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Coldiretti Alessandria - Anno 59° numero 9 - 31/10/2012 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria
Periodico del mondo agricolo di coldiretti alessandria
AgricolturA
alessandrina a “cibi d’italia”
uno spaccato del paese più bello e più vero
rivalutate le rendite
per inFortunio e malattie proFessionali
il tgcom in provincia
le nocciole del monferrato
protagoniste di un paesaggio che sta velovemente cambiando
coldiretti
e lega del Filo d’oro la pasta della bontà è arrivata nei mercati degli agricoltori
graziella boveri confermata al vertice
donne impresa di alessandria
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Editoriale
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Italiani pessimisti?
Noi non la pensiamo così… Al primo posto mettiamo la fiducia e la difesa nei confronti del Made in Italy
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n’indagine di coldiretti-swg ha sottolineato come gli italiani siano meno pessimisti sul futuro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. ben l’11% in meno. un segnale che mi sembra doveroso sottolineare. lo ha espresso con efficacia il nostro presidente nazionale sergio marini sostenendo come “l’italia sia un paese in cui le scelte economiche, politiche e sociali sono fortemente condizionate da dimensioni emozionali”. infatti, elementi come la fiducia tendono a ripercuotersi in maniera più che proporzionale sui comportamenti degli individui e delle famiglie. proprio in stagioni congiunturali particolarmente difficili, la fiducia diventa una sorta di molla che, se nutrita dal giusto orgoglio nazionale e messa in tensione, va a costituire un fattore rigenerativo mentre, se trascurata, si traduce in una ulteriore chiave depressiva. un andamento congiunturale, quello attuale, che continua ad essere messo a dura prova anche dal business dei 60 miliardi attuato dai cosiddetti “furbetti del gusto” che sfruttano l’immagine dei prodotti alimentari made in italy costruita nel tempo dagli agricoltori italiani per vendere nel mondo tarocchi che nulla hanno a che fare con la realtà produttiva nazionale. un inganno globale per i consumatori che causa danni economici e di immagine alla produzione italiana sul piano internazionale cercando un accordo sul commercio internazionale nel Wto per la tutela delle denominazioni dai falsi, ma è anche necessario fare chiarezza a livello nazionale ed europeo dove occorre estendere a tutti i prodotti l’obbligo di indicare in etichetta l'origine dei prodotti alimentari come previsto dalla legge approvata all'unanimità dal parlamento italiano all'inizio della legislatura e rimasta fino ad ora inapplicata. per questo è importante continuare a dialogare quotidianamente con il consumatore, accompagnarlo attraverso la lettura delle etichette verso acquisti consapevoli e rintracciabili affinchè capisca la differenza tra portare in tavola un vero e un falso made in italy. certamente possiamo affermare che l’attenzione e la curiosità per il cibo rimane molto alta, è sufficiente fare un bilancio del salone del gusto che si è appena concluso o del successo che ha avuto il nostro cibi d’italia. non si tratta solo di curiosità ma di vera e propria ricerca di qualità e di quelle eccellenze che, assieme ai territori, costituiscono l’unicità della nostra italia. gusti e sapori dietro ai quali si celano imprenditrici e imprenditori dotati di straordinario buonsenso, che ogni giorno lavorano per far tornare l’italia a fare l’italia. loro sicuramente non appartengono a quel 51% di pessimisti… e neanche noi!
simone moroni Direttore
Periodico edito da impresa Verde alessandria direttore resPonsabile Marco caramagna d i r e t t o r e a M M i n i s t r at i V o simone Moroni resPonsabile di ilaria lombardi
reda zione
G r a f i c a , i M Pa G i n a z i o n e christian boero
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AgricolturA
e foto
c o l l a b o r at o r i luisa bo, daniela colombini, alberto Pansecchi, don ivo Piccinini, alessandro albertelli, Marino ravera, emanuele sconfienza.
alessandrina M a G a z i n e
fotoGrafie archivio coldiretti, christian boero
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QUeSto perioDico È aSSociato a UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA
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n° 9 - 31 Ottobre 2012 in copertina
“Vogliamo raccontarvi un’agricoltura diversa” Chiuso in redazione il 31 ottobre 2012
Fiocco azzurro E’ nato
Gabriele
figlio di Barbara Zunino, Presidente di Sezione di Cartosio-Malvicino Auguri da tutta la Coldiretti!
Fiocco rosa E’ nata
Alessia
figlia di Marco Frandini socio Coldiretti della zona di Alessandria. Auguri al papà, alla mamma Cristina e alla sorellina Serena da tutta la Coldiretti!
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uno spaccato dell’italia più bella e più vera Paravidino e Moroni: “Per uscire dall’attuale crisi il Paese ha bisogno della serenità che caratterizza la vita e il lavoro nelle campagne”
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ibi d’italia è stato un esempio possibile per il paese di un nuovo modello di sviluppo che ha messo insieme pil e qualità della vita”. parole del presidente nazionale coldiretti sergio marini il quale ha sottolineato come il modello di sviluppo rappresentato dall’agricoltura rivesta un ruolo importantissimo che può funzionare da apripista per altri settori. “cibi d’italia” è stato “uno spaccato dell’italia più bella e dell’italia più vera”. “e’ anche - ha proseguito sergio marini - uno spaccato della bellezza italiana, perchè dietro queste aziende, dietro queste imprese, dietro questi straordinari prodotti, c’è un territorio, il nostro paesaggio, la nostra storia, la nostra cultura, ciò che il mondo ci invidia e che non può essere de localizzato”. puntare sull’italia che fa quello che sa fare, sull'italia che fa l’italia, traguardando un nuovo modello di sviluppo che non insegua più miti industriali e valori esclusivamente materiali è il vero modo per uscire dalla crisi, ha ribadito marini, riprendo lo slogan dell'ultima assemblea.“siamo infatti convinti - hanno ribadito il presidente e il direttore della coldiretti alessandrina roberto paravidino e simone moroni - che per uscire dalla crisi attuale ci sia bisogno di verità, come quella rappresentata dai prodotti made in italy venduti nei farmers market, e di serenità, che è quella che, pur tra le difficoltà, caratterizza la vita e il lavoro nelle campagne”. le aziende agricole che producono e ven-
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dono direttamente sono non solo unità produttive propriamente dette, ma diventano presidi sociali, pilastri delle comunità in cui la loro attività contribuisce a promuovere coesione sociale. non a caso il 90% degli italiani vorrebbero che il cibo che portano in tavola fosse prodotto sul proprio territorio. di questi, il 39% ritiene che ciò serva a creare lavoro e ricchezza localmente, il 31 per cento pensa che in questo modo il cibo è più genuino, mentre il restante 30 per cento è convinto che in questo modo ci sono minori spostamenti delle merci e, di conseguenza, minore inquinamento. “la filiera corta nella percezione collettiva - evidenziano paravidino e moroni - non è dunque un modo di produrre
e consumare, ma un processo più complesso che incide sui livelli occupazionali, e sulla creazione di ricchezza, una specie di processo virtuoso che può cambiare la traiettoria socioeconomica delle comunità coinvolte”. i mercati degli agricoltori stanno creando nuove economie e nuova occupazione rappresentando nel contempo un formidabile strumento di coesione sociale, animazione sociale ed educazione alimentare, perché ricreano un legame profondo tra consumatore e produttore, tra il luogo di consumo e il luogo di produzione, tra città e campagna. “partendo dalla distintività, la filiera agricola italiana fa sì che questa diventi non solo la grande leva competitiva per le imprese ma
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anche la grande occasione di star meglio per la gente. - hanno continuato paravidino e moroni - i prodotti più acquistati nei mercati degli agricoltori di campagna amica sono nell’ordine secondo una indagine coldiretti/ swg la verdura, la frutta, i formaggi, i salumi, il vino, il latte, il pane, le conserve di frutta, la frutta secca, i biscotti ed i legumi, ma non manca l’interesse per i prodotti non alimentari come ad esempio gli agricosmetici”. a fare la spesa direttamente dal produttore nei mercati degli agricoltori sono per il 68% donne con una presenza maschile molto più elevata rispetto alla media, il livello di istru-
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zione è medio alto per il 68% degli acquirenti. l’età è inferiore ai 54 anni nel 64% dei casi mentre lo status sociale ed economico è medio alto nell’82% dei casi, secondo l’indagine coldiretti/swg. un risultato che evidenzia come il risparmio sia solo una delle ragioni che spinge all’acquisto e che la scelta è fortemente condizionata dalla ricerca di cibi sani, di informazioni sui prodotti e dal bisogno di essere rassicurati su quello che si mette nel piatto. i mercati degli agricoltori promuovono, infatti, la conoscenza della stagionalità dei prodotti, ma anche la filosofia del km zero, con i cibi in vendita che non devono percorrere lunghe distanze, riducendo le emissioni in atmosfera. oltre a ciò, svolgono una importante azione di recupero di varietà a rischio di estinzione. si stima che almeno 100 varietà vegetali definite minori, tra frutta, verdura, legumi, erbe selvatiche e prodotti ottenuti da almeno 30 diverse razze di bovini, maiali, pecore e capre allevati su scala ridotta trovino sbocco nell’attuale rete di
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mercati e delle botteghe degli agricoltori di campagna amica. nei mercati degli agricoltori di campagna amica si trovano prodotti locali del territorio, messi in vendita direttamente dall’agricoltore nel rispetto di precise regole comportamentali e di un codice etico ambientale, sotto la verifica di un sistema di controllo di un ente terzo. nei mercati vengono contenuti gli sprechi di imballaggi con l’offerta, ad esempio, di latte sfuso, sono banditi gli ogm e sono messi a disposizione spesso servizi di vendita a domicilio. oltre alla gastronomia e alla qualità alimentare “cibi d’italia” si è rivelata un autentico contenitore di iniziative. dalla presentazione della prima analisi sulla rivoluzione nella spesa alimentare generata dall’arrivo in italia dei mercati degli agricoltori che risulta essere l’unica forma commerciale a crescere, all’incontro sulle novità sulle mense nel nuovo anno scolastico e sulla diffusione delle fattorie didattiche al quale hanno partecipato numerose classi di ragazzi in età scolare, alla
tavola con i cibi degli antichi romani (dal garum di Apicio al libum di Catone e molto altro), agli incontri sulla biodiversità e sulla salvaguardia dell’olio extravergine d’oliva Made in Italy. un particolare rilievo ha avuto l’incontro, con la partecipazione del ministro delle politiche agricole mario catania, nel corso del quale è stato presentato il primo rapporto sugli effetti della crisi sulle imprese condotte da under 35 in tutti i settori e sono stati premiati i finalisti del premio oscar green coldiretti per l’innovazione giovanile in agricoltura. e infine il primo mercato del baratto contro la crisi della moneta, una iniziativa nel corso della quale è avvenuto fisicamente lo scambio di tantissimi prodotti senza spendere un euro, a dimostrazione che il baratto, insieme ad altre forme di risparmio come i gas (gruppi di acquisto), il carpooling della spesa e gli acquisti sul web sono nuove forme di vendita cui la crisi economica ha dato un consistente impulso. non sono mancati, infine, momenti di intrattenimento con divertenti laboratori del gusto, sommelier della frutta, garden coaching, agricosmetica e cucina della nonna ma anche fattorie didattiche con gli animali della fattoria per i più piccoli, e lezioni di agrofitness per tutti gli sportivi. “cibi d’italia” - ha aggiunto il presidente della coldiretti sergio marini - è uno spaccato dell’italia più bella e più vera e, in questo momento storico, c’è bisogno di tanta verità, di cose concrete e non delle troppe cose raccontate e mai realizzate. il festival di campagna amica, che abbiamo ideato e che riproporremo anche nei prossimi anni, è la rappresentazione concreta di un progetto che è difficile spiegare, ma basta girare tra gli stand per trovare la nostra verità: produttori veri, gente vera - ha concluso sergio marini - che la mattina si alza e che lavora per realizzare prodotti veri che servono a soddisfare bisogni veri come quello del mangiare, dello state tutti meglio e insieme”.
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Aa eCCo gli osCar green 2012
Dal bambù MaDe in italy allo spumante “sottomarino”
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al bambù made in italy allo spumante sott’acqua, sono stati assegnati gli oscar green 2012, il premio alle imprese innovative promosso da coldiretti giovani impresa, con l’alto patronato del presidente della repubblica. la cerimonia di premiazione si è tenuta a roma, al circo massimo, nell’ambito di “cibi d’italia”, il primo festival nazionale di campagna amica che per quattro giorni ha “invaso” il centro della capitale con un grande successo di pubblico. nella categoria campagna amica ha vinto cristina scappaticci, l’imprenditrice sognatrice che grazie alla sua passione per le stelle riesce ad offrire a tutti gli ospiti del suo agriturismo uno scenario unico, quello del cosmo. in collaborazione con l’osservatorio astronomico di campo catino, infatti, cristina riesce a mettere insieme prodotti tipici locali ed esplorazione del cielo. e così tutti i suoi commensali comodamente seduti alle loro tavole tra uno sguardo saturno, distante 1 miliardo e mezzo di chilometri dalla terra e un altro al buon cibo trascorrono momenti indimenticabili. l’oscar green nella categoria esportare il territorio se lo è aggiudicato invece la geniale esperienza imprenditoriale di marta lugano che produce uno spumante d’autore, facendolo invecchiare sott’acqua.tutto comincia con un racconto ed un sogno, quello di suo padre che facendo un’immersione si imbatte in un’imbarcazione antica dentro le cui stive si era conservato benissimo del vino millenario. fu allora che ebbe la geniale intuizione: a girare periodicamente le bottiglie avrebbe provveduto la corrente marina, mentre, il buio degli abissi, l’umidità
che li caratterizza e la temperatura ideale avrebbe fatto il resto come e meglio di una preziosa cantina. per la categoria stile e cultura d’impresa l’oscar va a luigi adinolfi che da una antica ricetta della nonna che nei momenti di festa miscelava olive, zucchero ed alcol crea il primo amaro alle olive, prezioso digestivo che cattura curiosi e appassionati, attrae turisti e soprattutto oltrepassa i confini nazionali e arriva in scandinavia, corea e stati uniti. e ancora nella categoria ideando viene premiata la brillante idea di andrea de magistris che sperimenta con successo la prima coltivazione di bambù interamente made in italy. se nell’isola di Hokkaido si produce un ottimo bambù perché non provare a farlo anche nelle langhe piemontesi ed è così che oggi nella sua azienda produce foglie di bambù per ricavare uno squisito tè senza eccitanti da dare ai bambini, germogli per la ristorazione, canne per l’artigianato e foglie per realizzare cosmetici. teresa palimieri invece conquista l’oscar green nella categoria in filiera grazie al grande lavoro che la sua azienda svolge chiudendo interamente il ciclo produttivo, dal latte alla tavola realizzando squisite mozzarelle ed altri prodotti con latte di bufala che vengono vendute direttamente in azienda riuscendo a soddisfare oltre 300 clienti al giorno. ma la filiera si
completa anche grazie ad una particolare e apprezzatissima realizzazione di pregiati oggetti in pelle come borse, svuotatasche e portariviste che ricavano dai loro grandi allevamenti. non solo dunque bocconcini e mozzarelle apprezzatissimi in tutta la penisola ma anche una bella gamma di prodotti in pelle che richiamano alla fantastica tradizione contadina cilentana. nella categoria non solo agricoltura non poteva non essere conferito l’oscar green della coldiretti ad una realtà davvero speciale quella della vecchia fattoria che attraverso le amorevoli cure di giulia lovato che nella sua fattoria compie veri e propri miracoli, i bambini diversamente abili anche con gravi patologie riescono a ritornare a cantare e camminare dopo anni di immobilità l’intenso rapporto con gli animali, la natura e le pratiche agricole antiche diventano di fondamentale importanza per il loro ritorno alla vita. e, per finire, la menzione speciale per paese amico viene assegnato al comune di bardolino che grazie ad un servizio navetta messo a disposizione dall’amministrazione porta tutti i consumatori, con particolare attenzione per anziani e persone in difficoltà, direttamente al mercato di campagna amica, scelto da tanti come punto di riferimento per la propria spesa a garanzia di qualità e territorio.
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Intervista a:
Sergio Marini intervista rilasciata dal presidente nazionale coldiretti a famiglia cristiana
Presidente nazionale coldiretti
“il ritorno alla terra
ci salverà”
L’agricoltura è uno dei pochi settori sui quali il nostro Paese può fare davvero affidamento pe ril futuro della sua economia
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e l’italia non è affondata, se le nostre piazze non si riempiono di gente arrabbiata, come a madrid o ad atene, se il nostro tessuto sociale tiene, bisogna ringraziare non solo il buonsenso degli italiani, ma anche il valore dei nostri imprenditori agricoli”. parole che il presidente sergio marini ha rilasciato a famiglia cristiana durante un’intervista nella quale è emerso chiaramente che nell’italia azzannata dalla crisi economica e ossessionata dallo spread c’è un’ancora di salvezza. la terra. Presidente Marini, pare che la crisi in cui ci dibattiamo ormai dal 2008 sia solo un problema dell’industria. Il mondo agricolo non la sente? la crisi colpisce molto anche l’agricoltura, in quanto attività economica che sta sul mercato e risente del crollo dei consumi. c’è poi l’aumento dei costi di produzione, sui quali pesano i prezzi delle risorse energetiche, come i carburanti. infine ci sono tutti i disagi determinati dai cambiamenti climatici. però, nonostante il momento di grande difficoltà, nonostante i redditi bassi, l’agricoltura è uno dei pochi settori sui quali l’italia può fare affidamento per il proprio futuro.
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Su cosa fonda questo ottimismo sulle prospettive occupazionali? prima di tutto su alcuni dati.aumenta il numero di imprese. il valore dell’export è ancora a due cifre, crescono gli occupati (più 10% nel 2011), inoltre molti giovani tornano all’agricoltura per scelta di vita. Quella italiana è l’agricoltura prima al mondo per valore aggiunto per ettaro. siamo i maggiori produttori di cibo a denominazione di origine controllata, siamo i primi in europa per la sicurezza alimentare.abbiamo mantenuto in piedi un paesaggio fra i migliori al mondo e l’italia, dove è brutta e inquinata, non lo è certo per colpa degli agricoltori. nel settore agroalimentare vantiamo una classe di imprenditori che meriterebbe una medaglia al valore per ciò che ha fatto, magari ci fossero stati anche nel settore industriale di questo paese. L’Italia sarà salvata dagli agricoltori invece che dall’amministratore delegato di Fiat-Chrysler Marchionne e dall’industria manifatturiera, vanto del Paese? se vogliamo giocare la partita sulla produttività e sui costi di produzione, perdiamo. se si va verso un modello di sviluppo dove i costi di produzione devono essere sempre più bassi,
non penso che in italia fra qualche anno rimarrà la fiat. se invece aggiungiamo creatività, paesaggio, storia, tutto ciò che di bello e unico abbiamo in questo paese, possiamo vincere. noi tutti questi valori li mettiamo nei nostri prodotti agroalimentari. made in italy non significa solo prodotto buono, ma significa anche una certa cultura, una certa storia, un certo paesaggio, una certa sicurezza alimentare. sono valori immateriali, ma etici, di cui i consumatori ormai tengono conto. Le aziende familiari rappresentano ancora il nerbo delle imprese agricole italiane? sì, la stragrande maggioranza delle imprese è composta da aziende familiari. se la storia ha selezionato questo tipo di imprese, vuol dire che è quello che funziona di più. penso sia il modello migliore perché la famiglia vive nell’impresa, c’è un coinvolgimento di tutti i soggetti, l’attività economica coincide con la vita familiare. i noltre l’azienda familiare vive in campagna ed è una garanzia per tutti, perché si prende cura dell’ambiente circostante, che deve essere sano, sicuro e pulito. la sostenibilità diventa una condizione necessaria.
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Un giovane che decide di impegnarsi oggi nell’agricoltura, che vuol mettere su un’azienda rurale, dovrebbe puntare di più sul mercato del “chilometro zero” o sul mercato globale? dovrebbe fare entrambe le cose. il “chilometro zero” risponde alle esigenze del consumatore che oggi vorrebbe un prodotto del territorio, rappresentativo di un’identità. Questo determina meno danni all’ambiente, più lavoro per il sistema locale, il miglioramento del territorio che ti circonda. ma l’agricoltura non finisce al “chilometro zero”. i mille cibi italiani sono una scommessa sul mercato globale. il nostro parmigiano è apprezzato perché è buono, ma anche perché rappresenta il nostro territorio, così i nostri vini rappresentano pezzi di storia delle colline toscane o delle langhe. il “chilometro zero” serve a molto e tutto questo molto aiuta anche a uscire fuori e farsi riconoscere. Siete soddisfatti della politica economica del Governo dei “tecnici” guidato da Mario Monti? diversi esponenti di questo governo, per ragioni culturali, non conoscono l’importanza del settore agricolo. la prova è che nei tavoli della concertazione sono invitati confindustria, artigiani e commercianti, ma non gli agricoltori. significa che l’agricoltura non viene considerata un settore economico strategico. perciò do un giudizio estremamente negativo circa la capacità di leggere il valore potenziale di questo settore, non solo come produttore di beni e servizi, ma anche come uno dei pezzi portanti per la tenuta sociale del paese. però riconosco che, grazie al ministro delle politiche agricole mario catania, nelle cose concrete e operative c’è stata una certa attenzione al settore. Gli italiani oggi mangiano meglio rispetto al passato? gli italiani hanno compreso che il mangiare è un atto che va molto oltre il nutrirsi. dentro al mangiare c’è un bel pezzo della qualità della vita. se vogliamo misurare se un paese sta avanti o indietro, non basta il pil, ma serve anche il benessere, cioè lo stare bene con se stessi. e’ importante il mangiare buono e sicuro, ma contano i valori che sono nel cibo. e certi valori valgono più dello spread, ma questo monti non sembra riconoscerlo.
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Nuove nomine in Coldiretti
avvicendamenti agli Uffici zona e al consorzio agrario
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ambio della guardia negli uffici zona coldiretti di tortona e casale monferrato-cerrina dove c’è stato un cambio al vertice. infatti, ilda poggi, segretaria di tortona è stata chiamata ad assumere nuovo incarico in federazione provinciale ricoprendo l’incarico di responsabile provinciale caa al posto di davide biglia che ricoprirà il ruolo di segretario Zona di casale cerrina. luigi semino, invece, già segretario Zona di casale monferrato e cerrina è stato nominato nuovo segretario della Zona di tortona. avvicendamento anche per le Zone di novi ligure e acqui terme dove fabio pestarino, segretario Zona di novi, è passato alle dipendenze del consorzio agrario del piemonte orientale: al suo posto è subentrato massimo barisone, già segretario Zona di acqui terme. ad acqui terme è stato nominato segretario Zona giovanni rosso. auguri di buon lavoro.
Massimo Barisone Segretario Zona di novi ligure e ovada
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Davide Biglia Segretario Zona di casale monferrato e cerrina
Ilda Poggi Responsabile Provinciale CAA del provinciale di alessandria
Fabio Pestarino Responsabile Segreteria Generale consorzio agrario piemonte orientale
Gianni Rosso Segretario Zona di acqui terme
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Coldiretti con le telecamere
le nocciole monferrine
protagoniste
di un paesaggio che sta velocemente cambiando Per dare nuove opportunità di reddito alle aziende devono essere incentivati gli accordi di filiera come quello siglato con la Novi-Elah-Dufour
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accordo di filiera firmato tra la coldiretti e la novi-elah-dufour si sta rafforzando di anno in anno, ottenendo ottimi risultati. e il sapore speciale delle nocciole delle colline monferrine è arrivato a suscitare l’interesse anche del tgcom. e così, la storica azienda leader mondiale per la produzione di cioccolato ha aperto i cancelli ai giornalisti mediaset guidandoli in un tour goloso. da una parte il presidente provinciale coldiretti roberto paravidino e il tecnico corilicolo alberto pansecchi, dall’altra i responsabili produzione e qualità della novi accompagnati dal responsabile acquisti stefano grosso. “è stato un modo decisamente concreto di presentare quanto coldiretti sta facendo per portare redditività alle aziende e dare nuove opportunità. - ha affermato il presidente paravidino - poter contare su di un’azienda leader del settore come la novi-elah-dufour riempie di orgoglio e soprattutto non può che continuare ad essere di buon auspicio per l’economia alessandrina”. un accordo di programma tra la coldiretti e la novi- elah-dufour vuol dire finalizzare il sostegno allo sviluppo della corilicoltura provinciale, sinonimo di nuovo impulso
per l’economia legata al territorio, che deve essere sempre più mirata allo valorizzazione delle produzioni locali. “come azienda abbiamo potuto constatare l’elevata professionalità e la cura adottate nella gestione dei noccioleti stessi, spesso apportando miglioramenti di anno in anno attraverso il lavoro sperimentale di tecnici e ricercatori. -ha aggiunto stefano grosso, responsabile acquisti novielah-dufour - pensiamo pertanto che l’impianto di nuovi corileti e l’avvicinamento di nuovi agricoltori che vengono da attività diverse, possano essere motivo di crescita anche e soprattutto qualitativa per la corilicoltura piemontese, che oggi più che mai ha bisogno di innovazione e di elevata professionalità, per essere in grado di distinguersi nel panorama internazionale”. la tonda gentile trilobata è stata così ripresa dalle telecamere durante le varie fasi di lavorazione del cioccolato ed è stato particolarmente interessante e “gustoso” scoprire come nascono le famose tavolette e le praline.“oggi il paesaggio parla da solo: molti campi hanno lasciato spazio a distese di noccioleti e i vigneti si sono via via concentrati solo nelle aree più vocate. - ha aggiunto al-
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del TGCom
Il giornalista Mediaset Francesco Fossa a lato intervista il tecnico corilicolo Alberto Pansecchi. Sotto, mentre intervista il Presidente provinciale Roberto Paravidino.
berto pansecchi tecnico corilico coldiretti alla base di tutto questo la determinazione di coldiretti che ha seguito e creduto nelle potenzialità di questa coltura che accomuna: modernità, meccanizzazione e collaborazione. la novi-elah-dufour, da parte sua, seleziona in loco le nocciole di miglior qualità, quali ingredienti di pregio nelle proprie produzioni alimentari, ponendo particolare attenzione alla tracciabilità delle stesse e alla valorizzazione della loro identità territoriale”. il giorno precedente la visita allo stabilimento novi, le telecamere mediaset hanno conosciuto la realtà corilicola direttamente “in campo” e seguito varie fasi della raccolta grazie alla collaborazione di coldiretti con la cooperativa corilu. coldiretti sa quanto possano essere importanti per il futuro queste produzioni di nicchia per l’economia agricola e per l’ambiente, ecco perchè ha scelto di tutelarle e di “combattere” la concorrenza non firmata made in italy. e non ci sono dubbi: la nocciola è ormai una protagonista importante dell’economia agricola del territorio alessandrino, con ottime prospettive di sviluppo futuro.
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a cura di emanuele sconfienza
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programma di Sviluppo rurale 2007-2013 - Misura 111.1 Sottoazione a) Formazione in campo agricolo
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na struttura moderna e dinamica, specializzata nel credito e nella finanza d’impresa in agricoltura. e’ questo creditagri italia, vero punto di riferimento su tutto il territorio nazionale per favorire l’accesso al credito, sostenendo e incentivando la pianificazione di investimenti nel settore agricolo e agroalimentare. creditagri italia è una cooperativa di garanzia fidi costituita per offrire assistenza e consulenza tecnico-finanziaria in agricoltura, che si occupa in modo specialistico di credito agrario e finanza d’impresa, a vantaggio delle imprese agricole e agroalimentari. opera attraverso una rete di professionisti chiamati a valutare al meglio ogni progetto, fornendo il supporto per una corretta pianificazione degli investimenti a misura di ogni realtà.attraverso la contrattazione con gli istituti bancari e le società di leasing, creditagri è in grado di mettere a disposizione prodotti e servizi appositamente pensati per rispondere alle esigenze delle imprese appartenenti al mondo dell’agroalimentare, ai consorzi agrari e alle cooperative, favorendo l’accesso al credito (ordinario e agevolato) e incentivando lo sviluppo attraverso prodotti dedicati e un servizio di accompagnamento e consulenza personalizzata. per ottenere questi risultati, creditagri italia svolge attività di formazione e informazione in ambito finanziario e ricopre il ruolo di “catalizzatore” delle esigenze imprenditoriali; concorda con le imprese le
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azioni per una migliore gestione finanziaria; pianifica, insieme all’imprenditore, il reperimento e il miglior utilizzo delle fonti finanziarie; definisce e stipula accordi quadro con le banche finalizzati ad attivare un ampio sistema di partenariato con prodotti dedicati e in esclusiva; fornisce alle banche informazioni certe e certificabili relative alla situazione economica e patrimoniale dell’impresa agricola, valorizzandone le caratteristiche; condivide con le banche una corretta chiave di lettura delle imprese agricole attraverso un modello di valutazione del credito condiviso; veicola l’utilizzo di fondi pubblici di garanzia. la carta dei servizi di creditagri è molto ricca e propone: il rilascio di garanzie collettive; la progettazione economica e finanziaria degli investimenti, con redazione di “business plan” secondo lo schema elaborato col consorzio abi - patti chiari; studi per il miglior reperimento e utilizzo delle fonti finanziarie; l’accesso al credito bancario, attraverso processi e prodotti dedicati; la ristrutturazione del debito e interventi di riequilibrio finanziario; credito e finanza per la cooperazione; l’allestimento di “credit corners” presso i consorzi aderenti ai consorzi agrari d’italia; piani aziendali per l’accesso alle misure di intervento del piano di sviluppo regionale; una convenzione ismea-sgfa, per interventi di subentro in agricoltura, leasing immobiliare per acquisto agevolato di terreni agricoli, partecipazione nel capitale di rischio e rilascio
di garanzie pubbliche sgfa. inoltre, creditagri italia si propone per finanziamenti dedicati al mondo dei giovani, delle donne, degli agriturismi di terranostra, delle aziende e delle botteghe di campagna amica, dei consorzi aderenti ai consorzi agrari d’italia.vasta e variegata la lista dei prodotti a cui si può accedere attraverso creditagri: dai conti correnti dedicati, all’anticipo dei contributi pac e psr; dai finanziamenti per la conduzione, al consolidamento delle passività pregresse; dall’acquisto di capi di allevamento e attrezzature agricole, ai finanziamenti per impianti di vigneto e frutteto; dai prestiti per eventi straordinari legati a calamità, ai mutui agrari; dai mutui legati ai piani di sviluppo rurale, ai finanziamenti per la multifunzionalità e per l’agroenergia. il tutto a tassi e condizioni, in convenzione con le banche, in linea con le migliori condizioni di mercato. i tassi, determinati in base a indicatori economici, sono variabili nel tempo e sono rilevabili dai fogli informativi a disposizione del pubblico presso le sedi di creditagri italia. Per ottenere informazioni più dettagliate è possibile contattare Emanuele Sconfienza, referente provinciale di CreditAgri Italia, presso la sede di Corso Crimea 69, in Alessandria, telefonando ai numeri: 335-7536017, o 0131-235891, oppure inviando una e-mail: emanuele.sconfienza@creditagri.com
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a cura di emanuele sconfienza
news agricoltura
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programma di Sviluppo rurale 2007-2013 - Misura 111.1 Sottoazione a) Formazione in campo agricolo
rinnovo patentini FitoFarmaci
le nuove regole
Stop ai corsi: solo un esame in Provincia per confermare l’abilitazione all’uso e all’acquisto
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er l’ormai prossimo periodo autunnale la regione piemonte ha stabilito nuove disposizioni per il rinnovo del patentino per l’uso e l’acquisto di prodotti fitosanitari, prevedendo che sia direttamente la provincia competente a convocare i titolari dell’autorizzazione in scadenza, iscrivendoli a una sessione d’esame. per dare un maggiore servizio, l’ufficio provinciale di alessandria ha optato di selezionare tutti i patentini che terminano la loro validità dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2012, prevedendo 10 sessioni d’esame entro il 31 dicembre. con le nuove disposizioni regionali, non è più necessario frequentare gli specifici corsi di aggiornamento e, pertanto, i candidati dovranno prepararsi all’esame in autoapprendimento utilizzando la “guida all’uso corretto dei prodotti fitosanitari”, edita dall’assessorato regionale agricoltura. detta guida è disponibile gratuitamente in formato cartaceo, presso: il servizio interventi di solidarietà e sostegno all’agricoltura della direzione politiche agricole e promozione del territorio, in via dei guasco, 1, ad alessandria; presso gli sportelli informativi della misura 111.1.b degli uffici di Zona coldiretti; oppure scaricabile all’indirizzo: http://www.regione.piemonte.it/agri/area_t ecnico_scientifica/settore_fitosanitario/dw d/guida_fitosanitari.pdf. ciascuna prova si terrà presso la direzione politiche agricole e promozione del territorio dell’assessorato agricoltura di via dei guasco, 1, ad alessandria, con inizio alle ore 9,30. Il calendario di esame è così strutturato: martedì 13/11 - martedì 20/11 - venerdì 23/11 - martedì 27/11 - venerdì 30/11 - mar-
tedì 4/12 – martedì 11/12 - venerdì 14/12 martedì 18/12 - venerdì 21/12. l’esame consiste nella compilazione di un questionario di 20 domande; il candidato risulterà idoneo se otterrà un punteggio uguale o superiore a 60, su un massimo di 100 punti. il giorno della prova il candidato dovrà presentarsi con documento di identità provvisto di fotografia in corso di validità consegnando alla commissione esaminatrice: l’attestazione dell’avvenuto pagamento della quota di iscrizione di euro 10,
tramite bollettino postale sul c/c n°11371150 intestato alla provincia di alessandria riportante la dicitura: “quota per il rinnovo del patentino per l’acquisto e l’impiego di fitofarmaci”; 2 marche da bollo da euro 14,62; una fotografia recente formato tessera. Il patentino rinnovato verrà inviato al titolare direttamente a casa via posta tramite raccomandata con avviso di ricevimento. Per eventuali chiarimenti in merito è possibile contattare gli Uffici di Zona Coldiretti.
patentino Fitosanitario
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tre corsi inipa per il rilascio
er i prossimi mesi invernali inipa piemonte ha predisposto la realizzazione di tre corsi di formazione per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro in agricoltura, relativi ai rischi chimici collegati all’acquisto e all’utilizzo dei prodotti fitosanitari classificati come molto tossici, tossici o nocivi, il cosiddetto “patentino fitofarmaci”. i corsi si articoleranno su una formazione di tipo generale sulla normativa vigente, su aspetti legati all’organizzazione della sicu-
rezza, sui concetti di rischio, danno, prevenzione e protezione, sui diritti e doveri dei lavoratori; su una formazione sui rischi specifici legati all’ambiente di lavoro e le misure specifiche messe in atto per prevenire tali rischi, nonché sulle misure di sicurezza e di igiene, in particolare sul rischio chimico. ai corsi, che sono previsti con sede in alessandria, acqui terme e tortona, potranno partecipare i titolari di azienda agricola, i loro coadiuvanti o dipendenti,
con particolare attenzione ai lavoratori stranieri e ai lavoratori stagionali.va detto che i corsi per l’ottenimento del “patentino” devono essere sostenuti da chi non lo abbia mai conseguito prima d’ora e da coloro ai quali il precedente documento sia scaduto da più di cinque anni. si ricorda, infine, che per poter accedere ai premi previsti dalle normative pac e psr, il possesso del “patentino” è assolutamente obbligatorio sia per chi acquista fitofarmaci, sia per chi li utilizzi in campo. 13
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si è svolta l’assemblea elettiva provinciale
graziella boveri confermata al vertice donne impresa alessandria Fiducia votata all’unanimità. Rinnovato anche il Coordinamento
Graziella Boveri confermata al vertice di Donne Impresa Alessandria tra le due vice responsabili, da sinistra Giancarla Stella e Silvia Beccaria. A lato la copertina del libro di ricette “Tutti a tavola il Km0 è servito” realizzato da Donne Impresa Alessandria.
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ssere qui oggi a rappresentare tutte voi imprenditrici è un onore. e il fatto che all’unanimità mi abbiate rinnovato la fiducia non solo mi riempie di orgoglio ma mi offre l’opportunità di continuare a portare avanti l’impegno per promuovere la filiera tutta agricola e tutta italiana”. parole di graziella boveri responsabile provinciale donne impresa rieletta a pieni voti dall’assemblea che ha rinnovato anche il suo coordinamento. “in questi anni abbiamo condiviso tante battaglie e abbiamo attuato scelte difficili che ci hanno portato a correre da soli, regalandoci però tante soddisfazioni, prima fra tutte aver combattuto
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e vinto la battaglia per ottenere la rintracciabilità delle produzioni. - ha continuato la confermata responsabile di donne impresa alessandria - come donna, e come rappresentante di donne impresa in particolare, parlare di tutela dei consumatori e, più in particolare della salute, mi trova particolarmente coinvolta”. l’attività didattica, l’educazione alla campagna amica e tutto quello che si attua oggi, grazie a fondazione campagna amica, contribuisce alla crescita delle nostre imprese: imprese che coldiretti mette al centro della sua politica, delle sue attenzioni grazie ad un progetto basato sul buonsenso di chi lavora e produce ogni giorno, senza limitarsi a guardare al pil ma alla qualità della vita. “non dobbiamo mai dimenticare che noi donne siamo protagoniste della multifunzionalità agricola, capaci di dar vita a imprese valide economicamente e in grado di intessere un dialogo con i consumatori e con la società nel suo insieme” ha aggiunto graziella boveri. coldiretti donne impresa, infatti, promuove lo
sviluppo dell’imprenditoria femminile agricola, organizza attività culturali e di comunicazione con i consumatori, elabora proposte per le politiche sociali attinenti al mondo agricolo. inoltre rappresenta coldiretti nelle istituzioni della parità, promuove la presenza femminile negli organismi decisionali dell’organizzazione. “il valore aggiunto della cultura dell’essere imprenditore è fondamentale: perché l’agricoltura è vita, è economia, è ambiente, è cultura, è storia, è tradizioni, è modernità, è salute. - hanno affermato il presidente e il direttore della coldiretti alessandrina roberto paravidino e simone moroni - concetti e strategie che rientrano appieno nel ruolo e negli obiettivi del progetto di coldiretti e di quello che si propone donne impresa con la filosofia dei prodotti a Km.0.” una nuova stagione per coldiretti alessandria è alle porte: donne impresa sarà al suo fianco, pronta a crescere insieme all’organizzazione con la forza e la determinazione di sempre. Questa è “l’italia che fa l’italia”.
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a cura di alberto pansecchi
scheda tecnica
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• suolo: ambiente di vita • equilibrio pianta/organismi/terreno • una “dieta” per ogni età La concimazione del terreno può essere definita come il miglioramento dell’ambiente nel quale vivono le radici delle piante e dal quale esse traggono nutrimento. Per svolgere nel modo migliore il compito di “dar da mangiare” alle piante, il terreno deve funzionare nel migliore dei modi a livello chimico, fisico e biologico. I delicatissimi equilibri che ne determinano il comportamento non devono, in alcun modo, essere alterati per poter garantire, con continuità, la sua fertilità ed il benessere dei noccioleti. La nutrizione del nocciolo è alla base della sua fisiologia e cambia in funzione dell’età della pianta, della stagione e delle diverse fasi fenologiche.
La nUtRIzIone “neL” SUoLo il suolo varia in funzione della propria origine e degli strati che via via si sono depositati. ogni orizzonte, così viene definito uno strato omogeneo di suolo, presenta caratteristiche differenti e consente lo sviluppo della vita in modi molto diversi. il terreno è un “ambiente di vita” nel quale vivono ed operano molteplici esseri viventi, ognuno dei quali svolge un proprio ruolo e lo mantiene inalterato nel tempo. le piante, che non possono muoversi, instaurano con il suolo e gli altri organismi relazioni vitali fondamentali.
la concimazione del nocciolo
scheda nocciolo n.23
la maturazione della sostanza organica, la ricchezza in microrganismi, l’intensità dei loro rapporti con le radici e la disponibilità di elementi nutrizionali, diversificano gli orizzonti superficiali da quelli profondi. l’apporto di sostanza organica e la nutrizione chimica sono operazioni colturali importanti che devono essere definite per ogni terreno che non può e non deve essere modificato.
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a cura di alberto pansecchi
scheda tecnica
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Sostanza organica e disponibilità idrica
la sostanza organica si trova nel suolo a diversi livelli di demolizione e la sua equilibrata presenza ne determina il buon funzionamento a livello chimico, fisico e biologico. è da questa ottimale funzionalità che deriva la fertilità di un terreno e cioè la capacità delle piante di trarre nutrimento dallo stesso. la sostanza organica, inoltre, grazie al suo eccellente potere di imbibizione, aumenta la capacità del terreno di trattenere l’acqua e renderla disponibile per le piante. ai fini nutrizionali, la disponibilità idrica e quindi la quantità di soluzione circolante, riveste grande importanza.
La concimazione di fondo
il nocciolo è sempre stata considerata una specie molto rustica, adatta o adattabile anche a terreni poco fertili nei quali altre colture, più esigenti, non sarebbero state in grado di garantire un’adeguata produttività. ciò però non vuol dire che questa coltura non trarrebbe grande giovamento da una corretta ed equilibrata concimazione di fondo. il nocciolo è poco esigente in fosforo e mediamente di potassio e, più che di concimazione chimica, la coltura si avvantaggerebbe molto se potesse estendere rapidamente il proprio apparato radicale in orizzonti soffici, superficiali e ricchi di sostanza organica. un’abbondante letamazione o l’utilizzo diretto nella buca di impianto di humus di ottima qualità, sarebbero in grado di soddisfare le prime esigenze nutrizionali del nocciolo.
La fase dell’allevamento se è stato possibile dotare il suolo di una buona riserva di sostanza organica, il noccioleto, in assenza di altri fattori limitanti, sarà in grado di svilupparsi raggiungendo in pochi anni la fase produttiva. un aiuto concreto allo sviluppo delle barbatelle potrebbe essere fornito dalla somministrazione di nitrato ammonico alla dose di 100 grammi per pianta distribuito in autunno intorno al tronco ed interrato.
La nutrizione del noccioleto in piena produzione un terreno in equilibrio, in cui la sostanza organica si autoalimenta ed in cui vengono rispettati gli equilibri naturali pre-esistenti, può nutrire il noccioleto con l’utilizzo di limitati apporti di elementi chimici. nella scelta svolgono certamente un ruolo fondamentale le osservazioni del corilicoltore e le valutazioni sulla crescita dei rami dell’anno: com’è noto il nocciolo produce su gemme portate su questi rami. in ogni caso, la “dieta” di questa coltura dovrebbe rispettare un rapporto npK di 6:1:4. il concime, preferibilmente organo minerale, dovrà essere distribuito ed interrato entro l’inizio della caduta autunnale delle foglie. per quanto riguarda le dosi, sempre dopo aver preso visione dei referti di analisi, occorrerà dare maggiore importanza alle unità di azoto che per coloro che aderiscono alle misure agro-ambientali non potrà superare le 70 unità (dose comunque non sempre sufficiente). 16
a cura del servizio di consulenza tecnico-agronomica - coldiretti alessandria
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tratto da: “Quaderni della regione piemonte collana agricoltura”
scheda tecnica
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scheda sicurezza
SCaLe le scale sono trattate all’art. 113 del d.lgs 81/08, che rimanda all’allegato XX dello stesso decreto ed alla norma tecnica uni en 131-1/2. SCaLe DI aCCeSSo aLLa SaLa MUnGItURa le scale sono trattate all’art. 113 del d.lgs 81/08, che rimanda all’allegato XX dello stesso decreto ed alla norma tecnica uni en 131-1/2. PREMESSA l’accesso alle sale mungitura prevede spesso il ricorso a scale, generalmente metalliche, che, se prive di determinati accorgimenti tecnici, possono essere teatro di spiacevoli incidenti con conseguenze anche gravi per i lavoratori.
care lesioni o impedimenti (angoli affilati, saldature con bavature, bordi ruvidi, ecc.); inoltre, gradini e pianerottoli devono offrire una resistenza antisdrucciolo soddisfacente, per evitare il rischio di scivolamento.
Rischio di contatto accidentale con la catena Protezione impugnatura posteriore una protezione della mano deve essere realizzata per tutta la lunghezza del lato destro della parte inferiore della impugnatura posteriore. Questa protezione si deve estendere dal profilo destro della impugnatura per almeno 30 mm dal lato della barra e almeno 100 mm di lunghezza. Questa prescrizione può anche essere soddisfatta da parti della macchina. la resistenza della protezione posteriore della mano deve essere conforme alla iso 6534:2007. Legenda H g e h l r α w p t c
RISCHI eD aDeGUaMentI tra i rischi potenzialmente più gravi connessi con l’utilizzo delle scale di accesso alle sale mungitura, riveste un’importanza particolare: rischio di caduta dalla scala: la scalinata deve essere dotata di corrimano ed i gradini devono presentare una superficie antiscivolo (grigliato). ma non sono da sottovalutare altri rischi legati a: rotture e cedimenti strutturali.
Altezza di salita Pedata Altezza libera di passaggio Alzata Lunghezza del pianerottolo Altezza libera di passaggio Angolo di inclinazione Larghezza Linea di inclinazione Profondità di gradino Luce
la scala deve essere provvista di almeno un corrimano. se la larghezza della scala è maggiore o uguale a 1.200 mm, devono essere previsti due corrimani. le scale a castello in particolare devono essere sempre provviste di due corrimani. l’altezza verticale del corrimano di una scala deve essere compresa tra 900 mm e 1.000 mm sopra la sporgenza del gradino della rampa della scala e deve essere minimo di 1.100 mm sopra Rischio di caduta dalla scala il piano di calpestio sul pianerottolo. il corrimano il principale rischio in fase di accesso alla sala mungitura consiste nel pericolo di caduta dalla scala di dovrebbe avere un diametro compreso tra i 25 mm e i 50 mm oppure una sezione equivalente, accesso da parte del personale dedicato. la norma tecnica uni en iso 14122-3:2010, prin- per fornire una buona presa per la mano. il corcipale riferimento tecnico normativo applicabile, rimano deve essere libero da ostacoli entro una raccomanda una serie di requisiti utili a tale scopo: distanza di 100 mm su tutta la lunghezza, eccetto tutte le parti che sono a contatto con gli utilizzatori il lato inferiore del corrimano, per il montaggio devono essere progettate in modo da non provo- dei supporti del montante.
macchine semoventi/scale
PReMeSSa come espressamente richiesto dalla direttiva macchine (2006/42/ce) e dal d.lgs 81/08, le macchine semoventi con operatore a bordo, soggette al rischio di ribaltamento, devono essere dotate di una idonea struttura che eviti/limiti tale rischio. le macchine semoventi commercializzate fino ad ora ne sono, in buona parte, sprovviste per cui si rende necessaria una attenta analisi del problema in modo da intervenire per limitare il rischio. alcune aziende costruttrici stanno studiando gli interventi da effettuare anche su macchine usate per cui, dove necessario, occorre contattare le case costruttrici per avere le opportune informazioni tecniche applicabili per i singoli casi.
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scheda tecnica
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tratto da: “Quaderni della regione piemonte collana agricoltura”
RISCHI eD aDeGUaMentI tra i rischi potenzialmente più gravi connessi con l’utilizzo della scala portatile, riveste un’importanza particolare: Rischio di caduta della scala: l’attrezzatura deve essere dotata di dispositivo antiscivolo alla base e da ganci di trattenuta o appoggi antiscivolo all’estremità superiore. ma non sono da sottovalutare altri rischi legati a: Rotture e cedimenti strutturali.
Rotture e cedimenti strutturali i materiali usati devono essere, per loro natura o per mezzo di un trattamento complementare, in grado di resistere alla corrosione provocata dall’atmosfera circostante. la struttura nel complesso ed i gradini in particolare devono soddisfare una serie di requisiti strutturali legati ai carichi previsti, elencati nella norma uni en iso 14122-3, che riporta anche le procedure per eseguire le relative verifiche. SCaLe PoRtatILI PREMESSA le cadute dalla scala sono una causa frequente di incidenti in agricoltura, con conseguenze che possono variare dalla semplice slogatura, alla frattura, fino a paralisi o morte. Queste attrezzature, di impiego molto comune, non solo devono essere costruite e riparate in conformità ai criteri di sicurezza, ma devono venire utilizzate correttamente. le principali tipologie usate prevedono una configurazione a scala semplice, ad elementi innestati oppure doppia, mentre i materiali di fabbricazione variano dal legno all’alluminio ai materiali plastici.
Rischio di caduta della scala il principale rischio durante l’utilizzo di una scala portatile consiste nella possibilità che questa non sia correttamente o solidamente posizionata. le norme armonizzate en 131-1 ed en 131-2, principali riferimenti tecnici normativi applicabili, prescrivono in merito la presenza di: a) dispositivi antisdrucciolevoli alle estremità inferiori dei due montanti, quali per esempio calzature di sicurezza, puntali, chiodi, suole deformabili e zoccoli piatti o arrotondati; b) ganci di trattenuta o appoggi antisdrucciolevoli alle estremità superiori, quando sia necessario per assicurare la stabilità della scala. Rotture e cedimenti strutturali le norme en 131-1 ed en 131-2, così come il testo unico sulla sicurezza sul lavoro, richiedono il ricorso a materiale adatto alle condizioni di impiego, una sufficiente resistenza nell’insieme e nei singoli elementi e dimensioni appropriate al loro uso. le scale, se di legno, devono avere i pioli fissati ai montanti mediante incastro, pioli che devono essere privi di nodi. è vietato l’uso di scale che presentino listelli di legno chiodati sui montanti al posto dei pioli rotti. le norme tecniche riportano infine una serie di prove di resistenza, di flessione, di torsione dei pioli e di sicurezza cui vengono sottoposte le attrezzature prima dell’immissione sul mercato, oltre alla definizione delle caratteristiche di finitura delle superfici.
aLLeGatI aLLeGato 1 aLBeRo CaRDanICo per evitare il rischio di impigliamento nell’albero cardanico di trasmissione della potenza, la sovrapposizione assiale della cuffia di protezione sulla protezione dell’albero recettore della macchina deve essere superiore o uguale a 50 mm. inoltre la macchina deve esser dotata sia di idonei punti di fissaggio per la catena che previene la rotazione della cuffia di protezione dell’albero cardanico sia di un apposito supporto che sostenga l’albero cardanico quando non è collegato alla trattrice.
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tratto da: “Quaderni della regione piemonte collana agricoltura”
scheda tecnica
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aLLeGato 2 - PIttoGRaMMI
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tratto da: “Quaderni della regione piemonte collana agricoltura”
scheda tecnica
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aLLeGato 3 SCaLe D’aCCeSSo per evitare il rischio di scivolamento e di inciampo, i mezzi di accesso devono presentare delle superfici di appoggio per i piedi (serie di gradini successivi) e delle maniglie. i gradini devono avere una superficie antiscivolo e devono essere dotati di un arresto laterale su ciascun lato. É permessa una tolleranza massima di ± 20 mm nella distanza verticale e orizzontale tra gradini successivi.
aLLeGato 4 IMPIanto IDRaULICo per evitare il rischio di scivolamento e di inciampo, i mezzi di accesso devono presentare delle superfici di appoggio per i piedi (serie di gradini successivi) e delle maniglie. i gradini devono avere una superficie antiscivolo e devono essere dotati di un arresto laterale su ciascun lato. É permessa una tolleranza massima di ± 20 mm nella distanza verticale e orizzontale tra gradini successivi.
Fine dell’appendice tratta dai “Quaderni della Regione Piemonte collana agricoltura”
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31 OTTOBRE 2012_Agricoltura Alessandrina 05/11/12 11.28 Pagina 21
a cura di alessandro albertelli
scheda tecnica
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Il Cemiostoma del melo è un microlepidottero minatore fogliare. E’ diffuso nelle zone temperate del continente europeo ed in Italia è diffuso ovunque. Il melo è l’ospite principale dell’insetto ma il lepidottero vive anche su altre specie da frutto (pero, nespolo, sorbo, cotogno, susino) e latifoglie forestali come l’ontano e la betulla.
CICLo BIoLoGICo • il cemiostoma (Leucoptera malifoliella) sverna allo stato di crisalide all’interno di un bozzolo biancastro a forma di H che si trova sul tronco e nella parte inferiore dei rami lungo le screpolature o sotto le placche corticali. • in aprile compaiono gli adulti di prima generazione e il loro volo si protrae per circa un mese. la femmina depone le uova sulla pagina inferiore delle foglie e le larve compaiono nella prima decade di maggio, penetrano nel parenchima fogliare e iniziano a fare le mine nelle foglie. • in seguito fuoriescono dalle mine e si incrisaldano sulle foglie. • in giugno inizia la seconda generazione con un picco di massima presenza degli adulti nella terza decade del mese, con larve presenti nel mese di luglio che si incrisalidano nell’ultima decade del mese.
Nelle immagini foto di esemplari adulti.
cemiostoma del melo
scheda frutticoltura n.22
• gli adulti di terza generazione compaiono tra fine luglio e prima decade d’agosto con larve che maturano alla fine del mese. • tra fine agosto e metà settembre sfarfallano gli adulti della quarta generazione. le larve di quest’ultima generazione si incrisaldano e svernano.
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31 OTTOBRE 2012_Agricoltura Alessandrina 05/11/12 11.29 Pagina 22
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a cura di alessandro albertelli
scheda tecnica IDentIFICazIone • gli adulti sono delle farfalline di 78 mm di apertura alare; le ali anteriori sono di colore grigio chiaro argenteo, con la parte distale che presenta disegni irregolari di colore giallo - arancio e nero con bordi sfrangiati. • le larve sono giallo verdastre lunghe 3-4 mm endofite (vivono nel mesofillo fogliare) • uova biancastre nella pagina inferiore delle foglie.
DannI
Nelle immagini foto di esemplari di bozzoli.
• la larva si sviluppa nelle foglie e scava una mina elicoidale (eliconomio) del diametro di 1-2 centimetri visibile sulla pagina superiore; all’interno delle mine le larve mangiano il mesofillo. • al termine del ciclo quando sfarfallano gli adulti le mine rimangono vuote e necrotizzano lasciando sulla foglia delle aree tondeggianti. in una foglia possono esserci più mine che possono anche confluire tra loro • in caso di gravi attacchi si ha filloptosi della pianta che porta ad effetti negativi sull’accrescimento dei frutti e sulla maturazione delle gemme con conseguenti riflessi negativi sulla produzione dell’annata successiva. • a volte le crisalidi delle generazioni estive si formano nella parte calicina del frutto dove rimangono fino alla raccolta. in questo caso i frutti subiscono un deprezzamento commerciale e non possono essere esportabili all’estero.
DIFeSa la lotta contro il cemiostoma si attua con interventi chimici attraverso criteri di lotta guidata. essi si basano sul monitoraggio dell’insetto mediante campionamento delle foglie e con l’ausilio di trappole a feromoni che indicano il momento di massimo volo degli adulti e le conseguenti ovodeposizioni. nel caso di campionamento fogliare le soglie di intervento sono: • presenza di ovodeposizioni su almeno il su almeno il 20% delle foglie delle rosette inserite sul tronco o sulle grosse branche della parte bassa della pianta. • oppure 20 mine con larve vive su 100 foglie presenti nella seconda generazione, oppure 10 mine con larve vive su 100 foglie presenti nella terza generazione. nel caso del monitoraggio con le trappole sessuali la strategia d’adottare è la seguente: • installazione della trappole a fine marzo in numero di 2-3 per ettaro.
• soglie d’intervento quando le catture sono dell’ordine di qualche decina per trappola, comunque variabili in funzione dell’ambiente, delle generazioni e della varietà; spesso hanno un valore indicativo per i picchi di sfarfallamento di massima ovo deposizione. i prodotti utilizzati sono ad azione ovicida oppure larvicida a seconda del momento nel quale si interviene. i principi attivi utilizzabili ad azione ovicida sono i seguenti: Flufenoxuron (impiegabile entro fine Maggio), Diflubenzuron, Clorantraniliprole. i principi attivi utilizzabili ad azione larvicda sono: Spinosad, emamectina Benzoato, Imidacloprid, tiametoxam, acetamiprid. Nelle imagini possiamo vedere chiaramente le larve e le “mine fogliari” le quali danneggiano la pianta
Bibliografia ferrari m.; marcon e., menta a. (1992) – fitopatologia ed entomogia agraria . pollini a. (1998) – manuale di entomologia agraria . regione piemonte – norme tecniche di produzione integrata.
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news agricoltura
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novembre Scadenza
impoSta
adempimenti
Soggetti obbligati
15/11/2012
IVa
Emissione fattura differita per la cessione di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da un DDT o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuata l'operazione
Soggetti passivi IVA
16/11/2012
IVa
Liquidazione e versamento dell'iva a debito del mese di ottobre 2012
Contribuenti IVA mensili
16/11/2012
IVa
Liquidazione e versamento dell'iva a debito del 3° trimestre 2012
Contribuenti IVA trimestrali
16/11/2012
IVa
Comunicazione in via telematica dei dati contenuti nelle dichiarazioni d’intento ricevute nel mese precedente
Contribuenti IVA che hanno ricevuto le dichiarazioni d’intento rilasciate da esportatori abituali
16/11/2012
Ritenute alla fonte
Versamento ritenute alla fonte su: redditi di lavoro dipendente e assimilati redditi di lavoro autonomo provvigioni corrisposti nel mese precedente
Soggetti operanti in qualità di sostituto d'imposta
26/11/2012
IVa
Invio telematico elenchi INTRASTAT riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al mese precedente
30/11/2012
IVa
Invio della comunicazione relativa alle operazioni effettuate nel mese precedente con soggetti aventi sede domicialiati o residenti nei Paesi c.d. Black list
30/11/2012
IRPeF/IRaP
Versamento del secondo o unico acconto irpef e/o irap
Contribuenti obbligo di dichiaraz. annuale Unico 2012 e Irap 2012
30/11/2012
IMU
Presentazione della dichiarazione IMU per le variazioni sugli immobili avvenute dal 1° gennaio 2012
Contribuenti, proprietari di immobili
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CataSto
ACCATASTAMENTO al catasto edilizio urbano di tutti gli immobili rurali ancora presenti al catasto terreni
Proprietari di immobili rurali
Operatori intracomunitari con obbligo mensile
Soggetti passivi IVA
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articolo 62: nuova stesura della legge
contratto di vendita di prodotti agricoli e alimentari: ecco le principali novità L’art. 62 del DL 24/01/2012 n.1 convertito in legge 24/03/2012 n.21 prevede l’obbligo della forma scritta per la cessione di prodotti agricoli ed alimentari al 24 ottobre entra in vigore l’obbligo ai fini dei termini di pagamento (30 o 60 della stesura del contratto di vendita giorni) possiamo intanto ricordare che la nornella forma scritta per le cessioni di prodotti mativa in materia di iva prevede le seguenti agricoli e alimentari ma mancano ancora le modalità di emissione della fattura: la fattura norme attuative. più precisamente il decreto immediata, che va emessa entro le ore 24 del del ministro delle politiche agricole è già stato giorno della consegna e la fattura differita, predisposto, è già stato esaminato dal consi- emessa entro il giorno 15 del mese successivo glio di stato che ha espresso parere favore- a quello della consegna dei beni.ai fini dei tervole seppure con qualche modifica da mini di pagamento previsti dal citato articolo apportare di lieve entità, ma non ancora pub- 62, con effetto per le consegne eseguite dal blicato sulla gazzetta ufficiale. ii contratto di 24 ottobre, assume rilevanza fondamentale vendita avente ad oggetto prodotti agricoli e quindi la data di ricevimento della fattura da alimentari, secondo la nuova norma, deve parte del cliente. ad esempio, per i beni conavere la forma scritta a pena di nullità, ad ec- segnati dal 24 ottobre e fino alla fine del mese, cezione di quelli conclusi con il consumatore la fattura può essere emessa entro il 15 nofinale, dei conferimenti a cooperative di cui si vembre e quindi i 30 giorni decorrono dal 30 risulta essere soci e delle cessioni istantanee novembre; ne consegue che il pagamento (cioè quelle con pagamento contestuale alla con- deve avvenire entro il 29 dicembre o il 28 gensegna). il contratto deve contenere la durata, naio se i prodotti non sono deteriorabili. la quantità del prodotto, le caratteristiche del l’articolo 4 del decreto è rigoroso nel fissare prodotto, il prezzo, le modalità di consegna e la data certa di ricevimento della fattura soldi pagamento. l’impresa però, nei rapporti con tanto per la determinazione degli interessi di i propri clienti e fornitori, potrà porre atten- mora: viene precisato che a tal fine la data di zione allo scambio di documentazione (possi- ricevimento della fattura è validamente certibile anche a mezzo mail o fax, anche priva di ficata solo nel caso di consegna a mano (in sottoscrizione) che, se contenente quei requisiti questo caso si deve fare riferimento alla data della essenziali prescritti, può sostituire il contratto. fattura), di invio a mezzo di raccomandata a.r., anche i documenti di trasporto o di conse- posta elettronica certificata (pec) e fattura gna, nonché le fatture, purché integrati con elettronica. Invece circa la decorrenza dei termini tutti i suddetti elementi essenziali e con ap- di pagamento viene solo precisato che in caso di posita dicitura che ne dia espressa attesta- incertezza sulla data di ricevimento della fattura, zione (“Assolve agli obblighi di cui all’art.62, si considera che essa sia ricevuta nella data di comma 1, del decreto legge 24 gennaio 2012, n. consegna dei beni. se il cedente adotta le regole 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 precise previste per la determinazione degli marzo 2012, n.27”), possono costituire idoneo interessi di mora (raccomandata a.r., pec, ecc.) documento scritto per la regolare cessione vi è certezza anche per la decorrenza dei terdei prodotti agricoli e alimentari. in caso di mini di pagamento. tuttavia non si possono inosservanza è prevista una sanzione da escludere gli altri mezzi ordinari di consegna 516,00 a 20mila euro, determinata facendo ri- della fattura: ad esempio, la spedizione per ferimento al valore dei beni oggetto di ces- posta ordinaria è una pratica molto diffusa e sione. la novità forse più rilevante riguarda i contemplata dalla normativa iva, ma potrebbe termini di pagamento dei corrispettivi per le essere carente in quanto il cliente potrebbe cessioni di prodotti agricoli e alimentari: 30 sostenere di averla ricevuta in un momento giorni per i prodotti deteriorabili e 60 per gli successivo a quello effettivo e per di più rende altri, dalla fine del mese di ricevimento della inapplicabile la determinazione degli interessi fattura. in presenza quindi di cessione di en- di mora. il mancato rispetto, da parte del detrambi i prodotti, deteriorabili e non, occorre bitore, dei termini di pagamento è punito con predisporre fatture separate.vediamo intanto sanzione amministrativa pecuniaria da 500,00 cosa si intende per «prodotti alimentari deterio- a 500mila euro, determinata in ragione del fatrabili» che sono quelli che rientrano in una turato dell’azienda, della ricorrenza e della midelle seguenti categorie: sura dei ritardi. a) prodotti agricoli, ittici e alimentari preconfezionati che riportano una data di scadenza o un ter- entrata in vigore: La disposizione, mine minimo di conservazione non superiore a per quanto riguarda l’obbligo della “forma scritta”, si applica a tutti i sessanta giorni; b) prodotti agricoli, ittici e alimentari sfusi, com- contratti di cessione stipulati dal 24 prese erbe e piante aromatiche, anche se posti in ottobre 2012. i contratti in essere al 24 involucro protettivo o refrigerati, non sottoposti a ottobre 2012 vanno adeguati ai nuovi requisiti trattamenti atti a prolungare la durabilità degli entro il 31 dicembre 2012. la disposizione di stessi per un periodo superiore a sessanta giorni; cui all’art. 62, comma 2 e 3, dl n.1/2012, per c) prodotti a base di carne che presentino le se- quanto riguarda il divieto di condotte sleali e guenti caratteristiche fisico-chimiche: i termini di pagamento, si applica a decorrere aW superiore a 0,95 e pH superiore a 5,2 op- dal 24 ottobre 2012, con riferimento anche ai pure aW superiore a 0,91 oppure pH uguale o contratti in essere a tale data a prescindere dagli eventuali adeguamenti. superiore a 4,5; d) tutti i tipi di latte.
inFormazioni agli uFFici coldiretti
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pagine a cura di Daniela Colombini
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entro il 30 novembre obbligo accatastamento di tutti i fabbricati rurali
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a legge monti ha posto a carico dei contribuenti l’obbligo di accatastamento di tutti i fabbricati rurali al catasto dei fabbricati e quindi gli eventuali immobili rurali ancora iscritti al catasto terreni dovranno essere dichiarati al catasto edilizio urbano entro il 30 novembre prossimo, tramite presentazione di apposita denuncia doc.fa (la denuncia di accatastamento degli immobili). considerata la mole di fabbricati ancora da accatastare, onde evitare di incorrere in sanzioni, va contattato per tempo un professionista per regolarizzare la posizione in quanto, in caso di inadempienza del contribuente all’obbligo di accatastamento, provvederà il comune a segnalare l’immobile agli uffici catastali che, a loro volta, effettueranno il classamento d’ufficio, ovviamente con spese a carico del contribuente ed applicazione delle sanzioni. inoltre tali immobili anche se classati nel corso del 2012 sono comunque soggetti all’imu dal 1° gennaio di quest’anno, seppure per quanto riguarda quelli strumentali con un’aliquota ridotta dello 0,2%, con possibilità per il comune di variarla solo in diminuzione e con possibilità per il contribuente di effettuare il versamento dell’imposta in unica soluzione a saldo entro il 17 dicembre prossimo. gli uffici zona della coldiretti sono a disposizione per ogni chiarimento in merito all’obbligo dell’accatastamento e per fornire informazioni relative al versamento dell’imu a saldo che dovrà avvenire entro il 17 dicembre prossimo. 25
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lega del Filo d’oro Arriva la pasta della bontà nei mercati degli agricoltori
la pasta diventa solidale: i fondi serviranno a sostenere le attività di cura per i sordociechi
“Le buone azioni hanno un buon sapore”
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partita anche in provincia, da casale monferrato, l’operazione “pasta della bontà” nata da una collaborazione tra lega del filo d’oro, coldiretti, campagna amica e firmato agricoltori italiani (fai): al mercato di campagna amica di piazza castello è stato possibile acquistare un kit di pasta a fronte di una donazione di almeno 7 euro che saranno interamente devoluti alle attività dell’associazione che da anni aiuta le persone sordocieche. «Regala un sorriso a un bambino sordocieco: cerca il mercato Campagna Amica più vicino a te» e’ questo lo slogan che contraddistingue l’appello che la lega del filo d’oro ha lanciato per l’operazione “pasta della bontà”. un’idea di lega del filo d’oro di osimo e coldiretti, che hanno presentato il progetto nell’ambito di “cibi d’italia”, il primo festival nazionale all’aperto dei cibi, delle tradizioni, dell’innovazione, della cultura e del valore dello
star bene insieme, organizzato da campagna amica. ogni kit è composto da una shopper, un ricettario e tre pacchi di pasta (nei formati fusilli, penne, tortiglioni) del pastificio ghigi che produce una grande varietà di pasta utilizzando solo grano 100% italiano. insieme al kit viene regalato un mini-ricettario con le ricette di renzo arbore, marisa laurito e teresa mannino e, proprio renzo arbore, testimonial ufficiale della lega del filo d’oro, che da oltre 25 anni segue ogni attività ed evento con l’entusiasmo e la passione di sempre, ha sottolineato come questo sia «un evento che coniuga il gusto e la solidarietà al quale non potevo sottrarmi e attraverso il quale le persone sordocieche avranno un operatore in più, una stanza in più, un sorriso in più». “acquistare la pasta 100% italiana della lega del filo d’oro in un mercato di agricoltori - affermano il direttore e il presidente della col-
diretti alessandrina roberto paravidino e simone moroni - è anche un modo per abbinare un gesto di concreta solidarietà nei confronti delle persone meno fortunate alla scelta etica e sostenibile di acquistare prodotti a km0 che, oltre a sostenere lo sviluppo locale e la conservazione dei territori, non inquinano perché non percorrono grosse distanze per arrivare sulla tavola”. “con l’iniziativa pasta della bontà - spiega rossano bartoli, segretario generale della lega del filo d’oro - e grazie alla collaborazione di coldiretti, diviene per noi realtà un’iniziativa a cui stavamo pensando da tempo. per la prima volta, infatti, saremo presenti con una campagna di raccolta fondi su tutto il territorio nazionale; un modo concreto per arrivare al cuore di tante persone e far conoscere loro le nostre attività”. Per saperne di più si può consultare il sito www.pastadellabonta.it o chiamare il Numero Verde 800904450.
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a cura di Luisa Bo
la pomera all’agri&tour di arezzo
tartuFo
premiata un’idea imprenditoriale, dopo vent’anni ancora innovativa
Fiera di murisengo a Km zero
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Un momento della premiazione: da sinistra il Direttore Genarele della Fondazione Campagna Amica Toni De Amicis, al centro il Presidente della Fondazione UniVerde Alfonso Pecoraro Scanio e il Direttore Nazionale di Terranostra Silvia Bosco. In piedi, durante il suo intervento, Gabriella Trisoglio dell’agriturismo “La Pomera” di Vignale Monferrato.
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remiata ad arezzo nel corso dell’appuntamento “percorsi e modelli di successo dell’agriturismo italiano: l’eccellenza del settore raccontata attraverso la storia degli operatori” gabriella trisoglio dell’agriturismo la pomera di vignale monferrato ha ricevuto il premio dal presidente di terranostra toscana andrea landini. al convegno, moderato dal direttore nazionale silvia bosco, hanno partecipato il presidente nazionale di terranostra tullio marcelli, alfonso pecoraro scanio e il presidente provinciale e regionale di terranostra piemonte stefania grandinetti. a vincere in realtà è stata l’idea imprenditoriale di gabriella che vent’anni fa ha impiantato un frutteto organizzato come un calendario con
ben 49 varietà antiche di mele ciucarina bianca, ciucarina rossa,vinaccia, renetta, imperatore, carpandù, ruggine, gustosissime, rarissime da trovare sul mercato perchè considerate "non commerciali". 12 file come i mesi dell’anno, ciascuna di un numero di piante pari ai giorni del mese, 365 piante di mele antiche del monferrato, regolarmente iscritte in un registro e “adottate” da famiglie che ogni anno, come ormai avviene da una decina, tornano da settembre a ottobre, per raccogliere direttamente dall’albero la loro produzione “pick Your own”, come oggi viene chiamato. ancora oggi è possibile adottare qualche pianta, è un’ottima idea regalo, magari per il giorno del compleanno. chissà se quel giorno è ancora libero!
artufi, vino, natura, prodotti a Km Zero e cultura saranno gli ingredienti della prossima edizione della fiera nazionale del tartufo trifola d’or in programma nel paese monferrino la 2° e 3° domenica di novembre (11 e 18). i tuber magnatum pico, insieme alla tradizione enologica del territorio, saranno i protagonisti indiscussi della tavola per un connubio che fonda la sua tradizione nel 1530, in occasione delle fiera commerciale di san martino.tra i punti fermi della manifestazione 2012, il km0 con prodotti rigorosamente locali e la partecipazione dei produttori di campagna amica provenienti da molte provincie d’italia e il re della manifestazione il tartufo de.co. testimonial delle due domeniche, accanto alla madrina ufficiale inge feltrinelli ed alla famiglia lavazza, ancora persone di fama nazionale che si sono particolarmente distinte nel campo della cultura e della professione. l’antico castello di murisengo, nel pieno del suo splendore dato dai recenti interventi di restauro adoperati dalla famiglia collura, ospiterà eventi collaterali della fiera regalando una nuova occasione di visita ai turisti. maggiori informazioni sul sito www.fieradeltartufo.com
il giardino delle capre cashmere
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la fattoria didattica di silvia Fasolo
il suo sorriso, la gioia, il “credo” in tutto quello che fa che rende silvia una persona speciale. architetto e mamma in primis è appassionata di etologia e giardinaggio; da quest’anno, anche referente didattico dell’azienda agricola di cui è titolare a valmadonna, fattoria didattica iscritta all’albo regionale del piemonte. l’azienda agricola è basata principalmente sull’allevamento di capre cashmere ed è finalizzata alla produzione di lana, ottenuta da questi splendidi animali che vivono liberi in 6.5 ha di bosco e incolto. il gregge composto da ventisette capre è la vocazione principale dell’azienda che come attività didattica ha numerosi percorsi educativi calibrati per i bambini dell’infanzia e della scuola secondaria di primo e secondo grado, da valutare e scegliere insieme con le insegnanti. “pastori per un anno”, “una capra per maglione”, “lana ca-
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prina”, “penelope”, “raccontami una balla”... sono tutti i percorsi dedicati all’allevamento degli splendidi esemplari di razza cashmere che silvia alleva a valmadonna. “aiuolo il piccolo giardiniere”, “concerto in fattoria”, “dante in mezzo al prato”, “dedalo ed il labirinto verde”... sono, invece, alcuni dei percorsi didattici che in azienda sono dedicati alla natura ma, uno spazio innovativo è dato dalla titolare all’aspetto architettonico e di utilizzo dei materiali animati dallo spirito ecosostenibile e dalla sua formazione professionale tra i quali in particolare “il sano costruttore” volto allo studio dei materiali naturali quali la terra, il legno e la paglia”. un’azienda oggi piccola ma estremamente innovativa nella proposta didattica certamente una novità per il mondo della scuola e per le insegnati attente a proporre cose nuove ai propri studenti.
Per info: Azienda agricola Fasolo Allevamento capre CASHMERE DI FASOLO SILVIA Via Venticella 74, Valmadonna (AL) cell.347-2723227 fasolocaprecashmere@fastwebnet.it
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il camPasso: BamBini...Per-Bacco!
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a cura di Luisa Bo
Il Campasso dI strevI e Il suo perCorso dIdattICo
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ono certamente questi i giorni più belli in monferrato, quelli in cui la vendemmia non è solo la fase finale del ciclo produttivo ma è un momento di festa per tutti. Quest’anno a il campasso di strevi la festa si fa ancora più grande perché è stata inserita nel percorso didattico di alcune scuole acquesi e proprio in questi giorni si celebra, con la vendemmia, la fase iniziale di un percorso, lungo un anno scolastico. i piccoli vendemmiatori, dopo aver raccolto l’uva nell’aia dell’agriturismo di michela mancini e del marito alessandro, l’hanno pigiata proprio come si faceva una volta, a piedi nudi. un’esperienza particolare, un’esperienza impressa in maniera indelebile nella memoria della vita dei bimbi della scuola vittorio alfieri di strevi e della loro insegnante manuela donati ma, anche di tutte le altre scuole che in questi giorni stanno aderendo al pro-
getto. il prossimo appuntamento è previsto a novembre, dove, i piccoli vignaioli seguiranno gli altri lavori di affinamento e successivamente di imbottigliamento. anche in classe l’attività continuerà attraverso la creazione delle etichette che andranno a vestire le bottiglie di questo vino veramente particolare. un festa speciale chiuderà l’anno scolastico con l’acquisto di computer per la scuola grazie al ricavato ottenuto dalle vendita delle bottiglie, “opere originali” sul mercato a partire dal periodo natalizio. Per ulteriori informazioni e per prenotare l’attività didattica all’azienda a Il Campasso di Strevi. Regione Carpeneta, 22 15019 STREVI, AL Cell.: +39 338 4222714 E-mail micaela.mancini@libero.it http://www.ilcampasso.it
la ricetta del mese
zuppa di porcini freschi Ingredienti •½ kg di porcini appena colti •2 spicchi di aglio •½ cipolla •1 cucchiaio di vino bianco •prezzemolo q.b. •brodo vegetale •sale / pepe q.b. •olio q.b. •1 manciata di farina tipo 00.
CASCINA SPAZZARINI di Bruno spazzarini Fr.molo - Via Borghetto 25 - 15060 Borghetto B.ra (AL) - tel.0143-638730 b.spazzarini@alice.it
Preparazione Fare il brodo (1 litro circa) Far rosolare in un tegame la cipolla e l’aglio tritati, aggiungere i porcini mondati, farli insaporire per alcuni secondi, aggiungere la farina e sfumare con il vino bianco. Aggiungere ogni 5 minuti due mestoli di brodo. dopo circa 10 minuti di cottura, spegnere il fuoco. Frullare la zuppa avendo cura di lasciare qualche pezzo di porcino più grande. Aggiungere il sale. Servire con pane tostato, un filo di olio e pepe nero.
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a cura di Marino Ravera
rivalutate le rendite
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per infortunio e malattie professionali
a circolare inail 2 ottobre 2012, n.49 ha reso noto che è stata approvata, la rivalutazione delle prestazioni economiche nel settore industriale, agricolo e per gli infortuni in ambito domestico, a decorrere dal 1° gennaio 2012. l’argomento interessa per i conseguenti effetti economici derivanti, tutti coloro che sono titolari di rendita per infortunio o malattia professionale, (e quindi chi ha avuto riconoscimento di invalidità superiore al 15%, provocata dall’evento infortunistico o da malattia professionale). la direzione centrale per i servizi informativi inail ha provveduto alla riliquidazione delle rendite sulla base delle retribuzioni già acquisite ed ha inviato agli interessati, come di
consueto, la comunicazione concernente il provvedimento di riliquidazione delle rendite con l’indicazione del relativo conguaglio. a seguito del ricevimento della comunicazione inail non vi sono adem-
pimenti particolari da parte del titolare della rendita, se non in caso di variazioni anagrafiche, per le quali è previsto che il reddituario debba comunicare alla sede inail competente i propri dati anagrafici aggiornati, entro 15 giorni dalla data di ricevimento dei moduli, compilando la dichiarazione stampata sul retro. il patronato epaca ricorda a tutti i titolari di rendita per infortunio o malattia professionale che è possibile periodicamente chiedere all’inail, apposita visita di revisione, al fine di adeguare la percentuale di danno permanente, a seguito di aggravamenti dei postumi invalidanti. per maggiori informazioni è sufficiente rivolgersi agli uffici epaca coldiretti.
comunicato stampa inps “salvaguardati”
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partire dal gennaio 2012 è entrata in vigore la legge di riforma n. 214/2011, che prevede nuovi requisiti anagrafici e contributivi per il diritto alle prestazioni pensionistiche. la stessa norma ha stabilito che le disposizioni in materia di requisiti di accesso e di regime delle decorrenze vigenti prima della sua entrata in vigore continuano ad applicarsi, nel limite delle risorse e del contingente numerico fissati, ad alcune specifiche categorie di lavoratori. tra queste, rientrano:
a) i lavoratori che alla data del 4 dicembre 2011 abbiano in corso l’istituto dell’esonero dal servizio di cui alla legge n.133/2008; b) i lavoratori in congedo alla data del 31 ottobre 2011 per assistere figli con disabilità grave; c) i lavoratori il cui rapporto di lavoro si è risolto entro il 31.12.2011 in ragione di accordi individuali, anche ai sensi degli articoli 410,411 e 412-ter del codice di procedura civile, oppure in applicazione di accordi collettivi di incentivo all’esodo.
Queste categorie di lavoratori, per poter rientrare nella platea dei potenziali beneficiari della salvaguardia prevista dalla citata legge n. 214/2011, debbono presentare istanza alla direzione territoriale del lavoro competente entro il 21 novembre 2012, allegando la documentazione prevista per ciascuna specifica categoria. si richiama l’importanza di questa scadenza, il cui rispetto garantisce l’avvio della procedura di verifica delle posizioni interessate alla salvaguardia da parte dell’inps.
comunicazioni di indebito sulla Quattordicesima
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a direzione centrale inps ha recentemente inviato a numerosi pensionati una lettera con la richiesta di restituzione della quattordicesima riferita all’anno 2009 per quei soggetti che avevano redditi personali superiori ai limiti stabiliti dalla legge. nel 2009, infatti, l’istituto liquidò le somme di quattordicesima in forma automatica a tutti
quei pensionati che, teoricamente, avrebbero potuto avere diritto all’importo sulla base dei redditi conosciuti dall’inps, ma invitò i beneficiari a comunicare i propri effettivi redditi qualora questi non consentissero il pagamento della somma. a seguito del controllo incrociato con l’agenzia delle entrate, l’inps ha provveduto ad annullare gli importi pagati
accordo inps/patronati
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In vigore dal 1 ottobre 2012
nps e patronati della provincia di alessandria, tra i quali l’epaca, rappresentato dal responsabile provinciale marino ravera, hanno stipulato e sottoscritto il 24 settembre u.s. un importante accordo provinciale che regolamenta i rapporti tra istituto ed enti di patronato, innovando così il vecchio protocollo di intesa, ed adeguandolo alle mutate esigenze ed alle innovazioni legislative apportate in tema di decertificazione e telematizzazione delle istanze. pur nelle rispettive funzioni, inps e patronati si sono trovati d’accordo per il raggiungimento di un’obiettivo comune, che resta quello dell’accesso agevole e rapido alle prestazioni sociali e di previdenza gestite dall’istituto, da parte degli utenti cittadini, ottimizzando le risorse a disposizione attraverso l’utilizzo pressoché esclusivo delle tecnologie informatiche per la trasmissione delle pratiche. gli apprezzamenti dell’istituto circa il valore dell’attività svolta dai patronati, (a livello nazionale oltre il 98% delle pratiche rivolte all’Inps sono patrocinate) è per noi tutti operatori motivo di soddisfazione per una attività che troppo spesso non ha il dovuto riconoscimento nell’ambito dei servizi a disposizione del cittadino, se non dagli stessi cittadini che vi si rivolgono e che possono constatare la nostra trasparenza competenza e professionalità nella tutela dei loro diritti.
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nei confronti di coloro che non potevano percepirli ed a richiederne la restituzione. invitiamo tutti coloro che dovessero ricevere la comunicazione inps a verificare presso i nostri uffici la propria personale situazione reddituale, poiché, in caso di errori dell’inps è necessario intervenire presso l’istituto per far valere il diritto alla prestazione.
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Felicitazioni vivissime al Delegato Provinciale Giovani Impresa Gianluca Bisio che il 6 ottobre si è unito in matrimonio con Audrey. Auguri da parte di tutta la Coldiretti ai due neosposi e alla piccola Eleonore.
A colloquio con il consigliere ecclesiastico
coltiviamo il futuro
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itorna la Giornata Nazionale del Ringraziamento. Per iniziativa della Coldiretti ha avuto origine nel novembre 1951. Quest’anno sarà la 62esima della serie, ha come tema: “Confida nel Signore e fa il bene; abiterai la terra” ed è proposta dalla Commissione episcopale CEI* per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace. Un fortunato messaggio della Coldiretti recita: anche per te coltiviamo il futuro. E un modo di costruire il futuro è il ritorno alla terra. Partiamo dall’anno della fede - iniziato l’11 ottobre 2012, 50° anniversario dell’inizio del concilio ecumenico Vaticano II - da cogliere nei gesti stessi del lavoro del lavoro dei campi. Confidare nel Signore, fare il bene per abitare la terra (Salmo 37,3) significa ringraziare il Signore per ogni dono che compie nelle nostre campagne (ma che cosa c’è in campagna che non sia dono?) e per il lavoro dei nostri agricoltori. Le mani dell’agricoltore che semina che cosa sono se non mani di fede? Non è la fede in un raccolto ricco e generoso che guida le sue mani? L’uomo può trasformare il deserto in giardino, a condizione di non farlo calpestando la dignità dei lavoratori, specialmente immigrati, con avvilente sfruttamento calpestando dignità e giustizia. Il messaggio dei nostri vescovi per la Giornata del Ringraziamento termina con un accenno a San Martino (la cui festa quest’anno coincide con la giornata suddetta) il cui gesto di condivisione del mantello è simbolo di solidarietà e di ogni dono che viene dall’alto. Nella giornata del Ringraziamento voglio ringraziare a nome della chiesa tutta la Coldiretti perché conserva e accresce non solo il bene degli associati ma i valori spirituali e perché rilancia nel presente come nel passato la speranza di un futuro per l’agricoltura. E se ringraziamo Dio perché è sempre fedele alle sue promesse, speriamo di poter ringraziare anche l’uomo per lo sforzo che fa per essere degno di queste promesse.
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Matrimonio
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* conferenza episcopale italiana Don Ivo
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news agricoltura
vino: l’italia sorpassa la Francia e diventa il primo produttore mondiale
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Anche lo spumante tricolore fa registrare un vero e proprio bum, più 35% in casa dello Champagne
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italia sorpassa la francia e diventa il primo produttore mondiale di vino con un raccolto stimato in 40,8 milioni di ettolitri nel 2012. e’ la coldiretti a fare il bilancio di una vendemmia che si è praticamente conclusa per la quasi totalità delle uve in tutta italia, dove si è registrato un calo del 3 per cento rispetto allo scorso anno ma una buona qualità. “un contenimento produttivo che tuttavia - sottolineano il presidente e il direttore della coldiretti di alessandria roberto paravidino e simone moroni - ha consentito il sorpasso rispetto ai concorrenti francesi dove il raccolto è crollato di ben il 19 per cento a 40,5 milioni di ettolitri, con punte del 26 per cento per lo champagne, secondo l’organizzazione mondiale della vigna e del vino”. il primato mondiale nella produzione per il vino made in italy viene festeggiato con il record storico nelle esportazioni che crescono dell’8 per cento e potrebbero raggiungere il massimo di 4,5 miliardi di euro nel 2012, secondo le stime coldiretti su dati istat. da segnalare peraltro che lo spumante tricolore fa registrare un vero e proprio boom (+35 per cento) in casa dello champagne, la francia. la riduzione della produzione di vino nei due paesi leader si è fatta sentire a livello globale dove si stimano 248,2 milioni di ettolitri, il minimo dal 1975 e il 6 per cento in meno rispetto al 2011 anche per effetto del calo registrato in spagna (-6 per cento) che si classifica come terzo produttore mondiale con 31,5 milioni di ettolitri.tra gli altri grandi produttori cresce invece il raccolto negli stati uniti a 20,6 milioni di ettolitri (+7 per cento), cala in argentina a 11,8 milioni di ettolitri (24 per cento), sale in australia a 11,6 milioni di ettolitri +4 per cento) e in sud africa con 10 milioni di ettolitri (+4 per cento). ad influenzare la produzione sono state in europa la riduzione della superficie coltivata a vigneto e l’andamento climatico anomalo che ha condizionato la produzione livello globale. non è infatti mai così caldo durante la fase maturazione delle uve: con la temperatura media globale sulla terra durante l`estate 2012 che è stata la più elevata mai registrata prima,con un valore di 1,03 gradi celsius superiore alla media, secondo le elaborazioni coldiretti su dati noaas. “proprio mentre si registra a livello globale una inversione di tendenza e dopo anni torna ad aumentare il consumo globale di vino, il crollo della produzione - sottolineano paravidino e moroni - spinge al rialzo dei prezzi di vendita dei vini sui mercati internazionali, anche per compensare l’aumento dei costi produttivi”. un trend che riguarda anche l’italia dove peraltro si è già verificato un aumento del 7 per cento dei prezzi medi di vendita del vino comune al consumo nel primo semestre del 2012. la riduzione dei raccolti si è fatta sentire anche sulla produzione italiana di vino novello, il primo del raccolto 2012 ad essere commercializzato, che quest’anno risulta essere di appena 4 milioni di bottiglie, il 30 per cento in
meno rispetto allo scorso anno. Quest’anno il “deblocage” del novello made in italy è stato anticipato rispetto al passato al 30 ottobre secondo quanto disposto dal decreto del ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali 13 agosto 2012. la commercializza-
zione del novello in italia è quindi anticipata quest’anno di ben sedici giorni rispetto al concorrente beaujolais nouveau francese che si potrà assaggiare solo a partire dal terzo giovedì di novembre e cioè solo dal 15 di novembre.
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news agricoltura
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LUTTI ✟
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La Dirigenza e la Struttura della Coldiretti alessandrina sono particolarmente vicine a Renato Baldi, VicePresidente della Federazione e Presidente di Zona di Casale Monferrato, per la scomparsa della cara mamma
Sincere e sentite condoglianze dalla Coldiretti alla collega di Acqui Terme Vilma Poggio, per la perdita della cara
livia
SUocera
Sentite Condoglianze ✟ Siamo particolarmente vicini a Fulvio Viotti Vicepresidente della sezione di Acqui Terme per la perdita del caro
papà
✟ La Coldiretti esprime sentite condoglianze a Stefano Rossi, Consigliere della Coldiretti alessandrina per la perdita del caro
papà ✟ La Coldiretti Alessandria si unisce al cordoglio per la perdita del Sindaco di Alluvioni Cambiò,
cecilia gaggio da sempre particolarmente vicina al mondo del volontariato e a Coldiretti
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✟ Operatori e responsabili del provinciale del Patronato Epaca di Alessandria insieme alla Coldiretti di Alessandria, esprimono le proprie condoglianze a Rosanna Porcellana, Direttrice del Patronato Epaca di Asti, per la scomparsa della cara
MaMMa ✟ Giungano le più sentite condoglianze, a Stefania Frattini collega della Zona di Novi Ligure per la perdita del caro
zio
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