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CORSI GRATUITI INIPA NORD-OVEST, LE PROPOSTE PER L’ANNO FORMATIVO 2022-2023
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CORSI GRATUITI. Inseriti nel Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Piemonte
INIPA NORD-OVEST, ANNO FORMATIVO 2022-2023
Con l’arrivo dell’autunno al via diversi corsi previsti dal Bando regionale n. 3/2021. Misura 1 - Operazione 1.1.1 Formazione in campo agricolo e Per i prossimi mesi la programmazione di Inipa Nord-Ovest ha già forestale - Azione 1 Formazione posto in calendario molte proposte formative per le quali è possibile professionale in campo agricolo iscriversi contattando la Segrete- Bando n. 3/2021 ria Provinciale Inipa Nord-Ovest, sede operativa di Alessandria, telefonando allo 0131.235891 (interno 622), inviando una mail a alessandria@inipanordovest.it oppure, rivolgendosi alla propria sede di Zona della Coldiretti. Si ricorda che tali corsi sono totalmente gratuiti e verranno attivati unicamente al raggiungimento del numero minimo di allievi previsto dal bando regionale. Ai corsi potranno partecipare titolari o soci di aziende agricole, coadiuvanti regolarmente iscritti ai ruoli Inps e/o dipendenti a busta paga nel periodo di svolgimento del corso: condizione indispensabile è che l’azienda CORSICORSI GRATUITIGRATUITI sia classificata con Codice Ateco 01 principale. Al momento dell’iscrizione sarà necessario allegare alla domanda copia di documento di identità e copia del tesserino sanitario; per i soci sarà richiesta anche la visura camerale, mentre per i dipendenti sarà indispensabile copia della busta paga. I corsi già calendarizzati sono i seguenti: Si ricorda che essendo limitati i posti previsti dal bando regionale si terrà conto della data presente sulla domanda di iscrizione. Inoltre, nel periodo invernale verranno attivati alcuni corsi di formazione, a catalogo, “Patentino Fitosanitario” e aggiornamento, indispensabile per l’acquisto e l’utilizzo dei fitofarmaci in agricoltura, “patentino trattori e aggiornamento.
TITOLO
LE ATTIVITA’ IN FATTORIA
FILIERA CORTA E VENDITA DIRETTA SEDE ORE
ALESSANDRIA 10
ALESSANDRIA 8
MARKETING E COMUNICAZIONE DEI PRODOTTI AGRICOLI ALESSANDRIA 8
AGRI-WEB COMPETENZE E STRUMENTI PER LA PRESENZA SUL WEB ALESSANDRIA 12
REATI ALIMENTARI: ETICHETTATURA, RESPONSABILITA’ AZIENDALI E RESPONSABILITA’ DELL’OSA ALESSANDRIA 8
E-COMMERCE E NUOVE STRATEGIE DI MERCATO ALESSANDRIA 24
REINTRODUZIONE DEL MANDORLO NELLE AREE COLLINARI A SALVAGUARDIA E CONSERVAZIONE DI BIOTOPI AUTOCTONI CERRINA MONFERRATO 12
REINTRODUZIONE DEL MANDORLO NELLE AREE COLLINARI A SALVAGUARDIA E CONSERVAZIONE DI BIOTOPI AUTOCTONI ACQUI TERME 12
RICONOSCIMENTO ERBE SPONTANEE E LORO VALORIZZAZIONE ALESSANDRIA 14
AGRICOLTURA BIOLOGICA, NUOVI AGGIORNAMENTI ALESSANDRIA 8 ENOTURISMO ALESSANDRIA 12
LA VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI LOCALI IN AGRITURISMO CONZANO 21
AGRICOLTURA DI PRECISIONE
FERTILIZZAZIONE/IRRIGAZIONE DI PRECISIONE, SISTEMI DI MAPPATURA DELLE PRODUZIONI ALESSANDRIA 8
ALESSANDRIA 8 Appunti
Ecco le date di scadenza separate con le dovute specifiche per i viticoltori
SCADENZE DICHIARAZIONI VITIVINICOLE 2022
AGEA ha pubblicato le scadenze per le dichiarazioni vitivinicole relative all’anno 2022 indicando il 15 novembre come termine ultimo per le uve e il 15 dicembre per il vino. Sono tenuti alla presentazione della dichiarazione di vendemmia tutti i viticoltori, compresi coloro che cedono le uve o le trasformano in vino ed anche chi ha riscontrato dati di produzione pari a zero. Qui di seguito le date di scadenza separate con le dovute specifiche: • 15 novembre 2022: termine per presentare la dichiarazione di vendemmia concernente la denuncia di quantità, tipologia e acquirenti delle uve cedute, comprensiva di quelle prodotte e direttamente trasformate e dell’eventuale vino già ottenuto,
con possibilità di rettifica o integrazione dei volumi del vino fino al 15 dicembre; • 15 dicembre 2022: termine per presentare la dichiarazione del vino ottenuto da uve aziendali raccolte o da prodotti acquistati con riferimento alla data del 30 novembre. Il produttore che destina tutte le sue uve alla trasformazione (senza cederne a terzi) dovrà, come da istruzioni, presentare entro il 15 novembre la dichiarazione di vendemmia. Se conoscesse già i volumi di vino complessivamente ottenuto potrà anche completare la parte relativa alla produzione vino e mosti, altrimenti entro il 15 dicembre potrà integrare o modificare la dichiarazione iniziale. Dopo la scadenza prevista, tramite il ravvedimento operoso con apposita procedura di rettifica, sarà possibile correggere le dichiarazioni, purché gli errori materiali siano individuati autonomamente e le informazioni incorrette non riguardino la quantità o la qualificazione del prodotto. La dichiarazione deve risultare trasmessa telematicamente sul Sistema Piemonte. I prodotti detenuti alla data del 30 novembre per conto lavorazione devono essere dichiarati dal soggetto che a tale data li detiene e non dall’effettivo proprietario. Per ulteriori informazioni e per richiedere assistenza nella presentazione della dichiarazione potete rivolgervi agli Uffici Coldiretti per informazioni.
GRADUATORIE MISURA OCM VINO PER LA PROMOZIONE DEI VINI PIEMONTESI
La Piemonte ha approvato la graduatoria dei progetti regionali e multiregionali ritenuti idonei al sostegno della misura OCM vino promozione del vino sui mercati dei paesi terzi per l’annualità 2022 - 2023. La dotazione finanziaria di 8,7 milioni di euro sul bando 2022 interessa quasi 400 aziende agricole piemontesi e 5 consorzi di tutela: Consorzio tutela dell’Asti docg, Consorzio tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, Consorzio tutela del Gavi, Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato, Consorzio tutela Roero. La graduatoria, che viene trasmessa dall’amministrazione regionale al Ministero per le politiche agricole e forestali, è pubblicata sul sito della Regione Piemonte al link https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/ocm-vino-promozione-sui-mercati-dei-paesi-extra-ue-annualita-20222023
La Regione ha diffuso le procedure da adottare nel 2022 per la gestione sul Sistema Piemonte delle non conformità gravi (NCG) e lievi (NCL), segnalate dagli Organismi di controllo sulle superfici vitate destinate alle produzioni di vini a Denominazione d’Origine. La sovrapposizione di diverse norme, in particolare quelle afferenti la gestione dello schedario viticolo e il Piano dei Controlli, le varie circolari e note ormai datate, la scarsa tolleranza per differenze minime, il limite del 15 luglio per l’esecuzione dei controlli e le conseguenti rettifiche alle superfici contenuti nella Legge 238/2016 e Decreti successivi richiesti e ottenuti da Coldiretti, origina un quadro molto complesso che costringe ad applicare l’iter correttivo anche per superfici irrisorie. Le non conformità (NC) sono comunicate dagli Organismi di controllo alla Regione Piemonte mediante il Sistema Piemonte. In caso di NC il sistema invia una PEC all’azienda e al CAA detentore del fascicolo aziendale. La comunicazione avviene solamente dopo il provvedimento che conferma la non conformità, e pertanto successivamente al verbale di accertamento, affinché si provveda all’adeguamento delle superfici vitate. Tale comunicazione ha la funzionalità di notifica bloccante delle superfici interessate. Il blocco avrà effetto solo sulle particelle/unità vitate inserite in notifica, impedendone la dichiarazione di vendemmia e produzione. La risoluzione della non conformità è delegata alla Regione, ma viene attivata dal CAA su indicazione e per conto dell’azienda a partire dalla stessa notifica bloccante contestualmente al ricevimento e in base a quanto indicato nel modello di richiesta di azione correttiva da parte dell’azienda all’Organismo di controllo. Dopo l’aggiornamento dello schedario da parte della Regione, il sistema invia una PEC all’azienda, al CAA e all’Organismo di controllo in merito alla risoluzione della NC. L’azienda può dunque inserire le unità vitate rettificate nei diversi procedimenti viticoli. Per trasmettere una dichiarazione di vendemmia definitiva, occorre che tutte le NC aperte siano state trasmesse dal CAA e risolte dalla PA. La mancata risoluzione della NC consente unicamente la trasmissione di una dichiarazione di vendemmia parziale, ossia mancante delle unità vitate oggetto di NC. È perciò importante, in caso di sopralluogo da parte dell’Organismo di Controllo di controllo, accertarsi che non siano emerse NC, o in caso di disallineamenti, che questi siano risolti insieme al personale addetto del CAA Coldiretti.
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Al momento di andare in stampa il Bando non è ancora stato aperto ma a breve sono attese novità
GIOVANI, AL VIA I BANDI ISMEA PER L’ACQUISTO DEI TERRENI AGRICOLI
L’avvio del nuovo regime di Ismea per i giovani agricoltori è prossimo, a breve dovrebbe aprire il nuovo strumento fondiario dedicato ai giovani, in forte sinergia con gli obiettivi di ricambio generazionale della Pac, che avrà a disposizione 60 milioni di euro. L’ obiettivo della misura è quello di favorire lo sviluppo e il consolidamento di superfici utilizzate nell’ambito di una attività imprenditoriale agricola o l’avvio di una nuova impresa agricola mediante l’acquisto di un terreno. La misura si rivolge a: - Giovani imprenditori agricoli, di età inferiore a 41 anni al momento di presentazione della domanda, che intendono ampliare la superficie della propria azienda o consolidare la superficie mediante l’acquisto di un terreno già condotto dal richiedente da almeno 2 anni dalla richiesta; - Giovani startupper agricoli con esperienza, di età inferiore a 41 anni al momento della presentazione della domanda, con esperienza di lavoro nel settore, che intendono acquistare un terreno per avviare una propria iniziativa imprenditoriale nell’ambito dell’agricoltura; - Giovani startupper agricoli con titolo, di età inferiore a 35 anni, con titolo che intendono acquistare un terreno per avviare una propria iniziativa imprenditoriale nell’ambito dell’agricoltura e abbiano conseguito almeno un diploma di istituto tecnico agrario e professionale per l’agricoltura o una Laurea triennale o magistrale con indirizzo scientifico-tecnologico o di scienze economiche. Il Giovane startupper agricolo con titolo dovrà presentare la domanda di accesso alla misura in qualità di titolare di impresa agricola individuale o di rappresentante legale di società agricola costituita da non più di sei mesi. In alternativa, dovrà impegnarsi a costituirla entro i tre mesi successivi alla determinazione di concessione del finanziamento. Il valore massimo del finanziamento è di 1.500.000 euro, in caso di Giovani imprenditori agricoli e Giovani startupper con esperienza, e di 500.000 euro in caso di Giovani startupper con titolo. Il finanziamento ha durata fino a 30 anni di cui al massimo 2 di preammortamento. Le domande saranno istruite secondo l’ordine cronologico di presentazione. L’intervento, inoltre, prevede delle agevolazioni per i Giovani startupper, concedendo la possibilità di accedere al premio di primo insediamento pari a 70.000 euro. Dunque, questo strumento tenta, in modo complementare alla Pac, di rispondere al comune obiettivo di promuovere l’insediamento dei giovani in agricoltura, mettendo loro a disposizione strumenti agevolativi, favorendo così il turnover generazionale. Per maggiori informazioni uffici Coldiretti a disposizione.
GIOVANI: RISCHIA 1 AZIENDA AGRICOLA SU 4
Taglia raccolti per rincari bollette, gasolio e concimi
Un giovane agricoltore su quattro (25%) ha ridotto la produzione a causa dei rincari energetici aggravati dalla guerra in Ucraina che hanno provocato un aumento record dei costi, dal gasolio ai concimi, dai mangimi ai materiali per l’imballaggio e mettono ora in pericolo il futuro di un’intera generazione impegnata a lottare per l’autosufficienza alimentare ed energetica. Rincari energetici che non risparmiano neppure la parte più avanzata del settore agricolo, diventato di fatto il punto di riferimento importante per le nuove generazioni, tanto che nell’ultimo anno sono nate in media 17 nuove imprese giovani al giorno. Un cambiamento epocale che non accadeva dalla rivoluzione industriale con il mestiere della terra che è diventato la nuova strada del futuro per tanti ragazzi italiani, con le 56mila aziende guidate dagli under 35 che hanno una superficie che è quasi il doppio della media (18,3 ettari di Sau per azienda contro 10,7), un fatturato più elevato del 75% della media e il 50% di occupati per azienda in più. Le imprese giovani sono dunque più grandi e più orientate al mercato e il loro livello di digitalizzazione è il doppio dell’agricoltura nel complesso, così come più elevata risulta la propensione all’innovazione (il 24,4% dei giovani ha realizzato almeno un investimento innovativo nel triennio 20182020, a fronte del 9,7% dei non giovani. Non a caso quasi una impresa agricola giovanile su tre (31%) applica oggi tecniche di agricoltura di precisione 4.0, secondo un’analisi Coldiretti sulla base del Rapporto del centro Studi Divulga, dai droni alle mietitrebbie con sistema di mappatura delle produzioni, fino ai satelliti ai sistemi integrati per la gestione on line dell’azienda agricola come Demetra, l’app sviluppata sul Portale del Socio della Coldiretti.
Organizzata a Bosco Marengo dal Gruppo Amag la ‘2^ Giornata della Sostenibilità’
AMBIENTE: AIUTARE LE NUOVE GENERAZIONI A PORTARE AVANTI LA ‘RIVOLUZIONE VERDE’
L’ambiente non manca di metterci continuamente di fronte alle nostre responsabilità in qualità di punto di riferimento nella società. Gli eventi a cui assistiamo hanno sottolineato la fragilità dell’uomo di fronte alle reazioni impreviste e imprevedibili della natura. Questo non ci deve lasciare indifferenti. Per il secondo anno si è cercato di spiegare tutto questo ai bambini trasformando in gioco tematiche fondamentali per il benessere e per il futuro di tutti. Un percorso reso possibile grazie ai laboratori organizzati per imparare a rispettare l’ambiente che hanno scandito la “2^ Giornata della Sostenibilità”, promossa dal Gruppo Amag in collaborazione con i Consorzi Nazionali per la Raccolta, il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi che ha visto partner Coldiretti Alessandria. L’iniziativa si è svolta nel comune di Bosco Marengo, in particolare nel Complesso Monumentale di Santa Croce che, per l’occasione, si è trasformato in una grande aula all’aria aperta dove centinaia di alunni delle scuole dell’infanzia, delle primarie e delle medie hanno popolato strade, piazze e spazi verdi, dando vita ad un grande laboratorio didattico. Oltre 1.000 i cappellini gialli coinvolti in percorsi dedicati all’educazione alimentare e in accattivanti momenti di animazione, musica
Partner dell’iniziativa Coldiretti Alessandria: oltre mille alunni hanno indossato il cappellino giallo
e intrattenimento come il ‘Green Game del Piemonte’, il quiz show sulla sensibilizzazione al rispetto del cibo, sull’importanza della raccolta differenziata e del riciclo. Nello spazio istituzionale e didattico di Coldiretti Alessandria, grazie alla partecipazione dell’azienda apistica “Miele di Ozzano” di Giuseppe Mortara è stato possibile far conoscere ad alunni e insegnanti il ciclo del miele e la vita delle api e poter vedere da vicino, ovviamene in sicurezza, apiario e ape regina; con “Cascina Merlanetta”, agriturismo e fattoria didattica a Casal Cermelli specializzata nella ricerca dell’ “Oro dell’Orba”, alunni e insegnati sono diventati cercatori d’oro per un giorno, esattamente come fossero nel Klondike, mentre Graziella Boveri, cuoco contadino di “Cascina Galeazzo” a Volpeglino, ha insegnato i segreti dell’impasto perfetto e come ottenere squisiti
biscotti. “La sostenibilità passa anzitutto attraverso le persone, le cui azioni hanno un impatto economico, sociale e ambientale molto rilevante. Da anni, come Coldiretti, sosteniamo il concetto di locale come valorizzazione del territorio e dunque, delle persone, della cultura, dell’ambiente e dei prodotti agricoli della zona. Obiettivo: aiutare gli imprenditori agricoli a incrementare le performance aziendali attraverso le articolazioni di un progetto di agricoltura sana, equa, e territoriale che risponda ai bisogni del cittadino consumatore”, ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco. Le aziende agricole, produttrici di beni primari, sono l’emblema per antonomasia della lotta allo spreco del cibo. Coldiretti ha abbracciato questa sfida senza riserve, consapevole del valore soprattutto etico di tale scelta. “Sempre più forza alla cultura del Chilometro Zero. La responsabilità verso le nuove generazioni è il motore di ogni iniziativa che ha genesi in Coldiretti. Nulla viene pensato e condiviso senza un occhio di riguardo verso coloro che riceveranno in dono questo mondo. Nulla di diverso rispetto a ciò che si è sempre vissuto nelle campagne, ma oggi con una consapevolezza in più, legata definitivamente al nuovo concetto di sostenibilità. Grazie ad Amag per averci dato la possibilità di prendere parte ad un’iniziativa così importante per il territorio, che vede al centro le nuove generazioni, una progettualità che ha una rilevante valenza educativa, non solo ambientale ma anche culturale, di conoscenza e recupero dei principi della tradizione e della sana alimentazione. Le iniziative rivolte ai più piccoli per apprezzare quello che viene dalla terra, senza che nulla ne venga scartato sono fondamentali per far crescere consumatori sempre più informati e consapevoli”, ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco. Sostenibilità ambientale è la parola d’ordine per promuovere un modello di sviluppo dove ambiente, territorio e agricoltura lavorano e producono per rispondere al meglio ai principi di economia circolare riducendo al minimo la produzione di rifiuti, risparmiando energia e materiali attraverso processi che tutelano il paesaggio e la natura. “Fare parte di questa squadra è un grande orgoglio e condividere questa mission una naturale conseguenza”, ha concluso il Presidente Mauro Bianco. La mattinata si è conclusa con lo spazio riservato ai ragazzi della scuola alberghiera CIOFS di Alessandria che, coordinati dallo chef Beppe Sardi, hanno cucinato i prodotti di Campagna Amica per un pranzo a base di tipicità del territorio.
Intervenire subito per non rischiare un crack alimentare, economico e occupazionale
INFLAZIONE: CARRELLO SPESA COSTA 650 EURO IN PIÙ A
FAMIGLIA, EFFETTI NEGATIVI SU CONSUMI E QUALITÀ
Irincari della spesa alimentare costeranno alle famiglie 650 euro in più per imbandire la tavola duOlio di girasole sempre al primo posto in top ten dei rincari. rante l’anno a causa dell’esplosivo A settembre +11,4% beni impatto dei costi energetici sulla filiera agroalimentare. alimentari E’ quanto stima la Coldiretti sulla base dei dati Istat sull’inflazione a settembre, che evidenziano un aumento dell’11,4% per i beni alimentari. Secondo l’analisi Coldiretti in cima alla classifica dei rincari con un +60,5% ci sono gli oli di semi, soprattutto quello di girasole, che risente della guerra in Ucraina che è uno dei principali produttori, mentre al secondo posto c’è il burro in crescita del 38,1% e al terzo la margarina (+26,5%). Seguono il riso con un +26,4%, spinto anche dal crollo della produzione nazionale a causa della siccità, e il latte UHT (+24,5%), davanti a farina (+24,2%) e pasta (+21,6%) mentre nelle campagne il prezzo del grano non copre i costi di produzione degli agricoltori. I vegetali freschi aumentano del 16,7% e la frutta del 7,9% con effetti negativi sui consumi. E colpisce direttamente il carrello della spesa degli italiani l’attacco russo ai depositi di olio di semi di girasole che con un balzo dei prezzi del 60% è il prodotto alimentare che ha avuto il maggior aumento nell’ultimo anno. Dall’Ucraina sono arrivate in Italia quasi la metà (46%) delle importazioni nazionali di olio di girasole per un totale di ben 260 milioni di chili, lo scorso anno. La mancanza di olio di girasole si è fatta sentire in Italia dove risulta introvabile sugli scaffali dei supermercati e numerose catene sono state costrette a razionare le vendite. Una coltura, quella dei girasoli, passata in provincia di Alessandria dai 3.968 ettari del 2021 ai 5.279 del 2022 ma con una produzione inferiore a causa dell’andamento climatico: si è passati, infatti, dai 119.040 quintali prodotti lo scorso anno ai 105.580 di quest’anno.
ASSEGNO UNICO, L’INPS FA I CONTI: 7,6 MILIARDI ALLE FAMIGLIE
Investimenti per far fronte all’emergenza denatalità: aiuti per complessivi 7,6 miliardi di euro erogati alle famiglie italiane dall’Inps tra marzo e agosto 2022 per 9,2 milioni di figli. Questi, i dati diffusi dall’Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico Universale dell’Inps lo scorso 6 ottobre e riferiti al primo semestre di vita dell’aiuto. La novità, a partire da questo mese, riguarda anche i dati sui nuclei percettori di Reddito di Cittadinanza. Divenuto noto ai più come misura economica di sostegno alla genitorialità per i figli a carico, l’assegno unico è parte integrante della riforma del Family act, un mix di azioni concrete di politiche familiari e di pari opportunità per contrastare il preoccupante calo delle nascite nel nostro Paese. L’innovazione di questo intervento sta nell’aver introdotto parametri di controllo diversi da quelli strettamente reddituali, ampliando anche la platea di potenziali beneficiari, in un’ottica trasversale ed egualitaria. Tutti ne hanno diritto, indipendentemente dalla condizione lavorativa, siano essi lavoratori autonomi, dipendenti, professionisti, o disoccupati e senza limite massimo di reddito, per ogni figlio a carico, dal 7° mese di gravidanza fino ai 21 anni d’età. Il report dell’Inps mostra che per i nuclei non percettori di Reddito di cittadinanza in media gli importi mensili sono risultati pari a 233 euro per richiedente e a 145 euro per figlio. Di questi, circa il 46% degli assegni stanziati è stato erogato ai nuclei familiari con valore Isee inferiore a 15mila euro. Solamente il 20% dei figli, invece, appartiene ai nuclei familiari che non hanno presentato Isee e che quindi hanno percepito l’importo base pari a 50 euro. Tradotta in cifre, in questi casi, la spesa relativa è risultata pari a 7,3 miliardi di euro, in riferimento a una platea di circa 5,4 milioni di richiedenti e 8,7 milioni di figli beneficiari di almeno una mensilità. I dati inerenti ai 465 mila nuclei percettori del sussidio del Reddito di Cittadinanza, invece, con almeno una mensilità integrata, possono essere riassunti in 786 mila figli a carico. In media l’integrazione riconosciuta sul reddito di cittadinanza è pari a 167 euro mensili d’importo. La concentrazione territoriale nel mese di agosto di figli raggiunti dalla misura, rileva l’Inps, si attesta attorno al 47% nel Nord Italia, rilevando importi maggiormente modesti e valori di Isee più elevati: Bolzano è la città italiana dove si registra il valore minimo del beneficio, che si attesta attorno ai 132 euro mensili per ciascun figlio. Al Sud, invece, la consistenza dei beneficiari è minore di 13 punti percentuali in meno, ma con importi mensili più elevati, legati a valori Isee mediamente più bassi; il valore massimo viene registrato in Calabria, con 166 euro per ogni figlio. L’Istituto di previdenza, inoltre, ha di recente annunciato che sono in arrivo i conguagli di legge dovuti al riconoscimento degli aumenti finalizzati ad assicurare un adeguato sostegno ai nuclei familiari comprendenti figli con disabilità a prescindere dall’età. In primis, l’importo massimo dell’assegno per i figli minorenni pari a 175 euro al mese, per un Isee pari o inferiore a 15 mila euro, gradualmente ridotto al crescere del valore Isee è esteso, per l’anno 2022, ai figli disabili senza limiti di età. A ciò si aggiunge che per il 2022, la maggiorazione prevista esclusivamente per i figli minorenni in base al grado di disabilità da un minimo di 85 euro a un massimo di 105 euro è estesa transitoriamente fino ai 21 anni di età.
INPS: VIA ALL’ESONERO CONTRIBUTIVO PER LE LAVORATRICI AGRICOLE MADRI
Anche per il settore agricolo scatta l’esonero dai versamenti contributivi per le lavoratrici madri a decorrere dalla data di rientro nel posto di lavoro dopo il congedo di maternità. E’ stata pubblicata il 19 settembre la circolare n. 102 dell’Inps con le istruzioni relative alla misura prevista dalla legge di Bilancio 2022 che ha introdotto in via sperimentale, per l’anno 2022, il riconoscimento nella misura del 50% dell’esonero per un anno dal versamento dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri dipendenti del settore privato, a decorrere dalla data del rientro nel posto di lavoro dopo la fruizione del congedo obbligatorio di maternità e per un periodo massimo di un anno a decorrere dalla data del rientro che deve avvenire entro il 31 dicembre del 2022. L’esonero contributivo, spiega la circolare Inps, interessa tutti i rapporti di lavoro dipendente compreso il settore agricolo. E comprende i rapporti a tempo indeterminato, determinato, part time, apprendistato ecc. E’ cumulabile con gli esoneri contributivi relativi ai contributi dovuti dal datore di lavoro. La richiesta dell’esonero va fatta, per conto delle lavoratrici agricole, dal datore di lavoro che deve inoltrare l’istanza “Esonero art.1 c. 137 L.234/2021” tramite la funzione “Comunicazione bidirezionale” del “Cassetto previdenziale aziende agricole”.
BONUS 200 EURO AUTONOMI, VIA ALLE DOMANDE
E’ ufficiale: ora l’indennità una tantum prevista dal Decreto Aiuti, meglio conosciuta come bonus 200 euro, spetterà anche ai lavoratori autonomi e sarà corrisposta dall’Inps per coltivatori diretti, pescatori autonomi, artigiani, commercianti e iscritti alla Gestione separata, mentre per i professionisti dalla relativa Cassa di riferimento. E’ stato, infatti, pubblicato il 24 settembre in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministero del Lavoro che dà il via libera alla misura. Per ottenere il bonus occorre essere lavoratore autonomo/libero professionista, non essere titolare di pensione e aver percepito nel periodo d’imposta 2021 un reddito complessivo non superiore a 35 mila euro. Sul punto, il recente decreto-legge “Aiuti/Ter” ha previsto che se i richiedenti, nel medesimo periodo d’imposta, abbiano percepito un reddito complessivo lordo non superiore a 20 mila euro, l’indennità sarà maggiorata di 150 euro, per un importo complessivo di 350 euro. Tre milioni, questi, all’incirca, i destinatari stimati di questo nuovo aiuto finalizzato a sostenere il potere d’acquisto dei lavoratori autonomi e dei professionisti conseguente alla crisi energetica e al caro prezzi in corso, con uno stanziamento complessivo per l’anno 2022 di 600 milioni di euro, di cui 95,6 milioni destinati agli iscritti alle Casse di Previdenza. Questo limite di spesa è stato poi ulteriormente incrementato di 412,5 milioni di euro per finanziare la maggiorazione dei 150 euro. Come si presenta la richiesta del bonus 200 euro L’indennità non è automatica, ma per ottenerla occorre presentare apposita domanda all’Inps o alla propria Cassa di previdenza privata, anche attraverso gli Istituti di patronato. Nel caso di contemporanea iscrizione previdenziale, l’istanza dovrà essere presentata esclusivamente all’Inps. Le procedure telematiche per presentare le domande di bonus sono state aperte dall’Inps dal 26 settembre e, secondo un comunicato stampa diramato dall’Istituto, ci sarà tempo fino al 30 novembre per inviarle; le domande saranno valutate in base all’ordine cronologico di presentazione. Il beneficio non è compatibile con l’indennità una tantum corrisposta ai dipendenti, pensionati e alle ulteriori categorie di soggetti beneficiari, esempio lavoratori stagionali, lavoratori dello spettacolo, ecc.. I destinatari della misura una tantum devono essere già iscritti alla gestione autonoma alla data del 18 maggio 2022, con partita IVA attiva e attività lavorativa avviata, e aver versato almeno un contributo nella gestione di iscrizione per il periodo di competenza dal 1° gennaio 2020 (con scadenza di versamento al 18 maggio 2022). Per gli iscritti alle Gestioni speciali dell’AGO in qualità di coadiuvanti e coadiutori artigiani, commercianti e lavoratori agricoli il requisito è verificato sulla posizione del titolare. All’istanza deve essere allegata copia fotostatica del documento di identità in corso di validità e del codice fiscale nonché le coordinate bancarie o postali per l’accreditamento dell’importo relativo al beneficio. I 200 euro che spettano una sola volta a ciascun avente diritto non sono considerati reddito a fini fiscali. L’importo del bonus non è cedibile, sequestrabile o pignorabile.
REDDITO E PENSIONE DI CITTADINANZA PER 1,62 MILIONI DI FAMIGLIE
Sono 1,62 milioni i nuclei familiari che ne hanno beneficiato nei primi otto mesi del 2022, con oltre 3,55 milioni di persone coinvolte. L’ importo medio mensile erogato è di 551,81 euro, nel 2021 era 546,19 euro. Nel corso dei primi otto mesi dell’anno, le revoche hanno riguardato oltre 42mila nuclei e le decadenze sono state 221mila. Questo lo scenario complessivo che emerge dall’ultimo Osservatorio su reddito e Pensione di cittadinanza diffuso dall’Inps in questo inizio di autunno. Il Reddito di cittadinanza è una misura di lotta alla povertà, in vigore da marzo 2019, in sostanza un sostegno economico ad integrazione dei redditi familiari finalizzato al reinserimento lavorativo e sociale. Per i nuclei con componenti over 67 anni la prestazione assume la denominazione di Pensione di cittadinanza, quale misura di contrasto alla povertà delle persone anziane. L’accesso alla misura richiede numerosi requisiti: reddituali, patrimoniali, di residenza, di possesso dei beni durevoli, e così via. Se si guarda ai dati più recenti disponibili e relativi al singolo mese di agosto 2022, la statistica diffusa dall’Inps indica che i nuclei beneficiari di Reddito e Pensione di Cittadinanza sono stati 1,18 milioni in totale, con 2,51 milioni di persone coinvolte e un importo medio di 549,54 euro. L’analisi evidenzia poi che l’importo medio varia sensibilmente con il numero dei componenti il nucleo familiare, e va da un minimo di 453 euro per i nuclei costituiti da una sola persona ad un massimo di 734 euro per le famiglie con cinque componenti. La platea dei percettori di reddito di cittadinanza e di pensione di cittadinanza, rende noto l’Inps, è composta da 2,2 milioni di cittadini italiani, 221mila cittadini extra comunitari con permesso di soggiorno UE e 88mila cittadini europei.
Come ogni anno, la Conferenza Episcopale Italiana, pubblica il Messaggio per la Giornata Nazionale del Ringraziamento. Questo il tema del messaggio: “Coltiveranno i giardini e ne mangeranno il frutto. (Am. 9,14). Custodia del creato, legalità, agromafie”. Dopo il peccato originale, coltivare il giardino, da gioia e divertimento divenne fatica, sofferenza e sudore. Rimanendo una fatica, coltivare la terra, oggi, assicura il necessario per la vita e grandi valori come la dignità e la creatività delle persone alla cooperazione e alla fraternità accogliente. La guerra oggi, ci fa apprezzare questa attività produttiva. Tanti popoli sono tenuti sotto scacco con la mancanza di grano e di cibo. Si investe più in armi per la morte che in cibo per la vita. Nelle nostre regioni l’attività agricola corre continuamente questi pericoli: agromafie e relazioni corrotte. Il riciclaggio di denaro sporco con l’acquisto di terreni con risorse di dubbia provenienza; l’inquinamento dei terreni nei quali vengono sotterrati i veleni e rifiuti tossici, i fuochi appiccati da mani criminali ai nostri terreni e ai nostri boschi. Tutto questo provoca un grave danno ai prodotti agricoli e ai diritti di quanti lavorano la terra. Da ultimo la sofisticazione alimentare. La Bibbia presenta la terra come un giardino affidato all’umanità. Di questo giardino gli uomini sono custodi e coltivatori. Ogni frutto viene dall’Altissimo e a Lui va presentata ogni primizia. La Bibbia condanna chi calpesta la dignità dell’altro, col commercio iniquo dei beni destinati a tutti. L’ingiustizia però, con l’osservanza della Parola di Dio è destinata ad essere sconfitta. Quando viene meno la relazione tra cura del Creato e giustizia l’uomo violenta la natura e danneggia il lavoro del fratello. L’enciclica “Laudato sì” sottolinea come la crisi ambientale è anche una crisi sociale (LS. n. 139). Legalità e trasparenza vanno perseguite per la salute, la cura della terra, la qualità della vita. La Chiesa, che sempre ha preso le distanze da metodi immorali e dalle strutture di peccato, confida nel nostro impegno per una rigenerazione morale e sostiene tutte le aziende agricole che rispettano la legalità. Ai consumatori si raccomanda di premiare i prodotti frutto di lavoro onesto e solidale. Nella giornata del Ringraziamento dobbiamo impegnarci a ringraziare il Datore di ogni bene e a diventare protagonisti di un’economia giusta e non rafforzare le strutture di peccato.
Don Ivo Piccinini
POPILLIA JAPONICA: AGGIORNAMENTO AREA DELIMITATA
La DD n. 788 del 6 ottobre 2022 ha aggiornato le aree oggetto di delimitazione per la presenza di Popillia japonica in Piemonte. La Zona definita Infestata comprende l’intero territorio dei comuni riconducibili alle province di Alessandria, Asti, Biella, Novara, Torino, Verbano Cusio Ossola e Vercelli. Ad oggi non sono state prescritte attività a cura dei produttori, ma, nelle suddette aree, il Settore Fitosanitario regionale potrà mettere in atto provvedimenti quali l’installazione di trappole di monitoraggio e cattura diretta e decidere eventuali trattamenti futuri se le presenze dell’insetto saranno ritenute oltre soglia.