Coldiretti Alessandria - Anno 60째 numero 10 - 18/11/2013 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria
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Editoriale
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QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO A UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA
un
presidente
NazioNale
piemontese” Nella sua storia in casa Coldiretti
e nella sua azienda c’è tutta
la passione per questa Organizzazione
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a alcuni anni ho il piacere di conoscere Roberto moncalvo. Da quando ho imparato ad apprezzare la terra piemontese, quella alessandrina in particolare e, da lombardo, ammirarne tutte le sue numerose sfaccettature. Roberto moncalvo è stata una delle prime persone che mi sono state presentate in ambito di Coldiretti Piemonte, giovane ma con già molta esperienza nell’Organizzazione, vanta una conoscenza del territorio piemontese e italiano maturata durante la permanenza in giunta esecutiva nazionale di giovani impresa prima e come presidente regionale poi. inutile sottolineare quanto ci sentiamo orgogliosi e felici per lui, per il “nostro” Piemonte e per le sfide che hanno visto e ci vedranno sempre in prima linea. Un presidente giovane, dicevamo, e su questo Coldiretti ha più volte richiamato l’attenzione su quanto sia necessario, per entrare a tutti gli effetti in europa, di dirigenti di “nuova generazione” che sappiano tenere testa alle sfide lanciate dalla globalizzazione, sfidando il record della disoccupazione giovanile che con la crisi si aggrava proprio perché vengono a mancare idee, energie e risorse nuove e fondamentali per la crescita del Paese, uno spreco che l’italia non può permettersi. il Paese italia non sta attraversando un momento facile, ne siamo tutti consapevoli e la nostra agricoltura sta subendo furti e boicottaggi da ogni parte ma è proprio analizzando le numerose difficoltà che molti settori produttivi devono affrontare che il progetto di Coldiretti per una “Filiera agricola tutta italiana” ne esce rafforzato, dove appare l’unico in grado di ridare forza reddituale alle imprese agricole e nuove opportunità all’intero territorio in cui operano. Una progettualità dell’economico, quella di Coldiretti, che continuerà ad avere tre fondamentali pilastri: la cooperazione e gli accordi di filiera che mirano alla concentrazione del prodotto e a fare sistema tra settori produttivi; i consorzi agrari che sono tornati ad essere centrali nella politica economica agroalimentare e Campagna amica che con le botteghe, i mercati e gli agriturismi di Terranostra promuove e valorizza i prodotti agricoli locali. Ricordo quando il neo presidente nazionale, appena eletto alla guida di Coldiretti Piemonte, nel tratteggiare le problematiche locali sul tappeto, aveva evidenziato la crisi dei prezzi dei prodotti agricoli affermando che “non possiamo continuare a produrre con prezzi globali e vendere a prezzi nazionali”. Di qui il forte e continuo impegno di Coldiretti nel proseguire, anche per gli anni prossimi, con la sottoscrizione degli accordi di filiera per dare risposte concrete ai vari settori produttivi che vedono meglio remunerati i prodotti agricoli. e, a questo proposito esiste la necessità di rafforzare i risultati conseguiti in questi anni sui progetti di filiera già avviati, sulla vendita diretta, sugli agriturismi, sulle fattorie didattiche e con l’agricoltura sociale. e, proprio al sociale, lo abbiamo già detto in diverse occasioni, vogliamo garantire un’attenzione particolare, soprattutto nelle zone marginali dove la presenza umana rappresenta il reale presidio del territorio. Obiettivi e idee che in tante occasioni ho avuto modo di ascoltare dal “nostro”, neo presidente nazionale Roberto moncalvo. nella sua storia in casa Coldiretti e nella sua azienda c’è tutta la passione per questa Organizzazione che con lui e grazie a lui continuerà a crescere. e noi con lui.
simone moroni Direttore
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agricoltura periodico del mondo agricolo di coldiretti alessandria
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“L’orgoglio di avere
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Periodico edito da impresa Verde alessandria
d i r e t t o r e a m m i n i s t r at i V o simone moroni direttore resPonsabile ilaria lombardi
agricoltura periodico del mondo agricolo di coldiretti alessandria
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G r a f i c a , i m Pa G i n a z i o n e christian boero
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H a n n o c o l l a b o r at o a q u e s t o n u m e r o alessandro albertelli, luisa bo, daniela colombini, fabio fracchia, domenico Pesce, alberto Pansecchi, don ivo Piccinini, marino ravera, Valerio scarrone, emanuele sconfienza. fotoGrafie archivio coldiretti, christian boero
redazione ed amministrazione corso crimea 69 - 15121 alessandria tel. 0131 235891 - fax. 0131 252144
reGistrazione tribunale di alessandria n.69 del 21.1.1953
aGenzia
n° 10 - Novembre 2013 In COPERTInA
P u b b l i c i ta r i a
Via Pylos, 20 - 12038 savigliano (cn) tel. 0172 711279 - cell. 348 7616706 e-mail: info@reclamesavigliano.it
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Roberto Moncalvo eletto Presidente Nazionale Coldiretti Chiuso in redazione il 18 Novembre 2013
confederazione nazionale coldiretti federazione Provinciale coldiretti alessandria
uffici ProVinciali corso crimea 69 - 15121 alessandria
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uffici
di
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acqui terme - Via m. ferraris, 52 tel. 0144 322546 - fax. 0144 55902 alessandria - corso crimea, 69 tel. 0131 261819 - fax. 0131 325524 casale monferrato - Via cavalli d’olivola, 6 tel. 0142 452840 - fax. 0142 72741 castelnuoVo scriVia - Via solferino, 53 tel. 0131 823403 - fax. 0131 823443 cerrina - Via nazionale, 36 tel. 0142 943800 - fax. 0142 946031 noVi liGure - Via mazzini, 50/c tel. 0143 75440 - fax. 0143 73881 oVada - Via cairoli, 42 tel. 0143 86268 - fax. 0143 833305 tortona - Via s. marziano, 4 tel. 0131 861965 - fax. 0131 863903
3 ALESSANDRIA SRL
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ORganizzaziOne - nuovo presidente
alessandrina
“Roberto Moncalvo (33 anni) nuovo leader della Coldiretti, è il più giovane presidente tra i rappresentanti di imprese e lavoratori”
Titolare
azienda dell’
o Miglireolla” “Settim sce con la so che gesti
Daniela a Settimo Torinese
Il nuovo leader della Coldiretti è Roberto Moncalvo che con i suoi 33 anni è il piu’ giovane presidente tra tutte le associazioni di impresa e dei lavoratori presenti in Italia e rappresentate nel Cnel i cui vertici hanno in media una ètà quasi doppia di 62 anni. Lo ha eletto l’Assemblea nazionale della Coldiretti con 1,6 milioni di iscritti diffusi su tutto il territorio nazionale. La scelta della principale organizzazione agricola europea e’ coerente con il processo di rinnovamento della classe dirigente sul territorio dove l’età media dei presidenti regionali è di 46 anni, ben al di sotto dell’età media della classe dirigente italiana impegnata nelle politica, nell’economia e nella pubblica amministrazione che è di 58 anni, con un punta di 69 anni per i banchieri. 4
Roberto Moncalvo
Eletto Presidente Nazionale Coldiretti
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a sua storia è rappresentativa del crescente numero di giovani provenienti da settori diversi che hanno deciso di investire in agricoltura portando innovazione e creatività. Laureato in ingegneria dell’autoveicolo al Politecnico di Torino, è titolare dell’azienda agricola “Settimomiglio”, che gestisce con la sorella Daniela a Settimo Torinese (To) in Piemonte. Con una superficie di 15 ettari, storicamente ad indirizzo cerealicolo (grano, mais e orzo), l’azienda nel 2005 ottiene il riconoscimento di “fattoria didattica” e dal 2007 inizia a produrre ortaggi e fragole per la vendita diretta con l’apertura di un nuovo punto vendita aziendale. Sono inoltre di prossima apertura un laboratorio per la trasformazione dei prodotti ortofrutticoli e cerealicoli aziendali e una piccola attività agrituristica, a supporto delle attività di fattoria didattica. nel 2011 promuove la nascita di una piccola cooperativa agricola,“agricoltori Consapevoli”, con la quale mette in rete alcune aziende agricole del territorio per aumentare la gamma di prodotti offerti ai clienti, sia nel punto vendita aziendale sia con consegne a
domicilio presso luoghi di lavoro o gruppi di famiglie. nonostante la giovane età, la partecipazione in Coldiretti di Roberto moncalvo dura da ben 17 anni quando nel 1996 entra a far parte del movimento giovanile; dal 2003 al 2007 è delegato provinciale del movimento giovanile Coldiretti Torino; dal 2005 è componente l’esecutivo nazionale giovani impresa; dal 2007 al 2011 è vice presidente di Coldiretti Torino; dal 2009 al 2011 è delegato regionale giovani impresa Coldiretti Piemonte. Dal dicembre 2011 Roberto moncalvo è presidente di Coldiretti Torino. Dal 3 dicembre 2012 è presidente di Coldiretti Piemonte. Dal gennaio 2013 è membro di giunta della Confederazione nazionale di Coldiretti. il sesto presidente della storia della Coldiretti avrà il compito di guidare una organizzazione in crescita che ha esteso la propria rappresentanza dalle imprese singole alle cooperative, dal settore agricolo a quello della pesca, dall’agricoltura tradizionale alla filiera agroalimentare con le fattorie, i mercati, e le botteghe di Campagna amica ed il progetto per una Filiera agricola tutta italiana. La Col-
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ProGetto Per l’italia
ORganizzaziOne - nuovo presidente
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diretti è una grande forza sociale che rappresenta le imprese e valorizza l’agricoltura e la pesca dal campo alla tavola, come risorsa economica, sociale e ambientale. Costituita nel 1944 la Coldiretti può contare su 1,6 milioni di associati e sulla maggioranza assoluta delle imprese che operano nell’agricoltura italiana che la rendono la più grande Organizzazione agricola italiana ed europea a cui fanno capo circa il 70 per cento degli iscritti alle Camere di Commercio tra le organizzazioni di rappresentanza. La Coldiretti è anche la prima organizzazione agricola datoriale come numero di imprese che assumono manodopera. La diffusione è capillare su tutto il territorio nazionale: 20 federazioni regionali, 97 federazioni interprovinciali e provinciali, 724 Uffici di zona e 5.668 sezioni comunali. in pratica, l’organizzazione è presente in quasi ogni comune del nostro Paese. Del sistema Coldiretti fa parte, tra l’altro, Creditagri italia, la prima “banca”
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degli agricoltori italiani che, con delibera della banca d’italia del 5 giugno 2012, è stata abilitata come ente di garanzia vigilato dalla banca centrale e iscritto nell’elenco speciale degli intermediari finanziari ex art. 107 del Testo Unico bancario (TUb) e la Fondazione Campagna amica della quale fanno parte 6.566 aziende agricole, 1.179 agriturismi, 330 cooperative, 1.125 mercati, 146 botteghe ai quali si aggiungono 254 ristoranti e 128 orti urbani, per un totale di oltre 8.200 punti vendita. Promossa dalla Coldiretti è anche Ue.Coop - Unione europea delle Cooperative, l’associazione nazionale di promozione, assistenza e tutela del movimento cooperativo, riconosciuta dal ministro dello sviluppo economico, alla quale hanno già aderito oltre quattromila cooperative per un totale di 285.000 associati che operano in tutte le Regioni e in tutti e 14 i settori dell`albo competente, dal lavoro al sociale, dall’edilizia fino all’agricoltura.
Soddisfazione anche in “casa alessandrina” Piemontese leader della più importante organizzazione agricola d’Europa
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on grande soddisfazione Coldiretti alessandria augura buon lavoro a Roberto moncalvo, eletto leader di Coldiretti dall’assemblea nazionale. giovane, con i suoi 33 anni rappresenta al meglio l’immagine di Coldiretti “organizzazione del fare e del rinnovamento” che guarda al futuro con determinazione, impegno e vigore. “Ci sentiamo orgogliosi e felici per lui e per il “nostro” Piemonte. affermano il presidente e il direttore di
Coldiretti alessandria Roberto Paravidino e Simone moroni - Roberto moncalvo è la perfetta rappresentanza del nuovo volto dell’agricoltura professata da Coldiretti che mette al centro la persona, dove il benessere conta più del pil, dove diventa fondamentale recuperare quei i valori fondamentali per riportare l’agricoltura a svolgere il ruolo di traino di un’economia il cui modello, proposto dagli altri settori, ha fallito”.
mOnCaLvO SU Legge STabiLiTà
“Non tradire impegni su IMU”
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ull’imU ci aspettiamo che il governo non tradisca gli impegni assunti per l’abolizione definitiva dell’imposta sui terreni e i fabbricati strumentali all’attività agricola. É quanto ha affermato il neo Presidente della Coldiretti Roberto moncalvo in merito alla Legge di Stabilità in discussione alle Camere. Si tratta di non mettere a rischio un intero sistema produttivo con una tassa profondamente ingiusta che andrebbe a colpire direttamente i fattori di produzione delle imprese agricole. “in primo luogo non possiamo perdere terreno nella corsa del Paese, - ha sottolineato moncalvo - ne conosciamo i mali... ma ne conosciamo anche le potenzialità e la forza. Un tessuto produttivo ricco, capillare, che coinvolge milioni di uomini e che per le sue caratteristiche (da questo punto di vista la filiera agricola italiana é forse la miglior testimonianza) rende l’italia competitiva anche all’interno dei processi di mondializzazione dell’economia e delle idee; uno scudo valoriale apparentemente sommerso, ma saldamente ancorato a principi di solidarietà e di mutualità. Tutto ciò tenendo ben presente che nell’attuale scenario l’agricoltura è fra i pochi settori in grado di generare lavoro, sia in termini di produzioni che in termini di servizio”. “Dobbiamo - ha continuato il neopresidente della Coldiretti - portare Coldiretti, l’agricoltura italiana e il suo modello di sostenibilità totale in europa, compiutamente. abbiamo già cominciato a farlo. Dobbiamo proseguire e fare in europa quello che abbiamo saputo fare in italia. e’ necessaria la nostra presenza nelle fasi di genesi dei processi, quando si definisce l’impostazione di fondo di una trattativa, quando prendono corpo misure la cui ricaduta nel medio termine investirà le nostre aziende, andando a plasmare il destino stesso dell’agricoltura italiana e quindi - dato il peso che essa sta assumendo - in parte le fortune del paese e del suo popolo. ma è necessario anche agire per cancellare i furti d'identità e di valore che non permettono ai consumatori di acquistare con consapevolezza e che tolgono reddito alle nostre imprese”.
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eCOnOmia - falso made in italy
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Nuovo fenomeno di agro pirateria ai danni del Made in Italy
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ontro i kit per falsificare parmigiano e mozzarella si muove l’interpol. a due settimane dalla denuncia della Coldiretti del nuovo fenomeno di agro pirateria ai danni del Made in Italy, i nac nuclei antifrodi carabinieri del ministero delle Politiche agricole hanno individuato la diffusione su internet di una vasta gamma di cheese-kit prodotti e commercializzati anche in nuova zelanda e australia, oltre che in gran bretagna e in Usa. L’obiettivo è ora quello di fermarne la vendita, grazie anche al coinvolgimento dell’interpol. Soddisfatta la Coldiretti che ha sottolineato come “la vendita n tutto il mondo di kit miracolosi che promettono di falsificare i più prestigiosi formaggi italiani è un inganno intollerabile e uno scandaloso scempio che deve essere fermato al più
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presto per il danno economico e soprattutto di immagine che mette a rischio la credibilità conquistata di prodotti divenuti simbolo del Made in Italy di qualità, grazie al lavoro di intere generazioni di allevatori e casari impegnati a rispettare rigorosi disciplinari”. Le confezioni mostrate a Cernobbio sono state prodotte in Usa, australia e gran bretagna e promettono di ottenere una mozzarella in appena 30 minuti e gli altri formaggi italiani in appena due mesi. il kit contiene recipienti, colini, garze, termometri, piccole presse oltre a lipasi ed altre polveri, e garantiscono di ottenere prodotti caseari ben identificati che sono una chiara contraffazione dei nostri più celebri formaggi, dal Parmigiano Reggiano al Pecorino Romano, dalla mozzarella alla Ricotta. ad esempio il kit acquistato dall’ australia al
prezzo di 81 dollari australiani, pari a circa 57 euro, consente di preparare Parmigiano o Romano con piccole variazioni nella miscelazione degli ingredienti. É curioso il fatto che non si faccia cenno alla provenienza del latte, se ovino o bovino, che comunque deve essere pastorizzato e lavorato alla temperatura di 37 gradi centigradi. Occorre dunque evitare che si ripeta il fenomeno dei wine kit a danno dei nostri vini più conosciuti, che ha raggiunto una dimensione inquietante nel mondo e nell’Unione europea dove si stima che almeno venti milioni di bottiglie di pseudo vino all’anno vengano preparati con semplici polveri che promettono di ottenere in pochi giorni vini dalle etichette più prestigiose, Chianti,valpolicella, Frascati, Primitivo, gewurztraminer, barolo, Lambrusco o montepulciano.
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eCOnOmia - falso made in italy
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I numeri
dell’ Italian
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a contraffazione e la falsificazione dei prodotti alimentari Made in Italy costa all’italia trecentomila posti di lavoro che si potrebbero creare nel Paese con una seria azione di contrasto a livello nazionale e internazionale particolarmente importante in un momento di crisi, secondo il nuovo rapporto 2013 “agromafie” sui crimini agroalimentari elaborato da eurispes e Coldiretti. Con il fatturato del falso Made in Italy, che solo nell’agroalimentare ha superato i 60 miliardi di euro, la lotta alla contraffazione e alla pirateria rappresentano per le istituzioni un’ area di intervento prioritaria per recuperare risorse economiche utili al Paese e generare occupazione. il fatturato delle esportazioni agroalimentari nazionali, che ha raggiunto la cifra record di 34 miliardi nel 2013, potrebbe addirittura triplicare, ma alla perdita di opportunità economiche e occupazionali si somma - sottolinea la Coldiretti - il danno provocato all’immagine dei prodotti nostrani soprattutto nei mercati emergenti dove spesso il falso è più diffuso del vero e condiziona quindi negativamente le aspettative dei
consumatori. il cosiddetto “Italian sounding” colpisce i prodotti più rappresentativi dell’identità alimentare nazionale come è stato evidenziato dall’esposizione della Coldiretti sui casi piu’ eclatanti di pirateria alimentare nei diversi continenti dove sono state scovate delle inquietanti aberrazioni, dal “Parma salami” del messico alla curiosa “mortadela” siciliana dal brasile, dal “salami calabrese” prodotto in Canada al “provolone” del Wisconsin. Le denominazioni Parmigiano Reggiano e grana Padano sono le più copiate nel mondo con il Parmesan diffuso in tutti i continenti, dagli Stati Uniti al Canada, dall'australia fino al giappone, ma in vendita c’è anche il Parmesao in brasile, il Regianito in argentina, Reggiano e Parmesao in tutto il Sud america. Per non parlare del Romano, dell'asiago e del gorgonzola prodotti negli Stati Uniti dove si trovano anche il Chianti californiano e inquietanti imitazioni di soppressata calabrese, asiago e pomodori San marzano “spacciate” come italiane. in alcuni casi sono i marchi storici ad essere “taroccati” come nel caso della mortadella San Daniele e del prosciutto San Daniele prodotti
in Canada. il comune denominatore degli esempi di imitazione e contraffazione di prodotti agroalimentari italiani è l’opportunità, per un’azienda all’estero, di ottenere sul proprio mercato di riferimento un vantaggio competitivo associando indebitamente ai propri prodotti l’immagine del Made in Italy apprezzata dai consumatori stranieri, senza alcun legame con il sistema produttivo italiano e facendo concorrenza sleale nei confronti dei produttori nazionali impegnati a garantire standard elevati di qualità. bisogna combattere un inganno globale per i consumatori che - conclude la Coldiretti - causa danni economici e di immagine alla produzione italiana sul piano internazionale cercando un accordo sul commercio internazionale nel Wto per la tutela delle denominazioni dai falsi, ma è anche necessario fare chiarezza a livello nazionale ed europeo dove occorre estendere a tutti i prodotti l'obbligo di indicare in etichetta l'origine dei prodotti alimentari come previsto dalla legge approvata all’unanimità dal Parlamento italiano all’inizio della legislatura e rimasta fino ad ora inapplicata.
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ORganizzaziOne - ringraziamento
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Si è CeLebRaTO a CaSaLe m.TO DOmeniCa 17 nOvembRe
“Grazie dei Campi”
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DeLLa COLDiReTTi PROvinCiaLe
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l dono più grande che abbiamo è la vita ed è nella nostra vita che il Signore vuole abitare”. Con queste parole don giuseppe Cesana, parroco del “Cuore immacolato di maria”, ha iniziato l’omelia che ha scandito la celebrazione della giornata Provinciale del Ringraziamento organizzata da Coldiretti alessandria a Casale monferrato. Un modo per richiamare l’importanza sul “bene comune” che deve prevalere sull’egoismo dilagante che sta imperando nel nostro tempo: priorità che è stata richiamata anche da Don ivo Piccinini, consigliere ecclesiastico provinciale della federazione alessandrina, il quale ha sottolineato come non si debba “mai dimenticare di alzare gli occhi al cielo per rendere grazie, coltivando l’ottimismo e la speranza”. Sul sagrato antistante la chiesa, come è tradizione, i trattori hanno accolto i coltivatori provenienti da tutta la provincia per dare il benvenuto ad un momento che è “proprio di Coldiretti”. numerose le autorità civili, militari e religiose che hanno preso parte alla celebrazione: il Prefetto Romilda Tafuri, il Questore Filippo Dispenza, il sindaco di Casale monferrato giorgio Demezzi e il presidente della Provincia Paolo Filippi. Presenti i vertici della Coldiretti alessandrina e del Consorzio agrario del Piemonte Orientale. La Coldiretti ha promosso fin dall’inizio della sua storia la giornata del Ringraziamento che veniva celebrata annualmente nelle Parrocchie e nelle Diocesi fin dal 1951. La Chiesa, in questa ricorrenza, guarda ai giovani agricoltori come a una linfa vitale perché possono far crescere anche spiritualmente un settore, come quello dell’agricoltura, che è fonte di equilibrio dell’economia e della vita sociale. “La giornata del Ringraziamento è un momento importante di riflessione e preghiera. Un momento che è nostro, profondamente di
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“Il Tempio di Dio
è luogo vivente”
C’è un ritorno alla tErra: l’ agriColtura può offrirE nuovE profEssioni ai giovani pEr un modErno modEllo d ’imprEsa agriCola
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ORganizzaziOne - ringraziamento
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Coldiretti, sentito dalla nostra gente, dai nostri imprenditori che ogni anno aspettano questa ricorrenza con rinnovato spirito di riconoscenza. - affermano il presidente e il direttore della Coldiretti di alessandria Roberto Paravidino e Simone moroni - il lavoro agricolo consente all’uomo di realizzare un rapporto diretto e assiduo con la terra, è una reciprocità nella quale si rivela e si compie un disegno finalizzato alla vita, all’essere e al benessere dell’umanità, allo sviluppo di tutti e di ciascuno. non dobbiamo dimenticare che questa è un’occasione importante per meditare sui problemi che il mondo rurale sta vivendo, acuiti dal protrarsi degli effetti di una crisi economica e finanziaria di portata mondiale”. il Paese ha bisogno di ritrovare il giusto valore da dare alla vita e alla terra, per ridurre i mali del nostro tempo, in continuità con esemplari testimonianze di impegno e di coraggio nei confronti di più ampie forme di giustizia e solidarietà. il messaggio dei vescovi italiani esprime un’altissima idea dell’agricoltura ed una elevata stima per i giovani agricoltori che, oggi, essendo innovatori, preparati e protagonisti delle nuove imprese agricole, possono prendere anche coscienza della loro testimonianza cristiana oltre al peso della loro presenza organizzata. La terra si rinnova sempre nel miracolo delle stagioni come la vita da tanti piccoli atti di fiducia e di coraggio che uniscono intelligenza e fatica, fede e azione, libertà e responsabilità. Ringraziare Dio per i frutti della terra rinnova la fiducia, dà sicurezza, apre all’ottimismo, mantiene la speranza, fonda l’amicizia e la fratellanza universale. La terra è casa, famiglia, storia, paesaggio,
cultura, lavoro, patrimonio dell’umanità. C’è un ritorno alla terra: l’agricoltura può offrire nuove professioni ai giovani per un moderno modello d’impresa agricola. La vita ha il sapore della terra dei cui frutti tutti viviamo. Per questo lavorare la terra è proclamare la propria dignità di collaboratori di Dio. Ogni spiga di grano, ogni grappolo d’uva è il risultato della collaborazione tra l’agricoltore e Dio. C’è un futuro se ci sono giovani disposti a lavorare i campi, in continuità e solidali con tutti coloro che sono rimasti fedeli alla terra, a lavorarla, a difenderla, a conservarla con cura, con rispetto, con intelligenza a beneficio di tutti, anche se con maggiori fatiche e minori ricavi. molti giovani, oggi, hanno scelto la vita dell’agricoltore, consapevoli che attraverso il lavoro nei campi possono contribuire a costruire un presente ed un avvenire migliori per
sé e per la società. i nuovi titolari delle aziende agricole italiane rappresentano oggi l’agricoltura rigenerata da un rinnovato spirito imprenditoriale. La giornata del Ringraziamento è un evento fecondo di riflessione e di preghiera per mettere in risalto l’alleanza della terra e dell’uomo, della preghiera e del lavoro: spunti che giungono dalla Commissione episcopale per offrire valore aggiunto alle imprese e, a Casale monferrato, è stata l’occasione per continuare a nutrire la coscienza della propria identità cristiana perché non si scolorisca perdendo ogni capacità di proposta e di speranza. momento più significativo della celebrazione, l’offertorio, dove il “grazie dei campi” diventa molto di più di un’occasione per stare insieme e per esprimere con gioia quel sentimento di riconoscenza che i coltivatori hanno da sempre fatto proprio.
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[a cura di valerio Scarrone]
eCOnOmia - vitivinicoltura
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propoSte per l’adeguaMento alle nuove eSigenze produttive e coMMerciali
Modifica deL discipLinare
deL GriGnoLino Monferrato casaLese Al via l’iniziativa volta alla rettifica Sta prendendo vigore nel Casalese un’iniziativa volta alla modifica del disciplinare del grignolino del monferrato Casalese. Tale iniziativa, era partita in un primo tempo da un gruppo di viticoltori casalesi, che aveva iniziato una sperimentazione sull’affinamento in carati di legno di tale vino e visto il successo qualitativo e commerciale del prodotto ottenuto si è sentita l’esigenza di darsi delle regole per la produzione di tale vino. Da qui l’idea di rivedere completamente il disciplinare del grignolino del monferrato Casalese, che risale al 1974, e di adeguarlo sia alle nuove che alle nuove esigenze produttive e commerciali. in sintesi le novità proposte dalla modifica sono le seguenti: • inserimento del Comune di Lu nel disciplinare, zona che era rimasta inspiegabilmente esclusa dalla Doc, considerando chele carte vocazionali del grignolino lo collocano fra le zone più vocate. • aumento della produzione delle uve a 80 qli/ha e della resa di trasformazione al 70%. Può sembrare anacronistico, in un periodo in cui si punta alla qualità prevedere un’aumento di resa ma và ricordato che il grignolino del monferrato Casalese è il vino con la più bassa resa di vino per ettaro dell’intero Piemonte (45 hl/ha). Con l’aumento previsto si andrebbe ad allinearsi alle rese dei grandi rossi piemontesi come il barolo. • Diminuzione dell’acidità totale minima a 4,5 g/l
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• introduzione della tipologia “riserva” con invecchiamento minimo di 30 mesi di cui 18 in legno, invecchiamento calcolato dal 1 novembre dell’anno di vendemmia. • introduzione della tipologia “spumante” e “spumante rosè”, tramite il metodo della rifermentazione in bottiglia secondo il metodo tradizionale o classico, per un periodo minimo di 18 mesi. • Possibilità di utilizzo di tutti i sistemi di chiusura autorizzati (tappi sintetici, tappi a vite) con esclusione della tipologia “riserva” per cui è obbligatorio il tappo di sughero.
il disciplinare, dopo un lungo lavoro, a cui hanno collaborato i tecnici delle organizzazioni sindacali, i produttori e le strutture cooperative, in una positiva sinergia di forze è oramai allo stadio finale e pronto per essere presentato alla Regione e a bruxell. importante è la raccolta delle firme dei produttori del grignolino del monferrato Casalese, che deve raggiungere la quota del 51% dei viticoltori e il 66% della superficie iscritta allla DOC grignolino del monferrato Casalese. Copia del disciplinare e i modelli per la raccolta delle firme sono reperibili presso gli Uffici zona Coldiretti di Casale monferrato e Cerrina.
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eCOnOmia - vitivinicoltura
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VendeMMia concLusa
In Italia la produzione a quota 45 milioni di ettolitri
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on una produzione stimata attorno ai 45 milioni di ettolitri l’italia supera la Francia, che si ferma a 44 milioni di ettolitri, e conquista nel 2013 il primato mondiale. É la Coldiretti a fare il bilancio della vendemmia che si è praticamente conclusa per la quasi totalità delle uve in tutta italia, dove si è registrato un aumento del 2% rispetto allo scorso anno con una qualità buona con punte eccezionali per i grandi rossi. Un aumento produttivo che ha consentito di battere i concorrenti francesi dove il raccolto è aumentato del 7% secondo l’organizzazione mondiale della vigna e del vino (Oiv). L’andamento climatico anomalo ha capovolto le previsioni iniziali e consente all’italia di conquistare nel 2013 la leadership nazionale nella produzione di vino a livello internazionale dove dopo la Francia si classifica al terzo posto la Spagna con una produzione in forte crescita a 40 milioni di ettolitri (+23%), seguita dagli Stati Uniti. La vendemmia si chiude in ritardo di quasi due settimane rispetto allo scorso anno che in realtà significa un ritorno alla normalità per effetto dell’andamento climatico con temperature estive, non eccessivamente bollenti e con escursioni termiche, che hanno favorito una più lenta ma ottimale maturazione delle uve, e una qualità molto elevata. La produzione è stata destinata per oltre il 40% ai 331 vini a denominazione di origine controllata (Doc) e ai 59 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), il 30% ai 118 vini a indicazione geografica tipica (igt) riconosciuti in italia e il restante 30% a vini da tavola.
i dati Sulla vendemmia
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Il Piemonte registra un +8%
uesto è stato un anno climaticamente complicato che ha influito sull’andamento vegetativo della vite: inverno lungo, non troppo rigido e poco nevoso, primavera molto piovosa, estate alterna, con il periodo di caldo più intenso concentrato tra fine luglio e primi venti giorni di agosto. Gli effetti di questa siccità estiva sono stati attenuati dalle piogge di fine agosto. La fioritura è avvenuta in un clima contradditorio e si è protratta in modo faticoso e non è sembrata omogenea all’interno delle differenti aree. Così anche l’allegagione che ha trovato un clima più stabile e quindi ha completato il suo sviluppo con più velocità, chiudendo bene i grappoli, che si presentano quindi compatti. L’invaiatura è iniziata nella terza decade di luglio anziché nella prima, come ci si era abituati da qualche anno,
e questo ha fatto sì che nei vitigni più tardivi come il Nebbiolo la colorazione degli acini si sia completata solo con l’inizio di settembre. A conti fatti in Piemonte si può quantificare un ritardo dello sviluppo vegetativo di circa 15/20 giorni rispetto al 2012. In tema di situazione fitosanitaria il 2013 ha portato gravi problemi di peronospora precoce durante la primavera piuttosto umida, comunque contenuti agevolmente. Anche se in provincia si è verificata una ricomparsa della flavescenza dorata. Quanto alla grandine, che ha colpito con la solita casualità, non è stata l’evento più critico: infatti, a fine luglio, una tromba d’aria ha procurato problemi ingenti ad una striscia di territorio piuttosto stretta, ma molto lunga, dal Casalese fino all’Alta Langa, con danni alle colture e agli insediamenti produttivi.
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eCOnOmia - legge di stabilità
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Legge di Stabilità accoglie le richieste
di
Coldiretti
Salva la Piccola Proprietà Contadina
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l 1° gennaio 2014 entrerà in vigore la riforma dell’imposizione indiretta dei trasferimenti immobiliari introdotta dall’art.10 del DLgs. 23/2011. Tale norma prevede che, a partire dal 1° gennaio 2014, in luogo delle molteplici aliquote dell’imposta di registro oggi applicabili, per i trasferimenti immobiliari, compresi i terreni, si applicheranno solo ed esclusivamente le due seguenti aliquote: - 2%, se il trasferimento ha per og-
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getto case di abitazione (ad eccezione di quelle accatastate in A1, A8 o A9) in presenza delle condizioni per l’agevolazione prima casa; - 9%, in tutti gli altri casi (ad esclusione dei terreni agricoli) con un minimo di 1.000,00 euro per transazione. viene applicata inoltre imposta ipotecaria fissa a 50,00 euro e imposta catastale fissa a 50,00 euro. inoltre, l’art.10 del DLgs. 23/2011 sancisce espressamente, per tali atti, l’abrogazione di tutte le agevolazioni previste anche da leggi speciali. infatti, il comma 4 della norma citata dispone che “in relazione agli atti di cui ai commi 1 e 2 sono soppresse tutte le esenzioni e le agevolazioni tributarie, anche se previste in leggi speciali”. Stando alla tenore letterale della nuova disciplina, dal 1° gennaio 2014, non troveranno più applicazione i trattamenti agevolativi attualmente previsti, per l’imposta di registro, ad esempio, per:
agevolazIoNI per Il TerreNo MoNTaNo agevolazIoNI per Il coMpeNDIo UNIco agevolazIoNI per la pIccola proprIeTà coNTaDINa L’articolo 18 comma 23 della Legge di Stabilità 2014, se approvato così come proposto, conferma la decadenza delle
leggi speciali del “compendio unico” e “terreni montani” ma, ripristina la possibilità per i Coltivatori Diretti/iaP scritti inps, comprese le Società agricole con i requisiti iaP, di acquistare i terreni agricoli con imposta di registro 1% del valore in atto più imposta ipotecaria fissa a 200,00 euro e imposta catastale fissa a 200,00 euro. L’articolo 18 comma 24 della Legge di Stabilità 2014, se approvato così come proposto stabilisce l’aliquota: - 12%, Se il trasferimento ha per oggetto terreni agricoli e relative pertinenze a favore di soggetti diversi dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali, iscritti nella relativa gestione previdenziale ed assistenziale con un minimo di 1.000,00 euro per transazione.viene applicata inoltre imposta ipotecaria fissa a 50,00 euro e imposta catastale fissa a 50,00 euro.
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ORganizzaziOne - fauna selvatica
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al cinghiale RICERCATRICE INGLESE
in collaborazione con
Coldiretti Piemonte individua nuove forme di CONTENIMENTO
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oldiretti Piemonte ha promosso in videoconferenza un incontro con Giovanna Massei Smith, ricercatrice al national Wildlife management Centre di York, per affrontare in un’ottica meno cruenta di quelle adottate attualmente, il contenimento delle specie dannose all’agricoltura, cinghiali e caprioli in particolar modo. Presente all’incontro l’ing. Paolo Salsotto, Comandante del Corpo Forestale dello Stato in Piemonte. è emerso che la sterilizzazione nei cinghiali aprirà una nuova frontiera per il contenimento della specie, anche se per ora, svolta a livello sperimentale. La ricercatrice sta studiando, in collaborazione con scienziati americani, contraccettivi orali per la selvaggina. Di qui, la disponibilità di Coldiretti ad individuare aree specifiche e delimitate per
una sperimentazione condotta su basi scientifiche. Dall’incontro, è emerso che il mondo venatorio deve prendere atto della non capacità di controllare la crescita indiscriminata, questo all’estero come in italia. Di qui, la ricerca di soluzioni a tutela dell’ambiente, dell’agricoltura e del patrimonio zootecnico diverso dalla selvaggina e la diminuzione dei rischi per la circolazione stradale. a conclusione dell’incontro, Coldiretti ha deciso di chiedere alla Regione di prorogare il periodo di caccia, considerati anche gli scarsi abbattimenti sin qui avvenuti, a causa di una vegetazione molto intensa per il ritardo della stagione autunnale. inoltre, Coldiretti chiede alla Regione di istituire un tavolo di osservazione, coordinato dalla Sanità Piemontese, in relazione alla ormai consolidata tesi che il cinghiale è un
portatore sano di tubercolosi e brucellosi. “Una regione come il Piemonte non può non considerare - dicono Roberto Moncalvo e Bruno Rivarossa, presidente e direttore di Coldiretti Piemonte - il patrimonio zootecnico di bestiame bovino e suino, che potrebbe essere messo a rischio in futuro da questa situazione. va ricordato che queste malattie sono state sconfitte dagli allevatori e dalla sanità con tanta difficoltà negli anni passati, e non devono tornare ad essere un rischio per colpa di una situazione di presenza abnorme di selvaggina.” Si attende ora la risposta della Regione, il cui Consiglio regionale ha in discussione la nuova legge regionale sulla caccia, che deve affrontare, secondo Coldiretti Piemonte, un fenomeno denunciato ed irrisolto da anni.
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ambienTe - sistri
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rifiuti:
è legge l’esonero
DaLL’iSCRiziOne aLL’aLbO PeR Le imPReSe agRiCOLe esonero dall’iscrizione all’albo per le imprese agricole è legge. L’articolo 11, comma 12 quinques del decreto del decreto legge 31 agosto 2013, n.101 (Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni), nel testo modificato a seguito della legge di conversione 30 ottobre 2013, n.125, prevede l’introduzione, all’articolo 212 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152, del seguente comma 19 - bis:“Sono esclusi dall’obbligo di iscrizione all’albo nazionale gestori ambientali gli imprenditori agricoli di cui all’articolo 2135 del codice civile, produttori iniziali di rifiuti, per il trasporto dei propri rifiuti effettuato all’interno del territorio provinciale o regionale dove ha sede l’impresa ai fini del conferimento degli stessi nell’ambito del circuito organizzato di raccolta di cui alla lettera pp) del comma 1 dell’articolo 183”. Si ricorda che il codice ambientale definisce circuito organizzato di raccolta un sistema di raccolta di specifiche tipologie di rifiuti organizzato sulla base di un accordo di programma stipulato tra la pubblica amministrazione ed associazioni imprenditoriali rappresentative sul piano nazionale, o loro articolazioni territoriali, oppure sulla base di una convenzione-quadro stipulata tra le medesime associazioni ed i responsabili della piattaforma di conferimento, o dell’impresa di trasporto dei rifiuti, dalla quale risulti la destinazione definitiva dei rifiuti. Rientrano nella medesima nozione anche i sistemi di raccolta di specifiche tipologie di rifiuti organizzato dai Consorzi previsti dal codice ambientale per la raccolta di determinati rifiuti (ad esempio, polielilene, oli, batterie, imballaggi, ecc). all’accordo di programma o alla convenzione-quadro deve seguire la stipula di un con-
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serve decreto su gAsolio per sAlvAre le serre
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tratto di servizio tra il singolo produttore ed il gestore della piattaforma di conferimento, o dell’impresa di trasporto dei rifiuti, in attuazione del predetto accordo o della predetta convenzione. Pertanto, al fine di beneficiare del regime di esonero, l’imprenditore agricolo deve preventivamente aver stipulato un contratto di servizio con il gestore di una piattaforma di conferimento, sulla base di una convenzione quadro stipulata da Coldiretti con il gestore medesimo, o di un accordo di programma definito con gli enti locali. a tali condizioni, quindi, il trasporto dei propri rifiuti verso il centro di raccolta ubicato nel medesimo territorio regionale o provinciale può essere effettuato senza obbligo di iscrizione all’albo. La norma, fortemente sollecitata da Coldiretti, risolve finalmente le problematiche conseguenti alla mancata chiarezza delle previsioni nazionali circa la differenza tra i trasporti in conto proprio effettuati a titolo professionale (per i quali la direttiva comunitaria in materia di rifiuti 2008/98/CE impone l’iscrizione all’Albo) rispetto ai trasporti non professionali (che non sono obbligati all’iscrizione).
isto l’approssimarsi della stagione invernale, le imprese attendono con ansia il decreto di attuazione che riguarda l’accisa sul gasolio per le serre, contenuto nel “Decreto del Fare” che prevede la riduzione dell’accisa a 25 euro per mille litri,“a condizione che i richiedenti siano serricoltori per i quali l’attività imprenditoriale agricola costituisce l’esclusivo o comunque il prevalente fattore produttivo, cioè coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, iscritti nella relativa gestione previdenziale ed assistenziale”. É quanto afferma la Coldiretti nell’esprimere soddisfazione per la conclusione positiva del contenzioso con la Commissione europea, che nel 2009 aveva avviato una procedura d’infrazione nei confronti dell’italia sull’esenzione dall’accisa sul gasolio destinato al riscaldamento delle serre. La Commissione europea ha informato le autorità italiane che, dopo aver preso atto dei risultati dei controlli effettuati su 21.498 aziende coinvolte, per un importo complessivo di 99.326.141,93 euro, non vi sono aiuti da recuperare. Si tratta di un risultato molto importante per le imprese raggiunto grazie agli sforzi del ministro De girolamo e della struttura del mipaaf che va ora sostenuto con l’emanazione del decreto attuativo che chiarisce le condizioni operative per poter rendere applicabile l’agevolazione sul gasolio. il settore florovivaistico è, a ragione, considerato uno dei settori di punta dell’economia agricola del nostro paese, contribuendo, con un fatturato di oltre 3.000 milioni di €, per oltre il 6% del totale alla produzione agricola nazionale. il saldo attivo nella bilancia import/export è stato pari a oltre 160 milioni di euro nel 2012 ed è importante riuscire ad agganciare la ripresa economica, già partita in altri paesi, per incrementare le nostre esportazioni.
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[a cura di alberto Pansecchi]
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scheda nocciole n.29
Quella del nocciolo è sempre stata considerata una coltura minore, sia per gli ettari investiti in provincia, che per le esigue cure colturali di cui necessitava. Da pianta spontanea dalla quale trarre quanto, senza eccessive pretese e anno per anno, era in grado di fornire, si è via via trasformata in coltura principale con esigenze specifiche e bisognosa di ben precise attenzioni. La conquista di questo status di albero da frutto, il rapido incremento che hanno avuto le superfici impiantate a nocciolo e le importanti aspettative di reddito, hanno portato con sé l’esigenza di operare con differenti criteri di coltivazione e, in ultima analisi, la necessità di disporre di una nuova professionalità: quella del corilicoltore.
mantenimento del suolo
Le cure colturali
• Professione corilicoltore • Costante monitoraggio • Tempestività • Concentrazione lavori
La gestione del suolo nei noccioleti può essere effettuata con differenti tecniche che possono essere ricondotte a due principali situazioni: terreni lavorati e terreni inerbiti. nel primo caso le lavorazioni vengono effettuate periodicamente e, nella norma, si effettua un’erpicatura primaverile, una o più fresature estive (in funzione dell’andamento climatico), e una rullatura nelle settimane precedenti la raccolta. Le moderne tecniche di coltivazione sono ormai tutte basate su suoli inerbiti e l’erba spontanea, ma ancor meglio seminata, viene periodicamente trinciata e lasciata sul posto ove andrà lentamente a costituire sostanza organica per la coltura. L’inerbimento insiste in modo permanente sull’interfila e, in funzione del livello di meccanizzazione dell’azienda, può interessare anche la fila. il mantenimento del cotico erboso si abbina spesso alla pratica del diserbo localizzato. 15
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[a cura di alberto Pansecchi]
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concimazione
Un terreno in equilibrio, in cui la sostanza organica si autoalimenta ed in cui vengono rispettati gli equilibri naturali pre-esistenti, può nutrire il noccioleto con l’utilizzo di limitati apporti di elementi chimici. nonostante ciò la concimazione, per una coltura come il nocciolo, che per la produzione dell’anno e negli anni necessita di mantenere un buon livello di vigoria, risulta indispensabile. La fertilizzazione fogliare, sia autunnale che primaverile-estiva, influirsce positivamente sulla quantità e la qualità delle nocciole.
spollonatura
è una pratica indispensabile in quanto il nocciolo emette dal colletto numerosi polloni che vanno eliminati quando presentano ancora consistenza erbacea e non superano i 20 cm di lunghezza. La spollonatura può essere meccanica (manuale e/o con appositi attrezzi) o chimica.
potatura
La potatura, meglio se meccanica, ha dimostrato di garantire, dopo la sgusciatura una diminuzione percentuale di mandorle caratterizzate da difetti tali da ridurne il valore. non viene svolta tutti gli anni e la sua frequenza è in funzione della vigoria delle piante e della fertilità del terreno. Se si intende recuperare un vecchio noccioleto che non produce, si può attuare una potatura di ringiovanimento.
difesa
non sono molte le avversità del nocciolo ma alcune di esse necessitano, ogni anno, di attenzioni particolari affinché, via via, non diventino limiti reali alla sua coltivazione e ai suoi presupposti di produttività. il monitoraggio costante riguardante la presenza delle cocciniglie o delle gemme gallate dell’eriofide oppure ancora di popolazioni di ragnetto rosso preserva il corilicoltore da spiacevoli sorprese. il controllo dell’integrità del legno è un’altra pratica importante che occorre compiere ogni fine inverno. gli interventi di difesa, agronomica o chimica, verranno poi decisi ed effettuati a seguito di tutte le osservazioni svolte.
raccolta
La pratica della raccolta può risultare, se non effettuata tempestivamente, un fattore di rischio per ottenere e poi consegnare all’industria frutti sani. La nocciola non deve rimanere a lungo sul terreno, e si rendono quindi necessari più passaggi di raccolta. La presenza di un cotico erboso permanente garantisce la possibilità di un accesso pressoché costante ai fondi. Le raccattatrici, oggi in commercio, consentono di poter effettuare la raccolta delle nocciole anche in presenza di erba. 16
a cura del servizio di consulenza tecnico-agronomica coldiretti alessandria
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[a cura di Fabio Fracchia]
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- produZioni -
settore cereaLicoLo
scheda frumento
il 2013 ha segnato, a livello mondiale, il ritorno ad una abbondante produzione di frumento, stimata in circa 683 milioni di tonnellate. anche la produzione mondiale di mais e di soia si stimano in rialzo rispetto allo scorso anno: dagli ultimi dati diffusi, la produzione mondiale di mais è prevista a 956,67 milioni di tonnellate, in aumento del 14% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
La produzione di semi di soia è attesa a 281,7 milioni di tonnellate, in aumento del 9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (258,13 milioni di tonnellate). a livello piemontese, la campagna di frumento tenero ha ottenuto risultati mediamente discreti, seppur lontani dalle eccezionali performance della scorsa annata, ma tutto sommato è andata meglio rispetto alle aspettative primaverili. L’andamento di mercato tuttavia è stato caratte17
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[a cura di Fabio Fracchia]
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rizzato da quotazioni nettamente inferiori rispetto a quelle del 2012, condizionate fortemente dagli scenari di mercato globali. il risultato produttivo è stato, ovviamente, molto condizionato dall’ andamento climatico: l’annata è stata nel complesso avversa, caratterizzata da temperature primaverili basse, con piogge eccessive e frequenti che hanno favorito lo sviluppo di malattie fungine ed ostacolato (e in molti casi impedito) la regolare realizzazione degli interventi tecnici: diserbi, trattamenti fungicidi ed insetticidi e concimazioni; dove essi non sono stati realizzati le produzioni sono state particolarmente compromesse, viceversa, grazie anche a rotazioni, corrette sistemazioni del terreno, semine tempestive eseguite con terreni in tempera, e sui terreni più sciolti, si sono ottenute produzioni quali-quantitative discrete. nella maggior parte dei casi le produzioni sono state di circa 45/55 quintali/ettaro, in taluni areali difficili e marginali le produzioni sono scese fino a 35 quintali/ettaro, mentre in terreni particolarmente vocati si sono invece raggiunte produzioni in liena con la media delle annate “buone”. Discorso in parte differente va fatto invece per la produzione di mais, condizionato pesantemente dalle difficili condizioni climatiche nella fase di semina. il prolungarsi delle piogge primaverili da marzo ad aprile e maggio, hanno portato ad un generale ritardo delle semine, che si sono protratte anche fino all’inizio di giugno. Solamente una limitato numero di aziende è riuscita a completare la semina nella prima finestra di aprile, mentre la maggior parte è stata costretta a rinviare. Conseguentemente la fase di raccolta è stata generalmente posticipata, con rese in calo rispetto allo scorso anno e valori di umidità alla raccolta in genere assai elevati. 18
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[a cura di Fabio Fracchia]
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mentre lo scorso anno tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre era già terminata la trebbiatura, quest’anno, ai primi giorni di novembre, la raccolta del riso nell’areale risicolo che comprende il vercellese, il novarese e l’alessandrino non era ancora stata terminata. Quest’anno si riuscirà a portare a casa tutto il raccolto solamente oltre la metà di novembre. La primavera eccessivamente sfavorevole dal punto di vista climatico, ha ritardato molto le semine, e il mese di ottobre decisamente piovoso, hanno fatto si che si siano accumulate almeno 4 - 5 settimane di ritardo rispetto agli scorsi autunni. bisogna dire però che rispetto a quanto si temeva e che era prevedibile aspettarsi, viste le condizioni climatiche decisamente avverse, il raccolto sino ad oggi trebbiato è stato buono. non si avranno le produzioni record dello scorso anno, ma la campagna 2013 è stata comunque soddisfacente. Se poi si considerano le rese in riso bianco, si hanno addirittura dei valori eccellenti, superiori sicuramente a quelli ottenuti lo scorso anno. Quest’anno il riso piemontese è sicuramente di qualità molto elevata, praticamente privo o quasi di difetti provocati da malattie fungine, dovute al fatto che non si sono verificati attacchi di brusone. anche il difetto, dovuto alla presenza di percentuali di cariossidi macchiate che può verificarsi, in
BiLancio annuaLe e situaZione di Mercato
risicoltura
annata risicoLa sicuraMente di QuaLitÀ
scheda risicoltura
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[a cura di Fabio Fracchia]
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alcune annate, in varietà sensibili, nell’attuale campagna è particolarmente contenuto. anche da quanto si apprende dalle altre zone risicole italiane, la tendenza è stata pressoché la medesima. Pertanto dovremmo avere una produzione italiana inferiore di circa 2 milioni di quintali rispetto allo scorso anno, ma una offerta più equilibrata sul mercato, in termini di diversificazione varietale. infatti l’eccessiva offerta di varietà per il mercato interno presente lo scorso anno, a scapito di varietà comuni o indica, quest’anno non dovrebbe più verificarsi in quanto le semine si era tentato, laddove era possibile, di programmarle secondo criteri più razionali e meglio organizzate rispetto alle richieste dell’industria. Tale circostanza, potrebbe indurre a pensare a condizioni più favorevoli per il mercato e a quotazioni orientate positivamente rispetto allo scorso anno. invece, per il momento, questo non sta avvenendo avviene, anzi le varietà da esportazione comuni od indica sono addirittura quotate sotto costo, con valori intorno a 25 €/quintale. Le varietà da interno, invece, si stanno comportando meglio con quotazioni superiori che vanno da 35 a 40 €/quintale. nell’ultimo periodo sembra esserci sui mercati, anche se contenuta, una leggera tendenza al rialzo. i risicoltori si stanno perciò ponendo forti interrogativi su questa difficile situazione di mercato. Soprattutto a che cosa serva programmare e produrre qualità, con relativi costi sempre più alti, quando dall’altra non si riesce ad ottenere dei chiari riscontri, bensì i soliti atteggiamenti speculativi e la crescente miopia di una classe industriale italiana, che privilegia scelte che nulla hanno a che vedere con quanto con sacrificio gli agricoltori negli anni hanno messo e mettono in pratica per favorire la filiera risicola italiana. Si auspica che questa situazione cambi al più presto, diversamente la risaia italiana si ridurrà ulteriormente, si sono già persi circa 10.000 ettari quest’anno nella Pianura Padana, ma questa tendenza stante le situazioni economiche attuali, è destinata a peggiorare drasticamente. 20
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[a cura di alessandro albertelli]
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i diversi parametri che caratterizzano la qualità di un pesca es: organolettica (contenuto zuccherino, succosità ecc), estetica (colorazione, forma, calibro del frutto) sono condizionati da diversi fattori, tra i quali assumono un importante ruolo l’abbinamento cultivar-portainnesto e la tecnica colturale. il portainnesto consente l’adattamento della pianta al terreno, e influisce sul suo equilibrio vegeto-produttivo con effetti positivi sulla qualità del frutto.
nei terreni che non hanno mai ospitato il pesco, o sottoposti a rotazioni colturali, sciolti e con tenore di calcare attivo inferiore al 4-5%, non soggetti a ristagni idrici il portainnesto consigliato è il franco. vengono usate linee di franco selezionate caratterizzate da elevata omogeneità dei semenzali. Spesso si è costretti a dover eseguire il reimpianto di un pescheto sul medesimo appezzamento per diversi cicli successivi. Tale pratica che si definisce reimpianto o ristoppio pone dei problemi per il fatto che le radici del pesco rilasciano nel terreno delle tossine (amigdaline) che lo rendono inadatto a riospitare la stessa specie (stanchezza del terreno). il franco può essere utilizzato per un solo ciclo produttivo; per gli impianti successivi occorre ripiegare su altri portainnesti botanicamente differenti idonei al reimpianto. Sono disponibili diversi portainnesti che hanno mostrato resistenza alla “stanchezza”. altre volte ci si trova a dover impiantare un pescheto su terreni pesanti, ricchi di argilla, i quali trattengono l’acqua e possono dar luogo a fenomeni di asfissia radicale. in queste condizioni sono del tutto controindicate le selezioni di franco e gli incroci di pesco per mandorlo, mentre portainnesti adatti si trovano nel gruppo dei susini.
portainnesti FrancHi Si riportano in ordine di vigoria decrescente i seguenti portainnesti consigliati. Montclar Chanturgue: portainnesto che induce vigoria elevata, consigliato in terreni di media o scarsa fertilità, o in combinazione con cultivar di vigoria non elevata, è già in diffusione nel nostro areale con positivi riscontri in pieno campo. B2: è caratterizzato da una vigoria media,inferiore del 20% rispetto al gF 677. a5: si colloca nella fascia dei portainnesti di scarsa vigoria, quantificabile nel 30-35% in meno rispetto al gF677. Consigliato in terreni di elevata fertilità, in combinazione con cultivar vigorose, o in impianti ad alta densità.
portainnesti deL pesco:
premessa
seLeZioni consiGLiate in pieMonte
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[a cura di alessandro albertelli]
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portainnesti iBridi interspeciFici gF677: incrocio di pesco x mandorlo, diffuso nei nostri areali idoneo al reimpianto. Rappresenta il soggetto di riferimento per terreni con elevata percentuale di calcare attivo e con scarsa disponibilità idrica. É da evitare nei terreni pesanti, asfittici, soggetti a ristagni idrici. Si colloca nella classe di più elevato vigore rendendolo inadatto a terreni molto fertili e in combinazione con cultivar vigorose. Ciclo vegetativo lungo, anticipa la fioritura esponendo il pescheto a gelate tardive, posticipa la maturazione di alcuni giorni rispetto ai franchi e susini. Barrier 1: ibrido di Prunus persica x prunus davidiana, presenta apparato radicale espanso e profondo, induce vigoria simile al gF 677. Ha elevata tendenza al rinnovo vegetativo della chioma, presenta di conseguenza maggior esigenza di potatura verde. e’ idoneo al reimpianto, migliora il peso medio dei frutti, e risulta meno sensibile all’asfissia radicale, si propone come interessante alternativa al gF 677. isHtara: ibrido interspecifico complesso (P.cerasifera x P. salicina) x (P. cerasifera x p.persica) che consente di superare la stanchezza del terreno. É il più interessante ibrido di susino idoneo al reimpianto. non emette polloni e viene proposto come alternativa al mRS 2/5. vigoria leggermente superiore all’mRS 2/5, si adatta ai terreni pesanti, asfittici, e con tenore di calcare attivo medio-alto. diFetti: la sperimentazione in campo ha evidenziato negli ultimi anni in seguito a inverni molto rigidi (fino a -20 °C) gravi problemi di deperimento e moria delle piante nei casi più gravi, con spaccature longitudinali nella parte basale del tronco riconducibili a danni da freddo. il danno si è verificato prevalentemente in presenza di terreni sciolti e poco fertili, dove non deve essere utilizzato.
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portainnesti di sUsino mrs2/5: selezione di susino è adatto per reimpianti di pesco in terreni fertili o molto fertili, tollera i terreni pesanti e soggetti ad asfissia radicale, con tenori di calcare attivo abbastanza elevati. il portainnesto ha scarsa vigoria, (30%in meno del franco), l’entrata in produzione è rapida, anticipa la maturazione. diFetti: intensa attitudine pollonifera, che si evidenzia a partire dal 5-6 anno dall’impianto, non solo al colletto ma in tutta l’area radicale.
Bibliografia: Siti web: http: // www.regione.piemonte.it/ archivio/agri/ita/news/pubblic/quaderni/num38dwdpag18-21.pdf CReSO-Frutticoltura sostenibile in Piemonte linee tecniche 2013, pag 30.
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FORmaziOne - inipa
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[a cura di emanuele Sconfienza]
alessandrina
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er i prossimi mesi invernali inipa Piemonte ha predisposto la realizzazione di quattro corsi di formazione per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro in agricoltura, relativi ai rischi chimici collegati all’acquisto e all’utilizzo dei prodotti fitosanitari classificati come molto tossici, tossici o nocivi, il cosiddetto “Patentino fitofarmaci”. i corsi si articoleranno su una formazione di tipo generale sulla normativa vigente, su aspetti legati all’organizzazione della sicurezza, sui concetti di rischio, danno, prevenzione e protezione, sui diritti e doveri dei lavoratori; su una formazione sui rischi specifici legati all’ambiente di lavoro e le misure specifiche messe in atto per prevenire tali rischi, nonché sulle misure di sicurezza e di igiene, in particolare sul rischio chimico. ai corsi, che sono previsti con sede in alessandria, acqui Terme, Tortona e Casale monferrato potranno partecipare i titolari di azienda agricola, i loro coadiuvanti o dipendenti, con particolare attenzione ai lavoratori stranieri e ai lavoratori stagionali e inizieranno al raggiungimento del numero minimo di partecipanti previsto dalla normativa. Si ricorda, infine, che tali corsi sono completamente gratuiti, in quanto finanziati da bando regionale. Sarà la Provincia a richiedere invece il pagamento delle marche da bollo e del bollettino relativi alle spese burocratico-amministrative.va detto che i corsi per l’ottenimento del “Patentino” devono essere sostenuti da chi non lo abbia mai conseguito prima d’ora e da coloro ai quali il precedente documento sia scaduto da più di tre anni. Si ricorda, infine, che per poter accedere ai premi previsti dalle normative Pac e Psr, il possesso del “Patentino” è assolutamente obbligatorio sia per chi acquista fitofarmaci, sia per chi li utilizzi in campo. Per informazioni e per le iscrizioni rivolgersi a Inipa Alessandria, telefonando allo 0131-235891 (interno 668), inviando una e-mail a inipa.alessandria@coldiretti.it o un fax allo 0131-252144, oppure recandosi presso gli Uffici di Zona di Coldiretti.
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zOOTeCnia- lolacop
alessandrina
La Cooperativa per La CommerCiaLizzazione di vaCChe fine Carriera e viteLLoni da maCeLLo di razze da Latte/inCroCi
È
entrata nel vivo l’operatività della cooperativa agricola lolacoop
creata per fornire alle aziende associate la possibilità di conferire le vacche fine carriera con lo scopo di valorizzarle tramite un sistema assolutamente trasparente. Oltre al ritiro delle vacche fine carriera Lolacoop fornisce alle aziende associate interessanti possibilità di ritiro per i vitelloni da macello di razze da latte/incroci. il servizio inizialmente viene garantito alle aziende presenti all’interno delle province di Cuneo e di Torino con la volontà di estenderlo all’intera Regione. Proprio con questo obiettivo, infatti, mercoledì 6 novembre, è stata organizzata nella sede di Coldiretti alessandria una riunione alla quale hanno partecipato allevatori della provincia interessati alla commercializzazione delle vacche fine carriera e vitelloni. La Cooperativa nasce in seguito all’accordo tra Coldiretti e il gruppo Cremonini - inalca. Quest’ultimo ha la necessità di reperire questa tipologia di vacche e vitelloni sul territorio piemontese da destinare al macello di Ospedaletto Lodigiano. il prezzo delle vacche e dei vitelloni da macello è calcolato a peso morto in base alla classificazione ufficiale europea (griglia SeUROP), secondo il Listino vacche e vitelloni inalca aggiornato alla settimana di consegna.a questo prezzo così determinato verrà sottratto il solo costo del trasporto del capo fino al luogo di destinazione che verrà chiaramente indicato. L’allevatore riceverà il pagamento mediante bonifico ban-
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cario entro 10/12 giorni dal carico insieme a copia della classificazione (categoria) delle vacche e dei vitelloni conferiti con l’indicazione del peso morto e il prezzo/kg applicato da inalca nella settimana di conferimento. La cooperativa lolacoop è in grado di fornire ai propri associati il servizio legato alla gestione delle emergenze e delle urgenze. Sono stati presi accordi con macelli locali in grado di ritirare e gestire questa tipologia di vacche. La cooperativa sarà inoltre in grado se necessario di raccogliere i vitelli dalle aziende associate che conferiscono le vacche. i vitellini verranno
ritirati con un peso di almeno 45 kg e saranno pagati a prezzo di mercato al quale verrà sottratto il costo del trasporto. Le vacche e i vitelloni saranno caricati da trasportatori locali convenzionati con Lolacoop ed i giorni di raccolta saranno concordati con gli allevatori interessati e andranno dal lunedì al giovedì. Per qualsiasi informazione in merito e per l’operatività nella raccolta sul territorio contattare via e-mail a lolacoopsca@gmail.com oppure rivolgersi alla sede provinciale di Coldiretti.
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ambienTe - nitrati
alessandrina
Nitrati
La giunta della Regione Piemonte ha disposto in zona vulnerabile ai nitrati uno
proroga
15 giotornliqiuami
spandimen
slittamento di 15 giorni della decorrenza del periodo di divieto allo spandimento dei liquami zootecnici su terreni coperti da coltura o con residui colturali in previsione di una semina
anticipata, periodo che normalmente de-
corre dal 15 novembre al 15 febbraio. Tale periodo decorrerà quindi dal 1° dicembre 2013 al 28 febbraio 2014 compresi , nel rispetto dei periodi minimi previsti e per un totale di giorni di divieto invernale invariato. in allegato uno schema riepilogativo dei vincoli vigenti nella stagione invernale 2013/2014.
Nella tabella trovate uno schema riepilogativo dei vincoli vigenti nella stagione invernale 2013- 2014. Per saperne di piĂš visitare il sito: www.regione.piemonte.it/agri/politiche/dirett_nitrati/index.htm
periodo di diVieto aLLo spandiMento ViGenti neLLa staGione inVernaLe 2013/2014
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ORganizzaziOne- premiazioni alla cciaa
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premiazione alla camera di commercio di alessandria
Consegna dei premi per l’impegno imprenditoriale e il progresso economico e certificazione “Marchio Q - Ospitalità italiana” - anno 2013
D
omenica 10 novembre, nell’ambito dell’edizione 2013 della Fiera di San baudolino, si è svolta la tradizionale cerimonia di premiazione delle imprese che quest’anno si sono aggiudicate il “Premio per l’impegno imprenditoriale e per il progresso economico”. La Camera di Commercio di alessandria ha una lunga tradizione nell’attribuire un particolare riconoscimento alle imprese della nostra provincia che svolgono la propria attività continuativamente nello stesso settore da almeno 40 anni. attualmente la giunta della Camera di Commercio conferisce il “Premio per l’impegno imprenditoriale ed il progresso economico”, con cadenza annuale, alle imprese dei settori industria, commercio, artigianato, agricoltura, servizi e turismo che si sono distinte per una particolare dedizione e per il contributo che hanno saputo dare alla crescita dell’economia provinciale. i premi per ogni settore sono assegnati secondo un parere espresso da una specifica commissione consultiva, che esamina le varie domande presentate dai partecipanti”. alla premiazione è seguita l’assegnazione alle imprese turistico-ricettive della certificazione “marchio Q” - ospitalità italiana - anno 2013. La certificazione “marchio Q” - ospitalità italiana - è una certificazione, promossa dalle Camere di Commercio italiane in collaborazione con isnart (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche) si pone l’obiettivo di stimolare l’offerta di qualità delle imprese del settore in italia. infatti il marchio Ospitalità italiana (marchio Q) è conferito a quelle aziende che hanno scelto la qualità come mission da perseguire e che, ogni anno, decidono di mettersi in discussione sottoponendosi a delle valutazioni da parte del sistema camerale. Per Coldiretti, nel settore agricoltura sono state premiate le aziende: andrea adorno di Ponti angelo Falabrino di bosco marengo - evasio Ferraris di Frassinello monferrato. Per Coldiretti, con il marchio Q è stato premiato l’agriturismo “in breiga” di grondona.
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“az. andrea adorno” di Ponti, nell’acquese, ha ritirato il premio il padre Adriano Adorno
angelo Falabrino evasio Ferraris di Bosco Marengo, ora in pensione, di Frassinello Monf.to, nel casalese, titolare di un’azienda cerealicola imprenditore vitivinicolo
Foto di gruppo con al centro il Presidente Provinciale Coldiretti Roberto Paravidino. In alto, un momento dell’edizione 2013 della Fiera di San Baudolino ad Alessandria.
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mOvimenTi - giovani e donne impresa
alessandrina
corso di forMaZione GioVani iMpresa a Lu Monferrato
in coLLaBoraZione con La fondaZione cra aLessandria
ALLA SCOPERTA DEL SETTORE L’AGRICOLTURA SOCIALE
corilicolo
è stata protagonista di “ricette all’italiana”
prossimo appuntamento si svolgerà nella zona di casale monferrato
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a suscitato grande interesse tra i giovani imprenditori alessandrini il corso di formazione che Coldiretti sta organizzando per far crescere e offrire nuove occasioni di confronto al Comitato provinciale costituitosi lo scorso maggio. Dopo l’acquese questa volta è toccato alla zona dell’alessandrino, Lu per la precisione: grazie alla visita direttamente in campo ai noccioleti dove è stato possibile far conoscere in modo approfondito il percorso di crescita che ha portato oggi a fare della nocciola monferrina una protagonista importante dell’economia
agricola con ottime prospettive di sviluppo futuro. all’incontro, che ha visto la presenza del direttore provinciale Coldiretti Simone moroni, hanno partecipato Franco Ramello, Responsabile economico Coldiretti Piemonte, il quale ha illustrato le ultime novità sui contratti di filiera, alberto Pansecchi responsabile corilicolo Coldiretti alessandria, Dino Trisoglio presidente della Cooperativa Co.Ri.Lu e i Segretari di zona. il prossimo appuntamento con la formazione giovani impresa alessandria si svolgerà il 21 novembre nella zona di Casale monferrato, all’agriturismo “La Classe non è acqua”.
È
stata l’agricoltura sociale, abbinata alle eccellenze della zona del tortonese, una delle protagoniste della puntata di “Ricette all’italiana”. La troupe della nota trasmissione di Rete 4, dedicata all’enogastronomia e alla promozione territoriale, condotta da Davide mengacci, con la partecipazione di michela Coppa, in veste di
inviata itinerante, ha fatto tappa a volpeglino nell’azienda “Cascina galeazzo” di graziella boveri, responsabile regionale e provinciale Donne impresa. grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di alessandria l’agricoltura sociale ha avuto uno spazio importante in un contesto molto seguito e apprezzato dai consumatori.
il responsabile corilicolo di coldiretti alessandria alberto pansecchi illustra ai ragazzi le peculiarità delle nocciole del monferrato. all’incontro hanno partecipato anche dino trisoglio, presidente della cooperativa co.ri.lu. e Franco ramello responsabile economico coldiretti piemonte.
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ORganizzaziOne - campagna amica e terranostra
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La poLiZZa per GLi aGriturisMi
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erranostra in collaborazione con green e Fata assicurazioni hanno creato una polizza multirischi pensata in esclusiva per gli agriturismi Terranostra Campagna amica. La finalità della polizza è quella di offrire delle garanzie agli agriturismi, tramite soluzioni assicurative complete ed innovative alle migliori condizioni di mercato. La Polizza agritranquillità è una convenzione unica a livello nazionale, contratta da Terranostra-Coldiretti, in seno alla quale i nostri agriturismi possono aderire con la semplice sottoscrizione dopo aver preso visione delle condizioni di polizza. Quattro, sono le formule che sono proposte: minima, Base, estesa e top per soddisfare le esigenze di sicurezza e tranquillità di ogni azienda agrituristica. La copertura è multipla e standard; è possibile infatti scegliere una delle soluzioni proposte ma non è possibile modificare le condizioni e le caratteristiche dell’opzione scelta. Ciascuna formula assicurative ha condizioni e premi pre-pattuiti come segue: Formula minima (Rc dell’Agriturismo) Premio € 90 Formula Base (Rc + Incendio fabbricati e contenuto) Premio € 180 Formula estesa (Base + Estensione Vita privata e altro) Premio € 230 Formula top (Estesa + Furto + Aumento valori ass.) Premio € 450 Se siete interessati potete rivolgervi allo sportello GREEN Assicurazioni 0131-235891 referente Massimo Quinci.
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referente per la provincia di Alessandria: massimo.quinci@coldiretti.it
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L’agriturismo di Campagna amiCa
a scUola con campagna amica
L’AGRITURISMO LA POMERA...
ripartito a pieno ritmo il nuovo anno scolastico tra vendemmia, raccolta della frutta, raccolta delle castagne e del riso, a fronte di un’attività didattica già intrapresa nel precedente anno scolastico e che trova nel ciclo biologico delle produzioni il suo filo logico-didattico. Di seguito alcune immagini delle classi 1Df, 1Ff presso cascina goretta e 2Df e 3Df presso la Comuna di montaldeo e degli alunni della scuola primaria “Ferrari” di vercelli. Questi ultimi hanno iniziato il loro percorso scolastico in maniera divertente e istruttiva presso l’azienda agricola beccaria ad Ozzano monferrato dove muniti di stivali di gomma e forbicine si sono avventurati fra i filari a vendemmiare, ma hanno anche pigiato l’uva raccolta per trasformarla in mosto misurando il grado zuccherino con un apposito strumento: il mostimetro di babo...“proprio come dei veri professionisti!”. Tante occasioni ludiche - didattiche per aprire la mente, la memoria e soprattutto la conoscenza del mondo agricolo dalla terra alla tavola.
QUANDO L’AGNOLOTTO DIVENTA UN RITO! E tanti altri piatti tipici della nostra cucina
L’
atmosfera è quella suggestiva della campagna di un tempo, delle tradizioni contadine che evocano ricordi di un territorio e in fondo del passato di ogni famiglia (perché c’è, in ognuno di noi chi più, chi meno, una radice contadina). ed è così che, quando ho letto la ricetta degli agnolotti dell’agriturismo La Pomera, non ho solo ritrovato la ricetta che anche la mia mamma preparava per natale e Carne-
Gli agnolotti della Delia Ingredienti per il Ripieno
• 400 gr. di polpa di vitello (collo) • 200 gr. coniglio disossato • 200 di verza • 2/3 uova • Parmigiano • 2 carote • 3 gambi di sedano • 2 cipolle • 2 spicchi aglio • Olio extra vergine di oliva, sale, pepe, noce moscata, rosmarino Ingredienti per la pasta
• 500 farina • 3 uova • acqua tiepida, niente sale La preparazione come una volta... Gli agnolotti mi riportano indietro di 40 anni. Quando mia mamma mi mandava in bicicletta a comprare la carne e diceva: “Mi raccomando diglielo che è per gli agnolotti”. Era quasi sempre Natale o per il giorno di San Valerio, patrono di Lu Monferrato che si invitavano le zie e la mia mamma faceva gli agnolotti. S’incominciava il giorno prima andando nell’orto a prendere la verza e si faceva cuocere piano piano sulla stufa a legna con un soffritto di cipolla, uno spicchio d’aglio, olio buono e sale. Poi si faceva cuocere a parte il coniglio ammazzato qualche giorno prima, perché avesse la giusta frollatura e infine si metteva su lo stufato che era carne delle nostre bestie dati al macel-
vale, ma ho, con commozione, rivisto l’esperienza di bambina, di quando anch’io l’aiutavo a preparare quel piatto tipico monferrino, che non è solo il simbolo della cucina del territorio ma era ed è, in realtà, soprattutto un “rito”. ecco cos’è è veramente l’agriturismo... un’esperienza di vita e, gabriella Trisoglio sa trasformare tutto questo anche solo attraverso un piatto di agnolotti.passo con i tempi. laio del paese. Il pezzo era quello del collo perché non doveva essere troppo magro per dare giusta morbidezza all’impasto; si metteva in una grossa pentola sulla stufa con cipolla,carota,sedano,foglie di alloro,rosmarino, sale e pepe. La cottura doveva essere molto lenta fin quando il suo profumo aveva abbracciato tutta la cucina. Con la mezzo-luna iniziava a sminuzzare la verza,il coniglio disossato e lo stufato. Riuniva tutto in un grilletto, si chiama cosi una grossa ciotola bianca di ceramica con le pareti a onde, metteva le uova, noci moscata, formaggio grana finchè avesse la giusta consistenza a questo punto il ripieno era fatto e lo metteva al fresco a riposare. Il mattino dopo, prima dell’arrivo dei parenti impastava sul grande asse aperto del tavolo della cucina: farina, uova, un pò di acqua tiepida e tirava la sfoglia noi bambine la aiutavamo,chi riempiva gli agnolotti, chi li tagliava con la rotella e chi li sistemava tutti allineati come soldatini pronti per essere buttati non in acqua salata ma nel brodo di carne bollente. La pasta doveva essere sottile, quasi trasparente a lasciar intravedere il ripieno. Li condiva con il sugo lasciato dallo stufato con aggiunta di qualche pezzetto del ripieno e formaggio grattugiato. Di tante cose buone che faceva,gli agnolotti sono il piatto che ancor oggi mi da emozioni e me la fa ricordare. Quando li assaggio chiudo gli occhi e ritorno bambina. Nel mio agriturismo sono il piatto forte e li faccio sempre freschi all’ultimo minuto!
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ORganizzaziOne - campagna amica e terranostra
[pagine a cura di Luisa bo]
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Gabriella Trisoglio “La Pomera”
LA PoMeRA di Gabriella Trisoglio Cascina “La Pomera” 1, frazione San Lorenzo Vignale Monferrato (AL) Tel.0142-933378
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PReviDenza - epaca
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infortuni aGricoLi: Quando e perché VenGono riconosciuti
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ome noto i Coltivatori Diretti iscritti alla relativa gestione previdenziale inps pagano annualmente insieme ai contributi per l’assicurazione ivS, anche una cospicua quota per l’assicurazione infortuni e malattie professionali, pari (anno 2013) ad un importo di 768,50 euro per ciascuna unità attiva iscritta, che nelle zone agricole svantaggiate e quindi soggette ad agevolazioni è ridotta a 532,18 euro. Ovviamente la contribuzione è resa obbligatoria dalla legge, per la tutela che l’inail deve garantire in caso di eventi infortunistici e malattie professionali, tuttavia la copertura assicurativa, non può essere considerata sempre “Scontata”, poiché può capitare che l’inail in alcuni casi non riconosca l’evento infortunistico, pur se l’attività esercitata al momento del suo verificarsi, rientrava nel generale interesse aziendale. in agricoltura la protezione garantita dall’istituto assicuratore è nata sostanzialmente per fornire tutela in occasione di svolgimento di lavoro manuale e per molti anni, il riconoscimento di un infortunio è dipeso da tale presupposto. nel corso degli anni però, si sono ampliate le attività delle imprese agricole con conseguenti nuove necessità di tutela, particolarmente sentite dall’introduzione della Legge sulla multifunzionalità in agricoltura. La giurisprudenza, e la Corte Costituzionale intervenendo più volte hanno preso in esame tali emergenti necessità prevedendo nuovi criteri di valutazione degli eventi infortunistici occorsi in occasione di lavorazioni eseguite nel più generale interesse dell’azienda agricola, dell’utilizzo dei suoi beni e del ciclo produttivo. L’inail si è quindi adeguato ai pronuncia-
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menti giurisprudenziali introducendo tre nuovi ambiti di tutela: 1) Infortuni verificatisi durante lo svolgimento di attività connesse; 2) Infortuni verificatisi durante le pause lavorative anche con ulteriore aumento del rischio creato dal lavoratore stesso, ma giustificato da disagiate condizioni lavorative; 3) Infortuni in ambito domestico in atti funzionalmente legati al lavoro agricolo. Oltre alle attività tipicamente manuali e fisiche, proprie del lavoro agricolo, oggi la tutela viene quindi garantita anche per tutte le attività strettamente connesse, funzionali o strumentali alla conduzione dell’impresa agricola. Rientrano pertanto come attività tutelabili, la commercializzazione, o la distribuzione diretta dei prodotti ,anche quando l’evento infortunistico si verifica durante lo spostamento del lavoratore (cd infortunio in itinere) per vendita o acquisto di beni necessari per la produzione.vale la pena di fornire chiarimenti circa due attività particolari, non infrequenti, per le quali occorre conoscere i principi finora affermati dalla giurisprudenza, l’una riguarda l’autoconsumo dei prodotti, e l’altra il trasporto e consegna di fatture e quant’altro necessario per la contabilità fiscale, o l’ espletamento di pratiche presso uffici, banche o consulenti. Le attività svolte a produrre per au-
toconsumo, nella fase di “Produzione” sono tutelate, mentre non sono tutelate nella fase di “Trasformazione”. La trasformazione del prodotto è tutelabile infatti, solo quando il prodotto è destinato alla vendita. L’esempio pratico potrebbe essere quello di un allevatore che detiene animali in parte destinati alla vendita e in parte destinati al consumo personale, l’infortunio che si verifica nella fase di allevamento è sempre tutelato, pur se tra i capi allevati ve ne sono alcuni destinati all’autoconsumo, non viene pero riconosciuto l’infortunio verificatosi mentre viene macellato il capo destinato al consumo personale. L’altro caso, quello dell’ infortunio verificatosi mentre ci si reca presso un consulente, un ufficio o una banca per adempimenti, per l’espletamento di pratiche o per consegnare documenti non può essere riconosciuto poiché, pur trattandosi di attività necessarie all’interesse generale aziendale, è stato sancito che non hanno alcun collegamento materiale con l’attività agricola strettamente intesa esistendo solo un legame soggettivo puramente accidentale. Ricordiamo anche in questa occasione che in caso di infortunio i tempi per inoltrare la prescritta denuncia, da trasmettere esclusivamente con posta elettronica certificata (P.e.c.), sono brevissimi (entro il secondo giorno successivo a quello dell’infortunio) e che le sanzioni in caso di inosservanza di tali termini sono particolarmente pesanti. in merito, presso il Patronato epaca Coldiretti è possibile l’espletamento di tutte le formalità e obblighi di legge senza alcun costo.
importante: rilascio gratUito modelli cUd 2013 per i pensionati
uest’anno i pensionati non hanno ricevuto al proprio indirizzo il modello CUD 2013 via posta poiché la legge ha stabilito che la generalità dei modelli venga rilasciata con modalità telematiche. Considerata l’importanza di poter disporre del modello, il nostro Patronato, ha recentemente intrapreso l’iniziativa di fornire il CUD 2013, a tutti i pensionati che nel corrente
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[a cura di marino Ravera]
anno ne sono rimasti sprovvisti, in modo da averlo a disposizione non solo per conservarlo tra gli altri documenti pensionistici, ma anche per poterlo utilizzare nel caso in cui occorra espletare pratiche ove viene richiesta l’esatta indicazione del reddito da pensione, un esempio potrebbe essere la dichiarazione per calcolo iSee, che come noto coinvolge il reddito dell’intero nu-
cleo familiare e quindi anche dei pensionati che ne fanno parte pur se esonerati dalla dichiarazione dei redditi. Per ottenere gratuitamente il cud 2013 è sufficiente presentarsi presso gli uffici ePaCa Coldiretti muniti di documento di riconoscimento. nella stessa occasione si potrà ottenere anche un controllo della regolarità della pensione e correttezza dell’importo pagato.
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ORganizzaziOne - attualità
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A CoLLoquIo Con IL ConSIgLIere eCCLeSIAStICo
Un papa che cammina con noi
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ell’ultimo numero abbiamo dato l’annuncio del Sinodo Straordinario del 2014 sulla famiglia voluto da Papa Francesco. La “questione famiglia” sarà affrontata in tutte le sue problematiche e criticità. Si vuole dare spazio all’ascolto sui temi dell’omosessualità, sul divorzio, sui rapporti prematrimoniali, sulle convivenze, sulla comunione ai divorziati risposati. L’intero svolgimento sinodale durerà due anni in tre sessioni: il Sinodo Straordinario del 2014, l’incontro mondiale delle famiglie e il Sinodo ordinario dell’ottobre 2015. il Segretario speciale del Sinodo e l’arcivescovo di Chieti, monsignor bruno Forte. a chi gli chiedeva cosa succederà se emergerà che la dottrina della Chiesa sulla famiglia non è condivisa dalla maggioranza dei fedeli ha risposto: “Dare spazio all’ascolto significa correre questi rischi, ma c’è un riferimento ultimo, che è il discernimento di Pietro, cioè del Papa”. Sono 38 le domande suddivise in nove sezioni alle quali noi possiamo rispondere attraverso il sito della Santa Sede (www.vatican.va). C’è da scommettere che questo sito
sarà visitatissimo e le risposte arriveranno numerose da tutto il mondo. La famiglia secondo il disegno di Dio dovrà confrontarsi con tutti i problemi e le situazioni espresse nelle 38 domande dove c’è veramente tutto. in questo confronto, sapere che abbiamo vicino un Papa che cammina con noi, che ci capisce, che non perde occasione per mostrarci l’amore, la bontà, la misericordia di Dio, ci riempie di gioia. don ivo
nUovo direttore coldiretti torino Michele Mellano dallo scorso 16 ottobre è il nuovo direttore di Coldiretti Torino. 37 anni, diplomato ragioniere, fossanese, figlio di imprenditori agricoli è entrato in Coldiretti nel 1995. La nomina a direttore di Coldiretti Torino è arrivata durante il consiglio direttivo, riunito al secondo piano di Palazzo Svolta, sede di Coldiretti Torino, sotto la presidenza di Roberto Moncalvo, alla presenza di Antonio Biso, vice segretario organizzativo nazionale di Coldiretti e Bruno Rivarossa, direttore di Coldiretti Piemonte. A Michele Mellano gli auguri di buon lavoro dalla Coldiretti di Alessandria.
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•FUoristrada Ladaniva 1.700 benzina e gpl. Prezzo da concordare. Cell.331-4452129 •gomme da bagnare a scorrimento. Damigiane piccole e grandi. erpice in buon stato.Tel.0131-700228 •spazzaneve motore tedesco a benzina (nuovo). Tel.349-3022129 o 338-7404175 •erpice rotante Lince 2,50mt. a 3 denti con seminatrice Carraro con doppia cassa per grano e concime. Tel.333-7051053 o 0131-703134
•spandiconcime (in buono stato) €300. Diserbatore Comet 300 litri €350. Seminatrice Carraro (mt.2,20) €700 trattabili.Tel.0131-39135
inserzioni
Regalo
• gattini dolci e belli cercano casa. Tel.0119433044 oppure 347-0697685
inserzioni
Affitto
•alloggio valenza 7° piano (e ultimo) cucina tinello corridoio, 2 camere da letto bagno balcone posto auto in cortile 90m2 libretto 350€ mensili. Tel.389-0617805 (dalle 18,00 alle 20,00) •terreno 0,35ha di vigneto a Piemonte brachetto doc zona Ponti. Tel.349-8013425 o 3278445091
inserzioni
Cerco
•erpice rotante pieghevole 4mt, coltivatore musso Schiavina.Tel.338-4929637
•cane razza Lagotto femmina da tartufi. Tel.0131-784889
•rotopressa abbriata 150m super completa di albero cardanico allontanatore legatore doppio spago (in ottimo stato). Trattore Fiat 880 5 cilindri 90hp completo di caricatore con forca con benna. Spandiconcime 1 girante portata 3,5q.li (in buono stato).Tel.338-5239727
•trattori e attrezzatUre agricole di vario genere per esportazione.Tel.329-0303041
•50 piante di aceri.Tel.340-7940229 •rimorcHio seminUovo 2 assi portata 40q.li. Tel.333-3690549 •trattore lamBorgHini c674 - 70 cingolato (625 ore di lavoro vendo per cessata attività).Tel.327-0808687 o 366-5724628 •disco a sollevamento e gommato largo 1,80cm. €300 con bigoncia in vetro resina 5q.li €300. Tel.0131-265854
•lavoro Coppia disposta a trasferirsi cerca impiego in tutta la provincia di alessandria, come custodi, trattoristi e lavori vari in campagna (esperienza trentennale) anche in stalla.Tel.340-2928824 •terreno in aFFitto Tel.011-9433044 oppure 347-0697685 •atomizzatore a spalla a motore per trattamenti frutta e vite.Tel.349-6478541 •lavoro Coppia di coniugi cercano lavoro come guardiani, giardinieri oppure assistenza. Tel.3402193322
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FiSCaLe - scadenze dicembre
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[a cura di Daniela Colombini]
alessandrina
scadenza
22013 152013
dicembre dicembre
16 2013 16 2013 162013
dicembre dicembre
dicembre
162013 272013 272013 312013
dicembre dicembre
dicembre dicembre
imposta
adempimenti
soggetti oBBligati
irpeF/irap
Versamento secondo o unico acconto per l’anno 2013
Contribuenti persone fisiche, ditte individuali e società
iva
emissione fattura differita per la cessione di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da un DDT o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuata l’operazione
Soggetti passivi IVA
imU
Liquidazione e versamento del saldo IMU 2013 (al momento in cui si scrive non è noto se sarà dovuta la seconda rata su abitazioni principali, terreni agricoli e fabbricati rurali)
Contribuenti proprietari di immobili o titolari di diritti reali
iva
Liquidazione e versamento dell’IVA a debito del mese di novembre 2013
Contribuenti IVA mensili
Ritenute alla fonte
Versamento ritenute alla fonte su: • redditi di lavoro dipendente e assimilati • redditi di lavoro autonomo • provvigioni • corrisposti nel mese precedente
Soggetti operanti in qualità di sostituto d’imposta
iva
Comunicazione in via telematica dei dati contenuti nelle dichiarazioni d’intento ricevute nel mese precedente
Contribuenti IVA che hanno ricevuto le dichiarazioni d’intento rilasciate da esportatori abituali
iva
Invio telematico elenchi INTRASTAT riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al mese precedente
operatori intracomunitari con obbligo mensile
iva
Versamento dell’acconto Iva per l’anno 2013
Contribuenti IVA
iva
Comunicazione dei dati delle operazioni intercorse nel mese precedente nei confronti di operatori economici aventi sede, residenza o domicilio negli Stati o territori black list
Contribuenti IVA
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aTTUaLiTà - notizie dal territorio
alessandrina
Lutti ✟
✟ 11/02/1927 - novembre 2013 ✟
Coldiretti esprime cordoglio alla famiglia Caniggia, alla moglie Rita, e ai figli Emanuela e Luca per la perdita del caro
Coldiretti si unisce al dolore della famiglia Cacciabue, per la perdita del caro
fRANCESChINO
socio di Masio
CARLETTO
✟ 04/10/1923 - novembre 2013 ✟
Coldiretti esprime sentite condoglianze alla famiglia Carosio, per la perdita del caro
bERNARDO socio di Predosa
da sempre a fianco di Coldiretti
✟ 17/03/1930 - novembre 2013 ✟
Sentite condoglianze alla famiglia Cavanna, per la scomparsa del caro
LUIgI della zona di Alessandria fraz. di Mandrogne
34
✟ 1927 - 2013 ✟ Coldiretti partecipa al lutto della famiglia Gallina, per la perdita del caro
CARLO
socio di Bosco Marengo
✟ La Dirigenza e la Struttura della Coldiretti di Alessandria si uniscono al dolore di Antonio Gemma, presidente di sezione di Basaluzzo per la scomparsa della cara
MAMMA
✟ 20/01/1920 - novembre 2013 ✟ Coldiretti si unisce al dolore della famiglia Camurati, per la scomparsa del caro
STEfANO socio di San Salvatore Monferrato
✟ 07/10/1920 - 09/10/2013 ✟ Coldiretti si unisce al dolore della famiglia Monti, per la perdita del caro
LEO
socio di Quattordio
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