato una splendida opportunità per conoscere meglio la storia locale. “Coldiretti da sempre crede nell’imprenditoria femminile. hanno aggiunto il Presidente e il Direttore della stata l’occasione per ritrovarci, un mo- caserma risalente al 1700 detta “gambarina Ve- Coldiretti alessandrina Roberto Paravidino e Simento di riflessione in occasione di una chia”, di proprietà del Comune di alessandria. mone moroni - Da parte loro c’è determinazione ricorrenza che vuole essere una gior- L'area espositiva si articola su due piani e misura e voglia di crescere, sensibilità nel dare all’agricolnata particolare per tutte le donne, circa 1600 metri quadrati. al piano terra, sfrut- tura anche un valore sociale. D’altra parte, le mamme, figlie, lavoratrici, o più semplicemente per tando l'architettura a campate delle ex scuderie, donne sono protagoniste di un’imprenditoria agritutte le persone comuni che ogni giorno svolgono è stato ricavato un suggestivo percorso composto cola vivace che non si lascia spaventare dal difficile piccole grandi azioni. Con soddisfazione possiamo da ambientazioni che riproducono i principali mo- momento congiunturale”. dire che il numero delle aziende in “rosa” cresce: giovani impresa alessandria “in scena” a volpeglino, nel tortonese infatti, sono sempre più numerose le giovani che, sfidando la crisi, desiderano fondare una propria impresa nel settore primario o continuare l’attività dei genitori e dei nonni, consapevoli del ruolo strategico che hanno sia nel mantenimento della memoria storica, che della costruzione e salvaguardia del futuro del territorio”. Parole dette da graziella Boveri, Responsabile Donne impresa Coldiretti alessandria in occasione della giornata della Donna: l’appuntamento si è svolto giovedì 6 marzo, con un interessante programma che ha avuto inizio con un momento di dialogo e pianificazione delle attività del Coordinamento ed è proseguito nei locali del museo “C’era una Volta” in piazza della gambarina ad alessandria dove si è svolta la visita guidata. La giornata si è conclusa nella parrocchia di “n.S. Del Carmine” in via Dei Continua l’attività di formazione del gruppo giovani impresa alessandria da parte della docente Stefania Barguasco dove ha preso parte alla Santa messa che biero. Lo scorso 6 marzo il movimento è stato ospite all’azienda agricola Cascina galeazzo di Volpeglino, nel torDonne impresa ha fatto celebrare in ricordo di tonese, titolare graziella Boveri responsabile provinciale e regionale Donne impresa. al centro dei lavori il tema Rosanna Tagliafico, per molti anni alla segreteria della comunicazione e la preparazione in vista di appuntamenti fieristici importanti. Come saper gestire uno stand, del movimento, prematuramente scomparsa qualsaper essere accattivanti e propositivi nel proporre le progettulità sono stati gli argomenti principali sui quali si è che mese fa. La scelta di visitare il “museo C’era svolta la giornata. in mattinata è stato anche dato spazio ad una lezione di carattere tecnico-frutticolo sui pescheti una volta” è stata dettata dal fatto di conoscere che caratterizzano la zona di Volpedo, prodotto tipico di questo territorio e molto apprezzata dai consumatori. meglio un vero gioiello collocato all'interno di una
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• Ciclo sfalsato di 1 anno • Vigoria dei germogli • Specie eliofila • Luce = Fiore Ogni anno il corilicoltore vive il periodo che precede la formazione della nocciola e la possibilità di vederla formarsi e ingrossarsi con dubbi e ansie legate alle possibili sorprese quantitative della futura produzione. L’insieme dei processi che portano alla formazione dei fiori e alla successiva evoluzione, inizia in ordine di tempo con la “differenziazione delle gemme” che segue la cosiddetta “induzione a fiore” È molto importante conoscere alcuni dei parametri che regolano questo ciclo in quanto comprenderne, almeno in parte, il funzionamento è alla base di una corretta programmazione delle operazioni colturali. Nella valutazione, anno per anno dei risultati quantitativi si dimentica che la produzione di una campagna viene definita con la differenziazione delle gemme che avviene nel corso dell’annata vegetativa precedente.
la formazione dei “gattini” La formazione delle infiorescenze maschili inizia molto presto nella stagione, circa due mesi dopo il germogliamento, vale a dire, a seconda della varietà tra metà maggio e i primi giorni di giugno mentre i primi abbozzi degli amenti all’interno delle gemme si possono notare a partire da dopo la metà del mese di maggio.
l’induzione a fiore
scheda nocciole n.31
La densità di infiorescenze maschili portate da un ramo varia con la lunghezza del ramo stesso. essa è maggiore per rami corti che misurano meno di 15 cm. Per contro la quantità totale dei gattini è maggiore se la pianta ha rami più sviluppati in lunghezza per diventare poi quasi stabile con l’ulteriore allungamento dei germogli e una vigoria molto accentuata. 15
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Il fiore femminile
La formazione degli abbozzi dei fiori femminili avviene ogni anno in una fase successiva a quella della formazione degli amenti. essa si verifica per la varietà piemontese, la Tonda gentile Trilobata, a partire dall’inizio del mese di luglio e prosegue per tutto il mese. Poco dopo sono osservabili, all’interno delle gemme i primordi dei fiori femminili. Si formano dapprima nelle gemme poste sulla porzione terminale dei rami e in quelle inserite alla base degli amenti. il numero di fiori presenti in ognuna delle infiorescenze femminili (glomeruli) è influenzata da tre fattori : la vigoria dei rami, la loro origine e il grado di illuminazione cui sono esposti.
la vigoria dei rami
Qualunque sia l’età della pianta, una volta entrata in produzione, il numero totale di infiorescenze femminili portati da un ramo tende a crescere con la sua lunghezza. Questo aumento non è comunque regolare. il numero relativo di glomeruli/gemma mista, è infatti inferiore rispetto al caso di germogli la cui lunghezza è più contenuta; se poi ci troviamo in presenza di forte vigoria, i rami presentano alla loro estremità una netta tendenza a formare gemme vegetative. esiste poi una relazione tra la lunghezza dei germogli e il calibro delle nocciole che verranno prodotte: i rami molto corti daranno nocciole tendenzialmente più piccole. Da queste osservazioni si evince che si deve cercare di ottenere un allungamento annuo dei rami superiore ai 15 centimetri. Questo è tanto più imperativo quanto più vecchia sarà la pianta. Tra i mezzi a disposizione per raggiungere il risultato, la potatura, l’irrigazione e la concimazione azotata assumono un ruolo di primo piano.
la predominanza della luce
La quantità di luce ricevuta dal ramo gioca un ruolo predominante nel livello di induzione a fiore. Così, per lunghezze equivalenti di rami, la quantità di gemme miste che portano fiori femminili è da 1,5 a 3 volte superiore nel caso di un’illuminazione ottimale dei germogli rispetto a quelli posti in ombra. inoltre, in presenza di un elevato grado di illuminazione, il numero medio di nocciole prodotte per infiorescenza è sempre più alto. Occorrerà quindi evitare le densità di impianto troppo fitte, effettuare, in funzione delle specifiche esigenze, la potatura e operare sempre con l’obiettivo di ottenere una buona penetrazione della luce all’interno della chioma o, in alternativa, non allevare chiome troppo sviluppate in spessore. 16
bibliografia: Le noisetier - CTiFiL, inRa, anPn - 2004
a cura del servizio di consulenza tecnico-agronomica Coldiretti Alessandria
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corretta alimentazione
la dieta di campagna
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Per stare in forma e in ottima salute
Lo stile di vita dei nostri giorni è caratterizzato da grande disponibilità di cibo e da una sempre più diffusa sedentarietà che portano a vivere in una situazione di apparente benessere psico-fisico che spesso non corrisponde con lo stato di salute.Viviamo, quindi, in un’epoca ove all’allungarsi dell’aspettativa di vita si registra anche la crescita del rischio di patologie quali: obesità, malattie metaboliche, cardiovascolari e neoplasie. al fine di orientare verso comportamenti alimentari più salutari continuano le nostre schede dedicate alla sana e corretta alimentazione.
cereali, legumi, ortaggi e frutta Sono alimenti importanti perché apportano carboidrati (soprattutto amido e fibra), ma anche vitamine, minerali ed altre sostanze di grande interesse per la salute. inoltre i cereali, e soprattutto i legumi, sono anche buone fonti di proteine. numerosi studi hanno dimostrato che un’alimentazione ricca in cereali, legumi, ortaggi e frutta protegge dalla comparsa di numerose malattie molto diffuse nei paesi sviluppati, in particolare diverse forme di tumore e malattie cardiovascolari (patologie delle arterie coronarie, ipertensione, infarto), cataratta, malattie dell’apparato respiratorio (asma e bronchiti), malattie dell’apparato digerente (diverticolosi, stipsi), ecc. il consumo di adeguate quantità di frutta e ortaggi assicura, inoltre, un rilevante apporto di nutrienti (vitamine, minerali, acidi organici) e nello stesso tempo consente di ridurre la densità energetica della dieta, sia perché il tenore in grassi e l’apporto calorico complessivo sono limitati, sia perché il potere saziante di questi alimenti è particolarmente elevato.
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[Testo tratto da “il Punto di Campagna amica� n.30 gennaio 2014]
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Principali alimenti ricchi di fibra
Perché dobbiamo consumare più cereali, legumi, ortaggi e frutta?
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erché apportano amido. i cereali e derivati sono sempre stati nell’alimentazione italiana la fonte principale di carboidrati. in un'alimentazione equilibrata il 60% circa delle calorie della razione dovrebbe provenire dai carboidrati, dei quali almeno i tre quarti sotto forma di carboidrati complessi e non più del quarto restante sotto forma di carboidrati semplici. L'importanza dei carboidrati deriva dal fatto che vengono assorbiti e utilizzati dall'organismo facilmente e senza produrre scorie metaboliche, assicurando alle cellule un rifornimento di glucosio e perciò di energia. L’amido richiede un certo lavoro digestivo per essere trasformato in glucosio, e per questo motivo viene assorbito più lentamente. invece i carboidrati semplici vengono digeriti e assorbiti più facilmente. Di conseguenza, la presenza contemporanea dei due tipi di carboidrati (semplici e complessi) nelle proporzioni indicate assicura all'organismo un rifornimento di energia costante e prolungato nel tempo, tale da evitare brusche variazioni del tasso di glucosio nel sangue (glicemia).
gli alimenti che apportano carboidrati
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carboidrati complessi sono rappresentati essenzialmente da amido e fibre. il primo (un composto costituito dall’unione di moltissime molecole di glucosio) è presente in buone quantità soprattutto nei cereali, nei legumi secchi e nelle patate. La fibra alimentare si trova in quasi tutti i prodotti vegetali. i carboidrati semplici invece sono costituiti da una o due molecole e sono per lo più dotati di sapore dolce, da cui il termine comune di “zuccheri”. i più importanti sono il saccarosio, che si ottiene dalla barbabietola o dalla canna da zucchero, il glucosio e il fruttosio contenuti nella frutta e nel miele e il lattosio contenuto nel latte.
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legumi: fagioli, fave, ceci, lenticchie, piselli Cereali e derivati: pasta, biscotti, pane e cereali da colazione (soprattutto se integrali), prodotti da forno, orzo perlato. verdura e ortaggi: carciofi, cavoli, cicoria, carote, melanzane, barbabietole, funghi, agretti, finocchi. frutta fresca: pere, mele, fichi, banane, kiwi, lamponi, fichi d’india, ribes. frutta secca in guscio: noci, nocciole, mandorle. frutta essiccata: albicocche secche, fichi secchi, mele essiccate, uva passa, prugne secche, castagne secche.
la fibra insolubile e alimentare
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a fibra insolubile è contenuta soprattutto nei cereali integrali, nelle verdure e negli ortaggi, mentre quella solubile è presente soprattutto nei legumi e nella frutta, anche se alcuni prodotti vegetali contengono entrambi i tipi di fibra. La fibra alimentare facilita il raggiungimento del senso di sazietà, in quanto contribuisce ad aumentare il volume del cibo ingerito e a rallentare lo svuotamento dello stomaco. inoltre sembra in grado di ridurre il rischio di insorgenza di alcune malattie dell’intestino (quali la diverticolosi del colon) e delle vene (quali le varici), nonché di importanti malattie cronico-degenerative, quali in particolare i tumori del colon-retto (probabilmente per la diluizione di eventuali sostanze cancerogene, per la riduzione del loro tempo di contatto con la mucosa intestinale, e per altri meccanismi ancora da chiarire), il diabete e le malattie cardiovascolari (probabilmente regolando i livelli ematici di glucosio e di colesterolo). L’introito raccomandato di fibra è intorno ai 30 grammi/giorno, quantità superiore a quella che attualmente si assume in italia. Per raggiungere i livelli raccomandati è bene consumare più spesso alimenti ricchi in fibra invece di ricorrere a prodotti dietetici concentrati in fibra.
Perché apportano importanti vitamine e minerali
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prodotti ortofrutticoli sono un’ottima fonte di alcune vitamine: ad esempio l’arancia, il pomodoro e il kiwi di vitamina C e folati, la carota, l’albicocca, gli ortaggi a foglia verde di pro-vitamina a, i legumi e i ce-
reali di tiamina, niacina e folati. Sono anche una fonte importante di minerali (gli ortaggi a foglia verde di calcio e ferro, la patata e il pomodoro di potassio), anche se l’assorbimento di questi ultimi è in genere inferiore rispetto a quello degli stessi minerali contenuti negli alimenti di origine animale.
Perché contengono sostanze ad azione protettiva
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li effetti benefici del consumo di frutta, ortaggi e legumi dipendono anche dal fatto che alcuni loro componenti svolgono un’azione protettiva, prevalentemente di tipo antiossidante, che si esplica contrastando l’azione dei radicali liberi, i quali sono in grado di alterare la struttura delle membrane cellulari e del materiale genetico (il DNA), aprendo la strada a processi di invecchiamento precoce e a tutta una serie di reazioni che sono all’origine di diverse forme tumorali. Questa azione protettiva, oltre che dai componenti già ricordati (vitamine e minerali), è svolta anche da altri componenti, i quali, pur presenti in quantità relativamente ridotte, sono egualmente molto attivi dal punto di vista biologico attraverso svariati meccanismi: il principale di questi è appunto quello antiossidante.Tra le diverse classi di antiossidanti presenti nei prodotti ortofrutticoli freschi i più comuni sono: • l’acido ascorbico (la vitamina C); • i carotenoidi (i pigmenti dalla colorazione gialla, arancione e rossa di cui sono ricchi i vegetali e i frutti giallo-arancio - per la presenza di ß-carotene- e quelli rossi come il pomodoro - per la presenza di licopene); • i composti fenolici (presenti in elevata concentrazione praticamente in tutti gli alimenti di origine vegetale e nell’uva e, quindi, nel vino); • i tocoferoli (presenti nei semi oleosi e negli ortaggi a foglia verde). Il consumo di frutta e vegetali può, inoltre, assicurare un apporto rilevante di alcuni minerali (quali selenio e zinco) che rientrano nei sistemi di difesa antiossidante dell’organismo. Altre sostanze in essi presenti sono state studiate in relazione ai loro potenziali effetti di prevenzione nei confronti del cancro.
Qualche consiglio… • Consuma quotidianamente più porzioni di ortaggi e frutta fresca, e aumenta il consumo di legumi sia freschi che secchi, avendo sempre cura di limitare le aggiunte di oli e di grassi, che vanno eventualmente sostituiti con aromi e spezie. • Consuma regolarmente pane, pasta, riso e altri cereali (meglio se integrali), evitando di aggiungere troppi condimenti grassi. • Quando puoi, scegli prodotti ottenuti a partire da farine integrali e non con la semplice aggiunta di crusca o altre fibre (leggi le etichette).
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[a cura di Fabio Fracchia]
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Siamo ormai prossimi alle semine del mais, ed è ora di studiare la strategia migliore per ottenere il massimo reddito da questa coltura. La maiscoltura nazionale, un tempo quella dalle rese più elevate al mondo, ha perso competitività negli ultimi anni: se infatti dall’inizio degli anni ’70 fino al 1999 l’italia aveva le maggiori rese per ettaro, se confrontate con i più importanti competitors mondiali (Francia, USa, Spagna), con l’inizio degli anni 2000 questa leadership è stata persa, e USa e Spagna ci hanno sopravanzato. Questo a fronte di una domanda che, negli ultimi 5 anni è stata sostanzialmente stabile, se non in leggera crescita per gli usi energetici. il recupero di produttività è importante per diversi motivi, e non solo per il reddito dell’agricoltore: una maggior produzione consente di ridurre le importazioni dall’estero, privilegiando il prodotto nazionale a filiera corta; da un punto di vista ambientale produrre il fabbisogno con rese elevate richiede minori superfici e ciò può consentire di lasciare spazio ad aree naturali, a favore della biodiversità. ma soprattutto l’azienda agricola, da punto di vista economico, deve ottimizzare l’utilizzo di fattori produttivi e puntare alla massima redditività della coltura. La sperimentazione, negli ultimi anni, ha affinato l’agrotecnica del mais e questo, insieme al miglioramento genetico, può consentire incrementi di resa interessanti a sostanziale parità di costi di produzione. Vediamo quali sono le pratiche più favorevoli all’incremento di resa.
antIcIPo dell’ePoca dI semIna nei principali areali maidicoli la semina anticipata è ormai pratica consolidata. Ciò grazie anche alle nuove generazioni di ibridi di mais, più tolleranti a ritorni di freddo e con buon “early vigor” e cioè buon vigore vegetativo nelle prime fasi della coltura. il vantaggio della semina anticipata è soprattutto relativo all’anticipo della fioritura, che avviene in questo modo entro la terza decade di giugno, nel momento di massima energia radiante. inoltre è più difficile trovarsi già in condizioni di stress idrico e termico, in un momento particolarmente delicato per la pianta. Un ulteriore importante vantaggio è costituito dalla possibilità di sfuggire meglio ad attacchi di Diabrotica e Piralide, e di conseguenza anche agli attacchi di Fusariosi della spiga favoriti proprio da quest’ultimo insetto. Tuttavia l’anticipo della semina non è indenne da rischi: il lento sviluppo della coltura nelle fasi iniziali la potrebbe esporre più facilmente ad attacchi di insetti terricoli (elateridi e nottua in primis), e la lentezza di affermazione della coltura rappresenta essa stessa un problema, vanificando gli effetti positivi descritti sopra. Per questo motivo alla semina occorre porre in atto una serie di accorgimenti atti a favorire il più rapido sviluppo possibile.
nUovi percorsi agronomici per aUmentare
Premessa
la prodUttivita’ e la QUalita’ del mais
scheda mais
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Le pratiche per favorire un rapido sviluppo sono: • lavorazIone temPestIva dell’InterfIla • PIanI dI concImazIone adeguatI neI PrImI stadI dI svIluPPo • dIfesa InsettIcIda La sarchiatura precoce favorisce un maggior arieggiamento e riscaldamento del terreno, favorendo un più rapido sviluppo della coltura: visto che le piantine non si sono ancora ben affrancate, tale operazione va effettuata con la stessa attenzione che si utilizza, ad esempio, nella sarchiatura della barbabietola da zucchero. La concimazione di fondo ha, come noto un ruolo molto importante. negli ultimi anni si sono diffuse tecniche che tendono a localizzare vicino al seme fertilizzanti azotati e fosfatici, che sono più rapidamente assorbiti dalla piantina e favoriscono un più rapido sviluppo. Un’ulteriore evoluzione di questa tecnica è l’uso di semente conciata non solo con insetticidi, ma anche con concimi fosfo azotati e, più recentemente, con zinco, che ha un importante effetto nello stimolare l’early vigor della pianta. inoltre, interventi fertilizzanti di copertura molto anticipati (eventualmente associati alla sarchiatura precoce, o anche distribuiti in forma liquida con forme azotate a pronto effetto) sono anch’essi assai utili per favorire la rapida affermazione della pianta e quindi una fioritura anticipata. La difesa insetticida è diventato argomento da riconsiderare attentamente a seguito del divieto di utilizzo di insetticidi in concia. Le strategie devono saper affiancare metodi agronomici e metodi chimici, senza tuttavia dimenticare che, qualora vi sia rischio di attacco di elateridi, l’unica modalità di intervento è preventiva, mentre nel caso della diabrotica l’avvicendamento colturale diventa ancora più impor-
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tante rispetto ai conosciuti benefici agronomici. Pur essendo necessario valutare con attenzione l’opportunità di effettuare la geodisinfestazione in relazione alle condizioni che possono favorire lo sviluppo di elateridi (terreni freschi, buona dotazione di sostanza organica, rotazione con colture prative ecc.), molto spesso l’opportunità di proteggere preventivamente la coltura si dimostra vincente, in termini di numero di piante effettive alla fioritura e quindi di produzione. Un altro aspetto di tecnica colturale che sta suscitando interesse per i positivi risultati è l’aumento della densità di semina: molti ibridi di ultima generazione sono particolarmente adatti a vivere in condizioni di maggior densità. Peraltro la sperimentazione ed il miglioramento genetico hanno consentito di passare da 3,5 piante/mq degli anni ’50 alle 7,5 piante/mq attuali. ma si può fare di più, arrivando anche a 10 piante/mq disponendo di ibridi adatti e riducendo la distanza sulla fila da 18 a 14 cm, mantenendo un’interfila di 75 cm, oppure adottando file binate (2025 cm sulla bina e 50-55 cm tra le bine), con disposizione sfalsata delle piante, oppure ancora con interfila di 45-50 cm e 22 cm tra le piante sulla fila. Queste condizioni possono permettere incrementi produttivi anche del 10% (in particolare con le file binate). Queste tecniche vanno adottate utilizzando ibridi adatti, non molto alti (perché questa tecnica tende a far “filare” un po’ la pianta, rendendola un po’ più sensibile all’allettamento), ed in genere non superiori alla classe 600 (130 giorni). inoltre occorre adottare un’agrotecnica adeguata sia in termini di fertilizzazione (aumentando la concimazione azotata) sia fornendo alla coltura la giusta quantità di acqua per supportare una maggior densità, facendo attenzione agli eccessi, in quanto una maggior fittezza determina una maggior umidità all’interno della massa vegetativa, che espone la granella ad un maggior rischio di malattie fungine.
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ORganizzaziOne - attualità
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nio onte Anto iretti Piem nale Roberto ld o C i d ttore azio tra il Dire sidente N le da sinis o Gesmundo, il Pre runo Rivarossa. ia c o s a B z z n nde for Nazionale rale Vince Una gra , il Segretario Gene zazione e Servizi iz n lio a ci De Con Area Org e il Capo Moncalvo
Antonio De Concilio nuovo Direttore di Coldiretti Piemonte nominato dal consiglio Regionale su indicazione della confederazione nazionale ntonio De Concilio è il nuovo direttore di Coldiretti Piemonte. Lo ha nominato il consiglio regionale della Organizzazione su indicazione della Confederazione nazionale. Presenti al Consiglio il presidente Roberto moncalvo, il segretario generale Vincenzo gesmundo, il capo area organizzazione e servizi Bruno Rivarossa, già direttore di Coldiretti Piemonte, che ha ricevuto l’incarico di delegato Confederale. moncalvo ha ricordato l’attività dei prossimi mesi: una serie di incontri territoriali per condividere con gli associati di tutto il Paese le strategie di Coldiretti, nei quali si dibatterà sul nuovo P.S.R. che dovrà portare linfa nuova per gli investimenti nelle imprese agricole in un ottica di valorizzazione del Made in Italy e di integrazione dell’agro alimentare italiano con le politiche europee. gesmundo ha evidenziato il momento di crisi in cui versa il Paese sia sotto l’aspetto politico che istituzionale. Ha rimarcato quale sia il ruolo di Coldiretti in quanto forza sociale, autonoma dalle vicende della politica. Ha ricor-
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dato il ruolo svolto da Coldiretti per aver saputo spostare l’attenzione del Paese dall’agricoltura alla produzione di cibo, tanto da poter affermare oggi che l’agroalimentare è l’unico settore che attrae giovani e che ha forti prospettive di rilancio dell’economia del Paese. Rivarossa nel ringraziare la dirigenza piemontese per l’apporto e la collaborazione ricevuta in otto anni di direzione di Coldiretti Piemonte ha ricordato il lavoro svolto nell’economico con i contratti di filiera e l’attenzione data dall’Organizzazione alle problematiche sociali e del territorio. De Concilio, consapevole di essere chiamato alla direzione di una Federazione regionale importante per il Paese, forte di una lunga e concreta esperienza di direttore in molte federazioni Coldiretti, ha raccolto con pragmaticità le indicazioni degli interventi precedenti evidenziando la sua volontà di continuare a realizzare in Piemonte la progettualità nazionale che ha fatto di Coldiretti l’unica organizzazione che passando per la valorizzazione del Made in Italy ha dato in questi anni risultati concreti alle imprese e al Paese.
nuovo direttore di cuneo Coldiretti alessandria augura buon lavoro ad enzo Pagliano nuovo Direttore di Coldiretti Cuneo, 50 anni originario di mombarcaro. Pagliano ricopre anche incarichi nazionali: è Consigliere del Caa nazionale e componente del Consiglio Confederale in rappresentanza dei direttori.
InAUGURATo A ToRIno
IL cEnTRo SERVIZI AI cITTAdInI
•antonio De Concilio, direttore di Coldiretti Piemonte, Bruno Rivarossa Capo area Organizzazione e Servizi di Coldiretti, Fiorito Leo, direttore generale del patronato epaca, Luigi Bocchiotti amministratore unico del CDC hanno inaugurato il primo Centro Servizi alla persona di via antonio Fabro, 6 a Torino nei locali del Centro Diagnostico Cernaia (CDC). erano presenti i direttori delle Coldiretti Provinciali: Simone moroni di alessandria, antonio Ciotta di asti, enzo Pagliano di Cuneo, giancarlo Ramella di novara, michele mellano di Torino, marco Chiesa di Vercelli. De Concilio ha evidenziato il nuovo corso di Coldiretti che “Pur continuando ad operare per la crescita e lo sviluppo economico delle imprese associate, intende dare ulteriore concretezza al patto con il consumatore mettendo a disposizione di tutti i cittadini le professionalità che operano in Coldiretti sia in campo pre-
videnziale, infortunistico che fiscale”. Rivarossa ha ricordato “che il Centro Servizi alla persona di Torino vuole essere un presidio in città che concretizza l’attenzione di Coldiretti verso le nuove problematiche di ordine sociale che con-
dizionano la vita dei cittadini. ma anche un info point sulla progettualità di Campagna amica che in Piemonte è presente con le sue espressioni quali le Botteghe, i punti vendita dei produttori, i mercati di Campagna amica”.
Nella foto un momento dell’inaugurazione del nuovo “Centro Servizi” che vedrà presenti le professionalità del Patronato Epaca, del CAF e verrano fornite consulenze di ordine legale, giuslavoristico e fiscale. Il centro è convenzionato per la parte sanitaria svolta dal “Centro Diagnostico Cernaia”.
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aTTUaLiTà - made in italy
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DaLL’iniziO DeLL’annO È iL TeRzO maRCHiO a FiniRe neL miRinO Di inVeSTiTORi STRanieRi
: dalla moda al cibo
quando il MADE In ITAly vola via alla moda, con il caso Versace, all’alimentare si moltiplicano le operazioni di acquisizione dei gioielli del made in italy che trovano in questi settori le loro espressioni migliori.ad affermarlo è la Coldiretti nel commentare l’acquisto da parte di Blackstone, private equity americano, del 20 per cento delle quote della casa di moda italiana, la terza dall’inizio dell’anno a finire nel mirino
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di investitori stranieri, dopo Krizia e Poltrona Frau. Un fenomeno, quello della vendita di marchi storici del tessuto produttivo italiano, che interessa tutti i settori, dall’agroalimentare fino ai trasporti, ma anche la moda. nel 2013 era stata la volta di Loro Piana finire al gruppo francese LVmH per 2 miliardi di euro. alla fine del mese di giugno 2013 la stessa multinazionale del lusso LVmH aveva acquisito - sottolinea la Coldiretti - una partecipazione di maggioranza nel capitale sociale della pa-
sticceria Confetteria Cova proprietaria della societa' Cova montenapoleone Srl, che gestisce la nota pasticceria milanese. La Lvmh di Bernard arnault aveva già in portafoglio Bulgari ed è proprietario di Fendi, emilio Pucci e acqua di Parma mentre - continua la Coldiretti - la sua rivale francese Ppr di FrancoisHenry Pinault controlla gucci, Bottega Veneta e Sergio Rossi. il colpo piu’ grosso nell’alimentare i francesi lo hanno messo a segno nel 2011 con la Lactalis che è stata, invece protagonista - afferma la Coldiretti - dell’operazione che ha portato la Parmalat a finire sotto controllo transalpino,. dopo aver già acquisito in passato la galbani, la Locatelli e l’invernizzi. Se nella moda gli emiri del Qatar si sono assicurati lo scorso anno lo storico marchio Valentino, assieme alla licenza missoni nel settore vitivinicolo quest’anno - continua la Coldiretti - un imprenditore cinese della farmaceutica di Hong Kong, che ha acquistato per la prima volta un’azienda vitivinicola agricola nel Chianti, terra simbolo della Toscana per la produzione di vino: l’azienda agricola Casanova - La Ripintura, a greve in Chianti, nel cuore della Docg del gallo nero. nel 2013 - continua la Coldiretti - si sono verificate la cessione da parte della società averna dell’intero capitale dell’azienda piemontese Pernigotti al gruppo turco Toksoz, e il passaggio di mano del 25% della proprietà del riso Scotti ceduto dalla famiglia pavese al colosso industriale spagnolo ebro Foods. nel 2012 la Princes Limited (Princes), una controllata dalla giapponese mitsubishi, aveva siglato un contratto con aR industrie alimentari Spa (aRia), leader italiana nella produzione di pelati, per creare una nuova società denominata "Princes industrie alimentari SrL" (Pia), controllata al 51 per cento dalla Princes, mentre il marchio Star passa definitivamente in mano spagnola con il gruppo agrolimen che ha aumentato la propria partecipazione in gallina Blanca Star al 75%. nel 2011 la società gancia, casa storica per la produzione di spu-
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mante, è divenuta di proprietà per il 70% dell'oligarca Rustam Tariko, proprietario della banca e della vodka Russki Standard mentre il 49% di eridania italia Spa operante nello zucchero è stato acquisito dalla francese Cristalalco Sas e la Fiorucci salumi è passata alla spagnola Campofrio Food group, la quale ha ora in corso una ristrutturazione degli impianti di lavorazione a Pomezia che sta mettendo a rischio numerosi posti di lavoro. nel 2010 il 27% del gruppo lattiero caseario Ferrari giovanni industria Casearia S.p.a fondata nel 1823 che vende tra l’altro Parmigiano Reggiano e grana Padano è stato acquisito dalla francese Bongrain europe Sas e la Boschetti alimentare Spa, che produce confetture dal 1981, è diventata di proprietà della francese Financière Lubersac che ne detiene il 95 per cento. L’anno precedente, nel 2009 - prosegue la Coldiretti -, è iniziata la cessione di quote della Del Verde industrie alimentari spa che è divenuta di proprietà della spagnola molinos Delplata Sl, la quale fa parte del gruppo argentino molinos Rio de la Plata. nel 2008 la Bertolli era stata venduta all’Unilever per poi essere acquisita dal gruppo spagnolo SOS, è iniziata la cessione di Rigamonti salumificio spa, divenuta di proprietà dei brasiliani attraverso la società olandese Hitaholb international, mentre la Orzo Bimbo è stata acquisita dalla francese nutrition&Santè S.a. del gruppo novartis. Lo stesso anno è stata ceduta anche italpizza, l’azienda modenese che produce pizza e snack surgelati, all’inglese Bakkavor acquisitions limited. nel 2003 hanno cambiato bandiera anche la birra Peroni, passata all'azienda sudafricana SaBmiller mentre negli anni novanta era stata la San Pellegrino ad entrare nel gruppo nestlè e la Stock ad essere venduta alla tedesca eckes a.g per poi essere acquisita nel 2007 dagli americani della Oaktree Capital management. La stessa nestlè - conclude la Coldiretti - possedeva già dal 1993 il marchio antica gelateria del Corso e addirittura dal 1988 la Buitoni e la Perugina.
il formaggio più falsificato al mondo
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aTTUaLiTà - caos Parmigiano
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Consorzio Parmigiano nel caos, ora serve una svolta
oldiretti, non ci sta a far passare sotto silenzio una vicenda a dir poco opaca dopo il provvedimento disposto dalla magistratura che ha colpito i vertici del Consorzio Parmigiano Reggiano. “Se il Parmigiano Reggiano è il prodotto italiano più falsificato nel mondo, - denuncia l’Organizzazione - il motivo forse va cercato all’interno dello stesso Consorzio di tutela che più che difendere la tipicità del formaggio alfiere del Made in Italy sulle tavole mondiali, manca di trasparenza al suo interno verso le aziende associate ed i consumatori. Occorre fare subito chiarezza su quanto sta succedendo esattamente nel consorzio del Parmigiano Reggiano con la complicità delle centrali cooperative, sulle scelte poco trasparenti della dirigenza ma anche sui legami oscuri con i produttori di formaggi di imitazione, cosiddetti similgrana, che fanno concorrenza sleale ma che sono presenti nel Consorzio e che attaccano Coldiretti quando difende il vero Parmigiano. Dopo aver assistito all’appoggio della governance del Consorzio alla costruzione di un mega-magazzino di formaggi, tentativo strisciante di creare una centrale di stagionatura di similgrana proprio nel regno del Parmigiano Reggiano adesso ci troviamo di
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fronte al silenzio dei dirigenti che nascondono agli associati le indagini della magistratura sul direttore generale. i vertici del Consorzio, massimi esponenti delle centrali cooperative (ad esempio: il presidente Giuseppe Alai è presidente della Confcooperative di Reggio Emilia) dovrebbero avere, secondo Coldiretti, il dovere morale di assicurare la massima trasparenza a tutela del buon nome del prodotto e delle centinaia di imprenditori che con il loro lavoro assicurano la qualità del vero Parmigiano Reggiano. Purtroppo tutto viene poco eticamente gestito nelle segrete stanze dove vengono prese decisioni oscurantiste che gettano discredito sulla tipicità del ‘Re dei Formaggi’”. in tutta la vicenda non bisogna dimenticare che solo nell’ultimo anno le importazioni di formaggi similgrana dall’Ungheria hanno raggiunto ben 2,7 milioni di chilogrammi, pari al 10% del totale delle importazioni, e che proprio in Ungheria opera la magyar, industria casearia, di proprietà di una società italiana a sua volta partecipata da itaca Società Cooperativa il cui presidente è stato fino all’inizio dell’anno scorso proprio giuseppe alai, presidente del Consorzio Parmigiano, che si è dimesso dopo la denuncia di Coldiretti.
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nUOVe imPOSTe - iuc e sistri
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il nuovo tributo comunale si compone di tre tipi di imposte e tasse
Iuc, gli effetti per l’agricoltura della nuova Imposta unica comunale al 1° gennaio 2014 è entrata in vigore la iuc (Imposta unica comunale) che riorganizza la tassazione comunale. Va detto che la nuova imposta, introdotta dalla Legge di Stabilità, non rappresenta uno stravolgimento della tassazione, ma piuttosto una risistemazione dei tributi già oggi conosciuti e applicati per il 2013 (Imu e tares). il nuovo tributo comunale si compone di tre tipi di imposte e tasse che hanno ad oggetto gli immobili: l’Imu, che ha come presupposto il possesso dell’immobile, la tasi (Tassa sui servizi indivisibili), collegata alla erogazione dei servizi comunali, e la tari (Tassa rifiuti), diretta al finanziamento dei costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
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Imu
(Imposta municipale propria)
Dopo le note vicende che hanno caratterizzato l’applicazione dell’Imu 2013, l’imposta municipale propria continuerà ad applicarsi a regime, dal 2014, anche al settore agricolo con alcune importanti novità, le quali sono state anche il frutto dall’azione sindacale di Coldiretti e consistono: nella riduzione dei moltiplicatori da applicare al reddito dominicale dei terreni, già rivalutato nella misura del 25%, da 110 a 75, relativamente ai terreni posseduti e condotti da IaP o coltivatori diretti, iscritti alla previdenza agricola (restano esenti dall’imposta i terreni agricoli ricadenti in aree montane o collinari); nell’esclusione dall’imposta dei fabbricati rurali strumentali, indipendentemente dalla loro ubicazione in comuni montani o parzialmente montani. L’imposta risulta invece dovuta per i fabbricati rurali abitativi a prescindere dal luogo di ubicazione, fatta comunque salva, l’esclusione dall’imposta delle abitazioni principali e delle relative pertinenze, ad eccezione per quelle che rientrano nelle categorie catastali a/1, a/8 e a/9.
tasI
(tassa sui servizi indivisibili)
il presupposto impositivo della tasi è il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di fabbricati, compresa l’abitazione principale, di aree scoperte, nonché di aree edificabili a qualsiasi uso adibiti. La base imponibile è quella prevista per l’applicazione dell’Imu, a cui viene applicata l’aliquota di base della Tasi, pari all’1 per mille. il Comune può ridurre l’aliquota fino all’azzeramento ovvero aumentarla con il limite per cui la somma di imu + tasi non possono superare l’aliquota del 10,6 per mille, tenendo in considerazione che per il 2014 la quota tasi non può eccedere il 2,5 per mille. L’aliquota per i fabbricati rurali strumentali non può eccedere, in ogni caso, la misura dell’1 per mille. i Comuni possono stabilire riduzioni ed esenzioni per talune categorie di immobili tra cui i fabbricati rurali ad uso abitativo.
tarI
(tassa per lo smaltimento dei rifiuti)
La tari è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani. La disciplina ricalca quanto previsto dalla precedente normativa della tassa sui rifiuti (tares) che ha trovato applicazione per l’anno 2013. Viene
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confermato che sono escluse dalla Tari le aree scoperte pertinenziali o accessorie ai locali tassati, non operative e le aree comuni condominiali. nella determinazione della superficie assoggettabile alla tassa non si tiene conto di quella parte di essa ove si formano, in via continuativa o prevalente, rifiuti speciali, al cui smaltimento sono tenuti a provvedere a proprie spese i relativi produttori. nelle zone in cui non è effettuata la raccolta, la tari è dovuta in misura non superiore al 40% della tariffa da determinare, anche in maniera graduale, in relazione alla distanza dal più vicino punto di raccolta. il Comune con specifico regolamento può prevedere riduzioni tariffarie ed esenzioni nei seguenti casi: a) abitazione con unico occupante; b) abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale od altro uso limitato e discontinuo; c) locali diversi dalle abitazioni, ed aree scoperte adibiti ad uso stagionale o ad uso non continuativo, ma ricorrente; d) abitazioni occupate da soggetti che risiedono o abbiano la dimora, per più di sei mesi all’anno, all’estero; e) fabbricati rurali ad uso abitativo. Occorre sottolineare che sono escluse dalla tassazione i locali e le aree non suscettibili di produrre rifiuti urbani e cioè: il cui normale utilizzo non comporta la
Slitta ancora la decorrenza delle sanzioni in materia di Sistri, il sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti. nell’ambito della conversione in legge del decreto legge milleproroghe (decreto legge 30 dicembre 2013, n.150) è stato approvato alla Camera dei deputati l’emendamento che dispone un rinvio al 31 dicembre 2014 della decorrenza delle sanzioni previste per la violazione delle disposizioni in materia. Fino a tale data, quindi, continuano ad applicarsi gli adempimenti e gli obblighi di tenuta del registro di carico e scarico, di compilazione del formulario di trasporto e di invio della comunicazione annuale al catasto, secondo quanto previsto dal codice ambientale, nel testo previgente alle modifiche apportate dal decreto legislativo 3 dicembre 2010, n. 205. La norma di proroga, che interviene a pochi giorni dall’avvio dell’operatività del Sistri per le imprese che producono rifiuti (previsto per il 3
produzione di rifiuti urbani od assimilati in misura apprezzabile per loro natura, locali non utilizzati e quindi senza utenze (idrica,elettrica e gas), senza atti autorizzativi per l’utilizzo dell’immobile, locali inagibili; produzione esclusiva di rifiuti speciali non assimilabili per tipologia. Va inoltre rilevato che il comma 661 stabilisce che il tributo non è dovuto in relazione alle quantità di rifiuti assimilati che il produttore dimostri di aver avviato al recupero. Occorre poi tener presente la risoluzione n. 36 del 1999 che ha escluso ai fini tarsu e successivamente della tares le superfici delle stalle, fienili e simili, legnaie, depositi agricoli e dei locali e delle aree adibiti all’esercizio dell’impresa agricola non idonee alla produzione di rifiuti urbani e produttrici in via prevalente o, addirittura esclusiva, di altro materiale utilizzato in agricoltura. alla luce di quanto stabilito dalla norma, è indispensabile che i Comuni, tramite regolamento, possano evitare che a seguito dell’assimilazione dei rifiuti speciali, ai rifiuti urbani, o in relazione ad una non corretta applicazione del DPR 158/99 (ad esempio assimilazione dell’agriturismo alla ristorazione), le imprese agricole siano assoggettate alla tari nonostante producano rifiuti speciali agricoli o si trovino a veder aumentata la tassazione a causa di non pertinenti coefficienti di producibilità dei rifiuti.
marzo), consente agli operatori ed alle istituzioni di beneficiare ancora di uno spazio temporale per poter testare e disciplinare adeguatamente il sistema. Parallelamente, il ministero dell’ambiente sta ultimando i lavori del decreto previsto dall’articolo 188 ter, comma 3 del decreto legislativo 152/06, con cui, nella specificazione delle categorie di soggetti obbligati all’adesione al Sistri, dovranno essere previste le fasce di esonero per le diverse categorie di imprese, tra cui le imprese agricole che producono i propri rifiuti pericolosi. in tale contesto, pertanto, per poter comprendere con esattezza le categorie di imprese soggette agli adempimenti informatici di tracciabilità è indispensabile attendere l’approvazione definitiva delle disposizioni in discussione e la definizione del quadro giuridico di riferimento, che presuppone, tra l’altro, la completa revisione del Regolamento n.52/2011.
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consorzio smaltimento rifiUti di origine animale
l Co.sm.an, Consorzio smaltimento rifiuti di origine animale, ha convocato le assemblee per trattare i seguenti ordini del giorno: discussione materie oggetto dell'assemblea generale; nomina dei delegati partecipanti all'assemblea generale; illustrazione dei programmi e delle attività del Consorzio. Le assemblee parziali avranno luogo: • lunedì 14 aprile 2014, (alle ore 20.00 in prima convocazione) ed occorrendo in seconda convocazione alle ore 21.00, a Carmagnola (To), nella sala comunale “monviso”, Cascina Vigna, via San Francesco di Sales, 188, per i consorziati della provincia di Torino.
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• martedì 15 aprile 2014, (alle ore 20.00 in prima convocazione) ed occorrendo in seconda convocazione alle ore 21.00, a San michele frazione di alessandria, nella Sala della Parrocchia per i consorziati delle Province di aL, aT, Bi, nO,VB,VC; • giovedì 17 aprile 2014 (alle ore 20.00 in prima convocazione) ed occorrendo in seconda convocazione alle ore 14 a Fossano (Cn), nel Salone “Brut e Bon”, area Foro Boario, per i consorziati della provincia di cuneo; ai sensi dell’art. 17 dello statuto ogni consorziato ha diritto ad un voto e può farsi rappresentare con delega scritta da altro consorziato o da un famigliare convivente.
Ogni consorziato può rappresentare al massimo altri due consorziati. La delega deve essere accompagnata da fotocopia della carta d’identità del delegante e riportare chiaramente i dati identificativi del delegato. L’assemblea generale dei delegati eletti nelle assemblee Parziali con i seguenti punti all’Ordine del giorno: approvazione del Bilancio Consuntivo 2013, della Relazione del Cda e del Collegio Sindacale; approvazione del Bilancio Preventivo 2014 e della Relazione Previsionale; approvazione del Regolamento Consortile; nomina dei componenti consiglio di amministrazione, nomina componenti Collegio Sindacale, nomina Società di Revisione. L’assemblea generale è convocata in prima convocazione per il giorno martedì 29 aprile 2014 alle ore 9.30 nella sede del Consorzio ed occorrendo in seconda convocazione martedì 30 aprile 2014 alle ore 9.30 nella sede del Consorzio in corso Stati Uniti, 21 - Palazzo della Regione - Torino. il termine per la presentazione delle liste è fissato alle ore 16.00 del 22 aprile 2014 nella sede del Conzorzio. Per ogni eventuale informazione in merito è possibile rivolgersi agli uffici del Consorzio, Tel. 011-432.60.84, fax 011-432.60.85, e-mail info@cosmanpiemonte.it. Si rende noto che lo Statuto ed il Regolamento Consortile sono disponibili sul sito www.cosmanpiemonte.it.
proroga termini
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aTTUaLiTà - cosman e macchine agricole
alessandrina
l ministero del Lavoro ha chiarito l’eccezione di macchine agricole per l’uso delle quali è stato prorogato al 22 marzo 2015 l’obbligo di abilitazione (proroga contenuta, come noto, nella Legge n.98/2013, di conversione del cosiddetto Decreto del Fare, DL n.69 del 21 giugno 2013). La proroga si riferisce alle attrezzature individuate utilizzate dai lavoratori del settore agricolo e forestale. il ministero ha altresì precisato che, per effetto della proroga dell’entrata in vigore dell’obbligo in questione: • sono i riconosciuti corsi di formazione comunque effettuati fino al 22 marzo 2015; • prorogati al 22 marzo 2017 gli obblighi di integrare con il modulo di aggiornamento i corsi effettuati su normativa previgente all’accordo (quest’ultimo prevedeva la scadenza del suddetto obbligo entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore dell’accordo. • i lavoratori incaricati dell’uso di macchine agricole alla data del 22 marzo 2015 effettueranno i corsi entro il 22 marzo 2017.
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Quando infine all’esonero previsto per i lavoratori in possesso di esperienza documentata, alla data del 22 marzo 2015, l’obbligo di aggiornamento è rimasto fermo al 12 marzo 2017. La logica giuridica ministeriale che ha condotto al “mancato differimento” di tale ultimo termine, non è propriamente condivisibile e pertanto Coldiretti continua la sua azione sindacale volta ad ottenere un prolungamneto del termine.
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aTTUaLiTà - fondazione camPagna amica e lilt
alessandrina
nelle foto a sinistra un momento della conferenza stampa organizzata nella sede della Coldiretti alessandrina. Sopra il Dott. Pier giacomo Betta Presidente provinciale della Lega per la Lotta contro i Tumori.
PRESEnTATA In coLdIRETTI LA SETTIMAnA dELLA PREVEnZIonE con LILT
prevenire è vivere: divulgare la cultura del benessere iLT e Fondazione Campagna amica, per il secondo insieme per promuovere, sostenere e sviluppare iniziative di consultazione e divulgazione permanente ai fini della condivisione con la più ampia parte di società possibile delle informazioni relative all’agricoltura etica e alla dieta mediterranea, che possano consentire un corretto stile di vita e concorrere alla prevenzione dei tumori. “L’accordo tra LiLT e Fondazione Campagna amica si fonda sulla base dell’educazione alla corretta alimentazione e a stili di vita sani. - affermano il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina Roberto Paravidino e Simone moroni - É, infatti, ormai opinione condivisa che la lotta ai fattori di rischio può essere l’arma vincente per contrastare l’insorgenza delle neoplasia”. La LiLT nell’ambito della prevenzione primaria considera che l’educazione a una vita sana e la corretta alimentazione rappresentano un impegno rilevante nell’ambito della lotta contro i tu-
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mori e che l’efficacia della prevenzione è tanto maggiore quanto più precoci e mirati sono gli interventi. a tal fine intende contribuire alla realizzazione di programmi, progetti e iniziative finalizzati ad accrescere il benessere dei cittadini, influenzando lo stile di vita dei bambini e degli adolescenti e quindi a ridurre l’incidenza dei tumori e migliorare la qualità di vita. inoltre, attraverso la programmazione di attività di prevenzione, si propone di creare una cultura del benessere, contribuendo alla riduzione dei fattori di rischio che maggiormente minacciano alla salute pubblica. ad alessandria la collaborazione tra LiLT e Fondazione Campagna amica avviene nell’ambito della Settimana della prevenzione oncologica 2014: la Fondazione Campagna amica, in qualità di main partner, si farà promotrice della “Settimana” negli agrimercati nei quali verrà veicolato il messaggio “prevenire è vivere”. alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti emiliano Bracco, vice direttore della
Coldiretti di alessandria e gianluigi gaglione presidente degli agrimercati della provincia. i volontari della LiLT Sezione di alessandria sono stati presenti negli agrimercati della provincia e nella Bottega di Campagna amica di acqui Terme dove hanno distribuito materiale informativo e proposto ai clienti l’acquisto di una bottiglietta di olio extravergine di oliva italiano. il ricavato è andato a sostegno dell’attività di prevenzione di LiLT. a fianco della LiLT sono scesi in campo anche gli agriturismo di Campagna amica, promossi da Terranostra: per la provincia di alessandria le ricette della salute sono state proposte alla “La Cascina zucca”, di murisengo, che condivide con la LiLT i valori di un’alimentazione basata sui prodotti dell’agricoltura nazionale. Per ulteriori informazioni sull’edizione 2014 della settimana della prevenzione è possibile consultare il sito www.campagnamica.it oppure www.legatumorialessandria.it.
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ORganizzaziOne - camPagna amica e terranostra
[pagina a cura di Luisa Bo]
alessandrina
agriturismo
lo casale di Rivera anna maria Str. per Pratolungo 59 - 15061 arquata Scrivia (aL) Tel.0143-635654 - locasale-anna@libero.it
agrimercato di casale monferrato
festeggiato il carnevale. in occasione del giovedì grasso l’agrimercatio di Campagna amica che si svolge ogni settimana in piazza Castello ha offerto chiacchiere e dolcetti per tutti. Soddisfazione per i due referenti Barbara Bencich e giuseppe mortara nella foto assieme al sindaco giorgio Demezzi, l’assessore giampiero Farotto e il segretario di zona di Coldiretti Davide Biglia.
In cucina con le piante spontanee alimentari
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n tempo essenziali nell’alimentazione dei contadini, le erbe spontanee sono oggi oggetto di una crescente e costante riscoperta soprattutto da parte della gente di città, un fenomeno, questo, che finisce per avere anche una ricaduta sul turismo locale e Terranostra grazie ad inipa ha così organizzato un corso per meglio avvicinare gli agriturismi ad un’abitudine che va scomparendo. La precoce primavera 2014 vedrà, infatti due giornate di corso di formazione dal titolo: “erbe spontanee: raccolta e coltivazione. Utilizzo in cucina e proprietà nutrizionali” che si svolgeranno nei giorni di lunedì 31 marzo presso l’azienda agricola Lo Casale di arquata Scrivia mentre la seconda avrà luogo lunedi 14 aprile all’azienda agricola Villa Perona di Cellamonte. gli incontri saranno tutti dedicati a ricono-
secondi
scere, raccogliere le erbe buone da mangiare, analizzare botanicamente la flora spontanea edule e a cucinare un menu completo interamente vegetale, con le piante spontanee, già raccolte. nel primo pomeriggio una piccola escursione servirà a mettere in pratica la teoria per imparare a riconoscere, in natura, nei prati, negli incolti e al limitare del bosco, le piante presenti. Tarassaco, radicchio, ortica, silene, luppolo, polmonaria, spinacio selvatico, aglietto, papavero, favagello, viole, primule, finocchietto, valerianella, rucola, nepitella... dal punto di vista nutritivo sono più ricche e contengono una maggiore varietà di nutrienti (minerali, vitamine, principi amari...) rispetto alle “solite” verdure che si coltivano e che abitualmente consumiamo, oltre ad essere sicuramente un’ottima cura depurativa primaverile!!!
la cantIna In collIna di Porrati Luisella Via marconi 9, 15040 Cuccaro Tel.0131-771111 lacantinaincollina@live.it
corso all’azienda “da Pina”
a scuola dal norcIno a borgHetto borbera Se la muletta è il simbolo dei salumi monferrini, il nobile del giarolo è diventato il salame per eccellenza nella nostra provincia per sfatare il più popolare Varzi. La concia, la grana, la preparazione nel rispetto della tradizione sono il tema della giornata formativa organizzata da Terranostra e inipa, che si è svolta a Borghetto Borbera presso l’azienda Da Pina di Stefano moro, sapientemente guidata dal fratello marco.ma se è vero che del maiale non si butta via niente è altrettanto vero che un buon salame è il risultato di tutte le fasi della lavorazione, dalla materia prima alla stagionatura. É proprio lo studio delle parti anatomiche e la loro propensione e l’utilizzo specifico nei diversi insaccati, il bagaglio didattico che le aziende si sono portate a casa al termine della giornata, dove alla teoria sono state alternati momenti di attività vera e propria. Tornare ad antiche tradizioni come quella di insaccare in azienda è un segnale importante verso la multifunzionalità nell'ottica sempre di preservare il patrimonio della biodiversità.
La RiCeTTa DeL meSe
uova in carpione Con la primavera si risveglia la natura e anche il pollaio e nella tradizione contadina del nostro territorio il carpione ha sempre caratterizzato uno delle portate tipiche della merenda senoira, preparate in anticipo e pronte quando si tornava dal lavoro dei campi a fine giornata. Ingredienti: 8 uova; burro (o olio); aceto; salvia; rosmarino; aglio; cipolla; sale.
mettere un litro d’acqua, un bicchiere di aceto bianco, portare ad ebollizione e, con una forchetta, creare un mulinello.Versare l’uovo nel centro del mulinello con movimento deciso e lasciarlo cuocere per tre o quattro minuti. Scolarlo con il mestolo bucato ed adagiarlo su di un canovaccio a colare. Soffriggere tutte le verdure e le spezie in olio, aggiungere i liquidi e il sale quindi far cuocere per 15’. a fine cottura raffreddare e tenere da parte. mettere le uova in una terrina, coprire con il carpione e le verdure ormai freddi, quindi lasciar marinare in frigorifero per almeno 24 ore prima di servire.
Per le uova in carpione è essenziale usare l’aceto nell’acqua per aiutare le proteine dell’albume a coagulare. in una casseruola
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penalizzazione: congedi e permessi l.104 - novità
e’ stato ulteriormente ampliato l’elenco dei periodi contributivi da valutarsi come utili per evitare la penalizzazione della pensione anticipata, ammettendo come contributi validi a tale fine, anche i congedi e i permessi concessi ai sensi del’art. 3 comma 3 della legge 104/1992, usufruiti dal lavoratore per se stessoo per assistere un familiare in situazione di disabilità grave. Si ricorda che la Legge n.214/2011, come integrata dalla Legge n.216/2011, ha previsto che alla pensione anticipata (spettante a soggetti in possesso di anzianità contributiva al 31-12-1995), se liquidata prima del compimento di 62 anni di età, vada applicato un sistema di riduzione percentuale del trattamento pensionistico spettante, la penalizzazione. Tale regola generale non trova applicazione per i soggetti che maturano il previsto requisito di anzianità contributiva (tabella a fianco) entro il 3112-2017 qualora la predetta anzianità “derivi esclusivamente da prestazione effettiva di lavoro, includendo i periodi di astensione obbligatoria per maternità, per l’assolvimento degli obblighi di leva, per infortunio, per malattia e di cassa integrazione guadagni ordinaria”. a tale elencazione tassativa sono state aggiunte altre tre tipologie di situazioni, che non comportano l’applicazione della penalizzazione: 1) i congedi parentali di maternità e paternità; 2) assenze o permessi derivanti da donazione di sangue ed emocomponenti; 3) dal 1° gennaio 2014, anche i periodi contributivi corrispondenti ai congedi ed ai permessi ai sensi dell’art.3 comma della legge n.104/1992. Si ricorda, inoltre, che anche la contribuzione da riscatto di contributi omessi da coltivatore diretto, artigiano, commerciante, lavoro dipendente ecc. (ex art.13 legge n.1338/1962) è considerata utile per evitare la penalizzazione. il Patronato epaca della Coldiretti è a disposizione per la consulenza in merito alla verifica dei requisiti contributivi utili per ottenere la pensione anticipata e per valutare le eventuali penalizzazioni.
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[a cura di marino Ravera]
ePaCa - novità Pensionistiche
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pensione anticipata - anzianità contributiva anno
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42 anni e 1 mese
41 anni e 1 mese
2013
42 anni e 5 mesi
41 anni e 5 mesi
2014
42 anni e 6 mesi
41 anni e 6 mesi
2015
42 anni e 6 mesi
41 anni e 6 mesi
2016
42 anni e 10 mesi
41 anni e 10 mesi
2017
42 anni e 10 mesi
41 anni e 10 mesi
versamenti volontari ad integrazione part-time
L’art.8 del D.Lgs. n. 564/1996 ha previsto la possibilità, per i soggetti che svolgono l’attività di lavoro dipendente con contratto “part-time”, di coprire con assicurazione, mediante riscatto o versamenti volontari, i periodi successivi al 31 dicembre 1996, scoperti da contribuzione obbligatoria, durante i quali non viene prestata attività lavorativa per gli effetti derivanti dal contratto di lavoro a “part-time” di tipo verticale, orizzon-
tale e ciclico. i lavoratori dipendenti “part-time” possono, pertanto essere autorizzati ai versamenti volontaria condizione che presentino domanda all’inps, pena la decadenza, entro i 12 mesi successivi alla data di scadenza ordinaria del termine per la consegna agli stessi della certificazione CUD riferita all’anno interessato. gli uffici epaca di Coldiretti sono a disposizione per chiarimenti.
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A CoLLoquIo Con IL ConSIgLIere eCCLeSIAStICo
Quote rosa
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n amico, in prossimità dell’otto marzo, festa della donna, mentre cercavamo insieme un argomento per una trasmissione radiofonica, alla mia proposta di parlare della donna è uscito con questa esclamazione: “Oh, mamma mia!” a vedere cosa sta succedendo in questi giorni, alla Camera, durante la discussione sulla legge elettorale e sulle cosiddette “quote rosa” c’è da rimanere sconvolti. Sembra che il problema più importante per il nostro Paese sia la quota rosa. Si minacciano crisi di governo; da parte degli uomini, però! meglio delle quote rose sono i quozienti di intelligenza e di preparazione delle persone, siano essi uomini o donne. Se l’uomo e la donna sono stati pensati e voluti dal Creatore complementari e funzionali l’uno per l’altra e viceversa, volere fare battaglie di retroguardia dimostra soltanto quanta strada rimane ancora da percorrere. Ha scritto per l’otto marzo un’ascoltatrice della nostra emittente diocesana: “Sei un genio, Signore, hai pensato a tutto. La donna è veramente meravigliosa. Le donne hanno delle energie che meravigliano gli uomini. affrontano difficoltà, reggono gravi pesi, però donano felicità, amore e gioia. Sorridono quando vorrebbero gridare, cantano quando vorrebbero piangere, piangono quando sono felici e ridono quando sono nervose. Lottano per ciò in cui credono. Si ribellano all’ingiustizia. non ci sono dubbi però... nella donna c’è un difetto: ed è che si dimentica quanto vale”. Questa è la donna che non ha bisogno che qualcuno si batta per le quote rosa. Piuttosto aiutiamoci tutti perché l’altra parte del cielo, sia sempre così! don Ivo
Perchè è importamnte associarsi a coldiretti?
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ORganizzaziOne - attualità
alessandrina
Per dimostrare, anche nel 2014, concretamente di appartenere, consolidare, e sostenere il percorso di rigenerazione dell’agricoltura che la più grande organizzazione italiana e leader in europa sta portando avanti da ormai diversi anni. Per costruire “L’Italia che vogliamo!”
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ORganizzaziOne - attualità
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l’attività è ammessa dall’alba al tramonto
accensione di fuochi per eliminare residui vegetali: disposizioni operative
l 21 febbraio 2014, con Decreto Direttoriale n. 392 sono state approvate le disposizioni attuative per l’accensione di fuochi per eliminare una frazione di biomassa facente parte del ciclo biologico forestale, anche in occasione di interventi selvicolturali volti alla cura e alla manutenzione dei boschi, allo scopo primario di ridurre il rischio di incendi boschivi (art. 11 l.r. 21/2013). in considerazione delle disposizioni del vigente piano regionale antincendi boschivi è ammessa l’accensione dei fuochi solo nelle aree di base con classe di priorità d’intervento. Per procedere all’accensione è comunque necessario presentare una comunicazione agli uffici regionali competenti almeno 48 ore prima dell’inizio dell’attività e previo accertamento da parte dell’interessato dell’inesistenza di ulteriori impedimenti quali, ad esempio, particolari disposizioni emanate dal Comune. L’attività di abbruciamento è ammessa solo dall'alba al tramonto ed in assenza di vento o condizioni metereologiche che possano favorire l’innesco di incendi.
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I comunI InteressatI area di base n.2 val borbera/valle spinti:
albera Ligure, arquata Scrivia, Borghetto di
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Borbera, Cabella Ligure, Cantalupo Ligure, Carrega Ligure, Cassano Spinola, gavazzana, grondona, mongiardino Ligure, novi Ligure, Pozzolo Formigaro, Roccaforte Ligure, Rocchetta Ligure, Sant’agata Fossili, Sardigliano, Serravalie Scrivia, Stazzano,Vignole Borbera. area di base n. 3 alta val lemme/alto ovadese: Basaluzzo, Belforte monferrato, Bosio, Capriata d’Orba, Carrosio, Casaleggio Boiro, Castelletto d’Orba, Fraconalto, Francavilla Bisio, Fresonara, gavi, Lerma, montaldeo, mornese, Ovada, Parodi Ligure, Pasturana, Predosa, Rocca grimalda, San Cristoforo, Silvano d’Orba, Tagliolo monferrato, Tassarolo, Voltaggio. area di base n.4 valli orba, erro/bormida: acqui Terme, alice Bel Colic, Bistagno, Carpeneto, Cartosio, Cassine, Cassinelle, Castelletto d’erro,Castelnuovo Bormida, Casteispina, Cavatore, Cremolino, Denice, gamalero, grognardo, malvicino, melazzo, merana, molare, montaldo Bormida, montechiaro d’acqui, morbello, morsasco, Orsara Bormida, Pareto, Ponti, Ponzone, Prasco, Ricaldone, Rivalta Bormida, Sezzadio, Spigno monferrato, Strevi, Terzo, Trisobbio,Visone.
a caUsa del clima
l caldo fuori stagione alleggerisce il carrello della spesa perché ha favorito la riduzione dei prezzi dei vegetali freschi che sono diminuiti del 3,6 per cento rispetto allo scorso anno e addirittura del 4,4 per cento rispetto a gennaio. e’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati istat relativi all’inflazione dai quali si evidenzia che i prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati dell’uno per cento. in realtà - sottolinea la Coldiretti – si tratta del risultato di un aumento dei prezzi negli alimentari lavorati dell’1,7 per cento mentre quelli non lavorati come i prodotti freschi hanno addirittura mantenuto lo stesso prezzo dello scorso anno. il caldo - precisa la Coldiretti - ha anticipato l’arrivo di molte primizie sul mercato e stravolto completamente le offerte stagionali normalmente presenti su scaffali e bancarelle in questo periodo dell’anno. La finta primavera ha provocato uno shock alle coltivazioni ingannate dall’insolito tepore che - continua la Coldiretti - ha fatto maturare in modo repentino e simultaneo gli ortaggi rendendo impossibile una programmazione scalare della raccolta e favorendo la riduzione dei prezzi ed è oggi possibile trovare prodotti di qualità a condizioni convenienti. e’ tuttavia importante verificare sempre l’origine nazionale in etichetta che - conclude la Coldiretti - è obbligatoria per la frutta e verdura e privilegiare gli acquisti direttamente dagli agricoltori nelle aziende o nei mercati di campagna amica dove i prodotti sono anche piu’ freschi e durano di piu’.
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scadenza 10 Aprile dì giove
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aggiORnamenTi - scadenze e recaPiti
ImPosta
ademPImentI
soggettI obblIgatI
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Spesometro presentazione elenco clienti e fornitori per contribuenti iva mensili
Contribuenti IVA mensili
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Emissione fattura differita per la cessione di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da un DDT o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuata l'operazione
Soggetti passivi IVA
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Liquidazione e versamento dell’IVA a debito del mese di marzo 2014
Contribuenti IVA mensili
15 Aprile dì marte
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16 Aprile ledì merco oledì merc
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16 Aprile ledì merco nica dome dì vener dì vener
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25 Aprile
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30 Aprile ledì merco ledì merco
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30 Aprile
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Ritenute alla fonte
Versamento ritenute alla fonte su: • redditi di lavoro dipendente e assimilati • redditi di lavoro autonomo • provvigioni • corrisposti nel mese precedente
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[a cura di Daniela Colombini]
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Soggetti operanti in qualità di sostituto d’imposta
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Comunicazione in via telematica dei dati contenuti nelle dichiarazioni d’intento ricevute nel mese precedente
Contribuenti IVA che hanno ricevuto le dichiarazioni d’intento rilasciate da esportatori abituali
Iva
Spesometro presentazione elenco clienti e fornitori per contribuenti iva trimestrali
Contribuenti IVA trimestrali e esonerati
Iva
Invio elematico elenchi INTRASTAT riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al mese precedente
Operatori intracomunitari con obbligo mensile
Iva
Invio elematico elenchi INTRASTAT riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al trimestre precedente
Operatori intracomunitari con obbligo trimestrale
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Comunicazione dei dati delle operazioni intercorse nel mese precedente nei confronti di operatori economici aventi sede, residenza o domicilio negli Stati o territori black list
Contribuenti IVA
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Presentazione della dichiarazione Mod. 730 e della busta contenente la scelta della destinazione dell’otto e cinque per mille dell’IRPEF al proprio datore di lavoro o ente che effettui l’elaborazione dei 730 (con il CAF c’è tempo fino al 31/5)
Lavoratori dipendenti e pensionati
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aTTUaLiTà - servizio successioni
[a cura di Walter Roggerone]
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IL SERVIZIO SUCCESSIONI DELLA COLDIRETTI A DISPOSIZIONE PER INFORMAZIONI
tUtto QUello che è bene sapere sUlla rinUncia all’eredità
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n erede può decidere di non accettare l’eredità, manifestandolo espressamente. La rinuncia all’eredità deve farsi con una dichiarazione, resa al cancelliere del Tribunale competente (cioè il Tribunale dell’ultimo domicilio del defunto) oppure al notaio (in questo caso i costi sono superiori), entro tre mesi dalla morte se si è nel possesso dei beni materiali immobili (terrenifabbricati) o beni mobili (denaro, titoli, merci); si può rinunciare entro dieci anni se non si è nel possesso dei beni. La rinuncia presuppone ovviamente la morte della persona della cui eredità si tratta. Viene effettuata generalmente quando un parente del defunto preferisce che la sua quota ereditaria vada agli altri eredi.ad es. nel caso tipico del genitore superstite che rinunciando fa in modo che i beni a lui spettanti vadano ai figli. attenzione, chi rinuncia ed è anche comproprietario dei beni del deceduto, mantiene comunque intatta la sua quota di possesso. Qualcuno è infatti portato a credere che esercitando il rifiuto all’eredità questo comporti anche rinunciare alle sue comproprietà o beni personali ma non è così, questi beni restano comunque suoi. Va poi chiarito che la rinuncia è sempre totale, nel senso che non si può decidere di ereditare alcuni beni ed altri no. inoltre va detto che il rinunciante, mentre esprime la sua volontà al cancelliere del tribunale o al notaio non può chiedere che i beni ai quali rinuncia vadano a Tizio
Lutti
tare l’eredità soltanto con la formula cosiddetta “con beneficio di inventario”. Pertanto verrà incaricato dal Tribunale un notaio per effettuare l’inventario di tutti i beni: immobili, macchine, attrezzi, titoli, depositi e custodie su banche, crediti, debiti, ecc. in questo caso, solo dopo aver esaminato la situazione economica globale l’erede potrà decidere se accettare l’eredità con beneficio d’inventario, e in questo caso, rispondere dei debiti del de cuius limitatamente al patrimonio ereditato, salvaguardando così il proprio. Importante Come per redigere un testamento, anche chi esercita la rinuncia all’eredità in presenza del cancelliere del tribunale oppure del notaio, deve essere in grado di intendere e di volere. I costi per rinunciare presso la Cancelleria del Tribunale: €200,00 per spese di registrazione Due marche da €16,00 e una marca da €12,40 dal notaio Stesse spese per registrazione e valori bollati più la parcella del notaio, in media da € 250 a € 400, anche a seconda che la rinuncia venga resa nel suo studio o a casa del rinunciate che non può muoversi (anziano, semi infermo, problemi di spostamento).
Dio, fonte di perdono e di salvezza, per l’intercessione della Vergine Maria e di tutti i Santi, concedi ai nostri fratelli e parenti, che sono passati da questo mondo a Te, di godere la gioia perfetta nella patria celeste. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Il Patronato Epaca di Alessandria, unitamente alla Coldiretti provinciale, esprime sentite condoglianze a Gian Mario Cenerini, responsabile interprovinciale del Patronato Epaca di Vercelli e Biella, per la scomparsa della cara
MAMMA
La Coldiretti esprime sentite condoglianze alla famiglia Pisa per la scomparsa del caro
gIOVANNI vice Presidente di Sezione di Pontecurone
✟ 17-12-1946 - 11-01-2014 ✟
La Coldiretti esprime sentite condoglianze alla famiglia Todeschino per la scomparsa del caro
ERMINIO della Zona di Casale Monferrato
✟ 1946 - 2014 ✟ La Coldiretti tutta su unisce al dolore della nostra associata di Frugarolo Gabriella Sacco per la scomparsa del caro marito
MARIO MICHELE RONZI
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o a Caio; infatti, secondo le norme del Codice Civile, la parte di eredità non voluta, va ad accrescere le quote spettanti agli altri eredi in base al grado di parentela. Se ad es. una vedova con due figli rinuncia, la quota spettante va ad accrescere le parti dei due figli. Se viceversa fossero i figli a rinunciare, in assenza di loro discendenti, le loro quote andrebbero alla madre. e’ importante evidenziare che se chi non vuole ereditare ha figli minorenni , per legge, non può rinunciare all’eredità. Questa norma civilistica vuole tutelare i minori che verrebbero danneggiati nel non poter al compimento della maggiore età entrare in possesso dei beni a cui il loro genitore ha rinunciato favorendo altri parenti. il genitore con un figlio maggiorenne che vuole favorire magari un fratello, può rinunciare insieme al proprio figlio, sempre a patto che quest’ultimo, maggiorenne, non abbia a sua volta figli minorenni. C’è anche un altro aspetto per il quale valutare se conviene rinunciare all’eredità e cioè quando si presuppone che il deceduto sia gravato da debiti, ipoteche, ecc. infatti accettando l’eredità, si accettano anche le situazioni debitorie. Di conseguenza, i creditori del defunto potranno rivalersi nei confronti dell’erede e del patrimonio di questi. e’ consigliabile nei casi dubbi, quando non si ha piena conoscenza della situazione patrimoniale (attivo e passivo) chiedere al Presidente del Tribunale competente l’intenzione di voler accet-
La Coldiretti di Alessandria si unisce al dolore della famiglia Barisone, alla moglie alle due figlie, per la scomparsa del caro
CARLO
Per anni presidente di Sezione di Denice
✟ 09-12-1920 - 07-11-2013 ✟
La Coldiretti tutta si unisce al dolore della famiglia Costanzo per la perdita del caro
BRUNO della Zona di Casale Monferrato
✟ 1916 - 2014 ✟ La federazione alessandrina partecipa al dolore della famiglia Allegroni per la scomparsa del caro
EgIDIO Storico presidente di sezione di Cerreto Grue
✟ 02-9-1933 - 02-12-2013 ✟
La Coldiretti tutta si unisce al dolore della famiglia Imarisio per la perdita del caro
gIUSEPPE della Zona di Casale Monferrato
✟ 1934 - 2014 ✟
La Coldiretti tutta si unisce al dolore della famiglia Rossi per la scomparsa del caro
gIUSEPPE Socio di Pontecurone
✟ 16-03-1926 - 28-11-2013 ✟
La Coldiretti esprime sentite condoglianze alla famiglia Sassone per la scomparsa della cara
gIUSEPPINA della Zona di Casale Monferrato
✟ 17-03-1939 - 24-01-2014 ✟
✟ 21-07-1949 - 27-02-2014 ✟
✟ 16-06-1932 - 08-03-2014 ✟
La Coldiretti esprime sentite condoglianze alla famiglia Patrucco per la scomparsa del caro
La Coldiretti esprime sentite condoglianze alla famiglia Mordiglia per la scomparsa del caro
La Coldiretti esprime sentite condoglianze alla famiglia Coppo per la scomparsa del caro
gIUSEPPE della Zona di Casale Monferrato
✟ 1938 - 2014 ✟
MARIO Socio di Frassinello Monferrato
La Coldiretti tutta su unisce al dolore della nostra Paolo Gambetta per la scomparsa del caro papà
✟ 1912 - 2013 ✟ La Coldiretti esprime sentite condoglianze alla famiglia Bonabello per la scomparsa della cara
PIETRO gIOVANNI
TERESA MASINI
Socio di Casalcermelli
socia di Bosco Marengo
SERgIO Socio di San Giorgio Monferrato
Terranostra Alessandria, assieme alla Coldiretti alessandrina, si unisce al grande dolore che ha colpito la famiglia Fontana dell’agriturismo “La Battignana” di San Sebastiano Curone per l’improvvisa scomparsa del caro
gIULIANO
13 marzo 2014_Agricoltura Alessandrina 19/03/14 12.53 Pagina 35
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