Agricoltura Alessandrina 16 ottobre 2013

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Coldiretti Alessandria - Anno 59째 numero 9 - 16/10/2013 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

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P eriodico del mondo agricolo di

c oldiretti a lessandria


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Editoriale

Editoriale

agricoltura sociale: una risposta

concreta alla richiesta di una nuova dimensione di cambiamento e innovazione

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La realtà agricola ha caratteristiche che possono diventare una risorsa per intelligenti politiche di inclusione socio lavorativa

oglio dedicare questo editoriale ad uno dei grandi temi che stanno diventando argomento quotidiano di scambio di opinione all’interno della nostra Organizzazione: l’agricoltura sociale. Una nuova frontiera che va ad integrare e “rivoluzionare” per certi aspetti la funzione originaria dell’agricoltura che è quella economica e produttiva: coltivare alimenti, garantire reddito e occupazione. É innegabile che con il tempo all’agricoltura abbiamo sempre chiesto questo ma, a tale funzione, se ne sono aggiunte altre che vanno ad interagire con l’ambiente, il turismo e, naturalmente, la società. Oggi questa sensibilità sociale emerge in esperienze come la fattorie didattiche e gli agriasili e le agritate, ma la realtà agricola ha caratteristiche che possono diventare, se ben organizzate, anche una risorsa per intelligenti politiche di inclusione socio lavorativa. L’idea di fattoria sociale si aggancia a tutto questo: da un lato l’antica funzione sociale dell’agricoltura, dall’altra le caratteristiche tipiche dell’attività agricola e del contesto in cui essa avviene che presentano punti di forza importanti per progetti di recupero e inserimento lavorativo di persone in difficoltà. Infatti, nel contesto agricolo si ha a che fare per esempio con piante, animali, ed è una condizione fondamentalmente attiva: infatti, non si contemplano le piante o gli animali in un azienda agricola ma si ha un rapporto dinamico con loro.Tutto questo offre importanti elementi per un percorso di recupero funzionale e produttivo di persone disabili. Dunque, tutti questi elementi mettono l’agricoltura nelle condizioni di erogare servizi che contribuiscono a migliorare la qualità della vita per alcune fasce particolari della popolazione: bambini, anziani, minori a rischio, persone con disabilità cognitiva. La sfida è organizzare questa funzione in modo tale che se ne ricavi un’opportunità lavorativa per queste persone e nello stesso tempo un reddito aggiuntivo per l’impresa. Anche questa è multifunzionalità. Il progetto sulle fattorie sociali vuole esplorare questa possibilità di cui si conoscono in Italia già diverse esperienze positive. Questa funzione specifica si sta infatti estendendo a diverse realtà del mondo agricolo: esistono già imprese agricole che insieme a cooperative sociali aprono le loro aziende a percorsi di agricoltura sociale. L’agricoltura sociale è, dunque, una nuova “pratica” che attraverso iniziative promosse in ambito agricolo e alimentare da aziende agricole ma anche cooperative sociali intende favorire il reinserimento terapeutico di soggetti svantaggiati nella comunità e al contempo produrre beni. Il dinamismo di questa realtà è testimoniato dalla massiccia presenza di giovani e donne, con alti livelli culturali, provenienti anche da settori extra-agricoli. Vista l’importanza che tale fenomeno sta assumendo e gli enormi benefici sociali ed economici che ne derivano, sarebbe opportuno che le istituzioni cogliessero l’effettivo potenziale dell’agricoltura sociale e lo valorizzassero adeguatamente, sia per affermare una politica agricola innovativa, sia per sostenere lo sviluppo di nuove politiche di welfare ancora più mirate ed efficaci, attraverso l’adozione di provvedimenti legislativi adeguati in ambito nazionale e regionale. Principi e finalità che si coniugano perfettamente con gli obiettivi di Coldiretti forza sociale che rappresenta le imprese agricole e valorizza l'agricoltura come risorsa economica, umana ed ambientale.

QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO A UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

AgricolturA

alessandrina Periodico edito da impresa Verde alessandria

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AgricolturA

alessandrina

d i r e t t o r e a m m i n i s t r at i V o simone moroni

m a G a z i n e

direttore resPonsabile ilaria lombardi G r a f i c a , i m Pa G i n a z i o n e christian boero H a n n o c o l l a b o r at o a q u e s t o n u m e r o alessandro albertelli, luisa bo, marco castelli, daniela colombini, fabio fracchia, domenico Pesce, alberto Pansecchi, don ivo Piccinini, marino ravera, Valerio scarrone, emanuele sconfienza. fotoGrafie archivio coldiretti, christian boero

redazione ed amministrazione corso crimea 69 - 15121 alessandria tel. 0131 235891 - fax. 0131 252144

n° 9 - Ottobre 2013

reGistrazione tribunale

In COPERTInA

di alessandria n.69 del 21.1.1953

aGenzia

“Siamo pronti a far ripartire l’Italia per continuare a costruire insieme l’agricoltura che vogliamo nel Paese che vogliamo”

P u b b l i c i ta r i a

Via Pylos, 20 - 12038 savigliano (cn) tel. 0172 711279 - cell. 348 7616706 e-mail: info@reclamesavigliano.it

Chiuso in redazione il 16 Ottobre 2013

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Fiocco Rosa

E’ nata Il Cavalier Domenico Pesce, Capo Area Ambiente è

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diventato nonno!

Auguri ai neo genitori Martina e Nicola per il lieto evento da parte di tutta la Dirigenza e Struttura della Coldiretti!

tortona - Via s. marziano, 4 tel. 0131 861965 - fax. 0131 863903

Roberto Paravidino Presidente

3 ALESSANDRIA SRL


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ProGetto Per l’italia

news agricoltura

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Marini

si dimette

Coldiretti

D opo s ett e a nn i al la gu i Da D ell ’or ga ni zzazi one l’annuncio Della scelta Di lasciare la presiDenza l a Dec is i one comu ni cat a al con s igl io na zion al e che lo ha acclamato presiDente onorario

e’ora

di sciogliere

e n e t dalleuncnua ovo SOGNO ITALIANO

In occasione del Forum internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione che si terrà a Cernobbio il 18 e 19 ottobre (ne parleremo sul prossimo numero di “Agricoltura Alessandrina”), dopo quasi sette, Sergio Marini lascerà la presidenza di Coldiretti. Lo ha annunciato lo stesso Marini spiegando che “è una decisione importante e consequenziale alla volontà di costruire un nuovo progetto per il rilancio dell’Italia, quale naturale evoluzione dei traguardi raggiunti e della storia recente di Coldiretti”. Di seguito alcuni passaggi della relazione che Sergio Marini, acclamato dal Consiglio Nazionale, presidente onorario su proposta del Segretario Nazionale Organizzativo Vincenzo Gesmundo, ha tenuto lo scorso 7 ottobre. 4

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ono quasi sette anni che ricopro la carica di presidente di Coldiretti. L’ho fatto con passione e mettendo tutto me stesso perché volevo restituire dignità ad una categoria, i coltivatori diretti e l’agricoltura, vista troppo spesso come problema sociale, causa di disastri ambientali, peso a carico delle casse pubbliche. Oggi nessuno può negare che agricoltura, coltivatore diretto, cibo, filiera corta, multifunzionalità, Km0, biodiversità, sicurezza alimentare, vendita diretta, export agroalimentare, Made in Italy, tipicità, innovazione, giovani, cultura, bellezza, paesaggio siano tutti termini positivi, sinonimi di futuro e la gente sa che queste parole hanno a che fare con le nostre

azioni e con il nostro fare quotidiano. É cresciuta una straordinaria rete di imprenditori donne, giovani e meno giovani di inestimabile valore, mossi da una carica etica e passione civile che rappresenta una garanzia assoluta per il futuro Coldiretti, per l’agricoltura e direi per l’intero Paese. Da tempo ho come l’impressione di stare su un vagone di un treno su cui si è fatto di tutto per rendere confortevole il viaggio, salvo accorgersi che il vagone è agganciato ad un convoglio fermo e senza motrice. Il vagone è la nostra agricoltura, il nostro agroalimentare, il nostro territorio; il treno è l’Italia tutta; la motrice è il caos. A rendere più parossistica la metafora è che i binari ci sono e anche di ottima fattura. Sono binari di una

ACCLAMATO PRESIDENTE ONORARIO Nella foto il Consiglio Nazionale di Coldiretti riunitosi lo scorso 7 ottobre a Palazzo Rospigliosi


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ProGetto Per l’italia

corre poi tanta gente di buona volontà. Tanta gente. Gente che, se appena ti guardi attorno, t’accorgi che l’Italia ne è piena. Occorre farlo ora! Ora perché il Paese affonda tra litigiosità sul nulla e su compromessi che nascono ambiziosi e durano un giorno; ora perché i nuovi poveri sono troppi, i disoccupati sono troppi, le imprese che chiudono sono troppe e

troppo del nostro miglior Made in Italy va via dall’ Italia. Ora perché la recessione, che come tutte le brutte notizie viene raccontata un pò alla volta, ci sta mangiando il futuro e il Paese. Ora perché anche le migliori imprese, la migliore agricoltura, la parte più operosa del Paese, se permangono queste condizioni, rischia di non farcela. Ecco perché nelle forme che la coscienza ci consiglia e che le convenzioni ci consegnano, nei contenuti che anche nei nostri incontri al Palalottomatica abbiamo espresso, coloro che fanno del “bene comune” una pietra angolare del proprio agire devono avere la forza di dare una mano. Serve stare in quel laboratorio dove la locomotiva con destinazione “futuro” aspetta di essere ricostruita. É un’impresa difficile, ambiziosa, forse impossibile, ma giusta. In fondo queste sono le cose che nella vita fanno la differenza. Lo sento di poter dare un contributo alla ricostruzione di quella locomotiva e alla messa in luce di quei binari. Credo sia necessario e urgente costruire quel laboratorio in cui forgiare gli strumenti e gli orizzonti di un nuovo Paese, nei modi che conosciamo e che sono propri a noi di Coldiretti, che il nuovo abbiamo saputo modellare - perché il Paese ha bisogno di noi. Io a questo laboratorio, che sarà sempre dentro l’idea di comunità e di territorio - e nei tempi che questo bruciante presente detta, - voglio dare una forma, una sostanza, un modo di raccontare.Voglio esserci, ed esserci in prima persona, e sono certo che molti di voi, al momento giusto, faranno lo stesso. Perché “l’Italia che vogliamo, l’Italia che fa l’Italia” merita un mare di bene e perché è ora di sciogliere dalle catene un possibile nuovo grande sogno Italiano.

news

sentirsi liberi; occorre la forza di dire no a ipocrisie e compromessi; occorre saper guardare avanti e in alto; occorrono idee; occorrono testimonianze vere e la certezza di poter raccontare senza omissioni le proprie storie personali; occorre la compatibilità formale e sostanziale che giustamente la carica di Presidente non può dare; occorre poter spaziare oltre i confini di una forza sociale seppur cosi magnificamente contagiosa come Coldiretti; oc-

agricoltura

lega particolare: la straordinaria ricchezza e voglia di fare degli Italiani, dei suoi giovani, la creatività, l’intelligenza e la fantasia, le tradizioni, la cultura, la storia, la bellezza di ogni angolo del nostro Paese. Sono un insieme di comunità intrise di solidarietà, di sussidiarietà, di relazioni e valori veri. Binari solidissimi buoni per il domani, ma invisibili perché impietosamente seppelliti sotto i detriti prodotti dall’apatia, dalle non scelte, da una politica paralizzata. Questa appare oggi la nostra Italia, e noi da Italiani che viaggiamo su quel treno, che vogliamo bene all’Italia non possiamo semplicemente rassegnarci o, al limite, indignarci. Non basta! Ciascuno, per quello che può e senza risparmiarsi, ha il diritto prima, ma anche il dovere, morale e civile, di aiutare a dissotterrare quei binari, di fondere una nuova locomotiva, di far partire quel treno. Lo dobbiamo al Paese, lo dobbiamo a noi e ai nostri figli per riappropriarci della dignità e della speranza che abbiamo smarrito, per riconquistare quell’orgoglio di essere Italiani che ci appartiene e che la storia e i nostri genitori ci hanno consegnato con tanti sacrifici. Insieme a tanta gente straordinaria, soci, collaboratori, dirigenti abbiamo contribuito a rivoluzionare non solo Coldiretti e la nostra agricoltura, ma a dimostrare che cambiare è possibile, migliorare l’Italia si può e dunque quel treno fermo, a cui siamo necessariamente legati, può ripartire. Ognuno di noi, ogni vagone, può portare il suo contributo di idee per ripulire quei binari e fondere una locomotiva che traini tutti. Quanto abbiamo fatto nella nostra agricoltura, può rappresentare un esempio da emulare per tutti e ovunque. Certo, occorre sentirselo dentro; occorre avere coraggio, mettersi in gioco; occorre

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sPeciale riforma della Pac

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Saranno premiati i veri agricoltori. “Un ottimo risultato” ccordo fatto sulla Riforma della Politica agricola comune. Dopo che i ministri dell’Agricoltura hanno raggiunto in Consiglio un’intesa sulle questioni rimaste ancora in sospeso legate al quadro finanziario pluriennale (QFP), tra cui alcuni elementi che riguardano i pagamenti diretti e lo sviluppo rurale, il trilogo, il confronto tra Parlamento, Consiglio e Commissione, ha approvato il nuovo testo. Ma vediamo quali sono i dettagli dell’accordo. Per quanto riguarda

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gli elementi in sospeso per i pagamenti diretti è stata confermata la base dell’accordo del Consiglio tra i ministri del 25 giugno a Lussemburgo. Su degressività e capping il Consiglio ha sottolineato di aver fatto un grande sforzo nella direzione del Parlamento accettando una riduzione dei pagamenti diretti almeno del 5%, a partire da 150.000 euro. Tale percentuale di riduzione dovrà essere applicata sull’importo del pagamento di base, previa deduzione dei costi del lavoro. Gli Stati membri che decidono di applicare il pagamento redistributivo

(primi ettari) ad un livello minimo del 5% del massimale nazionale, possono decidere di non applicare la regressività. Per quanto riguarda la flessibilità tra i pilastri è confermato l'accordo per il trasferimento dal primo al secondo pilastro per rendere disponibile fino al 15% dei massimali nazionali per le misure dello sviluppo rurale. Gli Stati membri che non utilizzano la possibilità di trasferire i fondi dal 1° al 2° pilastro, possono decidere di rendere disponibile sotto forma di pagamenti diretti fino al 15% degli importi destinati alle misure dello sviluppo rurale,


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sPeciale riforma della Pac volta in una black list i soggetti che non hanno nulla a che fare con l’agricoltura e soprattutto prevedendo la possibilità per l’Italia di destinare risorse ai soli agricoltori attivi. “L’accordo raggiunto - hanno commentato il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina Roberto Paravidino e Simone Moroni - rivede, sensibilmente, le misure per l’inverdimento sia riguardo alle modalità finanziarie che a quelle applicative. In particolare è stato ampliato il menù di misure escludendo le colture permanenti e quelle sommerse, come il riso, dalle aree di interesse ecologico che riguarderanno le aziende con più di 15 ettari a seminativi. Sono quindi salvi, come richiesto da Coldiretti, oltre al riso, tutti i frutteti, i vigneti, gli uliveti, ecc. Per quanto riguarda i giovani agricoltori - continuano Paravidino e Moroni - viene prevista l’obbligatorietà per gli Stati membri di concedere un pagamento annuo alle persone fisiche che non hanno più di 40 anni di età nell’anno della presentazione della domanda del pagamento di base”. L’intesa dà anche risposte positive alle richieste di Coldiretti sulla necessità di un sostegno, nell’ambito dello sviluppo rurale, per le filiere corte e i mercati locali, nonché alla promozione per il loro sviluppo. Inoltre, è stato confermata la misura sul finanziamento alle assicurazioni contro le avversità atmosferiche, nonché la possibilità di costituire fondi mutualistici in caso di crisi di mercato nelle sue molteplici forme e per le citate avversità atmosferiche. “Sempre nell’ambito dello sviluppo rurale è prevista concludono Paravidino e Moroni la possibilità di avere al contempo piani di sviluppo rurale regionali e un piano nazionale per talune misure o interventi”.

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elevabile al 25% nel caso di Bulgaria, Estonia, Finlandia, Lettonia, Lituania, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Spagna, Svezia e Regno Unito. Sui tassi di cofinanziamento per lo sviluppo rurale, il Consiglio si è detto disposto ad accettare la richiesta del Parlamento di aumentare (su base volontaria) il tasso di cofinanziamento dal 75% sino all’85% per le regioni meno sviluppate. Mentre il cofinanziamento rimane sino al 53% per le altre regioni e al 75% per le misure relative agli articoli 29, 30 e 31 (misure agroambiente-clima, biologico, siti natura 2000

e direttiva acque). Per la ripartizione del bilancio per lo sviluppo rurale, si è deciso di includere gli importi di questa ripartizione in un allegato al regolamento sullo sviluppo rurale, con il potere della Commissione di modificare tale allegato tramite atti delegati (con il controllo del Parlamento) e non tramite atto di esecuzione. I testi finali dell’accordo tra Consiglio, Parlamento e Commissione, relativamente alle quattro proposte di regolamento, saranno portati il 30 settembre al voto finale in commissione agricoltura del Parlamento. Successivamente, dopo il voto della plenaria dello stesso europarlamento, previsto a novembre, nel mese di dicembre ci sarà l’adozione formale da parte del Consiglio dell’Ue e le quattro proposte di regolamento saranno definitivamente adottate. Un risultato che migliora nettamente la proposta iniziale con una riforma che va verso la sussidiarietà ovvero la possibilità degli Stati membri di applicare misure secondo i propri modelli di sviluppo agricolo. Finalmente una opportunità straordinaria per premiare chi vive di agricoltura, il lavoro, la qualità, i giovani e il vero Made in Italy. Oltre ai sensibili miglioramenti che sono stati ottenuti nel precedente accordo del 26 giugno, quali il sostegno per la promozione e lo sviluppo di filiere corte, l’inverdimento a tutela dei vigneti, frutteti ed uliveti italiani, sulla convergenza e per i giovani agricoltori, un ulteriore risultato positivo è stato raggiunto anche per la decisione di applicare per la prima volta su base obbligatoria un tetto agli aiuti (Capping) per combattere le rendite fondiarie. L’accordo sulla riforma della Politica Agricola (PAC) premierà chi vive e lavora di agricoltura escludendo per la prima

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SPECIALE RIFORMA DELLA PAC

approfondimento

ECCO I PUNTI SALIENTI DELLA RIFORMA

Il 26 giugno scorso è stato finalmente e faticosamente raggiunto un accordo a Bruxelles sull’assetto della nuova Politica Agricola Europea per il periodo 2014-2020. La riforma è frutto di un compromesso lungamente elaborato, e quindi è logico attendersi che non soddisferà tutti. Peraltro, molte decisioni devono ancora essere prese, in quanto, proprio a dimostrazione che il “compromesso” raggiunto è stato molto difficile, il Regolamento demanda ai singoli stati membri parecchie decisioni, che ad oggi non sono state ancora prese. Una cosa definita è che la riforma prenderà avvio dal 2015. Ma vediamo gli aspetti salienti della riforma.

1.Pagamenti Il pagamento del premio PAC avverrà con ben 7 tipologie di pagamenti diversi: a)Pagamento di base: è il pagamento principale, obbligatorio, sostituisce l’attuale pagamento unico sulla base di nuovi titoli che saranno assegnati nel 2015; b)Greening: è anch’esso obbligatorio, ed è un pagamento diretto per superficie; ha lo scopo di remunerare l’applicazione di norme obbligatorie di tutela ambientale; c)Pagamento supplementare per i giovani: obbligatorio, viene accordato ai giovani sotto i 40 anni; d)Regime speciale per i piccoli agricoltori: è un regime volontario, ed è facoltà dell’azienda optare per esso. É utilizzabile per aziende con premi tra i 500 e 1.250 €, e beneficia di regole di condizionalità meno rigorose ed esonero dagli obblighi del Greening;

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[pagine a cura di Fabio Fracchia]

e)Supplemento per le aziende in territori svantaggiati: è un pagamento volontario, nel senso che lo Stato Membro può decidere di assegnarlo ad aziende poste in zone soggette a vincoli naturali; f)Sostegno specifico accoppiato: è un pagamento volontario, legato a particolari produzioni (agricole o animali) che lo Stato Membro può individuare e sostenere; g)Aiuti redistributivi per i primi ettari: pagamenti volontari che lo Stato può erogare per i primi 30 ha di superficie ammissibile. Come si può notare la gamma dei pagamenti si amplia e si complica.

Di fatto i titoli in possesso delle aziende cesseranno di avere valore al 31/12/2014, e dal 2015 verranno assegnati nuovi titoli, il cui numero non dipenderà dai titoli passati, ma saranno in funzione della superficie ammissibile messa in domanda nel 2015. Il valore di questi titoli potrà essere o uniforme per tutto il territorio considerato, oppure può essere differenziato, con valore calcolato in base al valore in portafoglio dell’azienda al 2014. In ogni caso è previsto un meccanismo di “convergenza” per cui il valore dei titoli sarà uniforme, al più tardi, entro il 2019 ed in linea con la media nazionale. Ciò significa che, per il 2014, tutto continuerà come prima, e solo dal 2015 si avvierà il nuovo modello: nel frattempo, a livello nazionale, verranno operate le scelte che il Regolamento consente ai diversi stati. Tra queste vi sono la possibilità della regionalizzazione del valore dei titoli, cioè la possibilità di adottare un valore medio dei

pagamenti diretti a livello nazionale oppure regionale (dove per “regione” si intende un’area omogenea di territorio). 2.Superfici oggetto di pagamento Si amplia, e di molto, il concetto di “superficie ammissibile”, in quanto rientreranno non solo i seminativi, ma anche i vigneti ed i frutteti. Per il pioppo sembra che non cambi nulla rispetto ad oggi: le coltivazioni a ciclo breve sono ammissibili, i pioppeti “classici” no. 3.Greening Uno degli aspetti più controversi, e che più hanno fatto discutere a livello europeo, è l’introduzione del “greening”, che potremmo tradurre in “rinverdimento”. Si tratta dell’attuazione di 3 comportamenti “ambientali” indispensabili per poter accedere al premio PAC: - Diversificazione delle colture: ogni azienda con almeno 10ha, e non più di 30, di seminativi, dovrà coltivare annualmente almeno 2 colture diverse, nessuna delle quali copra più del 75% della superficie; per le aziende superiori ai 30 ha, la diversificazione deve comprendere almeno 3 colture, con la coltura principale che non copra più del 75% e la somma delle prime due non più del 95%; ne consegue che le aziende di dimensione fino a 10ha non hanno questo tipo di impegno; - Mantenimento dei prati permanenti. - Presenza di aree di interesse ecologico: sono obbligatorie per le aziende superiori a 15ha di seminativo, che devono impegnarsi a destinare almeno il 5% della superficie a semina-


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sPeciale riforma della Pac

4.Agricoltore attivo Altra importantissima decisione che dovrà prendere il nostro governo è quella relativa alla definizione di “agricoltore attivo”. La norma afferma infatti che solo gli agricoltori attivi possono accedere al sistema di aiuti, tuttavia anche qui si è scelta la via del compromesso, demandando ad ogni singolo stato la possibilità di definire chi è l’agricoltore attivo. La Commissione Europea si è limitata a definire una “lista nera” di soggetti sicuramente esclusi dalla possibilità di pagamento, in cui rientrano campi da golf, aeroporti, aree ferroviarie, terreni sportivi ecc. Spetterà ad ogni stato membro invece definire a quali soggetti si rivolge la riforma: i due estremi sono rappresentati, da un lato, dall’agricoltore professionale, che oltre a possedere partita iva ed iscrizione alla CCIAA paga anche in contributi previdenziali come coltivatore o IAP; dall’altra vi è la possibilità di concedere a tutte le aziende semplicemente dotate di partita iva di avere accesso al sistema dei contributi, allargando enormemente la platea: ovviamente le ripercussioni sociali e politiche, nell’un caso come nell’altro, sarebbero forti: un restringimento della base

agricola che può avere accesso a contributi consentirebbe alle aziende “vere”, professionali, di avere a disposizione un plafond finanziario maggiore, e darebbe un senso di differenziazione positiva all’essere “azienda agricola” imprenditoriale; viceversa, l’allargamento eccessivo, oltre a rispondere a purtroppo consuete logiche di consenso elettorale, frammenterebbe eccessivamente il plafond finanziario a disposizione, non consentendo alle aziende vere di avere un supporto sufficiente dal contributo PAC, e permetterebbe di continuare a tenere in piedi aziende che esistono solo per il contributo, ma con attività produttiva, e capacità imprenditoriale pressoché nulla. In mezzo ci sta tutto il resto, e la politica dovrà trovare il giusto compromesso. 5.Pagamenti accoppiati Anche se la riforma prosegue nella filosofia dell’ aiuto “disaccoppiato”, e cioè non più legato alla produzione, vi saranno ancora alcuni pagamenti “accoppiati” ad una determinata produzione: gli stati membri infatti possono dedicare fino al 15% del massimale nazionale a pagamenti specifici: sono esclusi da tale possibilità i settori delle patate, del tabacco e del vitivinicolo, ma potranno essere utilizzati in settori quali la zootecnia, olio di oliva, pomodoro da industria, barbabietola da zucchero e soprattutto piante proteiche. 6.Capping, o tetto ai pagamenti La riforma prevede la possibilità di mettere un tetto ai pagamenti, anche se la decisione è attualmente sospesa. Si parla però di introdurre due limitazioni: la prima dopo i 150.000 euro di premio unico, la seconda dopo i 300.000: dopo queste soglie il premio si ridurrà sensibilmente. Gli stati membri possono tuttavia modulare il capping tenendo sottraendo dall’ammontare indicato sopra, le retribuzioni del lavoro agricolo pagate l’anno precedente.

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tivo dell’azienda (che salirà al 7% dal 2017). Le “aree di interesse ecologico” consistono in terreni lasciati a riposo, ma anche siepi, margini dei campi, fasce boscate, superfici imboschite. La percentuale di superficie da mantenere “rinverdita” si calcola solo sulla superficie a seminativo, e non anche alla superficie a prati permanenti e colture arboree. É possibile tuttavia adempiere agli obblighi del greening anche con altre modalità, considerate equivalenti: ad esempio non sono assoggettate al greening ad esempio i produttori biologici, e quelli che adottano regimi agro ambientali.

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7.Quote di produzione Questa riforma prevede anche la fine del sistema di quote in alcuni settori: le quote latte termineranno di esistere il 31/3/2015, le quote zucchero il 30/9/2017, per il vino i diritti di impianto terminano il 31/12/2015, con l’introduzione successiva di un nuovo regime di autorizzazioni per i nuovi impianti di vite, con crescita limitata all’1% all’anno. Come si può notare da queste prime informazioni la riforma della PAC, al solito complessa, non brillerà per semplicità applicativa, e non sarà facile entrare in tutti questi nuovi meccanismi. L’aspetto positivo di garantire ancora fino al 2020 un sistema di aiuti all’agricoltura è mitigato dal fatto che, in molti casi, l’aiuto si assottiglierà, e (secondo peraltro gli obiettivi della riforma) una maggior quota di reddito l’azienda dovrà reperirla sul mercato. Appare tuttavia chiaro che l’idea stessa di Europa esce fortemente indebolita da questa riforma: troppi aspetti importanti sono lasciati alla decisione dei singoli stati membri, anche su questioni che fino a ieri avrebbero fatto sanzionare lo stato che avesse preso determinate decisioni per indebita concorrenza verso i partner europei.

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condifesa alessandria

[a cura di Marco Castelli]

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assiCURaZioni ConTRo LE avvERsiTà

al via la campagna preventiva per le colture autunno vernine

Primo bilancio della primavera 2013

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l 2013 è stato caratterizzato dall’introduzione di una nuova normativa riguardante le polizze contro le avversità atmosferiche sostenute dai contributi della Comunità Europea e dello Stato Italiano. La tradizionale polizza antigrandine è stata sostituita dalle “pluririschio” a cui alla grandine doveva essere obbligatoriamente unita un’altra avversità, come il vento forte o l’eccesso di pioggia, per poter beneficiare di un contributo pubblico fino al 65% del premio. Se la polizza pluririschio prevedeva tre o più avversità il contributo aumentava fino al 75% del premio, mentre per le polizze “multirischio sulle rese”, che coprono tutte le avversità atmosferiche in blocco (grandine, vento forte, vento sciroccale, gelo/brina/sbalzo termico, siccità, colpo di sole, eccesso di pioggia, eccesso di neve, alluvione) il contributo sale ulteriormente fino all’80% del premio. Le novità introdotte non hanno particolarmente influito sulla propensione ad assicurarsi degli agricoltori associati al Condifesa di Alessandria che, esattamente come nel 2012, hanno stipulato polizze per oltre 59 milioni di euro di produzioni agricole. Diverso è invece stato il ricorso ai vari tipi di polizza a seconda delle colture. L’uva da vino ha fatto registrare un netto aumento della superficie assicurata (+7%), superando il 32% della superficie a vigneto della provincia di Alessandria del 2012, per un valore delle produzioni viticole di oltre 26 milioni di euro. Nell’80% dei casi i viticoltori hanno optato per la polizza pluririschio grandine-vento forte - eccesso di pioggia, poco più del 19% hanno scelto polizze a 2 avversità, mentre le multirischio sulle rese sono state scelte solo nello 0,18% dei casi. Nel corso dell’anno oltre a varie grandinate si sono avuti anche fenomeni di vento forte che hanno comportato addirittura abbattimento di interi vigneti. A questo proposito occorre precisare che la polizza dell’uva da vino copre solo i danni ai frutti pendenti mentre la struttura del vigneto (piante pali, ecc.) può essere assicurata a parte ad un costo annuo di circa 20 euro ad ettaro. In prossimità della vendemmia le uve hanno anche subito danni da eccesso di pioggia con conseguenti fenomeni di marcescenza. I frutticoltori hanno scelto polizze a 3 o più avversità per difendersi oltre che da grandine vento e pioggia anche da gelobrina e sbalzo termico. Danni consistenti si sono verificati sulle albicocche in seguito alle piogge di marzo che hanno compromesso la fioritura. Altre colture come il pomodoro da industria e la cipolla hanno subito un calo dei valori assicurati in quanto minore e stato l’investimento di queste produzioni durante il

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2013. Il mais è stato assicurato per circa 4,8 milioni di euro di valore delle produzioni, soprattutto contro grandine e vento ma anche con polizze multirischio sulle rese che coprono la siccità sia nel caso di colture irrigue, sia non irrigue. Questa avversità si è manifestata nei mesi di giugno e luglio ed ha prodotto danni sulle colture non irrigate.Violente grandinate hanno colpito questa colture con epicentro nel comune di Oviglio. In aumento, infine, l’assicurazione del frumento che nel 2013 ha coinvolto produzioni per un valore di oltre 9 milioni di euro. Gli agricoltori più acconti si erano assicurati già ad ottobre 2012 con la polizza multirischio sulle rese che copriva la coltura dalla semina fino alla raccolta. I maggiori danni a questo cereale sono stati causati dalle abbondantissime piogge dei mesi di marzo e di maggio che hanno trovato completo ristoro attraverso le polizze stipulate

tempestivamente in autunno. Al contrario si sono avuti molti problemi per le polizze stipulate da aprile in poi, poiché non potevano essere indennizzati i danni legati al mancato accestimento del frumento dovuto all’eccesso di pioggia verificatisi nei mesi antecedenti alla stipula della polizza. Nei migliori dei casi si è riusciti ad ottenere l’indennizzo di una metà del danno complessivo. Pertanto è importante che gli agricoltori interessati assicurino frumento, orzo, colza, ecc. già a partire da ottobre 2013 attraverso la polizza multirischio sulle rese che sarà messa a disposizione dal Condifesa di Alessandria in modo che i prodotti possano essere protetti per tutta la durata del ciclo colturale. Si ricorda infine che tale polizza non deve essere pagata all’atto della stipula ma il premio dovrà essere versato al Condifesa in 2 rate rispettivamente al 31 ottobre 2014 ed al 30 giugno 2015.

da spigno a savona

cresce il numero dei distributori di latte dell’azienda accusani

azienda agricola Alcide Accusani di Spigno ha varcato il confine provinciale: infatti, dopo Merana, Cairo e Dego dal 28 settembre scorso si occuperà di rifornire giornalmente il distributore di latte crudo e assicurare la qualità e la freschezza degli alimenti in quello che è a tutti gli effetti un vero e proprio distributore a “Km.0” anche a Savona.“I distributori del latte nascono con l’idea di permettere ai consumatori di poter far incontrare l’alta qualità del latte fresco al giusto

prezzo, che solamente il rapporto con i produttori può garantire. - ha affermato il direttore della Coldiretti di Alessandria Simone Moroni In questo modo ogni persona può avere del latte fresco appena munto nel proprio frigorifero, avendo però sempre l’accortezza di conservarlo in maniera corretta e di consumarlo entro massimo due-tre giorni. Coldiretti crede fermamente in questo progetto: un modo per rafforzare il legame sempre più stretto tra la campagna e i consumatori.”


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uecooP

news agricoltura

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La forza solidale del Paese Partecipata convention nazionale in vista delle assemblee regionali che porteranno entro febbraio 2014 alla nomina del consiglio nazionale della neoriconosciuta centrale cooperativa. Il piemontese Roberto Moncalvo nominato referente politico di Ue.Coop nazionale in questa fase pre-assembleare.

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lla presenza di oltre duemila cooperative provenienti da tutte le regioni d’Italia, si è svolta a Roma presso l’Auditorium Parco della Musica, la prima Convention nazionale di UE.COOP. Dal Piemonte hanno partecipato oltre 150 cooperatori, le cui cooperative hanno aderito alla Centrale nazionale recentemente riconosciuta dal Ministero per lo Sviluppo Economico. È stata l’occasione per illustrare la bozza di Documento programmatico dell’Associazione, frutto degli interventi svolti dalle cooperative, durante gli incontri territoriali che si sono tenuti in tutte le Regioni negli ultimi mesi. Il documento, presentato dal piemontese Roberto Moncalvo a cui la Giunta ha conferito l’incarico di coordinatore politico nazionale di UE.COOP, delinea il percorso e la visione che la Centrale cooperativa,

promossa da Coldiretti, intende mettere a sistema, in merito a vari temi che saranno prioritari per l’agenda dei prossimi mesi: dalla creazione di un Forum permanente per l’occupazione giovanile, al supporto per le crisi d’impresa, dal tema legato ai vari aspetti del credito, per arrivare alla promozione di “reti” tra imprese. Questi temi rappresentano le prime azioni chiave che vedranno impegnata UE.COOP, quale nuovo modello di associazionismo pluralista, trasparente, democratico

ed a servizio dell’intera collettività. La Convention ha anche dato avvio alla stagione assembleare regionale e nazionale che porterà all’elezione dei rappresentanti politici territoriali e degli Organi che guideranno l’associazione nazionale per il prossimo mandato. Nel corso della Convention è stato infatti illustrato a tutte le Cooperative partecipanti il Regolamento elettorale che verrà utilizzato durante la prossima Assemblea elettiva nazionale, prevista entro febbraio 2014.

L’Associazione Nazionale per le Imprese Cooperative denominata “UNIONE EUROPEA DELLE COOPERATIVE”, in breve “UE.COOP”, garantisce la rappresentanza, l’assistenza, la tutela e la revisione del movimento cooperativo ed esercita sugli enti ad essa aderenti la vigilanza ed ogni altra funzione stabilita dalle leggi vigenti. Promuove lo sviluppo della cooperazione mutualistica senza fini di speculazione per favorire la più equa coesione sociale del territorio della Nazione e la libertà e dignità dell’uomo. UE.COOP - Unione Europea delle Cooperative, è stata riconosciuta quale associazione nazionale di promozione, assistenza e tutela del movimento cooperativo con decreto del Ministro dello sviluppo economico del 24 aprile 2013 (G.U. n. 102 del 03.05.2013) ai sensi dell’art.3 del decreto legislativo 2 agosto 2002, n.220.

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fauna selVatica

news agricoltura

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Coldiretti

Continua il nostro pressing

PER MODIFICARE LA

legge regionale SULLA

caccia

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tiamo lavorando su più fronti per riuscire ad ottenere i migliori risultati affinchè le modifiche alla legge regionale sulla caccia vengano applicate al più presto. Ormai la situazione si complica ogni giorni di più e anche in quest’ultimo scampolo di vendemmia continuano le segnalazioni dei danni da ungulati che fanno razzia dei grappoli ormai maturi mettendo a rischio un’ampia fetta di raccolta dell’uva”. Sono parole che il presidente provinciale Coldiretti Roberto Paravidino vuole far arrivare alle Istituzioni per sottolineare, nel caso ce ne fosse bisogno, la posizione di Coldiretti in merito alla fauna selvatica e dall’altra per rassicurare la base associata che si sta lavorando per cambiare la ormai datata “Legge 70”. Danni notevoli, denunciano gli agricoltori e, in questo caso particolare, i viticoltori della provincia: l’uva viene divorata, o danneggiata, da cinghiali e caprioli, con una perdita di produzione che si annuncia grave. Con il passare dei giorni

la situazione si fa sempre più drammatica per questo Coldiretti coglie l’occasione per tornare a sottolineare come i danni da fauna selvatica costituiscano per l’agricoltura una vera e propria emergenza. E mentre i produttori sono ormai esasperati si continua a registrare che tra le criticità generate dall’assenza del piano faunistico regionale si riscontra anche l’assenza di una legge piemontese che disciplini l’attività venatoria, tuteli il territorio e l’agricoltura, garantisca una miglior vivibilità di quanti vi operano, soprattutto nelle aree dove la presenza di selvatici sta generando grossissimi problemi, sia in termini di danni ambientali che di sicurezza delle persone. Da tempo la Commissione Regionale Agricoltura sta discutendo i vari disegni di legge, di cui uno della Giunta Regionale, senza approdare ad alcuna decisione. Coldiretti, a livello regionale, ricorda che non si sta approvando una legge per la caccia ed i cacciatori, ma un provvedimento che innanzi tutto deve tutelare il territorio e

l’agricoltura: su questo si esercita la caccia, la cui attività va disciplinata in modo tale da contenere i danni e diminuire la pressione della selvaggina, cinghiali e caprioli in particolar modo, nonché garantire la sicurezza dei cittadini evitando i troppi incidenti stradali. “Quella di Coldiretti vuole essere una proposta costruttiva per una equilibrata gestione del territorio. - affermano il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina Roberto Paravidino e Simone Moroni - Tra le varie proposte, a nostra conoscenza, ci pare di notare uno sbilanciamento a favore di tesi di parte, a volte in direzione del mondo venatorio e altre nella direzione di un rigido ambientalismo. La nostra proposta cerca di inserire la caccia in un contesto di gestione equilibrata del territorio, soprattutto in riferimento alle specie selvatiche in esubero”. Queste generano danni all’agricoltura, stanno causando incidenti stradali e in alcuni casi non è più garantita l’incolumità delle persone che operano nelle zone dove la presenza di fauna selvatica è particolarmente massiccia. Una situazione che la Coldiretti ha già più volte denunciato e fatto propria cercando di portare davanti alle Istituzioni la voce della propria base, esasperata per i continui problemi provocati da ungulati e animali selvatici in generale. “Ecco perchè è necessario potenziare gli sforzi per fronteggiare una condizione sempre più insostenibile per le aziende, che continua a provocare grande preoccupazione negli imprenditori agricoli, oltre che danni ingenti ai bilanci aziendali. - affermano il presidente e il direttore provinciale Roberto Paravidino e Simone Moroni - Solo con una sempre più decisa opera di prevenzione sarà possibile limitare al minimo i danni e di conseguenza gli esborsi per i risarcimenti che pesano sui bilanci della pubblica amministrazione per gli indennizzi”.

provincia: via libera alle misure per contenimento della specie CinghiaLE

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, mentre la battaglia in Regione continua c’è il via libera dalla Provincia di Alessandria alle misure per il contenimento della specie del cinghiale, a cui diffusione, secondo gli agricoltori e gli abitanti di alcune zone collinari del territorio sta diventando una vera e propria emergenza. É questa la premessa dal quale è partito l’assessorato guidato da Lino Rava nella stesura di un regolamento che affida la gestione del controllo e degli abbattimenti direttamente alle Atc, zona territoriale di caccia, con il coordinamento di un apposito tavolo tecnico. “Le Atc avranno la possibilità di intervenire con


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atcal4 - maltemPo

aTC aL4 risarcimento

danni agRiCoLi 2012

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l lavoro di Coldiretti continua su tutto il territorio provinciale, zona per zona, anche negli Ambiti Territoriali Caccia. Un buon risultato è stato raggiunto all’ATC AL 4 (acquese-ovadese): grazie all’interessamento di Coldiretti, relativamente al ritardo dei trasferimenti dei fondi per il pagamento dei danni causati da fauna selvatica, in tempi brevi la Regione Piemonte provvederà a trasferire all’ ATC AL 4 un ulteriore acconto relativo al risarcimento dei danni agricoli 2012. La consistenza della cifra stanziata non sarà certamente sufficiente a ricoprire l’intera somma risultante dal valore dei danni accertati in tale annata, comunque, con vero spirito di collaborazione l’ATC, delibererà di intervenire con fondi propri e di conseguenza saldare la pendenza completa relativa ai danni 2012, appena la Regione provvederà al citato trasferimento di acconto. Un buon gesto che rappresenta una boccata d’ossigeno importante per le imprese già fortemente messe alla prova dal momento congiunturale non favorevole.

caso di segnalazioni scritte di presenza di danni alle coltivazioni agricole ed avrà “carattere di immediatezza e tempestività”, anche se potrà essere attuato solo nelle zone di Atc. Mentre il controllo programmato è affidato alla Provincia, quello di pronto intervento viene demandato al presidente dell’Atc dove sarà effettuato l’intervento. Il regolamento, poi, entra nel dettaglio del tipo di cattura (girata o braccata, cattura meccanica con gabbia) e delle

necessarie autorizzazioni da richiedere e comunicazioni da fornire preventivamente sull'area di azione. Quella dei cinghiali è una vera e propria “emergenza” soprattutto in alcune zone della provincia, e che il regolamento non semplifica le lungaggini burocratiche. Occorre invece agire con tempestività”. I problemi maggiori sono a carico del mondo agricolo: “è diventato ormai difficile per gli agricoltori portare a termine il ciclo produttivo”.

news agricoltura

piani di abbattimento, trattando direttamente anche con i proprietari dei fondi. Si è giunti alle stesura di questo regolamento dopo diversi incontri, anche con le associazioni degli agricoltori, delle quali abbiamo colto le istanze”, ha spiegato l’assessore all’Ambiente Lino Rava. Due i tipi di intervento previsti: i controlli programmati e i controlli di pronto intervento. Il primo viene effettuato secondo un calendario prestabilito, il secondo in

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Maltempo luglio e agosto

Prosegue l’iter Per il riconoscimento

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del carattere di eccezionalità

n riferimento alle avversità atmosferiche, procede l’iter di approvazione di calamità da parte della Provincia di Alessandria in riferimento alle tromba d’aria del 29 luglio e del 24 agosto scorsi verificatesi nel’alessandrino e nel casalese. La proposta di riconoscimento del carattere di eccezionalità si riferisce ai soli danni strutturali (e non a coltivazioni), restano dunque fuori i pioppeti. Ora toccherà alla Regione emettere il decreto di calamità che dovrà essere approvato dal Ministero: dopo quest’ultima approvazione decorreranno i 45 giorni per inoltrare le domande. Nel dettaglio i comuni interessati sono: Alessandria, Altavilla Monferrato, Balzola, Bergamasco, Casale Monferrato, Castellazzo B.da, Castelspina, Frassineto Po, Lu, Morsasco, Oviglio, Rosignano Monferrato, San Salvatore Monferrato,Villanova Monferrato. Potranno fare domanda le imprese che dimostreranno un danno strutturale superiore al 30% della produzione lorda vendibile aziendale, con dimensioni aziendali superiori alle 104 giornate lavorative. “Apprezziamo questo primo passo messo in atto dalla Provincia. - hanno affermato il presidente e il direttore della Coldiretti

alessandrina Roberto Paravidino e Simone Moroni - Le raffiche di vento verificatesi nei mesi di luglio e agosto scorsi hanno, infatti, seriamente compromesso le strutture di copertura di molti fabbricati aziendali, danneggiato coltivazioni e nei vigneti molti filari sono stati colpiti orizzontalmente, nei casi più gravi anche con la rottura dei ceppi. Per questi motivi crediamo ci siano proprio tutte le condizioni per un provvedimento di eccezionalità”. L’ammontare dei danni a carico dei 156 fabbricati interessati è stato stimato in 2.950.000,00 euro. Per informazioni rivolgersi agli uffici Coldiretti.

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news agricoltura

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ATTUALITÀ AGRICOLA

PSR: aPeRtuRa di tRe bandi sulle miSuRe 112, 121 HealtH cHeck e 311 AL VIA L’APERTURA DELLE DOMANDE DA LUNEDÌ 14 OTTOBRE

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ono stati oggetto di approvazione, in sede di Giunta regionale, i criteri e le disposizioni per l’emanazione dei 3 bandi 2013 inerenti le misure 112, 121 health check e 311 del Programma di Sviluppo Rurale 20072013. Presentazione domande al via da lunedì 14 ottobre.

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Misura 112 Ogni domanda deve contenere un piano aziendale che preveda investimenti (fondiari/agrari) per almeno 15.000 €. Se l’investimento è superiore aumenta il punteggio. Non sono ammissibili domande senza investimenti - L’insediamento e gli investimenti devono completarsi entro il 31/01/2015 (non prorogabile). Se a quella data non si è già fatturato almeno il minimo (15.000 €) la domanda decade. - Le spese non rendicontate entro tale data non possono più essere recuperate - verrà consentita la presentazione delle domande fino a esaurimento del budget (circa 9.880.000 €) con sistema “a scalare”: finchè si riesce a trasmettere la domanda in teoria c’è spazio. NDR: a mio parere c’è spazio per circa 350-400 domande in tutto (Regione) - Obbligatorio indicare la PEC all’atto di compilazione della domanda - Ci sono 15 gg lavorativi di tempo per portare la domanda cartacea in Provincia a partire dalla data di trasmissione telematica - Attenzione al fatto che se una domanda viene annullata per esempio per un errore, e si pensa di rifarla, non è detto che si riesca se nel frattempo in Piemonte qualcun altro ha presentato altre domande e ha saturato il budget. In caso di annullamento della domanda la Provincia provvederà all’annullamento solo il 1° ed il 3° lunedì del mese, alle ore 10.00 (liberando così risorse per altri) - Non ci sarà istruttoria, come negli altri bandi Health Check. La provincia manda solo ricevibilità/irricevibilità della domanda - Non ci sono anticipi/acconti: erogazione tutta a saldo - IMPORTANTISSIMO i tempi: le domande vengono liquidate in ordine di ricezione telematica delle comunicazioni di effettuazione dell’insediamento: chi tardi arriva male alloggia!!! (o non alloggia per niente) - Priorità a: insediamenti in aree rurali con problemi di sviluppo e intermedie - Adesione a bandi Health Check (attuali o passati) con priorità per Lattiero caseario (NDR ovviamente, e casualmente, buona parte del latte si fa a Cuneo... manco a dirlo) - Investimenti fissi (fondiari) - Monticazione del bestiame aderendo alla Mis 214.6.1 almeno nel 2010 (NDR come hanno fatto a Cuneo) - Insediamento in azienda che aderisce a Misure dell’asse 2 o altri impegni ambientali - Sistemi di tracciabilità, corsi di formazione, consulenza aziendale agricoltura biologica, in-

sediamento congiunto di più giovani (come in passato) - Richiedente tra 36 e 40 anni - Donna - Per tutto quanto non normato ora valgono le regole generali del bando precedente Misura 121 Stessa data di ultimazione opere (31/01/2015) AZIONI ATTIVATE: Fondi a disposizione: poco più di 4.000.000 Risparmio energetico: - Interventi ammissibili: impianti che riducono il consumo energetico (isolamento, geotermia, accumulo termico, cogenerazione, solare termico e fotovoltaico, produzione di energia eolica, solare, biogas, idroelettrico per uso aziendale (NDR sono ammissibili anche impianti che servono a serre, celle frigo, essiccatoi ecc.). NO fotovoltaico a terra né su serre. MAX 40.000 € di spesa per domanda - Reti antigrandine MAX 120.000 € di spesa per domanda - Opere idriche e sistemazioni del terreno finalizzate a prevenire smottamenti ed erosione - Interventi ammissibili: drenaggi, muri di sostegno opere di difesa spondale di corsi d’acqua MAX 50.000 € di spesa per domanda - Invasi ed altre opere per accumulo di acqua MAX 40.000 € di spesa per domanda - Interventi di razionalizzazione dei sistemi irrigui finalizzati a ridurre le dispersioni e le perdite idriche (compreso il ricondizionamento dei pozzi) MAX 40.000 € di spesa per domanda - Sistemi di irrigazione a basso utilizzo d’acqua in luogo di irrigazione a scorrimento MAX 100.000 € di spesa per domanda - Miglioramento della qualità dell’acqua (depuratori ecc.) MAX 100.000 € di spesa per domanda - Sostegno agli investimenti connesso alla produzione lattiero casearia (solo per aziende titolari di quote latte): ammissibili: interventi di riduzione dei costi, costruzione/ristrutturazione fabbricati acquisto macchinari specifici MAX 180.000 € di spesa per domanda

- Domanda telematica deve essere seguita, entro 15 gg lavorativi, dalla trasmissione cartacea della domanda e di tutta la documentazione integrativa, costituita da: - Attenzione al fatto che se una domanda viene annullata per esempio per un errore, e si pensa di rifarla, non è detto che si riesca se nel frattempo in Piemonte qualcun altro ha presentato altre domande e ha saturato il budget. In caso di annullamento della domanda la Provincia provvederà all’annullamento solo il 1° ed il 3° lunedì del mese, alle ore 10.00 (liberando così risorse per altri) - Non sono erogati anticipi/acconti - Occorre realizzare almeno il 70% dell’investimento indicato in domanda, pena decadenza - Ammissibili anche domande che prevedono solo investimenti agrari (senza fondiario) - Importo minimo di spesa: 5.000 € - Non ammissibili investimenti che comportino aumento di superficie irrigua - Non ammissibili investimenti di sostituzione, né per acquisto macchinari usati Misura 311 Diversificazione in attività non agricole - Stessa data di ultimazione opere (31/01/2015) Disponibilità circa 1.500.000 € a livello regionale - Non ammissibile nelle aree A (solo il comune di Alessandria) - Ammissibile nelle Aree rurali ad agricoltura intensiva solo per aziende con reddito netto per addetto inferiore a quella del salariano agricolo, con svantaggi strutturali - Importo minimo di spesa: 12.000 € (8.000 € in montagna); max 120.000 € - Ammissibili: ristrutturazione e adeguamento igienico sanitario per ospitalità agrituristica; acquisto di attrezzature per attività di ospitalità; attività sportive, ricreative e culturali - Non verrà erogato contributo ad aziende non in regola con L.R. 38/95 (autorizzazione attività agrituristica da conseguire prima del saldo) - Priorità ad aree rurali con problemi di sviluppo e rurali intermedie.

Fabio Fracchia eletto vicepresidente dell’ordine dei dottori agronomi F

abio Fracchia, tecnico responsabile cerealicolo della Coldiretti provinciale, è stato eletto vicepresidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Alessandria. La designazione è avvenuta lo scorso 4 ottobre, registrando il consenso ad un secondo mandato per il presidente uscente Maurizio Zailo e la nomina del nuovo Consiglio. “Sarà nostra priorità dare continuità al lavoro intrapreso dal Consiglio uscente - ha affermato Fabio Fracchia - operando affinché la professione dell’agronomo e del forestale possa rappresentare un punto di riferimento concreto ed affidabile per le aziende, gli enti pubblici ed i privati, in relazione ad importanti tematiche quali la pianificazione territoriale, l’agricoltura, l’ambiente, la sicurezza alimentare, il corretto utilizzo delle risorse ambientali, le energie rinnovabili”.


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[a cura di Alberto Pansecchi]

scheda tecnica

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scheda vite n.29

Tra i fattori che rivestono la maggiore importanza sulla qualità finale dell’uva in vigneto, Il clima ed il terreno occupano la prima posizione di questa particolare classifica Definire il concetto di qualità dell’uva è comunque assai difficile in quanto, oltre ai condizionamenti ambientali, interagiscono in misura rilevante molti altri fattori quali, ad esempio, le tecniche di coltivazione, l’età delle piante, etc.. È comunque sempre importante tenere ben presente che le differenze qualitative apportate da clima e terreno potrebbero evidenziarsi ed esprimersi totalmente nel caso in cui tutte le produzioni, più precoci e non, raggiungessero il livello di piena maturazione.

Quando l’uomo poco può L’ottimizzazione della qualità non è certamente cosa ottenibile con un unico criterio. Il clima, il terreno, le tecniche di lavorazione del suolo, le modalità di allevamento delle viti, l’età degli impianti ed il livello quantitativo ottenibile, unitamente ad ancora altri elementi, determinano una peculiarità di ogni singola situazione viticola in cui solamente la buona volontà del viticoltore può riuscire appieno a innalzare alle più elevate soglie l’aspetto “qualità”.

Suolo, clima e qualità

• Grande adattabilità della vite • Suolo: ricchezza e equilibrio • Importanza del portaiinesto • Investire in collina

Il clima influisce sulle differenze che si verificano tra le successive annate produttive. Sono, infatti, le temperature, l’illuminazione e le precipitazioni che rendono l’ambiente di coltivazione, indipendentemente da qualsiasi scelta umana, più o meno indicato. Questi parametri, mutevoli in ogni singolo decorso stagionale, sono comunque conseguenza dell’ubicazione dei vigneti. 15


10 Ottobre 2013_Agricoltura Alessandrina 16/10/13 17.34 Pagina 16

[a cura di Alberto Pansecchi]

scheda tecnica

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Versanti e pendenze

Storicamente la vite è sempre stata associata ai terreni di collina sia per la sua elevata resistenza alla siccità che per la buona adattabilità a “diete povere”. A causa di ciò tutti i terreni migliori e più fertili sono stati investiti ad altre colture più esigenti. La giacitura riveste una notevole importanza in quanto i vigneti in pendenza ricevono una maggiore quantità di energia solare, ancora più variabile in relazione all’esposizione. Normalmente si assumono come migliori le esposizioni a sud-ovest alle quali progressivamente seguono quelle a sud, ad est, a nord-ovest e a nord-est. Quest’ultima però, anche se più sfavorevole, può determinare esiti positivi in particolari condizioni climatiche di certi anni.

La collina è il meglio

Il passaggio ormai a tutti evidente, verso una viticoltura di pianura più comoda e redditizia presenta forti controindicazioni: le zone , alluvionali, fresche e fertili sono negative per una buona resa in qualità: la vite assume un ritmo di prolungata attività vegetativa a cui segue un limitato accumulo di zuccheri nei frutti con uve più acide, di sapore erbaceo, più ricche in proteine e con minori cariche aromatiche e di antociani. Al contrario, in collina, terreni, a seguito della progressiva perdita di acqua, inducono un precoce arresto vegetativo un anticipo nell’invaiatura e conseguentemente una migliore e più uniforme maturazione dei frutti.

L’importanza dell’acqua per il vino

Passando da un suolo prettamente sabbioso ad uno fortemente argilloso l’acqua disponibile per In vite si incrementa di circa 20 volte per cui, i suoli pesanti, risultano favorevoli all’attività vegetativa e meno all’accumulo di zuccheri. Al contrario, nei terreni sciolti, le radici tendono ad approfondirsi maggiormente, riparandosi cosi dalle brusche variazioni di potenziale idrico. La composizione chimica del suolo è un altro elemento importante. I contenuti di potassio, magnesio e dei microelementi, tra cui il boro, possono condizionare i livelli qualitativi che si otterranno. I terreni calcarei forniscono i prodotti migliori sia perché questo elemento concorre nel formare una struttura porosa del suolo sia perche la vite ne richiede una grande quantità.

Fertilità e fittezza di impianto

I terreni fertili e di pianura con elevata disponibilità idrica determinano i ritmi con cui si succedono le fasi fenologiche della vite e pertanto i risultati finali. Per conseguire un maggiore livello qualitativo è bene valorizzare i suoli che non inducono una particolare esuberanza vegetativa ed un lungo periodo erbaceo. Si propende piuttosto verso quei terreni tendenzialmente asciutti, non particolarmente fertili, in cui l’equilibrata presenza di elementi minerali unita-mente ad una discreta percentuale di calcare conferi-scono ai prodotti che se ne ricavano caratteristiche di particolare pregio. L’elevate fittezze determinano un più veloce raggiungimento dalla piena produttività in quanto le singole viti possono completare in minor tempo la loro struttura produttiva: carica di gemme/ceppo. Gli impianti meno fitti, invece, raggiungono più tardivamente la totale potenzialità di fruttificazione talvolta con un minor livello qualitativo. 16

Bibliografia: Martini in vigna - 2010 - Osservatorio Martini & Rossi


10 Ottobre 2013_Agricoltura Alessandrina 16/10/13 17.34 Pagina 17

[a cura di Fabio Fracchia]

scheda tecnica

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Dopo un inverno regolare, a partire dal mese di marzo abbiamo assistito ad una piovosità molto elevata, che si è protratta fino a metà aprile, associata a temperature sotto la media, che ha ostacolato le operazioni di fertilizzazione e diserbo, non consentendo a moltissime aziende di utilizzare corrette tecniche colturali. Infine il mese di maggio ha fatto registrare temperature ancora basse con nuove precipitazioni. Il regime termico, caratterizzato da valori più bassi della media, è stato positivo, ed ha consentito uno riempimento della cariosside più regolare, ma è stato, sotto il profilo climatico, l’unico aspetto positivo.

indicaZioni VarietaLi

L’annata cerealicola appena trascorsa non sarà certo ricordata per le rese produttive. Cionondimeno offre spunti di riflessione interessanti per evitare, nel futuro, alcuni errori. Tutto parte dall’andamento climatico della stagione autunno-primaverile, caratterizzato da un avvio tutto sommato regolare fino alla seconda decade di novembre; l’ultima parte di questo mese è stata invece molto piovosa, mettendo in crisi le semine tardive.

frumento tenero:

scheda frumento

Le prolungate precipitazioni hanno ostacolato le operazioni colturali, ritardandole o anche impedendole, e soprattutto hanno messo la coltura in condizioni permanenti di stress per asfissia radicale, particolarmente evidente nei terreni più compatti e senza idonea sistemazione agraria. Ne è prova il fatto che, contrariamente alla tradizione, quest’anno i terreni sciolti o ghiaiosi hanno permesso risultati produttivi superiori alle classiche zone di granicoltura, caratterizzate da terreni limosi o argillosi, che hanno evidenziato lunghi ristagni. Il ristagno idrico ha determinato scarso accestimento, e quindi un ridotto numero di piante per 17


10 Ottobre 2013_Agricoltura Alessandrina 17/10/13 09.15 Pagina 18

[a cura di Fabio Fracchia]

scheda tecnica

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metro quadro, e l’impossibilità di fornire per tempo il primo apporto azotato è stato alla base della formazione di spighe di dimensione ridotta, e quindi con un potenziale produttivo già limitato fin da febbraio. Le piogge e le basse temperature di maggio, che hanno ostacolato l’allegagione, hanno fatto il resto. L’eccesso di umidità è stato poi causa di forti attacchi di malattie fungine, Septoria in particolare, che, ove non adeguatamente controllata, ha penalizzato ulteriormente la produzione. Quindi, sotto il profilo climatico, è un’annata da dimenticare. Tuttavia la produzione, per quanto insoddisfacente, è andata forse meno peggio delle nere previsioni primaverili. Il monitoraggio della produzione, che CadirLab, insieme alle 3 OOPPAA effettua annualmente nell’ambito del Progetto Frumento, anche grazie all’allestimento di campi prova di confronto varietale, parla rese produttive medio basse, con cali più evidenti negli areali dove l’asfissia radicale si è fatta sentire in misura superiore (con medie di campo anche di soli 2433 q/ha), e rese invece più soddisfacenti in Fraschetta (55 q/ha) dove solitamente è la siccità a rappresentare il limite maggiore. Si registrano anche

medie di campo di 85 q/ha nel Tortonese, in areali particolarmente vocati. Dal punto di vista qualitativo i pesi ettolitrici e tenori proteici sono risultati

tutto sommato soddisfacenti e del tutto in linea con lo scorso anno, o forse (come nel caso delle proteine) anche superiori. La forza delle farine (W) non si è discostata in maniera sensibile rispetto alla media degli ultimi anni, rimanendo piuttosto bassa, e solo Taylor ha evidenziato valori superiori. Il P/L ha fatto registrare valori maggiormente tendenti alla tenacità rispetto allo scorso anno, peggiorando una caratteristica già piuttosto comune nelle nostre farine. Tra le varietà, Solehio e Altamira si confermano le varietà panificabili con il maggior potenziale produttivo, in linea con la sperimentazione nazionale; tra i biscottieri Bramante rappresenta ancora lo standard, anche se Mantegna ed Alteo potrebbero insidiare il suo primato; tra i Panificabili Superiori emergono Tiepolo e Arrocco, oltre a Andalusia e Adelante. Di conseguenza, come ormai da tradizione, il Progetto Frumento propone uno schema di varietà da coltivare particolarmente interessanti:

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[a cura di Fabio Fracchia]

scheda tecnica

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Gestione del suolo

La gestione del suolo rappresenta uno dei principali e più frequenti interventi da svolgere nel pioppeto. In effetti il pioppeto, per una buona parte del suo ciclo produttivo, non copre interamente il suolo nello spazio tra le piante, e quindi il passaggio di luce consente la crescita di infestanti, che sottraggono elementi nutritivi ed acqua alle piante coltivate. La corretta gestione del suolo in effetti ha diverse funzioni: 1)Assicura la pulizia del terreno eliminando infestanti che potrebbero competere con le piante coltivate; 2)Nelle prime fasi di vita dell’impianto consente di aumentare l’accumulo idrico invernale contribuendo ad evitare stress idrici estivi; 3)Contribuisce a ridurre l’incidenza di attacchi di Saperda, riducendo i luoghi dove questo insetto si annida; 4)La lavorazione del suolo favorisce la mineralizzazione della sostanza organica svolgendo la funzione di mettere a disposizione della pianta una maggior quantità di azoto 5)La gestione mediante inerbimento riduce l’erosione ad opera dell’acqua piovana o dell’acqua di piena nei terreni golenali.

1.Lavorazione del suolo

La lavorazione del suolo è sicuramente la tecnica più frequentemente utilizzata, in quanto semplice e relativamente rapida. Le attrezzature utilizzabili sono diverse, ma l’attrezzo tipicamente utilizzato è l’erpice a dischi. L’operazione classica per il controllo della vegetazione infestante è la discatura: il passaggio, anche ripetuto 2-3 volte nel corso della stagione vegetativa, dell’erpice a dischi serve soprattutto a contenere la vegetazione infestante, oltre che a mineralizzare la sostanza organica che mette a disposizione azoto alle piante. É un’operazione relativamente rapida e poco costosa, ma ha delle controindicazioni: innanzitutto proprio l’eccessiva mineralizzazione della sostanza organica può impoverire

amBientaLmente SoSteniBiLe (schema pefc)

Una corretta gestione del suolo può quindi contribuire in maniera efficace a migliorare la produzione quanti-qualitativa del pioppeto. Le tecniche utilizzabili sono diverse, ma riconducibili fondamentalmente a tre: - Lavorazione del suolo - Inerbimento controllato - Diserbo chimico

ScHeda coLturaLe pioppo in coLtiVaZione

scheda pioppo

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10 Ottobre 2013_Agricoltura Alessandrina 16/10/13 17.34 Pagina 20

[a cura di Fabio Fracchia]

scheda tecnica

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il suolo, soprattutto in assenza di apporti organici; inoltre, se effettuata in determinati periodi dell’anno (principalmente in primavera), potrebbe interferire con l’ovideposizione di volatili; infine, in zone golenali occorre valutare attentamente il rischio di esondazione, che mette a rischio l’appezzamento se questo risulta erpicato: in questi casi è opportuno effettuare una erpicatura sola nel periodo post primaverile - inizio estate, quando ormai le piene primaverili sono meno probabili e quelle autunnali ancora lontane nel tempo. Peraltro occorre ricordare che diversi studi confermano che, dopo i primi 3-4 anni, non vi sono effetti statisticamente significativi di incremento di produzione nell’insistere con le lavorazioni, per cui può essere più opportuno, dopo i primi anni, passare all’inerbimento controllato.

2.Inerbimento controllato

La seconda opzione, alternativa o complementare alla lavorazione, è l’inerbimento controllato: non è il semplice inerbimento, molto vicino all’abbandono, ma è una gestione corretta della copertura erbacea, allo scopo di gestire al meglio il pioppeto sia sotto il profilo ambientale che produttivo. Trascorsi i primi anni, infatti, la competizione per l’acqua si fa sentire meno, e il pioppo riesce, grazie ad un maggior approfondimento dell’apparato radicale, a trovare l’acqua necessaria al suo fabbisogno nonostante la presenza di una copertura erbacea. Gli studi infatti non hanno rilevato perdite produttive in presenza di inerbimento rispetto alla tradizionale discatura, a patto che l’inerbimento si effettivamente “controllato”, vale a dire che l’erba deve essere trinciata periodicamente, in modo che l’evapotraspirazione della cotica non sia eccessivamente elevata, da competere realmente con le esigenze idriche del pioppeto. L’inerbimento è particolarmente indicato in aree golenali, dove il rischio di esondazione, e di asporto dello strato lavorato del terreno, è molto elevato, ed il mantenimento di una cotica erbosa permette di trattenere il suolo ed evitare pericolosi fenomeni erosivi. L’inerbimento va gestito con periodiche trinciature (2-4 nel corso della stagione), e quindi il trincia stocchi sostituirà l’erpice a dischi, e nella seconda parte del ciclo è consigliato rispetto alla lavorazione tradizionale. 20

3.Diserbo localizzato

Un’ulteriore tecnica utilizzabile per il controllo della vegetazione è il diserbo localizzato. La pulizia dell’interfilare infatti rappresenta a volte un problema, che si risolve o con passate incrociate di erpice a dischi o con erpici a dischi a spostamento laterale.Tuttavia il piede della pianta è spesso difficile da ripulire, e la presenza di vegetazione al piede è uno dei luoghi preferiti per l’insediamento della Saperda, che lì si impupa e successivamente sfarfalla deponendo le uova sul troco e causando perforazioni profonde. Per cui la possibilità di diserbare il piede della pianta rappresenta un’opportunità tecnica di notevole interesse e, se fatta correttamente, ha un impatto ambientale inferiore alla lavorazione meccanica. Il disciplinare di coltivazione ecosostenibile, tuttavia, contempla un solo principio attivo utilizzabile, il Glufosinate Ammonio, ed i prodotti commerciali autorizzati su pioppo sono esclusivamente i seguenti:

Occorre fare attenzione in quanto il Glufosinate Ammonio è presente in numerosi altri fitofarmaci, ma che non sono registrati su pioppo, e quindi il loro utilizzo non è ammesso. Questo principio attivo si caratterizza per un’attività esclusivamente di conotatto e non sistemica, e quindi non ha azione nell’eliminazione dei rizomi.


10 Ottobre 2013_Agricoltura Alessandrina 16/10/13 17.35 Pagina 21

[a cura di Alessandro Albertelli]

scheda tecnica

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scheda n.32

CLASSIFICAzIONE E PIANTE OSPITI Classe: Insetti Ordine: Lepidotteri Sottordine: Eteroneuri Famiglia: Tortricidi Genere: Pandemis Specie: P. cerasana (Hubner)

Adulto di Ricamatrice delle pomacee Pandemis cerasana (Hubner)

PREMESSA I RICAMATORI delle POMACEE appartengono al genere Pandemis il quale da origine a diverse specie. Esistono due specie che provocano i danni principali sulle pomacee. Esse sono la Pandemis cerasana e la Pandemis heparana le quali provocano lo stesso danno e hanno cicli biologici coincidenti. Il lepidottero è diffuso in gran parte dell’Europa ed in Italia è presente nelle regioni settentrionali. Allo stato larvale vive preferibilmente sulle pomacee (melo e pero in particolare) ma essendo polifago attacca anche altri fruttiferi (susino e altre drupacee) e diverse altre piante (betulla, frassino, quercia ecc).

CICLO BIOLOGICO • Le Pandemis svernano allo stadio di giovani larve riparate in un ibernacolo sericeo tessuto nelle anfrattuosità della corteccia in prossimità delle gemme e in altri rifugi ottenuti con foglie secche aderenti ai rami nella parte media e alta della pianta. • In primavera a marzo-aprile si verificano i primi danni su germogli e mazzetti fiorali dovuti alle larve svernanti le quali raggiunta la maturità a fine aprile - primi di maggio si incrisalidano tra le foglie che arrotolano con fili di seta. • I primi adulti volano dalla metà di maggio fino alla prima metà di giugno (con picchi di sfarfallamento a fine maggio 1°volo). • Dalle ovodeposizioni si origina la prima generazione con attività larvale nei mesi di giugno e luglio. • Gli adulti originati da questa generazione (2°volo) volano tra luglio e agosto e originano le giovani larve destinate a svernare. • La Pandemis compie quindi due generazioni l’anno.

ricamatrice deLLe pomacee

Piante ospiti: Melo, Pero, Drupacee, Latifoglie ornamentali.

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10 Ottobre 2013_Agricoltura Alessandrina 16/10/13 17.35 Pagina 22

[a cura di Alessandro Albertelli]

scheda tecnica

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IDENTIFICAzIONE • Gli adulti sono farfalle di medio - piccole dimensioni con un’apertura alare dai 16 ai 20mm. • Pandemis cerasana adulto con ali anteriori di color ocra, presenta una fascia vicino al capo, una banda trasversale e il margine distale color bruno chiaro. • Pandemis heparana adulto con ali anteriori color bruno scuro, la livrea presenta una fascia traversale più scura in maggior evidenza nel maschio.

Pandemis cerasana

Pandemis heparana

• Le larve hanno una lunghezza di 20-24 mm e sono di colore verde bruno nella Pandemis cerasana, e di colore verde chiaro nella Pandemis heparana.

larva Pandemis heparana

DANNI • Le larve attaccano germogli, foglie, fiori, frutti giovani e già sviluppati. • Sul melo e sul pero all’inizio della primavera le larve danneggiano prima le giovani foglie dei mazzetti e i bottoni fiorali. • Esse compiono anche profonde erosioni sui frutticini appena allegati le cui tracce permangono sino alla raccolta. • In estate accartocciano e divorano le foglie poste all’apice dei germogli, sulle mele compiono profonde erosioni rotondeggianti nei punti di contatto con altri organi mentre sulle pere effettuano ampie rosure superficiali. • I danni arrecati sulle pomacee possono rivelarsi molto gravi tanto da interessare a volte gran parte della produzione. [Danni su foglie]

larva Pandemis heparana

LOTTA

• La lotta della Pandemis segue le metodologie di lotta guidata ed integrata. • Per valutare le soglie di intervento, attraverso il campionamento e il monitoraggio con trappole sessuali, si considerano in modo cumulativo tutti i ricamatori con particolare riferimento alla Pandemis cerasana ed alla Archips podanus. • Il campionamento viene eseguito in primavera per valutare l’entità delle forme svernanti sui germogli e sui mazzetti fiorali e il momento preciso per l’intervento può essere valutato al raggiungimento del 5% dei germogli infestati. • É necessario trattare al superamento della soglia di 15 adulti di Pandemis catturati per trappola in due settimane o 30 adulti come somma delle due specie. • I principi attivi impiegabili per la lotta al lepidottero sono: Clorantraniliprole, Emamectina benzoato, Indoxacarb, Clorpirifos - metile, Tebufenozide, Metoxifenozide, Spinosad.

[Danni su frutto]

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• Per coloro che seguono le Norme Tecniche di Produzione Integrata del P.S.R il numero dei trattamenti con i singoli principi attivi è regolamentato da Disciplinare.

Bibliografia: FERRARI M.; MARCON E., MENTA A. (1992) - Fitopatologia ed Entomologia Agraria,439-440. POLLINI A. (1998) - Manuale di Entomologia Applicata, 530-531. REGIONE PIEMONTE (2013) - Norme tecniche di Produzione integrata, 35.


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scadenze noVembre

[a cura di Daniela Colombini]

15 2013 18 2013 18 2013 18 2013 18 2013

IMPOSTA

novembre

novembre

novembre

novembre

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novembre

IVA

Soggetti passivi IVA

IVA

Liquidazione e versamento dell’IvA a debito del terzo trimestre 2013

Contribuenti IVA trimestrali

IVA

Liquidazione e versamento dell’IvA a debito del mese di ottobre 2013

Contribuenti IVA mensili

Soggetti operanti in qualità di sostituto d’imposta

Comunicazione in via telematica dei dati contenuti nelle dichiarazioni d’intento ricevute nel mese precedente

Contribuenti IVA che hanno ricevuto le dichiarazioni d’intento rilasciate da esportatori abituali

IVA

Invio telematico elenchi INTRASTAT riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al mese precedente e al mese precedente

Operatori intracomunitari con obbligo mensile

Comunicazione dei dati delle operazioni intercorse nel mese precedente nei confronti di operatori economici aventi sede, residenza o domicilio negli Stati o territori black list

Contribuenti IVA

Versamento secondo o unico acconto delle imposte dovute per l’anno 2013

Contribuenti persone fisiche società di persone, società di capitali

novembre

(è sabato)

22013/302013 dicembre

Versamento ritenute alla fonte su: • redditi di lavoro dipendente e assimilati • redditi di lavoro autonomo • provvigioni • corrisposti nel mese precedente

IVA

22013/302013 dicembre

SOGGETTI OBBLIGATI

Emissione fattura differita per la cessione di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da un DDT o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuata l’operazione

Ritenute alla fonte

novembre

ADEMPIMENTI

IVA

novembre IRPEF

(è sabato)

IRAP

news agricoltura

SCADENzA

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iniPa

news agricoltura

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Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 - Misura 111.1 Sottoazione A) Formazione in campo agricolo

VI E T A RETT IZIONE

TANTI CORSI IN PROGRAMMA CON L’HEALTH CHECK PROTAGONISTA

AFFTI A DISPOS ATI! T LIMI O SON

S I PO

A

seguito di una approfondita opera di indagine sui fabbisogni formativi degli associati,Inipa Alessandria ha posto in programma una serie di corsi di formazione, rientranti nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013, mi-

sura 111.1, sottoazione A, che prevede all’interno del regolamento CE 74/2009 “Nuove sfide Health Check”, interventi che mirano alla formazione degli imprenditori agricoli e degli addetti del settore agricolo e alimentare. Corsi che andranno

a realizzarsi nel periodo autunno-invernale 2013-2014, e che potranno essere particolarmente utili per la crescita e lo sviluppo delle aziende del nostro territorio. Nelle tabelle che seguono riportiamo i corsi posti in calendario:

Titolo: Gestione boschiva in sicurezza per prevenire incendi e calamità naturali. Sede prevista: Acqui Terme Durata: 12 ore

Titolo: Allevamento del suino allo stato brado.Trasformazione degli insaccati nella tradizione monferrina. Sede prevista: Pasturana Durata: 8 ore

Titolo: Fattorie didattiche per la valorizzazione della biodiversità. Sedi previste: Alessandria Durata: 60 ore

Titolo: Utilizzo del latte nella caseificazione di antiche ricette casearie. Sede prevista: Murisengo Durata: 16 ore

Ricordiamo ancora che tutti i corsi predisposti da Inipa Piemonte sono destinati agli imprenditori agricoli regolarmente iscritti al “Registro delle Imprese della Camera di Commercio” e ai loro coadiuvanti aziendali e dipendenti. I corsi che Inipa propone sono completamente gratuiti con finanziamento da parte della Regione. Avranno luogo solo in caso di raggiungimento del numero minimo di partecipanti. Al termine verrà rilasciato un attestato di frequenza. Per ricevere maggiori informazioni riguardo al contenuto dei diversi percorsi formativi e per manifestare il proprio interesse ai temi proposti e la propria volontà a prenderne parte, è possibile contattare il numero telefonico della Segreteria Inipa Piemonte, sede di Alessandria, allo 0131-235891, interno 668; inviare una mail a inipa.alessandria@coldiretti.it; inviare un fax a 0131-252144; oppure rivolgersi ai rispettivi uffici di zona.

Titolo: Tecniche di produzione integrata per la riduzione dei fertilizzanti azotati. Sede prevista: Acqui Terme Durata: 8 ore Titolo: Norme igienico-sanitarie di cantina e gestione acque reflue. Sede prevista: Novi Ligure Durata: 9 ore Titolo: Antichi cereali: la loro coltivazione, le peculiarità nell’alimentazione, il loro utilizzo. Sede prevista: Cassine Durata: 14 ore

Titolo: Erbe spontanee: raccolta e coltivazione. Utilizzo in cucina e proprietà nutrizionali. Sede prevista: Vignale Monferrato Durata: 14 ore

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Titolo: Coltivazione degli ortaggi con metodologia biodinamica. Sede prevista: Novi Ligure Durata: 16 ore Titolo: La condizionalità per un’agricoltura sostenibile. Sedi previste: Acqui Terme, Alessandria,Tortona, Casale Monf.to, Novi Ligure. Durata: 6 ore Titolo: Tecnologie di risparmio idrico applicate a colture industriali. Sede prevista: Novi Ligure Durata: 9 ore


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creditaGri- ue

Arriva il primo accordo per il leasing in agricoltura

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l via il primo accordo nazionale sul leasing in agricoltura finalizzato ad agevolare la ripresa degli investimenti strumentali e immobiliari. Alba Leasing - primaria società nella locazione finanziaria - e CreditAgri Italia - ente di garanzia fidi presente in modo capillare su tutto il territorio nazionale rivolta alle imprese associate - hanno siglato l’importante accordo per la diffusione di questo strumento finanziario alternativo. L’accordo con Alba Leasing permetterà alle oltre 17.000 imprese e cooperative agricole e alimentari associate CreditAgri Italia di usufruire di un canale dedicato per l’intera gamma di beni finanziabili in leasing: beni

strumentali, veicoli, macchine e attrezzature, impianti, immobili, investimenti in energia rinnovabile. In particolare la convenzione - che sarà pienamente operativa entro il prossimo mese di ottobre - prevede, attraverso un processo di delibera rapido, la possibilità di offrire piani finanziari calibrati sulle esigenze di liquidità dell’impresa e l’assistenza della garanzia di CreditAgri Italia fino al 50% dell’importo dell’operazione. Per Massimo Mazzega, amministratore delegato di Alba Leasing, si tratta di «una iniziativa importante rivolta al mondo dell’agricoltura e alle cooperative, in cui il leasing è ancora poco utilizzato: l’obiettivo di questo accordo è proprio quello di aprire la strada a uno strumento finanziario alternativo a supporto degli investimenti delle imprese che operano nelle varie filiere del comparto agricolo». CreditAgri ricorda che la flessione del credito erogato alle Imprese prosegue: in particolare quello del comparto agricolo, con un taglio del 22% nel 2012, ha raggiunto valori delle erogazioni che hanno toccato il livello più basso dal 2008. In controtendenza è risultato proprio l’utilizzo del leasing che, con 274,5 milioni di nuovo stipulato di leasing strumentale al settore agricolo, nel 2012 è cresciuto del 38,5% (fonte Assilea): nello stesso arco di tempo, il numero dei contratti di leasing strumentale all’agricoltura è passato da poco meno di 3.000 a quasi 5.000, con una crescita del 59,0%. «Il settore dell’agricoltura e quello della cooperazione ha estremo bisogno di certezza e continuità nella gestione degli investimenti - ha affermato Roberto Grassa Consigliere Delegato di CreditAgri Italia - grazie alla partnership con un operatore primario come Alba Leasing, offriamo oggi ai nostri soci una nuova opportunità per incrementare gli investimenti.» Con questa partnership Alba Leasing - quinta società di leasing a livello nazionale (dati Assilea) - intensifica il proprio impegno nel settore agricolo per il quale recentemente ha lanciato una gamma di prodotti dedicati (Leasing Giallo). Per informazioni rivolgersi a Emanuele Sconfienza, ufficio provinciale Coldiretti Alessandria.

ue neL 2013

news agricoltura

creditaGriitaLia

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Frumento, latte e zootecnia in crescita nel 2013. Lo afferma la Commissione Europea nel nuovo studio quadrimestrale sulle prospettive a breve termine. L’Ue prevede un buon raccolto di frumento sia nel Vecchio Continente che nel mondo, tale da attenuare la rigidità del mercato creatasi per i cereali e i semi oleosi, ed in particolare per l’alimentazione animale, nella campagna di commercializzazione 2013/14. Nel settore della zootecnia si prevede un aumento della produzione, in quanto il calo della produzione di carne bovina e carne di maiale Ue nel 2013 sarà in parte compensato da un aumento della produzione di carne di pollame, con la possibilità di una continua crescita delle esportazioni. Inoltre, l’adeguamento alle nuove norme sul benessere del settore suino sarà completata e ciò dovrebbe implicare una battuta d’arresto del declino del settore e un aumento delle macellazioni di suini. Per il settore lattiero-caseario, i prezzi relativamente elevati del latte, indotti da una forte domanda globale e forniture mondiali limitate, e un miglioramento delle condizioni atmosferiche, hanno innescato un ritorno significativo della produzione di latte dopo l’estate (seconda metà 2013). Questa maggiore disponibilità dovrebbe consentire di cogliere le opportunità di esportazione sul mercato mondiale, in particolare per il formaggio . La domanda globale è rimasta forte e ha consentito il mantenimento elevato dei prezzi delle materie prime a livelli record durante tutta l'estate.

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news agricoltura

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a cura diettore EmanueleVitiVinicolo Sconfienza

[a cura di Valerio Scarrone]

arriccHimenti Vino Determine per autorizzazioni per aumento dei titoli alcolometrici. Ecco un riassunto delle norme che regolano tali azioni

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• luogo nel quale si svolgerà l’operazione; • designazione del prodotto sottoposto all’operazione; • procedimento utilizzato per tale operazione con indicazione della natura del prodotto che sarà a tal fine utilizzato (mc-mcr-osmosi); • data di redazione; • firma del rappresentante legale sul registro degli arricchimenti devono essere indicate:

e operazioni di arricchimento sono possibili, previa autorizzazione della Regione, con apposita determina sino a un massimo di 1,5% nella zona viticola C (Italia.). L’aumento del titolo alcolometrico naturale può essere effettuato solamente con: • Mosto concentrato e/o mosto concentrato rettificato su uve, mosto, mosto parzialmente fermentato, vino nuovo ancora in fermentazione; • Concentrazione parziale (compresa osmosi inversa) su mosto (per mosto s’intende sino a massimo di 1% di alcol svolto); • Concentrazione parziale a freddo su vino. L’arricchimento con MCR non può aumentare il volume iniziale dei prodotti per più del 6,5%. La concentrazione non può ridurre di oltre il 20% il volume iniziale dei prodotti arricchiti. Le operazioni di arricchimento non possono portare il titolo alcolometrico totale dei prodotti arricchiti a oltre i 13% vol. I prodotti possono essere arricchiti soltanto una volta. Chiunque effettua un arricchimento deve presentare una dichiarazione preventiva all’ICQ competente entro e non oltre il secondo giorno precedente a quello previsto per l’operazione.Tale comunicazione deve essere inviata solo successivamente all’autorizzazione all’arricchimento da parte della Regione, conformi all’allegato 1 e 2. La dichiarazione allegato 1 deve essere utilizzata da: • Chi ottiene mcr nello stesso stabilimento in cui opera l’arricchimento; • Effettua l’arricchimento contestualmente all’utilizzo di saccarosio e alcol per la preparazione di vini spumanti, vini liquorosi e mosti di uve mutizzati; • Effettua la concentrazione a freddo. Deve contenere le seguenti indicazioni: • nome, cognome e indirizzo del dichiarante; • il codice fiscale della ditta che procede; • luogo nel quale si svolgerà l’operazione;

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• data e ora di inizio dell’operazione; • designazione e quantità del prodotto sottoposto all’operazione; • procedimento utilizzato per tale operazione con indicazione della natura del prodotto che sarà a tal fine utilizzato (mc-mcr-osmosi); • il numero progressivo con il quale l’operazione di arricchimento viene annotata sul registro; • data di redazione; • firma del rappresentante legale. La dichiarazione allegato 2 puo’ essere utilizzata da tutti quelli che non ricadano nei casi precedenti e sono valide per un determinato periodo (dichiarazione cumulativa) comunque entro e non oltre il 31 Dicembre: le dichiarazioni vanno numerate progressivamente per ciascuna campagna vitivinicola. Le dichiarazioni possono essere consegnate a mano o tramite servizio postale (telegramma e/o raccomandata e vale l’ora di ricezione presso l’ufficio ICQ) o tramite fax (fanno fede la data e l’ora di spedizione risultante dalla ricevuta di invio) o tramite posta certificata (PEC) contenere le seguenti indicazioni: • nome, cognome e indirizzo del dichiarante; • il codice fiscale della ditta che procede;

• numero progressivo operazione; • numero progressivo e data ricezione della dichiarazione preventiva; • riferimento al numero progressivo del registro di carico scarico in cui viene iscritte le operazioni di arricchimento; • il titolo alcolometrico volumico totale e il monte gradi del prodotto da arricchire; • il titolo alcolometrico volumico totale e il monte gradi del mosto concentrato; • il titolo alcolometrico volumico totale e il monte gradi del prodotto arricchito; • l’aumento del titolo alcolometrico volumico totale e l’aumento o diminuzione del volume del prodotto arricchito l’iscrizione sui registri deve avvenire immediatamente al termine delle operazioni. • Riferimenti normativi • Reg.CE n.479/2008 • Reg.CE n.1234/2007 • Reg.CE n.606/2009 • Decreto n.278 del 09/10/2012

VENDEMMIA 2013 •Il punto sulla vendemmia 2013 che avevamo annunciato sullo scorso numero di “Agricoltura Alessandrina” verrà pubblicato sulla prossima edizione poichè al momento di andare in stampa la raccolta delle uve in alcune zone della provincia alessandrina non è ancora stata ultimata. Sul numero di novembre un approfondimento sulle curve di maturazione.


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a cura di Emanuele Sconfienza donne imPresa e G ioVani imPresa

GioVani impreSa alessandria

Lorella Ansaloni Responsabile Nazionale Donne Impresa ha partecipato al Salone Gamma Donna

news agricoltura

L’iniziativa si è svolta a torino il 2 ottobre

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Prima tappa “autunnale” si è svolta all’azienda Adorno a Ponti

S

i è svolto al centro Congressi Torino Incontra il 5° Salone Nazionale dell’Imprenditoria Femminile e Giovanile, “GammaDonna”, una tre giorni di incontri dibattiti e confronto sui temi legati al mondo del lavoro di donne e giovani.Titolo di questa edizione “L’arte di RE-inventarsi. Come rompere gli schemi e riprendersi il futuro”. Manifestazione durante la quale vengono raccontate le esperienze di chi è riuscito a riprendere in mano il proprio futuro professionale nonostante il momento difficile, e si affronteranno concretamente ostacoli e difficoltà ma anche nuove regole e opportunità che il mondo dell’imprenditoria può offrire a donne e giovani. Alla giornata di lavori ha partecipato, portando la propria testimonianza, la Responsabile Nazionale di Coldiretti Donne Impresa Lorella Ansaloni, imprenditrice modenese, sposata e madre di tre figli, che ha lasciato l’attività in banca per dedicarsi all’azienda di famiglia ad indirizzo frutticolo e florovivaistico ed al Punto di Campagna Amica aziendale con prodotti alimentari naturali e biologici e per il giardinaggio.

Durante il suo intervento ha sottolineato l’importanza delle aziende in rosa “Dobbiamo assolutamente proseguire sul cammino intrapreso del “fare Impresa”in agricoltura favorendo la multifunzionalità”, il “fare impresa” spesso passa attraverso la donna che sa reinventarsi un’attività e cogliere le opportunità che il progetto Campagna Amica attraverso le sue articolazioni offre all’imprenditoria agricola in rosa. A seguito delle dichiarazioni di Lorella Ansaloni, Graziella Boveri - responsabile regionale Donne Impresa Piemonte- unitamente a Roberto Moncalvo e Bruno Rivarossa - presidente e direttore Coldiretti Piemonte - hanno sottolineato come nel settore primario aumentano le donne occupate, i dati di una recente indagine dimostrano come salgono, infatti, le amministratrici o socie di aziende, dato in controtendenza rispetto alla crisi economica generale, una importante opportunità è offerta loro in questa direzione dalle attività che si sviluppano nell’ ambito dell’ agricoltura sociale, che vedono appunto le imprenditrici protagoniste.

Al termine dell’incontro è stata organizzata una visita in azienda.

É

ripartita lunedì 16 settembre, dall’azienda di Andrea Adorno a Ponti, la progettualità di Giovani Impresa in ambito provinciale, un percorso al quale Coldiretti nAlessandria sta dedicando grande attenzione, consapevoli del fatto che la risposta alla crisi non è certamente continuare a parlare del difficile momento che stiamo attraversando come “Paese Italia”, ma l’innovazione e la voglia di mettersi in gioco. Far emergere idee e carattere, per spingere le imprese giovani verso una più elevata capacità competitiva e di rinnovamento, puntando sulla valorizzazione del territorio, del Made in Italy e proponendosi come protagonisti per far crescere il Progetto di Coldiretti per la “filiera agricola tutta italiana”. Un percorso che ha come obiettivo quello di coniugare informazione, formazione e conoscenza del territorio dove emerge il

ruolo dell’impresa agricola multifunzionale all’interno degli scenari agricoli e dei contesti economici di riferimento per comprendere l’importanza dell’innovazione tecnologica a supporto dell’innovazione, senza trascurare l’importanza di una trasparente comunicazione per trovare le opportunità e gli strumenti disponibili per lo sviluppo della propria azienda. Al primo incontro ha partecipato anche il responsabile tecnico cerealicolo Fabio Fracchia che ha fatto il punto su Pac e novità Psr. Procede, dunque, la nuova stagione di Giovani Impresa Alessandria con un grande obiettivo: proseguire nella realizzazione della progettualità economica di Coldiretti. Prossima tappa sarà il

24 ottobre a Lu Monferrato per approfondire l’importanza degli accordi di filiera e conoscere meglio il settore corilicolo.

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a curacamPaGna di Luisa Bo amica

Il 3 ottobre in piazza Castello a Casale Monferrato è stato festeggiato l’ “arrivo dell’autunno”

IL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA SI È TRASFORMATO IN UNA GRANDE FATTORIA DIDATTICA Iniziativa organizzata per educare alunni, insegnanti e consumatori al mangiar sano

C’

erano anche gli alunni delle scuole elementari San Paolo, Bistolfi, Martiri della Libertà e IV Novermbre accompagnati dai loro insegnanti il 3 ottobre scorso tra i gazebo dei produttori di Campagna Amica che ogni giovedì animano una parte di piazza Castello a Casale Monferrato. “Grazie alla loro presenza l’area si è trasformata in una grande fattoria didattica regalando un ottimo colpo d’occhio, decisamente accattivante - come hanno sottolineato il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina Roberto Paravidino e Simone Moroni - ed è proprio grazie ad appuntamenti come questo che vogliamo dimostrare, in maniera oggettiva e incontrovertibile, che consumare prodotti locali significa migliorare la vita di chi li consuma e di chi li produce, significa incentivare i sistemi locali di produzione, creare lavoro, distribuire ricchezza, conservare le giuste tradizioni, creare sicurezza alimentare. L’apprezzamento verso questo genere di iniziative continua a crescere come il riconoscimento della qualità dei prodotti a Km.0, momenti importanti di gratificazione e di grande soddisfazione, per questo ci stiamo impegnando a far crescere i mercati e stiamo pensando a nuove forme di pubblicità e anche al coinvolgimento diretto di diverse realtà territoriali”. Il mercato di Casale Monferrato è ormai diventato una piacevole abitudine per i consumatori, che hanno imparato ad apprezzare ciò che contraddistingue ogni appuntamento con i produttori di Campagna Amica: qualità, sicurezza e prezzo, ossia la percezione della responsabilità sociale ed ambientale che ha ogni atto di acquisto e il rapporto tra il cibo ed il territorio con il riconoscimento del valore che ha l’identità territoriale delle produzioni. “Queste iniziative affermano il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina Roberto Paravidino e Simone Moroni - si inseriscono nell’ambito del progetto Coldiretti per una filiera agricola tutta italiana, mercati che intendono aiutare le imprese agri-

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cole a remunerare nel modo giusto le produzioni agricole aziendali. Il progetto strategico di Coldiretti oltre ai mercati prevede punti vendita aziendali e botteghe di Campagna Amica. Naturalmente punti vendita, mercati e botteghe sono solo uno dei tanti aspetti del progetto per una filiera agricola tutta italiana: in particolare si tratta di strumenti che puntano a migliorare la situazione economica e il reddito degli imprenditori che praticano la vendita diretta”.“Non solo sono un’occasione di mercato per tante nostre imprese - ha continuato il direttore Moroni - ma sono anche e soprattutto un modo per far conoscere, apprezzare e riconoscere al mondo intero l’agricoltura italiana e le sue distintività, sono il miglior veicolo promozionale per il Made in Italy, dunque, è un investimento nel futuro per tutti. Per questo motivo ogni nuova realtà che viene costituita rappresenta un grande obiettivo raggiunto e, al tempo stesso, un nuovo punto di partenza”. Oggi, però, sono stati, gli studenti con i loro insegnanti a colorare la piazza del mercato e a portare il messaggio più importante: è necessario imparare l’educazione alimentazione sin da piccoli per essere in grado di scegliere alimenti sani in età adulta. Un messaggio che Coldiretti da oltre quindici anni sta portando avanti con ottimi risultati, grazie al progetto di Educazione alla Campagna Amica coinvolgendo su tutto il territorio provinciale gli allievi delle materne, elementari, medie. Per tutti, inoltre, è stato organizzato un momento di degustazione dei prodotti del territorio e una novità... ricette a base di ceci.


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[pagina a cura di Luisa Bo]

terranostra - decreto leGGe - ViaGGio studio Vendita diretta dei prodotti agricoli e somministrazione non assistita

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L’AgRITuRISMO DI CAMPAgNA AMICA

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PER FUNGHI E TARTUFI A BERGAMASCO All’agriturismo Amarant anche in camper

É

sempre il primo appuntamento d’autunno in Piemonte, a celebrare il prezioso tubero, quello della Fiera del Tartufo di Bergamasco, quest’anno abbinato alla Rassegna enologica regionale dei vini nella cantina del palazzo comunale. Una festa ricca di folclore, di antichi giochi e dell’immancabile gara di ricerca simulata con i cani da tartufo alla quale segue l’assegnazione del trofeo “Sapen d’or du trifolau d’Bergamasc”. Questa è la proposta turistica che offre il territorio nelle prime giornate fredde da abbinare ad un confortevole soggiorno agrituristico alla Cascina Amarant. É il bosco il protagonista all’agriturismo Amarant, in autunno, custode di tartufi bianchi/neri e funghi, in estate meta degli appassionati di nordic-walking o di mountain bike lungo un percorso che si estende per qualche chilometro intorno all’azienda. Ortaggi, frutta, confetture, formaggi e carne prodotti in azienda, sono quanto si può comprare o mangiare

all’Amarant, frutto del faticoso lavoro di Santina, del figlio Roberto e del trascinante Carmelo, marito e motore, di una passione agricola divenuta oggi, con tante e continue difficoltà, una bella realtà agrituristica. L’azienda Amarant negli ultimi anni ha aperto le sue porte al “mondo” dei camperisti, specializzandosi nei servizi rivolti a questo target particolare, un turista sempre in crescita alla ricerca di territori nuovi da conoscere ed “assaggiare”, che offre ancora poche opportunità strutturate e ancora una volta i Miragliotta hanno dimostrato di essere al passo con i tempi.

Agriturismo CASCINA AMARANT Regione Franchigie 17 SP 243 Oviglio-Incisa 5km Bergamasco (AL) Tel.1: 0131 776082 - 0131 776561 Cell.: 338 6370314 e-mail: lettere@agriturismoamarant.it

LA RICETTA DEL MESE Ceci alla ligure

Ingredienti • 200g di ceci • 80g di acciughe • 1 ciuffo di prezzemolo • Olio di oliva (abbondare) • Sale • Pepe (un pizzico)

on la legge 9 agosto 2013, n.98, di conversione del decreto-legge 21 giugno 2013, n.69, recante “Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia”, è stata modificata la disciplina in materia di vendita diretta dei prodotti agricoli come risultante dall’articolo 4 del D.Lgs. 18 maggio 2001, n.228. Il riferimento è in modo particolare all’art. 30-bis, che ha, tra l’altro, aggiunto il comma 8-bis all’articolo 4 del D.Lgs. 18 maggio 2001, n.228, stabilendo che, nell’ambito dell’esercizio della vendita diretta è consentito il consumo immediato dei prodotti oggetto di vendita, utilizzando i locali e gli arredi nella disponibilità dell’imprenditore agricolo, con l’esclusione del servizio assistito di somministrazione e con l’osservanza delle prescrizioni generali di carattere igienico-sanitario. Come introdotto dal decreto legge n.69, svolgere congiuntamente alla vendita l’attività di somministrazione non assistita dei prodotti venduti, assume una notevole importanza nell’ottica di favorire il pieno sfruttamento del ciclo produttivo dell’impresa nonché, di valorizzare le peculiarità delle produzioni agricole locali. Si tratta di una novità per il settore agricolo, fino ad oggi, infatti, il consumo sul posto di prodotti degli agricoltori era possibile solo per le aziende agrituristiche, con questo provvedimento invece il consumo potrà avvenire all’interno dei locali e delle aree destinate all’attività di vendita, sia su area privata sia su area pubblica, della quale area pubblica l’imprenditore abbia la disponibilità. Il ritiro, da parte del consumatore direttamente al banco di vendita, dei prodotti pronti per il consumo immediato, deve avvenire al più utilizzando contenitore a perdere, idonei alla vendita da asporto. La stessa norma, inoltre, legifera, in merito, all’esonero dall’obbligo di presentare la comunicazione di inizio attività agli imprenditori che, intendano esercitare la vendita diretta su superfici all’aperto nell’ambito dell’azienda agricola nonché in occasioni di sagre, fiere e manifestazioni.

VIAGGIO STUDIO 18-20 novembre

Tutti in agriturismo in Toscana! visita in Toscana, a novembre, nel triangolo Firenze, Arezzo, Siena, dove insistono le realtà agrituristiche più interessanti, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. Il programma prevede una visita a un’azienda che produce zafferano fiorentino e poi giro del Chianti fiorentino con sosta in un agriturismo e in una cantina. Un tour della provincia di Arezzo, partendo da un agriturismo alle porte della città per arrivare fino a Cortona, passando attraverso un caseificio e un frantoio. L’ultima tappa è a San Gimignano e in valdorcia, con tappe in agriturismo e in un allevamento di Cinta Senese. Il viaggio studio è sicuramente finalizzato e rivolto alle strutture agrituristiche o a chi ha voglia di aprire un’azienda agrituristica/multifunzionale, ma è comunque aperto a curiosi ed appassionati della meravigliosa Toscana che in autunno offre un altro lato splendido di se. Per il programma dettagliato e per ulteriori informazioni e/o prenotazioni: 335-7535911

az.agr. MaREngo sUpERioRE di Poggio Alessandra Strada di Piona (AL) - Tel.0143-645152 - www.marencosuperiore.it

Preparazione Mettete i ceci puliti e lavati a mollo in acqua fredda per una notte. Il giorno dopo scolateli e versateli in una pentola con 150 cl d’acqua fredda poco salata. Fateli cuocere a fiamma bassa con il coperchio, per circa 2 ore. Preparate la salsa alle acciughe scaldando in un tegamino abbondante olio e lasciandovi sciogliere le acciughe dissalate e diliscate. Dopo circa una decina di minuti aggiungete un ciuffo di prezzemolo tritato e un pizzico di pepe. Mescolate. Condite i ceci con la salsa calda, controllate il sale e servite. vini di accompagnamento: Gavi DOC

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ePaca

[a cura di Marino Ravera]

assegni familiari, i limiti di reddito per il 2013 S ono aumentati i limiti di reddito per essere considerati familiari a carico e la soglia per la concessione dell’assegno per il 2013.

•Chi ha diritto ai trattamenti di famiglia Possono chiedere gli assegni familiari coltivatori diretti, mezzadri e coloni in attività. Ai lavoratori autonomi in pensione (coltivatori diretti, coloni e mezzadri, artigiani, commercianti) spettano quote di maggiorazione sulla pensione. •Beneficiari dell’assegno I trattamenti di famiglia possono essere richiesti per i figli, i fratelli, le sorelle e i nipoti, minori o inabili, apprendisti o studenti (fino a 21 anni se apprendisti o studenti di scuola media superiore; fino a 26 anni se studenti universitari e non oltre la durata del corso legale di laurea). Per i pensionati l’assegno spetta anche per il coniuge. Per il pagamento degli assegni è necessario che i familiari vivano a carico del richiedente e che il nucleo familiare non superi determinati limiti di reddito. •I limiti di reddito Limite di reddito del familiare per il quale si chiedono gli AF Per il 2013 si considera a carico il familiare che abbia redditi personali non superiori ai seguenti importi mensili:

• 697,73 euro per il coniuge, per un genitore, per somme effettivamente percepite mese per mese; ciascun figlio o equiparato; pertanto, se il reddito personale è superato solo • 1.221,03 per due genitori. Il limite di reddito è per alcuni mesi nell’anno, gli assegni familiari non personale (si riferisce al singolo familiare a carico) e vengono corrisposti solo per i mesi nei quali il redmensile, vale a dire che occorre considerare le dito è stato superato. • Limite di reddito complessivo dell’intero nucleo per il 2013

Nucleo familiare

Reddito familiare annuo oltre il quale cessa la corresponsione per il primo figlio e per il genitore a carico e equiparati

Reddito familiare annuo oltre il quale cessa la corresponsione di tutti gli AF o quote di maggiorazione

1 persona

Euro 9.014,82

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2 persone

Euro 14.959,08

Euro 17.915,09

3 persone

Euro 19.234,56

Euro 23.031,61

4 persone

Euro 22.970,84

Euro 27.508,93

5 persone

Euro 26.710,29

Euro 31.986,28

6 persone

Euro 30.271,29

Euro 36.251,68

7 o più

Euro 33.831,64

Euro 40.516,35

Tali limiti sono aumentati del: • 10% per i vedovi, divorziati, separati legalmente, abbandonati, celibi o nubili; • 50% se fanno parte del nucleo familiare totalmente inabili; • 60% se ricorrono entrambe le condizioni;

Per ottenere gli assegni familiari è necessario presentare la domanda all’Inps telematicamente. Raccomandiamo pertanto a tutti gli interessati di rivolgersi al Patronato Epaca: gli operatori forniranno tutta l’assistenza necessaria gratuitamente.

PENSIONE PIù VICINA PER LE COLTIVATRICI CHE SCELGONO IL CONTRIBUTIVO i chiama “opzione donna” la sperimentazione SMaroni introdotta nel 2004 dalla cosiddetta Riforma che offre alle sole lavoratrici la possibilità

di ottenere la pensione di anzianità con 35 anni di contributi e 58 anni di età, se autonome e 57 anni di età, se dipendenti.A chi esercita tale scelta si applicano: dal 2013 le disposizioni in materia di adeguamento alla speranza di vita pertanto all’età anagrafica richiesta si devono aggiungere per il pensionamento tre mesi in più (lavoratrici autonome coltivatrici dirette, artigiane e commercianti: 35 anni di contributi e 58 anni di età e tre mesi; lavoratrici dipendenti 35 anni di contributi e 57 anni di età

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e tre mesi); il regime delle finestre pensionistiche con la conseguenza che la pensione per le autonome decorrerà trascorsi 18 mesi dalla maturazione dei requisiti, 12 mesi per le dipendenti. La condizione per essere ammesse al beneficio consiste nell’accettare che la pensione venga calcolata interamente con il sistema contributivo. In particolare, in presenza dei requisiti reddituali, a tali pensioni si applica l’integrazione al trattamento minimo, nonostante tale beneficio non sia in generale applicabile alle pensioni contributive. Finalità della opzione donna è consentire l’accesso alla pensione secondo condizioni più favo-

revoli. Pertanto, è esclusa l’ammissione a tale deroga, per coloro che abbiano già perfezionato il diritto al trattamento pensionistico di vecchiaia o di anzianità o che siano destinatarie di altre salvaguardie. La possibilità di optare è subordinata alla condizione che la decorrenza del trattamento pensionistico si collochi entro il 31 dicembre 2015. Di conseguenza, al momento sarà limitata alle donne che, se autonome, hanno compiuto i requisiti prescritti entro il mese di febbraio 2014, e se dipendenti, entro il mese di agosto 2014, dato che vanno aggiunti all’età anagrafica richiesta anche i 3 mesi dell’aspettativa di vita.

Fonte Inps

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consiGliere ecclesiastico

Un Sinodo straordinario… per un Papa straordinario

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apa Francesco ha convocato il primo Sinodo del suo pontificato nell’ottobre 2014. Sarà un Sinodo straordinario. Altre due sole volte si è svolto un Sinodo straordinario: nel 1969 (sinodo sulle conferenze episcopali) e nel 1985 (sui 20 anni del Concilio Vaticano II). Il Sinodo voluto da Papa Francesco avrà per tema: la famiglia. Un tema di grande attualità sia per le istituzioni laiche sia per la chiesa, che alla famiglia ha già dedicato il Forum Internazionale delle Famiglie svoltosi a Milano nel maggio-giugno 2012, sia la settimana sociale di Torino del settembre scorso. “Il Sinodo dei Vescovi” è un’assemblea dei Vescovi i quali, scelti dalle diverse regioni del mondo, si riuniscono in tempi determinati per favorire una stretta unione tra il Papa e i Vescovi, e per prestare aiuto con i loro consigli al Romano Pontefice nella salvaguardia e nell’incremento della fede e dei costumi... e per studiare i problemi riguardanti l’attività della Chiesa nel mondo” (codice di diritto canonico, canone 342) Il Sinodo, nelle intenzioni del Papa,

Si è svolta lo scorso 2 ottobre, convocata dal Presidente Giovanni Ottonello, l’assemblea dell’Associazione Provinciale Pensionati che ha eletto i delegati e i supplenti all’Assemblea Nazionale Federpensionati. Inoltre, durante l’incontro sono state valutate variazioni statutarie.

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ASSEMBLEA ASSOCIAzIONE PENSIONATI A CoLLoquIo Con IL ConSIgLIere eCCLeSIAStICo

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Il tavolo dei relatori: al centro il Presidente Ottonello, a sinistra il Vicedirettore Emiliano Bracco e a destra il Segretario dell’Associazione Marino Ravera.

intende inquadrare la “questione famiglia” complessivamente con la partecipazione dei rappresentanti di tutto l’episcopato per prendere orientamenti comuni nei punti più importanti e non solo quello, pure importante, della comunione ai risposati. Questa attenzione della Chiesa per la famiglia è uno stimolo anche per le istituzioni civili a dare speranza a persone e famiglie attraverso norme e leggi che non lascino solo chi non ce la fa schiacciato dai problemi. Tante famiglie si sfasciano per problemi economici e quelle che si sfasciano finiscono per perdere anche la sicurezza del pane quotidiano. Don Ivo

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mercatino - annunci

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elettrica per spremitura uva, con motorino elettrico e pompa di collegamento in vetroresina per travaso. Torchio piccolo. Varie attrezzature da giardinaggio, in ottimo stato (taglia erba - decespugliatore ecc.). Carrello di ottone a 4 ruote per agevolare la decespugliazione delle siepi alte. 2 cavalletti. Ponteggio per intonaco ed imbiancatura pareti esterne. Tel.333-5066199 •CARICATORE IDRAULICO per legna attacco a tre punte posteriore al trattore. Tel.3455041606 o 349-3022129 •BICI DA CORSA da uomo verde metallizzato. Tel.0131-703429 o 0131-703582 (ore pasti) •ATOMIzzATORE con ventola centrifuga Unigreen 600lt. in buono stato. Ottimo affare. Tel.0143-46533 •TRINCIA MAIS 1 fila marca Fort ottime condizioni (vendo causa inutilizzo), erpice a molle larghezza variabile 150-230 cm in ottime condizioni causa inutilizzo. Tel.0143-876018 (lasciare messaggio segreteria)

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Lutti ✟ 21/01/1927 - 23/08/2013 ✟

✟ 14/09/1939 - 17/08/2013 ✟

Coldiretti si unisce al dolore della famiglia Mazzucco, per la perdita del caro

BRUNO socia di Torino

✟ Coldiretti partecipa al lutto di Carlo Boidi, socio di Castellazzo, per la tragica e prematura perdita del caro nipote

La Coldiretti Provinciale di Alessandria si unisce al dolore della famiglia Bertana per la scomparsa della cara

FRANCA ex delegata del Movimento Femminile di Castelletto Merli

LUCA CESTARO

✟ 01/07/1946 - Agosto 2013 ✟ Coldiretti esprime cordoglio alla famiglia Cresta, in particolare al figlio Renzo, per la perdita del caro

FRANCO

socio di San Michele

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✟ 24/06/1961 - 16/09/2013 ✟ Coldiretti esprime sentite condoglianze alla famiglia Petrocchi, per la perdita del caro

Coldiretti si unisce al dolore delle famiglie Corino e Roggero, per la scomparsa del caro

FRANCO

DANTE

socio di Casale Monferrato ✟ Sentite condoglianze alla famiglia Baldassarre, per la scomparsa del caro

MASSIMILIANO

(Conte Max) nipote di Giuseppe Buscaglia socio storico di Coldiretti

✟ Sentite condoglianze all’azienda apistica “Apicoltura Poggio” di Eugenia Voci, per la scomparsa del caro

PIETRO POggIO della zona di Acqui Terme

✟ 26/08/1954 - 26/09/2013 ✟

socio di Casale Monferrato

✟ 21/06/1931 - 04/10/2013 ✟ Coldiretti si unisce al dolore di Renzo Cellerino, per la perdita del caro papà

LUIgI

socia di Quargnento

Dio, fonte di perdono e di salvezza, per l’intercessione della Vergine Maria e di tutti i Santi, concedi ai nostri fratelli e parenti, che sono passati da questo mondo a Te, di godere la gioia perfetta nella patria celeste. Per Cristo nostro Signore. Amen.


10 Ottobre 2013_Agricoltura Alessandrina 16/10/13 17.36 Pagina 35


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