"Agricoltura Alessandrina" dicembre 2022

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www.alessandria.coldiretti.it - Poste italiane spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria Prezzo €2.00 COLDIRETTI ALESSANDRIA Anno 69° numero 11 - 21 DICEMBRE 2022
Accordo Intesa San Paolo e Coldiretti per cogliere le opportunità dei bandi previsti dal PNRR
Politica Agricola Comune via libera a 35 miliardi per l’agricoltura italiana e sovranità alimentare No al cibo sintetico, raccolte oltre 350mila firme. In Legge di Bilancio varata una norma ad hoc

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PERIODICO EDITO DA Impresa Verde Alessandria

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RE G I S T R A Z I O N E TR I B U N A L E di Alessandria n.69 del 21.1.1953

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Confederazione Nazionale Coldiretti Federazione Provinciale Coldiretti Alessandria

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3 n.11 - Dicembre 2021 4 ACCORDO INTESA SAN PAOLO-COLDIRETTI, PER COGLIERE LE OPPORTUNITÀ DEL PNRR 6 LEGGE DI BILANCIO, LE NOVITÀ PER L’AGRICOLTURA. ACCOLTE RICHIESTE COLDIRETTI 8 UNIONE EUROPEA, SOSTEGNO E FINANZIAMENTI ALL’AGROALIMENTARE MADE IN ITALY 10 NO AL CIBO SINTETICO, RACCOLTE 350MILA FIRME. BATTAGLIA CONDIVISA CON I CONSUMATORI 12 PAC 2023-2027, VIA LIBERA A 35 MILIARDI PER L’AGRICOLTURA ITALIANA E SOVRANITÀ ALIMENTARE 14 PESTE DEI CINGHIALI, ANCORA TROPPO BASSO IL NUMERO DEGLI ABBATTIMENTI 15 BANDI PER LE IMPRESE, NUOVA SABATINI E ISMEAINVESTE. ECCO TUTTE LE NOVITÀ 18 FORMAZIONE, IL NO AL FRANKENSTEIN FOOD E IL SÌ ALLA BIODIVERSITÀ ENTRANO IN CLASSE 20 FLAVESCENZA DORATA, IN PROVINCIA IN TOTALE MONITORATI 85 COMUNI E 152 VIGNETI 22 GIACENZE CEREALI, OBBLIGO DI COMUNICAZIONE PERIODICA. NOVITÀ FILIERA DEL CECE 24 FILIERA DEL LEGNO, NORME DA SEGUIRE DAL TAGLIO ALLA VENDITA. ATTENZIONE ALLE SANZIONI 26 PATRONATO EPACA, IN MANOVRA APE SOCIALE, OPZIONE DONNA E QUOTA 103 30 LA PAROLA
AL CONSIGLIERE ECCLESIASTICO, “UN BIMBO SPECIALE”
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Coldiretti Alessandria

ALL’AGRICOLTURA DI PIEMONTE, LIGURIA E VALLE

D’AOSTA 370 MILIONI DI EURO PER COGLIERE LE OPPORTUNITÀ DEL PNRR

nPresentati agli imprenditori i contenuti dell’accordo nazionale per favorire sostenibilità ambientale, imprenditoria giovanile, internazionalizzazione e accesso al PNRR

nIn evidenza l’anticipazione dei contributi a fondo perduto per i bandi “Parco Agrisolare”, “Innovazione e meccanizzazione dei frantoi oleari” e l’adesione ai Contratti di filiera

nFinanziamenti per la transizione green con sconti in funzione del raggiungimento di obiettivi ESG, credito a 30 anni con importo fino al 100% della spesa e incentivi all’imprenditoria giovanile

nIl Piemonte è la nona regione italiana per valore aggiunto in agricoltura, con oltre 1,9 miliardi di euro nel 2020; Liguria e Valle d’Aosta hanno prodotto rispettivamente 446 e 49 milioni di euro di valore aggiunto nel settore. Gli occupati sono oltre 48mila in Piemonte, quasi 11mila in Liguria e circa 2mila in Valle d’Aosta

Una numerosa delegazione di imprenditori di Coldiretti Alessandria, con il Presidente Mauro Bianco e il Direttore Roberto Bianco, ha partecipato oggi alla terza tappa del tour organizzato da Coldiretti e Intesa Sanpaolo per illustrare l’accordo nazionale che prevede un plafond di 3 miliardi di euro, di cui 370 milioni di euro destinati a Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta per cogliere le opportunità dei bandi previsti dal PNRR per il settore, e gli altri pilastri su cui si fonda la collaborazione.

L’evento, che si è svolto al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, è stato aperto dai saluti dei Presidenti Regionali di Coldiretti. Dopo la presentazione a cura di Rosa Maria Vitulano, Economista della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo sul tema “L’agro-alimentare italiano: sfide e opportunità di crescita”, ha portato il saluto alla platea il Segretario Generale Coldiretti, Vincenzo Gesmundo. Si è avviato poi un dibattito su argomenti di rilevanza nazionale tra Raffaele Borriello, Capo Area Legislativa e Relazioni Istituzionali di Coldiretti, Massimiliano Cattozzi, Responsabile Direzione Agribusiness Intesa Sanpaolo e Giorgio Venceslai, responsabile Servizi per le Imprese di ISMEA.

I contenuti dell’accordo sono stati illustrati da Enrico Rinaldi, Vice Direttore Coldiretti Piemonte Area Tecnico Giuridica. insieme a Loredana Virdis, Direttore Area Agribusiness Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna Intesa Sanpaolo, e Piermario Romagnoli, Direttore Area Agribusiness Piemonte Sud e Liguria Intesa Sanpaolo.

“Questo accordo sancisce un impegno reciproco nei confronti del patrimonio agroalimentare italiano - afferma Roberto Moncalvo Presidente di Coldiretti Piemonte - Sostenere le imprese agricole significa quindi sostenere la produzione di cibo per puntare ad un’autosufficienza alimentare che riduca la dipendenza dall’estero e garantire la sicurezza alimentare nazionale. Per questo è fondamentale cogliere le opportunità offerte dal PNRR per raggiungere l’obiettivo della sovranità alimentare garantendo un giusto reddito agli agricoltori, cibi di qualità ai consumatori ed affrontare le sfide della transizione ecologica e digitale, un volano per le imprese orientate sempre più ad uno sviluppo ecosostenibile. Parliamo, oltretutto, di imprese che sono determinanti nell’ambito del nord ovest per dare slancio all’economia dei nostri territori e per dare una spinta a tutto il sistema Paese che deve ancora colmare il pesante deficit produttivo in molti settori importanti”.

“Gli incontri con Coldiretti che stiamo promuovendo sul territorio rispondono alla volontà comune di rafforzare il dialogo con gli imprenditori, affinché colgano quanto prima l’opportunità di investire adesso per cambiare strutturalmente il modo di fare agricoltura, verso un futuro in cui la sostenibilità e l’innovazione tecnologica siano perfettamente integrate nel processo produttivo e di trasformazione - ha dichiarato Massimiliano Cattozzi, responsabile Direzione Agribusiness Intesa Sanpaolo - Il settore agroalimentare del Piemonte, della Liguria e della Valle d’Aosta si fonda su tradizione e ricerca, su prodotti di qualità e su un sistema imprenditoriale dedito all’export e all’innovazione. Elementi

4 Accordo IntesA sAnpAolo - coldIrettI

chiave che vogliamo valorizzare per consentire a queste imprese di cogliere le opportunità del PNRR, per intraprendere una transizione sia green sia digitale che consenta loro di crescere e continuare a competere sul mercato.”

contenutI dell’Accordo IntesA sAnpAolo - coldIrettI

Le aree di intervento dell’accordo riguardano tutte le misure attraverso cui dare attuazione al programma delineato dal PNRR a sostegno dell’Agrosistema italiano attraverso importanti stanziamenti in misure a titolarità del MIPAAF, MITE, MISE, MIBAC e Min. Turismo.

Vi sono ricompresi i bandi relativi ai “Parchi agrisolari” e all’“Innovazione e meccanizzazione”, ma anche gli interventi per una migliore gestione delle risorse idriche, per lo sviluppo della logistica e della capacità di stoccaggio e soprattutto per i contratti di filiera Nello specifico, il primo bando mira a favorire l’incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili attraverso la diffusione dell’istallazione di pannelli solari senza consumo del suolo, migliorando la competitività delle aziende agricole. Il secondo prevede di incrementare la sostenibilità di produzione e sicurezza alimentare, introdurre tecniche di agricoltura e di fertilizzazione di precisione, aumentare produttività e competitività delle filiere, a partire dall’ ammodernamento dei frantoi oleari. I contratti di filiera operano nei diversi segmenti della filiera agroalimentare affiancando al contributo dello Stato, concesso per diverse tipologie di investimento, anche, se richiesto, un finanziamento agevolato abbinato al finanziamento della banca. Intesa Sanpaolo, nel merito, ha aderito alla convenzione MIPAAF-CDP relativa alla concessione di finanziamenti per la promozione dei Contratti di Filiera - V Bando e potrà quindi operare sia come banca finanziatrice, per le singole controparti beneficiarie, sia come banca autorizzata referente nei confronti del MIPAAF, per l’intero contratto di Filiera.

La misura si colloca nell’ambito della Missione 2 - “Rivoluzione verde e transizione ecologica” del PNRR e mira a migliorare sia le prestazioni globali e la sostenibilità dell’azienda agricola attraverso una riduzione dei costi di produzione o il miglioramento e la riconversione della produzione, sia l’ambiente naturale o le condizioni di igiene e di benessere animale.

A supporto dell’imprese agricole associate a Coldiretti, Intesa Sanpaolo individuerà le migliori soluzioni per facilitare l’accesso alle iniziative di sostegno pubblico, in particolare sia per ottenere l’anticipazione finanziaria dei contributi a fondo perduto, sia attraverso il rilascio degli impegni di firma necessari per abilitare l’inoltro della richiesta di anticipazione del contributo a fondo perduto al Ministero.

Inoltre, laddove il contributo pubblico non dovesse coprire l’intero ammontare dell’investimento, la Banca

affiancherà le aziende con finanziamenti la cui durata potrà arrivare fino a 30 anni e importo fino al 100% della spesa, anche con garanzia sussidiaria ISMEA e Green di Sace.

Oltre al supporto ai bandi, Intesa Sanpaolo mette a disposizione gratuitamente delle imprese clienti “Incent now”, la piattaforma digitale frutto della collaborazione con Deloitte che permette di avere informazioni relative alle misure e ai bandi resi pubblici da enti istituzionali nazionali ed europei nell’ambito della pianificazione del PNRR.

A disposizione delle imprese di capitale associate anche i finanziamenti S-Loan Agribusiness per favorire gli investimenti in forme di tutela contro i rischi del cambiamento climatico e cogliere le principali opportunità derivanti dall’adozione di modelli di business più sostenibili. È previsto un meccanismo di premialità attraverso il riconoscimento di una riduzione del tasso del finanziamento a fronte del raggiungimento di obiettivi di sostenibilità Infine, per incentivare la diffusione di aziende agricole condotte da giovani imprenditori, anche attraverso il passaggio generazionale, Intesa Sanpaolo propone soluzioni dedicate per supportare la fase di avvio dell’attività, lo sviluppo e la crescita, anche in coerenza con le azioni di sostegno pubbliche previste nell’ambito dei bandi del PNRR. Completa il quadro la valorizzazione delle filiere produttive attraverso il Programma Sviluppo Filiere, che ha l’obiettivo di valutare le piccole e medie imprese, anche di piccolissime dimensioni, valorizzandone il posizionamento strategico all’interno delle catene di fornitura e sostenendole in qualità di fornitori chiave di aziende ‘capofiliere’, maggiormente dimensionate e con un migliore accesso al mercato di riferimento. Grazie a questo programma, le piccole e medie imprese agricole fornitrici strategiche del champion possono beneficiare dell’appartenenza alla filiera in termini di migliori condizioni di accesso al credito Nel settore agro-alimentare sono stati attivati 170 contratti di filiera, di cui ben 70 in Piemonte, che coinvolgono in tutto il Paese per il comparto oltre 6.500 fornitori, oltre 22.000 dipendenti del capofiliera, per un volume d’affari complessivo di 22 miliardi di euro. Il tour Intesa Sanpaolo Coldiretti proseguirà nelle diverse regioni italiane.

5 Accordo IntesA sAnpAolo - coldIrettI

Voucher, 100 milioni per la sovranità alimentare e risorse per contrastare il consumo del suolo tra le misure della manovra agricola della legge di Bilancio. Impatto positivo sulla filiera dalla card finalizzata a sostenere gli acquisti alimentari delle famiglie più fragili. Prende corpo il pacchetto agricolo della Legge di Bilancio 2023 che inizia l’iter parlamentare. Innanzitutto anche per il prossimo

anno resta in vigore l’esenzione Irpef per i redditi dominicali e agrari. Confermato l’esonero contributivo per un periodo fino a 24 mesi per coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali di età inferiore a 40 anni che si insediano per la prima volta in agricoltura tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2023. Scatta anche l’esonero parziale dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti per i periodo

nazionale

di paga dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023.

Sempre in tema di lavoro è stato innalzato a 10.000 euro il limite dei compensi per prestazioni di lavoro occasionale, con riferimento alla totalità dei prestatori. Il ricorso al lavoro occasionale viene esteso anche alle attività lavorative di natura occasionale svolte nell’ambito delle attività agricole di carattere stagionale.

Piatto forte della manovra è poi il fondo per la sovranità alimentare finalizzato, come spiega la norma, a rafforzare il sistema agricolo e agroalimentare nazionale anche con interventi per valorizzare il cibo italiano di qualità, ridurre i costi di produzione per le imprese agricole, sostenere le filiere e garantire la sicurezza delle scorte e degli approvvigionamenti alimentari in caso di crisi di mercato. Per queste finalità sono stati stanziati 25 milioni per ciascuno degli anni 2023, 2024, 2025 e 2026 per un totale di 100 milioni.

Un budget di 75 milioni è messo a disposizione di progetti di innovazione, dalla robotica alle piattaforme e infrastrutture 4.0.

Istituito un fondo di 500 milioni per il 2023 per sostenere gli acquisti di prodotti alimentari di prima necessità destinato ai soggetti con Isee non superiore a 15mila euro. Una iniziativa che avrà impatto economico sulla filiera.

Sono stati rideterminati i valori di acquisto di terreni e partecipazioni. In particolare per quanto riguarda i valori di acquisto delle partecipazioni e dei terreni edificabili e con

6 legge dI BIlAncIo le novItà per l’AgrIcolturA
Una finanziaria nel complesso positiva ma esistono margini di miglioramento MANOVRA: LEGGE DI BILANCIO, LE NOVITÀ PER L’AGRICOLTURA. ACCOLTE LE RICHIESTE COLDIRETTI
Punto forte il fondo per la sovranità alimentare finalizzato a rafforzare sistema agricolo

destinazione agricola rideterminati secondo quanto prevede la legge 27 del 2003 le aliquote dell’imposta sostitutiva sono pari al 14%.

Riconoscimento anche per il primo trimestre 2023 del credito di imposta in favore delle imprese esercenti attività agricola, della pesca e per le imprese esercenti l’attività agromeccanica per l’acquisto del carburante per la trazione dei mezzi utilizzati per lo svolgimento delle attività. Il credito di imposta si applica anche alle imprese agricole e della pesca per l’acquisto dei carburanti per il riscaldamento delle serre e dei fabbricati produttivi adibiti all’allevamento degli animali. Rinvio al 1° gennaio 2024 della decorrenza dell’efficacia delle disposizioni relative all’imposta dei manufatti in plastica monouso (la cosiddetta plastic tax) e all’imposta sul consumo delle bevande analcoliche (sugar tax).

Via anche alla proroga e rimodulazione delle aliquote del credito d’imposta in favore delle imprese per l’acquisto di energia e gas. Prorogati l’azzeramento degli oneri generali di sistema nel settore elettrico per il primo trimestre 2023 e la riduzione degli oneri del sistema gas.

Sono stati stanziati per i contratti di sviluppo 160 milioni di euro per cia-

scuno degli anni dal 2023 al 2027. E, infine, è stato istituito un Fondo per il contrasto al consumo di suolo nello stato di previsione del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica per la programmazione ed il finanziamento di interventi per la rinaturalizzazione di suoli degradati o in via di degrado in ambito urbano e periurbano.

Una finanziaria nel complesso positiva che va nella direzione di tutelare un comparto strategico per il Paese anche se esistono ancora margini di miglioramento nel corso dell’iter parlamentare in particolare per l’iva sul settore zootecnico, la riduzione delle accise per i birrifici artigianali e interventi sulle agroenergie.

Manovra: su pressing Coldiretti nei campi tornano

L’arrivo dei buoni lavoro è importante per procedere con la semplificazione burocratica e salvare i raccolti, oltre a garantire nuove opportunità di reddito in un momento particolarmente difficile per il Paese. E’ quanto afferma Coldiretti Alessandria nel commentare i contenuti della manovra, che prevede l’introduzione dei buoni lavoro a tempo determinato per un importo fino a 10mila euro, dopo che al blitz “SOS Frutta”, in piazza Castello a Torino a cui ha preso parte anche Coldiretti Alessandria, è stato chiesto proprio da Coldiretti di reintrodurre lo strumento dei voucher per la manodopera in agricoltura.

i voucher

Il Governo, dunque, ha accolto le nostre sollecitazioni sul problema della manodopera agricola siamo pronti al confronto con le Istituzioni e i sindacati per individuare le formule più adeguate che garantiscano maggiore semplificazione per le imprese e le necessarie tutele per i lavoratori agricoli. Sovranità alimentare significa nei fatti un impegno per investire nella crescita del settore con il lavoro, aumentare le produzioni, ridurre la dipendenza dall’estero, valorizzare la biodiversità del nostro territorio e garantire agli italiani la fornitura di prodotti alimentari nazionali di alta qualità.

7 legge dI BIlAncIo le novItà per l’AgrIcolturA

PRESSING COLDIRETTI: FERMATO IL TENTATIVO DI ESCLUDERE DAI FINANZIAMENTI EUROPEI LA CARNE, I SALUMI, IL VINO E LA BIRRA

E’stato fermato il tentativo di escludere dai finanziamenti europei della promozione carne, salumi, vino e birra sotto attacco di un approccio ideologico che discrimina alimenti che fanno parte a pieno titolo della dieta mediterranea. E’ quanto affermano Coldiretti e Filiera Italia nel sottolineare che la Commissione Europea nel rivedere il Regolamento 1144/2014 deputato alla Promozione dei prodotti agroalimentari per quanto riguarda l’annualità 2023 ha eliminato gli elementi di penalizzazione per questi prodotti.

Il lavoro fatto negli ultimi mesi ha portato Coldiretti a un confronto diretto con i commissari Ue Timmermans, Wojciechowski e Gentiloni e quello fatto dal Governo ha rotto il fronte a livello europeo. Fondamentale, ora, mantenere alta la guardia perché nel prossimo regolamento non si torni a demonizzare alcuni prodotti invece che lavorare a una corretta informazione sulla quantità di alimenti che devono essere consumati nell’arco della giornata. Il giusto impegno della Commissione Europea per tute -

lare la salute dei cittadini non può tradursi in decisioni semplicistiche che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti indipendentemente dalle quantità consumate. L’equilibrio nutrizionale va infatti ricercato tra i diversi cibi consumati nella dieta giornaliera e non certo condannando lo specifico prodotto.

DA GENTILONI SOSTEGNO AL MADE IN ITALY

Consegnati al Commissario alcuni dossier di prossima discussione

Coldiretti esprime soddisfazione per l’esito dell’incontro a Bruxelles con il Commissario italiano Paolo Gentiloni, che ha dimostrato sensibilità per alcuni dossier chiave per il futuro del comparto agroalimentare italiano. Una delle principali tematiche affrontate è stata la Politica Agricola Comune sia in termini di risorse, oggi e nella futura programmazione, sia in termini di visione strategica. A medio termine la Commissione si deve impegnare a porre rimedio al trend sempre al ribasso dei fondi del bilancio dedicati alla Pac ma nell’immediato dovrà anche dare risposte alle perdite del valore reale dei pagamenti che, a causa dell’inflazione, ammontano a più del 32%.

“Saremo sempre al fianco del Commissario Gentiloni in tutte le occasioni in cui dovrà essere salvaguardata la distintività del modello produttivo italiano - ha affermato il Presidente Nazionale Ettore Prandinicontro la strategia di poche multinazionali che mira-

no a sostituire il cibo tradizionale con alternative prodotte in laboratorio”. Coldiretti saluta positivamente anche l’impegno a rendere questi scambi molto più frequenti anche su temi trasversali quali la proposta di regolamento sul packaging, la possibilità, per ora scongiurata, di un’introduzione a livello Ue del Nutriscore, la demonizzazione del vino attraverso etichette allarmistiche o ancora la speriamo imminente presentazione della proposta di regolamento sulle nuove tecniche genomiche, su cui Coldiretti invita la Commissione ad accelerare.

“Abbiamo consegnato al Commissario Gentiloni un approfondimento - conclude il presidente della Coldiretti - sui dossier di prossima discussione su cui contiamo che l’incontro costituisca solo la prima tappa di una proficua collaborazione a difesa del modello agroalimentare italiano ed europeo come condiviso dallo stesso Commissario”.

8 unIone europeA
Incontro a Bruxelles sul futuro dell’agroalimentare

Il Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, ha annunciato che nel collegato alla legge di Bilancio, che ha già recepito molti interventi proposti dalla Coldiretti, ci sarà una norma contro i cibi sintetici. Ha sottolineato comunque che la partita si gioca anche a Bruxelles. Una strada lunga e difficile, ma il ministro ha sposato con convinzione la battaglia della Coldiretti. Intanto però un risultato è stato centrato grazie alla raccolta di firme che ha sfondato quota 350mila. E non solo per aver acceso i riflettori su una vera emergenza, ma per avere creato una nuova sensibilità sulla necessità di tutelare il Made in Italy. L’Italia deve diventare il primo Paese che vieta la fabbricazione e il commercio di prodotti alimentari realizzati in provetta. Uno sparuto gruppo di big della farmaceutica e dell’hi tech, nelle cui mano si concentra più del 50% della ricchezza mondiale, sta portando avanti questo business per “impossessarsi così dell’unico campo oggi libero”. E l’obiettivo di espellere dal mercato le aziende agricole. Coldiretti alzerà perciò le barricate per scongiurare che si realizzi il disegno che sta prendendo corpo nella Ue e cioè trasformare l’Europa in un giardino rovinando tutto il resto. “Diventeremo uno scudo umano, partigiani della difesa del cibo naturale”, ha affermato il Segretario Generale Vincenzo Gesmundo. Coldiretti ha una faccia e una sensibilità che si declina con la trasparenza. E non si è mai piegata alle logiche di alcune multinazionali e a quelle speculative. Altre organizzazioni che siedono nel Copa Cogeca, in Italia si dichiarano contrarie al cibo sintetico, poi però hanno firmato nella Ue documenti che lasciano spazio a una quota di simil carne. Coldiretti, invece, è pronta ad alzare le barricate perché si parte dalle bistecche, ma poi passando per latte, uova, formaggi e salumi si arriva al pesce. In tempi non sospetti Coldiretti ha difeso strenuamente la biodiversità: non solo produrre, ma invertire la tendenza dell’abbandono delle terre che ha sottratto il 30% della superficie agricola nel nostro Paese. E questo è avvenuto anche perché non sono state realizzate infrastrutture. A partire da quelle idriche, ma senza dimenticare le ferrovie, le autostrade e i porti. Non è uno spot, ma un altro ormai “storico” cavallo di battaglia della Coldiretti. Tutto finalizzato a garantire il giusto reddito ai produttori. Solo infatti con un sistema logistico e infrastrutturale adeguato è possibile superare quel gap che penalizza l’agricoltura italiana. Il Pnrr ha stanziato 1,3 miliardi per le filiere, ma sono arrivate domande per 6 miliardi. La voglia per le imprese agricole di fare di più c’è. E ci sono spazi per crescere.

9 no Al cIBo sIntetIco
SUPERATE LE 350MILA FIRME: IN LEGGE DI BILANCIO UNA NORMA AD HOC CONTRO IL CIBO SINTETICO

PER TUTELARE LA CULTURA ALIMENTARE MADE IN ITALY

Sono già oltre 4.500 le firme raccolte in provincia di Alessandria per dire NO al cibo sintetico e promuovere una legge che ne vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione in Italia.

In provincia di Alessandria hanno firmato la petizione anche tantissimi sindaci e amministratori locali. Molti Consigli Comunali hanno

approvato, esattamente come ha già fatto il Consiglio regionale del Piemonte lo scorso 22 novembre, l’ordine del giorno per sostenere la mobilitazione Coldiretti contro il cibo sintetico e tutte le iniziative di sensibilizzazione al riguardo sostenute dal mondo agricolo, accademico e scientifico finalizzate a richiamare l’attenzione sui rischi della diffusione del cibo da laboratorio.

Un successo che conferma la forte opposizione degli italiani ai cibi artificiali evidenziata dal Censis secondo cui si tratta di una realtà che viene nettamente rifiutata dall’84% degli italiani che si dichiara contrario all’idea di cibi prodotti in laboratorio da sostituire a quelli coltivati in agricoltura. Il no al cibo sintetico è preponderante per classi di età, titolo di studio, genere, area territoriale di residenza, livello di reddito.

“Grazie a tutti i cittadini, consumatori, imprenditori agricoli e non che si sono uniti a noi in questa ‘battaglia giusta’! Si tratta di fermare una pericolosa deriva che mette a rischio il futuro della cultura alimentare nazionale, delle campagne e dei pascoli e dell’intera filiera del cibo Made in Italy”, ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco

Intanto, anche in provincia di Alessandria la mobilitazione per la raccolta delle firme continua:

“Si può sottoscrivere la petizione negli uffici Coldiretti, nei mercati Campagna Amica e negli agriturismi Terranostra. L’obiettivo è promuovere una legge che vieti in Italia la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico che potrebbero presto inondare il mercato europeo sulla spinta delle multinazionali e dei colossi dell’hi tech”, ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco

10 no Al cIBo sIntetIco
Oltre 4.500 firme raccolte in provincia di Alessandria per dire NO al cibo sintetico CIBO VERO: BATTAGLIA CONDIVISA CON I CONSUMATORI
Numerosi sindaci del territorio hanno già sottoscritto la petizione a difesa della biodiversità

AIUTI

Pubblicate le istruzioni del Masaf per l’applicazione della misura degli investimenti nel settore vitivinicolo per la campagna 2023-2024. Si tratta di un intervento finalizzato a sostenere investimenti in impianti di trattamento, infrastrutture vinicole anche per la commercializzazione che portino a un miglioramento del rendimento globale dell’impresa in termini di competitività e di risposta alla domanda del mercato, di miglioramento dei risparmi energetici, dell’efficienza e della sostenibilità. La domanda va presentata entro il 30 marzo.

L’aiuto è concesso alle imprese del settore impegnate in almeno una delle attività indicate dal decreto: produzione di mosto di uve ottenuto dalla trasformazione di uve fresche ottenute dalle aziende, acquistate o conferite dai soci; produzione di vino ottenuto dalla trasformazione di uve fresche o mosto dell’azienda, acquistati o conferiti dai soci anche per la commercializzazione; elaborazione, affinamento e confezionamento del vino conferito dai soci o acquistato anche per la commercializzazione con l’esclusione dai contributi per le aziende che

svolgono solo attività di commercializzazione; produzione di vino attraverso la lavorazione delle proprie uve da parte di terzi vinificatori se la domanda di aiuto è finalizzata a realizzare un nuovo impianto o una infrastruttura vinicola.

Possono accedere all’aiuto anche le organizzazioni interprofessionali e i Consorzi di tutela. Il sostegno agli investimenti realizzati da micro, piccole o medie imprese può coprire fino al 40% della spesa sostenuta che arriva al 50% nelle Regioni classificate come meno sviluppate. Il tetto scende a un massimo del 20% se l’investimento è realizzato da un’impresa “intermedia” con meno di 750 dipendenti e un fatturato inferiore a 200 milioni. Anche in questo caso il limite è del 25% nelle Regioni di convergenza.

Aiuto al 19% per le grandi imprese con oltre 750 dipendenti e più di 200 milioni di fatturato. E’ possibile chiedere il pagamento anticipato che non può però superare l’80% del contributo della Ue. In questo caso è però richiesta una fidejussione pari al 110% del valore dell’anticipo. L’allegato al decreto precisa gli investimenti ammessi al contributo per ciascuna Regione e Provincia autonoma. Per approfondimenti e predisposizione delle domande le aziende vitivinicole possono rivolgersi alle sedi territoriali della Coldiretti.

Mancata realizzazione di nuovi vigneti: deroga sanzioni

È specificamente riferita alle autorizzazioni di nuovo impianto rilasciate nel 2019 con scadenza 11 luglio 2022 e a quelle rilasciate negli anni precedenti con scadenza 31 dicembre 2022. In tali casi, di conseguenza, la non realizzazione degli impianti richiesti non comporta le pesanti sanzioni stabilite per le inadempienze.

11 settore vItIvInIcolo
Applicazione della misura degli investimenti nel settore vitivinicolo campagna 2023-2024 VINO: ENTRO IL 30 MARZO LE DOMANDE PER GLI
Aiuto concesso alle imprese impegnate in almeno una delle attività indicate dal decreto

ITALIANA E SOVRANITÀ ALIMENTARE DEL PAESE

“Gli oltre 35 miliardi di euro della nuova politica agricola (Pac) per il periodo 2023-2027 sono fondamentali per sostenere la competitività delle imprese e l’obiettivo della sovranità alimentare del Paese in un momento di grande difficoltà per il balzo dei costi con più di una impresa agricola su dieci (13%) che rischia di chiudere. Finalmente abbiamo regole chiare anche se non è certo la riforma agricola dei sogni per gli agricoltori, anche per come è stata scritta la riforma in Europa in un periodo antecedente alle attuali situazioni di crisi. Coldiretti è pronta a lavorare con il Ministro Lollobrigida per utilizzare al meglio i fondi con regole semplici e meno burocrazia”.

E’ quanto ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria, Mauro Bianco, sull’approvazione del Piano Strategico Nazionale dell’Italia sull’applicazione della Politica Agri-

cola Comune (Pac) da parte di Bruxelles.

“Il Piano rappresenta un compromesso utile a tenere insieme la sostenibilità economica, ambientale e sociale delle nostre aziende agricole in sinergia con gli interventi previsti dal Pnrr e dalla manovra. Nel piano ci sono alcune importanti novità come l’aumento delle risorse per i giovani, fondi rafforzati per il biologico, ma anche attenzione a filiere strategiche dalla zootecnia all’olio e il principio della condizionalità sociale, perché è giusto che chi sfrutta il lavoro nero sia penalizzato”, ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco.

Le novità principali della Pac 20232027 riguardano soprattutto il primo pilastro della Pac e, in particolare, i pagamenti diretti. La prima novità riguarda il rafforzamento della condizionalità con l’inserimento degli obblighi di greening seppur

in parte modificati: l’impegno per il mantenimento dei prati permanenti è implementato con la definizione di una percentuale massima di diminuzione pari al 5% rispetto all’anno di riferimento; la percentuale minima di seminativo da lasciare a riposo e anche l’impegno della diversificazione è stato assorbito nella condizionalità, seppur rafforzato attraverso l’obbligo della rotazione. Per queste due ultime norme (terreni a riposo e rotazione) è prevista una deroga alla loro applicazione per il primo anno 2023.

Altra novità “ambientale” della nuova Pac sono gli Eco-Schemi che consistono in pagamenti ag-

12 pAc 2023-2027 cosA c’è dA sApere
UE:
Regole chiare in momento di crisi con più di 1 impresa agricola su 10 a rischio chiusura
VIA LIBERA A 35 MILIARDI PER AGRICOLTURA
Utilizzare al meglio i fondi con regole semplici e meno burocrazia: bene le risorse per i giovani

giuntivi riconosciuti agli agricoltori che si impegnano volontariamente al rispetto di pratiche agricole per regimi ecologici che vanno oltre la condizionalità rafforzata. Gli Eco-Schemi assorbiranno complessivamente circa 880 milioni di euro e riguarderanno misure specifiche per il settore zootecnico (42% delle risorse) e misure volte a favorire la gestione sostenibile delle superfici agricole attraverso: inerbimento colture arboree (17% delle risorse), salvaguardia degli olivi dal valore paesaggistico (17%% delle risorse), sistemi foraggeri (19% delle risorse) e una misura dedicata agli impollinatori (5% delle risorse).

Oltre al pagamento di base, gli agricoltori potranno ricevere anche il pagamento ridistributivo a cui l’Italia dedicherà circa 350 milioni l’anno, pari al 10% del budget complessivo. Si tratta di un aiuto aggiuntivo riconosciuto sui primi 14 ettari del totale di quelli ammissibili posseduti dall’agricoltore, con esclusione delle imprese con superficie superiore a 50 ettari e al di sotto dei 0,5

ettari, in considerazione degli oneri burocratici che sarebbero superiori all’importo dell’aiuto PAC.

Per i giovani rimane la possibilità di usufruire di un premio aggiuntivo a cui l’Italia dedicherà il 2% del proprio budget nazionale al quale si aggiunge un altro 2% dai fondi di sviluppo rurale. L’aiuto sarà riconosciuto ai giovani agricoltori sotto forma di pagamento annuale per ettaro ammissibile, fino ad un mas

di ettari ammissibili ed è concesso per massimo 5 anni a partire dal primo anno di presentazione della domanda di aiuto.

Infine, anche nella nuova programmazione, si conferma il sostegno accoppiato che assorbirà 524 milioni di euro l’anno, di cui il 42% per la zootecnia (vacche da latte, settore carne, bufale e ovicaprini) e il 58% per le misure a superficie (grano duro, soia, girasole, colza, riso, agrumi, leguminose da granella e -

UMA: RENDICONTAZIONE CARBURANTE AGRICOLO CONTO TERZI

In questi giorni la Regione Piemonte (Settore UMA) sta inviando via PEC la comunicazione riguardante la compilazione e la gestione delle fatture delle prestazioni agricole alle ditte agromeccaniche e miste conto proprio/conto terzi.

Ricordando che la rendicontazione delle lavorazioni della ditta conto terzi ha effetti diretti sulla ditta del cliente/conto proprio e che potrebbe, quindi, generare un’eccedenza di consumi di carburante agevolato, a partire dal 1° gennaio 2023 le fatture dovranno seguire alcune specifiche regole di compilazione:

• dovranno essere trasmesse in formato xml;

• riportare indicazioni se sono a “saldo” o in “acconto”;

• indicare con esattezza l’anno di riferimento della prestazione;

• indicare con precisione la coltura, la lavorazione eseguita, il numero delle ripetizioni e l’unità di misura della superficie esclusivamente in ettari (eccezionalmente le giornate piemontesi) o in ore, ove consentito per alcune specifiche lavorazioni (DGR.04488990/21).

Tutte le fatture prive di tali dati, quindi, non verranno accettate e non rendicontate al fine del relativo beneficio fiscale del carburante agricolo, salvo emissione di una nuova fattura correttiva.

AGEA: EROGATI GLI ANTICIPI PAC A 508MILA BENEFICIARI

Conclusa l’erogazione degli anticipi dei contributi Pac: domanda unica e misure a superfici e animali dello sviluppo rurale. Lo rende noto Agea precisando che i beneficiari sono 508 mila, per un importo totale di 1.218 milioni di euro.

In particolare, sono state 391.014 le aziende che hanno presentato la domanda unica per un importo di 780.306.993,79 euro e 117.391 le domande dello sviluppo rurale per un importo di 437.881.175,50 euro.

Per i Psr si registra un incremento di circa il 70% rispetto allo scorso anno.

13 pAc 2023-2027 cosA c’è dA sApere

ABBATTIMENTI, PARTIRE CON INTERVENTI URGENTI

Sono ancora insufficienti i numeri dei cinghiali abbattuti che superano di poco i 12 mila

per cui resta lontano l’obiettivo dei 50 mila. E’ quanto denuncia Coldiretti Piemonte nell’evidenziare

BIOSICUREZZA SUINI: BANDO PSR

È aperto da fine ottobre il bando 2022 relativo all’Operazione 5.1.1 del PSR per gli investimenti atti ad accrescere la biosicurezza degli allevamenti di suini evitando ai maiali e suidi allevati di entrare in contatto con il virus della PSA. Le domande di sostegno possono essere presentate fino alle ore 23.59 del 31 gennaio 2023. Sono ammissibili anche le spese sostenute retroattivamente l’apertura del bando, ovvero a decorrere dal 7 gennaio 2022.

Per essere considerati ammissibili, inoltre, i costi devono derivare da una delle seguenti metodologie: elenco Prezzi Agricoltura (approvato con DD 17 marzo 2022, n. 219) o, in mancanza di specifiche voci di opere compiute, analisi prezzi composta da singole voci di prezzo elementare desunte dal prezzario regionale; confronto tra preventivi (almeno tre) rilasciati da fornitori diversi e tra loro comparabili. Gli interventi ammessi a sostegno devono essere conclusi entro 12 mesi decorrenti dalla data di ammissione, con un’eventuale proroga di 3 mesi per giustificati motivi. Si ricorda, infine, che è stato introdotto l’obbligo di relazione specialistica a firma di un consulente veterinario libero professionista. Il costo sostenuto dal beneficiario per la redazione di tale relazione specialistica è da ritenersi rientrante tra le spese ammissibili. I criteri di selezione sono collegati alla tipologia gestionale dell’allevamento e alla localizzazione. Il punteggio minimo per accedere al finanziamento è pari a 25 punti.

una situazione, oltre alla peste dei cinghiali, sempre più al collasso ed insostenibile con danni economici incalcolabili alle produzioni agricole, all’ambiente e che espone i cittadini ad incidenti, molte volte anche mortali.

“Dopo quasi un anno dall’esplosione del primo caso di peste dei cinghiali, i numeri di quella che dovrebbe essere un’azione straordinaria di depopolamento sono troppo bassi - ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. I dati evidenziano come l’attività di controllo della Provincia, seppur con numeri ancora insufficienti, stia facendo aumentare i capi abbattuti, ma è necessario investire per incrementare il personale preposto a tale attività”.

Sempre più deludenti invece i numeri relativi agli abbattimenti rispetto all’attività venatoria, in particolare alla caccia di selezione.

14 peste deI cInghIAlI
Danni economici incalcolabili, il 2022 chiude con bilancio depopolamento deludente CINGHIALI: ANCORA TROPPO BASSO NUMERO DEGLI
Poco più di 12mila: ora con le linee guida operative non ci devono essere più scuse
Guarda sul canale Youtube di Coldiretti Piemonte l’approfondimento sulle linee guida https://www.youtube.com/watch?v=_ncaf_Fer8I

L’agevolazione è

e medie imprese di tutti i settori NUOVA SABATINI GREEN: DAL 1° GENNAIO LE DOMANDE PER LE AGEVOLAZIONI

Si possono presentare dal 1° gennaio prossimo le domande per accedere alle agevolazioni della Nuova Sabatini Green. Nella nuova formula infatti l’agevolazione punta a sostenere gli investimenti finalizzati ad acquistare macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica e a basso impatto ambientale e che rientrano in programmi destinati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.

L’agevolazione è riservata alle micro, piccole e medie imprese di tutti i settori, compresi agricoltura e pesca. I finanziamenti interessano impianti e macchinari, attrezzature industriali e commerciali, software e tecnologie digitali. Sono escluse le spese relative a terreni e fabbricati e ai

beni usati o rigenerati. Il finanziamento deve essere di durata non superiore ai 5 anni e l’importo è compreso tra 20mila e 4 milioni. Per quanto riguarda gli investimenti green il contributo è maggiorata per quei beni dotati di un’idonea certificazione ambientale di processo oppure di un’idonea certificazione ambientale di prodotto.

Il contributo maggiorato del 30% è previsto per i Beni 4.0 che rientrano negli allegati della legge di bilancio 2017 e dalla circolare 269210 del 3 agosto 2018.

RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DI GAS SERRA ED AMMONIACA

E’ aperto l’ultimo bando regionale dell’Operazione 4.1.3 “Investimenti per la riduzione delle emissioni di ammoniaca e gas serra di origine agricola” previsto dalla programmazione del PSR 2014-2022, con una dotazione finanziaria di 8,6 milioni di euro. Scadenza 28 febbraio 2023.

L’Operazione 4.1.3 del PSR Piemonte cofinanzia le aziende agricole che scelgono di migliorare le proprie performance ambientali nella gestione delle matrici organiche, di adottare tecniche di concimazione organica a basso impatto ambientale, tra cui quelle ammesse anche in caso di semaforo antismog acceso, e di rendere più efficiente la gestione della fertilizzazione, così da ridurre i costi colturali. Nello specifico sono finanziabili: • realizzazione di coperture, anche antipioggia, sopra le strutture di stoccaggio, • acquisto di macchine ed attrezzature per la distribu-

zione con tecniche a bassa emissività • realizzazione di vasche di stoccaggio coperte, aggiuntive rispetto alle capacità minime prescritte dalla normativa vigente, oppure in sostituzione di lagoni esistenti, • copertura dei paddock, • acquisto di separatori solido/liquido, • acquisto di attrezzature per movimentazione e gestione dei reflui, compresi gli spandiletame, • riduzione del consumo d’acqua nelle stalle, • per i soli giovani agricoltori insediati da non più di 24 mesi, gli interventi necessari al rispetto di norme obbligatorie.

L’operazione 4.1.3 con i bandi precedenti ha assegnato oltre 22 milioni di euro di contributi a 1.040 imprese agricole piemontesi, per la realizzazione di investimenti rivolti a mitigare l’impatto delle attività agro-zootecniche sulla qualità dell’aria.

BAndI per le Imprese
riservata alle micro, piccole
Sono escluse le spese relative a terreni e fabbricati e ai beni usati o rigenerati.

Prevede finanziamenti a tasso di interesse agevolati della durata massima di 15 anni BANDO ISMEAINVESTE: APERTO SINO AL 31 MARZO 2023

Dalle 12 del 1° dicembre è possibile presentare le domande allo sportello telematico, che resterà aperto fino al 31 marzo del 2023, per accedere ai finanziamenti previsti da IsmeaInveste. E’ stato pubblicato il 14 novembre il bando che prevede finanziamenti a tasso di interesse agevolati della durata massima di 15 anni (fino a un massimo di 5 anni di preammortamento e 10 di ammortamento) e interventi finanziari a condizioni di mercato e in questo caso Ismea opera solo come socio di minoranza di società di capitali anche di nuova costituzione.

L’obiettivo di questa misura, che dispone di un budget di 100.000.000 euro, è incentivare e sostenere finanziariamente progetti di investimento, sviluppo o consolidamento da parte delle imprese del settore agricolo e agroalimentare. Possono accedere all’agevolazione: società di capitali, anche in forma cooperativa, che operano nella produzione agricola primaria, nella trasformazione di prodotti agricoli e nella commercializzazione di prodotti agricoli; società di capita-

li, anche in forma cooperativa, che operano nella produzione di beni prodotti nell’ambito delle relative attività agricole; società di capitali partecipate almeno al 51% da imprenditori agricoli, cooperative agricole a mutualità prevalente e loro consorzi o da organizzazioni di produttori riconosciute, cooperative i cui soci siano in maggioranza imprenditori agricoli, che operano nella distribuzione e nella logistica, anche su piattaforma informatica. Nel caso di interventi finanziari a condizioni agevolate il tasso di interesse è pari al 30% del tasso di interesse costituito da un tasso-base e da un margine, entrambi determinati secondo quanto previsto dalla comunicazione della Commissione europea 2008/C 14/02 e comunque almeno pari a 0,50%. Sono ammessi progetti con un ammontare di spese ammissibili compreso tra 2 e 20 milioni che riguardano investimenti in attivi materiali e immateriali nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria, per la trasformazione di prodotti agricoli e per la commercializzazione di prodotti agricoli, concernenti beni pro -

dotti nell’ambito delle relative attività agricole, e ancora, investimenti per la distribuzione e la logistica, anche su piattaforma informatica di prodotti agricoli, per la trasformazione di prodotti agricoli in prodotti agroalimentari. E infine investimenti per promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili, effettuati da piccole e medie imprese che operano nel settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.

Gli interventi finanziari a condizioni di mercato (equity, quasi equity, prestiti obbligazionari o strumenti finanziari partecipativi) oscillano tra un minimo di 2 milioni e un massimo di 20 milioni e non dovranno comunque superare l’apporto dei privati, poiché l’Ismea deve rimanere socio di minoranza. La durata dell’intervento Ismea è di 5-8 anni.

PREDAZIONI E RISARCIMENTO DANNI GRANDI CARNIVORI: SCADENZA 31 GENNAIO

L’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte ha aperto il bando n. 3/2022, che conta su una dotazione finanziaria complessiva di 383.632 euro, a favore degli allevatori piemontesi di ovini, caprini, bovini, equini o altre specie di interesse zootecnico per il risarcimento dei danni causati dalle predazioni da grandi carnivori selvatici al patrimonio zootecnico piemontese nel periodo tra l’1/09/2022 ed il 31/12/2022. Il bando prevede anche aiuti agli apicoltori piemontesi censiti nella Banca dati nazionale e che non si sono avvalsi di copertura assicurativa. Viene riconosciuto il risarcimento anche per i capi dispersi a seguito dell’evento predatorio se inseriti nel verbale Asl. Il bando prevede il rimborso diretto agli allevatori che hanno denunciato la predazione, pari al 100% del valo -

re commerciale del capo. Vengono inoltre riconosciuti i danni indiretti da predazione per le spese veterinarie e farmaceutiche per gli animali feriti; per la rimozione e smaltimento dei capi, per il risarcimento delle perdite di produzione. Attraverso la legge regionale 1/2019, l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte, con Delibera di Giunta 25-4960 del 29 aprile 2022, ha messo a disposizione per il 2022 in totale 585 mila euro di contributi che hanno permesso l’apertura di tre bandi a sostegno dei costi per la difesa del bestiame e per il risarcimento dei danni causati dalle predazioni da grandi carnivori al patrimonio zootecnico piemontese. Risarcimento dei danni - scadenza 31 gennaio 2023

16 BAndI per le Imprese
Sono ammessi progetti con un ammontare di spese ammissibili compreso tra 2 e 20 milioni

Prestigioso riconoscimento per due imprenditrici Coldiretti LE AZIENDE BECCARIA E TRAPELLA HANNO IL RICEVUTO IL WELFARE AZIENDALE

La responsabile Donne Impresa Coldiretti Piemonte e Alessandria, Silvia Beccaria, dell’azienda vitivinicola “Davide Beccaria” di Ozzano Monferrato e l’agrichef di Campagna Amica Laura Ciceri di “Cascina Trapella” con sede a Roncaglia hanno ricevuto il prestigioso marchio Wip (Welfare Aziendale in Piemonte) edizione 2022 voluto dalla Commissione Regionale per la Realizzazione delle Pari Opportunità, per essersi particolarmente distinte in ambito di welfare aziendale con iniziative, azioni, progetti innovativi collegati agli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’Onu.

Silvia Beccaria ha ricevuto il premio per aver intrapreso, assieme al fratello Davide e alla sorella Laura, innovazione tecnologiche e organizzative tra le quali il ricorso alle energie rinnovabili (fotovoltaico), azioni di tutela dell’ecosistema e della biodiversità (produzioni vitivinicole autoctone e di lotta integrata e la creazione di un laghetto che salvaguardi la fauna e la flora locustre, l’apertura della Fattoria Didattica con percorsi per bambini e adulti per tramandare tradizioni e stile di vita contadino e per aver ga -

rantito la continuità generazionale.

Laura Ciceri è stata premiata per il suo impegno nell’aver ristrutturato preservando le caratteristiche originali (volte in mattoni pieni e pareti in pietra da cantoni) e l’utilizzo di materiali ecologici (coibentazione in sughero, porte e finestre in larice). Tutt’intorno oltre 5 ettari di terreno adibito a giardino, bosco e a coltivazioni strettamente biologiche. Il frutteto biologico produce anche pere “Nashi”, una varietà asiatica originaria del Giappone, fresca e croccante. I peri Nashi fioriscono in aprile, con fiori bianchi a cinque petali, creando un meraviglioso panorama; i frutti sono raccolti in tarda estate e a inizio autunno. Sono speciali il pane le pizze realizzati con farine “antiche” e rare. Per celiaci ampia scelta di prodotti alternativi. Il welfare rappresenta un elemento strategico per la crescita delle imprese fino a diventare una vera e propria leva strategica per la ripresa sostenibile del Paese. Inoltre, quello di nuova generazione appli-

Il premio Wip, voluto dalla Commissione Pari Opportunità della Regione

cato alla filiera corta è un modello virtuoso in grado di mettere a sistema le risorse locali in una prospettiva sostenibile e inclusiva che può garantire nuove opportunità e prospettive economico-sociali e ambientali.

E’ stato realizzato anche un catalogo di buone prassi che propone spunti di riflessione agli imprenditori che potranno trarre benefici da una serie di misure e di iniziative di welfare volte alla creazione e diffusione del benessere nel luogo di lavoro e al miglioramento del clima aziendale.

Sono iniziate il 22 novembre e termineranno a fine gennaio le lezioni della Scuola di formazione strategico-politica Giovani Impresa Academy per il Piemonte. L’Academy è un luogo strutturato di formazione strategica per i ragazzi di Giovani Impresa articolata in cinque webinar e finalizzata al coinvolgimento per costruire un primo legame con i Dirigenti giovani eletti sul territorio per crescere e confrontarsi insieme. Un momento di integrazione e primo passo per raggiungere una piena acquisizione del ruolo che hanno i giovani nel panorama agricolo alessandrino e regionale. I primi tre appuntamenti hanno riscosso grande l’interesse tra i giovani imprenditori che si sono ritrovati sia

nella sede provinciale di Coldiretti Alessandria sia negli Uffici Zona del territorio per seguire interventi di relatori di spicco del mondo Coldiretti, uno su tutti quello del Presidente Ettore Prandini che nelle prossime settimane incontrerà “virtualmente” i ragazzi.

Il viaggio dell’Academy accompagnerà i giovani sino a fine gennaio: ad ogni incontro segue un momento conviviale che vuole essere occasione per proseguire e commentare quanto appreso durante le lezioni. Per chi vuole unirsi al gruppo dell’Academy e prendere parte alle ultime due lezioni può contattare la Segreteria provinciale Giovani Impresa al numero di telefono 0131 235891 (int.623).

17 donne ImpresA/gIovAnI ImpresA
GIOVANI IMPRESA ACADEMY: LA SCUOLA DI FORMAZIONE PER FUTURI DIRIGENTI COLDIRETTI

IL VALORE DELLA BIODIVERSITÀ SPIEGATO AGLI STUDENTI

Fondamentale partire dal chilometro zero: show cooking di

Le differenze tra cibo naturale e cibo sintetico, le ragioni del No di Coldiretti al Frankenstein food, il valore della biodiversità e della consapevolezza in merito all’utilizzo di prodotti locali e di stagione.

Sono stati questi gli argomenti protagonisti della mattinata formativa, lo scorso 6 dicembre, al centro Professionale Alberghiero di Acqui Terme e della lezione rivolta agli studenti, o meglio ai futuri chef, che una volta entrati nel mondo del lavoro diverranno poi ‘ambasciatori del territorio’ proprio attraverso il cibo.

Un percorso didattico finalizzato a far conoscere e toccare con mano la qualità dei prodotti a filiera corta nonché conoscerne i valori: salute, genuinità, sostenibilità ambientale, valori cui si ispira l’intera attività didattica e formativa dell’istituto.

L’incontro, con gli studenti del 4° anno, ha visto come relatori il Presidente di Zona Coldiretti di Acqui Terme Bruno Roffredo, il cuoco contadino Stefania Grandinetti titolare dell’agriturismo “Le Piagge” di Ponzone e Presidente regionale e provinciale Terranostra-Agriturismi di Campagna Amica e il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco

Mondo agricolo e formazione professionale in ambito enogastronomico e ricettivo insieme: una strategia importante per l’intero territorio messa in atto da Coldiretti Alessandria, Campagna Amica e Centro Formazione Professionale Alberghiero di Acqui Terme per portare dal campo alle aule di cucina i prodotti a chilometro zero.

“Le bugie sul cibo in provetta confermano che c’è una precisa strate -

gia delle multinazionali che con abili operazioni di marketing puntano a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione. Quello del cibo Frankenstein è un futuro da cui non ci faremo mangiare - ha affermato il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. Per questo è fondamentale far conoscere alle nuove generazioni il territorio, i prodotti e il livello qualitativo delle produzioni delle nostre aziende agricole che hanno alla base la tutela dell’ambiente. Azioni concrete che rientrano nelle buone prassi da seguire per dare il giusto valore al cibo lungo l’intera filiera, cibo che oggi non è più solo materia prima o prodotto, bensì un vettore culturale e sociale chiave per la promozione e la crescita economico-turistica dell’intera provincia alessandrina”.

Ortofrutta, farine, latticini, carne, salumi, olio extravergine, vini autoctoni che parte dai campi della nostra provincia e diventa argomento di studio e discussione nelle aule dell’Istituto innescando, di fatto, un rapporto virtuoso tra territorio, agricoltura e istituzione scolastica, rapporto che consente di valorizzare le produzioni locali, con ricadute positive non solo per il sistema agricolo ma anche per quello turistico e per l’ambiente.

“E’ sempre coinvolgente ed entusiasmante osservare l’interesse che richiama il mondo dell’agricol-

18 AttuAlItà
Lezione agli studenti dell’Alberghiero di Acqui Terme futuri ambasciatori del territorio FORMAZIONE: IL NO AL CIBO SINTETICO ENTRA IN CLASSE. Stefania Grandinetti

tura tra gli studenti. Coinvolgere i giovani pensiamo sia il modo migliore per divulgare e far crescere le opportunità legate ai progetti di filiera e continuare un percorso che sta dando risultati sorprendenti in una provincia di Alessandria tra le protagoniste della “svolta green”ha aggiunto il Presidente di Zona di Acqui Terme Bruno Roffredo -. E’ sempre un onore e un piacere poter collaborare con le scuole, l’idea di organizzare momenti didattico-formativi è scaturita dal fatto che i giovani hanno capito che per far crescere il territorio si deve puntare sulla distintività, garantendo un

valore aggiunto nella competizione globale che vedono al centro, turismo, cultura, arte, cibo e cucina”.

“La collaborazione con Coldiretti Alessandria ha avuto inizio nel 2019 e, dopo uno stop forzato a causa del Covid, è ripresa la scorsa primavera con una lezione tra i produttori, al Mercato di Campagna Amica in piazza Addolorata - ha sottoline -

ato la professoressa Samuela Mattarella, responsabile del progetto -. L’evento di oggi è un ulteriore importante tassello: è fondamentale che i ragazzi capiscano l’importanza di partire da un prodotto di qualità e del territorio per creare piatti unici. Noi siamo quello che mangiamo. Per questo il dialogo con Coldiretti è fondamentale, per far acquisire ai ragazzi ancora più consapevolezza in merito all’utilizzo di prodotti locali e di stagione”.

La mattinata si è conclusa con lo show cooking durante il quale è stato ‘raccontato’, cucinato, impiattato e servito filetto in crosta accompagnato da salsa al Barbera e cavolo verza.

“Sono sempre felice di poter incontrare i futuri chef e proporre ricette per promuovere le tipicità locali, portare la mia esperienza ai ragazzi spiegando l’importanza del turismo rurale e della rete delle aziende e degli agriturismi di Campagna Amica - ha concluso Stefania Grandinetti -. Soprattutto, però, è una gioia poter incontrare e dialogare con le nuove generazioni di studenti che hanno scelto di frequentare l’istituto alberghiero dove l‘arte dell’accoglienza a tavola e l’amore per il buon cibo si traducono nell’essere innovatori, salvaguardando ricette e tradizioni”.

19
AttuAlItà

IN TOTALE MONITORATI 85 COMUNI E 152 I VIGNETI, CONDOTTI CON METODI DI AGRICOLTURA INTEGRATA E BIOLOGICA

Come è noto, la Flavescenza è una malattia della vite che minaccia severamente il patrimonio viticolo italiano. Nella Provincia di Alessandria sta facendo sentire i propri effetti in maniera drammatica dal 1998, anno in cui in particolare nel tortonese ha fatto la sua comparsa in forma massiccia. Ormai tutti gli operatiti vitivinicoli sanno che la Flavescenza dorata viene trasmessa da viti infette a viti sane da un vettore, l’insetto cicadellide Scaphoideus titanus, originario del continente Nord Americano che negli anni ’50 si è diffuso in Francia e quindi in Italia, ove è comparso per la prima volta in Veneto. Dalla fine degli anni ’90 è presente anche in Piemonte: dai territori vitati del Tortonese in Provincia di Alessandria si è poi insediata in tutta la Regione.

La trasmissione della malattia avviene mediante la suzione della linfa da parte dell’insetto sulle piante infette; il fitoplasma si insedia nelle ghiandole salivari dell’insetto; nel momento in cui l’insetto, che conserva nel proprio organismo il fitoplasma, si sposta per cibarsi di linfa su piante sane, inietta con la saliva anche l’agente della Flavescenza dorata, infettando una nuova pianta. A causa di questa malattia, la stragrande maggioranza delle piante colpite disseca e muore. La valutazione dei danni non si deve limitare alla mancata produzione delle uve di alta qualità come quelle che vengono prodotte nei diversi areali vitati alessandrini, ma anche al patrimonio viticolo che qui da noi è simbolo di territorio, paesaggio, turismo enogastronomico, di eccezionale importanza sociale ed economica. Ma non solo: la ricerca della sostenibilità economica e ambientale che tutti i produttori alessandrini stanno cercando, viene ad essere seriamente compromessa. Questo è dovuto al fatto che la

è

L’unico modo di difendere la vite è il controllo dell’insetto vettore con interventi mirati. Per questo motivo in Italia dal 2000 è in vigore un decreto di Lotta obbligatoria che annualmente viene aggiornato dal Settore Fitosanitario Regionale che ha recentemente confermato le modalità in vigore da alcuni anni, fissando in almeno due gli interventi a difesa della vite, uno contro le forme giovanili ed uno contro le forme adulte dell’insetto.

Per ottemperare agli obblighi del decreto di lotta è di basilare importanza il monitoraggio delle popolazioni dell’insetto nei vigneti.

Per questa ragione il Comitato di coordinamento per la difesa fitosanitaria integrata delle colture della Provincia di Alessandria, grazie all’indispensabile contributo finanziario della Camera di Commercio Alessandria - Asti, dal 2013 sta monitorando la diffusione sul nostro territorio dello Scaphoideus titanus. Nel 2022 il monitoraggio ha pienamente assunto la connotazione di “progetto pilota provinciale”. Infatti sono stati monitorati vigneti

20 FlAvescenzA dorAtA
Progetto Flavescenza Dorata della vite 2022 Con il contributo della Camera di Commercio di AlessandriaAsti difesa della vite dalla Flavescenza dorata è di tipo indiretto: infatti questa fitoplasmosi non curabile.

in tutte le aree viticole provinciali, interessando impianti di vite in ben 85 comuni; il risultato è stata una copertura ottimale del territorio provinciale coltivato a vite da vino. Almeno un vigneto in ciascuno di questi territori comunali ha ospitato le trappole cromotattiche gialle che sono lo strumento con cui personale tecnico appositamente assunto e preparato ha svolto dalla metà di luglio alla metà di ottobre sette monitoraggi.

Scopo del monitoraggio è la verifica delle popolazioni dello Scaphoideus titanus

In totale sono stati 152 i vigneti monitorati, condotti sia con metodi di agricoltura integrata (126 vigneti) sia con metodi di agricoltura biologica (26 vigneti); in ciascuno sono state piazzate tre trappole cromotattiche disposte in diagonale secondo le metodologie previste dal Settore Fitosanitario Regionale del Piemonte.

Rispetto agli anni passati sono stati pressoché raddoppiati i punti di monitoraggio.

Ogni 15 giorni le trappole sono state sostituite e, gli esemplari adulti di Scaphoideus titanus presenti su ogni trappola sono stati contati. Infatti sono proprio gli adulti dell’in-

setto che principalmente trasmettono la malattia. La nostra attività, vista la sua importante valenza territoriale, viene svolta in strettissimo contatto con Settore Fitosanitario Regionale.

Durante la stagione di monitoraggio è stato possibile effettuare una fotografia capillare e puntuale della diffusione dell’insetto vettore sul nostro areale, ma ha reso anche possibile la determinazione in modo più dettagliato dell’epoca ideale per gli interventi a difesa della vite, sulla base delle indicazioni impartite dalla Regione e con que -

sta concordate. I dati raccolti hanno confermato quanto constatato negli ultimi anni, vale a dire l’aumento della popolazione di Scaphoideus titanus fino oltre la vendemmia: anche per questo motivo in accordo con il Settore Fitosanitario Regionale è stato proposto un terzo trattamento a difesa della vite da effettuarsi in post vendemmia, mirato a ridurre la popolazione delle femmine adulte dell’insetto vettore con l’effetto di avere una minore nascita di Scaphoideus titanus il prossimo anno grazie alla minore ovideposizione.

21 FlAvescenzA dorAtA

CEREALI: OBBLIGO DI COMUNICAZIONE PERIODICA

Con il Decreto Ministeriale 8 agosto 2022, recante la “Procedura e modalità applicativa per la comunicazione delle giacenze di cereali, semi oleosi e riso detenute dagli operatori delle filiere interessate”, è stato modificato e ampliato il campo di applicazione

del precedente Decreto Ministeriale 17 ottobre 2013 che già prevedeva la comunicazione delle giacenze di prodotti detenuti alla data del 31 maggio di ogni anno.

Tali modifiche sono state apportate dall’UE per poter avere una conoscenza puntuale, non solo dei

prezzi delle materie prime (cereali e semi oleosi), ma anche delle quantità detenute presso ciascun Stato Membro, a causa delle tensioni sulle materie prime agricole verificatesi a seguito del conflitto Russia/ Ucraina.

I prodotti attualmente oggetto di comunicazione delle giacenze sono:

• Frumento duro, escluso quello destinato alla semina;

• Frumento tenero e frumento segalato, esclusi le sementi per la semina;

• Orzo diverso da quello destina-

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Benvenuti
settore
cereAlIcolo
Modifiche apportate dall’UE per una conoscenza dei prezzi e delle quantità delle materie prime GIACENZE
Per il momento, non sono previste sanzioni in caso di mancato adempimento

to alla semina (nuovo);

• Granturco diverso da quello destinato alla semina (nuovo);

• Riso, escluso quello destinato alla semina;

• Semi di soia anche frantumati, esclusi i semi per la semina;

• Girasole, escluso quello destinato alla semina (nuovo);

• Ravizzone e/o Colza, escluso quello destinato alla semina (nuovo);

• Farina di semi di colza (nuovo);

• Farina di semi di girasole (nuovo);

• Farina di semi di soia (nuovo);

• Olio di colza (nuovo);

• Olio di girasole (nuovo);

• Olio di soia (nuovo).

Pertanto i soggetti che:

• alla data 31 maggio e 31 dicembre di ogni anno detengono in stoccaggio, a qualsiasi titolo, i prodotti sopra elencati devono

comunicare, entro il giorno 20 del mese successivo, il quantitativo in giacenza utilizzando l’apposita procedura su SIAN;

• alla data del 31 gennaio e del 30 giugno di ogni anno detengono in stoccaggio sementi certificate, devono comunicare il quantitativo in giacenza, rispettivamente, entro il 20 febbraio ed entro il 20 luglio, sempre utilizzando l’apposita procedura su SIAN.

Come già accaduto negli anni passati, per il momento, non sono previste sanzioni in caso di mancato adempimento. Tuttavia, è estremamente utile l’invio di tali comunicazioni, poiché la raccolta di tali dati è importante al fine di avere una reale fotografia delle giacenze destinate alla commercializzazione e disporre così di una corretta analisi dell’andamento dei mercati a livello nazionale.

A supporto di tali adempimenti e in vista della prossima scadenza di gennaio, nonché delle successive, è disponibile sul sito web del MASF il Decreto Direttoriale Prot n. 0414854 del 12 settembre 2022, che disciplina le modalità operative.

Nello specifico, il Decreto Direttoriale prevede 2 allegati tecnici contenenti rispettivamente:

• Allegato I, con le istruzioni per l’iscrizione al SIAN tramite il Portale Masaf (https://mipaaf.sian. it- menu Accesso all’area riservata);

• Allegato II, con la descrizione dei dati richiesti dalla procedura telematica per la comunicazione dei quantitativi di prodotto detenuti in stock.

• Sono esclusi da questi adempimenti i soggetti che detengono questi prodotti per il reimpiego aziendale.

Alla luce delle nuove riforme proposte dalla Comunità Europea in relazione alle future programmazioni della Pac e dei Piani di Sviluppo Rurale, Coldiretti Alessandria propone l’introduzione di una coltura alternativa di notevole beneficio dal punto di vista agronomico che rappresenta una nuova e valida opzione per le realtà produttive del territorio alessandrino: il cece da granella.

E’ la terza leguminosa più importante al mondo dopo fagiolo e pisello, ottimo alimento di alta qualità, perché ricco di proteine.

Inoltre, si tratta di un’ottima pianta azotofissatrice che bene si adatta ai cambiamenti climatici in atto in grado di crescere anche in terreni di scarsa fertilità, con costi di produzione molto contenuti.

Il contratto prevede l’adesione al CAP Nord Ovest, l’acquisto di tutti i mezzi tecnici presso le Agenzie del CAP Nord Ovest onde garantire la tracciabilità della filiera ed avere un “volano” sui prezzi dei mezzi tecnici.

CONDIZIONI CONTRATTUALI

Caratteristiche del prodotto: UR 13% - impurità max 2% - semi rotti max 5% - semi macchiati max 3% (UR

>14%, impurità > 2%, semi rotti e/o macchiati superiori alle rispettive percentuali tollerate comporteranno il rifiuto della merce)

Semente: Il prodotto dovrà derivare esclusivamente da seme certificato, varietà LAMBADA o TWIST, acquistato presso le rappresentanze di CAP Nord Ovest Consegna: Il prodotto sarà consegnato franco centro di raccolta indicato in calce.

Determinazione del prezzo: 0,870 €/kg + iva al rispetto delle condizioni riportate al punto precedente Pagamento: 30 gg data fattura fine mese Centri di raccolta: ASTI - CASALNOCETO - OVIGLIO - PREDOSA - SERRALUNGA - VIGNALE M.TO

23 settore cereAlIcolo /cece dA grAnellA
Una nuova opportunità per le aziende agricole FILIERA DEL CECE DA GRANELLA

LEGNAME: NORME DA SEGUIRE DAL TAGLIO ALLA VENDITA

Il taglio delle piante per la produzione di legname destinato alla vendita, è sottoposto ad una serie di norme la cui inosservanza può causare pesanti sanzioni. Attualmente la normativa prevede una serie di adempimenti che si applicano a chiunque commercializzi legname, indipendentemente dal tipo di soggetto e dal tipo di area in cui il legname è stato prodotto. Il taglio delle piante, infatti, può aver luogo: • in bosco, inteso come superficie coperta da vegetazione fore -

stale arborea associata o meno a quella arbustiva di origine naturale o artificiale, in qualsiasi stadio di sviluppo, con estensione non inferiore a 2.000 metri quadrati e larghezza media non inferiore a 20 metri e copertura non inferiore al 20%; • fuori bosco, ad esempio il taglio di pioppeto specializzato, il taglio di filari di piante, oppure il taglio piante ai bordi dei campi o in piccole superfici arborate che non arrivano al minimo per essere considerate bosco.

Come accennato, l’impianto legislativo nazionale prevede norme che valgono per tutti i tagli, sia in bosco che fuori bosco, cui si aggiungono poi norme specifiche per il taglio in bosco.

La normativa vigente

La norma principale, applicabile a tutti i tagli di piante, è relativa alla lotta al legname illegale; attualmente è in vigore il Regolamento (UE) n. 995/2010, noto anche come

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FIlIerA del legno
Iscrizione al RIL per la produzione e il commercio di legno
Il mancato rispetto della dovuta scrupolosità comporta severe sanzioni

“EUTR” (European Timber Regulation), “Regolamento Legno” o “Regolamento sulla dovuta diligenza (Due Diligence)”, col quale si mira a contrastare il commercio di legno di provenienza illegale, proibendone l’immissione e commercializzazione sul mercato europeo. Il Regolamento 995/2010 è stato concepito soprattutto per i soggetti economici che importano legname da Paesi esterni all’Unione europea a maggior rischio di illegalità, ma si applica a tutto il materiale legnoso raccolto e prodotto all’interno dell’UE; in Italia il Regolamento è stato attuato con il Decreto Legislativo 178/2014.

Il concetto di illegalità riguarda le fasi di raccolta, trasporto, acquisto e vendita di legno e prodotti da esso derivati per i quali si rileva una violazione delle leggi nazionali o internazionali; la violazione può riguardare norme forestali, ambientali, o commerciali.

Questa normativa si applica sostanzialmente a due tipi di soggetti:

• Operatore: persona fisica o giuridica che, nell’ambito di un’attività commerciale, immette per primo legno e prodotti da esso derivati all’interno del mercato europeo; ricadono in tale categoria tutte le persone fisiche e le imprese (agricole e/o forestali) che tagliano anche saltuariamente e vendono legname di qualsiasi tipo (legna da ardere, cippato, paleria, tronchi, legna da triturazione, pioppi ecc.) immettendolo così sul mercato;

• Commerciante: persona fisica o giuridica che vende o acquista legno e prodotti da esso derivati già immessi sul mercato interno.

Sono esclusi dalla norma i materiali legnosi usati direttamente da chi li ha raccolti, senza essere immessi sul mercato come ad esempio la legna da ardere o paleria o legname da opera per uso famigliare (autoconsumo) e le imprese o soggetti che tagliano legno per conto di altri senza poi commercializzarlo come ad esempio gli abbattitori conto terzi i quali prestano semplicemente il servizio di abbattimento /allestimento senza commercializzare il

legname lavorato.

Non è il tipo di persona (fisica o giuridica) o il tipo di impresa (artigiana o agricola) che determina se si è soggetti al Regolamento UE 995/2010, ma sono le attività intraprese sul mercato del legno; quindi chiunque produca del legname, indipendentemente dalla quantità e dal luogo in cui è prodotto (bosco o fuori bosco), per commercializzarlo deve osservare la dovuta diligenza.

Il Sistema di dovuta diligenza

Il Sistema di dovuta diligenza si basa sul reperimento di informazioni sui materiali legnosi che l’operatore intende immettere sul mercato.

Dal punto di vista pratico occorre tenere un Registro composto da tre schede:

• informazioni sull’operatore e sul legname che si intende porre in commercio;

• Registro delle vendite;

• valutazione del rischio.

Le sanzioni previste

Il mancato rispetto della dovuta scrupolosità comporta severe sanzioni.

In caso di violazione delle norme di produzione nel Paese di produzione, l’operatore che commercializza legno o prodotti da esso derivati è punito con l’ammenda da 2.000 a 50.000 euro o con l’arresto da un mese ad un anno cui si aggiunge la confisca del legno.

La mancata dimostrazione di avere posto in essere e mantenuto le misure e le procedure del sistema di dovuta diligenza è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 5 a 5.000 euro per ogni 100 chilogrammi di merce, con un minimo di 300 fino ad un massimo di 1 milione di euro; non è ammesso il pagamento in misura ridotta, di cui all’art. 16 della Legge 689/1981 e successive modificazioni. L’operatore che, nel commercializzare legno o prodotti da esso derivati, non tiene o non conserva per cinque anni o non mette a disposizione i registri, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 1.500 a 15.000 euro.

Il commerciante che non conserva per almeno cinque anni i nominativi e gli indirizzi dei venditori e degli acquirenti del legno e dei prodotti da esso derivati, completi delle indicazioni qualitative e quantitative delle singole forniture, ovvero non fornisce le suddette informazioni richieste dal Ministero dell’Agricoltura è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 150 a 1.500 euro.

L’operatore che non si iscrive al Registro degli operatori legno, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 1.200 euro. Ricapitolando, quindi, la dovuta diligenza si sostanzia in una raccolta ordinata di informazioni atte a tracciare in ogni momento la provenienza del legname e la sua corretta immissione sul mercato nazionale e internazionale. Considerata la severità delle sanzioni, la sua inosservanza può avere effetti pesantissimi.

Gli Uffici Zona di Coldiretti sono a disposizione per fornire ulteriori informazioni e materiali di supporto all’organizzazione del Registro.

Iscrizione obbligatoria al RIL

Per completare il quadro normativo di applicazione del Regolamento 995/2010, con Decreto Ministeriale del 9 febbraio 2021 è stato istituito il Registro nazionale degli operatori che commercializzano legno e prodotti da esso derivati (RIL).

Tutte le ditte che immettono legno sul mercato, oltre a implementare il Registro relativo alla dovuta diligenza, devono obbligatoriamente iscriversi a tale Registro.

L’iscrizione va confermata annualmente e comporta il pagamento di un diritto annuale di 20 euro.

L’iscrizione al Registro ha validità dal momento in cui viene effettuata o rinnovata, fino al 15 gennaio dell’anno successivo.

Per iscriversi è necessario essere in possesso delle credenziali di identità digitale SPID o carta nazionale dei servizi (CNS) non essendo possibile delegare soggetti terzi per ottemperare a tale adempimento.

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FIlIerA del legno

Approvata in tempi record dal Consiglio dei ministri, la manovra economica potrà iniziare il suo iter in Parlamento, grazie al via libera della Ragioneria

e la firma del Capo dello Stato Mattarella. Sono 35 i miliardi stanziati. Le novità più importanti, in tema di previdenza, sono sicuramente il nuovo sistema di rivalutazione che

premia le pensioni minime, la conferma di Opzione Donna, di ape sociale, e, infine, l’introduzione della nuova Quota 103.

Ecco, dunque, le prime decisioni su questi temi contenute nella bozza del ddl Bilancio 2023 che circola in questi giorni in rete.

Rivalutazione delle Pensioni

Sono previste nuove fasce e sarà piena solo per le pensioni fino a quattro volte il trattamento minimo

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pAtronAto epAcA - A curA dI gIAnnI mArIo stoppInI Dopo l’approvazione in tempi record della manovra economica IN MANOVRA APE SOCIALE, OPZIONE DONNA, QUOTA 103. AUMENTANO MINIME
Ecco le prime decisioni su questi temi contenute nella bozza del ddl Bilancio 2023

Inps (2.100 euro mensili). Oltre questa soglia, scatteranno i tagli. Buone notizie, invece, per le pensioni minime: la rivalutazione, in questo caso, sarà maggiorata dell’1,5% nel 2023 e del 2,7% nel 2024 per contrastare l’inflazione in corso.

Opzione Donna

E’ sicuramente tra le misure più attese. Le stime contenute nella relazione tecnica al ddl lo confermano: dalla sua introduzione ha interessato circa 180 mila lavoratrici, con un accesso al pensionamento all’età media di 60 anni e un anticipo dello stesso in media di 53 mesi rispetto ai requisiti ordinari. La misura viene confermata, ma con importanti novità: in primis, la scelta discussa da molti, di modificare l’età di accesso alla prestazione, a seconda del numero di figli. Oltre ai canonici 35 anni di contribuzione, l’uscita sarà, infatti, possibile con 58 anni di età, con due o più figli, 59, con un figlio, negli altri casi a 60. Inoltre, la misura sarà riservata esclusivamente a caregiver, licenziate o dipendenti da imprese in crisi e invalide al 74%, divenendo così molto simile ad Ape Sociale.

Quota 103

La nuova Quota 103 si chiamerà “pensione anticipata flessibile” e permetterà di accedere a pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di età e si potrà percepire una pensione non superiore a 5 volte il minimo (circa 2.600,00 euro mensili), fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia. Si tratta di una misura prevista in via sperimentale a conferma di quanto aveva anticipato nelle scorse settimane il sottosegretario al lavoro, Durigon, in attesa di una riforma pensionistica strutturale condivisa con le parti sociali. Come per Quota “100 e 102”, con la pensione scatterà un divieto di cumulo reddituale fino all’età pensionabile di vecchiaia. L’accesso a pensione viene preceduto da una finestra pari a 3 mesi per dipendenti del privato e autonomi, mentre per i pubblici sale a 6 mesi. Per i lavoratori che matureranno i requisiti per quota 103 e decideranno di rinviare la pensione è prevista, inoltre, la possibilità di percepire un bonus pari al valore della quota di contribuzione a carico del lavoratore. Come anche spiegato nella Relazione tecnica, il riconoscimento non sarà automatico, in quanto

sarà l’interessato a dover decidere al momento della maturazione dei requisiti se continuare a versare i contributi, così da aumentare l’importo della pensione futura, oppure, congelare l’importo della pensione, beneficiando nel contempo di una decontribuzione totale. In quest’ultimo caso, l’interessato riceverà direttamente in busta paga il valore della quota di contributi previdenziali a carico del lavoratore, che diversamente avrebbero dovuto essere versati all’Inps.

Ape Sociale Viene riconfermata immutata prorogandola a tutto il 2023, con l’uscita a 63 anni di età, con i medesimi requisiti contributivi previgenti per lavoratori gravosi, caregiver, disoccupati e invalidi nella misura di almeno 74%.

Dopo il consueto ciclo di audizioni, l’esame e le varie modifiche al testo varato dal Consiglio dei Ministri, il lungo iter parlamentare si chiuderà con l’approvazione della legge entro il 31 dicembre e la sua entrata in vigore il 1° gennaio. Intanto i sindacati sono stati convocati per il 7 dicembre. Entro la stessa data è stato fissato il termine per presentare gli emendamenti.

Con la circolare n. 110 del 7 ottobre 2022, l’INPS ha fornito chiarimenti in ordine alla decorrenza delle pen sioni da liquidare a carico delle Gestioni speciali dei lavoratori autonomi, in caso di regolarizzazione, intervenuta dopo la domanda di pensione, di periodi contri butivi determinanti per il diritto e collo cati anteriormente alla stessa.

Precedentemente a tale chiarimento, veni va applicata tale norma: “il versamento a posteriori di contributi implica la collocazione temporale dei medesimi nel periodo cui effettivamente si riferiscono. Detta contribuzione, quindi, esplica effetti, sia giuridici che patrimoniali, come se fosse stata tempestivamente acquisita alla posizione assicurativa del lavoratore. Pertanto, nelle fattispecie sopra richiamate la decorrenza della pensione è quella stabilita dalle

norme comuni”.

A decorrere dalla data della sopracitata circolare, l’interpretazione dell’Ente cambia: in caso di omissione contributiva, una volta riscontrato il difetto del requisito contributivo per poter ottenere la pensione, la domanda dovrà essere respinta e solo in seguito alla regolarizzazione della posizione sarà possibile procedere alla liquidazione del trattamento pensionistico che decorrerà dal primo giorno del mese successivo a quello in cui è intervenuta la suddetta regolarizzazione.

Quindi è indispensabile essere in regola con il versamento della contribuzione necessaria per ottenere il beneficio pensionistico.

Gli Uffici Epaca sono a disposizione per offrire agli interessati la consulenza in merito.

27 pAtronAto epAcA
Chiarimenti dall’INPS sulla regolarizzazione dei contributi DECORRENZA DELLA PENSIONE PER LAVORATORI AUTONOMI

LA TREDICESIMA PER I PENSIONATI

Non solo ai dipendenti, ma anche ai pensionati viene corrisposta la tredicesima pagata insieme alla rata di dicembre e d’importo pari all’ultimo mese dell’anno.

Infatti, così come accade per i lavoratori subordinati, per i pensionati è prevista la corresponsione di tanti ratei per quanti mesi da pensionato sono stati trascorsi nel corso dell’anno di riferimento: al neo-pensionato andato in pensione nel corso dell’anno saranno pertanto riconosciuti i soli mesi a partire da quello di effettiva decorrenza del trattamento pensionistico.

Alcuni pensionati hanno poi diritto alla cosiddetta “tredicesima pesante”, vale a dire a un bonus che può raggiungere i 154,94 euro in più rispetto a quanto previsto dalla rata di dicembre. L’integrazione è riconosciuta ai titolari di una rendita d’importo annuo non superiore al trattamento minimo (6.816,55 euro annui per il 2022) ed è inoltre legata alle seguenti condizioni: • l’interessato non deve godere di redditi assoggettabili all’IRPEF d’importo superiore a una volta e mezza il minimo (limite pari a 10.224,83 euro per l’anno in corso);

• il reddito della coppia (l’interessato più il coniuge) non deve superare di tre volte il minimo, vale a dire i 20.449,65 euro per il 2022.

La cartella esattoriale, nel diritto tributario italiano, è un atto di intimazione al pagamento e di avviso di mora diretta al cittadino contribuente con cui l’Agente della riscossione chiede il pagamento di quanto dovuto alla Pubblica Amministrazione.

Ha la funzione fondamentale di comunicare al contribuente la sua posizione debitoria nei confronti dell’Ente impositore a fronte di un credito ritenuto certo, liquido ed esigibile e, pertanto, deve contenere tutte le indicazioni utili per consentire al contribuente di verificare le ragioni creditorie dell’ente impositore. Il debito, una volta maturato, viene iscritto a ruolo, cioè viene inserito in un elenco formato dall’Ente creditore (ad esempio Comune, INPS, Agenzia delle Entrate, ecc.) e inviato all’Agente della riscossione competente per territorio affinché siano svolte tutte le attività di riscossione coattiva del credito vantato. Se sulla mensilità di dicembre non vi è stato corrisposto tale bonus, rivolgetevi all’Ufficio Epaca di competenza per verificarne il diritto.

LA SPIRITUALITA’ DEL NATALE E LA CUSTODIA DEL CREATO

Nella sede Coldiretti di Casale, in via Cavalli d’Olivola, con il Presidente provinciale Mauro Bianco, il Presidente di Zona Domenico Costanzo e il Direttore Roberto Bianco, una rappresentanza di Dirigenti Coldiretti del casalese.

Al centro della discussione il ruolo etico e sociale di Coldiretti, la sovranità alimentare e la priorità nel mettere la persona prima di tutto

Considerazioni e bilanci di fine anno per un territorio dalle grandi potenzialità: dalla corilicoltura al vigneto, dal riso al grano, al miele.

Con il Consigliere Ecclesiastico Coldiretti per la Zona di Casale Monferrato, Don Davide Mussone, si è svolto il tradizionale incontro per lo scambio di auguri in vista delle festività natalizie e per dialogare sul mondo agricolo e le battaglie di Coldiretti, prima fra tutte il NO al cibo sintetico

Importanti risultati raggiunti e molti progetti per il prossimo anno, sempre a difesa dei primati dell’agricoltura nazionale e territoriale che dobbiamo tutelare e sostenere contro la crisi scatenata da guerra e rincari ma anche da modelli alimentari sbagliati e pericolosi

Grazie a Don Davide per la sua disponibilità e per aver condiviso con noi pensieri e riflessioni sulla spiritualità del Natale, sull’ambiente e sulla custodia del creato, concludento il pensiero natalizio con la preghiera dell’agricoltore

28 pAtronAto epAcA / AttuAlItà
Per alcuni soggetti può essere riconosciuta un’ulteriore integrazione
Con Don Davide Mussone, Consigliere Ecclesiastico della Zona di Casale
Al centro dell’incontro il ruolo etico e sociale di Coldiretti

UN BIMBO SPECIALE

Perchè nel pieno dell’Avvento la liturgia celebra la Beata Vergine in modo solenne?

Perchè vuole esaltare l’atteggiamento di fede e di umiltà con cui Maria aderì prontamente e totalmente al progetto salvifico di Dio, mettere in luce la sua presenza negli avvenimenti di grazia che precedettero la nascita del Salvatore. (Congregazione per il culto divino).

Celebrare la figura dell’Immacolata nel cuore dell’Avvento vuol dire guardare Maria come segno di speranza per il popolo pellegrinante di Dio vuol dire guardare a Lei come icona della Chiesa per la sua attesa nella realizzazione delle profezie che si riferiscono alla venuta del Salvatore, nell’ umiltà e nella disponibilità nell’accogliere quanto Dio chiede a Lei. Celebrare Maria nel cuore dell’Avvento è guardare e imparare da Lei come si attende Colui che viene a

SCADENZE DI FINE ANNO

27 DICEMBRE - ACCONTO IVA 2022

Entro tale data dev’essere effettuato il versamento dell’acconto IVA stabilito nella misura dell’88%. Si assume come riferimento l’imposta relativa al mese di dicembre 2021 per i contribuenti mensili e dell’ultimo trimestre 2021 (dichiarazione annuale) per i contribuenti trimestrali. In alternativa l’importo può essere determinato secondo il metodo analitico o previsionale.

31 DICEMBRE - TRASMISSIONE MODELL POSAGRI E UNIEMENS di NOVEMBRE

Entro tale data devono essere inviate in via telematica all’INPS le dichiarazioni delle retribuzioni corrisposte dai datori di lavoro

portare grazia e salvezza nel mondo.

Maria è la piena di Grazia. Quello che Eva ha perduto per la sua disobbedienza, Maria ricupera con la sua obbedienza.

Maria è preservata dal peccato originale (piena di grazia) perché chiamata a diventare la madre dell’autore della vita.

La strada verso la redenzione e la salvezza ci è stata aperta. Cosa aspettiamo ancora per vivere con entusiasmo e meraviglia un evento come il NATALE? Esso non interessa solo un bambino indifeso e fragile nato in condizioni di assoluta emergenza, ma ognuno di noi per diventare destinatari gioiosi di salvezza e testimoni di una luce per tutta l’umanità vicini alla mamma di un bimbo speciale.

agricoli agli operai a tempo determinato ed indeterminato, nonché agli impiegati, relative al mese di novembre 2022.

1° GENNAIO 2023 AGRICOLTORI ESONERATI – SUPERAMENTO LIMITE

I produttori agricoli che nel corso dell’anno 2022 hanno superato il volume d’affari di 7.000 euro, da questa data, devono iniziare ad emettere fattura per le vendite e in modalità elettronica. Per tale servizio e quello di tenuta della contabilità gli associati possono rivolgersi agli Uffici Zona di Impresa Verde Alessandria s.r.l., società di servizi della Federazione Provinciale Coldiretti di Alessandria.

L a F e d e r a z i o n e p r o v i n c i a l e C o l d i r e t t i A l e s s a n d r i a , i n p a r t i c o l a r e l a Z o n a d i A l e s s a n d r i a , p a r t e c i p a a l d o l o r e p e r l a s c o m p a r s a d e l c a r o

GIANCARLO FERRARI

S o c i o C o l d i r e t t i d i L i t t a P a r o d i , p e r m o l t i a n n i D i r i g e n t e e P r e s i d e n t e d i S e z i o n e S e n t i t e c o n d o g l i a n z e a l l a f a m i g l i a giunga la nostra preghiera

29 consIglIere ecclesIAstIco

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• Agriturismo/B&B situato nelle Langhe astigiane con 12 camere incluse quelle per la residenza, lavanderia, camera ospiti disabili. La casa con 13 bagni è fornita di ampio salone per riunioni e da pranzo/cena, cucina attrezzata di tutto, due ampissime terrazze, piscina 100 mq. percorsi faunistici attorno alla dimora, ampissimo parcheggio. Perfetta per far soggiornare gruppi scolastici, sportivi, ritiri spirituali, corsi di yoga, ricerca del tartufo… E’ abbracciata da un anfiteatro naturale di conifere, una distesa di prato e nove caprette docilissime libere al pascolo e nel bosco recintato. Solo persone referenziate. Cell. 348 7329699

Inserzioni CERCO

• Attrezzo per vigneto; gruppo lama scalzatrice interfilare idraulico. Cell. 340 57669

• Fieno in ballette piccole tonde o quadre; carro cariballe Omas o Guima. Cell. 338 1211002, mail angeloplatini62@ gmail.com

• Botti in cemento per deposito acque piovane. Cell. 333 3863827

• Ripper ad 1 ancora per un 90/100 CV

• Coppia italiana cerca lavoro in zona Novi Ligure come custodi retribuiti in cascine o ville private (lavori domestici / giardinaggio /utilizzo attrezzi e trattorino tosaerba). Ottimi requisiti. Cell. 333 8335073

• Falciatrice e attrezzi agricoli a trazione animale. Cell. 338 4953264

• Trattorista esperto zona di Acqui Terme. Cell. 338 7100388

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