Edizione 20 Gennaio 2017 Agricoltura Alessandrina

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Coldiretti Alessandria - Anno 64° numero 01 - 20/01/2017 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

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p e r i o d i c o d e l m o n d o A g r i c o lo d i c o l d i r e t t i A l e s s A n d r i A

Prezzo €2,00

All’interno:


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colophon - sommario

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QUESTO NUMERO

agricoltura periodico del mondo agricolo di coldiretti alessandria

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Z I N E

n°01 - Gennaio 2016

QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO A UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

AGRICOLTURA consulenza e assistenza, semplificazione burocratica, SUSSIDIARIETÀ La nuova Coldiretti guarda al futuro

PERIODICO EDITO DA Impresa Verde Alessandria D I R E T T O R E A M M I N I S T R AT I V O Leandro Grazioli DIRETTORE RESPONSABILE Ilaria Lombardi G R A F I C A , I M PA G I N A Z I O N E Christian Boero

08 VITIVINICOLTURA tutte le informazioni

Chiuso in redazione il 20 Gennaio 2017

contenute nel testo unico

H A N N O C O L L A B O R AT O A Q U E S T O N U M E R O Alessandro Albertelli, Luisa Bo, Daniela Colombini, Alberto Pansecchi, Don Ivo Piccinini, Marino Ravera, Valerio Scarrone. FOTOGRAFIE Archivio Coldiretti, Christian Boero, Marco Cermelli

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Situazione post-alluvione

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Sicurezza in agricoltura

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Vitellone Day

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Informazione tecnica

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Fotovoltaico

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Prodotti alimentari

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Settore Fiscale

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Novità previdenziali

REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONE Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144

REGISTRAZIONE TRIBUNALE di Alessandria n.69 del 21.1.1953

AGENZIA

P U B B L I C I TA R I A

Via Pylos, 20 - 12038 Savigliano (Cn) Tel. 0172 711279 Cell. 348 7616706 e-mail: info@reclamesavigliano.it

S TA M PA SERVIZI PER LA COMUNICAZIONE Via Michele Coppino, 154 - 10147 Torino Tel. 011-5537240 Fax 011-0867309 www.trepuntozero.eu info@trepuntozero.eu

04 appuntamenti informativi

INCONTRI ZONALI 2017

prevenzione per le imprese in un percorso di ammodernamento

la carne del vitellone è igp: qualità proprietà e caratteristiche

schede dedicate alla viticoltura e alla frutticoltura

di aggiornamento tecnico

Confederazione Nazionale Coldiretti Federazione Provinciale Coldiretti Alessandria

UFFICI PROVINCIALI Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria

Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144 alessandria@coldiretti.it www.coldiretti.it/alessandria twitter.com/@ColdirettiAL Coldiretti Alessandria

dopo lo stato di calamità serve uno snellimento burocratico

PAC 2017 06 NOVITÀ dal greening al sostegno accoppiato

scadenze importanti per i sistemi con impianti dedicati

valori nutrizionali in etichetta: cosa cambia e cosa no

legge di Bilancio 2017: le novità per il settore agricolo

pensionamento anticipato interpretativa inps

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ATTUALITÀ

RIFLESSIONI

SUL PROSSIMO NUMERO

la parola al consigliere ecclesiastico “gesù pregò il padre che tutti siano una cosa sola”

incontri zonali 2017 “coldiretti alessandria

scheda informativa sulla salute “malattie oculari: il glaucoma”

incontra la base associata”

“la nuova coldiretti: nelle riunioni sindacali priorità ai progetti di filiera”

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, Iattività ormativa e in ormativa di f oldiretti ancVe in provincia di Clessandria prosegue sempre con grande incisività per dare piena concretizzazione alla Progettualità economica e sostenere il reddito dellIimpresa agricola.

Al tradizionale aggiornamento tecnico sarà ri erito ai seguenti argomentiG • uevve Si L tasilità - ue no ità per il 20 g - )Gbolgm b Dr m r n c lolB • cL d 20 A-2020 - z pport1nità per il Cettore avri7olo - )Mlbodbsm r CbvvlB • coliti7a Fvri7ola To4 1nitaria - R1tte le no ità per il 20 g - )Gb leg Cli m lbB • OinanPiaria 20 g - ue no ità pre iSenPiali - )R bslor a b gsbB

IL CALENDARIO DEGLI INCONTRI T-c s i Oer9 e ML ada

G artedì l u qennaio

Cuditorium S.’ uido Piazza L uomo - ore 9.30

1a tefns o o V-ri ia

3io edì . vebbraio

Sala Pessini - ore 9.30

Oortona

menerdì l vebbraio

Sala Rondazione f assa di Disparmio ore 9.30

Tfe

Cs nedì 2 vebbraio

Sala A: Piano - ore 9.30

1a afe

G artedì ug vebbraio

Sala Parco del Po - ore 9.30

z o i ML ada

3io edì 4 vebbraio

Sala f omune di Pasturana - ore 9.30

1errina

Cs nedì ul vebbraio

Distorante , anterna F lu ore 9.30

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B gni incontro sarà aperto dal L irettore Ceandro 3 raBiofi con la partecipazione del dottAG atteo 6o o Cmministratore L elegato di f adir, aO il buale illustrerà la straordinaria sinergia messa in campo con f oldiretti e i servizi o erti alle imprese.

Ti aspettiamo!


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DIRETTORE PROvINCIALE|ATTUALITÀ

“Sburocratizzazione e Super CAA: noi abbiamo scelto di agire” Deve diventare sempre più la casa della certificazione e della semplificazione per le imprese agricole: dobbiamo accelerare la nostra azione per cogliere l’importante obiettivo Anche nel 2017 l’ A g r i c o lt u r A d o v r à e s s e r e A l c e n t r o d e l l’ A g e n d A d i g o v e r n i e A d d e t t i A i l Av o r i per dAre Al settore A g r o A l i m e n tA r e l A g i u s tA p r i o r i tà

na certezza su tutte. Per le imprese agricole è prioritaria la semplificazione burocratica insieme a tempi certi per la conclusione dei procedimenti funzionali all’esercizio dell’attività. In una parola più spazio al Super-CAA tramite il quale viene confermata l’istruttoria di un novero di procedimenti tanto ampio da poter soddisfare le esigenze delle imprese agricole protagoniste della nuova stagione di modernizzazione del settore che ha avuto inizio con la nostra Legge di Orientamento. Per non avere spiacevoli sorprese istanze, domande, dichiarazioni, segnalazioni e comunicazioni passeranno dai Centri di Assistenza in Agricoltura. L’esercizio dell’attività agricola comporta, infatti, adempimenti che discendono da moltissime norme, alcune delle quali non sono strettamente attinenti il settore, come quelle

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relative, ad esempio, alla gestione delle acque, all’urbanistica, alla sicurezza alimentare e l’igiene degli alimenti. E’ il CAA a certificare la completezza e l’adeguatezza della documentazione e, se previsto dalle normative di settore, la decorrenza del termine fissato per la conclusione del procedimento amministrativo con il conseguente accoglimento dell’istanza per silenzio assenso. Si tratta di un passo fondamentale verso la semplificazione amministrativa e lo snellimento burocratico. I super-CAA facilitano, inoltre, la fase di istruttoria precedentemente di competenza della pubblica amministrazione assumendosi la responsabilità di verificare la documentazione a corredo delle domande e certificare la data di invio da cui decorreranno i tempi per la conclusione dell’iter. In questi anni contrassegnati da una crisi drammatica e inedita il settore agroalimentare è quello che ha retto, sia in termini di export, che di crescita del Pil. Tutto questo grazie alla forza imprenditoriale ed alla capacità di innovare, in sinergia con la ricerca, ed alla forza di competere. La qualità, insomma, si è coniugata con l’innovazione. Sono segnali che vanno incoraggiati, attraverso una buona e intelligente utilizzazione delle risorse comunitarie, a sostegno delle imprese, a sostegno delle filiere produttive. Non solo le risorse finanziarie, noi dobbiamo concentrare le risorse umane, gli organismi amministrativi, le forze sociali.

Abbiamo scelto di valorizzare le filiere produttive. E riteniamo che saranno le filiere a fare il salto di qualità, per creare valore aggiunto e tutelare anche il territorio. Altro obiettivo è quello di continuare ad agevolare l’immissione di giovani nel settore dell’agroalimentare, che ha le porte spalancate alle nuove generazioni, essendo l’azienda agricola, per lo più, a conduzione familiare. Insomma, ci siamo messi sulla strada giusta. Ora dobbiamo lavorare con un concorso di energie, dobbiamo far sì che le aziende crescano e che si apra una pagina nuova per il nostro territorio. Abbiamo davanti una sfida gigantesca ecco perché su questa partita ci stiamo giocando parte del nostro futuro.

leandro grazioli direttore

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Agricoltura Alessandrina

ATTUALITÀ|politica agricola comunitaria

Ecco tuttE lE novità dElla Pac PEr il 2017

Ecco tutte le novità della Pac per il 2017 sive della maggiorazione, pari a circa 69 milioni di euro (circa 77 euro a capo). in merito all’adesione ai sistemi di qualità o di etichettatura facoltativa, recentemente il mipaaf ha fornito alcuni chiarimenti precisando che i requisiti specifici previsti dai relativi disciplinari devono essere rispettati dalla fase di allevamento su tutti i capi richiesti a premio e dovranno essere soggetti a controlli specifici da parte di un organismo terzo. un’ultima novità introdotta dal dm la cui applicazione è stata avviata già dall’anno di domanda 2016, riguarda l’eliminazione della dichiarazione integrativa per l’ottenimento dei premi previsti per il settore zootecnico. Questa novità, fortemente voluta da coldiretti, rappresenta un’importante semplificazione per le imprese agricole.

Dall’anno di domanda 2017 ci saranno importanti novità per il regime dei pagamenti diretti della Pac, che riguarderanno principalmente il sostegno accoppiato e il greening. Vediamo quali sono.

il sostegno accoppiato i cambiamenti che si avranno per il sostegno accoppiato riguarderanno le novità introdotte con il dm 5602 dell’11 ottobre 2016. il dm prevede l’aumento delle risorse da assegnare al sostegno accoppiato per quei settori considerati in difficoltà (latte bovino, carne bovina e frumento duro). il plafond ha subito un aumento dell’1%, passando dall’11% al 12% del massimale nazionale per i pagamenti diretti, con un aumento di risorse che varia da circa 38 a circa 37 milioni l’anno per il periodo 2017-2020 (la diminuzione è dovuta alla diminuzione del massimale nazionale causata dalla convergenza esterna). e’ bene precisare che tale aumento avverrà a scapito del pagamento di base: l’1% di risorse in più per il sostegno accoppiato comporterà la diminuzione della stessa percentuale del plafond previsto per il pagamento di base.

Aumentano le risorse per il 2017 l’aumento della percentuale dall’11% al 12% del massimale nazionale per il sostegno accoppiato comporta un aumento di risorse pari a 14 milioni di euro per il latte bovino, 16 milioni di euro per il settore della carne bovina e 8 milioni di euro per il frumento duro.

settore latte bovino dei 14 milioni di risorse addizionali, 1,5 milioni di euro sono destinati al premio aggiuntivo previsto per agli allevamenti in zone montane e più precisamente alle vacche da latte associate per almeno sei mesi ad un codice di allevamento in zone montane. per le vacche da latte, oltre all’aumento delle risorse, sono previste importanti novità sull’ammissibilità dei capi. infatti, per gli allevamenti ubicati in aree montane e per quelli rientranti nei circuiti produttivi di formaggi dop e igp, sarà necessario il rispetto di un solo parametro dei tre previsti dall’attuale normativa (tenore di cellule somatiche, tenore di carica batterica e contenuto di proteina), ferma restando l’osservanza dei parametri di legge. inoltre, relativamente al contenuto di proteine, il

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limite minimo da rispettare sarà espresso in peso/volume, anziché in peso/peso.

settore carne bovina e’ previsto un nuovo premio destinato alle vacche nutrici non iscritte ai libri genealogici e ai registri anagrafici ed appartenenti ad allevamenti non iscritti alla Bdn come allevamenti da latte. al premio saranno destinati circa 8 milioni di euro; si stima che il numero di capi ai quali potrebbe essere riconosciuto il premio ammonti a circa 400.000 e coinvolgerebbe principalmente le regioni del sud, per un importo pari a circa 20 euro a capo. inoltre, per le vacche nutrici è stato esteso oltre il biennio 2015-2016 il premio per le vacche nutrici autoctone allevate nelle aziende che aderiscono al piano volontario di risanamento della iBr, inserendo tra le razze ammissibili al premio anche la piemontese oltre alla chianina, marchigiana, romagnola e podolica. e’ previsto un ammontare di risorse pari a circa 2 milioni di euro che, considerando un numero di capi richiesti stimato a 500.000, genera un importo unitario pari a circa 40 euro per capo. inoltre, è stata aggiornata la tabella con le razze che potranno usufruire del premio per le vacche nutrici. i restanti 8 milioni di euro destinati al settore della carne bovina sono assegnati ai bovini macellati di età compresa tra 12 e 24 mesi e allevati dal richiedente per un periodo non inferiore a sei mesi prima della macellazione, certificati dop o igp, oppure appartenenti ad allevamenti aderenti a sistemi di qualità o a sistemi di etichettatura facoltativa riconosciuti o ai capi allevati dal richiedente per un periodo non inferiore ai 12 mesi prima della macellazione. i capi complessivamente a premio sono stimati in circa 900.000, per un ammontare di risorse, compren-

AGRICOLTURA A. |n°01 • GEnnAIO 2017

frumento duro il dm prevede, infine, l’aumento di risorse per il frumento duro per un ammontare pari a 8 milioni di euro. rimangono invariate le condizioni di ammissibilità al premio e l’area geografica a cui sarà applicato (toscana, umbria, marche, lazio, abruzzo, molise, campania, puglia, Basilicata, calabria, sicilia e sardegna). l’aumento di risorse genera un plafond per il grano duro pari a circa 66 milioni di euro che, considerando le superfici a premio del 2015, comporta un importo per ettaro pari a circa 75 euro, anziché 65 euro (importo per ettaro che i produttori avrebbero ricevuto qualora le risorse disponibili fossero rimaste invariate). infine, tra le colture ammissibili al premio previsto per le proteaginose nel centro italia (toscana, umbria, marche e lazio) è stato inserito anche il cartamo, in aggiunta al girasole e al colza. resta invariato l’ammontare di risorse destinato al premio e le condizioni di ammissibilità.

le novità del greening nel corso del secondo semestre del 2016 a livello europeo si è definito il processo di “semplificazione” del greening con le modifiche del regolamento 639/2014, con la possibilità di applicazione a partire dall’anno di domanda 2018. per il 2017, invece, le novità riguardano le sanzioni. infatti, nei primi due anni di applicazione dell’inverdimento, in caso di mancato rispetto degli obblighi, all’agricoltore sono state applicate solo delle riduzioni al pagamento. dal 2017, oltre alle riduzioni, all’agricoltore saranno applicate anche sanzioni pari al 20% del pagamento di base. gli uffici coldiretti sono a disposizione per ulteriori chiarimenti.


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agea/contratti di filiera |ATTUALITÀ

AGEA

CONTRATTI DI FILIERA E DISTRETTO

Pagamenti per mezzo milione alle aziende

A gennaio l’apertura dei bandi a sportello

l valore degli importi erogati dall’organismo pagatore agea supera l’ammontare di 1 miliardo di euro ed ha interessato circa 500.000 aziende agricole ed è stato inoltre erogato anche il primo saldo che ha interessato 143.655 aziende per un importo di 128.108.211 euro. e’ quanto afferma la coldiretti sulla base delle risultanze dei pagamenti degli anticipi comunitari, effettuati da agea per la campagna 2016 presentate dal ministro delle politiche agricole maurizio martina. particolarmente importanti sono stati i pagamenti degli anticipi a favore delle zone terremotate, che sono stati erogati tempestivamente come richiesto da coldiretti per aiutare le aziende colpite dal sisma ad avere una immediata liquidità sono circa 30.000 le aziende ricadenti delle 6 provincie colpite dal terremoto (ascoli piceno, fermo, l’aquila, teramo, rieti e perugia) che hanno ricevuto complessivamente circa 60 milioni di euro. “apprezziamo il cambio di passo di agea nei pagamenti che auspichiamo possa continuare anche nel 2017” ha affermato il presidente di coldiretti roberto moncalvo nel sottolineare che “questi dati incoraggianti di sommano alla notizia dell’approvazione da parte dell'autorità di gestione del programma nazionale di sviluppo rurale (pnsr) 2014-2020 di una prima lista di domande ammesse al sostegno per l'assicurazione del raccolto, degli animali e delle piante che metterà nelle condizioni circa 40mila aziende, di cui quasi 2mila costituite da nuove imprese assicurate, di percepire un totale di oltre 50 milioni di euro”.

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gennaio l’apertura dei bandi a sportello per contratti di filiera: a inizio dicembre il cipe - comitato interministeriale per la programmazione economica - ha approvato il piano operativo per il settore agricolo e agroalimentare, consentendo l’avvio di investimenti per 400 milioni di euro. i fondi sono ripartiti in: - 295 milioni per le infrastrutture irrigue; - 63 milioni per contratti di filiera e distretto; - 5 milioni per “multifunzionalità della foresta e uso sostenibile delle risorse rinnovabili nelle aree rurali”; - 40 milioni per “piano agricoltura 2.0” in particolare per il contratti di filiera a gennaio aprirà l’apposito bando sui contratti di filiera e di distretto (si tratta del IV bando già annunciato durante l’anno), con procedura a sportello, e che consentirà di ottenere agevolazioni sull’ammontare delle spese ammissibili, compreso tra 4 e 50 milioni di euro. gli interventi ammissibili alle agevolazioni riguarderebbero le seguenti tipologie: - investimenti attivi e immateriali nelle aziende agricole connessi alla produzione primaria di prodotti agricoli (di particolare interesse il finanziamento all’acquisto di capi animali, escluso invece nei Psr); - investimenti per la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli; - investimenti concernenti la trasformazione di prodotti agricoli in prodotti non agricoli nei limiti individuati nei provvedimenti; - costi per la partecipazione dei produttori di prodotti agricoli ai regimi di qualità e misure promozionali a favore dei prodotti agricoli; - progetti ricerca/sviluppo nel settore agricolo.

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soggetti proponenti potranno essere: - cooperative agricole a mutualità prevalente e loro consorzi, consorzi di piccole e medie imprese, op (organizzazioni di produttori agricoli) e aop (associazioni di organizzazioni di produttori agricoli), che operano nel settore agricolo e agroalimentare; - società costituite tra soggetti che esercitano l’attività agricola e le imprese commerciali e/o indu-

striali e/o addette alla distribuzione, purché almeno il 51% del capitale sociale sia posseduto da imprenditori agricoli, società cooperative agricole e loro consorzi o da op (organizzazioni di produttori agricoli); - associazioni temporanee di impresa tra i soggetti beneficiari, già costituite all’atto della presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni; - le reti di imprese che hanno già sottoscritto un contratto di rete al momento della presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni; - rappresentanze di distretti rurali e agro-alimentari di cui all’articolo 13 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n.228. soggetti beneficiari potranno essere: - le imprese come definite dalla normativa vigente, anche in forma consortile, le cooperative e loro consorzi, nonché le imprese organizzate in reti di imprese, che operano nel settore agricolo ed agroalimentare; - le op (organizzazioni di produttori agricoli) e le aop (associazioni di organizzazioni di produttori agricoli); - le società costituite tra soggetti che esercitano l’attività agricola e le imprese commerciali e/o industriali e/o addette alla distribuzione, purché almeno il 51% del capitale sociale sia posseduto da imprenditori agricoli, cooperative agricole e loro consorzi o da op (organizzazioni di produttori agricoli). il capitale delle predette società può essere posseduto, in misura non superiore al 10%, anche da grandi imprese, agricole o commerciali; gli aiuti variano di intensità a seconda dell’intervento e variano dal 30 fino al 100% della spesa ammissibile. si prevede di finanziare 25-30 contratti di filiera/distretto, 150 imprese agricole e agroalimentari. il finanziamento si associa a 200 milioni di euro del fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (fri) della cassa depositi e prestiti per attivare un totale di 263 milioni di investimenti (63 milioni in conto capitale; 200 in conto finanziamento).

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ATTUALITÀ| speciale settore vitivinicolo Agricoltura Alessandrina

dal 1° GEnnaio MoltE lE novità EntratE in viGorE PEr il SEttorE

Con il registro dematerializzato e il testo unico si abbatte la burocrazia per le aziende Coldiretti: “Ottimo risultato. Da qualche mese è stata avviata un’intensa attività di formazione e informazione”

l registro dematerializzato insieme al testo unico del vino daranno un profondo taglio alla burocrazia inutile che costringe ogni impresa vitivinicola a 100 giornate di lavoro per soddisfare le 4mila pagine di normativa che regolamentano il settore. e’ quanto afferma la coldiretti nell’esprimere apprezzamento per la definizione da parte del ministero delle politiche agricole di un adeguato periodo di accompagnamento per favorire l’ingresso di tutti i produttori nel nuovo registro dematerializzato. dal 1° gennaio 2017, per andare incontro alle esigenze delle imprese fino al 30 aprile 2017 in sede di controllo gli operatori potranno giustificare le operazioni non registrate online attraverso documenti cartacei senza essere sanzionati. si auspica ora una veloce messa a regime delle semplificazioni ulteriore legate allo sviluppo delle attività connesse al registro al fine di consentire in Agricoltura Alessandrina

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tempi brevissimi il completo interscambio con le strutture di controllo e la semplificazione o automatizzazione delle dichiarazioni di produzione e delle dichiarazioni di lavorazione. la telematizzazione interessa più di 50.000 operatori i quali per oltre il 90% sono piccoli produttori (meno di 1000 ettolitri all’anno) e per questo ci vuole gradualità. coldiretti ha avviato da qualche mese una intensa attività di formazione, informazione e assistenza per i produttori ed è a disposizione dei produttori per informazioni e supporto delle cantine nella tenuta del nuovo registro. sono obbligate ad avere il registro le persone fisiche e giuridiche e le associazioni che, per l’esercizio della loro attività professionale o per fini commerciali, detengono un prodotto vitivinicolo. vale a dire: i titolari di stabilimenti o depositi che eseguono operazioni per conto di terzi che devono effettuare le registrazioni nel proprio

registro telematico, distintamente per ciascun committente, indicando i vasi vinari utilizzati; i titolari di stabilimenti di produzione o imbottigliamento dell’aceto che devono effettuare le registrazioni di carico e scarico e di imbottigliamento; i titolari di stabilimenti che elaborano bevande aromatizzate a base di vino che devono effettuare le registrazioni dei prodotti vitivinicoli introdotti e le successive utilizzazioni/lavorazioni. per la trasmissione delle operazioni di carico e scarico è possibile utilizzare sia il sistema online per la registrazione diretta delle operazioni che il sistema di interscambio di dati in modalità web-service. tutti gli operatori si devono autenticare sul portale internet del mipaaf (http://mipaaf.sian.it/) con le proprie credenziali e procedere all’abbinamento del proprio cuaa (codice univoco azienda agricola) con i codici icqrf dei propri stabilimenti.

vino: coldirEtti, in viGorE tESto unico diMEZZa BurocraZia

Nel 2016 per Made in Italy leadership mondiale e record export storico di 5,6 mld Risultato di semplificazione frutto di una lunga mobilitazione per liberare le energie della vitivinicoltura

on l’entrata in vigore del testo unico sul vino si taglia del 50% il tempo dedicato alla burocrazia, con 100 giornate di lavoro che oggi ogni impresa vitivinicola è costretta ad effettuare per soddisfare le 4mila pagine di normativa che regolamentano il settore. ad affermarlo è la coldiretti in riferimento all’entrata in vigore dal 12 gennaio della “disciplina organica della coltivazione della vite e della produzione e del commercio del vino”, nel sottolinearne l’importanza per il vino Made in Italy che conquista nel 2016 la leadership mondiale nella produzione con circa 50 milioni di ettolitri e aumenta del 3% il valore dell’export che raggiunge il massimo storico di sempre a 5,6 miliardi. il testo unico - sottolinea la coldiretti - porta finalmente alla semplificazione delle comunicazioni e adempimenti a carico dei produttori, revisione del sistema di certificazione e controllo dei vini a denominazione di origine ed indicazione geografica con un contenimento dei costi, alla revisione del sistema sanzionatorio, l’introduzione di sistemi di tracciabilità anche peri i vini a igt e norme per garantire trasparenza sulle importazioni dall’estero. adesso la palla passa al ministero delle politiche agricole che dovrà mettere mano ad alcuni decreti applicativi al fine di rendere completamente operative le semplificazioni stabilite nel testo unico. in tal senso auspichiamo che nella revisione dei decreti applicativi si dia assoluta priorità all’adeguamento delle disposizioni sui controlli e la certificazione dei vini a denominazione di origine e indicazione geografica a alle norme per la gestione del potenziale produttivo al fine di mettere a regime lo sportello unico degli adempimenti e evitare la duplicazione inutile delle attività di controllo. si stima che la produzione Made in Italy 2016 sia rappresentata per oltre il 40 per cento - precisa la coldiretti - dai 332 vini a denominazione di origine controllata (doc) e ai 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (docg), per il 30 per cento ai 118 vini a indicazione geografica tipica (igt) riconosciuti in italia e il restante 30 per cento a vini da tavola. per quanto riguarda le esportazioni, le performance dei prodotti nei singoli stati si scoprono aspetti sorprendenti - evidenzia coldiretti - a partire del successo del vino tricolore in casa degli altri principali produttori, con gli acquisti

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AGRICOLTURA A. |n°01 • GEnnAIO 2017

che crescono in francia (+5%), stati uniti (+3%), australia (+14%) e spagna (+1%). ma va sottolineato che nel paese transalpino, patria dello champagne, lo spumante tricolore fa addirittura segnare un incremento in doppia cifra, pari al +57%. “un risultato di semplificazione frutto di una lunga mobilitazione per liberare le energie del settore più dinamico del Made in Italy agroalimentare che ne rappresenta peraltro la principale voce dell’esportazione” ha affermato il presidente della coldiretti roberto moncalvo nel sottolineare che “si sostiene la competitività di un settore che in italia genera un motore economico che genera quasi 10 miliardi di fatturato solo dalla vendita del vino e che da opportunità di lavoro nella filiera a 1,3 milioni di persone”.


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Agricoltura Alessandrina

speciale settore vitivinicolo|ATTUALITÀ

[pagina a cura di valerio scarrone]

MoltE lE novità contEnutE nEl tESto unico

Le modifiche più importanti che qualificano il testo unico in termini innovativi e di semplificazione Scopriamo nel dettaglio tutto ciò che devono “affrontare” le aziende con le nuove disposizioni

Art.1 vino e territorio vitati patrimonio culturale nazionale. il parlamento ha confermato tale principio, fortemente sostenuto da coldiretti, presente nella proposta di legge 2618 “oliverio” Art.6 vitigno autoctono italiano. il testo ne mantiene la formulazione individuando una definizione e il legame con le produzioni a do/ig. e’ particolarmente importante anche per sostenere la battaglia che l’italia sta portando avanti a Bruxelles per la tutela delle varietà di uva da vino che fanno parte del nome delle nostre denominazioni di origine. Art.7 e’ stato inserito un nuovo articolo relativo alla salvaguardia dei vigneti eroici e storici . Art.8 in tema di schedario vitivinicolo viene introdotto un importante principio che limiterà gli effetti negativi del periodico “refresh” assicurando la certezza dei dati in esso inseriti specie ai fini del calcolo delle rese massime per le produzioni a do/ig. Art.9 sono state reintrodotte semplificazioni a favare degli stabilimenti produttivi con capacità inferiori a 100 hl per le planimetrie di cantina. Art.10 è stato riformulato il comma 4 in tema di rifermentazione dei mosti non a do/ig, prevedendo un provvedimento autorizzativo annuale del mipaaf. Art.13 i produttori di vino fino a 1000 hl avranno a disposizione 90 giorni anziché 30 per la gestione dei sottoprodotti di vinificazione. Art.15 viene agevolata la produzione di marmellate, succhi di frutta, liquori e altre preparazioni alimentari da parte delle aziende agricole anche titolari di cantine, eliminando i quantitativi massimi detenibili di zucchero, alcool ecc. Art.31 viene introdotta la menzione “gran selezione” con la quale sarà più facile rendere riconoscibili e valorizzare i vini ottenuti dalla vinificazione delle uve raccolte sui vigneti direttamente condotti dal produttore. Art.38 viene confermata la possibilità di destinare i superi di produzione di un vino doc anche ad altri vini a doc compatibili. Art.44 sono specificate le modalità per indicare con maggiore specificazione la collocazione geo-

iMPortantE PEr inforMaZioni E diSBriGo dEllE PratichE vitivinicolE è attiva in coldirEtti una nuova forMula di aSSiStEnZa riSErvata aGli aSSociati

Sui ProSSiMi nuMEri di aGricoltura alESSandrina ultEriori aPProfondiMEnti chE coMPonGono il tESto unico.

grafica dell’azienda e dei vigneti, eliminando il rischio di sanzioni per l’indicazione di nomi geografici anche tutelati come denominazioni di origine. Art.45 si chiarisce che per i vini a do o ig, etichettati con due o più varietà, le varietà possono essere menzionate solo se presenti in percentuale non inferiore al 15%. la previsione costituisce una importante regola per la corretta informazione dei consumatori, per non fare utilizzare nomi di vitigni pregiati, particolarmente attrattivi, non effettivamente presenti in quantità adeguata Art.48 per quanto riguarda i contrassegni di stato per i vini viene aperta la possibilità che gli stessi siano stampati anche da tipografie autorizzate oltre che dal poligrafico dello stato.viene confermata la possibilità per i vini a igt e doc che non impiegano il contrassegno di utilizzare altri sistemi di tracciabilità alternativi (codice alfanumerico, QR code ecc.) Art.58 sono inserite due importanti semplificazioni; la prima per i produttori con produzioni fino a 50hl, per quanto riguarda gli obblighi di tenuta dei registri di cantina cha amplia la portata del decreto

legge “campolibero” n°91 del 8agosto 2013 e la seconda interesserà tutti i produttori rendendo più agevole l’avvio del processo di dematerializzazione dei registri di cantina, il cui obbligo parte dal 1° gennaio 2017, semplificando le modalità per usufruire di una tempistica più adeguata. Art.59 e’ stata recepito il principio di semplificazione, fortemente sostenuto da coldiretti e già presente nella proposta di legge oliverio, che impernia nel sian la gestione di tutti gli adempimenti, costituendo lo strumento informatico unico, semplificato e coordinato nella gestione degli adempimenti. la previsione di quello che possiamo a tutti gli effetti definire “sportello unico degli adempimenti” per i produttori rafforza il processo già avviato con la dematerializzazione e massimizza il processo di semplificazione con vantaggi immediati in termini di riduzione di tempi e costi per i produttori e per tutti gli altri soggetti coinvolti anche pubblici. Art. 64 e 65 il sistema di certificazione e controllo dei vini a do/ig viene modificato al fine di perseguire maggiore efficacia ed efficienza. viene introdotta

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Agricoltura Alessandrina

l’analisi dei rischi e semplificazioni in tema di analisi chimico - fisiche e organolettiche, riducendo i costi ed evitando la duplicazione delle analisi. e’ stato riformulato il principio dell’“unica struttura di controllo” per azienda, aprendo definitivamente la strada alla coesistenza di più organismi di certificazione nella singola denominazione che interscambiano i dati mediante le funzionalità del sian. Art.68 È stata recepita la proposta fortemente voluta da coldiretti di rendere pubblici sul sito internet dell’agenzia delle dogane i dati sulle importazioni di vino e dei prodotti vitivinicoli specificando tipologie di prodotto, imprese e quantità. inoltre è prevista la possibilità per il consumatore di accedere ai dati dell’imbottigliatore (nome, indirizzo) quando non è espressamente indicato in chiaro ma come spesso avviene con un codice sostitutivo. Art.69-86 in tema di sanzioni viene inserito il nuovo istituto del ravvedimento operoso. continuerà ad applicarsi la diffida e il pagamento in misura ridotta disciplinati da norme orizzontali pertanto non riprodotte nel testo. sono state diffusamente recepite le proposte di coldiretti per differenziare le sanzioni in relazione alla reale gravità e pericolosità sociale delle violazioni anche operando sulle soglie di tolleranza (si veda in particolare il comma 1 dell’art.79). all’art. 69 sono state

Agricoltura Alessandrina

ATTUALITÀ| speciale settore vitivinicolo

inserite le sanzioni in caso di mancato uso (entro i tre anni previsti dalla norma ue) delle autorizzazioni per nuovi impianti con importi da 500 a 1500 euro per ettaro, oltre che all’esclusione dalle misure previste dal programma nazionale di sostegno. nello stesso articolo è stato inserito una formulazione fortemente condivisa da coldiretti che consentirà di evitare l’applicazione delle sanzioni per piccole superfici di scostamento nei casi di allineamento delle superfici (5% fino a 5000 mq). all’art. 73 viene inserita una sanzione specifica (da 3000 a 18000 euro) per chi non indica, o indica in maniera difforme o tale da evocare una origine diversa, la designazione di origine.

doPo il via al tESto unico Sul vino

Dimezza la burocrazia per gli imprenditori vitivinicoli piemontesi A livello regionale la soddisfazione del Delegato Confederale Bruno Rivarossa e del Presidente di Coldiretti Piemonte Delia Revelli

fficialmente entrato in vigore con oggi il testo unico sul vino che dimezza il tempo dedicato alla burocrazia con 100 giornate di lavoro che fino ad ora ogni impresa vitivinicola è stata costretta ad effettuare per soddisfare le 4mila pagine di normativa che regolamentano il settore. “uno snellimento delle procedure era necessario ed ora il testo unico porta finalmente alla semplificazione delle comunicazioni e degli adempimenti a carico dei produttori - sottolinea roberto cabiale vicepresidente di coldiretti piemonte con delega al settore vitivinicolo - dalla revisione del sistema di certificazione e controllo dei vini a denominazione d’origine alla revisione del sistema sanzionatorio fino all’introduzione dei sistemi di tracciabilità per garantire trasparenza sulle importazioni dall’estero: tutte misure che consentono di dare maggior dinamismo al comparto”. d’altronde il vino Made in Italy nel 2016 ha conquistato la leadership mondiale nella produzione con circa 50 milioni di ettolitri e l’export che ha raggiunto i 5,6 miliardi. il vitivinicolo piemontese nell’ultimo anno ha registrato una p.l.v. (produzione lorda vendibile) di quasi 400 milioni di euro con una produzione di oltre 3,5 milioni di quintali di uva e detiene una superficie vitata di 43 mila ettari. il vino made in piemonte, grazie ai suoi alti standard qualitativi, è molto richiesto all’estero: in particolare il mercato statunitense assorbe il 35% dell’export di vino piemontese e le esportazioni negli usa hanno raggiunto i 200 mi-

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delia revelli presidente di coldiretti piemonte ha sottolineato quanto sia importante per l’economia regionale questo risultato.

lioni di euro. “come denotano i dati, si tratta di un comparto molto significativo per l’economia dell’intera regione che ora può beneficiare di questo risultato, frutto di una lunga mobilitazione portata avanti da coldiretti”, commenta delia revelli presidente di coldiretti piemonte. il delegato confederale Bruno rivarossa, infine, ricorda che: “con l’arrivo di gennaio è partito anche il registro digitale, per cui auspichiamo che avvenga in tempi brevi la messa a regime delle semplificazioni legate allo sviluppo delle attività connesse alla tenuta di tale registro per dare un ulteriore sostegno ai nostri imprenditori vitivinicoli”.

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Siglato accordo per il rinnovo del contratto provinciale del lavoro L’accordo prevede l'aumento contrattuale del 2% da riconoscere a tutti i dipendenti del settore

i è conclusa giovedì 12 gennaio, la trattativa per il rinnovo del contratto provinciale del lavoro della provincia di alessandria per gli operai agricoli e florovivaisti valevole per il quadriennio 2016/2019, con la firma di tutte le associazioni sindacali datoriali e i rappresentanti di flai cgil, fai cisl al at, uila uil. per coldiretti hanno partecipato alla riunione il direttore provinciale leandro grazioli e marino ravera. l’accordo prevede l’aumento contrattuale del 2% da riconoscere a tutti i dipendenti del settore dal 1° gennaio 2017, la creazione di un nuovo livello retributivo minimo di area contrattuale in sostituzione delle tariffe delle “operazioni di raccolta”. in esso sono inquadrati gli operai specificatamente assunti per eseguire lavori generici e semplici che non richiedono particolari capacità e requisiti professionali quali: la vendemmia, la raccolta dei prodotti frutticoli, orticoli, orticoli industriali a pieno campo a ciclo ripetitivo e talune lavorazioni a queste connesse quali: trapianto, zappatura, legatura, raccolta tralci e rami post potatura. la tariffa oraria lorda concordata per tale nuovo livello retributivo, con decorrenza dal 01/01/2017, è fissata in euro 6,79 (euro sei/79). “siamo soddisfatti dell’accordo raggiunto - ha affermato il presidente coldiretti alessandria roberto paravidino - in quanto abbiamo garantito l’aumento del 2% nel rispetto di una mediazione che ha tenuto conto delle evidenti difficoltà registrate dal settore agricolo negli ultimi anni: l’aumento dei costi di gestione, la diminuzione dei ricavi e il carico burocratico. la grande novità consiste nella creazione del nuovo livello retributivo di area, che risponde alle esigenze delle aziende agricole della provincia in quanto dà loro la possibilità di collocare nuove assunzioni inerenti specifiche lavorazioni finora difficilmente inquadrabili nel mansionario del contratto provinciale".

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aggiornamenti post-alluvione|ATTUALITÀ

L’ALLUVIONE DEL 25-26 NOVEMBRE SCORSO ha danneggiato il settore agricolo

“LO STATO DI CALAMITÀ, L’UNICA RISPOSTA” La Regione ha accolto le richieste, auspicabile un forte snellimento delle procedure burocratiche

alluvione del 25-26 novembre scorso ha provocato ingentissimi danni all’agricoltura di alessandria e provincia. la piena di fiumi e torrenti ha inondato moltissimi terreni, ovviamente quelli posti fra gli argini dei principali corsi d’acqua, ma anche quelli adiacenti a rii o semplici canali di deflusso mal funzionanti. il settore agricolo segna danni molto significativi, con la perdita di terreni, molti dei quali non più ripristinabili e il danneggiamento di parecchie strutture, non ultima la perdita di serre e impiantamenti. seppure siano giunte rassicurazioni da più parti, nonché la visita sui luoghi danneggiati e incontri da parte dell’assessore regionale all’agricoltura, giorgio ferrero, ora occorre individuare quanto prima forme di risarcimento dei danni, al fine di intervenire tempestivamente a supporto dei bilanci economici delle imprese agricole. coldiretti segue gli agricoltori in difficoltà, anche per determinare l'ammontare complessivo dei danni e per poter sollecitare a ragion veduta le istituzioni affinchè decretino lo stato di calamità naturale per il settore agricolo. “molte aziende sono ancora in ginocchio. siamo in attesa dello stato di calamità - rileva il presidente di coldiretti alessandria, roberto paravidino - cioè del primo passo per consentire alle amministrazioni pubbliche di individuare interventi finanziari specifici a supporto delle imprese agricole. occorrono formule idonee a sostegno degli imprenditori per il risarcimento delle colture e dei terreni andati perduti, per il ripristino delle strutture e dei campi coltivabili. siamo preoccupati non solo nell’immediato, ma anche per il futuro: è indispensabile ripristinare gli argini dei corsi d’acqua e procedere al riassetto del territorio”. oltre agli impegni già prospettati alla regione piemonte, circa l'adozione di corsie preferenziali per la bonifica dei terreni, permessi e concessioni varie, nonchè l'accesso ad agevolazioni e finanziamenti già previsti in linea generale per le imprese agricole, si attende un intervento risolutivo da parte del governo centrale. “in questo momento di crisi per le

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nelle foto il momento dell’incontro nella sala consiglio del comune di alessandria alla presenza dell’assessore regionale all’agricoltura giorgio ferrero, del presidente della provincia di alessandria rita rossa e degli imprenditori che hanno subito danni a causa dell’alluvione. a destra il presidente di zona di alessandria carlo pagella durante il suo intervento.

imprese colpite dal maltempo è anche auspicabile un forte snellimento delle procedure burocratiche - evidenzia paravidino - per non gravare ulteriormente su una situazione già difficile e far sì che si attivino in tempi brevi tutte le misure a sostegno delle nostre imprese”. il primo atto amministrativo atteso, rimane comunque, la dichiarazione dello stato di calamità naturale per il settore agricolo: “sinceramente - conclude il presidente di coldiretti alessandria - in questo momento, i titolari delle aziende agricole interessate dall'alluvione, hanno bisogno di un segnale significativo per non sentirsi abbandonati a se stessi in un momento così difficile. molti stanno combattendo per non chiudere i battenti ed hanno bisogno anche di solidarietà da parte dello stato”. di seguito riportiamo le richieste espresso da coldiretti nel documento consegnato all’assessore ferrero durante l’incontro che si è svolto in comune : 1) dichiarazione immediata dello stato di calamità. 2) applicazione del dlgs 102/2004 e successive modificazioni con esclusione del vincolo della percentuale minima di danno della p.l.v.(30%). 3) sospensione per un tempo congruo di tutti i pagamenti relativi a imposte, tasse e tributi; inoltre la sospensione di tutti gli adempimenti verso lo stato, sia quelli volontari periodici, sia quelli coattivi o già azionati attraverso l'agenzia delle entrate, con i’invio di avvisi bonari o cartella esattoriale, (la sospensione e prevista

dallo statuto del contribuente ai sensi dell'art. 9 della legge 212/2000). 4) sospensione del pagamento dei contributi previdenziali, sia quelli propri dei coltivatori diretti ed imprenditori agricoli sia quelli dei loro dipendenti. 5) sospensione del pagamento delle rate di mutuo e possibilità di rinegoziazione degli stessi, in quanto l’alluvione è causa di forza maggiore. 6) rilocalizzazione dei centri aziendali, come è avvenuto net 1994 nei comparti dell'artigianato, del commercio e dell'industria, con incentivi concreti a fondo perduto. 7) possibilità di costruire argini a difesa dei centri aziendali. 8) dichiarare questa aree come zone svantaggiate. 9) inserimento, nell'attuale sistema assicurativo agevolato, dell'evento catastrofico dell'alluvione con le polizze multirischio. 10) prevedere delle misure ad hoc nel psr per queste aziende agricole e dare loro un grado di priorità nelle graduatorie di merito per accedere agli aiuti previsti. 11) pagamento immediato della pac e di tutte le misure previste dal psr, per le aziende alluvionate che ad oggi non hanno ancora percepito questi aiuti. 12) le aziende agricole presenti nelle aree golenali, per la loro funzione civica di salvataggio delle città debbano essere risarciti del 100% dei danni subiti alle strutture alle coltivazioni scorte ecc.

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ATTUALITÀ|sicurezza nei luoghi di lavoro

orGaniZZato all’ “hotEl candiani” di caSalE MonfErrato

“Fare, sapere e dimostrare: la nuova cultura della sicurezza e formazione in agricoltura” Fare prevenzione e accompagnare le imprese in un percorso di ammodernamento cambiata la cultura della sicurezza in agricoltura, sempre più attenzione per evitare rischi e aumentare la consapevolezza da parte degli imprenditori a quanto sia importante la formazione e l’informazione per incentivare le pratiche sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. la sicurezza in agricoltura è stata al centro dell’incontro organizzato da coldiretti Alessandria che si è svolto a casale monferrato nella sala convegni dell’hotel candiani. la coldiretti sostiene questa importante presa di coscienza con l’obiettivo di accompagnare le imprese in un percorso di ammodernamento e messa in sicurezza attraverso l’inipa, l’istituto per la formazione in agricoltura, e il cadirlab. “tre le parole chiave: fare, sapere e dimostrare. - ha affermato romano magrini capo area gestione del personale, lavoro e relazioni sindacali della confederazione nazionale coldiretti - se vogliamo che l’agricoltura rappresenti una grande opportunità dobbiamo prediligere la sicurezza nei campi, distinguendo la sicurezza vera da quella burocratica perché la somma delle sanzioni significa la morte per l’ azienda. dobbiamo, invece, accompagnare le nostre imprese in un percorso di messa in sicurezza e di ammodernamento grazie anche a un ruolo più consulenziale degli ispettori. Bisogna fare prevenzione e affiancare le aziende per metterle in regola”.ad incidere non solo la superficialità con cui si affronta il pericolo ma soprattutto le condizioni del terreno, dei mezzi meccanici e la localizzazione dell’azienda spesso in aree collinari. sono elementi che combinati insieme aumentano il verificarsi di una delle disgrazie più dif-

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• nella foto: romano magrini capo area gestione del personale, lavoro e relazioni sindacali della confederazione nazionale coldiretti.

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• il tavolo dei relatori, da destra il presidente provinciale roberto paravidino, renato delmastro di cnr imamoter, il dottor magrini della confederazione, paolo novelli dello spresal e giuseppe concaro per cadir lab che ha moderato l’incontro.

• numerosa platea di imprenditori agricoli intervenuti nella sala convegni dell’hotel candiani. il pubblico ha interagito con domande e richieste di approfondimento su di un argomento di grande attualità.

fuse: il ribaltamento del trattore. il testo unico ha avuto il merito di aver messo ordine alla legislazione esistente, ma non ha tenuto conto delle specificità dell’agricoltura e dei luoghi nei quali si svolge l’attività agricola. l’incontro ha dato la possibilità di entrare nel merito delle regole attuative che nel campo agricolo non sono di facile applicazione perchè le attività sono svolte in ambienti aperti e legate alla stagionalità di alcune coltivazioni. ha continuato il presidente provinciale roberto paravidino: “l’obiettivo è di promuovere un’agricoltura al servizio della sicurezza della salute, dell’ambiente e dell’alimentazione, che vuole conciliare gli interessi delle imprese, degli occupati e dei consumatori. in agricoltura è fondamentale la corretta adozione delle disposizioni in tema di sicurezza, non solo perché ciò corrisponde ad un preciso obbligo di legge, ma soprattutto per garantire una reale salvaguardia della salute degli operatori ed anche la sicurezza alimentare dei beni prodotti della nostra invi-

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diata filiera agricola, tutta italiana. Questo perché un’agricoltura che tende a coniugare gli interessi delle imprese agricole con quelli collettivi della società e dei consumatori, attraverso la valorizzazione della distintività e della qualità dei prodotti non può che costruirsi su imprese agricole in cui le persone possano lavorare in condizioni di sicurezza”. “periodicamente organizziamo momenti di formazione sulla sicurezza, consapevoli che su questo tema occorre investire molto di più, non lasciando l’impresa da sola ma creando i presupposti per una sinergia completa con le istituzioni preposte. - ha aggiunto il direttore provinciale leandro grazioli - anche in agricoltura è fondamentale la corretta adozione delle disposizioni in tema di sicurezza, non solo perché ciò corrisponde ad un preciso obbligo di legge, ma soprattutto per garantire una reale salvaguardia della salute degli operatori ed anche la sicurezza alimentare dei beni prodotti della nostra invidiata filiera agricola, tutta italiana”.


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igp per il vitellone|ATTUALITÀ

VITELLONE

DAY

COLDIRETTI PIEMONTE

Qualità, proprietà e caratteristiche della più importante razza bovina da carne Made in Piemonte nche coldiretti alessandria ha preso parte alla conferenza stampa organizzata da coldiretti piemonte per presentare le caratteristiche, le proprietà nutrizionali e le qualità della più importante razza bovina da carne made in piemonte. e’ stata anche l’occasione per degustare, guidati dall’agrichef stefania grandinetti presidente di terranostra piemonte, i piatti tipici del territorio a base di piemontese igp e scoprire i tagli di carne più idonei in base alle varie ricette. il riconoscimento di indicazione geografica protetta è arrivato per il “vitellone piemontese della coscia”, con notizia ufficiale del 23 dicembre 2016, da parte dell’unione europea, dopo un iter burocratico partito nel 2009 e fortemente sostenuto dagli allevatori di coldiretti. “la presenza della razza bovina piemontese è stata rilevata per la prima volta nel 1886 nel comune di guarene, in provincia di cuneo - ha esordito delia revelli presidente di coldiretti piemonte nel ricordare la storia centenaria dell’allevamento della piemontese - Questo testimonia come sia davvero una razza storica, legata fortemente al nostro territorio che ora può trarre giovamento da questo riconoscimento ufficiale. il marchio igp - ha proseguito la presidente - va a tutelare un patrimonio unico made in piemonte, ma riconosciuto in tutto il mondo dal punto di vista della biodiversità, dell’ambiente e dell’economia”. il risultato è frutto di un grande lavoro di squadra: “una sinergia tra la nostra organizzazione e tutte le associazioni - ha concluso revelli - quali il coalvi, l’anaborapi, l’arap piemonte e l’asprocarne, oltre

• nella foto: l’intervento dell’assessore regionale all’agricoltura giorgio ferrero al circolo della stampa con il delegato confederale Bruno rivarossa, il presidente coldiretti piemonte delia revelli e l’agrichef presidente regionale terranostra stefania grandinetti.

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• presidenti e direttori delle provincie piemontesi presenti all’iniziativa: per alessandria il direttore leandro grazioli.

• la sala convegni palazzo ceriana mayneri dove si è svolta la presentazione della nuova igp.

agli uffici confederali e a quelli di Bruxelles che hanno permesso un’accelerazione dell’iter burocratico che vedrà completa conclusione entro tre mesi, quando la domanda di registrazione verrà nuovamente pubblicata sulla gazzetta ufficiale ue”. “in piemonte si contano 6 mila aziende che allevano la razza bovina piemontese con quasi 300 mila capi e 15 mila addetti. il fatturato arriva a 500 milioni di euro e per l’intera filiera, comprendente la logistica, il trasporto, la mangimistica, la macellazione ed il sezionamento, si raggiungono quasi 800 milioni di euro - ha spiegato bruno rivarossa delegato confederale - dati che denotano quanto incida il comparto nel panorama dell’economia piemontese, oltre che del suo indotto, e che motivano, quindi, la richiesta che abbiamo portato avanti con anni di lavoro affinché il «vitellone piemontese della coscia» ottenesse l’igp. un risultato che va, dunque, a beneficio delle nostre imprese, dell’intero

territorio piemontese e che garantisce al consumatore tracciabilità ed elevata qualità del prodotto”. proprio sulle qualità del prodotto e sulle sue proprietà nutrizionali è intervenuto il professore in ispezione degli alimenti di origine animale, luca chiesa, dell’università degli studi di milano-dipartimento di scienze veterinarie e sanità pubblica: “grazie alla proficua collaborazione che abbiamo instaurato con il consorzio di tutela della razza piemontese abbiamo avuto modo di studiare ed analizzare approfonditamente, presso i nostri laboratori, questa razza per cui sappiamo che si tratta di una carne tenera, con una bassa percentuale di colesterolo e particolarmente magra. il modo migliore per apprezzarne le eccellenti caratteristiche organolettiche è la battuta al coltello, garantita dai rigidi controlli a cui è sottoposta la piemontese che, oltre ad attestarne la qualità, tutelano la salute dei consumatori”.

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ATTUALITÀ|scadenze feBBraio

FEBBRAIO

[a cura di daniela colombini]

scAdenzA

impostA

Adempimenti

soggetti obbligAti

15/02/2017

ivA

emissione fattura differita per la cessione di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da un ddt o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuata l'operazione.

soggetti passivi iva.

16/02/2017

ivA

liquidazione e versamento dell’iva a debito del mese di gennaio.

contribuenti iva mensili.

16/02/2017

ritenute

versamento delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente, assimilati, lavoro autonomo e provvigioni corrisposti nel mese precedente.

contribuenti che corrispondono redditi soggetti a ritenute.

25/02/2017

ivA intrAstAt

invio telematico elenchi intrastat riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al mese di gennaio.

operatori intracomunitari con obbligo mensile.

28/02/2017

ivA

presentazione dichiarazione iva 2017

L’AMbITO RICONOSCIMENTO, IL PREMIO fIRMATO gAMbERO ROSSO, VINCITORE DELLA RASSEgNA DI “AUTOChTONA”

“Sapore avvolgente, note di foglia di vite secca, pietra focaia ed erbe di campo” Come anticipato sullo scorso numero conosciamo meglio il “Cantico” di Giovanni Daglio di Costa Vescovato

azienda agricola daglio nasce nel 1912. 3 generazioni di vignaioli che fanno il vino con grande cultura, frutto di una terra fantastica di 10 ettari di proprietà sui colli tortonesi in italia. parola di veronelli, Slow Food, gambero rosso e di molti altri. ed è stato proprio nell’ambito della tredicesima edizione della fiera autochtona che si svolge ogni anno a Bolzano che il colli tortonesi doc timorasso cantico 2014 ha ottenuto il premio per la rassegna “autoctoni che passione!” il cantico rappresenta uno dei fiori all’occhiello dell’azienda daglio di costa vescovato, terra generosa dove è stato riscoperto il timorAsso, un vino che gli agricoltori di queste zone producevano fin dai tempi più remoti, abbandonato, quasi dimenticato, ripreso solo in tempi recenti. grazie ad alcuni vignaioli tenaci come può vantare l’azienda daglio, volenterosi, intraprendenti e amanti del buon vino costruito con modi antichi, verso la fine degli anni ot-

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• i vini vincitori della 13a edizione di autochtona, la fiera dei vini che si tiene ogni anno a Bolzano.

tanta, lo hanno rispolverato rifacendo nuovi impianti e praticando una continua selezione, ottenendo prima la doc e subito dopo la docg. ora il timorAsso appare nelle carte dei vini di molti ristoranti blasonati, italiani e stranieri, riscuote sempre più consensi ed è diventato il fiore all’occhiello dell’attuale vitivinicoltura tortonese. un premio che ha voluto sottolineare l’importanza delle tipicità dei micro territori, filo conduttore della manifestazione che ha trovato nella biodiversità sinonimo di qualità, carattere e personalità. perché è dalle piccole produzioni autoctone d’italia che l’identità ancestrale della viticoltura nazionale trae la propria linfa vitale. conosciamolo meglio timorasso, vitigno del tutto autonomo di cui è attestata la presenza fin dal medioevo. Quasi scomparso a causa della fillossera e dell’esodo rurale e della difficoltà di coltivazione, non è un vino che “riempie la cantina” ma che regala emozioni e nel periodo della seconda guerra mondiale fu quasi soppiantato a favore di altri vitigni ben più redditizi. oggi ormai ampliamente recuperato dai vignaioli del consorzio piemonte obertengo,

AGRICOLTURA A. |n°01 • GEnnAIO 2017

contribuenti esercenti attività d’impresa o attività artistiche o professionali, titolari di partita iva. apprezzato nell’alta ristorazione e nei paesi nordici, la sfida è esportarlo su scala mondiale. un grande vino non ha bisogno di aiuto, quindi non travaso, non filtrazione, non solfitaggio; al proprio mantenimento ci pensano le fecce nobili, il sedimento stesso del vino, che rimesso periodicamente in sospensione protegge per oltre i 12 mesi di riposo in cantina. l’imbottigliamento avviene dopo la vendemmia dell’anno successivo. “cantico” - note di degustazione: “cantico” al naso evidenzia note di foglia di vite secca, pietra focaia ed erbe di campo. in bocca è caldo, avvolgente con una lunga persistenza salina. le sue caratteristiche incrementano la gioia di gustare molluschi a crudo, pesce alla brace e preparazioni di carni bianche. È un vino la cui intensità aromatica e minerale raggiunge l’ apice dopo 67 anni affinamento in bottiglia. Al termine della rassegna, Stefania Vinciguerra, capo redattore di Doctor Wine e presidentessa della giuria ha commentato:“È bello toccare con mano la grandissima varietà del patrimonio ampelografico italiano ed è altrettanto bello vedere che tanti piccoli produttori hanno scelto vitigni anche difficili pur di far emergere le peculiarità della propria zona. È un percorso lungo dove la tecnica deve innestarsi per trarre il meglio da una materia prima che spesso è tutta da capire”. per prenotare una degustazione Azienda Agricola daglio giovanni - via montale celli 10, costa vescovato (al) alessandria, italia tel.+39 0131-838262


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viticoltura N.45 |SCHEDA

[pagine a cura di alberto pansecchi]

Parlare di nutrizione azotata in un qualunque comparto agricolo, è diventato, nel corso degli anni, sempre più complesso. Decidere riguardo ad una somministrazione di questo elemento, viene erroneamente considerato sinonimo di agricoltura tradizionale, poco rispettosa dell’ambiente e finalizzata esclusivamente ad un aumento quantitativo. A questo si aggiungono le attenzioni, questa volta corrette, relative alla qualità delle acque di falda regolamentato dalla “Direttiva nitrati”. I viticoltori nel corso degli anni, a più riprese, hanno assistito a vere e proprie crociate contro questo elemento tanto da limitarne spesso l’utilizzo a livelli di gran lunga inferiori alle effettive necessità del vigneto.

l’azoto

• elemento plastico • rapida assimilazione • difficile dosaggio

Solo una migliore conoscenza della fisiologia della vite, delle sue esigenze nutrizionali e degli asporti annuali, ha permesso di comprendere in modo più approfondito l’importanza dell’azoto in una viticoltura di qualità.

le funzioni dell’azoto l’azoto è un elemento fondamentale come nutrimento per le piante. le sue funzioni biologiche sono svariate e importantissime, in quanto questo elemento partecipa a quasi tutti i processi di costituzione della materia. assolve funzioni basilari nella fisiologia della vite in quanto elemento costituente della clorofilla. altre funzioni importanti svolte dall’azoto riguardano compiti molto specifici nella composizione di altre molecole attivatrici di processi biologici complessi. l’azoto interviene in molti modi nella fisiologia della vite. la sua carenza si evidenzia immediatamente in una crescita stentata e in uno squilibrio funzionale che coinvolge l’intero organismo. in carenza di azoto gli zuccheri prodotti con l'attività fotosintetica, non possono essere utilizzati per la formazione delle proteine. n°01 • GEnnAIO 2017| AGRICOLTURA A.

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[pagine a cura di alberto pansecchi]

SCHEDA|viticoltura N.45

i sintomi della carenza

un sintomo particolare è l’ingiallimento delle foglie (clorosi), ben distinguibile da quello indotto dalla carenza di ferro, in quanto in questo caso le foglie che mutano di colore sono quelle basali più vecchie, mentre quelle più giovani apicali conservano il colore più a lungo. Questa manifestazione risulta essere esattamente opposta a quella della clorosi ferrica, dove i maggiori ingiallimenti sono apicali.

l’assorbimento dell’azoto

in termini generali l’eccesso di un elemento, deve essere valutato in relazione alla dimensione delle piante e al loro reale fabbisogno che è assai variabile in relazione al luogo in cui le viti crescono. l’eccesso di disponibilità di un elemento induce nella pianta, uno sviluppo disordinato, un’alterazione dei tempi fenologici e una sensibilità a svariate fisiopatie. a differenza dagli altri elementi nutritivi, il cui assorbimento è condizionato da un equilibrio nutrizionale richiesto dal momento fenologico in corso, l’azoto può essere assimilato in eccesso con facilità, qualora le viti lo avessero a disposizione in quantità superiori alle effettive necessità.

l’eccesso di azoto

numerosi sono gli effetti negativi di una nutrizione azotata troppo abbondante: dal disordine vegetativo, al conseguente maggior lavoro da parte dei viticoltori, da assembramenti di vegetazione che predispongono ad un microclima umido all’interno della chioma, al probabile sviluppo di oidio e muffa grigia. l’eccessivo ombreggiamento sui frutti, inoltre, non predispone ad una maturazione ottimale. altro effetto è un rigonfiamento eccessivo della polpa degli acini e una produzione troppo abbondante che, per le sue caratteristiche non offre sicuramente valore aggiunto al raccolto.

Azoto: elemento indispensabile

Quando la vite ha raggiunto la fase di massima produttività, la somministrazione puntuale di azoto mantiene elevato il potenziale produttivo e vegetativo. Questo però avviene entro certi limiti: l’incremento della produzione penalizza infatti la qualità dei frutti e la resistenza delle viti alle malattie. il maggior vigore dei germogli dell’anno, effetto più evidente dell’apporto di azoto, si manifesta sulla fertilità delle gemme nell’annata successiva. la presenza di azoto e la sua disponibilità per le viti, deve rispettare un preciso equilibrio dettato essenzialmente dalla potenzialità produttiva e vegetativa naturale del vigneto; è quindi assolutamente sbagliato ridurre eccessivamente le somministrazioni di questo elemento, mantenendo, nel contempo, elevati gli apporti degli altri nutrienti. tutto deve essere proporzionato al fabbisogno del vigneto, che varia da terreno a terreno e per i differenti livelli di fertilità. biografia: martini in vigna - edoardo monticelli 2014

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AGRICOLTURA A. |n°01 • GEnnAIO 2017


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[pagine a cura di alessandro albertelli]

phytohtora cactorum è il fungo responsabile del marciume bruno della fragola. E’ polifago, dannoso alla fragola, specialmente nelle regioni settentrionali, dove provoca gravi perdite della produzione.

sintomatologia Questa malattia può colpire le fragole in qualsiasi stadio di sviluppo dando origine a due quadri sintomatologici ben distinti che interessano in un caso il rizoma e il colletto e, nell’altro, i fiori ed i frutti. i primi sintomi dell’infezione si evidenziano in modo atipico sull’apparato aereo: questo, nei momenti più caldi, appassisce e le foglie hanno portamento epinastico (si piegano verso il basso) specialmente quelle più giovani; poi, lentamente la pianta arresta lo sviluppo, la vegetazione inscurisce ed avvizzisce ed infine la pianta dissecca. le infezioni possono presentarsi in post-impianto (estate-autunno) e in primavera. in coltivazione forzata avvizzimenti precoci compaiono fin dall’inizio della fioritura. detta malattia si evidenzia spesso su piantine che sono state sottoposte a frigoconservazione o che hanno sofferto, in campo, danni da gelate. per questo si ritiene che i succhi liberi, dovuti alle microlesioni, agevolino l’infezione della malattia. sintomi su rizoma e colletto • Le radici infette non mostrano esternamente i sintomi della malattia mentre all’interno del rizoma si può osservare un’area necrotica bruno - rossastra, più o meno ampia e generalmente localizzata nella zona mediana della corona. • nel caso si tenti di estirpare una pianta malata è facile che si spezzi in corrispondenza del colletto, che appare decisamente imbrunito.

marciume Bruno della fragola

frutticoltura N.53 |SCHEDA

sintomi su fiori e frutti • Le infezioni ai peduncoli, calice e frutti producono un caratteristico imbrunimento degli organi attaccati che possono anche ricoprirsi, in ambiente molto umido, di un micelio biancastro aereo. i frutti infetti imbruniscono, perdono di consistenza, assumono un aspetto cuoioso ed un sapore amarognolo. n°01 • GEnnAIO 2017| AGRICOLTURA A.

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SCHEDA|frutticoltura N.53

[pagine a cura di alessandro albertelli]

biologia ed epidemiologia • agente di questa infezione è il ficomicete Phytohtora cactorum la cui virulenza è strettamente correlata alle condizioni ambientali, alla suscettibilità varietale e alla massa d’inoculo presente nel terreno. • la malattia si sviluppa soprattutto in ambiente molto umido (u.r del 90-100%) con temperature attorno ai 20°c; le frequenti ed abbondanti irrigazioni ed i ristagni d’acqua nel terreno creano le condizioni ottimali per l’avvio del processo infettivo. • La penetrazione del fungo nei tessuti della pianta ospite avviene ad opera delle zoospore in forma passiva attraverso soluzioni di continuità. • un volta all’interno il fungo differenzia il proprio micelio, nonché numerosi oogoni, anteridi e oospore. Queste ultime sono di forma tendenzialmente sferica e misurano mediamente intorno ai 28 micron. • La perpetuazione del patogeno è affidata al micelio ed alle oospore presenti nel terreno e sui residui della vegetazione infetta.

difesa la lotta contro questa malattia, resta molto difficoltosa dall’elevata polifagia del patogeno e dalle sue capacità di conservarsi a lungo nel terreno in forma saprofitaria. la lotta si basa prevalentemente su misure di carattere agronomico che si avvalgono di pratiche colturali che tendono a ridurre il potenziale d’inoculo del patogeno; tra queste pratiche colturali ricordiamo: • Le rotazioni che devono essere lunghe e con avvicendamenti fatti con coltivazioni no ospiti del patogeno. • La buona preparazione del terreno che deve consentire un buon sgrondo delle acque in eccesso. • La scelta di piante in buon stato sanitario, non stressate; l’infezione può iniziare anche in vivaio e pertanto l’uso di materiale sano è determinante. • Evitare le lesioni e le microferite nella zona del colletto con pratiche colturali adeguate e controllando anche fitofagi responsabili delle ferite stesse. per quanto riguarda la lotta chimica è necessario intervenire alla comparsa dei sintomi e eventualmente ripetere il trattamento in relazione alla gravità dell’attacco. i principi attivi ammessi facendo riferimento alle norme tecniche del p.s.r relative al 2016 sono: fosetil-al (ammesso in post-trapianto), metalaxil, (ammesso tramite applicazioni al terreno prima della ripresa vegetativa), prodotti rameici (ammessi in post-trapianto; limitare a 6Kg/ha di s.a. all’anno).

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biografia: ferrari m.; marcon e., menta a. (1992) - fitopatologia ed entomologia agraria, 322, 323. ponti ivan; laffi f. (1988) - malattie crittogamiche delle piante da frutto, 150. regione piemonte (2016) - norme tecniche di produzione integrata, 250 siti internet: http://www.colturaecultura.it/content/malattie-e-fisiopatie

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coltiva la salute |ATTUALITÀ

in collaborazione con www.gruppocdc.it

COLTIVA

LA TUA

SALUTE a oltre dieci anni, l’accordo tra coldiretti-epaca e c.d.c. permette di far crescere il valore della prevenzione e della sicurezza nella tutela dell’imprenditore, dei suoi familiari e degli ospiti della sua azienda con l’idea di una nuova agricoltura multifunzionale territorialmente sostenibile. c.d.c. rappresenta una delle realtà sanitarie più significative e dinamiche del piemonte, con un’attività diagnostica completa presso sedi dislocate in modo capillare su tutto il territorio regionale: a torino, Biella, cuneo, novara, vercelli e verbania. grazie a tale collaborazione, i soci coldiretti-epaca possono accedere privatamente a tutte le prestazioni con tariffario agevolato esibendo la

D

tessera Associativa coldiretti / epaca, oppure tramite il ssn presentando la richiesta del medico curante. inoltre presso gli uffici provinciali o zonali coldiretti-epaca possono prenotare visite mediche specialistiche e prestazioni diagnostiche presso tutti i centri c.d.c. e con assoluto

rispetto della privacy, il socio, tramite il pin ricevuto in accettazione, può richiedere la stampa del proprio referto online. periodicamente, tramite questa rubrica, vi informeremo su temi di interesse generale legati alla prevenzione ed alla cura di patologie tipiche del mondo agricolo.

del glaucoma sono: età e familiarità, ipertensione arteriosa, diabete mellito, asma, vasospasmo, utilizzo di terapie cortisoniche per periodi prolungati, miopia o ipermetropia elevata, ridotto

spessore corneale, etc. l’elevato numero di fattori di rischio rende essenziale una visita oculistica di controllo annuale, soprattutto al di sopra dei 40 anni.

TEMA DEL MESE MALATTIE OCULARI:

GLAUCOMA il glAucomA è una malattia oculare dovuta generalmente a un aumento della pressione all’interno dell’occhio. secondo alcune fonti colpisce oltre 55 milioni di persone sulla terra ed è una delle principali cause di disabilità visiva dopo la cataratta. in italia si stima che circa un milione di persone ne siano affette, ma si calcola che la metà dei malati non ne siano a conoscenza.si possono distinguere due principali forme di questa malattia: il glaucoma primario ad angolo aperto ed il glaucoma primario ad angolo chiuso. il glaucoma ad angolo aperto è la prima causa di cecità irreversibile nel mondo, ed ha sintomi solo in fase avanzata di compromissione del campo visivo. il glaucoma primario ad angolo chiuso ha una sintomatologia clamorosa ed è una urgenza da trattare in brevissimo tempo, ma nella maggior parte dei casi è prontamente reversibile instaurando le adeguate terapie. la cecità e l’ipovisione provocate dal glaucoma si possono prevenire purché la malattia sia diagnosticata e curata tempestivamente. i principali fattori di rischio per l’insorgenza e lo sviluppo

torino centro torino centro torino centro torino mirafiori torino san donato torino san paolo torino santa rita torino vallette lucento moncalieri rivoli venaria reale Asti biella cuneo novara novara verbania vercelli

via cernaia, 20 via antonio fabro 12/b via raimondo montecuccoli 5f via don grazioli 11/a via livorno38/d via villarbasse 27/a piazza santa rita 8 corso toscana 139/1 via martiri della libertà 11 via fratelli piol 63 via iv novembre 16 corso galileo ferraris 4/a via antonio Bertodano 11 piazza duccio galimberti 4 via san francesco d’assisi 20 corso giuseppe garibaldi 21 via sergio Bocci 11 via san cristoforo 10

10122 torino 10122 torino 10122 torino 10137 torino 10144 torino 10138 torino 10136 torino 10151 torino 10024 moncalieri 10098 rivoli 10078 venaria reale 14100 asti 13900 Biella 12100 cuneo 28100 novara 28100 novara 28925 verbania 13100 vercelli

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Agricoltura Alessandrina

ATTUALITÀ|novità fotovoltaico

SCADENZE IMPORTANTI PER I SISTEMI CON IMPIANTI FOTOVOLTAICI I suddetti interessati sono di potenza inferiore ai 20 kW incentivati con la tariffa omnicomprensiva e il premio sul consumo in sito stabiliti dal IV° e V° conto energia. on tutti sanno che, chi ha istallato un impianto fotovoltaico per produrre e auto - consumare l’energia elettrica, a partire dal 1° gennaio 2014 è soggetto al pagamento dei corrispettivi tariffari a copertura degli oneri generali di sistema anche per l’energia elettrica auto - consumata. tuttavia, qualora tali sistemi conseguano una specifica qualifica (da richiedere al gse-gestore dei servizi energetici spa) possono beneficiare di condizioni tariffarie agevolate. com’è noto per effetto del d.l. 91/2014, i “sistemi di auto-approvvigionamento di energia elettrica” sono infatti tenuti al pagamento degli oneri generali di sistema non soltanto per la parte di energia elettrica prelevata dalla rete, ma anche per la quota consumata e non prelevata dalla rete, ovvero per l’aliquota autoprodotta e consumata. Questi sono sistemi di autoapprovvigionamento di energia elettrica, denominati sspc-sistemi semplici di produzione e consumo, composti da almeno un impianto di produzione di energia (quali ad esempio gli impianti fotovoltaici destinati all’autoconsumo) e da un’unità di consumo direttamente connessi tra loro mediante una rete elettrica privata senza obbligo di connessione a terzi e collegati, direttamente o indirettamente, tramite almeno un punto, alla rete pubblica. così dal 1 gennaio 2014 i “sistemi di auto - approvvigionamento di energia elettrica” (sspc), oltre a pagare la parte fissa, dovranno pagare gli oneri generali di sistema, anche per la parte variabile di energia auto - consumata. Quanto sopra è stato deciso al fine di adeguare il sistema elettrico rispetto al nuovo modello di produzione della generazione distribuita, in attuazione della direttiva europea 2006/32/ce relativa all’efficienza degli usi finali dell’energia e i servizi energetici. sono tuttavia esclusi i sistemi con impianti a fonti rinnovabili di potenza inferiore o uguale ai 20kW operanti in regime di scambio sul posto (ovvero che hanno un contratto di ssp-scambio sul posto in essere con il gse) e che sono stati automaticamente qualificati dal gse come ssp-A (sistemi semplici di produzione in regime di scambio sul posto di tipo a). tali sistemi continuano a concorrere con il solo pagamento della parte fissa degli oneri generali di sistema in relazione al punto di connessione con la rete pubblica e la parte variabile per l’energia elettrica prelevata da rete pubblica. come detto in tutti gli altri casi è prevista la corresponsione della parte variabile degli oneri generali di sistema, anche per la parte di energia auto-consumata. per alcune tipologie di sistemi

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è tuttavia possibile accedere a condizioni tariffarie agevolate (che prevedono un abbattimento degli oneri generali di sistema pari al 95%), purché si consegua una specifica qualifica. l’ottenimento della qualifica del sistema, rilasciata dal gse, comporta infatti il riconoscimento di condizioni tariffarie agevolate sull’energia elettrica consumata e non prelevata dalla rete, ciò come detto limitatamente alle parti variabili degli oneri generali di sistema e comporta l’applicazione di tali oneri a partire solo dal 1 gennaio 2015 in modo forfettario. la mancata qualifica comporta quindi un onere aggiuntivo a far data dal 1 gennaio 2014. a titolo di esempio un sistema semplice con un impianto fotovoltaico di 50kW connesso in Bt, a servizio dell’azienda, che auto - consumata il 70% di energia prodotta, con contratto rid-ritiro dedicato, per il 2015 dovrà sostenere un costo annuo di oltre 2.766 euro per i soli oneri generali variabili. a fronte del conseguimento della qualifica il costo forfettizzato si ridurrebbe a 36 euro/anno, con un risparmio di circa 2.730 euro/anno. a tali oneri si somma, inoltre, la parte fissa degli oneri di sistema in relazione al punto di connessione con la rete pubblica, pari a circa 135 euro/anno. al fine di usufruire delle riduzioni tariffarie è pertanto necessario che i sistemi in questione vengano qualificati dal gse come seu (sistemi efficienti di utenza), seeseu (sistemi esistenti equivalenti ai sistemi efficienti di utenza, che possono essere di tipo a, B o c) o ssp (sistemi semplici di produzione in regime di scambio sul posto, che possono essere di tipo a o B) attraverso procedure differenziate a seconda dei casi. pertanto è molto importante verificare che sia stata richiesta e conseguita la specifica qualifica nei termini di legge o che, in caso di variazioni del sistema, non siano stati persi i requisiti specifici della qualifica già conseguita. occorre inoltre considerare che per i soli sistemi con impianti fotovoltaici di potenza inferiore ai 20kW incentivati con la tariffa omnicomprensiva e il premio sul consumo in sito stabiliti dal iv° e v° conto energia, a partire dal 31 ottobre del 2016 è stata resa disponibile dal gse la

AGRICOLTURA A. |n°01 • GEnnAIO 2017

procedura per presentare la richiesta di qualifica, i cui benefici si applicano retroattivamente a partire dal 1 gennaio 2014.tali sistemi possono presentare pertanto una richiesta di qualifica seu semplificata secondo le procedure stabilite dal gse essendo stati “pre-qualificati” dal gse stesso. la procedura semplificata tuttavia prevede l’obbligo, in capo al soggetto responsabile, di completare il “modello di richiesta precompilato”, attraverso il portale applicativo del gse (attivando l’applicazione seu), entro 90 giorni dal ricevimento della comunicazione email da parte del gse. il mancato completamento della domanda comporta anche in questo caso, la perdita delle agevolazioni citate. i costi da sostenere per l’istruttoria della domanda al gse sono di 250 euro per la «qualifica semplice» di un sistema costituito da un unico impianto di produzione solare, o di 300 euro per altre fonti (500 euro per la qualifica «complessa» nel caso di sistemi caratterizzati dalla presenza di più impianti di produzione solare). sono esclusi dal pagamento dei corrispettivi gli impianti destinati all’autoconsumo entro i 3kW mentre per i soli seu e seeseu con impianti di produzione di potenza fino a 20kW si applica, in tutti i casi, un contributo pari a 50€.


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Agricoltura Alessandrina

oBBligo in etichetta |ORGANIZZAZIONE

dal 13 di dicEMBrE Sono in viGorE lE nuovE diSPoSiZioni PEr i Prodotti aliMEntari

valori nutrizionali: scattato l’obbligo dell’indicazione di calorie, grassi, proteine e zuccheri in etichetta É cresciuta l’attenzione degli italiani per l’impatto che il cibo esercita sulla propria salute e lo stile di vita.

scattato l’obbligo della dichiarazione nutrizionale sull’etichetta degli alimenti che si applica a tutti i prodotti confezionati che devono ora indicare anche le informazioni relative a valore energetico, quantità di grassi (di cui gli acidi grassi saturi), i carboidrati (di cui gli zuccheri), le proteine e il sale, espressi per 100 grammi o 100 millilitri di prodotto, e facoltativamente anche per porzione. lo rende noto la coldiretti nell’evidenziare i profondi cambiamenti determinati annunciare la completa entrata in vigore il 13 dicembre 2016 delle norme previste dal regolamento (ue) n.1169/2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori che consente anche di indicare su base volontaria altri elementi, quali gli acidi grassi monoinsaturi, acidi grassi polinsaturi, polioli, amido, fibre e i sali minerali o vitamine se contenuti in quantità significative. si tratta di un passo importante per la trasparenza dell’informazione sulle caratteristiche dei prodotti che si acquistano sulla base di parametri oggettivi in una situazione in cui troppo spesso vengono esaltate impropriamente specifiche proprietà. in questo modo potranno essere fatte valutazioni oggettive e comparazioni tra i diversi prodotti presenti sugli scaffali in una situazione in cui è giustamente aumentata la sensibilità dei cittadini sulle scelte alimentari. ora sarà dunque possibile leggere le informazioni nutrizionali degli alimenti in etichetta per fare scelte di acquisto più consapevoli in un paese dove quasi la metà degli italiani (49%) ha seguito una dieta nell’ultimo anno e tra questi il 25% di tipo dimagrante mentre un sostanzioso 14% ha cambiato il proprio regime alimentare a causa di una patologia come

È

diabete, pressione alta, colesterolo o celiachia, secondo l’indagine coldiretti /ixe’. Una circolare

ministeriale del 16 novembre ha poi allargato l’esenzione dall’obbligo della dichiarazione nutrizionale ai prodotti offerti in vendita diretta dal produttore agricolo nel caso di: - fornitura diretta, cioè quando la cessione avviene senza l'intervento di intermediari; - Azienda di piccole dimensioni, cioè che occupa meno di 10 persone o realizza un fatturato annuo non superiore a 2 milioni di euro; - livello locale della vendita che riguarda pertanto il territorio provinciale e delle provincie con termini;

- vendita al dettaglio direttamente al consumatore.

Modalità di finanziamento dei controlli sanitari ufficiali in attuazione del Regolamento (CE) n. 882/2004 Applicazione DLgs 194/2008 Il Decreto legislativo 194/2008, in attuazione del Regolamento CE 882/2004 ha disciplinato, infatti, in merito a modalità di finanziamento dei controlli sanitari ufficiali su mangimi e alimenti. Tale norma prevede il pagamento di una tassa all’ASL competente da parte degli operatori del settore alimentare sottoposti al controllo ufficiale, anche senza un’esplicita richiesta da parte della stessa. Il Ministero della Salute ha precisato che sono soggette le attività produttive con commercializzazione di produzione propria non al dettaglio maggiore del 50% inserite nell’allegato A sez.6. Pertanto, sono esclusi dall’ambito di applicazione del presente decreto gli imprenditori agricoli

per l’esercizio delle attività di cui all’articolo 2135 del codice civile, ovvero coloro che svolgono attività di produzione primaria ai sensi dell’art.2135 cc. con le modifiche introdotte dal decreto Balduzzi a fine 2012, le aziende mantengono l’esenzione solo se rientrano nelle fasce produttive annue a o B dell’allegato a sezione 6. mentre se un’azienda rientra nella fascia produttiva c allora è esentata se fa più del 50% di attività al dettaglio. Le aziende agricole, dovranno entro il 31 gennaio di ogni anno inviare all’ASL di riferimento la dichiarazione sostitutiva di certificazione, segnalando la situazione aziendale per l’anno di competenza, in base alla propria attività, come da tabella e pertanto, essere esentati dal pagamento. [lb]

n°01 • GEnnAIO 2017| AGRICOLTURA A.

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SETTORE FISCALE|legge di staBilità 2017 Agricoltura Alessandrina

MoltE lE novità inSEritE nElla lEGGE di Bilancio

ANNO 2017 ECCO COSA CAMBIA PER GLI AGRICOLTORI IN REGIME DI ESONERO IVA naio a marzo, 16 settembre per le fatture da aprile a giugno, 30 novembre per le fatture da luglio a settembre e 28 febbraio per le fatture da ottobre a dicembre. inoltre, esclusivamente per l’anno 2017, la comunicazione relativa al primo semestre (fatture da gennaio a giugno 2017) dovrà essere inviata entro il 25 luglio 2017. Questo obbligo è stato introdotto anche per le imprese agricole in regime di esonero (volume d’affari dell’anno precedente non superiore a 7mila euro) con la sola esclusione di quelle operanti nelle zone montane situate ad una altitudine superiore a 700 metri sul livello del mare.

ra le numerose novità che hanno interessato il “mondo fiscale” alcune riguardano anche gli agricoltori in regime di esonero e, prima di evidenziarle, si vuole ricordare la norma che regola questo particolare regime previsto solo nel settore dell’agricoltura. ai produttori agricoli che nell'anno solare precedente hanno realizzato un volume d'affari non superiore a 7.000 euro, costituito per almeno due terzi da cessioni di prodotti agricoli e ittici compresi nella parte 1 della tabella a allegata al decreto n.633 del 1972, la legge iva riserva un regime di esonero dagli adempimenti iva. in particolare, è previsto l’esonero dal versamento dell'imposta e da tutti gli obblighi documentali e contabili (fatturazione, registrazione, liquidazione periodica) e dalla presentazione della dichiarazione annuale iva. resta fermo solo l'obbligo di numerare e conservare le fatture d'acquisto, le bollette doganali d'importazione e le fatture di vendita emesse per conto dell’agricoltore esonerato dal cessionario o dal committente (cosiddette autofatture). i cessionari e i committenti soggetti passivi d'imposta, infatti, che acquistano beni o utilizzano servizi da produttori agricoli esonerati devono emettere un'autofattura, di cui una copia va consegnata al produttore agricolo, indicando il prezzo di vendita dei beni o dei servizi acquistati e la relativa imposta, determinata applicando le percentuali di compensazione stabilite per categorie di prodotti agricoli dagli appositi decreti ministeriali, da corrispondere direttamente al produttore agricolo. l'agricoltore, essendo esonerato dall'obbligo di versamento dell'imposta, tratterrà quanto incassato a titolo di compensazione dell'imposta assolta sugli acquisti. ovviamente l’azienda che abbia superato in un determinato anno i 7.000,00 euro di vendite, tra

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autofatture e corrispettivi ai privati, dovrà necessariamente entrare in contabilità iva dal primo gennaio dell’anno successivo.

spesometro 2016

una norma di qualche anno fa aveva introdotto (a partire dal 2014) l’obbligo anche per gli agricoltori in regime di esonero di inviare entro il 20 aprile, l’elenco clienti/fornitori all’agenzia delle entrate con modalità telematiche. pertanto anche nell’anno 2017 dovranno essere inviati i dati delle operazioni rilevanti ai fini dell’imposta sul valore aggiunto per ciascun cliente e fornitore relativi alle fatture ed autofatture ricevute nel 2016. l’invio ha scadenza 20 aprile 2017 per tutte le ditte in contabilità che liquidano l’iva trimestralmente e per i produttori agricoli “esonerati” di cui abbiamo parlato finora.

comunicAzione fAtture emesse e ricevute A pArtire dAl 2017

la stessa comunicazione relativa all’anno 2016, dal 2017 diventa una comunicazione con cadenza trimestrale nella quale i soggetti passivi iva trasmettono telematicamente all'agenzia delle entrate, i dati di tutte le fatture emesse e di quelle ricevute incluse le bollette doganali, nonché i dati delle relative variazioni. Quindi devono comunicare i dati identificativi di se stessi, del cliente/committente e del fornitore, data e numero della fattura, base imponibile, aliquota applicata, imposta e tipologia dell’operazione. le comunicazioni dovranno essere effettuate entro l’ultimo giorno del secondo mese successivo a ciascun trimestre con l’eccezione, però, del secondo trimestre il cui invio dovrà avvenire entro il 16 settembre (anziché il 31 agosto). Quindi entro il 31 maggio per le fatture da gen-

AGRICOLTURA A. |n°01 • GEnnAIO 2017

sAnzioni: in caso di omessa o errata trasmissione delle fatture si prevede la penalità di 2 euro per ciascuna fattura, con un massimo di 1.000 euro per ciascun trimestre. la sanzione è ridotta alla metà, con un massimo di 500 euro, in caso di correzione della trasmissione entro quindici giorni dalla scadenza. in caso di omessa, incompleta o infedele comunicazione si applica la sanzione da 500 a 2.000 euro, con riduzione alla metà in caso di trasmissione corretta nei 15 giorni successivi”. in questo contesto normativo nuovo, nel quale peraltro sono previste anche importanti sanzioni per i mancati adempimenti delle comunicazioni trimestrali, tutti coloro che sono agricoltori in regime di esonero dovranno nel corso dell’anno 2017 consegnare i documenti fiscali in loro possesso per la predisposizione degli elenchi sopra citati. gli uffici della coldiretti, in ogni zona, sono disponibili a dare informazioni in merito e soprattutto a raccogliere la documentazione, fatture e autofatture ricevute nell’anno 2016, per effettuare gli adempimenti necessari all’invio dell’elenco annuale 2016 e poi successivamente per quelli trimestrali del 2017.


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legge di staBilità 2017 |SETTORE FISCALE

[pagine a cura di daniela colombini]

Agricoltura Alessandrina

Gli oBiEttivi ProGraMMatici di finanZa indicati dal GovErno

Dall’esonero contributivo per i giovani alla dichiarazione IVA e spesometro Tutte le priorità che interessano il settore agricolo a cui fare riferimento

l disegno di legge di bilancio per il 2017, nel quale a decorrere da tale anno vengono ad essere ricompresi, in un unico provvedimento, entrambi i previgenti disegni di legge di stabilità e di bilancio, contiene le misure necessarie a conseguire gli obiettivi programmatici di finanza pubblica indicati dal governo nel documento programmatico di bilancio 2017. il disegno di legge, approvato in prima lettura dalla camera il 28 novembre, è stato poi approvato definitivamente dal senato il 7 dicembre 2016 ed è stato pubblicato in g.u. il 21 dicembre 2016 (l.n.232/2016). e con l’arrivo del nuovo anno è entrata in vigore ufficialmente con tutte le sue novità. prima però bisogna precisare che da quest’anno non si parla più di finanziaria o di legge di stabilità, ma di legge di Bilancio. di seguito faremo un elenco di alcune delle novità della legge di Bilancio di quest’anno, cercando di approfondire le novità che interessano il settore agricolo, ricordando inoltre quelle norme che interessano l’agricoltura e che erano contenute in leggi precedenti.

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esonero contributivo giovAni Agricoltori la legge di bilancio 2017 prevede un esonero contributivo per i coltivatori diretti e per gli imprenditori agricoli professionali - iap con età inferiore a quarant’anni, che si iscrivono alla gestione previdenziale inps tra il 1° gennaio 2017 e il 31 dicembre 2017. l’esonero interessa i primi cinque anni di attività ed è totale per i primi 36 mesi. il beneficio non è cumulabile con altre agevolazioni. destinatari della misura, introdotta dall’articolo 46 del

disegno di legge di Bilancio 2017 per favorire l’imprenditoria agricola, sono i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali di età inferiore a 40 anni, che dal 1° gennaio al 31 dicembre 2017 iniziano l’attività iscrivendosi per la prima volta nella previdenza agricola. l’agevolazione è stata estesa anche agli iscritti nel 2016 le cui aziende sono situate in territori montani o in aree svantaggiate. l’esonero interessa i primi cinque anni di attività ed è pari a: - 100% per i primi 36 mesi; - 66% per i successivi 12 mesi; - 50% per ulteriori 12 mesi. L’agevolazione non è cumulabile con altre riduzioni ed esenzioni contributive ed è soggetta al regime de minimis. pertanto, trascorsi i primi 36 mesi, coloro che beneficiano di questa misura non potranno fruire

di eventuali riduzioni dell’aliquota di finanziamento previste per aree montane o disagiate. esenzione irpef anno d’imposta 2017: la legge di bilancio 2017 dispone che per gli anni 2017, 2018 e 2019 i redditi dei terreni - sia il dominicale che l’agrario non concorreranno a formare la base imponibile dell’Irpef per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali (Iap) iscritti nella previdenza agricola. i redditi dei terreni, per le persone fisiche e le società semplici, si dichiarano in base alle risultanze catastali. il proprietario dichiara il reddito dominicale rivalutato dell’80% (legge 662/1996) e ulteriormente rivalutato del 30% (articolo 1, comma 512, legge 228/2012). se il proprietario del terreno, che non sia affittato, paga l’imu, il reddito dominicale non viene dichiarato. il reddito agrario viene dichiarato dal

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SETTORE FISCALE|legge di staBilità 2017 la dichiarazione iva 2017 mentre quello per la comunicazione dati iva, non dovrà essere più trasmesso, in quanto tale adempimento è stato eliminato, insieme alla comunicazione black list. Questo nuovo termine di compilazione ed invio della dichiarazione annuale iva comporta l’obbligo di registrazione di tutte le fatture entro gennaio 2017 per poter predisporre il dichiarativo nei termini onde evitare sanzioni a carico delle aziende.

soggetto che conduce il terreno e la tariffa d’estimo risultante in catasto viene prima rivalutata del 70% e poi ulteriormente rivalutata del 30 per cento. la seconda rivalutazione del 30% non si applica per i terreni posseduti o coltivati da coltivatori diretti o iap iscritti nella gestione previdenziale agricola. Dal 2016, siccome i proprietari coltivatori diretti e Iap che conducono direttamente il terreno non assolvono l’Imu, torna a essere tassato il reddito dominicale. E di conseguenza dal 2017 l’esenzione dall’Irpef si applicherà per entrambi i redditi (cioè sia sul dominicale che sull’agrario). Qualora il terreno sia coltivato in affitto, l’esenzione si applicherà ovviamente sul solo reddito agrario, in quanto il reddito dominicale viene dichiarato dal proprietario. irAp 2017 anno d’imposta 2016: il comma 70, dell’art.1, della legge 208/2015 (stabilità 2016) ha sancito l’eliminazione di ogni riferimento alla tassazione delle imprese agricole nell’art.3 del d.lgs. 446/1997, istitutivo del tributo regionale (irap), e l’abrogazione del comma 1 dell’art.45 del decreto irap che fissava all’1,9% l’aliquota per il comparto dei produttori agricoli e assimilati. infatti, non devono ritenersi più soggetti passivi del tributo i soggetti che esercitano un’attività agricola nei limiti indicati dall’articolo 32 del tuir. pertanto, dal periodo imposta 2016, l’irap non è più dovuta sulle attività per le quali in precedenza si applicava l’aliquota ridotta, compresa la produzione di energia da fonti rinnovabili, rientranti nei limiti indicati in precedenza, anche se qualificabili come “attività connesse”, sempre che la stessa sia assorbita dal reddito agrario. resta, al contrario, dovuto il tributo regionale, come ben evidenziato dall’agenzia entrate nella circolare 20/e/2016, per le attività agrituristiche (per cui si applica da sempre l’aliquota irap ordinaria del 3,9%), per le attività di allevamento eccedenti i limiti imposti dalla lettera b), comma 2, dell’articolo 32 del tuir) e per le attività connesse di cui all’articolo 56-bis del tuir (produzione eccedentaria di vegetali in serra, forniture

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di servizi e attività di manipolazione e trasformazione di prodotti diversi da quelli indicati dal decreto ministeriale biennale, di cui alla lettera c), comma 2, dell’articolo 32 del tuir). dichiArAzione ivA la legge di stabilità 2015, in attuazione all'articolo 252, comma 1 della direttiva n. 2006/112/ce, il governo ha previsto: 1) obbligo di presentare la dichiarazione ivA in modo separato dal modello unico; 2) abolizione dell'obbligo di presentare la comunicazione annuale dati iva. in sede di conversione del decreto milleproroghe, legge del 27 febbraio 2015, n.11, il nuovo obbligo di presentare la dichiarazione annuale iva in forma autonoma entro il mese di febbraio, introdotto dalla legge di stabilità 2015, è slittato al 2016 per la dichiarazione iva2017. in base ai nuovi obblighi, la dichiarazione annuale iva 2017 con scadenza in forma autonoma, va trasmessa per via telematica entro il 28 febbraio 2017. entro il suddetto termine, il contribuente dovrà inviare per via telematica all’agenzia delle entrate, il nuovo modello per

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spesometro 2016 per l’anno 2017 dovranno essere inviati i dati delle operazioni rilevanti ai fini dell’imposta sul valore aggiunto per ciascun cliente e fornitore relativi alle fatture emesse e ricevute nel 2016. l’invio ha scadenza 10 aprile 2017 per le ditte che liquidano l’iva mensilmente e 20 aprile 2017 per le ditte che liquidano l’iva trimestralmente compresi i produttori agricoli “esonerati” di cui all’art.34 co. 6 dpr 733/72. comunicAzione fAtture emesse e ricevute A pArtire dAl 2017 con la conversione in legge del decreto fiscale (dl 193/2016), dal 2017 i soggetti passivi iva devono comunicare con cadenza trimestrale i dati identificativi di se stessi (soggetto che ha emesso la fattura) e del cliente/committente, data e numero della fattura, base imponibile, aliquota applicata, imposta e tipologia dell’operazione. Le comunicazioni dovranno essere effettuate entro l’ultimo giorno del secondo mese successivo a ciascun trimestre con l’eccezione, però, del secondo trimestre il cui invio dovrà avvenire entro il 16 settembre (anziché il 31 agosto). Quindi entro il 31 maggio per le fatture da gennaio a marzo, 16 settembre per le fatture da aprile a giugno, 30 novembre per le fatture da luglio a settembre e 28 febbraio per le fatture da ottobre a dicembre. inoltre, esclusivamente per l’anno 2017, la comunicazione relativa al primo semestre (fatture da gennaio a giugno 2017) dovrà essere inviata entro il 25 luglio 2017.


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legge di staBilità 2017 |SETTORE FISCALE

sAnzioni: in caso di omessa o errata trasmissione delle fatture si prevede la penalità di 2 euro per ciascuna fattura, con un massimo di 1.000 euro per ciascun trimestre. La sanzione è ridotta alla metà, con un massimo di 500 euro, in caso di correzione della trasmissione entro quindici giorni dalla scadenza. In caso di omessa, incompleta o infedele comunicazione si applica la sanzione da 500 a 2.000 euro, con riduzione alla metà in caso di trasmissione corretta nei 15 giorni successivi”. i nuovi obblighi vengono accompagnati dall’eliminazione dell’adempimento dello spesometro annuale, per le operazioni a partire dal 2017, dell’invio del modello intra acquisti dal 2017 e l’obbligo di comunicare le operazioni effettuate nei confronti di operatori economici con sede, residenza o domicilio in paesi “black list” a partire dalle operazioni 2016. pAgAmento f24 cArtAceo con sAldo superiore A 1.000 euro tra le novità introdotte in sede di conversione nel decreto collegato alla legge di Bilancio 2017 (d.l. n.193/2016), viene ripristinata la possibilità di utilizzare, per i contribuenti non titolari di contabilità iva, il modello f24 cartaceo per operazioni con un saldo finale superiore a 1.000 euro senza che siano state effettuate compensazioni. l’obbligo in questione, si ricorda, era stato introdotto dall’art.11, comma 2, d.l. n. 66/2014, che alla lettera c) impediva ai contribuenti non titolari di partita iva di presentare la delega cartacea (in banca, posta o presso altro intermediario della riscossione) nel caso in cui “il saldo finale fosse di importo superiore a mille euro”. l’obbligo di invio telematico permane per tutti i titolari di partita iva (esclusi i titolari di partita iva agricola in esonero) per versamenti di qualsiasi importo e per l’utilizzo di importi a credito in compensazione su f24. intrAstAt 2017 l’art. 4, co.4, dl 193/2016 comporta l’abolizione della comunicazione intrastat 2017 ma solo per le fatture passive (cd. modello intra 2). Attenzione: rimane comunque l’obbligo di comunicazione intrastat delle cessioni intracomunitarie di beni e servizi (cosiddetto modello intra 1). il decreto legge 193/2016 comporterà anche l’abolizione delle comunicazioni black list a partire dal 2016.

rivAlutAzione terreni edificAbili la legge di bilancio 2017 ha nuovamente riaperto i termini per la rideterminazione del valore d’acquisto dei terreni (edificabili o agricoli) che erano stati contemplati nel d.l. n. 282 del 2002 con aliquota unica per le imposte sostitutive pari all’8%. per la perizia di stima e il versamento dell’imposta sostitutiva ci sarà tempo fino al 30 giugno 2017. la riapertura dei termini per la rivalutazione dei terreni consente a persone fisiche e società semplici di rivalutare il valore di acquisto dei terreni posseduti, al di fuori del regime d’impresa, alla data del 1° gennaio 2017, affrancando in tutto o in parte le plusvalenze conseguite, ex art. 67 comma 1, lettere da a) a c-bis), tuir, allorché i terreni vengano ceduti a titolo oneroso. rottAmAzione cArtelle esAttoriAli i soggetti beneficiari della rottamazione delle cartelle equitalia, in base al decreto legge 193/2016, con eliminazione di sanzioni e interessi di mora sono: - debitori i cui ruoli sono stati iscritti nel periodo compreso tra il 3 gennaio 2000 ed il 31 dicembre 2016 per pendenze nei confronti delle Entrate, dei Monopoli, delle Dogane e dell’Inps. - debitori che abbiano chiesto una dilazione di pagamento a condizione che abbiano versato le rate dovute dal 1° ottobre 2016 al 31 dicembre 2016; - debitori decaduti dalla rateazione prima del 1° ottobre 2016. il termine per presentare la dichiarazione, modello dA1, per usufruire della rottamazione all’agente della riscossione è fissato al 31 marzo 2017. entro la stessa data il contribuente potrà integrare la dichiarazione presentata prima di tale data. si potrà pagare a rate, fino a un massimo di cinque rate. per l’anno 2017, la scadenza delle singole rate è fissata nei mesi di luglio, settembre e novembre; per l’anno 2018, la scadenza delle singole rate è fissata nei mesi di aprile e settembre, fermo restando che il 70% delle somme complessivamente dovute deve essere versato nell’anno 2017 e il restante 30% nell’anno 2018. entro il 31 maggio 2017, dunque, l’agente della riscossione comunicherà ai debitori che hanno presentato la dichiarazione di definizione agevolata l’ammontare complessivo delle somme dovute per la definizione, nonché quello delle singole rate, il giorno e il mese di scadenza di ciascuna di esse. Entro il 28 febbraio 2017, l’agente della riscossione, con posta ordinaria, avvisa il debitore dei carichi che gli sono stati affidati nell’anno 2016 per i quali, alla data del 31 dicembre 2016, risulta non ancora notificata la cartella di pagamento.

LAVORO

COLDIRETTI, SOLO 1% VOUChER IN AgRICOLTURA, DOVE SONO NATI

Un secondo adempimento che viene introdotto dal 2017 riguarda la trasmissione telematica delle liquidazioni periodiche Iva (anche se a credito), negli stessi termini e con le stesse modalità delle comunicazioni delle fatture. in questo caso sono esonerati dalla trasmissione delle liquidazioni, i soggetti esonerati dalla presentazione della dichiarazione annuale iva.

[pagine a cura di daniela colombini]

impiego dei voucher in agricoltura scende al minimo di appena l’1,09% del totale a seguito della progressiva estensione degli ambiti oggettivi e soggettivi di utilizzo del lavoro accessorio che è andata di pari passo con l’aumento della vendita dei voucher. È quanto afferma la coldiretti sulla base dei dati dell’osservatorio sul lavoro accessorio dell’inps relativi ai primi sei mesi del 2016 nel sottolineare che i voucher sono stati introdotti inizialmente sperimentalmente per la vendemmia nel 2008 hanno ora perso radicalmente la sua connotazione agricola. del totale venduti nel primo semestre dell’anno - sottolinea la coldiretti - il 14,9% sono stati impiegati nel turismo, il 14% nel commercio, l’11,4% nei servizi, il 42% nel giardinaggio e pulizia, il 4,1% manifestazioni sportive e culturali mentre la maggioranza del 47,1% in altre attività. È in questo quadro che - sottolinea la coldiretti - si vanno peraltro a collocare le novità introdotte dal decreto correttivo del Jobs act, pubblicato in gazzetta il 7 ottobre e che, per il settore agricolo prevedono da una parte un non irrilevante appesantimento burocratico (obbligo di comunicazione anticipata limitato ai soli 3 giorni successivi di prestazione), e dall’altra una limitazione economica (tetto di 2.020 euro per singolo committente). il quadro di prospettiva che ne consegue - conclude la coldiretti - presenta, per il settore agricolo, profili di particolare criticità in quanto, non solo l’agricoltura si trova a dover pagare pegno per colpe che non le appartengono, ma soprattutto per il fatto che si intravede il pesante rischio di un arretramento nell’utilizzo del voucher ascrivibile sia all’appesantimento dell’onere burocratico (per 15 giorni di vendemmia dovranno essere effettuate almeno 5 comunicazioni anziché 1, sia per l’ulteriore limitazione imposta dei 2.020 euro come per la generalità degli imprenditori, che però non scontano le pesanti limitazioni previste solo per il settore agricolo ovvero l’utilizzo esclusivo di pensionati e studenti e per le sole attività stagionali.

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ATTUALITÀ|terranostra/campagna amica

[pagina a cura di luisa Bo]

VIAGGIO STUDIO IN FRANCIA

A marzo visiteremo un territorio del sud della Francia l’affascinante regione Languedoc-Roussillon

Domaine Mas de Daumas Gassac, bottaia.

osta a cavallo tra la provenza e la camargue, la linguadoca, territorio del sud della francia, è così chiamata in ragione della lingua parlata, l’occitano o lingua d'oc, le cui principali città oltre a montpellier, sono nîmes, perpignan, e la famosa carcassonne, città medievale patrimonio dell’unesco dal 1997. il territorio della meravigliosa regione francese della languedoc è la meta riproposta quest’anno da coldiretti alessandria e terranostra, per il viaggio studio, alla scoperta di un territorio vitivinicolo ma anche ricco di turismo gastronomico e rurale. il viaggio studio percorre un territorio particolarmente vocato alla viticoltura, che sarà protagonista con la visita a grandi nomi del mondo del vino francese, uno fra tutti l’azienda vitivinicola “mas de daumas gassac”, bellissima realtà che ha una storia molto simile a tante del nostro monferrato. il titolare aimè guibert, ex fab-

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bricatore di guanti, è divenuto un prestigioso viticultore nella regione languedoc con il suo motto: “l’uniformità è nemica della qualità”... domaine mas de daumas gassac, bottaia. non solo aziende viticole saranno le protagoniste dell’itinerario ma anche altri pilastri dell’agricoltura del territorio come la produzione di formaggi, delle erbe officinali e delle orticole. e sono proprio i mercati in primavera in un tripudio di colori, odori e gusti fruttati e dolci, una delle caratteristiche di questa regione che come per la “cugina” provenza sono diventati un vero e proprio itinerario turistico. Quattro giornate con tappa a montpellier, narbonne, limoux e arles amata dai romani e da van gogh, anch’essa patrimonio mondiale dell'umanità, per cercare ancora una volta, curiosando “a casa d’altri” come, anche noi, valorizzare un po’ di più la nostra provincia.

2° giorno trasferimento in bus a Trausse-Minervois e visita all’azienda vitivinicola “Domaine Luc Lapeyre”. pranzo presso l’azienda. a seguire partenza in bus alla volta di saint Julien de Briola e visita al caseificio “La Ferme de Briola”. proseguimento per Carcassonne e tempo a disposizione per la visita e cena libera. al termine trasferimento in bus a Narbonne. 3° giorno trasferimento a Limoux e mattinata dedicata alla visita all’ az. vitivinicola “guinot”. nel pomeriggio proseguimento per la zona di narbonne e visita all’azienda vitivinicola “Chateau L’Hospitalet” (visita con degustazione inclusa).visita alla zona di leucate con il parco naturale regionale de la narbonnaise et méditerranée. 4° giorno partenza per il viaggio di rientro, con sosta ad arles per la visita al mercato contadino e il pranzo. ripresa del viaggio in bus con comodo percorso autostradale e opportune soste in autogrill per la cena libera. arrivo previsto in serata.

1° giorno arrivo nel primo pomeriggio ad aniane e visita all’azienda vitivinicola “Mas de Daumas Gassac” (visita con degustazione inclusa). al termine della visita proseguimento del viaggio in bus alla volta di montpellier.

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Se interessati rivolgersi a Alberto Pansecchi 335-7535837 alberto.pansecchi@coldiretti.it oppure a Luisa Bo 335-7535911 luisa.bo@coldiretti.it


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giovani impresa /donne impresa |ATTUALITÀ Agricoltura Alessandrina

ottiMo Bilancio dEGli incontri PEr i Giovani iMPrESa

Innovazione e rivoluzione della cultura green: così si combatte la crisi Dagli Agrimartedì spunti di riflessione: e per il 2017 nuove occasioni di crescita, già in calendario nuovi appuntamenti ossiamo dire di essere soddisfatti. per noi l’attività formativa giovani impresa rappresenta un tassello fondamentale nella progettualità della nuova coldiretti e gli incontri che si sono svolti in queste settimane hanno portato a risultati importanti. soprattutto abbiamo visto un gruppo numeroso e coeso, determinante per pianificare gli appuntamenti in calendario nel 2017”. parole del presidente provinciale roberto paravidino pronunciate a conclusione degli appuntamenti con gli agrimartedì dedicati alla formazione giovani impresa che hanno spaziato dal web marketing alla sana alimentazione passando per argomenti fondamentali per la crescita e la competitività delle aziende come la pac, l’accesso al credito o le misure inserite nel nuovo programma di sviluppo rurale. “cinque martedì di sale gremite rappresentano un grande risultato, abbiamo lavorato su di una squadra già affiatata ma che aveva bisogno di nuove occasioni per continuare sulla strada dell’innovazione e della rivoluzione green, perché i giovani - ha sottolineato la delegata regionale e provinciale giovani impresa valentina binno - hanno visto prima e meglio di altri dove ci sono reali prospettive e di fiducia per far tornare a crescere l’italia. in un momento in cui il mercato del lavoro è in crisi, ed è venuta meno la stessa idea che l’industria possa dare a tutti un posto, l’agricoltura moderna e multifunzionale consente oggi ai giovani di avviare un’attività imprenditoriale nella quale esprimere le proprie idee e il proprio vissuto di esperienza e cultura». conclusa questa prima fase, la formazione sarà prioritaria anche nel 2017 e tra le altre iniziative in programma un viaggio studio.

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• sopra i giovani imprenditori intervenuti numerosi agli incontri formativi. sotto a sinistra il presidente provinciale roberto paravidino e la delegata provinciale giovani impresa valentina Binno durante l’agrimartedì dedicato alla rintracciabilità. sotto a destra il nutrizionista gianmaria alborino e il pilota professionista alessandro pier guidi.

PARI OPPORTUNITÀ

Coldiretti Donne Impresa ha incontrato l’Ambasciata Usa orella Ansaloni responsabile nazionale donne impresa assieme a tutto il coordinamento nazionale, ha accolto a roma una delegazione dell’ambasciata americana tra cui l’addetto affari agricoli frederick giles e Karla thieman capo di gabinetto segretario agricoltura usda impegnata in un programma di incontri sulle pari opportunità. “in 365 giorni di impegno sindacale, attività ricreative, di formazione e di presenza istituzionale - ha precisato lorella ansaloni - ho incontrato coltivatrici geniali, collaborative, giovani, intraprendenti, ma anche over 60 molto tenaci capaci di mantenere lo spirito dell’associazione anche fuori dal sistema. per questo mi sento a capo di un movimento tosto che opera con il dialogo su ogni versante guadagnando reputazione e capacità di negoziazione con le altre protagoniste dell’economia italiana”. È stato un momento di grande forza e condivi-

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sione di intenti e di valori. uno scambio di idee, esperienze con molti punti in comune a cominciare dall’attenzione all’imprenditoria in rosa. storicamente le relazioni tra le due nazioni sono sempre state amichevoli, testimoniate dalle fitte relazioni diplomatiche, nonché dai notevoli scambi economici e culturali. inoltre la comunità italiana, o di discendenza italiana, negli stati uniti

ammonta a 18 milioni di abitanti, facendone la quarta nazione di origine tra la popolazione bianca. “imprenditrici, mamme, spose sempre in prima linea - ha sottolineato ansaloni evidenziando il lato “multifunzionale” delle imprese femminili del primario. all’incontro ha preso parte graziella boveri, responsabile provinciale e regionale donne impresa.

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Agricoltura Alessandrina

[pagina a cura di marino ravera]

POSSIBILE PENSIONAMENTO ANTICIPATO NOVITA’ INTERPRETATIVA

INPS

con la circolare n. 196/2016 l’inps ha comunicato una rilevante modifica dei criteri interpretativi relativi alla disposizione “eccezionale” contenuta nella legge fornero (art.24, comma 15-bis), consentendo ad un maggior numero di persone di poter accedere alla pensione in anticipo rispetto ai requisiti generali.

EPACA|novità previdenziali la nuova linea interpretativa disposta dal ministero del lavoro e dall’inps prevede l’applicazione della disposizione eccezionale anche a soggetti che, alla data del 28 dicembre 2011, fossero: a) privi di occupazione b) lavoratori autonomi c) in attività di lavoro presso una pubblica amministrazione. in funzione della modifica interpretativa, quindi, le disposizioni eccezionali si applicheranno sia a coloro che svolgevano attività di lavoro alle dipendenze di un datore di lavoro privato alla data del 28 dicembre 2011 che a coloro che in tale data si trovavano in una della tre condizioni sopra richiamate. possono, pertanto, accedere alla pensione all’età di 64 anni (maggiorata degli incrementi dell’aspettativa di vita) coloro che possono far valere i seguenti requisiti: donne - Almeno 60 anni di età al 31/12/2012 - Almeno 20 anni di contribuzione effettiva da lavoro dipendente al 31/12/2012 uomini - Almeno 60 anni di età e 36 anni di contribuzione effettiva da lavoro dipendente al 31/12/2012

- Almeno 61 anni di età e 35 anni di contribuzione effettiva da lavoro dipendente al 31/12/2012 - Situazioni intermedie alle due sopra riportate purchè il totale della sommatoria tra età e contribuzione sia sempre pari alla quota 96 entro il 31/12/2012 restano comunque confermate le altre condizioni già previste per l’accesso al pensionamento per coloro che fossero lavoratori dipendenti nel settore privato al 28/12/2011; in particolare la possibilità di poter usufruire di questa deroga da parte degli uomini che possono far valere questi requisiti: - Almeno 61 anni di età e 36 anni di contribuzione (anche mista lavoro autonomo + dipendente) al 31/12/2012 - Almeno 62 anni di età e 35 anni di contribuzione (anche mista lavoro autonomo + dipendente) al 31/12/2012 - Situazioni intermedie alle due sopra riportate purchè il totale della sommatoria tra età e contribuzione sia sempre pari alla quota 97 entro il 31/12/2012 Gli uffici del Patronato Epaca della Coldiretti sono a disposizione per verificare i singoli casi e fornire la miglior consulenza possibile in materia.

OTTAVA SALVAGUARDIA

ULTERIORI POSSIBILITÀ DI EVITARE LA RIFORMA FORNERO DOMANDE DA PRESENTARE ENTRO IL 1 MARZO 2017 l’art.1, commi dal 212 al 221 della legge di bilancio 2017 ha previsto l’ottavo intervento di salvaguardia che consente ad alcune tipologie di lavoratori di poter andare in pensione con i requisiti previsti prima dell’entrata in vigore della riforma fornero. purchè rispettino determinati specifici requisiti, possono usufruire di questa deroga: - I lavoratori collocati in mobilità o in trattamento speciale edile; - Coloro che sono autorizzati ai versamenti volontari; - I lavoratori con accordi individuali o collettivi cessati dall’attività lavorativa entro il 30/6/2012, oppure dopo il 30/6/2012 ma

entro il 31/12/2012, e Lavoratori con risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro tra il 1/1/2007 ed il 31/12/2011; - I lavoratori che, nel corso dell’anno 2011, risultano essere stati in congedo per assistere i figli con disabilità grave, ai sensi dell’art. 42, comma 5, del T.U.n. 151/2001 - I lavoratori con contratto di lavoroa tempo determinato e lavoratori in somministrazione con contratto a tempo determinato. le domande per essere ammessi alla salvaguardia devono essere presentate assolutamente entro 1° marzo 2017.

per le prime due casistiche specificate (lavoratori in mobilità o in trattamento speciale edile e prosecutori volontari) l’istanza deve essere presentata telematicamente all’inps; per le altre casistiche, invece, l’istanza deve essere inoltrata alla direzione territoriale del lavoro mediante posta elettronica certificata. anche per evitare il rischio di non poter avvalersi di questa deroga, invitiamo tutti coloro che potrebbero teoricamente rientrare nelle casistiche sopra citate a rivolgersi al più presto agli uffici epaca della coldiretti, dove troveranno personale qualificato che potrà fornire le indicazioni corrette in merito.

PER GLI ALLEVATORI

Verifica posizione INPS er chi ancora non lo avesse fatto ricordiamo agli allevatori che superano, per effetto del numero di capi, la potenzialità del terreno condotto in base ai parametri stabiliti dalla legge, che sono tenuti a presentare, unitamente alla denuncia dei redditi, il modello rd (già A1). dalla compilazione di questo specifico quadro emerge il reddito di allevamento. in relazione a tale reddito, va attentamente modificata la collocazione in una delle fasce previste dall’inps per il versamento dei contributi previdenziali. la comunicazione circa l’eventuale variazione di fascia va presentata agli uffici coldiretti/impresa verde con la copia della denuncia dei redditi per inoltrare le opportune istanze all’inps.

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attualità/necrologie|ORGANIZZAZIONE

PRIMO OK ALLA MANOVRA, COINVOLTE OLTRE TRECENTOMILA IMPRESE

Gli sgravi per le aziende agricole salgono a 1,3 miliardi l provvedimento varato dal governo contiene numerose misure a favore del settore agricolo che seguono la storica cancellazione di imu e irap e gli altri provvedimenti della legge di stabilità con un risparmio di 1,3 miliardi di euro nella fiscalità a favore delle nostre imprese. la manovra prevede innanzitutto l’esenzione ai fini irpef per il triennio 2017-2019 dei redditi dominicali e agrari relativi ai terreni condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola. il provvedimento interessa oltre 300mila aziende agricole, per un risparmio di 230 milioni di euro per il 2018 e di 135 milioni di euro per il 2019-2020. previsto anche l’esonero contributivo triennale (2017-2019) per coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, con età inferiore a 40 anni, che si iscrivono per la prima volta alla previdenza agricola nel periodo 1° gennaio 31 dicembre 2017. l’esenzione è stata estesa anche ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali con età inferiore a 40 anni iscritti nella previdenza agricola nel 2016 e le cui aziende sono ubicate nei territori montani e nelle aree svantaggiate. nei due anni successivi (2020-2021) l’esonero riguarderà il 66% e il 50% dei contributi. grazie a questa misura i giovani agricoltori risparmieranno

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così ben 72 milioni di euro nei prossimi 5 anni. per quanto riguarda la zootecnia sono state innalzate per il 2017 le percentuali di compensazione iva applicabili alla cessione degli animali vivi della specie bovina e suina prevedendo che le stesse non possano superare, rispettivamente, la misura del 7,7% e dell’8%, con un maggior ricavo per i produttori agricoli di 20 milioni di euro. ripristinata l’agevolazione fiscale relativa ai trasferimenti di proprietà a qualsiasi titolo di fondi rustici nei territori montani finalizzati all’arrotondamento della proprietà contadina (imposta di registro ed ipotecaria in misura fissa ed esenzione dalle imposte catastali). per 800mila coltivatori pensionati arriva inoltre la quattordicesima. gli aumenti vanno ad aggiungersi agli importi attualmente erogati (si passerà così da 336 a 437 euro, da 420 a 546 euro, da 504 a 655 euro annui) e saranno dati con la prossima mensilità di luglio 2017. e’ stato esteso all’agriturismo il riconoscimento per gli anni 2017 e 2018 del credito di imposta per la riqualificazione delle strutture ricettive turistico alberghiere. viene poi ridotta l’accisa sulla birra, rideterminata da 3,04 euro a 3,02 euro per ettolitro e gradoplato a decorrere dal 1° gennaio 2017. aumentato lo stanziamento del programma 1.3 del mipaaf, per un importo di 10 milioni di

ULTIMA ORA: 3000 STALLE E AZIENDE SEPOLTE DA NEVE

Terremoto: nuovi crolli, animali morti e difficoltà per alimentarli con tonnellate di latte gettate ono circa tremila le aziende agricole e le stalle sepolte dalla neve nelle aree colpite dal terremoto dove si contano casi di isolamento, nuovi crolli, decine di mucche e pecore morte e ferite, difficoltà per garantire l’alimentazione degli animali ma anche per le consegne con tonnellate di latte che da giorni si è costretti a gettare. e’ quanto emerge dal monitoraggio della coldiretti sugli effetti congiunti delle nuove scosse e della neve in un territorio a prevalente economia agricola con una significativa presenza di allevamenti di pecore e bovini che in migliaia sono costretti al freddo. la neve - precisa la coldiretti - ostacola la circolazione soprattutto nelle strade rurali con difficoltà a raggiungere gli allevamenti e garantire la mungitura che deve essere fatta due volte al giorno ma anche per le consegne dei mangimi necessarie all’alimentazione degli animali e la raccolta del latte dagli animali che risulta difficile dal lazio all’abruzzo dove in molti sono stati costretti a gettarlo. dove possibile - riferisce la coldiretti - è scattata la solidarietà tra agricoltori che si sono stati mobilitati anche con i trattori attrezzati come spalaneve per togliere la neve dalle strade e garantire la circolazione nelle campagne ma restano gravi difficoltà ed è dunque importante l’intervento annunciato dell’esercito per garantire la circolazione. la situazione - afferma la coldiretti - è insostenibile per gli uo-

euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019 destinato, in particolare, all’incremento del fondo per il rilancio del comparto cerealicolo. rifinanziato con 5 milioni di euro l’anno per ciascuno degli anni 2017, 2018 e 2019 anche lo stanziamento per il settore bieticolo saccarifero. prorogato di due anni, fino al 31 dicembre 2018, anche per le imprese agricole il termine per la concessione dei finanziamenti agevolati per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature da parte delle piccole e medie imprese (la cosiddetta nuova sabatini). prorogati, poi, i termini per la rivalutazione di quote e terreni da parte delle persone fisiche, confermando l’aliquota dell’8% in relazione alla relativa imposta sostitutiva. sul fronte della pesca ci sono l’istituzione del fondo di solidarietà, con dotazione iniziale di 1 milione di euro per il 2017 al fine di garantire i lavoratori della pesca in caso di arresto temporaneo obbligatorio, sospensione dell’attività per condizioni metereologiche avverse e ogni altra causa non imputabile al datore di lavoro e il riconoscimento di un’indennità specifica per il 2017 a sostegno del reddito ai lavoratori dipendenti dalle imprese di pesca per la sospensione dell’attività connesso al fermo biologico. interventi anche su terremoto, biodiversità, consumo di suolo.

LUTTI ✟ Sentite condoglienze da parte di Coldiretti Alessandria alla famiglia Rota, per la scomparsa del caro

S

ELIO

Socio di Lu

Sentite condoglianze alle famiglie Bassi e Malaspina, per la scomparsa del caro

GIUSEPPE Socio di Pontestura

mini e gli animali che sono rimasti nelle campagne terremotate dove a distanza di 5 mesi dalle prime scosse si registrano pesanti ritardi ed inefficienze burocratiche con le difficoltà che si aggravano con il maltempo. davanti ad un disastro annunciato ci muoveremo - conclude la coldiretti - per individuare le responsabilità e agire di conseguenza insieme ai nostri allevatori. nei mercati degli agricoltori di campagna amica continua la vendita della caciotta della solidarietà realizzata con il latte degli allevatori dei territori colpito dal sisma ma per aiutare le aree rurali è anche attivo uno specifico conto corrente denominato “coldiretti pro-terremotati” (iBan: it 74 n 05704 03200 000000127000) dove indirizzare la raccolta di fondi.

La Coldiretti esprime sentite condoglianze alla famiglia Camurati, per la scomparsa del caro

fERNANDO

Socio di San Salvatore Monferrato

✟ La Coldiretti tutta si unisce al dolore delle famiglie Maragno e Mazza, per la perdita della cara

ELENA

Socia di Valenza

n°01 • GEnnAIO 2017 | AGRICOLTURA A.

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00 GENNAIO 2017_Agricoltura Alessandrina 23/01/17 17:08 Pagina 30

ATTUALITÀ|Mons. iVo Piccinini A colloquio con il consigliere ecclesiAstico

“Gesù pregò il Padre che tutti siano una cosa sola” inquecento anni fa aveva inizio la riforma protestante con il monaco agostiniano Martin lutero. il suo biografo Melantone lega l’inizio della riforma all’affissione da parte del monaco delle sue 95 tesi sulle indulgenze alla porta della chiesa di Wittenberg il 31 ottobre 1517, vigilia di ognissanti. la storiografia pur lasciando la data del 31 ottobre come data miliare della riforma, lega la stessa data alle due lettere che lutero scrisse al suo vescovo e al vescovo Alberto incaricato dal papa di gestire tutta la predicazione delle indulgenze in germania. l’intento di lutero era la riforma della chiesa e la cattiva accoglienza di questa proposta da parte dei due vescovi lo spinsero verso la ribellione. egli, nelle tesi, non era stato tenero verso il modo di predicare le indulgenze, da lui ritenuto simoniaco. sentite cosa scrive a proposito: “si deve insegnare ai cristiani che se il papa conoscesse le estorsioni dei predicatori di indulgenze, preferirebbe che la basilica di san Pietro (le offerte delle indulgenze erano destinate all’edificazione della stessa) finisse in cenere, piuttosto che vederla edificata con la pelle, la carne e le ossa delle sue pecorelle (tesi n.50)”.

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Ancora: “Perchè il papa, le cui ricchezze oggi sono più crasse dei più ricchi crassi, non costruisce almeno la basilica di san Pietro col suo denaro, invece che con quello dei poveri fedeli?” (tesi n.86). in pochi mesi si verificò nella chiesa una frattura che dura ancora oggi dopo cinquecento

AGRICOLTURA A. |n°01 • GEnnAIO 2017

anni. in attesa di poter pregare insieme a tutti i cristiani nella Basilica di san Pietro (oggetto di tanta discordia), sarà opportuno da parte di tutti seguire cristo, sulla via della croce, dell’umiltà e del servizio e non del comando. giova ricordare che la riforma della chiesa si fa e la si vive senza uscire sbattendo la porta. David Maria turoldo, sacerdote ribelle e fedele, definito la coscienza inquieta della chiesa, affermava: buttatemi fuori dalla porta, rientrerò dalla finestra. la precedenza alla Parola di Dio: vale per i cristiani e per i pastori. la religione non è al servizio del potere né dell’economia, ma della persona, di ogni persona. quando è qualcosa di diverso, allontana e separa. ce lo insegna la storia. gesù pregò il Padre che tutti siano una cosa sola (gv; 17,22). Dal 18 al 25 gennaio, come ogni anno, si prega per l’unità dei cristiani. il tema di quest’anno è “l’amore di cristo ci spinge verso la riconciliazione”. speriamo che si realizzi.

Mons. Don Ivo


00 GENNAIO 2017_Agricoltura Alessandrina 23/01/17 16:48 Pagina 31

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