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POLITICA AGRICOLA COMUNITARIA, ECCO TUTTE LE NOVITÀ DAL 2022 AL 2025
In un incontro richiesto dalla Coldiretti, il MIPAAF ha chiarito i nuovi meccanismi
APPLICAZIONE DELLA PAC: ECCO TUTTE LE NOVITÁ
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Quali sono le novità in tema di Politica Agricola Europea? Buona parte delle risposte sono arrivate durante l’incontro voluto da Coldiretti. Nello specifico, si è discusso della condizionalità rafforzata: dal 2023 il pagamento di base ed il pagamento del greening non saranno più separate dal pagamento di base, ma le norme della condizionalità verranno inglobate nel pagamento di base rendendosi obbligatorie per il percepimento della nuova PAC. È stato inoltre introdotto l’obbligo della rotazione colturale annuale e del mantenimento di un 4% di terreno a riposo, ma contestualmente l’Italia ha aderito al regime di deroga per il 2023. Pertanto riassumendo: • Anno 2022: termina l’impegno del greening; • Anno 2023: regime di deroga alla rotazione e ai terreni a riposo. Sui terreni a riposo non si potrà seminare mais o soia, ma qualsiasi altra coltura; • Anno 2024: rappresenta l’anno 0 di inizio del nuovo regime; • Anno 2025: si deve tenere conto di cosa si è seminato nel 2024 ed applicare l’avvicendamento. ATTENZIONE: la deroga su rotazioni e terreno a riposo non si applica a chi aderisce alle misure agro ambientali dello sviluppo rurale
La situazione è diversa per chi nel 2023 aderirà all’ECO-schema 4 (ECO 4) sulle rotazioni. La nuova formulazione dell’ECO-schema 4 si prefissa di: • tutelare il ruolo delle leguminose foraggere e delle colture da rinnovo precisando la necessità di una loro presenza in avvicendamenti che devono essere per lo meno biennali; • specificare che l’impegno relativo alla riduzione dell’uso dei prodotti fitosanitari è soddisfatto attraverso l’adozione di pratiche di difesa integrata sulle colture da rinnovo e il divieto di tali mezzi sulle leguminose foraggere; • mitigare il divieto all’asportazione dei residui colturali dal terre-
no attraverso una deroga per le aziende zootecniche; • prevedere che l’interramento dei residui colturali nei terreni possa avvenire con tecniche di minima lavorazione o semina su sodo.
L’ECO-schema prevede un pagamento annuale a compensazione dei costi supplementari e del mancato guadagno dovuto agli impegni assunti stimato pari a 110 euro/ha.
In questo caso non si può sfruttare la deroga ma si deve iniziare con la rotazione nell’anno 2023.
Le stime del Ministero indicano che su 4.8 milioni di ettari a seminativi a livello Nazionale circa la metà aderirà all’eco schema.
ECO-schemi e aiuti previsti Come abbiamo detto con l’entrata in vigore della nuova PAC, inoltre, saranno introdotti i 5 regimi volontari per il clima e per l’ambiente chiamati ECO-schemi suddivisi come segue.
ECO 1: miglioramento benessere animale e contrasto all’antimicrobico resistenza. L’impegno è finalizzato a sostenere il processo di transizione verso un modello allevatoriale più sostenibile, innalzare la qualità e salubrità delle produzioni agroalimentari, ridurre l’antimicrobico resistenza (AMR) e migliorare il benessere degli animali. L’ECO-schema prevede due livelli di impegno: • 1° livello: si pone come obiettivo finale quello di far aderire le aziende zootecniche ad un percorso virtuoso di riduzione dell’uso di farmaci antibiotici, basato sull’attuazione di impegni direttamente collegati al miglioramento del benessere animale, misurati attraverso il sistema Classy Farm. Si rivolge agli allevatori di: Bovini da latte, da carne, a duplice attitudine,
Ovini da latte e da carne, Caprini, Bufalini da latte e da carne e
Suini; • 2° livello: prevede l’adesione al
Sistema di Qualità Nazionale per il Benessere Animale (SQNBA) con pascolamento. Si rivolge agli allevatori di: Bovini da latte, da carne e a duplice attitudine e ai suini allevati allo stato semi brado. Possono accedere anche gli allevamenti biologici i cui impegni sono stabiliti dai rispettivi disciplinari.
I premi previsti sono suddivisi in 2 livelli: • 1° livello: tra 24€ (suini) e 66€ (bovini da latte); • 2° livello: tra 240€ (bovini da carne) e 300€ (suini).
ECO 2: pagamento per l’inerbimento delle colture arboree. Sono ammissibili tutte le superfici occupate da colture permanenti (legnose agrarie) e altre specie arboree permanenti a rotazione rapida sulle quali sono rispettati i seguenti impegni di gestione del suolo, in aggiunta a quelli previsti dalla condizionalità:
• inerbimento, spontaneo o artificiale dell’interfila; • non lavorazione del suolo nell’interfila; • divieto di diserbo chimico nell’interfila e gestione della copertura vegetale erbacea solo mediante operazioni meccaniche, senza asportazione dal terreno.
Il premio previsto è di 120 €/ha.
ECO 3: pagamento per salvaguardia olivi di particolare valore paesaggistico. Il premio previsto è di 120 €/ha.
ECO 4: sistemi foraggeri estensivi con avvicendamento. L’impegno è finalizzato a favorire l’introduzione in avvicendamento di colture leguminose e foraggere rispettando i seguenti impegni:
• tutelare il ruolo delle leguminose foraggere e delle colture da rinnovo precisando la necessità della loro presenza in avvicendamenti che devono essere al-
meno biennali; • specificare che l’impegno relativo alla riduzione dell’uso dei prodotti fitosanitari è soddisfatto attraverso l’adozione di pratiche di difesa integrata sulle colture da rinnovo e il divieto di tali mezzi sulle leguminose foraggere; • mitigare il divieto all’asportazione dei residui colturali dal terreno attraverso una deroga per le aziende zootecniche; • prevedere che l’interramento dei residui colturali nei terreni possa avvenire con tecniche di minima lavorazione o semina su sodo.
Il premio previsto è di 110 €/ha.
ECO 5: misure specifiche per gli impollinatori. Sono ammissibili le superfici a seminativo e quelle occupate da colture arboree permanenti sulle quali sono rispettati i seguenti impegni: • coltivazione di colture a perdere di interesse mellifero nei seminativi, incluso impegno di non uso di diserbanti e altri fitosanitari, sulla superficie oggetto di impegno fino al completamento della fioritura; • coltivazione di colture a perdere di interesse mellifero nell’interfila delle colture permanenti, incluso impegno di non uso di diserbanti chimici e altri fitosanitari sulla superficie oggetto di impegno, durante la fioritura sia della coltura arborea sia della coltura di interesse apistico.
Il premio previsto è così suddiviso: • arboree: 250 €/ha; • seminativi: 500 €/ha.
Gli importi dei premi previsti per gli ECO-schemi sono stimati in quanto a questi sono dedicati budget fissi e l’entità del premio a ettaro dipenderà dal numero di aziende richiedenti il premio.
Gli Uffici Zona di Coldiretti sono a disposizione per maggiori approfondimenti.
SOSTEGNO FILIERA APISTICA: DOMANDE DAL 31 OTTOBRE AL 24 NOVEMBRE 2022
AGEA ha pubblicato le istruzioni operative relative alla presentazione delle domande di sostegno a favore degli apicoltori, in applicazione del Decreto Ministeriale 22 luglio 2022. La presentazione delle domande avverrà in modo precompilato sulla base delle informazioni presenti nella BDA e dei dati del fascicolo aziendale, tramite i CAA, dal 31 ottobre al 24 novembre 2022. Per ottenere l’aiuto gli apicoltori devono essere: • in regola con l’obbligo di identificazione degli alveari alla data del 31 dicembre 2021; • registrati in Banca dati Nazionale Apistica come apicoltori professionisti, che producono per la commercializzazione ed esercitano l’apicoltura sia in forma stanziale sia praticando il nomadismo, anche ai fini dell’attività di impollinazione. Su un ammontare complessivo di 7,75 milioni di euro a sostegno della filiera apistica, 6,95 milioni di euro sono destinati agli apicoltori per i seguenti interventi: • 5.560.000 di euro per l’anno 2022, per le attività d’incentivazione della pratica dell’allevamento apistico e del nomadismo. I fondi saranno distribuiti agli apicoltori stanziali o “nomadisti” a parziale ristoro dei maggiori costi sostenuti per la movimen-
tazione degli alveari “nomadi” e del mantenimento degli alveari stanziali mediante alimentazione succedanea, sulla base del numero di alveari dichiarati in BDN, con un massimale pari a 40 euro/alveare. • 1.390.000 di euro per l’anno 2022, per le attività di incentivazione della pratica dell’impollinazione e saranno distribuiti agli apicoltori che esercitano tale attività su richiesta degli agricoltori, sulla base del numero di alveari utilizzati nell’attività di impollinazione, con un massimale pari a 20 euro/alveare. Le attività per cui verrà rilasciato l’aiuto si riferiscono alla campagna 2021. L’aiuto è concesso in regime “de minimis”, nel limite dell’importo massimo di 25.000 euro, nell’arco di tre esercizi finanziari.
AGRICOLTURA BIOLOGICA: SBLOCCATI 24 MILIONI PER RAFFORZARE FILIERE E DISTRETTI
Il fondo prevede una dotazione di 24 milioni di euro e che vedrà per ciascun anno successivo una dotazione di 5 milioni di euro. Il provvedimento consente al Ministero di definire i relativi bandi ed impegnare le risorse che erano state dedicate proprio allo sviluppo delle filiere e dei distretti dell’agricoltura biologica. L’obiettivo è di favorire forme aggregative e partecipative nei rapporti tra i differenti soggetti delle filiere biologiche implementando la transizione ecologica del comparto, lo sviluppo, la collaborazione e l’integrazione fra i soggetti della filiera, stimolare le relazioni di mercato e garantire ricadute positive sulla produzione agricola di prossimità e sull’economia del territorio. Ad essere finanziati saranno sia progetti nazionali, promossi dalle filiere e dalle associazioni biologiche, sia progetti favoriti dai distretti biologici in ambito locale con lo scopo di aumentare la conoscenza, l’informazione, i servizi di consulenza e la promozione del settore biologico italiano. Coldiretti è da tempo convinta che sia necessario per il biologico ritrovare la sua dimensione agricola, saldamente legata al territorio di produzione e per questo auspica che questi obiettivi possano guidare lo sviluppo di un modello produttivo attento all’ambiente e alle persone, di cui le aziende agricole italiane sono da tempo protagoniste.
PAGAMENTI ACCOPPIATI: LE NOVITÀ CONTENUTE NEL DECRETO
ARPEA ha emesso il Decreto di pagamento per le risorse stanziate dal Decreto 1° luglio 2022, con una dotazione complessiva nazionale di 144 milioni di euro. Per poter beneficiare di questa integrazione è necessario avere: • beneficiato del sostegno accoppiato zootecnico nell’ambito della Domanda Unica 2021; • rispettato i Criteri di Gestione Obbligatori della
Condizionalità (CGO11 e CGO13) relativi al benessere animale nell’anno 2021; • un codice allevamento attivo a loro intestato e presente nella Banca Dati Nazionale (BDN) dell’Anagrafe Bovina al 31 marzo 2022. Di seguito il riepilogo degli aiuti (per un totale di 144.302.687 €), che andranno a sommarsi a quelli degli aiuti accoppiati della PAC 2021 andati in pagamento a fine giugno: • 43.932.309 € per vacche da latte appartenenti ad allevamenti di qualità (44,13 €/capo); • 19.077.900 € per vacche da latte appartenenti ad allevamenti di qualità siti in zone montane (100 €/ capo); • 6.207.360 € per bufale da latte (60 €/capo); • 15.257.500 € per vacche nutrici da carne e a duplice attitudine iscritte ai libri genealogici o registro anagrafico (85 €/capo); • 8.656.780 € per vacche a duplice attitudine iscritte ai libri genealogici o registro anagrafico, inserite in
piani selettivi o di gestione razza (95 €/capo); • 5.028.760 € per vacche nutrici non iscritte nei Libri genealogici o nel registro anagrafico e appartenenti ad allevamenti non iscritti nella BDN come allevamenti da latte (44,79 €/capo); • 2.527.253 € per bovini macellati di età compresa tra i 12 e 24 mesi allevati per almeno 6 mesi (22,61 €/ capo); • 8.162.725 € per bovini macellati di età compresa tra i 12 e 24 mesi allevati per almeno 12 mesi (36,74 €/ capo); • 197.677 € per bovini macellati di età compresa tra i 12 e 24 mesi allevati per almeno 6 mesi, aderenti a sistemi di qualità (36,74 €/capo); • 34.980.519 € per bovini macellati di età compresa tra i 12 e 24 mesi allevati per almeno 6 mesi, aderenti a sistemi di etichettatura (36,74 €/capo); • 273.904 € per bovini macellati di età compresa tra i 12 e 24 mesi allevati per almeno sei mesi, certificati ai sensi del Reg. (UE) n. 1151/2012 (36,74 €/capo).