"Agricoltura Alessandrina" marzo 2020

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CRONACHE -

Anno VII - n. 6/2020 - Poste Italiane s.p.a. Sped.abb.post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 c. 1 - copia: 0,10

MARZO 2020 - 3

NONOSTANTE L’EMERGENZA

#LACAMPAGNANONSIFERMA Per il futuro di tutti

LA MOBILITAZIONE #MANGIAITALIANO PER USCIRE DALLA CRISI

SETTORE FISCALE, MODIFICA DELLE SCADENZE DEL 730

DOMANDA PAC: PROROGA SCADENZA AL 15 GIUGNO 2020



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COLDIRETTI ALESSANDRIA Anno 67° numero 3 20 MARZO Prezzo _2.00 www.alessandria.coldiretti.it Poste italiane spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

2020

NONOSTANTE L’EMERGENZA

#LACAMPAGNANONSIFERMA Per il futuro di tutti

LA MOBILITAZIONE #MANGIAITALIANO PER USCIRE DALLA CRISI

SETTORE FISCALE, MODIFICA DELLE SCADENZE DEL 730

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EMERGENZA CORONAVIRUS.

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REDAZIONE Roberto Rampazzo DIRETTORE EDITORIALE Ilaria Lombardi GRAFICA, IMPAGINAZIONE: Media srl HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Daniela Colombini, Don Ivo Piccinini, Alberto Pansecchi, Gianni Mario Stoppini, GianCarlo Bassi. CRONACHE - Periodico - Aut. Trib. n° 6 del 20/11/14 Dir. resp.: Barbara L. - Stampa: Nuova grafica FOTOGRAFIE: Archivio Coldiretti STAMPA: ST.G.R

COLDIRETTI ALESSANDRIA

n.3 - Marzo 2020

CLIMA IN TILT.

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DOMANDA PAC: PROROGA SCADENZA AL 15 GIUGNO 2020

CALDO ANOMALO E MANCANZA DI PIOGGIA, È SICCITÀ?

CONTINUA LA CAMPAGNA #MANGIAITALIANO

PSR, MISURA 2 AL VIA.

SERVIZI DI CONSULENZA PER LE IMPRESE AGRICOLE

FASCETTE VINI.

ECCO COSA CAMBIA CON IL NUOVO DECRETO

SETTORE FISCALE.

TUTTE LE NOVITÀ RELATIVE AL NUOVO 730/2020

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SPECIALE PAC.

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NUOVE NOMINE.

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PATRONATO EPACA.

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SMALTIMENTO RIFIUTI.

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OSCAR GREEN.

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RICORDO DI GIANNI RABINO.

PROROGA DELLA SCADENZA DELLA DOMANDA A GIUGNO

LA ZONA DI NOVI LIGURE HA UN NUOVO PRESIDENTE

INVALIDITÀ CIVILE: NUOVI IMPORTI 2020

CONVENZIONI CON LE DITTE RAEE.MAN E MONDO SERVIZI

“INNOVATORI DI NATURA”, COME ISCRIVERSI

SENATORE, POLITICO D’ALTRI TEMPI


Editoriale | Il Presidente

CHIEDIAMO AI CONSUMATORI DI SCEGLIERE PRODOTTI DEL NOSTRO MERAVIGLIOSO PAESE, SOLO COSÌ POTREMO USCIRE DA QUESTA CRISI

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NONOSTANTE L’EMERGENZA IL SETTORE AGRICOLO NON SI È MAI FERMATO: CONTINUIAMO A COLTIVARE E A CREDERE NEL FUTURO

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è un prima e ci sarà un dopo. E sappiamo che ci ritroveremo tutti un po’ cambiati. Magari all’inizio non ce ne renderemo conto ma con il trascorrere del tempo ripenseremo a tutto questo e apprezzeremo ancora di più la bellezza delle nostre campagne, la nostra Italia e tutto quello che ogni giorno davamo per scontato. Un prima e un dopo. Prima del Coronavirus e dopo il Coronavirus. Impossibile non iniziare da qui, non voler condividere quello che in questi giorni sta capitando ad ogni singolo individuo, unendo il Paese, l’Europa, il Mondo dentro ad un unico grande interrogativo: da dove e come ripartire? Una cosa è certa noi agricoltori non parliamo di ripartire ma di continuare una strada che non abbiamo mai interrotto perché la campagna non si è mai fermata, i lavori sono proseguiti, gli animali sono stati nutriti e accuditi e nei campi le semine primaverili hanno continuato a svolgersi. La natura ha proseguito il suo corso regalandoci, in anticipo a causa di temperature sempre sopra la media stagionale, fioriture bellissime che sono state consolatorie e di buon auspicio anche nei momenti più difficili. La campagna non si è mai fermata trovando il mondo di garantire cibo e sostentamento a tutto il Paese, in una gara di solidarietà ancora più forte di quanto siamo abituati a fare. La forza sociale di Coldiretti, che da sempre ha come obiettivo di unire, condividere e crescere assieme ha fatto un passo indietro fermando tutti gli eventi in programma sia a livello nazionale si a livello regionale e provinciale. Andava fatto perché restare a casa era la priorità ma non ha fermato il suo agire e il suo contatto con il consumatore, ancora una volta in mezzo a tante chiacchiere abbiamo portato

cibo e abbiamo presidiato territori, continuando a monitorare affinchè la speculazione non prendesse il sopravvento e le psicosi andassero a minare un tessuto economico sempre troppo fragile. Il settore agricolo ha impedito che le forniture agroalimentari scarseggiassero rifornendo i mercati di Campagna Amica con prodotti freschi, a km. zero, nell’interesse dei consumatori impegnandosi a tutelare l’economia locale da pesanti ripercussioni negative. Grazie per essere stati e per essere sempre in prima linea, non temiamo solitudine e futuro. Forti del fatto che noi di Coldiretti continuiamo a lavorare per salvaguardare l’agricoltura italiana e con essa ciascuno di noi. Quando sfoglierete questo giornale la fase più acuta dell’emergenza sarà superata, rimarranno però le tante incertezze che tale situazione ha determinato: dalla preoccupazione per il rispetto delle scadenze ai procedimenti amministrativi di carattere regionale e nazionale da adempiere come PSR, assicurazioni, pratiche in de mimimis, assegnazioni gasolio agricolo agevolato, sia comunitario con tutto ciò che riguarda la Politica Agricola Comunitaria post 2020. Criticità che abbiamo esposto sin da subito nelle sedi opportune e situazioni che continueremo a monitorare affinchè niente rimanga solo sulla carta ma si traduca nella concretezza che ci contraddistingue. Durante l’emergenza i nostri uffici, anche se con restrizioni, sono rimasti aperti: abbiamo adottato tutte le misure imposte dal Decreto Ministeriale ma non abbiamo lasciato senza presidio il territorio, e i telefoni che hanno continuato a squillare ci hanno confermato come Coldiretti rappresenti un’ancora per la società. Questa ricerca di conferme da parte dei consumatori rappre-

La nostra forza sociale a presidio del territorio e contro le speculazioni sulla filiera a tutela del Made in Italy

Mauro Bianco senta la forza per continuare a coltivare il futuro, ogni giorno, sempre con la stessa determinazione. Grazie ai tanti di voi che hanno realizzato video e postato storie sui social finalizzati al #MangiaItaliano affinchè questo diventi, anche nel post-emergenza, una priorità perché solo scegliendo i prodotti del nostro meraviglioso Paese potremo uscire questa crisi. C’è un prima e ci sarà un dopo. Adesso però è l’ora di essere più forti e determinati che mai, #andratuttobene.


Editoriale | Il Direttore

GRAZIE A CHI SCEGLIE DI PRESIDIARE, FAR CRESCERE E TUTELARE LE AREE SVANTAGGIATE

BIODIVERSITÀ: RICCHEZZA DEI TERRITORI CHE FANNO GRANDE L’ITALIA. LA SFIDA ALL’OMOLOGAZIONE PASSA ATTRAVERSO LE LORO STORIE

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n queste giornate scandite dal #iorestoacasa mi è capitato spesso di riflettere sul “grido” di molti piccoli paesi che chiedevano nell’emergenza di non essere lasciati soli. Territori lontani dalle città, con una viabilità non proprio agevole. Paesi che rappresentano numeri piccoli sulla carta ma immensi quando parliamo di biodiversità, di cultura e di tradizioni. Conosciamo il loro valore ma non sempre apprezziamo gli sforzi di chi sceglie di presidiare le aree svantaggiate, le difficoltà di non poter accedere ai collegamenti virtuali con la facilità a cui siamo abituati o costretti a fare i conti con la piaga del dissesto idrogeologico. Problematiche che anche nel territorio della provincia di Alessandria conosciamo molto bene, dalla Val Borbera alla Val Cerrina, Acqui, Ovada, Tortona… paesaggi patrimonio dell’Unesco ma che rischiano troppe volte di essere dimenticati. Lo sappiamo bene noi di Coldiretti, lo diciamo da sempre e da sempre la nostra forza sociale riesce ad arrivare dove in molti si sarebbero arresi perché sappiamo che senza agricoltori e allevatori tante, tantissime zone meravigliose della nostra Italia rimarrebbero vittime dell’abbandono. Un lusso che non possiamo permetterci, perché la sfida all’omologazione passa attraverso la loro storia: agriturismi, aziende, allevamenti che rappresentano quella rete su cui contare per continuare a far crescere il rapporto tra città e campagna, tra produttore e consumatore. Dal campo alla tavola, lo diciamo spesso, ma le filiere sono fatte da donne e uomini che ci mettono coraggio, competenza, passione e orgoglio. In un’emergenza che ha sconvolto equilibri e capovolto la piramide delle priorità, l’agricoltura ha sapu-

to mantenere saldi i suoi principi riuscendo a garantire prodotti freschi e di qualità. Il mercato coperto di Campagna Amica ha trovato nella forza dei produttori la capacità di rinnovarsi e nell’emergenza essere ancora più vicino ai consumatori, offrendo certezze e garanzie. Aperture quotidiane e possibilità di fare la spesa in sicurezza. Straordinari come i nostri agriturismi che sino a quando è stato possibile hanno cercato di abbinare alle meraviglie del paesaggio i gustosi piatti della tradizione poi, quando il decreto ha imposto la chiusura sono diventati fucine di idee, non fermandosi ma pensando al futuro e alle novità da proporre una volta usciti dalla criticità, spaventati dalle difficoltà economiche, di incassi mancati ma anche con tanta voglia di tornare a lavorare con la gente e per la gente. In tutto questo sarei poco sincero se non condividessi con voi la preoccupazione per altrettanti aspetti molto concreti che dovranno essere gestiti in tempi record e mi riferisco agli adempimenti burocratici che vanno dall’attività dei Caf, quindi la gestione del fascicolo aziendale, i termini dei bandi di carattere regionale, le assegnazioni di gasolio agricolo agevolato e via così come tutte le altre scadenze. Tutti assieme, ognuno facendo la propria parte, dobbiamo ricostruire un clima di fiducia e monitorare affinchè vengano segnalati e subito bloccati comportamenti speculativi di chi impone prezzi fuori mercato o lucra condizioni di vantaggio nelle produzioni di beni di prima necessità. Parlando di fiducia e di futuro mi preme sottolineare l’importanza che quest’anno, ancora più delle scorse edizione, rappresenta il concorso

E’ nei momenti di emergenza che il nostro Paese, anche se ferito, riesce a trovare sempre nuova forza e determinazione. Ad insegnarlo è l’agricoltura, ogni giorno

Roberto Rampazzo dedicato alle aziende più innovative, ossia l’Oscar Green 2020. Parlare di aziende giovani significa parlare di futuro, l’iscrizione è semplice e all’interno del giornale ci sono tutte le informazioni necessarie, basta compilare la scheda di adesione on line per avere la possibilità di far conoscere a livello nazionale la propria idea di impresa. Un bel segnale per l’agricoltura italiana, un bel segnale per tutti noi!

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Siccità

CONDIZIONI DI TEMPO SECCO, TEMPERATURE SUPERIORI ALLA MEDIA E VENTO

CLIMA: CALDO ANOMALO E MANCANZA DI PIOGGIA, DIFFICOLTÀ PER LE COLTIVAZIONI

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Dopo le mancate semine autunnali è apprensione per le conseguenze del clima pazzo

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aldo anomalo e mancanza di pioggia. Ci troveremo a fare i conti con il problema siccità nelle campagne e difficoltà per le coltivazioni? La risposta è sì. E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti sugli effetti dell’andamento climatico anomalo del 2020 che si classifica fino ad ora come l’anno più caldo di sempre sul pianeta facendo registrare una temperatura sulla superficie della terra e degli oceani, addirittura superiore di 1,14 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo (dati di gennaio del National Climatic Data Centre - Noaa, che rileva i parametri dal 1880). Sul territorio provinciale, infatti, le

persistenti condizioni di tempo secco, con temperature nettamente superiori alla media spesso accompagnate da vento forte, hanno indotto a deliberare l’attivazione della fase di “attenzione” per il rischio incendi mentre, sui banchi degli Agrimercati, sono arrivate con netto anticipo le primizie. “Nonostante il momento di forte criticità causato dalla diffusione del Coronavirus non possiamo ignorare le ripercussioni causate dal caldo anomalo e dalla mancanza di pioggia. E’ allarme, infatti, per i terreni secchi seminati a cereali che rischiano di non far germogliare ed irrobustire a dovere le piantine che, in caso di repentino abbassamento delle temperature potrebbero gelare o essere spazzate via in caso di piogge violente. - ha affermato il presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco - Problemi per cereali e ortaggi: il clima pazzo non aiuta la programmazione colturale esponendo le piante a rischi che porterebbero alla conseguente perdita delle produzioni e del lavoro di un intero anno”.

A causa dell’andamento climatico avverso la produzione agricola si è ridotta dell’1,3% ma il calo sale al 2,4% per i prodotti vegetali con punte del -12% per il vino, particolarmente sensibile alle condizioni meteo. “Percentuali che in provincia di Alessandria si sono tradotte con il 40% di semine non effettuate e raccolti tagliati a causa del maltempo prolungato dei mesi scorsi che ha compromesso le tradizionali semine autunnali come quelle del frumento tenero, loietto, triticale, grano duro e colza. - ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo - E, al danno delle mancate semine autunno vernine, si aggiunge quello di un esponenziale incremento delle varietà primaverili-estive, come mais, sorgo e girasole. Risultato: mercato saturo e dal punto di vista dell’azienda possibili problemi a livello organizzativo per mancata possibilità di rotazione


Siccità / Api colturale”. Fioritura anticipata in tutte le zone del territorio provinciale per albicocco, susino e, prossimamente, pesco: conseguenza degli sbalzi di temperatura che nella notte scende a 0 ma di giorno arriva anche a 18 gradi. L’allarme lanciato dalla Coldiretti evidenzia gli effetti dell’andamento climatico che rischia di lasciare l’I-

talia a secco in un 2020 segnato da -80% precipitazioni e una temperatura superiore di 1,87 gradi. Il primo passo è la realizzazione di piccole opere di contrasto al rischio idrogeologico, dalla sistemazione e pulizia straordinaria degli argini dei fiumi ai progetti di ingegneria naturalistica, ma allo stesso tempo serve un piano infrastrutturale per la creazione di piccoli invasi che raccolgano tutta l’acqua piovana che va perduta e la distribuiscano quan-

do ce n’è poca ai fini di regimazione della acque, irrigui, ambientali e dell’accumulo/produzione di energia idroelettrica. Servono interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque, campagne di informazione ed educazione sull’uso corretto dell’acqua, un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni a basso fabbisogno idrico.

CLIMA, FINTA PRIMAVERA INGANNA LE API ATTENZIONE AL NOTEVOLE INCREMENTO DELL’IMPORTAZIONE DI MIELE PROVENIENTE DALL’ESTERO Anche le api sono state ingannate dalla finta primavera. La temperature sopra la norma e le ripetute giornate di sole hanno risvegliato in anticipo i 24.981 alveari presenti sul territorio alessandrino. E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti di Alessandria sugli effetti di un inverno bollente con una temperatura che fino ad ora è stata in Italia superiore di 1,65 gradi la media storica. Le temperature sopra i 15 gradi, infatti, hanno fatto uscire le api dagli alveari facendole ricominciare il loro prezioso lavoro di bottinatura ed impollinazione. “L’inconsueto andamento climatico di quest’anno non ha risparmiato gli alveari e fatto soffrire le api, indicatore sensibile dello stato di salute dell’ambiente, ha determinato gravissimi danni agli apicoltori in provincia di Alessandria. - sottolinea il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco - Una “situazione meteo” che ha sconvolto la vita delle sentinelle dell’equilibrio naturale globale e della biodiversità, con l’alimentazione che dipende per oltre un terzo da coltivazioni impollinate attraverso il lavoro degli insetti, al quale proprio quest’ultime concorrono per l’80% a conferma del loro ruolo insostituibile”. “Nonostante i livelli produttivi bassissimi il mercato del miele nazionale evidenzia prezzi in netto ribasso e notevoli difficoltà di vendita. Questo fenomeno, che appare paradossale vista la situazione interna di estrema penuria di prodotto, sembra dovuto a un notevole incremento dell’importazione di mieli provenienti dall’estero. - afferma il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo - Per evitare di portare in tavola prodotti provenienti dall’estero, spesso di bassa qualità, occorre verificare con attenzione l’origine in etichetta oppure di rivolgersi direttamente ai produttori nelle aziende agricole, negli agriturismi o nei mercati di Campagna Amica. Il miele prodot-

to sul territorio nazionale, dove non sono ammesse coltivazioni Ogm, a differenza di quanto avviene ad esempio in Cina, è riconoscibile attraverso l’etichettatura di origine obbligatoria fortemente sostenuta dalla Coldiretti”.

Come fare a riconoscere dall’etichetta un miele made in Italy? Ricordiamo che la parola Italia deve essere obbligatoriamente presente sulle confezioni di miele raccolto interamente sul territorio nazionale mentre nel caso in cui il miele provenga da più Paesi dell’Unione Europea, l’etichetta deve riportare l’indicazione “miscela di mieli originari della CE”; se invece proviene da Paesi extracomunitari deve esserci la scritta “miscela di mieli non originari della CE”, mentre se si tratta di un mix va scritto “miscela di mieli originari e non originari della CE”. In Italia esistono più di 50 varietà di miele a seconda del tipo di “pascolo” delle api: dal miele di acacia al millefiori, che è tra i più diffusi, da quello di arancia a quello di castagno, più scuro e amarognolo, dal miele di tiglio a quello di melata, fino ai mieli da piante aromatiche come la lavanda, il timo e il rosmarino.

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#MANGIAITALIANO

CORONAVIRUS, ECCO IL PRIMO PACCHETTO DI MISURE DEL GOVERNO 8

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ontro l’emergenza Coronavirus il Governo interviene con un primo pacchetto di interventi e misure mirate per l’agricoltura e a difesa del made in Italy sotto il pressing della Coldiretti che avvia la mobilitazione per sostenere il “Mangiare italiano”. E’ stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il decreto 2 marzo 2020 su “misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese” con interventi specifici per le imprese del settore agricolo ubicate nei Comuni della zona rossa. Oltre allo stop ai versamenti contributivi, previdenziali e premi assicurativi e alle agevolazioni per i pagamenti delle bollette, per assicurare la ripresa economica e produttiva alle aziende colpite direttamente o indirettamente dall’emergenza coronavirus sono previste azioni per sostenere la liquidità. Sono concessi infatti mutui a tasso zero fino a 15 anni finalizzati a estinguere i debiti con gli istituti bancari in essere al 31 gennaio 2020. Per questo scopo è stato istituito al ministero delle Politiche agricole un Fondo rotativo da 10 milioni per il 2020. Entro trenta giorni dall’entrata in vigore della legge un decreto del Mipaaf fornirà le istruzioni su requisiti e modalità per richiedere il mutuo. Inoltre scattano pesanti multe (da15.000 a 60.000 euro) sulla base della normativa di contrasto alle pratiche sleali tra acquirenti e

fornitori per chi subordina l’acquisto di prodotti agroalimentari a certificazioni non obbligatorie riferite al Covid 19, e certificazioni non indicate in accordi di fornitura. Il controllo e l’irrogazione delle sanzioni sono affidati all’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione delle frodi dei prodotti agroalimentari del Mipaaf. Un intervento per mettere fine allo sciacallaggio nei confronti del made in Italy agroalimentare(emblematico l’attacco alla pizza Corona della vignetta trasmessa da un Tv francese). Parte integrante del sostegno e rilancio del made in Italy è anche il piano straordinario di promozione da 716 milioni(316 milioni destinati all’Ice-Agenzia per la promozione all’estero e internazionalizzazione delle imprese italiane che si aggiungono ai 400 milioni della dotazione Sace-Simest) presentato il 3 marzo in un vertice alla Farnesina al quale ha partecipato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini. L’intervento che prevede anche credito alle imprese e una campagna straordinaria di comunicazione coinvolge l’agroalimentare. E il ministro Bellanova ha lanciato l’appello ad accelerare il varo dei decreti di riparto delle risorse e passare all’attuazione dei provvedimenti a favore delle imprese e dei lavoratori perché - ha spiegato il ministro “La nostra posizione di leader mondiali

nell’agroalimentare non può e non deve essere fermata”. Il piano straordinario accoglie così le proposte lanciate dalla Coldiretti e ribadite da Prandini nell’incontro al ministero degli Esteri. “Occorre impiegare tutte le energie diplomatiche per superare i dazi Usa e l’embargo russo che colpiscono duramente il Made in Italy agroalimentare in un momento difficile per le nostre esportazioni - ha dichiarato il presidente dei Coldiretti che ha denunciato anche “le speculazioni in atto in alcuni Paesi dove vengono addirittura chieste insensate certificazioni sanitarie “virus free”. Serve un impegno delle autorità nazionali e comunitarie per fermare pratiche insensate che rischiano di far perdere quote di mercato importanti alle produzioni nazionali.

L’APPELLO ALLA GRANDE DISTRIBUZIONE Un appello alla grande distribuzione commerciale affinché sostenga il consumo di prodotti alimentari Made in Italy ed in Piemonte con la scelta di fornitori in grado di garantire la provenienza nazionale di alimenti e bevande. Chiediamo a supermercati, ipermercati e discount di aderire con atti concreti alla campagna di mobilitazione #MangiaItaliano privilegiando negli approvvigionamenti sugli scaffali i prodotti del nostro territorio per fermare le speculazioni in atto sulla domanda di prodotti agricoli e alimentari in questo momento di emergenza sanitaria che sta mettendo in difficoltà le nostre aziende, le imprese agrituristiche e l’export”. Serve una mobilitazione dell’intera filiera per difendere la principale ricchezza del Paese, oltre ad un intervento diretto dell’Unione Europea che non si può limitare ad autorizzare lo sforamento del deficit italiano ma deve investire risorse proprie per accompagnare l’impegno dei singoli Paesi.


#MANGIAITALIANO

L’INIZIATIVA RIGUARDA TUTTI I MEZZI DI COMUNICAZIONE A PARTIRE DAI CANALI SOCIAL

#MANGIAITALIANO, LA MOBILITAZIONE CONTRO LE FAKE NEWS PER DIFENDERE LA REPUTAZIONE DEL MADE IN ITALY so in discussione ma non possono essere messi in discussione i nostri valori, la nostra tradizione e il nostro cibo. Noi sappiamo qual è il cibo buono e il cibo giusto, sappiamo da dove viene e chi lo produce, non possiamo sbagliarci”. Con queste parole il presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco ha presentato quanto si sta facendo, anche a livello provinciale, per superare, Sul sito Coldiretti Alessandria trovate tutte le informazioni tutti assieme, questo mohttps://alessandria.coldiretti.it/ mento di criticità. faq-coronavirus_alessandria/ E’ nata così, accanto a #lacampagnanonsiferma, la on sono solo i nostri più campagna social #Manstraordinari alleati ma an- giaItaliano per dire che il nostro che i testimonial migliori. cibo è, e rimane, un cibo sano, sicuSono i consumatori che, assieme ai ro, garantito e di qualità! nostri produttori ci stanno metten- La mobilitazione #MangiaItaliano do la faccia con #MangiaItaliano vedrà coinvolti mercati, ristoranti, per sottolineare come il cibo vero agriturismi ma anche le industrie made in Italy vada sempre difeso, e le strutture commerciali più virsoprattutto in momenti di difficoltà tuose del settore, colpite ingiustacome quello che sta attraversando mente da una dura emergenza: l’iil nostro Paese. Tutto viene mes- niziativa riguarderà tutti i mezzi di

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comunicazione, a partire dai canali social. “Per questo chiediamo a tutti di dare un segnale importante: fate anche voi un video, come stanno già facendo i cittadini nei nostri mercati e agriturismi, e postatelo sulle vostre pagine taggando Campagna Amica. Fatelo mentre cucinate, o mangiate con la vostra famiglia o mentre fate la spesa da noi o soggiornate nelle nostre strutture. Uniamo le forze per dire tutti #MangiaItaliano - ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo - per dare un contributo di speranza e positività e aiutare a ricreare il clima di fiducia e di tranquillità, venuto meno con il diffondersi del Coronavirus”.


Misura 2 / Banca

delle

Terre

GLI UFFICI COLDIRETTI A DISPOSIZIONE PER INFORMAZIONI A SECONDA DELLE ESIGENZE AZIENDALI

MISURA 2 AL VIA: SERVIZI DI CONSULENZA PER LE AZIENDE

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È

stato pubblicato a fine gennaio il nuovo bando del PSR relativo alla Misura 2, ovvero la misura che promuove i servizi di consulenza rivolti alle imprese agricole. Coldiretti Alessandria, attraverso il suo staff di consulenti e tecnici specialistici, è predisposta a fornire consulenze mirate a seconda delle esigenze aziendali: agronomiche, di sicurezza sul lavoro, sulla condizionalità, ambientali, legate alla multifunzionalità e relative alle certificazioni aziendali e di prodotto. Ricordiamo che la Misura 2 promuove tutte le attività di consulenza incentivando le aziende a richiedere consulenze mirate per sopperire alle carenze aziendali. Prevede tre tipologie di consulenza: • Servizio di consulenza di base per approfondire un argomento, garantendo anche la visita aziendale di un consulente. • Servizio di consulenza specia-

listica che va ad approfondire maggiormente la consulenza, garantendo obbligatoriamente almeno due sopralluoghi in azienda. • Servizio di consulenza specialistica per “riconversione aziendale” ovvero una consulenza aziendale ad hoc, mirata all’introduzione nell’azienda stessa di un processo produttivo e/o di un servizio nuovo, comprendendo obbligatoriamente almeno tre sopralluoghi in azienda. Ogni azienda può richiedere una consulenza in base alle proprie esigenze. Gli unici vincoli del bando sono i seguenti: • per gli aderenti alla Misura 10.1 è possibile prevedere una consulenza che esula da quella prevista dalla Misura 10 fino ad un massimo di 10 ore; • al massimo due consulenze in ambiti diversi in due anni;

• obbligo di consulenze non rendicontate sui Piani operativi delle O.P. Il costo dell’intera consulenza verrà suddiviso tra l’azienda (con l’aggiunta dell’IVA) e il co-finanziamento del PSR. Non è richiesto un anticipo del pagamento totale dell’importo da parte dell’azienda, ma unicamente della parte non coperta dal co-finanziamento. In questa fase è molto importante chiedere informazioni e firmare le manifestazioni di interesse negli Uffici Coldiretti al fine di entrare in graduatoria per le consulenze che verranno fornite a partire da gennaio 2021.

NUOVO BANDO BANCA DELLE TERRE: DUE LOTTI IN PIEMONTE

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l 19 febbraio si è aperto il nuovo bando della Banca Nazionale delle Terre Agricole. Tutti i soggetti interessati hanno la possibilità di presentare, entro il prossimo 19 aprile, la relativa manifestazione di interesse per l’acquisto di uno o più terreni agricoli, su base nazionale. Sono 386 gli appezzamenti disponibili, corrispondenti ad una superficie complessiva di oltre 10.000 ettari. Per quanto riguarda il Piemonte, i lotti disponibili sono due, così ripartiti: • in Provincia di Alessandria un terreno per una superficie di 18,33 ettari; • in Provincia di Asti un terreno per una superficie di 45,82 ettari. Il link che rimanda alla specifica sezione del sito di ISMEA è http://www.ismea.it/banca-delle-terre È previsto che i singoli appezzamenti vengano venduti a corpo e non a misura, nello stato di fatto e di diritti in cui si trovano, con le relative accessioni e pertinenze, diritti, servitù attive e passive, oneri, canoni, vincoli esistenti anche non noti e non trascritti. Tutti coloro che avranno manifestato interesse e che soddisfano i requisiti soggettivi richiesti, saranno invitati a partecipare alla procedura competitiva con il

sistema della vendita senza incanto. L’offerta economica (di importo non inferiore a quello di base d’asta) dovrà essere corredata da un deposito cauzionale di importo pari al 10% del valore di base d’asta di ogni singolo terreno (da presentare entro 45 giorni dall’invio della lettera di invito). La procedura sarà aggiudicata in favore del soggetto che effettua la proposta più elevata; in caso di parità di importo è previsto venga aggiudicata in favore del soggetto che effettua l’offerta di rilancio di importo maggiore. In ogni caso per ogni terreno è prevista venga stilata una graduatoria delle offerte presentate (da utilizzarsi in caso di eventuale rinuncia del soggetto aggiudicatario), avente un termine di validità di due anni dalla data di approvazione. Solo nel caso in cui il soggetto aggiudicatario sia un giovane imprenditore agricolo, il pagamento del terreno potrà avvenire ratealmente, con apposizione di ipoteca legale pari al 100% del valore del terreno posto a base d’asta. Il giovane imprenditore agricolo aggiudicatario, quindi, potrà corrispondere il prezzo di aggiudicazione del terreno in rate semestrali o annuali, sulla base di un periodo di ammortamento di durata non superiore ai 30 anni.


Settore

vitivinicolo

FASCETTE VINI: COSA CAMBIA CON IL NUOVO DECRETO

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on il nuovo Decreto in materia di contrassegni non cambierà molto per gli imbottigliatori, eccetto la possibilità di utilizzare sistemi elettronici (ma non è una facoltà individuale) e l’opportunità di richiedere l’assegnazione delle fascette anche per i vini “atti a divenire” e non solo quelli certificati. Vediamo nel dettaglio l’articolato del Decreto. Per tutti i vini a DOCG resta l’obbligo di apporre sempre sui recipienti il sigillo a fascetta. Per le DOC ove è stabilita l’applicazione del contrassegno (dipende dal singolo disciplinare e dal Piano dei controlli) in alternativa alla fascetta tradizionale è ammesso anche impiegare nuovi sistemi di tracciabilità telematica secondo un procedimento specifico. Tale scelta, tuttavia, non può essere aziendale, perché, come stabilisce l’articolo 10 del Decreto, deve effettuarla il Consorzio secondo le disposizioni del Testo Unico del Vino (interviene la Regione che sente la filiera), nel contesto del piano dei controlli della DO /IG interessata. Elemento, questo, importante che i produttori dovranno considerare per le future scelte di gestione più moderne e “smart”. Sempre il Consorzio può derogare all’obbligo per i recipienti non di

vetro, oppure per quelli di capacità inferiore a 200 ml. Per i vini liquorosi e aromatizzati la fascetta fiscale (prodotti alcolici) sostituisce quella in oggetto. Infine, il lotto insieme al certificato di idoneità costituisce elemento di tracciabilità e pertanto le DOC il cui Consorzio ha deciso di non applicare la fascetta potranno continuare con il solo lotto in etichetta. Per ciascuna partita gli imbottigliatori annotano sul registro telematico il riferimento alle fascette utilizzate (o in alternativa agli altri sistemi impiegati). Per ciascuna partita certificata è ammesso uno scarto massimo dell’1,5% sul numero di fascette ritirate e utilizzate. In caso diverso entro 24 ore comunicano in via telematica a ICQRF le ragioni del deterioramento/differenza tra i quantitativi, serie e numeri, consegnando i sigilli inutilizzabili a ODC o Consorzio delegato alla fornitura. L’ufficio ICQRF effettuate le verifiche autorizza ODC o Consorzio delegato a consegnare contrassegni in compensazione a quelli inutiliz-

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zabili o rubati. Per nessuna ragione le fascette sono cedibili a terzi. I “vecchi” contrassegni sono smaltibili fino a esaurimento. Entro un anno potranno considerarsi eventuali altri sistemi di rintracciabilità da prevedersi con aggiornamento all’attuale Decreto. Per ulteriori informazioni rivolgersi agli Uffici Zona Coldiretti.

VINITALY RINVIATO A GIUGNO La decisione di posticipare la 54esima edizione della Fiera veronese al periodo 14-17 giugno, nella speranza che la virulenza del COVID-19 sia nel frattempo scemata e riprendano le “comunicazioni sociali” senza timori a spostarsi da un Paese all’altro, era necessaria, sebbene comporti notevoli disagi per la fase riorganizzativa. Lo spostamento di data genera problemi per chi ha i vigneti e non riesce, come accade per molte aziende vitivinicole familiari, a delegare altre figure ai lavori che in quella stagione pressano oppure non sono nelle condizioni di assegnare ad altri la presenza in Fiera, non prevista in quell’epoca. Per questo Coldiretti, oltre al sostegno per i danni provocati dall’epidemia, evidenzia la necessità di poter riconsiderare le prenotazioni degli spazi espositivi. Infine, ma non per importanza, sarà fondamentale che gli organizzatori di Vinitaly si assicurino tramite capillare monitoraggio e confermino, in prossimità dell’evento, che gli operatori esteri dei vari Stati importatori partecipino alla kermesse.


Settore

vitivinicolo

EVENTI CALAMITOSI: DEROGHE PER IMPIANTI VIGNETO

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La Regione ha provveduto a definire le aree che possono rivendicare la condizione di eventi eccezionali/calamitosi che consentono interventi di sostegno e l’applicazione di deroghe rispetto a scadenze, tempi di esecuzione dei lavori, esempio nuovi impianti, ristrutturazioni, ecc. Per conoscere meglio il perimetro entro il quale richiedere eventuali deroghe e spostamenti di date di scadenza per le pratiche e i lavori nei vigneti di impianto e ristrutturazione, rivolgetevi agli Uffici Coldiretti.

NUOVI IMPIANTI DI VIGNETO: DOMANDE ENTRO IL 31 MARZO Le domande per ottenere le autorizzazioni per i nuovi impianti di vigneto possono presentarsi fino al 31 marzo 2020. In Piemonte valgono le indicazioni operative previste dal bando della precedente annata, pertanto non sono stabilite priorità con punteggi dovuti alle caratteristiche del richiedente, oppure alle tipologie di conduzione e ubicazione del sito d’impianto, come invece accade per altre misure. L’assegnazione delle autorizzazioni al nuovo impianto avviene sulla base del criterio pro-rata, ossia l’erogazione proporzionale rispetto la richiesta e la dotazione disponibile in Piemonte in caso di sforamento della superficie disponibile (circa 460 ettari). Altri elementi importanti del bando sono la superficie massima aziendale concedibile, vale a dire 20 ettari, e la clausola di garanzia minima che ha proposto ed ottenuto Coldiret-

ti già la scorsa campagna. Grazie a questa clausola le richieste fino a 5.000 mq saranno interamente soddisfatte, anche nel caso di sforamento suddetto, la superficie vitata autorizzata dovrà obbligatoriamente essere realizzata entro 3 anni pena sanzioni, eccetto risulti inferiore al 50% richiesto. Tra le novità rispetto alle campagne precedenti segnaliamo che un impianto può essere effettuato in una superficie diversa dalla quale è

concessa un’autorizzazione e cade il divieto assoluto di trasferibilità, osservando alcune precise regole. L’impianto deve essere mantenuto per almeno 5 anni (eccetto casi di forza maggiore e motivi fitosanitari) altrimenti l’estirpazione non darà origine ad un’autorizzazione al reimpianto.

Richieste deroghe e differimento scadenze

Al momento di andare in stampa Coldiretti ha segnalato alla Regione Piemonte e agli Enti ed Organismi interessati, a causa dell’emergenza sanitaria, di ottenere deroghe e differimenti su: scadenza consegna fideiussioni ristrutturazioni 2019/2020 al 31 marzo 2020; scadenza collaudi bandi OCM vino investimenti biennali (2018/2019) e annuali (2019/2020); scadenza collaudi RRV 2017/2018 - 2018/2019 - 2019/2020 al 20 giugno 2020; scadenza autorizzazioni di nuovo impianto e autorizzazioni di reimpianto da effettuarsi nel 2020.


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Il vento e il nocciolo

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Scheda

nocciolo

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a cura di

Delicatezza dei tessuti Trasporto del polline Variabilità di forza e direzione Perdita di verticalità Riduzione di produzione

Alberto Pansecchi

scheda nocciolo n°59

Tra le avversità di carattere abiotico che possono interessare la coltivazione del nocciolo, è possibile collocare anche il vento. È questa, nel medesimo istante, un’avversità e una necessità della coltura. Non è infatti possibile prescindere dall’azione del vento per l’impollinazione, che per il nocciolo è affidata proprio a questo elemento, come non è possibile non notare le alterazioni indotte alla struttura delle piante e alla produttività delle stesse. Ma cosa è che fa la differenza? Certamente il periodo, certamente l’intensità, certamente la direzione e di non minor impatto la temperatura dell’aria spostata. Il vento non è quindi un elemento di cui si può sperare di fare a meno ma che occorre conoscere e imparare a gestire, soprattutto nel momento della progettazione del nuovo noccioleto.

I danni del vento I venti sono movimenti d'aria che variano continuamente per direzione, velocità, forza e regolarità. La sua azione sia sull'ambiente circostante che sugli alberi, provoca diversi effetti sulla produttività del noccioleto. Interagendo con altri elementi come la temperatura, favorisce la perdita di umidità del terreno favorendone l’erosione. Sulla pianta l’effetto principale è costituito dalla disidratazione dei tessuti, dalla malformazione della struttura e del portamento degli alberi che perdono la verticalità dell’asse, dalla caduta di foglie, amenti e frutti e, in generale, si può avere un forte impatto sulla crescita e sulla produttività dell’impianto. Caratteristica della specie sono le grandi foglie, che facilmente si lacerano a causa del vento e i grappoli di nocciole in fase di formazione che possono venire strappate dai rametti che le portano. Il vento è certamente un fattore limitante per ottenere uno sviluppo ottimale dei noccioleti.

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Scheda

nocciolo

Lo stato di idratazione delle piante 14

La traspirazione avviene principalmente nelle foglie, attraverso gli stomi. Traspirando la pianta mantiene gli stomi aperti permettendo contestualmente l'ingresso di anidride carbonica utilizzata per il compimento del processo fotosintetico. La traspirazione, creando una pressione negativa, provoca il movimento dell'acqua verso l'interno della pianta, facendo sì che venga mantenuta una temperatura adeguata anche nei momenti di maggiore radiazione solare . Il deficit di umidità nei tessuti degli alberi, dovuto all'esposizione all'azione del vento, provoca una riduzione del turgore delle cellule, e di conseguenza una perdita della pressione e della funzionalità nel richiamo dell’acqua. Le conseguenze possono influenzare la crescita di germogli e dei frutti e arrivare fino alla caduta delle foglie in particolare nelle ore più calde. Il mantenimento del turgore ha importanza anche per quanto riguarda l'apertura e la chiusura degli stomi, l'attività fotosintetica, la respirazione e l'espansione delle foglie e degli organi riproduttivi.

Influenze del vento sul metabolismo del Nocciolo La crescita delle piante è influenzata dall'azione del vento. Un aspetto caratteristico è uno sviluppo ridotto (nanismo) e un ritardo nella crescita delle piante. Ciò rende evidenti le nuove caratteristiche morfologiche e anatomiche come ad esempio, aree fogliari più piccole, riduzione degli spazi intercellulari, floema e xilema più robusti, tessuto più fibroso Nel Nocciolo la riduzione dello stato di idratazione provoca una riduzione della pelabilità dei frutti.

I danni meccanici I movimenti causati dai venti, tanto maggiori quanto maggiore è la sua intensità, può causare notevoli danni meccanici a germogli e foglie a causa delle continue e repentine flessioni fino alla loro rottura, danneggiando i tessuti vascolari di rametti, picciòli e peduncoli che nutrono i grappoli di Nocciole. Ciò influisce su una forte riduzione del trasporto dell'acqua e sulla perdita di verticalità dell'asse centrale dei Noccioli, tanto più se allevate a mo-

Metodi di contrasto dell’azione del vento Fermo restando che bisognerebbe evitare l’impianto di noccioleti in aree costantemente battute da forti venti, è possibile difendere la coltura deviandone la direzione o diminuendone la velocità, con le cosiddette “barriere frangivento”. Queste possono essere “vive” e quindi costituite con spesse siepi formate da diversi strati di specie arbustive ed arboree poste perpendicolarmente ai venti dominanti oppure “morte” utilizzando reti frangivento o altri materiali appositi. Quando il vento si scontra con loro si ottiene una diminuzione della velocità e la stessa traiettoria viene deviata verso l'alto, permettendogli di continuare il suo movimento verso strati più alti, senza danneggiare l’impianto. Tra i vantaggi dell'uso delle barriere frangivento vi sono l’aumento dell'umidità relativa, la riduzione della traspirazione, la maggiore efficienza nell'uso dell'acqua, una maggiore crescita e produttività.


Scheda

patate

COLTIVAZIONE DELLA PATATA, COME È CAMBIATO LO SCENARIO DI DIFESA FITOSANITARIA

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l comparto pataticolo sta attraversando una fase complessa di nuovi adattamenti tecnici che vanno dal settore della fitoprotezione, a quello della «preparazione» alla raccolta (trinciatura, terminazione chimica), fino alla fase di stoccaggio post-raccolta. Alcuni di questi adattamenti vanno considerati ‘epocali’ (post-raccolta) perché possono incidere anche molto su alcune caratteristiche merceologiche con dirette ricadute commerciali. Le linee tecniche della difesa fitosanitaria mutano continuamente e sono fortemente influenzate dal calo complessivo di sostanze attive disponibili a causa delle revoche di numerose sostanze attive decise dall’UE. Secondo i dati illustrati dal Crea, a dicembre 2019, su 214 erbicidi impiegabili in passato nell’agricoltura italiana, oggi ne restano 130 (-40%) su 186 insetticidi, ne restano 108 (-42%), con i geoinsetticidi crollati da 49 a soli 17 (-65%), aprendo vuoti nella gestione di alcuni parassiti terricoli come gli elateridi, i quali sono in grado in alcune zone di arrecare danni gravissimi ai produttori di patate. Inoltre, su 184 fungicidi ne restano 150 (-19%). Per quanto concerne specificatamente i geoinsetticidi granulari a difesa della patata, il quadro è profondamento mutato: vietati i neonicotinoidi e revocati etoprofos e clorpirifos restano impiegabili solo tre piretroidi (cipermetrina, teflutrin e lambda-cialotrina) ed un agente di biocontrollo il Metharizium brunneum qualora sia autorizzato l’uso d’emergenza per la campagna in corso. Pertanto, negli ultimi anni, le restrizioni all’uso di sostanze attive hanno portato a una significativa riduzione dei mezzi di lotta fitosanitaria a disposizione, in Italia, per la coltura della patata che anche a causa delle diverse problematiche fitosanitarie ha visto ridurre la pro-

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duzione nell’arco di dieci anni da 44.290 ha pari a 1.206.569,5 t. di produzione nel 2010 a 33.342 ha e 1.020.983,9 t. nel 2019 (fonte Istat). La difesa chimica non è più sufficiente per avere una coltura “sana” in tutto il suo ciclo. Oltretutto, la produzione integrata è ormai un obbligo non solo a causa delle norme comunitarie, ma è un requisito indispensabile se si vuole collocare il prodotto sul mercato. sulla difesa fitosanitaria di tale coltura. Sono state suggerite alcune tecniche per le diverse fasi colturali (semina, diserbo, sviluppo fogliare, raccolta) in cui si applica la strategia di difesa fitosanitaria. Per quanto riguarda la semina, al fine di controllare la rizottoniosi, nota malattia fungina tellurica della patata, occorre evitare semine troppo precoci con temperature del suolo inferiori a 7°C. Considerata la vita del fungo all’interno del terreno è fondamentale trattare alla semina tutte le varietà. Attualmente, è consentito l’uso delle sostanze attive azoxystrobin (da impiegare

non irrorando direttamente il tubero), flutolanil, fluxapyroxad e tolclofos metile, quest’ultimo impiegabile per la concia in pre-semina. Per quanto concerne la lotta agli elateridi si rimanda all’articolo “Elateridi della patata, le strategie per combatterli” (https://www.ilpuntocoldiretti.it/attualita/ambiente/elateridi-della-patate-le-strategie-per-combatterli). Per il diserbo, in fase di pre-emergenza, la strategia consigliata in presenza di inerbimento semplice prevede il ricorso alla miscela pendimentalin+aclonifen+ metribuzin. In caso di inerbimento complesso con presenza di suoli argillosi è consigliata la miscela pendimentalin+aclonifen+clomazone mentre in caso di prevalenza di graminacee su suoli sabbiosi pendimentalin+aclonifen+ metribuzin+flufenacet. In post-emergenza in presenza di graminacee e dicotiledoni è consigliato il ricorso all’abbinamento rimsulfuron+olio di colza nonché al metribuzin. Per quanto concerne la lotta alla


Scheda

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patate

dorifora, a seguito della revoca dei neonicotinoidi, non esiste più un trattamento risolutivo contro tale temibile fitofago per cui la strategia richiede alla prima infestazione il ricorso ad acetamiprid non anticipando troppo il trattamento per favorire una maggiore espansione dell’apparato fogliare e quindi l’assorbimento del principio attivo. In caso di infestazioni successive sono consigliati metaflumizone, clorantaniliprole e spinosad, quest’ultimo utile anche per produzioni biologiche. Contro la peronospora, quest’anno non è più impiegabile il metalaxyl e sono stati ridotti i trattamenti con ametoctradin da 3 a 2 per anno. Altra avversità importante è l’alternariosi che provoca macchie necrotiche, scure e tondeggianti che si evolvono in anelli concentrici. I primi sintomi si hanno sulle foglie basali, poi si diffondono nell’apparato fogliare e, a volte, nel fusto che presenta zone superficiali brune. La malattia è favorita da temperature superiori a 20°C con umidità maggiore del 60%. I periodi di siccità alternati da periodi piovosi e stress nutrizionali favoriscono l’insorgere della malattia. L’agente patogeno si sviluppa in genere dal mese di giugno e predilige temperature elevate. Le varietà più sensibili sono generalmente quelle precoci (ma è stata rinvenuta anche su varietà ‘Vivaldi’ e varietà a pasta viola). Le so-

stanze attive attualmente ammesse sono difeconazolo, mandipropamide e zoxamide. La lotta alla peronospora ed all’alternariosi comporta la necessità di osservare alcune precauzioni agronomiche volte a limitare l’uso dei fungicidi, ad esempio: · ridurre la conservazione invernale e l’inoculo primario interrando i residui ed eliminando gli infestati ospiti; attuare rotazioni ampie e con colture non ospiti; · scegliere varietà tolleranti; · limitare in generale gli stress di natura abiotica assicurando una fertilità del suolo adeguata, gestendo

correttamente l’irrigazione, per non allungare troppo il periodo di bagnatura fogliare. Per quanto concerne la raccolta in fase dal 2020 non è più possibile usare il diquat quindi occorre attrezzarsi per effettuare la trinciatura della parte aerea con macchine specifiche. Successivamente alla trinciatura occorre disseccare i monconi di fusto residui: a tal fine, i disseccanti ammessi sono il pyraflufen-etile ed il carfentrazone-etile. Per entrambi i disseccanti citati è importante far trascorrere un lasso di tempo di almeno 10-12 giorni, prima della raccolta, successivamente al disseccamento.


Settore

fiscale

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a cura di

Daniela Colombini

LE NOVITA’ RELATIVE AL 730/2020 Modifica delle scadenze A seguito dell’emanazione del Decreto Legge n. 9/2020, recante “Misure urgenti di sostegno per le famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19” sono stati prorogati i termini di alcune scadenze fiscali in tutto il territorio nazionale. In particolare è prorogata dal 23 luglio al 30 settembre 2020 la scadenza per l’invio del 730 ed è inoltre prorogato al 5 maggio 2020 dalla precedente data del 15 aprile - il giorno in cui sarà disponibile per i contribuenti la dichiarazione precompilata sul portale dell’Agenzia. Per il 730 arriva uno slittamento che in realtà è un anticipo dell’anno prossimo perché il nuovo calendario era stato delineato già dal decreto fiscale collegato all’ultima manovra ma con decorrenza 2021. Il coronavirus, invece, impone ora al Governo di fissare già a partire dal 2020 il nuovo termine ultimo per la trasmissione, che d’ora in poi diventa il 30 settembre. Mentre fino al 2019 l’ultimo giorno utile era stato il 23 luglio. Nessun effetto ritardo dovrebbe esserci sull’erogazione dei rimborsi

in busta paga o nel cedolino dello stipendio. Perché il rimborso arriverà nella prima retribuzione utile e comunque nel mese successivo alla liquidazione del modello stesso.

Novità fiscali Di seguito vengono riepilogate alcune novità che riguardano il modello 730/2020 rispetto a quello dello scorso anno. • A partire dal periodo d’imposta 2019, l’Agenzia delle Entrate non effettuerà più la distribuzione del modello 730 in formato cartaceo ma renderà disponibili i modelli editabili e le relative istruzioni solamente attraverso il proprio portale, all’indirizzo www.agenziaentrate.gov.it. Pertanto coloro che non ricorrono all’assistenza alla compilazione da parte dei caf non troveranno più il modello da compilare presso i Comuni o gli Uffici dell’Agenzia delle Entrate, ma dovranno scaricarlo da internet. • A partire dalla dichiarazione del 2020 (anno d’imposta 2019), gli eredi possono utilizzare il Modello 730 per i soggetti che sono deceduti entro il 23 luglio 2020.

• Dal 2019, possono essere considerati fiscalmente a carico i figli di età non superiore ai 24 anni che hanno posseduto un reddito uguale o inferiore a _ 4.000,00, al lordo degli oneri deducibili. Resta, invece, fermo il limite di _ 2.840,51 per figli con età superiore ai 24 anni, coniuge e altri familiari a carico. • È stata estesa anche ai familiari coadiuvanti del coltivatore diretto: o appartenenti al medesimo nucleo familiare del titolare dell’impresa agricola; o iscritti nella gestione assistenziale e previdenziale agricola quali coltivatori diretti; o che partecipano attivamente all’esercizio dell’impresa familiare l’agevolazione prevista per gli anni 2017, 2018 e 2019 (con proroga per il 2020 prevista dalla Legge n. 160/2019) consistente nella non concorrenza dei redditi dominicali e agrari alla formazione della base imponibile IRPEF dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali titolari d’azienda iscritti nella previdenza agricola. • Possibilità di applicare il regime della cedolare secca alle locazioni di immobili ad uso commerciale (classificati nella categoria catastale C/1) con superficie inferiore a 600 mq e relative pertinenze locate congiuntamente, limitatamente ai contratti stipulati nel 2019. • Da quest’anno vanno dichiarati i compensi derivanti dall’attività di lezioni private e ripetizioni, non esercitata abitualmente, svolta dai docenti titolari di cattedre nelle scuole di ogni ordine e grado, per cui gli stessi optano per la tassazione ordinaria (chi intende usufruire della tassazione sostitutiva deve presentare oltre al modello 730 anche il quadro RM del modello REDDITI). • Non è stata prorogata per il

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Settore

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fiscale

2019 la detrazione per le spese sostenute per l’acquisto di alimenti a fini medici speciali. • È stato aumentato il limite di spesa ad _ 800,00 delle spese di istruzione non universitaria detraibili. • È stata eliminata la detrazione per canoni di locazione per studenti residenti in zone montane o disagiate iscritti ad università (limitata agli anni d’imposta 2017 e 2018). • Sono state prorogate al 2019 tutte le detrazioni per interventi di recupero edilizio, sisma bonus e bonus verde. • È riconosciuta la detrazione del 50% per la spesa sostenuta per il riscatto agevolato degli anni di studio previsti per il conseguimento della laurea. Possono fruire del riscatto agevolato coloro che al 31 dicembre 1995 non avevano anzianità contributiva; • Spetta la stessa misura di detrazione per le spese sostenute dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021 per l‘acquisto e posa in opera di strutture di ricarica

dei veicoli alimentati ad energia elettrica. • Le spese di mantenimento dei cani guida sono detraibili dal 2019 nella misura forfetaria di _ 1.000,00 (anziché _ 516,46). • Sono riconosciuti due nuovi crediti d’imposta spettanti per

erogazioni liberali per interventi di realizzazione, manutenzione e restauro di impianti sportivi pubblici (c.d. Sport bonus) e per bonifica ambientale di edifici e terreni pubblici (esecuzione di interventi per la rimozione dell’amianto).


Settore

fiscale

/ Scadenze

aprile

LE NOVITÀ RELATIVE AGLI ONERI SOSTENUTI NEL 2020 OBBLIGO DI PAGAMENTI TRACCIABILI PER LA DETRAZIONE DELLE SPESE

S

i ritiene opportuno ricordare che la legge di Bilancio 2020 ha introdotto l’obbligo di utilizzare dal 1° gennaio 2020 metodi di pagamento tracciabili per sostenere le spese degli oneri detraibili. L’obbligo riguarda la grande maggioranza degli oneri che danno diritto a detrazioni fiscali sul modello 730 o sulla dichiarazione dei redditi delle persone fisiche. Si tratta di una norma di impatto larghissimo, che si applica a tutte le spese che danno diritto alla classica detrazione del 19% con le sole eccezioni delle spese per medicinali, dispositivi medici o spese sostenute presso strutture pubbliche o strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale. La limitazione non è prevista invece per gli oneri deducibili elencati all’art 10 del TUIR In sostanza, per recuperare le spese detraibili sul modello 730 e/o Redditi (a partire dalla prossima dichia-

scadenza

imposta

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razione del 2021 per i redditi 2020) per effetto della modifica introdotta, dal 1° gennaio 2020 non si può utilizzare il denaro contante, ma è necessario il pagamento mediante carte di debito, di credito e prepagate, bancomat, bonifici bancari o postali e assegni.

adempimenti

soggetti obbligati

15/04/2020

IVA

Emissione fattura differita per la cessione di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da un DDT o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuata l’operazione

16/04/2020

IVA

Liquidazione e versamento dell’iva a debito Contribuenti IVA mensili del mese di marzo 2020

16/04/2020

Versamento delle ritenute alla fonte sui Contribuenti che redditi di lavoro dipendente, assimilati, corrispondono redditi RITENUTE lavoro autonomo e provvigioni corrisposti nel soggetti a ritenute mese precedente

Invio telematico elenchi INTRASTAT riepilogativi delle cessioni e/o prestazioni IVA 27/04/2020 INTRASTAT di servizi intracomunitari relativi al mese di marzo e relativi al trimestre precedente 30/04/2020

30/04/2020

Soggetti passivi IVA

Operatori intracomunitari con obbligo mensile e trimestrale

IVA

Contribuenti esercenti Presentazione DICHIARAZIONE ANNUALE attività d’impresa o attività artistiche o professionali, IVA 2020 titolari di partita Iva.

IVA

Presentazione Esterometro mesi di gennaio, febbraio e marzo 2020: comunicazioni dei dati relativi a cessioni di beni e prestazioni di servizi verso e da soggetti esteri

Contribuenti in contabilità Iva che hanno effettuato transazioni con l’estero

IMPORTANTE Le scadenze subiranno variazioni in base alla situazione di emergenza in atto. Gli Uffici Coldiretti sono a disposizione per informarVi al fine di non incorrere in sanzioni.


Speciale PAC

DOMANDA PAC, OK DELL’UE ALLA PROROGA DELLA SCADENZA: 15 GIUGNO 2020

L

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a Commissione europea ha confermato la richiesta pervenuta dalle autorità italiane di prorogare di un mese il periodo di presentazione della domanda Pac per gli agricoltori italiani che hanno diritto al sostegno al reddito nell’ambito della Politica agricola comune.

Una richiesta motivata anche dall’emergenza Coronavirus che sta causando gravissime difficoltà su tutto il territorio nazionale. La scadenza del 15 maggio sarà quindi prorogata al 15 giugno, in modo da poter dare agricoltori una maggiore flessibilità nel compilare i propri fascicoli durante questo periodo difficile e senza precedenti.

PAC, NO AL TAGLIO DEL 14% DELLE RISORSE PER L’AGRICOLTURA

N

o ai tagli del budget per la Politica agricola comune (Pac). Coldiretti boccia la nuova proposta della presidenza croata sul bilancio pluriennale 2021- 2027 presentata nella riunione straordinaria del 20 febbraio scorso che prevede una riduzione del 14% delle risorse per l’agricoltura europea. Nonostante un leggero aumento di 5 miliardi rispetto alla proposta della Commissione Ue, la mannaia si abbatterà comunque sulle risorse Pac che già così contribuirebbe per quasi il 50% al totale delle spese Ue per gli obiettivi del Green Deal. Rispetto all’attuale quadro finanziario gli aiuti diretti (il cosiddetto primo pilastro) pari a 256.747 milioni di euro, subiranno un ta-

glio del 10%, mentre i finanziamenti dello Sviluppo rurale (72.537 milioni di euro) si ridurranno del 25%. Il taglio dei fondi contrasta con l’ambizioso obiettivo di una Pac più green, strategica per la lotta ai cambiamenti climatici e la riduzione delle emissioni, con meno risorse si favorisce lo spopolamento delle aree agricole cancellando così quei presidi fondamentali per il mantenimento dell’habitat e la tutela dei territori. Si rischia così anche di frenare il processo di rilancio del settore soprattutto da parte dei giovani che stanno riscoprendo la professione agricola in un momento difficile per l’occupazione in Europa.

ANTICIPO DEGLI AIUTI

P

er quanto riguarda le azioni per il settore agricolo il ministro delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, ha annunciato di aver già trasmesso alla conferenza StatoRegioni il decreto ministeriale con cui si autorizzano le imprese a ricevere un’anticipazione sulle somme dovute nell’ambito dei regimi di sostegno della Politica agricola comunitaria per il 2020. Un intervento finalizzato a fronteggiare la crisi che sta penalizzando le aziende agricole aggravata dal Covid-19 e fortemente sollecitato dalla Coldiretti. Il decreto prevede una proroga del sistema delle anticipazioni dovute agli agricoltori, pertanto gli Organismi pagatori potranno disporre l’attivazione degli anticipi PAC in regime de minimis per l’an-

no 2020. Per l’importo dell’anticipazione, le condizioni di ammissibilità e la presentazione delle domande, ha valenza aquanto riportato nel DM del 3/06/19. L’anticipo è pari al 50% dei pagamenti diretti e per il calcolo si considerano le misure per le quali sono stati finalizzati i controlli amministrativi di ammissibilità entro la data di scadenza del pagamento. In tutti i casi restano escluse le superfici dichiarate a pascolo, per le quali alla data di scadenza del pagamento dell’aiuto, non è possibile effettuare specifici controlli. Non è concesso l’anticipo se l’importo è inferiore a 750 euro e nel caso in cui i soggetti abbiano una situazione debitoria nei confronti degli organismi pagatori.

PAC 2020 E SCENARI FUTURI

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’annata agraria 2019/2020 sarebbe dovuta essere l’ultima della programmazione Pac 2014-2020, in quanto dal 2021 era prevista l’entrata in vigore della riforma 2021-2027. I problemi legati alla Brexit hanno però ritardato l’applicazione e la nuova Pac post 2020 entrerà in vigore con un anno di ritardo, ossia dal 1° gennaio 2022, per cui i pagamenti diretti della Pac mantengono le regole

attuali sino al 31 dicembre 2021. Gli importi spettanti al beneficiario per le domande presentate oltre la data di scadenza, 15 giugno 2020, subiranno la penalità dell’1% per ogni giorno lavorativo di ritardo per un massimo di 25 giorni di calendario, passati i quali le domande diventano irricevibili.


Speciale PAC

AGRICOLTORE IN ATTIVITÀ

E

ssere un agricoltore in attività è condizione necessaria ed imprescindibile per poter richiedere e ottenere gli aiuti comunitari. Ai fini delle domande da presentarsi nel 2020, sono considerati agricoltori in attività le persone fisiche o giuridiche che soddisfano almeno una delle seguenti fattispecie. Hanno percepito nell’anno precedente pagamenti diretti per l’ammontare massimo di 5.000 euro per le aziende le cui superfici agricole sono ubicate, in misura maggiore al 50% in zone svantaggiate e/o di montagna, e di 1.250 euro negli altri casi. Dimostrano uno di questi due requisiti: l’iscrizione all’INPS come coltivatori diretti, imprenditori agricoli professionali, coloni o mezzadri il possesso della partita IVA attiva in campo agricolo, con dichiarazione annuale IVA ovvero con comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini IVA, relativa all’ultimo anno disponibile e comunque non oltre 2 anni fiscali precedenti la presentazione della domanda unica, dalla quale risulti lo svolgimento dell’attività agricola. Con riferimento alla comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini IVA, per tutte le aziende agricole con volume d’affari non supe-

riore a 7.000 euro esentate della presentazione della dichiarazione annuale IVA e della comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini IVA (la cosiddetta comunicazione polivalente), sussiste l’obbligo di numerare e conservare le fatture e le bollette doganali. Conseguentemente tali aziende, per soddisfare il requisito di agricoltore in attività, devono disporre di idonea documentazione come autofatture, ricevute, ecc. Nel caso di società di persone, il requisito di agricoltore attivo è soddisfatto qualora almeno un socio sia in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale. Per le società in accomandita la qualifica si riferisce ai soci accomandatari. Nel caso di società cooperative, ivi comprese quelle di conduzione di aziende agricole, il requisito è soddisfatto qualora almeno un amministratore, che sia anche socio, risulta in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale. Nel caso di società di capitali, quando almeno un amministratore sia in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale. Per le aziende con superfici agricole ubicate, in misura maggiore al 50%, in zone montane e/o svantaggiate, nonché per gli agricoltori che iniziano l’attività agricola nell’anno di domanda, è sufficiente il possesso della partita IVA attiva in campo agricolo.

SOSTEGNO DISACCOPPIATO

I

l pagamento dell’aiuto PAC è composto da due pilastri fondamentali: • pagamento di base; • pagamento ecologico. Il pagamento di base è imperniato sui titoli all’aiuto commisurati agli ettari ammissibili della domanda 2015 (anno di assegnazione dei titoli), che devono essere abbinati ogni anno a ettari di terreno utilizzati come seminativi, colture permanenti (frutteti, vigneti, oliveti, agrumeti, frutta a guscio ecc.), prati e pascoli permanenti. Il pagamento di base è il cosid-

detto “sostegno disaccoppiato”,in quanto è indipendente dalla coltura che viene svolta sugli ettari ammissibili. Sulle superfici utilizzate per ottenere i pagamenti,occorre svolgere la normale attività agricola. Per i terreni a pascolo caratterizzati da una pendenza maggiore del 30% o con vincoli ambientali che ne riducono la produttività e non ne consentono lo sfalcio, il pascolamento è l’unica attività agricola riconosciuta.

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Speciale PAC

ACCESSO ALLA RISERVA NAZIONALE

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i sensi dell’art. 30 del Regolamento CE 1307/2013, il Regolamento base della riforma PAC 20142020, ogni Stato membro, utilizzando parte delle risorse finanziarie comunitarie previste per i pagamenti diretti, ha costituito una riserva finanziaria nazionale da utilizzare prioritariamente per assegnare diritti all’aiuto ai giovani agricoltori e agli agricoltori che iniziano l’attività agricola. La riserva può essere utilizzata anche per aumentare il valore dei titoli già detenuti da un agricoltore per adeguarli al valore medio nazionale. La riserva nazionale è molto importante per assegnare i titoli a soggetti che

ne sono sprovvisti o per aumentare il valore dei titoli ai soggetti che ne hanno di valore basso. Le normative comunitaria e nazionale hanno stabilito sei fattispecie per l’accesso dei titoli tramite riserva nazionale, con diverse possibilità di accoglimento: a) giovane agricoltore; b) nuovo agricoltore; c) abbandono di terre, per superfici situate in zone classificate montane; d) compensazione di vantaggi specifici; e) situazioni di difficoltà (valida solo per il 2015) f) provvedimenti amministrativi e decisioni giudiziarie. Nel 2020 si prevede che gli agricoltori che operano in superfici in zone montane (fattispecie c) e svantaggiate (fattispecie d) avranno diritto di accedere alla riserva nazionale.

GREENING

I

l pagamento ecologico viene erogato in aggiunta al pagamento di base e rappresenta circa il 50% dell’importo degli aiuti percepiti dalle aziende. Le tre pratiche agricole che compongono il greening sono: diversificazione delle colture; mantenimento dei prati e pascoli permanenti; presenza di un’area di interesse ecologico (EFA). Tali pratiche vanno rispettate

congiuntamente e sono uguali per tutti gli agricoltori dell’Unione europea, senza possibilità per gli Stati membri di modificare tali vincoli. Sono esonerate dal rispetto del greening le aziende biologiche, le aziende che aderiscono al regime dei piccoli agricoltori (importo degli aiuti che non supera i 1.250 euro all’anno).

DIVERSIFICAZIONE DELLE COLTURE

L

a diversificazione delle colture è obbligatoria per le aziende che abbiano più di 10 ettari a seminativo (le colture permanenti e il riso sono esentati). Per le aziende con seminativi compresi tra 10 e 30 ettari, l’impegno prevede la presenza in azienda di almeno due colture, nessuna delle quali copra più del 75% dei seminativi. Per le aziende con più di 30 ettari a seminativo, l’impegno implica la presenza di almeno tre colture di cui la principale non occupi più del 75% dei seminativi e le due principali insieme non ne occupino più del 95%. Sono esonerate dall’obbligo della diversificazione le aziende con le seguenti caratteristiche:

• superfici a seminativo inferiori a 10 ettari; seminativi interamente investiti a colture sommerse per una parte significativa dell’anno o del ciclo colturale, ad esempio il riso; • seminativi utilizzati per più del 75% per la produzione di erba o piante erbacee da foraggio o tenuti a riposo, a condizione che la superficie dei seminativi non sottoposti a tali utilizzi non superi i 30 ettari; • più del 75% della superficie agricola ammissibile costituita da prati permanenti o da colture sommerse o da una combinazione dei due utilizzi, a condizione che i seminativi rimanenti non siano superiori a 30 ettari.

SOSTEGNO AI GIOVANI AGRICOLTORI

P

er giovane agricoltore si intende una persona fisica che si insedia per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di capo dell’azienda o che sia già insediata in un’azienda agricola nei 5 anni che precedono la prima presentazione di una domanda nell’ambito del regime di pagamento di base e che non ha più di 40 anni nell’anno di presentazione della domanda. Il pagamento di base per il giovane agricoltore è incremen-

tato del 50% del valore medio dei diritti all’aiuto, di proprietà o in affitto, per un numero massimo di 90 ettari. L’aiuto supplementare è concesso per un periodo di 5 anni a decorrere dalla prima presentazione della domanda di pagamento per il premio giovane agricoltore, purché tale presentazione avvenga nell’arco dei 5 anni successivi all’insediamento.


Nuovo Presidente Zona Novi

L’ASSEMBLEA SI È SVOLTA LO SCORSO 20 FEBBRAIO. E’ STATA VOTATA ALL’UNANIMITÀ

ORIETTA ALICE ELETTA PRESIDENTE COLDIRETTI PER LA ZONA DI NOVI LIGURE

“O

rgoglio, è questa la parola giusta per esprimere il ringraziamento per la fiducia che avete riposto nella mia persona. Scegliendo una donna come presidente di Zona di Novi Ligure, Coldiretti ha dimostrato, ancora una volta, il suo grande dinamismo e capacità di rinnovarsi. Un traguardo storico e importante nella modernità di aver riconosciuto la ricchezza nella complementarietà dei ruoli, proprio come ci insegna la natura con la biodiversità”.

Così Orietta Alice, al termine dell’assemblea di Zona che le ha conferito l’incarico, una scelta dettata dalla necessità di garantire al territorio una crescita e portare avanti la progettualità della Nuova Coldiretti.

Il commovente ricordo di Antonio Gemma scomparso improvvisamente lo scorso dicembre

Imprenditrice agricola e titolare di un’azienda a Francavilla Bisio ad indirizzo cerealicolo e vitivinicolo, in particolare sei ettari di pregiato Cortese di Gavi, Orietta subentra al compianto Antonio Gemma di Fresonara mancato improvvisamente lo scorso dicembre. Oggi, con il rinnovo dei vertici, la zona di Novi riparte con idee e progettualità ben precise, prima di tutto la consapevolezza che si sta aprendo un nuovo scenario imprenditoriale e sindacale molto importante, da affrontare con entusiasmo e determinazione per raggiungere nuovi traguardi. “Mi piace pensare che questa assemblea abbia votato non l’uomo o la donna ma la persona: dobbiamo partire da qui, tutti assieme, consapevoli che solo lavorando in squa-

dra in modo efficace ed efficiente possiamo raggiungere importanti risultati”, ha continuato la neo presidente di Zona, “sono felice di poter essere qui oggi, insieme a voi e condividere la mia esperienza di coltivatrice diretta, ogni giorno impegnata a confrontarmi con la realtà non facile di un’agricoltura in continuo cambiamento”.

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Patronato Epaca

LIEVE AUMENTO PER I LIMITI DI REDDITO E GLI ASSEGNI RICONOSCIUTI

INVALIDITA’ CIVILE: NUOVI IMPORTI 2020

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L

e prestazioni assistenziali riconosciute agli invalidi civili quest’anno crescono leggermente, al pari dei limiti di reddito, per via dell’aumento dell’inflazione.

tino di assistenza continua per incapacità a compiere gli atti della vita quotidiana e/o per impossibilità a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore.

Soggetti interessati Possono avere diritto alla pensione per invalidi civili tutti i soggetti in età lavorativa tra i 18 e i 65 anni affetti da malattie e menomazioni permanenti e croniche di natura fisica e/o psichica ed intellettiva che abbiano una riduzione della capacità lavorativa non inferiore ad un terzo. Anche i minori di 18 anni affetti da malattie e menomazioni permanenti, che abbiano difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della loro età, rientrano nella categoria degli assistibili. Infine, i cittadini ultra sessantacinquenni affetti da malattie e menomazioni permanenti e croniche possono ottenere l’indennità di accompagnamento, qualora necessi-

Reddito e importi Per l’attribuzione della pensione agli invalidi civili sono presi in considerazione soltanto i redditi personali del richiedente che, per l’anno 2020, non devono superare 4.926,35 euro se riferiti all’invalidità parziale e 16.982,49 euro se attinenti all’invalidità totale. L’indennità di accompagnamento è derogata indipendentemente dalle condizioni economiche dell’interessato. Nella tabella sono indicati gli importi previsti per ciascuna prestazione. Si ricorda che i minori, già titolari di indennità di frequenza, devono presentare domanda di invalidità civile entro i sei mesi precedenti il compimento della maggiore età. Ciò consente, nell’eventualità in cui

PRESTAZIONE

sia riconosciuto il diritto all’invalidità civile, la continuità di pagamento della prestazione. Documenti necessari La documentazione da presentare a corredo della relativa domanda è costituita da certificato medico su modulo INPS (telematico), codice fiscale e carta d’identità del richiedente. Si ricorda che la presentazione delle domande d’invalidità civile avviene esclusivamente tramite programma telematico INPS. Tale procedura, disponibile al Patronato Epaca, consente di dialogare con l’INPS e ridurre i tempi di attesa per ottenere le pensioni agli invalidi civili. Al fine di velocizzare la trattazione di queste istanze, invitiamo tutti gli interessati ad avvalersi della professionalità del Patronato Epaca Coldiretti che, coadiuvata dai consulenti medico-legali e legali convenzionati, garantiranno l’assistenza in merito.

LIMITE DI REDDITO

IMPORTO MENSILE

Invalidità civile parziale (dal 74% al 99%)

_ 4.926,35 annui

_ 286,81

Invalidità civile totale (100%)

_ 16.982,49 annui

_ 286,81

-

_ 520,29

Indennità di accompagnamento

IL PATRONATO EPACA OFFRE ACCURATE VERIFICHE E CONSULENZA AGLI INTERESSATI

PENSIONE SUPPLEMENTARE: CHI PUO’ USUFRUIRNE

L

e normative previdenziali in continuo cambiamento e la maggior flessibilità nel mondo del lavoro hanno reso più complicata la conoscenza dei diritti in materia di pensioni. Una tra le situazioni meno conosciute riguarda il diritto di coloro che hanno versato pochi contributi alla Gestione Separata INPS (in qualità di co.co.pro., collaboratori, amministratori di società o liberi professionisti) di poter usufruire di una pensione supplementare oltre a quella relativa alla gestione o cassa principale in cui si è versato. In pratica, tutti coloro che hanno già raggiunto il diritto ad una pensione principale (di vecchiaia, anzianità o anticipata) possono anche usufruire di una seconda

pensione calcolata con criteri di natura contributiva per i versamenti effettuati alla Gestione Separata INPS. Il diritto a tale ulteriore pensione si matura anche avendo versato un solo mese di contribuzione al compimento di 67 anni per l’anno 2019/2020 (in aumento negli anni successivi). Il pagamento di suddetta pensione supplementare decorre dal mese successivo a quello di presentazione della domanda, per cui diviene particolarmente importante verificare preventivamente il diritto, al fine di non perdere alcuna mensilità. L’importo della pensione viene determinato con il sistema contributivo, pertanto non è prevista l’integrazione al


Patronato Epaca

CHI PUÒ BENEFICIARE DELL’INDENNITÀ ECONOMICA E DELLA COPERTURA FIGURATIVA

CONGEDO PER I FAMILIARI DI PORTATORI DI HANDICAP

L’

art.42 del D.Lgs. 151/2001 riconosce ai lavoratori dipendenti che assistono familiari affetti da “grave handicap”, il diritto di fruire, in alternativa ai permessi della Legge 104/92, di un congedo retribuito, anche frazionabile, della durata massima di due anni nell’arco dell’intera vita lavorativa. La norma, originariamente, riconosceva tale diritto esclusivamente ai genitori e, in caso di loro mancanza, ai fratelli e sorelle, conviventi. Nel corso degli anni l’INPS, con successive circolari, ha preso atto di una serie di sentenze della Corte Costituzionale che ampliavano il diritto PRIORITA’ 1 2 3 4 5

al beneficio del congedo fissando determinati criteri di priorità. La stessa Corte Costituzionale, con sentenza n.203/2013, ha ulteriormente “ampliato” il novero dei soggetti aventi titolo dichiarando l’illeggittimità costituzionale della norma, nella parte in cui non include nel novero dei soggetti legittimati a fruire del congedo ivi previsto, e alle condizioni ivi stabilite, “il parente o l’affine entro il terzo grado convivente, in caso di mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti degli altri soggetti individuati dalla disposizione impugnata, idonei a prendersi cura della perso-

na in situazione di disabilità grave”. SOGGETTI AVENTI DIRITTO Hanno titolo a fruire dei benefici in argomento i lavoratori dipendenti secondo l’ordine di priorità indicato nella tabella. INDENNITA’ E COPERTURA Durante il periodo di congedo, il richiedente ha diritto a percepire un’indennità corrispondente all’ultima retribuzione e il periodo è coperto da contribuzione figurativa. Gli Uffici Epaca di Coldiretti sono a disposizione per le informazioni e l’assistenza in merito.

SOGGETTI BENEFICIARI DEL CONGEDO CONDIZIONI PER IL DIRITTO Coniuge disabile Convivente* con disabile Se il coniuge del figlio disabile è: deceduto; mancante**(se figlio disabile è celiGenitori be o divorziato o separato legalmente); affetto da patologie invalidanti*** (anche adottivi e affidatari) Uno dei figli convivente* Se il coniuge convivente * ed entrambi i genitori del disabile siano: deceducon il disabile ti; mancanti **; affetti da patologie invalidanti. Uno dei fratelli o sorelle Se il coniuge convivente*, entrambi i genitori, i figli conviventi del disabile conviventi* con il disabile siano: deceduti; mancanti**; affetti da patologie invalidanti*** Un parente o affine entro Se il coniuge convivente*, entrambi i genitori, i figli conviventi ed i fratelli o il terzo grado convivente* sorelle conviventi del disabile siano: deceduti; mancanti **; affetti da patocon il disabile logie invalidanti.

*Convivente: requisito accertato d’ufficio dall’INPS, previa indicazione da parte dell’interessato degli elementi indispensabili per il reperimento dei dati inerenti la residenza anagrafica, ovvero l’eventuale dimora temporanea (iscrizione nello schedario della popolazione temporanea di cui all’art.32 DPR n. 223/89), ove diversa dalla dimora abituale (residenza) del dipendente o del disabile. ** Mancante: da intendersi non solo come situazione di assenza naturale e giuridica (celibato o stato di figlio naturale non riconosciuto) ma anche ogni altra pubblica autorità, quale divorzio, separazione legale o abbandono. *** Patologie invalidanti: a carattere permanente, indicate dall’art.2, comma 1, lettera d), numeri 1,2 e 3 del Decreto Interministeriale n.278 del 21 luglio 2000.

trattamento minimo. Gli operatori del Patronato EPACA hanno da tempo approfondito le questioni attinenti tali pratiche e sono in grado di valutare, calcolare e consigliare nel migliore dei modi i soggetti interessati, dopo aver visualizzato l’estratto contributivo. A seguito dello specifico accordo stipulato da tempo con l’INPS, EPACA trasmette tutte le domande di pensione, comprese quelle supplementari, via Internet, garantendo tempi di liquidazione ridottissimi ed un’accurata verifica sull’importo messo in pagamento. Invitiamo tutti gli interessati a rivolgersi agli Uffici EPACA Coldiretti per le informazioni in merito.

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Smaltimento

rifiuti

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a cura di

GianCarlo Bassi

RINNOVATI GLI ACCORDI PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI IN PROVINCIA DI ALESSANDRIA CON LE DITTE MONDO SERVIZI SRL. E RAEE.MAN SRL PER L’ANNATA AGRARIA 2020

NUOVE CONVENZIONI PER IL CONFERIMENTO DEI RIFIUTI AGRICOLI 26

R

ispetto ai precedenti accordi si registra una riformulazione delle tariffe di tracciabilità, raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi conferiti dalle aziende agricole alessandrine, con un generale aumento del costo a carico delle aziende. Viste le proposte delle due società, con le quali è intercorsa un’ampia contrattazione, occorre che ciascuna azienda, in base alla scelta della Ditta a cui conferire i propri rifiuti, sottoscriva la convenzione. Ecco le proposte:

A) Abbonamento annuale trasporto e smaltimento rifiuti per le aziende agricole con volume di affari relativo all’anno precedente superiore agli 8.000 euro: - Raccolta trasporto e smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi (con l’esclusione di filtri e stracci non pericolosi che verranno tariffati dopo l’analisi di caratterizzazione del rifiuto) fino ad un massimo di 200 kg, oppure - fino a un massimo di 150 kg di rifiuti non pericolosi (con l’esclusione di filtri e stracci non pericolosi che verranno tariffati dopo l’analisi di caratterizzazione del rifiuto) + kg 50 di rifiuti pericolosi (con l‘esclusione di Fitofarmaci scaduti che verranno tariffati a condizioni da stabilire al momento del ritiro). Raccolta trasporto e smaltimento gratuito di oli minerali esausti e batterie al piombo, senza limiti quantitativi. Fornitura a cura di RAEE.MAN Srl del Formulario di identificazione Rifiuti (Fir) contestualmente al ritiro. Canone annuo base per microraccolta e smaltimento: - fino a 3 metri cubi al massimo (passaggio con furgone): _ 145,00 + IVA - Gestione procedure amministrative/tracciabilità: Canone annuo: _ 20,00 + IVA B) Abbonamento annuale trasporto e smaltimento rifiuti per le Aziende Agricole con volume d’affari relativo all’anno precedente inferiore a _ 8000:

- Raccolta trasporto e smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi fino ad un massimo di 100 kg (con l’esclusione di filtri e stracci non pericolosi che verranno tariffati dopo l’analisi di caratterizzazione del rifiuto) oppure - fino a un massimo di 80 kg di rifiuti non pericolosi (con l’esclusione di filtri e stracci non pericolosi che verranno tariffati dopo l’analisi di caratterizzazione del rifiuto) + 20 kg di rifiuti pericolosi (con l‘esclusione di Fitofarmaci scaduti che verranno tariffati a condizioni da stabilire al momento del ritiro). Raccolta trasporto e smaltimento gratuiti di oli minerali esausti e batterie al piombo, senza limiti quantitativi. Fornitura a cura di RAEE.MAN Srl del Formulario di identificazione Rifiuti (Fir) contestualmente al ritiro. Canone annuo base per microraccolta e smaltimento: - Canone annuo (passaggio con furgone): _ 100,00 + IVA - Gestione procedure amministrative/tracciabilità: Canone annuo: _ 10,00 + IVA C) Abbonamento annuale trasporto e smaltimento rifiuti per le Aziende Agricole con volume d’affari relativo all’anno precedente inferiore a _ 8000: - Raccolta trasporto e smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi nel limite di 1 sacchetto da 60 litri (tipo immondizia) di barattoli e 1 sacchetto da 60 litri (tipo immondizia) di sacchetti contaminati. Raccolta trasporto e smaltimento gratuiti di oli minerali esausti e batterie al piombo, senza limiti quantitativi. Fornitura a cura di RAEE.MAN Srl del Formulario di identificazione Rifiuti (Fir) contestualmente al ritiro. Canone annuo base per microraccolta e smaltimento: - Canone annuo (passaggio con furgone): _ 75,00 + IVA - Gestione procedure amministrative/tracciabilità: Canone annuo: _ 10,00 + IVA Per microraccolte superiori a 3 metri cubi, al canone annuo dovranno essere aggiunti: - oltre i 3 metri cubi, fino a 10 me-

tri cubi (passaggio con motrice): _205.00 + IVA, per quantità comprese fino a 100 kg di rifiuti non pericolosi (con l’esclusione di filtri e stracci non pericolosi che verranno tariffati dopo l’analisi di caratterizzazione del rifiuto) oppure fino a un massimo di 80 kg di rifiuti non pericolosi (con l’esclusione di filtri e stracci non pericolosi che verranno tariffati dopo l’analisi di caratterizzazione del rifiuto) + 20 kg di rifiuti pericolosi (con l‘esclusione di Fitofarmaci scaduti che verranno tariffati a condizioni da stabilire al momento del ritiro) - oltre 10 metri cubi, da 11 metri cubi fino a 25 metri cubi (passaggio con trasporto da 25 metri cubi): _ 260.00 + IVA per quantità comprese fino a 200 kg di rifiuti non pericolosi (con l’esclusione di filtri e stracci non pericolosi che verranno tariffati dopo l’analisi di caratterizzazione del rifiuto) oppure fino a 150 kg di rifiuti non pericolosi (con l’esclusione di filtri e stracci non pericolosi che verranno tariffati dopo l’analisi di caratterizzazione del rifiuto) + 50 kg di rifiuti pericolosi (con l‘esclusione di Fitofarmaci scaduti che verranno tariffati a condizioni da stabilire al momento del ritiro) - Passaggi supplementari su chiamata verranno tariffati ai costi previsti ai punti A) e B) - I quantitativi e/o i volumi di rifiuti eccedenti quelli indicati ai punti A) e B) verranno tariffato come da tabella presente sul modello della convenzione.

A) Abbonamento annuale trasporto e smaltimento rifiuti per le Aziende Agricole con volume di affari superiore agli 8.000 Euro annuali: - Trasporto come microraccolta e smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi fino ad un massimo di 3 mc e comunque non oltre Kg 200 oppure - 150 Kg di rifiuti non pericolosi + kg 50 di rifiuti speciali pericolosi (cont. vuoti fitofarmaci + filtri olio /gasolio + contenitori vuoti medicinali uso veterinario) o pneumatici usati.


Smaltimento · Sono escluse le confezioni piene di fitofarmaci e i rifiuti a rischio infettivo(*) · Il cassonetto omologato per lo stoccaggio dei vuoti medicinali non dovrà superare il peso di 15 kg (massimo carico per cui è omologato). · Primo cassonetto gratuito dal secondo 4,5_/cdu. · Raccolta trasporto e smaltimento gratuito di oli minerali esausti e batterie al piombo, senza limiti quantitativi. · Fornitura di appositi sacchi trasparenti per lo stoccaggio e la consegna dei contenitori ex fitofarmaci e altre tipologie di rifiuti speciali non pericolosi. · Fornitura a cura di Mondo Servizi srl del Formulario di identificazione Rifiuti (Fir)contestualmente al ritiro. - Canone annuo base per microraccolta e smaltimento: - fino a 3 metri cubi al massimo (passaggio con furgone): _ 150,00 + IVA - Gestione procedure amministrative/tracciabilità: Canone annuo: _ 25,00 + IVA B) Abbonamento annuale trasporto e smaltimento rifiuti per le Aziende Agricole con volume d’affari inferiore a 8000 Euro annuali: - Trasporto come microraccolta e smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi fino ad un massimo di 2 mc e comunque non oltre Kg 100 Oppure - 80 Kg di rifiuti non pericolosi + kg 20 di rifiuti speciali pericolosi (cont. vuoti fitofarmaci +filtri olio /gasolio + contenitori vuoti medicinali uso veterinario) o pneumatici usati. - Sono escluse le confezioni piene di fitofarmaci e i rifiuti a rischio infetti-

vo(*) - Il cassonetto omologato per lo stoccaggio dei vuoti medicinali non dovrà superare il peso di 15 kg (massimo carico per cui è omologato). - Primo cassonetto gratuito dal secondo 4,5 _/cdu. - Raccolta trasporto e smaltimento gratuiti di oli minerali esausti e batterie al piombo, senza limiti quantitativi. - Fornitura di appositi sacchi trasparenti per lo stoccaggio e la consegna dei contenitori ex fitofarmaci e altre tipologie di rifiuti speciali non pericolosi. - Fornitura a cura di Mondo Servizi srl del Formulario di identificazione Rifiuti (Fir) contestualmente al ritiro. - Canone annuo base per microraccolta e smaltimento: - fino a 2 metri cubi al massimo (passaggio con furgone): _ 95,00 + IVA - Gestione procedure amministrative/tracciabilità: Canone annuo: _ 10,00 + IVA C) Abbonamento annuale trasporto e smaltimento rifiuti per le Aziende Agricole con volume d’affari inferiore a 8000 Euro annuali: - Trasporto come microraccolta e smaltimento di rifiuti speciali pericolosi fino ad un massimo di 10 Kg tra contenitori vuoti fitofarmaci e filtri olio /gasolio- no eccedenze - Canone annuo base per microraccolta e smaltimento: - Canone annuo : _ 85,00 + IVA - Gestione procedure amministrative/tracciabilità: Canone annuo: _ 10,00 + IVA Per microraccolte superiori a 3 metri cubi, al canone annuo dovranno esse-

rifiuti

re aggiunti: Superiore ai 3 mc raccolta con motrice + 200,00 _ Oppure raccolta con motrice / rimorchio + 250,00 _ I quantitativi e/o i volumi di rifiuti eccedenti verranno tariffato come da tabella presente sul modello della convenzione. Ricordiamo gli obblighi per la Gestione e trasporto dei rifiuti pericolosi da parte di tutte le aziende agricole (nel caso in cui non fossero interessate alla stipula delle Convenzioni di cui sopra): · I contenitori vuoti che contengano ancora residui di prodotti fitosanitari e i prodotti fitosanitari non più utilizzabili sono classificati rifiuti pericolosi. · Tali contenitori vanno conferiti a trasportatori iscritti all’Albo Gestori Ambientali. · E’ ammesso il trasporto dei propri rifiuti pericolosi, nella quantità massima di 30 kg o 30 litri al giorno con mezzi autorizzati, da parte del produttore iniziale: il produttore deve iscriversi all’Albo Gestori Ambientali (mediante una procedura “semplificata”, cioè senza garanzie finanziarie e previo il pagamento di un diritto di iscrizione annuale). Questa iscrizione semplificata è ammessa solo nel caso in cui le operazioni di trasporto costituiscano parte integrante ed accessoria dell’organizzazione dell’impresa da cui tali rifiuti sono prodotti). · Per ogni trasporto il produttore deve compilare il Formulario Identificativo di Trasporto (FIR). · Il FIR non deve essere compilato per la movimentazione dei rifiuti all’interno delle aree private aziendali in quanto non è considerata “trasporto”.

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Consigliere Ecclesiastico

PASQUA IN... SOLITARIA 30

La parola più frequentata in questo drammatico mese di marzo 2020 per tutto il mondo è “coronavirus”. E’ PANDEMIA, cioè emergenza sanitaria mondiale. Noi, che fino a ieri abbiamo lavorato per riunire le persone, oggi dobbiamo raccomandare a tutti di stare il più lontano possibile uno dall’altro. In ogni calamità la chiesa e la parrocchia sono sempre state il punto di riferimento per la gente. Oggi, però, possiamo essere vicini e prossimi alla nostra gente solo virtualmente e con la preghiera personale. Noi che abbiamo vissuto emergenze ambientali, alluvioni, terremoti, oggi ci troviamo a lottare con un nemico subdolo e nascosto, noi che avevamo sempre problemi di spazi per le tante iniziative che la parrocchia metteva in cantiere, noi che abbiamo messo in piedi una struttura di Caritas, noi che avevamo aperto a chi doveva ricominciare dopo aver pagato il suo debito, noi che siamo doverosamente - e lo facciamo con piena convinzione - pronti ad accogliere tutte le raccomandazioni per arginare il contagio e metterle in pratica, perchè la salute di tutti è prima di tutto; oggi non possiamo che aiutare con l’esempio e la preghiera. Chiese chiuse e cuori aperti, per non lasciare indietro nessuno (si teme che i poveri di oggi aumenteranno di numero), per alimentare la speranza di tutti, per aiutare attraverso la crescita della coesione sociale, tanto necessaria nel

momento della ripresa. Tutti i cattolici, dal Papa, ai vescovi, ai sacerdoti e tutto il popolo di Dio, mai così uniti (da tutto il mondo, perchè tutto il mondo è provato) per essere vicini e prossimi materialmente e moralmente all’umanità che soffre. Questa emergenza ci insegna che tutto è provvisorio, nulla è sicuro. Non sono sicuri i confini, non è sicuro il lavoro, non è sicura la salute, non è sicura la vita. Abbiamo compreso in questi giorni che anche l’Eucaristia non è un diritto, ma un dono. Ci lamentavamo spesso che il tempo volava troppo spesso, ora che siamo tutti chiusi in casa e dovremo starci qualche settimana ci sembra che non passi mai. Siamo vicini ai nostri ammalati, alle famiglie che hanno avuto lutti, ai medici e agli infermieri e a coloro che giorno dopo giorno devono gestire una situazione difficilissima. La presidente della Commissione dell’Unione Europea, Ursula Von Der Leyen, parlando italiano ha detto: “Cari italiani, voglio dirvi che non siete soli. Siamo tutti italiani”. Speriamo che il dopo virus ci trovi cambiati. Apprezzeremo di più il tempo, la salute, la vita. Tutti valori che ci aiuteranno a riprenderci con saggezza, umiltà e...fede. E noi sacerdoti proveremo a dirvi che tutto è grazia. Chiediamolo nella prossima Pasqua.

Addio al Senatore Gianni Rabino, ex parlamentare Coldiretti, politico d’altri tempi

Da sempre un amico dell’agricoltura. Ha iniziato alla Coldiretti di Asti, diventando Segretario Zona, per poi spostarsi ad Alessandria come Direttore. Quando c’era un problema se lo prendeva sempre a cuore e le sue risposte non si facevano mai attendere. Non è mai andato veramente in pensione, ha sempre voluto dedicarsi e spendersi al servizio degli altri, fino alla fine. Questo era Gianni Rabino. Se ne è andato mentre era ricoverato all’ospedale Massaja lo scorso 12 marzo in piena emergenza Coronavirus, prima vittima astigiana del Covid-19. Ex parlamentare della Dc astigiana ed esponente Coldiretti Giovanni Rabino aveva 89 anni. Si era ammalato dopo il rientro da un soggiorno marino

ad Alassio organizzato dalla Provincia di Asti. Rabino, esponente di lungo corso della Coldiretti, Direttore della Federazione di Alessandria dal 1973 all’83, era stato tre volte parlamentare dal 1983 al ’94: due volte deputato e poi senatore. La notizia della scomparsa dell’ex parlamentare ha suscitato vasto il cordoglio: originario di Montaldo Scarampi di cui era stato sindaco per un mandato nel 2005, era stato attivo anche nel mondo del volontariato e presidente del Rotary club Asti nel 2000. Alla moglie Noris, ai figli Enrico e Andrea, alla sorella Adriana, per molti anni direttrice Epaca alla Coldiretti di Asti, e ai nipoti il cordoglio di tutta la Coldiretti di Alessandria e del Consigliere Ecclesiastico don Ivo Piccinini che ricorda la condivisione di tante iniziative e mobilitazioni a sostegno del Paese e dell’agricoltura italiana.

Don Ivo Piccinini

✞ La Federazione Provinciale di Coldiretti Alessandria, in particolare la Zona di Acqui Terme, esprime sentite condoglianze per la scomparsa di

Mario Carlo BENZI Presidente di Sezione di Castelnuovo Bormida


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13a SAGRA DELLA NOCCIOLA SABATO 16 maggio 2020 ore 10,00

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